supplica, preghiera rivolta a una persona o a dio. novellino,
, 2-337: non ti dolere, o diodario, del mio tardare a dar risposta
-anche, in senso concreto: il foglio o il modulo con cui si presenta la
ti sposo. -istanza solenne o ufficiale. campiglia, 1-330: non
cariche pubbliche, chiamati a dare consiglio o a prestare la loro opera.
. corteggiamento, domanda di corrispondenza amorosa o, anche, di congiungimento carnale con
fai ad alcuna tua richèsta, / o vecchia ch'ella sia o giovanzella, /
richèsta, / o vecchia ch'ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova
vecchia ch'ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova o pulzella, /
sia o giovanzella, / o maritata o vedova o pulzella, / sì convien che
giovanzella, / o maritata o vedova o pulzella, / sì convien che. lla
politico commesso all'estero'. il cittadino o lo 'straniero, che commette in territorio
imputato, richiede al presidente della corte o del tribunale competente il decreto di citazione.
autorità giudiziaria da un privato mediante ricorso o citazione. -anche: l'atto stesso
della prima richiesta e confesserà il debito o quello che li sia addo- mandato,
. che divisi m otto camere, o tribunali, giudicavano le materie che a loro
giudichi se sieno migliori le fatture forestiere o le nostrali, rispondo che la richiesta
alcuno die che bisognasse di fare alcuna nchesta o messeria e per la sua absen già
rivolto a una persona distintasi per qualità o comportamento. anonimo romano, 1-178:
di ciascuno sia fatta denunziagione alla podestà o al capitano sopra l'osservanza degli ordinamenti
, ii-47: onne vicario, castellano o podestà, scienteco e massaio del contado
dieta gabella a rechiesta dei diete comparatore o offìziale o loro famelglie. de dominici,
a rechiesta dei diete comparatore o offìziale o loro famelglie. de dominici, iii-97
, 4-32: se del denaro più prodiga o della fama foss'ella, difficile a
credute, volesse freddamente senza grazia o degnità starsi queto? marini, ii-164:
pubbliche, straordinariamente invitato a dare consiglio o a prestare la sua opera.
cui nome era ad imitazione de'pregadi o senatori a venezia. chiamavasi pure il
i-413: non sa la femmina, oro o argento o altri doni che proferii le
sa la femmina, oro o argento o altri doni che proferii le sieno, rifiutare
132: prevalendo nell'animo di quei ministri o la soverchia confidenza nella propria fortuna o
o la soverchia confidenza nella propria fortuna o la presunzione del valore del duca,
7. ricercato per il valore o l'utilità (una merce, un
:... significa abbassamento, inchinamento o richi- namento e umiliazione.
. ovidio volgar., 6-717: o. sse tu richini il collo ripugnante
ant. e letter. incurvato dagli anni o da una malattia, curvo (una
sia beffato che salti inanzi alla moglie o che vada richinato. -rincagnato (
il ramo]... inclinato o declinato o richinato, quando si scosta
ramo]... inclinato o declinato o richinato, quando si scosta dalla linea
in partic. una porta, una finestra o un contenitore). -anche: chiudere
-chiudere (gli occhi) di nuovo o subito dopo averli aperti. p
ciò che è composto di due parti o è stato diviso o aperto con un taglio
di due parti o è stato diviso o aperto con un taglio. p.
simil. assumere un atteggiamento di difesa o di rifiuto. carducci, ii-9-83:
piegarsi, onde sono appropriati a fare scudi o targhe, imperoché, forati, per
richiude. 12. ritornare uniforme o tranquillo nella sua superficie dopo essersi aperto
superficie dopo essersi aperto per lasciare passare o per inghiottire qualcuno (il mare, la
è però da credere che in un velo o in altro gioiello si richiuda perfetto amore
se l'accidente richiuso nella favola sia o non sia spaventevole e compassionevole.
tarme. 4. ritornato uniforme o tranquillo nella sua superficie (il mare
richiusura, sf. il chiudere o il richiudere. 2. ant
). tose. cianciare di nuovo o continuamente. tommaseo [s. v
), sm. riutilizzazione di materiali o di macchine fuori uso; reinserimento nel
. -anche: ricupero di rifiuti civili o industriali per inserirli in nuove lavorazioni e
partic. del denaro proveniente da estorsioni o dal commercio clandestino della droga).
settanta. 4. ripresa di motivi o di forme artistiche; ripresentazione di opere
di materia prima di partenza non trasformata o non utilizzata. l. satta
: sottoporre più volte una sostanza, o parte di essa, a uno stesso ciclo
via. -ricuperare materiali di rifiuto o scorie di lavorazione per sottoporli a nuovi
nuovo quel che altrimenti diverrebbe rifiuto ingombrante o inquinante. 2. per estens.
imprenditore a decidere che il direttore a o l'ingegner b debbano venir 'riciclati'
attività criminose (in partic. beni o denaro provenienti da furti o da estorsioni
. beni o denaro provenienti da furti o da estorsioni o dal commercio della droga
denaro provenienti da furti o da estorsioni o dal commercio della droga), in
modifiche anche solo apparenti, un'opera o uno spettacolo (e ha per lo
per lo più una connotazione iron. o spreg.). eco [«
agg. ricuperato per un nuovo uso o per una nuova utilizzazione. - anche
nella tecnologia industriale, riciclaggio di materiali o di materie prime. l.
a bere olio di ricino a scopo punitivo o intimidatorio (e fu voce propria del
ed è naturalmente derivato da 'cincinno'o 'cincinnolo', che è un ricciolino o anello
cincinno'o 'cincinnolo', che è un ricciolino o anello di capelli. bresciani, 3-306
. = comp. da ricinic [o] e oleico (v.).
del ricino. cristallizza in prismi rettangolari o in tavolette; ha sapore amaro;
delle euforbiacee, che contiene specie erbacee o arborescenti, a foglie alterne, palmate,
ricino): quello ricavato per spremitura o per estrazione dai semi di tale pianta
capo, dalle donne romane, ai funerali o ai sacrifici. - anche; specie
ricinoleato, sm. chim. estere o sale dell'acido ricinoleico.
(ricióndolo). ciondolare di nuovo o più sensibilmente. tommaseo [s.
.]: 'riciondolare': ciondolare di nuovo o più che mai. = comp
f. frugoni, i-396: ritorcete, o saggio,... convenevoli che
. ricircolazióne, sf. nuova o ripetuta circolazione; movimento continuato e rinnovato
.. e nella ricircolazione, naturale o forzata, dell'aria. 2
che, a proposito del 'satana'riprodotto o ricitato a ogni momento dai giornali del
è risoluto di ritrovare o la morte o una vita migliore, ha la vittoria
, ma una conventicula d'eretici, o una ritrovata del diavolo. = femm
(un oggetto che era andato smarrito o disperso, un animale).
2. rintracciato dopo una fuga o un rapimento (una persona).
milia / volte il ben ritrovato. o mio discepolo! 3. scoperto
, 2-xiii-225: finalmente formare la tariffa o grida delle monete forastiere ammissibili con la
cioè considerandole come semplici metalli senza predilezione o passione. 4. inventato (
assaporarlo curio samente da convalescenti o da voluttuosi. 8. ristabilito
4-i-97: gli egizi tutti 1 ritruovati utili o necessari alla vita umana richiamavano a mercurio
3. identificazione di un principio scientifico o di una legge matematica; ritrovamento della
ritrovamento della soluzione di un problema filosofico o scientifico; scoperta di nuove cognizioni o
o scientifico; scoperta di nuove cognizioni o teorie. metastasio, 1-iii-41: men
converrà, sia pure dissentendo in questa o quella parte, e con lui ne converrà
un poetico ritrovato che quei cor- picciuoli o fluidi o nuotanti in fluido che non trovan
ritrovato che quei cor- picciuoli o fluidi o nuotanti in fluido che non trovan in
che non trovan in altri coipi, o liquidi o consistenti meati disposti a ricevere
trovan in altri coipi, o liquidi o consistenti meati disposti a ricevere i loro
'ritrovato': menzogna pensata con qualche arte o astuzia. 8. stratagemma.
casualmente, qualcosa che era andato smarrito o disperso. fra giordano, 2-41
3. che compie scoperte geografiche o scientifiche. serdonati, 9-392: io
4. che concepisce con la mente o mette in opera per primo, facendolo
5. ideatore, creatore di forme poetiche o di generi letterari o di maniere pittoriche
di forme poetiche o di generi letterari o di maniere pittoriche. castelvetro, 134
sua questa bellissima maniera di cantare: o forse ella è nuovo ritrovatore di quella
di più persone per conversare e discutere o, anche, per divertirsi, giocare
, per divertirsi, giocare, ballare o pranzare insieme (anche nelle espressioni luogo
.. / nasca il giorno, o il giorno muoia, / sempre beta ne'
legami affettivi, per distendersi e divertirsi o per festeggiare particolari ricorrenze. cattaneo,
lettere che non hai più conversazione, o, meglio, ritrovo piacevole alla sera
incredibile. 2. abitazione privata o esercizio pubblico (bar, caffè,
incontro abituale per persone che hanno idee o interessi comuni, o comunque condividono determinate
che hanno idee o interessi comuni, o comunque condividono determinate caratteristiche sociali, culturali
, riunione di persone con idee politiche o religiose comuni o appartenenti a uno stesso
persone con idee politiche o religiose comuni o appartenenti a uno stesso gruppo, partito
-incontro dei partecipanti a una gara ciclistica o podistica o a una manifestazione politica, sindacale
partecipanti a una gara ciclistica o podistica o a una manifestazione politica, sindacale,
. -anche, con metonimia: il luogo o l'orario stabilito per tale incontro.
di persone riunite per prendere una decisione o un provvedimento di carattere politico o legislativo
decisione o un provvedimento di carattere politico o legislativo. cattaneo, iv-4-299: prima
7. ritrovamento di una persona scomparsa o rapita. intrichi d'amore [
. milit. luogo in cui convengono militari o reparti di diversa provenienza per esercitazioni o
o reparti di diversa provenienza per esercitazioni o attività da svolgersi in comune. -per
uale debbono ridursi le diverse persone, squadre o corpi ell'esercito o dell'armata,
persone, squadre o corpi ell'esercito o dell'armata, per operare insieme. si
la loro volontà dall'ostilità del destino o da violenze, soprusi, peripezie.
commedie nuove dallo assedio in qua, o pubblicamente o privatamente si sono recitate in
dallo assedio in qua, o pubblicamente o privatamente si sono recitate in firenze,
: non vi partite / di casa o sì venite per la ritta / al porto
4. senza trasgredire un insegnamento o un co- mandamento morale; fedelmente.
. anche rido), agg. collocato o tenuto in posizione verticale, rivolto verso
, ecc.); che si protende o si slancia verso l'alto, in
e forato a guisa d'una gran porta o finestra. g. gozzi, i-12-63
ritti a pizzo tre grossi pàli di leccio o d'altro. carducci, ii-10-134:
verso il cielo, quasi braccia di constemati o d'imprecanti. d'annunzio, iv-2-43
). laude cortonesi, 1-i-410: o lassa me [la madonna], non
oppure sicurezza nei propri mezzi, fiducia o, anche, superbia). grillo
denota aggressività, ostilità, paura, o, anche, soddisfazione e baldanza)
più, corto, liscio e ispido, o, anche, scarmigliato e setoloso (
: questo senz'ornamento / di quoio o di velluto, / senza borchie,
chi nel grembo lo teneva / sedendo o pur tra le ginocchia fitto, / e
. -che non presenta variazioni tonali o abbassamenti; costantemente rivolto al sublime (
ritto, tenersi ritto (anche come pena o come forma di penitenza e di mortificazione
penitenza e di mortificazione del corpo, o come segno di buona salute, di equilibrio
parte al dirimpetto all'altra, uno o per racconciarsi i panni o per altra
altra, uno o per racconciarsi i panni o per altra cagione, si levò ritto
userai la presente dottrina: di stare alto o basso, ritto o a sedere secondo
di stare alto o basso, ritto o a sedere secondo l'usanza del paese.
attenti in segno di rispetto all'ingresso o al passaggio di un ufficiale, 0
ed è indizio di grave debolezza fisica o di ubriachezza o effetto provocato da superaci
di grave debolezza fisica o di ubriachezza o effetto provocato da superaci sdrucciolevoli o da
ubriachezza o effetto provocato da superaci sdrucciolevoli o da movimenti bruschi e imprevisti).
di sonno. / son io ebra, o sì o no? / star più ritti
. / son io ebra, o sì o no? / star più ritti 1
. 3. che si trova o cammina in posizione eretta; non curvo
cogli spilli, / deh guardatevi, o genti. nievo, 554: colla bella
si trova dalla parte destra di un luogo o di uno spazio rispetto alla posizione di
uno spazio rispetto alla posizione di chi parla o a un punto di riferimento precisato,
lo più in locuz. prepos. o awerb., unito con sostantivi come
. -anche nella narrazione di episodi mitici o religiosi o in espressioni figurate, con
nella narrazione di episodi mitici o religiosi o in espressioni figurate, con riferimento al
; che è collocato in detta parte o vi appartiene o ne dipende (un
è collocato in detta parte o vi appartiene o ne dipende (un membro, un
della compagnia di san gilio, 214: o gesù cristo, lo mio dilecto,
pemiconi e dei fagianotti taipati dal falcone o ritenuti da l'insidie, e datogli
si dirige per via retta verso un luogo o una persona. m. palmieri
dove sentivamo fussono di magnifiche cose, o signori o paesi. -per ritto
fussono di magnifiche cose, o signori o paesi. -per ritto: procedendo
universalmente accettato. iacopone, 83-37: o amor d'agno, maior che mar magno
. 12. che è conforme o si ispira alla legge morale, ai
pred. -via ritta, cammino ritto o porto ritto: condotta di vita onesta
vista (specie in tessuti e abiti) o in alto, o che si vede
e abiti) o in alto, o che si vede per prima (perché posta
del sovrano che le ha fatte coniare o l'immagine della persona o del
coniare o l'immagine della persona o del luogo o la raffigurazione del
immagine della persona o del luogo o la raffigurazione del fatto commemorato (
18. elemento verticale di legno, metallo o altro materiale che funge da sostegno;
-anche: elemento verticale di una macchina o di un congegno. soderini,
con colpi piuttosto spessi che gravi, o sia col mazzo del castello, o a
, o sia col mazzo del castello, o a mano con otto o dieci manichi
castello, o a mano con otto o dieci manichi guidati da altrettanti uomini tutti
sul piano del suolo si alzano due stili o ritti di legno, alti circ'a
i pezzi di ferro, di legname o altro, posti per ritto ad uso di
-milit. nella guardia di una spada o di un'arma da taglio simile,
s'accorda, ma del quando, / o prima o poi, c'è varie
, ma del quando, / o prima o poi, c'è varie oppinioni /
sia, e che si voglia, parlando o operando; tanto imbrogliato che pare talvolta
per ritto né per rovescio': cosa o discorso o argomento che non ci cadeva.
né per rovescio': cosa o discorso o argomento che non ci cadeva.
privati dell'aiuto di una persona, o, anche, di uno strumento ritenuti
positivo ha in sé implicazioni negative, o, anche, che le situazioni e
, per vezzo, dicesi di bambino o d'animalino: 'va rittino; si tiene
, sm. agric. nelle zone collinari o montuose, protezione del terreno dall'azione
rito; previsto, fissato da norme o consuetudini religiose; che viene compiuto secondo
con movimenti del corpo lenti e solenni, o in forme rigide e ripetitive (un
(e ha spesso una connotazione iron. o polemica). pascoli, i-817:
dignità di mensa, tra gli scoppi riusciti o mancati dei turaccioli di problematiche sciampagne per
. attesoché non solamente precede al vescovo o altro prelato locale nella sua chiesa o
o altro prelato locale nella sua chiesa o territorio, ma privativamente a lui esercita le
, secondo le moderazioni contenute nel rituale o cerimoniale, essendo materie più da maestri
essendo materie più da maestri di cerimonie o da ritualisti, che da giuristi e
. -complesso di norme tradizionali più o meno rigorose che regolano i rapporti in
e la vita di una società segreta o, anche, di un'accademia letteraria,
e di cortesia, segni di gioia o di lutto, ecc.). -anche
ripetitivi che si verificano in determinati luoghi o situazioni o fra certe persone o che
si verificano in determinati luoghi o situazioni o fra certe persone o che caratterizzano il
luoghi o situazioni o fra certe persone o che caratterizzano il comportamento di un individuo
comportamento di un individuo nelle relazioni sociali o nelle attività che compie (e implica un'
rifiuto delle innovazioni, di scarsa originalità o, anche, di insincerità o menzo-
scarsa originalità o, anche, di insincerità o menzo- gna). fagiuoli,
io mi sento freddare quando debbo usare o ascoltare il rituale dei complimenti. bonsanti
-in contesti iron.: comportamento ingiusto o immorale, ma universalmente accettato in quanto
. e letter. stile, maniera letteraria o pittorica. salvini, v-3-4-5: 'permute'
così portava il suo semplice antico rituale o cirimoniale poetico. e. cecchi,
le case, la sera, in 'abito'o meno. male, male: questo
ci si reca al concerto del divo o all'operina d'avanguardia o alla salmodia per
del divo o all'operina d'avanguardia o alla salmodia per voce recitante tan-tan e
partic. a quelle di carattere processuale o comunque procedimentale. 3. in senso
ripetono identici in determinate circostanze, tempi o luoghi o che caratterizzano il comportamento di
in determinate circostanze, tempi o luoghi o che caratterizzano il comportamento di un individuo
che caratterizzano il comportamento di un individuo o, anche, di un gruppo,
, disciplinare in forme rituali una cerimonia o una libera manifestazione di religiosità.
di religiosità. 2. ridurre o elevare a rito; conferire a un atto
elevare a rito; conferire a un atto o a un comportamento un carattere rituale.
ritualizzazióne, sf. conferimento a un atto o a un comportamento di un carattere rituale
comportamento di un carattere rituale; riduzione o elevazione a rito. i.
non sta lei alla sua parte, / o meglio la sua parte è un'altra
tubi di una caldaia danneggiata dall'usura o dalla corrosione. = comp. dal
seconda guerra mondiale, reintegrato nel grado o nella funzione da cui era stato rimosso (
che dopo essere stati 'silurati'riassumono gradi o funzioni ugualmente o più importanti di quelle
stati 'silurati'riassumono gradi o funzioni ugualmente o più importanti di quelle di prima;
fra i primi venti... o erano stati addirittura bocciati. se ne
tubi di una caldaia danneggiati dall'usura o dalla corrosione. = nome d'
di comportamento, credenze religiose precedentemente abbandonate o ritenute non più attuali.
, tr. immergere nuovamente un oggetto o una parte del corpo in un liquido.
se n'imbeve e l'incorpora. e o basta questo solo infuo- camento e tuffamento
questo solo infuo- camento e tuffamento, o è necessario il rinfuocarlo e rituffarlo una
è necessario il rinfuocarlo e rituffarlo una o più altre volte, secondo le diverse tempere
[le vinacce] dopo cinque o sei volte non serve ad altro, che
una condizione di incertezza, di dubbio o di degrado morale e di corruzione o
o di degrado morale e di corruzione o, anche, di miseria. leoni
di nuovo la propria mente allo studio o alla lettura di un libro; rinfrancare lo
operai della intelligenza che sospendano, tanto o quanto, la propria industria, e non
. tuffarsi, immergersi nuovamente nell'acqua o nel fango (o, per quel
nuovamente nell'acqua o nel fango (o, per quel che riguarda le anime
. cecchi, 3-59: più immaginosi o più ingenui, altri si illudono di
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento inverso, e da
, sm. letter. il rituffare qualcuno o qualcosa nell'acqua. p
ant. otturazione, occlusione di cavità o canali anatomici; oppilazione. gelli,
: quando... questi spiriti, o per oppilazione e rituramento delle vie donde
, come avviene nel mal caduco, o per debolezza e mancamento loro, come
riceve impedimento al passar oltre per distendimento o rituramento delle parti interne. crusca,
un verretone per uno tesi con funi o con nervi, ma per una maniera dagli
palle di ferro fatte con arte, o catene messe per l'aperta bocca ed altri
. e letter. chiudere un'apertura o un condotto per impedire la comunicazione con
per impedire la comunicazione con l'esterno o l'ingresso di elementi estranei. -anche
accumulare materiali davanti a un'apertura praticabile o costruirvi un muro. sacchetti,
imbiuta 'l cocchiume: e dopo vi o vii dì usa 'l vino e aprilo.
la botta. -otturare un foro o una fessura che si è formata in
in un oggetto nel corso della lavorazione o in seguito a usura. - in
navi, se la accortezza del nocchiero o con pece o con stoppa non corresse
la accortezza del nocchiero o con pece o con stoppa non corresse a riturare i
medicina volgare, 13: fora un ravanello o una rapa e impila di quel sale
farete alla lampreda grossa sarà farla morire o nella malvagia o in vin greco di
grossa sarà farla morire o nella malvagia o in vin greco di somma. rasciatela
sino al bellico; pigliate un punteruolo o stecco forte appuntato; ficcatelo in tutti
malatesti, 73: la siepe, o tina, tanto t'è cresciuta / dinanzi
che, colto il cattivello nel capo o rottoglielo, l'ebbe riversato giusto nel
, non ne levasse alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può
ne levasse alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può cadere tuttodì
alle volte o pietre o bronchi o altro che vi può cadere tuttodì, in
, i-139: se a sorte i condotti o doccioni o bottini o castelli, da
: se a sorte i condotti o doccioni o bottini o castelli, da rattenere prima
sorte i condotti o doccioni o bottini o castelli, da rattenere prima che la cali
citema, si riturassero per causa di fango o altra materia, mettavisi dentro o una
fango o altra materia, mettavisi dentro o una gallozzola o una palletta fatta di
materia, mettavisi dentro o una gallozzola o una palletta fatta di sughero, legata
amore si palesi, con cento avvedimenti o riturerà il savio gli occhi e gl'
occhi e gl'intendimenti de'parlanti, o provederà al salvamento dell'onore della donna
espressioni di invito a evitare argomenti indecenti o frasi sconvenienti). fra giordano,
di confessare che. ttu facessi usura o 'l micidio, o di superbia, ma
. ttu facessi usura o 'l micidio, o di superbia, ma quando vieni ai
f. d'ambra, 71: o albizo, / farete, per un'altra
boccaccia. -riturare la bocca o la strozza a qualcuno: costringerlo con
farà rimanere, minaccia di dovergli turare o riturare la bocca o la strozza.
di dovergli turare o riturare la bocca o la strozza. = comp. dal
: correggere un comportamento contrario alla moralità o all'ortodossia. leggenda di s
ecc. già udito in altri luoghi o circostanze; percepire di nuovo un suono
circostanze; percepire di nuovo un suono o un rumore dopo una pausa.
tutto mi rapisce. carducci, ii-7-265: o quanti anni di vita darei per riudir
. -ascoltare nuovamente un'opera lirica o un concerto. stampa periodica milanese
e vanno predicando la decadenza dell'occidente o addirittura del genere umano. 2.
genere umano. 2. stare nuovamente o ripetutamente a sentire una persona o ciò
nuovamente o ripetutamente a sentire una persona o ciò che dice. boccaccio da orvieto
voce. savinio, 12-321: nel sonno o da svegli, la nostra testa è
), agg. udito di nuovo o ripetutamente. salvini, 39-ii-202: è
mette a fare altro: intanto il terreno o si diseccherà troppo o si riumiderà.
intanto il terreno o si diseccherà troppo o si riumiderà. = comp. dal
aver alessandro posto il piede sopra il collo o gola di federigo; alcuni de'quali
pare che poco importi, bastandomi che o in venezia o in roma tutti si accordano
importi, bastandomi che o in venezia o in roma tutti si accordano che nella
tempo sono stati divisi fra più persone o in più stati. sciascia,
di riunificazione (un qualunque organismo sociale o altro dato di fatto esistenziale).
. l'unire nuovamente le parti separate o tagliate di un oggetto o di un organismo
parti separate o tagliate di un oggetto o di un organismo biologico o sociale.
un oggetto o di un organismo biologico o sociale. redi, 16-iii-124: ad
delle teste continuavano a vivere que'cinque o sei giorni. = nome d'
. unione, accordo fra tendenze teoriche o dottrinarie diverse. sarpi, i-1-240
, di sentimenti all'interno dell'umanità o, anche, di un gruppo o di
umanità o, anche, di un gruppo o di una classe sociale. leopardi
loro cooperazione. -organizzazione di individui o di gruppi in una struttura sociale.
del genere umano e quasi una delegazione o deputazione di esso. 2.
. 2. unificazione di popoli o regioni diverse in un comune organismo politico
vece dell'italiana debba anche cangiar tosto o tardi la lingua letteraria del paese.
3. ricomposizione delle ragioni di dissenso o di ostilità; pacificazione. gualdo
di poteri diversi a un unico individuo o istituzione. manzoni, iv-54: non
assicurazioni nata dall'unione di diversi soci o di enti preesistenti. -anche nel nome
. il riunire, il mescolare insieme materiali o sostanze diverse. -in senso concreto:
10. il riprendere a vivere insieme o a frequentarsi abitualmente dopo un periodo di
comune interesse, per dibattere questioni politiche o sociali, ascoltare discorsi tenuti da oratori
sociali, ascoltare discorsi tenuti da oratori o per prendere parte a celebrazioni religiose.
privati sia e soprattutto in luoghi pubblici o aperti al pubblico, salvo, in quest'
opporre divieto per comprovati motivi di sicurezza o incolumità pubblica. mazzini, 32-344:
conversare, divertirsi, giocare, ballare o pranzare insieme; ricevimento; festa.
di parentela, per distendersi e divertirsi o per festeggiare particolari ricorrenze. mazzini,
incontro non ufficiale, talvolta anche semiclandestino o clandestino, fra persone che condividono convinzioni
, fra persone che condividono convinzioni politiche o religiose o svolgono una stessa attività.
persone che condividono convinzioni politiche o religiose o svolgono una stessa attività. balbo
comunista. 14. raduno pubblico o ufficiale fra i membri di un'associazione
. -seduta di un organismo politico o amministrativo. mazzini, 40-315: la
. dir. proc. riunione di giudìzi o di procedimenti: provvedimento con cui il
con cui il giudice dispone che due o più processi, pendenti avanti a lui e
tale provvedimento, la congiunzione di due o più processi in un unico processo.
413: riunione di giudizi. il presidente o il pretore, prima del dibattimento,
. matem. riunione di insiemi: unione o somma di insiemi. 17.
di continuità. la nunione è immediata o per 'prima intenzione', quando i margini
si compia senza suppurare; è mediata o per 'seconda intenzione', quando non
riunire insieme le navi di un'armata o, anche, i soldati o i reparti
un'armata o, anche, i soldati o i reparti di un esercito dopo un
per invitare le navi che si trovano lontane o disperse a riassumere la propria posizione nello
: 'riunione': è l'azione di riunirsi o di avvicinarsi l'una all'altra,
un'armata navale, squadra, flotta o convoglio. 'segnale di riunione': è
che in navigazione l'ammiraglio assegna alle navi o reparti sottordini, che vengono inviate a
sottordini deve svolgersi nelle ore notturne, o in caso di cattivo tempo.
stessa specialità che si svolgono durante una o, anche, più giornate in un
sero avuto vincoli di vassallaggio o di dipendenza olitica con le provinole
nuovamente insieme le parti di un oggetto o di una pianta separate da un taglio,
ecc.; riattaccare al corpo un organo o un arto mozzato (anche con riferimento
(anche con riferimento a fatti prodigiosi o miracoli). oliva, i-3-448
uffici'. -ricomporre un cadavere mutilato o sezionato. forteguerri, 3-12: cadde
far incontrare nuovamente persone divise da imprevisti o da violenze; permettere loro di ritornare
convegno, ecc. (un attore o un cantante famoso, un oratore eloquente
costume artesiano. -unire in partito o in fazione. visconti venosta, 166
, conciliare persone divise da contrasti personali o politici. -anche: dare coerenza e
coerenza e scopi comuni a più persone o gruppi. machiavelli, 1-i-462: mentre
colle amicizie. 7. unificare politicamente o religiosamente uno stato. g.
repubblicani. -annettere con un'azione militare o con un atto politico. stampa
. -mettere in comunicazione zone lontane o separate da ostacoli naturali (una strada
una tradizione letteraria; comporne una raccolta o anche una scelta. leopardi, iii-632
il cellini volesse lasciare a parte cinque o sei copie del mio lavoro per poi
accentrare in un unico individuo più cariche o poteri. a. tiepolo
, materiali, fonti per un'opera storica o scientifica. galluppi, 1-i-196:
sé, presentare uniti nella propria personalità o nella propria essenza più caratteristiche, qualità
: per cento rapsodisti di luoghi comuni o d'infarciton di ciò che meno conviene,
un sogno di virtù », avvicendante o male riunente un povero impressionismo sensuale con
unirsi di nuovo al resto dell'esercito o della flotta (truppe, navi disperse
loro comandante ed al grosso dell'armata o della squadra. tecchi, 5-240:
riunione. -anche: stringersi in unità o in società, dare vita a un
. -con riferimento a una commissione o a un organo di governo, a
. rappacificarsi; comporre le divergenze politiche o ideologiche. -anche: organizzarsi in una
di que'rimedi che hanno forza di rammarginare o ricongiungere le parti disgiunte.
ricomposto in un tutto unitario dopo la rottura o la separazione delle parti (un oggetto
. posto, collocato in uno stesso luogo o recipiente; ammucchiato, accatastato. -anche
laddove il terreno è per natura fangoso o sporco, un selciato solidamente riunito per il
i comandanti che avranno ritenuta la loro armata o troppo riunita, dopo l'ordine avuto
riunita, dopo l'ordine avuto di licenziarla o di separarla, saranno punti colla pena
tutte. -incluso nelle strutture politiche o amministrative di uno stato (una regione
a tributi che abbiano natura fondamentalmente omogenea o che si prestino a essere riscossi mediante
un'edizione unitaria (opere letterarie diverse o, anche, disegni e stampe)
-ordinato in un'unica raccolta, conservato o esposto in un unico luogo (oggetti
esposto in un unico luogo (oggetti rari o preziosi, libri, documenti, ecc
. raccolto, esposto in un unico discorso o testo (informazioni, notizie, dati
. stampa periodica milanese, i-144: o per troppa memoria o per troppa stima
, i-144: o per troppa memoria o per troppa stima degli altri o per falso
memoria o per troppa stima degli altri o per falso timore... e
tutti i secoli, quanti ve n'hanno o, per dir meglio, ve n'
3. addetto in sartoria a cucire o unire insieme più tagli di tessuto;
bell'e meglio (un oggetto vecchio o ridotto in cattive condizioni). fanfani
233: era un pidocchiaccio nunto, ma o di riffe o di raffe aveva fatto
pidocchiaccio nunto, ma o di riffe o di raffe aveva fatto i quattrini a cappellate
riurlò dietrofront. 2. rispondere o replicare urlando (per introdurre il discorso
.]: 'riurlare': urlare di nuovo o rispondere con urli. idem, 2-ii-182
e riurlano. -diffondere amplificandoli suoni o parole (un altoparlante).
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento inverso, e da
riurtare, tr. urtare di nuovo o ripetutamente. tasso, 10-37: ver'
e sodo. / restar non può marmo o metallo inanti / al duro urtare,
il vento! -colpire di nuovo o ripetutamente una nave, infrangendosi con violenza
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento inverso, e da
agg. urtato, colpito di nuovo o ripetutamente. buonarroti il giovane, 9-716
riurto.. attacco militare ulteriore o ripetuto. iri, rv-1-15:
, utile. -successione di guerre o di sciagure secondo un legame di causa
-in partic. usare ripetutamente un vocabolo o un espediente stilistico. stigliani
forma poi di questo componimento, visione o sogno, 'fantasie'che lo si chiami,
, agg. ant. che deriva o risulta da determinati elementi. castelvetro,
riesci), sm. tose. iniziativa o progetto improvvisato, di cui non si
che imprendiamo a fare senza deliberato proposito o studio precedente, e che non sappiamo se
e che non sappiamo se riuscirà bene o male; per esempio dirà uno: eh
e letter. che può essere compiuto o messo in atto con esito favorevole, fattibile
a buon fine, che dà garanzia o buone speranze di successo (un'impresa
di così gravi ingiurie vendicarsi, è riuscibile o facile agli spagnuoli per il sito fortissimo
probabilità di accadere, che può avvenire o verificarsi secondo una ragionevole previsione. girone
e non sarebbe fra loro più verisimile o più riuscibile l'uno che l'altro
cui si conclude un'operazione, un'iniziativa o un progetto (per lo più in
agg. che ne specifica la buona o cattiva conclusione). m.
in pensiero e in sollicitudine di rivolere o per amore o per forza la città
in sollicitudine di rivolere o per amore o per forza la città di bologna. valerio
riusciménto della narrazione fatta in un'altra o in più altre maniere di versi, lasciate
grave discapito al buon riusciménto di tale o tal altro pezzo [teatrale] il
, anche economico, di una coltivazione o di un allevamento. bergantini, 1-321
aria nel tempo e dopo la sementa o la piantazione... e cert'altre
bianchetti, 1-230: non credo poi, o amatissimo amico, che opprimere uno scrittore
, l'essere compiuto secondo i desideri o con le vantaggiose conseguenze auspicate; risultato
luogo chiuso, per giungere all'aperto o in uno spazio più ampio.
. tirarsi fuori da una condizione negativa o sgradevole, da un pasticcio, da una
3. giungere, talora con difficoltà o dopo un cammino tortuoso, alla meta
piazza solferino. -capitare improvvisamente addosso o contro con intenzioni ostili. l
estens. giungere a un determinato livello o grado di perfezione. algarotti, 1-viii-217
4. essere fornito di apertura o passaggio verso un determinato luogo; affacciarsi
certe monache di arezzo -credo le murate o di s. benedetto, voi sapete
orto loro e scoprivano tutto. -aprirsi o essere praticato in una determinata collocazione in
76: e per maggiore scarico, o sia alleggerimento di cotesta pila,..
. vi fece un ampio occhio, o sia foro (il quale riesce in quello
punta, dopo aver trapassato il corpo o una parte di esso (un'arma,
riuscire un paio di calzoni. o. derivare come conseguenza da un fatto,
da un fatto, da umazione propria o altrui, da un'opera, da una
: ora che rimaneva loro a dire o a fare? e tuttavia fa voce della
abbandona ». -risultare come guadagno o ricompensa. ariosto, 1-iv-377: altro
uscire il poeta in qualche peregrina espressione o in qualche pensiero condito dalla novità, e
inaspettata). gigli, 2-139: o. che bella giornata è riescita! e
moneta ad indovinar se il dntto, o il rovescio a gittarla ne riusciva.
-essere collocato, trovarsi in un luogo o in un punto determinato. stampa
». sanminiatelli, 11-147: « o senta, signora padrona, » diceva serafina
anche di vederlo morto) ma questo, o vivo o morto, lo voglio vedere
morto) ma questo, o vivo o morto, lo voglio vedere ». gadda
pervenire al risultato prefisso; essere capace o in grado di fare qualcosa, averne la
13. venire a una conclusione o a una richiesta, anche inaspettata;
14. approdare a uno scopo o a un effetto determinato; andare a
, come di sopra si è provato, o vero uando sia per riuscire in destruzione
sapendo che fare, né che dire, o in qual mondo si fosse, o
o in qual mondo si fosse, o a qual fine dovesse l'accidente riuscire,
. -corrispondere a una determinata misura o valore. g. r. carli
15. diventare col passare del tempo o con il crescere nell'età o anche
tempo o con il crescere nell'età o anche con l'applicazione, con lo
ragioni. m. adriani, v-257: o non dava audienza o, se la
adriani, v-257: o non dava audienza o, se la dava, riusciva a
, 1-iii-573: facendoli dire cose maggiori o usar maggior gravità che non sopporta la
marini, 27: quando le premesse, o cavaliere, non reggono alla verità,
più saporita mi riesci tu / del piacentino o del lucardo cacio ». g.
aggiunta d'un po'd'eaera terrestre o di tussilaggine, sarebbe certo assai conveniente
, andare a finire in un moao o con un esito determinato (un'azione,
s'ella [pallade] si maritasse, o come andò. cesarotti, 1-xxii-205:
, 1-xxii-205: or voi ben vedete, o padri coscritti, che niuna cosa o
o padri coscritti, che niuna cosa o domestica o cittadinesca può riuscire felicemente senza
padri coscritti, che niuna cosa o domestica o cittadinesca può riuscire felicemente senza il soccorso
eum'. -essere compiuto, costruito o finito con un determinato risultato (un
è ben riuscito ». -essere prodotto o cucinato (una bevanda, un cibo
risultato (indicato da un aw. o da un'espressione awerb.).
pochi si trovano che non sappiano due lingue o tre. alv. contarmi, lii-4-259
possedere buone qualità e disposizioni, abilità o perizia; dare buona prova di sé
nello studio, in una disciplina scolastica o in genere nella vita (anche in relazione
per cento rapsodisti di luoghi comuni, o d'infarcitori di ciò che meno conviene,
e far perdere il tempo preziosissimo ai pochi o molti che vogliono riuscire e provano immenso
23. essere compiuto con esito favorevole o conforme ai desideri (un'azione,
impresa, un tentativo); realizzarsi o effettuarsi in modo soddisfacente, andare a
su belbo: la frenata riuscì troppo o non nuscì, la macchina sbandò e
un risultato positivo, avere validità estetica o artistica. varano, 1-261: io
occhi, qui dove sono, sei o otto volte. di giacomo, i-489:
i-489: vado dal medico ogni tre o quattro giorni e aspetto, pazientemente, l'
daranno immensi prodotti. -essere produttivo o redditizio. leonardo mocenigo, lxxx-3-225:
a. campana, 146: fosse o la reussita o la vergogna di così
campana, 146: fosse o la reussita o la vergogna di così mal considerata fuga
in quelle occorrenze nelle quali il bene o male deliberare si riferisce totalmente alla riuscita
rinnovato appoggio degli stati e delle classi vinte o minacciate e lottanti a propria difesa,
si può nella nostra lingua domandar uscita o vero apritura, come ch'in essa
del cavallo se sarà piacevole da soma o per armi. bizoni, 175
propri meriti di liceale giocatore di pallacanestro o calciatore, per le sue riuscite scolastiche
galvani. -ant. azione dannosa o spiacevole che prende alla sprovvista.
risultato formale raggiunto in un'opera (o, anche, in una parte di
-anche, con metonimia: opera (o parte di essa) che raggiunge livelli
aver la riuscita da salvare la difficultà o diversità che e'veggono, volentieri fuggono
uscito di nuovo fuori da un luogo o da un ambiente. tommaseo [
raggiunto una posizione di rilievo nella professione o nell'attività artistica; che ha fatto
avuto certe conseguenze; portato a termine o eseguito con un determinato esito. gualdo
7. compiuto con un risultato favorevole o secondo i desideri; che è servito
di necessità e per definizione, dal successo o accadimento. marinetti, 2-i-348: vi
costruzioni, monumenti in stato di abbandono o inutilizzati. v. gregotti
monti, x-3-516: volge tanno, o padre giove, / che a'miei
bacino, uno stagno, ecc., o che è immediatamente adiacente a un corso
genericamente (e con connotazione eufemistica più o meno accentuata) l'oltretomba, l'
gioia, dallo strazio, / parlate, o morti, al pellegrino sazio! angioletti
/ che non ci vidi ponte o fiume o riva. groto, 2-26:
non ci vidi ponte o fiume o riva. groto, 2-26: se mio
luci / il più fido pastore, o ninfe dive, / di queste nostre
strettamente alludere a una ben nota città o nazione attraversata dal fiume a cui si
'sulle rive dell'amo'porre dimora o simili: in firenze o altro luogo
amo'porre dimora o simili: in firenze o altro luogo di toscana di dove non
4. per estens. estensione più o meno ampia di territorio; plaga,
boschi e per le verdi rive, / o seder sovra l'erbe, assai contento
. in alcune città italiane poste sul mare o attraversate da fiumi, denominazione che designa
fiumi, denominazione che designa la strada o viale realizzati rispettivamente lungo la costa marina
viale realizzati rispettivamente lungo la costa marina o lungo il corso del fiume. -in par-
: a venezia, il tratto lastricato più o meno ampio che fiancheggia i canali o
o meno ampio che fiancheggia i canali o la laguna e, talora, la
. -rilievo del terreno in pendio più o meno ripido; pendice, fianco del
uomo (anche in espressioni come essere o giungere a riva). dante,
16-74: qual dunque ho contra morte o fuga o schermo? / lasso me ch'
qual dunque ho contra morte o fuga o schermo? / lasso me ch'i miei
mirabilmente si espresse, è 'in via', o è 'a riva'. 10
nuoto per mar che non ha fondo o riva, / solco onde e 'n rena
a conclusione di una somma di esperienze o, anche, con l'età.
un mar, che non ha fondo o riva. poerio, 3-249: o se
fondo o riva. poerio, 3-249: o se per pietà cui non è riva /
prelato / ch'a lor possanza truovi riva o fondo. ulloa [guevara],
p. gonnelli, 1-160: la 'riva'o 'rivetta'è un elemento di scena,
'rivetta'è un elemento di scena, o meglio, uno 'spezzato'di dimensioni allungate e
marina', andarsene lunghesso la marina, o non se ne allontanare molto, che altrimenti
altrimenti si direbbe anche riva riva, o piaggia piaggia. -condurre un'esistenza tranquilla
stupore degli occhi vuoti, l'aveva bene o male accettata. -distaccarsi dalle rive
non è affare nostro decidere se dobbiamo affondare o svuotare o stare all'asciutto. lui
nostro decidere se dobbiamo affondare o svuotare o stare all'asciutto. lui questo modo di
a pugni a calci ed a morsi, o tiravano a segno in bersagli aerei.
anonimo genovese, 1-1-204: monto n'o visto cair / per tener tropo aota
nave è a riva rispetto al corridore o ad una lancia accostata al bordo;
[1905], iv-420: 'a riva'o 'arriva'voce comune e nostrana del linguaggio
. 'a riva'vale alla sommità degli alberi o dei pennoni. dizionario di marina [
spiegar le vele, di eseguir manovre o di far saluti e simili. fanzini
tenerla alzata e piegata all'asta di poppa o al picco o in testa d'albero
piegata all'asta di poppa o al picco o in testa d'albero. -'avere
3- 73: qualor al poggio o. nnel fresco rivagio / me assido,
passaggio che vi fa- ceano le barche o altri legni. piccola enciclopedia hoepli,
rivaghéggio). letter. volgere nuovamente o ripetutamente lo sguardo su un determinato soggetto
di genova, imposta sulla vendita di merci o beni mobili nella città e nel circondario
v.]: quindi 'riva grossa'o 'rivagrossa'si chiamò da'genovesi la predetta
di cui non si pagavano i commerci o carati. = comp. da riva
antagonismo con altri nel cercare di ottenere o di conservare l'amore di una persona
/ portami la mia donna: o le tua ale / metti agli òmeri,
passi di rivale, che 'l segua o che lo precorra. marchetti, 5-181
godimento di un bene, di un diritto o, anche, di conseguire una posizione
potè artamene, or me ne avvengo, o numi, / amar colei, ch'
, me sua reina. -città o nazione che contende a un'altra un
una determinata attività a qualsiasi possibile emulo o concorrente. stampa periodica milanese, i-169
, 'argine'di fiume in su la riva o ripa. -striscia di terreno rialzata che
la loro 'scolina'), cioè la proda o la sponda, sulla quale è piantato
a cavalletto', il quale è una lenza o striscia di terreno rilevata tra un campo
prestigio, per una più alta considerazione o per il riconoscimento esclusivo di un vantaggio
i-58: ad ogni abito nuovo e ricco o di ricami o di nappe o di
ogni abito nuovo e ricco o di ricami o di nappe o di pelli ch'io
ricco o di ricami o di nappe o di pelli ch'io m'andava facendo,
di vestirmelo la mattina per andare a corte o a tavola con i compagni d'accademia
ha pagata, abbia il suo regresso o ri valenza contro di pietro che l'ha
perdita, di un danno economico su qualcuno o ualcosa; ottenere risarcimento per spese
morale, prendersi una rivincita per offese o torti subiti. tolomei [manuzzi]
mi fosse pur lecito alfine di riposarmi o d'attendere almeno a rivalermi delle mie indisposizioni
forma, spianando le valli corporee, o sgusciandole con tale nettezza che il vuoto
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento inverso, e da
. superare nuovamente un confine naturale o politico con la fama delle proprie azioni
con la fama delle proprie azioni o con la diffusione delle proprie idee.
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento inverso, e da
riattraversato. d'annunzio, v-1-646: o fiumi rivalicati, gonfi di giubilo,
rivalidando quando fosse d'uopo la postulazione o confirmando l'elezione. -ripristinare,
lat. re-, con valore intens. o iter., e da un denom
. ant. convalidatorio, che convalida o ratifica un atto, che gli attribuisce
quale non è sanabile con la dispensa o revalidazióne, è quello del vincolo di
di competitività, di antagonismo fra due o più persone, associazioni, gruppi,
del raggiungimento di una posizione di superiorità o del godimento esclusivo di un bene,
galanti, 1-28: una rivalità vicinale o la cupidigia della preda, poteva solamente
. -in senso concreto: persona o gruppo rivale, concorrente. cesarotti
sua memoria tutti quelli ch'egli aveva cacciati o fatti cacciare dal mondo, dal primo
: fare atti di rivale verso uno o più... meglio che il gallicismo
quasi alla pari con altri per meriti o capacità. i. ciaia [in
-reggere il confronto presentando caratteristiche o qualità in misura analoga. mossotti,
soddisfazione (ottenuta talora con ritorsioni più o meno legittime sugli altri) per danni
ricevuti, torti, umiliazioni, offese o, anche, per un insuccesso, per
-reazione polemica, di protesta più o meno aperta nei confronti di un comportamento
19-22: c'è qualche affinità biologica o identità etnologica o contiguità antropologica fra l'
è qualche affinità biologica o identità etnologica o contiguità antropologica fra l'industriosa preparazione degli
grava in via definitiva, in tutto o in parte, su altro soggetto,
dal risarcimento avvenuto sulla base di titolo giudiziale o di titolo stragiudiziale stipulato dopo la dichiarazione
, così originata, chiamasi 'ritratta'o 'rivalsa'; la quale perciò si definisce:
quale il possessore si rimborsa sul traente o sovra uno dei giranti del capitale della
una cambiale protestata si vale sul traente o sul girante per essere rimborsato della somma
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento contrario, e da
. relativo alla rivalutazione di una moneta o d'un importo creditizio. milano-sera
-tricé). che riconosce a qualcuno o a qualcosa un valore, un'importanza
una situazione di accrescimento dell'attività economica o da provvedimenti deflazionistici (quali ad es
attraverso una politica di restrizione del credito o di aumento delle imposte). -anche:
la parità aurea di una moneta, o semplicemente restituendo a tale moneta il contenuto
(nel caso della rivalutazione integrale) o determinando il nuovo valore a un livello
moneta (p. es. il marco-carta o il rublo-carta), emette una nuova
emette una nuova moneta piena (marco-oro o il suo surrogato marco-rendita invece del marco-carta
il suo surrogato marco-rendita invece del marco-carta o cervonez invece del rublo-carta). sia
alla situazione di mercato i valori di uno o più cespiti acquisiti nel passato e costituenti
un'importanza in precedenza negati a qualcuno o a qualcosa (con particolare riferimento a
, a creazioni artistiche, a idee o autori in passato misconosciuti o addirittura condannati
a idee o autori in passato misconosciuti o addirittura condannati). gramsci,
, imposta sulla vendita di beni immobili o di navi nella città o nel circondario.
beni immobili o di navi nella città o nel circondario. leggi delle compere
. v. j: 'riva minuta', o 'rivaminuta'si chiamò un'altra gabella genovese
fin a cotesta profondità [di tre o quattro piedi], la natura dell'una
di un passato che appare ormai lontano o che comunque sarebbe più opportuno dimenticare,
sarebbe più opportuno dimenticare, perché increscioso o imbarazzante. mazzei, ii-54: se
rivangatura, nel mese di febbraio, o sul cominciar di marzo, spicca le pianticelle
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento inverso, e da
, terminare. -anche as- sol. o in relazione con una prop. subord.
di ottonari e quadernari co 'l tronco o senza, perfezionata poi dal chiabrera, comparì
fiume divide il proprio alveo in due o più, allora ognuno di essi si dice
, allora ognuno di essi si dice 'braccio'o 'ramo'; e se per tal divisione
sregolatamente si formano, si chiama 'riazzo'o 'rivazzo'o 'rivolo', secondo che egli
formano, si chiama 'riazzo'o 'rivazzo'o 'rivolo', secondo che egli è maggiore
'rivolo', secondo che egli è maggiore o minore. = deriv. da
cfr. vedere). vedere nuovamente cose o persone dopo un tempo più o meno
cose o persone dopo un tempo più o meno lungo di separazione. -anche
nuovo stato in cui si vedono cose o persone. -rivedere il sole, le stelle
: uscire libero eia un luogo oscuro o chiuso in cui si è stati reclusi
riveggia il sole. tasso, 7-32: o tu, che... /
cielo / per volger d'anni o per cangiar di pelo. galileo, 5-31
vivo, il tuo lamento, / o mio giovanni, che vegliai, che
di nuovo una persona dopo una separazione o un'assenza; riabbracciarla. boccaccio,
, i-9-148: fàtti con dio, o mio primaio sposo / ed ultimo anco:
-con litote: interrompere una relazione amichevole o amorosa. tommaseo [s. v
idem, par., 2-4: o voi che siete in piccioletta barca, /
capitano della lega de'ghibellini avrebbe potuto o degnato intercedere presso i guelfi, se
sospirando la sua patria, poteva sperarsi o desiderare di rivederla finché non n'erano
perdeo. 4. vedere qualcosa o qualcuno nel ricordo come fu visto fisicamente
; immaginare per suggestione di parola poetica o narrativa; avere presente timmagine di qualcosa
rivediate prima, anzi perche la correggiate o le diate almeno quel gratissimo odore di
dover sciorinar la spezieria, / bottega o fonderia ch'altri la dica. /
tenuto a ogni tempo de rumore revederli o di loro mostra fare, e quelli che
-esplorare, perlustrare (nella caccia o durante operazioni militari). boccamazza
pro prio; e mandando o raddoppiando persone, con qualche avviso alla
. 13. correggere una legge o uno statuto, rendendoli conformi a determinati
riveder non s'abbino cose di giustizia o pragmatiche o statuti delle provincie. varchi
non s'abbino cose di giustizia o pragmatiche o statuti delle provincie. varchi, 18-3-60
una persona, l'attribuzione a debito o a credito di una somma. -in partic
di un'amministrazione pubblica (un funzionario o un magistrato a ciò preposto).
. bernardino da siena, 2-ii-1124: o mercatante, credi far bene a volere
vera carità di fratello e di figlio o per irritato dispetto o per pigro desiderio di
e di figlio o per irritato dispetto o per pigro desiderio di non aver conti
li soldati delle guarnigioni per quattro o sei mesi all'anno. -fare l'
: 'a lucca ti rividi! ', o 'ti vidi': modo familiare,
, proverbiale, di chi non si possa o non si voglia rivedere né ritrovare.
del- l'occazione in cui si pensa o si promette d'incontrarsi di nuovo.
baretti, 3-57: a rivederci fra quattro o cinque mesi. codemo, 175:
: rivolto a cosa irrimediabilmente distrutta o a persona che non si rivedrà mai
. -ci rivedremo: come augurio o minaccia di un futuro incontro, o
o minaccia di un futuro incontro, o come sfida per un nuovo confronto.
fusse. costui rispose: « sono, o bruto, il tuo mal genio,
s. v.]: 'farsi rivedere o lasciarsi rivedere': chi ritorna apposta,
visto soltanto, ma per parlare, o che gli si parli di cosa, o
o che gli si parli di cosa, o per farla. gli dissi che si
mondo, si mettevano insieme nel duomo o cattedrale di firenze. -non avere
sera tornare a tua posta e solo o accompagnato, e non arai chi ti rivegga
che li siano de'danari suoi comperati pepi o altra cosa, però che quella volta
avrete letto chi era la dea siria o cibele o magna dea, e perciò vo'
chi era la dea siria o cibele o magna dea, e perciò vo'saprete
senza che nessuno le rivedesse i conti o la tenesse a sindacato. -rivedere
agg. che è passibile di revisione (o che deve esservi sottoposto).
j: 'rivedina':... rivediture o mollettature del panno dopo lavato e purgato
. v.]: 'riveditorato': ufficio o dignità di riveditore. = deriv.
conti riguardanti l'uso di denaro pubblico o appartenente ad associazioni collettive.
s'intende quanto le commissioni posson essere o parer necessarie. 2. riveditore delle
de'marmi si fano qua per voi o per l'opera di santto lorenzo.
loro che avessero intenzione di far estorsioni o violenze o rubbamenti. 6.
avessero intenzione di far estorsioni o violenze o rubbamenti. 6. iber.
apparesse questione che fusse malo filato, o vero che fusse tornato meno a peso.
et ciò ched ellino ne sentenziaranno, o vero sentenziarà alcuno di loro sopra esse
, 2-121: niuno tintore, affettatore o riveditore lasci giucare di dì né di notte
di notte ad alcuno giuoco di dado o d'altro, dove alcuna cosa si possa
di dì si possa giucare a tavole o a scacchi palesemente. statuto dell'università e
lana de la città di siena possa o vero debia rivedere panni suoi o vero de'
possa o vero debia rivedere panni suoi o vero de'suoi compagni riveditori; anzi
dietro nesssun gendarme delle mie opinioni, o riveditore del mio pensiero. = nome
gioia... e ciò può venire o per riveduta degli occhi amati, o
o per riveduta degli occhi amati, o più copia per toccamento della persona amata
quanto s'era potuto breve e diligente riveduta o scorsa di tutte l'avversità sostenute dalla
. carducci, ii-12-17: gli autografi o gli apografi essendo
buona riveduta alle prove e a riscontro o lettura con quelli, sì che io
croce, iii-9- 91: un seguito o una seconda parte ha avuto il lavoro del
anni. 5. versione riveduta (o, anche, la riveduta, sf.
essere rivelato per mezzo degli opportuni strumenti o reagenti (un fenomeno). l
traccia rivelabile coi bagni detti appunto 'rivelatori'o 'sviluppi'. = agg. verb.
che immortale convegna essere lo rivelante, o corporeo o incorporeo che sia, se
convegna essere lo rivelante, o corporeo o incorporeo che sia, se bene si
... e quello ch'e mosso o vero informato da informatore immediato debba proporzione
un'altra cosa calvino per ingannarvi, o simplici, ch'egli vi va torcendo e
segreto, misterioso, non pienamente conosciuto o, anche, ciò che avverrà in
so saldo: / si èi en gloria o en caldo, / no lo m'ha
, rivela al mondo / ciò che udisti o vedesti ». cesari, 6-51:
giustizia; puoi compiere la nostra catarsi, o poeta; puoi questo, cioè tutto
indicii rivelassero loro la vicinanza dell'utile o del nocivo. calandra, 48: quel
alcuna cosa, la quale secondo natura o per malizia sapere non possono, dice
di terzi non autorizzati a conoscerli fatti o notizie destinati per legge a restare segreti
notizie destinati per legge a restare segreti o riservati. -anche: svelare le segrete
una congiura della quale si e a conoscenza o della quale si è stati partecipi.
è a loro cognizione alle autorità amministrative o di polizia giudiziaria, saranno puniti, per
fiducia altrui. d'annunzio, v-1-341: o fenici degli olocausti, / non rivelerò
'togliere il velo'che ricopre cose misteriose o nobili: nel senso comune di '
. far ritrovare qualcosa che è stato nascosto o smarrito; confessare dove si è nascosto
che vengano smosse. -lasciar vedere o intrawedere una parte del corpo di solito
dimmi se il cuor ti si compiace / o si compiange della mia querela!
. -dimostrare il proprio carattere o le proprie idee attraverso i fatti,
, anche involontari (uno stato fisico o psichico della persona, l'intima essenza
ant. e letter. atto a rivelare o svelare qualcosa. b.
pensarne. -sì., involuzione o convoluzione: tipica, diciamo, o rivelativa
involuzione o convoluzione: tipica, diciamo, o rivelativa. = agg. verb.
, ii-219: quali si abbino a salvare o quali condannare... è un
proposizioni rivelate, contenenti sotto di sé o infiniti o innumerabili particolari, sono universali
rivelate, contenenti sotto di sé o infiniti o innumerabili particolari, sono universali. buonafede
come egli rifiutava altresì l'origine soprannaturale o rivelata dei miti, così nello stesso
'libero esame': come se ogni ciabattino o margravio potesse intendere e inteipretare da sé
parecchia strada insieme, delle quali so più o meno la vita, ecco che,
dimanda. 6. reso ampiamente o totalmente visibile. d'annunzio, vli-325
cioè, espressiva di un qualche concetto grande o piccolo, per sua natura astratto,
in partic. ciò che è soprannaturale o divino; che costituisce il tramite umano
un ragionatore, ma come un. rivelatore o un veggente. moretti, ii-1112:
. -che fa presagire il futuro o il segreto della vita o è il
il futuro o il segreto della vita o è il tramite del sacro. l
morire. guicciardini, 2-2-6: non seppe o non potette [bernardo del nero]
de'medici, che, non come autore o consultore di cose simili, ma come
s. che rende palese uno stato fisico o spirituale della persona (un tratto della
spesso in casa esattamente un anno più o meno prima che nascesse cesarino.
stati d'animo, a valori morali o concettuali. nencioni, 2-87: balzac
nelle fotografie della 'chambre claire'. o. che svela aspetti non ancora riconosciuti di
uiropera d'arte (un'interpretazione critica o registica). g. lanza [
che consentono di rendere avvertibile un fenomeno o misurabile una grandezza. del giudice,
gas: dispositivo basato su reazioni chimiche o su fenomeni osmotici o di combustione catalitica
su reazioni chimiche o su fenomeni osmotici o di combustione catalitica che consente di scoprire
che rivela la presenza di particelle atomiche o subatomiche in moto o, anche,
di particelle atomiche o subatomiche in moto o, anche, di radiazioni elettromagnetiche.
traffico stradale: dispositivo elettromagnetico, elettropneumatico o a ultrasuoni col quale si contano i
sede stradale. -cibem. organo o dispositivo che rivela l'esistenza di un
del processo in corso, consente tallarme o la regolazione, sostituendo così la sorveglianza
-fotogr. sostanza riducente che, da sola o in unione con altre sostanze, rende
traccia rivelabile coi bagni detti appunto 'rivelatori'o 'sviluppi'. m. calzini [«
dio senza che vi si possa aggiungere o mutare alcunché { chiusura della rivelazione)
esser, malgrado de l'infermità d'otto o di nove anni, e de'viaggi
e divine che sono credute per fede o sapute per rivelazione. sarpi, vi-3-107:
, secondo il senso che loro ha dato o ch'è per dare, quando che
revelano alcuna cosa la quale secondo natura o per malizia sapere non possono, dice
di san giovanni... cioè scoprimento o rivelazione, perché in esso si contengono
. \. conoscenza di cose ignote o future concessa la divinità per grazia particolare
non venne èdcuno grave accidente in una città o in una provincia che non sia stato
una provincia che non sia stato, o da indovini o da rivelazioni o
che non sia stato, o da indovini o da rivelazioni o da prodigi o
o da indovini o da rivelazioni o da prodigi o da altri segni celesti,
o da rivelazioni o da prodigi o da altri segni celesti, predetto. bandello
luoghi publici a vista di tutti li miracoli o le rivelazioni o gli atti di virtù
di tutti li miracoli o le rivelazioni o gli atti di virtù. -esplicamento
una rispondenza allo stato del mio spirito o una rivelazione o una pacificazione. gramsci
stato del mio spirito o una rivelazione o una pacificazione. gramsci, 6-28:
. 8. interpretazione critica o, anche, traduzione di un'opera
il rendere note cose segrete, pubblicamente o, anche, individualmente e proprio a chi
a conoscenza; svelamento di trame o congiure; delazione (e anche l'oggetto
nascosto qualcosa la cui provenienza è furtiva o la detenzione illecita. cavalca, ii-145
ignora e che è lontana dah'immaginare o dal sospettare, e che costituisce motivo
di notizie su fatti tenuti a ragione o a torto segreti o riservati, riguardanti ambiti
tenuti a ragione o a torto segreti o riservati, riguardanti ambiti d'interesse pubblico
, riguardanti ambiti d'interesse pubblico più o meno vasto e generale (in partic
. 13. personaggio, artista o, anche, opera d'arte,
presa di coscienza di aspetti della realtà o, anche, della propria personalità fino
personalità fino a quel momento non riconosciuti o inespressi, soffocati. manzoni, pr
hanno in comune il fatto della divulgazione o comunque della indebita comunicazione a terzi non
terzi non autorizzati a conoscerli di fatti o di notizie che dovevano rimanere segreti o
o di notizie che dovevano rimanere segreti o riservati.
di segreti di ufficio. il pubblico ufficiale o la persona incaricata ai un pubblico servizio
, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della
doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela
, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza
, avendo avuta cognizione di cospirazioni formate o di crimini progettati contro la sicurezza interna
non avranno fatta la dichiarazione di queste cospirazioni o di questi crimini, quand'anche
all'esterno della piazzaforte di un castello o di un edificio fortificato con lo scopo
evo si rafforzò assumendo una forma triangolare o quadrata e acquisendo, nei primi decenni
: rivelo, per denunzia, assegna o in qualsiasi altro senso, è pessima
, giacente rovescio... 'o rivelto o bocconi dormo lo stesso; di fianco
. a volte scomparisce; aspetta due o tre anni e a un tratto rivena (
rivenditrice al mi- nuro di generi alimentari o di merce di modico prezzo.
, 48: non creder già che zanaiuoli o simili / uomini intorno alla casa m'
idioma nostro vul- gare son dimandati tricoli o rivendroli. a. cattaneo, i-65:
una grande città, dove i rigattieri, o vo f f
. 3. chi ripropone concetti o credenze ormai superate o ritenute prive di
chi ripropone concetti o credenze ormai superate o ritenute prive di valore. lubrano,
anche uno schiavo precedentemente acquistato da altri o, anche, sottratto o rubato;
acquistato da altri o, anche, sottratto o rubato; vendere di nuovo, una
che io sia tenuto e debia vendere o vero rivendere a'sopra da massaglogia, la
acume, intelligenza, abilità, conoscenza o, anche, prestanza fisica.
siena, 335: se alcuno consolo o camarlengo, o vero alcuno altro officiale
: se alcuno consolo o camarlengo, o vero alcuno altro officiale dell'arte de
città di siena, commettesse alcuna frode o inganno o rivendarìa contra alcuno speziale..
siena, commettesse alcuna frode o inganno o rivendarìa contra alcuno speziale...
.. procedano contra di quel cotale o cotali per ogne modo e via che
ha ragione di temere che la cosa o una parte di essa possa essere rivendicata da
parte di uno stato, di un principe o di un altro potere, la
altro potere, la restituzione di un territorio o di una città su cui si afferma
ha diritto di rivendicarla da qualsiasi possessore o detentore, salve le eccezioni stabilite dalle
custodirne il valore per suo conto, o quando dallo stesso proprietario siano state destinate
a determinati pagamenti. 2. riaffermare o pretendere per sé o per altri il
2. riaffermare o pretendere per sé o per altri il riconoscimento di un merito
merito, l'attribuzione di un titolo o di una prerogativa, l'applicazione di un
tanta fu la celebrità di tal battaglia o disfatta ricevuta dai francesi e dal loro condottiere
'rivendicato'(cioè 'vantato') da età o ira o raf o 'action directe'.
(cioè 'vantato') da età o ira o raf o 'action directe'. 3
'vantato') da età o ira o raf o 'action directe'. 3. sostenere
di una tesi in polemica con altri o nonostante la sua assurdità. c.
ciò che in precedenza era stato trascurato o rifiutato. f f tommaseo
non meritata; la memoria d'uomo o di popolo da ingiusti dispregi, da
. 5. riscattare uno stato o un popolo dal dominio straniero e dall'
6. rifl. riacquistare la propria libertà o l'indipendenza. g. capponi,
particella pronom. vendicarsi di un'offesa o di un torto subito o della persona che
un'offesa o di un torto subito o della persona che ne è responsabile;
. rivalersi di ciò che si è patito o non si è potuto godere; rifarsi
attiene alla richiesta di riconoscimento di diritti o pretese. -in partic., nell'
(un'istituzione, un valore intellettuale o morale); ristabilito, restaurato.
vendicato. d'annunzio, iii-2-228: o titànide figlia del re d'isole, /
savoia. -scherz. che richiede o desidera vivacemente presso di sé la presenza
clemente. 2. che riafferma o difende con energia idee, opinioni o
o difende con energia idee, opinioni o valori in polemica con altri; assertore di
nievo, 801: ti ringrazio, o padre mio, perché ti sei fatto
, 19-22: c'è qualche affinità biologica o identità etnologica o contiguità antropologica fra l'
è qualche affinità biologica o identità etnologica o contiguità antropologica fra l'industriosa preparazione degli
, 1510: il compratore, se è o ha ragione di temere di essere molestato
di essere molestato con un'azione ipotecaria o rivendicatoria, può sospendere il pagamento del
sempreché questi non prescelga di dar cauzione, o non siasi convenuto che u compratore pagherà
furore. 2. che manifesta o rivendica un rapporto di continuità culturale e
richiesta, da parte di uno stato o di un principe, della restituzione di
principe, della restituzione di un territorio o di una città su cui afferma la
aa quello che lo ha ingiustamente spogliato, o da quello che la ritiene attualmente.
custodirne il valore per suo conto, o quando dallo stesso proprietario siano state destinate
la cosa da chiunque la possieda o detiene e può proseguire l'esercizio dell'
cessato, per fatto proprio, di possedere o detenere la cosa. -disus
2. affermazione di determinati diritti, pretese o richieste (per lo più da parte
più da parte di un gruppo sociale o a nome di esso e sulla base di
base di una concezione ideale del diritto o della giustizia o di un sistema innovativo
concezione ideale del diritto o della giustizia o di un sistema innovativo di valori etici
di un sistema innovativo di valori etici o ideologici) e conseguente azione volta a
azione volta a ottenerne il riconoscimento o l'attuazione (con le opere o con
o l'attuazione (con le opere o con la parola e comunque con un
parola e comunque con un atteggiamento contestativo o rivoluzionario). -anche, per lo
.: gli stessi diritti, pretese o richieste oggetto di tali affermazioni o azioni
pretese o richieste oggetto di tali affermazioni o azioni { rivendicazioni nazionali, plebee o
o azioni { rivendicazioni nazionali, plebee o proletarie, sociali, sindacali).
sono stati in precedenza trascurati, travisati o che non vengono tenuti in grande considerazione
quelle forme tutte che l'intellettualismo ignorava o negava. e. cecchi, 9-107:
né per cinica rassegnazione al peggio, o perché abbia riconosciuto la superiorità dell'astrazione
è altro. 4. documento o proclamazione con cui si attribuisce a sé
proclamazione con cui si attribuisce a sé o a un determinato gruppo, la responsabilità
puniscono li simonia- chi. / « o simon mago, o miseri seguaci »,
chi. / « o simon mago, o miseri seguaci », / rivendichiese piantati
, la riven- dugliola, la trecca o treccona. se la è voce di dialetto
attività, svolta in modo profes- sinale o semiprofessionale, di vendere al minuto merce
di monopolio esercitata dalla pubblica amministrazione o direttamente (rivendita di stato) o,
o direttamente (rivendita di stato) o, più spesso, a opera di
generi di monopolio e che vi sono o vi erano anche altre merci soggette al
rivendita di tabacchi che non ebbe luogo o a cui non potè accedere. pascoli,
monopolio è effettuata a mezzo di rivendite o di patentini. ibidem, 19:
le seconde sono affidate a privati in appalto o gestione di durata non superiore ad un
dimanda di carne, dimanda di cacio o di frutte, ogni cosa è cara come
. niccolò da poggioonsi, cxxxi-148: o greci, che fusti signori del mondo
circa il dottor betti, penso che oggi o domani rivenghi di villa. memmo,
in cui è la persona che parla o alla quale si parla; venire o venire
o alla quale si parla; venire o venire nuovamente. -in senso generico:
tornare a essere in una data condizione o situazione; ve- nircisi a trovare di
machiavelli, 1-i-133: costretti per necessità o per suggestione d'alcuno buono uomo,
per suggestione d'alcuno buono uomo, o per fuggire tale licenza, si ritorna
(una sensazione, una condizione fisica o psichica); tornare a presentarsi alla
di questa pace. -essere generato o prodotto. alamanni, 5-1-201: e
quando la redità dei padri e delle madri o de'zìi o delli altri parenti non
padri e delle madri o de'zìi o delli altri parenti non rivengono, sì come
10. corrispondere a una certa cifra o quantità, costituirla (nell'espressione rivenire
lat. re-, con valore intens. o iter, o che indica movimento inverso
, con valore intens. o iter, o che indica movimento inverso, e da
in cui è la persona che parla o alla quale si parla. 2
di acciaio e ghisa in aghi grossi o più fini o in polvere che si trasfor
ghisa in aghi grossi o più fini o in polvere che si trasfor
... chiamasi anche fornello riverberante o di riverbero. -per estens.
estrinseco riverberante, che è la terra o altro tale. 6. figur
: rimandare la luce con effetti abbaglianti o di colore. boccaccio, 1-ii-457
contribuiscano a rendere più intenso il caldo o il freddo, a rattenere l'umidità,
anzi. -irradiare di riflesso calore o onde sonore. targioni tozzetti, 6-177
2. per estens. illuminare debolmente qualcosa o qualcuno (una luce).
per altro le tragiche, livide luci o le insorgenze tenebrose d'anni precedenti e
. -proiettare luce in modo flebile o discontinuo. zena, 1-566: sotto
4-82: con raggio d'intelligenzia [o madonna] riverbera il cuore mio, e
la particella pronom. riflettersi dalla superficie o dal corpo celeste su cui è stato
calor naturale, che percotendo in panno o in pelle riverbera nel corpo istesso.
per estens. proiettarsi su qualcosa illuminandolo o, anche, incendiandolo; colpire lo sguardo
l'azione del calore in una fornace o riverbero. a. neri, 1-209
simile a quella che esce dell'acqua o de lo specchio. g. averani,
ben lo sceme. spallanzani, ii-21: o i globetti rossi negli animali sì a
un momento. -rinviato da uno specchio o da una superficie specchiante (un'immagine
. riverberatolo, sm. schermo metallico o di materiale refrattario disposto intorno al fuoco
generica di ogni artifizio (pezzo inclinato o curvo, di metallo o di terra
(pezzo inclinato o curvo, di metallo o di terra cotta), sì fattamente
da fondersi nel crogiuolo. -fornace o fornello a riverbero. fanfani [s
coperto in sulla cima con una testa o corona di mattoni o tegoli, di modo
con una testa o corona di mattoni o tegoli, di modo che non si lasci
non si lasci alcun svaporamento al calore o fiamma, ma che si determini questa
determini questa e si costringa a riverberare o volgersi addietro dall'opera di mattoni con
metalli, e chiamasi anche 'fornello riverberante o di riverbero'. = deriv.
erano feriti e morti molti dalle artiglierie, o per proprio colpo o per reverberazione.
dalle artiglierie, o per proprio colpo o per reverberazione. dizionario militare italiano [
gli ambienti destinati ad una perfetta emissione o ad un perfetto ascolto dei suoni:
poco la luce, colle quali per quattro o cinque ore si può viaggiare. magalotti
irraggiato da una superficie colpita dal sole o anche, per estens., provocato
intende quanto sia insoffribile il calore di riflessione o reverbero nella cocente stagione.
un'apposita superficie sul materiale da cuocere o da fondere in un forno. -fornace,
, emessa da una fonte poco potente o situata a grande distanza. verga,
9. figur. realtà, concreta o astratta, che trova esatta corrispondenza in
'lume a stella'è un lume di latta o d'ottone, da appiccarsi al muro
, cioè un pezzo di latta, piano o leggermente concavo, dalla cui circonferenza partono
all'illuminazione, e può essere sierico o meglio parabolico. nel primo caso ha lo
lat. re-, con valore iter, o intens., e da ver dire
dica dante essere stato così maligno, o poco riverente alle persone di chiesa. mazzini
genitori, gli anziani, i superiori o, anche, verso un'autorità.
che una chiesa, dove i reverenti solitari o gli altri fedeli in maggior numero potessero
celeste ragione. 5. che manifesta o è incline a una particolare cura o
o è incline a una particolare cura o rispetto per determinati oggetti, luoghi o,
cura o rispetto per determinati oggetti, luoghi o, anche, per un'attività o
o, anche, per un'attività o un atteggiamento intellettuale. boccaccio, iv-29
dante, purg., 26-17: o tu che vai, non per esser più
guardavan da me come dal fuoco / o passavan sommessi o reverenti. imperiali, 4-218
come dal fuoco / o passavan sommessi o reverenti. imperiali, 4-218: il
gara. nievo, 858: ringraziate, o vincitori, la patria che vi diede
riverente a le t'inchina, / o mia canzon meschina. bandello, ii-884:
(un sentimento, uno stato d'animo o un'attestazione di stima o di cortesia
d'animo o un'attestazione di stima o di cortesia). -anche in formule
pertinenti. 8. che esprime o rivela riverenza, rispetto, deferenza o
o rivela riverenza, rispetto, deferenza o anche, con una connotazione iron.,
se dicesse messer padre, madonna madre, o pure assolutamente messere e madonna. leonardo
sante, neuno de la detta arte ardisca o presumma porre o porre fare sopra finestra
la detta arte ardisca o presumma porre o porre fare sopra finestra de la sua bottega
: piena di materna pietà mille volte o più il basciò, e egli lei
delli parenti. -senza pericolo di presunzione o di offesa della dignità e autorità di
guardare (parlando sempre riverentemente) a tre o quattro mila ducati, che vi andassero
. in formule di richiesta, di perorazione o, anche, di commiato.
virtù per la quale a'nostri maggiori o a coloro che sono in alcuna dignità
altro, pure che la proceda da amore o reverenzia universale. bandello, 3-61 (
doni de l'una e de l'altra o no. navagero, lii-1-315: usava
dono rispose ch'egli, per non offendere o la riverenza da un lato, o
o la riverenza da un lato, o la fedeltà dall'altro, non poteva né
gli autori di cavalleria intendono er amore o le private dimostrazioni di riverenza o la
er amore o le private dimostrazioni di riverenza o la uona fama. giannone, iii-185
al suo re. parini, 720: o vuol egli forse dire un uomo pieno
monti, 24-262: qual mai pietade o riverenza speri / da quell'alma crudele
più viene riconosciuta autorevolezza e saggezza) o, anche, per gli anziani.
né 'l figlio alla madre han avuto riguardo o riverenza. p. foglietta, 92
del passato, di grande ingegno e notorietà o per le sue opere. - anche
per sacrificio, non per offerta (o riverenza) alcuna, ma perché sia testimonio
neuno di soctoposti le'nfrascripte feste possa o vero debbia lavorare o fare lavorare.
nfrascripte feste possa o vero debbia lavorare o fare lavorare. filippo deeli agazzari, 4
dio). iacopone, 43-113: o dolce patre mio de reverenza, / ne
di': 'venite a me tutti! 'o signore, chi presumerebbe di venire a
naturale, una naturai riverenza all'umanità considerata o in noi stessi o in altrui.
all'umanità considerata o in noi stessi o in altrui. mazzini, 29-5: irremovibile
, leggi che gli tengono dentro quella o quella società. -prestigio di un'
violente, levitare di trascendere in gesti o parole. -anche: delicatezza di gesti
altre cose sacre, senza riverenza o rispetto di persona, cominciarono ad ambe mani
di grande rispetto e umiltà verso qualcuno o di considerazione per le sue qualità,
pur ch'altri vi chiami, / o d'ogni reverenza e d'onor degna.
ed aver lor qualche reverenzia; / o almanco almanco sopportar se gridano. sansovino,
: gli uomini, quando sono lusingati o si va loro a seconda, facilmente
, vl-279: se debbasi scrivere 'cum'o 'quum', 'la- crimae'o uacrymae',
scrivere 'cum'o 'quum', 'la- crimae'o uacrymae', 'coelum'o 'caelum'e siffatte quisquiglie
, 'la- crimae'o uacrymae', 'coelum'o 'caelum'e siffatte quisquiglie gramaticali, ho
illustri, imparati già nelle storie, o intesi nelle scuole, nomi solenni,
immensi disiderio l'aspettano. -comportamento o gesto simbolico che manifesta lealtà, fedeltà
con molta riverenza. 8. inchino o genuflessione compiuta per manifestare deferenza e ossequio
genuflessione compiuta per manifestare deferenza e ossequio o come atto di adorazione o di venerazione
e ossequio o come atto di adorazione o di venerazione; forma di saluto particolarmente
andava salutando le persone che da una banda o dall'altra della strada vedeva che gli
nella classe di quelle che nulla esprimono o che significano poco. ella è un movimento
prete si alzò e rispose con tre o quattro goffi inchini alla riverenza aggraziata della
oro e pietre, e non alle figure o vere verità per quelle figure ripresentate.
di danza, consistente in inchino più o meno accentuato. cammelli, 168:
tal ballo... quei passi o ver salti, quelle volte e rivolte,
riverenza. -inchino di ringraziamento o di commiato rivolto al pubblico da attori
. 9. visita di ossequio o di cortesia (in partic. in
premurosissime richieste. 12. gesto o atteggiamento di ossequio ai simulacri della divinità
] si guardano in quello luogo di fare o dire cose disoneste. piovano arlotto,
con cui ci si accosta ai sacramenti o si compiono riti religiosi. guarini,
dì che. ssi fa la vicitazione, o in prima ai chi volesse, per
dire; ed usasi quando fi senato o pure il re overo alcuna persona, la
qualcosa, attribuirvi grande valore, concreto o simbolico; trovare un comportamento giusto e
tu abbi in reverenza e ciò che diletta o signi fica alcuna
fica alcuna allegrezza o sollazzo, colla voce ti fia licito d'
del profeta. -fare oggetto di venerazione o di adorazione. boccaccio, viii-1-38:
che si ritiene possano suonare offensive, o troppo audaci, o fuori luogo,
suonare offensive, o troppo audaci, o fuori luogo, a parole che si giudicano
istalla di cavalli. savonarola, i-17: o sacerdoti, bisogna che io ritorni a
fama). beccari, xxx-4-253: o in quanta poca riverenza siamo / noi