. -in quanto: per la ragione o per il fatto che, dal momento
amico, ma in quanto e'porge o piacere o utile. cesari, 6-196:
ma in quanto e'porge o piacere o utile. cesari, 6-196: parmi
croce, i-2-214: il carattere empirico o pratico delle scienze naturali è comunemente ammesso
la fisica in quanto enumera classi di fenomeni o forze fisiche. -nel caso,
se intendasi sottinteso il 'siano 'o simili. ma in generale 'per quanto
a una colonna. -quanto a o di qualcosa: limitatamente a essa;
quel che lo riguarda, lo interessa o gli appartiene; per ciò che dipende
studioso '. -quanto a, appo o verso dio: al cospetto di dio,
b b -quanto è in o per qualcuno: nella misura in cui
può dire, chiamandoli traditori. -quanto o per quanto so e posso: col massimo
grandezza che viene emessa da un sistema o che si propaga nello spazio. -quanto
. in qualsiasi modo, grado, quantità o misura; per quanto.
notte, quanto che 'l die sia grande o picciolo. passavanti, 126: come
la piaga, quanto che sia isdicevole o in luogo di vergogna, acciocché la
che fu rotta questa legge, non mai o dannò chi l'aveva rotta o lo
mai o dannò chi l'aveva rotta o lo scuso, come quello che dannare non
.; il secondo, quanto al fine o vero quantoché al nocimento.
mano dei dotti in quella del popolo, o quanto meno venire a lui qualche rara
più agevolmente pervenire... allo stabilimento o al ristabilimento della verità, o,
stabilimento o al ristabilimento della verità, o, quanto meno,... a
se alranarchico i bambini non montavano addosso o quantomento non gli ficcavano le mani in
. -ci). che si riferisce o dipende o riguarda il quantometro.
). che si riferisce o dipende o riguarda il quantometro. quantòmetro,
l'ire e i lamenti, o mio bel figlio, adopra / quando il
aw. in qualsiasi quantità, misura o grado; non importa quanto.
. e d'altre quantosivoglia ugualmente molteplici o summoltiplici di esse) saranno tra di
che designa il problema giudiziario della auantificazione o della liquidazione del contenuto di un rapporto
ve ne prego; non deve far bagna o intingolo sozzo: deve untare ogni chicco
, nella quale è enunciato un fatto o indicata una circostanza, il cui svolgersi
indicata una circostanza, il cui svolgersi o verificarsi, pur essendo di ostacolo a
principale. ugurgieri, 288: o muse, dite quale idio levò alli troiani
, quantunque procedano per influenza di pianeta o di stelle. storie pistoiesi, 2-125:
sarà perciò più lodato dipingendo la bellissima o la turpissima donna che la mezzana.
ne gloriasse in cielo gridando: « o poca nostra nobiltà di sangue ». batusta
tutte le cose che io ho scritte o in alcuna ch'io possa avere stampato
dolcezza d'a- more, quantunque, o donne, grandissimo incarico è questo per
allora dalla mediocrità nella strettezza, o che quantunque facoltosissimi si trovavano inabili, in
è compiuta nel modo massimo possibile, o che quanto vi si predica ha grado
: queste pene, quantunque sieno grandi o piccole, ponlemi o vuogli grande o vuogli
quantunque sieno grandi o piccole, ponlemi o vuogli grande o vuogli piccole; pur
grandi o piccole, ponlemi o vuogli grande o vuogli piccole; pur quando hanno fine
misura possibile. -anche seguito da che o da più, in una locuz. congiuntiva
9: se interviene che anche pecchi, o ricag- gendo in quello medesimo peccato o
o ricag- gendo in quello medesimo peccato o in altro, fu valevole la prima
novella se la sapessero gli amanti, o spirito gentilissimo, molte grazie ti renderebbero
. buccio di ranallo, 1-383: o cechi della mente, / vedete veramente
a persona d'ingegno sottile, avveduta o astuta. intrichi d'amore [tasso
, tenersi sul quantunque: usare parole o modi cerimoniosi, sussiegosi; darsi importanza
imitano la voce del gatto, che miaulare o miagolare presso di noi si dice,
40, e nella numerazione romana xxxx o xl, che oggi per lo più
posson dire: a noi piace il tale o il tal altro. nievo, 413
anno vinti- sette per fin al quaranta o quarantacinque, secondo le complessioni. de
4. sm. il numero o la cifra che indica la grandezza di
ma quella cetra / con che tu [o febo] dopo i gigantei furori /
: ecco pronto ai tuoi cenni, / o regnator del liquido elemento [nettuno]
località). carducci, iii-2-31: o cara al pensier mio terra gentile /
5. che esercita il dominio o l'egemonia (una città).
21: pur tu sola, tu [o venezia], ne'mari infidi,
e regnicoli. boccaccio, 1-ii-120: o vecchio malvissuto, o vecchio insano,
boccaccio, 1-ii-120: o vecchio malvissuto, o vecchio insano, / qual fantasia ti
regno / più di te nullo regnicola o strano? collenuccio, 4: appresso
utilità si dànno quasi tutti a'spagnuoli o a'giannizzari (che così chiamano quelli
che ne'transiti e ne'viaggi recheranno danno o molestia alcuna ai regnicoli. giannone,
i regnicoli, qualunque sia il loro titolo o grado, sono eguali dinanzi alla legge
-in senso più circoscritto: abitante di napoli o della campania. oriani, x-1-319
maggior vantaggio nel trattare co'mercanti regnicoli o papalini che co'nostri. de nicola,
le solite rime di quei soliti dieci o dodici letterati regnicoli che da troppi anni
stato (per lo più di medie o grandi dimensioni) con regime monarchico (
con regime monarchico (assoluto, costituzionale o parlamentare), il cui sovrano ha
cui sovrano ha il titolo di re (o di regina, se il sovrano è
ovvero principato riducere, e questo è monarca o monarchia. machiavelli, 1-i-311: con
uomini: da questo si originarono le città o si principiarono i regni. forteguerri,
: dir solea che né per terra o villa, / né per regno averia mai
di parole ma veri arnesi di guerra o quartieri generali di movimenti ideali d'importanza
infima ovvero di bassa fortuna sono pervenuti o a regno o a imperi grandissimi. a
bassa fortuna sono pervenuti o a regno o a imperi grandissimi. a. f.
-per estens. autorità, dignità di principe o di signore. getti, 16-10
1-188: quale alexandro, annibaie o marcello, / qual cesare, qual furio
marcello, / qual cesare, qual furio o qual metello / attinse o gionse al
qual furio o qual metello / attinse o gionse al tuo elevato segno? / quelli
tradizione, che non possano trovarvi addentellato o ritirate, ricordanze o seduzioni. quindi
possano trovarvi addentellato o ritirate, ricordanze o seduzioni. quindi il regno del popolo,
in cui un sovrano occupa il trono o una casata si trasmette il potere.
la sua grazia degno, / senza fine o beata, / già coronata nel superno
cieli. -teol. regno di dio o dei cieli: formula che, nella
diabolica. -regno del demonio (o, anche, letter., dolente,
l'aldilà (generalmente in perifrasi più o meno eufemistiche come regni bui, chiusi
lasciò qui pargoletto! graf 5-1047: o trasmigrati dal mondo, / o sprofondati
5-1047: o trasmigrati dal mondo, / o sprofondati nel lete, / dal muto
. gozzano, ii-160: senza querele, o morte, discendo ai regni bui.
-riferito a divinità della mitologia classica o di altre religioni non cristiane, per
su cui si esercita il loro potere o la sede in cui sono tradizionalmente collocate
altri dèi. frezzi, i-5-1: o regina del cielo, o alta iuno,
i-5-1: o regina del cielo, o alta iuno, / moglie e sorella del
gr., 82: assai beato, o ovinette, è il regno / de'
773: or tu..., o signor, tu che se'il primo
vasta che si caratterizza per la preponderanza o la permanenza di certi aspetti ambientali o
o la permanenza di certi aspetti ambientali o, anche, per la persistenza di
ginestre. -al plur. zona o quadrante nel cielo. baldi,
irreale, immaginario, rappresentato nella fantasia o nel sogno. pellico, 2-453
sogno. gozzano, ii-353: venite, o gesù, dai regni lontani.
7. luogo in cui una persona vive o esercita abitualmente la sua attività o,
vive o esercita abitualmente la sua attività o, anche, in cui si sente
solo. -luogo in cui vive abitualmente o preferibilmente un animale. foscolo,
anima che somigliano durante gli inizi, o sembrano somigliare, a quelli della natura
esistenziale. iacopone, 60-1: o amor de povertate, renno de tranquil-
loro volta distinte in 'regioni 'o 'domini '). 10.
ambito riconducibile a determinati elementi, aspetti o qualità caratterizzanti; sfera di pertinenza.
di persone che svolgono la stessa attività o hanno interessi in comune. moretti,
. -profonda influenza, egemonia culturale o spirituale. gioannetti, ii-432: insomma
essere, condizioni dello spirito, consuetudini o comportamenti. tasso, n-ii-141:
. celimi, 538: legare dette gioie o in pendenti o in maniglie o in
: legare dette gioie o in pendenti o in maniglie o in anella o in regni
gioie o in pendenti o in maniglie o in anella o in regni papali o in
pendenti o in maniglie o in anella o in regni papali o in corone.
maniglie o in anella o in regni papali o in corone. varchi, 18-2-196:
prende invece la tradizione egiziana dell'età o del regno degli dei, degli eroi
dio: essere smodatamente dedito al mangiare o allo spendere. p. petrocchi [
. per indicare iperbolicamente una quantità enorme o, addirittura, la totalità, il mondo
con altre in un sistema organico, o anche insieme, codice di norme che
modalità, procedure, accorgimenti ritenuti necessari o opportuni per il corretto e ordinato esercizio
il corretto e ordinato esercizio di un'arte o per lo svolgimento di un'attività pratica
per lo svolgimento di un'attività pratica o intellettuale (e può essere intesa come
oggettivo immanente alla natura stessa dell'attività o dell'arte in questione, oppure come
de l'erbe sia sotto la medicina o vero sotto più nobile dottrina. paganino
mio aiutorio lo ingegno... o l'arte (che sono regole ad uno
sono regole ad uno fine tendenti) o l'uso (le quali tre cose paiono
operare, tanto se questa maniera sia o imposta, o convenuta per una scelta arbitraria
se questa maniera sia o imposta, o convenuta per una scelta arbitraria, quanto
qualità immutabili senza le quali lo scrivente o il parlatore non potrà raggiungere mai il
, tutti sono stati segnati di maggiore o minore riprovazione per il loro peccare contro
: norme, princìpi, convenzioni esplicite o sottintese che presiedono allo svolgimento di un'
o che reggono i rapporti interpersonali e sociali
e sociali all'interno di una comunità o di un gruppo. landolfi, 14-12
intelligente aveva il dovere di dichiararsi subito o meglio ancora di lunga mano, anziché
-mus. regola della scala o dell'ottava: v. ottava,
cioè che lo relativo che incomincia da c o da q dà ad intendere lo suo
. achillini, 1-45: li romani o latini hanno per correttamente parlare e scrivere
onde con forza di moto a luogo o per luogo. foscolo, vii-87: le
che io non lunghi distesi brani di questo o di quello scrit- tor del trecento gli
da seguire per risolvere un determinato problema o una certa categoria di problemi matematici (
5. massima pratica che prescrive o raccomanda un determinato comportamento ritenuto opportuno
raccomanda un determinato comportamento ritenuto opportuno o adeguato allo scopo, e che si considera
, garantito dall'autorità che la emana o derivante dall'esperienza, dalla riflessione,
oppure suggerito dalla natura stessa delle cose o anche imposto dalla necessità (e può
il tempo ne guasta i retti princìpi o per motivo di chi deve osservarle o di
princìpi o per motivo di chi deve osservarle o di chi le custodisce o di chi
deve osservarle o di chi le custodisce o di chi deve farle eseguire. pananti,
6. prescrizione, consistente in un obbligo o in un divieto, imposta al fine
fine di disciplinare il comportamento di individui o collettività. sarpi, viii-266: di
, perché, essendo statuiti da concili o prelati di regni diversi, ognuno ne ha
non avesse dato ah'infermo verun soccorso o consiglio, indi com'ei fosse morto
s'io non dò da te consiglio o regola, / sono inpaniato come tordo in
, che quando gli monaci andavano fuori o per predicare o per rispondere agli secolari
quando gli monaci andavano fuori o per predicare o per rispondere agli secolari, che non
luogo e legghi uno le collazione o le vite de'santi padri o qualche altra
o le vite de'santi padri o qualche altra cosa che edifichi li uditori
delle religioni siano tradotte nella lingua naturale o volgare di ciascun paese. g.
in tutti i suoi lavori d'istituzioni o di riforme, scorgevasi che ispiravasi sempre
congregazione, di una confraternita), o di una sua casa. testi
chiese parochiali. 11. forza spirituale o principio morale fonda- mentale che guida e
agire umano in modo prudente ed equilibrato o giusto e corretto, modera e disciplina
le passioni e gli istinti, evitando o correggendo errori, eccessi, intemperanze.
ogni operare. -forza che regge, o si suppone regga, i fenomeni o
o si suppone regga, i fenomeni o gli eventi in modo costante e uniforme.
tempi occorono e ha deliberato di dannare o di salvare alcuni, come è dunque
che ha valore normativo, che suggerisce o propone un indirizzo da seguire. dante
secolar persona. gherardi, 2-i-11: o vetustissima antichitade! o quasi principale regola al
, 2-i-11: o vetustissima antichitade! o quasi principale regola al politico vivere!
quasi principale regola al politico vivere! o principio e norma della religione delli mnumerabili
, per dover prender esempio di stimare o far poco conto delle censure del pontefice
-termine di riferimento, guida spirituale o morale. s. caterina da
secondo cui le cose esterne hanno questo o quel valore. bacchelli, 2-xv-12:
regola e criterio. -criterio direttivo o operativo fondamentale. leonardo, 2-169:
a. falconi, 2-53: reggimento o regola delle stelle, che qui avanti
. 16. modo di vivere o di comportarsi retto e moderato, uniforme
, n-ii-521: alcuno non è che o nel bere o nel prendere il cibo e
alcuno non è che o nel bere o nel prendere il cibo e il sonno
principio generale che esprime un elemento comune o costante di una molteplicità di casi o
o costante di una molteplicità di casi o fenomeni, o una verità fondamentale.
una molteplicità di casi o fenomeni, o una verità fondamentale. fra giordano,
dilibero arbitrio conviene di necessità che sia o peccato o mercé. maestro sanguigno,
arbitrio conviene di necessità che sia o peccato o mercé. maestro sanguigno, 106:
cava una regola generale, la quale mai o raro falla: che chi è cagione
ad un esemplare, tipo, norma o regola della mente, alla quale si riscontra
il realismo coltivato vorrebbe essere un neoverismo o neonaturalismo e insomma una ricerca di verosimiglianza
costante che intercorre fra entità astratte matematiche o geometriche. torricelli, ii-4-368: per
], 128: comandiamo che alcuna regola o comune di cadore non ardisca [ecc
danni sia fatta da persone della propria regola o partico- lar comune che si suppone il
d un altro detto emisferio in una corda o più tiratole sopra, si va investigando
monocordo ', 'canone armonico 'o, come vuole boezio, * regola armonica
usata come strumento geometrico, nell'edilizia o nell'agricoltura, per tracciare linee rette
quanto è a piacimento larghi tre piei o due e mezzo, sicché due cavatori
drizzi il traguardo con una regola di legno o d'ottone, giusto a filo di
, giusto a filo di quella parete o strada. cesariano, 1-159: in
la parte piana era infoca una regula o sia asserculo de debita longneza. barbaro,
scamozzi, 2-143-54: con una lista o regola, lunga almeno quanto tutto il
fino di sopra come u fusto toscano o ionico o corinti), acciò sia più
sopra come u fusto toscano o ionico o corinti), acciò sia più trattabile
d'arte: con la massima accuratezza o diligenza; come si deve.
non aveva per regola che le opinioni o il capriccio. -con, in
a tutti i riti, le formalità o le consuetudini previste dagli ordinamenti; in
; e principiammo a vivere insieme, più o meno felici. -rispettando punto
scherz., per indicare la metodicità o l'impegno con cui viene compiuta un'
con cui viene compiuta un'azione dannosa o sgradevole). stampa periodica milanese,
): che è in possesso dei documenti o degli attestati richiesti. arbasino,
requisiti, dei titoli, delle competenze o delle capacità oppure anche della condizione morale
condizione morale necessaria per svolgere un compito o per ricoprire una carica. calvino
il giorno dai tagliatori e la sera o fi pomeriggio alle olimpiadi a vedere fare
-dare regola, la regola: impartire ordini o direttive; comandare. marsilio ficino
alessandro di macedonia, domatore d'asia? o aveva fatta alcun'altra cosa fuori di
de'mortali, e quando le trova scarse o fuori di regola, le riprova crucciosa
-che si trova in una condizione corretta o legittima; che non ha colpe o
o legittima; che non ha colpe o non ha commesso infrazioni (una persona
requisiti, dei titoli, delle competenze o delle capacità necessarie per svolgere un compito
delle capacità necessarie per svolgere un compito o per ricoprire una carica.
(con partic. riferimento a obblighi o a disposizioni di legge).
, nostra regola: per sapere come agire o quali decisioni prendere in merito a una
certa decisione e spesso con intento polemico o con tono di rimprovero o di minaccia
intento polemico o con tono di rimprovero o di minaccia) che la persona a cui
la persona a cui ci si riferisce o ci si rivolge deve ritenersi informata o
riferisce o ci si rivolge deve ritenersi informata o avvertita di un determinato fatto, e
merita gastigo e riprensione chiunque senza regola o misura alcuna si dà in preda agli
: le lagrime scorrono dagli occhi offesi o addolorati senza regola e senza pregio alcuno.
invitare qualcuno, con tono di rimprovero o di minaccia, a rendersi conto di
'. talvolta in tono di rimprovero o di minaccia. anco ellitticamente vi serva
verbo, si sono trovati traviare in una o in più dalla regola degli altri.
può essere modificato, in modo discreto o continuo, in rapporto con determinate esigenze
di fasti all'4 emero- logion 'o regolagiomi 'degli astronomi. = comp
2. conforme a un regolamento o da esso prescritto. sbarbaro, 1-234
. conforme a un modello ufficialmente imposto o universalmente diffuso. b. croce,
. che si riferisce a un regolamento o a un insieme organico di disposizioni giuridiche
disposizioni giuridiche; che ne fa parte o che lo costituisce. gianni,
promuovere un sistema regolamen- tario di prezzi o di vincoli sulla contrattazione dei viveri.
scambi dei cittadini stessi a norme più o meno arbitrarie, a vincoli, a
, imponendo calmieri e prezzi politici o stabilendo protezioni doganali, ecc.
-tricé). che impone minuziosi regolamenti o molteplici vincoli e restrizioni.
2. imposizione di precetti morali o religiosi. b. croce, iii-27-50
nome di decretali, cioè di pontifizi decreti o regolamenti in tutte le università. galanti
. 3. ordinamento civile o economico, giuridico o amministrativo di un
3. ordinamento civile o economico, giuridico o amministrativo di un corpo sociale; organizzazione
vita umana che di quadrare il cerchio o duplicare il cubo, vi cadrà inoltre
d'acque, sieno trattati, sieno relazioni o perizie concernenti regolamenti d'acque. tecchi
di una materia, di un rapporto o di un insieme di rapporti a una disciplina
cui si può (regolamento facoltativo) o si deve { regolamento necessario) chiedere
cassazione di risolvere preventivamente questioni di giurisdizione o di competenza che si pongono in una
, 108: quando una medesima causa o due cause tra loro connesse siano promosse
tra loro connesse siano promosse davanti due o più autorità giudiziarie, la domanda per
di violenza compiuto da criminali per vendetta o ritorsione nei confronti di avversari. -per
senza scrupoli, per danneggiare un rivale o per prevalere a ogni costo in un
, per lo più emanate dal governo o da un'autorità amministrativa, che disciplinano
specie con riferimento alle norme di esecuzione o di attuazione, è un decreto governativo
di attuazione, è un decreto governativo o altro atto amministrativo). magalotti,
. -in relazione con un attributo o un'espressione che ne specifica l'ambito
di polizia, sanitari, ecc.) o anche ne indica l'autorità emanante (
regolamento di bordo vieta di servire bevande o qualsiasi altra cosa ai visitatori eventuali del
rialzava, in modo da avere una o due camere in più. -lo
ordinate, una di quelle conviene essere regolante o vero reggente, e tutte l'altre
si può dire * monarchia 'o 'imperadore. regolante2, agg. e
, agg. e sm. che risiede o è originario del rione romano della regola
). moderare entro i termini imposti o dettati dalla convenienza, dall'opportunità o
o dettati dalla convenienza, dall'opportunità o dalla tollerabilità; sottoporre a norme,
norme, a condizioni, a schemi o a valori ritenuti equi e ragionevoli;
in modo da evitare abusi ed esagerazioni o da frenare eccessi e intemperanze (impulsi
impulsi, emozioni, sentimenti, virtù o vizi, difetti, comportamenti, ecc.
non so se verrò a firenze subito o se andrò ad ancona, perché mi
3. adeguare il proprio modo di vivere o le proprie attività (anche intellettuali)
) a princìpi morali, a norme o a esigenze della vita sociale. mascardi
lettere, facilmente possono conservare l'innocenza o almen fare un buon capitale di saggi
4. disciplinare gli spostamenti di una o più persone o anche il traffico stradale
gli spostamenti di una o più persone o anche il traffico stradale. stampa periodica
passo, a quello di un'altra persona o al ritmo di una musica.
a misura che gli stromenti sonavano adagio o velocemente. pananti, iii-118: i viaggiatori
norme giuridiche una determinata materia, rapporto o insieme di rapporti. sarpi, viii-98
cominciarono a riformar varie leggi di giustiniano o de'longobardi, regolando con altro ordine
secondo l'occasione di provvedere di danari o di gente di guerra, d'accrescere o
o di gente di guerra, d'accrescere o diminuire i carichi o gravezze, di
, d'accrescere o diminuire i carichi o gravezze, di regolare gli abusi della
, ma proibire che non si paghino o esigano le lettere che vengono da fuori se
amici. -organizzare un'istituzione, o la società intera, in modo funzionale
sempre conservarvi il buon ordine e riparare o prevenire i disordini. -adempiere (
-stabilire il giusto rapporto fra due o più entità a seconda delle circostanze e
si regola dal luogo dove si campeggia o dall'inimico contro cui si combatte.
, regolando questo dal mese di agosto o di settembre. muratori, 7-iii-214: quanto
di riferimento della proporzione di un edificio o delle figure di un dipinto. cesarotti
rendere costante e non eccessiva l'intensità o la quantità di una sorgente di calore o
o la quantità di una sorgente di calore o di luce o della dose di un
di una sorgente di calore o di luce o della dose di un medicamento (e
fiumi... quando minacciano danno o pericolo o per prevenire anche di lontano
.. quando minacciano danno o pericolo o per prevenire anche di lontano pericoli e
vita i dì più belli, / o, d'un vetro lascivo alla censura,
. 11. adeguare un apparecchio o un meccanismo affinché funzioni perfettamente.
. -rimettere un orologio all'ora esatta o all'ora propria di un luogo.
l'intonazione giusta a un'esecuzione vocale o strumentale. -anche: guidare, dirigere
tono, eliminandone le espressioni non convenienti o eccessive. castelvetro, 8-1-512: i
su questo principio debbonsi regolare le maggiori o le minori pause, la maggiore o la
maggiori o le minori pause, la maggiore o la minore lunghezza de'periodi nel parlamento
regolerà. 18. risolvere o sistemare una questione; sbrigare una faccenda
necessità di fare valere le proprie ragioni o anche di vendicare un'offesa, un
loro. borgese, 1-284: prima o poi l'enimma si sarebbe chiarito,
fatti contingenti, per intraprendere un'impresa o un'azione; adottare e assumere un
, talora su suggerimento di altre persone o in base a esempi e modelli prestabiliti
della grandezza, altezza e larghezza del castello o macchina, come di tutti gli
, regolarissimo). conforme alla regola o alla legge intesa come norma di condotta
52-329: bisognerebbe trovare l'uomo lombardo o d'altra provincia,...
anzi nei loro caratteri, cioè di vaganti o fissi abitatori; dalla vita nomada o
o fissi abitatori; dalla vita nomada o scenitica, ad essere cittadini riuniti in
buchi regolarissimi. -che si comporta o svolge determinate funzioni con continuità nel tempo
inviandoci frequenti e regolari notizie delle opere o nuove o ristampate che verranno successivamente compiendo
e regolari notizie delle opere o nuove o ristampate che verranno successivamente compiendo. ibidem
ha cadenza costante; effettuato senza accelerare o rallentare (un movimento). -in partic
uguali et irregolare al contrario quello che o spazi diseguali passa in tempi uguali o
o spazi diseguali passa in tempi uguali o spazi uguali in tempi disuguali. s.
stessa direzione e con la stessa intensità o con periodicità (un vento).
elementi disarmonici, di tratti particolarmente accentuati o rimarcati (una persona, il corpo
rimarcati (una persona, il corpo o una parte di esso, le fattezze e
e di simmetria; privo di eccessi o squilibri di forma. temanza
templi, ed è che i legamenti o sia fascie e comici, che ricorrono
-corolla regolare: quella che ha petali uguali o quasi uguali fra loro. 0
. cristall. sistema regolare: sistema cubico o monometrico. 12. dir.
'regola ', cioè a un ordine o a una congregazione o a un istituto
cioè a un ordine o a una congregazione o a un istituto religioso (in contrapposizione
uno abate, che vi teneva uno o due capellani; papa eugenio gliela tolse
fatto la loro professione in una congregazione o in un ordine monastico (domenicani,
lucchesi, 155: qualunque persona, cittadina o forestiera, ecclesiastico o regolare e di
persona, cittadina o forestiera, ecclesiastico o regolare e di qualunque condizione sia.
c. bartoli, 2-68: figure o forme de più lati, le quali sono
le quali sono di due sorte: o regolari, o irregolari. regolari sono quelle
di due sorte: o regolari, o irregolari. regolari sono quelle che si
sono quelle che si posson disegnare dentro o fuori di un cerchio, con angoli
angoli e lati uguali e che, fuori o dentro che elle siano del cerchio,
eguali e tutti gli angoli chiamasi regolare o ordinata; al- trimente dicesi irregolare.
montecuccoli, i-180: la fabbrica è regolare o irregolare: quella ha per soggetto le
quella ha per soggetto le figure d'angoli o di lati uguali, sempre simile a
equilateri. -arco di curva regolare o arco regolare: tratto di curva nel
maggioranza degli altri verbi delle stessa coniugazione o degli altri sostantivi della stessa declinazione.
cesarotti, 1-i-96: la costruzione difettiva o ellittica avrà... un pregio
, if tumulto, il turbamento degli affetti o vaglia a fissar lo spirito sopra un'
fissar lo spirito sopra un'idea dominante o a vibrar con più forza un detto
a vibrar con più forza un detto o un tratto energico e caratteristico, che
energico e caratteristico, che sarebbe ritardato o rintuzzato dagl'imbarazzi d'una costruzione più
18. sport. conforme alla norma o al regolamento (un'azione sportiva)
per valutare la regolarità di un filato o di un semilavorato di una fase precedente
fremito umano. 2. metodicità o precisione nello svolgimento di un'azione,
attività. -anche: abitudinarietà di vita o di comportamento; costanza. f.
lunghezza (quindi anche costanza di sezione o di spessore) di un filato o di
sezione o di spessore) di un filato o di un semi- lavorato, per tutta
. uniformità di moto di un corpo fisico o di velocità in un veicolo.
6. conformità a precise regole stilistiche o a norme retoriche. -anche: organicità
normativa, perché la forma di norma o comando, che sia data dall'enunciazione di
regolarizzare, tr. rendere un oggetto o una forma regolare. g
compensato. 3. reso regolare o più regolare quanto a forma. r
. adeguamento del salario al costo della vita o parificazione a un altro salario.
. 3. sobriamente, senza eccessi o stravizi. cornaro, 36: inanimato
pubblico. foscolo, xv-249: o tu non hai scritto, o le tue
xv-249: o tu non hai scritto, o le tue lettere si sono smarrite,
po- tria forse dire che ogni pittura o scultura regolarmente è falsa, però che
, essendo ella veramente una tavola disegnata o un sasso o un bronzo, e
ella veramente una tavola disegnata o un sasso o un bronzo, e non un uomo
il meneghino moncalvo, recitando alla stadera o alla commenda, si faceva imprigionare regolarmente
col latte la lingua, così poca o niuna briga pigliavansi di porvi intorno qualche
il normale decorso di un fenomeno fisiologico o patologico. cicognani, 13-470: tutto
le regole prescritte in un dato istituto o per una cerimonia o un contratto.
un dato istituto o per una cerimonia o un contratto. giovanni dalle celle [
nel tempo); secondo un programma o un orario o una scadenza stabilita.
); secondo un programma o un orario o una scadenza stabilita. magalotti,
iii-716: il dare periodicamente e regolarmente o tradotti o analizzati, colle opportune note
il dare periodicamente e regolarmente o tradotti o analizzati, colle opportune note, riflessioni ec
alle circostanze; ridimensionamento delle proprie velleità o pretese (per lo più nella locuz.
ma, per un certo vezzo e vaghezza o leggiadria che riceve la nostra lingua,
regolatamente e dire 'i quali 'o almen 'li quali 'e non '
, le regole proprie di un'arte o di una disciplina o dell'uso della lingua
di un'arte o di una disciplina o dell'uso della lingua. bandello,
verun fine né regolatamente mosso, né potendosi o sapendosi da loro usare alle opportunità o
o sapendosi da loro usare alle opportunità o seguir più oltre che in alcune poche
il rapporto di liberalismo e di democrazia o demoliberalismo non è già rapporto di due
e accettate, che in modo piu o meno preciso un'autorità riconosciuta ha fissato
regolato dalle leggi non è manco virtù o prudenza che in uno principe regolato dalle
un'autorità sulla base di una legge o di una regola. agostini, 1-103
insieme di situazioni sottoposte a una regola o a una legge. sarpi, vi-2-234
ritegnenao [il denaro] appo sé o appo altra persona dentro o di fuore secularia
appo sé o appo altra persona dentro o di fuore secularia o regulata e non
appo altra persona dentro o di fuore secularia o regulata e non dandolo...
voto regulati, / ni farsi vescovi o magór prelati. marco polo volgar.
ammeggiato, / el qual sia secolare o regolato, / quando con meco rasonar
riflessione predomina, la poesia si dilegua o si riempie di filosofia, i costumi
, e vivono bene cl anni o 'nfino cc anni. m. savonarola,
assai bene con venticinque soldi il giorno o poco più. bacchetti, 13-215: egli
-che manifesta prudenza, misura, equilibrio o ne deriva. bandello, 3-55
. botta, 5-235: eccovi, o dilettissimi fratelli, uno sparuto abbozzo degli
la donna amata non debba trapassar i quattordici o diciott'anni, perché ella in quel
storia? 9. ben calcolato o misurato o anche cadenzato; che avviene
9. ben calcolato o misurato o anche cadenzato; che avviene o si
misurato o anche cadenzato; che avviene o si compie a intervalli regolari. bruni
sapore e sentendo gli effetti della teriaca o udendo i suoni regolati d'un oriuolo,
, 69: nel giungere ad alcun villaggio o ad altro luogo abitato, fanno un
far cammino. -privo di imprevisti o di inconvenienti. leti, 4-229:
sola vista comprendere se i ballerini procedano o no a tempo. egli non potrà in
. magalotti, 9-1-162: che volevi o potevi tu far di vantaggio? ti
che di tutti i movimenti dell'arteria, o forti o deboli o veloci o tardi
i movimenti dell'arteria, o forti o deboli o veloci o tardi o disordinati o
dell'arteria, o forti o deboli o veloci o tardi o disordinati o regolati,
, o forti o deboli o veloci o tardi o disordinati o regolati, il
forti o deboli o veloci o tardi o disordinati o regolati, il medico abbia
o deboli o veloci o tardi o disordinati o regolati, il medico abbia preso conoscenza
non sottomesso a ritmo di stagioni / o di lavori o al ciclo regolato / della
ritmo di stagioni / o di lavori o al ciclo regolato / della vita.
. che è retto, governato, ispirato o influenzato da cause o princìpi esterni;
governato, ispirato o influenzato da cause o princìpi esterni; che è mosso da
passeggio. 18. organizzato o stabilito in uno schema funzionale e costante
stabilito in uno schema funzionale e costante o seguendo un preciso criterio. muratori,
22. che risponde a canoni più o meno precisi o comunemente accettati di armonia
che risponde a canoni più o meno precisi o comunemente accettati di armonia, simmetria,
odierne, che non sono né gottiche o tedesche, né italiane o regolate,.
né gottiche o tedesche, né italiane o regolate,... tuttavia sono
de sanctis, 9-214: la commedia dotta o regolata non potè sostenersi senza il sussidio
ponte sant'angelo prende nome dalla mole o tumolo di adriano imperadore, che serve
quella lingua la quale non ha forme o regole alcune né s'è tra 'cancelli
, ch'era la lingua regolata e gramaticale o, per parlar più chiaramente, la
soddisfà a determinate leggi e regole metriche o ritmiche (una composizione poetica, un
altri non so se tedeschi di truppe regolate o un- gheri. cesarotti, i-xxiv-133:
uno sedio in chiesa, longo diciotto braccia o circa e largo il sedere tre quarti
femm. -tricé). che regola o determina l'andamento, la vita, il
di una società, di un consorzio umano o, anche, dell'intera umanità e
del mondo, emanando e stabilendo leggi o regole o influenzando direttamente il corso degli
, emanando e stabilendo leggi o regole o influenzando direttamente il corso degli eventi;
corso degli eventi; che governa uno stato o una comunità (un'autorità di qualsiasi
(un'autorità di qualsiasi livello, umana o divina). - anche in una
sia il regolatore, overo dato da altri o da. llor medesimi vicini ordinato per
passati regolatori dei popoli usavano alcuni istituti o collegi militari dedicati particolarmente alla scienza della
posta regolatori e profeti, la migliorano o la peggiorano. manzoni, fermo e
che influenza, determina, regola un fatto o una sequenza di fatti o l'evoluzione
un fatto o una sequenza di fatti o l'evoluzione di una vicenda; che
; che informa e stabilisce una realtà o una facoltà; che sta alla base
; che ne costituisce la norma etica o di convenienza. -anche con riferimento al
convenienza. -anche con riferimento al caso o al destino. ottimo, i-571:
coipo, il corpo non si possa muovere o vivere. anonimo [de munarchiaj,
, importa poco che 0 predichi tizio o sempronio; ma gl'inconvenienti nascono quando
vedo ragione per cui il prefetto debba o possa non confermarlo. 4
. 4. che cura o determina l'andamento di un affare o
o determina l'andamento di un affare o di una questione; che regola la conduzione
), fornendone le direttive e le regole o, anche, assumendone personalmente la conduzione
... di scegliere un direttore o meglio un regolatore di discussione.
a queste macchme, deve esser l'artefice o il regolatore, al quale sarà consegnata
di questa benedetta favella. -che determina o influenza i modi e le regole di
, studia, teorizza, fornisce regole o concetti per l'interpretazione della realtà.
e applicato in una sede di giudizio o in una società (una legge).
12. che costituisce il punto di riferimento o il criterio di valutazione di un fatto
. 13. che regola, determina o guida un effetto fisico o un movimento
, determina o guida un effetto fisico o un movimento. galileo, 3-1-194:
. -anche: chiusa, saracinesca (o altro dispositivo) che determina la quantità
quantità d'acqua immessa in un canale o in una conduttura. guglielmini, 358
ha necessità di avere dei regolatori o sfogatoli, i quali divertiscano l'acqua superflua
il quale abbia per regolatore un dondolo o pendolo, cioè una verga metallica.
la velocità di funzionamento di un motore o di una macchina, influendo sulla potenza
soggiace a mutazioni d'intensità, di contatto o di applicazione o vero quando la resistenza
intensità, di contatto o di applicazione o vero quando la resistenza non presenta sempre
chimici; sono detti anche ormoni vegetali o fitormoni. 23. ferrov. agente
tosta no... o di malattia cronica e di languore.
, il determinare, lo stabilire norme o regole; riduzione a un ordine,
4. regolare estinzione di un debito o di una pendenza. svevo,
col consumo, e il loro valore o regolazione dipende dal peso o dal numero
loro valore o regolazione dipende dal peso o dal numero o dalla misura.
regolazione dipende dal peso o dal numero o dalla misura. 5. sistemazione
6. insieme delle operazioni, automatiche o manuali, con cui si regola il
ottimali oppure per adeguarlo a determinate esigenze o per ottenere specifici risultati. mannetti
delle operazioni e delle manovre (automatiche o manuali) necessarie al corretto funzionamento di
sistemazione dei diversi comandi di un ricevitore o di un trasmettitore, per ottenere una
di un organo, di un tessuto o di una cellula, di reagire a diverse
di reagire a diverse eccitazioni attraverso compensazione o adattamento e mantenendo costanti, entro certi
certi limiti, le proprie caratteristiche chimiche o fisiche. -anche: meccanismo che coordina
e la regolazione ormonale). o. embriol. regolazione ontogenetica: capacità
completo, nonostante la mancanza di uno o più blastomeri. = nome d'
applicazione ristretto, soprattutto in ambito grammaticale o filosofico o tecnico (e può avere
, soprattutto in ambito grammaticale o filosofico o tecnico (e può avere una connotazione
e può avere una connotazione vezzegg. o, all'opposto, iron. o spreg
. o, all'opposto, iron. o spreg.). regolette della
e dentata, che si può allungare o accorciare coll'aiuto de'suoi denti,
.]: 'regoletti ': stecche o strisce sottili di legno che s'aggiungono
i calcolini si logorano meno che lo spago o la funicella. 4. tipogr
che si dà a que'regoli sottili o pezzetti di legno di differenti dimensioni, collocati
regolière, sm. ant. membro o abitante di una regola (v.
rezasco], 128: alcuna regola o comune di cadore non ardisca...
). autore che formula, teorizza o applica regole formali e stilistiche rigide in
di regole (per lo più filosofiche o scientifiche); formulazione sistematica di regole
: la liquirizia, regolizia, glicirizza o radice dolce, così chiamata dalla sua
asticciola (di legno, di metallo o di altro materiale) con sezione per lo
) con sezione per lo più quadrata o rettangolare, usata per tracciare linee diritte
costruzione e di muratura per controllare allineamenti o spianature. fra giordano,
che le faceva a occhio senza regolo o seste e misure. buonarroti il giovane,
, ch'è di più dolce animo, o alcun altro buon uomo, e
altro buon uomo, e tiello o per guardia o per esemplo, e per
buon uomo, e tiello o per guardia o per esemplo, e per lo
porsi, 186: il tuo regolo [o signore] è diritto, ma la mia
3. per estens. pezzo di legno o di metallo, squadrato o sagomato,
di legno o di metallo, squadrato o sagomato, di lunghezza molto superiore alla
di intelaiature, di comici, di telai o di altri oggetti. palladio volgar
[erone], 35: gli emboli o cilindri che per e modioli entrano abbiano
per e modioli entrano abbiano gli regoli o verghe di ferro o di legno z
entrano abbiano gli regoli o verghe di ferro o di legno z, le quali siano
galileo, 4-3-172: in un regolo o vogliam dire corrente di legno, lungo circa
. questo stromento è composto di quattordici o quindici zucchette disposte in consonanza e ben
le principali operazioni matematiche, con maggiore o minore approssimazione a seconda delle dimensioni
prosciutto. 7. archit. rilievo o modanatura di una componente architettonica. -in
inversa undula cum gli accessori nextruli, o vero reguli e cordicelle. fr. martini
cattaneo, cxx-356: le gutte o goccie con il loro regolo, che vanno
riversa. baldinucci, 94: il regolo o regoletto, lista o listella, è
: il regolo o regoletto, lista o listella, è un membro di superficie piana
successione di otto caselle in fila verticale o orizzontale sulla scacchiera; filare (cfr.
semipietrosa estenore, fondergli con qualche mestruo o fondente appropriato e cavarne il regolo di
appropriato e cavarne il regolo di rame puro o sia raffinato. bossi, 307:
il metallo non combinato co l'ossigeno o con altra materia; quello in somma
; quello in somma che non mai o raramente trovandosi in natura in istato puro
sm. re di un piccolo territorio o di un piccolo popolo; re subordinato a
aentro i confini delle quali comandano diversi reguli o cazichi. gioacchino da s. anatolia
qualche casa di petra pei loro regoli o capi di tribù. delfico, i-279
in italia un'ampia genia di regoli o tiranni. cattaneo, li-1-4: pochi anni
tossono nel reame, che da quaranta erano o più, e con buona guardia gli
continuano da uno sino a cento, più o meno a piacere, e questo accomodano
accomodano in un regolone lungo una canna o meza, 1'accostano a'muri e,
. 2. archit. rilievo o ampia modanatura di una componente architettonica;
secondario, che stanno sopra d'un regolone o sia zocco. -acer,
; che si può attenuare o annullare (un fenomeno e, in
. 2. che arretra culturalmente o politicamente (una società).
d'intensità, che si abbassa quantitativamente o qualitativamente (un fenomeno, una condizione
d'intensità, attenuarsi, abbassarsi qualitativamente o quantitativamente (un fenomeno, e in
; che talvolta, anche per settimane o per mesi, desquamavano e sembravano regredire
pensiero, sia allo sviluppo della libido o dell'io. moravia, 21-225:
d'intensità, attenuazione; abbassamento qualitativo o quantitativo di un fenomeno (e,
pensiero, sia allo sviluppo della libido o dell'io. saba, 1-104:
un tipo di vita remota, ellenica o romana. 7. filos.
metodo di analisi dell'influenza di una o più variabili su altre, che tiene
al progresso sociale, culturale, civile o artistico; retrivo, retrogrado, reazionario
la parola usata sia regressiva, fallocentrica o misogina o altro. 2
parola usata sia regressiva, fallocentrica o misogina o altro. 2. scaduto
, in partic., un'assimilazione o una dissimilazione). 5. patol
delle cellule e dei tessuti (un'alterazione o un processo morboso). 6
a ritroso (di un oggetto concreto o di un'entità astratta).
di una materia (solida, fluida o gassosa) attraverso un'apertura o per un
fluida o gassosa) attraverso un'apertura o per un condotto. imperato,
, uscita (da un luogo concreto o da una situazione, da una realtà,
ritorno, rientro (in un luogo concreto o in una situazione, in una realtà
artiglieria da campagna per conquidere il garibaldi o almeno circondarlo per guisa che il regresso
la parte migliore? non esiste. o è un senso / di sé sempre in
sé sempre in regresso sul lavoro / o spento in esso, lieto dell'altrui pane
loro giusti confini la libertà e l'eguaglianza o si vuole dalla fratellanza trar fuori lo
dalla fratellanza trar fuori lo stupido socialismo o il brutal comunismo. einaudi, 3-106
posizioni più arretrate di un'azione intrapresa o di una causa sostenuta. faldella,
regresso 'noi intendiamo « due dimostrazioni o più generalmente due operazioni conoscitive connesse insieme
». -operazione compiuta nel modo o nell'ordine inverso rispetto a quello normale
[la stella] si dirà retrograda o far regresso, perché ritornerà movendosi alla
': differenza tra la velocità longitudinale o di avanzo dell'elica, se questa
quella impressa alla nave. tale differenza, o perdita, è dovuta alla velocità retrograda
. ripresa del recitativo dopo un versetto o dopo un salmo. tommaseo [s
ripresa che ha luogo dopo il versetto o dopo il salmo. 17.
. 17. archit. sacrestia o sala separata in cui si accede direttamente
18. dir. il recupero (totale o parziale) della somma che un soggetto
che egli abbia dovuto pagare al creditore o quello che spetta al condebitore che abbia
comune rigresso per quanto arà sopportato spesa o danno per quello. machiavelli, 1-iii-1532
della prestata fideiussione. -azione cambiaria o cautelare di regresso: quella spettante al
spettante al legittimo possessore di una cambiale o dì altro titolo di credito (in
fatto che il detto possessore abbia già o no, a sua volta, pagato
che il possessore di quella la cedesse o indossasse ad un terzo, questo terzo in
con una tratta a vista sul traente o sopra un altro tra gli obbligati in via
49: l'azione cambiaria è diretta o di regresso: diretta contro l'accettante ed
aato a fabbricare a qualche maestro d'ascia o calefato una nave per un prezzo accordato
controprestazione (in genere, una pensione o altro pagamento periodico) per la quale
beneficio, in caso che il resignatario o un altro successore non pagasse la pensione
un altro successore non pagasse la pensione o in altro modo l'impugnasse.
in lo tecto le tegule serano fracate o vero da li venti deiecte da le quale
m. acciò da lei sia approvato o reietto come le pare. sarpi, ix-104
valutare la delicata posizione letteraria di chi o dovrà sembrare cagione che vengano reietti dalla
verso altra maniera di pubblicazione lavori pregevoli o dovrà vedere altre mani tramutare e rappezzare
. martini, i-188: io ho tre o quattro volte accolto, tre o quattro
tre o quattro volte accolto, tre o quattro volte reietto alcune di quelle liriche.
. letter. che deve essere scartato o escluso. carducci, ii-12-200: quanto
due specie denominate struzzi americani o nandù, assai diffuse nell'america meridionale
reidratare, tr. idratare una sostanza o un tessuto biologico che hanno subito un
hanno subito un processo di disidratazione parziale o totale. c. mursia [
: chi ha il problema di lentiggini o macchie cutanee sceglierà, invece, una
re-, con valore in- tens. o iter., e da idratare (v
sostanza che sia stata in precedenza parzialmente o totalmente disidratata. medie. introduzione terapeutica
individui disidratati, effettuata per via orale o tramite fleboclisi o ipodermoclisi. = nome
effettuata per via orale o tramite fleboclisi o ipodermoclisi. = nome d'azione da
. che è respinto dalla convivenza civile o che è costretto a vivere ai margini
mi faceva capire che cosa è un reietto o un appestato, poiché sono gli altri
.: dimenticato, ignorato dalle istituzioni o da dio (con riferimento a soggetti collettivi
non muta per mutar di cose in italia o altrove. -al plur.
estens. disprezzato, valutato negativa- mente o inadeguatamente (un artista, un'opera)
4. escluso da un riconoscimento o da una carica. - anche sostant
reietto, / vacate da le muse, o nuovo omero. carducci, ii-11-49:
11. ant. restio ad agire o a parlare; riluttante, ritroso.
non crediate ch'io sia tanto aspemato o reietto perché portamo la toga. reiettóre
reiettóre, agg. elettrotecn. circuito o filtro reiettore: quello atto a eliminare
filtro reiettore: quello atto a eliminare o attenuare una data banda di frequenza.
regezióne, reiezzióne), sf. rifiuto o abolizione di determinati riti.
2. nel linguaggio amministrativo, legislativo o giuridico, atto con cui si respinge
, atto con cui si respinge una domanda o un documento presentato da un cittadino,
presentato da un cittadino, si boccia o non si approva una proposta di legge o
o non si approva una proposta di legge o un emendamento, si invalida o si
legge o un emendamento, si invalida o si annulla un accordo o un trattato
si invalida o si annulla un accordo o un trattato, si pone fine a una
reiezione 'di legge, di emenda o variazioni da fare a legge, di proposta
non ci si sottintenda un senso di riprovazione o di
per la discussione, l'approvazione parziale o totale o la reiezione. -per
discussione, l'approvazione parziale o totale o la reiezione. -per estens.
, di spregiata emarginazione sociale, culturale o economica. soffici, v-6-302: la
y elettrotecn. attenuazione introdotta dal circuito o filtro reiettore nella banda di frequenza che
rapporti). 2. rendere o fare apparire reale, attribuendogli una precisa
i gauchisti: li scoprì per primo o tra i primi, li capì, li
ridurre il lavoro dell'uomo a cosa o merce e, di conseguenza, degradare
agg. filos. ridotto a cosa o merce (il lavoro dell'uomo, nel
cui si conferiscono a un ente ideale o spirituale o a un fenomeno psichico le
conferiscono a un ente ideale o spirituale o a un fenomeno psichico le proprietà e
4-344: combattono la così detta alienazione (o reificazione) dell uomo mutato in oggetto
la classe operaia è ben più della somma o aggregazione statistica di 'ruoli lavorativi '
. l'aggregarsi nuovamente a un gruppo o una formazione militare (con partic.
truppe sbarcate in precedenza per compiere manovre o azioni di guerra). giovio
cumulo di preda, prese varie terre o piuttosto battuto il paese qua e là coi
ricaricare a bordo di un'imbarcazione merci o derrate scaricate in precedenza. m.
. figur. coinvolgere nuovamente in situazioni o questioni delicate e di incerta risoluzione; implicare
5. intraprendere nuovamente un'impresa rischiosa o un'attività difficile accingendovisi con un certo
; cacciarsi di nuovo in una grana o un pasticcio. pratolini, 8-395:
imbarcarsi di nuovo. in significato generico o specificamente di truppe: 'i reimbarchi
, tr. (reimmàgino). restituire o richiamare alla mente in un'opera d'
per via metodica. 2. figurare o ricostruire nella mente, attraverso il confronto
il confronto con elementi originali conservatisi o altri simili, le parti deteriorate o cancellate
o altri simili, le parti deteriorate o cancellate di un disegno o di un
parti deteriorate o cancellate di un disegno o di un dipinto. r. bonghi
e in modo diverso da quello descritto o indicato dall'autore un ambiente o una
descritto o indicato dall'autore un ambiente o una scena, in partic. teatrale;
e cogliere col pensiero distinzioni non fallaci o meno inadeguate delle precedenti, che sono
e intensamente a qualcosa di già esperimentato o vissuto (in partic. ah'atmosfera
5. tr. riportare materialmente o nel ricordo una persona a condizioni di
ricordo una persona a condizioni di vita o a un periodo del passato.
su questo e quel bottone, adagio o presto torcendo un rocchetto, reimmesso nella
regolare, operando opportuni tagli, aggiunte o spostamenti, le pagine in preparazione per
composizione, che comporta tagli, aggiunte o spostamenti, delle pagine in preparazione per
, anche, in modo più approfondito o riacquistare mediante lo studio o l'esperienza
più approfondito o riacquistare mediante lo studio o l'esperienza una sene di nozioni e
questi vagabondaggi... ho imparato o reimparato molte cose sull'america.
. ritornare ad assumere un dato comportamento o atteggiamento non più abituale. bacchelli,
. ant. ottenere, presentando istanze o suppliche, dall'organo competente al rilascio
, dal papa, una nuova autorizzazione o concessione o la conferma di quella precedente
papa, una nuova autorizzazione o concessione o la conferma di quella precedente.
reimpiantare, tr. rimettere nel terreno o a dimora una pianta.
. effettuare il reimpianto di un organo o di una sua parte nella stessa sede da
intervento consistente nella riposizione di un organo o di una sua parte nella stessa sede
di un'attività; ricollocare a interesse o far di nuovo fruttare i risparmi,
einaudi, 201: l'imprenditore paga o promette di pagare gli strumenti ed i
]: 'rimpiegare ': del dare o avere un impiego privato o pubblico.
del dare o avere un impiego privato o pubblico... 'si piegò tanto
plur. -ghi). nuovo investimento o ricollocazione a interesse di risparmi o capitali
investimento o ricollocazione a interesse di risparmi o capitali. -in partic., nel
e dei servizi prodotti da una collettività o da un soggetto economico in un determinato
ha raggiunto 1 '* optimum 'o quello che egli ritiene 1 optimum 'di
di mobilità interna fra i settori produttivi o le aree occupazionali. - anche:
]: 'reimpiego ': nuovo impiego o uffizio. p. nenni [
del digiuno 'portato dall'astrattismo dominante o da ideologie indotte da altre sfere dell'
. parti di reimpiego: elementi architettonici o materiale edilizio recuperato da edifici antichi o
o materiale edilizio recuperato da edifici antichi o demoliti per essere usato in nuove costruzioni.
. reimposizióne, sf. reintroduzione o ritorno in vigore di un'imposta a
di un'imposta a carico di una persona o di un reddito specifico.
. { mi reimpossèsso). impadronirsi o appropriarsi nuovamente di qualcosa. -anche:
. organizzare con un criterio informatore diverso o, anche, apportare modifiche all'impostazione
il riformulare un enunciato con un nuovo o diverso criterio informatore o il rivedere
un nuovo o diverso criterio informatore o il rivedere un'operazione apportandovi modifiche.
e letter. sovrana di uno stato o moglie di un re; regina (anche
anche unito col nome proprio della persona o seguito da un compì, di specificazione
, di specificazione che indica il paese o il popolo sul quale la sovrana esercita
quelle donne le quali, senza volere o compagnia o signoria d'uomini, per
le quali, senza volere o compagnia o signoria d'uomini, per se medesime
si struggeva. -in espressioni comparative o iperboliche (in partic. nella locuz
indicare una condizione di comodo e agio o piena di particolari attenzioni e omaggi o
o piena di particolari attenzioni e omaggi o di benessere e felicità. meo
, per indicare l'abbigliamento particolarmente elegante o eccessivamente sfarzoso di una donna.
una reina: assumere un atteggiamento altero o dimostrare disdegno e noncuranza verso qualcuno.
reina. -in contesti scherz. o con uso iron. rustico, vi-i-130
s. bernardino da siena, 33: o reina del cielo, genitrice di dio
-come figura nel giuoco delle carte o dei tarocchi. citolini, 482:
innamorato). tansillo, 2-136: o del fido, devoto e pargoletto / regno
, i-412: ben tale ebrezza, o amore, / vinsemi; e la divina
altre per la singolare bellezza e grazia o per qualità e virtù (per lo
, di specificazione e con uso iperbolico o encomiastico). giacomino pugliese, 187
in ismagamento. tasso, n-iii-741: o reina, che vivesti come santa e
morta in modo che più t'onorano, o gloria de la tua stirpe. baldi
ritenuto migliore nell'ambito di un tipo o di una specie per la capacità, qualità
per la capacità, qualità, bellezza o importanza. n. franco, 60
le mense reina. poerio, 3-308: o mammo- letta umile, / nascosa in
, / tu non averle invidia, o fior gentile. -reina degli uccelli:
la luna. leopardi, 16-75: o benigna [luna] / delle notti reina
e stabilisce l'argomento delle conversazioni o il tema dei racconti. - in partic
ha funzione di capo in un gruppo o di guida in uno stormo. romoli
. 6. virtù, facoltà o sentimento ritenuto il più importante perché regola
sentimento ritenuto il più importante perché regola o domina la vita, morale e sociale
s. caterina da siena, 189: o dilettissima figliuola, questa pazienzia è reina
. città che predomina sul territorio circostante o che eccelle su altre o in assoluto per
territorio circostante o che eccelle su altre o in assoluto per ricchezza, potenza,
felicemente. saluzzo roero, 1-i-69: o tu, che padre sei, / dall'
acerba guerra. -città principale o capitale di un regno. forteguerri,
.. lucci, tenche, raine o carpe. citolini, 230: quelli [
tinche e raine si vendono soldi quattro o quattro e mezzo la libra. redi,
reincàrichi). confermare qualcuno nell'incarico o nell'ufficio che ricopre; impiegarlo nuovamente
.: investire il presidente del consiglio o il primo ministro dimissionario del compito di
riconferma di qualcuno nel lavoro che svolgeva o nella carica che ricopriva in precedenza.
dello stato al presidente del consiglio o al primo ministro dimissionario.
(rincarnare), tr. far rivivere o riprodurre in modo simigliante l'aspetto,
modo simigliante l'aspetto, il carattere o il comportamento di una persona (in partic
persona (in partic. dei genitori o dei predecessori). pasolini,
della poesia. 5. stabilirsi o impiegarsi in un altro luogo o posto
. stabilirsi o impiegarsi in un altro luogo o posto di lavoro. bianciardi,
di reincarnaré), agg. trasmigrato o passato in un altro corpo umano (
assomiglia moltissimo nell'aspetto, nel carattere o nel modo di agire a una persona che
persona che l'ha preceduto nel tempo o a cui è succeduto in un determinato
cui è succeduto in un determinato compito o carica o ne ripropone, facendoli suoi
succeduto in un determinato compito o carica o ne ripropone, facendoli suoi, sentimenti
, facendoli suoi, sentimenti, caratteri o qualità. verdinois, 235: io
3. figur. che prende forma o ritorna a manifestarsi come presente nel ricordo
non necessariamente umani, ma anche vegetali o animali); è dottrina religiosa e
che corrono tra reincarnazione di tipo platonico o pitagorico e trasmigrazione elettiva.
4. chi si ritiene, è ritenuto o millanta di essere stato, in una
-forse abbiamo qui una reincarnazione della malibran o della divina saffo. ma no,
. 5. chi assomiglia moltissimo o si industria di assomigliare il più possibile
assomigliare il più possibile, nell'aspetto o nell'atteggiamento, a una persona che
opera elementi di autori di tempi precedenti o ne esercita la stessa funzione storica.
7. nuova manifestazione di un genere o di una tendenza artistica. calvino
tr. disus. inchinare nuovamente o a propria volta. -al rifl.:
. -al rifl.: curvarsi di nuovo o più volte in un inchino.
viene subordinata alla soddisfazione di un onere o di una penitenza, pena rincorrere nella
figur. disus. rientrare in un'ipotesi o in una questione delle quali siano già
superiormente esposta perocché la materia meno densa o e fluida o è solida.
la materia meno densa o e fluida o è solida. = comp.
. reincisióne, sf. l'incidere o l'essere inciso nuovamente (con riferimento
(con riferimento a una registrazione fonografica o al risultato di tale registrazione).
buccio di ranallo, 1-391: « o vergene pura e fina, / ora
reindurisci). farsi di nuovo intransigente o ridiventare ostile. fenoglio, 4-3$
attività volta a dare una nuova strutturazione o un diverso piano di sviluppo industriale a
di sviluppo industriale a un settore produttivo o a una zona. la
medie. ulteriore infarto di un organo o di un individuo già colpito.
). reinfeudaménto, sm. nuova o ripetuta infeu- dazione. b
peritoneo) in seguito a emorragia interna o a rottura di visceri.
attivamente, raffermare, ricondurre. fermarsi o fermare mercé picciol premio nuovamente al soldo
.: l'emolumento pattuito, corrisposto o percepito per tale rinnovo (anche nell'
la scala era alta / su un treno o autotreno / viaggiando per luoghi di balocchi
reingrèsso, sm. ritorno in un luogo o in una comunità da cui ci si
.: rimpatrio di esuli, emigrati o lavoratori alfestero. stampa periodica milanese
il ritornare a occupare una proprietà terriera o un bene immobile, lasciato temporaneamente in
bene immobile, lasciato temporaneamente in godimento o gestione ad altri, riprendendone il possesso
, e si oppone personalmente coll'impedire o il reingresso nel fondo occupato o il
impedire o il reingresso nel fondo occupato o il riacquisto della libertà, allorché si
il rientrare a far parte di un'associazione o di una formazione politica. la
del nervo corrispondente, mediante una sutura o un innesto che favoriscano la rigenerazione delle
-figur., con riferimento a incroci o prestiti fra sistemi linguistici diversi.
dopo che il primo non ha attecchito o inserire su una pianta legnosa già innestata
posto; ricongiungere (un elemento staccato o asportato). -in partic.:
svetesi. < >. riproporre o ripresentare impostazioni o stili artistici del passato
< >. riproporre o ripresentare impostazioni o stili artistici del passato, unendoli in
. nuova introduzione nell'organismo di farmaci o sostanze immunitarie o, anche, di
nell'organismo di farmaci o sostanze immunitarie o, anche, di sostanze tossiche o di
o, anche, di sostanze tossiche o di agenti patogeni. =
2. dare fissa dimora o stanziare nel luogo o nella sede precedentemente
. dare fissa dimora o stanziare nel luogo o nella sede precedentemente abitata o occupata.
nel luogo o nella sede precedentemente abitata o occupata. -anche intr. con la
riacquistare perfettamente le proprie facoltà sensoriali o intellettive; riprendere coscienza, ritornare in sé
apprendere nuovamente ciò che si sa imperfettamente o si è dimenticato. -in partic.
a conoscenza una verità con l'esempio o con il comportamento tenuto nella vita o
o con il comportamento tenuto nella vita o nell'attività. -anche in relazione con
., in funzione di un'integrazione o di un adattamento. vittorini,
; riammissione in un corso di studi o in un istituto scolastico. p.
nuovamente, in funzione di un'integrazione o di un adattamento, un elemento in
adattamento, un elemento in un altro o nel complesso al quale apparteneva (in
apparteneva (in partic.: ricollocare o includere nuovamente una parola o un brano
: ricollocare o includere nuovamente una parola o un brano in un testo).
tic., reintegrare nella vita sociale o in una comunità dopo un periodo di
una comunità dopo un periodo di lontananza o di emarginazione. n. fandaglia,
far rientrare un elemento in una dimensione o in un contesto diverso da quello a cui
. -in partic.: adeguare un concetto o un sentimento alla realtà; adattare un'
parte di un determinato gruppo, ambiente o società; integrarsi. soldati, xi-iii
reinserimento di una persona in un gruppo o in una comunità sociale, dopo un
sociale, dopo un periodo di lontananza o di emarginazione. g. perego
), tr. ritornare a insediare o a collocare un re sul trono, una
in una carica, in un'attività o in una abitazione, un'attrezzatura o
o in una abitazione, un'attrezzatura o un impianto nella loro sede.
compiere un atto giuridico che ne modifichi o revochi uno precedente).
2-127: eccetto se gli revocasse l'ordine o mandato, purché gli faccia pervenire la
giuridici). 2. revisione o ripristino di una misura, di una
di una misura, di una dimensione o delle norme che le stabiliscono e regolano.
letter. che è suscettibile di completamento o integrazione. -in partic.: che si
a corpi che subiscono processi di trasformazione o sostituzione dei propri elementi costitutivi).
corpi. 2. il ritemprarsi o il ricrearsi delle energie del corpo e
una persona nell'ufficio, nella dignità o nel grado che deteneva prima di esserne
grado che deteneva prima di esserne esonerata o estromessa. tommaseo [s. v
... nell'ufficio perduto o conteso. 4. restaurazione.
di una persona, di una società o di un gruppo nel pieno possesso di un
gruppo nel pieno possesso di un bene o nel godimento di diritti o privilegi dei quali
un bene o nel godimento di diritti o privilegi dei quali era stato spogliato.
. v.]: rintegramento ne'perduti o lesi diritti. -per estens
e perfezione. -in partic.: ricostruire o ricomporre mediante la sostituzione degli elementi
mediante la sostituzione degli elementi mancanti o il ripristino delle parti deteriorate, per
a interventi di restauro di opere artistiche o architettoniche). niccolò del rosso
catullo. -completare, sopperendo alle mancanze o alle lacune (nella trasposizione o riduzione
mancanze o alle lacune (nella trasposizione o riduzione teatrale di un'opera letteraria)
, forse cercarvi nuove faccie al soggetto o ad un carattere che il romanziere non mostrò
un rimedio, sopperendo a una mancanza o a una lacuna, sistemando una situazione
una lacuna, sistemando una situazione difettosa o rimediando a un danno provocato. boccaccio
, nell'ufficio, nella posizione lavorativa o nel grado gerarchico che ricopriva prima di
lo più indebitamente, esonerata, rilevata o estromessa; reinsediare, reinvestire, riassumere
nel posto in cui è collocato abitualmente o che occupava prima di uno spostamento.
-reinserire in un testo una parola o un brano espunti o censurati.
testo una parola o un brano espunti o censurati. baldini, 9-24: furono
5. rimettere un soggetto (individuale o collettivo) nel possesso o nella detenzione
(individuale o collettivo) nel possesso o nella detenzione di un bene di cui
eliminando gli effetti di un atto dannoso o ingiusto; risarcire. statuto dell'arte
che, per quietare la pretensione delli caffaristi o esattori de'tributi, sborzate aveva dieci
saranno mandati indietro [i tomi] o al monti o all'impresario o al
indietro [i tomi] o al monti o all'impresario o al traduttore, tosto
tomi] o al monti o all'impresario o al traduttore, tosto che gli associati
ogni anno, nei mesi di agosto o di settembre, suol capitare in siviglia
ripristinare la consistenza patrimoniale di un fondo o del capitale sociale di un'impresa.
di assicurazione? con buoni del tesoro o con debito pubblico? 6.
, privilegi a quelle persone, gruppi o istituzioni che li detenevano o esercitavano in
, gruppi o istituzioni che li detenevano o esercitavano in precedenza. zazzera, i-483
un intervallo di tempo sono stati misconosciuti o gravemente danneggiati. bandello, 1-22
quiete. -reintrodurre in uno stato o in una comunità usanze, culti,
usanze, culti, feste che vi vigevano o vi erano tollerati in precedenza.
riordinare un esercito, una formazione militare o un gruppo di persone, raggruppandoli nuovamente
un gruppo di persone, raggruppandoli nuovamente o schierandoli secondo l'ordinanza o sostituendo gli
raggruppandoli nuovamente o schierandoli secondo l'ordinanza o sostituendo gli elementi mancanti in modo da
in modo da riportarli alle dimensioni originarie o da potenziarli. firenzuola, 537:
silvestri ghiande. poerio, 3-212: o santa poesia, la cui gentile / forza
. 19. rendere più intenso o acuto un sentimento o le sue manifestazioni
rendere più intenso o acuto un sentimento o le sue manifestazioni; rafforzare, ravvivare e
pianto rintègra. 20. rinsaldare o riallacciare un legame d'amicizia; ristabilire
l'amor loro. -reintegrare qualcuno in o nell'amicizia: riconciliarsi con esso.
nell'amicizia. 21. riunire o congiungere in modo da determinare il perfetto
congiungere in modo da determinare il perfetto o il naturale completamento (nell'unione ideale
ideale fra un uomo e una donna o fra due amici). bembo
, riunendo gli elementi separatisi e riformando o sostituendo le parti mancanti. cino
-riprodursi, ricostituendo gli organi recisi o le parti lacerate (un animale,
. -ritornare in possesso di un territorio o di un dominio. guicciardini,
dopo il collasso / nel sonno / o in un impenetrabile letargo / scendono a
borgogna e quel più che noi possiamo o fare uno accordo con lui. aretino
reintegrativo, agg. ant. che ripristina o rimette in vigore norme o istituti che
che ripristina o rimette in vigore norme o istituti che per un certo periodo di
certo periodo di tempo erano stati abbandonati o trascurati. de luca,
possessori..., che mostrano o un titolo formale o un possesso guarentito
, che mostrano o un titolo formale o un possesso guarentito da prescrizione perentoria,
vengono perpetua- mente mantenuti nel possesso ristabilito o reintegrato. -risarcito, rimborsato.
riammesso a godere di benefici, privilegi o diritti che erano stati sospesi o abrogati
privilegi o diritti che erano stati sospesi o abrogati o che sono considerati inalienabili.
diritti che erano stati sospesi o abrogati o che sono considerati inalienabili. ruzzini
delle sue funzioni (un organo politico o amministrativo). bacchelli, 12-52:
. rientrato e ristabilito nella residenza abituale o in quella in cui ha soggiornato precedentemente
a godere della stima, della considerazione o dell'amicizia di qualcuno. siri,
si. ripristino della situazione di possesso o di detenzione in favore di una persona che
eliminazione degli effetti di un atto dannoso o ingiusto; risarcimento. -dir. civ.
azione possessoria volta a recuperare il possesso o la detenzione del bene di cui il
del possesso medesimo. 2. reinsediamento o nuova nomina di qualcuno in una carica
, in un ufficio, in una dignità o in un grado di una gerarchia che
in un grado di una gerarchia che possedeva o ricopriva prima di esserne esonerato, rilevato
ricopriva prima di esserne esonerato, rilevato o estromesso; restaurazione di un re dopo
di una forma istituzionale e di governo o di condizioni politiche venute meno per azioni
anima del nuovo svolgimento. -riammissione o riaccettazione in un'istituzione o in un'
-riammissione o riaccettazione in un'istituzione o in un'associazione civile o religiosa.
un'istituzione o in un'associazione civile o religiosa. f. molinari, 1-148
concessione della facoltà di godere di privilegi o diritti che erano stati abrogati, sospesi
che erano stati abrogati, sospesi o violati. solaro della margarita, 326
e reinserimento nella convivenza civile di individui o gruppi emarginati, di persone detenute in
, di persone detenute in istituti carcerari o affidate a strutture assistenziali, attuato per
attraverso interventi di natura economica, socio-sanitaria o scolastica o attraverso l'inserimento in attività
di natura economica, socio-sanitaria o scolastica o attraverso l'inserimento in attività lavorative.
. il riacquistare il favore, l'amicizia o la considerazione di qualcuno (per lo
di una relazione che si era incrinata o rotta. giovio, i-238: scrissi
lo più in seguito a riconquista militare o a restituzione concordata a livello diplomatico,
una zona precedentemente compresa nei suoi confini o fra i suoi possedimenti; ristabilimento di
del potere centrale in determinate zone o comunità dove si manifestano spinte autonomistiche o
o comunità dove si manifestano spinte autonomistiche o verso le quali si dirigono mire espansionistiche
pare... che la lega o reintegrazione di lega per ogni modo s'abbia
reintegrazione di alcuni di questi piccoli monasteri o conventi. f. buonarroti, lv-7:
cristianesimo. 8. recupero o ricostituzione delle energie psicofisiche o di una
. recupero o ricostituzione delle energie psicofisiche o di una perfetta condizione morale o spirituale.
psicofisiche o di una perfetta condizione morale o spirituale. pindemonte, iv-66: non
) alle testimonianze scritte, nello studio o nella ricostruzione storica. e.
arte più prossima: la pittura murale o di cavalletto. 12. nel restauro
il quale si ricostruiscono le parti mancanti o notevolmente deteriorate; è tendenza ormai diffusa
la parte rifatta usando materiali di colore neutro o linee di tratteggio. 13.
ripristinare la consistenza patrimoniale di un fondo o del capitale sociale di un'impresa che
livello minimo previsto a causa di perdite o altro; tale operazione può avvenire mediante
di nuove quote da parte dei soci o mediante afflusso di nuovi capitali. l'
dissente, ad esempio, dall'aumento o dalla reintegrazione del capitale sociale.
14. medie. ripristino per naturale processo o per opportuno trattamento della perduta integrità
si farà a salvare l'autenticità, o meglio la 'spontaneità 'dei tagli di
(reintèrpreto). fornire una nuova o modificata interpretazione, considerando rispetto alla precedente
interpretazione, considerando rispetto alla precedente altri o ulteriori elementi di conoscenza e comprensione o
o ulteriori elementi di conoscenza e comprensione o fondandosi su presupposti esegetici diversi.
). reinterpretazióne, sf. nuova o modificata interpretazione. -in partic.:
.: ripresa e rielaborazione delle tematiche o delle tecniche tipiche di un movimento o
o delle tecniche tipiche di un movimento o di un periodo artistico del passato.
parti e risulta coperto di nove bande o pali o fasce o sbarre di tre smalti
risulta coperto di nove bande o pali o fasce o sbarre di tre smalti alternati
di nove bande o pali o fasce o sbarre di tre smalti alternati.
reintimare, tr. (reintìmo o reìntimo). ant. comunicare nuovamente
. recuperare e diffondere nell'organizzazione sociale o nel pensiero politico moderno istituzioni o elementi
sociale o nel pensiero politico moderno istituzioni o elementi tipici di età precedenti. b
le forme, che gli erano diventate estranee o insufficienti, della libertà antica.
7. ritornare a manifestarsi (un evento o una condizione storica o economica).
(un evento o una condizione storica o economica). b. croce,
sf. reinstaurazione di un istituto o di usi giuridici, politici o sociali che
istituto o di usi giuridici, politici o sociali che erano stati abrogati o abbandonati
politici o sociali che erano stati abrogati o abbandonati. -anche: reimpiego di determinati
: reimpiego di determinati mezzi, pratiche o individui. b. croce,
. { reinvento). letter. ricreare o rielaborare un'opera, un testo,
un testo, ripercorrendolo con la memoria o riproponendolo in una nuova versione.
ai giorni nostri, come fiere o patetiche testimoni del tempo che passa, in
. letter. riproposta in modo originale o innovativo di forme estetiche, temi o
o innovativo di forme estetiche, temi o generi stilistici (e anche il nuovo
2. atto con cui si concepiscono o si istituiscono nuovi modi di proporsi o
o si istituiscono nuovi modi di proporsi o di operare nell'ambito della vita civile
della sinistra. 3. nuova fondazione o ricostruzione concettuale o estetica del reale,
3. nuova fondazione o ricostruzione concettuale o estetica del reale, che comporta la scoperta
del reale, che comporta la scoperta o l'approfondimento di nuovi aspetti o elementi.
scoperta o l'approfondimento di nuovi aspetti o elementi. b. placido [«
di roventi provenienti da rendite) o del valore di un ene nella
ene nella medesima forma di investimento o in una diversa da quella operata in
cambio di una merce in altra simile o in altra di diversa sorta, ma
per lo più il profitto di una rendita o di un lavoro o il ricavato di
di una rendita o di un lavoro o il ricavato di una vendita) o un
lavoro o il ricavato di una vendita) o un capitale in attività produttive o nell'
) o un capitale in attività produttive o nell'acquisto di immobili; impegnare denaro
immobili; impegnare denaro in beni fruttiferi o in speculazioni. -econ. e finanz
-econ. e finanz. destinare nuovamente o convogliare risorse economiche (in partic.
monetarie), sottratte al consumo immediato o ad altri finanziamenti, alla produzione di
finanziamenti, alla produzione di altra ricchezza o allo sviluppo di particolari settori produttivi.
l'effetto-serra? -convertire in denaro o in un altro bene (un bene
4. coprire con materiali di rivestimento o con strutture di protezione. - per
in modo che non vi lascino topai o pertusi vani. scamozzi, 1-211-8:
. 8. rifl. attribuirsi prerogative o privilegi. libumio, 81: giovenale
rinvestito). reimpiegato in attività produttive o nell'acquisto di immobili; impegnato in
immobili; impegnato in beni fruttiferi o in speculazioni (una somma di denaro,
denaro, il ricavato ai una vendita o di un lavoro). -econom. e
. destinato alla produzione di altra ricchezza o allo sviluppo di particolari settori produttivi.
una cerimonia pubblica, di un feudo o di una carica. tommaseo [
viso mi nnvesca. ceresa, 1-62: o stato di mia vita aspra inquieta:
li gli giuristi dicono ipoteca, espressa o tacita o veramente convenzionale e legale
gli giuristi dicono ipoteca, espressa o tacita o veramente convenzionale e legale, e
che deriva dall'aver infranto le leggi o offeso la morale. a.
, vorrei ch'egli confessasse la reità o complicità c'ha nel furto delle carrozze,
manzoni nessuna prova autentica su la reità o l'innocenza di carmagnola, gli hanno lasciato
schermirsi. -infedeltà verso il coniuge o la persona amata. belli, lx-1-105
2. azione iniqua; comportamento malvagio o colpevole; delitto, crimine, reato
-condotta non consona al proprio incarico o mandato; mancanza, inadempienza o corruttela
incarico o mandato; mancanza, inadempienza o corruttela. livio volgar., 2-336
talvolta i meno buoni sperare di ascondere o la insufficienza o la reità a un uomo
buoni sperare di ascondere o la insufficienza o la reità a un uomo solo occupatissimo
diletti d'aver miglior figliuola di sé o più pudica. e non nuoce che
3. perversione deh'anima; disposizione o intendimento malvagio che procura sofferenze, difficoltà
sofferenze, difficoltà, danni ad altri o è causa di effetti, valutazioni,
di effetti, valutazioni, comportamenti distorti o erronei; malvagità.. giamboni
da esse liberi. cavalca, 20-509: o ladro, ancora se'tu fermo nella
se sarà di piggior condizione il mondo o se egli si spoglierà la sua reitade
frode. l. adimari, 14: o maledetto inganno, o vergognosa / reità
, 14: o maledetto inganno, o vergognosa / reità, che nell'uom tanto
. condizione di chi ha colpe sulla coscienza o è in stato di peccato; carattere
comportamento. la spagna, 6-1: o vero dio, giesù nazareno, / che
azioni sia una invenzione dei moralisti fanatici o degli astuti uomini di stato? pascoli,
'. 6. influenza negativa o deleteria di un modello. algarotti,
-in partic.: che si può amministrare o ricevere un'altra volta (un sacramento
un'altra volta (un sacramento) o sostenere di nuovo (un esame,
. -in partic.: il richiamare o l'indicare nuovamente un termine già espresso
l'indicare nuovamente un termine già espresso o il ribadire un concetto già esposto.
nel condizionale. 2. rinnovamento o rinfocolamento d'amore. albertano volgar.
sorrisi e gli inchini. -effettuare o compiere un'altra volta o ripetutamente un'
. -effettuare o compiere un'altra volta o ripetutamente un'operazione, un esperimento o
o ripetutamente un'operazione, un esperimento o un singolo momento di questi.
-per estens. riprodurre uguale un atto o un gesto altrui. tommaseo [
-intr. con la particella pronom. manifestarsi o verificarsi nuovamente (un evento).
: il numero di cinque è il mediatore o mezzo di tutto il numero, il
un concetto, un parere; riprendere o ritornare a trattare un argomento, anche
a dido, « e comandi, o reina, rinnovellare dolore da non dire »
3. iterare con frequenza una parola o una frase in un testo, una
un'istanza, un'intimazione; riformulare o comunicare nuovamente un decreto. m
, mute squille dalle postazioni lontane, o da ogni banco prossimo. -riecheggiare (
come da un reiterarsi dei colpi, lama o punta. -intr. con la particella
. liturg. amministrare di nuovo a qualcuno o ricevere per più di una volta un
, lasciato reiteratamente cadere fra due ritti o staggi verticali, detti verginelle, batte
nuovo, compiuto per una seconda volta o per più volte; ripetuto con insistenza
verifica, si manifesta, avviene nuovamente o si ripete frequentemente, anche a distanza
sudore, era potuta arrivare dalla sila o dalla valle antrona, da piediluco o dal
o dalla valle antrona, da piediluco o dal lago di santa croce.
santa croce. -effettuato di nuovo o più volte, anche in tempi successivi
divino infante '. -dato nuovamente o in sequenza (un colpo).
stupendo giuoco. 2. ritentato o ripetuto con insistenza (un'azione militare
i nemici di fianco, per impedirgli o ritardargli la via. -con riferimento a
3. proferito, pronunciato, gridato o risonato di nuovo o più volte (
pronunciato, gridato o risonato di nuovo o più volte (una parola, una frase
acclamazione); ribadito, replicato, ridetto o trattato nuovamente (un argomento, un
(per es. di un interrogatorio) o l'intensità di un'invocazione, di
di un'invocazione, di un singulto o la scontata ripetitività di un'affermazione.
castelvetro, 8-2-231: in quella medesima canzone o in quel medesimo capitolo è reiterata la