all'orecchio il capo d'una cerbottana, o d'un simile cannoncello di piombo,
: udire, venir a sapere segretamente o indirettamente, da altri, per interposta
2. questua (di frati o anche di suore limosinanti). -per
... aveva appicciato qualche quindici o venti scudi. bar illi, 1-128:
124: visiti [il nostromo] o, come dicono, faccia la cerca
, per vedere se ci fossero lime o altri instrumenti atti a poter spezzar le
condannati (ed era di percorso maggiore o minore a seconda della gravità della pena)
a fiuto, a vento, ristretta o corta, larga o ampia. bartolini
vento, ristretta o corta, larga o ampia. bartolini, 4-16: alcuni
d'erbe contro un male insonne / o di fiori per florido banchetto, / pan-
ai loro superiori, legano qualche ubriaco, o qualche disgraziato che va alla cerca.
satiri capripedi fusignanesi. -far cerca o la cerca: cercare, ricercare, indagare
e tutti in cerca della verità, o in cerca di un mondo migliore.
alla cerca si restrinse alli esseri infelici o più depravati. = deverb. da
due poli degli estremi di un circuito o di un generatore di corrente sia il
adoperarsi, darsi da fare per trovare o ritrovare (una persona, una cosa
(una persona, una cosa perduta o necessaria, un alloggio, ecc.)
che è sanza movimento d'anima, o vero congiugnimento di membri, che all'
carducci, 690: deh come bella, o nonna, e come vera / è
'l tien legato [il corno], o anima confusa. boccaccio, dee.
anche danno, rovina, per sé o per altri). compagni, 2-5
militar noi; cercarvi / onore, o morte. foscolo, vii-114: egli è
mortai, veruno acquista / per cura o per sudor, vegghia o periglio.
per cura o per sudor, vegghia o periglio. nievo, 130: v'avea
colui, che la va cercando, o che la si guadagna. leone ebreo,
frale spoglia, / altro non cerco: o
, fra denari e roba, tre o quattrocento scudi non mi mancano. eppure
le lor cose e cercarono l'altrui o almeno il lor contado. sacchetti, 69-82
ritrovar giamai / per piano calle, o per alpestre ed erto, / terra cercando
(un luogo, per trovarvi qualcuno o qualcosa o per averne notizie).
luogo, per trovarvi qualcuno o qualcosa o per averne notizie). - anche
credi tu che l'abbi più cerco, o colui che dice el contrario, o
o colui che dice el contrario, o la santa chiesa, che sónno stati
dante, inf., 1-84: o degli altri poeti onore e lume, /
vede. dobbiamo contentarci dell'apparenza, o cercar sotto, altro, che non ha
, procurare (per ottenere un risultato o riuscire in un effetto). -anche
altra parte mi convien voltare. / o grieve caso ond'io forte mi doglio
qualunche cerca al mondo aver tesoro, / o ver diletto, o segue onore e
tesoro, / o ver diletto, o segue onore e stato, / ponga la
e poi mettendole fuori della finestra al freddo o
qual è mai per tua fé stato uomo o dio / ch'enea sforzasse a cercar
, 101: non si trovava un ozioso o un vagabondo nemmeno a cercarlo col lumicino
morello: andare in cerca di qualcosa o di qualcuno dove certamente non è;
in arno. -cercare guerra o pace: studiarsi di provocarla o
o pace: studiarsi di provocarla o di ottenerla. machiavelli, 536:
a danar contanti. -cercare il male o del male come i medici o gli
il male o del male come i medici o gli speziali: volere la propria rovina
toccare. -cercare maria per ravenna o per roma: desiderare, volere ciò
-cercare per terra e per mare o per mare e per monti: ovunque
minacciava che chi carlo tiene / nascoso, o sa dove e'si sia fuggito,
con l'intelletto, per via razionale o di fede). lorenzo de'medici
, solide entro a una cerchia di mura o dischiuse nella serenità. -cerchia
nella serenità. -cerchia daziaria o doganale: cinta daziaria o doganale
daziaria o doganale: cinta daziaria o doganale. carena, 2-72: '
, cerchio, corona, di monti o di colline che circondano un luogo, una
un senso d'intimità, di obbligo o anche di angustia); sfera di
e della letteratura si trovano altresì tutti o quasi tutti quei pensieri che tendevano a
delle altre arti, alle figurazioni pittoriche o musicali, preparando il concetto dell'arte
6. raro. cerchio di metallo o d'altro materiale. pellico, ii-109
, che è nel mezzo d'una cerchia o corte grandissima. 8.
gli spazii di quelle piccole maglioline, o cerehie che formano, e questo ivi
cerchi attorno a un vaso a doghe, o altra cosa. = deriv.
in cerchio, intorno a qualcosa (o a qualcuno), circondare. dante
nulla cagione / ne potea alcuno uscire o dentro entrare. aretino, iii-215: ei
cerchiata; sf. raro. colpo dato o ricevuto con un cerchio.
arco i rami degli alberi. o. targioni tozzetti [tommaseo]: le
gnato intorno con un cerchio o più cerchi (le giubbe,
3-221: egli portava le scarpette rattacconate o rotte, le calze sempre rattoppate o
o rotte, le calze sempre rattoppate o scucite, la cappa e il mantello pelato
tallico a un corpo in genere cilindrico o tronco- conico, per aumentarne la
botti] sieno ben pulite e lavate, o stufate, oltre una buona e
è appunto un cerchio di ferro, o anche di legno, appeso orizzontalmente al di
munito nella circonferenza di numerosi arpioncini, o gancetti, cui sono sospesi altrettanti luci
). stringere, serrare con uno o più cerchietti. -in particolare: applicare
particolare: applicare a una scatola uno o più cerchietti in genere metallici per rendere
; leggero e sottile semicerchio di metallo o d'altro materiale per tenere composti i
di premere col dito l'un canto o l'altro dell'occhio, girandolo a uno
intero suo giro, cioè senza castone o altro... * cerchietto da aprire
. cérchio (ant. cérco o ciérco), sm. (plur.
, / secondo ch'è percossa fuori o dentro. varchi, 20-32: il cerchio
6-99: quella che ai tempi di leonardo o di durerò era la riflessione sui moduli
dimostrare la superficie curva della sfera, o globo, esser quattro volte tanto il
. striscia circolare (di metallo, legno o di altro materiale) che tiene insieme
dei barili, dei tini, ecc. o che serve di rinforzo a colonne,
, cannoni e generalmente a oggetti cilindrici o conici; cerchione della ruota.
anelli e cerchi di bronzo colato, o di ferro, posti da piede e da
1-256: 'cerchi', liste di ferro, o stecchi di legno (per lo più
di legno (per lo più castagno, o quercia) ripiegate e fermate in tondo
nei circhi per svolgere esercizi di acrobazia o di ginnastica ritmica. -anche: gioco di
grande anello di legno, di plastica o d'altro materiale che si fa correre
si fa correre sospingendolo con la mano o con un bastoncino. collodi, 160
4. grande anello di metallo o d'altro materiale che le donne usavano
oggetto, figura, disegno aventi forma o aspetto di cerchio o che cingano,
disegno aventi forma o aspetto di cerchio o che cingano, circondino, stringano in
« cerchio * largamente ogni ritondo, o corpo o superficie. arrighetto,
* largamente ogni ritondo, o corpo o superficie. arrighetto, 229:
s'erga da tonde il polo, o 'l cerchio / che i giorni agguaglia,
riflesso di un lume, di una lampada o di qualunque sorgente luminosa). -al
targioni tozzetti, 1-18: l'alone, o cerchio della luna, è indizio anch'
. il bifolco credeva di aver la febbre o di essere sotto l'opera di un
può sensibilmente vedere chi volge un pomo, o altra cosa ritonda. maestro alberto,
di meriggio. -cerchio obliquo o torto: lo zodiaco (in quanto
un dato astro. -cerchio parelio o par elico: fenomeno di ottica atmosferica
gran cerchio bianco, a volte incompleto o bordato da una sottile striscia rossa,
pulci, 10-56: noi vedemo rinaldo, o fu il cugino, / in mezzo
il cerchio serra. cesarotti, ii-17: o morna, o fiore / delle
, ii-17: o morna, o fiore / delle donzelle, a che ti
vedere i gran cerchi de'-cerchio meridiano o di meriggio: il meridiano monti andar ristringendosi
mantenere l'armata, ordinò che ogni legno o barca che nel porto volesse entrare o
o barca che nel porto volesse entrare o uscire pagasse certa quantità di danari.
un determinato periodo di tempo dopo remissione o, rispettivamente, dopo l'accettazione del
sollevazione non del tutto sedata, o princìpi d'una nuova. collodi, 507
che non so dir s'egli è / o gioia o pur desìo. g.
dir s'egli è / o gioia o pur desìo. g. gozzi, 1-422
distinguevano ai ciuffi arruffati,... o anche a un certo non so che
mal di petto, un male acuto o cose simili, ma era un certo che
per designare persona nota solo di nome o comunque poco conosciuta. caro,
seguire un corso di riparazione, o di avviamento alle classi delle tecniche o del
o di avviamento alle classi delle tecniche o del ginnasio, ed a quello mi
affidò. 17. a indicare persona o cosa ben nota a chi parla o
o cosa ben nota a chi parla o scrive, ma che non si vuole indicare
poi mettendole fuori della finestra al freddo o sotto il rubinetto dell'acqua fredda.
donne ». 19. per attenuare o limitare il valore di un aggettivo o
o limitare il valore di un aggettivo o di un sostantivo (spesso unito a
né speranza di possessioni, di ricchezza o altra commodità, ma solamente la elezione
a uno che fusse stato lontano due o tre miglia. carletti, 21: davasi
, quando sboccano sull'altra sponda quattro o cinque uomini con certi ceffi e certe
: certi offeriano oro, ed argento, o gemme preziose, ed altri legname,
gemme preziose, ed altri legname, o pelli rubellate. dante, purg.
, sf. riparo che recinge orti o campi coltivati, costituito da siepi,
porta si distendevano due ali di chiudenda, o vero steccati di legname in guisa di
. 3. ant. tramezzo o parete divisoria (di stanze, vani
una finestra, di un cancello serrandoli o no mediante serratura o chiavistello. -
un cancello serrandoli o no mediante serratura o chiavistello. - anche assol.
, propriamente significa coprire un'apertura, o altra cosa patente, con un corpo
al piede altrui, alla mano, o anche alla semplice vista. -figur
, tapparlo, mediante calce, mattoni o altro materiale. 4. cingere
ecc.) tutt'intomo uno spazio o un edificio (e si può anche
attorniare, disporsi circolarmente intorno a qualcuno o qualcosa. dante, inf.,
ecc.: abbassare il coperchio fermandolo o no con la serratura. -chiudere
serratura. -chiudere una cassa: inchiodarvi o avvitarvi il coperchio. -chiudere
e si riferisce anche a persone o a cose disposte in circolo).
un plico: piegarne i lembi suggellandoli o no con ostie, ceralacca, ecc.
stringerne e legarne la bocca con spago o fune. -chiudere un vaso, un
recipiente: applicare all'imboccatura un tappo o altra chiusura di carta, di materiale
ecc. -anche: girare la chiavetta o azionare un meccanismo analogo atto a impedire
meccanismo analogo atto a impedire l'entrata o l'uscita di gas o liquidi in
impedire l'entrata o l'uscita di gas o liquidi in un recipiente { chiudere un
7-114: se mai quest'occhi tra boschetti o piagge, / ove no splenda con
el viso, che tu apra, aguzzi o digrigni la bocca, chiugga un occhio
stendere le palpebre sugli occhi dei morti o dei moribondi. -al figur.: morire
. 10. chiudere le labbra o la bocca: accostare le labbra,
labbra, tappare la bocca con la mano o altro per impedire di parlare. -al
forza tra le due ganasce di una morsa o tra due parti d'altro meccanismo.
: che festi / di quell'armi, o fellon? contra il cortese / donator
esemplo rado di bellezze in terra; / o unica fenice, alma perfetta, /
che fa la rima il sentimento ogni paio o due di versetti. parini, xiv-29
lodate genti / che italia chiuda, o l'alpe / da noi rimova, o
o l'alpe / da noi rimova, o pur l'erculea calpe. alfieri,
vi-107: nessun secreto fia chi copra o chiuda; / fia ogni coscienza, o
o chiuda; / fia ogni coscienza, o chiara o fosca, / dinanzi
fia ogni coscienza, o chiara o fosca, / dinanzi a tutto il mondo
gelo / come suol gemma in vetro o lampa in velo. fagiuoli, 2-94:
. rifl. rinchiudersi (in una camera o in altro luogo) per evitare contatti
tra i più capaci, erano chiamati o andavano dappertutto, e la loro vita
, un periodo di tempo, un'età o un ciclo storico); compendiare,
chiudendo con il solito coro in onore o del sole o della lima o dell'impresario
solito coro in onore o del sole o della lima o dell'impresario. monti
in onore o del sole o della lima o dell'impresario. monti, iii-20:
o sentimento attraverso la poesia o un'altra
o sentimento attraverso la poesia o un'altra forma di arte).
la febbre / di cui virtù di farmaco o di voto / non ho speranza che
33. avvolgere (il corpo o parte d'esso) in abiti,
, coprirsi di nuvole, divenir buio o nero per lo scomparire delle stelle (
tommaseo]: la roba... o gli eredi l'hanno sbranata, o
o gli eredi l'hanno sbranata, o i litigi, o il chiudersi de'nostri
l'hanno sbranata, o i litigi, o il chiudersi de'nostri casati l'hanno
/ dirò: « fra i salci, o musa, / an- diamei a riposar
39. locuz. -chiudere bottega o baracca: smettere ogni commercio o lavoro
bottega o baracca: smettere ogni commercio o lavoro in una fabbrica, in un'
. -chiudere, chiudersi gli orecchi o vorecchio: ignorare volutamente o per comodo
gli orecchi o vorecchio: ignorare volutamente o per comodo ciò che gli altri dicono
esortazioni, gli insegnamenti; impedire a sé o agli altri di essere attratti da lusinghe
vocchio, gli occhi: ignorare volutamente o con ostinazione caparbia ciò che avviene;
ciò che avviene; fingere per indulgenza o connivenza di non essere a conoscenza di
gran tesoro...., dovrebbe o contentarmi o chiudere, come si dice
..., dovrebbe o contentarmi o chiudere, come si dice, gli occhi
in un pensiero che v'affligge o in una miseria che v'opprime.
di parlare; convincerlo mediante l'evidenza o attraverso sottili ragioni. capellano volgar
. -chiudere, chiudersi verso qualche parte o contro, addosso a qualcuno: precipitarsi
a qualcuno: precipitarsi verso un luogo o contro una persona. pulci, 27-26
/ e dove e'crede acquistar gloria o vanto, / e'si chiudea come un
, / come gru per levarsi, o altro uccello, / a trottar; poi
un diavolo c'ha nome tagliaborse, o vero chiudibórsa, che un romito vidde
e oscuri,... tonamento o bucinamento negli orecchi, ovvero chiu- dimento
cocchi, 8-265: il chiudiménto o la lacerazione de'canali. leonardi, conc
per chiudiménto di mia difesa, contentatevi, o mio censore, che quattro sole cose
. alvaro, 7-124: qualunque libro o foglio tra le mani di chiunque è
): chiunque si fida in vista o mostramento, / senz'altra prova,
! firenzuola, 455: chiunque desidera o cór di que'fiori, o mangiare
desidera o cór di que'fiori, o mangiare di que'frutti, gli è necessario
ogni ordine d'architettura tirato per consiglio o modello di questo artefice, riuscì sempre
precisione, distinguere con esattezza, comporre o decompor l'idee, fissar una nuova teoria
buona causa, per mancanza di lumi o di coraggio l'han fatta rovinare,.
cantare (del chiurlo, dell'assiuolo o di altro uccello simile, che emette il
simile, che emette il suono chiù o altro analogo). -anche: imitare
si accosta molto alla fattura del chiurlo o fiscione minore,... a
. pananti, ii-54: andatevene, o almen questi grandi urli / temprate un
il tempo buono dal suo odore, o l'uragano dopo un passaggio d'ottarde
un passaggio d'ottarde, di chiurli o d'arzavole. -chiurlo piccolo o
o d'arzavole. -chiurlo piccolo o chiurlotto mezzano { numenius phaeopus):
chiusa, sf. riparo o difesa, barricata (in legno,
, barricata (in legno, muratura o altro materiale), costruita tutt'intorno
un terreno oppure disposta attraverso una strada o lungo uno stretto passaggio per impedirne il
un riparo fatto intorno a qualche campetto o all'orto, con materie di più
-ode di chiusa: che conclude una raccolta o un libro di versi. pascoli
che si costruisce per permettere ai pittori o scultori, intenti a opere in luoghi
elevarne il livello oppure da renderlo navigabile o da permettere l'invaso del canale derivatore
da permettere l'invaso del canale derivatore o da realizzare una caduta d'acqua.
chiamano anche chiuse, traverse, pescaie o sostegni; e servono per far alzare
l'acqua nella parte superiore del fiume, o per derivarla, o per servirsene
fiume, o per derivarla, o per servirsene ad uso di navigazione, o
o per servirsene ad uso di navigazione, o per far muovere diverse macchine idrauliche.
, come dicono, cioè per una feritoia o finestra, che si è aperta col
/ e a tenerlo in chiusa un giorno o duoi. l. salviati, 20-78
chiusino1, sm. coperchio di ghisa o di pietra, adoperato per coprire i
adoperato per coprire i pozzetti di raccolta o di deposito delle acque piovane, posti
2. coperchio di pietra, metallo o legno, usato per chiudere una buca
un chiusin, come da avello, o da fogna, nell'alta sommità
loro lapide [delle sepolture], o vogliamo dire i chiusini, combagiano bene e
3. dial. lastra di pietra o di metallo con la quale si chiude
non troppo vasta (per tenervi animali o altro). céllini, 1-54 (
. serrato, fermato con serratura o chiavistello, accostato (porte, finestre,
officiante traccia con la mano verso chi o ciò che deve benedire, e al
congiungendo infine le mani: grande croce o croce latina); il segno in forma
labbra, sul petto al vangelo della messa o solo sulla fronte e sulla testa nel
sulla fronte e sulla testa nel battesimo o solo sulla fronte nella cresima { piccola
della croce: segnarsi (per devozione o anche per paura, timore, per
col coltello fra i denti. « taci o ti assesto una pedata! ».
mani in croce: con le braccia o le mani incrociate in segno di umiltà
per lo più in segno di protesta o di sfida o di disappunto. compagni
in segno di protesta o di sfida o di disappunto. compagni, 2-29:
in atto di supplica, di umiltà o di difesa. manzoni, pr
malati, dei prigionieri vittime della guerra o di pubbliche calamità, al miglioramento dello
un pronto e efficace soccorso nelle pubbliche o private calamità, provvedendo alle prime cure
simili che si intersecano ad angolo retto o diagonalmente, dando origine a una figura
tal sorte, che girandolo con una croce o altra linea messa da piei al più
linee vengano ad attraversarsi ad angoli retti o acuti. algarotti, 3-28: ce
segno grafico consistente in due linee più o meno lunghe che si incrociano perpendicolarmente o
o meno lunghe che si incrociano perpendicolarmente o diagonalmente, usato come sottoscrizione (v
come sottoscrizione (v. crocesegno) o come modo per esprimere il voto nelle
modo per esprimere il voto nelle elezioni o come contras- segno per porre in evidenza
contras- segno per porre in evidenza qualcosa o anche come segno di annullamento di quanto
di quanto è scritto su un foglio o su parte di esso. -in partic.
manoscritto per indicare un passo da espungere o discutibile o la presenza di dottrina erronea
indicare un passo da espungere o discutibile o la presenza di dottrina erronea; nella
chiese), costituita da quattro ali o braccia, quasi sempre ad angolo retto
due strade / persona ch'ai vestire o a'movimenti / avea sembianza d'uomo.
... qualche altro capo o sermento assodato e buono, spuntandosi questo alla
, spuntandosi questo alla lunghezza di due o tre occhi, lasciandoli attaccati alla croce
occhi, lasciandoli attaccati alla croce, o, come altri dicono, crocetta del magliuolo
.. spade lunghe con forti croci o elsi, non pieghevoli, pistole e
. 28. impugnatura di legno o d'altro materiale che il marionettista tiene
si servono i pescatori di corallo sardi o spagnuoli, detto anche ingegno.
allo scopo di irrigidire una struttura intelaiata o una maglia rettangolare o trapezoidale.
una struttura intelaiata o una maglia rettangolare o trapezoidale. 32. fis. croce
da un piccolo recipiente munito di tre o quattro braccia tubolari lunghe quanto il raggio
monti, 3-6-52: voi brandite, o figli / della luce, le spade,
si piglia per far con poca considerazione o arte che che sia. note al
linee vengano ad attraversarsi ad angoli retti o ad acuti. giusti, ii-360:
. sono le primissime prove d'otto o di nove anni fa quando scriveva a
, contro, dietro, sopra qualcuno o qualcosa: dime male pubblicamente, criticarlo
così in tutto siamo venuti meno, o se per una volta ch'abbiamo perduto,
di croce? -far delle braccia o con le braccia croce: incrociare le
la croce, fare una croce: tracciare o incidere un segno a forma di croce
il vostro discontentarvene? -fuggire qualcuno o qualcosa più che il diavolo o i
qualcuno o qualcosa più che il diavolo o i diavoli la croce: lo stesso che
croce: lo stesso che fuggire qualcuno o qualcosa come il diavolo l'acqua santa
in modo misero, meschino, quantitativamente o qualitativamente povero. panzini, iii-125
volta verso l'alto arrestandosi a terra o sul palmo della mano (su ima
croco, da molti detto flammeo, o ronzato volgarmente. salvini, 34-3:
dalla crocea chioma, / « dicesti, o donna, giustamente. io terra molta
di quindicimila cavalieri, il quale stuolo, o croceria fu quasi d'innumerabile gente a
della croce di cristo, con o senza l'immagine di gesù crocifisso, per
forma di croce; piccolo segno inciso o vergato a forma di croce.
scritti, punti ricci, punti a fogliami o a crocette, o a figure.
, punti a fogliami o a crocette, o a figure. 2.
. arald. croce diminuita e scorciata, o croci in numero, che può contornarsi
piede che sostenta l'altra parte o coda del banco. carena, 2-359:
la parte del fusto di un albero, o anche di una vite, da cui
... qualche altro capo o sermento,... lasciandoli attaccati alla
... lasciandoli attaccati alla croce, o, come altri dicono, crocetta del
croce sulla bocca, per indicare il digiuno o per contenere uno sbadiglio, che è
crocètta2, sf. bot. crocetta o erba crocetta: nome italiano dell'onobrychis
crocetta, ch'è la vera lupinella o sano fieno. = da crocetta1
successiva discesa per introdurvi un altro cappio o il secondo filo, e così via
sm. invar. il luogo dove due o più vie si incontrano in modo da
. il luogo dove si incontrano due o più strade principali; largo crocicchio.
viene posta all'incrocio di due binari o di due rotaie che si intersecano,
, con le estremità un poco incurvate, o da controrotaie, al fine di assicurare
contraddistinte dagli storici in sette, otto o nove imprese) che la cristianità occidentale
crociata addosso a uno, contro uno o qualcosa: bandire, gridare la croce
croce addosso a uno, contro qualcuno o qualcosa. bandello, 1-17 (i-194
far cacciare gli al- mohadi dalla spagna o contro gli eretici. p. f
è servito alla raccolta di fondi per fondare o rinnovare opere di culto. -bolla della
) e i valori religiosi; campagna o azione pubblica o collettiva intrapresa (spesso
valori religiosi; campagna o azione pubblica o collettiva intrapresa (spesso in modo aggressivo
l'ortodossia religiosa, la morale confessionale o princìpi politici presentati come verità religiose (
per lo più negativa); campagna o azione pubblica o sociale intrapresa (con
negativa); campagna o azione pubblica o sociale intrapresa (con spirito di collaborazione
collaborazione e di tolleranza) per difendere o propagare determinati princìpi etico-religiosi o etico-politici
per difendere o propagare determinati princìpi etico-religiosi o etico-politici o culturali, oppure per promuovere
propagare determinati princìpi etico-religiosi o etico-politici o culturali, oppure per promuovere determinati fini
, oppure per promuovere determinati fini sociali o umanitari sia in campo interno sia in
vi possa essere risorsa più vile, o che il governo creda o che non creda
vile, o che il governo creda o che non creda esser dell'onore della
l'italia, e poi, volente o nolente, la sollevava tutta a una nuova
. carena, 2-90: 1 croce 'o * crociata *, quella parte della
, cristiano. iacopone, 61-90: o stimate ammirate, fabrecate devine, /
. ti consigliai a pestare la canaglia o crociata o no, e ti riconsiglio;
consigliai a pestare la canaglia o crociata o no, e ti riconsiglio; ti
tende crociate. 8. fatto o disposto a forma di croce; contras-
di rotelle e di altre figure caricate o sormontate da una croce. -in particolare;
attributo di monete che, al diritto o al rovescio, hanno come tipo la croce
alighieri, 228: la qual congiunzione / o vero opposizione / fa due crocicchiamenti /
necessità del crocicchiaménto, ossia della mutazione o barattina di un sol bestiame da razza
sm. luogo dove si incrociano due o più strade; crocevia, incrocio stradale
a ognuno di que'crocicchi, o piazzette, dove le strade principali sboccan ne'
. -a crocicchio: di due o più strade che si incrociano.
crocicchio: formare un incrocio (due o più strade).
altri animali, e in particolare rane o galline). cavalca, 4-78:
eseguono come per accomodare le coperte o per tirarle a sé. =
con il nome di amianto azzurro o del capo). = voce
retto; il punto stesso di intersezione o lo spazio dove questa avviene; lo
spazio dove questa avviene; lo strumento o l'oggetto formato da parti incrociantisi.
si eleva per lo più una cupola o una lanterna. filarete, 47:
né a botte, né a lunette o crociere (come parlano gli architetti),
particolar maniera che chiamano a padiglione o a schifo. viviani, 2-22: la
nacquero le varie maniere di volte più o meno sfiancate, a botte, a
crocièra2, sf. metodica navigazione di una o più navi che si esegue, per
, percorrendolo in più direzioni, o lungo la costa, per motivi di
nemico, ecc.), per sorveglianza o per ricerca di relitti o naufraghi
sorveglianza o per ricerca di relitti o naufraghi. cattaneo, ii-1-7:
sistema delle crociere, ossia di navi o flottiglie da guerra appositamente commissionate per soprawegliare
notte del cinque maggio, nessun dubbio o timore sorgeva nell'animo di chi pur
che si compie a scopo di studio o di diporto, sia su navi (
di diporto, sia su navi (o aerei) militari, sia su navi (
aerei) militari, sia su navi (o aerei) v per passeggeri o unità
(o aerei) v per passeggeri o unità di diporto. - in particolare:
di aerei compiuta allo scopo di conseguire o di battere un primato.
, di colore rossiccio, grigiastro o verdognolo, con ali e coda nere
del cielo australe oggi detta croce australe o croce del sud (v.
bisogno di mandarmi qualche ambasciata, canopo o 'l cruzero o qualche altra stella che
qualche ambasciata, canopo o 'l cruzero o qualche altra stella che si veggono qua
più privo di brattee, frutto siliqua o siliquetta; sono piante erbacee, diffuse
, rafano, ravanello, ecc.) o industriale (guado, glastro dell'europa
(guado, glastro dell'europa centrale o meridionale, come colorante, la colza
meridionale, come colorante, la colza o il ravizzone dai cui semi si estrae
l'olio di ravizzone, ecc.) o medicinale (senape nera, senape bianca
antiscorbutico e depurativo, ecc.) o ornamentale (viola- ciocca gialla, viola
*. questa è una pietra più o meno dura, che ha nel mezzo una
nel mezzo una figura di croce più o meno regolata, per certe vene d'ima
6-119: e se licito m'è, o sommo giove / che fosti in terra
difendere la verità, furono lapidati, o segati, o crocifissi e per altre
verità, furono lapidati, o segati, o crocifissi e per altre crudelissime morti martirizzati
esempli de'romani ch'eglino avessono crucifissi o altrimenti morti quelli che avessono perdute le
crocifisso, simiglianti, / son oggi, o buon gesù, del tutto erranti /
solo per aver rubbato una radice, o simile bagatelle non punto meritevole di morte d'
anche rifl. lacopone, 30-20: o falso relioso, or me responne, /
, vii-187: temi e trema, o anima peccatrice, tu che non solo hai
- / è da pigliar de'nerbi o ver querciuoli, / e picchiatelo forte
bella testata: la galleria d'otto o dieci ritratti dei miserabili e criminali arrestati
, 1-538: fàsciati di silenzio, o bocca pia, / crocifiggiti in petto,
bocca pia, / crocifiggiti in petto, o cuor demente: / non invocare iddio
crocìfissàio, sm. ant. chi fabbricava o vendeva crocifissi. baldinucci,
i briganti), consistente nel legare o inchiodare, e in certe regioni anche
croce e ivi lasciarlo morire, dopo ore o giorni di straziante agonia, in seguito
2. la rappresentazione artistica, dipinta o in rilievo, della crocifissione di gesù
amistade. g. sacchetti, ix-158: o apostoli miei, che 'l dolce seme
per cristo crocifisso. pulci, 2-1: o giusto, o santo, o
. pulci, 2-1: o giusto, o santo, o ettemo monarca,
o giusto, o santo, o ettemo monarca, / o sommo giove per
, o ettemo monarca, / o sommo giove per noi crucifisso, /
mattina parar i buoi nell'aratura, o zappar le colmate, o la sera dar
aratura, o zappar le colmate, o la sera dar l'acqua ai prati
non esercita più alcuna suggestione sui sensi o sull'animo, alienato completamente da sé
, vii-150: e certo qual mistero o qual particella della passione, della morte
qual particella della passione, della morte o della sepoltura del crocifisso si può considerare o
o della sepoltura del crocifisso si può considerare o disi- derare da un cuor fedele,
6. sm. l'immagine, dipinta o scolpita in legno, in avorio o
o scolpita in legno, in avorio o in altro materiale più o meno prezioso
, in avorio o in altro materiale più o meno prezioso, di gesù in croce
. agostino volgar., 4-83: o monaco, guarda il capo tuo, il
. caterina de'ricci, n: o non disse lui, essendo da'giudei
. 2. nome di congregazioni o di ordini religiosi oggi per lo più
a uguali distanze, alcuni piuoli o anche chiodi. in ogni scalo sono più
segno di croce tracciato con gran solennità o con esagerata ostentazione (per 10 più
ostentazione (per 10 più per benedire o per devozione o per stupore o meraviglia
10 più per benedire o per devozione o per stupore o meraviglia); gran
benedire o per devozione o per stupore o meraviglia); gran segno di croce vergato
euro a fette,... o ci faceva crocioni da disgradarne il papa.
avere da mangiare, digiunare per miseria o per mancanza di cibo. i
braccia. -fare un crocione a o sopra qualcuno o a qualcosa: rinunciarvi
-fare un crocione a o sopra qualcuno o a qualcosa: rinunciarvi del tutto,
, sm. ant. verso del corvo o della cornacchia. -figur. e scherz
bulbose, a scapo breve portante uno o pochi fiori con perigonio imbutiforme a tubo
, 6-ii-214: sì mirabil virtute, / o sì rara bellezza / in altro fior
/ in altro fior non si vagheggia, o prezza: / non in croco,
non in croco, in narciso, o 'n amaranto. chiabrera, 4-2-366: spargi
muratori, 3-171: il croco, o sia zafferano, può aver qualche adito ne'
: rosse le chiome ha più che sangue o foco, / e son le ciglia
nome di alcuni preparati di colore giallo o rosso bruno. -croco d'antimonio, croco
ferro, croco ferro: ossido di ferro o ruggine. -croco di marte, croco
questa facoltà d'estrarre la ruggine, o, come lo chiamano, il croco dal
di piombo, di colore rosso aurora o rosso arancio, lucentezza adamantina o
o rosso arancio, lucentezza adamantina o vitrea (e si trova negli urali,
filippine, ecc., in cristalli prismatici o in granuli molto allungati).
come incrocio fra il lupo e il cane o fra la leo nessa e
voce dotta, dal lat. c [o] rocottàs (lat. class, crocutas
lombardo). 2. parete o vetta rocciosa, roccia, dirupo,
nudo e roccioso (nel linguaggio alpinistico o in quello letterario). negri,
sezione orizzontale e presentino pareti a picco o levigate agli spigoli vivi (croda dei
del riso dovuto probabilmente al freddo notturno o a un'anticipata sospensione dell'acqua alla
4 dar la tempra, temperare ', o 4 dar il crogiolo ',
4 dar il crogiolo ', o 'crogiolare'. carena, 1-239: 'crogiolare',
di oziare riscaldati dal tepore delle coperte o dai raggi del sole o dal fuoco
delle coperte o dai raggi del sole o dal fuoco, oppure confortati da una
figur. compiacersi intimamente del proprio stato o di una propria condizione o azione,
proprio stato o di una propria condizione o azione, pensiero, ecc.:
kg), fatto di argilla refrattaria o di grafite e argilla, o anche,
refrattaria o di grafite e argilla, o anche, per fusioni speciali o per
, o anche, per fusioni speciali o per analisi chimiche, di ossido di
analisi chimiche, di ossido di magnesio o di calcio, di platino, di acciai
vita, a una profonda trasformazione spirituale o civile, a una creazione, a
una creazione, a un rinnovamento morale o culturale, ecc. segneri, i-252
2-197: impugnando i pugnali; o ne'crogiuoli / poetici, fondendo in bronzo
forza, si ritirano in casa, o credono avere il mal di capo, se
il mal di capo, se tanto o quanto passeggiando all'aria hanno bevuto della
biringuccio, 1-21: cavavano del forno imo o due di que'crogioloni, con quel
villani croi e grossi diceano: « o nella mal'ora, o che ci tiene
: « o nella mal'ora, o che ci tiene frate sbrilla, la ciovetta
; caduta provocata da una forte scossa o dal movimento di una persona o di
scossa o dal movimento di una persona o di una cosa. m.
e con tumultevole mormorio, disse: « o fico, quanto se'tu men di
/ vid'io, che in oriente o in altra parte / scaldi il sol,
scaldi il sol, crollin l'aure, o bagni l'alba. guidiccioni, ix-484
scrollare una persona per richiamarla alla realtà o per farle intendere ragione. straparola,
cominciollo crollare, dicendo: fratello, o là, che fai? 2
. tasso, 16-33: vieni, o fatai guerriero, e sia fornita /
che alcuno dei nostri batta il piede o guardi le travi, crolli il capo
guardi le travi, crolli il capo o metta fuori il labbro di sotto in atto
il labbro di sotto in atto di pensare o lanci parolette maligne. pananti, i-63
le spalle: in segno di indifferenza o di rassegnazione. molineri, 1-185:
imago il sol dipinge, / ed erba o foglia non si crolla al vento.
al suolo per mancanza di un sostegno o in seguito a un colpo ricevuto;
piedi (come chi è ubriaco, o come persona a cui vengono meno le
fondamento / che per crollar di vento / o d'altra cosa così ben si regga
, scrollata (in segno di indifferenza o rassegnazione). neera, 16
incarco esulta. carducci, no: o crollatore / terribile de l'asta,
crollatore / terribile de l'asta, o d'immortali / cavalli agitator, mòstrati al
scossa provocata dal movimento di una persona o di una cosa, o dallo scatenarsi
di una persona o di una cosa, o dallo scatenarsi di forze naturali (terremoti
sì negletto e vile, e tanto o quanto annebbiargli la serenità della mente. marini
edifici, oggetti) privi di appoggio o colpiti con violenza (da bombe,
disgrazia; fallimento, rovina (morale o economica, o anche di una dottrina,
, rovina (morale o economica, o anche di una dottrina, di un
una semiminima, rappresentata graficamente da un o chiuso con un gambo caudato.
prestezza, da note lunghissime di brevi o semibrevi, passare a molte crome e semicrome
avvertendo che ogni parte proceda con note o figure del valore medesimo, siano queste
figure del valore medesimo, siano queste o crome o semicrome o biscrome. g
valore medesimo, siano queste o crome o semicrome o biscrome. g. b
medesimo, siano queste o crome o semicrome o biscrome. g. b. martini
di dentici, come se fossero minime o crome. fogazzaro, 5-32: raccontò che
anche con altri scrittori altri tre generi o differenze di musica apportare, enarmonica,
nelle voci proprie cromatiche si può sopraporre o mettere a canto a ciascuna lettera questo
. sm. il genere cromatico; suono o canto cromatico. marino, vii-326
musica riveste nei tempi di raffinata civiltà o di quasi decadente esasperazione espressiva).
possono né debbono tali melodie chiamare cromatiche o cromatizzate, ma metaboliche. cromato1 (
purificare e separare sostanze organiche o inorganiche (che abbiano proprietà chimiche molto
. chim. che contiene cromo trivalente o esavalente. -acido
alluminio); si presenta in masse granulari o in cristalli regolari, oloedrici, di
in sezioni sottili, di lucentezza submetallica o grassa; è inattaccabile dagli acidi.
di cromo: liquidi di colore verde o violaceo, contenenti sesquios- sido di cromo
violaceo, contenenti sesquios- sido di cromo o usati nella concia delle pelli al cromo
, i parassiti hanno un colore olivastro o bruno. = voce dotta, comp
mediante somministrazione di sostanze coloranti per bocca o per iniezione. = voce dotta,
, azorubina) iniettata sotto cute o nelle vene; se l'eliminazione della sostanza
eliminazione della sostanza colorante è meno intensa o più prolungata del normale, ciò sta
si presenta sotto forma di polvere bianca o grigiastra (e contiene uno o più
bianca o grigiastra (e contiene uno o più gruppi cromofori: in bagno acido
può essere composto da un solo cromonema o da un fascio di essi).
visione colorata degli oggetti; si manifesta o dopo l'operazione della cataratta (visione
della cataratta (visione colorata in rosso o eritropsia), o nel corso di
visione colorata in rosso o eritropsia), o nel corso di un'itterizia (visione
(visione colorata in giallo o xantopsia), o in casi di encefaliti
giallo o xantopsia), o in casi di encefaliti diffuse, o per
, o in casi di encefaliti diffuse, o per intolleranza di farmaci, quali il
la colorazione rossa), di calcio o di elio; ha uno spessore di
cellule durante il processo di divisione indiretta o cariocinesi; hanno forma molto varia,
hanno forma molto varia, a bastoncelli o a granuli, e sono sempre in
numero costante in ogni specie di animale o pianta (il numero può però differire
tumulto i discendenti del gagliardo re belloveso o del prode vi- ridumaro sentivano agitarsi,
gli organi essenziali dell'ereditarietà. -mappe o carte cromosomiche: rappresentazioni grafiche della localizzazione
. medie. utilizzazione di determinati colori o luci colorate a scopo curativo. =
che in genere riguardano soltanto una città o una regione, e di cui il
anni, che allora chia- mansi annali o cronache, si viene ad avere la serie
di cui si raccoglieva quanto sopra ciascuna o cronaca o storia e sopra ciascun luogo
si raccoglieva quanto sopra ciascuna o cronaca o storia e sopra ciascun luogo di essa era
mondana, quando i protagonisti dei fatterelli o fattacci o delle cerimonie eran già morti
quando i protagonisti dei fatterelli o fattacci o delle cerimonie eran già morti e sepolti
3. descrizione particolareggiata di fatti o avvenimenti riguardanti la vita di una persona
di una persona, di un ente o di una città. pascoli, i-33
che ricorda tutto ciò che ha visto o sentito. g. m. cecchi
, ii-51: tanti scrittori fiorentini o toscani di cronichette o d'altro, sono
scrittori fiorentini o toscani di cronichette o d'altro, sono già da gran tempo
d'oro]. monti, 3-6-65: o croni- cista degli eroi del xanto,
(da un punto di vista storico o letterario) delle cronache; il complesso
morbi acuti, a differenza de'cronici o lunghi, non altro vengono a dire,
, sono distinti col nome di celeri o acuti, dai lunghi e tardi,
s'estendono a mesi e ad anni, o anco invecchiano insieme coll'uomo. baretti
intervalli di tempo identici (il sorgere o il tramontare di un astro).
, 60: il nascer de le stelle o cosmico o cronico o eliaco, il
: il nascer de le stelle o cosmico o cronico o eliaco, il tramontar loro
de le stelle o cosmico o cronico o eliaco, il tramontar loro o cosmico parimente
cronico o eliaco, il tramontar loro o cosmico parimente o cronico o eliaco.
eliaco, il tramontar loro o cosmico parimente o cronico o eliaco. varchi, 8-1-277
tramontar loro o cosmico parimente o cronico o eliaco. varchi, 8-1-277: quando alcuna
tratto da via filangieri, magari, o dall'ospedale dei cronici della ghisolfa.
, pigliandoli dove li trova e spesso copiandoli o compendiando i cronisti che lo precessero.
spirituale del municipio, finisce prima o poi col mettere in soggezione il sindaco.
d'annunzio, i-948: vieni, o musa: facciam opera saggia. / vieni
: ci annegheremo piano piano. / o cronisti, o cronisti, o tutti
annegheremo piano piano. / o cronisti, o cronisti, o tutti voi / colpevoli
. / o cronisti, o cronisti, o tutti voi / colpevoli, annegatevi con
che riferisce quanto ha veduto, con maggiore o minore arte mette l'accento su alcuni
permette una visione chiara di eventi rapidissimi o lentissimi). = voce dotta
secondo gli stadi dello sviluppo individuale, o dello sviluppo psicologico, o delle categorie
individuale, o dello sviluppo psicologico, o delle categorie dello spirito, o di
psicologico, o delle categorie dello spirito, o di altro che sia. 2
le loro istorie ne rapportano l'invenzione o 'l primo suo uso fino a dumi-
annalisti, dai cronografi, dalle autobiografie o memorie, e in piccola parte da
delle ore e dei minuti, di una o più lancette lunghe e sottili che
. (plur. -i). frase o verso in cui alcune lettere,
, i-360: l'istoria della cronologia, o scienza de'tempi,...
tempo secondo cui si dispongono determinati eventi o fatti. d. bartoli, 43
tutti i momenti felici di lui, o giovane o maturo, si trova indifferentemente:
momenti felici di lui, o giovane o maturo, si trova indifferentemente: essa
una tal quale efficacia par certa. o meglio, parrebbe certa se non s'opponesse
di cronologia; chi conosce a fondo o insegna la cronologia; cronologo.
dispute dell'inutili questioni sopra l'introduzione o vero la significazione di questa parola *
sarebbero la stessa cosa. tenza o dell'arrivo in una delle svariate gare di
del cronometro il tempo impiegato in concorsi o gare. ritmo regolare, che si ripete
contrazioni, anche se esse si fanno più o meno e glie ne fece aggiungere
pseudoesagonali in guerra perde gli uomini. o pseudotrigonali, o in masse compatte assu
guerra perde gli uomini. o pseudotrigonali, o in masse compatte assu =
, sm. punto d'incontro di una o più strade; crocicchio, incrocio.
rovescio la croce accantonata da quattro stelle o da quattro teste di cherubini.
come l'acqua che cade con violenza o come le foglie agitate dal vento.
bollore gagliardo che fa la pentola, padella o paiuolo pieno di liquore; e si
agitarsi producendo fruscio (come i rami o le foglie di un albero mossi dal vento
foglie di un albero mossi dal vento o come un oggetto che striscia contro un altro
ira, il furore di una persona o di un dio); manifestarsi, esplodere
in modo violento (un sentimento di gioia o di dolore). ariosto,
dice: « se'tu, buonanno? o che vuol dir questo? ».
dante, inf., 24-120: o giustizia di dio, quant'è severa,
, 1-2-291: e diceva piangendo: / o signor mio; e con le man
della pioggia che cade con violenza o dell'acqua che precipita in massa;
gagliardo che fa la pentola, padella, o paiuolo pieno di liquore.
restar, sul puro limpido culmine, / o uomini. 5. locuz.
incontra una veste appellata 'crosina 'o * crosna '.... come
mezo dell'arte dentro a corosoli, o dentro alle fucine. idem, 1-142:
blu con forte pleocroismo giallo, blu o violetto. = dal nome del geologo
i teleostomi: hanno lo scheletro più o meno ossificato, cranio cartilagineo coperto di
ossee, corpo rivestito di squame rombiche o cicloidi coperte di ganoina, un solo
in una cloaca, circolazione sanguigna semplice o doppia incompleta, respirazione solo branchiale o
o doppia incompleta, respirazione solo branchiale o anche polmonare, pinne pettorali lobate,
cròsta, sf. strato indurito, più o meno spesso, che si forma,
soprattutto in seguito a variazione di temperatura o al deposito di sostanze minerali),
3. strato compatto, più o meno sottile, che ricopre la superficie
di sangue (di colore rosso scuro o nero) o di linfa (di colore
di colore rosso scuro o nero) o di linfa (di colore bianco giallastro)
.. nel libro ch'egli scrisse, o per dir meglio copiò, degli animali
sempre appiccati agli scogli, a'sassi o a'legni, che fanno anch'essi i
ed altri armati di croste, di buccie o di scorze dure e come petrose.
nascondono il reale significato di un'opera o la reale natura di una persona.
consigliare, fra troppi altri quadri, o croste, di onest'uomini. e lui
vari pezzi, gli occhi peduncolati, o semplici, talvolta ridotti a uno
restava escluso l'incombere dello squalo, o dell'enorme crostaceo, del granchio,
(per lo più con pezzi di carne o di pesce, e spezie varie)
rotondo di pasta frolla ricoperto di marmellata o di crema su cui si stendono alcune
e per ripieno le conserve di frutta o la crema. montale, 3-122:
si fa sopra il terreno con mattonelle o assicelle di legno; pavimento.
baldinucci, 119: 'pavimento'. una coperta o crosta- tura piana, che si fa
piana, che si fa sopra 'l terreno o sopra i palchi o volte,
'l terreno o sopra i palchi o volte, per potervi camminar comodamente.
di pane (per lo più fritto o abbrustolito) su cui si spalmano cibi
fette di pane arrostite sulla gratella, o fritte in padella e poste intorno all'arrosto
con gli uccelli, e co'tartufi; o solo, per intingere. giusti,
far colazione dimandasse al ciantelli: « o che è stato di quel poeta dell'incoronazione
un crostino di pane da inzuppare, o mezzo cantuccio di prato nelle giornate di
. 1. nelli, 14-3-5: o perché guai? tutti son soddisfattissimi di
si chiamano cosi i 'cenci 'o * galani '. = venez.
2. grosso crostino di pane abbrustolito o fritto. -salsicce, uccelli al crostone
fette di lardo, due foglie di alloro o di salvia. = deriv.
erbe e di arbusti con foglie semplici o digitate, fiori gialli, talvolta azzurri
strumento a percussione, formato da due o più valve di canna, di legno,
canna, di legno, di avorio o di metallo, unite a uno dei capi
campana, 166: luce, luce; o cimbalo risuona come un crotalo / e
dei paesi caldi: sono alberi, arbusti o erbe muniti di peli stellati o
o erbe muniti di peli stellati o squamosi (e vi appartengono la cascarilla
crotontiglio, sm. bot. arbusto o alberetto della famiglia euforbiacee, alto sino
. strumento musicale ad arco con tre o sei corde (usato dai bardi per accompagnare
rimanesse libera. aretino, 1-109: o che tempo felice, o
o che tempo felice, o che vita beata mena il buon duca ercole
pindemonte, 236: lui non speme o timor, desire o sdegno / mai
: lui non speme o timor, desire o sdegno / mai volve e cruccia.
malvoglienza / vèr cristo ti crucciasti, / o se lo beste- miasti. medispini,
pestando con rabbia i sassi del sentiero o dando strattoni al ciuco, si crucciava
medesimo lo divisi bene, e bello; o quando che dee giovare a te,
, tormentato. guittone, xxxv-3: o bon gesù, ov'è core / crudel
in drieto, che non ne portasse cruccio o sdegno quelli che l'ha mandato.
vuol essere giudicato dal signor suo, o compassionevolmente, o crucciosamente. bocchelli,
dal signor suo, o compassionevolmente, o crucciosamente. bocchelli, 2-191: a
ma ragionati. carducci, 884: o miramare, contro i tuoi graniti /
. cardarelli, 1- 108: o grande ragazza crucciosa, ne: cui occhi
preoccupato, sofferente (di pene fisiche o morali). medispini, 117:
5. che rivela sdegno, corruccio o travaglio interno, tormento, afflizione (
pace si riposa / né teme i venti o 'l minacciar del cielo / o giove
venti o 'l minacciar del cielo / o giove irato in vista più crucciosa.
agg. tutto ciò che è tedesco, o in genere non italiano (durante la
25 specie circa; sono piante erbacee o suffruticose con fiorellini riuniti in spighe o
o suffruticose con fiorellini riuniti in spighe o capolini, ciascun fiore con calice ridotto
imbutiforme a lembo terminale diviso in 4 o 5 lobi, il frutto secco a
, torture, pene, castighi, o anche con mortificazioni corporali. iacopone
suoi denari, per non essere arso o cruciato. scala del paradiso, 220
molti per non cruciare i parenti, o l'amico, non si curano di offendere
: ben che io mi credeva, o filone che ancora il fine perché nacque l'
di carne e d'ossa il cruciato? o era di terra e di fornace
supplizio, tormento, dolore (fisico o morale). iacopone, 93-68:
tangente a un'ellisse riferita agli assi o a un cerchio, con centro nell'
di tante caselle quante sono le lettere o le sillabe delle parole stesse.
gadda, 7-251: mi sembra che aspettazione o mistero non emani dalla catena crudamente obbiettivante
, ai dolori, alle pene altrui o che di proposito le procura (per
per volontà di punire con eccessiva severità o per vendicarsi o per pura malvagità),
punire con eccessiva severità o per vendicarsi o per pura malvagità), spesso compiacendosene
ha cagione. iacopone, 3-17: o impia, crudele, ed a che m'
viii-268: ma e non v'accorgete, o crudeli, come il terrore, nel
di crudel beltà! marino, 210: o pietosa in aspetto / e crudele in
tutti i mali, che mai furono o detti, o pensati, ovvero operati
mali, che mai furono o detti, o pensati, ovvero operati, tutti si
mortifica, che umilia (una persona o i suoi atti, o anche motti
(una persona o i suoi atti, o anche motti, parole, discorsi,
pane, e nei lavori più duri, o in guerre disperate e temerarie, fa
dante, inf., 33-110: o anime crudeli, / tanto che data
a'crudeli sassi. passavanti, 13: o peccatori, non abbiate di voi così
che più doveva 10 aspettar da te o da alcuno altro, se io tutto il
, i-220: qui non rabbiose tigri o de'leoni / il tristo seme; né
. crudelàccio. pulci, 26-116: o macon crudelàccio e senza fede, /
insensibilità (di fronte al dolore fisico o morale degli altri); spietatezza,
fatte per avarizia, superbia e crudeltà o libidine dei superiori. guicciardini, ix-196
rimproverare alla tigre d'essere tigre. o al serpente, perché è serpente.
aspre, con discorsi che provocano angoscia o terrore, con motti, con scherni
si trova in una situazione penosamente ridicola o grottesca. nievo, 96: ella
, 6-79: su un discorso troppo stento o sballato la gente anche rideva, ma
. lapo gianni, ii-492: [o morte] già non ti cale a cui
più espressa, / ch'in tebe o in argo, o ch'in micene mai
/ ch'in tebe o in argo, o ch'in micene mai / o in loco
argo, o ch'in micene mai / o in loco più crudel fosse commessa.
ne mette in pericolo la salute mentale, o gli cagiona sofferenze morali (e per
costituire titolo sufficiente per ottenere la separazione o il divorzio per colpa dell'altro coniuge
3. l'essere troppo freddo o il contenere disciolti vari sali (l'
, che fargli d'acqua di pozzo o di fontana fredda e cruda, perciocché
non cerca di attenuare i lati sgradevoli o scabrosi del reale (e qualche volta
il colore a suo luogo nella tela o tavola, per levare tutte le crudezze
di loro chiaro con mezza tinta, o mezza tinta con lo scuro. algarotti
è dubbio, nel dipinto, ne toglie o ne mortifica almeno le crudezze; ma
l'esser crudo, non cotto o non atto a esser ben cotto (quindi
311: le crudità nascono nel corpo o dalla qualità del sugo nel quale si
nel corpo avanza gli altri, o per la copia d'esso cibo, non
crudismo. panzini, iv-174: 'crudismo'o 'crudivorismo'. mangiar cibi crudi: verdure
/ in quel che trovò prima o crudo o cotto. aretino, 1-32:
/ in quel che trovò prima o crudo o cotto. aretino, 1-32: egli
chi gli portasse un piatto d'ostriche o di cappe crude,... il
quanto può, e che, crudo o cotto, dia in tavola. baretti,
lo trovai di maggior corpo, poco o niente acido, né crudo, anzi molto
669: si pigli de'mattoni, o crudi o cotti (che meglio sono i
si pigli de'mattoni, o crudi o cotti (che meglio sono i crudi
, la quale si tiene fra carboni, o in una fornace tanto che sia cotta
. galiani, 1-33: bisogna adoprare o pietre lavorate, o selci, o tufo
: bisogna adoprare o pietre lavorate, o selci, o tufo, o mattone
adoprare o pietre lavorate, o selci, o tufo, o mattone cotto o crudo
lavorate, o selci, o tufo, o mattone cotto o crudo, imperciocché non
, o tufo, o mattone cotto o crudo, imperciocché non tutti i luoghi possono
me bramerei sapere se quest'accia piovve cruda o cotta, o rozza o curata,
quest'accia piovve cruda o cotta, o rozza o curata, o in gomitoli o
piovve cruda o cotta, o rozza o curata, o in gomitoli o in matasse
cotta, o rozza o curata, o in gomitoli o in matasse. algarotti,
o rozza o curata, o in gomitoli o in matasse. algarotti, 3-127:
di seta cruda. -fatto di seta o di lino crudo (un tessuto).
8. che contiene molto acido carbonico o sostanze minerali che la rendono poco digeribile
, 55: nel fare gli acquati o acquerelli o mezzi vini, chi può
: nel fare gli acquati o acquerelli o mezzi vini, chi può avere acqua
acquati, che fargli d'acqua di pozzo o di fontana fredda e cruda. targioni
38: saponata che abbia un dì o più, imperò quella del dì fa rade
comandano che il crudo campo sia tre o quattro volte arato. -fresco, non
fu deliberato che tutto il ferro crudo o vero colato, di qual si sia vena
sia vena da ferro, fatto o colato fuori della città di firenze o siena
o colato fuori della città di firenze o siena,... fusse in
/ e sia pur l'aria calda o il tempo crudo, / non istan mai
crudo, / non istan mai vestiti o al coperto. carletti, 28: sempre
. carletti, 28: sempre regna state o primavera e non mai inverno né altra
.. riusciva insoffribile alla complessione fiacca o senile d'alcuni padri. forteguerri, 1-21
[al castello] a piedi o a cavallo,... qualche coraggioso
quanto volete che la scala sia dolce o cruda. alamanni, 5-1-1057: selve
ricinte / non da crude montagnie o sassi alpestri, / ma da bei campi
bartolini, 15-168: tutti sapevano (o molti) dove, in quale macchia
e accumulato e mescolato, senza ordine o scelta o distribuzione; ignota è l'
accumulato e mescolato, senza ordine o scelta o distribuzione; ignota è l'arte del
sole, del cielo, del giorno o quella artificiale). -anche; che
lume, come lume di sole, o la notte il lume del fuoco;
offesi da una musica che fa strepito o dissonanza o durezza,... così
una musica che fa strepito o dissonanza o durezza,... così restano offesi
gli occhi da'colori troppo carichi o troppo crudi. galileo, 5-121:
eran tenute all'altezza della balconata, o un po'più sopra, in modo da
proprio negli occhi. montale, 27: o colpi fitti, / quando ti schiudi
fitti, / quando ti schiudi, o crudi lampi, o scrosci / sull'orde
ti schiudi, o crudi lampi, o scrosci / sull'orde! calvino,
, così com'è, senza veli o attenuazioni. parini, 777: ad
che arrechino pene e dolori, fisici o morali). compagni, 1-21:
tanto crudo / che te non piange, o figliol mio? / vederte stare en
stare en croce nudo / tucto scoperto; o trista io! angiolieri, 65-6:
44: attendi ora e vedi, o anima mia crudissima e dura più che
: or- ribil ceffo / per natura o per arte; a cui ciprigna / rose
: che confessar degg'io? risparmia, o padre, / i vani oltraggi:
1'* ananche 'della guerra. o è pacifista assoluto o guerriero spietato. l'
della guerra. o è pacifista assoluto o guerriero spietato. l'aria è cruda
spietato. l'aria è cruda: o santi o carnefici. siamo proprio capitati bene
l'aria è cruda: o santi o carnefici. siamo proprio capitati bene.
prati, ii-21: smetti la cella, o crudo. / lasciami! il del
(unito spesso con la particella a o di). dante, inf.
amarilli / ti sia cruda per zelo / o di religione o d'onesta te?
sia cruda per zelo / o di religione o d'onesta te? 36
dei corpi posseduti da energie demoniache o da spasimi letali, tutte parevano
-crudino. nieri, 391: o che non garbasse, o che non sapesse
, 391: o che non garbasse, o che non sapesse trovar la strada,
che non sapesse trovar la strada, o che quella volta fossero proprio cru- dini
sui quali si vogliono fare attecchire innesti o in superficie che si vogliono far saldare
vogliono far saldare insieme mediante una cicatrice o un callo osseo. \
crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere e tòsco.
: idilli tranquilli! cruenti fantasmi! / o celebri storie d'amore e di spasmi
storie d'amore e di spasmi, / o spasmi ed amori, che niuno saprà
il dì. d'annunzio, ii-594: o arce della terra, / nel dipartirmi /
mai trapelata dai detti vasi qualche materia o cruenta o saniosa o viscida, o
dai detti vasi qualche materia o cruenta o saniosa o viscida, o per lo
vasi qualche materia o cruenta o saniosa o viscida, o per lo meno qualche
materia o cruenta o saniosa o viscida, o per lo meno qualche porzione di siero
avere i generali tutti, sieno militari o sieno chiesolastici. = * voce
lavoro, ai crumiri per neutralizzare o ridurre gli effetti di uno sciopero.
richiede per l'interesse comune del gruppo o della classe a cui appartiene, a
del martin redivivo, detto martin la guerra o martin la vedova, passato luna in
giallo, trasparente; il cruore, o coagulo, quasi solido, rosso, bruno
. della coscia, femorale. o. rucellai, 2-218: dalla midolla spinale
v.]: * arco crurale o inguinale; arteria crurale; muscolo crurale;
alle quali non è attaccato il calceo o sandalio. = voce dotta, lat
mangiare della rena ammassata intrisa con crusca o altro. salvini, 34-13: or farò
-mangiare crusca e cavoli: mangiar male o in modo disordinato. pulci,
in senso spreg.); che scrive o parla con affettato o esagerato studio di
; che scrive o parla con affettato o esagerato studio di purezza, secondo i
studio di purezza, secondo i modi o vocaboli della crusca. a. f
e, se sei pedante, cruscante o toscaneggiante, ti scan- dolezzerà.
cruscata, sf. ant. discorso o scritto che tratta di cose di lingua
più ha senso spreg. di discorso o scritto insipido, pedante). aretino
agg. che cruscheggia, che parla o scrive con il purismo pedantesco dei cruscanti
e distinguere fiorentinamente tra i vocaboli più o meno cruscheggianti. cruscheggiare, intr.
, intr. (cruschéggio). parlare o scrivere con il purismo pedantesco dei cruscanti
ne faceva pane, e dalla dispensa due o tre volte la settimana si mandava a'
per mezzo di un largo burattello, o staccio che lascia passare tutta la farina
gli strumenti di precisione di un'automobile o di un velivolo. ojetti, ii-451
tu, capace di muovere una leva o di piegare il volante anche prima d'
lo più ha la forma di penna o di doppio pettine). =
quegli spazi, e que'solidi quadrabili o cubabili, ed a * quali spazi
cubabili, ed a * quali spazi o cubi sien quegli uguali. cubàggio
, rettificazioni di curve,... o sia quadrature di superficie, e cubature
: il cubebe è un seme, o vero frutto aromatico, prodotto dalla sua
pataffio, 7: cui serpe morde, o riceve cubesso, / lu
), tagliato a forma di piccolo cubo o di tronco di piramide. 3
devono misurare con il piede, passo o pertica cubica ecc., cioè con un
che sia un piede per ogni verso o passo o pertica. a.
sia un piede per ogni verso o passo o pertica. a. cocchi,
d'alcuno numero in se stesso o dalla moltiplicazione sua semplice, cioè due volte
volte 2 due volte fanno 8, o veramente 2 vie 2, 4, e
quella delle braccia cd, e f, o saranno parimente come i quadrati, o
o saranno parimente come i quadrati, o cubi, o radici quadre'o
parimente come i quadrati, o cubi, o radici quadre'o cubiche,.
o cubi, o radici quadre'o cubiche,... loro corrispondenti.
saranno iperbole solide di doppio centro, o cubiche del second'ordine. = voce
linea sintetica, che li riproducevano soli o accoppiati nell'atto di levarsi sul busto
tutti gli dei di non aver paggi o cubicularii di minore etade che di vin-
) addetta al servizio personale del papa o di un alto prelato. cavalca,
agg. di forma cubica. o. rucellai, 2-184: l'osso del
rucellai, 2-184: l'osso del calcagno o tallone... per davanti si
insinuarle che... fra cinquanta o cento anni al più... le
, e convertirsi in cubili di ranocchi o di pesci. = voce dotta,
misura di un cubito (in altezza o in lunghezza). -per estens.:
passa per le piazze, chiese, o altri lochi publici, a forza di cubiti
piantato / in su la nave, o re talamonide, / cantò; come e
: io salpo verso grande / sepolcro, o sia coperto del coperchio / che disuggellerà
fede, e il ferro, / o profondo di diecimila cùbiti / sotto il gorgo
uguali. -per estens.: oggetto o corpo che ha una forma simile.
che costerà il passo cubo della terra o altra materia da cavare nella fossa. maniglia
, trovare non solo la sua radice quadra o cuba, ma qualunque altra ricercata.
quenti sogliono trovarsi le figure cube o avvicinantesi al cubo. = voce
, fossile formato a guisa di dado o cubo, cioè di sei facce.
ultime due ossa del metatarso. o. rucellai, 2-183: gli altri ossi
2. per estens. luogo o paese ricco di ogni ben di dio
in brev'ora a quell'osteria, o per dir meglio, a quella cuccagna.
collodi, 673: quanto ai bellartini, o studenti dell'accademia, erano una nidiata
abbondanza, con facilità, senza fatica o spende e sperpera con spensieratezza concedendosi ogni
paese, consistente neltarrampicarsi su un albero o palo scortecciato, senza appigli, ben
, ben levigato e unto di sego o di sapone da cui pendono polli o
sego o di sapone da cui pendono polli o vivande che toccano in premio a colui
intenda cuccarti al primo venuto, che tanto o quanto assomigli a uno sposo.
costretto a cantare e si cuccò due o tre mesi di s. giorgio.
; lettino (spesso scomodo, stretto o improvvisato). machiavelli, 1
un capello che le scendesse per la nuca o sulle orecchie, e con un bel
d'intorno con la cazzuola ovvero mestola o cucchiara. 3. strumento usato
alla biancheria più minuta, come gale o berrette; se poi tutte e due
bordo anteriore tagliente, manovrabile a mano o meccanicamente, usato per gli scavi in
di sostanza (per lo più liquida o semiliquida) che un cucchiaio può contenere
usato per sorbire, centellinare bevande o gustare cibi in minima quantità (caffè,
morelli, 296: piglia un gherofano, o un poco di guadagnino qualche cucchio. garzoni
con in mano una tazza da cui cennamo o uno gughiaio di treggea. straparola, 1-4
come la conserva, e tu pioni, o vuotare e riempire la botte stessa.
mità opposta con un manico piatto o legger berni, 38-17 (
: avean (per lo più liquido o semiliquido). mangio de la rabbia.
giore che quello da orecchie, e maggiore o minore secondo l'amore, lei mi
poi è dimi le grandi o piccole opere in che tale operazione s'ha
di latte, lo pigliano sul tanza o di minestra asciutta. rigatini [in tommaseo-rigu
mai fanciul vago di lucciola, / o di pigliar farfalle o girar trottola / o
di lucciola, / o di pigliar farfalle o girar trottola / o farsi lieto d'
o di pigliar farfalle o girar trottola / o farsi lieto d'una bella frottola,
bella frottola, / di far cantar cicale o poppar succiola; / o di veder
cantar cicale o poppar succiola; / o di veder quando una pazza sdrucciola /
modo tal che percuote la cottola; / o di veder per campo o per viottola
; / o di veder per campo o per viottola / andar ruzzando la sua bella
: / per non dirlo a sergente o a camariera, / una cucciola facien
. d'annunzio, iv-2-234: tre o quattro cùccioli ruzzavano abbaiando verso le vacche
quattro cùccioli ruzzavano abbaiando verso le vacche o inseguendo le galline. pirandello, 7-285:
omicidi / ch'ai pampino le mie capre o le tue, / fe'come il
a indicare una persona molto anziana, o anche un oggetto quasi inservibile per la
oggetto quasi inservibile per la vecchiaia, o idee, concetti, notizie che non hanno
una carne rossa come un gambaro, o vecchia come il cuco, che la massara
ci spende un carro di fascine, o di legne per cuocerla, e manco
), sf. vaso (di metallo o di terra), più largo nel
contadine sono audaci quando arriva l'orefice o il venditore di orci di creta. fanno
a mettersi sotto il grembiule una cuccuma o una fiasca. 2. figur.
= voce dotta, lat. tardo cucuma o cuccuma o cocutna (petronio)
dotta, lat. tardo cucuma o cuccuma o cocutna (petronio), di
l'ombra d'un pino / alto cinque o sei canne e forse più; /
svogliatamente, senza particolare cura o applicazione. = deriv.
all'aperto: in un accampamento) o locale (chiuso: in una casa d'
e gli omini si stiano in cucina o a filare. bruno, 3-741: e
casuppola. stimo tutto uno abitar nella soffitta o nella cucina: un cantoncino mi basta
quanto può, e che, crudo o cotto, dia in tavola. pananti,
odore nauseante delle solite cucine da ospedale o da collegio, e un desiderio di ripartire
accanto alla cucina, ancora / nottetempo o nel cuore d'una siesta / di cicale
ventura a venezia con la servitù della penna o della mestola, possedendo con qualche tintura
cibi. -cucina economica: a legna o a carbone, è fornita di lastre
mala cucina, / temea la conscienzia o la vergogna, / come il sole la
pulci, 22-9: tu non guardi cristiana o saracina; / e filiberta ha l'
lì frate da cucina vale cucinaio, o, come per ischemo si dice,
grossa / un poco di vaccina o di montone. straparola, 1-1: appertisi
separatamente cucinarme / vorrà mastro pasino una o due volte, / quattro e sei mi
con ostilità, cercando di recar danno o di mettere difficoltà). -per antifrasi
palazzeschi, 4-148: il figliolo dell'augusta o meglio, il signorino, per dire
a. cocchi, 5-2-104: senza fuoco o senza molta preparazione cucinaria. faldella,
trovarsi a far da cucina per tale o tal altro caso. piovene, 5-263:
era quivi molte scodelle, né molti cuochi o cucinieri. tesauro, xxiv-70: restaci
con l'ago insieme (a mano o a macchina) pezzi separati di un
rintoppi / da più vecchie giornèe farsetto o saio; / tale costui di suo parnaso
rappezza / da un rancio canzonier sonetto o stanza. parini, giorno, i-801:
egli stava accanto al braciere con due o tre amici che venivano a visitarlo,
filo per cucire, e l'altra floscia o battuta, che serve per fare lavori
meccanici dipendenti da un comando a pedale o da un motore elettrico; si compone
l'altro inferiore portato da una navetta o spoletta dotata di moto alterno orizzontale o
o spoletta dotata di moto alterno orizzontale o da una navetta oscillante intorno a un
provenienza) creando un tutto unico più o meno coerente. a. f.
son cose da goffi, da ignoranti o da plebei, perché le non sono
lare volesse quasi legar le mani o più tosto cucir la bocca al
il panno per farsi ima giubba, o piuttosto uno non se lo trovasse addosso
l'arte che insegna le varie cuciture, o i varii punti che usansi nel cucire
2. la roba che si deve cucire o che si sta cucendo o che si
deve cucire o che si sta cucendo o che si è cucita. alberti,
i-600: a un grido di questo o quel venditore di passaggio le intrecciatrici di
panni bianchi, siano lini, canapini, o bambagini, come camicie, lenzuola,
cuce; linea lungo cui due tessuti o due lembi di cuoio sono cuciti.
che vi si tenesse celata qualche carta o altro, si scucivano i pagliericci per
nell'avvicinamento di lembi staccati di cute o di organi interni per permetterne la cicatrizzazione;
che si trovano tre cuciture, o commissure nel capo. 4. operazione
certamente d'uomini tra i meno osservatori o tra i meno eruditi quella congettura, che
tra le varie parti di un'opera letteraria o fra passi inseriti e il contesto principale
francesco di vannozzo, ix-194: o solitario vago ignoto cuco, / tuba
toscana: non vi è bosco in monte o in piano, che in primavera ed
orologi da muro. govoni, 155: o cuculo, bel cuculo barbogio, /
cassetta. verga, 4-20: vendere una o due camere?... nossignore
: le campanelle che suonano il mattutino o i rintocchi degli orologi delle torri o il
o i rintocchi degli orologi delle torri o il canto del cucù nelle camere.
, di beffa, di irrisione, o in risposta a una proposta ritenuta assurda
in risposta a una proposta ritenuta assurda o ridicola o per mostrare che non ci si
a una proposta ritenuta assurda o ridicola o per mostrare che non ci si lascia
mostrare che non ci si lascia ingannare o prendere. pataffio, 5: erro
italiane, che si fa con uno o due mazzi di quaranta o cinquantadue carte
con uno o due mazzi di quaranta o cinquantadue carte (e il valore delle
? menzini, 5- 71: o nati al mondo a cuculiar la gente!
in rime detestabili e perverse, / o nell'arte di farsi cuculiare, lo conosco
voltate pure su che lato volete quella o celia o cuculiatura che la dichiate, all'
su che lato volete quella o celia o cuculiatura che la dichiate, all'usanza
non conta) mi fecero istanza che io o rileggessi. cuculifórmi, sm. plur
. che è fornito di cuculio o cappuccio. f. buonarroti, 1-84
de'quali fu abito proprio il cuculio o penula cuculiata. 2. agg.
. lungo cappuccio di lana (unito o sovrapposto all'abito) che nel mondo
pioggie del guazzoso verno desidera un cuculio o tabarro di pelle di lupo, adesso
da quegli animaletti che son detti vermicelli o bacchi o cavalieri o bigati o
animaletti che son detti vermicelli o bacchi o cavalieri o bigati o bargelli o
detti vermicelli o bacchi o cavalieri o bigati o bargelli o mignati o bombici o
o bacchi o cavalieri o bigati o bargelli o mignati o bombici o cuculli.
o cavalieri o bigati o bargelli o mignati o bombici o cuculli. -bozzolo
o bigati o bargelli o mignati o bombici o cuculli. -bozzolo (del
o bigati o bargelli o mignati o bombici o cuculli. -bozzolo (del baco da
bisogno di molto cibo, nel secondo o terzo giorno di vita sbarazza il nido
lo interrompea quando accorgevasi del mio borbottare o del calpestio de'miei piedi. leopardi,
ricettario fiorentino, 294: deve essere o un orinalino con suo antenitorio o una
essere o un orinalino con suo antenitorio o una cucurbita piccola. bruno,
con fusti scandenti (più raramente frutici o alberetti), fogliame sviluppato, ruvido,
rigidi; fiori unisessuali (monoici o dioici), con cinque antere saldate parzialmente
similitudine nella figura a'semi di zucca, o meglio di cocomero. baretti, 1-109
vigilantis simo, ogni due o tre ore squilla il suo cucurrito.
, soprattutto per decorare le aiuole o le bordure. d'alberti,
gero di lana, di stoffa o di tela, ben aderente al
e di diverso tes suto o anche di cuoio sia dalle donne sia dagli
anche sotto il ber retto o il cappuccio, spesso con due becchetti
dal medioevo, nelle forme più o meno ornate di merletti, di
restò come indumento per la notte o per casa) e oggi è soprattutto usato
oggi è soprattutto usato da operaie o da infermiere per tenere composti i
dal freddo oppure (di gomma o di materia plastica o anche di
oppure (di gomma o di materia plastica o anche di tela o d'altro
materia plastica o anche di tela o d'altro materiale) da chi nuota o
o d'altro materiale) da chi nuota o da chi pratica la pesca subacquea
da chi pratica la pesca subacquea o da chi è co stretto
per proteggere i capelli dall'acqua o per proteggere le orecchie dagli effetti della
proteggere le orecchie dagli effetti della pressione o dei violenti rumori oppure, di tessuto
. che portano le cuffie, o certi berrettoni grandi alla tedesca; che ciascuno
. è una berretta, fatta di velo o di tela a foggia di sacchetto,
portato sotto la celata; elmetto metallico o rozzo copricapo portato dai soldati. fatti
maglia, giubbe imbottite, manopole, o guanti di ferro sino al gomito, cuffie
ferro sino al gomito, cuffie di ferro o celatine, scudi o targhe.
cuffie di ferro o celatine, scudi o targhe. -per simil.
caricansi di gragnuola, sacchetti, cuffie o tonelletti pieni di scaglia. 11
radiumterapia. 19. copertura di tela o di cuoio, di forma diversa a
intemperie e dalla polvere tutta l'artiglieria o una parte di essa. -in particolare
e il vano sottostante a pianta quadrata o poligonale, costituito da una volta conica
. reticella in forma di sac- chettino o di cuscinetto. salvini, 6-42:
so n'adopri di cento ragioni; / o uno intaglio per la tua gonnella,
intaglio per la tua gonnella, / o uncinegli o maglietti o bottoni, / o
la tua gonnella, / o uncinegli o maglietti o bottoni, / o pel
tua gonnella, / o uncinegli o maglietti o bottoni, / o pel tuo camiciotto
o uncinegli o maglietti o bottoni, / o pel tuo camiciotto una scarsella, /
pel tuo camiciotto una scarsella, / o cintolin per legar gli scuffioni? vasari
, 1-104: 'far d'alcuno calze o scuffioni 'equivale a tagliar le calze
scuffioni 'equivale a tagliar le calze o il giubbone addosso a uno,
il giubbone addosso a uno, o a tirarla giù a uno, cioè mormorare
. disus. donna che confeziona cuffie o altri copricapi femminili, modista.
dossi, 106: ùnico scudo o rimedio, era un amore,
se non in testiere da parruccaio o cuffiara. panzini, iii-597: camilla.
sgradevoli con la bocca mangiando; mangiare o bere ingordamente, a crepapelle.
un genitore dell'altro sono fratelli, o sorelle, o fratello e sorella.
dell'altro sono fratelli, o sorelle, o fratello e sorella. g
, se saranno d'una yiedesima famiglia o casato, concludendo che il mastio sia quello
parenti, sola famiglia della città che ima o due volte l'anno andavo a visitare
un lontano vincolo di parentela collaterale, o di affinità, o di legami sociali
di parentela collaterale, o di affinità, o di legami sociali giuridicamente irrilevanti (così
, come i figli di due fratelli o di due sorelle, e simili: 4
mia, ti lascio; ti lascio, o padre mio: / addio, voi
dante, inf., 2-59: o anima cortese mantovana, / di cui
. idem, inf., 2-76: o donna di virtù, sola per cui
freno, / contra cui nullo ingegno o forza valme. boccaccio, dee.,
.. rarissimamente facea discorso, in cui o non si dolesse dell'udienza scematagli,
non si dolesse dell'udienza scematagli, o non si rallegrasse dell'accresciuta. metastasio
ad ogni canto. iacopone, 91-117: o alta veri tate, cui è la
alla latina. caro, 3-750: o ben degno, a cui fosse amica e
: e se tu hai parente, / o caso benvo- gliente / cui la gente
. idem, inf., 28-70: o tu, cui colpa non condanna,
cui si riferisce e preceduto dall'articolo o da un aggettivo indefinito di quest'ultimo
doge,... alla cui fidanza o vir- tude le venture e patrimoni dei
sennuccio del bene, ix- 45: o salute d'ogni occhio che ti mira,
conforto d'ogni mente isbigottita, / o chiara luce di nuovo apparita / 10
di cavalli. sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la cui maravigliosa potenzia
spazio per ciascun verso di mille passi o poco più,... il cui
dei monti. cardarelli, 1-108: o grande ragazza crucciosa, nei cui occhi
amico, fu condennato in lire otto, o nella mano: di che colui