mille cavalli franzesi urteranno millecinquecento di questi o più, per la qualità de'cavalli
che si esercita, alla funzione sociale o familiare che si svolge, alle idee che
-nelle espressioni in, nella qualità di o in, nella qualità in unione con
ma come rappresentante di un altro soggetto o come titolare di una carica pubblica (
: quasi neuno vi rimase, secondo o picciolo e mezzano o magnifico stato ch'avesse
rimase, secondo o picciolo e mezzano o magnifico stato ch'avesse, che di
ridursi a'duoi modi soprascritti, cioè o di allargarsi o di stringersi con loro
duoi modi soprascritti, cioè o di allargarsi o di stringersi con loro. chi fa
qualità amici che capitano nel suo stato o volontariamente o a caso, faccendogli splendidamente
che capitano nel suo stato o volontariamente o a caso, faccendogli splendidamente spesare et
presentarsi, aspetto assunto da una cosa o da una persona. -in partic.:
soferse. petrarca, 162- 11: o soave contrada, o puro fiume / che
162- 11: o soave contrada, o puro fiume / che bagni il suo bel
predetta infermità a permutare in macchie nere o livide, le quali nelle braccia e per
diciamo stelle che cag'ono essere vapori o vuoi più propio dire esalazioni sol- vate
determinazione di un ente, sia sostanziale o essenziale, ove si tratti di determinazione
determinazione propria e costitutiva, sia accidentale o fenomenica, ove si tratti di una determinazione
, le facoltà, in senso positivo o negativo ('potentia 'e '
di alterazioni sensibili si ebbero le affezioni o passioni o qualità passive, passibili, patibili
sensibili si ebbero le affezioni o passioni o qualità passive, passibili, patibili (
passibili, patibili ('passiones 'o 'patibiles qualitates '), come i
ebbe la quarta specie, delle forme o determinazioni spaziali e geometriche ('formae
spaziali e geometriche ('formae 'o 'figu- rae '). -in
avere idee pienamente corrispondenti ad innumerabili cose o sensibili o intellettuali, con truovarsi chiarezza
pienamente corrispondenti ad innumerabili cose o sensibili o intellettuali, con truovarsi chiarezza ed evidenza
quel che riguarda 1'esistenza e vari modi o sia qualità, relazioni, differenze di
caldo, al freddo, all'umido o al secco, che secondo la scolastica costituivano
-qualità occulta: potenza, facoltà o forza che la scolastica attribuiva a un
estensione, la compattezza, il moto o la quiete) considerate indipendenti dalla percezione
: la materia dividesi in particelle eguali o ineguali, si combina in mille modi
logica classica, una delle dieci categorie o predicamenti di derivazione aristotelica. -qualità di
derivazione aristotelica. -qualità di un giudizio o di una proposizione: proprietà formale espressa
copula secondo la quale tale giudizio (o proposizione) è affermativo quando il predicato
assoluto quando si enuncia soltanto la convenienza o la sconvenienza, è modale quando indica
quando indica il modo di tale convenienza o sconvenienza. -nella logica trascendentale di kant
proposizioni riguardo alla loro qualità sono affermanti o neganti. 20. fonet.
qualità: quello che qualifica una persona o una cosa indicandone una caratteristica (ed
preceduto dalle prep. a, con o, più frequentemente di). -di-
sesso grammaticale è qualità interna del nome o forestiera per la quale si comprende se la
la quale si comprende se la sustanzia o l'accidente significato dal nome sia da repu
sia da repu tare maschile o feminile o né maschile né feminile.
repu tare maschile o feminile o né maschile né feminile. 23
documento che viene rilasciato da un perito o da un apposito organismo pubblico o privato
perito o da un apposito organismo pubblico o privato per attestare le caratteristiche che determinano
a ciascuno dei caratteri tipici della tragedia o dell'orazione (anche contrapposto a di
importa indizio d'e- lezzione in schivare o in seguir qualche cosa, che è una
nelle varie fasi di lavorazione del prodotto o sul prodotto finito). -coefficiente di
al rotolamento e agli urti. fattore o coefficiente di qualità: in elettrotecnica,
riguarda la qualità di un'entità concreta o astratta; che si riferisce al suo
che si riferisce al suo carattere proprio o al genere al quale si ascrive (
4-1-438: due infiniti: il numerico o quantitativo o relativo, lo specifico o
: due infiniti: il numerico o quantitativo o relativo, lo specifico o qualitativo o
o quantitativo o relativo, lo specifico o qualitativo o assoluto; quello potenziale,
o relativo, lo specifico o qualitativo o assoluto; quello potenziale, questo attuale
, 1-181: ho detto 'quale 'o 'essere qualitativo 'l'essere determinato
complesso dei caratteri di un'entità concreta o astratta, considerato in relazione con un
politicizzata, ridotta a strumento di influenza o, comunque, privata della problematicità sua
-che riguarda il livello di benessere o di cultura di un momento storico o
o di cultura di un momento storico o di un popolo. bacchelli, 2-xxi-15
6. gramm. disus. aggettivo (o aggiunto), avverbio. qualitativo:
), avverbio. qualitativo: aggettivo o avverbio qualificativo. p. f.
a ciascuno dei caratteri tipici della tragedia o dell'orazione (cfr. anche qualità
(ed esprime un rapporto di simiglianza o di identità, anche in correlazione con
2. introduce una prop. interrogativa diretta o indiretta: in quale modo.
se per aspri monti e paludi profonde o paesi senz'acqua avessero a passare:
raccettarlo con allegrezza, confortarlo con vettovaglia o difenderlo da sì potenti mali? ulloa [
cuocer pane, mettansi in sul fondo o tre pietre, sicché non ardesse,
, per veder sovente / occhi gentili o dolorosi pianti, / come lo vostro
1-36: quaior [tantalo] l'acqua o il pome vuol gustare, / subito
pozzo onde la fonte è piena / o del cielo o del mar quaior più
la fonte è piena / o del cielo o del mar quaior più crebbe, /
/ membra di licida tu lodi, o tumide / labbra, ahi! che tutte
concetti religiosi, morali, politici, storici o altri qualsiano. idem, ii-6-453:
fra l'anonimia inevitabile di qualche riquadro o di qualche cartella con putti compiuta sotto
sovrintendenza di un qualsia sciagurato nebbia guerra o ricci da novara, nella decorazione della
e ant. quaisìensi). indica uno o alcuni degli elementi omogenei che formano l'
pensiero in un qualsiasi punto della terra o dello spazio. ungaretti, i-49: volti
qualsiasi l'opra, a cui la mente o il braccio / rivolgi, il genio
l'insieme di persone, di cose o di fatti di cui si parla.
anch'essa, è una doppia coscienza o una coscienza pregnante, perché, per
nel bosco / oda insolito, uccello / o altro agente che sia, / devo
... trovossi, dal cielo o dalla stella o da qual altra si fosse
trovossi, dal cielo o dalla stella o da qual altra si fosse delle cagioni
di sibilla, dà pareri di una sola o due parole sopra qualsisia proposta pubblica o
o due parole sopra qualsisia proposta pubblica o particolare, narrata succintamente. galileo,
le cose che non vi piacciono, o per soperchia affettazione di purità toscana o
o per soperchia affettazione di purità toscana o per altro qualsisia difetto. -con
l'insieme, di persone, di cose o di fatti di cui fa parte.
e se medesimo voterà d'ogni affetto o dolore disordinato di qualsisia cosa creata,
colombini, 186: amore di figliuoli o fratelli o qualsisia non si può aguagliare
, 186: amore di figliuoli o fratelli o qualsisia non si può aguagliare a questo
dalla prigione, una figlia dalla povertà o qualsisia de'nostri prossimi da qualsisia male
v.). qualsivoglia { quale o qual si vòglia), agg. indef
e rovinato le insegne de'bentivogli, o fossero dipinte in muro o legno o
bentivogli, o fossero dipinte in muro o legno o in vasi o in tela o
o fossero dipinte in muro o legno o in vasi o in tela o in quale
in muro o legno o in vasi o in tela o in quale si voglia
o legno o in vasi o in tela o in quale si voglia materia, e
che, nel fregarsi insieme, amenduni o almeno uno si consuma. bergantini,
instituisca corrispondenze particolari per ispedire i giornali o stampe qualsivoglia della opposizione. capuana,
non mai sazia, non essendo pascià o sangiacco o qual officiale si voglia che
mai sazia, non essendo pascià o sangiacco o qual officiale si voglia che, andando
si voglia che, andando al suo carico o ritornando da quello, non baci la
se un misuratore, misurando un campo o qualsivoglia altra cosa, sarà giunto al termino
: a chi paga un console o un ambasciatore in terra di barbari per vana
di barbari per vana apparenza di decoro o per guadagnò assai dubbioso, mi pare non
una bolla per le istituzioni dei vescovi o per altro qualsivoglia titolo. -in formule
di cortesia, per designare un oggetto o un ambiente di scarso valore, modesto.
ambasciatore, quantunque venisse da signore nemico o povero o infedele. davila,
venisse da signore nemico o povero o infedele. davila, 104: a questo
desiderio e la pretensione di qualsivoglia lode o lucro del mondo in ministrare aiuti spirituali al
da farsi il sistema, cioè se daltipatoide o da qualsivoglia degli altri luoghi.
luoghi. 6. l'uno o l'altro (fra due o più persone
l'uno o l'altro (fra due o più persone o gruppi).
l'altro (fra due o più persone o gruppi). alv. contarmi
partita da empoli per cagione del morbo o per qualtivuògli altra cagione merita reprehensione grande
per sé, ovvero un altro dal padre o avolo ovvero sia fratello ovvero altri qualtivògli
una prop. relativa al congiunt. o, disus., all'indic.)
del detto consolo e de l'arte predetta o 'l camarlingo, per qualunque parole scritta
stelle hanno benefiche / nel punto sotterraneo o nell'altissimo, / son questi al
, xcv-96: se io vo faccio o dicco fallimento / sì nde chero a voi
cagione li òmoni s'inamorano di loro, o per beiessa di corpo o per vista
loro, o per beiessa di corpo o per vista che ella li faccia u per
inganna. petrarca, 125-69: qualunque erba o fior colgo / credo che nel terreno
xi- 249: bimbi e vecchi o donne... con i quali,
ciel discese / de stirpe degna, o quella dolce elenna / per cui sufferse troia
pulissenna / al mondo fo cum ecuba o medea, / qual è costei che 'l
. prima del tempo ritenuto giusto, adatto o opportuno; troppo presto; prematuramemte.
; prontamente. iacopone, 21-60: o segnor, co'me departo da la tua
siena, 838: ma tu, madre o padre, come le lassi o fai
madre o padre, come le lassi o fai portare? non cognosci tu che questo
. come congiunzione (in relazione con che o come) che introduce una prop.
utili tornassero quelle morti al suo regale o paterno egoismo. 31. locuz
concezione). panzacchi, 1-61: o parola dell'uom, che or tali hai
vari tipi di delitti consistenti nel sottrarre o nel ritenere una donna o un minore a
nel sottrarre o nel ritenere una donna o un minore a fine di matrimonio (
matrimonio (ratto a fine di matrimonio) o a fine di libidine (ratto a
delitto venga compiuto con violenza, minaccia o inganno oppure senza tali modalità ma ai
il ratto proprio e il ratto improprio o ratto consensuale (e, per estens
'. chiunque con violenza, minaccia o inganno, sottrae o ritiene, per
con violenza, minaccia o inganno, sottrae o ritiene, per fine di libidine o
o ritiene, per fine di libidine o di matrimonio, una donna maggiore di
matrimonio, una donna maggiore di età o emancipata, è punito con la reclusione da
: ratto di persona minore degli anni quattordici o inferma, a fine di libidine o
o inferma, a fine di libidine o di matrimonio. tornasi di lampedusa,
una rappresentazione pittorica, scultorea, teatrale o poetica. bellori, 2-38: si
di me il carneo di ottener l'approvazione o l'indulto di questo ratto.
quella sua operazione, come in sogno o per infermitade alcuna; l'altro per
e terminar le loro orazioni in estase o in rapto almeno d'affetto, se
3. per estens. condizione dell'anima o della mente rapita e come astratta da
circonda per l'intensità di un'emozione o di un'esperienza. -in partic.
(per lo più legato alla creazione artistica o alla contemplazione del bello).
quali l'uno tende alla vita contemplativa o speculativa, f'altro a l'attività morale
un tal furore si chiama astrazione, alienazione o ratto della mente, quasiché più non
. ant. attrazione esercitata da una calamita o da un magnete. delminio,
come indicio per ravvisare se le comete o le nuove stelle o altri lumi,
ravvisare se le comete o le nuove stelle o altri lumi, che tal volta appariscono
che tal volta appariscono, sieno corpi celesti o pure impressioni ignee formate nell'aria.
, essendo d'età d'anni diciotto o circa, ratta in spirito, non
sorbe. 3. pervaso o attratto potentemente da un sentimento, da
conduce. -assorto in un pensiero o in una visione. felice da massa
/ quel che non passa per oggi o per ieri! leggenda di lazzaro,
donna). caviceo, 1-212: o male custodita figliola, o ratta callidamente
, 1-212: o male custodita figliola, o ratta callidamente virginità. ratto4 {
, in partic., del ratto nero o comune { rattus rattus) e del
nelle parti superiori e chiaro, bianco o grigio in quelle inferiori; le specie
. -in relazione con un agg. o con un compì, forma il nome comune
spreg. persona che vive in abitazioni o in ambienti poveri, sporchi e sovraffollati.
centro del pennone i demezzi delle gabbie o altro. 5. veter.
senso cioè di 'rapido ', o dal germanico rato-, cfr. lat.
da ciabattini e non da uomini eccellenti o maestri rari, ed è cosa vilissima e
una vela, ecc., cucendo o applicando toppe in modo che coprano le
in modo che coprano le parti strappate o lise del tessuto; rappezzare. -anche,
le calze, quando si rifà loro o rattoppano li peduli, cioè gli scappini.
della persona: accomodare, con cuciture o toppe, gli indumenti di quella persona
2. aggiustare una calzatura, incollando o fissando una giunta sulle parti logore;
conseguita dall'antichità, mentre, sdruscite o crepate in ogni lato, aprivano di maniera
3. ristrutturare, riattare un edificio o ripristinare elementi di muratura, per lo
una pavimentazione, sostituendo esclusivamente le mattonelle o le liste di legno sconnesse o rovinate
mattonelle o le liste di legno sconnesse o rovinate. pea, 1-291: il
parziali le strutture architettoniche di un edificio o di un complesso urbano. piovene
è presentato un bisogno, si è aperta o chiusa una finestra, aggiunta o murata
aperta o chiusa una finestra, aggiunta o murata una porta..., edificata
una statua, ricostruendo le parti mancanti o deteriorate. celimi, 2-69 (421
su un'altra mediante chiodi a ribattino o una saldatura. bracciolini, 1-9-61:
riparare un mezzo di trasporto, sostituendo o ripristinando i pezzi deteriorati o rotti,
, sostituendo o ripristinando i pezzi deteriorati o rotti, per lo più in modo
. 6. curare una ferita o ricomporre una frattura. fucini, 859
raccolta, per lo più senza un ordine o un criterio preciso; combinarli alla meglio
uno zippolo. 8. rivedere o rimettere in sesto uno scritto, apportandovi
vena compositiva e creativa, opere precedenti o altrui. -anche assol. a
errori e le imperfezioni di un'espressione o di una composizione. dottori, 1-316
versioni da qualche poeta francese di terzo o quarto ordine. -integrare congetturalmente un
faticosamente, una situazione difficile e delicata o una faccenda ingarbugliata; riscattare un errore
12. porre rimedio a un discorso inopportuno o infelice. cellini, 1-101 (
l'applicazione di giunte (un oggetto o un veicolo rotto o deteriorato).
giunte (un oggetto o un veicolo rotto o deteriorato). pindemonte, ii-326
cartone. 3. restaurato ricostruendo o sostituendo le parti deteriorate (un edificio
mi scrivi con la granatuzza. -rielaborato o integrato mediante l'aggiunta di nuove parti
alla bell'e meglio a una situazione o a una cultura mutata (una lingua,
, rattoppate, rinovate per fatti recenti o per capriccio d'individui che le smentirebbero
sm. che esegue riparazioni poco curate o, più in genere, lavori di
. 2. figur. che adatta o rifà composizioni letterarie altrui. a
8-61: il suo genio, rattoppatore o trasformatore che si voglia, venne usufruttato
si voglia, venne usufruttato da due o tre redattori in capo, che di
capo, che di loro capo nulla o ben poco producono. 3. che
precaria e provvisoria di una situazione politica o diplomatica. l'illustrazione italiana [2-vi-1912
toppe. -anche: la parte rattoppata o il materiale usato per il rattoppo.
rattoppatura ': razione del rattoppare o l'effetto di questa azione. nievo,
qualche rattoppatura. 3. adattamento o riformulazione sommaria di concezioni, idee,
porre parziale rimedio a una situazione compromessa o per concedere una minima soddisfazione alle richieste
quale si tende a nascondere una realtà o una condizione sgradite. bucini,
lo più di un tessuto liso o strappato, eseguita mediante l'appli
senso concreto: la parte rattoppata o la pezza usata.
robe sue, vale a (lire aggiustare o lavare col sapone un vecchio bavero,
. ripristino della funzionalità di parti avariate o rotte di un mezzo di trasporto; riparazione
si ricostruiscono le parti mancanti delle pagine o se ne cuciono gli strappi; si
; si effettua adoperando gocce di gelatina o pasta di carta o, anche,
gocce di gelatina o pasta di carta o, anche, applicando giunte. 5
per risolvere solo provvisoriamente una situazione difficile o confusa. calvino, 8-40: questo
. motivazione addotta per attenuare un'affermazione o un giudizio precedente ritenuto eccessivamente critico o
o un giudizio precedente ritenuto eccessivamente critico o severo. cantoni, 127: raimondi
avere mai parlato per odio di gustavo o per segreto e calunnioso movente.
di cavallo. 2. far voltare o piegare verso una determinata direzione.
). ant. che compie abitualmente o ha compiuto rapine, anche facendo uso
estens.: che estorce con l'inganno o illecitamente (in partic. valendosi dei
valendosi dei propri uffici pubblici) denaro o beni appartenenti ad altri o alla collettività.
) denaro o beni appartenenti ad altri o alla collettività. giamboni, 47
non vagabondo. sacchetti, v-207: o infelice generazione, che in questi tempi
: la figliuola di... usuraro o rattore, che sa che tutto quello
meglio saria ad alcuno che fosse nato cavallo o mulo, nei quali non è l'
. -in partic.: che sottrae o trattiene presso di sé una donna a
sé una donna a scopo di matrimonio o di libidine. boccaccio, dee.
detto, tranquilli e sicuri della cara preda o givansi a ricovrare in una qualche grotta
givansi a ricovrare in una qualche grotta o nel piu folto bosco for- mavansi un
amato / t'ha descritto, pareggi, o dea d'amore? -con riferimento ad
esteriore. 4. che ha conquistato o ha attirato su di sé subdolamente la
, agg. torto su se stesso o ripiegato intorno a qualcosa; attorcigliato.
-in partic.: sottoposto a torsione o torcitura. salvini, 39-iv-52
rattorti alternativamente, in modo a formare vani o buchi che si chiamano maglie. viani
2. che si avvolge a spirale o a elica. -in par- tic.
dire 'far la figura del baco o verme ', che quando s'incrisalida,
rattrappirsi. -per estens.: restare o essere paralizzato (il corpo o una
: restare o essere paralizzato (il corpo o una parte di esso).
i fanciugli ch'abbiano il male caduco o ratràppino. -impigliarsi. libumio
talora a solver l'àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è
solver l'àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso,
fundo dell'acqua per sferare una ancora attaccata o a scoglio o ad altra cosa coperta
sferare una ancora attaccata o a scoglio o ad altra cosa coperta dall'acqua, el
serrato (la mano, a indicare rifiuto o scarsa propensione). giamboni
che non si poteano appena punto distendere o muovere. giorgio dati, 2-1308: quale
paralizzato (momentaneamente, per l'emozione o per il freddo). -per estens.
corpo, ma epitome d'un corpo o una femina in iscorcio. g.
). contrarsi con tutta la persona o con una parte; piegarsi su se
quali tu sei bravo... o bisogna che ti faccia accorciare dal falegname le
falegname le gambe di mezzo metro, o ti tocca fare ogni sera un corso
2. intirizzire per il freddo o anche per la paura. giov.
rupe. 4. impoverirsi intellettualmente o spiritual- mente: isterilirsi. -anche:
originarie e da secolari soggezioni storiche, o a rattrappire o a spampanare.
secolari soggezioni storiche, o a rattrappire o a spampanare. -stingere nella memoria
5. tr. paralizzare nell'animo o nell'azione. salvini, vti-1-1:
agg. irrigidito, contratto, fortemente o convulsamente serrato. -per estens: più
convulsamente serrato. -per estens: più o meno paralizzato o storpiato.
. -per estens: più o meno paralizzato o storpiato. magalotti, 9-1-264
albergavo sempre lassù, fosse mal tempo o buono. pirandello, 8-194: poco
-che ha gambe e braccia (o zampe) ripiegate intorno al corno;
un ronco? 6. fissato o costretto in schemi desueti e stereotipati.
un rattrappito stile impero, in marmo o in rame argentato, stavano serrati l'uno
meno, perché tali muscoli sol si rattraggano o distendano per causa d'essi nervi,
presto rattrarsi. bacchetti, 2-xxiii-59: o rattrarsi in appartata e schiva solitudine,
rattrarsi in appartata e schiva solitudine, o esibirsi e fare spicco. il primo corno
loro la bocca e rattraggono un braccio o una gamba. guerrazzi, 2-571: la
: talvolta una cocente sofferenza ne stira o rattrae i lineamenti. -ritirare.
coi tuoi grandi occhi oscuri, / o caprimulgo dalle piume molli, / il
quel metro, troppo regolare, o rattrae o stira il pensiero e taffetto.
, troppo regolare, o rattrae o stira il pensiero e taffetto. 7
costretto au'immobilità per la menomazione o la perdita della funzionalità degli arti; paralizzato
confessore] essere inlegittimo, né servo o schiavo, non lebbroso, né paralitico,
. 2. privo in parte o in tutto della funzionalità soprattutto di quella
organo non si fanno più grave o più acute per la mutazione della fistola.
... nel farla più larga o più stretta, ma sol per la mutazion
per la mutazion della canna in larga o stretta o in lunga o corta, come
mutazion della canna in larga o stretta o in lunga o corta, come si vede
in larga o stretta o in lunga o corta, come si vede nell'astensione
corta, come si vede nell'astensione o rateazione della tromba torta. 2
risorse ideate dalla medicina filosofica, a conforto o a rimedio della più rattristante e più
: e so che qualunque sensazione, o lieta o trista, che vi sia destata
so che qualunque sensazione, o lieta o trista, che vi sia destata dal
provare tristezza, interiore sofferenza, sconforto o dispiacere; assumere un atteggiamento triste,
rattristare), agg. reso o divenuto triste, malinconico, di cattivo umore
.]: si rattrista anco tutta intera o per anni la vita; l'uomo
un giorno forse non ha sudato quattro o cinque camicie in cerca d'un bugigattolo
2. far sprofondare in una condizione penosa o dolorosa. g. b.
numerose specie con lorica cilindrica, fusiforme o conica, aperta alle estremità, da cui
redi, 16-ix-22: intorno a quella raucedine o fiocaggine da esso acquistata. l.
minuti siamo al sicuro. -parola pronunciata o suono o esclamazione emessa con voce roca
al sicuro. -parola pronunciata o suono o esclamazione emessa con voce roca, anche
raucedine; che ha la voce arrochita o abbassata o fioca o non limpida per
; che ha la voce arrochita o abbassata o fioca o non limpida per raucedine,
la voce arrochita o abbassata o fioca o non limpida per raucedine, infreddatura,
medesimo che rauco della voce per troppo gridare o per altra ragione o debole. a
per troppo gridare o per altra ragione o debole. a. f. doni,
riguardanti, portate lontane dai venti o disperse dall'onde o pure, rauca dal
dai venti o disperse dall'onde o pure, rauca dal lungo gridare, non
. lamentante. salomoni, i-280: o [cicala] rauca sì, ma rara
si udiva il nitrito argentino di un cavallo o il raglio rauco di un asino.
/ e con un certo rauco mugolìo / o predica o ri « rende o spatemostra
con un certo rauco mugolìo / o predica o ri « rende o spatemostra. b
/ o predica o ri « rende o spatemostra. b. corsini, 9-29:
cupo, grave (uno strumento musicale o una sorgente sonora). sannazaro,
di un determinato argomento con sufficiente proprietà o abilità. venuti, lxxxvtii-ii-730:
suspecto, / non coronata de lauro o de mirto; / ma de celesti raggi
, di assenza di conflitti una persona o un gruppo di persone irate o sdegnate
persona o un gruppo di persone irate o sdegnate o anche una folla tumultuante o
un gruppo di persone irate o sdegnate o anche una folla tumultuante o inferocita;
o sdegnate o anche una folla tumultuante o inferocita; placare, ammansire.
più dolci parole che il cuor disperato o la femminile scaltrezza le suggerivano.
. 3. servire ad acquietare o a rendere meno protervo. cassiano volgar
volta rattengono e raumiliano le persone, o vogliano eglino o no; e per
e raumiliano le persone, o vogliano eglino o no; e per la salutevole compunzione
no; e per la salutevole compunzione o fannoli meno pec catori o
o fannoli meno pec catori o ammendangli. machiavelli, 1-i-239: questa paura
1-i-403: ti può questa pompa spaventare o vero con qualche grata accoglienza raumiliare.
supercilium 'per 'andare altero 'o 'raumiliarsi '. d. bartoli,
un prologo del 'davo 'terenziano o del plautino 'tranione ', usciti dalle
'tranione ', usciti dalle stoviglie o dal macinìo? è pur tu vedi con
esser montato a tal segno che questi, o raumiliati o per non poter contra due
a tal segno che questi, o raumiliati o per non poter contra due nemici a
di ville. -raccolta di testi o di articoli di fede. cavalca,
senza quelle che egli di suo formò o trovò prima formate e trasformò, è da
. varchi, 18-1-167: nelle processioni o altre raunanze publiche che si facessero,
usare arà esercitati. 3. compendio o insieme di entità astratte. libumio,
. -in partic.: adunare truppe disperse o divise, arruolare soldati.
, chi che egli si fosse, o saturno o mercurio o orfeo o an-
chi che egli si fosse, o saturno o mercurio o orfeo o an- fione,
egli si fosse, o saturno o mercurio o orfeo o an- fione, che raunò
fosse, o saturno o mercurio o orfeo o an- fione, che raunò insieme le
un organo collegiale, politico, accademico o religioso. latini, rettor.,
. mettere insieme e ordinare componimenti poetici o letterari, osservazioni storiche o scientifiche,
componimenti poetici o letterari, osservazioni storiche o scientifiche, o anche documenti e testimonianze
letterari, osservazioni storiche o scientifiche, o anche documenti e testimonianze. caro,
particella pronom. riunirsi, darsi convegno o appuntamento. -in partic.: costituirsi
purga e in uno sciugatoio di bambace o in un sacchetto si mette per lo
penetra fuori puro e in una pentola o in un piatto postoli sotto se ne corre
: per la maggior parte delle capitudini o de'consiglieri che saranno nel consiglio o
o de'consiglieri che saranno nel consiglio o raunata che allora sarà. pallavicino,
milanese, i-337: trovandosi raunate cinque o sei donne,... la
per lo più spontaneamente per manifestare consenso o dissenso, anche in modo tumultuoso (
bibbia], 24: dovunque due o tre son raunati nel nome mio, quivi
giamboni, 42: la pecunia raunata o ella signoreggia o ella serve. albertano
42: la pecunia raunata o ella signoreggia o ella serve. albertano volgar.,
muratori, io-ii-no: i tesori raunati o pur l'opere buone e sante?
stessa persona, in uno stesso ambito o contesto. giamboni, 10-39: questo
. bot. genere di piante arboree o arbustacee originarie per lo più dell'africa
chiamasi [la beccaccia] pizzac- chera o pizzaccherone,... in lombardia arcie
pizzaccherone,... in lombardia arcie o ravagnani, altrove gallinaccia...
communemente in alcuni luoghi si chiama ravano o ravanèlla. = forma femm. di
) ha forma rotondeggiante, colore rosso o rosso-bianco e polpa interna bianca, succosa,
consuma crudo, in insalata, da solo o con altre verdure. -anche: varietà
allungata, internamente bianco ed esternamente bianco o bruno-nerastro. trattato delle mascalcie,
: se per aver mangiato delle castagne o per aver cenato ravanelli il compagno si lasciasse
conce e un poco di ravanello crudo o salato. c. i. frugoni,
quando ella viene ricercata una volta, due o tre, da dovero da dovero ch'
il 'calloandro 'è una rapa o un ravanello o un tubero qualunque italiota,
'è una rapa o un ravanello o un tubero qualunque italiota, nato e
': nome volgare del grano grosso comune o nostrale, ignoto nel più dell'
pietrame, quale si trova dove sono cave o naturali disgregamenti di roccie, nelle pietraie
balzi, ammucchiandosi in fondo alla vallata o contro un ciglio enorme di rocce a
'ragastina ': rete di circuizione, o rete a fonte di tipo derivato dalla
. bot. ramolaccio selvatico. o. targioni tozzetti, iii-28: 'raphanus
: fiori aggruppati in numero di tre o quattro;... barba, barbabietola
formaggio crudo di latte intero di pecora o di mucca, molto tenero e da
guasti; credo gl'incassasti troppo freschi o forse ebon delraqqua per la via.
volte, piglierà il savor di raveggiuolo o di formaggio a mangiar piacevole. adr
lancellotti, 74: un bicchiero di panna o capo di latte e un ravagiuolo fresco
caci fini / vie più che ravaggiuoli o marzolini. buonarroti il giovane, 9-746:
serve il distenderla sopra dei gratticini di giunchi o paglia. baretti, 3-167: non
. e letter. che è nato o vive a ravenna, ravennate. boccaccio
, anche quando non era ancor signore o podestà, di poter proporre o invitare
signore o podestà, di poter proporre o invitare un maestro forestiero a insegnare ai giovani
2. che si trova in ravenna o nel territorio circostante. ariosto, 14-5
stefano dell'uliva. -composto o conservato in ravenna. carducci, ii-6-123
ravennate, agg. che è nato o che è originario di ravenna; che
guidi e riporvi il giudice di messina o guido novello signor di ravenna è gara
, è fiorito, è stato eseguito o prodotto a ravenna; coniato a ravenna
alle associazioni cosidette '« gialle » o repubblicane, che nel ravennate si contrappongono
si contrappongono alle associazioni « rosse » o socialiste. = voce dotta, lat
padroneggiare. -anche: ottenere in restituzione o in contraccambio. angiolieri, vi-i-358
che. cciò che perdi puoi ravere, o quella o simigliante o migliore, o
cciò che perdi puoi ravere, o quella o simigliante o migliore, o cosa che
perdi puoi ravere, o quella o simigliante o migliore, o cosa che. tti
o quella o simigliante o migliore, o cosa che. tti ne appaghi altrettanto o
o cosa che. tti ne appaghi altrettanto o più. boccaccio, i-376: piacciati
metti al piede una vite di raverusti o altra uva piccola. trinci, 1-19
palma, 1-i-238: 'raversuto 'o 'raverusto dolce di raspo e gambo
per servire antipasti, piccolo, oblungo o variamente sagomato. = fr.
raviolatrice, sf. macchina (industriale o casalinga) per fabbricare i ravioli.
gastron. vivanda costituita da carni arrostite o lesse e macinate con verdure, oppure
lessi e conditi con sugo e parmigiano o con burro fuso e salvia (ed
parmigiano. -ant. impasto di carni o verdure con vari ingredienti, cotto (
maestro martino, lxvi-1-134: abi trenta o quaranta cerase brusche e secche, e
un pastello e ponilo a cocere nel forno o ne la padella. landò, 1-5
rapito. ovidio volgar, 6-482: o romulo, ti primo fesisti li solli-
ravizzóne, sm. bot. erba annuale o biennale della famiglia crocifere (brassica napus
della famiglia crocifere (brassica napus arvensis o oleifera), molto simile alla colza
una dissertazioncella sopra la cultura del colza o sia dei ravizzoni, dicendo egli stesso che
v.]: 'ravizzone 'o 'colza ': pianta oleaginosa del genere
). è una specie di cavolo verde o rossastro, ramosissimo, munito di fogliette
ravo2, agg. latin. biondo scuro o, anche, giallo mescolato col grigio
, anche, giallo mescolato col grigio o col nero. anonimo [agricola]
capo con occhi infocati e sfavillanti, o ravi o gialli, muso nero.
occhi infocati e sfavillanti, o ravi o gialli, muso nero. 2
si piegavano sotto il peso della fragola o del ravosto. = voce dial.
è sbagliato rispetto agli scopi prefissi o che il proprio giudizio su cose o persone
o che il proprio giudizio su cose o persone è erroneo o inadeguato, e
giudizio su cose o persone è erroneo o inadeguato, e modificarlo di conseguenza.
ravveduto. passavanti, 45: o peccatori, o indurati, o tracotati,
, 45: o peccatori, o indurati, o tracotati, o addormentati,
45: o peccatori, o indurati, o tracotati, o addormentati, svegliatevi,
peccatori, o indurati, o tracotati, o addormentati, svegliatevi, risentitevi, aprite
quali hanno perduta la diritta via per malizia o per dan- nazion perpetua, mai più
s. bernardino aa siena, 945: o povaretto, ravéditi ora che tu puoi
gemelli careri, i-iv-213: egli, o tardi o presto, convien che si ra-
careri, i-iv-213: egli, o tardi o presto, convien che si ra- vegga
che, riferendo il proprio comportamento precedente o a idee false ed erronee sostenute o
o a idee false ed erronee sostenute o ad azioni compiute o soprattutto a colpe
ed erronee sostenute o ad azioni compiute o soprattutto a colpe commesse, ne
, ritornando sulla retta via morale o civile (e, in partic.,
2. dir. pen. ravvedimento operoso o attuoso: ciascuno dei vari comportamenti,
dell'azione già compiuta (recesso attivo o operoso), oppure, dopo che
danno e si adopera efficacemente per eliminare o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del
per eliminare o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato stesso { ravvedimento post
taluni casi, consistenti riduzioni di pena o addirittura (come per la ritrattazione di
di una poetica per altre, diverse o opposte.
ha riconosciuto il proprio comportamento come erroneo o peccaminoso e vi ha rinunciato; pentito
: per qualche vergognosa ora chiedendo, / o per alcuna ravveduta putta. massaia,
e rinnegato un convincimento teorico, scientifico o artistico o, anche, un sistema
un convincimento teorico, scientifico o artistico o, anche, un sistema di pensiero
poesia dimostravo non consistere tutta nell'amore o nel culto degl'idoli. rovani, i-3-35
lo folle più beatitudine che lo savio, o lo savio più che lo folle?
nell'uso fiorentino per ravviare, riordinare o acconciare nelle vesti e ne'capelli.
': dicesi anche di una stanza o di una casa tenuta netta e con ogni
fatiche che non gli dava aiuto o speranza di guerreggiare felicemente la moltitu
per simil. e al figur. avviare o far ritornare sulla retta via; correggere
dalla corrente del peccato. -indurre o ricondurre a un determinato comportamento. foscolo
viene a tempo per ammonirli e avviarli o ravviarli al loro fine. -aiutare
19-91: io vuo'veder s'io so o mettere / in iscompiglio affatto o con
so o mettere / in iscompiglio affatto o con un nuovo / scompiglio ravviare ogni
, come ravviare una scuola, chiesa o simil per riordinare cose e negozi.
con cui si pettinano rapidamente i capelli o si rimettono velocemente in ordine gli abiti
ravviatissimo). ben assettato, curato o rimesso in ordine negli abiti, nella
avvicinamento di un oggetto a un altro o, anche, di persone ad altre o
o, anche, di persone ad altre o a un luogo. -marin
quale le navi di una flotta (o di un'armata, di un convoglio,
': è l'atto di ravvicinarsi o di riunirsi delle navi di un'armata navale
di una squadra, di una flotta o di un convoglio. -segnale di
quale il comandante di un'armata (o di una flotta o di una squadra
di un'armata (o di una flotta o di una squadra, ecc.)
, fatto dal comandante di una squadra o armata navale alle sue navi, o
o armata navale alle sue navi, o a quelle che sono in crociera che si
, smunti, desideravano di stringere fra o, col mezzo del commercio, i legami
scientifica) di una serie di dati o di opere. stampa periodica milanese,
mostri? 4. rinnovata attenzione o interesse per un modo d'arte.
. condurre nuovamente vicino, verso qualcosa o qualcuno, fisica- mente o spiritualmente.
verso qualcosa o qualcuno, fisica- mente o spiritualmente. -anche: attrarre verso un
indurre alla concordia, alla comprensione reciproca o, anche, alla coesione sociale e politica
chi non vuol veder la loro luce smaccata o talora ecclissata del tutto non dèe ravvicinarli
e la loro successione prepara altresì, o favorisce, la tendenza a ravvicinare e
ravvicinarvi. -presentare caratteristiche simili o identiche. stampa periodica milanese, i-480
di riposo nel vedersi ravvicinato al certo o al vero. 3.
oggi di antiche boscaglie più che di vigne o di campi...,
dalla sommità sia pur lieve di ogni crinale o dalle finestre delle sparse abitazioni, una
di prezzo. mazzei, i-168: o ravvigli o rincari, il danno o prò
. mazzei, i-168: o ravvigli o rincari, il danno o prò sia
: o ravvigli o rincari, il danno o prò sia mio. burchiello, 45
parole in lui veruno turbamento si vide o sentì. botta, 6-ii-141: in
6. porre in una situazione travagliata o rischiosa; coinvolgere; compromettere, implicare
di questa nostra patria che vi bisogna o tentare cose grandi o perire. siri,
che vi bisogna o tentare cose grandi o perire. siri, ix-343: mosso
cose per le quali v'è intrata o vi s'è raviluppata. g. bufalino
ravviluppava nell'indurita scorza di una presunzione o, per dir meglio, petulanza incredibile
. reso oscuro, poco e mal conoscibile o accertabile o inutilmente complicato; difficilmente risolvibile
, poco e mal conoscibile o accertabile o inutilmente complicato; difficilmente risolvibile (un
gli equivoci melensi, le grossolanità più o meno ravviluppate, che servono per l'ordi
insidioso; che non si può concludere o risolvere facilmente (una situazione, un
una vicenda lieta e di una triste o è, comunque, intricato, complesso,
(la materia di un'azione drammatica o di un poema narrativo, nelle teorizzazioni
favola] che è composta di due diverse o più tosto contrarie materie, cioè di
, cioè di felicità e d'infelicità, o di infelicità e di felicità; e
materia sola, cioè di felicità sola o d'infelicità sola, continuando un tenore
]: 'ravvio ': rigiro amoroso o simili. es.: oggi pietro
lo più a malgrado di profondi cambiamenti o mascheramenti o, anche, occultamenti;
a malgrado di profondi cambiamenti o mascheramenti o, anche, occultamenti; individuare precisamente
; individuare precisamente per quello che è o che rappresenta, per la posizione che
riuscire a distinguere in un insieme confuso o, anche, in un'immagine complessiva
anche, in un'immagine complessiva sfocata o lontana. dante, purg.
ttu ài altra amica procacciata, / o ver che. ttu la guardi a procacciare
, 4-81: quelli che per curiosità o per amor di preda a rivolger venivano i
uno a uno tutti vi ravviso, / o miei compagni! e te, sì
l'antica suez. aleardi, 1-150: o madre mia, / più non ravviso
rino? 2. rivedere cosa o persona un tempo ben nota, ritrovandone
3. riconoscere come fonte d'ispirazione o come oggetto di una rappresentazione o,
ispirazione o come oggetto di una rappresentazione o, anche, come termine di una
in un diritto naturale delle genti seconde o sia delle nazioni unite insieme come in
in un gruppo, fra gli altri, o in un mucchio, in un tutto
, il pino. moretti, 1-136: o madri, fra voi la ravviso /
in un raffronto, conoscere per analogia o in base a segnali e a indizi
totale di esse che si chiama indole o genio della lingua toscana. lanzi, i-24
e non ravviso intanto / se sogno o vision sia ciò che miro.
per quello che è, nella natura più o meno palese o recondita o in quella
, nella natura più o meno palese o recondita o in quella che si vuole o
natura più o meno palese o recondita o in quella che si vuole o che si
o recondita o in quella che si vuole o che si conviene che sia (per
ruggiero, di cui siete giudici, o miei signori, io vi scorgo impazientissimi
a sé una caratteristica, una qualità o un difetto. -anche in relazione col compì
per ravvisarsi peccatore? -riconoscersi in qualcuno o in qualcosa; identificarsi.
un ambiente di luce naturale aprendo una o più finestre. machiavelli i-vi-425: questi
di una colpa, di un peccato o di un errore. lippi,
morti. leopardi, 241: i topi o ravvisti o con lor danno / a
leopardi, 241: i topi o ravvisti o con lor danno / a servir prestamente
, 1-i-375: il ravvivamento dopo cento o mille anni. citare peraltro il caso di
3-i-182: quando la noia del botteghino jesino o il fastidio indefinito della stanca solitudine ti
rinnovamento degli studi, degli interessi culturali o dell'arte; rinascimento. baretti,
gli studi filosofici, non mai intermessi o scaduti del tutto nell'italia meridionale e
in vita (anche con un miracolo o un prodigio); far risorgere
, no io cagione di dolermi di te o no? chiabrera, i-iv-133: ravvivò
carme orribil tromba: / sorgete, o morti: a ravvivarvi io vegno. conti
io vegno. conti, 187: o prence amabile, / dinne se la voce
-rimettere in salute e in forze una persona o un animale ammalato; guarire.
: né giovò punto mai a sanarlo o a ravvivarlo quanto i medici del paese
nudo il tessuto sano di una ferita o di una cicatrice, asportandone quello malato.
simil. rendere vigorosa una pianta appassita o stentata, per lo piu con l'apporto
l'apporto di acqua, di pioggia o dì rugiada; ridarle freschezza e turgore
voi l'acqua di polla / ravvivi, o viole, / non chi la sua
di una redola a piantar ramoscelli, o in cima ad una piccola scala a.
: alimentare il fuoco con nuovo combustibile o soffiandovi con il mantice; alzare la
nuovo brillantezza e intensità a un colore o a una superficie dipinta o anche ai
un colore o a una superficie dipinta o anche ai colori del volto.
(la luce, il sole) o dell'inverno (la primavera).
: della luce eterno fonte / scopri, o sol, l'augusta fronte, /
più intenso e fervido un sentimento languente o svanito, una qualità morale, una
ricordo d'un sorriso sotto le lumiere o in un bosco. -eccitare,
la gloria; rinnovarla con nuove imprese o riportarla in auge dopo un periodo di
allietare, rallegrare una persona rattristata (o la sua vita). -anche: colmare
, ma ben tenerla sorta e ravvivarlo o con lo sdruscio di lingua o fischio
ravvivarlo o con lo sdruscio di lingua o fischio di bacchetta o piccata di sprone.
sdruscio di lingua o fischio di bacchetta o piccata di sprone. -rendere più vivace
cioè nella tavola delle figure, alcun motto o verso, che dicono ravvivare e dare
tentino di ravvivarlo [il reno] o quasi di consolare la sua stanchezza. savi
oddi, 1-94: è possibile, o rossana, che tu possi far così
14. rimettere in vigore una legge o un tributo. cantini, 21-48:
16. riformare un'istituzione, un'associazione o la società. mazzini, 93-72
. sviluppare e incrementare un'attività industriale o commerciale o agricola o artigiana oppure una
e incrementare un'attività industriale o commerciale o agricola o artigiana oppure una specifica branca
un'attività industriale o commerciale o agricola o artigiana oppure una specifica branca della letteratura
artigiana oppure una specifica branca della letteratura o della filosofia; far progredire; ammodernare
felicità. rajberti, 1-43: un buono o cattivo sistema doganario ravviva o fa illanguidire
un buono o cattivo sistema doganario ravviva o fa illanguidire momentaneamente il commercio in una
fa illanguidire momentaneamente il commercio in una o più nazioni. stampa periodica milanese,
profitto da qualunque sforzo facciasi per introdurre o animare le arti ed il commercio.
progetto zanelli. -rivendicare un diritto o una pretesa. gir. soranzo
grosse spese fatte nella passata, che o fu cagion efficace di ravvivarla o diede
che o fu cagion efficace di ravvivarla o diede almen cagione a'ribelli di persuaderlo altrui
rinverdir d'un faggio / o 'l ravvivar ai lucida facella / o '1
o 'l ravvivar ai lucida facella / o '1 serenar di tenebroso cielo, /
solo isopo... nacquero otto o nove altre diverse razze di mo- scherini
echeggiante crona, / cantori antichi, o voi dentro il cui spirto / soglionsi ravvivar
2o. continuare in uno o più eredi (una famiglia).
12. pubblicato in una nuova serie o con nome nuovo (un periodico)
2. che rende vivace una festa o una conversazione. c. i.
il pastoral drappello. -che rasserena o allieta. de roberto, 6-100:
la fontana...: diventa bello o triste, dolce od amaro, mortale
triste, dolce od amaro, mortale o rawivatóre, secondo la qualità dell'anima
. rinnovatore dell'attività intellettuale, artistica o letteraria; che ammoderna una teoria, la
critica scientista. -che determina o contribuisce al rinnovamento letterario. de
attiva e degli spigoli taglienti in una mola o in una lima per mezzo di un
arte chirurgica la separazione della parte sfacciata o si deva lasciar eseguire dalle sole forze
: cfr. volgere). avvolgere uno o più oggetti in un foglio di carta
sul cortinaggio. -stringere nelle spire o in lunghi filamenti. d'annunzio,
piè d'alte montagne / si spazia (o sia che il verno le ricinga /
le ricinga / di nevi e ghiacci o che la vigorosa / selva inghirlandi e
lati velami / gli umani tedi, o notte, ed i miei bassi / crucci
rawolge. 2. ripiegare due o più volte un indumento, un mantello
mantello, una fascia intorno alla persona o a una parte del corpo.
, fasciare con un drappo una persona o una parte del corpo. n.
della santa. -figur. celare concetti o teorie in modi oscuri e non immediatamente
3. piegare secondo una linea circolare o a spirale. -in partic.:
.: avvolgere il filo in un gomitolo o su un fuso; arrotolare una striscia
guancia similmente destra, lo vanno rawolgendo o torcendolo. b. galiani, 3-3:
e costituendo un filo di seta più o meno fino, sono rawolti sovra un aspo
affondare la mano nei capelli per carezzarli o anche per afferrarli e piegare violentemente una
aminta, 818: qual contrasto col corso o con le braccia / potrà fare una
, iii-362: a me medesimo incresce, o donne, l'artdarvi cotanto tra tante
di questi due lodevoli sentimenti ci comanda o ci invita di rawolgere nel biasimo e nell'
piccoli da por sono al sole o in sul letame, acciocché entro vi si
antichità ci presenta fossero veri soggetti o nomi vani e della favolosa grecia ingegnose invenzioni
vagare, anche senza una meta precisa o deviando dal proprio cammino. bartolomeo da
toga con l'ermellino e una grande fascia o stola di raso bianco a traverso,
. 18. formare spire, innalzarsi o addensarsi in volute (il fumo,
che si tolle / via dalla mola o per aria o per vento / intorno a
/ via dalla mola o per aria o per vento / intorno a quelle macchie
-essere circondato da vapori, da nubi o da nembi di polvere. manzoni
la propria attenzione, occuparsi di vicende o di argomenti determinati; dedicarsi, per
, per lo più in modo ozioso o confuso, ad argomenti fatui o rispetto
ozioso o confuso, ad argomenti fatui o rispetto ai quali si è del tutto
ravvolgendo. -agire in modo tortuoso o con segretezza. piave, xc-477:
prudenzia assolutamente, ma più tosto astuzia o versuzia o maliziosa e carnai prudenzia nominar
, ma più tosto astuzia o versuzia o maliziosa e carnai prudenzia nominar si dèe
medesimo / tu ti rawo- li, o geta: per adesso / muti tu creditore
in spire un filo, una striscia o un elemento allungato. -anche, in senso
2. ansa, meandro di un fiume o di un corso d'acqua.
3. movimento del corpo, anche scomposto o brusco. - in partic.:
, giravolta. bembo, iii-428: o forse carolando e danzando muovere agli ascoltati
riverenza mostrandosi, ora con cari svolgimenti o inchinevoli dimore leggiadrissima empiendo di vaghezza tutto
possono verisimilmente intervenire affari di lungo trattato o di gran ravvolgimento donde opere o comiche o
trattato o di gran ravvolgimento donde opere o comiche o tragiche nascessero. b.
o di gran ravvolgimento donde opere o comiche o tragiche nascessero. b. croce,
modificazione repentina dell'assetto sociale, istituzionale o politico di uno stato; sconvolgimento.
raunata delle genti. -frase ampia o involuta, giro di parole, perifrasi.
da sezze, iii-337: sarai gettata [o anima infelice] in quella cateratta d'
lodevoli e lodate non siano seguite da altre o che in esse si resti fermi come
come in una insuperabile 'maniera ', o, addirittura, che lo svolgimento ulteriore
nel brutto, nell'ignobile, nell'insulso o ciarlatanesco. = nome d'azione da
sm. che mette in opera raggiri o inganni a danno di altri. goldoni
. 2. mescolato in spire o volute di fumo. salvini, 16-15
preparati con tabacco rawolto in finissima carta o nelle foglie di grano turco. bechi,
rechi / con te rawolta, gabbia o cappelliera?, / sovrasta i ciechi
d'uno sciugatoio. stigliani, i-5: o maga egizia, che sì audace e
, 1-278: qui banchettavano: nudi o rawolti / d'irsute pelli, le mani
-per estens. posto intorno al corpo o a una sua parte. manzoni
3. piegato secondo una linea circolare o a spirale; ricurvo; avvolto in
aretusa. -passato intorno in uno o più giri. calogrosso, n:
in pezzi smembrato. -avvolto in fumo o vapore. bracciolini, 1-4-6: d'
6. figur. coinvolto in un vizio o nell'errore che rende prigionieri di sé
una passione; assorbito da un pensiero o da un dolore. ser giovanni
modi: / nessun socorso vego, odo o sento, / po'ch'ita n'è
quasi vaporosità sentimentale, a uso aleardi o in una fosforescenza mistica a uso tommaseo
-che si trova coinvolto in un pericolo o in episodi di guerra o di violenza
un pericolo o in episodi di guerra o di violenza. foscolo xvi-154: la
da non lasciar trasparire i propri sentimenti o pensieri. d. bartoli, 8-5
veneziani e alcuni stranieri narrarono con più o meno fede e coraggio le vicissitudini di venezia
ravvolto che si fa in forma circolare o di anello con le corde da strumenti
(ravvoltolo). avvolgere in fretta o più volte in un indumento, in un
. avvolto alla meglio in un indumento o in una coperta. capuana
: egli si par bene che voi, o patrizio, molto vi siate faticato per
i 'rawi ', (raccontatori o direbbesi più litteralmente ritenitori), ai
gr. mod. pa ^ àxi (o po ^ àxi) e romeno razachie
oppure il meridiano, formando un angolo piu o meno acuto. -anche: veleggiare verso
dall'altro rispetto ai punti della bussola o l'angolo che una linea tirata attraverso ai
porto col vento a 'bordeggio 'o col vento in poppa, si dice che
raza ', quando avendo il bordo o quartiere assai mediocre s'abbassa troppo in
'razare ': navigare ad angoli più o meno acuti fra la linea tirata infra
aristotele] tanto di esser stimato raziocinale o, come voglian dire, logico, che
nella sistemazione razionale e teorica di princìpi o concetti o nello svolgimento di un ragionamento
razionale e teorica di princìpi o concetti o nello svolgimento di un ragionamento puramente logico
tanti valentuomini in asserir che le sentenze o (dite come vi piace) i
importano talora raziocinaménto, discorso, prova o riprova, mi fo io a dimandarvi,
a dirsi, in buona loica, seconda o terza operazione dell'intelletto? carducci,
, ii-2-108: il diritto della violenza o eroico, cangiatosi nel diritto incivilito, giunge
troppo apprendere) la ridusse a non raziocinare o razioci astrattista, intellettualista,
in de- sostant. duzioni conseguenti o in dimostrazioni razionali o muratori,
. duzioni conseguenti o in dimostrazioni razionali o muratori, 5-iv-92: l'arte
alle passioni e le loro espressioni irate o ironiche. raziocinare (ant. razziocinare
. fare uso della ragione per indagare o riflettere su un problema teorico, per
eziandio quelle cose che a'viventi sono o totalmente nascoste o grandemente oscurate da caliginosa
che a'viventi sono o totalmente nascoste o grandemente oscurate da caliginosa dubbiezza. salvini
raziocinare con rigore di logica sopra princìpi falsi o a raziocinare stortamente con princìpi veri.
e per virtù di raziocinio dimostrarla bella o brutta; e se ne sta paga a
. raziocinativo, agg. adatto o usato per ragionare logicamente; fondato sul
ragionare logicamente; fondato sul ragionamento (o che ne deriva).
non si commisura ormai all'ideale romano-umanistico o a quello classicistico del secolo di luigi xiv
a quello classicistico del secolo di luigi xiv o al raziocinativo e prosastico del settecento.
agg. articolato in un ragionamento complesso o astratto, pensato o dettato dalla ragione
un ragionamento complesso o astratto, pensato o dettato dalla ragione. orsi,
fa uso esclusivo della ragione nei giudizi o nelle scritture; razionalista. vocabolario filosofico-democratico
alla ragione (e non ai sensi o alle passioni). cattaneo, iii-4-124
assieme ironico della storia di alceste, o, per dirla con una sola parola
modo che avanti qualunque sensazione, esperienza o raziocinazione posson sempre concepirsi. mamiani,
mai che loro si rompa tra le dita o si annodi e avviluppi.
rasiosìnio), sm. capacità, facoltà o attitudine a esercitare la ragione, ad
ad articolare logicamente un pensiero (mentale o espresso con parole), a formulare
ragionamento; processo con cui si pensa o si discorre in forma logica; riflessione
riflessione, anche prolungata, su un problema o su un argomento determinato; disamina di
formulare un giudizio partendo da due premesse o da due altri giudizi; sillogismo. -anche
il risultato di tale attività, discorso o pensiero articolato logicamente; dimostrazione di una
naturalmente fa ognuno che commette un'ingiustizia o una disonestà, il quale non si
-a; plur. -gì). studioso o esperto di raziologia. migliorini [
. e letter. prodotto, causato o elaborato dalla ragione umana. -anche:
può fare cavaliere un bue, uno asino o altra bestia che hanno sentimento, benché
razionàbile2, agg. che può essere razionato o distribuito in quantità limitate.
della ragione, che usa la ragione o che se ne lascia guidare nello svolgimento
28: chi di acquistar fama o guardar l'acquistata è negligente, piuttosto
l'intuitiva. -dettato dalla ragione o conforme a essa (un atto,
vita spirituale] tutte le varie facoltà o idee di valore a una sola e
una, che rimane immobile e impotente o, più finamente, le concepisce come gradi
naturale può dividersi in razionale e tradizionale o positiva. la prima è una teologia
modo indi- pendente da qualsiasi autorità indiscutibile o eredenza
rigorosa, per risultare rispondente allo scopo o adeguato alle condizioni reali. ferd
che la ragione, predicandola come il criterio o sia il giudicatorio assoluto di ogni vero
muratori, 8-i-27: si tratti la grammatica o le lettere umane o la poesia o
tratti la grammatica o le lettere umane o la poesia o l'eloquenza o la filosofia
o le lettere umane o la poesia o l'eloquenza o la filosofia morale, naturale
umane o la poesia o l'eloquenza o la filosofia morale, naturale e razionale
la filosofia morale, naturale e razionale o la matematica insieme con le sue dependenti.
considerazione delle finalità d'uso, eliminando o tralasciando qualsiasi elemento superfluo o puramente
, eliminando o tralasciando qualsiasi elemento superfluo o puramente decorativo; funzionale (un edificio
usata e abusata come attributo di azione o di cosa compiuta secondo i più rigorosi dettami
. ojetti, i-84: un pollaio modello o, come si dice, razionale,
. -anche: l'insieme dei princìpi o delle opere di tale movimento. panzini
panzini, iv-571: architettura 'razionale 'o 'funzionale 'sarebbe il rapporto tra
appare per lo più obiettiva ed equilibrata o talvolta anche distaccata e fredda).
far poi daddover; se medicina / razionale o empirica i... i eccetto
in gravissimi errori; e se uno spargirico o sperimentale, apprezzando solo le sue cognizioni
, apprenderà per ingannati tutti i razionali o il razionale fara lo stesso degli spargirici
dal matematico giuseppe peano, degli assiomi o postulati indipendenti in base ai quali è
. -numero razionale: ogni numero intero o frazionario, sia assoluto, sia fornito
assoluto, sia fornito di segno positivo o negativo. -operazioni razionali: le quattro operazioni
numeri razionali interi, rotti, affermativi o negativi, la z sarà data algebricamente
vescovile costituito da una placca d'argento o d'oro, con catenelle o fibule,
d'argento o d'oro, con catenelle o fibule, a volte recante una gemma
. -per estens.: funzionario o dignitario al servizio di un signore.
(anche nelle espressioni razionale del consiglio o di camera) o di un banco.
razionale del consiglio o di camera) o di un banco. giannone, 2-ii-271
, agg. che tende a introdurre o a stabilire un ordine razionale. vittorini
di ragioneria nell'amministrazione dello stato o di un banco. galanti,
, sm. filos. qualunque concezione o dottrina che riconosca nella ragione, nelle
teorico e pratico, in contrasto più o meno esplicito con tutto ciò che deriva
che deriva dalla credenza, dall'autorità o dalla sfera dell'emotività, dall'intuizione o
o dalla sfera dell'emotività, dall'intuizione o dall'ispirazione, e per lo più
e al calcolo della ragione, negando o accantonando qualsiasi elemento metafisico, spiritualistico e
hegel), che riconosceva un principio razionale o logos come origine e sostanza stessa di
della sua storia un tessuto d'imposture o favole. de sanctis, i-192:
kantiana, che esclude qualsiasi ipotesi innatistica o virtualistica, ma fonda l'universalità e necessità
teorici rigorosi, di concezioni intellettuali astratte o di schemi lucidamente calcolati. c.
. -i). seguace, assertore o teorizzatore del razionalismo. balbo, 5-449
quando non è cattolico, è indifferente o razionalista: e perciò la riforma in
. 3. propenso al razionalismo o che ne è improntato (una classe
contrastanti. 5. che segue o propugna gli orientamenti dell'architettura razionale.
si riferisce alle teorie, agli indirizzi o alle opere dell'architettura razionale; conforme
: la storia della religione... o si configura razionalisticamente, svalutando la vera
proprio, che si riferisce al razionalismo o che ne è improntato (e ha
è richiesto, ma primieramente il discorso o, per dir meglio, la razionalità.
. concepita come opera di una intelligenza o provvidenza trascendente, secondo accade nel pensiero
si attua negli individui e opera non sopra o fuori di loro, ma in loro
: ogni legge che altri, educatori nostri o superiori, imponga alla nostra condotta,
, agg. che può essere espresso o concepito in forma logica, astratta e rigorosa
in forma logica, astratta e rigorosa, o che le può essere ricondotto.
sm. processo di eliminazione, soppressione o espunzione di ciò che contrasta con i
maggiore funzionalità ed efficienza a un'organizzazione o a un sistema economico, politico o
o a un sistema economico, politico o sociale. b. croce, iii-27-4
cattolico razionalizzante. 2. che introduce o ripristina un ordine logico nell'espressione.
spesso non già a una ragionevolezza più o meno estrema, ma ad una razionalizzazione
, un ente, un processo produttivo o distributivo, o anche un servizio o
, un processo produttivo o distributivo, o anche un servizio o un ufficio,
o distributivo, o anche un servizio o un ufficio, secondo rigorosi criteri di funzionalità
vestire sobrio e regolato, non appariscente o eccentrico. savinio, 12-363: scompare
'mitologia 'alla filosofia della storia, o il nome di 'filosofia della storia
nuove qualifiche spesso limitate a un'azienda o a un gruppo di aziende.
momento impersona la tendenza razionalizzatrice, geometrizzante o al- gebrizzante dell'intelletto.
di un ente, di un processo produttivo o distributivo, o anche di un
un processo produttivo o distributivo, o anche di un servizio o di un ufficio
distributivo, o anche di un servizio o di un ufficio, secondo criteri di
col calcolo obiettivo dei fattori economici o socio-politici e dei mezzi necessari per adeguarli
è. fioretti, 2-5-345: onde o favola o prodigio si dèe tenere quando
. fioretti, 2-5-345: onde o favola o prodigio si dèe tenere quando si narra
narra essere stati alcuni bambini che abbiano o articolatamente favellato o razionalmente compreso l'altrui
alcuni bambini che abbiano o articolatamente favellato o razionalmente compreso l'altrui parlare. carducci
: possiamo esser sicuri della volontà divina o mediatamente per opera d'interne ispirazioni e
d'interne ispirazioni e rivelazioni esterne, o mediatamente per le leggi positive emanate da
chi in terra rappresenta dio, o razionalmente per la conoscenza dell'ordine provvidenziale
riusciva di trovarla. -con esame o con vaglio preciso e obiettivo. einaudi
razionalmente il quesito principale se sarebbe vissuto o no. -obiettivamente. carducci,
e regolare la distribuzione delle derrate alimentari o anche di altri beni di primaria necessità
anche di altri beni di primaria necessità o di risorse naturali o energetiche, in
di primaria necessità o di risorse naturali o energetiche, in periodi di crisi economica,
per legge prescritto di acquistare con libretti o tessere '[1918]. einaudi,
, 2-30: la necessità dell'assedio o della guerra 'impone 'razionamento e
e regolare la distribuzione delle derrate alimentari o anche di altri beni di primaria necessità
di primaria necessità, di risorse naturali o energetiche, in periodi di crisi economica,
, per estens., ai soldati o anche a prigionieri e a lavoratori coatti
determinato genere che spetta a un marinaio o a un soldato nell'ambito della fornitura
un ufficiale perché provveda al suo vitto o anche al mantenimento del suo cavallo.
servizio, tutte le quali godono razione o salario. 2. quantità limitata
mediante tesseramento, in tempo di guerra o di crisi economica. manzoni, fermo
ognuno consumi non più di grammi 100 o 150 o 200 al giorno di pane,
non più di grammi 100 o 150 o 200 al giorno di pane, e occorre
lungo. 3. porzione di cibo o quantità di bevanda che si consuma in
all'alimentazione quotidiana di un animale domestico o d'allevamento. -zootecn. razione di
emozioni, di azioni che si vivono o si provano o si compiono in una
di azioni che si vivono o si provano o si compiono in una volta.
a restrizioni alimentari in periodi di guerra o di crisi economica. bacchelli
e quasi iddio, al ra- zionismo o razionalismo. = voce dotta,
anche sm.). insieme di animali o piante della stessa specie, contraddistinti da
dalle signore appartenevano alla razza aei carlini o dei maltesi. landolji, 8-58:
non senza implicazioni ideologiche di natura nazionalistica o discriminatoria nei confronti delle razze nonbianche
discriminatoria nei confronti delle razze nonbianche o non-omogenee: gruppo etnico, stirpe,
dei popoli indoeuropei. -razza ebraica o semitica; razza inferiore: non ariana.
sapeva come considerarlo, se più vergognoso o più ridicolo. regio decreto legge s settembre
all'ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e anche
ebraica, appartenga alla religione ebraica, o sia, comunque, iscritto ad una
: e mi par cosa da porco o da cavallo di tormentarvisi su. bizoni,
gemelli careri, 1-i-339: son tutti schiavi o di razza di schiavi, anche il
. vico, 4-i-846: gli eraclidi, o sien quelli della razza d'èrcole,
nella fatica. d'annunzio, iii-1-730: o parisina malate- sta, figlia / dell'
saper mai se in terra era asciutto o bagnato. -etnia, popolazione.
, xiv-162: sia destino di noi italiani o malignità dell'umana razza, noi aneliamo
obbedire, non so se alla provveduta o fatale o fortuita, ma certamente onnipotente
non so se alla provveduta o fatale o fortuita, ma certamente onnipotente necessità del
bisogna osservare... che mozart, o perché più non è, o perché
mozart, o perché più non è, o perché non di razza italiana, non
iii-13-108: e impossibile per i romanzieri o gli storici distinguere tra i differenti prìncipi
, tipo. -spesso in senso ironico o spreg.: genia. -seguito dalla
uomini! l. strozzi, 1-151: o che raza di medico, io non
g. c. croce, 59: o che mal seme, o che crudel
, 59: o che mal seme, o che crudel razza! 0. vecchi
pugno. g. gozzi, 1-4-213: o degna d'odio e di dispregio degna
de'maschi! batacchi, ii-81: o furfantacci, razza di carogne, / geroglifici
ed altre maledizioni di questa razza, o più tosto la previdenza
sbornie (credo) a seconda dei vini o della stagione. c. arrighi,
è buono e bello, non guardar razza o mantello. 7. dimin.
appena in esse nasce un po'di ginepro o razze o spine. a. aloertazzi
esse nasce un po'di ginepro o razze o spine. a. aloertazzi [«
29: la stagione del pesce palombo o raggia... sarà di marzo e
ho trovati non aver tal vescica, o nuotatoio, sono... tutta quanta
. milizia, viii-191: le razze o saettoni... sono due corti legni
: 'gammòzzu ': pezzo di legno o altra materia che, partendosi dal mezzo
, agg. letter. che emana o riflette una luce intensa; luccicante,
toro 7 e ha degli ottanta anni o 'n quella vece. gonzaga, ii-14:
vece. gonzaga, ii-14: da due o tre mesi in qua va razzando in
superficie. citolini, 519: scrivere o male o bene o tardo o presto,
citolini, 519: scrivere o male o bene o tardo o presto, spegazzare
, 519: scrivere o male o bene o tardo o presto, spegazzare, fallare
: scrivere o male o bene o tardo o presto, spegazzare, fallare, cancellare
pronom. coprirsi di stria- ture rossastre o violacee in seguito a infiammazione o irritazione
rossastre o violacee in seguito a infiammazione o irritazione (la pelle). p
un foglio di carta, un tessuto o altro) con figure simili a raggi.
3. figur. prorompere in discorsi roboanti o minacciosi. bacchetti, 2-xxii-415: chi
allapparle fissa del veicolo mediante una corda o una catena, in modo da tenerla frenata
1-82: alle chine facciasi razzare una ruota o tutte e due bisognando, acciocché il
ne arresta una dal girare mediante una catena o corda attaccata al carro ed avvolta intorno
. da razzo, n. 6, o da razza2, n. 2.
ramo con l'ausilio di un'accetta o di un pennato, per lo più eseguendo
'razzare ': allorché aa un albero o da una ceppa s'è tagliato un
pareggiare che si fa del taglio, o per mezzo dell'accetta o del razzo del
del taglio, o per mezzo dell'accetta o del razzo del pennato, si dice
-scagliare nel gioco la palla rasente il terreno o il muro di appoggio. malagoli
, agg. ant. ornato di paramenti o arazzi appesi alle pareti. gaiucci
. tess. disus. composto da due o più rapporti di fili e due rapporti
. arrossamento cutaneo, causato da irritazione o infiammazione, che tende a diffondersi a
si mettano due paletti ovvero due grosse canne o pure un paletto e una canna per
legando il capo da frutto uno o due occhi sopra la tondatura o sia razzatura
o due occhi sopra la tondatura o sia razzatura del fusto. = deriv
ne dava di quello che addimandava, o lo volesse bianco o nero o dolce o
che addimandava, o lo volesse bianco o nero o dolce o racente. idem
addimandava, o lo volesse bianco o nero o dolce o racente. idem, lxvi-1-266
o lo volesse bianco o nero o dolce o racente. idem, lxvi-1-266: vin
. idem, lxvi-1-266: vin bianco o nero o claretto, grande o
idem, lxvi-1-266: vin bianco o nero o claretto, grande o
vin bianco o nero o claretto, grande o
picciolo, dolce o non dolce, acerbo o razente o tondo
picciolo, dolce o non dolce, acerbo o razente o tondo. soderini, i-354
dolce o non dolce, acerbo o razente o tondo. soderini, i-354: nell'
che provoca una sensazione di piacevole freschezza o anche di freddo pungente. -anche so-
micheli discrive sole quattro varietà di lazzerole o razzerole. p. petrocchi [s.
de'peri, meli, susini, miliachi o abbicocchi, peri cotogni, nespoli,
commendevoli per la bontà dei loro pomi o vogliamo dire frutti di una notabile grossezza
.]: il giuggiolo, il razzaiolo o razzeruolo... parti
lavoro compiuto con rausilio di una vanga o di una pala per ampliare e liberare dai
dilatare e rischiarare i fondi degli sciacquatoi o solchi per lo scolo delle acque.
alcuni considerano forma dimin. di razza2 o razzo1, con allusione alla struttura a
nascevano, e massimamente sul petto o nella gola, alcune bollicine infocate tra nere
. -arresto di un numero più o meno elevato di persone effettuato da poliziotti
meno elevato di persone effettuato da poliziotti o soldati durante un rastrellamento, per lo
numero di personalità diverse per un'iniziativa o per un'attività comune. faldella
, dall'ar. class. ghàzwa o ghazàwa * incursione '(in partic.
sommaria, egli 'udicava non tedesco o poco tedesco. monelli, 2-53: ti-
in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale; b) chi incita
incita in qualsiasi modo alla discriminazione, o incita a commettere o commette atti di
modo alla discriminazione, o incita a commettere o commette atti di violenza o di provocazione
a commettere o commette atti di violenza o di provocazione alla violenza, nei confronti
appartenenti ad un grappo nazionale, etnico o razziale. è vietata ogni organizzazione o
o razziale. è vietata ogni organizzazione o associazione avente tra i suoi scopi di incitare
tra i suoi scopi di incitare all'odio o alla discriminazione razziale. chi partecipi ad
discriminazione razziale. chi partecipi ad organizzazioni o associazioni di tal genere o presti assistenza alla
ad organizzazioni o associazioni di tal genere o presti assistenza alla loro attività è punito
, per il solo fatto della partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da uno
'razza ariana ', di frequentare o insegnare nelle scuole pubbliche, di ricoprire
per ridurle in una condizione di schiavitù o durante un rastrellamento. alvaro, 10-208
per il lancio simultaneo di più missili o razzi di segnalazione. -in partic
un tipo di lanciarazzi a tubi multipli o, anche, a una rampa di
rampa di lancio multipla mobile (trainata o montata su un autoveicolo, sulla torretta
323 cm (peso 77 kg) o 190, 5 (peso 45, 8
terreno nella quale l'arsura domina, o per esservi sotto della ghiaia o per
, o per esservi sotto della ghiaia o per avervi poca terra e sterile.
terreno nella quale l'arsura domina, o per esservi sotto della ghiaia o per avervi
domina, o per esservi sotto della ghiaia o per avervi poca terra e stenle.
razze superiori e razze inferiori e propugnano o attuano comportamenti che vanno dalla discriminazione sociale
un'elaborazione ideologica e un'applicazione politica o comunque pratica nella prima metà del secolo
tradizioni, carezzasse in particolare l'etnicismo o razzismo e attribuisse l'attivismo al germanismo
del ministero della cultura popolare, redatto o aderito alle proposizioni che fissano le basi
estrazione sociale, sesso, opinioni religiose o provenienza geografica. pasolini, 18-214
razzistiche; che sostiene la superiorità di una o più razze su altre, talora legittimando
più razze su altre, talora legittimando o, anche, attuando una politica di
negro, è incombente. così o sentito ripetere a destra e a sinistra,
, che vuol dire il gruppo politico o sociale impadronitosi del potere, qualunque sia
potere, qualunque sia la formula, nazionalistica o razzistica o comunistica, con la quale
sia la formula, nazionalistica o razzistica o comunistica, con la quale si sia giustificata
gas, ecc.? -che raccoglie o organizza politicamente quanti professano idee di razzismo
seta, lino, anche d'argento o d'oro) sono passati, prima in
ai fili dell'ordito (di lana o stame, raramente di seta), che
, 20- 210: quando senti o vedi che la signora tullia e la signora
far di seta e d'or cinque o sei letti. paleotti, l-ii-304: andandosi
di battaglie antiche, de trionfi romani o di danze e balli molto licenziosi. campiglia
54: la sottana è di pekin o verde-pomo guarnita di un razzo al rovescio
: la luce emanata dal sole o da un altro corpo celeste. poesie
leilini, 1-122 (280): o sole mio, che t'ho tanto desiderato
lici razzi di luce, / o notte ti conduce fra le ramette folte
i fulmini, baleni, tuoni, razzi o stelle cadenti. pratesi, 5-1 io
che, nelle raffigurazioni dell'arte sacra o nelle immaginazioni letterarie, cingono l'immagine
. pascoli, 60: pace, o pampinea vite! aureo s'accoglie / il
quella ch'è nel tondo sesto? / o che vii razzo t'avesse richiesto /
, manifestazione percettibile di un'entità astratta o soprannaturale. -in partic.: l'
/ che stinguer non lo possa fonte o fiume. beicari, 5-58: o sol
fonte o fiume. beicari, 5-58: o sol nascente senza fine e lume,
noi per alcuno difetto particulare che facciamo o per vivere generalmente all'inconsiderata come siamo
venute nella notte delle tenebre di questo o quell'altro difetto. -mezzo
nome comune toscano della pianta ulex europaeus o ginestrone. 0. targiont tozzetti,
e detonazioni (e hanno impieghi spettacolari o di segnalazione: anche nell'espressione razzo
petardo. biringuccio, 1-165: due o tre mila razzi di varie sorti e
: fu facto fogo in uno arboro o zirandola, che in uno medemo tempo butò
un movimento rapinoso, un fenomeno luminoso o sonoro breve ma intenso. f
i-94: se foste cacciato in una colubrina o ripieno, stoppinato e acceso come un
non sono per lo più da proporsi, o in occasione di certe feste a recitar
1-178: altro che corsivo, grassetto o maiuscolo! che sono, a
variare il tono, appoggiare sulla parola o sorvolarvi? squallore e impotenza della punteggiatura
di colore bianco, giallo, rosso o verde, lanciati in cielo soprattutto durante
intensamente determinati obiettivi militari { razzi illuminanti o luminosi) o per rendere nota una
obiettivi militari { razzi illuminanti o luminosi) o per rendere nota una posizione, avvertire
, chiedere aiuto { razzi di segnalazione o da segnale o per segnali).
{ razzi di segnalazione o da segnale o per segnali). stratico, 1-iii-210
, iv-571: 'razzo luminoso 'o 'illuminante ': usato in guerra,
gittata (anche nell'espressione razzi incendiari o di guerra). tassoni, 8-5
della luce, si rompono sulla tela, o la perforano, razzi incandescenti, di
sigarette, e con un razzo, viola o viola-azzurro, sulla fronte, che violentemente
di risa isteriche a trillo, a gorgheggio o a gargarismo. -scroscio di
per i principianti. 15. scritto o declamazione caratterizzati da un linguaggio enfatico e
per il oarbaglio di una situazione piccante o di un personaggio che nessuno ha mai
come si direbbe una 'stretta d'occhi o di spalle '. ed ecco il
che li scrisse e li isolò come razzo o trovata finale di componimento, sapeva di
di razzo urtante con ritardo su l'acqua o munite di razzo idrostatico, affinché lo
: endoreattore impiegato per decelerare veicoli spaziali o modificarne l'orbita; retrorazzo.
equipaggio (nel caso dell'astronave) o fornito di un sistema di guida che
controllo dalla base di lancio di tutta o di parte della sua traiettoria (e
2-xix-ii: quanti, non so se molti o pochi, e neanche so se davvero
-razzo sonda: veicolo autopropulso, a uno o più stadi, il. cui carico
servire il progresso. -razzo antigrandine o grandinifugo: proietto generalmente costituito da un
modo da impedire la formazione della grandine o almeno di renderla meno dannosa alle colture
e precisione nel colpire il bersaglio. -proiettile o proietto razzo o a razzo: proiettile
il bersaglio. -proiettile o proietto razzo o a razzo: proiettile autopropulso sparato da
autopropulso sparato da determinati tipi di pistole o lanciarazzi ed efficace soprattutto nella difesa controcarri
, agitato. fiori, 16: o di state o di verno tanto fate;
fiori, 16: o di state o di verno tanto fate; / par che
{ razzolò). muoversi sul terreno o in mezzo ai rifiuti raspando e scavando
7-822: polli che razzolavano nella stradicciuola o si radunavano sull'uscio del pollaio.
anche nel terreno) con le mani o, talora, con uno strumento, alla
. -giocare per terra, grattando o scavando superficialmente il terreno o la sabbia
, grattando o scavando superficialmente il terreno o la sabbia con le unghie (detto
sana de la persona? avete voi rogna o altro difetto? ».
dice: e'va razzolando per ottenere o per aver la tal cosa. 6
ogni banda, in cerca di lavoro o d'altro, secondo le stagioni. calvino
padrone, vada a razzolar sul cane o nel cane. 10. tr
tr. raspare il suolo con le zampe o col becco (un animale).
che vi trovano. -tastare grattando o lacerando con le zampe un corpo animale
lacerando con le zampe un corpo animale o umano. c. dati, 3-87
che con una presa di polvere o con una bevanda noi facciam loro un
terra, insino a non cavar chiovi o razzolare il terreno. gioberti, ii-300
: prima di razzolare nei vecchi archivi o nei chiostri dei monasteri qualche arida cronaca
nei chiostri dei monasteri qualche arida cronaca o qualche insipida leggenda, cui date il nome
lungo i pagliai di vai d'elsa o dentro gli ossari della crusca, quando son
un guadagno, per di più a fatica o con mezzi disonesti e vessatori.
. 16. richiamare alla memoria o alla considerazione pensieri estemporanei e non collegati
superficie. cagna, 3-87: cinque o sei battute di tacchi e un fruscio
insetti, di foglie tenere, di gemme o bacche; ma appena esciti dall'uovo
più mi risento che quando altre nazioni o mi acclamano come uomo divino o mi
nazioni o mi acclamano come uomo divino o mi alzano altari. giusti, iv-18:
-moltitudine di animali che suscitano ripugnanza o fastidio. landolfi, 20-144: non
) a una forma * razzume (o * razzarne), collettivo spreg. da
il sole] luce con iguali razzuoli o vero si variano per alcuna nebbia che
volgar., 3-5: costoro al primo o subito lume spirituale acciecano et offendono il
1-45: la differenza che è dal razzuolo o sia se- goncello a quella del cursoncello
chiama quello lasciato corto alla lunghezza di uno o due soli occhi, tagliato appunto rasente
, e il più delle volte gettano pochissimo o nulla. cursoncefli son quelli che si
dà il nome di 'saeppoli 'o 'razzoli ^ comunemente. cuppari, 1-ii-291
. raggio1 e ra?? o). razzura, sf
supremi reggitori di una comunità politica indipendente o almeno largamente autonoma, caratterizzati dall'essere
non come espressione della volontà popolare (o, almeno, non come esclusiva espressione
più rimandano a un alone di valori o di suggestioni emotive o religiose).
alone di valori o di suggestioni emotive o religiose). -anche: titolo che assume
grandi dimensioni e per le aspirazioni universalistiche o a causa delle modeste dimensioni o della
universalistiche o a causa delle modeste dimensioni o della posizione di non completa indi- pendenza