proprie peculiari caratteristiche (un oggetto concreto o astratto, una sostanza, un'entità
questa figura sia così qualificata che triangolare o circolar o quadrata o simile si domandi
sia così qualificata che triangolare o circolar o quadrata o simile si domandi. galileo
così qualificata che triangolare o circolar o quadrata o simile si domandi. galileo, 4-2-305
e'piglia il solido qualificato di gravità o leggerezza e lo riferisce al mezzo, dicendo
i vizi e le persone viziose, o pure mordace e invettiva contro a ciascuno,
invettiva contro a ciascuno, a ragione o a torto, quelle satire che non sono
verso eroico, favola allegorica, istoria o antica narrazione e favella qualificata, cioè
avendo [i testatori] qualche affezione o motivo particolare in alcune robbe cospicue e
comprar qualche officio qualificato nella professione ecclesiastica o temporale. de luca, 1-153- 401
legge (un fatto, un rapporto o, anche, una categoria giuridica);
previsti dalla legge e che hanno rilevanza o come circostanze aggravanti di una determinata figura
aggravanti di una determinata figura di reato o come elementi costitutivi di altra più grave
, il quale non abbia alcuna qualità o circostanza aggravante..., et il
che questa uccisione segua con qualche qualità o circostanza aggravante. gobetti, 1-i-727: per
. -trice) che riconosce, determina o assegna una qualità; qualificante, caratterizzante
capaci di valutare con esattezza l'ortodossia o terrore. = nome d'agente
qualificazióne, sf. attribuzione, determinazione o riconoscimento di una qualità. -in senso
si accenda, onde il loro paresse o minore o tenebre in cui s'ascondeno
accenda, onde il loro paresse o minore o tenebre in cui s'ascondeno, e
. carducci, iii-20-363: queste frasi o complimenti... vanno...
sia in forma ampia, senza qualificazione o restrizione alcuna, in maniera che il
capacità e competenza tecnico-professionale di grado più o meno elevato e rispondente alle richieste del
risultato ai tale attività; l'acquisizione o il possesso di tale capacità o competenza
acquisizione o il possesso di tale capacità o competenza. ottieri, 3-39: secondo
da cui derivano conseguenze giuridiche), o il sussumere una categoria legale sotto una più
categoria legale sotto una più ampia definizione o modello giuridico, o, in genere,
più ampia definizione o modello giuridico, o, in genere, il dare una
il dare una definizione giuridica a un fatto o rapporto (e l'insieme di tali
giuridica straniera che regola un certo fatto o rapporto). -anche: il risultato
; la definizione giuridica assunta dal fatto o dal rapporto in quanto accolti sotto un
fase eliminatoria di un torneo; gara (o serie di gare) che un atleta
serie di gare) che un atleta o una squadra devono superare per poter accedere
poter accedere a una determinata competizione, o a una fase successiva di una stessa
proprietà tecniche e funzionali dell'oggetto disegnato o dell'ambiente progettato. corriere della
è la dimensione delle qualità di un oggetto o di un ambiente valutata in termini soggettivi
riguarda ad esempio la resistenza all'usura o le prestazioni meccaniche, il versante soggettivo
che sia, come è 'savio 'o 'bello. marsilio ficino, 3-86
comprendere che quanto s'ingoia per forza o contro natura non diviene ordinariamente nudrimento giovevole
qualità acfdormen- tatrice. -caratteristica o pregio di un genere di espressione,
potersi levare che il modo dell'espressione o sia lo stile, uscendo dall'oscurità in
, considerandolo nelle generali qualità di buono o cattivo. manzoni, vi-1-588: se per
la compostezza, la discrezione: virtù o qualità superiori dello scrivere. e.
mi sono fermato pensieroso davanti ai veri o presunti canzonieri costruiti..., anch'
dedicare queste mie conferenze ad alcuni valori o qualità o specificità della letteratura che mi
mie conferenze ad alcuni valori o qualità o specificità della letteratura che mi stanno particolarmente
. -caratteristica propria di un'istituzione o di un voto religioso. aretino
sono queste qualitadi accidentali che possono essere o non essere. boccalini, i-156: che
giustamente caratterizzato con la qualità di mitologico o favoloso. -prerogativa di un ente
tra loro della prerogativa di cattedra- lità o di collegialità o pure di matricità, overo
prerogativa di cattedra- lità o di collegialità o pure di matricità, overo di altra
tela di muro con gli archibusi da mano o da posta,... si
: la disputa che cada sopra la qualità o natura del feudo, se sia ereditario
estranei, o pure sia ristretto alli soli eredi del sangue
toscana, egli in quella dimorando poco o niente potrebbe del suo valor dimostrare, prese
me... in tre parti, o vogliamole chiamare età, da la rinascita
di un dato genere di entità concrete o astratte. g. bentivoglio, 4-259
manzoni, vi-1-508: a questo bello o non bello [delle espressioni linguistiche]
, etc. che si cacciano, o che piuttosto regnano in iscritti italiani, le
-e la possibilità per essi di prendere o no, compiuto il moto, l'offensiva
-in relazione con una molteplice disponibilità o reperibilità: sorta (in partic. unito
, diciam così, le quali riflettono o ributtano da sé ogni qualità, ogni
. manzoni, vi-1-227: voglio parlare o scrivere italiano; domando a che qualità
, da adoperare, le parole italiane o (se al sistema piace più così)
e il sistema mi risponde.. o per carità, che mi risponde mai!
non ci siano. -genere letterario o oratorio; tipo di testo. latini
(e ha una connotazione spreg. o iron.). g. gozzi
vi cantassi la storia di paris e vienna o altre frascherie di tal qualità.
unito con agg. che qualificano positivamente o negativa- mente e in contrapposizione a quantità
terrena e alcuna per la disposizion del caldo o freddo che in esse opera e per
i suoi pregi, con la sua amenità o con i suoi difetti, e in
belle. -con riferimento alla mitezza o all'avversità di un clima, di
sono presidiati, chi ai più cavalleria o fanteria, chi di manco, secondo
non pruova sempre la qualità delle leggi o la bontà delle cause generali. bocalosi,
bocalosi, li-m: non sapete, o cittadini italiani, che le parole sono i
lingua annunzia se una nazione sia libera o schiava? -con riferimento al carattere
mio, non altramente che se essere volessimo o dovessimo testimonie di quanti corpi morti ci
corpi morti ci sieno alla sepoltura recati o d'ascoltare se i frati di qua entro
debite ore cantino 1 loro ufici, o a dimostrare a qualunque ci apparisce, ne'
. -ant. carattere di un'azione o di un'impresa considerato in relazione con
considerato in relazione con la sua liceità o opportunità. latini, rettor.,
, cioè se quel male è grande o piccolo... o sono in discordia
male è grande o piccolo... o sono in discordia della qualitade del fatto
cioè se. ll'àe fatto giustamente o ingiustamente. caro, 5-90: questi tali
solamente se la cosa è stata o no e se è o non è,
stata o no e se è o non è, e non travagliarsi circa la
fatto, come a voler discorrere se giusto o non giusto o utile o non utile
a voler discorrere se giusto o non giusto o utile o non utile sia quel che
se giusto o non giusto o utile o non utile sia quel che depongono. luca
da lui udire la qualità della giustizia o ingiustizia di detta guerra. -qualità della
una capacità, da un atteggiamento abituale o, anche, da un tratto fisico.
minare, sanza averli veduto mutare natura o qualità alcuna. guidiccioni, 5-298:
categoria di persone, di un popolo o del genere umano stesso. - anche
professione, per ricoprire una certa carica o per svolgere una determinata funzione. bisaccioni
8. complesso delle caratteristiche spirituali o delle capacità di una persona, considerato
unito con agg. che qualificano positivamente o negativa- mente). -con connotazione positiva
eccellenza, virtù; elevatezza di spirito o d'ingegno; forte personalità; capacità
per nomi alle qualità di ciascuna convenienti o in tutto o in parte intendo di
qualità di ciascuna convenienti o in tutto o in parte intendo di nominarle: delle
, la discussione circa la facoltà più o meno palese di espressione, sulla vastità
meno palese di espressione, sulla vastità o ristrettezza dell'ingegno, sulla qualità,
dirà questo accidente essere in alcun regno o città, quando ti abitatori del paese
1 residui di lavorazione che vi aderiscono o l'eccesso di una sostanza spalmata sulla
-utensile di varia forma, usato per ripulire o disincrostare una superficie. 5.
strumento con una certa pressione per lisciarla o per asportarne le asperità, le
asportarne le asperità, le incrostazioni o lo strato corroso. -anche: il
raschiando. e vale anco la cosa raschiata o dove si è levata la raschiatura.
3. insieme di frammenti più o meno fini asportati dal passaggio ripetuto di
dal passaggio ripetuto di una lama tagliente o di un raschiatoio, sia come scarto
e polverizzato, specialmente in preparazione farmaceutiche o gastronomiche. balducci pegolotti, i-364:
bene fare che non ispolve- rizi tanto o quanto o che non ne rimanga appiccate alle
che non ispolve- rizi tanto o quanto o che non ne rimanga appiccate alle dette
si nutrisce di raschiatura di crudi mattoni o di cotti pesti da'muri. redi,
pananti, i-402: il nostro principale, o perda o vinca, / pagherà:
i-402: il nostro principale, o perda o vinca, / pagherà: c'è
. corrente fluviale che erode il fondo o le sponde. guglielmini, 2-330:
attrezzo con una lama di ferro (o due nel tipo detto raschietta doppia)
il fasciame delle navi prima di catramarlo o riverniciarlo, oppure per ripulire altri arredi
, tr. { raschiétto). ripulire o lisciare una superficie col raschietto.
': strumento con cui si raschia o sul muro o sulla carta ecc..
con cui si raschia o sul muro o sulla carta ecc.. premoli [s
(e può essere piano, curvo o per diedri a seconda del tipo di superficie
usato per asportare incrostazioni da una superficie o per appianarla e levigarla. carradori
il raschino e dove scorgeva, in chiese o antiche case e ville, pareti intonacate
di coltellino di forma adatta a rastiare o raschiare la carta per tome sgorbio o
o raschiare la carta per tome sgorbio o lettera o parola. pirandello, 7-1261:
la carta per tome sgorbio o lettera o parola. pirandello, 7-1261: la
e se ne servono per raschiare cera o simili da'pavimenti, e anco la
dal catarro e per schiarire la voce o anche per esprimere disapprovazione e incredulità o
o anche per esprimere disapprovazione e incredulità o per richiamare l'attenzione altrui.
, 64: accorda i tuoi sospiri, o vecchia amante / sentimentale, e raspami
gola provocato dall'ingestione di sostanze piccanti o acide, oppure da cause patologiche,
paesi qui, sulle soglie delle porte o nelle stanze a terreno le donne lavorano i
). de amicis, xiii-53: o piccolo abruzzese, e tu, non ancor
. diodati, 1-80: 'palette 'o raschi. 9. letter.
l'aveva anche sentita fare una volta o due quel verso di chi à il raschìo
baldinucci, 132: 'rastione o rastrello ': strumento di ferro
il rituffare [le vinacce] dopo cinque o sei volte non serve ad altro che
dall'ingestione di cibi cotti nell'olio rancido o di olio di sapore forte,
di ortaggi (in partic. zucchini) o pesci. = voce napol.
vestiario, di drappi per parare locali o per foderare sedili, di coperture per
a'forestieri, ha di sopra di rascia o di panno un mezzo volto che la
state,... una vesta o di saia o di rascia nera. dalla
... una vesta o di saia o di rascia nera. dalla croce, io
tessuti più fini, in espressioni colloquiali o proverbiali per indicare l'azione di ingannare
proverbiali per indicare l'azione di ingannare o di far credere quello che non è.
... ad un tordo contadino 7 o per saia o per rascia il perpi-
ad un tordo contadino 7 o per saia o per rascia il perpi- gnano. g
con metonimia: ciascuno dei drappi argentei o neri con i quali si parano a lutto
rasciugaménto, sm. il rasciugare o il rasciugarsi; processo di ciò che
rasciugarsi; processo di ciò che asciuga o viene asciugato. c.
anche per indicare l'atto di consolare o di consolarsi). boccaccio,
annetta. -in contesti figur. o con riferimento a personificazioni. boiardo,
2. asciugare una parte del corpo o il corpo stesso, bagnati, in
, bagnati, in partic. dal pianto o dal sudore. boccaccio, dee.
e rasciuttisi gli occhi, disse: « o molto amato cuore, ogni mio uficio
confortò. marino, 1-15-7: rasciuga, o dea d'amor, gli umidi rai
riportiamo. -in contesto figur. o con riferimento a personificazioni. firenzuola,
ed ingombri da strati di poltìglia, o che il sole non penetri mai a
sole non penetri mai a rasciugargli, o che gli abitatori ne facciano l'acquaio,
, il mare, un luogo paludoso o inondato dalle acque. marino, 1-4-176
: quel cortese e mansueto rio, / o ch'a me compiacer forse volesse,
forse volesse, /... / o che con gli occhi, ov'arde
dell'umidità, del liquido che impregna o ricopre un oggetto, un materiale,
a aria, prendi vesciche di porco o di altri animali e gonfiale fresche; fregale
la testa, / teme che non disecchi o che non muti / del pianto mio
la carne e ogni altra cosa acetosa o agra, perché si dice che rasciugano,
. e mitri col ditto pane quattro o cinque ova, e batti molto bene inseme
la particella pronom. perdere l'acqua o l'umidità per azione del calore o
acqua o l'umidità per azione del calore o dell'aria (una sostanza o un
calore o dell'aria (una sostanza o un cibo molle, l'erba e i
erba e i campi coperti d'acqua o di rugiada, le pareti appena costruite
da'tavoloni, si prende de'scarpelli o mazzuoli di legno ben cerchiati di ferro,
salve. -con riferimento al bucato steso o a indumenti esposti all'aria.
le mie lagrime rasciugare, dice: « o fiammetta, ov'è fuggita la vaga
visconti fece, pensi egli a disfare o ad accomodare. chi ha bagnato rasciughi
diventato asciutto, per azione dell'aria o del calore. grazzini, 211
battuto sopra. -asciugato nel corpo o in una parte di esso. romoli
. rasciugatura, sf. l'asciugare o l'asciugarsi di una parte del corpo
l'asciugarsi di una parte del corpo o di panni. magalotti, 9-1-227:
conciatori nella frase 'mandare al rasciugo 'o 'porre al rasciugo ', che
, che dicono delle pelli quando le mandano o le pongono a rasciugare.
. tose. asciugare il corpo bagnato o una parte di esso. -anche rifl.
buon animo. 2. fare o mettere ad asciugare. pacichelli, 2-628
: le stufe sono a foggia de'cantarani o stipi di terra cotta con diverse figure
ant. rasciuto), agg. reso o divenuto privo di acqua o di umidità
. reso o divenuto privo di acqua o di umidità per azione dell'aria,
per azione dell'aria, del calore o di una pressione (un liquido, una
pressione (un liquido, una sostanza o un corpo umido, un ambiente);
mente parlante, infino a tanto che o rasciutta o sputata non è. giov
parlante, infino a tanto che o rasciutta o sputata non è. giov. cavalcanti
rasciutto, ella mai più non si liauefà o rammollisce. g. b. maccari
prima ancora... che la tela o la tavola siano rasciutte, il tempo
. e. gadda, 6-283: due o tre noci rotolaron fuori. emerse allora
pianto (il corpo di una persona o di un animale, una sua parte)
: l'aere non sempre infonde / neve o pioggia, né sem pre
lunghe e arcuate come quelle di certi ragazzi o la bocca ancora gonfia e non rasciutta
. locuz. non avere rasciutti gli occhi o rasciutto il latte sui denti o sulle
occhi o rasciutto il latte sui denti o sulle labbra: essere ancora un fanciullo
'non avere rasciutti gli occhi 'o 'rasciutto il latte sulle labbra ':
e sono di larghezza m 4, 50 o m 4, 80 sul fondo ed a
, i-21: itiraseni, tirseni, raseni o tirreni... occuparono ciò che
spostamento, passando rasente a una superficie o a un ostacolo; radere.
correre vicinissimi e quasi paralelli alla superficie o al piano della muraglia, della campagna
, si servirà d'un termine generico o affine o farà una perifrasi, descriverà
servirà d'un termine generico o affine o farà una perifrasi, descriverà invece di
manovrare un'imbarcazione verso un'altra nave o verso una banchina. stratico, 1-i-383
con una nave vicinissimo ad un'altra o ad uno scoglio o ad una terra o
ad un'altra o ad uno scoglio o ad una terra o ad un oggetto
o ad uno scoglio o ad una terra o ad un oggetto qualunque quasi a toccarlo
nei pressi di un luogo senza toccarlo o senza fermarsi. m. adriani,
percorrere lo spazio prossimo a un ostacolo o a un elemento del paesaggio o dell'ambiente
ostacolo o a un elemento del paesaggio o dell'ambiente, procedendo a brevissima distanza
. -con riferimento ad animali o a veicoli. albertazzi, 237:
trovarvisi vicino con riguardo alla posizione o al percorso. botta, 6-ii-39:
viottolo tortuoso da mulattieri che valicava due o tre montagne e rasentava torlo di più
. avvicinare moltissimo, con la condotta o con l'aspetto, un dato tipo umano
, un dato tipo umano, positivo o negativo, una certa condizione di vita compiuta
, una certa condizione di vita compiuta o perfetta. a. cocchi, 5-1-104
cose: toccare quasi una certa meta o risultato o livello qualitativo (anche negativo
toccare quasi una certa meta o risultato o livello qualitativo (anche negativo);
fatalità d'imbattersi in una idea, o meglio di rasentare una di quelle ragioni
di quelle ragioni ideali che il pensiero italiano o il pensiero dei classici non aveva ancora
. 7. rischiare il carcere o un procedimento penale. tarchetti, 6-ii-339
un atto di 'inciviltà del mare 'o di scortesia,... correndosi
il rischio di investire un'altra nave o imbarcazione che si potrebbe incontrare scapolando la
passare a brevissima distanza da un punto o da procedere molto vicino a una linea
per lo più costituita da una costruzione o da un altro elemento ambientale; con
movimento che si compie vicinissimo a qualcosa o a qualcuno; sfiorando, quasi toccando
... che sporga in fuori cinque o sei dita. -seguendo,
in un luogo vicinissimi a un punto o a una superficie; sulla superficie di
una superficie; sulla superficie di qualcosa o parallelamente a tale superficie. -spesso unito
-con signif. attenuato: lungo o a fianco di un dato luogo o
o a fianco di un dato luogo o elemento del paesaggio. nardi, 326
la terra, rasente terra: appena sopra o fino al livello del suolo; rasoterra
quanto alle piante, ciascheduna d'esse o nasce da per sé seminata di seme.
per sé seminata di seme... o da rimettiticci che li nascono da rasente
rasènte2, agg. che è o passa vicinissimo, che sfiora; che
. v.]: 'fianco 'o 'linea rasente 'è quella parte della
rasente 'è quella parte della cortina o fianco d'onde le palle che ne vengono
le palle che ne vengono tirate battono o radono la faccia dei bastione opposto. la
di verno... copriansi colla mantiglia o co'mantiglioni a cappuccio, ch'eran
a corona, abito di rasetto bianco o di 'gros de naples 'guarnito
gros de naples 'guarnito di pizzi o di blonde. 2. dimin
agg. letter. che può essere tagliato o raso. citolini, 44:
erba e dai rovi, con il fuoco o con la zappatura, per essere coltivato
da parte del colono nei 'ronchi 'o 'rasicce '. = voce
la rasatura d'erbe e di piccole chiove o cespugli, i quali poi, ammonticchiati
forma di spatola che serve per raschiare o per ripulire una superficie, per raccogliervi
per ripulire una superficie, per raccogliervi o distribuirvi ugualmente una sostanza.
i-161: colla rasiera si levano gli sgraffi o sbalzi del lavoro e si tira a
ad un tratto a meditare colla forcella o colla rasiera tra le mani.
lama tagliente, la striscia del cuoio o altro che vuoisi rasare e pareggiare.
i-161: colla rasiera si levano gli sgraffi o sbalzi del lavoro e si tira a
= lat. mediev. raserium (o raseria), deriv. dal class.
facil tomo mosso / volga pino odorato o rasil bosso. = voce dotta,
la rasina? / — chi ha frescie o zagane vecchie? = dimin. femm
sottoposto il vescovo siriaco martirizzato sotto diocleziano o un suo più moderno omonimo.
spioventi. -privato dei capelli (o, in contesti mitologici, del capello
cresciuto all'uggia, come la zucca o 'l melon per superchio omore o come
la zucca o 'l melon per superchio omore o come il bozzacchio per li acquazzoni.
virtù latina. gnoli, 1-249: o confessori de la tebaide, / a metà
li poni di sopra una forma di ferro o altra cosa, grande come lo loco
, i-8-175: siasi colui uno de'parenti o un parassito o uno schiavettino sozzo entrato
colui uno de'parenti o un parassito o uno schiavettino sozzo entrato in grazia da fanciullo
corpo, in partic. la barba o i capelli). bibbiena, 467
. -privato degli alberi col diboscamento o col fuoco. montale, 5-115
, ha perduto gli alberi suoi maggiori o gran parte dell'opera morta.
/ e di mine e di fiaccate o rase / ossa e di membra luride tessuta
l'attitudine ricettiva dell'intelletto umano, o in contesti figur. con riferimento all'
). -anche, con signif. generico o in contesto figur.: cancellato,
, ii-363: teneva ogni parola, sentenza o ragione, inferente che il vescovo di
che faccia sangue. -tagliato o mantenuto corto (l'erba).
oro. citolini, 345: misurare o giusto o falso; o buona misura o
citolini, 345: misurare o giusto o falso; o buona misura o scarsa;
: misurare o giusto o falso; o buona misura o scarsa; o misura
o giusto o falso; o buona misura o scarsa; o misura colma o rasa
falso; o buona misura o scarsa; o misura colma o rasa. magazzini,
misura o scarsa; o misura colma o rasa. magazzini, 17-114: con tutto
e bandi, 15-4-2: essere il sacco o bigoncia alla misura rasa dello staione di
dal comune. -in contesti figur. o scherz., per indicare una quantità
, per indicare una quantità non abbondante o appena sufficiente. finiguerri, 37:
1-474: gli avi remoti, o per avarizia o per orgoglio o per accidia
avi remoti, o per avarizia o per orgoglio o per accidia, aveano legato
o per avarizia o per orgoglio o per accidia, aveano legato al loro
àlberi, macchie, riviere, monti o colli. de amicis, xii-329: per
amicis, xii-329: per ubbie igieniche o per ostentazione di signoria, rinunciano a tutti
monte. -non protetto da barriere naturali o artificiali. f. f. frugoni
raso dei metalli, delle gioie) o parallela all'asse dell'anima { raso
. 10. figur. rimasto o fatto privo di un bene (fisico
fatto privo di un bene (fisico o morale, della vita, anche di una
casa. antonio calzaiuolo, lxxxviii-i-164: o volto di gorgonne, / minar pos'tu
l'ammo. -liberato da vizi o colpe. venuti, lxxxviii-ii-706: terrai
. -che manca totalmente di virtù o di scrupoli morali. felice da
sua norma. -vuoto di cose o di persone (una casa).
una superficie liscia e priva di peluria o di irregolarità; rasato; che è stato
del ponte superiore, e della riduzione o dell'eliminazione delle opere morte; dotato
opere morte; dotato di castelli bassi o della sola batteria bassa di cannoni (
migliori veliere. una 'nave rasa 'o 'rasata 'è una nave i
locuz. -alla rasa: con la riduzione o l'eliminazione delle opere morte.
documenti perugini, ii-247: chi portasse o macenasse più grano o biado che quillo
: chi portasse o macenasse più grano o biado che quillo per lo quale avesse la
la polizia, perda quillo tanto grano o biado che fusse trovato più che quillo
ed altri generi 'a raso 'o 'a colmo '. -fino all'
1-2-116: se tu for fossi assagio / o asonao de sozo innio, / no
-fare campagna rasa: abbattere la vegetazione o le costruzioni per liberare un terreno scelto per
: a brevissima distanza da un punto o da un piano; molto vicino,
deh, ditelo: / cotte di raso o di velluto? bandello, 1-3 (
.. pie- troni e ghiaie aguzze o rasoianti si alternano con grovigli delle alghe
con il rasoio (e il taglio o la ferita che provoca). gozzano
. -sensazione improvvisa e profonda di dolore o di disgusto. pirandello, 7-909
palloni gonfiati. -region. spettacolo o lettura o oggetto di grande bruttezza;
. -region. spettacolo o lettura o oggetto di grande bruttezza; il danno
deriva dall'essersi lasciati indurre ad assistervi o ad acquistarlo. -prezzo eccessivo e
al figur.: attimo di felicità o serenità. boine, i-43: come
un'impugnatura d'osso, di metallo o di materia plastica. -rasoio di sicurezza
inamovibile ed è usato solo per una o poche rasature). e
nel dubbio d'infedeltà. un rasoio o una moneta arrotata sono gli strumenti dei
, i-vi-47: lo scoglio è cinque o sei piedi sott'acqua, e lungo la
vi sono in questa provincia alcuni revisori o, per meglio dire, rasoi de'libn
pretesti possibili per evitare una situazione spiacevole o per sfuggirle o per scongiurare guai.
evitare una situazione spiacevole o per sfuggirle o per scongiurare guai. varchi,
si dice: é'si appiccherebbono alla canna o vero alle funi del cielo, come
alla cintola, in manica, sotto o sotto il mantello: comportarsi in modo falsamente
completamente una persona del suo denaro o dei suoi beni. angiolieri, vi-i-201
per la persona con mollette, orpimenti o rasoietti. -acer. rasoióne.
fa- cean la sontuosa guamacca di velluto o di rasone. oggi [20-i-1955]
. rasoriano, sm. sostenitore o seguace delle teorie mediche di g.
a mano adoperato nella lavorazione del legno o di altri materiali (cuoio, marmo
mezzo tonda e mezzo tonda piatta) o secondo il numero delle punte taglienti al
: la qual lima si domanda lima raspa o altrimenti scuffina. compagnia della lesina,
alle lime di forma, ma fatto o intagliato a spessissimi e piccolissimi denti,
cosa si fa spianando sopra una tavola o altra cosa piana una piastra di terra grossa
è secca, e depoi tagliandola con scarpello o raspa, nel vano da capo iustamente
carena, i-336: una 'raspa o rasta 'di ferro, simile a una
ripulisce il tubo della mina dal tritume o renistio di sasso che vi si è
indicati recipienti e condurla dall'alto al basso o alle cavità da ripianarsi,..
venezia, protocollo sul quale il notaio o l'attuario di un giudizio registrava il
. montale, 4-87: ballano raspe o sambe e bevono un po'di tutto.
raspaménto, sm. il raspare (o l'effetto che ne deriva).
, si appropriavano dei beni che amministravano o erano accusati di tale misfatto dai loro
industria chimica, addetto alla macchina sabbiatrice o, anche, persona che applica lo
nel vino è un non so che che o lusinghi o morda la lingua e il
è un non so che che o lusinghi o morda la lingua e il palato o
o morda la lingua e il palato o faccia l'uno e l'altro effetto insieme
austero, amaro, ruvido, aspro o raspante. -sostant. sapore aspro
. raschiare una superficie con una raspa o con uno strumento appropriato allo scopo di
scopo di toglierne le sporgenze e lisciarla o per eliminare incrostazioni e sporcizia.
di quella crosta con certe loro concole o cappe sante, così mondo lo grattano
con una lima di cubio di raggia o con piccola lima di ferro. auda,
.. né teme che la soa figura o insegna penchia fia raspaa via de muro
cauterizare. -cancellare, togliere una o più parole da un testo. -
ii-1084: invece del compito, a dodici o tredici anni, o anche prima,
, a dodici o tredici anni, o anche prima, scriveva il raccontino d'avventure
grattare ripetutamente il terreno con le zampe o con le unghie per cercare cibo, per
cercare cibo, per rimuovere un ostacolo o anche come segno di impazienza e insofferenza
terra e con i piedi anteriori raspano o cavano la terra, dinotano venti tempestosi
, se si rivoltino spesso nella polvere o raspino co 'l gemere, confessan la
3. raschiare, scavare leggermente o smuovere con i piedi, con le
con i piedi, con le mani o con le unghie la terra. muratori
è cavar qualche cosa col- l'unghie o in altra guisa. tramater [s.
di rilievo. 5. fregare o grattare una parte del corpo. iacapone
pubblici nell'esercizio di una carica (o della carica stessa). puccini [
: io, per poter raspar roba o contanti, / ascoso in questa botte
somma, per lo più a fatica o in modo non del tutto onesto o
o in modo non del tutto onesto o con biasimevole grettezza e avidità.
tutto quel po'che avevo raspato, o per un verso o per l'altro
che avevo raspato, o per un verso o per l'altro, o per amore
un verso o per l'altro, o per amore o per forza ho dovuto darlo
per l'altro, o per amore o per forza ho dovuto darlo via. mi
. -scrivere in modo poco chiaro o addirittura illeggibile. tommaseo [s
:... a chi scrive male o chi non sa bene quel che si
14. grattare su una porta o toccarla tentando di aprirla (anche di
gazzette; / e sia roba in giacchetta o roba in falda, / delira sempre
allo scopo di trovare la giusta posizione o un punto di appoggio o di avanzare.
giusta posizione o un punto di appoggio o di avanzare. giuliani, i-174:
della raspa su una superficie di marmo o di legno. imbriani, 7-154
imbriani, 7-154: bisogna ch'io ridipinga o riscolpisca con la mente il pennellaggiato o
o riscolpisca con la mente il pennellaggiato o l'intagliato dall'artefice; ch'io
della raspata / che a mezza estate, o al tempo quando fiocca, /
), agg. raschiato o sminuzzato. mattioli [dioscoride],
: pigliano venti onde di legno raspato o veramente tagliuzzato e due oncie di scorza
sopra onze 1, canfora raspata o pista denari 2. -grattugiato (il
debite porzioni di raspi di vin vecchio o nuovo, con acqua o senza, è
vin vecchio o nuovo, con acqua o senza, è eccellente. b. davanzali
mordicazione gagliarda, congionta col sapor dolce o altro sapore di vino buono, provoca
con bonissimo mosto e con uve spicciolate cannaiole o rafone o mammolo eletto, non acerbo
e con uve spicciolate cannaiole o rafone o mammolo eletto, non acerbo o forte.
rafone o mammolo eletto, non acerbo o forte. 2. dimin.
nella calvaria, overo raspando quelle con raspatoli o tagliandole con scalpelli o segnandole con seghette
quelle con raspatoli o tagliandole con scalpelli o segnandole con seghette o annuendole con forfici
tagliandole con scalpelli o segnandole con seghette o annuendole con forfici dette mordenti.
3. operaio addetto alla pulizia o alla levigatura di superfici di legno,
da effettuare a mano con la rasiera o a macchina mediante lucidatrice; pulitore.
. -operaio addetto alla rifinitura di pietre o marmi ornamentali. = nome d'
di bisogno aiutare li metalli con materie ontuose o corro- tibili... per materie
ix- 57: 4 ràspecon 'o 4 tapecon 'è un bellissimo pesce delle
pesce delle spiagge del mediterraneo con nuotatoie o alette spinose; ei dorme il giorno
fonditori di bronzo] adoperano il chiamano o assolutamente raspino o raspino di tutto taglio
] adoperano il chiamano o assolutamente raspino o raspino di tutto taglio, e questo spiana
e ammonticchiare eno, paglia, concime o altro. giuliani, i-94: si batte
lastri, iii-88: circa il tórre o lasciare i raspi nell'atto dell'ammostatura,
/ già si veste il color aurato o d'ostro. vasari, iv-54: vogliono
. pen. raspouamento in fondo altrui o di fondi altrui: dal punto di
povero ne fa senza assai sovente nutrendosi o di frutti da lui predati o di qualche
sovente nutrendosi o di frutti da lui predati o di qualche grappolo acerbo che raspola dopo
abbia il diritto, spigola, rastrella o raspola nei fondi altrui, non ancora
un incerto assegnamento montava a circa centocinquanta o dugento lire l'anno, che raspollava
papini, vi-468: non vi contentate [o storici] d'esser raccattatori di fuscelli
: ce ne rimase un raspollo con otto o dieci chicchi. 2. infruttescenza
. 3. figur. concetto o nozione ricavata da attento e accurato studio
d'una quistione che abbia cagionato malumore o risentimenti fra due persone...
che significherebbe 'finito 'senz'altro o 'passato 'o 'da non pensarci
'senz'altro o 'passato 'o 'da non pensarci più '?
cosa che a lui veramente non appartenga o non prema molto. rasseghìo,
rassodarsi e il coagularsi di un brodo o di una sostanza grassa (e anche
), sf. ispezione di uno o più reparti militari riuniti o schierati (
di uno o più reparti militari riuniti o schierati (e anticamente anche di tutto
) per verificare il numero degli effettivi o le condizioni della forza, oppure per
divise, dell'equipaggiamento, dell'armamento, o per il pagamento del soldo (anche
a tutta la milizia di uno stato o ad una gran parte di essa per
rassegna arà ingannato il comune di 20 o 30 provigionati, alla seconda ingannerà de
è in facoltà del rettore, dei presidi o di ciascun professore di assicurarsi, per
. ispezione dei membri di un'amministrazione o di un'assemblea. ordine della compagnia
magistrato per rendere conto del proprio operato o per certificare la propria presenza.
persone, che si compie nella memoria o fra sé e sé; tatto di mostrarle
. moretti, iii-358: seduta in tinello o in cucina, sdraiata insonne nel suo
s'invita il popolo a una commedia o tragedia o pastorale o altosteria del pellegrino
invita il popolo a una commedia o tragedia o pastorale o altosteria del pellegrino, ove
popolo a una commedia o tragedia o pastorale o altosteria del pellegrino, ove la plebe
stanza. 5. esame accurato o anche elencazione e catalogazione di oggetti o
o anche elencazione e catalogazione di oggetti o di una serie o di un insieme
catalogazione di oggetti o di una serie o di un insieme di oggetti nonché delle
di fine ironia, tutti gli errori più o meno grossolani in cui il von grobler
e accurata, relativa a più libri o articoli che trattano uno stesso argomento.
di giurisprudenza: testo compilativo (libro o articolo) che espone sistematica- mente (
altinterpretazione della legislazione su un certo argomento o materia o eventualmente di un intero codice
legislazione su un certo argomento o materia o eventualmente di un intero codice.
culturali in cui sono riportate sistematiche recensioni o della rubrica che le contiene.
alcuni quotidiani che riporta un numero più o meno vasto di brani tratti da giornali
opinione pubblica su fatti politici di attualità o su avvenimenti di grande interesse (e
e può anche essere trasmessa alla radio o alla televisione). -rassegna del mercato
. -manifestazione (musicale, teatrale o cinematografica) con periodicità per lo più
: la sustanza del monastero in ferramenti o in vestimenta o in qualunque cosa provegga
del monastero in ferramenti o in vestimenta o in qualunque cosa provegga l'abate i
l'un l'altro sappia che dà o riceve. -rendiconto. fra
, 162: rassegna per rassegnamento di soldati o fanti pagati è in franco sacchetti.
... tomi lo stesso rinunciante o rassegnante a vivere privato monaco sotto l'
/ fossa, bosco, palude, erta o pendice: / fin che, per
, respingere. ariosto, 9-91: o maledetto, o abominoso ordigno, / che
ariosto, 9-91: o maledetto, o abominoso ordigno, / che fabricato nel
è riservato e non si può rassegnare o permutare, anche prima di ottenere il
partiranno domattina. -consegnare una città o un territorio a una potenza vincitrice.
il suo mandato. 7. rivolgere o anche riferire espressioni di saluto, di
un reparto militare, mentre è schierato o sfila, per verincare il numero degli
, per verincare il numero degli effettivi o le condizioni della forza o per ispezionare
degli effettivi o le condizioni della forza o per ispezionare lo stato dell'equipaggiamento.
cavallo, e'fiorentini cento caporali con due o tre ni ciascuno, molto nobile gente
prefato signore non sia obbligato ad rassegnare o bollare la gente d'arme o cavalli,
rassegnare o bollare la gente d'arme o cavalli, li quali debe tenere così
nel quale si farà la detta esecuzione, o innanzi o poscia, una volta e
si farà la detta esecuzione, o innanzi o poscia, una volta e più,
indicare l'operazione di riconoscimento di stranieri o di soldati in base ai dati fisici
chiamando prima una giovine bella, / o alessandra lume d'ogni stella.
di un consiglio mediante l'appello nominale o con l'estrazione dalla borsa della rassegna
, faceva lo smorfioso. -tira o non tira? -insistè il prevosto, stizzito
. rifl. presentarsi davanti a una persona o in un luogo. g.
orazio capponi, xcii-i-131: qualunque gentiluomo o signore vuole la prima volta esercitarsi nel
autorità periodicamente, a scopo di controllo o per adempiere a certi obblighi.
capitano al- l'ufficiale della nave ammiraglia o di quella di guardia al porto (
entrano in un porto, di portarsi o di mandare le loro carte e il loro
loro carte e il loro passaporto, o m render conto all'ufficiale che comanda a
che comanda a dordo della nave ammiraglia o al bastimento di guardia all'ingresso del
una nave: intimare a una nave o a una lancia di passaggio di avvicinarsi per
di avvicinarsi per dichiarare la propria destinazione o il carico (e si diceva chiamata
, una costrizione, ritenute ormai necessarie o inevitabili, avendo verificato l'impossibilità o
o inevitabili, avendo verificato l'impossibilità o la non convenienza di agire diversamente;
diversamente; accogliere di buon grado idee o dottrine altrui (anche in relazione con
riconoscendo in esse la volontà di dio o il segno della provvidenza. sacchetti
chi negligentemente ci serve e di chi forse o scarsamente
ci provede o duramente ci regge sono virtù che,
alla dottrina che ne avrà ella pubblicata o starà per pubblicarne. foscolo, iv-
. carducci, ii-12-39: ho strappato cinque o sei lettere diaboliche perpetrate contro di lei
primo così vario e librato nella fantasia o il secondo così dolcemente e rassegnatamente malinconico
in un bene, in un diritto o in un ufficio a cui il precedente
alla volontà altrui senza protestare; che accetta o subisce ciò che viene stabilito da altri
, fatti, circostanze che appaiono necessari o inevitabili, indipendenti dal proprio volere;
disegnate e principiate; e qualch'anni più o meno di vita non son da porre
con animo paziente e sottomesso all'inevitabilità o all'ineluttabilità delle circostanze o di una
all'inevitabilità o all'ineluttabilità delle circostanze o di una situazione; che denota un'
situazione; che denota un'accettazione passiva o anche tranquilla e serena della realtà;
, quella impudicizia rassegnata. -che esprime o rivela una mite e pacata accettazione della
, non si sa se scettica e scanzonata o modesta e rassegnata. gozzano, i-1215
padre. -ragionevole, non ostinata o caparbia (la volontà). quirini
piuttosto dalla disposizione della propria volontà più o meno rassegnata, piu o meno forte,
volontà più o meno rassegnata, piu o meno forte, più o meno
piu o meno forte, più o meno virtuosa. -privo di virulenza (
questo modo. 5. improntato o ispirato a rassegnazione (una frase,
le collazioni e provvisioni dei benefizi rassegnati o rinunciati in mano del papa o del suo
rassegnati o rinunciati in mano del papa o del suo legato, non devono aver
3. agg. che è segno o manifestazione del proprio ossequio. menzini
animo di chi accetta con sopportazione (o anche in modo inerte e senza reagire)
e si rassegna senza ribellioni alla sofferenza o a una situazione di disagio.
accetta con fede le dolorose prove della vita o, anche, la morte, riconoscendovi
rassegnazione, come se andassi a morire o a qualche cosa di simile. tommaseo,
. atto con il quale si manifesta deferenza o si presentano i propri ossequi a qualcuno
.. ad qualunque parti, cittadi o terre, castelli e luoghi, ad rassegnare
, ogn'anno del mese di maggio o altra volta il bisogno fosse, fame solenne
, 1-8-52: rassembra ogni magion spelonca o tomba, / par la luce del sol
rassomigliare a qualcuno, riprodurne le fattezze o il carattere. bencivenni, 4-60:
ben perfetto che molto profitta in uno stato o in una grazia, tantosto elli corrono
, 15: diciamo ritrarre quando el pictore o lo sculptore reassempla per alcuna cosa nella
. (rasseréno). far diventare o far ritornare sereno il cielo; rischiarare
luminosa una giornata (il vento, o, anche, una divinità pagana, un
). frezzi, i-5-1: o regina del cielo, o alta iuno,
, i-5-1: o regina del cielo, o alta iuno, / moglie e sorella
. graf 5-469: o primavera,... /..
spera ardente. 5. assumere o riprendere un'espressione serena, che denota
, gioia, letizia; farla assumere o farla riprendere da qualcuno. poliziano,
-rasserenare il ciglio, gli occhi: cessare o far cessare di piangere. guidiccioni
bissari, 2-1 io: lievati, o vecchia, e rasserena il ciglio: /
. petrarca, 230-13: non lauro o palma, ma tranquilla oliva / pietà
pers, 3-31: nulla mai di lucente o di giocondo / potrà la mia temprar
più con la particella pronom. diventare o ritornare sereno, terso, sgombro da
11. assumere un'espressione serena o ritornare ad averla (una persona o
o ritornare ad averla (una persona o il viso stesso o lo sguardo)
averla (una persona o il viso stesso o lo sguardo). petrarca,
), agg. che è diventato o che è ritornato sereno; terso,
. 3. che ha assunto o che ha ripreso un'espressione serena,
, gioia, letizia (una persona o il volto stesso). marini,
mantenere. libumio, 3-29: o quante cose per te rasservi nella tenace
a campo.. correzione o miglioramento di un testo. tri
personaggi,... eliminate le frasi o parole offensive alla morale,..
conviene che la volta... o conservi questa forma opportuna altequilibrio data a
altequilibrio data a lei nella costruzione, o venga, nel suo rassettamento che segue
di oggetti; rimetterli al loro posto o disporli nella maniera più conveniente, anche
, / per ispazio d'un'ora o più attese / le bestie a rassettar
4. accomodare un abito addosso a sé o ad altri in modo che si drappeggi
ad altri in modo che si drappeggi o cada nella maniera voluta; sistemare o
o cada nella maniera voluta; sistemare o nsistemare nei modo mi liore un indumento
un veicolo, ecc., rotto o deteriorato per ripristinarne la funzionalità; aggiustare
marinai prudenti, quando sono in porto o in bonaccia, rassettano el loro legno e
allegro del rilegatore era il ramaio, o calderaio come diceva lui, che rassettava
canticchiando sottovoce. -ricomporre un arto fratturato o lussato. soderini, lv-247: se
: se si spallasse [il bue] o si rompesse un'anca, meglio è
nel caso di dover dileguare il tumore o tinfiammazione della parte offesa, prima di
farlo gl'ignoranti, un membro dislogato o rotto. 6. regolare un
6. regolare un meccanismo, metterlo o rimetterlo a punto. e.
non lo repulisce più spesso, affinché cammini o perché noi rassetta più stabilmente, affinché
... / ma poi svegliàti, o confidente cuore, / lavoravam di buono
non è confortevole per troppa gravezza, o diminuendoglisi la gravezza o disponendolo e rassettandolo
troppa gravezza, o diminuendoglisi la gravezza o disponendolo e rassettandolo in maniera più acconcia
9. conferire a qualcosa l'aspetto o la forma più opportuna rispetto a un
iii-676: altri le [olive] acciaccano o con una canna tagliente le fendono.
spremuta le rassettano e nell'un modo o nell'altro stoppano bene il vaso.
proprio scritto; rivederlo migliorandone la forma o il contenuto. giovio, ii-169:
le gravezze di coloro che hanno venduto o permutato i loro beni.
/... / poi mangi meno o più fino che ai pesi / sian
. -sistemarsi nell'armatura, mettersela o rimettersela indosso, ricomporsi nell'armatura.
.. disse [orlando]: « o dio, non mi lasciar morire! /
! 26. disporsi a un'azione o a una condizione. chiaro davanzati,
voluto fare demonstrazione di levare el vicario o innovare altro, parendomi pazzia alienarsi li
da piegarsi e rassettarsi secondo il vento o altra cosa che gli muova.
che si dà alla fine di qualsiasi manovra o lavoro eseguito a bordo di un vascello
il rumor, che da dieci o da dodici / bastonate senti'. / -fur
di lettere i quali vi dànno risposte o vi muovono talora dubbi da fare stomaco
partic.: che cura un arto fratturato o lussato. fr. morèlli, 474
verso è nato sotto cattiva stella, o io ho qualche incognita antipatia con esso
rassiano, agg. ant. originario o abitante dell'antico regno di raska,
da un dubbio, da un sospetto o da un timore. calvino,
, agg. atto a infondere coraggio o speranza, a liberare da un dubbio
da un dubbio, da un sospetto o da un timore, a rendere tranquillo
, qualcosa di rassicurante. -che storna o cancella sospetti o previsioni inquietanti. d'
rassicurante. -che storna o cancella sospetti o previsioni inquietanti. d'annunzio, iv-1-413
infonde coraggio e sicurezza con le parole o il comportamento (una persona).
infondere coraggio, rincorare; rendere sicuro o fiducioso; liberare una persona o il
sicuro o fiducioso; liberare una persona o il suo animo da uno stato di
angoscia, di apprensione, di preoccupazione o di paura. fiore [dante
2. confermare una persona nel possesso o nel godimento stabile e incontrastato di un
godimento stabile e incontrastato di un bene o di un vantaggio. delfico,
temanza, 337: caricò anche il solaio o vogliam dire la via del ponte di
-rafforzare nei princìpi (una teoria scientifica o filosofica). b. croce,
so a qual torre, a qual rocca o a quale più sicura altezza possa ridurmi
). rincorato, tranquillato; reso sicuro o
-trice). che libera da apprensioni o paure; che ridà tranquillità.
2. che tende a infondere coraggio o fiducia (una persona).
rassicurare. rassicurazióne, sf. atto o discorso volto a rincorare, a sanare
adoperare spregiativamente i nomi di capi più o meno esotici per indicare vari aspetti poco simpatici
; ha proposto il dilemma della pacificazione o del rassismo. = dalla voce etiopica
. rassodaménto, sm. acquisizione o conferimento ai muscoli, alla pelle o
o conferimento ai muscoli, alla pelle o al corpo umano di consistenza, compattezza
tratto il nutrimento. 4. acquisizione o conferimento di compattezza e fermezza al terreno
stabilità del terreno; accrescere la resistenza o la solidità di un materiale.
più presto col continuo battere che col peso o gran percossa di quelli strumenti che noi
colpo / non s'infrange di pillo o ferrea mazza. viani, 13-165: sul
2. rinsaldare, rendere più intenso o profondo un rapporto affettivo, un'amicizia
pubblico, lo stato, un assetto politico o sociale. cesarotti, i-xxv-10: rassodate
3. confermare in un'opinione o in una credenza; rendere qualcuno più
più fermo nell'esercizio di una virtù o in un'alleanza. g. m
princìpi deu'intrapresa carriera. -confermare o rendere più forte qualcuno nell'esercizio del
. 4. confermare un proposito o un'opinione; rendere più intenso e
-accertare e dimostrare meglio la fondatezza o la verità di una teoria, di
1-ii-7: niuna composizione di scrittor fiorentino o toscano, salvoché qualche scherzo del bemi,
umore, alcune nel rassodarlo in brine o restringerlo in neve. panigarola, 2-248:
, 2-44: piglia la sperienza da licori o gomme d'alberi, e quali,
riempiono d'un getto di ghiaia mezzana o di pezzami di scaglie o tritarne minuto di
ghiaia mezzana o di pezzami di scaglie o tritarne minuto di lavori di mattone o
o tritarne minuto di lavori di mattone o selce mischiati con calcina; e si lascia
sta grande tempo che non si sciolge o che non s'allenti, tuttavia rassoda.
11. figur. acquistare profondità, chiarezza o coerenza; fissarsi in una forma definitiva
15. perfezionarsi, acquistare abilità o padronanza in una disciplina, affinarsi nell'
, di una dignità; conseguire stabilità o autorità nell'esercizio di un potere, nello
ti dice che a cominciare dal 1911 o 12, una volta rassodate le ossa,
sia possibile staccarti da porto maurizio quattro o cinque mesi l'anno e esplorare a
agg. (rasodato). diventato o reso solido, compatto, duro, resistente
giorni più riuscita. -diventato o reso sodo, turgido, (le membra
un'istituzione, una forma di potere o di governo). manzoni, iv-174
iv-174: non si cerchi in istituzioni che o non esistevano o non erano compite né
cerchi in istituzioni che o non esistevano o non erano compite né rassodate. massaia,
diletto, salvo che forse qualche semplice piacere o compiacimento, sì com'accadde loro nell'
analogo, simile, comspondente a qualcosa o a qualcuno, nell'aspetto o nelle
qualcosa o a qualcuno, nell'aspetto o nelle qualità o caratteristiche.
qualcuno, nell'aspetto o nelle qualità o caratteristiche. guidacci, i-3-4-35
riproduce fedelmente i tratti di una persona o un modello figurativo. carducci, ii-16-179
è di necessità che questi sieno o buoni o rei. rassomiglianza, sf
necessità che questi sieno o buoni o rei. rassomiglianza, sf. affinità
rei. rassomiglianza, sf. affinità o parziale identità fra due o più persone
. affinità o parziale identità fra due o più persone dal punto di vista fisico,
dal punto di vista fisico, intellettuale o spirituale. bettinelli, 3-270:
di rassomiglianza e di vera comune sensibilità o vogliam dir simpatia, che, riconosciuto come
rassomiglianza fisica, mentre la rassomiglianza spirituale o identificazione è pressoché compiuta. -di animali
trovamento della verità nascosa delle cose naturali o accidentali al filosofo e all'artista.
). presentare somiglianza, parziale identità o affinità con un'altra persona nell'aspetto
affinità con un'altra persona nell'aspetto o in determinate caratteristiche o qualità.
persona nell'aspetto o in determinate caratteristiche o qualità. boiardo, 1-1-42:
propria un ritratto del naturale, fatto o col pennello o con altro. chiamo
del naturale, fatto o col pennello o con altro. chiamo imagine appropriata una
chiamo imagine appropriata una persona viva, o quel che si sia, che per
. cesarotti, i-iv-47: recami, o cara, / lo scudo di tuo padre
statua. -presentare analogia con una condizione o con una situazione, con un avvenimento
piaceri, ne dovremo riconoscere i princìpi o le cause uniformi. g. ferrari
egualmente la felicità coi miracoli della morale o della filosofìa. pascarella, 2-326:
tre dolci. pea, 7-506: amore o odio, nelle forme esteriori, possono
poter rassomigliarla a l'armeria de'viniziani o degli altri prìncipi, ch'a'forestieri
se sarà sregolata in mano di un pazzo o di un poltrone, gli sarà piu
di essa, siccome tonde per l'impeto o posa de'venti. alla qual opra
: machiavelli rassomiglia la fortuna ai fiumi o ai torrenti che, quando si gonfiano,
vostro clarore. tasso, 13-i-381: o celesti facelle, / di lei ch'amo
5. imitare qualcosa; riprodurre un modello o uno stile letterario, un atteggiamento,
tal passione, della tal patria, o m un uccello od altro animale della tal
... varietà della umana voce o suono altro tanto nuovo e tanto stranio che
. che introduce un complemento di paragone o che è inserito in una costruzione correlativa
rassomigliévole, agg. letter. degno o atto a essere imitato. f
rassomiglianza, cioè degli uomini rassomiglie- voli o delle loro azzioni, le divise in tre
parti secondo che li uomini sono migliori o piggiori o simili a noi. idem,
che li uomini sono migliori o piggiori o simili a noi. idem, -2-163
rai / come vapor dal sole, o tanto vali / da te? e se
i suoi fondamenti e pretensioni si truovino o le risposte o le proposte o le difese
e pretensioni si truovino o le risposte o le proposte o le difese. besalio
si truovino o le risposte o le proposte o le difese. besalio [in novo
2. che è proprio, si riferisce o è connesso a tale movimento religioso,
1905], rv-404: 'rastaquouère 'o 'rasta ': voce di
risulta a'semi seminati, se si sarchia o si rastèlla la terra, perciocché i
percorrendo il fondo del mare con ganci o uncini. vocabolario nautico [s.
lasciandola trascinare in mare a poppa via o per fianco. 5. pescare
fianco. 5. pescare molluschi o pesci di piccola taglia (una rete
. 2. supporto a ripiani o a pioli per armi, piatti o
ripiani o a pioli per armi, piatti o altri oggetti. scamozzi, 2-172-80
, e vi capiscano almeno sei ordini o rasteliere. avisi del giapone, 83:
che i denti legano due altre quasi guaine o gen- givette mobili e posticce, in
, 242: le scaglie de'sassi o de le pietre, la ghiaia e la
fuori di questa macchina e ammontate insieme o del monte ch'è presso a la
parlare della manna, il coltivar le pattate o l'inventare nuovi seminatoi o rastelli.
le pattate o l'inventare nuovi seminatoi o rastelli. -per estens. strumento
atto a ripulire il fondo di un canale o di un corso d'acqua.
accomodati sopra grosse aste ad alcuni barchetti o navicelli, co'quali si vada movendo
duo rastelli. 3. palizzata o steccato (anche mobile), posto a
di ciascuna strada vi sia una porta o un rastèllo di mediocre larghezza. ghirardacci,
antichi: come... i rastelli o steccate e palizzate, acciò l'inimico
, 4-932: entrati che furono trenta o quaranta soli, venne giù precipitosamente un
chiuse la porta, e furono uccisi o fatti prigioni tutti miei regi che si
sia in essa dispensa comune un lochetto o fonteghetto fresco e non umido, bianco e
: conviene difinire cosa sia caccia generale o caccia a restello e determinare il numero dei
. citolini, 407: le chiavi o sode o con le opere loro o
citolini, 407: le chiavi o sode o con le opere loro o schiette o
chiavi o sode o con le opere loro o schiette o a rastello o a croce
o con le opere loro o schiette o a rastello o a croce o a bottone
opere loro o schiette o a rastello o a croce o a bottone.
schiette o a rastello o a croce o a bottone. 10. locuz
aver robe rastrante / di fina seta o de ricco bracato. = dallo spagn
terreno, l'ammucchiare fieno, sassi o foglie con il rastrello. 2
. ricerca sistematica condotta da squadre militari o di polizia allo scopo di catturare nemici
(soprattutto nell'ambito delle guerre partigiane) o delinquenti latitanti o di recuperare armi o
delle guerre partigiane) o delinquenti latitanti o di recuperare armi o refurtiva. bacchelli
o delinquenti latitanti o di recuperare armi o refurtiva. bacchelli, 2-xxiii-212: la
sulla tovaglia. -recuperare con raffi o uncini un oggetto situato sul fondo marino
una zona per fare opera di proselitismo o riscuotere consenso. oliva, i-3-661:
e contravengono a'miei dogmi, mentre o rastrellano le provincie ammaestrate o prescrivono a
, mentre o rastrellano le provincie ammaestrate o prescrivono a chi gli ascolta indispensabile segui-
-sottoporre una zona a controlli militari o polizieschi allo scopo di catturare nemici o
o polizieschi allo scopo di catturare nemici o banditi o di recuperare armi o refurtiva
allo scopo di catturare nemici o banditi o di recuperare armi o refurtiva.
nemici o banditi o di recuperare armi o refurtiva. comisso, 16-44: i
fondo del mare con rastrelli da pesca o reti. montale, 7-134: neppure
i gustosi 'couteaux '... o la rastrellano metodicamente per portare alla luce
. 4. radunare, reclutare o catturare una o più persone.
4. radunare, reclutare o catturare una o più persone. pea, 11-118
, e chiunque ha il diritto di ucciderli o di travolgerli sotto le rapide vetture.
. x. quantità di paglia o di fieno raccolta in una volta con
rastrellata '. quella quantità di paglia o fieno che si piglia in una volta col
uniforme, ripulito da foglie, sassi o rifiuti (il terreno).
, rastrellati per le vie della città o nei paesi lontani. p. levi,
e accurata allo scopo di catturare nemici o fuggiaschi. pavese, 4-310:
3. che bonifica una zona da esplosivi o mine. l'illustrazione italiana [29-vii-1945
ridolfi, i-396: la operazione della rastrellatura o dell'erpicatura per coprire il seme di
3. ciascuna delle linee tracciate sul terreno o sulla ghiaia dai rebbi del rastrello.
rastrellièra, sf. intelaiatura di ferro o di legno simile a un rastrello senza
legno simile a un rastrello senza manico o a una scala a pioli, che
stalla, sopra la mangiatoia, regge fieno o altro foraggio in modo che gli animali
i-253: ai cavalli staranno bene le greppie o le rastrelliere e che siano alte a
al di sotto si pongano le mangiatoie o greppie per la biada, semola, radici
2. per estens. mobile di legno o di ferro a pioli, a barre
di ferro a pioli, a barre o a ripiani, appeso o appoggiato al muro
a barre o a ripiani, appeso o appoggiato al muro, atto a reggere
al muro, atto a reggere verticalmente o a esporre armi, piatti, strumenti
esporre armi, piatti, strumenti agricoli o altri oggetti. allegri, 18:
. allegri, 18: fra zagaglie o picche / lo posi [il bastone]
estens. nello scompartimento di un treno o su un autobus, struttura a barre fissata
chiostra dei denti nella bocca dell'uomo o di un animale. passeroni, 5-111
industria tipografica, supporto per i rulli o per i compositoi di legno. -anche:
una macchina tessile (filatoio, orditoio o macchina per maglieria) che riceve e
per tener separate le matasse dei fili o legnauoli i quali debbono attorcigliarsi insieme per
mangiatoia de'cavalli, dove si mette paglia o fieno per lor mangiare, d'onde
la rastrelliera, quando il padrone toglie o leva la parte a chi lo serve
. rastrellinare, tr. pareggiare o ammucchiare con la rastrellina.
le rastrella). strumento di legno o di ferro costituito da un regolo trasversale
un manico lungo, atto a radunare foglie o sassi, a sceverare la paglia dalla
ghiaia in un viale, a ripulire o affinare una superficie di sabbia o di
ripulire o affinare una superficie di sabbia o di terra. giamboni, 7-32
senza altrimenti preparare i terreni col cilindro o col rastrello. manzoni, pr.
rastrelli infilati nei capelli di fieno. o cara vita! moravia, 21-41: pochi
raschiare e ripulire il letto dei fiumi o il fondo di un porto o di
fiumi o il fondo di un porto o di un bacino idraulico. leonardo,
. baldinucci, 132: 'rastione o rastrello ': strumento di ferro col
macchina trebbiatrice. pavese, 1-52: o saltava la ruota o la macchina andava.
pavese, 1-52: o saltava la ruota o la macchina andava. difatti si muove
di pettine intelaiato, a denti di ferro o di legno, rotondi e radi,
raccolta di molluschi su fondali marini rocciosi o sabbiosi. benzoni, 1-40: questo
scorrevole punto di appoggio per acconciarla più o meno e così diminuire più o meno
acconciarla più o meno e così diminuire più o meno l'ampiezza delle oscillazioni e la
posto dinanzi alle porte di una fortezza o di una città o di un territorio.
di una fortezza o di una città o di un territorio. andrea da barberino
orcunerò che la notte si potrà chiudere o con catene o con qualche altra cosa,
notte si potrà chiudere o con catene o con qualche altra cosa, cioè a
cosa, cioè a modo di rastrello o di ferrata, in modo sarà sicura.
ché non gli niega alcuno il passo o serra, / ben ch'intorno al rastrello
porte principali delle fortezze, che si apre o si chiude, si alza o si
apre o si chiude, si alza o si abbassa, e ciò per tener il
capitano verso le due alla porta di cesena o di faenza, se ben ricordo;
ben ricordo; la porta era chiusa o era calato il rastrello. -cancello,
armata che giri intorno. dite, o signori, non fate voi così a
? algarotti, 1-iii-84: le ringhiere o i ballatoi non sono forse altra cosa
forse altra cosa che scale a piuoli o rastrelli posti ne'primi tempi a traverso
nella casa affine impedire agli animali domestici o a'fanciulli l'uscir fuori nella campagna
queste porte non vi si poteva giocare o far colazioni, né dar mancie a quei
si dipartono, al posto di pendenti o gocce, lunghi denti. -anche:
, con significato antonomastico: il regno o il potere della casa d'angiò.
. bernardino da siena, 334: o voi ch'avete il rastrello e quello onorate
ch'avete il rastrello e quello onorate, o guelfi maladetti! e tu porti l'
per simil.: sistema di esplorazione aerea o navale effettuata da più unità distanziate.
. v.]: 'rastelli 'o ^ rastrelli ': sistema di corde
e gettandolo, e ricuprire col sarchiellino o rastrellino. govoni, 356: dei minuscoli
una colonna, un pilastro, un oggetto o un ramo dal basso verso l'alto
, veniva fuori la 'piattaia 'o 'rastriglièra '. = var.
. anche lastrigliera, rastegliera, rastigliera o grastigliera), di rastelliera.
farò che ben lavora / campo a falce o gramegna o spin sugetto, /
/ campo a falce o gramegna o spin sugetto, / che 'l purga e
poco / col rastro, con la zappa o ver col foco. po
. tansillo, 7-213: aratro o giogo o rastro o marra o vanga,
, 7-213: aratro o giogo o rastro o marra o vanga, / qual
: aratro o giogo o rastro o marra o vanga, / qual sia di
o giogo o rastro o marra o vanga, / qual sia di ferramenti
vanga, / qual sia di ferramenti o di legnami, / non fidate che fora
. lasciar la zappa e 'l rastro / o pure abbandonare armenti e gregge. battista
. prodotto della raschiatura di un vegetale o di altre sostanze o della disgregazione di
di un vegetale o di altre sostanze o della disgregazione di una roccia metallifera.
la sua [del corallo] limatura o rasura con l'acqua, giova a chi
. il materiale prodotto da una demolizione o da un'erosione naturale. bibbia volgar
nel quale sempre la lettera senza correzione o rasura sta ferma. muratori, 7-iii-457
1-21: quale si rappresentarae ribelle o pertinace a la loro diliberata riconciliazione,
perugini, ii-220: se le predicte bestie o veruna d'esse bestie fossero centonaio pagheno
versata periodicamente in pagamento di un servizio o come quota di uno stipendio o di
servizio o come quota di uno stipendio o di un salario o di una rendita o
di uno stipendio o di un salario o di una rendita o di una tassa.
o di un salario o di una rendita o di una tassa. ordinamenti di giustizia
a lui sanza alcuna detrazione di dirittura o di gabella, ciascuno mese, sì come
sul banco suo una provvisione della medesima rendita o più, ma in danari contanti,
compete, che è dovuta a qualcuno o da qualcuno; quota prefissata di un
; quota prefissata di un onere economico o di un reddito, percentuale pattuita.
: niuna cosa potevano fare che danno o vergogna non acquistassino, e più che nostra
di solito in rapporto con un versamento o con una riscossione di denaro).
12: sia la convenzione della pigione annua o mestrua o per altra rata di tempo
sia la convenzione della pigione annua o mestrua o per altra rata di tempo. botta
i frutti, i quali dovessero impiegarsi o nella fabbrica o in sussidio dei poveri
i quali dovessero impiegarsi o nella fabbrica o in sussidio dei poveri. 6
poveri. 6. multiplo (o sottomultiplo). p. neri,
pigliare a piacere una rata più grande o più piccola dell'oncia per denominarla lira.
la quantità minima di merce da caricare o scaricare, in un certo tempo,
(cioè riferito all'unità di peso o di volume della merce trasportata).
neuno sottoposto dell'arte de la lana debbia o vero possa comprare, o fare comprare
lana debbia o vero possa comprare, o fare comprare, neuna lana da neuna persona
, ne debbia pilliare uno sacco o vero una balla che sia in quantità di
sé comparatore, tuttavolta essendovi el venditore o vero suo messo presente... e
ponga sempre, alla rata del vino o dell'uva che vi si mette sopra nel
gemma nel peso sia diminuita per quarto o accresciuta quattro tanti, si diminuirà o accrescerà
quarto o accresciuta quattro tanti, si diminuirà o accrescerà nella considerazion... il
sua parte, secondo le sue competenze o possibilità. francesco da barberino,
rate, che è forse dal fiammingo rate o dal frane. * hràta * favo
che sia ben proprio e lasciandole per quattro o cinque giorni... allora premete
sopra sostanze odorose, sia facendo macerare o mettendo in infusione quelle sostanze nell'alcool
giallastra dentro. la sua parte esterna o corticale ha un sapore astringente, senza
stamburamento. -sostant. musica o canto guerresco. montale, 18-434
= dal fr. rataplan (o rantanplan), di origine onomat.
già in ghingheri verso la nunziata, o al tramme e tutte ratatinate e 'mpannocchiate
ratatinate e 'mpannocchiate e ritinte a'labri o nel viso congratularsi l'un l'altra
. panzini, iv-570: 'ratatuglia o ratatùia ': voce del basso
poco appetitosa, composta di vari ingredienti o di avanzi \ ratavèllo,
a calipso) si fabbricò la rate o barchetta. d'annunzio, ii-216: condotto
il pagamento delle somme dovute in piu o meno numerose rate (per lo più
2. che si avvale di più o meno lunghe rateazioni. parise, 5-25
una telefonata più lunga del solito, o un ratealista che viene a offrire qualcosa.
. suddivisione in rate di un debito o di una somma da pagare. -in senso
. -in ragioneria: porzione di ricavo o di costo maturato nell'esercizio in chiusura
normalmente corrisposto al titolare della rendita (o della retribuzione ecc.) la somma di
dividere. panzini, iv-570: 'ràteo o prò rata ': termini di borsa
giuridico che era di per sé invalido o dotato di efficacia solo provvisoria o inidoneo
invalido o dotato di efficacia solo provvisoria o inidoneo a produrre effetti (e che
per lo più da un altro soggetto o, nell'ambito di un ente collettivo,
nome da un rappresentante privo di poteri o che ha ecceduto rispetto ai poteri
poteri che effettivamente gli competevano, o con cui il mandante assume a proprio
1865, 1309: l'atto di conferma o ratifica di una obbligazione, contro la
trattato venga parimenti approvato anche dall'altro o dagli altri stati contraenti, il che viene
che viene fatto risultare mediante lo scambio o il deposito, a seconda che il
a seconda che il trattato sia bilaterale o multilaterale, degli strumenti di ratifica)
iv-12-403: voglio osservare che la ratifica o la non ratifica è un atto politico
trattati intemazionali che sono di natura politica o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari o importano
che sono di natura politica o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari o importano variazioni del territorio
politica o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari o importano variazioni del territorio od oneri alle
variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi. 3.
la ratifica a un atto giuridico pubblico o privato o a un trattato intemazionale;
a un atto giuridico pubblico o privato o a un trattato intemazionale; convalidare,
1309: in mancanza d'atto di conferma o ratifica, basta che l'obbligazione venga
basta che l'obbligazione venga in tutto o nella maggior parte eseguita volontariamente da chi
l'obbligazione stessa poteva essere validamente confermata o ratificata. b. croce, iv-12-403:
deserte, oltre e più che nella negligenza o noncuranza colpevoli dei deputati e senatori,
che si fanno per violenza di male o per necessità di pericolo, se non sono
promessa); suffragare con ulteriori argomenti o prove. bibbiena, 1-12: perché
passeroni, 4-99: che gli amici o tardi o tosto / si conoscano alla
, 4-99: che gli amici o tardi o tosto / si conoscano alla prova,
, ratificherete voi la vostra passata vita o la deplorete a calde lagrime o forse tra
passata vita o la deplorete a calde lagrime o forse tra gli spasimi della disperazione?
dir. confermare in tribunale una confessione o una testimonianza fatta in precedenza, sotto
caso non sarà bisogno di nuova forma o solennità. galanti, 1-i-244: oggi
re un primo magistrato dalla cui buona o cattiva digestione dipendessero la vita e gli
io... il solo giudice o assertore o ratificatore. = nome d'
.. il solo giudice o assertore o ratificatore. = nome d'agente da
niuna delle parti riputarsi repentino, inconsiderato o suggerito dal travaglioso accidente, posciaché in
da presentare sul diritto un pelo ondulato o bottonato o arricciato (quasi a imitazione
sul diritto un pelo ondulato o bottonato o arricciato (quasi a imitazione della pelliccia
sono insieme uniti in forma di rosta o di semicerchio, e con essi strisciandosi le
semicerchio, e con essi strisciandosi le tele o i panni di lana si leva fuori
, quella superiore, foderata di panno o caucciù, preme sul tessuto e lo
. operazione, compiuta da apposita macchina o anche nel lassato manualmente su tessuti di
quale il pelo viene piegato a onde o sollevato in neri o piccoli bioccoli, per
piegato a onde o sollevato in neri o piccoli bioccoli, per ottenere un effetto
locuz. andar ratio: andare vagando o andare in cerca di qualcuno. guido
il fondamento oggettivo e razionale (etico o pratico) di una norma di legge,
vari uffici giudiziari (di grado superiore o inferiore) che hanno sede nello stesso
deliberazione, una sentenza). -avere rato o per rato: ratificare, considerare valido
vincolante un contratto, un accordo o un altro atto giuridico stipulato da un proprio
madri del paese: i quali quando saranno o grandi o piccoli eletti, rati in
: i quali quando saranno o grandi o piccoli eletti, rati in bontà e fazione
medica... in caso di absenza o di malattia del professore principale dovrà godere
'dietro richiesta di ambedue le parti o anche di una sola di esse);
4-1-50: non è rato, cioè certo o istimato fermo quel matrimonio il quale è
che pronuncia la nullità del matrimonio, o il provvedimento col quale è accordata la
luoghi diterminati. 2. estremità superiore o inferiore di una colonna. baldinucci,
l'imoscapo, detto anche ratta da piedi o di sotto, è la parte inferiore
ratta * ': ciascun estremo, inferiore o superiore, della colonna. =
ratta2, sf. dia! membrana o pannicolo adiposo che avvolge gli intestini
: rete, cioè quella cartilagine grassa o pannicolo che cuopre gl'intestini degli animali.
che, avendo a rattaccar braccia, gambe o teste, fa di mestiero mettervi un
fa di mestiero mettervi un perno di rame o di bronzo. bottari, 5-172:
5. figur. collegare fra loro frasi o brani di un testo. l
estens.: riparare (un muro o un altro oggetto qualsiasi, rotto o
o un altro oggetto qualsiasi, rotto o guasto). iacopo del bientina
3-221: egli portava le scaipette rattacconate o rotte. bresciani, 6-viii-113: il don
careri, 1-ii-17: quivi trovammo i rattar o guardie delle strade, i quali pretendevano
gente così cattiva come i rattari, o guardie che, in dimandando il
al potere 'codinoni 'dell'estrema destra o 'codini 'ai destra, gingillini ed
tratto di terreno i suoi rattegni con muretti o cigli. = deriv. da rattenere
): disse santo giovanni: « o giovane, non ti offenda questo così picciolo
per lo più a sensazioni fisiche di freddo o caldo eccessivo a cui si cerca sollievo
alla moderazione. gherardi, lxxxviii-i-657: o vano e falso micidial cupido, /
64: i mali si rattemprano o succedono in modo che il primo all'
ovidio volgar., 6-305: ratemperatevi, o voi che così opporresti, di spandere
giusta misura, alla norma (fisica o morale); moderato. simintendi
. tenere). letter. fermare, o tentare di fermare, persona o cosa
, o tentare di fermare, persona o cosa in movimento: trattenere.
or questi or quelli / con certa legge o rattenere o spingere. b. davanzati
or quelli / con certa legge o rattenere o spingere. b. davanzati, i-48
275: rattien la neve, o borea, / che giù dal crin ti
pantofole. -arrestare un esercito in fuga o la fuga di un esercito.
(con esortazioni, suppliche, lusinghe o anche minacce e ricatti); trattenere
. ovidio volgar., 6-256: o deidamia ove è ora quella forza?
1-204: buoni dèi! nelle lettere o conviene dire bugie o rattener la penna
dèi! nelle lettere o conviene dire bugie o rattener la penna e la lingua dal
, per nulla s'argomenta, / danno o periglio alcun non antivede. 0.
incerto, timoroso; non lasciare agire o, comunque, rendere meno pronto nell'
grido e, genericamente, ogni parola o atto rivelatore di un sentimento).
fiato: per soipresa, per paura o anche per non rivelare la propria presenza.
seno d'atride apresi il varco? / o rattien la sua foga? foscolo,
famigliare più che altro sogliono rattenere o sospingere i grandi ingegni. cattaneo, vi-1-193
contribuiscano a rendere più intenso il caldo o 'l freddo, a rattenere l'umidità.
liana. serao, 1-331: due o tre volte fu lì lì per parlare,
13. ant. rimanere fermo o immobilizzato. -per estens.: trattenersi
portano, la debolezza e l'insussistenza o almeno il contrappeso, talché il nostro
si pongoho a traverso delle strade ripide o delle scale, per rattenitivo.
scalinata a padiglione ': certo sdrucciolo o pendìo, talora semicircolare, talora rettilineo,
, indotto a desistere da un proposito o ad astenersi da un eccesso, da un'
: noi forestieri, che non usiamo parola o passo che non sia ne'buoni scritti
tra i ginocchi il motore. o ne sussultava in un borbottio rattenuto il mattino
. riordinare in ranghi (unità militari o gruppi di persone). -per lo
, del cielo, di un grave o di altri elementi naturali. dante,
. rattezze / da rondinella. -agilità o gagliardia e dinamismo del corpo. cicerone
1-45: non per forza né per rattezza o prestezza di corpi le gran cose si
, sveltezza (talvolta dettata da sollecitudine o impazienza) nell'eseguire un lavoro, nel
fuori della terra al loro iddio bacco o acieres, quando andava loro il tempo
copia di sé. -desiderio o necessità di far presto; fretta, premura
con cui si manifesta un fenomeno psicologico o intellettuale. rosmini, xxv-434: la
4. ant. forte pendenza o inclinazione; ripidità. dante, par
diventare tiepido, conferire tepore; riscaldare o rinfrescare moderatamente. d. bartoli
studioso fervore né pure un minimoché rattepidiscono o smorzano. cesari, 1-1-234: io non
con istudiate parole la benevolenza vostra, o signori, e lo studio dell'ascol-
queste lezioni l'avesse in voi rattiepidito o allentato. giordani, v-73: di grazia
, 1-24: in ricevere qualche torto o qualche aggravio che lo provocasse a sdegno,
sm. topolino (come appellativo affettuoso o di commiserazione rivolto a un fanciullo o
o di commiserazione rivolto a un fanciullo o a una persona cara).
di lantosca, 2-160: che consolazione, o dio del firmamento, / quando il
agg. ant. procurato con la rapina o la truffa. buonarroti il
ria ricrescimento, / truffativo o rattivo o usurario / del danaio
ria ricrescimento, / truffativo o rattivo o usurario / del danaio, che
avvicinando i tizzoni ar denti o aggiungendo legna o altro combustibile);
ar denti o aggiungendo legna o altro combustibile); riaccendere,
dormire. 2. figur. ridestare o rendere più intenso un sentimento, dandogli
rattiepidire), agg. 3. suscitare o infondere un desiderio in una bersezio,
rat (rattepidito). divenuto tiepido o più tiepido; mite, persona.
temperato (il clima, una stagione o un periodo di e. cecchi, 3-173
interpreti di quali guidi, cioè guidoni o guittoni, nominatamente abbia inteso di favellar
. rattissimo). che si sposta o compie un movimento con rapidità (e
. -in partic.: che cammina o corre con rapida andatura; celere.
rappresentazione del re superbo, xxxiv-494: o vetturali, non ite sì ratti. boiardo
e con un riso / mi rallegrava o con un finto sguardo, / e poi
/ e poi dietro ad un pino o ad una quercia / ratta si nascondeà,
, i-v-35: marneranno i soldati ratti o lenti, come più vorrai. c
per le tue rose le quali / o non sono sbocciate ancora o già /
le quali / o non sono sbocciate ancora o già / disfannosi, pel tuo desiderio
talvolta in espressioni di esortazione, invito o ordine a compiere celermente uno spostamento)
3. che si muove, è lanciato o è trascinato nello spazio o su una
è lanciato o è trascinato nello spazio o su una superficie con grande velocità (un
). -in partic.: che ruota o compie la sua orbita rapidamente (un
.: che compie il percorso senza soste o fermate; diretto. - anche con
4. che scorre, defluisce o circola velocemente o per la notevole pendenza
. che scorre, defluisce o circola velocemente o per la notevole pendenza del letto o
o per la notevole pendenza del letto o per la forza della corrente (un
della corrente (un fiume, un corso o una massa d'acqua). -
6. pronto, sollecito a fare o nel fare qualcosa; che agisce senza
la sveltezza impiegate nel compiere l'azione o nell'accingervisi o nel prepararvisi).
nel compiere l'azione o nell'accingervisi o nel prepararvisi). -per lo più
mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, / com'
al sistema poetico suo e de'coetanei o degli antecessori, è soltanto grammatico e
come che vada / la cosa, lenta o ratta / sia la vendetta fatta.
11. per estens. precipitoso o intempestivo nel compiere un'azione. -in
partic.: affrettato nel formulare giudizi o nel costituirsi un'opinione. -anche con
). laude cortonesi, 1-iii-262: o figliuol mio, non sia la tua
lo più, risulta impossibile da dominare o controllare (un sentimento, un pensiero,
onore / fallir d'opra di getto o di scarpello / all'arte onde più ratta
dilegua. 15. che trascorre o sembra passare velocemente; fugace, inarrestabile
, inarrestabile (il tempo, la vita o un periodo di questa). -anche
poerio, 3-431: teco ratte non chiamo o lente ore / ma perduto le obblio
perduto. aime, perché lasciasti, o teresa, le soglie del padre,
19. ant. che ha una pendenza o un'inclinazione per lo più molto accentuata
scosceso (un monte, il letto o la riva di un fiume, un
d'arno, siccome d'ogn'altro torrente o fiume che vada tortuosamente vagando per un
rosa, quando essa pendenza sia eccedente o magiore del bisogno, come forse in
maggior declive, che mostra la livellazione o che si raccoglie da'ratti e dalle
simili avrete scelto per piazza, pianta o sedia di tutta la guerra.
in querele! firenzuola, 2-134: o che paghere'io a poterti toccare una
: ahi! come ratto involi, o cruda morte, / le cose belle!
-con riferimento al rapido trascorrere della vita o di una condizione di gioia e benessere.