aminta, 813: qual contrasto col corso o con le braccia / potrà fare una
(e può equivalere a chi? o a che cosa?).
, quale hai tu più caro, o ch'io ti lasci tutta questa roba o
o ch'io ti lasci tutta questa roba o ch'io ti lasci cristo per tuo
vien di voi caendo: / fategli, o belle, festa. 7qual sarà la
più antica, / la legge di diana o pur d'a- more? tasso,
/ « amor, quegli interruppe, o cara sposa, / amor m'ha ricondotto
2. introduce una proposizione interrogativa indiretta o una proposizione dubitava in cui si domanda
l'identità, l'entità, la natura o, anche, il numero di cose
, anche, il numero di cose o persone (e può avere valore enfatico
: quali modi debbe usare uno principe o una republica per fuggire questo vizio della ingratitudine
. idem, par., 18-115: o dolce stella, quali e quante gemme
pronom. (e può equivalere a chi o a che cosa). giamboni
: vedrai qual sia più caro, / o suon di trombe o mormorio di baci
più caro, / o suon di trombe o mormorio di baci. fantom, ii-59
/ che speranze, che cori, o silvia mia! / quale allor ci apparta
perisca. -certo quale: per attenuare o limitare il valore di un sostantivo.
. 5. per indicare uguaglianza o analogia fra due cose: nello stesso
modo che, con le stesse caratteristiche o qualità che; come (ed è spesso
ingegno quale sei tu, sarà sempre o l'ordigno del fazioso o la vittima del
, sarà sempre o l'ordigno del fazioso o la vittima del potente. pellico,
le argutezza quali quali tu le odi o leggi. -in qualità di.
e quale, per sottolineare l'uguaglianza o la perfetta coincidenza. dante, par
cose ch'ei vuol dire siano veramente state o non siano state, ma solamente ha
quali deono essere e quali secondo 'l verisimile o 'l necessario fusser potute essere. foscolo
(per lo più in correlazione con tale o così). dante, inf,
tornato nel viso quale è la secca terra o la scolorita cenere. boiardo, 1-12-16
sol, ma le decine; / o, qual ecuba, sia conversa in rabbia
quel che non costa mostra in animo o meschino o superbo; e qual de'due
non costa mostra in animo o meschino o superbo; e qual de'due che sia
il quale ubbidì. pascoli, i-224: o sublime follia di carlo cafiero, il
spaventa, 1-181: ho detto quale, o essere qualitativo, l'essere determinato,
; acconcio, adatto (una persona o una cosa). tommaseo [s
alla famiglia vochisiacee, con foglie verticillate o op poste, cuoiose,
di vario colore, disposti in grappoli o in pannocchie; sono originarie delle guiane
. definizione- sintetica di una singola qualità o di un complesso di qualità, reali o
o di un complesso di qualità, reali o presunte, di una persona, anche
che ad esprimere una precisa qualifica razziale o religiosa. g. bassani,
farsi ridere in fac cia o di guadagnarsi alla peggio qualche brutta qualifica.
vere qualifiche. 2. titolo o appellativo spettante o attribuito a una persona
2. titolo o appellativo spettante o attribuito a una persona in relazione con
poco pratico delle diverse qualifiche, più o meno onorevoli, che allietano i componenti
.. teneva alla qualifica di artigiano, o si fregiava addirittura di quella ai '
in senso legislativo viene ora denominata livello o profilo professionale). -dir. amm.
ristretto a determinate fabbriche e anche macchine o momenti del processo produttivo. pratolini,
di guida di gruppo, di ufficio o di organi e alle derivanti responsabilità burocratiche
qualificare; qualità giuridica di un fatto o di un rapporto come risultante da tale
6. espressione che definisce la qualità o il tipo di un oggetto o di
qualità o il tipo di un oggetto o di una serie di oggetti (anche determinandone
. determinazione della qualità di un oggetto o di un'entità. b
può cadere sulla presentazione di un'immagine o sopra un mero soggetto, che non
è soggetto di giudizio, mancando di qualifica o di predicato. = deverb. da
di poetico, di concreto in quanto fantastico o poetico, a buon conto di qualificabiler
. che qualifica; che determina o attribuisce una qualità. bergantini [
), e perciò si dice specifico o qualificante. 2. che corrisponde
di fondo sul piano dell'orientamento programmatico o ideologico di un governo o di una
orientamento programmatico o ideologico di un governo o di una parte politica (una presa
che caratterizza in modo sostanziale una realtà o una situazione, differenziandola nettamente; specifico
giudicare, valutare, definire una persona o un insieme di persone basandosi su una
un insieme di persone basandosi su una o più loro qualità (reali o presunte
su una o più loro qualità (reali o presunte), per lo più espresse
lo più espresse da un complemento o da una proposizione subordinata o, anche,
complemento o da una proposizione subordinata o, anche, da un breve e
talvolta il singolo giudizio a una categoria o a una classe precostituita. - anche
definirsi. -anche: attribuirsi una qualifica o un titolo. f f
. 2. attribuire a una persona o a una situazione, a un fatto
a una situazione, a un fatto o a un evento una determinata qualità o
fatto o a un evento una determinata qualità o carattere di fondo; costituire un criterio
criterio decisivo di valutazione, di giudizio o di classificazione in
una determinata categoria descrittiva o, più spesso, valutativa sotto il
, 1-12-1-125: altre sono quelle [qualità o circostanze] le quali qualificano la persona
e competenza tecnico-professionale di grado più o meno elevato (e rispondente alle richieste
, giudicare, distinguere qualcosa secondo una o più qualità; definire, designare basandosi
definire, designare basandosi su attributi specifici o peculiari; ricondurre un oggetto o un
specifici o peculiari; ricondurre un oggetto o un fatto a una categoria o classe precostituita
un oggetto o un fatto a una categoria o classe precostituita. -in partic.:
: definire qualcosa con un nome appropriato o con un'espressione sintetica e precisa.
il rischio di creare un dissidio insanabile o almeno pericoloso. -dir. sussumere un
categoria legale sotto una più ampia definizione o modello giuridico. 5. rendere di
. 5. rendere di qualità adeguata o acconcia; migliorare qualitativamente. -anche:
. 6. ant. attribuire una o più qualità sostanziali o potenziali a una
ant. attribuire una o più qualità sostanziali o potenziali a una persona o a un
qualità sostanziali o potenziali a una persona o a un insieme di persone, determinandone
insieme di persone, determinandone il carattere o la disposizione a operare; migliorarne la
disposizione a operare; migliorarne la condizione o la situazione sociale. ottimo,
ricevere e a fare non ci conduce o mena o qualifica, ma disponeci
e a fare non ci conduce o mena o qualifica, ma disponeci. 0
legame del loro parentado più cospicui gli rendano o gli qualifichino e innalzino più su di
la particella pronom. assumere determinate qualità o caratteristiche; distinguersi, configurarsi.
ottenendo così una qualifica, una posizione o un riconoscimento. -sport. superare una
. qualificatissimo). dotato di una o più qua lità particolari (
di coltivazione del suolo nelle cinque o sei prime settimane. -molto bravo e
dotato di eccellenti qualità umane, personali o professionali; che si distingue per l'alta
per l'alta condizione sociale, economica o culturale (una persona, un insieme
appartenente alla classe intermedia delle tre classi o qualifiche in cui tradizionalmente si suddivideva la
dinanzi quattordici anni passati, se in corpo o fuori di corpo fu, non so
virtù di contemplazione [l'anima] ascende o è rapita sopra l'orizonte degli affetti
di sé l'animo, la personalità o i sentimenti di una persona (un dolore
vi cercavo. calvino, 17-82: o immaginazione, che hai il potere d'importi
catene. -trasportare qualcuno nel sogno o nel passato. comisso, 1-12:
, al fato, a determinate circostanze o a una malattia; e, per
, i-4: furono da morte acerba, o trama di livia lor matrigna, rapiti
uomo grande? cesarotti, i-ix-02: o cielo, / perché rapirmi tanti figli egregi
, innalzare al cielo, alla beatitudine o a un determinato grado di beatitudine.
, i-142: il diavolo opprimendo rapisce o agguatando vola d'intorno o mal confortando
opprimendo rapisce o agguatando vola d'intorno o mal confortando lusinga o minacciando spaventa.
vola d'intorno o mal confortando lusinga o minacciando spaventa. vengeli volgar.,
padre. -causare la perdita di scritti o di opere d'arte. baldi,
rapita da un soavissimo sonno cagionatole o dalla sua stanchezza o dal mormorio di quell'
sonno cagionatole o dalla sua stanchezza o dal mormorio di quell'acque. -danneggiare
. togliere, portare via un bene fisico o morale (in partic., la
(in partic., la verginità o l'onore); far cessare,
fare venire meno, rendere vano (o esserne la causa, con riferimento a
causa, con riferimento a soggetti astratti o inanimati). guittone, i-3-250:
tenpo né turbassione! iacopone, 77-6: o amor, che te celi per onne
. -ostacolare, impedire, intralciare o rendere difficoltosi o impossibili un'azione,
, impedire, intralciare o rendere difficoltosi o impossibili un'azione, un comportamento,
, una condizione necessaria per fare qualcosa o una funzione fisica o fisiologica, il
per fare qualcosa o una funzione fisica o fisiologica, il manifestarsi di capacità intellettuali
(anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati). scala del paradiso
diede. -far svanire dalla mente o da un sogno. dottori, 3-35
. allontanare una persona da una condizione o da una situazione dolorosa, difficile o pericolosa
o da una situazione dolorosa, difficile o pericolosa (anche con riferimento a dio
pericolosa (anche con riferimento a dio o a soggetto astratto). marsilio da
età e lo rapisce agli studi più utili o delle lingue o de'rintracciamenti della natura
agli studi più utili o delle lingue o de'rintracciamenti della natura. f. m
15. indurre, trascinare qualcuno (o la sua volontà) a compiere una
volontà) a compiere una determinata azione o a comportarsi in un dato modo,
dato modo, ad abbracciare un ideale o a sostenere una causa, anche costringendolo o
o a sostenere una causa, anche costringendolo o influenzandolo contro le sue precedenti convinzioni
della guerra ne'più auttorevoli, rapiscono questi o con gli atteggiamenti o con le
rapiscono questi o con gli atteggiamenti o con le minaccie gli arbitrii de'più
piaceri dove non conduce egli l'uomo o più tosto dove noi trasporta e noi
poeta siciliano mario rapisardi (1844-1912) o ne ricorda l'opera, i temi o
o ne ricorda l'opera, i temi o 1 modi stilistici. carducci
... di semi venuti di persia o siria a quelle serenissime altezze sotto
. portato via, separato dalla famiglia o dal proprio ambiente con la forza o
o dal proprio ambiente con la forza o con raggiri (anche in un'azione piratesca
furore. castelvetro, 8-2-134: elena, o rapita o indotta di volontà ad andar
castelvetro, 8-2-134: elena, o rapita o indotta di volontà ad andar con pans
/ vieni e gli omaggi nostri accogli, o dea, / i foschi regni ad
. -dir. pen. che è o è stato vittima di un delitto di
, riconducendola alla casa onde la tolse o a quella della famiglia di lei o collocandola
tolse o a quella della famiglia di lei o collocandola in altro luogo sicuro a disposizione
dote overo di dotare del proprio la stuprata o la rapita. -sottratto alla famiglia
nelle acque della vicina palude, dove o dal proprio peso tirati al fondo, inesperti
al fondo, inesperti del notare, o dall'altrui violenza rapitivi o dall'arme de'
notare, o dall'altrui violenza rapitivi o dall'arme de'nemici trafitti, nobilitarono
sottratto, depredato (anche con violenza o in una razzia). ariosto,
altier sen vanno. -estorto illecitamente o abusivamente. a. molin, lxxx-4-110
celerità del moto, come da bombarda o da balestro, accende la discordia né può
, poi vedendo ciascuno di quei sistemi o più d'uno fra loro rapito e
un progetto, nella contemplazione di luoghi o oggetti o anche nel vagheggiamento di idee
, nella contemplazione di luoghi o oggetti o anche nel vagheggiamento di idee, sogni,
varietà de'fior di primavera? o la tua abbondanza moltiplica in frutti staterecci
leone ebreo, 197: tu, o sofia, m'hai veduto rapito dal pensiero
. -concentrato totalmente in un'azione o nell'ascolto di un discorso.
la rapita sibilla. -che è o appare estraniato dalla realtà, sognante,
, sognante, svagato, distratto (o deriva da tale stato d'animo o
o deriva da tale stato d'animo o lo rivela). brusoni, 2-174
profonda emozione per l'ascolto di un canto o di una musica, l'incanto di
. completamente abbandonato al sentimento amoroso (o anche al desiderio); preso d'amore
a tuo voler tranquilla / guidi [o amore] la lieve tua felice barca /
gorgo stupefatto. -che rivela passione amorosa o anche desiderio. moravia, viii-174:
passava davanti. -attratto, conquistato o commosso dalle qualità fisiche, morali,
e, talvolta, improvvisa ispirazione artistica o poetica; investito dall'estro della creazione
': chi muore di rapida malattia o inaspettata. leoni, 722: morì una
altrui invano. -assunto in cielo o alla beatitudine del paradiso. magalotti,
, trascinato a compiere una determinata azione o a comportarsi in un dato modo (
13. ottenuto abusivamente, con l'inganno o immeritamente. bruni, i-125:
più dolci e più graditi / i donati o i rapiti. alfieri, iii-1-18:
-trice). che ha compiuto uno o più rapimenti (anche con riferimento a
. 2. che compie abitualmente o ha compiuto rapine. -per estens.
estens.: che estorce con l'inganno o illecitamente, per avidità o per indole
l'inganno o illecitamente, per avidità o per indole, denaro o beni altrui
, per avidità o per indole, denaro o beni altrui. f f
, lupa l'avarizia stessa, mentre lupo o lupe sono, per lui medesimo,
rapitrici / mani nell'altrui parte / o per forza o per arte.
nell'altrui parte / o per forza o per arte. e e
fu mai / di vener così bella o tante palme, / rapitrice de l'alme
sei fatto più poltrone del solito? o la tua armida rapitrice ti ha stregato
. n. franco, 3-77: o bellezza, rapitrice de l'anime. casoni
l'anime. casoni, 244: o bellezza celeste, soave rapitrice dell'anime,
sonno). cesarotti, i-xxxn-294: o [sonno] della notte soporoso figlio
. andamento uniforme, monotono della vita o di un determinato periodo; tran tran
cotto soto lo fuoco in canne o in legno. ramusio, cii-i-582: la
soderini, ii-308: il rapo sativo o rapaccio che s'abbi a dire è
rappa1, sf. dial. cima o ciocca di una pianta, ramoscello.
sotto, è un aggregato di tube o pistilli. fucini, 80: quattro rappe
. milit. disus. sorta di fiocco o nap- pina, di colori diversi,
ornamento di lana colorata, di forma tonda o bislunga, che si soprappone al cappello
la cappa, / libero foste di schinella o rappa, / tra 'signor afrenando
): s'alcuna volta accadeva romore o mischia tra i popolani suoi, egli mai
, e tra quelli animosamente mettendosi, o in fallo o come si fosse, appiccò
quelli animosamente mettendosi, o in fallo o come si fosse, appiccò due noci
alla tolleranza (riferito a chi parla o scrive). foscolo, xv-298:
l'opere de la natura fossero malvagie o la maggior parte, le quali l'
., 1-87: chiama [o anima] e grida con pianto ed ansietade
varchi, 3-94: di quegli che favellano o più tosto cicalano assai si dice egli
in balia, la lingua non muore o non si rappallozzola loro in bocca.
.., a chi è percosso o caduto e per questo abbi sangue rappallozzolato.
a una ora bisogna rappar l'acqua. o disgraziato, un'ora mi posso dar
di nuovo. simintendi, 3-34: o sonno..., lo quale mitichi
, / un caterchio villano, / o suo parente senza coscienza! = dal
calmo come se non avesse affatto litigato o l'avessero alla fine rappattata benissimo.
alla riconciliazione dell'uomo con la natura o dello spirito con il corpo. oriani
riferimento alla riconciliazione fra spirito e corpo o alla ripresa di considerazione e di stima
considerazione e di stima per una dottrina o all'accordarsi di due dottrine fra di
accordarsi di due dottrine fra di loro o di una persona con l'attività che
gittando fra loro un poco di polvere o facendo fumo. rappatumansi poi col latte
facendo fumo. rappatumansi poi col latte o con l'acqua melata. s. bargagli
de'marineschi non so veder altro che parole o pure qualche mescolanza di concetti e di
sotto un di sopra avea duo rappoli / o rappelle, overo era bipuntosa.
. tansillo, 17: ne chiami [o notte] al riposo e ne rappelle
volea dire chi avesse la ragione o il torto. carmignano, avendo compreso il
la visnaga], che formano la rappa o umbella grande, si uniscono in un
grande, si uniscono in un ricettacolo o centro carnoso. = dimin. di
10- 35: era un mescolamento o ver rappezzamento (per dir così)
ii-74: rapezza- menti di certe leggende o altre pedanterie. tasso, i-125:
e l'infila, e poi rappezza / o rotta veste o lacera calzetta. periodici
, e poi rappezza / o rotta veste o lacera calzetta. periodici popolari, i-61
109: è più facil cosa aggiugnere o mutare quel che bisogna in un fianco
frammenti. -figur. ricostituire la memoria o il proprio prestigio; guarire l'anima
rappezza / da un rancio canzonier sonetto o stanza. g. gozzi, 1-37:
io ho quasi riscritte, raccon- cie o rappezzate tutte le mie cicalerie. tassoni,
grazia; non ho mai bisogno di stiracchiare o di tagliuzzare o di rappezzare.
bisogno di stiracchiare o di tagliuzzare o di rappezzare. moretti, ii-927: ora
mescola, tempera, modera, ripulisce o rappezza: corregge infine un titolo,
chi rimedia il fallo con qualche scusa o ammenda alla peggio: l'ha rappezzata
figur.: trovare una soluzione, o un rimedio, per un certo tempo
, rappezzatìssimó). accomodato con pezze o toppe, rattoppato (indumenti,
rozzo, vistoso (un oggetto rotto o guasto). d. bartoli,
:... tetti nuovi, sanguigni o rappezzati che sgrondavano di qua e di
ant. e letter. che rappezza abiti o scarpe rotti. magri,
mette insieme alla meglio un proprio discorso o scritto con frasi o brani di altri o
un proprio discorso o scritto con frasi o brani di altri o con menzogne e
o scritto con frasi o brani di altri o con menzogne e falsità. diodati
san giovan cri sostomo, o chi si sia il rappezzatóre dell'omelia contro
nuovo, né ammezato, senza rottura o rappezzatura,... se già
fatto su una cosa qualsiasi, rovinata o guasta, e con qualsiasi materiale;
3. in partic.: accostamento o aggiunta di parti eterogenee e disarmoniche (
e disarmoniche (in un'opera letteraria o pittorica o musicale), che denota fretta
(in un'opera letteraria o pittorica o musicale), che denota fretta, superficialità
figur. espediente, ripiego per uscire (o illudersi di uscire) provvisoriamente da un
, che altro sono se non menzogne o rappezzature di mezze menzogne con qualche vivagno
punti. che domine devono esser, ciabattini o rappezzini da scienze, questi officiali?
manica larga, le lasciava scrivere e leggere o disegnare, purché poi all'esame presentassero
2. per estens. lavoro di riparazione o di adattamento di oggetti guasti, logori
3. figur. in opere letterarie o artistiche, taglio, aggiunta, rimaneggiamento
porre in scena caratteri non mai esistiti o fatti di rappezzi, il poeta dovrebbe portare
alla fonderia, per completare una composizione o per costituire una scorta. carena
'rappezzo ': un supplimento di lettere o segni che lo stampatore ordina al fonditore
). letter. rendere più piacevole o meno sgradevole. tommaseo [
]: 'rappiacevolire ': render piacevole o men spiacevole. non ha 11 senso
, togliere sporgenze, asperità, rilievi o cavità; livellare (una superficie)
particella pronom. distendersi, divenire piatto o piano.
'rappiastriccicare ': appiastriccicare di nuovo o alla meglio. la differenza dal precedente è
nel luogo caldo, rappiattandolo disse: o figliuolo mio, se'bene assiderato.
i-iv-4-108: tutto quello che si è levato o mutato [nel 'decameron ']
si potea, / ché, se tagliato o mano o gamba gli era, /
, / ché, se tagliato o mano o gamba gli era, / la rapiccava
); rimettere a posto membra fratturate o slogate. -intr. con la particella
che era venuta meno: rapporti diplomatici o d'affari, trattative, legami di
. ricondurre (secondo una concatenazione logica o storica), far risalire. -al rifl
sulla vecchia teorica del privilegio di famiglia o di casta. ascoli, 41: l'
quando si cerca l'intima ragione delle voci o delle forme romanze, per rappiccar queste
fonti dell'asia ariana oppure ad una o più d'una favella dell'antica italia
piè s'apparecchia / di rappiccarsi a scaglione o cavicchia. 10. ant
minacciava gran danno. -aumentare di intensità o splendore (la luce: anche al
: ed ecco in qual consiste l'attacco o più veramente la rappiccatura di quel che
, sf. congiunzione fra parti aggiunte o appiccicate; segno visibile di un restauro,
racconcia là, alla peggio e senza arte o cura. p. petrocchi [s
-anche al figur.: divenuto, o reso, meschino; immiserito.
tratta di riflessioni fatte semplicemente da cristalli o da vetri, de'quali si possa dire
secondo che essa vuol dare idea di più o di manco lontananza e di tale o
o di manco lontananza e di tale o tale altra giacitura delle figure.
e nella persona e baciar loro il petto o la mano destra. 2
al ciglio assembra / d'argiva targa o d'uman volto in guisa, / pensa
mia, ch'io non possa ricomperare, o vero non è in me virtù da
. varchi, 8-1-48: la coagulazione o vero rappigliaménto è una certa essiccazione,
, col quale si fa il cacio dolce o cacio fiore, che riesce di sapore
cavo. soderini, iii-574: il pioppo o popolo nero... manda ancora
ova sbattute e messe al fuoco in padella o nel tegame si rappigliano. la cera
quando ruomo essendo in penitenza n'esce o per peccato o per altro, subito si
in penitenza n'esce o per peccato o per altro, subito si rappigli alla
pertusata, la quale di rado tornava viva o si rappigliava con la prima.
fare rappresaglia, rivalersi di un danno o di una perdita su aualcuno. statuti
cavallo mangia e bee, mai raffredderà o rappiglierà, né l'unghia muterà.
. cacio]: latte di pecora o di capra o di vacca o di bufala
]: latte di pecora o di capra o di vacca o di bufala rappigliato insieme
di pecora o di capra o di vacca o di bufala rappigliato insieme e premuto.
dal gelo. landolfi, 20-107: o ardita che non morrai / perché non
caduto e lo guardò. un rappiglio, o piuttosto un brivido, perché ella era
rappigliarsi 'raggricciare della pelle per freddo o per febbre '. rappisolarsi, intr
sotto un di sopra avea duo rappoli / o rappelle, overo era bipuntosa.
relazione, rapporto, racconto (orale o scritto). - anche, in
(con partic. riferimento all'ufficiale o all'agente di polizia giudiziaria che ha
preciso e dettagliato, a voce o per scritto, una notizia, un
di indiscrezione, di scarsa riservatezza o, anche, di delazione). -anche
bernardino da siena, 500: o signore mio, io ti prego che
non si dia occasione a'maligni di oscurarle o lividamente rapportarle. botta, 6-i-161:
medesima che era moglie di quel prassone o barusone che rapportai nell'albero genealogico dei
. ant. affidare a qualcuno una questione o un argomento per ottenerne un giudizio o
o un argomento per ottenerne un giudizio o una valutazione. m. fiorio,
a tante verità, a quante, o per sé 0 per alcun mezzo, rapportare
e di dolore nacquero quella di male o di bene, cioè dei piaceri e dolori
. ridurre in scala; riprodurre un oggetto o un disegno mantenendone le proporzioni interne.
marmo e talor di rame, che o sparse per tutta lei qua e là
per tutta lei qua e là giaccono o sono publicamente e privatamente guardate e tenute
, nel piccolo spazio delle loro carte o cere la forma di quelli rapportano, e
aspettano. 11. trasmettere una sensazione o un'impressione (i sensi, in
che vede l'occhio in sul piano (o disegni o in su fogli o
in sul piano (o disegni o in su fogli o tavola o altro piano
o disegni o in su fogli o tavola o altro piano) giustissimo ed a
o in su fogli o tavola o altro piano) giustissimo ed a punto,
stato di prima, onde raporta o laude o biasimo, secondo che meglio o
prima, onde raporta o laude o biasimo, secondo che meglio o peggio
o laude o biasimo, secondo che meglio o peggio ha fatto la parte sua.
gli estremi viziosi... consistono o nel trapassare tanto quella civil piacevolezza che
nome di buffone e di licenzioso, o nell'essere tanto riservato che, in luogo
architettonica, l'elemento di un mobile o di un arredo, ecc.
architettura: vale aggiugnere alcun pezo di pietra o legno che manchi a quello d'onde
a quello d'onde si cava la figura o altro. magazzino di mobilia, 39
rifarsi, collegarsi, appellarsi al consiglio o all'autorità altrui; fare riferimento a
fare riferimento a ciò che è stato detto o scritto da altri. -anche: sottomettersi
altri. -anche: sottomettersi al giudizio o alla volontà di altri. savonarola
io mi rapporto / al tuo consiglio, o giovine mia bella. alfieri, xiv-1-40
davanzati, ii-240: dell'altre cose favolose o non chiare, come che gli elusi
stessa atta a muovere l'anima a dolore o piacere. 4. sm.
). che comunica, annuncia, riferisce o divulga un fatto o una notizia;
annuncia, riferisce o divulga un fatto o una notizia; annunciatore, relatore,
mariti, tornando a casa dai campi o dalla campagna, non v'arrivavano mai
frachetta, 239: per ordinario li spioni o rapportatori segreti sono de'più nobili.
a raccogliere la spazzatura di ree novelle o mormorazioni, né che essi dessero adito
adito a venir loro in casa certi rapportatori o certe rapportatrici, le quali sono i
persone che si trovano in determinate condizioni o hanno diritto a particolari trattamenti.
appendici, secondo il bisogno, teatrali o artistiche o letterarie, che oggi discorre di
secondo il bisogno, teatrali o artistiche o letterarie, che oggi discorre di un
che oggi discorre di un quadro o di una statua e d'un romanzo o
o di una statua e d'un romanzo o d'un atlante geografico o d'un
un romanzo o d'un atlante geografico o d'un libro di metafisica, come domani
come domani parlerà a'una mostra agricola o d'una fiera di beneficenza.
con un parallelo, la direzione della rotta o dei rilevamenti, per poi riportarla e
e ricca di particolari, resa oralmente o per scritto). g.
a mente che il dì che tornerai o il sequente debbi fare rapporto a bocca
i-vm-93: e1 rapporto di costui mi fara o vivere ancor qualche poco o monre affatto
mi fara o vivere ancor qualche poco o monre affatto. guicciardini, 9-83: veduto
rapporto di qualche infelice morto di disagio o d'infezione,... questo rapporto
ahn? 'interiezione che significa: sono o non sono un uomo io? si
classificheremmo? -stor. falso rapporto ulissesco o di ulisse: titolo di una tragedia
che la favola fosse ordinata in questo o in simile modo: veggendo i drudi di
, maldicenza. scambrilla, lxxxviii-ii-470: o cittadin della città del fiore, /
) da un dirigente di livello inferiore o da chi ha ricevuto un determinato incarico
da chi ha ricevuto un determinato incarico o ha svolto un'indagine a lui affidata
affidata (e può essere esposto oralmente o per scritto). istruzione a'
in corso, da letture di rapporti ministeriali o diplomatici, da esigenze di partecipazioni a
convegni intemazionali. -rapporto informativo o personale: relazione compilata a scadenze fisse
e, in partic., un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria, presenta
penale, informando l'autorità giudiziaria (o quella di polizia che a essa deve
per esporre problemi personali, lamentele, o fatti importanti di cui egli sia venuto a
convocazione del superiore, per richiedere notizie o chiarimenti, per impartire ordini o disposizioni
notizie o chiarimenti, per impartire ordini o disposizioni, per infliggere una punizione,
. nesso, collegamento, connessione fra due o più cose; relazione di dipendenza o
o più cose; relazione di dipendenza o casualità fra eventi o situazioni; influenza
relazione di dipendenza o casualità fra eventi o situazioni; influenza più o meno determinata
fra eventi o situazioni; influenza più o meno determinata esercitata, anche reciprocamente,
, 6-183: la prima condizione della connessione o del rapporto delle parti tra loro sembra
rapporti che si trovano fra le cose o, a dir meglio, fra le
-correlazione, coordinamento di diverse misure o grandezze nel loro insieme. guglielmotti,
particolari interni di un'opera d'arte o di una parte di essa (e dalla
una parte di essa (e dalla maggiore o minore armonia che ne risulta dipende la
opere dell'arte si cercherà il sublime o si vorrà produrlo, la grandezza dell'
rapporti nell'unità degli effetti ne saranno o in tutto o in parte le condizioni necessarie
degli effetti ne saranno o in tutto o in parte le condizioni necessarie e costitutive
. relazione formale che intercorre fra persone o fra organi collegiali (o fra una persona
fra persone o fra organi collegiali (o fra una persona e un organo collegiale
. 17. relazione fra persone o cose instaurata o qualificata da una norma
17. relazione fra persone o cose instaurata o qualificata da una norma giuridica. -in
uno di essi una posizione giuridica sfavorevole o passiva (obbligo, soggezione) e
in capo all'altro una posizione favorevole o attiva (diritto, facoltà, potere)
due posizioni giuridiche fra di loro reciproche o complementari. -anche nell'espressione rapporto giuridico
, conoscenza, legame (anche amoroso o di amicizia o di parentela) fra due
legame (anche amoroso o di amicizia o di parentela) fra due o più
di amicizia o di parentela) fra due o più persone, gruppi, classi.
coito (anche nelle espressioni rapporto sessuale o venereo). pecchi, 13-98:
21. contatto, comunicazione (fra persone o associazioni). visconti venosta, 280
22. relazione che intercorre fra due o più nazioni (ed è usato per
, ecc., per ornarlo, completarlo o correggerne la forma; ornamento aggiunto su
disopra, che può essere il velo o la mussolina, e resta il campo
quando il fondo, che è scolorito o sudicio o lacero, vien tagliato, e
fondo, che è scolorito o sudicio o lacero, vien tagliato, e il ricamo
lo più a un superiore, a voce o per scritto). lorenzo de'medici
. lorenzo de'medici, ii-113: o imperador, noi ti facciami rapporto.
: denunciarne a un superiore una mancanza o una scorrettezza. pratesi, 5-471:
e ha per lo più valore specificativo o limitativo). temanza, 60:
8. figur. raggelarsi per lo spavento o l'orrore (il sangue).
concentrarsi in una singola manifestazione, espressione o forma. landolfi, i-55: la
, irrigidirsi (il corpo dell'uomo o di un animale o un membro).
corpo dell'uomo o di un animale o un membro). f. soderini
bestia, non vorrei che si spallasse o rapprendesse, accioché io non minassi me.
, 114: se tu hai podesteria o vicareria che tu vogli vendere, espia per
vuo'tu che quegli perda con teco, o tu vuogli che se ne rapprenda
abbiano luogo durando la detta rappresaglia o licenza di rapprendere. -tr. colpire
rivalsa esercitata da un'autorità territoriale (o da un singolo cittadino autorizzato dall'autorità
anche violenta, di beni, o mediante la cattura e la prigionia
coinvolgendo in ciò estranei concittadini del debitore o dell'obbligato, considerati come corresponsabili '
la stessa azione, esercitata fra concittadini o compatrioti per disposizione dell'autorità competente.
a genova è franco d'ogni loso o rappresaglia che 1 genovesi avessero sopra di
che 1 genovesi avessero sopra di lui o sopra le genti della terra di quello cotale
represalgia la quale fosse stata conceduta o che se concedesse per lo comuno de peroscia
altro principe col quale si abbia guerra o altra pretensione. f. galiani, 4-226
intemaz. volontaria lesione di un diritto o di un bene di uno stato (anche
sotto forma di offesa arrecata ai beni o alla stessa vita dei suoi sudditi)
. -nel linguaggio comune: azione analoga o anche di pura vendetta (che per
), compiuta nei rapporti fra gruppi o organizzazioni armate in lotta fra di loro
rapresaglia d'una enor- mezza del nemico o seguì gli atroci esempi di quelle guerre
incontro un cavallante, andando a levar pegni o ad affiggere bandi di dazi e di
per lo più tesa a impadronirsi di cose o persone del nemico; saccheggio, razzìa
, 3-66: non vi è bastato, o vii canaglia, / razza di becchi
mi curai di effettuarle, questo narratore o editore delle notizie della mia vita vorrà esserne
ant. fare oggetto di una rappresaglia o di un sequestro. - anche assol.
. ant. fatto oggetto di rappresaglia o di sequestro. siri, ii-327:
drammi non rappresentabili, perché troppo semplici o troppo macchinosi. m. borsa [
che può essere raffigurato con immagini materiali o espresso mediante segni convenzionali o simboli.
materiali o espresso mediante segni convenzionali o simboli. magalotti, 23-60: sacrificavano
realtà possibile, in esistenza e inesistenza o mera rappresentabilità. gentile, 3-118:
degli artefici, che stanno nelle mani o sono ordinate a fornire la vita,
essendo la scrittura un rapresentamento della voce o del parlar per la voce, sì
per la voce, sì come la voce o il parlar per essa è rappresentamento del
come si fa per lo poeta, o se pur ciò sia privilegio della poesia
col modo della poesia, che è o rappresentamento o narrazione. -messa
modo della poesia, che è o rappresentamento o narrazione. -messa in scena
rappresentamento di essa per mezzo di gesti o di atteggiamenti. 4.
1. persona delegata da un sovrano o dalle istituzioni di uno stato a risiedere
qualità di ambasciatore { rappresentante permanente) o, anche, a partecipare con poteri
anche, a partecipare con poteri più o meno ampi a una trattativa intemazionale,
forze. filangieri, ii-73: il magistrato o il ministro della giustizia pubblica che non
2. chi governa, da solo o collegialmente, una città, uno stato
facenti parte dei consigli supremi della signoria o del comune; successivamente, con l'
[l'inquisizione] pretenderà dalla comunità o fori giudiciaìi, lo tratti col solo
una legge, secondo che trova o non il vantaggio di quello. cuoco,
) che si contrappone alla camera alta o senato. dizionario politico, 563
un'associazione, da una collettività più o meno estesa perché agisca in suo nome
nei rapporti con altre persone, enti o associazioni e, nel caso di una trattativa
: chi è preposto a una carica o ufficio che lo abilita ad agire nell'interesse
carta libera e autenticata da un notaio o da un sindaco della circoscrizione, i
delegati di cui all'art. 42, o persone da essi autorizzate in forma autentica
di ciascuna sezione e alla corte di appello o al tribunale circoscrizionale, due rappresentanti della
un minore, di un incapace mentale o di una persona giuridica o ente collettivo
incapace mentale o di una persona giuridica o ente collettivo: rappresentante legale) o
o ente collettivo: rappresentante legale) o per volontà dell'interessato e in forza
procura da questi rilasciato { rappresentante volontario o procuratore), agisce nei confronti dei
successivi le monnier chi è l'impresario o direttore o rappresentante che s'abbia a dire
monnier chi è l'impresario o direttore o rappresentante che s'abbia a dire? pascoli
gaio ed era il sostegno della casa o il rappresentante del padre, per i
del padre, per i suoi commerci o altro. codice di procedura civile del
1882, 151: qualunque amministratore, sindaco o rappresentante di società cessa di diritto dal
dichiarato fallito, interdetto od inabilitato, o se è condannato a pena criminale per qualunque
corruzione, di falso, di furto o di truffa. codice civile, 1388:
determinata zona) la conclusione di contratti o altre operazioni commerciali riguardanti le merci prodotte
altre operazioni commerciali riguardanti le merci prodotte o vendute dall'impresa stessa, dietro corrispettivo
a seconda dei casi, può essere o no abilitato a concludere direttamente contratti a
da pagare i noli, un tre o quattro mila scudi, pellegrini che già conoscete
che già conoscete vi farebbe suo rappresentante o associato pel traffico dei carboni in cui
si applicano ai rappresentanti di case commerciali o di società estere che trattano e conchiudono
persona che una ditta od una società estera o nazionale manda a rappresentarla fuori del proprio
: è rappresentante d una casa editoriale o libraria chi ha qualità, coltura e veste
sotto sorveglianza se non sia perfettamente vecchio o durante le ore della notte mentre le fanciulle
di pensiero, di un filone letterario o artistico. stampa periodica milanese, i-178
progresso degli studi fu assai scarsa, o, tuffai più, valse a provocare vigorose
una condotta, di un modello etico o politico. garibaldi, 3-71: cotesti
e in vece di altri con poteri più o meno ampi. tasso, n-ii-330
rappresentante. 11. che narra o rappresenta in forme drammatiche una vicenda.
quelli, non già una copia somiglievole o una impronta fedele ed esatta di loro
costituisce il prodotto della percezione dei sensi o dell'elaborazione mentale; impressione, concezione
per lo più con carattere di denuncia o di supplica. -anche: rimostranza,
iii-4-31: fra le dimostrazioni spesso frivole o inutilmente pericolose, se ne introducevano alcune
di lezioni date dal maestro ai discepoli tacenti o una rappresentanza di quelle.
quelle rappresentanze vacue di utilità, immorali o leggiere, di che troppo si piacciono
grazioso e sublime, perché l'oggetto o l'indole della rappresentanza non lo richiedeva
(e si distingue la rappresentanza legale o necessaria e la rappresentanza negoziale o volontaria
legale o necessaria e la rappresentanza negoziale o volontaria a seconda che il rapporto fra
sia un minore, un incapace mentale o una persona giuridica o ente collettivo,
un incapace mentale o una persona giuridica o ente collettivo, o che esso venga
una persona giuridica o ente collettivo, o che esso venga invece liberamente instaurato dallo
conferito; nel caso di persona giudirica o ente collettivo si parla anche, in
come suo organo). -rappresentanza processuale o in giudizio: quella che avviene nell'
(detto rappresentante di commercio o anche solo rappresentante) riceve da un'
zona determinata) la conclusione di contratti o di altre operazioni commerciali riguardanti le merci
altre operazioni commerciali riguardanti le merci prodotte o vendute dall'impresa stessa, dietro una
di chi agisce a nome dello stato o di una comunità qualsiasi facendosi interrete e
essi sentiva di riassumere qualche bisogno o di esprimere un'idea nazionale. gramsci,
morte a chi tentasse ristabilire la monarchia o sciogliere la nazionale rappresentanza. manzoni,
, iv-323: una rappresentanza nazionale, o permanente o periodica, che avesse parte nella
: una rappresentanza nazionale, o permanente o periodica, che avesse parte nella formazione
fondi e de'capitali, senza intervento legale o rappresentanza delle classi operose...
popolare, attraverso il quale ciascun partito o gruppo politico ottiene un numero di componenti
azienda stessa (rappresentanza sindacale aziendale) o diretta- mente dall'insieme dei lavoratori (
la funzione svolta da un tale gruppo o delegazione. b. de cesans [
che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali o provinciali di lavoro applicati nell'unità produttiva
corrente letteraria, di un orientamento filosofico o ideologico, ecc. c.
solo formalmente e in ossequio a regolamenti o usanze ufficiali, il proprio interesse o
o usanze ufficiali, il proprio interesse o la propria autorità in una determinata questione
la propria autorità in una determinata questione o circostanza. tobino, 5-158: il
quelle sostenute da chi ricopre una carica o una funzione pubblica per mantenere alto il
fuori serie, generalmente di colore nero o blu scujo, usata per il trasporto
stanza di rappresentanza: in edifici pubblici o privati, ambiente (per lo più ampio
nascondono ancora nelle dimore signorili in provincia o in campagna. 8. ciò
a quistionare se la moneta sia corpo o merce, se faccia l'ufficio di rappresentanza
l'ufficio di rappresentanza, di equipollenza o di surrogazione... stabilirono una teoria
per cagione di fatiche per essa sostenute o da lui o da altri, che a
di fatiche per essa sostenute o da lui o da altri, che a lui le
né di roma, né di altre città o popoli si videro monete di reai rappresentanza
cui adoro, dicendomi: non temere, o paolo, perocché tu dèi essere rappresentato
... a rappresentare alcuno uomo o costrignere. caro, 12-i-183: domani
davanzati, i-211: erano le prigionie o libere, per li nobili, sostenuti in
in case d'alcuno di magistrato pubblico o di privato, mallevadore di rappresentarli,
di privato, mallevadore di rappresentarli, o militari. -con riferimento al giudizio
, alloggiargli e al nimico di poi, o stando o camminando, rappresentargli.
al nimico di poi, o stando o camminando, rappresentargli. -far incontrare
raffigurare, ritrarre, illustrare con immagini o segni convenzionali, in partic. in un
il piano d'una carta, tela o tavola quello che nasce dalla pianta, riferendo
, un animale in un particolare aspetto o atteggiamento. chiabrera, 3-127: pensate
sei mesi. -sottoporre un provvedimento o una legge all'esame e all'approvazione
5. dimostrare un determinato comportamento o contegno; dare prova di qualità personali;
più tosto che rappresentava maestà che lascivia o dilicatura. groto, 8-21: tant'è
opere nostre... rivelare o mostrare allo sguardo, rendere visibile un
possa a'mortali irato cielo, ecco, o signori, quale a noi risplenda serenità
indiano. -produrre un effetto visivo o spettacolare; comporre un'immagine.
, 1-409: le donne sono qual terso o chiaro specchio senza macchia alcuna, ma
-riprodurre in sé le caratteristiche fisiche o chimiche di una sostanza. tassoni
il fuoco. -richiamare alla memoria o all'immaginazione; presentare rassomiglianza o analogia
memoria o all'immaginazione; presentare rassomiglianza o analogia con un determinato termine di confronto
: far ritenere, indurre a considerare o giudicare in un determinato modo.
una conseguenza. machiavelli, 1-i-250: o quel che tu hai a persuadere rappresenta
a persuadere rappresenta in prima fronte guadagno o perdita, o veramente ci pare partito
rappresenta in prima fronte guadagno o perdita, o veramente ci pare partito animoso o vile
, o veramente ci pare partito animoso o vile. carletti, 258: la fortuna
attività logica... sono le rappresentazioni o intuizioni. se l'uomo non rappresentasse
-in relazione con un compì, pred. o con un'espressione equivalente. stampa
nostra fantasia delle idee, le quali o non esistono od almeno non sono tali
gli aedi e i bardi come fanciullini o bei bambini o irruenti gioventù ginnaste,
e i bardi come fanciullini o bei bambini o irruenti gioventù ginnaste, tutte ebra fantasia
emissione di un proporzionato numero di biglietti o cedole, rappresentanti i tre quarti del
nazionale. -avere un particolare carattere o funzione; essere definibile in una determinata
bene finito, il cui ideale esprime o rappresenta la perfezione suprema. mazzini, 86-
che potrebbe, in un avvenire piu o meno lontano, tornare a sopraffarvi,
oggetti che hanno una qualche analogia diretta o indiretta coll'organo della voce. angiolini
si parla della parola che £ rende 'o 'rappresenta 'il sentiménto.
funzione grammaticale. ruscelli, 2-160: o uniti o disgiunti che si mettano, secondo
. ruscelli, 2-160: o uniti o disgiunti che si mettano, secondo i
. esporre, descrivere, dichiarare a voce o per scritto; spiegare; riferire,
, narrare in modo circostanziato ed esauriente o, anche, con vivacità e realismo.
nulla avete / da chiedergli altro, o da rappresentargli, /... /
-in relazione con un compì, pred. o con un'espressione equivalente: descrivere una
: descrivere una persona, un animale o una cosa come provvista di determinate caratteristiche
parlar di sé come d'un principe o capo della nazione, si rappresentata sempre
per tutto ciò si vogliono disprezzar questi aiuti o erudir predicatori che muovano o di legger
questi aiuti o erudir predicatori che muovano o di legger libri che validamente rappresentino i
quello dell'armi. -rivolgere o, anche, riferire espressioni di saluto,
che più veggano e meglio giudicano d'alcuna o commedia o tragedia coloro i quali
meglio giudicano d'alcuna o commedia o tragedia coloro i quali a vederla rappresentare intervengono
, come sono 1'* eumenidi 'o il * prometeo il legato 'd'
molto convenevoli. -celebrare un rito o una cerimonia; indire una manifestazione pubblica
. assumere, in una particolare vicenda o contesto, una determinata funzione; svolgervi
più tosto la persona dello accusatore o del riprensore che æl difensore. tesauro,
iy polit. svolgere le funzioni di portavoce o ancne di esecutore (nella veste di
congresso. -svolgere un incarico politico o amministrativo, anche in seno a un
un'altra autorità (come un sovrano) o dei cittadini di una comunità o di
) o dei cittadini di una comunità o di uno stato o dei membri di
cittadini di una comunità o di uno stato o dei membri di una categoria o di
stato o dei membri di una categoria o di una classe sociale, di una
di una corporazione, ai un movimento o di un partito, ecc.,
, se non con deliberazione delli ottanta o di quel consiglio che li rapresentassi, sendo
e talvolta un solo soggetto rappresenterà due o tre potentati, per minore spesa di
decisione della gerarchia ecclesiastica nel suo complesso o di una singola diocesi. sarpi
suprema potestà ecclesiastica: nel sommo pontefice o nella chiesa e concilio che la rappresenta.
1-186: chi agisce in nome d'altri o rappresenta la di lui persona non può
di libri e per pagamento d'indennità o altro... l'avvocato raffaello del
loro diritti devono essere rappresentate, assistite o autorizzate a norma delle leggi che regolano
, 320: i genitori congiuntamente, o quello di essi che esercita in via
in un contesto di rapporti di affari o di relazioni sociali in genere. p
mamà,... tenendola in letto o in sedia, hanno obbligato me ad
manifestazione pubblica in nome di un luogo o di una categoria di persone in quanto
quanto scelto come l'esponente più tipico o più qualificato. c. e
compiuto ed eloquente, nella propria azione o nelle proprie opere, una tendenza del
proprie opere, una tendenza del pensiero o dell'arte; assommare in
con una incomparabile superiorità la poesia romantica o moderna. montano, 283: quando
fornire l'opportuna esemplificazione di un periodo o dello stile di un artista. montano
testa taurina, fatte intorno al 1938, o con altre della serie in cui figurano
con coppie di numeri (coordinate) o una curva con un'equazione; oppure
1-21: quale si rappresentarne ribelle o pertinace a la loro diliberata riconciliazione,
buoni le celate ricchezze che si truovano o che si ritruo- vano si rappresentano.
si propone una azzione da raccontare narrativamente o rappresentativamente non avenuta, e se la
guisa come se fosse avvenuta in atto o fosse per avenire. tasso, 9-2-240-41:
, l-ii-256: quando si contempla un uomo o una pietra, veramente contempliamo la natura
pietra, veramente contempliamo la natura dell'uomo o della pietra, non che esso uomo
della pietra, non che esso uomo o essa pietra siano realmente nel nostro intelletto
portavoce, interprete e promotore degli interessi o della volontà generale o comunque maggioritaria di
promotore degli interessi o della volontà generale o comunque maggioritaria di un ceto, di
rappresentatività sindacale. 2. diritto o competenza di farsi portavoce degli interessi di
), agg. che serve o è rivolto a trattare determinati fatti, vicende
rivolto a trattare determinati fatti, vicende o argomenti in forma drammatica (un genere
delle scritture si dividono in tre gioghi o accoppiamenti che vogliamo dire: cioè o
o accoppiamenti che vogliamo dire: cioè o in versificale e prosaica, o in lunga
: cioè o in versificale e prosaica, o in lunga e breve, o in
, o in lunga e breve, o in raccontativa e rappresentativa. piccolomini,
dopo omero certamente venne la poesia drammatica o sia rappresenta- tiva. carducci, iii-14-150
degli ascoltatori azioni e reazioni emotive di uno o due personaggi di una situazione drammatica o
o due personaggi di una situazione drammatica o patetica e privilegiando la naturalezza e l'
atto rappresenta. -che ha forma o figura visibile. paleotti, l-ii-255:
particulari. 6. che riproduce o suggerisce col proprio suono le qualità della
verso. 7. che indica o significa un oggetto o un concetto (
7. che indica o significa un oggetto o un concetto (un segno, una
10. che rispecchia con la personalità o con l'opera i caratteri più rilevanti
con l'opera i caratteri più rilevanti o le principali tendenze di un periodo storico
primo luogo. -che è esponente o sintomo rilevante di una determinata condizione o
o sintomo rilevante di una determinata condizione o di una tendenza storica o sociale.
determinata condizione o di una tendenza storica o sociale. gramsci, 6-7: come
11. che riveste un valore o un significato di particolare rilievo in un
di particolare rilievo in un contesto culturale o in una produzione letteraria. c
, 1-347: quando il mondo ideale o sia rappresentativo sia uniforme al reale,
altra conoscenza se non quella rappresentativa (o sensibile, come anche si suole dire)
), e che la conoscenza universale o concettuale è un'illusione: di là
ciò che si fa per lui nei comizi o nei consigli di roma e di toscana
(un'istituzione, un consesso, o un loro membro). de luca
richiesta per fungere da portavoce legittimo o attendibile degli interessi di una categoria (
città, una provincia, una regione o un nazione. migliorini [s.
rappresentata in scena, ma particolarmente letta o ascoltata leggersi, non reca forse il
e al naturale e al rappresentato, o bello o brutto o mezzano che si sia
naturale e al rappresentato, o bello o brutto o mezzano che si sia, ancora
al rappresentato, o bello o brutto o mezzano che si sia, ancora che
. -eseguito con una certa tecnica o secondo determinate modalità espressive (un dipinto
conferma dall'osservarsi che tutte le favole o istorie rappresentate nelle costellazioni o hanno rapporto
le favole o istorie rappresentate nelle costellazioni o hanno rapporto alla spedizione degli argonauti o
o hanno rapporto alla spedizione degli argonauti o ad avvenimenti seguiti da poco tempo avanti
sciocco che non sapeva chi avesse più età o egli o sua madre, o qual
non sapeva chi avesse più età o egli o sua madre, o qual l'avesse
età o egli o sua madre, o qual l'avesse partorito, il padre o
o qual l'avesse partorito, il padre o la madre. chiabrera, 564
rappresentante) nel compimento di atti giuridici o di azioni politico-istituzionali, economico- sindacali e
: chi agisce in nome d'altri o rappresenta la di lui persona non può
. 9. sostituito, per finzione o convenzione, da qualcosa di affine nella
si tramutasse nella persona di un istrione o di un rappresentatóre di tragedie.
ilio. patrizi, 1-iii-117: attori rappresentatoli o recitatori di poemi. tesauro, 2-138
che, senza punto affliggersi per dolore o stimarsene infelici, cambiano abito e personaggio,
-che descrive in forma drammatica determinati fatti o fa agire scenicamente certe categorie di persone
. 2. che raffigura o descrive narrativamente o liricamente vicende, personaggi
2. che raffigura o descrive narrativamente o liricamente vicende, personaggi, situazioni,
25-174: il poeta che fosse esclusivamente epico o drammatico diventerebbe un narratore di casi o
o drammatico diventerebbe un narratore di casi o un rappresenta- tore di azioni in conflitto
. 4. dotato dell'autorità o del diritto di rappresentare una collettività,
, ma le ricevono dalla vivente società o dal sovrano rappresentatóre di essa.
morale, che è di un popolo o della maggioranza rappresentatrice di un popolo.
quando le cose, che il parlatore o lo scrittore dèe dire, son ben
.., l'animo di chi ode o di chi legge comprende assai meglio e
di vapore acqueo contenuto nell'atmosfera, o acqua precipitabile attraverso l'analisi spettrale del
tragedia e commedia e tutta quanta la rappresentatoria o dramatica, fu già propria de'ludi
dramatica, fu già propria de'ludi o feste sceniche. = deriv. da
deità essere al continuo teferenza temi biblici o agiografici e accogliendo nute coperte con copriture
altro tenpo. belcari, xxxiv-111: o re del ciel, te chiamo e
nella loro casa professa, una rappresentazione o commedia spirituale. reina, ii-268:
rapresentavano e di queste più vari modi o di combattere o a piè o a cavallo
queste più vari modi o di combattere o a piè o a cavallo che usare si
vari modi o di combattere o a piè o a cavallo che usare si potesse tanti
, messinscena, recita di un dramma o di un melodramma. -in partic.:
sulle scene di un nuovo testo teatrale o di un melodramma, oppure che apre
., deve trattener gli ascoltanti quattro o cinque ore, non è dubbio che
corse, qualche prima rappresentazione, cinque o sei balli d'inverno, qualche thè
intera non è che la rappresentazione d'una o più azioni sviluppate solamente per mezzo d'
artifici compiuti per ingannare, per illudere o per impressionare. ortes, 82:
una parte, sostenendo una determinata opinione o una teoria. galileo, 3-1-279
cose, situazioni, sentimenti, persone o fatti per mezzo di segni linguistici e con
nella reflessione sopra l'istesso nostro pensare o nella rappresentazione della poesia e dell'istorie
. -in senso concreto: esposizione o opera narrativa, pagina poetica.
poesia. -relazione, resoconto orale o scritto. sarpi, vi-1-62: in
possono promettersi aiuto alcuno per qualunque studio o previdenza. 6. imitazione o
o previdenza. 6. imitazione o ricreazione artistica di oggetti reali o immaginari
imitazione o ricreazione artistica di oggetti reali o immaginari nell'ambito delle arti figurative.
senso concreto: immagine pittorica, plastica o anche fotografica che riproduce un oggetto o
o anche fotografica che riproduce un oggetto o una persona. scannelli, i-xxii:
una rappresentazione simbolica: una mano femminile o un piede o un seno, che spuntano
: una mano femminile o un piede o un seno, che spuntano da un
i-vi-121: la moneta non è pura misura o rappresentazione del valore, il che può
altra cosa fuorché moneta, cioè un gettone o seo che ha bisogno di essere realizzato
. 11. trasposizione del carattere o dello stile di un originale nella traduzione
di quella lapida, fatta col toccalapis o coirinchiostro della cina. -automa
se non che per via d'intercessione o di rappresentazione, l'intercessione non mi
manifestazione del potere connesso con una carica o con una istituzione, per lo più tramite
al loro ascendente se questi non può o non vuole accettare l'eredità o il
non può o non vuole accettare l'eredità o il legato (e tale istituto si
quando il chiamato all'eredità è figlio o fratello del defunto, e sempre che
la rappresentazione fa subentrare i discendenti legittimi o naturali nel luogo e nel grado del
i casi in cui questi non può o non vuole accettare l'eredità o
o non vuole accettare l'eredità o il legato. 22. dir.
rappresentazioni, l'autore della parte musicale o letteraria che dimostri la colpa del cessionario
un soggetto si presentava alla pubblica autorità o a un notaio di una determinata località
un ufficio, di un pubblico esercizio o di prendervi dimora come confinato o come
esercizio o di prendervi dimora come confinato o come assegnato a domicilio coatto. -carta
a domicilio coatto. -carta, fede o polizza della rappresentazione: documento certificativo che
documento certificativo che veniva redatto dal notaio o dalla pubblica autorità locale quando il soggetto
che non sussiste soltanto nella mia rappresentazione o, come anche si dice, nel
b. croce, i-1-14: l'intuizione o rappresentazione si distìngue da ciò che si
si distìngue da ciò che si sente o subisce, dall'onda o flusso sensitivo
che si sente o subisce, dall'onda o flusso sensitivo, dalla materia psichica,
. nella psicologia mentalistica, immagine mentale o contenuto concreto del pensiero, che può
pensiero, che può essere puramente mnemonico o fantastico, creativo, oppure cognitivo,
-anche: schema mentale di relazioni spaziali o temporali. gentile, 2-1-43: rappresentazione
. gentile, 2-1-43: rappresentazione (o idea) dicesi da molti psicologi la
viene codificato, e di rappresentazione diretta o scientifica per quella, adatta a elaborazioni
corrispondenza stabilita fra due entità, numeriche o geometriche, per studiarne le caratteristiche.
dell'area. -rappresentazione grafica: operazione o tecnica di visualizzazione grafica (negli assi
cartesiani) di una funzione di una o più variabili. -anche: il diagramma
algebrica: proiezione di un ente geometrico o di un oggetto spaziale in un'immagine
spaziale in un'immagine grafica sul piano o su altra superficie. 27. medie
: espressione convenzionale, tramite uno schema o un disegno, dell'andamento di un
sua struttura in rapporto con determinati caratteri o componenti, tale da consentire una visione
salvini, 39-iv-106: una sorta di intermedio o di piccola rappresentazioncella è detta farsa.
misteri. 2. che può o è destinato a essere recitato sulla scena
testo). martello, 6-i-649: o felice bione, e te felice, /
come vaso di cuoio nella ruggiada congelato o vero rappreso. piovano arlotto,
bocche sottili come tagli di rasoio, o aperte e flaccide come fichi sfatti, o
o aperte e flaccide come fichi sfatti, o rapprese nella loro vacuità come foglie bruciacchiate
guardiani angeli siano ancora rappressati a noi o stanno ancora pur da lungi?
chi sa se esser potessi un colonato / o un sergente da portar bandiera, /
, che altro non sono che verghe o rampolli de'più teneri o per dir meglio
sono che verghe o rampolli de'più teneri o per dir meglio ramoscelli di pali de'
la chiodagione vecchia, che i detti fabbri o magnani compreranno, la possino ricondizionare o
o magnani compreranno, la possino ricondizionare o rappuntare, purché si riconosca esser roba
. -in partic.: centone di brani o singolo squarcio dei poemi omerici recitato dagli
poema separato per qualche porzioncella e smembrato, o così detto perché i versi si tessano
i versi si tessano in un volume, o perché ià prononciavano le parti del poema
raccender nuovo il polideo disegno, / o scherzo ulisse dell'azione fata, /
, 27-277: alessandro, in qualunque luogo o circostanza si trovasse, non iniziava né
quinari. 3. opera narrativa o poetica che ha carattere di epopea;
, per lo più in versi, o di testi non originali accozzati insieme (
versi. -opera che ne imita o ripete un'altra in parte o interamente
ne imita o ripete un'altra in parte o interamente. a. verri,
quali, si dice, manca l'originalità o l'ispirazione. -opera le cui
che di solito rielabora motivi popolari o evoca sentimenti patriottici (ed è tipico della
m. -ci). che si riferisce o è affine alla pratica degli antichi rapsodi
carducci, ii-13-109: ho fatto la fusione o meglio la ricomposizione e ricucitura criticamente rapsodica
. che non segue un filo tematico unitario o coerente. bacchelli, 2-xxiii-685:
meno che potessimo attenderci: eppure rapsodico o dispersivo non appare mai lo spirito della
. gadda, 18-189: l'autore elaborò o intuì con lunghe meditazioni o studi anche
autore elaborò o intuì con lunghe meditazioni o studi anche spontanei, anche rapsodici,
: per cento rapsodisti di luoghi comuni o d'infarcitori di ciò che meno conviene ne
originale sistematico, ma un semplice rapsodista o raccoglitore. i. tavolato [in lacerba
]: avete offeso la lingua, o rapsodisti della politica, o menestrelli cronicai.
la lingua, o rapsodisti della politica, o menestrelli cronicai. = deriv. da
: l'epopea si recitava per gli dicitori o rapsodi. piccolomvni, 10-416: li
uso appositivo. ungaretti, xi-156: o tu, senofane rapsodo, che qui approdavi
lei i versi in italiano... o anche in francese perché il rapsodo valsusino
corsale barbaresco. 3. poeta o narratore che conferisce alla sua materia un
v-2-764: ancora trent'anni di studi, o rapsodomante, per comporre una prosa che
arte diabolica facevano star dritte alcune verghe o bastoncelli e poi consideravano da qual parte
ie, in uno stato di coscienza più o meno obnubi- ata, atti impulsivi e
per lo più violenti verso se stesso o verso gli altri. c. lombroso
malinconico. -per estens. crisi isterica o epilettica. fanzini, iv-569: *
anche un atto di protesta magari inconscio o improvviso, come una specie ai raptus
3. figur. subitanea intuizione poetica o repentina e travolgente ispirazione creativa.
questione / se sia a freddo o a caldo l'ispirazione / non appartiene alla
/ non c'è poesia al sorbetto o al girarrosto. idem, 12-171: 1
dino campana. -illuminazione mistica, profetica o divinatoria. piovene, 6-102: ne
., come in una masturbazione / o in un raptus mistico, i rapporti col
riscaldate più volte, e acque pazze o rapucciate coll'aglio. = deriv.
lat. con valore di sf. cosa o persona rara, eccezionale. fanzini
alla totalità dei casi che si presentano o che sono possibili. scala dei claustrali
capacità di rendere meno denso il sangue o un altro umore corporeo (un rimedio,
2. figur. che formula concetti o princìpi molto o anche eccessivamente astratti.
. che formula concetti o princìpi molto o anche eccessivamente astratti. bacchetti, 2-xxhi-37
. riduzione della densità di un fluido o di un gas; rarefazione.
. fare). rendere meno denso o compatto un corpo o una sostanza
meno denso o compatto un corpo o una sostanza, in partic. fluida o
o una sostanza, in partic. fluida o gassosa, aumentandone il volume e mantenendone
casa del colono avesse una piccola torre o palombaia per allevar piccioni rustici, i
si sentiranno spirare venti australi, garbino o coretano o ostro, il più delle volte
spirare venti australi, garbino o coretano o ostro, il più delle volte sarà
nuvoli da'venti / anco son rarefatti o dissoluti / da'radi del sol, granda
-far diminuire, ridurre di quantità o di consistenza. einaudi, 309:
la particella pronom. diventare meno denso o compatto. ottimo, i-569: gli
-diradarsi (le nubi, la nebbia o il fumo). -anche sostant.
rarefattìbile, agg. che può diventare o che può essere reso meno denso
di rendere meno densi gli umori o le materie con cui viene in
, agg. che è divenuto o che è stato reso poco denso o compatto
divenuto o che è stato reso poco denso o compatto (un fluido, un
stanziate le une dalle altre o che contiene al pro prio
circa il terzo giorno si vede nel colliquamento o, per dir meglio, nel bianco
. campatila, 17-16: se molto lento o rarefatto il sangue / gonfia le arterie
il gelo / si faccia in rarefatto o per concreto. 2. disperso
ant. rarefazzióné), sf. fenomeno o processo per il quale un fluido
processo per il quale un fluido o un gas diventano meno densi,
loro particelle costi tutive, o nell'interporsi fra loro di spazi vuoti)
angolo di piccola quantità di grasso spugnoso o vo'dire viscicoso, con visciche minute
, la quale in sé si condensa o si rarefà, secondo lo accrescimento o rarefazione
o si rarefà, secondo lo accrescimento o rarefazione della sustanzia de'muscoli. piccolomini
piccolomini, ii-19: crescer per rarefazzione o discrescere per condensamento non potrà quel corpo
{ dell'acqua istesse, cagionata o dal calore del sole o da'raggi
istesse, cagionata o dal calore del sole o da'raggi lunari o altre simili poco
calore del sole o da'raggi lunari o altre simili poco intese ragioni. algarotti,
2. azione di un fattore naturale o operazione umana che rende meno denso o
o operazione umana che rende meno denso o compatto un corpo, un materiale.
la... forza di rarefazione, o vogliam dire forza elastica dell'aria,
di danaro. -il divenire scarso o difficilmente reperibile. l'illustrazione italiana [
, 8-354]: l'uso del vino o del cibo, particolarmente condito con aromi
agg. che è in grado di rarefarsi o dilatarsi. tramater [s
agghiacciare, s'elìa ciò faccia stringendo o rarificando tacque e i liquori.
denso (un fluido, un gas) o poco compatto (un corpo semisolido o
o poco compatto (un corpo semisolido o solido). p p
. raritade), sf. scarsa densità o concentrazione di un fluido, di un
; scarsa compattezza di un corpo semisolido o solido, le cui particelle costitutive,
si osservi che non vi restino vesciche o altre piccole rarità che potrebbero portare del
intervalli, e acciò che questi intervalli o rarità non si scorgesse da'nemici,.
3. condizione di ciò che si verifica o che viene compiuto solo di tanto in
. -bassa frequenza di una vibrazione o di una pulsazione. bencivenni,
4. eccezionalità di un caso o di un atto inusitato, inconsueto,
atto inusitato, inconsueto, insolito, o di una condizione che si presenta o
o di una condizione che si presenta o si riscontra in pochi casi; singolarità.
contenente così fatta azione non dilettasse più o non fosse da antiporre a quella che
scusarsi, quale scusa può egli meritare o appresso iddio o appresso giudicioso principe di
quale scusa può egli meritare o appresso iddio o appresso giudicioso principe di non aver voluto
disorientamento... contribuisce la rarità o unicità di questo rituale apparato del corridoio
facilmente e abitualmente, non è disponibile o ottenibile comunemente e in quantità (e
questa sorte di documenti alcuna parola, o per corrosione o per abbreviatura o
alcuna parola, o per corrosione o per abbreviatura o per sua rarità oscura e
o per corrosione o per abbreviatura o per sua rarità oscura e difficile, che
il leopardi... adopera tali parole o per eleganza stilistica o per vaghezza di
adopera tali parole o per eleganza stilistica o per vaghezza di rarità o per dare nobiltà
eleganza stilistica o per vaghezza di rarità o per dare nobiltà al dettato. savinio
comune, che risulta quindi specialmente pregiato o interessante (un'opera d'arte o di
pregiato o interessante (un'opera d'arte o di artigianato, un'edizione, un
. magalotti, 7-150: ora voi sentite o, per dir meglio, avete sentito
uniche. -vivanda raffinata, esotica o fuori stagione. vita di cosimo ili
rarità e le primizie. -pianta o animale non frequente in una regione.
a fare da siepe. -vocabolo o forma difficile, ricercata o desueta.
-vocabolo o forma difficile, ricercata o desueta. leopardi, v-667: leggendo
modo raro. 8. monumento o spettacolo naturale caratteristico di una località,
abbonda di qualche rarità, sia della natura o dell'arte. buonafede, 2-vi-243:
.. parlarono di queste pioggie di miele o manna del- l'aria.
: per replicare ironicamente a chi afferma o ostenta con compiacimento cose risapute o banali
afferma o ostenta con compiacimento cose risapute o banali. p. petrocchi [s
'bella rarità! ': chi dice o mostra cose poco peregrine. =
). che si verifica, accade o si presenta con scarsa frequenza, a
volte che dal segreto recesso di campania o di sicilia venne a roma, entrando
dell'aria migrabonde / la corsica dorsuta o la capraia. -con riferimento a
-con riferimento a suoni, rumori o fenomeni atmosferici. pascoli, 161
compiuto (un'azione, un gesto) o tenuto (un comportamento) poco frequentemente
i-90: qual disio... o qual sorte muove il passo lento e raro
che scarseggia; poco comune, genericamente o in un dato luogo o ambito (
, genericamente o in un dato luogo o ambito (una sostanza, un materiale,
tempi tal carta cessasse in egitto o divenisse rara nelle contrade di occidente. pirandello
affatto sapere se il giacimento fosse ricco o povero, se le zone sterili fossero rare
povero, se le zone sterili fossero rare o frequenti,... se il
... se il prezzo fosse alto o basso, se insomma l'inaustria fosse
basso, se insomma l'inaustria fosse o no remunerativa. tecchi, 2-119: la
monte. -che è poco comune o tale è divenuto per progressiva estinzione (
per progressiva estinzione (una specie animale o vegetale). parini, 468:
esiste in un numero limitato di esemplari o in scarsa misura (un gioiello, un
villani, 12-20: chi avea cose rare o mercatanzie, le fuggìa in chiese.
. 7. particolarmente favorevole o fortunato (un caso, un'opportunità
d'una commissione incaricata di raccogliere i rari o inediti ricordi storici de'suoi domini.
valore antifrastico. beccari, xxx-4-316: o femminil astuzia o inganni rari! /
beccari, xxx-4-316: o femminil astuzia o inganni rari! / s'io ti
pompa. 8. molto gradevole o dilettevole (un sapore, un suono
, il rasserena. guidiccioni, 5-45: o fugaci a'amor rare dolcezze! c
io. che si segnala per meriti o qualità; eccellente, insigne.
a un tal passo da leggerezza giovanile o da cieca e sulfurea passione. pellico
indica le qualità per le quali si eccelle o gli ambiti nei quali ci si distingue
-che si distingue in una data attività o in un determinato campo d'azione;
dietro portar, non che il liuto o l'arpe. scannelli, 215: s'
. machiavelli, 1-i-76: conviene bene o che sia raro amico o che sia
conviene bene o che sia raro amico o che sia al tutto ostinato inimico del principe
con certi fiori d'erba decta coagulo o vero presame, di raro diviene denso
, vi-1-583: la minestra 'spessa 'o 'rara '. -cavernoso,
., 2-26: quale è terra grassa o magra, quale è spessa o rara
grassa o magra, quale è spessa o rara, quale è secca o umida.
è spessa o rara, quale è secca o umida. fr. colonna,
]: / e scegli è pingue o secco; raro o spesso.
scegli è pingue o secco; raro o spesso. -poco sodo, floscio
differenti da quelli de'venti nostri, o sia per la qualità loro propria o
o sia per la qualità loro propria o perché li suggerii e gli uomini siano di
presenta un'insieme di elementi alquanto distanziati o ne è costituito (si contrappone a fitto
-con riferimento a un modo di semina o di crescita delle piante. roseo
, di un medesimo gruppo di cose o di persone). cecco d'ascoli
ariosto, i-iv-68: i denti lividi / o torti o rari o lunghi fuora d'
i-iv-68: i denti lividi / o torti o rari o lunghi fuora d'ordine.
i denti lividi / o torti o rari o lunghi fuora d'ordine. della porta
vivo con macchie rare e grandi dorate o limoncine. massaia, x-157: solo dove
l'esser rado, rarefatto, non denso o compatto; radezza. dante,
bruno / cagion che tu dimandi, o d'oltre in parte / fora di sua
matena sì digiuno / esto pianeto, o, sì come comparte / lo grasso e
una regola generale, la quale mai o raro falla: che chi è cagione
preso di petto da qualche stravaganza o bizzarria di concetto o di forma che raro
qualche stravaganza o bizzarria di concetto o di forma che raro manca in tali
manca in tali manifestazioni, s'indigna o ride. -non raro: spesso,
cento anni, al più cen- tosettanta o duecento al rarissimo. brusoni, 540:
esser raro come i can gialli o come le mosche bianche 'vale essere rarissimo
-anche nelle espressioni rare volte 0 mai o non mai. fiore dei liberi,
guicciardini, 2-1-14: rare volte, o forse non mai, è accaduto che
. de luca, 146: rare volte o forse mai si dà il caso che
-chi si arroga posizioni di autorità o prestigio. rivista (10-i-1897) [
, 115: patrone di nave che piglierà o farà pigliare segnali, gaiatelli o rase
piglierà o farà pigliare segnali, gaiatelli o rase d'ancore di alcuna nave o
o rase d'ancore di alcuna nave o navilio che appresso di lui sarà ormeggiato.
2-115: quel padrone di nave che leverà o farà levare segnali, gaiatelli o rase
leverà o farà levare segnali, gaiatelli o rase di ancore (cioè quei pezzi di
ancore (cioè quei pezzi di legno o ai sughero galleggianti sopr'acqua che mostrano
operazione di rasare, lisciare o pareggiare. -in partic.: in edilizia
lo spianare un muro con un corso o due di mattoni che servono come imposta
come imposta di archi, volte, vani o nicchie. 2. il radere al
; demolire un edificio, costruzioni difensive o fortificazioni. -anche: privare una città
-marin. privare una nave delle sovrastrutture o dei ponti più alti. -per estens.
superficie con rintonaco per potervi applicare rivestimenti o carte di parato. -raschiare un'
privare una parte del corpo dei peli o dei capelli. tommaseo [s.
. v.]: il radersi bene o male la barba non è rasare.
5. tagliare la barba, i capelli o altri peli fino alla cute per mezzo
con altre fi bre vegetali o sintetiche, e con armatura raso, che
tasca. 2. abito o indumento confezionato con tale tessuto.
, 1-i-383: una 'nave rasa 'o 'rasata 'è una nave i
intonaco per consentire l'applicazione di rivestimenti o di carte di parato (un muro
4. sottoposto al taglio della barba o anche dei capelli o dei peli (
taglio della barba o anche dei capelli o dei peli (una persona, una parte
[i vestiti] con nastri rasati o tabissati. cantini, i-xx-232: rispetto
ardesie... hanno lucentezza sericea o rasata sulle superficie fresche di sfaldatura.
-in partic.: l'operazione di radere o radersi la barba. tornasi di
con l'intonaco per potervi applicare rivestimenti o tappezzerie. 6. in senso concreto
letter. scegliere accuratamente fra più persone o cose. ruoti, 1-194:
taglio, presenta una pasta color bianco o bianco avorio, consistente, elastica con
con lama rettangolare, usato per sarchiare o per eliminare i ciuffi d'erba.
. carena, i-336: una raspa o rastia di ferro, simile a una
, i pigazzi.., i ferri o da disgros sare o da
ferri o da disgros sare o da polire o torti, la rasca.
disgros sare o da polire o torti, la rasca. =
raschiàbile, agg. che può essere raschiato o sfregato con uno strumento tagliente. -anche
strumento tagliente per toglierne le asperità o per eliminarne il superfluo. fra
che via si tolgono per l'urto o sforzo di lui pochissime ritrovarsene che non
emette per liberare la gola dal catarro o da cause di irritazione o anche per
gola dal catarro o da cause di irritazione o anche per esprimere disappunto e imbarazzo o
o anche per esprimere disappunto e imbarazzo o per richiamare rattenzione in modo allusivo.
cavità naturale (come l'utero) o accidentale (come un focolaio di ascesso
dai prodotti patologici che vi sono contenuti o anche dalla mucosa degenerata. -raschiamento diagnostico
ricerche d'archivio con meticolosa cura (o anche con pignoleria eccessiva).
materiali ingombranti che vi aderiscano, o per asportarne lo strato esterno;
mento (con la lama poco inclinata o perpendico lare) o anche
inclinata o perpendico lare) o anche un oggetto duro, un coccio,
.. quando è minore di quattro o cinque libre, frigilo in bono olio,
le radici..., fresche o secche che sieno, raschiandole col coltello.
, se vi e dato su il bianco o a fresco o in altro modo,
dato su il bianco o a fresco o in altro modo, si raschi. romoli
di servirvi a rastiar la tavolozza / o altro che il bisogno o il caso porte
tavolozza / o altro che il bisogno o il caso porte. foscolo, xvii-238:
può tenerla per sé e, cangiando o raschiando la lametta dove dice 'madre ',
avrai cavata di terra, con pezzuola ruvida o panno irsuto forbiscine tutta la sabbia che
sì, per fame graticci e torchi o vinchi, a chi ne sbucci o raschi
torchi o vinchi, a chi ne sbucci o raschi i lunghi flessibili angolosi sarmenti.
-chirurg. liberare una cavità naturale o accidentale dai prodotti patologici contenuti; praticare
eliminare da una superficie la parte eccedente o il superfluo per mezzo di uno strumento
ritornerà forse e troverà la prigione vota o, se vi sarà qualch'altro ospite,
dell'argento. -produrre come escremento o deiezione fisiologica. l. bellini,
allo scopo di poter falsificare un documento o di sostituire un nome) o anche l'
documento o di sostituire un nome) o anche l'intero testo per utilizzare nuovamente
. 5. grattare il corpo o una sua parte; stropicciare ripetutamente la
cesareo, 1: altri raschi ribeca o colascione / con ansia vile in popolosi spiazzi
correggere. -eliminare un difetto di stile o di contenuto. faldella, ii-2-38:
il tabacco della castigatezza. o. cercare di liberare la gola dairirritazione o
o. cercare di liberare la gola dairirritazione o dal catarro, allo scopo di schiarire
di tosse per esprimere disappunto e imbarazzo o per richiamare l'attenzione altrui. pirandello
eliminare una qualità; scacciare un desiderio o una tentazione. proverbia super natura feminarum
scopo di parlare con voce più chiara o per esprimere disappunto e imbarazzo o per richiamare
chiara o per esprimere disappunto e imbarazzo o per richiamare l'attenzione di altri.
io scarpaccio e se mi raschio / o mastico il salterio in una volta. a
». -essere stridente, strascicato o sgradevole (la voce).
. emettere un rumore di sfregamento meccanico o metallico a causa dell'attrito; sferragliare.
. ant. venire meno per l'emozione o per il dolore; schiantarsi (il
eliminarne le asperità, lo strato esterno o le incrostazioni. galileo, 4-3-105
.. raschiava alla stracca, uno o due colpi e poi silenzio e poi di
silenzio e poi di nuovo un colpo o due; fra una raschiata e l'altra
, compiuta in fretta, senza cura o con un rasoio poco affilato. tommaseo
: 'raschiata ': atto del fare o farsi fare la barba alla peggio.
fare la barba alla peggio. darsi o farsi dare una raschiata. 2
da uno strumento a corde per imperizia o eccessiva forza nello sfregamento. fogazzaro
. raschiamento della gola per esprimere disappunto o per richiamare l'attenzione. sicinio,
. sfregato in superficie con una lama o con un corpo ruvido; passato con
cimatura, verzino ridotto in bru- cioli o rastiato col vetro. magalotti, 21-147:
]: * raschiatóia strumento per raschiare o madia o botti o simili, fatto di
* raschiatóia strumento per raschiare o madia o botti o simili, fatto di ferro in
strumento per raschiare o madia o botti o simili, fatto di ferro in guisa
. tagliente, con manico di legno o d'altro. (anonimo, il
più da una lama fornita di impugnatura o di manico, che si usa per
ciò che vi aderisce, le sporgenze o le asperità, in modo da ripulirla
raschiatoio in alcuni luochi sotto li roversi o profili l'oro o l'argento si radano
luochi sotto li roversi o profili l'oro o l'argento si radano destramente. citolini
levato il braciere, quella che stillò o che si attaccò a'lati con una
da scrittoio, usato per eliminare lettere o parole dalla carta. carena, 2-149
di coltellino di forma adatta a rastiare o raschiare la carta per tòme sgorbio o
o raschiare la carta per tòme sgorbio o lettera o parola. -strumento per
la carta per tòme sgorbio o lettera o parola. -strumento per scrostare intonaci
pelli di animali e per levigare legni o ossa (e risulta abbondante fra i
con appositi strumenti per levigarla e assottigliarla o per eliminarne parti superflue.
. coltello raschiatóre: lama che, accostata o premuta su un cilindro in rotazione,