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vol. XV Pag.35 - Da QUAGGIUSO a QUAGLIAMÉNTO (16 risultati)

stanno, / perduto è quaggiù il moto o non si trova. giuliani, i-84

: visto, quaggiù a firenze, due o tre mezzi uomini, intelligenti ma spezzati

spende, in qualche atto piu degno / o di mano o d'ingegno, /

qualche atto piu degno / o di mano o d'ingegno, / in qualche bella

trarsi specie di beltà, di diletto o di qualunque altro bene che, in rappresentarne

santo licore. parini, 417: o astrea, o astrea, nimica delle

. parini, 417: o astrea, o astrea, nimica delle mance,

. tasso, 1-10-59: né 'l fato o quella che qual fumo o polve /

'l fato o quella che qual fumo o polve / la gloria e l'oro di

come sarebbe che l'uomo temesse una lepre o il volato d'una quaglia o le

lepre o il volato d'una quaglia o le coma d'una lumaca, è atto

mi comperi / fin a tre paia o di quaglie o di tortore. aretino,

fin a tre paia o di quaglie o di tortore. aretino, vi-529: non

conquistino. se vedono svolazzare una pernice o una quaglia, prendono la mira e fanno

atteggiamento pavido e apprensivo per l'imminenza o per il timore di un pericolo.

quagliàbile, agg. che può rapprendersi o coagularsi. = agg. verb.

vol. XV Pag.36 - Da QUAGLIARA a QUAGLIOTTO (22 risultati)

atto disponendo in un campo di saggina o di granturco un bertuello fiancheggiato da reti

: fanno questa torta alta due dita o più, stesa in piano; e perche

. figur. diventare rigidi per lo stupore o la paura; essere impietriti, senza

essere impietriti, senza capacità di parlare o di reagire. parini, 329:

-figur. concretarsi, rendersi visibile o presente in modo tangibile; avere una

passare dallo stato liquido allo stato solido o gelatinoso. documenti delle scienze fisiche in

14-1-167: queste gengivette... o guaine..., quando la vipera

roba che par simile alla colla strutta o più propriamente alla gelatina quand'è sul

quagliata, sf. latte coagulato o rappreso con caglio: cagliata.

potessi fare, caveria da mangiare quattro o cinque giorni, senza fare il parasito:

quagliotti... sono insidiati con quaglieri o vogliam dir quagliadori, come noi chiamiamo

[le quaglie] nel tempo dell'arrivo o poco doppo col richiamo del quagliere e

, alla campagna aperta, fra i seminati o ne'prati, ed imitando con quel

mòllala ti dico, gli ripeteva, o vi ammazzo, parola di lupo. il

: bracioline rotolate cotte su lo spiedo o in tegame, con salvia, crostini,

iv-61: ora quella porzione di quaglio o pellicino che si giudichi che sia per

cavare i quagli per questo effetto dei capretti o cervi picciolini et altri prima che pascano

vero stomaco, porta il nome di abomaso o quaglio. = allotropo di caglio1 (

/ un torrone di uccelli senza vuoti o interstizi 7 sotto una luce accecante.

andare liberamente in campagna e, trovando o quaglioni o qualche quaglia grassa, spingerglielo

in campagna e, trovando o quaglioni o qualche quaglia grassa, spingerglielo destramente sì

far l'ova al numero di quindici o sedici, in luogo ove il maschio non

vol. XV Pag.37 - Da QUAGMA a QUALCHECOSA (30 risultati)

nome curioso di 'quagma '(o plasmaquark), che secondo i ricercatori

., un'erba piatta con quattro o cinque foglie schiacciate sul suolo, pelose

si usa per una pluralità ai concetti o di oggetti e indica un numero o una

o di oggetti e indica un numero o una quantità indefinita ma limitata, generalmente

'l vedrai, / di qualche lagrimetta o d'un sospiro. bestiario moralizzato, 1-147

notte quieta in qualche villa, / o qualche vento al suo camin gioioso. bembo

assonto che portar tavole e quai che ponti o stanghe per traversar le trenciere.

posti in ogni toppa / apn l'uscio o la cassa che non erri. g

essere anche rappresentato da una sola persona o cosa o situazione o evento.

rappresentato da una sola persona o cosa o situazione o evento. dante,

da una sola persona o cosa o situazione o evento. dante, inf,

n-ii-42: son questi versi di dante o non sono? ma qualche celeste musa

caccio sotto una macchia e m'addormento o vaneggio: ahi, che sovente la saluto

giorno, volta, fiata: un giorno o l'altro, una volta o l'

giorno o l'altro, una volta o l'altra (e può avere valore enfatico

, parte, modo: in un luogo o nell'altro, in un modo o

o nell'altro, in un modo o nell'altro. mazzini, iv-6-490:

un cassetto, / la donna? o indiscrezione d'uccelletto, / in suo

che ella non fusse, punto o qualche poco, smarrita da quella della sua

3. un certo (indica una quantità o misura non grande, ma rilevante;

tasso, ii-iii-815: tutte l'operazioni o le passioni de l'animo nostro sono

le passioni de l'animo nostro sono o per elezione o per destino o per fortuna

l'animo nostro sono o per elezione o per destino o per fortuna e a

nostro sono o per elezione o per destino o per fortuna e a caso, ma

chiamavano propriamente aiuti, di qualche sangue o paese e'si fossero, come que'numidi

mancami tanto canovaccio che sia qualche tre braccia o due e mezzo, di quelle sacca

. un masso di vetro qualche sei o sette piedi lungo e quattro o cinque piedi

qualche sei o sette piedi lungo e quattro o cinque piedi grosso. amari, 1-ii-380

. (soltanto sing.). una o alcune cose (oggetti di cui non

cose (oggetti di cui non sono note o espresse le caratteristiche; azioni indeterminate;

vol. XV Pag.38 - Da QUALCHEDUNO a QUALCOSA (24 risultati)

di specificazione, che ne determina una o più caratteristiche. foscolo, xiv-240:

-in unione con un aw. o agg. di grado superlativo. g

somma di denaro che non si può o non si vuole determinare, al valore

possibile. davila, 199: gli ugonotti o erano di già morti o, spaventati

gli ugonotti o erano di già morti o, spaventati, avevano preso il contrassegno

a dito da qualcheduno per le strade o in qualche altro modo riconosciuti, erano

ma quelle essendo più facili a perire, o per l'ingiuria dei tempi o per

, o per l'ingiuria dei tempi o per le ruine della guerra, e queste

qualchessìasi imagine e qualchessiasi abozzo di statuette o di bassi rilievi, benché goffissimi.

s'intenda in simighante pena, / cherico o laico o qualchessisia. boccaccio, iv-85

in simighante pena, / cherico o laico o qualchessisia. boccaccio, iv-85: non

soltanto sing.). una o più cose, in quantità indeterminata

oggetti di cui non sono definite o specificate le caratteristiche; azioni in

mo dalità; parti più o meno essenziali di un discorso,

trovasi, / sia di picciola mole o sia di grande. parini, 483:

cara che ti volle bene. / o molly! o mollyì prendi su qualcosa,

ti volle bene. / o molly! o mollyì prendi su qualcosa, / prima

/ variamente operai, se in male o in bene / io non so; lo

nessuno. / mai appartenni a qualcosa o a qualcuno. / fui sempre (

da un partitivo, da un aw. o da un cesari, iii-498: basta

egli non era più l'amico occasionale o l'affezionato cliente, era qualcosa di più

vigenti. -filos. nella realtà fenomenica o della coscienza, l'esistente, l'

inventari. guai a chi è qualcuno o qualcosa! viani, 10-214: da tutto

qui la vista spazia per prospetti più o meno estesi, ma ricchi sempre e sempre

vol. XV Pag.39 - Da QUALCOSALTRO a QUALE (19 risultati)

il suo grandioso poema 'il profeta o la passione di un popolo 'fosse

buono, come un bacio dietro la siepe o, magari, una promessa di matrimonio

baretti, i-15: vorrei avere una dozzina o due di sonetti codati di vostra fattura

indeterminata, di cui non sono specificate o non si conoscono o sono indifferenti l'

non sono specificate o non si conoscono o sono indifferenti l'identità e le precise

, 8-1144: quando si riscalda contro qualcuno o per qualche cosa (il che,

ecco che scatta in un'improvvisa bestemmia o in una feroce imprecazione, che lascia

versi. -preceduto dall'articolo determinativo o da un aggettivo dimostrativo che ne rafforzano

3. alcuni, in numero o quantità indefinita, ma non grande (

essere riferito a persone, ad animali o a cose). v. quirini

inventari. e guai a chi è qualcuno o qualcosa! cicognani, v-1-402: al

essere economicamente 'qualcuno ', piccolo o grande non conta, ma sempre '

l'identità, l'entità, la natura o, anche, il numero di qualcosa

, anche, il numero di qualcosa o di qualcuno (e può avere valore

, purg., 5-91: qual forza o qual ventura / ti traviò sì fuor

cui bisognasse, per farle ir coperte / o spiritali o altre discipline? petrarca,

per farle ir coperte / o spiritali o altre discipline? petrarca, 7-9: qual

ii-299: ma tu che piangi? o qual grieve dolore / t'affligge sì

quella candidissima man colse, / qual pioggia o qual puro aer produr vòlse / tanto

vol. XV Pag.420 - Da RAMPINO a RAMPOGNA (17 risultati)

simile a una piccola àncora con tre o cinque branche ricurve, che, legato

serve per recuperare oggetti caduti in acqua o anche per ancorare piccole imbarcazioni (e

con un anello e dall'altra con quattro o cinque braccia ricurve che finiscono in forma

, in opposizione alla fazione dei mascherati o ghibellini. agostino giustiniani, 88:

attaccare il rampino: avere un appoggio o un aiuto per iniziare un'attività.

addetto al riempimento di bombole con ossigeno o con altri gas. =

. il rampo s'introauce nell'una o nell'altra delle maghe o anelli della

nell'una o nell'altra delle maghe o anelli della catena, secondo che questa si

secondo che questa si voglia più o meno accorciata. bresciani, 6-iv-254: le

femmine shn- tomian la vita d'una o due gran falde di panno rustico e ne

, 6-8: la forma di essa forbicia o tanaglia era cavata da la lettera x

adoprare archibugi da braccia, da cavalletto o da rampo. = forma masch.

una persona giudicato non corretto, disonesto o vile; riprensione severa, rimostranza per

giulio e a cinzia non desse dui o tre assalti, ma sempre con agre rampogne

. -con la determinazione del motivo o del contenuto. garopoli, 21-31:

aggett.): che esprime rimprovero o censura. grafi 5-570: senza mai

5-570: senza mai sonar verbo di duolo o di rampogna, / attendon giorno e

vol. XV Pag.421 - Da RAMPOGNAMELO a RAMPOGNARE (19 risultati)

2. per simil. espressione del volto o tono della voce o sguardo o atteggiamento

espressione del volto o tono della voce o sguardo o atteggiamento che vale come tacito

volto o tono della voce o sguardo o atteggiamento che vale come tacito rimprovero.

noi dobbiamo partire, perché ora tuona più o più vicino il cannone...

il suo comportamento; rimproverare con severità o anche con violenza e acrimonia, allo

redarguire. iacopone, 1-61-11: o frate meo, non me rampugnaré, /

che siete, a cenare con buridano o con burleo, come asini di burello,

poi dei popolar che a sorte / incontrasse o che far rumore udisse / il battea

giudicare negativamente, anche in modo indiretto o allusivo; criticare, disapprovare, biasimare.

rampogna. -incolpare il destino o la sorte. cesarotti, i-xxn-64:

, turno, / farai tu mora o sotterfugio o schermo? buonarroti il giovane,

, / farai tu mora o sotterfugio o schermo? buonarroti il giovane, 9-763

vedere che il padrone di casa sgridi o rampogni i suoi domestici: questa e

, v-102: ricordati che colui che rampogna o percuote non offende esso, ma la

. condannare un'azione, giudicandola moralmente o socialmente riprovevole (o, con valore attenuato

, giudicandola moralmente o socialmente riprovevole (o, con valore attenuato, non corretta

dire in tono di rimprovero, di critica o di biasimo. -anche in relazione con

pronom.). contendere scambiandosi accuse o improperi; venire a diverbio, litigare

, 1-55: chi t'ha perduta, o libertà, ti agogna; / chi

vol. XV Pag.422 - Da RAMPOGNATO a RAMPOLLARE (16 risultati)

rimprovera con rigore e durezza per colpe o vizi; censore severo.

39-i-97: grazie a te si rendano, o bella, o nobile o onorata amicizia

a te si rendano, o bella, o nobile o onorata amicizia...

rendano, o bella, o nobile o onorata amicizia..., opportuna consigliera

. e letter. che esprime rimprovero o biasimo. cavalca, 20-481: la

felice da massa marittima, xliii- 267: o signor mio, a che era bisogno

pronto, incline al rimprovero severo o anche offensivo. -anche: che

] dica a l'altro paravole iniuriose o vero desorevoli e rampognose o vero

iniuriose o vero desorevoli e rampognose o vero abbia rampogne com l'altro. anonimo

s. bonaventura volgar., 138: o eterno e incorruttibile, chiaro e dolce

stelle tu versi ad una ad una, o sera. / largo il pianto rampolla

lo più con l'indicazione dell'origine o della causa). 3 3

maria maddalena de'pazzi, v-185: o quanto bene fu rampollato in quel piccol

poetici dei moderni italiani, anco virili o bizzarre forme di poesia straniera rampollano dalla

straniera rampollano dalla 'divina commedia 'o hanno in essa riscontro. thovez,

morti. 5. essere causato o prodotto da circostanze determinate (un fatto

vol. XV Pag.423 - Da RAMPOLLATO a RAMPOLLO (18 risultati)

, 1-116: d'un rampollo vien fuori o un arbore, qual è l'ulivo

arbore, qual è l'ulivo, o un cespo, qual è la palma campestre

, qual è la palma campestre, o un terzo, al quale propriamente non daremmo

, ma pur qua e là, o per incuria o per licenza de'padroni,

qua e là, o per incuria o per licenza de'padroni, invaso da giovinetti

tronco, e si chiamano 'rampolli 'o 'ritorni 'e sono destinati a

tesauro, 2- 192: rampollo o tralcio o pollone o marza il ramicello atto

2- 192: rampollo o tralcio o pollone o marza il ramicello atto a

192: rampollo o tralcio o pollone o marza il ramicello atto a inserirsi.

che ì vermicelli moltiplichino la spezie per polloni o rampolli, come fanno tante guise di

ha per lo più connotazione scherz. o iron.). pulci, 28-151

-erede. batacchi, i-165: o bella dea, questo è il sentiero /

setta; figliazione di un movimento politico o religioso. boterò, 1-4-124: si

del tutto spente. queste sono rampollo o propaggine della setta de'carbonari, i quali

7. continuatore di un modo poetico o letterario o di una scuola artistica.

continuatore di un modo poetico o letterario o di una scuola artistica. boccaccio,

. manifestazione conseguente a un dato evento o che ne è stata favorita; effetto di

dice aristotele) è un pollone o vero rampollo della dialetica. boterò, 1-5-46

vol. XV Pag.424 - Da RAMPONARE a RAMUTO (26 risultati)

qui vedrete le maniere di ferri, o da cavallo o da mulo o chiappe da

maniere di ferri, o da cavallo o da mulo o chiappe da bue o ramponato

ferri, o da cavallo o da mulo o chiappe da bue o ramponato o sramponato

cavallo o da mulo o chiappe da bue o ramponato o sramponato o da ghiaccino.

mulo o chiappe da bue o ramponato o sramponato o da ghiaccino. a

chiappe da bue o ramponato o sramponato o da ghiaccino. a. provvisto

più posto all'estremità di un'asta o legato a una catena e usato per

a una catena e usato per afferrare o per fare presa. {

, 1-i-381: 'rampone ': fiocina o dardo di ferro, nel quale entra

quale entra un manico di legno di sei o sette piedi di lunghezza e vi si

: 'rampone ': specie di dardo o di fiocina, con cui si trafigge

apposite cinghie (di canapa, nailon o cuoio), per fare maggiore presa

, per fare maggiore presa sul ghiaccio o sulla neve gelata. g. f

e dolce. -lama dentata di ferro o di acciaio, ricurva, che si

alla riparazione di linee elettriche, telegrafiche o telefoniche). 6. ant.

convessa, che simboleggiano un fatto illustre o la titolarità di una giurisdizione. 8

retto, con un'estremità a punta o a vite, in modo tale da

tale da consentirne l'infissione in un muro o in una struttura (e ha una

buon ramponiere riesce a guadagnare in cinque o sei mesi cinquemila sterline. =

; ha conidiofori riuniti a ciuffetti, semplici o poco ramificati, portanti conidi ialini,

poco ramificati, portanti conidi ialini, cilindrici o ovati, generalmente uno o più settati

, cilindrici o ovati, generalmente uno o più settati, talvolta ca- tenulati;

gemevano con in mano il rosario o il ramulivo. = comp. da

. ridolfi, ii-402: il tronco, o caudice, si suddivide in rami,

eccessivamente abbondante, dovuta a cause patologiche o traumatiche. = voce dotta

fulmine). leonardo, 2-58: o quante volte furono vedute le impaurite schiere

vol. XV Pag.425 - Da RANA a RANAIUOLO (17 risultati)

la più conosciuta è la rana esculenta o rana verde o rana comune che abbonda

è la rana esculenta o rana verde o rana comune che abbonda nelle risaie.

, grideranno forte, daran segnale di vento o di tempo cattivo. tasso, 8-5-190

la gamba corrispondente al nervo libero, niente o pochissimo la gamba corrispondente al nervo legato

risentite rane interrogava. -rana grillo o delle steppe: anfibio della famiglia ilidi

perché vive sempre in secco fra rubi o spini per lo più. serpetro,

per indicare la boria, la superbia o anche l'incostanza di una persona.

è stato come la rana, la quale o salta o sta. dianzi non volle

come la rana, la quale o salta o sta. dianzi non volle fare;

. ed in ultimo, per avere o dare un saggio di tutti, le '

. chi parla a vanvera, a sproposito o in modo sconclusionato. p.

se chi le fa gridare abbia torto o ragione. metastasio, i-iv-389: se ella

ha ingerito una quantità eccessiva d'acqua o, anche, il gorgoglio che talora

nei confronti di una persona pronta a tradire o a nuocere. manuzzi [s

che adoprano il benefizio per far soprusi o dar noia. -pigliare qualcuno al

. -guai se le rane avessero o muovessero i denti!: per indicare

vallisneri, i-435: ho aperte moltissime ranuzze o botticine, di quelle che saltellano per

vol. XV Pag.426 - Da RANALI a RANCIDEZZA (17 risultati)

'nepa linearis ') è lunga oltre o m. 05; il suo corpo è

ranco, ranchi). camminare malamente o muoversi a fatica, a causa di una

-con riferimento all'andatura di un cavallo o al volo di un uccello.

[s. v.]: rancare o arancare è fare la maggior forza che

aus. avere). camminare malamente o muoversi arrancando, a causa di una

aus. avere). camminare malamente o muoversi arrancando, anche a causa di

ciabattando, ranchettando e ballonzando fuorché uno o due, le anime perse della compagnia

{ ramato), agg. che è o appare di colore arancione. caro

morendo. 2. che presenta riflessi o luminiscenze tendenti all'arancione, al giallo

fermarvi piacevolmente ad esaminare le nubi più o meno fitte. cesareo, 306:

:... le nubi o d'un ranciato allegro o d'un bianchiccio

nubi o d'un ranciato allegro o d'un bianchiccio mondo. = forma

alla gola dopo aver mangiato cibi irranciditi o affumicati. fanfani [s. v

nell'olio e un po'affumicate o il burro un po'vieto o simili cibi

o il burro un po'vieto o simili cibi, per cui l'uomo è

ancora cotesto rancicume di vecchio che scriva o che abia scritto della teorica delle febri

. rancidézza, sf. odore o sapore di rancido. -anche:

vol. XV Pag.427 - Da RANCIDIRE a RANCIDO (29 risultati)

panico, miglio, seme di lino o di papavero o di ruta, noci,

, seme di lino o di papavero o di ruta, noci, mandorle,

pignoli triti, erba cent * occhi o vogliam dire pizzagallina, seme di canepa

di canepa, la quale vuole esser rotta o pilla; ma bisogna ciò fare ogni

l'infusione d'una giusta quantità d'alcool o spirito di vino, mescolandolo con l'

: la noce rancida, da per sé o trita col mele, con somma efficacia

, / dieci fiaschi di vin di sorbe o pesco. faldella, 13-129: 1

l'odore e il sapore di un cibo o di una sostanza irrancidita. romoli

, nei quali l'oro è sbiadito o imbrunito, sembra che debbano avere un

. bocchelli, 5-181: un sapone o un fondo di barattolo o di boccetta

: un sapone o un fondo di barattolo o di boccetta spandeva un sottile sentor di

non sono capaci di nascere, germogliare o vegetare. -giallastro. guiniforto

a. f. doni, 6-63: o come mi gusta che non ti sia mestiero

/ se al mondo un tempo sien stati o non stati? -appassito,

/ perché vuoi far l'atleta, / o mio vigan, che i satiri /

incoronar poeta? 6. che riflette o si ispira a un gusto e a una

un gusto e a una sensibilità artistica o letteraria ormai invecchiata, antiquata e superata

f. frugoni, v-440: gli aforismi o son maturi dal riflesso o son acerbi

gli aforismi o son maturi dal riflesso o son acerbi per lo stile o son coloriti

riflesso o son acerbi per lo stile o son coloriti dall'imitazione o son rubati

lo stile o son coloriti dall'imitazione o son rubati dall'industria o son marciti dall'

dall'imitazione o son rubati dall'industria o son marciti dall'antichità o son rancidi

rubati dall'industria o son marciti dall'antichità o son rancidi per la vecchiezza. magalotti

. muratori, xiii-65: questa erudizione o sia allusione alle favole rancide oggidì facilmente

secolo, ne si fa per dar regola o stngner niuno a usarle, ma per

buone, ci date mescolata la crusca o piuttosto le reste e la paglia istessa

squisiti. 8. che è o appare proprio dell'uso antico, fuori

suo arbitrio di riferir quel che gli scrivete o no, perché la diligenza ormai

addietro e non ha più alcuna validità o forza; non più adoperato (un

vol. XV Pag.428 - Da RANCIDUME a RANCIO (22 risultati)

da quelli. 10. arrivato o consegnato in grave ritardo (una lettera

costo, si ritenne quelle che voleva o non voleva, e a me diede

incerto. rancidume, sm. odore o gusto di rancido. -anche in

-anche in senso concreto: cibo o sostanza irrancidita. lastri, iv-151:

ben puliti non mai però con ranno o acqua bollente, perché le lavande calde promuovono

essere antiquato, fuori moda per lo stile o il modo di scrivere. -anche in

in senso concreto: scrittore che è o appare o è considerato inattuale, in

concreto: scrittore che è o appare o è considerato inattuale, in quanto ha

artistico superato; opera letteraria che riflette o si ispira a una sensibilità e a

, i-102: non si legge comunemente che o certi li- bricciuoli francesi...

certi li- bricciuoli francesi... o certi aridi rancidumi di leggende e di

prudentemente. y l'essere o l'apparire privo di attualità, vitalità

concreto: idea, concetto, teoria o consiglio morale che risale a concezioni ormai

religiosamente, passano una ramaiolata di broda o di riso da una marmitta all'altra

. anche -eie). che è o appare di colore arancione o giallo dorato

. che è o appare di colore arancione o giallo dorato. -in partic.:

: colore arancione (e anche riflesso o luminescenza arancione). comanini, l-iii-343

pomarancio. 2. che presenta riflessi o luminescenze tendenti all'arancione o al giallo

presenta riflessi o luminescenze tendenti all'arancione o al giallo dorato (il cielo, l'

dimostra sull'orizzonte or bianco ora vermiglio o rancio. calzabigi, 100:

. il colore arancione. -anche: riflesso o luminescenza arancione (dell'aurora, del

voi ch'io m'innamori di qualche villano o d'un vecchio rancio? guazzo,

vol. XV Pag.429 - Da RANCIO a RANCORE (19 risultati)

tocchi. 4. che riflette o si ispira a una sensibilità letteraria ormai

/ da un rancio can- zonier sonetto o stanza. baretti, i-19: fra gli

scongiurare i morti che allora erano vivi o vero indovinare con quelli che si stimano

lancia / sentenze dello stoico zenone / o qualcn'altra dottrina antica e rancia. barotti

. 8. che ha perso vivezza o forza (un sentimento). lamenti

). lamenti storici, ii-186: o frieri di san giovani, che fate?

: carmelo si metteva, con i tre o quattro che come lui non sapevano né

con metonimia: luogo in cui i soldati o i marinai prendono i pasti.

un gruppo di lavoratori, a prigionieri o a qualsiasi comunità coatta. pavese,

questi letti sono sospesi pei quattro angoli o portati sopra quattro piedi. dizionario di marina

m. -chi). che cammina o si muove arrancando o trascinando gli arti

. che cammina o si muove arrancando o trascinando gli arti inferiori infermi o anchilosati

arrancando o trascinando gli arti inferiori infermi o anchilosati; claudicante, zoppo. -

in una maniera particolare che appellasi rancare o ranchettare, perché il piede o la

rancare o ranchettare, perché il piede o la gamba offesa è costretta di descrivere

dal got. * wranks 'slombato 'o, meglio, dal verbo * hrinkan

per sona, un ambiente o una situazione, per lo più celato

e maturato in seguito a un'offesa o a un torto rice vuto

del diavolo coloro li quali hanno odio o rancore nel cuore. s. agostino

vol. XV Pag.430 - Da RANCOROSAMENTE a RANCURA (28 risultati)

dovizioso, onde può sempre la republica o prencipe aver danari dai sudditi ne'suoi

. 2. espressione del volto o dello sguardo o tono di voce che

2. espressione del volto o dello sguardo o tono di voce che esprime tale sentimento

, energica, senz * ombra di vanità o presunzione e schietta di personalità e di

rancore. 4. condizione di inimicizia o di contrasto fra stati o popoli,

di inimicizia o di contrasto fra stati o popoli, di acre divisione altintemo di una

inter. senza rancore: dopo una discussione o un diverbio per invitare l'interlocutore a

l'eventuale tono acceso tenuto nella conversazione o gli spinosi argomenti trattati o per rassicurare

nella conversazione o gli spinosi argomenti trattati o per rassicurare l'espositore che nulla di ciò

2. che si fonda sul malanimo o ne nasce; che rivela risentimento e

fallire. 3. che esprime o manifesta apertamente rancore (uno sguardo,

. che è pieno di rancore o lo rivela. = deriv. da

. -anche: tormento, dolore o inquietudine, talvolta irosa. federico

., 10-133: per sostentar solaio o tetto, / per mensola talvolta una

. -in partic.: spasimo o pena d'amore. anonimo, i-554

presa rancura / che così poco me stimi o niente. 2. compassione

2. compassione per la sofferenza o le misere condizioni altrui. anonimo

lite intervenuta, di un'offesa ricevuta o per invidia delle condizioni altrui (e

, avversione, insofferenza che si avverte o manifesta indistintamente verso ogni cosa).

.: l'atteggiamento che si origina o procede da tale sentimento; l'effetto o

o procede da tale sentimento; l'effetto o le conseguenze che ne derivano.

non vera, da paraule di dictractione o che possa generare odio o rancura. bencivenni

di dictractione o che possa generare odio o rancura. bencivenni, 4-52: durante

suoi peccati clienti ch'elli sieno, o carnali o ispirituali, sono contro la

peccati clienti ch'elli sieno, o carnali o ispirituali, sono contro la fede e

contro la fede e di vana gloria, o d'invidia o di rancura. praga

e di vana gloria, o d'invidia o di rancura. praga, 3-50:

-tono della parola che rivela alterigia o superbia. cione, xvii-518-6: umilemente

vol. XV Pag.431 - Da RANCURADORE a RANDA (18 risultati)

/ che per doglia ch'avesse / o per pene o languire / venisse viguroso

per doglia ch'avesse / o per pene o languire / venisse viguroso per rancura.

il franco a tua mortai rancura / pietade o cortesia. 8. sollecitudine,

della campagna; e sia d'origine provenzale o no,... e tra

. ant. esattore di un dazio o di un'imposta (così chiamato per

tu vedheré za tosto richeza preciosa / o gloria dolcissima, dolceza gloriosa, / confort

confort e alegreza e festa confortosa / o mai no sentiré grameza rancurosa. pa-pini

di una superficie, di una regione o di un territorio; limite, margine

e, anche, in quantità sufficiente o appena sufficiente. machiavelli, 1-iii-947:

val d'elsa dicono che un bicchiere o altro vaso 'è pieno a randa '

ecc., per tracciare cerchi, archi o linee curve; è costituito da un

un'estremità di una punta tracciante (o può essere costituito semplice- mente da una

:... strumento di canna o d'altro che si fa girare dal muratore

chiodo confitto in mezzo a un passetto o bastone tirato a modo di corda per

vela di forma triangolare (chiamata marconi o bermudiana), nella quale il lato verticale

relazione con complementi che specificano determinati usi o collocazioni in una velatura complessa.

1-225: 'randa ': vela aurica o di taglio in forma di quadrilatero irregolare

maggiori e si dicono randa di prora o di trinchetto e randa di maestra.

vol. XV Pag.432 - Da RANDAGIARE a RANDELLO (16 risultati)

ha dimora fissa, perché le necessità o le traversie dell'esistenza non glielo consentono

c'è chi azzecca una buona interpretazione o spiega della voce discreta, gli applausi fioccano

andare in giro, spostarsi, viaggiare o stare spesso fuori casa; girandolone. -in

continuamente amori passeggeri e occasioni di svago o di mondanità. a. pucci

rimetteva. -che è senza padrone o che è stato smarrito o abbandonato (

è senza padrone o che è stato smarrito o abbandonato (un cane, un gatto

esistenza condotta senza perseguire uno scopo preciso o senza conformarsi alle abitudini e ai gusti

. 5. che si sposta o si muove in modo imprevedibile (un

-con riferimento a un astro o a una cometa. graf, 5-105

comete immani. pascoli, 839: o tu, stella randagia, astro disperso.

degli animali domestici che sono senza padrone o abbandonati. la stampa [20-k-1986]

linea curva per mezzo di una randa o di un compasso da artigiano. tommaseo

: passare vicino a un'altra imbarcazione o a un ostacolo, quasi sfiorandolo; rasentare

randa2. randellata, sf. percossa o colpo inferto con il randello o con

percossa o colpo inferto con il randello o con altro oggetto contundente. pulci,

del cuore in condizioni di particolare ansia o emotività. brancati, 3-256: curvo

vol. XV Pag.433 - Da RANDELLONE a RANFASTIDI (23 risultati)

impugnato, usato come mezzo di difesa o di offesa (e, in partic.

minaccia), come sostegno nel camminare o per pungolare cavalcature o animali domestici.

sostegno nel camminare o per pungolare cavalcature o animali domestici. q

chi le ebbe così contraffatte. -manganello o sfollagente in dotazione ai corpi di polizia

serve a stringere legature di balle e some o, anche, a tòrcere funi o

o, anche, a tòrcere funi o corde e a serrare un bendaggio.

collo di animali per rallentarne il cammino o per impedirne l'accesso in luoghi dove

, lxxxviii-i-356: non rose fiutar, rivuole o gigli; / palle sia il tuo

. ficcando da capo alla semplice piuoli o randelli di scopa, corniolo o ginepro.

piuoli o randelli di scopa, corniolo o ginepro. 5. pesante bastone

su cui havri una pietra da macinatore o piccolo randello di legno. 7

, tonneggiato, che serve ad amarrare o legare in terra una galera.

lat. haerénda 'ciò che stringe o sta attaccato '(cfr. calabr.

ama andare in giro senza uno scopo o una necessità; bighellone, girondolone.

tropicale; sono arbusti sempreverdi, eretti o ramificati; alcune specie vengono coltivate per

. bavero alto e increspato; gorgiera o collare alla spagnola. martello,

. (ràndolo). tose. agitare o vibrare un bastone o un oggetto contundente

tose. agitare o vibrare un bastone o un oggetto contundente per colpire o percuotere

bastone o un oggetto contundente per colpire o percuotere. viani, 4-28:

in modo casuale, senza un criterio o un ordine preciso. la stampa

plur. m. -schi). proprio o tipico della rana (o cne

proprio o tipico della rana (o cne ne ricorda l'aspetto o il verso

rana (o cne ne ricorda l'aspetto o il verso). pasquinate romane

vol. XV Pag.434 - Da RANFASTO a RANGO (14 risultati)

ranfia ':... per granfia o artiglio, è comune a molti luoghi

estremità di uncino e usata per afferrare o appendervi oggetti; raffio, rampino.

file ordinate, per mezzo del rastrello o del ranghinatore, il fieno tagliato, in

in prossimità di un punto di riferimento o rasentare un ostacolo, un'imbarcazione.

), agg. dial. accomodato o adattato alla belte meglio. v

così dritte, ma quasi ovali, o alquanto curvate l'una verso l'altra;

quei suoi rangiferi che tirano le pulche o le slitte e sono più veloci al

veloci al corso che non è cervo o capriolo tra noi. = dal

organico tricarbossilico contenuto nel lichene cladonia rangiferina o rangiformis. = voce dotta,

lat. scient. cladonia rangiferina (o rangiformis). ranglò, sm

. (plur. -ghi). posizione o condizione di un individuo, per lo

più con riferimento all'or- dinamento sociale o, anche, alla professione che svolge

a cui sono inclinati per il loro talento o per il rango che occupa il padre

come dicono i cartelloni. -di rango o di alto, primo rango: di estrazione

vol. XV Pag.435 - Da RANGO a RANGO (21 risultati)

in relazione con un agg. ordinale o qualificativo di grado comparativo o superi.

. ordinale o qualificativo di grado comparativo o superi., indica la qualità,

(e può indicare anche la categoria o il gruppo che comprende elementi di uguali

gruppo che comprende elementi di uguali caratteristiche o qualità: novero, cerchia).

crederemmo discesi al rango dei commessi viaggiatori o dei soldati coscritti, se visitassimo il

6. ambito comprensivo di determinati fatti o concetti ritenuti omogenei. zanon,

/ s'eran ministri, eunuchi o generali, / e s'avean rango di

, / e s'avean rango di taichi o kani. stampa periodica milanese, i-25

adunata, la marcia, la parata o le manovre di un'esercitazione o di un

parata o le manovre di un'esercitazione o di un combattimento; fila di fronte

di un combattimento; fila di fronte o di lunghezza; riga, linea,

al plur.: formazione, corpo o unità militare. colletta, 2-i-123:

un'organizzazione, per lo più politica o culturale, o che appartengono a una

per lo più politica o culturale, o che appartengono a una determinata classe sociale

, in un abito: ordine di bottoni o guarnizioni. stampa periodica milanese,

con al collo una riviera di brillanti o cinque ranghi di perle. 12

a parte, con generali, officiali o capi distinti. relazione dtnghilterra, li-8-514

da guerra. -rango di una gomena o di un cavo: ciascuna delle spire

, 1-i-382: 'rango d'una gomona o d'altro cavo ':..

... si denomina così ciascuna duglia o giro in cerchio d'una gomona od

di quei numeri di un complesso astratto o topologico che indicano di quale tipo è

vol. XV Pag.436 - Da RANGO a RANGOLOSAMENTE (28 risultati)

fronte all'intervento di un personaggio illustre o autoritario. ojetti, i-589: appare

: prendere posto, in una riunione o in un incontro, intorno alla persona

incontro, intorno alla persona più titolata o all'ospite secondo una disposizione che rispetti

una disposizione che rispetti il grado nobiliare o il prestigio dei presenti. p

-ritornare a occupare la precedente funzione o sceglierne una di secondo piano dopo aver

occupazione dopo aver svolto un compito inusuale o terminato una missione. -anche: recuperare

terminato una missione. -anche: recuperare o acquisire una visione realistica, non illusoria

. -rinunciare a ogni iniziativa individuale o a ogni forma di opposizione per obbedienza

sciogliere le fila di uno schieramento militare o di un raduno di persone. bechi

partito, una squadra). -uscire o venire dai ranghi o fuori dai ranghi:

). -uscire o venire dai ranghi o fuori dai ranghi: allontanarsi dallo schieramento

fuori dai ranghi: allontanarsi dallo schieramento o avanzare rispetto a esso (un soldato

sghignazzava. -contravvenire alle regole stabilite o alle direttive ricevute. -manifestare idee

alle direttive ricevute. -manifestare idee o posizioni diverse da quelle comunemente accettate e

da una determinata esperienza ideologica e culturale o da una certa classe sociale. =

. r. e. w 7041) o, secondo altri, deriv. dal lat

lante con cui si assolve a un compito o a un lavoro, anche gravoso

anche gravoso (e il compito o il lavoro che sono oggetto di

uomini il simil non facciam noi, / o si dirà che di monton,

, 212: di'che. mm'agozzi o che tragga el mio cuore / di

: chiamasi ancora rangola un gran desiderio o di lavorare o di ammassar roba; onde

rangola un gran desiderio o di lavorare o di ammassar roba; onde si dice:

il tale ha una rangola di far roba o alla roba. f f

rangolaménto, sm. ant. voce o grido rauco e affannato che rivela stizza

grido rauco e affannato che rivela stizza o rovello. caro, i-106: che

. ant. e letter. operare o fare qualcosa con sollecitudine; attendervi con

rangolare. 3. esprimersi con parole o grida che manifestano stizza o rammarico;

con parole o grida che manifestano stizza o rammarico; lamentarsi. -anche: brontolare

vol. XV Pag.437 - Da RANGOLOSO a RANNICCHIAMENTO (21 risultati)

rangolóso, agg. ant. che pone o ha particolare cura nello svolgere le proprie

famiglia di anfibi sal tatori o anuri, del sottordine displasioceli: comprende

541: il salasso alle 'ranine 'o sia vene sotto la lingua, siccome

arteria e si apre nella giugulare interna o nella tiroidea superiore. 3. bot

. lente]: 1 lente palustre o dei paduli ': con questo nome si

laghi, lenticchia d'acqua, lenticchia o lenticola palustre. = deriv.

rucci averlo udito dire a firenze per colatoio o ranniere. = deriv. da ranno1

attività è quello di aspergerle colle orine o colle rannate che ordinariamente si gettano.

{ rannero). letter. diventare nero o più nero. -in partic.

. -in partic.: iniziare o tornare a farsi scuro (il cielo,

). letter. far diventare nero o rendere più scuro; annerire, offuscare

con la particella pronom. divenire nero o più nero; oscurarsi, farsi buio.

.., parlando di superficie metallica o corpo lucido che pigli il nero.

. soderini, iii-227: quando o per venti o per salirvi su si

soderini, iii-227: quando o per venti o per salirvi su si scoscendono i rami

riscontrare a suo tempo se sia rannestato o no. magalotti, 19-15: né

rannestatura, sf. disus. unione o congiun zione di due lettere

congiun zione di due lettere o suoni. magalotti, 20-289:

figur. atteggiamento di chi, per timidezza o paura o sotto l'influenza del dolore

di chi, per timidezza o paura o sotto l'influenza del dolore o per viltà

paura o sotto l'influenza del dolore o per viltà, tende a chiudersi in

vol. XV Pag.438 - Da RANNICCHIARE a RANNICCHIARE (29 risultati)

nessun grande uomo ha mai avuto gelosia o invidia del sapere altrui: questo pusillanime rannicchiamento

fundo dell'acqua per sferare una àncora attaccata o a scoglio o ad altra cosa coperta

sferare una àncora attaccata o a scoglio o ad altra cosa coperta dall'acqua, el

. figur. ridurre, adattare a forme o dimensioni assai più modeste; costringere entro

d'ogni intorno, dissuga l'anima o la rannicchia in se stessa.

minore spazio possibile (per paura, timidezza o sottomissione, per il bisogno di appartarsi

sentirsi protetto, di ripararsi dal freddo o da eventuali colpi, per sostenere un

eventuali colpi, per sostenere un peso o, semplicemente, per adeguarsi a uno

raggruppa, / poi si distende come serpe o bisce, / poi si raccoglie e

. parini, 894: alcune ninfe o volgono la schiena o si rannicchiano o

894: alcune ninfe o volgono la schiena o si rannicchiano o si ritirano. pananti

o volgono la schiena o si rannicchiano o si ritirano. pananti, i-83: se

capanna, in cui vi stavano rintanate sei o sette giovani schiave, che al nostro

1-250: si alzava poco dal letto, o solamente per rannicchiarsi in silenzio e infreddolita

impaccio, / non tu tolto al covile o còlto al laccio. campatila, 4-76

; item a fanciullini che rannicchino o abbino il male maestro. b. corsini

tal lunghezza sia poco più del materasso o pagliericcio, quanto basti a sof- ficarsi

gioghi de'buoi sembrano in vista / o quanto grandi gli aratori istessi! / di

.). baretti, 6-2: o terre, o mari, o fiumi,

baretti, 6-2: o terre, o mari, o fiumi, o valli,

6-2: o terre, o mari, o fiumi, o valli, o monti che

terre, o mari, o fiumi, o valli, o monti che sono sul

mari, o fiumi, o valli, o monti che sono sul punto d'attraversare

se stesso; assumere (per timidezza o paura, scontrosità o eccessiva modestia o,

(per timidezza o paura, scontrosità o eccessiva modestia o, semplicemente, per

o paura, scontrosità o eccessiva modestia o, semplicemente, per un bisogno di

un atteggiamento schivo e riservato, indifferente o restio a confrontarsi con gli altri.

chi si rimpicciolisce in paragone degli altri o per pochezza o per generosità. de pisis

in paragone degli altri o per pochezza o per generosità. de pisis, 1-348

vol. XV Pag.439 - Da RANNICCHIARE a RANNO (13 risultati)

.: da 'nicchio significante la scorza o guscio delle ostriche, derivò questa voce

per i suoi grandi uomini da scolpire o da fondere, me li spedisca a

1-37: la figura del telamone è più o meno raggruzzolata e rannicchiata, come per

schiena, pietra, trave, cornice o altro membro d'architettura. 2.

un programma nazionale, programma rimasto sospeso o rannicchiato finora, ma che e rimasto

giovani anni. 4. che vive o opera in una condizione di profondo isolamento

chiuso in se stesso, nell'indifferenza o nel disinteresse verso gli altri (una

), un tempo usata come detergente o emolliente; liscivia. fra giordano

]: 'kamne ': la liscia o sapone. brusoni, 7-283: se

il quale poi si cola per carta sugante o per linguette in modo che venga chiarissimo

il ranno che si prepara per racconciarle o indolcirle a uso di tavola, detto anche

detto anche 'ranno di mezzo 'o 'ranno di nitro '.

giornale agrario toscano, vii-443: quell'acqua o ranno, come lo chiamano, che

vol. XV Pag.440 - Da RANNO a RANNODARE (23 risultati)

, i-vi-350: sprizzi a botti quel nettare o ranno / ch'io ancor non bebbi

-fuggire, schifare, sfuggire il ranno caldo o bollito: rifiutare un'incombenza troppo onerosa

; scansare una situazione fastidiosa, imbarazzante o rischiosa. mazzei, i-297: scrive

si dice proverbialmente di chi fugge fatica o fastidio. nomi, 7-75: così il

-lavare il capo a qualcuno col ranno caldo o freddo: fargli un rimprovero severo,

. -non'lavar e una colpa o una vergogna né ranno né sapone:

non poter essere in nessun modo perdonata o dimenticata. bracciolini, 1-1-29: dicendo

ignominia parmi / da non lavarla mai ranno o sapone. -perdere il ranno

, che nelle antiche scritture francesi, o anche nelle dialettali dell'alta italia,

dell'alta italia, c'entri più o meno la tendenza degli autori a rannobilitare

che ha raggiunto una buona posizione economica o sociale, ma ha conservato modi rozzi

le fila quando rompesse facendo e'cannelli o fusse rotta, sicché non rannodino neuno

rotta, sicché non rannodino neuno filo rotto o che si rompesse. caro,

le fila. -assicurare con corde o legacci. pulci, 26-90: se

figur. raccogliere, radunare truppe sparse o disperse in uno schieramento compatto. alamanni

che per invidia, per ispe- ranze o per interesse parevano atti a contribuire al cambiamento

nostro continente. 3. ristabilire o, anche, rafforzare, rinsaldare umamicizia

interrotti; ritornare, dopo una parentesi o una digressione, ai temi principali (anche

loro, ricondurre a fondamentale unità due o più concetti, idee, pensieri,

concetti, idee, pensieri, dati o conoscenze.?? oliva

ci ha due modi di raccontare. o tu segui la catena dei fatti, o

o tu segui la catena dei fatti, o, come fa spesso il montanelli,

materia, la riduci a certe categorie o princìpi, intorno ai quali rannodi gli avvenimenti

vol. XV Pag.441 - Da RANNODATO a RANNUVOLARE (21 risultati)

essere in stretto rapporto con una tradizione o con un ambito di studi. amari

-mostrare spiccate affinità con particolari opere o autori; ispirarsi, richiamarsi a essi.

sarebbe dovuto a contaminazione con riannodare o all'influenza del fr. renouer: cfr

divincolando. -intrecciato a formare uno o più nodi (i capelli).

man le variopinte / carte gittando, o de'correnti affari / e de'spezzati o

o de'correnti affari / e de'spezzati o rannodati amori / disputando feroci.

, se le sue favole son patetiche o morate o sentenziose o ridicole o rannodate

le sue favole son patetiche o morate o sentenziose o ridicole o rannodate o piane

favole son patetiche o morate o sentenziose o ridicole o rannodate o piane?

son patetiche o morate o sentenziose o ridicole o rannodate o piane? rannóso

morate o sentenziose o ridicole o rannodate o piane? rannóso, agg.

le passioni... più chiari o aduggiati ne rendono all'anima suoi luminosi riflessi

detti segni, dà alterazione all'aria, o e'rannugola o e'ven- teggia o

dà alterazione all'aria, o e'rannugola o e'ven- teggia o e'piove.

o e'rannugola o e'ven- teggia o e'piove. pananti, i-285: passati

. assumere un'espressione turbata, preoccupata o, anche, corrucciata; rattristarsi,

: io veggo la vostra fronte, o marco, che si rannuvola un poco.

presenza avesse, replicate volte, tossito o sputato, o gli fosse venuto fatto sorridere

replicate volte, tossito o sputato, o gli fosse venuto fatto sorridere prima e'

il buon giudizio non venga in lui raffuscato o rannuvolato dalle passioni. svevo, 6-340

7. inficiare, invalidare qualità positive o meriti. algarotti, i-vn-104: il

vol. XV Pag.442 - Da RANNUVOLATA a RANOCCHIESCO (25 risultati)

cielo sereno: per indicare iperbolicamente discorsi o comportamenti alquanto blasfemi. fagiuoli, iv-166

da far rannuvolare il cielo. o. prov. proverbi toscani, 196

pierantonio dello stricca legacci, 1-1: o gli è che buio! el par

contrariata, turbata (una persona) o che la esprime chiaramente (il volto

-che non è in grado di distinguere o di ricordare chiaramente (la mente,

le quali pare che siano state portate o venute dalle paludi della licia. targioni

vallisneri, i-356: di queste ranocchie o 'girini ', che hanno sviluppate

cose buone a chi non le conosce o che non le merita. -far saltare

come la rana, la quale o salta o sta. dianzi non volle fare

rana, la quale o salta o sta. dianzi non volle fare; e

dal pantano: è impossibile modificare abitudini o comportamenti profondamente radicati. aretino,

nome comune della pianta acquatica nymphea alba o giglio d'acqua. fanfani, uso

stro, ecc., presenta eleganti reticolature o vene o zone serpeggianti o macchiuzze o

ecc., presenta eleganti reticolature o vene o zone serpeggianti o macchiuzze o nebulosità di

eleganti reticolature o vene o zone serpeggianti o macchiuzze o nebulosità di vario colore, generalmente

o vene o zone serpeggianti o macchiuzze o nebulosità di vario colore, generalmente verdi-cupe

nome comune fiorentino dell'uccello araea purpurea o airone rosso, così chiamato perché si

un vecchio socialista. -appellativo scherzoso o ingiurioso dato, soprattutto in toscana,

: 'ranocchiaio ': abitante del piano o di padule o di paese pieno di

': abitante del piano o di padule o di paese pieno di ranocchi. migliorini

appartenenti al genere nymphaea. o. targioni pozzetti, ii-467: 'nymphaea

/ gridano i padri delle ranocchielle / o sul mattin tuba solingo gufo. vocabolario di

della 'rana arborea 'linn. o 'hyla arborea'cuv., più

di- consi comunemente i ranuncoli de'fossi o de'luoghi umidi. =

. 2. che presenta caratteristiche ambientali o che offre condizioni di vita analoghe a

vol. XV Pag.443 - Da RANOCCHIETTA a RANTACOSO (22 risultati)

tempo d'estate, dove sono rane o botte anco poche, si trovino sovente

sovente sulle polverose vie innumerabui ranoc- chiette o botticine, di maniera che paiano piovute dal

dizionario di sanità, iii-8: 'ranocchiette o rospetti tumori che vengono sotto la lingua

, 1-78: col formare tra questo musco o tra questi giunchi, botte, ranocchietti

ranocchietti, altri uscenti da'suoi covoli o tonde cellette, altri usciti, altri ancora

: avere una corporatura esile, minuta o, anche, deforme, sgraziata.

ranocchino '. -come appellativo affettuoso o scherz. di bambini assai piccoli o

o scherz. di bambini assai piccoli o macilenti. p. petrocchi [s

diffusione più popolare, della rana esculenta o rana comune (o rana verde).

della rana esculenta o rana comune (o rana verde). dante,

693: avevo sempre tra le mani o ranocchi o serpi o lucertole che acchiappavo e

avevo sempre tra le mani o ranocchi o serpi o lucertole che acchiappavo e portavo

tra le mani o ranocchi o serpi o lucertole che acchiappavo e portavo a casa

in tal maniera; e la carità o ignoranza degli uomini gli ha fatti dar la

opinione e col moralizzare fuori di tempo o col ridersi del fatto loro, chiamando una

tale calamità di spirito col nome di grilli o, come si usa qui di dire

epiteto ingiurioso. scambrilla, lxxxvtii-ii-487: o putrida fossaccia di ranocchi, / o

o putrida fossaccia di ranocchi, / o portator di ciance e di novelle.

i ranocchiacci s'amano nei botri. o. prov. monosini, 108:

essere pericoloso, se avesse la possibilità o la capacità di nuocere. g

possono travalicare i limiti della propria natura o condizione. forteguerri, ii-200:

il quale fa venire il rantaco (o rantolo vogliam dire colla crusca) alla nazione

vol. XV Pag.444 - Da RANTARIA a RANTOLOSO (18 risultati)

particolare diritto a testa, gli schiavi o gli animali fuggitivi, una volta ripresi

che si mangia in insalata, cruda o cotta. viani, 19-495: lontane

buonarroti il giovane, 9-881: o se cecco sapesse ciarlar tanto / ch'

lo più riferito a persone gravemente ammalate o agonizzanti). tramater [

2. per simil. produrre un suono o un rumore cupo, confuso e prolungato

dal passaggio dell'aria in alveoli polmonari o in tratti dell'albero bronchiale (o anche

o in tratti dell'albero bronchiale (o anche in cavità patologiche comunicanti con le

cui lume sia parzialmente ostruito per stenosi o per presenza di essudati (e nel linguaggio

semeiotica medica si distinguono i rantoli umidi o bollari da quelli secchi, a seconda che

a seconda che l'essudato sia fluido o vischioso, e i rantoli espiratori da

partic. di chi è gravemente ammalato o moribondo. giovan matteo di

dalla collisione dell'aria attraverso una pituita o flemme che si trovano nella trachea arteria

flemme che si trovano nella trachea arteria o pure ne'bronchi, le quali si

, aspettando il rumore d * una ceffata o il rantolo di lei afferrata alla gola

v.]: dicesi 'rantolo crepitante o umido 'il rantolo che fa un

2. per simil. rumore o suono cupo e sordo, strascicato,

una radice * rantdi origine onomat. o derivata, secondo l'alessio, dal lat

, a causa di un eccesso di muco o catarro nei bronchi; che emette rantoli

vol. XV Pag.445 - Da RANUGOLARE a RANUNCOLO (33 risultati)

. -veter. formazione cistica più o meno grande, molle, di forma

entro cui gira l'estremità inferiore (o 'rospo ') del palo rotante.

dicotiledoni dialipetale, appartenente all'ordine policarpiche o ranali e comprendente circa 35 generi e

altrettanti frutti (per la massima parte acheni o follicoli, raramente bacche o capsule)

parte acheni o follicoli, raramente bacche o capsule); foglie alterne o opposte

bacche o capsule); foglie alterne o opposte, con picciolo dilatato alla base,

picciolo dilatato alla base, lamina semplice o composta, per lo più divisa; vi

alterne, per lo più semplici palmate o lobate e qualche volta anche alate o

o lobate e qualche volta anche alate o digitate; la base non è mai accompagnata

stami ipogini, che si compone di erbe o suffrutici a foglie alterne, inguainanti alla

, indeiscenti per lo più a capolino o a spiga. la famiglia delle ranuncolacee

. genere di piante erbacee annue o perenni appartenenti alla famiglia ranuncolacee; comprende

italia; hanno foglie alterne, intere o divise; possono essere erette o striscianti

intere o divise; possono essere erette o striscianti o, anche, acquatiche e

divise; possono essere erette o striscianti o, anche, acquatiche e galleggianti;

fiori sono solitari all'estremità del fusto o di rami più o meno numerosi, talora

estremità del fusto o di rami più o meno numerosi, talora riuniti in corimbi

meno numerosi, talora riuniti in corimbi o in pannocchie; i petali, generalmente

sboccia al sole il garofano vermiglio, / o il ranuncolo d'oro o il niveo

, / o il ranuncolo d'oro o il niveo giglio. d'annunzio, iv-2-6

, come verniciati. -ranuncolo acquatico o soldinella o soldinello: nome comune del

verniciati. -ranuncolo acquatico o soldinella o soldinello: nome comune del ranunculus aquatilis

soldinello: nome comune del ranunculus aquatilis o ranoc- chiella. lessona, 1238

come escarotico. -ranuncolo asiatico o dei giardini, 'di seme,

conosciute col nome di ranuncoli dei giardini o roselline, con foglie elegantemente fra- stagliate

fra- stagliate e fiori semidoppi, doppi o stradoppi, nei colori dominanti bianco,

, peloso; le foglie inferiori semplici o lobate, intagliate, acute, pelose al

ha fiori semplici di 5 petali gialli o rossi, in mezzo ai quali si

violette, ecc. -ranuncolo bulboso o selvatico: nome comune del ranunculus bulbosus

ranunculus bulbosus, con foglie inferiori ternate o bitemate, palmatopartite, a segmenti trifidi,

a fior doppio, denominata spilli d'oro o margheritine, si coltiva ne'giardini con

divise in lacinie strette, lineari, bifide o trifide; le superiori moltifide, coi

presso le nevi fondenti. -ranuncolo lacustre o delle canne: nome comune del ranunculus

vol. XV Pag.446 - Da RANUVILARE a RAPA (22 risultati)

-ranuncolo palustre o acquatico, di palude, scellerato:

v.]: * ranuncolo palustre 'o 'scellerato pianta annua, non molto

bianco: nome comune déranemone nemorosa (o, secondo altre classificazioni, ranunculus silvarum

, adonis autumnalis '. -ranuncolo tridentato o epatico: nome comune dell'anemone hepatica

quale si spiana la pasta per minestra o per altro uso delle famiglie private..

somma di denaro per ottenere la propria o l'altrui liberazione o la garanzia d'immunità

ottenere la propria o l'altrui liberazione o la garanzia d'immunità; taglieggiare.

. nome comune della brassica rapa (o brassica campestris varietà rapa), pianta

campestris varietà rapa), pianta annua o bienne della famiglia crocifere, originaria dell'

grossa e carnosa, di forma tonda o ellittica o conico-in- grossata o globoso-depressa,

e carnosa, di forma tonda o ellittica o conico-in- grossata o globoso-depressa, con buccia

forma tonda o ellittica o conico-in- grossata o globoso-depressa, con buccia bianca o rosata

grossata o globoso-depressa, con buccia bianca o rosata e polpa bianca o gialla,

buccia bianca o rosata e polpa bianca o gialla, trova impiego nell'alimentazione umana

che all'altrui mensa tordo, starna o porco / selvaggio. g. m.

torsolo di cavolo, una buccia di popone o una rapa. p. levi,

. / più facile a tagliar che torsi o rape. pasquinate romane, 178:

, tanto le radici che le foglie o grumoli detti 'broccoli di rapa '.

di rape, i cavoli cappucci (o verze), i cavolfiori.

; irione; erisimo. -rapa lunga o da foraggio: navone, colza { brassica

colza { brassica napus). o. targioni tozzetti, 2-i-13: 'rape

antonio: nome comune del ranunculus bulbosus o ranuncolo bulboso. -ant. rapa gialla

vol. XV Pag.447 - Da RAPA a RAPACE (18 risultati)

-scherz. testa completamente rasata o calva. -tosare a rapa: rapare

figur. chi si dimostra rozzo e ignorante o, anche, ottuso, tardo,

: 1 parochi [di acri] o furono rape o intesi soltanto a far denaro

[di acri] o furono rape o intesi soltanto a far denaro. fogazzaro,

-con uso aggetti monti, 5-44: o bella o cara galigai! s'incapa /

aggetti monti, 5-44: o bella o cara galigai! s'incapa / a crederti

la sorbona, / però ti brucia: o parlamente rapa! nieri, 97:

e confetto. -cavare, levare sangue o sale da una rapa, domandare sangue

qualcuno cose che, per impossibilità obiettiva o per assoluta inettitudine e stupidità, non

alle rape: aggravare la propria situazione o, anche, andare incontro a un

'tirò il sacco dietro alle rape 'o 'la padella dietro all'unto

la padella dietro all'unto 'o 'la camicia dietro al giuppone 'o

o 'la camicia dietro al giuppone 'o 'la cavezza dietro all'asino '

e grassoccio. pascoli, 325: « o dunque, mamma, cosa c'è

» / « dio v'ascolti » « o codesto rapacchiotto? » / « è

, in partic., della brassica campestns o rapa selvatica e della sinapis arvensis.

sederini, ii-308: il rapo sativo, o rapaccio che s'abbi a dire,

. montale, 3-40: era, o doveva essere, la busacca, un

vol. XV Pag.448 - Da RAPACEMENTE a RAPACEMENTE (17 risultati)

eccessivamente avido di denaro, di potere o di piaceri carnali (anche nell'espressione

. dante, inf., 19-3: o simon mago, o miseri seguaci /

., 19-3: o simon mago, o miseri seguaci / che le cose di

a credere ch'e'dovessero sorreggere altrettanti o gruppi o statue, cui niun riparo di

ch'e'dovessero sorreggere altrettanti o gruppi o statue, cui niun riparo di ciottoli

rapace. 3. che rivela o manifesta avidità (anche sessuale: desiderio

), protervia, assenza di scrupoli o anche, con valore attenuato, forte

4. caratterizzato da avidità di denaro o di potere, da crudeltà, da

in braccio / ogni donna poneasi, o da focoso / vicendevol desio vinta, o

o da focoso / vicendevol desio vinta, o da mano / violenta e rapace,

da mano / violenta e rapace, o da sfrenata / cieca lussuria, e

la rapace tua man, vieni, o superbo, / col tuo scettro sovran,

doni, 4-7: alla fine ciascuno o poco o assai si bagna in questo

4-7: alla fine ciascuno o poco o assai si bagna in questo nume rapace

lieti amor fé sconsolati. -minaccioso (o che è segno di un pericolo mortale:

danza). carducci, iii-3-159: o scoccata tra due baci / ne i rapaci

9. arald. attributo del lupo rampante o ritratto con una pecora tra le zanne

vol. XV Pag.449 - Da RAPACIA a RAPASTRELLA (13 risultati)

. -anche, in senso concreto: atto o comportamento che manifesta tale bramosia.

per spirito d'orgoglio, di rapacità o di vendetta, usavano farsi reciprocamente que'

, usavano farsi reciprocamente que'masnadieri titolati o quegli eroi della plebaglia municipale. foscolo

il cosiddetto rococò nella saletta di palazzo pitti o nelle volte di palazzo manierili. gli

rapaio ': erbaio di rape e vena o saggina o simili. 2.

erbaio di rape e vena o saggina o simili. 2. figur. ammasso

di levante; che vi è nato o vi abita. - anche sostant.

secondo gli usi tradizionali di talune popolazioni o anche come vendetta o punizione nei confronti

di talune popolazioni o anche come vendetta o punizione nei confronti di una donna)

l'opera di rigorosa repressione di impulsi o idee potenzialmente pericolose per la società)

far si suole tanto col macinarlo a piccole o grosse macine, quanto..

quanto... co 'l grattarlo o raparlo filato e ridotto in ba

, ed è simile in parte alla rapastrèlla o senape salvatica.

vol. XV Pag.450 - Da RAPASTRELLO a RAPERELLA (15 risultati)

g. vialardi, 1-42: * zuppa o rapata nostrale ': pelate delle rape

tenere, non spugnose, tagliatele in tre o quattro, fatene tante fettine; avrete

martino a doberdò. 4. limitato o compresso da rigide norme. faldella,

di più, per fare degli scaferlati o dei rapati di seconda qualità, nei quali

rapazuòlo), sm. ant. cima o germoglio di cavolo. anonimo toscano

region. giaciglio formato da due pali o rami paralleli e congiunti da traverse,

maremma). -anche: tettuccio misero o improvvisato. guglielmotti, 1420:

può sedendo trovar più grati sonni / o più lunghi sbadigli; o più fiate /

sonni / o più lunghi sbadigli; o più fiate / d'atro rapè solleticar

alla beatitudine celeste; rapire in pensieri elevati o pieni di piacere e di gioia.

non so s'io mi fui in corpo o fuori del corpo; dio il sa

in dio ratti. 6. colpire o impressionare favorevolmente; affascinare. - in

iv-9): ella si disfacea qual neve o ghiaccio, / guardando come un specchio

raperèlla1, sf. pezzo di pietra o di marmo, di forma e dimensioni

usato per turare buchi presenti nel materiale o i fori praticati nei manufatti lapidei allo

vol. XV Pag.451 - Da RAPERELLA a RAPIDE (18 risultati)

pezzetto di pietra col quale si risaldano o turano i fori o buchi per introdurvi

quale si risaldano o turano i fori o buchi per introdurvi perni, per fermarle

lor luoghi. 2. ghiera o rondella di metallo. tramater [s

de'coltellinai: ghiera, cerchietto o specie di bottone che mettesi in capo

per vezzo a chi si è rapato o tosato i capelli o così gli porta

chi si è rapato o tosato i capelli o così gli porta abitualmente. e.

le volte una insalata / di raperonzo o vuoi di cerconcello. = deriv.

. soderini, ii-301: il raperonzolo o rapa selvaggia è erba di foglia stretta e

pere ciò che è evidente o che non richiede particolare perspicacia.

2. figur. seguace o ammiratore di modesta levatura, che acclama

.]: 'rapetta ': rosa o altro fiore col suo gambo o unione

rosa o altro fiore col suo gambo o unione di fiorellini con fili d'erba.

di sua vita si è fatto ostrica o lumaca. = agg. verb

settembre. -con moto celere, vorticoso o repentino. buti, 3-373: quando

prossimo, dopo un periodo molto limitato o esiguo. petrarca, 101-3: lasso

. 4. secondo un'evoluzione rapida o che appare vicina alla conclusione; con

5. per un breve tratto o spazio. frusoni, 79: siede

nacea ', la quale presenta uno stipite o pedale corto, coronato di frondi palmate

vol. XV Pag.452 - Da RAPIDEZZA a RAPIDO (26 risultati)

, determinata dalla pendenza accentuata del fondale o anche dalla condizione di piena.

più tosto madre che figlia de'lampi o se un fulmine, la sua propria rapidezza

letto; veemenza di un corso d'acqua o di una corrente marina.

del fiume che la fatica degli uomini o la industria de'periti. viviani,

acque sole che immediatamente ricevono dalle piogge o dal disfacimento delle nevi: e ad

sono tut- t'altro che tubi cavi o canali per cui possa scorrere qual sia

. 2. celerità del passo o della corsa; speditezza. t.

pensiero in un qualsiasi punto della terra o dello spazio. -con riferimento ad

raggiunta nello spostamento da un corpo fisico o da un movimento o da un fenomeno

da un corpo fisico o da un movimento o da un fenomeno naturale o fisiologico (

un movimento o da un fenomeno naturale o fisiologico (anche in espressioni comparative o

o fisiologico (anche in espressioni comparative o iperboliche). magalotti, 9-2-33:

le dure glebe / in qualche parte o parte o frange o segna. stampa

glebe / in qualche parte o parte o frange o segna. stampa periodica milanese

/ in qualche parte o parte o frange o segna. stampa periodica milanese, i-241

4. lo scorrere veloce del tempo o dell'esistenza. pananti, iii-5:

modo da impiegare un tempo molto ridotto o inferiore a quello presumibile; capacità immediata

copioso. -fretta eccessiva, agitazione o precipitazione nell'agire. buonafede,

un uomo la cui ragione è alterata o smarrita. -repentinità con cui avviene

-repentinità con cui avviene un fatto o si verifica un fenomeno. mazzini

. 6. concisione dello stile o di un'opera letteraria; brevità sintetica

velocemente per la forte pendenza del letto o del territorio attraversato; che è in

mena. lorenzo de'medici, i-216: o chiaro fiume, tu ne porti via

terrena). petrarca, vi-1-47: o felice colui che trova il guado / di

vien da nube oscura / sopra pergola bella o bella vigna / ove purpurea sia l'

campofregoso, iii-43: vedesti mai, o mio lettor preclaro, / se advien che

vol. XV Pag.453 - Da RAPIDO a RAPIDO (12 risultati)

si sposta, si muove, è lanciato o è trascinato nello spazio o su una

è lanciato o è trascinato nello spazio o su una superfìcie con grande velocità (

di clodion. 4. che cammina o corre con veloce andatura; che si

. panni, 460: dell'alba, o filli mia, / vero fia il sogno

capanne, montati sui lor fuocosi cavalli o sui rapidi dromedari, assalgon le caravane

5. che compie un'azione o esegue ordini prontamente, in breve tempo

più rapido, meno impigliato da indecisioni o da rimorsi. pavese, 10-115:

corso / là per l'arena olimpica o nemea. marini, 194: sotto il

cenare. 7. che avviene o è avvenuto in un tempo esiguo o

o è avvenuto in un tempo esiguo o più breve di quanto si potesse pensare;

, or sono forse ot- tocent'anni o più, da isaia. foscolo, lx-1-226

leggeri il mento. -da farsi o darsi entro un breve periodo di tempo

vol. XV Pag.454 - Da RAPIENTE a RAPIMENTO (13 risultati)

. 9. che sorge immediato o all'improvviso nell'animo o nella mente

sorge immediato o all'improvviso nell'animo o nella mente (un sentimento, un pensiero

a cinquemila. -che ha durata breve o minore del previsto; fugace.

, breve; privo di inutili ridondanze o di digressioni (un testo, un'espressione

tempo molto breve per fissarsi, solidificarsi o fare presa (un materiale, una

, 1-159: i 'lapilli 'o 'rapilli 'sono piccoli pezzetti di scoria

rapiménto, sm. l'atto (o l'insieme degli atti più o meno

(o l'insieme degli atti più o meno violenti) del rapire una persona,

tratta di una donna, per sedurla o possederla o stuprarla. guido delle

una donna, per sedurla o possederla o stuprarla. guido delle colonne volgar

marini, i1i-160: a voi tocca, o figlio,... rintuzzar l'

troiana. caraucci, iii-9-278: ezzelino, o che si pentisse d'aver dato la

d'aver dato la sorella a riccardo o che volesse recargli un'onta sanguinosa,

vol. XV Pag.455 - Da RAPINA a RAPINA (44 risultati)

quale noi andiamo intorno con la terra, o è nostro intrinseco o ci è esterno

la terra, o è nostro intrinseco o ci è esterno, cioè un rapimento di

: il sole, col suo moto diurno o di rapimento nello spazio d'ore ventiquattro

egli medesimo se in corpo ed anima o altramenti). cicognani, v-1-506: che

i-2-9: la combinazione da essi [empiristi o arbitraristi] operata della dottrina estetizzante,

in preda a un sentimento particolarmente intenso o al piacere. { {

. muratori, 6-31: questa indole o buona o perversa, questo innato pendio

muratori, 6-31: questa indole o buona o perversa, questo innato pendio e quasi

innato pendio e quasi rapimento alle azioni virtuose o viziose, a cni vogliamo noi attribuirlo

è in preda alla passione d'amore o al desiderio e al piacere sessuale,

da essere come trasfuso interamente nella contemplazione o nel godimento della persona amata. -ajiche

della persona amata. -ajiche: moto o momento di intensa passione amorosa o di

moto o momento di intensa passione amorosa o di piacere sessuale. chiari, 1-ii-47

12: la persona, l'oggetto o la vicenda / o gl'inconsueti luoghi o

, l'oggetto o la vicenda / o gl'inconsueti luoghi o 1 non insoliti

o la vicenda / o gl'inconsueti luoghi o 1 non insoliti / che mossero il

insoliti / che mossero il delirio, o quell'angoscia, / o il fatuo

il delirio, o quell'angoscia, / o il fatuo rapimento / od un affetto

i popoli primitivi, avviene che individui o gruppi siano presi da furore e rapimento,

senso di piacere e di profonda soddisfazione o stato di fervore, di esaltazione spirituale

stato di fervore, di esaltazione spirituale o intellettuale suscitato da un'opera d'arte

tenerezza! 7. improvvisa illuminazione o esaltazione dello spirito da cui nasce l'

chiamare 'estasi ', * rapimenti 'o * ratti della fantasia '[del

minuto di rapimento succedono cinquantanove di riflessione o di desiderio o di spossatezza di spirito.

succedono cinquantanove di riflessione o di desiderio o di spossatezza di spirito. tarchetti,

barbarica pelle odorata ', donava liberalmente o prestava... facendo altrui partecipe di

. 8. periodo di tempo brevissimo o che trascorre velocemente. lupis,

. mutamento improvviso (stilistico, contenutistico o di argomento) di un'opera letteraria.

, mediante uso di violenza alla persona o minaccia (e tale delitto, che

di cui mette in pericolo l'integrità o la stessa sopravvivenza, è tradizionalmente considerato

delitto consistente nell'usare violenza alla persona o minaccia subito dopo un furto allo scopo

di conservare il possesso della cosa rubata o per assicurarsi l'impunità).

. dante, conv., iv-xi-7: o vegnono [le ricchezze] da pura

da pura fortuna...; o... da fortuna che è da

da ragione aiutata...; o... da fortuna aiutatrice di ragione

ragione, sì come quando per licito o per illicito procaccio: licito dico,

licito dico, quando è per arte o per mercatanzia o per servigio meritante;

quando è per arte o per mercatanzia o per servigio meritante; illicito dico,

illicito dico, quando è per furto o per rapina. parafrasi del decalogo,

'. chiunque per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante

ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s'impossessa della cosa mobile

.. potestadi. -compimento abituale o tendenza a compiere tale delitto o,

abituale o tendenza a compiere tale delitto o, per estens., a comportarsi con

comportarsi con cupidigia, ad appropriarsi illecitamente o in modo disonesto e ingannevole di beni

vol. XV Pag.456 - Da RAPINA a RAPINA (27 risultati)

dell'uomo che tendono a togliere più o meno violentemente l'altrui. -con

con una certa ingiusta giustizia distribuendo ugualmente o secondo i menti e le fatiche le

. bacchelli, 1-iii-184: non destava o sapeva amicarsi i più vigili e cattivi

tale sottrazione: da parte del vento o delle acque). tasso, 13-ii-54

2. per estens. azione (o insieme di azioni) di caccia che

rami più sicuri / timorosi d'insidie o di rapina. -con metonimia:

/ insuperabil porta di adamante. -da o di rapina (con valore aggetta):

: quell'atto che fa lo sparviere o uccello altro di rapina quando raspa per ghermire

truffa, alpinganno, ad appropriarsi illecitamente o in modo disonesto e ingannevole di beni

e ingannevole di beni altrui per cupidigia o, anche, per crudeltà e per

uccel di rapina ': uomo rapace o cupido o crudele. pirandello, 8-249:

rapina ': uomo rapace o cupido o crudele. pirandello, 8-249: le ultime

creditori su la parola di altre due o tre mila. 3. saccheggio compiuto

esercito ai danni di un paese invaso o occupato o, per proprio conto,

danni di un paese invaso o occupato o, per proprio conto, da parte

, da parte dei soldati di tale esercito o di un esercito mercenario o, anche

tale esercito o di un esercito mercenario o, anche, da parte di un

: ciò che è oggetto di saccheggio o che si ricava da un saccheggio.

van della malora. -conquista o appropriazione di un territorio con la forza

. 4. angheria, sopruso o comportamento abituale che consiste nel privare qualcuno

con violenza e minacce, di denaro o di un altro bene o, anche,

di denaro o di un altro bene o, anche, di un privilegio legato

privilegio legato a determinati interessi economici, o nel compiere speculazioni o attività lucrative eccessivamente

interessi economici, o nel compiere speculazioni o attività lucrative eccessivamente spregiudicate (o considerate

speculazioni o attività lucrative eccessivamente spregiudicate (o considerate tali) senza alcuno scrupolo,

pubblico potere; tributo arbitrario, illegittimo o ingiusto. { { libri

sopra i poveri. savonarola, i-17: o italia, per la tua lussuria,

vol. XV Pag.457 - Da RAPINA a RAPINA (26 risultati)

.): basato su speculazioni illecite o disoneste (un'attività, un comportamento)

e dell'esercito. -coltura o agricoltura di rapina: tipo di coltivazione

. 5. plagio, contraffazione o imitazione letteraria pedissequa, priva di qualsiasi

letteraria pedissequa, priva di qualsiasi originalità o inventiva; attribuzione indebita a sé della

, se esso è da intelletto alcuno o se esso è da la rapina del primo

e letter. rapimento, ratto di una o più persone, in partic. di

diverse rapine / de teseo, perseo o del pastor troiano, / over ersilia cum

. -con meton.: la persona o le persone rapite. boccaccio, dee

8. figur. opera di seduzione o di innamoramento a opera del fascino o

o di innamoramento a opera del fascino o della civetteria di una donna (anche

bianca / fan dei semplici cor strage o rapina. brusoni, 3-11: era oltre

: qui non teme il mio cor rapina o furto: / qui non conosco alcun

alcun leggiadro spirto. -rapimento dei sensi o dell'anima, vivo trasporto, intensità

vivo trasporto, intensità rapinosa della passione o del piacere (e anche del dolore

/ te [gelosia] chiamo, o del ciel prole. -oggetto che

-chi è completamente dominato da una passione o è stato totalmente conquistato da una donna

umanità de la cortesia ne fa fede, o capitano illustre, la rapina con cui

rapina ': mi venne rabbia, collera o stizza. 'rapina 'vuol

irresistibile che esercita uno spettacolo della natura o dell'arte (e anche la suggestione

animi apolline in virtù della melodia che o bacco del gusto col suo licore del

del gusto col suo licore del vino o venere del tatto col pizzicore de'suoi

di qualcuno da parte di altri (o, anche, della propria, con il

'arpia ', quanto 'rapacità 'o 'rapina, e, percioché la

? -l'azione del tempo (o gli effetti che determina) in quanto

. a. guarini, lxv-283: o figlio, tu non sai né saper puoi

ant. forza, energia, violenza fisica o rapidità di movimenti nel compiere un'azione

vol. XV Pag.458 - Da RAPINAMENTO a RAPINO (17 risultati)

con loro la sua naturale e crudel ferocità o vero velenosità. 2.

anche in modo illecito e contro ogni regola o princìpio. cavacchioli, 2-132:

5. figur. conquistare una persona (o il suo cuore, l'animo)

-pervadere completamente di sé l'animo o i sentimenti di una persona (un

, provocando in lui stupore, ammirazione o uno stato di esaltazione spirituale (un'

. 9. ant. estorcere denaro o beni altrui con l'inganno o illecitamente

denaro o beni altrui con l'inganno o illecitamente. - anche assol. uguccione

e letter. chi estorce con l'inganno o illecitamente denaro o beni altrui.

estorce con l'inganno o illecitamente denaro o beni altrui. albertano volgar.,

oste molti e nominati mormoratori ovvero rapinatori o non fedeli o per altro modo uomini disutili

nominati mormoratori ovvero rapinatori o non fedeli o per altro modo uomini disutili alla battaglia

rapinerìa, sf. disus. propensione o comportamento abituale di chi compie rapine o

o comportamento abituale di chi compie rapine o si impossessa in modo illegittimo di denaro

si impossessa in modo illegittimo di denaro o di beni altrui. - con meton

generica di alcune varietà selvatiche della rapa o di altre piante della famiglia crocifere,

. del genere rapistro. o. targioni pozzetti, 3-i-229: 'rapino

'rapini 'chiamansi a livorno i talli o tallonzoli delle rape. sanminiatelli, 11-191

vol. XV Pag.459 - Da RAPINOSAMENTE a RAPIRE (24 risultati)

né al tuo lacerato corpo sia dato o fuoco o sepoltura, ma, diviso

al tuo lacerato corpo sia dato o fuoco o sepoltura, ma, diviso e sbranato

2. per estens. che avviene o si manifesta repentinamente. boccaccio, iv-155

il purgherebbe. -che ha (o sembra avere) uno sviluppo alquanto rapido

sviluppo alquanto rapido (un fenomeno storico o culturale). e. ceccht,

3. che domina, avvince o pervade compieta- mente di sé, provocando

stato di fervore, di euforia sentimentale o sensuale, di intensa suggestione o,

sentimentale o sensuale, di intensa suggestione o, anche, di esaltazione spirituale e intellettuale

al leggendario finale. -che rivela o muove da una profonda ispirazione o esaltazione

rivela o muove da una profonda ispirazione o esaltazione interiore, da uno stato di intensa

a questo possibile contatto, si sfigura o deprime la possibilità bruciante e rapinosa di cimabue

landolfi, 7-164: egli anche ci (o almeno mi) faceva piangere con rapinose

5. che compie (o è solito compiere) rapine o saccheggi

compie (o è solito compiere) rapine o saccheggi. a. aartano,

anche strappandola dalle braccia di qualcuno) o con raggiri, separandola dalla famiglia o

o con raggiri, separandola dalla famiglia o dal suo ambiente, per lo

con il consenso della persona rapita) o per costringerla ad allontanarsi da un luogo

di continuo all'inqmsizione, e quivi o morir ne'tormenti o marcir nelle carceri

, e quivi o morir ne'tormenti o marcir nelle carceri o fuor delle carceri essere

morir ne'tormenti o marcir nelle carceri o fuor delle carceri essere privati della patria

2. ghermire una preda durante la caccia o per difesa (un animale, per

-con riferimento a episodi mitologici o all'aquila dantesca. dante,

più al fine di tenerla presso di sé o che si allontani da un determinato luogo

che si allontani da un determinato luogo o ambiente

vol. XV Pag.460 - Da RAPIRE a RAPIRE (22 risultati)

fa separare una persona da un'altra o che la fa allontanare da un determinato

la fa allontanare da un determinato luogo o ambiente. caro, 16-57: deh

. in azioni belliche, in un saccheggio o in una rapina); razziare,

papi, 3-ii-6: 1 poligàri o palacàr ed i maravà nel carnate,.

avevano prodotto gli scarpelli od i pennelli o le penne greche, latine ed italiane

avevano rapito. -costituire la causa o l'occasione di saccheggi e rapine.

. estorcere, carpire a qualcuno denaro o altri beni con un comportamento disonesto e

beni con un comportamento disonesto e ingannevole o in modo illegittimo, talvolta attraverso l'

illegittimo, talvolta attraverso l'esercizio vessatorio o arbitrario di un potere pubblico ed esigendo

peso frodolente. iacopone, 58-14: o papa bonifazio,... /.

rapendo, sanza osservare patto, tenere fede o usare ragione, chi 'l potrebbe dire

il papa volesse rapire li tesori della chiesa o vero usurpar l'eredità o ridur in

della chiesa o vero usurpar l'eredità o ridur in servitù abbietta il clero con li

abbietta il clero con li suoi deni o spogliarlo senza causa delle sue ragioni, chi

-fare proprio un detto, un'espressione o un concetto o un'idea altrui o

detto, un'espressione o un concetto o un'idea altrui o, anche, estranea

o un concetto o un'idea altrui o, anche, estranea a un determinato

, estranea a un determinato ambito intellettuale o spirituale. b. davanzati, ii-547

6. ant. e letter. arrogarsi o riuscire a ottenere qualcosa immeritamente o ingiustamente

arrogarsi o riuscire a ottenere qualcosa immeritamente o ingiustamente, contro la volontà dell'interessato

volontà dell'interessato, con l'astuzia (o, con valore attenuato, con insistenza

dolci e più graditi / i donati o i rapiti. loredano, 1-10: chi

vol. XV Pag.461 - Da RAPIRE a RAPIRE (22 risultati)

. 8. trasportare velocemente qualcosa o qualcuno. n. villani, 2-659

corpo celeste gravitante in una determinata orbita o, anche, secondo il sistema tolemaico,

di proprietà fisiche (la calamita) o fisiologiche (l'ovocito). delminio

dal materno alla madre. -spostare o trascinare via qualcosa o qualcuno. caro

. -spostare o trascinare via qualcosa o qualcuno. caro, 12-614: era

-assorbire la luce (una pietra) o nella luce (un paesaggio).

: non fu mai alcun ré di menfi o di babilonia tanto superbo per l'ampiezza

canzone? « la vedi, o l'odi, eguale è il tuo periglio

, ancora in pioggia d'oro / o convertito in toro / un'altra volta

convertito in toro / un'altra volta o pure in un montone. -guardare

-attrarre qualcuno destando in lui grande interesse o curiosità o anche piacere e godimento (

destando in lui grande interesse o curiosità o anche piacere e godimento (col canto

(col canto, ad esempio, o con la parola aggraziata e ben pronunciata

stima, la fiducia per il comportamento o le qualità morali e intellettuali o,

comportamento o le qualità morali e intellettuali o, anche, suscitando l'ammirazione per

entusiasmare, avvincere, incantare qualcuno (o l'animo, gli occhi, i sensi

, provocando in lui stupore e ammirazione o suscitando viva emozione, uno stato di

viva emozione, uno stato di fervore o di esaltazione spirituale o intellettuale o colmandolo

stato di fervore o di esaltazione spirituale o intellettuale o colmandolo di piacere, colpendone

fervore o di esaltazione spirituale o intellettuale o colmandolo di piacere, colpendone l'immaginazione

da altri pensieri, stati d'animo o attività (un'opera, l'autore

ne gli spronava, non li lasciando quetare o por freno ah'anime, che se