per i quadri viventi e su'violinisti: o che son diventato il * cantarino '
alternano danze, quadri viventi, esibizioni ginnastiche o canore. g. bufalino, 1-53
. momento di una rappresentazione teatrale (o l'opera teatrale stessa). -quadro scenico
divide uno spettacolo teatrale (come una rivista o un balletto), per cui non
per il momento infruttiferi, siano re o cortigiani o ciambellani, ofelie, spettri,
momento infruttiferi, siano re o cortigiani o ciambellani, ofelie, spettri, becchini
e degli ottoni scatenati, s. o. s., 'rivista satirica in
, dove i personaggi entrano, dicono o fanno qualcosa, e poi escono, lasciando
-nelle telecomunicazioni, ogni singola immagine trasmessa o ricevuta sul video. -anche: teleschermo.
. -in frasi ellittiche, per aprire o concludere una sintetica descrizione e sottolineare anche
descrizione e sottolineare anche il carattere buffo o grottesco della scena. moravia, 19-230
primo getto, manchevolissimi. -fare o dare il quadro, un quadro: descrivere
singoli autori 0 di singole epoche, o nel quadro generale della storia della letteratura
legislativo dell'ente superiore (parlamento federale o nazionale) con cui vengono stabiliti i
nomi dei militari assegnati a un'unità o a un reparto, divisi secondo i
(cioè distaccato presso altra amministrazione statale o temporaneamente adibito a mansioni fuori organico)
e dei graduati di truppa) di uno o più reparti o di tutto l'esercito
truppa) di uno o più reparti o di tutto l'esercito; l'insieme degli
nel movimento operaio, più che le idee o i valori, è il rapporto tra
, nel linguaggio politico-socioloico ispirato al marxismo o che vi fa riferimento: insieme degli
si tratta di formare dei quadri dirigenti o anche esecutivi che abbiamo queste due qualità:
soprattutto tecniche) di natura direttiva subalterna o comunque di rilevante importanza ai fini del
ad esempio, il direttore di un supermercato o di un grande magazzino: questo significa
pongono alla testa di un movimento politico o di idee. gobetti, i-154:
ornamenti, degli attributi, degli emblemi o una figura che ha una relazione al
. quivi campeggiano le armi della nazione o del sovrano con trofei ed emblemi navali.
agli infermi. alcuni lo chiamano hamac o amaca... il quadro è
quadro d'armatura: armatura di legno o di ferro usata, per impedire le frane
devono salire e scendere, spostarsi orizzontalmente o in diagonale. 38. tecnol
situati i comandi di un impianto elettrico o di un veicolo a motore (come
pannello in cui si illuminano scritte convenzionali o si accendono lampadine- spia che trasmettono segnali
numeratore: adoperato per segnare i punti o per evidenziarli al pubblico in alcuni sport
di una centrale, di una sottostazione o di un impianto di utilizzazione, costituito
, su due colonne, situato al centro o a due terzi della pagina.
noi volessimo che il produttore dei rumori o chi per lui facesse ai furbi marchigiani
nieri, 235: aveva appicciato qualche quindici o venti scudi e li teneva rimbucati sotto
. ant. masso a forma di cubo o parallelepipedo usato nella gettata di un molo
aurelia, per un tiro di pietra o circa, in su la tosca nva del
aggiustati insieme che senza accompagnatura di calce o di altro si tenevano mirabilmente. lecchi
sie- picine di spigo, di timo o di maggiorana, entro le quali semini
dimensioni di cm. 27 x 42 (o altre dimensioni diverse, per cui si
solaio, con tramezzi di mattoni per coltello o di mattoni sopra mattoni o di quadracci
per coltello o di mattoni sopra mattoni o di quadracci o vero di legname, i
di mattoni sopra mattoni o di quadracci o vero di legname, i ripostigli delle
. 2. opera di disegno o di pittura di piccole dimensioni o di
disegno o di pittura di piccole dimensioni o di modesta fattura. rovani, 3i-222
critica] non offra la sua quota più o meno abbondante di parole. r.
poi, per civetteria, per scaramanzia o chi sa per quale altra oscura combinazione
dietro l'obiettivo della macchina da presa o del proiettore, che delimita gli orli dell'
ogni cimasa è coronata di code pendule o di faccie sogghignanti di quadrumani. e.
), sm. magistratura, collegio o comitato con incarichi di governo e funzioni
, l'utile, e mutandola in quadrunità o te- trade. = voce dotta
primieramente è leggierissima del corpo, tanto, o più, quanto alcun altro quadrupede sia
in gran parte di latte di vacca o d'altro quadrupede che si nutra d'
quadrupede che si nutra d'erba, o di siero preso in abbondanza estratto da detto
133: dietro le statue veniva una jak o bove selvatico posticcio, una tigre,
augello. -che ha quattro gambe o quattro piedi di sostegno (un oggetto
che presenta quattro aste verticali (uno o più segni grafici). papini,
guerra, non si poteva aprire un giornale o una rivista o sbirciare una vetrina di
si poteva aprire un giornale o una rivista o sbirciare una vetrina di libraio senza trovarsi
d'un podestà e di quattro assessori più o meno quadrupedi. bacchelli, 1-ii-103:
non sospetta d'essere moccolo male moribondo o quadrupede ciuco. 4. spreg
d'oro del valore di due doppie o di quattro scudi o ducati in uso
di due doppie o di quattro scudi o ducati in uso dalla fine del secolo
; moltiplicazione per quattro di un'unità o di un oggetto; riproduzione in quadruplice
un oggetto; riproduzione in quadruplice esemplare o rifacimento in forma identica per quattro volte
(un oggetto, una grandezza numerica o fisica). - per estens.:
. einaudi, 70: come triplicare o quadruplicare la massima imposta sul reddito,
pronom. aumentare di quattro volte (o, comunque, di molto).
sguardo, a seconda se t'avvicini o t'allontani. = voce dotta,
. in misura quadrupla; per quattro o più volte. g. michiel
per quattro, reso quattro volte maggiore o più numeroso; fatto quadruplo da uno
; fatto quadruplo da uno che era o che era consuetudine fosse. -anche,
triplicata, a mezzo tempo quadruplicata, tutto o grana o seta? piccolomini, 10-164
mezzo tempo quadruplicata, tutto o grana o seta? piccolomini, 10-164: alcuni,
bisognerà, per legger correttamente 'zazzera 'o 'zizzania ', metter quadruplicato fiato
rompersi una vena del petto e scoppiare o leggerle scorrettamente. tasso, 12- 723
la fatica diminuita, il prodotto triplicato o quadruplicato,... gli operai rimangono
. 2. ripetuto quattro volte (o anche, per estens., molte
atto alla moltiplicazione per quattro di tensioni o di frequenze. = deriv
, agg. che consta di quattro parti o elementi, anche diversi fra di loro
di elementi; costituito da quattro termini o sillabe o suoni o da quattro carte;
; costituito da quattro termini o sillabe o suoni o da quattro carte; formato
da quattro termini o sillabe o suoni o da quattro carte; formato da quattro
. 2. che presenta quattro aspetti o caratteri diversi. pascoli, ii-221:
vita attiva e contemplativa, senza volontà o con volontà mala non seguita da fatti,
il pre sentare quattro aspetti o figure oppure il ripetersi per quattro
medesimo si dèe dire se con triplicità o quadruplicità si facesse l'imitazione: cioè s'
ha la sua angustia, onde nega o non sopporta le altre e diverse specificazioni.
2. astrol. raggruppamento di quadruplicità o ternario: classificazione dei segni zodiacali,
volte maggiore rispetto a un altro numero o grandezza o oggetto. p.
rispetto a un altro numero o grandezza o oggetto. p. cattaneo,
il triangulo, il pentagono, lo esagono o altre figure duple, triple, quadruple
duple, triple, quadruple, quincuple o d'altre maggiori potenze, formisi fuor
tal circulo il suo quadrato, e duplinsi o triplinsi i quadrati secondo che si desidera
ragion dei quali sarà simile al rispetto o ver alla ragione di due altri,
l'uno come l'altro rispetto triplo o quadruplo o come si voglia, diremo cotali
come l'altro rispetto triplo o quadruplo o come si voglia, diremo cotali quattro numeri
, diremo cotali quattro numeri esser proporzionali o ver in proporzione. bontempi, 1-1-57
di proporzione, il primo chiamasi moltiplice o sub-moltiplice, ed è quello in cui
modo da essere costituito da quattro elementi o parti uguali o simili; formato da
costituito da quattro elementi o parti uguali o simili; formato da quattro elementi;
noto squillo solleciti / la tromba, o chiami col tonfo quadruplo / e il
prezzo quattro volte maggiore di quello dato o di quello iniziale. ariosto, i-iv-271
da ciascheduno dei collegati è diversa, più o meno, secondo le forze maggiori o
o meno, secondo le forze maggiori o minori loro; ma fanno le proporzioni
sino al doppio, triplo, quadruplo o quintuplo. galileo, 1-2-154: gli ultimi
che si trovarono, furono pagati il quadruplo o il settuplo più del prezzo corrente ordinario
qui di sopra (per indicare una persona o una cosa precedentemente citate in un documento
compì, di stato in luogo o di moto a luogo reale o
in luogo o di moto a luogo reale o figurato). dante
mio, non altramente che se essere volessimo o do vessimo testimonie di quanti
sieno alla se poltura recati o d'ascoltare se i frati di qua entro
paolo diacono] salvatici fossero qualche zebra o qualche quagga. a. c
persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, / com'io
. 4 -tela di ragno: cosa o persona di nessun valore. pasquinate romane
e usata per sollevare merci alla rinfusa o carichi; benna a polipo. la
di metri. -fune elastica (o sistema di funi), munita di
nel pungiglione fine; e ora un ragno o un dentice polposo che si dibatteva a
interpretava scherzosamente come zampe di un granchio o di un insetto. e
1612 viene tassato il ragno er lire o soldi 11. era in argento..
ch'un'armatura non che un giacco o muraglia passaria come una tela di ragno o
o muraglia passaria come una tela di ragno o carta straccia. -essere sfilacciato
, 418: la rete da uccelli grossi o minuti, la ra- gnuola, la
: pigliasi [il piombino], tendendo o la mattina a buon'ora o la
tendendo o la mattina a buon'ora o la sera sul tardi nel luogo dove si
facilissima impresa. tendete la mattina presto o la sera sull'imbrunire, allor che
così ancora colla bocca chiusa / ché ragnolo o grillo o altro non v'entrasse.
colla bocca chiusa / ché ragnolo o grillo o altro non v'entrasse. cavalca,
sua opera, che qualunque migliore uomo o artista si potesse trovare al mondo.
. vallisneri, ii-288: il mantes o ragnolocusta le altre locuste uccide e divora
nuovo posto da me a una rara locusta o cavalletta... è carnivoro.
], poi tenendo lo tramaglio, o vogliam dire 'ragnone ', aspetta
nato, vive, abita in aragona o ne è originario. - anche sostanti
uscendo, disse: lassate ogni speranza, o voi ch'in- trate. -per
a fuoco lento carne di manzo macinata o in pezzettini, con salsa di pomodoro
-anche: vivanda cucinata con carne di manzo o di maiale e rigaglie, in un
, sinché giungemmo al porto di tenaro: o stessagli ragumando tra sé il successo,
stessagli ragumando tra sé il successo, o fosse meco adirato, da me nascendo
religiosi, culturali, ricreativi, o anche costituita da persone accomunate dai medesimi
costituita da persone accomunate dai medesimi interessi o intenti (anche nell'espressione fare ragunaménto
chi egli era, ri- spuose: o mendace nemico d'ogni verità, che hai
ragunaménto di sudditi ribelli. -convocazione o seduta di un organo collegiale (e
-concentrazione di colpe e di peccati o anche di mali. cassiano volgar
politici, religiosi, culturali, ricreativi o anche accumunate da particolari interessi o intenti
ricreativi o anche accumunate da particolari interessi o intenti. -in partic.: adunanza
chiamano ippagriti. -gruppo più o meno vasto di persone legate da vincoli
di persone legate da vincoli di parentela o dall'appartenenza a una medesima comunità;
l'insieme dei cittadini di uno stato o di una città. porzio, 3-106
gli altri pubblici e i privati edifici, o pur la ragunanza de'cittadini? -la
stade, la quale, secondo che essa o più o meno si ristrigne o s'
la quale, secondo che essa o più o meno si ristrigne o s'allarga,
essa o più o meno si ristrigne o s'allarga, più o meno si dèe
si ristrigne o s'allarga, più o meno si dèe dire amicizia. -in
tic.: mettere insieme un esercito o anche una flotta, adunare insieme truppe
flotta, adunare insieme truppe prima disperse o divise; arruolare soldati.
condannas- sergli, se lasciassero cristo predicare o ragunar gente, perocché credevano che si
riunione di un organo collegiale, politico o accademico o anche religioso. novellino,
un organo collegiale, politico o accademico o anche religioso. novellino, xxviii-839:
ricchezze e averi, racimolare una somma o anche beni materiali. giamboni, 10-13
anni e, se si crederà vivere sessanta o settanta anni, ch'egli ragunerà moneta
beni astratti. petrarca, vi-1-64: o mente vaga, al fin sempre digiuna,
toglie fame. bambagiuoli, xxxvii-46: o pigro, vien, ch'el dice salamone
cantiche memorie. -procurarsi documenti o testimonianze. cesarotti, i-xxvii-20: se
5. mettere insieme e ordinare più o meno sistematicamente rime, osservazioni storiche o
o meno sistematicamente rime, osservazioni storiche o scientifiche. g. stampa,
concentrare in una persona doti e virtù, o anche, in sé, passioni vive
ha natura e virtude non poca d'alluminare o ragunare la mente, però che sono
giudei si radunavano; e di nascosto non o parlato nulla. novellino, xxviii-833:
gli uomini si ragunino e congreghinsi insieme o in città o in castelli o ville
si ragunino e congreghinsi insieme o in città o in castelli o ville e faccino congregazione
insieme o in città o in castelli o ville e faccino congregazione insieme per li bisogni
9. riunirsi in assemblea per discutere o decidere su argomenti di grande importanza.
in un luogo determinato (l'acqua o anche una serie di oggetti).
mirabilmente era ridutto / ciò che si perde o per nostro difetto, / o per
perde o per nostro difetto, / o per colpa di tempo o di fortuna:
difetto, / o per colpa di tempo o di fortuna: / ciò che si
ma si raguna in qualche vaso naturale o artificiale prima di cominciare il suo corso
e par che dorma. -concentrarsi o affluire in un determinato punto del corpo
per fini politici, religiosi, culturali o ricreativi. -anche, in senso concreto
la usanza di fare nozze, conviti o cene ed ogni altra spezie di ragunate fuori
padrone. baretti, 6-383: le poche o le molte volte ch'io mi sono
, insieme con seco, ferire verso castello o verso perugia. -esercito.
2. riunione di persone per fini sediziosi o di protesta pubblica; congiura.
. morelli, 266: fatto la pace o fatto una ragunata di molte prestanze,
liquido organico (dovuto a cause fisiologiche o patologiche). tanaglia, 2-286:
spesse volte nelle ragunate d'acque ferme o ne'rigagnoli da quelle che piovano.
persone legate da un determinato vincolo sociale o comunitario. marsilio da padova volgar
agg. ant. e letter. riunito o messo insieme in modo casuale o disordinato
riunito o messo insieme in modo casuale o disordinato o in fretta. - in
messo insieme in modo casuale o disordinato o in fretta. - in partic.
., 277: dovunque sono ragunati due o tre nel nome mio, io sono
intendeva per chiesa una congregazione di due o tre almeno ragunati nel suo nome.
in una determinata parte del corpo umano o animale, in seguito a un fenomeno
insino allora. 5. considerato o accostato in un unico contesto o circostanza
considerato o accostato in un unico contesto o circostanza (un insieme di elementi).
partic., lo organizza in una comunità o in un esercito).
2. figur. concentrazione della volontà o di un sentimento su un determinato oggetto
-in partic.: che è estratto o prodotto nel territorio di ragusa o nella
è estratto o prodotto nel territorio di ragusa o nella provincia. piovene,
è nato, vive, abita a ragusa o ne è originario. - anche sostant
nato, vive, abita a ragusa o ne è originario. - anche sostant.
mi pareva troppa viltà far come ragusei o sciotti, che non ottengono mai cosa se
navi, col nome della patria o della provincia dove sono state fabricate, come
vive, abita a ragusa in dalmazia o ne è originario. bacchetti,
. v.]: 'ragutato 'o 'raguttato ': condito con
. con metonimia: la luce del sole o del giorno (anche come riferimento antonomastico
fama, e s'altra cosa / dire o pensar si può più preciosa. alamanni
/ il copre oscuro velo, / o splende luminoso ai rai del dì? metastasio
si sprigiona da dio, dalla madonna o dagli spiriti beati. laude cortonesi
. dante, par., 3-37: o ben creato spirito, che a'rai
! 4. figur. sguardo o espressione del volto che rivela il carattere
uno stato d'animo, un sentimento o, per l'intensità e la bellezza,
rai. marino, 1-15-7: rasciuga, o dea d'amor, gli umidi ra.
. gigli, 2-170: cerca, o mia fede, una finestra in cielo,
attrattiva, richiamo, evidenza, esemplarità o importanza di una virtù, di una
d'animo, di una condizione (o anche della bellezza fisica o spirituale).
una condizione (o anche della bellezza fisica o spirituale). d'eredia, 19
pittor canoro, in carte, / o magnanimo enrico. dotti, 1-418: per
bellezza di chiaror cospersa, / non grave o dolce, non sereno o cupo,
non grave o dolce, non sereno o cupo, / ma tra rai di virtute
pettorali, con palpebre superiori poco sviluppate o mancanti, cingolo scapolare compiuto e riunito
. col signif. di 'incursione navale o aerea; scorreria a scopo bellico '
quello di 'prova motoristica di durata o di velocità '. nel primo sigmf
, 'rainessi ', 'bisfiachi 'o simili,... non vuol
parole come... 'raion 'o 'artifante 'non sono solamente un
scudi romani circa, per la suddetta bara o cataletto e per la suddetta bucolica.
paesi arabi, il presidente della repubblica o del consiglio dei ministri. -per anton
francese, avessero un archibuso a ruota o due al più, all'arcione o
ruota o due al più, all'arcione o alla raitra, di giusta misura di
altezza, ai caduta, di filo o di tombata: quella cucita ai bordi della
quella cucita ai bordi della vela quadra o, nelle vele auriche e latine, quella
. -ralinga d'antennale, d'inferitura o di testiera: quella che orla il lato
s'allaccia al pennone, a una draglia o a uno straglio. - ralinga di
di bordarne, di lunata, di fondo o di cazzarne: quella che orla il
orizzontale della vela. -ralinga di ghindata o ghindante: quella della vela di straglio
vela. 'tólinga di caduta 'o ^ d'altezza 'sono le ralinghe cucine
'sono le ralinghe cucine ai bordi o lati verticali della vela. 'ralinga di
vela. per far questo bisogna insieme lasciare o mollare le corde che la ritengono,
della vela, e la fa sbatter o sventolare come una bandiera. = denom
del taglio di una lamina di coltello o di qualsivoglia strumento. 2.
, 7-12: sotto la punta del perno o bilico si metterà una ralla fatta di
.]: y ralla 'per dado o pezzo di ferro o di bronzo su
'per dado o pezzo di ferro o di bronzo su di cui girano i bilichi
foro destinato a ricevere l'estremità degli alberi o fusti o perni, intorno a cui
ricevere l'estremità degli alberi o fusti o perni, intorno a cui girano in bilico
. il sud detto rallino o piumaccetto è altresì mobile co 'l mezzo
carri per il continuo sfregamento della sala o al ferro delle macine. dino
cioè ritornò alla materia presa a trattare, o voltiamo dire: rallargò lo intento,
molte persone e se ne conservi la memoria o per istoria o per fama lungo tempo
ne conservi la memoria o per istoria o per fama lungo tempo. 8
.]: 'rallargatóre ': chi o che rallarga. fanfani [s.
.]: 'rallargatrice ': chi o che rallarga. = nome d'agente
diminuire di virulenza (un male fisico o politico). cicerone volgar.,
animo invidioso, quando della tribula- zione o male altrui si rallegra o del bene si
tribula- zione o male altrui si rallegra o del bene si contrista ed ènne dolente
volta al mese, mi cred'io, o quando piace al re e alla reina
le parole con cui si esprime tale sentimento o stato d'animo. leopardi,
21: se avete occasione di vederla o di scriverle, inviatele i miei saluti
letizia, gioia. federico ii o anonimo, 452 [var.]:
. { rallegro). rendere allegro o più allegro o meno triste e afflitto
). rendere allegro o più allegro o meno triste e afflitto; sollevare o
o meno triste e afflitto; sollevare o risollevare nell'umore; costituire motivo di
sentimento ai allegrezza, di intima gioia o anche di compiacimento; allietare.
f f giacomino pugliese o pier della vigna, 428: quando vio
i giorni c'è l'investimento, o il tamponamento... o un mezzo
investimento, o il tamponamento... o un mezzo treno sfrenato o un deragliamento
.. o un mezzo treno sfrenato o un deragliamento disastroso. -assol.
. gaudio, gioia. federico ii o anonimo, 452: avete la mia vita
-rendere euforico, di buon umore o anche ben disposto. - anche assol
, gr., 165: cantando, o grazie, degli eterei pregi / di
, / belle vergini! a voi chiegs'o l'arcana / armoniosa melodia pittrice /
. cesari, 1-2-22: rallegrate [o veronesi] colui che vi conforta perché
carro così bello / rallegrasse affricano, o vero augusto. -ristorare, corroborare
sua qualità. 2. rasserenare o far rasserenare il volto, lo sguardo
de'luoghi non era tale da ampliare o da rallegrare l'ingegno. -far
rallegrare l'ingegno. -far trascorrere o aiutare a trascorrere piacevolmente un periodo di
intorno / che non è ch'il rallegri o chi 'l rallumi. lemene, ii-392
entro la insenatura. -far diventare o far apparire più luminoso; ravvivare
], 1326: sol tu manchi, o pupilla / del più nobile mondo:
. -conferire un aspetto meno cupo o triste. gozzano, ii-569: l'
.: provare un sentimento di gioia o di soddisfazione per un fatto lieto accaduto
per un fatto lieto accaduto a sé o ad altri. rinaldo d aquino,
giustinian, 1-190: mille anni, o cara donna, / m'à parso ritornare
come soggetto sia come fine ultimo) o allo stato di grazia vissuto da chi è
. bibbia volgar., v-271: o voi tutte genti, rallegratevi colle mani
lo riceve, bestemmiando, dice una o più delle bestemmie ridicole
per un male altrui, per invidia o malignità o perché ne viene un vantaggio
male altrui, per invidia o malignità o perché ne viene un vantaggio a sé
); essere contento anche per cause frivole o addirittura biasimevoli; allietarsi per un risultato
stima che i fanciulli si dilettino assai o col pigliarsi piacere dell'operazioni disoneste,
e per vie diplomatiche, a parole o per scritto, la propria contentezza per
contentezza per un avvenimento lieto accadutogli o per il buon esito di qualche operazione o
o per il buon esito di qualche operazione o vicenda; mostrare di partecipare alla sua
usanza a vinegia ogni volta che navi o galee tornano dai lor lunghi viaggi, e
v. mirallegro. 8. assumere o sembrare di assumere un aspetto gaio e
lo più in quanto illuminato dal sole o rivestito di nuova vegetazione (un luogo
. -emettere suoni più dolci (o suoni di letizia). groto,
ant. reallagrató). reso allegro o più allegro; risollevato nell'umore;
2. che denota più allegria o meno tristezza di prima. guerrazzi
], 1325: sol tu manchi, o pupilla / del più nobile mondo:
2. armonia di suoni e di odori o di altre sensazioni tali da indurre allegrezza
semplici si corrompono per soverchio d'intensione o di rallentamento. cesarotti, i-xxix-277:
so per ora temere in alcuno rallentamento o freddezza. veggo in voi, benemeriti municipali
esclusione. 3. il procedere o il far procedere con moto più lento
i nuclei del mezzo attraversato. -lunghezza o distanza di rallentamento: nella tecnica dei
[i libri e le riviste] più o meno tediosi, ingombranti e rallentanti,
. { rallento). rendere allentato o più allentato, meno teso, meno
legami affettivi, di costrittivi rapporti familiari o sociali o politici, di iniqui vincoli
affettivi, di costrittivi rapporti familiari o sociali o politici, di iniqui vincoli coercitivi,
politici, di iniqui vincoli coercitivi, o anche di logoranti tensioni emotive o psichiche
, o anche di logoranti tensioni emotive o psichiche, di faticose cure);
. boiardo, 3-122: se tempo o loco / me potesser cangiar da quel che
io potrò mai l'alma sciogliere / o rallentar dal laccio iniquo et orido /
due nobilissime famiglie, per contraria fazione o per particolar odio nemiche, l'una i
che colla destra volgete il perno tendendola o rallentandola. parini, mat. [
, xc-284: deh, rallentate, o barbari, / le acerbe mie ritorte.
lemene, xxx-5-255: fa'tosto, o ninfa. / di fredda linfa / le
agostini, 72: caldamente ti supplico [o dio] a volere non solo non
spoglia. 2. rendere meno concitata o più grave la voce, abbassandone il
secondo che si abbrevia od allunga, inacutisce o rallenta il suono. 3.
fervido, meno ardente, meno vivido o anche meno esasperato; raffreddare. petrarca
ifl-70: la stretta necessità d'imitare o, meglio, di copiare e di rimuovere
. -rimuovere ogni scrupolo morale, ritegno o remora (per lo più nella locuz
, disprezza. varano, 1-349: o miei furori, / agitatemi pur l'alma
briglia / sopra un ronzin sardetto o fusse corso, / e corse cerca ad
corso, / e corse cerca ad octo o nove miglia / prima che un poco
movimento del braccio e della gamba destra o di ambedue, ovvero di rallentarlo dal lato
allo scorrere di un corso d'acqua o allo spirare del vento personificati. patrizi
e bruna. cesarotti, i-xxxiv-294: o della notte soporoso figlio, / soave
azione; diminuire l'accanimento nel lavoro o in un'operazione militare. bartolomeo da
lavoro, perché conto di starmene fuori 15 o 20 giorni e riposarmi un poco.
pericoli di peste, né minacce di morte o prigione... ha saputo mai
so se lo farà rallentare la sua diligenza o vero aumentar per farsi più degno.
in paese le cagioni naturali, politiche o morali, che hanno accelerato o rallentato
, politiche o morali, che hanno accelerato o rallentato i progressi dello spirito umano.
, 48-33: nessuno vuol moto isolato o in quel punto; ma una grave
responsabilità peserà su quei che avranno impedito o rallentato i preparativi pel sorgere in un
/ chi ti ritien la spada? o ti rallenta? 9. intr
mio petto / scema il gran foco o si rallenta il laccio, / anzi
si è qui veduto il tomo 13 o 15, e si riclama da molti.
1'incontro tardi si ristringe e tardi o non mai si rallenta: dunque de l'
cattaneo, iv-3-85: chiunque si trascuri o si rallenti anche solo per qualche anno
sua maestà? cesarotti, i-xiv-145: o argivi, non rallentate punto della vostra
indicare che la velocità è ridotta al minimo o quasi. moravia, xiii-322: la
indicare l'attenuarsi di un legame affettivo o di una condizione negativa).
-reso meno stretto (un rapporto di parentela o di amicizia). tasso,
. 6. cinem. ripreso o proiettato con il rallentatore. panzini,
ma sì, che si vedono al cinema o in televisione quando sono ripresi al rallentatore
da contadini per quel medesimo che allevare o allattare un bambino. giuliani, i-193
alleviare. simintendi, 2-111: o aura, vieni;... vogli
dire, il pnneipio dinamico de'suoi progressi o del suo risorgere, secondoché essa nazione
, secondoché essa nazione è in sul fiorire o scadente. queste provincie rallignatrici si succedono
rabino, sm. piccolo pezzo di ferro o di bronzo, opportunamente incavato, sul
può agiatamente girare. il suddetto rallino o piumacetto è altresì mobile co 'l mezzo
sterrati, per sei mesi l'anno innevati o ghiacciati. = deriv. dall'
. 2. nascondere sulla propria persona o fra le vesti.
/ che non è ch'il rallegri o chi 'l rallumi. l. martelli,
carducci, iii-1-505: sfolgora, incendia, o sol, gli occhi al tiranno /
conoscere la verità; condurre al ravvedimento o, anche, alla conversione. -in par-
realtà. laude cortonesi, xxxv-ii-33: o grande ben di quel'di paradiso,
e rallungare. boccaccio, i-134: o notte, come sono lunghe le tue
-con valore collett.: vegetazione arborea o ar- bustiva. anonimo, i-550
è ipocrisia. serdini, 1-156: o alta caritate, o vero lume, /
serdini, 1-156: o alta caritate, o vero lume, / vero principio e
nato. lamenti storici, i-129: o tu rama de mato e stracun- tato
; gli animali di bassa corte per stipiti o rame (rami). 7
la rama. tommaseo, 2-i-208: o bello che di maggio rivenisti, / passasti
. vale anche fruscio, stormire di rami o ai frasche. pascoli, 5-145:
chiamano questo lor mese di digiuno ramazàn o ramadàn. giuseppe di santa maria,
precetto, cioè del 'ramazan 'o 'ramadan, si aggiunge...
disegno de corativo su stoffa o su carta di parato, costituito da
ferri in motivi di rami, foglie o, anche, fiori, per eseguire dorature
più grandi, dalla ripulitura del bosco o, anche, dal normale processo di
1-81: le donne face- van fascine o brace della ramaglia e del sottobosco. angioletti
, in partic. di quelli sottili o, anche, bassi e fittamente intricati.
le bacia. d'annunzio, i-827: o freschissime pioggie tripudianti / su le mie
. -aglia, anziché dal fr. ramaille o dal lat. ramalia, plur
mazzolino, mazzetto (di fiori o di erbe). tansillo,
rammaglietto), dimin. di ramaglio o, secondo alcuni, dal fr. ramulette
, secondo alcuni, dal fr. ramulette o spagn. ramiliete. ramàg; lio
), sm. chi lavora il rame o produce e vende oggetti di rame;
il rame in pani, in quadrelli o in ampie lamine. stampa periodica milanese
più allegro del rilegatore era il ramaio o calderaio, come diceva lui, che
negativa di calderoni, ramai, pentole o paioli, i salinieri trovarono il sistema dei
citolini, 503: le ramaiuole, o buccarate o no. pea, 16-8:
, 503: le ramaiuole, o buccarate o no. pea, 16-8: quel
, che poi squaglia / in una ramaiòla o in una secchia. =
cibo (in partic. di minestra) o di bevanda contenuta in un ramaiolo.
religiosamente, passano una ramaiolata di broda o di riso da una marmitta all'altra per
a uncino, usato per prendere brodo o minestra dalla pentola o dalla zuppiera e
per prendere brodo o minestra dalla pentola o dalla zuppiera e versarli nei piatti o
o dalla zuppiera e versarli nei piatti o, anche, per bere acqua dopo averla
un ramaiolo della sudetta decozione e 5 o 6 ramaioli d'acqua pura, e
. 3. pentola di ferro o di rame più piccola della caldaia.
e ramaiuoli / e tutte le stoviglie o buone o belle / sono ordinate alla padella
/ e tutte le stoviglie o buone o belle / sono ordinate alla padella, come
, / ma non credere un coccio o un popone, / che la sare'de'
gli uomini, del mestiere di ramaiolo o di stagnino. = deriv. da
; e i rispetti son di sei o d'otto o di dieci. e quelli
rispetti son di sei o d'otto o di dieci. e quelli ch'e'chiamava
e moraleggiante, rivolto a persone giovani o sottoposte per convincerle dell'erroneità e dell'
al malmantile, 1-52: fare un rammanzo o rammanzina vale riprender uno con minaccie.
rame. -anche: foderare con lastre o piastre di rame. guglielmotti,
foderare di rame, spalmare con rame strutto o decomposto. ameudo [s. v
verde smagliante sulle parti superiori e bianco o giallo su quelle inferiori (e durante gli
sono delli sprizzati e di colore nero o vero bigio. ottimo, i-431: il
della pelle prodotto dalle febbri malariche o, anche, dal rovello dell'invidia)
caimano. -anche nell'espressione ramarro acquatico o di acqua. ulloa [barros]
. acosta], 49: dei raman o caimani che li chiamano vi sono molte
. si trovano certi sterminati e disonesti lucertoloni o ramarri acquatici. 4.
pulci, 22-9: tu non guardi cristiana o saracina, / e fi- liberta ha
baco ramarro: ingigantire un piccolo guaio o inconveniente. pataffio, 8: allora
voce deriverebbe da rame per il colore o da ramo1 nel senso di 'lucertola del
. cecchi. 380: -se'tu sergente o ramarro? / -1'vogli'essere /
un tratto gli casca, / o frusone inpanniato all'uccellaia. pulci
ramata *, sf. graticolato di rami o di fili metallici. ramusio, iii-393
di filo, di metallo, di corda o simile, che si usa per chiusura
usa per chiusura a giorno di usci o finestre. dossi, 3-24: la ramata
chiuso. = deriv. da ramo1 o da rame. ramata3, sf
già di lor ci fanno ingordi. / o che belle stidionate, / se
. colpo inferto con la ramata (o con altro oggetto). a
zucca sia piena di sale... o d'altra cosa la qual sia pesante
:... altrimenti 'griglia 'o 'gratella ', reticella metallica
, agg. milit. munito di uncini o di protuberanze acuminate o di sbarre e
munito di uncini o di protuberanze acuminate o di sbarre e catene (un proiettile
, perché molte delle palle erano amate o ramate che e'se le chiamassero.
mezze palle unite insieme con una barra o catena che si usa in mare tirando
di ferro ramate da buoi e da porcelli o simili. salvini, 22-309: ben
internamente per sostenersi un pernio in quadro o ottagono, che può essere o di
quadro o ottagono, che può essere o di rame o di ottone o anche *
, che può essere o di rame o di ottone o anche * di ferro
può essere o di rame o di ottone o anche * di ferro ramato o stagnato
ottone o anche * di ferro ramato o stagnato. 2. che ha
. 2. che ha colore o riflessi simili a quelli del rame (
con rami giovani) usata per pulire cortili o pavimenti rustici o di pubblico passaggio (
usata per pulire cortili o pavimenti rustici o di pubblico passaggio (ed è in
sottoporsi a un'incombenza umile e sgradevole o alla parte meno gratificante di un lavoro
fatica. algarotti, i-vi-62: la slitta o schifo la governava con una specie di
. alfieri, xxxix-41: * ramaccia o ramazza... ': slitta
mettere sotto terra un vaso di rame o di piombo, che sia unto
molto bene di foglie d'arbori o di terra. novellino, xxviii-867: li
sopradetto rame calcinato, si abbino uno o più orinali di vetro assai capace,
più spesso usarono 11 rame giallo, o sia ottone, e il bronzo. cattaneo
, unito al rame, forma l'ottone o rame giallo, adoperato nella costruzione di
moltissimi utensili domestici. -rame grigio (o cinereo): tetraedrite. targioni pozzetti
attivamente coltivato un ammasso di rame piriticoso o pirite cuprea (minerale nato dalla combinazione
è il solfato di rame (vetriolo azzurro o di cipro). ibidem, i-476
ch'orno sia / fatto di rame o di pietra o di legno. -in
/ fatto di rame o di pietra o di legno. -in similitudini o in
pietra o di legno. -in similitudini o in contesti metaforici, per indicare pregio
contesti metaforici, per indicare pregio mediocre o scarso o, anche, insufficienza,
, per indicare pregio mediocre o scarso o, anche, insufficienza, inettitudine (
54-8: si se'auro, ferro o rame provarite en esto esame; /
; / quign'hai filo, lana o stame, mustrarite en est'azone. ariosto
al colore dei capelli, della pelle o, anche, alla luminosità del cielo
3. con meton. pezzo o verga o oggetto di tale metallo e
3. con meton. pezzo o verga o oggetto di tale metallo e, in
documenti perugini, ii-36: ramo non lavorato o vecchio lavorato, per soma libbra i
stagnato, e diconsi collettivamente il rame o i rami della cucina. g. prati
timpani, i cembali e i sonagli, o a fiato come la tromba, che
forniti, come io credo, di sonagli o di rami per fare strepito. scarpelli
con mercurio venere, / l'uomo o in forate canne a fiato suona / o
o in forate canne a fiato suona / o spirto dà a pastoral siringa. /
si incide in incavo con il bulino o con l'acquafòrte, con la punta
avanza la scoltura. -lastra modellata o sbalzata. c. carrà, 287
vino). pascoli, 218: o babbo, che nel mezzo al desco poni
tua presenza / manifestar se per freddo o per fame / ower per morbo uscisti di
stringessi, sua risposta / sarebbe nulla, o terrebbe di rame. 7.
). distendersi, articolarsi in rami o in ramificazioni; allungare i propri rami
quegli alberi rameggiassero in un'altra atmosfera o in un'acqua cupa. onofri,
e insetticida. -carbonato rameico: polvere o cristalli verdi usati nell'industria ceramica.
tiene fiorita la ramella. -foglia o fronda di ortaggio. messisburgo, 94
laicato... non fu solo italiano o greco, ma europeo, distinguendosi e
raménto1, sm. ant. polvere o pepita d'oro. f
si trovavan nei fiumi. -particella o frammento di un altro metallo o,
-particella o frammento di un altro metallo o, anche, di un composto,
il luogo dal quale compariscono i fiori o i loro gruppi dà altre differenze di infiorazione
le foglie verdi e quasi somiglia il ginepro o la scopa, e dilettasi spezialmente ne'
neve. non sapevo se era neve o brina. neve, ma poca, che
in vivande per conferire loro sapore (o anche di pianta con fiori profumati per
, sm. piccolo ramo, fronda tenera o fiorita. -in partic., nella
nella terminologia botanica: ramo di due o più anni, impiantato su un ramo di
l'albero de questa cannella è alto tre o quattro cubiti e grosso come li diti
, e non ha più di tre o quattro rametti. soderini, iii-n: la
voi dal tronco a rami d'un albero o da un ramo maggiore ai suoi rametti
romoli, 141: pigliate un ricotto o cossetto o tondo di un castrato giovane
, 141: pigliate un ricotto o cossetto o tondo di un castrato giovane e grassetto
cannella, mettavisi qualche rametto di salvia o rosmarino. vittorini, 2-56: le
due rametti di vene spermatiche e quattro o cinque di vene linfatiche. in oltre
con connotazione scherz.): accenno o traccia di follia, propensione a comportarsi
fondi e fabbricato di bossoli, mortelle o altro, accomodati così che faccino tavola
, xlv-2-75: le acchiudo qui due o tre rametti della mia figura non so quanto
ai lettori un qualche ramettino rappresentante fatto o persona memorabile. = dimin.
padre aveva preso un ramicelo.. o il mio! un fuso lungo così.
424: vengon prodotte le scrofole o strame e gavine, le varici,
piace poterai partire tutte quelle sue fiocchette o ramicelle ad uno ad uno o a due
sue fiocchette o ramicelle ad uno ad uno o a due a due corno t'
ed azzurri, come i tuoi occhi, o annie. pascoli, 104: qualche
e belli. 2. piccolo o breve corso secondario di un fiume,
d'acqua. 3. parte minima o, comunque, non grande. aldobrandino
, sm. chi lavora il rame (o anche, per estens., altri
per estens., altri metalli) o vende oggetti di rame. l
il suono di quello è più grave o più acuto. tarchetti, 6-ii-508:
. diramarsi, dividersi in più derivazioni o rami che, staccandosi dal punto comune
, staccandosi dal punto comune d'origine o dal corpo principale, si distendono in
in locali aggiunti, in un'ala o in un corpo laterale (una costruzione architettonica
proprio raggio d'azione, acquistare consistenza o complessità (una questione, un pensiero
], non si vedeva se umana o bestiale, spuntavano lunghe coma ramificate oscillanti
.. cingono e attraversano, ramificati o interi, tutta la città. moravia,
. fervidamente complesso (una facoltà immaginativa o intellettuale). montale, 7-332:
..: zonati, con fascie o zone fitte;... ramificati,
6. log. teoria ramificata dei tipi o teoria dei tipi ramificati: v.
divide il fusto di una pianta (o una struttura che la richiama).
2. per simil. estensione o prolungamento di una struttura anatomica: diramazione
discendenze regali. 5. derivazione o propaggine di un'associazione, di un
un'associazione, di un gruppo politico o religioso; dipendenza di un ente o
o religioso; dipendenza di un ente o di un istituto. montanelli, 121
. figur. sviluppo, in varie direzioni o secondo linee diverse, di una ricerca
cali della materia secondo che l'è o vecchia o nova, o ramigna o fina
materia secondo che l'è o vecchia o nova, o ramigna o fina di
che l'è o vecchia o nova, o ramigna o fina di stagno.
è o vecchia o nova, o ramigna o fina di stagno. 2
ramina, sf. la polvere o l'insieme delle minuscole scaglie che si
dagli oggetti di rame quando vengono lavorati o battuti con il martello. -per
sopradetta ramina rossa si metta in fornello o vero nell'era della fornace presso all'
all'occhio, in tegoli di terra cotta o vero tegami di terra cotta. carena
quattro dita d'acqua tepida in una ramina o altro vaso capace. giannini-nieri, 68
raminata, sf. quantità di cibo o di acqua contenuta in una ramina.
-che ondeggia, che si sposta senza legge o senza direzione. cassieri, 53
a ramingare al di là dell'oceano o in algeria, come tanti fecero, e
, ondeggiare, spostarsi senza una legge o senza direzione (la nebbia, una
, 150: ho sognato, o damigelle, / un gran sogno di terror
nievo, 1-371: se avaro creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido
... non sarà mai forza umana o diabolica che valga a rimoverlo. pirandello
frugoni, 3-i-214: come hai potuto, o mia bella ramminga, torcere i passi
spergiuro regnò. graf, 5-559: o segno di pace, o candida stella,
, 5-559: o segno di pace, o candida stella, / che sfavilli sul
se n'andò, / senza incontrar alcuno o dar timore, / giù per le
, molto raminghi. 3. condotto o trascorso senza una sede o un lavoro
3. condotto o trascorso senza una sede o un lavoro stabile, senza una meta
un lavoro stabile, senza una meta o uno scopo preciso (la vita,
vaga per il mare in preda ai venti o ai flutti (un'imbarcazione);
un luogo dove sia osservato e rispettato o coltivato (la virtù, la scienza,
fan guerra? 6. incerto o confuso, lontano dal vero o dal
. incerto o confuso, lontano dal vero o dal giusto (la mente, il
ramino1, sm. vaso di rame o di ferro smaltato, di forma rotondeggiante
. alberti, 148: finito il desinare o la cena, [il re] si
di gente e cento tavoli di ramino o tresette. = voce di etimo incerto
m. -i). filos. seguace o fautore delle teorie filosofiche di pierre de
di una rete, di un tessuto o di una calza. civinini,
le sfilature delle reti, delle maglie o delle calze (una persona).
sf. riparazione di tessuti a maglia o di calze. 2. eliminazione
': appresso i conciatori l'atto o l'operazione del rammagliare. = nome
che una certa cica trice o sia callosità, che egli [il pellicano
eccitamento e processo conseguente che finisce o col rammarginaménto o in altro modo
conseguente che finisce o col rammarginaménto o in altro modo.
dell'ossa, che giova il rammarginare una o altra parte? 5. figur
un problema, superare una situazione difficile o penosa. l. salviati, 19-112
139: 'rammarginare ': unire aperture o schianti dei lavoro di getto, cesello
altre viti; ma non si storca o pieghi punto sino a che non è ben
il mio errore, se per alcuna via o modo potesse. diatessaron volgar.,
lamentarsi, dolersi per una pena fisica o spirituale; provare o esprimere un senso
una pena fisica o spirituale; provare o esprimere un senso di sofferenza, di dispiacere
angoscia, di rimpianto, di rimorso o di pentimento. -anche: piangere, sospirare
uscì dal cielo e cotal disse: « o navicella mia, com'mal se'carca
e dire e ispesso ripricare: « o figliuoli mia, dove vi lascio io?
mi starò lungamente. non rammaricarti, o lorenzo, di ciò; e consola quanto
-con riferimento a un soggetto inanimato o a una personificazione. pinamonti,
sia il mio ». -provare o esprimere dispiacere, cordoglio o rimpianto per
. -provare o esprimere dispiacere, cordoglio o rimpianto per la morte di una persona
pose. 2. esprimere fastidio o insofferenza per una situazione, rincrescimento o
o insofferenza per una situazione, rincrescimento o malcontento per circostanze o eventi spiacevoli o
situazione, rincrescimento o malcontento per circostanze o eventi spiacevoli o dannosi, risentimento per
o malcontento per circostanze o eventi spiacevoli o dannosi, risentimento per un'offesa o
o dannosi, risentimento per un'offesa o per un torto subito, disappunto o
o per un torto subito, disappunto o dissenso nei confronti di un progetto o di
o dissenso nei confronti di un progetto o di un'iniziativa altrui. guidotto
è quando si rammarica di alcuna serritudine o cosa laida o vile che gli convenga
rammarica di alcuna serritudine o cosa laida o vile che gli convenga soffrire, che
soffrire, che non si convenga a lui o per sua gentilezza o per cagione del
convenga a lui o per sua gentilezza o per cagione del comune o della terra sua
sua gentilezza o per cagione del comune o della terra sua. novellino, 72
e dicea così:... « o figliuolo mio, perché ti rammarichi tue
e si rammarichino d'esser nati troppo tardi o troppo presto. bernari, 6-269:
orgoglio. -esporre pubblicamente le proprie lamentele o rimostranze; querelarsi, protestare.
leggi, / se piangi per angoscia o senti male, / rammàrcati ai te che
. 6. disapprovare qualcosa o qualcuno. poeti perugini del trecento,
quali per cagion di qualche grave dolore o di qualche pensiero timoroso gli uomini.
causa di dolore, rimpianto, rammarico o rimorso. carducci, ii-8-281: godiamo
la fortuna ti dà una moglie rammarichevole o fastidiosa o figliuoli che sien di mala
fortuna ti dà una moglie rammarichevole o fastidiosa o figliuoli che sien di mala natura.
continua e querula per una pena fisica o spirituale, per un danno o per
fisica o spirituale, per un danno o per un torto subito, per un destino
subito, per un destino ostile o avverso, per una situazione incresciosa, per
e 'n fare alle braccia e 'n travagliandosi o fame sembianti, io odo guai e
pascoli, 1437: siate dunque virili, o compagni, / vada quel rammarichio lungo
della vita nel rammarichio d'un bimbo o in una quisquilia di fantesca.
. 2. manifestazione di malcontento o di protesta contro l'autorità politica,
autorità politica, contro un provvedimento pubblico o contro un trattamento ritenuto ingiusto o dannoso
pubblico o contro un trattamento ritenuto ingiusto o dannoso o anche contro una situazione che
contro un trattamento ritenuto ingiusto o dannoso o anche contro una situazione che altri ha
e dei gesuiti. -in contesti ufficiali o nell'ambito di trattative diplomatiche.
). lamento che rivela dolore fisico o spirituale, sofferenza, afflizione, intimo
intimo tormento. -anche: voce dolente o querula, gemito, pianto.
estens. querela, protesta per un danno o un torto subito; rimprovero per un
torto subito; rimprovero per un comportamento o per un'azione ritenuti biasimevoli. colombini
trattamento ostile, per una situazione incresciosa o dolorosa, per la mancata attuazione dei
mancata attuazione dei propri desideri, intenti o progetti. d. trevisano, lii-12-172
da'quali avessi continuamente conseguito infiniti favori o benefici? morando, 60: ella [
tale ritardo. -malcontento, dispiacere o rimpianto per un'azione compiuta forzatamente o
o rimpianto per un'azione compiuta forzatamente o involontariamente, per necessità o volontà altrui
compiuta forzatamente o involontariamente, per necessità o volontà altrui, contro la propria inclinazione
, contro la propria inclinazione, desiderio o intenzione. peregrini, 3-50: al
-tedio, uggia, forma di disagio psicologico o esistenziale. giuglaris, 2-556:
2-47: lasciatosi da principio senza niuna pena o rammarico tagliare le più che fila di
, agg. letter. che si lagna o si duole per qualcosa; che esprime
poca fatica da'nemici egli rimane o morto o preso. landino, 48:
da'nemici egli rimane o morto o preso. landino, 48: non è
uno avvezzo a dormire nella paglia! o notte da ricordarsene, di stigia nebbia
che servisse d'introduzione all'istoria sanese o, per dire meglio, all'istoria
in gran numero (persone) o in grande quantità (oggetti o sostanze)
o in grande quantità (oggetti o sostanze) in un piccolo spazio
pananti, iii-43: sul nudo terreno o sopra strato di paglia giacevano rammassate le vittime
. rammatassato, agg. avvolto o riavvolto a matassa. bergantini, i-2-180
tua mano / tessi la sera, o di lino o di stame, / sottile
tessi la sera, o di lino o di stame, / sottile reti, che
(rammèmbró). ant. ricordare o richiamare alla memoria.
.. saranno conceputi nel nostro cuore o per ricordanza delle scritture o per rammemoramento
nostro cuore o per ricordanza delle scritture o per rammemoramento di qualunque opera. castelvetro
così non si capisce mai se parli o tra sé rammemori. -sostant.
, richiamare alla memoria, all'attenzione o alla considerazione di qualcuno. - anche
fine che quivi dalla fame avesse a morire o vero, d'alta torre precipitandosi,
. -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. boccaccio, vili-1-259:
alla conserva della memoria delle cose passate o celate agli uomini, che gli rammemorino
, per indicare l'atto di porgere o rinnovare un saluto. orsi, cxiv-32-53
con nomi propri cose obscene rammemora o schife o stomachevoli. frusoni, 4-i-162:
propri cose obscene rammemora o schife o stomachevoli. frusoni, 4-i-162: non voglio
, ricordare in forma solenne una persona o un avvenimento. bandello, 4-19 (
ant. ramemorato). richiamato alla memoria o all'attenzione di qualcuno.
2. richiamato per analogia, similitudine o nesso simbolico. cesarotti, i-x-2-251
, ciò che viene indicato dall'atteggiamento o dalla fisonomia o rammemorato da una circostanza
viene indicato dall'atteggiamento o dalla fisonomia o rammemorato da una circostanza o da una
dalla fisonomia o rammemorato da una circostanza o da una figura concomitante o da un
da una circostanza o da una figura concomitante o da un ornamento allusivo o simbolico,
figura concomitante o da un ornamento allusivo o simbolico, tutto questo può senza biasimo
anzi talora con lode, attribuirsi die figure o all'artista. 3.
. letter. che induce a ricordare o che ricorda. ottimo, iii-72 [
memoria, che rende vivo il ricordo o il pensiero di qualcosa (un oggetto,
ricordo, memoria (e anche il racconto o l'esposizione che si fa ad altri
dalla rammemorazione delle cose fatte da altri o ad altri accadute. cesari, 620:
aiutata, ma sì bene la reminiscenza o la rammemorazione che noi la chiamiamo.
, le rammemorazioni, il cantar versi o 'l recitar prosa in altrui laude.
essere, e s'egli aveva sognato o se sognava quand'egli ramemoriava el passato
ranmenate e convenevole e ave- nante qualità o proporzione. 2. intr.
rammèndo). riparare un tessuto lacerato o logoro, riunendo i lembi dello strappo
lembi dello strappo con punti di cucito o ricostituendo l'integrità del tessuto con l'
dicono 'rimendare, rimendo, rimendatura 'o 'ri- mendatrice '. converrebbe attenersi
morale di 'correggere, emendare 'o 'ammendare '. carena, i-20:
le rotture di calza, di panno o d'altro che abbia buchi ovvero che ragni
fabbricandosi un grembiule, rammendando una camicetta o attaccando un bottone alla giacca del marito
: se filippo sapesse che son cinque o sei giorni che l'ho pregata dì rammendargli
alcune camicie, ed appena appena in cinque o sei giorni ne ha rammendate due!
vedevo di rado perché era quasi sempre o nell'orto o nella stanza di sopra a
perché era quasi sempre o nell'orto o nella stanza di sopra a lavare o a
orto o nella stanza di sopra a lavare o a rammendare o a cucinare. g
di sopra a lavare o a rammendare o a cucinare. g. raimondi, 7-151
: 'rammendatela ': come mestiere o esercizio abituale nel linguaggio familiare più usitato
'rammendatura ': opera del rammendare o luogo dov'è rammendato. tozzi, vi-623
e sfrangiati. -figur. unione o collegamento non ben riusciti di parti di
ricordare. -anche: richiamare all'attenzione o alla considerazione di qualcuno, far presente.
chiaro davanzati, 60-14: serie manc'o fallatore, / s'eo vi vedesse in
. -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. -anche in relazione con
se stessi, in espressioni di esortazione o di ammonizione. muratori, 10-i-15:
-in formule epistolari, per indicare l'atto o la richiesta di riallacciare un rapporto interrotto
la richiesta di riallacciare un rapporto interrotto o di porgere un saluto. giordani
che porgeste / allo smarrito adolescente, o rive. -in relazione con una prop
rammenta aver udito, in questi ultimi tre o quattro giorni, che nove individui,
ad ognor non si rammenti, / o via più chiaro di virtù che d'ostro
e disse / tutto ciò chro pietate o sdegno desta. grillo, 664: alcune
preghiere. -fare oggetto di discussione o di conversazione. ammirato, 219:
. richiamare alla memoria per qualche affinità o simiglianza; far ricordare. comoldi caminer
. -con riferimento a simiglianze più o meno forti fra due persone.
quella sempiterna primavera? -in esortazioni o minacce (anche in espressioni ellittiche)
rammentare), agg. richiamato o conservato nella memoria. vico,
... finora ignorata (perché o rammentata solamente o immaginata altra- menti)
finora ignorata (perché o rammentata solamente o immaginata altra- menti), ci ha
. v.]: 'persona 'o 'cosa rammentata, molto rammentata '
proverbi toscani, 353: cosa rammentata o è per via o l'è per
353: cosa rammentata o è per via o l'è per casa. p.
-tricé). che richiama all'attenzione o alla memoria di qualcuno, che fa
rammentatore. -con riferimento a una facoltà o a un'attività dello spirito.
. -commisto con persone di classe o di stirpe diversa. d.
agg. che ha un'espressione meravigliata o imbarazzata o attonita e un po'sciocca
che ha un'espressione meravigliata o imbarazzata o attonita e un po'sciocca (ed
rendere conforme, adeguare al gusto o alle esigenze dei tempi moderni o più
gusto o alle esigenze dei tempi moderni o più vicini rispetto a quelli originari;
la particella pronom. adattarsi a forme o a gusti più recenti. carducci,
e del mamiani si trasformò rammo- demandosi o quasi romantizzandosi non senza qualche colore (
sia opera schietta e genuina del trecento o pur supposta o almeno rammodemata secondo il
e genuina del trecento o pur supposta o almeno rammodemata secondo il gusto del secolo
tolomei. -con riferimento a costruzioni o a ambienti urbani. pascoli, i-297
in conseguenza del quale una sostanza diventa o viene resa molle o più molle
sostanza diventa o viene resa molle o più molle. santi, 1-66:
1-66: tutte queste masse di peperino, o granitoso o porfideo, nel colore,
queste masse di peperino, o granitoso o porfideo, nel colore, nella consistenza,
, iv-568: 'rammollimento cerebrale 'o 'encefalomalacia ': denominazione sotto la
(in partic. nel linguaggio colloquiale o con valore scherz.).
ma essendogli recentemente accaduto di farlo due o tre volte di seguito, lo aveva
: la temperatura alla quale un bitume o un asfalto raggiunge uno stato prestabilito di
rammollisco, rammollisci). rendere molle (o più molle) o morbido, (
rendere molle (o più molle) o morbido, (un materiale duro, privandolo
membro leso alcuni giorni con molta acqua calda o con qualche decozzione che rammollisca..
, 12-52: costoro, emissari di partiti o di interessi borghesi nazionali, volevano annacquare
diceva keller. -rendere più mite o più disponibile; commuovere, piegare,
1-304: non v'ha forza di tempo o d'opre modo, / che un
modo, / che un cotàl poco rammollisca o acqueti / l'ira tua giusta?
, / e in voi mi poso, o vedove mie piume; / ma non
tempo ebbi costume, / quietar vi posso o rammollir mia cura. -calmare
: ha la cina una sua propria gomma o vernice... inverniciato che ne
sciutto, ella mai più non si liquefà o rammollisce. cicognani, v-1-477: ò
un ragno. -perdere di fermezza o di rigore. faldella, i-2-51:
, traducentisi in dure eredità pei successori o rammollientisi in ispedienti e in accomodamenti.
. rammollito, agg. reso o diventato molle (un materiale duro,
. 2. figur. reso o divenuto più condiscendente e più mite;
innestarsi nelle anime inglesi, poco o niente rammollite dalla galanteria, nudrite di spettacoli
pezzo. -reso debole dalla malattia o dalla stanchezza o dall'età.
-reso debole dalla malattia o dalla stanchezza o dall'età. verga, ii-140:
e innovativo; povero di ispirazione artistica o di valore intellettuale. marinetti, 2-i-436
professora- lismo archeologico e di quietismo rammollito o affarismo di partito. manifesti del futurismo
incoronato soltanto e festeggiato il mediocre opportunista o l'ex-genio ormai rammollito. papini [
). raccogliere, radunare in mucchio o in massa compatta; ammucchiare.
agg. raccolto, radunato in mucchio o in massa. magalotti, 2-112:
. ant. il rendere meno aspro o violento; il diventare più mite o disponibile
aspro o violento; il diventare più mite o disponibile. cicerone volgar,
(ramorbidante). ant. che mollifica o rilassa (un medicamento).
tr. (rammorbido). rendere molle o morbido o non più compatto (un
rammorbido). rendere molle o morbido o non più compatto (un materiale più
più compatto (un materiale più duro o rigido). simintendi, 2-135:
3. figur. rendere più mite o meglio disposto, commuovere, piegare (
agg. ant. atto a mollificare o a rilassare (un medicamento).
. 2. figur. reso o divenuto più mite o più disponibile;
. figur. reso o divenuto più mite o più disponibile; ammansito. cassiano
rammorbidisco, rammorbidisci). rendere morbido o elastico; ammollare nell'acqua.
6. figur. rendere più mite o più disponibile, blandire, piegare (
schematico; attenuare nei caratteri più forti o più violenti e crudi. magalotti,
-migliorare le possibilità espressive della lingua o dello stile di un autore; attenuarne le
la particella pronom. diventare più molle o più morbido; perdere la secchezza o
o più morbido; perdere la secchezza o la rigidezza; rammollirsi. ricettario fiorentino
10. figur. diventare più mite o più disponibile; ammansirsi, calmarsi.
ramorbidito; tose, rammorvidito). reso o divenuto molle, morbido; macerato.
: è uso di panberare la mattina duo o tre volte e merendare e poi cenare
e cavoiate riscaldate più volte e acque pazze o rapucciate coll'aglio, empiendo la minestra
de ramortarlo. 2. mescolare o incorporare una sostanza in un'altra,
a concia vegetale, disponendole in buche o in mortai e ricoprendole di corteccia di
di toscana, 6-350: quando alcun cuoiaio o conciatore della vostra iurisdizione, poiché avrà
i conciatori dicono 'rammortare le pelli 'o 'dare il rammorto alle pelli '
coprirle strato per strato di scorza di leccio o sughero, macinata assai fine e bagnata
, tr. (rammosto). riempire o ricolmare di mosto nuovo (le botti
lati, ma senza grufi, senza imbottiture o trecce false. = comp. dal
medesimo pesce stavansi rammucchiati due gran gruppi o matasse di lombrichi lunghi e ritondi.
semplici e alterne, piccoli fiori pentametri o tetrametri e frutti a capsula o a drupa
pentametri o tetrametri e frutti a capsula o a drupa. m. a
= comp. da ramn [o] e azina (v.);
aderente all'ovario, fesso in quattro o cinque lobi a estivazione vaivare; petali
2. disus. composto organico affine o derivato dalla ramnetina. tommaseo [
ramninosio. = deriv. da ramnina o da ramnin [osio]; voce registr
, sm. bot. genere di alberi o arbusti, talvolta spinosi, della famiglia
foglie alterne, fiori piccoli in ombrelli o in racemi o raggruppati all'ascella
piccoli in ombrelli o in racemi o raggruppati all'ascella delle foglie, frutti in
delle foglie, frutti in drupa oblunga o globulare; fra le specie più note
{ rhamnus frangula), il ramno catartico o purgativo { rhamnus cathartica) e il
rhamnus cathartica) e il ramno dei tintori o tintorio { rhamnus infectoria o tinctoria)
dei tintori o tintorio { rhamnus infectoria o tinctoria), dai frutti e dalla
quali si estraggono sostanze dal potere purgante o colorante; fra le specie esotiche è
, ii-114: il ramno catartico, o sia spino cervino, le cui bacche,
arbusti indigeni, a foglie alterne, intere o dentate, per lo più glabre,
è una piccola drupa carnosa a 2 o 4 noccioli ossei. questo genere si
serve a tingere la lana in verde o in rosso o in giallo o in bruno
la lana in verde o in rosso o in giallo o in bruno.
in verde o in rosso o in giallo o in bruno. = voce dotta
pà (3$o <; 'bastone 'o da una voce pregreca. ramnocartina
. glicoside che per idrolisi produce ramnosio o glucosio. = comp. di
= comp. da ramno (o ramnosio) e xantina (v.)
: ciascuno degli assi secondari del fusto o della radice di una pianta.
buchi. -unito con un agg. o con un'espressione ag- gett. nella
usata in arboricoltura, ramo da legno o madornale o maestro o primario o principale
arboricoltura, ramo da legno o madornale o maestro o primario o principale (cfr
ramo da legno o madornale o maestro o primario o principale (cfr. legno
da legno o madornale o maestro o primario o principale (cfr. legno, n
frutticoitori e dei giardinieri, ramo a o da fiore o frutto, ramo fiorifero o
giardinieri, ramo a o da fiore o frutto, ramo fiorifero o fruttifero,
o da fiore o frutto, ramo fiorifero o fruttifero, ramo fruttante: quello che
porta gemme da fiore. -ramo a o da foglia o legno, ramo foglifero,
da fiore. -ramo a o da foglia o legno, ramo foglifero, ramo legnante
frutto si sogliono potare sopra i tre o quattro occhi. 0. targioni tozzetti,
più sottili, ed hanno li occhi o le gemme molto vicine fra loro e molto
sorte di rami: da foglia, o nuovi, che forman le cacciate più lunghe
0. targioni tozzetti, ii-309: rami o polloni spuri, o, come noi
, ii-309: rami o polloni spuri, o, come noi diciamo, ghiottoni.
. -per estens. tralcio della vite o di una pianta rampicante. erbolario
riso, ornata con un ramo di giacinti o viole bianche. p. petrocchi [
solamente della semenza, altre di piantone o ramo. soderini, iii-61: le piante
finir d'essere cascate tutte le frondi o poco dopo. -asse secondario delle
taccio, per non gli far d'olmo o d'abete. porcacchi, i-268:
attaccato. -per indicare una qualità o uno stato d'animo di una persona
viscere. -per indicare lo sviluppo o l'azione di un gruppo, di
. giordani, iv-15: non ebbero o di consiglio o di forza assai per
, iv-15: non ebbero o di consiglio o di forza assai per divellere il malnato
buttar via senza altro. -settore industriale o terziario che non fornisce un'adeguata produttività
fronda di un albero piena di foglie o carica di frutti. dante, xliii-43
non se in lauro, in pino o in abete. idem, conv.,
-ramoscello vestito di foglie usato come festone o come ghirlanda; serto, corona dei poeti
per terra. mauro, xxvi-1-185: o donna che d'amor tutti 1 segreti /
ramo): portato in segno di pace o benedetto nella solennità cristiana della domenica delle
come segno di vittoria, di trionfo o anche di virtù e di martirio.
de palma. -rametto di pianta odorifera o medicinale usato per preparare decotti o per
odorifera o medicinale usato per preparare decotti o per insaporire i cibi. ricetta ferrarese
, 14-24: ninfe, che pria nasceste o dopo o a paro / de la
: ninfe, che pria nasceste o dopo o a paro / de la gran dea
redi, 16-iv-104: il numero de'rami o palchi varia secondo l'età e secondo
più i cervi vecchi sogliono avere sei o sette rami per corno. a
della croce. cicerchia, xliii-362: o bona croce, allenta li tuo rami,
roppe il collo. -braccio o marra dell'ancora. citolini, 326
le penne, e così di due o di quattro rami. -elemento strutturale
. -elemento strutturale di un oggetto o di uno strumento, che ne costituisce
, ciascuno dei quali ha in punta uno o molti piccoli buchi da cui esce con
buchi da cui esce con motta economia uno o più fili di gaz. govoni,
ad angolo di un pezzo di legno o di ferro, detto bracciolo, che
-braccio o canale di mare. viaggio di j
6. divisione di un vaso sanguigno o di un nervo. - per estens
determinare una cotal blanda corrente ne'rami o fili nervosi rispettivi. rosmini, 2-335
2-335: venendo ferito qualche ramo facciale o frontale del quinto paio, se n'
n'ha la cecità, che dura più o meno a lungo senza alcuna lesione del
; tratto di percorso; tronco ferroviario o tramviario. ariosto, 23-43: trovò
. -tratto del percorso di una trincea o di una mina, di una condotta
dette vene, e con tratto continuo o interrottamente: alle volte stravena e gonfia
stravena e gonfia in guisa di ventre o di postema, il che non solo fa
tratto di scala compreso fra due pianerottoli o fra due piani; rampa. palladio
, 1-28: le [scale] diritte o si fanno distese in due rami o
o si fanno distese in due rami o quadrate, le quali voltano in quattro rami
1-105: sono le scale a rami o bracci, che ascendono con gradini equidistanti
, ed è quello di tutte le stanze o anditi che vogliam dire, sul quale
... si dice 'ripiano 'o 'pianerottolo '?...
... si dicon 'rami 'o 'branche fo che altro? verga
si diparte da una catena di monti o colline: propaggine montuosa. f.
se questo dottor brasavoli di roma sia o no ramo di quegli antichi di ferrara,
quel divino filosofo. -divisione o propagazione di un movimento, di una
fino a capri. -aspetto particolare o movimento o linea di sviluppo di una
capri. -aspetto particolare o movimento o linea di sviluppo di una tradizione letteraria
linea di sviluppo di una tradizione letteraria o artistica. bettinelli, 3-475: ecco
nello stemma. 11. aspetto o modo particolare in cui si manifestano o
o modo particolare in cui si manifestano o si estendono nelle loro operazioni una facoltà
si estendono nelle loro operazioni una facoltà o uno stato dell'animo, un sentimento,
di stranezza), per indicare disposizioni o manifestazioni di stravaganza, di originalità o
o manifestazioni di stravaganza, di originalità o di bizzarria o di vera e propria follia
stravaganza, di originalità o di bizzarria o di vera e propria follia. cantari
la parte maggior di coloro che studiano o vero hanno de lo studiato, hanno un
stirpi dove tutti, per un verso o per l'altro, avevano avuto il loro
italiani; ed un ramo l'abbiamo tutti o piccolo o grosso, anche i più
ed un ramo l'abbiamo tutti o piccolo o grosso, anche i più gravi uomini
qualcuno: venire un accesso di stizza o di ira. pratesi, 5-207:
studio; specializzazione di un'attività culturale o scientifica. -anche: materia, disciplina
. -con riferimento a un'applicazione tecnica o pratica. mazzini, 24-210:
dell'arte bellica. -genere letterario o artistico. alfieri, iii-1-132: nessuna
dovuto scopo e dare nel vero senza offendere o più o meno l'autorità assoluta
nel vero senza offendere o più o meno l'autorità assoluta. leopardi, i-io
e funeste; ma son già, o posson essere, un ramo anch'essi di
. -ciascun momento di un'argomentazione o di un ragionamento. dante,
13. settore di un'attività commerciale o industriale. griselini, xviii-7-150: noi
. delfico, iii-598: un consiglio o corpo amministrativo come si propone sarebbe lo
faccia al sole / non ispunta di glona o ramo o foglia. volponi,
non ispunta di glona o ramo o foglia. volponi, 266: il paese
. ramoiano, sm. ammiratore o sostenitore del musicista francese jean-philippe rameau (
bulgari ed ariani / da quelli, o, per disprezzo, vote zucche.
propriamente ramolaccio; talora piccolissima, bianca o rossa, che diconla più particolarmente ramolaccino.
, il cui tubero biancastro, globoso o allungato, viene consumato crudo. -anche:
. citolini, 198: le radici o volete dir ravanelli e bianchi e neri,
dolci, apio, ruta, rafano o remolàccio. pasquinate romane, 313
lomazzi, 204: versi di lumache o remolazzi. buonarroti il giovane, 9-164
luca da caltanissetta, 399: le radici o ramorazzi moltiplicano a meraviglia, essendogli propizio
: rafano, barbaforte (armoracia lapathifolia o armoracia rusticana). mattioli [dioscoride
dalla voce diai della francia sett. rémola o dal piccardo ramolas 'ramolaccio \
e asciugare il tessuto dopo il lavaggio o un trattamento a umido; è costituita
, che raggiungono una temperatura di 170 o 180 °c, sono usati per il termofissaggio
ramo di un albero, di un arbusto o di un'erba (e in botanica
, vin-3-134: quel pruno donde colto avea o ver troncato il ramuscèllo. crescenzi volgar
novembre..., e si coglie o con le mani o scotendo con pertiche
, e si coglie o con le mani o scotendo con pertiche soavemente, acciocché i
serao, 1-733: domenico colse due o tre margherite già sbocciate sulla piccola pianta
-in una raffigurazione pittorica, in rilievo o ricamato, come insegna o come simbolo
in rilievo o ricamato, come insegna o come simbolo. ulloa [guevara]
. ha appresso la barba una spiga o ramuscèllo di albero. muratori, 7-v-85
da quel ch'in cima a pindo o 'n riva a tonde / e d'ippocrene
/ miserabil destini se d'esculapio / o di temi un seguace al crin s'avvolge
4. figur. rampollo di una stirpe o di una famiglia. goldoni, xiii-460
desiderio del cultore. 6. suddivisione o categoria concettuale. trattato sopra i peccati
, manifestazione appena accennata di un sentimento o anche di una condizione psichica. -ramoscello
forma lieve di follia; atteggiamento eccentrico o ritenuto anormale (anche con uso scherz
ebbero un ramuscello di pazzia, due o tre e anche più, e maestosi,
ramosità, sf. l'essere ramoso o fitto di rami. -anche,
che ha un ampio apparato di rami o di tralci (una pianta).
[la datura] è un'erba o fruttice della grandezza del malva- vischio e
/... / v'impongo, o tìgli, che gustar possiate. metastasio
che non è che l'ar- retre o che l'arreste / ramosa antica selva,
fulvo rame. -che presenta ramificazioni o diramazioni. redi, 16-iii-98: il
(una figura retorica, un genere poetico o musicale, ecc.).
numero di pezzi diverso dal consueto, o anche di uno smalto diverso da quello
del corpo (una figura di cervo o di daino). = voce
di superare un dislivello, a piedi o con un veicolo (e nella tecnica
20 % quando abbia una lunghezza inferiore o sia esclusivamente pedonale). -in partic
* branca ': 'scala a due o tre branche ', cioè * a
branche ', cioè * a due o tre salite '. tramater [s.
lo più di lunghezza limitata, isolato o in serie. -anche nell'espressione salita
struttura che consente il lancio di missili o razzi sostenendoli e imponendo l'angolo di
lancio di grossi missili di impiego aeronautico o strategico, o di una rampa mobile,
missili di impiego aeronautico o strategico, o di una rampa mobile, per i missili
rinforza con un terrapieno denominato rampale o ramparo. dizionario militare italiano [1833]
], 1-iii-311: 'ramparo 'o 'rampale '...: tutto
, protendendole verso l'alto per arrampicarsi o per ghermire (un animale quadrupede;
il generale. -proteso per ghermire o ferire (la zampa di un animale
in esso lenzuolo è dipinto un astante o servo dello spedale di s. maria nuova
6. archit. che segue la salita o la curva ascendente di una struttura.
. 7. neol. che emerge o vuole conquistarsi una posizione nel lavoro o
o vuole conquistarsi una posizione nel lavoro o nella professione; che tenta la scalata
ogni costo e senza scrupoli nella professione o nella vita mondana; spregiudicatezza nell'uso
anteriori, in partic. per ghermire o per colpire (per lo più in
colpire (per lo più in raffigurazioni o in simboli araldici). marino
, rampicare, sabre attaccandosi colle rampe o sia colle branche, come fanno gli
automobili... scendevano senza rumore o rampavano rabbiose su per la salita.
arrancare per la fatica, 10 sforzo o per affrettarsi. cinelli, 11-201:
lei mai scampa. -essere trasportato o trascinato con fatica. lapis, 23
, se era posto esternamente a esse, o di rinforzarle daltintemo e di consentire lo
-per estens. muraglia di una fortezza o di una città. magalotti,
acqua pur che diflua vel sia torrente o catarracta. 2. strisciare
tronchi, muri, rocce, reti o canne (nel caso di piante orticole)
attaccano al supporto per mezzo di cirri o viticci, di uncini, di radici avventizie
anche in contrapposizione a una varietà nana o arbustiva). 0. targioni
altre iante...; rampicante o scandente, quando sale attaccan- osi con
sale attaccan- osi con oncini, viticci o barbe, come nella bignognia a
s'awolge spiralmente attorno a un palo o altra cosa simile; in altri lo
ha bisogno di appoggiarsi ai corpi vicini o al tronco di altre piante, come
di organi particolari detti 'nticchi f o 'rampiconi ', i quali hanno la
spira intorno ad esse da destra a sinistra o da sinistra a destra, sempre nella
rosaio sarmentoso, coltivato per ricoprire muri o formare spalliere o pergolati. pascoli,
coltivato per ricoprire muri o formare spalliere o pergolati. pascoli, 584: m'
rar. sf.). pianta spontanea o ornamentale che nello sviluppo si appoggia a
che nello sviluppo si appoggia a sostegni naturali o artificiali. massaia, vti-78:
salire a fatica per una parete ripida o scoscesa, aiutandosi con le mani,
chiocciola. -viaggiare per paesi montuosi o su strade in salita. parini
: le fonti onde traggono tacque dolci? o come le addolciscono? e come divenute
leggiere, salgono da loro stesse, o sospinte con impeto o rampi- cando a
da loro stesse, o sospinte con impeto o rampi- cando a forza, si portano
figur. raggiungere un grado, una carica o una posizione con fatica, per la
posizione con fatica, per la scarsa attitudine o anche con metodi tortuosi. oliva
sacre sedie chi ad esse si è rampicato o con servitù sofferita o con preghiere esposte
si è rampicato o con servitù sofferita o con preghiere esposte o con intercessioni mendicate.
con servitù sofferita o con preghiere esposte o con intercessioni mendicate. fucini, 733
5. tr. scalare una parete rocciosa o una struttura verticale. sanudo,
-rampicare sui graticci: usare argomentazioni capziose o sofistiche. batacchi, 2-84: dietro
, sf. salita lungo una parete ripida o con forte pendenza; arrampicata. -anche
car rette, col bicchiere o col boccale alla mano e mezzo cotti,
arrampicarsi sugli alberi alla ricerca di insetti o di semi (e comprendeva i generi
si cibano d'insetti che cercano sopra o dentro alle scorze e di mandorle
è solito arrampicarsi per gioco sugli alberi o sui muri; che si inerpica ovunque
ragazzo frugolo, che sale sulle seggiole o si inerpica qua e là, si dice
rampichino sussi vipomoea coccinea). o. targioni tozzetti, ii-135 'ipomoea quamoclit
è anche... un rampichino o arrivista ed un profittatore. c.
son piccoli, han becco sottile più o meno incurvato, angoloso ed acuto,
presi ad imitare le voci de ^ tordi o dei rampichini. calvino, 2-69:
6. scaletta portatile di legno con due o tre scalini. oriani, x-18-110:
da una lunga e robusta asta (o da una catena), fornita all'estremità
ancore, per ripescare oggetti caduti in acqua o per abbordare altre imbarcazioni e impedirne la
di ferro, fornito di impugnatura più o meno lunga. tassoni, 12-51:
tassoni, 12-51: lemizio fu nomato o lemizzone, / piccolo e grosso e
tronconi] in certi macchioni di cespugli o d'arbusti silvestri o in iscogli che
certi macchioni di cespugli o d'arbusti silvestri o in iscogli che sportano e s'attraversano
4. per simil. cirro o viticcio di una pianta rampicante. lessona
sono provviste di organi particolari detti viticchi o rampiconi, i quali hanno la proprietà
rampicante, rampicóne ': si infrasca o si gli dà per appog
: arraffare, prendere con la violenza o con l'astuzia. dolce, 10-2-8
rampini contro un'imbarcazione nemica per bloccarla o per catturarla. l. fincati,
colpo di rampino. -anche: segno o graffio che resta su una superficie.
ant. sottratto con la violenza o con la frode. lamenti storici,
nell'orecchio], si cavano col rampinétto o colla curetta. 2.
ricurva presente sul corpo di taluni insetti o larve. vallisneri, ii-2: camminano
distale degli arti, a causa di malattie o di lesioni capaci di provocare la retrazione
gancio fissato al solétto, al muro o a un sostegno per appendervi oggetti;
rampino ': fil di ferro lungo due o tre dita, uncinato a una delle
, li traveste da operai con rampini o marroni in ispalla, egli sé da
-strumento chirurgico per estrarre il feto morto o anche per coadiuvare un parto difficile.
feto sarà morto, cerca diligentemente se giace o in capo o in piedi overo
diligentemente se giace o in capo o in piedi overo per traverso, accioché tu
cui estremità ottusa od acuta riesce più o meno fortemente incurvata verso il corpo dello
je bastava de faje appena er solletico o coll'uno o coll'antro, che quelle
faje appena er solletico o coll'uno o coll'antro, che quelle già se
aveano la testa armata di quattro cornetti o, per dir meglio, di rampini duri
de assassini. -persona avida o, anche, avara nello spendere.
or coi rampini. -l'atto o l'intento di ricavare spunti e modi ed
, 2-410: ho poi ancora fatti due o tre quadretti per regalare: generosità col