lungo i quattro lati del cortile rettangolare o quadrato, antistante la basilica, ed era
quadris, sf. ant. pietra o concrezione che gli antichi ritenevano formarsi
. le iniziali di >arola quadrisillaba piana o trisillaba tronca o pentasil- aba sdrucciola.
di >arola quadrisillaba piana o trisillaba tronca o pentasil- aba sdrucciola. 2
. 2. sm. parola o piede di quattro sillabe; quaternario.
. tecnico addetto a un quadro comandi o a un quadro di controllo.
. ling. gruppo di quattro vocali, o semivocali, nella stessa sillaba (ed
parte d'astrologia che quadrivial si domanda, o speculativa che vogliam dire, ha distesa
alle quattro parti dell'opera di tolomeo o forse anche alle quattro arti liberali (
quadrivio siano luoghi dove fanno capo tre o quattro vie, nondimeno chiamarono trivi anche
mischia. -sintesi fra esperienze culturali o teorie diverse. marinetti, 2-iii-159:
la forma di un quadrato, più o meno regolare. -anche: a base o
o meno regolare. -anche: a base o pianta quadrata. restoro,
ella è, s'ella è longa o corta o quadra o retonda. palamedès,
, s'ella è longa o corta o quadra o retonda. palamedès, 57:
ella è longa o corta o quadra o retonda. palamedès, 57: cumin-
... dimostra tondo si chiama bastone o vuoi dire ritondino; e questo è
assottigliare che sapesse fare un vasello lungo o quadro o d'altra forma, ove si
sapesse fare un vasello lungo o quadro o d'altra forma, ove si potesse metter
una fabrica, se mtederà le colonne tonde o quadre. p. cattaneo,
partic. le spalle, il volto) o a tutta la persona: largo,
, / sì che non è assenzio o malbavisco / che possa ritondar tal voci quadre
, i-6-180: or vatti ad impiccare, o morte ladra, / ch'oggi s'
. 7. figur. correlativo o alternativo a 'tondo 'in locuz
tondo 'in locuz. come tondo o quadro: giusto o sbagliato, bello
locuz. come tondo o quadro: giusto o sbagliato, bello o brutto, come
quadro: giusto o sbagliato, bello o brutto, come che sia. antonio
, lxxxviii-ii-137: mie'pensier, tondi o quadri, / o di qual qualitade il
pensier, tondi o quadri, / o di qual qualitade il ciel mi diede,
pesi il braccio quadro di qualunche pietra o metallo, farai un dado di qualunche cosa
. dudleo, iii-7: le galere o galeazze ordinariamente sono più facili assai a
il quadro. -quadro lungo o bislungo (anche soltanto quadrò):
quadrilatero con angoli retti (cioè rettangolo o quadrato). lomazzi, 4-ii-93:
rottura fia nel mezzo de la penna o nella strinità, piglia uno aco di ferro
aco di ferro che abbia doi o tre quadri e piglia una penna simigliante alla
. -cortile quadrato, cinto da portici o logge. ariosto, 42-74:
. -a femmine io? -o a femmine o altro, basta che la portate la
di terra, di forma più o meno quadrata, riservato a una spe
riguardando dalle loggie, tutti gli arbori, o domestici o salvatichi che sieno, ail'
, tutti gli arbori, o domestici o salvatichi che sieno, ail'intomo. t
quadro. savarese, 68: i muri o le siepi di fichidindia delle tanche chiudono
nella tecnica del disegno, ciascuna casella o quadretto ottenuto quadrettando due fogli (quello
i-iv-92: 1 cinesi piantano in quadro cipressi o altri alberi e nel mezzo pongovi i
, quanto di costerebbe? forse un trenta o quaranta zecchini. stampa periodica milanese,
'l fiero / scorga titane al dirimpetto o in quadro / sia testimone, ad ambi
. -ant. recare in o a quadro: ridurre a forma quadrata
. seneca volgar., 3-xxvm: o nobile arte! fai le cose ritonde
trivello d'acciaio da cometterper trivellare cannoni o doppi cannoni, o pur che fosse
cometterper trivellare cannoni o doppi cannoni, o pur che fosse saldo in ponta d'
essere classificato, privo di una posizione o di un titolo ufficiale, irregolare.
4. archit. ant. lato quadrato o anche rettangolare di una costruzione.
il pozzo di larghezza di piedi otto o sette, accioché per ogni quadro comprenda
j. lavoro edile, eseguito nella pietra o nel legno, con la squadra e
quadri, perché ogni ordine di comici o cosa che sia diritta ovvero risaltata ed abbia
di quadro. 6. qualsiasi oggetto o spazio di forma (base, perimetro,
, 311: di sopra si deve pavimentare o di quadri o a spiche di tesiole
sopra si deve pavimentare o di quadri o a spiche di tesiole. inventario dì alfonso
i-127: si ripigliano que'sopradetti masselli o pure il ferro così cavato, e benissimo
se lo dà la forma di verga o di quadri. -tavolo. grazzini
. -costruzione a forma di cubo o parallelepipedo. sanudo, lii-264: vi
quali ha in cima una lettera alfabetica o altro segno tipografico in rilievo. in questo
delle basi (la superiore) del carattere o quadro nella quale è una lettera dell'
quadro nella quale è una lettera dell'alfabeto o segno tipografico. 7.
è più perfetto assai che 'l quadro o 'l fesso, / massime quel che
, a basso rilievo, a intarsio o in altro modo. -anche: scomparto,
più raramente disegno, acquerello, stampa o, anche, fotografia) per lo più
. aretino, 20-113: mi mandava o coperta di letto di seta trapunta, o
o coperta di letto di seta trapunta, o spalliera, o quadro di pittura,
letto di seta trapunta, o spalliera, o quadro di pittura, o altro che
spalliera, o quadro di pittura, o altro che io sapeva ch'egli avesse di
falsi colori... i lebrun o i luca giordano solevano colorire i loro
, consente all'osservatore di vedervi due o più immagini, mutando il punto di
. 12. la sola cornice o, per simil., altra cosa che
come una teca, una vetrinetta, o, anche, l'apertura quadrata di un
, l'apertura quadrata di un uscio o di una finestra, rispetto all'immagine che
a bizzeffe / di villanie come relapso o ladro. / dettogli alfine ancor becco
che colpisce perché singolarmente vivace e graziosa o bizzarra o comica o patetica.
perché singolarmente vivace e graziosa o bizzarra o comica o patetica. ghislanzoni,
vivace e graziosa o bizzarra o comica o patetica. ghislanzoni, 1-126:
. spettacolo naturale, paesaggio particolarmente suggestivo o impressionante o definito da specifici caratteri.
naturale, paesaggio particolarmente suggestivo o impressionante o definito da specifici caratteri. testi
. rappresentazione fatta con parole (a voce o per scritto), in modo molto
nel presentare il quadro della scena naturale o morale che si descrive di maniera che
17. quadro animato, vivente o plastico: rappresentazione muta in cui gli
pose statuarie, intese a rievocare personaggi o fatti famosi o a suggerire episodi di
intese a rievocare personaggi o fatti famosi o a suggerire episodi di vita quotidiana.
, in altezza o in spessore, o una certa estensione. stampa periodica milanese
dispiace, uscì prima che un atto o una parola di resipiscenza lo potesse raggiungere
. aggiungere a una quantità data (o anche una pena ad altre, voci e
ad altre che si sono diffuse precedentemente, o, in una persona, una qualità
, in una persona, una qualità o virtù ad altre analo- ghe).
francesca, 77: quando tu volesse ragiógnare o
volesse ragiognere radici cuba con radici cuba o vero cavare radici cuba de radici cuba
-arrivare allo stesso punto di una carriera o allo stesso livello di successo e notorietà
allo stesso livello di successo e notorietà o allo stesso grado di cultura di un'
-appaiare, in partic. nelle discipline o nelle gare sportive, l'atleta,
gare sportive, l'atleta, il concorrente o la squadra che precede in classifica o
o la squadra che precede in classifica o che si trova in vantaggio. -riuscire
15. conseguire un determinato fine, intento o scopo. -in partic.: ottenere
vantaggio; arrivare a conquistare lo stato o la condizione a cui si tende o
o la condizione a cui si tende o che si persegue. ariosto, 1-48
un punto / ch'in mille anni o mai più non è raggiunto. muratori,
genova bisognerebbe raggiungere sarebbe quello che abolisse o meglio unificasse tutti i comitati siciliani-napoletani esistenti
bene? secondo me quella proverina ama o ha amato qualcuno che nón ha mai
-arrivare a ottenere una determinata condizione interiore o il soddisfacimento di un'esigenza fisiologica.
irritante. -ottenere particolari risultati espressivi o culturali. tommaseo, 15-140: il
tutta. -usufruire di determinati mezzi o servizi. stampa periodica milanese, i-446
intr. con la particella pronom. accostarsi o riunirsi a una persona dalla quale ci
persona dalla quale ci si era allontanati o si era separati. dante, inf
perpetuo. -aderire a una religione o a un movimento politico. cesari,
che gli italiani, un 'orno o l'altro, occupassero l'isola di malta
-che è ancora suscettibile di essere raggiunto o appaiato (una persona da cui si
una gara, un concorrente in un gioco o in una competizione, una squadra in
(raggiugniménto), sm. conseguimento o ottenimento di un determinato risultato o fine
o ottenimento di un determinato risultato o fine. b. croce
2. ant. confluenza di due o più corsi d'acqua; il punto
fra di loro parti scucite, staccate o rotte. 2. intr.
lo più al termine di un inseguimento o dopo un allontanamento (una persona).
/ sull'infida tolda / cadean trafitté, o dai raggiunti bordi / si lanciavan nei
, perfettamente compiuto (un'opera artistica o letteraria). c. carrà,
alcun raggiunto: senza incontrare nessun ostacolo o impedimento. ignoto [in francesco di
un affare); ristabilimento (di condizioni o di rela zioni pacifiche)
un veicolo, ecc., rotto o deteriorato, anche sostituendo una o più
rotto o deteriorato, anche sostituendo una o più parti per rimetterlo in funzione;
'. -rannodare le maglie strappate o allentate di una rete. forteguerri
4. rimettere a posto un arto slogato o fratturato. forteguerri, 9-41: le
il fuoco. 7. collocare o riportare nell'esatta posizione. f
9. figur. rappacificare più persone o comunità politiche fra loro; riconciliare,
. il *. sistemare una faccenda o una situazione; appianare, regolare.
costure a qualcuno: piccniarlo, malmenarlo o anche maltrattarlo verbalmente. tommaseo [s
-trice). che rimette in funzione o aggiusta « rag„:
rag„: tte in funzione o aggiusta ciò che si è rotto.
: che si occupa di curare gli ammalati o di consolare e confortare chi è nell'
(e, anche, il pezzo o la parte che è aggiustata o sostituita)
pezzo o la parte che è aggiustata o sostituita). = deriv.
, 1-538: raggomiciolare, fiorentino: unire o ristrignere insieme. = comp.
se stesso anche avvolgendosi in un indumento o nelle coperte; rannicchiarsi, accoccolarsi.
non disponibilità a esternare i propri sentimenti o a comunicare). marchesa colombi,
8. figur. farsi prendere o avvincere da un sentimento o da un
farsi prendere o avvincere da un sentimento o da un interesse. nievo, 319
con un rapporto di attinenza, interdipendenza o logica coerenza (un avvenimento, un
connettono, si raggomitolano intorno all'uno o au'altro. 10. circoscriversi
calore, specie durante il riposo, o per avvolgersi strettamente in coperte o indumenti
, o per avvolgersi strettamente in coperte o indumenti o per un sentimento di estraneità
per avvolgersi strettamente in coperte o indumenti o per un sentimento di estraneità o di
indumenti o per un sentimento di estraneità o di timore verso i presenti o per tristezza
estraneità o di timore verso i presenti o per tristezza e malinconia).
il sole, sotto la pioggia, raggomitolato o se- uto. -incurvato
. 4. figur. concentrato o raccolto in se stesso, in uno
uno stato d'animo, in un pensiero o in un dolore ossessivo. nievo
di fattori termici, in modo da impedire o da rendere difficoltoso il movimento; rattrappirsi
anco di abitual mente rattratto o impedito. 'gli è tutto raggranchiato '
figur.: rabbrividire di orrore o di raccapriccio. bacchelli, 16-47
agg. rattrappito per cause fisiologiche o patologiche o per la rigidità della
rattrappito per cause fisiologiche o patologiche o per la rigidità della morte;
giacomo, i-540: nel silenzio vibrarono due o tre rin tocchi. egli
, in genere esigua, con lavori occasionali o con questue o con raccattonaggio; accumulare
, con lavori occasionali o con questue o con raccattonaggio; accumulare, mettere da
reperire i fondi per uno stanziamento pubblico o per il compimento di un'opera o
o per il compimento di un'opera o l'attuazione di un progetto. varchi
sezione costituita in ginevra raggranellare i due o tre mila franchi necessari all'impianto?
, 6-ii-43: si determino... o di sloggiare l'inimico, quando si
, quando si volesse dare indietro, o ad ogni modo di uscire alla busca
spassose e scioperate. -conquistare o procurare qualche accolito o seguace.
. -conquistare o procurare qualche accolito o seguace. mazzini, 51-126:
... di raggiri promossi, con o senza mandato, da agenti monarchici
alberghetti. 5. trovare in sé o far emergere le qualità, le doti
doti necessarie ad affrontare una determinata situazione o persona. bonsanti, 4-204: finì
, potevano acquisire agli schiavi l'affrancagione o almeno la benevolenza. calvino, 2-187:
ant. e letter. acuire o rendere più penoso e tormentoso un dolore.
le tenere cure. -rendere o far apparire più grave, accrescere una
apparire più grave, accrescere una colpa o le conseguenze di un errore. cavalca
e schernendo e menimando l'altrui bontà o raccontando o raggravando gli altrui peccati.
e menimando l'altrui bontà o raccontando o raggravando gli altrui peccati. passavanti,
] in una cosa, sogliono raggravare o mutare la battaglia e, prendendo ora
4. peggiorare, rendere più gravose o insoffribili una situazione o le condizioni di
rendere più gravose o insoffribili una situazione o le condizioni di vita. machiavelli,
raggravati. poerio, 3-281: lascia, o francia, posar dentro la fossa /
. 2. che suscita orrore o ribrezzo; raccapricciante. ungaretti, xii-143
. provare una sensazione violenta di orrore o paura, turbarsi fortemente, raccapricciare.
-gelare il sangue (per 1 * orrore o anche soltanto per fastidio).
il proprio corpo in uno spazio esiguo o in una posizione ripiegata; farsi piccolo,
socchiuse gli occhi. -accovacciarsi (o anche rannicchiarsi su se stesso).
... i quali tutti movevansi alzandosi o raggricchiandosi ne'lor covi. d'annunzio
subito che si trova in atmosfera più o meno calda o fredda. vailini, 77
trova in atmosfera più o meno calda o fredda. vailini, 77: faccia
il prefato orifizio dell'utero sia distorto o raggricchiato. -rinsecchito. grazzini
apriva la bocca se non per piangere o per mangiare, non si muoveva che a
anche di turbamento e di sorpresa, o per ammiccare. p. e.
la faccia, una parte del volto o dell'epidermide col movimento volontario dei muscoli
dell'epidermide col movimento volontario dei muscoli o per stimoli esterni; corrugare, arricciare
per esprimere stupore, disgusto, scontentezza o per incutere timore. tassoni
arghignarsi ', allorché nauseano qualche cosa o, sdegnati, così raggrinzano le labbra
lupinella, e ogni poco raggrinzavan la pelle o battevano 1 ferri sulle lastre per scacciarsi
diventare grinzoso un organo vegetale, farlo o vederlo accartocciare. crescenzi volgar.,
mentale. -provocare rughe sulla pelle o sul volto; farvi nascere una smorfia
, / che la vampa, o donne belle, / non raggrinza a voi
4. figur. far diventare più meschino o pavido. cicerone volgar., 1-515
giunte, non si capiva se per pregare o per nascondere i genitali che gli s'
indietro. 7. coprirsi di piegoline o di rughe per la contrazione dei muscoli
di rughe per la contrazione dei muscoli o anche per il processo ^ fisiologico deltinvecchiamento
naso). malatesti, 34: o tina, io sento dalla gente dire /
20-61: queste gengivette... o guaine che dir vogliamo, quando la
roba che par simile alla colla strutta o più propriamente alla gelatina quand'è sul
-sentirsi inetto, incapace, privo o svuotato di idee. deamicis,
/ altri rosicchiano la pensione aell'inps / o si raggrinzano negli enti locali.
si raggrinzano negli enti locali. o. venir meno gradualmente, ridursi.
2. privo di consistenza, sodezza o turgidezza; floscio, flaccido, mencio
raggrinzisci). contrarre il volto o una parte del volto. bartolini
. 4. coprirsi di pieghe o di rughe, contrarsi (la pelle
profondamente, stringersi il cuore per angoscia o pena, provare angoscia. cicognani,
), agg. solcato da grinze o da rughe, specie per la vecchiaia
2. arricciarsi in segno di stupore o di incredulità. muratori, cxiv-45-32:
figur.: divenire incapace di manifestarsi o di agire (una dote intellettuale).
2. figur. riprendere un'azione o una trattativa o un discorso interrotto momentaneamente
. riprendere un'azione o una trattativa o un discorso interrotto momentaneamente. siri,
7. non riuscire a parlare o parlare con difficoltà. n. franco
ragroppata, formò parole. -bloccato o interrotto da una difficoltà. siri,
la trattazione. 3. determinato o provocato da una causa (una situazione
di sciogliere a suo tempo i viluppi o d'amore o di sdegno raggnippati dall'
a suo tempo i viluppi o d'amore o di sdegno raggnippati dall'inconstanza delle passioni
, come segno di stupore, malumore o minaccia. serdonati, 9-517
di raggrottare), agg. contratto o inarcato per acuire la vista o anche per
contratto o inarcato per acuire la vista o anche per esprimere stupore, disappunto,
per esprimere stupore, disappunto, severità o minaccia (il sopracciglio).
filo su se stesso con molte spire o volute. soderini, iv-413: quelli
; ai poi se ne fanno palle o pastelli, raggrovigliandoli insieme, e si pongono
commedia di aristippia, 5: o antrazio, dàmmi mano, ti prego
infanati, col sangue raggrumato sulle vesti o ancora colante alle ferite, venivano dileggiati
, intorno a un oggetto, per curiosità o altro. 3. formare un
agg. raccolto a poco a poco o con fatica; raggranellato.
. il riunire, il mettere insieme o 1'accostare più entità o oggetti, in
mettere insieme o 1'accostare più entità o oggetti, in modo da formare uno
oggetti, in modo da formare uno o più gruppi omogenei. p.
riunite per gruppi, dipendenti da una o più amministrazioni secondo l'affinità degli scopi
. il raggruppamento è proposto dal prefetto o dal sottoprefetto o, a norma delì'
è proposto dal prefetto o dal sottoprefetto o, a norma delì'art. 62
titoli: riunione di più titoli azionari o di altro genere in un unico documento
. 5. concentrazione di parole o di suoni determinata dalla rapidità nel pronunciarli
che costituiscono un radicale, una molecola o un gruppo funzionale. 7. milit
- raggruppamento tattico: complesso di due o più gruppi tattici dipendenti da un solo
e temporanea, in funzione di elezioni o di altri particolari momenti politici).
raggruppare, tr. radunare insieme più cose o oggetti sparsi. -anche: collocare,
poeta sotto il medesimo concetto di violenza o di malizia con forza raggnippasse oltre omicidi
3. avvolgere, attorcere formando uno o più nodi. brignole sale,
lavorare. -mettersi insieme per motivi o per attività politica o sociale o culturale
insieme per motivi o per attività politica o sociale o culturale. mazzini, 77-8
motivi o per attività politica o sociale o culturale. mazzini, 77-8: un
si raggruppa per ragioni di lavoro o semplicemente per ragioni ai vicinato; in europa
, / poi si distende come serpe o bisce, / poi si raccoglie e
. raggrumato). riunito in una schiera o in un gruppo compatto. -anche:
, azione raggruppata: titolo (azionario o di altro genere) che deriva dalla riunione
posizione prescritta per i tuffi dal trampolino o dalla piattaforma, in modo da stendersi
di natura. -che forma uno o più nodi, annodato. c.
intrico nella trama di un componimento letterario o drammatico; vicenda complicata, peripezia.
. (raggrùzzolo). mettere insieme o da parte, a poco a poco
un gruzzolo, in partic. col lavoro o col risparmio; raggranellare.
mi raggruzzolo / e non istimo vento o neve e spruzzolo. 6.
? 7. rapprendersi in grumi o in masserelle indurite. baruffaldi, i-69
caso la figura del telamone è più o meno raggruzzolata e rannicchiata, come per
della schiena pietra, trave, cornice o altro membro d'architettura.
il prefato orifizio dell'utero sia distorto o raggricchiato, o se alcuna parte della vagina
dell'utero sia distorto o raggricchiato, o se alcuna parte della vagina sia raggruzzolata
, agg. che può essere confrontato o messo in relazione con altri elementi; paragonabile
2. per simil. proporzione o equivalenza fra grandezze. galileo,
strumenti di misura uguali a un modello o a un campione prestabilito; unificazione.
), agg. che fornisce informazioni o delucidazioni; informativo. rebora
darete sopra sevo liquefatto, temprato con olio o con grasso porcino perché sia più morbido
2. ridurre alla stessa misura o grandezza più elementi; adeguare a una
l'un de l'altro più s'allegra o attnsta, / pongon l'orgoglio et
4. figur. adeguare a una necessità o ai mezzi disponibili; proporzionare.
si raguaglia. 5. raggiungere o far raggiungere una determinata misura.
ne sono ingiuste di quelle date tra noi o per la ignoranza o per la malizia
date tra noi o per la ignoranza o per la malizia de'giudici.
con mezza parte. 6. ridurre o confrontare in bilancio partite contabili, ragioni
, ragioni e conti (anche morali o esistenziali); rivedere i registri.
con tutta la mano ausiliare del caso o della necessità. leopardi, i-462:
su fogli. machiavelli, i-vm-132: o ei si riduceva con qualche cittadino tra
riduceva con qualche cittadino tra ragionamenti onorevoli o ei si ritirava in casa nello scrittoio
ragguaglia. 7. confrontare due o più entità, paragonare, fare un
somiglianza, quai costumi e gesti, / o qual virtù a te si ragguagliava!
. -considerare, soppesare varie circostanze o notizie. machiavelli, 1-iii-1152:
; mettere al corrente di un fatto o di una notizia, rendere edotto (
ragguagliatemi se riede / la ria febbre o pur se cede. d'este, 14
da ognuno tuttodì adoperati perché gli fruttino bene o gli scansino male. stampa periodica milanese
avvisa che quella è una torre quadrata o ritonda, composta di mattoni o di
quadrata o ritonda, composta di mattoni o di marmi, ma non arriva già a
secondo un computo riferito a più dati o a numerose misurazioni; in media.
ragguagliativo, agg. che ha la funzione o lo scopo ai informare in modo particolareggiato
in modo particolareggiato, di fornire notizie o ragguagli su un argomento. tesauro
il lettore di aver fatto per te o per lui alcuna cosa, mostrerai quella cosa
. -uniforme, privo di sbalzi o di interruzioni. magalotti, 21-17:
dei minatori. 3. convertito o espresso in una diversa unità monetaria;
fiorino ragguagliato colla libra romana di provenienti o provisini, si può ricavare da uno
secondo la media aritmetica fra diversi valori o misure. documenti della milizia italiana,
i-263: il comune ha 70 conestabili o più, a'quali diciamo che e'si
determinare assolutamente... la velocità media o ragguagliata di qualunque sezione, data la
, non sorpassano, l'uno ciotto o vent'anni. stampa periodica milanese, i-443
16-iii-2: sono i sensi tante vedette o spiatori che mirano a scoprire la natura
. -trice). che fornisce notizie o informazioni, che mette al corrente di
ant. raguàglio), sm. proporzione o corrispondenza fra due o più entità
. proporzione o corrispondenza fra due o più entità, in partic. fra
fra giordano, 2-257: che ragguaglio hae o che differenza del papa o dall'imperadore
ragguaglio hae o che differenza del papa o dall'imperadore a dio? infinita. l
pagargli, a ragguaglio del primo viaggio o tempo accordato, la pigione di quel nuovo
, la pigione di quel nuovo viaggio o tempo ai più che se ne sara servito
di proporzionalità dell'imposizione tributaria ai redditi o ai cespiti dei contribuenti. -anche:
. adeguamento di una punizione alla colpa o del premio al merito. sacchetti,
iudice; e questo ragguaglio come si fa o come si farebbe, se l'anima
numerico, che esprime una certa quantità o grandezza calcolata secondo un determinato sistema di
valore numerico che esprime la medesima grandezza o quantità calcolata secondo un altro sistema di
monete di tutti quei paesi coi quali o ha o può avere commercio; e che
tutti quei paesi coi quali o ha o può avere commercio; e che non
natura (come la pena pecuniaria) o di una certa specie (come l'arresto
natura (come la pena detentiva) o di altra specie (come la reclusione
dal libero operare delle forze di mercato o come è stabilito in via autoritaria o
o come è stabilito in via autoritaria o convenzionale) fra l'unità di un
e quello di un altro sistema monetario o fra il valore dell'oro e quello
oro e quello di una certa moneta o, in un sistema
determinazione dell'importo complessivo di più debiti o crediti verso una stessa persona e aventi
4. confronto istituito fra due o più persone o entità; esame comparativo
. confronto istituito fra due o più persone o entità; esame comparativo, paragone (
, / come può cosa umano ingegno o sguardo / adeguar, ch'adeguar non si
, 51: tutte le dette ragioni o ragguagli debbono scriversi ne'suddetti libri.
6. resoconto particolareggiato di un fatto o di un'impresa esposto da chi ne
esposto da chi ne è testimone oculare o ne ha avuto notizia; relazione orale o
o ne ha avuto notizia; relazione orale o scritta, anche di carattere ufficiale o
o scritta, anche di carattere ufficiale o diplomatico; descrizione di un luogo,
paese, in partic. straniero, o di una situazione storica; nota informativa su
. manetti, 2-43: questa sua tornata o venuta e l'altre che furono poi
-come titolo di un'opera biografica, storica o scientifica. algarotti, i-vm-215 {
pubblicate nel 1612 e 1613 due raccolte o centurie di saggi letterari e politici di
, recandone poi alla ragione un giusto o puntuale ragguaglio. algarotti, 1-ii-207: oimè
guardare attentamente, il fissare un oggetto o una persona. - anche: sguardo prolungato
lo circonda variarsi ad ogni tratto più o meno, secondoché degno egli è del
e dove vede l'anitra, oca o gru... all'uccel discende.
, agg. che guarda, osserva o considera con attenzione. -anche sostant
giovanni da fécamp volgar., xxi-619: o splendor della gloria di dio padre,
meglio, lxxxviii-ii-126: ave regina coeli, o virgo pia. / per quella salutazione
il quale spesse volte morsi di mosche o ver segreto intramento di qualunque vermicello uccide
3-21: quando se'per le chiese o per cappelle e incominci a disegnare,
ragguarda prima dì che spazio ti pare o storia o figura che vuogli ritrarre.
prima dì che spazio ti pare o storia o figura che vuogli ritrarre. vita di
più gravanti. -prendere come esempio o modello. fra giordano, 7-145:
spaziale, essere rivolto verso una direzione o verso una regione. crescenzi volgar
intr. rivolgere lo sguardo in una direzione o su un oggetto determinato; volgersi a
s. bernardo volgar., 12-22: o dolcissimo iesù, il tuo volto desiderabile
condizione, a un fenomeno per studiarlo o per ritrame un insegnamento; prestare attenzione
santi uomeni. rinaldeschi, 1-28: o veramente non mi confonderò quando arò ragguardato
soddo- mia che non sarebbe con maschio o con altra femmina non moglie.
si ritruova in loro, la quale o possa mai divenire vostra o, ragguardata
, la quale o possa mai divenire vostra o, ragguardata molto bene e considerata,
. che si prende cura di un bene o protegge una persona; custode.
ragguardatori. 3. che esamina o considera nella propria mente; che cerca
cia, ed il preporla alleai tra o posporla estimo che all'arbitrio lasciar si
le qualità e le capacità che possiede o per la posizione sociale che occupa; illustre
; illustre, insigne (una persona o, anche, una familia, un
: che si segnala per una data qualità o capacità; che si distingue per un
e delle persone più ragguardevoli per fortuna o per pretensione al sapere. ghislanzoni,
medicina, per se stesso, è o non è un personaggio ragguardevole in un
risplende. 2. notevole per una o più caratteristiche positive, per la qualità
-pregevole, valido dal punto di vista estetico o concettuale (un modo di operare,
, un elemento poetico, un'opera o una sua parte). patrizi,
tempo a ricadere in tirannide di uno o di più? giuliani, ii-107:
sul montamiata. -composto, costituito o abitato da persone illustri; prestigioso,
.., parve di essere promosso o almeno benevolmente tollerato al posto di '
, un evento, anche una disciplina o una virtù); fondato (una
sul lago fosse stata un assassinio più o meno passionale. silone, 54: con
. 2. muovere scompostamente nell'acqua o nel fango. bresciani, 6-vili-190
sevo di montone, cera nuova, ragia o trementina. landino [plinio],
, ec., intaccati gemono olio o ragia. baretti, 6-17: vidi
ardente paglia / intinta pria nell'olio o impegolata, / stoppa acconcia con cere
nome dato in chimica alla materia resinosa semisolida o solida, che si ritrae dalla trementina
evaporazione di questa. generalmente la ragia o peceresina è fusa al calore e feltrata
si viene ad estendere qualunque tocco mal pulito o altro che non convenga. guglielmotti,
i ginepri e i pini, la ragia o gomma. 2. per
insieme e mitili un poco de zafarano o di rassa de bote e serà spesso
quelle fessure esce fuora in forma di ragia o pinguedine una pasta tenera, candida,
dimenano m gran ragia / per erro o per follia d'amore amare.
sm. re, principe o dignitario indiano. - anche come titolo.
. g. torti, lxxxix-i-386: o dio d'agra e di deli, /
come d'un bramino l'alma / forse o d'un raja in un monton si
rincipi indiani, sovrani d'uno stato o amministranti uno tato sotto il dominio dell'
dell'india nord-occidentale, di stirpe aria o anche di altre stirpi, composte di
denominazione sembra desunta dalla specie di ferita o rottura che presenta il loro corsaletto.
fusta, come sono alberi, antenne o vele o qualsivoglia altro legno, se il
come sono alberi, antenne o vele o qualsivoglia altro legno, se il padrone
farà dar capo, cioè attaccar qualche cavo o gomena per tirarlo...,
per tirarlo..., qualunque sinistro o pregiudizio che perciò segua si dovrà ammendare
'raig ': conyunt de diversos trans o lligas de traves o lignes.
de diversos trans o lligas de traves o lignes. ràgio4, v.
. ragionacchiaménto, sm. ragionamento o di scorso condotto in maniera
risultato di tale procedimento; discorso o pensiero articolato logi camente,
procedimento di scorsivo di inferenza o di prova (e fin dalla logica
conda che il procedimento vada dal più generale o
ciò che deve essere in esso o fuori di esso. mamiani, 5-102:
per uso quotidiano chiamare ragionamento qualunque cogitazione o discorso mescolato di raziocini, ma in
il ragionamento è -si capisce -inconsio. o almeno..). piovene, 7-439
-con connotazione spreg., in esclamazioni o in interrogazioni retoriche: discorso sconclusionato,
se. lla controversia è in scritta o è in ragionamento... vuole [
prete de l'ospitale senza licenzia del rectore o vero del suo vicario vada ne la
ammirato, 1-ii-142: 1 fanciulli, o da'padri o dai fratelli maggiori che
1-ii-142: 1 fanciulli, o da'padri o dai fratelli maggiori che tornavano dagli eserciti
, intendevano ne'continui ragionamenti a tavola o la sera al fuoco come erano passate le
in relazione con un compì, di limitazione o con una prop. subord. discorso
commento di un fatto, del comportamento o del modo di essere di una persona (
intendimento, / se fosse 'n cor o 'n corpo o sul vi dire, /
/ se fosse 'n cor o 'n corpo o sul vi dire, / assai son quelli
in ragionamento: dibatterne, trattarne oralmente o per scritto. d. bartoli,
ant. trattativa condotta in vista di fatti o di accordi politici, diplomatici, militari
sostanza assurdi e sofistici (una persona o uno stato mentale). leoni
-sostant. chi pensa, parla o scrive in modo logico, affidandosi alla
la mentalità; esporre le proprie opinioni o i giudizi su determinati argomenti o su
opinioni o i giudizi su determinati argomenti o su qualcuno; fare una descrizione o
o su qualcuno; fare una descrizione o un racconto, per lo più in un
qualcuno per consultarlo, per chiedergli informazioni o comunicargli qualcosa, per intrattenerlo su determinati
argomenti (anche in uno scambio epistolare o in una dedica poetica); parlare
invan ragioni. / morte pretendo, o turandotte in sposa. leopardi, 21-48:
-con riferimento a soggetti astratti, inanimati o personificati. giacomo da lentini, 38
umana creatura alla sua falce è sottoposta o tardi o per tempo. gosellino,
creatura alla sua falce è sottoposta o tardi o per tempo. gosellino, 1-339:
riferimento ad animali in una rappresentazione favolistica o fantastica.
-rivolgersi a dio con la preghiera o in colloquio spirituale. boccaccio,
, di lungi da ogni ple- beio o publico stilo di parlare, si trovassero parole
ritiene più opportuno trattare, problemi sgradevoli o di difficile soluzione che si desidera evitare
di difficile soluzione che si desidera evitare o di cui è inutile parlare. macinali
proposito. anco per troncare un discorso o per dire ch'è inutile o superfluo il
un discorso o per dire ch'è inutile o superfluo il fermarsi. p.
favella di quello che gli occorre, o che si sdegni, o che si allegri
gli occorre, o che si sdegni, o che si allegri, o che si
si sdegni, o che si allegri, o che si lamenti, ciò faccia cantando
fosse nato sordo per qualche difetto naturale o non avesse chi imitare, non ragiona-
2. per estens. compiere una riflessione o una meditazione; raccogliersi in pensieri profondi
voci querule: / « di lauro, o melisso, più non coro- nomi »
con la moglie accanto. -rivolgersi mentalmente o in sogno a qualcuno o a persone
-rivolgersi mentalmente o in sogno a qualcuno o a persone immaginarie o a personaggi del
sogno a qualcuno o a persone immaginarie o a personaggi del passato. n
bel pensiero indulgo / e con plato o zenon dentro ragiono, / ho da un
, / ho da un lato un porcaio o un caprimulgo. carducci, iii-a-319:
per vergogna, / di ragionar coi buoni o d'appressarsi. tansillo, 1-78:
3. dissertare su un determinato argomento o su un tema sviluppandolo in modo sistematico
di una spiegazione, di un'analisi o di una narrazione. -anche: tenere un
sistematico argomentazioni, dimostrazioni teoriche, prove o confutazioni.?? anonimo
e potea dir le tue fatiche, o marte, / le trombe e l'arme
gli piacevano che quelle che di guerre o di cose fatte da grandissimi uomini ragionassino
vi voglio / come si mangia con carne o con oglio. p. f.
dei princìpi. -disputare (fra due o più persone, in una riunione,
, a un problema culturale, scientifico o politico, a un fatto o a
scientifico o politico, a un fatto o a un'opinione controversa o sull'opportunità
un fatto o a un'opinione controversa o sull'opportunità di compiere un'azione,
, di tenere un determinato comportamento o sulla legittimità di una posizione; questionare
fosse più prestante governo, la monarchia o le republiche tutte, filippo maria visconti
ragione; comportarsi, nelle'attività pratiche o in quelle intellettuali, in modo ragionevole
(anche in relazione con un aw. o con un'espressione di valore positivo e
vegetare, sentire, muovere e ragionare o vero intelligere. cellini, 856: sì
il concilio di trento stringevano l'europa o a non credere che alla ragione o
o a non credere che alla ragione o a credere senza mai ragionare. tommaseo [
. -in relazione con un aw. o con espressioni di valore negativo (come
le ginocchia, ecc.): dire o fare cose assurde, insensate, non
': di chi ragiona male, o piuttosto sragiona. guerrazzi, 2-100:
al direttore, di giudicare bene o male, di ragionare colla testa o coi
o male, di ragionare colla testa o coi piedi. -formarsi, svilupparsi (
amarezza. gozzano, ii-312: « o preti, ma è assurdo che domini
su determinati argomenti, per esporgli opinioni o giudizi, per descrivergli o raccontargli qualcosa
esporgli opinioni o giudizi, per descrivergli o raccontargli qualcosa, per discorrere con lui
/ e nel cor le ragiona: « o donna nata / di tant'alto lignaggio
intenzione di esporre completamente la propria opinione o il proprio punto di vista. c
e lo stampa in un'immagine macabra o grottesca. 7. trattare (in
trattare (in un'opera letteraria, tecnica o scientifica o anche in un discorso,
un'opera letteraria, tecnica o scientifica o anche in un discorso, in una lezione
, in una conferenza) un argomento o un tema sviluppandolo in modo sistematico e
di una spiegazione, di un'analisi o di una narrazione; esporre in modo
ragionamento a ciò che non è intrmsecamente o puramente prodotto di logica, ma è
gramsci, 4- ^ 2: cosa significa o può significare il fatto che l'omodeo
una questione, un problema culturale, scientifico o politico, un fatto controverso, o
o politico, un fatto controverso, o l'opportunità di compiere un'azione,
decisione, di tenere un comportamento, o la legittimità di una posizione; considerare
tra che un omo avesse due mogli o una femina avesse due mariti, per
manzoni, vi-1-437: voleva ognuno ragionare o riformar la grammatica; la latina c'
-proporsi, progettare, avere in mente o nelle intenzioni un determinato comportamento, un'
intenzioni un determinato comportamento, un'azione o un'impresa da compiere o uno scopo da
un'azione o un'impresa da compiere o uno scopo da ottenere. -anche in
non ispera. -filos. trattare o discutere un tema procedendo logicamente e secondo
una quantità (anche in modo più o meno empirico e approssimato) o il
modo più o meno empirico e approssimato) o il valore di una merce o di
) o il valore di una merce o di un'operazione commerciale. -anche in
e persuasivi per convincere qualcuno di qualcosa o a comportarsi in un dato modo (in
. laude dei bianchi toscani, xcvi-72: o buon uomo, or mi perdona,
ragione. -ragionare con i pugni o con gli urli: questionare in modo
delle quali si favella non ci compiacciono o sono pericolose, s'usa dire, perché
muti ragionamento: 'ragioniam d'orlando 'o 'parliamo di fiesole '.
; affermazione, esposizione, descrizione orale o scritta, racconto fatto in un rapporto
, racconto fatto in un rapporto amichevole o confidenziale di un fatto, di un aneddoto
chiacchierata (e ciò che viene detto o scritto: l'argomento di una conversazione
modo di esprimersi, di comunicare oralmente o per scritto, considerato per la pronuncia,
, la forma dell'espressione, lo stile o, anche, per la mentalità,
chiuse mai simulator codardo / bassa lusinga o riso menzognero. pea, 7-562:
. 3. trattazione, dissertazione o parte di una trattazione (anche considerata
con rigore scientifico (in uno scritto o in un discorso o in una lezione)
(in uno scritto o in un discorso o in una lezione). boccaccio,
pur dianzi, spiegando con diligenza le forme o vogliam dire le idee del ragionare d'
la speranza di capirlo. -attività o espressione letteraria. cino, xxxv-ii-689:
vivace, di una questione fra due o più persone che, esprimendo pareri contrastanti,
considerano l'opportunità di prendere una decisione o di compiere un atto, la validità
porporati. 4. l'uso o l'attività delle facoltà intellettive, del
. genovesi, 2-131: il ragionare o l'argomentare non è altro che lo sviluppare
spesso non già a una ragionevolezza più o meno estrema, ma ad una razionalizzazione di
confermando. -valutazione, previsione dei vantaggi o degli svantaggi di una situazione.
credere. -in base a scelte o a convinzioni precise e ponderate. buonafede
sf. region. disus. ufficio o insieme degli addetti che, m qualsiasi
che, m qualsiasi tipo di azienda o di ente (o, anche, di
tipo di azienda o di ente (o, anche, di pubblica amministrazione,
anche, di pubblica amministrazione, statale o locale), è occupato nel controllo
. 2. stor. locale o insieme di locali dell'ambasciata della repubblica
prevalentemente su ragionamenti logici, sulla riflessione o su un'esposizione organica o su una
sulla riflessione o su un'esposizione organica o su una trattazione sistematica. cesarotti,
essere solo di interpretazione storica e critica o ragionativa. -che ha un carattere
raziocinante e non lirico (un genere o una composizione poetica, una tendenza letteraria
una composizione poetica, una tendenza letteraria o artistica; e ha una connotazione negativa
, senza lasciarsi influenzare dai sentimenti o da impulsi fantasiosi). cesarotti,
come con spirito. -che rivela o deriva da assennatezza, ragionevolezza, raziocinio
di vita). -anche: determinato o motivato da ragioni valide, plausibili o
o motivato da ragioni valide, plausibili o ritenute tali, anche per opportunismo (
: quando questi approvava con un argomento o con una lode che voleva esser ragionata,
-che procede con rigore logico e razionale o è meditato, esaminato, formulato in
ragionamento con cui si vuole dimostrare qualcosa o giungere a una determinata conclusione (un
si sta all'autorità del già ragionato o di chi ha ragionato. -che è
motivi personali. -addotto per motivare o per fare apparire più opportune e vantaggiose
in modo sistematico e organico; sostenuto o spiegato con ragionamenti, argomentazioni, documentazioni
romana certa. collodi, 1-50: « o uomo! o animale molto ragionato e
, 1-50: « o uomo! o animale molto ragionato e poco ragionevole »
l capitano le paia duardo. -citato o succitato, accennato, enunciato. nardi
. grisone, 1-104: tutti questi castighi o aiuti non solo faranno i ragionati effetti
cose. 3. che corrisponde o si ispira a una teoria, a un
una teoria, a un sistema organico o a determinati criteri scientifici; organico,
dell'idee comuni dintorno le umane necessità o utilità -de'tempi oscuro, favoloso ed
periodica milanese, i-165: è ragionato o filosofico lo studio di una lingua.
poco abbia di sistematico, rientra più o meno nel novero di quelle ragionate chiarificazioni
aspetto di gran poeta e di vero, o supposto, filosofo. da quell'epoca
-ben articolato, elaborato, composto o esposto con chiarezza, con attenzione,
a dovere, tondi tondi. -eseguito o diretto con grande perizia e abilità,
. ant. registrato in un documento contabile o amministrativo. libri di commercio dei
ha l'incarico di parlare in determinate occasioni o circostanze (anche con riferimento a soggetti
(anche con riferimento a soggetti astratti o personificati). - anche: chiacchierone.
. -in una rappresentazione teatrale: recitante o dialogante. castelvetro, 8-2-155:
la similitudine di qualch'effetto della natura o dell'arte poco notato. -che
2. che tratta o disserta su un determinato argomento o su
tratta o disserta su un determinato argomento o su un tema in modo sistematico e organico
un tema in modo sistematico e organico o con specifica competenza; che se ne occupa
un ragionatore, ma come un rivelatore o un veggente. pasini, ii-980: il
, un'opinione su un determinato argomento o sostiene una posizione su un problema dibattuto
sostiene una posizione su un problema dibattuto o controverso per lo più in modo energico
che fa uso della ragione, che parla o si comporta in modo assennato, giudizioso
vantaggi senza lasciarsi condizionare dai sentimenti o dagli impulsi morali (e indica per lo
che dà un significato, un valore o uno scopo all'esistenza. bontempelli,
. anche invar.). facoltà o potere, proprio dell'uomo, di
sia teoretica, come ricerca della verità o più in generale della conoscenza per mezzo
mezzo del pensiero logico (. ragione speculativa o teoretica), sia pratica, come
opportuna in relazione con le condizioni oggettive o più giusta in rapporto con l'ordine
giusta in rapporto con l'ordine umano o divino { ragione pratica). -in partic
nell'empirismo di locke e hume, facoltà o anche semplice abitudine secondo la quale l'
autocoscienza come pensiero con le sue manifestazioni o determinazioni che sono le cose o gli
manifestazioni o determinazioni che sono le cose o gli eventi, vale a dire l'
nel novecento è stata concepita come autorivelazione o autoevidenza, da husserl, heidegger e
da husserl, heidegger e jaspers, o invece, da wittgenstein, come linguaggio
vagliare opinioni, credenze e tradizioni false o infondate, perciò in grado di operare
raziocinare e di dedurre da un principio o sia da una massima universale qualche conclusione
. carducci, iii-2-385: salute, o satana, / o ribellione, /
iii-2-385: salute, o satana, / o ribellione, / o forza vindice /
satana, / o ribellione, / o forza vindice / de la ragione! b
logiche, che si dissero intelletto (o anche intelletto astratto) e ragione: alla
amore, amor divenisse. -ipostatizzata o personificata, per lo più nel discorso
, dove si pone una che sia o la ragione o la penitenza, che abbia
pone una che sia o la ragione o la penitenza, che abbia intorno sette
base dei dati tratti dall'esperienza sensibile o comunque elaborati con i soli strumenti della
intellettiva propria di una supposta fase originaria o primitiva della specie umana, ritenuta,
selve scannandosi reciprocamente e talora mangiandosi allesso o arrosto dopo la scannatura, secondo i
: quel comune maestro che diritto senso o ragion popolare si appella. -spreg
di certi moderni, ma il senso o sia la ragione cosmica e divina, comune
, divenuto proverbiale per indicare i momenti o i periodi storici in cui la crisi dei
in contrapposizione a qualunque forma di alterazione o squilibrio mentale. bonichi, 117:
pensier, nel qual ragione / passeggi o stia, seguendo l'appetito, / è
rappresentarono gli aedi e i bardi come fanciullini o bei bambini o irruenti gioventù ginnaste,
i bardi come fanciullini o bei bambini o irruenti gioventù ginnaste, tutte ebra fantasia,
ragione. -sensatezza di un'affermazione o di un'azione. manzoni, vi-1-16
dovendo vivere meno. grazzini, 4-133: o ella si mariterà lui, o ella
: o ella si mariterà lui, o ella si starà così tanto che muoia suo
starà così tanto che muoia suo padre o giovangualberto: che, a ragione di mondo
nacque premuoia. 6. principio o insieme di princìpi che regola o informa
. principio o insieme di princìpi che regola o informa un determinato campo del sapere o
o informa un determinato campo del sapere o del- l'agire umano. guicciardini
: quando io ho consigliato di massacrare o tenere in prigione i pisani, non ho
tradimento, òggi si direbbe saper di guerra o ragion di stato, che fa lecito
qualunque mezzo, non facendo altra scelta o segregazione tra 'modi, se non se
lazio. -per estens. arte o scienza di governo. bon, li-4-76
; argomentazione addotta per suffragare una tesi o per confutarla. bonvesin da la riva
filosofia per provare l'anima umana immortale o sia incorruttibile; e di ciò poi ci
di un'assemblea possono essere tutti nel vero o nel falso, ma non si confuterebbero
meno valida della sostanziale): quelle o ecloghe o commedie erano composte di terzine e
della sostanziale): quelle o ecloghe o commedie erano composte di terzine e ai
composte di terzine e ai ottave, o piane o sdrucciole che fossero, mescolate talvolta
terzine e ai ottave, o piane o sdrucciole che fossero, mescolate talvolta a
la rima ripercossa e a stanze più o meno regolari, frottole in somma. bacchetti
scrittura, parte per ragioni e per argumenti o simili o dimostrativi, sufficientemente provare.
per ragioni e per argumenti o simili o dimostrativi, sufficientemente provare. lapo da
consigli / e burli mie ragioni? o in amore / sorda non men che sciocca
è il vostro sesso / e cne scusa o ragion seco non vale. foscolo,
i due ragazzi. -considerazione favorevole o contraria a una risoluzione. marini
chiarimento, spiegazione, affermazione che dimostra o rivendica la giustizia, la legittimità o
dimostra o rivendica la giustizia, la legittimità o l'opportunità di un'azione, di
possa, / griderò sola in qualche speco o fossa / la mia innocenzia e più
rispondere, se non udite prima, o buone o cattive, le mie ragioni.
se non udite prima, o buone o cattive, le mie ragioni. -difesa
voi, / onde non più ragione o scusa alcuna / vi resta, salvo ch'
, argomentata dell'origine, della causa o delle modalità di un fatto, di un
che sono all'origine di una decisione o di una disposizione. panigarola
14. motivo soggettivo, più o meno fondato, valido o plausibile,
, più o meno fondato, valido o plausibile, che è altorigine di un'azione
di una comportamento, e lo giustifica o lo spiega (anche nelle espressioni buona
, circostanza che induce a un'azione o a un comportamento, o che li provoca
un'azione o a un comportamento, o che li provoca, li suscita.
, 1-76: né avrai tu pure, o amica, / ragion di gelosia.
15. causa oggettiva che genera o determina un fatto, un evento,
quando si cerca l'intima ragione delle voci o delle forme romanze, per rappiccar queste
fonti dell'asia ariana, oppure ad una o più d'una favella dell'antica italia
né rozzo dinotasse verun oggetto della natura o dell'arte, veruna idea o complessa
natura o dell'arte, veruna idea o complessa o semplice con un vocabolo indifferente
dell'arte, veruna idea o complessa o semplice con un vocabolo indifferente e gratuito
vedere espresso piuttosto in un'altra legge o principio, in quella di ragion sufficiente
che si dilegua; ma il numero pari o caffo... non tocca senso
per esistere. -valida motivazione o giustificazione per esistere, per sussistere.
di esistere: ciò che dà senso o valore all'esistenza, che induce a desiderare
, ragione comune, ragione delle genti o ragione comune delle genti, ragione civile,
di ragione che si chiama delle genti o in un terzo piu presto che si dice
-studio, conoscenza del diritto; scienza o dottrina giuridica, giurisprudenza. -ragione civile
, titolo legale che fonda una pretesa o un potere. -in partic.:
-in partic.: diritto di proprietà o altro diritto patrimoniale su un bene.
alle ragioni per le uali ricevono canone o pensione. pindemonte, ii-43: pen
giuridica che presentano (ragione reale) o dell'oggetto a cui si riferiscono {
acquista la ragion reale sopra il coipo o sostanza del feudo a suo favore.
loro ragioni d'acqua. -ragione privativa o proibitiva: diritto di esclusiva, monopolio
di proibire la libertà di fabricar forni o molini o di aprir macelli e altre
proibire la libertà di fabricar forni o molini o di aprir macelli e altre botteghe per
armi, di battaglia: titolo legale o morale (o presunto o preteso tale
battaglia: titolo legale o morale (o presunto o preteso tale) fondato sulla
titolo legale o morale (o presunto o preteso tale) fondato sulla vittoria militare
fammi se vuoi in dura prigione macerare o quella morte con quelli tormenti che più ti
fa capo a un soggetto pubblico civile o ecclesiastico; privilegio, prerogativa, potere
come legame, fondato su un diritto o su un titolo giuridico, che intercorre
giuridico, che intercorre fra una cosa o una situazione e un soggetto pubblico o
o una situazione e un soggetto pubblico o privato). -per lo più nell'espressione
ragione privata: che spetta al potere politico o a privati soggetti. - di ragione
cesare: che ricade sotto il dominio o la sfera di giurisdizione imperiale.
comandato, per monache, per nozze o per dottori novelli. -figur.
di stato,... non conobbero o non vollero conoscere di che sorta regno
24. spirito, senso, principio o criterio di giustizia. f. de'
concreta attuazione nei rapporti sociali; applicazione o rispetto della giustizia. -mantenere ragione:
: in alcune città italiane, giudice criminale o civile. stefani, 7-70:
910: 'consoli della ragione, consoli o curia della ragione nuova ': i
edificio in cui ha sede un giudice o un tribunale; palazzo di giustizia (
. baretti, 2-100: gui- dhall o sia il palazzo della ragione è di struttura
ragione. 26. condizione (vera o supposta) di chi, in un
di conformità con la legge, col diritto o con la giustizia naturale e con l'
che ogni parte abbia soltanto dell'una o deh'altro. d'azeglio, 5-i-27:
genere, qualità, varietà; specie animale o vegetale. cavalca, 19-37:
il buon curator vender assai, / poco o nulla comprar, seb- ben vedesse /
il libro delle ragioni del denaro pubblico o privato circa il riscosso e lo speso.
da saldare, relativo a un debito o a un credito; la corrispondente annotazione
noi facciamo conto insieme e pagolo ogni anno o di fieno o di biade, e
e pagolo ogni anno o di fieno o di biade, e cancelliano insieme ogni nostra
della somma da pagare per un acquisto o per un servizio; la relativa nota scritta
rapporto, proporzione fra misure di grandezze o fra numeri (anche nelle espressioni ragione
considerati assoluta- mente, e chiamasi ragione o proporzione aritmetica; o vero infra i
, e chiamasi ragione o proporzione aritmetica; o vero infra i numeri sonori, cioè
e dalla materia: e si chiama ragione o proporzione geometrica. piccolomini, 10-303:
ragion dei quali sarà simile al rispetto o ver alla ragione di due altri, com'
l'uno come l'altro rispetto triplo o quadruplo o come si voglia, diremo
uno come l'altro rispetto triplo o quadruplo o come si voglia, diremo cotali quattro
voglia, diremo cotali quattro numeri esser proporzionali o ver in proporzione. rusconi, 56
quantità... questo rapporto dicesi ragione o proporzione. parini, mez. [
. relazione di attinenza, corripon- denza o dipendenza fra entità astratte o materiali,
corripon- denza o dipendenza fra entità astratte o materiali, fra situazioni, condizioni o
o materiali, fra situazioni, condizioni o fenomeni. piccolomini, 10-302: qual
si voglia altra tiene una certa abitudine o ver rispetto e ragione, o accidentale
abitudine o ver rispetto e ragione, o accidentale o essenziale, o maggiore o minore
ver rispetto e ragione, o accidentale o essenziale, o maggiore o minore, o
ragione, o accidentale o essenziale, o maggiore o minore, o piu vicina
, o accidentale o essenziale, o maggiore o minore, o piu vicina o manco
o essenziale, o maggiore o minore, o piu vicina o manco vicina, secondo
maggiore o minore, o piu vicina o manco vicina, secondo la propinquità delle
a far mutui se non ad una ragione o, come più volgarmente si dice,
senso generico: denominazione di una società o di un'impresa commerciale. -ragione cantante
ragione sociale costituita dal nome di uno o più soci. 35. locuz
fosse dosato in ragione d'un terzo o d'un quarto della passione. -al
trarre; e a quest'effetto s'impone o sulli affitti delle case o mezzo ducato
s'impone o sulli affitti delle case o mezzo ducato per camino o alcuna volta in
delle case o mezzo ducato per camino o alcuna volta in ragione dei salari de'
beve [vino] continuamente di due o tre anni, e sono carissimi,
ogni azione è l'espressione de'sentimenti o sensazioni antecedenti, è un moto semplice o
o sensazioni antecedenti, è un moto semplice o composto in ragione delle cause che lo
... chiedere overo ricevere per sé o per altrui alcuna pecunia o alcuna altra
per sé o per altrui alcuna pecunia o alcuna altra cosa della pecunia della detta
. vimina, 1-302: il waivoda o diciamo prefetto della città e territorio dice a
tutti la ragione, assistito da due o tre boiari. -andare a, alla
all'autorità giudiziaria per denunciare un reato o per discolparsene. poliziano, 6-375
giudizio equo. iacopone, 21-12: o segnor, pregate bene / che me
? ciò dalla divina provvidenza si regola, o pur caso si è o capriccio disordinato
regola, o pur caso si è o capriccio disordinato de'più potenti? -in
, ioq: chi fa miglior pane, o una che abbi sollecitudine o una cne
pane, o una che abbi sollecitudine o una cne non vi pensi? chi ha
non son di quelli che mi voglia imporre o voglia essere stampato a ogni modo:
] ben ragione di arrabbiarsi se udiva o un fabbro o un asinaro recitare storpiato
di arrabbiarsi se udiva o un fabbro o un asinaro recitare storpiato qualche passo del
: impietosirsene. caviceo, 1-74: o dei, abiati ragione (iella mia tenera
italiana non possa aver ragione degli 85 mila o 90 mila uomini che abbiamo in italia
là da ragione, doppia ragione, ragione o ragioni da vendere, tutte le ragioni
cose vere, sostenere una tesi esatta o un'argomentazione valida; avere idee,
avere idee, opinioni, pareri giusti o comunque condivisibili e approvabili. boccaccio
. g. villani, 9-321: ragione o non ragione che avesse il conte,
ragione: persona a cui spetta occuparsi o interessarsi di qualcosa. p. petrocchi
rendiconto riguardante transazioni commerciali, operazioni contabili o atti amministrativi. dante, par.
avrai speso. -chiamare a rispondere o a discolparsi di un delitto o di
rispondere o a discolparsi di un delitto o di un peccato. fra giordano,
modo di reliquie. -pretendere giustificazioni o riparazioni riguardo ad atti o a comportamenti
-pretendere giustificazioni o riparazioni riguardo ad atti o a comportamenti che si ritengono inammissibili,
si ritengono inammissibili, lesivi, ostili o provocatori. brusoni, 1074: ogni
ragione: vedere riconosciuto il proprio diritto o soddisfatta una rivendicazione. f f
g. c. croce, 48: o terra, perché non t'apri a inghiottire
ragione a qualcuno: riconoscere la verità o l'esattezza delle sue affermazioni, la giustezza
giustezza delle sue idee, la correttezza o l'opportunità delle sue azioni.
qualcosa: spiegarselo, comprenderne i modi o le cause. tarchetti, 6-i-450:
: qualunque sarà rinchiesto da la corte o dal suo messo che venga a rispon-
spedale di siena, 78: neuna possessione o vero cosa del detto ospitale, immobile
ospitale, immobile, possa essere venduta o donata o permutata o in alcun modo alienata
immobile, possa essere venduta o donata o permutata o in alcun modo alienata senza
possa essere venduta o donata o permutata o in alcun modo alienata senza la voluntà
grande la differenza da uno che balli o suoni o canti di pratica, come gli
differenza da uno che balli o suoni o canti di pratica, come gli insegna
insegna la natura, da uno che balli o suoni o canti di ragione, come
natura, da uno che balli o suoni o canti di ragione, come faceva il
proprie ragioni: esprimere il proprio parere o punto di vista, esporre e far
ragioni ai birri: cercare di giustificarsi o di esporre il proprio punto di vista a
proprio punto di vista a interlocutori indifferenti o ostili. varchi, v-59: '
volle parlare delle opere stampate del dettoli o delle sue lezioni orali. -fare
la ragione: essere del tutto stolto o assurdo. niccolini, iii-199: adesso
. c., 2-6-14: sarò sbandito o mandato a confine: là dovunque sarò
sì sciaurato. -riconoscere la correttezza o l'opportunità delle azioni; dimostrare l'
vedremo: il tempo ci farà ragione o torto. -rimediare. bersezio,
dovea avere. -valutarne la condotta o l'operato, giudicarlo. cavalca,
: pur una volta bisognerà farsi ragione o farla finita: che ne dici tu?
ricorrere all'autorità giudiziaria, a difendere o rivendicare un diritto, a rintuzzare o
difendere o rivendicare un diritto, a rintuzzare o vendicare un'offesa. castelvetro,
tragedia, se è loro fatta ingiuria o si dànno ad intendere che sia loro
ogni caso, saprò farmi ragione, o farmela fare. à questo mondo c'è
ha imbrutito il nostro popolo ed ha nociuto o nuoce al pubblico costume. bocchelli,
qualcosa: rassegnarvisi, accettandone l'inevitabilità o comprendendone i motivi. pananti,
, giusto, prestando ascolto ai consigli o agli ammonimenti altrui. manzoni,
negativi: ostinarsi in un atteggiamento colpevole o errato, contro tutti i suggerimenti,
contro tutti i suggerimenti, le esortazioni o i moniti altrui. giuliani, i-491
irremovibile. cinelli, 2-46: questi o simili pensieri occorsero a tommaso quando il
patrimonio per ragione. -con scelta o decisione meditata. bartolomeo da s.
, / ché qui non ci fia socrate o platone. -giustamente. bonagiunta
sonavan per ragione. -com'è giusto o necessario. a. pucci, cent
annotare sotto il suo nome; accreditargli o addebitargli una somma. nuovi testi
uomo, quando è da ira sospinto o ingiuriato, raffrenare l'ira,..
, volere: essere raccomandabile, conveniente o opportuno, in base a evidenti considerazioni
, in base a evidenti considerazioni logiche o conformemente alla realtà dei fatti.
: ragione vorrebbe che io discorressi dei fini o veri o verosimili che il conte si
vorrebbe che io discorressi dei fini o veri o verosimili che il conte si propose nella
periodi di depressione tremenda. -rendere o reddere, mostrare, dare ragione, la
al governo, all'amministrazione di beni o alla tenuta di conti. garzo
i quali e la quale avesse ricevuta o fosse pervenuta. fazio, ii-23-91: qui
partito preso. -rispondere delle colpe o dell'uso della propria vita davanti a
sé. -informare puntualmente di ogni azione o pensiero. boccaccio, vto-1-16: egli
ridere, di piagnere, di cantare o di sospirare, secondo che le passioni
dolci e amare il pungevano, ora o non osa, o gli conviene non
il pungevano, ora o non osa, o gli conviene non che delle maggiori cose
trieste per sue faccende fu dopo due o tre giorni... preso, e
spiegare, dichiarare il motivo di un fatto o di un'azione. nannini [epistole
stare a dovere, reprimerne la prepotenza o placarne l'ira. pananti, i-52
loro e quella seguì, ché assolvea o condannava senza ragione, come a loro
nostro mancar di onestà, il dir bianco o nero senza ragione. -fuori
reame ai comovaglia. -nell'ignoranza o nel disprezzo della legge divina. zanobi
l'attore è domandato, a bocca o in scritto, che quello a chi lui
cecchi, 17-66: usa alcuno, avendo o cappa o saio o mantello, quando
17-66: usa alcuno, avendo o cappa o saio o mantello, quando è logoro
alcuno, avendo o cappa o saio o mantello, quando è logoro da un lato
lato, sdrucirlo e rivoltarlo dall'altro o da rovescio. il che per altro modo
1-1i-543: forse domanderanno qualche rettificazione, o troveranno, al solito, qualche ragionaccia per
minori uffizi d'industria e d'amministrazione, o per passare al vero istituto tecnico,
. con signif. concreto: l'ufficio o l'insieme degli uffici o il complesso
l'ufficio o l'insieme degli uffici o il complesso degli addetti che, in qualsiasi
che, in qualsiasi tipo di azienda o di ente, è occupato in tale
per poter avere adito m qualche ragioneria o amministrazione di case feudali. -dir
plur. m. -t). studioso o esperto di ragioneria. =
-unito a voci che, nel linguaggio filosofico o derivato dalla filosofia, indicano un essere
quello che tutte le sensitive cose, o ragionevoli o irragionevoli, per certo loro
che tutte le sensitive cose, o ragionevoli o irragionevoli, per certo loro naturale istinto
naturale istinto appetiscono. -in dottrine panteistiche o immanentistiche. g. ferrari, i-285
sensitiva o la vegetativa gli convengono, quelle veramente
le quali senz'alcun impedimento, che o dalla parte di dentro o dalla parte di
, che o dalla parte di dentro o dalla parte di fuora gli sia dato
6-31: quest'altra smisurata classe d'immagini o idee, solamente propria dell'uomo sulla
. rosmini, xxi-137: un amore o un'altra affezione qualsivoglia si dice ragionevole
le cose che non sono ragionevoli; o, se sono ragionevoli, crederle con più
ragionevole. 4. che agisce o che giudica secondo ragione; che ha
se non per quattro cagioni; cioè, o perché egli è ladro o eretico o
cioè, o perché egli è ladro o eretico o spergiuro o disubbidiente al nocchiero
o perché egli è ladro o eretico o spergiuro o disubbidiente al nocchiero o a
perché egli è ladro o eretico o spergiuro o disubbidiente al nocchiero o a qualsivoglia altro
eretico o spergiuro o disubbidiente al nocchiero o a qualsivoglia altro che dèe comandarlo,
posso più soffrire i miei tormenti: ragionevoli o irragionevoli non so, ma sento ch'
occhi della loro intelligenza insiste, lontana o vicina, la prospettiva della...
5. che è conforme alla ragione o che non le ripugna; che procede
uso neutro, per introdurre una deduzione o una conclusione. dante, conv.
, quando il re fa una fabbrica o pubblica o privata, si mettono soprastanti ufficiali
il re fa una fabbrica o pubblica o privata, si mettono soprastanti ufficiali provvisionati
, 5-1-204: i corpi fossili vetrificati o che in altra guisa dimostrano aver sofferta
6. che può essere dimostrato come giusto o opportuno, che ha sicuro o legittimo
giusto o opportuno, che ha sicuro o legittimo fondamento; giustificato. maestro
ragionevole, alcibiade mio dilettissimo, fare o restar di fare ciò che gli piaccia
. -che è provocato da giusti o comprensibili motivi; indotto da un'esatta
); che è giustificato dalla legge o dalla morale (un rimprovero);
rimprovero); che consente di discolparsi o di sottrarsi a un impegno in modo
1-165: qualunque altro che legierà o legiere udirà quello che qui appresso scrivo,
piglia alcuna difesa, quantuncue ragionevole sia o possa essere. castelvetro, 8- i-528
(dicea singultando) che vi chieggo, o signor, perdono! condonate fallo alla
prudente perseguimento degli scopi; che dimostra o deriva da un modo di agire equilibrato
progresso. 8. che convince o persuade, sensato, equilibrato (un
ha niente di singolare, ma tre o quattro proposizioni che gli sfuggirono e il tuono
natura e vadano di propria voglia all'insù o vero non sia altro il loro salire
-ant. basato su un'effettiva simiglianza o su una coerente e non assurda corrispondenza
luogo tra gli autori della medicina filosofica o ragionevole che dir si voglia.
ch'era la lingua regolata e gramaticale o, per parlar più chiaramente, la
-che si basa su ragioni persuasive o filosoficamente dimostrabili (un'ideologia, una
qualche utile e ragionevole stabilimento? -ispirato o regolato dalla ragione; razionale. leopardi
; che gode di legittimità (un governo o i suoi atti politici e giuridici)
che è conforme alla maniera di pensare o al modo di agire comuni o a quelle
pensare o al modo di agire comuni o a quelle che sono le regole sociali
a quelle che sono le regole sociali o che presiedono a una particolare attività;
, opportuno. -anche con uso neutro o in dittologie sinonimiche. f f
lettore, « tante opere sono dimenticate o almeno così poco conosciute, così poco
con tal genere di argomenti l'importanza o meno che può avere una data opera
avuto mai delle sue purghe più che tre o quattro panni di color ragionevole.
color ragionevole. -che si verifica o si sviluppa nei modi o nelle direzioni
-che si verifica o si sviluppa nei modi o nelle direzioni che gli sono più convenienti
13. che è conforme alla giustiza o all'onestà; giusto, retto;
; ammissibile. -anche con uso neutro o in dittologie sinonimiche. { {
sostenere un lungo tempo che esse, o d'una parte o d'un'altra da
tempo che esse, o d'una parte o d'un'altra da soperchi disii sospinte
14. che è di buona o media quantità, entità o misura;
è di buona o media quantità, entità o misura; non scarso né eccessivo né
buon paese. -di discreta grandezza o importanza (un elemento geografico, un
: è terra ragionevole. -di discreta o sufficiente ampiezza (un oggetto, il
a un'ora ragionevole, verso le dieci o le dieci e mezzo.
15. che è di buona o media qualità; discreto. f
). -che è di buono o accettabile livello artistico (una pittura,
e buona posizione sociale (un pretendente o un marito). rettori, 30
ragionevole; il pensare, l'agire o il giudicare con la ragione, in
rucellai, 2-2-11-239: il cedere con ragionevolezza o per buona creanza non contravviene né alla
e nell'agire; equilibrio di giudizio o di condotta; buon senso.
. 2. conformità alla ragione o alla giustizia, in quanto procede dal
giustizia, in quanto procede dal ragionamento o dalla logica. -anche: fondatezza;
disputiamo... sopra la ragionevolezza o irragionevolezza di questo costume. giannone,
di legge, ma piuttosto di consuetudine o di ragionevolezza. manzoni, fermo e
sé come un argomento della sua bontà o della sua ragionevolezza, poiché ottiene il
salvatìche.. per estens. buona o sufficiente qualità. lampa-periodica milanese,
logica (in partic. in deduzioni o in conclusioni). dante,
luca, 1-13-1-109: da queste restrizzioni o dichiarazioni, le quali non nascono dalle
improbabili quei rigori. -come logica o necessaria conseguenza; conseguentemente. latini,
lettera e v'informiate dal signor imbaldi o da chiunque può essere informato cosa si
chiunque può essere informato cosa si debba o si possa ragionevolmente rispondere a chi l'
; non potrebbe ragionevolmente beversi che filtrata o bollita. -sulla base dei dati
francesi si chiamano,... o venuti a qualche tempo dalle più rimote parti
'più moderni istorici hanno stimato, o nati da principio nel seno della germania,
fulmine possa ragionevolmente credersi di quelle medesime o simili parti composta delle quali la polvere accendibile
parti composta delle quali la polvere accendibile o tonante si forma. muratori, 7-iv-no:
fusse ragionevilemente trovata ke avesse male administrato o facto o mala ragione renduta, sia punita
trovata ke avesse male administrato o facto o mala ragione renduta, sia punita al
renduta, sia punita al nostro arbitrio o della badessa col consilio delle discrete.
qualunque sarà rin- chiesto da la corte o dal suo messo che venga a rispondare
che viene in causa per lo suo detto o per lo suo fatto: et intendo
'suo detto 'quello ch'elli disse o che. ssi crede ragionevolmente ch'elli
altresì intendo 'fatto 'quello che fece o che. ssi crede ragionevolmente che elli
sotto, secondo che è nei manoscritti o che si può indovinare ragionevolmente. pascoli,
strade. -normalmente, secondo la consuetudine o l'uso; abitualmente. cicerone
affettuosamente e ragionevolmente, volesse incensarmi o vituperarmi, perderebbe l'opera e il tempo
. -ant. secondo una simiglianza o una corrispondenza di elementi o di qualità
una simiglianza o una corrispondenza di elementi o di qualità (in una figura,
è fare un vocabolario? registrar vocaboli o, più generalmente, dizioni. e che
provare che a nessun uomo, italiano o straniero, era possibile esercitare ragionevolmente codesto
mia. gherardi, 2-ii-107: settimio, o potentissimi iddìi, nulla altra cosa domanda
, e a nullo altro da essere data o giudicata. bembo, io-ix-437: arei
altra carne beccarà rasonevilemente dèe perdere ala o coscia o sia altro membro. -secondo
beccarà rasonevilemente dèe perdere ala o coscia o sia altro membro. -secondo le prescrizioni
debbo, secondariamente che tu sai abbreviare o prolungare le vite a li omini.
. 8. in quantità buona o sufficiente; in buona misura; soddisfacentemente
la mano. -con sufficiente abilità o padronanza. vasari, 1-3-27: se
lino non sono chiamati dinanzi al principante o. ssengnore ah'isaminazione de'fatti messi
de'ribelli. -con legittimità etica o politica; legittima- mente. dante
esser dovrei, chi potesse dire, o possa, che io mai fossi sua,
che io mai fossi sua, o sia, se non panfilo. marsilio ficino
. 10. per mezzo di calcoli o di misurazioni. dante, conv.
zione delle città e degli stati, impiegato o funzionario incaricato di redigere o di rivedere
, impiegato o funzionario incaricato di redigere o di rivedere la registrazione delle entrate e
giovan matteo di meglio, lxxxviii-ii-155: o testa laureata, o divo ingegno, /
, lxxxviii-ii-155: o testa laureata, o divo ingegno, / o fido e
testa laureata, o divo ingegno, / o fido e dotto e vero ragioniere,
està città tenere / per uno specchio o quale un giove degno. v quirini,
interesse della finanza, presso qualsiasi ufficio o servizio che abbia gestione finanziaria o attribuzioni
ufficio o servizio che abbia gestione finanziaria o attribuzioni contabili. ibidem, 164
di prefettura si compone del prefetto, o (fi chi ne fa le veci,
capo della prefettura e il direttore di ragioneria o il ragioniere capo dell'intendenza di finanza
di ragioneria come dipendente di un'impresa o di un privato o come libero professionista
di un'impresa o di un privato o come libero professionista (anche nell'espressione
tecnico: e poi, perito agronomo o ragioniere. vittorini, 5-171: mio padre
meccanica e pedissequa a un'attività scientifica o artistica o chi ne fa pedantescamente l'esame
pedissequa a un'attività scientifica o artistica o chi ne fa pedantescamente l'esame.
, aw. con attenzione ai guadagni o alle spese. g. vergani
sono, piuttosto che 'discussioni di o da ragionieri ', 'discussioni di
. figur. che ha un suono sgraziato o sgradevole. carducci, iii-27-125: ci
raglianti nel fine. -che dice o scrive cose insensate o stupide; sciocco
-che dice o scrive cose insensate o stupide; sciocco. tommaseo [
. { ràglio). emettere un raglio o ripetuti ragli (l'asino).
.. i alcuni di loro spesso o raglia o ride, / se vede
i alcuni di loro spesso o raglia o ride, / se vede cosa che
/ se vede cosa che gli piaccia o fiuta. nomi, 10-77:
cattaneo, i-103: fingete un poco, o signori, che io, adocchiata in
cani. 2. figur. parlare o cantare con voce sgraziata o sgradevole;
figur. parlare o cantare con voce sgraziata o sgradevole; ripetere o recitare sbagliando o
con voce sgraziata o sgradevole; ripetere o recitare sbagliando o storpiando le parole (
o sgradevole; ripetere o recitare sbagliando o storpiando le parole (e ha una
.. / fammi a febo, o cappelli, un bel referto.
, un bel referto. -dire o scrivere sciocchezze; dare giudizi o esprimere
-dire o scrivere sciocchezze; dare giudizi o esprimere opinioni insensate; parlare di qualcosa
gli asini: non curarsi delle parole o dei giudizi degli ignoranti. c.
. - al figur.: discorso o scritto sciocco e rozzo. parini,
, di ragliare), agg. detto o scritto in modo sbagliato o stupido.
. detto o scritto in modo sbagliato o stupido. tommaseo [s. v
e filastrocca di versi ragliati addosso al tale o al tal altro, che non l'
ragliatóre, sm. chi parla o canta con voce sgradevole. tommaseo
, e promettevano altri più riservati a tre o quattro di que'scozzona-cavalli in pelle da
2. figur. voce sgraziata o sgradevole, urlo acuto (e ha
almanco a venti braccia / mercato alcuno o faccia fare o faccia. i..
braccia / mercato alcuno o faccia fare o faccia. i... i beli
uomo. non una voce che non fosse o un abbaio o uno squittio o un
una voce che non fosse o un abbaio o uno squittio o un raglio.
fosse o un abbaio o uno squittio o un raglio. -con riferimento a
sorpresa e ai novità. -discorso o giudizio insensato e stupido. ruspoli,
cielo: per indicare che le maldicenze o gli insulti degli ignoranti o degli sciocchi
le maldicenze o gli insulti degli ignoranti o degli sciocchi non possono offendere chi è
offendere chi è a loro superiore, o che le preghiere dei malvagi non vengono
, ma non mai 4 rails 'o 4 ragli '! = fr
dante, purg., 12-44: o folle aragne, sì vedea io te /
oro. -velo leggero di vapori o di nubi. moretti, ii-440:
usciva di tra una ragna di nubi o anche dal cuor dormente d'un pino la
incauto augel che si ritrova / in ragna o in visco aver dato di petto,
, uscire dalla ragna, pigliare alla o nella ragna, rimanere nella ragna,
. 6. pensiero, ragionamento o discorso complicato; sofisma; garbuglio,
seta. 10. dial. mensola o scaffale di mugnaio. bacchelli, 1-i-318
11. marin. ciascuna delle reti o dei sistemi di funi che, soprattutto
aperti dinanzi alla facciata di ogni coffa o gabbia, indi per quelli di una
dette ragne, fra alberi già in sito o appositamente piantati; gli uccelli, attratti
; gli uccelli, attratti dagli alberi o per mezzo di richiami, vi incappano spontaneamente
mezzo di richiami, vi incappano spontaneamente o spinti dal cacciatore (e, per i
ne'luoghi a questo atti, che ragnaie o cacciate si chiamano. c. dati
vii-4-1: f ragnaia ': bosco o luogo selvatico, dove si tendono le
selvatico, dove si tendono le ragne o reti da tordi e uccelletti. casini,
. per simil. intrico sottile di nuvole o di vapori. papini, i-334:
miglio la mortadella. -angolo o luogo polveroso ove le ragnatele s'infittiscono
penso di confinare in qualche ragnaia o cantuccio di polvere e di topi il mio
ottenere un risultato positivo dalla propria attività o dai propri sforzi. buonarroti il giovane
, / in pispolette coll'ali dipinte / o in cingallegre di quelle ragnaie.
-al figur.: tendere insidie o inganni, tramare. rinaldo degli albizzi
-tr. prendere con l'astuzia o con l'inganno. g. m
. 5. offuscarsi per vapori o nuvole leggere. montale, 1-59:
6. figur. disperdersi in attività o pensieri inconcludenti. faldella, 13-205:
, con uso scherz.: parlare o lamentarsi ad alta voce, strepitare.
se i ragnuoli, per conto della vecchiaia o della trascuraggine, non v'avessino fatte
e diviene la fabbrica delle ragnatele, o se ne puoi far un'osteria, allorché
ragnatela delle vie. -stoffa o velo leggero e rado; tessuto sottile a
: le gambe, che aveva avute bellissime o, come diceva paco, da premio
parte di un'opera letteraria all'ispirazione o alla concezione fondamentale a essa sottesa.
corrispondenze, cercano di ricondurre ogni filo, o meglio qualche filo, al suo centro
, 9-58: se un cane, scaipione o ragna- telo / ci morde in qualche
. potrebbe tagliarlo. -di ragnatélo o da ragnatélo (con valore aggetti):
guerra amavi molto, / del campo o dell'assedio / lasciavimi la carta impressa in
4-61: se questi panni fossero di carta o di ragnatélo, si disdirebbe al freddo
-fitto intrico di fili elettrici, telegrafici o telefonici. de amicis, 298:
quanti languidi sorrisi, / denti bianchi o dolci visi, / ragnateli a tanti
pascoli, i-691: la sua villa tiburtina o sabina fu oppo- sita a quel vento
popolana appare di sotto l'abito rotto o ragnato. d'annunzio, i-90: cammina
. cennini, 3-142: in comici o in fogliami si passa meglio d'oro
la presenza dei pietroni biancoazzum, lisci o appena ragnati di musco, col loro
: se, stando eglino in qualche luogo o ope rando o oziosi,
qualche luogo o ope rando o oziosi, salta loro addosso un picciolo ragnetto
agg. letter. che ha la forma o l'aspetto di un ragno per la
aspetto di un ragno per la magrezza o per la disposizione degli arti.
prodotti dalle filiere per trattenere le prede o per avvolgere le uova; quasi tutti
uomini per la semplice puntura di un ragno o di un morso di una vipera,