si impone all'attenzione (perché inusitata o buffa o graziosa o commovente).
all'attenzione (perché inusitata o buffa o graziosa o commovente). da
(perché inusitata o buffa o graziosa o commovente). da ponte,
mondo. / ora non so se finta o vera / sia quell'ira e quel
. 9. arald. mattone o plinto di piccole dimensioni. v.
sparso [il campo] di que'quadretti o mattoni della contea di borgogna, e
piccola modanatura di sezione quadrata nella base o nel capitello di una colonna. filarete
delle quali tre si daranno all'echino o vuovolo e l'altra al suo listello o
o vuovolo e l'altra al suo listello o quadretto. palladio, 1-15: la
parti uguali: una si dà agli anelli o quadretti, i quali sono tre uguali
quadretto di segnalazione: sorta di cassetta o tavoletta quadrata su cui si illuminano cifre
tavoletta quadrata su cui si illuminano cifre o segnali colorati per trasmettere una chiamata,
tavola quadrata verrà costituita da braccia quadrate (o quadretti, come volgarmente chiamasi) 64
detto d'essersi servito di 'lingots 'o quadrettoni. montale, 3-41: lavorarono
ecc. quadricèllo, sm. base o piedistallo per statue, busti, vasi
così detto perché presenta quattro sezioni (o 'capi '), terminanti in
]: 'quadrica ': la linea o la superficie le cui equazioni in coordinate
fiore). martello, 6-i-a88: o quadricolorito magico fior, per questa /
quadridènte, sm. letter. rampone o fiocina con quattro rebbi. d'
... costruire spazi a meno o più di tre dimensioni oan dimensioni, si
discorre sul serio di 'esseri bidimensionali 'o di 'mondi quadridimensionali '.
, 1082: bene sarebbe che la biennale o la quadriennale pensasse anche a questo,
fino alla metà dell'asse longitudinale (o del diametro). lessona,
il prefisso quadri, per indicare oggetti o corpi composti di 4 elementi o nei
oggetti o corpi composti di 4 elementi o nei quali un elemento entra in proporzione
una figurazione sacra, a smalto, o un quadrifoglio in rilievo, d'un bel
d'un bel verde di smalto, o anche tutt'e due insieme, cioè la
in quattro luci per mezzo di pilastri o colonnine. d. martelli,
carro di dua cavalli detto in latino bige o di quattro cavagli detto quadrige. caviceo
2. gruppo di quattro cavalli (o di altri animali da tiro) attaccati
. la persona, come unione, più o meno armonica o discorde, di ragione
come unione, più o meno armonica o discorde, di ragione e passione e
fasciatura adoperata per mantenere ridotte le fratture o le lussazioni delle coste, dello sterno
una larga e lunga benda a un solo o due rotoli menando giri incrocicchiati in forma
2. sm. guidatore di una quadriga o di un tiro a quattro.
di dua cavalli detto in latino bige o di quattro cavagli detto auadrige, onde
romani] sul danaro d'argento le bighe o quadrighe,... onde furon
. onde furon detti 'bigati 'o 'quadngati '. zeno, vi-140:
consta di quattro elementi omologhi per forma o funzione. a. pascoli, 374
dorsale del mesencefalo dei mammiferi. -corpi o tubercoli quadrigemini: le quattro formazioni rotondeggianti
più piacevole il vostro viaggio d'affari o di vacanze volando con i quadrigetti twa
possa piacere la descrizione minuta della quadriglia o lancieri cne sieno (ch'io non me
... accompagnerà i questionanti per istrada o a'luoghi della quistione o presterà o
per istrada o a'luoghi della quistione o presterà o prowederà loro armi d'alcuna
o a'luoghi della quistione o presterà o prowederà loro armi d'alcuna sorte o
o prowederà loro armi d'alcuna sorte o dirà o fara alcun atto che si possa
loro armi d'alcuna sorte o dirà o fara alcun atto che si possa escogitare detto
atto che si possa escogitare detto o fatto a favore d'alcuno de'questionanti o
o fatto a favore d'alcuno de'questionanti o interverrà nelle quadriglie, sia condannato in
i cristiani a compartirsi per quadrighe o compagnie di vili o x per ciascuna terra
per quadrighe o compagnie di vili o x per ciascuna terra. g. f
..: piccola schiera che combatte o guerreggia staccata da ogni altro corpo; lo
, toste scontrava nel suo cammino, o passeggieri scompagnati, o coppie, o
nel suo cammino, o passeggieri scompagnati, o coppie, o quadriglie di gente,
o passeggieri scompagnati, o coppie, o quadriglie di gente, che giravano susurrando.
mai di domandarci se amabile aveva vinto o perso, perché amabile era il capo
il piè. 10. quadretto o riquadro nel disegno di un tessuto (
[s. v.]: vestito o tessuto a quadriglie... si dice
. si dice in firenze per vestito o tessuto fatto a scacchi e a quadrettini,
ci vuole un bel nastro di zendado o taffetà, annodato sul fianco e armonizzato colla
sezione quadrangolare, formato da una o da quat tro anime con
capitolino a vittorio emanuele secondo un quadrigliene o 'carillon 'fatto di campane
. figure... qua- drangulari o quadrilatere quelle che saran chiuse de quattro
loro quattro angoli, si chiamano quadrilateri o quadrangoli. b. croce,
l'altezza. 3. ogni oggetto o spazio che si possa considerare come una
mezze ali e dai due mediani laterali (o da un mediano e un'ala tornante
(plur. -1). dubbio o interrogazione che verte su quattro alternative opposte
maggior proposizione è un dilemma, trilemma o quatri- lemma. balbo, 5-425:
ha quattro lobi (una foglia o un altro organo vegetale analogo).
quadrilungo di marmo liscio tre volte replicato o vogliamo dire a tre ordini, sopra il
sinistra, senza eccezione, senza centro o centri di niuna maniera. carducci,
ufici. alfieri, 8-249: donna, o tu che all'età vegnenti appresti /
a una quadrilustre ingiustizia. -indossato o portato per vent'anni. cantoni,
. letter. articolato in quattro parti o membri (un'argomentazione). ottimo
. quadrimestralità, sf. durata o periodicità quadrimestrale. 2.
si possa dire che solo apparentemente o solo in parte è confermata la previsione ai
. che riguarda quattro nazioni; compiuto o progettato col concorso di quattro diversi stati
inegualità, si dirà subparticolare triparziente le decime o quadruparziente le settime. alfieri, 4-228
(v. quattro1) e partire o partiri (v. partire1).
(quattripartito). diviso in quattro parti o gruppi. -al figur.: che
, 12-vi-1955], 1: questo o. d. g....
il suo legittimo orgoglio, e voi, o sapienti uomini del tripartito, o quadripartito
, o sapienti uomini del tripartito, o quadripartito, intemazionale, l'offendete nel
ant. che divide un numero o una quantità in quattro parti. lomazzi
quadripendolare, agg. che si riferisce o è proprio del quadripendolo; determinato con
ottenere che l'informazione sonora (vocale o musicale) diffusa da un'unica stazione
radioconduttóre, sm. radiotecn. conduttore o, più propriamente, rivelatore di radioonde.
. -ci). disus. rilevato o rilevabile con il radiocromometro. m
sono spesso colpiti, in forma più o meno grave, i radiologi, e
radiodermite si manifesta essenzialmente in forma acuta o cronica, a seconda delle modalità con cui
la radioscopia, la radiografia, la stratigrafia o tomografia, la schermografia (che utilizzano
. panzini, iv-564: 'radioamatore o radiodilettante ': chi si occupa, per
. pro prio del radiodilettante o del radiodilettantismo. radiodiramare, tr
nella ricezione di una trasmissione radiofonica o televi siva, dovuto a
azione sugli organismi delle radiazioni, naturali o artificiali, presenti nell'ambiente.
qualunque elemento chimico che presenti radioattività naturale o artificiale. -anche, meno propriamente
brevetti delle suddette compagnie a non costruire o porre in vendita gli stessi a meno che
ed infrarossa, seminarono non so che campo o che ansa del fiume d'una cinquantina
extragalattici, di aspetto stellare, radioemittenti o radioquieti, spesso di splendore e radioemissione
oggetti extragalattici, di aspetto stellare, radioemittenti o radioquieti, spesso di splendore e radioemissione
dotate, di scoprire oggetti nascosti (o anche sorgenti sotterranee, giacimenti minerari,
rabdomanti. idem: 'radiestesia o radioestesia ': la sensibilità a radiazioni che
radioestesia (generalmente munito di una bacchetta o di una sorta di pendolino,
di pendolino, che, vibrando o oscillando, amplificano le vibrazioni muscolari suscitate
. -ci). che si riferisce o è proprio della radioestesia; usato da
di determinare la propria posizione geografica o di regolare meglio la condotta della
i radiofari possono essere a emissione circolare o a emissione direttiva. per quelli del
un radiogoniometro installato a bordo della nave o dell'aeromobile; per quelli del secondo tipo
verticale e orizzontale durante gli atterraggi notturni o con nebbia, e talvolta anche per le
. intensità ener getica specifica o densità di flusso specifico di una
è assurdo un 'messaggio ^ radiofonico o televisivo che non sia capito nell'attimo
radiògeno, agg. fis. che genera o emana rag- gì x.
. che si rife risce o si avvale della radiogeologia. radiogiomale
stima del unto di navigazione (marittina o aerea) mediante il rievo goniometrico di
non ignobile, quasi una triangolazione o una delimitazione ra diogoniometrica delle
tosi e bellini per ottenere la orientazione o dirigibilità delle onde hertziane. dizionario di
. pùnzini, iv-565: 'radiomanovra o radiogovèmo o ra- diotelemeccanica ": facoltà
pùnzini, iv-565: 'radiomanovra o radiogovèmo o ra- diotelemeccanica ": facoltà di fare
eseguire manovre a distanza ad un galleggiante o velivolo senza nessuno a bordo, mercé
, magari dopo la pappa di bario o idrografia discendente. 3. figur
2-51: quando si dipingono figure umane o bisogna lasciare nel luogo della faccia un
definiscono oscuro il tono di un organo o la sua immagine radiografica. =
mandato con la telegrafia senza fili o radiotelegrafia. ojetti, ii-750: quando il
stazione radio per il controllo del traffico aereo o navale. i. colvin
si differenzia perché ha due antenne (o due gruppi di antenne) anziché
radiocronista e trasmessa per radio (direttamente o registrata). = comp.
, mappe colorate dell'eco-doppler eccetera) o in via diretta, beneficamente invasiva (sonde
secondo varie modalità: per via orale o endovenosa o mediante collocamento in sito del
modalità: per via orale o endovenosa o mediante collocamento in sito del radioisotopo opportunamente
collocamento in sito del radioisotopo opportunamente preparato o mettendo a contatto il radioisotopo con una
.). zool. ordine (o sottoclasse) di protozoi, comprendente forme
minerale (a base di biossido di silicio o solfato di stronzio), di forme
per catturare il cibo; vivono isolati o in colonie, si moltiplicano con divisioni
colonie, si moltiplicano con divisioni semplici o multiple; i loro involucri minerali costituiscono
con gusci di diatomee, il tripoli o farina fossile; hanno grande importanza geologica
di un animaletto, un lytoceras loricatum o qualche altro radiolare o echinoderma del giurassico,
un lytoceras loricatum o qualche altro radiolare o echinoderma del giurassico, periodo che prendeva
, sf. medie. lesione della cute o delle mucose provocata da eccessivo assorbimento
da eccessivo assorbimento di radiazioni nucleari o comunque ionizzanti; può avere manifestazioni lievi
. radiolétta, sf. apparecchio radiofonico o ricetrasmittente miniaturizzato. oggi [6-i-1955
bombicci porta, 1-300: i calcari ippuritici o a rudiste del cretaceo superiore, con
neppure nel porfido, frammenti di radioìi o spine di echini o ricci di mare.
frammenti di radioìi o spine di echini o ricci di mare. 2.
': lo stesso che radiotelemetro o radar. = nome d'agente
radiolocalizzazione basati su ripetitori posti a terra o su isole vicine, in posizione nota.
). medie. che si riferisce o e proprio della radiologia. il policlinico
fis. luminescenza provocata da radiazioni elettromagnetiche o corpuscolari. = voce dotta, comp
panzini, iv-565: 'radiomanovra 'o 'radiogovemo 'o 'radiotelemeccamca
: 'radiomanovra 'o 'radiogovemo 'o 'radiotelemeccamca ': facoltà di
manovre a distanza ad un galleggiante o velivolo senza nessuno a bordo,
radio manzia si chiama radiomante o pendolinista. = voce dotta,
alle comunicazioni radiotelegrafi che con o fra imbarcazioni. dizionario di marina
, diffondeva solo le notizie (spesso false o falsificate) tradite al regime.
metallografia fondata sull'impiego dei raggi x o dei voce dotta, comp.
energia che si propaga per onde elettromagnetiche o sonore. m. ponzio,
fis. che riguarda la radiometria (o il radiometro). radiòmetro,
strumento ai raggi di una sorgente calorifica o luminosa, la piccola ruota prende a
le superficie nere ricevessero dai raggi termici o luminosi un urto, un impulso.
il funzionamento delle apparecchiature elettriche nemiche o a proteggere le proprie da analoghe iniziative
, sf. radiotecn. navigazione aerea o marittima che si avvale di strumenti radioelettrici;
frequenza di oscillazione (misurata in hertz o cicli al secondo) ovvero dalla corrispondente
dal cielo provengono anche 'rumori 'o radioonde non modulate. 2
insieme di onde che si suppongono emesse o ricevute dal cervello. migliorini [
, senza l'ausilio di mezzi di riflessione o diffusione artificiali. = comp
. radioamatore che radiotrasmette senza regolare licenza o che occupa abusivamente radiofrequenze assegnate ad
ponte radiofonico]: 'ponte radio 'o 'ra- dioponte '.
fis. propagazione di radioonde naturali o artificiali. 2. diffusione di
dovranno occuparsi di come limitare, schermare o rimuovere l'altissima radioattività che si genera
oggetti extragalattici di aspetto stellare, radioemittenti o raaioquieti. = comp. da
radioresistènza, sf. medie. scarsa o nulla sensibilità alle radioterapie (in un
3: 1 costruttori di apparecchi radioriceventi o di organi essenziali, gravati da tasse
a raccogliere i segnali (comunicazioni verbali o musicali) inviati, per mezzo di ra
stazione trasmittente prescelta), un rivelatore o demodulatore, che ripristina, sotto forma
radioonda), un utilizzatore (cuffia o altoparlante) che converte il segnale elettrico
con strumenti radioelettrici, come il radar o il radiogoniometro. = comp. da
sf. radiotecn. riparazione di guasti o difetti di funzionamento in un apparecchio radioelettrico
importa di quelle glorioluzze di metallo bianco o di radioro. panzini, iv-565: '
retta e immediata dell'immagine di un organo o di un apparato del corpo dell'
l'orto- roentgenografia, sebbene la fotografia o radioscopia a distanza abbiano pure esse grande
tema del gr. < jxo7té (o 'osservo '. radioscòpico,
per favorire la localizzazione di un punto o per trasmettere un comando o un'informazione
un punto o per trasmettere un comando o un'informazione. -radiosegnale orario: segnale
sensibile alle onde che si suppongono emesse o ricevute dal cervello. anche sostant.
quelli tre tutti, overo en doi, o in uno d'essi tanto; cioè de
tanto; cioè de la molta elongazione o non molta, overo mezza, del corpo
suo corpo, overo de la piccolezza o de la mediocrità sua, e de la
, overo la pochezza del suo lume (o la poca radiosità o la poca
lume (o la poca radiosità o la poca clarità de la sua luce)
, 11-126: noi muti -ricorda / o crede -traversati dal diluvio / non più
... può venire agli occhi nostri o per un mezzo solo o per più
occhi nostri o per un mezzo solo o per più. 7. sm.
zato nascostamente installato in un ambiente o in serito in una rete
(dalla base di lancio) o anche riflesse dal bersaglio. =
radioteatro, sm. opera teatrale scritta (o adattata) per essere recitata alla radio
totale di spostamenti di apparecchi, rapidi o lenti da quota a quota o
o lenti da quota a quota o da nuvola a nuvola... così
dal costante pericolo di ogni gesto artistico o acrobazia degli apparecchi. = comp
oscillazioni dell'etere e può essere visibile o no per l'occhio umano. si va
. radiotecn. proprio della radiotelefonia o del radiotelefono. regolamento per la
fisse e mobili adibite al servizio radiotelegrafico o radiotelefonico intemazionale, verranno scelte nelle
modo da permettere collegamenti radio fra due o più punti sia in ricezione sia in
ricezione sia in trasmissione, su una o due frequenze contemporaneamente: l'impiego di
1-iii-4354: 'telefono senza fili o radiotelefono ': trasmissione dei suoni e della
lungo, altri -fuor dell'accademia, bene o male secondo filologia -lo accorcierà e
tic.: attuato con il radiotelegrafo o emesso da un radiotelegrafo; che
. 2. ente, pubblico o privato, che organizza trasmissioni radiofoniche e
: sono pericolosi solo i testi radiotelevisivi o catechistici o pomografici: perché abituano l'
pericolosi solo i testi radiotelevisivi o catechistici o pomografici: perché abituano l'uomo alla
della radiologia che impiega radiazioni elettromagnetiche o nucleari nella cura di talune malattie (
di radioonde (captate poi dal ricevitore o dai ricevitori in ascolto); un
. vale come 'televisione ': o per onde hertziane o per correnti sui
'televisione ': o per onde hertziane o per correnti sui fili.
ascolto di una trasmissione radiofonica (registrata o in diretta) contemporaneo alla visione di
zuffa, e se gli astati erano sforzati o vinti, si ritiravano nella radità degli
si fa di raditura di carta di cavretto o di picora. trattato delle mascalcie,
raditure, e quello mi bastava per due o tre giorni. soaerini, iii-371:
nello spessore dei tessuti, aghi o tubi contenenti radio. = comp
cioè in terre sottili, rade, leggiere o soraci, ed in terre grosse,
in terre grosse, dense, gravi o dure. mamiani, 10-ii-355: in
. -costituito da elementi distanziati fra loro o collocati a intervalli più o meno regolari
fra loro o collocati a intervalli più o meno regolari; poco fitto, poco
7-118: se sarà più rada la schiera o troppo sottigliata, tosto dagli avversari,
. -sostant. l'essere poco compatto o poco fitto. -anche in senso concreto
dietro, / più che le rose o i gigli un chiaro vetro. p.
-con sineddoche. sbarbaro, 1-113: o santo fruttuoso..., baia calda
. con riferimento a un insieme di persone o di oggetti alquanto distanziati in uno spazio
i-intr. (i-iv-io): macchie nere o livide... apparivano a molti
schiera. 4. che accade o si manifesta raramente; che non si
il discorso); che presenta intervalli più o meno lunghi fra un'apparizione e l'
apparizione e l'altra; che appare o si dà a più o meno lunghi intervalli
che appare o si dà a più o meno lunghi intervalli (e in questa
e piene di serpenti e senza acque o fiumi, se non molto radi. idem
al proferire è ingordo / spesso per danno o per vergogna cade. petrarca volgar.
dare di sé rari esempli con qualche fatto o detto raao conforme al bene comune,
comune, il quale mostri il signore o magnanimo o liberale o giusto. sansovino,
il quale mostri il signore o magnanimo o liberale o giusto. sansovino, 2-29:
mostri il signore o magnanimo o liberale o giusto. sansovino, 2-29: in
poco numeroso; scarso di numero (persone o ammali). fra giordano,
questo invito vegnon molto radi: / o gente umana, per volar sù nata,
superficie della quale si cava una grassezza o bitume, quasi pece strutta molto più
ti vidi, la ual cosa rado o mai più non avvenne. sannazaro, iv-140
sannazaro, iv-140: orienti forse, o sol, del tuo fetonte, / ché
immenso, ove alcun legno / rado, o non mai, va de le nostre
se avessero potuto fare una scesa in provenza o almeno nelle isole di eres per fortificarrisi
dell'alloro] / per triun- fare o cesare o poeta, / colpa e vergogna
] / per triun- fare o cesare o poeta, / colpa e vergogna de l'
. cesarotti, i-xl-1-38: le cose o della natura o degli uomini, non essendo
i-xl-1-38: le cose o della natura o degli uomini, non essendo mai o
o degli uomini, non essendo mai o rade volte perfette, per produrre il massimo
per produrre il massimo diletto è necessario o sceglierle o perfezionarle. carducci, ii-3-15
il massimo diletto è necessario o sceglierle o perfezionarle. carducci, ii-3-15: io
sm. radura, luogo povero di erba o di alberi. trinci,
e dove queste sieno di cattiva razza o tanto vecchie indebolite e languide da non potersi
riempono 1 radori abbuiandoli, ma nulla o poco producono. d'annunzio, i-384
spento in furia nel radore fatto dai boscaioli o dai carbonai dell'alpe.
lieve onda nella seta manosa di certi capelli o nelle gronde di certe palpebre il radore
. accumulo, raccolta, ammasso di oggetti o parti o liquidi, ecc.
raccolta, ammasso di oggetti o parti o liquidi, ecc. bibbia volgar.
. riunione, assemblea di persone convocata o formata con fini politici, religiosi,
novi leggi assai l'una sopra l'altra o radunanze ciascun dì: ma da quelle
in certe dignità. leopardi, 22-160: o ne- rina, a radunanze, a
magri, 1-97: calamento, casale o villa significa propriamente ogni radunanza di case
4. concorso di determinate condizioni o circostanze. l. f. morsili
cima a ciascuna pagina e de'richiami o parole poste al fine di ciascuna facciata replicate
-convocare, riunire un organo politico o accademico. livio volgar., 1-96
carte / volgendo a lume d'oglio o pur di sole, / in sé raduna
-cercare in se stessi la forza o il coraggio per compiere un'azione pericolosa
il coraggio per compiere un'azione pericolosa o per pronunciare un discorso. d'
pronom. riunirsi, stringersi in unità o in società, darsi convegno, convenire
. -con riferimento a una commissione o a un organo di governo, a
che non sono per lo più da proporsi o in occasione di certe feste a recitar
a lui è una donnetta sui venticinque o trent anni, grassotta, piacevole, con
persone in un luogo; riunione più o meno spontanea, per motivi politici o
o meno spontanea, per motivi politici o per svago. -in partic.: leva
fagiuoli, v-186: non c'è luogo o radunata, / né alcun divertimento si
grandi radunate in palazzo di spagnuoli dimoranti o di passaggio a roma. bandi,
prendere parte a una riunione di dieci o più persone, la quale si estrinsechi
quale si estrinsechi in atteggiamenti di ribellione o di illegittima ostilità o offesa contro i
atteggiamenti di ribellione o di illegittima ostilità o offesa contro i pubblici poteri; già
1889 limitatamente ai casi che comportavano violenza o minaccia a corpi o uffici pubblici,
che comportavano violenza o minaccia a corpi o uffici pubblici, è stato dalla legislazione
fa parte di una radunata di dieci o più persone, la quale, mediante violenza
persone, la quale, mediante violenza o minaccia, tende a commettere il fatto preveduto
fa parte di una radunata sediziosa di dieci o più persone è punito, per il
. 2. accumulo di oggetti o di denaro. bibbia volgar.,
a dibattiti politici, a manifestazioni sportive o ad attività ricreative. b.
diverso tipo, in vista di manifestazioni o competizioni. 4. locuz. chiamare
soldati con voce, segnali di tromba o ordine scritto. pea, 11-1:
, tratto di terreno piano, erboso o senza erba, che si trova all'interno
e in cui la vegetazione arborea è scarsa o assente. pascoli, 700
radura del tennis. -parete di tufo o di roccia. pratesi, 5-307:
della testa in cui i capelli sono scarsi o mancanti; calvizie. de anticis
. 5. disus. ampiezza o larghezza delle maglie di una rete.
una specie di se napa o rafanistro, colle foglie di rafano, col
erba alta sino a 1 m, annua o biennale, con fusto ramoso e peloso
foglie basali, fiori venati di rosa o giallognoli, frutti a siliqua indeiscente,
a siliqua indeiscente, radice fittonante globosa o allungata; la specie più nota è
giardiniera voglia un pochi di semi di radici o rafani rossi d'africa, me lo
, le cui forme tirano al rotondo o al cilindrico. b. del bene,
di tale pianta, di colore rosso o anche bianca, per lo più dolce (
ma si pianta la sua corona fresca tutta o mezza. trattato del governo degli uccelli
vedono nella superficie interna delle scorze de'rafani o, come noi gli chiamiamo, ravanelli
, come noi gli chiamiamo, ravanelli o radici. dizionario di sanità, iv-55
fra le due metà di un organo o parti simmetriche. 2. bot
locuz. -a raffa: in un modo o nell'altro. mazzei, ii-254
rettilineo, per colpire la boccia avversaria o il boccino (e non è ammesso nelle
tra un sistema che ammette la raffa, o bocciata di striscio, e quello che
: ma ho detto 'raffa c'è o no sui vocabolari il senso tecnico di
con tre dadi: raffa maggiore, o raffa di sei, o raffa di diciotto
maggiore, o raffa di sei, o raffa di diciotto. 4. locuz
. = deverb. da [arraffare o, secondo altri, deformazione onomat.
tono di rimprovero, di ri- sentimento o di monito. ottimo, ii-459
supplizio che gli davano i raffacci aperti o le mute guardatacce dei suoi creditori.
alla raffaella). maniera tipica, o tradizionalmente ritenuta tale, di raffaello (
a una particolare foggia di largo berretto o alla pettinatura, così come ci è
immortali, almeno si sforzano di raifalleggiare o ne'panneggiamenti o in qualche tratto,
si sforzano di raifalleggiare o ne'panneggiamenti o in qualche tratto, rubando di qua
. -chi). che si riferisce o è proprio e caratteristico di raffaello sanzio,
ideato, concepito, dipinto da raffaello o dai suoi allievi e imitatori; che ha
imitatori; che ha le caratteristiche tecniche o stilistiche dell'opera di raffaello. e
. -i). letter. seguace o imitatore di raffaello e del suo stile.
442: dove trovare queste cose, talune o tutte? in qualche figura di geometriar1
. 2. opera di raffaello o a lui attribuita. a. m
, dell'uva lonza, dell'uva dolcipappola o mammola o navarina o raffaoncèllo o altre
lonza, dell'uva dolcipappola o mammola o navarina o raffaoncèllo o altre uve nominate
dell'uva dolcipappola o mammola o navarina o raffaoncèllo o altre uve nominate in questo
dolcipappola o mammola o navarina o raffaoncèllo o altre uve nominate in questo libro,
benissimo mosto e con uve spicciolate cannaiole o rafone. trinci, 1-19: né
dire. le voci moderne rhanno poco o molto raffardellata; ma la sua schietta e
già pattuito che gratuite affatto, che raffazzonabili o rigettatali, che a me serbati i
revisione, modificazione di un testo letterario o artistico o musicale; composizione di un'
modificazione di un testo letterario o artistico o musicale; composizione di un'opera in
-anche in senso concreto: opera corretta o messa insieme con passi o elementi eterogenei
opera corretta o messa insieme con passi o elementi eterogenei.
fissate nelle 'rettoriche ', traduzioni o raffazzonamenti di aristotile, cicerone e quintiliano
menti e colori e studi di mantenere o di crescere o di raffazzonare quella tanta
colori e studi di mantenere o di crescere o di raffazzonare quella tanta poca corporal bellezza
parer giovane attilata è una vecchia scrofa o scanfarda che non ha denti, e pur
abbiàn disagio, / l'arme de'pandolfini o secco o fresco. a. cavalcanti
/ l'arme de'pandolfini o secco o fresco. a. cavalcanti, 121:
, mettendo insieme passi di diversa provenienza o di differenti autori, riadattando il testo
e a raffazzonare. -modificare o adattare un vocabolo nell'aspetto fonetico e
che, qualunque siano le prime alterazioni o corruzioni dei vocaboli originari, acquistano dal
gli abiti addosso; riordinare l'acconciatura o gli arredi; darvi assetto, anche approssimato
mi ero comprata un motivo di sei o sette note che mi sarò inventato,
sarò inventato, sempre le stesse, o mi sarò raffazzonato. -raggranellare.
5. figur. abbozzare, concepire o formulare in modo provvisorio, incerto,
, ii-2-104: quando il regolamento bene o male siasi raffazzonato e la prova cominci,
: voglio amar chi mi pare, o questa è bella! / s'ella è
, alcuni versi da me nuovamente raccozzonati o raffazzonati. pascoli, i-803: il
che è il frutto di contaminazioni stilistiche o il risultato di un lavoro approssimato.
). compositore di opere musicali o letterarie che rac coglie,
che rac coglie, usa o manipola materiale eterogeneo o di altri
coglie, usa o manipola materiale eterogeneo o di altri autori (e ha
precedente periodo di ferma, obbligatorio o volontario. -anche: il pe
. il militare in ferma volontaria o in rafferma è vincolato per obbligo assunto,
di una persona in una carica politica o amministrativa per un periodo determinato, oltre
di un incarico, di un mandato o di una concessione per un periodo successivo
. magalotti, 7-10: il mantenimento o, per dir meglio, la rafferma dei
, assicurare la veridicità di un detto o di una notizia; confermare.
confermare una persona in una carica pubblica o anche in una mansione legalmente riconosciuta per
par- tic.: stipendiare come capitano o arruolare come soldato per un periodo ulteriore
avere un diritto e leale parente o amico..., lascialo attore de'
e che a loro istia il raffermarlo o veramente accettarlo. nardi, i-7:
menerete vosco: / mutate i capi o raffermate quelli / che vi son or,
. -rifl. rimanere al servizio o in rapporti di affari con una persona
3. riconoscere come valido un patto o un accordo, impegnandosi a rispettarlo;
. 4. rinnovare un incarico o un mandato alla stessa persona; mantenere
; mantenere in vigore un'istituzione politica o un provvedimento amministrativo. machiavelli, 1-i-411
pensiero ad una moltitudine d'uomini: o, se pure una tale stupida moltitudine
. -rendere più potente una persona o una classe. foscolo, xii-652
iv-486: io t'ho a dire [o firenze] buone novelle in questi giorni
dell'àustria. -rafforzare un sentimento o una decisione; sviluppare una facoltà.
che piegavano. -atteggiare nel modo o nell'espressione voluta. verga, 2-93
raffermare le città già ribellate. -frenare o reprimere un desiderio. forteguerri, 10-1
guarigione. 15. acquistare consistenza o solidità, rassodarsi, indurirsi; rapprendersi
, indurirsi; rapprendersi con la cottura o col raffreddamento. tommaseo [s
tose. riparo costituito da rami o fascine per trattenere le castagne cadute dall'albero
ha la proprietà di rinsaldare rotture o stiramenti muscolari. dino da firenze
riassoldato. 2. ant. rinnovato o prorogato per un certo periodo di tempo
3. reso più solido, meno cedevole o franoso. d'annunzio, iii-2-67:
l'inca- rico di confermare, sancire o ratificare un accordo. alfieri, 1-488
raffermazióne2, sf. ant. il prolungare o il confermare per un periodo successivo alla
e asciutto, in quanto preparato uno o due giorni prima; privo di fragranza
-figur. antiquato, privo di attualità o di modernità. papini, iv-831:
l'utile di qualche verità nuovamente trovata o meglio rafferma. -saldo, duraturo
). fissare (o fissare nuovamente) con una fibbia un indumento
il ranno bollito a tempo sfugge, / o con il capo o con le spalle
sfugge, / o con il capo o con le spalle giocola, / perché buratto
. -scherz. infliggere un'ulteriore seccatura o qualcos'altro di sgradevole. magalotti
. 3. reiterare un rimprovero o una minaccia; rincarare le critiche.
5. replicare il consumo di un cibo o di una bevanda. cellini, 686
). salvini, vii-1-2: 'o cecco cecco, i'ti vo dar la
per effetto dell'ascendenza di aria instabile o dal trabocco di aria a valle di
1-214: quando il vento venisse crescendo o soffiasse a rafiche, faccia il terzarolo
intenso e di breve durata di pioggia o di altra precipitazione atmosferica, per lo più
scarica di colpi sparati da più armi o pezzi di artiglieria o anche da una sola
da più armi o pezzi di artiglieria o anche da una sola arma automatica,
invisibile ma vicinissima a loro sgranò tre o quattro colpi, e subito dopo un'
ottenuta con la pressione continua sul grilletto o sulla leva di sparo di un'arma
da fuoco. pirandello, 8-1164: o degli inglesi che alla fine si avventano
si abbatte su una persona; opposizione o critica negativa o manifestazione di disprezzo aspra
una persona; opposizione o critica negativa o manifestazione di disprezzo aspra e prolungata nel
-tumultuoso affollarsi di pensieri, sentimenti o passioni; moto dell'animo violento e improvviso
un 'furioso '. -pensiero o battuta incisiva, violenta. montale,
. ant. rajfon 'afferrare 'o, anche, dallo spagn. ràfaga.
intr. con la particella pronom. avere o nutrire fiducia, confidare, sperare.
buonarroti il giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere o zanzara / ronzare o
, 9-363: io sento o tarlo rodere o zanzara / ronzare o odo pur russo
o tarlo rodere o zanzara / ronzare o odo pur russo o respiro / d'uom
zanzara / ronzare o odo pur russo o respiro / d'uom che dorma o
o respiro / d'uom che dorma o dormendo muti luogo / e si conforti e
raffiguràbile, agg. che si può raffigurare o riconoscere. -in partic.: che
. 2. che può essere immaginato o concepito; pensabile. magalotti, 23-210
alle fattezze del volto, alla voce o a tratti fisici caratteristici una persona già
vestita diversamente e mutata dal tempo trascorso o cerca di nascondersi e di passare inosservata
: non istimo che tu sia angelo o demone, ma anima umana che per mia
mondo è morto. dir 'tu * o 'voi 'a chi viene non posso
. -con riferimento a un oggetto o a un paesaggio noto. sercambi
di una regione in base alla parlata o all'accento. b. davanzati,
-individuare in base a elementi iconografici uno o più personaggi rappresentati. caro, 1-804
mazzini, 20-93: si vede due o tre volte il giorno, non già
de suoi più tosto famigliali che servitori o sudditi. figur. discemere,
mosse verso la verità e il pensiero o verso le idee in cui il pensiero aspira
7. rappresentare una persona, un paesaggio o un oggetto; avere come soggetto (
come soggetto (un'opera di pittura o di scultura, un disegno, ecc.
in un quadro, in un rilievo o in una statua; riprodurre in un'opera
la morte mi sobranza. c. ghiberti o amorozzo da fiorenza, 444: sobranzami
sorbirsi... che dallo scagliamento o sia dall'accozzamento fortuito di un'infinità
europa crede a un'abissinia che non esiste o che esiste soltanto nelle mistificazioni di chi
agg. riconosciuto alle fattezze del volto o ai tratti fisici caratteristici; identificato (
. 2. riprodotto, effigiato o ritratto in un disegno, in un
dell'istruzione. 3. concepito o immaginato con la mente. muratori,
per moltiplicare l'immagini, per aggrandire o per colorire le cose, quanti gli appetiti
di una persona, di un paesaggio o di un oggetto per mezzo di un
mezzo di un disegno, di una pittura o di una scultura, di solito con
senso concreto: figura, immagine pittorica o plastica; opera artistica. soffici
a figure e paesi intravisti, immaginati o visti in opere vetuste di mitologie, di
, / sicché un lato non strascichi o s'accorci / troppo quell'altro. giuliani
del calzolaio; tagliare sopra qualche cuoio o marocchino o panno il calcetto e il quartiere
; tagliare sopra qualche cuoio o marocchino o panno il calcetto e il quartiere, giusta
polvigli, / chi gemme e nastri o chi più d'una tinta, / e
con una taglierina un pacco di pagine o un libro cucito. n. villani
n. villani, 2-209: i fogli o quaderni della risma si tagliano o tondano
fogli o quaderni della risma si tagliano o tondano o raffilano con le coltella. cantù
quaderni della risma si tagliano o tondano o raffilano con le coltella. cantù, 3-329
pareggiamento, l'uguagliatura che mediante cesoie o tagliacarte si fa dell'orlo, del margine
sm. strumento per affilare attrezzi taglienti o lame (e di solito è costituito da
per pareggiare i margini dei fogli di carta o di un libro (ed è di
il taglio, per la raffilatura di carte o di libri. 3. nella
foglio di carta, di un tessuto o di un libro, tagliando via la
intorno le sporgenze dei fogli con le cesoie o con il tagliacarte. 2
tagliacarte. 2. parte eliminata o tagliata via con la suddetta operazione.
in ogni tipografia si utilizzano nelle imballature o rivendendole alle cartiere. -in
di una so stanza naturale o greggia, in partic. di un metallo
scorie rimaste dopo una prima estrazione o lavorazione; raffina zione.
salnitro] si fa in due modi, o con acqua, comunemente detto a guazzo
acqua, comunemente detto a guazzo, o con fuoco, comunemente detto a secco
delle sue capacità per mezzo dello studio o dell'educazione; progresso nella perfezione morale
ma per un progresso metodico di tre o quattro generazioni, finché era giunta alle
alle soglie dell'aristocrazia. -preparazione artistica o professionale. algarotti, 1-iii-12: ogni
. 4. perfezionamento del gusto o del livello culturale e, in partic
d'arte, di cultura; espressione o modo stilistico elegante fino all'eccesso;
e che, lasciandogli, l'uso novello o altra lima ci dispogniamo a seguire.
possibili per facilitare le opere di mano o col perfezionare gli istrumenti o coll'inventame
di mano o col perfezionare gli istrumenti o coll'inventame di nuovi. algarotti,
veneziano. 5. l'essere sontuoso o splendido; magnificenza, ricercatezza.
, 6-213: ho veduto le ville o giardini de'prìncipi di roma: tutte raffinamento
avere su quella ridente costa una campagna o una villa. pellico, conc.,
6. in senso concreto: abitudine o usanza che denota raffinatezza estrema; il
dedita da generazioni al lavoro intellettuale o comunque direttivo, non riuscivo a classificarli
a classificarli. 7. oggetto o ornamento sontuoso e sfarzoso; prodotto di
ricerca sofisticata di sensazioni rare e viziose o a un'inclinazione malvagia portata alle estreme
a levarmela [la sete] un giorno o l'altro: questo potrebbe mutare la
di raffinare un prodotto eliminandone le scorie o le impurità; che è impiegato in
, anche industriali, una sostanza naturale o grezza dalle impurità, dalle scorie o dai
naturale o grezza dalle impurità, dalle scorie o dai componenti secondari che vi sono frammisti
vi sono frammisti dopo la prima estrazione o preparazione, in modo da renderla utilizzabile
preparazione, in modo da renderla utilizzabile o adatta a successive lavorazioni, anche modificandone
il suo valore / sprimere in parte o raccontar espresso, / perch'a questo
esser concesso: / ogni gran crepatura o luogo fesso / a saldar presto inclina;
rendere migliore una persona correggendone i difetti o i vizi; elevare moralmente o culturalmente
i difetti o i vizi; elevare moralmente o culturalmente. -anche: contribuire a tale
emendare da errori, da imperfezioni formali o stilistiche, da tratti grossolani, curando l'
y potenziare una dote fisica o morale, una facoltà intellettuale, una
raffina, di nntoppo a quelle corporee o sensitive che si consuman con l'uso
23 del venturo. allora le cose mie o ripiglieranno migliore aspetto o diverranno peggiori.
le cose mie o ripiglieranno migliore aspetto o diverranno peggiori. me ne accorgerò ai
. 6. rendere più intenso o spirituale un sentimento, in partic.
la colpa. 9. esaminare o esporre con eccessiva sottigliezza, con pedanteria
acquistare pratica e perizia in un'attività o in una professione; divenire più abile
si è raffinata non so se al pari o più d'ogni altra nazione, pretende
studio non è, particolarmente ne'giovani, o marcirà in ozio vile ed ignobile o
o marcirà in ozio vile ed ignobile o sarà in laide e biasimevoli cose scialacquata
politico. -portare a un grado elevato o estremo di finezza o di raffinatezza.
un grado elevato o estremo di finezza o di raffinatezza. magalotti, 28-176:
di purezza; senza scorie, impurità o sostanze estranee. f.
4. con effetti di preziosismo stilistico o compositivo. pasolini, 9-126: palmieri
. perspicacia particolarmente acuta nell'analisi o nel giudizio o, in genere, nell'
particolarmente acuta nell'analisi o nel giudizio o, in genere, nell'attività intellettuale;
e proprietà del linguaggio, dello stile o del contenuto di un'opera. leopardi
. in senso concreto: pratica, abitudine o modo di vita che denota buon gusto
volontà di distinzione e rifiuto della banalità o della volgarità; maniera educata e gentile
d'ogni raffinatezza. -concetto sottile o anche lambiccato e astruso. cesari,
studiata per ottenere una maggiore efficacia sadica o un più sottile piacere nel fare il
quel suolo gareggiando in raffinatezze cinesi o azteche di tortura, solo per la libertà
raffinatissimo). privato con procedimenti fisici o chimici delle impurità e delle scorie dopo
e delle scorie dopo la prima estrazione o preparazione, in modo da potersi consumare
, in modo da potersi consumare direttamente o da servire a ulteriori lavorazioni (una
...: si distingue in nafta o mazut (greggio); benzina (
frutto di sottile e ingegnosa elaborazione (o anche soltanto ben preparato: un cibo)
un anno un manicotto di pelliccia a'astrakan o di ermellino, un altro anno uno
molto esperto e versato in una scienza o in una disciplina; che ha acquistato grande
? pacichelli, 1-241: sono questi o bene instituiti nelle materie morali o assai
questi o bene instituiti nelle materie morali o assai raffinati nelle politiche. zannoni, 5-40
? fr. serafini, 402: o voi, angeli, raffinati nelle fucine più
all'eleganza e rifugge da atteggiamenti volgari o banali; che ricerca sensazioni squisite,
mia classe. -che ha sentimenti delicati o affettuosi. soldati, 2-516: era
e raffinato, per ordinare le rose o i lillà o le gardenie da mandare all'
per ordinare le rose o i lillà o le gardenie da mandare all'attrice, quasi
, mentre si vede che viene dall'officina o dal piccolo artigianato. -che
a un alto grado di perfezione tecnica o teorica; progredito, elaborato in fasi successive
raggiunto un alto livello di progresso culturale o civile. cesarotti, 1-ii-302: qual
del loro arrivo che non recassero spesa o imbarazzo per alloggiarli e mantenerli. una
non è... questione d'ingegno o di furberia raffinata. c. carrà
uovo. -perspicace, acuto nel comprendere o nel giudicare. redi, 16-v-259:
-che deriva da notevole sensibilità estetica o ne è il segno; reso particolarmente
ed esigente nel considerare, nello scegliere o nel giudicare oggetti, abiti, comportamenti
sono così raffinati come credete, o. preciso, esatto, minuzioso.
grazia virile che non dava mai nel raffinato o nel grossolano. 12.
quelle parole ci fosse un principio di pietà o un'intenzione di raffinata crudezza. calvino
topone a trattamenti di raffinazione prodotti greggi o attende, in un'industria, al funzionamento
): macchina che raffina paste alimentari dure o dense. = nome d'agente
3. in senso concreto: oggetto o uso raffinato, squisito.
rendere più puro un prodotto naturale o artificiale liberandolo con mezzi fisici o
naturale o artificiale liberandolo con mezzi fisici o chimici da impurità, da sostanze
depurazione di esso da ogni altro metallo o materia straniera. stampa periodica milanese,
? 4. figur. rivelarsi o diventare più colto, dirozzarsi intellettualmente.
da una lunga asta terminante con uno o più uncini, che serve ad afferrare
più uncini, che serve ad afferrare o a far presa su un oggetto,
specialmente durante operazioni di recupero di cavi o torpedini affondate nel mare; anticamente (e
aggiunsero in mano un raffio di ferro o vogliam dire un oncino. marino,
villani, i-3-120: poscia di ferrei corvi o di ritorti / altri raffi mordenti armate
. 3. figur. discorso o atteggiamento in grado di attirare una persona
al pozzo non si ripesca per incuria o perché s'è perduto il vecchio raffio.
miglior giocatore (non risulta se puntista o raffista o bocciatore) che poeta.
giocatore (non risulta se puntista o raffista o bocciatore) che poeta. =
). rendere più folto un bosco o l'erba di un prato. targioni
nuovo seme dovunque vedesse seguire de'radori o de'seccumi per qualunque accidente. idem
pensare a mantenerli con... raffittirli o schiarirgli secondo l'occorrenza.
tagliati diventano più fitti, non affittiscono o raffittiscono. soffici, v-2-300: più si
catasti raffittiva. -con riferimento alla pioggia o alle lacrime. -anche sostant.
radici, che vivono sul tronco o sulle radici di altre piante legnose, nelle
nelle zone tropicali, con fiori isolati o in racemo, talora di notevoli dimensioni
, fortificare una città, un accampamento (o riparare le fortificazioni rendendole più salde e
e fiero viaggio! egn deve concepire o rafforzare l'orrore per la bestia che
anime benemerite della nostra città, che o prime fondarono o diedero avviamento o crebbero e
nostra città, che o prime fondarono o diedero avviamento o crebbero e ben rafforzarono
che o prime fondarono o diedero avviamento o crebbero e ben rafforzarono questa benefica instituzione
3. avvalorare, ribadire, conferire credibilità o autorità; confermare, comprovare, dare
cesari, i-176: fornito questo tramezzamento o episodio, il poeta rappicca il filo
il vento, rafforzandoli a intervalli e spegnendoli o mescendoli al suo fischio, li rendeva
sa bene se si raddolcisca nell'umbro o si rafforzi a scatti nel sabino.
aumentando la quantità del primo termine o diminuendo quella del secondo. 7.
con le commessure rafforzate da bande di zinco o di ottone lucido. 2.
rafforzate. -confermato in un atteggiamento o in una decisione. tarchetti, 6-i-462
vocale accentata (non importa se reca o no il segno d'accento grafico):
buon giudizio non venga in lui raffuscato o rannuvolato dalle passioni. 2.
abbia l'occhio interno dell'anima lippo o raffoscato dalle caligini dell'ignoranza o della
lippo o raffoscato dalle caligini dell'ignoranza o della superbia. 3. obnubilato,
), sm. abbassamento, spontaneo o provocato da trasformazioni termodinamiche, della temperatura
. -con riferimento al corpo umano o al sangue. caro, 5-145:
e motoveicoli mediante una corrente d'aria o un circuito ad acqua, in modo
un impegno reciproco, di un rapporto o del rigore di un atteggiamento. giannone
di vedere in francesco indizi di raffreddamento o, peggio, ch'essendosi accorta di aver
rallentamento delle relazioni diplomatiche fra due stati o nelle operazioni militari o nel dare aiuto
fra due stati o nelle operazioni militari o nel dare aiuto a una parte in
qualcosa (in partic. al coipo o a un organo di esso).
tanto notabil differenza, ma il riscaldarla o raffreddarla un poco produce il medesimo effetto.
un impulso, un moto istintivo violento o furioso; moderare una curiosità.
braman di sapere e, per pigrizia / o vanità, raffreddano il desidero. boccaccio
] né perversità di tempo né perdita tramici o di parenti né paura di se medesimi
, i sospetti / in due cori o in un d'essi raffreddano gli affetti.
l'immaginazione, meno ferma un'intenzione o una buona disposizione, più fiacca la
, più debole la capacità di agire o una convinzione. vangeli volgar.,
ciascuno, sanza fare distinzione della virtù o de'meriti, raffredda la buona mente di
. calmare, trattenere, frenare nell'azione o anche in un impegno morale; rendere
li imbasciadori modo- nesi partiranno tra sei o otto dì: così aveano stabilito prima
raffreddano con accrescer timori che diano calore o confidenza alle rotture co'turchi.
l'intensità emotiva, la forza persuasiva o la coerenza stilistica di un discorso,
. sedare una rivolta; ostacolare, impedire o rendere inefficace un progetto, un'azione
... non seppe il papa o non volle e forse non ardì porvi rimedio
i setentrionali. cino, iii-25-4: o lasso me! non veggio 'l chiaro sole
s'era raffreddata sulla guancia. -perdere o veder diminuire il calore vitale (il
diminuire il calore vitale (il corpo o una sua parte, il sangue).
devozione, entusiasmo, sicurezza nel nutrire o esprimere un sentimento, nel sostenere una
fra le braccia. io perdere urgenza o interesse; rallentarsi (l'impegno in
si riferiscono); diventare più difficile o non suscitare più l'interesse di una
non suscitare più l'interesse di una o di entrambe le parti (un accordo
raffreddassero. 12. bot. arrestarsi o subire un rallentamento nello sviluppo (una
ant. raffredato, rafredató). reso o diventato freddo. anonimo,
all'improvviso. -che ha perso o ha sentito diminuire il calore vitale.
, di nuovo raccesero le già spente o raffreddate fiamme de'desideri loro all'ordine
5. che ha sentito sbollire l'ira o diventare meno intenso un sentimento, una
pieno d'acqua usato per raffreddare vetro o altro materiale. carena, 1-239:
, 1-239: 'raffreddatoio ': truogolo o catino pieno d'acqua, in cui
ant. rafréddo), agg. reso o diventato freddo. mazzei,
anatomico. 3. diventato meno caloroso o vivace o sentito; diminuito di interesse
3. diventato meno caloroso o vivace o sentito; diminuito di interesse o d'
vivace o sentito; diminuito di interesse o d'urgenza o di violenza. pulci
; diminuito di interesse o d'urgenza o di violenza. pulci, 17-20:
. diventato freddo nei confronti di un'azione o di un progetto; che sente diminuire
della mucosa nasale, che può essere o no associata con affezioni delle altre vie
raffreddore ', dai toscani 'gravedine 'o 'corizza '. morgagni, 152
mettere il freno a un cavallo (o a un altro animale), regolarne
animale), regolarne il passo, rallentarne o frenarne la corsa. poliziano
2. per estens. rallentare o bloccare il passo, la corsa,
, 133: non son qui lupo o orso, / ma son tuo amatore:
-rendere più lento, ridurre la velocità o l'impeto di un corpo, di
freno la vivacità del carattere; trattenere o smorzare l'ira, il furore, lo
il furore, lo sdegno; contenere o padroneggiare il desiderio (soprattutto quello amoroso
padroneggiare il desiderio (soprattutto quello amoroso o sessuale), l'ambizione, la
si ridolga ed intenerisca de'suoi danni o di morte di sua cara cosa,
la temenza / e la vergogna, o felli / più lenti e meno audaci.
-non lasciar manifestare appieno una disposizione benevola o compiere appieno un'operazione buona.
il pianto. boccaccio, iv-122: o figliuola, poscia che tu conosci la
loro il disio. sacchetti, vi-64: o vaga donna, pace degli amanti,
a. f. doni, 395: o poetacci bestie, che sempre dite l'
dite l'un dell'altro male, o scrittoracci infami che scoprite i vostri occulti
. tenere a freno una folla in tumulto o, comunque, esasperata nella protesta;
raffrenarla. -distogliere da comportamenti o da azioni o da sentimenti riprovevoli.
-distogliere da comportamenti o da azioni o da sentimenti riprovevoli. zanobi da
altri demoni sì ha raffrenati e indebiliti o ispezzate loro le braccia. -tenere
toccherai quella parte che mi si conviene o ti vorrai pigliar più campo che non è
lancia impetuosamente e freme e cerca nuove o antiche cagioni di sentimento. 7
assalto dei nemici, contenerne l'impeto o anche l'espansionismo o la violenza;
contenerne l'impeto o anche l'espansionismo o la violenza; impedirne le scorrerie.
. 8. sedare una rivolta o un tumulto; tenere nei limiti dovuti
limiti dovuti le ambizioni di una classe o la licenza d'una comunità, in
-porre un limite a un comportamento insolente o tirannico o, comunque, all'esercizio del
limite a un comportamento insolente o tirannico o, comunque, all'esercizio del potere
, 2-78: evate... estingue o raffrena ogni veneno. 9. avere
confronti di comportamenti illeciti (una legge o una pena da essa prevista).
un determinato comportamento; avere la funzione o la forza di distogliere da esso.
parti. 11. trattenersi o rinunciare a fare o a continuare a
11. trattenersi o rinunciare a fare o a continuare a fare un'azione.
. pino, 4-43: lo sdegno o tira non raffrenata da la ragione..
ai ogni vizio e delitto, non raffrenato o sbandito da sontuarie leggi. misasi,
sproni sbalzino. alfieri, iii-14: o monarchia vuol dire la esclusiva e preponderante
monarchia allora e sinonimo di tirannide, o ella vuol dire l'autorità di un solo
modera e tiene a freno un sentimento o un vizio; che smorza un desiderio
se ne vegga la remissione manifestissima due o tre avanti il mezzo giorno, con
fiéscht). liberare l'organismo da impurità o da umori nocivi, ridurne lo stato
. ristorare una persona con cibo, bevande o riposo; sollevare un popolo da uno
riposo; sollevare un popolo da uno stato o di oppressione. leti, 6-ii-515:
muscietto, ove si raffrescano i vascelli o si fan le quarantane. 3
le quarantane. 3. rendere o far tornare fresco il clima, l'aria
nord. 4. intr. diventare o tornare fresco, rinfrescare (il tempo
attento fino allo scrupolo, al raffrescare o quando riscalda. -rinforzarsi (il
), agg. tose. ridotto o mantenuto a temperatura più fresca; rinfrescato
. 2. ristorato con cibo o con riposo; lavato e cambiato d'
in paese. 3. diventato o tornato fresco (il tempo, tana)
6-282: la poligamia fu da dio approvata o conceduta ne'patriarchi del popol santo,
.. non m'invoglia / raffrettare o tardar l'ultimo passo, / non sapendo
grinzoso, rugoso (il viso) 'o con accostamento a frinzello-, cfr.
servendo viene per adornamento quasi, rifinimento o piuttosto raffronta- mento di quello che nell'
la ragione è che niuno di que'raffrontamenti o combattimenti non ha le persone tragiche né
melignana... l'entrare a scusare o voler accennare che sia allegorica una [
... e ne può aver riserbata o perfettamente o men che perfettamente timagine e
e ne può aver riserbata o perfettamente o men che perfettamente timagine e perciò, raffrontando
greci antichi. -collazionare un testo o le lezioni che presenta. foscolo,
originale, perché io non intendo il senso o non ne sono sicuro.
cielo alma nodrica / che a'suoi padri o con sé mai si raffronte.
caro, 16-22: non è strazio o miraeoi che si conte, / che
. -verifica, controllo di indicazioni o di citazioni. carducci, ii-8-45:
raffronti. 3. disposizione affiancata o affrontata sulle due pagine di testi o
o affrontata sulle due pagine di testi o di immagini in un libro, in uno
fuggesi questo tristo suono [lo iato] o con mutar le parole o con mutarle
iato] o con mutar le parole o con mutarle di luogo... èssi
, rassettarsi, ripicchiarsi 'tutti più o meno significano lo stesso, cioè studiosamente
dei cordami e degli articoli da imballaggio o da intreccio, come sacchi, stuoie
con riferimento alla sottigliezza delle antenne o dell'ovopositore delle femmine. rafìdidi {
fasci di peli in forma d'aghi, o di punte lesiniformi, che si osservano
. v. j: 'rafigrafia 'o 'rafiografìa ': scrittura in rilievo
. v.]: 'rafigrafo 'o 'rafiografo ':... nome
dato da fischer al me- sotipo o titanio ossidato rosso acicolare. =
. che mette insieme in modo sommario o affrettato; che arrangia. lucini,
/ se non li gran pensieri, paura o doglia, / i quali rafringon la
). medie. piaga della cute o delle mucose, di aspetto allungato come
ridotta in polvere e posta sopra le ragadi o scissure dell'ano, le sana.
: 'ragadi ': fessure o screpolature ulcerose che manifestano in varie parti del
a qualunque ulcera abbia forma di fessura o screpolatura. si trovano ragadi nelle palme
'ragadi ':... fessure o crepacci longitudinali alla piegatura delle ginocchia del
nel pesce organo e nella ragana o dragone marino. d'alberti [s.
per sfregamento con una lamina di legno o di ferro un suono simile al gracidio
: termine de'razzai, razzo matto o saltarello. = dimin. femm.
, 4-22: una margherita sui venti o poco più, magnifico fior di ragazza cresciuta
presso una famiglia di un'altra città o di un paese straniero, allo scopo
offrirle un soggiorno poco dispendioso per studio o per turismo. v ravaioli [«
ed esse non sono affatto messe al bando o additate al disprezzo pubblico: tutt'al
né ha cetra d'oro o d'ebano contesta. / è rozza villanella
in partic. unito all'agg. possessivo o a un compì, di specificazione)
v.]: ragazza corteggiata (o festeggiata) di rado maritata.
ragazzo. ragazzàccia, sf. ragazza o giovane donna dal comportamento spregiudicato o dissipato
ragazza o giovane donna dal comportamento spregiudicato o dissipato. fagiuoli, 1-1-203: ne
. ragazzàccio, sm. ragazzo o giovane maledu cato e prepotente
cato e prepotente, di cattive abitudini o di vita dissipata; birbante; furfante
baciasse riverentemente la punta del cordone, o in una brigata di ragazzacci che,
il capo, vide venire avanti tre o quattro ragazzacci che tiravano per la fune un
questi ragazzacci. -con valore scherz. o affettuoso, per lo più nel linguaggio
. ragazzàggine, sf. azione o comportamento proprio di un ragazzo, improntato
ragazzàglia, sf. compagnia di ragazzi o di giovanotti, torma di fanciulli,
, per lo più sguaiati e turbolenti o di bassa origine sociale. d
ant. e letter. insieme degli scudieri o dei mozzi di stalla. f
ragazzo. ragazzata, sf. condotta o azione da ragazzo, compiuta con leggerezza
, compiuta con leggerezza, senza riflessione o senza deliberata volontà di nuocere; bambinata
, per definire con disprezzo un'idea o un comportamento sciocco o futile.
disprezzo un'idea o un comportamento sciocco o futile. tommaseo, 15-47: ragazzate
la mente ad altro. -ragionamento o discorso futile o privo di senso.
ad altro. -ragionamento o discorso futile o privo di senso. p.
che è proprio del modo di agire o di comportarsi dei ragazzi; che proviene
di comportarsi dei ragazzi; che proviene o rivela semplicità o ingenuità di sentimenti,
ragazzi; che proviene o rivela semplicità o ingenuità di sentimenti, puerilità o immaturità
semplicità o ingenuità di sentimenti, puerilità o immaturità d'animo; infantile, bambinesco
, si. ragazza di giovane età o di piccola e minuta corporatura (e ha
per lo più una connotazione vezzegg. o anche un poco spreg.);
indicare un'età maggiore, uno sviluppo o una maturità superiori. manzoni, fermo
. ragazza leggera e fatua, che accetta o sollecita l'attenzione degli uomini o è
accetta o sollecita l'attenzione degli uomini o è di liberi costumi. verga,
loro soddisfazioni con qualche ragazzétta più accomodante o bisognosa d'un aiuto più sostanzioso dei consigli
, sm. ragazzo di giovane età o di minuta corporatura; ragazzino; fanciullo.
che il far da truffaldino / o pascariel, che la panata succia, /
, si. ragazza di giovane età o di piccola e minuta corporatura; gio-
più una connotazione vezzegg. o affettiva); ragazzetti; fanciulla.
dalle trecce. -in frasi interrogative o negative, per indicare un'età o
o negative, per indicare un'età o una maturità maggiori. carrer, 2-207
, sm. ragazzo di giovane età o di minuta corporatura; ragazzetto; fanciullo
negative, per indicare un'età maggiore o uno sviluppo più maturo. bonsanti,
2. figlio nell'età dell'infanzia o della fanciullezza. p. leopardi,
di valore retorico, per indicare età o qualità di uomini maturi e avveduti.
famiglia e della scuola, in ozio o dedicandosi a piccole attività, anche delittuose
-con riferimento ad aspetti della vita intellettuale o sentimentale: ingenuo; poco esperto; immaturo
non abbia gran senno e sia tanto o quanto scapigliato. 4 è un po'
-per estens. e con uso scherz. o affettuoso, riferito a uomini maturi o
o affettuoso, riferito a uomini maturi o anche a un popolo. mazzini,
: l'impulso è dato, e bene o male innanzi s'andrà. gl'italiani
colloquiale, per indicare il buon cuore o l'ingenuità, il poco valore o l'
cuore o l'ingenuità, il poco valore o l'imma- turità di una persona.
buono '... per disprezzo o commiserazione, ma con poca stima: '
ai ragazzi: comportarsi in modo capriccioso o contraddittorio; non rispettare un accordo o
o contraddittorio; non rispettare un accordo o una promessa. 1. nelli,
state a far ragazzate, d'atti o parole la cui leggerezza può avere troppa
no. -come appellativo scherz. o iron. rivolto a persone che ascoltano
iron. rivolto a persone che ascoltano o che si vuole sollecitare all'attenzione o
o che si vuole sollecitare all'attenzione o all'attività. tommaseo [s.
376: che con frasi più o meno male rigirate mi si venga a
istituto per l'educazione di giovani bisognosi o disadattati, organizzato e regolato nella sua
anche le denominazioni, quali junior republic o boys town). -ragazzo difficile
town). -ragazzo difficile: bambino o adolescente che presenta disposizioni fisiche o psichiche
bambino o adolescente che presenta disposizioni fisiche o psichiche anomali o irregolari, tali da
che presenta disposizioni fisiche o psichiche anomali o irregolari, tali da richiedere un'educazione
irregolari, tali da richiedere un'educazione o un'assistenza speciale. 2.
vermùtte -è il mi'ragazzo maggiore. o questa? cicognani, 1-146: di sopra
. in diverse discipline indica la categoria o la squadra che raggruppa giocatori di giovane
felice da massa marittima, xliii-231: o peccator che stai ne'gran palazzi,
manca burchiello giorgino, il suo ragazzo o servitore. tommaseo, 2-81: sedettero
. ant. giovane soldato, a piedi o montato su ronzino, al quale spettava
uno ronzino di pelo leardo bene bruno o vero sagginato, col ragazo sopra esso
donna, alla quale disse: - o signora, servidore. buommattei, i-iii-2-76:
dice verla e in lombardia stargaz- zina o ragazzòla. tanara, 54: bufferla chiamano
sorta di uccello, detto anche avelia o cazzavela, ragazzòla, buferola. tramater
:... anco di nubile più o meno innanzi con gli anni.
regazóne), sm. giovane rozzo o incolto o anche di animo semplice e
, sm. giovane rozzo o incolto o anche di animo semplice e ingenuo.
s'appostava per spiarla, per sentirla cantare o sonare. c. e. gadda
, con quei ragazzoni biondi, inglesi o americani, contenti anche loro e simpatici
potè avere cosa alcuna di de- gnità o d'alcun bene, e sonci cento gaglioffi
4. milit. ant. soldato appiedato o montato su ronzino, per lo più
e rumorosi. -anche con uso scherz. o vezzegg. fagiuoli, i-143:
. sbarbaro, 6-99: l'ostessa baffuta o la ridente / ragazzotta che reca la
sguardi; / pure gl'interrogai: o ragazzotti, / a casa mia or voi
canuti. = incrocio di ragazz [o] e uomo (v.).
. = lat. tardo racèna (o racèna), per racàna (o racàna
(o racèna), per racàna (o racàna), di etimo incerto
: per lui [nembrot] nacque, o mio bravo sputaforza, / quel
, / ché, punto ch'un traballi o vada arcigno, / si trova manco
raggelare), agg. che smorza o spegne un sentimento o la manifestazione di
. che smorza o spegne un sentimento o la manifestazione di esso; che toglie
che toglie ogni cordialità di rapporti o di situazioni. gadda conti, 1-263
per il freddo; gelarsi del tutto o anche di nuovo; congelarsi.
dante, infi, 33-114: o anime crudeli / tanto che data v'è
si raggela. -essere percorso o sentirsi percorrere da im rowise
sgomento; sentirsi loccare dalla timidezza o da un atteggiamento di estraneità e di
-bloccare una persona nell'impulso ad agire o a reagire per mezzo di gesti,
sgomento, rendere incapace di esternare sentimenti o affetti o interromperne la manifestazione.
rendere incapace di esternare sentimenti o affetti o interromperne la manifestazione. pirandello
. bloccato nella manifestazione di un sentimento o del desiderio; impedito di muoversi,
lattescenze come di cielo nordico... o forse di colla di silice, posata
, raggentilisci). rendere più gentile o più civile; dirozzare, incivilire;
dall'idealità. pavese, n-i-534: o vivere fuori del mondo...
vivere fuori del mondo... o accettarne, comunque raggentilita e pettinata, la
, / quanti ne sono in perosa o bevagna. bencivenni, 4-39: l'asino
. alcuni cani, buoi, asini o cavalli, attaccati agli alberi dentro il campo
3. figur. parlare, ridere o gridare sguaiatamente o sgraziatamente. -anche:
. parlare, ridere o gridare sguaiatamente o sgraziatamente. -anche: dire o scrivere
sguaiatamente o sgraziatamente. -anche: dire o scrivere sciocchezze, asinerie, castronerie (
e ha una forte connotazione spreg. o iron.). compagni, iv-92
giammai per verun oltremontan fomentare veruna inclinazione o genialità! ma il dolerci non giova
b. fioretti, 2-4-337: 'o tite tute tati tibi tanta tyranne tulisti
parla della raglia, che egli troclea o ricamo dimanda. = femm. di
quale si dipartono brevi linee (rette o ondulate) disposte a raggiera (il
-arald. raffigurato con 12, 16 o 24 raggi, alternamente retti e ondulati
dei baci, con gli occhi socchiusi, o sollevato ed acceso nell'entusiasmo del bello
perfezione, ecc. (una persona o un suo attributo fisico o spirituale).
(una persona o un suo attributo fisico o spirituale). f. f.
la 47 del primo libro di euclide o un'altra qualunque dimostratis- sima e raggiante
raggi luminosi; emettere luce (propria o riflessa), brillare. francesco da
sorriso d'amore come il tuo, / o tanto ben chiamata stel- lombrosa, /
intellettuale; manifestarsi in un modo visibile o percepibile dall'intelletto (una potenza,
(una persona, un particolare del corpo o del volto, ecc.);
anche sostant. sacchetti, vi-33: o alessandra con leggiadra fronte, / alta
con tutta la squisitezza possibile una figura o un quadro da farvi tremare di commozione
un quadro da farvi tremare di commozione o raggiar d'entusiasmo. c. boito,
tr. emettere, emanare, irradiare luce o calore. dante, par.,
13. proiettare all'esterno l'immagine o l'impressione di un sentimento o di
immagine o l'impressione di un sentimento o di una condizione interiore, di una
lessona, 1233: 'raggiati 'o 'ooliti ': cosi chiamava il
calcaree... derivano da minime spoglie o detriti o residui di organismi, le
. derivano da minime spoglie o detriti o residui di organismi, le cui legioni vissero
miriadi le goccie, le onde, o costruendo scogliere di polipai, immense distese
), agg. colpito o attraversato da raggi luminosi; illuminato,
stellato tra le verghe d'un cancello, o tra qualche filo d'erba una di
raggi perpendicolari a un asse (un organo o un organismo vegetale o animale)
(un organo o un organismo vegetale o animale) bergantini, 1-243: la
foglia]... con le divisioni o lobi o punte elevate per più
. con le divisioni o lobi o punte elevate per più versi...
di simmetria per cui un organismo (o un suo elemento) può essere diviso
6. miner. aggregato raggiato o a struttura raggiata: gruppo di cristalli
struttura raggiata: gruppo di cristalli (o di altre strutture dei minerali) che
7. tess. tessuto raggiato o armatura raggiata: armatura composta da due
armatura raggiata: armatura composta da due o più rapporti di fili e due rapporti
effetto di diagonale con le coste più o meno inclinate. raggiùnte, sm.
ma né meno un vestigio di raggiera o di aureola: sono un uomo che cammina
capo... immense raggiere di pavone o di tacchino. e. cecchi,
sui palchetti di vetro. bitorzoluti come cisti o con raggere di pungiglioni sanguinosi. pratolini
roste, raggere e cancelli del settecento o dei primi dell'ottocento. buzzati,
4. figur. insieme di elementi astratti o immaginari o di relazioni che si estendono
. insieme di elementi astratti o immaginari o di relazioni che si estendono e si propagano
si propagano sviluppandosi da un nucleo centrale o, anche, che convergono su un
, girevoli sulle loro pedone e con due o tre gole, cioè scanalature circolari e
scanalature circolari e parallele, sull'una o sull'altra delle quali passa la salda
.: la luce emanata dal sole o da un altro astro. bondie
purg., 15-17: da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio
luminosa la auale nasce nel corpo luminoso o vero lucido, e spargesi dell'illuminare
dal solar raggio / con ghirlanda di pino o verde faggio. ariosto, 17-18:
, ma moderatamente, e si vede due o tre volte il giorno, non già
degli ottoni scatenati, « s. o. s. rivista satirica in 2 parti
. 2. fis. radiazione corpuscolare o elettromagnetica di varia natura (specificata per
(specificata per lo più da attributi o complementi). stampa periodica milanese,
chimici ': più propriamente detti attinici o ultravioletti, stanno nella parte estrema dello
v. ultravioletto. -raggi rontgen o raggi x (nel linguaggio comune anche
raggi x catodici. gozzano, ii-158: o cuore non forse che avvisi solcarti,
cugina fece delle applicazioni ai raggi all'ipofisi o al timo, non ricordo bene.
durante la messa? -esplorazione del corpo o di suoi organi con tali radiazioni.
: radiazioni corpuscolari (a e p) o elettromagnetiche (y) che vengono emesse
di decadimento dei nuclei radioattivi. -male o malattia da raggi: sindrome di natura e
4. disus. onda magnetica o sonora. magalotti, 20-27: pretendo
de'santi e nell'onorarli con questo titolo o attributo di santi, ma non si
loro imagini nelle chiese con le laureole o diademi o splendori de * raggi d'intorno
nelle chiese con le laureole o diademi o splendori de * raggi d'intorno il
m. ricci, i-65: due o tre notti vanno [i cinesi] per
di petraia. de maria, 7: o turbolenta e ipocrita / folla che acceca
di una società, di una cultura o che manifesta esemplarmente una data qualità o
o che manifesta esemplarmente una data qualità o, anche, che emula, derivandone,
lo splendore, l'evidenza di un'idea o di un concetto o di un'orazione
di un'idea o di un concetto o di un'orazione; la forza manifesta ed
evidente di una virtù, dell'intelletto o della memoria di una persona.
16. l'influsso esercitato da dio o dalla sua grazia sull'anima.
la persona per manco di complessione o fosse per manco di temporale: e
potere intendere, cioè l'intelletto possibile o passibile, e intendere ancor pratico,
che è il raggio divino, angelo o esso dio, è fuori ai noi.
maria. -con riferimento ad amore o ad altre divinità pagane o allo stesso
ad amore o ad altre divinità pagane o allo stesso impulso ad amare inteso come
così rintuzzato né uomo tanto materiale o sì fieramente da melensaggine stordito che s'apre
un vago / raggio di giovinezza: o raggio amato, / tu solo alberghi
funesto in cui / tu fosti, o padre, ad immolar costretto / tua propria
non l'avesse mai toccata patimento alcuno o travaglio. martello, 6-ii-498: a
guscio. 21. raggio visivo o visuale o della vista: la linea
21. raggio visivo o visuale o della vista: la linea retta immaginaria
riteneva che lungo tale linea l'occhio o l'oggetto emanassero qualche specifico e reale
che congiunge il centro di un cerchio o di una sfera con un punto qualsiasi
sfera con un punto qualsiasi della circonferenza o della superficie sferica. -anche, in
overo asse, dal quale ogni raggio o linea abbia la sua origine con la conveniente
24. estensione di un territorio o di una città; spazio intorno a
largo raggio si ripeterono altre volte, tre o quattro, nei pomeriggi successivi.
massima raggiungibile dagli effetti di un'arma o dall'azione di un mezzo da guerra
più celeri cavalli ne rimanevano superati o travolti. bocchelli, 1-i-147: fu imperniato
del carcere come un atomo di polvere o un poeta passatista. 43.
all'inizio del 1799, probabilmente organizzò o ispirò la cospie razione piemontese
, 8-2-43: il seminatore sparge radialmente, o a raggio, il grano.
vanno al centro. corazzini, 4-42: o lampioncelìo,... /.
ràggio2, sm. piccolo ruscello o fosso destinato all'irrigazione di un terreno
è che li rectori e lo camarlengo, o vero due di loro, sieno tenuti
mio vicin deggyio / picchiare, o no, per annunziargli io primo / la
, riproporsi (una determinata condizione interiore o una situazione o una persona o un
una determinata condizione interiore o una situazione o una persona o un ricordo).
interiore o una situazione o una persona o un ricordo). s s
ne raggiorni, /... / o nuo- v'alba rosata, / alba
. aggiornare, rimandare ad altra data o ora; differire, rinviare.
5. azione volta ad abbindolare o a ingannare una persona e perpetrata con
. baldi, 6-18: all'asse o fuso sono cingiunte le ruote, di
di esse [le faine] o si scarichi una balestra o si raggiri una
] o si scarichi una balestra o si raggiri una frombola, alzando al
/ sa dove meglio 1 suoi raggiri o squadre. 3. volgere,
impotenza dell'uomo di fronte al caso o al destino). garopoli, 8-17
/ dato de la tua rota, o sorte, a'giri, / né di
/ avien che l'aura lo raggiri o fieda, / tumulti preziosi / fan
/ raggira il corpo e non ha posa o loco. serpetro, 74: si
né corse meglio / altri gran lancia o raggirò destriero. ciro di pers, 3-154
sguardo). cicerchia, xliii-353: o figliuol, -dice -la tuo madre mira
'l raggira. 8. delimitare o costringere fra argini un corso d'acqua
di danari in altro luogo per spendere o mercantare, ma quelli alcuna volta raggirano per
stimando tra di loro in che luogo o tempo augmenti o sminuisca la pecunia di
di loro in che luogo o tempo augmenti o sminuisca la pecunia di prezzo e di
di coloro che ragionano a sodisfazione di chi o tiene in mano pastorale o sostiene in
di chi o tiene in mano pastorale o sostiene in capo diadema. né dice
; anzi niega il debito con impudenza o raggira il ereditar con astuzia. bandini,
suo animo. bracciolini, i-199: o de la pace mia nemica imago / che
11. condurre, gestire con intrallazzi o compromessi illeciti una faccenda, un affare
illeciti una faccenda, un affare pubblico o privato, un accordo. segneri
raggira i suoi negoziati. -regolare o volgere una situazione secondo le proprie idee
gli altri, ch'in vari modi o raggirano l'opinione o lusingano l'appettito
ch'in vari modi o raggirano l'opinione o lusingano l'appettito, al principe non
4-770: niuno specialmente più di lui seppe o dispor gli animi o raggirar le opinioni
di lui seppe o dispor gli animi o raggirar le opinioni o colorire i pretesti.
dispor gli animi o raggirar le opinioni o colorire i pretesti. 14. dare
15. evitare un ostacolo concettuale o stilistico. f. f. frugoni
anche lo travesto e l'assottiglio / o di fronzoli inutili l'abbiglio / perché
fronzoli inutili l'abbiglio / perché raggiri o superi l'impaccio? 16. percorrere
riferimento a un personaggio che vi compare o vi viene riproposto frequentemente). metastasio
loro il tuo pensier raggiri, / o mia dolce d \ amor bella guerriera.
; aggirarsi assiduamente per uno stesso luogo o in prossimità o intorno a questo,
per uno stesso luogo o in prossimità o intorno a questo, percorrendolo in lungo
a cui fa guerra il vento / o picciol legno m mezzo al mar sonante /
. -spirare, soffiare tutto intorno o seguendo una determinata direzione (il vento
. aretino, 14-9: aure, o aure, che vi raggirate / per
: 'linea composta, eccentrica, spirale o involta ': quella che con varie
termina la linea composta eccentrica, spirale o avvolta, dopo essersi raggirata in vari
. vertere intorno a un determinato argomento o riferirsi a una data questione (un testo
attività); fondarsi su alcuni elementi o fattori (un'esistenza). guarini
raggira principalmente su lo studio della natura o sia su i fatti veri e su la
i piu bei romanzi di walter scott, o si raggirino essi sulle sventure della
raggirino essi sulle sventure della scozia o sulla potenza deltinghilterra, su guerre intestine
sulla potenza deltinghilterra, su guerre intestine o spedizioni oltremare, il soggetto è sempre
-soffermarsi, incentrarsi su un determinato argomento o tema; parlarne, dedicarcisi. baldovino
25. dipendere (il compimento o il risultato di un'azione).
28. vagare con il pensiero o con l'immaginazione. n. franco
ii-52: né giova ch'uom si torca o si raggiri. 31. locuz.
, il passo: percorrere un luogo o dirigervisi. marino, 1-4-92: casa
cui serviamo. -trascinato, sospinto o trasportato con moto vorticoso o turbinoso.
, sospinto o trasportato con moto vorticoso o turbinoso. martello, 6-iii-378: non
sia, che vada intorno a un punto o centro comune, come si vede far
far l'acqua ne'gorghi di un fiume o la polvere raggirata dal vento. de
raggirata da un turbine. -rivoltato o rigirato. milizia, v-14: cartelle
. 2. che ha andamento o disegno curvilineo e sinuoso (una linea
continuo moto, raggirate sempre una o più volte il giorno nel vendere e nel
boccaccio. -fatto oggetto di circonlocuzioni o di allusioni. manzoni, v1-1-116:
una negazione più o men lontana, più o men raggirata,
negazione più o men lontana, più o men raggirata, più o meno indiretta
lontana, più o men raggirata, più o meno indiretta, di qualche verità manifesta
a credere una cosa per un'altra o ad agire contro i propri interessi;
per lo più subdolo per fini politici o diplomatici. siri, fl-1411: per
per mezzo degli infami raggiratori che per lui o sotto il di lui nome operavano.
raggirazióne, sm. ant. movimento circolare o rotatorio. a. rocco
un determinato soggetto e ispirato ad astuzia o ingegnosità e allo sfruttamento delfaltrui ingenuità o
o ingegnosità e allo sfruttamento delfaltrui ingenuità o buona fede, che determina nel destinatario
danno e con indebito vantaggio della controparte o di un terzo, qualcosa che egli
al plur.); inganno, espediente o accorgimento fraudolento. -anche: yeffetto,
del giardiniero, quasi potesse egli conoscerlo o sospettare almeno di qualche ragiro. p.
, 640: chiunque, con artifizio o raggiri, inducendo taluno in errore,
taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui
della testa. 3. pensiero o argomento contorto e artificioso. a.
(anche nell'espressione raggiro di frase o di parole). bar etti,
più retta via. -percorso circolare o curvilineo. f. f. frugoni
de micheli, 6-247: il radiantismo, o raggismo, è sorto nel 1909.
. avvicinare, accostare una persona o un gruppo di persone unendosi a loro;
, a chi sta avanti nel cammino o nella corsa o precede in un viaggio
sta avanti nel cammino o nella corsa o precede in un viaggio. -in partic
sbaraglio men tre che caminano o si riposano. varchi, 23-60: bisognarà
-in partic.: aggregarsi a un reparto o a un corpo militare. stampa
presso il pubblico con un'opera letteraria o artistica. montano, 364: si
se nessuno groppo fa di bisogno tagliare o raggiùgnere corde, lui lo può fare.
: bettonica fresca e impiastrata di sopra o messa nella rompitura della testa raggiugne subitamente
-in partic.: riuscire a intercettare o a controllare la palla. scalvini,
-arrivare a inserirsi su una strada o su un tronco ferroviario (un'altra
un tronco ferroviario (un'altra strada o ferrovia). stampa periodica milanese,
7. toccare in un viaggio o in una passeggiata un punto, un
modi si raggiunge despina: per nave o per cammello. -con riferimento a
8. toccare un determinato livello o un punto, in altezza o in
livello o un punto, in altezza o in spessore, o una certa estensione.