io. numism. disus. matrice o conio di monete, meaaglie e gettoni
vecchio fighter sul quadrato / guardia sinistra o destra, vecchia volpe / abbagliata di
mutare le cose secondo il proprio arbitrio o, anche, l'umore del momento
. 3. geom. curva o linea quadratrice (più frequente quadratrice,
mediante la quale si ottiene la quadratura o la rettificazione di un cerchio di dato
. -in senso concreto: riquadro o serie di riquadri che risultano dopo tale
. -pianta quadrata di un edificio o di una città. d'annunzio,
della scarpa. -edificio (o parte di esso) con pianta quadrata.
del palco lontano braccia 6, rosoni o punti di diamante intagliati secondo che tornerà
predetta in ciascuna quadratura era dieci linnuoli o vogli linee, che ciascuno era quattrocento
disposte a riconoscerne le qualità del corpo o della faccia, del modo di camminare,
della voce, la quadratura delle spalle o il vestito tagliato bene. r. ponghi
6. torso di un equino o di un bovino. giordani, vii-80
: il torso del cavallo, bove o simili dalle spalle alla groppa. 7
corpo, se l'opere sien manuali, o la vigilanza, la prontezza e la
ordinato, ispirato a rigorosi princìpi etici o di comportamento pratico. pirandello, 7-595
proiettata sull'eclittica, è di 90°, o, prossimamente, quanao il raggio visuale
si verifica quando la luna è al primo o all'ultimo quarto. dizionario di
.. in alcuni problemi sulle quadrature o cubature. -quadratura del cerchio,
., per indicare un problema irrisolvibile o, comunque, complicatissimo o anche un'impresa
problema irrisolvibile o, comunque, complicatissimo o anche un'impresa impossibile o difficilissima oppure
, complicatissimo o anche un'impresa impossibile o difficilissima oppure anche una questione del tutto
impazzerà / di qui a poco o a lungo andar, / s'e'tira
come principio vero l'ago della bilancia o stadera essere una linea retta in ogni
della parabola a priori, cioè senza sapere o supporre la quadratura di essa, come
la quadratura di tutte le figure poligonali o di un certo numero di figure particolari,
di ippocrate, ecc. -area o superficie quadrata di una figura piana.
sua soluzione dipende dal calcolo di uno o più integrali). 14. matem
elevazione alla seconda potenza di un numero o di una grandezza, e anche il risultato
centrale di un pennone a sezione quadrata o esagonale. g. panili, 1-ii-291
eseguita con la tecnica delraffresco su pareti o soffitti di chiese e nei saloni di ville
soffitti di chiese e nei saloni di ville o palazzi (e come genere artistico autonomo
e ritornano negli ultimi tempi, o che cilindri le immani rotondità della forma come
in un dipinto, mediante un velo o una carta trasparente
non è stato alcuno, tra gli antichi o moderni, ch'abbi scritto o trattato
antichi o moderni, ch'abbi scritto o trattato di quest'arte lodevolmente, che
con la tecnica dell'affresco sulle pareti o sui soffitti delle chiese e nei saloni di
proprio, che si riferisce al quadraturismo o ai quadra- turisti. quadrazióne,
sf. mattonella quadrata di una parete o di un pavimento. bersezio, 65
per riprodurvi un disegno nella stessa scala o in scala diversa; quadrettatura.
son... le lime tonde o mezzetonde o quadre o quadrelle.
... le lime tonde o mezzetonde o quadre o quadrelle. = deriv
. le lime tonde o mezzetonde o quadre o quadrelle. = deriv. da
righe in lungo molto larghe e di due o tre colori; a piccoli quadrelli di
colori; a piccoli quadrelli di due o tre colori; e a righe violette e
bonaria. -piccolo pezzo di stoffa o di pelle che si cuce all'intemo
-mattone; mattonella quadrata di un pavimento o di un rivestimento. filarete, 1-ii-623
barbaro, 74: tratta vitruvio dei mattoni o quadrelli che noi diciamo. federici,
in pezzi a modo di quadrelli o mattoni assai grandi e che pesano intorno a
questi monumenti: sono di pietra dolce o d'alabastro, pietra fragile, o rivestiti
dolce o d'alabastro, pietra fragile, o rivestiti di quadrelli di ceramica turchina.
armi che volgarmente sono chiamati stiletti, quadrelli o, per altro improprio nome, sfondagiachi
perché il ferro di essa aveva quattro lati o ale. c. e. gadda
(mentre quello di piombo provoca disamore o odio). -anche con allusione alle
un di loro / scherzando in verde colle o 'n riva ombrosa / fra le turba
-per estens. sentimento d'amore, impulso o incentivo o seduzione d'amore.
sentimento d'amore, impulso o incentivo o seduzione d'amore. g. visconti
12. lombata di vitello, agnello o maiale. a. boni, 537
piccione, la lombata e il quadrello o carré, y. prov.
senza quadrello: 'non consumare mezzi o le forze senza presente utilità '.
. quadrarla), sf. locale (o com plesso di locali)
54 società appartenenti a 12 comitati piemontesi o liguri, hanno aderito all'appello del
la riproduzione (al vero, ingrandita o rimpicciolita a seconda che i quadretti della
seconda superficie avranno lato eguale, maggiore o minore di quelli del modello).
per copiare disegni, oppure incasellare dati o incolonnare cifre o altri simili lavori,
, oppure incasellare dati o incolonnare cifre o altri simili lavori, grazie a un
. che appare come se fosse disegnato o diviso a riquadri. rovani, 2-i-209
..., forse un'imitazione militaresca o pedantesca di parigi, un avanzo di
^ quadrettino, sm. piccolo dipinto (o disegno o stampa, ecc.)
, sm. piccolo dipinto (o disegno o stampa, ecc.); miniatura
metta v. sig. tre o quattro quadrettini in una scatoletta, e gliela
, iv-103: se si accusa di quadrettismo o di tecnicismo questo scrittore vuol dire che
. quadrétto, sm. figura o oggetto o superficie di forma quadrata,
quadrétto, sm. figura o oggetto o superficie di forma quadrata, o anche
oggetto o superficie di forma quadrata, o anche solo quadrangolare (spesso risultante dalla
essendo le linee, che fan la reticella o quadretti dell'i- strumento fatto a sportello
può far la descrizione di qualsisvoglia provincia o paese. galileo, 4-2-94: la
4-2-94: la stessa falda di piombo o d'altra materia, fattone striscie quanto
sattino, le dobblette, i dobloni, o a scacchi o a spine o a
, i dobloni, o a scacchi o a spine o a quadretti o a rosette
, o a scacchi o a spine o a quadretti o a rosette. mazzini,
scacchi o a spine o a quadretti o a rosette. mazzini, 24-96: se
, dovrebbero esser panta- oni di tela o di non so che, rigata o a
tela o di non so che, rigata o a quadretti. pavese, 1-26:
in cui è divisa la scacchiera (o altro piano da gioco). d
stender le dita fuor del proprio quadretto o tondo, ma conviene aspettar che gli
e ben lisce, cioè senza i segni o colpi, fatti sparire da un maglio
di pietra viva e chi di mattoni cotti o non cotti, chi di terra,
lo più quadrangolare, ma anche tonda o ovale). vasari, 1-3-373:
bassa della città, e un giorno o l'altro lo vedremo comparire con un volume
e aiuto morale in una situazione difficile o dolorosa. tomitano, 393:
invar. chi racconta fatti non veri o inverosimili; chi mette in circolazione frottole
, comunicare ad altri, a voce o per scritto, fatti, vicende, situazioni
riferimento a soggetti inanimati e a personificazioni o a una metonimia. felice da massa
-con l'accus. della cosa o della persona. n. franco,
« questo », mi disse, « o sannio, è quel calamaio di che
raccontava. -suggerire il ricordo di qualcuno o di qualcosa. f f
circolazione, la generale diffusione di voci o di notizie. magalotti, 9-2-248:
-rifl., per indicare il discorso o la scrittura autobiografica. b. croce
private e al governo della famiglia, o, peggio, ad adempiere la poco
, raccontarsi. -con uso impers. o con soggetto indeterminato. castelvetro, 8-1-226
chi. -con valore iron. o scherz., per indicare l'ingannevole
scherz., per indicare l'ingannevole o ripetuta affermazione di qualcosa. betteioni,
tu la racconti? ': di cose o guai che uno ci viene dicendo e
, 1-1: le cose, che o prospere o avverse anticamente avvennero al popol
1-1: le cose, che o prospere o avverse anticamente avvennero al popol romano,
s'awicina. -con riferimento a personificazioni o a una metonimia. a. pucci
il tale autore racconta ': espone tale o tale particolarità, ce la porge a
storia d'invenzione, porgendola alla lettura o all'ascolto, con lo scopo di
ascolto, con lo scopo di intrattenere o di divertire. novellino, xxviii-797:
): intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire
intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo
cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo. boiardo,
estens., con riferimento a effetti o a scopi narrativi della poesia o delle arti
effetti o a scopi narrativi della poesia o delle arti figurative. carducci, iii-6-52
popolano trecentesco. 4. riferire parole o messaggi; riportare opinioni. novellino,
diffidi materia, porterebbe ancora poco profitto o dilettazione. buonafede, 2-vi-287: raccontò
usurai] prendono il merito in denari o m cavalli... o in frutti
in denari o m cavalli... o in frutti di terra, ché elli
. anonimo, xvii-332-4: poco dice o raconta / poi mi fai vivere sanza
9. intr. parlare di qualcuno o di qualcosa; trattare di un argomento
perfetto, / che si racconti d'altri o che si senva. a. f
raccontativo, agg. disus. che serve o è rivolto alla narrazione (un genere
delle scritture si dividono in tre gioghi o accoppiamenti che vogliamo dire, cioè o in
gioghi o accoppiamenti che vogliamo dire, cioè o in versificale e prosaica o in lunga
, cioè o in versificale e prosaica o in lunga e breve o in raccontativa
versificale e prosaica o in lunga e breve o in raccontativa e rappresentativa. i.
1-23: che la poesia siasi icastica o fantastica, dramatica o raccontativa, ha sempre
poesia siasi icastica o fantastica, dramatica o raccontativa, ha sempre per suo genere
, comunicato ad altri a voce o per scritto; narrato (anche con in
del senso, al quale la distanza o di luogo o di tempo tolse il
, al quale la distanza o di luogo o di tempo tolse il conoscimento de'raccontati
dipinta e raccontata. -svolto o ripetuto, a voce o per scritto,
-svolto o ripetuto, a voce o per scritto, con lo scopo di
scritto, con lo scopo di intrattenere o di divertire (una storia d'invenzione
quando le parti della favola sono oziose o nocive alla maraviglia, raccontate con questo
raccontate con questo terzo modo, sciemano o levano la maraviglia. -fatto
di avvenimenti, lo svolgimento di vicende o di imprese storiche; che svolge una
svolge una storia d'invenzione, ideandola o ripetendola, per intrattenere o divertire.
, ideandola o ripetendola, per intrattenere o divertire. giamboni, 4-32:
noti ad altri, con la voce o con lo scritto, fatti, vicende,
un crocchio dove si racconta qualche storiella galante o si fa un po'di maldicenza con
come si fa per lo poeta, o se pur ciò sia privilegio della poesia
sono poi anche in sospetto di favola o almeno da alterazione, niun altro avverato
. tll raccontare, il comunicare o l'esporre. ofardi, i-181:
conoscere, reso noto con la voce o con lo scritto; narrato.
, 1-236: potè mai il tuo nome o di niuno di noi trapassare quel monte
ovvero chi nell'altre parti dell'oriente o nell'ultimo del raccorcante sole ovvero nelle
raccorcante sole ovvero nelle parti dello aquilone o dell'austro ha udito il tuo nome
tanto immensa che non si può raccorciare, o che qualsiasi raccorciaménto è insufficiente, inavvertibile
un più de l'altro non si tende o torce: / qual dunque astolfo sceglierà
medesimo. -far cadere, eliminare o sollecitare a eliminare un indugio, una
dante, par., 16-7: o poca nostra nobiltà di sangue! /.
nostro imaginare. 2. fare (o fare sembrare) più breve un percorso,
possono ingrandire, si vedranno più o meno nitide ma non di maggiore dimensione che
verso. carducci, iii-i 1-322: o che [boccaccio] togliesse a raccorciare
a raccorciare la nona rima dei siciliani o che dal canto popolare napolitano l'ottava
ridurre il tempo, la durata della vita o di un'operazione. dante,
lui fibre sieno necessitate da qualche forza o a raccorciarsi o ad allungarsi. salvini
necessitate da qualche forza o a raccorciarsi o ad allungarsi. salvini, 39-i-51:
, e nultaffatto / stnnger si mira o raccorciarsi il fuoco. -per estens
-per estens. rendere meno intenso o meno avvertito uno stato o una condizione
meno intenso o meno avvertito uno stato o una condizione d'animo; attenuarlo.
lunghezza e la certezza del tempo allunga o raccorcia la noia? idem, ii-205:
flora avendo rispetto all'etimologia del fiore o per figure raccorciative def nomi.
di raccorciare), agg. fatto o diventato più corto o breve; accorciato.
agg. fatto o diventato più corto o breve; accorciato. -in partic
appetito loro e con belle zazzere lunghe, o che la barba ànno raccorciata o rasa
, o che la barba ànno raccorciata o rasa. de sanctis, 11-328: fa
fantastica combinazione dei dati di una più o meno larga esperienza, in una immagine
varchi, v-165: infinite dizioni toscane, o intere o raccorciate, forniscono coll'accento
v-165: infinite dizioni toscane, o intere o raccorciate, forniscono coll'accento acuto.
varietà si rassembrano nella voce ùnpercioché ella o è grave o acuta o aspra o
nella voce ùnpercioché ella o è grave o acuta o aspra o soave o distesa o
ùnpercioché ella o è grave o acuta o aspra o soave o distesa o raccorciata o
o è grave o acuta o aspra o soave o distesa o raccorciata o rotonda
grave o acuta o aspra o soave o distesa o raccorciata o rotonda.
o acuta o aspra o soave o distesa o raccorciata o rotonda. -per
o aspra o soave o distesa o raccorciata o rotonda. -per estens.
raccorcio, agg. letter. fatto o diventato più corto; accorciato. -in
; accorciato. -in partic.: tagliato o raccolto sul capo (i capelli)
. figur. collegare, in modo ragionato o intuitivo, elementi o persone fra di
in modo ragionato o intuitivo, elementi o persone fra di loro. del giudice
. raccórdo, sm. elemento o tratto di superficie che permette il
che permette il passaggio fra direzioni, superfici o sezioni differenti. fanzini
... voce usata dai meccanici o ingegneri per indicare un passaggio graduale o
o ingegneri per indicare un passaggio graduale o curva, la quale congiunge due linee
nelle costruzioni meccaniche, elemento di collegamento o di giunzione di tubi o di condutture
di collegamento o di giunzione di tubi o di condutture o di parti di un meccanismo
di giunzione di tubi o di condutture o di parti di un meccanismo. p
mi apparivano come il risultato di un calcolo o di una rigida costruzione geometrica: certi
di loro un rettifilo e una curva o due carreggiate con direzioni differenti o due
curva o due carreggiate con direzioni differenti o due livellette con diversa pendenza (anche
per lo più a stabilimenti, magazzini o banchine portuali per agevolare il movimento dei
3. figur. collegamento logico o intuitivo fra concetti, idee, immagini
, con signif. concreto: episodio o passo che segna un punto fondamentale nello
punto fondamentale nello sviluppo della narrazione o serve di collegamento con passi o episodi
narrazione o serve di collegamento con passi o episodi precedenti o successivi. papini
di collegamento con passi o episodi precedenti o successivi. papini, iv-457: il
di esperienza personale, senza consapevoli raccordi o discordie. -riferimento; rimando.
4. cinem. tecnica o modalità di unione fra due inquadrature.
più breve. frezzi, i-16-139: o cerchio obliquo, che i pianeti porti,
lucia, 306: proferito il voto, o quello che a lucia parve tale,
intorno ad esso [il letto] o contro i muri. = comp
2. figur. aderire a un'idea o a una parte politica. carducci,
. mamiani, 3-92: insistete, o signore, per la effettuazione la più
4. figur. mettere d'accordo o, comunque, rendere concordi (opinioni
i-xxvm-226: ma che vuol dire città o repubblica raccozzata? se s'intende un
4. combinazione, per lo più maldestra o malfatta, di elementi diversi, in
elementi diversi, in partic. di idee o di argomenti. stampa periodica milanese
, con riferimento alla difficoltà dell'impresa o alla scarsità o al poco valore delle
alla difficoltà dell'impresa o alla scarsità o al poco valore delle persone o delle
scarsità o al poco valore delle persone o delle cose raccolte). g
2. raccogliere, radunare insieme o nello stesso luogo più cose, elementi
due parti di uno stesso oggetto (o di oggetti diversi); far combaciare.
. figur. mettere insieme in modo più o meno coerente; porre in relazione;
complessivamente; riunire in un processo mentale o anche artistico. machiavelli, 1-i-210
invenzioni di raccozzare insieme le più scelte o peregrine circostanze. manzoni, fermo e
st'infermi è una scodella di lente o una pappa di farina, quando il
raccozzare il pane col vino: guadagnare o procurarsi il minimo indispensabile per sopravvivere.
già nelle parole, raccozzate alla meglio o alla peggio. bacchetti, 1-iii-146:
tutti emo-dipsitici. 4. composto o ricomposto di parti, di elementi fra
, i-xxvm-226: ma che vuol dire città o repubblica raccozzata? se s'intende un
e sm. che malamente combina idee o modi altrui, in partic. nell'attività
, in partic. nell'attività letteraria o pubblicistica. tommaseo, 18-ii-432:
: i pensacchiatori mediocri, i raccozzatoli o travestitoli delle idee altrui, tiravano innanzi
antico, alcuni versi da me nuovamente raccozzonati o raffazzonati. = deriv.
raccugare, tr. ant. incolpare o sgridare un'altra volta. firenzuola
. sono analoghi ai tartrati corrispondenti semplici o doppi; ma quelli di calce sono
, agg. bot. che ha fiori o infiorescenze a racemo. = voce
voce dotta, comp. da racem [o] e dal lat. flos flóris
voce dotta, comp. da racem [o \ e dal suff. lat. -formis
voce dotta, comp. da racem [o] e dal tema del lat.
attivo nella forma inat tiva o racemica. piccola enciclopedia hoepli,
caso di resti umani scoperti fuori strato o in presenza di dati stratigrafici insufficienti,
il porporino / liquor del tuo bel chianti o quel gentile / che stilla da'racemi
sostenea le viti. graf 5-674: o colorata pompa, o crisantemi, / voi
. graf 5-674: o colorata pompa, o crisantemi, / voi con profusa carità
.. hanno la foglia simile alla sena o mortella..., ed uno,
. 3. bot. infiorescenza o ramificazione in forma di grappolo, caratterizzata
targioni pozzetti, i-272: fiori in grappolo o racemo o tirso ('flores racemosi
, i-272: fiori in grappolo o racemo o tirso ('flores racemosi ')
... con i gambetti semplici o ramosi, distribuiti per ogni verso e
rachianestesia) sono già vecchie di cinque o sei anni. posti i fior
lute con svolgimento continuo, talora affiancati o = voce dotta, lat.
inframmezzati con figure del mondo animale o umano. rachicèntesi { rachidocèntesi
accafanzini, iv-564: 'rachicentesi 'o 'rachidocentesi ': niva, con
ha forma di grappolo (un fiore o un frutto); che compone un grappolo
; che compone un grappolo di fiori o di frutti; disposto o ramificato m
di fiori o di frutti; disposto o ramificato m forma di racemo.
-per estens. che produce infiorescenze o frutti in forma di grappolo (una
-anche, disus.: colica saturnina o, genericamente, dolore al basso ventre
, genericamente, dolore al basso ventre o al dorso (nell'erronea supposizione di
fu usato a significare la colica saturnina o metallica ed ogni malattia consistente in dolori
.. nome greco della colonna vertebrale o spina dorsale. lessona, 1228: '
continua il picciolo; asse di un'infiorescenza o di un 'infruttescenza. bonavilla,
della vite spogliato dei suoi fiori o frutti; terzo, la pannocchia delle palme
pannocchia delle palme priva de'suoi fiori o frutti; quarto, appo i crittogamisti la
.]: 'rachideo ch'è relativo o che appartiene alla spina del dorso.
rachiflogosi ': infiammazione della midolla o spina dorsale. = voce dotta,
rachiotomìa, sf. chirurg. interruzione o apertura chirurgica della colonna vertebrale; spondilo-
alcuni la credono sinonimo di 'rachialgia 'o, secondo altri, della 'colica
carducci, ii-9-258: e chi piagnucola o bestemmia rachiticamente e chi biascia paternostri,
chi biascia paternostri, vada a farsi benedire o maledire, come più gli piace.
). che è affetto da rachitismo o che ne porta i postumi deformanti (
città. ghislanzoni, 7-21: comprendo, o vecchio avaro,.. / a
essa si trovava vicina a qualche servetta o signorina di bellezza rachitica, molle,
lo più con una connotazione scherz. o spreg.). che ha una struttura
). che ha una struttura sproporzionata o poco solida (una costruzione, un mobile
rachitica. -che ha estensione o altezza molto limitate. rebora, 3-i-20
a istituzioni, a prodotti dell'ingegno o dell'attività dell'uomo, per indicarne
uomo, per indicarne l'inizio difficoltoso o il mancato sviluppo, la poca validità
il mancato sviluppo, la poca validità o bellezza. settembrini, v-311: la
rachitico gergo? d annunzio, i-821: o mie strofe rachitiche! / o mia
: o mie strofe rachitiche! / o mia d'arte e d'amor febbre furente
rachitici fratti nel terreno dell'autonomismo genovese o del gradualismo reggiano. manifesti del futurismo,
. 4. che presenta una crescita o uno sviluppo irregolare o ridotto (una
presenta una crescita o uno sviluppo irregolare o ridotto (una pianta). -anche:
microscopici e dà luogo alla rachitide o 'grano tondino '. =
: di uomo rachitinoso e con gran bazza o contraffatto nella persona). cicognani,
, venendo nell'infanzia, ne arresta o ne altera lo sviluppo, e quindi
, sopratutto per la deformazione del rachide o del resto del sistema osseo, in ragione
e degli usi degli organi che riempiono o che limitano queste cavità. le ossa,
tessuto osseo, e i bambini muoiono o rimangono deformi. b. croce
carena, 2-288: 'raspollare 'o, più comunemente, 'racimolare 'è
comunemente, 'racimolare 'è andar cercando o cogliendo i racimoli o raspolli. p
è andar cercando o cogliendo i racimoli o raspolli. p. petrocchi [s.
adunare, anche idealmente, persone trovate o cercate qua e là o incontrate casualmente
persone trovate o cercate qua e là o incontrate casualmente; raccozzare un reparto militare
esigua, le prestazioni, i favori o la preferenza di qualcuno in una circostanza
non so di preciso se due clienti o tre. -rintracciare con difficoltà.
, informazioni, prendendoli da vari luoghi o da varie fonti. c. boito
s'impara la lingua studiando soltanto il vocabolario o soltanto racimolando parole e frasi nei libri
, agg. ac quistato o procurato o ottenuto dopo una paziente e
. ac quistato o procurato o ottenuto dopo una paziente e lunga ricerca
contadini che seminavano poche manate d'orzo o di marzolo in minuscoli campicela di terreno
. scritto d'importanza secondaria rinvenuto casualmente o proposto occasionalmente all'attenzione. rebora
e tralci d'oro donde pendevano giù rascimoli o vero grappoli grandi come uno uomo.
foglie e racimoli. -infiorescenza o infruttescenza a grappolo. a. pucci
la foglia e le fredde e secche poco o assaissimo umore hanno. graf, 5-514
, in partic. di soldati sbandati o restati indietro dal loro reparto. machiavelli
gallo, i-2-212: chi potrebbe mai creder o conoscere qual contento sia lo avere un
si presenta sotto forma d'un feltro o panno qua e là sparso di celle
panno qua e là sparso di celle o lacerato. = voce dotta, lat
varia ampiezza a entrambi gli arti o solo a quelli posteriori. tramater
apri, apri, maliarda, o ce lo mena giù ». io tremo
miti consigli, facendo opera di persuasione o anche con un'azione repressiva; riportare
azione repressiva; riportare con la forza o con mezzi diplomatici a una condizione di
; rassicurare; calmare l'inquietudine interiore o l'affanno, la preoccupazione, la
racqueta in parte la tua vista, o mare, / sola imago quaggiù dell'
, le seconde racquetano, le terze o addormentano o ammalano più che mai.
seconde racquetano, le terze o addormentano o ammalano più che mai.
3. far diventare calmo o meno agitato il mare o un corso
far diventare calmo o meno agitato il mare o un corso d'acqua; far cessare
. 4. servire a calmare o anche a propiziare una buona disposizione d'
a propiziare una buona disposizione d'animo o a soddisfare un bisogno materiale.
animo turbato, una condizione di agitazione o di affanno, o anche la manifestazione
condizione di agitazione o di affanno, o anche la manifestazione di essi.
vostro. -liberarsi da ogni dubbio o timore. mazzini, 3-88: gli
ionizzanti assorbite: un soggetto (inanimato o vivente) assorbe un rad quando l'energia
sf. insenatura naturale (rada naturale) o artificiale (rada artificiale),
artificiale (rada artificiale), marina o lacustre, per lo più ampia
ancorano arrivando, in aspettazione del vento o della marea opportuna per entrare nel porto
coperto e più interno della rada: o pure, uscendo dal porto, si mettono
apre sulla nostra dritta. -rada franca o comune: quella in cui l'ancoraggio
rada permanentemente. -rada aperta o foranea: luogo non racchiuso fra promontori
foranea: luogo non racchiuso fra promontori o tale da offrire un limitato riparo in
da ancorarsi che non è rinchiuso tra capi o promontori e dove si è all'ancora
; queba ab'estemo di un porto o di una rada protetta. -rada
, strecta di natura e troppo serata o che è fata ulcerata piena di cicatrice o
o che è fata ulcerata piena di cicatrice o che in lei sia apostema o morene
cicatrice o che in lei sia apostema o morene o radagie. = var.
che in lei sia apostema o morene o radagie. = var. metatetica del
pasini, ii-1117: il primo professorello o filosofetto può... arrivare a mettere
arrivare a mettere insieme il saggio critico o almeno la recensione minossica e radam antica
, iii-9-292: le impressioni gioventù radamente o non mai si cancellano. fenoglio,
nello spazio la posizione di oggetti mobili o fissi, mediante la riflessione, da
influenzate da nebbia, fumo, pioggia o neve. ibidem, 48: la radar
influenzate da nebbia, fumo, pioggia o neve. calvino, 10- 25
raddensarle ': che può raddensarsi più o meno spessamente o più o meno facilmente.
che può raddensarsi più o meno spessamente o più o meno facilmente. =
raddensarsi più o meno spessamente o più o meno facilmente. = agg.
molto umido (un periodo del giorno o dell'anno). segneri,
, 15-4: la fantasia del poeta, o scriva egli in versi od in prosa
riparare una nave che abbia subito danni o avarie, sia a galla sia a
'raddobbare '...: riparare o racconciare il corpo del bastimento, levargli
legname e di fasciame che trovansi guasti o viziati, sostituirne di più sani,
raddobbano le navi in due maniere: o mentre galleggiano o ritirandole in un bacino
navi in due maniere: o mentre galleggiano o ritirandole in un bacino. nel primo
bisogna avvicinare la nave ad un pontone o ad un altro bastimento al quale essa
riparazione e racconciamento, parlando dello scafo o guscio del bastimento. 'una nave
di piombo, stoppa, bratto, godrone o pegola navale e, generalmente parlando,
, 6-280: il raddobbo di un bastione o d'una torre. -pulizia di
l'acrimonia agli umori del corpo umano o animale. p. e.
durata della malattia è da 8, 12 o 18 giorni in ragione della sua indole
. 4. attenuazione del dispiacere o di un danno; mitigazione di una
intenzionalmente evitati i toni aspri, sgradevoli o polemici. giordani, ii-2-198: non
raddolcisco, raddolcisci). rendere dolce o più dolce; dolcificare. -in
e lagri- mando intanto / placar tentava o raddolcir quell'anima, / ch'una
serti e tutto quel che splende, / o chèlubo, perché raddolcir voglio / coi
3. alleviare una sofferenza fisica o morale, lenire un'afflizione dello spirito
... quando vengono, oper colpa o senza colpa, la fiducia in dio
suo rammarico. -rendere meno triste o gravoso; ricreare, confortare, allietare
quei che 'l mar ondoso / o de'liquidi laghi alberga il fondo, /
/ e chi si giace in tana o in mandra ascoso, / e 1 pinti
sentimento, la violenza di una passione o di un vizio, l'intransigenza di
, che non gusta ad ogni palato o non è cibo almen d'ogni stomaco
d'este. -temperare il rigore o la severità di una legge, di
e se alcuni versi fossero un poco raddolciti o, per dir meglio, fatti un
meno sgradevole, la voce meno aspra o rauca. michiele, 1-31$: a
8. attenuare l'asprezza, la durezza o la scabrosità di un termine, di
un concetto per mezzo di una metafora o di un eufemismo. p. e
fine ', che in certa guisa ricopre o raddolcisce l'orridezza del vocabolo 'morte
carducci, iii-9-220: il traduttore raddolcì o, meglio, dissimulò un particolare un po'
-assol. tronconi, 5-148: o mandrilli! via, raddolciamo, e diciamo
io. metall. rendere più duttile o liberare dalle scorie un metallo.
12. abbandonare un atteggiamento ostile o scontroso; rabbonirsi, calmarsi.
a poco raddolcendosi e fingendo di pentirsi o pentendosi davvero del suo procedere scortese e
lusingava di poter ricevere riscontri di mio sollievo o da madrid o da sicilia. giornale
riscontri di mio sollievo o da madrid o da sicilia. giornale agrario toscano, xvi-184
fortis, xviii-7-354: il povero, che o per impeto di passione o per malvagità
, che o per impeto di passione o per malvagità di carattere si è una volta
è una volta lordato di sangue umano o d'altro grave delitto, diviene per necessità
, ii-109: quel brodo... o sia puro o con una delle suddette
quel brodo... o sia puro o con una delle suddette cose bollitavi dentro
con giulebbo di tintura di viole mammole o con giulebbo di mele appiè.
contento. 3. reso meno duro o aspro; fatto più cordiale (la
; fatto più cordiale (la voce o il tono). manzoni, pr
situazione può aver qualcosa di dolce, o almeno assai raddolcito. 5
si è perduto momentaneamente il possesso o anche qualcuno che è stato affidato ad
qualcuno che è stato affidato ad altri o sottratto con la forza.
la nave, rad- domandavano la nave o la valenza. novellino, io (28
/ fa'pensiero / che sia leggiero / o che ti sia caduto. cavalca,
cui si è goduto in precedenza, o un comportamento identico a quello tenuto un
aumento corrispondente all'aggiunta di una quantità o di una misura uguale a quella originaria (
di una misura uguale a quella originaria (o, comunque, molto notevole).
di una passione, di un sentimento o, anche, di una pena o di
sentimento o, anche, di una pena o di una sofferenza. cavalca, 20-337
che a percantare i vermi a'fanciulli o a medicare li matrone non vagliono,
forma di agire mi varrà la salvezza o un raddoppiamento di castigo? -grande
? -grande incremento della fatica fisica o dell'impegno intellettuale connesso con lo svolgimento
ripetizione di ciò che è già stato detto o raccontato in precedenza anche se con alcune
2-477: girandole di raddoppiamenti di lettere o di combinazion di sillabe. cittadini, 12
morfologico che consiste nel ripetere una sillaba o una parte di sillaba per ottenere una
allo scopo di sottolinearne maggiormente il significato o di rafforzarlo. -raddoppiamento sintattico o fonosintattico
significato o di rafforzarlo. -raddoppiamento sintattico o fonosintattico: fenomeno proprio della lingua italiana
gasparini, 8: in concertini a solo o due voci, è molto meglio [
che consiste nel ripetere la stessa parola o lo stesso gruppo di parole all'inizio
. bianco da siena, 56: o dolce raddoppiale / degli infiniti doni /
raddóppio). incrementare di una quantità o di una misura uguale a quella originaria
, 30: in tempo di guerra o di sospetto di essa dèe [il castellano
riscossa per tutto quello dì che consigliato o detto alcuna cosa contra questo statuto fusse
sue ordinanze sempre più severe e ingiuste o per i balzelli che aveva raddoppiato.
colpi di spada f f o di altra arma, percosse). -in
due ferite, e più non freme o parla, / ma tutto volto a far
un fiume. baldi, 43: o qual da'monti tuoi fiume discende, /
accidente. 4. ripetere una o più parole o un suono (e,
4. ripetere una o più parole o un suono (e, per estens
fido cane, / cui sembra in sogno o il lupo o l'orso orrendo /
/ cui sembra in sogno o il lupo o l'orso orrendo / assalir dentro a
dir le medesime cose due volte raddoppiando o replicando,... par che sia
il riso. poerio, 3-320: o fantasia, che tutte cose intorno / splender
, come se fosse stata di lana o di paglia. -rendere più penetrante
. -gravare qualcuno con uno tassa o un'imposizione pecuniaria due volte superiore a
avere una lettera doppia in determinate forme o varianti rispetto ad altre in cui tale lettera
he 'va avanti alla consonante verbale o dopo seguita incontanente 'o '.
consonante verbale o dopo seguita incontanente 'o '. -avere nel proprio lessico
nel proprio lessico parole che contengono vocali o consonanti doppie. lanzi, 1-1-183:
. f f -pronunciare o scrivere doppio (una consonante).
, io-xi-454: la consonante 'p 'o la 'b * o a '
'p 'o la 'b * o a 'c ', che semplicemente
io 'né 'lo impeno 'o 'lo inferno '; ma 'i
, accentuare, incrementare molto la positività o la negatività di una situazione, circostanza
la negatività di una situazione, circostanza o atteggiamento, l'impegno a compiere un'
un'azione, l'attenzione verso qualcuno o qualcosa, la considerazione di un vizio o
o qualcosa, la considerazione di un vizio o di una virtù, l'intensità o
o di una virtù, l'intensità o la veemenza di un sentimento, l'
sospetto più alla coda che alla fronte o più da'fianchi che di retroguarda,
su borges osservare che ogni suo testo raddoppia o moltiplica il proprio spazio attraverso altri libri
attraverso altri libri d'una biblioteca immaginaria o reale, letture classiche o erudite o
biblioteca immaginaria o reale, letture classiche o erudite o semplicemente inventate.
immaginaria o reale, letture classiche o erudite o semplicemente inventate. -rafforzare l'
, salmastre, baderne, al viradore o a qualsivoglia manovra. 11.
e nel contrappunto, attribuire a due o più parti contemporaneamente la stessa nota o
o più parti contemporaneamente la stessa nota o consonanza, sia all'unisono, sia
unisono, sia a distanza di una o di più ottave. agazzari, 6
per altro non si biasima l'empire o raddoppiare più che si può le consonanze
numero, nella portata, nel peso o anche nel valore in misura uguale a
sarebbero potuti assalire prima che potessero unirsi o avessero luogo da raddoppiarsi. -essere
una parola); essere soggetto a raddoppiamento o allungamento (una lettera).
parola che comincia da vocale, allora o egli è tal monosillaba che, se
se la seguitasse la consonante, raddoppierebbe o no. ibidem, 435:
la diversa pronunzia di toscana si raddoppiano o no, secondo che più piace al
sentimento, una passione, una sensazione o una manifestazione di essi); diventare
farsi più tenace (una virtù) o più grave, più preoccupante (un
, iii-13: se maraviglia vi reca, o guerrieri, il qui vedere sì strana
ed energicamente in un determinato ambito materiale o morale. mazzini, 26-157: i
, non si scagli per nuocere a voi o al cavallo, perchè allora, in
. prima fra tutte la celeberrima « lascia o raddoppia? » presentata da mike bongiomo
dello studio). prima di « lascia o raddoppia? » gli abbonati alla tv
lupicini, 2-18: abbiano le piattaforme o ver letti d'artiglieria raddoppiati di panconi
croce, ii-91: piglia un'ago o più aghi, secondo la quantità e grandezza
una selva. -passato due volte o più intorno a una parte del corpo
, le braccia, secondo la più o meno riverenza che si convien fare: e
non ci è uomo che non sia o rinterzato o raddoppiato come voi.
è uomo che non sia o rinterzato o raddoppiato come voi. 2
, come una fiamma nelle cose unte o secche, per tutto efeso, che
galoppo concitato. 3. pronunciato o scritto doppio (un suono, una
delle vocali si perde comunemente, seguendo o non seguendo consonante. g. gozzi,
1229: in botanica chia- mansi raddoppiate o centuplicate le foglie ancora chiuse nel bottone
ance, ecc., di uguale o analoga fattura o da un unico elemento di
., di uguale o analoga fattura o da un unico elemento di lunghezza doppia
imene non è altro che una raddoppiatura o ruga maggiore delle altre all'ingresso della vagina
. ant. geminazione di un suono o ai una lettera; raddoppiamento. ruscelli
offo- scar la bontà di detta voce o il passaggio che il buon cantante ci
costruzione della seconda carreggiata di un'autostrada o allargamento della carreggiata esistente in modo da
soldati, 6-214: a soli venti chilometri o poco più in linea d'aria c'
in muovere alternativamente ambedue i piè dinanzi o ambedue i piè di dietro insieme.
7. mus. duplicazione di un suono o di una parte all'unisono o a
suono o di una parte all'unisono o a distanza di una o più ottave acute
all'unisono o a distanza di una o più ottave acute o gravi, per
a distanza di una o più ottave acute o gravi, per rinforzare il volume sonoro
dinari di governo del comune, o anche delle cor porazioni di
alla conversazione, al divertimento, al gioco o anche agli affari; ridotto.
raddirizzaménto), sm. il rendere o il diventare di nuovo diritto.
e allunga, e tal veloce tortura o raddirizzaménto, viene indicato dal moto della
di raddrizzamento ': è una gomona o gherlino, attaccato sotto una nave che si
, dopo l'operazione del carena- mento o del raddobbo, per cui si era coricata
del raddobbo, per cui si era coricata o abbattuta sul fianco. 4
-l'indirizzare, il rivolgere a un oggetto o a una meta. rosmini,
volto a riportare alla normalità la direzione o l'orientamento di un organo, in
la quale si elimina, a mano o con appositi macchinari, la deformazione o
o con appositi macchinari, la deformazione o la curvatura indesiderata di un pezzo metallico.
posizione verticale ciò che si è rovesciato o si è abbattuto al suolo o che
rovesciato o si è abbattuto al suolo o che in precedenza è stato disposto orizzontalmente
per riparazioni alla carena. -anche: eliminare o ridurre lo sbandamento di un'imbarcazione.
ad un puntone, per carenarla o raddobbarla. per far questo, ba
all'ar gano sulla trappa o gomona di raddrizzamento. borgese,
rendere di nuovo diritto ciò che è piegato o incurvato o che è stato storto.
diritto ciò che è piegato o incurvato o che è stato storto. cronaca di
in posizione normale, nel giusto verso o orientamento ciò che è stato girato sul
pronom. ritornare diritto dopo essersi incurvato o piegato. cronaca di isidoro minore volgar
confine, il tracciato di una strada o il corso di un fiume.
chi saprebbe raddrizzare così fatto argomento, o per confermarlo o per rispondergli? algarotti
così fatto argomento, o per confermarlo o per rispondergli? algarotti, 1-ii-305:
far di tutto per raddrizzare certe idee, o false od esagerate, che i nemici
. 6. liberare da vizi o da difetti una persona; perfezionarla moralmente
difetti una persona; perfezionarla moralmente (o aiutarla a emendarsi). tesauro,
virtù raddrizzi e supplisca ciò che è storto o mancante in altrui. parini, 984
le menti, ne corregge l'intemperanza o la vanità, sempre coi grandi esempi
: tutti cervelli che avevan bisogno, più o meno, d ^ esser raddrizzati e
gli potevano essere utili, una volta o l'altra, pur che l'ingenuo princivalle
10. riportare una persona sulla retta via o avviarla alla condotta più confacente.
ed altri, da vari malori impediti o perduti di qualche membro, tornati a sanità
dai quali gli studiosi possan ricavare nuove o raddrizzate notizie, nuovi o corretti giudizi
possan ricavare nuove o raddrizzate notizie, nuovi o corretti giudizi, su l'alighieri le
, 3-184: se c'è da licenziare o da espellere qualcuno, o'doherthy si
grandezza elettrica unidirezionale, costituito da uno o più elementi collegati opportunamente (e si
principali categorie, quella a una via o a semionde, e quella a due vie
semionde, e quella a due vie, o a due semionde, a onda completa
aggetti, nelle espressioni circuito, elemento o gruppo raddrizzatore, valvola raddrizzatrice. migliorini
-raddrizzatore meccanico: quello costituito da uno o più contatti connessi fra il trasformatore di
corrente continua. 4. otti elemento o gruppo di uno strumento ottico che ha
6. topogr. dispositivo di tipo ottico o elettronico che mediante proiezione realizza un'immagine
eliminare deformazioni di lamiere, barre, tubi o nastri, che vengono fatti passare attraverso
, richiama. salvini, 39-vi-33: o poesia, dono del cielo, inspiratrice
. condurre in un luogo una persona o un animale. -anche al figur.
da barberino, 14: s'alcun cavaliere o balio è diputato a lei portare o
o balio è diputato a lei portare o poi raddurre a corte, e tal fiata
5. riportare, ricollegare a un ascendente o a un modello o a un'origine
a un ascendente o a un modello o a un'origine etimologica. ascoli,
ogni sicuro criterio sul modo di confrontare o di raddurre quelle singole voci ad antiche
. ha la sua angustia, onde nega o non sopporta le altre diverse specificazioni.
di cono cataste, radi o rates latinamente, cioè molti travi
cosse zerto fosse l'una: / o che de caxa a caxa l'avese radegato
il suolo (il volo di un uccello o anche di un personaggio mitico).
6-394: certi uccellacci, simili a gazze o corvi, stavano appollaiati familiarmente sulle ringhiere
sulle ringhiere di legno della veranda, o passavano sulle mense con un volo silenzioso
si muove lungo la costa del mare o la riva di un fiume. olivi
. che trascina con sé, che asporta o erode materiali dalle rive (l'acqua
al terreno, per spazzare le truppe o le difese nemiche (il tiro,
nemiche (il tiro, il fuoco o un proiettile). dizionario militare italiano
che esprime il tiro parallelo alla muraglia o all'awersario. idem, 705:
cioè a dire se di difesa radente o ficcante, diretta o obbliqua. dizionario militare
di difesa radente o ficcante, diretta o obbliqua. dizionario militare italiano [1833
altra chi dovesse radere, se giuseppe o giovanni: si accordarono su giuseppe e lo
subito le porte del palazzo e tosare o radere il figliuolo, al che fare soleva
. -per estens. tosare un animale o una parte del suo corpo.
.. cura è tale che le reni o i lombi del cavallo malato ottimamente si
. della barba e dei baffi maschili, o anche i capelli. fazio,
3. raschiare un oggetto per ripulirlo o scrostarlo. cavalca, 20-150: trassene
, e quello mi bastava per due o tre giorni. lauro, 239: l'
due parti vogliono questo, cioè sapere tritare o ver macinare, inconiare, impannare,
, cioè ingessato che hanno le tavole o quadri, gli radono, e datovi
, e datovi ai dolcissima colla quattro o cinque mani con una spugna,
poi macinando i colori con olio di noce o di seme di lino. moleti,
netto dall'erbe et al fin d'agosto o settembre si radano con una marra tagliente
6. asportare raschiando, grattando o limando. dante, inf, 33-127
: pianura, formata da moltissime deposizioni o colmate orizontali successive di non so quali
de'monti queste sostanze che da essi o da altri monti avevano raso. milizia,
viii-130: se il terreno è sabbioniccio o ledoso, si potrà scavare fino al
mi dà nulla mi radono alterati pesi o misure. -dissolvere, dissipare.
, una parola, una frase scritta o anche una figura dipinta. {
che si radessero via le tre botte o rospi che il re clovis portava per
alcuno contra la detta forma fosse posto o vero scritto, debba d'esse compagnie
ruggine e macchia di rie cogi- tassione o perverse. l. martelli, 3-19:
del futuro. io. rasentare camminando o correndo (oppure procedendo con un veicolo
contrade cittadine il bianco / tuo lume [o luna] al drudo vii, che
radendo senza piegar pur un capello da questa o da quella parte. marino, 1-12-108
a. adimari, 3-65: chi largo o tenace è nel pensiero, / o
largo o tenace è nel pensiero, / o cade giù da troppo ardente sfera,
cade giù da troppo ardente sfera, / o rade il suol con la volgare schiera
, 1-1: se de'tuoi carmi, o musa, è gloria il fine,
rasentare volando (un uccello, un insetto o anche un immaginario animale alato).
con tiro teso di pezzi d'artiglieria o di armi automatiche. busca, 142
busca, 142: è radere la campagna o il muro, quando i tiri dalli
14. spazzare con forti raffiche il terreno o le acque (il vento).
/ da quai labri si formi, ungari o rossi. botta, 5-24: nel
, che ha a fare una berretta o una giornea? -radere il pelo a
sf. l'essere rado, rarefatto, o non denso, non compatto.
come se uno esempigrazia stendesse una correggia o tirasse uno cintolo, perciocché allora non diventa
vapore, portato in alto dal calore, o dal vento e dal calore, e
un'argilla diversa, come la durezza o la fragilità o la radezza o lo spessore
, come la durezza o la fragilità o la radezza o lo spessore.
la durezza o la fragilità o la radezza o lo spessore. -l'essere
lontano dal credere che la poca radezza o l'affannosità di parola e la sgradevolezza
varietà ha raggiunto una ributtante monotonia negra o languida. = adattamento di radio1
. 2. che presenta uno schema o una struttura a raggiera. r
rotare intorno a una colonna, cilindrica o troncoconica, fissa al basamento.
. io. zool. disposto lungo o in prossimità dei raggi (un organo
, 8-2-43: il seminatore sparge radialmente, o a raggio, il grano
ste intorno a un gelso o intorno... a un palo morto
alterna vita alle mortali / cose dispensi, o sole, e regni immoto; /
il suo mezzo quasi una terra, o pur come un umido ed uno nuvoloso corpo
so se d'oro, di piropo o di rubino o di qualche altra gioia di
oro, di piropo o di rubino o di qualche altra gioia di paradiso.
de micheli, 6-247: il radiantismo, o raggismo, è sorto nel 1909.
de micheli, 6-247: il radiantismo, o raggismo, è sorto nel 1909.
fra il flusso di energia raggiante emesso o diffuso da una superficie irraggiante e la
luce (un astro, un lume, o anche un essere soprannaturale).
dalla cui vista / nullo si può nascondere o celare. f. f. frugoni
, sorge sublime il sobretta, monte o piuttosto gruppo di irte scogliere, radiantisi,
registri ufficiali dei membri di un'istituzione o di uiv associazione; espellere, destituire
recarsi quei segni co'quali si cancella o una partita di su un libro
una partita di su un libro o un nome da una matricola. carducci,
libro della 'cronaca 'del compagni o delle 'stone 'del machiavelli: ma
una nave dagli elenchi del naviglio militare o mercantile, quando non è più atta
essere radiato, trasformato se possibile, o adibito a altri trasporti. dizionario di
una nave dalla lista del naviglio militare o mercantile, perché, per vetustà o
o mercantile, perché, per vetustà o per altri motivi, non è più atta
di sentimento e di organizzazione più o meno complicata. tommaseo [s. v
si riferisce all'emissione di energia raggiante o che la comporta. m
splendore. 2. circondato o sormontato da raggi (una figura).
... molte gocce scarlatte, o già nere, sur pavimento, rotonde e
struttura interna a raggi (un minerale o anche un fossile). boccone,
registri ufficiali dei membri di un'istituzione o di mvassociazione; espulso, destituito.
delle testate dei motori a scoppio automobilistici o aviatori, costituito da un recipiente che
. (plur. -t). operaio o tecnico specializzato nella costruzione e nella riparazione
. milizia, vtii-78: la stellatura o radiatura è un diac- ciuolo nel cuor
, come quelle emesse nelle reazioni nucleari o nei processi di decadimento radioattivo).
l'energia, sotto forma di onde o di particelle, così emessa.
cosmiche: raggi cosmici. -radiazione nucleare o nucleare residua: v. nucleare1, n
le regioni del cielo, di giorno o di notte con eguale intensità. furono scoperte
che essi [i corpi celesti] o le proprie o le attaccate radiazioni ne tramandino
i corpi celesti] o le proprie o le attaccate radiazioni ne tramandino con quelle
dell'etere che genera il raggio luminoso o calorifico. = voce dotta, lat
dai registri ufficiali dei membri di un'istituzione o di un'associazione; espulsione, destituzione
, le rimondano da quelle minute escrescenze o barbuzze,... poi le ammaccano
comunemente per via delle sue radiche, o bulbose, come le cipolle ortensi e tutte
e tutte le cipolle di fiori, o tuberose. fortis, 1-59: i cavoli
ed erbe esculente, che trovansi pe'boschi o pelle campagne, servono loro sovente di
uomo, senza avere niente di radica o coda ossea. 5. figur
, radicalissimo). che si riferisce o appartiene ah'essenza, alla natura più intima
ma non già la prima e radicai proprietà o differenza dell'onesto. f. f
hanno il cervello pulito come un vetro, o che al più vi tengono per semenza
di questo fine. -umido (o, anche, umidità, umore) radicale
fuoco distruggitore, convien poi che tosto o tardi periscan tra quelle vampe. magalotti,
animali che nutrisce e conserva il calor o fiamma vitale, come l'olio conserva
dell'organo interessato e di parti più o meno estese dei tessuti circostanti o degli
più o meno estese dei tessuti circostanti o degli organi dipendenti, onde prevenire eventuali
3. che porta alle conseguenze estreme o tende a sostenere nella forma più rigorosa
rinnova e trasforma a fondo posizioni ideologiche o scientifiche (un pensatore, un'opera
esprimono, che propugnano una mutazione universale o molte mutazioni,... audaci nello
-sostanti romagnosi, 10-212: si procuri o si somministri alla classe manifattrice il modo
ai princìpi del radicalismo inglese ed europeo o, genericamente, caratterizzato da un'accesa
tutt'altro che esagerate, popolarmente tiranniche o, come or si direbbe, radicali
partito radicale. -che è membro o sostenitore di tale formazione o parte politica
è membro o sostenitore di tale formazione o parte politica. carducci, iii-19-262:
voler spezzare i vincoli che, vero o no, si credeva lo stringessero a'radicali
fioretti, 2-5-139: dai princìpi radicali o d'una pianta o d'un'erba nasce
dai princìpi radicali o d'una pianta o d'un'erba nasce un frutto,
piccole escrescenze arrotondate, dette 'spongiole 'o 'spugnole ', che trovansi all'
7. ling. che si riferisce o appartiene alla radice di una parola o
o appartiene alla radice di una parola o, anche, in senso generico, che
perder le tracce della loro derivazione, o perché passarono da una lingua all'altra
perché passarono da una lingua all'altra o perché la cattiva pronunzia alterò in essi qualche
'tendrésse '. -sm. o f. parte invariabile di un vocabolo contrapposta
fine di parola equivale al 'per 'o all'1 in 'latino. fanfani
per opposizione alla 'desinenza 'o 'terminazione '. si adopera pure ma
bot. che è proprio, che appartiene o si rifeun 'r 'solo,
radicali. galluppi, 1-ii-79: radicali o primitivi son quelli [vocaboli],
8. matem. che si riferisce o appartiene a una radice algebrica. -segno
, che si segna sopra il numero o l'espressione di cui si desidera estrarre la
il cui grado è indicato dal piccolo numero o indice rappresentato in alto, nell'apertura
, 7-16: ogni volta che nella fine o nel mezzo della operazione ti avanzerà una
radicai segno 'in algebra è il segno o carattere della radice d'una quantità.
. sotto la sbarra orizzontale di questo segno o simbolo si pone il numero di cui
per lo più letterale, che comporta una o più estrazioni di radice. manuzzi
renze si tagliano. o. sm. ant. lama di un
radicale, / barbier non ci accadeva o speziale, / ché per le poste
i gruppi di atomi con funzione acida o basica, ma oggi generalmente circoscritto a
parentesi). -radicale acido: elemento o gruppo di eiementi
per costituire un acido. -radicale alchilico o alcoolico: alchile. -radicale carbossilico:
a reagire con altre molecole, cedendo o catturando un elettrone, in modo da
propende per drastiche riforme del sistema politico o sociale. ferd. martini,
volti a un profondo rinnovamento della società o delle istituzioni. p. petrocchi
. il quale non consiste nei princìpi o nel fine, ma solo nei mezzi che
dalla politica efficiente il radicalismo giacobino più o meno repubblicano. pasolini, 10-201: la
. -per estens. atteggiamento intellettuale o politico intransigente, oltranzista (nell'ambito
di rifiuto di ogni forma di compromesso o di mezze misure; intransigenza, oltranzismo
radicai segno 'in algebra è il segno o carattere della radice d'una quantità.
punto tale da rendere impossibili soluzioni intermedie o di compromesso. migliorini [s
tesi, un concetto, un ragionamento o una situazione fino alle conseguenze più drastiche
. che si sono presentati come surrogati o aspetti evoluti dell'impegno. -indurre
il cercar di ottenere dalla pubblica autorità o la distruzione totale del pensio- natico o
o la distruzione totale del pensio- natico o una legge che assegnasse agl'infeudati di esso
cresce radicalmente fitta nella terra hanno bisogno o d'una o di più delle cinque
nella terra hanno bisogno o d'una o di più delle cinque cose.
radicalòide, agg. che esprime opinioni o as sume atteggiamenti di carattere
sume atteggiamenti di carattere genericamente (o, anche, superficialmente, confusamente)
fallita. 2. simpatizzante o alleato di un partito radicale. -
2. che si riferisce a tale partito o ai princìpi da esso propugnati. -anche
da esso propugnati. -anche: membro o fautore di tale partito. - anche
. spreg. aderente a un partito o a una fazione politica d'ispirazione radicale
radicando, sm. matem. numero o espressione di cui è necessario calcolare
mediante le quali si fissa al terreno o alla superficie dei corpi con cui viene
fusto di una pianta rampicante come federa o che cresce strisciante sul terreno,
di radici, si attacca alla terra o sopra altri corpi; e di fusto,
si attacca per mezzo di radici laterali o nella terra o sulla superficie de'corpi
per mezzo di radici laterali o nella terra o sulla superficie de'corpi co'quali trovasi
radicante 'può essere altresì il caule o fusto serpeggiante, come nella gramigna, nella
, s'abbarbicano e radicano nel fondo o nelle sponde. martello, 6-i-216: sì
nella mente, nelle opinioni di una o più persone; introdursi stabilmente nelle abitudini
indiscussa, considerata definitiva, di supremazia o monopolio. g. p. maffei
realtà il centro profondo della propria vita o della propria azione. rebora, 3-i-543
noi gli predica [ai cristiani] o parla delle cose della nostra santa fede,
essere parte essenziale di un fondamento gnoseologico o ontologico. rosmini, 1-212: mediante
permettono neppure di convincermi s'io sappia o non volare (o almeno svolazzare in una
s'io sappia o non volare (o almeno svolazzare in una gabbia).
. ispirare, infondere, trasmettere ad altri o, anche, inculcare un'idea,
i-21-166: parerà ad està fiata se naturale o inferma è vostra vertù. e se
11. rendere saldo in una fede o convinzione. d. battoli, 2-3-304
dixe: donde è venuta questa pignata o vero radicata de canna? pare sia
. che aderisce alle superfici mediante tentacoli o ventose (un mollusco). redi
estremità radicata, senza mai distaccarsene, o ne'gusci dell'ostriche o di
, o ne'gusci dell'ostriche o di altre conchiglie e negli scogli o muri
o di altre conchiglie e negli scogli o muri de'porti e delle darsene.
dita crudeli, resisteva allo strappo due o tre volte. moravia, xi-117: la
4. infisso saldamente nel terreno o nel pavimento. lupis, 3-46:
radicate in tomba italiana, ti preghiamo, o signore. 5. che risiede
6. che si è tenacemente introdotto o impresso, per lo più attraverso una
che ha fatto solida presa nell'animo o nella coscienza individuale o collettiva; intimamente
presa nell'animo o nella coscienza individuale o collettiva; intimamente connaturato, inveterato,
i matrimoni tra la figliuola e il padre o della madre col figlio? eppure è
secoli in varie parti del globo più o meno radicata, non mai, o rarissimamente
più o meno radicata, non mai, o rarissimamente o passeggeramente, ricevea danni dalla
radicata, non mai, o rarissimamente o passeggeramente, ricevea danni dalla risorta libertà.
. che persevera in un comportamento, saldo o ostinato in una convinzione (una persona
sue delizie nel cielo prendesse alcun gusto o diletto delle cose terrene... erano
. -costante nella fede in dio o nella pratica delle virtù cristiane.
con mente radicata di sopra. o. che rivela ottime qualità fisiche, morali
in avvenimenti, azioni, realtà storiche o spirituali. lotto pisano, i-xm
del bue rm pezzo di radice dell'elleboro o simile, collo scopo di ottenere un
. v.]: 'radicatura 'o 'radichet- tura ': operazione di
bovini, onde determinare un'azione rivellente o rivulsiva. = nome d'azione
l'azione con cui le piante prendono radice o gittano radici. -ant. malattia
'leon- todon taraxum 'linn. o 'taraxum officinale 'bab.
privi d'illuminazione e tiepidi. o. targioni tozzetti, iii-145: il '
, iii-145: il 'radicchio bianco 'o 'radicchino 'che si vede a
radicchio]: 'radicchio bianco 'o 'radicchino ': specie da insalata invernale
dopo averne levate le foglie più vecchie, o sotto il concio o in mucchi di
foglie più vecchie, o sotto il concio o in mucchi di rena nelle cantine,
vedevano gli alfieri andar soli senza capitano o soldati, quasi trastullandosi per quei sassi
tozzetti, 2-i-165: il commune radicchio o sativo si semina di marzo o poco
radicchio o sativo si semina di marzo o poco prima e mangiasi in tre tempi
', 'radicchio d'orto, comune o romano ', 'cichorium intybus '
, iii-145: il 'radicchio bianco 'o 'radicchino '... si
si mangia cotta). o. targioni tozzetti, 3-i-226: 'radicchio
selvatico (anche, disus., scoltellato o dei campi): nome comune di
crude, se raccolte da giovani, o cotte, oppure si usano come foraggio
non è il solo 'radicchio 'o 'cichonum intybus ', ma molte altre
, dette però cicoriacee, come alcuni ieraci o radic- chielle, i sonchi o cicerbite
ieraci o radic- chielle, i sonchi o cicerbite, il dente di leone o tarassaco
sonchi o cicerbite, il dente di leone o tarassaco, ecc. spettacolo della natura
figur. atteggiamento, modo di comportarsi o di esprimersi consueto, abituale. malaparte
di psilofitine e di alcune piante acquatiche o parassite; la maggior parte di dicotiledoni
radice principale f f o primaria, di forma per lo più cilindro-conica
a svilupparsi dalla radi- chetta dell'embrione o dalla zona di meristema radicale esistente nell'
è semplice, ma dotata di uno o più ordini di ramificazioni (radici secondarie
il sistema radicale così formato è più o meno sviluppato a seconda delle specie e
, più ancora, nelle piante arboree o, anche, spingersi a grandi >rofondità
., nelle margotte e nelle talee o su fusti sotterranei, come i rizomi e
di radici fascicolate dette anche radici fibrose o radici affastellate o capillari; in quelle
dette anche radici fibrose o radici affastellate o capillari; in quelle di dicotiledoni e di
. petrarca, 125-71: qualunque erba o fior colgo / credo che nel terreno
vite, la quale avea due barbe o vero radici; e l'una era barbicata
una fossa] di radice di scopo o di schiappe di castagno o d'altro
radice di scopo o di schiappe di castagno o d'altro legno. pigafetta, 262
più facilmente quante volte deperisce per rosura o per altro danno qualcuno degli iter- nodi
altro danno qualcuno degli iter- nodi inferiori o qualora si circondano di terra i nodi da
delle foglie di altre felci, nel mais o granturco ecc. talora queste radici si
inferiore dell'embrione, e ne esce (o almeno può uscirne) all'atto del
radici. -in una rappresentazione simbolica o iconica. giamboni, 27: la
infinito e si sosteneva così come una pianta o una montagna di cui gli uomini occupavano
tasso, n-ii-152: si vede dafne o altra ninfa, la quale conserva ancora
'. -le cinque radici aòerienti o aperitive: nell'antico linguaggio deh'erdoristeria
chiamansi4 le cinque radici aperienti 'o 4 aperitive 'quelle del rusco, dell'
dette 'epidendriche ', 'epifite 'o f epifitiche ', come, a
fecola molto nutriente). -radice colubrina o viperina: il rizoma della serpentaria (
citolini, 187: trovaremo alcune piante che o non son altro che radice o che
che o non son altro che radice o che per la sola radice sono principalmente
toscana, il rafano, il ravanello o il ramolaccio, detti anche radici selvatiche,
cui si usa tale parte ipogea (o, anche, il tubero o il rizoma
ipogea (o, anche, il tubero o il rizoma, e in tali casi
, come foraggio per il bestiame domestico o nell'industria farmacologica e in erboristeria (
come nel caso della radice idea, o il profumo, come nel caso della
nella superficie interna delle scorze de'rafani o, come noi gli chiamiamo, ravanelli o
o, come noi gli chiamiamo, ravanelli o radici. franci [il caffè]
particolare dissertazione sopra la coltura delle radici o siano rape. stampa periodica milanese,
(astragalus glycyphyllos). -radice brasiliana o antidissenterica: ipecacuana. -radice di carestia
antidissenterica: ipecacuana. -radice di carestia o d'abbondanza: barbabietola { beta vulgaris
tanto decantata 'radice d'abbondanza 'o 'di carestia '... altro
, pedale. lemene, i-320: o de l'arabo suol parte felice, /
un massiccio, di una catena montuosa o, anche, di una roccia;
alla radice del volcano. -base o parte inferiore di un edificio, di un
-nella locuz. da, dalla radice o dalle radici, per indicare la completa
, 2-36: come turbine che selva / o rocche, alpe e castella / e
parti consiste: la prima dicesi pianta o radice; la seconda elevazione o alzato
pianta o radice; la seconda elevazione o alzato; la terza profilo.
roccia; sostegno infisso in un muro o in un oggetto. guglielmotti, 705
suo offizio per qualunque verso si stia o rovescio o a diacere o ritto.
per qualunque verso si stia o rovescio o a diacere o ritto. 4
verso si stia o rovescio o a diacere o ritto. 4. membro virile
fior e 'n talli / contraria al porro o baccello in verzura, / che quanto
? una pastinaca? un porro? o pur qualche altra radice? -pezzo
idem, par., 15-89: o fronda mia in che io compiacemmi / pur
della creazione. salvini, 23-208: o giove, / in te tutte le cose
più autorevole e rappresentativa di una famiglia o di un gruppo. g. correr
ritruovano di questa radice. -genitore o genitrice (con partic. riferimento alla
questa ancora dalla quale dipende lo stabilimento o la mina della sua posterità:.
che provoca un determinato effetto; elemento o evento che determina un fatto, un
, un comportamento, un fenomeno fisico o, anche, morale, psicologico o
o, anche, morale, psicologico o sociale, o concorre in modo decisivo
, morale, psicologico o sociale, o concorre in modo decisivo alla determinazione di
linguaggio filosofico indica frequentemente un principio primo o un elemento ultimo; anche al plur
un elemento ultimo; anche al plur. o nelle espressioni alla o nella radice di
al plur. o nelle espressioni alla o nella radice di qualcosa); causa,
ha condotto. lapo gianni, xxxv-ii-594: o morte oscura di laida sembianza, /
morte oscura di laida sembianza, / o nave di turbanza, / che ciò
: in nullo modo nascono le virtudi o nascer possono se non da questa radice e
mai fare. boccaccio, 1-2x8: o amore,... chi potrebbe credere
amore,... chi potrebbe credere o pensare che la tua dolce radice producesse
ferma, della quale non vi potete o sapete spogliare. davila, 317: ù
male ». -chi, provoca o è responsabile (volontariamente o involontariamente)
, provoca o è responsabile (volontariamente o involontariamente) di una determinata situazione (
di una determinata situazione (anche dolorosa o negativa) o di un particolare stato
situazione (anche dolorosa o negativa) o di un particolare stato d'animo;
, suscita moti particolarmente intensi nellammo altrui o suggerisce e consiglia risoluzioni e comportamenti o
o suggerisce e consiglia risoluzioni e comportamenti o, distinguendosi per qualità negative, istiga
con riferimento a dio, alla vergine o, all'opposto, al demonio.
no angososa. petrarca, 321-5: o del dolce mio mal prima radice, /
. antonio da ferrara, 99: o femene, radice de ogni male, /
pianta! b. tasso, i-13: o donna del mio cor sola radice,
7. inizio, prima manifestazione o fase iniziale di un avvenimento, di
fenomeno naturale; primo tratto, estremità o sezione iniziale di uno spazio.
realtà (e la condizione, la circostanza o l'insieme di elementi, anche intellettuali
elementi, anche intellettuali, psicologici, storici o
radici che le gride non toccavano, o non potevano smovere. mazzini, 92-161
gente gli davamo vigore. -origine o estrazione sociale di qualcuno. botta,
attestazione delle origini rustiche. -dato o numero da cui si parte per effettuare
, specifico, impresso. -anche: profondità o intensità di un sentimento, di uno
morta. g. visconti, 1-10: o mia suave angelica fenice, / prima
regno. a. guarini, lxv-280: o sola del mio cor dolce radice,
necessario, principio fonda- mentale, concezione o, anche, condizione o norma essenziale
mentale, concezione o, anche, condizione o norma essenziale su cui si basano una
su cui poggiano l'essenza del pensiero o una determinata affermazione o il principio generale
essenza del pensiero o una determinata affermazione o il principio generale da cui si può
si può dedurre un sistema di cognizioni o un insieme organico di norme per l'
s'appoggia a motivi conformi alla legge morale o ai motivi opposti alla legge. leopardi
titoli, nelfalte pompe de'nobili avi / o ne'patemi nomi, ma più nel
gentile. -principio, valore morale o spirituale o saldezza di princìpi e di
-principio, valore morale o spirituale o saldezza di princìpi e di convinzioni;
comisso, vti-263: per lui guerre o miserie... altro non sono
. -influenza esercitata da qualcuno (o dalle sue idee, dal suo comportamento
e radicamento pro- fpndo di un'opinione o di un principio politico o culturale nell'
di un'opinione o di un principio politico o culturale nell'uomo o in un popolo
un principio politico o culturale nell'uomo o in un popolo. fazio, iv-22-45
base della formazione culturale di una persona o di un gruppo sociale e ne caratterizzano
organo che è affondato nei tessuti circostanti o da cui ha origine un altro organo
. -anche: parte iniziale di un organo o da cui un organo è visibile o
o da cui un organo è visibile o distinguibile. -radice del capello o del
visibile o distinguibile. -radice del capello o del pelo: parte del capello o del
capello o del pelo: parte del capello o del pelo piantato nella cute (e
il primo tratto che fuoriesce dalla cute o, anche, l'attaccatura superiore o
o, anche, l'attaccatura superiore o inferiore della capigliatura). -radice æl
del dente). -radice della lingua o linguale: parte della lingua prossima al
unione con la fronte. -radice nervosa o dei nervi: ciascuno dei due fasci
, detto anche radice anteriore, motoria o ventrale, emerge dalla parte anteriore del
, detto anche radice posteriore, dorsale o sensoriale, che emerge da un nervo
dei cordoni posteriori. -radice dell'unghia o ungueale: parte dell'unghia incastrata nello
hanno messo [al cavallo] un fiore o alla radice della coda un mazzo di
costituita da una forma libera), o un morfema incapace di sussistere senza uno
un morfema incapace di sussistere senza uno o più altri morfemi (come, in
zannoni, 5-12: per rifarsi dall'uovo o, come diremmo con meno dottrina,
ex '... per questi princìpi o radici sarebbe meglio fatto da oggi innanzi
, quelli da cui gli altri sono derivati o di cui sono composti.
'. no rispettivamente radice quadrata o, disus., seconda (anche
anche semplicemente radice) e radice cubica o, disus., cuba o terza quelle
cubica o, disus., cuba o terza quelle di indice 2 o 3 (
, cuba o terza quelle di indice 2 o 3 (e la radice quadrata si
d'al- cuno numero in se stesso o dalla moltiplicazione sua semplice, cioè due
cioè due volte 2 due volte fanno 8 o veramente 2 vie 2, 4 e
manfredi, 2-49: quando un numero razionale o irrazionale moltiplicato in se stesso ne produce
altro, chiamasi 'radice quadrata 'o semplicemente * radice 'di quel prodotto.
radice quadrata di un numero 'falso o fleto '. -radici immaginarie:
un'equazione (cioè, ogni numero o espressione letterale che, sostituita all'incognita
equazioni 'radice 'è il valore numerico o letterale delle incognite, cioè si dà
, le radici delle equazioni sono numeriche o letterali, intiere o frazionarie, razionali
delle equazioni sono numeriche o letterali, intiere o frazionarie, razionali od irrazionali, reali
17. zool. disus. peduncolo più o meno allungato o esteso e di tessuto
disus. peduncolo più o meno allungato o esteso e di tessuto elastico che sorregge
radice di inattacca; da essa radice o base si spicca un piede o corpodice n
essa radice o base si spicca un piede o corpodice n di un numero a quel numero
. inter. si secchi la radice a o di qualcuno: come maledizione.
radici in qualcosa: trame l'origine o lo spunto. b. croce,
: sviscerare, fare oggetto di indagine o di meditazione profonda. dante,
piantare, porre, profondare, spargere radice o radici: radicarsi, abbarbicarsi; attecchire
. -inserirsi, penetrare profondamente o svilupparsi, diffondersi (una facoltà,
(una facoltà, un modo di essere o di comportarsi, un evento, un'
); insinuarsi nei sensi, nella mente o nell'animo in modo per lo più
più irresistibile, tanto da condizionare fortemente o da diventare parte essenziale della personalità e
continuate, da quei dieci anni, o quasi,... avevano messo così
per lo mondaccio 0 per la camaccia, o per soprastare o odiare il prossimo.
per la camaccia, o per soprastare o odiare il prossimo. -compiere indagini
metterci le radici. -dal capo o dalla cima alla radice: interamente;
tradire stavon tutti affranti. -dalla o da radice, dalle radici: completamente,
alle radici qualcosa: eliminare ogni possibilità o occasione di continuare un affare o un'attività
possibilità o occasione di continuare un affare o un'attività. d'alberti [s
fiore. -fare, mettere radici o le radici in un luogo: sta-
, capacità, attività, ecc., o assumendovi una posizione di preminenza, di
preminenza, di potere (una persona o, anche, un'istituzione, un'organizzazione
-fino, infino, sino alla radice alle o dalle radici o ultime radici o da
sino alla radice alle o dalle radici o ultime radici o da radice: completamente,
alle o dalle radici o ultime radici o da radice: completamente, totalmente,
. -fino, insino, alle o nelle radici dei capelli: per indicare
per indicare enfaticamente il rossore del viso o una sensazione molto diffusa. galileo
-lasciarsi sterpare, sentirsi svellere il cuore o schiantarsi il cuore a qualcuno dalla radice
schiantarsi il cuore a qualcuno dalla radice o dalle radici: per indicare un grande
indugio e in modo risoluto un comportamento o una situazione pericolosa. segneri, iv-699
. -mettere, porre le radici o radici in qualcuno: pervaderne la mente
-piantare la radice, le radici o radice: trovare la motivazione per un
in un luogo: fermarvisi a lungo o troppo a lungo (e ha valore scherz
radicèlla1, sf. radice secondaria o terziaria; barbolina.
del fittone... e delle radicelle o barbe. 2. piccola radice che
bot. proprio di una radicèlla o radichetta. 2. figur. che
piccola radice. -anche: radice secondaria o terziaria; barbolina. libro della cura
usa, in farmacologia, la radice o, anche, il rizoma. mattioli
in cime corimbiformi. fiorisce nel luglio o nell'agosto ed è indigena della spagna.
cui si usa in farmacologia la radice o il rizoma. b. del bene
. v.]: 'radicatura 'o 'radichettura ': ope
. -in partic.: radice secondaria o terziaria; barbolina. iacopone, 88-53
formato di due lobi, soprapposti, ovali o ovali rotondati, all'esterno leggermente convessi
sf. anat. ramuscolo di un vaso o di un nervo.
da in fiammazione di una o più radici dei nervi cranici o
di una o più radici dei nervi cranici o spinali. = voce
che si riferisce a una radice nervosa o dentaria. = deriv. da
, sf. patol. infiammazione di una o più radici spinali, che si manifesta
da agenti di compressione locale (malformazioni o alterazioni vertebrali, congenite o traumatiche;
(malformazioni o alterazioni vertebrali, congenite o traumatiche; tumori) o da stati infettivi
, congenite o traumatiche; tumori) o da stati infettivi o tossici.
traumatiche; tumori) o da stati infettivi o tossici. = deriv.
elementari socialisti... e altrettanti o più radico-massoni. = comp. da
, che io cerco sguazzando di schiena o accoccolandomi come un rospo sotto i radiconi
pianta di cui si usano le radici sottili o corte per scopi terapeutici.
blocco di pietra per mezzo di curii o di sfere; piattaforma. milizia,
e più serene; / fammi tuo staccio o radimadia o streglia. l.
/ fammi tuo staccio o radimadia o streglia. l. pascoli, ii-223:
usato per pulire i camini dalla fuliggine o per levigare opere di fonderia. citolini
lo scorno dell'empietà, che non perciò o udirete un ischio di richiamo o
o udirete un ischio di richiamo o proverete il radiménto d'un labbro.
popolare. 2. ente statale o privato che organizza trasmissioni radiofoniche. -anche
dall'ente di stato, hanno portata locale o regionale e si finanziano con gli introiti
il rapido propagarsi, attraverso canali più o meno misteriosi, delle notizie fra i
: telegramma del fante e radiofante (o radioscaipa, o altre dello stesso tipo
del fante e radiofante (o radioscaipa, o altre dello stesso tipo). monelli
radio6) con generico riferimento a energia o attività raggiante e onde elettromagnetiche, ecc
che le emette, che le riceve o utilizza. q q
: per mezzo di un apparecchio radiotrasmittente o radioricevente. p. levi, 6-92
-silenzio-radio: interruzione dei collegamenti radiofonici (o radiotelegrafici o radiotelefonici) dovuta a cause
interruzione dei collegamenti radiofonici (o radiotelegrafici o radiotelefonici) dovuta a cause tecniche,
tecniche, all'adozione di misure precauzionali o a censura. p. levi,
bianco da siena, 2-104: irradiami [o dio] il core / d'un
], 5-17: dalla finestra la filosofia o il lume e radio umano in abito
di servente. 5. spola o navetta per tessere. salvmi, 48-48
per lo più nelle espressioni radio astronomico o latino). sassetti, 207:
istromento che la ballestriglia, radio greco o baston di giacob che altri appellano, con
, e la sua materia deve essere o d'oro o d'argento o d'ottone
sua materia deve essere o d'oro o d'argento o d'ottone, volendo che
essere o d'oro o d'argento o d'ottone, volendo che sia fermo
ferite, ad investigar l'occulta carie o teredini delli ossi, a manifestar le
accommodato, mentre che con qualche porzioncella o di lana o di xilo overo bombagio
che con qualche porzioncella o di lana o di xilo overo bombagio, posta nell'
estremità sua, mondifichiamo le profonde ulcere o sporche overo le soluzioni del continuo..
strumento de'matematici e degli astronomi, o una verghetta per delineare le figure e
assegnate, a solo scopo di studio o informazione personale (ed è tenuto all'osservanza
panzini, iv-564: 'radioamatore 'o 'radiodilettante ': chi si occupa
quasi un dispositivo brevettato... antenna o canna, attributo disgiuntivo del radioamatore-pescatore.
a essere applicato a un radioricevitore o radiotrasmettitore. = comp. da radio1
soccorsa dalla prestanza fisica, dalla gestizione o dall'atteggiamento di chi parla, annoia
sm. e f. disus. attore o cantante che partecipa con continuità a trasmissioni
radiotecn. assistere la navigazione marittima o aerea per mezzo di strumenti radioelettrici.
che dal cielo provengono anche * rumori 'o radioonde non modulate. nacque così la
.. sull'origine dei terreni radioattivi o radioattivati, hanno molta importanza pratica.
nucleari; può essere naturale oppure artificiale o indotta (cioè provocata bombardando con particelle
l'osso del collo per poi finire intossicato o stecchito o ra- dioattivizzato. =
del collo per poi finire intossicato o stecchito o ra- dioattivizzato. = deriv.
di stazioni trasmittenti per servizio m radioaudizione o di radiotelegrafia circolare pagano un canone annuo
complesso dei programmi trasmessi da una stazione o da una rete di diffusione, in partic
che funge da bersaglio in esercitazioni aeree o missilistiche. d. mastrogiacomo
non si riferisce specificatamente ai raggi x o a quelli del radio, ma a tutto
. radiochirurgìa, sf. metodo diagnostico o terapeutico che combina radiologia e chirurgia (
di pedagogo e tanto meno di giudice o di profeta, ma in qualità di
mezzo di radioonde, un apparecchio elettrico o elettromeccanico. = comp. da
le principali marine da guerra hanno una o più navi bersaglio radiocomandate per tiri delle
ad azionare a distanza un impianto elettrico o un congegno meccanico. -anche: dispositivo
, fatte da una nave di guida o da una stazione terrestre fomite di speciali
siano proiettili missili, bombe all'uranio o magari all'idrogeno, che
stazioni, l'una detta di trasmissione o radiotra smettitore, l'altra
smettitore, l'altra di ricezione o radioricevitore; può essere di tipo telefonico
direttamente la parola (radiotelefonia), o di tipo telegrafico (radiotelegrafia) quando