: avess'egli ciò fatto a studio o a fortuna, la divisa esser non potea
quadrante e naturale. lancellotti, 4-63: o per essere questa ragione molto quadrante al
ragione molto quadrante al cardinale... o checché si fosse, pigliato ardire,
soggetta.. che chiude (o si chiude) ermeticamente. alvini
trovare la seconda potenza di un numero o di una espressione. 3.
credito, l'azzeramento di eventuali eccedenze o deficienze di cassa, ecc.)
.. serve a quadrare il campo o l'orto di famiglia. m. riva
disporre le linee composte di un titolo o di una didascalia in modo che risultino della
forma e grandezza della testa di lei o di chi l'avesse a adoperare.
senza che ci fossero da fare dei tagli o delle giunte. 8. figur
8. figur. essere perfettamente simile o equivalente o adatto o adeguato; corrispondere
figur. essere perfettamente simile o equivalente o adatto o adeguato; corrispondere, concordare
essere perfettamente simile o equivalente o adatto o adeguato; corrispondere, concordare (due
; corrispondere, concordare (due condizioni o situazioni affini, due termini di paragone
due termini di paragone, una denominazione o una definizione e il suo oggetto,
non quadra né convien a donna esser animosa o coraggiosa nei pericoli. lomazzi, 4-ii-295
una pqrticciuola da camere, fatta di ferro o di diamanti. siri, ix-11:
, 1-531: quest'opinione mi quadra o non mi quadra, cioè piace o non
quadra o non mi quadra, cioè piace o non piace. m. ricci,
se cicerone come scrittore e oratore, o signor breme, non vi quadra come né
quel medesimo, non essendo u ed o la medesima vocale. varchi, 3-101:
vocale. varchi, 3-101: quando alcuno o non intende o non vuole intendere alcuna
3-101: quando alcuno o non intende o non vuole intendere alcuna ragione che detta gli
12. locuz. -quadrare a capello o a pennello: corrispondere, addirsi perfettamente
pietre risaltate, che si chiamano bugne o bozze... talvolta si sono estuberate
non faccio né l'editore né il prefazionatore o il preconiz- zatore di versi. ma
secondo che si vedeva stretto negli spazi o linee del marmo, faceva le lettere o
o linee del marmo, faceva le lettere o piccole o grandi. lanzi, 1-1-156
marmo, faceva le lettere o piccole o grandi. lanzi, 1-1-156: dovremo intrudere
ii-4-299: se l'ellissi sarà il primo o vogliam dire lineare (in effetto poi
alla dc, ma se sarà il secondo o quadratico ellisse, sarà come il quadrato
: la linea np è iperbola quadratica o sia del secondo grado, descritta fra
la prima e la seconda potenza dell'incognita o solamente la seconda. la forma generale
, sm. spazio, oggetto, figura o segno di forma quadrata e di piccole
-plur. riquadri della carta quadrettata o della stoffa ricamata o stampata a quadretti
della carta quadrettata o della stoffa ricamata o stampata a quadretti. pasolini, 8-292
, agg. che ha la forma esatta o approssimata di un quadrato geometrico. -figura
vengano intra baluardi di qualunque figura quadrata o tetragona si darà la debita longhezza,
i-236: le scale si fanno diritte o a chiocciola: le diritte o si fanno
fanno diritte o a chiocciola: le diritte o si fanno distese in due rami o
o si fanno distese in due rami o quadrate, le quali voltano in quattro rami
. d'annunzio, iv-1-10: tre o quattro uomini febbricitanti stavano intorno a un
di alfabeto: l'ebraico propriamente detto, o 'scrittura quadrata '; l'ebraico
quadrata '; l'ebraico rabbinico, o 'alfabeto rotondo... è
. 7. -per estens. inscritto o inscrivibile in un quadrato geometrico, in
si abbiano a rappresentare, negli oggetti o facciate, dipinte tutte le forme,
a mostrare tutte le figure quadre o tonde e di qualunque altra sorte..
costruzione, un'area delimitata da edifici o da recinzioni, ecc.).
-con riferimento alla pianta di un edificio o di una città. ghirardacci,
. c., con riferimento alla pianta o, secondo altre ipotesi, all'intersezione
n. 14. 3. ordinato o disposto secondo uno schema a colonne affiancate
biringuccio, 2-150: ordinasi dapoi un'armatura o due longhe quanto tutta la stanzia e
botte sfondate, casse quadrate, tini o tinelli. palladio, 1-9: di pietre
, xcii-ii-340: due pezzi di legno torniti o quadrati di differente colore servono per segnare
. in quanto se ne sviluppa per eco o rimando una successione di suoni brevi e
[s. v. j: quadrato o tetragono dicesi da platone colui che è
. gentile, 3-98: il quale sistema o contesto dell'esperienza non è..
colonna lombare. -muscolo quadrato del femore o muscolo quadrato crurale: situato nella faccia
. - muscolo quadrato del labbro inferiore o muscolo quadrato del mento: situato nella
piccolo zigomatico. -muscolo quadrato plantare (o carne quadrata di silvio): costituito
un effetto della distanza della luna dal sole o vogliamo dire degli aspetti quadrati il far
. ant. che ha una determinata superficie o area (una figura geometrica).
siccome vuole tenere modo in multiplicare numeri o quello medesimo in dividerli, necessario è
2. oggetto, corpo, figura o superficie che ha forma analoga alla suddetta
. -berretta ecclesiastica con quattro canti o spicchi. zucchetti, 24: li
specificazione che indica il tipo di coltivazione o di vegetazione presente in esso).
nel tempo. 4. costruzione edilizia o città a pianta quadrata. cantù,
. 5. disposizione di quattro o più persone ai vertici di un'ipotetica
tante volte quanto merita il suo delitto o perdita che ha fatto in altri giuochi.
espressioni andare in quadrato, essere in o al quadrato). nappi, xxxviii-226
nappi, xxxviii-226: non so se fato o ver fortuna instabile /...
fortuna instabile /... / o el quadrato de marte o a chi el
.. / o el quadrato de marte o a chi el testuculo / al figlio
chi el testuculo / al figlio incise o cosa più execrabile / determini che ommino
ciato, simile alla luna quando ha 12 o 13 giorni. tassoni, xii-2-88:
parole di uno stesso numero di lettere o sillabe sono poste l'una sotto l'
14. log. quadrato degli opposti o logico: schema di forma quadrangolare,
per i passeggeri, collocato a poppa o a prua. g. parrilli,
: reticolo di riferimento tracciato sulla tolda o riportato su una tavola, che nelle
, con la linea di lunghezza del bastimento o col lato che le è parallelo,
una squa dra o ad un'armata, senza che fosse stato
. matem. seconda potenza di un numero o di una grandezza, che si ottiene
che si ottiene moltiplicando il numero (o la grandezza) per se stesso; ha
simbolo 2 posto come esponente del numero o delle lettere che indicano la grandezza.
uguale alla base moltiplicata per l'altezza o che la somma dei quadrati dei cateti sia
-elevare, innalzare a, al o in quadrato: moltiplicare un numero dato
che si svolgono nella borsa (borsa-valori o borsa-merci) e il cui risultato è
cui risultato è documentato da appositi bollettini o listini. -ammettere un titolo alla quotazione
-ammettere un titolo alla quotazione in borsa o di borsa o anche semplicemente a quotazione)
alla quotazione in borsa o di borsa o anche semplicemente a quotazione): ammetterlo
concreto del mercato borsa di un titolo o di altro bene che in essa sia
, reputazione di cui gode un persona o un valore sociale. e. cecchi
quotidianismo, sm. atteggiamento filosofico o psicologico, per il quale si privilegiano
, i suoi amori con le loro comuni o straordinarie vicissitudini, le sue molte miserie
io ne li quotidiani ragionamenti chi occorreno o vero in alcuni scripti non blasmasse li
contro al quale essi non conoscono tregua o pietà. j j \
: quelle voci licenziose, che 'l petrarca o dante o altri avranno usate una volta
licenziose, che 'l petrarca o dante o altri avranno usate una volta per bisogno di
non dato, di quel primo studio o università era d'un gruppo di arti
università era d'un gruppo di arti o scienze pratiche, strumenti più che altro
). titolare di una quota o di quote di una società commerciale (o
o di quote di una società commerciale (o di altro ente economico) che
si contrappone all 'imposta di contingente o di riparto, di cui lo
cittadini l'esercizio del diritto di eleggere o di essere eletti. -procedimento per
, quando sia evitto tutto il feudo o qualche parte che li giuristi dicono quotitativa
e località, quotizzagli 1000 franchi ciascuno o ciascuna, vi riusciremmo. =
quotizzandoci. 2. frazionare in porzioni o lotti individuali (terreni pubblici).
porti via / a la sfuggiasca, o il voi bisogni o il nuoto, /
la sfuggiasca, o il voi bisogni o il nuoto, / vo'farmi innanzi a
. valutazione quantitativa di una funzione organica o dell'andamento di due fenomeni correlati.
accupa il sedicesimo posto (il diciassettesimo o il diciottesimo se si comprendono anche j
; è detta anche consonante costrittiva vibrante o consonante liquida vibrante; alcune varianti di
a difetti organici (talvolta anche simulati o accentuati per affettazione); il grado
il grado della consonante può essere tenue o rafforzato (e in questo caso è
, per m dico mosso, / per o dico oltre e de r fo ragione
poi quella che con tal intoppo ha suono o ver voce udibile, come (per
esempio) è la lettera 's 'o la 'r '. r.
. minuscolo) è abbreviazione di regio o reale. carducci, iii-27-273: il
riferimento a fogli di libri, di codici o di manoscritti o a facce di medaglie
libri, di codici o di manoscritti o a facce di medaglie o monete, è
di manoscritti o a facce di medaglie o monete, è abbreviazione di recto.
un ufficio postale (mediante un'etichetta o una timbratura), segnala che si
composto organico, indica un gruppo alchile o arile. -acido r: acido 2-naftol-3
nell'industria dei coloranti. -acido rr o acido 2r: acido 2-am- mino-8-naftol-3,
), indica il risultante, parziale o totale, di un sistema di vettori
matem. scritto minuscolo, indica un raggio o una retta; scritto maiuscolo, può
scritto maiuscolo, può indicare un anello o uno spazio; è usato anche per denotare
. con r, rr e rrr (o, anche, r1, 2
ci vogliono tre 'r ': o redare o rubare o ridire. ra
tre 'r ': o redare o rubare o ridire. ra, inter
r ': o redare o rubare o ridire. ra, inter. voce
altrove indicava il dazio sulle merci importate o altre diverse imposte sulle vendite. -gabella
un bel rabacchióne di forse trenta libbre o più. = voce di origine espressiva
numero in pannocchie fogliute, più o meno ramificate; i frutti sono acheni
di 4-8 anni, viene decorticata più o meno profondamente, seccata all'aria o
o meno profondamente, seccata all'aria o in stufe, e posta in commercio
zolfo e rabarbaro. -figur. azione o comportamento che rimuove un sentimento dall'animo
letter. che ha colore indistintamente grigiastro o bruno. c. e. gadda
ch'abbiamo sempre il reubarbaro in bocca o la ruta selvatica sotto il naso.
. ó-nov pàp [3 apov (o pà pàpfìapov), comp. da,
pianta (che risale al persiano rìvand o, ant., rèvand) e pàpjìapos
estremità inferiore di un albero di gabbia o di un alberetto di una nave a
= deriv. dall'ebr. rabbàn o rabbón, var. di rabbi
avvertire che importa assai se sopravvenisse sereno o tempo rabbaruffato o cattivo, perché più
assai se sopravvenisse sereno o tempo rabbaruffato o cattivo, perché più presto dàn fuori
al- tezze che non ricevono mai calo o rabbassaménto. = nome d'azione da
vulcano, e in un sospir prorompe: o dora! / poi rabbassa le ciglia
de sanctis, 11-134: non vogliate, o signori, rabbassarmi questa grande società umana
libro, quando riceve alcuno panno crudo o vero concio... e poscia faccia
esibendo bensì di contribuire il denaro equivalente o di rabattere dal sussidio che prestava alla
la cosa che voi in un angolo o in un altro della città truoviate, io
, per lo più in modo affrettato o impreciso o con soluzioni provvisorie o di
per lo più in modo affrettato o impreciso o con soluzioni provvisorie o di emergenza.
affrettato o impreciso o con soluzioni provvisorie o di emergenza. varchi, 18-2-93:
letterarie, a discorsi, a teorie o, anche, a situazioni, a problemi
sopra '1 vecchio un altro se ne formi o se ne rabberci. delle colombe,
19-7: nuova si direbbe / talor cappa o man- tel non rabberciato / di vecchio
come s'io fussi qualche fariseo, / o rabbi o scriba o archisinagoga, /
fussi qualche fariseo, / o rabbi o scriba o archisinagoga, / non lo pensar
fariseo, / o rabbi o scriba o archisinagoga, / non lo pensar: ch'
oggetti circostanti, ecc. -rabbia paralitica o muta: forma caratterizzata da paralisi e
per maggior martoro. moneti, 16: o benedetti padri gesuiti, / che vi
di: « maledetta la rabbia! o chi ti faceva! passa. bevi »
da un risentimento subitaneo per un torto o un danno subito, da una grave
danno subito, da una grave contrarietà o da una forte delusione, che si manifesta
incontrollate, a esplosioni di violenza verbale o fisica nei confronti di chi si ritiene
maggior tempesta / in mar per forza o venti, / come i miei sentimenti /
e saccheggiasse. -stato di forte concitazione o di furore di animali. boccaccio,
: soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi
can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi, / avicinarsi digrignando
. dante, inf, 14-65: o capaneo, in ciò che non s'ammorza
perbo che cadde di lassù si placa o mitiga la rabbia di tal caduta con
1-i-14: come avrei potuto non intisichire o non morire di rabbia, senza la
armi; ferocia con la quale lotta o conduce un'azione bellica. -con connotazione
e fiero. sannazaro, iv-280: o spirto eletto, / o terror di mau-
, iv-280: o spirto eletto, / o terror di mau- metto e di sua
; accesa ostilità fra partiti e fazioni o fra persone divise da polemiche o contrasti
fazioni o fra persone divise da polemiche o contrasti. giamboni, 8-ii-301: vero
b. davanzati, ìl- / \ o: esercitò [tigellino] da prima le
rabbia. -ferocia sanguinaria di animali o di mostri. sconfìtta di monteaperto,
abate, io ho una natura o condizione sì perversa che spesse volte io divento
più unito con una prop. subord. o con un compì, che specifica l'
, non è amore ma più tosto libidine o rabbia si chiama. bandello, 2-40
, 4-141: mentre ancor son digiuni o solo un lieve / ristoro han preso,
'l pastrano / ti sfido, o pluvio dio. gina m'attende. alvaro
mai sinistra sorte, / rabbia di guerra o suo crudel veneno. b. corsini
20. ant. malattia che produce lesioni o eruzioni cutanee. -anche: l'esantema
palma, 1-ii-266: 'sopracculo quella puntura o ghiandoletta prominente che hanno sopra il codrione
che preferireste voi, la pace armata o la guerra? fra il canchero e la
per manifestare la volontà di tenersene fuori o la soddisfazione per non esservi coinvolti.
rabbia; e dicesi di chi si marita o si ammoglia per amore, e da
, conosciuti i difetti morali o fisici dell'oggetto tanto amato e desiderato,
dare in smanie per un dolore fisico o spirituale o per qualche grave fastidio.
smanie per un dolore fisico o spirituale o per qualche grave fastidio.
= voce dotta, lat. rabére o rabire 'essere in furore ',
). febus-el-forte, 1-21: o traditore maledetto, / costì purgherai tu
l'amor gli ha fatto male: / o che rabbiato, o che asin da
male: / o che rabbiato, o che asin da bastone! rabbiazzare
riferisce; che riguarda la loro cultura o è dovuto alla loro attività. -libri
. il complesso delle dottrine dei rabbini o l'insieme delle loro attività letterarie a
suoi padri, non semplicemente un rabbino o dottore, perché 1 'caraiti '
colui che studia i libri de'rabbini o professa la loro dottrina. = deriv
attribuito a chi presiede un consiglio rabbinico o al capo di determinate comunità (e
'è il capo di una sinagoga o di un concistoro israelitico. -disus
modo rabbioso; con sentimenti, atteggiamenti o parole dettate dalla rabbia. bandello
e brani in furia il mio pensiero o il sentimento nella materia della lingua e nei
di quando in quando e darvi della lima o della stecca dentro e addosso rabbiosamente.
animale, in partic. un cane, o anche una persona). f
il cane è rabbioso. bisogna incatenarlo o ucciderlo. tasso, 13-i-932: isabellina
si sia, morsicato da can rabbioso o da livida bocca o puntura di
morsicato da can rabbioso o da livida bocca o puntura di velenoso animale contaminato,
sono dimenticati di me come a'un cane o d'un gatto tignoso.
da un risentimento subitaneo per un danno o per un'offesa subita, da una
infuriato, furibondo (anche di personificazioni o di dannati dell'inferno dantesco).
è in uno stato permanente di irascibilità o di astiosità determinato da condizioni di oppressione
astiosità determinato da condizioni di oppressione politica o sociale o da disagio esistenziale.
da condizioni di oppressione politica o sociale o da disagio esistenziale. carducci, iii-4-14
in questa casa. -di collettività o di categorie di persone. d.
parte del mezzodì non v'è finestra o spiraglio nelle prigioni per cui ricevere fiato
2-3-13: destino, come egli dice, o scempietà che l'abbia condotto, s'
brumosa della sera decembrina, fermarsi tre o quattro volte in mezzo a una fiumana di
se cu essersi lasciato sfuggire la donna o di non averla trattata con più sicura
-violento, furioso nell'infierire su persone o cose. nannini [olao magno
(uno scritto, un'opera letteraria o lo spirito che la anima); feroce
vivere, l'agire di una persona o di una personificazione). guidotto da
, sanguinario, aggressivo per naturale disposizione o reso tale dalla lame, dal dolore o
o reso tale dalla lame, dal dolore o da altro stimolo (un animale)
gur. testi fiorentini, 211: o tu, ponpeo, avrai tu senpre sete
malaccorte. -che denota sovraccitazione o aggressività (il verso di un animale
di rabbiosa ira, fra sé disse: o graziosa anima, dovunque tu dimori,
divengo insana. fiamma, 1-478: o maligna, o rabbiosa voglia, o scelerata
fiamma, 1-478: o maligna, o rabbiosa voglia, o scelerata,
: o maligna, o rabbiosa voglia, o scelerata, o reproba, che
rabbiosa voglia, o scelerata, o reproba, che, quanto è in sé
della ragione (uno stimolo fisico) o da debilitare forganismo (una manifestazione morbosa
beppe non sapeva aprir bocca dinanzi al re o, se l'apriva, non erano
d annunzio, iv-2-48: diede tre o quattro pipate rabbiose: il fumo lo avvolse
sere di inverno, scendevano senza rumore o rampavano rabbiose su per la salita,
urlando una macchina che, dopo due o tre giri rabbiosi, si perdeva nel mare
lo si chiama in gergo 'raccanatt 'o 'bac- calin '. quest'ultimo
acquavite greggia od anche 'rabbiosa 'o rosolio da truppa. de amicis,
2-93: di cannella / rabbiosella / due o tre stecchi ben sottili.
sto, in colpa, o vittima di un rabbobolo, 'dupe '
s. v.]: rabboccare fiaschi o simili vale riempirli sino alla bocca.
pezzi di legno chiamati mozzi (coll'o stretto, perché è voce che viene
il colmare un recipiente fino ah'orlo o, anche, il ripristinare il livello originario
. ricondurre alla tranquillità, alla calma una o più persone o, anche, una
, alla calma una o più persone o, anche, una folla tumultuante.
di sé, di ragionevolezza, una persona o un gruppo di persone irate o sdegnate
persona o un gruppo di persone irate o sdegnate; calmare. crusca [
e per rabbonirlo poi con una bevuta o un carlino. -consolare una persona
altrui, facendo desistere da atteggiamenti ostili o ribelli; ingraziarsi. guerrazzi,
. servire ad acquietare, a rasserenare una o più persone o anche a calmare gli
, a rasserenare una o più persone o anche a calmare gli istinti, le passioni
), agg. che non è o non è più adirato; ridiventato tranquillo,
2. disus. bordare nuovamente la vela o il fasciame. guglielmotti, 703:
che sarà bene vissuto, overo colui o colei che si sarà amendata, saranno
: al bel tempo si rabbrezza di qua o di là, ma ora è un
tose. avvertire brividi per il freddo o per la febbre. -anche: provare sgomento
febbre. -anche: provare sgomento o paura per un fatto accaduto o che si
o paura per un fatto accaduto o che si teme possa verificarsi; sentire
: il ricordo di tutti quei corpi impiccati o squarciati o arsi, di quelle teste
di tutti quei corpi impiccati o squarciati o arsi, di quelle teste mozzate e sfigurate
una sensazione di freddo alquanto pungente (o anche di paura). marinetti,
quali che queste siano, del sublime o del comico, del gradevole o dell'orrendo
sublime o del comico, del gradevole o dell'orrendo e rabbrividente. 4.
). sentire i brividi per il freddo o per la febbre. cantù
que'parecchi non guardarono poi mai quel poeta o rattenuti dalla paura d'imbrattarsi della ruggine
di certe rime..., o di rabbrividire fra il platonismo poiché lor
sgomento e paura per un fatto accaduto o che si teme possa verificarsi; sentire raccapriccio
orrore e repulsione per uno spettacolo atroce o ributtante. fagiuoli, x-26: in
cioè alcuno colore di guado in verde o sanguigno, overo rabrunare il verde,
sm. scompiglio e disordine dei capelli o della barba. boccaccio, i-233:
d'avanzo. martello, 6-ii-411: o mani ardite ed empie, / che rabbuffàrle
ciglia sparsi. -rizzare il pelo o le piume (un animale).
/ né credo più che indreto volgi o giri. g. visconti, i-5-69:
è differente, perché contra a'pari o contra agli inferiori si volge et è più
quel traditor ributta / ch'in duo o tre fuochi la spada gli ficca. monti
importi sempre alcuna cosa intervenuta per riotta o per quistione, sì come è tessersi
», 29-xii-1907], 634: o felice paese di francia!..
... per essermi lasciato dieci o dodici anni fa sfuggire dal cuore questo
giovinezza. 2. sconfitta più o meno grave. machiavelli, 1-1-583:
rebufado, ribuffató). non ravviato o pettinato, scompigliato, scarmigliato (i capelli
bel volto / inumano e selvaggio? o quella chioma / rabbuffata e confusa?
[ai lunatici] si facciano rabbuffati o schermigliati. rajberti, 1-101: i
alcun ritratto di poeta, di filosofo o di letterato, si sforzano di dargli grande
del cavallo] con panni di lino o di lana, lasciando i peli rabbuffati
: a chiunque vi si accostava, uomo o animale che fosse, gli si slanciava
marmo compatto, tavole gigantesche di bianco o di nero. 2. che
in partic. in segno di ira o di minaccia (un animale). -anche
soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi,
duo can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi, / avvicinarsi
... senz'ornamento d'armi o di cavalli,... con faccie
-aggrottato, corrugato in aria di minaccia o con segno di turbamento interiore o d'
minaccia o con segno di turbamento interiore o d'ira (il ciglio, la
anche nelle espressioni dare, fare un rabbuffo o avere, prendersi, ricevere un rabbuffo
. -critica mossa a una persona o a un'idea. girolamo leopardi,
'rabbuffo '... di malattia o altra disgrazia. 'ha avuto un gran
vi trascina. 3. complicazione o difficoltà insorta in una trattativa.
volto per sdegno, ira, timore o anche per esprimere contrarietà e severo biasimo
xii-349: un disegno formato di rompere o rabbuiare il loro trattato. =
rabbuiare), agg. diventato buio o oscuro per l'approssimarsi della notte.
proprio, che si riferisce alla rabdomanzia o al rabdomante. bacchelli, 15-150:
^ stov, dimin. di pa ^ o; (v. rabdo)
rabditòide, agg. zool. larva o generazione rabditoide: primo stadio larvale di
turbellari, caratterizzati da un corpo cilindrico o compresso, da una bocca anteriore e
comprende turbeilari dal coipo rotondo, più o meno appiattito, con tubo digerente diritto
di sottili cristalli di colore grigio rossiccio o giallo ambra. = voce dotta
: tali furono in grecia gli agonoteti o direttori de'pubblici spettacoli ed in roma i
spettacoli greci, così detti da una verga o bacchetta che portavano in mano. ibidem
, col mezzo di due piccole verghe o lamine sulle quali sono inscritti i numeri
: 'rabdologia ': trattato delle verghe o bacchette divinatorie; dottrina della rabdomanzia.
rabdomanzia. -in partic.: chi ha o pensa di avere la capacità di
senza terra. una specie di rabdomante o idromante umbro mi ha mandato una bella
carta da visita: fra ermenegildo parolai o. f. m. rabdomante. moretti
vari e riposti aspetti di un'opera letteraria o artistica, anche per pura capacità intuitiva
. montale, 12-145: il grande rabdomante o fiutatore dovrebbe esser dotato di un'immensa
proprio, che si riferisce alla rabdomanzia o al rabdomante. tommaseo [
presunta poesia, intervenga col pollice verso o col pollice retto. -fondato sull'
sembra ricevere vibrazioni misteriose emanate dall'acqua o dai metalli del sottosuolo attraverso la mediazione
indovinare per via di verghe 0 bacchettine o bastoni... durò anco ne'
eseguito col mezzo di bacchette, mazze o bastoni. oggi si dice dell'arte vana
dice dell'arte vana di trovare acque o miniere con bacchetta, che chiamano bacchetta
di presunta poesia intervenga col pollice verso o col pollice retto. senonché la rabdomanzia
un tumore originatosi dal tessuto muscolare striato o costituito da cellule muscolari striate.
origine '. rabdomiòma [i -i- o], sm. (plur. -i
agg. letter. che è proprio o si riferisce allo scrittore francese f.
rabescame, sm. insieme di intagli o di decorazioni. l.
coprire con un viluppo di linee, segni o anche ombre. guglielminetti, 1-115
inchiostro. 3. scrivere malamente o con difficoltà, alla meno peggio,
. -in partic.: dipinto, intagliato o scolpito con arabeschi o con altre decorazioni
dipinto, intagliato o scolpito con arabeschi o con altre decorazioni orientaleggianti. -in senso
. 2. impreziosito da ricami o pizzi. zendrini, iii-35: non
. zendrini, iii-35: non monili o braccialetti, / non gonnelle parigine /
sono quei barri a foggia di borsette aperte o sode e rabescate di graffiature o di
aperte o sode e rabescate di graffiature o di bassi rilievi, o lisce o
rabescate di graffiature o di bassi rilievi, o lisce o rabescate di trafori. trinci
graffiature o di bassi rilievi, o lisce o rabescate di trafori. trinci, 1-57
5. coperto di macchie scure o colorate, di formazioni rocciose, di
di decorazioni ad ara besco o di segni che paiono arabeschi.
, rami, fogliami, fiori, animali o figure fantastiche) o anche da intrecci
fiori, animali o figure fantastiche) o anche da intrecci di linee, secondo lo
ornamento di pittura, scultura e intaglio o anche eseguita come ricamo su stoffe e
, lxvi-2-107: li tavolini saranno inargentati o dorati d'oipello, lavorati a rabeschi.
crusca, 215: chiamasi ancora arabesco o rabesco una sorte di pintura di fogliame
rappresenti questa favola ne'ricami delle vesti o nei fregi dell'architettura o nei rabeschi
ricami delle vesti o nei fregi dell'architettura o nei rabeschi de'tapeti. guarino guarini
2. per estens. viluppo o intrico fantasioso e bizzarro di segni,
di segni, linee, rami, colori o riflessi di luce, quali appaiono alla
':... con le molle o con altro si può far rabeschi sulla
sulla cenere, sulla sabbia, linee più o meno a caso, anche sopra pensiero
sopra pensiero. 4. scritto o disegno eseguito malamente, tanto da essere
partic.: che presenta peli grigi o bianchi sparsi dal ginocchio alla corona (
ginocchio fino alla corona di pelo grigio o bianco o seminato distinta- mente sopra la
alla corona di pelo grigio o bianco o seminato distinta- mente sopra la gamba;
di mantello di cavallo baio, sauro o morello, che abbia peli bianchi sparsi qua
sanguinario, aggressivo per naturale disposizione o reso tale dalla fame, dal dolore o
o reso tale dalla fame, dal dolore o da altro stimolo. s. degli
si era per quella lunga privazione totale o parziale sì dispettosamente riaccesa nel cuore.
vento). montale, 1-99: o rabido ventare di scirocco / che l'arsiccio
le navi si trovano a 200 leghe o meno nel venire di spagna verso queste indie
india, perché si porta attaccato il piede o bigolo dove nasce. a.
soldati, 6-202: il punto di forza o, piuttosto, di carattere è l'
meccanica, operaio addetto al lavoro di limatura o alla macchina limatrice. = nome
, operaio addetto al lavoro di limatura o alla macchina limatrice. = deriv.
delle regole civili. pananti, ii-35: o rabule forensi, o cavalocchi / e
, ii-35: o rabule forensi, o cavalocchi / e mozzorecchi e giovani di
antichi con rabies (v. rabie) o con ravus 'rauco ', è
contra sé. dondi, 235: o caro antonio mio, quando mi penso
. locuz. dire, gridare raca a o di qualcuno: criticarlo ferocemente, biasimarlo
/ dinanzi al loyolesco cappel cardinalizio / o griderebbe 'raca 'o farebbe giudizio
cardinalizio / o griderebbe 'raca 'o farebbe giudizio. carducci, iii-25-265: dissero
racalmutése, agg. che è nato o vive a racal- muto, cittadina in
': colui che appartiene alla racca o fa azioni di gente senza punta civiltà.
la dici troppo con quel giovane: o non sai ch'egli è un rac-
raqqama (v. ricamo), o adattamento dello spagn. recamar. raccamato
quali abiti non sieno colorati né fregiati o raccamati. raccamatóre (racamatóre)
fé vi mancano statue, balaustrate e rabeschi o bassi ri lievi di marmi
sforzo, oggetti, generi di prima necessità o somme di denaro. magalotti
-figur. riacquistare la condizione spirituale precedente o uno stato d'animo perduto. cassieri
-estrarre, estrapolare, desumere concetti o parole da un testo o da un
desumere concetti o parole da un testo o da un discorso. cantù, 2-30
all'imputato che i suoi amici lo tradirono o raggravarono. amari, 1-iii-233: la
vinti, non essendo descritta precisamente in croniche o leggi, si dèe raccapezzare da'cenni
cenni che ne facciano le une o le altre, e soprattutto dai diplomi.
si potriano malamente raccapezzare imagini di numi o sentier tortuosi, ignude spiagge, nugoli
che è composto di più parti separate o disperse o si è frantumato. -in
è composto di più parti separate o disperse o si è frantumato. -in partic.
ogni delitto, benché non si iscopra / o sia evidente ne'nostri cospetti, /
antefatti nella memoria, nel ricordo) o di quello che si discute o si
) o di quello che si discute o si sta leggendo; capacitarsi di quanto sta
a raccapezzarmi se ero in un'osteria o semplicemente in una cucina. e
e -orientarsi in un determinato luogo o edificio; sentirsi a proprio agio.
trovato, reperito, procurato (con sforzo o anche casualmente). massaia
-raggiunto, ottenuto (una condizione economica o politica). manzini, 18-77:
. 2. ant. messo o tenuto insieme (anche al figur.,
2. rifl. ricapitolare un proprio discorso o un proprio scritto. de sanctis
. e 'aver raccappellato un raffreddore o una malattia 'vuol dire esserci ricaduto di
una situazione (per lo più difficile o compromessa), raccapezzarla.
agg. che suscita raccapriccio e spavento (o anche, con valore attenuato, disgusto
accostarsi colle faudi spalancate a un dormiente o un assassino alzare con raccapricciante smorfia il
paura (i capelli, i peli) o dare tale sensazione. - per lo
delle mani, che ogni cosa che toccano o mi fa dolore acutissimo o raccapricciare i
che toccano o mi fa dolore acutissimo o raccapricciare i capelli. -con allusione
in iscorcio, saltar le segrete passamente o brontolar bisbigliandole, oh come se ne
spavento, di ribrezzo, di disgusto (o anche, con attenuazione, di fastidio
li creati e lo prego che sperda o per lo meno riduca di molto la schiera
se stessi perdendo vitalità, capacita affettiva o creativa; inaridirsi. carducci, ii-12-35
miscredente d'ogni bene, d'ogm bello o, come ella dice, cinico
romana e l'orientale erano, o mi parvero, ospizi sovracca
invar. tose. vano del focolare o recipiente per raccogliere la cenere delle caldaie
sui mobili per raccattar la cenere dei sigari o delle spagnolette. = comp. dall'
ragazzo addetto a recuperare il pallone o le palle che escono dal campo di gioco
tr. raccogliere un oggetto da terra o dal luogo in cui è posto.
cadere di mano i libri di scuola o i guanti, apposta per chinarsi a raccattarli
, erbe, legna, ecc. (o anche il fieno). trinci
strada. 2. recuperare oggetti abbandonati o scartati da altri perché ritenuti rotti o
o scartati da altri perché ritenuti rotti o inutili (talora pagandoli un'esigua somma
un'esigua somma di denaro) per riusarli o per fame commercio. j
, 13-324: l'artista sotto i portici o al caffè o nella campagna raccatta un
l'artista sotto i portici o al caffè o nella campagna raccatta un sospiro, uno
uno sbadiglio, un occhieggiare di fiore o di donna, un ubbriaco impuntato sopra
(una persona: per spirito caritativo o per intrattenervi una relazione sessuale).
? 7. far salire uno o più passeggeri, fermandosi (un mezzo
fermandosi (un mezzo di trasporto pubblico o privato). e. cecchi,
fermarsi racattava oreste e gli altri due o tre operai che aspettavano. moravia, 19-209
altra della coltivazione, con alcuni denti o rattegni che raccattino e portino via non solo
del ponte. -riacquistare lo stato o la condizione (di salute fisica o
o la condizione (di salute fisica o morale) precedente. fra giordano,
fiaccola: rifarsi a una determinata tradizione o idea o esempio, per lo più decaduti
rifarsi a una determinata tradizione o idea o esempio, per lo più decaduti o
o esempio, per lo più decaduti o sviliti, proponendosi di risollevarli a nuova
, desunto, estrapolato (una parola o, anche, un'idea, una notizia
si contentava di ripeter senza stancarsi due o tre frasi raccattate nei comizi e nei
suo non filassi poi anche ogni dì quattro o cinque fusa, io sarei la mal
2. che raccoglie documenti, dati o notizie o anche chiacchiere e pettegolezzi;
. che raccoglie documenti, dati o notizie o anche chiacchiere e pettegolezzi; che mette
assegnarsi per determinare quali notizie o documenti siano o no utili...
quali notizie o documenti siano o no utili... i raccattatori
era una signoria, / erano i crini o inanellati o sparsi. -figur
signoria, / erano i crini o inanellati o sparsi. -figur. rabbellirsi
e letter. accendere un fuoco o riaccendere o ravvivare una fiamma sopita; attizzare
. accendere un fuoco o riaccendere o ravvivare una fiamma sopita; attizzare il
sopita; attizzare il fuoco; accendere o riaccendere un lume. boccaccio, dee
scintillare gli occhi (per ira, sdegno o altra impetuosa passione). rime
colmare l'animo di qualcuno di passioni o desideri intensi o di entusiasmo o di fervore
di qualcuno di passioni o desideri intensi o di entusiasmo o di fervore nei confronti
passioni o desideri intensi o di entusiasmo o di fervore nei confronti di qualcosa o
o di fervore nei confronti di qualcosa o di qualcuno; eccitarlo (a ira
compì, indiretto che precisa il sentimento o il desiderio suscitato). prose
.); abbandonarsi a una passione o colmarsene e insistervi; riprendere entusiasmo,
una passione, un desiderio intenso (o più spesso rinnovarli, dando loro nuova vita
me raccende. foscolo, iv-368: o amore!... tu raccendi ne'
racende. -far di nuovo innamorare o eccitare di nuovo a ira una persona
. almeno ne le arme famoso duce o valoroso guerriero e potessi con questa fama raccender
. ritornare a essere presi da ira o sdegno. boccaccio, dee.,
desiderio sopito; renderlo di nuovo attuale o più intenso; rinnovare l'ardore,
in amare perseveri, se l'occhio o il tatto spesso in lei non raccende
spente. bassani, 13: o italia! o roma! se 'l valore
. bassani, 13: o italia! o roma! se 'l valore antico /
con la particella pronom. manifestarsi nuovamente o con rinnovata intensità (una passione);
con maggiore gravità (una crisi politica o sociale). cieco, 8-60:
e] -, con valore intens. o iter., e da accendere (
é \ -, con valore intens. o iter., e da accerchiare (
. figur. eccitato, animato di nuovo o più intensamente di prima da un sentimento
. l'accogliere, il dare ospitalità o ricovero. tommaseo [s. v
chi deve essere protetto da un pericolo o necessita di cure e assistenza.
e] -, con valore intens. o iter., e da accettare (
, ospitato. beicari, 4-149: o signor nostro, o quando ti vedemo /
beicari, 4-149: o signor nostro, o quando ti vedemo / così con fame
ancor, e ber ti demo, / o forestier, e da noi raccertato?
che raduna, che raccoglie in sé vizi o virtù. andrea da barberino,
ospitare, raccogliere, il dare alloggio o ricovero (ed è signif. che
di manifestare tale stato di sovreccitazione emotiva o di sofferenza; calmare, acquietare, tranquillare
madre. carducci, iii-2-358: taci, o fanciulla mesta; / taci, o
o fanciulla mesta; / taci, o dolente madre, e l'affamato /
, v-2-108: un ragazzo di otto o dieci anni accovacciato per terra...
-dare soddisfazione a chi presenta richieste o lamentele oppure esige spiegazioni. bandello
quando s'hanno da attaccar le battaglie o da racchetar le sedizioni, naturai facondia ci
. cessare di piangere, di lamentarsi o, anche, di ridere; calmarsi
intendere al marito che un suo bambino o bambina che si fusse si sentiva male
è racchetato. -desistere da un'azione o da un'attività; smetterla. la
e] -, con valore intens. o iter., e da acchetare (
regge e tende una cordatura di budello o di corda ed è impugnato con un
ch'io non ho recato i bracciali o le racchette che adoperiamo mercurio ed io per
io per giocare in casa di giove o nell'orto: ma le pugna basteranno.
circolare foderato sulle due facce con sughero o gomma, per lo più puntinata,
badoer, li-3-107: sempre vi sono contanti o gioie in tavola, altrimenti manco si
attrezzo costituito da un telaio di legno o di alluminio, per lo più di
. 6. cerchietto di legno o più modernamente di metallo, fissato con
metallo, fissato con un intreccio di corde o di segmenti di pelle a una decina
cadevano anche nella piazza dei razzi, o 'racchette 'come le chiamavano allora
risalirebbe invece a un etrusco * racle o * rackle. ràcchio2, agg
alla base della voce potrebbe esserci o il sicil. racchiu (tratto da
da racchiticu 1 rachitico ') o il lat. rapùlum 'raperonzolo ',
nominar quello instromento che, di panno o di seta, racchiude il letto,
-contenere esposto, narrato (un libro) o rappresentato (un'opera figurativa).
parte sotto al suo dominio gli abeassi o abbaschi et i circassi et i gichi
abbaschi et i circassi et i gichi o zichi. -indicare sotto un'unica
implicare, sottintendere come logica'conseguenza o necessaria premessa. b. segni,
dei numeri. -contenere allo stato latente o potenziale. loredano, 3-68: quella
3. comprendere in una definizione o in un ragionamento o in un concetto
in una definizione o in un ragionamento o in un concetto o in un testo o
in un ragionamento o in un concetto o in un testo o sotto un titolo
o in un concetto o in un testo o sotto un titolo. bruni,
quello ch'era diffuso per ben due o tre fogli di prosa. e. lecchi
della state e tagliare selve e fosse fare o alcuno luogo turare ove racchiudano i
: il diavolo sì sodduce tali predicanti, o vero il predicante che si racchiude nel
primario e fondamental errore da cui scaturiscono o, per meglio dire, in cui si
è il pessimo errore della metempsicosi o sia della trasmigrazione dell'anime. pananti,
[tommaseo]: metti nella piaga due o tre granelle di sale, acciò che
meglio, lxxxviii-ii-128: ave regina coeli, o virgo pia. / per l'ascender
'l verbo di dio rachiuso giacque, / o fonte d'umiltà, madre maria,
membra racchiuse, è forza che ogni loro o interiore o esteriore operazione con l'
forza che ogni loro o interiore o esteriore operazione con l'aiuto di tai membri
langue racchiusa, e idea non forma o finge / se non glie l'offre
. tommaseo, 15-260: non è bibliologo o erudito, per dotto che sia,
meno gli scritti particolari in un'opera o collezione racchiusi. -sostanti ciò che sta
2. ricoperto, difeso da armi o da un'armatura; abbigliato.
-ben protetto dalle cortine di un letto o all'in- temo di un veicolo.
congregazione religiosa, vive chiuso in convento o in un eremo per penitenza.
che eccita e contamina nei ragazzi maìavezzi o racchiusi la trista sensualità senza amore.
, racchiuso a viva forza in una pietra o in un pezzo d'acciaio, non
: da racchiusa valle il turbo sbocca / o da squarciata nube il folgor scocca.
non manifesta pensieri né stati d'animo o sentimenti; introverso. -anche: raccolto,
10. contenuto in modo più o meno esplicito; significato allegoricamente; posseduto
esplicito; significato allegoricamente; posseduto più o meno consapevolmente. piccolomini, 1-107
fanno le calze quando si rifà loro o rattoppano li peduli, cioè gli scappini.
ei potea nascere / anche un raccogliconcio o un qualche tale / che da dormir non
quattro metodi sono contenuti dalla specie raccogliente o dividente, conciò sia cosa che la
anche ponendoli in appositi recipienti) oggetti o sostanze che vi si trovano, in
, sfuggiti incidentalmente di mano a qualcuno o gettati. boccaccio, 8-3 (
lo sterco dei buoi e dei muli o dei cavalli tenuti a pascolo. d'annunzio
raccogliere l'eredità del 1848 e '49 o tacere per sempre. tenca, 1-147
si tentò mai in inghilterra di perseguitare o sopprimere il socialismo, né furono necessari
ho detto che non voglio / raccorti, o quatrifoglio. -ricavare dalla terra
città e '1 suo territorio non produce o che abastanza non raccoglie. brusoni,
ecc., per mezzo di un recipiente o con le mani riunite. baldi
non lasciar andare perduto, per usare o riusare). -in partic.: ammucchiare
. dante, inf, 13-142: o anime che giunte / siete a veder lo
3-119: venendo aoppo la metitura vostra, o poche o nulla spiga sperarei ntrovare,
aoppo la metitura vostra, o poche o nulla spiga sperarei ntrovare, quando che con
luogo. -ricostruire una figura cancellata o mal restaurata. bellori, ii-90:
che arrivino al punto del loro concorso, o si prolungheranno in parte lontana ad unirsi
si prolungheranno in parte lontana ad unirsi o eglino cammineranno paralleli o si torneranno a
lontana ad unirsi o eglino cammineranno paralleli o si torneranno a disunire. chiari, 63
. pantera, 1-289: quando la vacca o il bue guardano il cielo e raccogliono
non si scialacqui per nutrir famiglia 7 indiscreta o briaca o disleale / o sardanapalesca.
per nutrir famiglia 7 indiscreta o briaca o disleale / o sardanapalesca. 10.
7 indiscreta o briaca o disleale / o sardanapalesca. 10. contenere in dimensioni
flettere, rannicchiare (per movimento volontario o riflesso). fatti di giuseppe ebreo
treno è in pieno moto, il collettore o conduttore passeggia attraverso tutto questo lungo treno
14. riunire in gruppo, far avvicinare o stare o procedere accostate persone prima sparse
riunire in gruppo, far avvicinare o stare o procedere accostate persone prima sparse, lontane
assemblea, in consesso, in corte o corteggio; costituire in comitato, in
l'ambito di raccolta per determinati oggetti o sostanze. -in partic.: far
e cinga siepe le vigne fiorite, / o rode il verme la tenera foglia,
il verme la tenera foglia, / o l'uva è dagli augei tolta alla
cesari, iii-604: tutto questo anfiteatro o rosa di paradiso raccoglie i beati egualmente
il pensiero, l'animo, la mente o, anche, un sentimento.
, 111-3-319: nel mio studio, o vittore, / la tua canuta effige,
/... quando, o vate, raccolgo in quell'arcano / dolore
le idee in vista di un'esposizione o di un dibattito successivo. bonsanti,
rimanere in piedi nell'anticamera ed evitare o rimandare l'incontro con diabete che certamente
. -attribuire a un solo soggetto o a un unico luogo. staccoli
dare ospitalità, far entrare in casa propria o nella propria famiglia, nella parentela.
non far prova dell'opera altrui / o dell'altrui servizio in danno proprio,
si mandano di nascosto agli spedali, o anticamente si solevano lasciare in mezzo della
e s'ei raccolse i figliuoli prima o dopo ch'ella morì, sono particolarità
, / da qualsiasi collezion privata / o da qualunque bestia letterata. milizia, v-28
documenti non sono innocui che alla terza o quarta generazione. tommaseo, 3-i-116: ciascuna
partic. letterarie; comporne una raccolta o anche una scelta. -anche: aggiungere
conservano appresso diversi signori in grandissimo pre'o. vico, 4-i-928: dante alighieri.
coerentemente in relazione con un determinato argomento o scopo; acquisire in seguito a studio
a ricerca testuale; mettere insieme notizie o fonti o attestazioni per un'opera storica
testuale; mettere insieme notizie o fonti o attestazioni per un'opera storica o scientifica
fonti o attestazioni per un'opera storica o scientifica o lessicografica; riunire per esporre
attestazioni per un'opera storica o scientifica o lessicografica; riunire per esporre, per
miei pensieri. 25. cercare o procacciarsi notìzie, informazioni; farsi dire
procacciarsi notìzie, informazioni; farsi dire o confidare da qualcuno; venire a sapere
/ tu da me in dono, o gran signore, avrai. c. dati
quale nessuno era giunto mai a eseguire o a concepire, libera dei difetti di tutte
molte, si possono restringere in meno o in una andando a ritroso...
questi fondamenti facilmente raccorremo in quanti modi o vogliam dire in quante scoperte differenti si
le pianete del cielo insieme corporalmente, o per diversi aspetti e in case e
detto. algarotti, i-rv-185: o raccolto questi passati giorni nella memoria quanto 10
reo. -concentrare la mente nella meditazione o nella contemplazione. fra giordano,
di aver inteso per quello che più o meno esplicitamente significa una parola, tur allusione
atteggiamento e rispondere di conseguenza con parole o comportamenti. -con litote: lasciar correre
-accettare (un ammonimento, un complimento o anche una critica); fare propria (
esperienza; derivare da una data vicenda o esperienza o anche dal comportamento altrui.
derivare da una data vicenda o esperienza o anche dal comportamento altrui. f
meglio imprimerlo nella mente un passo o un verso e così raccogliere in noi intero
approvazioni, applausi, successi, consensi o anche disapprovazioni. guidiccioni, 5-39:
raccolta, fare appello alle proprie forze o risorse; coordinare la volontà, l'impegno
ritornare al luogo dal quale si è partiti o nel proprio paese di origine; rifugiarsi
nel proprio paese di origine; rifugiarsi o andare ad abitare in un luogo;
il consiglio cesareo si aveva raccolto due o tre fiate per trattare sopra le differenze del
, concentrarsi in un oggetto di meditazione o di studio o in una lettura,
un oggetto di meditazione o di studio o in una lettura, distogliendosi da ogni
purg., 4-3: quando per dilettanze o ver per doglie, / che alcuna
-incupirsi, richiudersi in se stesso o in atteggiamenti scostanti, rudi.
alla difesa. f f o. ricomporsi. 'ommaseo [
misura, in posizione naturale, sia ritti o seduti. p. petrocchi [s
e questa prima voglia / merto di lode o di biasmo non cape. / or
la parte di sopra delle manopole di ferro o i cosciali d'un'armadura.
ascolta; / né mi vale spronarlo o dargli volta, / eh'amor per sua
molto ricchi, rispose loro: « o quanto sarebbe stato meglio a'padroni di
drieto in tutte le virtù, istati o ricchezze, acciò che non possino mai
. m. cecchi, 372: o lassatemi giugnere! / oh! non ho
: trarli a sé (per frenare o fermare un animale aggiogato o montato).
per frenare o fermare un animale aggiogato o montato). - anche di animali
sé diletto prende / che stanchezza o sudor non sente in essi.
frutto: subire le conseguenze, buone o cattive, di quanto si è fatto.
, / perché sia il giorno procelloso o spento. -rifugiarsi nella pace (
che fosse fatta a noi fin da due o tre anni fa! adesso raccolgono quello
e di studio. pratesi, 5-164: o non l'hai veduto la domenica,
-il chiudersi in sé (per rifiuto o difesa). -anche: straniamente.
... cosimo volle riserbarsi una cella o, meglio, un microscopico appartamento di
-anche: momento che precede una gara o uno scontro, in cui l'atleta o
o uno scontro, in cui l'atleta o u combattente si concentra e raccoglie le
innestamento si dèe fare appresso alla terra o un poco sotto essa, acciocché, per
9. ciò che si è raccolto o è stato raccolto; accumulo (di
a caso, affrettatamente, senza ordine o criterio di scelta (quindi, per lo
ne hanno usato per un raccogliticcio di notizie o appena di motivi. soffici, v-5-159
: religioni preistoriche, quelle dei raccoglitori o dei primi rozzi seminatori, i seminatori di
conserva determinati oggetti (per interesse artistico o scientifico o per passione): amatore
oggetti (per interesse artistico o scientifico o per passione): amatore, collezionista
218: taluni raccoglitori d'arte a numero o a peso... con un
sui muri dei loro saloni nuovi tintoretto o kembrandt come schiavi incatenati a servire il
. che raccoglie, con intento di storico o cronista, notizie, memorie, documenti
poco l'epoca in cui nascesse questa o quella romanza. pascoli, i-629:
sotto il nome di romulus, dal nome o pseudonimo del raccoglitore e riduttore. pasolini
cartella predisposta per custodirvi francobolli (o monete). 12. in vari
vasca di raccolta di materiali vari usati o prodotti nel corso della lavorazione.
nella propria diocesi facesse chiamare le raccoglitrici o mammane, e insegnasse loro la vera materia
era socrate figliuolo d'una onorata matrona o raccoglitrice, detta fenareta.
e dispone nell'ordine voluto le segnature o i fogli di un volume.
loro, cioè delle messi e, prima o poi, di lontane raccogliture.
di un volume precedente- mente disposti, o, meglio, 'distesi 'sopra una
distesi 'sopra una tavola fissa o girante per formare una copia d'un libro
alberi quando sono giunti a maturazione (o il periodo o la stagione dell'anno in
giunti a maturazione (o il periodo o la stagione dell'anno in cui avviene
raccolta; siam già alla vendemmia! o come passa il tempo! manzoni, pr
dei frutti che si sono raccolti (o si raccoglieranno al momento della maturazione)
il raccogliersi, il confluire di acqua (o altro liquido) in un bacino,
liquido) in un bacino, naturale o artificiale. -anche, in senso concreto
massa d'acqua che si è raccolta o è stata raccolta (in una cavità,
facilitare il de- usso delle acque sporche o colorate verso gli scoli di raccolta
onorare d'almeno un accenno il romanzetto o la raccolta di novelle che appena escono
-in biblioteconomia, insieme di volumi o manoscritti omogenei per qualche carattere intrinseco
qualche carattere intrinseco (come la provenienza o l'argomento). 8. collezione
, talmente che non fu mai sinagoga o raccolta d'uomini per- niziosi per conto
, riunione dei membri di una compagnia o di una coiporazione. statuto della società
statuto et ordinato è che li rectori o vero signori, li quali ora sono o
o vero signori, li quali ora sono o vero che per temporale saranno, sieno
uno mese siano tenuti di fare raccolta o vero congregazione delli uomini della decta arte
ij. banc. quantità di denaro o di mezzi finanziari ricevuti in deposito dai
dai clienti. -saggio di raccolta (o passivo): saggio d'interesse pagato dalle
dato a credito costituisce il saggio attivo o d'impiego). la repubblica
. accumulo di umori patologici nella cavità o nel tessuto di un organo. landino
pendere a raccolta: pattuire l'acquisto o la vendita di prodotti agricoli convenendo che il
libri, ma quella che hanno in bocca o non la conoscono punto, o la
bocca o non la conoscono punto, o la mettono da parte, o se la
punto, o la mettono da parte, o se la scordano scrivendo. praga,
. figur. condotto, preso con sé o presso di sé (una persona)
di dieci giorni non erano richiamati dai genitori o
è volto. -ant. ricevuto o accolto ufficialmente. grillo, 251:
angolo, intorno a una bancarella di vendita o a non so che cos'altro,
diversi soldi. petrarca, 128-28: o diluvio raccolto / di che deserti strani
di pregio, atti a costituire collezioni o raccolte).??
per argomento, genere, ecc., o dello stesso autore). bandello
gnoli, 1-214: eri bello, o sole, sopra le raccolte / case
-in partic.: chiuso in un bacino o incanalato (l'acqua); contenuto
cesarotti, 1-280: l'acque, o traboccanti e spumose, o serpeggianti,
l'acque, o traboccanti e spumose, o serpeggianti, o raccolte. stampa periodica
traboccanti e spumose, o serpeggianti, o raccolte. stampa periodica milanese, i-411:
11. che, in piedi o seduto o coricato, sta ripiegato su
11. che, in piedi o seduto o coricato, sta ripiegato su se stesso
capo basso e con le braccia conserte o unite in grembo (una persona);
-che sta in posizione di guardia o di difesa di fronte a un avversario
. 15. avvolto a treccia o a crocchia, stretto da lacci,
ha forma chiusa in sé, senza rientranze o sporgenze o angoli (è il contrario
in sé, senza rientranze o sporgenze o angoli (è il contrario di aperto,
tende a comporsi entro uno schema ovale o circolare (la chioma di un albero)
ant. non troppo lungo né troppo largo o troppo alto: ben proporzionato, aggraziato
t'insegna a leggere con la pronunzia erasmiana o con la reucliniana, cioè se leggi
se leggi i dittonghi sciolti... o... raccolti.
... erano composti e raccolti, o, meglio, si sarebbe detta composta
mondo maggior troviamo, diremo che elle sono o del mondo tutto o della parte di
che elle sono o del mondo tutto o della parte di lui celeste o della dementale
mondo tutto o della parte di lui celeste o della dementale. 6. ant
, sm. ant. raccoglitore di frutti o di prodotti agricoli. cantini
, 6-170: l'antichissimo scrittore di storie o rac- coltore pescennio festo non intitolò egli
raccomandabilissimo). che può essere raccomandato o consi capitoli, della compagnia
fiducia per la mancanza di doti morali o di onestà. piovene, 14-198
orecchi e nasi; mammelle; visi intieri o fette di viso con ciocche di capelli
persona come adatta a una determinata mansione o degna di essere appoggiata e aiutata;
affidamento di merci a un proprio incaricato o raccomandatario. trattato di pace, v-205-67
2. che si raccomanda a dio o alla madonna per averne la protezione;
di protezione, appoggio, ospitalità o soccorso a chi può concedere aiuto, chiedendone
può concedere aiuto, chiedendone con insistenza o talora supplicandone l'intervento, sia a
viva voce, sia anche con uno scritto o con una lettera; interessarsi vivamente affinché
altra perché le conceda il suo favore o le conservi la benevolenza.
: chi non raccomanda gli amici mostra o di non saper amare o di non
gli amici mostra o di non saper amare o di non aver confidenza co'padroni.
-far assumere come garzone presso un artigiano o un artista. bellori, i-176:
. -per simil. fare allevare uno o più animali piccoli a una chioccia.
. presentarsi come particolarmente bisognoso di aiuto o di protezione; rivolgersi a qualcuno per
; rivolgersi a qualcuno per un favore o per un servizio; cercare di impietosire
più forte di essi: « tacete o io vi accoppo » e minacciandoli colla paletta
minacciandoli colla paletta alzata sul loro capo o chiudendoli in una camera buia, di dove
trovar la figliuola. -chiedere indulgenza o perdono di una colpa, o pietà
indulgenza o perdono di una colpa, o pietà per evitare una punizione o far cessare
, o pietà per evitare una punizione o far cessare i maltrattamenti. bisticci
formula di commiato al momento della partenza o di congedo in una lettera. guittone
figliuoli, e dame conto agli amici, o... e'si fusse preso
affidare alla protezione di dio, dei santi o anche di una divinità pagana; invocare
invocare un aiuto soprannaturale, la benedizione o la grazia divina sulla propria opera o
o la grazia divina sulla propria opera o su un'impresa. f f
nelle preghiere una persona, un moribondo o l'anima di un defunto; suffragare.
, la sera, quando alcuno morto o infermo si raccomanda, debbiamo, inginocchiando,
dimandano dui quattrini per comperare delle spezie o delle candele... per il che
. 4. porre una città o una colletività sotto la protezione di una
colletività sotto la protezione di una potenza o di un sovrano. g. villani
di una carica, di un ufficio o di una promozione per le attitudini personali
, non vi ringrazio per non mostrare o d'essermi aspettato meno dal- l'amor
essermi aspettato meno dal- l'amor vostro o di credere ch'io possa con qualsivoglia
partic. per evitargli una punizione o una condanna o per ottenergli una sistemazione
per evitargli una punizione o una condanna o per ottenergli una sistemazione più gradita,
riguardo; interporre i propri buoni uffici o esercitare pressioni, in partic. nell'
, nell'avanzamento ai una pratica burocratica o in altre circostanze e situazioni della vita
può apparire moralmente riprovevole come favoritismo o come prevaricazione e ingiustizia nei confronti di
] col raccomandare li amici a'magistrati o a'giudici. guidiccioni, 5-189:
. far apparire una persona degna di fiducia o credibile. chiari, 5-14:
, consigliare vivamente, in modo pressante o anche in forma autorevole un comportamento o
o anche in forma autorevole un comportamento o un'azione come particolarmente utili, necessari
un'azione come particolarmente utili, necessari o doverosi; sollecitare. ottimo, i-518
telefonano. -consigliare la prova o l'uso di un prodotto; far
della propria esperienza positiva, una persona o anche un locale, un albergo,
. -valere come garanzia di qualità o di pregio. imbriani, 4-279:
persona la difesa di un proprio bene o di ciò che sta particolarmente a cuore
di ciò che sta particolarmente a cuore o la custodia di una proprietà, con la
proprietà, con la preghiera di occuparsene o di vigilare perché non riceva danno.
overo le suoi bisaccie, racomanderà in città o villa, e per- verà ad la
, a'quali saranno stati detti frutti o beni raccomandati, sieno tenuti custodirli e
-consegnare una lettera, un messaggio o un plico affinché sia recapitato al destinatario
raccomandare ': di lettere, pacchi o simili, pagare una soprattassa, e la
conferire un incarico; affidare un'incombenza o una commissione da sbrigare, come favore
-tramandare il ricordo di un fatto o di una persona. delminio
s'invogliano di segnalarsi nel maneggio dell'armi o in altre eroiche azioni comprarono ad ogni
particella pronom. essere degno di elogi o di segnalazione. stampa periodica milanese,
a un sostegno l'estremità di un filo o di una corda; legare, assicurare
raccomanderà un capo del detto canapo o ver gumina dalla testa della macchina che sarà
prende cura di chi le è stato raccomandato o affidato e che interviene in suo favore
famiglia, ospitandolo nei periodi di vacanza o nei giorni festivi. tommaseo,
razione per un'impresa marittima di navigazione o di trasporto, provvedendo a espletare le
al comandante nei confronti delle autorità locali o dei terzi, ricezione o consegna delle
autorità locali o dei terzi, ricezione o consegna delle merci, operazioni di imbarco e
attività possono essere svolte per mandato espresso o tacito con o senza rappresentanza, conferito
svolte per mandato espresso o tacito con o senza rappresentanza, conferito dalparmatore o dal
con o senza rappresentanza, conferito dalparmatore o dal vettore, nonché con o senza
dalparmatore o dal vettore, nonché con o senza contratto di agenzia a carattere continuativo
la funzione di raccomandare, che serve o vale a segnalare una persona, a
, a ottenerle il favore, la simpatia o l'aiuto di altri.
solo raccomandatizia, sf.): lettera o comunicazione scritta che ha lo scopo di
doti positive, di appoggiarne le richieste o le necessità. p. e
una lettera raccomanda- tizia al signor conte o marchese caisotte. idem, cxiv-20- 415
essere accolto benevolmente, trattato con affetto o preso a cuore (anche nelle espressioni
qualunque volta si trattò di soccorrer gli amici o i loro raccomandati. manzoni, fermo
alla protezione di dio, della madonna o dei santi o alle preghiere o ai suffragi
dio, della madonna o dei santi o alle preghiere o ai suffragi di altri
madonna o dei santi o alle preghiere o ai suffragi di altri (una persona
abandonati. a. pulci, xxxiv-564: o santa donna, per l'amor di
3. affidato all'autorità di un principe o di un suo rappresentante (un popolo
di un comune, di un sovrano o di un signore feudale, con prerogative
podestà, dare in guardia i castelli o le fortezze, allinearsi alla politica in
in caso di guerra, di pace o di tregua, fornire un aiuto militare
luogo ne'raccomandati delle parti che ratificheranno o consentiranno. giov. cavalcanti, 216
4. presentato come adatto a una mansione o a un incarico; sostenuto come candidato
influente, nell'assegnazione di un posto o di una sistemazione più gradita, nel
più gradita, nel superamento di esami o di concorsi, nell'espletamento di pratiche
raccomandato di ferro: chi ottiene vantaggi o promozioni di ogni genere, superando concorrenti
madrilegni. -distinto per una caratteristica o per una dote fisica. arbasino
modo autorevole, consigliato come moralmente giusto o come utile e necessario (un comportamento
il rivenditore, per evitare variazioni arbitrarie o rincari ingiustificati. radiocorriere tv
s s -che dipende dall'opera o dall'iniziativa di determinate persone.
piacere di vedere se nella vittorio emanuele o nella casanatense o altrove c'è questo
se nella vittorio emanuele o nella casanatense o altrove c'è questo libro..
, come stampe raccomandate, due fascicoli o plichi che contengono il nucleo...
i raccomandati che possono venire in questo o nel seguente mese. le stampe o
o nel seguente mese. le stampe o libri o carte, ella farà il piacere
seguente mese. le stampe o libri o carte, ella farà il piacere di
espresso) oppure attestata con apposito avviso o ricevuta di ritorno al mittente, mentre la
cosa debbo fare nel caso venga un'assicurata o raccomandata o anche semplice. cicognani,
nel caso venga un'assicurata o raccomandata o anche semplice. cicognani, v-1-286: sono
memoriali, fascicoli di proclami, smentite o precisazioni. arbasino, 11-99: dove
di un filo, di una fune o di una catena). lupicini,
-attaccato a un filo, a una corda o a una catena, in modo da
. -unito con una giunzione girevole o snodabile. martello, 465: quest'
la quale al tempo d'essa offerta raccomandato o vero distenuto fosse nella prigione.
raccomandatore. 2. che sostiene o appoggia le ragioni di altri. g
raccomandatura, sf. ant. raccomandazione o nulla osta concesso per l'inoltro di
osta concesso per l'inoltro di una petizione o di una pratica burocratica dal funzionario che
racomandazióne), sf. l'affidare o il segnalare una persona a chi può
a vantaggio di qualcuno in circostanze difficili o di pericolo. -anche: presentazione di
chi ha un potere discrezionale di scelta o di giudizio in favore di un proprio
però sarebbe necessario levare interamente ogni raccomandazione o sostanzievole o cerimoniosa. getti, 15-193:
necessario levare interamente ogni raccomandazione o sostanzievole o cerimoniosa. getti, 15-193: la
1-58: quando poi vacava qualche chiesa o beneficio, [nicolò] lo conferiva
raccomandazioni e pressioni e con conseguenti ingiustizie o 'favoritismi '. papini, x-2-79:
? -in senso concreto: lettera o scritto che serve a presentare una persona
presentare una persona, a ottenerle appoggio o ospitalità, a conciliarle il favore di
di un signore, di un comune o di uno stato più potente.
favore di un'impresa marittima di navigazione o trasporto; il contratto che prevede lo
tale attività { contratto di raccomandazione) o il rapporto giuridico che ne deriva fra
ditte e società che, nei porti o rade del regno, per mandato dell'armatore
rade del regno, per mandato dell'armatore o del capitano o del noleggiatore della nave
per mandato dell'armatore o del capitano o del noleggiatore della nave che sia a ciò
di raccomandazione di navi, della acquisizione o della consegna del carico e della ricerca
navi, nonché gli institori di dette imprese o società. 5. per
5. per simil. qualità fisica o morale, caratteristica che induce a giudicare
positivamente una persona, la rende gradevole o le concilia la simpatia. f.
di qualcuno, il sollecitarne l'interessamento o l'aiuto. -anche come espressione di
con le reverenti raccomandazioni, quella vista o quella mutazione fece il re come prima che
bravi operai. 8. esortazione o consiglio pressante rivolto da chi ha maggiore
pressante rivolto da chi ha maggiore esperienza o autorità; ammonizione, talora eccessivamente moralistica
autorità; ammonizione, talora eccessivamente moralistica o noiosa; indicazione sul modo di comportarsi
cui un organismo intemazionale rivolge a tutti o a taluni degli stati (o delle altre
tutti o a taluni degli stati (o delle altre organizzazioni) che ne sono
in qualche modo in ordine a esso o l'esposizione del destinatario stesso, ove
raccomandazione di qualcuno: per segnalare o ricordare una persona come bisognosa di protezione;
mauri, non vi ringrazio per non mostrare o d'essermi aspettato meno dell'amor vostro
protezione di altri; sollecitazione dell'interessamento o dell'aiuto a suo vantaggio; intercessione
raccomandigia. 2. richiesta di protezione o di benevolenza nei confronti di una persona
a lui piace, a la detta altare o a l'altre d'essa pieve,
canti e celibrisi la messa de'morti, o almeno si faccia la raccomandigia deu'anime
pomarance, 58: non hanno usato laude o vero offizio della santa chiesa ordinato,
di protezione da parte di un sovrano o di un comune. guicciardini, 11-90
: sappiano benissimo con qual legame di feudo o d'amicizia o di raccomandigia o qual
qual legame di feudo o d'amicizia o di raccomandigia o qual altro nome o titolo
feudo o d'amicizia o di raccomandigia o qual altro nome o titolo si possa
amicizia o di raccomandigia o qual altro nome o titolo si possa immaginare sono con altri
ripristinare la funzionalità di un oggetto rotto o deteriorato eliminandone i guasti; riparare,
rottami d'ogni sorte, a mucchi o seminati per le strade; un'aria pesante
sartoria su un capo di vestiario, o anche adattarlo a una foggia o a una
vestiario, o anche adattarlo a una foggia o a una misura diversa; rammendare,
in piede. -turare un foro o una fessura. baldinucci, 160:
'sverza ': piccol pezzo di legno o pietra con che si raccomodano fessure di
che si raccomodano fessure di legno, pietra o muraglie. 2. collocare
2. collocare nella posizione voluta, mettere o rimettere a posto. soderini,
tagli la marza, facciasegli un segnale o con un poco di terra rossa o cera
segnale o con un poco di terra rossa o cera, sì che si possi la
non mi sento capace. -disporre o ridisporre in ordine vari oggetti. a
3. modificare e correggere un'opera propria o altrui allo scopo di migliorarla; rivedere
rivedere ed emendare un testo; rifare o rielaborare un'opera altrui. magalotti,
uno sbaglio, a un'imprudenza propria o altrui. manzoni, pr. sp
filatoio. 5. ricostituire o rinforzare un corpo militare. siri,
liste d'or. '/ o anche raccomodato: 'i capelli nembi d'
). che rimette in ordine o in funzione; che ripara un gua
: che raccomoda. -che ripara o rammenda abiti. salvini, v-403:
raccomodatura, sf. il rimettere in funzione o in sesto, eliminando un guasto;
, sm. ant. unione fra due o più persone, rapporto interpersonale.
xvi-2 (192): altri divengono amici o per mercatanzia che abbia tra loro o
o per mercatanzia che abbia tra loro o per simiglianza di cavalleria o d'arte
tra loro o per simiglianza di cavalleria o d'arte o di studio o per raccomunaménto
per simiglianza di cavalleria o d'arte o di studio o per raccomunaménto.
cavalleria o d'arte o di studio o per raccomunaménto.
comune un bene economico, mobile o immobile; ascriverlo a proprietà comune di più
raccomunare a veruna né con veruna persona o università o luogo, in veruno modo
veruna né con veruna persona o università o luogo, in veruno modo, neuna
in veruno modo, neuna cosa, o vero beni mobili o vero immobili,
, neuna cosa, o vero beni mobili o vero immobili, picciola o vero grande
beni mobili o vero immobili, picciola o vero grande, di quelle de la decta
cuoia a la decta nostra pocessione, o se vorrà fare calzari di vacca.
raccomunino ai bisognosi. -unificare due o più stati. benvenuto da imola volgar
reame. -partecipare ad altri beni spirituali o morali. fra giordano, 7-113:
le cariche pubbliche senza distinzione di classe o di fazione politica; aprire a tutti i
4. mescolare insieme vari elementi o princìpi dottrinali con un metodo sincretistico.
il letto: rappacificarsi con la moglie o col marito. caporali, i-123:
di un attrezzo, di un meccanismo o di un veicolo; ripristino della funzionalità
queste opere di racconciamento. -restauro o ricostruzione di un edificio. bembo,
miglioramento alcuno non vi si fusse fatto o racconciamento, perché non l'abitavano [
-rifinitura, ritocco a un quadro o a un affresco. giovio, ii-40
e senza timore. 3. revisione o correzione di un testo scritto. -
in senso concreto: parola, frase aggiunta o modificata. grillo, 284:
dicesi spesso... simile errore o racconciamento o come noi ce 'l vogliam
... simile errore o racconciamento o come noi ce 'l vogliam chiamare era
g. belli, 408: il sopprimere o mutare i sensi o le parole di
408: il sopprimere o mutare i sensi o le parole di lavori letterari conosciutissimi può
un veicolo, ecc., rotto o deteriorato, anche sostituendo una o più
rotto o deteriorato, anche sostituendo una o più parti per ripristinare la funzionalità dell'insieme
imbarcazione che ha subito danni allo scafo o alle attrezzature. guido da pisa,
gli stoppatori. -rannodare le maglie strappate o allentate di una rete. poesie
uno scoglio si stavano, forse tendendo o racconciando lor reti. musso, 119
in strappi. -riparare una calzatura o un indumento consunto per l'uso;
l'uso; adattarlo a una nuova foggia o a una misura diversa.
tosto che furbo tomi, di commetterli / o che li vada esso a pigliar o
o che li vada esso a pigliar o diami / cinque quattrini, ché tanto d'
. 2. restaurare un edificio o parti di esso con appropriati lavori di
di nemici, e non racconciare casa o altro edificio che minacci rovina. testi fiorentini
: neuno possa né debia maciarare lino o vero mettere a maciarare ne le fosse
maciarare ne le fosse del detto padule o vero ragiuoli. e chi contra farà sia
parrebbe ancora doversi proibire che persone ignoranti o meno idonee malmenassero quei pregevoli frammenti etruschi
. cellini, 764: quando si fonderà o si raconcierà perseo o la fornace o
quando si fonderà o si raconcierà perseo o la fornace o le piccole figurine, sarà
o si raconcierà perseo o la fornace o le piccole figurine, sarà di bisogno
braccio alla vergine, con tinte senza colla o tempera, ma fatte con l'acqua
4. curare un arto slogato con tecniche o manipolazioni empiriche; rimetterlo a posto (
di racconciare ossa che sia in italia o nella marca trivisgiana. boiardo, 1-2-42:
. -come augurio iron. o antifrastico. d'annunzio, iii-1-884:
le tue carte nel colore della morella o ver pagonazza, togli... mezza
una pianta nella crescita guidandone i rami o potandola. crescenzi volgar., 12-10
e del tarle e propagginarle e racconciarle o mandarle agli arri. lancellotti, 2-118
vetta. 6. ricollocare uno o più oggetti nella posizione in cui si
.: disporre un vestito, un copricapo o un ornamento nel modo voluto, allo
in terra,... uno, o per racconciarsi i panni e per altra cagione
venne.. rassettare una casa o una stanza; riordinare, nche:
, si racconci, si rabbellisca, o per adescare più facilmente gl'incauti o per
o per adescare più facilmente gl'incauti o per impegnar più altamente i già guadagnati
q. figur. emendare da difetti o vizi, indirizzare al oene morale.
10. fornire un'istituzione, una città o uno stato di nuove leggi e ordinamenti
, anche per superarvi le divisioni interne o per evitarne la decadenza; riformare.
riformare. -anche: modificare una legge o la legislazione vigente. dante,
il vecchio, 9: spesso si raconciano o vero mutano le gravezze. -modificare
migliorarne la forma ed eliminarne gli errori o le parti ritenute sconvenienti, specie in
vari fiori non si guasta per poche erbe o spine..., così questa
che io ho quasi riscritte, racconcie o rappezzate tutte le mie cicalerie. tasso,
parma. questa mattina ho racconcio un verso o due. foscolo, xix-245: non
certo vien dall'originale dove fautore stesso o i trascrittori saltarono qualche verso.
i-vi-36: chi son costoro che racconciarono o piuttosto rigenerarono 1''iliade '?
di vienna. -comporre (versi o lettere); improvvisare versi.
medesima, né ho tempo di pensarvi o di racconciar lettere. giuliani, i-220
modo più soddisfacente; sistemare una situazione o una faccenda. cavalca, 21-10:
più antiche. -rimediare un errore o una colpa. mazzei, i-342:
romagna. -concordare due affermazioni o due stati d'animo diversi o contrastanti
affermazioni o due stati d'animo diversi o contrastanti. cavalca, 20-404: nel
dove io possa ragionare con quella signora o introdurla a favellare. -rifl
al bello dopo un periodo di maltempo o di precipitazioni; ritornare sereno (il
seguitasse a imperversare, bisognerà ritardare quattro o cinque dì la mia partenza; e
iv-2-953: la remigante del rondone scorciata o rotta si racconcia e si raddrizza da
racconciare il gusto: soddisfare una richiesta o una curiosità. galileo, 3-1-242:
bocca a qualcuno: volerne correggere errori o improprietà di linguaggio. nieri, 2-297
qualcuno: adattare con naturalezza una lode o un'adulazione. guazzo, 1-47:
non mi muovo più dalla ferma risoluzione o di racconciare o di ripiegare le cuoia in
più dalla ferma risoluzione o di racconciare o di ripiegare le cuoia in casa mia.
rammendato, ricucito (un indumento consunto o strappato). ceredi, 76:
esegue riparazioni di oggetti e attrezzi rotti o deteriorati, per ripristinarne la funzionalità.
che favorisce lo sviluppo di un'istituzione o la diffusione di una religione, sostenendola
un utensile, di un congegno rotto o guasto, allo scopo di rimetterlo in funzione
.: il raccomodare un indumento strappato o consunto. matasala, v-69-4: cheste
-adattamento di un abito a nuovi usi o esigenze. bresciani, 6-x-34: i
con molte racconciature. -adattamento o rifacimento di un'opera letteraria. vieusseux
schini] mi scriva sinceramente se gli piace o no la travestitura ch'io vo facendo
: ma che questa rigetti qualunque bilancio o legge di finanza a cui i deputati
a cui i deputati aggiugnessero mai condizioni o, come le chiamano gl'inglesi,
. v. j: racconciatura di ministero o simili. = nome d'azione da
tr. (racconcino). rappacificare due o più persone fra loro. -in partic
questo darci la pace in bocca alla messa o per altro modo mostralla di fuori è
: ogni cosa turbata raconciglio. -iniziare o ristabilire una relazione amorosa. ovidio volgar
correggio, cvi-255: veduto averi, o miei cari auditori, / del spectaculo nostro
., i-97: piacque loro che, o giusta cosa o ingiusta che fosse,
piacque loro che, o giusta cosa o ingiusta che fosse, si raconciliassono. d
rimesso a nuovo (un oggetto rotto o deteriorato); rappezzato (un indumento
un tempo a ricovero di galere disarmate o racconce. -restaurato, parzialmente rifatto
. perciocché le cose fatte a secco o racconce... quando si lavasse
5. figur. corretto da errori o da espressioni improprie; che presenta cancellature
da espressioni improprie; che presenta cancellature o ripensamenti (un testo).
cesari, iii-108: sia nell'un modo o sia nell'altro, la bisogna mi
nave malata, scheletro fossile di volatile o bassorilievo di sarcofago. 2
2. correzione di errori o imperfezioni in un testo letterario.
monte, i-ix-198: ma, se sentenza o rima alcuna ò guasta, / o
o rima alcuna ò guasta, / o c'aggia il vero in alcun loco sconcio
. indurre a perseverare in un atteggiamento o in una decisione, incoraggiare, rincuo
2. avvalorare con nuovi argomenti o prove. bembo, 1-68: perottino
la qual cosa s'io volessi con esempi o antichi o nostrali racconfirmarci, temo che
cosa s'io volessi con esempi o antichi o nostrali racconfirmarci, temo che sarei con
2. servire a dare nuovo vigore o speranza. roberti, v-285: se
con la particella pronom. ricevere sollievo o conforto. bembo, 1-101: quale
. giungere). ant. unire o far incontrare due o più persone dopo
ant. unire o far incontrare due o più persone dopo un periodo di separazione
rassicurare con parole affettuose una persona triste o preoccupata, mostrando viva partecipazione e atteggiamento
; confortare nella sofferenza, nell'angoscia o nel turbamento; indurre a superare l'
. carducci, ii-10-80: rova, o dolce fata, qualche cosa ai nuovamente bello
dolore. -con riferimento a dio o a una divinità. musso, iii-176
racconsolata. -calmare un bambino inquieto o che piange, anche con gesti di
venissi ch'elli [il lattante] enfiase o per la boca rendesse, sì.
, una sventura; alleviare la tristezza o la noia; lenire, rendere meno
comuni pianti. lemene, i-17: o beati, se trovan gli amanti / chi
un sentimento di serenità, di contentezza o di gioia, liberando da preoccupazioni,
da ansie, dalla malinconia, dalla tristezza o dal timore; appagare, colmare di
timore; appagare, colmare di gioia o, almeno, di pace.
fiducia di poterla anch'essi un giorno o l'altro raggiungere. carducci, ii-8-
martedì notte mi aveva un po'racconsolato; o, meglio, aveami lasciato una dolce
, né si vuole per niente racconsolare o conoscere persona altra che voi. ariosto
una grave preoccupazione, dal timore o dall'angoscia; che si allieta per aver
allieta per aver superato una situazione difficile o un pericolo. aretino, 9-225:
306: proferito il voto, o quello che a lucia parve tale, ella
. -alleviato, reso meno triste o squallido. gadda conti, 1-55:
con parole appropriate. -anche: frase o discorso che esprime solidarietà e aiuto morale