., e spesso in senso iron. o scherz.: in situazione di flagranza
volte la fronte col martello d'argento; o dal rito delle antiche corti di prendere
agg. e sm. che è nato o che risiede a praglia, frazione del
tale località, che vi si riferisce o ne proviene. grillo, 772
) aggranfia il delitto alieno, reale o creduto, e vi rugghia sopra come belva
, ii-181: questa teoria dell'azione, o pragmatica, sarà pultimo prodotto del mondo
in maniera funzionale, subordinata all'azione o a una condotta pragmatica; praticamente,
quasi senza riflessione teorica se non pretestuale o mitologica -a sospingerlo ai margini. idem
e di giudizio, senza sovrapporvi considerazioni o progetti di carattere idealistico. pasolini,
-et). che riguarda l'azione o l'attività umana; che tende a
significati precisi: di pragmatica inversione di valori o di paradossale ottimismo dialettico. -che
fini indipendentemente da valutazioni di carattere ideale o morale (una teoria); che cura
ai fatti, libero da amplificazioni fantastiche o retoriche (un'indagine
6. che, per bellezza e grazia o virtù, avvince e seduce; seduttore
.). leonardo, 2-59: o tempo, veloce predatore delle create cose
lvi-344: tu de le muse amico, o nobil cino, /...
ha occupato prima di altri una carica o una dignità o che ha preceduto
altri una carica o una dignità o che ha preceduto altri in un'attività,
consiglio se non quelli che v'avevano seduto o che provavano che non foss'altro il
precede una persona in un legame affettivo o coniugale. stampa periodica milanese, i-124
un periodo precedente rispetto a quello attuale o a quello di chi scrive o a
quello attuale o a quello di chi scrive o a quello di un particolare autore.
nelle opere de'miei predecessori perche poco o poterono o vollero comparare: io ne
opere de'miei predecessori perche poco o poterono o vollero comparare: io ne ho formato
un ritorno alla fantasia dell'evo medio o al misticismo de'predecessori di dante; gli
come un assalto d'ingegni guasti o sfrenati contro ogni tradizione letteraria, contro ogni
ricavata dalla vendita dei beni del debitore o dal fallito si detraggono in via preliminare
creditore precedente per provocare la vendita forzata o quelle sostenute dalla curatela fallimentare per la
. morto prima di un'altra persona o, anche, morto prematuramente; premorto
padre, e dopoi ne mancavano uno o più senza figli, superstiti gli altri,
senza figli, superstiti gli altri, uno o più de'primi, in tal caso
senza figli debbano succedere i soli fratelli superstiti o veramente anche i figli dell'altro fratello
piccola pedana per appoggiare i piedi o, anche, per sedersi.
percuoterlo, irato e furioso pigliò la predella o altro legno che aveva sotto li piedi
su cui ci si appoggia per lavare o sciacquare i panni. linati, 16-243
sera cose che ti movono il ventre, o finge doglie di fianco, e scappagli
aveva portata una zagola, cioè un pitale o predella da far suo agio a una
volte al dì. -sedile di legno o di marmo di una latrina. tommaseo
che costituisce la base di un polittico o di una pala d'altare e su
stomacare le predelle: provocare generale riso o disgusto. caro, i-25: io
sì delle commedie, / che plauto o terenzio, per non dire / null'ora
, per non dire / null'ora aristofane o di luscio / lavinio, possin farli
di luscio / lavinio, possin farli ceffo o dietro / sonarli le predelle.
stanza, ove viene accomodato un sasso o pure un predelletto di legno o altra
sasso o pure un predelletto di legno o altra simil cosa da ogni parte isolata.
pose 1 sedere ivi sur uno scabello o, per dir meglio, predellóne. vasari
praedium praedii ', che è la possessione o vero villa o vero campo, sicché
, che è la possessione o vero villa o vero campo, sicché dice l'autore
una porta; che funge da predella o da pedana di un uscio (una spranga
se non dovessimo recarcelo / a predelline o in cataletto. carena, 2-62:
; panchetto per poggiare i piedi (o per agevolare la salita su un letto,
, ad uso di salire in carrozza o discenderne. manzoni, pr. sp.
, seduti in bilico su un mattone o sul predellino della porta di una fornace
invettive scherz. ruspoli, 1-141: o pedanti foiosi e sbraculati, / che il
una diversa interpretazione (errore di stampa o accostamento alla radice di preda),
, non nel predestinato; tesser pecore o lupo è in voi, è in
grazia sola, ma questi sono quattro effetti o, per dir più propriamente, segni
bruno, 3-614: molto volentieri, o giove, consentemmo d'effettuar quel tanto
. gozzano, ii-353: venite, o geni, dai regni lontani. / donategli
. straparola, ii-59: sapiate, o mangiatori, che nel cantone delrostaria vi
], seguirebbe che niuno plebeio sarebbe virtuoso o predestinato, adunque sarebbe nobile secondo lui
battaglini, i-227: l'eresia de'predestinati o fossero predestinaziani è uno di quegli effetti
, per anton., costantemente favorevole o implacabilmente avversa); votato al compimento
azioni, all'adempimento di precisi compiti o missioni; che manifesta inequivocabilmente i caratteri
non può fare a meno, in bene o in male, di essere e manifestarsi
. amabile di continenzia, 120: o corpo mio maledecto e male predestinato,
corpo mio maledecto e male predestinato, o anima infelice, per che presto l'uno
battaglini, i-227: l'eresia de'predestinati o fossero predestinaziani è uno di quegli effetti
dante, par., 20-130: o predestinazion, quanto remota / è la
quelli che mediante la sua grazia voleva salvare o perdere; nella predestinazione precedere la misericordia
alla previsione di dio sul merito di questa o quell'anima. lutero, calvino,
che dall'eternità è stata decretata la salvezza o la dannazione di ciascuno e che le
di ciascuno e che le opere buone o cattive non possono modificare tale predestinazione,
una facile e, se non molto dotta o sottile, spero ben assai chiara e
segnato. -anche: condizione di persona o cosa destinata, per caratteri innati e
ella gli fosse inviata per soccorso ultimo o per ultimo danno nel naufragio oscuro.
predeterminata, di la dalla quale, prossima o remota ch'essa giunga, rincominciano il
quale riceve in carico 1 merce greggia o semilavorata dal reparto precedente e la riconsegna
umana, determinandola ad operare in bene o in male, senza che perciò la libertà
congiunte insieme che qualunque causa è dimostrativa o deliberativa o iudiciale, sì conviene che
che qualunque causa è dimostrativa o deliberativa o iudiciale, sì conviene che sia constituzione
iudiciale, sì conviene che sia constituzione o del fatto o del nome o della quali-
conviene che sia constituzione o del fatto o del nome o della quali- tade o
sia constituzione o del fatto o del nome o della quali- tade o dell'azione.
o del nome o della quali- tade o dell'azione. fra giordano, 2-111:
miei eredi non debbano né possano vendere o in altra maniera alienare o impegnare alcuno
possano vendere o in altra maniera alienare o impegnare alcuno insno ad tanto che alla età
angoscia, catatonico o agitato, frenetico o lento. aspetta. cerca di asciugare
il fango ideologico del paziente, impaziente o tramortito. t. giani gallino [
). che si riferisce alla psicoterapia o fondato su di essa. c
persuasione e soprattutto la psicanalisi, individuale o di gruppo) per la cura di
senso dei precedenti, della 'ragione 'o delle 'ragioni 'e dei legami
. ottieri, 2-56: la reificazione o cosificazione, fenomeni psicotici, fanno capire per
è nota anche come sostanza 'allucinogena 'o 'psi- cosomimetica '(ossia,
bianchi, disposti in grappoli ascellari o in panicoli terminali. la radice della '
dagli stati di tossicodipendenza da sostanze stupefacenti o psicotrope sono sottoposte alle direttive, all'
psicovariazióne, sf. modificazione parziale o transitoria dei processi psichici di un individuo
del nostro soggetto, se essa sia psicosica o psi- conevrosica, se cioè investa la
investa la personalità in una dissoluzione globale o parziale o, come dice eg, riferendosi
personalità in una dissoluzione globale o parziale o, come dice eg, riferendosi alle
e si riproducono a temperature prossime a o °c o di batteri che si sviluppano
riproducono a temperature prossime a o °c o di batteri che si sviluppano preferibilmente a
'. psicrofobìa, sf. ipersensibilità o timore patologico del freddo.
psicrofobia ': grande sensibilità del freddo o timore dell'acqua fredda. = voce
usa per praticare applicazioni fredde nell'uretra o in altri canali dell'organismo.
sopra una scala annessa i gradi maggiori o minori di umidità 2. disus
frutti commestibili a bacche globose, ovoidali o piriformi, gialle o rosse:
, ovoidali o piriformi, gialle o rosse: fra le circa 150 specie che
un caratteristico, delicato aroma, dolce o gradevolmente acidulo, che ricorda la fragola
leggera greca, fatto di due ecatondarchie o compagnie raccozzate insieme. questo corpo era
di larve si sviluppano nelle radici polpose o negli steli di piante erbacee.
l'epidermide dei frutti e delle foglie o la corteccia dei rami più teneri:
altrove ho detto farsi con applicarvi le ventose o alcun medicamento attrattivo, non però molto
ricchi di sostanze mucillaginose usate come emollienti o come coadiuvanti di farmaci purgativi. -anche
si ha pure lo 'psillio minore 'o * puli- caria minore ', che
assai primitiva, con un germoglio semplice o ramificato dicotomicamente, dotato o no di
germoglio semplice o ramificato dicotomicamente, dotato o no di piccole foglie e munito,
, prive di vere e proprie radici o foglie. = voce dotta, lat
che si presenta generalmente in concrezioni zonate o in aggregati microcristallini terrosi, con lucentezza
aerea costituita soltanto da un fusto ramificato o, anche, dotato di foglie.
, parte aerea dicotomicamente ramificata, dotata o no di piccole foglie; gli sporangi
gli sporangi sono portati direttamente sul fusto o inseriti alla base delle foglie.
è aver le capsole spowiste d'opercolo o di cuffia. = voce dotta,
antico nome della brionia... o vite bianca. = voce dotta,
italiano, ii-1301: 4 psittacidèi, psittacidi o psittacini ': famiglia d'uccelli zigodattili
d'uccelli zigodattili che comprende i pappagalli o parrocchetti e ha per tipo il genere 4
4 psittacismo ': abitudine di pronunciare o ciarlare cose udite, come i pappagalli.
manifesta nella tendenza a ripetere meccanicamente parole o frasi che si sono udite o lette
parole o frasi che si sono udite o lette senza comprenderne il significato.
insonnia, artralgia, febbre elevata continua o subcontinua, stato tifoso e segni neurologici
le più diffuse sono la psittacula krameri o parrocchetto africano dal collare e la psittacula
africano dal collare e la psittacula eupatria o par- rocchetto alessandrino. =
. (femm. -a). membro o fautore del partito socialista italiano di unità
lombari: si distinguono in psoas grande o maggiore, che, formando un tutt'
della coscia sul bacino, e in piccolo o minore, che permette la flessione della
: sono volgarmente detti pidocchi del legno o dei libri. lessona, 1212
le fflette coperte di muschio e licheni o nei vecchi ibri, cibandosi di
ibri, cibandosi di corteccia, carta ammuffita o altra materia vegetale in decomposizione.
delle quali la più nota è pagami o trombettiere. bonavilla, i-iv-377:
ordine dei gallinacci, il di cui canto o suono rotondo e sordo uscir sembra
telecom. che si riferisce alla psofometrìa o allo psofometro o ai rumori in quanto
si riferisce alla psofometrìa o allo psofometro o ai rumori in quanto oggetto di misurazione
contrario allo encomiastico e da operazioni nasce o isteriche o favolose anch'egli, ma
encomiastico e da operazioni nasce o isteriche o favolose anch'egli, ma contrarie alle primiere
contrarie alle primiere, di vizi o volontari o naturali, ed ebbe molte specie
primiere, di vizi o volontari o naturali, ed ebbe molte specie di nomi
'psoghi ', cioè di biasimi o d'invettive. = voce dotta,
sforzi violenti per sollevar pesi, percosse o cadute sulla regione dei lombi. l.
più sovente si lava. giunta la psora o rogna all'ultimo suo grado, è
con più di 100 specie erbacee, arbustive o suffruticose, sparse nelle regioni con clima
sparse nelle regioni con clima tropicale o temperato-caldo (in italia si trova la specie
macchioline resinose, fiori di colore blu o rosso porpora o bianco o rosa,
fiori di colore blu o rosso porpora o bianco o rosa, frutti del tipo legume
colore blu o rosso porpora o bianco o rosa, frutti del tipo legume contenenti
una specie sudamericana, la psoràlea glandulosa o tè del paraguay, si ottengono bevande
del paraguay, si ottengono bevande fermentate o prodotti vermifughi. bonavilla, i-iv-378:
, limitata ad una parte del corpo più o meno estesa, che si presenta dapprima
. disus. che riguarda la scabbia o ha affinità con essa; che ha
medicina antica, nome di svariate piante o preparati ritenuti efficaci nella cura della scabbia
è di tre sorte: perché o si mescolano insieme due parti di calcitide et
et una di cadmia di fornace, o si pongono insieme due parti di calcitide
et una di spuma di argento, o pure tanto di calcitide uanto di cadmia
: ciò che ha tenone colla rogna o che ne affetta l'indole. è anche
quasi al tutto globulosa, talora più o meno appiattita, ovoide o lenticolare;
, talora più o meno appiattita, ovoide o lenticolare; altrevolte, è più o
o lenticolare; altrevolte, è più o meno allungata, cilindrica o fusiforme.
, è più o meno allungata, cilindrica o fusiforme. questi corpuscoli si compongono sempre
organi nel suo interno. l'invoglio o il guscio è fatto di due valve
possono scostarsi per lasciar uscire due filamenti o flagelli. le psorospermie sono collocate fra
in forma di corpicciuoli tondeggianti con uno o più nuclei all'interno, vivono parassiti
voce dotta, lat. scient. psorosfermiae o psorospermia, comp. dal gr.
animali domestici dovuta alla presenza di psorospèrmi o coccidi; coccidiosi. l.
far rumore, l'attenzione di qualcuno o, anche, per invitarlo alla circospezione
di piante della famiglia rutacee, arboree o arbustive, spesso coltivate per scopi ornamentali
nerastra e lucida; le pinnule sono ovate o lanceolate, per lo più di colore
alcune delle quali (come la pteria o meleagrina margaritifera) perlifere: la loro
ciclo metagenetico) fra una generazione sessuata o gametontica e una asessuata o sporofitica:
generazione sessuata o gametontica e una asessuata o sporofitica: dalla spora ha origine il game-
il game- tofito, rappresentato dal protallo o proembrione, fissato al substrato per mezzo
vento) e produce opacamento della cornea o, anche, limita i movimenti del
è alla sclerotica ed il vertice più o meno ravvicinato al centro della cornea.
, 1213: 'rerigio ': ispessimento o ipertrofia parziale vascolare e fibro plastica del
. resenta alcune varietà: 'tenue 'o 6 membranoso ', 'carnoso '
6 membranoso ', 'carnoso 'o 'grassoso '. il pericolo consiste
per curare questa malattia colliri astringenti, o si brucia colla pietra infernale. se
3. ittiol. ciascuna delle pinne pari o appendici libere che, muovendosi e flettendosi
deriv. dal gr. tttcpuyt ^ o) 'batto le ali ', denom
, i-v-131: 'terigoi- de 'o 'terigoidea ': epiteto delle due apofisi
bonavilla, i-v-131: 'terigòide 'o 'terigoidea ': epiteto delle due
due alette. -che si riferisce o è in rapporto con l'apofisi suddetta
: f rerigoideo ': che appartiene, o che è relativo all'apohsi pterigoide.
fossa zigomatica e si addentra nel condotto pterigoideo o vidiano per andare a distribuirsi nella tromba
nella volta della faringe. 'condotto pterigoideo o vidiano ': canaletto che attraversa la
vidiano. -muscolo pterigoideo esterno (o, disus., grande):
di lateralità. -muscolo pterigoideo interno (o, disus., piccolo):
pari che si distinguono in 'esterno 'o 'piccolo 'ed interno 'o
'o 'piccolo 'ed interno 'o 'grande 2. zool
'pterigòma ingorgo cronico delle piccole labbra o ali della vulva che impedisce il coito
ed al palato. " arteria pterigopalatina 'o * faringea superiore '. '
comprendente le specie dotate di ali (o attere per atrofizza- zione secondaria),
presso la bocca, svariati tentacoli ramificati o piumosi portati da un settore della parte
un settore della parte anteriore del corpo o collare; si riproducono per gemmazione e
diffuse nelle regioni tropicali: sono alberi o liane con fiori gialli assai appariscenti, foglie
alcune specie (come lo pterocarpus santalinus o sandalo rosso) forniscono legni resistenti e
della dalbergiee, che si compone di alberi o arbusti delle regioni tropicali. si
piante dipsa- cacee, erbacee, arbustive o subarbustive, delle regioni orientali del mediterraneo
col tempo dilatasi in un'ala digitata o cornuta. lessona, 1213: 'pterocera
il nome comune di pernici del deserto o delle sabbie: cfr. pernice1, n
; comunemente noti col nome di scalari o pesci luna, sono fra i più diffusi
trrepóv 'ala 'e < pép (o 4 io porto '. pteroglòsso
cesariano, 1-70: le littere k o sono li centri de le pseude testudine
specie di questo genere è il taguan o petaurista ('ptero- mis petaurista '
tipo il4 pteropus vulgaris 'di geoffroy o il4 vespertilio vampyrus 'di schreber, che
perché fomite di due aiucce mobili, o parapodi, derivate dalla modificazione del piede
, fragile e di varia forma (globoide o conica allungata o triangolare), può
varia forma (globoide o conica allungata o triangolare), può anche mancare;
è lo stesso che 'pterotraca 'o 'firola. m. a. canini
trasformare l'amido in destrina e glucoso o zucchero d'uva. lessona, 1214
secrezione eccessiva di saliva, negli uomini o negli animali, come conseguenza di infiammazioni
della saliva per le glandule della bocca o sia che egli ascenda ad una assoluta
che egli ascenda ad una assoluta salivazione o no. dizionario di sanità, ii-310:
iii- 50: 4 salivazione 'o sia 4 tialismo 'flusso di bocca ed
: sinonimo di salivazione. il ptialismo o la secrezione abbondante della saliva e del fluido
prontamente sia spontaneamente, sia mercé sudorifici o purganti. = voce dotta,
pticopterìgio, sm. zool. piega o cresta laterale delfembrione da cui, secondo
denominate dal loro seme con tonaca ripiegata o rugosa. non comprende sinora che la specie
che vivono neu'intemo dei vecchi salici o nel legno di faggio: i maschi
forma aggregati cristallini fibrosi, capillari, o masse spugnose incolori, bianche, trasparenti
pietra ', con allusione all'aspetto fibroso o filamentoso con cui spesso si presenta;
costituito dall'unica specie ptilonorhyncus violaceus (o, disus., holosericeus), detto
: 'tilosi ': specie di tracoma o pso- rottalmia che si fa quando la
': dicesi così la caduta parziale o totale delle ciglia, conseguenza della malattia
; testa piccola; antenne lunghe, filiformi o seghettate; mandibole piccole, palpi
bastimenti, quanto il pepe di caienna, o i vecchi drappi di lana o
o i vecchi drappi di lana o reobarbo, fi frumento depositato nei no
ptìnidi che si nutrono di sostanze animali o vegetali dis seccate (e
specie si possono ricordare lo ptinus fur o ptino ladro, che infesta i granai,
di questi insetti è consistente, ovale o cilindrico, ma corto e rotondo ad ogni
ogni capo, di colore sempre oscuro o lievemente variegato. la larva del ptino
, 1-ii-141: 'ptocomio ': spedale o ricovero de'mendici, ov'essi trovavano
'e dal tema di sé ^ o ^ ai 'accolgo '. ptocomanìa
più usato in riferimenti storici all'antichità o al medioevo). l.
. patol. abbassamento di un organo o di una struttura anatomica dalla sua sede
caduta della palpebra superiore con chiusura più o meno completa della rima palpebrale; blefaroptosi
della palpebra superiore, con una parziale o completa impossibilita di rialzarla. a. prati
, rifiuto ostentato per una proposta, o in genere, un giudizio fortemente negativo
ma le altre, puah, o sfruttavano le ragazze al sangue o le mettevano
o sfruttavano le ragazze al sangue o le mettevano m pasticci. pasolini,
posto alla larga per parlare a qualche amico o parente e veder per diporto chi
', il 'sei cavalli 'o sia 'tomese ',...
pubblicabile, agg. che può essere pubblicato o diffuso per mezzo della stampa; adatto
diffuso per mezzo della stampa; adatto o pronto per la pubblicazione.
persone, in un luogo frequentato o accessibile a chicchessia; davanti a tutti
li taceva migliore scudo che la lingua o la forza. commedia del desiderato fine
in roma mi voglion coronar di lauro o d'altra fogna; ed io, non
, con un pubblico discorso, lettura o lezione. cavalca, 20-32: discese
dal già ditto proponimento senz'alcun altro o pubblico o privato premio a ciò fare
ditto proponimento senz'alcun altro o pubblico o privato premio a ciò fare indotto,
senza celare le proprie azioni, tendenze o intenzioni; scopertamente, in modo che
di ogni arte della città non dare o vero fare agiuto alcuno o vero favore a'
non dare o vero fare agiuto alcuno o vero favore a'traditori o vero ribelli
fare agiuto alcuno o vero favore a'traditori o vero ribelli et inimici del comune e
comune e popolo di siena, publicamente o vero occultamente, in detto o vero fatto
publicamente o vero occultamente, in detto o vero fatto. za- nobi da strata
fuoriuscito. 4. in modo dichiarato o inequivocabile; con affermazioni esplicite; espressamente
che prevede la presenza di persone estranee o del pubblico; con un'esecuzione alla
. -a disposizione di eventuali acquirenti o clienti; con offerta o vendita pubblica
eventuali acquirenti o clienti; con offerta o vendita pubblica. leonardo, 2-329:
7. per iniziativa dello stato o delle autorità civili; a cura del
vita per qualche incomodo che in essa sentisse o ver per altra giusta causa. cesariano
incarico retribuito dallo stato, dal principe o dalla comunità. pulci, 25-259:
sm. ant. il rendere pubblico o noto a tutti, il portare a conoscenza
di molti. -anche: il palesare o manifestare una qualità, un sentimento.
, scandalo pubblicane- sco, movimento o novità di pratica. = deriv
un'altra sollevata dall'oppression de'pubblicani o dall'avidità di qualche corrotto magistrato.
per l'avidità e per la cupidigia o per i peccati commessi. colombini,
del mio bene non mi tolla tutto o parte; e piazzesi, peccatori, pubricani
prendendo il dì se non forse quattro o cinque once di pane e non logorando
pubblicani! 4. letter. appaltatore o esattore delle imposte, gabelliere.
che ancor oggi si compera una testa o un torso di statua greca, ma tali
ritorno degli emigrati, andavano ad appignorare o vendere i beni. faldella, i-2-108
], 748: che pubblicano ciascuno o sia meriga di villa sii tenuto..
7. ant. che conduce vita mondana o di società. catzelu [guevara]
: non publicar mai quel che si fa o quel che si dice in casa,
2. con riferimento a soggetti astratti o inanimati: rivelare, mostrare, far
di pubblico dominio per mezzo della scrittura o della stampa; far uscire in pubblico
mai [gli ebrei] di scienza seppero o pubblicarono alcun libro, né si legge
ieri, le parole che ho detto o pubblicato / e mi assediano invece ingigantiti
però non si pubblicherebbe che dopo quattro o sei giorni. d. trevisano, lii-12-170
. promulgare, emanare (un atto normativo o altro atto dell'autorità sovrana).
spagnuolo e ritornassero ad abitare in napoli o alle case loro. cantini, 28-31-31
apposita procedura legale, l'awenuta promulgazione o emanazione di un atto normativo (legge
(legge, decreto e simili) o altro atto dell'autorità sovrana. costituzione
le azioni, i comportamenti (positivi o negativi). - anche con il compì
bastarda. 8. dichiarare nemico o ribelle; proscrivere, bandire. -
coloro che con esso ntenessero amicizia, pratica o compagnia. saraceni, i-249: le
compì, di termine che indica la persona o l'ente che acquisisce i beni confiscati
. 2. conosciuto pubblicamente per colpe o vizi (una persona).
for di mano. lancellotti, 1-216: o dio che tormento? un innocente imputato
di pubblico dominio per mezzo della scrittura o della stampa; fatto uscire in pubblico,
del poeta piegava sotto i terrori della solitudine o nella fiacchezza dell'inferma natura. carducci
1-i-61: la fede publicata dal principe o da chi governa non può mancarsi, se
e terribilmente, a spese nostre, o vergognosa e pubblicata donna. montale,
pubblico un testo per mezzo della scrittura o della stampa; che cura una pubblicazione
e biasimevole, dimostra il pubblica- tore o malizioso o sciocco. l. pascoli,
, dimostra il pubblica- tore o malizioso o sciocco. l. pascoli, iv-2-3:
-con riferimento a un sogg. inanimato o astratto. marino, 263: già
conegliano avevano cura che i pubblici, o vogliam dire le strade, i ponti e
4-ii-70: io vorrei che la nuova o per dir meglio la pubblicazione del mariaggio
dei cittadini un determinato atto, fatto o situazione; il compimento delle operazioni previste
generalità dei cittadini l'awenuta promulgazione o emanazione di un atto normativo (legge,
(legge, decreto e simili) o di un atto dell'autorità sovrana (e
entro il termine previsto dalle regole costituzionali o dall'atto stesso). -anche, in
in senso generico: la stessa promulgazione o emanazione. nardi, i-125: essendo
residenza degli sposi, se essi siano maggiori o minori di età, e il nome
di pubblico dominio per mezzo della scrittura o della stampa; stampa e diffusione di
sono le classi che hanno un rapporto, o lontano o immediato colla pubblicazione d'un
che hanno un rapporto, o lontano o immediato colla pubblicazione d'un libro, e
la relegazione hassi ad annoverare la multa o sia la pena pecuniaria, e la
la pena pecuniaria, e la mbblicazione o sia confiscazione di beni, e la pena
. m. -i). studioso o esperto di diritto pubblico e, anche,
corso degli avvenimenti; è uomo politico, o per lo meno pubblicista, quando pone
. chi pubblica abitualmente scritti su giornali o riviste e svolge un'attività giornalistica retribuita
essendo stabilmente alle dipendenze di un giornale o di un periodico (ed è oggi
manzonicidi che è la mia scuola, due o tre giorni dopo nel « fracassa »
complesso delle attività svolte dai giornalisti pubblicisti o da chi comunque pubblica propri scritti su
chi comunque pubblica propri scritti su giornali o periodici o, anche, in libri.
pubblica propri scritti su giornali o periodici o, anche, in libri. -in
con i suoi affini sarà figlio più o meno spurio della satira e dell'epistola
attività di chi pubblica scritti su giornali o periodici; che rientra nell'ambito delle
(per lo più nella locuz. dare o fare pubblicità). de
essendo in possesso di una corrispondenza epistolare o telegrafica, non destinata alla pubblicità,
sì fatto decreto. 4. notizia o fatto divulgato, risaputo, notorio,
possano dire di quella specie di regie o consolari o militari, le quali cascano
dire di quella specie di regie o consolari o militari, le quali cascano sotto la
un determinato evento, situazione, atto o fatto che interessa la generalità dei cittadini
una data popolazione di concorrere con frequenza o di essere di gran numero in un
pubblicità possa riescire pericolosa al buon ordine o al buon costume per l'indole della
giudiziaria, sulla richiesta del ministero pubblico o d'ufficio, ordina che la discussione abbia
, a pena di nullità. il presidente o il pretore può tuttavia disporre anche d'
ufficio con ordinanza che il di- battimento o alcuni atti di esso abbiano luogo a porte
, a cagione della natura dei fatti o della qualità delle persone, può nuocere alla
sicurezza dello stato, all'ordine pubblico o alla morale e può eccitare riprovevole curiosità
cioè aperto alla partecipazione, alla presenza o alla conoscibilità di chiunque), proprio
assume rilevanza anche di fronte alla legge o solo di fronte al costume).
altri offici divini, anche con autorità apostolica o del vescovo, sia un oratorio privato
sia un oratorio privato, dentro qualche palazzo o altro luogo, sì che non si
, legalmente garantita, di determinati eventi o situazioni giuridicamente rilevanti (documenti, atti
in par- tic. attraverso appositi registri o altri documenti consultabili da chiunque (ad
commerciali, di atti riguardanti beni immobili o determinate categorie di beni mobili come navi
, aeromobili e veicoli a motore) o attraverso apposite procedure dette di pubblicazione (
-anche: la natura giuridica degli eventi o delle situazioni sottoposte a tale trattamento e
per rendere conoscibili dal pubblico certi eventi o situazioni. de luca, 105:
non informato, perché non l'impedisca, o pure che non se ne faccia pubblicità
la ragione, né essendo stato citato o esaminato da alcuna autorità costituita, né
esistenza e la qualità di un prodotto o di un servizio onde incrementarne la vendita o
o di un servizio onde incrementarne la vendita o l'uso. cattaneo, ii-2-235
piccola pubblicità). -anche: foglio o inserzione o comunicato pubblicitario; filmato pubblicitario
). -anche: foglio o inserzione o comunicato pubblicitario; filmato pubblicitario.
einaudi, 578: il giornale sistematicamente tendenzioso o falsificatore sarà giudicato tale anche dai lettori
il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura.
io. azione che ha il fine o produce l'effetto di richiamare una particolare
su un fatto, su una notizia o, anche, di provocare critiche o
notizia o, anche, di provocare critiche o scandalo. - senza pubblicità,
scopo di fare pubblicità a un prodotto o a un servizio (un testo, un
cartellone. 2. che si svolge o viene esplicato nell'ambito della pubblicità commerciale
organizzativi. x. che adotta o richiama i modi e i mezzi della
un'azienda adibito alla promozione delle vendite o in agenzie di pubblicità. f
della tecnica pubblicitaria allo scopo di acquistare o mantenere un ampio consenso (e ha
, promuovere l'uso di un prodotto o di un servizio con i mezzi della
(in partic., un'azienda) o un sistema di servizi in proprietà o
o un sistema di servizi in proprietà o in gestione dello stato o di un
in proprietà o in gestione dello stato o di un ente pubblico. = denom
) al fine di incentivarne la vendita o l'uso. soldati, 5-33
loro balìa. -trasferito in proprietà o in gestione allo stato o a un
in proprietà o in gestione allo stato o a un ente pubblico (un'impresa o
o a un ente pubblico (un'impresa o altro bene, un sistema di servizi
a un regime politico-giuridico pubblico un bene o un servizio (o un intero sistema
pubblico un bene o un servizio (o un intero sistema di beni e di servizi
), trasferendolo dai privati in proprietà o in gestione dello stato o di altro
in proprietà o in gestione dello stato o di altro ente puoblico. einaudi
classificare sotto la voce 'ordinamento comunistico o socialistico '... una semplice
. una semplice aspirazione ad una più o meno ampia giustizia sociale o ad una
ad una più o meno ampia giustizia sociale o ad una statizzazione (o municipalizzazione o
giustizia sociale o ad una statizzazione (o municipalizzazione o pubblicizzazione: e mi si
o ad una statizzazione (o municipalizzazione o pubblicizzazione: e mi si perdoni la
un dato prodotto o servizio; l'insieme delle tecniche adottate
pubblicissimo e pubblicissimo). che riguarda o concerne la vita associata degli uomini,
modo politico-istituzionale, l'amministrazione dello stato o di un organismo politico nei suoi molteplici
quali si tratta il convenentre cpalcuna cittade o comunanza di genti. private sono quelle
stamattina nella ciotola d'un fornaio, o nelle tasche di qualche spettatore del tumulto
): ente dotato di poteri di imperio o comunque preposto all'esercizio di funzioni amministrative
: il primo oggetto dell'ordine sociale o della podestà pubblica non è quello di
impiego: impiego alle dipendenze dello stato o di altro ente dotato di poteri di imperio
altro ente dotato di poteri di imperio o investito di funzioni amministrative o inquadrato nell'
di imperio o investito di funzioni amministrative o inquadrato nell'ordinamento giuridico creato dallo
. -rivolto all'esercizio del governo o di altra attività al servizio dello stato
e colle private virtù. -rivelato o manifestato da un organismo collegiale politico o
o manifestato da un organismo collegiale politico o amministrativo. d. contarmi, lxxx-4-273
partic., un incarico governativo) o di altro ente in esso inquadrato;
un tale ente un potere di imperio o una funzione pubblica. -anche: che
la propria attività alle dipendenze dello stato o di altro ente in esso inquadrato. -in
impiego, esercita un potere di imperio o una funzione amministrativa. castelvetro, 8-1-137
signori riformatori vi pagano per dir male o per leggere? sarpi, i-1-43: fra
cioè un ufficio che fa capo allo stato o ad altro ente in esso inquadrato o
o ad altro ente in esso inquadrato o che comunque comporta l'esercizio di un
comporta l'esercizio di un potere di imperio o di una funzione amministrativa: pubblico ufficiale
di molto maggior ga- stigo quel secretario o cancelliere o altro officiale publico, per
maggior ga- stigo quel secretario o cancelliere o altro officiale publico, per mano del
una pubblica funzione, legislativa, amministrativa o giudiziaria. -in partic.
, senza essere alle dipendenze dello stato o di altro ente in esso inquadrato, svolge
scriptore de la detta arte, che ora o per temporale sarà, non debbia ricevare
ricevare ne la bottiga de la detta arte o vero luogo alcuno panno né campolo che
che dall'inquisizione sia fatto alcun precetto o monitorio a qual si voglia communità,
ma tutto quello che pretenderà dalla communità o fori giudiciali, lo tratti col solo
stato. -che ha una funzione o una qualità riconosciutagli dall'intera comunità.
giuridico); che è di competenza o di proprietà dello stato. brusoni,
legge de'romani, che diciamo civile o comune..., distinse due sorte
quali siano le publiche e quali le private o vicinali, dando per regola che le
nel publico, cioè da una città o terra all'altra overo dalla città al
all'altra overo dalla città al mare o ad un fiume navigabile. casti, vi-287
casti, vi-287: tu dormi, o catilina? / e le fiamme ardon roma
tona continentale tutta lezi da scimmia, o come quel pesce infarinato di sarina scorna
niuno de'sottoposti della detta arte o vero alcun altro possi richiamare o lamentare
arte o vero alcun altro possi richiamare o lamentare, dinanzi da detti consoli o
richiamare o lamentare, dinanzi da detti consoli o vero camerlenghi o vero ad alcuno di
dinanzi da detti consoli o vero camerlenghi o vero ad alcuno di loro, d'alcuno
si faceva col mezzo del- l'arrolamento o della coscrizione, incumbendo la legge ad
5. che lede gli interessi dello stato o della collettività in generale (un delitto
dapoi i molti capi delle leggi plauzia o plozia e giulia, con le quali ogni
a questioni riguardanti gli interessi dello stato o della collettività: causa pubblica. sarpi
n. 4. 6. stabilito o emanato dallo stato, dall'autorità di
dallo stato, dall'autorità di governo o da un organo dotato di potere di imperio
dispendiosa superfluità. -imposto dallo stato o da altro ente in esso inquadrato (
pubblici. -dichiarato da un sovrano o dallo stato (una guerra).
di ragion regale, anzi della prima sorte o sfera, non spettante se non al
-che si riferisce ai rapporti fra gli stati o i sovrani; intemazionale. botta
stessi tempi, viste con gli occhi propri o ritratte da testimoni degni di fede.
da testimoni degni di fede. -emesso o garantito dallo stato (un titolo di
tralascio anche di esaminare se l'argento o il rame avesse prima l'onore della pubblica
, mentre ciò potè dipendere da particolari o locali circostanze. gianni, xviii-3-1032:
che godevano benefizi fondati in rendite pubbliche o legati di fisse responsioni annue, fecero
il mutuo di danaro può essere fatto o in danaro sonante o in carta monetata
danaro può essere fatto o in danaro sonante o in carta monetata o in obbligazioni pubbliche
in danaro sonante o in carta monetata o in obbligazioni pubbliche. stampa periodica milanese
n. 2. 7. posseduto o gestito dallo stato o da altro ente
7. posseduto o gestito dallo stato o da altro ente in esso inquadrato (
partic.: che è sede di uffici o organi dello stato. -edificio pubblico:
palazzo signorile è da fare l'erario o vero il luogo da conservare il tesoro publico
, disegnare si debbono i beni col nome o di semplicemente demaniali o di strettamente pubblici
beni col nome o di semplicemente demaniali o di strettamente pubblici. i primi sono
dominante, che si trovano essere salariati o pensionati dalle casse pubbliche e che sono
pubblica: quella che appartiene allo stato o a enti e società che a esso fanno
fanno capo. -che spetta allo stato o a un ente in esso inquadrato (
8. organizzato e finanziato dallo stato o dagli enti che a esso fanno capo
: si hanno diversi convitti de'preti o studenti di teologia, quasi seminari, dove
seminari, dove si ammettono preti forastieri o anche vescovi con la camera e mensa
la comodità della libreria, per cinque o sei scudi il mese, tenendosi fuori la
numero dei comuni dotati di publiche scuole o d'esse mancanti. stampa periodica milanese,
. -che grava sull'erario dello stato o di altro ente in esso inquadrato;
conservatori, instituiti a spese pubbliche, o per via di lavori preparati loro dal governo
erano state ornate da de'vicini benestanti o a pubbliche spese. stampa periodica milanese,
per la collettività, per la maggioranza o per un gran numero di persone. -comitato
troverà ch'egli abbiano partorito alcuno esilio o violenza in disfavore del commune bene,
senza la giusta causa della publica necessità o utilità. c. i. frugoni,
(per lo più a opera'dello stato o di altro ente comunitario) all'uso
.. raddrizzare il torto che, o in genere soccorrervi, scommetto? -appunto
, i-1-39: voi più volte, o donne mie, vedeste / sovra le scene
non sono soltanto pubbliche vetrine pei vanitosi o imprese messe su per esilarare gli sfaccendati
i fuochi artificiali fanno spettacolo a sé. o alla fine d'una cerimonia pubblica,
. che prevede l'ammissione, la presenza o la partecipazione libera di molte persone,
libera di molte persone, anche estranee o casualmente interessate; tenuto in un luogo
... in venezia festa, giuoco o ricreazione publica alla quale egli non volesse
chiameremo con vocabolo antico coloro che amano o fanno professione di amar la libertà,
: è uesti un avvocato che difende o un filosofo che istruisce? h giacomo
solennemente portata a termine davanti alla gente o all'esposizione alla gente del cadavere di
davanti a tutti, in modo notorio o anche con particolare sfrontatezza. marsilio ficino
fra le pubbliche paci. -eseguito o inflitto alla presenza di quanti intendono assistere
oggi) quelli che per confessar con voce o scritti la fede di cristo pativon qualche
la fede di cristo pativon qualche publica pena o calamità senza morte. loredano, 2-i-138
-rivolto a numerosi ascoltatori; pronunciato o letto davanti a un uditorio.
-per estens. libero, non intralciato o impedito. nannini [olao magno]
colpisce tutti; inflitto indistintamente all'umanità o agli abitanti di una regione (un danno
naturale). petrarca, 246-9: o vivo giove, / manda, prego,
ancora morire qualcuno, non volle però o non seppe raffrenare i mancamenti propri né
generalità dei cittadini; che costituisce espressione o manifestazione (per lo più esternata apertamente
: nella sua stravagante altalena di indolenza o di furore, qualche volta fremeva di
. 17. conosciuto da tutti o da un gran numero di persone;
infìno in camera / senza esser visto o sentito e alla laura / sua donna dimostrarsi
di pubblica ragione. balbo, 1-369: o sono cose pubbliche per sé o segrete
: o sono cose pubbliche per sé o segrete diventate pubblichissime. stampa periodica milanese
nel 1508-10. -riconosciuto nella vera essenza o qualità. guittone, i-1-178: diviziato
e al più le simboliche di pitagora o talvolta le immaginate da essi o da
di pitagora o talvolta le immaginate da essi o da altri, ma non mai poteano
da un'azienda, da un'associazione o da un ente per far conoscere la
ente per far conoscere la propria attività o i propri fini e per creare un'
public relations). -anche: l'ufficio o il settore che si occupa di tali
svolta da un governo, da una società o da altro ente per mantenere relazioni sane
sane e produttive con la pubblica opinione o alcuni settori di essa (specialmente la clientela
. bianciardi, 3-107: dopo tre o quattro mesi appena mi assunsero in una
ancora... con quanta cautela o parsimonia si deggia far limosina ai pubblici
in quattro condizioni può trovarsi la donna: o sarà fanciulla o vedova o pubblica o
trovarsi la donna: o sarà fanciulla o vedova o pubblica o maritata. bocchelli,
donna: o sarà fanciulla o vedova o pubblica o maritata. bocchelli, 2-v-56:
o sarà fanciulla o vedova o pubblica o maritata. bocchelli, 2-v-56: anceschi
'l mistiero. -scherz. ammirato o corteggiato da troppi. conti, 90
cerca di compiacere tutti, anche compromettendosi o tradendo i propri princìpi. rajberti,
. ant. in modo aperto, manifesto o esplicito; pubblicamente. masuccio,
. -ci). ente politico- istituzionale o amministrativo; sistema politico- giuridico di una
giovani le buone lettere, con tre o quattro ripetitori. albergati, 59: lucurgo
giudici] se il padrone era impazzito o no: che in caso non fosse impazzito
e che 1 danni, che poscia o per incendio o per furto vi si
1 danni, che poscia o per incendio o per furto vi si commettono, vadano
. 3. suolo appartenente al comune o allo stato; terreno demaniale.
, 891]: se alcun tien o occupa alcuna cosa del pubblico, o ria
tien o occupa alcuna cosa del pubblico, o ria o altra terra...
occupa alcuna cosa del pubblico, o ria o altra terra..., sia
. -per estens. luogo frequentato o accessibile a chiunque. boccaccio,
chi dirige l'attività di un corpo politico o amministrativo o ha la responsabilità del governo
attività di un corpo politico o amministrativo o ha la responsabilità del governo di uno
la responsabilità del governo di uno stato o di una città. -anche, in senso
. -chi esercita un incarico politico o amministrativo. m. cavalli, lii-12-291
popolazione di un luogo, di una regione o di uno stato; il complesso dei
del pubblico. -luogo aperto o esposto al pubblico: v. luogo,
, che partecipano liberamente per interesse proprio o sono ammesse a presenziare a un evento
fatto collettivo, a un fenomeno sociale o culturale. -in partic.: insieme
per suo onore e della sua patria o per rispetto al pubblico, di cui si
cui si debbe far gran conto, o per suggezione ancora di quelli che verranno
si contempla come giudice di qualche materia o controversia, designato viene il complesso degl'
pubblico quando, riuniti in una sala o in piazza o sotto il fascino della
, riuniti in una sala o in piazza o sotto il fascino della réclame, soggiacciono
. -generalità dei lettori di un libro o di un periodico. birago, 7
pubblico: ardito come pur sono scrivendo o parlando con pochi individui, la vista
continuare a dirlo solo tra me e me o in conversazioni private, come mi accade
forteguerri, 12-47: se in privato o in pubblico si trama / cosa alcuna,
ammirazione tenga sospese. -in modo o in forma ufficiale. documenti riguardanti alfonso
valida. -per iniziativa dello stato o di una comunità; a spese dello
-mettere in pubblico: esporre o affiggere in un luogo frequentato affinché tutti
un luogo frequentato affinché tutti possano vedere o leggere. leonardo, 2-204:
mazzini, iv- 2-309: fra due o tre giorni metterò in pubblico la cosa.
de'miei studi, per aggradire o servire altrui, mi e convenuto mettere in
controlaterale (anche nell'espressione osso pube o del pube o della pube).
nell'espressione osso pube o del pube o della pube). dalla croce
, onde che nella suppressione de'mesi o nella pube o neh'inguinaglia si fermano
che nella suppressione de'mesi o nella pube o neh'inguinaglia si fermano. documenti sul
pigliano spazi dall'osso sterno all'osso pube o pettignone con fibre dirette di su in
di questa larghezza si chiama osso pube o osso della pube. a. f.
l'uso dei clisteri di pura acqua calda o di decozioni d'erbe emollienti e mucillaginose
nell'acqua tiepida di tutto il corpo o della metà inferiore. r. cocchi,
si vedeva il loro pube più gonfio o meno, e le bambine mostravano il
era biondo. -arco del pube o della pube: quello costituito dalle due
cale, / ardisci, o davo; e poi che il ciel cortese
rigoglioso (un terreno, una pianta o anche una stagione). camerana,
.. imperlati dalla piova della notte o al primo sole rasciutti, e'dicevano
suo fundo alla dea, dea bona o maia, castrati i lattonzoli, approntati all'
e rivolgeva per tagliare il vento azzurrato o la lanugine della nube pubere.
di tali limiti si parla di pubertà precoce o tardiva), in cui nell'uomo
, sia che la causa risieda nel clima o nella specie. massaia, iii-70:
bosco nemèo. d'annunzio, i-265: o sogno di bellezza in cieli aperti,
manifestazioni del bisogno sessuale nel vago fantasticare o in altri fatti consimili della pubertà,
vicesimoquinto. -pubertà perfetta, piena o ordinaria: la maggiore età.
, economica, culturale di una nazione o di uno stato, caratterizzato dalla presa
peli finissimi, corti, molli, più o meno avvicinati, ma tra loro distinti
ossa pubiche sulla linea mediana. -arcata o arco pubico: arco del pube.
pubico ': che è relativo o che appartiene al pube. 'articolazione pubica
sotto-pubico. * articola zione o sinfisi pubica ': articolazione delle ossa del
l'altezza dal suolo al pube o dal vertice della testa alla sinfisi
a causa di un matrimonio invalido o di un concubinaggio esistente fra uno di
pubocapsulare, agg. anat. muscolo o legamento pubocapsutare (anche solo pubocapsulare,
pubovescicale, agg. anat. muscolo o legamento pubovescicale (anche solo pubovescicale,
ipuga), sf. ant. pollone o ramicello di pianta, che serve per
perché..., quanto la puga o la marza è più giovane..
sansovino, 8-149: ogni albero che o di ramo o barbato o di puca si
: ogni albero che o di ramo o barbato o di puca si cria nasce più
albero che o di ramo o barbato o di puca si cria nasce più presto
intorbidi e i ruscelli / più di parnaso o li suoi lauri imbruche: / delle
mangiar che di succiole, / o giuochi di puccetti, t'imprometto, /
e 'l petto 7 colpo di scudo avessi o mazza in testa! 2.
per simil. colpo dato con la mano o con il pugno sul capo.
: con la veste ripiegata sulle spalle o sul capo. sozzini, 300:
-con valore aggetti: ripiegato sulle spalle o sul capo (una veste).
': genere di piante crittogame o funghi della sezione delle fragniidiee. hanno ricettacolo
fragniidiee. hanno ricettacolo carnoso, coriaceo o tremelloide; spore pedicellate e tramezzate.
di vario colore; infesta in autunno o in inverno le foglie e i fusti dei
che può svilupparsi nei favi della tigna o nelle squamosità che stanno intorno. =
di giacomo puccini (1858-1924), o con una citazione da esse.
musiche nuove al mondo assetato di melodia o solo curioso di stravaganze e policromie musicali:
pucetta, con cambio di suff. (o per attrazione da pecchia).
di area tosco-occidentale, vezzegg. di puce o pucia (v. pulce)
manca sua venuta. -o quando, o quando aerai? per certo delle due
delle due cose è l'una: o elfi è un dolce puchiozzo o elfi dè
una: o elfi è un dolce puchiozzo o elfi dè essere ebro com'un torcifeccio
al tifemate pucchio 'asino giovane 'o al còrso pucchietta 'piccolo recipiente '
di area tosco-occidentale, deriv. da puce o pucia (v. pulce).
di gaurano, faustiano et falerno et pucino o vero piotano, per havere de costei
, cementati da leganti calcarei, silicei o argillosi. dizionario di storia naturale (
viii- 280: 'pudinga 'o 'ciottolo d'inghilterra 'è la pietra
gl'inglesi chiamano 'pudden stone 'o 'poudingt stoone '. ell'è
detta pudinga. santi, ii-275: breccie o pudinghe, nella composizione delle eguali oltre
fra di loro, composte di sabbie più o meno fini amalgamate e cementate da filtrazioni
variocolore e di diaspro, con tinte delicate o vivaci, dal celestino al grigio chiaro
marmaglia la quale pareva fatta pel carcere o pel manicomio era un puddingo di duchi,
circa nel signif. di 'stomaco o interiora di maiale ripieno di carne tritata
. derivati, 'pudellatu- ra 'o, anche peggio, 'pudellàggio '.
decarburare la ghisa per trasformarla in ferro o in acciaio. = dall'ingl.
..: derivati, 'pudellatura 'o, anche peggio, 'pu- dellaggio
(superi, pudendissimo). che è o deve essere tenuto coperto per pudore;
il sangue proveniente dai tegumenti dello scroto o delle grandi labbra. balainucci,
numero di due, provenienti dalla femorale o da qualcuno de'suoi rami, si
che si manifesta ai lati della forchetta o nella parte posteriore del grande labbro.
che ha grande pudore, modestia, riservatezza o la affetta; verecondo, pudico,
sessuali, ma anche a ogni atteggiamento o discorso che anche lontanamente vi alluda.
atlanta. c. gonzaga, ii-71: o se mi desse fra le mani quella
c'incontriamo, ci uniamo, restiamo più o meno a lungo congiunti. lucini,
nessuna traccia di rimorso, di vergogna o di dolore attenua la sua [di
cose. 2. che rivela o che deriva da verecondia, riservatezza,
da verecondia, riservatezza, modestia, o anche da innocenza, purezza (o
o anche da innocenza, purezza (o ne è manifestazione esteriore spesso affettata e
disgusto, ostentatamente mostrato, per persone o cose che sono giudicate rozze o volgari
persone o cose che sono giudicate rozze o volgari. monelli, i-62: loro
tradisce il timore di dire cose irriguardose o imbarazzanti. aleardi, 1-20: fioca
innamorato socrate. 2. con o per discrezione e riservatezza (spesso affettata
per discrezione e riservatezza (spesso affettata o puramente formale e convenzionale). verga
sospetto che nel nostro mondo, più o meno, circonda l'artista, l'attore
19-132: una letteratura (creativa) timidamente o pudicamente recuperata, a un livello vergognosamente
pudicamente recuperata, a un livello vergognosamente o svergognatamente infantile. -in modo
divinamente »... dava con tre o quattro finestre su via albertolli. finestre
al fuoco ardente. guarini, 170: o bella e singolare, / ma troppo
malagevole virtute / del sesso femminile, o pudicizia, / come oggi se'rara!
. stefano, 1-27: la castità o veramente pudicizia è non coroscere carnalmente altra
2. l'essere pudico; condizione o comportamento di chi pratica la virtù della
si svolge il processo riproduttivo delle piante o a fiori tradizionalmente considerati come simboli di
, i-892: i poeti romani scrivevano o fingevano di scrivere per codesti priapi i loro
soverchia pudicizia. -rettitudine politica o anche morale di una collettività o di
politica o anche morale di una collettività o di uno stato. guidiccioni, 5-103
rifiuto di mostrare nudo il proprio corpo o parte di esso) e il pudore
a dire parola onde appaia lussurioso o vano. dante, conv., iv-xxv-o
solo amore. lemene, i-152: o notte ai furti amica, / a qual
forme bellissime sue / non curo, o signora! il maestro / (non
maestro / (non so se pudico o maldestro) / ci vieta servircene a due
le amate forme impresso ride, / o che il pennel cortese ivi dispieghi /
, 3-284: tu..., o diletta ginevra, in queste contrade barbare
roma, morivano e salutavano te, o italia risorta, o italia immortale.
salutavano te, o italia risorta, o italia immortale. -sostanti f.
amore, / non curanti de'padri o amici loro, / poiché d'altre
d'altre pudiche il maritaggio / macchiano o pure colle sue matrigne / o concubine
macchiano o pure colle sue matrigne / o concubine del lor proprio padre / salgono insieme
/ m'alzo, è teco, o gentile, il mio pensiero, / ché
straniero. 4. che compone versi o scrive opere purgate di quanto può essere
s s 5. che rivela o esprime pudicizia o pudore,; ispirato,
5. che rivela o esprime pudicizia o pudore,; ispirato, dettato,
, incominciarono a sentire la venere umana o pudica. cesari, 1-1-108: così vogliono
. cesarotti, i-xxxn-203: gioisci, o sposo; ecco il pudico letto,
/ ma non però che se ne sdegni o 'l vieti. marino, 13-91:
l'arrossir pudico. -che insegna o salvaguarda la pudicizia (la legge morale
. 7. nascosto alla vista o che si scorge a fatica (una
immagine). bartolini, 20-181: o profonda / maschera! / oh pudica
, 4-1-62: insalata, torte d'erbe o di zucca e di mele o d'
erbe o di zucca e di mele o d'altro frutto, pudini all'inglese.
d'un solo generico, sospetto in bene o in male a seconda dei casi e
nudo in ogni modo il proprio corpo o parte di esso e la volontà di non
istintive reazioni di vergogna, di disagio o di difesa (e il termine è
la parte nobile dell'uomo al sentire o preveder la minaccia che le fa la parte
quanto abbia rilevanza sociale (icomune senso o sentimento del pudore), anche in
. secondo il sesso, la condizione nubile o maritale. ibidem, i-486: se
offende il pudore con scritture, disegni o altri oggetti osceni, sotto qualunque forma
oggetti osceni, sotto qualunque forma distribuiti o esposti al pubblico od offerti in vendita
pubblicità, i quali offendono il pudore o la pubblica decenza, considerati secondo la particolare
sue gote. d'annunzio, i-484: o del signore ancella, / soffuso di
puramente, senza pensiero di falsa delicatezza o di pudore. tarchetti, 6-i-250:
desideri amorosi. pascoli, 1-233: o miei vecchi amici, medici dei poveri
aborrire da ogni moto disordinato di risentimento o d'impazienza, come da ogni altra
che fuori di scena, in un salotto o in una gita, in contatto con
principio assoluto a cui non si può o non si deve derogare. - anche
. scrupolo, ritegno, vergogna per agire o per aver agito male, in maniera
a pronunciare nomi come adonella, garsenda o biancofiore, e di quelle che una
pudore di scrivere versi / di diario o di gettare un urlo al vuoto / o
o di gettare un urlo al vuoto / o nel cuore incredibile che lotta / ancora
se fosse effetto / di locali abitudini o del clima, / so che giovanna un
puéblo, sm. (plur. -os o invar.). etnol. villaggio,
-vergine (con riferimento alla madonna o come suo attributo). laude
sola, / dimmi quel che contempli, o maria bella. b. pulci,
. b. pulci, lxxxviii-ii-325: o sacra vergìn santa, alma duella,
2. che è proprio delle giovinette o di un gruppo di ragazze.
). medie. medico o infermiere specializzato in puericultura, che opera
panzini, iv-550: 'puericultura 'o 'puericoltura ': l'allevamento razionale
proprio, che si riferisce ai fanciulli o anche all'infanzia.
la puerizia..., le fantasie o costumi puerili ci accompagnano sin alla vecchiezza
nobile germoglio, ma sempre che libro o cosa a libro somigliante se gli offeriva
l'osanna pio. -adatto o praticato abitualmente dai bambini (uno svago
mal può darsi all'età di 35 anni o a''primi -in una sineddoche
siano composti di corde proporzionatamente tese, o in grossezza e lunghezza unisone alla voce
lunghezza unisone alla voce umana virile, o in sottigliezza e brevità equisone alla puerile
l'uomo adulto manda fuori con isforzo volontario o per imperfezione dell'organo. d'annunzio
si fa a'fanciulli co la ferza o co la verga. 6.
6. che è stato compiuto o che è avvenuto durante la fanciullezza di
non volli lasciare indietro le poesie giovanili o anche puerili, per mediocri o difettose che
giovanili o anche puerili, per mediocri o difettose che sieno e per quanto non
errore. 7. che rivela o deriva da ristrettezza di mente, imflessività
di mente, imflessività, irragionevolezza, o anche da inesperienza, sprovvedutezza, superficialità
, stolto, insensato (l'atto o il comportamento di un adulto, o
o il comportamento di un adulto, o anche le parole, i discorsi).
abbiamo dovute notare fossero effetto dell'ignoranza o della sbadataggine d'uno scrittore, sarebbe
^ inchiostro co''l pretesto d'illuminare o divertire il mondo, scriva, se vuole
populo. -che deriva da credulità o da impressionabilità. gioia, 1-i-269:
canto. 8. che rivela o deriva da immaturità di carattere (l'
mediocre,... di concetti o esagerati o vieti o non maturi e dominato
... di concetti o esagerati o vieti o non maturi e dominato perpetuamente
. di concetti o esagerati o vieti o non maturi e dominato perpetuamente da una
così ragionavano d'aver perso il core o d'aver gli spiriti ad amor
i denti. -che ha espressione o caratteri infantili (lo sguardo di un
11. che ha poca importanza o scarso interesse; insulso, insignificante,
, concetto, opinione, oppure atto o comportamento sciocco, stolto, insensato o
o comportamento sciocco, stolto, insensato o irragionevole. f f
..., giudicherà perfino salutare, o almeno naturale, che per reazione si
. 2. cosa, fatto o questione futile, di poca rilevanza.
coprirsi, il mangiare alla mensa sua o simile altra principesca puerilità. idem,
lettori fosse tentato di ammazzarsi per amore o per debiti o per altre puerilità di tal
di ammazzarsi per amore o per debiti o per altre puerilità di tal genere,
per vedere fin dove arrivi la cavillazone o, per dir meglio, la puerilità de'
reagisce con emotività, senza riflettere, o concepisce progetti o sospetti del tutto irragionevoli
, senza riflettere, o concepisce progetti o sospetti del tutto irragionevoli e sciocchi.
mi compiangesse per il mio presunto male o per la sciocca puerilità dei sospetti che
riotto, e perfino la sua trivialità o puerilità. 6. infantilismo di
so se sia cattiveria d'uomo vecchio o puerilità, smorfia o commedia.
d'uomo vecchio o puerilità, smorfia o commedia. 7. disus.
il modo di agire, di comportarsi o di esprimersi che è proprio dei fanciulli
. 2. con modi, atti o pensieri, sentimenti simili a quelli dei
guadagna il tempo sul piangere come le femine o sullo starsene puerilmente ingrugnato. carducci,
3. in modo che rivela o deriva da ristrettezza di mente, irriflessività
. letter. connotazione insulsamente, melensamente o ridicolmente infantile di un nome, di
a la mamma / quando ha paura o quando elli è afflitto. ottimo, ii-531
il sentimento di quelle care giovanette circasse o persiane appena uscite dalla puerizia, quando
: -o spurio dell'egìde, / o incauto! per l'amore della regale /
della psiche verso le forme più adulte, o tali in apparenza, gli istinti crudeli
, ii-37: entrare un uomo nella religione o in puerizia o in vecchiezza, questo
un uomo nella religione o in puerizia o in vecchiezza, questo non fa il fatto
3. insieme di fatti e avvenimenti svoltisi o di atri compiuti durante la fanciullezza o
o di atri compiuti durante la fanciullezza o anche l'adolescenza di una persona.
20-48: non procedea niente da levità o puerizia d'ilarione che così spesso volea fuggire
. in senso concreto: opinione, credenza o affermazione sciocca, insensata; sproposito.
iii-306: nelle puerpere afflitte da terzana, o semplice o doppia, tremano alcuni medici
puerpere afflitte da terzana, o semplice o doppia, tremano alcuni medici al solo sentire
dopo il parto nella cavità dell'utero o parte di quella appendice carnosa e strettamente
strettamente aderente alla placenta,... o qualche grumo di sangue formatosi per la
fagiuoli, x-37: in somma sia donzella o sia puerpera, / tutto in servizio
manifestarsi localmente oppure con forme diffuse o anche generalizzate, che assumono allora notevole
ed era sconosciuto l'uso di strumenti o di ambienti asettici e di disinfettanti).
le donne partorienti. è leggera o grave, e questa ultima è una delle
confusionale oppure anche da psicosi maniacale o depressiva, che può manifestarsi durante il
periodo che intercorre fra il parto (o più precisamente l'espulsione della placenta)
aspetti patologici, con complicazioni infettive o anche con fenomeni di alterazione mentale).
nocivo nel tempo delle purgazioni sanguigne ordinarie o del puerperio, essendo allora le arterie di
indicare il tonfo sordo di oggetti soffici o di corpi duri che cadono su superfici
il rumore dell'aria, del gas o del vapore soffiato o pompato.
, del gas o del vapore soffiato o pompato. -anche iterato.
per indicare uno sbuffo che esprime disprezzo o disgusto. deledda, v-902: «
senza pagare ciò che si è comprato o consumato. panzim, iv-535: tuttora
, sm. (plur. invar. o -i). sgabello, per lo
. panzini, iv-535: 'pouf 'o 'tour- nure 'indicava quella gabbietta
puff1 », sm. scherz. stratagemma o raggiro ingegnoso per scroccare denaro.
coda fatta di dodici penne, più o meno lunga e tondeggiante, becco corto
meno lunga e tondeggiante, becco corto o mediocremente lungo con cavità nasali separate,
, ed il 'puffinus yelkouan ', o 'puffinus anglorum il primo si chiama
tanto difficile che un colpo nelle tempie o nello stomaco ammazzi; pure questa battaglia
nudi oppure coperti da liste di cuoio o, a roma, dai cesti,
, nel quadro delle gare olimpiche) o anche per esibizione circense.
, nella quale due atleti, dilettanti o professionisti, si affrontano colpendosi al volto
concreto: incontro pugilistico (nell'antichità o nei tempi moderni). prati,
pugni, zuffa, scazzottatura fra due o più persone. carducci, ii-14-177:
. contrasto di interessi, conflitto ideale o confronto polemico aspro, esasperato, accanito.
tragedia di euripide, esso ti chiederà o l'orso o l'elefante o una coppia
, esso ti chiederà o l'orso o l'elefante o una coppia di pugillatori.
chiederà o l'orso o l'elefante o una coppia di pugillatori. carducci,
/ di cesto. -atleta dilettante o professionista che pratica la moderna disciplina sportiva
: ogni volta che odo uno schermidore o un corridore o un pugilatóre ragionare sull'
che odo uno schermidore o un corridore o un pugilatóre ragionare sull'arte sua e
(con valore aggett.): segnato o deformato dai pugni (il volto,
filosofo dagli assorti occhi di smalto bianco o il pugile caparbio, nociuto come un
cespo d'ellera. -atleta dilettante o professionista che pratica la moderna disciplina sportiva
battaglia, in due modi si manifesta: o per battaglia di virtù o di
: o per battaglia di virtù o di forze, come duello pugilo, li
spesso le serate si chiudono al cinema o in baraccone dove un pugilista locale macera
pugillare1, sm. tavoletta di cera o anche foglio di pergamena, usato
i pugillari, cioè tavole di cera o di legno o d'altra materia, nelle
cioè tavole di cera o di legno o d'altra materia, nelle quali con
, da pugillàris 'che può stare o tenersi nel pugno ', deriv. da
si può prendere fra le punte di tre o più dita ravvicinate. -in senso generico
piemontese, lxvi-2-265: tagliate sottili tre o quattro cipolle d'ivrea e mettetele in
in espressioni negative, con valore enfatico o iperbolico). guerrazzi, 1-528:
anche: l'insieme dei gettoni posseduti o puntati da un giocatore. magalotti
quanto basta, non tutto essendo magro o sassoso e non pochi essendo in esso
, agg. che è nato, vive o abita in pu- glia.
è proprio, che si riferisce alla puglia o che vi è situato. lubrano
verso foggia. -proveniente dalla puglia o prodotto in tale regione. domenichi [
un dialetto). -sm. ciascuno o l'insieme dei dialetti parlati in tale regione
leuca. 4. antrop. sottorazza o tipo pugliese: varietà della razza mediterranea
77: né l'ingegno ti manca o forza o ardire / in reger l'aspro
né l'ingegno ti manca o forza o ardire / in reger l'aspro, indomito
, indomito destriero / col freno, o con li sproni, in pugna o giostra
, o con li sproni, in pugna o giostra. roseo, v-52: quando
nel vasto sangue popolar discendi, / o libertade. misasi, 7-ii-184: le ostilità
4. incontro sportivo di lotta o di pugilato. f. m.
. -disputa intellettuale; polemica culturale o scientifica. pallavicino, 1-210:
ognyor espugna. 11. impresa o lavoro arduo e faticoso. cellini,
agg. letter. ant. che partecipa o si appresta a partecipare a un combattimento
fr. colonna, 3-413: o dolorosa e grama me, potè essere
1 calli; / né le porte o le strade son capaci / a ricever tante
d'ardir con gli stalloni? / o scampar vuoi nell'ellade pugnace / chiamando
s s -con riferimento a divinità o a personaggi mitologici. cesarotti, i-xvi-1-57
/ né tu da sparta l'avesti, o latino, / la clamide rossa.
. chiabrera, 1-i-5: lascia [o cetra] il suon dell'arme ai rei
proprie opinioni e posizioni sociali, politiche o religiose. b. croce, iii-27-301
con loro [gli emigranti] tu, o dante, che in te riassumi tutti
te riassumi tutti questi penati, tu, o pugnace poeta scampato al rogo e alla
). graf 5-1086: tu [o selva]... allo spirto ansante
tutto inciam picherete, obliqui o diritti, da per tutto vi imbatterete,
fiamma). dannunzio, iii-1-1167: o bellezza, chi si leva nel vento
attribuire a tenacia e pugnacità degli avversari o ad ascolto che presso deputati e ministri trovino
pensiero. pugnalare, tr. ferire o uccidere con un pugnale o, anche
. ferire o uccidere con un pugnale o, anche, con altre armi da taglio
-colpire l'aria con un'arma da taglio o, anche, con uno strumento appuntito
pratica politica e ospedaliera, il leader o primario non abbastanza belva o iena viene
il leader o primario non abbastanza belva o iena viene prontamente emarginato e pugnalato dai
. colpo inferto con il pugnale (o con un'altra arma da taglio)
con un'altra arma da taglio) o ferita provocata con tale arma (anche
me si fece frate / quello sgraziato, o fecigli il dovere, / ché le
e imprevisto viene a turbare la pace o a porre in cattiva luce una persona
porre in cattiva luce una persona amata o costituisce un rimprovero (e anche la
qual pugnalata darai tu a maria, o anima che hai rinnegata la virtù e
un fodero, legata a un fianco o, anche, nascosta sotto gli abiti
essere di diverse fogge e variamente adomata o scolpita, da un'elsa e da una
usata nella lotta a corpo a corpo o per infliggere per lo più proditoriamente ferite
fanciulli ad ammirare il pugnale d'armodio o il pugnale di bruto e usurpano il
lombardi, sono ipocriti per amor di pensioni o favori regi. g. ferrari,
doveva trafiggermi. 4. espressione o discorso efficace e perentorio, che penetra
pugnante, falsa. 6. moralmente o logicamente discordante, in opposizione, in
. filos. cosa di un dato genere o specie che di fronte a un'altra
a un'altra cosa (dello stesso genere o specie) si trova al massimo grado
iv-xxvi-8: questo sprone si chiama fortezza o vero magnanimitade, ta quale vertute mostra
con l'armi era da uscire, / o da pugnar con l'armi o da
, / o da pugnar con l'armi o da morire. fed. della valle
furor di regno / pugnano i prenci o i popoli alla bella / libertà dànno umane
/ libertà dànno umane ostie esecrate / o danno a prezzo anima e brandi all'ire
brandi all'ire / di tiranni stranieri o a stolta impresa / seguon avido sir che
campi / l'itala gioventu- de? o numi, o numi: / pugnan per
itala gioventu- de? o numi, o numi: / pugnan per altra terra itali
una lotta sostenuta da uomini contro animali o da animali fra loro. guittone,
2. combattere singolarmente contro uno o più avversari (con partic. riferimento
due eserciti in guerra fra loro) o anche contro assalitori e sicari. -anche:
agon tremendo e duro / estinto rimanesse o prigioniero / il cavalier, dal conte
-per estens. competere in una gara poetica o di bellezza. marino, 1-2-105
, in opposizione, in contraddizione etica o logica; contrapporsi nell'animo o in
etica o logica; contrapporsi nell'animo o in un conflitto di sentimenti o di interessi
animo o in un conflitto di sentimenti o di interessi. dante, purg.
un fine politico, religioso, esistenziale, o per sostenere, difendere o anche imporre
esistenziale, o per sostenere, difendere o anche imporre una causa, un ideale
grande forza d'animo a tormenti morali o spirituali. -in partic.: resitere alle
malinconia: sì che allorquando / cantarellare o rider si vedea, / più la pugna
pigliare / tra d'essere 'n inferno o 'nnamorato, / sed i'non mi
non so che fare, in pugnarvi o non ricoverare. canzone di auliver, xxxv-i-
pugnade. 2. ciò che è o può essere contenuto in un pugno,
dicendo: -io arò oggi il mal dì o io rivincerò la mia scarsella e i
-mezza pugnétta: uomo di bassa statura o di poco conto. g.
2. piccola quantità di una sostanza o di oggetti che può essere contenuta in
/ ad ogni istante un poco, / o giovinezza, e che sarai domani /
si suona in pugno, che però pugnetto o sottovoce è chiamato. 4
la p p atria, o nobili caduti, / fruga i pugnati solchi
/ sì come carlo, senza festa o bona, / con suo baroni a bruni
presso a sera, / piacciati farmi, o padre onnipotente, / sollicito e fervente
impegna strenuamente per raggiungere un fine politico o religioso o per sostenere, difendere o
per raggiungere un fine politico o religioso o per sostenere, difendere o anche imporre
o religioso o per sostenere, difendere o anche imporre una causa, un ideale,
: se tu come il vino mi pestassi o come il pane mi pugneggiassi o
o come il pane mi pugneggiassi o per tutta la casa mi strascinassi,
piccola quantità di una sostanza o di oggetti che può essere contenuta in un
in quella colatura avendoli infuso un pugnèllo o più di farina a discrezione, si
pugnelli su nuovi canicci, entro dei piatti o altri recipienti. c. ridolfi,
, carlo betocchi, per esempio, o nicola lisi. 2. dimin.
fatica il concavo ella mano tanto o quanto piegata. = dimin.
altrimenti che se dagli spiriti del sale o del vetriolo o dell'allume o del solfo
dagli spiriti del sale o del vetriolo o dell'allume o del solfo o del
del sale o del vetriolo o dell'allume o del solfo o del salnitro tocchi e
del vetriolo o dell'allume o del solfo o del salnitro tocchi e penetrati fossero.
seggio: ad ogni soldato di guardia o amico di cesare, eh'ei s'avvengano
affanno: / -che è mai questo, o re giovane abore? / senti fuor
aria attonita; le donne tornano indietro o si nascondono; i bambini gridano e
mordendosi a quando a quando le mani o facendo con le pugna serrate gesti di
infangati, col sangue raggrumato sulle vesti o ancora colante dalle ferite, venivano dileggiati
del detto comune dessero intra loro pugno o vero gotata, sia punito per ciascuna
fortemente, per lo più per afferrare o stringere un oggetto, per impugnare un'
prendendo n dì se non forse quattro, o cinque once di pane, perché il
canto, j j o re de'miei verd'anni, / re
pugnio, quando tu vederai alcuna acqua monda o fontana, aspergile la bocca e il
. mano chiusa, stretta fortemente e protesa o portata violentemente in avanti o dall'alto
e protesa o portata violentemente in avanti o dall'alto al basso per colpire una
alto al basso per colpire una persona o per battere su un oggetto. dante
dispiace ch'io non ho recato i bracciali o le racchette che adoperiamo mercurio ed io
io per giocare in casa di giove o nell'orto: ma le pugna basteranno.
dolore, fastidio, ecc.) o, anche, una violenta minaccia e
muso di qualcuno, mostrare i pugni o il pugno, portare i pugni al
come segno di amicizia, m affetto o anche di cameratismo. deledda, i-1036
consumato all'aperto in gavetta da soldati o alla partenza della sera, col tremante
dimostrata con troppe teste e costole rotte o ammaccate in rissa, il popolino diceva
all'avversario in una gara di pugilato o di lotta con la mano coperta da un
. m. cecchi, 24-7: o nobile / festa, che mi par quella
sanese. 6. ciascuno dei provvedimenti o anche l'insieme delle misure fortemente repressive
7. quantità di sostanza o di cose che può essere contenuta nel
rosaria non poteva far cuocere un uovo o mettere a bollire un pugno di fave
senza andare a chiedergli le chiavi della dispensa o del pollaio. dannunzio, iv-1-860:
persone, riunito per compiere un'azione o anche soltanto per ragioni esterne e casualmente
soltanto per ragioni esterne e casualmente, o più spesso per imprese di guerra e
, uno si dimanda giuoco del pallone o vero da pugno, sì perché quella
-essersi assicurati l'esito di una battaglia o dell'intera guerra; stare per vincere
(anche in un conflitto di sentimenti o nel combattimento contro il peccato).
tanto da poterlo piegare alla propria volontà o ai propri desideri o da determinarne le
alla propria volontà o ai propri desideri o da determinarne le azioni e le parole
influendo in modo decisivo sulla sua condotta o sul suo comportamento. ulloa [f
suo stato nel pugno, per sostentano o disfarlo come gli piacesse. b.
! quando sapeva [il depretis] o sentiva d'averla in pugno, il resto
indicare la fatica impiegata per ottenere qualcosa o l'impegno messo in opera o lo
qualcosa o l'impegno messo in opera o lo sforzo per aprirsi un passaggio in un
contemporaneamente due azioni con mezzi diversi o in modo alquanto approssimato. tommaseo [
pugni: per indicare un'azione impossibile o almeno difficilissima. grazzini, 238:
. / ma bisogna esser solo cane, o villano... / per ch'
alcune volte le cose secondo beneplacito, o le manda a consultar meglio; ed è
era in suo pugno di farla abortire o cambiare. nievo, 715: l'italia
oppure sgradevole dal punto di vista estetico o di cattivo gusto (v. anche occhio
definitiva. -finire, venire, a o ai pugni: azzuffarsi, picchiarsi.
per far pastello de carne de cervo o de capriolo: in prima taglia la carne
per qualcosa che non si può fare o a cui non ci si può opporre
agg. region. ant. che proviene o è pro dotto in puglia
questi e accumulato mediante la trebbiatura (o, per quel che riguarda il risone,
foraggio, quella più grossolana come strame o negli imballaggi. esopo volgar.
che nei seminati, perché dalle putrefazioni o del grano o delle sue tuniche o
, perché dalle putrefazioni o del grano o delle sue tuniche o dei suoi calici nascono
o del grano o delle sue tuniche o dei suoi calici nascono. quindi alcune
tra la terra s'impasterà pula di grano o altre biade, fieno trito, paglia
resti di scope, scotolatura di lino o canape, sarà buonissimo. 0. targioni
. targioni pozzetti, i-283: loppa o gluma o pula... è quella
pozzetti, i-283: loppa o gluma o pula... è quella coperta propria
dei fiori delle gramigne composta di una o piu valve..., terminate
, terminate molte volte da una coda o filo, detto resta volgarmente,.
pula, la paglia va alla bica o al fienile sui forcali, il grano,
smosso, butta il frumento pesante come spazzatura o de'pollai o degli sterquilini, ritenendo
frumento pesante come spazzatura o de'pollai o degli sterquilini, ritenendo pula e paglie,
di steli legnosi, di corteccia secca o di legno cariato. -in partic
, il lapponcino di età di nove o dieci anni... comincia imparare a
suoi rangiferi... tirano le pulche o le slitte. = adattamento della voce
irritans) che è parassita dell'uomo o del cane: insetto piccolissimo, di
or col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da
quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. crescenzi volgar
/ o da pulci o da mosche o da tafani. crescenzi volgar., 9-86
voglio, d'un cane dimestico / o d'una gatta. or che dirai,
con molti vezi li cercano le police o altre sporchizie come cose peculiarissime e naturale
tranvai, al cinematografo, al teatro o al caffè, che so io.,
a qualcuno: insinuargli in mente, più o meno subdolamente, un sospetto, un
g. m. cecchi, 321: o zaccheri, / tu sei che bestia
coll'avviso di qualche novità in parigi o sia nella sorbona. forteguerri, iv-331:
di tenerlo a segno con le protezioni o trovar qualche modo d'attaccarlo noi in criminale
nell'orecchio. imbriani, 10-223: o ch'io mi disputi a parole o ch'
o ch'io mi disputi a parole o ch'io venga seco alle mani, o
o ch'io venga seco alle mani, o ferito o feritore nel duello, quella
venga seco alle mani, o ferito o feritore nel duello, quella pulce ch'ei
rosanna scavallava nei balli e amoreggiava con questo o con quello, gli voleva mettere una
casa. ^ 3. persona o cosa o questione di nessun conto,
. ^ 3. persona o cosa o questione di nessun conto, di nessun
se poi il nostro allarmista fa il direttore o il tirapiedi di qualche gazzetta, allora
per amore della padroncina. -oggetto o carattere tipografico piccolissimo. montale, 15-701
, ovvero il grosso raso verde o pulce ricamato. verga, 8-406: in
gioco delle pulci: si svolge fra due o più giocatori, che devono far saltare
il suo gettone nel centro del tavolo o che elimina i gettoni avversari facendo in
: specie di pulce (tunga penetrans o dermatophilus penetrans) originaria dell'america centromeridionale
dentro ci puzza e fuori ci fa caldo o ci piove, e tutti ti contano
le pulci: avere un rapporto carnale (o ap- prestarvisi). boccaccio,
-d'una pulce fare un cavallo o un elefante: dare soverchia importanza a
-valere un piede di pulce: poco o niente. baretti, i-218: quantunque
pubblico che non piaceva alla dea melytta o venere che pulcella alcuna n'andasse a
fai ad alcuna tua richesta, / o vecchia ch'ella sia o giovanzella,
richesta, / o vecchia ch'ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova
ch'ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova o pulzella, / sì
sia o giovanzella, / o maritata o vedova o pulzella, / sì convien che
giovanzella, / o maritata o vedova o pulzella, / sì convien che. ila
ligione che mai giovane vergine o polzella non viene a ragionare in
vero: questa fanciulla è ella pulcella o pure..? -sopra la mia
: le donne giovani, / maritate o pulcelle, / amano il ballo assai.
pulzella. f. scarlatti, laxxviii-ii-596: o degno frutto da te generato / in
dai francesi come la pucelle d'orléans o, semplice- mente, la pucelle)
: anversa comunemente si tiene per punzella o vuoi dir vergine: affermando i terrazzani
sia ribellata né sia stata giamai saccheggiata o l'onor delle donne toltole. siri,
. * pulicella, di origine incerta (o da pullus ('pollo '
da pullus ('pollo 'o da pulex 'pulce '); la
misteriosamente, come gelosissimi segreti d'onore o di casta, mentre non sono che
e serietà, disposta a qualunque compromesso o raggiro o tradimento pur di cavarsela. -
, disposta a qualunque compromesso o raggiro o tradimento pur di cavarsela. - anche
con troppa arrendevolezza (per calcolo opportunistico o anche solo per stupidità e debolezza,
debolezza, sempre, comunque, destando biasimo o irrisione). casti, i-2-286
cose, io mi troverei prima o poi a scegliere fra queste due figure,
e l'altra sgradevoli a fare: o vittima o pulcinella. de roberto, 278
altra sgradevoli a fare: o vittima o pulcinella. de roberto, 278: poteva