a mettersi le mani in tasca nelle baldorie o a pagare la parte di chi non
, chiunque fosse della brigata, più o meno suo amico. moretti, 186:
carnevalesche, e in ogni situazione di singoli o di comitive, in cui si scorgesse
che si fa appendere a legne minute, o altra materia secca e rara. la
tradotto, prima d'averlo letto, o senza averlo letto. monti, i-138:
all'attacco (detto di un organo o di un arto), che costituisce
d'inserzione su altra parte della pianta o del corpo (il termine opposto è
usare il sinonimo prossimale. -lamina o membrana basale (anche piastra basale)
. basilisco. iacopone, 8-2: o femene, guardate a le mortai ferute:
. miner. di basalto, fatto o derivato dal basalto. targioni tozzetti,
, di roccia basaltica, sono ripide o a picco. piovene, 5-547:
soltanto / la tua vetta basaltica [o cipresso] s'irradia / d'un tremore
compatto e omogeneo, di colore nero o nerastro, cosparsa di piccoli cristalli lucidi
è di origine neovulcanica (periodo terziario o quaternario): si adopera per la
miracoloso della madonna del monte, dipinto o meglio graffito su una lastra di basalto
bastano a cambiare una moneta d'oro o d'argento, pigliandone l'aggio,
sono, il basamento, il corpo o tronco del piedistallo, la cornice o cimasa
corpo o tronco del piedistallo, la cornice o cimasa che lo copre. algarotti,
andavo ogni tanto scoprendo in qualche armadio o cassettone. barilli, 6-134: san vitale
, composta dall'associazione di leucite o nefelina con pirosseno, plagioclasio basico
xxv-2-241: è qualche cardinale questo scurra o qualche bassà del gran turco? sassetti,
qualche tempo alle prese con un bascià o col gran visir, credo che sputeresti
ba schi, del popolo o del costume delle province basche (in
santo. 2. berretto basco o soltanto basco (dimin. baschétto,
estivi, neri di sguardo, con berretti o baschi sospesi sulla massa nera dei capelli
e bascula, sf. bilancia a bilico o a ponte, di cui un'
a ponte, di cui un'estremità o piatto tocca terra (su una
alla francese si denomina così la bilancia o meglio le bilancie a bilico. ma bravi
rasentavi il muro della stagionatura a via mercato o penetravi i budelli del ciovasso tutto bascùle
oggetto, una costruzione; parte inferiore o sottostante che fa da fondamento, da
[astronomico] né meno si sostiene o si eleva a braccia, e massime se
special- mente l'elemento che nella colonna o nel pilastro sta tra il fusto e
la giustificazione di ciò che si fa o si dice). giusti, iii-386
giurati. se non che quella base, o più presto o più tardi,
quella base, o più presto o più tardi, pungerà il sedere a chi
e soldati a non dar credito, ripetere o comunque diffondere voci d'allarme. vittorini
ciò che v'è di più essenziale o prevalente (una confezione, una manipolazione
): fondamentale, inalienabile [stipendio o stipendi base; indice base; problema
. e anat. parte di un organo o di un arto per cui esso si
un arto per cui esso si attacca o si inserisce al resto del corpo (
avvolto dal calice: la basella alba o basella rubra dell'india dà foglie che
detta perciò 'spinacio * della cina o dell'america). = dal
vuol dire fingere di non intendere, o fingersi uomo senza giudizio; dal verbo
5-34: né fur di delfo il tripode o di deio, / né il palladio
attaccatura dell'orecchio: basetta diritta, o un po'più giù: basetta quadra
gli vada a finire la coda, o la testa. alvaro, 9-471: porta
ancora si portavano per ornamento le basette, o i mostacchi. parini, 670:
di penne nere a guisa di baffi o mustacchi (basetta): misura in
simile a uno sporangio di una o più cellule (porta le spore,
che hanno il tallo fogliaceo, squamoso o cespuglioso (costituito dall'associazione o simbiosi
squamoso o cespuglioso (costituito dall'associazione o simbiosi di un fungo basidiomicete imenomicete con
: detto della flora (una pianta o una cenosi vegetale). = voce
; e così chiamavansi le aule pubbliche o giudiziarie. ma perché tali luoghi da'cristiani
, con navata centrale e altre due o quattro minori ai fianchi).
che l'antiche erano in terreno, o vogliam dire a piè piano, e
ad essa sorge la basilica di vicenza, o sia il palagio detto della ragione.
sete talor mutarse in quello, / o in salvatica menta. mattioli [discoride
finestre, in su le loggie o nei giardini. domenichi [plinio],
inzuppate d'olio e la saggina, o, come altri vogliono, il bassilico,
al balcone dietro a gabbie di canarini o vasi di garofani e di basilico.
: olive sotto sale in barili, o marinate con l'aglio e il peperone e
/ sotto le finestrette con le viole / o il basilico, come mendichi insistenti.
una cresta a guisa di corona o diadema: che uccide con lo sguardo o
o diadema: che uccide con lo sguardo o con fiato pestilenziale e infuocato. -anche
era un animale immaginario, l'aspide o il basilisco. 2. arald.
, rappresentata con corpo squamoso su due o quattro o anche otto zampe da uccello
con corpo squamoso su due o quattro o anche otto zampe da uccello, con
a volte con il capo di gallo o di falcone sormontato da un'escrescenza carnosa
sf. stor. e letter. regina o imperatrice bizantina. d'annunzio,
la testa fetale nei casi di basiotripsia o cefalotripsia). = voce scient
.): in contrapposizione ad acropeto o basifugo (sinonimo di acrofugo).
gridare anch'egli, incominciò con due o tre pacifiche parole ad esortare il marito
come impietrito (per lo stupore o la paura); svenuto, in deliquio
: una voce di testa da matto o da donna,... fa un
= voce scient., formata su basofilo o basofìlìa. basòfìlo (anche basofìlico e
di pietra eruttiva (a forma rettangolare o poligonale) con cui si pavimenta una
a pavimentare una strada con basole (o basoli). basolato, sm
pavimentazione stradale fatta con basole (o basoli); ammattonato. basolatóre
. si perde e si svia nella luce o nelle nebbie che colmano il cielo della
attesta se un soldato è accolto o dimesso dall'ospedale (op
alla mensa. -animali di bassacorte (o da corte, da cortile): galline
del vero a qualunque motivo di avversione o di gratitudine. settembrini, 1-38
71: io non catechizzo, né pianto o difendo sistemi; e so benissimo che
: esso catechista può essere catechizzatore più o men valente, zelante, efficace.
vallisneri, iii-384: catecù, o terra del giappone. è questa una
per tutto simile a quella del catto, o vogliamo dire terrà catecù o iaponica,
catto, o vogliamo dire terrà catecù o iaponica, alla quale è molto simile
indie orientali, dalla cui corteccia, o secondo altri, dalla polpa de'suoi
giap- ponica, detta anch'essa catecù o cacciù, sugo vegetabile che ha facoltà
chiome crescenti? o una processione bianca di catecumeni, nutriti
una dottrina, a un movimento politico o letterario. prati, i-290: corsi
che serve come regola per l'indagine o per l'espressione linguistica di essa,
l'estetica, metodologia di quel giudizio o scienza della categoria del bello. c
compresi in serie ordinata tutti gli individui o le cose di una stessa natura o genere
individui o le cose di una stessa natura o genere. magalotti, 20-114: infin
ben disgraziato colui, che non abbia, o che non si dia ad intendere di
attività produttiva (come datori di lavoro o come lavoratori). paoletti, 1-2-142
punto né poco alla categoria delle donne o nobili o plebee. foscolo, vii-134:
poco alla categoria delle donne o nobili o plebee. foscolo, vii-134: sì fatti
grandi categorie, poveri e ricchi; o, in altri termini, gente che
di dio. pascoli, i-351: o patria, tu saprai tra i tuoi figli
, nel nuoto, ecc.) o del peso (leggero, medio, massimo
pugilato, nella lotta, ecc.) o del mezzo tecnico (la cilindrata:
e non si perdeva a ciaramellare di donnicciuole o di tresche, muoveva sempre lunghissime lamentazioni
, cioè predicativa, è un parlare o vero orazione, che di necessità significa
, che di necessità significa il vero o il falso. tesauro, xxiv-92:
3. per estens. che afferma o nega in modo reciso, incondizionato;
. crescenzio, 1-169: le supposizioni o princìpi per sé noti sono veri;
s'accomodarono quelli che non erano laureati o non empiean, con residenza magistrale insegnando
un berrettone in capo, il verno, o un palandrano o un catelano. carena
capo, il verno, o un palandrano o un catelano. carena, 2-65:
. avverb. ant. catellon catellone o catellon catelloni (anche catalone catalone o
o catellon catelloni (anche catalone catalone o semplicemente catellone): pian piano,
, con qualche fermaglio nel cappello, o qualche catena d'oro al collo:
più novella / di lui s'intese. o di catene è cinto, / o
o di catene è cinto, / o sommerso è fra tonde, o in guerra
, / o sommerso è fra tonde, o in guerra estinto. goldoni, vii-1105
men care che tutte l'altre? o crediam la nostra vita con più forti
mai non fu concordia di voluntà o amore cordiale tra fratelli maggior di quello,
vorrei, usar le catene, la fune o 'l foco per saper una verità,
(alla volontà di una persona, o anche a un imperativo morale, a una
e quale è ora la mia vita, o amore? della mia cara donna spogliato
.. che tutti empio di pene, o cingo di catene, massimamente quando movo
il bel labbro tinto di cinabbro, o che volgo l'una e l'altra stella
, schiavi; / e tu [o quercia] fremesti su le lor catene,
purg., 31-25: quai fossi attraversati o quai catene / trovasti, per che
: e ad ogni modo fra non molto o verrò per lungo tempo, o scapperò
molto o verrò per lungo tempo, o scapperò per tre giorni a brescia.
e gli animosi / vostri richiami, o gloria, o libertà. de roberto,
/ vostri richiami, o gloria, o libertà. de roberto, 241:
3. figur. serie di cose o persone congiunte in una continuità ininterrotta;
un fotomon- tage iridato di saette rosse o violette e gasolina usta, intronato di
catena). - stampa a catena o catena di giornali: che escono in
articoli comuni, con un'unica direzione o un unico organo di acquisto. panzini
acqua in occasione di un incendio, o mattoni, come fanno i muratori, o
o mattoni, come fanno i muratori, o anche altri oggetti. salvini,
cadeva trebbiato. -catena della felicità o della solidarietà: organizzazione di beneficenza che
(in occasione di gravi sciagure pubbliche o per risolvere un problema assistenziale di interesse
-catena logistica: composta da navi mercantili o militari che provvedono al rifornimento di una
la pantogola. -lettera a catena o catena di s. antonio o catena
a catena o catena di s. antonio o catena della fortuna: lettera che contiene
contiene l'invito a recitare una preghiera o a compiere certi atti di
catena a tante offese / vendetta, o de la man che 'l latte oscura /
grossi quanto la gamba d'un uomo o poco più, incrociati e soprapposti e
un capo per una campanella del collare o del petto, e dall'altro per un
. * 3- biol. catena ganglionare o gangliare: serie di gangli nervosi che
. successione di atomi (di carbonio o di silicio) collegati nella molecola di un
in ordine lineare (catena lineare o ramificata), a struttura aperta (
a struttura aperta (composti aciclici) o chiusa (composti ciclici).
a contrastare spinte prodotte da speciali strutture o da particolari condizioni statiche in cui viene
il sistema triangolare rigido formato dai puntoni o per impedire che questi trasmettano spinte oblique
legamento orizzontale perimetrale delle murature in mattoni o in pietra; in ferro, a
ferro, a forma di sbarra tonda o piatta, che termina alle due estremità
le spinte di archi e di volte o per assicurare a un edificio ancora stabile
ancora stabile una parte che si sia staccata o tenda a ruotare o a spostarsi;
si sia staccata o tenda a ruotare o a spostarsi; in cemento armato).
possibil sarebbe fabbricar... palazzi o templi vastissimi, li cui remi,
ne'muri per collegarvi meglio i mattoni, o il pietrame. carena, 1-223:
e imbiettato in ciascuno dei due occhi o maglie, con che termina ciascuna estremità
17. elettr. catena di conduttori o voltaica: successione aperta di conduttori elettrici
19. geogr. catena di montagne o di monti (anche di colline)
continua (con uno sviluppo lineare più o meno lungo, non interrotto da profonde
da profonde depressioni trasversali) di cime o di gruppi di cime o d: '
di cime o di gruppi di cime o d: 'rilievi in genere.
ogni rima si pone tre volte, o perché sempre con quello medesimo ordine di
di vari autori (formati da estratti o scolii). muratori, 7-iv-209:
e pur voleva interpretare le divine scritture o trattare altro argomento, se ne sbrigava
di trazione, formato da anelli chiusi o scomponibili, collegati fra di loro con
lunghezze sul terreno, in vece della canna o della pertica. codesta catena è formata
trasporto che non è la rigida pertica, o la fragile canna. 28
preparato un pezzo di catenetta di ferro o di ottone,... si metterà
, 4-3-263: vedrete, allentando più o meno la detta catenuzza, incurvarsi questa
il cilicio, la catenuzza, o altri tali istromenti penitenziali. -spreg.
, sm. piccola e robusta sbarra o spranga di ferro (e anche di
si disserri / la mia prigione, o tu con un fendente / manda in
che lavorano chiavi di ferro, serrature o chiavature con le parti loro, cioè la
altri catorcio come gli aretini, o dall'essere incatenato, o dal torcersi e
, o dall'essere incatenato, o dal torcersi e girarsi. fagiuoli,
boazzo vecchio morto da se stesso, o di qualche vac- caccia, c'ha
, c'ha mangiato qualch'erba velenosa, o che s'è annegata in un fosso
emanato in modo da evitare evasioni fiscali o incetta di merci). -legge
piana secondo cui si dispone una fune o catena omogenea pesante, fissata alle due
. linea curva formata da una catena, o corda raccomandata a due punti. questa
sé una catena di grossezza uniforme, o una corda molle appesa colle sue estremità
... / qual cesare o marcello, / qual divo, qual eroe
a ringhiare dietro i cancelli, passando, o in altre dislocazioni opportune catenati e torquati
coerentemente, in uno stretto rapporto naturale o logico. marsilio ficino, 2-107:
catena (per lo più d'oro o di altri metalli preziosi): da
da portarsi al collo, al polso, o pendente dalla cintura o dalla tasca (
al polso, o pendente dalla cintura o dalla tasca (e in questo caso è
2. catena per lo più in ferro o acciaio, sottile ma robusta (usata
l'uncinetto (e anche con l'ago o a macchina), in modo da
e sottile catena (d'oro o d'altri metalli preziosi), usata
onde l'acqua vi forma una cascata o salto); le paratoie affiancate che regolano
... lasciavano certe cataratte, archi o scolatori fatti in tal maniera, che
, e sono provedute di buone porte o cateratte di legno, che s'alzano
e s'abbassano, secondo l'opportunità, o di dar sfogo all'acqua del canale
dar sfogo all'acqua del canale, o di mantenerla dentro di esso. grandi
apertura per cui a volontà si dà o si toglie l'accesso all'acqua destinata a'
volger la ruota di un mulino, o di altro consimile edilìzio. cateratta chiamasi
di legno, la quale si apre o si chiude orizzontalmente su'suoi cardini,
si chiude orizzontalmente su'suoi cardini, o per lo più è scorrevole verticalmente entro
prolungate in alto, è un verricello o tornio orizzontale, per rialzare la cateratta
e le basta di cominciare a trapelare o a sfiorire in un punto, per
i-988: e ora anche apritevi, o cateratte dei cieli, e versatemi in
salto d'acqua ma come un pendio più o meno ripido su cui l'acqua
possono vedere... esempi di catadupe o cate ratte insigni ne'fiumi
l'alveo con qualche fabbrica di muro o di legname (che volgarmente si chiama
legname (che volgarmente si chiama chiusa o pescaia, e da altri, a riguardo
zano vivi; e a quegli delle valvole o cateratte, che sono in tanto numero
sotto della cortina vi è un o sia cateratta. 7. ant.
per una cateratta come nelle nostre colombare o ne'terrazzi, si entra in una
più quadra, che in alcune botteghe o in povere case è nel palco o soffitto
botteghe o in povere case è nel palco o soffitto a uso di dare con scala
parte delle vie di domasco sono coperte o di tetto o in volta, abbiendovi
di domasco sono coperte o di tetto o in volta, abbiendovi cateratte che rendono
. cocchi, 8-208: varia cecità nuvolosa o suffusione o glaucoma o cataratta che dir
, 8-208: varia cecità nuvolosa o suffusione o glaucoma o cataratta che dir si voglia
varia cecità nuvolosa o suffusione o glaucoma o cataratta che dir si voglia. baretti,
25 e i 30 anni, specie sartina o modista, che si mette la
italia tutta. / genti a l'ibero o tributarie o serve / gioverntù ben armata
. / genti a l'ibero o tributarie o serve / gioverntù ben armata e ben
a'termini debiti, cioè a restare o sanza vizi o sanza autorità. aretino
debiti, cioè a restare o sanza vizi o sanza autorità. aretino, 2-138:
e di lontano / gridò laocoonte: o ciechi, o folli, / o sfortunati
/ gridò laocoonte: o ciechi, o folli, / o sfortunati! agli
: o ciechi, o folli, / o sfortunati! agli nemici, a'greci
terre di poggio baldino è per farne catinelle o padelle, cioè vasi da fondere il
: l'arme in più parti avean forate o rotte / e versavan già sangue a
essere in gran dispiacere per un danno o una disgrazia che non si può impedire
molto profondo, di forma emisferica o a tronco di cono (di
dentro all'istesso vaso, un dito o due lontana dalla superficie, e l'altra
1-374: catino intendiamo un vaso di terra o d'altra materia, per servizio di
- / io dico meco -segue lepre o cerva / il mio bel sole, or
rapida caterva / d'uccelli con falconi o con sparviero. carducci, 46:
strumento a forma di tubo più o meno lungo e di vario calibro,
introdotto nelle cavità interne a scopo terapeutico o diagnostico (e può essere di gomma
prende l'aria d'un conciliabolo di catilinari o di metallo: catetere vescicale,
. introduzione di un catetere in canali o in cavità naturali del corpo (cuore
, ureteri, vescica) a scopo diagnostico o terapeutico. tommaseo [s
sarà sempre maggiore di ciascuno de'cateti o perpendicoli, che sono i lati che
specchio. -'cateto di riflessione 'o * dell'occhio ', linea retta tirata
occhio ', linea retta tirata dall'occhio o qualche punto d'un raggio riflesso,
riflesso, perpendicolare al piano di riflessione o dello specchio. 2. archit
catinàio, sm. chi fabbrica o vende catini. fra giordano [
, e si mette in un vaso o catinella con acqua freschissima e nettissima.
di neve una catinella di terra, o di rame, o d'altra materia che
di terra, o di rame, o d'altra materia che si tenga al
, un proporzionato vasel di vetro, o di che altro si voglia, con
la catinella sopra una fiamma dolce, o carboncelli accesi, e ne avverrà, che
e la catinella dell'acqua santa innanzi o dietro agli arcipreti della libera stampa,
libera stampa, cioè ai giornalisti di questo o di quel partito. fracchia, 415
2. quantità di liquido (o di cose) che può essere contenuto
pianura chiusa da una cerchia di colli o di monti; conca. a.
di figura quasi ovale, le cui sponde o pareti sono da una parte le montagne
cosa medesima. citolini, 397: fondere o con legna, o con carbone,
397: fondere o con legna, o con carbone, o a catino, o
con legna, o con carbone, o a catino, o a cestone, o
o con carbone, o a catino, o a cestone, o a cazze,
o a catino, o a cestone, o a cazze, o a crogiuolo.
a cestone, o a cazze, o a crogiuolo. 8. ant
8. ant. vaso di terra o di vetro usato anticamente nei sacrifici per
, sicché si chiama dagli anatomici pelvi o catino. 10. ant. il
un catinaccio da lavare i piedi, / o una conca da bollir bucati.
colore catino, cioè di gatto, o ceruleo. = voce dotta, lat
e del bonaso e del bisonte, o pur ne le solitudini d'africa e
di elettricità negativa esce in un elettrolito o in un gas; elettrodo negativo.
cani. ed ella disse: o signore, anche i catolini mangiano de'minuzzoli
, e manco si pertuseranno da'punteruoli o catonchi. = cfr. tonchio
propria insufficienza, una colpa segreta, o anche solo un'incapacità a comprendere e
foscolo, vii-19: e voi trattante, o retori, ricantate boriosamente le favole,
fede nella vita eterna ». tale, o amico, è la parola della tragedia
fondando accademie di letterari e scientìfici scrocchi o banche predestinate a fallimenti lucrosi. pirandello,
finito il tempo dei catorci da due o tremila lire. = lat. *
far apparire in uno specchio cose lontane o avvenimenti futuri. = voce dotta,
superficie della quale si cava una grassezza o bitume, quasi pece strutta molto più
/ se v'è reliquia, arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o
reliquia, arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o capi di cappone, /
arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o capi di cappone, / e dà
. cancello campestre, di pali o assi o di spini. beltramelli,
campestre, di pali o assi o di spini. beltramelli, iii-601:
bestie mangerecce... tolte dai catri o dagli stabbioli. = forse dal lat
paese le sue proprietà) si chiaman valvassori o baroni, e da noi ed altri
tenute e vassalli: del quale uso, o, per meglio dire, proprietà del
di statura nano, doveva tirare due o tre salti, era la catedra del
dell'insegnante (collocato su un palco o predella di uno o più gradini,
su un palco o predella di uno o più gradini, e con uno scrittoio davanti
una sedia elevata sopra uno scabello alto due o tre piedi, abbia anche un tavolino
beata? / tosto vorrà gli figli o li nepoti / levar da la civil vita
ruolo, conferito mediante concorso per titoli o esami. f. villani, i-413
s'accommodarono quelli che non erano laureati o non empiean, con residenza magistrale insegnando
.. non conosceva i valorosi onesti, o se li conosceva li aveva sospetti per
nuoce agli scrittori e li vizia, o li rilassa ed esaurisce. dossi,
sentenze le spùtan dall'alto delle càttedre o di que'mucchi di residui cibari che hanno
residui cibari che hanno nome « riviste o rassegne * mensili o quindicinali. pascoli,
nome « riviste o rassegne * mensili o quindicinali. pascoli, i-175: guai,
milizia ha sostenuto innumerabili battaglie, o lungo tempo ha riempiuto le cattedre giudiciali.
bocca al servitore i modi del padrone, o portando in cattedra la commedia e la
e la boria dello sfoggio di sapienza o saggezza). c. i.
canonici gli stalli, / mugola « o belle torri de la mia cattedrale,
contrastino tra loro della prerogativa di cattedralità o di collegiabilità,... ovvero di
con un cattedrante di tanta profondità, o se a scusa di essere andato in
bonamente cecco d'ascoli o il maestro cecco. uomo secondo i tempi
composizione ad avere pochi lettori, siccome o avviene oggidì per lo più alle opere
schiavi è pagato per istruire, rado o non mai si sacrifica al vero e al
a molti- anche soltanto l'animo inamabile o timido che non sappia cattivarsi un amico
timido che non sappia cattivarsi un amico o un consigliere. giusti, i-293: io
mezzo quando si vuol cattivare i popoli o gli eserciti. d'annunzio, iv-1-14
strettamente a cattivarti all'ordine delle proposizioni o delle categorie, che tu non le
(9): io dirò così: o frate francesco cattivello, pensi tu che
/ tosto pian piano pria che si svegli o mova / per l'ali il prende
magagne vanno di filato ai magazzini deposito o al reparto spedizioni. alcune rimangono in
. fioretti, xxi-956 (29): o frate ruffino cattivello, a cui ha'
le volte poi che farai qualche balordaggine o qualche cattiveria, allora con questo frustino
d'uno e più di quattro saranno o pretenderanno essere innamorati di me. berchet
minacce di sterminio. -cattività avignonese o babilonese: il periodo in cui avignone
messo il suo cuore in sal- vagitade o in cattivitade). boccaccio, dee.
vi erano drento, e per dappocaggine o cattività di puccio pucci che vi era
fatica in trattar paci, dove guerre o sdegni tra gentili uomini fosser nati.
maggior parte de'costumi de'gioveni, o buoni o cattivi che si sieno, procedono
de'costumi de'gioveni, o buoni o cattivi che si sieno, procedono dai padri
« che male t'ho fatto / o guido per farmi così? ». pavese
che si fa con cattiva persona, o vile, non può essere se non cattiva
notte? bere, non beveva, o almeno dal fiato non si sentiva.
cattivi compagni che lo avevano rovinato, o fors'anche di peggiori? bocchelli,
con voce melliflua di non far il gonzo o il cattivo, ma di ripeter invece
mia madre sorridente: « sono buono o cattivo, io? ». -indocile
poeti pessimi sono meno odiati dei mediocri o semplicemente cattivi, la ragione
, e dire quello essere migliore governo o manco cattivo, che fa migliori e manco
maniera, avvilirà persino alle opere di pirgotele o di gli- cone, che gli avvenga
di quelle [piante] che indicano buono o cattivo terreno per la coltivazione da farsi
bronzino, 1-121: non attraverserà ciglioni o fosse / col cavallo, e trovando scesa
fosse / col cavallo, e trovando scesa o passo / cattivo, scende giusta le
strada, / dove già cadde, o di cader paventa. goldoni, iii-12:
misto di cattivo inglese e di cattivo francese o un esperanto anche più composito.
di poco valore (un'opera d'arte o di pensiero). baretti, 1-1
sa che la sua opera è cattiva o mediocre; s'illude; crede che il
... a capriccio dona questo o quello a chi li piace, e perciò
essere estimate non vere, le quali o sono insolite a udirsi, o difficili
le quali o sono insolite a udirsi, o difficili al vedere, o trapassano le
udirsi, o difficili al vedere, o trapassano le deboli forze della nostra estimazione
chiamando gli stati universali, e mostrando o l'incapacità o la cattiva intenzione ed
universali, e mostrando o l'incapacità o la cattiva intenzione ed il malgoverno del
213: coloro che, per cattiva elezione o per naturale inclinazione, si discordono dai
esito delle loro faccende, fatte male o fuor di tempo, sull'annata infelice,
, sull'annata infelice, sul caso, o sull'influsso de'pianeti. manzoni,
iii-129: volle la sua buona sorte, o forse cattiva, che non trovando concorrenza
stretto, sgrazia non l'ha preso o a caso: / se s'è lasciato
secondo verso è nato sotto cattiva stella, o io ho qualche incognita antipatia con esso
il poeta ha da piacere a tutti o a pochi: garbare ai molti è cattivo
le cattive: con la persuasione o con la forza, a qualunque costo.
farlo rigar diritto con le buone, o con le cattive. collodi, 569:
verga, 4-229: finalmente, per amore o per forza, riuscirono a mettere in
amanti al tempio. tasso, 7-32: o tu, che... /
colpo, / s'arretrò l'altro. o fosse caso, o fosse / avvedimento
arretrò l'altro. o fosse caso, o fosse / avvedimento accorto, / sfuggì
cattolicismo. soldati, i-7: sacro o religioso, per intima intuizione di tutta
istantaneo, l'individuale, l'incorporeo o il momentaneamente corporeo. d'altra parte
per tutto simile a quella del catto, o vogliamo dire dizione orientale a maturità di sistema
doveva essere un cattivaccio, e terra catecù o iaponica. cattolicità d'una dottrina filosofica.
s'alcuna cosa ci fosse non cattolica o non pia, è stata detta per ignoranza
: se però un qualche valdese, o maschio o femmina, volesse...
però un qualche valdese, o maschio o femmina, volesse... abbracciare
forze raggruppava: varia democrazia borghese, o socialistica, o cattolica;
varia democrazia borghese, o socialistica, o cattolica; qualunque si fosse
pratica d'opposizione: ostruzionismo parlamentare, o astensione elettorale cattolica; da sua parte
qualora ne rappresenti immagini di dio, o di santi. muratori, 7-v-141:
quasi calvinista nessuno, ché gl'irlandesi o sono cattolici o sono anglicani, tutti
nessuno, ché gl'irlandesi o sono cattolici o sono anglicani, tutti nemici egualmente della
che è a dire cielo di fiamma o vero luminoso. bibbia volgar., v-168
romano piacciono questi rari cattolici, superstiti o neofiti, ancora innamorati dell'assoluto,
, le quali, fatte sempre per sicurtà o grandezza sua, parvono spesso fatte o
o grandezza sua, parvono spesso fatte o per augumento della fede cristiana o per
fatte o per augumento della fede cristiana o per difesa della chiesa. tasso, n-ii-99
. cattolicuzzo. carducci, i-832: o cristianelli annacquati, o cattoli- cuzzi pettinati
carducci, i-832: o cristianelli annacquati, o cattoli- cuzzi pettinati, o ebrei che
annacquati, o cattoli- cuzzi pettinati, o ebrei che vi lavate le mani nell'essenza
siamo. buonarroti il giovane, 9-94: o per farne il referto, o se
: o per farne il referto, o se 'l richiede / la gravezza del fallo
giudice che procede nell'istruzione formale, o il pretore)
mandato d'arresto [il giudice istruttore o il pretore ordina] che l'imputato sia
che l'imputato sia condotto in carcere o rimanga altrove in stato di arresto a disposizione
] sarà arrestata in alto mare, o se la cattura abbia avuto luogo in
bastimenti spettanti a nemici dello stato, o comandati da pirati scorrenti il mare senza
agg. e sm. chi pratica o esercita la cattura di navi nemiche in
promette a chiunque aiuterà a catturare vivo o morto un bandito ribelle...
un animale, per mezzo di reii o trappole). piovene, 5-501:
contro l'altro (nelle bande militari o municipali). carena, 1-25
fra i vari rami caucasei, l'ìranico o indopelasgico è il più segnalato, e
ciò che è il tipo caucasico o vogliam dire greco, rispetto alle
nella fabbricazione di pneumatici, tessuti elastici o impermeabili, isolanti per apparecchi elettrici,
nazioni che non posseggono piantagioni di hevea o altre piante da caucciù di disporre di
2. per simil. di organo o parte del corpo che è situato in
della veste del pontefice, dei cardinali o di quei prelati che hanno l'uso
, segue un'appendice di altre due o più terzine formate da un settenario e
. -cometa caudata: che ha due o più code. 7. sm.
detti anche * urodeli, con corpo più o meno allungato, provvisto di coda che
, che non è se non il fusto o caule. pascoli, 741: non
. che porta il frutto sul tronco o sui rami che hanno più di un anno
. baldinucci, 95: i cartocci o viticci, detti caprevoli o caulicoli,.
i cartocci o viticci, detti caprevoli o caulicoli,... hanno luogo
1-36: dagli alberi similmente, o sia dalle loro apparenze, tolsero gli architetti
volute del capitello corintio. cartocci, o viticci che escono dalle foglie di quel
zool. che vive (come parassita o come inquilino) nel fusto di una pianta
bot. asse cilindrico, semplice o ramificato, dei muschi: presenta appendici
legnosa che produce i fiori sul tronco o sui rami di più anni, da
deriv. dal lat. tardo cauma -atis o cauma -ae, dal gr. xaupta
/ e mai non ha quiete alcuna o pausa, /... / fin
che l'ira, il piacere, o la baia trae di bocca, causa di
, né che ad essere le bisognasse o pur le bisogni alcuna causa o forza fuori
bisognasse o pur le bisogni alcuna causa o forza fuori di sé. de sanctis
storia non è accozzamento di fatti fortuiti o provvidenziali, ma concatenazione necessaria di cause
, che opera col concetto di fine o, piuttosto, di « finalità esterna »
. si delinea una sorta di svolgimento o di « evoluzione ». 2
altro in qualche modo s'ingannano, o per malignità, o per invidia, o
modo s'ingannano, o per malignità, o per invidia, o per leggerezza,
o per malignità, o per invidia, o per leggerezza, o per qualche altra
per invidia, o per leggerezza, o per qualche altra mala causa. guicciardini,
due nazioni che non ardivano di affrontarsi, o si collegavano contro una più forte;
207: che la giustizia sia utile o, in altri termini, che la giustizia
massime d'italia, in quella unità civile o imperiale, che rendea immagine dell'unità
. pascoli, 1339: l'ira, o dea, tu canta del peleìade achille
sempre risalire alla causa de'tuoi danni o delle tue fortune; spesso, magari
non di meno la causa c'è: o tu o altri, o questa cosa
la causa c'è: o tu o altri, o questa cosa o quella.
è: o tu o altri, o questa cosa o quella. borgese, 1-113
tu o altri, o questa cosa o quella. borgese, 1-113: insisteva
il cui comportamento è cagione, volontaria o involontaria, di certe conseguenze. ariosto
di (meno correttamente in causa di o con la proposizione omessa); per
: non poteva più sentir piangerei bambini o che si lamentassero minimamente; diceva subito
riceve la forma; causa formale, o forma; causa efficiente, che produce
che di volta in volta giova riprodurre o sapere per quali modi e vie si
come principio, non è poi questa o quella causa, sibbene l'idea della
dunque che in dio sia calidità o frigidità e molti altri effetti e'quali si
mancanza commessa da un datore di lavoro o da un dipendente, che giustifica l'
(nella forma del licenziamento in tronco o delle dimissioni in tronco). einaudi
accentuando od ostacolando il suo sviluppo, o anche senza esercitare su di esso alcun
dirimere una controversia (causa civile) o ad accertare la responsabilità di un imputato
parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi
discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi per cagione
cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi per cagione di fellonia
devoluzioni de'feudi per cagione di fellonia o di caducazione; le quali cause,
la capricciosa libertà degli uomini nel patteggiare o donarsi fra di loro. alfieri,
legale di un contratto; oppure la chiamata o istanza in giudizio, per effetto della
ella / gli dia perduta questa causa o vinta, / e non l'arbitrio di
grazia ditemi, / che vi profitta, o giova a questa causa / il tribolarvi
buona causa, per mancanza di lumi o di coraggio l'han fatta rovinare.
. così chiamasi anco chiunque difenda persone o cose che siano o vogliansi far parere non
chiunque difenda persone o cose che siano o vogliansi far parere non meritevoli o disperate
che siano o vogliansi far parere non meritevoli o disperate. -avere causa vinta:
: e chi fu prima, / o le pentole o i cavoli, entra in
fu prima, / o le pentole o i cavoli, entra in causa.
un imbroglio); essere stato offeso o danneggiato personalmente. g. m.
: allearsi. monti, ii-277: o l'inghilterra dovrà per forza accettare la
a tutti i conti la pace, o la russia si collega colla francia contro gl'
222: alcune veneziane maritate a portogruaro o accasatevi cogli sposi per ragioni d'uffizio
. dir. can. causa di beatificazione o di canonizzazione: procedura con cui la
eroicità delle virtù di un cristiano defunto o il suo martirio e i suoi miracoli,
suoi miracoli, prima di proclamarlo beato o santo. 8. dimin. e
ornamento, e non ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. pavese
e non ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. pavese, 8-160
ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. pavese, 8-160: quello che
perché, quale che sia la causa generale o anche la causa ultima che si ponga
b. croce, ii-9-220: il motivo o l'addentellato dell'errore per cui l'
questo 2. ant. addurre come causa o come scusa. detto di aristotele
, « un di in ricchi poveri, o potenti, causare, farci o
o potenti, causare, farci o potenti non fuori », e te
2. dir. causalità materiale o mezzo di causalità: il rapporto fra
come reato, se l'evento dannoso o pericoloso, da cui venuta del quale si
capestro, calamita di tra la frequenza o intensità di un fenomeno e quello;
lei alcuno accidente, onde la frequenza o intensità di un altro fenomeno,
la nobiltà si causa dal giudicio ne'fori o = voce dotta, lat.
la medicina si docome due semicircoli, o veramente due linee rette causanti manda sana,
che viene da maggior cagione. dote, o per contemplazione di matrimonio. 2.
427: che causerà mi sopragiunse, causata o dall'inusitata fatica, o più che
sopragiunse, causata o dall'inusitata fatica, o più che la fanciulla starà quel meglio
i-78: ogni cosa si dice mala o buona, / in quanto causa, determinazione
chiarezza, spontaneità ed evidenza. dispone o fomenta / immortai vita o morte, in
. dispone o fomenta / immortai vita o morte, in parte o svevo, 3-808
/ immortai vita o morte, in parte o svevo, 3-808: quando m'avevano informato
secondo la qualità del difetto, o più o meno punivano, ora con essilio
qualità del difetto, o più o meno punivano, ora con essilio ora con
= voce dotta, lat. causia o causea, dal gr. xocuata.
. nel medioevo, giureconsulto che trattava o difendeva, in rappresentanza d'altri,
lo pigliavano per un lembo della toga, o per un piede, e lo fermavano
sua scrivania... come un notaio o un causidico vestito da contadino.
dei raggi rifratti (caustica per rifrazione o diacaustica), o dai raggi riflessi (
caustica per rifrazione o diacaustica), o dai raggi riflessi (caustica per riflessione
dai raggi riflessi (caustica per riflessione o catacaustica), rispettivamente da un vetro
catacaustica), rispettivamente da un vetro o da altro mezzo rifrangente, o
o da altro mezzo rifrangente, o da una superficie levigata. grandi,
dispotica quella dove un solo arrogandosi, o per causticità naturale del suo umore o
o per causticità naturale del suo umore o per una inordinata voglia di mostrarsi superiore
gentil colagogo, senza però disciogliere, stimolare o muovere con violenza e con eccesso il
, agendo superficialmente { caustici cateterici) o profondamente { caustici escaterici); a
. reazione generica che dai carbonati, o da altri sali, porta alle basi
di certi peccati occulti... o tacciasi, o sì cautamente s'accenni,
occulti... o tacciasi, o sì cautamente s'accenni, e da lungi
saprà per gioco, / senza incendio o ferita, il ferro e 'l foco.
cose inaspettate / e non previste, o forse non temute, / al filosofo
, allora giudicherò se avete fatto bene o male. manzoni, pr. sp
nessuno possi salire a i gradi del governo o all'altezza della dignità, se non
in truovar cautele d'intorno a'contratti o ultime volontà ed in saper formare domande
intesa a conservare lo stato di fatto o un diritto esistente, al fine di
non pregiudicare l'adempimento di una prestazione o in attesa della decisione di un tribunale.
. assicurare, proteggere (usando cautela o garanzia), garantire. a
più di quel che sia richiesto, o più di quel che sia necessario,
, sm. medie. piccola incisione o piaga fatta con sostanza caustica o con
incisione o piaga fatta con sostanza caustica o con ferro rovente sul corpo umano,
fatto con ferro, ovvero con oro o argento infocato, non solamente è rimedio
/ il farien n'una tempia, o in un ginocchio, / per mandarci arrabbiati
non dà tregua; insolubile problema politico o sociale. -anche: rimedio violento,
... non conobbe lenimento o cauterio. 5. figur. e
a debolezze morali, a mali sociali o politici un rimedio violento ma efficace.
ferro della grossezza dell'occhio dell'uccello, o poco meno, infocandolo e toccando con
che la paura ne lo può rimuovere, o almeno una cautezza di non vedersi in
sono, e discernere se sono da dio o no. bisticci, 3-177: il
molti altri decorati col titolo di beati o santi, che a quell'illustre catalogo
, ma da pochi monaci, o dal solo popolo divoto. foscolo, viii-284
, né motto te ne faccia, o ricerchi esser de la restituzione cauto, questa
urta e preme. marino, 1-57: o mal cauto colui ch'ai venti crede
vincolo cauzionale deve essere iscritto sul titolo o nel registro dell'emittente. = voce
, agg. e sm. che dà o fa cauzione. cauzióne, sf.
beni e la somma di denaro depositato o versato anticipatamente a garanzia di eventuali pregiudizi
, se il cauzionante commette un delitto o una contravvenzione passibile di arresto; in
, / che la lor fede, o di man propria farmene / uno scritto.
.); apertura scavata nel suolo o nel fianco di una montagna, per estrarre
, ghiaia, pietre, marmi) o destinato a speciali lavorazioni (terra argillosa
, giacimento, luogo dove si estraggono o si possono estrarre tali materiali; il
cava, e dedicarla alla santissima trinità, o nostra donna, o a qualche altre
santissima trinità, o nostra donna, o a qualche altre santo; e così si
nel proprio distretto e vicino cave di marmo o di pietre. targioni tozzetti,
, 12-3-166: non scaverei a pozzo o mina come facevano gli antichi, ma
che salta fuori dalla cava dell'ignoranza, o dall'antro della presunzione. montale,
questi renai. 4. luogo o stanza sotterranea; cantina; fossato,
sorpresa, durante gli assedi, nella fortezza o nella città assediata, oppure si potevano
, ancora che bisognasse passare sotto fossi o alcuno fiume. machiavelli, 361:
con le cave sutterranee in due modi: o e'facevano una via sotterra segretamente che
e per quella entravano,... o con le cave scalzavano uno muro e
è stato celato qualcosa di grande interesse o importanza. magalotti, 9-1-79:
, 3-196: qualunque veterinario di cuneo o di casale, qualsiasi cavadenti di cavoretto
di casale, qualsiasi cavadenti di cavoretto o di ciriè, ricusava allora superbamente di
tipo di draga galleggiante, con o senza propulsione mecca nica,
dial. mucchio di covoni di grano o d'altre biade. pascoli, 1028
un mazzo di ravanelli, e quattro o cinque cipollini. montale, 3-57:
giocava mediante cartelle a cinque caselle numerate o figurate su una delle quali si ponevano
, e vinceva chi estraeva il numero o la figura corrispondente. patini
disus. cavaiuòlo), agg. nativo o abitante di cava de'tirreni. -farsa
esercita il mestiere di cavatore di pietre o di marmi. = deriv.
e sm. che cavalca; chi va o sta a cavallo. m.
a calzare i detti istivaletti, o vero calze incarnate di cuoio. bisticci,
quando era in urbino, con quattro o sei cavalli e non più. pulci,
il dimandò dove più volentieri starebbe: o in casa d'uno gentile uomo che
che gli insegnasse cavalcare e trattare armi, o in casa di uno prete dove non
, 427: cavalcare e sue maniere cioè o senza briglia o a ridosso o in
e sue maniere cioè o senza briglia o a ridosso o in basto o in sella
cioè o senza briglia o a ridosso o in basto o in sella. redi,
briglia o a ridosso o in basto o in sella. redi, 16-i-17:
y tr. montare un cavallo (o un altro animale: asino, mulo
umilissimo per li lati campi senza lesione o pur timore di pericolo alcuno. aretino
, a piedi, in carrozza, o cavalcava l'asino come il sacco del mugnaio
una sede, in una tavola o ne lo spazzo voglia cavalcarle. sassetti,
estens. stare a cavalcioni sopra qualcosa o qualcuno. boiardo, 2-4-18: per
mi menava diritto a tirargli la parrucca o a cavalcargli le ginocchia. 8.
l'altro bianco,... o da giuvenchi. g. m. cecchi
provincie dove fussi assaltato il regno, o dove fussi sospetto. guicciardini, i-261
i ponti che lo cavalcavano, ingiuriandosi o cantando ad alta voce. d'annunzio
l'uno sopra l'altro gli orli o i bordi di tele, tavole, lamiere
pace ogn'uno avvilito a lasciarsi cavalcare, o migliore o peggiore, da chi
a lasciarsi cavalcare, o migliore o peggiore, da chi prima giugnesse. botta
, sf. il cavalcare (per diporto o per altro scopo); viaggio
2. gruppo, compagnia di persone o di armati che cavalcano insieme.
cavalli e cavalieri in occasione di feste o cerimonie. a. f. doni
accompagnava il papa, in forma più o meno solenne a seconda dei casi,
dei casi, nei suoi spostamenti in roma o all'inizio di un viaggio.
/ paniccia egli è: che fate, o da fiorenza, / ch'oste non
fiorenza, / ch'oste non istanziate o cavalcate. compagni, 1-2 7:
città, che a guadagno di preda o di prigioni. messer michele questo sentendo
armi e cavalcature l'esercito del re o dell'imperatore, oppure di inviare truppe
; chi cavalca (un cavallo o anche un altro animale); chi va
-figur. cesarotti, ii-55: o, qual che tu ti sia, spirto
. scudiero. simintendi, 2-3-71: o achille, quello era stato cavalcatore del
i-185): le mie cavalcature per sei o sette giorni averanno da mantenersi, ed
il piano viabile sottostante libero del tutto o in parte. -ant.: ponte
, 2-83: 'cavalcavia ', arco o altra simile costruzione a foggia di ponte
.. è lo star sopra uomo o sopra altro, alla guisa che si
pezzo di legno in mezzo dell'asta o tronco, che usciva fuori dalla parte
in tutto ciò nulla sarebbe di strano o degno da essere narrato, se la
cavalièra, sf. ant. moglie (o anche figlia) di cavaliere.
diventavano in certo modo nobili da borghigiani o rusti cani che erano prima
alla nuova castagnia. tasso, 6-ii-98: o principe, più bello / del sol
che lo cavalcava non si diceva eques o equester, ma cavaliero. prati, i-165
corridor vidi per la terra vostra, / o aretini, e vidi gir gualdane;
avessero solamente le persone primarie per nobiltà o per ricchezza; sì che tesser cavaliere
ogni uomo d'armi... o sia cavaliere o soldato a cavallo avea da
d'armi... o sia cavaliere o soldato a cavallo avea da avere un
uomo armato... i cavalieri o sia gli uomini d'armi andavano in guerra
il mestier dell'arme a cavallo, o semplicemente, o con l'aggiunta d'
dell'arme a cavallo, o semplicemente, o con l'aggiunta d'altro nome,
tra i cavalieri; non che io possa o venderlo o appigionarlo, o abitarvi,
; non che io possa o venderlo o appigionarlo, o abitarvi, ma solo per
io possa o venderlo o appigionarlo, o abitarvi, ma solo per istare a
apparteneva alla cavalleria (come istituzione sociale o politica: cfr. cavalleria, n
, / non so se miglior duce o cavalero. boccaccio, vii-209: morto ne
fia, / ch'adopri indegnamente arme o destriero, / o 'l nome usurpi mai
adopri indegnamente arme o destriero, / o 'l nome usurpi mai di cavaliero.
conferiva tal onore, percoteva il collo o la spalla del novizzo inginocchiato, colla spada
ii-307): qual saria quel tristano o quel galasso, / qual cavalier errante
nel codice d'amore; i novellatori o favellatori attingevano ne'romanzi della tavola rotonda
favellatori attingevano ne'romanzi della tavola rotonda o di carlomagno. il cavaliere errante era
trovare, per le vicissitudini della vita o per instabilità di carattere, un
, che per mano del principe, o del capitano dell'esercito, o di
, o del capitano dell'esercito, o di altro signore, si armassero solennemente,
d'oro. -cavalieri bagnati o del bagno: sottoposti a simbolica lavanda
fece molti e molti cavalieri bagnati, o del bagno, colle solite antiche cirimonie
facevano cavalieri all'inizio di una battaglia o durante il suo svolgimento. sacchetti,
son quelli che nel principio delle battaglie o nelle battaglie si fanno cavalieri.
'fu in uso nella lingua italiana, o per dir meglio nel dialetto nobile della
questo nome, perché erano stati ornati o sia addobbati della cavalleria; perciocché *
andavano ad assumere la dignità, concessa o dal signore o dal popolo, armati
assumere la dignità, concessa o dal signore o dal popolo, armati e con la
di scudo son quelli che son fatti cavalieri o da'popoli o da'signori, e
che son fatti cavalieri o da'popoli o da'signori, e vanno a pigliare la
corteggiatore, amante; chi nei balli o nei ritrovi balla con una dama o semplicemente
balli o nei ritrovi balla con una dama o semplicemente l'accompagna. -ant.:
aggiustàndosi in capo le rose di cencio o castigando qualche velo sul seno che ardìa
le dame si muovevano rapidamente, camminando o danzando... trascinavano con arte
poi confluirono in una sera meravigliosa: o almeno, a elsa, così le
cui si fa menzione in questi dialoghi, o ne'principi e cavalieri moderni, il
al cavalier molara date per mia parte o un bacio o un pugno, secondo che
date per mia parte o un bacio o un pugno, secondo che vi tornerà
secondo che vi tornerà più da mano o da bocca. vico, 101: in
mia nascita] come padre attempato, o come cavaliere assai tenero del nome suo
carducci, 502: molto mi meraviglio, o messer cante, / podestà venerando e
: non esercitare alcuna attività, mestiere o professione. buonarroti il giovane, 9-601
quegli animaletti che son detti vermicelli, o bacchi, o cavalieri, o bigati,
son detti vermicelli, o bacchi, o cavalieri, o bigati, o barche,
, o bacchi, o cavalieri, o bigati, o barche, o bargelli,
bacchi, o cavalieri, o bigati, o barche, o bargelli, o mignati
cavalieri, o bigati, o barche, o bargelli, o mignati, o bombici
, o barche, o bargelli, o mignati, o bombici, o cuculli,
, o bargelli, o mignati, o bombici, o cuculli, secondo i luoghi
, o mignati, o bombici, o cuculli, secondo i luoghi d'italia
. trinci, 1-276: siccome dalla buona o cattiva qualità de'cibi dipende la buona
cattiva qualità de'cibi dipende la buona o cattiva qualità de'corpi, così devesi
) coadiuvava con funzioni esecutive il podestà o il capitano del popolo: cancelliere del
compagno, sanza alcuna pena, pregiudicio, o danno. saccenti, 1-2-13: o
o danno. saccenti, 1-2-13: o che aspiravi a qualche gran faccenda?
duca d'ascoli suo cavaliero, essere brama o sacramento de'giacobini uccidere i re;
, catene, cavalieri di frisia o con altri vantaggi. 17. locuz
altura, un edificio, che sovrastano o dominano un luogo). -a cavaliere
così gran disdetta, / vincer la posta o porre a cavaliere? pascoli, i-143
industrie, che ironicamente designa uno scroccone o imbroglione non privo d'eleganza e abile
infila sul margine superiore delle schede iniziali o terminali di uno schedario, per porre
lo più in scaffalature, serve di sostegno o come elemento divisorio. 3.
. 3. chi guida uno o più cavalli da tiro. viani,
sotto una tettoia a divorare il fieno o a sgranare ingordamente la biada.
agg. e sm. chi con cavallo o barroccio esercita l'ufficio di messo,
.. se neuno altro impedimento abbia o magagna, nessuno uomo è che non
, i-1-170: chiamavansi cavallate le bande o ordinanze de'cavalli, perciocché ciascuno cittadino
quindi, l'obbligo di tenere uno o più cavalli in caso di guerra).
noi che nascesse la rivoluzione nel pontificio o nel napoletano, dacché villafranca aveva troncata
morte. so il tuo nome, / o buon cavalleggere mario sola. idem,
m. -chi). proprio della cavalleria o del cavaliere; nobile.
cavalleresco. 2. che narra o canta le imprese dei cavalieri medievali (
poemi e dei romanzi che nel medioevo o in età successive si ispirarono alle avventure
delle arti belle e della poesia cavalleresca o pastorale; quello che doventò pontificio e
cavaliere (come membro di un ordine o come grado di onorificenza). -ordine
: se per forza di corpo o per virtù d'animo li fatti cavallereschi più
marciare, dell'ordinanza, dell'accampare con o senza vantaggio, e di altre simili
machiavelli, 288: quegli popoli, o regni, che istimeranno più la cavalleria che
combatteva a cavallo con finalità tattico-strategiche o procedimenti suoi propri (l'esplorazione e
è pregiata di bontade e di cavalleria, o vero d'arme. ariosto, 13-7
cavalieri. -anche: molti cavalli (o altri animali) insieme. g.
l'andrebbe a ritrovare [aiolfo], o vivo o morto che sia. firenzuola
a ritrovare [aiolfo], o vivo o morto che sia. firenzuola, 457
fede e la promissione / fatta o data, in qualunque modo sia, /
di monti, e in cima all'uno o all'altro di essi antiche rocche risvegliatrici
coloro che facevano professione di cavaliere (o si distinguevano per valore e coraggio nella
, e saprolla così mal mantenere, o pur bene? sacchetti, 153-13: e
scudieri l'onore della cavalleria, o per incitarli a com battere
a com battere virilmente, o per premio di aver ben combattuto.
degli esercizi a cavallo, di destrezza o militari, che distinguono il perfetto cavaliere
altrui. caro, 12-iii-229: ippolito o virbio medesimo, da che risuscitò, non
antichi cavalieri soprattutto in caso di sfide o combattimenti; l'insieme delle norme regolanti
tutto ed io, sebbene pochissimo paladino, o per amore o per forza piego la
sebbene pochissimo paladino, o per amore o per forza piego la testa. pea,
della stupida cavalleria, della rassegnazione, o dei sentimenti amorosi. 15
cavallerizza, sf. luogo all'aperto o anche locale (o, più sovente
luogo all'aperto o anche locale (o, più sovente, complesso di locali)
dietro, tirando calci a voglia del cavallerizzo o padrone, dei quali hanno tal cognoscimento
, 1-626: l'arte de'cavallerizzi o de'cozzoni... principalmente consiste
i-551: una volta ero buon cavallerizzo o almeno passabile, ma ho fatta la
ma ho fatta la stivaleria di stare dieci o undici anni senza assaggiare la sella.
carducci, 511: voi sgretolate, o belle, i pasticcini / tra il palco
. 3. cavallerizzo del re o della regina: ufficiale o scudiere che
cavallerizzo del re o della regina: ufficiale o scudiere che seguiva a cavallo la carrozza
titolo con cui era designato l'ufficiale o scudiere che cavalcava accanto allo sportello della
entom. insetto ortottero della famiglia acrididi o locustidi, di color bruno o verdognolo
acrididi o locustidi, di color bruno o verdognolo, di dimensioni per lo più
); ha capo grosso, verticale o inclinato in basso, munito di antenne
n-2-491: più volte le locuste, o vogliamo dire cavallette, nell'attraversare il
una carrucola su cui scorre la corda o una catena per sollevare i pesi.
4. locuz.: fare cavalletta o una cavalletta: beffare, ingannare,
qualcuno in modo da ottenere per sé o per i propri protetti ciò che gli
gusto. -farsi cavalletta di uno o di una cosa: salirci su;
elemento costruttivo di sostegno, in legno o metallo, che si compone, nella sua
piani di lavoro, ecc., o anche per formare impalcature provvisorie. -anche
, per lo più in legno, o semplice telaio rettangolare che si regge mediante
, rattenutivi per mezzo di piuoli, o tenuti stretti colla bilancia. -cavalletto
, 1-347: 'cavalletto', specie di capra o banco con due corti piedi da una
inclinato, largo poche spanne, lungo tre o quattro volte tanto, convesso, cioè
pittori e scultori per sostenere il quadro o la statua durante la lavorazione. -al
dipinger frutti è singolare,... o gli componga in piatti o in panieri
.. o gli componga in piatti o in panieri, come in molti quadri da
di inclinare opportunamente il piano della tela o del cartone su cui si lavora.
teneva su i cavalletti ammannite quattro tele o cinque, e secondo gliene chiappava l'estro
bel quadretto / fiori, natura morta o paese. pavese, 6-20: tenendo in
strumento di tortura, detto anche capra o eculeo, di varia forma su cui si
varia forma su cui si faceva sedere o sdraiare l'imputato o anche il testimone
si faceva sedere o sdraiare l'imputato o anche il testimone che si voleva far
, ma meritava la forca e la sega o 'l cavalletto tagliente. segneri, ii-49
6. per simil. ant. zeppa o chiavetta che, trapassando l'estremità forata
si chiama il pezzo dell'ottone, o d'altra cosa, che si mette nel
', piccolo arnese di metallo, o anche di cristallo, che tiene sollevata
. àgric. ant. mucchio di grano o di biade fatto dagli agricoltori subito dopo
si usa il divelto con vanga o zappa, alla profondità di braccia uno e
e mezzo, a uso di fosse o di profondi solghi distanti fra di loro due
la terra così smossa sopra i cavalletti o spazi che restano tra una fossa e l'
un lavoro. -essere al cavalletto (o semplicemente al cavalletto): dipingere.
: se lo fa venire in grembio, o se lo mette a cavallicchio sulle ginocchia
graziosa. pascoli, 573: o cavallina, cavallina storna, / che portavi
si eseguono essenzialmente esercizi di volteggio con o senza pedana. -per simil. gioco
libertino. ci- cognani, 1-71: o agatina! lo sapete che in bottega non
menata vita, per essempio, cavallina o porcina, verrà... disposto
circa un carcere conveniente a tal delitto o crime, organi ed instrumenti convenevoli a
organi ed instrumenti convenevoli a tale operario o artefice. buonarroti il giovane, 9-199
lo distinguono da umano, a cavallino, o bovino. targioni tozzetti, 12-4-342:
volti allungati e magri di certe persone o ai loro denti lunghi e grossi,
del disturbarle mentre stavano rifacendosi i riccioli o mettendo in opera i belletti...
che dimora abitualmente su cavalli, caprini o bovini per succhiarne il sangue; tafano.
il tuo fratello giovanni un cavallino nano, o forse piuttosto un catellino per tenerselo a
così chiamata per distinguerla dal cavallo grande o pegaso con cui confina. 7
raffigurati un cavallo bianco, un albergo o dogana, una campana, un martello,
della famiglia equidi), di forme più o meno slanciate, testa allungata, occhi
lungo e compresso lateralmente con criniera eretta o ricadente, coda rivestita di lunghi crini
come cavalcatura, come animale da traino o da lavoro. mino da colle
loro medesimo piacere, senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere, tenendo grandissima
, e neppure incessante passaggio di granaglie o d'altre derrate campestri. carducci,
particolarmente robusto e usato per trainare veicoli o per lavori agricoli. palazzeschi, 4-155
.: l'opera con cui un cantante o un attore meglio esprime le proprie qualità
in un'altra e ritornata in altra forma o in altro significato, come bar entrato
allora, ti camuffano lo straniero, o il gobbo dal piè di cavallo: lì
io possa dare le spese, almeno due o tre mesi, a tre cavalli che
e anche da poter barattare, o cambiare un cavallo, quando mi mancasse.
capitani di dieci, dodici, quindici o ventimila cavalli, non pure a vita
, italia, attendi. io veggio, o parmi, / un fìluttuar di fanti
parte, si assomigliano ai cavalli leggieri o a gli stradiotti. garzoni, 1-635:
-gente, milizia, uomini a cavallo o da cavallo: soldati a cavallo,
era buona / con tutte l'arme o sia a cavallo o a piede. varchi
con tutte l'arme o sia a cavallo o a piede. varchi, 18-1- 391
. 4. rappresentazione in rilievo o in pittura di un cavallo.
, le chiavi, e le carte o communi, o tarocchi di nuova invenzione,
, e le carte o communi, o tarocchi di nuova invenzione, secondo il
senso diagonale e uno in senso orizzontale o verticale, o viceversa (e può essere
uno in senso orizzontale o verticale, o viceversa (e può essere compiuto anche
e dell'ossa dell'ippopotamo, o cavai marino. -pesce cavallo:
dentro quegli scanni, banchi, dune, o cavalli di rena che vi si creano
nel battere sulle natiche con una verga o una frusta il ragazzo fatto spogliare nudo
elezione d'una de le altre due: o prendi diece spalmate con questo ferro di
con questo ferro di correggia che vedi, o ver a brache calate arrai un cavallo
. 19. parte dei calzoni o delle mutande corrispondente all'inforcatura delle gambe
sicilia, del valore di 1 denaro o di 1 / 12 di soldo.
25. il grano dividevasi in io cavalli o in 2 tornesi. 22. legno
. 24. tecn. cavallo vapore o cavallo potenza (anche, semplicemente,
pratica di potenza (di simbolo cv o anche, ma impropriamente, hp)
che dire 'un'automobile di 'o 'della forza di venti- quattro cavalli-vapore
cavalli-vapore '... * cavallo-vapore 'o 'cavallo dinamico '. unità di
fa la sarta e tiene sempre quattro o cinque allieve con sé. stanno,
spesso affacciate alle loro piccole finestre; o stanno con le gambe sporte a cavallo sul
-avanti! / a cavallo, o fedeli! tu, wittelsbach, dispiega
legarlo alle stanghe di una carrozza (o di un carretto, di un calesse,
. -cavallo di s. francesco o dei cappuccini: il bastone, a
. fagiuoli, 3-7-168: tu [o bastone] se'guida fedel de'viandanti
san francesco. -cavallo di troia o troiano: grande cavallo di legno costruito
, atteggiamenti, posizioni di altri gruppi o persone (e provocarvi un mutamento,
persone (e provocarvi un mutamento, o contrasti, o una dissoluzione).
provocarvi un mutamento, o contrasti, o una dissoluzione). castiglione, 446
d'orlando. -dare cavallo (o un cavallo): infliggere il castigo
maschere, / che messer aristotile, o maestro orazio /... gli abbiano
biada. -essere su buon cavallo o sopra un cavai grosso: trovarsi in
e traverso alle guancie. -fare o pascersi come il cavallo del ciolle:
malizia a credere, a fare o a dire qualcosa per la quale ne riceva
dire, credere cosa impossibile, dannosa o ridicola. guicciardini, 2-1-197: chi
dice: s'ei non sapesse, o non si fosse avveduto della tal cosa,
a cavallo: porre qualcuno in sella o aiutarlo a salirvi; insegnare l'arte del
di spada, armata de'suoi fornimenti, o, come la dicono, messa a
una cosa si risolva; riporre fiducia o sperare in qualcuno senza motivi che giustifichino
: alleviare a qualcuno con motti faceti o con piacevoli discorsi la fatica e la
veduto per pruova se l'abbiamo amato, o no; però che quando fu rotto
rintuzzato ingegno che tutto quello che dicono o fanno, riputano esser ben fatto, e
, 340: * cavai dusolino, o da biada o da mulino '. cioè
* cavai dusolino, o da biada o da mulino '. cioè o da comparsa
da biada o da mulino '. cioè o da comparsa o da soma.
'. cioè o da comparsa o da soma... -'cavai melato
qui * melato 'sta invece di pomato o pomellato. -'cavai morello, o
o pomellato. -'cavai morello, o tutto buono, o tutto fello '.
cavai morello, o tutto buono, o tutto fello '. -'cavai restio,
, ii-34: lettere spedite per la posta o non arrivano, o arrivano avariate.
per la posta o non arrivano, o arrivano avariate. è vero che tra lei
di realizzare le proprie speranze sono minime o nulle. bocchelli, 2-133: «
pericoli. -cavai vecchio non muta andatura o ambiatura; cavai vecchio mal imprende ad
. -chi ha cavallo o buon cavallo in stalla, può andare
. -l'occhio del padrone (o del signore) ingrassa il cavallo:
chi vuol mettersi contro uno più forte o potente di lui. 28. dimin
egli era addosso, / un braccio o più si ficca ne la rena. redi
cavallacci talvolta ci vuole una buona fiancata, o qualche strappata di cavezzone. i.
. 3. onda marina (o anche di fiume) alta e violenta
. berni, 16-10 (ii-53): o se mai forse insieme urtar due tuoni
da levante a ponente in cielo, o in mare / onde, altrimenti dette cavalloni
2. numism. moneta d'argento o di mistura, coniata da molte zecche
perchè recante l'effigie di un santo o di un personaggio a cavallo.
? -riproduzione (in legno, cartapesta o altro materiale) di un cavallo (
? 3. cavalluccio di mare o marino: ippocampo. panzini, ii-658
a varazze, che non ne discendesse o non ne uscisse greve di testimonianze geologiche
non ne uscisse greve di testimonianze geologiche o tassologiche, di conchiglie, ricci, cavallucci
nelle polizze criminali è stampata l'impresa o contrassegno del magistrato criminale, che è
come la bragia si fermava sotto un albero o in mezzo ad un canneto, con
miei cugini ed io continuavamo i chiassi o i fracassi a cui ci eravamo abbandonati
facessi far loro salti e capriole, o perché, preso l'un d'essi a
salvini: « un esattore severo, o che cava dalla gente danari, si
sui panni certi corpi colorati, umidi, o anche solamente polverosi. faldella, 2-137
tale che potesse rispondere con la sciabola o con la pistola dei suoi detti;
crescenzi volgar., 2-22: tre o quattro [semi] se ne giungano
. 2. ant. tettoia o capannone per riparare o costruire imbarcazioni;
. ant. tettoia o capannone per riparare o costruire imbarcazioni; cantiere.
. estrarre (da una cava o da una miniera) minerali, marmi,
, purg., 9-115: cenere, o terra che secca si cavi, /
si cava l'oro / là tra pannoni o ne le mine ibere. biringuccio,
, 12-i-4: noi andremo fra quattro o sei giorni a la tolfa con monsignore,
que'monti otto mesi senza altri danari o provvisioni. sassetti, 148: dice
a lo stato. 2. estrarre o strappare con forza, tirar via (
capriola, un cervio, un porco cinghiale o qualch'altro di questa specie, inginocchiarsi
.. era la vi- vuola, o vogliamo dir lira, assai più conveniente,
cavità, scavare buche (asportando terra o altro materiale). fra giordano,
ancora gli architecti vorranno edificare el pozo o la fonte: prima cercano gl'indizii,
-per estens.: togliere di sopra o d'intorno a una cosa ciò che
che la cinge, ravviluppa (la camicia o di terra o di cera che si
ravviluppa (la camicia o di terra o di cera che si usa nella fusione di
non avea troppo bone mani, rare volte o quasi
fuori (per lo più da luogo riposto o rimuovendo ciò che nasconde o ricopre un
luogo riposto o rimuovendo ciò che nasconde o ricopre un oggetto); allontanare,
che si cavi di casa, il migliore o pur il pigiore? bisticci, 3-301
. condurre fuori, far uscire (persone o animali dal luogo in cui si trovano
via, / de i piè la faccia o della testa monca. settembrini, 1-14
] mascheratomi da agnello, per cavarne o lumi, o risate. ma essendo quasi
agnello, per cavarne o lumi, o risate. ma essendo quasi impossibile il
di denaro in pagamento di lavori, rendite o per riscossione di entrate, quantità di
va ora a goa, dovrà cavarne cappa o mantello. tasso, ii-125: mille
si cava una regola generale la quale mai o raro falla: che chi è cagione
trae dal marmo la forma di mercurio o di febo o d'altro iddio;
marmo la forma di mercurio o di febo o d'altro iddio; la qual,
capace di « trasferirsi » nei personaggi o nei fatti della storia e di cavarne gli
forme, le proporzioni di opere architettoniche o pittoriche, ispirandosi ad altre precedenti oppure
e tanto saranno i pennoni, o antenne grandi. marino, vii-158:
porre in opera i concetti imaginati o gli oggetti veduti: l'uno di far
cavare da un disegno un altro maggiore o minore, secondo qualsivoglia proporzione, fa
setola, ridotta in forma di campanella o anellotto, legano uno spago: di
con esso nocciolo fuori del circolo uno o più noccioli di quelli che son dentro
gingillarsi senza mai prendere una decisione o assumere una posizione definita. annotazioni sul
di poterne cavar con minor fatica l'istessa o maggior quantità che con le secchie ordinarie
, sberrettarsi in segno di deferente omaggio o saluto. storia di fra michele,
il cappello come si fa coi signori o vociargli contro come a un monello.
. -cavare, cavarsi di mano o dalle mani: prendere, strappare con
non nel suo avvenire. -cavar buono o mal viso: riuscire bene o male
-cavar buono o mal viso: riuscire bene o male. berni, 13-3 (
e conoscere, che la cosa sii, o sii possibile e conveniente, e da
di prepotenza brutale sostenuta dagli usi, o anche dalle leggi;...
: smascherare; mostrare il proprio animo o le proprie intenzioni quali veramente sono,
intenzioni quali veramente sono, senza finzioni o atteggiamenti ingannevoli e falsi. varchi
maschera è non volere essere più ipocrite o simulatore, ma sbizzarrirsi con uno senza
per averne premio, né con coperta o velami di parole, per non mi far
quei che fanno / ogni maluzzo grave, o per cavarne / più danari o parer
, o per cavarne / più danari o parer più valentuomini. tasso, n-ii-483
è da noi scoperto non per notare o biasimare alcuno, ma solo per cavare
qualche parola a chi abitualmente è taciturno o a chi i ^ on vuole rivelare una
, e secondo che trovava il terreno o molle o duro, con i suoi
secondo che trovava il terreno o molle o duro, con i suoi stromenti s'
inaspettata morte del papa cavatovi di necessità o di continuare una guerra pericolosissima e dannosissima
continuare una guerra pericolosissima e dannosissima, o di accettare una pace vituperosa e intollerabile!
, del dominio (negli affari pubblici o privati). guicciardini, 115:
avvia doppo l'altra sanza adoperare tu diligenza o industria per averne. -cavare di
cavollo d'arcione. -cavare di scherma o di tema: far perdere la bussola
sé, per trarne uno al compagno o al vicino: per procurare minimo danno
-cavar fuori: levare, togliere qualcosa o qualcuno da un luogo riposto; liberarlo
); dare rilievo (a figure dipinte o disegnate). cantari cavallereschi
induriscono e si trasforman in crisalidi o aurelie, e nel raggrinzarsi e neltindurirsi cavan
nel raggrinzarsi e neltindurirsi cavan fuora due o tre fili di seta, co'quali tenacemente
s'attaccano a qualche tronco d'albero o a qualche sasso. pirandello,
cominciare a dir male d'uno o scrivere contro di lui; il che si
che vendano e com prano o vero pagano, e scotano, peroché in
brevemente de le figure antique, o vuoi dire imperiali, che nei libri mercanteschi
dire con fatica, senza entusiasmo o interesse. p. del rosso
la vita. caro, i-237: o diavolo! che gli vogliate cavare il
, essere fastidioso, suscitare il risentimento o il dolore di chi ascolta o guarda.
risentimento o il dolore di chi ascolta o guarda. guicciardini, 72: sono
tramortire. manzoni, 305: o re, ti chiamo / in testimonio,
'ntoni tornava a cercarlo in piazza, o sotto la tettoia, e gli diceva:
la sua donna e le figliuole, o sorelle e parenti abbiano amicizia e conversino
, dintorno: liberarsi da qualche importuno o da qualche fastidio. a. f
uomo pratico, quando veniva l'ambasciadore o del re o del duca di milano,
quando veniva l'ambasciadore o del re o del duca di milano, aveva ordinato
indebolirsi la vista per il troppo leggere o per decifrare calligrafìe non chiare.
propria rovina (mediante una vita dissoluta o non conforme alle regole del vivere onesto
soddisfare, appagare nel modo più opportuno o in qualunque modo le voglie, i
-cavarsela: riuscire a superare con poco o punto danno una situazione particolarmente diffìcile
punto danno una situazione particolarmente diffìcile o pericolosa, una malattia; a terminare un
e con grave fatica. -cavarsela bene o male: riuscire bene o male.
-cavarsela bene o male: riuscire bene o male. monti, iv-129: ho
appena lo avrebbero rivisto, di notte o di giorno, e che la seconda volta
invar. arnese per disturbare il sonno o destare di soprassalto. 1.
. strumento di metallo, con una o due branche a spina, che serviva a
da uno strumento suoni che siano più o meno pieni, forti, limpidi.
'bella, forte ', ecc. o dei loro contrari. d'annunzio,
da me con assai frequenza impediti, o curati, con queste stesse cavatelle di sangue
a estrarre turaccioli di sughero da fiaschi o bottiglie. carena, 2-243: 'cavatappi'
tappi di sovero dalle bottiglie, o altri simili vasi, da non potersi altrimenti
, nella forma razionale del cavatappi: o elica. 2. figur. scherz
. sorta di gnocchi di farina o di farina e patate, che si fanno
ciascuno dei fili più corti della canapa o della seta, che, uniti a fastelli
. estratto, tolto via (con forza o violenza); divelto. lancia
cittade] se è posta in montagna o in luogo dirupinato, o vero ch'
posta in montagna o in luogo dirupinato, o vero ch'abbia mare intorno, o
o vero ch'abbia mare intorno, o vero paludi, o vero fiume cavato
abbia mare intorno, o vero paludi, o vero fiume cavato con mano. fra
praticata in un'attrezzatura per montarvi pulegge o farvi passare cavi. =
del legno, adatta a far cave o mortase. = femm. di
2. calzoni a cavaturaccioli: troppo lunghi o mal trattenuti dalla cintura (e ricadono
cioè, alla punta della propria spada o del proprio fioretto un mezzo giro intorno
quando sobbalza sulle gambe piegate e tende o ritira un braccio per arrivare alla fronte
braccio per arrivare alla fronte del toro o per evitare una cornata, ricorda le
càvea, sf. stor. nei teatri o anfiteatri e circhi romani, lo spazio
* teatro 'e per * anfiteatro o per quella parte di esso ove sedea il
lat. cavea 4 la parte del teatro o dell'anfiteatro destinata agli spettatori ':
anco di baci che particolarmente nei cavazini o cavedini si veggono più che in altri
nell'antica casa romana, atrio o cortile interno. c. battoli [
un edilìzio] è quella la quale, o cavedio o atrio che tu ti dica
] è quella la quale, o cavedio o atrio che tu ti dica, noi
monsignor bianchini con- ghiettura che nel cavedio o sia cortile del palazzo de'cesari,
, / e lèvala pur tosto, o tu t'impicca! ». francesco da
ch'io te comperi cavelle: / o liscio o biacca into 'n cartoccino /
te comperi cavelle: / o liscio o biacca into 'n cartoccino / o de
liscio o biacca into 'n cartoccino / o de squilletti e d'agora un quattrino.
molti mesi, sanza altro lume accidentale o naturale. sannazaro, 4-83: pastori
mie rime; / né spelunca o caverna è fra gli sassi, / che
, / la qual rampini in fonte, o in fiume vago / discorra, o
o in fiume vago / discorra, o stagni o si dilati in lago. bruno
fiume vago / discorra, o stagni o si dilati in lago. bruno,
e vasche e baratri, come tanti ricettacoli o riserbatoi o colatoi fedeli. varano,
baratri, come tanti ricettacoli o riserbatoi o colatoi fedeli. varano, 146: svelando
abbiamo dormito nelle stalle fra'giumenti, o come le bestie nelle caverne! tommaseo
ne l'animo mio era alcuna caverna o alcuna latebra, per così dire, ne
quando li guardo in queste loro gabbie o tra gli scogli e caverne di cemento di
da un processo morboso. -caverna polmonare o tubercolare: cavità di varia ampiezza che si
delle pareti bronchiali in corrispondenza di una o più bronchiettasie. negri, 2-593:
gonfiamento operato da bolle di aria o di altro gas, lasciò vuoti, non
] sotterra l'insegnose case, / o certe cavernette dentro a tufi. firenzuola,
, 533: e'si piglia una piastra o d'oro o di argento, qual
si piglia una piastra o d'oro o di argento, qual sia la cosa che
smaltare, et in su questa piastretta, o facciamo conto la sia d'oro,
so ben dir se fatta sia / o per natura o per industria umana, /
se fatta sia / o per natura o per industria umana, / picciola cavernetta
riferisce in particolare all'uomo preistorico, o agli animali); che abita in
, fra le rovine di edifici, o in vere e proprie caverne. 4
specie di pesci); sono poco colorati o bianchi, con occhi scarsamente sviluppati o
o bianchi, con occhi scarsamente sviluppati o mancanti, e gli organi tattili assai
organi tattili assai sensibili; sono carnivori o si nutrono di sostanze organiche in decomposizione;
/ calcata suol la vipera africana, / o l'orso cavernier, quando ferito /
nella milza, nel rene, nella cute o nella vescica, e la cui struttura
. carena, 2-287: osso o nocciolo grosso [quello della pesca]
: non hai tu in casa tua o in qualche toa massaria figlioli gridazzari,
cavétto1, sm. cavo elettrico o telefonico di piccole dimensioni, usato per
profilata secondo un quarto di circolo, o un arco di parabola, o altra
, o un arco di parabola, o altra curva, sia sporgente, sia rientrante
gola. baldinucci, 94: la base o basa, che è il piede della
zoccolo,... della gola diritta o rovescia, de'cavetti o gusci,
della gola diritta o rovescia, de'cavetti o gusci, del tondino. algarotti,
basi. milizia, ii-248: 'cavetto o guscio'. parte della base della colonna.
in forma di canale, il cui profilo o sezione è un mezzo cerchio.
agg. ant. che si può cavare o estrarre. fiorio, 27:
cavevoli. cavézza, sf. fune o correggia di cuoio che, sistemata a
tener legato per il capo il cavallo o altro animale. piovano arlotto, 134
e uno cappello. pulci, 27-102: o vegliantin, tu non vuoi più cavezza
so se tirata dalla virtù della reminiscenza o pur cacciata dalla necessità del digiuno,
ticosa; e vi vuol altro per ritenerla o per ispingerla, che di queste cavezze
per ispingerla, che di queste cavezze o di questi pungiglioni! imhriani, i-187
434: veri- similmente par da pensare o che il suo premio fusse danari e
di rivelare le congiure a'principi, o una cavezza dorata ed unta, qual
di cattiva indole diciamo cavezza, cavezzuòla o capresto, che 1 latini pure dicevano
le redini fatte di un cordone di seta o di bambagia. redi, 16-vii-176