precetti e bandi. campofregoso, 1-65: o padre de onor degno / il tuo
aperto / senza lui non s'ardisse o spiegar schiere / o far conflitto, e
non s'ardisse o spiegar schiere / o far conflitto, e solo a la
di condotta stabilita dalla legge dello stato o della comunità civile; l'atto con
regola di condotta, prescrizione positivamente stabilita o proposta da una religione o da una
positivamente stabilita o proposta da una religione o da una chiesa (con partic.
ucci dere che che sia o uomo o animale, nemmeno i più incomodi
dere che che sia o uomo o animale, nemmeno i più incomodi o
o animale, nemmeno i più incomodi o nocivi, non commettere adulterio, non rubare
ma che si voleva, furon più complici o ministri d'una moltitudine che, accecata
un superiore ecclesiastico nei confronti della comunità o delle persone a lui sottoposte. -in
: quello rivolto a una singola persona o a singole persone, specialmente allo scopo
che dall'inquisizione sia fatto alcun precetto o monitorio a qual si voglia communità.
, comando rivolto a una singola persona o a singole persone di fare o di
persona o a singole persone di fare o di astenersi dal fare alcunché di specifico,
, nell'ambito di un procedimento civile o penale) in applicazione della legge,
per lo più colpita da sanzione penale o simile. -anche: l'atto stesso,
una tale prescrizione, che viene notificato o comunque portato a diretta conoscenza del destinatario
precetto, e procurate ch'egli il faccia o revocare o sospendere, fin a tanto
procurate ch'egli il faccia o revocare o sospendere, fin a tanto che si scriva
del comune diritto, per sospetto de'governanti o in pena di colpa commessa. *
, di non escire di casa prima o dopo tale ora, non uscire di città
non uscire di città, non fare tale o tal cosa, non conversare con tali
tal cosa, non conversare con tali o tali persone (uno ne comprende molti
stato notificato in precedenza al debitore, o che viene trascritto nella stessa intimazione,
ii-2-200: lei è debitore: paghi: o altrimenti gli manderemo il precetto. moretti
di chiamata alle armi (per mobilitazione o istruzione). -cartolina precetto: v.
7. medie. disus. prescrizione medica o farmaceutica. moniglia, lvii-138: col
ne ', preposto al verbo, sarà o doppo a monosillabi o doppo a quei
verbo, sarà o doppo a monosillabi o doppo a quei di più sillabe; e
quei di più sillabe; e più, o significa interrogazione o affirmazione o precetto.
; e più, o significa interrogazione o affirmazione o precetto. 9.
più, o significa interrogazione o affirmazione o precetto. 9. locuz.
arriva un precettino in certi metri: / o pagar la soffitta o 'in domo
metri: / o pagar la soffitta o 'in domo retri = voce
funzione di educatore presso le famiglie nobili o facoltose. amabile di continenzia
... poi parlava: del bosco o di sé. quest'anno sarebbe andato
filosofia dell'arte medesima, senza aiuto o consiglio di vermi precettore, nell'età
l'istruzione di un gruppo di allievi o di discepoli (per lo più all'
lo più all'interno di una scuola o di un collegio); maestro,
bene mostrar la bellezza di un sermone o d'una satira come gli uomini di
.. /... manchi, o signore, / il precettor del tenero
) a una vasta schiera di seguaci o, anche, per libera scelta,
metteva conto... che si adirasse o si amareggiasse il sangue, se ella
esser occorsa vacanza di qualche buon vescovato o abbazia, spediva subito una precettoria che
femm. -a). che è proprio o concerne la cittadina di preci, in
che vi è nato, vi abita o ne è originario. 2.
, / e non già vertù d'erbe o d'arte maga / o di pietra
d'erbe o d'arte maga / o di pietra dal mar nostro divisa, /
bench'ella mostri, non precide o toglie. castiglione, iii-51: la vertù
picciol nano. caro, 6-1317: o dii superni, / troppo parrawi la romana
-rifl. cingersi (di una veste o di una cintura). cavalca,
ispira, deriva da modelli artistici o letterari anteriori al cinquecento. c.
. -con riferimento a una persona o a una parte del corpo: cinto
del corpo: cinto (da una cintura o da una fascia, in modo che
resti sollevato per poter camminare più speditamente o che i capelli non ricadano sul volto
5. locuz. essere, stare in o sul precinto di fare qualcosa: stare
che fosse a due precinzioni, cioè fasce o separazioni che ricorrevano per tutto il contorno
letter. caduta rovinosa di un oggetto o di una persona. iacopone,
il giovane, 9-827: greggi precipitanti / o a man a man cadenti / in
con ritmo incalzante (una composizione poetica o musicale). d'annunzio, 4-ii-17
5. ant. che agisce avventatamente o sconsideratamente, soggiacendo alle passioni, agli
essere che di quelli che chiamano precipitanti o assorbenti de l'acido. precipitanza
altri, il cui più sano avviso / o per insidiose o per sospette, /
cui più sano avviso / o per insidiose o per sospette, / quantunque sacre,
, avea le greche offerte, / voleano o che del mar fosse nel fondo /
del mar fosse nel fondo / precipitato o che di fiamme ar denti
erano, presi alcuni fra gl'incendiari o che tali credevano, gli precipitarono a
.. posanti ciascheduno sopra un cardine o perno e però atti a esser mossi e
l'awilir un prezzo per un mese o due giova a que'compratori i quali hanno
i compratori forastieri, converrebbe al possessore o precipitare i suoi prodotti o aggravarsi di
al possessore o precipitare i suoi prodotti o aggravarsi di debiti, e così o in
prodotti o aggravarsi di debiti, e così o in una o in altra guisa sollecitare
di debiti, e così o in una o in altra guisa sollecitare la propria rovina
rovina. -rifl. gettarsi nel vuoto o nell'acqua per uccidersi. fausto da
che quivi dalla fame avesse a morire o vero, d'alta torreprecipitandosi, se stesso
intenerito si voltò a teresa dicendole: o figlia mia, tu vuoi dunque precipitare teco
sue troppo indulgenti sì facilmente gli apre, o per dir meglio crede di aprirgli,
condizione di grave danno, di pericolo o di profondo scadimento. cavalca, ii-128
strappare bruscamente da uno stato d'animo o da una condizione positiva o da una
d'animo o da una condizione positiva o da una funzione elevata. di
precipitarlo da ogni speranza non lasciava rigidezza o serietà che non gli usasse. mascheroni
a gesti estremi, ad atti sconsiderati o a risoluzioni temerarie; spingere al male.
, amico, / estinguer questo foco o raffreddarsi: / precipitiam questa volubil turba;
e non si ha il coraggio di varcarlo o di precipi- tarvisi. beltramelli, iii-852
. 5. affrettare, accelerare o anticipare un'azione, un evento.
a quella gran porta e col gridare o col piagnere non fo sì che non si
colletta, i-40: questi alfine, o confidenti nella propria potenza o sforzati dalle
questi alfine, o confidenti nella propria potenza o sforzati dalle male venture a precipitare le
di nitrato di potassa. -liberare o espellere una sostanza sotto forma di deposito
da grande altezza, velocemente, pesantemente o rovinosamente. bandello, 1-15 (i-181
, 21-3: mille fiate, o dolce mia guerrera, / per aver co'
1-i-390: a chi prof fera consiglio o aiuto, niuno celi la sua bisogna.
1-413: non sa la femmina, oro o argento o altri doni che proferii le
sa la femmina, oro o argento o altri doni che proferii le sieno, rifiutare
per riavere pietrasanta, profferendo diecimila ducati o più. ariosto, 32-6: senza aspettar
la sua cameretta. gozzano, i-m: o non amate che mi amaste, a
. dante da maiano, 1-13-3: o lasso me, che son preso ad
. percossi e provocati da altrui ridono o proferiscono l'altra guancia,...
ad accettare (con un gesto cortese o cerimonioso). -anche assol.
qualcosa); dichiarare una propna intenzione o disponibilità; formulare un proposito (per
uno avrà ricevuto beneficia da un vescovo o da uno cardinale, ch'egli spesso
d'un zingaro, d'un moro o d'un aràbo, / quando n'ho
su prieta proferitica con acqua di pozzo o di fontana o di nume.
proferitica con acqua di pozzo o di fontana o di nume. idem, 3-35
piccolomini, 10-19: non può esser o ballo o canto o come si voglia
, 10-19: non può esser o ballo o canto o come si voglia proferita locuzione
: non può esser o ballo o canto o come si voglia proferita locuzione senza ritmo
sacchetti, 64-77: parea il corpo suo o di profferito e di marmorito, tanto
-relig. chiesa di professanti: chiesa o comunità protestante alla quale si accede soltanto
spirituale... de'religiosi del clero o gie- rarchia regolare, li quali abbiano
proprio a giudicare d'un'arte sono, o ci sembrano, solo quelli che professano
scienza (per lo più in ambito accademico o universitario). de luca,
spallanzani, iii-124: per un anno o due mi augurerei d'esser piuttosto in
, 8-i-139: non ci è quasi arte o scienza alcuna che non abbia i suoi
alcuna che non abbia i suoi nemici o dispregiatori, lodando tutti e stimando la
stimando la professata da loro e biasimando molti o stimando poco quella che gli altri professano
lo insegni nella sua purità onde l'ignoranza o l'errore non abbiano ad offuscarlo o
o l'errore non abbiano ad offuscarlo o corromperlo. 5. detto,
tal che i pastori potranno avere certo o stabile procoio, essi sapranno provvedere a'
a minori uffizi d'industria e d'amministrazione o per passare al vero istituto tecnico.
, scuola professionale: quelli che qualificano o che abilitano all'esercizio di un mestiere,
2. che si riferisce alle professioni o alla professione che si esercita; che
titolo né esercitare le funzioni di avvocato o di procuratore se non è iscritto nell'albo
professionale: modificazione del modo di pensare o di agire indotta dalla continua ripetizione dei
agire indotta dalla continua ripetizione dei pensieri o degli atti propri della professione o del
pensieri o degli atti propri della professione o del mestiere esercitati. ojetti, iii-571
-nell'uso colloquiale: esercitato, eseguito o prodotto con cura e competenza.
un atteggiamento). -anche: indotto o esagerato dall'esercizio di una data professione.
non lavorative, a occupazioni non esclusivamente o regolarmente intese al guadagno: praticato in
intese al guadagno: praticato in modo esclusivo o specialistico. b. croce,
allo studente due strade egualmente antipatiche: o diventare un onorato professionista ossia integrarsi,
altri non-filosofi (intendiamo non filosofi professionali o non professori di filosofia)..
di una determinata categoria di scienziati specialistici o di filosofi professionali e sistematici. -esercito
impiego dei professionisti per le elevate prestazioni o, nell'uso della pubblicità, riservato
per indicare lo scarso coinvolgimento emotivo o intellettuale nell'attività svolta. alvaro
. v.]: 'professionismo 'o 'professionalismo ': qualità di professionista
sf. qualità professionale di un'attività o di un'occupazione; condizione o caratteristica
un'attività o di un'occupazione; condizione o caratteristica personale di chi esercita una professione
personale di chi esercita una professione o un mestiere (con partic. riferimento al
della recidiva e della dichiarazione di abitualità o di professionalità nel reato si tien conto
intervenuta una causa di estinzione del reato o della pena. 2. per
estens. carattere professionale di un fatto o di una circostanza, in partic. perché
. perché ricorrente soprattutto in talune professioni o attività. b. croce, i-2-260
negativa per indicare lo scarso coinvolgimento emotivo o intellettuale nell'attività svolta.
-per estens. in un modo indotto o reso abituale dall'esercizio di una professione
. 3. in modo esclusivo o precipuo rispetto ad altre attività.
frequenti prove poetiche adotti un diverso registro o meglio un diverso mestiere. =
in sé è odioso, sì perché ciascuno o tutti insieme si convengono poco a chi
chiameremo con vocabolo antico coloro che amano o fanno professione di amar la libertà,
maggior compiacenza con quelli che avessero riputazione o sembianza di birboni. lambruschini, in
tra vagamente intimidite e superbiose, di noncuranza o di ignoranza? bonsanti, 4-232:
prestabilita, mediante la quale un cristiano o una comunità cristiana manifesta pubblicamente di accettare
viene emessa da tutti i battezzandi, direttamente o per bocca dei padrini, da coloro
da coloro che abbandonano una posizione scismatica o eretica, da quanti partecipano a concili
eretica, da quanti partecipano a concili o sinodi o sono eletti a cariche ecclesiastiche
da quanti partecipano a concili o sinodi o sono eletti a cariche ecclesiastiche o di
sinodi o sono eletti a cariche ecclesiastiche o di insegnamento nei seminari o nelle facoltà
cariche ecclesiastiche o di insegnamento nei seminari o nelle facoltà di teologia); la
professione della fede e di fare altri giuramenti o promesse. cesarotti, i-xxxiv-98: premessa
alto medioevo) ciascun soggetto che compiva o partecipava al compimento di un atto giuridico
secondo la legge del proprio gruppo etnico o culturale). citolini, 450:
una persona abbraccia pubblicamente lo stato religioso o comunque entra a far parte di un
parte di un ordine, di una congregazione o di un istituto approvato dalla chiesa,
chiesa, promettendo di osservarne la regola o lo statuto e pronunciando i tre voti
effetti che induce, in professione semplice o solenne o, per il periodo di
induce, in professione semplice o solenne o, per il periodo di tempo che interessa
tempo che interessa, in professione perpetua o temporanea). f f
giuravano di atare la magione a diritto o a torto. s. bonaventura volgar
abito e la vita del professo, o che, avendo professato in modo irregolare,
, profissióne), si. pubblica manifestazione o -per simil. e con riferimento ad altri
di un'idea, di un'opinione o di una menti, alla ferma adesione a
, alla ferma adesione a correnti di pensiero o fede, di una qualità o di
pensiero o fede, di una qualità o di una condizione; aperta e a scuole
al consenso entusiastico a una anche ostentata o affettata dimostrazione di un persona o al suo
anche ostentata o affettata dimostrazione di un persona o al suo operato. sentimento o di
persona o al suo operato. sentimento o di uno stato d'animo non sempre monti
possedere. -pratica di vita monastica o religiosa regolata e approvata. -anche,
approvata. -anche, in senso generico o con riferimento a confessioni non cristiane:
mai metta niuna tua figliuola in munistero o nipote o altra parente, il quale
niuna tua figliuola in munistero o nipote o altra parente, il quale munistero non
la moglie. 3. pratica personale o collettiva di precetti religiosi; esercizio continuato
una virtù; attuazione di un principio o di una disposizione dell'animo. -anche
riferimento ad attività illecite, a comportamenti o ad azioni riprovevoli. g. m
/ pugnar con chi non ha diffesa o schermo. dannunzio, iv-1-268: ella portava
4. attività, spesso unica o precipua, di una persona, non
per lo più di carattere artistico, letterario o scientifico. -anche: disciplina o studio
letterario o scientifico. -anche: disciplina o studio dei quali ci si occupa;
dei quali ci si occupa; ricreazione o svago ai quali ci si dedica.
. de luca, i-proem. - ^ o: difficilmente alla debolezza dell'umano intelletto
in grado eccellente in più d'una scienza o professione. f. pallavicino, 4-101
professione del disegno. -ministero religioso o sacerdotale. cassiano volgar., 1-2
non sieno in professione. -campo o materia nei quali si è particolarmente versati
esplicazione, effettivo esercizio di determinate conoscenze o competenze, naturali o acquisite; dimostrazione
di determinate conoscenze o competenze, naturali o acquisite; dimostrazione (più o meno
naturali o acquisite; dimostrazione (più o meno ostentata e anche artificiosa) di
anche artificiosa) di una particolare abilità o intenzione o programma o metodo o genere
) di una particolare abilità o intenzione o programma o metodo o genere o tipo di
una particolare abilità o intenzione o programma o metodo o genere o tipo di attività
abilità o intenzione o programma o metodo o genere o tipo di attività, anche
intenzione o programma o metodo o genere o tipo di attività, anche intellettuale;
letterario, trattazione specifica di una disciplina o di un argomento. marsilio ficino,
piazza. -con riferimento altambito economico o militare di uno stato, al suo
; decoro collegato con una data occupazione o posizione. boccaccio, vhi-1-116: rade
proffessione. 5. attività tecnico-manuale o intellettuale, esercitata in modo abituale o
o intellettuale, esercitata in modo abituale o continuativo a scopo di lucro, dalla
vendere né comprare trinami, nastri di seta o di filaticcio né guarnizioni d'alcuna sorte
molto nel far la professione di mercante o simile, lasciano i digesti e corrono
che in esso mestiere più s'adqprano o più restano inoperose. d'annunzio,
uso burocratico, in partic. in moduli o in documenti, l'indicazione del lavoro
lavoro svolto. -con signif. generico o con riferimento a soggetti collettivi o indeterminati
generico o con riferimento a soggetti collettivi o indeterminati: insieme delle mansioni che partengono
che partengono a un dato settore economico o militare; attività produttiva, servizio.
alle quali la mano non concorre punto o soltanto in maniera indiretta e accessoria:
è necessaria l'iscrizione in appositi albi o elenchi. -libere-professioni: v.
delle religioni, capitoli, collegi, arti o professioni et altre adunanze, che per
. broggia, 171: affinché un'arte o professione camini di bene in meglio sì
non posso parlare spartitamente alle diverse professioni o condizioni sociali: dunque ciascuno indovini le
8-ii-198: fia bene osservare alcuni eccessi o difetti ne'quali può cadere chi è per
aggetti): che esercita un'arte o un mestiere, anche illecito, come
un'attività artistica, letteraria, scientifica o politica. sansovino, 6-267: costui
tutti. -che manifesta una qualità o che mantiene un comportamento, per lo
un comportamento, per lo più fastidiosi o riprorevoli, in modo abituale o ricorrente
fastidiosi o riprorevoli, in modo abituale o ricorrente (e ha una connotazione scherz
(e ha una connotazione scherz. o spreg.). muratori, 9-204
l'attuazione perfetta di un tipo fisico o morale (e ha per lo più una
, sm. esercizio di una professione o di un'attività in modo professionale. -anche
22-5: quanto più la classe politica o dirigente avrà carattere di professionismo, ossia
una professione, in partic. intellettuale o libera. -anche, per estens.
, per estens. e nell'uso colloquiale o giornalistico: chi svolge la propria attività
1-52: si sarebbe detto un illustre avvocato o un ricco 'professionista ', come
del capitale, in contrapposizione al proletario o salariato. vero è che in questo
tra i borghesi ed escludere dai proletari o salariati i professionisti, gli scienziati,
con impegno contrattuale e percependo una retribuzione o altri compensi (e si oppone a
2. chi si dedica in modo esclusivo o specialistico ad attività artistiche, a discipline
ad attività artistiche, a discipline letterarie o scientifiche o ad altre occupazioni (come
artistiche, a discipline letterarie o scientifiche o ad altre occupazioni (come la politica)
(e può assumere una connotazione negativa o spreg.). -anche, per
per estens. e nell'uso colloquiale o giornalistico: chi pratica tali attività con bravura
tuisce una forma di professionismo (nel lavoro o nello sport); che ne rappresenta
dei rei. carrer, vi-203: o monacella, / serva di dio, /
, in un qualsiasi ambito di studi o di attività, di avere acquisito un certo
certo grado di competenza, di esperienza o, anche, di accortezza, di
, ah, gli altri son professi o baccalaurei: costui è dottore e maestro.
incostanza non meriti fede e le professe o confessate inimicizie abbino sospetto di bugie.
un comportamento, un modo di esprimersi o, anche, una tendenza concettuale o
esprimersi o, anche, una tendenza concettuale o dottrinale; e vi è talora connessa
sua invidia professoriale. ghislanzoni, 4-49: o decoro della scienza! o gravità professorale
4-49: o decoro della scienza! o gravità professorale! quanto poco ci vuole
-che è proprio, che si riferisce o è di proprietà di un docente di
di materie mediche che esercita la professione o anche di un primario ospedaliero. brignetti
il pigolante che tutti portavano in tasche o taschini era sommerso; si faceva sentire
pagare la posta. -destinato o riservato ai professori (un servizio).
2. che è distintivo dei professori o che è loro scherzosamente attribuito (un
3. che ha il comportamento o l'atteggiamento proprio dei professori (o
o l'atteggiamento proprio dei professori (o che è loro tradizionalmente attribuito).
coraggio. 4. che è o che sembra scritto o pronunciato da un
4. che è o che sembra scritto o pronunciato da un professore (e per
insieme di professori di modesto livello scientifico o eccessivamente saccenti e tronfi.
professorato, sm. condizione, dignità o incarico di insegnante; nomina a professore
óra). che professa una determinata religione o fede; che tiene una determinata condotta
che tiene una determinata condotta di vita o, anche, segue un particolare indirizzo
di pensiero e un metodo di ricerca o pratica una virtù (e la mostra
fa esempio), per motivi religiosi o filosofici o morali o anche per scelta sentimentale
), per motivi religiosi o filosofici o morali o anche per scelta sentimentale o
per motivi religiosi o filosofici o morali o anche per scelta sentimentale o ideologica.
o morali o anche per scelta sentimentale o ideologica. cavalca, 20-592:
pare molto più giusto pensare ch'egli o era accademico o niente. 2
giusto pensare ch'egli o era accademico o niente. 2. che esercita
che esercita una determinata professione, arte o mestiere o pratica una determinata attività (
una determinata professione, arte o mestiere o pratica una determinata attività (per lo
quel ch'io dico ogni colpo alto o basso / ogni bon professor verrà imparando.
de'difetti e vantaggi delle piazze regolari o irregolari. f. f. frugoni,
. non i professori d'arti utili o necessarie, ma per lo più i vani
professore: profano di una determinata materia o disciplina. de luca, 1-8-144:
. -che, diplomato presso un conservatorio o un istituto musicale legalmente riconosciuto, esercita
. capuana, 1-i-320: vidi il teatro o, meglio, la cicloide del palcoscenico
chi esercita la professione di insegnante (o na i titoli necessari per esercitarla) nelle
, incaricato, aggregato, a tempo pieno o a tempo determinato, il professore
tempo determinato, il professore stabile o stabilizzato, ecc. (anche
usa berretta rossa; i dottori legisti o professori, che hanno mediocre stipendio..
sgobbone asessuate destinate a fare le farmaciste o le professoresse. la stampa [6-xu-1985
ospedaliero) che ha anche un titolo o un incarico di docenza universitaria.
'professorone ': reputato nella scienza o professione. de sanctis, ii-13-419: mi
s professorino, sm. professore giovane o, anche, di mediocre preparazione.
insulso goticume grecizzante, industrializzato a berlino o smidollato con cura effeminata dal professorume tedesco
fare le fac cende loro o private o pubbliche, conceduti.
fac cende loro o private o pubbliche, conceduti. = voce
-i; ant. anche -e o invar.). persona che, in
nome pre dicendo avvenimenti futuri o rivelando fatti e verità incomprensibili alla mente
fatti e verità incomprensibili alla mente umana o non com j>rese nell'esatto
al popolo, ma spesso anche ai re o ai sommi sacerdoti della nazione ebraica,
, di cui si conservano gli scritti o piuttosto gli insegnamenti, poiché non si
e che secondo un puro criterio materiale o quantitativo sono raggruppati in profeti maggiori,
è in possesso di un dono divino speciale o carisma che lo abilita e induce a
antonomastici, con riferimento all'uno o all'altro dei personaggi biblici (per lo
bandinelli] per ciascuno fatto una figura o vestita o nuda per alcuni profeti,
per ciascuno fatto una figura o vestita o nuda per alcuni profeti, per
dobbiamo noi andare in ramot di galaad o istarci e non andare a combattere?
(con valore aggett.): caratteristico o consono all'azione o all'immagine tradizionale
): caratteristico o consono all'azione o all'immagine tradizionale di un predicatore
immagine tradizionale di un predicatore religioso o di un portavoce della divinità.
un dio, ne rivela gli oracoli o interpreta i presagi da esso inviati.
. -anche: chiunque predica il futuro o interpreti fenomeni occulti grazie a eccezionali doti
fenomeni occulti grazie a eccezionali doti divinatorie o ricorrendo a pratiche magiche; veggente,
8-1-212: come sono quelle cose tutte passate o venture delle quali si fa menzione da
i. frugoni, i-3-6: lunge, o profani / folli poeti: / vati
fama nel vaticinare / ben conoscevamo noi [o cassandra]; ma non chiediamo profeti
si trova a esprimere pareri, pronostici o suggerimenti (fondati su deduzioni personali o
o suggerimenti (fondati su deduzioni personali o, anche, su indizi oggettivi,
futuro (spesso in espressioni come buono o cattivo profeta o anche profeta di disgrazie
in espressioni come buono o cattivo profeta o anche profeta di disgrazie, di sciagure,
-in partic.: chi preannuncia o preconizza (talora con toni solenni)
tempo, un evento di notevole importanza storica o culturale; chi con la sua attività
culturale; chi con la sua attività o la sua parola si fa assertore prima
profeti inutili. faldella, 9-264: o che venite, avvocato mazzini, profeta
intelligenza tramontana? pascoli, 431: o buon profeta [virgilio]! o anima
: o buon profeta [virgilio]! o anima immortale / di nostra gente!
per introdurre una serie di previsioni pessimistiche o che potrebbero urtare l'interlocutore).
di saper tutto voi? siete profeta o figlio di profeta? 7. prov
improntata a corruccio moralistico, a sentenziosità o, anche, a una presuntuosa quanto
benedetto chi viene nel nome di dio, o re d'israel. questa laude è
congiunzione di carte: 'papessa 'o fattucchiera profetante, * luna 'o
o fattucchiera profetante, * luna 'o notte in cui tre volte miagola il gatto
). predire, vaticinare un avvenimento o, anche, i tempi e le
che si considera ispirata da un dio o che comunque fa ricorso a pratiche di
comunque fa ricorso a pratiche di magia o di divinazione). s
, 48: egli è seguito tucto o la maggior parte di quello ha profetato
6- 397: di'il vero [o maometto]: profetasti / cose che poi
ritiene, in base a determinati indizi o convinzioni, destinato a verificarsi. g
che profetava in lui un celebre avvocato o ingegnere o medico. c. e.
in lui un celebre avvocato o ingegnere o medico. c. e. gadda,
divinità, in partic. pronunciando oracoli o profezie; fare pronostici sul fondamento di
fare pronostici sul fondamento di pratiche divinatone o magiche. diatessaron volgar.,
tal si vuol mostrare / isaia, eliseo o daniello / che legger non sapria il
sarà stata la sua virtù ubbligata a sentenzie o canoni di uomini, ancora che prelati
cangeran. pacichelli, 1-410: 1 quaccheri o
talmente i gastigati che all'esilio aggiungesse o copia di lagrime o penuria di fortune
che all'esilio aggiungesse o copia di lagrime o penuria di fortune? 6
sul futuro in base a personali convinzioni o presentimenti. anonimo, i-480: chi
può profetar con certezza in un senso o nell'altro. pratolini, 9-387: da
vaticinare un avvenimento (per ispirazione divina o grazie a pratiche divinatorie o magiche)
ispirazione divina o grazie a pratiche divinatorie o magiche). -anche, per estens.
: una proporzione di altra maniera gracile o svelta non si converrebbe ad una sibilla
il futuro facendo uso di pratiche divinatorie o magiche; indovina, veggente.
donna che si trova a esprimere, oralmente o per iscritto, previsioni sul futuro.
forme, intenti profetici; facendo allusione o preannunciando eventi o personaggi futuri; con
profetici; facendo allusione o preannunciando eventi o personaggi futuri; con intonazione oracolare.
secondo cui le cose esterne hanno questo o quel valore, e che dai propri
dai propri modi di essere giudica la vita o un ozio o un piacere o un
di essere giudica la vita o un ozio o un piacere o un sacrifizio o una
vita o un ozio o un piacere o un sacrifizio o una battaglia o una modalità
ozio o un piacere o un sacrifizio o una battaglia o una modalità.
piacere o un sacrifizio o una battaglia o una modalità. 2. ant
spirazione, ma per terrena usanza? o cose fatte, ma profeticamente fatte; in
, a un vate, a un indovino o, più in generale, all'insieme
in egitto, che elli udì jeremia profeta o lesse scritture profetiche. s. bernardino
-che ha valore di profezia, di presagio o, in senso lato, contiene pronostici
delle profezie. fiamma, 1-577: o che visione! non è ^ egno,
spirito profetico. ariosto, 3-0: o generosa bradamante, / non giunta qui
-con sineddoche. bembo, 9-1-207: o benedette lettere ed a me giovevoli,
inalberan- domisi dinanzi: -guai a lui o guai a te! -sciamò con atto
di canti, nel mio studio, o vittore, / la tua canuta effige,
di un fatto, di una circostanza o dall'esigenza interiormente sentita di un cambiamento
che pare destinato ad avere importanti conseguenze o sviluppi. mazzini, 16-410:
dal profetismo, come un'idea etica o un dio eticizzato. 2.
2. per estens. idea, concezione o, anche, atteggiamento mentale che presume
, atteggiamento mentale che presume di capire o indicare in anticipo, più sulla base
che su premesse logiche, sviluppi storici o del pensiero. b. croce,
chi afferma di parlare per ispirazione divina o si avvale di pratiche divinatorie o magiche
divina o si avvale di pratiche divinatorie o magiche). s s
sua morte e avendo operato molti miracoli o sia in vita come in morte, morse
prospettare in anticipo (come semplice convinzione o erché in possesso di taluni dati scientifici
erché in possesso di taluni dati scientifici o in ase a determinati indizi).
bartoli, 2-4-492: nulla vi s'intraprende o si lascia, altrimenti che esaminati prima
meno che se ne parlassero di veduta o i buoni e rei effetti che profetizzano gli
magalotti, 23-75: nelle sacre carte o profetizzanti alcuna cosa avvenire o narranti alcuna
sacre carte o profetizzanti alcuna cosa avvenire o narranti alcuna cosa passata o insegnanti alcuna
cosa avvenire o narranti alcuna cosa passata o insegnanti alcuna regola per il vivere,
, il lettore da qualche apparente contradizione o si trova sorpreso o si sente tentato.
qualche apparente contradizione o si trova sorpreso o si sente tentato. -far
presentire, indurre a prevedere determinati sviluppi o conseguenze (un avvenimento, un fenomeno
dal capo della famiglia a un figlio o a uno schiavo (un insieme di
. ant. che viene fornito dal padre o da altro ascendente (dote profettizia)
irrevocabilmente quesito acquistarono i feudatari alla piena o libera proprietà e disponibilità dei beni profettizi
ant. bene di natura morale o intellettuale; vantaggio spirituale; pro
fatta già, or sono forse ottocenranni o più, da isaia. galluppi,
'cresmi ', che sono oracoli o profezie. m. adriani, ii-253:
, 16-69: che dicesti, o patroclo? in questo petto / terror d'
libri profetici del vecchio testamento, letto o cantato in cerimonie liturgiche. fra giordano
. -per simil. canto o inno di celebrazione. storia dei santi
. -per estens. il saper indovinare o anticipare i desideri altrui. g
di conoscere il futuro per ispirazione superiore o per arte divinatoria; motto allusivo interpretabile
/ che in fine, al lungo andare o in tempo corto, / da un
parole di forese confusa- mente, poco o nulla intendendo della sua profezia. foscolo,
: quando l'immaginazione intesse una favola o traccia le linee di una favola proiettata
futuro, si ha la cosidetta predizione o profezia, 'ricordo di tempi non nati
conoscenza scientifica, sull'esperienza del mondo o sulla perspicacia personale. sannazaro, iv-348
dagli alloggiamenti per buscare qualche cosa erano o uccisi o fatti prigioni, ai modo che
per buscare qualche cosa erano o uccisi o fatti prigioni, ai modo che fu quasi
non so s'egli sarà uomo letterato o amabile gentiluomo. manzoni, pr. sfi
. -allegoria di un evento futuro o di una figura storica; prefigurazione.
essenziale non è il vaticinio di questo o di quel fatto passeggierò, contenuto in
quel fatto passeggierò, contenuto in questo o quel loco della bibbia. la profezia è
formulazione per lo più verbale della volontà o del desiderio di cedere ad altri beni
ad altri beni materiali, di prestare aiuto o appoggio morale, di mettersi a disposizione
; sollecitazione a fruire di un vantaggio o dell'ospitalità, offerta. -in
, la prestazione che si intende offrire o compiere. compagni, 2-3: le
-in relazione con un compì, di specificazione o con una prop. subord.
dono rispose ch'egli, per non offendere o la riverenza da un lato o la
offendere o la riverenza da un lato o la fedeltà dall'altro, non poteva né
suo filogono di catania. -proposta o richiesta di matrimonio. trissino, 2-2-58
che in pochi mesi aveva rifiutato quattro o cinque profferte di matrimonio, serie profferte
. -sfida per dimostrare il proprio valore o la propria capacità. bembo,
, 9-2-51: né guattaro si poteva vedere o più lordo o più ghiotto e
si poteva vedere o più lordo o più ghiotto e più leccardo di lui,
. 2. affermazione solenne di affetto o di amicizia per una persona.
sincera e affettuosa stima. -offerta o richiesta d'amore o di prestazioni sessuali
. -offerta o richiesta d'amore o di prestazioni sessuali; tentativo di seduzione
che qualche altro la perseguitasse di omaggi o di profferte amorose. dossi, 1-ii-857
dando orecchio a complimenti e profferte amorose o galanti di indigeni, le licenziava.
3. offerta di patti più o meno vantaggiosi o di una bozza di
. offerta di patti più o meno vantaggiosi o di una bozza di discussione, avanzata
proposta nel corso di una trattativa politica o diplomatica. compagni, iv-410: rispose
(in questo caso): al cognato o genero profferto loro dal demo.
^: il quale imbasciadore giunto in catalogna o disposta rambasciata, il re rigranziò molto
la sfida. 4. offerta o richiesta di compenso o di prezzo nella
4. offerta o richiesta di compenso o di prezzo nella pattuizione del pagamento di
nella pattuizione del pagamento di una merce o di un servizio o di un lavoro
di una merce o di un servizio o di un lavoro prestato. -anche: la
baldinucci, 9-xii-196: allora il religioso o altri che si fusse, faceva la
e per qualunque proferta mi avesse fatta o facesse, io né avrei dato né darei
né avrei dato né darei all'ordine quelli o altri miei versi. fogazzaro, 1-422
quando mandava ad annunciare vendite e ribassi o profferte di compere e rincari per tutti
. profèrto). proposto ad altri o esibito di propria volontà, senza una
3. pronunciato a viva voce o, anche, enunciato in uno scritto
si ste parole giera adula- cion / o pur proferte da bon cuor sincier. bontemfii
-con meton.: pietra o mortaio di tale roccia. balducci pegolotti
popolo ed alle genti della città o del reame. = agg.
). ant. trarre vantaggio o utilità morale, profittare. iacopone,
morale, facendo profitto della pratica religiosa o ascetica. -in partic.: che è
selvatico. castra fiorentino, xxxv-i-917: o fermarla, se mi t'a- consenchi
fine determinato, sia pratico sia spirituale o morale; che apporta giovamento o corrisponde
spirituale o morale; che apporta giovamento o corrisponde alle necessità, vantaggioso.
2. che comporta un largo guadagno o produce ricchezza; redditizio. cesarotti
quello studio a cui più lo chiama o la natura o il dovere o il progetto
cui più lo chiama o la natura o il dovere o il progetto d'una professione
chiama o la natura o il dovere o il progetto d'una professione onesta e
luna, denota, per qualche gran donna o per via de qualche matrimonio, tractato
. tose. ostinarsi in un errore o nella prepotenza. nieri, 245:
/ non è testarda, profi- diosa o stucca. bar etti, 3-87: oh
profilaménto, sm. contorno di una figura o profilo di un paesaggio pittorico.
balist. abaco dei profilamenti: nomogramma o grafico di un terreno montuoso che riproduce il
disegnare la linea di contorno di una o più figure; delineare.
ritto. -far assumere la forma o il profilo voluto. f. f
di cristallo. -proiettare un'ombra o un'immagine. gozzano, i-642:
: si fermò ad ascoltare tocchi staccati alti o bassi su poche corde di
da conferirle una sezione trasversale di forma o profilo determinato. 6. modellare la
, in partic. di un aereo o di uno scafo, in modo da adattarla
e sonagli. -stagliarsi sul cielo o sull'orizzonte (un elemento paesistico,
. approssimarsi nel tempo, apparire imminente o prevedibile dalle prime avvisaglie (anche nell'
sulla scena) una setta di giurati o congiurati 'scrittori di sinistra ',
'scrittori di sinistra ', democratici o comunisti che dicono di essere, disposti
senza approfondimento del pensiero, del sentimento o della passione (e si contrappone a
3-526: così, non legata a tempi o nazioni, dirò che quasi tutta la
. profilano, sm. serie o raccolta di profili di interesse tecnico e
2. per simil. misura o provvedimento che ha lo scopo di evitare
. ant. secondo un disegno o una forma elegante. bandello, 3-11
, delineato con un segno più o meno incisivo (una figura). -anche
piglia una punta di ferro ovvero d'avorio o legno duro e va'sopra i profili
si guasta il cartone e nella tavola o quadro vengono benissimo profilate tutte le figure e
ha voluto pure anteporre a cimabue questo o quell'altro pittore della stessa età,
età, perché facesser gli occhi men torvi o i nasi meglio profilati, picciole cose
lumeggiare ed ombreggiare di qualche nuova tinta o lineatura il pensiero, il quale vorrebbe essere
con un orlo, con un fregio lineare o con una striscia di colore diverso e
né pianelle né zoccoli profilati di oro o di ariento o vero orpello. documenti per
zoccoli profilati di oro o di ariento o vero orpello. documenti per la storia
sedio in chiesa, longo diciotto braccia o circa e largo il sedere tre quarri ed
credo piamontese s s o savoino (salvo il vero), un
.. profilato d'oro e più o men pezzato di bel colore, secondo il
4. che ha una determinata sezione o forma. galileo, 3-3-165: i
profilata alle natiche, accompagnati dal tutore o dal pedagogo, il quale ordinariamente era prete
. 5. che si presenta o è visibile di fianco. -in partic
fianco. -in partic.: ritratto o dipinto di profilo (una figura umana
umana). graf 5-439: o mare, o mar! su'tuoi flutti
. graf 5-439: o mare, o mar! su'tuoi flutti spumanti /
: 'finezza ': facoltà dell'apparecchio o delle sue parti di avanzare nell'aria
8. sm. semilavorato di metallo o anche di materia plastica, che ha
è ottenuto mediante la laminazione, l'estrusione o la trafilatura e trova impiego nelle costruzioni
, esteso in lungezza e avente sezione o profilo costante. profilatóio (proffilatóio)
la faguccia, l'occhiollino, il profilatoio o diritto o torto. carena, 1-118
, l'occhiollino, il profilatoio o diritto o torto. carena, 1-118: '
rispetto al chiaroscuro, agli aspetti coloristici o tonali, ecc.). r
avvalgono di cilindri di acciaio girevoli, o in processi intermittenti, in cui una
che si riferisce, che è proprio o riguarda la profilassi; che ha lo
-che ha la funzione di evitare rischi o danni; precauzionale. savinio,
..: evitare rapporti sessuali occasionali, o almeno usare il profilattico.
profilatura, sf. il profilare o il tracciare la linea di contorno di
3. l'ornare con un fregio lineare o con una striscia di colore diverso;
di scavo, il conferire un profilo o una sezione regolare a una galleria o a
profilo o una sezione regolare a una galleria o a una parete. -mine di profilatura
che dello spazio, e l'una o l'altra designerebbe a meraviglia quel genere [
. autore di un breve saggio biografico o critico su un personaggio; compilatore o
o critico su un personaggio; compilatore o estensore di un profilo. faldella
bellezza della forma senza approfondire il pensiero o esprimere alti sentimenti. p. maroncelli
, 8-212: 'modi della riproduzione (o ortografi ci ').
: dise gno appena abbozzato o delineato. leonardo, 7-i-79:
intorno sono chiamati profili, dintorni o lineamenti. r. borghini, ii-62:
e le linee tratteggiate, i profili vuoti o campiti, che sarebbero diventati piastre e
e spicchi in successione, sfoglie sottili o sfoglie più spesse, blocchi circolari o squadrati
sottili o sfoglie più spesse, blocchi circolari o squadrati. -per estens.
2. orlo di un tessuto o di un indumento. -anche: striscia
di un indumento. -anche: striscia o nastro ripiegato, di colore diverso dal
imbusto senza un profilo intorno al collo o senza una mostra, ma semplice semplice
la testa alquanto rossiccia. -filetto o listerella ornamentale, in partic. di
finiscano [i vasi] attaccandovi piei o manichi o altri profili di variati vetri
[i vasi] attaccandovi piei o manichi o altri profili di variati vetri. pacichelli
che si staglia e risalta su uno sfondo o in controluce. pratesi, 5-261:
frastagliature delle montagne. -trama o intreccio di linee visibili. gozzano,
come assonnato. -con riferimento al corpo o alle membra. rosmini, xxv-129:
f -disegno, ritratto, calco o fotografia che riproduce l'immagine del volto
n. 382. -saggio biografico o critico su un personaggio, in cui
. -programma esposto per sommi capi o nelle linee essenziali. stuparich,
grande e sì esatto ragionatore [platone] o che non avevano forza di vedere il
forza di vedere il profilo de'suoi discorsi o che il leggevano a squarci ebbero la
senza ordine. -punto di vista o angolazione da cui si considera una persona
angolazione da cui si considera una persona o una circostanza. g. b.
renderti molto utile. -elemento caratteristico o distintivo; aspetto. aleardi, 1-140
indecisi e variabili? -spicco più o meno rilevante che una persona assume neltesercizio
profile, per indicare l'atteggiamento riservato o, anche, la mediocrità e la
spaccato di un edificio, di una costruzione o anche di una linea fortificata, che
, 4-7: hanno questi portici bellissimi soffitti o vogliam dir lacunari, e però ho
per ciascun'opera progettata la pianta o planimetria ed i profili o le sezioni prese
pianta o planimetria ed i profili o le sezioni prese sopra le differenti linee
trasversali che longitudinali del complesso dell'edificio o dell'opera. d'antonj [in dizionario
si chiama 4 taglio, spaccato 'o 4 profilo '. -disegno della sezione
vertice arrotondato). 8. modanatura o modello di legno con linea concava;
vialardi, 1-418: indi avrete un profilo o sguscio di legno, bagnato nell'acqua
fatto ben liscio e netto. o. profilatoio per cesellare o usato nella tecnica
. o. profilatoio per cesellare o usato nella tecnica deu'incisione.
aeron. contorno di una sezione di ala o di piano fatta parallelamente al piano di
di solito con estradosso di curvatura piccola o nulla per un ampio tratto.
: profilo -s'intende generalmente dell'ala o di un piano -è la forma di una
assi cartesiani per esprimere graficamente una funzione o valori di grandezze variabili nel tempo.
profilo: nella geometria descrittiva, piano o retta ortogonale alla linea di terra nelle
intersezione del terreno con la superficie cilindrica o prismatica a generatrici verticali, avente per
d'acqua dalla sorgente alla foce (o in un tratto determinato), riportato
tribunale. -profilo di equilibrio fluviale o di compensazione: in un corso d'
e lo guida a diritto. si alza o s'abbassa il bure a regola del
quale serve per andar più a fondo o mantenersi a galla del terreno);
la sua persona si spostava di profilo o di schiena. -di sbieco,
nella quadratura, per esser vedute in faccia o maestà, appariscono grandissime tanto per lunghezza
gini ch'io segno / di scorcio o di profilo / non mostrano, né
striscia sulla superficie con moto di traslazione o di rotazione ed è solidale con un
rendere visibili gli scostamenti dal profilo geometrico o teorico (e in partic. è
per rappresentare graficamente la superficie del versoio o anche del vomere dell'aratro).
carta, apparecchio che determina la grammatura o lo spessore del foglio e la loro
. utile, vantaggioso, proficuo materialmente o spiritualmente. giamboni, 8-ii-9q: dall'
giamboni, 8-ii-9q: dall'altra parte o egli [un bene] è onesto
egli [un bene] è onesto o egli è profittabile o egli è nel mezzo
] è onesto o egli è profittabile o egli è nel mezzo luogo dell'uno
altressì come perfettamente ditermmato ch'è giusto o ingiusto, profittàbole o nocievole secondo catuno
ditermmato ch'è giusto o ingiusto, profittàbole o nocievole secondo catuno fatto umano civile.
utile, pro ficuo materialmente o spiritualmente. guidotto da bologna,
non voglio farla da avara, da egoista o da profittante. 3.
aus. avere). trarre vantaggio o beneficio da un fatto o da una
trarre vantaggio o beneficio da un fatto o da una condizione; ricavare un utile
tesori occulti nella casa sanza profittarne a sé o a altri. muratori, 7-v-291:
tintori,... i rimettiteli o piegatori, i manganatori, i disegnatori.
avere nel suo lavacro l'acqua fluente o ferma secondo che più gli aggrada,
2. cogliere un'occasione propizia o un'opportunità o una circostanza o una
cogliere un'occasione propizia o un'opportunità o una circostanza o una combinazione favorevole con
propizia o un'opportunità o una circostanza o una combinazione favorevole con accorta tempestività o
o una combinazione favorevole con accorta tempestività o anche con astuzia. a. molin
campo la quistione del mandare uno esercito o almeno un grosso corpo di genti inglesi
a proprio vantaggio, in modo cinico o subdolo, un danno, una condizione negativa
subdolo, un danno, una condizione negativa o una debolezza altrui. cesarotti,
-in senso attenuato: sfruttare l'inconsapevolezza o l'ignoranza altrui a fin di bene.
-sfruttare una persona abusando della sua ingenuità o credulità con cinica mancanza di scrupoli.
. 3. ricavare benefici intellettuali o morali. pallavicino, 8-93: questo
a più fosse dato godere della scena o profittare della lezione. deledda, iii-949:
ben perfetto che molto profitta in uno stato o in una 'a, tantosto elli
in uno scontro militare; guadagnare terreno o conquistare posizioni; avvantaggiarsi sul nemico.
soderini, iii-568: il pinastro o pino salvatico non è mai di quella
continuo moto, raggirate sempre una o più volte il giorno nel vendere e nel
che ha tratto vantaggio da un fatto o da un'esperienza. - anche:
, in partic. con speculazioni finaziarie o commerciali. einaudi, 1-123:
per altre circostanze, sovratutto per falsificazioni o svalutazioni monetarie, i prezzi salgono,
; utile, proficuo; che dà o può dare buoni risultati. seneca volgar
in diverse parti dove furono giudicati necessari o profittevoli. siri, x-730: quando
gli animali hanno idee sufficienti di ordinanza o tattica, cioè del modo di accrescere
frugoni, 3-i-365: ne'casi disperati, o madama, il sentimento non serve ad
non contengono ammonizione e consiglio più prudente o più profittevole di quello che nelle poche
divino. 3. che comporta o favorisce l'apprendimento di nozioni, l'
di nozioni, l'aquisizione di ammaestramenti o di esperienze culturali; istruttivo.
bollata, qualche piccola poesia ai shelley o deh'americano walt witman: esercizio per
profittevolissimo. -che contiene utili nozioni o interessanti informazioni (un testo).
critico. 4. che mantiene o ripristina la sanità fisica; giovevole per
i cibi, i quali sono per sé o meno saporiti al palato o meno giovevoli
per sé o meno saporiti al palato o meno giovevoli alla sanità, per conditura
5. che svolge un'azione utile o benefica. kamelli, pref: inviolabile
-che è protettore di una comunità o di un ambito di attività umana (
procurato da cose, fatti, circostanze o situazioni opportune, favorevoli (anche nelle
^ azione iniqua. carducci, iii-25-213: o scimmie buffe, figlie di scimmie serie
, convenienza, interesse di una persona o di una comunità. marsilio da padova
che ne sia la fonte, la consistenza o la natura (occasionale, economica o
o la natura (occasionale, economica o permanente). bandello, 1-3 (
penale, 640: chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore,
taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui
industria dal loro danaro impiegato in terreni o ne'fondi del principato non più di
più di frutto ritraggono d'in circa due o tre per cento, gli altri grado
, per la durata di un viaggio o per un tempo determinato, una somma
ovvero si perdono per loro vizio intrinseco o per colpa di chi prese il denaro,
se invece si perdono per caso fortuito o per forza maggiore, il sovventore potrà
blocco dei prezzi, ecc.) o moralmente riprovevoli (con riferimento a questo
parla più specificamente di profitti di speculazione o di contingenza-, e tale legislazione speciale
, da chi aveva rivestito cariche pubbliche o svolto comunque attività politica come fascista (
1922, da chi ha rivestito cariche pubbliche o comunque svolta attività politica, come fascista
ricavato da un'attività produttiva, commerciale o finanziaria. -nel linguaggio della teoria economica
il peso della guerra. investito o in una combinazione diversamente -disus.
noi in sicuro del profitto degl'impresari o siano appaltatori dell'opere in musica.
coloro i quali non avevano che un assegno o una partecipazione ai profitti accadeva talvolta,
conto1, n. 2. -saggio o tasso del profitto: la misura, espressa
investito nella produzione. -quota di profitto o dei profitti: la frazione del reddito
la frazione del reddito complessivo (nazionale o di una singola impresa) percepita da chi
grandi imperi coloniali. 4. risultato o insieme di risultati utili, positivi,
[la massaia] si lagni, seco o con altri, che le tue carni
onde la mercanzia partì, con che carriaggio o diligenza fu spedita e a che recapito
posizioni, guadagno di terreno, progresso o successo in uno scontro militare. nardi
virtù di medicina alcuna pareva che valesse o facesse profitto. sarpi, i-1-134: io
corpo. 7. beneficio spirituale o morale. tassiano volgar., xv-8
di far profitto nella via dello spirito, o, essendo peccatore, vuol riconciliarsi con
il profitto dell'anima: l'orazione o la lezzione della sacra scrittura? muratori,
istruzione tratta da letture, da insegnamenti o da esperienze formative. lippomano, lii-15-47
diffidi materia, porterebbe ancora poco profitto o dilettazione. g. p. maffei
sapere, nella conoscenza di una disciplina o di un'arte (per lo più nell'
, perfezionamento, progresso di una disciplina o di un'arte. bisaccioni, 1-87
dell'impresa. -promuovendo il beneficio spirituale o l'arric- chimento intellettuale. 0
inferiori. -con profitto: ottenendo o propiziando risultati soddisfacenti; utilmente, proficuamente
in questo crudel sistema venuti di combattersi o d'ingannarsi metodicamente, non sia necessario
necessario parlare e scrivere delle lor barbare o sia eroiche virtù per governare o per
barbare o sia eroiche virtù per governare o per guerreggiar con profitto. leoni, 574
futuro. -far fruttare un bene spirituale o morale. leopardi, iii-385: la
tornare a, di profitto: essere o risultare utile, vantaggioso; giovare.
di altri non dite mai sanza profitto o necessità cose che gli dispiaccino, perché
l'usura se non in quanto con eccesso o sopra i poveri o con qualche lesione
in quanto con eccesso o sopra i poveri o con qualche lesione o fraude si esercitasse
sopra i poveri o con qualche lesione o fraude si esercitasse, le quali circostanze
a credere che ne averebbe composta una o due bellissime novelle ed ampliatele e polite
(con riferimento a oggetti leggeri cadenti o pendenti dall'alto).
tuoso di un liquido organico da un orifizio o da una ferita. e
di un liquido organico da un orifizio o da una ferita. caviceo,
ferite, se non per una vena o arteria incisa, o quando l'uno
non per una vena o arteria incisa, o quando l'uno e l'altro vaso
. -con riferimento ad animali reali o mitici. caro, 3-365: sembran
e da'latini 'profluvio 'da peli o pelarella. -scherz. fiotto continuo
-scherz. fiotto continuo di materia sputata o espettorata. f. f.
appunto non l'avesse mai toccata patimento alcuno o travaglio. f. f. frugoni
ch'io, atterrito dalla loro autorità o sbigottito dal profluvio dei loro creduli seguaci,
interminabile, sequela, sfilza di parole o di grida anche ingiuriose. buonarroti il
, con questa colluvie di appellativi, più o men lusinghieri, l'ufficialotto passò alle
quinto secolo. una linfa che non eccede o trabocca, ma sale lenta e gagliarda
decisive varietà della complessione, dell'incesso o della turgidezza del labbro, della gravezza
ponte, 153: io mi prostro, o sire, più profondamente per implorare perdono
il mio errore, se per alcuna via o modo potesse. fra giordano,
sono problematici che per equivoco di termini o per poca esattezza e precisione d'idee
/ venere, che giamai l'occhio o la mente / non allontana da l'
pensai, per poco più di una settimana o di un mese, di fare poesia
letter. l'abbassarsi del livello del terreno o del letto di un fiume; sprofondamento
saranno coperti di subita innondatone di mare o diventeranno caverna per profondamento di terra.
ha a fare ciò con opra d'uomini o con opra della stessa acqua. se
, essere inghiottito da una calamità naturale o sommerso dalle acque; cadere, rovinare
s'infracidano, la mercatanzia si guasta o la nave profonda o rompe. ser giovanni
mercatanzia si guasta o la nave profonda o rompe. ser giovanni, 3-348:
debbe porre grandissima cura s'è fangoso o arenoso o sassoso, se è sodo e
grandissima cura s'è fangoso o arenoso o sassoso, se è sodo e sostenente,
sassoso, se è sodo e sostenente, o pure se cede e profonda. guglielmini
la luce che filtrava dalle imposte chiuse o pioveva dalla lampada attraverso la camicetta color
non ci va, non dico anni o mesi, ma poche settimane che per questa
signor mio, ch'io non profonda o rua, / 'fiat voluntas tua '
una prospettiva paesistica); scendere più o meno profondamente e perpendicolarmente verso il basso
. -venire collocato in ambiente sotterraneo o infernale (il luogo di una narrazione
filosofico, in un processo di conoscenza o di contemplazione, nello sforzo di comprensione
sforzo di comprensione di un'opera di pensiero o di letteratura; penetrare, indagare accuratamente
12. abbandonarsi a uno stato d'animo o anche a una condizione fisiologica come il
14. radicarsi nell'animo o nella coscienza collettiva; attecchire spiritualmente.
vtii-114: ne'terreni fragili, paludosi o arenosi, per quanto siasi profondato lo scavo
orribile e spaventoso. -sviluppare o far sviluppare in profondità nel terreno.
.. la canna. -penetrare o far penetrare in profondità; ficcare bene
elogi con profusione eccessiva, per piaggeria o adulazione. leoni, 458: fece
porre, trascinare in una determinata situazione o condizione fisica o morale, in modo da
in una determinata situazione o condizione fisica o morale, in modo da rendere pressoché
-prostrare. cesarotti, i-xxxm-140: o mia cara paimira, in quale abisso
saldamente la condizione spirituale di una persona o di una collettività; radicare nell'animo
collettività; radicare nell'animo un sentimento o un'impressione. l. quirini,
artista. 20. chiarire un problema o una situazione, approfondendone l'esame;
indagare con acutezza; approfondire un'analisi o i temi di una ricerca scientifica.
, argonauti della libertà. -scaraventare giù o lasciar cadere qualcuno o qualcosa.
. -scaraventare giù o lasciar cadere qualcuno o qualcosa. guido da pisa,
...: andate in profondo, o male cupi- ditadi, ché io voglio
morte. aretino, 22-36: toglimi, o giove ottimo massimo, prima di terra
ridurre a nulla (anche come imprecazione o maledizione e con uso enfatico).
noi. pasquinate romane, 353: o aqua, o terra, perché sei sì
romane, 353: o aqua, o terra, perché sei sì dura /
profondo. iacopone, 1-90-93: o profundato mare, / altura del to
zà tosto firay portato. -sprofondato o incavato o situato al di sotto del
firay portato. -sprofondato o incavato o situato al di sotto del livello del
in mare. busenello, 81: o navigante incauto, o avaro stolto, /
, 81: o navigante incauto, o avaro stolto, / che, profondato
profondato nei suoi pensieri amorosi che niente o ben poco mangiò. varchi, 18-2-430:
a sé, non si avvide, o di rado e appena, di quei limiti
poetici, non importa se in verso o in prosa, che noi leggiamo imprecando,
letter. l'andare in profondità nel terreno o nel letto di un fiume per compiere
un fiume per compiere determinati lavori agricoli o idraulici. crescenzi volgar.,
larghezza, con profusione; consumare spendendo o donando con munificenza o, semplicemente,
; consumare spendendo o donando con munificenza o, semplicemente, con abbondanza e con
per i trilli di una prima donna o pei salti d'una ballerina cifre incompatibili
, li-1-459: non vi è ministro o rappresentante regio che non profondi per mantenerselo
gnoli, 1-180: da quell'alba, o maria, / che di te bruna
: / « quanto se'cieco, o popolo! quanto se'mai minchione!
. 3. dire con loquacità o anche in modo logorroico e senza essere
e senza essere richiesto; formulare a voce o per iscritto con facilità, in modo
domanda ansiosa. -mettere, collocare o usare copiosamente in uno scritto.
come un uomo acceso da febbre erudita o da briachezza letteraria. monti, xii-6-275
pronom. lasciarsi andare con grande effusione o enfasi a lodi, ringraziamenti, discorsi
due che amor soli e vicini asside [o vino] / tu complice secondi /
tezza del vallo, egli si facea più o meno, secondo era più o meno
facea più o meno, secondo era più o meno il bisogno e la necessità che
la profondità sotto il pelo dell'acqua o quello usato per misurare la profondità delle
la parte più bassa, più interna o più lontana a notevole distanza dall'estremità
lontana a notevole distanza dall'estremità superiore o rispetto al punto di osservazione.
cimiteri situati in luoghi troppo bassi o sulle rive de'ruscelli, fiumi, laghi
- anche: estensione ai un corpo o di uno spazio, misurata o considerata
corpo o di uno spazio, misurata o considerata frontalmente rispetto all'osservatore.
da che fia che la sua lunghezza o ancora larghezza si possa devidere, ma
tronco, moltiplicata all'altezza di 200 o 300, ci toglie del tutto anco
. con metonimia: ciò che è profondo o situato a grande distanza dall'estremità superiore
la parte più interna di un oggetto o della terra, lo strato più profondo
si può immaginare scomposta una veduta reale o immaginana.
con metonimia: ciascuna delle parti scavate o meno rilevate di una scultura (o di
scavate o meno rilevate di una scultura (o di quelle dipinte in toni molto scuri
costruzione del taglio più semplice, quadrato o rettangolo, non seppe mai uscire dal senso
di una persona, della sua coscienza o della sua personalità (anche con l'
che vi è intrinsecamente proprio e specifico o impresso. giamboni, 10-3: guai
. -carattere indelebile di un'impressione o l'intensità con cui si imprime nell'
organi del sentimento e dell'uso vivono più o meno perfetti nell'uomo stesso, e
cesari, 1-2-20: oh sapienza! o immisurabile profondità de'giudici di dio!
intensione. -complessità di una condizione mentale o esistenziale. michelstaedter, 594: colui
, 3-194: nella cospirazione non esiste o per lo meno non ha tanta importanza l'
non so quale si sia maggiore miracolo o la profondità di tanta umiltà, come fu
piaga cosi orribile con tanta benignità, o la diliberazione della piaga. grasso,
, secondo la direzione della corda media o dell'asse longitudinale. marinetti,
17. marin. profondità della stiva o della nave: nelle costruzioni navali,
. cavalca, 20-63: lo ni- o... è fiume molto profondissimo.
desideri loro, / né 'l gange o 'l nilo, allor che non s'appaga
che presenta la dimensione della profondità più o meno estesa; che ha notevole spessore.
, i-42: non potendosi trovar corpo alcuno o sostanza corporale che non sia lunga,
e qual dodici e profonde circa a sei o sette palme e tutte sono scoperte e
, ma disse che più d'uno o dui giorni non viveria. fasciculo di medicina
9. che presenta una concavità più o meno accentuata o un incavo più o
presenta una concavità più o meno accentuata o un incavo più o meno marcato; capace
o meno accentuata o un incavo più o meno marcato; capace, ampio (
'styx ', l'acqua profonda o sia sorgiva delle fontane, per la quale
la zona più interna di un territorio o anche di un corpo celeste. latini
della più profonda alamagna ha uno uccello o vero animale acquativo, chiamato bevero,
e in cui vivono e operano i sentimenti o si trova la coscienza. petrarca
l'esercito è schierato a molte file o disposto in più colonne. -folta (
comprende le note più basse (dal fa1 o mi1 al re3). -anche:
, 1-44: chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, / uscendo
oblio. gnoli, 1-337: o signor de la villa, a cui funesto
totale, assoluto, non alterato da suoni o rumori (il silenzio); non
.. noc- quero questi avvenimenti, o veri o falsi che e'fossero, alla
noc- quero questi avvenimenti, o veri o falsi che e'fossero, alla somma
profondo oblio giacciono i mali, / o dolce sonno! -radicale (un
. -che affligge profondamente una persona o un'istituzione. cassiano volgar.
perché in italia si trovano spiriti ingegnosi o brillanti, profondi o sensibili, cupi
trovano spiriti ingegnosi o brillanti, profondi o sensibili, cupi o energici come
, profondi o sensibili, cupi o energici come son quelli delle nazioni straniere.
: mi chiedo allora: sei superficiale o profondo? e poi volto la testa
che nasce da un particolare impegno intellettuale o che lo richiede per essere compreso in
in profonde scienze. atanagi, xxxvi-182: o che leggiadri pensier, che sensi profondi
di dio e non avvenute per umane forze o per incerti casi, tutte le antiche
di discrezioni: quando in un quadro o in una poesia il bianco riesca a chiarire
il senso profondo delle parole, poeta o pittore, non si ha più nulla
dio. -ricco di valori estetici o di pensiero (un'opera letteraria,
chi chiamasse venezia e napoli città marittime o roma posta su i colli ci avrebbe
e particolarmente applicati a qualche profondo studio o contemplazione, benché sia grandissimo freddo,
par., 4- 121: o amanza del primo amante, o diva /
121: o amanza del primo amante, o diva /... il cui parlar
sole. -che non ammette dubbi o incertezze; saldo (una convinzione)
34. sm. parte del mare o di un corso d'acqua in cui
profondissimo scenderanno tutte le mie cose: o pensi tu per avventura, quivi sarà
trasviassero, di rovinar giù ne'torrenti o sepellirsi dentro altissime nevi. calanara,
di un organo del corpo umano (o anche di una ferita). dante
più interna e segreta della sua anima o della sua mente, quella dove si
l'alma in due consigli: o il ferro / impugnar, dissipar tutti d'
d'intorno / e trafiggere atride; o la tempesta / frenar dell'ira. leopardi
sostener noi può forza mortale, / o cede il corpo frale / ai terribili
... i... i o così sprona amor là nel profondo. cattaneo
su salire. -condizione storica o politica di disordine, di confusione;
45. aw. in modo da raggiungere o smuovere gli strati inferiori del suolo.
modo da penetrare l'essenza delle cose o di dio o il significato non immediatamente
l'essenza delle cose o di dio o il significato non immediatamente riconoscibile di un
..: andate in profondo, o male cu- pitadi, ché io voglio
grande abbondanza di biade, ma in esso o nessuno arbore nasce o, se alcuni
ma in esso o nessuno arbore nasce o, se alcuni vi nascono, molto piccoli
profondo. -in modo da raggiungere o smuovere gli strati inferiori del terreno.
primordiale della costruzione in profondo, che o ci lascia insoddisfatti per gli sbalzi faticosi
per portarsi dall'uno all'altro piano, o ci soffoca quando per ovviare a questo
. -anche: per rispetto delle convenienze o delle convenzioni sociali, per salvare le
2. ant. in una tavola o in un disegno esplicativo, in figura
. agg. che ha valore puramente formale o convenzionale; compiuto senza intima convinzione.
certe discussioni politiche, certe lodi oratorie o poeti che, erano o
o poeti che, erano o sono prò forma. -fattura prò
4. 4. sm. atto o comportamento convenzionale, formalità. arbasino
, polluzioni, qui prò quo, o prò forma, o prò domo sua,
prò quo, o prò forma, o prò domo sua, o prò bono pacis
prò forma, o prò domo sua, o prò bono pacis. = propr
-gì). costretto ad allontanarsi dalla patria o dalla propria residenza o sede abituale,
allontanarsi dalla patria o dalla propria residenza o sede abituale, specie per avere subito
una sconfitta militare, per contrasti politici o per ricercare migliori condizioni di vita;
ne'suoi stati ad un altro prencipe o gran personaggio profugo o fuoruscito, dèe
ad un altro prencipe o gran personaggio profugo o fuoruscito, dèe avvertire che non sia
, i-798: pur non so dirvi, o belle suore, addio, / e
nume oblia? -che si riferisce o è proprio di chi è costretto ad
parte di un gruppo di persone fuggitive o espulse dal paese di origine o di residenza
fuggitive o espulse dal paese di origine o di residenza per ragioni politiche, religiose
di residenza per ragioni politiche, religiose o razziali e accolte in un altro stato
come rifugiati (profughi internazionali), o che si sono allontanate dalla regione di
dalla regione di residenza per cause belliche o per calamità naturali, trovando ospitalità temporanea
oro, che un profugo russo, o armeno forse, le aveva offerto a
attesa del ritorno ai luoghi di origine o della concessione della cittadinanza nel paese ospite
della concessione della cittadinanza nel paese ospite o dell'emigrazione in altri stati.
! -che ha abbandonato un movimento o un'organizzazione politica o ne è stato
abbandonato un movimento o un'organizzazione politica o ne è stato espulso. silone,
zionale. -che si trasferisce o trasloca in un'altra zona residenziale.
4. letter. che sta migrando o volando senza posa. grafi 5-605
sconosciuto, non praticato in un luogo o in un ambiente. f. f
profumaménto, sm. ant. il trattare o cospargere con essenze profumate, l'aspergere
tr. rendere gradevolmente odoroso un oggetto o un ambiente spargendovi sostanze aromatiche, spruzzandovi
ambiente spargendovi sostanze aromatiche, spruzzandovi profumi o bruciando resine vegetali. -anche: nelrantica
nelrantica terminologia medica, sottoporre a fumigazioni o a vapori disinfettanti, a scopo terapeutico
a vapori disinfettanti, a scopo terapeutico o profilattico; disinfettare con suffumigi odorosi.
la sala con ispesso fumo d'incenso o d'altra cosa odorifera. bandella,
iii- 202: profumandosi col rosmarino o fumo di esso la casa, disoppila
la sua stanza colle robe ivi poste o che abbiano servito a lui, possono
1-243: i lidi che t'amano, o bella, 7 ti profumano d'
2. cospargere di essenze odorose la propria o l'altrui persona o una parte del
odorose la propria o l'altrui persona o una parte del corpo. bandello,
in casa vi venivano cittadini di verona o sodati buoni compagni, tutti li profumava
. 3. colmare di lodi o di adulazioni, elogiare. salvini,
che li producono. -rappresentare o descrivere in modo poco realistico, con
profumarière, sm. ant. fabbricante o venditore di profumi, di essenze odorose
gravità i saluti di monsignore quando usciva o rientrava, nonché le tre profumate d'incenso
a prezzo elevato; con una retribuzione o con un compenso molto alto (per
], / benché spesso abbian fatto poco o niente. collodi, 349: d
ant. in modo elegante, in forma o con stile aggraziato. aretino,
abbondantemente cosparso. bizzarri, 34: o acelsio mio galante, profumativo come uno
degni farmi grazia di farmi avere otto o diece para di guanti profumata da genoa
trovar qui? quei profumati atridi / o 'l ben parlante ulisse? in una gente
, che odora dei profumi delle piante o dei fiori (un luogo, l'aria
delicate, / se tu gli tasti, o son pieni di vento / o di
, o son pieni di vento / o di belletti o d'acque profumate, /
pieni di vento / o di belletti o d'acque profumate, / o son fiascacci
di belletti o d'acque profumate, / o son fiascacci da pisciarci drento. g
di aromi che ricordano profumi di fiori o di frutti; aromatico (un vino)
y figur. che denota gentilezza, grazia o anche affetto, talora in tono languido
i-158: orsù, gli scriverò dieci righe o pur una lettera intera profumatissima cortigiana:
1-364: profumato, aggiunto a prezzo o simili, equivale nell'uso a 'pronto
veloce nastro tattile delle sensazioni inaspettate corretto o accentuato da un profu- matoio a tastiera
chi fa uso di essenze odorose o di cosmetici. boccone, 1-328:
qualche perizia. 2. sacchetto o scatolino contenente un tampone imbevuto di sostanze
odorose, che si ripone negli armadi o nei cassetti della biancheria allo scopo di
nella produzione di profumi, di essenze o di cosmetici; tecnica del profumiere.
forse che 'l sole fece mai spezieria o profumeria? o che vergogna! fioravanti,
sole fece mai spezieria o profumeria? o che vergogna! fioravanti, i-39:
lancellotti, 256: ebbe luogo la miseria o spilorceria, la poca ricognizione della servitù
verno odorar lo 'ncenso e la mirra o legno aloè in profumico. carena, 1-366
, usato per contenere sostanze odorose o per bruciarle allo scopo di profumare un
unguenti, cosmetici e prodotti di bellezza o di toeletta, con la manipolazione di
estratti vegetali (specie un tempo) o miscelando composti chimici di sintesi. -anche
sintesi. -anche: chi vende al pubblico o commercia tali prodotti; gestore di un
profumiera come me ». -artista o letterato squisito, le cui opere hanno
s s 3. contenitore o braciere per aromi; profumiera. vasari
profumino, sm. ant. vasetto o boccetta per contenere profumi, essenze odorose
boccetta per contenere profumi, essenze odorose o unguenti. - al figur.:
provocare sensazioni delicatamente voluttuose, languide o eteree. savinio, 12-407:
sm. ciascuna delle svariate sostanze solide o liquide che producono gradevoli sensazioni olfattive,
, talora anche con rabbruciamento senza fiamma o con l'infusione in acqua; possono
, l'ambra, lo zibetto) o prodotte per sintesi chimica (come alcuni
fin dalr antichità come merci di lusso o avversate come segno di mollezza, secondo
di odore gradevole, contenuti nei fiori o anche in altri organi, come il
, i frutti, il legno, o nelle resine e nelle gomme secrete.
rincontrarono sì fatti costumi, appellarono o 'cartaginese 'o 'capuano 'o
, appellarono o 'cartaginese 'o 'capuano 'o 'tarantino '.
o 'cartaginese 'o 'capuano 'o 'tarantino '. parini,
toeletta per conferire odore gradevole alla persona o alle vesti; di solito è costituito
elementi odorifici (essenze floreali, naturali o sintetiche), di diluente (un
, lo zibetto, l'ambra, o vegetale, come le infusioni di sostanze
infusioni di sostanze resinose e balsamiche, o sintetica, come il muscone, lo
liquida ed è messo in vendita in boccette o in fiale (e si dice profumo
in fiale (e si dice profumo femminile o maschile a seconda che sia considerato più
seconda che sia considerato più adatto all'uno o all'altro sesso). g
ricci e aver alle orecchie sempre due o tre sorte di pendenti od orecchini,
volve, / dove tu siedi, o fior gentile, e quasi / i danni
p -con la specificazione del fiore o del frutto che emana odore gradevole e
di violetta. pascoli, 455: o monte, che regni tra il fumo /
profumi / perde la sera d'aranci / o d'oleandri. cassola, 9-95:
profumo della mimosa. -piacevole sensazione o immaginazione olfattiva prodotta da un corpo giovane
stanze / fin nel giardino... o bocca! riconosco / bene il profumo
g -fragranza appetitosa e stimolante di cibi o di bevande. g. vialardi
resine e incenso, in pratiche di culto o di magia, o anche a scopo
pratiche di culto o di magia, o anche a scopo terapeutico o voluttuario; suf-
magia, o anche a scopo terapeutico o voluttuario; suf- mmigio. masuccio
. -espressione onorifica, di cortesia o altamente elogiativa. - anche: adulazione
di bugie. 5. valore o pregio estetico di un'opera letteraria o
o pregio estetico di un'opera letteraria o di un'espressione. pallavicino, 5-12
locale. - anche: inflessione dialettale o allusione a forme e modi del passato
buffonesco, un po'di profumo portoghese (o puzzo?) e del flaubertismo abile
. soavità, grazia deltanimo di una persona o di un'età della vita.
essere profumo dì rose: apparire piacevole o sopportabile, specie in confronto con altro.
ancor dopo democrito, fosse anima pensante o piuttosto un principio di moto e di
. 2. con gran dispendio o con prodigalità, senza risparmio, senza
prencipe: il dar moderatamente a molti o profusamente a pochi. g. ramusio
. -in senso concreto: atto o sequenza di atti di prodigalità che conduce
prodigalità che conduce a sperpero di denaro o di mezzi economici; dilapidazione dei beni
, 2-i-17: mio padre... o non vedeva le generose mie profusioni o
o non vedeva le generose mie profusioni o non cercava tanto per minuto in questa
tali occasioni, cange- ranno 0 tutti o alcuni di questi ispettori contro le rapine in
oppressori. 2. esborso o impiego di denaro, necessario per determinate
delle divine misericordie. 3. assegnazione o conferimento di cariche e di ricompense in
se non percossa ed aperta con mille ferite o guadagnata con la profusione delle sementi.
liquido, in partic. di lacrime o di sangue; effusione, profluvio.
, agg. letteli che ha la proprietà o la capacità di effondere e di comunicare
effondere e di comunicare le proprie qualità o doti. f. f.
superi, profusissimo). molto pronto o incline a un comportamento, per lo
di remore, che agisce senza misura o ritegno, sfrenato. castiglione, 464
economici; facile nello spendere, nel donare o nel concedere benefici; generoso, talora
per necessità. 2. distribuito o speso in quantità enorme, senza risparmio
, senza risparmio, in modo generoso o con prodigalità (il denaro, la
3. versato in gran quantità o senza interruzione (il pianto, il
suo [del sole] lucido globo, o sotto torbe / scorrer del sole,
6. che si diffonde ampiamente nel parlare o nello scrivere, specie con lunghe digressioni
. una ricchezza d'arte composta o quasi eroica è profusa in quell'urna che
bel corpo. 7. assegnato o attribuito in misura notevole o anche eccessiva
7. assegnato o attribuito in misura notevole o anche eccessiva. -in partic.:
le membra della natura. -impiegato o ammucchiato in gran quantità. soffici,
sioni m generale di un ordine o di una congregazione religiosa come coadiutore o
o di una congregazione religiosa come coadiutore o come sostituto temporaneo. lancellotti
. -anche: nato da una famiglia o in un luogo. boiardo,
molto disio ho di sapere da te, o dema- rato, la verità di quello
marito della nipote, rispetto ai nonni o agli zii. imbriam, 1-164:
grande importanza nella storia di un popolo o dell'umanità, o, in contesti
di un popolo o dell'umanità, o, in contesti mitologici, di un dio
, in contesti mitologici, di un dio o di un semidio. -anche: la
antichi fleto minos esser figliuolo di giove o per ampliar la gloria della sua progenie
per ampliar la gloria della sua progenie o perché nelle sue operazioni si mostrò
, 17-89: non fu mai greca o barbara o latina / progenie, in questo
: non fu mai greca o barbara o latina / progenie, in questo o nel
barbara o latina / progenie, in questo o nel buon tempo antico, / ricca
che il cuor vostro esala, / o progenie del cielo, al ciel rubella.
tu sia, » esclamò, « o dea o progenie de'numi, per certo
sia, » esclamò, « o dea o progenie de'numi, per certo corrisponde
perduta. -con sineddoche: figlio o figlia. bernardo accolti, 1-3:
doveva spet tare al padre o al governo di hatalastiva per essere allevato
moderni e che a'miei dì sono fatti o faranno. a. manetti, 2-50
, 13-56: -deh, come, o prudentissima mia scorta, - / dicea alla
nobili, arse tante case, saccheggiate o in altro modo estirpate tante ricchezze.
levigò per segno / della progenie, o tu color di fiume. -per
numi, e indarno a crono / giove o geova succede. -in senso
d'esser beati. -specie vegetale o animale. soderini, iii-552: il
... una nuova sorte d'adulterio o d'adozione, di maniera che del
adozione, di maniera che del mandorlo o noce greca e pesco sia nata una
che si distingue per una determinata qualità o per un preciso carattere, positivo o
o per un preciso carattere, positivo o negativo, che si riferisce a diversi aspetti
che si riferisce a diversi aspetti personali o pubblici; specie, sorta; razza.
predestinata a insignorirsi della terra e soggiogare o annientare tutte le altre nazioni. tommaseo
progenie. -in contesti scherz. o con valore spreg.: genia.
.). moneti, 85: o contadini di bestiai natura, / o rustica
: o contadini di bestiai natura, / o rustica progenie maledetta, / che la
un forte, come quei vostri antichi, o cittadini bolognesi, coi quali visse e
5-228: io di te vo sognando, o sconosciuto / progenitor di mio triste lignaggio
estens. antico rappresentante di un popolo o, al plur., popolo antico dal
volgarizzare quella sacra poesia de'nostri progenitori o fratelli primogeniti antichissimi. capuana, 18-72
i tuoi feroci istinti di preda, o mio lontano, / nella notte dei tempi
pezzi. -con riferimento a favolose o mitiche origini di popoli, di stirpi
, eri prostrato. -in contesti filosofici o fantastici e riferito a enti universali in
universali in quanto generatori del mondo sensibile o a caratteri propri di una stirpe.
sarà su tincude. -di tipi o specie animali o vegetali. calvino,
tincude. -di tipi o specie animali o vegetali. calvino, 8-21: il
assenti overo infanti per i loro progenitori o tutori o altri amministratori o maggiori.
infanti per i loro progenitori o tutori o altri amministratori o maggiori. anonimo,
loro progenitori o tutori o altri amministratori o maggiori. anonimo, lx-3-284: ella
-per simil. e con riferimento alla famiglia o alla patria, per indicarne l'influenza
francesco i] aveva cesso in convenzione o patto le ragioni dello stato di milano,
. ormone femminile che favorisce la gravidanza o analoga sostanza sintetica contenuta in anticoncezionali orali
biochim. che si riferisce alle progestìne o al progesterone. 2. fisiol
sm. e f. region. ideatore o promotore di un'impresa o di uir
. ideatore o promotore di un'impresa o di uir operazione economica, per lo
progettare), agg. che prepara o che costituisce un progetto. vittorini,