. che è semplice esecutore di musica vocale o strumentale, sprovvisto di nozioni teoriche (
pratici di musica. -che studia o tratta gli aspetti tecnicoesecutivi della musica (
. 17. sm. chi conosce o studia gli aspetti applicativi di una disciplina
studia gli aspetti applicativi di una disciplina o di un'arte (e si contrappone
presso i greci si esercitava dai legulei o pratici assistenti agli oratori.
, xvtii-5-989: non volli essere aiutante, o, come noi chiamiamo, 'pratico
persona scaltra, astuta e smaliziata, o sicura di sé e del fatto suo
attività, per lo più ostentata boriosamente o millantata. a. f.
con faciloneria e superficialità, nell'esperienza o in una certa abilità innata. -per
del senso, in quanto riflettesi con più o meno d'intensità dalla vita reale nell'
mai del tevere né d'altro fiume o mare. -con valore antifrastico: persona
. chi in un determinato campo di attività o nell'esercizio di una professione possiede buone
modo di operare, procedimento artistico inefficace o scorretto. filarete, xci-i-205
2. discussione, scambio di opinioni breve o informale. machiavelli, 1-iii-891: aveva
: aveva avuto ad desinar seco cinque o sei cittadini de'primi e fatto con loro
. einaudi, 2-235: terre aratorie o prative od a colture arboreo-forestali.
magari superato lo stridente pettine dell'argentera o valicati i prativi di tenda e del
, prate, pràtora). superficie più o meno estesa di terreno erboso; tratto
terreno erboso; tratto di campagna, radura o spiazzo ricoperto d'erba (per lo
l'antro cangiar con questo prato, / o delizie de'prati, in un potessi
erbacea viene falciata e usata, fresca o essiccata, come foraggio per il bestiame
scienza agraria distingue prato perenne, permanente o stabile, con durata indefinita, e temporaneo
, con durata indefinita, e temporaneo o alterno, avvicendato dopo pochi anni con altre
specie; prato irriguo, irrigato regolarmente o permanentemente, e asciutto, non irrigato
alcuno prato el quale non sia suo o non abbi parole, raspare fieno con
è al maneggio / acconcia di cavalli o grandi ha prata / che son chiuse dal
nell'ordinarie e misurate città chiameriasi prato o platea, formano una veramente immensa campagna
-per simil. strato di erbe lacustri o di alghe marine galleggianti. guglielmotti
compatto e uniforme, in parchi, giardini o campi di gioco (e si contrappone
poetica, testo dotato di particolari bellezze o di pregi morali (anche nell'espressione
ha prato, ha grano '; o anche: 'chi ha prato, ha
. in modo profondamente malvagio, perverso o, dal punto di vista della morale
sf. profonda malvagità, perversione connaturata o compiaciuta (e, dal punto di
di vista della morale cristiana, inclinazione o abitudine a peccare). -anche:
per atti, parole, pensieri immorali o peccaminosi. cavalca, ii-48:
non sieno tormentati: e certo non ingiustamente o si perdona loro ovvero sono tormentati ciascuno
i-iv-67): fu..., o care giovani, non è ancora gran tempo
, assoluta, non dipendente da'magistrati o da'prìncipi o dagli statuti delle città.
non dipendente da'magistrati o da'prìncipi o dagli statuti delle città. carducci,
eretica pravità. 3. malvagità o peccaminosità di un pensiero. solaro della
sostanza della fede cattolica. -azione o espressione oscena, invereconda. s.
perverso nell'intimo, per tendenza connaturata o con maligno compiacimento (o, dal
tendenza connaturata o con maligno compiacimento (o, dal punto di vista della morde
morde cristiana, che è fortemente incline o abitualmente dedito al peccato: una persona
abitualmente dedito al peccato: una persona o il carattere, l'indole).
per atti, parole, pensieri immorali o peccaminosi. laude, v-522-171:
, 1-ii-590: l'indole è prava o, per essere più chiaro, quasi feroce
, xxxiv-647: sempre sia tu laudato, o padre giusto, / che se'conoscitor
grinta dello smargiasso, ancorché trombato, o il verso 1 che più superba altezza '
sì a reale e storica bambolaggine di secondi o di terzi, del loro contegno,
di terzi, del loro contegno, o dei loro settenari. -formato da malfattori
dei loro settenari. -formato da malfattori o da malintenzionati (un gruppo, una
a malvagità, a scelleratezza; delittuoso o, dal punto di vista della morale cristiana
desiderio, una passione, un impulso o un piano, un disegno).
loro pravi disegni. -colpevole, delittuoso o peccaminoso (un atto). s
-fraudolento, sleale (un modo di agire o un espediente, uno stratagemma).
colpe reo. beccuti, i-291: o ladra usanza, scellerata e prava! pallavicino
. -pervaso dal male, dal peccato o da fatica, sofferenza, dolore (
s. chiesa intorno alla moltitudine de'libri o di nuovo formati da uomini di prava
di nuovo formati da uomini di prava volontà o non bene per innanzi avvertiti, nel
6. che è causa di sofferenze fisiche o morali; doloroso, straziante (un
. -tormentoso (la sofferenza fisica o morale). tebaldeo, 1-75:
sommerse. sennuccio del bene, 20: o crudel morte e prava, / come
impero. lamenti storici, iii-49: o sventurata casa di sforzeschi, / dove
trova una gran viltà di memoria o per infermità o per prava costituzione della nascita
viltà di memoria o per infermità o per prava costituzione della nascita. 7
buoni della volgar lingua autori molte voci o dizzioni mutare overo letere, e de 'l
mia precedente conclusione, ogni mio preteso o non preteso obbligo, scorgere in ciò
fo prevaricato da cortona a tortona, o che 'l fosse per la debeleza del straco
fosse per la debeleza del straco o per esser malcontento. 9. oltrepassare
tristo e prevaricatore overamente per un inetto o trascurato. pagano, 1-400: severe
-che trasgredisce una legge, un ordine o anche una regola di vita.
, 7-10: ritorna al cuore tuo, o prevaricatore. scala del paradiso, 182
soggiogandosi l'oriente. -che sovrasta o supera un'altra voce. cassieri,
martire? » sì annunzia una doppietta o diade domestica con pronuncia femminile prevaricatrice.
certo come i tuoi, di giovinetto, o i miei, che non li confondo
del proprio potere e della propria autorità o, anche, sfruttando eccessivamente la propria
libera e volontaria della volontà di dio o dei precetti di una religione; peccato.
può rendersi responsabile il difensore (patrocinatore o consulente tecnico) di una parte in
di una parte in un processo civile o penale quando si rende infedele ai propri
e negli altri difensori delle cause civili o criminali, i quali tradiscano i loro
opere del ngliuol di mona stabile / o di qual crudo fu maggior prevarico.
. vedere). congetturare un evento o una condizione futura o appena incipiente,
congetturare un evento o una condizione futura o appena incipiente, ipotizzandone l'eventualità o
o appena incipiente, ipotizzandone l'eventualità o la possibilità in base a rapporti causali
la possibilità in base a rapporti causali o a indizi evidenti e concreti; prefigurare,
il prevede. / ad evitarlo impara / o indebolirlo almeno; o si prepara /
evitarlo impara / o indebolirlo almeno; o si prepara / intrepida a soffrir. alfieri
, poiché, per essere l'uno o l'altro, converrebbe ch'egli prevedesse quelle
interpretando come segni premonitori determinati eventi o concorsi di fatti, secondo relazioni occulte
secondo relazioni occulte suggerite da arti divinatorie o da credenze superstiziose; vaticinare, indovinare
trattati internazionali che sono di natura politica o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari o
di natura politica o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari o importano variazioni del territorio
o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari o importano variazioni del territorio ed oneri alle
variazioni del territorio ed oneri alle finanze o modificazioni di leggi. 6. prov
). ant. irowedere a una necessità o a una situazione che può comportare pericoli
a una situazione che può comportare pericoli o ai biso gni di una
prevedìbile, agg. che può o poteva essere previsto; facilmente congetturabile o
o poteva essere previsto; facilmente congetturabile o immaginabile. leoni, 120: gli
. errori strategici in durando; poca o nessuna energia nel governo di venezia.
2. troppo comune, privo di originalità o di particolare significato; banale, scontato
aw. secondo quanto si può o si poteva prevedere. b. croce
prevedere, in base a rapporti causali o a indizi evidenti e concreti, una
evidenti e concreti, una condizione futura o appena incipiente; preveggenza.
induttivo; preso in considerazione come possibile o probabile in un futuro anche non lontano
tanto. lorenzo de'medici, i-180: o versi, o rime, ove ogni
de'medici, i-180: o versi, o rime, ove ogni mio lamento /
. frugoni, iv- 220: o morte non preveduta e perciò improvisa e cieca
fuggitivo, di piacere rubato, preveduto o improvviso, esteriore o interiore, turbolento o
rubato, preveduto o improvviso, esteriore o interiore, turbolento o pacifico o vestito
o improvviso, esteriore o interiore, turbolento o pacifico o vestito sotto qualunque forma.
esteriore o interiore, turbolento o pacifico o vestito sotto qualunque forma. d'annunzio,
dio. maestro alberto, 185: o le cose che sono avvenire esser da
sono avvenire esser da dio provedute, o le cose provedute avvenire, è neces-
di ipotizzare, in base a rapporti causali o a indizi evidenti e concreti, una
evidenti e concreti, una condizione futura o appena incipiente; previdente, lungimirante.
denota lungimiranza e capacità di prevedere (o, anche, che ne è effetto)
. 3. che lascia intravedere modi o sviluppi artistici futuri. r.
congetturare, in base a rapporti causali o a indizi evidenti e concreti, una
evidenti e concreti, una condizione futura o appena incipiente, anche incominciando a provvedervi
. -con riferimento alla prescienza divina o all'intervento provvidenziale della divinità.
anticipata dei biglietti di una rappresentazione artistica o sportiva, che viene effettuata nei giorni
. ottimo, i-22: questa grazia preveniente o vero dono d'intelletto chiese in sua
gittasi il dieci maggio a prevenirlo alle chiuse o almeno morirci re.
; precedere altri nel compiere un gesto o nel tenere un comportamento o nel riceverne
un gesto o nel tenere un comportamento o nel riceverne le conseguenze. iacopone,
. / non so se prevenuta, o se seguita / fu da lo spirto di
compiere un'azione prima del tempo fissato o opportuno; fare sì che un evento si
un evento si produca prima del previsto o del consueto. giuseppe flavio volgar.
di prevenire la morte del detto duca o vero anticipare i disegni di coloro che
misticamente nell'animo la contemplazione di dio o della vergine. s. bonaventura volgar
. 4. anticipare l'ora o il tempo previsto per compiere un'azione
a cui comunemente si raggiungono determinati risultati o la maturità psichica e fisica.
lettura. 5. soddisfare una domanda o confutare un'obiezione rispondendo prima che venga
provvedere l'uomo dell'aiuto spirituale necessario o della grazia prima ancora che ne sia
verificarsi di un fatto negativo, sfavorevole o pregiudizievole, un delitto, una calamità
, un delitto, una calamità, o, anche, per attenuarne le conseguenze.
rivolgendo fra sé come m'uccida, / o come al mio nemico, e suo
certa specie di delitti, senza prevenirli o senza rimuovere quelle cagioni che li rendono
curare. -evitare un evento dannoso o svantaggioso o anche un giudizio avventato (
-evitare un evento dannoso o svantaggioso o anche un giudizio avventato (con riferimento
, talora anche con tono di monito o minaccia. caro, 9-3-283: quando
ispirandole e suggerendole particolari giudizi e opinioni o suscitandole determinati stati d'animo.
. verri, 4-38: sembra un francese o un italiano ogni volta che cambia linguaggio
il punto civile sia pregiudiziale al criminale o all'incontro il criminale al civile si-
in tal caso quel giudice civile o criminale che sia, il quale abbia prevenuto
subito subito per la posta di genova o per qualla di fiorenza, dico per
al verificarsi di un determinato evento o al compimento di un determinato atto; in
a norma delle giornaliere circostanze hanno maggiore o minor bisogno (tessere sviluppati e sono adattati
rubli. 2. prevedere come possibilità o eventualità, soprattutto spiacevole. gramsci
dicono le notate innanzi come da volere o potere spendere. pasolini, 18-78:
si occupa dei preventivi in una ditta o società commerciale. la stampa
preventivo, agg. che ha lo scopo o la funzione di prevenire o di evitare
lo scopo o la funzione di prevenire o di evitare il verificarsi di ulteriori danni
di evitare il verificarsi di ulteriori danni o conseguenze negative (una misura, un
era consultata nel ramo esorcismi, aperture o rotture d'incantagione,...
a provocarla, ad una forma più o meno larvata di guerra preventiva?
impedire il futuro verificarsi di situazioni antigiuridiche o la futura impossibilità di applicare la legge
di un imputato per impedirne la fuga o la commissione di altri reati o l'
fuga o la commissione di altri reati o l'inquinamento delle prove (anche, nel
, ecc., prima della loro stampa o della loro diffusione. -procedimenti di istruzione
necessario per instaurare la causa stessa (o anche durante il corso della causa,
ribellarci contro i ceppi di censura preventiva o d'altro che i governi tristi dànno
corso di causa e durante l'interruzione o la sospensione del giudizio. l.
prevenzione di una malattia (una cura o, anche, una struttura medica).
bello, quindi il pericolo del reuma o influenza, passato, senza ch'io abbia
salute. 4. compiuto o da compiersi prima di una determinata azione
da compiersi prima di una determinata azione o iniziativa in quanto necessario allo svolgimento successivo
si abbia un'effettiva attuazione di progetti o programmi, con la funzione di cautelarsi
. dal rifiuto preventivo. -emesso o esposto a priori, prima che un
molto sopra questo punto dell'infeudazione preventiva o abusiva il vedere se l'infeudante sia
togliere anco le ragioni del terzo, o pure sia suddito senza tal podestà.
anticipato del costo previsto per un lavoro o anche delle spese e dei ricavi probabili
probabili nell'intera gestione di un'azienda o di un'impresa 0 anche di un
, messi al bivio di rimetterci il posto o cantar miserere, che moccoli attaccavano in
raggiunto prima di poter conseguire uno scopo o una carica. bisticci, 1-i-270:
specializzata nei trattamenti preventivi a soggetti esposti o predisposti alla tubercolosi. saba,
), agg. preceduto da una o più persone nel cammino, in una
eloquente dell'azione. -pensato o immaginato in anticipo; previsto.
dottori, 117: quaggiù tutto disordina o confonde / il caso cieco, e
. frugoni, iv- 220: o morte non preveduta e perciò improvisa e cieca
agire da un'altra persona più pronta o sollecita. metastasio, i-v-601: io
stessi,... esclusi dalle occupazioni o perché incapaci a esercitarle o perché in
dalle occupazioni o perché incapaci a esercitarle o perché in esse prevenuti da altri,
monte per non vendere il suo mobile o il suo stabile, quando, prevenuto da
6. che ha la mente o l'animo occupato da un'opinione,
da un desiderio; indotto a pensare o ad agire in un modo determinato;
e di professione d'alcuno monasterio o abbate, la qual cosa non esaminasti in
affetto da pregiudizi nei riguardi di persone o di cose; predisposto sfavorevolmente verso di
assette, senza però toccar la persona o l'altre robbe proprie del chierico.
, provenzióné), si. atto o comportamento inteso a prevenire il verificarsi di
a evitare con opportune precauzioni inconvenienti possibili o a impedire conseguenze spiacevoli. -in senso
cautelari poste in atto per evitare rischi o per salvaguardare l'incolumità di una persona
oggetto di impedire l'avvenimento di un male o danno temuto, sì dal canto delle
il diritto di sospendere ogni libertà pubblica o individuale, senza motivo. faldella, i-4-219
: preparativo militare, apprestamento di difesa o di offesa. birago, 20:
se più sia stimabile la preziosità delle materie o la prevenzione dei lor padroni.
. 4. previsione razionale (o anche intuizione) di un evento futuro
questa prevenzione. 6. opinione o giudizio precostituito, che si accetta comunemente
, non dettato da motivi razionali, o di ostilità e di avversione pregiudiziale verso
di decidere se la vocazione era vera o falsa colla prevenzione dolcissima ch'ella era
serve di testo in ogni materia, o morale sia o sia civile, quelli,
testo in ogni materia, o morale sia o sia civile, quelli, dissi
una causa davanti a uno fra due o più giudici (uffici giudiziari) che
a crearsi, denominata -prevenzione di lite o di causa, e che (nel
tre specie più generali d'eccezioni dilatorie o declinatorie vi è quella del compromesso,
secondo cui, quando vi erano due o più soggetti che avevano disgiuntamente il diritto
a nominare il titolare di un ufficio o beneficio ecclesiastico, prevaleva la nomina di
. v. j: quando fra due o più patroni aventi eguale diritto l'un
alla peggio per vista di pronto lucro o vendere in prevenzione un libro che non
verbo un prefisso, allo scopo di determinarlo o di variarne il significato.
prevèrbo), sm. ling. prefisso o ele mento morfologico premesso a
polit. riunione preparatoria fra ministri o ambasciatori che precede un incontro al vertice
incontro al vertice fra capi di stato o di governo. il manifesto [16-iv-86
. sconvolto nell'ordine logico, naturale o cronologico; stravolto, alterato.
femm. -tricé). che sovverte o sconvolge un ordine. bergantini [s
un fatto; come misura o condizione preliminare. a. chiappini
... che le nostre autorità presto o tardi pensino al rimedio; e sarà
con la ragione le evenienze, le necessità o i rischi e si prepara ad affrontarli
adeguati, procurandosi per tempo il necessario o risparmiando risorse; preveggente.
co'popoli e non coi re, fummo o no più previdenti di voi. pascoli
tutt'altra cosa da 'economo 'o 'previdente ', qualificativo di lode.
lungimiranza e capacità di prevedere le difficoltà o i rischi; che è frutto di prudenza
modo che denota capacità di prevedere difficoltà o rischi e di affrontarli con mezzi adeguati
prevedere razionalmente un'evenienza, una necessità o un rischio in un futuro anche lontano
di prendere le misure adatte per superarlo o di procurarsi con largo anticipo i mezzi,
riferimento all'onniscienza e alla prescienza divina o all'intervento provvidenziale della divinità.
, provvedimento preso per fronteggiare una situazione o un pericolo, per ovviare a un
credere fossero dirette che contro i nemici o sospetti e non mai contro i conti di
morte, ecc.) che riducono o interrompono o fanno cessare il loro reddito
ecc.) che riducono o interrompono o fanno cessare il loro reddito di lavoro
loro reddito di lavoro, sostituendo (o aggiungendo) a questo determinate erogazioni (
appositi enti ai quali i lavoratori (o, per essi, i loro datori di
è spesso designata come la previdenza sociale o anche semplicemente, da parte delle persone
previsione di eventi futuri mediante il ragionamento o per logica induzione; prospettiva. alfieri
giannino di aver provvisioni per i cavalli o da poterle trovare fin circa il io o
o da poterle trovare fin circa il io o 15 novembre, con la previdenza,
governo che era pur sostenuto da 80 o 100 mila baionette regolari.
i fini di un istituto di previdenza o le prestazioni da esso erogate.
. prèvio, agg. che precede o deve solitamente precedere un fatto determinato per
definitiva, / senz'altra intimazion previa o preambula: / « piglia le carabattole e
: come d'un'agre- ste sibilla o d'un giureconsulto cittadino, che oblazione
linguaggio burocratico, per indicare una condizione o un atto preliminare o necessario. bicchierai
indicare una condizione o un atto preliminare o necessario. bicchierai, 173: previa
'previa 'potevi dire 'mediante 'o anche 'precedente '. praga, 4-144
lui stava con certi suoi suoi compagni o meglio complici fino a mezzanotte e oltre
a mezzanotte e oltre, in un caffè o in un ristorante; quindi veniva a
da indizi, secondo un ragionamento logico o per intuito, ciò che accadrà in
, acquisita sul fondamento di precedenti esperienze o di leggi esatte e rigorose (e
gioia, 2-i-455: la necessità o sia una perspicace previsione condanna l'agricoltore
e il pensiero che formula tale convincimento o la frase che lo manifesta).
alzo le mani è ajace ora; o supinamente ammira l'awersario; o sgrana
ora; o supinamente ammira l'awersario; o sgrana un rosario di previsioni catastrofiche.
econ. indagine sui risultati di un'azienda o di un ente prevedibili in un determinato
di un ente prevedibili in un determinato periodo o esercizio (e può essere economica,
che riassume la gestione futura di un 'azienda o di un ente. tommaseo [
prima previsione: meglio che bilancio preventivo o presuntivo. bacchetti, 1-iii-294: imparava
da stazioni a terra, da radar o da satelliti artificiali ed elaborate da appositi
navigazione marittima e aerea, dell'agricoltura o del turismo. la stampa
di qualcosa: ritenendolo prossimo ad accadere o possibile in futuro. stampa periodica milanese
; chi cerca di prevedere l'evoluzione o l'esito di fenomeni politici, economici
di fenomeni politici, economici, sociali o storici. b. croce,
e noi a sostener l'infemial guerra / o celsa pace, s'è da noi
chi formula una previsione su considerazioni logiche o razionali. gramsci, 12-38: solo
organizzagli ', suscettibili di essere diretti o deviati, in realtà sono essi soli
di prevedere), agg. supposto o ipotizzato in anticipo con un ragionamento induttivo
; preso in considerazione come possibile o probabile in un futuro anche lontano (un
, agg. letter. anteriore all'esistenza o alla nascita di una persona.
determinare con la propria volontà un effetto o uno sviluppo futuro. leopardi,
sm. ant. carica di prevosto (o, per analogia, di comandante militare
militare, anche con riferimento alla pretura o al proconsolato degli antichi romani).
, sm. eccles. titolo di prevosto o di vicario foraneo. guerrazzi,
eminente in un capitolo di canonici, o immediatamente inferiore a quella dell'abate in
il canonico] appiccava conversazione con questo o quello dei canonici seduti ai lati del
: babbo non c'era in casa o sulla porta, / ma nel mondo degli
di giustizia, un mastro di campo o prevosto, che avrà con seco qualche
. ve n'aveva uno per ogni terzo o reggimento. -con metonimia: prigione
caserme, dove mi si rinserrava, o 'consegnato 'o al 'prevosto quasi
si rinserrava, o 'consegnato 'o al 'prevosto quasi sempre,
l'autorità del re in una castellania o in una regione, con funzioni giudiziarie
regno). -gran prevosto di francia o della casa del re: magistrato a
un monastero, in una chiesa collegiata o in una parrocchia particolarmente insigne. -anche
-anche: chiesa retta da un prevosto o a cui è annesso tale titolo.
a farmi crede ch'ella non fosse lei o che potesse esser altro che 'l bianco
medioevo al 1749, carica del prevosto o rappresentante del re. -anche: territorio
bacchelli, 2-xix-269: quei difetti di sciatteria o di preziosità, o talvolta di sciattezza
difetti di sciatteria o di preziosità, o talvolta di sciattezza prezioseggiante, di smanceria
dipende dal moralismo sempre un po'vecchiotto o dal lirismo o dal preziosismo (o da
sempre un po'vecchiotto o dal lirismo o dal preziosismo (o da altro di
vecchiotto o dal lirismo o dal preziosismo (o da altro di non limpido) cui
2. per estens. frase o gesto non necessari che denotano il desiderio
colui che vuole vestimenti preziosi di veluti o drappi di seta. -letter. capigliatura
antica, esotica, di interesse artistico o storico). algarotti, i-vm-85:
degli amuleti e i fregi di religione o di augurio. g. capponi, ii-229
3. figur. alto valore morale o religioso. guittone, i-9-14: de
, 5-303: capolavori come cotesta bibbia o come i più celebri libri d'ore
i-990: l'artificiosità incresciosa e pesante o le preziosità languidette del settecento. 7
strada a pronunciare nomi come adonella, garsenda o biancofiore, e di quelle che una
buffe. -gratuito sfoggio d'ingegnosità o di erudizione o di abilità, volto
-gratuito sfoggio d'ingegnosità o di erudizione o di abilità, volto a destare ammirazione.
ottima qualità, il pregio del materiale o della tecnica di esecuzione).
per estens. dotato di mirabile bellezza (o che ne è frutto).
un piccolo museo dove si conservano dieci o dodici messali preziosissimi. barilli, i-187
5. apprezzato perché raro e molto utile o, addirittura, indispensabile (alla vita
, in: se infirmiti! alcuna oculta o palese avessemo sopra le persone nostre,
veneziano. 6. figur. utile o significativo in senso morale, intellettuale,
vantaggioso per le sorti di una persona o di uno stato; opportunissimo (un'
., è il momento inconscio dell'arte o della creazione. ghislanzoni, 4-93:
nasce da sentimento molto intenso e profondo o da una strenua fatica. imperiali,
tuo legno. fiamma, 1-281: o carne beata, materia della mia
in quanto appartiene a una tradizione religiosa o serba memoria di una manifestazione della divinità
un'attività, per l'informazione storica o biografica, per la vita, ecc.
-pensava -da mettergli e da cavargli il basto o il giogo come a un asino,
prezioso suo peregrino. cesarotti, i-xxxu-256: o ai quel ben, ch'invido ciel
e rubini / comprar non ponno, o mio tesoro amato, / il rubin
prezioso, che lusinga i palati anche stupidi o guasti. carducci, ii-11-81: io
incolla unvetichetta pericolosa: 'gioielli 'o, come dicono i meglio informati, '
degno di considerazione per l'utilità personale o sociale; che merita rispetto per valore
; che merita rispetto per valore morale o spirituale. bùgnole sale, 7-260
ch'era prima, e le cose contrattabili o diside- rate sono in minor quantità
-come generico epiteto elogiativo o ossequioso. f. f. frugoni
/ ch'i'prezzo men cn'un bisante o medaglia. coletta, io: l'
; / solo il poeta non si prezza o stima. n. villani, i-7-22
italiani, e potete voi amarli quando trovate o credete di trovare tante ragioni per non
qualcosa un alto valore spirituale, morale o intellettuale; considerare con favore, con
necessaria. b. giambullari, 7-89: o qual sarebbe quella / mente sì stolta
ch'ella non da beneficio di natura o dono di ventura si ha da riconoscere.
e par malia e bruttezza, / o al medesmo o a diversi amatori, /
e bruttezza, / o al medesmo o a diversi amatori, / ch'ai ben
/ di satiri e d'arpie / o con versi o con frottole, / ché
e d'arpie / o con versi o con frottole, / ché non prezzan due
l'altezza / potrà di sacri templi o quale arsura / scemar il pregio de
altre piante si prezzan per il frutto / o per il fior: ma 'l moro
vero. -ritenere esatta, corretta o plausibile un'argomentazione. redi, 16-iv-209
e 'salvatichi pomi e l'erbe o le fontane e 'rivi fossero in dispregio
caro un sentimento altrui, esserne compiaciuto o lusingato. redi, 16-ii-59: volontario
di gradino in vece, non lo prezzi o noi curi. c. i.
importanza, interesse, valore a qualcosa o a qualcuno; tenerlo in conto.
mese, parvi che più prezzino la vita o i tre scudi? marino, vt-37
pien di baldanza / non prezzan vita o temon morte mai. -rispettare,
prezza ardire né potenza, / acutezza o scienza d'alti ingegni, / né triunfi
regni né ricchiezza, / reai sangue o bellezza; ognun subiuga, / ognun
la compassione procedono dalla constituzione della favola o del palco o della vista.
dalla constituzione della favola o del palco o della vista. 4. temere
. 4. temere una minaccia o un pericolo o un danno, anche
4. temere una minaccia o un pericolo o un danno, anche morale (come
danno, anche morale (come vergogna o disonore); farvi caso, badarvi
magnanimo cor morte non prezza, / presta o tarda che sia, pur che ben
7. assegnare, fissare, stabilire o pattuire il prezzo di vendita di una
si dovea prezzare e avere cura duecento o trecento o mille o duemila non potea
prezzare e avere cura duecento o trecento o mille o duemila non potea avere ragione
e avere cura duecento o trecento o mille o duemila non potea avere ragione. chiabrera
grano a credenza? / e prezzatolo poi o più o meno / secondo che costuma
credenza? / e prezzatolo poi o più o meno / secondo che costuma oggi la
: ci è la maison della villa o sia casa comune del popolo, capi
termine commerciale: munire di prezzo (o di cartellino indicante il prezzo).
due lire e mezza, ma quattro lire o sia assi di rame si prezzava.
b. corsini, 2-27: come selvaggia o capriola o cerva /...
corsini, 2-27: come selvaggia o capriola o cerva /... / divien
prezzato. -dotato di grandi virtù o qualità personali, e per questo degno
2. considerato con rispetto, favore o ammirazione; apprezzato. castelvetro,
vostro fortunoso caso amaramente non si dolesse? o chi della vostra vita, come di
a un certo prezzo (una merce) o a un determinato cambio (una moneta
prezzemolino, sm. tose. bambino o giovinetto dai modi distinti e sussiegosi.
ogni genere di manovre moderate e nformiste o di propaganda anticomunista (ed è termine
{ prezzemolo ordinario, a larghe foglie o romano, crespo o riccio o ricciuto
a larghe foglie o romano, crespo o riccio o ricciuto) per aromatizzare le vivande
foglie o romano, crespo o riccio o ricciuto) per aromatizzare le vivande;
se ci ha cavol fiore, prezzemolo o dragoncello. c. e. gadda,
falso: cicuta minore. -prezzemolo macedonico o di macedonia: macerane. soderini
, sia l'ordinario, sia il crespo o ricciuto o sia macedonico che è più
l'ordinario, sia il crespo o ricciuto o sia macedonico che è più aromatico degli
v.]: 'prezzemolo macedonico o di macedonia ': altra ombrellifera che ha
2. figur. chi si intrufola o compare negli ambienti più diversi; chi
più diversi; chi prende parte alle attività o si presta alle iniziative più disparate (
locuz. quali essere come il prezzemolo o essere il prezzemolo di ogni minestra)
4. locuz. -antico come o quanto il prezzemolo: vecchissimo, vetusto
v.]: 'antico quanto 'o 'come il prezzemolo ': di
la fegatella la cagion del petorsello (o 'prezzemolo 'che lo chiamino le savie
. degno di rispetto, di onore o di ammirazione (una persona).
costituente il corrispettivo di un bene venduto o di un servizio prestato. -anche,
tenuto di mettere parte in quel patimento o in quello danno che la nave e
per tutto quel prezio che la nave o navilio fusse stimata per soldo o per lire
la nave o navilio fusse stimata per soldo o per lire. ammirato, ii-6-192:
nell'uomo perché nessuna cosa ha prezzo o valore dove non sieno degli uomini; nelle
il suo termine in proporzione della loro maggiore o minore abbondanza. p. verri,
-in relazione con un agg. o con un costrutto con valore aggetti,
, in espressioni proprie della teoria economica o della tecnica commerciale o borsistica: prezzo
della teoria economica o della tecnica commerciale o borsistica: prezzo all'ingrosso: quello
coprire totalmente il costo complessivo di produzione o di esercizio (e quando lo stato
stato interviene al fine di provocare aumenti o ribassi alterando gli equilibri del mercato,
si parla anche di prezzo d'imperio o d'impero o di prezzo legale:
anche di prezzo d'imperio o d'impero o di prezzo legale: v. impero
da coprire esattamente il costo di produzione o di esercizio. -prezzo sociale, quasieconomico,
caso opposto si parla di prezzo differenziato o discriminato e, nel complesso, di
non si considera altro salvo che la larghezza o strettezza delle monete che è fra quelli
predette città d'italia, la proporzione o sia prezzo comune aell'oro viene a
venditore e il venditore compratore senza discapito o guadagno sensibile. atti dell'accademia dei
: il prezzo di una lira per cavolo o di 50 lire per giornata di mietitura
, si dice 'prezzo di mercato 'o prezzo 'fatto '. sui libri
economico '): prezzo più alto o più basso di quello che normalmente dovrebbe
del redentore. iacopone, 73-1: o derrata, guarda al prezo, si te
. galileo, 4-1-232: il prezzo o valuta dello scudo d'oro è lire
viene la spessa mutazione del prezzo del cambio o sia di quel soprappiù apparente aggiunto al
lei. -costo di un soldato o di una truppa di mestie- re;
alla spagna. 2. compenso pecuniario o in natura (e anche la somma
femina la quale terrà alcuno garzone maschio o vero femina del detto ospitale a nudrire
detto so prezo, arechi el garzone o vero la citola, el quale o la
garzone o vero la citola, el quale o la quale tene. bibbia volgar.
canti carnascialeschi, 1-405: qual utile o piacer v'è, giovanetti, /
pranso: al quale sogliono aggiungere o un utro di vino o una sporta di
quale sogliono aggiungere o un utro di vino o una sporta di gomo. marchetti,
in braccio / ogni donna poneasi, o da focoso / vicendevol desio vinta o da
, o da focoso / vicendevol desio vinta o da mano / violenta e rapace o
o da mano / violenta e rapace o da sfrenata / cieca lussuria, e prezzo
il padre, anziché provedere di dote o d'eredità la figlia, riceveva egli dallo
e non ne schifavano prezo per piccolo o grande che fusse. statuto dell'università dei
della detta università, non considerato odio o amore o prezzo o vero preghi de
università, non considerato odio o amore o prezzo o vero preghi de alcuno.
, non considerato odio o amore o prezzo o vero preghi de alcuno. valerio massimo
, / né mel può racquistar prezzo o fatica. -ant. vantaggio tangibile
riscatto per la liberazione di un prigioniero o di uno schiavo. storia de troia
prezzo dell'essere andati più in alto o per lo meno d'aver tentato d'andare
e mai colpo non falla, / o da propria vaghezza tratto o dalla / spene
falla, / o da propria vaghezza tratto o dalla / spene c'ha da ritrame
7. valore economico di una merce o di un oggetto, determinato dalla rarità
di un oggetto, determinato dalla rarità o dall'alta qualità. vita di cola
imperocché, quando è menato alla neve o a luogo freddo, non vede,
il questionare se tal preferenza si meriti o per una ragione o per un'altra.
preferenza si meriti o per una ragione o per un'altra. -con riferimento al
8. valore spirituale, morale o intellettuale di un bene interiore.
9. eccelso valore di una persona stimabile o ammirevole per doti o virtù.
una persona stimabile o ammirevole per doti o virtù. giovanni da samminiato [petrarca
. dote, qualità, virtù personale meritoria o ammirevole. trattato del ben vivere
determinata, e con su, circa o intorno a, oppure con avverbi di
si domanda quali exerciti sieno migliori, o di soldati mercenari e per prezo condotti
di soldati mercenari e per prezo condotti o veramente di propri cittadini ragunati. ariosto
s. giuseppe, s. gaetano o altro santo qualunque. -corrompendo con
contropartita (che consiste in un sacrificio o anche nel cedimento a un comportamento moralmente
invogliano di segnalarsi nel maneggio dell'armi o in altre eroiche azzioni comprarono ad ogni
n. ii. -a prezzo fatto o saputo: a cottimo. consolato del
sia che faccia lavoro a prezzo fatto o a giornate, debba attendere di fare
dato né vendere i generi in paese o nei mercati vicini, perché non hanno
persona per le doti, le opere o le imprese. { {
. -apprezzare, ammirare un'opera letteraria o artistica. boccaccio, viii-3-206:
, viii-3-206: dove perduto fosse questo libro o non avuto a prezzo, niun ricordo
al mondo dopo esserne sortito da uno o due secoli... pe
grande valore economico per l'alta qualità o la rarità; prezioso, pregiato.
guicciardini, 2-1-98: importa assai abbattersi o nascere in tempo che le virtù o
o nascere in tempo che le virtù o qualità, per le quali tu ti stimi
congiurato contro il re di spagna / o servito per spia de'luterani, /
-in prezzo: in cambio di un bene o di una prestazione; come compenso del
luogo di studio, tu avessi avuto o pensieri o negozi o pure almanco piaceri che
studio, tu avessi avuto o pensieri o negozi o pure almanco piaceri che me-
tu avessi avuto o pensieri o negozi o pure almanco piaceri che me- ritassino il
sazia con queste. -conferirgli prestigio o importanza. sarpi, i-2-25: io
, 128-62: qual colpa, qual giudicio o qual destino / fastidire il vicino /
una persona in cambio di una prestazione o di un lavoro che per lo più
per lo più s'intende umile, vile o spregevole, e compiuto solo per bisogno
spregevole, e compiuto solo per bisogno o per mera venalità. valerio massimo volgar
miei servigi fatta come d'asina di piano o di ronzino vetturino: ma vorrei che
persona affidandole l'esecuzione di atti infami o delittuosi. m. adriani, iv-335
prezolató). che esercita un'attività o compie un lavoro, per lo più
, per lo più umile, vile o spregevole, in cambio di un salario
di motivazioni che non siano il bisogno o la mera venalità). boccaccio
castelvetro, 270: quando ad una festa o convito s'introducono sonaton e ballatoli e
cura d'allevare i figliuoli a servi comprati o maestri prezzolati. pallavicino, 1-538:
2. che esegue azioni delittuose o considerate infami in cambio di un compenso
linguaggio che usa un giornale di politica o di scienze e lettere prezzolato da un
. serafini, 64: e tu, o letto, e voi, o piume,
tu, o letto, e voi, o piume, o trabacche maliziose, che
letto, e voi, o piume, o trabacche maliziose, che direte? che
. letter. assoldare per fini bassi o turpi; prezzolare. depisis, 1-411
te la caverai con poco: prezzoleggiando due o tre cortigianelle più in voga)
prio di giuseppe prezzolini (1882-1982), o che ne caratterizza la personalità intellettuale
primo tempo o momento, inizialmente (anche nelle locuz
anche nelle locuz. da, di o in pria). ritmo cassinese,
, lxxxviii-i-601: non trovando da sezzo o da pria / cosa che d'aducessi
ragion, donna, si sia, / o s'egli è pur disgrazia o mio
/ o s'egli è pur disgrazia o mio difetto, / che quand'io passo
: s'un gran signor vi siede / o gente tutta maggior che tu sia,
, / s'io gliel consento, o s'io vergo più carte / in lode
, 2-171: sorgi, sorgi, o timon, dal cupo fondo / a rimirar
di modo esplicito (anche nella forma priaché o priacché). dante, inf
morbo combattuta e vinta, / perivi, o tenerella. pascoli, 1228: un
priore), con influsso di prima o di poscia per la desinenza.
a mo'di setola. il priacanto rosso o priacanto del giappone (£ priacanthus japonicus
. -con metonimia: raccolta di componimenti o di sentenze sia moraleggianti, sia satiriche
, 15-82: il contadino... o l'architettore... non priapeggiano
essere attaccati alla statua del dio priapo o alle pareti dei suoi tempietti o per
priapo o alle pareti dei suoi tempietti o per passatempo; ebbe come cultori,
assai scurrile. -con metonimia: discorso o canto in onore o in lode di
metonimia: discorso o canto in onore o in lode di priapo. -per estens.
-per estens.: raccolta di prose o di rime scurrili e oscene. q
dicevamo con aristotile e le 'falliche 'o vogliam dire 'priapee '. carducci
sensualità sibaritica, quando non è priapea o satiresca. d'annunzio, v-3-135:
e orgiastici. buzzi, lxxv-128: o pompei dalle ombre e dai silenzi senza
seguita da eiaculazione; può essere permanente o intermittente ed essere causata da lesioni urologiche
causata da lesioni urologiche, neurologiche o vascolari. citolini, 269: insieme
membro genitale, ne deriva la satiriasi o priapismo. salvini, 6-44: 1
posteriori... vollero che il priapesimo o priapismo fosse male più grave e più
di una blenorragia, di una cistite o della presenza di un calcolo vesci- cale
satiri, fauni, priapi, sileni o papposileni, cioè satiri nonni con lunghe
non di veneri nude, di nudi ermeti o mercuri, né di sfacciati priapi)
ed una corona di foglie di vite o d'alloro. suoi simboli pur sono stromenti
, priapo; e mazza e gianda o bacello e detta la cima, la quale
di molluschi, forse veretilli, alcioni o oloturie non ancora sviluppate. = voce
inermi, che contiene forme dal corpo più o meno cilindrico; proboscide sprovveduta di
priche-pracche, sm. invar. suono o rumore disarmonico prodotto da uno strumento da
'luogo precipitoso 'e dove si sta o si va con pericolo.
a gabbia ogni grillo, vuoi cantarino o saltarello. = denom. da prigione
in forza di una norma di legge o di un provvedimento (almeno formalmente legittimo
. bernardino da siena, 372: o tu che tieni in prigione per tre fiorini
gante e falsirone, / tutti son morti o son nella pregióne. collenuccio, io7
momento, visti i birri diventar bianchi, o almeno pallidi, -se non m'aiuto
donzelli più che tune en tal fame s'o trovati, / che i calzar s'
non per supplizio e pena dei scelerati o d'altre sorti d'uomini. marini,
di venezia, i pozzi e i piombi o le buiose del ponte de'sospiri,
militare; possono essere a pian terreno o superiore, cellulari o comuni; ma
a pian terreno o superiore, cellulari o comuni; ma sempre devono essere ariose,
che contrafesse livre doe de marchesam, o per gascaduno
-condizione di persona incarcerata. -prigione cortese o libera-, quella che consisteva nella detenzione
-anche: libertà provvisoria garantita da cauzione o malleveria e con obbligo di residenza in
obbligo di residenza in un determinato luogo o territorio. latini, i-162:
all'autore e a vari altri la prigione o l'esiglio. manzoni, pr.
l'essere trattenuto in stato di detenzione o di restrizione della libertà personale; incarceramento
del governo (anche senza processo, o in attesa o in seguito a un processo
anche senza processo, o in attesa o in seguito a un processo davanti a
di persone considerate responsabili di delitti politici o pericolose per la sicurezza politica. -anche
2. per estens. luogo reale o immaginario, per lo più angusto o
o immaginario, per lo più angusto o ritenuto tale, in cui una persona o
o ritenuto tale, in cui una persona o un insieme di persone o un'entità
una persona o un insieme di persone o un'entità personificata vive segregata o si
persone o un'entità personificata vive segregata o si sente oppressa per mancanza di libertà
si sente oppressa per mancanza di libertà o eccessiva disciplina. bruni, 193:
cielo mostrate a spizzico per le strade o le finestre devon servire a tante migliaia di
prigione. stiamo in questa prigione '; o di quartiere colle ferrate alle finestre.
navi in quanto ospitavano i delinquenti comuni o persone costrette a forza ad arruolarsi.
-gabbia, cesta in cui sono custoditi uccelli o piccoli animali. dolce, 1-106
prigione con lentezza flessuosa. -cattura o cattività di animali. baldelli, 3-123
sua prigione. 5. situazione o condizione ambientale o morale di angustia fisica
5. situazione o condizione ambientale o morale di angustia fisica, di compressione
moza lengua e 'ntenzione, / o l'amore sta en prescione 'n quelle
una lingua, considerato in quanto impedisce o limita fortemente la libertà espressiva e la
. 6. la vita terrena o la condizione mortale, in quanto caratterizzata
abbrutimento morale e spirituale, scoramento, o in quanto tempo di afflizione e di
così squallente, da escludere qualunque riferimento o suggerimento a una trascendente liberta ricuperata,
atato. onesto da bologna, i-89: o falso amor, che credi de me
altrettanto, per poter riprendere la partita, o deve sostare perdendo qualche turno di giocata
lo stesso debito ': d'impedimento o disgrazia che abbiasi comune con qualcuno.
uomo in prigione: comportarsi da usuraio o da persona alquanto diffidente. p.
uomo in prigione ': d'usuraio o persona che non si fida. 13
per lo più rinchiuso in un carcere o in un altro luogo sorvegliato da cui non
; prigioniero. -anche: chi, catturato o arresosi durante operazioni belliche, si trova
e lochi che pigliassi detto signor marchese o sue genti durante el tempo di detta
la vampa delle fiamme attizzate per incenerirli o carbonizzarli. bacchelli, 13-341: coi
orecchi, né, tanto meno, piede o mano. -con uso pred
padre pigliò consiglio se egli uccidesse i rinchiusi o a'vinti perdonasse; ed elesse poscia
arsa e morti i più degli uomini o insieme co'fanciulli e con le donne fatti
che si fa guerriero per non andare prigione o del f f f
essere crocefisso. castellani, xxxiv-350: o degno erode e provido rettore, /
le chiese con calici... o altro estrinseco apparato. segneri, ii-117:
per estens. persona segregata in un locale o obbligata in un luogo limitato sia per
sia per assolvere a determinati compiti segreti o riservati, sia per circostanze indipendenti dalla
sia per circostanze indipendenti dalla propria volontà o anche in seguito a una scelta personale
e mi par tuttavia esser prigiona di questo o di quello. caro, 3-2-232:
questo era quasi sempre perché egli, o fosse o non fosse di guardia,
era quasi sempre perché egli, o fosse o non fosse di guardia, era sempre
ruvina al suo soccorso chiamava. -persona o insieme di persone vittime di una situazione
, ciii-216: che gloria acquisti? o perché sì ti giova / crescere a un
frugoni, i-14-24: richiamatelo, o mia dori, / richiamatelo a le muse
prigion gli amori, / se resiste o se fa scuse. guerrazzi, 2-511:
la libertà nostra essere un poco misera o pregione per lo peccato. p. zambeccari
xxxvii-75: io non ò fata scuxa o alcun sermone / col quale inanci al
dolcemente fatti prigioni. -profondamente affascinato o, anche, irretito, da un
5. rinchiuso in una gabbia o tenuto in cattività o impedito di muoversi
in una gabbia o tenuto in cattività o impedito di muoversi liberamente (un animale)
intemaz. attuale l'espressione prigionia bellica o di guerra indica l'istituto secondo cui
di tale condizione; la pena comminata o l'istituto di tale pena; carcerazione
l'andare portavo gran pericolo di morte o di prigionia. s. giovanni crisostomo
a'sassi. tasso, 6-71: « o verginella, / che le mie leggi
donde m'avevi tu tratto? de'ceppi o dalla puzza della prigionia? testi non
. segregazione di qualcuno in un locale o in un luogo più o meno limitato,
un locale o in un luogo più o meno limitato, imposta con la forza
meno limitato, imposta con la forza o con la coercizione, anche come provvedimento
(165): in capo a quattro o cinque lunghi giorni di prigionia, una
. mascardi, 2-330: voi, o sacre ancelle di dio che, ben
. -isolamento, esclusione (volontaria o imposta) di qualcuno dai rapporti con
rapporti con la vita sociale, politica o culturale di una comunità. mazzini,
qualche parola. -condizione disagiata o posizione scomoda di una persona o di
disagiata o posizione scomoda di una persona o di una parte del corpo. alvaro
-con riferimento alle acque di un fiume o di un lago costrette in un alveo
. figur. condizione di chi è dominato o si lascia sopraffare da un sentimento,
stato d'animo, da un obbligo morale o, anche, da un vizio che
si è in grado di reagire, o di chi è subordinato a determinate limitazioni
dei disagi ineluttabili (materiali, morali o spirituali) della vita terrena.
e per lo più ristretto in carcere o in altro luogo chiuso, in forza
in forza di una norma di legge o di un provvedimento (almeno formalmente legittimo
stato di prigionia, essendo stato catturato o essendosi arreso nel corso di una guerra
combattendo e restando molti di loro morti o prigionieri. varano, 1-279: una
parlo, / se tu se'cavaliere o paladino. gir. priuli, iv-259:
ii-29: l'uso di ridurre in servitù o di uccidere i prigionieri di guerra,
e indifferenti, vestiti di uniformi kaki o di lerci costumi asiatici, scalpicciavano nella
: pure alquanti di loro, di migliore o di più fortunato giumcio, sbrancatisi dalla
estens. che è segregato in un locale o relegato in un luogo più o meno
locale o relegato in un luogo più o meno limitato, per lo più costretto
volontariamente; e può avere valore attenuato o scherz.). boiardo,
ragazza era stata sempre prigioniera in casa o all'asilo delle monache. non sapeva
città, per andare a vivere o a morire altrove, in libertà almeno,
versi assai leggiadri / fuon uscendo, o sagge madri, / non so quando,
bella casa / d'argilla, o psyche, e vi sfaccendi dentro / pur
-che è isolato, escluso (volontariamente o per imposizione altrui), o si
volontariamente o per imposizione altrui), o si sente tale, dai rapporti con
: regolato, incanalato (un corso o uno specchio d'acqua); rinchiuso
intellettuali (e può avere valore enfatico o scherz.). bandello, 1-27
tasso, 6-84: già non avresti, o dispietato argante, / co 'l mio
, i filosofi di mestiere, più o meno prigionieri di astrattezze, nel mettere le
tu non vedi, / o prigioniero, è un altro prigioniero; /
eterna mendicità. 5. condizionato o limitato da circostanze esteriori. leoni,
riesce a esprimersi (l'ispirazione poetica o un sentimento). montale, 2-84
-figur. sentimento, stato d'animo o passione che domina o influisce profondamente su
stato d'animo o passione che domina o influisce profondamente su qualcuno. boccaccio,
6. compiere giri su se stesso o movimenti veloci, agili, per lo
, agg. letter. fatto tremolare o oscillare alquanto vorticosamente dal soffio del vento
prillo, sm. region. rotazione o insieme di rapide rotazioni di un oggetto
. 4. giravolta, piroetta o insieme di piroette alquanto rapide compiute da
nelle locuz. di, in o per prima, talvolta in relazione con un
relazione con un secondo termine di paragone o come secondo termine di paragone nelle espressioni
/ e d'altro che di sogni o ghiribizzi. guicciardini, 2-1-138: infelicità
-preceduto da un aw. di tempo o dal sintagma a cui riferisce.
anche nella locuz. dalla prima, di o in prima). anonimo,
noi nell'avvenire dirassi / primo corpo o materia o primo seme / o corpo
nell'avvenire dirassi / primo corpo o materia o primo seme / o corpo genitale,
corpo o materia o primo seme / o corpo genitale, essendo quello / onde poma
. idem, par., 22-117: o gloriose stelle, o lume pregno /
., 22-117: o gloriose stelle, o lume pregno / di gran virtù,
ho bene / se non quando la veggo o di lei penso. algarotti, 1-ii-155
. indica direzione di fronte a qualcosa o posizione anteriore rispetto a ciò che si
anteriore rispetto a ciò che si incontra o si vede o rispetto a ciò che sta
ciò che si incontra o si vede o rispetto a ciò che sta dietro:
stato un tempo che nessuno, marrano o gentiluomo che fosse, poteva passare davanti al
, morale, in una classificazione astratta o pratica o, anche, la precedenza o
, in una classificazione astratta o pratica o, anche, la precedenza o la particolare
o pratica o, anche, la precedenza o la particolare rilevanza in un'elencazione,
in un'enumerazione qualsiasi (spesso stabilita o dettata da una scelta casuale o da
stabilita o dettata da una scelta casuale o da un'opinione soggettiva): principalmente
rispetto a una data, a un periodo o a un fatto, a un evento
lo piu seguito dalle prep. a o di). boccaccio, dee.
ordinario suo è di non mangiarprima dell'una o due ore dopo il mezzogiorno. foscolo
languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo / e guardo / il
strada. -per indicare una data o un periodo antecedente alla nascita di cristo
posizione, la collocazione frontale, anteriore o più vicina di qualcosa rispetto ad altro
indicare priorità di importanza, di interesse o, anche, precedenza in umelencazione,
di prima che, in prima che o nella forma primaché): in un
, avanti, innanzi che si faccia o che avvenga qualcosa o, anche, che
che si faccia o che avvenga qualcosa o, anche, che si giunga a
la memoria e il vostro / amor trascorra o scemi. -con ellissi di che
. -seguito dalla prep. di o che con il verbo all'in- f
/ de le dorate imposte. -prima o di, in prima che, quando prima
di, in prima che, quando prima o di prima, come prima o prima
prima o di prima, come prima o prima come-, appena che, tosto
subito che (talvolta con ellissi di che o preceduto dalla negazione con valore pleonastico)
prima lo vide. ugurgieri, 40: o greci,
diversi. 10. con valore avversativo o comparat. prima o di, in
. con valore avversativo o comparat. prima o di, in prima che: piuttosto
del dazio sul grano. -più o meno di, meglio o peggio di,
-più o meno di, meglio o peggio di, al di sopra o
o peggio di, al di sopra o al di sotto di. l.
uso aggett. invar. trascorso, passato o avvenuto in precedenza (e può indicare
precedenza (e può indicare una maggiore o minore lontananza nel tempo); precedente,
, iv-371: dove se'ito, o buon tempo di prima? la mia ragione
. ciò che viene cronologicamente in antecedenza o ciò che è accaduto antecedentemente; il
vj: 'prima ': l'effetto o l'insieme o il confronto di due
prima ': l'effetto o l'insieme o il confronto di due suoni sullo stesso
suoni sullo stesso grado, siano essi unisoni o formino intervallo. la 'prima '
sullo stesso grado. tale prima sarà o naturale, e non occupando verun spazio né
di gravità non vien contata per intervallo, o sarà eccedente. = femm.
ferito a qualcuno da un ente pubblico o privato per l'impegno profuso o
o privato per l'impegno profuso o per stimolare un ulteriore im
detto primacciuolo può essere ripieno di bambagia o di quello che l'uomo vuole, acciò
3. agric. fascetto di paglia (o di altro materiale analogo) posto intorno
v.]: 'pnmacciuolo di paglia o d'altro ': così chiamano li
così chiamano li agricultori quel poco di paglia o d'altro in forma di piumacciuolo con
il primo figliuolo e alleva questo o altra creatura. = deriv. da
patti, dalla cavalieri alla callas -affida o affiderà il suo nome alle cronache,
in passato si usava corrispondere al proprietario o al capitano di una nave, in aggiunta
queste garzuone prima- role de xx anni o cerca è pezuore. di quello di 30
v.]: parlando di pecore o simili, 'primaiuole 'diconsi quelle che
. aretino, 22-260: impara, o re, primamente ciò che sia liberalitade,
altri. d'annunzio, ii-815: o voce di colui che primamente / conosce
distinguono in partic. le primane cribrose o liberiane dalla xilematiche o legnose, che
le primane cribrose o liberiane dalla xilematiche o legnose, che sono costituite da tracheidi
della bocca e immersa nell'acqua tutta o gran parte dell'aria. fagiuoli,
gran cosa che non ne dia de'barlumi o non discopra intorno ad essa la falsità
potere, che occupa le cariche più elevate o esercita la più rilevante influenza nel governo
la sanità o perder la vita, come intraviene nelle primarie
né procuratori che gli abbiano a reggere o a consigliare in cosa alcuna cerca al
, con piena responsabilità, un ospedale o un reparto ospedaliero. massaia, xii-45
: anzi i primari nell'azione sono figliuoli o nepoti di pan o del dio mdigete
azione sono figliuoli o nepoti di pan o del dio mdigete della contrada e del fiume
che sta a fondamento di altri fattori o fenomeni secondari rispetto a esso; che
primario e fondamental errore da cui scaturiscono o, per meglio dire, in cui si
tibetani e il pessino errore della metempsicosi o sia della trasmigrazione del- l'anime.
1-31 (i-394): ciascuno di voi o per vista o per fama conobbe il
): ciascuno di voi o per vista o per fama conobbe il monarca de le
apollonia, nelle quali è incerto se sì o no predicasse; e pervenne a tessalonica
di analogo uso per dimensioni, capienza o sontuosità maggiori. b. davanzati,
altra pasta de'facchini delle grandi città o de'porti di mare. faldella, ii-2-
per aver alle volte estinto il primario originale o trasportato in parti lontane, ottengono il
2-5-123: nella primaria commedia si vituperano o si puniscono le persone viziose: nella nuova
indotta in un circuito posto in vicinanza o secondario. -quadro primario: quadro alimentato
, si considerarono quali colori primari (o fondamentali) il 'giallo ',
in partic. nelle espressioni era primaria o primario, sm., e terreni
intorno alla divisione de'monti in primitivi o primari, in secondari e terziari. lessona
unito il cambrio. i terreni primari o di transizione si chiamano pure 'paleozoici
da un motore, albero collegato direttamente o talora indirettamente (per es., mediante
nei processi morbosi (come la sifilide o la tubercolosi) clinicamente distinguibili in più
primario par riducibile al genere di paralisi o di emiplegia imperfetta succeduta ad una debole
disus. ufficiale primario: ufficiale generale o superiore preposto al comando di un corpo
tutti que'casi ne'quali un ufficiale generale o superiore assume il comando d'un corpo
superiore assume il comando d'un corpo separato o quello di una milizia particolare, senz'
tutti i lavori ai fortificazione in un esercito o in una piazza assediata, col comando
'elementari ', 'normali ', o 'primarie '. arlia [s.
instruction primaire 'la 'scuola 'o 'istruzione elementare ', bassa; e
la scuola e la istruzione degli studi superiori o di umanità, come ben dicevasi ne'
, lat. primus hastatus [ordó \ o [centuno] (v. primo
della diocesi più importante di alcune regioni o stati (e così primate d'italia
praga, della polonia quello di gnesna o gniezno, ecc.); nella disciplina
con le mitre, piviali ed altri segni o titoli che a'presbitteriani fan paura,
se..., celeori innovatori o piuttosto trasformatori della scienza zoologica.
attuali classificazioni, i tre sottordini proscimmie o lemuroidi, tarsi o tarsioidi e scimmie
tre sottordini proscimmie o lemuroidi, tarsi o tarsioidi e scimmie o pitecoidi (che annovera
lemuroidi, tarsi o tarsioidi e scimmie o pitecoidi (che annovera
degli insettivori; presentano occhi situati più o meno anteriormente con conseguente visione binoculare;
unghie quasi sempre piatte; coda lunga o breve 0 assente; vivono soprattutto nei
hanno quattro incisivi sopra e sotto, verticali o a un dipresso, un dente canino
due mammelle pettorali; piedi e mani, o mani soltanto, unghie ovali, appiattite
ovali, appiattite; braccia clavicolate; onnivori o frugivori. quest'ordine comprendeva i generi
, scimmia, lemuri, e pipistrelli o chirotteri. quest'ordine adottato oggi comprende
50 i piteci; 6° 1 cebi o scimmie del nuovo continente; 70 i lemuri
scimmie del nuovo continente; 70 i lemuri o pro- scimie. montale, 9-67:
/ che spacciano i papisti / modernisti o frontisti / popolari / gli impronti!
2. al sing. individuo o specie appartenente a tale ordine. -
mele e le pere, se non sono o vemereccie o primaticcie. domenichi [plinio
pere, se non sono o vemereccie o primaticcie. domenichi [plinio], 14-3
còlte a becchettare chicchi spersi di gran gentile o mazzocchio, cardellini, raperini, fringuelli
con rendere i grani somiglianti nel colore o all'ambra o all'oro. lastri,
grani somiglianti nel colore o all'ambra o all'oro. lastri, iv-70: la
[le specie dell'ulivo] in precoci o primaticce, in tarde o tardine.
in precoci o primaticce, in tarde o tardine. tanganelli, v-311: al sospirar
sopra terra venuti naturalmente in più che tre o quattro aita d'erba. -ant
loro uso e consumo, tiravano quattro o cinque bigonce d'acqua tolta dalla pila
di vino. -che si sviluppa o fiorisce presto, prima delle altre piante
presto, prima delle altre piante (o di altre varietà della stessa specie),
, v-2-355: coglievo qualche margherita primaticcia o pochi anemoni che poi le offrivo.
. che si manifesta all'inizio del giorno o della notte; che è in anticipo
; che è in anticipo rispetto al calendario o alle consuetudini stagionali. bibbia volgar
uccelli dell'estate per i troppo tardi o primaticci freddi si muoiono. b. davanzali
4. messo in evidenza, palesato o nutrito fin da un'età assai giovane
nutrito fin da un'età assai giovane o in anticipo rispetto alla norma.
di modestia, un invito all'indulgenza o, anche, un apprezzamento per le
doti, il talento rivelati da azioni o opere). f. f.
libre di salsiccia. -attuato o espresso in maniera vaga e nidi- mentale
superiore a ogni altro; maggiore autorità o superiorità riconosciuta a un determinato soggetto nell'
esercizio di un'attività qualsiasi, pratica o speculativa; preminenza. s
: l'emulazione mi spronava finché avessi o superato o agguagliato quel giovine che passava
emulazione mi spronava finché avessi o superato o agguagliato quel giovine che passava per il
, sperino il superbo di guadagnare eccellenza o primato, rin- vido di cessare il
. condizione di chi è preposto alla guida o alla direzione di un organo politico o
o alla direzione di un organo politico o, anche, al massimo grado di
al massimo grado di un organo collegiale o di una gerarchia qualsiasi. -in partic
oggi colui che può, del suo o deu'altrui sudore,... porre
importanza storica, preminenza in ambito culturale o artistico attribuite a una nazione, a
è raffinata non so se al pari o più d'ogni altra nazione, pretende ancora
i-168: né so s'io mi rida o s'io abbia a dar vanto all'
non di potenza materiale, di frode o di forza, ma d'influenza e cramore
1 imperium 'e i moderni preponderanza o primato, passasse dai popoli romani ai germanici
soprattutto fra i più giovani, ostili o indifferenti al fascismo, cercando di raccoglierne
che più lor piace... o più tosto condannando l'altro che ha la
a un'ideologia, a una dottrina o, anche, a una concezione, a
di liberazione mercé parte, la religione o la filosofia. -primato della ragion
rispetto ad altri nel compiere un'azione o nel comportarsi in un determinato modo;
la categoria e con la graduatoria nazionale o mondiale), raggiunto da un atleta,
, nazionale, di categoria, internazionale o mondiale, ecc.; la distinzione fra
interpreta la parte di protagonista (maschile o femminile) in uno spettacolo teatrale.
solstizio d'inverno (21 dicembre) o, nel computo meteorologico, va dal i°
ogni campagna. guarini, 114: o primavera, gioventù de l'anno,
amori / che non ha primavera, o il maggio, fiori. giuliani,
primavera / converte ciò che tocca aombra o vede. / qui i fior, qui
[-4-575: ad obbedirti / volo, o padre, e del colle / la pri
di apposizione, nell'espressione squadra primavera o, con ellissi, nell'espressione m.
processo storico, di un'evoluzione politica o culturale. -in partic.: fase iniziale
; / ma come ch'ella gli governi o volga / primavera per me pur non
: nome comune della pianta primula acaulis o primula volgare (anche nell'espressione primavera
, sui carpazi; ha fiori rossi o gialli dotati di soave profumo. se
leopardi, y-tit.: alla primavera, o delle favole antiche. idem, 151
carestie, estilenze, ecc.) o per risolvere problemi demogra- ci, che
toma a mente, orni qual volta penso o parlo di voi, o gioventù italiana
qual volta penso o parlo di voi, o gioventù italiana dell'esercito dei vosgi.
fa sparire sotto gli occhi nove o dieci mesi. 13. prov.
bandello, 1-34 (i-411): dui o tre fiori non fanno primavera. parabosco
. salvini, 30-2-204: per tre o quattro parole ebraiche che per testimonio de'
e sulle prode. -che avviene (o è già avvenuto) durante la primavera.
biciclette. -che ha sviluppo o fioritura in primavera (una pianta)
; voce attestata per la prima volta da o. targioni tozzetti (in un'opera
e di privilegi attribuiti a un primate o alla sede vescovile da lui presieduta.
vescovile da lui presieduta. -anche: città o chiesa cattedrale sottoposta alla giurisdizione di
spavento, la primazia di una città o di un ceto produrrebbe tumulti. cantù
, validità, utilità; predominio culturale o intellettuale. alfieri, iii-1-157: a
né tenendo conto delle dignità primaziali, o vere o pretese che siano.
delle dignità primaziali, o vere o pretese che siano. de luca, 1-3-2-17
battaglini, i-123: queste refetture primaziali o patriarcali già anticamente cuocesi. ommaseo [
che primeggia; che esercita un primato o si trova in una condizione di superiorità
; essere superiore, avere il dominio o il predominio; emergere, eccellere.
-con riferimento a un soggetto astratto o collettivo. leopardi, i-241: la
e la sua passione sembrano accessori, o se non altro sono misti ad altre passioni
e nazionale, ma molto più o solamente un gran soggetto nazionale. =
primèvo, agg. che si riferisce o risale a tempi antichissimi, vicini alle
origini (del mondo, dell'uomo o, anche, di una nazione, di
le prime fasi della vita del mondo o dell'uomo. r. longhi,
presento, il movimento, che si arrestò o si sviò più tardi, si vede
luce da quel solare scintillamento? / o brividi d'oscurità? / l'una
dignità e di beneficio nelle chiese metropolitane o cattedrali. = voce dotta,
di direzione e sorveglianza o anche soltanto onorifiche, presso le confraternite
presso le confraternite e presso alcuni capitoli o collegiate). -anche: la persona che
la prima dignità viene spiegata col nome o vocabolo di arciprete o di cantore o
viene spiegata col nome o vocabolo di arciprete o di cantore o di primicerio o di
o vocabolo di arciprete o di cantore o di primicerio o di decano et altri simili
arciprete o di cantore o di primicerio o di decano et altri simili. maironi da
leggenda di s. chiara, 78: o primiceria, o prima capitanessa delle povere
. chiara, 78: o primiceria, o prima capitanessa delle povere donne,.
di un punto di mazzo al giocatore o alla coppia di giocatori che vi ottiene
di picche che gli facesse far trentasette o trentanove. commedia di potiflla, 5-7:
il musico. -figur. combinazione o risultato favorevole; situazione vincente.
pare d'aver fatto primiera con tre carte o diciotto con tre dadi.
. berni, 230: vedrai quattro o cinque buon compagni da una tavola allegramente
addosso, come intervien bene spesso? o vero che, avendo una buona primiera
rimembrar vi può senza sospiri, / o primo entrar di giovinezza, o giorni
/ o primo entrar di giovinezza, o giorni / vezzosi, inenarrabili, allor quando
ne contrasti la gratitudine verso il mio benefattore o l'assoluta volontà del mio re,
vero si stea della primieranza dell'una o dell'altro, certo è che questa fu
il tuo splendor primiero / perdesti, o già di luce angel più bello?
la prima posizione in un ordine spaziale o logico, in una serie, in una
/ metter le fé, senza noia o affanno, / con giosafa in camera primieri
di cose, possiede un'anteriorità reale o ideale; originario, primitivo; primordiale.
b. croce, ii-14-260: linguaggio primigenio o linguaggio divino, come molte volte la
uomo. 2. che è proprio o richiama i tempi più remoti della terra
richiama i tempi più remoti della terra o dell'umanità. faldella, ii-2-4:
-intatto, non modificato ancora dall'uomo o dalla civiltà. montale, 7-201
3. che appartiene all'umanità primitiva (o, anche, è stato elaborato da
: tutti li organismi derivano da uno solo o da pochissimi stipiti primogeni.
trova nella prima gravidanza (una donna o la femmina di un animale).
manifestarsi solo in un corpo molteplice più o meno e variamente organizzato; ma dèe
esterna dell'ovulo, quella che il funicolo o cordone vascolare unisce al pericarpo.
per la prima volta (una donna o la femmina di un animale).
gran letto, senza nemmeno troppo dolore o senso d'atroce squarcio nella sua propria
primipilare, agg. stor. che riveste o ha rivestito la carica di primipilo.
che guidava la pnma centuria dei triari o pilani; si estese col tempo questo
e letter. l'essere primo o più importante, preminenza; priorità
l'oggetto dell'intuito possa esser più o meno, l'evidenza e la primità dell'
concepir che di due sorte: primitive o derivate. di lingue fatte da un popolo
una mentalità semplice, ingenua, istintiva o poco evoluta. piovene, 10-285:
il manierismo dei neoclassici... o, salmisìa, dei dilettanti orientaleggianti e
riconosciamo nell'attuale mania del primitivismo (o dell'espressionismo, che è lo stesso
l'europa artistica. 2. atteggiamento o comportamento istintivo, spontaneo o anche rozzo
. atteggiamento o comportamento istintivo, spontaneo o anche rozzo, contrario alle convenzioni della
di restrizioni codificate. -desiderio o predilezione per un'esistenza più vicina alla
vicina alla natura e libera dalle abitudini o dalle necessità indotte dalla civiltà.
atteggiamento critico che conduce alcuni al pessimismo o al primitivismo; altri sono stimolati alla
. -uso di mezzi rudimentali o arcaici. comisso, 7-209: gli
seguace del primitivismo nell'arte; sostenitore o ammiratore degli artisti primitivi.
fondo non si tratta che di estetismo o di una palese diffamazione dell'arte detta
posizione degli antitradizionalisti, dei primitivisti (o puristi) della poesia. primitività,
)? -rozzezza di una persona o di una categoria di persone.
dei lombardi. -forma organizzativa embrionale o arretrata. gramsci, 4-65: queste
acritico per spinte individuali di persone più o meno 'geniali5, è un documento
la poesia s'identifichi con la forma prima o elementare del conoscere e che proprio in
conoscere e che proprio in questa primitività o elementarità consista... la poesia della
decadentismo in arte è la mania di primitivizzare o pri- mordializzare che dir si voglia.
con mezzi primitivi un fenomeno in evoluzione o a descriverlo nella sua prima fase.
,...) di imo o un altro processo storico. =
riguarda la formazione, la fase iniziale o più antica di una determinata realtà o
o più antica di una determinata realtà o la condizione d'origine, l'inizio
condizione d'origine, l'inizio o il principio di essa; originario.
questa sia stata veramente l'idea primitiva o un ripiego..., sarebbe
: la chiesa cristiana dei tempi apostolici o anche fino all'editto di costantino.
precisione l'esatto valore e l'aggiustatezza o la sconvenienza. monti, xii-2-241: il
corso del tempo costituiscono il diritto derivato o positivo dello stato. -primario,
, un qualche lenitivo ai mal fondati o prematuri sospetti. 5. esistente
, dall'inizio della vita dell'uomo o di una persona. a. cocchi
fatti spessissimo per raccogliere le idee primitive o sia le sensazioni ricevute prima de'sei anni
vive in altrui? -insito nell'uomo o in una persona determinata (una qualità
sensazione non accompagnata dall'idea dello spazio o da quella del tempo, così queste due
aiuto in danaro un po'di materiale o un qualche stromento da lavoro. g
un periodo anteriore rispetto a chi parla o scrive; precedente, di prima.
origini remote, che risale all'antichità o comunque a tempi molto antichi. f
quelle lettere il nome di greche primitive o cadmee. carducci, iii-3-146: raseni appare
che costituisce una popolazione di interesse etnografico o vi appartiene. 5. maffei
importa sapere si è che i tirreni o etrusci altro non sono che gl'itali
1-62: ogni popolo primitivo chiamava (o chiama) se stesso con una parola
, che è proprio di tali popolazioni o di tale periodo. algarotti, i-iv-336
-parlato da una di tali popolazioni o dagli uomini preistorici. sacchi,
. -anteriore alla diversificazione delle lingue o di più ceppi linguistici all'interno di
concepir che di due sorte: primitive o derivate. ascoli, 42: essendo.
ingenuamente, per il filo che vien meno o per la mano diversa, nella sofficità
obici e di bombarde. o. che riguarda le manifestazioni artistiche delle
manifestazioni artistiche delle popolazioni dei tempi preistorici o di fasi di civiltà che sono giudicate
arretrate rispetto a quella attuale dell'europa o che di questa costituiscono le premesse più
che di questa costituiscono le premesse più o meno storicamente remote; che vi si
plateale delle modernità col darle tono classico o falsa ingenuità primitiva. gozzano, i-1097
della storia della cultura e li descrive o ritrae nelle proprie opere; seguace dell'
sociali, per la mancanza di educazione o di cultura; che è o appare
educazione o di cultura; che è o appare rozzo, incivile, ingenuo o sprovveduto
è o appare rozzo, incivile, ingenuo o sprovveduto; che ha una mentalità arcaica
capra e di mangiarsela coi suoi compagni o con la sua famigliuola, se ne
primitivi: i sette colori fonda- mentali o dell'iride.
formazione più antica rispetto a strutture recenti o secondane; che non ha subito alterazioni
intorno alla divisione de'monti in primitivi o primari, in secondari e terziari.
altri vocaboli per derivazione, per alterazione o per modificazione ipocoristica. boccaccio,
latino 'vomitare ', dal prototipo o primitivo 'vomere ', dalla quale
altra senza scorrimento (e risulta cilindrica o conica a seconda che gli ingranaggi siano
a seconda che gli ingranaggi siano cilindrici o conici). -curva primitiva (anche
scelta fra i frutti primi a maturare o di migliore qualità e fra gli animali
consumata dal fuoco, spettava ai leviti o serviva per il sostentamento delle vedove e
primi frutti della terra e degli animali o dal loro equivalente in denaro che nei
a prova insieme al detto abate le decime o vero primizie de'loro frutti delle terre
[s. v.]: primizia o diritto di primizia: tributo che i
quantità di derrate, alla ricolta, o meglio in una ragguagliata quantità di denaro
una decima sopra li beni ecclesiastici quali o siano goduti da prelati o venduti per
beni ecclesiastici quali o siano goduti da prelati o venduti per denari o permutati pagano tutti
goduti da prelati o venduti per denari o permutati pagano tutti questa decima. 3
3. agric. ciascuno degli ortaggi o delle frutta che, per speciali condizioni
condizioni climatiche, per modalità di coltivazione o per precocità, riescono a maturare prima
normale e risultano particolarmente ricercati dal mercato o sono esportati in regioni dove la produzione
più tardiva. -anche: i primi ortaggi o le prime frutta che si raccolgono in
: primizie sono pure i primi frutti o il primo prodotto di alcune piante che
al padrone, come parte delle appendizie o dei vantaggi che dir si vogliano.
5. figur. primo (o, con valore collettivo, i primi)
risurre- zion di cristo primogenito de'morti o primizie de'dormienti, non mi par
, che furon sei fanciulli di tre o quattro anni, fra 'quali il primo
-prima vittima. daniello, lxi-227: o primàrie del giovan infelice / et o
: o primàrie del giovan infelice / et o de la propinqua acerba guerra / duri
mia origine. serdini, 1-41: o cesarea prole, o gran primizia, /
, 1-41: o cesarea prole, o gran primizia, / discesa già di
8. primo segno di affetto o atto d'amore. - anche:
né pur gli avria turbato il sonno o tolto / il pensiero di tornarsene in levante
dio. -anticipazione; primo segno o manifestazione, preannuncio. caro,
pare de comprendere uno grave nascituro incendio. o dio, avertilo se ingrasseranno de sangue
-inizio di un periodo di tempo (o anche di un fenomeno atmosferico).
varano, iii-532: tu rammenti, o figlio, / fedele ognor a dio,
partic.: opera giovanile di un artista o la prima portata a conoscenza del pubblico
di un'opera presentato a un destinatario o a poche persone prima della pubblicazione.
: non si trattava di prove, primizie o indiscrezioni d'un nuovo film. facevano
idealismo. 14. esemplare unico o primo o particolarmente pregiato di un'opera
14. esemplare unico o primo o particolarmente pregiato di un'opera d'arte
particolarmente pregiato di un'opera d'arte o di un oggetto. pascoli, 1-661
da primus (v. prim o). primiziale, agg
non so se per ischemo come a nemico o per compassione come a padre, la
. 2. plur. gomene o cavi di poppa per ormeggiare; poppesi
si colloca all'inizio di una serie o di una successione temporale. -anche
di primo settembre. -ora prima o di prima (anche solo prima, sf
-al plur. (come indicazione approssimata o in relazione con un numerale).
quello che si stima il problema capitale o preliminare che la costituente dovrà risolvere:
riferimento alle avvisaglie di un mutamento climatico o stagionale (anche rappresentate dal comportamento degli
schizzare profili femminei al margine del foglio o seguire pel cielo nebuloso i guizzi delle
e 'l primo die / sì alto o sì magnifico processo, / o per l'
sì alto o sì magnifico processo, / o per l'una o per l'altra,
magnifico processo, / o per l'una o per l'altra, fu o
o per l'altra, fu o fie. bibbia volgar., i-23:
prove della vita. graf, 5-695: o gorgo, sino dal tempo mio primo
aspetto, la questione della coltura prima o popolare che si dica diventa assai grave e
mai veduti sì begli occhi, / o nella nostra etade o ne'pri- m'
begli occhi, / o nella nostra etade o ne'pri- m'anni. crescenzi volgar
un periodo di tempo, di un fenomeno o di un momento storico o culturale.
un fenomeno o di un momento storico o culturale. -prima sera: v. primasera
tacita intesa di cercarsi un altro alloggio, o l'occulta speranza di non ritornare mai
in tavola / venirmi i primi fichi, o spesse volte / afati o mal
, o spesse volte / afati o mal maturi, io non m'aweggo /
che ha appena ottenuto un determinato incarico o carica (cfr. anche nomina, n
, a una letteratura, ecc. (o che tale è, anche polemicamente,
. -con riferimento a pubblicazioni periodiche o a una collana di libri.
(rispetto al presente di chi parla o scrive), precedentemente rispetto al successivo
conosce iddio e crede. -provato o formulato prima di tutti gli altri in
innamorarsi nel primo impeto: l'uomo o la donna? davila, 49:
9. compiuto (un atto) o tenuto (un comportamento) prima di
prima di tutti gli altri, in assoluto o in una determinata situazione o rispetto a
in assoluto o in una determinata situazione o rispetto a un contesto omogeneo.
-alpin. che non è mai stato eseguito o compiuto in precedenza (un'ascensione,
10. che spunta (un'erba) o sboccia (un fiore) o è
erba) o sboccia (un fiore) o è secreto (il latte) o
o è secreto (il latte) o subisce o è sottoposto a una determinata
secreto (il latte) o subisce o è sottoposto a una determinata azione,
sottoposto a una determinata azione, trattamento o uso prima di ogni altro (oggetto
... porlo nel fenile, o sia della prima erba o della seconda o
fenile, o sia della prima erba o della seconda o della terza o
o sia della prima erba o della seconda o della terza o delle altre.
o della seconda o della terza o delle altre. castri, vi-227: i
a idee e progetti successivamente modificati o perfezionati). dante, inf.
che felici si conservarono nella prima beatitudine o pure a questa fortunatamente pervennero, riconoscono
pensiero del dipinto, ossia un primo schizzo o getto tratto dal vero. piovene,