un certo modo, secondo determinati metodi o criteri; adottare una particolare linea d'
assemblea; svolgere l'attività di consigliere o consulente. machiavelli, 1-ii-270: gli
praticato; superi, praticatìssimó). attuato o osservato o esercitato o messo in mostra
, praticatìssimó). attuato o osservato o esercitato o messo in mostra comunemente;
). attuato o osservato o esercitato o messo in mostra comunemente; usuale.
re de'francesi e fu l'auttore o l'illustratore dell'antichissima e pratticatissima '
priva di autorevole testimonianza né mai ricevuta o praticata fra 'longobardi, convocò una
davasi il segno dell'ora della partenza, o sia la mattina o il dopo pranso
della partenza, o sia la mattina o il dopo pranso, col suono delle trombe
6. adoperato comunemente (un oggetto o una tecnica o anche un genere letterario
comunemente (un oggetto o una tecnica o anche un genere letterario). bontempi
musici nel tempo del natale dopo le antifone o mottetti, la quale in lingua francese
, sf. tose. pratica; capacità o facilità nell'operare. giuliani,
praticismo, sm. atteggiamento o maniera di operare che privilegia l'attività
l'attività pratica e l'operare concreto o che si modella e si conforma sui dati
pratico e non estetico (un'attività o un movimento letterario). b.
croce, iv-2-269: riconoscevo il carattere pratico o praticistico del movimento futuristico. =
sf. caratteristica di ciò che è pratico o che è destinato alla pratica; qualità
una regola; facilità e vantaggiosità di uso o di fruizione di uno strumento, <
riduzione al momento pratico di un principio o di un movimento ideale. b
. ricondurre al momento pratico un principio o un movimento ideale. b.
una cognizione pratica residente nell'anima, o perché la causa di essa venga da
intendersi senza molta difficoltà anche da coloro che o sono estranei a quelle dottrine o di
che o sono estranei a quelle dottrine o di esse non fecero uno studio particolare
grado pratico è l'attività meramente utile o economica; il secondo, l'attività morale
da fare con una semplice trascrizione di una o più opere preesistenti, con un lavoro
preesistenti, con un lavoro di copia o di combinazione meccanica, che ha qualità
ha qualità pratica, e non punto poetica o artistica. -nell'idealismo di giovanni
all'ambito della realtà oggettiva e immediata o dell'attività concreta, della vita materiale
vita materiale (in contrapposizione ad astratto o a ideale). lastri, 1-3-161
princìpi teorici espliciti (un atteggiamento intellettuale o spirituale). cantù, 456:
croce, iv-2-269: riconoscevo il carattere pratico o praticistico del movimento futuristico. -che
-che comporta l'applicazione di nozioni o princìpi teorici a casi concreti (un
teorici a casi concreti (un momento o un aspetto dell'insegnamento e dell'apprendimento
in contrasto con ciò che è astratto o ipotetico, oppure apparente o immaginario)
è astratto o ipotetico, oppure apparente o immaginario). manzoni, pr.
maggior compiacenza con quelli che avessero riputazione o sembianza di birboni. ghislanzoni, 7-114:
pratico, di non accostarlo a ferro o ad altra di quelle cose che hanno antipatia
con la calamita e possanza da render vana o di sospendere la virtù sua.
pratica attività occidentale! -incentrato su discipline o nozioni tecniche (un tipo di istruzione)
fatto siasi, seguendo i precetti spiegati o imitando chi gli esercita. carducci, iii-
mvattività (una norma, un precetto o una cognizione). bandello, ii-1038
, a un dato concorso di circostanze o a un particolare stato di necessità.
; funzionale (un oggetto, uno strumento o anche un edificio). barilli
quadranti pratici del tempo. o. che ha lunga e approfondita esperienza di
di una professione, di una tecnica, o che ha stretta dimestichezza con un determinato
ha stretta dimestichezza con un determinato ambiente o con particolari problemi o argomenti (per
un determinato ambiente o con particolari problemi o argomenti (per lo più in relazione
s. maffei, 104: o la non è / così; so che
loro spezie perfetti. -con litote o in relazione con gli aw. male e
è dotto cultore di un campo del sapere o buon conoscitore di uno scrittore o di
sapere o buon conoscitore di uno scrittore o di un gruppo di scrittori.
messo in ritrarre vari componimenti fatti per carte o muri per diversi maestri e in quelli
e mano; pochi de'più segnalati o pratichi nell'adulare con dicerie pensate.
gallo, i-2-212: chi potrebbe mai creder o conoscere qual contento sia lo avere un
caratteristiche di un luogo, di una città o di un territorio, di un braccio
braccio di mare e vi si muove o orienta con facilità e sicurezza. del
pi v loto o ufficiale marino, per significare ch'egli fece
egli fece più viaggi in certi luoghi o paraggi e ch'egli ha cognizione de'
un comportamento maturo, avveduto e sagace o una mentalità disincantata e smaliziata, oppure
alle cose future sanza grande antivedere, o quasi bisognerebbe essere indovino; e però
13. che si interessa prevalentemente o esclusivamente delle cose immediate e concrete,
* autorità governativa alla generalità dei cittadini o a determinate categorie di questi per sopperire
per levare l'odiosità al vocabolo di tassa o imposizione, dessero nome di prestanza a
prendevasi da'cittadini, chiamossit prestanza 'o 'accatto ', dalla voce 'praestagium
secondo l'uso d'allora significa tributo o imprestito forzato. g. capponi,
: innanzi alla creazione del monte comune o del debito pubblico regolarmente disposto ed amministrato
al monte, costituendo la rendita perpetua o 'consolidata ', come oggi diciamo.
il debito pubblico consolidato di un comune o di uno stato. -anche, per
più al plur.): l'ente o la magistratura che gestiva il debito pubblico
è la facoltà di torre a prestanza o a credenza. bresciani, 6-vi-255: lungo
vestono coloro i quali... o comperano i vestimenti alle botteghe de'rigattieri
più lunghi, col ventre più largo o più stretto della persona, per modo
si diguazzano tra quelle larghe pieghe, o fra le troppo ristrette si affogano.
-pigliare, prendere, togliere a prestanza o in prestanza: ricavare da altri ambiti
una connotazione negativa per indicare f artificiosità o l'inautenticità che risulta da tale operazione)
dessi i modelli che i fabbricatori eseguiscono o fanno eseguire prendendoli a prestanza dalle arti
il prestanziato poteva pagare in tanti registri o rate. prestanzóne, sm. stor
senso generico: tassa, imposizione ordinaria o straordinaria assai onerosa. sercambi, iii-76
prestito un bene, un oggetto gratuitamente o anche a titolo oneroso. -in partic
-per estens. cedere temporaneamente un dipendente o un collaboratore ad altra impresa o ad
dipendente o un collaboratore ad altra impresa o ad altra persona. consolato del
non può prestar marinari ad altra nave o navilio senza volontà del marinaro.
corrente, in espressioni di valore retorico o enfatico, spesso sostituibili con verbi denom
che gli necessita, che gli toma utile o che richiede. -anche, con riferimento
perciò che qual bisogno particolare e domestico o qual civile commodità della vita può essere a
: ella... rivolgeva delle domande o chiedeva a lui dei consigli circa l'
se io presto l'uso d'una casa o d'uno navilio delle quali cose mi
insegnamento. -anche: fornire la materia o il soggetto di un discorso, di
. 3. concedere con generosità o con degnazione, elargire; accordare con
manda. serafino aquilano, 182: o misera virtù e mal contenta, / non
si suole a'sogni degli infermi o a fole de romanzi. galileo, 3-3-401
specchi. -con riferimento a dio o a una divinità pagana. iacopone,
-con riferimento ai doni della fortuna o della natura o ai frutti di circostanze
ai doni della fortuna o della natura o ai frutti di circostanze favorevoli. antonio
giustificazione, il pretesto di un'azione o di un evento; costituirne l'origine
gli occhi e dissimulando, erano cagione o prestavano occasione spesso che seguivano contra di
delle torri prestò giusto motivo di demolire o abbassar l'altre che restavano in piedi
alcuno seraglio nella via, pittando pietre o balestrando o facendo balestrare o altr'im-
nella via, pittando pietre o balestrando o facendo balestrare o altr'im- pedimento prestare
pittando pietre o balestrando o facendo balestrare o altr'im- pedimento prestare...
riconoscere se veramente coloro facessero quivi orazione o prestassero al morto qualche culto. alfieri,
obbligati a prestar obbedienza ad una legge o provvisione qualsivogliano..., salve
..., salve solo quelle leggi o provvisioni che da quella generale assemblea state
gli assistenti non presteranno giuramento di fedeltà o di secretezza o di qual si voglia
presteranno giuramento di fedeltà o di secretezza o di qual si voglia altra cosa in
voglia altra cosa in mano dell'inquisitore o altro ecclesiastico. d'este, 170
né debbia dare copia di quella carta, o vero alcuna escepzione d'esso convento ammettere
d'esso convento ammettere in alcuno modo o vero cagione, se prima quel cotale convento
nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione
lo più unito con un agg. o con un compì.): svolgere mansioni
svolgere mansioni connesse con l'incarico affidato o con la qualifica assunta, anche temporaneamente
in partic. nel pubblico impiego o nell'esercito). tarchetti, 6-i-444
d'animo; indurre una condizione piacevole o molesta. -in partic.: infondere
infondere forza e coraggio, procurare gioia o dolore, incutere paura. guittone,
che a coloro i quali coi cavalli o coi carri ebbero vittoria nei giuochi olimpici,
amore, el cielo e 'l mio destino o sorte, ch'or possa al duro
-dare odore, colore ai luoghi o alle cose; spandervi luce.
: quella medesima voglia di lodare o di biasimare a talento si estese sul volto
10. applicare una facoltà sensoria o psichica; rivolgere ascolto, dedicare attenzione
! 12. sottoporre un organo o una parte del corpo a un'osservazione
parte del corpo a un'osservazione medica o a un tormento. carducci, iii-24-212
, correggere. guittone, i-39-31: o. ffattore de lo stellato fermamento,
. ffattore de lo stellato fermamento, o redina di sapiensia, presta e adirissa la
. essere adatto, confarsi a qualcuno o a qualcosa; presentare caratteristiche adeguate per
. giuliani, i-94: le mezzane o pianelle son più fine che i mattoni e
mirabilmente a formulare la teorica dell'unico o prevalente interesse come movente nella storia umana
-offrirsi alla mente (la materia o il soggetto di uno scritto).
dante, par., 1-22: o divina virtù, se mi ti presti /
aiuti,... prestandoseli assistente o mediatore per la collezione dei testi. pratesi
quale nobile schiatta se io presto la penna o piegherò lo stilo, io non vo'
'prestaria 'la carta del vescovo o da altro concedente data. =
questa per malvagia, e promette darvela o farvela dare ad amerigo banchim presta ronzini
della sposa, non so dal compare o da altri. manzoni, pr. sp
stare come accampati, accomodandosi alla meglio o alla peggio, e rifacendo a poco a
altri comuni e signorie italiane, dato o ricevuto come prestito pubblico, come prestanza
villani, 9-3: chi prestasse per sé o per altrui... a- vesse
': dicevasi in firenze della vera sorte o dei danari prestati in effetto al pubblico
pubblico, in contrapposizione del capitale scritto o nominale. -sm. ciò che è
2. reso a una persona o a una collettività (un servizio,
cavano anco molti spai, i quali, o per grazia o per servizio prestato,
spai, i quali, o per grazia o per servizio prestato, meritano ascendere a
prestato, meritano ascendere a questo grado o esser remunerati col soldo o con qualche
questo grado o esser remunerati col soldo o con qualche timaro conforme agli altri.
vano prestati e di ricompense attese in vano o rivolte in ingratitudine. -fornito (
sm. dir. disus. privato cittadino o istituto bancario che concede denaro a prestito
. 3. prestatore di lavoro o d'opera: chi svolge atti- vita
retribuzione, nella posizione di lavoratore subordinato o di lavoratore autonomo (e la tendenza
impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione
prestatura, sf. ant. prestito gratuito o, anche, concesso dietro pagamento di
. - anche: la somma pagata o da pagare come corrispettivo.
di naldo prestatura, di peso libre 200 o vero quasi di stima di fiorini mi
e f. invar. doppiatore cinematografico o televisivo (e ne è sinon. meno
riferimento alle istituzioni giuridiche dell'età intermedia o a loro sopravvivenze attuali, ciascuno dei
beni, consistenti in denaro, derrate o servizi personali, che costituiscono oggetto di
fornitura obbligatoria (da parte delle generalità o, più spesso, da parte di
spesso, da parte di particolari categorie o di singoli individui che si trovano in
) a favore di un signore feudale o di una pubblica autorità o anche di
un signore feudale o di una pubblica autorità o anche di un privato (in quanto
che lo fonda (derivante da consuetudine o da legge o altro provvedimento della pubblica
(derivante da consuetudine o da legge o altro provvedimento della pubblica autorità o da
legge o altro provvedimento della pubblica autorità o da convenzione); tributo, onere
quali, per godere beni, pagavano o annua prestazione... o censo perpetuo
, pagavano o annua prestazione... o censo perpetuo. de luca, i-i-ioi
pagava al re di sicilia una prestazione o censo ('redditum sive censum ')
italiana, 23: nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base
consistere in una concessione, nel compimento o nell'astensione da un'azione, nell'
l'oggetto di un'ob- bligazione contrattuale o di un obbligo legale e che viene
viene tenuto per adempiere alla stessa obbligazione o obbligo. -anche: comportamento comunque volto
comportamento comunque volto a procurare un'utilità o un vantaggio a un altro soggetto e
di specificazione: il risultato del comportamento o il bene che ne costituisce l'oggetto
un altro, di attività lavorativa subordinata o autonoma (anche nell'espressione prestazione d'
.. non indicanti la misura idrometrica o che la segnano inesattamente si possano riformare
al più che il diritto ad un compenso o risarcimento. leoni, 705: da
feudatario dalla prestazione del detto servizio personale o reale respettivamente, in ristretto rigore incorre
. 3. azione, comportamento o attività (fisica, pratica o intellettuale
comportamento o attività (fisica, pratica o intellettuale) che si svolge per raggiungere
si svolge per raggiungere un determinato scopo o in servizio o a favore di qualcuno
raggiungere un determinato scopo o in servizio o a favore di qualcuno (considerata soprattutto
impe- gno e per le capacità dimostrate o per il rendimento raggiunto; e,
sportivo). -anche: l'effetto o il risultato ottenuto. lampredi, 4-10
efficienza e rendimento meccanico di una macchina o di un veicolo (per lo più
si chiedesse di distrarre qualche nostro soldato o ufficiale e l'ho lasciata per un poco
sue naturali prestazioni, cioè da quell'attività o per più acconcio dire passività papillante che
compimento, effettuazione di un atto giuridico o comunque formale. monti, iii-243:
stata accettata verrà subito restituito il deposito o l'atto qualunque di garanzia. quella
prestito. prestegiani, preste gianni o giovanni, v. pretegianni.
[plinio], 536: il fiore o la mora sono contro alle emor- roide
, per l'eccessiva condiscendenza, arrendevolezza o servilismo); servizievole.
generazione. 2. particolarmente utile o adatto. giuliani, i-62: non
sf. celerità, sveltezza, prontezza o rapidità e immediatezza (talvolta dettata o
o rapidità e immediatezza (talvolta dettata o provocata da sollecitudine, da fretta,
sollecitudine, da fretta, da impazienza o da urgenza) nell'effettuare un movimento
compiere un'azione, anche involontaria, o un'impresa o, anche, nell'
azione, anche involontaria, o un'impresa o, anche, nell'esplicazione di un'
, nell'esplicazione di un'attività intellettuale o nel manifestare una reazione psicologica. -con
con diligenzia quale ad noi non dia fastidio o tedio lavorando. sannazaro, iv-101:
il fatto andasse, dir non so: o che fusse per la prestezza della maestra
della maestra in ritornar il capo al busto o perché ella astutamente il facesse, la
. pigafetta, 158: mostrando quattro o cinque volte de dare con la lancia nel
. 2. velocità, rapidità o repentinità, subitaneità con cui avviene un
eventi, si manifesta, si propaga o aumenta d'intensità un fenomeno (fisico
intellettuale, psicologico, ecc.) o uno stato d'animo o con cui qualcosa
ecc.) o uno stato d'animo o con cui qualcosa si muove o funziona
animo o con cui qualcosa si muove o funziona. buti, 1-228: allegoricamente
di animo era di quelli che, o per la prestezza o per altri accidenti
di quelli che, o per la prestezza o per altri accidenti di questo male,
tocchi e parole, quando si ricorda o sente dire di dio, che la rapiscono
né... la prestezza o la tardanza di una cosa può cangiarne per
tempo, di un periodo di tempo o, anche, della vita. serafino
piante e frutti sia rispetto alla crescita o alla maturazione normale). soderini,
che la prestezza delli frutti di primavera o dell'estate. -imminenza di un
andamento ritmico alquanto concitato di un metro o di un verso. castelvetro, 8-2-154
-vivacità, concitazione di una composizione musicale o, anche, dell'esecuzione e deltinterpre-
). letter. toccare, riporre o nascondere qualcosa con destrezza e rapidità (
.. giocolieri, forzaioli, prestigiatori o 'prestidigitatori 'come dicono. barilli,
il padrone della clinica doveva essere, o gli parve, lo zio droghiere, quello
2. per estens. azione, comportamento o discorso con cui si tende a trarre
, anche approfittando della sua buona fede o della sua debolezza. e e
politica e applaudire ai cicalecci dell'opposizione o alla restidigitazione de'ministri. b.
v-2-484: l'arte è una questione personale o di gruppo simpatico: ciò che può
che cosa si viene a parlare di sacerdozio o a guerreggiare per una costruzione inusitata di
. 4. potere di attrazione o di suggestione. roberti, vi-2-51:
inducendolo a credere a qualcosa di falso o di assurdo con l'approfittare della sua
pria, né in forze eguale / o in giostra o in pugna altri guerrieri avea
in forze eguale / o in giostra o in pugna altri guerrieri avea: / ma
garzoni, 1-417: de'magni incantatori o venefici o malefici o negromanti largamente presi
1-417: de'magni incantatori o venefici o malefici o negromanti largamente presi e prestigiatori
: de'magni incantatori o venefici o malefici o negromanti largamente presi e prestigiatori. redi
che agli occhi del volgo sembra magia o stregoneria. famoso si rendette in italia in
induce a credere a qualcosa di falso o di assurdo; che trae in inganno qualcuno
con malizia, approfittando della sua credulità o debolezza (anche con riferimento al diavolo
di quella faremo che un vostro servo o amico pigli la forma di guglielmo.
l'effetto prodotto). -anche: arte o potere magico. guido da
e potenza celeste. guarini, 241: o montano, di mente assai più cieco
che fia? forse prestigi / son questi o di natura alti prodigi? buonarroti il
ogni prova e ad ogn'invenzione puerile o diabolica. imbriam, 8-02: il poter
mostri, prodigi, prestigi e meraviglie d'o gni genere. pea,
, raggiro con cui si trae in errore o si illude o si lusinga qualcuno,
si trae in errore o si illude o si lusinga qualcuno, sorprendendone la buona
i prestigi d'un saltimbanco, qualche animale o poco noto o istruito in qualche maneggio
saltimbanco, qualche animale o poco noto o istruito in qualche maneggio straordinario, attraggono
un uomo. -per estens. azione o comportamento con cui si ottengono risultati insperati
comportamento con cui si ottengono risultati insperati o superiori a ogni speranza o aspettativa.
risultati insperati o superiori a ogni speranza o aspettativa. de roberto, 12-27:
e co'suoi prestigi. -ragionamento o concetto sofistico, capzioso. tapini,
in modo determinante (per meriti individuali o per condizione sociale) sulle convinzioni,
nievo, 455: fosse prestigio di bellezza o apparenza di buona volontà o tenacità di
di bellezza o apparenza di buona volontà o tenacità di lusinghe, le speranze degli
. il potere che ha un oggetto inanimato o un concetto astratto di attrarre fortemente o
o un concetto astratto di attrarre fortemente o di suscitare grande interesse (economico,
spettacolo naturale particolarmente suggestivo, opera letteraria o artistica che esercita un fascino particolarmente intenso
in modo determinante (per meriti individuali o per condizione sociale) sulle convinzioni,
, sulle decisioni, sulle scelte o sul comportamento altrui; che eccelle, che
si distingue per doti intellettuali, pratiche o morali. montale, 7-108: nell'
credulità con astuzia e con malizia, o a raggiungere fini delittuosi (con riferimento all'
(con riferimento all'intervento del diavolo o dell'arte magica). -anche:
arte magica). -anche: provocato o suscitato da un'opera di incantesimo,
restassero per accidente intatti da qualunque medica o prestigiosa iattura. -che compie opere di
un chierico già ufficiante privo di prebenda o a un chierico studente perché possa portare
: 'rresti- monia ': rendita o fondo stabilito da un fondatore per la
tribunale ai provisione che non vi pensa o poco almeno, fanno cento frodi.
molti pristina! commettono frodi nel fabbricare o nel vendere il pane e nascono alterchi
del mondo, hanno inventato il calmiere o la meta, onde arrestare le esorbitanti
= adattamento tose, del milan. prestine o pristinè, che è dal lat.
. concessione di un bene in uso o godimento per un determinato periodo di tempo
godimento per un determinato periodo di tempo o a tempo indeterminato, fatta dal proprietario
quest'ultimo di restituire alla scadenza (o alla richiesta di riconsegna) il bene
come un attrezzo: prestito d'uso) o di restituire una pari quantità della stessa
ciò che viene così concesso in uso o in godimento. -in partic.:
come oggetto una determinata somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili,
generalmente dietro corrispettivo, detto interesse o, disus., usura (prestito a
; disus. prestito feneratizio, usurario o a saggio); se invece il
), esso è detto prestito gratuito o grazioso o, ant., franco
esso è detto prestito gratuito o grazioso o, ant., franco; se
chiama prestito bancario e può essere garantito o fiduciario, a seconda che sia assistito
fiduciario, a seconda che sia assistito o no da una garanzia (ad es
, n. 2. -prestito su o sopra pegno: v. pegno, n
, 287: quando tornava da qualche fiera o sagra sul mio cavalluccio stornello preso a
, per la durata di un viaggio, o per un tempo determinato, una somma
, per fare fronte a spese straordinarie o a temporanee deficienze di cassa; è
; è anche detto prestito pubblico interno o nazionale; in situazioni di suprema necessità
più detto prestito pubblico estero, internazionale o straniero (e si presenta essenzialmente sotto
: rifiutò la repubblica di fare un prestito o avanzo di settanta mila scudi che carlo
cento milioni di pesos. -prestito forzoso o forzato: quello imposto obbligatoriamente (mediante
: quello imposto obbligatoriamente (mediante legge o altro provvedimento autoritativo) ai cittadini o
o altro provvedimento autoritativo) ai cittadini o ai sudditi a favore dello stato o
o ai sudditi a favore dello stato o del sovrano, per far fronte a
sottoscrizione organizzata da un gruppo non statale o giuridicamente riconosciuto che ha lo scopo di
ora altro mezzo che quello d'emettere o a nome della giovine italia, o meglio
emettere o a nome della giovine italia, o meglio come prestito italiano da pagarsi alla
per un tempo determinato (della vita o di una persona alla vita).
4. uso di un elemento, sostanziale o formale, di un'opera d'arte
formale, di un'opera d'arte o letteraria o di uno stile, ripreso o
di un'opera d'arte o letteraria o di uno stile, ripreso o imitato
o letteraria o di uno stile, ripreso o imitato da altri autori, opere o
o imitato da altri autori, opere o correnti artistiche, o di un concetto
autori, opere o correnti artistiche, o di un concetto desunto o derivato da altre
artistiche, o di un concetto desunto o derivato da altre discipline, scienze o
o derivato da altre discipline, scienze o dottrine. -anche: l'elemento artistico
dottrine. -anche: l'elemento artistico o stilistico o il concetto ripreso da altri.
-anche: l'elemento artistico o stilistico o il concetto ripreso da altri. castelvetro
più tosto dire essere d'un'altra favola o tragedia che della sua tragedia,
non fosse presa veramente da altra favola o tragedia, conciosia cosa che sia questa
dalla filosofia alcune cose che si demostrano o si disputano, pure ricevute che l'ha
cui forse perverremo, veri, falsi o dubbi che siano, nuovi o già da
, falsi o dubbi che siano, nuovi o già da altri scoperti, non sono
culturale, di costume, del linguaggio o, anche, di un atteggiamento derivato
, anche, di un atteggiamento derivato o imitato da altri (e nel linguaggio
). -anche: l'elemento culturale o di costume assimilato. foscolo,
lontano di avere un motivo non degno o di voler prendersi il merito di avere
per il proprio. -atteggiamento o sentimento ispirato da qualcuno ad altri.
affinché possa offrire una prestazione a favore o in servizio di altri (e può
di un atleta che, pur essendo tesserato o anche, se professionista, di proprietà
terminando col chiedergli in prestito delle suore o della biancheria o dei medicinali. pirandello
in prestito delle suore o della biancheria o dei medicinali. pirandello, 8-1063: cedonobis
. ling. adozione di una parola (o anche, di un costrutto, di
diversa. -anche: la parola (o il costrutto, il nesso) adottata
nostri uomini conservate, alcune prese in prestito o da altri dialetti d'italia o dalle
prestito o da altri dialetti d'italia o dalle altre due lingue sorelle, francese
possedessi una macchina [fotografica], o se andassi a prestito. -prendere
dal parrucchiere, dal sarto, dalla cuffiara o dalla miniatura. leopardi, i-22:
-per estens. dopo un breve tratto o spazio. landolfi, 2-107: esso
-prima del tempo usuale, prevedibile o desiderabile per un determinato avvenimento o azione
prevedibile o desiderabile per un determinato avvenimento o azione o operazione. stampa periodica
desiderabile per un determinato avvenimento o azione o operazione. stampa periodica milanese,
abbondante quanto più ricco sarà il suolo o il terreno e quanto più presto si sarà
morire! così presto! / partire, o madre, come sei partita!
l'occaso. baretti, 6-2: o terre, o mari, o fiumi,
baretti, 6-2: o terre, o mari, o fiumi, o valli,
: o terre, o mari, o fiumi, o valli, o monti che
terre, o mari, o fiumi, o valli, o monti che sono sul punto
mari, o fiumi, o valli, o monti che sono sul punto d'attraversare
berzaglio. -come ordine, invito o esortazione ad affrettarsi. tansillo, 1-24
sale, 7-96: se d'un'auretta o d'un augello al volo / tenero
può veder la luce, / se opaco o grande spazio non l'impaccia.
facile parlare, ma è difficile agire o mettere in pratica ciò che si dice
-essere presto fatto: per indicare la rapidità o la facilità nel compiere un'azione.
di grazia non mi fate mai scuse o cerimonie. pregate più presto dio che mi
, 286: per essersi usata la tepidità o più presto remissione per le pratiche de
i-iv-14: il cristianesimo... parallelizza o più presto s'accosta colla ragione,
-presto 0 tardi: in un tempo più o meno prossimo, prima o poi.
tempo più o meno prossimo, prima o poi. mazzini, 53-241: le
, credo che qualche diavolo succederà presto o tardi anche da noi. pascoli,
, ma li renderà, presto o tardi, più o meno, miopi.
, presto o tardi, più o meno, miopi. -sul presto:
con rapidità e destrezza evitando gli indugi o che ha pronte reazioni; alacre nell'ope-
pronte reazioni; alacre nell'ope- rare o nel lavoro, sollecito, lesto.
, un accorrere incredibile. si ritirava o intimorito o sbalordito barzoni, e vi
accorrere incredibile. si ritirava o intimorito o sbalordito barzoni, e vi fu calca
2. che ha perfetta funzionalità nei movimenti o gagliardia nella persona; agile. -in
-in partic.: rapido nell'andare o nel correre, veloce negli spostamenti.
giustinian, 1-21: canzoneta lassa, / o mesagiera del mio tristo piancto, /
l'alta reggia. -che scorre o defluisce rapidamente (un corso d'acqua
, 1-i-430: non escon preste sì quadrella o pietre / da terra ove si dia
/ perch'altri al mur non vegna o su vi saglia. gonzaga, 32-20:
mutazione de'cieli, che, lenti o presti oltre al dovere, prenun- ziano
al dovere, prenun- ziano qualche buona o rea fortuna avvenire. 4. veloce
reva che egli avesse o nervi o ossa. sarpi, vii-32:
reva che egli avesse o nervi o ossa. sarpi, vii-32: battendo
aerea. -che richiede poco tempo o un tempo minore del previsto (un'
al fine. 6. composto o eseguito in breve tempo, con rapidità
rivale insulta. -pronunciato in fretta o con scioltezza (le parole).
che de'soldati traditori / a quattro o a sei fece zitar la testa.
novo / per sanar questo male, o tardo o presto, / e vivo o
per sanar questo male, o tardo o presto, / e vivo o morto uscir
o tardo o presto, / e vivo o morto uscir d'eterna guerra. mariano
nel parlare (anche in modo sfrontato o pettegolo); loquace. j
quando fai alcuna tua richiesta, / o vecchia ch'ella sia o giovanzella, /
, / o vecchia ch'ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova o
vecchia ch'ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova o ralzella, /
ella sia o giovanzella, / o maritata o vedova o ralzella, / sì convien
o giovanzella, / o maritata o vedova o ralzella, / sì convien che.
far molta riflessione su quel che dicono o odono dire, anche il petrarca, invece
. (i-iv-527): con be'motti o con risposte pronte o con avvedimenti presti
con be'motti o con risposte pronte o con avvedimenti presti molti hanno già saputo
saputo con debito morso rintuzzare gli altrui denti o i sopravegnenti pericoli cacciar via. idem
venuta assai presta. -che capita facilmente o in poco tempo. niccolò cieco,
in bocca. 11. compiuto o da farsi immediatamente, entro poco tempo
, entro poco tempo, con sollecitudine o senza indugio. boccaccio, dee.
della 'réclame '. -concesso o da concedersi prontamente, senza ritardo (
a uno scopo, dedito a un'attività o a un sentimento in modo pronto e
b. tasso, ii-172: apri [o dio] le porte / della tua
l'animo infermo e liberarlo de'vizi o dirizzarlo a vertù per la mente errante
13. fornito di una determinata potenzialità o attitudine; atto, capace.
presto. -adatto a un uso o a uno scopo determinato; acconcio.
14. predisposto per uno scopo determinato o per l'uso previsto; allestito,
tuoi son presti: / svegliati, o cacciator. bresciani, 6-x-9: visto che
secondo credo, una utilità di millecinquecento o dumila ducati, e saranno presti e contanti
fanti tutti armati con la detta insegna o arme, che avessono a esser presti a
richiesta del detto gonfaloniere, in piaza o dove bisognasse. dante, par.
liberta e presto sempre a virilmente conquistarla o difenderla. carducci, iii-13-18: ferrara non
16. che è in ordine o abbigliato per uscire di casa, per
gel- trude. fogazzaro, 10-321: o fidanzato, attendi attendi ancora, /
18. che si sviluppa, fiorisce o matura in anticipo, prima del tempo
pretendendo che tutte l'arie vadano più tarde o più preste conforme porteranno i passi suddetti
musicale, ne ordina un'esecuzione vocale o strumentale più rapida dell'allegro (e
la vorrei anzi nel fine del primo o nel secondo canto che in quel luogo.
concessione in uso di un bene strumentale o, più frequentemente, di denaro,
211: avea avuto dal re di francia o in dono ovvero in presto centomila fiorini
in quelle cose che sono in peso o in numero o in misura. s.
cose che sono in peso o in numero o in misura. s. bernardino da
firenze arà fatto uno presto a vinegia o altrove et à danari da rendere alli
il venire a una di coleste ville o in presto o in affitto credo che
a una di coleste ville o in presto o in affitto credo che non potrà riuscirmi
tempi stretti non servono li uomini comandati o tolti in presto. g. m.
di altri, talora in modo provvisorio o posticcio. -in partic.: imitazione
: imitazione pedestre di un'opera letteraria o di temi letterari. monte, i-vu-5
, v-3: a volere, o signor cavalier giulio, / rendervi grazie
bisognerebbe esser un marco tulio / o almen la lingua sua bisognerebbe / pigliare in
nostra, onde potere in qualche urgente o bella occasione pigliar in presto da quella
negozi eh prestare ad usura col pegno o a pannello lo esercitavano in firenze giuliano di
al presto: dimostrare mancanza di senno o di prudenza; agire in modo sconsiderato
dai sudditi suoi; / gli dician presto o pre- teianni noi. boterò, 1-1-167
anteriore, precedente alla formazione della coscienza o della memoria storica. calvino
che si dirige la carica eversiva esplicita o implicita nel programma di ricerca.
, non è fede; è presuasione o al più ella è fede prestata a me
presuccèsso, agg. letter. capitato o avvenuto prima di un fatto determinato.
padova volgar., il-xvn-n: l'instituzioni o diterminazione al presulato di ciertano popolo e
/ a menarvi in processione, / o soldato trionfante / de la chiesa militante.
una danza, in partic. rituale o connessa con manifestazioni del culto pagano nell'
giacomini, 3-15: non arei ardito, o academici, imprendere oggi a ragionare innanzi
indizi, in mancanza di una conoscenza certa o per convincimento personale; congetturare prima
, anche senza valido fondamento, arbitrariamente o in modo dubitativo. guinizelli,
animai molto discreto, / quasi cavallo o di mare o di fiume, / entra
discreto, / quasi cavallo o di mare o di fiume, / entra ne'campi
2-4-461: dove poi avveniva che, o dal poco sapere o dal poco
poi avveniva che, o dal poco sapere o dal poco presumere, i cristiani
si presume ereditario più tosto cne famigliare o gentilizio. segneri, i-709: qual
volta per tutte a quella di un partito o di uno stato che se ne presumano
poco importa se in buona fede o no, propugnatori. -in relazione con
rozzi più facilmente si persuada uno ordine o una opinione nuova, non è però
scriveva; e le risposte del poliziano erano o lodi o correzioni o consigli. carducci
le risposte del poliziano erano o lodi o correzioni o consigli. carducci, ii-5-184:
del poliziano erano o lodi o correzioni o consigli. carducci, ii-5-184: imparerà,
sonno ferramenta, panna- menta, oro o attento o uopera di lino, da alcuna
, panna- menta, oro o attento o uopera di lino, da alcuna persona
persona sospeta, la quale si presumesse o presùmare si potesse essarle venuta a le
venuta a le mani sue meno che debitamente o li- citamente, a la pena di
mar va declinando, / e se vada o se stia, mal si prosume.
-avere un'elevata opinione di sé o di altri per lo più senza reale
, confidare di ottenere un determinato scopo o risultato; credere possibile. boiardo,
il principal carattere di chi presume istruire o dilettare il mondo con un libro,
eccesso ingiustificato di fiducia nelle proprie forze o capacità; arrogarsi (in relazione con
.). iacopone, 39-39: o falsi oppiniuni, corno presumevate / l'
vorrei per cortesia / chi nacque prima amor o zelo- sia. straparola, ii-112:
osare compiere un atto, anche sconveniente o temerario, senza tenere conto delle proprie capacità
tenere conto delle proprie capacità, condizioni o attitudini; ardire. cavalca, 18-261
132: ordiniamo che niuno giurato o vero sottoposto a l'arte o vero
giurato o vero sottoposto a l'arte o vero lavorente... ardisca o vero
arte o vero lavorente... ardisca o vero presomma in alcuno modo..
di giustizia, 312: chi facesse contra o vero presummisse di fare, sia condannato
fare quelle cose che no dè, o per parentà o per amistà o per
cose che no dè, o per parentà o per amistà o per altra casone.
dè, o per parentà o per amistà o per altra casone. iacopone, 1-48-86
. dante, conv., iv-v-16: o sacratissimo petto di catone, chi presummerà
mettero e presummono tutto 'l giorno, o davanti agli occhi de'mariti, sotto
occhi de'mariti, sotto le ceste o nelle arche gli amanti nascondere? bibbia
masuccio, 146: con quale autorità o da che presunzione te movi tu a
la particella pronom. avere fiducia esclusiva o eccessiva in sé o nelle proprie capacità
avere fiducia esclusiva o eccessiva in sé o nelle proprie capacità, sopravvalutandole rispetto alla
convinzione erronea di poter compiere alte imprese o di raggiungere una condizione di prestigio;
stesso e non sia d'animo abbietto o vile, ma sì ben modesto in parole
. -per estens. avere peso o influenza sull'agire umano. p
congetturare a proposito di un determinato argomento o di una persona. -in partic.:
.: essere temerario in un giudizio o in un'affermazione, in mancanza di
lorenzino, 155: forse sarà qui stasera o domattina: con animo che, se
l'apostolo. 11. concepire speranze o desideri vani alla prova dei fatti;
. mascheroni, 8-311: teco, o valli, oltre il sol l'ardite piume
; che può essere ragionevolmente ritenuto vero o probabile. - anche: prevedibile,
moretti, vii-985: visite, visite più o meno presumibili (o più o meno
, visite più o meno presumibili (o più o meno incongnie) si susseguivano con
più o meno presumibili (o più o meno incongnie) si susseguivano con lo
bonsanti, 4-53: affidarsi al caso o anche soltanto al presumibile era un pessimo
della salma, la tomba a camera, o cappella gentilizia, mediante blocchi di tufo
in modo presuntivo; secondo una previsione o una supposizione. romagnosi, 4-1044:
di dedurre la conseguenza di questa ratifica o approvazione non presuntiva, ma di fatto
, agg. che si può supporre o prevedere fondandosi su regole, indizi
prevedere fondandosi su regole, indizi o circostanze; presumibile, prevedibile, probabile.
dedurre la conseguenza di questa rati- ca o approvazione non presuntiva, ma di fatto positivo
. (e, congiunto con un aggettivo o con un sostantivo, gli conferisce un
contratto impiegatamente, che chiamiamo mutuo finto o presunto. de luca, i-proem. -so
i-proem. -so: un consenso tacito o presunto... si stima necessario.
contro i suoi domestici, presunti colpevoli o degli oltraggi inferiti o delle levate che
domestici, presunti colpevoli o degli oltraggi inferiti o delle levate che tuttavia si facevano di
, figlia mia, vanno, prima o poi, a finire tutte le cose,
cose, le vere come le false o presunte o divenute col tempo false. comisso
le vere come le false o presunte o divenute col tempo false. comisso, 17-61
presunto: colui che sarebbe erede legittimo o testamentario di una persona scomparsa o assente
legittimo o testamentario di una persona scomparsa o assente se questa fosse morta nel giorno
comparsa nel luogo del suo ultimo domicilio o dell'ultima sua residenza e non se
, il tribunale del- l'ultino domicilio o dell'ultima residenza, su istanza degli
ultima residenza, su istanza degli interessati o dei presunti successori legittimi o del pubblico
degli interessati o dei presunti successori legittimi o del pubblico ministero, può nominare un
picchiò la porta e disse: « o caterina, / se'tu in casa,
arroganza, protervia; che nutre eccessiva o infondata fiducia nelle proprie forze, possibilità
,... raggravando gli altrui peccati o presumendo di riprendere o d'ammaestrare altrui
gli altrui peccati o presumendo di riprendere o d'ammaestrare altrui, e in molte cose
, che bisogna / pormi con lacci o con parole assedio? savonarola, u-294
ha inteso una particola d'un libro o gli par di avere inteso, è egli
. -con riferimento a un'azione determinata o a un comportamento specifico. dante
eccessiva fiducia in una propria determinata qualità o capacità. dante, conv.
2. che denota e rivela o deriva da presunzione, superbia, arroganza
0. rucellai, 6-66: dèe seguire o che muoiamo noi avanti o che innanzi
dèe seguire o che muoiamo noi avanti o che innanzi a noi altri si muoiano,
speranza che iddio pietosissimo avrà loro perdonato o perdonerà i peccati. manzoni, pr
, prusunzióne), si. eccessiva o infondata fiducia nel proprio valore, nelle
a coloro che dinanzi da'loro iguali o migliori quello non presu- miscono; la
nella mente d'alcuni, qualche ombra o concepto di male nutrita presumpzióne. bembo
discosto. -in senso concreto: azione o discorso o affermazione o comportamento temerario,
-in senso concreto: azione o discorso o affermazione o comportamento temerario, presuntuoso,
concreto: azione o discorso o affermazione o comportamento temerario, presuntuoso, arrogante.
a presumpzion per me tusse commesso / o d'igno dimostrassi segno. vasari,
, ma ove la critica dei testi o altra simil ragione lo esigeva. soldati,
sia il vero reo. -opinione o idea erronea in quanto nasce da eccessiva
fare e pensare quello che si vuole o di essere comunque nella verità.
morir secondo. -ant. possibilità o capacità che si presume di possedere.
2. teol. presunzione della propria salvezza o di salvarsi senza merito (anche solo
recare a biancifiore che ad alcuno altro scudiere o damigella, sì le dirai che a
. la presunzione? un giudizio più o meno probabile dell'esistenza o non esistenza
giudizio più o meno probabile dell'esistenza o non esistenza d'un dato fatto in vista
vista d'un consueto modo di essere o di operare di un dato agente..
presunzione più che sul fatto; poco o nulla è lasciato alla libertà ed alle
conoscenza di un fatto di per sé ignoto o non direttamente conosciuto, raggiunta mediante
costituiranno una presunzione, un sospetto più o meno grave. romagnosi, 4-1163: molti
presunzioni sono le conseguenze che la legge o il giudice trae da un fatto noto
un fatto ignorato. -presunzione legale o di legge: quella stabilita direttamente dalla
, a seconda che la legge ammetta o non ammetta che la controparte interessata fornisca
legale ha da aver per base un costante o almento frequentissimo esempio di ciò che suole
, 4-111: se vi sarà o publico o notorio trattato d'alleanza o si
: se vi sarà o publico o notorio trattato d'alleanza o si vociferasse es-
o publico o notorio trattato d'alleanza o si vociferasse es- servene taluno occulto e
. passavanti, 3: l'uomo o per negligenzia o per ignoranza o per
, 3: l'uomo o per negligenzia o per ignoranza o per vaghezza di vana
uomo o per negligenzia o per ignoranza o per vaghezza di vana dilettanza o per sensuale
ignoranza o per vaghezza di vana dilettanza o per sensuale e viziosa concupiscenzia o per
dilettanza o per sensuale e viziosa concupiscenzia o per presunziosa speranza o per impru- denzia
e viziosa concupiscenzia o per presunziosa speranza o per impru- denzia o per tracotanza ovvero
per presunziosa speranza o per impru- denzia o per tracotanza ovvero per poca previdenza il lascia
concedere, considerare, avanzare come ipotesi o, in partic., come condizione preliminare
come condizione preliminare necessaria per la possibilità o per la verità di ciò che segue
sia verso i figliuoli con più affezione o amore. novella del grasso legnaiuolo,
facessi male dove non presupponessi suo utile o piacere. n. franco, 7-20:
presuppositivo, agg. ant. che concerne o implica una supposizione o un'ipotesi o
. che concerne o implica una supposizione o un'ipotesi o ne deriva. =
o implica una supposizione o un'ipotesi o ne deriva. = agg. verb
si pone la premessa di un ragionamento o la si dà per dimostrata); ipotesi
le trovassero impetrate con presupposizione del falso o con occultazione del vero. stampa periodica
i due giudizi, ma di correlazione o di unità. 2. dir
circostanza di fatto, la cui sussistenza o la cui futura attuazione viene presupposta da
per motivi comuni e reciprocamente noti (o per motivi propri di una parte,
(e se questa poi risulta insussistente o non si verifica, il contratto diventa
... rendono un sentimento individuale o presuposto tale del poeta o dell'autore.
sentimento individuale o presuposto tale del poeta o dell'autore. piovene, 15-104:
tabù. 2. sm. condizione o affermazione preliminare, premessa necessaria; ipotesi
fisiche e naturali sono il suo presupposto o antecedente. -plur.
non fanno parte di una certa fattispecie o situazione giuridica, ma la cui sussistenza
sussistenza è necessaria affinché la stessa fattispecie o situazione possa attuarsi o possa essere giuridicamente
la stessa fattispecie o situazione possa attuarsi o possa essere giuridicamente valida (e si
vari istituti giuridici: presupposti del contratto o del negozio giuridico, presupposti processuali,
di una persona (e il modo o il tempo in cui è avvento o la
modo o il tempo in cui è avvento o la notizia che se ne è avuta
-la schiavitù come condizione di un popolo o la prigionia in cui si trova una
1-79: singolarmente questa ritornata di presura o vero di cattività o di prigione s'
ritornata di presura o vero di cattività o di prigione s'appartiene ed esponsi del
disfacendo il signore la nostra catti- vitade o vero presura, siamo fatti come consolati.
-cattura e uccisione di animali nella caccia o nella pesca. vangeli volgar
-in senso concreto: bottino della caccia o della pesca. ottimo, i-60
, 1-ii-24: la resa a discrezione o presura per forza d'armi si rinnovò
ferita a morte. -cattura di bandiere o di armi al nemico o a chi
-cattura di bandiere o di armi al nemico o a chi è giudicato tale.
contra lui, over suoi beni sequestrati o presi, non vallia né tenga tale
, non vallia né tenga tale captura o detenzione o sequestro o presura di beni.
vallia né tenga tale captura o detenzione o sequestro o presura di beni.
tenga tale captura o detenzione o sequestro o presura di beni. 4.
e si dee legare in tempo fresco o in tempo nuvoloso, imperocché se nel
a. cocchi, 8-190: diverso genere o male, detto in greco podagra,
detto in greco podagra, quasi presura o impedimento dei piedi e dai medici latini
quali, seccati, servono a cagliare o rappigliare il latte,... e
. letter. scoprire in anticipo eventi o condizioni future. tarchetti, 6-i-634:
e patrioti erano sbilanciati dalla pretaglia corrotta o credenzona. fanzini, iv-540: 'pretaglia
agg. che frequenta abitualmente preti o che ama intrattenersi con loro. -in partic
una croce per alcuno, si misero tre o quatro bare, da'portatori portate,
i preti a sepellire, n'avevano sei o otto e tal fiata più. testi
abito. salvo che se fusse pretie o vero cherico che facesse continuamente l'ufficio
sé montado. lamenti storici, i-172: o robade vedove, poveri e pupilli,
, per indicare il complesso del clero o anche la totalità della chiesa cattolica,
, le materie importanti sono dichiarate ecclesiastiche o miste. de sanctis, ii-1-73:
pasto). firenzuola, 704: o quante vivande! pasti da preti! nieri
male da prete. -inopportuno o di pessimo gusto (uno scherzo).
come interiezione volgare, per esprimere rabbia o forte stupore. p. 'mondo
). 2. come appellativo premesso o anche posposto al nome proprio, per
. 5. intelaiatura di legno o di metallo, leggera, di forma
che ho trovati non aver tal vescica o nuotatoio sono la lampreda, la triglia,
7 e gesti conoscibili, respiro / o anelito finale di sommersi / simili all'
anelito finale di sommersi / simili all'uomo o a lm vicini pure / nel nome
città e territorio di vicenza (io mags'o 1676) [in rezasco, 862
una vacca bruno-alpina, con mantello prevalentemente o interamente nero. 2 2
dove seppellirvi, se con i mussulmani o con i cristiani. -non andare
-non essere cosa che il prete ne goda o un male che prete canti: non
peo che di prete diventò chierico: stentare o fallire nella propria carriera. matagoli
(tit.): lamento (o boria) del preticello deriso.
qua uno di questi tuoi preti- cini o uno fraticino: e'si awezzono ad udire
e aiutato anco da quei pretacchiuoli che aveano o si pigliavano una qualche ingerenza negli affari
ne rodeva fieramente, ne parlava raro o con disprezzo; ed una volta disse
, ramina e ingrassa. e crepi! o vada a servir la messa e ad
, egli l'ingratissimo, di molti o alcuni altri ingrati e fare un '
: il secondo è un misero pretazzuolo o, per parlare con crascaia eleganza, pretuzzàgnolo
dai sudditi suoi; / gli dician presto o pre- teianni noi. / di quanti
corona, cioè all'ufficio di sovrano) o un possesso territoriale, accampando un diritto
territoriale, accampando un diritto che ritiene o dichiara legittimo. m. dandolo,
markò, la bellissima, aveva due o tre pretendenti che ella non poteva soffrire
è lecito in questo regno far alcun'arte o professione pubblica o aprir bottega, se
regno far alcun'arte o professione pubblica o aprir bottega, se non è prima il
d'una badia, d'una propostura o di qual altro di meglio, voi vedete
conteso per settanta interi anni tra due o tre pretendenti, schiaffeggiato da tutti i
non si può disconoscere che innumerevoli storiografi o pretendenti a storiografi si sono effettivamente affaticati
rivendicazione dinastica f f o territoriale avanzata da un principe o da uno
f o territoriale avanzata da un principe o da uno stato. ammirato,
sangue ed abbia pure alcuna sorte di eredità o pretendenza, egli non la può ereditare
e che li protestanti mandassero loro commissari o chi meglio sapesse trattar loro pretendenze.
quitassero tutti i suoi debiti. -desiderio o aspirazione ambiziosa. tortora, ii-74:
diverse pretendenze / sopra le mercanzie, / o mal condizionate o fuor di tempo /
le mercanzie, / o mal condizionate o fuor di tempo / o tardi consegnate,
mal condizionate o fuor di tempo / o tardi consegnate, / scambiate, menomate
esigere, richiedere con energia, insistenza o ostinazione, in forza di ragioni che
. gozzi, 1-264: morte pretendo o turandotte in sposa. cesarotti, i-xxxii254:
. cesarotti, i-xxxii254: odimi, o caro: di tua dolce brama / frutto
brama / frutto e ristoro invan pretendi o speri. manzoni, pr. sp.
101: chi vuol pretendere l'amministrazione o deputazione de'sali... dovrà per
la sua comparsa, contenente il luogo o luoghi per li quali vorrebbe essere eletto
2. rivendicare una priorità dinastica o un possesso territoriale, oppure anche una
possesso territoriale, oppure anche una prerogativa o un privilegio, accampando un diritto che
che si ritiene?? o si dichiara legittimo. -anche in relazione con
pretendersi dall'affittator del protomedicato l'ispezzione o sia il gius di transazione e di pena
quello che potessero pretendere per la legittima o suo supplemento. cesarotti, i- xxvii-66
moglie... si restassero alcun poco o mandassero alcuno cercandomi, ché sarebbero soddisfatti
partiva, però che se alcuno pretendesse o da lui o da veruno de'suoi alcuna
che se alcuno pretendesse o da lui o da veruno de'suoi alcuna cosa o
o da veruno de'suoi alcuna cosa o creduta o prestata o per qual si voglia
veruno de'suoi alcuna cosa o creduta o prestata o per qual si voglia altro conto
suoi alcuna cosa o creduta o prestata o per qual si voglia altro conto,
lo più con determinazione e impegno ostinato o affrontando ostacoli e resistenze; avere intenzione
languente. 5. esigere perentoriamente o arrogantemente qualcosa di esorbitante, impossibile,
qualcosa di esorbitante, impossibile, assurdo, o arbitrario, inammissibile, ingiustificato. -anche
da lui pretendersi che l'essere noi liberi o non liberi abbia a dipendere dal suo
, non so se debba dire sollievo o fatica, come non pretendo lode, così
, se io non crederei dargli suggezione o pretender di soverchio. -con riferimento a
che non è in grado di dare o di fare o che comunque è assurdo o
in grado di dare o di fare o che comunque è assurdo o fuor di
o di fare o che comunque è assurdo o fuor di luogo chiedergli. f
-richiedere un compenso pecuniario esagerato o un prezzo spropositato. s s
tesi, per lo più contro opinioni altrui o anche in contrasto con la realtà dei
dei fatti, con la retta ragione o con la verosimiglianza. -anche in relazione
al re di spagna nuova divisione di stati o ricompense, pretendendo essi la fiandra esser
. -rifl. attribuirsi ostinatamente una qualità o una condizione la cui realtà non è
la cui realtà non è sicuramente accertabile o che comunque appare soggettiva e opinabile (
opinabile (e regge un compì, o una prop. pred.).
convinzione ma illusoria- mente, per errore o per stolta presunzione, di poter proclamare
di poter proclamare princìpi in realta infondati o di poter fare qualcosa di impossibile,
fare qualcosa di impossibile, di inattuabile o di assurdo, di arbitrario (in
ch'io pretenda di emulare cotanti valorosi uomini o che speri pregio alcuno di lode o
o che speri pregio alcuno di lode o d'applauso. loredano, 1-206:
. e letter. addurre motivi, scuse o pretesti. - anche in relazione con
ha da dissimulare cotal sospetto e pretendere o di non ne aver più bisogno o altra
pretendere o di non ne aver più bisogno o altra causa. botta, 5-226:
10. intr. avanzare rivendicazioni dinastiche o territoriali; accampando un diritto che si
territoriali; accampando un diritto che si ritiene o si dichiara legittimo. guicciardini,
, che delle ragioni di quella città o sentiva o pretendeva altrimenti, era stato da
delle ragioni di quella città o sentiva o pretendeva altrimenti, era stato da principio
la chiesa pretende al dominio di francia o di italia, ma solo a conservare quanto
. ambire, per lo più con presunzione o fuor di luogo, a una condizione
il pregio a cui voi pretendiate, o bellezza o dottrina o nobiltà o
pregio a cui voi pretendiate, o bellezza o dottrina o nobiltà o ricchezza o
cui voi pretendiate, o bellezza o dottrina o nobiltà o ricchezza o gioventù,
o bellezza o dottrina o nobiltà o ricchezza o gioventù, in una città grande
o dottrina o nobiltà o ricchezza o gioventù, in una città grande è tanta
, iìi-9-370: non pretendono a lodi o d'invenzione o di fantasia, ma pur
non pretendono a lodi o d'invenzione o di fantasia, ma pur risplendono per
calunnie e persecuzioni non terminano nella molta o poca dottrina (nella quale io scarsamente
qualcosa: attribuirsene con presunzione le qualità o le capacità, senza possederle realmente.
pretenditóre, sm. ant. chi richiede o aspira a qualcosa, chi avanza pretese
2. che si arroga una condizione o pretende un diritto che non spetta o
o pretende un diritto che non spetta o non è da tutti riconosciuto. c
, sf. letter. atteggiamento o azione di chi intende ot
tenere cose alle quali non ha o non gli è da altri riconosciuto
cosa al di sopra delle proprie capacità o al di fuori di quanto gli
presunzione di avere, di agire o di sapere; pretesa. niccolò
gnore: « troppo, o gedeone, è numeroso l'essercito c'hai
pretensioni, dico di concorrere o di contendere col tasso. belli, 58
, più non vi è chi le sappia o si rendono incerte perché molti vi muovono
-pretesa che altri faccia cosa particolarmente gravosa o difficile. -anche in senso antifrastico,
» -ferma richiesta, per sé o per il gruppo, la classe o
o per il gruppo, la classe o la nazione a cui si appartiene, di
, di ciò che si ritiene giusto o a cui si pensa di avere diritto;
il calvo. -con riferimento a controversie o a cause portate davanti a giudici.
. -richiesta di prestazioni rivolta a cittadini o a sudditi. - in partic.
pretensioni. filangieri, i-119: procurate [o sovrani]... che i
di possedere una data qualità, prerogativa o privilegio o che desidera esserne considerato possessore
una data qualità, prerogativa o privilegio o che desidera esserne considerato possessore dagli altri
risentirsi al veder ridere d'una parola o d'una frase sbagliata che sia loro
appariscenza (in partic. nel vestire o nell'arredare). d azeglio,
-con riferimento a sogg. inanimati o a personificazioni. monti, x-2-435:
cittadine. -eccessiva stima di sé o delle proprie qualità. -anche: alterigia
con questi esperimenti si faccia oltraggio alla scienza o alla natura. -per estens
. diritto, prerogativa; privilegio rivendicato o contestato. caporali, ii-32: facciam
precedenza a chi è maggiore / per stirpe o per qualche altra pretensione. boterò,
la balia non doveva essere romana? o perché no...? le balie
-anche con riferimento a sogg. collettivi o a personificazioni. marino, 1-2-57:
. -anche: la richiesta, pubblica o formale, di tali incarichi. pagliari
marini, iii-256: io non sapea, o tigrinda, che questo cavaliere avesse pretensione
a. rosmini; la dimensione (o l'aspetto o il momento) di
rosmini; la dimensione (o l'aspetto o il momento) di superiorità o potere
aspetto o il momento) di superiorità o potere che il diritto soggettivo crea in
complesso di quelle obbligazioni che il diritto o i diritti di un uomo mette negli
teatro. non vorrei parerti un egoista o uno sciocco pretensivo, io sono ben
ingiustificato; che vuole riconosciuto un diritto o una prerogativa o una qualità; che avanza
vuole riconosciuto un diritto o una prerogativa o una qualità; che avanza pretese su
qualità; che avanza pretese su qualcosa o qualcuno. m. zane,
letter. che ha un determinato scopo o intento. m. ricci,
superbia. 2. eleganza o ricercatezza eccessiva; mancanza di sobrietà e
. che nutre esagerata stima di sé o delle proprie qualità; borioso, presuntuoso
, per lo più eccessive o non adeguate alle circostanze; esigente.
, tanto da rivelare mancanza di gusto o vuoto sussiego. -in partic.:
. -in partic.: detto o scritto con pretese di dottrina e di eleganza
altre occasioni di dover far chiacchiere più o meno pretenziose e ridicole. tommaseo [s
, v-1-83: c'era afiora l'usanza o, meglio, durava ancora l'usanza
; sol che con nome meno pedantesco o pretenzioso si chiamavano allora 'precettori '
insegnanti. -con uso iron. o spreg. aretino, 20-89: io
egli fa atti col capo quando parla o ascolta chi gli favella. = deriv
.: 'questi sono patti impreteribili o non preferibili '. = agg.
, compiendo volontariamente atti diretti a percuotere o a ledere, provoca involontariamente la morte
delitto... è preterintenzionale, o oltre l'intenzione, quando dall'azione od
azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'
2. per estens. indipendente o anche contrario alle intenzioni o alla volontà
. indipendente o anche contrario alle intenzioni o alla volontà di qualcuno. r.
-in partic., in esposizioni o racconti: passare sotto silenzio, tacere.
terre passavano i fuorusciti, fecero, o vere o finte che elle si fossero,
i fuorusciti, fecero, o vere o finte che elle si fossero, dimostrazioni che
ignorando se sieno stati preteriti dalla fortuna o dalla natura. alfieri, iii-1-165:
si narrino in questo proposito dell'eseredazione o preterizione molte differenze tra li figli ed
e curiosità e non per altro interesse o altro che contrafacesse o preterisse alli ordini
per altro interesse o altro che contrafacesse o preterisse alli ordini regi dell'una né
acqua, che preterisce l'universal profondità o larghezza de'fiumi, si move in
invano). -anche: restare vano o inattuato o inosservato o non colto opportunamente
. -anche: restare vano o inattuato o inosservato o non colto opportunamente; perdere
-anche: restare vano o inattuato o inosservato o non colto opportunamente; perdere di effetto
in uno modo consenti che preterisca o diminuisca. g. villani, 10-86:
correggio, cvi-228: co * un canto o cum un sòn piacevole / cantiam d'
l'uomo à fatto in arrietro è guidardonato o punito. fazio, iv-10-5: «
i proposti nella sessione preterita erano stabiliti o no. brusoni, 9-337: deodata nel
palmieri, iv-191: spesso bisogna corregere o mutare gli ordinamenti preteriti; altra volta
tempi. ruscelli, 2-280: i preteriti o tempi passati nella nostra lingua hanno nella
di questo preterito imperfetto termini in 'o '. atti del primo vocabolario della crusca
serve a coniugare un altro verbo o se stesso, il che s'usa in
costì siete in cinque preteriti: all'uno o all'altro potranno servire. ghislanzoni,
della scala in cima / vi snodoliate [o pedanti] il collo in terza rima
nel testamento (un soggetto avente diritti o aspettative successorie nei confronti del testatore e
de luca, 322: in questo caso o altro simile, quando si desse,
, in un discorso, in una domanda o in una richiesta).
a favore di un soggetto avente diritti o aspettative successorie nei confronti del testatore stesso
ingiusta eseredazione overo della preterizione delli figli o degli altri descendenti immediati o, respettivamente
delli figli o degli altri descendenti immediati o, respettivamente, del padre e della madre
testatore non abbia compreso qualcuno dei legittimari o degli eredi istituiti è nulla. 3
invece, che non se ne vuole parlare o che è inutile parlarne (anche nell'
. -per estens.: omissione di fatti o di particolari in una narrazione, trattazione
particolari in una narrazione, trattazione sintetica o reticente di un argomento. tesauro,
trascurato, indebitamente omesso in un atto o documento giuridico (ad esempio, in testamento
, praticare, premurarsi di fare qualcosa o di attemevisi. boccaccio, vtii-2-189
né nelle private, che a mangiare o a bere non riesca...
vii-355: non fu per l'una parte o per l'altra pretermessa diligenza o resoluzione
parte o per l'altra pretermessa diligenza o resoluzione per venire alla conclusione di tanta
e se le predette cose non faranno o vero far fare pretermettaranno, perdano lo
siena, 93: se alcuno frate o vero familiare o vero converso recusasse o vero
: se alcuno frate o vero familiare o vero converso recusasse o vero lassasse e
frate o vero familiare o vero converso recusasse o vero lassasse e pretermettesse de obedire al
tempo ignuno nel quale egli non componesse o non studiasse. castiglione, 3-i-1-465:
spalle. 2. in un discorso o in uno scritto: passare sotto silenzio
trascurare, omettere indebitamente in un atto o documento giuridico (ad esempio, in un
-dir. indebita omissione in un atto o documento giuridico (ad esempio, in
legge successivo che regola la stessa materia o raccoglie su di essa la legittimazione precedente
ma si conoscono eziandio l'abrogazione tacita o virtuale, l'abrogazione per pretermissióne e l'
che eccede, che supera i limiti o le leggi del mondo naturale. -anche,
riferimento a osservazioni mediche: che è agente o sintomo di malattia, che differisce dal
quella osservata in un osso lungo fratturato o provocata da un debole consolidamento di un
collato, pretematuralmente unito il verginale chiostro o troppo aperto,...
pretemavigazióne, sf. navigazione costiera o in vista della costa o delle
costiera o in vista della costa o delle sponde di un fiume.
sul po] al mero costeggio o piuttosto alla pretemavigazióne sopra acque che
praeternavigàre 'navi gare davanti o lungo [una costa] '.
di vedersi riconosciuto un diritto legale (o, per estens., fondato su princìpi
ecc.) che presume spettargli, o di ottenere effettiva attuazione del contenuto del
: richiesta dell'attribuzione di un diritto o di altro vantaggio avanzata nel corso di
vantaggio avanzata nel corso di trattative contrattuali o in situazioni analoghe (con implicito riferimento
senso concreto: ciò che si rivendica o richiede (spesso al plur.).
novaziani che a quelli di sant'ireneo o d'altro cattolico scrittore. cesarotti,
il cavallante panzeri con un conto in supplemento o in contraddizione a quello fatto dal cornino
-in partic.: rivendicazione (di titoli o di possessi territoriali) di natura politico-dinastica
modo di rivendicazione in un rapporto affettivo o amoroso. mazzini, 60-353: perdonate
che nasce dalla condizione sociale ed economica o dalla situazione esistenziale in cui ci si
corte, ndotte a mercato d'inezie o a gare villane dai letterati d'anticamera
agire al di sopra delle proprie capacità o possibilità, di fare ciò che è sconveniente
, di fare ciò che è sconveniente o illecito. mazzini, 5-62: io
mie lunghe parole, quasi importassero autorità o pretesa di consiglio. b. croce,
grandi pretese, per indicare il più o meno accentuato grado di pretenziosità. -senza
. bonsanti, 4-571: orecchini fastosi o... altri di minore pretesa.
. -con un compì, di specificazione o con un agg. che indica il
6. convinzione presuntuosa, opinione arbitraria o avventata, che manca del sostegno e della
del sostegno e della verifica dei fatti o di prove sicure. romagnosi, 3-i-135
moralità borghese e pretesca. -guidato o influenzato dai preti (un governo,
di una pretesa, di una rivendicazione o di una richiesta basata su ragioni (
una richiesta basata su ragioni (giuridiche o etico-sociali o storico-politiche, ecc. che
basata su ragioni (giuridiche o etico-sociali o storico-politiche, ecc. che possono essere
, ecc. che possono essere fondate o infondate); reclamato, rivendicato (
a un titolo, a un potere o a un dominio territoriale).
. ambito, perseguito (un bene materiale o spirituale, un fine, un proposito
tale in contrasto con l'opinione altrui o sulla base di un giudizio fallace; presunto
come potevi tu essere coi dotti, o pretesi tali, cotanto modesto? solaro
pretéssa, sf. nell'antichità pagana o in confes sioni religiose non
di apollo trovarsi sempre vera, vincesse o no pirro. barilli, 5-204: non
non so se si tratta di odalische o di pretesse indiane delle comunità religiose.
ragioni di politica a loro sventure vere o finte. = voce dotta, lat
. nell'e spressione toga o tunica pretesta (anche solo pre
romana di par ticolare dignità o, anche, tipica dei fanciulli.
porpora la distingueva dalla toga pura o virile. p. petrocchi [s.
: 'e * invece di 'o '. pretestanti: quelli che vanno in
sonnecchiando: / « se'tu impazzata, o donna? » e allor del tutto
, iii-4-27: tutto ora tace, o vedovo cilitummo, / tutto: de'vaghi
fu la togata, la terza la tabemaria o tonicata. idem, rv-151: esodi
sm. motivazione speciosa intesa a nascondere o a giustificare qualcosa; causa fittizia,
mascherare lo scopo reale di un'azione o di un comportamento; scusa debole e
né remission, per alcun modo, forma o ingegno che dir o imaginar
forma o ingegno che dir o imaginar si possi e soto niun pretexto,
. 2. occasione che rende lecito o possibile il sussistere di qualcosa; spunto
(anche nelle espressioni dare, fornire o essere pretesto a, di qualcosa e
/ d'un conversar frequente, siasi o non siasi onesto. botta, 5-145:
che suggerisce la creazione di un'opera o serve a giustificare uno sviluppo artistico o
o serve a giustificare uno sviluppo artistico o tematico. carducci, iii-16-64: parve
cause diverse da quelle che si producono o si lasciano intendere (un'azione,
presunzione che fossero attaccate. -usato o messo in opera come finzione. pasolini
pittore calabrese mattia preti (1613-1699) o alla sua opera. r.
dei preti, che riguarda il clero o il culto. -in partic.: che
-in partic.: che è influenzato o dominato o compiuto o attuato dal clero,
.: che è influenzato o dominato o compiuto o attuato dal clero, che
che è influenzato o dominato o compiuto o attuato dal clero, che è espressione
clero, che è espressione di interessi o princìpi clericali; pretesco (e ha
pretesco (e ha una connotazione iron. o spreg.). pellico,
-con riferimento a mentalità, qualità o costumi, generalmente attribuiti al clero,
che ha del novo in una bocca pretina o semipretina, questo è un santo che
. moneti, 68: sotto pretina o sia fratina spoglia / spirti geniali se
. medie. collocato anteriormente alla tiroide o alla cartilagine tiroidea. = voce dotta
pretosémolo. pretismo, sm. costume o mentalità pretesca, bigottismo. -anche:
pretòide, sm. prete di scarsa preparazione o di tiepida osservanza. fogazzaro,
e può avere una connotazione iron. o scherz.). -anche: prete
.). -anche: prete vizioso o furfante. sacchetti, 60-18:
. dal lat. prae 'davanti 'o prò 'da vanti '
: decoro della famiglia di contadini o pigionali, il preton zolo
degli imborsati, così non avrebbe, o mia signora, / questa consolazion la
(e ha una connotazione spreg. o scherz.). g g
cittadini e per quelle fra cittadini e stranieri o fra stranieri (e tali magistrati,
ciò appariva richiesto dai nuovi rapporti sociali o dall'equità; nell'età imperiale le
tale nome e creati durante la repubblica o il principato per essere addetti all'esercizio
particolari funzioni giurisdizionali nella città di roma o all'amministrazione della giustizia nelle province.
che avevano imperio ed una cotale maggioranza, o consoli o con altro nome che si
ed una cotale maggioranza, o consoli o con altro nome che si chiamassero. è
giudiziari, di età medievale e moderna o di nazioni straniere: magistrato, giudice
: supponiamo una provincia composta di otto o dieci preture... i pretori
pretore, ch'è capo del senato o giurati. egli dev'esser titolato e
(e ha una connotazione spreg. o scherz). = femm. di
roma dà a catone dignità di pretoria o s'ei gliel toglie. livio volgar.
suoi in senato et a molti senatori o poveri di lodata vita concesse dignità tribunizie
che riguarda un pretore dell'età intermedia o moderna. baldasseroni, 546: perfino
risiede. -in partic.: che costituisce o che fa parte della guardia degli imperatori
simil. (e con connotazione peggior. o spreg.). costituito in corpo
organi dello stato (una formazione militare o di polizia, per lo più con compiti
, giungendo fino al punto di destituire o uccidere l'imperatore in carica e di
l'imperio di britannico, di plauto o d'altro imperatore. s. maffei
un'autorità centrale, con compiti preventivi o repressivi o incaricato della protezione di un
centrale, con compiti preventivi o repressivi o incaricato della protezione di un sovrano,
: 'pretoriani ', gli armati o i seguaci di potestà non amata, pronti
, voi non avete che de'pretoriani o de'schiavi. -militare insorto contro
-figur. strenuo e rozzo difensore o diffusore di un'idea, di un'
dove i pretoriani, già disse il byron o, meglio, dico io, i
dico io, i mozzi di stalla fanno o disfanno a lor senno gl'imperadori?
distesovi ed appiccatovi sopra, r agrimensore o l'ingegnere leva di pianta, cioè fa
. amministrato, retto da un pretore o da un propretore (una provincia).
consulari, e le consiliari proconsulari o pretorie, come la necessità lo costringea.
ieri. -che conta o ha contato un pretore fra i suoi
che avessero avuto un console si dicono consolari o un pretore si dicono pretorie.
si fremeva al pensiero del prossimo tempio o pretorio o ninfeo, in agguato tra
al pensiero del prossimo tempio o pretorio o ninfeo, in agguato tra gli ulivi
delle tende de'tribuni eravi il pretorio o padiglione del comandante supremo.
altri luoghi, ne'quali si fanno o fermano cotali leggi. baiamonti, xl-485:
'l brodetto con un poco d'aceto o la peverada chiara. pataffio, 7:
e quella sua pretraglia / che pretende, o ragione o non ragione, / che
pretraglia / che pretende, o ragione o non ragione, / che la chiesa di
, 1-ii-434: i nomi d'origine arabica o berbera o son prettamente arabici o si
: i nomi d'origine arabica o berbera o son prettamente arabici o si scemono per
arabica o berbera o son prettamente arabici o si scemono per note etimologie di schiatte
, prettissimo). che è veramente o solamente tale; che corrisponde alla realtà
che corrisponde alla realtà, alla verità o che consiste esclusiva- mente in ciò che
mente in ciò che se ne vede o se ne dice; effettivo, reale
altro agg. e con funzione avverò, o in coppie di valore rafforzativo).
non è lodato, fa scalpore, / o quattro volte e più pretto ignorante
. -che riproduce perfettamente un tipo o una persona; tale e quale.
, 42: ciò cne'egli poteva furare o remidiare spendeva in vino e così beeva
con acqua, non corretto nel sapore o nel profumo; non mescolato con altre sostanze
componenti; che non contiene altre sostanze o minerali. targioni pozzetti, 12-6-156:
. -in partic.: non conciato o non mischiato con altra qualità (un tabacco
-figur. non condizionato da esigenze o non subordinato a fini esterni a quelli
fini esterni a quelli più propriamente lirici o artistici (la poesia, l'arte)
; libero da complicazioni di altri pensieri o di altri sentimenti (uno stato d'
; non modificato da successive evoluzioni fonetiche o morfologiche, da imprestiti lessicali; corretto
sm. prete giovane e inesperto, o minuto di corporatura e d'aspetto scialbo
aspetto scialbo (e ha connotazione più o meno spreg.). alfieri
. stor. nell'antica roma, ufficio o dignità del pretore o del propretore.
roma, ufficio o dignità del pretore o del propretore. livio volgar.,
ufficio giudiziario; l'insieme degli uffici o delle mansioni che vi fanno capo.
comunità locale (e anche la relativa sede o la relativa circoscrizione territoriale).
pieno trecento, quali albertino mussato o fesseto de'ferreti, e anche
-i). stor. autore o pensatore che precorre rumanesimo; rappresentante del
preumano. pasolini, 2-131: così, o affamato, o desiderio oscuro, /
2-131: così, o affamato, o desiderio oscuro, / con uno sguardo di
. 2. precedente il completo o cosciente sviluppo delle facoltà umane, lo
della memoria sono fatti quasi pre-umani, o ai limiti dell'umano.
questione cada solamente sopra la maggior efficacia o prevaglianza), si camma con cuvers'ordine
che afferma la propria supremazia politica o militare (un popolo);
eran gli stessi; erano, più o meno ferventi, le stesse contese; più
meno ferventi, le stesse contese; più o meno prevalenti, le stesse famiglie di
forza alle persone, che ne influenza o determina l'agire (un'abitudine, un'
mirabilmente a formulare la teorica dell'unico o prevalente interesse come movente nella storia umana
unità dell'azione è essenziale ad ogni epico o tragico lavoro si è l'affetto che
affetto che deve spiegarsi per un degli attori o per una delle parti qualsiasi. se
ornamentazioni, come nella tomba dei rilievi o tomba bella, di prevalente carattere descrittivo
, in un dato tratto di mare o di costa, è superiore agli altri per
più comune; che ha maggiore rilevanza o importanza. mazzini, 47-138: il
prevalenteménte, aw. in modo o in misura prevalente; soprattutto.
valere. -in partic.: supremazia economica o mili tare (di una
. dettero una camera di prevalenza conservatrice o moderata. gobetti, 1-i-846: se le
, con non determinata prevalenza di questa o di quella, ma tutt'e due egualmente
: si potrà prevedere, con maggiore o minore fondatezza, che il mondo moderno
vada verso una prevalenza dell'economia regolata o statale su quella della libera iniziativa e
borgona. -misura, quantità o numero superiore; preponderanza. b.
s'intende far uso come di approssimazioni o di prevalenze e, in effetto, come
di un liquido costituito da una pompa o da una condotta di aspirazione, ciascuno
peso del liquido (prevalenza teorica) o la differenza fra la pressione del liquido
a prevalere. -in espressioni che richiamano o traducono la predizione evangelica di matteo 16
lume del giorno. -diffondersi energicamente o definitivamente nel gusto, nell'uso,
definitivamente nel gusto, nell'uso, o nella mentalità e nel costu- piccolomini,
per essere il numero degli artefici mediocri o imperiti molto maggiore... non è
spallanzani, i-75: l'aria esterna o prevarrà alla pressione dell'interno o avrà
aria esterna o prevarrà alla pressione dell'interno o avrà minore pressione. r. cocchi
affermarsi sui concorrenti (in competizioni politiche o personali, in contrasti intemazionali o di
politiche o personali, in contrasti intemazionali o di parte: una persona, un
parte: una persona, un gruppo o un popolo). bibbia volgar.
romano popolo, tutti li altri correndo o. ccombattendo..., elli solo
delle volte non sono secondo la volontà o il naturale de'sudditi, ma secondo
quella sua pretraglia / che pretende, o ragione o non ragione, / che la
pretraglia / che pretende, o ragione o non ragione, / che la chiesa di
si assoggetterebbero al potere d'un solo o adotterebbero altra forma. vi fu chi
: sia che il re prevaglia / o che prevaglia anteo, / tu morrai dal
/ tu morrai dal gigante / stracciata o dal pigmeo. -essere superiore in
-essere superiore in una battaglia spirituale o di sentimenti. iacopone, 55-55
trarsi d'impaccio, riprendersi dalla malattia o dalla sventura. machiavelli, i-vi-262
. 3. avere maggior peso o valore; contare, importare o valere
peso o valore; contare, importare o valere di più. -anche: essere dotato
essere dotato di maggior prestigio, autorità o influenza. felice da massa marittima,
, 7-iv-479: nelle città dove prevaleva o era unica l'autorità del popolo, alle
. -essere dotato di forza o energia maggiore (un fenomeno naturale)
un gruppo); essere l'aspetto o la caratteristica principale di un'opera letteraria
la caratteristica principale di un'opera letteraria o artistica. campanella, i-136: la
in dubbio altrui, / se grazia o ferità prevaglia in lui. birago, 755
. chiari, 18: sia la carne o lo spirito che nel cor mio prevale
nei sepolcri di menfi, l'innesto asiatico o europeo; e come per converso prevalesse
tipo africano, sia libico, nubico o negroide. tarchetti, 6-ii- 576
negli altri prevalgono fino a contaminarne tutta o quasi tutta la sostanza poetica.
legname. -essere in quantità o in numero maggiore. stampa periodica milanese
sfoggio. 4. essere superiore o migliore o più bello o più forte
4. essere superiore o migliore o più bello o più forte quanto ad
. essere superiore o migliore o più bello o più forte quanto ad numero o più
bello o più forte quanto ad numero o più autorevole o più bravo in campo
forte quanto ad numero o più autorevole o più bravo in campo artistico, ecc
c'unqua / non fu odore de spega o cifro / che prevalseli. ariosto,
venir mai, / di picciol corpo o di gottose piante, / perché n'andrai
non furon mai ben chiari s'egli amasse o gli odiasse. michiel, lxxx-4-216:
i destrier che seguir gli atncu, o musa, / narrami. prevalean le
-approfittare di un'occasione favorevole (o anche di un mezzo per scampare da
6. con una connotazione negativa più o meno forte: trarre vantaggio, approfittare
che ognuno dee prevalersi della propria fortuna o dell'altrui per camminare con qualche sostegno
disprezzare chiunque si prevale di certi diritti o prerogative che la natura o la società gli
certi diritti o prerogative che la natura o la società gli dànno, se ne
. -con signif. attenuato in formule o espressioni di cortesia, per lo più
. vincere. panigarola, 2-440: o in tempo di prosperità o d'avversità
, 2-440: o in tempo di prosperità o d'avversità che tu ti trovi,
una legge, di una norma giuridica o anche di un patto. siri,
la dignità di un comune sieno minacciate o lese da un altro comune prevaricante,
v-2-895: un certosino, di nome incerto o travolto, in un trattato della vita
* 431: poiché gli adami dormono o con altre bestie si trattengono, non è
stavano insieme, ma partiti runo dall'altro o due al più, e non n'
colpa era sempre di chi aveva sbagliato o prevaricato nell'eseguirlo, non mai di lui