alle teorie del pragmatismo; secondo un metodo o una condotta pragmatica. b
politico vedere se l'idea è suscettibile o no di vita concreta nel mondo pratico
-ci). che si riferisce al pragmatismo o che ne deriva le proprie caratteristiche;
, concreta, fondata su fatti reali o in modo funzionale rispetto all'attività pratica
di nazioni, e in una corrente o moda, se si parlava di tempi,
dei fatti umani, contrapposta all'istorosofia o co noscenza della storiografìa.
è sembrato non potersi trarre dal greco o latino linguaggio voce che me
parole potesse indicarla. né pragma- tosofia o praxeologia, né androsofia o antropinosofia, né
pragma- tosofia o praxeologia, né androsofia o antropinosofia, né altrettal voce può meritamente
: ma la prima [scienza], o pragmatosofìa umana, abbracciando tutta l'attività
, al [deico], i [o] d [uro] e ossima
gastron. confetto costituito da una mandorla o una nocciola ricoperta di zucchero caramellato.
più con una crema a base di nocciole o mandorle spezzettate. a.
dire 'mandorle tostate nello zucchero 'o 'croccanti 'o 'inzuccherate ',
nello zucchero 'o 'croccanti 'o 'inzuccherate ', anzi che 'pra-
.. vederla come versava gli aperitivi o girava con la coppetta delle mandorle salate
del signor du plessis-praslin inventò le mandorle toste o candite, chiamate poi 'amandes à
zione dolciaria con una pralinatura o anche con una glassa.
vialardi, 1-592: 'fiori di citroni o d'arancio pralina- ti '. prendete
2 ettogrammi di petali di fiori d'arancio o citrone ben mondati e lavati; fate
pralinatura oppure cosparso in superficie di mandorle o nocciole, intere o spezzettate (una
superficie di mandorle o nocciole, intere o spezzettate (una preparazione dolciaria);
preparazione dolciaria); mantecato con mandorle o nocciole spezzettate (una crema);
con una crema a base di mandorle o nocciole (un ciòccolatino, una torta,
caramellato con cui vengono rivestite mandorle o nocciole tostate e, per estens.,
, rivestimento a base di nocciole o mandorle spez zettate di alcune
ceria, è addetto alla confezione di praline o al ri- vestimento con pralinature di
bastimenti da guerra che portavano venti cannoni o più, del calibro di ventiquattro ed anche
per difesa del- omboccatura di qualche porto o canale. = fr. prame (
impacciarsi in questi regni in cose spirituali o beneficiali e non possa fare prammatica o
o beneficiali e non possa fare prammatica o decreto alcuno contro la giurisdizione ecclesiastica.
, regolando questo dal mese di agosto o di settembre, e nella stessa città
la storia del governo spagnuolo della lombardia o del napoletano nel secolo decimosettimo, con
questa corte, menando in prigione molti, o perché le rivertiglie avevano pizzi, o
o perché le rivertiglie avevano pizzi, o perché i collari erano maggiori di quelli
anteposto! della porta, 4-53: « o vecchia, o vecchia, e come
porta, 4-53: « o vecchia, o vecchia, e come invecchiasti tanto?
è vigoroso: in questi ogni casa o famiglia ha le sue prammatiche per la
prammatica: conforme a un uso consolidato o a una norma stabilita; pienamente rispettoso
ogni truccone di qual si voglia sbercia tedesca o inglese o francese, prefazionando alla rinnovatrice
di qual si voglia sbercia tedesca o inglese o francese, prefazionando alla rinnovatrice opera sua
una prammatica; che ne ha il carattere o il valore. pragmaticarum regni
: tra le riforme che voi, o dottissimi, fate della repubblica letteraria,
promulgare un editto su un determinato argomento o problema. f. f. frugoni
da ripà ^ vr], monte delticaria o zona della caria. pràmnio2 (
. varietà di quarzo di colore molto scuro o addirittura nero, usato in gioielleria
dinucci, 100: 'morione 'o 'prannio ': gemma per ordina
, / e gioia il trasformarsi in fonte o in sasso. = voce dotta,
, lat. prandium 'primo pasto 'o 'pasto del mezzogiorno ', di
grillo, 679: quel volto tale o cotale officiale in erba ci è
. marin. disus. banco di sabbia o di detriti di vario genere che si
che si forma alle foci dei fiumi o alle bocche dei porti, per lo più
degno d'onore, / e du'o tre passi ad incontrarlo corse, /
filottete dice: questa piaga mangia (o ver consuma) le carni del mio piede
euripide in luogo di 'mangia '(o ver 'consuma ') pose '
'trattore '), che mi porti o mandi a s. carlo un piccolo
pisis, 1-385: certe passeggiate in città o nei dintorni, certi pranzetti nelle locande
pasto di mezzogiorno in opposizione a cena o, nell'uso formale e ricercato degli
il pasto serale in opposizione a colazione o seconda colazione; pasto più ricco del
veniva alla cena su la detta ora o poco più oltre del mezzo giorno,
di pesce ma di qualche vivanda tenera o lattea o vegetabile come torta o piccolo
ma di qualche vivanda tenera o lattea o vegetabile come torta o piccolo pasticcio di
vivanda tenera o lattea o vegetabile come torta o piccolo pasticcio di spinacci col latte.
cene d'eliogabalo. praga, 3-72: o pingue matrona, / che appoggi alla
indicare il grado di importanza e formalità o per precisare l'occasione nella quale il
-pranzo d'onore: banchetto offerto per onorare o festeggiare una persona, un avvenimento,
; d'onore, dato per onorare o festeggiare alcuno;... ufficiale,
.). iacopone, 24-112: o vita penosa, continua battaglia! /.
abitanti di londra ricevevano ogni mattina una o più lettere che contenevano un invito a
4-28: vi restavamo ogni giorno una o due ore del dopo pranzo. b.
, sf. predominio, superiorità materiale o, anche, spirituale o psicologica. -in
superiorità materiale o, anche, spirituale o psicologica. -in senso concreto: azione
di gran lunga, assumere importanza notevole o maggiore; essere più intenso rispetto ad
uomo, in cui predomina la maliconia o la timidità, si trova più degli altri
figlia. -contribuire in modo maggiore o determi nante a stabilire o
o determi nante a stabilire o a influire sulla natura e sul de
2. presentarsi con frequenza, in quantità o in numero maggiore rispetto ad altro;
... che nel corpo predomini o 'l freddo o 'l caldo o 'l secco
che nel corpo predomini o 'l freddo o 'l caldo o 'l secco o l'umido
predomini o 'l freddo o 'l caldo o 'l secco o l'umido. morgagni,
'l freddo o 'l caldo o 'l secco o l'umido. morgagni, 226:
. -presentarsi con intensità, vigore o virulenza notevole o maggiore rispetto ad altro
con intensità, vigore o virulenza notevole o maggiore rispetto ad altro (un fenomeno
». 3. avere molta o la maggiore autorità, influenza, prestigio
, prestigio, potere, anche economico o politico; avere il sopravvento, imporsi
avere il sopravvento, imporsi (una persona o una categoria di persone, una città
sarebbe caduta e quale avrebbe fra due o tre settimane predominato. nievo, 406:
alla propria potestà, al proprio dominio o, anche, al proprio volere; soggiogare
impegnare in modo totale una persona (o la mente, l'animo), stimolandone
animo), stimolandone le facoltà intellettuali o pratiche, assorbendone le energie, l'
, assorbendone le energie, l'attenzione o, anche, impressionandola, turbandola o
o, anche, impressionandola, turbandola o influenzandola profondamente e riempiendola di sé in
d'affetto che in quel momento, o bella fantasia, ti predomina.
7. soffocare, opprimere, offuscare o (con riferimento a soggetti astratti)
causa che soffoca, annulla, offusca o condiziona in modo determinante (positivamente o
o condiziona in modo determinante (positivamente o negativamente) un sentimento, una facoltà
una facoltà, una capacità, una virtù o, anche, un'azione, un'
d'un popolo servile. -ispirato o determinato da un istinto, da un'idea
propria volontà, di piegarlo ai propri fini o, anche, di influire in modo
di influenzare, di condizionare (positivamente o negativamente), di indurre a pensare
. -influenza prevalente di un astro o di una divinità sulle cose umane.
i piaceri di una vita molle, distratta o spettacolosa devono avere un predominio esteso e
. -prevalenza di una sostanza (o, nell'antica teoria del caldo e
di essi) in un composto chimico o, generalmente, in un corpo.
è il criterio del predominio dell'una o dell'altra di dette due sostanze.
i predomini di tutti i misti, o se non volete pubblicare il segreto, fate
delle sue case è verniciato di rosa o d'arancio, e questo predominio dei colori
4. maggiore importanza, rilievo, intensità o diffusione di una lingua, di una
di una lingua, di una scienza (o della scienza), di una facoltà
linguistico, su altri dello stesso genere o entità. foscolo, xi-1-137: qui
10-238: il predominio dell'amor proprio o egoismo sopra ogni altra passione non ha
bisogno d'esser dimostrato filosoficamente, psicologicamente o fisiologicamente. albertazzi, 74: la
, egemonia politica, economica, sociale o, anche, culturale di uno stato,
- anche: potere politico, posizione o condizione che nell'ambito della società consente
nell'ambito della società consente di controllare o determinare l'esercizio del potere o dei
controllare o determinare l'esercizio del potere o dei poteri esistenti. romagnosi, 19-579
. -prevalenza di una forza (positiva o negativa) nello svolgimento della vita di
ruba, chi estorce con la violenza o le minacce; chi vive abitualmente di rapine
più come membro di una banda organizzata o di una tribù; chi esercita il brigantaggio
soccorso e lamenti come di gente pericolante o aggredita, tiravano fuor di strada i
di predoni. ungaretti, xi-18: o guida algebrica dell'inquietudine, dei predoni
garibaldi] questo predone (ascolta, o greggia / turpe di schiavi, ascolta)
agg. (plur. femm. -ce o anche - eie). letter.
eccelle nella conoscenza di un determinato argomento o dottrina. gherardi, 2-i-51:
presceglie una creatura per una missione salvifica o, in senso più ampio, la
mondo. bianco da siena, 148: o padre onnipotente, / laude ti rende
, 1-271: le giostre coi tori o 'taurokatapsie 'furono il divertimento prediletto
a margini pallidi, ma netti, con o senza nucleolo nel centro; nello stesso
spettante, in forza di norma consuetudinaria o legale o di clausola contrattuale, a
in forza di norma consuetudinaria o legale o di clausola contrattuale, a un determinato
clausola contrattuale, a un determinato soggetto o ente di acquistare un determinato bene,
fase ermetica (deltopera di uno scrittore o di una letteratura nazionale).
esistenza anteriore rispetto a un'altra entità o forma; che sussiste da un periodo precedente
che sussiste da un periodo precedente (o, anche, dai primordi, da prima
, 18-21: il richiamo del preesistente logico o materia è talora così brutale ed intenso
costrutti con essi. -precedentemente posto o edificato in un certo luogo.
esistenza anteriore (rispetto ad altri esseri o entità o, anche, rispetto a determinati
(rispetto ad altri esseri o entità o, anche, rispetto a determinati fatti
ballata l'ha e attesta la preesistenza, o la fa supporre, di simile forma
che si manifestano in un 'mezzo o ambiente 'possono, con le dovute
dovute cautele, rappresentare le attività sistematrici o preesistenze sistematrici di una pausa della ragione
esistere) esistere prima di altri esseri o entità o anteriormente a un dato tempo
esistere prima di altri esseri o entità o anteriormente a un dato tempo, a
d'affetti che formano il nuovo pensiero o sentimento, è nuova, non sono
venire essiccati prima dell'introduzione nell'estrusore o nella pressa, per eliminarne l'umidità)
2. per estens. compiuto, concepito o, anche, pianificato rifacendosi a schemi
luoghi comuni, a forme di comportamento o a idee preconcette e stereotipe, per
preconcette e stereotipe, per lo più suggerite o imposte da un modello esterno o da
suggerite o imposte da un modello esterno o da un'autorità dogmatica. frateili,
consiste nella fabbricazione preliminare, fuori opera o in officina, e nel successivo assemblaggio
di elementi standardizzati costituenti in tutto o in parte un edificio o una struttura (
in tutto o in parte un edificio o una struttura (e tali componenti possono
, travi, travetti, ecc., o di tamponamento e di finitura, come
: insieme di tendenze ideologiche e culturali o di comportamenti politici di matrice autoritaria e
di periodo di incubazione del fascismo (o di un nuovo fascismo). gobetti,
. 2. che è vissuto o ha svolto la propria attività politica nel
un concetto, ecc.); citato o discusso in precedenza. livio volgar
. mamiani, 72: prendete, o giovani, il prefato aforismo non quale
una solenne invocazione che il celebrante recita o canta in dialogo con i fedeli; di
'. iacopone, 56-1: o papa bonifazio, eo porto el tuo prefazio
, proemio, prefazione, in prosa o versi, a un testo. s
dell'istoria; e tutto ciò senza prolissità o sospetto di cosa finta, avvertendosi che
sue osservazioni] a un qualche conte o marchese che non le avrebbe lette o,
conte o marchese che non le avrebbe lette o, seppur lette, che ne avrebbe
lette, che ne avrebbe ricavato tanto diletto o vantaggio quanto ne ricavo io da'sonetti
carducci, ii-4-218: le due epistole o vuoi prefazi mettile innanzi al 2° e 30
successivi effetti sieno stati prodotti a mio vantaggio o a mio danno, qualunque inezia mia
capirebbe la metà senza un prefazio o un commento di dugento pagine. -senza
truccone di qual si voglia sbercia tedesca o inglese o francese, prefazionando alla rinnovatrice
di qual si voglia sbercia tedesca o inglese o francese, prefazionando alla rinnovatrice opera sua
gli elogi proccurati, prezzolati, volontari o del fanatismo parziale de'giornalisti, de'
prefazionatori, de'romanzieri, degli apologisti o de'volteri, quel comico autore, salva
non faccio né l'editore né il prefazionatore o il preconiz- zatore di versi.
prefazióne, sf. scritto in prosa (o, meno comunemente, in versi)
opera (dall'autore stesso, dall'editore o da altra persona come traduttore, curatore
scopi, chiarendone certi aspetti di contenuto o i criteri metodologici, sostenendo le ragioni
/ e dei sovran la genealogia, / o che cosa volete che ci sia?
fra cipolla da certaldo. -esposizione o racconto che, tergiversando e dilungandosi in
che, tergiversando e dilungandosi in avvertenze o episodi preliminari, non entra mai realmente
preludono al verificarsi di un determinato fatto o di una situazione. caracciolo forino,
della persona a cui ci si rivolge o che si nomina. agostino giustiniani,
preferentemente delle parti più basse delle montagne o 'stretti '. 2.
con cui, di fronte a due o più possibili soluzioni o situazioni (in
fronte a due o più possibili soluzioni o situazioni (in ordine a persone,
, si sceglie l'una anziché l'altra o le altre perchè considerata la più gradita
al plur.: gusto, interesse spiccato o predominante; particolare propensione, inclinazione
predominante; particolare propensione, inclinazione o attitudine (verso studi, esperienze di vita
sed 'de'latini che una congiunzione discretiva o avversativa e non già significante quella preferenza
avversativa e non già significante quella preferenza o, diciam meglio in nostra lingua,
colore e per la sua maggiore tenerezza o duttilità, ha avuto sempre nel credito universale
controversie sulla preferenza da assegnare al protezionismo o al liberalismo, quale dei due contenga
beltramelli, i-152: andavano a gruppi o alla spicciolata, attardandosi sulla soglia delle
. particolare stima, riguardo, considerazione o, anche, grande simpatia, attrazione,
esclusione di altre, per sue doti o qualità intellettuali, morali, fisiche,
di tale persona per una determinata funzione o destinazione. comoldi caminer, 176:
senso concreto: trattamento di particolare favore o riguardo. - anche: favoritismo, parzialità
da una persona, da una comunità o da un gruppo sociale.?
: i comizi centuriati davano la referenza o la preponderanza alle ricchezze. filangieri,
a causa di una sua particolare qualità o di una particolare situazione, fatto o
o di una particolare situazione, fatto o atto che lo riguarda, nei confronti di
con lui per acquisire un determinato diritto o un altro risultato giuridico (o giuridico-economico
diritto o un altro risultato giuridico (o giuridico-economico) favorevole. -anche: la
la qualità, la situazione, il fatto o l'atto che attribuisce a un determinato
trova facilmente a prendere a mutuo due o tre milioni, e li troverebbe ancora
ciascuno dei voti (per lo più tre o quattro) che ogni elettore può dare
, ad altrettanti condidati della lista votata o, in particolari sistemi elettorali, anche
viene perfezionato, con i sistemi delle preferenze o dell'abbinamento delle liste o dei voti
delle preferenze o dell'abbinamento delle liste o dei voti cumulati, più imbrogliamo la
dalle idee di una falsa libertà o mosso dall'amor di questa per servirsene di
preferenziale, agg. che costituisce o esprime una preferenza, una predilezione,
voto preferenziale di chi vota la sua lista o il voto aggiuntivo di chi vota un'
cerreto. 3. che determina o delimita una scelta, un'opzione.
situazione di privilegio a favore di una o di entrambe le parti che stipulano un
un grande centro urbano, tragitto predisposto o attrezzato lungo le vie di maggiore percorrenza
per causa dello scrivere... o se invece il mestiere di scrivere attragga
degno di essere preferito ad altre persone o cose; più conveniente, più consigliabile;
carnevale: preferibilmente in figura d'ingenui o fidanzati di provincia. montale, 3-202
sullo sviluppo del morbo in questione eccitando o generando il preteso contagio od altro agente
che un preferimento che si faccia affermando o negando una cosa con l'altra. pallavicino
più conforme ai propri gusti, interessi o aspirazioni, più piacevole (e può
una propensione abituale, un atteggiamento costante o, anche, una scelta compiuta in
: prima la vita, a cui poche o nessuna / cosa ho da preferir.
un'adunanza quale de'due colori rosso o verde si debba preferire. monti, 10-53
-per estens. richiedere determinate condizioni ambientali o climatiche per meglio vivere e svilupparsi (
vivere e svilupparsi (una specie animale o vegetale). 2. giudicare una
di affetto; presceglierla per un incarico o per una funzione direttiva; amarla di
amicizia; fatto oggetto di particolare predilezione o, anche, prescelto per una mansione
, prescelto per una mansione, una carica o un titolo (una persona).
soltanto che fare con un autore più bravo o più delicato di tanti altri, in
(femm. -a). persona (o animale) che è oggetto di speciale
considerazione, affetto da parte di altre o che gode di un trattamento di favore
-tricé). chi esprime una preferenza o fa una scelta. segneri, ii-428
prefètta, sf. scherz. moglie o figlia di un prefetto.
pazzia, ed euripide la chiamò presidente o prefetta della stoltizia. = femm.
, sf. moglie di un prefetto o, anche, donna investita dalla carica
suo adipe sotto una gran veste rossa o color sanguigno che fosse. pirandello,
... non sarebbe che storico o di celia: la moglie del prefetto o
o di celia: la moglie del prefetto o un prefetto da poco. = femm
livello con connesse funzioni di giurisdizione penale o civile (soppiantando così in pratica le
. -in partic.: prefetto dell'urbe o della città (o anche prefetto per
prefetto dell'urbe o della città (o anche prefetto per antonomasia): alto funzionario
quale la governava in assenza de'consoli o degl'imperatori; aveva l'intendenza de'
turbolenti;... delle coorti notturne o de'vigili, l'uffiziale incaricato della
città di roma. -anche: magistrato o funzionario con analoghe mansioni (detto anche
organizzazione amministrativa di alcuni stati, comuni o città (come la roma papale,
detti chierici di camera. -prefetto pretorio o del pretorio (anche solo prefetto):
prefetto artabano. -prefetto di egitto o di alessandria e di egitto: alto
e smontato in terra, non per mina o per fuoco o per cosa che avesse
, non per mina o per fuoco o per cosa che avesse, ma per oppilazione
del polmone causata da quelli fumi densi o sulfurei, in un subito morì. bandello
tanti manodelle istituzioni che a essa appartengono o che sto scritti erano designati
di ravenna e nostro socio. arnismo o istituzione, o investiti di determinate neudo [
nostro socio. arnismo o istituzione, o investiti di determinate neudo [s. v
degli studi: persona preposta all'orgapaganda o prefetto della congregazione per la propanizzazione scolastica
. vescovi, ecc.) o ad altro tradizionale e importante tommaseo
vigilanza dei giovani di una camerata ne'seminari o consacratore. collegi... '
sapeva la maprefetto del palazzo apostolico) o, sul suo modello, dre che il
palazzo, prepiù grande, un sacro o un mezzano o anche un mezzanello,
grande, un sacro o un mezzano o anche un mezzanello, fetto della reai
e colla verga dà il segno della tare o civile (per lo più con entrambe le
di una città, di un territorio o di una regionebono cenare. sansovino, 2-16
e scriver ogni anno col sovrano o comunque da un'autorità superiore).
le ', cioè prefetto alle stalle o scuderie del principe. ca
. vimina, 1-302: il waivoda, o diciamo prefetto (secondo l'istanza fatta
da fano, lxii-2-i-46: gli signidue o tre boiari, che potrebbero dirsi conseglieri.
portassero il morto, vide il rette cure o comunque (per le questioni d'ordine
quelli propri delle di varie istituzioni culturali o scolastiche di oriamministrazioni provinciali e comunali e
(nei cui confronti egli ha blioteca o di un archivio, bibliotecario. -prefetto funzioni
, riprodotta su tutti i quotidiani aderenti o simpatizzanti e su un gran numero di settimanali
agli interessi di una potenza straniera egemone o dominatrice. mazzini, 55-81: l'
, e che può essere un contrammiraglio o un vice-ammiraglio. tra noi il prefetto
fine così fu. landò, i-45: o academia singolare..., ove
vari tipi di funzionari civili, militari o ecclesiastici che storicamente portarono o portano tale
militari o ecclesiastici che storicamente portarono o portano tale nome e, in partic.
: la prefettura della seatura di giustizia o de'brevi. gemelli careri, 2-i-108:
polizia. carducci, iii-24-331: che sperano o che si ripromettono da que'due giovani
... di avere una prefettura o un posto di canattiere, uno spaccio
di canattiere, uno spaccio di tabacco o una cattedra d'economia? no.
di prefettura si compone del prefetto, o di chi ne fa le veci, che
dieci villaggi che sarebbero come a dire podestarie o prefetture al medesimo duca. foscolo,
-figur. paese sottoposto all'egemonia o alla dominazione di un altro stato.
italia chiede, col governo, ispirazioni o divieti a parigi. garibaldi, 2-432
che prendeva parte ai cortei funebri ufficiali o di membri di famiglie facoltose, per
che per lamenti / d'esclamatrici prefiche o per lodi / date alla trapassata alma
a fare considerazioni pessimistiche sul presente o sul futuro, a prevedere imminenti disgrazie
patria può far da prefica sulle tombe o proclami in versi come quei di berchet.
per lo più con funzioni di guida o di comando. alfieri, 1-365:
prefiggo. -prevedere il moto degli astri o altri fenomeni naturali; prospettare un evento
incorporeo pensier, che poggia e penetra / o più giù della terra o su dell'
penetra / o più giù della terra o su dell'etera, / e prefigge alle
una piuma, e non so che negozio o ghiribizzo m'induce a spostarmi senza prefiggermi
treno. -avere una determinata funzione o motivazione; servire a uno scopo preciso
un morfema a una parola per precisarne o modificarne il significato. cattaneo, v-2-334
attraverso immagini e forme simboliche o allusive, fatti, situazioni, idee o
o allusive, fatti, situazioni, idee o persone che esisteranno o si concreteranno in
situazioni, idee o persone che esisteranno o si concreteranno in un momento futuro (
(e si dice spesso dei passi o dei personaggi dell'antico testamento che sono
sono interpretati come anticipazioni simboliche di eventi o concetti del nuovo). -anche:
sia pure in forma embrionale e primitiva o attraverso immagini allusive o simboliche, di
embrionale e primitiva o attraverso immagini allusive o simboliche, di una realtà, di
di un fatto, di una concezione (o, anche, di una persona)
cobolli, cioè al 1840 o poco dopo. = voce dotta
tipi: il prefilatoio a vera torsione o banco a fusi, impiegato nella lavorazione
; e il prefilatoio a falsa torsione o stiratoio con trottatoio o trottatore, impiegato
a falsa torsione o stiratoio con trottatoio o trottatore, impiegato nella prefilatura della lana
, delle tecnofibre a taglio cotoniero o laniero, col fine di preparare uno stoppino
fini; impartire allo stoppino uscente una vera o falsa torsione, affinché il medesimo,
, a trattarle come 'prefilosofia 'o preparazione alla filosofia, e ci è voluta
e la loro successione prepara altresì, o favorisce, la tendenza a ravvicinare e
previsto da un contratto di mutuo (o da altro contratto di finanziamento, come
finitivo (generalmente assistito da garanzie reali o personali). -anche: la somma
una norma, un criterio, le modalità o i tempi di svolgimento di un'
, cioè del loro peso intrinseco determinato o determinabile da quel campione che gli uomini
a quali nuove esperienze e pensieri potrà o non potrà pervenire lo spirito umano?
. e letter. determinazione di criteri o princìpi; fissazione, in anticipo, di
suole scorgere se la pensione sia anticipata o posticipata, serve per una maggiore comodità
serve per una maggiore comodità del pensionarlo o respettivamente del titolare, senza mutare la
del titolare, senza mutare la sostanza o la natura della pensione. p. neri
lo più in relazione con valori numerici o quantitativi, con dimensioni,
con grandezze, o, anche, con date, scadenze,
al risultato che proprio lui aveva prefissato, o comunque di essere presente anche lui medesimo
.]: 'prefissi ': preposizioni o particelle grammaticali che si prepongono (si
.. essi scioperano riducendo il consumo o rinunciando del tutto al consumo della merce
se abbia adito l'eredità col sudetto beneficio o no, la pratica molto ragionevole porta
il popul saracino, / muora ruggiero o il tartaro tiranno, / quel che prefisso
virtù de'vecchi accordi non avesse destinazione o impiego particolare e prefisso. f. f
a passeggiare e che avrebbero voluto andar o per istrade diverse dalla prefissa o più
andar o per istrade diverse dalla prefissa o più lungi dal luogo concertato, che
poeta, che abbandona tutte le prefisse teorie o le piega e accomoda ai suoi fini
imporre a chiunque avesse osato d'inquietare o sturbare ingiustamente le persone protette la pena
prefisso male: / vagliaci tua pietade / o di cielo e di terra 7 immensa
. letter. ant. eretto, edificato o collocato, per lo più in posizione
ma di passaggio, la relazione più o meno stretta ch'esiste tra le nostre
una radice, a un tema verbale o nominale (e facente corpo con essi
(per lo più di origine preposizionale o avverbiale) che si pone davanti a
che si pone davanti a una radice o a un tema nominale o verbale con
a una radice o a un tema nominale o verbale con la funzione di precisarne (
.]: 4 prefissi ': preposizioni o particelle grammaticali che si prepongono (si
sistema telefonico di commutazione automatica, cifra o serie di cifre che è necessario premettere
(anche nelle espressioni prefisso di teleselezione o teleselettivo', e più specificamente si dice
impiegati in funzione di prefissi per modificare o precisare il significato di altre parole,
, per lo più di ambito scientifico o tecnologico (come aero-, che assume
sono i seguenti: 4 aero-'(o 4 aereo- '): aeroambulanza, aerocampo
degli elementi che costituiscono una gemma fiorale o un bocciolo prima del suo schiudersi;
embricate ', come nelle ombrellifere, o in 4 preflorazione vaivare ', come nelle
nel caso della prefogliazione accavallata, reduplicata o valvata, o alla forma in cui
prefogliazione accavallata, reduplicata o valvata, o alla forma in cui le singole foglie si
. fanzini, iv-537: 'premiazione 'o 'vemazio- ne '(lat.
, compiere in anticipo sui tempi normali o precedentemente a un'altra operazione.
avere origine, acquisire una determinata forma o struttura prima di un dato fatto o
o struttura prima di un dato fatto o momento (e in partic., con
uomo già preformato. idem, 1-79: o sono uova vuote future gabbie o prigioni
: o sono uova vuote future gabbie o prigioni del vermicello spermatico o piene di
future gabbie o prigioni del vermicello spermatico o piene di sol liquido nutritore, o
o piene di sol liquido nutritore, o sono uova coir embrione preformato. g
periscono per miriadi, sono essi formati o preformati? ésciamo noi dal seme de'nostri
ésciamo noi dal seme de'nostri padri o dal seme dell'eternità? 2.
, che ha acquisito una determinata struttura o forma prima di essere manifestato, rivelato
sue parti, nelle cellule germinali maschili o femminili anteriormente alla fecondazione. -teoria della
rocce eseguita in cantiere (in sotterraneo o, nel caso di coltivazioni a cielo
. situato nella parte anteriore del lobo o della regione frontale. -regione prefrontale:
gravi (anche nell'espressione consiglio di o dei pregadi). -anche: il consiglio
). -anche: il consiglio stesso o ciascuna delle sedute di tale organo.
nel sistema nervoso centrale, nei nuclei o nelle colonne viscerali dell'asse cerebrospinale e
lauda drammatica, senza interposto d'introduttori o d'altri racconti, cioè una vera
sono composti quasi di tutti i detti o de'più di essi. preganza,
dimostri magnanimo e generoso, nell'interesse o secondo le intenzioni del richiedente (
m vista ancor ti priega, / o santo petto, che per tua la tegni
: si comanda al minore, si conforta o s'incita l'uguale e si priega
ne fai di tante? gli o chiesto. regalamene una. ma non voleva
-in relazione con un aw. o con un compì, di modo.
'l vedrai, / di qualche lagrimetta o d'un sospiro. a. pucci,
rettor., 148-3: questo puote essere o pregando o domandando o comandando o minacciando
, 148-3: questo puote essere o pregando o domandando o comandando o minacciando. iacopone
questo puote essere o pregando o domandando o comandando o minacciando. iacopone, 65-
essere o pregando o domandando o comandando o minacciando. iacopone, 65- f
lineare maggiormente patteggiamento di sotto- missione o come semplice espediente retorico, esornativo o
o come semplice espediente retorico, esornativo o ironico o, con uso antifrastico, come
semplice espediente retorico, esornativo o ironico o, con uso antifrastico, come minaccia
perché suona 'pregare piegando il ginochhio o la persona ', in atto cioè più
, quando nella preghiera s'invochino persone o cose che debbano essere sacre o care
persone o cose che debbano essere sacre o care. -sostant. buonaccorsi
dalla prep. per che indica chi o che cosa viene invocato come garante o
o che cosa viene invocato come garante o come argomento per ottenere ciò che si
quando noi preghiamo alcuna persona per dio o per anima o per avere o
preghiamo alcuna persona per dio o per anima o per avere o per parenti o
o per anima o per avere o per parenti o per altro modo di scongiurare
o per avere o per parenti o per altro modo di scongiurare. dante,
è pronti a concedere i propri favori o a compiere ciò che è stato richiesto
farebbero pregare anzi che palesemente t'accompagnassero o di servire ti promettessero. giuglaris,
compiere una determinata azione senza alcun indugio o l'assoluta mancanza di ostacoli al compiersi
e con autorevolezza a compiere determinate azioni o ad agire secondo modalità, fini e
fini e scopi ritenuti giusti, opportuni o convenienti. -per lo più in relazione
questi debolissimi meriti: vi prego a dimenticarli o almeno a non parlarne più. pratesi
subord. finale ellittica della cong. o della prep. compagni, 2-9:
volesse servire di fiorini iii cento o ii cento almeno. loredano, 2-384:
-in relazione con un aw. o un compì, di modo. varchi
saziar anzi tempo il caro cuore di cibo o di bevanda. mazzini, 9-265:
pregato che al pregante, dicesi per cortesia o per affetto: 'la prego di
. v.]: talvolta esprime impazienza o ammonizione che tanto è più severa quanto
partic. per rispondere a chi ringrazia o chiede scusa o per invitare qualcuno ad
per rispondere a chi ringrazia o chiede scusa o per invitare qualcuno ad accomodarsi, ad
ellissi di cortesia, a chi s'invita o a sedere o prender cosa offerta o
a chi s'invita o a sedere o prender cosa offerta o a smettere parole di
o a sedere o prender cosa offerta o a smettere parole di cerimonia: '
detto, quando non si è capito o si fìnge provocatoriamente di non aver capito
». 3. supplicare dio o una divinità richiedendo, per sé o
o una divinità richiedendo, per sé o per altri, favore, grazie o l'
sé o per altri, favore, grazie o l'esaudimento di ciò che si desidera
esaudimento di ciò che si desidera, o un mediatore spirituale affinché conceda la sua
lodarlo, ringraziarlo con preghiere di adorazione o di venerazione. -anche in relazione con
390: tu prega: prega, o teresa, dalle viscere del tuo cuore
finestra! -in relazione con un aw. o con un compì, di modo.
con maggiore efficacia, i poveri sovvenuti o in lor vece le limosine stesse per
-in relaz. con un aw. o con un compì, di modo.
pazzi, ii-76: sì come, o padre, tu hai clarificato me, così
impetrare una grazia, un atteggiamento favorevole o anche ciò che si ritiene utile,
né ti è dato passare per istrada o fermarti in piazza o visitare alcuna
per istrada o fermarti in piazza o visitare alcuna chiesa che tu non abbia molti
: indarno / sul tuo poeta, o dea, preghi rugiade / dalla squallida notte
le mani a dio spesso bestemiando / o d'altrui mal pregando. lapidario estense
si partivano per far viaggio in levante o in ponente, buona pezza di via le
. carducci, iii-4-62: non questo, o fosco figlio d'ortensia / non questo
-impetrato. panzacchi, 1-474: o virili agonie del dubbio marie! / o
o virili agonie del dubbio marie! / o vittorie pregate innanzi a dio / dal
che rivolge suppliche, istanze, richieste o chiede favori per sé o per
richieste o chiede favori per sé o per altri. latini, rettor.
, i-453: tu per certo, o divino julio, facesti debitamente la vendetta
del pregator riguardando che alla sua ignoranza o allo essilio del pregato. s.
dio. anonimo senese, 20: o genitrice di luce, preghiamoti, che
che riguarda le fasi infantili della sessualità o componenti parziali della sessualità di tale periodo
parrebbe ancora doversi proibire che persone ignoranti o meno idonee malmenassero quei pregevoli frammenti etruschi
oggetti che anno una qualche analogia diretta o indiretta coll'organo della voce.
-raccomandazione fatta alla pubblica autorità o a persona influente per ottenere favori (anche
perché si schifi il vizio della simonia o per pregheria o per odio non si
il vizio della simonia o per pregheria o per odio non si maculi la giustizia
a qualcuno per ottenere qualcosa nell'interesse o secondo le intenzioni del richiedente. -anche:
con cui si prega; la cosa o il fine per cui si prega; supplica
?? giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 402: s'eo
provare qual meglio valesse d'arme, o lui o 'l conte d'universa, sì
qual meglio valesse d'arme, o lui o 'l conte d'universa, sì si
tasso, 12-102: che non feci o non dissi? o quai non porsi
: che non feci o non dissi? o quai non porsi / preghiere al re
uomo potessi chiamare che calasse il ponte o per preghiera o per danari, vidi
chiamare che calasse il ponte o per preghiera o per danari, vidi spiccarsi dalla parte
3. il pregare dio (o i santi o la madonna, ecc.
. il pregare dio (o i santi o la madonna, ecc.) in
a dio (detto anche preghiera mentale o di meditazione), dettato dalla volontà
linguaggio mistico, è detto preghiera mistica o, anche, più genericamente, in quanto
preghiera orale, distinguibile in preghiera personale o comunitaria) allo scopo di rivolgere lodi
condizione d'inferiorità rispetto al creatore, o di chiedere l'intercessione della madonna e
-con metonimia: il discorso, pronunciato o pensato, per compiere tale atto.
cortonesi, 1-i-387: faite prieghiera, o sancta margarita, / a iesu cristo per
sia dal cielo il principio; invoca [o capitano] manti / ne le preghiere
nessuna potenza su quello che era accaduto o stava per accadere, e nemmeno nella preghiera
questo imbroglio. luzi, 11-48: pregavo o non era una preghiera / ma altro
volta la vista. casti, 148: o bella venere, / dea del piacere
(e può essere recitata a memoria o letta trascritta o stampata; anche nelle
essere recitata a memoria o letta trascritta o stampata; anche nelle locuz. recitare
locuz. recitare, dire la preghiera o le preghiere). -anche: formula
un cantore, da un ministro idoneo o da un laico all'assemblea che risponde
il suo piccolo altare e ogni sera o in stalla o all'aperto la preghiera.
altare e ogni sera o in stalla o all'aperto la preghiera. fenoglio, 187
; anche nelle espressioni tappeto di preghiera o tappeto preghiera). 6
, a una divinità, alla madonna o ai santi; può essere cantato a
solo, con recitativo, a più voci o in coro. tramater [s.
, la cui poesia è un'invocazione o agli dei, trattandosi di un'opera
, greca, romana, ecc., o a dio nelle opere tratte dalla storia
tratte dalla storia de'popoli cristiani, o nell'oratorio; sia essa a solo
grazie! ». -a preghiera o preghiere di qualcuno: su sua richiesta,
di preghiera. -che contiene trascritte o stampate formule per l'orazione personale.
della musica dell'anima tua, due o tre 'preghierine'. -vezzegg.
et emendato, non considerato odio, o vero amore o vero preghiero d'alcuno,
non considerato odio, o vero amore o vero preghiero d'alcuno, ogni froda
volgar., 22: questi gran signori o comandano o costringono o elli fanno con
22: questi gran signori o comandano o costringono o elli fanno con preghieri, che
questi gran signori o comandano o costringono o elli fanno con preghieri, che vale
. invocazione rivolta a dio, alla madonna o ai santi, per chiederne l'aiuto
ai santi, per chiederne l'aiuto o il perdono e, rispettivamente, l'
: ammirevole dal punto di vista estetico o linguistico o erudito. g.
dal punto di vista estetico o linguistico o erudito. g. landò,
abilità, esperienza, capacità, valentìa o anche per doti spirituali e morali (
/ villano e e o cavaliere, / non lo preggia, non
dir so- lea che né per terra o villa 7 né per regno averia mai
si vergongnavano aìl'opere tenporal- mente sengnoreggiare o avere dominazione. { {
non precia argento né oro: / o dolorosa vita de'mortali / che non se
, iii-53: poco furono pregiati dal vasari o poco conosciuti e perciò omessi pier maria
dotato di grandi virtù e qualità morali o intellettuali op pure di spiccate
ingegni si debbia per bella onorare, o pure in conto alcuno tenersi, sono
corrotta. lamenti storici, ii-178: o duca di starncchi e di baviera, /
graf, 5-82: rombo di vento, o fischio di sampo- gna, / non
, d'imperatori e simili a prìncipi o almeno d'uomini pregiati e singolari in qualche
tra i 'nnosonsti, e quindi o loro le insegnò o le apprese da
nnosonsti, e quindi o loro le insegnò o le apprese da ro.
al superi., con riferimento al destinatario o anche a cosa che gli appartenga o
o anche a cosa che gli appartenga o gli inerisca, e in partic.
pensoso ne la vista oggi sarei, / o diamante, o d'un bel marmo
vista oggi sarei, / o diamante, o d'un bel marmo bianco, /
bianco, / per la paura forse, o d'un diaspro, / pregiato poi
, un materiale, un prodotto, o anche una particolare varietà di piante o
o anche una particolare varietà di piante o razza di animali); prezioso (una
nel mondo pur gittar volete / o roba o sangue o pregiati me
mondo pur gittar volete / o roba o sangue o pregiati me talli
pur gittar volete / o roba o sangue o pregiati me talli, /
ogni tanto le portasse dei mazzi di fiori o delle pelli pregiate. parise, 5-189
. 6. pieno di valore morale o intellettuale (una qualità interiore, una
, 26-1 (422): dimmi, o omero, il quale ne'tuoi libri
, importante, interessante per qualità letterarie o per contenuti (un'opera, uno scritto
pregiato: essere pieno di valore morale o intellettuale. peregrini, 3-396: è
pregio), sm. prezzo stabilito o pattuito per la cessione di un bene o
o pattuito per la cessione di un bene o di un determinato quantitativo di una merce
il suo grano, dicendo: « o aronne tal pregio o non si venderà
, dicendo: « o aronne tal pregio o non si venderà mai ». f
può con li picconieri a giornate, o veramente facendosi cottimo, vedete che sia un
porta: / che non ne avanzi o manchi; toma presto / senza mandarti compagno
attribuita per un'opera, un atto o un comportamento meritorio. trissino, 2-3-174
pretenda di emulare cotanti valorosi uomini o che speri pregio alcuno di lode o d'
o che speri pregio alcuno di lode o d'applauso. -contropartita, contraccambio.
/ di far, qualunque foss'presso o luntano, / al suo volere,
: quelle cotali, badessa, officiali o monaca k'arà facto o consentito a
badessa, officiali o monaca k'arà facto o consentito a quello cotal debito,
vesti- menta e altre necessitadi debbono avere o sono usate d'avere.
trofeo assegnato al vincitore di un torneo o di una competizione. novellino, 64
, a un materiale, a un prodotto o anche a un'opera d'arte.
quantità, cioè per la sua rarità o antichità o per la particolare bellezza, esce
cioè per la sua rarità o antichità o per la particolare bellezza, esce dalla
dare quello che risponde al suo pregio intrinseco o al suo valore assoluto. -corso
, alto onore di una persona stimabile o ammirevole per doti morali o intellettuali o
persona stimabile o ammirevole per doti morali o intellettuali o anche per qualità tìsiche (
o ammirevole per doti morali o intellettuali o anche per qualità tìsiche (e nella lirica
(e nella lirica cortese indicava più o meno genericamente la perfezione di ogni virtù
formule d'omaggio). federico ii o anonimo, 451: senza dubitanza / lo
, v-228-106: mira, mira, o madonna, ke fai; / per sì
s'alcun pregio in me vive, o 'n tutto è corso, / o l'
, o 'n tutto è corso, / o l'alma sciolta, o ritenuta al
, / o l'alma sciolta, o ritenuta al bosco. libro di sentenze,
ch'io / seguii tua vanità, o falso amore, / non 'maginando tuo
ganzarmi, i-2-77: di pregio non minore o minor lode / saran quei [cani
alto valore, elevatezza di una virtù morale o
umano. -eccellenza di una dote intellettuale o di una qualità letteraria o artistica.
dote intellettuale o di una qualità letteraria o artistica. bandello, 1-6 (i-89
ii-230: fosse... la plastica o il disegno lineare il primo prodotto della
. 6. elevata dignità letteraria o artistica, alta qualità stilistica, estetica
v. 7. valore ontologico o metafisico di un ente. giov.
cosi comunica con essi quanto al pregio o sia al bene che hanno.
reale. alberti, i-29: chi o per avarizia o per negligenza lascia uno
, i-29: chi o per avarizia o per negligenza lascia uno ingegno atto e
dell'universo. dannunzio, i-385: o fiori, che a me foste / cagion
: savete giudicar vostra ragione, / o om che pregio di saver portate; /
partenope bella il fren reggesti / ch'atene o roma eroe di te non vanta /
-in senso concreto: fatto, azione o condizione lodevole, meritoria; impresa illustre
filosofia moderna e di avere scoperto (o tornato in onore) la umanità dell'
10. con metonimia: personaggio o istituzione che è motivo di orgoglio e
per una famiglia, per una comunità o per un'età. dante, purg
dante, purg., 7-18: « o gloria di latin », disse, «
ciò che potea la lingua nostra, / o pregio ettemo del loco ond'io fui
loco ond'io fui, / qual mento o qual grazia mi ti mostra? ».
essempio. 11. stima ammirata o deferente, favore, apprezzamento tributato a
doti, le virtù, le capacità o per le azioni, le opere, le
12. dote, virtù personale meritoria o ammirevole, che dà rinomanza, lustro
foscolo, gr., i-785: cantando o grazie degli eteri pregi / di che
che non deve cercare nel tirrenismo o nel frullone, ma nell'antica
e d'educazione. -condizione rara o privilegiata; prerogativa esclusiva (per
con un compì, di specificazione o con una prop. dipendente).
di una lingua, di uno stile o anche di una disciplina, di una dottrina
che rifulgono nelle ultime dieci pagine (o quindici). stile velato, singhiozzante,
un edificio; qualità lodevole di una cosa o di una situazione, di un atto
le loro perfezioni, i loro pregi o beni in quella maniera che esse hanno
roma dopo la caduta del suo impero o debbano piuttosto ricercarsene le cagioni ne'tempi
prato / un gagliardo villan per pregio o spasso, / tal de'nostri facea
ammirare una persona per le sue doti o per le sue opere, le sue imprese
madre quel giorno, e tale, o press'a poco, il pregio in cui
, ammirare un'opera artistica, letteraria o erudita oppure un tipo di stile; tenere
tenere in grande considerazione l'attività letteraria o artistica. calmeta, 4
. -apprezzare, gustare una bevanda o una vivanda. tansillo, 1-369:
1-369: che mai portò bestia da soma o nave / da'luoghi più famosi e
: acquistare la stima, il rispetto o l'ammirazione altrui. meo de'tolomei
considerato ricco di aspetti positivi, validi o pieno di valore, importante, significativo.
iscarsezza di truppe ardì pugnar contro semiramide o contro nino con magici armamenti. -essere
che si ridica / in francia, o dove in pregio è cortesia, / che
/ che si fugga da noi rischio o fatica / per cagion così giusta e così
l'uman traesti / tuo giorno, o diva. -essere considerato di grande valore
compensare adeguatamente una fatica, un sacrificio o una sofferenza; valere la pena.
parti, con ogni sorte di persuasioni o amorevoli o minacciose, cerchino di
con ogni sorte di persuasioni o amorevoli o minacciose, cerchino di por loro
pregio con la sua omero tra 'greci o virgilio tra 'latini.
felice. gonzaga, ii-29: o felicità pregiocondissima il tenersi in braccio stretta
i risultati formali propri della pittura giottesca o che accenna allo stile che sarà di giotto
tratti abbiano a chiamarsi: se pregiotteschi o (come inclino a credere) protogiotteschi.
compromettendone la reputazione, limitandone l'autorità o la capacità di agire, provocandogli un
di agire, provocandogli un danno giuridico o patrimoniale (talvolta in relazione con un
recare offesa a una persona con parole o con giudizi. -con valore attenuato:
nasconde: e però a chi proffera consiglio o aiuto niuno celi la sua bisogna,
so? questa mia scarpa, putacaso, o il mio cappello. moravia, 18-136
-con valore rafforzativo, in frasi ipotetiche o interrogative retoriche. venditti, 1-107
. introduce proposizioni concessive ipotetiche, seguite o no dalla cong. che. guerrazzi
in relazione con una prop. subord. o con il compì, di relazione.
venuto qui. carducci, iii-20-249: o volevate che nello scoppio della gran notizia
del sovrano overo per un possesso immemorabile o centenario non vizioso, in vigor del quale
quale si possa allegare il privilegio, o, almeno, che questo vi sia
filippa che figurava ancora come morta? o illegittimo il primo, nato dal matrimonio
primo, nato dal matrimonio putativo, o illegittimo il secondo. non c'era
(di solito con intenzione scherz. o iron.). a. chiappini
e ritiene per sé un'esistenza solamente putativa o convenzionale. = voce dotta,
[le salamandre] dentro a vasi o pignatte provve dute di
puteale2, sm. archit. parapetto circolare o poligonale, costruito intorno alla bocca di
creduta sacra per esservi caduto il fulmine o per altro evento. d'annunzio,
sempiterno / scendono alla marmorea piscina? / o i tin- dàridi rossi di latina /
. giamboni, 8-i-244: quando l'uomo o altra bestia lo caccia, egli [
colà costrette ad implorare pietà e soccorso o a soffrir vicina la stomachevole compagnia di
putèus (v. pu- t e o); puticuli era il nome lat.
da putido, per incr. con putente o fetente (v.).
, turpe, abietto (una persona o le azioni che compie, le parole che
partic.: che dice cose false o oscene o turpi. s. girolamo
.: che dice cose false o oscene o turpi. s. girolamo volpar.
senz'anima, imbalzamare si è fatta o perché non si senta il putidor della
putifarre, sf. donna dissoluta o vogliosa. -anche come insulto generico riferito
, 3-250: cominciò un putiferio. o fosse ruggine antica perché si conoscessero prima
ruggine antica perché si conoscessero prima, o uno schianto improvviso di antipatia reciproca,
uno schianto improvviso di antipatia reciproca, o fosse lo sfogo, per il creditore,
tutta la bile masticata in quei tre o quattro giorni e, per l'avvocato,
tiene una sua putifera d'anni xliv o in circa, che pare un citriuolo sopraffatto
in circa, che pare un citriuolo sopraffatto o un xlvi popone di que'
, proposi in primo luogo quello di lentisco o sia sondro... in terzo
futurismo, 207: avanti il putipù o caccavella o pernacchia- tore scodella di terra
, 207: avanti il putipù o caccavella o pernacchia- tore scodella di terra cotta coperta
pute più che 'nfermo uom di pregione / o che nessun carname o che carnaio.
di pregione / o che nessun carname o che carnaio. bonvesin da la riva,
trenta passi lontano, quando si scaldava o da soverchia fatica sudava, il lezzo caprino
s'egli era dentro in casa sua o fuori. dossi, 1-ii-909: il villano
rimovono il vizio del putire della bocca o fiato. -impers. esserci puzza.
, ii-24: non sanno proferire parola o scrivere sentenza che non la vogliano confermare
. evocare, suggerire una determinata impressione o idea o sospetto di corruzione, di orrore
, suggerire una determinata impressione o idea o sospetto di corruzione, di orrore o
idea o sospetto di corruzione, di orrore o anche, con valore attenuato, di
, con valore attenuato, di difetti morali o d'immaturità o di pedanteria, ecc
, di difetti morali o d'immaturità o di pedanteria, ecc. biondi,
con l'esercizio dell'astinenza filosofica o colla vendita dei tuoi trattatelli che putivan di
7. locuz. putire il muschio o i fagiani o le rose a qualcuno
locuz. putire il muschio o i fagiani o le rose a qualcuno: essere abituato
putizza, sf. geol. spaccatura o spiraglio del suolo da cui fuoriesce idrogeno
, 6-200: se vi sieno luoghi aperti o cavernosi donde in certi tempi esca qualche
in certi tempi esca qualche esalazione fetente o pericolosa per gli animali che vi passano sopra
passano sopra, volgarmente si chiamano puzzole o putizze. idem, 12-1- 398
. d. claudio frodmond osservò una mofeta o putizza che resta in uno spazio nudo
. -al figur.: discorso o comportamento che suscita fastidio, per lo
che si trova in stato di putrefazione o di decomposizione; putrefatto.
avello del tuo petto, / o donna, io l'aprirò: / il
assorti come acquasantiere. -soggetto a putrefazione o a corruzione; destinato a decomporsi (
intaccato (soprattutto a causa dell'umidità o per l'azione del tempo o di agenti
umidità o per l'azione del tempo o di agenti atmosferici). pascoli,
marcio, putrefatto; insieme di cose marce o in via di putreiazione; putridume (
né quegli animali che nascono ai putredine o che solamente hanno l'agente universale,
da una piaga, da un ascesso o da un'ulcera. crescenzi volgar.
è un certo escremento globoso, cinerizio o negro fetente. alvaro, 12-150:
e prepuzi così rilasciati ch'è d'uopo o col fuoco o col ferro restringerli e
ch'è d'uopo o col fuoco o col ferro restringerli e risecargli, poiché,
d'urina. 4. materia guasta o muffa che si produce sul legno,
., soprattutto per effetto dell'umidità o per azione degli agenti atmosferici o dei
umidità o per azione degli agenti atmosferici o dei tarli. -anche: materia marcia
queste polveri, cioè mortine secca polverizzata o pezza di lino arsa o cuoio concio arso
secca polverizzata o pezza di lino arsa o cuoio concio arso o putredine di legno
pezza di lino arsa o cuoio concio arso o putredine di legno corrotto. landino [
alberi una quasi putredine degli istessi o del suo sugo, che, non potendo
indurito, siccome la rogna nell'uomo o la marcia nelle ferite. 5
di disonore, di riprovazione morale, o anche di corruzione o di infiacchimento morale
riprovazione morale, o anche di corruzione o di infiacchimento morale o spirituale. -anche
anche di corruzione o di infiacchimento morale o spirituale. -anche: colpa, peccato
il putrefarsi, l'essere putrefatto; stato o processo di putrefazione o di decomposizione di
putrefatto; stato o processo di putrefazione o di decomposizione di un corpo, di
... se questa nostra filosofia, o virtuosissimo signor giuseppe, giunge all'orecchia
, marcio. -anche: che contiene o produce pus, purulento. dalla
i reciticci divenivano, non più di muchi o di bile, ma di materia nera
interno di sostanze in corso di putrefazione o putrefatte. spallanzani, 4-vi-380: passo
questi cauteri potenziali alcuni per forza ignea o caustica, alcuni per putrefazione causano questo
tutti gli altri uomini, è putrefatto o incinerito. campanella, 4-377: cominciando
vii moltitudine indistinto, / si brucia o vanne a putrefar sotterra. massaia, vii-12
. non sarebbe atto ad impastarsi, o in azimo del tempio o in alimento di
impastarsi, o in azimo del tempio o in alimento di signori. 2
ii-33: se gli rompe alcune parti o alcuna vena nel cervello...,
sanza esercizio e l'acqua si putrefà o nel freddo s'adiaccia, così lo
intaccarsi (soprattutto a causa dell'umidità o per l'azione di agenti atmosferici);
di tavole di pezzo, pino, larize o altro albero odorifero...,
x-24-102: 1 pochi eroi si ritirarono o si putrefecero. stuparich, 5-57:
sonora che immette nel cerchio diabolico esplode o putrefà il trista- nismo 'liberty '
erbe e l'altre cose tutte putrefatte o putrefattibili non facciano altra parte né abbiano
, se non d'apprestare un luogo o un nido proporzionato. = agg.
alto sei piedi un tronco di larice / o di quercia che sia, secco e
patini, 27-836: tutto mi dava fastidio o mi faceva orrore. la polvere,
di collera putrefatta, e questa collera putrefatta o ella è putrefatta nelle vene o di
putrefatta o ella è putrefatta nelle vene o di fuori. libro della cura delle
talvolta che'l dente putrefatto, tarlato o forato, dolendo eccessivamente e causando fetore
modo possono poi speditamente e con nissuno o almen piccolo incomodo parlare. c.
il mostro raniforme, né il seme o sperma putrefatto, né le costellazioni,
aere è da attendere che non sia putrefatto o vero corrotto. sanudo, 46:
intaccato (soprattutto a causa del tempo o per l'azione di agenti atmosferici);
forte. io riesco ormai da cinque o sei anni a vivere una giornata tutta di
ad essere appena appena vivi. o. con valore attivo: che suscita avvilimento
trovata e senza alcuno vestigio di corpo umano o d'altra cosa, essendo ogni cosa
. massaia, vii-12: animali morti o morenti sparsi per quei terreni, in parte
. fucini, 380: il lastrico o non esiste o è mal connesso o non
380: il lastrico o non esiste o è mal connesso o non si vede,
lastrico o non esiste o è mal connesso o non si vede, perché nascosto sotto
pecchie vanno soggette a diverse malattie più o meno funeste che sono la diarrea, il
. dissoluzione, disgregazione di un minerale o delle ossa. g. brancati [
di notevole gravità dovuto a germi piogeni o a sostanze tossiche o irritanti, accompagnato
a germi piogeni o a sostanze tossiche o irritanti, accompagnato dalla formazione di materia
purulenta, per lo più raccolta in pustole o ascessi; necrosi di un tessuto,
se la cagione non è qualche putrefazione o corrosione degl'intestini o de le viscere
non è qualche putrefazione o corrosione degl'intestini o de le viscere, non so indovinar
: membro, organo, ferita putrefatta o in cancrena; materia incancrenita; ascesso,
concreto: insieme di persone moralmente corrotte o spiritualmente decadute. malvezzi, 7-18:
di una civiltà, di una società o di una religione. -anche, in senso
papini, iv-1327: oggi, nella squallidezza o putrefazione di tante forme letterarie, il
s'è ridotto a essere l'olmo o il palo che deve reggere non so quanti
palo che deve reggere non so quanti maglioli o viticci. 6. sovvertimento
bassa, non circondata da acque stagnanti o pantani né da materie putrescenti. marinetti
ma ancor riconoscibili nelle spettrali fisionomie verdognole o plumbee. monelli, 2-290: il
avevan visto fin lì, a destra o a sinistra, che campi di saggina o
o a sinistra, che campi di saggina o di granturco,... praterie
da fossi e canali diritti, prosciugati o con un filo cracqua putrescente. bacchetti,
del cinque e del seicento, plebee o diventate a poco a poco plebee, vivevano
380: quando ammaestravo i catecumeni o pronunciavo sul neofita immerso nell'acqua del
materia putrefatta; insieme di cose marce o che sono in via di decomposizione.
tifo, ecc., presentano modificazioni o alterazioni molecolari comparabili, fino a un
che è in avanzato stato di putrefazione o si sta rapidamente decomponendo (una sostanza
putridume e si nutre di sostanze putrefatte o in corso di putrefazione (un animale
di sostanze organiche in via di putrefazione o putrefatte, di humus (quindi fertile:
3. guasto per suppurazione; che contiene o produce materia purulenta (una parte del
, maleodorante. guarini, 108: o villano indiscreto ed importuno, /..
: originato dalla respirazione di aria malsana o daltingestione di acqua stagnante e infetta.
. 5. che contiene escrementi o altre impurità o agenti patogeni, ammorbato
5. che contiene escrementi o altre impurità o agenti patogeni, ammorbato, inquinato;
la palude meotide entra nel mar putrido o sia laguna che dalle parti ristagna dell'
. 6. intaccato dall'umidità o da altri agenti atmosferici; fradicio.
pittura che pur fosse e di già putride o di già scheggiate. -impregnato
: -che se talor vi avanzano / minestre o broda, solete mandarmene? / -anch'
-anch'altro, lena. -forse una o due coppie / di pane il mese,
due coppie / di pane il mese, o un poco di vin putrido?
io. sporco, lercio, sudicio (o, con valore attivo, che insozza
galatina, 251: nulla persona ausa gectare o fare gectare scopature de casa, romate
putride, carnali morticini alle vie puplice o vicinali de la dieta terra. g
cosa e schifa, / prègoti, o vaga o bella, che ti caglia /
schifa, / prègoti, o vaga o bella, che ti caglia / e d'
a trenta per ognuna di quelle cellette o accovacciati sotto i portici, su un
su un po'di paglia putrida e fetente o sulla nuda terra. a. boito
e vistosa, / fu pria sporca camicia o fu grembiale / di qualche vecchia putrida
vino più putrido / che mai moschino o li compagni fossino. panzini, ii-729
, infiacchito, snervato; corrotto intellettualmente o moralmente; indebolito spiritualmente, depravato nei
cospitando s'io debbo ricoverarmi in casa o pur rivolgermi per la toga che lasciai
. presto ebbe la grazia del padrone o, piuttosto, il putridume del suo
, sf. disus. materia putrefatta o in via di putrefazione; insieme di cose
14: perseo t'offre [o italia] la putrida testa recisa di turchia
. -con riferimento a un movimento culturale o filosofico. g. g.
unito con un sostantivo di significato deteriore o caricato di una forte valenza negativa (con
ed equivale a una forma di maledizione o di esecrazione. cavalca, 20-521:
sue pudrite liti. ceresa, 1-261: o stella che dal cielo oidi e'mei
gl'infingardi che si abbandonano all'ozio o a sedentanei e putridi giuochi son nemici
, 423: che giova, o signor, se a poco a poco /
. putridume, sm. corpo o materia putrefatta e in dissolvimento; insieme
in dissolvimento; insieme di cose marce o in via di putrefazione (anche in
, di disonore, di riprovazione morale o, anche, di decadenza, di
in unione con un compì, di specificazione o con un agg. possessivo).
fabula de cefalo e procris, cvi-43: o stella iniqua, o crudel mia fortuna
procris, cvi-43: o stella iniqua, o crudel mia fortuna, / che non
strovarrà alcuna femmina del detto comune, o vero de la corte, putta, sia
stornelli, i tordi, le putte o vero gazze e le ghiandaie e gli altri
poveri: a bologna si chiamano ragazze o putte, perché cianciano e stndono al
carnale uso fatto contra ragione, cioè o co la vedova o co l'amica o
contra ragione, cioè o co la vedova o co l'amica o co la putta
o co la vedova o co l'amica o co la putta. scampolo dugentesco sul
nave, non dico di spiegai vele o simili servigi marinareschi, ma di quelli
or come danza / fra nude putte o come in chiavar poltre / il loro
[ovidio], 81: dimmi [o giasone] se i venti a la
oimè, con quale / animo mai o con quale faccia avresti / i tuoi figliuoli
tua sposa accolto? -come appellativo o come epiteto ingiurioso, anche per esprimere
r arresti? / perché fuggi così, o mala putta? niccolò cieco, lxxxviii-ii-198
mai de'buoni e bravi è oggi favorevole o giusta la putta? -con riferimento a
la putta? -con riferimento a istituzioni o a tradizioni corrotte. petrarca,
povertate / contr'a tuoi fondatori [o chiesa] alzi le corna, / putta
tristo punto ove condotta sei, / o tosca musa già cara a gli dei,
or ti conosco io tutta, / o barattiera svergognata putta. -in espressioni
pulzelle ecc., tutte voci più o meno popolari. a proposito ai putte,
attualmente è dell'uso popol. o ha funzione espressiva). patecchio,
paglia ormai / tesser figliuol di dama o di puttana. biffi, 32: il
a la croce di dio, tu [o musa] se'puttana, / se
ha una condotta sessualmente immorale, dedita o incline alla licenziosità, dissoluta, corrotta
ti guarda di non rompere la fede data o promessa, però che non si conviene
non faccian spiacimento, / in dire o in far, secondo suo timore, a
goffissima, senza una grazia negli occhi o nel portamento o in alcuna parte della
senza una grazia negli occhi o nel portamento o in alcuna parte della persona, senza
mondo: e tutto questo essendo puttana o, se non altro, civetta. papini
tutto suo: la donna, vergine o puttana che sia, comincia a possederlo e
-in unione con un agg. possessivo o con un compì, di specificazione:
marito. 3. come appellativo o come epiteto ingiurioso, anche per esprimere
fatto di me, ci sono tornato o sono per tornarci mai. c. e
per prigion t'arendi, / o tu con tua possanza ti difendi ».
41: niuna persona della decta lega o d'altronde, di chiunche stato o condizione
lega o d'altronde, di chiunche stato o condizione fosse, ardisca o ver presumma
chiunche stato o condizione fosse, ardisca o ver presumma... di mentire o
o ver presumma... di mentire o ismentire o di chiamare ladro, figliuolo
presumma... di mentire o ismentire o di chiamare ladro, figliuolo di puttana
di chiamare ladro, figliuolo di puttana o « io mi vendicare) di te
vacca sporca lurida puttana! -nell'espressione o nell'epiteto ingiurioso puttana la madre,
: una paura puttana. -in esclamazioni o in imprecazioni. angioletto, 11-68:
nederiadir », che vuol dire « o figliuol di puttana, che mare!
pranzi ai suo padre ebreo fallito due o tre volte vantaggiosamente per se. malaparte,
puttana, in italia. -istituzione o tradizione che è divenuta dominio di tutti
non rispondendo con aroganza puttanissima; ma o taci, o di'con reverenzia o
con aroganza puttanissima; ma o taci, o di'con reverenzia o bella o brutta
o taci, o di'con reverenzia o bella o brutta: « eccomivi servitrice »
, o di'con reverenzia o bella o brutta: « eccomivi servitrice ».
abbandonare, trascurare, lasciar perdere qualcosa o qualcuno senza curarsi dei danni che ne
aretino, 20-350: egli, veduta balenare o questa o quella lordarella che io soleva
20-350: egli, veduta balenare o questa o quella lordarella che io soleva menar meco
sm. luogo frequentato da prostitute o da donne di facili costumi; accolta di
e attualmente è dell'uso gerg. o ha funzione espressiva). p.
puttanata, sf. gerg. cosa o faccenda di nessun valore, di nessun
, contenti? 2. azione o fatto ignobile. c. e.
45-60: ahi! lassa! disse, o miserie! poiché non fur bastanti le
partic. riferimento a istituzioni, fazioni o uomini politici che non assumono posizioni chiare
runa, ora con l'altra fazione, o che scendono a compromessi con i propri
perocché non la tenne a modo di donna o di sposa, ma in avolterio la
putanegiar le virgine e gli altari: / o giustizia de dio, come il comporti
.: licenziosità, lascivia; atto o comportamento impudico, immorale.
; sgualdrinella. -anche: prostituta giovane o dappoco. maestro alberto, 17
di senocrate da alcuna persona più veramente o più propriamente dimostrare che come fu racontata
, 1-i-416: l'argia aveva ritrovata o non aveva perduta affatto la filosofia naturale
sicura dei suoi mezzi in ogni contingenza o catastrofe. buzzati, 6-83: una puttanella
occulti ai nostri conoscimenti. credimi, o conte, che tu ti metti troppo nell'
ruffianaria sia figliuola de la puttanaria, o vero che la puttanaria sia uscita del
. -azione da puttana, atteggiamento o comportamento da donna corrotta e lasciva.
. proprio, tipico della prostituta o, per estens., della donna corrot
gli antichi egizi, quando volevano esprimere o del puttanesco prurito o della sfacciataggine stessa
quando volevano esprimere o del puttanesco prurito o della sfacciataggine stessa il più vivace ritratto
se io so che quante leggi, digesti o rubriche fèr mai bartolo e baldo non
annunzio, ¥-3-652? non si confessano, o molto creduli, non si dichiarano gli
chi lodasse alcuna persona che fosse scaltrito ladro o vergognoso puttaniere, o lodasselo di alcun'
fosse scaltrito ladro o vergognoso puttaniere, o lodasselo di alcun'altra sozza o vituperevole
puttaniere, o lodasselo di alcun'altra sozza o vituperevole cosa. libro dei sette savi
. faba, xxvii-15: tu [o carnevale] se'fello e latro, ruffiano
cosa saran gli uomini se non che o puttanieri o figli di baldracche? montale,
gli uomini se non che o puttanieri o figli di baldracche? montale, 15-644
si trova non solo in uno o in due [persone], ma s'
-come appellativo o epiteto ingiurioso, per esprimere genericamente disprezzo
qualità, il cattivo funzionamento di oggetti o strumenti. p. petrocchi [s
), sm. fanciullo, bambino o, per estens., giovinetto (e
andaranno a fare le loro vigilie, o guadagnare le stazioni alla fiera di medina
collo. -con uso aggett. o pred. bibbia volgar., i-190
ha che vadi e vedi ogn'arte, o via? / se è putto [
-in espressioni comparative con allusione all'ingenuità o alla leggerezza dei fanciulli. pulci,
fanciullescamente, se non vogliamo dire asinescamente o buffalescamente, in tutti i fatti.
unione con un compì, di specificazione o con un agg. possessivo).
con l'ingenuità, l'im- maturità o la leggerezza propria dei fanciulli; persona
dei fanciulli; persona ingenua, sprovveduta o superficiale. francesco di vannozzo, 138
non volse accettar un puttino di due o tre anni, percioché egli era troppo piccolo
gambe, come se fusse la lor madre o la balia. scaramuccia, 63:
puttini, quando, giunti al quarto o al quinto anno, è come digerito
. idem, 24- 9: o amore carnale, sentina putulente, i.
. laudario urbinate, lxxxiii- 600: o peccatur'del mondo, lo mal sonno dormite
: poy prendi... una perdis o un pu- veri o un
perdis o un pu- veri o un altro ociello di questo grande, e
), piuttosto che una forma derivata o connessa col lat. puls pultis (v
, ovvero che gittassono fiamma di fuoco o portanti rumo di puzza e che gittassono faville
donde m'avevi tu tratto? de'ceppi o dalla puzza della prigionia? donde m'
causato dal sudore, dall'alito cattivo o da fenomeni di meteorismo). iacofone
gambe in su i taloni. / o possanza del ciel, che cosa è questa
da sezze, ii-210: quella puzza o male odore che rendono li demoni,
maligne puzze da le pestifere esalazioni causate o da l'interno calore de la terra
da l'interno calore de la terra o da la forza del fuoco che brucia i
. -con riferimento all'aria maleodorante o malsana delle città. pacichelli,
4. figur. manifestazione esteriore del peccato o anche del peccatore, che provoca ripugnanza
felice da massa marittima, aliii-237: o sodomito, pien di feditade, i
, depravazione. dondi, 242: o puzza abominabel de costumi, / o maledetti
: o puzza abominabel de costumi, / o maledetti dì di nostra etade, /
maledetti dì di nostra etade, / o gente umana senza umanitade, / più
-presenza fastidiosa di un atteggiamento dottrinale o letterario negativo. pellico, 2-39:
cosa minuta qualunque e di niun pregio o qual che a firenze dicesi 'ciarpe
bolio. se nulla puzza e nocciolo o granellino vi fusse, mandalo via.
, fetido (anche come appellativo ingiurioso o soprannome). folengo, i-386:
di puzzare), agg. che ha o emana un odore sgradevole; maleodorante,
. abietto, vizioso, che ispira riprovazione o, anche, suscita ripulsa a causa
pratica, per lo più da dilettante o da amatore, il ciclismo o le
dilettante o da amatore, il ciclismo o le corse di fondo. baldini
puzare), intr. emanare, esalare o avere odore sgradevole (anche in relazione
relazione con un compì, di specificazione o in una similitudine, talvolta per descrivere
, talvolta per descrivere efficacemente la qualità o l'intensità dell'odore, accostandolo a
figur.: presentare alcuni aspetti negativi o spiacevoli. a. f. doni
si coglie mai fiore del suo giardino o che non puzzi o che non punga
fiore del suo giardino o che non puzzi o che non punga: sempre cerchiamo di
di fame ghirlanda per la nostra testa o per dare diletto all'odorato nostro un
mai trovato grasso. -mandare o avere odore spiacevole, molesto o fastidioso
-mandare o avere odore spiacevole, molesto o fastidioso (una persona, una parte
dell'igiene, a causa di alimenti o bevande ingerite, per ragioni fisiologiche o,
o bevande ingerite, per ragioni fisiologiche o, anche, patologiche).
-essere impregnato di un odore sgradevole o intenso e penetrante (un luogo,
. 2. figur. possedere o lasciar palesare un determinato carattere (atteggiamenti
atteggiamenti e comportamenti, idee e propositi o, anche, fatti ed eventi).
modo avvertibile, di un carattere concettuale o stilistico che desta impressioni, suggestioni o
o stilistico che desta impressioni, suggestioni o, anche, suggerisce ipotesi critiche,
una composizione letteraria, artistica, musicale o scientifica, l'opera di un autore
scientifica, l'opera di un autore o, anche, una parola, il contenuto
qua e là, in giacomino pugliese o in rinaldo d'aquino e anche in
e contenuti non aderenti all'ortodossia cattolica o alieni dal messaggio evangelico. mamiani
modello dal quale si è tratta ispirazione o che è stato imitato. bar
proprio mediocre valore, la scadente qualità o rumile provenienza (un oggetto).
spiacevole; provocare fastidio, noia, o suscitare sentimenti di opposizione. leggenda di
coltel troppo fino: / si rompe facilmente o si rintuzza; / convien tenerlo dentro
convien tenerlo dentro al suo confino, / o trova tal materia che gli puzza.
, per lo più autoritaria, tirannica o straniera). machiavelli, 1-i-105:
puzza. l. strozzi, 1-152: o che raza di medico!...
intendere, far trapelare il secondo fine o l'intendimento di un determinato atteggiamento o
o l'intendimento di un determinato atteggiamento o comportamento. manzoni, pr. sp
medici. 9. possedere o mostrare i caratteri precipui di una determinata
sorella. -scherz. mostrare affinità o conformità o denunciare l'influenza subita dall'
-scherz. mostrare affinità o conformità o denunciare l'influenza subita dall'assidua frequentazione
, denunciare con chiarezza una caratteristica morale o intellettuale per lo più negativa.
puzzi dè introdursi. -lasciar intendere o sospettare le proprie idee e convinzioni politiche
sospettare le proprie idee e convinzioni politiche o religiose, per lo più non condivise
religiose, per lo più non condivise o considerate deteriori. campanella, i-245:
matregna. / chi ha canuta la barba o bianco il zucco / vi puzza,
bianco il zucco / vi puzza, o donne, e non porgete orecchio / a
: porre in cattiva luce; provocare o suscitare avversione pre giudiziale verso una persona
giudiziale verso una persona, una comunità o un popolo. savonarola, 7-ii-109:
d'inchiostro: acquistare una merce accendendo o aumentando un debito. fanfani, uso
e'puzza d'inchiostro 'di un abito o di qualunque altra cosa che sia per
qualunque altra cosa che sia per uso o di casa o della persona, a significare
cosa che sia per uso o di casa o della persona, a significare che essa
landolfi, i-296: a treni'anni o giù di lì, era un giovane
morire (per lo più in contesti enfatici o in espressioni intimidatorie e di minaccia)
-puzzare lo zibetto e l'ambracane o l'ambracane a qualcuno: essere esageratamente
]: le mie cicatrici sono puzzate o corrotte. il peccato è di odore puzzolente
). mandare odore non eccessivamente intenso o sgradevole; cominciare a puzzare.
più con riferimento a cadaveri in putrefazione o a cibi avariati). -anche per
ingiuria ad uomo che tramandi cattivo odore o da'piedi o dalla bocca. idem,
che tramandi cattivo odore o da'piedi o dalla bocca. idem, uso tose.
, rottami d'ogni sorte, a mucchi o seminati per le strade; un'aria
il suo puzzo quando gli sete vicino o quando la baciate? marchetti, 5-290:
usano, ma dove non dia pusso o ingombri via alcuna. grillo, 1-186:
cancro, tamen forse che uomo mondano o badessa la facesse medicare o venisse in
uomo mondano o badessa la facesse medicare o venisse in gravezza e puzzo, si
. manifestazione (che provoca disgusto morale o intellettuale) del carattere vergognoso del peccato
carattere vergognoso del peccato, del vizio o dell'iniquità e dell'errore delle credenze
iniquità e dell'errore delle credenze pagane o eretiche. dante, par.,
e pretenzioso di vivere e di comportarsi o dal fatto di assumere atteggiamenti di ingiustificata
rappresentazione teatrale, in un'opera letteraria o nell'attività artistica e compositiva di un
e riprovevole, in quanto elemento spurio o deleterio. monti, vi-421:
6. presentimento del verificarsi di fatti o di avvenimenti. -in partic.:
del futuro attuarsi di determinate situazioni storiche o forme di governo. -anche: rischio
forme di governo. -anche: rischio o possibilità che un evento accada.
la parte sinistra è buona a brontolare o, col puzzo, a ghignare: ma
non ne vuol sentire né puzzo (o né fumo) ne bruciaticcio.
quasi puzzo le venisse di chiunque vedesse o scontrasse. novella della griselda, 9:
odore penetrante che emanano quando sono tagliate o sfregate (e si distingue la puzzola
e si distingue la puzzola grande, grossa o gialla, che indica la specie tagetes
specie tagetes erecta, dalla puzzola piccola o scura, che indica la tagetes patula)
piccole, puzzole scure, garofani d'ìndia o d'africa, fiori di morto.
cura dell'igiene, per cause fisiologiche o, anche, patologiche (una persona,
. rappresentazione di stella, xxxìv-613: o sacro imperator, s'ell'è rimossa /
le api] sta in luogo sozzo o puzzolente. leggenda aurea volgar., 1322
sant'anseimo volgar., xxi-657: o pietosa madonna, [la mia anima]
mondo puzzolente / non già vestito d'armellini o drappi / per ricomprar tutta l'umana
gente. -con riferimento a eresie o a credenze non conformi all'ortodossia cattolica
, il delitto, un determinato comportamento o atteggiamento, un'espressione).
6. che è di scadente valore letterario o linguistico (uno scritto, un testo
senza considerare di chi eglino son nati o di che vii sangue, senza vedere
basso, spregevole, detestabile ogni carattere o azione altrui. caro, i-125:
? ad una sentina di fetore? o caro amico, mira, per dio,
: nome toscano del catrame di ginepro o olio empireumatico di ginepro; viene usato
nel nostro orecchio potrete mostrare la cicatrice o margine. = comp. di puzzoloso
opera, in partic. cinematografica, teatrale o letteraria, riuscita male e brutta,
': di chi fa molto puzzo o ha addosso del puzzo. 'tirati in
, che disdegna e disprezza gli altri o a cui dà fastidio ogni cosa.
'puzzone ': chi affetta di spregiare o non curare persone o cose, anco
affetta di spregiare o non curare persone o cose, anco degne di cura; quegli
più uggioso... udirvi scipiti o puzzoni bisticci. = voce roman
, provocato dalla scarsa cura dell'igiene o da cause fisiologiche o, anche,
cura dell'igiene o da cause fisiologiche o, anche, patologiche. bandello,
si potrà porre un grano di muschio o di ambra ovvero di canfora nella bambagia
mio quel puzzore che lui emanava dalla bocca o da non so dove era insopportabile,
iv-343: sia dinanzi al portico o nel mezzo del loro [delle oche]
e repulsione, del peccato e del vizio o della abietta situazione morale di chi vive
et erano come... quella puzza o male odore che rendono li demoni che
quasi animalesca. - anche: atto o contegno grossolano, villano, zotico.
, che non è altro che il lezzo o puzzore del naso, pareva sapere di
puzzóso, agg. che ha o emana cattivo odore per scarsa cura dell'
cura dell'igiene, per cause fisiologiche o, anche, patologiche (una persona,
-come epiteto ingiurioso: spregevole moralmente o intellettualmente riprovevole. stigliani, 2-228:
suono, et égli fatto sentire strido o altro contrario; quando il naso vuole
, disgustoso, repellente di ogni azione o espressione colpevole e peccaminosa, e di
peccaminosa, e di chi le compie o le pronuncia. segneri, 2-3-470:
le pronuncia. segneri, 2-3-470: o come indegne di essere ricordate sono le
.. gittando per le fessure puzzura o acqua. vita di s. domenico [
principe di questo mondo tu hai commesse o per ignoranza o per lascivia, a concederti
mondo tu hai commesse o per ignoranza o per lascivia, a concederti che stando
fuscel- lino di paglia, di legno o di sì fatta cosa. giannini-nieri,
. letter. vanteria smodata ed eccessiva o infondata; smargiassata, sbruffonata, millanteria
. nupóci? 7: upóev *: o;, deriv. da nùp nupóc
sm. letter. ant. dardo infocato o lucente come fiamma. fr.
la volante e vehemente sagitta d'oro o vero il suo pyrovolo. = voce