sincerità delle anime attendono vigore di bellezza o di ascensione. = voce dotta
equivoci, la quale si chiama analoga o vogliam dire simile di ragione. salvini,
così richiede la proporzione e convenienza, o analogia, quando è nome di predicazione
analogia, quando è nome di predicazione o predicato che vogliam aire, ma quando
, agg. ling. che è più o meno probabile a seconda che sia più
meno probabile a seconda che sia più o meno determinato dal contesto (un enunciato
meno determinato dal contesto (un enunciato o un elemento linguistico; e meno sono
. l'essere predicibile (un enunciato o un elemento linguistico). prediciménto
/ che sapeva predir se ria o felice / cosa altri in gaudio od in
, 1-48: ancorché molti prìncipi grandi o derisero o severamente castigarono tali predicitori,
: ancorché molti prìncipi grandi o derisero o severamente castigarono tali predicitori, papa alessandro
sm. ramanzina, rimprovero, esortazione o ammonimento, per lo più affettuoso e di
più pronunciato da un superiore di grado o di età; paternale.
fazzoletti ricamati. 2. scritto o discorso noioso, prolisso, di scarso
, prolisso, di scarso interesse (o che così è presentato per modestia o
(o che così è presentato per modestia o con intenzione ironica). tommaseo
adatti procedimenti divulgativi (un tema o un modo letterario). arbasino,
che è particolarmente caro e amato (o amato più di altri), in quanto
di speciale affetto, tenerezza, simpatia o, anche, riconoscenza o rispetto (
, simpatia o, anche, riconoscenza o rispetto (con riferimento a un rapporto
sposi, fra amanti, fra amici o, anche, fra maestro e allievo,
difeso, protetto, sostenuto, esercitato o compiuto tanto da applicarvisi con passione,
, cura, zelo (un bene materiale o intellettuale, una dote, uno studio
); preferito per il valore intrinseco o per ragioni affettive (un'opera d'
quali sono le predilette abitudini dell'animo o le più comuni e frequenti, possiamo
d'este, 75: il viag'o per il mio amico fu meno penoso e
deporre la poesia in grembo alla morale o all'edonistica o alla filosofia o alla
in grembo alla morale o all'edonistica o alla filosofia o alla religione, dove
alla morale o all'edonistica o alla filosofia o alla religione, dove la mia prediletta
della mia fanciullezza. -molto gradito (o il più gradito) al gusto (anche
simpatia, stima, rispetto, ammirazione o affetto profondo,
a causa delle capacità artistiche, intellettuali o pratiche o delle doti morali o, anche
delle capacità artistiche, intellettuali o pratiche o delle doti morali o, anche,
intellettuali o pratiche o delle doti morali o, anche, della grazia e della
parte della provvidenza. 2. esclusiva o spiccata preferenza, attaccamento, interesse per
attaccamento, interesse per un bene materiale o spirituale, per una disciplina, per
prescinde dal ragionare dell'oro degli ongari o sia ducati d'austria ed altri ed anche
vita. -particolare gradimento per un cibo o per una bevanda. de amicis
stampa periodica milanese, i-388: ciò proviene o dal l'avversione che tali
gradito, che corrisponde ai più spiccati interessi o preferenze di qualcuno. tommaseo [
breve biografia di questa celebrità partenopea qualcuna o tunica almeno delle sue predilezioni..
3. forte tendenza a giudicare o a comportarsi con parzialità, in modo
avere caro, amare in modo particolare o più di altri, fare oggetto di un
, fare oggetto di un affetto o di una simpatia speciale (con riferimento ai
, fra amanti, fra amici, o, anche, fra maestro e allievo,
l'idea della 'collarina ', o che so io, non mi dispiacerebbe;
: angefita era tanto affettuosa. dopo due o tre settimane il maestro e perfino sua
apprezzare in modo particolare, esclusivo o più di altro; sostenere con notevole
adatto alle proprie esigenze materiali, spirituali o intellettuali, alle proprie inclinazioni e attitudini
lusso e io i caffè più dimessi o addirittura la strada. -in relazione
'mortali, di quello con alcuna dimostrazione o in segno o in sogno o m
quello con alcuna dimostrazione o in segno o in sogno o m altra maniera farci avveduti
dimostrazione o in segno o in sogno o m altra maniera farci avveduti, accio-
: immobile rustico di proprietà dello stato o di un ente pubblico (come un'università
. toccherà, secondo il loro turno o per decisione della sorte, di concorrere
sorte, di concorrere ai lavori pubblici o con bestie o senza per la coltivazione
concorrere ai lavori pubblici o con bestie o senza per la coltivazione del predio pubblico
, pronosticare, prevedere ciò che accadrà o che si ritiene debba avvenire o,
che accadrà o che si ritiene debba avvenire o, anche, in che modo o
o, anche, in che modo o quando dovrà avvenire qualcosa (con riferimento
qualcosa (con riferimento a chi possiede o si vanta di possedere tale facoltà per
vanta di possedere tale facoltà per ispirazione o per dono divino o per privilegio singolare
facoltà per ispirazione o per dono divino o per privilegio singolare della natura o a
divino o per privilegio singolare della natura o a chi fa previsioni in base a
chi fa previsioni in base a dati scientifici o a determinati indizi o convinzioni, anche
a dati scientifici o a determinati indizi o convinzioni, anche con eccessiva sicurezza o
o convinzioni, anche con eccessiva sicurezza o presunzione). fra giordano,
mai greca 3 3 o barbara o latina / progenie, in questo
3 3 o barbara o latina / progenie, in questo o nel
barbara o latina / progenie, in questo o nel buon tempo antico, / ricca
d'apelle prediceva il tempo della morte o futura o passata. vìviani, vii-345:
prediceva il tempo della morte o futura o passata. vìviani, vii-345: gli sortì
, / che sapeva predir se ria o felice / cosa altri in gaudio od in
; in quel modo che dice o fa chi tutto 'predice ', cioè
di gesù cristo, xxxtv-400: o signor mio, or conosco ben chiaro /
dicano l'avvenimento d'alcuno frate a noi o altra cosa futura,...
quelle cose delle quali veggiono alcuno principio o cagione dalla lunga. -con riferimento
apparir in scena con macchina qualche dio o qualche dea, che o palesasse il passato
qualche dio o qualche dea, che o palesasse il passato o predicesse il futuro
qualche dea, che o palesasse il passato o predicesse il futuro. batacchi, ii-156
2. per estens. costituire l'indizio o il segno premonitore che preannuncia un fenomeno
(sia improvviso sia ricorrente periodicamente) o permette di prevedere l'accadere di un
, di riconoscere con una certa probabilità o di presagire determinate realtà, fatti o
o di presagire determinate realtà, fatti o situazioni. -anche in relazione con una
ogni anno con il parto loro la bontà o malizia dell'anno futuro, percioche,
; premettere una notizia, una considerazione o una spiegazione che si considera utile o
o una spiegazione che si considera utile o indispensabile alla comprensione di ciò che verrà
innanzi la ora del mangiare predicerlo al rectore o vero al suo vicario, se 'l
a cui appartenga la difesa dell'autore o 'l predire l'argomento. tortora, iii-
pascoli, ii-156: perché impreca o mal predice francesca? perché la vita
. medie, e veter. causa o fattore predisponente: ciascuno dei motivi o
o fattore predisponente: ciascuno dei motivi o delle condizioni che, esercitando un'azione
(e possono essere di natura diatesica o derivare da postumi di una malattia pregressa
cause predisponenti ': quelle che afforzano o fanno crescere la predisposizione allo stato di
un po'prima, all'invasione di questa o di quella malattia. -doglie
di quella malattia. -doglie o dolori predisponenti: doglie che precedono il
. v. j: 'dolori 'o 'doglie predisponenti ': i primi
. porre). disporre, stabilire o sistemare (in precedenza rispetto a una
in precedenza rispetto a una determinata situazione o condizione) secondo un dato ordine o
o condizione) secondo un dato ordine o proposito per uno scopo da attuarsi in
organizzare, preordinare (secondo determinati princìpi o modalità) l'esecuzione o lo svolgimento
determinati princìpi o modalità) l'esecuzione o lo svolgimento di un'azione o le
esecuzione o lo svolgimento di un'azione o le premesse per un modo di essere
le premesse per un modo di essere o di comportarsi. stampa periodica milanese,
. 3. figur. mettere o (con riferimento a soggetti astratti)
qualcuno in un determinato stato d'animo o in una particolare condizione spirituale o psicologica
animo o in una particolare condizione spirituale o psicologica. foscolo, xi-2-583: si
ordinare razionalmente, inquadrare in schemi concettuali o secondo un determinato ordine o una struttura
schemi concettuali o secondo un determinato ordine o una struttura organica (una disciplina o un
o una struttura organica (una disciplina o un pensiero). delfico,
che ciò fosse per difetto nel principio o nelle cagioni, ma perché queste [le
medie, e veter. porre una persona o un animale in una condizione favorevole al
. predisposizióne, sf. l'atto o l'insieme degli atti e delle operazioni
a preparare e a organizzare un'impresa o un'attività, a ordinare e a
. gadda, 6-26: la prefigurazione d'o fattacce s'era dovuta evolvere a predisposizione
predisposizione ': condizione di un tessuto o di un organo, o generalmente del
di un tessuto o di un organo, o generalmente del corpo, la quale lo
: 'predisposizione ': effetto patente o occulto che, sotto l'effetto di cause
, si produce nell'economia con maggiore o minore costanza, in un tempo più
minore costanza, in un tempo più o meno lungo e in gradi differenti d'
in precedenza rispetto a un determinato scopo o uso. cantù, 3-190:
aprir e chiudere mantici a acqua o massellare il metallo sulrincudine o farlo fondere nelle
acqua o massellare il metallo sulrincudine o farlo fondere nelle capacissime fornaci, mestandolo
, organizzato secondo determinati princìpi, esigenze o mentalità (un'azione, un comportamento
dai quali, quasi per un addentellato o, a dir meglio, per una evoluzione
umore; che ha particolari disposizioni affettive o volitive; che è naturalmente incline, che
naturalmente incline, che indulge a qualcosa o vi è favorevole, propenso. stampa
. probabilmente da ragguagli di frettolosi viaggiatori o da corrispondenza di persone mal predisposte.
determinato comportamento, verso una data scelta o verso una particolare vicenda storica o un
scelta o verso una particolare vicenda storica o un tipico atteggiamento spirituale. cesarotti
una particolare predisposizione a contrarre una malattia o determinate malattie. stampa periodica milanese,
dignità decorati. scroffa, 1-30: o da me celebrando in mille pagine, /
, iv-147: ahi che senno non vale o ingegno predito, / qualor nel volgo
pronostico, preannuncio (espresso per ispirazione o per dono divino o fondandosi su dati scientifici
espresso per ispirazione o per dono divino o fondandosi su dati scientifici o in base
per dono divino o fondandosi su dati scientifici o in base a più o meno evidenti
dati scientifici o in base a più o meno evidenti indizi o persuasive convinzioni,
in base a più o meno evidenti indizi o persuasive convinzioni, anche con eccessiva sicurezza
, anche con eccessiva sicurezza e presunzione o vantando facoltà divinatorie); profezia,
però vi concedo che vi sia alcuna violenza o necessità fatale, avegna che le stelle
le predizioni, quali argomentano dalle linee o vene della fronte. f. m
altn si facciano che per gli oracoli o sacerdoti loro e per altre persone o
o sacerdoti loro e per altre persone o nature che abbiano del divino, siccome avea
[l'immaginazione] intesse una favola o traccia le linee di una favola proiettata
nel futuro, si ha la cosidetta predizione o profezia, 'ricordo di tempi non
cultura predmostiana: civiltà preistorica classificata da o. men- ghin in seguito al rinvenimento
; preponderante; che assume rilievo notevole o maggiore o è più intenso rispetto ad
; che assume rilievo notevole o maggiore o è più intenso rispetto ad altro (
è il più diffuso (un aspetto o una forma culturale). -anche: che
: che impegna (un'attività) o pervade di sé una persona o
o pervade di sé una persona o l'animo, la mente (una passione
2. che è in quantità o in numero maggiore rispetto ad altro o
o in numero maggiore rispetto ad altro o alla norma. ammirato, i-166:
spaventevoli. e questo talora avviene per infermità o per qualche umor predominante, dicono i
. 3. che ha molta o la maggiore autorità, influenza, prestigio
a più riprese con un'arma bianca o con un altro strumento aguzzo.
, offeso da frasi mordaci, allusive o ingiuriose. rajberti, 4-46: perché
ai colpi portati all'individuo tale o tal altro e ne risero, ora avrebbero
infastidisce, che provoca con allusioni ironiche o canzonatorie. pafiini, 27-207:
pun tura (di spillo o di altri oggetti appuntiti). -anche:
. 2. figur. espressione o frase allusiva, ironica, arguta,
-intervento critico di tono polemico, ironico o provocatorio (ma non troppo feroce)
che né punta di picca, di stocco o di trafiere può giugnere a penetrarli.
a penetrarli. 2. punteruolo o tonchio dei legumi. soderini, 4-62
nei coppi che abbiano tenuto l'olio o strofinati di morchia quelli che s'hanno a
l'una dice sì e l'altra no o non sono tutte in concordia, si
metallurgica, contrassegnare con lettere, numeri o altri simboli profilati metallici; forare con
di una competizione sportiva per evitare manomissioni o sostituzioni, nei casi previsti dal regolamento
negativo del suono, per poi individuare o spezzone di sonoro corrispondente alle immagini visive
sul modello del fr. poinsonner (o ponchonner, nel 1324).
conto corrente aperto, ed è obbligato o a restituire i biglietti non punzonati o a
obbligato o a restituire i biglietti non punzonati o a pagarne l'importo.
operazioni di foratura e taglio di lamiere o che firocede a contrassegnare con numeri,
per la punzonatura a freddo di lamiere o per il taglio di rondelle cilindriche o
o per il taglio di rondelle cilindriche o sagomate. premoli [s.
con numeri, lettere, ecc. o l'effettuazione di fori con un punzone
. forte colpo dato con le nocche o con la mano raccolta; percossa,
punzone nel petto, fece dare indietro otto o dieci passi un altro che gli correva
bestemmie. 2. asta o cubetto d'acciaio, la cui estremità,
tronca, reca in rilievo la lettera o il segno da imprimere nella matrice metallica
le medaglie di bronzo, d'argento o d'oro come già le fecero gli antichi
in medaglie d'oro, d'argento o di bronzo. montanari, ii-293: io
l'intiera operazione ed i coni, o sia punzoni, da lui solo erano
la lamina dell'amuleto con pochi tipi o punzoni, dalla cui diversa combinazione, spesso
cantina col punzone e il crogiuolo; o almeno pensava che fossi un manutengolo.
industria metallurgica, attrezzo d'acciaio temperato o di altro materiale, atto alla punzonatura
se deo t'allegri di becchina / o di quello che spesso sen rincoia, /
. locuz. essere a puoia: essere o riuscire molesto, gravoso, insopportabile,
v.]: pópa, coll''o 'stretto: bambola, fantoc- cino
era la prima bambina che a quattro o cinque anni non chiedesse nemmeno la pupa.
3. ragazza (nel linguaggio amoroso o dello scherzo galante). c
da un astuccio (detto pupario) o racchiusa in un bozzolo di seta.
puparo, sm. region. proprietario o esercente di un teatro di marionette siciliane
in sicilia, dove si possono conoscere o almeno sognare banditi, me- tatieri,
di questi suggerii potrai tu ritrar metafore o simboli simplici di cosa piccola: come se
colorito come quello delle bambole di gesso o che ha lineamenti gradevoli e regolari,
. bini, 21: sapreste dirmi, o signora, chi vi ha soffiato nella
le pose scultorie?? o poetiche o procaci di modelle? faldella,
scultorie?? o poetiche o procaci di modelle? faldella, ii-2-62:
non sa conquistarsi l'assistenza della mamma o la mia. 2. dimin
bambini in qualità ai suppellettili della bambola o sia pupazza, alla romana. sergardi,
scolara, (a lucrezia) - o qualche pazza, (a rosina).
qualche stato vicino che l'abbia rapita o che la nasconda. rivuole la pupazza
plur. m. -chi). proprio o tiico æl pupazzo. -per lo più
figurina stilizzata, disegnata con scopo caricaturale o per gioco (o anche come elemento
con scopo caricaturale o per gioco (o anche come elemento decorativo o come indicazione
gioco (o anche come elemento decorativo o come indicazione simbolica di una persona o
o come indicazione simbolica di una persona o di un gruppo in una statistica).
bilancio finanziario, aride parole fatte buffe o commoventi dai pupazzetti che riproduciamo. g
, privo di profondità morale e psicologica o ritratto in maniera stereotipata; macchietta.
pur non superando di molto il pupazzetto convenzionale o la cronaca, acquistano, dallo stile
, sm. figura disegnata, scolpita o variamente lavorata che riproduce, talvolta in
la retina (e tali aperture si dilatano o si restringono per l'intervento di determinati
intervento di determinati fattori chimici, ormonici o psichici e, in partic., per
ristringimento necessario della pupilla e l'avvicinamento o l'allon- tanamento della lente cristallina.
le sue pupille si dilatavano amabilmente, o parevano raccogliersi m una intensità più profonda
, per un poco di spendore, o vero raggio, come passa per le
. pratesi, 5-84: qualche fibula o anello d'oro dardeggiava, tra quelle
la cura, l'affezione verso qualcuno o qualcosa, in partic. nelle espressioni
, avere caro, custodire, come o più della pupilla, delle pupille degli
. tasso, aminta, 1549: o silvia, silvia, tu non sai né
amor e [tasso], 233: o cara pupilla degli occhi miei, o
o cara pupilla degli occhi miei, o marito mio dolcissimo, giudicato morto per mia
ogni strumento sensitivo è composto d'aria o d'acqua, elementi semplici, o
o d'acqua, elementi semplici, o dell'uno o dell'altro, com'è
, elementi semplici, o dell'uno o dell'altro, com'è verbigra- zia
e disse: « o vergine santissima! » verga, 8-236:
amata. bùgnole sale, 2-119: o di mie gioie tempo, or di mie
unito con agg. come fisso, intento o in espressioni quali aguzzare, fissare,
all'amore. gozzano, 1-166: « o piccolino! non mi vuoi più bene
le tue. -figur. facoltà o insieme delle facoltà spirituali o intellettuali;
. facoltà o insieme delle facoltà spirituali o intellettuali; capacità di comprendere, di
se non vi fosse la mente o vogliam dire la pupilla spirituale interiore che vede
nere con una piccola pupilla gialla, o d'oro, o azzurre come le
piccola pupilla gialla, o d'oro, o azzurre come le violette di parma,
azzurre come le violette di parma, o bianche e nere, o anche tutte bianche
di parma, o bianche e nere, o anche tutte bianche. comisso, v-iii
azzurro, quasi nero, con pupille verdi o bianche. -perla, gemma
a euridamante / portavano a tre gocciole o pupille / travagliati ed assai grazia splendevane
del sole. tassoni, 8-56: o pupilla del mondo, in cui la face
nei casi di opacità centrale della cornea o del cristallino. -pupilla miotonica, tonica
cui si esegue e si forma nell'una o nellfaltra guisa una nuova pupilla, quando
nuova pupilla, quando l'antica è otturata o divenuta inutile, per roscuramento del centro
alla pupilla naturale, quando questa manca o e obliterata. 7. ott
poppa e zinna. bollino over pupilla o capitello si chiama quel rilevo onde n'
, senza riconoscere se sia lecita o pur illecita la piena di felicità.
. pupillétta. chiabrera, 1-ii-88: o begli occhi, o pupillette, / che
chiabrera, 1-ii-88: o begli occhi, o pupillette, / che brunette / dentro
minorenne che, non avendo più genitori o non essendo questi legittimati a esercitare la
no le ricevette; li legati, o vero le parti delle eriditadi a lui
a lui lasciate da qualunque fosse, o etti subito le concedette a'figliuoli loro
subito le concedette a'figliuoli loro, o vero, se erano in pupillare etade,
delle donne, che morivano senza figli o i cui figli morissero prima dell'età pupillare
cui figli morissero prima dell'età pupillare o intestati, dovevano tornare alle famiglie da cui
escludono dal gius canonico, né canone o bolla o pontificia epistola si trova alcuna
dal gius canonico, né canone o bolla o pontificia epistola si trova alcuna in cui
lii-6-403: in occasione d'assenza del re o di una successione pupillare potriano esser causa
, agg. medie. che è proprio o si riferisce alla pupilla dell'occhio.
no le ricevette; li legati, o vero le parti delle ereditadi a lui lasciate
a lui lasciate da qualunque fosse, o elli subito le concedette a'figliuol loro,
le concedette a'figliuol loro, o vero, se erano in pupillare etade,
che, non avendo più i genitori o non essendo questi legittimati a esercitare la
sottile, / per poi vestirne od orfani o upille / o per fame ad
vestirne od orfani o upille / o per fame ad aitar dono gentile. sansovino
giunto poi il pupillo all'età prefissa o delli ventiuno o delli sedici anni,
il pupillo all'età prefissa o delli ventiuno o delli sedici anni, fattosi pagare una
senza padre, ha necessità del tutore o d'altro amministratore. bettinelli, 3-614
se di pupillo dall'inopia affranto / o d'angosciata vedova romita / lo bagnerà riconoscente
pellegrino zio paterno. -con uso aggetti o appositivo. testamento di lemmo ai balduccio
che sono eredi di un titolo nobiliare o regale. giustino volgar., 437
-in unione con un agg. possessivo o con un compì, di specificazione che
-figur. scritto, opera lasciata inedita o incompiuta da un autore alla sua morte
, la protezione, l'aiuto materiale o spirituale di qualcuno; protetto, favorito
il necessario viene considerato in quell'attore o in quel reo il quale per se stesso
, per lo più ingenua, sprovveduta o, anche, superficiale e leggera.
ormai essere / fuor de'pupilli, o io mel do ad intendere. pindemonte,
d'europa disse di non voler più padrone o d'es- ser per sempre uscito del
bisogno, per lo non sapere governarsi o per gittar via il suo, d'essere
[s. v.]: 'o che fai, la pupillina? il pupillino
diametro della pupilla oculare attraverso metodi comparativi o visore a raggi infrarossi. = voce
sana diafana, e di bere a questa o quella mammella latte d'ignoto e fresco
conto suo: quel pupo che può essere o che si crede d'essere. e
invece, che assomigliano ad idoli africani o a pupi da presepio, di coccio;
219: la puppola e vero bubbola o gallo salvatico, da'latini 'upupa '
1-106: per fare i vivai di uovoli o sieno puppole si scelgano in primo luogo
pupponno si dice ai bimbi che vogliono poppare o che già poppano. puppino. anche
2. scelta di arie musicali o di scritti tratti da composizioni diverse.
misericordie di dio, le quali ha donate o per lo tempo passato o nel presente
ha donate o per lo tempo passato o nel presente o apparecchia per quello che
per lo tempo passato o nel presente o apparecchia per quello che dèe venire,
-con totale fedeltà alla verità di idee o alla realtà dei fatti; senza aggiungervi
insieme. -in forma di calco o di riproduzione perfetta. p. cattaneo
ma sopra il fondo, sopra l'area o superficie ove si può fabricare, la
, 22-32: nei periodi di dittatura o paradittatura il realismo langue e scompare e
e scompare e la letteratura diventa un ornamento o un esercizio puramente individuale. =
che costei si sia disfatta / o che si sia conversa in fior o in
o che si sia conversa in fior o in fonte / ho ricercati i più
ogni vocale abbia dieci suoni diversi o più, di che ne nascerebbe che e'
gioi s'acoglia / l'affanno c'o portato, / guardando al tuo trovato,
, pure che la proceda da amore o reverenzia universale. scaramuccia, 4:
scuole speciali, accanto a quelli del borghese o del patrizio. carducci, iii-14-315:
vicino a san pietro: una camera o buca purcheffòsse. = comp. da
: andava a braccetto con un altro o taceva una cosa purchessia. gramsci,
uno di loro potesse, una notte o l'altra, essere preso alla chetichella dai
e ha valore awersativo, come alternativa o come restrizione di un concetto espresso in
, / che sien le mie parole o false o stolte, / perch'abbia di
che sien le mie parole o false o stolte, / perch'abbia di morir
bastarde, sulle vie dell'arte puramente obbiettiva o sulle vie d'u-n passato, men
classicisti, pur sempre passato: descriveva o pregava. c. bini, 1-117
, / e tu parlar presumi, o vii fetore? masuccio, 358: genefra
nella forma unita e con valore intensivo o pleonastico). pulci, 20-88:
legge? g. visconti, 1-104: o somno, placidissima quiete, / che
ed è per lo più seguito da gerundio o da congiuntivo). chiaro davanzali,
nella parte finalmente che partiene alla diligenza o applicazione, dèe l'accorto pittore ogni
istento, ma agevolate con franchezza, o quando pure stento vi sia, non ha
f f -in espressioni di incoraggiamento o di rimprovero o concessive. pietro
-in espressioni di incoraggiamento o di rimprovero o concessive. pietro da bascapè, v-187-5
ben altro qua che di parole più o meno pure, questa sera, dovremo
15-589: mi seggo su un paracarro o sulla pesante valigia / in attesa che
non mi consuma? giacomo da lentini o rinaldo d aquino, 402: s'
aita. malatesta malatesti, 1-187: o infelice invidia, o grave soma, /
, 1-187: o infelice invidia, o grave soma, / perché pur vèr di
su per tutti i paschi: / o difesa di dio, perché pur giaci?
: ma son tutte ciancie: sono adulazioni o vaneggiamenti degli innamorati. bello spettacolo sarebbe
. passato di patate precedentemente lessate (o anche di legumi o di verdure),
precedentemente lessate (o anche di legumi o di verdure), per lo più
, per lo più servito come contorno o usato come guarnizione di piatti a base
poltiglia fatta di patate, di legumi o d'altre simili cose, lessate, pestate
lessate, pestate e passate al colino o colabrodo, per disfarle e levarne la buccia
ridotte così in pasta tenera, più o meno liquida, si fan cuocere in
si fan cuocere in brodo per minestra o assodare nel piatto, a modo di tortino
per pietanza. si va introducendo l'uso o l'abuso di dire purea. g
partic.: non annacquato, diluito o mescolato con altre sostanze; schietto (
partic.: castità, sia come rifiuto o distacco dai desideri sensuali, sia come
bello, come saggiamente fu detto, o non ne parlerò affatto in queste 'memorie
'per non infastidire il lettore, o ne parlerò solamente quando l'ignoranza de'
d'equivoche ombre la luce della verità o la purezza dell'o- nor mio.
sfogo della carne. pasolini, 2-94: o madrigale di viola, o statua /
2-94: o madrigale di viola, o statua / di poetiche, tra gli smalti
; nettezza di un concetto non mescolato o confuso con altri. rosmini, xxi-263
si fa scaturire il suo significato sentimentale o carattere lirico. bonsanti, 4-72:
4. correttezza formale, eleganza della lingua o dello stile letterario. -in partic.
carducci, ii-2-229: levane i quattro o cinque grandi del rinnovamento. nei quali
il medico allora che, senza tante diete o purghe, siroppi e pillole, salassi
purghe, siroppi e pillole, salassi o teriache, lo vidde arrestar flussi,
per via della purga -il famoso calomelano o l'acqua amara - tutto bastonato e balogio
i-2-262: gli uccelli che mangiano canapuccia o panico, le purghe loro saran seme di
porre in primavera i cavalli all'erba o, come suol dirsi, di metterli
a promuovere e ad evacuare la saliva o il catarro o il vomito o la purga
ad evacuare la saliva o il catarro o il vomito o la purga intestinale o
la saliva o il catarro o il vomito o la purga intestinale o l'orina o
o il vomito o la purga intestinale o l'orina o la traspirazione o il sudore
o la purga intestinale o l'orina o la traspirazione o il sudore. -quarantena
intestinale o l'orina o la traspirazione o il sudore. -quarantena. cantini
di liberazione dagli effetti di colpe amorose o di peccati di gola).
reputate negative dal punto di vista politico o religioso. davila, 27: sopraggiunta
. figur. neol. allontanamento, carcerazione o eliminazione (anche fisica), da
da parte di un regime totalitario (o anche dell'apparato del partito che lo
e di comando, che lo contestano o che sono accusate di opporsi alle direttive
alle direttive del capo assoluto dello stato o del partito. bacchetti, 20-71
del 'new deal '. -sequestro o distruzione di libri reputati ideologicamente pericolosi per
a scriverle a rischio della mia dannazione o per lo meno d'una purga assai
è mancata. biundi, 213: sospensione o cessazione delle purghe, nel qual ultimo
7. industr. purga delle pelli o purga da fiore: nella lavorazione dei
chi ha guasto il buon sentore / o a chi paté 'l giracapo, /
spuma di primavera; figlia, foglia o fior del cielo. = voce registi-
il purgare; depurazione da particelle solide o liquide corrotte, imbrattanti o inquinanti.
particelle solide o liquide corrotte, imbrattanti o inquinanti. -anche: scolo.
pituitoso, cacciato per purgamento del petto o del ventricolo. -in senso concreto:
purgamenti, e specialmente barbe di rovi o di felci, [il fattore] faccia
fanno, questi metallici, il purgamento o feccia di loro che diciamo: la
s'intenda la totale distruzione delle passioni o se la rettificazione delle medesime. f
e? com'è vestito? è nobile o plebeo? cesari, ii-601: vedi
3. fisiol. purgamento mestruo o dei mestrui: mestruazione. frachetta,
. purgando, agg. che può o deve essere purgato. = voce dotta
), agg. che ha funzione o effetti depurativi. -al figur.: che
perdono delle colpe, la purificazione spirituale o, anche, la prevenzione o la
spirituale o, anche, la prevenzione o la riparazione di un danno. simone
., secondo i diversi gradi di conformità o ai contrarietà in cui si troveranno respettivamente
troveranno respettivamente ad essa gli spiriti buoni o rei. 2. medie. che
pungendo et aprendo le bocche de'vasi o meati che sogliono sgorgare il menstruo o
o meati che sogliono sgorgare il menstruo o principio fermentativo per la prima cozzione,
la prima cozzione, possa far uscire sugo o dalle minime glandolette o dall'estremità dell'
far uscire sugo o dalle minime glandolette o dall'estremità dell'arterie disseminate per le
speziali, / non si prendon più pillole o purganti, / e liberato è il
3. relig. anime, spiriti o morti purganti (anche semplicemente purganti,
/ a tal che andar non ponno o addietro o avanti, / e non grattarsi
tal che andar non ponno o addietro o avanti, / e non grattarsi, e
, da particelle (solide, liquide o vischiose) guaste, corrotte o imbrattanti,
liquide o vischiose) guaste, corrotte o imbrattanti, da umori superflui, da
da umori superflui, da miasmi nocivi o fastidiosi; pulire, lavare, depurare
farla bianca, colorita e lustra, o per levar via i peli, ch'ei
perfino gli strofinacci, unti e bisunti, o si purgano, o crescono il letamaio
unti e bisunti, o si purgano, o crescono il letamaio. massaia, v-90
pur tanto si potrebbe portare intra l'acqua o intra la fontana o fiume che,
intra l'acqua o intra la fontana o fiume che, sendo brutto e lordo,
-liberare da materiale ingombrante od ostruente o da immondizie e lordure; sgomberare,
se non la vogliono tagliare, diangli due o tre ferite, acciò per quei luoghi
l'oliva e, sopra distese stuoie o cannicci, crivellarla e purgarla.
., taccisi in tal caso una o più conserve o galazze, mettendovi dentro minutissima
in tal caso una o più conserve o galazze, mettendovi dentro minutissima ghiara,
dentro minutissima ghiara, nelle quai galazze o conserve si venghi a purgare e schiarire
tacque avanti che entri nella fonte, pozzo o cisterna. romoti, 162: quando
e il cavare loro sangue la primavera o l'autunno, quando non si sentono veruna
astore di novella piuma vestito, dìasegli o polli piccioli o cuori di vitello o
piuma vestito, dìasegli o polli piccioli o cuori di vitello o d'agnello per
dìasegli o polli piccioli o cuori di vitello o d'agnello per lo spazio di venti
per purgarlo e farlo smaltire il calcinaccio o descimarlo. valli, i-2-381: si
] con un poco di bieta, o da beccare o il sugo mesticato nell'
un poco di bieta, o da beccare o il sugo mesticato nell'acqua che devono
nello siroppo istesso... una oncia o mezza almanco di diasena o di
oncia o mezza almanco di diasena o di diacatolicon. redi, 16-iv-208: questi
; se si vuole il rinfresca- tivo o lavativo, non vi si metta sale.
f s'io mi corco a letto o s'io ne surgo / o s'io
a letto o s'io ne surgo / o s'io mi scopro il cui,
cui, nessun mi veda, / o faccia quel ch'io vo'qualor mi purgo
frustato. -pulire accuratamente una ferita o una piaga asportando il materiale estraneo e
in modo da potervi poi applicare cerotti o pomate cicatrizzanti. zanobi da strata [
., 32 (552): portare o guidare al lazzaretto gl'infermi e governarli
usi a questo animale / che felci o paglia mai non venga meno / per letto
come comporrà il cirugico il suo unguento o il fisico la sua medicina, se prima
convulsivo intacco. -decongestionare un membro o un organo colpito da alterazioni di natura
organo colpito da alterazioni di natura infettiva o infiammatoria o liberarlo di umori nocivi o
da alterazioni di natura infettiva o infiammatoria o liberarlo di umori nocivi o guasti (come
o infiammatoria o liberarlo di umori nocivi o guasti (come quelli anticamente ritenuti causa
caso strano e fello, / cerchi o a parigi o in altro luogo amico /
fello, / cerchi o a parigi o in altro luogo amico / ridurlo, fin
: le donne troppo magre possono concepere o ingravidare, ma se alcune se ne ingravida
: purgare una pianta dai rami secchi o malati e dagli inutili. -sradicare
, che ben lavora / campo a felce o gramegna o spin sugetto, /
/ campo a felce o gramegna o spin sugetto, / che 'l purga e
/ col rastro, con la zappa o ver col ioco. varchi, 22-37:
suo perfetto fine. battista, vi-1-31: o quanto il viver tuo somiglia al mio
dalle scorie mediante il fuoco del crogiolo o dell'altofomo (o anche col concorso
fuoco del crogiolo o dell'altofomo (o anche col concorso del mercurio).
forza di martello. -procedere, industrialmente o empiricamente, alla setacciatura o al lavaggio
, industrialmente o empiricamente, alla setacciatura o al lavaggio delle sabbie contenenti particelle aurifere
poco e portarlo fuori della miniera all'acqua o ruscello dove ha a lavarsi, e
27-69-7: tutti quelli che vorranno far purgare o tignere matasse di stame devino portarlo alla
dell'olanda l'aversi certi p jzì o fossi d'acqua sorgente, e ancora
chi purga, tigne, chi fava o scarmiglia; / chi pettina o scardassa.
chi fava o scarmiglia; / chi pettina o scardassa. 10. stor
più sacrifici e libagioni), individui o gruppi (o anche le vittime da essi
libagioni), individui o gruppi (o anche le vittime da essi offerte alla
legali. -purificare ritualmente un luogo o un oggetto destinato al culto divino o
o un oggetto destinato al culto divino o, anche, riconsacrarli se violati o
o, anche, riconsacrarli se violati o profanati. bibbia volgar., i-402
ii-402: una lavanda nell'acqua del fiume o del mare purgherà l'omicidio in un
i loro corpi fossero destinate a purgarsi o per eterno supplicio, fu non tanto
via purgativa (v. purgativo) o fase dei principianti, che consiste nel
: lo mundo, lo quale tu [o carnevale] hai bruto per peccati,
vostro. bianco da siena, 129: o santi troni, piacciavi purgare / e
. lorenzo de'medici, il-no: o gesù dolce misericordioso, / che insanguinasti
, un concetto, un sistema filosofico o politico). zanobi da strata [
errori. carducci, iii-3-72: mescete, o amici, il vino. il vin
purgare il cervello, se è pazzia, o l'animo, se è cattiveria,
farlo assolvere; dimostrare la propria innocenza o non colpevolezza. dante, conv.
. deputazione da ogni taccia di negligenza o d'incuria ove qualche sinistro avvenisse rispetto
purgare il berkeley dell'accusa di solipsismo o, come ai suoi tempi si diceva,
strafanno. -intr. chiedere scusa o perdono. sarpi, ix-21: gio
di purgare e di correggere quelle parti o idee che mi parevano zoppi. -intr
finché non ci vada, nei secoli o negli anni, tu, o garibaldi!
nei secoli o negli anni, tu, o garibaldi! e intanto la lingua si
grado de la propria modestia sete obligato o a non dar fuora il libro o a
obligato o a non dar fuora il libro o a purgarlo da ogni malaicenzia. s
questa licenza. pasolini, 7-25: o siete anche voi della razza ai chi
17. liberare una regione, o anche un popolo, una comunità,
-liberare un territorio dalla presenza di eretici o dall'eresia stessa. m. barbaro
di quei libri che risultino meno pregevoli o superflui o dannosi. c. e
libri che risultino meno pregevoli o superflui o dannosi. c. e. gadda
: questa è pul- tima pugna, o illustre conte, / che, vinta,
perversa, / se non con morte o con mortai dolore. basadonna, li-2-208:
mal si scansa. cesari, ii-157: o che belle postille! ma notate:
ambito al regno. -espiare peccati o delitti altrui. s. caterina da
l'ammutinamento. 20. far perdonare o cooperare a far perdonare un peccato (
, purificandosene e giustificandosi, una vergogna o riscattare una condizione di indegnità o di
vergogna o riscattare una condizione di indegnità o di infamia. giustino volgar.,
accusatore d'altri, gli s'intima o di ritrattar l'accusa o di sottoporsi ai
gli s'intima o di ritrattar l'accusa o di sottoporsi ai tormenti, e lui
di ogni virtù. pascoli, ii-1515: o l'eterna verità si giunge perfettamente dopo
morte e con la morte... o si giunge a tal fine, per
. eliminare le conseguenze sfavorevoli di fatto o di diritto, derivanti da un comportamento
diritto, derivanti da un comportamento illecito o comunque non conforme alla legge; fare
che tu non acquisti nome di rapace o che non offendi qualche particulare di importanza
: 'purgarsi uno in una bevanda 'o simili: tenerla in gran conto.
per nocivo omore vi piove dalla testa o per marcido fummo vi sale dalle più
qualità di essi medicamenti, che sono o astrattive o discussive o purgative o aperitive o
essi medicamenti, che sono o astrattive o discussive o purgative o aperitive o estenuative
, che sono o astrattive o discussive o purgative o aperitive o estenuative. briganti
sono o astrattive o discussive o purgative o aperitive o estenuative. briganti, 302
o astrattive o discussive o purgative o aperitive o estenuative. briganti, 302: delle
; se si vuole il rinfre- scativo o lavativo, non vi si metta sale,
principe, quasi quasi mi tentano, o carissimi fratelli in granella, a farvi
: si passi di nuovo pel feltro o pezza di lana, e si lasci evaporare
prestato allo scopo di eliminare uno sospetto o una presunzione di colpa. f
presta da una delle parti per escludere sospetto o presunzione che possa imputarsegli circa un fatto
plotino è detto de le virtù purgative o di quelle di animo già purgato o de
purgative o di quelle di animo già purgato o de l'essem- plan, perché noi
fanno progressi e quanti, per negligenza o mediocrità, non hanno pratica della vita
. 9. sm. sostanza o preparato che determina effetti depurativi ed evacuativi
dalla commistione di impurità e di corpi estranei o da quanto determina scarso pregio o costituisce
estranei o da quanto determina scarso pregio o costituisce difetto o impedimento all'efficace funzionamento
quanto determina scarso pregio o costituisce difetto o impedimento all'efficace funzionamento. guittone
dàn semi purgati, / usi bovina o di morchia impiastrato / el solo, e
: nessuno... adacqua il vino o la cervogia con la neve, per
, le più basse abbiano commercio, o mediato o immediato, col mare,
più basse abbiano commercio, o mediato o immediato, col mare, cioè a
e senza mutare la qualità delle acque; o pure che queste, passando per qualche
, passando per qualche istmo intermedio di sabbia o di ghiara o di argilla o di
istmo intermedio di sabbia o di ghiara o di argilla o di tufo, depongano le
sabbia o di ghiara o di argilla o di tufo, depongano le materie eterogenee
la sua morbidezza, se ha troppi nodi o non, e la sua altezza,
delli saponai, quali dalli purgatori o da altri li saponi comperano. galanti,
... non si dà egualità o proporzione negli anni... tra li
estratto allo stato puro da un miscuglio o da una lega in cui è contenuto,
fare il rame e l'ottone o vero bronzo dolce, purgato come ariento,
anima a seguir l'impresa e spera o ritrovare la quinta essenzia, che io
per me non so che cosa sia, o vero tiene per fermo aver cangiato il
u gozzo, e patirà di renella o di pietra e di tutti gli altri membri
perché tutti quelli che quivi vengono, o da bassorà o da banderich o banderà
quelli che quivi vengono, o da bassorà o da banderich o banderà bassi e banderà
, o da bassorà o da banderich o banderà bassi e banderà congo, tutti cadono
limpidi rivi. pindemonte, iii-5: o campagna..., è pur tua
guisa spaventevole. -che rifulge senza ombre o attenuazioni (la luce). -
iacopone, 91-227: te posso dir [o luce dello spirito] giardino d'onne
. cattaneo, 1-6: nessuna delle porte o strade principali non riguardino, essendo possibile
benivieni, xxx-7-5: ivi fra sterpi o rubri / non è chi l'erbe
fu commessa, / se per disgrazia o per inavvertenza / percuote o cade, ell'
per disgrazia o per inavvertenza / percuote o cade, ell'è sempre
per fame venire il sangue... o attaccarvi una o due mignatte ben purgate
il sangue... o attaccarvi una o due mignatte ben purgate.
, purgati, possano difendersi al cuore o ascendere al capo e quivi tranquillare con
naso purgato, se i fiori sien naturali o traposti sopra lo stelo. -limpido
da ciò che impedisce una chiara percezione o una distinta conoscenza o, anche, l'
una chiara percezione o una distinta conoscenza o, anche, l'intuizione mistica (
sicuramente appaiono ad un intelletto purgato inverisimili o impossibili. gorani, 2-i-25: niun basso
un gusto purgato sa quanto nel leggere o nell'udire dir 'bigonzoni 'e
/ che ogni suono, od aspro o dolce, / tosto il fiede o tosto
aspro o dolce, / tosto il fiede o tosto il molce. 11. mondato
dai peccati attraverso il sacramento della confessione o, anche, attraverso il suo proprio
che, partendosi di questo mondo, o vadinne più purgati nell'altra vita o che
, o vadinne più purgati nell'altra vita o che sieno puniti di più leggere pene
, / ove espiar si suol colpa o difetto, / e ove talun rimane o
o difetto, / e ove talun rimane o molto o poco, / finantoché n'
/ e ove talun rimane o molto o poco, / finantoché n'esca purgato e
io da vivo insegnai che quanti sono / o mai saranno m avvenir sepolti /.
dalle fiere sommovendo virgilio (la ragione o la scienza umana) al suo soccorso
etiam venialmente. fiamma, 1-396: o miseri, sareste mai più purgati che
anima loro passi ad un coipo migliore, o già del tutto purgata se ne voli
12. libero da ogni macchia o sospetto di peccato o di azioni e
da ogni macchia o sospetto di peccato o di azioni e di atteggiamenti o intenzioni
peccato o di azioni e di atteggiamenti o intenzioni meno che oneste; intemerato,
non fur trovate / per usar ceremonie o canti o laude, / ma per tener
trovate / per usar ceremonie o canti o laude, / ma per tener l'alme
orecchie). ceresa, 1-2369: o de la vita mia sospiratrice, / porgete
scroffa, 1-33: che colloquio, o dii boni, empio e nefario / pervenne
da sentimenti che diano affanno e turbamento o da angosce interiori. caro, 12-iii-69
xxii-106: ecco dopo due lustri, o cigno eletto, / dove il tuo frale
conformi alla morale, all'ortodossia cattolica o, anche, a determinate categorie di lettori
il 'catalogo de'libri 'usciti o che son sotto il torchio di qualsisia
son sotto il torchio di qualsisia materia o professione di rito, i quali, però
muratori, 8-i-43: certo dalla moderna o, per dir meglio, dalla purgata
cagioni. -stabilito nella versione autentica o nella relazione definitiva. - anche:
barbarismi, idiotismi, ecc., o, anche, di rozzezze, grossolanità
partic.: che non contiene elementi dialettali o scurrili (il linguaggio, il modo
2-4-320: né apparivano memoriali, scritture o di qualunque altra maniera componimenti, a
qualunque altra maniera componimenti, a penna o stampati, in pregiudicio della fede o
o stampati, in pregiudicio della fede o sovversione de'cristiani ch'egli subito non mettesse
freddo abbrividato, / con la penna o la crusca fra le mani, / per
netto e purgato / da gergoni lombardi o veneziani, / se certi magri scioperon
i-tit.: aiuto allo scrivere purgato o meglio correzione di moltissimi errori di lingua
italiana quella degli scrittori d'italia, o che scrivano purgato e netto come il
come il boccaccio e il firenzuola, o senza veran garbo e con sommissima goffezza
succhia il purissimo latte delle balie toscane o non piglia in mercato vecchio
individui, da membri pericolosi, nocivi o ritenuti indegni e indesiderabili (una comunità,
pren- cipe aver cura della sua corte o famiglia, tenendola purgata d'uomini lordi
ma in quanto a tedeschi., o, voglio dire.., tedescanti.
di qualità inferiore rispetto agli altri, o mal scelti, casualmente acquisiti (una
quando sanza ragionare di sé grande infamia o pericolo non si può cessare...
s'intende far uso come di approssimazioni o dì prevalenza e, in effetto,
secondarie, dove, scendendo in un purgatoi o bottino, fa una mediocre cascata.
sono screpolate che non tengono più, o i loro purgatoi sono ripieni ed intasati
ogni lordura, prima di passare nella cisterna o in altro serbatoio. ne'depuratori comuni
, ghiaia, spugna, carbon pesto o altro simile, per farvi passar l'acqua
passar l'acqua non limpidissima di fiume o di pozzo, perché ne stilli privata
re ': colui che tiene purgatoio o dà opera a purgare i panni.
2. che separa l'oro o l'argento dalle impurità con opportuni procedimenti
. 11. che costituisce luogo o mezzo di espiazione o di punizione dei
che costituisce luogo o mezzo di espiazione o di punizione dei peccati. ugurgieri,
condizione morale. ónofri, n-80: o uccidi in te colui cui per sopruso
/ tu dài sopravvivenza di materia, / o, d'una morte assai più deleteria
proprio, che si riferisce al purgatorio o che rimanda ah'immagine del purgatorio (
relazione col fuoco infernale della violenza o bestialità o ira, così è
relazione col fuoco infernale della violenza o bestialità o ira, così è in relazione
già purgati, le quarte exemplarie o veramente divine. idem, i-191: le
: ciascuno dei grandi tini di pietra o di legno in cui, nel processo di
e recettacoli, fingere per esse ampi o ristretti spazi e palagi, limbo, purgatorio
ristretti spazi e palagi, limbo, purgatorio o inferno, caverne e luoghi sotterranei ove
i loro corei fossero destinate a purgarsi o per eterno supplicio, ru non tanto
della gente. / senza aspettar toiano o le tre ore; / bene a me
allude dogma della chiesa cattolica, luogo o stato spea persone in stato d'inquieta
era quel porto illusorio / la california o il perù, / ma il monte del
essere indemoniati], negli uomini, o per i peccati de'parenti o per
uomini, o per i peccati de'parenti o per purgatorio dei loro o pur per
de'parenti o per purgatorio dei loro o pur per qualche altra determinazion di dio
-esperienza di mortificazione, di frustrazione fisica o intellettuale. aretino, 10-24: la
sua poesia? -periodo di scarsa o nessuna fortuna, critica o di pubblico
-periodo di scarsa o nessuna fortuna, critica o di pubblico, di un autore.
colore). tramite della penitenza volontaria o, anche, di av
vole purgagióne e cores- erano fotte o sode o da bere o 4 in purgatorio
e cores- erano fotte o sode o da bere o 4 in purgatorio '.
erano fotte o sode o da bere o 4 in purgatorio '. sione
, se non una purgazione del paganesimo o d'altra setta fatta, potere qualunque femmina
fa l'avarizia. tommaseo, n-123: o vergine, madre degl'infelici! ciascuno
. 3. rito di purificazione o di espiazione collettiva. giustino volgar.
: racconterò anche sanza alcuna simulazione o aggiugnimento certe consuetudini de'giorni festivi e
un defunto. simintendi, 3-71: o grantaro, piacevolissimo de'giovani, ricevi
vittima sacrificale. simintendi, 2-150: o voi, fresche anime de'miei fratelli,
mio ventre. ugurgieri, 133: o cara nutrice, aduce qui a me la
ma, in ogni caso, suo o nostro moderno che sia questo concetto, un
concetto, un consimile processo di purgazione o liberazione accade veramente nella genesi della poesia
faccia. -sgombro di un canale o di un condotto dal materiale che lo
un condotto dal materiale che lo intasa o lo occlude. romagnosi, 4-781:
dalle materie tutte le quali possono impedire o ritardare il libero deflusso di tutta l'
carducci, iii-26-9: in quanto alle fogne o scoli attendano a che siano chiusi ermeticamente
-figur. liberazione di un organismo sociale o di uno stato o dell'intera umanità
un organismo sociale o di uno stato o dell'intera umanità da ciò che vi ha
che avevano a tenere, il quale era o d'uccidere salvestro o aver figliuoli.
il quale era o d'uccidere salvestro o aver figliuoli. sanudo, liii-295: il
un certo comportamento tenuto da lui stesso o da chi lo rappresentava, la propria
, onde la denominazione di purgazione secolare o secolaresca o volgare, e avevano natura
la denominazione di purgazione secolare o secolaresca o volgare, e avevano natura di ordalia
il duello (purgazione di campione) o prove fisiche di vario tipo (come
... l'occulta verità dei commessi o non commessi delitti e ciò non senza
le purgazioni per mezzo de'ferri infocati o delle acque ferventi o gelate furono non
de'ferri infocati o delle acque ferventi o gelate furono non men da'principi che
corruzione offrirsi a maneggiare un ferro rovente o a camminare sopra il fuoco per provare
: quella che consiste in un giuramento o in un altro solenne rito religioso (
religioso (come il ricevere la comunione o il celebrare la messa per attestare la
tutta europa certe specie di giudizi divini o duelli; e, fino ai tempi di
eliminazione delle conseguenze sfavorevoli, di fatto o giuridiche, derivanti da un comportamento illecito
giuridiche, derivanti da un comportamento illecito o comunque non conforme alla legge. -purgazione
obbligo, mediante un successivo adempimento (o mediante un comportamento giuridico equivalente, come
atto mal fatto a rispetto del superiore o del padrone di quel territorio, di chi
per cui si potesse dubitare che l'amore o l'odio abbiano dettato la sua deposizione
la purgazione consiste nel togliere gli argomenti o positivi o presuntivi dell'interesse contrario alla
purgazione consiste nel togliere gli argomenti o positivi o presuntivi dell'interesse contrario alla veracità,
veracità, il che si fa o col provare che effettivamente l'argomento presunto in
l'argomento presunto in particolare non esiste o che il sospettato interesse non prevalse a
tardiva costituzione davanti al giudice del convenuto o dell'imputato. de luca,
del pagamento del prezzo della vendita o del valore dichiarato a norma del n.
(plur. -ghi). l'operazione o il complesso di operazioni con cui si
gesso e poi la formerebbe di creta o terra da purgo, e questa statua seccandosi
e quasi untuosa, simile alla terra saponaria o cimolia: di questa in alcuni luoghi
in alcuni luoghi si servono per saponaria o, come dicono, terra di purgo,
cioè ametiste, i topazi, le comaline o corniole, come pure dell'asbesto,
dicesi, cioè immersi in una gora o altro ricettacolo d'aqua. 7
-mettere in purgo una notizia: se è o non è vera. de amicis,
s. v. j: di persona o cosa che rifiutiamo: 'la potete
[s. v.]: scherzoso o ironico: non esce mai del bagno
: non esce mai del bagno: o che ci stai in purgo? =
di atti, pensieri, desideri peccaminosi o di perfezionamento interiore. cassiano volgar
4. liberazione di una dottrina o di una credenza religiosa da elementi ritenuti
una credenza religiosa da elementi ritenuti eterogenei o spuri. b. croce,
dell'azione e dell'immanenza, distruggono o superano il cristianesimo stesso. = nome
liberandolo da tutto ciò che è meschino o corrotto. borgese, 1-34:
2. che elimina le sostanze nocive o i fattori patologici. svevo, 8-295
, purifichi). emendare una persona o la sua anima da atti, pensieri
la sua anima da atti, pensieri o desideri peccaminosi o comunque mondani, per
da atti, pensieri o desideri peccaminosi o comunque mondani, per lo più con
soggiacciano qui talvolta gli stessi santi, o sia per purificarli o sia per provarli.
stessi santi, o sia per purificarli o sia per provarli. pascoli, ii-690:
rituali (abluzioni, fumigazioni, purgazioni o, anche, offerte sacrificali) previsti
e scuotonsi e voltandosi intorno si purificano o veramente con una festuca purgano sé e
4. detergere i vasi sacri durante o subito dopo la messa. savonarola
: lavare ritualmente una parte del corpo o vasellame e oggetti. loredano, 55
. liberare un materiale da sostanze eterogenee o da scorie; depurare, raffinare.
s'imbianca, riducendosi ne'soliti pani o zuccotti. g. del papa, 3-31
col quale gli orefici purificano l'argento o l'oro mescolato con lega, è
da sostanze estranee che vi sono disciolte o in sospensione. algarotti, i-rv-286:
12-0-145: ivi si potrebbe tenere uno o più di questi ordinghi [nitri di pietra
7. purgare il sangue da impurità o umori nocivi. - anche con riferimento
erba [il cardo] cum bono brodo o vino bianco caldo, purifica el petto
la gola. della porta, 5-84: o vino ch'entrato in bocca in un
riceve dal fegato e contiene la bile flava o vero umore caldo e secco, per
. elevare e perfezionare moralmente una persona o il suo animo; rigenerarlo. mazzini
. riscattare una persona da una colpa, o anche sottrarla ai sospetti o ai rischi
colpa, o anche sottrarla ai sospetti o ai rischi di cadere in colpa.
morte mi purificherà dei miei falli gravi o leggieri che siano. pascoli, i-522:
dei sensi; spiritualizzarla, sublimarla, o anche decantarla, placarne l'urgenza.
: affinare e perfezionare un principio ideale o la sensibilità etica. cesarotti,
filosofico da elementi ritenuti estranei, spuri o inessenziali; ricondurlo alla sua purezza concettuale
il pensiero di una filosofia fondata sulle scienze o di una metafisica induttiva. 13
del fidecommisso, trasmette quella sua speranza o ragione al suo figlio overo al suo erede
, lustrale (un rito, o anche il mezzo che vi è usato
), agg. immune da peccati o da vizi; spiritualmente puro, innocente
vizi; spiritualmente puro, innocente (o giustificato e riscattato dal peccato o,
innocente (o giustificato e riscattato dal peccato o, genericamente, da colpe, attraverso
(abluzioni, fumigazioni, purgazioni, o, anche, offerte sacrificali) previsti
meglio non passando per fenestra di vetro o di panno che trovando tale ostacolo.
§ § -che non è intorbidato o inquinato (l'acqua). agostino
uso del bere valersi dell'acque piovane o di quelle di fiumi. tansillo, 1-259
pura e allor cavata / da pozzo o da fortuna o da piscina / o
allor cavata / da pozzo o da fortuna o da piscina / o da fiume,
o da fortuna o da piscina / o da fiume, ma ben purificata. casoni
. 5. liberato da sostanze eterogenee o da scorie (un materiale);
-che non è pesante, grossolano o corruttibile (il fuoco, secondo l'
. 6. purgato da impurità o umori nocivi (il san- gue)
morale; rigenerato spiritualmente (una persona o anche una collettività). mazzini,
originario, eliminando ciò che è estraneo o inessenziale. cesarotti, 1-xl-42: conseguentemente
f mò dire purificato il caso o la condizione, mentre ne dura a
iemm. -trice). che emenda o riscatta il male, il vizio, la
il vizio, la corruzione interiore, o anche la menzogna, la vanità; che
la vanità; che procura, induce o favorisce la rigenerazione morale o quella culturale
, induce o favorisce la rigenerazione morale o quella culturale; rigeneratore (in senso
tempo. x. che redime o presume di redimere dalla colpa un'altra
riconduce un'arte ah'originaria purezza, o la libera da elementi spuri, da superfetazioni
assorbe le impurità presenti in un gas o nell'aria. pellico, 2-47:
religiosi, mirante a eliminare da individui o collettività, attraverso opportuni riti (abluzioni
riti (abluzioni, fumigazioni, purgazioni o, anche, offerte sacrificali), lo
che ella non conosceva se conceputo aveva o no: se conosceva non aver conceputo
, nota anche come festa delle candele o candelora, che si celebra il 2 febbraio
3. sgravio della coscienza o della reputazione da una colpa.
-depurazione di un materiale da sostanze eterogenee o da scorie. a. neri,
la liberazione dalle passioni, la catarsi o purificazione da esse. moravia, 16-90
. miglioramento, perfezionamento della cultura letteraria o artistica, ottenuto eliminandone gli aspetti indegni
artistica, ottenuto eliminandone gli aspetti indegni o caduchi. c. carrà, 475
. medie. disus. che ha aspetto o carattere di pus (un secreto umano
', 'festa dei purim 'o 'delle sorti ': nome di solennità
puoti, fautori di un rispetto più o meno integrale di quel canone e del rigetto
]: 'purismo ': affettazione o arcaismo affettato intorno alla purità del linguaggio
perché i più caldi fautori dell'atticismo o gli stessi ateniesi... arrivassero alla
ateniesi... arrivassero alla superstizione o alla minuta tirannia de'nostri fautori del
'suona ancora come sinonimo di secchezza o di gretta imitazione del trecento e non altrimenti
opera d'arte. piuttosto che di purismo o altra sorta d'accademia, caso mai
, all'interno di un gruppo politico o, anche, di un movimento insurrezionale,
. m. - *). seguace o fautore del purismo in fatto di lingua
e ha connotazione per lo più polemica o spreg.); cruscante.
arricchire la nostra letteratura di opere eccellenti o almen buone, l'aggravano di copie stentate
, di bassani, cassola, soldati o prisco, e insomma di ogni purista
: chi affetta speciale ricercatezza di linguaggio o correttezza di stile. aristippo moderno [
: mentre i maestri quattrocentisti eran dimenticati o visitati in uno spirito trito e pedissequo solo
fra di loro. 4. cultore o fautore della scienza economica pura.
dire, rispetto alle ricerche dei puristi o edonisti o utilitari o deduttivisti o austriaci o
rispetto alle ricerche dei puristi o edonisti o utilitari o deduttivisti o austriaci o come
ricerche dei puristi o edonisti o utilitari o deduttivisti o austriaci o come altro variamente
dei puristi o edonisti o utilitari o deduttivisti o austriaci o come altro variamente si chiamino
o edonisti o utilitari o deduttivisti o austriaci o come altro variamente si chiamino.
, che si riferisce al purismo linguistico o che mira a imporne i criteri.
-caratterizzato dall'intransigente rifiuto di elementi popolari o dialettali (un atteggiamento in fatto di
può trovarsi se non au'indirizzo puristico o 'austriaco 'che si voglia dire.
favorita 'è ormai condannata al baraccone o a un grande teatro che non si lasci
e difetti morali, da atti, pensieri o desideri peccaminosi, e in partic.
. sennuccio del bene, 14: o puritade, o bellezza incarnata, / chi
del bene, 14: o puritade, o bellezza incarnata, / chi l'occhio
l'anima non è pura e netta o per purità di natura o per purità di
pura e netta o per purità di natura o per purità di confessione vera e eh
del pregator riguardando che alla sua ignoranza o allo essilio del pregato, così come se
-con riferimento alla perfetta purezza divina o anche all'innocenza degli angeli.
-condizione di chi è sicuramente nel giusto o è certo del suo buon diritto.
candore onde, senza alcun mescolamento d'affetto o di passione, m'è riuscito il
le fallaci ricchezze e non si trovino o, trovate, non si rechino,
amato. -elevatezza di un sentimento o di un ideale (che si fa
i tuoi capelli sono tali che, o sciolti o legati, o in treccia o
capelli sono tali che, o sciolti o legati, o in treccia o in cuffia
tali che, o sciolti o legati, o in treccia o in cuffia che ti
o sciolti o legati, o in treccia o in cuffia che ti trovi, la
nobile l'una de l'altra, o più tosto per la perfezione de la forma
prezioso, non mescolato con sostanze eterogenee o di valore inferiore. biringuccio, 2-16
monaco. 8. salubrità o trasparenza dell'aria. crescenzi volgar.
vincon di militate e di colore, / o vaga madre del possente amore, /
2-529: sarà... della chiarezza o della lucidezza il primo fondamento la purità
native del linguaggio, e non forastiero o awenticce. magalotti, 7-38: io
deve scrivere con purità di lingua, sì o no? certo si, se la
niuno magistrato né con- dennato per questo o fattagli villania alcuna. b. fioretti,
lo tralasciò. 12. adesione o conformità pienamente ortodossa ai dogmi e alle
alla purità della fede. -affermazione o applicazione piena e incondizionata di un principio
applicazione piena e incondizionata di un principio o di un sistema politico. galdi,
13. oggettività inalterata, non contraffatta o velata. morone, 6:
: questa è la età chiamata puerizia o purità, la quale è dagli otto infino
puritanaménte, aw. con rigido o esagerato senso del pudore.
c'è che dire: non che arrossisca o abbassi le palpebre puritanamente; anzi perché
del puritanismo (e ha connotazione più o meno spreg.). f
ipocrita (la moralità di una persona o di un gruppo). bartolini,
scandalizzarsi per ogni presunta offesa al pudore o alla decenza, con suscettibilità esagerata e
quella che correa allora che i puritani o siano presbiteriani calvinisti col numero e colle
20-388: direte ch'io sono troppo puritano o giansenista, ma è fatto ch'io
stile pulito, una frase ben contornata o vocaboli che reggano al martello della buona
. 6. chi persegue un ideale o un indirizzo politico con intransigenza spinta all'
indirizzo politico con intransigenza spinta all'eccesso o con estremismo fanatico. dizionario politico
seguaci del puritanismo (un popolo) o abitato da loro (un paese).
, per lo più con scandalo esagerato o con ipocrita ostentazione. de
genuinità (un corpo solido, liquido o gassoso); non mescolato con elementi
di potassa, 45 di sabbia pura o di quarzo polverizzato e 5 di carbone
-pulito ed elegante (un capo di vestiario o di biancheria). marchetti,
delle pietre che sono trasparenti secondo più o meno, come di quelle che chiamano
trarsi ver'noi. petrarca, 162-9: o soave contrada, o puro fiume /
petrarca, 162-9: o soave contrada, o puro fiume / che bagni il suo
inoltre, con sineddoche, il giorno o la notte, l'alba, il tramonto
vede per mezzo de le acqui più o meno turbide o aria nimboso e nebbioso
mezzo de le acqui più o meno turbide o aria nimboso e nebbioso, il quale
luce); che non è offuscato o diminuito da nessun mezzo attraverso cui passi
gusto (l'aspetto del corpo umano o di una sua parte, in partic.
, 1-373: indarno spendi le saette, o giove, / e 'l mondo invano
anche il latte); non allungato o mescolato con latte (il caffè);
che se avvenisse che in un paese più o meno lontano, le indicazioni del latte
8. che non ha subito modificazioni o alterazioni cromatiche (un colore);
i-vm-197: ne'più colori che sono riflessi o trasmessi dai corpi non ce n'è
., con larghi fiori fregiati d'oro o con leggieri disegni a geroglifici, i
, ridente. gnoli, 1-22: o tu che t'appiatti restìa / al vaniloquio
. -con l'aggiunta di uno o più altri agg., con valore
padiglion del sole / te mando inferia, o puro, o forte, o bello
te mando inferia, o puro, o forte, o bello / massimiliano. tarchetti
, o puro, o forte, o bello / massimiliano. tarchetti, 6-ii-258:
/ strale che sdegno ti ministri, o giove, / e se dal ciel
da san giovanni avesti sua figura [o firenze], /... /
, iv-390: tu prega, prega, o teresa, dalle viscere del tuo cuore
mi avanzano, da tollerarli. -mani o dita pure: non usate mai per atti
la nostra volontà irretrattabile. -orecchie pure o purissime: non abituate ad ascoltare discorsi
-che custodisce gelosamente la propria verginità (o, anche, semplicemente vergine); casto
fu degno che il fuoco gli nocesse o che in quello coipo vergine cadesse pena
». b. pulci, xxxiv-553: o padre mio, sol pe'tua prieghi
. piave, xc-253: veglia, o donna, questo fiore / che a te
comune sara... giunse pura o impura al matrimonio? cassola, 1-125
e -per estens. liberato da accuse o sospetti. stampa periodica milanese, i-63
semplicità, d'ingenuità, d'innocenza o sembra che le manifesti (un animale:
cercando a lor diletto / piagge più verdi o fonti più sicuri. a. gallo
colomba, / s'in tebro siede o se per pamo vola, / or par
tutte le forze nel professare una religione o un'ideologia, nel sostenere le proprie
: che non cede a nuove idee o posizioni (e così furono detti, durante
ommo là ove sua opera tira / (o 'm bene o 'm male) si
sua opera tira / (o 'm bene o 'm male) si cernisse pura,
/ forse ho amato te sola, o creatura! montale, 15-774: così mentre
inconscie nei giuochi / trapassavano i giorni, o tra le vane / cure del mondo
un'intenzione). giacomo da lentini o guido delle colonne, 403: sofirenti
gente onesta / di vita spiritale / o in abito che di scienza tiene.
non saggio, / deh non tendete, o dive, / i lacci e l'
felicità); non mescolato con intenzioni o elementi pratici (il piacere artistico,
); non turbato da pensieri angosciosi o da tentazioni. baldi, 6-11:
. 15. immune da errori concettuali o anche religiosi; chiaro, evidente,
alla fede. -non offuscato dalle passioni o dalla follia. caro, 12-iii-71:
sua sustanza, ma tocco solamente, o piuttosto trascorso in una parte da un poco
pura fortuna, sì come quanao sanza intenzione o speranza vegnono per invenzione alcuna non pensata
che gli avevano a diventar uomini puri o animali semplicemente, e divennero mezzi uomini
potuto saper mai il come ea il perché o se stata fosse impertinente premeditazione o puro
perché o se stata fosse impertinente premeditazione o puro caso. spallanzani, iii-309:
, le quali, innanzi che s'edificassi o che s'avessi ad edificare roma,
. il dicitore penerà ad essere inteso, o parrà anche ai suoi interlocutori che abbia
oceano. -pura verità: convinzione o affermazione che è o si garantisce essere
verità: convinzione o affermazione che è o si garantisce essere autentica, certa, esplicita
che ha una sola attività (lavorativa o intellettale). schioppi, 25:
ignorante. 17. libero da vizi o da colpe; esente da macchie morali
d'iddio caste e pure da qualsivoglia bugia o inganno. vico, 4-i-800: essi
; incorporeo, immateriale, puramente intellettivo o spirituale (e si riferisce principalmente alla
ignude: / ne i carmi, o lina, spira sol ne i carmi /
e immagini, cruomo esasperato dall'infelicità o dominato da un amor di tesi o
infelicità o dominato da un amor di tesi o perfino dall'irritaziorie, a volta a
irritaziorie, a volta a volta troppo umana o troppo loica. -che ricorda
troppo loica. -che ricorda o riproduce perfettamente un modello artistico.
umettando la busta. -che si propone o attua fini esclusivamente estetici, prescindendo da
pura giurisprudenza, della pura teologia scolastica o morale. galluppi, 1-i-100: 1
deteriore, è quella senza partecipazione operosa o senza il congiunto travaglio di pensiero.
molto bene vi doveva riuscire un pittore o uno scultore. b. croce, ii-7-221
uomo, e né anche il puro filologo o il puro biologo o il puro astronomo
anche il puro filologo o il puro biologo o il puro astronomo o il puro giurista
il puro biologo o il puro astronomo o il puro giurista e così via. non
sia. -economista puro: cultore o studioso dell'economia pura. b
di quella lingua nella qual si ragiona o scrive, nell'esser chiara e nell'
qualche poco di scrivere, ma poco o nulla della pura lingua italiana. scrivono
cure. rileggilo; e se trovi vocaboli o frasi che non sieno pure o proprie
vocaboli o frasi che non sieno pure o proprie, muta: mi affido in te
, senza riempirla di molto esquisiti ornamenti o di troppo splendidi lumi. donato,
-che non è in relazione con altri pronomi o con congiunzioni. castelvetro, io-xi-266
è quando lega e congiunge un sentimento o atto separato con un altro, con affermamento
puri è quando lega e continua un sentimento o atto cominciato con se stesso, come
castelvetro, io-xi-153: 1 nomi finiscono o in vocale pura, cioè hanno vocale
cioè hanno vocale avanti all'ultima vocale, o finiscono in vocale non pura, cioè
inquarta- menti, bnsure, concessioni, o anche di un solo smalto senza figure
una stirpe); immune da ibridazioni o incroci con specie, razze o stirpi
ibridazioni o incroci con specie, razze o stirpi differenti; integro, inalterato.
], 3: giovin signore, o a te scenda per lungo / di magnanimi
ordine il sangue / purissimo celeste, o in te del sangue / emendino il
dir. non affetto da particolari caratteristiche o circostanze che ne modifichino la natura o
o circostanze che ne modifichino la natura o gli diano una particolare qualificazione giuridica
. -con riferimento a una qualificazione o a una posizione giuridica personale (erede
-libero, non sottoposto a particolari vincoli o oneri (un bene).
accompagnata dalla forza e dalla potenza propria o di altro potente alla protezione del quale
di esso è l'intrinseco valore, o sia la quantità del metallo delle due monete
. questi cambi son detti 'naturali 'o 'puri 'e talvolta anche '
.. non è veramente una inconoscibilità o una trascendenza metafisica. esso è il
infallibile, che egli non è puro pensiero o, come si dice, anima immateriale
'di dio. -io puro o soggettività pura: concetto astratto che l'
de'corpi le cui velocità si accrescono o diminuiscono, che chiamano miste: pure
derivata pura: quella di ordine superiore o quella parziale seconda di più variabili,
e sottile arte del partire degli argenti nuovi o de'dorati o d'altri metalli che
partire degli argenti nuovi o de'dorati o d'altri metalli che ne contenghino. cellini
-figur. che ha il colore dell'oro o dell'argento fino; che è altrettanto
uno stato qualunque: potenza d'uno o di pochi o dei più. e
qualunque: potenza d'uno o di pochi o dei più. e uandò qualsiasi di
uandò qualsiasi di queste tre potenze rimane o si fa sola, agoverno si disse
..; quando v'entrarono due o tre delle potenze dette, si disse misto
mondo una terra che produce l'incenso, o accioché noi prendiamo quindi la materia de'
non mettiamo il ferro dentro ne'tempi, o che noi non macchiamo gli altari col
i più riputati erano l'aste pure o non armate di ferro, quali erano state
39. locuz. -a, con o in fede pura: con somma lealtà
scritto qualche volta, lo fé così o a caso o per pura necessità.
volta, lo fé così o a caso o per pura necessità. -per puro
pur àccio. aretino, 20-267: o spiriti tentennini, perché sforzate, perché
molte generazioni a una popolazione (regionale o cittadina o anche nazionale); che
a una popolazione (regionale o cittadina o anche nazionale); che fa parte
legale, decretata definitivamente pel nostro regno o qualche altra parte interessante del nostro bel
agg. tinto del colore della porpora o di un rosso violaceo di tonalità simile
prestigio, l'appartenenza a classi elevate o anche, semplicemente, il lusso e
e gelo: / non de purpurio o ver assirio manto / ma sol coperto fu
la cetra ancor pelide altero, / o che tra regi di purpurei manti / s'
regi di purpurei manti / s'orni, o vesta tacciar, duce guerriero. cesarotti
leandreide, i-6-31: color di rosa purpurea o di giglio / silvestre apparve nel bel
candidissima man colse, / qual pioggia o qual puro aer produr vòlse / tanto
e cinto. grillo, 1-18: o vermiglietta rosa, / al purpureo colore /
vien da nube oscura / sopra pergola bella o bella vigna / ove purpurea sia l'
. 4. che presenta riflessi o luminescenze tendenti al rosso porpora o rosate
riflessi o luminescenze tendenti al rosso porpora o rosate (il cielo soprattutto all'alba
la novella / prole de'campi, o duce antico e padre / dell'umana
pesto (le occhiaie di chi ha pianto o soffre). dante, vita
; scarlatto. - anche: stoffa o abito di tale colore. dante,
lustrini. -il cielo all'alba o al tramonto; la porzione di cielo
, e cogli ossidi metallici composti gialli o verdi. = dall'ingl.
(ed esprime, in modo più o meno accentuato, rammarico, amarezza, disappunto
disappunto, ecc., per circostanze o per eventi indesiderati, spiacevoli, dannosi
pirandello, 8-481: doveva avere settantré o settanquattro anni sua madre: il suo
aspettavano la sfregio delle decorazioni finto- greco o delle aniline secessioniste. montale, 15-563:
troppo! 2. in misura o in modo eccessivo; assai, fin
: qualsiasi oggetto che ingombrasse il traffico o, comunque, turbasse l'ordine, veniva
. 2. formato da pus o da materia in suppurazione (un liquido
sezione degtidropici e supurati per cavar tacque o la materia purulenta. cestoni, 671:
3. figur. corrotto intellettualmente o moralmente, depravato nei costumi e nell'
si forma, per azione di stafilococchi o di altri germi, in vicinanza delle
in vicinanza delle ghiandole sebacee della cute o sotto la pelle negli organi interni;
sierose. oltre i globuli di pus o leucociti, granulosi o no, il
i globuli di pus o leucociti, granulosi o no, il siero tiene spesso sospese
goccie d'olio, granulazioni molecolari più o meno abbondanti e globuli del sangue provenienti
, poco sopra al polso, sei o sette piccole pustole rosso'allicce: è
che si scioglie con un poco d'acqua o di olio precisamente come se si trattasse
, v. posata1'2. pusckìnia o puschìnia o pushkìnia [puskìnìa],
. posata1'2. pusckìnia o puschìnia o pushkìnia [puskìnìa],
. pusignare, intr. mangiare o assaggiare alcuni cibi ghiotti e appetitosi dopo
che hai fatto per tanti giorni. o povero ottavio, ti veggo intrigato a quella
di vivande stuzzicanti consumato dopo la cena o durante la notte. magazzini, 19-124
. matesti, 35: stasera, o tina, ch'egli è gamesciale / e
che hai fatto per tanti giorni. o povero ottavio, ti veggo intrigato a quella
. bernardino da siena, 72: o vechio avaro e pusillanime, che ti
che compra da ogn'uno la sua sicurtà o ambizioncella. saraceni, i-210: da
, cioè a dire certi cuori di poco o niun cuore, somiglianti in parte a'
-in un vocativo, come ingiuria o biasimo. ariosto, i-iv-34: ah
alma volgare / tema impotente biasimo o censura. 2 2 -in
delle vostre miserie vi renda la vita o malinconica o pusillanime, perché qual maggiore
miserie vi renda la vita o malinconica o pusillanime, perché qual maggiore ocondità che
: nessun grande uomo ha mai avuta gelosia o invidia del sapere altrui: questo pusillanime
una vita metodica e di nulla mutare o innovare, non già per indole pusillanime
innovare, non già per indole pusillanime o inerte,... ma per una
ant. spregevole, turpe (una persona o il suo comportamento, le sue azioni
ulloa [guevara], iv-35: o quanto vile, o quanto miserabile e
], iv-35: o quanto vile, o quanto miserabile e msillanimo è reputato quel
fanno ad esaminare in dua modi: o fanno questo per pusillanimità e defetto naturale
di quel che sete, pecchiate voi o di pusillanimità o d'una certa simulazione più
sete, pecchiate voi o di pusillanimità o d'una certa simulazione più tosto cortegiana
mi sarebbe parso di commettere una pusillanimità o un peccato d'amor proprio.
dichiarazioni parlamentari. papini, v-142: o l'ateismo rigoroso e perfetto -non quello
negletto, massimamente da chi è di coscienza o paurosa o pusilla, per non dare
da chi è di coscienza o paurosa o pusilla, per non dare in tal modo
specchiano, rivivono, si perpetuano quasi, o gigantesche o pusille, o virili o
rivivono, si perpetuano quasi, o gigantesche o pusille, o virili o imbastardite,
quasi, o gigantesche o pusille, o virili o imbastardite, o teocratiche o militari
o gigantesche o pusille, o virili o imbastardite, o teocratiche o militari, o
pusille, o virili o imbastardite, o teocratiche o militari, o repubblicane o
, o virili o imbastardite, o teocratiche o militari, o repubblicane o monarchiche,
o imbastardite, o teocratiche o militari, o repubblicane o monarchiche, non pur le
o teocratiche o militari, o repubblicane o monarchiche, non pur le nazioni diverse
carducci, iii-i 1-330: non parlatemi, o puristi, dei vostri fraticelli e dei
gf'imbecilli pusilli che credevano in dio o dicevano di credere in dio. bacchelli,
6. con connotazione negativa più o meno marcata: persona debole, fiacca
. che si riferisce, che è proprio o che è opera del poeta, romanziere
espressione pussa via! per scacciare animali o persone moleste. moravia, vii-288:
con funzione spreg., con pus o puzza (v.). pusso
sole, s'alcuna cosa avesse neltorecchie o apostema o pustole o sozzura, o se
s'alcuna cosa avesse neltorecchie o apostema o pustole o sozzura, o se alcuna
cosa avesse neltorecchie o apostema o pustole o sozzura, o se alcuna cosa di
neltorecchie o apostema o pustole o sozzura, o se alcuna cosa di fuori, sì
cosa di fuori, sì come polvere o acqua o vermine. crescenzi volgar.
di fuori, sì come polvere o acqua o vermine. crescenzi volgar., 6-89
e pustule (chiamate in italia petecchie o papule o pasticci) assai cattive,
pustule (chiamate in italia petecchie o papule o pasticci) assai cattive, donde gl'
ogni giorno agli ammalati un grano o due di questa pietra [pietra bezar]
; che talvolta, anche per settimane o per mesi, desquamavano e sembravano regredire,
malattìa, conosciuta col nome di pustola maligna o carbonchio che attacca il bestiame, si
: enfiature e bollicine squammose alla superficie o nella massa dei metalli e artiglierie difettose.
a vigna, a orto ecc., o incolto e 'postoto '.
. ant. coperto da pustole o da bollicine cutanee. fr. colonna
far lezione di ostetricia, di comunismo o dir coma 'del principe e di
dio ', nessuno me ne farebbe osservazione o censura. capuana, 14-189: se