principio generale; che disprezza, viola o tende ad annullare un diritto, una
consapevolmente una persona negli interessi materiali o nella fama e nell'onore. caro
a noi stessi. -corteggiatore importuno o, anche, brutalmente insistente.
propria originaria autorità (il principe) o per l'ufficio a cui è preposto
ufficio a cui è preposto, giudizialmente o comunque con mezzi legali persegue (ricercandoli
ricercandoli, acquisendo prove a loro carico o facendosi promotore o, anche, diretto
prove a loro carico o facendosi promotore o, anche, diretto erogatore della loro
loro punizione) gli autori di delitti o comunque di atti e comportamenti (come
agg. proprio di chi perseguita o intende perseguitare; che esprime e manifesta
riferisce all'attività di perseguire giudizialmente qualcosa o qualcuno. -stor. dir. giudizio
indifferentemente per far valere un obbligo personale o per recuperare la proprietà di un bene
violenti e repressivi, compiuti da chi detiene o rappresenta il potere costituito per stroncare un
potere costituito per stroncare un movimento politico o religioso o, anche, per estinguere
per stroncare un movimento politico o religioso o, anche, per estinguere fisicamente una
estens. e con riferimento a collettività o a stati: aggressione esterna, politica o
o a stati: aggressione esterna, politica o militare. g. villani, 9-92
ostile che si concreta in atti palesi o occulti diretti contro singole persone allo scopo
: ostilità collettiva rivolta contro determinate persone o gruppi per le loro posizioni ideologiche,
da forze oscure e da persone note o ignote che gli toglierebbero la libertà di
-corteggiamento importuno e sgradito, volgare o, anche, brutalmente insistente. manzoni
(quale è proprio di chi è o si ritiene responsabile di altri, in
. l'attività del perseguire giudizialmente qualcosa o qualcuno, in partic. in sede
, 1-320: se era condannato ingiustamente o sottoposto comunque a una persecuzione secondo la
parte dell'autorità governativa né di istanza o querela da parte della persona offesa.
contro cui l'organo della pubblica accusa può o deve procedere solo dietro presentazione di querela
.: l'attività del perseguire qualcosa o qualcuno in via giudiziaria, specie in
). cercare di raggiungere uno scopo o un risultato (politico, artistico,
politico, artistico, ecc.) o di attuare un progetto, impegnandosi con
condurre con precise intenzioni un determinato progetto o un complesso organico di azioni tendenti a
dèi. carducci, iii-3-159: ave, o rima! con bell'arte / su
troiani, / qual furia vi persegue? o qual v'opprime / forsennato furor,
infellonito il cor d'orsa selvaggia / o tigre ria, che in mauritana piaggia /
perseguiva, e non poteva / spaurirla o con cridi o altri sembianti. pascoli
non poteva / spaurirla o con cridi o altri sembianti. pascoli, 95:
. -anche con riferimento a esseri soprannaturali o alla fortuna. dante, purg.
128-60: qual colpa, qual giudicio o qual destino / fastidire il vicino / povero
persegue i pacifici. pellipari, 22: o fortuna crudel, malvagia e iniqua /
. -turbare, cercare di impedire o di danneggiare. poliziano, 1-769:
un'offesa, per punire un colpevole o una persona iniqua, per non dare
non dare tregua a un nemico personale o della comunità. -dir. esercitare davanti
risarcimento dei danni, ecc.) o per fare applicare la sanzione prevista dalla
segretario... persegue il plagio o il furto d'un titolo da parte
7. fare oggetto di critica o di satira. gigli, 2-22:
partic. qualora chi li compie detenga o rappresenti il potere costituito), e
convinzione politica. -anche: osteggiare politicamente o ideologicamente (o per ragioni e rancori
-anche: osteggiare politicamente o ideologicamente (o per ragioni e rancori privati).
tutti quei fiorentini che per la dipendenza o del sangue o della patria erano ricoverati
che per la dipendenza o del sangue o della patria erano ricoverati alla sua corte
avvertire tutti gl'ipocriti di questo secolo, o dotti o ignoranti che siano, che
ipocriti di questo secolo, o dotti o ignoranti che siano, che alle scellerate loro
. gozzano, ii-186: azzurri si portano o grigi? bemari, 3-349: vogliamo
migliori ricorrenze. -avere la barba o i capelli acconciati in un determinato modo
, il viso coperti da determinati indumenti o anche nudi, ecc. sansovino,
barba. 19. comunicare una notizia o un'ambasceria, un ordine (anche
un ordine (anche per incarico ricevuto o perché tale è la propria funzione)
e atroce. tasso, 8-43: o cavalier, tu porte / dure novelle al
non voce del maestro di campo o sergente maggiore; e più tosto è suo
iv-xxvii-8: potrebbe qui dire alcuno medico o legista: 'dunque porterò io lo mio consiglio
-riferire, riportare espressioni di saluto o di augurio. g. gozzi
d'affetto. cesarotti, 1-xxxii-165: o libricciuol che al mio signor ten vai
sia per qual si voglia giudizio privato o pubblico, non possano portarsi di nuovo
20. addurre argomentazioni, presentare prove o esempi a sostegno delle proprie tesi o affermazioni
o esempi a sostegno delle proprie tesi o affermazioni; citare, allegare.
queste ragioni, dette innanzi a cesare o allegate da lui medesimo, gitteranno in terra
, indi a insegnare su quei libri o vero con quel metodo; fin che
-avere come titolo (un'opera letteraria o musicale). montale, 3-24:
lei ha bruscamente congedato era lei: o meglio la sinfonia dell'opera comica di
un dolore fisico, una sofferenza morale o spirituale, una condizione di inferiorità sociale
spirituale, una condizione di inferiorità sociale o economica, uno stato di disagio,
carducci, 11-12-39: ho strappato cinque o sei lettere diaboliche perpetrate contro di lei
vii-428: vorrete... voi, o cavalieri, più lungo tempo portare che
né portarlo. -svolgere una determinata funzione o mansione; ricoprire, esercitare una determinata
prezzo chi porta la persona del padrone o del re che chi porta quella di
d'argento, una sesta d'oro o meno, l'oro tanto si dilata quanto
un sentimento nei confronti di una persona o di una collettività (o anche di una
una persona o di una collettività (o anche di una divinità); manifestarglielo
sopra l'albero della croce, 1-43: o verace e pietoso gesù, qual fia
orfeo, 130: ascolta, o ninfa bella, / ascolta quel ch'io
porto amore. / non son qui lupo o orso, / ma son tuo amatore
/ per la vita d'oreste: o madre, arretra. manzoni, pr.
manifestato nei confronti di un soggetto inanimato o astratto o, anche, di un animale
confronti di un soggetto inanimato o astratto o, anche, di un animale.
compassione grandissima, ch'io porto, o compagni miei, alle miserabili rovine di questa
in casa. leopardi, 23-107: o greggia mia che posi, oh te beata
, indirizzare, dedicare la propria attenzione o i propri pensieri a un determinato argomento
i propri pensieri a un determinato argomento o tema o, anche, a una persona
pensieri a un determinato argomento o tema o, anche, a una persona.
la fortuna d'aver briga con maligni o con mentecati. luca da caltanissetta, 244
incaricato di ogni altra faccenda del principe o del barone. -assol. pontano
-dettare, imporre un determinato comportamento o atteggiamento intellettuale. caro, i-188:
presente. -occupare, impegnare (o anche richiedere) un determinato periodo di
dante, purg., 4-127: o frate, andar in su che porta?
, per lo più arrecando un danno o un giovamento (anche nelle espressioni portare
frattanto potila occorrere la morte dell'ammiraglio o della regina di navarra, le quali
, 1-ii-24: la resa a discrezione o presura per forza d'armi si rinnovò poscia
volò come saetta che da parto / o da cidone avvelenata uscisse, / e,
popolo). lancia, i-222: o troiani, quella medesima terra, la
azioni, comportamenti, stati d'animo o condizioni psicologiche (per lo più con
jahier, 126: morirebbero per quella nappina o per mostrare che non ha paura l'
che è per una grande cosa. o se potessi portarli alla luce! calvino
ho io nella mia figura di turpe o di ridicolo, perché le migliori donne sieno
terza disuguale; tenendone in mano, o 'portandone', tre e chiedendone due, il
di 'partire con un tris in mano'(o di avere già un tris 'di
punto, contando di intimorire l'avversario o, più semplicemente, sperando di formare
, iv-1-314: portare la voce per tre o per cinque diesis distinte. gianelli,
di egual valore, procedenti per gradi o disgiunte, vale articolare ogni nota egualmente
-figur. raggiungere una determinata condizione o funzione. f. m. bonini
. -indursi; giungere con il comportamento o le azioni (una persona);
caso che venga personalmente in italia o stabilisca in altro modo le cose sue di
temere. a. cattaneo, 1-68: o mariti, portatevi colle vostre mogli come
di mano dove c'è qualche pericolo (o di fallare o di rompere ec.
è qualche pericolo (o di fallare o di rompere ec.) una delle cose
, 6-i-399: come ti sei tu portato o come ti porti o ti porterai in
sei tu portato o come ti porti o ti porterai in avvenire circa la mortificazione.
, trovarsi in una determinata condizione fìsica o spirituale (per lo più in prop.
porta: v. vento. -prendi o piglia e porta a casa: per concludere
il titolo di critica le vostre impressioni o le reminiscenze dei vostri imparaticci di scuola
le reminiscenze dei vostri imparaticci di scuola o il formulario dell'ultimo libro che avete
a casa: guadagnare una determinata somma o stipendio (per lo più necessario al
nulla stimano, se non quelle cose, o giuste o ingiuste che elle si sieno
se non quelle cose, o giuste o ingiuste che elle si sieno, che li
una malattia mortale, a un incidente grave o anche, iperbolicamente, a una situazione
armi: essere, andare armato (o anche averne il diritto per censo).
lucchesi, 220: chi avesse alcuna polizza o licenzia dal ditto messer podestade o da
polizza o licenzia dal ditto messer podestade o da suo vicario di potere portare alcuna
un minimo punto si denigra per codardia o altro rimproccio, sempre resta vituperosa al
un'occupazione, un'attività anche intellettuale o ideologica (sostenendo determinate opinioni e idee
ideologica (sostenendo determinate opinioni e idee o anche una precisa linea di ricerca)
fino a farli progredire verso la conclusione o il conseguimento di determinati risultati.
mia madre sedeva e lavorava all'uncinetto o portava avanti una maglia di lana.
, come ve ne sono di robespierre o come ve ne sono di saint-just,
) ancora oggi. -portare bene o male gli anni: apparire più giovane
male gli anni: apparire più giovane o più vecchio della propria reale età (v
dove appoggiarmi: se mi stacco dal muro o lascio il bastone, tentenno come portassi
-portare il miele in bocca e il fiele o il tossico alla cintola: v.
23-46: se già non richiedesse il debito o portasse la spesa di fare altramente.
da voltarvi: il resto son terra asciutta o massi da non potersi rompere e non
. 4. -portare legna al bosco o alla selva o al fuoco, all'
-portare legna al bosco o alla selva o al fuoco, all'incendio: v
-portare lontano, portare via: costituire o indicare la fine di una stagione,
: se rilutto ad un travaglio sterile, o m'incombe un'ora oscura, /
strozzi, 1-53: -nettatevi da'piè, o mona voi. / - perché?
(anche con ellissi dell'aw. o della particella): recare con sé un
: recare con sé un determinato oggetto o animale allontanandosi da un luogo, da
, da un edificio (anche avendolo rubato o razziato o essendosene impadronito con l'inganno
edificio (anche avendolo rubato o razziato o essendosene impadronito con l'inganno).
carica, a una mansione che spetterebbe o sarebbe spettata a un'altra persona.
quel d'inferno / gridava: « o tu del ciel, perché mi privi?
: la donna piangolente dicea: « o morte, portane me e ser cola
: quando ei maledivano uno, di subito o egli miracolosamente cadeva morto o egli n'
di subito o egli miracolosamente cadeva morto o egli n'era portato da'diavoli.
dalla apparente bellezza mi lascerei portar via o pure, come da incanto o affatturamento,
portar via o pure, come da incanto o affatturamento, sorprendere. pasolini, 7-167
-perfezionarsi raggiungendo un buon livello di conoscenza o di tecnica. s. contarini,
sente meno la fatica della via. o piuttosto: il nutrirsi fa l'uomo reggersi
) nel signif. originario di 'passaggio'o, meglio, affine aportus (v.
-chi). persona che porta lettere o comunicazioni e ne riporta la risposta.
che fussino condotte al mulino dal mugnaio o suoi garzoni portareca. p. petrocchi
, sm. invar. piccola cornice o astuccio di fogge diverse nel quale si
adatto a essere appoggiato su un mobile o appeso a un muro.
. v.]: 'portaritratti': quadretto o arnese di fogge diverse per metterci ritratti
persona incaricata di trasportare e recapitare bagagli o altri oggetti. del tufo
. varietà di marmo calcareo, venato o brecciato, di colore roseo o persichino
venato o brecciato, di colore roseo o persichino, presente nella maremma toscana.
#). supporto destinato a reggere o a contenere il sapone. -anche
per il passaggio del gambo della scalmiera o degli scalmi fissata sull'orlo superiore della
, sulla quale si fissano gli scalmi o le scalmiere. guglielmotti, 1354
ha la funzione di reggere uno o più asciugamani. = comp.
carena, 2-37: 'portasigari'chiamano quella custodia o astuccio che i fumatori portano in tasca
portare e distribuire i viveri agli operai o ai lavoranti agricoli, e talora anche
1 'portaspese', che fa come da manovale o servitore de'sopraddetti, portando loro i
, la panzanella, tre once di ventresca o di cacio scarse, come era d'
per gli spilli da metter sulla toelette o il cassettone. r. longhi,
; le punte dell'arcione; i quartieri o quarti. = comp. dall'
viene a posarsi per mezzo sul basto o sul sellino della bestia.
ed esciva con la cassettina portastudi andando o solo o con altri fuori di una porta
con la cassettina portastudi andando o solo o con altri fuori di una porta della
fondo con la lunghezza in piedi inglesi o palmi, e la larghezza si multiplica ancora
quanto la nave può stivare in salme o tonellati..., ma de'vascelli
. massimo carico trasportabile da un veicolo o da un aereo. p. levi
metrol. valore massimo (portata massima) o minimo (portata minima) della grandezza
quale si può arrivare con determinati modi o mezzi (specificati da un complemento)
. 5. marin. portata geografica o geometrica di un faro: massima distanza
con luce spenta). -portata luminosa o ottica di un faro: massima distanza
.]: 'portata geografica assoluta'o 'geometrica d'un faro'o 'd'un fanale'
assoluta'o 'geometrica d'un faro'o 'd'un fanale': la massima distanza
metri. 'portataluminosa'od'otticad'unfaro'o 'd'un fanale': la massima distanza da
dipende dall'intensità della luce del faro o del fanale e dallo stato di trasparenza
moretti, 45: le portate, o tiri dell'artiglieria,... sono
portata de'gran signori e appartiene alla platea o al popolo. 8.
al mio arrivo io vo persuadendomi / o ch'io vi sia paruto un fantocciaccio
/ da far paura ai bambini, o sì uno / personaggio di gran portata,
portata, quasi / come un camello o come un dromedario. c. campana
questa terra, ed ogni loro pensiero o atto era rivolto ad essa.
9. rilevanza, importanza; significato preciso o ampiezza di riferimenti di una parola o
o ampiezza di riferimenti di una parola o di una battuta; l'esatta configurazione
con riferimento a qualsiasi realtà, concreta o astratta). -di portata (con valore
17-103: ci si esprime per approssimazioni o per simboli o per echi. e dei
si esprime per approssimazioni o per simboli o per echi. e dei nostri gesti,
globo di questa portata (una bracciata o più): andò a colarlo di là
. 11. dichiarazione dei beni o dei redditi posseduti. rinaldo degli albizzi
volte si aveva cercato formare una tavola o catasto delle possessioni per via di portate
portata: affidata temporaneamente a un contadino o a un pastore e vincolata a un
.. ogni agricoltore di terre salde o di terre da portata, se coltiva maggior
fatta,... con cinque portate o servizi, come loro chiamano, ricchissimi
numero di una portata fosse di dieci o dodici figli, non si permetterà che
, i-331: debbino decti spectabili x o decti spectabili octo, per ritrovare gli
1 quali sieno di età di anni xv o più... e per potere meglio
, debbino tenere, in ogni piviere o altra chiesa principale di quelli luoghi dove
di quelli luoghi dove saranno uomini descripti o dove ne volessino di nuovo scrivere,
e quanto sarà, in una volta o più da'detti 30 o le due parti
in una volta o più da'detti 30 o le due parti di loro, proveduto
che formano la catena di un tessuto o dei trefoli che si intrecciano insieme per
. prendeva forma talora anche nelle più o meno coperte sollecitazioni o di fidi amici
anche nelle più o meno coperte sollecitazioni o di fidi amici o di 'pappagalli lusingatori'
meno coperte sollecitazioni o di fidi amici o di 'pappagalli lusingatori'. -che tutti
: in condizione di essere facilmente raggiunto o preso. milizia, ix-94: la
di essa che sono a nostra notìzia o forse ancora a nostra portata. fucini
in condizione di non poterne esser visto o raggiunto o catturato o toccato.
di non poterne esser visto o raggiunto o catturato o toccato. cicognani,
poterne esser visto o raggiunto o catturato o toccato. cicognani, 2-12: lui
sm. invar. busta o custodia, per lo più trasparente, destinata
più trasparente, destinata a contenere tessere o altri documenti. = comp. dall'
portàtile, agg. adatto a essere trasportato o spostato; trasportabile, mobile; maneggevole
a esso ogni maneggio di boccie cariche o decantazioni farete. roseo, iii-249:
ve ne ho aggiunte anco da'libri o dalle copie comunicatemi dagli amici. veggo
mettono le medicine necessarie durante un viaggio o uno spostamento. tommaseo [s.
portati. carducci, iii-19-50: scendono cinque o sei papi in sedici mesi, amanti
sei papi in sedici mesi, amanti o figli incestuosi di teodora e marozia,
me, che i creditori maligni vendettero o posero in mano ai più iniqui, artefiziosi
deserto: / ai baci preferiscono / o mezze piastre o piastre. 11
/ ai baci preferiscono / o mezze piastre o piastre. 11. tradotto (
lii-5-89: sempre le monache, portate o dal timore o dalla speranza, spinte
le monache, portate o dal timore o dalla speranza, spinte dall'amore o
o dalla speranza, spinte dall'amore o dall'odio, hanno eletto quelle che sono
. per odio portato al suo nimico o per dar fine ad una lite col ferro
[epicuro] lungamente la fame, o vogliam più tosto dire il disiderio del mangiare
stabilito, attestato (una disposizione legislativa o amministrativa, una clausola negoziale, una
relativo documento che la pone in essere o ne fornisce la prova). -in
quella che risulta da un titolo di credito o da altro documento negoziale che abilita l'
[vulva] è il medesimo che ventre o matrice, dove sta involto il portato
matrice, dove sta involto il portato o vogliam la creatura. oliva, 246:
nasce e prova non ostante l'incuria o il mal talento degli uomini, a guisa
con sé (un'arma: legalmente o abusivamente). botta, 5-284:
è da segnore <; ar villa o citade / o dì'star portatore over
segnore <; ar villa o citade / o dì'star portatore over mandito / o
o dì'star portatore over mandito / o re ^ ever maritai reverenda: / tuto
s. bernardino da siena, 558: o portatori, quando voi avete la soma
di bagagli e viveri durante una spedizione o un viaggio a piedi (per lo
5. addetto al trasporto di feriti o infermi su barelle o lettighe; portantino
trasporto di feriti o infermi su barelle o lettighe; portantino. - per lo più
che vi reca la presente, è portatore o di pace o di guerra. se
la presente, è portatore o di pace o di guerra. se voi subito non
di cuoio come i fattorini del tranvai o i portatori di lettere. piovene,
conduce (con riferimento a oggetti astratti o immateriali); apportatore. - anche
? piccolomini, 10-174: la passione o ver il patimento nella favola non è altro
che azzione corruttiva e portatrice di morte o almeno d'acerbissimo e intensissimo dolor pidna
, è da colei detta con gran sdegno o ver posta con gran giudizio dall'autore
fu portatore della pena: la quale fu o cento lire pagasse o dieci anni stesse
la quale fu o cento lire pagasse o dieci anni stesse in prigione.
canto da l'aonio monte, / o noleggiato da gl'inferni dei, / de
pagabile: a una persona determinata con o senza l'espressa clausola 'all'ordine';
determinata con la clausola 'non all'ordine'o altra equivalente; al portatore. l'
da poco la malattia; portatori sani o immuni, che presentano particolare resistenza alla
, sm. invar. busta o anello di vario materiale che serve per
per riporvi il tovagliolo, piegato o arrotolato, allo scopo di distinguerlo
agg. invar. che regge uno o più utensili trasmettendo loro il movimento (
un attimo per regolare il mandrino porta-attrezzi o la presa dell'aria compressa erano calmi
anche contemporanea fra gli assali delle ruote o anteriormente di attrezzi intercambiabili (falciatrici,
multipolare usata per innesto di tubi elettronici o termoelettrici. -anche nella forma aggett.
ant. e letter. il trasportare o il trasferire materiali o merci; trasporto
. il trasportare o il trasferire materiali o merci; trasporto; recapito. -anche
trasporto; recapito. -anche: compenso o prezzo pagato per tale operazione.
de'coiami. -trasporto a spalle o a braccia. cattaneo, i-2-128:
: quando è per commodo dell'agente o del paziente, come il marinaro move
di una persona, di un gruppo o di una comunità di determinati capi di
una comunità di determinati capi di vestiario o ornamenti. s. antonino, 3-142
, né di portature di panni lunghi o cappelli attillati o panni unti e stracciati
portature di panni lunghi o cappelli attillati o panni unti e stracciati. ruscelli,
certi collaracci grandi e con gran cava o giglietto. manni, ii-59: l'
della portatura. -maniera di vestirsi o di acconciarsi; foggia dell'abbigliamento.
-in senso concreto: ciò che si indossa o con cui si orna la persona;
che si porta sul capo, per ripararlo o per ornarlo (anche nelle espressioni portatura
-modo particolare di atteggiare il corpo o un arto; posizione, postura.
membra. -per estens. condotta morale o spirituale. fiore [dante],
: il privilegio che ha ciascun uffiziale o ciascun marinaio di potere imbarcare per proprio
numero di barili; la quantità di peso o d'arrimaggio che posson portare o imbarcare
peso o d'arrimaggio che posson portare o imbarcare i passaggieri sul prezzo del loro
d: cartone, metallo, plastica o altro materiale con suddivisioni interne sagomate per
contenitore di porcellana, ceramica, metallo o altro materiale, a forma di calice
materiale, a forma di calice o di scodellino, che serve per tener ritto
fomite alcune macchine industriali per fissarvi uno o più utensili. -anche con uso aggetti
sm. chi svolge la mansione di recapitare o trasferire valori. = comp.
varia foggia e materiale atto a reggere o contenere uno o più vasi di piante
materiale atto a reggere o contenere uno o più vasi di piante, per lo più
appoggiato a terra, appeso a una ringhiera o a un muro o spiovente da
una ringhiera o a un muro o spiovente da un soffitto. -anche, con
sostenere l'invasatura del bastimento nel varare o nel tirare a secco. dizionario di
sm. invar. disus. in macchine o impianti industriali, il condotto che porta
: 'portavènto': condotto di mattoni o di tubi di terra cotta, per
principali del fornimento sono: il bottone o pallina del sottoscatto;..
sottoscatto;... il portavite o contraccartella. = comp. dall'
. contenitore di me tallo o di altro materiale (che può anche consenti
. -anche: cesta, vassoio o carrello nel quale si sistemano i cibi
(anche nell'espressione portavoce stabile) o di un edificio. -anche: analogo
smorfietta che non si sapeva se schiantasse o sorridesse. bemari, 3-341: «
, altri sono fomiti di campanello elettrico o di segnale luminoso. 3.
la voce altrui. anche 'cornetto'o 'corno acustico'. 4. chi parla
4. chi parla per conto di altri o riferisce cose udite da altri; chi
cose udite da altri; chi afferma o diffonde atteggiamenti, idee o sentimenti di
chi afferma o diffonde atteggiamenti, idee o sentimenti di persone o gruppi o anche
atteggiamenti, idee o sentimenti di persone o gruppi o anche di scuole di pensiero
idee o sentimenti di persone o gruppi o anche di scuole di pensiero o di
gruppi o anche di scuole di pensiero o di movimenti civili e politici, facendosene
cercano nel personaggio un semplice portavoce: o delle loro idee o, com'è
semplice portavoce: o delle loro idee o, com'è il caso di maulnier,
a un libro, a uno scritto o ad altro mezzo di comunicazione. visconti
rendere noti le opinioni, gli intenti o l'operato di chi occupa una posizione
di chi occupa una posizione di notorietà o di rilevanza pubblica, di un ente
di rilevanza pubblica, di un ente o di un organo che svolgano un'attività
che svolgano un'attività d'importanza civile o politica. massaia, i-156: camminava
, i-156: camminava con noi un kalàtie o portavoce del re, con lettere anche
nome e conforme al suo proprio convincimento o come semplice portavoce del re vittorio emanuele
, sf. ant. il portare indosso o il detenere armi contro una norma o
o il detenere armi contro una norma o un divieto di un'autorità costituita;
, biade, portazione d'arme o receptazione de banditi. = voce dotta
sportello. -anche: piccola apertura con o senza anta. g. rucellai,
un tasto, in maniera da lasciar passare o da occultare la luce del proiettore.
m. fiorio, 150: lo sfogatoio o vuoi portella del vaso s'apre,
. portellino, sm. porta o finestra di modestis sime dimensioni
sime dimensioni. -anche: battente o anta che chiude tale apertura.
e chiuso da un portellino di legno o di ferro. -marin. disus
di murata': finestrino circolare nei fianchi o in altri luoghi del bastimento, fornito
). porta di piccole dimensioni, con o senza battente. -anche: piccola porta
piccola porta ritagliata in una più grande o aperta nello spessore delle mura di un
nello spessore delle mura di un castello o di una città; postierla.
che permette l'ingresso in un aeromobile o in un aliscafo. montale, 9-119
apparirai più dal portello / dell'aliscafo o da fondali d'alghe, / sommozzatrice di
di apertura e chiusura in determinate macchine o impianti. zonca, 13: si
127: 'portello'... vale apertura o porticella della fornace, corrispondente nel bagno
graziosamente in codice. -sportello o ciascuna delle ante, per lo più
delle ante che si richiudono su quadri o tavole dipinte allo scopo di proteggerli.
figure appartenenti alle storie dipinte ne'quadri o tavole, ma ancora d'armi,
. carena, 1-156: 'portelli o sportelli': quelle sorta d'imposte, che
espressioni portelli dei cannoni, dei pezzi o portelli dei castelli, della prima, seconda
cannoni che sono disposti sul secondo ponte o ponte superiore. questi portelli sono messi a
cannoni vicini, quando si vuol inseguire o dar la caccia ad una nave nemica
678: 'portelli'si chiamano le aperture o cannoniere dei bastimenti alle quali si affaccia la
dai portelli. -portello di riserva o di carico: apertura usata per imbarcare
, fatta nella parte posteriore di un flauto o altro bastimento da carico, sotto il
i buchi fatti da colpi di cannone o da rocce nel bordo di una nave
una nave per combattimento, per naufragio o per altro accidente, 5
larga apertura nelle murate di una nave o nei fianchi di un aereo per l'
un aereo per l'imbarco dei passeggeri o di merci di grosso volume (anche
che in costruire un sistema di chiuse o portelloni di legno fra i piloni del
, presagire, permettere di presagire o di prevedere; preannunciare. - anche assol
l'uso naturale / spesso gran ben portende o ver gran male. canteo, 143
ordine naturale delle cose, della conoscenza o dell'esperienza umana, inducendo meraviglia,
esperienza umana, inducendo meraviglia, stupore o paura; evento che si ritiene causato
. casti, i-1-255: se terror vano o strana idea perviene / a invadere e
il portento / cui non sognava, o a pena, di raggiungere / l'
quattrocento intorno ai portenti della prospettiva aerea o lineare. -effetto straordinario.
da non poter purgarlo con alcuni sagrifici o supplicazioni, se non col sangue di
orribili portenti. 2. avvenimento o situazione di carattere straordinario o casuale,
. avvenimento o situazione di carattere straordinario o casuale, a cui si attribuisce il potere
1-373: indarno spendi le saette, o giove, / e 'l mondo invano
dicono le cose che nascono dalle azioni o dipendono da quelle, come le stragi
lupo era portento / per lui più lieve o quel che fé la fata / che
4. essere fantastico di aspetto abnorme o spaventoso (derivato, per lo più
per lo più dalla commistione di due o più nature diverse, tanto animali quanto
mitologica a cui si attribuivano poteri maligni o sovrumani. landino [plinio]
dove insolite larve abbia presenti, / o come pavé ne la notte ombrosa, /
semicapri irsuti, / di lascivo furor parti o portenti? marchetti, 5-72: nascer
che desta ammirazione per straordinarie doti fisiche o morali oppure per eccezionali capacità intellettuali,
oppure per eccezionali capacità intellettuali, artistiche o pratiche (per lo più nell'espressione
/ sort'era ancor, né buffalmacco o giotto. leoni, 336: a pettorazza
abbiano a riuscire due portenti nella letteratura o nelle arti. betteioni, iv-356:
-esempio lampante di una determinata condizione o situazione (con riferimento a soggetti astratti
situazione (con riferimento a soggetti astratti o inanimati). manzoni, v-3-8:
ci corre. 6. opera o frutto dell'attività umana di mirabile perfezione
indice della grande maestria, del talento o dell'ingegno dell'artefice. l.
sarebbe anche a me conceduto una sera o l'altra ammirarti. -con riferimento
undici edizioni. 7. caso o situazione insolita, evento straordinario o eccezionale
caso o situazione insolita, evento straordinario o eccezionale che suscita ammirato o divertito stupore
evento straordinario o eccezionale che suscita ammirato o divertito stupore; azione o impresa di
suscita ammirato o divertito stupore; azione o impresa di difficilissimo compimento. -anche in
persa intorno ai portenti d'un moccioso o d'una smorfiosa. -con uso
locuz. fare portenti: riuscire in compiti o in imprese quasi impossibili; fare miracoli
modo inspiegabile in base a leggi fisiche o naturali; in virtù di prodigio; prodigiosamente
. in sommo grado, in larga misura o quantità; incomparabilmente, sommamente.
. non sarebbe che di complificazione ironica o d'iperbole faceta: portentosissimamente scimunito.
portentosità, sf. letter. il costituire o l'essere ritenuto un portento; qualità
che desta viva impressione per l'eccellenza o la magnificenza. papini,
, portentosissimo). che supera o pare superare i limiti dell'ordine naturale
ordine naturale delle cose, della conoscenza o dell'esperienza umana; dotato di capacità
dell'esperienza umana; dotato di capacità o di caratteristiche straordinarie in quanto causato,
caratteristiche straordinarie in quanto causato, animato o in relazione con una potenza soprannaturale;
92: voce notturna, vocal marmo o tronco / portentoso che parli, a
-che si riferisce a fenomeni naturali o ad applicazioni tecniche sorprendenti per la perfezione
sorprendenti per la perfezione, la singolarità o la magnificenza o la grandiosità o l'
perfezione, la singolarità o la magnificenza o la grandiosità o l'eccezionaiità.
singolarità o la magnificenza o la grandiosità o l'eccezionaiità. bruni, 262:
dipendendo da facoltà e da pratiche magiche o divinatorie, ha effetti straordinari; fatato
. -che è frutto di fantasia o di immaginazione; del tutto inverosimile.
realtà. 2. che presagisce o consente di presagire eventi futuri; presago
più assolute e portentose. -contrario o non conforme alle leggi e alle regole
ripugnante alle leggi di natura qualche costume o istituto che si vede introdotto presso qualche
, all'insegna dell'* amor patrio'o cosa simile: uno di quegli antiquati,
. 5. che suscita ammirazione o stupore per le eccezionali qualità fisiche o
o stupore per le eccezionali qualità fisiche o morali o artistiche, le attitudini o
per le eccezionali qualità fisiche o morali o artistiche, le attitudini o le virtù
o morali o artistiche, le attitudini o le virtù in cui eccelle, le opere
orecchie. -con riferimento a un animale o a un vegetale. nannini [
una qualità, un modo di operare o di comportarsi); eccelso, notevolissimo
-con riferimento alla grandezza di una misura o di una quantità o alle dimensioni di un
di una misura o di una quantità o alle dimensioni di un oggetto: enorme
: quando a narrarmi / ritorni, o genitor, de'casi tuoi / la serie
si apre a portentosa altezza una volta o meglio quasi un portico naturale. » ferd
portentosi. -con riferimento alla lingua o allo stile di uno scrittore: di
uno scrittore: di grande efficacia esortativa o rappresentativa. g. b
per le difficoltà di compimento che presenta o per le importanti conseguenze che induce (
l'ingresso di conventi, collegi o edifici simili per ricevervi i visitatori e
portiano, agg. che si riferisce o che è opera del poeta milanese c
è una loggia che circonda un cortile o una piazza ovvero fiancheggia una pubblica strada
demo a pacino lingnaiuolo da biden ^ o per xxx correnti di castangno per li porticale
del bollire del vino pongono le tane o canali sotto i porticali della casa.
ant. pellegrino, vagabondo che dorme o vive sotto i portici. battaglini
. porticani dicevansi gli abitatori de'portici o pellegrini venuti a roma per visitar le
ant. che sorge nelle vicinanze o si trova all'esterno delle porte cittadine
di sant'ambrogio chiamasi chiesa porticaria o porziana quella ch'è fuori delle porte della
quella ch'è fuori delle porte della città o loro a lato. = voce
battaglini, ii-134: porticari erano gli ostiari o portinai detti così nel capo sedicesimo del
sf. ant. intrattenimento mondano o galante che si svolge sotto un portico.
in tavola qualche curiosa novelletta di zerbini o qualche invenzione capricciosa, ritrovata dalle dame
porticato1, agg. munito di portico o di portici (un edificio);
portici (un edificio); fiancheggiato o circondato da portici (un cortile,
porticiuola che rispondeva in uno andito o sia loggia. magi, 17:
varchi, v-38: tu affogheresti alla porticciuola o in un bicchier d'acqua.
. porta di ridotte dimensioni, con o senza battente. -anche: porta ricavata
, un po'sudicio, della provvidenza o della fortuna, uno spioncello predestinato a
pianta quadrangolare, inserita in un edificio o isolata, di cui almeno un lato è
teatri, all'interno di palestre e terme o lungo fori, vie, piazze,
svariati altri usi civili come elemento decorativo o per riparare un'area destinata al transito
fabbriche lunghe a piacimento sostenuti dalle colonne o da pilastri. p. giustiniani, 674
non vede che portici bassi, portici maestosi o sbilenchi, portici di pietra e portici
aperto sul davanti e annesso a uno o più lati di un palazzo o di
a uno o più lati di un palazzo o di una villa, destinato ordinariamente a
-porticato costruito lungo le banchine dei porti o degli scali fluviali per compiere agevolmente le
palme. -riparo naturale o artificiale ricavato nella roccia.
apre a portentosa altezza una volta o meglio quasi un portico naturale di
di riunioni politiche, giudiziarie, commerciali o culturali. fausto da longiano,
stanno gli uffici e i senatori, o sì / nei fori. boterà, 6-254
di san piero. -gruppo sociale o gruppo di famiglie o fazione politica in
. -gruppo sociale o gruppo di famiglie o fazione politica in quanto partecipe di una
debba favorire il portico di san pietro o quello di san luca. gigli, 7-1-283
essendo delle cinque che avevano loggia o portico nella città per privilegio. galanti,
nei solitari portici sedea / di padova o d'oxford chiusa nel velo, / la
all'ombra dei portici fabbricavano sistemi armoniosi o trappole dialettiche. -con metonimia
dove sono? parini, viii-37: o di pallade figlia, / io rapito al
quale si ripongono attrezzi e prodotti agricoli o sono collocate gabbie o stabbi per animali
e prodotti agricoli o sono collocate gabbie o stabbi per animali domestici; è costituito da
un edificio aperto almeno da un lato o da una porzione della casa colonica.
a memoria nostra, si dava ricetto o nelle stesse muraglie scavate del circondario villesco
nelle stesse muraglie scavate del circondario villesco o in portici coperti e dentro a'pomieri.
portichétto.. giustinian, 1-40: o mia cara anzoletta, / sotto sto
: un portichétto per proteggermi dalla pioggia o dalla calura del meriggio: tutto era
porterà), si. cortina di tessuto o di cuoio, tesa o drappeggiata,
di tessuto o di cuoio, tesa o drappeggiata, che serve come ornamento oppure
vista, nel vano di una porta interna o esterna, in partic. di
in partic. di una chiesa o di una bottega (e anticamente veniva
nelle luci di un portico), o in una sala, per formare ambienti
: 'portiera': quei pezzi di panno o di tela che si attaccano ai lati del
sportello di un'autovettura, di un treno o di
uno scompartimento, di una carrozza o di altro veicolo. gualdo priorato
che serviva come chiusura dei ponti di barche o per la costruzione di ponti di muratura
: specie di galleggiante fonnato da due o tre barche o zattere sulle quali si
galleggiante fonnato da due o tre barche o zattere sulle quali si costruisce un impalcato
2. lo stipendio del portiere (o, anche, la quota di esso
introduce i visitatori in un palazzo signorile o custode di uno stabile adibito ad abitazione
notturne. cinelli, 2-46: questi o simili pensieri occorsero a tommaso quando il
sia, il quale non abbia sei o ottocento fiorini l'anno oltre alcuni emolumenti che
di forma, di registro, di portiero o di altro. galanti, 1-i-503:
gli potevano competere anche mansioni di sorveglianza o di assistenza alla persona del re)
-con riferimento a figure allegoriche, infernali o mitologiche. giacomino da verona, xxxv-i-640
perché parli in questo metro, / o portiere d'umor tetro? / piccolino
piccolino resti qua /... / o san pietro, te lo dico, /
guglielmini, 357: sopra del piano o soglia superiore di questi stramazzi si collocano
vi stanno di mezzo coi suoi correnti o incastri, ai quali si adattano le portine
già pronta ad accogliere il dragone bavaro o l'ussero della morte. pirandello,
2-98: alla portinaia, ci credesse o no, emilio era stato presentato come un
le permettano tesare senza prima avvisarla o di svegliarla quand'anche dor
connotazione spreg., ahude ad atteggiamenti o a gusti bassi, volgari, ecc.
10 più, o di cercante o di portinaio o di ortolano
10 più, o di cercante o di portinaio o di ortolano, tutti
più, o di cercante o di portinaio o di ortolano, tutti uffizi che insegnano
cortile sono le intrate di tutti li offici o maggiore parte che s'aspetta di avere
poneva il suo braccio su la spalla altrui o per mano prendeva i negoziatori; i
.. andare, lasciatelo osare, o canuti portinai dei ricoveri, o tetri
osare, o canuti portinai dei ricoveri, o tetri proibitori. 5.
5. stor. guardiano civile o militare delle porte di una città;
del suo interiore orifizio, detto porta o piloro, cioè portinaro.
i discendenti di camillo e di cesare o i nepoti del machiavelli, noi siamo gli
venghino i cattivi tempi, mandami 20 o 25 coppie di marzolino eccellentissimo, come
dossi, 1-ii-791: l'umore milanese o lombardo oggi è quasi irremissibilmente perduto.
locale dove sta di guardia il portinaio o la portinaia (ed è una guardiola fornita
in una sala rinascimento. -stanza o guardiola per uscieri. ottieri, 3-17
battesimo, essendo abitualmente sostituito dalla carrozzina o dalla culla da viaggio).
. v.]: 'portìsculo': comito o capo dei rematori, presso i romani
.. -uscite dal portizzo farabutto ladro o v'infiocino. = voce di
uno a tre fiori; corolla rossa o bianca grandissima. la porilandia a grandi
. in generale si compone di calcari più o meno compatti. portlandite,
navigazione in generale e che servono unicamente o precipuamente a rifugio o alla difesa militare
che servono unicamente o precipuamente a rifugio o alla difesa militare ed alla sicurezza dello
nei quali la quantità delle merci imbarcate o sbarcate nell'ultimo triennio non sia stata
quelli il cui movimento commerciale interessa una o alcune province e nei quali la quantità
nei quali la quantità delle merci imbarcate o sbarcate nell'ultimo triennio non sia stata
la specificazione della città presso cui sorge o di cui fa parte integrante. -anche con
del mare, solo che da greco o tramontana nell'entrare. lippomano, lii-15-50
ne fosse pur trovato uno che, scrivendo o somministrando a chi scrive, non avesse
a chi scrive, non avesse fattone lume o memoria, come è costume fare de'
d'arrivo (di un viaggio, fisico o spirituale). chiaro davanzati, xxxiii-9
era quel porto illusorio / la california o il perù, / ma il monte del
, 53: 'aperto alla tramontana'o ad altro vento dicesi porto o rada
alla tramontana'o ad altro vento dicesi porto o rada o simili nei quali tale o
ad altro vento dicesi porto o rada o simili nei quali tale o tal vento entra
o rada o simili nei quali tale o tal vento entra direttamente senza trovare ostacoli
: in cui i ripari necessari sono tutti o in gran parte manufatti, in assenza
insegnato dagli antichi, consiste nel trovare o scavare presso alla riva uno spazio di
circondare lo spazio medesimo con due braccia o moli di scogliere; e nel coprire
, ed anche con un solo ricurvo o spezzato. rezasco, 833: 'porto a
. rezasco, 833: 'porto a mano'o 'fatto a mano': porto fatto coll'
macchina. -porto di barra, abbarrato o con trave: posto alla foce di
statico, 1-i-365: 'porto di barra o con trave': è un porto situato
de'porti formati dalla natura in paesi poco o nulla abitati e poco frequentati dal commercio
per battersi d'acqua, racconciarsi, o per ischivare il cattivo tempo, ecc.
un estuario. -porto di fiume o fluviale: stabilito lontano dalla foce,
di un fiume, in un sito più o meno discosto dall'alto mare e
. e sopra ogni altro corso d'acqua o canale, per l'istesso fine di
con facilità, per la forma della costa o per i venti che vi dominano.
n. 1. -porto di marea o sbarrato: quello che, avendo la
porti sono provveduti di una darsena chiusa o bacino di galleggiamento. -porto esteriore
bacino di galleggiamento. -porto esteriore o esterno: avamporto. dizionario di marina
ciascuno di quei porti stabiliti entro lagune o paludi marine (venezia, porto corsini
tronchi inferiori di corsi d'acqua naturali o artificiali, ovvero scavati entro terra (
di un porto fornito di porto esterno o avamporto. -porto interrato: coi
: 'porto interrato': riempito di terra o i cui fondali sono diminuiti a causa di
non potranno essi impadronirsi d'alcun loco o ver porto al mare, né far sollevare
riparato (per la strettezza della bocca o per la presenza di isole antistanti alla
ove si fabrica l'armata, naturali o artificiali; che eglino si siano assicurati
ha di bisogno e può radunare il prencipe o signore dell'armata. g. parrilli
consta di un seno di mare chiuso o da promontori che si avanzano l'uno verso
mare chiuso dalla banda del largo da una o più isole. tali sono nel mediterraneo
stati esportatori di nafta, il porto o ciascuno di quei porti dove le navi
che passeggeri e merci vi siano imbarcati o sbarcati. -porto d'immatricolazione: il
d'immatricolazione ha domicilio legale il proprietario o l'armatore della nave. -porto
della nave. -porto di ridistribuzione o di smistamento: porto commerciale a cui
emergenza, alle piccole navi in avaria o sorprese da fortunale a non grande distanza
lontano senza porti di ritirata e con poca o nessuna provigione per sostenersi, diedero volta
: al quale si approda per rifornimento o riposo (e porto di rilascio forzoso è
né per necessità, ma solo per riposo o rifornimento. qualunque porto è di rilascio
rifugio, se non quando la tempesta o il nemico ti costringe a fuggire.
stratico, 1-i-365: chiamasi 'gran porto'o 'porto dello stato'un porto essenzialmente destinato
parrilli, 1-ii-267: 'porto da traffico o mercantile': è quello riservato esclusivamente alle
g. parrilli, 1-ii-267: 'porto militare'o 'porto di armata': è quel porto
di esportazione. -porto per passeggeri o di velocità: specifica- mente o prevalentemente
passeggeri o di velocità: specifica- mente o prevalentemente destinato alle navi che trasportano passeggeri
rapido percorso terrestre). -porto peschereccio o di pesca: specificamente 0 prevalentemente destinato
diporto. -porto turistico: specificamente o prevalentemente destinato a ospitare le imbarcazioni da
'di combattimento'. -capitaneria del o di porto: v. capitaneria,
n. 2. -capitano del o di porto: v. capitano, n
si distendeva all'imboccatura di un porto o di un canale per impedirne l'accesso
serve a chiudere l'imboccatura d'un porto o d'un canale. -comandante di
serve per l'approdo in un porto, o il fanale principale dell'estremità d'un
-ufficio di porto: qualunque ufficio locale o decentrato dall'amministrazione statale della marina
-costituisce toponimo o entra nella composizione di toponimi.
-anche: oggetto da cui il pensiero o la vita emotiva traggono pacatezza, equilibrio
quiete; tappa fondamentale nella vita interiore o in quella di relazione; condizione di
e tossa. idem, 234-1: o cameretta che già fosti un porto / a
gl'infelici eran tempestati di pietre, o, presi, venivan menati, a furia
con tutti i venti. non è triste o pauroso navigare ma lieto e sicuro a
sorridente delle sue tristi giornate. -luogo o ambito in cui qualcosa trova riparo,
in partic. per le libertà politiche o culturali, per chi le propugna e
: istituzione che offre protezione, patrocinio o, anche, assistenza, aiuto caritativo.
persona che dà affetto, tenerezza, conforto o è fonte di piacere, di gioia
giugnamo. lorenzo de'medici, ii-273: o cordial dolcezza, / o sommo gaudio
ii-273: o cordial dolcezza, / o sommo gaudio, o singular conforto, /
dolcezza, / o sommo gaudio, o singular conforto, / vergine santa e
mondo sprezza. luna, oraz.: o d'ogni ben splendore, / intend'
vita che segna un momento particolarmente importante o, anche, un punto d'arrivo
un punto d'arrivo significativo: esperienza o vicenda che segna una tappa fondamentale nell'
ficino, 6-197: a questo porto nessuni o pochi e difficilmente potrebbono pervenire, se
. buonarroti il giovane, i-27: o dell'alme felici alto riposo, / patria
e le felici / si ricolgon da'brevi o lunghi errori. saba, 595:
salvezza. mariano maniscalco, 1-49: o re, non esser di più mal
mi conforto, / ed ecco (o sperar fido), eccone il porto
.. delle navi che s'ancorano o approdano. afferrare il porto.
dei voti per arrivare in porto con tutti o quasi tutti i seggi, escludendo spesso
delle risorse disponibili. guido delle colonne o anonimo, 429: peccato faria s'ella
vietarne l'ingresso in tempo di guerra o per ragioni commerciali o sanitarie.
tempo di guerra o per ragioni commerciali o sanitarie. dizionario di marina,
può avvenire per ragioni belliche, commerciali o sanitarie. 'chiudere un porto'.
avviamento a positiva soluzione, del completamento o del perfezionamento di un lavoro, di
un luogo: sceglierlo e usarlo occasionalmente o abitualmente, come ancoraggio, rifugio,
42: la più parte di mercanti o della robba voranno scaricare e fare porto dove
-giungere, venire al porto, a buon o dolce porto di qualcosa: ottenerla,
le quali spesso in mezo al corso o prima ch'elle giunghino al porto de'
un porto: trovarvi rifugio da fortunali o nemici; ripararvi dopo traversie. dizionario
giarvisi prima che scoppi il temporale, o prima che s'avvicini il nemico,
prima che s'avvicini il nemico, o dopo qualche traversia. -interdire un
b. pino, 3-17: o povero lucio, ché, quando esser pensavi
: chiuderne l'imboccatura con la panna o altra ostruzione. -tanto vale affogarsi
al proprio porto: a casa propria (o, anche, al proprio ambito di
3. dedito unicamente all'azione o al lavoro, talora in modo convulso
pragmatici, che in atene tenean memoria o registro delle leggi per allegarle nelle occorrenze
soltanto u nome di scienza del diritto o delle leggi..., e chi
per lo più dietro sollecitazione di funzionari o governatori, avente valore generale e permanente
rapporti interessanti l'organizzazione dello stato o la generalità dei sudditi; che ha valore
letter. che serve all'azione o all'espletamento di un'attività. c
privilegia programmaticamente, rispetto alle istanze teoriche o idealistiche, l'azione, la prassi
m. -i). che sostiene o segue il pragmatismo filosofico; che assume
2. che si riférisce al pragmatismo o che ne deriva le caratteristiche; proprio
prospettiva, fingere di acri aspetti prammatisti o contingentisti o magari crociani in filosofìa.
fingere di acri aspetti prammatisti o contingentisti o magari crociani in filosofìa.
liturgiche o in periodi specifici dell'anno liturgico (
non andavo profetando per gola di lucro o d'ossequio, der vana vanità di
ossequio, der vana vanità di predicatora o ciurmatora di piazza. e. lecchi,
tenere l'omelia in una particolare chiesa o località. ghirardacci, 3-173: al
, scudi dieci. -sacerdote secolare o (per lo più) frate che,
) frate che, presso un sovrano o una famiglia nobiliare, aveva l'incarico
incarico di tenere l'omelia durante le feste o in un determinato periodo liturgico (come
che i prìncipi. ». -pastore o anche laico che, nella chiesa riformata,
fu scelto senza tener conto dell'ordine o della congregazione, finché benedetto xiv (
all'ordine (detto ordine dei predicatori o dei frati predicatori) fondato da san
. per estens. che esorta, ammonisce o incita pubblicamente (e, talvolta,
(e, talvolta, in modo solenne o enfatico) a professare un'idea,
vista etico); sostenitore, propugnatore o difensore di un principio, di una causa
mio predicatore. -che serve o contribuisce a convincere, a esortare,
3. che dà consigli e suggerimenti o rimbrotta, biasima, parlando con tono
di bigio... gridando: « o miseri mortali, in che spendete le
lode: donna che predica il bene o quello che a lei par bene, con
avere valore iron. e indicare toni o atteggiamenti enfatici, tronfi).
queste predicatoresse terminarono la lor diceria (o delirio che più tosto era da dirsi)
lodatore, elogiatore, esalatore di qualcuno o di qualcosa. bibbiena, 135:
suo merito. 5. che serve o contribuisce a rendere noto o a rivelare
. che serve o contribuisce a rendere noto o a rivelare qualcosa. boccaccio,
si guardano i savi di non contaminarla, o di fama trasmutarla in infamia.
7. medie. mano da o di predicatore: attitudine speciale della mano
proprio, che si riferisce alla predicazione o, anche, all'attività del parlare
-tipico di un'oratoria pesantemente moralistica o di una letteratura che tende a imporre determinati
predicagióne, predicassióné), sf. attività o ufficio con cui, nella chiesa,
estens. esortazione, invito, incitamento o attività svolta per indurre a intraprendere un'azione
, a comportarsi in un dato modo o a propugnare o a propagandare un ideale
in un dato modo o a propugnare o a propagandare un ideale, a sostenere ed
-sobillazione, istigazione a prendere una decisione o un'iniziativa dannosa, riprovevole. botta
a'portoghesi molto chiara e gloriosa, o per la grandezza del pericolo o per
, o per la grandezza del pericolo o per la predicazione e fama di tutti.
, condotta tenuta sulla base di regole o di princìpi, morali o ideologici,
base di regole o di princìpi, morali o ideologici, che vi obbligano (e
, giovanna, mi vorrà bene ancora? o è soltanto un punto d'onore,
dichiarativa implicita): considerare come obbligato o irrinunciabile, secondo norme sociali o princìpi
obbligato o irrinunciabile, secondo norme sociali o princìpi personali. san martino
quando sono persuasi che tu sei galantuomo, o forestiere o nativo che tu sia,
che tu sei galantuomo, o forestiere o nativo che tu sia, si fanno presto
ogni punto. -di cose o faccende. tommaseo [s. v
buon'anima i panegirici. -parte o capo nei quali è suddiviso il testo di
, delle sottodistinzioni di un testo normativo o negoziale. -anche: la singola enunciazione,
, lo stesso argomento che sono dichiarati o sottoscritti. di giacomo,
di nuovo. -in dittologie sinonimiche o in endiadi. chiaro davanzati, i-vi-67
fed. della valle, 226: o fiera crudeltade, / o crudeltà di
, 226: o fiera crudeltade, / o crudeltà di tigre, / cui giungere
mezzo l'andito. -frazione o parte di tempo nella quale si fissano
tempo nella quale si fissano un'azione o un fatto o dalla quale si conta
si fissano un'azione o un fatto o dalla quale si conta una durata;
quale si conta una durata; momento o periodo considerato nello scorrere del tempo.
me la vita / togliesti in tutto, o sol degli occhi miei, / nel
vita. -unito con un agg. o con un compì, di specificazione.
punto: giungere al momento di concludere o di decidere; arrivare alla fase finale.
tremolato davanti al pensiero delle frasi più o meno italiane, o raccolte da'libri o
delle frasi più o meno italiane, o raccolte da'libri o inventate nell'atto
o meno italiane, o raccolte da'libri o inventate nell'atto da loro, e
momento, fase dello sviluppo di un'azione o di una situazione, dello svolgimento di
punto; e se vi verrà in taglio o quando vi verrà, toccherete un motto
riferimento all'evoluzione storica di un movimento o di un indirizzo. vico, 4-i-843
e si distingue in punto morto estremo o superiore e punto morto interno o inferiore
estremo o superiore e punto morto interno o inferiore: quello rispettivamente più lontano o
o inferiore: quello rispettivamente più lontano o più vicino all'albero di trasmissione).
macchine a vapore si adopera l'eccentrico o il volano o doppie manovelle e due braccioli
si adopera l'eccentrico o il volano o doppie manovelle e due braccioli, ad
neutro '. -figur. fase o situazione che non consente sviluppi o possibilità
fase o situazione che non consente sviluppi o possibilità di uscita; dubbio o ostacolo che
sviluppi o possibilità di uscita; dubbio o ostacolo che impedisce di procedere o di
dubbio o ostacolo che impedisce di procedere o di terminare; parte di un testo
anche unito con un agg. qualificativo o possessivo). ser giovanni, 3-486
-a un punto preso: nel momento propizio o più opportuno. g. morelli
di recare stupore a chi lo ascoltava o faceva attenzione a'suoi disegni. d'
, 8-471: nessun vecchio signore inglese o americano s'invaghiva di lei fino al
tecnologie, condizione di un sistema chimico o fisico o momento di un fenomeno o
condizione di un sistema chimico o fisico o momento di un fenomeno o di una
o fisico o momento di un fenomeno o di una fase di esso (ed è
ed è unito con un agg. o con un compì, di specificazione che indicano
, di specificazione che indicano il fenomeno o l'ambito nel quale si verifica).
: valore della grandezza che lo misura o che vi corrisponde, in partic,
critico: quello che distingue fra fasi o livelli differenti dell'andamento dell'utile commerciale
l'inizio di una fase di espansione o di contrazione dell'economia. -con signif
: grado massimo, livello più alto o più perfetto; culmine. fagiuoli,
un minimo punto si denigra per codardia o altro rimproccio, sempre resta vituperosa al
-per simil. oggetto, persona o costruzione che appare molto piccola a chi
i... le nostre stelle / o sono ignote, o così paion,
nostre stelle / o sono ignote, o così paion, come / essi alla terra
da perseguire, un fatto, una persona o un elemento che si distinguono per la
questi così non formando una serie continua o sistemata, ma sì deipunti luminosi,
20. parte, spazio individuato o segnato in un oggetto, in un
dell'organismo importa sempre una commozione più o meno estesa anche nei punti collegati.
scelta come riferimento per strutture anatomiche superficiali o profonde. -in partic. punto di repere
si verifica il restringimento o la chiusura del canale fonatorio per ravvicinamento
la chiusura del canale fonatorio per ravvicinamento o la chiusura degli organi fonatori.
21. piccolo segno, macchia sulla superficie o nell'interno di un corpo; impurità
., quando hanno dei punti lucidi o trasparenti. stampa periodica milanese, 1-489
., comedone. -figur. azione o fatto riprovevole; segno di un male
fatto riprovevole; segno di un male o di un danno futuro; difficoltà o difetto
male o di un danno futuro; difficoltà o difetto che vizia un insieme.
. tacca, scanalatura che in uno strumento o in un meccanismo fissa o mette in
uno strumento o in un meccanismo fissa o mette in posizione un elemento di esso
con linee e puncti et ombre: o grave errore! cesariano, 1-168: hanno
de'minuti quando sta presso ai 28 o ai 55 minuti, cioè presso a
(anche unito con gli agg. mezzo o tutto, per distinguere le diverse posizioni
tacche della noce ': due risalti o denti curvi che solcano trasversalmente la grosezza
corno posteriore della medesima. nell'una o nell'altra di queste tacche, che
scatto quando al cane si fa prendere o l'una o l'altra delle due
al cane si fa prendere o l'una o l'altra delle due posizioni che chiamansi
scatto. 'tacca di scatto 'o 'tutto punto ': altra tacca poco
alcuni de'quali sono di un colore o metallo, altri di un altro.
, si chiama parimente 'punto destro 'o 'sinistro 'secondo la sua situazione
'punto piano ', un abbassamento o segno che conviene ad un mentitore.
, avevo fatto segnare tutti li coni o zeppe a punti. galileo, 4-1-152:
dando elevazione al mortaro dalli punti 6 o gradi 45 fino alli punti 12 o
o gradi 45 fino alli punti 12 o gradi 90. -nelle locuz.
cioè paralleli all'orizzonte, per poca o molta carica che si desse al pezzo,
. 26. econ. unità convenzionale o percentuale di misura di un valore o
o percentuale di misura di un valore o della variazione positiva o negativa di esso
misura di un valore o della variazione positiva o negativa di esso, in partic.
lire. -punto unico di contingenza (o anche, nel linguaggio giornalistico, punto
febbraio del 1977. -in carte annonarie o in tessere di razionamento o di sconto
carte annonarie o in tessere di razionamento o di sconto, unità di conteggio che ordina
di sconto, unità di conteggio che ordina o limita l'acquisto dei beni razionati o
o limita l'acquisto dei beni razionati o scontati. migliorini [s. v
stratico, 1-i-372: 'punto 'o 'centro velare ': nell'arte
. unità di misura di estensione frazionaria o sottomultipla. trattatello di cronologia, i-549
citolini, 343: le quantità misurate sono o distese o capite. le distese sono
343: le quantità misurate sono o distese o capite. le distese sono il miglio
lunghezza; la duodecima parte di una linea o la 144 * di un pollice.
linee, ogni linea di io punti o particelle. stampa periodica milanese, i-421:
composizione, pari a un dodicesimo della riga o a 0, 370 mm.
. -in partic.: segno posto sopra o sotto una nota per dimezzarne il valore
: il punto è la più piccola figura o parte che si trovi nella scienzia del
egli deve durare la metà della nota o pausa che lo precede. -punto
di altre note di valore complessivo equivalente o a prolungare della metà del loro valore
rotonde, altre quadrate, altre a rombo o a romboide. dizionario universale delle arti
se [la superbia] è in canto o in presunzione di canto...
in presunzione di canto... o in rompimento o aggiugnimento o tollimento di
di canto... o in rompimento o aggiugnimento o tollimento di punti o in
... o in rompimento o aggiugnimento o tollimento di punti o in lascività di
rompimento o aggiugnimento o tollimento di punti o in lascività di canto o in voce falsa
di punti o in lascività di canto o in voce falsa o in fraudolento mancamento
in lascività di canto o in voce falsa o in fraudolento mancamento di voce.
serviva a distinguere la zecca, remissione o i funzionari incaricati del controllo della coniazione
della coniazione. -fiorino di punto o fiorino di peso a punto: v.
del sale... e le condepnagioni o vero punti d'oste e andate.
televisione, minimo spazio dell'immagine trasmessa o ricevuta (anche nell'espressione punto di
: per indicare, in modo approssimato o generico, il grado o la fase di
modo approssimato o generico, il grado o la fase di evoluzione o di sviluppo
, il grado o la fase di evoluzione o di sviluppo di una condizione o di
evoluzione o di sviluppo di una condizione o di una situazione. -anche come formula
-a, da, in quel punto o a, da, in questo punto:
, di tempo determinato riferito al passato o al futuro oppure al presente; allora;
/ se non a questo punto, o traditore. l. giustiniani, 1-151:
, 1-151: se tu te digni, o rosa mia fiorita, / a 'sto
seguito da un compì, di specificazione o da una prop. implicita e spesso
a'soldati ciò che li poteva rendere o arditi o possenti in distruzione del pubblico,
ciò che li poteva rendere o arditi o possenti in distruzione del pubblico, che
di partirmi. baretti, 6-2: o terre, o mari, o fiumi,
baretti, 6-2: o terre, o mari, o fiumi, o valli,
6-2: o terre, o mari, o fiumi, o valli, o monti che
terre, o mari, o fiumi, o valli, o monti che sono sul
mari, o fiumi, o valli, o monti che sono sul punto d'attraversare
agg. medesimo, solo, stesso o dall'espressione di tempo, con valore
visita a una vecchia signora. -in o per breve tempo. fra giordano,
/ nel cor, s'i'dormo o veglio. dante, purg., 9-142
una botte di trebbiano, di greco o di malvagia, a una cassa di pan
illustrative di edilìzi e di oggetti artistici o archeologici sono a punto i disegni degli
per indicare l'esposizione, la conoscenza o l'esame preciso e dettagliato di un fatto
è portato né se ella è minima o massima parte di essa. d. bartoli
di quella è attaccato un pezzo di sughero o legno o cosa leggiera per segnale
un pezzo di sughero o legno o cosa leggiera per segnale che stia sopra l'
decisi a tutto, protetti anche, o per amicizia o per complicità o per
tutto, protetti anche, o per amicizia o per complicità o per paura, da
anche, o per amicizia o per complicità o per paura, da una vasta rete
tanto punto, ottenne forse l'approvazione o non piuttosto la guerra armata del senato
e daccapo, punto fermo: interrompersi o arrestarsi in un discorso o in uno
: interrompersi o arrestarsi in un discorso o in uno scritto. schiatta pallavillani,
con una filastrocca d'imprecazioni e fece o parve di far punto, beppe seguitò
non può awanzarsi la mia penna, o lettore: ella si pregia con nomi sì
convien di necessità che dia in fuori o s'appiatti almeno in tutto ciò che
. -con ellissi della prep. o unito con un agg. romagnosi,
-in punto: nell'indicazione di date o di periodi di tempo, esattamente,
disegno. -nel momento giusto o opportuno. -anche: perfettamente (ritento
quella del fresco su qualche terrazza ventilata o all'ombra di qualche pergola in un orto
all'ombra di qualche pergola in un orto o in campo. palazzeschi, 1-70:
, detti, riti, costumi e simili o in punto con quelli di nostra lingua
quelli di nostra lingua e de'nostri tempi o paesi. -in punto (con
unito con verbi come essere, stare o avere, tenere, talora nella forma
spesso unito con un aw. di modo o con un compì, di limitazione)
dietro ornati e feri / eran due mila o più buon cavalieri, / armati e
a punto. -fornito degli arredi o dei rifornimenti necessari. ariosto, i-rv-37
.. sono spese nelle riparazioni o costruzioni, nei paramenti e altre cose all'
, v-50: 'mettere su uno 'o * metterlo al punto ',
è instigare alcuno e stimolarlo a dovere dire o fare alcuna ingiuria o villania, dicendogli
a dovere dire o fare alcuna ingiuria o villania, dicendogli il modo come e'
il modo come e'possa e debba o farla o dirla. segneri, ii-266:
come e'possa e debba o farla o dirla. segneri, ii-266: io già
dispettosa risposta mettermi al punto e necessitarmi o ad offendervi apertamente o confessare di avere
punto e necessitarmi o ad offendervi apertamente o confessare di avere fin a quest'ora parlato
una macchina nel momento del collaudo o di una riparazione. calvino, 8-152
in punto ». -di armi o di congegni, per lo più guerreschi:
lo più guerreschi: mettere in condizione o in posizione per essere azionato.
s. bernardino da siena, 156: o donne, mettete in ponto le orechie
porsi in punto: provvedersi di mezzi o di strumenti per un viaggio; vestirsi,
punto e daccapo: in espressioni ellittiche o in esclamazioni, per indicare in modo
che si pone fine a un discorso o a un'azione, che una durata o
o a un'azione, che una durata o un processo si è compiuto.
puntacci. = lat. punctus o punctum, propr. 'forellino poi
signif. la voce ha subito l'influsso o è dipendente dal fr. boint (
2, 5, 9, 11) o dallo spagn. punto (nel n
che io l'abbia fatto per offendervi o per avervi poco rispetto, scusatemi voi medesimo
: possono valersi dell'acgua di pisa o dell'acqua della ci- tema di fortezza
di nulla se non di studiare o alle volte iscrivere il dì dua ore.
, in frasi sprovviste di aw. o cong. negative. lamenti storici,
poco; un poco; in quantità o in misura piccolissima. dante, inf
dante, inf, 15-38: « o figliuol », disse, « qual di
considerati secondo l'ultimo fine che ci aspetta o nella beata o nella penosa eternità.
fine che ci aspetta o nella beata o nella penosa eternità. questi si pruovano o
o nella penosa eternità. questi si pruovano o possono osservarsi in tutte le proprie azioni
6-167: or v'ho io punto tocche o commosse? o sentite voi la deformità
ho io punto tocche o commosse? o sentite voi la deformità sconvenevole di questo
, e non perché il titolo aggiunga punto o levi alla bellezza del poema.
, partitivo, con valore pronom. o sostant.: un poco, una piccola
giacer con femmina nis- suna, / o bella o brutta o bianca o rossa o
femmina nis- suna, / o bella o brutta o bianca o rossa o bruna,
suna, / o bella o brutta o bianca o rossa o bruna, / in
, / o bella o brutta o bianca o rossa o bruna, / in fino
o bella o brutta o bianca o rossa o bruna, / in fino che io
. l. giustiniani, 1-19: o quanto a mi me dole / che in
non perdeva mai punto di tempo: o dire l'ufficio o leggere o orare o
di tempo: o dire l'ufficio o leggere o orare o scrivere. boiardo
tempo: o dire l'ufficio o leggere o orare o scrivere. boiardo, 1-26-59
o dire l'ufficio o leggere o orare o scrivere. boiardo, 1-26-59: mostra
dire / che a te bisogna vincere o morire. bandello, 3-33 (ii-425)
così, di cristiani ne ho visti pochi o punti traversare queste verghe.
/ ché, punto ch'un traballi o vada arcigno, / si trova manco qualche
, perché punto punto che questo sia o tagliato o magagnato, non manda alle
punto punto che questo sia o tagliato o magagnato, non manda alle frutte la
primo di loro inventasse il punto coma o, come noi diremmo, il punto
. lombardelli, 100: il coma o comma... per altrui nomi si
maggiore della virgola e serve a staccare due o più frasi che, pur se sintatticamente
interrogativo e ammirativo, abbiamo quattro distinzioni o tempi che sono la virgola, un
vìrgola: interrompersi, arrestarsi nel discorso o nella lettura. -al figur.: smettere
. -come interiezione, per indicare o per introdurre una correzione o un'opposizione
per indicare o per introdurre una correzione o un'opposizione in un discorso. stampa
cosa che ci prema di esattamente determinare o stabilire. 'libertà, sì; ma
merci estere in franchigia doganale per deposito o per trasformazione; porto- franco (cfr
da una zona franca... o da punti franchi nel porto.
temperatura grossa e sottile, secondo che vói o per disegnare o per iscrivere.
, secondo che vói o per disegnare o per iscrivere. -estrema punta di
con molte sottili e ondose rilegature di tarso o gesso tenero filamentoso e con alcune sottili
filamentoso e con alcune sottili vene rossigne o punteggiate di rosso cupo e con delle
in noi ognidì qualche linea, o, se non più, un puntolino delle
grana minutissima quasi polverosa ma brillante, o vogliamo dire piena di puntolini lustranti, ed
e indicava un qualche puntolino più chiaro o più scuro. - è macchiata!
! -figur. azione, fatto vergognoso o riprovevole. cagna, 3-432: benché
. 3. oggetto, persona o animale che appare piccolo a chi lo
con puntini il nome che si ignora o non si vuole citare). migliorini
essere commosso da pensiero,... o
avvertenza) cosa nella scienza della fede o avere tentazione d'al- cuna sottile vanagloria
anzi il guardamano propriamente detto; il portavite o con- traccartella; il puntonemo; il
un poco: quando con un pontone o con un pugno di mano senza spada o
o con un pugno di mano senza spada o pugnale si percuote o la guancia o
mano senza spada o pugnale si percuote o la guancia o l'occhio di qualche persona
o pugnale si percuote o la guancia o l'occhio di qualche persona, non s'
su cui si fa forza per disincagliare o sospingere una nave. -far puntone:
agli scogli. fracchia, 736: tre o quattro rami d'albero che la piena
delle capriate che puntano nelle travi maggiori o arcali e nel monaco, formando fra
, 408: queste travi del becco, o voglian dir puntone, fortificate e sostentate
voltar verso quello la cortina fatta a forbice o, secondo altri, il puntone del
. muretto a forma di punta per contenere o deviare le acque di un fiume.
acquisto loro per via di puntoni e penelli o altre opere manufatte. 6
sul fusto e su'rami de'puntoni o, come dicono, zingoni, i quali
, riempite li pontoni con qualunque marmellata o crema e serviteli spolverizzati o glassati di
qualunque marmellata o crema e serviteli spolverizzati o glassati di zuccaro. 8
sasso mescolato,... con prunami o con scopa o con altro legname dell'
... con prunami o con scopa o con altro legname dell'acqua, con
preciso e scrupoloso nell'osservare un impegno o una norma. -in partic.: che
perfetto orario a un appuntamento ali'ora o nel giorno stabilito; preciso fino allo
di una scadenza (anche liberamente scelti o fissati). morando, 419:
possono essere dovute al caso. -delimitato o determinato con precisione scientifica, con assoluto
mezzo puntuale è quello che puoi dire o caldo e freddo, o né caldo né
puoi dire o caldo e freddo, o né caldo né freddo, senza contrarietade
il vetro, secondo che si guarda questa o quella parte. documenti delle scienze fisiche
ombra, era nell'ombra del pilastro o foglia della finestra, che, per
e puntuale ch'avesse troppo dello spagnuolo o, per dir meglio, del superstizioso
unicità di questa. -che arriva o si verifica o è eseguito o pagato al
. -che arriva o si verifica o è eseguito o pagato al momento eiusto
-che arriva o si verifica o è eseguito o pagato al momento eiusto. g
. -che svolge un servizio di trasporto o di comunicazione con puntualità; che non
paura. -ordinato, rigidamente disposto o organizzato. michiel, li-6-392: vercelli
in un punto della curva di domanda o di offerta. 8. locuz.
primo quesito si è se io abbia cura o rimedio da prescrivergli, a fine di
prescrivergli, a fine di sollevarlo in tutto o in parte da quella infermità nella quale
di un orario, di un impegno o di una norma. g. grimani
ed anche tre volte, con scuole o con ripetizioni o con studio proporzionato alla
tre volte, con scuole o con ripetizioni o con studio proporzionato alla loro età e
di scrivervi perché, se mai sabbato o venerdì non fossi a milano per farvi da
ed esatta; precisione di un'informazione o di una formula o di una regola
di un'informazione o di una formula o di una regola. tesauro, 2-150
galileo, 3-1-320: la cometa, o la stella nuova, era lontana dal
probabile che il più rapido avvicendamento odierno o la stessa puntualizzazione della teoria informativa,
e andai al re e di poi quello o quanto seguissi poi io noi sapevo perché
dobbiamo imitar puntualmente l'ortografia de'greci o quella de'latini o quella del
de'greci o quella de'latini o quella del petrarca, del boccaccio e di
particolarmente né puntualmente le vie che tenesse o i modi che usasse a pervenire a
li puntualmente a sé simili, pochi o niun di essi saprebbe quel che sia giuoco
3. con puntualità, al momento giusto o atteso. -anche: con regolarità (
. v.]: 'puntunghero 'o 'punto in croce quando si ricama
che si chiama canevà, ricamo in seta o lana che rappresenta fiori, bestie,
minimo dei punti nel gioco delle carte o dei dadi. atti del primo vocabolario
asso ': vale, ne'dadi o nelle carte, il puntuolo, l'uno
11 pungere, il ferire con un'arma o con un oggetto acuminato una persona o
o con un oggetto acuminato una persona o tesserne punto o ferito (e anche
oggetto acuminato una persona o tesserne punto o ferito (e anche la sensazione dolorosa
questo giuoco non interviene alcuna battitura o puntura corporale, ma mentale puote intervenire,
di que'che, per puntura di spine o d'altri accidenti, hanno avuto bisogno
oggetto simbolico (in partic. una statua o un pupazzo che riproduce le fattezze della
piccola lesione sulla pelle con l'aculeo o il pungiglione di cui è dotato (
uomini per la semplice puntura di un ragno o di un morso di una vipera altro
è bene spalmarsi con petrolio, profumi o grassi minerali le mani e il viso per
e consunta. arsevi, da disagi o aer malsano, una cruda morìa,
3. medie. pratica diagnostica o terapeutica che consiste nell'introdurre in un
e cavo al fine di iniettare medicamenti o di estrarre materia. -anche, con
. l'incitare per mezzo di un pungolo o degli speroni un animale da soma o
o degli speroni un animale da soma o da sella; pungolamelo, colpo di
, che è sintomo di varie malattie o consegue a traumi e ferite. e
celiamo e diciamo che abbiamo sconci i talloni o che siamo molto affaticati. del carretto
che qualcheduno di loro, con le gomita o con altro, lo pigiasse a sinistra
. dolore derivante da uno stiramento muscolare o tendineo. guglielmo da saliceto volgar.
6. figur. espressione, verbale o scritta, pungente, malevola e oltraggiosa
. il fare dello spirito; acume ironico o anche satìrico; acutezza di spirito;
queste loro [dei denigratori] amare punture o contra loro si rivoltino o almeno.
amare punture o contra loro si rivoltino o almeno... a noi non aggiunghino
battista, ii-16: in quanti poemi, o greci o latini o italiani, son
: in quanti poemi, o greci o latini o italiani, son venuti infino ad
quanti poemi, o greci o latini o italiani, son venuti infino ad ora alla
sorriso, che è insieme una puntura o un dispetto a tutte le tendenze della
8. stimolo, impulso, slancio o incentivo che induce l'uomo a un'
che induce l'uomo a un'azione o a un comportamento, anche moralmente riprovevole
veemente di una forte sensazione, emozione o sentimento che si manifesta come una fitta
scacciare. r. campeggi, 83: o qual sudor di gielo, / già
più delle volte accompagnati da aspre punture o di passione veemente o di pentimento mordace
da aspre punture o di passione veemente o di pentimento mordace. reina, ii-222:
pena d'amore e anche il desiderio o lo stimolo che la suscita. boccaccio
con sembianza di bene, tutte gli avengono o per darli maggior crollo, o per
avengono o per darli maggior crollo, o per che egli senta, per la paragone
ii-251: mi presi una freddaia (o, come pur dicesi, freddura o infred-
(o, come pur dicesi, freddura o infred- dagione), che stetti male
/ macero e affligo, né lieto o tranquiìlulo / gli concedo giamai per un
tesauro, 2-272: stimoli o ferri puntuti onde si trafi gge- van
in un piccolo convento abitato da quattro o cinque fraticelli girolamiti, che ne ricevettero
d -che ha una punta più o meno lunga (un copricapo, una
a considerare il nasetto schiccio del padre o quello puntuto e ah'insù della bella
e la vena rinselvatichiti; ecco le lappole o bardane, viscide e attaccaticce, ecco
di laghi, talvolta puntuto di scogli o rotto da cascate, le rive montuose coperte
di foreste da cui escono rocce nere o rosse. 4. figur.
sfavillare puntuto delle iridi, nere, o quasi. piovene, 2-118: mi fissava
la musica, sia pure profonda o puntuta o fracassosa, io la odo e
, sia pure profonda o puntuta o fracassosa, io la odo e non la
ripetutamente con un oggetto appuntito; pungolare o spingere con un bastone o con uno sprone
; pungolare o spingere con un bastone o con uno sprone. sacchetti,
, provando in campo d'arena o terra sottile agevole, e poi di mano
,... non avea negli atti o nel volto nulla che mostrasse ira od
piedi, chi lo punzecchiava colla mazza o colla spada. faldella, i-4-35: intorno
l'attenzione, per destare dal sonno o, anche, per manifestare una disposizione
, per manifestare una disposizione amichevole o affettiva. boccaccio, dee.,
posavano di tanto in tanto sulla sua fronte o sulle mani, punzecchiandolo con fastidio.
fastidio. -con riferimento a oggetti appuntiti o ruvidi. c. boito, iv-110
. figur. sollecitare, eccitare l'animo o i sensi (una curiosità, un
punzecchiano. -stimolare l'immaginazione o un sentimento. nievo, 659:
3. stuzzicare, schernire, irritare o anche offendere con parole ironiche, pungenti
punzecchiasse addebitandolo di non so che usurpazioni o plagi. de sanctis, ii-1-39: c'
, punzecchiandoci a vicenda con motti più o meno spiritosi. cassola, 3-136: anche
punzecchiavano a vicenda per gl'innamorati veri o supposti. -indurre, istigare,
dolorosa puntura, data con un oggetto o con un'arma. -con eufemismo
punzecchiate dal cucire. -ferito o anche soltanto punto a più riprese con