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vol. XIII Pag.1 - Da PERFALLARE a PERFETTAMENTE (9 risultati)

lo perfarà, overo di deto afito o tanto tenpo quant'eli fusse istato comodamente,

compiuto; senza lasciar adito a dubbi o a punti oscuri, senza ammettere alcuna

punti oscuri, senza ammettere alcuna integrazione o aggiunta esteriore in quanto ha raggiunto il

modo eccellente, straordinario, insuperabile (o anche del tutto soddisfacente); in base

bello che in fare uno perfettamente brutto o mezzano, ma consiste in fare che

vivo e al naturale e al rappresentato o bello o brutto o mezzano che si

al naturale e al rappresentato o bello o brutto o mezzano che si sia.

naturale e al rappresentato o bello o brutto o mezzano che si sia. bellori,

, conv., iv-xx-7: o solo porge questa grazia a l'anima di

vol. XIII Pag.80 - Da PERPETUARE a PERPETUARE (32 risultati)

rendere ereditario; tramandare ai posteri (o, comunque, ad altri che vengono

altri che vengono dopo un determinato momento o periodo). fiamma, 90:

ogni tanto tornano in bocca a questo o quello. si imparano in treno dai

avolo. -divulgare, diffondere o sviluppare una scienza o una dottrina in

-divulgare, diffondere o sviluppare una scienza o una dottrina in modo che non se ne

che non se ne perda la memoria o l'influsso positivo. galileo, 1-1-253

ardisse, ma ad un prosaico studente o ad un uomo maturo, che numerasse poco

delle sue opere, delle sue doti (o anche delle qualità negative e delle colpe

delle qualità negative e delle colpe), o di un fatto, di un'impresa

chiarezza della fama, s'affrettano, o coll'arti della guerra o con quelle della

s'affrettano, o coll'arti della guerra o con quelle della pace, di distendere

moltiplicare e perpetuare le imagini di quelle cose o di quelle azioni cui la natura o

o di quelle azioni cui la natura o gli uomini producono più vaghe e desiderabili

plastica ellenistica. 3. far continuare o conservare una stirpe, una famiglia o

o conservare una stirpe, una famiglia o il genere umano o, anche, una

, una famiglia o il genere umano o, anche, una specie animale o

o, anche, una specie animale o vegetale attraverso la generazione. matugliani,

, destinare qualcuno a ricoprire una carica o una funzione o a detenere un potere

a ricoprire una carica o una funzione o a detenere un potere per tutta la

sull'onda dei miraggi. o. intr. per lo più con la

più con la particella pronom. esistere o essere eternamente. -per estens.:

.: prolungarsi, protrarsi, durare o continuare a ma nifestarsi o ad avere

, durare o continuare a ma nifestarsi o ad avere validità illimitatamente, senza

per un tempo lunghis simo o, anche, per tutta la vita di

, accioché con nuova e nuova replicazione o reiterazione (per dir così) possa

si perpetua da sé: né prìncipi o popoli possono mai conferirlo o abolirlo. cattaneo

né prìncipi o popoli possono mai conferirlo o abolirlo. cattaneo, v-3-133: presso

7. acquistare fama imperitura con opere o con imprese; eternarsi. boccaccio

propria famiglia, della propria stirpe (o, anche, della propria specie animale

, anche, della propria specie animale o vegetale). l. bruni,

. l. bruni, lxxxviii-1-334: o venere formosa, o sacro lume,

bruni, lxxxviii-1-334: o venere formosa, o sacro lume, /...

vol. XIII Pag.81 - Da PERPETUARIO a PERPETUITÀ (27 risultati)

funzione, a ricoprire una carica o una posizione professionale o sociale o a

ricoprire una carica o una posizione professionale o sociale o a vivere in una particolare

carica o una posizione professionale o sociale o a vivere in una particolare condizione;

dominare, sin da quei tempi disegnava o perpetuarsi in quel governo o quello stato

quei tempi disegnava o perpetuarsi in quel governo o quello stato usurpare. boterò, i-168

senza rumore e dubbio di qualche sollevamento o novità, perché, perpetuandosi i governi di

se sii patrimoniale, censuale, perpetuario o enfiteutico,... la commune

opinione è che in dubbio di censo o enfiteusi si abbia a riputar censo

perpetuare), agg. che dura o è destinato a durare ininterrottamente o

o è destinato a durare ininterrottamente o per un tempo lunghissimo, illimitato. -in

nel cielo più vasta più ardente del sole o estate notturna estate mediterranea?

contribuisce a mantenere inalterata una determinata condizione o caratteristica. l. bellini, 5-2-41

sf. continuazione, prolungamento, proseguimento o ripetizione costante, per un tempo illimitato

intero globo e sfera degli elementi attribuiscasi o il moto circolare o una perpetua consistenza

degli elementi attribuiscasi o il moto circolare o una perpetua consistenza nel proprio luogo: affezioni

. conservazione e continuazione (mediante generazione o adozione) di una famiglia, di una

di una famiglia, di una stirpe o del genere umano. patrizi, 2-127

questa cagione, ne'mancamenti di figliuoli o nella disobedienza, nasce la adozzione di

adozzione di figliuoli altrui per suoi, o anco per la perpetuazione del suo nome

in noi di due maniere solamente, o naturali o di nostra volontà. naturali

di due maniere solamente, o naturali o di nostra volontà. naturali sono,

coriacee persistenti di color bianco argentino, azzurro o gridelino, ed è tutta vestita di

, vii-25 (90): come oro o vero argento affinato, non avendo bisogno

vera infinità. 2. il protrarsi o l'essere destinato a durare per tutta

destinato a durare per tutta la vita o, anche, fino alla fine dei tempi

transitorio, senza interruzione; il durare o avere validità per un tempo lunghissimo,

. -peculiarità di un fenomeno fisico o di una entità geografica che non si

vol. XIII Pag.82 - Da PERPETUO a PERPETUO (19 risultati)

. -durata illimitata in una carica o in un'attività; attribuzione di una

di una stirpe, del genere umano (o, anche, di una specie animale

: memoria tramandata ai posteri di colpe o errori. calmeta, 3: se

-con valore aggetti: che dura o è stabilito che debba durare per tutta

, v-2-922: alla terza volta la morte o la galea a perpetuità non manca.

. idem, par., 19-22: o perpetui fiori / de l'etterna letizia

perpetuo, non soggetto ad alcuna passione o transmutazione. b. segni, 7-152

piccolomini, 1-91: il premio o il castigo del bene o del mal operare

premio o il castigo del bene o del mal operare non in questa brevissima

che rimane sempre uguale a se stesso o si ripropone costantemente uguale in quanto ha

quanto ha valore assoluto (la legge naturale o divina, ecc.).

intero globo e sfera degli elementi attribuiscasi o il moto circolare o una perpetua consistenza

degli elementi attribuiscasi o il moto circolare o una perpetua consistenza nel proprio luogo.

nel proprio luogo. filicaia, 2-2-116: o tu che 'l mondo reggi / e

2. che dura da lungo tempo o è destinato a durare indefinitamente (una

sia memoriale perpetuo. ugurgieri, 288: o muse, dite quale idio levò alli

della posterità, la quale abbiamo a sperare o almanco a desiderare che sia perpetua.

novissimo die. -che non ha o pare non debba avere fine (un

costantemente sempre nello stesso modo nella storia o nella vita. foscolo, ix-1 -371

vol. XIII Pag.83 - Da PERPETUO a PERPETUO (42 risultati)

nel gran fascio di tutti i miei detti o fatti o scritti dalla mia nascita in

fascio di tutti i miei detti o fatti o scritti dalla mia nascita in poi,

e all'usura del tempo senza deteriorarsi o guastarsi; che si preserva a lungo

, diventerà talmente amaro, che da tarli o altri nocivi vermi non serà offeso e

-calcolato per un numero più o meno esteso di anni (un periodo

esteso di anni (un periodo astronomico o una successione cronologica). -cronol.

successione cronologica). -cronol. tavola o calendario perpetuo: prospetto che permette di

giorno della settimana per un numero più o meno esteso di anni. sarpi,

perpetue. manfredi, 3-7: coloro, o non conoscendo un tal divario o dissimulandolo

, o non conoscendo un tal divario o dissimulandolo, hanno istituito un periodo o

o dissimulandolo, hanno istituito un periodo o ciclo perpetuo di 30 in 30 anni con

. 3. che è destinato o è stabilito o si vuole che debba

3. che è destinato o è stabilito o si vuole che debba durare o servire

stabilito o si vuole che debba durare o servire o essere usato o conservato quanto

si vuole che debba durare o servire o essere usato o conservato quanto la vita

debba durare o servire o essere usato o conservato quanto la vita umana o,

usato o conservato quanto la vita umana o, in partic., per tutta la

, per tutta la vita di qualcuno o, anche, molto a lungo o che

qualcuno o, anche, molto a lungo o che è effettivamente durato per tutto il

privo, / perpetuo non dà stato o ricchezza. lorenzo de'medici, i-26:

bandirlo. -corrisposto fino alla morte o alla cessazione del servizio. successi

451: alli quali poi o fu dato salario perpetuo o entrate per

alli quali poi o fu dato salario perpetuo o entrate per rifarli dei danni, e

bocconi con le labbra all'arena inchiodate o tenendo alla bocca un fazzoletto inzuppato d'

aria infuocata, che soffocherebbe all'istante o produrrebbe un asma perpetuo in chi avesse

orrendo fenomeno. -che è destinato o è stabilito che, illimitatamente, senza

senza scadenza prestabilita, debba durare o avere validità (un accordo, una legge

essere franche, leali e perpetue, o non essere. faldella, i-5-29: anche

ginevra per la pace perpetua. -ricoperto o destinato a essere ricoperto a vita (

s'aggiungeranno novi magistrati, offizi perpetui o temporali. de luca, 1-14-1-150:

rapporti giuridici (e ai relativi contratti o atti costitutivi) aventi per 10 più

illimitato nel tempo di un bene immobile o di un capitale monetario dietro pagamento,

(per lo più annuale) in natura o in denaro (nelle espressioni affitto perpetuo

lo più annuale), in natura o in denaro, corrisposto dal concessionario di

illimitato nel tempo a favore del concedente o comunque dell'avente diritto. capitoli

secondala'temporanea'. 4. eletto o nominato a vita. landino, 380

sottoporsi ad un uomo in vita, o anche ad una famiglia perpetua, non

-che assume definitivamente una determinata posizione sociale o istituzionale o un abito morale.

definitivamente una determinata posizione sociale o istituzionale o un abito morale. boccaccio,

la quale venuto v'era, fornita, o dall'amore della città nuovamente da lui

della città nuovamente da lui ordinata, o dal piacere del sito, al quale

futuro dovere essere il cielo favorevole, o da altra cagione che si fosse tratto,

vol. XIII Pag.84 - Da PERPETUO a PERPETUO (20 risultati)

medesimi che non si possano più vendere o comperare, ciò sono fedeli, coloni

. 5. che si manifesta o è nutrito o praticato o si intende

5. che si manifesta o è nutrito o praticato o si intende nutrire o praticare

che si manifesta o è nutrito o praticato o si intende nutrire o praticare con continuità

nutrito o praticato o si intende nutrire o praticare con continuità, in modo costante

d'animo, un rapporto d'amore o di amicizia, un comportamento, ecc

ecc.); che non deve o non può essere interrotto; ininterrotto,

pertanto ancora, e senza esser disfatta o logorata punto, assai più che se

, assai più che se marmo fosse o metallo, mantiensi. g. gozzi

e di frutti che ne derivano) o tale pare che sia per la straordinaria

sia per la straordinaria amenità del luogo o per magia o grazia del cielo;

straordinaria amenità del luogo o per magia o grazia del cielo; che è sempre

targioni tozzetti, i-77: foglie caduche o annue,... foglie perpetue o

o annue,... foglie perpetue o persistenti che vivono alcuni anni e dipoi

vento. -che non si spegne o non si deve lasciar spegnere mai (

7. 6. che si ripete o è ripetuto con regolarità, per un

per un tempo molto lungo; compiuto o ottenuto con impegno costante e continuato,

interruzioni, fino all'esaurimento del compito o della materia; prolungato, che si

che si ripresenta con costanza nella storia o nella vita. pavuta, iii-95:

parecchi altri n'escono perché provati falsi o per insussistenza di documenti. d'annunzio

vol. XIII Pag.867 - Da POPO a POPOLAME (3 risultati)

severe censure. -popolazione barbarica o selvaggia. libumio, 1-1: leggesi

b. davanzati, i-25: il popolazo o asso o sei. 4. dimin

davanzati, i-25: il popolazo o asso o sei. 4. dimin. popolaccino

vol. XIII Pag.868 - Da POPOLAMENTO a POPOLANO (16 risultati)

umani in un territorio in precedenza disabitato o poco popolato; colonizzazione.

egli, non vi succedesse alcun sinistro o disavventura. ungaretti, xi-101: ottenuta

. immissione pianificata di determinate specie animali o vegetali in un'area, in un

periodici popolari, i-56: scorsi tre anni o ammassato molto peculio, converrà pensare alla

-vestire alla popolana: con abiti dimessi o malconci. di giacomo, ii-670

3. che ha modi grossolanamente esuberanti o sguaiati, oppure inclinazioni, gusti rozzi

contatti. 4. che è o viene ritenuto prodotto collettivo della genuina forza

locale, 'pais de confi, o lader o assassì', non risulta di fatto

'pais de confi, o lader o assassì', non risulta di fatto né

fatto né rende suono di animo pentito o peritoso. -radicato nel mondo fantastico

incolti (un tipo di produzione letteraria o teatrale). de sanctis, ii-9-902

libri elementari quando si raffinano, si compiono o almeno si rendono più chiare, più

comunale, cittadino non nobile, più o meno abbiente, iscritto a una corporazione

popolo grasso, detti anche popolani grassi o grandi, e secondariamente quelli del popolo

sua villa. ma il popolano, o fosse del popolo minuto o del grasso,

popolano, o fosse del popolo minuto o del grasso, aveva pur che fare

vol. XIII Pag.869 - Da POPOLANTE a POPOLARE (14 risultati)

comanda: i popolani ne tolgono tre o quattro, e come sono vecchie le

, 30: tutta la gente della colchide o d'odisci... vien divisa

): s'alcuna volta accadeva romore o mischia tra i popolani suoi, egli mai

riducano tutti e ciascuni popolani del popolo, o vero di popoli, e de le

popoli, e de le contrade, o vero di parte, o vero de le

le contrade, o vero di parte, o vero de le parti del popolo assegnato

: sopra le censura dell'interdetto universale o popolare di tutta una città o di

interdetto universale o popolare di tutta una città o di tutto un luogo abitato, cadono

-che colpisce un gran numero di persone o, anche, un'intera popolazione (

, un'intera popolazione (un male fisico o morale, un'epidemia).

degli uomini e de'cavalli da morti o da morbi populari abbattuta. muratori,

grado di favore popolare dove erano saliti o speravano di salire. di costanzo, 1-232

veramente platonico non è popolare, non essendo o inteso o amato dal popolo inclinato alla

è popolare, non essendo o inteso o amato dal popolo inclinato alla libidine. alfieri

vol. XIII Pag.870 - Da POPOLARE a POPOLARE (10 risultati)

. trattatello di colori rettorici, 1-22: o bassi popolari di firenze, voi siete

popolari et essendosi per il loro valore o per virtù, in armi o in lettere

loro valore o per virtù, in armi o in lettere, vantaggiati a stato di

e necessarie: prima il subbietto, o sia vero, conforme all'uso della commedia

conforme all'uso della commedia antichissima; o favoloso, secondo lo stile della commedia

un certo numero d'uomini che, o per un riscaldamento di passione, o per

, o per un riscaldamento di passione, o per una persuasione fanatica, o per

, o per una persuasione fanatica, o per un disegno scellerato...,

del popolo (spesso concepito come partito o fazione dei ceti bassi, in contrapposizione

anche popolare) contrapposta a quella senatoria o patrizia. machiavelli, 1-i-135:

vol. XIII Pag.871 - Da POPOLARE a POPOLARE (13 risultati)

, terreno. tasso, 13-i-681: o di valor non già ma sol secondo /

imborghesito, vivente in una periferia cittadina o nelle immediate campagne, con una coscienza

, alle esigenze. -anche: scritto o esposto in forme semplici, di facile

, perché non l'ha cercata in questo o quel circolo o accademia, ma nel

ha cercata in questo o quel circolo o accademia, ma nel popolo, e l'

come fu lei. 12. rappresentato o costituito da forme e moduli espressivi spontanei

ristretto, in contrapposizione al linguaggio letterario o ufficiale di un ambiente dotto (un

della limosina a quel solo porgere danaro o altra roba materiale ai poverelli. f.

degli scrittori lo arricchì variamente di forme o create di pianta o trovate per mezzo

variamente di forme o create di pianta o trovate per mezzo d'antiche e nuove

, ovvero territoriale ('enchoria'), o anche epistolografica. -che, nell'

. 2. 14. che è o viene ritenuto il prodotto poetico o genericamente

è o viene ritenuto il prodotto poetico o genericamente letterario di una collettività, caratterizzato

vol. XIII Pag.872 - Da POPOLARE a POPOLARE (20 risultati)

fan fatti, lvii-14: questi poemetti o novelle son per avventura da recarsi tra le

dalla poesia popolare di venti secoli prima o di popoli lontanissimi ancora al primo stadio

al popolo, senza finalità puramente estetiche o eseguito unicamente dal popolo (un'espressione

distender di cento maniere motivi che desumevano o dal canto ecclesiastico o dalle popolari canzoni

motivi che desumevano o dal canto ecclesiastico o dalle popolari canzoni. tommaseo, 16-125:

una musica: e ricalca l'inglese 'pop'o 'popular music *).

più senza spirito critico, per credulità o superstizione (un giudizio, un'opinione,

di ricercare le cause di questo corso o prezzo popolare che si vede dare alle

17. con uso spreg. che denota o è incline alla volgarità; plebeo.

ne venga, / pigro spuntando, o pur mirando incontra, / dalla sede

benché si tratti di portare il 'frac'o lo 'smoking'. sbarbaro, 1-135:

stato (direttamente attraverso i suoi organi o indirettamente mediante la concessione di contributi agli

la concessione di contributi agli enti pubblici o privati che si dedicano alla costruzione di

volte il suo comune lo elesse consigliere o sindaco o conciliatore, e della camera di

suo comune lo elesse consigliere o sindaco o conciliatore, e della camera di commercio

alla educazione ed istruzione delle classi inferiori o meno colte. labriola, iii-215: e

scuola elementare frequentata da adulti analfabeti o da ragazzi in età non più scolare,

); è una scuola gratuita, diurna o serale e i corsi, istituiti dal

corsi, istituiti dal provveditore agli studi o su richiesta di enti, sono tenuti

, nella miseria delle università popolari. o se i popoli potranno, di nuovo,

vol. XIII Pag.873 - Da POPOLARE a POPOLARE (20 risultati)

e l'esiguità della cifra è dovuta o alla scarsa entità del capitale giocato o

o alla scarsa entità del capitale giocato o al numero eccessivo dei vincitori).

bene, di farsi ridere in faccia o di guadagnarsi alla peggio qualche brutta qualifica!

. 23. conosciuto fra la gente o in un determinato ambiente; che gode

ambiente; che gode di una certa fama o notorietà per doti non comuni, per

qualità, per l'eccellenza delle opere o delle azioni. mazzini, 9-370:

a leida, e non a bologna o.. a camerino. ciò mi ha

fuggir dobbiamo que'nomi tutti che sono o troppo popolari o non molto usati. boterò

nomi tutti che sono o troppo popolari o non molto usati. boterò, i-59

istoria, la quale scorre per altro agevolmente o a sparger notizie popolari o a spiegar

altro agevolmente o a sparger notizie popolari o a spiegar lumi caliginosi nelle carte.

: è cosa per essi indifferente o l'arrivarvi facendo delle nuove scoperte, o

o l'arrivarvi facendo delle nuove scoperte, o pubblicando quelle che sono state fatte,

significato di 'voce'per 'fama civile', o in bene o in male, è

'voce'per 'fama civile', o in bene o in male, è tuttavia popolare ne'

de sanctis, ii-9-499: un negromante o astrologo che fa mestiere di sua arte,

di facile reperibilità (una specie botanica o animale). landino [plinio]

. 30. residente in un luogo o in una città determinata. g.

pòpolo). rendere abitato un luogo o un territorio in cui non esistevano in

in precedenza insediamenti umani permanenti, stabilendovisi o stanziandovi gruppi numerosi di persone.

vol. XIII Pag.874 - Da POPOLAREGGIANTE a POPOLARESCAMENTE (12 risultati)

accecati che il caso, la forza brutale o l'influenza straniera aveva costituiti nostri padroni

: accrescere la popolazione di un luogo o del mondo attraverso una procreazione continua e

considerato con la fantasia e l'immaginazione o attraverso un processo mitopoietico) abitato o

o attraverso un processo mitopoietico) abitato o frequentato da personaggi mitici o fantastici o

) abitato o frequentato da personaggi mitici o fantastici o immaginari, da visioni,

o frequentato da personaggi mitici o fantastici o immaginari, da visioni, da sogni

sogni, dai fantasmi del proprio sentimento o del proprio stato d'animo. pananti

. pascoli, 25: te sovente, o tra boschi arduo maniero, / popolai

spazio, un ambiente di raffigurazioni pittoriche o plastiche. mazzini, 8-145: vedo

. introdurre in un'opera letteraria personaggi o situazioni. niccolini, iii-13: questi

uno stato psicologico, una condizione esistenziale o emotiva. achillini, 1-294: m'

con forme e moduli espressivi comunemente usati o abituali fra il popolo. -anche:

vol. XIII Pag.875 - Da POPOLARESCO a POPOLARESCO (26 risultati)

della rappresentazione della favola sia ella comica o tragica. a quella conviene la popolaresca

vero del comune. -seguito o sostenuto prevalentemente da tifosi di modesta estrazione

prevalentemente da tifosi di modesta estrazione sociale o tradizionalmente considerati tali (una squadra di

riguardare che la conversazione ha luogo principalmente o fuori del proprio albergo o dentro. e

luogo principalmente o fuori del proprio albergo o dentro. e quando a voi piaccia

nessuna corrente che critichi per ragioni di partito o settarie la posizione della classe dirigente.

(una forma d'arte, uno stile o, anche, l'ispirazione).

voce e il canto della musa popolare o popolaresca; e ai giorni nostri,

chiaramente le due faccie d'un tipo o d'una 'macchietta'come il sor capanna o

o d'una 'macchietta'come il sor capanna o gigetto er bullo o la canzonettista alla

il sor capanna o gigetto er bullo o la canzonettista alla moda, d'una

, d'una parodia come l'amleto o l'otello, il faust o il paggio

l'amleto o l'otello, il faust o il paggio fernando. e. cecchi

c'è pietismo. la scena popolaresca o il fatto di sangue 'romantici'hanno nel

hanno nel meridione il sapore del mimo o della tragedia greca, anche quando restano

anima innamorata non è vaga di vile o di popolaresca cosa, anzi è bramosa della

sue pagine paiono cataloghi di bei motti o di eleganze classiche o di ardiri popolareschi

di bei motti o di eleganze classiche o di ardiri popolareschi. papini, i-319:

i-319: tra detti popolari, popolareschi o letterari... ce n'è uno

, dialettali. 8. rappresentato o costituito da forme e moduli espressivi comunemente

da forme e moduli espressivi comunemente usati o abituali fra il popolo (una parola

il popolo (una parola, un linguaggio o il suo uso). bembo,

e levar via le parole troppo popolaresche o comiche o dure o già antichette, che

via le parole troppo popolaresche o comiche o dure o già antichette, che non farebbe

parole troppo popolaresche o comiche o dure o già antichette, che non farebbe uno

. che è proprio, che si riferisce o anche che è tipico del popolo;

vol. XIII Pag.876 - Da POPOLARIATO a POPOLARITÀ (17 risultati)

raffinato porcaro. 10. abitato o praticato da gente del popolo. bacchetti

popolarismo, sm. atteggiamento poetico, o, anche, comportamento o disposizione

, o, anche, comportamento o disposizione psicologica di apertura (in

sario ricordare ai ricordatoli immemori o ignari alcune cose che dimostrano la

con la sua ostinazione stato causa, o almeno occasione, di quella sommossa, veniva

, non per favor di partiti o per applausi carpiti colle frasi di procace eloquenza

pare debba ricercarsi nella sua forma ultraliberale o nella pigrizia intellettuale dei rivoluzionari liberali italiani

nella pigrizia intellettuale dei rivoluzionari liberali italiani o in altre quistioni secondarie, ma nel

e la loro antipatia, fruiscono della impopolarità o della popolarità. -caratteristica di

a criterio la 'popolarità', cioè il maggiore o minor numero di lettori che un libro

di lettori che un libro incontra in uno o altro tempo. e. cecchi,

più piano e facile per farsi capire o per ottenere il favore dei lettori meno

di queste figure si adomano le stanze o sale o logge con ingeniose o erudite o

figure si adomano le stanze o sale o logge con ingeniose o erudite o misteriose

stanze o sale o logge con ingeniose o erudite o misteriose allusioni, altre gravi

o sale o logge con ingeniose o erudite o misteriose allusioni, altre gravi, altre

contro i profani, che osino alterare o contraffare delle forinole sacre una sillaba.

vol. XIII Pag.877 - Da POPOLARIZZANTE a POPOLARMENTE (19 risultati)

esser chiamato per metafora nel parlare corrente o per popolarità di discorso. 5.

popolarità di discorso. 5. sistema o regime democratico. giannotti, 2-1-3:

: distinguendosi poi i buondelmonti fra loro o per cagione di popolarità o per essersi in

fra loro o per cagione di popolarità o per essersi in molti rami sparsa quella

, in generale, ogni fatto culturale o sociale prodottosi originariamente all'interno di una

fossero note non meno della storia greca o romana, come que'nomi fantastici suonassero

2. rendere un'opera letteraria o artistica gradita e accessibile a un vasto

un governo non dev'essere popo larizzato o democratizzato oltre il punto in cui il sistema

, sm. divulgatore di una dottrina o di una scienza, in modo di renderle

aw. con la partecipazione o l'adesione o il concorso di una

con la partecipazione o l'adesione o il concorso di una moltitudine di persone

necessario, urgente, imporre, governativamente o popolarmente, rimedio. bacchelli, 2-xxiii-340

ed esperienze saranno comunicate da coloro, o sien soci od estranei, che per la

2. secondo un governo democratico o popolare. guicciardini, 2-2-317: altrimenti

, ii-i-87: quali fossero miglior maestri, o quelli che scrissero popolarmente o quelli che

maestri, o quelli che scrissero popolarmente o quelli che retoricamente dettarono, oltremodo riman

carducci, iii-5-510: la storia è o popolarmente epica o praticamente politica, sempre

: la storia è o popolarmente epica o praticamente politica, sempre nazionale.

e non devono mancare ad alcuna letteratura o lingua scritta che dir si voglia. carducci

vol. XIII Pag.878 - Da POPOLARO a POPOLATO (5 risultati)

: erano pesci grossi, neri, o del colore del peltro, ora immobili

prede. -infestato da animali nocivi o molesti. tarchetti, 6-i-543: aveva

darebbero mica l'adito ad una direzione o ad una segreteria, ma ad un

-con riferimento a luoghi immaginari, ultraterreni o, anche, a raffigurazioni pittoriche.

; fervido, ricco di visioni (o che ne è lo spazio privilegiato).

vol. XIII Pag.879 - Da POPOLATO a POPOLESCO (19 risultati)

femm. -trice). che popola o ha popolato un luogo: abitatore.

nome della città [di reggio] o pur per la sua chiarezza, convien

, conciosia cosa che i sanniti primieri o antichi popolatori di essa avendo nel reggimento

che da tali posizioni civili si muovessero o spedissero delle colonie popolatrici, le quali

. -popolazione attiva: quella che svolge o è in condizione di svolgere un'attività

in un determinato momento. -popolazione presente o di fatto: quella che vi si trova

che risieda abitualmente altrove. -popolazione residente o legale: quella che dimora effettivamente e

paese non apparisse alcun vestigio di superstizione o di culto reso a qualche sognata divinità

a parigini che vengono per il week-end o più lungamente in autunno, adesso che

. collettività di persone che hanno caratteristiche o aspetti in comune e sono considerate come

unità particolare, indipendentemente dalle origini etniche o nazionali (ed è per lo più al

dallo stesso tipo di attività e professione o da identici interessi. cacherano di

procreativa che conduce a popolare un luogo o un territorio. buti, 3-586:

7. biol. complesso degli animali (o anche delle piante) che vivono in

piante) che vivono in una determinata località o ambiente o che appartengono a una determinata

vivono in una determinata località o ambiente o che appartengono a una determinata specie o

o che appartengono a una determinata specie o famiglia. tanara, 301: con

in quanto aventi determinate caratteristiche. o. genet. popolazione mendeliana: comunità di

elevata e progredita rispetto alla ricca borghesia o alla nobiltà; popolano (con partic.

vol. XIII Pag.880 - Da POPOLEZZA a POPOLO (15 risultati)

pasce solo cibo terreno. -sentito o condiviso dal popolo; che lo caratterizza

popolesco, / qual tu mi sei, o donna mia possente, / con amor

debita risposta, « è da ridurre o alla poetica o al meglio o al

, « è da ridurre o alla poetica o al meglio o al parere popolesco »

da ridurre o alla poetica o al meglio o al parere popolesco ». botta,

4. proprio della lingua popolare o parlata. varchi, v-125: perché

così tirare i lombardi e i viniziani o nel favellare o nello scrivere, come i

lombardi e i viniziani o nel favellare o nello scrivere, come i toscani e

tutti e menar le mani alla popolesca o piuttosto fare alle pugna in ogni menoma

. popullino), sm. lo strato o l'insieme degli strati di una popolazione

: l'anfusino grosso di sardigna si debbia o possa spendere per denari lvih di piccola

dalla volontà di unificarsi, in modo più o meno stretto e stabile, in uno

uno stesso ordinamento giuridico e politico, o anche è considerata come collettività di cittadini

suddita e oggetto dell'attività di governo o una connotazione positiva se la popolazione è

cittadini che partecipano essi stessi, direttamente o indirettamente, al governo dello stato)

vol. XIII Pag.881 - Da POPOLO a POPOLO (15 risultati)

popolo. pascoli, i-209: formate, o giovani, un popolo forte e sereno

a stringersi loro nella auspicata federazione europea o nella sovrumana fratellanza di tutti gli uomini

propone una luogotenenza, che durerebbe due o tre anni, cioè fino a quando il

dirigenti. -in relazione con un attributo o con un compì, di denominazione.

l'ala a stormo le campane: / o popolo di francia, aiuta, aiuta

se non ci sarà il tutto saccheggiato o ritenuto sotto qualche pretesto dal popol re.

erano membri di una corporazione di arti o mestieri (contrapposti ai nobili; e

italiana, i-13: la cità di siena o borghi si faccino compagne per ciascuna contrada

che non abbi alcuna possessione illa cità o vero contado. breve del popolo e

partic., di una città autonoma o indipendente) fondata sui princìpi della libertà

politico di autogoverno, di governo libero o popolare; democrazia, repubblica (spesso

un tale regime politico; giurare a o in popolo, per indicare l'assunzione

usi con maggiori esempi questa ingratitudine, o un popolo o un principe. t.

esempi questa ingratitudine, o un popolo o un principe. t. bianchi, 1-i-237

dodici anziani di popolo. -breve o statuto del popolo: nella repubblica mista

vol. XIII Pag.882 - Da POPOLO a POPOLO (11 risultati)

dei riformatori, dei dodici. o. ma lavo iti [rezasco],

il popolo. -popolo e comune o comune e popolo: nell'età comunale

nel monte del popolò). o. malavolti [rezasco], 3-93:

e de'gentiluomini. -repubblica del popolo o dei popoli: sovranità popolare.

, 2-13: il regno ovvero il principato o altro dominio nell'abito e nella sostanza

forse una scodella de riso con otto o dieci fichi, legati insieme, per

/ del correr già non sieno / o tardar più che dieno / dal popul tuo

madonna deltimpruneta, 1-23: ciascuno sacerdote o vero rettore delle chiese del detto piviere

persone le quali in essi populi sono o che saranno manifestamente divulgati poveri di faultade

anticamente i nostri, già è cinquecento anni o più, ebbono loro ceppo e principio

, nominato per vigore d'alcun valsento o sustanzia, nel bel paese di mugello,

vol. XIII Pag.883 - Da POPOLO a POPOLO (22 risultati)

principe fa una legge contro al ben vivere o ben comune, che 'l popolo non

, iii-1-11: questo infrangi-legge sia ereditario o sia elettivo; usurpatore o legittimo; buono

sia ereditario o sia elettivo; usurpatore o legittimo; buono o tristo; uno

sia elettivo; usurpatore o legittimo; buono o tristo; uno o molti; a

legittimo; buono o tristo; uno o molti; a ogni modo, chiunque ha

insieme dei cittadini raccolti nei comizi (o considerati comunque come aventi diritto a partecipare

che costituiscono, insieme col senato (o, più generalmente, con la classe

essa), uno dei due corpi o organi fondamentali in cui si articolava lo

da sbandire in exilio marco tulio cicero o no che davanti al popolo di roma fece

1-398: quando il regno si gode o per legittima eredità o per volontaria elezione

il regno si gode o per legittima eredità o per volontaria elezione de'popoli e de'

settore maggioritario della popolazione di uno stato o di una nazione e come tale considerato

lo stato (in contrapposizione, più o meno esplicita, secondo le concezioni politico-ideologiche

signore. 8. lo strato o l'insieme degli strati inferiori di una

culturale e politica delle altre classi più o meno partecipi del potere (anche nelle

, bue, minuto, piccolo; di o del popolo per indicare un'estrazione sociale

popolare). giamboni, 10-93: o misera gente, non vi vergognate voi

assaissimo bene al prossimo loro e poco o nulla ne fanno. genovesi, 1-i-177:

si contempla come giudice di qualche materia o controversia, designato viene il complesso degl'

avevano 'ab antico'(fin dal 1000 o 1100) oppresso i patrizi o almeno s'

1000 o 1100) oppresso i patrizi o almeno s'erano aggiunti ad essi,

questo sistema la libertà non è procedura o metodo, ma sostanza. pisacane,

vol. XIII Pag.884 - Da POPOLO a POPOLO (7 risultati)

: i malandrini sono uno, dieci, o più magari; lo sciopero è il

, città, che hanno dimora più o meno stabile e duratura in un medesimo

vi concorra il tacito consenso del vescovo o, rispettivamente, del papa, con

avventura i ciondoli ornassero loro il petto o la toga accademica coprisse loro le spalle

cristo devorare. idem, 61-90: o stimate ammirate, fabrecate devine, / gran

a me. sercambi, 2-i-254: o padre, eletto al popul cristiano /

d. bartoli, 1-1-46: le caracche o navi regie dello stuolo dell'india sono

vol. XIII Pag.885 - Da POPOLO a POPOLO (4 risultati)

, 4-i-36: se un reai segretario o cameriere / tagliato, puta il caso

cesari, iii-604: tutto questo anfiteatro o rosa di paradiso raccoglie i beati egualmente

4-28: l'ape nulla pensano di generare o di far figliuoli, tanto soprastanno al

sono giudizi sull'opera politica di partiti o di classi. in tali limiti comprendiamo benissimo

vol. XIII Pag.886 - Da POPOLOSO a POPONE (13 risultati)

. soderini, iii-572: il 'pioppo'o 'popolo bianco'ha le foglie di sopra

tenace e leggieri... d 'pioppo'o 'popolo nero'è più alto e

, sul tipo di quelle dei rilievi o dei tarquini, dovevano essere come degli

. poponàia, sf. orto o appezzamento di terreno coltivato a poponi.

del poponàio paglie, sterpi, legnami o sterco vecchio o secco, e di tutto

, sterpi, legnami o sterco vecchio o secco, e di tutto fatta cenere,

prendere il sole sulla spiaggetta della riva opposta o addirittura si entrava carponi fin dentro il

fondo alla quale si fa un solo o fogna di pietre grosse il più come un

un po'fradicio. -poponcino indiano o di napoli: specie di popone con

s. v.]: 'poponcino indiano'o 'di napoli': pianta che si coltiva

cavoli, di porri, d'agli o vero di simigliante cose, di ciascuna

che facciano di fichi, di ciriege o di poponi i villani, quando ad

di cavolo, una buccia di popone o una rapa. serao, i-ioii: quella

vol. XIII Pag.887 - Da POPONELLA a POPPA (15 risultati)

chiamassimo poponi. -con un aggettivo o un complemento che ne specifica la qualità

un complemento che ne specifica la qualità o la varietà. a. bonciani,

de'poponi che noi diciamo qua dommaschini o cometani o rancini o cotignuoli. redi

che noi diciamo qua dommaschini o cometani o rancini o cotignuoli. redi, 2-112

noi diciamo qua dommaschini o cometani o rancini o cotignuoli. redi, 2-112: il

colorito giallognolo, indice di cattiva salute o, anche, di livore, rabbia o

o, anche, di livore, rabbia o paura. pananti, i-12: seguì

le lucciole abbiano il fuoco nelle ali o nelle natiche. 5. numism.

e d'una buccia, o. prov. proverbi toscani, 29

gabella di siena [tommaso]: poponi o poponelle, che venissero di fuori di

ha una connotazione più familiare e confidenziale o più direttamente si riferisce all'aspetto estetico

più direttamente si riferisce all'aspetto estetico o alla funzione erotica).

questi, se i capezzoli delle poppe gonfiano o si mutano di colore. vasari,

xlv-249: che si dee dire delle poppe o mammelle che le vogliamo chiamare? elle

e ugnere le sue labbra di biturro o di grasso di porco. livio volgar.

vol. XIII Pag.888 - Da POPPA a POPPA (12 risultati)

se pendendo si divide quasi in due poppe o in più, tanti re e signori

in discordia. -altura più o meno semisferica; collina. bresciani,

uva. d'annunzio, iv-1-961: o mia anima! eccoti colma, eccoti

grappoli tutt'ambra e oro. o. figur. matrice, origine.

foglia è tetta over poppa del ramo o frutto che nasce l'anno che viene.

ricavano beni materiali, alimenti, ricchezze o, anche, vantaggi e profitti.

, 68: nemmeno gli adulti / o le spose che dànno la poppa al bambino

giù dal tuo colle questa fiera, o tutto / n'andrai del sangue suo bagnato

poppelline di vitella, lombi di porco o di bue. gonzaga, ii-29: o

o di bue. gonzaga, ii-29: o felicità pregiocondissima il tenersi in braccio stretta

] certe donzelle appena compiuti i 12 o 13 anni avere un paio di poppelline

), sf. marin. estremità o parte posteriore di un'imbarcazione (e

vol. XIII Pag.889 - Da POPPADA a POPPARE (12 risultati)

della vita di bottega era interrotta da una o due gite che si facevano ogni mese

citolini, 324: i barcaiuoli, o di pope o di mezzo.

324: i barcaiuoli, o di pope o di mezzo. -da poppa:

lume che siede nella specola, gaggia o poppa de la nostra anima, che

in modo da poter procedere indifferentemente avanti o indietro (un'imbarcazione). pigafetta

una stanza della maternità, dove cinque o sei piccini sgambettano e gnaulano, rodono

e conseguentemente di falso legno e poco o niente fruttifere, chiamate comunemente dai giardinieri

sveller quei piccoli rami che chiamano 'rimessiticci'o 'poppaioni'e che cagionano un dissipamento d'

guardò passare:... due o tre poppanti cercavano irrequietamente i capezzoli tra

(e ha una connotazione iron. o spreg.). zool. disus

reggere, come oggetto, la mammella stessa o anche, con sineddoche, la donna

anche, con sineddoche, la donna o la femmina dell'animale).

vol. XIII Pag.890 - Da POPPARINO a POPPATORE (15 risultati)

non si stroppi / d'un vizio o d'altro reo che seco porti / il

laude dei bianchi toscani, xcvt-167: o dolce figliuol benedetto, / per lo

i-526: i bimbi poppano latte scarso o infetto. moravia, 22-107: il bambino

-intr. succhiare il latte dalla mammella o, anche, da un poppatoio.

mai fanriul vago di lucciola, / o di pigliar farfalle o girar trottola, /

lucciola, / o di pigliar farfalle o girar trottola, / o farsi lieto

di pigliar farfalle o girar trottola, / o farsi lieto d'una bella frottola,

bella frottola, / di far cantar cicale o poppar succiola. a. cattaneo,

, / non è come poppar confetto o succiola. batacchi, i-108: tace,

dono / del nappo che voi avete o della coppa, / io con quest'altro

. per estens. l'atto del succhiare o dell'aspirare. savinio,

per tar uscire il latte (la mammella o anche, con sineddoche, la donna

anche, con sineddoche, la donna o la femmina dell'animale).

, sm. bottiglia graduata, di vetro o di materia plastica, munita di

gomma, usata per somministrare il latte (o un altro alimento liquido) al bambino

vol. XIII Pag.891 - Da POPPATTOLA a POPULEONE (21 risultati)

, agg. marin. che si trova o è collocato a poppa di un'imbarcazione

. disus. nelle imbarcazioni a remi o a vela, spazio a poppa riservato al

sm. marin. marinaio che rema o effettua manovre stando a poppa. -in

: marinaro deputato ad operare nella poppa o a poppavia... 'poppieri': nei

poppièro, agg. marin. collocato o posto a poppa di un'imbarcazione (

, 675: 'poppiero': attenente al lato o parte della poppa e si usa per

-nave poppiera: l'ultima di una squadra o di un convoglio. dizionario di

si metteranno a mano le patate piccole intiere o dimezzate se averanno altr'occhio o sia

intiere o dimezzate se averanno altr'occhio o sia poppina; delle grosse poi se

tante parti, quanti saranno li occhi o poppine, e detti pezzi si metteranno,

mano. -protuberanza del tronco o del ceppo dell'ulivo da cui si

targioni tozzetti, 2-iv-10: 1 polloni o succioni, che si generano per il

. se abbiano un poca di base o sia escrescenza della scorza e del tronco,

forma tondeggiante di una mammella di donna o è fornito di una protuberanza simile a

ricorderemo ancora... la pera poppina o romana. = deriv. da

il cavallo od altre bestia dimestica carezzandola o chiamandola od eccitandola. = voce

e può avere una connotazione iron. o anche elogiativa per le forme procaci)

». -in una raffigurazione pittorica o di scultura. soffici, v-2-242:

1-17: se vitarano le inopie del abiete o vero de li sappini, usando il

agg. ant. e letter. proprio o caratteristico del pioppo; di pioppo.

canute piume? -preparato con gemme o con altre parti di tale pianta.

vol. XIII Pag.892 - Da POPULINA a PORCA (27 risultati)

vogliono che vi si sparga sopra acqua salsa o che s'unga il membro di unguento

s'unga il membro di unguento bianco o di unguento populeone. lessona, 1176

estrae dalla scorza e dalle foglie della tremola o 'populus tremula'. lessona, 1176:

, di educazione e di proselitismo, o anche, secondo una corrente estremista,

rivolse la sua attenzione al romanzo 'naturalista'o 'verista'e questa forma di romanzo,

(quello contro cui polemizzava lenin) o a un populismo sentimentale (quello di

diretto a perseguire fini di mera conquista o mantenimento del potere o progetti politico- sociali

di mera conquista o mantenimento del potere o progetti politico- sociali sostanzialmente reazionari (volti

: che assume un atteggiamento (politico-ideologico o letterario-culturale) ispirato al populismo politico o

o letterario-culturale) ispirato al populismo politico o letterario-sentimentale. gobetti, 1-i-197

popolo di un amore preesistente al marxismo o in parte al di fuori di esso',

. che si riferisce, che è proprio o deriva dal populismo; ispirato a tale

dal populismo; ispirato a tale movimento o atteggiamento. gramsci, 6-131: una

di mao non incontrò alcuna comprensione o solidarietà in urss. pasolini, 14-208:

. -ci). che si riferisce o e tipico del populismo o dei populisti.

si riferisce o e tipico del populismo o dei populisti. -in partic.:

che manifesta condiscendenza ai desideri del popolo o cerca di ingraziarselo. arbasino,

quale si trovasse la via di trapanare o, diciamo così, di porare all'

m, formata con l'aratura colmante o per mezzo del riporto di terra con

acqua piovana, l'irrigazione per infiltrazione o l'accesso alle coltivazioni orticole per le

ii-14: siano gli spazi dell'aie o porche, dove si hanno a seminare

porche, dove si hanno a seminare o trapiantar l'erbe dell'orto, col solco

terreno sano... e si vanghi o si zappi per il meno due palmi

. poi si ripartisca in piccole porche o branie, appunto come se ci dovessero

, appunto come se ci dovessero seminare o piantare cipolline o altri semi d'erbaggi.

se ci dovessero seminare o piantare cipolline o altri semi d'erbaggi. cacherano di

dall'acqua portate via intieramente le porche o aiuole anche dopo seminate. alfieri,

vol. XIII Pag.893 - Da PORCA a PORCAGGINE (19 risultati)

se le prime fussero seminate a porche o a minuto ovvero col piuolo, come si

sempre meglio gettarci il seme a strato o, come dicono i contadini, a minuto

di raro. conti, 478: o rustica fillida, / se al far della

figur. donna sudicia, di aspetto ributtante o golosa, torpida ed eccessivamente grassa.

partic.: donna dissoluta e sessualmente sfrenata o che esercita la prostituzione. -anche come

scodelle, porca? stigliai, 2-213: o de'servi d'amore / mercenaria sentina

bavosa e sporca: / se'una parca o una porca? buzzati, 6-188:

ma fian pagati di sì bel lavoro / o da dio o dal diavolo o da

sì bel lavoro / o da dio o dal diavolo o da quella / porca de

/ o da dio o dal diavolo o da quella / porca de la fortuna a'

5. inter. come imprecazione triviale o intercalare. grazzini, 4-214: deh

scafi di legno, ciascuna delle sette o otto coste interne di rinforzo che sono

, 2-350: 'porca': dicesi di coste o membri interiori posti nella stiva delle navi

.]: 'porche'sono coste o membri interiori posti nella stiva delle navi

si mettono verso la estremità della carlinga o paramezzale, nel di dietro; ve

porcazzo), sm. porco grosso o molto riottoso e indocile. luna [

2. figur. uomo di aspetto ripugnante o di costumi turpi e dissoluti o triviale

ripugnante o di costumi turpi e dissoluti o triviale. -anche come ingiuria.

g. c. croce, 193: o ti venga il cancaro, porcàccio!

vol. XIII Pag.894 - Da PORCAGLIA a PORCELLANA (22 risultati)

letter. massa di persone rozze o turpi e viziose. papini, iv-288

connotazione spreg., come persona rozza o di condizione miserabile).

. porcàio2, sm. luogo o ambiente colmo di rifiuti e di sporcizia

colmo di rifiuti e di sporcizia, o messo a soqquadro e in disordine dal

porcaiuolo, sia tenuto al detto porco o porci fare mettere al grifo un ferro,

in cui vi siano tanti diversi stanzini o stallette di legname che si chiamano arelle

2. per estens. capanno o casupola usata, anche saltuariamente, come

al principio della salita veddi alcune case o capanne di pastori dette le porcareccie,

nei rapporti con gli altri; inganno o tradimento particolarmente odioso. sbarbaro,

nente? -parola o frase oscena, sconcezza. pavese,

ci stanno. 3. opera o spettacolo del tutto privo di valore,

meglio allora le porcate d'un maccari o cassioli ed altrettali che almeno mostrano fede,

overo conductore e tenitore di detti porci o qualunche ragione di bestie porcine s'intenda

caduto esso fatto per ciascuno porco grande o piccolo, troia o porcella per ogni

ciascuno porco grande o piccolo, troia o porcella per ogni volta in soldi venti

2. figur. donna pigra e indolente o dimentica dei propri doveri. mezzanotte

, che si dà a una frenetica o morbosa attività erotica. 4. dimin

si ungea la faccia di feccia di vino o di olio o di sugo di porcelaga

faccia di feccia di vino o di olio o di sugo di porcelaga o pur di

di olio o di sugo di porcelaga o pur di gesso. = lat.

popoli asiatici come moneta, come recipiente o per ricavarne oggetti ornamentali.

scopre che è formato di due o più strati esterno ed interno;

vol. XIII Pag.895 - Da PORCELLANA a PORCELLANA (20 risultati)

una massa vetrosa amorfa: successivamente immerso o cosparso di una sospensione acquosa dei minerali

vetroso, trasparente e lucido, detto coperta o vetrina; a seconda dei tipi e

sanitari, e i manufatti possono essere colorati o decorati prima del rivestimento o anche dopo

essere colorati o decorati prima del rivestimento o anche dopo (e in tal caso

terza cottura). - mezza porcellana o porcellana dei medici: quella preparata intorno

1100 °c. -porcellana a basso fuoco o tenera: quella contenente una maggior percentuale

e comprende svariati tipi come quella cinese o giapponese, quella francese, detta anche

di ossa). -porcellana ad alto fuoco o dura: quella che richiede temperature di

tavola era piena di vasi di porcellana o d'altri ornatissimi vasi. ramusio,

fusibile e vetrificabile, che si dice 'coperta'o 'smalto'... 'porcellana di

i nomi al prodotto di porcellana di sassonia o di germania. 'porcellana di sevres':

di tinta. questa pasta fu detta 'porcellana'o 'pasta tenera', per essere più fusibile

fama anche coi nomi di 'porcellana francese'o 'vecchio sèvres'. quest'ultimo nome le

., per indicare lucentezza, candore o colori inalterabili. pratesi, 5-443:

, non so se egiziani, arabi o tunisini, ma certo d'un'orientale

si vuol bere, per esempio in maiolica o porcellana, ogni volta ben lavato e

numero enorme di oggetti, sui tavoli o in vetrina, oreficerie e stoffe arabe

. benvenga, 145: le maioliche o porcellane delle pareti paiono un continuato saffiro

muraglia. con uso collettivo: quantità o insieme di tali manufatti. giuseppe

che ha la lucentezza del materiale suddetto o la tonalità dei colori solitamente usati nella

vol. XIII Pag.896 - Da PORCELLANA a PORCELLINA (14 risultati)

torace quasi quadrato, le chele ovali o triangolari, e le ultime espanse a ventaglio

.. mangiar le erbe in insalata o in altro modo la state per rinfrescar

, come lattuca, indivia e procacchia o porzelana, ma nella invernata non deve

vivere in condizioni modeste, senza poterle o volerle migliorare. monosini, 410:

star sempre, e mai non sollevarti, o folle? 4. dimin.

porcellanare, tr. ricoprire di porcellana o di materiale bianco traslucido; smaltare.

che l'ambiente è porcellanato in azzurro o scarlatto o delicata tortora o cenere dal

ambiente è porcellanato in azzurro o scarlatto o delicata tortora o cenere dal pavimento al

porcellanato in azzurro o scarlatto o delicata tortora o cenere dal pavimento al soffitto.

diaspri. lessona, 1177: 'porcellanite o termandite': specie di roccia argillosa,

porcellana; che ne ha l'aspetto o il colore. e. cecchi

in modo rozzo, volgare, triviale o ineducato. nievo, 527: mi

nievo, 527: mi trascinai bene o male fino al letto che mi fu

? ». così, cioè a cavaturacciolo o, se si voglia, a coda

vol. XIII Pag.897 - Da PORCELLINA a PORCHERA (22 risultati)

porcellino1, sm. maialetto appena nato o che ha poche settimane di vita

porcellini. -in espressioni comparat. o in similitudini. g. gozzi,

2. figur. bambino grassottello e paffuto o anche sudicio e irrequieto. -anche come

e irrequieto. -anche come rimprovero affettuoso o appellativo scherz. fagiuoli, ii-92:

fìguramento e di grandezza eran simili ai porcellini o aselli terrestri. bartolini, 19-13:

le tartarughe, dando loro di queu'erbe o crusca a mangiare. 9

l'altra: insinuarsi un pensiero profano o una distrazione fra le parole della preghiera

, mostrando di gradire pienamente una situazione o un complimento. novella del grasso legnaiuolo

che si riferisce, che è proprio o caratteristico del porco; suino, porcino.

sm. maiale giovane, ancora lattante o in fase di allevamento (anche come

il mandarci i piccoli porcelli nati di due o tre mesi avanti. c. ridolfi

luna forte. -in espressioni comparat. o in similitudini. pulci, 3-43:

figur. chi si contenta di cibi grossolani o ripugnanti, o anche è ingordo e

contenta di cibi grossolani o ripugnanti, o anche è ingordo e famelico. caro

bel porcello. -chi è sudicio o trascurato nella pulizia personale e nella cura

porcelli. -uomo vizioso e dissoluto, o che usa espressioni maliziose, salaci,

. persona torpida e lenta nei movimenti o che vive nell'ozio. pirandello,

abbandonandosi alla lascivia, alla sfrenatezza sessuale o alla perversione; chi si compiace dell'

si compiace dell'oscenità, del turpiloquio o della pornografia. -anche come ingiuria.

plur. m. -chi). proprio o caratteristico di persona dissoluta e lasciva;

dissoluta e lasciva; che denota sfrenatezza o depravazione. arbasino, 3-109:

porco, in partic. ingozzandosi di cibo o dicendo sconcezze e volgarità. -anche sostanti

vol. XIII Pag.898 - Da PORCHERECCIA a PORCHERIA (26 risultati)

o successo nell'attività professionale ottenuto con azioni

nell'attività professionale ottenuto con azioni disoneste o con compiacenze e prestazioni sessuali.

, sm. letter. situazione equivoca o immorale, imbroglio (nell'espressione entrare

ant. porcarìa), si. materia o massa di materie ripugnanti e disgustose,

materie ripugnanti e disgustose, abbandonate o gettate come rifiuti; pattume, lordura,

che non se li strappasse qualche dente o che non se li mettesse qualche porcaria

borghini, 1-68: ne gli presento o due stille di vino o il sangue d'

gli presento o due stille di vino o il sangue d'un bue rifinito che

rottami d'ogni sorte, a mucchi o seminati per le strade; un'aria

7-1081: dice che le bambine, piangano o non piangano, bisogna pettinarle così.

2. con uso enfatico, spreg. o iron.: cibo disgustoso e nauseabondo

iron.: cibo disgustoso e nauseabondo o sofisticato, non genuino o preparato con

e nauseabondo o sofisticato, non genuino o preparato con mezzi artificiali. firenzuola

una porcheria quello spumante. -farmaco sgradevole o inefficace. g. gozzi, i-26-88

e ingollarmi tutte le loro porcherie liquide o in pillole senza mai gemere per nausea

in pillole senza mai gemere per nausea o per fastidio. -prodotto scadente, di

3. oggetto squallido, di aspetto misero o sciupato, logoro, malandato. -anche

porcherie. 4. componimento letterario o saggio privo di valore artistico o scientifico

letterario o saggio privo di valore artistico o scientifico. caro, i-128: io

mio lavoro come un gran bel libro o come un'indegna porcheria. pascoli,

scemi. -stampato indegno di considerazione o che propugna idee dannose (come espressione

porcherie di stile: / ruotoli d'olmo o pur di leccio o sorbo / per

ruotoli d'olmo o pur di leccio o sorbo / per legno santo. segneri,

natura sessuale, considerata illecita, peccaminosa o viziosa; atto osceno, prestazione erotica

. caro, 12-iii-223: non sieno forzati o di partirsene, come a l'ultimo

, come a l'ultimo son deliberati, o di tener le donne e le zitelle

vol. XIII Pag.899 - Da PORCHEROSO a PORCHETTO (23 risultati)

organi e ai comportamenti sessuali; discorso o vocabolo sconcio, scurrile, indecente;

coscienza lasciar in balìa di un curioso fanciullo o di una ragazza innocente un libro,

che le cose sudice. -opera oscena o pomografica. fanfani, lvii-27: il

un pallore diceva delle porcherie in veneziano o in un dialetto spagnolo.

spagnolo. -disegno, fotografia sconcia o audace. moravia, ix-316: c'

del principe. 9. persona o gruppo di persone sgradite e malviste o

o gruppo di persone sgradite e malviste o fatte oggetto di disprezzo, in partic.

... di asili per tifosi o di ospizi per catarrosi o di altre porcheriole

per tifosi o di ospizi per catarrosi o di altre porcheriole pie. pirandello,

. che denota sfrenatezza sessuale, dissolutezza o perversione. arbasino, 1-117: nicky

porchescaménte, aw. con allusioni maliziose o oscene. baretti, 2-310:

scimmiotteschi. -che denota turpe dissolutezza o volgarità; osceno. baretti,

per la sporcizia, la mancanza di igiene o la mescolanza di ingredienti sgradevoli.

turchesca, detto dal nostro dragomano alla porchesca o sia alla peggio. porchétta

. maialetta appena nata, lattante o in fase di crescita. libro d'

2. figur. ragazza leggera e maliziosa o di facili costumi. c.

centrale, costituita da un maiale da latte o di piccola mole, intero e privato

rosmarino, semi di finocchio, aglio o spezie, legato con spago e cotto

legato con spago e cotto nel forno o sullo spiedo, spesso in occasione di

e mozzarella. -in espressioni comparati, o in similitudini. pulci, 27-264:

plinio], 29-6: la donnola salvatica o il fegato d'essa mangiato medica i

sm. porcellino in fase di allattamento o svezzato da poco o che ha pochi

fase di allattamento o svezzato da poco o che ha pochi mesi d'età.

vol. XIII Pag.900 - Da PORCHETTO a PORCINAGLIA (24 risultati)

, e sulla faccia opposta la invidia o scariola che voglia dirsi. =

animati e vegetali. il comune porciglione o gallinella ('rallus aquaticus') ha le

risponderei, che la fatta è di pèccola o, a sprofondare, di porciglione:

in cui sono allevati i suini domestici o sono ricoverati durante la notte, nel

le scrofe singole, per i verri o per gruppi omogenei di età, talora

tuttavia nell'allevamento domestico di uno o due capi può essere ricavato da costruzioni

ricovero per una scrofa con la nidiata o per un capo adulto che vive all'

pieno di sporcizia, messo a soqquadro o lasciato in disordine (e ha valore

-edifìcio fatiscente, che cade in rovina, o basso e mal costruito o mal tenuto

rovina, o basso e mal costruito o mal tenuto; casupola squallida, catapecchia

i maiali. 3. luogo o ambiente abitato o frequentato da gente volgare

3. luogo o ambiente abitato o frequentato da gente volgare, ignorante e

da gente volgare, ignorante e rozza o, anche, corrotta e dissoluta.

: vero è ben ch'una macchia o brutta o vile / giammai non si considera

è ben ch'una macchia o brutta o vile / giammai non si considera

vile / giammai non si considera o si vede / in chi suol star nel

vede / in chi suol star nel fango o nel porcile. tassoni, 305:

porcile2, agg. ant. proprio o ricavato dal porco; suino, porcino

dissolutezza, corruzione di costumi, depravazione o sensualità bestiale. 5. girolamo volgar

fanteria al sole a forza d'unghie. o vita porcile, vatti a riporre.

porcime, sm. bestiame suino, mandria o branco di porci. cattaneo,

, abbietto; vive in tuguri di legno o di terra, alla rinfusa colle pecore

2. figur. gruppo, categoria o massa di gente spregevole o viziosa e

, categoria o massa di gente spregevole o viziosa e corrotta. grasso, 34

vol. XIII Pag.901 - Da PORCINELLA a PORCINO (13 risultati)

. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del porco. -in partic

del porco. -in partic.: prodotto o ricavato dalla lavorazione del maiale; di

sola e carne, per lo più salsa o porcina. alfieri, 12-18: oh

bovina, asinina, porcina, cavallina o mulesca, per ogni volta e ciascuna

, per alcuno modo pascere né godere o state su detta pastura ne'confini di

estens. simile al porco per l'aspetto o per il muso appuntito (con riferimento

un difetto dal punto di vista estetico o come segno di intelligenza torpida.

che si lordano nel pantano delle lascivie o almeno invanisco no nelle leggerezze

beio, vizioso, ignorante, porcino, o pur quei che si sollevano dalle bassezze

in seguito cappello discoide e colore giallo o nocciola o verdognolo; vive come simbionte

cappello discoide e colore giallo o nocciola o verdognolo; vive come simbionte micorrizico di

gustosità delle carni che sono consumate fresche o anche essiccate (e si dice porcino bastardo

: fungo velenoso della specie boletus satanas o boletus luridus. 0. targioni tozzetti

vol. XIII Pag.902 - Da PORCINOSO a PORCO (26 risultati)

calcare arenaceo di colore giallognolo. o. region. terra porcina: quella costituita

s. bernardino da siena, ii-40: o cecità di così fatti uomini che veggono

e della porcinosa sodomia e non t'ingegni o con funi o con taglie o con

e non t'ingegni o con funi o con taglie o con lusinghe di buone parole

ingegni o con funi o con taglie o con lusinghe di buone parole e di

di buone parole e di buoni esempli o con altri ingegni di tramelo...

agg. dir. rom. leggi porcie o porce: leggi proposte nel 199 a

che facesse eseguire la pena di morte o delle battiture contro un cittadino romano senza

il porco brutta bestia, e se alcuno o passando o altrimente 10 toccasse incontinente nel

brutta bestia, e se alcuno o passando o altrimente 10 toccasse incontinente nel fiume si

: sono i porci di tre sorte: o domestichi o salvatichi o domestichi che a

porci di tre sorte: o domestichi o salvatichi o domestichi che a questi si assomigliano

tre sorte: o domestichi o salvatichi o domestichi che a questi si assomigliano,

europa animale così volatile come terrestre, o sia dimestico o salvaggina, che la

volatile come terrestre, o sia dimestico o salvaggina, che la cina non ne

come branco di pecore, di conigli o di porci sottoscrissero e mutoli partirono.

simbolo di vizi umani come la lussuria o di bassa condizione sociale e morale.

popolare del santo accompagnato da tale animale o alla consuetudine, sopravvissuta in alcune tradizioni

, di allevarlo in servizio dei poveri o della comunità, in regime di libertà

sibarita. 2. l'animale ucciso o cucinato. -per estens.: carne

carne macellata di tale animale, cucinata o confezionata in salumi. libello per

vero modo di salare i porci dimezzati o interi. tassoni, 12-40: per allegrezza

: nell'antica gastronomia romana, maiale o cinghiale farcito con altri animali interi e

di coleo, d'ortigia, non fagiani o stame, non vitella o capretti di

non fagiani o stame, non vitella o capretti di surriento, non il porco salvatico

vi-63: e un orco, / o pur porco selvatico che parla? -porco

vol. XIII Pag.903 - Da PORCO a PORCO (18 risultati)

4. figur. persona nota per azioni o pensieri disonesti e riprovevoli o che suscita

per azioni o pensieri disonesti e riprovevoli o che suscita disgusto per costumi depravati e

depravati e volgari. -anche come ingiuria o come epiteto offensivo rivolto a nemici o

o come epiteto offensivo rivolto a nemici o avversari. anonimo genovese, 1-1-222

nuta] né gridare: / « o duca, brutto porco maledetto, /

il pittoresco-popolareggiante: « quel porco » o « quel ludro ». bonsanti, 3-ii-396

tuo padrone. -uomo ingordo o avido. burchiello, lxxxviii-ii-452: el

-uomo dissoluto e lussurioso, sessualmente sfrenato o eccessivamente dedito ai piaceri materiali. monti

farabutti / fanno in pace i lor fatti o belli o brutti. a.

fanno in pace i lor fatti o belli o brutti. a. boito,

specialmente alla parola, a chi mentisce o simili. pascoli, 1-226: ora

. y con uso aggetti o appositivo (superi, porcissimo):

): eccessivamente dedito ai piaceri sessuali o troppo condiscendente a essi; dissoluto,

/ -non far l'impertinente, / o ti faccio provare il mio bastone. /

odore? / tu debbi essere un ghiotto o furatore. -spregevole, vergognoso

! -minimo, che non vale o conta nulla. carducci, ii-3-114:

d'appartenere. -che vale poco o è sleale, maligno, infido,

austriaco me la guarda... o mangiasego, gli dico, che guardi?

vol. XIII Pag.904 - Da PORCOCERVO a PORCONE (23 risultati)

comodo. 6. in esclamazioni o imprecazioni popolari, anche blasfeme.

ne sono... e chiamansi schiacciati o larghi, e sono...

friabile, opaco, di color bigio o bruno, fetente nello stropicciarlo. bossi

marina: 660: 'porco di mare'o 'marsovino'è detto un delfino.

, alla quercia: attendere il momento o l'occasione più opportuna e propizia.

, 3-95: chi nel favellare dice, o per ira o per altro, quello

nel favellare dice, o per ira o per altro, quello che il suo avversario

alla quercia, e quando n'arò o la voglia maggiore o la comodità, ne

quando n'arò o la voglia maggiore o la comodità, ne farò cercare in

per indicare la destinazione di cose importanti o preziose a chi non sa apprezzarle.

: giovare a chi non ne abbisogna o non lo merita. a.

: lembo ripiegato e impugnato di stoffa o di un abito che imita la forma

il porco: essere sudicio nella persona o con abbigliamento disordinato e sporco.

ma se la padrona non era in ordine o se voleva ingrassare ancora i suoi allievi

cane: per indicare che le conseguenze o le pene di un'azione riprovevole vengono

. porcóne, sm. uomo o, al plur., persone note

, persone note e disprezzate per azioni o costumi gravemente sozzi e depravati, o

o costumi gravemente sozzi e depravati, o sessualmente sfrenate o ingorde o avare o

sozzi e depravati, o sessualmente sfrenate o ingorde o avare o anche spregevoli e

depravati, o sessualmente sfrenate o ingorde o avare o anche spregevoli e vili o per

o sessualmente sfrenate o ingorde o avare o anche spregevoli e vili o per essere

o avare o anche spregevoli e vili o per essere assai disordinate e sudice nella

dei porconi. -con funzione appositiva o aggetti bocchelli, 1-iii-692: le donne

vol. XIII Pag.905 - Da PORCONERIA a PORFIDO (29 risultati)

. 2. ant. maiale o cinghiale di grossa taglia o di età

ant. maiale o cinghiale di grossa taglia o di età avanzata. statuto della

]: 'porconàccio': uomo sudicio nel vestire o sudicio di costumi. =

. porconerìa, sf. atteggiamento o comportamento da porcone, in partic.

410: il riccio spinoso dell'india o, come lo chiamano li portughesi, il

-uomo di brutto aspetto; individuo scostante o ripugnante per vizi e dissolutezza. deleada

cioè... l'istrice o porcospino, che sono più linee del battaglione

porcume, sm. ammasso di cose marce o sudicie; luridume, sporcizia.

abbia lasciato il carcame d'un asino o il pastore una pecora morta di vermocane.

e nell'uso dicesi di qualunque cosa o lercia o mal fatta. 2

uso dicesi di qualunque cosa o lercia o mal fatta. 2. figur

2. figur. azione, discorso o pensiero disonesto, osceno, vergognoso o

o pensiero disonesto, osceno, vergognoso o comunque riprovevole. alfieri, 6-18:

, porcume classico da fratacchione del boccaccio o del vescovo bandello. cagna, 3-338

, sf. medie. encefalopatia fetale o infantile che si manifesta con la presenza

. = alter, di porfido o porfiro1, con valore aggett.; per

ant. che si riferisce al porfido o alle sue varietà. - anche: porfirico

: tutte queste masse di peperino, o granitoso o porfìdeo, nel colore, nella

queste masse di peperino, o granitoso o porfìdeo, nel colore, nella consistenza,

dei narcisisti] costume è una torre o colonna o piramide salomonica che ha da

] costume è una torre o colonna o piramide salomonica che ha da sostentare il

petrogr. tipo di roccia eruttiva filoniana o effusiva paleovulcanica che si distingue per una

si suddivide, a seconda della presenza o no di quarzo, in porfido quarzifero o

o no di quarzo, in porfido quarzifero o non quarzifero, o, con riferimento

in porfido quarzifero o non quarzifero, o, con riferimento alla specie pe- trografica

oggi generalmente ricondotta alle famiglie delle lipariti o delle porfiriti, di largo impiego nella

applicazione nell'antichità come pietra di ornamento o per l'esecuzione di sculture, per

rosso antico, del porfido verde antico o del porfido nero. dante,

s'inalza presso la cittadella il gran tempio o la catedrale dedicata a s. sebastiano

vol. XIII Pag.906 - Da PORFILO a PORFIRITE (22 risultati)

-in espressioni comparative, per indicare forza o tenacia. f. f. frugoni

. 3. con metonimia: pietra o mortaio di tale roccia usati per macinare

mortaio di tale roccia usati per macinare o per pestare. documenti per la storia

con acqua in pila d'orciuolai; o tu 'l macina in su porfido e poi

detto niello e pestalo in su l'ancudine o in su il porfido. ricettario fiorentino

un color naturale che si chiama sinopia o ver porfido. 5. figur

5. figur. persona dura e insensibile o ferma e risoluta. g.

: io non lessi ciò che di me o contro di me scrissero allora in molti

alse, / fu di porfido duro o di diaspro. g. m. cecchi

appunto auello di questo principe, o. pervicace ostinazione. benvenga, 56

7. ant. con uso appositivo o aggetti: che è composto di tale

alamanni, 24-54: non di pietra porfirea o pario sasso. a. verri

. disus. che si riferisce al porfido o alle sue varietà. - anche:

. 2. ant. costruito o rivestito con il porfido. fr.

porfiriano, agg. che è proprio o che è opera del pensatore neoplatonico porfirio

); che si riferisce al suo pensiero o ai suoi scritti. bergantini [

petrogr. caratterizzato da grossi individui cristallini o fenocri- stalli immersi in una pasta microcristallina

fenocri- stalli immersi in una pasta microcristallina o vetrosa (una struttura minerale, una

dalla soluzione e dall'esposizione all'aria o alla luce della porfirina. =

per lo più nei tipi della porfiria o della porfirinuria. = voce dotta

porfirina nelle urine, ordinaria e fisiologica o più spesso intensa e patologica nelle porfirie

più spesso intensa e patologica nelle porfirie o in altri stati morbosi come intossicazioni,

vol. XIII Pag.907 - Da PORFIRITE a PORGERE (16 risultati)

si suddivide, a seconda della presenza o no di quarzo, in porfinte quarzifera

no di quarzo, in porfinte quarzifera o non quarzifera, o, a seconda

in porfinte quarzifera o non quarzifera, o, a seconda della prevalenza di un

mediante confricazione su un piano di pietra o pestatura in un mortaio con il fondo

porfiro1), con riferimento alle lastre o ai mortai di tale pietra usati per

agg. letter. picchiettato da macchie o punti di colore differenti. petruccelli

qui d'adamante, / di porfiro o diaspro o altra petra, / che non

adamante, / di porfiro o diaspro o altra petra, / che non s'aprissi

costantinopoli e d'irene; così detto o dall'esser nato nell'appartamento di questo nome

nato nell'appartamento di questo nome o dalla porpora in cui fu involto o perché

o dalla porpora in cui fu involto o perché, quando nacque, suo padre

una persona isolata dagli altri per doti o prerogative. panzacchi, 1-462: quando

2. figur. dotato di prerogative eccezionali o riservato a un alto destino. -

con riferimento al palazzo imperiale della iiop9upa o alla porpora imperiale vestita dal padre.

. petrogr. che ha una struttura o un aspetto simili a una roccia porfirica (

, contengono sparsi cristalli di feldspato più o meno voluminosi, che spesso appartengono au'

vol. XIII Pag.908 - Da PORGERE a PORGERE (16 risultati)

qualcosa a una persona affinché ne usi o ne consumi. -anche: offrire in dono

armoniose in vano / mi porgi, o clio: ché più sonora assai /

che porgeste / allo smarrito adolescente, o rive. gatto, 4-62: la morte

non bastasse la mia presenza a risvegliare o ad accrescere ne'vostri petti il vigore

con una prop. con valore consecutivo o finale. beicari, 6-148: corrompendo

. 2. protendere verso qualcuno o qualcosa, accostare, allungare, distendere

que'vari effetti che i musici cantando o suonando fare sogliono: come è porgere

questo focile. lemene, i-116: o dorina vezzosa, / quanto cara mi

s'interna. d'annunzio, i-31: o sirena gentile! vieni, vieni,

fanali, attender lì qualcosa. / o qualcuno? non so. so che

. -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. dante, par

gli porge. gnoli, 1-330: o madre / natura, diva leonessa,

compì, ogg., talvolta coincidente o sostituibile con verbi denom. dell'oggetto

, per lo più con uso retorico o enfatico). pucciarello, vii-799 (

loro cupidità. beicari, 5-74: o chiara stella [maria vergine], o

o chiara stella [maria vergine], o luce lampeggiante, / all'alme tenebrose

vol. XIII Pag.909 - Da PORGERE a PORGERE (20 risultati)

chi porger non puote argento od oro / o d'estremo valor perfette gemme, /

, rivolgere, applicare una facoltà morale o intellettuale, l'impegno per raggiungere uno

cammin lungo che avanzar si sente / meta o ragione. -assol. offrire una

, chi niente, secondo che più o meno saprà maneggiarsi e porgere il proprietario

proprietario. -con riferimento a operazioni o vicende del mondo naturale o degli astri

a operazioni o vicende del mondo naturale o degli astri. s. caterina da

porgere? -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. petrarca, 129-27

eterno / gusto de tua dolcezza, o setteforme, / sì che io dispregi ciò

cantando, / ove faggio porgess'ombra o ginebro, / cercherei pieno ed ebro

in tutte le generazioni delle cose, dove o la natura o l'arte s'adopera

delle cose, dove o la natura o l'arte s'adopera, se ne trova

e fa che la cosa in questo o in quel modo si chiami. gelli,

e in espressioni che indicano la possibilità o la necessità di un'azione o di

possibilità o la necessità di un'azione o di un evento o si riferiscono all'

di un'azione o di un evento o si riferiscono all'occasione che si offre

maria maddalena de'pazzi, ii-120: o dio mio, non vo'mancar mai

]: 'l'uomo si porge a tale o tal cosa': si offre volenteroso,

. subord. con valore consecutivo o finale. nardi, 184: annibaie

(anche con riferimento a soggetto astratto o inanimato). boccaccio, v-21:

, / la qual finché merzé non doni o porge, / fia la mia vita

vol. XIII Pag.910 - Da PORGERE a PORGERE (19 risultati)

angelo eletto, / tanto di sofferenza o pur d'oblio / che 'l mio

, i-3: se di porgere, o musa, alcun favore / già mai ti

ai doni della fortuna, della natura o degli astri. salvini, 48-23:

, queste cose forma, / scarpellini o scultori od architetti. idem, 48-41:

costruzione, a un corso d'acqua o alla conformazione fìsica di una regione,

. -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. iacopone, 74-36

e l'altra delle poppe della madre o balia nudriscono il bambino. -distribuire

tira. 9. produrre spontaneamente o mediante la coltivazione, dare un raccolto

coltivazione, dare un raccolto (una pianta o, anche, un terreno, una

? -con riferimento ad animali presenti o allevati in un determinato territorio.

. qual dei due rovinò lo stato o qual fu che tradì la cavalleria,

. -fornire, ispirare la materia o il soggetto di un discorso, di

- anche con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. de iennaro,

dante, purg., 17-16: o imaginativa... /...

un pubblico, comunicare (ai lettori o agli ascoltatori). zanobi da strata

rea e biasimevole, dimostra il publicatore o malizioso o sciocco, sì che o

e biasimevole, dimostra il publicatore o malizioso o sciocco, sì che o ha voluto

o malizioso o sciocco, sì che o ha voluto ingannare gli altri, conoscendola

rea e porgendola loro per buona, o che ha ingannato se stesso, reputando

vol. XIII Pag.911 - Da PORGERE a PORGERE (14 risultati)

11. mostrare, presentare alla vista o al giudizio degli altri (in partic

. con riferimento all'aspetto del corpo o a qualità del carattere). -anche

vollono che, di lungi da ogni plebeio o publico stilo di parlare, si trovassero

. -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. aretino, 17-289

ed è di uso ancora corrente) o di urbanità colloquiale. c. e

e non feriate sommariamente senza porgere libello o contrastare lite. -presentare una petizione

contrastare lite. -presentare una petizione o una supplica a un'autorità pubblica o

o una supplica a un'autorità pubblica o a un personaggio influente. breve del

giorno di san martino veniva in venerdì o sabbato, che si potesse mangiar de

l crudel nodo / un'ora s'allentassi o un sol giorno. cieco, 33-64

discorso e con ricerca di efficacia persuasiva o drammatica sull'ascoltatore (per lo più

chi recita fuor di scena, in pulpito o in accademia, dicesi che ha un

di sm., e vagliono buona o cattiva maniera nell'arringare o nel favellare.

vagliono buona o cattiva maniera nell'arringare o nel favellare. giuliani, i-34:

vol. XIII Pag.912 - Da PORGERE a PORGERE (12 risultati)

determinare, procurare uno stato d'animo o una sensazione fisica. -anche, per lo

lo più in dipendenza da un'azione o da un evento improvviso: provocare,

. -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. abbracciavacca, xxxv-i-339

. tolomei, 2-283: questo maladetto cane o cagnola ch'el sia, che

-destare un pensiero, infondere un proposito o una speranza o un impulso o coraggio e

, infondere un proposito o una speranza o un impulso o coraggio e vigore,

proposito o una speranza o un impulso o coraggio e vigore, suscitare un sentimento

così gli rispose: come ti chiami, o cavalieri, quale mi porgi cotanto vigore

. -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. guittone, xii-1

ci porge ancora il vedere che gli avversari o possanza non abbiano che molto sia o

o possanza non abbiano che molto sia o... ci siano obligati e

. -con riferimento a una costruzione o a un elemento del paesaggio.

vol. XIII Pag.913 - Da PORGETE a PORNOFONIA (22 risultati)

rimproccevoli che abbiano a dare scandalo o turbazione. 18. essere,

passetta azionata dal l'incorsatore o che provvede all'imbancatura e alla

). letter. che procura un bene o che provoca una condizione, uno stato

. 3. che parla, canta o recita con cura ed efficacia; dicitore

ricettacolo dotato di pori di forma circolare o poligonale; si sviluppano per lo più

palpebre, che consiste in uno o più tumoretti encistici formati dalla concrezione

ge, demosponge e ialosponge o esattinellidi. lessona, 1178:

matematica e nella geometria antiche, corollario o dimostrazione che ne induce un'altra.

non consente di determinare precisamente gli enti o le relazioni che ne sono interessati.

ti darò ancora io come un corollario o vero giunta... ed io:

è, risposi, un bello e prezioso o porisma o corollario o giunta o vantaggio

risposi, un bello e prezioso o porisma o corollario o giunta o vantaggio, che

un bello e prezioso o porisma o corollario o giunta o vantaggio, che tu tei

prezioso o porisma o corollario o giunta o vantaggio, che tu tei vogli chiamare.

da taluna delle inique veneri, o 'pomea'o 'schenide'o 'pandemia'o

delle inique veneri, o 'pomea'o 'schenide'o 'pandemia'o 'etaira'

delle inique veneri, o 'pomea'o 'schenide'o 'pandemia'o 'etaira', perdono

veneri, o 'pomea'o 'schenide'o 'pandemia'o 'etaira', perdono le foglie

), all'odore d'anguilla cruda o fritta nell'olio di soia, nel

una repubblica come la francese del '92 o dell'oggi... è un che

iv-531: 'pomocrazia': 'il potere 'o 'fascino della donna meretrice '(proudhon

. letter. discorso di carattere erotico o sconcio. lucini, 7-368:

vol. XIII Pag.914 - Da PORNOGRAFIA a PORO (30 risultati)

. pornografìa, sf. raffigurazione o trattazione di immagini o soggetti di argomento

sf. raffigurazione o trattazione di immagini o soggetti di argomento e di carattere erotico

e di carattere erotico e ritenuti osceni o comunque eccedenti i limiti imposti dalla morale

comunque eccedenti i limiti imposti dalla morale o dalla consuetudine correnti (e, rappresentando

dopo una settimana non trovavi bambino tecnico o ginnasiale né parrucchiere, né oste,

né sargente, né salumaio che, o dicendo qualcosa o mostrando un oggetto,

né salumaio che, o dicendo qualcosa o mostrando un oggetto, non trovasse il

vocabolo è passato a indicare qualunque scritto o disegno o anche discorso osceno. b.

passato a indicare qualunque scritto o disegno o anche discorso osceno. b. croce,

e sensuale; e che, sfiorando più o meno astutamente la pornografia, ha moltissima

? -dei microbi... o contro quelli che hanno la fobia delle produzioni

15-366: ho contemplato dalla luna, o quasi, / il modesto pianeta che

pornografia, letteratura, scienze / palesi o arcane. moravia, xii-79: era

-per estens. atteggiamento di condiscendenza o di attrazione nei confronti di azioni o di

o di attrazione nei confronti di azioni o di situazioni che riguardano l'attività erotica

di situazioni che riguardano l'attività erotica o il commercio fra i sessi; libertinaggio

e libere, alcuni l'accusavano d'immoralismo o di pornografia. -ant.

pornografia. -ant. scritto o immagine che riguarda la prostituzione.

: poche botteghe restavano aperte: due o tre liquoristi; un venditore di libri

. gadda, 25-121: un giorno o l'altro dovremmo scrivere in collaborazione novelle

pornografo, sm. autore di scritti o di disegni pornografici. carducci

letterato, agente della polizia, pederasta, o al massimo, correttore di bozze,

-per estens. chi si compiace di letture o di spettacoli osceni. -anche: indole

il 'voyeur'si limita al piacere visivo o invece è portato a degenerare in azioni

che permette la comunicazione fra gli organi o con l'ambiente esterno. -pori cutanei

l'ambiente esterno. -pori cutanei o sudoriferi: ciascuno di quelli che rappresentano

acustico: orifizio del condotto uditivo esterno o interno. -poro gustativo: orifizio del

tutta la vita nostra continuamente pe'meati o pori della cute si rende, siccome

-con riferimento ad analoghi orifizi nell'epidermide o nel pellame degli animali. p.

regole dell'arte, si è struccato o sia messo nella pelle camossata per premerlo

vol. XIII Pag.915 - Da PORO a PORO (18 risultati)

in senso generico: condotto, orifìzio o meato anatomico. guglielmo da saliceto volgar

indicare la generale diffusione di una condizione o di un effetto che interessi il corpo

di un effetto che interessi il corpo o un organo o la disposizione dominante di

effetto che interessi il corpo o un organo o la disposizione dominante di un carattere.

. 2. ciascuna delle cavità o degli spazi vuoti che si trovano nella

si trovano nella massa di un materiale (o, anche, di un corpo gassoso

tai corpi divisibili e penetrabili dal foco o dal calor di quello? d.

aperti i pori dell'ambra collo strofinarla o col riscaldarla, ne scappan fuori certi

riscaldarla, ne scappan fuori certi filamenti o corpicelli invisibili per ragion della loro estrema

i quali, incontrandosi in corpi leggieri o come glutinosi, si appicchino. campailla,

lor si uniscono attaccati / gli atomi, o per quiete o per figura, /

attaccati / gli atomi, o per quiete o per figura, / ne vengono corpuscoli

] sono interstizi lasciati da granuli minerali o da cristalli che aderiscono fra loro soltanto

della loro superficie. -discontinuità più o meno profonda, che si ha fra

commodità e vaghezza ci rende lo smalto o calcestruzo, e si fa di due

di natura, / e questi corpicciuoli o quelli ammette, / secondo de'suoi

e anche all'interno di una roccia o di un muro. cinelli, 2-189

di pori, si sarebbe detto, o opercoli, e anche in certi punti da