una determinata condizione o stato (espressi da un compì,
(espressi da un compì, predicativo o di modo o da costrutti equivalenti)
un compì, predicativo o di modo o da costrutti equivalenti).
in una decisione, in un proposito o, anche, nell'obbedienza a una
, nell'obbedienza a una legge morale o religiosa. cavalca, vii-196: ogni
sparso, ecc. in un àmbito più o meno circoscritto (una quantità di oggetti
di tal maniera di verbi, ma o d'avanti o sopra, egli dura e
maniera di verbi, ma o d'avanti o sopra, egli dura e permane.
e letter. che ha lunga durata o validità; non soggetto a limitazioni di
per paura del male che ha a venire o per paura del male che è presente
mediante ossidazione dei manganati con anidride carbonica o cloro, oppure per elettrolisi;
, comp. da permangan [at] o e dal gr. [aé-rpov 'misura'
permeabilissimo). che si lascia penetrare o attraversare da un corpo liquido o aeriforme
penetrare o attraversare da un corpo liquido o aeriforme o, anche, da una radiazione
attraversare da un corpo liquido o aeriforme o, anche, da una radiazione;
: i tappi erano guasti, troppo secchi o troppo permeabili. -in partic
2. ant. che può essere attraversato o penetrato da un corpo solido.
attitudine di una sostanza a lasciarsi penetrare o attraversare da un corpo liquido o aeriforme
penetrare o attraversare da un corpo liquido o aeriforme o, anche, da una radiazione
attraversare da un corpo liquido o aeriforme o, anche, da una radiazione.
che penetra in una sostanza liquida o gassosa (un corpo).
pèrmeo). penetrare dentro un corpo o attraversarlo, diffondendosi all'interno (una
diffondendosi all'interno (una sostanza liquida o gassosa o, anche, una radiazione
interno (una sostanza liquida o gassosa o, anche, una radiazione).
permeare), agg. penetrato o attraversato da una sostanza liquida o gassosa
penetrato o attraversato da una sostanza liquida o gassosa o, anche, da una
attraversato da una sostanza liquida o gassosa o, anche, da una radiazione.
sf. penetrazione di una sostanza liquida o gassosa, o, anche, di una
di una sostanza liquida o gassosa, o, anche, di una radiazione,
forza il dire che gli accidenti ordinati o inevitabilmente permessi dalla provvidenza che ne governa
2. ant. che ha facoltà o licenza di fare qualcosa. s.
. agostino volgar., 1-v-80: permessi o comandati, aggiungono l'operazione loro alle
un soggetto che ne ha il potere legale o morale e che, rimuovendo un ostacolo
un ostacolo rappresentato da un divieto normativo o dalla mancanza di un diritto, mette
prediale non è angustiata alla semplice 'tolleranza'o 'permesso'. 2.
un t ^ le provvedimento (licenza o autorizzazione), la situazione giuridica che
dal luogo dove presta il suo servizio o dove è comunque tenuto a essere normalmente
aggetti): che è in licenza o in libera uscita. leoni, 602
, gr. riep|ay] < t
che l'arte magica abbia istrumenti, o parole o versi, o erbe o
l'arte magica abbia istrumenti, o parole o versi, o erbe o figure,
abbia istrumenti, o parole o versi, o erbe o figure, che possano sicuramente
, o parole o versi, o erbe o figure, che possano sicuramente produrre effetti
di chi ne ha l'autorità politica o giuridica o morale) la facoltà, la
ne ha l'autorità politica o giuridica o morale) la facoltà, la possibilità,
, ogg. che indica la persona o la cosa a cui è data una certa
cosa a cui è data una certa facoltà o possibilità. fra giordano, 3-171:
tempi le leggi particolari d'un luogo o d'una città l'appelliamo leggi municipali
leggi municipali: la quale prerogativa, o permettendo o dissimulando il principe, veggjamo
municipali: la quale prerogativa, o permettendo o dissimulando il principe, veggjamo anche oggi
quale è stanziata la popolazione dei permii o permiechi (russo permjaki); cfr
albero del nostro tempo e una 'psaronius'o una 'naeggeratnia'del periodo permico?
s'agghiaccia, se le arroge leggerezza, o sia per interponimento di minimi spazi vacui
sia per interponimento di minimi spazi vacui o per un minuto permischiamento di particelle d'
un minuto permischiamento di particelle d'aria o d'altra simil materia. -adulterazione
loro membra a muoversi a seconda delle convulsioni o vogliamo dir delle strappate che producono in
non è laudabile, sia almanco permissibile o tollerabile. p. neri, 1-iv-230:
dato da chi ha l'autorità morale o politica o giuridica per farlo),
chi ha l'autorità morale o politica o giuridica per farlo), che si
all'azione di una volontà che permette o tollera un comportamento che, in sé,
, non partecipando direttamente a un rischio o a un'azione, neppure vi si
4-ii-345: nulla accade che non sia o positivamente o permissivamente voluto da dio.
: nulla accade che non sia o positivamente o permissivamente voluto da dio.
) largamente tollerante nei confronti di azioni o di atteggiamenti che tradizionalmente sono considerati sconvenienti
atteggiamenti che tradizionalmente sono considerati sconvenienti o riprovevoli, soprattutto nell'ambito disciplinare e
. permissività, sf. atteggiamento o situazione di larga tolleranza nei confronti di
che concede piena libertà di determinarsi positivamente o negativamente. albertano volgar.,
che importa necessariamente la necessità di fare o di ommettere qualche cosa, rende assurdo il
faccia un padre, sbaglia: autoritari o permissivi che siano, ai genitori nessuno
secco terrestre, s'appigliano, vivono o fortificansi. alberti, 2-63: dico
memorie ci mostrano la tribù loro vicinante o permista a quella degli eoliani. 2
comp. da perm [ic] o e carbonico1, n. 2 (v
= comp. da perm [ic] o e carbonifero, n. 2 (v
femm. -trice). ant. causa o principio attivo di un movimento; motore
ant. che determina un movimento o un'azione o una serie di azioni
. che determina un movimento o un'azione o una serie di azioni. ottimo
rispetto a specie mole colari o ioniche diverse. = deriv.
reciproco trasferimento della proprietà di cose (o di altri diritti) da un contraente
, 2-ii-164: le quattro suddette circostanze o quantità divengono altrettanti termini di una proporzione
coprirsi, il mangiare alla mensa sua o simile altra principesca puerilità. einaudi,
... sulla moneta d'oro o su monete permutabili a vista e senza
essere permutate, poiché da questa maggiore o minore permutabilità si costituisce in proporzione contraria
si costituisce in proporzione contraria il maggiore o minor valore di esse. 2.
in una proporzione, l'ordine dei medi o degli estremi può essere invertito, dando
spedale di siena, 78: neuna possessione o vero cosa del detto ospitale,
ospitale, immobile, possa essere venduta o donata o permutata o in alcuno modo alienata
immobile, possa essere venduta o donata o permutata o in alcuno modo alienata senza
possa essere venduta o donata o permutata o in alcuno modo alienata senza la voluntà
io lo permutavo con teco a grano o in simil cosa. de luca,
giustamente, cioè a misura della pubblica o privata convenzione o della prescrizione della legge
a misura della pubblica o privata convenzione o della prescrizione della legge. carducci,
. pluridecennale, agg. che dura o che è durato per più decenni.
« seguono decorazioni a tergo », o altra consimile. miglio rini
strumenti e le comici della descrizione più o meno naturalistica convenzionale, e comincia a
con considerazione di più campi o direzioni. = comp. di pluridimensionale
jpluridirezionale, agg. che si muove o che si diffonde in più direzioni;
di raggi) può avere una direzione comune o fattor comune con altri, e quindi
altri, e quindi quella comune direzione o comune contenuto categorizza i sistemi sodali in un
che richiede più anni per essere completato o terminato. m. caprara [
processo produttivo, commisurata al valore pieno o al valore aggiunto dei momenti di scambio.
, sf. archit. polifora, finestra o porta con più luci. =
invar. telecom. che può trasmettere o ricevere su diverse gamme di radiofrequenze.
riferito a parto da cui nascono tre o più bambini. = voce dotta,
caratteristici di talune proprietà di una superficie o varietà algebrica (e costituisce un'estensione
marin. che è di forma trapezoidale o irregolare e, comunque, non quadrangolare
che usa voci tratte da differenti livelli o tipi di lessico; plurilinguistico (una
. che ha variabili di primo grado o che sono il prodotto di più variabili;
di più lingue, di più tipi o livelli di linguaggio o di differenti moduli
di più tipi o livelli di linguaggio o di differenti moduli espressivi o stilistici da
di linguaggio o di differenti moduli espressivi o stilistici da parte di un autore o
o stilistici da parte di un autore o di una corrente letteraria (e si oppone
, culto di glossolalia, molta mistificazione o demistificazione, plurilinguismo, e in genere
2. uso di più lingue o dialetti da parte di una comunità.
la letteratura italiana si dividerebbe in plurilinguistica o dantesca e monolinguistica o petrarchesca. ma
dividerebbe in plurilinguistica o dantesca e monolinguistica o petrarchesca. ma... in
: in botanica, è l'ovario o frutto che ha parecchie logge in numero
più longheroni (fa struttura delle ali o della fusoliera). — anche
plùrimo, agg. letter. che è o che si presenta in grande quantità
il french can-can con giarrettiere plurime, o la danza classica. 2.
4. costituito da una pluralità di persone o di figure sociali. calvino,
. <. che interessa molti campi o direzioni. moravia, ii-338: sentiva
quello che la terminologia romantica chiamava genio o talento o ispirazione o intuizione non è
la terminologia romantica chiamava genio o talento o ispirazione o intuizione non è altro che
romantica chiamava genio o talento o ispirazione o intuizione non è altro che il trovar
dir. che comporta una pluralità di facoltà o diritti della stessa natura (una situazione
che comprende più na zioni o nazionalità (imo stato).
nazionali si sarebbero composti in stati plurinazionali o stati uniti. stuparich, 9-85:
dotato, non sarà padrone di fabbriche o di catene di giornali, non possie-
, sm. compresenza di più nazioni o nazionalità all'interno di una medesima compagine
all'interno di una medesima compagine territoriale o di un medesimo stato. b
al sistema uninominale). -circoscrizione o collegio plurinominale: quello i cui elettori
il proprio voto di preferenza per uno o più dei candidati della lista prescelta (
. pen. che offende (lede o mette in pericolo) o può offendere simultaneamente
(lede o mette in pericolo) o può offendere simultaneamente più interessi tutelati da
. multiparità. -anche: gravidanza plurigemellare o attitudine a questa. = deriv.
è formato da esponenti di più partiti o tendenze politiche (un governo, un
agg. letter. che rappresenta o che unisce in sé diverse personalità; che
sm. letter. atteggiamento di pensiero o pratica letteraria che hanno per scopo la
un velivolo). -anche sm. veicolo o aeromobile che ha più posti.
. plurisecolare, agg. che dura o che è durato per più secoli.
ogni quanti anni si provvede a sostituire questo o quel pezzo della costruzione.
letter. che può assumere vari significati o offrire suggestioni diverse. sereni, 4-15
venga attuando delle varie parti del discorso, o come il passaggio dal suono singolo alla
plurisoggettività, sf. qualità, carattere o natura di ciò che è plurisoggettivo.
pluristatale, agg. che si riferisce o interessa più stati. = voce
dir. pen. qualità, carattere o natura di ciò che è plurisussistènte.
proibita, di pari divieto della pluriviria o sia matrimonio di una donna con più
. per estens. disponibile a più metodi o a più teorie interpretative. calvino
e altri meno. guittone, 161-3: o voi detti segnor, ditemi dove /
segnor, ditemi dove / avete segnoraggio o pur franchezza, / ch'invenir noi
già detta coll'attuale contrazzione corporale presente o passata della cosa e dell'uso o
o passata della cosa e dell'uso o del frutto di quello; del quale
perfetta. pasquinate romane, 878: o bravi, o ferraguti di farnese, /
romane, 878: o bravi, o ferraguti di farnese, / che ciaschedun
mi parve alla distanza di sei o sette passi. -completo, totale.
] serve a coniugare un altro verbo o se stesso, il che s'usa in
, sf. econ. aumento di valore o differenza positiva di valore di un determinato
riferisce a qualsiasi tipo di incremento stabile o transitorio, come quello di un bene
, come quello di un bene patrimoniale o aziendale o di una riserva aurea rispetto
quello di un bene patrimoniale o aziendale o di una riserva aurea rispetto alla svalutazione
moneta, in partic. dei titoli o dei valori azionari, rappresentando la differenza
di acquisto e quello di vendita, o dei beni di una società, rappresentando
2. per estens. aumento di valore o di validità. pirandello, 9-101:
, agg. letter. che si riferisce o che è opera dello scrittore greco plutarco
nelle funzioni di accompagnare qualche dama o pedina, né con un numeroso codazzo di
, un sentimento, una pratica civile o politica). pratesi, 1-230:
-che dimostra, con il pensiero o con l'azione, grande magnanimità o
o con l'azione, grande magnanimità o virtù (una persona). ojetti
. letter. corrente di pen siero o pratica letteraria che considera i grandi personaggi
, sm. letter. autore di biografie o di scritti celebrativi, paremiografo, per
ispirato da ideali di libertà e nobiltà o dal comportamento eroico (un uomo, con
2. con metonimia: edizione o traduzione delle opere di plutarco. -anche
si tessono di vimi e di ciliccio o vero di cuoio di fuori si cuopromo,
in modo tale che commodamente potevano tagliarle o, percotendole con arieti, torri,
percotendole con arieti, torri, musculi o plutei, rovinarle. n. villani,
archit. nell'architettura classica, balaustrata o parapetto collocati negli intercolunni. cesariano,
alcuni parapetti che vitruvio chiama plutei, o di marmo o di legno, non più
vitruvio chiama plutei, o di marmo o di legno, non più alti di quello
: 'pluteo': riparo, appoggio o balaustrata che si collocava avanti i portici
per lo più marmorea ma anche lignea o metallica, senza trafori e decorata con
, senza trafori e decorata con bassorilievi o mosaici, che delimita il presbiterio o
o mosaici, che delimita il presbiterio o circonda l'altare. memmo, 33
delle vigne. 3. armadio o scaffale usato come bancone di lettura nelle
uso in qualche biblioteca per la conservazione o l'esposizione dei manoscritti più importanti.
pluteo': tavoletta su cui spiegavansi i papiri o aprivansi i libri, e talora collocavansi
propria ricchezza, esercita un'influenza determinante o detiene una posizione di predominio nella vita
appartiene ai ceti più abbienti e agiati o alla classe imprenditoriale; capitalista.
la moglie di qualche plutocrate dell'acciaio o del petrolio. e. cecchi, 3-139
sia volto come ad uno 'sport'in voga o ad una cortigiana celebre e contesa,
sala di 'skating'..., o all'unica 'matinée'che dà la cléo de
si riferisce, che appartiene alla plutocrazia o ai plutocra ti, che
ti, che è loro proprio o specifico; che ne fa parte o
proprio o specifico; che ne fa parte o che ne esprime gli interessi o ne
parte o che ne esprime gli interessi o ne è espressione. montanelli, 119
ha per lo più una connotazione polemica o spreg.). tommaseo [
la si voglia oggi sotto la plutocrazia americana o sotto la talassocrazia inglese? bacchetti,
ad essere asservita dalla prepotenza della plutocrazia o disciolta e assorbita dalla classe proletaria,
. medie. mania consistente nell'illusione o nell'esagerata preoccupazione di arricchire.
godenti e tranquillanti ne'campi elisi, o come sono i diavoli e l'anime
inferno. mariotto davanzati, lxxxviii-i-419: o giusto rettore del cielo ettemo, /
. v. plutonico]: 'roccie ignee o plutoniche': dicono anche roccie plutoniane
, filoniana, effusiva), sedimentaria o metamorfica? 2. letter.
nuclei grandi come quello dell'uranio 235 o del plutonio. 2. disus
, sm. medie. alterazione epatica o ossea indotta dal plutonio radioattivo. =
stillicidi e gli acquitrini. -formato o alimentato dalle pioggie (un fiume,
condotto verticale, di metallo, laterizio o plastica, collocato internamente o esternamente alla
, laterizio o plastica, collocato internamente o esternamente alla muratura, che scarica a
alla muratura, che scarica a terra o nella rete fognaria l'acqua piovana raccolta
da pioggia: oggi si dà questo nome o quello di piviale, alla pianeta in
, / che bestiai sacrifizio, incenso o mirra, / valse che il mare
ne 'l pastrano / ti sfido, o pluvio dio. gina m'attende.
meteor. che si riferisce al pluviometro o alla pluviometria; attrezzato con un pluviometro
i-756: voglio dire che i cento o duecento milioni di metri cubi..
lo allontanava, come agisse un pluviometro o un anemometro, per far vedere i
anemometro, per far vedere i sismografi o i barometri? calvino, 12-53:
rio. g. rossetti, vi-41: o sol, che del tuo corso al
pe 'l velato / aere imagine suscita, o primavera. 3. che apporta
7. per estens. battuto o bagnato dalla pioggia. imbriani, 9-19
starnutire i razzi, nelle marce polverose o pluviose, nello scarrozzare al campo od
secondo gli anni, cominciava il 20 o il 21 gennaio e finiva il 19 o
o il 21 gennaio e finiva il 19 o il 21 febbraio. = voce
misurare la capacità vitale del polmone, o meglio la capacità respiratoria, cioè la
plur. -i). filos. soffio o spirito vitale nelle teorie cosmologiche degli antichi
la parte più elevata dell'anima o lo spirito divino, e, fra i
, 1-159: cose che mediante il vento o sia spirito, per che pneuma
insistenza sul pneuma, la potenza, o per meglio dire il potere sovrumano di
si ottiene mediante l'uso di macchine o pompe pneumatiche. marinetti, 2-i-277
. pneumaticità, sf. caratteristica o proprietà di ciò che può contenere aria
che si riferisce allo spirito divino o umano o alla vita interiore dell'uomo
riferisce allo spirito divino o umano o alla vita interiore dell'uomo; che
l'insistenza sul pneuma, la potenza, o per meglio dire il potere sovrumano di
eletti, 'uomini psichici', gli adepti potenziali o ancora imperfetti, e 'uomini somatici'o
o ancora imperfetti, e 'uomini somatici'o carnali, incapaci di conoscenza e quindi
sono venute fra mano monografie su pittori o scrittori, stillate dalle profondissime nari di
per centinaia di pagine, tediosamente discorrono o capricciosamente ghiribizzano. montale, 13-99:
dei secoli xvi-xviii per qualificare ogni fenomeno o apparecchio o studio che riguardasse la fisica
xvi-xviii per qualificare ogni fenomeno o apparecchio o studio che riguardasse la fisica dei corpi
2-i-2-236: una goccia d'acqua o d'altro liquore, una bolla d'aria
con diligenza i gas. -che aspira o che comprime l'aria in una cavità
che comprime l'aria in una cavità o in un recipiente o che è il risultato
in una cavità o in un recipiente o che è il risultato di tale operazione
2. tecn. che usa l'aria o un altro corpo aeriforme come fluido intermediario
aeriforme come fluido intermediario per trasmettere energia o movimento o per compiere un lavoro;
fluido intermediario per trasmettere energia o movimento o per compiere un lavoro; che è
ha a intendere il perfetto organo idraulico o pneumatico, di cui noi usiamo,
di (afferente lunghezza, con cera o cola insieme congiunte. g. b.
costituita da un involucro di tela gommata o di materiale plastico, in forma di
atmosferica, quando è particolarmente pura, o l'aria compressa per usi terapeutici contro
in qualche tipo, e dalla copertura o copertone, a sua volta suddividibile
da altri elastomeri e con fibre naturali o artificiali per la sola carcassa.
quindi delle malattie, all'azione del pneuma o spirito aereo, che modificava i solidi
uccelli e nelle trachee di molti insetti o come nello pneumatoforo di certi sifonofori.
, sm. medie. sacco, tumore o raccolta d'aria a carico di vari
di vari organi, di origine batterica o traumatica. d'alberti [s
pneumàtodo, sm. bot. apertura o condotto aerifero destinato agli scambi gassosi,
paludosi e asfittici, come la mangrovia o il cipresso della virginia. 2
da questi (per lo più modificazioni o alterazioni chimiche) sulle rocce e sui
si riferisce alla pneumatolisi; che è prodotto o modificato da questa (un minerale,
dello pneuma, teoria delle entità angeliche o demoniche intermediarie fra il divino e l'
il divino e l'umano nello gnosticismo o conoscenza dello spirito creato e della sostanza
]: 'pneumatologia': trattato degli enti o sostanze spirituali. gioberti, 4-2-194:
, cognizione degli spiriti, detti angeli o demoni, posti fra gli uomini e
compiono e capaci d'essere gli ausiliari o i nemici degli uomini. g.
dal tema di \ xàyo \ i. o. i 'combatto'. pneumatomachìa, sf
come nei tessuti sottocutanei nella cancrena gassosa o in cisti intestinali di contenuto aereo (
. medie. pneumoradiografia di un arto o di parte di esso eseguita con introduzione
. medie. presenza di aria o gas nella cavità cranica e nei ventricoli cerebrali
]: 'pneumonocele':... ernia o rottura de'polmoni. lessona, 1159
voce dotta, comp. da pneumococc [o] e dal gr. aìjxa '
gasteropodi opistobranchi, caratterizzati da respirazione cutanea o branchiale secondaria per mezzo di papille dorsali
mezzo di contrasto per la pneumoencefalografia, o terapeutici, nella cura dell'epilessia,
macchina pneumofora: quella che produce aria o gas compressi. = voce dotta
dal gr. 7; ve0|xa -a-: o? (v. pneuma) e
. chirurg. sezione delle aderenze pleuriche o delle aderenze fra polmone e parete toracica
, sm. medie. presenza spontanea o indotta di aria nel mediastino, prodotta
, prodotta rispettivamente da ferite e lesioni o da insufflazione per scopi diagnostici mediante pneumoradiografia
. fis. misurazione della pressione dinamica o della velocità di un gas in moto
sf. medie. forma morbosa primitiva o secondaria, causata da micromiceti patogeni,
. chirurg. asportazione di un polmone o di uno o più lobi di questo
asportazione di un polmone o di uno o più lobi di questo.
parenchima polmonare. la pneumonia è acuta o cronica. pneumonia acuta, è prodotta generalmente
. dura da 7, 9, 14 o 21 giorni, e termina colla guarigione
colla gangrena, che è rarissima, o coll'induramento del polmone, o colla
rarissima, o coll'induramento del polmone, o colla pneumonia cronica, la quale ha
pneumopatìa, sf. medie. affezione o alterazione polmonare. = voce dotta
, sm. medie. presenza spontanea o indotta di aria o di gas nel cavo
. presenza spontanea o indotta di aria o di gas nel cavo pericardico, prodotta
pericardico, prodotta rispettivamente da traumi o infiammazioni o da insufflazione per scopi diagnostici
prodotta rispettivamente da traumi o infiammazioni o da insufflazione per scopi diagnostici sul cuore
, sm. medie. presenza spontanea o indotta di aria o gas nella cavità
. presenza spontanea o indotta di aria o gas nella cavità peritoneale, prodotta rispettivamente
, prodotta rispettivamente da ferite, lesioni o flogosi del peritoneo (pneumoperitoneo spontaneo)
flogosi del peritoneo (pneumoperitoneo spontaneo) o da insufflazione per scopi diagnostici mediante pneumoradiografia
mediante pneumoradiografia (pneumoperitoneo diagnosticò) o terapeutici nella cura delle tubercolosi intestinale e
, sm. medie. presenza spontanea o indotta di aria o gas nel canale
. presenza spontanea o indotta di aria o gas nel canale del rachide.
serve dell'introduzione di gas in cavità o in tessuti come mezzo di contrasto utile
. dal gr. 7tveùfxa -a *: o? (v. pneuma) e
comp. dal gr. nveopa -a-: o? (v. pneuma),
chirurg. intervento di sutura di ferite o lesioni del polmone. = voce dotta
.]: 'pneumorragìa': sputo di sangue o di mucosità proveniente dal polmone. ibidem
pneumotifo, sm. patol. broncopolmonite o polmonite indotta dall'agente patogeno del tifo
). medie. presenza di aria o gas nella cavità pleurica prodotta da ferite
gas nella cavità pleurica prodotta da ferite o lesioni del torace o del polmone
prodotta da ferite o lesioni del torace o del polmone o da alterazione morbosa
lesioni del torace o del polmone o da alterazione morbosa di quest'ultimo.
di fluidi aerei nella cavità della pleura o torace, per effetto d'un'apertura
effetto d'un'apertura fistolosa del polmone o di gas provenienti dalla dissoluzione di liquidi
. 2. introduzione di aria o gas nel cavo pleurico per scopi diagnostici
scopi diagnostici, nell'osservazione radiologica, o terapeutici, nella cura della tubercolosi polmonare
in peri: non paia adunque maraviglia o bugia si reputi, se dafne in
si reputi, se dafne in lauro o narciso in fior. = dal
ore, il pocavoglia vorrà lavorarne sole 6 o 8, mentre toperoso si lagnerà che
tempo ancora a me di lisciarmi il petto o d'assettarmi le poccie? f.
sente tutt'a un tratto mutarsi in onice o sardonica la poccia che avea tra le
, 17-122: 'pocciatoio': strumento di vetro o d'argento per cavare il latte dalle
poccie delle donne quando non dànno latte o che ne hanno soverchia abbondanza.
la fortuna dubbia, la fortuna mammosa o pocciosa, la fortuna forte, la
preziose, / e non del nostro, o ver del casentino / che vai tre
del casentino / che vai tre soldi o due crazie pocciose) / della figlia
/ e degli affanni miei non pensa o cura. pulci, vt-25: l'
. partita di poker giocata fra amici o in famiglia, per passatempo, per lo
.. che volle tornar da vicino o da lontano su quelle idee, i
. nel poker giocato coi dadi (o con mazzi comprensivi della matta),
2. con riferimento agli individui o ai singoli elementi di una categoria,
insieme di persone, animali, oggetti o entità: che è in numero assai
piccolo, esiguo per quantità, per entità o per importanza (e per lo più
., preceduto dall'art. determinativo o da un agg. dimostrativo e in relazione
, preceduto dall'art. indeterm. o da un agg. indef., e
con un compì, partitivo: quantità o parte abbastanza piccola. g
preparato, pere cotogne cotte e pere cotte o un pochétto di buon formaggio. redi
berchet e il chiarini tradussero, sa, o crede, che facessero bene.
. -premesso a un agg. o a un aw., con funzione
. -premesso a un agg. o a un aw. di grado comparativo
): volendo partirsi, vide il corpo o tanto o quanto muoversi, e parvegli
partirsi, vide il corpo o tanto o quanto muoversi, e parvegli anco, guardandogli
.., cioè de la molta ellongazione o non molta overo mezza del corpo luminoso
s. bernardo volgar., 12-48: o uomo! se tu vuogli piagnere col
motivi e della anima mia è tristo o cresciuto a visioni da pochezza d'ingegno o
o cresciuto a visioni da pochezza d'ingegno o di conoscenza degli uomini. leoni,
sua pochezza e nullità. -condizione o funzione poco rilevante, scarsa importanza o
o funzione poco rilevante, scarsa importanza o influenza (ed è per lo più usato
bisogno di dirti che per quest'affare o per altro, nella mia pochezza,
di efficacia espressiva (un'opera) o di pregnanza, di consequenzialità (un
3. con riferimento agli individui o ai singoli elementi di una categoria,
insieme di persone, animali, oggetti o entità: che è in numero assai
piccolo, esiguo per quantità, per entità o per importanza (e per lo più
., preceduto dall'art. determinativo o da un agg. dimostrativo e in relazione
, preceduto dall'art. indeterm. o da un agg. indef. e per
con un compì, partitivo: quantità o parte abbastanza piccola. bembo,
la moda. graf, 5-1006: o non potresti, buon santo, /
violente, sembrava che l'uomo sdrucciolasse o si rannicchiasse un pochino sulla seggiola,
agg., a un'espressione attributiva o a un aw., con funzione attenuativa
. -premesso a un agg. o a un aw. di grado comparativo
. -premesso a un agg. o a un aw., con funzione
. dante, par., 16-1: o poca nostra nobiltà di sangue, /
cose non solamente leggieri e di nessuno o pochissimo momento, ma chiarissime. castelvetro,
sala di sotto e quella di me? o grande e quella poca là u è
prato, / ma come intorno sian fosse o muraglia, / o troppo costi ogn'
come intorno sian fosse o muraglia, / o troppo costi ogn'oncia di quel loco
. -che ha un valore economico o un ammontare molto modesto o anche insufficiente
valore economico o un ammontare molto modesto o anche insufficiente (un salario, un
dante, purg., 12-96: o gente umana, per volar su nata,
il numero delli uomini grandi nel bene o nel male; ma immenso è il
assai, né poco né molto, poco o punto: nessuno, alcuno.
mi sentivo la bocca impastata e poco o punto appetito. -sm. persona
2. con riferimento agli individui o ai singoli elementi di una categoria,
di un insieme scarsamente numeroso di persone o di animali, di oggetti materiali,
anco tutte le città eran fatte serve o di tiranni o di poghi cittadini tiranneggianti
le città eran fatte serve o di tiranni o di poghi cittadini tiranneggianti la sua città
connotazione positiva, sottintendendo rarità, sceltezza o eccellenza. guicciardini, 2-2-287: la
voi pochi sublimi amici che, solitari o perseguitati, su le antiche sciagure della
): niuno altro subsidio rimase che o la carità degli amici (e di questi
amici (e di questi fur pochi) o l'avarizia de'serventi. ariosto,
la bocca fetida e corrotta, / o neri e pochi restano, e mal pari
un poco di brodo magro di cappone o di vitella, non fate la passatura troppo
.: piccolo numero, ristretto gruppo o categoria di persone (spesso sottintendendone la
la superiorità, l'eccellenza morale o intellettuale). ugocciane da lodi,
e per dir meglio pochissimi hanno cura o pensiero. g. ariosto, 1-iv-733:
cecchi, 2-118: i grandi poemi pochi o punti li conoscono. c. e
-governo, stato, regno di pochi o dei pochi (o semplicemente pochi)
, regno di pochi o dei pochi (o semplicemente pochi): governo aristocratico,
misura eccessiva (un periodo di tempo o un fenomeno, un evento).
. 5. che è presente o si manifesta in misura scarsa, limitata
quantitade del fatto, cioè se grande o piccolo o molto o poco. cavalca
del fatto, cioè se grande o piccolo o molto o poco. cavalca, 21-92
, cioè se grande o piccolo o molto o poco. cavalca, 21-92: molto
col capo tra le ginocchia, svenuto o stecchito. -sm. breve periodo.
, esiguo per quantità, per entità o per importanza (e si pone fra
li dannate, / si me perdoni tutto o poco o nente. ariosto,
, / si me perdoni tutto o poco o nente. ariosto, 14-2:
gli epiteti che nulla aggiungono al senso o poco. giuliani, ii-297: allora poi
parte terrea separata dall'altra parte terrestre o una acquosa separata dall'altra acquosa o
o una acquosa separata dall'altra acquosa o che molto di una specie sia con poco
richiesto. -concordato per genere o numero col sost. a cui si
, / né al futuro fanno assai o poco. -né poco né punto
poco, poco 0 punto, poco o niente: assolutamente nulla. guicciardini,
] e de'fiorentini ci fa poco o niente, non si potendo da loro
): a chiunque avesse granaglie o farine in casa veniva proibito di comprarne
la quale a coniglio mannaro, che poco o punto voleva sapere di politica, dava
inquietudine. -poco più che niente o di niente: v. niente,
riferimento a un'esigua quantità di denaro o di beni di fortuna. lanfranchi,
sostant., preceduto daltart. determinativo o da una prep. articolata: ciò che
articolata: ciò che è in quantità o in misura assai limitata, esigua (con
ambito materiale, sia a quello morale o intellettuale). -anche: ciò che costituisce
-preceduto da un agg. dimostrativo (o più raramente daltart. determinativo) e
determinativo) e in relazione con una o più specificazioni (pron. possessivo,
, e quando si giuoca un giulio o due, ti bastano per le candele:
fuggiam, non aspettiam costoro, / o mio cavai di bronzo. verga,
di mantenimento. -concordato per genere o numero con il sost. a cui
. plur. persone appartenenti a un gruppo o a una categoria scarsamente numerosa. -in
novero dei privilegiati oppure dei migliori moralmente o intellettualmente. petrarca, 99-11:
l'italia ancora non abbia una prosa o una sintassi o una lingua ferma e sicura
non abbia una prosa o una sintassi o una lingua ferma e sicura. carducci
ideale. pascoli, i-48: la gloria o gloriola si forma con l'assenso di
-preceduto da un agg. dimostrativo o daltart. determinativo, e in relazione
determinativo, e in relazione con una o più specificazioni. tassoni, 5-18
14. preceduto dall'art. indeterm. o da un agg. indef. e
all'ambito sia materiale, sia morale o intellettuale). dante, par
dante, par., 33-69: o somma luce che tanto ti levi / da'
maria hoé. -concordato per genere o numero con il sost. a cui
pucciarello, vii-799 (14-13): o tu... /...
e nelle espressioni un bel poco (o più di frequente un bel po '
poco, con riferimento a una quantità o a una durata alquanto consistente.
bel poco. baruffaldi, 74: o là salmi, o là chitò, /
baruffaldi, 74: o là salmi, o là chitò, / via, su via
può anche indicare una quantità già sufficiente o soddisfacente). dante, purg.
arcani delli gesuiti non è una curiosità o vanità, ma il più utile, anzi
grazie, e lei? preparo il bagno o vuole ritornare un po'a letto?
, per rafforzare un invito, un'esortazione o un ordine (e può esprimere di
di volta in volta incoraggiamento, risentimento o minacciosità). pietro di viviano corsellini
a fare propriamente quassù? -preposto o posposto a un agg. qualificativo o
-preposto o posposto a un agg. qualificativo o a un aw., con funzione
non affogassi. fagiuoli, 1-2-258: o mala cosa innamorarsi un po'tardi! batacchi
. -preposto a un agg. o a un aw. di grado comparativo
altro liscia, tempestata d'alcune punte o spine rade, ottuse e non pungenti,
è intento d'educazione: vada lento o rapido, poco monta. d'annunzio
corse, qualche prima rappresentazione, cinque o sei balli d'inverno, qualche thè
del proprio sapere e del proprio sentimento o volere. -preposto a un agg
-preposto a un agg. qualificativo o a un'espressione attributiva, con funzione
. -preposto a un aw. o a un'espressione awerb. latini,
beffa alcuna a colui che la va cercando o che la si guadagna. gherardi,
. -preposto a un agg. o a un aw. di grado comparativo
al pelo bianco / età di settanta anni o poco manco. nardi, i-39:
spazio per ciascun verso di mille passi o poco più ghirardacci, 3-93: poco
età, / cioè di sette lustri o poco più, / e conservava ancor la
, la turbava poco poco. -assai o poco: in qualche misura. dante
dante, inf., 26-81: o voi che siete due dentro ad un foco
/ s'io meritai di voi assai o poco / quando nel mondo li alti versi
. duodo, lii-15-101: per questo punto o poco dovriano querelarsi di s. m
un sùbito intùito in cui il rifiuto entra o poco o punto. 17.
intùito in cui il rifiuto entra o poco o punto. 17. per breve
boccaccio, vi-228: fra 'folti boschi o in tane o altro loco, /
: fra 'folti boschi o in tane o altro loco, / leon né lupo
, / che non si pasca quivi o molto o poco. sercambi, 2-i-107:
che non si pasca quivi o molto o poco. sercambi, 2-i-107: essendo
dolce è il sonno al bracciante, o poco o molto ch'ei mangi.
il sonno al bracciante, o poco o molto ch'ei mangi. io
/ mosse da invidia, poco stima o cura. ghirardacci, 3-328: a dì
osservare a gesù che, amando oramai poco o nulla me stesso, non intendo per
, / ché 'n cor venale amor cercate o fede. -con litote. non
accordammo alle molte poche, senza repliche o mezzani. -a poco: a
che (seguito da un verbo altindic. o al congiunt.): se appena
cosa insieme, e secca al sole o ne'forno quando n'è tratto 'l pane
volta intorno a la stoppa di canapa o altra... ficcàti da ogni parte
spazio quasi di dumila secento miglia, o poco dal più al meno. tronconi,
il troppo, quant'è il poco o quanto il troppo poco: gli estremi opposti
proverbio: è impossibile che chi dice o scrive molte cose non vi metta di
e f. invar. persona di scarsa o dubbia moralità. zannoni, 5-38
tempo come il nostro di carovivere, o di pocoentrare se più vi piace, la
sostant., preceduto daltart. indeterm. o da un agg. indef. e
con un compì, partitivo: quantità o parte assai piccola (con riferimento sia
averne il menomo diritto. -premesso o posposto a un agg., a un'
agg., a un'espressione attributiva o a un aw., con funzione
per rafforzare un invito, un'esortazione o un ordine. gonzaga, ii-40:
e non sur un poculo di solone o del divino alcimedonte. 2.
più con riferimento a un filtro magico o a una pozione venefica).
temeraria. -poculo apollineo: espressione o attività poetica. fagiuoli, x-6
archeol. vaso antico a forma di bicchiere o di coppa. = voce dotta
mal di gotte negli articoli dell'alie o delle cosce... anche gli
alle podagre, campano poco, cioè tre o quattro anni al più.
. v. erba): 'erba gerarda'o 'giralda': nome volgare dell'aegopodium
podagraria, che volgarmente chiamasi ancora castalda o castaldina, gerardina, podagraria e da
acri e tenaci e farsi materia artritica o podagrica per l'imperfette operazioni degli organi
corrotti, sì come aviene in un flamatico o idropico o podagrico. serpetro, 216
sì come aviene in un flamatico o idropico o podagrico. serpetro, 216: con
appoggio. campailla, 371: il seme o l'uovo d'un uomo o di
seme o l'uovo d'un uomo o di una donna che siano o muti o
un uomo o di una donna che siano o muti o epilettici o podagrosi produce i
o di una donna che siano o muti o epilettici o podagrosi produce i parti colla
una donna che siano o muti o epilettici o podagrosi produce i parti colla stessa morbosa
60 cm, dotati di piumaggio bruno o grigio con macchie scure e fasce chiare
d'uccelli dell'ordine de'cheledoni, o rondini, il quale comprende quegli uccelli
poderale o la più umile mulattiera, è prova di
, che non partano dalla casa o podere dove stanno. = deriv
, agg. tose. che possiede uno o più poderi. -anche: che
coltivatrice, affitto al contadino) o più di frequen te,
parte del podere ke fue di tina ^ o suo pradre. testi fiorentini, 217
zia che vanno e tornano da'poderi o da le vigne non se ne paghi cavelle
/ villa, borgo, poder, castello o casa. giannone, iii-122: dopo
alcuni vescovi ed abbati di farla decidere o colla produzione di testimoni, o col
farla decidere o colla produzione di testimoni, o col giuramento preso dall'avvocato degli ecclesiastici
podere a legnaia'significa dare delle legnate o bastonate a uno, farlo passare (come
è un gentil podere!... o come truova egli lavoratore che vi stia
affitta il suo podere al vicino aspetti danno o lite o mal mattino. ibidem,
suo podere al vicino aspetti danno o lite o mal mattino. ibidem, 28:
. quasi tutti proprietari di qualche podere o poderùccio da queste parti. -acer
del fascismo, dev'essere sembrato timido o addirittura « reazionario ».
, sf. grande forza, energia fisica o intellettuale. carducci, iii-24-221:
-di animali. bonagiunta, xxxv-i-261: o deo, ché non m'avene /
poderosa / non so se da facchino o da gigante / su due lunghe colonne
d'una voragine. -caldissimo o che ha grande forza calorifica. brusoni
: parlando delle pomici a base asbestina o amiantina, solamente è forza supporre che
con argento, con tinte molto delicate o con poderose e vivaci? 9.
potente (una persona, un principe o un casato). -anche: altolocato,
in italia. carducci, iii-9-236: o re manfredi, voi siete ornai tanto
e con un gran sospiro disse: o grande e poderoso dio. d.
12. che possiede straordinarie doti intellettuali o artistiche (una persona, la sua mente
non è già cosa sì agevole, o prometeo, il formare la risposta a
g. gozzi, i-n-84: fosse o da contrapporre all'inganno de'cavilli la
verità e manifestarla con poderosi ragionamenti, o da difendere... il popolo dalle
grande forza espressiva (un'opera letteraria o figurativa). r. longhi,
poderosa ricreazione del cinquecento. -che presuppone o rivela grandi energie spirituali. gobetti
grande importanza, gravità, rilievo, o validità, utilità, efficacia. l
contro chi avesse trasgredito senza cagion ragionevole o senz'impeto di passione. muratori,
relazione per lo più con un compì, o con una prop. subord.)
qualità dell'aere, s'egli è buono o pestilente e misero; e ancora se
aveva durata limitata (per lo più annuale o semestrale), era di origine elettiva
una fazione politica, di una corporazione o di altra organizzazione. patecchio,
vai per podestà a reggere ima terra o una villa e non prevedere a stirpare
li costumi umani lascia e prendeli / o di lupo o di volpe o di
umani lascia e prendeli / o di lupo o di volpe o di alcun nibio?
prendeli / o di lupo o di volpe o di alcun nibio? guicciardini, 13-iv-27
xix), capo (eventualmente nominato o scelto dal superiore potere politico) dell'
di un comune, di una città o di un'altra comunità facente parte di
ridotti ormai ad aggiunti di delegazione, o vanno in carica per vanità o,
, o vanno in carica per vanità o, ch'è peggio e più frequente,
: per esercitare la giustizia senza rispetto o passione,... s'introdusse signoria
: lo scrisse il bembo per 'podestessa'o moglie del podestà, avvezzo a sentir
qualunque titolo, né ottenere in quelle rettoria o altra podestaria. c. gozzi,
in podesterie, non siate solliciti come o che rispondiate o vero che voi diciate,
non siate solliciti come o che rispondiate o vero che voi diciate, inperò che
paese; e ad questo bisognava, o terminare el paese vostro di nuovo, o
o terminare el paese vostro di nuovo, o pigliare de'termini suoi antiqui; e
le potesterie, sendo li altri termini o troppo larghi, o troppo stretti. sanudo
li altri termini o troppo larghi, o troppo stretti. sanudo, 43:
i luoghi secondo che vi si manda o vicario... o podestà.
vi si manda o vicario... o podestà. fedeli, lii-7-325: ha
3. tassa imposta sulla proprietà o sul possesso di un mezzo di produzione
. organo semplice, biforcato, ramificato o a coppa, che si trova in posizione
specie di licheni; può portare apoteci o picnidi, oppure essere stenle.
. targioni tozzetti, i-428: il piedino o podezio ('podetium'), specie di
..., porta la fruttificazione o sia l'apotecio. = voce dotta
, / senza legge veder, digesto o codice, / dà sentenze coll'asce inique
che a pena avrei potuto fare in 4 o 5 passi. mazza, ii-155:
, 2-122: cinquanta legnate / promesse o donate, / dei calci nel podice /
galli e salvi il podice, / o fi perdi gli uni e l'altro.
dotta, lat. podex -tris, corradicale o affine a pedére (v. pedere
uccelli comprendente le famiglie colimbi e svassi o tuffetti. = voce dotta,
prua, dove si metteva la figura o polena. 6. figur.
. niccolò del rosso, 1-413-12: o suma vertù, prestani il tuo podio
calcolata sulla base della lunghezza del piede o del passo. giamboni,
fascia tropicale e subtropicale; sono alberi o arbusti con foglie squamiformi, lanceolate o
o arbusti con foglie squamiformi, lanceolate o lineari, e con fiori ovuliferi con
, e con fiori ovuliferi con una o più squame. = voce dotta
regioni tropicali e subtropicali; sono alberi o arbusti con foglie lanceolate e lineari,
'podofillite': infiammazione di una superficie più o meno estesa della parte fogliettata del tessuto
che veste la faccia interna della parete o muraglia del piede degli equini.
voce dotta, lat. scient. podophthalmia o podophthalmata, comp. dal gr.
sorta di sostegno o di piede, come nei papaveri, nelle
posso anche esimermi adesso da spiegazioni banali o ovvie. = formazione dotta, comp
alle quali si può aggiungere il podospèrmo o il cordone ombilicale, e il trofospermo o
o il cordone ombilicale, e il trofospermo o la placenta, non sempre manifesti.
: 'podospèrma': in botanica, prolungamento o sporgenza della placenta, che serve d'inserzione
'podostemàcee': piante dicotiledoni con fiori ermafroditi o diclini... sono erbe che vivono
che presenta una superficie cosparsa di papille o villi conici. tommaseo [
librari, occhieggiano i disegni di galantara o dello stesso podrècca. = da g
, per lo più di carattere narrativo o didascalico e di ampia estensione, spesso
materia si distinguono poemi epici, eroici o mitici, storici, cavallereschi, eroicomici
ciò che alla composizione de'suoi poemi o alle parti di quegli si richiede,
d'averla abbellita. il suo poema o romanzo poetico è una gran galleria dipinta
il discorso a proposito di un racconto o poema, dove il passaggio fantastico o
o poema, dove il passaggio fantastico o concettuale insieme è dato dall'elemento narrativo
in prosa, per lo più breve o frammentaria. montale, 12-331: l'
accordo l'occhio con l'orecchio, ponendo o inventando cesure nelle linee più lunghe.
2. per estens. narrazione in prosa o opera storica condotta con tono epicamente elevato
, di idee, di allusioni, o che ispira sentimenti o sensazioni particolarmente elevate
, di allusioni, o che ispira sentimenti o sensazioni particolarmente elevate o complesse o
che ispira sentimenti o sensazioni particolarmente elevate o complesse o che comunque si distaccano dalla
sentimenti o sensazioni particolarmente elevate o complesse o che comunque si distaccano dalla normalità
straordinaria per bellezza, grandiosità, complessità o, anche, bizzarria, stranezza.
che sono un poema di curiosità vera o falsa. -serie di fatti, successione
in cui si traduce un sentimento sublime o una situazione sentimentale vissuta con particolare intensità
a simbolo poetico. -cosa particolarmente gradevole o squisita. castelnuovo, 1-33: -
. 6. scherz. scritto o discorso particolarmente lungo e noioso.
di evocare ambienti naturali, figure storiche o leggendarie, vicende drammatiche, ecc.
colore, ricorrendo solo occasionalmente al parlato o alla didascalia. f f
. fra mariotto fiorentino, lxxxviii-ii-743: o spirito sntil, la cui virtute /
gusto del particolare; può essere narrativo o lirico o didascalico o morale.
particolare; può essere narrativo o lirico o didascalico o morale. b
può essere narrativo o lirico o didascalico o morale. b. fioretti
5-9: se a formare un cesso o largo o stretto / vuoivi il giudizio e
se a formare un cesso o largo o stretto / vuoivi il giudizio e la materia
arte, / pensa a far la canzone o 'l poemetto. martello, 411:
. fanfani, lvii-14: questi poemetti o novelle son per avventura da recarsi tra
tra le mie carte ho trovato cinque o sei poemettini già stampati nel marzocco o nella
cinque o sei poemettini già stampati nel marzocco o nella flegrea. = dimin
: qui la morta poesi resurga, / o sante muse, poi che vostro sono
, come si fa per lo poeta, o se pur ciò sia privilegio della poesia
negligenti lasciata, è un fervore nel dire o nello scrivere ornatamente e separatamente le cose
non conosce la ragione de'prieghi: o per dir meglio il poeta è simile al
gli antichi non provavano questi sentimenti, o molto meno di noi; onde noi
ideale della loro poesia che chiamandola sogno o visione. montale, 5-70: dicevano gli
scopo e dare nel vero senza offendere o più o meno l'autorità assoluta. romagnosi
dare nel vero senza offendere o più o meno l'autorità assoluta. romagnosi,
61: se l'antica poesia italiana assunse o mantenne delle forme aliene dalla parlata toscana
un contenuto sentimentale, concettuale, oratorio o commovente: cioè si leva protesta contro
bellezza, così la sua propria bruttezza o 'antiletteratura'. idem, iii-i8-7t7.:
'poesia'non è qualcosa come la scienza o uno studio astratto cui in fondo non si
fantasia, ma priva di fondamento logico-razionale o scientifico. cattaneo, v-2-295:
che esercitarono un mirabile prestigio sulle menti o piuttosto sulle imaginazioni. sono veramente poesie
e dell'anima, in quanto sublimati o liberati da ogni elemento pratico e realistico
. disposizione tipica di un'età della vita o dell'uomo in determinate circostanze a sublimare
, i-114: da cristo in qua, o poco poi dopo cristo, venendo e
. tronconi, 5-82: spessissimo sentirete o vi riferiranno questa stupida frase detta al
come sono, abbozzala coi rimproveri. o riattacchi la poesia? 12.
suol prendersi spesso e massimamente per 'miseria'o simile e non è raro il sentir
per significare che ci manca il necessario o che c'è della miseria.
da gravi opposizioni. -rappresentazione pittorica o scultorea in cui prevale un elemento poetico
scultorea in cui prevale un elemento poetico o narrativo. vasari, ii-602: nei
mia poesiina / se muore il passero o la cagnolina. pascoli, 1-35:
che non può scrivere che qualche articoletto o una poesiola per un giornale? pascoli
gente a sentire la bellezza di una poesiola o di una qualsiasi opera d'arte,
alla trascrizione dei nomi di origine greca o non declinati alla latina.
, la feccia del genere umano, due o tre poestronzoli i quali si muoion di
parlatori volgari: onde, se alcuna figura o colore rettorico è conceduto a li poete
. idem, inf., 1-82: o de li altri poeti onore e lume
[dell'alloro] / per triunfare o cesare o poeta, / colpa e
dell'alloro] / per triunfare o cesare o poeta, / colpa e vergogna de
. ovidio volgar., 5-57: o uomo e fenmina sanati col mio verso
ovidio. braccio bracci, xlvii-133: o tesorier, che 'l bel tesor d'
leonardo, 2-203: se voi storiografi o poeti o altri matematici non avessi coll'occhio
2-203: se voi storiografi o poeti o altri matematici non avessi coll'occhio viste
poeti, poiché rimatore e poeta sono, o
s'increspa al fruscio della toga professorale o allo spiegazzare della gazzetta, guai al
la cui vita esorbita (in modo più o meno marcato) daue regole usuali deba
; individuo strano, bizzarro, balzano o anche semplicemente spiritoso, faceto, brioso
poeti ». se dicessi che sono strambi o matti del tutto sarei fuori del vero
proverbio per dire che tutti si sbaglia o si può mancare. bocchelli, 1-iii-534
ha d'imparare. grazzini, 484: o padre varchi, io vi voleva dare
/ col tor di mezzo un poetùccio o un frate, / gente la più disute
pananti, ii-71: vi son certi poeti o poetucci / che fanno un cinguettio tutta
a. f. doni, 395: o poetacci bestie, che sempre dite l'un
8-i-20: non è dicevole che tanti o novizi o poetastri o cervelli fievoli e sfaccendati
non è dicevole che tanti o novizi o poetastri o cervelli fievoli e sfaccendati,
dicevole che tanti o novizi o poetastri o cervelli fievoli e sfaccendati, onde ogni
di ordine poetico e sentimenti non poetici o non poetabei. gentile,
una materia prosaica e soltanto trattabile scientificamente o filosoficamente. = agg.
malanno, se non un sonetto o una canzone alla petrarchesca o con un capitolo
sonetto o una canzone alla petrarchesca o con un capitolo alla bemiesca. e
, ii-2-198: se invece che a uno o due poeti singoli si pensa a un
ma eziandio da tutti coloro i quali hanno o prosato o poetato in questa lingua
coloro i quali hanno o prosato o poetato in questa lingua. castelvetro, 8-1-97
versi. varchi, 3-51: poetare o poeteggiare s'usano non solamente per scrivere
. ma ancora per favellare poeticamente, o recitando o componendo o biscantando versi.
ancora per favellare poeticamente, o recitando o componendo o biscantando versi.
favellare poeticamente, o recitando o componendo o biscantando versi. 2.
trattare in poesia di un determinato tema o argomento. castelvetro, 8-1-233: omero
3. dire con un tono o uno stile particolarmente aulico (come modo
4. ant. raccontare storie favolose o leggendarie. fazio, v-2-91: or
superbo, perché cantano i gesti tuoi. o bestiuola, non t'avedi che tra
anche sostanti burchiello, 127: o ser agresto mio, che poeteggi / e
cambini, lxxxviii-i 372: o infilici antichi, che iscritto / poetezando avete
versi. varchi, 3-51: poetare o poeteggiare s'usano non solamente per scrivere
. ma ancora per favellare poeticamente, o recitando o componendo o biscantando versi.
ancora per favellare poeticamente, o recitando o componendo o biscantando versi. alfieri,
favellare poeticamente, o recitando o componendo o biscantando versi. alfieri, n-108:
. trattare in poesia di un determinato tema o argomento. a. pucci,
uomini. 3. usare uno stile o un tono poetico; trattare in modo
ha difficoltà veruna, e senza poeteggiare o farfalloneggiare, cosa indegnissima d'un isterico
). che riguarda la poesia o i poeti (e può assumere una connotazione
e può assumere una connotazione scherz. o iron.). sacchetti,
a una qualche poetesca fanciulla di dodici o quattordici anni, pur or ammessa per
impostata come una lotta contro u letteratese o letteraturese, se preferite. = deriv
numero, sermone e armonia, mescolatamente o di per sé, per rimuovere gli uomini
anche la tecnica del poeta come dell'oratore o scrittore (la poetica, la metrica
. riferimento a quello composto da aristotele o all''epistula ad pisones'di orazio
, sono ancora concepite come trattazioni scientifiche o filosofiche di un'arte speciale, che sarebbe
. 2. l'insieme, più o meno rigorosamente organizzato in concetti e princìpi
espressivi, degli scopi di uno scrittore o di un poeta, di un gruppo,
pittura. muratori, 5-i-63: la poesia o poetica, in quanto è arte imitatrice
. idem, iii-27-141: tre capitoli o canti questi che mi paiono mirabili anche
poeticismo, sm. letter. parola o espressione caratteristica del linguaggio della poesia (
carattere intrinseco di poesia che un'opera o un argomento possiede. carducci, iii-16-329
tocca esaurire / il suo mistero in bene o in male / umano. 3
poesia; che contiene, costituisce, rivela o manifesta poesia; che ne deriva,
avvedendosi le poetiche opere non essere vane o semplici favole o maraviglie, come molti
poetiche opere non essere vane o semplici favole o maraviglie, come molti stolti estimano,
sotto sé dolcissimi frutti di verità istoriografe o filosofiche avere nascosti. buti, 1-785
-che ha per àmbito la poesia o la supremazia nella poesia (un confronto
d'averla abbellita. il suo poema o romanzo poetico è una gran galleria dipinta
l. salviati, 1-2-105: scrivesi o in prosa o in verso, il soggetto
, 1-2-105: scrivesi o in prosa o in verso, il soggetto è o
prosa o in verso, il soggetto è o verace o finto, i nomi o
verso, il soggetto è o verace o finto, i nomi o familiari sono o
o verace o finto, i nomi o familiari sono o poetici o usitati o
o finto, i nomi o familiari sono o poetici o usitati o fatti dallo scrittore
, i nomi o familiari sono o poetici o usitati o fatti dallo scrittore. tasso
nomi o familiari sono o poetici o usitati o fatti dallo scrittore. tasso, 12-419
vivacità di impressioni natia e non ancora contenuta o trasformata dalla riflessione o dalla consuetudine,
non ancora contenuta o trasformata dalla riflessione o dalla consuetudine, l'evidenza e la
sfera della poesia (di un'opera o di una parola); modo o procedimento
opera o di una parola); modo o procedimento tipico della poesia; validità di
pellegrino? 5. che produce o costituisce la particolare condizione mentale e spirituale
, 2-169: in questa definizione o sia descrizione comprendo... le ragioni
ciò che ha fondamenti reali, storici o dottrinali). landino, 208:
anime si innalzavano immediatamente in cielo o cadevano subito nell'inferno, a che il
vedeva. -che è oggetto o può essere oggetto di rappresentazioni letterarie;
oggetto di rappresentazioni letterarie; che è o può essere personaggio di poesia.
rigorosamente concettuale; che contiene elementi fantastici o irrazionali. cattaneo, v-3-18: ciò
11. che rappresenta, della vita o delle vicende, delle esperienze e delle
al fantasticare, al conforto dell'animo o al soddisfacimento dei sensi o dei desideri
dell'animo o al soddisfacimento dei sensi o dei desideri fisici o spirituali. cuoco
soddisfacimento dei sensi o dei desideri fisici o spirituali. cuoco, 1-129: in
alla poesia; che ha il carattere o il talento del poeta (una persona
: poiché l'anima umana è poetica o musicale che si chiami e sente il potere
17. che è frutto di fantasie o fantasticherie alquanto ardite e vaghe; che
vaneggiamento, una fola, una stramberia o, anche, una frottola, una
balzano (e può assumere connotazioni più o meno ironiche o negative).
può assumere connotazioni più o meno ironiche o negative). n. secchi,
sua inchiesta. 18. che rivela o denota una spiccata tendenza a idealizzare,
che sogliamo incontrare nei libri dei neocritici o neokantiani, non sono, a dir
non sono, a dir vero, idee o immagini che riscaldino l'anima o le
idee o immagini che riscaldino l'anima o le diano un mistico rapimento e un poetico
romani erano rimasti in quello stato poetico o barbaro che caratterizza i primi passi sociali
locuz. alla poetica: con un linguaggio o uno stile proprio della poesia.
colli poetìfici / del bel parnaso, o giroldi laurigero, / le cane tempie e
fuori di ogni connessione morale, sociale o ideologica (e costituì una forma di
lo più con una connotazione iron. o scherz.). calmeta, 44
moderna che non è più poetizzabile? o che è solo poetìzzabile una volta per
sua commedia. ottimo, iii-35: o voi uomini, o voi scolari ch'avete
ottimo, iii-35: o voi uomini, o voi scolari ch'avete povero intelletto e
. letter. accoglimento di un tema o di un personaggio nell'ambito della letteratura
mostruosa lingua media parlata: e agisce o sopra o sotto di essa: sopra
lingua media parlata: e agisce o sopra o sotto di essa: sopra, attraverso
in esse la poetria estemporanea signora parisetti o parisotti, a cantare a gara col signor
carena, ii-250: 'poffa'è una buca o cavità nel piano del fucinale, contro
inter. per indicare stupore, meraviglia o, anche, dispetto, irritazione, sdegno
.. dalla tonitruante logorrea d'uno o d'altro poffarbacco,... l'
, uscendo dal caffè in compagnia di tre o quattro conoscenti, andava borbottando: «
= comp. da poffare e dio1 o iddio (v.).
inter. per indicare stupore, meraviglia, o, anche, dispetto, irritazione,
, poffare il cielo, poffare 11 o del mondo. grillo, 637
indicare stu pore, meraviglia o, anche, dispetto, irritazione,
medaglia poggese (anche poggese, sm. o f.): sorta di moneta
mediev. posegia (nel 1195) o posigia (nel 1208) o pogesia (
1195) o posigia (nel 1208) o pogesia (nel 1294), nome di
non venire a poggia. -una o più caviglie alla poggia!: ordine per
di marina, 645: 'una, due o più caviglie alla poggia! ':
mettere alla poggia di uno, due o più frazioni di giro della ruota.
piloto per voltare il timone a poggia o ad orza o alla via cominciata,
voltare il timone a poggia o ad orza o alla via cominciata, secondo il bisogno
v. poggiare] -. poggiare o andare a poggia è voltar la prora del
poggiabràccio, sm. invar. bracciolo fisso o mobile dei posti di alcuni tipi di
seduti su un divano, su una poltrona o, anche, a un tavolo,
/ e non ha fatto a dama o sbaraglino. menzini, 5-258: così.
ii-58: mentre che e * boicottava, o gli cadeva la mazza da poggiare o
o gli cadeva la mazza da poggiare o veramente i pennelli, che era una
: qui non palazzi, non teatro o loggia, / ma 'n lor vece un
/ e no 'l ritien dura gragnuola o pioggia / di fervidi bitumi, e
/ superbo d'arno poggiare al ciel / o de'miei monti su l'ardue spalle
su cui si accumuli la meditazione umana o da cui l'imaginazione umana poggi a
. crescere, aumentare; farsi più intenso o più vivo. onesto da bologna
, lxxxviii- ii-334: non neve alpestra o freddo, ghiaccio o pioggia,!
: non neve alpestra o freddo, ghiaccio o pioggia,!...!
319: quel duol di lasciarti, o mio bel nido, /...
raggiungere un risultato molto elevato di virtù o di poesia; seguire il cammino arduo
il cammino arduo e gravoso della virtù o dell'arte. tasso, 6-iii-26:
[s. v.]: poggiare o andare a (loggia è voltar la
, chi disarborare, chi ammainare o caricar la vela; e orza e
e poggia, che supplisce immediate all'una o all'altra manovra e sempre tiene a
orza, secondo che si attrezza sopra o sotto vento. idem, 681: 'pozzastrello'
falconi, 1-23: perché una orzata, o unapozzata fa andare la palla da banda
'di poggiata'significa approdare, ancorare, o dar fondo di poggiata; vuol dire
un approdo forzato, cagionato da avarie o dal forte vento che costringe a poggiare.
.]: 'entrare, essere di poggiata o puggiata in un porto, in una
un porto, in una rada': entrarvi o esservi entrati per scansare i danni della
2. etnol. origliere di legno o di bambù caratteristico di molti popoli antichi
di bambù caratteristico di molti popoli antichi o primitivi usato per poggiare la testa o
o primitivi usato per poggiare la testa o la guancia durante il sonno.
disus. disposizione dei vocaboli nella proposizione o nel verso; giacitura. - anche
- anche: collocazione dell'accento principale o della parola-chiave di un verso in una
tipico ai poggibonsi (ant. poggibonzi) o dei suoi abitanti; bonsese.
diana. / ah tu riedi, / o gran manfredi, / a fiutarne anche
alquanto la barra sottovento. dipende da costruzione o stiva, e talvolta da speciali condizioni
lei per falla / tornar piacciati [o amore] falla / de la marin'a
cotomice. giusto de'conti, i-101: o poggi, o valli, o
, i-101: o poggi, o valli, o prati, o rive,
o poggi, o valli, o prati, o rive, o fonti,
o valli, o prati, o rive, o fonti, / o fonti
valli, o prati, o rive, o fonti, / o fonti, o rive
, o rive, o fonti, / o fonti, o rive, in cui mi
, o fonti, / o fonti, o rive, in cui mi bagno e
quello della provincia del chianti, era quattro o cinque volte sopra il prezzo ordinario dei
, non v'era poggio sì alpestre o sassoso che o col ferro o col
v'era poggio sì alpestre o sassoso che o col ferro o col fuoco non si
sì alpestre o sassoso che o col ferro o col fuoco non si stritolasse per piantarvi
fuochi del tramonto. rebora, 82: o dei grilli in cadenza solitaria / ai
. -seguito da un'indicazione toponomastica o da altra precisazione contestuale, quale il
individua una determinata località, anche fantastica o mitologica. sconfitta di monteaperto, xxviii-942
19-5: né fia che ardito io lodi o ingiusto biasmi / eletto a tanto onor
alveari sieno piallati, acciocché lucertole o altri animali salir non vi possano: e
eccellenza di una dote, di una virtù o anche di una condizione spirituale.
. b. tasso, 1-4-28: o quanto è quel sentiero erto e spinoso /
/ s'unisce sì che non sai come o dove, / ché questo è come
di collina ma di rialzo formato da terra o sassi nei ripiani delle vigne e degli
poggiolo. scamozzi, 1-319-53: poggio o parapetto [delle finestre]...
3-194: alcuna volta si lavora in camera o sotto logge o poggiuoli. comazano,
si lavora in camera o sotto logge o poggiuoli. comazano, 1-103: era nella
mezo intorno la quale è un corritore o poggiuolo che porta dalla parte dinanzi a
fondamenta strade larghe fomite di perpetui poggiuoli o veroni, dove camina il popolo.
terrazzino, poggiuolo, loggetta, ringhiera o galleria che sporgeva in mora. algarotti,
tutto l'edifizio è coronato da una balaustra o poggiuolo e retto da uno stereobate,
egloga del trabocco del sacco, 25: o tu ci saghe [sul pero]
ci saghe [sul pero] o ti farem morire. / o guard'un
o ti farem morire. / o guard'un po'chesto viso d'usciolo,
gente dietro a certi poggiuoli di rena o dune, come volgarmente si chiamano.
, sm. plur. zool. tipo o classe di animali marini bentonici che vivono
comp. dal gr. organizza o partecipa a un pogrom. p
disprezzo, disapprovazione, dissenso, ripulsa o indifferenza. beolco, 829: vu
e'non corressero a dar di gesso o di martellina a quella pittura d'andrea
repubblica de'letterati sia diventata una galera o una turba di vilissimi schiavi. foscolo
della famiglia rubiacee, con specie arboree o arbustive dalla corteccia amara, diffuse nell'
pogrom, sm. (plur. -s o invar). rivolta popolare antisemita,
bellono, con un monosillabo, dava o toglieva riputazione. con un 'non c'è
ogni cosa insieme e secca al sole o ne'forni quando n'è tratto 'l pane
'l cieco furor sì inanzi tira / o mano o lingua che gli amici offende
furor sì inanzi tira / o mano o lingua che gli amici offende; /
s. un banchiere, fallito dipoi o morto anche lui. -con riferimento
enea chiaro fra noi, / che morte o 'l tempo il nome non gli oscura
]: domandando la continuazione di racconto o anche discorso, dicesi con ellissi 'e poi
.. del re somaro; / o quella ancora del santo / che disse al
: ellissi quando avrebbesi a dire troppe cose o si fa le viste d'aveme a
non volere. e maniera di rimprovero o di querela. landolfi, 2-65: -e
un comportamento rispetto a determinate premesse o l'inutilità di proseguire un ragionamento in
in cui l'evidenza dei fatti è o si ritiene, per lo più apoditticamente
son perfide! (modo di rimprovero o di rispondere). e poi ci vantiamo
importunità, non so se della madre o della curiosa moglie, che l'assediava acciò
sapere se i prigionieri del 1833 escono o no, perché l'averli illusi con tanti
4. per indurre il seguito del discorso o per cambiare argomento: inoltre, ancora
-con riferimento a ciò che è o verrà scritto o detto successivamente: sotto
riferimento a ciò che è o verrà scritto o detto successivamente: sotto, oltre.
(anche seguito dalle prep. a o di). rinaldo daquino, 117
per asili infantili. io vi giuro o lettori,... a cotali suoni
nello spazio, anche in ambito figurato o ideale e astratto: dietro a;
più odorifere e sanative sopr'ogni unguento o spezie neuna. sassetti, 277:
: omne persona che volesse recogliere scopature o ramate de le piaze... e
se ne inquieta. rebora, 2-68: o se la vide e tanime intendendo /
amor freddo s'inganni / a confidarlo, o sviano nemici / l'uso fra mezzo
. -scherz. tl giorno di o del poi: per indicare nessun tempo
del poi: per indicare nessun tempo o un futuro remotissimo. p. petrocchi
: di due che partendo, l'uno o entrambi, si salutano: 'addio a
: v. dappoiché. -da qualcuno o da qualcosa in poi: per indicare
nemmeno stare con donna, sia moglie o sia concubina. g. f. morosini
sporchezze. -da un determinato istante o periodo in poi: da allora in
non molto si distese e aperse in due o tre dilicate fogliuccie. -poi che
0 poi: per indicare la certezza o l'inevitabilità di un evento. tommaseo
vale anche 'quando che sia, tosto o tardi'. d'annunzio, iv-1-349: ero
iv-1-349: ero convinto che, prima o poi, sarebbe venuto il mio turno.
dalle penne del sottocoda ceciate con quattro o cinque fascie trasverse nerastre (buteo fasciatus
buteo). -poiana dalla coda bianca o codabianca: quella che ha la testa
... penne del sottocoda bianco-ceciate o senza macchie o con poche e grandi
penne del sottocoda bianco-ceciate o senza macchie o con poche e grandi macchie subcordate.
penne del sottocoda ceciate, con quattro o cinque fasce trasverse nerastre. aleardi,
superiormente, bianco grigia inferiormente con dieci o dodici fasce trasversali scure: lunghezza totale
: poi ch'io non trovo pietanza / o per paura o per dottare, /
non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'io perdo amare
? idem, inf., 5-93: o animai grazioso e benigno, /..
l'un de l'altro più s'allegra o attrista, / pongon l'orgoglio et
/ ch'i'non potea trovar scorta o consiglio. -con che pleonastico.
l'altre cose gli mancassero, o come è grande cosa essere fratello di giove
. medie. dermatosi a carattere acquisito o congenito caratterizzata da alterazioni cutanee con disposizione
per fare che 'l fiorito divenga poina o ricotta, s'ha tuttavia un vassello
intanto arrecasse loro di nascosto una ricotta o puina molle molle, che intendevano di
discorso è stà fuogo de pagia, / o quatro giozze d'aqua in gran calcina
giozze d'aqua in gran calcina, / o voler fabricar con la puina / a
colla cazza le cavarai e ponerai nelle puinarolle o piattelli. inventario di alfonso ii
; comprende piccoli alberi con fiori aranciati o rossi, in grandi corimbi.
poinsezia, stella di natale (poinsèttia o euphorbia pulcherrima). =
stella di natale (. euphorbia o poinsèttia pulcherrima). = adattamento del
, a foglie interissime, spighe ascellari o terminali; fiori muniti d'una sola
nordamericana effettuato da tre a cinque giocatori o anche da sei o più; occorre
tre a cinque giocatori o anche da sei o più; occorre un mazzo di 52
tutti e tutto, al bar, o al tavolo da poker, dove una sfacciata
-poker americano: telesina. -poker bugiardo o dubito: varietà del gioco del poker in
coincidere con quella risultante dalle carte possedute o essere intenzionalmente falsa. -pokerdadi, poker
[s. v.]: 'pokerista'o 'pocherista': giocatore di poker.
cioè di più buttate, alcuni casalivi o di terren morbido ed altri di terren magro
similitudine de le pole, delle cornacchie o simili uccelli, che nell'apparir del giorno
nella moda dell'ottocento, giacca femminile o pastrano maschile corto, ornati di galloni
pastrano maschile corto, ornati di galloni o di pelliccia e per lo più di
: 'polacca'e 'pollacca': veste d'uomo o di donna sopra gli altri abiti,
: in umbria si chiama ancóra 'polacca', o 'polacchétta'un giubbetto femminile, corto
/ di moscado, di creta o pollacchina. gigli, 2-211: chi a
a confortar lo stomaco mi porta / o zuppa o cioccolata / o caffè o pollacchina
lo stomaco mi porta / o zuppa o cioccolata / o caffè o pollacchina.
porta / o zuppa o cioccolata / o caffè o pollacchina. baruffaldi, iii-41
/ o zuppa o cioccolata / o caffè o pollacchina. baruffaldi, iii-41: questa
tuoi sensi co'polacchi balli, / o giovinetta, e stimolò de'falli /
pelle / né vi sgomentan le bronchiti, o dame, 7 o voi regine
le bronchiti, o dame, 7 o voi regine del bianco reame, /
1. 2. che è nato o abita in polonia; che è cittadino
ogni volta che si fa guerra, o per mare o per terra, di figliuoli
che si fa guerra, o per mare o per terra, di figliuoli di cristiani
'cleopatra'è appunto quella della droghiera polacca o del lavandaio rumeno al primo scalino della
e di trinchetto. e armato di cinque o sei cannoni, talvolta d'alcune petriere
. ai cristiani in un pasto quattro o cinque uovi di gallina, chiamata da
.., onde son detti sargieri o frangiate... le rascie onde vengono
.. le rascie onde vengono i rascieri o gottonate o poiane. =
rascie onde vengono i rascieri o gottonate o poiane. = dal venez.
che si riferisce, che riguarda ciascuno o entrambi dei due poli terrestri o celesti
ciascuno o entrambi dei due poli terrestri o celesti (e nella cultura europea è per
altro polo, si converta al medesmo o circa il medesmo aspetto dove era prima.
. -situato in prossimità del polo o del circolo polare (e nella terminologia
io °c per il mese più caldo o quelle in cui non si ha il
cui non si ha il ghiaccio marino o in cui incomincia ad aversi la foresta
cantoni, 577: se chi va, o finge di andare, nel mondo della
di andare, nel mondo della luna o al polo o nelle viscere della terra può
nel mondo della luna o al polo o nelle viscere della terra può mettere al
terra può mettere al mondo quante sotterranee o polari o lunatiche novelle vuole, io
mettere al mondo quante sotterranee o polari o lunatiche novelle vuole, io che son
fine dell'impero non fu un tramonto o fu un tramonto polare, cui seguì non
totale (tanto da suscitare profondo sgomento o da esserne il segno). palazzeschi
antitesi rispetto ad altro; che contiene o costituisce un'antitesi. -in partic.:
un profilo alare, per un'ala o per un intero aereo, rappresenta i
che riguarda ciascuno dei due poli celesti o entrambi i poli. -distanza polare:
, esempio. garibaldi, 3-192: o roma! tu fosti la mia polare
, con vertice al centro della nave o dell'aereo, formato dalla direzione della
(xx, x2, x3) = o, è quella di ordine n-i data
polare: quella di una curva piana o di una superficie spaziale, data in coordinate
di polarizzazione di una luce polarizzata, o anche il potere rotatorio di talune sostanze
riferisce, che è proprio della polarimetria o anche del polarimetro. polarìmetro
usato per osservare la polarizzazione della luce o anche di altre onde e costituito generalmente
gioberti (1801-1852), tendenza alla dualità o alla molteplicità dell'essere finito, in
sf. fis. proprietà di un corpo o di un apparecchio che presenta cariche elettriche
: nickel: metallo duttile, raro ancora o poco conosciuto. puro, esso è
elettrolitica. lessona, 1162: 'polarità o polarizzazione elettrica': fenomeno per cui ogniqualvolta
ogniqualvolta si facciano servire da elettrodi fili o meglio lamine di platino, dopoché la corrente
fra due princìpi, concetti, entità o realtà diverse; antitesi. rosmini,
3. biol. differenza morfologica o funzionale di una cellula, in partic
esercitata da una parola sul valore semantico o sulla connotazione di altre parole.
fis. che può polarizzarsi o subire la polarizzazione. polarizzabilità, sf
. capacità di polarizzarsi in senso elettrico o magnetico. -in partic.: in
tr. fis. provocare la polarizzazione o il manifestarsi della polarità. -in partic
della luce per riflessione, per rifrazione o per birifrangenza, mediante appropriate apparecchiature dette
alla luce, a forza di riflessioni o rifrazioni, tali proprietà da renderla incapace
tali proprietà da renderla incapace di riflettersi o rifrangersi di nuovo in certi dati casi o
o rifrangersi di nuovo in certi dati casi o condizioni. -intr. con
polarizza come quella che emana dai liquidi o dai solidi roventi. 2.
. -contribuire a orientare gli interessi o il favore politico. gobetti,
un giorno, il c. i. o. dovrà, politicamente, polarizzarsi.
pronom. organizzarsi intorno a due poli o punti di riferimento contrapposti o antitetici.
due poli o punti di riferimento contrapposti o antitetici. gioberti, 4-1-357: l'
a quel modo lo stato dello spirito o di una delle sue forme o, più
dello spirito o di una delle sue forme o, più correttamente, gli stati,
3. organizzato secondo due poli opposti o concorrenti. pasolini, 8-46:
. che provoca la polarizzazione della luce o di radiazioni elettromagnetiche; che serve a
radiazioni elettromagnetiche; che serve a produrre o a rilevare sperimentalmente tali fenomeni, in
perpendicolari fra loro); polarizzazione ellittica o circolare quando un fascio di raggi
molecole, dirette sulla superficie di certi corpi o quando penetrano nel maggior numero de'cristalli
ciò appunto più disposta a soffrire l'una o l'altra di queste due modificazioni,
incapace, per effetto di varie riflessioni o rifrazioni, a riflettersi o rifrangersi di
varie riflessioni o rifrazioni, a riflettersi o rifrangersi di nuovo in certi dati casi
rifrangersi di nuovo in certi dati casi o condizioni. il primo a scoprirla si
in un campo magnetico, presenta due poli o distribuzioni del magnetismo; magnetizzazione.
corpo con cariche elettriche di segno positivo o negativo a seconda dei poli; formazione
3. elettron. in un tubo elettronico o in un transistore, potenziale a cui
figur. diversità accentuata fra due elementi o fra due persone; contrapposizione, antitesi.
: l'atto espressivo è il resultato o, meglio, il sintomo di quella
-concentrazione di consensi intorno a due posizioni o partiti estremi e contrapposti, che elimina
partiti estremi e contrapposti, che elimina o riduce quelli moderati o mediani. montale
, che elimina o riduce quelli moderati o mediani. montale, 12-598: oggi
5. attrazione, inclinazione verso un'attività o un argomento. c. e
ling. polarizzazione fonematica: identificazione arbitraria o confusione di fonemi estranei con quelli noti
polarmente opposta. 3. con opposizione o reazione reciproca di forze. c
che progrediamo verso le due estremità, o periferia. = comp. di polare
la scarica di un ione al catodo o altri fenomeni catodici sono indicati da un
si riferisce, che è proprio della polarografia o che si avvale di tale metodo
polarografia per indicare le variazioni di intensità o di tensione della corrente.
, la polca russa facendo ogni pochino due o tre passetti slacciandosi dal cavaliere, e
a suonare / un valzer saltellato; / o una polca, che so?,
deriv. da pulka 'metà'o, secondo altri, da polka, femm
noi persuade (l'abitudine), valzando o polcando in una soffocante saletta, di
pòldro, sm. ant. ridotto militare o fortilizio costruito in una zona paludosa,
gli arciducali, occupati tutti i poldri o sia posti fabricati dagli assediati dentro le
tu tutte l'altre vivande che paone o poleizza? = etimo incerto.
, comp. da -óxe (j. o <; 'guerra'e dal tema
. disputa, controversia fra due o più persone o gruppi, spesso prolungata nel
controversia fra due o più persone o gruppi, spesso prolungata nel tempo con
frase, espressione, opera aspramente ostile o faziosa; requisitoria. carducci, iii-18-15