mai ch'io mi sconforti, / o mai più del dover pigli baldanza, /
del dover pigli baldanza, / per casi o buoni o rei che sieno sorti
, / per casi o buoni o rei che sieno sorti. michelangelo, 255-7
d'imminente rovina scemar le spese, abolire o stringere i privilegi, accrescere le taglie
ci temono; e se ci veggiono timidi o negligenti, sì ci prendono baldanza addosso
continuo ci sta nell'animo tanta paura o che il garzone già non recusi seguire le
... con cui moderatamente raffrenare o pungere la baldanzosa o sonnolenta gioventù.
cui moderatamente raffrenare o pungere la baldanzosa o sonnolenta gioventù. cattaneo, iii-4-45:
verso, io so ch'una galea, o una / mitera non mi manca.
. da baro. baresana (o barése), sf. uva da tavola
quella da tavola: la regina bislunga, o la barese tonda e dalla pelle delicata
erano di valuta di danari quattro, o meno. stefani, 5-41: questo
richiede, acciocché niuno riserbo di misericordia o d'onestà dalla crudeltà non lo ritraesse.
il mondo, non che il bargello o i birri abbiano avuto mai di me
parea di dare nelle ugne del bargello o di entrare in qualche trappola. c.
chi tocca'. idem, iii-243: oggi o domani mi aspetto di leggere nella gazzetta
, v-51: dicesi ancora: egli desta o sveglia il can che dorme;
. egli ha dato in un ventuno, o vero nel bargello. allegri, 45
franco, 1-137: corsal, non camarlingo o bargelluzzo. = lat. tardo barigildus
che son detti... bigati o barche o bargelli. = v
son detti... bigati o barche o bargelli. = v. bargello1
sm. appendice carnosa di color rosso o rosso-bruno, che pende sotto il becco
baricole). baricèntrico o baricentrale, agg. fis. relativo,
riferisce al peso. -indice bàrico (o indice di roher): rapporto antropometrico
desco con non so che cose da fare o lattovari o savori in molle, e
so che cose da fare o lattovari o savori in molle, e davvi sì fatta
contiene; ed è specialmente da salumi o pesci in salamoia, in olio..
superficie dell'oggetto che si vuol pulire o levigare. = da barile,
nico (mediante barilatrice) per pulire o levigare 0 rifinire piccoli oggetti (per
): per tenervi vino, olio o altro (il pesce salato, la polvere
è mettere il vino in triste botti o barili. bruno, 3-751: prendano il
e un barile è xl metadelle, o vuoi dire venti fiaschi, che ogni fiasco
3. barile ardente (anche bariglióne o semplicemente barile): botte con esplosivi
, che assunse questo nome (barile o gabellotto) perché corrispondeva al dazio dovuto
18-2-82: dopo il grossone è il barile o veramente gabellotto, perché tanto paga di
. 3. -a scarica barile (o barili), a scaricabarile (1a
. di barrica (di origine gallica o fors'anche prelatina), docum. nello
(che è la vela minore, o la vela ripiegata), comp. da
a tracolla dai viaggiatori (per dissetanti o cordiali): fino al sec.
: in mezzo d'una sala, o magazzino / per due orci impaniato, e
. barlette, quelle che con acquavite, o con altro vino, vanno portando le
minore, perché sarà di tenuta, o più o meno, fino a dieci fiaschi
perché sarà di tenuta, o più o meno, fino a dieci fiaschi. verga
di quelli per il tonno sott'olio o la conserva di pomodoro. tozzi,
lasciava capire se le desse ragione, o se piuttosto, sbirciando quel barilozzo con
portatile addosso, comunque si sia, o di vetro e di terra, o una
, o di vetro e di terra, o una zucca. -cavare il midollo
con armi portatili). -far barilotto o barilozzo: far centro. -anche al
derivato d'ambo i generi barista o barrista, per de signare
mediante l'ossido idrato di bario o barite. = deriv. da
da cui prese il nome di lapis bononiensis o spatum bononiensis; poi si chiamò terra
tonitruanti per un po'di cipria della figliola o mogliera. soldati, 214: cantava
. costante posizione dell'accento sulla terzultima o penultima sillaba (caratteristica dell'antico dialetto
, ove si precluda dall'acutissimo, o dal baritono, le corde intermedie non
... delle congiugazioni de'verbi o baritoni o circonflessi. parini, 870
. delle congiugazioni de'verbi o baritoni o circonflessi. parini, 870: per
degli anfiboli) di color bruno o nero, caratteristico di rocce eruttive.
uovo). 2. malandato o malaticcio (detto di persona);
: sarà mai ver, che a suono o di ribeca / o pur di galascione
che a suono o di ribeca / o pur di galascione abbia in parnaso / un
. pianta della famiglia acantacee (erba o arbusto) di cui esistono un centinaio
vidi rimaso / come un barlume, o un'orma, anzi una nicchia, /
993: gran cosa è questa. o che tutti gli oriuoli fallano, o il
. o che tutti gli oriuoli fallano, o il sole dovrebbe esser levato già è
luce debolissima, ma può essere principio o annunzio di grande chiarezza, siccome l'
in ogni modo, e andò avanti così o a piangere od a rammaricarsi finché i
si coricò allato a lei sanza favellare o l'uno l'altro, per non essere
era prima della tempesta. così, o lorenzo, lo sfortunato si scuote dalle funeste
di un sapore che non era il suo o cui il suo debolmente s'associava.
, né barri, biastematori, ruffiani o ladri. ariosto, sat., 3-276
/ al vestir d'oro et aver nota o macchia / di baro o traditor sempre
aver nota o macchia / di baro o traditor sempre prepono. aretino, ii-170:
bara 'e 'iano- dattica 'o * ionadattica '. idem, iii-254:
, che si vale dello stile barocco (o ne anticipa il gusto); lievemente
. proprio del barocco; che ha o arieggia il gusto del barocco.
fantasia costruttiva, che di stile o di epoca. piovene, 5-455: il
senso dispregiativo, a indicare opera o forma goffa, pesante, strampalata, soprattutto
fronte al quale quello francese e tedesco (o rococò che dir si voglia) non
molto de'suoi freddi scoliasti: perché o gli hanno fatto un contorno barocco,
gli hanno fatto un contorno barocco, o te l'hanno spinto in piazza come
le vostre marcanzie e dei vostri barochi o bistratti che voi diciate; e credomi
15-31: si chiama fare uno scrocchio o pigliar uno scrocchio, chi compera o
o pigliar uno scrocchio, chi compera o vende robe o mercanzie a tempo per
scrocchio, chi compera o vende robe o mercanzie a tempo per più prezzo che
, li quali si dicono di stocchi o barocchi o civanze. fagiuoli, 4-316
li quali si dicono di stocchi o barocchi o civanze. fagiuoli, 4-316: frode
, di ripigliarsele per pochissimo, o come si dice, a mangiare a mezzo
mi nore (indicata con o di ro) e la conclusione
qualche vivente non è uomo (o di co). -argomento in
condussero poi a spregiare i ragionamenti pedanteschi o goffamente capziosi, significandoli con quello dei
sm. largo risvolto delle calze sopra o sotto il ginocchio. bettinelli, i-163
maleducate che si ostinano a mangiare maccheroni o risotto o mortadella e a ber chianti
si ostinano a mangiare maccheroni o risotto o mortadella e a ber chianti o barolo
risotto o mortadella e a ber chianti o barolo o genzano anzi che racchiudersi ne'
mortadella e a ber chianti o barolo o genzano anzi che racchiudersi ne'teatri a
gli portava la solita chicchera di cioccolata o gli versava il vecchio barolo. panzini,
avere ingegno e capacità al comporre più o meno, secondo il più o men
più o meno, secondo il più o men peso dell'aria; ed una totale
si approssimi di livello alle alpi gelate o alle tepide aspergini del mare. giusti
variazione della realtà (in senso concreto o morale). monti, ii-281:
cavalleresca. iacopone, 35-3: o anema mia, creata gentile, / non
peculiare del barone; pertinente al baronaggio o baronia; signorile. forteguerri, 4-13
famiglie baronali avevano un nomignolo spesso ingiurioso o avvilitivo, col quale erano conosciute in città
, ma cariatidi che nulla reggono, o la propria stanchezza. = voce
di vena di ferro cariata, o vogliamo dire decomposta e soluta. pecchio,
tristi stanze di persone disposte per indole o costrette dalla disgrazia ad amara e cariata
darà con ogni sicurezza una carica, o civile o militare, nella quale egli
ogni sicurezza una carica, o civile o militare, nella quale egli potrà vivere
: non c'è uomo costituito in carica o dignità, il quale confessi di averla
, per ragioni d'estinzione di sentenza o di fellonia, ricadeva alla repubblica,
in comunale, usavasi infeudarne qualche magistratura o, come si diceva, qualche carica
leggere ad alta voce, dal cancelliere o dal guardasigilli, i suoi editti. ojetti
. magalotti, 21-161: per poca o molta carica che si desse al
giusti, i-437: quando il cacciatore, o per difetto della polvere medesima, o
o per difetto della polvere medesima, o per aver dosato male la carica,
complesso di operazioni con cui un congegno o un impianto industriale vengono preparati per il
strada di vienna. boriili, 1-20: o, lunghe notti d'ansia passate ad
: dame il segnale con la tromba o il rullo dei tamburi. bocchelli,
, che fanno un cantaro, o una carica. boccardo, 2-308: unità
al prodotto finito particolari proprietà chimiche o fisiche. -carica della carta: nella
un gioco all'altro, consentendo maggiore o minore violenza. = deverb. da
. operazione, compiuta a mano o con l'aiuto di macchine (gru,
mezzo di trasporto terrestre, marittimo o aereo che deve portarla a destinazione.
(e si somma al cosiddetto premio puro o matematico, che è la cifra necessaria
un veicolo, un animale da soma o una persona un peso da trasportare (
2. ricevere un carico di merci o una scorta di provviste (acqua,
un letto, dove l'altre si scaricavano o in un andito o in una
si scaricavano o in un andito o in una corte. collodi, 697:
. gravare (un veicolo, un animale o una persona) di un carico da
e padre giove, a donargli quelle otre o barilli pieni di vita eterna, accadde
sospirando: / -qui come venn'io, o quando? caro, 10-990: da
sei scarse dita, e largo poco più o meno di quattro, e ne caricò
ripieghi grossolani, caricando la mano, o congiungendo un concetto serio con altri ridicoli
in misura eccessiva (una qualità positiva o negativa), concedere con troppa larghezza
tanta che chi non si fia argomentato, o sia da dio aiutato, serà diserto
verrebbe così caricata la mercanzia di io o 12 per cento al meno, che
. 10. mettere una macchina o un congegno qualsiasi nelle condizioni di funzionare
esausta. parlandosi di orologio da tasca, o altro a molla, vale restringerne nuovamente
molla, per ridonarle la forza diminuita o esausta pel suo allargamento, e così
pel suo allargamento, e così restituire o prolongare il movimento dell'orologio. ciò
e il proiettile per il tiro (o la freccia nell'arco, nella balestra
di mano, caricar l'arco o la balestra contra esso [nemico],
la balestra contra esso [nemico], o l'arcobuso, menar l'artiglieria,
l'artiglieria, piantarla, caricarla, o a cazza o a cartozzo,.
, piantarla, caricarla, o a cazza o a cartozzo,... metterla
di polvere, per rovinare un baloardo o qualche fabbrica di pietra. redi,
da colei detta con gran sdegno, o ver posta con gran giudizio dall'
che si dice in senso figurato, o al contrario, e il contraffare,
quando lo scuro degli occhi... o il rosso della bocca, dall'artefice
tanto, che non avrà quello scuro o quel rosso alcuna proporzione col carnicino del
29: caricare dicesi anche, da'pittori o scultori, un modo tenuto da essi
giuoco, e talora per ischemo, aggravando o crescendo i difetti delle parti imitate sproporzionatamente
cavalleria... la truppa, o assalita a improperi e a sassate dalla
sassate dalla turba,... o,... al solo fine di
l'uso dell'aggiugnere le particelle caricative o intensive a * superlativi non è solamente de'
giocattoli meccanici); fornito del combustibile o dell'energia (tecnica, elettrica, ecc
quale esagera e carica le sue opere o per negligenza o per pretensione di comparir
e carica le sue opere o per negligenza o per pretensione di comparir dotto nella parte
, espressioni. chiunque parla, scrive o agisce con pretensione, fa parada di tutto
sorta di disegno che noi diciamo caricatura o di colpi caricati. p.
. incaricato. guerrazzi, iii-33: o segretario generale caricato per compire la tua
documenti datini, 380: il detto caricatore o vero noleggiatore sia tenuto di darle le
, contiene il contratto di noleggio fatto o da un solo, o da tutti
di noleggio fatto o da un solo, o da tutti i caricatori. boccardo
da una parte, ed il noleggiatore o caricatore dall'altra, mediante cui il
cannone. 6. disus. porto o rada dove si imbarcano merci.
di un'arma da fuoco a ripetizione o automatica. può avere la forma di
può avere la forma di un astuccio o di una cassetta di metallo, dove
deve essere tolto prima del tiro, o, in altri casi, può rimanervi,
, oppure di un nastro di tela, o di parti metalliche articolate, a cui
una nave, da un vagone ferroviario o altro mezzo di trasporto, 0 per
il moto, e facilitandone il coagulo, o la dannosa caricatura alle parti interne.
ant. raffigurazione in cui alcuni attributi o caratteristiche sono molto evidenti e marcati (
sono accentuate fino a ottenere effetti comici o satirici. baldinucci, 7-66: effetto
disegno, che noi diciamo caricatura, o di colpi caricati, deformando per ischerzo
! la caricatura vuol essere studiata, o, direi piuttosto, vuol essere colta
caratteri del soggetto; esagerazione, volontaria o involontaria, di un atteggiamento, che
anche ironici; imitazione inconsciamente goffa (o voluta- mente parodistica). salvini
i-97: s'io, dico, parlassi o scrivessi così, chi non crederebbe ch'
caricatura d'un goffo francese italianato, o d'un italiano che franceseggia burlescamente?
ciarlataneschi, sostitutori della loro propria semipoesia o delle loro esibizioni di finta poesia alla
alle graminacee: hanno foglie lineari più o meno rigide, fiori monoici in spighe
; caricato, stipato di merci o passeggeri (un veicolo, una nave)
fuor de la selva ne le stanchevoli arene o carico de la soma. chiabrera,
et imbarazzati per tutto il convesso, o coperta della nave, con grosse casse
un gran prode. leopardi, 5: o patria mia, vedo le mura e
stupor non meno. petrarca, 28-3: o aspettata in ciel beata e bella /
offesi da una musica che fa strepito o dissonanza o durezza... così
da una musica che fa strepito o dissonanza o durezza... così restano offesi
offesi gli occhi da'colori troppo carichi o troppo crudi. guarini, 268: il
adunati per riflessione in un cerchiello più o men vicino alla piccolezza d'un punto
fornito di proiettile o di esplosivo (un'arma da fuoco
maraviglia che non può per umano aiuto o consiglio naturalmente avvenire. d. bartoli
, noi pur, combattemmo; / o accorrendo al tuonar de * moschetti, /
che carico e scarico, di merce o bestiame, fra le isole.
con la segnatura privata, che il padrone o il capitano d'un bastimento fa ad
carica sopra un veicolo, un animale o una persona per trasportarlo (bagagli,
merci, anche persone portate in braccio o a spalle). — in particolare
colà nuove mercatanzie che portavano in vendita o in permuta, e 'l vivo e gran
uno alla volta. nievo, 1-41: o ingratissimo giumento! t'ho alleggerito di
ché veramente proveder bisogna / per lui o per altrui, sì ch'a sua barca
senza riposo, a chi può sembrar lodevole o imitabile? prati, ii-228: termine
sostegno dell'acqua darà doppia acqua, o più o meno? si risponde, che
acqua darà doppia acqua, o più o meno? si risponde, che doppia.
fate voi ch'oggi si comprino, / o a me ne date li danari e
gadda, 7-243: a cinque giudici o commissari è stato demandato il carico,
capitani di dieci, dodici, quindici o ventimila cavalli non pure a vita d'
avidi trafficanti, per accumular quel danaro; o voi ambiziosi politici, per conseguire quel
altri, così vescovi come ai signori o ai cittadini privati, che verranno pe'
, né si gli dà altro carico, o vero o falso che sia, che
si gli dà altro carico, o vero o falso che sia, che di non
, gravezza fiscale. -carico fiscale (o tributario): l'insieme delle imposte
imposte pagate da un singolo contribuente (o dalla massa dei contribuenti). storie
i carichi con i quali ogni giorno o egli o il padre la città aggravavano.
con i quali ogni giorno o egli o il padre la città aggravavano. caro
: prowidono che qualunque fusse battuto, o impeditagli la possessione de'suoi beni, potesse
. infine si ha una rimanenza attiva o passiva. e. cecchi, 1-184:
, cioè in condizioni di carico pieno o normale (l'intensità di corrente in
effetto del peso di altri corpi appoggiati o fissati al primo; anche: forma esterna
peso dei veicoli transitanti su una strada o un ponte, ecc.).
vanno fornite le varie sorte della pietra o del legno [onde costruir si vuole
si vuole la fabbrica]; e maggiore o minore è lo sforzo che hanno esse
hanno esse da fare, secondo il più o il meno del carico che hanno da
suppurativo dell'osso, a decorso acuto o cronico (in quest'ultimo, caso
detti umori, e per lo turamento o per la rottura dei vasi o tubulari o
turamento o per la rottura dei vasi o tubulari o vessicolari, devono succedere negli
o per la rottura dei vasi o tubulari o vessicolari, devono succedere negli ossi,
e la carie, cioè il disfacimento o la corruttela della medesima sostanza dell'osso.
curata, ascessi e altre complicazioni, locali o più se prima non avrai detto chi era
carini tanto, non è mento o amalgama di metallo. vero?
testone calvo, rosso, opera o ammucchiati in luoghi umidi, trasfor
medico -tanto carino! bacastra (1carie o marciume bianco) o rossastra { carierilli,
bacastra (1carie o marciume bianco) o rossastra { carierilli, 2-289: c'è
1 frutti. - carie del grano o del frumento: golpe (v
il tarlo stesso: cioè quella polvere o rosicatura corrotta con gli escrementi del medesimo
sm. raro. concerto di campane o campanelli accordati in scale (nelle chiese
rivolgersi a bimbi, a fanciulli o fanciulle. -spesso per antifrasi: con
, applicare la legge di licurgo, o quella simile e ugualmente carina, della
-ci). biol. che ostacola o impedisce la mitosi cellulare. -agenti
-agenti { veleni) carioclasici: agenti chimici o fisici (come i raggi rontgen e
del nucleo cellulare (per via diretta o indiretta). = voce dotta,
cariofillacea) y hanno frutto a capsula o a bacca. comprende numerosi generi
chiodo simile a quello dei garofani, o piuttosto perché una delle sue primarie specie
si è consumato quel- l'animetta, o midollo, la quale dentro all'intemo del
. tessuto fatto con cascami di lana o di seta. garzoni, 1-544:
concezione del sim bolo magicamente o carismaticamente efficace. = comp.
e concordia. guittone, 195-1: o tu, devino amor bon, caritate,
ordin, non strinse / cagion di fuori o estrinseco 'ngegno; / ma sola forma
vii-239: la grazia, adunque, o vogliam dir co'teologi, la carità infusa
cristiana. parini, 701: o amabile carità, prezioso dono del cielo,
infermavano, niuno altro sussidio rimase che o la carità degli amici (e di
amici (e di questi fur pochi) o l'avarizia de'serventi, li quali
compassione, senza ricavare la minima utilità o il minimo profitto. nievo, 1-41
di no ». pascoli, i-233: o miei vecchi amici, medici dei poveri
onorato. nievo, 1-15: tre o quattro di quelle supplichevoli parole aveano trovato
, 18-140: e carità, limosina o digiuno, / orazion non creder ch'io
casi come il nostro. costerà poco o niente. è una grossa carità.
collettiva: la beneficenza esercitata dallo stato o da enti controllati dallo stato. -carità
obbligazioni infinite. nieri, 255: o buttatemela, almeno fra tanti di voialtri
dice: tu hai carità pelosa, o la carità di mona candida, che
dante, purg., 14-12: o anima che fitta / nel corpo ancora
indugiata a mirare l'agonìa del fuoco o le imaginose nubi, spontaneamente cadeva in
, punti ricci, punti a fogliami o a crocette, o a figure, punti
, punti a fogliami o a crocette, o a figure, punti saccolati, punti
quello che dio li ha donato, o l'insegna del senno che dio li ha
li ha donato,... o elli dona e diparte largamente de'beni,
non avessero li parenti e li amici, o l'ambizione di crescere più a
penuria. guittone, xxvii-83: o donna mia, non mi faite ca-
famiglia composte (detta anche carlina bianca o cardo argentino o camaleone bianco o cardo
detta anche carlina bianca o cardo argentino o camaleone bianco o cardo di s
bianca o cardo argentino o camaleone bianco o cardo di s. pellegrino)
posti degli aviatori, i serbatoi e tutto o parte del carico (passeggeri o merci
tutto o parte del carico (passeggeri o merci) o anche un gruppo motopropulsore
del carico (passeggeri o merci) o anche un gruppo motopropulsore.
. marin. disus. armatura di legno o ferro a sezione quadrata o esagonale,
di legno o ferro a sezione quadrata o esagonale, che si fissa in genere
, sm. numism. moneta d'argento o anche d'oro coniata nel regno di
, 7-ii-231: non so se dal primo o dal secondo [carlo] sia disceso
, 4-310: in francia esser potean quindici o venti, / che viveano a giornata
e gran filosofia, / tutto per dieci o quindici carlini. leopardi, iii-1108:
: lasciare a un altro l'incarico o l'incombenza di terminare di dire o
o l'incombenza di terminare di dire o fare ciò che non si è concluso personalmente
punto scappa fuori il partito carlista, o legittimista, o retrogrado che è tutta una
il partito carlista, o legittimista, o retrogrado che è tutta una minestra
carme. manzoni, ii-1-152: tu [o musa] tali impenni al ferrarese ingegno
vita, illustrati brevemente da qualche immagine o paragone, ora goffo, ora egregio
querce a l'ombra / co fiumi, o italia, è de'tuoi carmi il
-carmi conviviali: recitati a voci sole o con accompagnamento di flauti dai romani durante
consiste in una particolare disposizione di alcuni o di tutti i versi. 3.
alberto in onore della vergine; frate o suora appartenente a tale ordine. -carmelitani
adagiarono i carmelitani e romiti agostiniani, o pure i servi di maria.
quali si sostituiscono, come per oppio o magia, alla impagabile razione di calci
). ant. pettinare la lana o il lino; cardare; scardassare.
« risolvere le ventosità promovendo i rutti o altro, tratto per simil. dalla
risolvere e dissipare i dolori con incantesimi o carmi '»). carminativo
, che divida e dissipi i flati o altre cagioni dolorifiche. targioni tozzetti,
: ci siamo serviti de'lavativi semplici, o carminativi, o lubricanti, o emollienti
de'lavativi semplici, o carminativi, o lubricanti, o emollienti. tornasi di lampedusa
, o carminativi, o lubricanti, o emollienti. tornasi di lampedusa, 230
e precipitando la sostanza colorante con allume o cloruro stannoso, bitartrato potassico o altri
allume o cloruro stannoso, bitartrato potassico o altri sali); serve nella pittura
-carminio d'indaco: pasta umida o polvere azzurra con riflessi rossastri, usata
: la persona, il corpo umano stesso o parte di esso con una connotazione fortemente
portacappe e dividevano in guisa di architrave o di spezzato tutta la prospettiva di quella
che siam tortore noi, starnotti, o quaglie, / o carnaggio da intingoli,
, starnotti, o quaglie, / o carnaggio da intingoli, o guazzetti?
quaglie, / o carnaggio da intingoli, o guazzetti? segneri, ii-5: all'
3. la quota in animali o in denaro che viene pagata al proprietario
pute più che 'nfermo uom di pregione / o che nessun carname o che carnaio.
di pregione / o che nessun carname o che carnaio. piovano arlotto, 85:
, pure carmela aveva dovuto spendere settanta o ottanta lire, senza neanche aver la
carnaio. fagiuoli, 3-3-135: manda o morte giù nel carnaio accatastati / tanti
che possono essere cosi catturate mediante tagliole o bocconi avvelenati. 6. rar.
corporeo; che ha l'aspetto o il colore della carne. leone
dormiveglia della carne. valeri, 1-53: o car nali blandizie dell'aprile
è vita angelicale. iacopone, 34-9: o amore carnale, sentina putulente, /
. pascoli, ii-925: vita attiva o civile o, come altri dice,
pascoli, ii-925: vita attiva o civile o, come altri dice, carnale,
la qual'è vera lussuria carnale, o di gola, e d'altre superflue delicatezze
e d'altre superflue delicatezze, o indebite molliccie. ariosto, 19-57: e
questo impediscono i ribaldi... o per via d'erbe, o di pietre
.. o per via d'erbe, o di pietre, o di beveraggi,
via d'erbe, o di pietre, o di beveraggi, o col mezzo espresso
di pietre, o di beveraggi, o col mezzo espresso de'demonii, l'uso
e la virtù calefattiva dell'uomo, o chiudendo le vie del seme umano, o
o chiudendo le vie del seme umano, o interponendosi con corpi assonti fra l'uomo
legato dal vincolo del sangue. -fratelli o sorelle carnali: figli degli stessi genitori
. -cugini carnali: figli di fratelli o di sorelle. angiolieri, 74-3:
non ci fossero se non donne mature o bambine. figurarsi una figliola della nostra
busone da gubbio, 1 -77: o gentili! i quali per congiungimento di
vergogna. maestro alberto, 65: o ben avventurosa prima etade, / che
qualche cosa che gli è delettabile: o roba, o carnalità, o
che gli è delettabile: o roba, o carnalità, o simile cosa.
o roba, o carnalità, o simile cosa. tasso, ii-15: non
né altra femmina per frigidità naturale, o per altro impedimento perpetuo impedito. boccaccio
. che cosa potevano contare le più o meno avvertibili differenze anatomiche?
pute più che 'nfermo uom di pregione / o che nessun carname o che carnaio
pregione / o che nessun carname o che carnaio. passavanti, 121: voi
mia curiosità: all'occhiello del tait, o a quello del paltò, una camelia
, e s'alzino le vele, o si lascino sfogare per aspettarla. carena,
so s'io mi vidi mai carnesciale, o cosa tanto unta et grassa et morvida
= dal lat. mediev. carnem laxare o carnelaxare * quaresima'; cfr. pis
masse untuose, friabili, di colore pisello o giallo-verdastro, di odore gradevole; raffinata
sanza nulla paura. petrarca, 37-120: o spirto ignudo, od uom di carne
parti del corpo, che si muovono, o che puon muoversi. galileo, 1-2-214
, messi allo scoperto da una ferita o da una lacerazione. -per estens.
di sangue, che da qualsivoglia vena o arteria precipitosamente trabocchi. ojetti, ii-621
notando, e le chiare onde poco o niente gli nascondevano de le bianche carni.
dante, purg., 20-84: o avarizia, che puoi tu più fame,
speranze di vittoria (in senso spregiativo o polemico). tommaseo [s.
carne da cannone '. così per disprezzo o con intenzione politica è chiamata volgarmente talora
scarso valore, degno di essere bastonato o frustato. forteguerri, iii-255: olà
: chi tradisce per debolezza d'animo o per denaro; mercenario. pratolini,
donna quasi ogn'altro mendo. / o, che molto comendo / quella che
, / od ombra della carne, o suo veleno. bibbia volgar., ix-472
,... temono di partirsi, o in tutto o in parte, dagli
. temono di partirsi, o in tutto o in parte, dagli usati e amati
la carne. michelangelo, 78-12: o ombra del morir, per cui si
. it., i-93: nell'epilogo o commiato sono esortati gli spettatori a castigare
de carne, tu nascisti, / o umanato amor, che ne salvasse;
corpo umano. iacopone, 2-51: o maria, co facivi, quanno tu lo
aver la mente, / in carne umana o nelle sue pitture. bibbia volgar.
? michelangelo, 48-9: o carne, o sangue, o legno,
48-9: o carne, o sangue, o legno, o doglia strema
o carne, o sangue, o legno, o doglia strema, / giusto
carne, o sangue, o legno, o doglia strema, / giusto per vo'
carne umana. tasso, 6-iv-2-15: o del celeste re vergine sposa, /
prendere, pigliar carne, vestir carne o di carne: incarnarsi, assumere natura
, 4-2 -rifl.: venite, o figliuoli di dio, venite a satollarvi della
il demonio. forteguerri, 9-39: o vizio maladetto della carne, / che
-carni nere: della selvaggina da piuma o da pelo. -carne da macello
. -carne grossa: di vitello o di manzo (per distinguerla da quella
, ecc., aromatizzate mediante spezie o erbe odorose e pigiate entro budella opportunamente
odorose e pigiate entro budella opportunamente preparate o pelli (salsiccie, cotechini, zamponi,
carne allessa, e la carne sia o castrato, o capretto, o vitella,
e la carne sia o castrato, o capretto, o vitella, o cappone.
carne sia o castrato, o capretto, o vitella, o cappone...
castrato, o capretto, o vitella, o cappone... oltre la carne
vivanda di carne lessata, cioè bollita o cotta semplicemente in acqua. -carne
. sassetti, porco e di cervo o d'altri somiglianti: percioché i conviti 132
e l'umore, la sua polpa o carne, che dir vogliamo, fa certi
di frutte, è tutta quella parte più o meno sugosa che è ricoperta dalla buccia
e che nel suo centro racchiude uno o più semi in un nocciòlo, ovvero in
sulla nuda carne: indossare un vestito o un capo d'abbigliamento sulla pelle nuda
lassù mi venisse fatto di vedere due o tre che so io, mi caccio subito
, / forza de la tua forza, o santa, o vera. ojetti,
de la tua forza, o santa, o vera. ojetti, ii-256: l'
falcone / quando ha veduto il colombo o le stame, / ovver come il lion
torme errando / di cornuti e villosi armenti o greggi. / smontiamo in terra,
ossa ai giudei. cellini, 511: o piero, voi farete tante di coteste
, non distinguere esattamente chi egli sia o che cosa sia divenuto. lippi,
sa s'ei si sia più carne o pesce. note al malmantile, 550:
non si sa s'ei si sia carne o pesce: non si sa quel ch'ei
osso, non va carne senz'osso o la carne non va senz'osso: non
va senz'osso: non esiste utile o guadagno senza fatica o dolore. salvini
non esiste utile o guadagno senza fatica o dolore. salvini, 39-v-147: il
nelle liti, nelle questioni trà parenti o tra familiari nessuno deve intervenire.
. camèade, sm. persona ignota o poco nota; personaggio di cui si
è forza. foscolo, 1-99: o ajace / tu almen ti salva dall'incendio
essere gettato ne'più orribili covili, o consegnato al carnefice! guerrazzi, i-279
inaudita crudeltà. marino, 284: o di signor pietoso / carnefici spietati,
] si riderà e diverranno inutili; o i castighi bisognerà raddoppiare, rincrudire a
ci percuoti ora ci laceri, e sempre o ci offendi o ci perseguiti; e
laceri, e sempre o ci offendi o ci perseguiti; e... per
questa sorte di confessione sia impossibile, o che sia una carnificina di coscienza,
disgustosa. 3. rappresentazione pittorica o fotografica di stragi o torture.
. rappresentazione pittorica o fotografica di stragi o torture. giordani, ii-32: già
milza, e se le stima carnee o muscolose, come io penso.
la freschezza e il colore della carne o della pelle umana; carnoso. d'
maiale è la carne più usuale, o fresca o salata: e la carnesecca,
è la carne più usuale, o fresca o salata: e la carnesecca, cioè
carnesecca, cioè costereccio di maiale salato o vieto, è il principale ingrediente de'
. -in particolare: gli ultimi giorni o l'ultimo giorno di questo periodo.
, a simiglianza / di qualche re o signor naturale. piovano arlotto, 228
e quando sarà? se questo carnevale, o questa primavera, avisatemene. garzoni,
[carnem- laxare] il carnevale, o, come dicono i fiorentini, il
per me sono assai contento, perché, o carnevale o quaresima, faccio sempre la
assai contento, perché, o carnevale o quaresima, faccio sempre la solita vita.
si fa durante il carnevale, / o la stagione, / a non aprire mai
e da quaresima: non aver carattere o fisionomia precisamente definita. pazzi, xxvi-3-336
, /... / digiuni, o faccia sempre carnovale, /..
/... / viva da uomo o viva da animale. -essere un
s'e'non m'è sieno vostre o del signor bolognini, sono sempre sciaparso
. di s. ambrogio o ambrosiano). caro, 12-ii-27:
, e spesso nicci (per farne colla o altri usi). quaresemeggia; il
(detta appunto colla di carnicci o carniccio). senno, /
i salumi, di carnicci, o rosso di uovo o gomma o draganti.
di carnicci, o rosso di uovo o gomma o draganti. garzoni,
carnicci, o rosso di uovo o gomma o draganti. garzoni, tanto carnovaleschi
le estremità diconsi volgarmente limbellucci, o carniccio; e rendo conto dei
. avanzi di carne di cattiva sòrra o caviale, peperoncini sott'aceto o cipolline novelle
sòrra o caviale, peperoncini sott'aceto o cipolline novelle. qualità. c
cicognina non è se come dei rapanelli o cipolle capovolti, o copertura emnon una
come dei rapanelli o cipolle capovolti, o copertura emnon una laida manipolazione di carnicci
per tu col macellaro, perché distrattamente o in mezzo colo, un oggetto
aiuta il povero a campare; o rifilare il carniccio al figlio york
: lo scuro degli occhi... o il rosso della bocca, dall'artefice
, che non avrà quello scuro, o quel rosso, alcuna proporzione col carnicino del
[il cacciatore] spediva un bigliettino due o tre giorni prima a uno di quelle
ant. carnièro), sm. borsa o tasca (di cuoio, di rete
biscia nera e lucente come piombo tagliato o sfregacciato, valica lo schioppo, che
schioppo, che lo guarda d'accosto, o si sdruscia nel suo carniere a manicargli
hanno assonto l'abito conforme al voto, o proposito loro del cappello, del mantelletto
[tommaseo]: qualunque cibo, cioè o carnile o quaresimale. carnina
]: qualunque cibo, cioè o carnile o quaresimale. carnina, sf
ciò che noi appelliamo * carnevale 'o 'carnovale 'era detto 'carnisprivium
e di alcune piante di nutrirsi parzialmente o esclusivamente di carne. =
carnìvoro, agg. che si nutre soltanto o prevalentemente di carne (un animale)
nei ripostigli rocciosi, in alto, o sulle cime più alte costrutte dagli uomini.
4. sm. animale, vertebrato o invertebrato, che si nutre prevalentemente o
o invertebrato, che si nutre prevalentemente o esclusivamente della carne di altro animale.
canini atti a lacerare e molari più o meno cuspidati, compressi, taglienti,
ha calli e carnosità, e più rada o minore che non vorria natura.
chiamata gurgulio, et i volgari gorgozzo, o gorgozzule. d. bartoli, 33-296
cavità della glandola, sì che tumore o sugo raccolto si scarica poi pel suo
raccolto si scarica poi pel suo collo o vaso escretorio nella cavità dell'intestino.
sottile carnosétto, biancastro di grosse parieti o tuniche, e va a metter foce
, se alcuno mai n'ebbe bisogno o gli fu caro o già ne ricevette
mai n'ebbe bisogno o gli fu caro o già ne ricevette piacere, io son
case attonite avvien, quando / mariti o figli o più cari parenti / si
avvien, quando / mariti o figli o più cari parenti / si veggon travagliar
prete. firenzuola, 209: o letticciuolo mio carissimo, il quale hai meco
, 8-24: voi chiamo in testimonio, o del mio caro / signor sangue ben
la fronte adorno? marino, 5-106: o caramente cara, / certo a me
vercelli, ci diedi una scorsa di cinque o sei giorni. monti, x-2-355:
a me sì cara vieni, / o sera? leopardi, 9-4: placida notte
sera: ancora ci lasciate, / o immagini care della terra, alberi,
preziose gioie. iacopone, 35-67: o amor caro, che tutto te dai /
nudo. andrea da barberino, 1-79: o santo imperadore, tu ài preso mal
1-18: a costui senza dubbio, o per diffalta estrema di conoscimento o per
, o per diffalta estrema di conoscimento o per infinita ostinazione della perduta usanza,
caro giungi in queste chiostre amene, / o de la donna nostra amore e spene
giorno, ii-559: fia tua cura, o signore, or che più ferve /
idem, 22-89: a voi ripenso, o mie speranze antiche, / ed a
madri le protese braccia / te deprecanti, o dea. verga, 4-69: se
bembo, 1-97: con cari svolgimenti o inchinevoli dimore leggiadrissima empiendo di vaghezza tutto
anche intonazione iro nica, o di rimprovero (specie nelle locuz.:
: e se tu hai parente, / o caro benvo- gliente / cui la gente
che dice. guittone, 202-1: o carissimi miei, qual è cagione / per
questi versi. leopardi, 16-70: o cara luna, al cui tranquillo raggio
, cara mia, questa commedia / o dura poco, o non finisce bene;
, questa commedia / o dura poco, o non finisce bene; / e se
non so se il suo sia falso o vero. sarà vero ma è certamente
e passa ». quasimodo, 1-49: o cara, quanto / tempo è sceso
trarre fuori. e tiello talvolta tre o quattro anni, e fai dare per
decomposi zione, di animale o di uomo (e in questo caso
. e spreg. bestia malandata, vecchia o denutrita. -anche: persona di cattiva
-anche: persona di cattiva salute, o di aspetto squallido, scostante. straparola
di bei visi. guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'
le veniva in fantasia qualche moto proprio o quando io più del solito la speronava
, perché oramai sono impegnato a raspare o volere o non volere; ma bisogna bevere
oramai sono impegnato a raspare o volere o non volere; ma bisogna bevere a
sopra l'oro, carbuncolo e diamante, o sopra una carogna di bellezza feminile.
colui che chiama il suo fratello pazzo o carogna. giusti, ii-9: so
riverenza mostrandosi, ora con cari svolgimenti o inchinevoli dimore leggiadrissima empiendo di vaghezza tutto
santo / del dio d'àbramo? o la profana scuola / di babilonia, ove
ii-246: sfrondate / ilari carolando, o verginette, / il mirteto e i
in erba, la quale si manifesta o poco tempo dopo che egli è nato,
oscure, che poi ingialliscono e muoiono, o dopo che ha già fatta la spiga
: « 'carola', per quel segno o margine che resta altrui dopo il vaiuolo
a caruselli, stato di bufolata, o trovato alcuna invenzione gentile, servito in
, servito in palazzo a ricevere dame, o fatto altro personaggio, dicentesi alla presenza
de le canne e de le caroselle, o da africa più tosto? idem,
consiste nel correre sopra un cavallo di legno o in un cocchio attorno in un stanza
carrozzine, alcuni cavallini di legno, o altri animali, sui quali pongonsi a sedere
caròta, sf. bot. erba annua o bienne della famiglia ombrellifere (daucus
per la radice, lunga, rotonda o conica, di color giallo, 0
di color giallo, 0 rosso, o arancione, o bianco, di sapore dolce
, 0 rosso, o arancione, o bianco, di sapore dolce, usata
rosso e cariche di principio dolce zuccheroso, o giallo, che mangiansi cotte o in
, o giallo, che mangiansi cotte o in insalata. ojetti, ii-710:
; né cognobbi se gli era un pestaglio o una carota o pur quell'altra
era un pestaglio o una carota o pur quell'altra cosa. 2.
arò, / chi piantò delle vigne, o dell'ulive, / chi pria fece
/ e dissero, che questo, o quel sonò / cetre, cacciapensier,
trecento sessanta sei volte il dì. o moschetta, se vi potessi mai giungere!
nella carota), di colore giallo o arancione (e si presentano in cristalli
-fori carotici: sono gli orifizii del canale o condotto di questo nome. caròtico2
sera, od ogni giorno, o di due giorni uno, accompagnata da emicrania
interna e nella carotide esterna. o. rucellai, 2-208: di poi discende
ch'ei possa [il tumore] essere o nella destra o nella sinistra parte laterale
[il tumore] essere o nella destra o nella sinistra parte laterale, avanti al
merci) per attraversare una regione deserta o disagevole o resa malsicura da briganti (
per attraversare una regione deserta o disagevole o resa malsicura da briganti (e spesso
tre anni una minore, ogni cinque o sei anni una grossissima fin da cascar
le carovane passavano lentamente sui cammelli, o lungi fra le sabbie sollevate dal simùn
al figur. nievo, 487: o vita, o mistero, o mare senza
nievo, 487: o vita, o mistero, o mare senza sponde, o
487: o vita, o mistero, o mare senza sponde, o deserto popolato
o mistero, o mare senza sponde, o deserto popolato da oasi fuggitive, e
, in quei giorni stavano benissimo (o per dir meglio) più bene che
campanello, si facevano chiamare « contessa * o « donna carla »...
. peregrini, xxiv-182: i corrispondenti o corrispondenze, dalla scuola chiamati relativi e
quando vi è il turbante de'turchi, o il carpacco de'greci.
, poroso, molto duro, giallastro o rossiccio (usato per costruzioni in puglia
onde si cava il nome di lignaiuoli, o marangoni, che in latino si chiamano
pezzi di legname per costruire membrature stabili o temporanee nelle costruzioni (tetti, scale
con larga brattea trilobata, legno bianco o bianco giallognolo, pesante, duro,
notando, e le chiare onde poco o niente gli nascondevano de le bianche carni.
. targioni tozzetti, 7-38: macchie o boschi bassi... di maggiciondoli,
... si faccino d'ontano o carpine ben confitte da reggere assai tempo
cucinare alcuna vivanda come si suole il carpio o carpione, pesce di lago (cioè
carpionati, anguille rivestite, carne o pesce in sale o in mortella. carena
, carne o pesce in sale o in mortella. carena, 2-269: *
dei pesci del lago di garda] sono o bianco o giallastro o rossigno; il
del lago di garda] sono o bianco o giallastro o rossigno; il più vago
garda] sono o bianco o giallastro o rossigno; il più vago è il colore
che tentavamo di carpire con le mani o di pescare in altro modo non appena
di dispaccio, che chiunque ha voluto o tradurne o carpirne qualche parte ha ben
, che chiunque ha voluto o tradurne o carpirne qualche parte ha ben potuto scapricciarsi
. ognuno ormai vuol partecipare, più o meno, al patrimonio che la natura largiva
che carpisce (con la violenza o con tinganno). tommaseo [
so accertare se sia capo di tibia o qualche pezzo del carpo o del tarso di
di tibia o qualche pezzo del carpo o del tarso di un elefante. monti
il guardarsi con segno di commozione, o di attenta curiosità il carpo della mano
della mano e numerarne le rughe, o altre siffatte miserie, erano altrettanti sospetti
trapezoide ', il 'grand'osso 'o 'capitato ', e t * osso
. indica la posizione di chi sta o si trascina per terra sulle mani e
passo, / legno, acqua, terra o sasso, / verde facea, chiara
, e l'erba / con le palme o coi piè fresca e superba. boccaccio
cesta, tanta fu la sua ventura, o sciagura che vo- gliam dire, che
e le ginocchia io mi guastava; / o voi ch'andate a le volte carponi
dal carro / lo suo rivale, o rovesciato anch'esso / perigliar tra le
un inerpicatoio, pure chi vi sale o ritto o carpone si loda per solito della
, pure chi vi sale o ritto o carpone si loda per solito della fatica.
di piante che si arrampicano per muri o tronchi o strisciano con i fusti per
che si arrampicano per muri o tronchi o strisciano con i fusti per terra.
di tempo, non ben formati o immaturi. = voce dotta, comp
, ne'velli / de'suoi castrati ronfia o canta / d'amor canto infame /
, carraia e ruga, che tutte o s'usano nella toscana, o furono adoperate
tutte o s'usano nella toscana, o furono adoperate da'nostri buoni autori,
, anco, stadei, puntelli, assi o diritti o corneggiati, ruote o
, stadei, puntelli, assi o diritti o corneggiati, ruote o diritte o
o diritti o corneggiati, ruote o diritte o torte o dinanzi o di dietro
o corneggiati, ruote o diritte o torte o dinanzi o di dietro
corneggiati, ruote o diritte o torte o dinanzi o di dietro o picciole
, ruote o diritte o torte o dinanzi o di dietro o picciole o grandi
torte o dinanzi o di dietro o picciole o grandi. 2. carrettiere
dinanzi o di dietro o picciole o grandi. 2. carrettiere.
il torrente, tirandosi dietro due o tre muli carichi di fascine. 2
scarsità della terra quanta è delle gioie o dei metalli più pregiati, non sarebbe principe
piantare in un picciol vaso un gelsomino o seminarvi un arancino della cina, per
richiedono dai mezzaiuoli anche giornate di lavoro o carrature, e questi vengono obbligati a prestare
luogo le comunicazioni e le strade, o piuttosto viottoli, non però carreggiabili. cattaneo
targioni tozzetti, 12-7-286: due fuocaroli o portalegna, che carreggiano le legne per
venga a sinistrare il diritto sentiero, o, carreggiando là dove per soverchio ardimento
allorché vuoisi avanzare con vento contrario, o tenere il bastimento nella posizione in cui
posizione in cui si trova per non dilungarsi o distogliersi dal viaggio che si fa.
, secondo il tempo da sol. 2 o sol. 3 per cantaro. capitoli
non sono tenuti a carreggi di sale o grani, ad accompagnature degli ufiziali del
.. / altre al carreggio intese o lo s'addossano, / o traendo,
intese o lo s'addossano, / o traendo, o spingendo 10 conducono,
lo s'addossano, / o traendo, o spingendo 10 conducono, / altre tengon
trasporto (al seguito di truppe in marcia o durante le azioni di guerra).
con i carri particolari servizi dell'esercito o di interesse pubblico. cattaneo, ii-1-252
presa cinematografica (posta sopra un carrello o su un ascensore, che a sua volta
rotaie) col quale si avvicina o si allontana gradatamente l'obiettivo dall'oggetto
stazioni, vende bevande e cibi, o giornali e libri, trasportati in appositi
telaio sopra due assi, con quattro ruote o rulli (e scorre su rotaie
per trasporto di materiali in cave o miniere; per trasporti in
su un asse e collegate alla fusoliera o alle ali, che serve a permettere
, sf. piccolo veicolo (a due o quattro ruote), tirato da un
e i tripudi, / ed essi tutti o coi lor fiocchi in testa, /
coi lor fiocchi in testa, / o con gli ancili e con le tibie in
131: e'colli sono più di dieci o dodici, e non sono mica di
non sono mica di quelli che in cocchio o carretta possa salirvisi. boccalini, i-101
lì comoda, per la quantità di sette o otto carrettate. pratolini, 2-431:
al pubblico (1carrettella d'uscita) o improvvisazione dell'attore che entra in scena
tizii, non soggetti ad alcuna disciplina o regolare comando. carducci, 1028:
giorno! ». pascoli, 50: o carrettiere che dai neri monti / vieni
una coppia alla carretta, delli quali o 'l diritto o 'l manco è parte
alla carretta, delli quali o 'l diritto o 'l manco è parte di questa coppia
-i). chi vende libri usati o altra merce trasportandola su un carrettino.
per lo più condotto a mano (o da una bicicletta): per il
due ruote, a trazione animale (o, anche, trainato a mano).
colori con scene tratte dai romanzi cavallereschi o dalla bibbia o dalla vita dei santi
tratte dai romanzi cavallereschi o dalla bibbia o dalla vita dei santi (ed è
poi vi sono le parole che trottano o galoppano per le contrade: velociferi, diligenze
a vapore che trascinano carrettoni di grano o di patate, lanciando grandi boccate di
in tanta confusione quello che si potesse o dovesse fare. ariosto, 16-31: i
duce, / cui non ha roma o macedonia eguale, / che carriaggi e salmerie
onde la mercanzia partì, con che carriaggio o diligenza fu spedita, e a che
di là, dalla parte di tramontana. o gente girovaga. anche carriaggi con animali
di chitarra, moglie e marito cieco o no. borgese, 1-86: le vie
era più di quanto fosse a palmanova o a novesa. montale, 2-27:
ant. il bagaglio che un esercito (o, nei tempi passati, un gran
mentre vuol muovere a meraviglia, o mal servito dalla memoria, come sopra un
sapienza, possono ogni giorno correre dieci o dodici carriere per lo stadio delle naturali e
sia, a'nostri giorni, poca o nessuna superstizione, e molta noncuranza,
nessuna superstizione, e molta noncuranza, o ignoranza di tutte le cose della religione.
camere su per la ghiaia dell'amo o giù pe'rovetai di maremma. redi
, non è mai l'ambio; o il galoppo, anzi la carriera,
galoppo, anzi la carriera, o la pastura al sereno sulle pratora dell'elicona
dalla quale provengono. foscolo, iv-329: o sole, diss'io, tutto cangia
ritirerà il suo sguardo da te, o tu pure sarai trasformato; né più
prendono a fare una carriera di quindici o più mila miglia distese sopra l'oceano
overo ancora forse cambiando sovra alcuna carierà, o forse in nave. 7
guarito. nessun dottor fisico né chirurgo o flebotomo ha mai avuto lancette più lunghe
le fossero proprio vere lancie di unni o di visigoti disotterrate negli scavi di concordia;
, 6-258: sia amor di cultura, o semplice voglia d'ornamenti sociali, sia
/ come fingallo, avrem carriera, o sole, / di te più lunga.
(certo in modo sincero e non snobistico o carrieristico) la crisi che si verifica
del sacro cuore, crisi che raddoppierebbe o triplicherebbe se venissero aperte altre università cattoliche
carri: per difesa dell'accampamento, o dell'esercito in marcia, durante un
una sola ruota, una cassa più o meno ampia e profonda e due stanghe
, in modo appunto di una carriuòla, o di un ba- roccino. nievo,
. saba, 149: spalanchi le finestre o scendi tu / tra la folla:
un animale, un gioco, / o, vestito di blu, / un garzone
per farvi dormire un ragazzo, o altri. codesti letti sono tuttora adoperati in
che quando cominciano a camminar senza carriolo o altro sostentacelo vanno cespitando. aretino,
ógnore la carriuola. -favorire con donativi o con denaro (presso persone particolarmente influenti
) la felice conclusione di un affare o di una pratica o l'otte- nimento
di un affare o di una pratica o l'otte- nimento di un vantaggio,
gli anditi e i quarantottati passaggi, o si davano a rincorrere le quattro altre carrucole
due sponde ai lati, un timone più o meno lungo: a trazione animale (
, e neppure incessante passaggio di granaglie o d'altre derrate campestri ». carducci
giù per la discesa carri tirati da due o da tre cavalli messi in fila e
: deh perché non mi lice, / o notte amo- rosetta, / farti carro
s. agostino volgar., 4-72: o santa ubbidienzia sposa di giesù cristo,
fed. della valle, 61: o carro e ore, che portate il die
d'olivo / di pino s'attendono, o erme / i conduttori dei carri /
carro, per distinguervi alcor, o se no perdersi, lo sentiva senza rimedio
alcuno. cesarotti, ii-20: alzati, o figlio / del- l'oceàn, veggo
era un carro da guerra a due o quattro ruote, munito al timone, ai
ai fianchi e alle ruote di falci o di punte di ferro (e veniva
ferro (e veniva trascinato da cavalli o spinto a mano in mezzo alle schiere
e viene allestito in tempo di carnevale o durante particolari celebrazioni storiche o anche per
di carnevale o durante particolari celebrazioni storiche o anche per scopi pubblicitari). -nel
mestieri e le condizioni sociali più diffuse o più strane. - anche: carro trionfale
8. carro-botte: carro stradale o ferroviario, che porta un ampio serbatoio
luride valevano altresì pozzi neri, svuotati o almeno alleggeriti semestralmente nei carri-botte, più
almeno alleggeriti semestralmente nei carri-botte, più o meno profumati. 9. carro di
su cui si sposta una compagnia lirica o di prosa per dare spettacoli nei centri
artiglieria si richieggono... scalette o capre, carromatto o carrettone.
... scalette o capre, carromatto o carrettone. 13. carro sacro
15. carro trionfale: di forma ovale o rettangolare, tirato da quattro cavalli,
carro così bello / rallegrasse affricano, o vero augusto, / ma quel del
ch'egli si faccia con l'antenna nuda o senza vela. idem, 1-124:
in legno nel far adornamenti di specchi, o carri da carrozze, e piedi da
il vario girare del rocchellone, a destra o a sinistra. 19. tecn
, 412: la sega d'acqua, o da braccia, co'i denti suoi
, 1-751: si trova poi la sega o da acqua o da braccia, coi
si trova poi la sega o da acqua o da braccia, coi denti suoi,
buoi, altrimenti faremo delle canzoni più o meno splendide all'italia, ma l'
a ognuno di quei crocicchi, o piazzette, dove le strade principali sboccan ne'
di ferro, una torre nel mezzo (o un grande albero) su cui
erano un'antenna a croce, uno o due stendardi della città, una campana
. il carroccio era tirato da uno o due o più paia di buoi;
carroccio era tirato da uno o due o più paia di buoi; su di
morto, a gloria, / o bel carroccio, o forza arte ricchezza /
, / o bel carroccio, o forza arte ricchezza / e libertà comune!
fornito di mantice, trainato da due o più cavalli (per viaggi o per
due o più cavalli (per viaggi o per diporto: ed era segno di benessere
la carrozza nera d'un prelato; o un buttero a cavallo, o una torma
prelato; o un buttero a cavallo, o una torma di chierici violacei, o
o una torma di chierici violacei, o una mandra di bestiame. panzini,
5. marin. copertura in legno o metallo o intelaiatura metallica da coprirsi con
. marin. copertura in legno o metallo o intelaiatura metallica da coprirsi con un telone
carrozzàio, sm. chi fabbrica (o ripara) car rozze.
aguti. nievo, 1-8: « o che siete fabbro, falegname, e
parma, francese di nascita, la quale o andava o veniva di parigi.
francese di nascita, la quale o andava o veniva di parigi. quella carrozzata
poggia su quattro ruote di gomma (spinto o mosso a mano o da un motore
gomma (spinto o mosso a mano o da un motore elettrico): per
motore elettrico): per il trasporto o il movimento degli invalidi. sbarbaro,
dico?... che tra uno o due anni al massimo ti porteranno in
) e dove trovano posto i passeggeri o sono collocate le merci. panzini
di vernice ai muri intorno alle botteghe, o le carrozzerie svariate delle auto, che
. 2. officina per la costruzione o la riparazione di carrozzerie di autoveicoli.
, che non erano punto occhiate da artista o da amatore di belle arti. deledda
leggera, elegante (a uno o due cavalli). galileo,
con allegri pensieri, me ne andava o solo o con essa in visita di
pensieri, me ne andava o solo o con essa in visita di vari luoghi
. palazzeschi, 3-127: azzimati ufficiali o borghesi... guidavano cavalli focosetti
avesse anche dormito nel carrozzone degli zingari o nella sua stessa baracca in più d'
va. 2. vettura ferroviaria o tranviaria. imbriani, 2-15: i
, e va senza il carniccio, o appoggio di quelle lettere che, non si
terreno]... con barelle o carrucci pel sodo. = dimin
nel dover menare attorno quattro o cinque spedate di lepri e di selvaggina
a tempo a tempo tu le facci o risonare o disiderare or sole, or geminate
a tempo tu le facci o risonare o disiderare or sole, or geminate,
aggirando come una carrucola da pozzo, o come una macina; senza mutar luogo
: poco a me cale / chi scende o sale / per climaterico / quarto di
/ poco a me conta / chi cala o monta / per le carrucole / della
gli anditi e i quarantottati passaggi, o si davano a rincorrere le quattro altre carrucole
. locuz. -tirar su le calze (o i calzoni) con le carrucole:
parate da principi, / è tenuto o mendico o un furbo. -ungere la
principi, / è tenuto o mendico o un furbo. -ungere la carrucola a
qualcuno: cercare di ottenere la protezione o l'aiuto con adulazioni o doni.
la protezione o l'aiuto con adulazioni o doni. g. m. cecchi
accolti, 1-84: sia fatto un uncinetto o carrucolina mobile da potersi mandar in alto
acque meteoriche sui terreni idrosolubili, calcarei o gessosi: e consistono in forme di
geol. regione formata da rocce calcaree o gessose, assoggettate a intensa corrosione dalle
assoggettate a intensa corrosione dalle acque meteoriche o incanalate. slataper, 1-134:
cotone, di canapa, di lino) o conte nenti cellulosa (legno
cereali, canna, ginestra) o anche ritagli di carta e car
tra la buccia grossa e l'albore, o vogli tu legno dentro, e
penna, ma con una picciola canna, o calamo, come oggidì usano alcuni
con gli stracci della tela di lino o di canape, è cosa incerta.
carta arrotondava certi a e certi o che empievano mezza facciata. verga,
portone vuoto. -carta velina o velata, o carta seta (anche
. -carta velina o velata, o carta seta (anche cartavelina):
per confezionare involti di oggetti delicati, o per proteggere stampe, disegni. -per
quale 'velin 'vuol dire cartapecora o pergamena. foscolo, xv-146: se scrivete
anche il bel fiore / di seta o cera o di carta velina, / rosa
bel fiore / di seta o cera o di carta velina, / rosa della grammatica
è scritta. -carta ammarezzata, o marezzata, o marmorizzata: colorata con
-carta ammarezzata, o marezzata, o marmorizzata: colorata con venature marmoree.
mediante un meccanismo mosso dall'acqua corrente o dal vapore. boccardo, 1-406: robert
bisogno, gli accattava dì per dì, o di sancto marco o sancto domenico.
per dì, o di sancto marco o sancto domenico. carena, 1-67: '
involti: per confezionare pacchi, voluminosi o piccoli; può essere con o senza
voluminosi o piccoli; può essere con o senza colla, sottilissima, o spessa
con o senza colla, sottilissima, o spessa e consistente; il tipo più
parati: carta decorata per rivestire pareti o mobili. nievo, i-ii: in
, fatta con cenci di lino e canapa o con cellulosa di legno o di paglia
e canapa o con cellulosa di legno o di paglia. -carta da straccio:
. -carta india, indiana, o oxford: sottilissima, assai leggera,
biglietti da visita). -carta rasa o rasata: pergamena. sannazaro,
carta rasata? -carta reale o regia: a fogli grandi, usati
sostanza essenziale. -carta al carbone o al pigmento: carta fotografica ai sali
a carboncino. -carta a lucido o lucida o vegetale o gelatina: carta
. -carta a lucido o lucida o vegetale o gelatina: carta velina resa
-carta a lucido o lucida o vegetale o gelatina: carta velina resa trasparente con
carta velina resa trasparente con oli essiccativi o con vernici trasparenti (e serve per scopi
argento, di stagno, di alluminio, o di similoro. c. e
oro di gianduia. -carta asciugante o sugante: tipo di carta assorbente,
scrittori sono... la carta o buona o rea,... o
... la carta o buona o rea,... o da strazzo
o buona o rea,... o da strazzo, o da succhia,
,... o da strazzo, o da succhia, o capretta,
strazzo, o da succhia, o capretta, o cartone. carena, 1-66
da succhia, o capretta, o cartone. carena, 1-66: * carta
su quello, proprio nel mezzo, due o tre fogli di carta sugante, uno
pranzo di ieri. -carta assorbente o sorbente: non collata e di grande
impregnata di cera bianca, di paraffina o di acido stearico. deledda, iii-785
calze di carta chinese. -carta cianografica o cianotipica: carta fotografica ai sali di
per riprodurre disegni in nero su bianco o in bianco su azzurro). -carta
-carta fotografica: carta piuttosto robusta o cartoncino, con una faccia sensibile alla luce
copia fotografica positiva. -carta fumigatoria o d'america: foglio di carta da
di nitrato di potassio, di benzoino o altre sostanze, che, bruciato,
che, bruciato, svolge fumi nitrosi o aromatici, utili per la terapia dell'
aromatici, utili per la terapia dell'asma o per purificare l'aria viziata di ambienti
di colore come indicatori di reazioni acide o basiche o neutre o come rivelatori di
come indicatori di reazioni acide o basiche o neutre o come rivelatori di elementi o
di reazioni acide o basiche o neutre o come rivelatori di elementi o composti (
o neutre o come rivelatori di elementi o composti (cartina al tornasole, di
arti grafiche). -carta smerigliata, o smeriglio: carta che ha incollato su
e serve da abrasivo per i legni o materiali analoghi). soffici, ii-12
dipinto, miniato; pagina di libro o di manoscritto; foglio di pergamena scritto
di manoscritto; foglio di pergamena scritto o miniato. -al plur.: libro
che vi si tenesse celata qualche carta o altro, si scucivano i pagliericci per
. carducci, 565: ave, o rima! con bell'arte / su
ogni comunità la formazione di una carta o tabella indicativa de'terreni e delle colture
contrario, ordina un « cedro » o un « albicocco », per noia
banca; titolo bancario, di credito o industriale; cambiale. - carta di
stato possibile scontare carta dei clienti più o meno buona, e con questa fronteggiare
boccardo, 1-407: 'carta mercatabile 'o * carta di commercio '. nome
compendiar gli ufici in breve carta; / o se tu vuoi che semplice vi splenda
maestade il tuo gran nome; / o se in antica lapide imitata / inciso il
antica lapide imitata / inciso il brami; o se in trofeo sublime / accumulate a
, le dissimulazioni, le epoche di cercarsi o di fuggirsi, o di far l'
epoche di cercarsi o di fuggirsi, o di far l'uno e l'altro insieme
statuto, patto, trattato. -far carta o carte: rogare uno strumento. -per
: se iddio da lei mi sepera o 'l demonio, / mai di nessuna
, / s'avessi più avvocati, argento o oro, / o carte o testimon
più avvocati, argento o oro, / o carte o testimon, che fichi agosto
argento o oro, / o carte o testimon, che fichi agosto. ariosto,
se mi mostri per carta, / o per ragion che non ci abbia altri a
, da stampatore fidatissimo, due migliaia o più. leopardi, 222:
proclamazione solenne fatta da uno stato, o da una lega di stati, circa il
14. documento rilasciato da uffici statali o da enti privati, comprovante diritti del
enti privati, comprovante diritti del titolare o attestante l'identità, lo stato di servizio
acquistare, entro determinati limiti, viveri o merci. cecco d'ascoli, 803
scritti che si conservano negli archivi pubblici o privati per un loro particolare valore o
o privati per un loro particolare valore o interesse storico 0 familiare. s
legno legate e sigillate: l'archivio o meglio le carte di giorgio vasari che
di tanti anni. -carte di bordo o di navigazione: documenti dei quali ogni
di visita; le quietanze di pagamento o le bolle di cauzione; la patente di
cartoncini rettangolari recanti su una faccia semi o figure diversi (e servono per vari giochi
: chiederla a chi tiene il mazzo o invitare il compagno a giocarla. -fare
giochi di carte. -giocare alle carte o a carte: fare partite a carte.
, 1-146: se giucherà di danari, o così o alle carte, gli apparecchierai
: se giucherà di danari, o così o alle carte, gli apparecchierai la via
e in piccolo della superficie della terra o di una parte, di una regione
colline ignote / additando -ecco -dice -, o nuova sparta, / le felici termopile
ottenuta con procedimenti aerofotogrammatici. -carta catastale o cadastrale: rappresenta, in scala maggiore
. boccardo, 1-428: la carta o mappa cadastrale di un comune ne divide
celeste: rappresentazione piana della sfera celeste o di singole parti di essa. soldati
ideali delle costellazioni, i nomi arabi o latini, le stelle di prima grandezza
delle varie popolazioni sotto l'aspetto razziale o nazionale. -carta fisica: carta geografica
della superficie terrestre. -carta geologica o geognostica: carta topografica sulla quale sono
l'aspetto delle coste { carte idrografiche o idrografie). varchi, 24-24:
entità dei centri abitati. -carta sinottica o del tempo: rappresentazione, su carta
maggior numero di particolari rappresentabili in scala o per mezzo di segni convenzionali. bar
g. gozzi, 3-5-374: intanto, o bottegaio, / dic'egli, fuor
: apertamente, sinceramente, senza infingimenti o riserve mentali. -giocare a carte
vi mettete sotto, in tasca, o peggio, a carte quarantotto. -non
cambiare, mutare le carte in mano o in tavola: mutarle con inganno, barare
occorre, e liberamente senza aver rispetto o riguardo ad alcuno, ancora che fosse
degli altri. -forzare la carta, o le carte: costringere l'avversario a
. -imbrattare le carte: scrivere o dipingere male, trascuratamente, senza arte
se quanto dir se ne potrebbe, o quanto / io n'ho desir, volessi
rendita non ce n'ebbi un bruscolo? o ti bisogna metterlo in carta?
, che ora sono numerati per facce o pagine. ma la denominazione di carta
scorretta maniera, nel- l'esprimere noia o disprezzo che s'abbia per alcuno,
richieder carte all'esòfago di certi poveracci o di certi tipi che vengono mollati fuora
tratto da via filangieri, magari, o dall'ospedale dei cronici della ghisolfa.
primo getto d'ogni componimento sul tavolino o su cartaccia in cui mi facea portare fichi
cui mi facea portare fichi secchi o altri frutti. alvaro, 7-236: io
2. scritti di nessun valore; lettera o documento che reca cattive notizie, è
privati. 3. carta moneta o titoli azionari deprezzati. alfieri, i-289
non rispondere a chi ti domanda, o rispondere meno che non si conviene a
non si conviene a chi t'ha o punto o dimandato d'alcuna cosa;
si conviene a chi t'ha o punto o dimandato d'alcuna cosa; il che
; il che si dice ancor dar passala o dare una stagnata. caro, 6-6
valore inferiore a quella dei trionfi, o di altre carte da presa le
panzini, ii-435: lo aveva visto due o tre volte in cattedra, e lo
calvino, 1-167: si cacciò quattro o cinque giornali tra la giacca e la camicia
cavata dalla mia cartella di scolaro o dalla cartagloria d'un giullare di
garzoni, 1-238: de'scrittori o scrivani e cartari e temperatori di penne
cartaio. 2. che vende o applica alle pareti le carte da parato
, lat. tardo chartarius 1 che fa o vende carta '. cartàio2
2. finanz. teoria cartalista o statale: quella per cui il valore
trenta milioni di carta-monetata sarebbero cresciuti o diminuiti? colletta, i-277:
raro cartepècoré). pelle di pecora o di agnello, conciata e preparata in
è anche usata per rilegare libri o altro). -cartapecora vegetale: carta comune
ognun d'essi teneva sulla panca uno o più libri, in quarto, rilegati in
, 21: tieni nel pugno, o sorellina, un piccolo / globo di cartapesta
della tua semplice festa, / o giorno di cartapesta, / se mi vuoi
del novellar le vicende, perché alcuni, o per copia di scelti carteggi con assenti
copia di scelti carteggi con assenti, o per confidenza co'personaggi più illustri,
dei meno aggressivi, o dei più inclini verso la storia del
raccolta ordinata di lettere scambiate fra due o più persone. imbriani, 1-145:
cartèlla, sf. foglio di carta o di cartone, stampato, spesso piegato
data della scadenza del contratto di assicurazione o del pegno. de sanctis
indovina che molta roba è stata venduta o impegnata: si vedono parecchie cartelle di
vita di un individuo delinquente, pregiudicato o sospetto, e ha funzione di prevenzione
di una persona ricoverata in una clinica o in un ospedale. 2. nel
segnare. 3. foglio scritto o dattiloscritto, su una sola facciata;
dello stato di ua debito consolidato perpetuo o irredimibile. cattaneo, ii-1-64: in
della forma di lettere di pegno, cedole o cartelle fondiarie. serao, i-310:
6. custodia di cartone, di cuoio o di tela cerata per i libri degli
animi. 8. ornamento architettonico o pittorico raffigurante ima tabella con i bordi
leggiadra invenzione. milizia, ii-230: 'cartella o cartoccio '. ornamento di scultura,
quali trovasi uno spazio di forma regolare o irregolare, la cui superficie alcuna volta
superficie alcuna volta è piana, concava o convessa, e serve a ricevere i
assicella alquanto larga, talora curva, o centinata, o altrimente ornata, la quale
, talora curva, o centinata, o altrimente ornata, la quale da sé
carena, 1-125: 'cartelle', due dischi o lamine circolari d'ottone, parallele,
ionico. milizia, ii-231: cartocci o cartelle diconsi le vedute di fianco del
le composizioni definitive sotto la tenda, o nella camera, a tripoli. =
. garzoni, 1-584: de'duellanti o cartellanti, e padrini di campo.
sui libri (per indicarne il titolo o la collocazione), su bottiglie,
un pezzo di piastra di metallo, o un piccolo e sottil disco di legno
sottil disco di legno legato con ispago o catenella all'anello di una chiave,
recante una sentenza, in materia penale o civile, trasmessa agli uffici del casellario
fa parte di un cartello industriale (o politico). = cfr. cartello2
cartèllo1, sm. annuncio stampato o scritto, esposto al pubblico e recante
, notizie di spettacoli, avvisi pubblicitari o altro; tabella portata a braccia nei
parte alcuna di cavillare e tergiversare, o contender di parole in vece di fatti
l'arte che vi si esercita, o il genere di merce che vi si tiene
.]: cartelli, quelli di legno o di marmo che si mettono sulle botteghe
superiore, in lettere a stampa, o impresse a mano su oro. giusti,
suo scrivano la dicitura del titulus, o cartello, che il giustiziabile deve portare appeso
-cartello doganale: accordo per cui due o più stati, specie se limitrofi,
campo politico: cartello popolare, unione o alleanza dei partiti democratici). panzini
rende noto il programma di uno spettacolo o di una stagione teatrale o cinematografica
spettacolo o di una stagione teatrale o cinematografica. -anche: l'elenco dei componenti
successo di pubblico (un'opera lirica o drammatica). d. bartoli,
5. ant. lapide di marmo o di pietra, recante iscrizioni.
b. croce, iii-23-217: pari o maggiore resistenza incontrarono le dottrine cartesiane e
cartiglio, sm. raffigurazione, dipinta o scolpita, di un rotolo di carta
chiocciole di stucco, portali senza più imposte o cancelli; e rammentano i trionfali ingressi
ne tendeva la seta rossa con due o tre punte aguzze. = cfr.
certi pescetti di grandezza di un palmo o poco più, che si chiamano volatori
, cioè per mezzo d'un tenerume, o cartilagine, che gli unisce, questa
che forma le ali dei pipistrelli, o che hanno ai piedi gli uccelli acquatici
indurimento cartilagineo od osseo delle valvule o dei vasi. = voce dotta
e allora vasco diceva di sì, o semplicemente acconsentiva col capo. dal canto
fare? scartare la dama e un cavallo o i due cavalli? 4.
ai farmacisti per le dosi della magnesia o del sale inglese. brancoli, 4-301:
nel quale il fabbricante pone qualche centinaio o altro determinato numero d'aghi.
d'ordinario inserita nel quaderno del ripieno o coro, ma scritta sopra una cartella
. 3. ornamento, dipinto o scolpito, raffigurante un rotolo di carta
sia ben girato con le sue volute, o cartocci o viticci che ognuno se li
con le sue volute, o cartocci o viticci che ognuno se li chiami. buonarroti
. baldinucci, 95: i cartocci o viticci... hanno luogo sopra l'
menar l'artiglieria, piantarla, caricarla o a cazza o a cartozzo, calcarla
artiglieria, piantarla, caricarla o a cazza o a cartozzo, calcarla, mettervi lo
di tela, di saia, di filaticcio o di pergamena empiuto della polvere necessaria per
appropriati: onde diconsi cartocci a polvere o a palla da 4, da 8,
vuo'ch'io te comperi cavelie: / o liscio o biacca into 'n cartoccino
comperi cavelie: / o liscio o biacca into 'n cartoccino / o de squilletti
o biacca into 'n cartoccino / o de squilletti e d'agora un quattrino
. con lo scatolino dell'unto, o rinvoltino della polvere... in
spetta all'archivista di un'eparchia, o di un patriarcato. tramater
la rappresentazione in piano della superficie terrestre o di una parte di essa.
cartolaio, possa... radere o far radere... alcune carte o
o far radere... alcune carte o libri o quaderni d'imbreviature, né
... alcune carte o libri o quaderni d'imbreviature, né instrumento pubblico,
caiamite rosse con le sbarrettine di ferro o le file sghembe di chiodi attaccati.
cartolai, sempre v'era qualche oltramontano o italiano, che l'aspettavano per vederlo
documento così strettamente da poter essere esercitato o trasferito soltanto se si è in possesso
2. custodia per fogli, disegni o altro, formata da due cartoni,
le scuole dei reverendi padri gesuiti? o fu visto omero col cartolare a tracolla
(chiesa, monastero, comune) o concernente gli interessi di esso.
si chiamò regesto, 0 cartolario, o registro. boccardo, 1-413: 4 cartulario
essere i cartolari se non liberti, o vogliam dire servi manomessi 4 per chartulam
. nel medioevo, servo liberato, o libero privo di beni, assunto con
persona la quale 4 per chartulam ', o sia a titolo di livello, avesse
i balconi del palazzo di don antonio, o davanti a qualche piccola vetrina, o
o davanti a qualche piccola vetrina, o nella cartoleria a comprare un pennino e
la vecchia cartoleria, la vecchia pasticceria o salumeria, non meno venerabili dei monumenti.
', cioè 4 con disegni illustrativi 'o 4 figurata sa di francese e
contenga altresì qualche cosa da chiarire o far più evidente. pan
, quadri storici, scene comiche o figurine del genere, non escluse le pro
: ordine individuale, diramato dal distretto o dagli organi di mobilitazione, per la
per la presentazione alle armi delle reclute o dei militari richiamati dal congedo.
battilori, ricamatori: strisciolina d'oro o d'argento stiacciato, e avvolto sovra
calcolando la somma de'loro semi, o in altro modo. rigutini-cappuccini, 180
4 cartomanzia '. l'arte, o ciurmeria che si voglia chiamare, di
viene usato per biglietti da visita o d'auguri, per biglietti ferroviari, fogli
ariosto, ii-99: con cartoni o feltri si dilatano; / e fan
, 1-241: e finalmente la carta o buona, o rea, o picciola,
e finalmente la carta o buona, o rea, o picciola, o commune,
la carta o buona, o rea, o picciola, o commune, o
buona, o rea, o picciola, o commune, o mezzana, o
o picciola, o commune, o mezzana, o reale, o imperiale,
o commune, o mezzana, o reale, o imperiale, o papale,
o mezzana, o reale, o imperiale, o papale, o da strapazzo
mezzana, o reale, o imperiale, o papale, o da strapazzo, o
reale, o imperiale, o papale, o da strapazzo, o da fucchia,
o papale, o da strapazzo, o da fucchia, o capretta, o cartone
da strapazzo, o da fucchia, o capretta, o cartone, o fabriana,
o da fucchia, o capretta, o cartone, o fabriana, o ferrarese,
fucchia, o capretta, o cartone, o fabriana, o ferrarese, o d'
capretta, o cartone, o fabriana, o ferrarese, o d'altri paesi.
, o fabriana, o ferrarese, o d'altri paesi. buonarroti il giovane,
che di legno fosse armato, / o di cartone, o d'altra cosa dura
armato, / o di cartone, o d'altra cosa dura, / come sarebbe
dura, / come sarebbe il giaco o l'armatura. c. gozzi, i-100
indulgenze invece di esser fucilati in massa o forzati a rimaner tre giorni nella morta gora
si vedeva un mucchio piramidale di grandi o leggere scatole di cartone bianco, quali
tavola, su vetro, su tappeti o arazzi. -anche: disegno da riprodursi
-anche: disegno da riprodursi su stoffa o tessiture. aretino, 2-57: altri
prima di por mano in sulla tela, o piuttosto sopra li vari schizzi e cartoni
poi stabilmente sulla tela di un quadro o sul muro per dipingerveli a fresco:
4. ant. specie di cuffia o acconciatura femminile. l. adimari,
2-228: s'alto il carton sia collocato o basso, / se la cresta le
basso, / se la cresta le cade o innanzi o indietro, /...
/ se la cresta le cade o innanzi o indietro, /... /
cosi, me li fate ricucire, / o me li fate, se non v'
v'è molesto, / di cera, o stracci, o pur di carton pesto.
, / di cera, o stracci, o pur di carton pesto. 6
solito sempre apparecchiare con un foglio, o con qualche cartonaccio servito alle sue pitture
cartuccèra (cartuccièra), sf. scatola o tasca di cuoio o di latta,
sf. scatola o tasca di cuoio o di latta, in cui i soldati ripongono
ripongono le cartucce; giberna; bandoliera o cintura, ove i cacciatori tengono le
704: dica ben di loro o della lor druda in su queste cartucce.