, bellimbusto. firenzuola, 734: o quanti ce ne sono di questi perdigiomi
e di questi be'coram vobis! o che perloni profumati, che si pascono
eran venuti, / non conoscendo morte o fame o guerra, / costor ch'io
, / non conoscendo morte o fame o guerra, / costor ch'io dico,
prorogare, protrarre oltre il termine stabilito o concesso. jacopone, 58-75:
loro franzosi, non farebe novitate alcuna o se lo facesseno cum lumbardi lo perlongasseno
2-45: ella non mai... o in ragionamento o in dispute si porta
non mai... o in ragionamento o in dispute si porta a contendere con
che altri si sodisfaccia nella maniera ardente o quiete come più li piace.
forza di natura in viventi, di fuoco o d'aria, aqua e di terra
perlustrare1, tr. milit. attraversare o percorrere con incursioni esplorative un territorio,
spazio aereo, per rilevare la presenza o l'approssimarsi del nemico. -anche:
maresciallo, ti recherai con quattro o cinque uomini di fiducia a perlu
sulla via di mahio furono commesse o tentate rapine più volte, furono
, per lo più in cerca di qualcuno o qualcosa. c. bini,
, per incarico di un'autorità militare o di polizia, sottopone a diligenti controlli
di polizia, sottopone a diligenti controlli o, anche, perquisisce luoghi e persone
le persone che fanno la perlustrazione, o per uffizio ordinario o in casi straordinari,
la perlustrazione, o per uffizio ordinario o in casi straordinari, 'perlustratoli'.
: era piaciuta a costui la ragazza, o aveva inteso di adoperarla per la sua
una perlustratrice, com'egli diceva, o confidente, o altrimenti detta una spia
, com'egli diceva, o confidente, o altrimenti detta una spia?
. -indagine, giro di ispezione o, anche, perquisizione diligente e sistematica
da squadre di polizia in luoghi sospetti o dovunque lo impongano motivi di sicurezza e
azione del girare più guardie armate più o meno palesemente, per ordine dell'autorità
per ordine dell'autorità, a ritrovare o prendere cosa sospetta o anco per prevenire
, a ritrovare o prendere cosa sospetta o anco per prevenire disordini. pirandello, 8-326
2. per estens. attenta ricerca o visita meticolosa, anche ripetuta, a
in cui si pensa di rinvenire persone o cose di proprio interesse o che,
rinvenire persone o cose di proprio interesse o che, semplicemente, si desidera conoscere
in profondità, caratteristico delle regioni polari o subpolari o dell'alta montagna, in cui
, caratteristico delle regioni polari o subpolari o dell'alta montagna, in cui la
= deriv. dalla locuz. avere (o aversela) per male (v.
13-iv-87: i francesi, per dire irritabilità o permalosità, dicono 'susceptibilité', come se
come sono di non ferire la permalosità o l'ombrosità altrui. pirandello, 8-987:
in modo brusco e imprevedibile a sollecitazioni o maltrattamenti (un animale). dannunzio
-per simil. che provoca sensazioni fastidiose o dolorose al solo contatto (un'erba)
spino. 2. che esprime o palesa un carattere o un umore scontroso
2. che esprime o palesa un carattere o un umore scontroso, insofferente, brusco
un po'dura. -che nasce o è contraddistinto da irritabilità, da scontrosità
è contraddistinto da irritabilità, da scontrosità o, anche, da eccessiva puntigliosità,
eccessiva puntigliosità, diffidenza, gelosia (o anche che ne deriva, ne è
diremmo provinciali. -difficile da possedere o da coltivare (unaqualità). lucini
= deriv. dalla locuz. avere (o aversela) per male (v.
lo più senza andare incontro a trasformazioni o a evoluzioni; durevole, duraturo o
o a evoluzioni; durevole, duraturo o, anche, immutàbile. -in partic
è sì fattamente permanente che giamai cangia o varia tesser suo, ma circa lei
male presente deve considerarsi per una specie o grado di scorbuto. bicchierai, 184
permanenti. foscolo, vii-118: veramente, o giovani, soave cura è quella con
: ancora lo scultore se fa di terra o cera può levare e porre, e
succhia il purissimo latte delle balie toscane o non piglia in mercato vecchio locanda non
coerenza e continuità (una prassi politica o amministrativa). balbo, i-15:
stabile assetto istituzionale (una struttura sociale o politica). -anche: che ha
sue funzioni, a svolgere un'attività o un servizio per un esteso lasso di
in perpetuità di convitto. -riunito o eletto per discutere e deliberare con piena
, di nessuna sorta, tranne due o tre compagnie di cannonieri. periodici popolari
di leva, in contrapposizione al volontario o al richiamato. jahier, 121:
. scamozzi, 1-8-3: ponti mobili o permanenti sopra a'fiumi e simiglianti cose
per molto che le acque vi crescano o scemino. -geofis. bacino permanente
stato, che non si altera o deteriora nel corso del tempo;
... per il reato permanente o continuato dal giorno in cui è cessata
giorno in cui è cessata la permanenza o continuazione. codice di procedura penale [
fatto permanente: quello che produce effetti o conseguenze durature (in contrapposizione al delitto
l'omicidio, le ferite, le rotture o fratture, le falsificazioni,..
,... la moneta falsa o tosata, il libello famoso e cose simili
carico permanente: il complesso dei pesi o delle forze che una costruzione o una parte
pesi o delle forze che una costruzione o una parte di essa deve sostenere ininterrottamente
, ad alcune categorie di dipendenti ferroviari o, anche, a deputati, a senatori
in ciò si contrappone al magnete temporaneo o elettromagnete). -onda permanente:
dizionario di marina, 243: 'fanali'o 'fuochi permanenti': quei fanali costieri che
di un apparecchio, di un impianto o di una rete, in cui le
continua fra i lavoratori di un'azienda o di un settore produttivo e il padronato,
: la teorizzazione (di matrice sindacale o pubblicistica) di tale situazione.
facendolo uscire se non quand'egli, o per distinguere gli atti o per far
quand'egli, o per distinguere gli atti o per far l'ufficio dell'istrione,
gravina, 317: era il coro o rcàpo&x;, cioè ingrediente; o (
coro o rcàpo&x;, cioè ingrediente; o (tràffico *;, permanente;
(tràffico *;, permanente; o xo (jl (aoi; dal
stabilmente; in permanenza, senza interruzioni o soste, incessantemente. segneri,
corsica per qualunque disastro si troverà necessitata o provvisionalmente o permanentemente a formare una
qualunque disastro si troverà necessitata o provvisionalmente o permanentemente a formare una società indipendente e
. gramsci, 1-17: la religione o una determinata chiesa mantiene la sua comunità
persistenza nel tempo di un determinato fattore o fenomeno; l'immutato protrarsi di uno
ha permanenzia né di sito, figura o quantità, e'ci bisogna trovar la
primo architetto nel principio della successiva durazione o vicenda delle cose, che s'appella
3. durevolezza di una materia; inalterabilità o stabilità di una sostanza. mattioli
permanenza. 4. stabilità politica o continuità di un sistema o di un'
stabilità politica o continuità di un sistema o di un'istituzione. marsilio da padova
da padova volgar., i-xm-3: tutti o molti [cittadini] sono di sana
sono le leggi e. lli altri statuti o costume. panigarola, 2-295: ben
-conservazione in vigore di una norma o di una legge per lungo tempo.
perenne, trascendente i limiti storici, o sempre rinnovata attualità di un'opera o di
o sempre rinnovata attualità di un'opera o di una forma artistica. jahier
patrimoni'di stile degli scrittori! refrattario o sordo, svevo ha potuto acquistarsi di
pezzo. 5. sosta più o meno prolungata, dimora, soggiorno di
che debba pagarsi alcun dritto di entrata o di uscita, di carico, di permanenza
permanenza, di deposizione, d'importazione o di esportazione di mercanzie. gioia,
... per il reato permanente o continuato dal giorno in cui è cessata
giorno in cui è cessata la permanenza o continuazione. codice di procedura penale,
continuare ad avere vita, a sussistere o a manifestarsi; durare, protrarsi,
. rimanere, conservarsi per un tempo più o meno lungo, senza mutamenti o variazioni
più o meno lungo, senza mutamenti o variazioni, in
che ha i sudditi feroci e torbidi o avventici che quello che li ha quieti
3. che deriva, è dettato o rivela ed esprime placidezza, mitezza,
borgese, 1-63: fuggire, disertare o più semplicemente restarsene imboscato con placida coscienza
1-205: voi con un solo sguardo, o torvo o placido, potrete, come
voi con un solo sguardo, o torvo o placido, potrete, come più vi
sulle proposte, sulle esortazioni, placide o minacciose, secondo i momenti.
fuor da tanti / secoli andati, o d'arduo lauro il crine / o di
, o d'arduo lauro il crine / o di placido ulivo o il petto adorni
il crine / o di placido ulivo o il petto adorni / d'inclito segno,
da animo sicuro e libero da preoccupazioni o angosce; non agitato, non turbato
pace ornai, sospiri ardenti, / o pensier sempre nel bel viso fissi, /
ti piace? ariosto, 483: o aventura grande, o fortuna ottima! /
ariosto, 483: o aventura grande, o fortuna ottima! / come tanta paura
! della casa, 675: o sonno, o de la queta, umida
, 675: o sonno, o de la queta, umida, ombrosa /
morte prese reposo. -che evoca condizioni o circostanze liete (un sogno).
quei ricchissimi pareti. tasso, 7-8: o padre, or che d'intorno /
solitarie grotte e d'antri orrendi / o là ne'placidissimi mirteti / a la diversa
famigliuola alata / quel ch'è loro giovevole o nocivo. bellori, 2-366: non
. b. corsini, 55: o felice cicala / che sovra un faggio o
o felice cicala / che sovra un faggio o un omo / quasi in augusta sala
. salvini, 39-iv-145: se alcuno effluvio o influenza dagli uni agli altri si tramanda
quali tempestosi. mazza, xxii-508: o graziosa e placida / aura che qui
, 1-iv-341: udiamne il canto, / o figlio di fingài: somiglia al grato
gli olivi, emettendo placide voci d'invito o di comando ai suoi animali. onofri
d'una campana che solo adesso, o brivido! rammento d'aver intraudita nel
. porre in cattiva luce una persona o un atto; giudicare negativamente; rimproverare
più grosse e si truova... o appiccata intorno a certe verghe di ferro
per questo si mettono nelle fornaci, o vero alle pareti, la quale si chiama
scelta compiuta da una persona fra due o più possibilità; arbitrio (anche nelle
che le idee sieno dai sensi o a priori la logica naturale non cerca,
-capriccio casuale (con riferimento ad animali o a forze naturali). sannazaro,
nuovo taglio? taglio d'un solo argine o di tutto un nuovo alveo? quanto
? più su della bocca della divisione o più giù, più profondo o meno
della divisione o più giù, più profondo o meno profondo e quanto più e quanto
e quanto meno si ha da alveare, o lasciarsi a buon placito suo?
al tuo fratello, / senza saputa o placito del popolo? cantini, 1-9-72
ed ottenuta per corruzione, per negligenza o per altri accidenti e riescire in effetto
servirsi di qualunque scrittura anche di scomunica o interdetto, venuta di roma, senza
cui partecipavano i giudici (talora il re o l'imperatore), gli scabini e
aggiungeva il placito, quando, invocato o di sua volontà, rendeva giustizia in corte
di sua volontà, rendeva giustizia in corte o veniva a renderla nelle città dell'impero
del 960, è il placito di capua o di arechisi, proveniente dall'archivio di
desiderabile... che informi l'una o l'altra autorità e i loro placiti
, 216: oh dolcissimi frategli, o convento allegro, o congregazione risprendiente e
dolcissimi frategli, o convento allegro, o congregazione risprendiente e amabile! questa congiunzione
la catena ganglionare in taluni invertebrati, o il sistema nervoso nell'embrione degli insetti
di un dentello appuntito, di avorio o di dentina e ricoperto di smalto,
piccole e distribuite su tutta la pelle o più grandi e distanziate o localizzate sul
la pelle o più grandi e distanziate o localizzate sul rostro. = voce
rumore prodotto dalla caduta di un oggetto o da un colpo, un tonfo,
elettrica costituita da una base con lampadine o con un tubo fluorescente che è applicata
tubo fluorescente che è applicata al soffitto o a una parete e di solito è munita
regione terrestre per lo più molto vasta o sconfinata e lontana da chi parla,
celeste secondo il moto apparente del sole o la presenza degli astri; parte del
pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-ii-257: o somma altezza, e perché tanto bene
da una riva diritta, senza insenature o promontori. tramater [s. v
4. figur. mondo della fantasia o dell'immaginazione, vagheggiato o descritto,
della fantasia o dell'immaginazione, vagheggiato o descritto, specie in poesia; parte
dalle loro teste i nembi di fiori o la grandinata di frasi o la pioggia lapidea
nembi di fiori o la grandinata di frasi o la pioggia lapidea di concetti che sogliono
s'ancora ei spirassero l'aure / o ritomasser pii del dolor mio da una plaga
. ant. infestazione di animali parassiti o nocivi. sassetti, 419: per
di un brano musicale, specialmente polifonico o sacro). zarlino,
zarlino, 1-4-402: alcuni [tuoni o modi] sono dimandati laterali e piagali
lat. plagiare 'vendere un uomo libero o lo schiavo altrui'. plagiàrio,
quell'opera che non presenti qualche prospettiva o qualche figura presa all'uso de'plagiari
dovrebbe, il lavoro che si è eseguito o è già bene avviato per la poesia
plagiare), agg. che è, o è stato, oggetto di plagio.
meravigliosi racconti basta riferirne uno, inventato o plagiato dal compagno di collegio.
una originalità per l'opera plagiata o riprodotta. plagiato2, sm. disus
letterario. -anche: imitazione di idee o di concetti. algarotti, 1-x-135:
non troveranno le anime gentili merci infette o di contrabbando, non maldicenze e satire
mus. tipo di flauto con cinque o sei fori e di suono dolce, usato
]: 'plagiatilo': sorta di flauto obliquo o curvo, inventato da'libii; diverso
. che riceve castighi e punizioni corporali o ne porta i segni (una scolaresca
. delitto consistente nel ridurre in schiavitù o nel vendere come schiavo un uomo libero
vendere come schiavo un uomo libero, o anche nell'appropriarsi o nel vendere uno
un uomo libero, o anche nell'appropriarsi o nel vendere uno schiavo altrui.
comprava un uomo libero e lo teneva o vendeva per servo; o di chi persuadeva
lo teneva o vendeva per servo; o di chi persuadeva ad un servo di
dal suo padrone per comperarlo, venderlo o donarlo altrui. 2. dir
consistente nel ridurre una persona in schiavitù o nel privarla comunque stabilmente della sua libertà
, riducendola in una situazione di diritto o di fatto simile alla schiavitù { plagio civile
plagio letterario, consistente nell'illecito uso o sfruttamento delle altrui opere dell'ingegno).
significare, talora in senso iron. o scherz., una totale soggiogazione psicologica,
scientifica, artistica, ecc.) o di una parte di essa, consistente rispettivamente
rispettivamente nel pubblicarla con il proprio nome o nell'inserirla in una propria opera senza
vale a dire in una mera imitazione o riproduzione dell'opera altrui nella sua identità
-in senso concreto: opera, brano o passo riprodotto o pedissequante imitato da un
concreto: opera, brano o passo riprodotto o pedissequante imitato da un altro autore,
la pedanteria, l'incontentabilità, le logomachie o vogliam dire le contese di parole,
sostenere una originalità per l'opera plagiata o riprodotta. -copiatura di un elaborato
-copiatura di un elaborato altrui (o altra consimile frode) in una prova
non meritano né meno il titolo di plagi o compagni, e se furono approvati sono
nel quadrante anteriore (plagiocefalia frontale) o in quello posteriore { plagiocefalia occipitale)
. bot. disposizione di una pianta o di un organo vegetale in direzione trasversale
di un organo vegetale in direzione trasversale o obliqua rispetto a uno stimolo unilaterale,
uno stimolo unilaterale, come la luce o la jgravità terrestre. = voce
vedere di un aeroplano planante e piombante o girante, bisogna trasformare la visione del
volo librato discendente con il motore rallentato o fermo, sorreggendosi sull'aria per mezzo
talmente rallentato che l'elica esercita poca o nessuna trazione, mentre i suoi piani
dell'acqua per effetto della velocità elevata o per la particolare conformazione della carena.
. elettron. che ha struttura piatta o piana. -transistore planare: tipo di transistore
fondo cieco; vivono sul terreno umido o nelle acque, sia dolci sia marine,
dalle piccole mignatte; e sono così denominati o dalla loro abitudine di andare errando nelle
e de'fondi ed anche nel mare, o dalla loro forma piana. hanno il
. sotto al loro ventre trovansi uno o due succhiatoi. lessona, 1151: 'planaria'
l'essere piano, in modo più o meno perfetto (una superficie lavorata:
si effettua con un blocchetto di riscontro o con un regolo). = dal
di sfericità in un sistema di lenti o in uno specchio. = voce dotta
planato, agg. proprio di un velivolo o di un uccello che plana (il
, che si pone tra la poppa o il fianco delle piccole navi e la
roba entrava e quanta doveva essere scorciata o scartata. -nelle caserme di un
le pareti delle camerate, sopra le brande o letti. in alcune caserme moderne la
, orologio. y frances. cartello o tabellone, in partic. pubblicitario.
plur. -chi). ant. banco o desco per la vendita della carne al
planctòbio, sm. biol. organismo animale o
minutissimi che vivono sospesi nelle acque dolci o marine senza alcun rapporto con il fondo
(animali e piante) viventi sospesi o a galla nelle acque del mare e in
. biol. epifito di organismi vegetali o animali costituenti il plancton.
, che è proprio di un pianeta o dei pianeti. -moto planetare: il
, che è proprio di un pianeta o dei pianeti, in partic. di
senso morale, di un sistema di attività o di vita che fa capo a un
sistemi planetari e nebulose ha ella scoperti o creati? cicognani, v-1-276: attorno
sé stante, lontano com'era quattro o cinque ore-carretto dal sole palermitano.
greca e romana, le divinità collegate o identificate con i singoli pianeti o con
collegate o identificate con i singoli pianeti o con astri ritenuti pianeti. foscolo,
ampiezza planetaria. -che riguarda o si estende a tutta la terra, al
del pensiero cecoslovacco in direzione internazionalistica, o, come dicevamo a praga, addirittura
planetario: rotismo epicicloidale in cui una o più ruote girano intorno ad assi trasportati
fisso (e si elicono ruote planetarie o planetari, sm. plur., le
cupola di una sala avente diametro di io o 12 m) con una durata molto
e filanti. 8. sistema o gruppo di pianeti. -al figur.:
planetifórme, agg. che ha l'aspetto o le caratteristiche di un pianeta.
2. tr. lamentare un avvenimento doloroso o la morte di una persona.
, di un terreno, di una strada o di un centro abitato; disegno tecnico
generalmente per ciascun'opera progettata la pianta o planimetria. carducci, ii-6-64:
planimetria di una città da costruirsi, o scoperta dopo millenni di oblio sotterraneo nelle
aw. alla maniera di una planimetria o di una pianta; secondo un rilevamento
che serve alla stesura di una pianta o di una mappa. gozzano,
, in partic. in una pianta o in una mappa; il tipo detto
tamburo graduato su cui si leggono i giri o le frazioni di giro (e moltiplicati
2-124-48: sì come il misurar per lungo o per traverso, overo a detra e
così il misurar da alto a basso, o per converso, si nomina altimetra [
per rappresentare un mimo talora questi planipedi o recitanti in piano piè e senza zoccolo
si girarebbe attorno, come fa la linda o dioptra del plamisferio nell'asse in mezo
padri, tutte manifatture d'ingegno, o avute d'europa o quivi lavorate da
manifatture d'ingegno, o avute d'europa o quivi lavorate da loro medesimi: un
raggruppato le stelle in nuovi e significanti gruppi o asterismi, v'è uno di questi
ellittica, omalografica, sinusoidale, interrotta o discontinua). g. g.
nell'intervallo e diamitro delle facce uno o due anguli acuti. canteo, 182:
, ma procedendo noi verso l'una o l'altra parte sopra tale planizie,
2. l'essere piano, liscio o disteso. leonardo, 7-i-213: l'
. bot. conidio fornito di ciglia o di flagelli adatti al moto. =
. bot. gamete fornito di ciglia o di flagelli adatti al moto. =
incisione in piano, su pietra litografica o su zinco. ameudo [s.
. che si avvale di matrici piane o del processo di stampa piano (un
spirale, discoidi, con varie concamerazioni o suture sinuose; le non articolate sono
uova in piccole capsule fissate alle erbe o alle pietre. lessona, 1152
; bocca mancante di peristoma, ovale o triangolare. le planorbi si trovano fossili
ed in terra ferma anco sono certe erbe o piante nate da se stesse, e
quale conviene parlare, è il platano o piantano, come il volgo lo chiama
al disotto;... superficie o regione plantare, la pianta del piede
colmare gli avvallamenti di un piede deforme o per sostenere la volta (anche nell'
salvatico si traspianta del mese d'ottobre o di novembre... e puotesi
di anversa christophe plantin (1520-1589) o delle sue accurate e lussuose edizioni.
ant. l'essere piacente o simpatico. poesie bolognesi, v-342-19:
(plur. -i). materia malleabile o cedevole, molle, più
cedevole, molle, più o meno plasmabile. lucini, 4-76:
e reca in sospensione gli elementi corpuscolari o globuli; è formato da acqua per
se non operando mediante campi elettromagnetici o con la fusione nucleare (e si hanno
anche applicazioni pratiche, come i cannelli o torce a plasma in cui il getto
50. 000 °c, serve per tagliare o saldare metalli o per spruzzare polveri metalliche
, serve per tagliare o saldare metalli o per spruzzare polveri metalliche, e consente
plasmàbile, agg. che può essere plasmato o modellato nella forma voluta. tommaseo
modellata di fresco, coperta dei panni o stracci che i pittori stendono bagnati per
dal nulla. masuccio, 58: o signore mio iesù cristo, redentore de la
2. foggiare con la creta o con un'altra materia modellabile una figura
mota molliccia impasta [il vasaio] o batte turchina argilla, / col dito
la cura assidua, con l'educazione o con l'esempio; svilupparne le facoltà
l'esempio; svilupparne le facoltà mentali o spirituali; educare, istruire. ghislanzoni
desiderio. -contribuire alla formazione culturale o letteraria di una persona. carducci
e rannicchia gli animi dentro un egoismo o pauroso o godente ed alleva i codardi.
gli animi dentro un egoismo o pauroso o godente ed alleva i codardi. pavese
/ sotto la forza che ti plasma o crea. b. croce, iii-27-273:
; organizzare in un'opera di pensiero o di letteratura; adattare una lingua a
una lingua a una specifica intenzione ideologica o letteraria. g. visconti, i-3-74
. 2. biol. proprio o caratteristico del citoplasma. lessona, 1152
plasma. 'cellule piasmatiche': noccioli regolari o poco irregolari, che si trovano nel
da te. 2. eseguito o rappresentato con materiale plastico nella forma voluta
rappresentato con materiale plastico nella forma voluta o corrispondente al vero; modellato per fini
che emana dalla cera, dal bronzo o dal marmo, plasmati e vivificati dalla
4. figur. formato intellettualmente o spiritualmente, per lo più in modo
. 7. donati, lxxxviii-i-586: o padre ettemo, o sommo plasmatore, /
, lxxxviii-i-586: o padre ettemo, o sommo plasmatore, / o figlio
, o sommo plasmatore, / o figlio redentor tanto clemente / quanto nessuno a
2. chi modella con la creta o con un'altra materia, per lo
. chi ha cura della formazione spirituale o culturale di una persona, ne modella il
una persona, ne modella il carattere o ne regola la vita; maestro.
umana. -ideatore di una teoria o di una dottrina. settembrini, 90
plasmazione. 2. forma corporea o fisica. mamiani, 9-172: quindi
può farsi che, giusta la formologia o, più propriamente, giusta la plasmazione
biol. cellula rotondeggiante, ovalare o piriforme che ha nucleo costituito da basicromatina
del numero dei plasmociti nel midollo osseo o anche nel circolo sanguigno, che si
fusione dei corpi riproduttori cellulari ambiformi con o senza noccioli delle spugne, delle monere
rizopodi, fusione dei citoplasmi di due o più individui, che lascia indipendenti i
è reversibile quando è posta in acqua o in una soluzione ipotonica).
biol. contrazione del citoplasma di cellule o di plasmodi vegetali immersi in una soluzione
distaccano porzioni di citoplasma contenenti uno o più nuclei. = voce dotta,
spesso suscettibili di indurimento con la cottura o l'esposizione all'aria, per comporre
all'aria, per comporre rilievi decorativi o statue, talora anche come modello preliminare
figure da scolpire, gettare in metallo o dipingere. landino [plinio]
quelle... dove è il getto o forma fatta con le mani, plastice
altro che, sì come la cera o il gesso o l'argilla di informe massa
sì come la cera o il gesso o l'argilla di informe massa, per arte
. guarino guarini, 1-9: la plastica o di fare stucchi. milizia, v-165
ii-230: fosse in fatti la plastica o il disegno lineare il primo prodotto della
'proplasma'della scultura diviene incentivo all'invenzione o all'uso sempre più comune della terracotta
senso dei volumi in un'opera di scultura o anche di pittura. soffici,
di rapporto nei colori, di significato o di bellezza, e la sensibilità dell'autore
equivalga a quella di un qualunque mediocre o nullo. papini, iv-1286: altre
felice che ti crea, con due o tre forme pure nello spazio celeste di
-conformazione del suolo, rilievo altimetrico o orografico di una regione. labriola,
. figur. espressività della creazione letteraria o di un autore; rilievo acquistato da un
parlare con una persona taciturna, indifferente o disattenta. nievo, 4-221: se
, 19-16: cani ex da caccia o da guardia allevati fra la radio e la
plasticamente, aw. per mezzo del rilievo o della scultura; con plasticità e
, offre qua e là nell'insieme sconvenienze o sconcordanze: massima quella del trionfo d'
, in partic. con la creta o con la cera. - anche assol.
plasticare, quando pigliano in mano cera o creta, formano e trasformano facilmente la
quando si tratta di plasticare delle statue o dei gruppi che debbono campeggiare in mezzo
corpo vivente (con riferimento a dio o a un essere soprannaturale e al racconto
3. figur. formare intellettualmente o spiritualmente, per lo più mediante l'
salvarsi lateralmente, indifferente se a destra o a sinistra, comunque non certo risalendo
) è plasticato per indicare la persona o la cosa vittima di un attentato al plastico
la creta, la cera, il gesso o altre materie malleabili per modellare artisticamente figure
malleabili per modellare artisticamente figure in rilievo o statue; plasmatore. lomazzi
di profondità nelle immagini di un bassorilievo o anche di un dipinto, sia nell'insieme
espressività e concretezza di un testo letterario o di un personaggio pienamente riuscito e descritto
e con poco sforzo; l'essere plastico o modellabile nella forma voluta.
visto, quaggiù a firenze, due o tre: mezzi uomini, intelligenti ma
piacevole del 'delirium tremens'di ermete zacconi o del realismo trito, aspretto e donnesco della
. capacità di adattarsi a circostanze ambientali o a mentalità diverse, conservando attualità,
in molteplici toni; pastosità del canto o di un suono. montale,
, effetto del rilievo in una scultura o in una figura pittorica. cameroni,
. possibilità per un blastomero di uovo o per un tessuto embrionale di evolversi variamente
a compiere lo sviluppo e a riprodursi o anche, come nel caso del sangue
di svilupparsi e sopratutto di riprodursi più o meno energicamente, secondo la loro natura o
o meno energicamente, secondo la loro natura o secondo le condizioni accidentali nelle quali si
dello sviluppo, e sopra tutto della nascita o riproduzione. in un altro senso è
in un altro senso è la attitudine più o meno grande che possiede un principio immediato
possiede un principio immediato, un alimento o un umore, come il sangue,
alla riproduzione dei tessuti. e più o meno spiccata secondo le specie animali, gli
, eccellentissimo era altresì nell'arte plastica o sia nei lavori di stucco.
incontrano solo nell'arte cosiddetta della parola o della voce articolata, ma del pari
. 3. che viene plasmato o che è atto a essere modellato;
numerosi, via via, i geni religiosi o filosofici, poetici o scientifici, plastici
i geni religiosi o filosofici, poetici o scientifici, plastici o politici. onofri,
filosofici, poetici o scientifici, plastici o politici. onofri, 11-136: com'ombra
, plastici, trasformabili, da persuadere o da intimidire per la più avveduta o la
o da intimidire per la più avveduta o la più giusta loro azione nell'avvenire
, 3-23: ogni forma, umana o di natura, gli si inserisce nella
particolare (un'opera figurativa di scultura o di pittura). de roberto
approfondir sempre più il lato puramente formale o, come si dice, plastico della loro
, tattili, plastici, spaziali, o che so io. g. raimondi,
: quale arte, quale rappresentazione grafica o plastica è possibile che sia l'espressione dei
specie originali di pulcritudine, la fìsica o plastica, la razionale e la morale;
dialettale. -rivolto alla rappresentazione realistica o all'evidenza icastica. tenca,
epico, al di qua di ogni intenzione o significato, emerge in piena evidenza.
deformazioni permanenti e stabili, senza rotture o disgregazioni (un materiale).
di assumere, per azione della temperatura o della pressione, una forma stabile alla
. 8. esplosivo plastico o al plastico (anche solo plastico,
, usata soprattutto per operazioni di demolizione o di sabotaggio. 9. fis.
. 10. tecn. lavorazione plastica o per deformazione plastica: lavorazione di un
11. medie. che concorre alla formazione o alla ricostruzione dei tessuti corporei; cicatrizzante
che ha per scopo la ricostruzione, funzionale o estetica, di tessuti, organi o
o estetica, di tessuti, organi o parti del corpo, lesi o malformati
, organi o parti del corpo, lesi o malformati, per lo più con l'
finestrino, in una mostra di plastici o di un museo di mineralogia. monelli
2. modello in scala di una costruzione o di agglomerati di costruzioni. ojetti
. letter. modellatore di creta o di gesso o di stucchi. -in partic
modellatore di creta o di gesso o di stucchi. -in partic.:
patrizi, 670: né meno lo stucco o il loto o la cera farà parte
: né meno lo stucco o il loto o la cera farà parte delle arti del
cera farà parte delle arti del plastico o fingitore che 'l diciate. tesauro,
prima di formar la statua col gesso o con la creta, sgrossano co'cenci
si servono... i bigoli o cretari che diciamo, e i plastici che
quelli che l'usano a fame statuette o altre simili opere. temanza, 143
aumenta la plasticità di un materiale o di una sostanza, migliorandone le caratteristiche
, plastifichi). sottoporre un materiale o un oggetto a un processo di plastificazione
l'aumentare la plasticità di un materiale o di una sostanza con l'aggiunta di
sostanza con l'aggiunta di un plastificante o con il riscaldamento. 2.
plastica una superficie, a scopo estetico o protettivo. = nome d'azione da
il colore a olio più efficace dell'acquarello o del pastello, e la plastilina,
pastello, e la plastilina, della cera o della creta, ecc. de pisis
l'udire, cascando ella negli occhi o nelle orecchie. tansillo, 2-236:
i gradini che circondano intorno la platea o l'arena sorgono i palchetti o ponti pegli
la platea o l'arena sorgono i palchetti o ponti pegli spettatori. -orchestra del
piazza ch'è quella che noi chiamiamo platea o partere, e che i greci denominavano
de'gran signori e appartiene alla platea o al popolo. alfieri, i-253:
. gruppo di spettatori di un'azione o di un fatto; uditorio. -anche:
quasi fosse un umile servo di cristo o un emulo di s. francesco, appena
. edil. piattaforma continua, a muro o a palafitta, che ha la funzione
ripartire i carichi di strutture verticali soprastanti o, se si tratta di opere d'
(anche nell'espressione platea di fondazione o fondazione a platea). vasari,
e fortificate con qualche platea di pali o muro come si fanno le pile de'
della camera di lavoro di un forno o di una fornace. -anche: fondo della
spianata e di grande estensione, vegliante o cieca, comechessia. 7.
urbana; slargo apprestato per esigenze urbanistiche o anche decorative. fr. colonna
nell'ordinarie e misurate città chiameriasi prato o platea formano una veramente immensa campagna.
uno spettatore; assistere a fatti, azioni o discorsi senza possibilità di intervento.
-per la platea: conformemente alle attese o ai gusti degli altri; per ottenere
gusti degli altri; per ottenere vantaggi o il successo, dissimulando le proprie reali
tenuti per ragion personale dimostravasi co'ruoli o platee, come chiamaronle, nelle quali
plateale, agg. che riguarda o che avviene in piazza, pubblico (
. serao, i-836: ogni tre o quattro mesi padre e madre hanno una lite
posto quando occorre creare personaggi tragico-grotteschi, o anche comici, ma di un comico
quelli i quali per manco di cultura o d'ingegno si sentono inetti a questi
plateale, da tre braccia il franco o da dozzina. 2. espresso
2. espresso da un uditorio o da un gran numero di persone;
plateale delle modernità col darle tono classico o falsa ingenuità primitiva. butti, 324:
, no, è vocabolo troppo cattedratico o plateale, che è lo stesso.
per l'evidenza (dovuta a inabilità o a stanchezza) con cui è compiuto più
hanno in piazza, cioè nei mercati o nel comune commercio, diverso da quello
. platealità, sf. comportamento o atteggiamento esagerato e ostentato o anche triviale
. comportamento o atteggiamento esagerato e ostentato o anche triviale e volgare.
2. goffaggine, grossolanità di stile o di invenzione letteraria. imbriani,
: trivialmente, ma anche più basso o volgare. orioni, x-12-166: avrebbe voluto
la platea di fondazione, con muro o con palafitta, di un edificio,
edificio, in partic. di una pila o di un argine e dei pennelli che
-ci). stor. dir. tributo o regalia di origine feudale da pagarsi al
regalia di origine feudale da pagarsi al sovrano o al signore feudale o alla comunità per
pagarsi al sovrano o al signore feudale o alla comunità per l'uso di suolo
animali, detti anche vermi piatti, parassiti o indipendenti, con corpo appiattito, molle
; sono ermafroditi e presentano sviluppo diretto o anche stati larvali; si dividono in
riferisce alla città greca di platea, o ne proviene; abitante di platea.
-anche sm.: tipo di cervo o daino che presenta questa caratteristica.
: 'platìcero': specie di cervo o daino che ha coma assai compresse e
i corpi, ma i raggi di due o più pianeti si congiungono insieme, il
.., distìnte da un frutto o legume compresso ed allargato. lessona [
plàtina, sf. ant. lastra o striscia di metallo, legno, cuoio
striscia di metallo, legno, cuoio o altro materiale. ramelli, 45:
2. marin. piastra di metallo o tavola di legno per chiudere le falle
che si sposta con movimento a cerniera o a pressione parallela o a glifo.
movimento a cerniera o a pressione parallela o a glifo. 2. tess.
2. tess. lamina metallica della ratiera o del telaio e della macchina per maglieria
uno strato di platino, mediante elettrolisi o immersione nel metallo fuso, una superficie
una superficie metallica per conferirle lucentezza o resistenza alla corrosione, o un vetro,
lucentezza o resistenza alla corrosione, o un vetro, per migliorare la qualità
migliorare la qualità riflettente dello specchio, o una porcellana. - anche: lo
che ha la forma di un piatto o di un disco. fr. colonna
platinìfero, agg. che contiene platino o è ricco di platino (un minerale
voce dotta, comp. da piatin [o \ e dal tema del lat.
è raramente cristallino; presente in pagliuzze o in granuli nelle sabbie alluvionali, trova
squamosa che si ottiene calcinando un acido o un sale di platino, dotata di
platino) e dal gr. xu7; o <; 'stampo'; voce registr. dal
dica dei chirotteri e delle scimie platirine o catarine, che non potrò ottenere di
potrò ottenere di vedere in un museo o in un giardino zoologico, se non
, che si presentano appiattite e concave o divise in due parti, con conseguente
. scherz. persona che affetta opinioni o atteggiamenti di tipo platonico, in partic
si ispira ai concetti della filosofia platonica o neoplatonica. -anche, per estens.,
che si ispira a un generico idealismo o spiritualismo. gobetti, 1-33:
. ispirarsi ai concetti della filosofia platonica o neoplatonica. speroni, 1-2-244: è
artificiosa e manierata di idee, concetti o modi di pensare propri della filosofia platonica
aw. secondo la dottrina di platone o della scuola platonica; conformemente a idee
, 17-323: anche quando un maschio o una ragazza sono visti da soli essi
ii-9-205: a sentir te, tutti sono o sono stati innamorati di te platonicamente.
, sf. atteggiamento di pensiero o anche concetto, idea, che si richiamano
, che si richiamano in modo approssimativo o erroneo alla dottrina platonica o neoplatonica (
modo approssimativo o erroneo alla dottrina platonica o neoplatonica (e ha una connotazione spreg
. platonici$mo, sm. corrente o scuola di pensiero che si ispira alla
, passata per la filiera di due o tre ingegni potenti e alla quale ò
più schietto platonicismo d'innamorata senza desiderio o malizia. = deriv. da
opere (e anche al suo stile) o vi è contenuto e sostenuto.
colle proporzionali ineguaglianze de'loro moti più o meno celeri, fanno un concento perfettissimo
che che se ne dica plotino o altro platonico filosofante. magalotti, 23-76:
internamente non son più democritico che platonico o peripatetico o stoico o di qualunque altra
son più democritico che platonico o peripatetico o stoico o di qualunque altra setta di antichi
democritico che platonico o peripatetico o stoico o di qualunque altra setta di antichi o di
stoico o di qualunque altra setta di antichi o di moderni filosofi. giannone, ii-117
io parimente anderò pensando se debbo amarvi o no. f. m. bonini
bonini, 1-i-11: niuno si trova che o d'affetto platonico o di sangue o
niuno si trova che o d'affetto platonico o di sangue o di senso non ami
o d'affetto platonico o di sangue o di senso non ami ed ammiri il bello
grano. gozzano, i-231: lodati, o padri, che per le madonne /
, platonici versi: 'o simul, o juncti poteramus vivere nos tres'. -scherz
amoroso che esclude ogni contatto carnale (o teorizza tale tipo d'amore).
. 7. che è privo o che prescinde da qualsiasi osservazione o analisi
privo o che prescinde da qualsiasi osservazione o analisi della realtà circostante e delle sue
, dimenticando gli interessi dell'individuo, o quelli delle moltitudini, dà di getto
la natura si prende in due modi, o come natura naturante, per usare il
e questo è iddio autore della natura, o come natura generante, cioè la maniera
secondo l'esigenze delle seconde cagioni, o vogliam dire alla platonica, l'arte
: ascoltiam sotto anacreontea pergola, / o a la platonia verde ombra de'platani,
. platonismo, sm. scuola o corrente di pensiero che si ispira alla
ispira alla filosofia platonica; orientamento filosofico o visione del mondo che discende dalla dottrina
kantismo. 2. idealizzazione più o meno radicale di motivi o temi esistenziali
idealizzazione più o meno radicale di motivi o temi esistenziali sia in ambito letterario sia
poi mai quel poeta [petrarca], o rattenuti dalla paura d'imbrattarsi della ruggine
, di certe rime..., o di rabbrividire fra il platonismo poiché lor
loro dal proprio capriccio e dai romanzi o da un falso platonismo, di cui.
platone. -anche: filosofo di ispirazione o di scuola platonica. bisticci
agg. che si ispira alla filosofia platonica o neoplatonica. b. croce
concezione puramente spirituale e ideale della realtà o dell'amore. papini, iii-523:
, come lui, quasi sempre platonizzante o cristiano. platonizzare, intr.
reso conforme alle dottrine della filosofia platonica o neoplatonica; ispirato a platonismo.
... si faccia una massa o piatta in servizio di questa milizia. cantini
oro per cavallo, da applicarsi alla piatta o vero massa. dizionario militare italiano [
, sf. ant. pala del remo o del timone. guglielmotti, 663
663: 'piatta': la pala del remo o del timone. = voce
che applaude. -anche: che acclama o che festeggia con gesti e con voci.
-per estens. che esprime gioia, allegria o anche meraviglia, stupore; festoso,
: a lei d'intorno tutti / o taciti o plaudenti eran coloro / che 'l
lei d'intorno tutti / o taciti o plaudenti eran coloro / che 'l desir di
. battere le mani in segno di gioia o di favore; applaudire. -anche:
. -anche: manifestare il proprio favore o la propria gioia con gesti o con
proprio favore o la propria gioia con gesti o con voci; levare clamore di consenso
con voci; levare clamore di consenso o di giubilo; festeggiare.
. carducci, iii-2-97: viva, o prode corsiero! a te la palma
per estens. lodare calorosamente, accogliere o valutare con pieno favore, approvare entusiasticamente.
aria le ali in segno di compiacimento o di approvazione (un uccello o anche
di compiacimento o di approvazione (un uccello o anche gli angeli e i beati nel
la timidezza, la siccità del pensare o la rubberia delle forme non mi spariva
chi manifesta con applausi la propria approvazione o il proprio entusiasmo. -anche, per
2. lodevole, degno di approvazione o di ammirazione. peregrini, 2-22:
abbia forza particolare da molto notabilmente insegnare o muovere o dilettare. tesauro, 8-38
particolare da molto notabilmente insegnare o muovere o dilettare. tesauro, 8-38: noi,
e di gloria per le proprie virtù o imprese. rosa, 2-246: licurgo
. bene accetto, che può essere condiviso o gradito da tutti. - anche:
, conforme alla ragione, alla norma o all'uso; ragionevole. galileo,
5. credibile, che ha apparenza o sostanza di vero; convincente.
chiedo lineamenti / fissi, volti plausibili o possessi. -con litote. nievo
; conformità alla ragione e alla natura o alla realtà e alla verità; ragionevolezza
, la loro plausibilità; ma presto o tardi finiscono col manifestarsi per quello che
insieme di gesti, voci, canti o grida di favore, di giubilo o di
canti o grida di favore, di giubilo o di meraviglia; acclamazione, ovazione.
fateci / con lieto plauso, o spettatori, intendere / che non vi sia
, apprezzamento, approvazione; riconoscimento ammirato o compiaciuto di doti, virtù, capacità
? che dici? che essamini? / o quel grattarsi così la collotola, /
; era destinato soprattutto a terreni fangosi o sabbiosi e, per la particolare robustezza
. cesariano, 1-163: plaustri o vero sarrachi: questi vocabuli significano carri
ove dia facil varco / fossa o canal, vegge, carrette e plaustri,
orioni, x-7-147: carri falcati di battaglia o bighe leggere o plaustri dipinti trasportanti merci
: carri falcati di battaglia o bighe leggere o plaustri dipinti trasportanti merci o masserizie,
bighe leggere o plaustri dipinti trasportanti merci o masserizie, famiglie e tribù, armati
alla biforme fera. boccaccio, vii-139: o luce ettema, o stella mattutina,
, vii-139: o luce ettema, o stella mattutina, / la qual chiuder non
carr.. vo'dir dal plaustro, o sole. -carrozzone su cui si
ella per vita vostra? sulle scene o sui plaustri? nei teatri o nei borghi
sulle scene o sui plaustri? nei teatri o nei borghi?... mirate
il quale, tingendosi le gote di feccia o di minio, come scrive tibullo,
le muse, se fusse stato loro necessario o venuto a uopo il favellare, arebbono
, i quali sembrano aver desunto tal nome o dal ritrovarsi in più numero o dal
nome o dal ritrovarsi in più numero o dal gran numero di punti di cui
tendenza a dedicarsi spesso ad attività illegali o almeno ai margini della legge).
si facesse ad alcun pontefice, re o imperatore. muratori, iii-26: non riceve
sprovveduta di buoni capi e di leggi o perduta la riverenza ai magistrati, ogni
usa e si osa ancora chiamarlo plebaglia o popolaccio. emiliani-giudici, i-148: il
sguaiate cantafere: brodaia che i letterati o scribacchiatoli della città credevano convenire alla plebaglia
plebano1, agg. ant. che regge o è titolare di una pieve.
romana (in contrapposizione alla classe dominante o nobiltà). livio volgar.
popolazione in quanto oggetto dell'azione politica o deltammaestramento morale e religioso; l'insieme
quella. 3. lo strato o l'insieme degli strati inferiori della popolazione
in contrapposizione a nobiltà e ad aristocrazia o ad altri termini che designano le classi
e gli uomini della lorda plebe nulla o assai poco s'intendono di bellezza.
, se questi generi non si vendono o non si vendono bene, i grandi non
francese tradotto dall'italia è quello delle plebi o di giovanna d'arco che arriva dopo
da ridire, è idealissimo: creare o rifare quell'aristocrazia dell'intelligenza che operi
. parte meno qualificata, scarsamente specializzata o anche più disprezzata di una determinata categoria
animali considerati in subordine rispetto ad altri o anche all'uomo. imperiali, 4-609
quanti mali hanno fatto entro alla santa o città o plebe o sinagoga o chiesa.
hanno fatto entro alla santa o città o plebe o sinagoga o chiesa.
entro alla santa o città o plebe o sinagoga o chiesa. 10.
alla santa o città o plebe o sinagoga o chiesa. 10. locuz.
/ se letto non hai mai virgilio o dante, / che ha far una persona
volgarità, grossolanità (nell'espressione letteraria o nel comportamento). è.
usata il caro, ma sì plebeamente o scherzandosi, sì come fece il molza nella
ad inalberarsi plebeiamente per ogni piccolo guasto o errore che si verificasse nel lavoro degli
! -in modo accetto alla plebe o adatto a essa. varchi, 7-186
plebeismo, sm. modo di dire o espressione o forma linguistica di origine popolare
, sm. modo di dire o espressione o forma linguistica di origine popolare (e
iv-646: il plebeismo di talune mosse o apparenze non contraddice affatto la gentilezza delicata
che appartiene alla plebe di roma antica o la costituisce. petrarca, ii-1-183
senatori insieme capitularono che a qualunque uomo o donna che per forza si accostasse alla
parte esaminerò qual sia più utile, o nascere nobile o plebeio. boccaccio,
qual sia più utile, o nascere nobile o plebeio. boccaccio, dee.,
sirocchie / avesser letto le capitolesse / o, per me'dir, quelle maccheronee /
che follia... che qualsivoglia, o nobile o plebeio che sia, pigli
... che qualsivoglia, o nobile o plebeio che sia, pigli donna,
2-4-346: l'adattare alla epopea il lettore o l'uditore plebeo et ignorante mi pare
rovesciar dal carro / lo suo rivale, o rovesciato anch'esso / perigliar tra le
mi partii, la contesa se fosse migliore o peggiore il despotismo irrequieto del genero,
regnatore nuovo e plebeo per conquista, o la quietissima tirannia del suocero, procreato
, dove molti degli uomini d'arme, o contadini o plebei, e sudditi a
degli uomini d'arme, o contadini o plebei, e sudditi a altro principe,
giovanni d'austria e voi qualche plebeia o vecchia, come sono io: scortese,
. grazzini, 257: scatena (o eolo] tramontano, /...
: anziché prendere per via degli speziali o per vacchereccia, cacciavasi nei vicoli ove
rivela con il proprio comportamento bassezza morale o intellettuale, grossolanità, volgarità o inclinazione
morale o intellettuale, grossolanità, volgarità o inclinazione viziosa. burchiello, 2-13:
di costumi che sia additato per porco o per scimunito e per sgraziato.
credono e dicono il male che veggiono o odono, ma bene spesso non dico da
. si lordano nel pantano delle lascivie o almeno invaniscono nelle leggerezze d'amore,
, grettezza d'animo, abiezione morale o intellettuale, mancanza di educazione o ne
morale o intellettuale, mancanza di educazione o ne nasce (un sentimento, un
campo ceda. -che riflette ottusità o superficialità di pensiero (un indirizzo filosofico
merito. 6. che presenta meschinità o carattere popolaresco e rudemente comico e realistico
e rudemente comico e realistico di argomenti o bassezza di stile; poco solenne (un'
; poco solenne (un'opera letteraria o artistica: anche in espressioni di modestia
2-132: te ne scongiuro, se odi o leggi ancora declamazioni contro siffatto genere di
del cinque e del seicento, plebee o diventate a poco a poco plebee,
che, di lungi da ogni plebeio o publico stilo di parlare, si trovassero parole
; che ne è tipico, manifestandone o la violenza o l'avidità o l'
è tipico, manifestandone o la violenza o l'avidità o l'ingenuità o anche
manifestandone o la violenza o l'avidità o l'ingenuità o anche la forza integra
violenza o l'avidità o l'ingenuità o anche la forza integra e sincera dei
con cui un capurro ha scritto « o sole mio », a voce spiegata,
/ (come dir dalla striglia o dalla zappa) / e con una giornea
è che tutto il clero, rosso o bianco o verde o negro, vadano alle
tutto il clero, rosso o bianco o verde o negro, vadano alle chiese
il clero, rosso o bianco o verde o negro, vadano alle chiese scalzi e
1-22: tai cose non le sai / o le sprezzi, perché sei / un
sei / un augel de'più plebei / o qual talpa occhio non hai.
ower zentili? / siti vu'franchi o vili? = comp. da
, agg. stor. che si riferisce o è proprio del plebiscito (come moderno
. 2. che ha natura o carattere di plebiscito (come tipo di
hanno votato ubbidendo ad una costrizione morale o materiale. bacchelli, 2-xxiii
: a un certo punto, fra otto o dieci signore nel cui centro stava luisella
proposte dei suoi tribuni; la norma o l'insieme delle norme di legge stabilite
legge, plebiscito, senatoconsulto, costituzione o vero editto, risponso de'savi.
senatusconsulti furono una specie di leggi volanti o temporarie, essendo per lo più promosse
-per estens. legge di origine popolare o assembleare. b. pulci,
base alla decisione unilaterale di uno stato o in forza di un apposito accordo intemazionale
di legittimità democratica a operazioni di annessione o di unificazione di un territorio a un
italia meridionale a dichiarare: 'se vogliono o no l'italia una indivisibile sotto la dinastia
2-220: senza venalità, senza prefetti o birri che violentassero la libera votazione delle
cm, hanno piume di colore verde o bruno, con riflessi brillanti porpora e
né mai innanzi che naschino le vergilie o vero pleiade che sono nel segno del tauro
mola. -anche con valore limitativo o spreg.: gran numero (legato
un qualsiasi carattere comune) di personaggi o di scrittori o di uomini in genere
comune) di personaggi o di scrittori o di uomini in genere che non meritano
oggetto / dei tuoi esperimenti più o meno falliti / di creare o distruggere felicità
o meno falliti / di creare o distruggere felicità coniugali. -insieme di oggetti
ganglionare, una riunione di parecchie ghiandole o gangli linfatici in un dato punto del
, caratterizzanti un processo infiammatorio, acuto o cronico, delle meningi del midollo spinale
si contiene. -con riferimento all'assoluzione o all'indulgenza. capitoli della compagnia dei
plenario (in partic. un diritto o un'altra situazione giuridica).
noi abbisogniamo di qualche cosa di più o di qualche cosa di meno. il
totalità dei peccati commessi da una persona (o anche da un gruppo o da una
persona (o anche da un gruppo o da una comunità), alla colpa
qualsiasi particolare restrizione, limitazione, vincolo o condizione; completo, incondizionato (una
incondizionato (una qualsiasi situazione, atto o vicenda giuridica). - amnistia plenaria
sua autorità privata, senza altra requisizione o licenza, per se stessa o per procura
requisizione o licenza, per se stessa o per procura al sudetto futuro marito possa
sua natura inerisce, senza trovare limitazioni o eccezioni in immunità, esenzioni o privilegi
limitazioni o eccezioni in immunità, esenzioni o privilegi di cui godano singoli individui o
o privilegi di cui godano singoli individui o gruppi viventi nella relativa circoscrizione territoriale.
soggetto (un sovrano, un'autorità o anche un privato cittadino) a un altro
proponente senza necessità di una preventiva approvazione o di una successiva ratifica. sanudo,
fine di trattare affari di natura generale o di particolare importanza (la riunione,
riunione, seduta plenaria, di un organo o di un corpo collegiale e, per
, per trattare affari di ordinaria amministrazione o di natura speciale, si riunisce in composizione
speciale, si riunisce in composizione ristretta o si articola in più sottogruppi come commissioni
contrasti di giurisprudenza fra le varie sezioni o che siano comunque di particolare importanza (
difformi, possono, su richiesta delle parti o di ufficio, rinviare con ordinanza la
durante il plenilunio, che lo accompagna o ne è tipica manifestazione.
, v-323: nel tempo del plenilunio o della luna crescente questa riputavasi abbondantemente provveduta
ala di cigno. palazzeschi, 3-173: o serenate di una dolcezza paradisiaca in placide
; inettitudine. papini, 34-13: o quadrupedante alunno della cabala pegasea! occhiuto
per sorte qualche prencipe, communità, città o compagnia contribuisse 500 mila scudi, in
maneggio s'incontrò nel riconioscimento delle facoltà o plenipotenza del re di spagna nella quale
di bocca steliucce di rose... o plenipotenza graziosissima! = voce
-chi ha avuto un incarico di natura sociale o mondana fra private persone; portavoce.
che non si chiamano salandra, sonnino o martini ma weil, joel e toepliz,
percepibili all'interno della propria materia, o di un recipiente del quale sia completa
abbia alcuno foro per lo quale esca o trapeli di questo cotale liquore, tanto
alcuno vacuo e che non sia pieno o d'aria o di qualche altra cosa;
e che non sia pieno o d'aria o di qualche altra cosa; e che
atomale vel pulverulente aut giareosa aut arenosa o cretosa o liguosa per cortice de li
pulverulente aut giareosa aut arenosa o cretosa o liguosa per cortice de li intervalli:
: condizione dello stomaco pieno di cibo o di bevande; la sensazione di sazietà,
2. totalità (di persone o di cose). zanobi da strato
quelle cose si fanno in questo mondo o che partitamente sono possedute dagli uomini,
di grasia superna. musso, 240: o felicità de'nostri tempi, non vi
dopo il giudizio di dio l'assunzione o la caduta nell'eternità? -eccelsa
, profondità, vivezza di un sentimento o di una disposizione interiore. -anche:
più con riferimento all'autorità della chiesa o a quella del sommo pontefice).
volume scrivere le istorie universali del mondo o di nazione alcuna particolare. 11
di un parlamento, di un'assemblea o di un organo collegiale (in partic
presenta pleocroismo. -anche: che attiene o che si riferisce a pleocroismo.
rispetto alle altre (in un animale o in un vegetale). lessona,
: 'pleocroismo': stato di coloramento compiuto o esagerato di una parte di un vegetale o
o esagerato di una parte di un vegetale o d'un animale. =
caratteristica degli organismi e dei parassiti animali o vegetali che si nutrono di più sostanze
vegetali che si nutrono di più sostanze o che vivono a spese di più specie
vivono a spese di più specie animali o vegetali. = deriv. da pleofago
biol. e medie. che presenta o che vive in condizione di pleofagia (
pleomastìa, sf. presenza di mammelle o capezzoli soprannumerari. = voce dotta
, 1154: 'pleomazia': moltiplicità di mammelle o di capezzoli nei mammiferi. =
ripetitiva per la presenza di aggiunte concettualmente o grammaticalmente superflue (per lo più aggettivi
per lo più aggettivi, particelle avverbiali o pronominali, specificazioni), assai frequente
un'espressione ridondante, arricchita di aggettivazioni o di specificazioni o di aggiunte non necessarie
, arricchita di aggettivazioni o di specificazioni o di aggiunte non necessarie alla comprensione,
frequenti ellissi,... i pleonasmi o parlari soverchi..., che
dire una volta sola (pleonasmo), o nel dire in un luogo quello che
flessive (come la presenza di pronomi o preposizioni accanto a forme coniugate o declinate
pronomi o preposizioni accanto a forme coniugate o declinate). 4. per estens
4. per estens. aggiunta superflua o decorativa; un di più.
lasciato a sé è cosa bruta: o, meno duramente parlando, è pleonasmo
pleonasmo deu'essere. -cosa o personaggio inutile e senza senso. orioni
costitui sce un pleonasmo grammaticale o stilistico. carducci, iii-30-256:
contado: « tu sei più matto (o matta) della fiorina, che suonava
suonava il cembalo ai grilli ». o con maggiore esattezza: « che la
2. per estens.: che sussiste o che è compiuto senza necessità e bisogno
'pleonasto'. lessona, 1154: 'pleonasto'o 'spinello nero': specie di alluminato anidro
anidro a base di magnesia, zinco o ferro, che si presenta in forma
in tutto il mon do, parassite o saprofite sui vegetali morti e particolarmente sulle
: la cura è alcuna volta de pleuresi o de pleriplemonia o di tisico. dizionario
alcuna volta de pleuresi o de pleriplemonia o di tisico. dizionario di sanità, ii-294
di vedere se la pleripneumonia sia vera o falsa. = voce dotta, comp
uomo, causata dall'ingerimento di carni o uova di pesci, o carni
carni o uova di pesci, o carni di animali che si sono nutriti di
. v. f: 'pierosi': replezione o ristabilimento d'un corpo da malattia o
o ristabilimento d'un corpo da malattia o da evacuazioni troppo copiose spossato. lessona
paleont. primate fossile risalente al pleistocene o al pliocene e che presenta diverse caratteristiche
rettangolare dell'insieme delle file, compatto o aperto nel centro, occupato in questo
suono in rapporto a una differente forma o posizione degli organi interni.
, è quella sulla quale si percuote, o meglio che si tocca appena, perché
nel suo interno si trova una matita, o uno spumino intinto di inchiostro della cina
medie. che si avvale del plessimetro o che viene eseguito usando il plessimetro (
indiretta, costituito da una piastrina metallica o di altro materiale, che veniva applicata
sottile piastrella di legno, di corno o di avorio, o una moneta larga,
, di corno o di avorio, o una moneta larga, possono all'uopo,
; quello che esegue la percussione diretta o digitale. 2. mus. disus
morgagni, 189: accresciuto l'irritamento o in que'plessi [dei nervi cardiaci]
in que'plessi [dei nervi cardiaci] o nel cuore, potrà seguire o per
] o nel cuore, potrà seguire o per soverchio ribollimento di questo o per
potrà seguire o per soverchio ribollimento di questo o per contrazione de'nervi...
che appartenesse al sentimento e dei plessi o nodi organi di questi sensi. d'annunzio
). medie. eseguito, misurato o rilevato per mezzo del pletismografo; che
parte del corpo, provocate dall'aumento o dalla diminuzione dell'afflusso sanguigno; trova
lessona, suppl., 121: 'pletismografo'o misuratore dei cambiamenti di volume: strumento
sf. medie. variazione in aumento o in eccesso della massa sanguigna.
sanità, ii-287: 'pletora': ripienezza o abbondanza di sangue considerabile ne'vasi la
infezioni e le pletore mediante la doccia o il salasso? -per estens.
che per trovarle una tinta d'eleganza o d'idealità bisogna ricorrere alla tisi o
eleganza o d'idealità bisogna ricorrere alla tisi o alla pletora europea dantisi convegno intorno
che sia necessario il diminuire la pletora o abbondanza della massa degli umori per quanto
estens. quantità eccessiva rispetto alla necessità o alla norma, tanto da indurre conseguenze
.. di molto e caldo sangue, o... prevengono l'ordinario tempo
prevengono l'ordinario tempo de'loro sgravi o ne prolungano la durata. bocchelli,
una educazione sbagliata, di una istruzione o monca o pletorica. ojetti, iii-277:
sbagliata, di una istruzione o monca o pletorica. ojetti, iii-277: d'annunzio
che può essere coperto di placche ossee o di squame spesse con spine o anche
placche ossee o di squame spesse con spine o anche nudo e il capo grosso con
di piante della famiglia labiate, erbacee o arbustacee, con circa 120 specie per
piccola verga di legno, osso o metallo, uncinata a un'estremità e usata
estremità e usata per sonare la cetra o la lira, impugnandola con la destra
lamella ovale, di tartaruga, metallo o celluloide, usata per sonare il mandolino
. tasso, 1-19-1: cingiti, o musa, il crin di verde alloro,
7-94: angel che mova il plettro o ciel che giri / non di tanta
. martini, 2-1-434: la cinira o sia cetra percuotevasi col plettro, e il
90: siete la luce, o unghie, / di cui la negra lancetta
ogni sorte / al suon cantavan di zufolo o plètro. fagiuoli, vili-19: vedi
, / expulso t'abbia per molestia o tedio / dal dolce ospizio suo,
feci il mio plettro. -capacità o facilità del comporre, estro poetico.
dei quali l'uno, detto pleura parietale o costale, riveste l'interno della cavità
e l'altro, detto pleura viscerale o polmonale o polmonica, aderisce alla superficie
l'altro, detto pleura viscerale o polmonale o polmonica, aderisce alla superficie dell'organo
2. zool. parte di tegumento o porzione laterale del corpo, nel torace
porzione laterale del corpo, nel torace o nell'addome degli artropodi o nei molluschi
nel torace o nell'addome degli artropodi o nei molluschi. 3. letter.
anat. che è formato dalla pleura o che fa parte della pleura; pleurico.
pleurapòfi$i, sf. anat. arco o processo osseo delle vertebre cervicali degli uccelli
pleurectomìa, sf. chir. asportazione totale o parziale della pleura parietale, praticata per
trattamento dell'empiema, di pleuriti croniche o di tumori della pleura.
è proprio della pleura, che interessa o che è formato dalla pleura. -aderenza
-aderenza pleurica: quella interessante porzioni più o meno estese dei due foglietti della pleura
. -versamento pleurico: liquido, essudato o trasudato, che si forma nella cavità
forma nella cavità pleurica in seguito a pleuriti o a discrasie o stasi venose.
in seguito a pleuriti o a discrasie o stasi venose. = voce dotta,
mandassero una febbre ostinata, una pleurisia o la gotta a quell'ammalato, in
, caratterizzata dalla presenza di essudato fibrinoso o sieroso; con l'esclusione di rare
con l'esclusione di rare cause traumatiche o tumorali, essa è manifestazione di un'
patogeni e il suo decorso può essere acuto o cronico; dal punto di vista clinico
vista clinico si distinguono la pleurite purulenta o empiema pleurico, generalmente complicazione di un'
nella cavità pleurica, la pleurite secca o fibrinosa, con presenza di fibrina sulle
pleurite sierosa, conseguenza di un raffreddamento o complicazione di un'affezione precedente, caratterizzata
, caratterizzata da un essudato sieroso più o meno abbondante nella cavità pleurica.
generata, come è per essempio la pleuritide o dolor laterale. campiglia, 1-406:
medie. che è provocato dalla pleurite o che è proprio della pleurite.
, 3-279: quelli ch'erano convalescenti o ch'erano soltanto pleuritici non gli ficcava
pleurizzazióne, sf. chirurg. operazione o momento del pleurizzare. pleurobrànchia,
sorta di muschi in cui il fiore (o meglio il complesso degli organi sessuali)
) termina sopra un ramo di seconda o terza categoria. = voce dotta
più di origine traumatica, della pleura o del parenchima polmonare. tramater
quello provocato dalla pleurite di origine nevritica o reumatica. tramater [s.
v.]: 'pleurodinia': dolore, o punta della costa, indipendentemente dalla infiammazione
e che credesi effetto d'un reumatismo o dell'infiammazione delle parti muscolari e fibrose
loro parte superiore generalmente smaltata, più o meno trilobata. non vi sono che alcuni
il palato armato di denti disposti in una o due serie a ciascun lato.
somma difficoltà sopra un solo fianco, o destro o sinistro. tramater [s
difficoltà sopra un solo fianco, o destro o sinistro. tramater [s. v
ale, agg. zool. che costituisce o che interessa il pleuropodio. pleuropòdio
pleuropòdio, sm. zool. epipodio o parapo- dio. = voce
presenza di fessure sui lati della faccia o della bocca, per lo più a
lo più a carico dell'osso mascellare o delle guance. = voce dotta
rottura del polmone, onde l'emmotasia o sputo di sangue. lessona, 1156:
estende fino al petto, con atrofia o sviluppo del membro del lato toracico occupato
.]: 'pleurospasmo': spasimo nel petto o nel fianco, altramente detto pleurostotono.
. 7txeupó # ev 'di fianco'(o 7txeupà) e tóvos 'tensione'.
e sul legname, privi di piede o con lo stesso attaccato al lato del
... che hanno una fenditura o taglio profondo sul margine del lato destro
a spira, conica, e più o meno depressa, con un forte seno o
o meno depressa, con un forte seno o una larga spaccatura, che parte dal
del labbro, e si estende più o meno lungi sul primo giro della spira.
. v.]: 'pleurotomia': operazione o taglio della pleura. = voce
sf. chirurg. intervento di asportazione o di elettrocoagulazione dei plessicoroidei. =
ripiegabile che fa parte di un dittico o di un polittico. a. cocchi
non che, in cambio di due tavolette o pliche, ne ha quattordici.
simile in certo modo al nostro mordente o trillo. 8. stor.
plicaménto, sm. ant. il volgere o il volgersi verso un obiettivo; applicazione
. geol. che si riferisce alle pieghe o ai ripiegamenti tettonici; che deriva da
). anat. che presenta pieghe o pliche; pieghettato. 2.
-chi). insieme di carte ripiegate o arrotolate, con o senza coperta,
di carte ripiegate o arrotolate, con o senza coperta, e legate o anche
con o senza coperta, e legate o anche sigillate per essere spedite o conservate
e legate o anche sigillate per essere spedite o conservate in un archivio; piego.
il rumore prodotto da un piccolo urto o dallo strisciare di un oggetto su un
oggetto su un altro (anche ripetuto o unito con altre voci similari).
si riferisce, che è proprio o che è opera dello scrittore enciclopedico latino
vecchio (23-79 d. c.) o dell'epistolografo plinio il giovane (61-114
[opera] discopri ciancie pliniane o cosa tale, t'è di mestiero (
trattato è una silloge di definizioni pliniane o altrimenti classiche. -che si dedica allo
la prima è la 'fase pliniana'o 'fase di esplosione'. voi intendete già
plintato, agg. dotato di plinto o di plinti (per lo più in
che celebravansi in atene il dì 24 o 25 di targelione, in onore di
una altra fogia de orologio appellata plintio o sia lacunare: che significa una forma
, sm. nell'architettura classica, lastra o elemento in forma di parallelepipedo che è
guarini, 1-115: plinto... o zoccolo è una mole chiusa dalle superficie
passi di latitudine gira dintorno il plinto o sia latastro della piramide. gozzano,
orizzonti, / pur sempre guardi, o negra statua. graf, 5-25: sopra
con statue quasi vestite dai licheni, monche o acefale, in attitudini che mi parevano
funzione di basamento, per fini statici o anche estetici. baldinucci, 126:
, detto anche da alcuni moderni orlo o dado: figura di forma quadrangolare, dove
, dove posano le colonne, piedestalli o simili. lessona, 1157: '
del piedestallo ed a quel pezzo quadrato o tondo su cui posano le statue; v'
di piramide tronca, per fondazioni superficiali o di pilastri isolati di cemento armato oppure
/ nelle comici di pietra delle finestre / o sui plinti prolissi del lastricato.
plinto caricato), inclinata in banda o in posizione orizzontale (plinto coricato)
orologio da sole, detto plinto o lacunare. 7. matem. ant
bottrigari d'un certo strumento chiamato 'plinto'o 'mesolabio di eratostene'descritto da eutocio ascalonita
falange, / san farla obliqua over transversa o dritta; / san farla in cuneo
, in rostro, avanti inflessa, / o dietro o in plinto o tutta implessa
rostro, avanti inflessa, / o dietro o in plinto o tutta implessa o curva
, / o dietro o in plinto o tutta implessa o curva. =
dietro o in plinto o tutta implessa o curva. = voce dotta,
geol. ultimo periodo dell'era terziaria o cenozoica, successivo al miocene, col
formazione pliocene viene costituita dal 'crag'o 'terreno subappennino'. in lombardia appartengono al
plìotron), sm. industr. tubo o valvola termoelettronica. =
si dice così francesemente invece di 'pieghettato'o 'increspato'(come agg. e sost.
= voce dotta, lat. plistolochia o plistolochia, dal gr. 7zxeiatoxoxria,
marin. pattumare, riempire con borra o con un miscuglio analogo di vetro pesto
. marin. pattume, borra o miscuglio analogo. tramater [s.
'plocco': è il pelo di vacca, o di bue ec., che si
, che si mette fra la fodera o contrabbordo della nave e la sua bordatura
il rumore prodotto da ciò che cade o che fuoriesce producendo un suono sordo.
prodotto dall'apertura improvvisa di una cavità o da un oggetto che cade in un
; che manifesta il proprio dolore o la propria sofferenza con lamenti o con pianti
o la propria sofferenza con lamenti o con pianti, afflitto. maestro
le figlie disperate han gesti di niobi o di niobidi, le vecchie son 'vecchie capitoline'
, il fastidioso, che erano imputati o parenti o amici d'imputati. boìne,
fastidioso, che erano imputati o parenti o amici d'imputati. boìne, ii-191
d'uccelletta. -che è caratterizzato o ispirato da tristezza e mestizia; che
da tristezza e mestizia; che suona o che risuona lamentosamente e ripetutamente (un
2. manifestare il proprio dolore o la propria sofferenza; gemere, lamentarsi
, 82: lasso e son teco ancora o da te lunge? / se teco
, che geme ognora, / ricucia o che da quella il duol rimova. foscolo
». filippo da massa, lxxxviii-i-597: o alma mia, che sì bella eri
ove regna il silenzio e sol talora / o gracchia il corvo o la cornacchia plora
sol talora / o gracchia il corvo o la cornacchia plora. d'annunzio, ii-194
per la santa candelòra, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fuora.
5. tr. considerare con preoccupazione o con tristezza, lamentare, deplorare.
. 6. manifestare il proprio dolore o il proprio cordoglio per la morte di
cordoglio per la morte di una persona o per la perdita di un bene,
guerrier gran parte plora / d'amico o di cugin la morte rea. menzini,
ant. e letter. che piange o si lamenta. onofri, 11-168:
1-81: io non so se ti segue o canto o ploro, / ché d'
io non so se ti segue o canto o ploro, / ché d'una parte
se l'immobile è un'apparenza o il moto è la realtà, o non
apparenza o il moto è la realtà, o non piuttosto (plotinianamente) viceversa
e le teorie della sua riflessione filosofica o che ne discende. -anche, per
. complesso delle teorie del filosofo plotino o modo di pensiero che a quelle si
genere di uccelli acquatici esotici, affini o confusi con l'aninga. lessona,
, al comando di un ufficiale subalterno o di un sottufficiale, con composizione e
concorre, in numero di tre o quattro, alla formazione della compagnia;
sec. xvii, unità di fanteria o di moschettieri. montecuccoli, i-107
scompartimento si cangia in sezioni, plotoni o manipoli, divisioni, battaglioni. c
lacrimogeni. -gruppo di soldati regolari o irregolari incaricato di eseguire una condanna capitale
. 3. figur. gruppo o successione ordinata di oggetti o anche di
. gruppo o successione ordinata di oggetti o anche di suoni; insieme compatto, fila
... né cherico, né cavaliere o alqun altro di che che condizione
: in quindici dì che lo arcivescovo o vescovo di quella terra arà fatta plubicare
che gli debbano accomiatare della ditta terra o ditta città. 2. confiscare
. lado posede ser pedro guer ^ o di baxachomandri, da l'altro lado
: s'ella sarà figlia d'imperadore o di re coronato, convien per tempo molto
distretta, e quasi nullo tempo a finestra o balcone o uscio o chiostro o altro
e quasi nullo tempo a finestra o balcone o uscio o chiostro o altro luogo plubico
tempo a finestra o balcone o uscio o chiostro o altro luogo plubico dimori.
finestra o balcone o uscio o chiostro o altro luogo plubico dimori. 3
plubico dimori. 3. istituito o stabilito da un'autorità. cavalca,
il tonfo prodotto da un oggetto o da un corpo che cade dentro
degli uccelli per la fabbricazione di indumenti o di ornamenti della persona o di oggetti
di indumenti o di ornamenti della persona o di oggetti, diffusa presso molti popoli
ant. che si riferisce al ricamo o alla tecnica del broccato. p
, comprendente alcune centinaia di specie arbustacee o erbacee, con diversi e complessi tipi
, il fanno vizioso la nubbe macchiosa o oscura; quanto al corpo, la
si fondono e si rassodano in metallo malleabile o non malleabile... classe vi
e di piombo per determinare il disamore o l'odio. lorenzo de'medici,
-per estens. guarnito di borchie o di lamine metalliche (la coperta di
come piombeo, ferrugineo, argenteo o argentino e aureo. lomazzi, 4-ii-177:
verdine, grige, rosa freddo, o d'un plumbeo bluastro, che sono la
, iv-61: il suo delirio era continuo o cessava solo per dar luogo a un
falsità dei toni di partenza, la artificiosità o gratuità dei raccordi e trapassi, la
7. che ha un carattere o un atteggiamento tetramente inerte. nievo
fra due elementi da fissare reciprocamente) o con graffe di tale metallo.
idrato di alluminio e piombo, amorfo o cristallino e di colore vario, presente
con germogli sottili, tubulosi, semplici o ramosi, con ramicelli in una sola
d singolare noi lo chiamiamo numero minore o del meno, e il plurale lo
e il plurale lo domandiamo numero maggiore o del più. cesari, i-109:
prima persona plurale del verbo nel parlare o nello scrivere, per evitare un'eccessiva
ripetizione del pronome di prima persona o per fingere un coinvolgimento partecipe degli ascoltatori
per fingere un coinvolgimento partecipe degli ascoltatori o dei lettori nelle argomentazioni del lettore (
persona plurale del verbo (per prosopopea o per modestia). francesco da barberino
: attrazione di genere in un sostantivo o in un aggettivo nella forma di tale
forma di tale numero ma riferito direttamente o logicamente a sostantivi di genere diverso,
, per ellissi di una corrispondenza grammaticale o logica e allo scopo di abbreviare il
della singolare, per ornamento del discorso o per
ottenere un effetto di magniloquenza o di poeticità. -plurale maiestatico
n. 3. 2. coniugato o declinato in tale numero (una parte
plurale del verbo indicativo al tempo presente o deu'imperfetto è così lunga, lenta
. -sm. forma, desinenza o suffisso indicativi di tale numero.
. delminio. il-124: li nomi o sostantivi o adietivi che si sieno,
delminio. il-124: li nomi o sostantivi o adietivi che si sieno, che in
è che di voi, un giorno o l'altro, si avrà sempre bisogno »
'ntennanza. -che interessa o che si riferisce a una totalità;
sm. filos. atteggiamento di pensiero o concezione della realtà che è considerata come
come costituita da una pluralità di componenti o di princìpi, in partic. con riferimento
relazioni, non costringibile in qualsivoglia legge o schema. fanzini, iv-524:
-teorizzazione della possibilità di soluzioni o d'interpretazioni diverse di un medesimo concetto
d'interpretazioni diverse di un medesimo concetto o problema. -pluralismo logico: insieme delle
cattolica e ispirata a una visione idealistica o corporativa dei poteri nella civiltà medioevale)
e la dinamica (con l'introdurre o l'ampliare l'autonomia delle comunità locali
espressione di un corrispondente gruppo sociale organizzato o istituzione (famiglie, comunità locali,
in una sola persona di più uffici o benefici. = voce dotta, ingl
m. -i). che si ispira o si richiama alle teorie del pluralismo filosofico
si richiama alle teorie del pluralismo filosofico o politico e religioso. gentile
e f. sostenitore del pluralismo filosofico o politico e religioso. 4. scherz
chi sostiene la pluralità dei rapporti sessuali o la poligamia. papini, i-947:
. -ci). che si riferisce o che s'ispira al pluralismo filosofico.
hitler. 3. che ammette o presenta un'articolazione ideologica non uniforme,
questa plularità di magioni fu chiama ruga o visinaggio; e questa fu la primaia
testa circa... la unità o pluralità de'primi motori. frachetta, 947
proibite le pensioni, le rinunzie in favore o con regresso, la pluralità dei benefizi
pluralità de'circoli in una stessa città o dipartimento è tanto necessaria che senza un
: noi siamo sempre in presenza di pluralità o collettività di relazioni. -pluralità dei
teoria dell'esistenza di altri pianeti abitati o abitabili da esseri intelligenti simili all'uomo
impedimento nel lavoro di ciascun motore o dio, perché, essendo necessario che le
settimane e per mesi non mai nasce o tramonta. vincenzo maria di s.
pluralità de'pianeti abitati dagli uomini, o privi affatto d'abitatori, per servire
2. filos. il concetto di molteplice o di differenziato contrapposto o messo in relazione
concetto di molteplice o di differenziato contrapposto o messo in relazione con l'unità;
l'unità; la condizione dell'universo o della materia in quanto luogo della differenziazione
quanto luogo della differenziazione rispetto a dio o all'uomo. aretino, 22-93:
, dedotta dal suo concetto dell'uno o ricostruita attraverso i dati empirici. vittorini
. ci votiamo a un 'monoteismo'o un ajtro che mortifica e oblitera i nostri
. 3. molteplicità in senso quantitativo o come diversità e varietà di oggetti,
interno, una comunità, un'esperienza o un progetto di azione e di vita
io rispondo che la pluralità della favola o sarà con un sol duce et eroe
al modo di deliberare di un organo o corpo collegiale. dovila, 246
dominata dall'interesse personale, dalla negligenza o dal vizio, il voto della minorità è
in difesa di quella [la repubblica] o che amministreranno come magistrati le leggi fissate
voto della pluralità, per l'una o per l'altra parte. mamiani, 4-250
sempre assai librato né cimentato delle pluralità o come oggi le chiamano maggioranze politiche.
espressa dal plurale, dal nome collettivo o dal sostantivo generico. castelvetro, 8-2-13
manzoni, vi-1-285: abbiamo aggettivi, o più specialmente articoli, pure invariati,
'più', 'assai'; oltre i nomi, o meglio articoli numerali, quasi tutti invariati
m. -ci). che sviluppa o si giova di analisi diversificate o diversamente
sviluppa o si giova di analisi diversificate o diversamente orientate (un discorso, un'
vittorini, 7-70: un contesto pluri-disciplinare, o meglio pluri-analitico di cui lo storico-sociale fosse
che ha un ciclo vegetativo di più anni o annuale, determinato esclusivamente dalle sfavorevoli
tese su verghette ricurve infìsse al suolo o solidali a una sola cassa armonica e
più canali di trasmissione, di ricezione o di registrazione dei segnali.
di più colture diverse sullo stesso fondo o mutamento di coltura eseguito di anno in
matem. corrispondenza simultanea fra più classi o insiemi. = voce dotta, comp
agg. letter. che rappresenta o che unisce in sé diversi atteggiamenti di coscienza
mus. che si riferisce ai tentativi o alle teorie di suddivisione della scala cromatica