scoperta, collana d'oro al collo o magliette di oro nella veste di zendale o
o magliette di oro nella veste di zendale o velo come i greci ne'capegli,
italia. -al plur. collana o, anche, altro monile di perle
, per indicare il più puro candore o limpidezza. dante, par.,
e polite / l'india ne mandi o qual più ricco mare, / non
-per indicare quanto più vi è di prezioso o di ameno. canzone di auliver
imitazione di tale prodotto naturale ottenuta artigianalmente o industrialmente con svariati procedimenti e materiali e
artificiale, falsa). -perle parigine o soffiate: globuli soffiati con vetro opalino
argentea e riempiti con gomma, cera o vernici. -perle romane: noccioli di
irridescente di conchiglia. -perle di venezia o di murano: piccole sfere di vetro
di murano: piccole sfere di vetro o smalto bianco con aggiunta di sostanze coloranti
. lessona, 1113: 'perle artificiali o false perle': il prezzo elevatissimo delle
dolce suono. guglielminetti, 2-32: o pallido tesoro, lampeggiante / nell'iridi
. -goccia iridescente d'acqua piovana o di rugiada. tasso, 6-103
pioppi e i faggi, per cinque o sei giorni continuativi, gemono perle,
. -luce diffusa da un faro o da un lampione (vista in lontananza
perla della loro onestà! -sentimento o pensiero prezioso, raro, sublime.
più alto fastigio sociale. -concetto sublime o che esprime verità indiscutibili. tommaseo
v.]: il goethe, annoiato o fingendosi annoiato de'visitatori, diceva a
po'.. 7. opera artistica o letteraria di rara perfezione; capolavoro.
come un turbine d'oro. -espressione o parola ricercata, elegante o, anche
. -espressione o parola ricercata, elegante o, anche, difficile, rara,
: errore alquanto grossolano dovuto a disattenzione o a ignoranza; svarione di scrittura o
o a ignoranza; svarione di scrittura o di stampa, svista (anche nelle
: per estensione, errori di grammatica o di senso. 8. persona
per particolari virtù, meriti, doti o, con valore antifrastico e iron.
, / non isperava io certo, o mio vicario, / sì presto riveder la
del bene, 2-258: di cipolle pompeiane o ascalonie o anche marsiche semplici, da'
, 2-258: di cipolle pompeiane o ascalonie o anche marsiche semplici, da'contadini chiamate
archit. ciascuno dei piccoli rilievi ovoidali o globulari che formano caratteristici motivi ornamentali all'
caratteristici motivi ornamentali all'interno di modanature o comici architettoniche (ed è un elemento
16. chim. perla di borace o di sale di fosforo: piccola massa
fiamma un po'di polvere di borace (o, anche, di fosfato acido di
minerali, approfittando del fenomeno di riduzione o di ossidazione, che manifesta sui composti
interna e luminosa della fiamma data dall'olio o dall'alcool trementinato, non che dal
forma ovoidale, contenente qualche sostanza liquida o solida, di odore e sapore disgustosi
sostanze odorose impastate con gomma adragante o glicerina, avvolte nella stagnola e collocate
nella stagnola e collocate altintemo di borsette o altri contenitori che si vogliono profumare.
, 1-24: tengono le mani in seno o a'fianchi, ora stiacciando una perla
. carena, 1-77: carattere microscopico o diamante, perla, parigina. lessona
-plur. fregi tipografici fusi su tre o sei punti (e fungono da cornice
antico nome di fregi fusi su tre o su sei punti usati come 'cornice'in luogo
con valore aggett.): con riflessi o iridescenze perlacee. chiaro davanzati,
pel tuo viso di perla, / o sera. gozzano, i-43: di lungi
-seminare perle: discutere di argomenti elevati o, anche, sottili e astrusi con persone
che si vede talvolta sopra le foglie o attaccata a quei fili di ragni che
proprio, che si riferisce alla perla o alla madreperla. -per simil.: che
. lessona, 1112: certi granellini o piastrelline di un bigio bianco o perlaceo
granellini o piastrelline di un bigio bianco o perlaceo. molineri, 2-114: la testa
sf. letter. oriente di una perla o della madreperla. magalotti, 20-275
il balenare d'un candore, velato o piuttosto soppannato d'un azzurro, dirò
, che piuttosto che vedervisi vi si sospetta o vi s'indovina, con un certo
). chi si dedica alla lavorazione o alla vendita delle perle. tommaseo [
infermavano, niuno altro subsidio rimase che o la carità degli amici...
la carità degli amici... o l'avarizia de'serventi. crescenzi volgar.
agric. mondare i chicchi di orzo o di riso. 2. intr
. letter. apparire sotto forma di una o più goccioline su una superficie (una
. nome volgare della graminacea avena elatior o arrhenatherum elatius, più comunemente detta avena
suo vago lume. ibidem, lxxxiv-17: o perlaro gentil, se dispogliato / se'
ancora a verona) si chiama perlaro. o. targioni tozzetti, iii-378: 'celticus
collana). - anche: guarnito o, anche, trapunto di perle (un
.. sopra il fondo paglierino periato o cilestro, avean leccature e fiammelle e
: sostanza lapidea disposta in fila più o men fine, molli e setose,
molli e setose, bianche d'ordinario o di colore periato. d'annunzio,
ha un timbro chiaro, senza asprezze o sbavature; limpido, argentino (un
grossi: prendendo con un punto orizzontale o leggermente obliquo tre o quattro fili del
un punto orizzontale o leggermente obliquo tre o quattro fili del tessuto, si tira poi
anatomia, granuli periati sono certi granellini o piastrelline di un bigio bianco, o perlaceo
granellini o piastrelline di un bigio bianco, o perlaceo, sparsi spesso in numero più
perlaceo, sparsi spesso in numero più o meno grande sulla superficie dei sarcoceli cistici
araldica, in partic. una corona o una croce). 10. paleogr
e i greci, formate, in tutto o in parte, con minutissimi bollini
, con minutissimi bollini rotondi ricamati a traforo o in bianco. 11.
che si presenta con una serie di bottoncini o altri effetti di rilievo sul fondo liscio
orzo, di riso). o. targioni tozzetti, ii-69: col nome
col nome d''orzo di germania o periato'trovansi nelle spezierie certi globettini rotondi
, rimanendo la sola buccia della ripiegatura o fessura longitudinale, la quale apparisce come
costituito da una serie di minuscole perline o semisfere che orna l'orlo di un
dotta, comp. da per terem [o \ errante, calco del gr.
farà imbrossinare per la bocca / uno o doi perlicòcca amantecate, / dui carozze
da ostriche; caratterizzato dalla loro presenza o dalle attività umane che si sviluppano intorno
e tutta sudiciume, / spersa, sfondata o secca le conchiglia, / o senza
sfondata o secca le conchiglia, / o senza la lor forza od il lor lume
cristallo, ceramica, plastica, metallo o altro materiale colorato o trasparente, che
plastica, metallo o altro materiale colorato o trasparente, che trova per lo più
partic. si dice perlina gialla yeuphrasia o odontites lutea, perlina rossa yeuphorbia o
o odontites lutea, perlina rossa yeuphorbia o odontites rubra). 7. edil
destinata a costituire, mediante sovrapposizione o incastro con altri elementi analoghi, una parete
con altri elementi analoghi, una parete o il rivestimento di essa. 8.
perlina: piccolo condensatore elettrico di ceramica o resine di non elevata capacità, dalla
disposte lungo il margine di certe monete o medaglie. 11. omit. region
esecuzione di un rivestimento perlinato su pareti o soffitti. - anche: rivestimento
(un tavolato di rivestimento per soffitti o pareti). - per lo più sostant
. farmac. che può essere somministrato o che si esplica attraverso la mucosa linguale
: le calzette poi eran di seta bianca o perlina. palazzeschi, 10-84
chimica si distinguono perliti andesitiche, liparitiche o porfiritiche). -anche: il materiale ottenuto
costruzioni edili in combinazione con calcestruzzo leggero o con malta per intonachi.
, fusibile, grigio perla, bruna o rossa che trovasi in ammassi od in
ammassi od in letti ne'terreni trachitici o porfirici. la perlite o 'lava perlitica'
ne'terreni trachitici o porfirici. la perlite o 'lava perlitica'è una specie di lava
le leghe ferrocarbonio raffreddate lentamente in forno o all'aria e, a seconda delle
lamelle di ferrite { perlite lamellare) o da globuli di cementite immersi nella ferrite
cementite immersi nella ferrite { perlite globulare o sferoidale). = deriv. da
lessona, 1113: la perlite o lava perlitica è una specie di lava
giudizio, un'ipotesi che si sanno inferiori o inadeguati alla realtà).
meno (spesso per attenuare, ridimensionare o precisare una precedente affermazione). -anche
). -anche: come estrema possibilità o ipotesi, tutt'al più.
che segue, che condivide, in tutto o in parte, o s'ispira
in tutto o in parte, o s'ispira al pensiero di pitagora e dei
anima loro passi ad un corpo migliore o già del tutto purgata se ne voli al
e dello ulivo. patrizi, 2-13: o non sarà così capace di qualsivoglia materia
e predicare per vera e sicura la pittagorica o filolaica o copernicana che si voglia chiamare
per vera e sicura la pittagorica o filolaica o copernicana che si voglia chiamare. brusoni
onore, quanto nell'interpretare i versi orfici o i misteri pitagorici o gl'indovinelli che
i versi orfici o i misteri pitagorici o gl'indovinelli che passano sotto nome del
1-iii-27: eglino credono la metampsicosi pittagorica o sia trasmigrazione dell'anime. a.
tenevano, senza però assolutamente far domande o esprimere la propria opinione (perciò erano
1-53: non udìvasi allora alcuna facezia o motteggiamento fra essi; anzi, chi veduti
hai con nino, per la tabella gesuitica o pitagorica. -figur. l'
principalmente dall'astensione dalle carni (assoluta o, secondo alcuni, limitata a certi
forse nascondersi l'anima di un parente o di un amico). a.
, tenero e fresco e che di pochissima o nulla preparazione abbia bisogno per cibo,
di tutto ciò che è animale, o fresco o secco ch'ei sia, o
ciò che è animale, o fresco o secco ch'ei sia, o volatile o
o fresco o secco ch'ei sia, o volatile o quadrupede o pesce. memmo
o secco ch'ei sia, o volatile o quadrupede o pesce. memmo, 50
ei sia, o volatile o quadrupede o pesce. memmo, 50: continuò sempre
fosse effetto di chi ci mangiava addosso o degli scarsi e pitagorici alimenti, fatto
. ruscelli, 1-24: l'approvare o il dannar le cose in tal modo
: fia egli possibile che un pitagorico o, se si vuole, un pitagorista non
si ispira, a metodi, concezioni o simbologie di origine pitagorica. b
una varia mitologia, pitagorizzante, personificante o animistica. = dal fr. pythagorisant
portata una zangola, cioè un pitale o predella da far suo agio, a
bisunti scesi in questo mondo, / o lor bisogni rimpizzare il sacco / e poi
dalai lamà, che in acqua uscinne, o soda, / ov'ei sull'aureo
e vistosa / fu pria sporca camicia o fu grembiale / di qualche vecchia putrida
di qualche vecchia putrida e bavosa / o fu strumento forse da pitale.
piaccia? '. dicesi anche 'pietanzona'o 'pietanzóne'. arlia, 1-264: 'pitanzóne':
de pitartéma, cioè il seme di coriandri o vero finocchio pesto, et inbrattane bene
jjaa -atoc, 'condimento, spezie') o, anche, relitto del sostrato (
. martini, 2-2-273: ogni loro funzione o sacra o profana era accompagnata dal suono
, 2-2-273: ogni loro funzione o sacra o profana era accompagnata dal suono di qualche
nelle scene le pitauliche, peani, coliche o corauliche e serrane. = voce
: chi accompagnava col flauto i cantici o monologhi lirici degli attori drammatici.
centro un'infiorescenza di colore rosso intenso o giallo o bianco o blu.
infiorescenza di colore rosso intenso o giallo o bianco o blu. o.
di colore rosso intenso o giallo o bianco o blu. o. targioni pozzetti
giallo o bianco o blu. o. targioni pozzetti, 3-i-218: 'pitcamia ananassina'
robustus, dubius, ecc.) o talora, al contrario, ad assimilare
questo genere di primati fra gli ominidi o i preominidi). fanzini
, e la pitecia dalla testa bianca, o pithecia pithecia). tommaseo
lupo. -figur. chi imita o segue in modo rozzo, pedissequo e
per estens. entità piccolissima, insignificante o, anche, di scarso valore (in
dai un pitenino? vaggo liscio, o. cci metto un pitenino? '.
: innanzi a voci d'una sillaba sola o con l'altre parole seco non sì
si lasciano, che con gli epiteti o nomi aggiunti o pitetti che chiamar gli vogliamo
che con gli epiteti o nomi aggiunti o pitetti che chiamar gli vogliamo, rifiutano
il premio de'vincitori una corona di foglie o di ulivo selvaggio ne'giuochi olimpici,
di ulivo selvaggio ne'giuochi olimpici, o d'alloro ne'pitici, o di
olimpici, o d'alloro ne'pitici, o di appio verde nei nemei. tramater
delle olimpiadi. se ne crede istitutore giasone o diomede e ristoratore euriloco, 584 anni
: afaca, fior galletto. o. targioni tozzetti, 3-i-218: 'pitìne':
= voce dotta, lat. pityocampa o pityocampè (passato nel linguaggio scient.
nell'antica grecia, vincitore di una o più gare pitiche. salvini, 39-vi-189
nel principio della prima ode de'pitionici o, vogliam dire, de'vincitori ne'ludi
: si distingue una pitiriasi alba o semplice o volgare, rappresentata dalla comune
distingue una pitiriasi alba o semplice o volgare, rappresentata dalla comune forfora sul
rappresentata dalla comune forfora sul cuoio capelluto o da chiazze leggermente arrossate, accompagnate da
infiammazioni di varia estensione ricoperte da squame o da piccole formazioni cornee; e infine
desquamazione leggera, talora abbondantissima, accompagnata o no da una colorazione anormale.
: una pianta latticinosa... o nera o citrina, la quale si pensano
pianta latticinosa... o nera o citrina, la quale si pensano molti sia
. dicesi di bimbi, di donniciattole o forse anche d'innamoratelli che per cose
sarebbe stata ridotta a morir di stento o a pitoccare disperatamente come tanti altri. mamiani
ingrassare: oppure i pezzi di vetro, o la carta straccia per fame di nuova
dalla generosità dei passanti soccorso di denaro o di vitto. periodici popolari, i-208
umilianti, di ottenere, di accaparrarsi o, anche, di scroccare un aiuto materiale
degne di questo luogo riconosco le polleci o lettere di coloro che van da questo e
, iii-17-391: tanti poeti, bisognosi o no, impronti certo, avevano pitoccato e
e pitoccavano svergognatamente la limosina del governo o del sovrano. -reclamare in
), sf. condizione di vita o comportamento abituale che caratterizzano il pitocco;
. v.]: 'pitoccheria': vita o azione del pitocco, mendicità. carducci
roma. de amicis, xii-123: o miseranda pitoccheria signorile, che per vanità o
o miseranda pitoccheria signorile, che per vanità o per piacere butta via lo scudo da
vistosi. -scherz. calcolata riluttanza o ritrosia a comportarsi in un determinato modo
4. entità di valore, rilevanza o qualità del tutto inadeguate, scarse,
piattello. panzini, iv-520: 'pitocchétto'o 'piattello': giuoco italiano d'azzardo,
8-57: questo è uno batter da pazzo o da pittocco: chi picchia? pagliari
a discacciarle vi vuol altro che la rosta o l'acqua bollita. bisaccioni, lx-1-39
ingannavano, truffavano e che bisognava minacciare o peggio per liberarsene, era uno spettacolo
grotta di meraviglie gratuite, un'eco o presentimento del paradiso deliziano. -chi
vive a scrocco, servendosi dell'adulazione o di altri mezzi poco dignitosi per farsi mantenere
367: il poeta, o vulgo sciocco, / un pitocco / non
indicare un atteggiamento fastidiosamente querulo, supplichevole o di umiliante sottomissione, un abbigliamento trascurato
ai gabinetti d'europa, come usa, o usava una volta, in tempo di
. perché non schiaffeggiano questo pitocco precoce o non lo fanno chetare con una caramella?
in vita sua. monti, x-5-448: o di nequizie ammasso, / che tolto
attaccata al denaro, avida ed esosa o, anche, puntigliosamente taccagna, disposta
colui che, avendo un comodo stato o abbondanti ricchezze, vive nondimeno con estrema
gente miserabile dal punto di vista economico o anche di ristrette vedute. pellico,
interesse a questioni oziose, di poca o nulla rilevanza, ostentando un'erudizione angusta
baretti, 6-359: misera lingua toscana o tosca, io ho gran paura che
della volontà realizzatrice lo spasimo dell'idea'o qualche cosa di simile, potremmo fare
, comp. dal gr. izób (o 'imputridisco'e yévea «; 'nascita,
quantità di litri che vi è contenuta o che vi manca. tramater [
la velocità di flusso di un liquido o di un gas in un tubo (ed
, sm. mitol. mostruoso serpente o drago, nato dalla dea terra, che
serpente che si conosca; il pitone indiano o tigrato, (effuso in asia meridionale
. il pitone tigrino ('python tigris'o 'python molurus'), detto anche peddapoda
fame sua preda. u pitone rupestre o pitone di natal ('python natalensis') vive
in africa; così pure il seune o pitone di seba ('pithon sebae'
, guardando la vetrina dei pitoni: sei o sette, enormi, che dormivano in
e in passato si riteneva ispirata o posseduta dal denomio). cavalca,
. adimari, 2-171: erano i delfi o pithi o pitoni così detti da pito
, 2-171: erano i delfi o pithi o pitoni così detti da pito figliuolo di
mecc. elemento metallico con forma cilindrica o di prisma che fissa l'estremità esterna
avvenire. panzini, iv-520: 'pitonessa'o 'pìtia, pìzia': indicò la sacerdotessa di
, veggente. - anche: cartomante o chiromante (e può avere una connotazione
(e può avere una connotazione aulica o scherz.). tasso, 11-ii-273
: vien, beato pean tiziicida, / o febo, licoréo e menfitano, i
23-85. nel levitico si dice così: o uomo o femmina nel qual si trova
nel levitico si dice così: o uomo o femmina nel qual si trova spirito pitonico
per pulcino e pollo; e pitora o piturina per gallina. = voce di
: 'pitossina': alcaloide della 'china pitaya'o 'pitoxa'. fonde ad una temperatura superiore
: * pitto \ non so chi sia o che sia, ma da noi è
, sm. archeol. tavoletta di legno o, anche, striscia di cuoio,
anche, striscia di cuoio, tessuto o pergamena cosparsa di pece o cera per
, tessuto o pergamena cosparsa di pece o cera per uso scrittorio. 2
mite e linfatica che vieppiù eccita, o ne sembra, il crudele sadismo dell'elemento
turonesi fanno un ducato, forse che uno o doi o tre di questi pittavensi facevano
un ducato, forse che uno o doi o tre di questi pittavensi facevano un ducato
del poitou, nella francia occidentale, o al suo capoluogo, poitiers.
presenta in aggregati amorfi di lucentezza vitrea o untuosa che all'aria secca si trasformano
, di color giallo bruno, più o men carico, talvolta nero diafane o translucide
più o men carico, talvolta nero diafane o translucide; la polvere è gialla,
dotti corno pittima / cordiale corpo infermo o erba dittima. aretino, 20-m: fra
tira, / non lo guarisce poi cordiale o pittima / da quella umidità salsa e
che son composte di semplici cotti in acqua o vino o mischiati con acqua distillata.
composte di semplici cotti in acqua o vino o mischiati con acqua distillata. targioni tozzetti
, 18: né già pareva mida avara o pittima, / ma proprio di nathan
altri, invadente, importuna, insistente o, anche, querula, lagnosa,
indicava un ufficiale giudiziario mandato per esazioni o pignoramenti o semplicemente incaricato di ricordare il
ufficiale giudiziario mandato per esazioni o pignoramenti o semplicemente incaricato di ricordare il debito al
stomego porlo rider? 'con quella pietra o macina sullo stomaco, può egli ecc
molestia, seccatura. 4. risoluzione o espediente che permette di superare determinate difficoltà
; moschettone, pantana. -pittima minore o piccola [limosa lapponica): lievemente
rivolto in alto; timoniere con otto o nove fasce traverse nerastre; unghia del
remiganti. lessema, 1149: 'pittima'o 'limosa': genere di uccelli trampolieri della
numero nell'autunno. la pittima minore o pittima piccola ('limosa rufa') ha il
rivolto in alto, coda bianca con otto o nove fasce trasverse nerastre; ascellari bianche
sparti / in grecia, agl'indi o per tutto l'egitto, / a cercar
darti: / non buon lator di legge o giusto editto, / non perfetto orator
, / non sublima arte in iscultura o pitto. — tinto (una
nieri, 3-152: non so chi sia o che sia, ma da noi è
, come nei geroglifici egiziani) più o meno stilizzata di oggetti materiali, situazioni
[s. v. j: 'pictografìa o pittografia': nome generico di qualunque scrittura
ancora analfabeta che vuole comunicare qualcosa graficamente o perché è muto o perché non sa spiegarsi
comunicare qualcosa graficamente o perché è muto o perché non sa spiegarsi bene con le
non sa spiegarsi bene con le parole o sempl. per gioco) il segno viene
. -ci). che riguarda o appartiene alla pittografia; espresso mediante pittogrammi
. -t). ciascuno dei segni o dei simboli che compongono una scrittura pittografica
-per estens.: segno pittorico più o meno stilizzato assunto convenzionalmente come segnale (
) chi si dedica, come professionista o come dilettante, all'arte della pittura
; / solo il poeta non si prezza o stima. guastavino, i-36: eccellentissima
mandando i lor giovinetti a'vostri studi, o pittori e scultori, d'inviarli ad
, e il vostro ingenuo riso [o grazie] / dolce un decoro pioverà
momenti, se fosse di pittore o di padre. montale, 3-242: il
superficie dipinta, né si vale di chiari o scuri o di mescolanza di colori,
, né si vale di chiari o scuri o di mescolanza di colori, ma or
un altro va coprendo di tinte schiette o al più vi farà sopra qualche rabesco
che adiviene anche al pittore di mazzocchi o candele. fagiuoli, ii-17: si dirà
estens. chi esegue illustrazioni per libri o giornali. pascoli, 607: noi
. (anche nell'espressione pittore letterista o in quella disus. pittore d'insegne)
. -chi dipinge emblemi, scritte o allegorie sul tessuto di bandiere e stendardi
di un edificio imitando con determinate tinte o vernici il legno, i mattoni o
o vernici il legno, i mattoni o la pietra. moravia, xi-93:
s'era messo a fare il barista, o come agnolo, che lavorava da pittore
89: non dovrà l'ingegnere o pittor moderno intendere prospettiva, architettura,
d'architettura non vadano mai ad uno o due punti. goldoni, vii-529: quest'
pittrice. 4. chi oralmente o per iscritto descrive, espone, narra
situazione, un fenomeno, un oggetto o una persona, il suo aspetto fisico,
battaglia. 5. stato emotivo o condizione mentale che favorisce le fantasticherie,
luogo in cui il vaso è conservato o della collezione di cui fa parte;
fa parte; con il nome di uno o più personaggi raffigurati o di un elemento
nome di uno o più personaggi raffigurati o di un elemento decorativo caratterizzante, ecc
proprio (detta anche cavalletto del pittore o apparatus pictoris). lessona, 259
9. agg. che descrive, narra o rappresenta. - in partic.:
un pittore: per indicare una persona o una cosa di eccezionale bellezza, di
pittore! '(perché i pittori scelgono o dovrebbero scegliere i migliori modelli).
. v.]: di una persona o di un animale o di un oggetto
: di una persona o di un animale o di un oggetto qualunque che sia bellissimo
quando uno ci tratta men che bene o giudica mal di noi, significandogli che quel
proprio a giudicare d'un'arte sono, o ci sembrano, solo quelli che professano
antiche, lo vedrete sogghignare per disprezzo o per compassione. dolce, l-i-148: forse
: leoni dove la maniera d'un carducho o d'un murillo è ripresa alla peggio
: non si vorrebbe patire che la storia o sia il fatto (posto che sia
pittorescamente e ai quali, anche se mordaci o indiscreti, nessuno si oppone.
è proprio, che si riferisce ai pittori o alla pittura; pittorico. -alla pittoresca
fogli di carta preparati con una tinta più o meno intensa). lombardo,
non si vorrebbe patire che la storia o sia il fatto (posto che sia
il pannini le rovine di un tempio o del coliseo. g. gozzi, i-15-11
caratteri idillicamente sereni e armonici dei luoghi o dall'accentuata tipicità degli edifici di un
rappresentato (un testo letterario, narrativo o poetico, una descrizione verbale, ecc
al suo passato, sente rinfiammarsi il cuore o si abbandona all'onda de'suoi pensieri
in ipotetica contrapposizione con la storia pensante o riflettente, che ne costituirebbe l'aspetto
della storia, condotta secondo la presenza o l'assenza dell'uno o dell'altro
la presenza o l'assenza dell'uno o dell'altro elemento; come quella, che
della storia pittoresca e della storia riflettente o pensante. -incline alla rappresentazione espressiva,
il pittoresco-popolareggiante: « quel porco » o « quel ludro ». idem, 23-200
, sostituiscono con sanguigni filetti ai ferri o con zebrate 'paillards'di vitello.
. che ha alquanto pronunciati alcuni caratteri o aspetti tipici (o, quanto meno,
pronunciati alcuni caratteri o aspetti tipici (o, quanto meno, tradizionalmente percepiti come
, da cui trae un'emblematicità oleografica o di maniera o il riferimento a un
trae un'emblematicità oleografica o di maniera o il riferimento a un ambito esotico e
luce viva: indigeni caracollanti sui cavalli o su cammelli corridori, spari, canti
esteriori avvertiti come tipici di un popolo o di una civiltà in una determinata età
me credo l'italia, diversamente dalla spagna o dalla russia, del tutto sprovvista di
forza dell'italia, la ragione (o l'effetto) della sua immortalità. il
presenza di persone vestite in modo vistoso o agitate o impegnate in una frenetica e
persone vestite in modo vistoso o agitate o impegnate in una frenetica e disordinata attività
bettini, 1-389: alcuni garibaldini son seduti o sdraiati in gruppo pittoresco sui gradini che
devotamente. -frequentato da persone stravaganti o di costumi equivoci. soldati,
.. nel quale gli altri tre o quattro anziani specialisti locali continuavano a ricevere
pareva d'avere, un tempo, pittoricamente o poeticamente imaginata una simile avventura d'amore
di filondente dalla frangia allegra di pizzilli o di trugli, piccoli ciondoletti di vetro
carattere perspicuo di ciò che è pittorico o della pittura. -anche per estens.,
proprio, che si riferisce alla pittura o ai pittori; che verte intorno a
.. con il primo elemento latino o moderno... pitto- (pittoscultura,
di pittosforo, spino e pungitopo, / o per semplice frangivento / e muro divisorio
neri si rincorrono sotto i cespugli di pitosforo o pittosporo ('pittosporum').
. rappresentazione di forme, percepite sensorialmente o immaginate intellettualmente, su una superficie per
pittorico. -anche in relazione con complementi o attributi che indicano la tecnica adottata o
o attributi che indicano la tecnica adottata o anche la poetica ispiratrice.
bello che in fare uno perfettamento brutto o mezzano, ma consiste in fare che
e al naturale e al rappresentato, o bello o brutto o mezzano che si sia
naturale e al rappresentato, o bello o brutto o mezzano che si sia. pino
al rappresentato, o bello o brutto o mezzano che si sia. pino, l-i-113
moderna ', nella pittura 'astratta 'o nella poesia del4 revival 'avanguardistico)
rubare tutte le belle cose che vidde o di marmo o di bronzo o di pittura
belle cose che vidde o di marmo o di bronzo o di pittura. vincenzo maria
vidde o di marmo o di bronzo o di pittura. vincenzo maria di s
e delle opere di un determinato periodo o scuola. ungaretti, xi-255: lasciamo
par., 27-93: se la natura o arte fé pasture / da pigliare occhi
aver la mente, / in carne umana o ne le sue pitture, / tutte
le statue ed altre cose di pietra o di bronzo ed altri metalli, ed anche
per simil. rappresentazione verbale, letteraria o, anche, gestuale, che ritrae fedelmente
, gestuale, che ritrae fedelmente cose o persone; descrizione vivace e precisa;
: se basilio sgrida / l'usuraio o l'iroso, io veggo tosto / l'
parte scelta pur con parole del petrarca o de l'ariosto. -gusto o piacere
petrarca o de l'ariosto. -gusto o piacere della descrizione impressionista della natura.
che pur fosse e di già putride o di già scheggiate nel tempo, nel
altre parti interne si adoperano pitture bianche o di altro colore; per le tubolature
non si può dire che sia scrittura o lettera del sole, ma pittura.
che persona del mondo abbia mai veduto o notata questa verissima verità, che dà
pitturacchiato, agg. dipinto rozzamente o sommariamente. nievo, 1-234:
quei pressi le case di qualche portoghese o di qualche negro più ricco. pasolini,
, che era una delle due o tre palazzine pitturate di color rosa scuro:
, imbellettato (per lo più vistosamente o, anche, volgarmente). -in partic
). de amicis, xii-195: o tinti, il tranvai è traditore,
(che si espelle come muco nasale o catarro). bencivenni [crusca]
sogna una goccia di pituita nella gola o una puntura d'umor bilioso in qualche
abbruci. bontempi, 1-1-13: la pituita o flemma o catarro, umor lento e
, 1-1-13: la pituita o flemma o catarro, umor lento e viscoso, freddo
. questa stessa pituita può variamente alterarsi o col divenir salsa o acida o di
pituita può variamente alterarsi o col divenir salsa o acida o di altro sapore, o
alterarsi o col divenir salsa o acida o di altro sapore, o col farsi or
o acida o di altro sapore, o col farsi or più ed or meno
a vomitare gran copia di pituita vischiosa o mucco trasparente ed amaro. dizionario di
il mandorlo amaro attorno alle radici tre o quattro diti, vi si facci un
ipocondria. -pituite di malinconia: pensieri o propositi dettati da malinconia. guerrazzi
della gianduia pituitaria posta sotto l'infundibolo o imbuto che tramanda gli escrementi alle narici
vengono coperte da porzione della membrana pituitaria o mucosa, come la chiama il werheyen
, diventa la vera sede dell'infreddatura o catarro. buonafede, 4-31: la glandola
; flemmatico. - anche: originato o caratterizzato da eccesso o da corruzione di
anche: originato o caratterizzato da eccesso o da corruzione di pituita (uno stato
) di dissecar quel corpo, costituendolo o morbo gallico o pituitoso, e per
dissecar quel corpo, costituendolo o morbo gallico o pituitoso, e per tale effetto ordinano
. giannini-nieri, 51: 'piturlo'o 'piturlino': tottavilla. = voce
aw. comparati di molto: in quantità o in misura maggiore; con maggiore intensità
, / sì. echio non muora, o donna mia valente. francesco da barberino
chi credi tu che possa più, o idio o l'angiolo? -più idio.
tu che possa più, o idio o l'angiolo? -più idio. -chi più
angiolo? -più idio. -chi più, o l'angiolo o l'anima? -più
. -chi più, o l'angiolo o l'anima? -più l'angiolo. machiavelli
fondarvi la nuova, con questa occasione mutandosi o crescendosi il disegno vi aggiungono non so
paragone (secondo termine di paragone) o con una prop. che ha tale
ammaestramento della disciplina militare che per arme o per forza di loro cavalieri, domarono
in ogni altro ridotto alle barbe u succhio o umore dell'arboro, per il quale
arboro, per il quale si potesse infradiciare o marcire, non potranno per tale cagione
il suo partìcolar gusto che l'arte o il parere degli architetti. alfieri,
un fratello. -in esordio o in ripresa di prop. o di periodo
-in esordio o in ripresa di prop. o di periodo, annuncia che si sta
), denota incremento progressivo dell'azione o dello stato. dante, purg.
, ogni minuto più. -iterato o in relazione con meno, istituisce un
(più... più) o inversamente (più... meno;
.. più) proporzionale fra due azioni o stati. -anche in unione con i
! antonio di meglio, uqqcviii-ii-112: o falsa speme di trovar quiete / in chi
più in prop. interrog., dubitative o in contesti ipotetici). giacomo
unione con una negazione (non, né o agg. o pron. negativo:
negazione (non, né o agg. o pron. negativo: nessuno, nulla
.) indica che non si ripete o protrae un'azione, o che uno stato
non si ripete o protrae un'azione, o che uno stato o una condizione è
un'azione, o che uno stato o una condizione è definitivamente cessata o,
stato o una condizione è definitivamente cessata o, anche, che l'azione non
fa limitatamente a un determinato ambito temporale o a un termine fissato come estremo.
penar piume. pulci, 1-57: o famoso gigante, / sappi ch'io non
del cielo / non sai se foglie o uccelli -e non son più. pavese,
finisce più': non par che sappia o che voglia tosto finire. c
magro dov'era una minestra di telline o di paveracce della quale non avea più
due termini in riferimento alla medesima qualità o fra due qualità di un medesimo termine
secondo termine di paragone introdotto da che o di o, anche, logicamente sottinteso
di paragone introdotto da che o di o, anche, logicamente sottinteso (e in
e in relazione con la particolare natura o con la struttura enfatizzante del secondo termine
molto, ecc. guido delle colonne o mazzeo di riccio, 407: più
. di maggioranza di un aw. o di una locuz. awerb. latini
questo modo:... quando andasse o tornasse da un suo luogo che alquanto
una vigna. tavola ritonda, 1-23: o cavaliere, non andate più avanti,
, 3-99: il re lion dicevagli o la moglie: / scoiattolo, vien
più molti, se la loro città o la provincia non avesse dovuto predominare su
fastidio che non vantaggio all'imperadore, o risguardino essi la germania oppure l'italia
entrambe (non sapere se più bello o più buono, ecc.).
bello dell'altro. -iterato o in relazione con sempre, indica incremento
molle e più ch'elettro bionda, / o stretta in nodi, 'o in
/ o stretta in nodi, 'o in vaghe trecce accolta, / o su
'o in vaghe trecce accolta, / o su gli omeri sparsa ad onda ad
percioché ser brunetto vide venir gente, o più o meno peccatori che si fosser di
brunetto vide venir gente, o più o meno peccatori che si fosser di lui,
lasciatosi... senza niuna pena o rammarico tagliare le più che fila di
. di un superi, assol. o di un agg. che denota perfezione
meglio conosciuto, quel ch'è più perfetto o quel ch'è meno?
1'alleverete. -indica genericamente incremento o eccellenza della qualità espressa o, anche
genericamente incremento o eccellenza della qualità espressa o, anche, l'inadeguatezza di tutte
da una cong. di valore disgiuntivo o, anche, coordinativo: con oscillazioni
, fra il difetto e l'eccesso o, anche, fra differenti qualità.
e per tutto il 15 frequente più o meno e quasi febbricitante. foscolo,
: sì fatta lingua comune è più o meno povera, secondo il meno o
o meno povera, secondo il meno o più di commercio che le diverse provincie
ognuno ha il suo pubblico speciale, più o meno esiguo o abbondante, che si
suo pubblico speciale, più o meno esiguo o abbondante, che si è scelto e
capacità. montale, 1-71: più sordo o meno il ribollio dell'acque / che
i miei affarucci, tanto da venire più o meno proveduto. -condiziona dubitativamente
, iii-12-296: in tutti i rispetti più o meno letterari del quattrocento pur noi troviamo
difficile vedere, fra questa gente più o meno progredita, qualche vecchia nell'antica
componimenti, non in un 'trionfo'o in due, son cose più manifeste,
, 169: noi ci vedemmo, o giovine, alla fiera / di castiglione,
più...); con negazioni o agg. o pron. negativi (
.); con negazioni o agg. o pron. negativi (nessuno è più
, con forme del verbo potere espresse o sottintese (lottare quanto più si può;
d'avvertire che da erbosi stagni, paludi o altre acque accolte sia tal sito più
la consapevolezza etimologica del superi.) o, anche, di un agg.
debbano amaestrare le donne le più parenti o altre donne. foscolo, vi-180: schipani
con qualche cosa di esaltato, di velenoso o di oltranzista. 8. prep
quante sono indicate dall'agg. numerale (o vocabolo analogo) che lo accompagna (
affine che la somma venga maggiore dieci o dodici volte più. giuliani, 1-439
, acciocché non pensi che sieno più, o ch'egli sia diviso in sé.
può scaricarsi a un tratto sopra uno o più punti d'europa. -più
. numer. cardinale superiore a due o, anche, a un numer. precisamente
causa è congiunta nella quale àe due o tre o quattro o più questioni.
è congiunta nella quale àe due o tre o quattro o più questioni. crescenzi volgar
nella quale àe due o tre o quattro o più questioni. crescenzi volgar.,
con voltargli due volte il dì o più secondo che il sole sarà potente.
e delle donne qualche esperienza di ordinare o vogliam dire regolare in modo tale compagnia
le cittadelle... abbino più entrate o uscite commode e... coperte
sono presidiati, chi di più cavalleria o fanteria, chi di manco, secondo la
il giro di queste paiole si fa più o meno, secondo come vogliono la tela
è quazi ongni omo avaro rendendo tanto o meno de quel che prende e le più
importante, preminente; maggiormente ponderato o approfondito. - anche: eccessivo, troppo
studio della eloquenzia àe fatto più bene o più male agli uomini et alle cittadi
, / non gnuna in miglior grado o più potenza. documenti diplomatici milanesi,
natura, che chi gli dona più tesoro o, come noi diciamo, più denaro
che è di minor spesa: o in foglio nero con rigo inargentato, che
. -preceduto dall'art. determinativo (o da un agg. dimostrativo o da
(o da un agg. dimostrativo o da una prep. partitiva) ha
, 1-445: che posso io dirti, o re? qual vuoi più pena /
. ciò che supera una determinata quantità o limite; aggiunta, maggiorazione; quantità
; qualità, potenzialità, prerogativa ulteriore o più specifica; maggiore impegno. -anche
sì ben / com'se vorave dir, o s'eu dig plui o men, /
vorave dir, o s'eu dig plui o men, / q'eu no trovo
15. la maggioranza del gruppo o della quantità o della totalità considerata (
la maggioranza del gruppo o della quantità o della totalità considerata (e ha connotazione
regola), contrapposta alla minoranza del gruppo o al singolo individuo. -anche: la
valle, eran tornati ai campi, o ai mestieri imparati nella prima età, e
. -anche: quanti rivendicano, detengono o rappresentano il potere politico nella forma democratica
che via ella essere possa più vaga o nel numero del più o in quello
possa più vaga o nel numero del più o in quello del meno. luna [
, la migliore, la più favorevole o sfavorevole, la più lontana o vicina
più favorevole o sfavorevole, la più lontana o vicina nel tempo o nello spazio,
la più lontana o vicina nel tempo o nello spazio, ecc.); secondo
terra monda, forse basterà un'aratura o due o al più tre. bandello
monda, forse basterà un'aratura o due o al più tre. bandello, 1-5
dispiacer di bindoccia a pena correva due o tre, a la più, poste il
braccio al più alle tacche dei vani o spazi delle porte finte, non importa
al più, col fiato e col dito o con la punta d'una pezzuola,
per como e sarò di ritorno martedì o alla più lunga mercoledì. tommaseo [
stessa giornata. -che niente o nulla più; che più non si può
nulla più; che più non si può o potrebbe-, che non si può dir
: in grado sommo, non superato o superabile (e ha valore iperb.)
tra il moto retto e il circolare o tra il moto e la quiete?
è di più: annuncia aggiunta rilevante o determinante a quanto detto prima.
una lunga conversazione. una conversazione sul più o sul meno. -di più
sarebbe bastato in altri tempi levare cinque o sei teste, e non più, che
intagli, ma pareano quella propria persona o cosa è in quello proprio atto,
più: non aver nulla di importante o impegnativo da fare. bacchelli, 2-87
altra persona ancora si dedica alla poesia o alla letteratura. tommaseo [s
più: indica ironicamente eccesso quantitativo, o, con attenuazione, quantità o durata
, o, con attenuazione, quantità o durata considerevolmente maggiore. batacchi,
non (come forma idiomatica di negazione o, anche, di risposta negativa)
'mai più crederò, crederei! ', o similmente anco ripetesi 'mai più mai più
. darci la terzana, la quartana o la continua, la quale, di gala
se tu gli mostri ranno, agresto o vino / bianco te ne dirà, né
, 1-2-5: perché ogni numero è pari o dispari ed il primo e più semplice
maffei, 7-98: già ti sento, o signor, nel petto mio: /
mio: / udite, udite, o voi: più non son io. gozzano
« oimè, mercé per dio », o « non più! », era sì
: null'altro, proprio soltanto quello o per quello. cavalca, 20-642:
entend plui d'un toesco, / o sardo o barbari, / ni non ò
d'un toesco, / o sardo o barbari, / ni non ò cura de
. - non più innanzi o dietro: né più né meno.
potea fare né dire più innanzi o dietro che concedesse quella cotale stella, la
spazio per ciascun verso di mille passi o poco più. m. soriano, lii-4-129
in francia nel principio, già venti anni o poco più, per modo di burla
la cosa, di cui ella è o, per lo meno, avrebbe a esser
magalotti, 24-358: resta adesso a vedere o, per dir meglio, a indovinare
, non so se più dall'istoria naturale o dalla sacra, la ragione di questa
torre, più; chi perde il figliuolo o padre, più; chi perde gli
- più là che: molto più o meno. allegri, 128:
tempo o di capacità intellettuale (e ha valore
oltre, n. 8. -più o meno, dal più al meno, or
approssimatamente, senza grandi differenze in difetto o in eccesso, di quantità o qualità.
difetto o in eccesso, di quantità o qualità. dante, par.,
ducati trenta mila, e così più o meno secondo che più o meno si
e così più o meno secondo che più o meno si è portato di là per
ragionamento ch'e'fece'... 'più o meno'ha un altro senso, come
senso, come quasi d'approssimazione. 'più o meno, il numero è questo che
, nel mondo, pecchiamo, più o meno, adesso, o prima o poi
, più o meno, adesso, o prima o poi: e per questo?
più o meno, adesso, o prima o poi: e per questo?
pressoché uniforme a una particolare condizione o caratteristica. tommaseo [s. v
in vari gradi partecipano d'una qualità o fanno un atto. -quanto più
-quanto più, il più si può o è possibile: quanto maggiormente possibile.
-in relazione con un agg. o con un aw. (anche di
-senza più: e basta; soltanto quello o quelliindicati. boccaccio, dee.
15-42: ordine a tutti gli intendenti o sia prefetti del.. ecco, in
'senza più':... di discorso o d'atto parlando, vale senz'altro
aver anco gran cortile le colonne piccole o di poca grossezza, si potranno far
tanto più che si credono forti'. o più ellitticamente, quasi esclamante: 'tanto
tanta più ragione ho io di fare o non fare così'. -tutto al
indica antifrasticamente l'eccesso di una cosa o qualità). tommaseo [s
'per esprimere che di quella cosa o qualità ce n'è troppo. 'non mi
carducci, iii-5-194: raccolta che è, o dovrebbe essere, conosciutissima a qualunque filologo
citolini, 516: participio o presente e imperfetto o perfetto e più
, 516: participio o presente e imperfetto o perfetto e più che perfetto o futuro
imperfetto o perfetto e più che perfetto o futuro. carducci, iii-8-192: la
ant. strumento per estrarre il pus o, anche, per drenare cavità del
disposte intorno all'ombelico superiore del calamo o, anche, su una rachide o iporachide
calamo o, anche, su una rachide o iporachide; formano un rivestimento morbido su
con funzione coibente. -al plur. (o al sing. con valore collett.
peluria, è quella quasi calugine, o piuma corta, rada, fine,
sua piuma, cioè di quelle fila o barboline che partono dai due lati
preso nome. -di animali fantastici o immaginari. dominici, 4-80: 'renovabitur
comparative, per indicare leggerezza, fisica o spirituale, levità, evanescenza o,
fisica o spirituale, levità, evanescenza o, anche, fatuità, inconsistenza, fugacità
tu condotto, / musa leggiera come piuma o foglia? nievo, 1-vi-155: se
piuma aere sereno /... / o piè veloce nudo aperto seno / solca
al diffondersi nel cielo della luce diurna o dell'oscurità della notte. folengo,
fama). bellincioni, i-49: o giovan galeazzo, o divo lume, /
bellincioni, i-49: o giovan galeazzo, o divo lume, / ornamento d'italia
vende anche il letto. / di sacco o di piuma? -dissi tra i
per comporre acconciature, pennacchi, cimieri o, anche, stole, mantelli, ecc
segno della loro divozione, presero la banda o sciarpa bianca al braccio e sul capello
: deponete le piume de'vostri fasti, o delusi paoneggiatori di voi medesimi, lasciate
repubblica onde l'uom doversi espogno, / o re, che pria d'ogni virtù
e oziosa, l'inazione forzata del malato o, anche in quanto talamo, la
15: non è sì gran guerra sdegni o coruze che in su le piume non
morte sfida. della casa, 5-i-36: o piume / d'asprezza colme! o
o piume / d'asprezza colme! o notti acerbe e dure! s.
v-6-37: solitariamente sdraiato sopra un lungo divano o sedendo in piuma (saggio ugualmente,
sotto gli alti muri / che senza gloria o pregio il crin d'argento. marchetti
/ sia dallo strai di venere, o per donna /... / o
o per donna /... / o per vago fanciul, cui la vezzosa
lunge / n'andasse il salvator (o cielo ascolta!), / alto arcan
a quistion chi avanti vada, / o piuma ornata o valorosa spada. bruno,
avanti vada, / o piuma ornata o valorosa spada. bruno, 3-139: il
perdere, lasciare il meglio, materiale o spirituale, di sé. f.
delle commissioni nominate per affari d'amministrazione o di governo, tenevan la piuma in
sta a disagio; / né pei caldo o pel freddo o poco o assai /
; / né pei caldo o pel freddo o poco o assai / si può la
né pei caldo o pel freddo o poco o assai / si può la rana tor
e piumoline che nel cóm di sandaleh o nella garzaia di malalbergo. linati,
: s'appoggi sur un fardel di cotone o altro piumaccetto morbido. s. maffei
con piumaccetti inzuppati nella tintura di mirra o vi si porrà intorno dello spirito di
et incatramare, che all'occasione poi o di cannonate o altro con stopparoli per quel
che all'occasione poi o di cannonate o altro con stopparoli per quel poco di
può agiatamente girare. il suddetto rallino o piumaccétto è altresì mobile co 'l mezzo
: saccone di piume usato come coperta o giaciglio. cavalca, 9-369:
ionico] è formato di due piumacci o cuscini paralleli, ciascun legato in mezzo
/ tesser ito a posarmi, / o di triboli aver piumaccio e coltre / sparso
mai non fu di ben far stanco o parco / pe 'l popol ornai fitto
, sm. mazzetto di piume naturali o artificiali, munito di manico, che
interposto fra due corpi per evitare urti o pressioni). -in senso generico:
ogni gomito della sua mano e fanno capezzali o guanciali sotto lo capo della universa etade
., con riferimento a parti muscolari o adipose del corpo umano. caro,
e quel fardello di panno di lino o di cotone che sogliono i cerusichi soprapporre ai
sogliono i cerusichi soprapporre ai loro tagli o alle ferite prima di fasciarle e per fermare
piumaccioli sulla piaga, inzuppati di due o tre parti d'acquavite ed una d'
, che si dispongono in strati più o meno fitti, e si schiacciano colla
si scolpisceno nei capitelli de le colonne o ne'piumacciuoli de le travi, che
mensola'; questo vocabulo significa lo piumacciuòlo o lo capitello o lo scedone o leoncello
vocabulo significa lo piumacciuòlo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama
piumacciuòlo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche
, tv-139: deonsi bene, avanti dieci o quindici dì che abbino a correre [
mattina spuzzar loro nel muso della malvagia o greco, e ogni dì da mattina
che non portano, con la bastina sola o pimacciuolo. garzoni, 1-631: si
in meccanica per ciascuna di quelle corolle o cuscinetti morbidi che sostengono o chiudono intorno
quelle corolle o cuscinetti morbidi che sostengono o chiudono intorno i pezzi giranti. 'piumacciuoli':
dice che il cavallo fa piumacciuoli o n'arma delle labbra, allorquando, essendo
sostenuto da un labbro posteriore troppo floscio o sottile. = dimin. di piumaccio
gittarla fuori gli acquatici animali di bronzo o di marmi mischi, che somiglino il lor
piumaggio della tua fronte senza errore / o distruggi le nere cantafavole e vegli / al
di orefici, speciali, testori, pennacchieri o pium aiuoli. = deriv
: poy prendi... una perdis o un puveri o un altro ociello di
.. una perdis o un puveri o un altro ociello di questo grande, e
lias lu ben en terra am un baston o coltes demens ch'el plumara.
. -veter. pallottola di stoffa o di piume che s'introduce va nelle
che avesse retenuta soa piumata, falcone o astore, prendi iii grana de scatapuz
copricapo). mazza, i-83: o donne, o voi del secolo eroine,
mazza, i-83: o donne, o voi del secolo eroine, / che
-che ha alla cima un'infiorescenza o un ciuffo di fronde. scarfoglio
: la piumétta rimasta dentro il cotiledone o si discioglie subito da questo inviluppo e
da questo inviluppo e dalla piegatura della radicella o fusticino e comparisce fuori del terreno,
il corpo del seme..., o continovando ad allungarsi produce un angolo che
: piùmmicia) di pomice, per incontro o sovrapposizione con piuma, a motivo della
. tess. ant. striscia di feltro o di panno di lana usato per rifinire
da pomice): striscia di feltro o anche di cimossa o margine del panno
: striscia di feltro o anche di cimossa o margine del panno lano, ravvolta su
piumino primissimo. 2. cuscino o coltre imbottita di tali piume. inventario
. nell'attuale abbigliamento sportivo, giubbotto o giaccone imbottito di piume (ma anche di
di piume (ma anche di ovatta o di materiale sintetico). 4.
riunite a mazzetto in un'impugnatura più o meno elegante, usato per spargere la
e i capelli, fatto di piuma o lanugine di cigno. fucini, 511:
divano... lo spolveracelo sporco o il piumino spennacchiato. manzini, 16-151:
di piante, note anche come pennacchi o fiocchetti. -in partic.: lagurus
un po'simili a piume). o. targioni tozzetti, ii-50: 'lagùrus ovatus'
. trapunta imbottita di piumino d'oca o, anche, di materiale sintetico, infilata
. 3. fornito di pappo o di una lunga infiorescenza. santi,
pianta manca del carattere essenziale del pappo o pennacchio stipitato e piumoso. ojetti,
. tenue, aereo (un segno grafico o un suono). govoni, 478
che seguita da un complemento di paragone o da una frase comparativa).
] l'una procedere da l'altra, o vero ambe da un terzo; e
ne dite, spirito petrarchevole, o petrarca spiritato più tosto, non è questa
gran caldo patito. tasso, 11-ii-9: o più tosto aria del viso è queba
mani nebe cose deba polonia, regno elettivo o piuttosto repubbbea aristocratica. foscolo, vi-265
arte sta nel tempo e nel luogo o piuttosto neba piena deb'idee che sempre
: n°n tutti possono, è vero, o piuttosto non tutti vogbono sabre tant'alto
4. seguito da un aggettivo o da un avverbio per attenuarne o rafforzarne
aggettivo o da un avverbio per attenuarne o rafforzarne il significato: alquanto, abbastanza
, cioè quelli che sono nella città o distretto di firenze; e dal detto piuvica
, piùvichi). ant. affermare o proclamare pubblicamente e ufficialmente; mostrare in
comperamo... u. pe ^ o di terra e con mura e capana
. (femm. -a). ricevuta o altro documento ufficiale, pubblico.
nei testi che fanno riferimento alla storia o alla mitologia classica indica il flauto pastorale
: dal quale ebbe origine la piva o cornamusa che se la dichino oggi.
, quando avevano raccolto un compenso scarso o nullo, se ne tornavano dopo aver riposto
loro strumento nel sacco, cioè nella sporta o bisaccia rimasta vuota). -mettere,
, toma a parlare / niccolino, o almen prima alquanto provasi / se giova la
mondo; / a dir che canti o che soni la piva, / niente mi
vien la stizza addosso. / la piva o, vogliam dir, la cornamusa /
ancora una scorta di farfalle e insetti morti o semivivi nella gabbiola. -gonfiare
con enfasi, con insistenza; declamare o prepararsi a declamare ampollosamente. p.
* pipa 'fischietto', deverb. da pipare o pipìre 'pigolare', di origine onomat.
: acido va lerianico dimetilpropionico o trimetilacetico; ha diverse applicazioni nell'industria
. frugoni, i-6-118: come, o peppe mio, sono sparite, / benché
a le pivelle vostre sì tradite, / o caro peppe mio, che mai diceste
all'improvviso gli si ruppe la linguetta o pivetta della tibia, restandogli al palato attaccata
suono. 3. strumento d'osso o di metallo (detto anche strega)
di passo invernali, il piviere solitario o morinello o tortolino (charadrius morinellus)
invernali, il piviere solitario o morinello o tortolino (charadrius morinellus) e il
da primo vengono alla spicciolata, due o tre alla volta, ma in seguito
dell'impruneta, 1-22: ciascuno sacerdote o vero rettore delle chiese del detto piviere
quali in essi populi e piviere sono o che saranno manifestamente divulgati poveri di faultade
i nostri, già è cinquecento anni o più, ebbono loro ceppo e principio,
, nominato per vigore d'alcun valsento o sustanzia, nel bel paese di mugello
all'incanto, comune per comune, o per pieviere o populo, secondo ch'io
comune per comune, o per pieviere o populo, secondo ch'io trovassi. f
ché, ad altro suon che di cembalo o pivi, / ti farò far la
fuori. panzini, iv-520: 'pitonessa'o 'pìtia, pìzia': indicò la sacerdotessa di
mediazione mistica a qualche pizia da sottoscala o a un ex-dentista. montale, 9-109:
famiglia di funghi ficomiceti pteronosporali, saprofiti o parassiti. = voce dotta, lat
esametro dattilico, il secondo un dimetro o un trimetro giambico. - anche con
elettra » i raccontatori de'giuochi pitti, o ne'« misiani » colui che mutolo
pugna e date al vincitore poche poma o un ramoscel d'oleastro? d'annunzio,
gastron. focaccia di farina di grano o altro cereale, salata o dolce, per
farina di grano o altro cereale, salata o dolce, per 10 più di forma
varianti spesso dotate di denominazioni specifiche più o meno di fantasia). -pizza alla
di fantasia). -pizza alla napoletana o napoletana: v. napoletano, n.
: vi erano anco certe pizze di maiz o d'altri frutti in luogo di pane
pane più grosso, cioè fatto a pizze o schiacciate. pacichelli, 1-82: si
gustavano que'migliori sapori di latte arrosto o in mille forme, di menestre di ostia
bocconotti, di pagnotte ripiene, di pizze o sfoglie sciloppate. bresciani, 4-ii-376:
« andiamo in rosticceria, una pizza o un toast per fermarci lo stomaco ».
-per simil. oggetto schiacciato e ammaccato o di forma fortemente appiattita. crescenzio,
del non essersi ancora finita d'accertare o la tegnenza della pasta o la tempera
finita d'accertare o la tegnenza della pasta o la tempera del forno.
di pellicola (pronta per la ripresa o la proiezione). - anche:
. omit. region. beccaccino maggiore o reale. tanara, 346: a
bologna chiamasi [la beccaccia] pizzacchera o pizzaccherone. = voce romagnola,
. omit. region. beccaccino maggiore o reale. tanara, 351:
. omit. region. beccaccino maggiore o reale. carducci, iii-3-288: dagli
. omit. region. beccaccino maggiore o reale. tartara, 346: a
bologna chiamasi [la beccaccia] pizzacchera o pizzaccherone. = acer, masch.
giova e piace ancora l'erba pizzagallina o vogliam dire cent'occhi. = voce
ammiccava e lasciava cadere nel giornale tre o quattro cornicioni, che sarebbero gli orli
, xxi: quello che sii o sarà stato conestabile, barigello, ministrale
con una bonomia da grosso papà ridanciano o con un fare evasivo da burbero benefico
4. marin. urtare il molo o un'altra imbarcazione a causa di un'
, da avvicinare a pizzo 'punta'o, anche, a pinzare1.
roma et a napoli l'uva gloria o mela, perché è schiacciata come le mele
serve al pubblico la pizza napoletana o anche altre specialità che possono essere consumate
specialità che possono essere consumate sul posto o altrove, come calzoni ripieni, salsicciotti,
salsicciotti, ecc., con vino o birra (e tale locale è solitamente
largo della carità che ancóra vende novecento o mille pizze al giorno. alvaro,
(femm. -a). proprietario o gestore di una pizzicheria (e un
firenze fu incolpato uno povero uomo pizzicagnolo o treccone o come lo vogliate chiamare,
incolpato uno povero uomo pizzicagnolo o treccone o come lo vogliate chiamare, che faceva le
s'acquista / ne'pastaccin, fornai o in treccone, / beccai e pizzicagnol più
pizicagnoli / vo domandando s'hanno quaglie o tortore. p. fortini,
gli serve a nulla, e nato pizzicagnolo o garzone di caffè, vive garzone di
garzone di caffè, vive garzone di caffè o pizzicagnolo. serao, i-350: nelle
generalmente ad ogni persona che vendesse a peso o a misura, alla pena che nelli
: tal, che già fu pizzicaruolo o oste, / or è gentile, e
piazza. pasquinate romane, in: o padre santo, anch'io / ogni pizigarol
... imitava il rivenditor pizzicaiuolo o 'l matriciano rigattone coll'esponer a prezzo
intende tanto quanto un pizzichemolo di chimica o una crestaia di architettura. tommaseo [s
, 2-166: leggi..., o lettore, in detto libro il capitolo
ridere almeno ti darà motivo di riporlo o nella biblioteca dei pizzicaroli, o sotto
riporlo o nella biblioteca dei pizzicaroli, o sotto il cammino per dar fuoco alle
grieve. m. franco, 1-54: o beccalite, o pizzica quistióni, /
. franco, 1-54: o beccalite, o pizzica quistióni, / gittato arai il
da provocare una senzazione di dolore più o meno accentuato o, anche, per
senzazione di dolore più o meno accentuato o, anche, per scherzo e divertimento
, anche, per scherzo e divertimento o come approccio o anche pratica erotica.
per scherzo e divertimento o come approccio o anche pratica erotica. bibbiena,
intendere al marito che un suo bambino, o bambina che si fosse, si sentiva
insopportabile e senza il minimo riguardo o timore degli uomini o di dio. rovani
minimo riguardo o timore degli uomini o di dio. rovani, ii-524: un
tuo falsetto sotto la stretta della corda o il pizzicare della tanaglia. giuliani,
di robbe d'altrui... o cangiar moneta falsa, picigando quatrino a
-nei giochi di carte, prenderne una o più dal mazzo. - anche assol
3. beccare ripetutamente per cibarsi o, anche, per colpire e ferire
il can, che seguita il leone / o 'l selvatico porco entr'a la
/ né vi sgomentan le bronchiti, o dame, / o voi regine del bianco
le bronchiti, o dame, / o voi regine del bianco reame, / in
. frugoni, i-341: pascetevi pure, o sardanapali moderni, di un patrimonio per
sempre le carni condite con le salse forti o di chi si compiace degli odori,
assol. della porta, 5-84: o vino ch'entrato in bocca in un
scoppiettaria. segni, 189: spinti settanta o ottanta cavalli, comandò che pizzicassino il
pulce che gli pizzicava l'orecchio, o se gli dava qualche zaffata era più
? -biasimare, criticare un testo o un genere letterario. guarini,
le corde con i polpastrelli delle dita o con il plettro. buonarroti il giovane
quando pure imbocchi / seleuco il flauto o pizzichi le corde / la man del più
il violino alla spalla, vi stirò sei o sette volte l'archetto, ne trasse
sposi nel letto una mezz'ora che o fusse il caldo delle lenzuola che facesse
andiamo. 15. avere o pretendere senza troppo fondamento di avere in
persone; averne paria, l'aspetto o la parvenza; ripetere in parte i
; ripetere in parte i modi letterari o artistici di altri; piccarsi di intendersi
g. m. cecchi, 20-23: o basta, / ché e'pizzicano,
professione, di una dottrina; intendersi più o meno di qualcosa, averne un'infarinatura
m'attenni che alle scienze fisiche, o al più pizzicai qui e colà un po'
chi l'ha per mal si scinga, o bel bel se la pigli per un
17. essere arguto, ironico, mordace o anche malizioso, in modo da suscitare
pizzica un poco, / sia in posa o 'n versi, non si può
sé elementi ritenuti sufficienti per una classificazione o per una definizione determinata; accostarsi a
; rifarsi a un determinato àmbito ideologico o sociologico o linguistico. aretino,
a un determinato àmbito ideologico o sociologico o linguistico. aretino, 20-153: qui
varchi, 3-73: -se alcuno ci dice o ci chiede cosa la quale non volemo
volemo fare, sogliamo dire: e'canzona o e'dice canzone. -cotesto mi pare
per cento, ma che noia dà o qual mia colpa? voi mi dite che
. che pizzichi un po'di mattia o, per dirla col popolo, che tu
spirito gallicano, che pizzica più o meno di giansenismo, intacca ancora oggidì il
-sfregarsi le mani in segno di contentezza o anche di gioia maligna. verga
può prendere fra le punte di due o più dita. f. f
pizzicata di fuligno. bracciolini, 1-8-5: o di zucchero fino, anima mia,
facendone vibrare le corde con le dita o con il plettro (uno strumento musicale
inducendo la ragion privativa, con l'espressa o virtual forza degli abitanti o de'passagieri
l'espressa o virtual forza degli abitanti o de'passagieri a dover andar a detti
passagieri a dover andar a detti molini o forni o macelli o osterie o pezzicarie.
dover andar a detti molini o forni o macelli o osterie o pezzicarie. gigli,
a detti molini o forni o macelli o osterie o pezzicarie. gigli, 4-287
molini o forni o macelli o osterie o pezzicarie. gigli, 4-287: tanti
.. dovranno star sepolti fra le tignole o fra li untumi e camangiari di qualche
oralmente senza pericolo di macelli di pizzicherie o di forni serrati. verga, 7-405
fogliate di prosciutto e salame, sòrra o caviale. -l'insieme delle merci vendute
, per modo che in mane di pasqua o altre feste solenni l'altare della sua
pieve sì come una pizzigaria di poliamoli o di soffrittaiuoli o di beccari diventato pareva
una pizzigaria di poliamoli o di soffrittaiuoli o di beccari diventato pareva.
in quanto negozio di commestibili piccanti (o, secondo il d. e. i
originariamente bottega di chi vendeva piccole quantità o pìzzichi: cfr. la locuz.
v. pizzicata): 'aver della pizzicata'o 'la pizzichina':... aver
da provocare una sensazione di dolore più o meno accentuata o più spesso come espressione
sensazione di dolore più o meno accentuata o più spesso come espressione di un impulso
in terra distendiamo. caro, i-275: o le dava un pizzico per le gambe
le dava un pizzico per le gambe o la tirava per un lembo della sua
e brutta che, quando alle volte o per pruzze o per morsi o pizzichi
che, quando alle volte o per pruzze o per morsi o pizzichi di certi animaluzzi
alle volte o per pruzze o per morsi o pizzichi di certi animaluzzi snidati dalle vicine
. moneti, 2-vn: un pizzico o puntura di mosca gli sembrarà un morso di
3. il tocco del dito (o del plettro) con cui si fanno
si può prendere fra le punte di due o più dita ravvicinate. -in senso generico
tue merce, / fra le più belle o lerce, / sare'di sale un
natalizio. -piccola quantità di parole o di frasi. cattaneo, v-1-84:
, un'idea, una posizione ideologica o anche una componente artistica o letteraria entro
posizione ideologica o anche una componente artistica o letteraria entro un'opera o un gruppo
componente artistica o letteraria entro un'opera o un gruppo di opere. bandi,
dicono a siena quando, con minacce o con parole di autorevole rimprovero, si
. fs. v.]: 'stare o essere in pizzico': stare o essere
'stare o essere in pizzico': stare o essere in cima in cima, in cocca
, sm. tose. gioco fanciullesco o di società. fanfani, uso
il piattino nel sedere sia tinto di nero o di altro colore, e vada in
e non ridere', facendogli delle boccaccie o scorci; e nel lasciarlo, col
voi, capite se uno è intelligente o scemo. = alter, popol
di grattarsi (e può essere causato o da un malessere fisico o da stimoli
essere causato o da un malessere fisico o da stimoli esterni). - per
presto, non guardano di strappare qualche bottone o di sdruscire qualche manica o calzino per
qualche bottone o di sdruscire qualche manica o calzino per poter di poi grattarsi a
scannane, / il cimurro, l'assillo o il pizzicore. g. gozzi,
si avverte in gola, agli occhi o in altra parte del corpo per un'
io tomi bambino, perché da tre o quattro giorni mi sento il male de'vermi
irresistibile che nasce da un desiderio fisico o da un sentimento che si manifestano nel
un sentimento che si manifestano nel corpo o nell'animo. foscarini, ix-3-77:
. 6. desiderio di cibo o di vino; languore di stomaco.
certo pizzicore. 7. stimolo o impulso erotico, eccitazione sessuale; vivo
prima all'odore, / vi mette sopra o crazie o giuli o quarti, /
odore, / vi mette sopra o crazie o giuli o quarti, / a misura
/ vi mette sopra o crazie o giuli o quarti, / a misura ciascun del
, che la fa ciarlare, / voglia o non voglia, e se non ciarla
mia bocca schiuda / d'amor parola o sospir che t'annoi, / ma in
: all'ora il maldicente ha il prurito o pizzicore nella lingua, quando s'accorge
. « la natura (diceva), o quel che voi chiamate dio ha forse
desiderio 'de les peloter', di palparle o pizzicottarle. sbarbaro, 5-55: accendo
può essere un gesto di scherzosa familiarità o di grossolano apprezzamento). belo
s'è addormentata tra le braccia, o fingeva, ne è capace, ho dovuto
vetturale a terra; fanfara di schiocchi o pizzicotti di sverzino a ogni fermata.
fra due moine mi dànno un pizzicotto o un biscotto dicendo che è per amore
si può prendere fra la punta di due o più dita ravvicinate (per lo più
disciplina. -piccolo numero di parole o di cose. guerrazzi, 9-i-31:
pizzitano, agg. che è nato o vive a pizzo, cittadina della calabria
]: 'becco della proda'per la bocca o pizo degli uccelli. 2
donna ecc., tutte cose di poca o niuna essenza. montanari, ii-283:
donna ha un nastrino, / un fiore o un pizzo; / e l'uomo
incorniciato in una specie di baldacchino da trono o cortinaggio d'alcova, scolpito in pietra
barocchi. -figur. particolare inventato o falsato nel riferire una notizia, nel
'ricciardetto',... stringendo il nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o
... stringendo il nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca fra
o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca fra '1 pollice e l'indice
sotto gli orecchi fino al mezzo delle gote o lungo quelle. 'chi è quel signore
gli orecchi fino al mezzo delle gote o lungo quelle. -per simil.
gerg. luogo, angolo adatto per rubare o nascondersi. pasolini, 3-64:
a pizzo tre grossi pali di leccio o d'altro; poi attorno gli s'
ricopre con piote (zolle erbose) o con terra. -fare il pizzo
di segala, dette 'pan di sitìl'; o i 'pizzoccheri', specialità di teglio,
modo, ne piantò... due o tre piante. = deriv. da
. varietà di uva da tavola bianca o nera il cui nome deriva dalla caratteristica
pizzuto, agg. fornito di una o più punte; appuntito. bizoni
meco essere né con altri parere perturbato o in parte alcuna commosso o concitato a mala
parere perturbato o in parte alcuna commosso o concitato a mala ira e inutile sdegno
repubblica, per impetrare che m. andrea o in tutto assoluto o leggiermente condennato fosse
m. andrea o in tutto assoluto o leggiermente condennato fosse, acciocché i padri
. corona de'monaci, 7: o signore, io ti prego che l'ira
ulloa [guevara], iv-22: o signore, io ti supplico si quieti la
che, come aggiorni, / cessi fortuna o più placabil tomi. grillo, 368
le ali della vittoria dopo il volo o il loro garrito, già onta alle flotte
lieta, placabile, turbata, lugubre o sdegnata, la melodia rappresenta in tal
sol dal mio peccato artecolo. / o benigno gesù, deh, sia placabile.
divina, l'ottenere da dio il perdono o la misericordia. -anche: gesto,
rendere mansueto, a rabbonire, a calmare o, anche, a mitigare.
francia nel principio, già venti anni o poco più, per modo di burla
per i contorni in forma di proclami o più presto di scomuniche fatte contro la
di assenza di conflitti, una persona o un gruppo di persone irate, sdegnate,
sdegnate, sconvolte da una forte passione o, anche, una folla tumultuante,
per richiamare l'attenzione su un personaggio o su un insieme di personaggi dei quali
dei quali, durante una trattazione scritta o un'esposizione orale, non è stato
che passeggiava, il fé, a caso o in quelle mani incespicato, cadere;
che risulti meno arcigna, meno severa o scostante. tasso, 2-20: a
foglio / è scritta la mia sorte / o di vita o di morte. /
scritta la mia sorte / o di vita o di morte. / forse il ritroso
dio, una divinità, un trapassato o anche la sorte). cavalca,
viali oggi di pianto / placate amore, o verginette, uscite. pascoli, i-733
: i romani, piuttosto che vendicarsi o difendersi, si uccidevano tra loro! placavano
modi si può levare dal cuore, cioè o con dimenticare la cosa amata o col
cioè o con dimenticare la cosa amata o col placarla. refrigerio, xxxviii-128:
, non lasciò addietro il duca artificio o allettamento alcuno... che non usasse
propri sensi. -con riferimento a dio o a una divinità. zanobi da strata
, 2-654: agli altri non giovarono fuga o nascondiglio: furono scovati coll'ardore del
difficultà. -soddisfare pienamente bisogni materiali o intellettuali. galeoni napione, 88
ira, dallo sdegno, dalla ferocia o anche dalla superbia; tranquillarsi, mettersi
16-117: a chi mostra 'l dente / o ver la borsa, com'agnel si
sangue affannato. -assumere posizioni o atteggiamenti ispirati a moderazione, abbandonando quelli
6. mostrarsi incline al perdono o alla misericordia; cessare di essere irato
essere irato con gli uomini (dio o una divinità pagana). panigarola,
: tosto che fa un poco di mare o che si placano le onde,.
calmarsi (l'ira, anche di dio o degli dèi, o un'altra passione
anche di dio o degli dèi, o un'altra passione o l'angoscia).
degli dèi, o un'altra passione o l'angoscia). savonarola, i-65
. i. frugoni, i-6-219: o mia bella trasformata, / la mia rabbia
in uno scrivere meno ambizioso, o. prov. pulci, 7-77:
seguente, nella quale va incluso il placarte o sia editto fatto pubblicare da sua maestà
e lascino di dar qualsisia assistenza, mano o soccorso a quelli di messina.
superi, placatìssimo). che non è o non è più adirato; tranquillato,
. s'ella nello sdegno antico persisteva o pure se... ella fosse,
, i-180: nella edizione seconda, o pentito o placato ch'e'fosse, tacque
: nella edizione seconda, o pentito o placato ch'e'fosse, tacque tanto
doppio mare duilio / placato, verremo, o cadore, / l'anima a chiederti
tornano. 2. che deriva o che manifesta tranquillità, serenità interiore.
gli aedi e i bardi come fanciullini o bei bambini o irruenti gioventù ginnaste,
e i bardi come fanciullini o bei bambini o irruenti gioventù ginnaste, tutte ebra fantasia
ant. e letter. che placa o serve a placare (anche l'ira delle
vita... primo è suplicazione o vuoi orazione, che è tutt'uno;
muratori, 16-201: noi vi offeriamo, o signor, le ostie di placazione (
signor, le ostie di placazione (o sia questo pane e vino, materia destinata
ant. placa), sf. lastra o lamina sottile di metallo o di altro
. lastra o lamina sottile di metallo o di altro materiale, per lo più limitata
2. segno distintivo, di riconoscimento o indicativo di determinate persone, di una
una peculiare caratteristica di una condizione o di uno stato, diventandone segno di identificazione
collare del cane. -insegna d'oro o d'argento portata alla sinistra del petto
indicato il cognome di chi vi abita o la denominazione di una società, di
nome di chi li ha offerti acquistandoli o versandone il corrispettivo in beneficenza o,
acquistandoli o versandone il corrispettivo in beneficenza o, anche, di persona particolarmente benefattrice
pareti di stanze signorili, di aule o di navate di chiese. seriman
6. per simil. strato più o meno sottile di vegetali che ricoprono una
e quella piaga si cuopra con altra scorza o della medesima pianta o d'altra congenere
con altra scorza o della medesima pianta o d'altra congenere, facendo in modo
, ma la giustapposizione di sei placche o zolle che sostengono i continenti e gli oceani
direttamente apprezzabile alla vista. -grossa papula o in senso più generico, rilievo cutaneo
superficie per lo più essudante, crostosa o vegetante. -ciascuno dei focolai multipli di
caratteristica dell'arteriosclerosi costituita da zone più o meno circoscritte di degenerazione grassa intimale di
colore giallastro, per lo più erose o ulcerate con deposizioni trombotiche sovrapposte. -placche
matrice di bronzo usata per imprimere fregi o diciture sulla coperta di legature in serie
ciascuno dei pannelli sistemati nelle celle o negli armadi frigoriferi per raffreddare l'ambiente.
, afferrandolo alla cintura (placcaggio alto) o alle gambe (placcaggio basso) e
fermamente costringendo a riflettere su determinati fatti o circostanze. cassieri, n-23: rimedito
i damaschi aurati, le vesti viola o marrone, zonate di bianco, mentre
rendere lucida la superficie di una pelle o di una cucitura. = nome d'
sopra una di rame, di ferro o di acciaio e tenendo col laminatoio una lamina
-per estens.: qualsiasi trattamento o parte di esso che viene deliberatamente impiegato
per determinare un effetto favorevole sul paziente o su alcuni suoi sintomi, ma che
un'attività specifica nei confronti della malattia o della sindrome che è presumibilmente in causa
: l'insieme delle modificazioni, soggettive o obiettive, di diversa natura, riscontrabili
sierosa. -placenta previa: inserzione parziale o totale della placenta nel segmento inferiore dell'
segmento inferiore dell'utero con ostruzione più o meno completa della bocca uterina. -
previa centrale: quella che ricopre parzialmente o totalmente l'orificio uterino interno.
ritenuta: quella non espulsa perché aderente o incarcerata. -placenta sindesmocoriale: quella in
di tessuto placentare, costituita da uno o più cotiledoni, separata dalla placenta principale
quella costituita da tre lobi separati più o meno completamente fra loro. - placenta
materno si separa per mezzo dei cotiledoni o delle placente un fluido il quale poi
carpellari su cui sono impiantati gli ovuli o i sacchi embrionali. - anche:
113: le foglie seminali sono la placenta o cotiledoni della minima pianta, le quali
non mostra che la radice, le due o poco più placente o foglie seminali ed
radice, le due o poco più placente o foglie seminali ed una piccolissima gemma o
o foglie seminali ed una piccolissima gemma o bottoncino, che è l'embrione di
tre parti principali, cioè il guscio o veste o involto del seme, il
parti principali, cioè il guscio o veste o involto del seme, il germe ed
seme, il germe ed i lobi o cotiledoni o placenta, le quali per lo
il germe ed i lobi o cotiledoni o placenta, le quali per lo più
lega al passato. -luogo reale o ideale che evoca perennemente ricordi, sensazioni
2. bot. disposizione della placenta o delle placente nell'ovario (ed è
presso l'apice della cavità ovarica, o una placentazióne basale se sono inseriti alla
laminare, se si trova sulla lamina, o una placentazióne assile, allorché gli ovuli
'placentazióne': la disposizione delle placente o degli ovuli nell'interno dell'ovario.
partoriente a ingerire gli invogli del feto o dei feti. = voce dotta,
dal tema del gr. ypó® (o 'scrivo'. placentoli$ina, sf.
di completa separazione fra stato e chiesa o alla stipulazione di nuovi concordati nella prima
, beneplacito concesso (con valore giuridico o soltanto politico) da un potere superiore.
formula usata dai membri di un concilio o da altro organo collegiale ecclesiastico per esprimere
collegiale ecclesiastico per esprimere voto favorevole pieno o condizionato (mentre il voto contrario si
); lo stesso voto favorevole (o sfavorevole, nel caso di non placet)
candido capo l'ala nera / guardavi, o nonna mia, placidamente / mormorando ne
placidamente naturale? tremi? diventi scemo o teosofo, anche tu? 4
. disposizione d'animo, innata o acquisita, propria di chi è calmo,
fatto a ideare nuove e strepitose composizioni o ad eseguirle con una certa risoluzione che
la mente. 2. atteggiamento o comportamento garbato, cortese che rivela calma
f. f. frugoni, 1-35: o intempestive tempeste! deh, come male
far l'avvocato volontario dei bestioni sassoni o borussi. -comodità, agevolezza nel
principe nella prattica del regnare deggia eleggere o usare il terrore o la placidezza,
regnare deggia eleggere o usare il terrore o la placidezza, la spada o la lingua
il terrore o la placidezza, la spada o la lingua, il sangue o lo
la spada o la lingua, il sangue o lo inchiostro. malvezzi, 5-7:
anche eccessiva, nel valutare un fenomeno o una circostanza o nel cercare di porvi
nel valutare un fenomeno o una circostanza o nel cercare di porvi rimedio; senso
stile letterario, di un modo di esprimersi o di argomentare, che rifugge da espressioni
patrizi, 2-48: questo tanto, o miei signori, mi ha spirato clio
s. maffei, 6-42: se altri o per placidità di temperamento o per acquistato
se altri o per placidità di temperamento o per acquistato dominio de'suoi affetti si fosse
l'ingiuria e riguardasse come soggetto di riso o di compassione ciò che ad altri è
di serenità che emana da un paesaggio o da un luogo. beltrameui, iii-163
superi, placidissimo). che è o dimostra di essere sereno e pacato nell'
perfetto dominio interiore, non essendo agitato o turbato da passioni violente, da pensieri
da atteggiamenti contrastanti con l'altrui opinione o ostili e provocatori; mite.
se tu avessi a me ucciso, o antonio, e sposo e prole, /
in elicona. -con riferimento a dio o a una divinità. rime inedite,
dormir con essi. pascoli, 211: o morto giovinetto, / anch'io presto