andare in rovina, subire un danno o una disfatta molto grave (una collettività
: a voi la conviene pacificare, o la città perirà. donato degli albanzani,
era urgente, e bisognava presta risoluzione o di soccorrere gli assediati o di lasciarli
presta risoluzione o di soccorrere gli assediati o di lasciarli perire. loredano, 1-127:
ridotta quella sede nobilissima a dover perire o per furore degli amici o per vendetta
dover perire o per furore degli amici o per vendetta dei nemici. g. ferrari
dell'uomo, dal trascorrere del tempo o da eventi casuali; deteriorarsi in modo
; e poi pure in fine perita, o per guerre o per fortune sonabissata in
in fine perita, o per guerre o per fortune sonabissata in mare? fausto da
-dir. venire meno, per cause naturali o per comportamenti imputabili esclusivamente a estranei,
l'aspetto della stessa esistenza fisica o della consistenza e dell'utilizzabilità economica o
o della consistenza e dell'utilizzabilità economica o della disponibilità (un bene).
, 1221: in qualunque modo sia perita o smarrita una cosa illecitamente sottratta, la
naufragio (una nave). beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna,
). beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna, 447: son
la nave. -essere tolto o eliminato o cancellato. lanzi, 1-2-467
nave. -essere tolto o eliminato o cancellato. lanzi, 1-2-467: il
: trascorrere invano. giacomo da lentini o rinaldo d \ aquino, 402: per
ricordo); non essere più documentato o ricostruibile. dante, purg.,
in materia di grasce, sian esse perite o... sfuggite alle nostre ricerche
troppo temore. giamboni, 10-104: o verage maestra delle virtudi...,
verd'anni tuoi. -essere violato o trasgredito. novellino, vt-85: pensando
retribuiti. 17. risultare inutile o sprecato; avere esito sfavorevole.
. -essere travagliato da bisogni fisici o da stimoli fisiologici (in partic.
stimoli fisiologici (in partic. dalla fame o dalla sete). s.
ostilità e odio, per imprecare contro qualcuno o qualcosa, per lanciare una maledizione.
il frutto: risultare vana l'aspettativa o la speranza di un bene. arrighetto
per lo più prezioso, da una catenella o da un legaccio portato immediatamente sopra la
gli orecchini, il vezzo e le periscelidi o cerchi per adomare le gambe. bresciani
monete, un tuo ultimo regalo, o signore; lo puoi vedere; son
una delle cui superficie opposte è piana o concava e l'altra convessa. lessona
lenti a fuoco quando sono ovulari o troppo piccole. marinetti, 2-iii-8: spiano
quanto è necessario sulla superficie dell'acqua o su ripari (e nei sommergibili si
2. figur. criterio di valutazione o di giudizio. pasolini, 13-344:
letter. nella grecia antica, fascia o legaccio intorno al malleolo che le baccanti
controverso tra i due moti del cuore o del polso, cioè tra la sistole e
corpo di natura diversa, sovente carnoso o farinoso, qualche volta corneo e quasi
kardec (1804-1869), corpo fluidico o astrale che nell'uomo rappresenterebbe il
crittogame, la quale involge le spore o seminelle. = voce dotta,
un'affermazione dalla negazione del suo contrario o viceversa; ripetizione di un concetto mediante
. v.]: dicesi peristafilino esterno o inferiore quel muscolo pari, sottile,
servendo a distenderlo. dicesi peristafilino interno o superiore quel muscolo pari, stretto ed
modo da spingere in avanti il contenuto o da facilitarne la discesa (e il
altra, essendo per qualche ostacolo impedita o ritardata la continuazione del vermicolare, peristaltico
per conferirgli un valore determinato, favorevole o negativo. trevisan, xl-31
, xl-31: quando la quistione era infinita o universale, la chiamavan semplicemente 'quistione'o
o universale, la chiamavan semplicemente 'quistione'o 'tesi'; quando eli'era finita
'tesi'; quando eli'era finita o particolarizzata da qualche circostanza, chiamavanla 'causa'
particolarizzata da qualche circostanza, chiamavanla 'causa'o 'ipotesi'; e quando un gran numero
, e allora davanle il nome di 'negozio'o 'peristasi', cioè 'circostanza'. tramater
]: 'peristasi': sorta di amplificazione o come dicesi in rettorica, luogo comune
cui dalle circostanze si fa risultare il pregio o la deformità di un'azione.
azione. 2. architi portico o colonnato che circonda un edificio classico,
; lo spazio scoperto era variamente lastricato o occupato da vegetazione e da elementi ornamentali
serviva come riparo dalle avversità atmosferiche o dal sole eccessivo. -anche, con uso
'etiam'uno edificio antiquo, sia erario o altro, con colonne sargiate e davanti
2. per estens. loggia o portico sostenuto da una fila di colonne
: in botanica, ripiegamento membranoso, o serie ora di denti, ora di cilii
cilii che attorniano l'orifìzio della cassida o tela dei musei. 2.
una perizia, in partic. amministrativa o giudiziale: operazioni peritali, relazione peritale
. -anche: che attiene alla persona o all'ufficio del perito (1collegio feritale
), agg. esitante nel compiere o nell'intraprendere un'azione; che indugia
un'azione; che indugia per ritegno o per timidezza; titubante.
. 2. che rivela incertezza o imbarazzo; cauto. bersezio, iii-97
nuova nota di dilucidazione. accetti, o signore, questa peritanza come prova della
e nella mente mi si è svegliata una o confusione o peritanza, considerando la grandissima
mi si è svegliata una o confusione o peritanza, considerando la grandissima e da
conseguenze negative, per mancanza di volontà o di determina zione; riluttare
davanzati, i-334: temea non fosse sterile o di poco animo, o si peritasse
fosse sterile o di poco animo, o si peritasse, essendo moglie, a scoprirgli
agogno. foscolo, xiii-2-121: uno o due epigrammi ch'ei provocava corsero tra
si peritavano di affrontarvi a visiera alzata o volevano aizzarvi peggio a'miei danni.
espressioni negative, per indicare la sfrontatezza o l'impudenza). guido delle colonne
moglie. 3. mostrare soggezione o timidezza in presenza di una persona,
di una persona, sentirsi a disagio o imbarazzato. cavalca, 20-624: partita
condizione, perché degli altri si perita o si fida poco. d'annunzio, tv-1-764
colui che aveva la responsabilità di compiere o di organizzare e sovrintendere le esplorazioni transoceaniche
quel primo piloto che dalla nave ammiraglia o dalla galea capitana sovrastava sopra tutti i
-con uso aggett. invar. bastimento o nave pilota: pilotina (v.
aviazione sono giovani, di uomini vecchi o soltanto maturi dentro la sala ce n'è
di un'automobile, di una motocicletta o di un motoscafo (ed è proprio soprattutto
. -ferrov. manovratore che negli scali o nelle stazioni aiuta il macchinista nella formazione
aiuta il macchinista nella formazione dei convogli o negli spostamenti delle locomotive. x.
x. figur. chi guida, regola o condiziona e influenza, talvolta in modo
subdolo, gli atti, la volontà o i sentimenti di qualcuno; consigliere.
-amante (inteso come guida nella vita o nelle tempeste dei sensi).
, prudenza e abilità in situazioni difficili o pericolose. a. cattaneo,
lo passato. 4. chi governa o regge uno stato o le sorti di
4. chi governa o regge uno stato o le sorti di un popolo (o
o le sorti di un popolo (o partecipa all'attività di governo con funzioni
devono essere soprattutto certe fattorie modello, o fattorie pilota. calvino, 13-252:
; segue le navi in movimento o, anche, precede gli squali per
piantano con una macchina detta martinetto o battipalo. si usano per fare i fondamenti
con uso appositivo, nelle espressioni oscillatore o stadio pilota). 13. tecnol
orari distribuiti nelle vie di una città o in un complesso industriale, commerciale,
chiamato a guidare la nave in un porto o in un tratto di navigazione difficoltosa.
pilotaggio si distingue in pilotaggio inferiore, o bassa forza di pilotaggio, ed in
. tecnica necessaria per guidare un velivolo o, anche (soprattutto nel linguaggio sportivo)
molto lunghi). -pilotaggio senza visibilità o strumentale: sistema che consente, per
delle manovre occorrenti per dirigere un velivolo o, anche, un veicolo (dette
. impiego di segnali di un radiotrasmettitore o di un amplificatore, ecc. da
). marin. guidare una nave o, più in generale, un'imbarcazione
a guidare una nave in un porto o in un tratto di navigazione difficoltosa)
-disus. rimorchiare una nave in un porto o in un tratto di navigazione pericolosa.
estens. guidare, condurre un aeroplano o un autoveicolo o un motoveicolo (soprattutto
, condurre un aeroplano o un autoveicolo o un motoveicolo (soprattutto nel linguaggio sportivo
motoveicolo (soprattutto nel linguaggio sportivo) o anche (in senso scherz.),
indietro di qualche passo. -tirare o spingere un veicolo a mano. pratolini
in belgio? 4. condurre o accompagnare qualcuno per lo più attraverso luoghi
accompagnare qualcuno per lo più attraverso luoghi o locali sconosciuti. e. cecchi,
segreteria particolare. -introdurre, persuadere o costringere qualcuno a dirigersi in una determinata
usata per facilitare le operazioni di pilotaggio o di traino nei porti o nei tratti
di pilotaggio o di traino nei porti o nei tratti di navigazione difficoltosa. -anche
e adibito a servizi di semplice manovra o di piccola manutenzione. - anche:
carena, 1-239: 'raffreddatoio': truogolo o catino pieno d'acqua in cui si
a uno a uno gli acini dal grappolo o, anche, altri frutti, staccandoli
, poco per volta, per svogliatezza o anche per assaporare meglio i cibi (
155: tiratevi da parte, o lumaconi, / mentre che ci vedete
per volta, onde pilucare per mangiare o masticare minutamente. canta, 1-198: lungo
la becchino, sia che becchettino semi o chicchi di cereali, sia che bruchino l'
. tormentare, affliggere, travagliare moralmente o fisicamente e, per lo più, progressivamente
iustizia mi pelucca? » / « o asino poltron da portar basto, /.
più che al grosso della cosa e veduto o creduto di vedere che i liberali battevano
bordone. 5. sfruttare economicamente o spogliare dei suoi beni qualcuno (per
inanti a quello appare / alcun parente o qualche adulatore / che lo comincia tosto
assillavano. 6. estorcere, rubare o scroccare denaro (o altri beni)
. estorcere, rubare o scroccare denaro (o altri beni) a qualcuno, per
qualcosa da qualcuno (anche con lusinghe o con ostinazione). - anche assol.
vocabolo), cioè gli levano quei peli o sieno quelle piccole barbucole che sogliono avere
. -privare un tessuto della lanugine o, anche, un vestito dei fili
-estirpare l'erba a piccoli ciuffi o filo per filo. viani,
passando da un punto a un altro o da un'opera a un'altra.
un altro. -affrontare un problema o un argomento in modo superficiale e disorganico
sindacare e piluccare non solamente i capitoli o i paragrafi de'bilanci, ma le ultime
, pungolare. enivieni, 1-144: o iesu, per cortesia, / se mi
qualcuno sino all'anima: come imprecazione o come augurio infausto. aretino,
.: chi abitualmente estorce, scrocca o spilla denaro (o altri beni)
abitualmente estorce, scrocca o spilla denaro (o altri beni) per lo più in
beni) per lo più in modo subdolo o astuto. alberti, 412: le
tanti piluccatori v'arecano elle amistà pure o nimistà? fagiuoli, 1-1-69: ho
). chi abitualmente estorce, scrocca o spilla denaro (o altri beni),
estorce, scrocca o spilla denaro (o altri beni), per lo più
, per lo più in modo subdolo o astuto. -anche: chi approfitta di
pimelato, sm. chim. sale o estere dell'acido pimelico. =
della nuova zelanda; sono arbusti (o, raramente, alberi o erbe)
sono arbusti (o, raramente, alberi o erbe) con foglie opposte, piccole
, piccole e persistenti; fiori bianchi o rossi in capolini o in grappoli; alcune
; fiori bianchi o rossi in capolini o in grappoli; alcune specie sono coltivate
di linneo, così denominate dal florido o pingue aspetto di vegetazione delle specie che
che contiene arboscelli a foglie opposte o di rado alterne, a fiori ascellari o
o di rado alterne, a fiori ascellari o a capitoli terminali; il frutto è
cupo: antenne moniliformi; mandibole bifide o scanalate alla loro estremità; mascelle armate
è che sono eruttati a migliaia dai crateri o dalle altre bocche laterali dei vulcani.
pimento. -al figur.: rendere o far apparire audace, maliziosa, provocante
, maliziosa, provocante una pubblicazione o incrementarvi tali caratteristiche. lucini, 12-110
estratto dall'essenza del caryophillus aromaticus o dianthus caryophillus o dalla cannella alba,
del caryophillus aromaticus o dianthus caryophillus o dalla cannella alba, piante molto affini
°c, è poco solubile nell'alcool o nell'etere e, nei grassi, fa
.: denominazione di altre spezie aromatiche o piccanti e delle piante che le producono
si prova per ciò che è proibito o è considerato peccaminoso o nasce da depravazione
che è proibito o è considerato peccaminoso o nasce da depravazione, sia per il
anche un po'cinematografici e 'picchiatelli'o, più all'antica, 'sui generis'.
. nella locuz. pimperi in calzoni o in calzoncini, riferita in modo scherz
. a un bambino che mette i calzoni o che si veste come un adulto per
. v.]: 'pimperi in calzoni'o 'in calzoncini': d'un bambino che
circa 75 specie; hanno foglie pinnato-composte o temato-composte (raramente solo dentate),
(raramente solo dentate), fiori bianchi o gialli, in ombrelle composte; il
le più importanti sono la pimpinella silvestris o sanguisorba officinalis e la sanguisorba minor,
di nocera vi tenga infuso della sanvastrella o pimpinella che la chiamino, che dà buon
buoni bicchieri di vino colmi di pimpinella o altre sorti di erbe, le quali
la mortella / tra la stipa, o ch'io sogno, o veglio teco:
la stipa, o ch'io sogno, o veglio teco: / mangio teco radicchio
imp. di 7; i£jl7ixà (o 'riempio', di origine indeuropea. pimplèidi
sacro alle muse e a orfeo (o, anche, delle muse stesse o
o, anche, delle muse stesse o della poesia). ciro di
= voce dotta, lat. pimpléus (o pipiéus), deriv. dal toponimo
. e tose. cono dei pini o, anche, di altre conifere; pigna
pina medesimamente giovano molto ungendone con olio o con vino il corpo. equicola, 75
si sprigionò sibilando. -in similitudini o in espressioni comparat. per indicare analogia
per indicare analogia di forma con tale frutto o, anche, durezza, compattezza (
anche delle carni di una persona) o, in senso scherz. o iron.
persona) o, in senso scherz. o iron., avarizia, cocciutaggine,
, serrato, sodo come una pina o come una pina verde). monosini
19: mettivi sopra un pezzo di teda o pina salvatica. -pinolo.
cose. 2. rappresentazione pittorica o plastica di tale frutto, in partic
posto fra i dentelli di una cornice o alla sommità di un edificio o di
cornice o alla sommità di un edificio o di un pilastro. dante, inf
deu'antica grecia sono in questo calcare, o simile. ma in quel luogo esso
queui au'ingresso dei porti; o s'arroveuasse bianco di schiuma fra i tronchi
schiuma fra i tronchi rovesciati deue colonne o rispecchiasse le maschere crinite dei leoni di
. 3. per simil. oggetto o organo anatomico di forma allungata e tondeggiante
tirandosi in su i capelli a cupola o a pina, gli fermavano con certe
. imbar cazione a remi o a vela usata un tempo per le
di vigilanza (soprattutto nei porti) o anche come rimorchiatore. c.
. siri, 1-vi-284: tredici pinasse o barchette cariche di viveri e munizioni traforarono
'pinaccia': in marina, barca o lancia di grandi dimensioni, usata daue
guardie di finanza nell'esplorazione deue coste o per inseguire i contrabbandieri. dizionario di
altri..., ma li pinacci o patacci, come minori e velocissimi,
retato...; porcino bastardo o pinàccio buono, pelosiccio. =
gr. nivali -axoc 'tavoletta per incidere o per dipingere', 'piatto', di origine
, sm. marin. tavola di legno o di terracotta su cui era dipinta la
e sistematici, opere letterarie e storiografiche o autori dell'antichità greca e romana (
e romana (sul modello dei ilévaxec o quadri che il greco callimaco, nel iii
che è in relazione con le pinacoline o ne deriva. pinàcolo, v
. ant. anche -ce). locale o complesso di locali destinati alla raccolta
(anche private) di opere pittoriche o, anche, di altre opere d'arte
altre opere d'arte, oggetti preziosi o armi antiche (e nell'antica grecia
di una voce indonesiana ipintu lawang 'porta o cancello esterno'). pinanga,
pinastri. soderini, iii-567: il pinastro o pino salvatico non è mai di quella
. galanti, 1-ii-136: noi chiamiamo zappino o pinastro quel genere di pino che dà
). mariconda, 3-2-21: o la piccina mia, o la mia pincara
, 3-2-21: o la piccina mia, o la mia pincara bella, vuoi fuggire
, 1-66: se 'l sito dei luoghi o paesi non lo vieta, si tiene
prestito dal gr. 7tiyxépvr; <; o c7iixtr; pvt; <; (comp
fa pensare a un relitto del sostrato o di tramite etrusco, il cui significato
prati (. equisetum sylvaticum), o anche di altre piante, come la specie
con allusione alla forma allungata dello sporangio o delle radici; cfr. anche tose,
. acino d'uva staccato dal grappolo o, anche, raccolto da terra o
grappolo o, anche, raccolto da terra o racimolato. pulci, vi-134
, cioè sa dov'è la malizia o la colpa. fanfani, 2-79: apollo
poetucolo, il quale componesse qualche epitalamio o un genetliaco o un epicedio per buscare
quale componesse qualche epitalamio o un genetliaco o un epicedio per buscare qualche zecchino.
usitato a cavar fuori d'una ferita o piaga un lichino, un ossetto, un
un lichino, un ossetto, un pelo o altra cosa non naturale, et anco
2. figur. uomo tonto, inetto o stolto e ottuso, che si lascia
e ottuso, che si lascia ingannare o lusingare con estrema facilità (anche nelle
con valore aggett.): che rivela o nasce da stupidità o ottusità.
: che rivela o nasce da stupidità o ottusità. g. g. belli
una congettura, in una supposizione) o una persona sconosciuta o insignificante.
una supposizione) o una persona sconosciuta o insignificante. p. petrocchi [s
idem [s. v.]: o pinco o paolo. sia lui o pinco
s. v.]: o pinco o paolo. sia lui o pinco o paolo
: o pinco o paolo. sia lui o pinco o paolo... poco
pinco o paolo. sia lui o pinco o paolo... poco importa.
estremità radicata, senza mai distaccarsene, o ne'gusci dell'ostriche o di altre
mai distaccarsene, o ne'gusci dell'ostriche o di altre conchiglie e negli scogli o
o di altre conchiglie e negli scogli o muri de'porti e delle darsene.
pinco: per esprimere contrarietà, disappunto o, anche, dispera zione per la
la perdita di qualcosa, per un esito o un risultato infausto, irrimediabile.
perché le castagne lesse si chiaman succiole o baloge, bruciate l'arrostite e chi le
re), agg. che imita o richiama lo stile pindarico. montale
, intr. (pindaréggio). imitare o richiamare lo stile, la tematica o
o richiamare lo stile, la tematica o la struttura metrica delle opere di pindaro
pindaricaménte, aw. in modo da imitare o richiamare lo stile, la tematica,
, oscuro, la struttura metrica, o ne richiama i temi celebrativi, eroici
greco, ed è costituita da quattro o cinque periodi musicali, rispondenti alla tripartizione
qualità di versi (endecasillabi e settenari o solo settenari) e per ordine di rima
. 2. che è proprio o si riferisce a un'intuizione lirica con
di immagini, viene compendiato un mito o un esempio (spesso nell'espressione volo
-per estens.: che è proprio o si riferisce a una digressione, a un
passaggio improvviso e inatteso da un argomento o da un ragionamento a un altro in uno
un ragionamento a un altro in uno scritto o in un discorso, a un pensiero
che nasce da una folgorante intuizione, o anche a una dottrina pretenziosa, che
si presenta con solenne quanto vuota autorevolezza o a un testo di tono enfatico o
o a un testo di tono enfatico o encomiastico, adulatorio. tommaseo [s
: 'pindarico': sovente ha senso di celia o ironico per affettatamente enfatico, disordinato;
deserto, fra le rovine di paimira o sulle sabbie dell'arabia petrea, ecco
in frasca, facendosi onore con trenta o qujranta traslati stravaganti. a.
della tessaglia pindo (lat. pindos o pindus, gr. iltvsos), tradizionalmente
= alter, del lat. pina o pinna (v. pinna2).
pineale, agg. biol. corpo o ghiandola pineale: v.
acuto, che non hanno bisogno di perforazione o incisione avanti né doppo la loro maturazione
proprio, che si riferisce all'albero o al frutto del pino; fatto o
albero o al frutto del pino; fatto o costruito con legno di pino; che
pino. ugurgieri, 388: o sommo delli dei appollo, guardiano del
. associazione vegetale in cui dominano una o più specie del genere pino; fra i
(talvolta con erica, con astragali o con uva ursina); le pinete
chi volesse, con l'arte o con l'industria, fare una pineta o
o con l'industria, fare una pineta o una abetìa..., bisogna
cime delle colline sono scopeti, pinete selvatiche o campagna soda con case rare. leoni
. per indicare la rapidità dei movimenti o il tempo brevissimo in cui è compiuta
un tonfo. -anche per indicare rapidità o precipitazione nei movimenti o un evento improvviso
per indicare rapidità o precipitazione nei movimenti o un evento improvviso e inopinato.
. filza (in partic. di frutti o funghi fatti seccare e infilzati in un
e infilzati in un pezzo di giunco o in un rametto). tommaso
(e, in senso generico, raffigurare o effigiare anche con altre tecniche figurative,
, non pingendo, mai diventeresti pittore o scrittore. s. degli alienti,
, d'onde non parco, / o pur tranquillo e d'ogni orgoglio scarco.
anzi alcuni giovini lavoravano tranquillamente nello stanzone o pingevano o bulinavano o guardavano soavemente il
giovini lavoravano tranquillamente nello stanzone o pingevano o bulinavano o guardavano soavemente il nuovo venuto
tranquillamente nello stanzone o pingevano o bulinavano o guardavano soavemente il nuovo venuto restando
il nuovo venuto restando col bulino o con la sgorbia a mezz'aria.
. / la romita sua cella, o sia che intenta / le tele coll'industre
tele coll'industre ago pingesse, / o in sulla sera con agili dita / interrogasse
stendere in modo uniforme una sostanza oleosa o pastosa su una superficie. cellini,
. -sm. il dipinto eseguito o che si sta eseguendo. giacomo da
2. per estens. far apparire o manifestare sul volto di una persona (
manifestare sul volto di una persona (o, anche, sul proprio) un'
anche, sul proprio) un'espressione o un colorito innaturale, insolito (come
innaturale, insolito (come il rossore o il pallore), che svela o
o il pallore), che svela o rivela un determinato stato d'animo,
vita circolativa del sangue, che, arrestandosi o affrettandosi, vi pinge sulla faccia tutte
pinge sulla faccia tutte le impressioni intellettuali o morali, tutti gli affetti. a.
visi. -far diventare una persona o il suo volto di un colorito innaturale
per lo più con riferimento al rossore o al pallore causato da un'emozione,
chi lo accostava eragli amico di cuore o soltanto persona ch'egli avesse in istima
, in partic. del viso (o del corpo, con riferimento all'azione
, con riferimento all'azione del tempo o all'uso di cosmetici). g
: se a voi pinge il volto arte o natura, / più vai quant'è
quieta. -segnare il viso annerendolo più o meno lievemente (la peluria, la
i gioielli, non è un menippo o un diogene che affetti di parere orrido
la varietà e la vivacità dei colori o con la luminosità (la natura,
in dolci lai / forse si sfoga o saluta i dì gai / che primavera
la pompa dell'ardente luce, / o che, in partendo, le montane cime
, nella mente; vagheggiare, immaginare o suscitare nella fantasia o nella mente un'
, immaginare o suscitare nella fantasia o nella mente un'immagine o un concetto;
nella fantasia o nella mente un'immagine o un concetto; concepire un'idea;
carducci, iii-16-175: vi 'pingete'voi, o lettori, l'abate parini là in
che non per mia / frode o sciocchezza awien che tali appunto / si pingan
. descrivere, spiegare, definire, oralmente o per scritto o anche per musica,
, definire, oralmente o per scritto o anche per musica, con efficacia espressiva
il comportamento, il carattere, i sentimenti o una condizione, un fenomeno, un
scrivere sapesse quante ho pene, / o ch'io il mio core pingere savesse /
-con riferimento alla tecnica letteraria usata o all'opera stessa. del bene,
. 9. ant. limitarsi o accontentarsi dell'apparenza, dell'esteriorità di
. g. gozzi, 1-462: o tu che pingi altrui, guarda te stesso
ant. e letter. spingere qualcosa o qualcuno per spostarlo, rimuoverlo, scostarlo
più con forza, con energia o con fatica, di colpo (o anche
o con fatica, di colpo (o anche con un'azione lenta, con
forza fìsica (anche sperimentata artificialmente) o all'azione dei fenomeni naturali (in
andarà più ratto. boccaccio, 1-i-325: o almeno abassa [nettuno] la potenza
che fa giungere qualcuno a una meta o lo fa incamminare verso un determinato luogo
pigne. f. scarlatti, lxxxviii-ii-519: o sacerdoti sacri, or vi movete:
son pinto. 3. premere o battere qualcosa in modo da farlo penetrare
asciutto, secco e non punto bagno o umidiccio il terreno. b. davanzati
4. per estens. spingere in avanti o verso l'alto; protendere.
; portare a una determinata condizione spirituale o stato d'animo o situazione morale o
determinata condizione spirituale o stato d'animo o situazione morale o esistenziale; costringere,
o stato d'animo o situazione morale o esistenziale; costringere, obbligare (per
/ ché, quand'egli arà ben perduto o vinto, / dificil fia che si
prima illuminate. -costituire lo stimolo o la causa oggettiva che suscita un sentimento
finge / quel ch'esso face per cambio o per fructo / che mercatar è ciò
, pinguissimo). che ha abbondanza o eccesso di tessuto adiposo; che ha
tacciar de'cavalieri! -praga, 3-72: o pingue matrona, /...
delle piante] nelle peònie / arti o sia che più tosto sgorghi liquido /
sia che più tosto sgorghi liquido / o che pingue s'attacchi, a simiglianza /
-che contiene in abbondanza sostanze grasse o untuose; che è costituito da materie grasse
è meno abbondante di parti oleose o pingui sono molto ragionevoli rimedi. b.
ale, il gallo. -che contiene o è condito con sugna o altre sostanze
-che contiene o è condito con sugna o altre sostanze untuose (un cibo)
chiari, 34: anche la rapa o 'l cavolo della feral tua fossa / del
fame, / e s'egli è pingue o secco, raro o spesso, /
egli è pingue o secco, raro o spesso, / salso o soave, a
secco, raro o spesso, / salso o soave, a la certezza trame.
seno, / perché ne la radice o pur nel fondo / quasi è virtù
c. 1. frugoni, i-8-235: o posta a piè del colle / che
ciel salìo. carducci, iii-2-233: o milan, la tua pingue pianura / crebbe
scarso loro necessario al fasto del governo o alla ridondante felicità dei pingui abitanti del
ecc.); che prospetta ricchi vantaggi o guadagni. siri, 1-i-122: depose
loro professione e oziandovi su rendite magre o pingui ma rendite comun que
possono talora essere, oltra il convenevole, o dense e riserrate; pingui, aride
obesità. -in senso concreto: corpo o parte del corpo grassa, obesa.
loro contatti. romei, 192: o incredibile stolidità di femina, io non
di porco, la quale per l'umidità o pinguedine sua è così mal proporzionata alli
umani. -tessuto adiposo dell'uomo o di un animale. redi, 16-iii-341
a diagnosticare per segni esterni, dalla magrezza o dalla pinguedine, il vigore della mia
in primavera ha proprietà broncosedative e antiflogistiche o, in dosi superiori, emetiche e
nome di diverse specie di uccelli sfenisciformi o impenni della famiglia sfeniscidi, diffusi nelle
dal portamento eretto, dalla taglia media o grande (fino a m 1,
20 di altezza), dal piumaggio bruno o nero nelle parti superiori e bianco in
; sono uccelli gregari e depongono uno o due uova sul suolo o in una
e depongono uno o due uova sul suolo o in una buca più o meno profonda
sul suolo o in una buca più o meno profonda che funge da nido;
distese dell'oceano. -pinguino del nord o della patagonia: alca impenne.
quasi subito. «.. 'alca inpennis'o 'pinguino della patagonia'. specie di palmipede
dolce al tatto, in cristalli bruni o rossicci, opachi e lamellosi, che hanno
della terza parte, e dàssi con mele o con zuccaro o con piniti.
e dàssi con mele o con zuccaro o con piniti. = deriv. da
anteriori e posteriori dei vertebrati terrestri) o impari; secondo la collocazione sul corpo
emergono frequenti le pinne dorsali degli squali o balzano improvvisi, a frotte, i
2. per simil. attrezzo di gomma o di materiale plastico che, calzato nei
-sommità a punta di un campanile o di una torre; pinnacolo.
aumentarne la stabilità. -pinna di scarroccio o di deriva: prolungamento verso il basso
della chiglia di un'imbarcazione da regata o da diporto, che serve a diminuire la
terza natura, e i nicchi loro, o univalvi o bivalvi; e poi in
, e i nicchi loro, o univalvi o bivalvi; e poi in speziale,
me lo negasse io vorrei mandarlene tre o quattro navicelle e ci vedrebbe delle porpore
suoi pinnacidi 0 due piccoli quadretti, o di rame o di legno, con i
0 due piccoli quadretti, o di rame o di legno, con i suoi busi
alta e sottile, di forma conica o piramidale, posta per lo più alla
e in partic. di una chiesa o di un tempio; parte superiore di una
fr. colonna, 2-201: al cimazio o vero pinnàculo della magnifica cupula torniamo.
cella delle campane, attico e guglia o sia pinacolo. gnoli, 1-370:
cupolette e pinnacoli vari, di tipo russo o quasi, un po'come dei rapanelli
quasi, un po'come dei rapanelli o cipolle capovolti. -sommità di una torre
cipolle capovolti. -sommità di una torre o di un campanile. d. bartoli
2. per simil. parte superiore o emergente di qualcosa; sommità, punta
santi, ii-434: su questo pinnacolo o cima di monte osservansi vari scogli rossastri
/ la carpa che timida abbocca / o segui sui tigli, tra gl'irti
universitaria arrivata al pinnacolo. -persona o gruppo che si trova al vertice della
: fatemi mai più questi pennacoli / o pintaculi, acciò senza pericolo / possa tornare
simile al ramino, eseguito fra due o quattro giocatori con un mazzo di 52
latte ricente ed aggiugnivi pinnelli zucchero rosso o di mele una dramma. =
('tettoia, stalla aperta da uno o più lati') e nel napol. (
molluschi lamellibranchi con conchiglia triangolare più o meno allungata, di grandi dimensioni (fino
carnivori anfibi, con gli arti più o meno modificati in pinne, con corpo
specie, ricercate per il grasso, lavorio o la pelle, sono in pericolo di
vivono in simbiosi, come commensali o semiparassiti, con molluschi, tunicati ed echinodermi
. ruscelli, 3-22: la pinnula o merletto o aletta prima o inferiore e
ruscelli, 3-22: la pinnula o merletto o aletta prima o inferiore e più vicina
: la pinnula o merletto o aletta prima o inferiore e più vicina all'occhio f
più vicina all'occhio f. la superiore o ultima e più lontana all'occhio e
bot. ciascuna fogliolina delle foglie bicomposte o tricomposte. -ramificazione ultima del tallo di
amentiformi, di colore giallo, arancio o scarlatto, costituiti da numerose antere a
squamiformi all'apice; i femminili laterali o subterminali, verdastri o violacei, costituiti
i femminili laterali o subterminali, verdastri o violacei, costituiti da numerose squame disposte
lato interno due ovuli); gli strobili o coni sono da subglobosi a cilindrici,
usato per bagni aromatici, per inalazioni o suffumigi e in profumeria per la produzione
se non se in lauro, in pino o in abete / o in alcun che
, in pino o in abete / o in alcun che sua verdura serba. petrarca
e lutosa, né di cattive erbe o alberi empita, ma di odorifere e
, la quercia. -pino domestico o da pinoli o d'italia o italico:
. -pino domestico o da pinoli o d'italia o italico: nome comune
-pino domestico o da pinoli o d'italia o italico: nome comune della specie pinus
impiegato per costruzioni grossolane. -pino selvatico o marittimo o chiappino: pinastro. -pino
costruzioni grossolane. -pino selvatico o marittimo o chiappino: pinastro. -pino montano o
o chiappino: pinastro. -pino montano o di montagna o nano: mugo.
pinastro. -pino montano o di montagna o nano: mugo. mattioli [
dei pini nani. -pino silvestre o di scozia: nome comune della specie
lachrymante resina. -pino di aleppo o di gerusalemme o balsamifero: nome comune
-pino di aleppo o di gerusalemme o balsamifero: nome comune della specie pinus
lo più verticillati. -pino premice o stiacciamani: varietà di pino le cui
s. v.]: 'pino premice'o 'stiacciamani': varietà del pino domestico,
pressione delle dita. -pino strobo o di lord weimouth o del lord:
-pino strobo o di lord weimouth o del lord: nome comune della specie
.]: 'pino di lord weimouth'o semplicemente 'pino del lord'...:
secolo decimottavo. -pino nero o d'austria o di barrea: nome
-pino nero o d'austria o di barrea: nome comune della specie
nella varietà austriaca, con chioma ovale o piramidata, foglie di color verde scuro
[s. vj: 'pino d'austria'o 'pino nero':... è
scaglie viola. -pino lancio o di calabria o di corsica: nome
. -pino lancio o di calabria o di corsica: nome comune della specie
attenzione del pubblico. -pino cembro o zembro o zimbro: cembro. cantù
pubblico. -pino cembro o zembro o zimbro: cembro. cantù, 3-215
ardente. -geofis. pino vulcanico o d'eruzione: getto di vapore a
getto di vapore a forma di ombrello o di fungo, che caratterizza la prima
bolognini 24. calmo, 2-400: o quanta pinocchiata! ne ingrassano i porcelli
panico, de'confetti / ti daremo o ciambelle inzuccherate, /... /
. 2. figur. fatto o discorso di interesse limitato a un ambito
di interesse limitato a un ambito regionale o paesano. pancrazi, 1-199: ci
gliene dispenserei anco a digiuno un'altra dramma o un pezzo di pinocchiate fresco indorato.
siena, i-334: arai isviato un giovane o un garzone alle taverne, alle ghiottonie
. opera letteraria che ricorda lo stile o il contenuto del romanzo « pinocchio »
2. oggetti che riguardano personaggi o cose contenute nel romanzo « pinocchio »
contenute nel romanzo « pinocchio ». o. del buono (« tuttolibri »,
del romanzo di collodi. o. del buono (« tuttolibri »,
, il quale stropicciato con le dita o con le palme delle mani agevolmente si
nelle sue pine non ha pinocchio alcuno o nocciolo che sia. 2. per
, 12-9-418: vi sono pini di quattro o cinque specie, che variano nell'altezza
« pinocchio » di collodi. o. del buono (« tuttolibri »,
bot. ant. sorta di scabbiosa o matricaria. landino [plinio]
pinoli mediante spremitura. -pinolo purgativo o d'india: nome comune dei semi
: 'pimpinnàcolo': pinnacolo, castello di legno o altro dove sia pericoloso montare. palazzeschi
. la maggior grossezza è di circa due o tre libbre. = deriv
tengia la montansa de iiii folgectas, o de dui pintas, e mectes la
trinciassero una fetta del timballo di fagiano o gli versassero mezza pinta di vino.
, i-222: s'ei pareva ignorante o ciurmante, gli era data la pinta
la pinta. -attaccare polemicamente un'istituzione o una concezione. settembrini [luciano
la rovina (di un sistema politico o sociale). boccalini, ii-130:
ii-3: gli uomini prudenti e assegnati o timidi e rimessi..., vedendo
sulla pelle e sono causate da spirochete o da funghi microscopici. lessona
tanti altri di questi morbi, interni o cutanei; e che può durare anni e
e fatemi ma'più questi pennacoli / o pintaculi, acciò senza pericolo / possa
sono molto piccoli come sono fringuelli montani o di sette colori. = dallo
fanciulletti toscani per quella piccola 'mancia'o 'mercede'che si dona a colui che presta
corami dorati e pintati per apparere nove o diece stanze. giovio, i-269: sentiremo
ordinario consistono in libonghi lisci e pintati o in una quotta di legumi del paese.
da voi in fuora alcun non mira o crede, / fatta per man di chi
senz'occhi vede, / non pinta o sculta o scritta in atri inchiostri.
occhi vede, / non pinta o sculta o scritta in atri inchiostri. g.
carnagione). bambagiuoli, 57: o folli innamorati / da dolce amaro alla
sviene, / grigi fansi i capei crespi o non crespi, / grinza la faccia
non crespi, / grinza la faccia o non dipinta o pinta. e.
, / grinza la faccia o non dipinta o pinta. e. cecchi, 2-129
un fiore, il piumaggio degli uccelli o il mantello di animali, anche in
fiere e in varie guise / tutte armate o pinte il tergo, / tributarie a
: erbose sponde / forse rimira, o puro rio fugace, / o bei narcisi
rimira, o puro rio fugace, / o bei narcisi, o per le pinte
rio fugace, / o bei narcisi, o per le pinte aiole / odorose viole
1-33: deserta, immensa, come, o mar, tu sei, / che
, / che non può con parole o con un riso / quetar quel gran disio
e 7. impresso, raffigurato o vagheggiato nell'animo, nella fantasia,
inta / nel cor, s'i'dormo o veglio. cino, iii-136-3: fa'de
. 8. trattato, rappresentato letterariamente o concettualmente. francesco da barberino,
labbro oppur d'eurilla il petto / o il vezzoso di fille occhio ridente /
il giove d'omero sopra una nuda vetta o dalla rocca del cielo, mi starò
, nell'arte del sonare il liuto o dell'arte scultoria o pintoria, dove nell'
sonare il liuto o dell'arte scultoria o pintoria, dove nell'una è più
mai ardea; / e se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi,
la mente, / in carne umana o ne le sue pinture, / tutte
, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte: / l'
, 1-336-3: d'intorno me ve ^ o venir piu volte / la notte spirti
è figura / da poter mai disfarsi o disparere. = lat. pietùra
pinturicchiarsi la faccia, c'erano tre o quattro fotografie di uomini e di donne
, agg. che è stato eseguito o che si riferisce all'opera, allo
pratica la pittura a un livello modesto o dilettantesco (e può avere valore scherz
gadda, 18-290: il genio letterario o artistico intuisce cioè lega e
dei 'minima'che lo zoppicante scribacchino o il pinturicchio aveva creduto di poter
pinturicchio aveva creduto di poter trascurare o non aveva raggiunto. = deriv
; pinuzzo buono zolfi no o biancastro con il gambo puntato di rosso.
: strumento che serve ad afferrare o fissare certe parti; si compone alme
maniere e suscettibili di essere allontanate o ravvicinate. marinetti, 2-iii-136:
3: in ogni casa ricostruita o stalla o baracca erano abbondanti i badili,
in ogni casa ricostruita o stalla o baracca erano abbondanti i badili, i
manicotto, serve ad afferrare il pezzo o la barra (con partic. riferimento a
che si adoperano per afferrare, tirare o tener ferme certe parti. ojetti,
[s. v. j: pinze o pinzette si dicono le 'mollette'che si
region. schiacciata di farina di grano o di castagne, con l'aggiunta di olio
una certa casa color brodo di fagioli o color della pinza di farina di castagne,
. saccenti, 1-1-158: con una o due pinzette a far giornata. =
grano che non fanno i vermi del cureulione o sia punteruolo, quale qui lo chiamono
veniva a posarsi sulla spalla dell'uno o dell'altra e si metteva a pinzar loro
metteva a pinzar loro il collo grinzoso o il lobo dell'orecchio.
emiliani-giudici, 1-40: piano co'giovani: o non vedete che ci sono certi frizzi
laminatoio che con le pinze guida le barre o le billette all'imbocco di ritorno
pinza asporta corpi estranei presenti sull'una o sull'altra faccia di una pezza di tessuto
afferrare, stringere, serrare qualche oggetto o parte
fine e con un paio di mollette o vero pinzette piglia gentilmente il pezzo dell'
. afferrare, stringere con una pinza o con una pinzetta, 2.
deh, non ti paia puzza; o tu o io / mancinocolo se'; l'
non ti paia puzza; o tu o io / mancinocolo se'; l'epa pinza
6. che abbonda di particolari espressioni o idee, per lo più riprovevoli o
o idee, per lo più riprovevoli o giudicate negativamente (un libro, un
ha la mente pervasa da particolari pensieri o immagini. tommaseo, 11-198: gerundio
api, lo quale non ha pinzo o vuoi ago da pungere, com'hanno
l'altre, per non poter essere crudele o far vendetta. spettacolo della natura,
ogni ragno ha in fronte due pinzi o per dir meglio due branche fomite di punterelle
. v.]: 'pinzo': punta o cantonata come 'pinza della tavola'.
p. cuppari, 2-i-355: la piumetta o pinzo vien fuori raccolta e puntuta per
ferro a rostro che termina la prua o la poppa della 'caorlina'. =
dichiarare i 'fioretti di s. francesco', o li miracoli di frate iacopo della marca
miracoli di frate iacopo della marca, o le prediche del beato amadeo, o
o le prediche del beato amadeo, o qualche altra pinzochereria che t'importuna e
), sf. azione, condotta o sentimento da bigotto, ispirato a una
partic., a quello francescano) o a una congregazione. -in partic.:
simile dico delle monache... o altre persone in tutto ecclesiastiche, e
in alcun tempo né ebree con veli o con scuffie o belletti, né pizzochere.
né ebree con veli o con scuffie o belletti, né pizzochere. ercole bentivoglio
napolitana la turba marinaresca d'atene o pur la plebe degli artefici fiorentini, che
e rivolgere da'cleoni e dagli iperboli o da qualche pizzochere divoto del savonarola.
: fattasi pizzochera in compagnia di 12 o 15 altre nobile, si è risserata
pinzochere ardono / di zelo e prima o poi (rime e vecchiarde) / bussano
trovare leggitori, se non qualche santinfìzza o qualche pinzocchera. pananti, i-165:
, 4-426: in italia, salvo o i troppo ignoranti e pinzocheri o i troppo
salvo o i troppo ignoranti e pinzocheri o i troppo interessati a ciò che sussiste
mamiani, 11-102: noi procediamo, o signori, a gran passi verso questa
deriv. da penzolo (v.) o, secondo il d. e. i
pinzuto1, agg. fornito di robuste pinze o chele (un granchio).
. disus. fornito di una o più punte; appuntito. filippo degli
e sporgente in avanti in atteggiamento schizzinoso o lezioso (la bocca). piccolomini
. pio1 [i + o], agg. (superi, piissimo
manifesta fede e amore profondo a dio o a una divinità, in partic.
, xxi-665: donatemi..., o piissimi, grazia a ciò che voi
. -come epiteto di un personaggio storico o letterario (enea, goffredo di buglione
nelle litanie. boccaccio, vii-141: o regina degli angioli, o maria, /
, vii-141: o regina degli angioli, o maria, /... /
ha vólto / il tuo parto, o vergin pia. / ciascun laudi te,
diversamente. -scherz. da bacchettone o da pinzochera. d'annunzio, iv-2-244
un anonimo offerente in una sottoscrizione parrocchiale o di beneficenza, o la persona secondo
una sottoscrizione parrocchiale o di beneficenza, o la persona secondo la cui intenzione è
carducci, iii-3-83: se dio lui sostenesse o s'ei [il re di francia
: / lo sanno i vostri morti, o pie cevenne, / che non credevano
; che serve al culto di dio o di una divinità. -in partic.:
rifiorisce per te la giovinezza, / o vecchia chiesa, o pio monumento.
la giovinezza, / o vecchia chiesa, o pio monumento. -con riferimento all'
valor non tace? poerio, 3-19: o pio terren che tocchi / quell'ossa
ossa cui stancò tanto dolore, / o bei congiunti avelli, è bassa cosa
opere di bene. -che nasce o induce alla meditazione, al raccoglimento interiore
. 5. che ha argomento o contenuto religioso o uno scopo edificante (
5. che ha argomento o contenuto religioso o uno scopo edificante (un'opera,
commiste) / tu m'imbocchi, o mio signore. -allusivo alla religione
compassione e di solidarietà per la sventura o per i bisogni altrui; compassionevole.
di lui. carducci, iii-4-263: o bionda, o bella imperatrice, o fida
carducci, iii-4-263: o bionda, o bella imperatrice, o fida, /
: o bionda, o bella imperatrice, o fida, / o pia, mercé
bella imperatrice, o fida, / o pia, mercé, mercé di nostre donne
pio. canteo, 113: o dolce onor, dolce presidio mio, /
qual più non so, se cruda o pia, / del mio piacer ministra
. laude dei bianchi toscani, xcvi-84: o peccator, venite / al crocifisso pio
tutto quello che noi nell'anima abbiamo o nel corpo e ciocché di dentro o di
abbiamo o nel corpo e ciocché di dentro o di fuori per naturale o soprannatural modo
di dentro o di fuori per naturale o soprannatural modo noi possediamo, tutto è
clemenza divina; che ne è determinato o ispirato. dante, par.,
pio. i. valaresso, xlix-109: o dio che gran stupor, -o dio
miei prieghi non ti fèr mai dolce o pio. boiardo, canz., 61
., 61: qual benigno pianetto o stella pia / in questo gentil loco m'
. carducci, 578: t'amo, o pio bove; e mite un sentimento
gagliardo / noi fece alla sua impresa, o men costante. aretino, v-1-708:
la compassione grandissima ch'io porto, o compagni miei, alle miserabili rovine di questa
quanto di brozzi al vin la malvagia / o quanto i dolci baci ai crudi morsi
dolce e pensosa alma in balìa? / o le membra concesso hai de la pia
amor vi sente. graf, 5-271: o fior di poesia, / com'è pura
13. compiuto a fin di bene o giustificabile moralmente; innocente. graf
dovere? tecchi, 11-140: i due o tre poderi, posseduti da quelle povere
otto... un misero vitalizio o qualcun altro di quei pii pasticci che
suo non sapeva se era una pia menzogna o la vera verità) che in qualunque
questo mio pensiero [di monacarmi], o sogno, come vogliono chiamarlo,.
essa venga esposta direttamente, senza discutere o polemizzare. silone, 9-91: la frase
canon, ed eccles. che ha funzione o scopo di religione, di culto o
o scopo di religione, di culto o di carità, cioè di assistenza sociale
sociale nel quadro di una concezione ideologica o di una matrice storica religioso- confessionale,
, in partic. cattolica (un ente o un altro istituto o iniziativa regolata dal
(un ente o un altro istituto o iniziativa regolata dal diritto canonico e dal
n. 3. -fondazione pia o pia fondazione: in senso proprio,
di fondazione e con scopo di culto o di assistenza. -in senso generico:
negoziale compiuta, con atto fra vivi o con testamento, con cui si destina
con cui si destina un certo bene o patrimonio a uno scopo di atti di
a uno scopo di atti di culto o di assistenza; lo stesso bene o
culto o di assistenza; lo stesso bene o patrimonio che riceve tale destinazione stabile e
scopo l'esercizio di particolari opere di pietà o di carità. 17.
incerto. pio2 [i + o], agg. che si riferisce,
da un pontefice di nome pio; costruito o istituito durante il suo pontificato. -porta
con la tromba di garibaldi su 'l gianicolo o con la cannonata del re a porta
grande guerra. pio3 [i + o], sm. voce imitativa che riproduce
sm. voce imitativa che riproduce o imita il pigolare degli uccelli e in partic
pio * * [i + o], sm. tose. piolo di
redi, 17-121: 'piolo': bastone o scalino di quelle scale di legno,
piartro. piobacillò$i [i + o], sf. veter. infezione suppurativa
. piovere. piocèfalo [i + o], sm. patol. raccolta di
patol. raccolta di pus all'esterno o au'intemo del cervello. tramater
testa'. piocèle [i + o], sf. patol. raccolta purulenta
cavità'. piocelìa [i + o], sf. patol. presenza di
addominale'. piochesìa [i + o] (piochezìa), sf. patol
. piociana§i [i + o], sf. medie. sostanza antibiotica
piocianeo. piocianeo [i + o], sm. medie. batterio del
). piocianeobacillò$i [i + o], sf. veter. malattia
). piocianicoagula§i [i + o], sf. medie. coagulasi
). piocianina [i + o] { pioccianina), sf. medie
piocianeo. piocisti [i + o], sf. medie. cisti contenente
). piocìstide [i + o], sf. medie. piocisti.
.]: 'piocistide': vomica purulenta, o postema suppurata; piocisti. =
). piocito [i + o], sm. patol. leucocito con
. pidocchio. piocoltura [i + o] (piocultura), sf. medie
i. pioctanina [i + o], sf. medie. sostanza di
. fanzini, iv-517: 'piòda o piodessa': termine alpinistico: parete schistosa
pioda. piodermite [i + o], sf. patol. affezione cutanea
piogeni; può essere di tipo superficiale o estendersi in profondità, causando varie alterazioni
. panzini, iv-517: 'pioda o piodessa'...: parete schistosa,
piemia. pioemotorace [i + o], sm. patol. raccolta di
). pio fibròmi [i + o], sf. patol. fibrosi purulenta
i. piotili [i + o], sm. entom. genere di
). piofti$i [i + o], sf. patol. secreto salivaie
sputo'. piogène§i [i + o], sf. patol. formazione di
). piogenia [i + o], sf. patol. piogenesi.
'formo'. piogènico [i + o], agg. (plur. m
piogenia. piògeno [i + o], agg. patol. che provoca
dalla presenza di correnti fredde nell'atmosfera o dall'abbassamento di temperatura, si condensa
anci poris-tu volgere rea plo ^ a o forte vento / ke femena trapési de lo
grieve / pioggia la notte le minaccia o nieve. cesariano, 1-18: accade dopoi
. b. palmieri, xxxv-i-445: o voi ch'alegri gite, e me
spruzzo, schizzo, gocciolio di acqua o di altro liquido. g. brancati
vien da nube oscura / sopra pergola bella o bella vigna / ove purpurea sia l'
frammenti di una sostanza, di animali o cose di piccole dimensioni, di scintille
, ecc. (in racconti leggendari o mitici). dante, vita nuova
colore bianco brillante. -pioggia d'oro o di fuoco: tipo di fuoco artificiale
di fuoco artificiale costituito da scintille dorate o di varia colorazione. molineri,
più colori. -insieme di proiettili o di oggetti contundenti che cadono o vengono
proiettili o di oggetti contundenti che cadono o vengono scagliati fittamente con forza e violenza
pioggia di sassi, ne restavano morti o feriti uomini e cavalli, per nulla dir
e fitta di fiori, di petali o, anche, di foglie (per effetto
effetto del vento, in autunno, o come manifestazione di entusiasmo o di affetto
autunno, o come manifestazione di entusiasmo o di affetto nei confronti di una persona
se colla forza della virtù non si recide o si sbarbica, mette un certo prurito
che tu sei bellina e che incoroni o inquadri od ombreggi con una pioggia di
, 306: poi cominciò una pioggia o una peste di awisetti, d'awisoni,
-sequela insistente di rimproveri, di ingiurie o, anche, di affermazioni, di domande
, 8-87: più bella se gridi o taci / nell'onda dei capelli / che
, ma di europia inonda, / o gloria de le muse, eternai zoia.
che in conversazione non sanno dir nulla o colle quali non si può parlare.
, dell'inverno siamo fuora; se sole o solicello, noi siamo a mezzo il
. ant. e letter. che annuncia o è caratterizzato da pioggia; piovoso.
pioggia. piòide [i + o], agg. patol. che ha
e valsesiano piola 'scure'e piolét 'accetta o pialla da falegname', il fr.
2-69: si erano trovati, il sabato o la domenica, nel tardo pomeriggio
'bevo'. piolabirintite [i + o], sf. medie. labirintite purulenta
i. piolare1 [i + o], tr. (piòlo).
piola1. piolétto [i + o], sm. piolo di piccole dimensioni
*. piollàggine [i + o], sf. dial. lentezza nei
piollo. piòuo [i + o], agg. dial. che si
). piòlo [i + o] (letter. pinòlo; ant.
, sm. pezzo di legno appuntito o di metallo affusolato, di forma cilindrica
conficcato nel terreno, in un muro o su un supporto, per sostegno di
, per sostegno di una costruzione mobile o di una recinzione, per reggere piante
immobilità, rigidezza, talvolta eccessiva, o, anche, goffaggine, dabbenaggine, ottusità
. v.]: 'stare o essere come un piuolo'si dice a chi
che si trova in posizione di attenti o che si muove rigidamente. nievo,
trasversali della scala, scaletta a pioli o a piolo, che è quella di legno
a piolo, che è quella di legno o di metallo, portatile, costituita da
-ciascuno dei sostegni di legno che infìssi o legati a una fune permettono di usarla
nel terreno per collocarvi a dimora pianticelle o semi (anche nella locuz. piantare
5. tose. colonnetta di marmo o di pietra collocata dinanzi a portoni di
l'estremità del fusto d'un rocchetto o altro che s'interna nei grani delle cartelle
grani delle cartelle. -monumento architettonico o opera scultorea che si erge al centro
v. innesto]: 'innesto a foro o a succhiello': consiste questo nel forare
un succhiello di proporzionata grossezza un ramo o un tronco d'albero o di
ramo o un tronco d'albero o di vite, e insinuarvi un ramicello o
o di vite, e insinuarvi un ramicello o un sermento appuntato, in modo che
in modo che alla superficie del tronco o del rametto aderiscano i due libri.
significare che è ridotto in miseria: o che, andando sempre in un cotal
giusti, iii-296: andar là a balbettare o a fare il piolo, non mi
mettere, far stare qualcuno a piolo o come uno zugo a piolo: farlo
farlo attendere più del convenevole, oltremodo o, anche, invano; piantare in
confricare con polvere di piombaggine certi pezzi o lavori, come conduttori dell'elettrico,
mentre nelle seconde fornaci si cuoce, o da sé solo o mescolato con altro metallo
si cuoce, o da sé solo o mescolato con altro metallo, parte diventa
: sofisticasi il croco con il crocomagmate pesto o vero mescolatovi vin cotto, aggiuntovi,
iii-31: recipe piombàgine, cioè feccia o escremento di piombo, che costoro chiamano
, si trova una miniera di piombaggine o molibdena, di colore quasi bianco. santi
queste cave raccolsemo vari pezzi di piombaggine o carburo di ferro, che, staccati ed
argento di molta purezza; la piombàgine o ferro carburato puro, di cui si
piombo, il medesimo ridotto in pallottole o risoluto in cenere per la forza del
vedere di un aeroplano planante e piombante o girante, bisogna trasformare la visione del
improvviso, per effetto di circostanze naturali o in conseguenza di un atto volontario;
ancora sul camion. -sprofondare sottoterra o nell'acqua; affondare. marino,
. marino, 1-3-52: pallade, o saggia lei, quantunque meco / non
a basso / qual quercia in piazza o qual da rupe un masso. bettini,
-seguire rapidamente dall'alto al basso o da un punto vicino all'opposto più
il volo, per predare, per posarsi o, anche, per sfinimento (un
e un po'burattino.. stare o cadere a piombo. aolo dell'abbaco
con violenza, per uccidere, per ferire o, anche, per predare; assalire
galeazze piombarono addosso ai nemici, che o furono rimessi o investirono a terra.
ai nemici, che o furono rimessi o investirono a terra. muratori, 7-i-21
bagaglie, senza impedimenti, awenturavansi due o tre giornate entro terra di nemici:
, cadendo da una condizione di benessere o di potere a una di sudditanza, di
. -venire a trovarsi (più o meno d'improvviso) in una determinata
improvviso) in una determinata condizione stagionale o ambientale o nelle tenebre. michelstaedter
in una determinata condizione stagionale o ambientale o nelle tenebre. michelstaedter, 473:
disgrazia bomba / quanto più carte versa o d'indi verse. dotti, 1-364
, le forze, le facoltà mentali o, anche, la bellezza; deperire;
la bellezza; deperire; declinare fisicamente o moralmente. f. f. frugoni
noi il piede per non piombare nell'abisso o nella palude? pea, 1-235:
c. i. frugoni, i-2-312: o selva, o vedova / selva dolente
. frugoni, i-2-312: o selva, o vedova / selva dolente, / qual
animo, la sensibilità, gli affetti o, anche, la mente. serafino
con violenza, a una condizione spirituale o materiale negativa; gettare in una situazione
; gettare in una situazione di discredito o di afflizione. c. ferrari,
: è troppa, è troppa infamia, o dio che sento / pregar piangendo dalla
faccia lettere di cambio per alcuno cavaliere o per alcuna persona secolare, se il
. in odontoiatria, otturare con piombo o con lega metallica un dente. 6
che i frombolieri romani lanciavano a mano o con la fionda. -anche: arma
estremità, che si lanciava con mano o per forza di macchine contro tinimico.
dentro firenze... portare spadoni o spade da una mano e mezzo,
mezzo, arme in asta, accette o martelli, piombate o mazze ferrate.
in asta, accette o martelli, piombate o mazze ferrate. 2.
; se ne fanno piombate e fìstule o canaletti che diciamo da condurre le acque.
da sigilli di piombo apposti dal mittente o dagli uffici doganali o di polizia.
apposti dal mittente o dagli uffici doganali o di polizia. -per estens.: assolutamente
suo corpo tutto formato di varie scaglie o lamelle visibilissi me. g
scagliava per suscitare nell'animo la repulsa o l'indifferenza amorosa in alternativa a quelle
, iv-5-92: quando amore vuol confondere o consolare sì fatti suoi servi fedeli,
strali / tastuzie mie che tuoi piombati o d'oro. 8. figur
serrare e sopra ciascuna porta sia una piombatoia o cateratta, per gutare acqua e foco
. 2. palla di piombo o di ferro; piombata. tarducci,
: le piombatoie, cioè balle di piombo o ferro d'una libra, furono da
tommaseo]: piombatoie erano palle di piombo o di ferro di una libra; e
due terzi dell'altezza, con beccatelli o mutoli, dove infra l'uno e l'
porta. baldinucci, 155: 'sporti'o 'piombatoi': alcuni aggetti di muraglia,
alta della mura delle città, fortezze o torri, facendogli uscire fuori della dirittura
metall. il rivestire una superficie metallica o non metallica con uno strato di piombo o
o non metallica con uno strato di piombo o con una lega ricca di piombo,
ricco di piombo; che contiene piombo o minerali di piombo. cattaneo, i-2-84
: 'piombinare': cercare l'altezza de'fondi o le diritture col piombino. guglielmotti [
marinari che sono assegnati specialmente allo scandaglio o che attualmente eseguiscono lavoro di scandaglio.
piombinése, agg. che è nato o vive a piombino, nel territorio circostante
vive a piombino, nel territorio circostante o, un tempo, in quello che
piombino1, sm. cilindretto di piombo o di altro metallo, appeso a un
verificare la verticalità di una figura geometrica o di un oggetto e, in partic
in partic., di un muro, o anche per stabilirne la perpendicolarità. -con
al qual sia appiccato alquanto di piombo o d'altra cosa grave, con il
linee meridiane, con avere un perpendicolo o piombino col suo filo, percioché tenendo
piombino ad ogni compasso, per appuntar o segnar sopra la carta il viaggio di
è quivi e si chiama chimbora ^ o, dipartendosi dalla perpendicolare, dovesse pur
. 2. massa di piombo o di altro metallo, sospesa allo scandaglio
di altro metallo, sospesa allo scandaglio o ad altro oggetto, usata per determinare
peso, è attaccata a una catenella o a un filo per regolare il movimento
al quale si avvolge seta, refe o altro per lavori femminili o che al
, refe o altro per lavori femminili o che al telaio tiene tesi i fili da
fanno passare le estremità di uno spago o di un filo metallico, che, schiacciato
apposita tenaglia che vi imprime un marchio o una dicitura, è usato per sigillare plichi
. disus. utensile costituito da una palla o da un pezzo di piombo o di
palla o da un pezzo di piombo o di altro metallo, appeso a una
/ non si voglia ben guemito / o di lamina piombina / che rinfresca e ammorbidisce
color ametisto, intorbidato da color piombino o pavonazzo, sfumato col giallo. l
di arrostimento, di arrostimento e riduzione o per precipitazione, ma è contenuto anche
, tubi, lastre, caratteri tipografici o, anche, guanti, grembiuli,
. bernardino da siena, 259: o fanciulli, o voi che sapete fare i
da siena, 259: o fanciulli, o voi che sapete fare i ferlini,
dorata. malpighi, 42: un orologio o molino egualmente è mosso da un pendolo
egualmente è mosso da un pendolo di piombo o sasso. giulianelli, 1-116: i
ansietà che s'io vedeva il cerbero o alcun altro che mi desse sospetto, io
in espressioni comparative per indicare pesantezza eccezionale o nullità di valore. chiaro davanzati
-in contrapposizione a oro per indicare persona o cosa di scarso valore, di cattiva qualità
, di cattiva qualità, oppure materia o argomentazione che non si presta a un'
si presta a un'elaborazione letteraria, artistica o, anche, persona disonesta.
meglio spendere oro che non posso io piombo o più vile cosa. firenzuola, 817
altrui lingua favelle / di lor cosa o non vera o non onesta: / come
/ di lor cosa o non vera o non onesta: / come oggi avien,
2. in relazione con un aggettivo o in dipendenza da un sostantivo del linguaggio
per azione dell'iodo su tale elemento o di uno ioduro su un sale di
ottiene sciogliendo in acido nitrico tale elemento o il litargirio o il carbonato di piombo
acido nitrico tale elemento o il litargirio o il carbonato di piombo, ecc.
persolforico e da un sale di tale elemento o per elettrolisi dell'acido solforico fra elettrodi
: cromato di piombo. -piombo spatico o bianco: carbonato di piombo. -piombo
: carbonato di piombo. -piombo solfato o solforato: galena. - piombo cinereo
con antimonio, terraghetta, ossido di piombo o di stagno e argilla o sabbia finissima
di piombo o di stagno e argilla o sabbia finissima. idem, 3-336:
cromato di piombo nativo; 'piombo spatico'o 'bianco'il carbonato di piombo; '
combinato col solfo in forma di galena o piombo solforato, come allo stato di
, barra, asta di tale metallo o di lega a base di tale metallo.
una pera, et il suo picciulo o gambo... si fa di ferro
già non vi fossero fitte co'piombi o attaccate con le stringhe. -parte dei
principali del fornimento sono: il bottone o pallina del sottoscatto;...
dicesse: or la man liberale, / o catolico re, spiega a quel tale
tale metallo cucito nell'orlo della giacca o della gonna per tenerle tese; piombino
nostra si mira, la qual piombo o legno / vedendo è chi non pavé.
, usato per effettuare misurazioni di fondali o rilevamenti della profondità. - con sineddoche
tenere affondata e tesa la rete da pesca o la lenza. -in senso collettivo:
: lo strumento costituito da un filo o da una cordicella sottile e flessibile con
: per ritrarre uno ignudo di naturale o altra cosa usa tenere in mano un filo
inferiori. zabaglia, 1-4: puntelli o code che tengono in piombo e ferma
piedi in fondo e sei in alto o a bocca. vittorini, 3-42: di
schiacciata contro il petto. -altezza o altitudine misurata secondo una linea perpendicolare.
legnami e d'altre cose simili, sieno o nella principale piazza o a canto a
simili, sieno o nella principale piazza o a canto a quella. vasari, i-756
plotone di esecuzione, da soldati nemici o da assassini. mazzini, 94-98:
il divieto di commemorare una gloria patria o di porre una pietra d'onore sulla casa
con insolito rimbombo / fischiar la fromba o grandinare il piombo. -figur.
fondato sull'uso spregiudicato delle fucilazioni, o, comunque, della repressione armata come
mi vien detto che dieci anni sono o poco più un simil turbine distrusse i piombi
e piombi'. graf, 5-651: o mia venezia..., /.
l'acqua per lungo spazio per piombo o metallo, causa molte volte scorticamento d'
cui si armavano i vetri delle finestre o che legano fra di loro le formelle
allo scopo di attestarne l'awenuto controllo o per impedirne la manomissione; piombino.
è un disco di piombo, più o men largo, grosso un dito o poco
più o men largo, grosso un dito o poco più, sul quale la latta
poco più, sul quale la latta o altra lastra metallica s'impronta con lo stampo
con la penna, con il piombo o col lapis, da ambedue i lati si
precida non vedevo che l'azzurro cupo o il grigio piombo del mare.
di piombo: secondo una linea coincidente o parallela alla verticale determinata dal piombino;
determinata dal piombino; secondo una retta o una direzione vettoriale verticalmente perpendicolare.
questo dardo quanto pare a voi, o sei o otto piedi. pulci, 8-82
dardo quanto pare a voi, o sei o otto piedi. pulci, 8-82:
delle egregie statue simboliche collocate su'cippi o siano piedistalli, rispondenti a piombo delle
la statua del generale. -allo zenit o dallo zenit. d. bartoli,
, 90: si dicono cadute de'fiumi o cascate quelle nelle quali l'acqua non
panneggio, che ricade a piombo, o s'inarca se sorretto, in poche
è coperto. -con il tronco o il corpo eretto. t. valperga
, 15-138: qual vo'vu'dite 'corridoi'o 'passatori'di nave son larghi ottanta
camminare, procedere col piè di piombo o del piombo: v. piè, n
-andare, procedere con il calzare o i calzari di piombo: v.
. negli edifìzi de'vostri famosi maestri o delle spezzature nelle pietre che sciolgono a
necessaria a sostener la fabbrica in piedi o delle muraglie fuori di piombo,.
per il piombo: preferire le soluzioni o i comportamenti peggiori. rime anonime napoletane
svelare. tansiuo, 1-350: o gelosia..., /..
3-64: infelicità grande di casa nostra! o vergogna del nostro parentado! da chi
migliore, perché facilmente dal suo sasso o da la sua terrestità si purga.
balducci pegolotti, i-160: la piastra o pane o pezzo d'ariento essendo sottile
pegolotti, i-160: la piastra o pane o pezzo d'ariento essendo sottile e non
'urina'. piomètra [i + o], sf. medie. ritenzione di
'utero'. piometrite [i + o], sf. medie. flogosi purulenta
.). piomiosite [i + o], sf. medie. miosite purulenta
. peonace. pióne1 [i + o], sm. fis. ciascuno dei
mesoni 7;, positivi, negativi o neutri, che hanno spin nullo e
. più. pionefrite [i + o], sf. patol. focolaio suppurativo
.). pionefrò§i [i + o], sf. patol. affezione caratterizzata
. piònica [i + o], sf. dial. sfortuna al
, sf. dial. sfortuna al gioco o in altre circostanze, che determina perdita
circostanze, che determina perdita di denaro o mancati guadagni; disdetta. imbriani
. pionière [i + o], sm. (femm. -a
. chi contribuisce con la propria opera o col proprio pensiero allo sviluppo e al progresso
risuonare come i nomi dei maestri cinesi o indiani che ricordano solo i curiosi, e
i primi a praticare un'attività determinata o uno sport, nei primordi della sua
anche autoritario. 3. ragazzo o ragazza di età fra i 9 e i
giovanile del partito comunista dell'unione sovietica o all'analoga organizzazione del partito comunista italiano
periodico pubblicato dall'organizzazione suddetta. o. cosulich [« la repubblica »,
). pionierismo [i + o], sm. mentalità o atteggiamento
i + o], sm. mentalità o atteggiamento tipico dei pionieri, dei colonizzatori
competizione e di innovazione in un'attività o nel lavoro; spirito di iniziativa.
aristocratici. pionierìstico [i + o], agg. (plur. m
. pionì3? azióne [i + o], sf. fis. produzione di
verbi frequent. piononésco [i + o], agg. (plur. m
pio nono. piopericàrdio [i + o], sm. patol. raccolta di
pericardio. piopneumopericàrdio [i + o], sm. patol. presenza
da pericardio. piopneumotorace [i + o], sm. patol. raccolta
rustici si limitano a segnare che il podere o l'appezzamento è lavorativo, vitato,
nei cedui basta la distanza di 2 o 3 metri. deledda, ii-889:
taglialegna. valeri, 3-72: ora [o po] ti vedo, immenso,
. micheli, iv-198: pioppino o alberino buono, colle laminette del cappello
trova qualcuno un baco in una pera / o gli fanno i pioppini indigestione, /
. 2. copricapo di panno o di feltro molle col cocuzzolo basso e
grandi dimensioni e altezze (fino a 30 o 40 m) e hanno crescita rapida
specie, rotonde, ovali, triangolari o romboidali, con un lungo picciuolo che
, 2-23: tratta fuori una protesta o un bando, / l'affisse al
filari di pioppi. quasimodo, 1-49: o cara, quanto / tempo è sceso
agg. che ne indica la specie o con la determinazione della varietà. -
determinazione della varietà. - pioppo alpino o libico: tremolo { populus tremula).
, simile nella scorza al pero. o. targioni tozzetti, 2-iv-62: il tremolo
della carolina: specie { populus angulata o canadensis) di origine americana con grandi
s. v.]: pioppo angolato o angoloso, detto anche pioppo del canadà
. soderini, iii-572: il pioppo o popolo bianco ha le foglie di sopra
, tiberino: specie { populus pyramidalis o fastigiata) con rami eretti e ascendenti
tenero, leggero, di colore chiaro o bianchiccio, poco pieghevole e poco resistente
di là dal po i cui palchi o tavolati in giro sono riempiti da una vite
cima a fondo di un sol fusto naturale o di un sol pezzo composto, senza
: decadere da uno stato di prosperità o di potenza. fazio, vi-13-45:
si piantano [in febbraio] gli alberelli o, come altri dicono, pioppetti.
. landeschi, 1-179: questi pioppini o stucchi altre piante non sono che piccoli
cfr.: lvppi, 2-66: « o tato mio, / se tu muori (
xviii. piómo [i + o], agg. ant. e letter
impregnato di umidità, stillante di pioggia o che reca goccioline d'acqua in sospensione
'piomo': fiorentino per pregno d'acqua o pien di nuvili acquosi. a. boito
piomo del susomo: fare piovere colpi o percosse. sacchetti, 155: tu
piovorno. piorragìa [i + o], sf. patol. disus.
i 'rompo'. piorrèa [i + o], sf. patol. flusso di
flusso di pus da una superficie cutanea o mucosa. -piorrea alveolare: malattia che
). piorròico [i + o], agg. (plur. m
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della piorrea, in partic.
affetto. piosalpinge [i + o], sf. patol. raccolta di
.). piospermìa [i + o], sf. patol. presenza di
nell'uso moderno ha una connotazione scherz. o di al.). dante
io li cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, /
cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte
dante, par., 17-13: o cara piota mia che sì t'insusi,
ch'elli li dichiari; e dice: o cara pianta mia, della quale 10
e per formare rapidamente prati e giardini o che si interra per concimare.
ancora da alcuni lotta..., o vero se ne faranno due, mettendo
praterie. lastri, i-207: le zolle o piote che si alzano dai pastori intorno
intorno la fascina con piote di zolle o di loto. pascoli, 1131: libereranno
le eibe vegetanti sui margini de'paduli o de'laghi, come ranuncoli, idrocotili,
in sul luogo, fuor della terra, o più tosto non rimangono ancora per picciolissimo
un terreno con piote erbose per consolidarlo o per formare rapidamente un prato.
battuti e formati con grandi scarpe piotate o inseliciate o in altro modo coperte.
e formati con grandi scarpe piotate o inseliciate o in altro modo coperte. lastri,
. 1. piotorace [i + o], sm. patol. empiema del
. v.]: 'piotorace': empiema o raccolta di pus nel torace.
. pioftalmia. piotti§i [i + o] (piottisìa), sf. patol
sputo contenente pus, derivato dagli alveoli o dai bronchi. tramater [
qualche cosa secondo lo stomaco che hai: o un poco di pane e un mezzo
pane e un mezzo bicchiere di buon vino o di malvagia, o una pillola appropiata
di buon vino o di malvagia, o una pillola appropiata a ciò, o un
, o una pillola appropiata a ciò, o un poco d'utriaca quando fusse piove
un poco d'utriaca quando fusse piove o umidori. landino [plinio],
numero esorbitante (e ha valore enfatico o iron.). petruccelli della gattina
irradiazione luminosa. poerio, 3-12: o luce, agli occhi vita, /.
a questo provede la sapienza tua, o signore, mandando acque piovali dalle nubi,
parti inferiori bianche (in inverno) o color rosso mattone più uniforme (in
'pelidna temminckii'): petto colorato uniformemente o sparso di piccole macchie bislunghe. lessona,
, defluisce naturalmente nei corsi d'acqua o forma pozzanghere o si raccoglie in cisterne
nei corsi d'acqua o forma pozzanghere o si raccoglie in cisterne e serbatoi per
e si contrappone a quella di fonte o attinta dalla falda acquifera).
stagni son lochi over ricetti d'acque sedative o piovane, che, per essere i
uso del bere valersi dell'acque piovane o di quelle di fiumi. magi, 83
per ricevere nel suo tacque piovane del tetto o pure di ricevere le stess'acque piovane
sue acque in qualunque stato si trovano, o estremamente basse o straordinariamente escrescenti,
stato si trovano, o estremamente basse o straordinariamente escrescenti, per le piovane che
(e si diceva sala dei piovegi o anche solo piovego la sala del palazzo
publico. 2. prestazione personale o pecuniaria per la manutenzione di luoghi pubblici
le foglie dei rampicanti. -versato o sparso in abbondanza (il sangue:
targioni tozzetti, 12-2-453: la specie prima o femina [della sabina] porta i
verso l'esterno, di un parapetto o di un muro. busca, 187
dirimpetto. -come espressione convenzionale o gergale di allarme, per segnalare un
dio, alla divinità pagana di giove, o anche al cielo, alle nubi,
senza restar mai. saba, 35: o canta, carmen, le bellezze tue
-per estens. avere un determinato spiovente o pendenza, onde convogliare in una particolare
viene all'aspetto è il piovere de'colmi o tetti. 3. riversarsi sulla
defluire per la naturale pendenza del suolo o di una superficie. sassetti, 417
con riferimento a fenomeni inconsueti, prodigiosi o leggendari, per lo più interpretati superstiziosamente
avventura necessità di rinovare i prodigi avvenuti o 'l secolo precedente in bologna, quando
in bologna, quando vi piovve pietre, o il secolo presente in buda, quando
-con riferimento alla caduta degli angeli ribelli o dei dannati nell'inferno. latini,
spagna, 17-1: o re dei re e creator di tutti,
. sgorgare copiosamente, fuoruscire a gocce o a rivoli (le lacrime dagli occhi,
52: deh, perché tante lacrime, o mio core, / da que'begli
, su un punto determinato, su una o più persone. -in partic.:
persone. -in partic.: essere lanciato o scagliato dall'alto per colpire il nemico
si infilò rapidamente la giacca e diede uno o due colpi di pettine ai capelli che
. io. scendere con un salto o a volo; calarsi in un luogo
. arrivare in un luogo in gran numero o da ogni parte; convenirvi in massa
. -giungere in un luogo occasionalmente o da una provenienza ignota; capitarvi per
una provenienza ignota; capitarvi per caso o senza preavviso. giusti, ii-520
nello esercitarla s'impiega? -essere originario o nativo di una località. pavese,
fra il verde. -essere inviato o spedito in abbondanza; essere recapitato senza
piovere in casa una dozzina di biglietti che o mi raccomandano difese o mi ricordano quelle
di biglietti che o mi raccomandano difese o mi ricordano quelle che io aveva promesse
servigio, ove assoldar ti piaccia, / o gran sir, le mie muse,
14. figur. insinuarsi nell'animo o nel cuore di una persona in modo
povertà di germogli. -presentarsi alla mente o alla fantasia. g. cavalcanti,
. 15. riversarsi su una o più persone, effondersi (soprattutto con
: dacché sì benigno in me piovesti [o spirito] / ed ospite t'ebb'
16. capitare a una persona o a una comunità, per lo più
m'è piovuta, senza cercare se sia o no scandalosa. -essere immesso artificiosamente
letter. mandare sulla terra la pioggia o rovesciarvi una precipitazione determinata (con riferimento
da'sommi chiostri / rivi e torrenti o tante stille almeno / quante lagrime sparso
-con riferimento a una pioggia di fuoco o di cenere, in partic. a
bianco sugo, in cui converse / o disperse / il suo verde il prato erboso
21. scagliare un gran numero di proiettili o di armi. beimi, 11-43
gente saraina. 23. irraggiare o lasciar trasparire la luce dall'alto.
. -formulare una quantità di lodi o di accuse. chiabrera, 1-i-278:
parlar umanamente grave. martello, 14: o felice fra voi chi ognor promove 7
agli uomini, secondo un disegno provvidenziale o come segno dell'onnipotenza divina; concedere