un ritmo costante; secondo scadenze più o meno precise. bicchierai, 224
ripeto che il dare periodicamente e regolarmente o tradotti o analizzati, colle opportune note
che il dare periodicamente e regolarmente o tradotti o analizzati, colle opportune note, riflessioni
si conoscevano affatto, sono tenuti a vedersi o scriversi periodicamente, e con intimità.
plur. m. -i). redattore o collaboratore di periodici. =
linguaggio scientifico, ripetizione di un fenomeno o di una proprietà a intervalli regolari sull'
sull'asse del tempo, dello spazio o di un'altra variabile. 4.
ha periodo (un fenomeno celeste, meccanico o fisico). galileo, 3-1-376
che si manifesta con fasi alterne più o meno regolari (una malattia o un fenomeno
più o meno regolari (una malattia o un fenomeno fisiologico). -in partic
malattia a produrgli frequenti insulti di colica più o meno violenti, ma sempre periodici.
. ascoli, 40: ai numerosi frutti o tentativi... viene ora ad
-destinato a essere pubblicato in una rivista o in un giornale; giornalistico. baretti
partic.: rivista specializzata di carattere o argomento letterario, artistico, scientifico,
. 7. ling. che concerne o riguarda il periodo; costruito con periodi
(uno stile, un modo di scrivere o di parlare). b. cavalcanti
stomaco. è sinonimo di 'cardialgia', o specie di gastrodinia o dolor violento circoscritto
sinonimo di 'cardialgia', o specie di gastrodinia o dolor violento circoscritto a qualche parte dello
che precedono e seguono immediatamente una ricorrenza o una festività. foscolo, xv-130:
, dall'inizio fino alla conclusione logica o naturale. -in partic.: il
ed ha nella mente sua e vede, o firenze, le operazioni d'ognuno e
, circostanza storica in cui si manifesta o prevale una tendenza, un'idea,
tendenza, un'idea, una forza o si stabilisce una determinata situazione politica,
stabilisce una determinata situazione politica, sociale o culturale. sarpi, i-1-94: io
c'è qui un'apparenza di periodo, o, se si voglia, un periodo
, caratterizzato da specifiche peculiarità e più o meno precisamente definibile nel tempo, che
, forse il migliore del suo secondo o terzo 'periodo', come si suol dire
opere di maggior mole. -fase o momento della vita di una persona caratterizzata
in tempi successivi con un ritmo più o meno regolare (con riferimento a entità
regolare (con riferimento a entità concrete o astratte). galileo, 3-1-473:
periodo di cambiar le lenzuola in letto o di mettersi la camicia di bucato.
lo più ricorrente) di una malattia o di un fenomeno fisiologico. ammirato,
, senza che alcun cangiamento di periodo o di quantità avessero subito i suoi sgravi
fasi uguali di un evento periodico meccanico o fisico. -per estens.: ciclo di
tempo costante dopo il quale una grandezza o un fenomeno si riproducono con le stesse
hanno con essa un rapporto di subordinazione o di coordinazione (ed è generalmente delimitato,
): conferendo di periodo in periodo o, come volgarmente si dice, di clausola
so andar innanzi per più di tre o quattro periodi. leopardi, iii-264:
una linea verticale (. \) o da un punto molteplice (.:,
patologia, infiammazione del periostio alveolo dentale o membrana che avvolge il dente.
s. v. periopoli \: 'periopoli'o 'benda periopolica': chiamasi così quel
[s. v.]: 'periopoli'o 'benda periopolica'. = da periopolico
. v.]: 'periòrbita': tunica o membrana che veste l'interna superficie della
na fibrosa di colore bianco giallastro o bianco brillante che avvolge completamente le ossa
tendini, ne'ligamenti e nei periostei o membrane che vestono i capi degli ossi
aver offeso la sostanza dell'osso del femore o il suo periostio. =
si ispira alla scuola filosofica di aristotele o all'aristotelismo; che ne costituisce una
. 2. tendenza a passeggiare o a vagabondare. savinio, 2-156:
nella religione come in filosofia l'elemento astratto o aristotelico al concreto o platonico.
l'elemento astratto o aristotelico al concreto o platonico. = denom. da
., di qualsiasi altra rappresentazione teatrale o letteraria). speroni, 1-4-198
le querele che nel colmo de l'intrico o vogliam dir ne l'epitasi de l'
, come dice aristotele, si fa o verisimilmente o di necessità: in contrario
dice aristotele, si fa o verisimilmente o di necessità: in contrario, intendiamo
la prospera ne l'avversa fortuna o da l'avversa ne la prospera. aprosio
. -con valore attenuato: caso strano o curioso; avventura. sassetti, 72
. -per estens.: parte periferica o strato corticale di qualsiasi cellula animale.
ippocrate volgar., 38: la postema o vessica che nasce agli peripleumeci nelle giunture
-navigazione spaziale compiuta intorno a un pianeta o a una regione del cielo. calvino
, passeggiata compiuta su un itinerario più o meno circolare (per lo più toccando
cortile. -figur. percorso intellettuale o letterario. soffici, v-1-202: interrompendo
, e particolarmente in quel suo periplo o regola del navigare, dove...
. da kepi 'intorno'e kveuptov (o kxeó|jtfi>v) 'polmone'. peripneumònico (
i lati (un tempio greco o romano). cesariano, 1-70
colonne nella fronte e così nel postico o parte dietro e da ciaschedun fianco undici
lati undici. -sm. tempio o altro edificio circondato da colonne su tutti
milizia, iii-276: periptero: edificio o tempio circondato di una serie di colonne
-sm. colonnato che circonda un tempio o un altro edificio. garibaldi,
(per lo più in circostanze drammatiche o per cause non naturali); finire
un compì, che indica la causa o il modo della morte. stefano protonotaro
di tisi. -essere ritenuto morto o perduto. diatessaron volgar., 274
buono stato. -cadere in combattimento o per cause belliche. giamboni, 10-81
. prati, ii-35: lieto chi pére o langue, / tinto tacciar nel sangue
sì bella reflessione, checché dir possano o stiracchiar più tosto gli eruditi a questo
anzi infierire verso chi i loro figliuoli stimolasse o perire volesse. parabosco, 1-57:
avversità atmosferiche; seccare, non crescere o svilupparsi (una pianta). arrighetto
pietrasantése, agg. che è nato o risiede a pietrasanta, comune in provincia
dell'appennino settentrionale, di colore grigioverde o grigio-azzurrognolo, facilmente scolpirle, non molto
. targioni tozzetti, 12-1-14: filoni o strati inclinati di pietra arenaria, da
una pietra per lo più lanciata a mano o con la fionda. caro
, sm. pavimentazione costituita da ciottoli o selci, usata per strade, piazze,
, 20-226: portavangli in mano quattro o cinque pietrelle di diversi colori. buti
i-71: così stando, tu puntella / o con tegola o petrella / il paiuol
stando, tu puntella / o con tegola o petrella / il paiuol, che non
-in partic.: piccolo calcolo vescicale o renale. giovio, i-108: io
] in quel luogo giocando alle pedrelle o tegole. 3. forma, stampo
3. forma, stampo di pietra o d'altro materiale. b. davanzati
un processo di pietrifica zione o di fossilizzazione. vallisneri, iii-444
con tutte le linee ricomposte e tranquille o il suo volto di medusa pietrificante.
pietrificante. 3. che rende o fa apparire rigido, aspro un paesaggio
-rendere di pietra (lo sguardo di medusa o di altre figure mitiche).
della vita generalmente squaglia il carattere umano o lo petrifica. periodici popolari, i-60
non talmente che non ritenga quel suo tale o quale fomite poetico. 7
7. rifl. assumere un atteggiamento pratico o spirituale, mantenendolo ostinatamente e cocciutamente
il signor dottore giovanni falleroni in tre o quattro pezzi di prosa, stampati nella 'lega
generale garibaldi. -fatto di pietra o che appare ridotto a forma minerale.
mostri pietrificati. 2. ricoperto o formato di pietre (un terreno).
e di pensiero che costituiscono il genere o la maniera dell'oratore. -incapace
e ne fecero un gradino inferiore dello spirito o uno spirito alienato da sé, una
organici in materiale lapideo per cause naturali o artificiali. -in partic.: fossilizzazione
-processo di formazione di un minerale o di un aggregato minerale; litificazione.
ottenuta con infiltrazione di minerale siliceo soluto o con inclusione di resina vegetale.
e morale, che conduce all'indifferenza o all'insensibilità. emiliani-giudici, 1-94
m. -et). che causa o che partecipa al processo di pietrificazione di
è che le pietre si generano di succo o sia umore petrifico, indurito dal caldo
medusa). salvini, 23-104: o uomo, perché il tuo volto s'inaspra
di pietra, di marmo o di altro materiale pesante che, accostato a
una porta, serve a tenerla aperta o a impedire che sbatta. carena
marmino': piccol pezzo piramidale di marmo o d'altra pietra, talora anche di metallo
3. elemento di forma quadrata o rettangolare usato nella pavimentazione di esterni o
o rettangolare usato nella pavimentazione di esterni o, anche, di interni, e
ottenuto dal letto di corsi d'acqua o per frantumazione di rocce e ciotoli (
per lo più nella composizione del calcestruzzo o per la pavimentazione stradale).
figur. insieme di persone, di opere o di elementi privi di valore; insignificanti
: guardiamoci a fronte una volta, / o figli
edifici imitando l'aspetto delle pietre naturali o anche del legno. = deriv
algarotti, 1-vi-117: dovendosi i navili o i barconi costruirsi al di sopra delle
e duchi. -blocco di marmo o di altro materiale che veniva posto nella
materiale che veniva posto nella piazza principale o in altri luoghi pubblici delle città e
rivincita della materia immobile. -impossibilità o incapacità di apportare mutamenti nella propria vita
il fondo di un corso d'acqua o del mare). gemelli careni,
-che ha la consistenza, la durezza o, anche, t apparenza della pietra
una bella specie di pianta marina pietrosa o sia polipario. -figur. infruttuoso
avvenire che, seminata in terra o calpestata o pietrosa o spinosa o simile,
, seminata in terra o calpestata o pietrosa o spinosa o simile, non produca
in terra o calpestata o pietrosa o spinosa o simile, non produca il
o calpestata o pietrosa o spinosa o simile, non produca il frutto suo
pietruccia. -particolare di un discorso o di una trattazione. magalotti, 23-85
pescando nell'acque limpidissime del poema cinque o sei petrucce nere. -piccolo contributo
. 4. elemento, più o meno fondamentale, di una struttura concettuale
deck. citolini, 434: le berette o con piete o senza. ulloa
: le berette o con piete o senza. ulloa [guevara], iii-162
non di panni romaneschi da vestir sassaioli o di monichini da vestir staffieri o di
vestir sassaioli o di monichini da vestir staffieri o di panno di castello da vestir piovani
cappelle; era retta da un pievano o arciprete che curava un collegio di chierici
territoriale, dividendosi ogni provincia in pievi o delegazioni. manzoni, pr. sp
pascoli, 633: io sono aedo, o pieveloce achille, / caro ai guerrieri
della crosta terrestre, dovuta a movimenti o compressioni meccaniche. dizionario etimologico italiano
piezoelettricità (un cristallo). -coefficiente o costante piezoelettrica: coefficiente di proporzionalità che
le guerre d'amor notturno tali. / o pur quando di bacco i cori aduna
suo strumento (e, in espressioni comparative o metaforiche, viene riferito a chi esercita
carismatica, un fascino profondo sulle folle o, anche, sui singoli individui).
letter. brano musicale eseguito con pifferi o, in genere, con strumenti a
, privo di chiavi e con sei o otto fori, il cui timbro si
(anche nelle espressioni piffero a traverso o torto). -anche: cornamusa di
anno sonare, ma non con troppa ispesa o burbanza:... abbi
veder una donna sonare tamburri, piffari o trombe. ramusio, iii-11: cominciorono a
da loro, si valevano del piffaro o tibie. foscolo, v-72: or il
che battere il tamburo e suonare due o tre marcie sul piffero. d'azeglio,
intagliato. -piffero della signoria o di palazzo: tipo di oboe impiegato
la musica sonata con tale strumento (o il suono che ne viene emesso).
accinge a mettere in atto un imbroglio o a picchiare qualcuno e ne rimane scornato
che va per suonare ed è suonato, o almeno compatito: un orfeo piffero di
e baccano nei pressi di luoghi sacri o durante cerimonie religiose. 10.
piffaróne), sm. mus. piffero o, in genere, strumento a fiato
inguainanti alla base; fiori a corimbo o a grandi panicoli; casside ovali,
un verde vivace sopra; fiori rosei o porporini. si trova nei prati ombrosi
aquile pescatrici. ha piumaggio bruno sporco o cenerino, senza alcuna macchia, d
che, se li predetti signori e rettori o vero camerlengo de la detta compagnia del
tempo saranno, fussero ne le predette cose o vero alcuna d'esse negligenti o vero
cose o vero alcuna d'esse negligenti o vero pigari,... sia punito
usata per la pesca fluviale o lacustre dei pighi, che viene calata vicino
prodotto con l'uva suddetta, secco o amabile, di colore giallo paglierino più o
o amabile, di colore giallo paglierino più o meno carico, con aroma di salsedine
. a cagione delle loro natiche pelose o coperte di crini. lessona, 1133:
artigianale del legno, ciascuna delle punte o dei coltelli che servono ad asportare le
giannini-nieri, 50: 'piggella': due o anche più grappoli d'uva staccati dalla
: che bellezza! certi pigelli (pigne o ciocche d'uva) che proprio bisogna
pìggia, sf. ant. ornamento o nappa che, nella bardatura della testa
. -in senso concreto: atto o detto da furfante; ingiuria malevola.
enol. macchina che effettua la pigiatura o ammostatura e la diraspatura dell'uva nella
), sm. indumento da letto o da casa particolarmente ampio e comodo,
. - *). chi confeziona o produce pigiami e vesti da camera.
bibbia volgar. [tommaseo]: o sebon ed elcale, io inebbrierò te
. (pigio). sottoporre un corpo o, anche, un liquido o
o, anche, un liquido o un gas, a una pressione più o
o un gas, a una pressione più o meno uniforme e prolungata su tutta la
e prolungata su tutta la sua superficie o su una parte; premere, comprimere;
tozzetti, 7-178: dentro a questa forma o cascina adunque si pone la pasta del
estens. schiacciare qualcosa con le mani o coi piedi rompendolo, frantumandolo, sciupandolo.
premere i grappoli d'uva con i piedi o, anche, con apposite macchine pigiatrici
di pelli cinte saltare, quasi furiose baccanti o sacrificanti. salvini, 13-229: pigiavan
una mano, una parte del corpo o, anche, un oggetto contro una superficie
temon d'esser da mille furfanti / o da mille ragazzi esser pigiati. manzoni,
qualcheduno di loro, con le gomita o con altro, lo pigiasse a sinistra,
schiacciarlo con il proprio peso arrecandogli ferite o lesioni. sacchetti, 110-53: e
con un particolare timbro di voce o con enfasi, scandendola. tommaseo,
[n] siàre, forma laterale o intens. del class, pinsére (v
esercitare una pressione con la mano o col corpo. - anche: urto,
...; affannarti a seguirlo o piuttosto a precederlo tra le pigiate e gli
massa refrattaria costituita dall'agglomerazione di polveri o granuli di materiale refrattario con pece,
granuli di materiale refrattario con pece, o altra sostanza, costipata con masselli caldi
uno barile di vino bianco buono, poco o non punto bollito; cioè pigiato,
meglio che vino giovane, vino di botte o di damigiana,... pigiato
che si accalcano in uno spazio angusto o da una folla. g.
stavano pigiati come acciughe. -appoggiato o premuto con forza contro qualcosa (una
uva fra due cilindri di legno duro o di ghisa muniti di solcature periferiche,
giovani tarchiati trescavano coi piedi nei mastelli o nelle pigiatrici, fra l'andare e venire
ore ed il più lungo di quattro o cinque giorni. b. del bene,
2. pressione esercitata su un oggetto o su una parte del corpo umano.
di qualunque altro corpo di simile struttura o cedenza di superficie. targioni tozzetti,
ristagno, serve una anche debolissima pigiatura o ammaccatura. -compressione a cui è sottoposta
ultimo segmento addominale degli artropodi, più o meno differenziato dai precedenti, caratterizzato dall'
dicono a firenze il bottone a pressione o automatico. = voce di area
tepid'acqua / di pigi a forza o mazzocchiuti legni / 1'ammollita di trargli
pigio': ingolfarsi senza bisogno in brighe o imprese rischiose. -stare al, nel
volentieri a qualunque impresa, senza ritrarsene o per poco animo o per onestade.
impresa, senza ritrarsene o per poco animo o per onestade. p. petrocchi [
. chi vive in una casa o in un appartamento preso in affitto, di
d'un meschino corpicciuolo, confittevi entro o per prova o per penitenza, o
meschino corpicciuolo, confittevi entro o per prova o per penitenza, o per ammaestramento o
o per prova o per penitenza, o per ammaestramento o per sovescio di future
o per penitenza, o per ammaestramento o per sovescio di future generazioni terminiamo l'
. chi ha in affitto una proprietà terriera o un campo; fittavolo. statuto
: se i detti ammalati saranno pigionali o abiteranno in case senza podere, il precetto
solvente, che paga una pigione misera, o contadino di poco conto e in podere
e f. inquilino di una casa o di un appartamento; pigionale.
tenete in qualche abitazione come vostra pigionante o in qualche possessione come vostra lavoratrice.
: prima che giunga il nuovo pigionante o il signor raimondo, voglio parlarle un'
mare, 70: se patrone di nave o di navilio appigionerà la sua nave o
o di navilio appigionerà la sua nave o navilio a prezio certo, quello che
quella che è intrapresa da un massaro o pigionante, che divide il prodotto con il
. e dial. inquilino di una casa o di un appartamento; pigionale.
[s. v.]: 'pigionavolo o pigionavole':... colui che
che... non si possi dare o vero concedare, per pigione de la
cosa, poi d'esso uso prenderne prezo o veramente pigione, sanza alcuno peccato o
o veramente pigione, sanza alcuno peccato o infamia d'usura. arbitrato di giovanni
cardoni senza pegione, senza pena o bando. leone africano, cii-i-360: per
faresti voi? comporresti voi la casa, o pur ivi ne torresti una a pigione
una stiva di botti a certo viaggio o a tempo determinato, se la stiva si
precaria dell'esistenza umana sulla terra (o di un uomo in particolare);
108: ne'corpi animali, rilassati o incisi i nervi, la vita v'è
, pianti a piggióne. -avere dato o messo il cervello a pigione: essere
proprio avere dato a pigione il cervello o pur pensare alla guerra con lo impero
nulla, non avervi nessun rapporto logico o estetico o grammaticale. muzio, 1-27
non avervi nessun rapporto logico o estetico o grammaticale. muzio, 1-27: dir
che il proemio attaccato a quel dialogo o quel dialogo attaccato a quel proemio vi
pietra, alloro, porfido, sia questo o quello, come si voglia. de
meo core afflitto pieno de tribulanza; / o deo de diritanza, corno m'èi
. situazione in cui tutti cercano di arraffare o di ottenere qualcosa affannosamente; parapiglia
senz'ordine né ritegno s'awentano, o pare che possano avventarsi a prendere e
cosa e interrompesi, per poi riprenderla o interromperla ancora. = dall'imp
pigliàbile, agg. che può essere preso o afferrato. - in partic.:
che è soli ta deridere o canzonare gli altri. calvino,
respiro, cioè il pigliamento dell'aria o introduzione di lei dentro del corpo una
, nidifica sui monti e depone quattro o cinque uova con guscio verdastro, macchiettato;
pigliati culo, sm. invar. ragazzo o uomo che si prostituisce. ìmbriani
estremità delle altre per passare un ruscello o per lanciarsi da un albero ad un
afferrare qualcosa in mano, fra le mani o fra le braccia, per tenerlo e
tenerlo e fargli assumere la posizione voluta o indicata, per muoverlo secondo determinate intenzioni
, avvicinarlo a sé, ecc.) o anche allo scopo di servirsene per fini
: vegnendo a le fiate / mangiari o fructa, lodo chi schifare / sa di
martello, ed a pena ebbe dato due o tre colpi che da quell'arca incominciò
ingrediente per usarlo nel comporre una sostanza o un materiale determinato per un uso specifico
. prendere come argomento di un'opera o come modo di essa. de sanctis
tele e se le porta a casa o a certi luoghi a ciò deputati. p
. -assol. far risonare una o più corde di uno strumento musicale.
ommettere, le sette corde si scelgono o del solo modo minore o del solo
corde si scelgono o del solo modo minore o del solo maggiore. 4
. 4. afferrare una persona o una parte del suo corpo con un
corpo con un gesto confidenziale, affettuoso o anche con energia e violenza per condurlo
, per invitarlo a prendere una decisione o, anche, per maltrattarlo e bistrattarlo
anonimo, xcii-i-311: dovemo luttare elevati o deritti, exempli grazia quando si abbraccia per
braccetto. -con riferimento a personificazioni o ad allegorie. giamboni, 10-103:
l'uno con l'altro s'incastrino o, come volgarmente si dice, a coda
si dice, a coda di rondine o quasi a foggia d'uncini, pigliandosi scambievolmente
si alcuno patrono de vignie, iardine o altri possessiuni e terreni seminati, overo
comperati a tempo e denunziasse alcuna persona o animali che avessero facto dampno..
, il cavallo da vettura, il dare o pigliar cavalli a vettura. da ponte
al solito. 8. ricevere o accettare ciò che viene offerto, concesso
accettare ciò che viene offerto, concesso o elargito. -pigliare a cambio: in prestito
vinezia fra tre settimane ducati cento dua o più. pantera, 1-107: aver piena
vostra piagenza. -ricevere un gesto o un appellativo affettuoso, un'espressione di
appellativo affettuoso, un'espressione di cortesia o anche un insulto. foscolo, iv-313
. 11. accettare una persona o i suoi atteggiamenti, una situazione,
. 13. accogliere uno scritto o un'opera d'arte o letteraria con
accogliere uno scritto o un'opera d'arte o letteraria con particolare atteggiamento critico.
. 14. ricevere un sacramento o un sacramentale. fra giordano, 5-149
1-11-3-12: quando la renunzia sia traslativa o personale, onde voglia dire l'istesso
246: se lo patrono volesse dare o concordare ad altro la possessione...
. 17. ricevere per elezione o per concessione, anche di un'autorità
una carica, un ufficio (pubblico o ecclesiastico), una nomina, un
. -conseguire un titolo di studio o un alto riconoscimento ufficiale. boccaccio
di cercare di pigliare la signoria, ma o che fare non lo sapessono o non
ma o che fare non lo sapessono o non potessono, i ghibellini se ne
. 18. usare una cavalcatura o un mezzo di trasporto per trasferirsi da
di perdere anche altro? -incontrare una o più persone che attendono in un luogo
; portare con sé in una passeggiata o in un viaggio. vangeli volgar.
: debba dimandare già loro se vorranno o vogliono che loro afferrino e combattino e
afferrino e combattino e piglino quella nave o navilio d'inimici. -rubare.
, 265: item che nullo albanese o schiavone... non ausa anducere e
21. catturare un animale selvatico o allo stato libero; ucciderlo durante la
stato libero; ucciderlo durante la caccia o la pesca. ugieri apugliese, xxxv-i-894
non fu mai fanciul vago di lucciola / o di pigliar farfalle o girar trottola /
di lucciola / o di pigliar farfalle o girar trottola / o farsi lieto d'una
di pigliar farfalle o girar trottola / o farsi lieto d'una bella frottola /
bella frottola / di far cantar cicale o popar succiola. crescenzi volgar.,
. ma bisogna, subito preso, o salarlo o mangiarselo, non si potendo conservare
bisogna, subito preso, o salarlo o mangiarselo, non si potendo conservare fuora
per catturare un animale (la rete o altri strumenti di caccia e di pesca)
: dappo'che lo re en ^ o fo pigliato / e in preson fo
: « giustizia sommaria. pigliarne tre o quattro o cinque o sei, di quelli
giustizia sommaria. pigliarne tre o quattro o cinque o sei, di quelli che
sommaria. pigliarne tre o quattro o cinque o sei, di quelli che, per
quelli siano vinti di numero da'soldati difensori o piglierà ostaggi. -razziare.
boccaccio, viii-1-178: quanto possono, o per pigliare o per tenere, si
viii-1-178: quanto possono, o per pigliare o per tenere, si studiano di piacere
altra cosa l'universale è la rima o sia il ritorno delle medesime desinenze alla
, par., 27-92: se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi
aver la mente, / in carne umana o nelle sue pitture, / tutte adunate
possono partire. 24. prendere o trattenere una persona da parte, per
figliuola. 25. convincere o costringere una persona (anche con arti
il postino. -in espressioni interrogative o esclamative che indicano stupore, curiosità o
o esclamative che indicano stupore, curiosità o ansia per un
connotazione ironica di fronte all'agitarsi altrui o ai repentini mutamenti di umore).
iii-108: per la intemperie del tempo o per mutazione ch'io feci d'una
una pallottola che ti piglia alla cieca, o te o un altro, quando meno
che ti piglia alla cieca, o te o un altro, quando meno te l'
occupare una spazio determinato, un luogo o una sua parte. i. alighieri
sé né per altra persona, pilliare o fare pilliare alcuna piazza se non co'
assumere una certa estensione in un libro o in uno scritto. tommaseo, 2-vi-72
teologici piglino tre anni. o. abitare un territorio (una popolazione)
: saper come bisogna trattarci per vincere o la sua ritrosia o la sua serietà.
trattarci per vincere o la sua ritrosia o la sua serietà. carducci, ii-1-237
cocco. vattene con le buone o ti piglio a calci. deledda, iii-861
criterio e un certo scopo, sembra o appare il migliore, il più adatto o
o appare il migliore, il più adatto o il più opportuno. faba,
petrarca], ii-269: l'una sentenzia o l'altra, che noi vogliam pigliare
sento, senza intenzione di voler riprendere o biasimare alcuno: pigliate poi voi quella
poi voi quella opinione che più vi piace o giudicate migliore. paleotti, l-ii-377:
sito della fortezza che ella abbia una o più vie coperte da mettere in quella
per fare qualcosa; approfittare dell'occasione o del tempo e dell'età favorevole (
nel quale noi dobbiamo muovere l'arme o per difesa nostra o per offesa dell'
muovere l'arme o per difesa nostra o per offesa dell'avversario, andremo alquanto
pigliare / tra d'essere 'n inferno o 'nnamorato, / sed i'non mi
un comportamento, un modo di agire o di procedere, un tipo di vita.
, per tempo che sia passato, o per la lontananza o per la via che
che sia passato, o per la lontananza o per la via che ognuno di noi
per attribuirle un incarico, una funzione o una posizione (per lo più in
partic.: assumere al proprio servizio o fra il personale di un'azienda.
per instaurare con essa un rapporto affettivo o amoroso o matrimoniale; prendere come amante
con essa un rapporto affettivo o amoroso o matrimoniale; prendere come amante o come
amoroso o matrimoniale; prendere come amante o come marito o moglie. - in
; prendere come amante o come marito o moglie. - in partic.:
/ se no per galder te, o caro mio texoro. bandello, 1-2 (
,... amando con presupposto o speranza di pigliare chi ella ama per
39. prendere come esempio da imitare o da seguire, come modello a cui
maestro piglio. dominici, 1-100: o donna, piglia per tua guida,
fu guarito da una presa di manna, o di riobarbaro, seguirebbe che gli conferisse
conferisse poi alla sanità 11 pigliare manna o riobarbaro ad ogni pasto. redi,
forma, un aspetto, una caratteristica o anche una qualità, un sapore, un
, 304: il lato della cella o le finestre siano verso aquilone o infino
della cella o le finestre siano verso aquilone o infino al levante equinozziale e gli sterquilini
senza buccia mettile tra fiori di melarancio o gelsomini o rovistrici o altro fiore odorifero,
mettile tra fiori di melarancio o gelsomini o rovistrici o altro fiore odorifero, mutandolo
fiori di melarancio o gelsomini o rovistrici o altro fiore odorifero, mutandolo ogni dì
lucente e bello senza che pigli di rancido o di altri cattivi odori e sapori,
è necessario metterlo subito fatto ne'pozzi o nelle pile o coppi ben puliti che
metterlo subito fatto ne'pozzi o nelle pile o coppi ben puliti che siano, in
. / e s'ei vien d'occhi o di valor di core; / e qual
diventano silfi, gnomi, fate, o cherubini. visconti venosta, 282: la
qualch'arte piglia / chi più alta o più bassa. b. davanzati,
il pigliar le difese d'alcuna cortina o faccia di qualche corpo di difesa non
casa. lamenti storici pisani, 72: o val di magra, innanzi che tu
, un incarico sottoponendosi a un'incombenza o a un compito gravoso e faticoso;
scoprire tutte le verità che sono utili o a loro stessi o alla repubblica. tommaseo
che sono utili o a loro stessi o alla repubblica. tommaseo, 3-1-100:
vota, / lagora là per opra, o piglia in sommo. -cominciare a
cittadino romano, che passasse venti anni o che per dieci anni ancora non aggiugnesse
un contegno, un modo di comportarsi o di esprimersi (e implica per lo più
disdegno del comune, credendosi essere sì grande o per suo avere o per potenza di
essere sì grande o per suo avere o per potenza di amici che 'l comune non
'l comune non abbia ardimento di punirlo o di fare alcuno processo contra a lui
venier, lxxx-4-353: e gran incanto o gran sorte che tutti piglino le mode vane
v-221: non solamente da questo si può o dee pigliare che solamente ad alcuni eccellenti
pigliare la lingua di questo paese, o sì io piglierò la sua del suo
debbe pigliar la vita misera e corrotta o di chi sia in dolore.
giustizia. -considerare un'entità matematica o geometrica per una dimostrazione o per un
entità matematica o geometrica per una dimostrazione o per un calcolo. piero della francesca
42. 48. considerare qualcuno o qualcosa in un certo modo, formulare
, scambiare una persona, una cosa o anche una situazione o una condizione con
, una cosa o anche una situazione o una condizione con un'altra.
intendere, interpretare e considerare una parola o una frase o un concetto secondo un
e considerare una parola o una frase o un concetto secondo un determinato ambito o
o un concetto secondo un determinato ambito o contesto (anche in relazione con una
, 'privilegio'si piglia per una grazia o favore che il principe fa ad alcuno
in quello del più, secondo che altrui o la convenenza o la necessità trae e
, secondo che altrui o la convenenza o la necessità trae e porta della scrittura.
anche necessari al funzionamento di uno strumento o all'illuminazione di un edificio o di
strumento o all'illuminazione di un edificio o di un'opera pittorica).
colpi.. prendere un malanno o un parassita. b. ricciardi
correr risico / di diventarne tisico / o di pigliare in quelle furie estatiche, /
pigliare al vento un mal di petto / o altro, perché il prete non ne
d'ogni traccia e germe di vita animale o vegetale né polvere, né umidità,
percepire, avvertire, accogliere in sé o fare in modo di provare una sensazione
modo di provare una sensazione fìsica gradevole o sgradevole, uno stato d'animo,
in cotanta benenanza. rinaldo d aquino o rugieri d amici o giacomo da lentini,
rinaldo d aquino o rugieri d amici o giacomo da lentini, 409:
nuovo, l'ascoltava, ma poco o nulla rispondea o rideva talvolta. leopardi
l'ascoltava, ma poco o nulla rispondea o rideva talvolta. leopardi, iii-41:
. muoversi, incamminarsi attraverso un luogo o verso una direzione, avviarsi.
225: se pigli a trafficare di lana o panni franceschi, fa'da te medesimo
come un mazzo di fiammiferi, tre o quattro non pigliano, il quinto si
: 'pigliare': detto di legne o simili, accendersi, prender fuoco. bettini
albero, son tre paimère (pale o ali) un po'ritorte, bene sterzate
per indicare disprezzo e disinteresse per qualcuno o, anche, per esprimere insofferenza ed
io ho già tirato la mia linea: o va bene e mi metto a posto
bene e mi metto a posto; o va male, e se la vanno a
pigliarlo in tasca: per indicare noncuranza o disprezzo per qualcuno. malaparte, ii-139
»? -pigliare amicizia: stringere amicizia o rapporti di buon vicinato. savonarola
una breve passeggiata in un luogo arioso o andare in campagna per rinfrancarsi dalla vita
la fante; e verrassene / stasera, o domattina. guidiccioni, 5-254: il
e quel pigliar aria noi lo chiamiamo respirare o fare il respiro. -pigliare a
: a qualunque ei giugneva che badasse o soprastesse punto a pigliar tarmi, fi
troverete, sia di vostro albitrio pigliare battaglia o non pigliare. -pigliare berta,
, beffarlo. grazzini, 222: o ver ch'il santucceo è imbarbogito, /
ver ch'il santucceo è imbarbogito, / o ver eh'astutamente / si burla e
dalle circostanze consiglio. -pigliare consiglio o detto: sollecitare il consiglio di altri
, osservarlo. fiamma, 1-447: o aveste tenuto sempre il precetto! ma,
». -pigliare di mano, dalle o delle mani a o di qualcuno:
di mano, dalle o delle mani a o di qualcuno: v. mano,
uomo aver lingua né occhio: / o se co'cicisbei sta ritirata / o va
/ o se co'cicisbei sta ritirata / o va con essi o nel calesso o
sta ritirata / o va con essi o nel calesso o in cocchio, / né
o va con essi o nel calesso o in cocchio, / né se al teatro
al teatro ella li sia menata / o se a pigliare il fresco o altrove.
menata / o se a pigliare il fresco o altrove. 1ananti, ii-108: fa
avesse a far ivi un altro colmo o rialto nel mare. -pigliare gusto
-pigliare il dì di s. giovanni o per san giovanni: accettare avidamente e
'pigliare il dì di san giovanni'o 'per san giovanni', per significare:
se i vocaboli di quelli sono tutti fiorentini o no. -assumere il controllo di
dio non pigliamo / invan giurando, o altre simil cose, / se non che
più a suo comodo pigliare l'abordo o lassarlo, secondo che gli parrà essere
inferiore di forza. -pigliare la o una balena, un ciporro: incorrere
fanno, come si dice, un marrone o pigliano un ciporro o vero un granchio
, un marrone o pigliano un ciporro o vero un granchio. leopardi, 556:
iù semplice, candido, naturale che o io piglio una alena, o certo
che o io piglio una alena, o certo esiodo alla più trista fu de'padri
cioè in qualunque modo e'lo indusse o con fatti a giucare. atti del primo
nimico ultramontano. -pigliare le mosse o la mossa: v. mossa1, n
sopra ogni bagattella, per attaccar ragioni o ragionacce da romperla con voi.
a odiare, a nutrire sentimenti ostili o di disgusto. catzelu [guevara]
a pigliar in odio il marito, tardi o mai tornerà ad amarlo. forteguerri,
s. v.]: 'pigliar pasqua o la pasqua': confessarsi a pasqua.
qualcuno: fargli fare con l'inganno o, comunque, approfittando della sua ingenuità
-pigliarla, pigliarsela con qualcosa, con o contro qualcuno; pigliarsela male, a
grato, risica di passare per ambizioso o per adulatore delle moltitudini; se uno se
[s. v. j: 'pigliarla o pigliarsela a sette le quattro'o 'a
'pigliarla o pigliarsela a sette le quattro'o 'a quattro quattrin la colata'si dice di
, affannarsi, prendersi pena di qualcuno o qualcosa. brignole sale, 2-18:
: agire con flemma, sensa fretta o anche senza agitarsi. nievo, 459
così passo passo. -pigliarsi ai o per i capelli: accapigliarsi, litigare
tenuto aperto da quattro cerchi di canna o di fil di ferro usato per catturare
2. catturato durante la caccia o la pesca. tanara, 64:
. 4. ottenuto per elezione o per successione (una carica).
facilità di sanare i dolori colici, o pigliata in polvere, essendo prima essiccata
essiccata in forno in una pignatta, o vero fattane decozione e quella presa molte
: quando per trovar riscontro del datore o del pigliatóre s'adopera sensale, corre quest'
sia come t'è in piacere [o dio] / amor, fammi vedere -il
di certe aperture fatte nel soffitto o nei muri delle case, delle
piglieréccio, agg. che si può o si lascia corrompere. m
energico di afferrare con le mani o con organi prensili; presa.
, con dietro una specie di cugino o d'aiuto e con un suo cubico e
buono.. inizio di una frase o di un discorso; esordio. omisso
afferrare risolutamente con la mano un oggetto o uno strumento di lavoro; prendere in
, / sanza lor viso far bianco o vermiglio. cantari cavallereschi, 193: rispose
di piglio. fagiuoli, v-165: o gran bugiardi! (io con ragion ripiglio
, / qual era meglio: / o 'ndugiar la battaglia / nell'altro giorno
'ndugiar la battaglia / nell'altro giorno o di darvi di piglio. rappresentazione del
leandreide, 1-6-33: color di rosa purpurea o di giglio / silvestre apparve nel bel
, 1-1-143: droetto francese, per onta o licenza, a lei si fa come
i suoi primi oppressori. -arrestare o condurre via un reo. novella della
à morto. ariosto, 43-1: o esecrabile avarizia, o ingorda / fame
ariosto, 43-1: o esecrabile avarizia, o ingorda / fame d'avere, io
2. guardatura minacciosa o severa, cipiglio; smorfia di disprezzo
varchi, v-666: egli ha cera o vero piglio di leone. parini,
di piglio giacobino e di tendenza sociale o socialistica si era affacciata qua e là
. -chi). che è proprio o caratteristico di un pigmalióne; che sa
raccogliesse fisarmonicisti e cantautori in una pizzeria o in un biergarten, e mettesse su con
unge e massaggia i corpi con unguenti o profumi. cavalca, 19-327:
biol. che ha una colorazione intensa o scura per la presenza di pigmenti.
pigmenti che di norma mancano nell'organismo o in un organo determinato e se raggiunge
, sm. ciascuna delle sostanze naturali o artificiali, insolubili nei solventi usuali,
nei solventi usuali, di struttura amorfa o microcristallina, provviste di una colorazione propria
e colori; possono essere organiche o inorganiche e sono valutate secondo la stabilità,
l'aspetto della nostra cultura se, due o trecento anni fa, per una meticolosa
delle tele, delle tavole e dei pigmenti o per ualche altro incredibile infortunio,
, n. 2. -oro pigmento o pimento: v. orpimento. -pigmento
. figur. elemento che serve ad abbellire o a rendere più interessante e attraente un'
più interessante e attraente un'opera letteraria o cinematografica, anche facendo leva sugli istinti
e sessuale. -apparenza di novità o di cambiamento. l'unità [31-viii-1982
, che le elaborano e, contraendosi o espandendosi, determinano una tinta più chiara
espandendosi, determinano una tinta più chiara o più scura; a seconda del colore
(giallo aranciati), i cromolipoidi o lipofuxine (giallastri, bruni e nerastri
, talora color di rame, bruni o neri, che nell'uomo e negli animali
color bruno-giallastro, che si disse 'bilifeina'o 'colepicrina', il secondo di color verde
) e gli antociani (rossi, violetti o blu secondo la reazione), che
do gli antichi greci avrebbe abitato l'etiopia o altre regioni, come la tracia o
o altre regioni, come la tracia o l'india, avrebbe avuto statura esigua
avrebbe avuto statura esigua (un pugno o un braccio), sarebbe stato
lor maniere. tasso, 13-i-932: o peregrina gru, / che porti guerra
, 371: quanto al contrasto o guerra che queste [le gru] hanno
d'un pigmeo co 'l re dei titani o co '1 mostro / fiabesco.
., per indicare la bassa statura o la piccolezza, anche apparente. buonarroti
.): che ha poco valore o importanza, trascurabile. boschini, 519
. persona di statura inferiore al normale o di corporatura minuta; nano. giovio
. persona che ha scarse doti, qualità o attitudini, che ha poca intelligenza,
meschino e gretto. -anche: omuncolo vile o spregevole (anche in espressioni di modestia
una volta pettoruto del suo sapere filosofico o teologico e mirasse con guardo di compassione
: 'tu sarai schiava e disonorata o grande fra tutte le nazioni'. carducci
confronto. -in partic.: scrittore o letterato di valore minimo. algarotti
cripte, e i giovani, per pigrizia o per moda, si volgono piuttosto allo
esercito contro besbes kassà. -figura o personaggio trascurabile. g. ferrari,
abitazione può essere un riparo di frasche o una capanna ad alveare o costruita su
di frasche o una capanna ad alveare o costruita su palafitte; il vestiario, di
vestiario, di pelli, di foglie o di corteccia, è limitato ai copripudenda
e in un gran numero di spiriti buoni o malvagi, e nel culto dei morti
). che ha dimensioni molto limitate o troppo ridotte; piccolo, minuscolo.
. g. visconti, 2-104: o tu che passi al mio sepulcro avante
, inadeguato. venuti, lxxxviii-ii-727: o singular facondia, o divo spirto,
venuti, lxxxviii-ii-727: o singular facondia, o divo spirto, / te priego m'
6. che possiede scarse qualità o doti morali e intellettuali; incapace di
anteposto / a qualunque gran re morto o deposto. -che ha poca importanza
7. che denota bassezza d'animo o povertà intellettuale e morale. tommaseo
agg. antrop. che presenta analogie o affinità con i caratteri razziali tipici dei
specie è raccolto per estrame i pinoli o per essere usato come combustibile).
corteccia uguali, piene d'una gomma o termentina lipidissima e soave, quale,
voci, nitide nei mattini di vento o dopo un acquazzone; quando, dalle
comparati, per indicare analogia di forma o compattezza. varthema, 150: e1
oggi cento volte alla piazza, alla spicieria o da l'ebreo, per acqua di
ebreo, per acqua di pigna per sullimato o per biaca o per pezze rosse,
acqua di pigna per sullimato o per biaca o per pezze rosse, come fate sempre
riproduzione ornamentale di tale frutto nella scultura o nel disegno, in partic. come
posto fra i dentelli di una cornice o alla sommità di un edificio o di un
cornice o alla sommità di un edificio o di un pilastro. miracole de
se si abbia a dire un 'grappolo'o una 'pigna'o una 'zocca'd'uva.
a dire un 'grappolo'o una 'pigna'o una 'zocca'd'uva. giuliani,
: che bellezza! certi pigelli (pigne o ciocche d'uva) che proprio bisogna
-figur. gruppo fitto di persone o di cose. marotta, 1-113:
grandi sacerdoti. 4. oggetto o organo di forma tondeggiante e allungata.
. impiombatura dell'estremità di un cavo o di un canapo che impedisce che si sfili
impedisce che si sfili da un anello o da un nodo. guglielmotti, 1310
questi non isfuggano dallo scorsoio di anello o radancia. si fanno le pigne alle
d'essi cordoni in una delle tre o quattro scanalature. a misura che si gira
/ la canape splendida ai soli / novi o torcendo nei trasti / i fili e
10. region. nelle moie o saline del volterrano, concrezione formatasi per
(in partic. come gesto dubbioso o interrogativo). pirandello, 6-428:
pigne in testa: avere idee stravaganti o balzane, ubbie, fisime. cassola
, nel modo che resta il duro o massa delle mandole quando le cavano foglio;
pignanese, agg. agric. che appartiene o che deriva da una varietà di vitigno
base, e usato per cuocere i cibi o anche, un tempo, per preparare
chi ha il viso sudicio, nero o che in qualche modo somigli a una
con metonimia: quantità di cibo contenuta o posta a cuocere in tale recipiente; pietanza
[le salamandre] dentro a vasi o pignatte provvedute di acqua puteale. panzini,
: « donde è venuta questa pignata o vero radicata de canna? pare sia
lei / e di me si rideva. o svergognato, / gli dissi allora,
pignatta: essere ormai sicuro un vantaggio o un guadagno. pontano, 1-30:
la pignatta: risolvere una situazione difficile o intricata; ristabilire l'ordine, la
costui, quand'i'mi muoio, / o che insepolto egli mi lascia il quoio
egli mi lascia il quoio, / o lo getta alla peggio entro al carnaio
. pignatèro), sm. fabbricante o venditore di pignatte e di stoviglie da
fioravanti, i-25: dell'arte del pignattaro o bocca! aro e delle sue qualità
, 1-465: fra tutti i paesi o le regioni ch'abbiano terra appropriata all'
e anche di terra in forma di pignatta o di catinella, se è di rame
otranto l'olio si misura colla mina o cannata, ch'è un vaso di creta
. - in partic.: che fuoriesce o esala da una pentola.
avete costì in sul campo degli orciuoli o de'pignatti, con uno vergone di ferro
/ se la gustate voi / cruda o cotta al pignato / o con lardo
voi / cruda o cotta al pignato / o con lardo adacciato, / con pepe
s. bernardino da siena, 252: o donne, che molto sta a voi
, x-5-85: dove corri a sbaraglio, o mentecatto? / dove? a qual
vitreato et unto già dentro di litargiro o di piombo liquefatto. vasari, ii-387
e la trascuratezza per un bene collettivo o per la cosa pubblica. palescandolo,
metteva tali liquori in... pignattini o in altri vasi fatti a posta.
tondeggiante e allungata, cosparsa di miele o di zucchero e pistacchi, tipica dell'
, bacia un corporal di pignolato / o qualche stola vecchia da villani, / ch'
de crinto! » pignoléggio: « 'grinto'o 'crinto'? e come ha
2. in senso concreto: atto o espressione verbale che denota pedanteria.
. pignolino': una varietà di formentone o mais, dall'acino giallo, conformato quasi
serve per svariate preparazioni gastronomiche e dolciarie o anche come frutta secca (e un
. 2. figur. cosa insignificante o di nessun valore; inezia.
la fittezza degli acini, di colore nero o rosso o bianco a seconda della varietà
acini, di colore nero o rosso o bianco a seconda della varietà e adatti
e le imprecisioni altrui trovando da ridire o da cavillare su tutto; che applica
mentale di chi obbedisce a schemi rigidi o, secondo altri, all'attenzione per
alveo; di solito è costruito di muratura o con gabbioni. -in senso generico:
,... rappresentano fare una palata o pignone da s. lorenzino segnata a
pignoni e ai pennelli che ne infrenano o dirigono il corso. lessona, 1133:
estremità di un argine costrutto di legname o di cassoni riempiti di sassi, di
, in partic. di stile romanico o gotico. 4. marin. palo
la stira lunga in un albero, o ne sbozza il fucinato d'un pignone.
di tempo: i frutti non ancora raccolti o separati dal suolo non possono essere pignorati
, stato, condizione di un bene o di un credito pignoràbile. pignoraménto
possesso del debitore, un bene immobile o un bene o un credito del debitore presso
, un bene immobile o un bene o un credito del debitore presso un terzo
giudiziario (un tempo detto usciere) o altro pubblico funzionario autorizzato fa al debitore
per cui eventuali successivi atti di alienazione o disposizione giuridica che vengano compiuti dal debitore
disposizione giuridica che vengano compiuti dal debitore o comunque dal titolare del bene pignorato restano
sottrarre, sopprimere, distruggere, disperdere o deteriorare il bene pignorato.
pegnoramento, el quale facessero per comune o per signoria de la detta arte. redi
a pignoramento un bene del debitore (o di un terzo che abbia concesso ipoteca
che gli erano contro per un motivo o per l'altro, soffiavano adesso nel
l'esercizio della professione, dell'arte o del mestiere del debitore; 50 le
villani, 4-83: i cittadini erano pegnorati o presi. testi sangimignanesi, 127:
. consegnare un bene al proprio creditore (o al creditore del terzo debitore a favore
: concedere una garanzia reale (pegno o ipoteca) di un proprio bene (
impegnati presso un banco di pegni o monte di pietà). - anche assol
avesse che la detta casa non possa vendare o pignarare a neuna persona, se no'
. per eseguire il passaggio dee vendere o pignorare gli aviti possedimenti. -figur
pignoramento. - lettera pignoratizia: verbale o altro titolo documentale riguardante un pignoramento.
a ogni altro credito, anche pignoratizio o ipotecario. ibidem, 2787: '
agerà con la [azione] ipotecaria o pegno ratina... non sia
beni impegnati presso un banco di pegni o monte di pietà). savonarola
, se io vendessi indebitamente il pegno o lo distruggessi: diritto di risarcimento che
non impedischino le dette navi, beni o persone de'sudditi del re della gran
beni impegnati presso un banco di pegni o monte di pietà). e.
oggi di quegli arfasatti e di quelle ciammengole o manimorce, ve lo so dir io
come residuo dalla suddivisione in campi rettangolari o in porche (e si dice campo
campo a pigola quello di forma triangolare o trapezoidale). c. ridolfi
terre a piccole dimensioni... o di appezzamenti i di cui lati manchino di
, se vi si vogliono formar porche o manegge molto strette, allora non saranno
bitte da una parte in un campo o due. = voce tose.,
brignetti, 3-176: lo scatolino dell'osteopata o della suora pigolava: piripì, piripì
il pigolante che tutti portavano in tasche o taschini era sommesso; si faceva sentire
di solito esprime l'avidità di cibo o il disagio per le condizioni ambientali.
una serie di gridolini uniformi, più o meno acuti e lamentosi, stridere;
sempre e si duole dello stato suo o fa alcuna cosa da poveri, si suol
-in relazione con una prop. subord. o col discorso diretto. caro,
piviale del gran prete pigolando: - o papa, che armeggi? 4
ricevuto picciolo premio d'alcuna sua fatica o non vorrebbe fare alcuna cosa o dubita
fatica o non vorrebbe fare alcuna cosa o dubita se la vuol fare o no,
alcuna cosa o dubita se la vuol fare o no, mostrando che egli la farebbe
che egli la farebbe se maggior prezzo dato o promesso gli fusse, si dice e'
. il discorrere continuo e fitto di una o più persone; chiacchiericcio, parlottìo,
con fastidiosa insistenza della propria sorte o della propria miseria allo scopo di impietosire
miseria allo scopo di impietosire gli altri o di ottenere un aiuto, un'elemosina,
pigolòtto, sm. ant. negoziante o venditore di mercerie. rigutini,
medie. mostro fetale caratterizzato da uno o più arti soprannumerari che si inseriscono in
1133: 'pigomeli': mostri che hanno uno o due membri accessori nella regione ipogastrica,
membri accessori nella regione ipogastrica, dietro o fra i membri pelviani normali.
chiamò il 'podiceps comutus'di lathm o 'colymbus obscurus'di gmelin, a riguardo
donna di fattezze delicate e alquanto infantili o abbigliata con grazia e leggiadria.
con indolenza, senza mostrare lo zelo o l'energia necessaria; negligentemente, di
roseo, v-187: le città si ribelleranno o se diffenderanno da noi assai più pigramente
. adagio, senza fretta, con passi o con movimenti lenti. boccaccio,
procedeva pigramente. -con una corrente o un deflusso lento. e. cecchi
che puote fare non incomincia, o quello che ha cominciato non compie
compie. iacopone, 1-72-31: o rocca de fortezza, / en qual è
il proprio dovere; riluttanza a operare o a lavorare, predilezione per l'ozio
dante, purg., 4-ni: « o dolce segnor mio », diss'io
braman di sapere e, per pigrizia / o vanità, raffreddano il desidero. boccaccio
leonardo, 2-336: non sono, o diodario, da essere da te imputato di
pensiero e di approfondimento, di verifica o di critica delle opinioni tradizionali. delfico
la lingua latina] considerare come dipendente o derivata dalla greca è l'effetto di
rimasero servi perché paresse loro il meglio o cattolici perché paresse loro il vero, ma
senso concreto: atto che denota indolenza o trascuratezza; colpa di omissione. iacopo
casaregi, 2-158: se per inosservanza o colpa o pigrizia de'mercanti avrà avuto il
2-158: se per inosservanza o colpa o pigrizia de'mercanti avrà avuto il padrone
di chi non svolge un'attività utile o la propria mansione; ozio, inazione.
metonimia: condizione che invita all'ozio o che risulta sfavorevole a qualsiasi attività.
nella politica estera; incapacità di intervento o di espansione. boiardo, 1-222:
cupidità di altri. 4. rallentamento o torpore nelle funzioni dell'organismo e in
5. lentezza di un animale nello spostarsi o nel camminare. galileo, 4-2-307
, ma rispettiva. -velocità minima o troppo bassa di un veicolo o del
minima o troppo bassa di un veicolo o del moto apparente di un astro.
scenderne, e non solo con invitamenti o minaccie, ma né anche con percosse o
o minaccie, ma né anche con percosse o bastonate lo caveresti punto della sua naturale
della grandezza d'un gatto, chiamato 'haut'o sia 'pigrizia'per la tardità del di
patecchio, xxxv-i-578: pegr'om, voia o no voia, s'adovra de nient
fra la gente innamorata / pigro garzone o vergine infingarda 7 che dagli abiti
di buono a tale che, come debole o come pigro o come pauroso, si
tale che, come debole o come pigro o come pauroso, si astenga da ingiuriare
avere neuno male. serdini, 1-76: o pighero, che fai? landino,
. arrighetto, 233: teco, o crudele [fortuna], si pacifichi il
3. inattivo in una circostanza determinata o anche abitualmente; inoperoso, che vive
. 4. lento nei movimenti o nello spostarsi; che cammina adagio,
dal proprio peso e dall'essere pregne o da dolori del parto. mattioli [dioscoride
giove, non che quello di saturno o di altra se si trovasse stella più pigra
striscia d'oro.. che scorre o fluisce molto lentamente. ante, purg
-con riferimento alla circolazione sanguigna o ad altri umori fisiologici. magalotti,
l'uso di quella come le durezze o dolori di corpo, che sopravengono ad
, parendo che somiglianti disagi debbano ascriversi o al ristagno ed ingrossamento di qualche fluido
al ristagno ed ingrossamento di qualche fluido o all'adesione di parti pigre ed austere stringenti
veggiamo essere d'altra tinta che nera o cinerizia. papi, 4-27: la
fumo. pascoli, 104: vi rivedo o gattici d'argento, / brulli in
sapere se ria polvere] è presta o lenta; ed essendo lenta o pigra,
presta o lenta; ed essendo lenta o pigra, aggiungivi oncie tre di salnitro
e dall'altra è gran virtù, o perché la natura abbia dato alla calamita
il quale è metallo aspro e forte, o perché la natura tolga la forza alla
il diamante. -che non favorisce o ritarda la vegetazione (un terreno)
trascuratezza, ignavia; che ne deriva o ne è la conseguenza (un atto,
che tu dichi di ritirarti per infermità o per stanchezza o se vuoi anco chiamarla
di ritirarti per infermità o per stanchezza o se vuoi anco chiamarla poltroneria. il
5-417: oh, tristo errore! / o, gran viltà! noi che di
per vera carità di fratello e di figlio o per irritato dispetto o per pigro
di figlio o per irritato dispetto o per pigro desiderio di non aver conti da
e pensoso. -svogliato, poco intenso o pressante, incerto. tasso, 4-88
ripartito senz'andarci. -compiuto adagio o con difficoltà o in modo ozioso (
. -compiuto adagio o con difficoltà o in modo ozioso (un movimento)
599: il desìo non mi tormenta / o di fasto o di ricchezza, /
desìo non mi tormenta / o di fasto o di ricchezza, / né d'incomoda
. -che è sede di ozi o di lunghi riposi. muzio, 5-50
. muzio, 5-50: affretta [o aurora] il tempo il cui tardar
fora. -che richiede poca fatica o impegno. bandini, 2-i-228: mostrasi
e malinconie e penserò a insegnar grammatica o a trovare un impieguccio a cesena,
pigro sofisma, ragione pigra: ragionamento o argomento che persuade all'inerzia, affermando
ammette il potere del fato sulla guarigione o sulla morte; nella filosofia di kant
e si faria pigràccio. guardilo da'mastini o da altri cani da rapina: dico
per i tessuti e corrispondente a 65 o 70 cm a seconda dei luoghi.
pilla), sf. recipiente di pietra o di metallo usato per pestare o frantumare
pietra o di metallo usato per pestare o frantumare sostanze dure, anche alimentari;
, 1-47: in una pila di legno o di pietra... macina.
quale è tenerissima e pestasi nelle pille o macine. a. neri, 1-2:
peperino. baldinucci, 125: pipemo o piperigno: una certa pietra nericcia e
dito... e sopra col punzone o madre vi s'intagliano le fegure o
o madre vi s'intagliano le fegure o altro che debba improntarsi nelle monete.
l'altra. soffici, v-2-74: tre o quattro ragazzi mezzi nudi sguazzavano coi piedi
, 254: neuno panno villanesco mettano o vero facciano mèttare co li panni delli
e'quali per lo tempo avenire saranno o al presente sono, sieno tenuti e debbiano
comune e loro figliuoli e loro fanti o mugnari, e'quali per loro e le
volta almeno, di qualunque persona conciasse o facesse conciare a le dette pile o
o facesse conciare a le dette pile o avesse fatto conciare o conciato, di
a le dette pile o avesse fatto conciare o conciato, di quello mese alcuni scampoli
conciato, di quello mese alcuni scampoli o vero scampolo e per saramento. campanella
, 1-xi-224: le pile sono gli albi o vasi scavati per ricevere le stoffe,
per lo più collocato presso una fontana o un pozzo. saraceni, i-5:
nella quale il fabbricatore tuffa il ferro caldo o rovente, sì per freddarlo e sì
lucente e bello senza che pigli di rancido o di altri cattivi odori e sapori,
è necessario metterlo subito fatto ne'pozzi o nelle pile o coppi ben puliti che
metterlo subito fatto ne'pozzi o nelle pile o coppi ben puliti che siano, in
runo, 3-170: 'adiuro vos'o dottori nundinio e torquato, per il
anaxarco. serpetro, 115: la semola o qualsivoglia cosa buttata nel licor bollente nella
all'usanza tarantina, / quando messer abramo o monna stella, / mossi della tua
, quando dovevano essere tassate a docce o siano rami di acqua che in esse
: termine delle cartiere, specie di vaso o recipiente di materiale in cui si pestano
cui sono destinate e diconsi 'pile a cenci'o 'le prime pile', e queste hanno
; ed è il vaso di legno o di pietra entro cui si pesta il risone
. = dal lat. pila (o dal dimin. * piì \ u \
una profondità adeguata che sostengono gli archi o le campate di un ponte.
archi dei ponti, urtando nelle pile o imposte di detti archi, gli conviene
il ponte] ripartito in cinque vani o sian archi sostenuti da quattro fitte di
sinistra michele vi ordinò un bel cenotafio o sia deposito, il quale consiste in
, 2-67: 'pila': quella colonnetta o pilastrino quadrato che gli antichi usavano ne'
; può essere costituito da legname squadrato o da spezzoni di rotaia accatastati o anche
squadrato o da spezzoni di rotaia accatastati o anche da puntelli verticali collegati fra loro
è quella quantità di lino, di letame o d'altra cosa che si trova insieme
polveri, assume l'aspetto di una pasta o di una gelatina; quelle comunemente in
esperienze riguardano la costruzione di pile più o meno attive, nelle quali invece di
nelle quali invece di due metalli diversi o conduttori di ia classe ed uno di 2a
conduttori di ia classe ed uno di 2a o conduttore umido, come sono le ordinarie
mie pile, entra un solo metallo o carbone o simile, un solo cioè di
, entra un solo metallo o carbone o simile, un solo cioè di ia
, essendo costrutte di soli umidi, o di 2a classe. pellegrino salvigni [in
di dischi di rame e zinco sovrapposti o saldati. ogni coppia è separata da
di lana impregnata di una soluzione salina o acidulata che fa ufficio di conduttore. si
due dischi estremi con un filo di rame o di platino, si ottengono i due
da una serie di semiconduttori al selenio o al silicio). papini, 42-220
. da pilum (v. pilo1) o, secondo altri, à&pilatim 'in colonne'
è altro; ovvero ancora con carne o con buone galline sotterrate, con diverse
aggiungono mattina e sera del riso (o pilao) cotto alle volte nell'acqua schietta
è proprio, che riguarda il pelo o i peli. ttamater [s
suo la colomba / ritom'e os', o come a furto furo, / la
guastato overo avesse scarcato le pilastre o vero termine [ecc.].
architi pilastro addossato a un muro o che delimita un'apertura. -in partic.
.: stipite di una porta o di una finestra. p.
convertì parte di due colonne nelle pilastrate o stipiti di tal porta, facendo sopra la
colonne. palladio, 4-28: le erte o pilastrate della porta sono grosse in fronte
di pergole rette da colonne di marmo o pilastrate di mattoni. baldi, 553:
negli stipiti, che diconsi anche erte o pilastrate, e nel sopracciglio detto ancora
, e nel sopracciglio detto ancora sopralimitare o architrave. 2. fila di
ant. infissione nel terreno di cippi o termini confinari. statuti di perugia
e forma prismatica, costruito di muratura o di cemento armato; può essere isolato
essere isolato, accoppiato a una colonna o incassato in un muro (in tale
muro (in tale caso si dice parastata o lesena). -pilastro a fascio,
superiore a forma di tronco di cono o di piramide rovesciato, allo scopo di
, la corporatura robusta e massiccia, o anche la saldezza delle convinzioni.
di legno usato per sostenere costruzioni lignee o miste di muratura. livio volgar.
. -cippo isolato di carattere commemorativo o sepolcrale. livio volgar.,
le ceneri de'loro morti questi cippi o colonne quadre. giannone, i-174:
: ogni miglio era indicato da una colonna o un pilastro alto più di due metri
due metri, con in cima un busto o un simulacro. -edicola votiva
, principio fondamentale che regge una teoria o un sistema. papini, ii-691:
prévert, democratico progressivo, probabilmente comunista o almeno 'compagnon de route', antimilitarista,
e costituita da mucose, da muscoli o da fibre, che ha spesso funzioni
, che ha spesso funzioni di sostegno o di rinforzo (come i pilastri del
grosso pilastro, molto solido e robusto o anche di forma tozza. novella
, 5-5-170: le arcate dell'arena o sia gl'ingressi attorno erano settantadue;
, 21-42: riuscì di drieto un braccio o piùe / il brando, che di
sf. quantità contenuta in una pila o vasca adibita a una lavorazione determinata.
le proprie responsabilità, di manifestare opinioni o di prendere posizione nettamente, per vigliaccheria
di prendere posizione nettamente, per vigliaccheria o per desiderio del quieto vivere.
, poteva, per 'dolce obietto', avere o una pilatèlla di cuoca che sbuzzava pollastri
una pilatèlla di cuoca che sbuzzava pollastri o una maestra 'di prima', tanto paziente
, sm. persona che, per vigliaccheria o per desiderio del quieto vivere, rifiuta
di prendere posizione in modo netto, o che sistematicamente rinvia i problemi alla competenza
. soderini, ii-350: lo scarsapepe o peverello o pilatro tutto è buono sulle
soderini, ii-350: lo scarsapepe o peverello o pilatro tutto è buono sulle minestre e
delimitata da rilievi montuosi, da rocce o da scogli; gola montuosa. -anche
del sommo giove. bruno, 3-916: o togati, annulati, pileati didascali,
che di solito segue a fenomeni infiammatori o compressivi e stenosanti del sistema circolatorio portale
andare / fra terra è tre giornate o quasimente / ove con cartagenia sta del
; detto marinaresco, essendo il puleggio o pareggio o peleggio o piléggio o poleggio la
marinaresco, essendo il puleggio o pareggio o peleggio o piléggio o poleggio la strada
essendo il puleggio o pareggio o peleggio o piléggio o poleggio la strada che fa
puleggio o pareggio o peleggio o piléggio o poleggio la strada che fa la nave
di mare; distanza fra due porti o fra due coste. anonimo genovese,
s'i fossan menai in me ^ o del mar, in lo maior pelle ^
del mar, in lo maior pelle ^ o ond'el boglie pù forte, in
, 1-221: chi mette roba d'inghilterra o di francia, non paga se non
giunto a un certo segno si ferma o s'indietra, mentre il compagno..
xlvii-184: altro mar ti conviene [o amore], altro piléggio / cercar,
. -avere il piléggio: essere congedato o invitato ad andarsene. guerrazzi, i-217
stampare. bresciani, 6-ii-438: gli stampi o pirelli, come noi fi domandiamo,
peluzzo. -al figur.: cosa o azione di minima importanza. castellani,
, sm. letter. copricapo di feltro o di cuoio di forma conica, talora
ampia. -anche: raffigurazione in pittura o in rilievo, anche allegorica, di
ascendente, ma in forma di fascia o benda che ricigne attorno il pileo. botta
. pilétta1, sf. piccola vasca o trogolo di pietra contenente acqua.
: vasetto di terra cotta, di cristallo o di metallo, variamente ornato, appeso
. -secchiello per l'acqua santa (o per l'acqua in generale).
,... pieni di leppia o canforati. l'impalpo, che è dentro
(come nella credenza popolare la salamandra o anche la fenice). fra giordano
altri animali. qualunque figura tu fai o animale gentile, ricordati di fuggire il
lo più alquanto sottile che riveste organi o parti del corpo animale; pellicina.
la cui corteccia si risolve in polvere; o sostegno allungato, gracile, che porta
ne fece un piliere. -base o sostegno di un'acquasantiera. deledda,
[s. v.]: 'piliere o pila del volta', 'colonna del volta':
grossezza, alto circa 2 metri, unico o doppio, che è infìsso profondamente nel
6. stor. ciascuno dei capi o priori delle otto province linguistiche in cui
al capo di ciascuna delle otto lingue o delle varie nazioni ond'era composto l'ordine
produrre peli. -anche: ricoperto da peli o da una peluria più o meno fitta
da peli o da una peluria più o meno fitta e abbondante; formato da
scimpanzè. montale, 3-39: del succia o tettacapre morto e della sua bocca a
... quando quel pelo è ramoso o composto. = voce dotta, lat
pilifórme, agg. che ha forma o aspetto di pelo. =
, 6-205: se vi sieno carboni fossili o piligni o fuochi lapiti; in che
se vi sieno carboni fossili o piligni o fuochi lapiti; in che quantità e qualità
terreno si trovino; se in pezzi grandi o piccoli. santi, ii-36: 'minerali
rayer distingue l'espulsione di falsi peli o triachiasi dall'espulsione di veri peli
triachiasi dall'espulsione di veri peli o pilimictióne, caratterizzata dall'emissione di orine contenenti
omerica di pilo; che ne è originario o che vi abita (in partic.
. verb. da 7: epi
pilistrino, agg. ant. che abita o risiede nella città laziale di palestrina
di melma che si solleva dal suolo o da una strada sterrata specie in tempo di
più a causa del passaggio di veicoli o di cavalcature, e che si appiccica alle
egloga del danno dato, 2: o guarda ben se 'l ciel svena le
andare a nuoto / per la poltiglia, o di cavarne zacchere, /..
10-936: s'hai pel dosso bruscoluzzi o peli / o pillacchere o altro, tu
hai pel dosso bruscoluzzi o peli / o pillacchere o altro, tu ti netti.
dosso bruscoluzzi o peli / o pillacchere o altro, tu ti netti. bandi
sgambettavano nelle pilacchere. -macchia di sporco o di unto sugli abiti. calzabigi,
pallottola di sterco secco attaccata al pelame o al vello di animali; caccola.
dice anche a piccola quantità di sterco o d'altra sporcizia, attaccata in sulla
, attaccata in sulla lana delle capre o delle pecore dalle parti di dietro, che
figur. persona eccessivamente attaccata al denaro o alle proprie cose; taccagno, avaraccio.
dire che fosse spinosa un cautissimo economo o piuttosto una pillacchera, se notava tante
zacchera ma si chiama così qualunque legaccio o cintolo o brandello di vestito strappato che
ma si chiama così qualunque legaccio o cintolo o brandello di vestito strappato che ciondola sporgendo
pihacchere, di schizzi di fango o anche di sudiciume. p
e costipare con colpi ripetuti di piflo o di mazzeranga. tanaglia, 1-834:
la terra bene, e d'essa trita o rena / pilli, ché d'acqua non
: riempisi il pertuso di terra cotta o polvere di terra buona o arena
cotta o polvere di terra buona o arena o vinacciuoli, in parte pilandogli bene
polvere di terra buona o arena o vinacciuoli, in parte pilandogli bene attorno la
e pigiata intorno alle radici delle piante, o per sua natura o per seccore o
delle piante, o per sua natura o per seccore o per essere stata in qualche
o per sua natura o per seccore o per essere stata in qualche maniera calcata
fossa, di detta pigiata e mazzapicchiata o pillata gargliardissimamente. soderini, 1-136:
indicare stupore, sba lordimento o irritazione: caspita, poffare.
bastone di legno duro usato per frantumare o pestare ciò che è messo in un
ciò che è messo in un mortaio o in un altro recipiente; pesteho.
sopra le impiastrano di terra da pallottole o creta o argilla pestata con i pili;
impiastrano di terra da pallottole o creta o argilla pestata con i pili; altri
, che serve per comprimere la terra o per spianare il suolo. carena,
arnese col quale i bottinai ammestano i bottini o cessi. 8. acer.
, agg. ant. pestato, schiacciato o frantumato. tartara, 82: per
82: per questi uccelli che mangiano vermi o pasta se li frapone nel cuore un
nel cuore un poco di ricotta, vermi o pasta, quando cominciano a farsi grandicelli
mangiano grani, se li frapone miglio pillo o panico. = pari, pass
p [s] ill [i \ o (v.). pillo4
medicamentose e incorporandole in un eccipiente liquido o fluido o unendo un liquido a un
incorporandole in un eccipiente liquido o fluido o unendo un liquido a un eccipiente in
, licopodio, amido, ecc.) o con gelatina, cheratina, glutine,
il rivestimento con uno stratereuo d'oro o d'argento per neutralizzare il sapore sgradevole
cosa secondo lo stomaco che hai: o un poco di pane e un mezzo bicchiere
e un mezzo bicchiere di buon vino o di malvagia o una pillola appropiata a ciò
bicchiere di buon vino o di malvagia o una pillola appropiata a ciò. giov.
proprietà terapeutiche, del nome dell'inventore o di quello commerciale. -pillole perpetue:
, pilole aggregative, pilole d'ièra o semplici o composte, pilole di fumotèrre,
aggregative, pilole d'ièra o semplici o composte, pilole di fumotèrre, pilole
olio perché li muova: ancora due o tre pillole d'aloè. dalla croce,
in quella di sopra. -pillola anticoncezionale o antifecondativa (anche solo, per anton
serpi e degli scorpioni. -galla o bozzolo contenente la larva di un insetto
si servono solamente del pungiglione gl'insetti o delle seghe o de'trapani, che
del pungiglione gl'insetti o delle seghe o de'trapani, che dentro guaine nella
si prende dagli storici naturali per coccola o pallottoletta che per vizio o industria d'
per coccola o pallottoletta che per vizio o industria d'insetti si genera in alcune
aldinucci, 124: pillora: sasso o ciottolo tondo di fiume. lami,
12-1-71: sassuoli che vulgarmente diconsi pìlore o ciottoli. ximenes, 439: allora
che nasconde la malvagità sotto apparenze affabili o amichevoli; simulatore. guazzo, 1-85
lo chiamerà sepolcro imbianchito, pillola inzuccherata o rame indorato. brusoni, 6-305: tu
lieto sembiante? / ti compatisco, o povero merlotto: / ti piacque quella
quegli amari calici cotante pillole di agarico o di colloquintida quanti accoglievan voti per escluder
che aveva in tasca. -espressione o proposta offensiva o spiacevole; ingiuria più
tasca. -espressione o proposta offensiva o spiacevole; ingiuria più o meno coperta
proposta offensiva o spiacevole; ingiuria più o meno coperta, insulto. monosini,
ritornelli. 7. rimedio blando o di efficacia apparente; mezzo consolatorio.
il ver, da zazzere / poco intendenti o da persone stitiche / che abbin sempre
. 8. composizione letteraria molto breve o senza pretese; opericciuola. fogazzaro
sono veridici e inorpellano con sofistiche tonache o pelliccile quella falsità che dànno ad ingoiar
di una proposta, di un rimprovero o di una parola; renderla meno gravosa
lasciano alternare qualche piccola corsa sul triciclo o sui pattini. -essere come pillola
pattini. -essere come pillola dorata o come l'argento che copre le pillole
. -in pillola: in forma concentrata o ridotta. montale, 4-212:
(con valore aggett.): preparato o ridotto in palline da trangugiare.
e ingollarmi tutte le loro porcherie liquide o in pillole senza mai gemere per nausea
in pillole senza mai gemere per nausea o per fastìdio. monelli, 2-492:
un giorno in pillole letterarie, classiche o popolane, la conoscenza dell'antichità.
. -smembrare, dividere in parti o in pezzi. p. petrocchi [
, di epitomi, di recensioni brevissime o anche superficiali. papini, vi-709:
. pillolame, sm. insieme o quantità di pillole per vari usi;
i documenti, se sono termini storici o solo normativi per gli studiosi del settore
prima vista pare un pillorone di fiume schiacciato o piuttosto un'offa di marmo salino,
(pilóne), sm. grosso bastone o tronco di legno duro usato per comprimere
, mediante colpi ripetuti, la terra o altri materiali. -in paride.
terra che dovrà mettersi sopra le manocchie o man aiuole deve esser trita e netta da'
e per rassodarla si avranno de'piloni o pistoni simili a quello che è segnato
la macinazione di sostanze solide. o. targioni tozzetti, 2-vi-45: l'altra
la robbia] è per mezzo di piloni o pesti, mossi ed alzati da una
armati di ferro nel luogo che battono o di ferri taglienti, che tritano minutamente la
9-538: noi facemmo tre ore / o quattro alla pillotta. siri, ii-1144:
siri, ii-1144: né altra ricreazione o trattenimento prendeva che d'affacciarsi alle finestre
una pillotta, / quando mal balza o quando al tetto cozza. salvini, v-3-4-2
pillottalo, sm. ant. chi vendeva o fabbricava pillotte. biblioteca nazionale
consisteva nel far gocciolare sul corpo olio o pece bollente. guerrazzi,
che modo io pillotto, / o tu vedessi com'io fo col braccio,
torturare qualcuno facendogli colare sul corpo grasso o altra sostanza bollente. modesti, 244
profana, / toglietevi di là: / o che di fiamma pioverà fontana, /
hanno. -colpire con sostanze bollenti o incendiarie gli assalitori di una fortezza.
, importunare con scherzi, con beffe o con richieste insistenti, petulanti. pataffio
v-4-3-7: come fanno le fiammelle unte o pallotte di fuoco che si colano sulle
: cionciosiacosa che qual maniera di morti o per l'infamia più vergognose, per la
per la lunghezza del martoro più dispietate o più terribili per l'atrocità de'tormenti
9-551: fumicavan non so se zampe o coma, / ché 'l poco lume che
a questa cruda / che, per gusto o per mercé, / il mio tenero
4. costellato di vocaboli ricercati o di barbarismi o di elementi stilistici ampollosi
costellato di vocaboli ricercati o di barbarismi o di elementi stilistici ampollosi. baretti,
inflitta facendo gocciolare sul corpo olio o pece bollente; pillottamento. desideri,
. infiorettatura, inzeppatura, in uno scritto o in un discorso, di citazioni,
messisburgo, 73: piglia polpa di fagiano o cappone o pollastro arrosto, overo cima
73: piglia polpa di fagiano o cappone o pollastro arrosto, overo cima rosti di
nemici non potessero servirsene, lunga 60 o 70 cm; la sezione era di solito
. 2. antenna per bandiere o stendardi. temanza, 115: molta
nacque una vite la quale avea due barbe o vero radici. testi non toscani del
.. / ancor qualche altro pilo o vaso antico. idem, xxvi-1-337: non
inalza presso la cittadella il gran tempio o la catedral dedicata a s.
naschino più alti e più chiari subietti o nelle tue istorie dipinte ne'variati modi
nelle tue istorie dipinte ne'variati modi o in quelle fatte di scoltura in grandissime
più giovane dell'altra, sopra due pili o termini, con le iscrizioni simili.
piante rutacee comprendente 17 specie (arbusti o alberelli) viventi nell'america tropicale;
foglie pennate, fiori in lunghi racemi o spighe e frutti a bacca; dalle
che provoca stimoli tali da far muovere o raddrizzare i peli (un nervo
raddrizzare i peli (un nervo o un riflesso neurovegetativo). = voce
di sostegno ai ponti, alle cupole o, anche, a edifici destinati ad abitazione
, anche, a edifici destinati ad abitazione o a servizi pubblici o urbanistici (e
destinati ad abitazione o a servizi pubblici o urbanistici (e un tempo era di
. baldinucci, 9-xx-157: quattro piloni o pilastroni dove impostano gli quattro arconi che
tutti consenzienti uniformemente nell'erezione de'pilloni o sia ponte del dolo. milizia,
verticale (di legno, di ferro o di cemento), che costituisce il sostegno
, antenna trasmittente costituita da un traliccio o da un palo alquanto alto e massiccio
sottoposti a isolamento elettrico per diminuire o eliminare l'evanescenza. pasolini, 1-200
della luce. -in gare o in prove di addestramento motonautiche, veliche
in prove di addestramento motonautiche, veliche o, anche, aeronautiche, struttura verticale
, aeronautiche, struttura verticale, più o meno elevata e resa ben visibile da
segnalare il punto in cui le imbarcazioni o i velivoli devono virare (anche nell'
. -aeron. pilone di lancio o di slancio: palo alquanto robusto a
velivolo. marinetti, 1-90: 'pilone'o 'pilone di slancio': catapulta per lanciare
pilone d'ormeggio: ciascuna delle colonnine o dei robusti cilindri di pietra o di
colonnine o dei robusti cilindri di pietra o di ferro che, collocati su moli
: ciascuno dei robusti cilindri di pietra o tubi di ferro sistemati su banchine,
per costituire dei punti di presa degli ormeggi o dei tonneggi delle navi.
margini delle strade, talvolta agli incroci o lungo il percorso di processioni ricorrenti annualmente
sommità e, sulle facce, una o più nicchie con immagini sacre. bersezio
dopo il cancello, di un pilone o di una cappelleria votiva. 4
gamba amputata con un rivestimento di cuoio o di legno, costituita da un cilindro di
da pestare si mettono dentro alcuni piloni o casse di legno, ove da alcuni pistoni
[le olive] in un pilone o piatto di pietra per mezzo di macina che
al fonte battesimale vi è un pozzetto o pilone di marmo,... e
, sf. medie. infiammazione, acuta o cronica, del piloro (e per
del suo interiore orifizio, detto porta o piloro, cioè portinaro. spallanzani,
che si effettua per lesioni traumatiche o per interventi chirurgici sulla regione gastrica
anomalo di peli su un organo vegetale o animale solitamente glabro. lessona,
lessona, 1135: 'pilosismo': alterazione morbosa o anomalia delle piante che consiste nello sviluppo
sviluppo eccessivo dei peli sopra un fusto o sulle foglie per solito glabre o appena
un fusto o sulle foglie per solito glabre o appena pubescenti. = dal
(e in relazione con un agg. o con valore appositivo, come nei casi
il capopilota, detto anche pilota effettivo o pilota del porto, e il sottocapo
marinaro di prua per essere penese o pilotto per esser patron di nave.
india. -pilota maggiore, primo o reale: comandante supremo di una flotta
flotta militare, di un'armata navale o di una squadra (e nella gerarchia delle