preterito plusquam perfetto o più che perfetto o con trapassato perfetto il trapassato remoto)
2-76: accenna la cosa passata allora o di poco avanti: come io ho amato
,... ciò è ora o poco fa si finirono le dette azzioni.
'scritto'. citolini, 516: participio o presente e imperfetto o perfetto e più
, 516: participio o presente e imperfetto o perfetto e più che perfetto o futuro
imperfetto o perfetto e più che perfetto o futuro. castelvetro, 10-xi-365: questa
avere] serve a coniugare un altro verbo o se stesso, il che s'usa
somma dei propri divisori escluso se stesso o a numeri che sono per lo più ritenuti
più ritenuti dotati di determinate proprietà magiche o simboliche (come il tre, il
pari e spari è questa divisione, cioè o el numero è perfetto o abundante o
, cioè o el numero è perfetto o abundante o vero diminutivo. firenzuola,
o el numero è perfetto o abundante o vero diminutivo. firenzuola, 2-26:
il differenziale d'una qualunque potestà perfetta o imperfetta, positiva o negativa, è il
qualunque potestà perfetta o imperfetta, positiva o negativa, è il prodotto dell'esponente
tale caso è detto accordo perfetto maggiore) o dalla nota fondamentale, dalla terza minore
l'aborrisce e spesso ama una seconda o settima, che in sé è dissonanzia
... essendo il cantore libero o in compagnia d'instrumenti liberi, e non
voce consonanza, esprime un intervallo giusto o determinato. finalmente aggiunta alla voce tempo
tre brevi (una nota lunga) o a tre semibrevi (una nota breve)
lor maniere, cioè il modo maggiore, o perfetto o imperfetto, il modo minore
, cioè il modo maggiore, o perfetto o imperfetto, il modo minore, o
o imperfetto, il modo minore, o perfetto o imperfetto, il tempo perfetto
, il modo minore, o perfetto o imperfetto, il tempo perfetto o imperfetto
perfetto o imperfetto, il tempo perfetto o imperfetto, la prolazion perfetta o imperfetta.
perfetto o imperfetto, la prolazion perfetta o imperfetta. idem, 492: note
pensa / ch'ella è perfetta o che fallita è l'opra. -completo
la conceptione non è perfecta in natura o similitudine de uomo, ma è ad
perfetta, la peana, la precentoria o vasca, il plagiaulo o curva tibia,
la precentoria o vasca, il plagiaulo o curva tibia, la turaria, la
tibia, la turaria, la spondiale o spondiaca, la virile, la perfetta.
traduce il gr. téxeto <; o ouvtexixó?. perfètto2, sm
opinioni. 2. che opera o presiede al perfezionamento, allo sviluppo,
di un'arte, di un'attività o, anche, al compimento di un'azione
, anche, al compimento di un'azione o al buon esito di un evento,
, agg. che può essere perfezionato o migliorato; che può giungere a un grado
v.]: 'perfezionabile'direbbesi di tale o tale lavoro, da potersi più o
o tale lavoro, da potersi più o meno migliorare, compire. =
che conduce a perfetto compimento un ente o un organismo. s. agostino
di una collettività, di un'istituzione o, anche, di una cosa qualsiasi,
cosa qualsiasi, verso la perfezione assoluta o relativa a un determinato ambito.
risoluto a tentare parecchie prove parziali, più o meno estese, più o meno riuscite
, più o meno estese, più o meno riuscite, pur di raggiungere, in
pur di raggiungere, in un modo o in un altro, il perfezionamento del suo
del successivo incremento di una pianta o di un animale. svevo, 8-79:
ascende alle più ardue altezze di tale o tal disciplina o si viene alle più
più ardue altezze di tale o tal disciplina o si viene alle più fine e difficili
perfezionamento, la quale mi occuperà due o tre giorni proprio dal 15 in poi.
: non fare che mai s'aweggano, o che s'attentino di sincerarsene, che
del contraente. 2. portare o avvicinare allo stato di perfezione assoluta;
, ii-1302: dante, modificando da sé o trovando modificata da altri per qualche parte
, più espressivo sotto l'aspetto estetico o stilistico. -anche: rifinire, emendare
emendare, revisionare; ritoccare per migliorare o completare un'opera d'arte, conferendole
un soggetto nell'atto della raffigurazione pittorica o plastica. savinio, 22-144: quando
perfezionare non fu mai dote seconda, o divisa dal genio. -rendere più
: chi osa discorrere di perfezionar la parola o di sviscerarla, quando il sommo bene
son per l'ordinario ma quali potrebbono o dovrebbono essere nella ter più eminente perfezione
dovrebbono essere nella ter più eminente perfezione o nel ter maggior difetto. questo perfezionar
questo perfezionar la natura, questo vero o verisimile, nuovo, mirabile, raro
fauchée l'inventore delle capsule a secco o piuttosto se non fu lui che le ha
medesima / con radice prolifera propaga / o a poco a poco con tettanti sorcoli
le qualità positive di una razza animale o vegetale con incroci e ibridazioni. cesari
, in una disciplina; compiere studi o seguire corsi di perfezionamento. intorcetta,
.. se la natura si perfeziona o se declina, se l'uomo esprime un
declina, se l'uomo esprime un progresso o una decadenza della natura. -precisarsi
15. disus. diventare compiutamente formato o sviluppato. soderini, iv-212: con
a perfezionarsi. -giungere a maturazione o all'ultimo o al più importante stadio
-giungere a maturazione o all'ultimo o al più importante stadio dello sviluppo.
trovano de'banchi di torba già perfetta o in progresso di perfezionarsi. 0.
tozzetti, i-268: prima che il frutto o il seme si perfezioni si vede in
biografia di non ricordo più qual santo o beato, si legge che colui era pervenuto
che apporta perfezionamenti; che rende migliore o perfetto; che fa progredire. -in
il perfezionatore di tal genere di ritmi o, meglio ancora, quegli che li usò
indichiamo il primo autore delle memorie antiche o l'ultimo perfezionatore. b.
, di cui ora si discorre, o sono un bel nulla o sono cose,
discorre, o sono un bel nulla o sono cose, per sé prese,
e poeti vengono assumendo, quasi escogitatori o perfezionatori o disperditori di non so quali
vengono assumendo, quasi escogitatori o perfezionatori o disperditori di non so quali ritrovati.
a quello, non le ricordò mai o a pena una volta nelle opere sue.
. -che, rifacendosi all'opera o alla ricerca di un determinato autore,
a esplicare tutta la potenzialità della natura o a portare a perfezione le scienze e
, completo sotto tutti i rapporti, o, anche, migliore rispetto agli altri
omo. -purezza di un metallo o di una lega. gemelli careri,
l''ensayador'riconosce se sono della perfezione o liga necessaria... per poterli
potenza; ciò che conduce al compimento o al completamento un ente. b
medesima. 5. affinamento spirituale o intellettuale (e ciò che ne è
(e ciò che ne è causa o occasione e il risultato di elevatezza e
e giustizia sociale, di efficienza politica o di benessere e di floridezza economica di
loredano, 2-411: l'esser incognito o è condizione di natura la quale non
natura la quale non importa perfezzione, o d'imperfezzione propria all'accademia. vico
sua perfezione [del diritto naturale] o stato altro non gli rimane che alcuna
i predetti scrittori per difetto di vista o per altro impedimento non poterono dar compiuto
ricercatezza espressiva (e il valore estetico o il risultato d'armonia che ne deriva
ordigno pertugiato, / sia di faggio o pin tagliato, / mai non parta
bertani. -bucato per usanze etniche o rituali (una parte del corpo)
un crivello: essere del tutto stolto o pazzo. venuti, lxxxviii-ii-709: fa
in nella tela ne risultò un buco o pertugio. p. levi, 3-146:
feritoia, finestrella, spiraglio di porta o finestra socchiusa. -anche: spioncino;
. idem, purg., 18-111: o gente in cui fervore aguto adesso /
certa grandezza, perché sulla muraglia opposta o sul pavimento si veggano dipinti gli oggetti
un desiderio feroce di palpare carni molli o sode, di ficcare la mano.
... nel pertugio di una sottana o di un corsetto. -ingresso,
in contesti osceni per indicare la vagina o l'ano, anche designato con l'
gli pareva impenderlo, decollarlo, arderlo o smembrarlo: avrebbe voluto fargli un pertugio
; modo di immettersi in una situazione o di sfuggire da essa; tramite.
spaventate, / senza sperar pertugio o elitropia. m. villani, 3-60:
e restituiti ne'beni di qualunque bando o condannagione ch'avessono dal comune di pistoia
le porte: / se il vivere, o meschin, ti viene a noia,
). perturbaménto, sm. alterazione o sconvolgimento delle normali facoltà o dei sentimenti
. alterazione o sconvolgimento delle normali facoltà o dei sentimenti come reazione emotiva a fatti
, di abbattimento, di angoscia o anche di irritazione; sconcerto. aretino
2. stato di tensione sociale o politica. -anche: mutamento brusco dell'
: questa non era già una ribellione o un perturbamento della pubblica tranquillità, questa
3. disus. variazione irregolare o anomala di una grandezza fisica.
perturbare), agg. che agita o turba profondamente l'animo; che provoca
profondamente l'animo; che provoca angoscia o rimorso; sconvolgente. salvini,
agitazione, in angoscia, in apprensione o a disagio una persona; sconvolgerne l'
equilibrio interiore, fiducia in se stesso o nelle proprie idee. -anche: provocare
sottosopra qui. 2. alterare o interrompere con mezzi violenti una situazione di
, 6-4-50: né col spirto o coi piè facea romore, / per non
xxx-10-260: ecco la turba / de'marinari o d'altri che l'aprica / terra
3. mettere a soqquadro uno stato o una regione, intervenendovi militarmente o politicamente
stato o una regione, intervenendovi militarmente o politicamente; provocarvi sedizioni o guerre o
intervenendovi militarmente o politicamente; provocarvi sedizioni o guerre o divisioni; danneggiarlo con scorrerie
o politicamente; provocarvi sedizioni o guerre o divisioni; danneggiarlo con scorrerie o azioni
guerre o divisioni; danneggiarlo con scorrerie o azioni militari. sanudo, xi-478:
o di affanno e di dolore (un evento
la causa del menomarsi di una facoltà o di una funzione fisiologica; influire negativamente
; influire negativamente sullo stato di salute o sul normale svolgersi della vita fisica.
rompere violentemente una situazione di tranquillità interiore o di ordine politico. petrarca, 119-50
vibrazioni di 1, 2, 3 o 4 ore ecc., e contrariando alla
la particella pronom. perdere la serenità o la calma abituale, lasciandosi impressionare dagli
eventi; essere preso dallo sconforto o dalla preoccupazione in modo eccessivo; angosciarsi.
questa povera vita? -provare timore o terrore, impaurirsi, sbigottirsi. nardi
nuovo spettacolo impauriti. -restare sconcertato o disorientato. solaro della margarita, 74
2. che ha la proprietà o la conseguenza di alterare una situazione ordinata
la conseguenza di alterare una situazione ordinata o pacifica. pallavicino, 10-i-147: riman
passioni anche violente, timori, preoccupazioni o anche da forti emozioni, sentimenti
timor. 3. che manifesta o esprime turbamento, timore o angoscia (
che manifesta o esprime turbamento, timore o angoscia (il volto). lorenzo
terrore]. -turbato nella misura o nella chiarezza logica (i sentimenti,
4. che denota ira, corruccio o rancore personale. bartolomeo da s.
errore. -sm. tono severo o corrucciato di un discorso. b.
pianeti, che se più vicini rotassero o più lontani, il grand'ordine dell'universo
, avvalendosi invece di anticipazioni, riprese o digressioni d'ordine di una narrazione)
. spallanzani, 4-iv-422: al pungere o al tagliare o al distruggere la sostanza nervosa
4-iv-422: al pungere o al tagliare o al distruggere la sostanza nervosa, l'
generale, alla pace fra stati o all'ordine pubblico; che trama per provocare
; che trama per provocare disordini civili o scatenare la guerra; che porta lo
, a chi soprafacessi troppo gli altri o fussi perturbatore della pace e concordia civile
allontanamento per ispegnere il fomento de'partiti o almeno riportar qualche calma nella provincia.
che infrange, che non rispetta un ordine o una norma; violatore della legge.
l'impotenza de'loro autori; o, se producevan qualche effetto immediato, era
3. che rovina, fa cessare o compromette una situazione piacevole o favorevole;
fa cessare o compromette una situazione piacevole o favorevole; che è causa di danno
causa di danno per il bene pubblico o privato. p. fortini, iii-269
pessima gelosia, de'tuoi beni [o amore] guastatrice, de la tua quiete
pace tempestatrice. tasso, n-ii138: o sia timore o dolore, poco rileva;
tasso, n-ii138: o sia timore o dolore, poco rileva; basta ch'ella
che sconvolge una condizione normale di vita o l'equilibrio psicofisico. rosmini, xxv-273
cancellare gli effetti perturbatori di quell'arbitrarietà o distrazione, di ristabilire il corso regolare
e incontrollabile, provocata da stimoli interni o esterni, che alterano l'equilibrio e la
delle cupiditadi e delli timori e della letizia o della tristizia: nelle quali quattro o
o della tristizia: nelle quali quattro o perturbazioni, secondo cicerone, ovvero passioni
perturbazione amorosa lega subito la volontà nostra o tiranneggiando la fa serva in modo che
, trasportando l'anima a un avvenimento o favoloso o lontano, quasi fosse vero
l'anima a un avvenimento o favoloso o lontano, quasi fosse vero e presente
tempo sereno e bello, senza avere o di lungi o da presso segno alcuno di
bello, senza avere o di lungi o da presso segno alcuno di nugoli,
residenza. 2. afflizione morale o spirituale; pena, affanno, preoccupazione
, i-39: qual nume ti perseguita o quale avresti mai irritato, onde in
di perturbazione cui s'era creduto sfuggire, o meglio le loro immagini, danzano allora
.: fatto, episodio di un racconto o scena di un'opera drammatica che ha
ha lo scopo di suscitare nei lettori o nel pubblico grande impressione e vivissima emozione
perturbazioni; abiti quelli per cui siamo bene o male abituati negli affetti. michelstaedter,
6. grave crisi dell'ordinamento politico o sociale, in partic. provocata da
in partic. provocata da lotte civili o da guerre; situazione di disordine in
impudentemente. -minaccia, più o meno grave, alla pace. guido
riformazione fosse moderata, accioché non trapassasse o in perturbazione più tosto che in medicamento
più tosto che in medicamento del cristianesimo o in abbattimento, più tosto che in
naturali. -confusione nello sviluppo narrativo o nella successione cronologica; imprecisione.
. disturbo funzionale a carico di un organo o dell'intero organismo; disfunzione; malessere
io. fis. in un sistema o in un fenomeno, modificazione temporanea e
grandezze ed è provocata da cause secondarie o diverse da quella predominante (e in
di un astro dal corso ellittico (o parabolico o iperbolico se si tratta di
astro dal corso ellittico (o parabolico o iperbolico se si tratta di comete)
quelle secolari, con periodi di migliaia o di milioni di anni).
prova tutti i giorni all'e e all'o del meridiano magnetico. -attrazione
11. meteor. variazione in più o in meno dei valori medi propri degli
), tr. ant. praticare uno o più fori in una materia dura;
porroso, allora il vapore fa una via o due over più, secondo 'l vigore
per la tenerezza del luoco ha potuto pertusare o no. 2. passare da
ant. bucato nel senso della lunghezza o dello spessore, perforato, che presenta
dello spessore, perforato, che presenta uno o più fori. s.
. agostino volgar. [tommaseo]: o dea vesta, se io sono netta
un filo di ferro longo un palmo o più e sottile quanto un spago, e
, i-138: un vaso di rame o piombo che sia sottilissimamente pertusato. lauro
[il cervo] a sé di sotterra o de li pertusi della pietra grandi serpenti
atto a tenere acqua, sia bossolo o tazza o che vi piace; fatele nel
tenere acqua, sia bossolo o tazza o che vi piace; fatele nel fondo
. boccamazza, i-1-503: se verruga o porri o pertusi e nodi nascono nelle
boccamazza, i-1-503: se verruga o porri o pertusi e nodi nascono nelle palme dello
li getti e lassalo per la casa o in una grande cava fin che la verruga
di pungere altrui / e star sotterra ascoso o in pertuso. soderini, i-389:
pertuso. -organo sessuale femminile (o, comunque, orifizio adatto a usi
3. per estens. cavità o ambiente esiguo, che può contenere a
. 4. figur. modo o possibilità di uscire da un'istituzione.
vannozzo, 259: assai si può sghignare o far de muso, / ch'a
-in ogni punto di un oggetto o di un ambiente. bibbia volgar.
. 2. in ogni occasione o circostanza. redi, 16-i-45: gli
perù, sm. quantità immensa di denaro o di mezzi economici; ricchezza favolosa
mezzi economici; ricchezza favolosa, somma o compenso esorbitante. giovio
1-108: l'ire e i lamenti, o mio bel figlio, adopra,
da cui si possono trarre notevoli vantaggi o le cui doti risultano preziose. bonsanti
pregio eccezionale per le proprie doti fisiche o morali o per la perizia in un'
eccezionale per le proprie doti fisiche o morali o per la perizia in un'attività.
. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del perù; che vi è
caratteristico del perù; che vi è nato o vi risiede. -anche sostant.
gran peruggine. firenzuola, 756: o ringraziato sia la croce di corsignano,
. giannini-nieri, 77: peruginaro: cavatore o ne goziante di bottino.
della sua arte, del suo stile o anche della sua scuola. tommaseo
), agg. che è nato o è originario della città di perugia;
. che si riferisce, che è proprio o caratteristico di perugia, dei suoi usi
, 1-313: i fregi, i fogliami o perugini o tartareschi o azzi mini o
: i fregi, i fogliami o perugini o tartareschi o azzi mini o indiani o
, i fogliami o perugini o tartareschi o azzi mini o indiani o arabeschi o moreschi
o perugini o tartareschi o azzi mini o indiani o arabeschi o moreschi. piovene
o tartareschi o azzi mini o indiani o arabeschi o moreschi. piovene, 5-263
tartareschi o azzi mini o indiani o arabeschi o moreschi. piovene, 5-263: qui
che ha grossa mole e mantello nero o grigio scuro. 3. che
. che si parla a perugia; scritto o tradotto nel disdetto di perugia.
trama regolare con punti passati su quattro o cinque fili della trama stessa e posti l'
canaiuola, se bianco, trebbiano, perugino o bracciuola. b. davanzati, ii-497
prolungamento membranoso, in forma di sacco o di sperone, del perigonio de'fiori
reazione di un alcale col perossido di uranio o con un sale di uranile.
, nella classe degli uccelli, tema o nandù, abitatore dei deserti, tavoltoio,
peruviano, agg. che si riferisce o è proprio del perù, che ne
del perù, che ne è originario o proviene da esso; che vi è
da esso; che vi è nato o vi abita. a. cocchi
, penetrare e diffondersi in un luogo o in un ambiente in modo omogeneo e
fortemente una persona; prenderne l'animo o la mente in modo esclusivo (una
in ogni nervo / il dolce del piacere o l'aspro senso / si desta del
. percorrere un'opera come motivo dominante o tema principale; permeare. pascoli,
. ant. e letter. camminare o muoversi senza una meta, andare errando
. figur. fare oggetto della propria indagine o riflessione; studiare. l.
agg. ant. colpevole di un gravepeccato o di una prevaricazione. p.
, xxxvii-69: grida contra di te [o amorei il giusto uria, / essendo
percorso da un tema dominante; informato o ispirato da un dottrina determinata. e
ant. pervenènte). che giunge o arriva in un luogo. -anche
pervenire, il giungere in un luogo o alla meta di un viaggio (anche
. giungere a una località nel corso o al termine di un viaggio, in
e faticoso; arrivare in un luogo o nei pressi di un punto di riferimento;
un centro abitato, in un edificio o in un ambiente. latini,
parte del schinco dove terminano le polpe o in fronte overo a la contraria.
sparpaglia. 3. essere recapitato o consegnato al destinatario (una lettera,
il mandante non scrive la salutazione, o per celare le persone se. l
se. l la lettera pervenisse ad altrui o per alcun'altra cosa o cagione.
pervenisse ad altrui o per alcun'altra cosa o cagione. boccaccio, dee.,
limite; giungere fino a una certa ampiezza o diffusione. bibbia volgar.
e gode e patisce secondo le placide o le violenti affezioni delle membra? a.
. 6. essere riferito, comunicato o riportato a qualcuno (una notizia)
: nel trattato del 'sublime, o per meglio dire nella parte che di esso
un argomento nel corso di un'esposizione o di una trattativa. latini, rettor
hanno fatto. -giungere a comprendere o a conoscere al termine di un processo
conoscere al termine di un processo gnoseologico o di elevazione spirituale o mistica.
un processo gnoseologico o di elevazione spirituale o mistica. zanobi da strata [s
etemalmente è fondato. in questo tempio, o se vi poteste con i piedi dell'
8. vivere fino a un tempo o a un'età determinata; contare un
miei eredi non debbano né possano vendere o in altra maniera alienare o impegnare alcuno
possano vendere o in altra maniera alienare o impegnare alcuno insino ad tanto che alla
. 10. ascendere al potere o a una dignità ragguardevole; essere chiamato
a una dignità ragguardevole; essere chiamato o eletto a ricoprire una carica civile,
a ricoprire una carica civile, militare o ecclesiastica. g. villani, 8-5
. 11. venire in possesso o in dominio persuccessione ereditaria, per acquisto,
persuccessione ereditaria, per acquisto, per dono o anche in seguito a un'azione violenta
beni che perverrae e che pervenire dee o debba a nostra compagnia. giacomo soranzo
in me pervenire. -essere acquisito o fatto proprio (una caratteristica, una
la quale sia pervenuta in uomo per arte o per studio o per usanza o per
in uomo per arte o per studio o per usanza o per forza di natura.
arte o per studio o per usanza o per forza di natura. savonarola,
a loro perveniva per via di successione o di legati overamente per industria o in
successione o di legati overamente per industria o in altro modo si acquistava in pieno
nel male). mazzeo di ricco o rosso da messina, 432: amoroso foco
leggenda aurea volgar., 334: o iddio il quale ci partisti da le tenebre
già pervenuto al termine de'suoi meriti o demeriti. g. gozzi, i-10-61:
. -riuscire con sforzo nel proprio intento o in un'azione determinata (in relazione
certo a che la cosa debbia pervenire o a che sentenzia alla fine tomi. testi
anche eccezionale) in un processo storico o fisiologico o naturale; giungere al termine
) in un processo storico o fisiologico o naturale; giungere al termine conclusivo dello
toccare il punto critico (una vicenda o una situazione politica o morale).
(una vicenda o una situazione politica o morale). boccaccio, dee.
io. -pervenire a mano, alle o nelle mani di qualcuno: v.
, ovvero che così fossero collocati avvisatamente o così stessero per ventura, il sole
ventura ci veniranno navili armati d'inimici, o verrà nuova certa che ci debbano venire
.. il detto patrone della nave o del navilio è tenuto di ritornare. tasso
. giunto in un luogo nel corso o al termine di un viaggio.
. 2. introdotto nel corpo o in un organo. pallavicino, 1-494
. martini, 2-1-368: queste intonazioni o cantilene son quelle appunto ch'io penso
per questa via a noi pervenute, o da osservare o da credere o comandate
via a noi pervenute, o da osservare o da credere o comandate. 5
pervenute, o da osservare o da credere o comandate. 5. passato sotto
. 5. passato sotto il dominio o l'autorità di una persona; venuto
6. asceso, elevato a una carica o a un determinato grado gerarchico; salito
persona che, dopo essersi arricchita rapidamente o aver raggiunto una posizione sociale elevata,
-per simil. chi ha conoscenze superficiali o improvvisate e ne fa sfoggio.
7. che è giunto a una situazione o a un momento determinato. l
perversamente vivendo, ha nome, ordine o stato di santità, cioè stato di dignità
. in modo distorto, deviato; sovvertendo o stravolgendo l'ordine naturale delle cose o
o stravolgendo l'ordine naturale delle cose o l'intima essenza di una realtà.
, di un impulso, di un pensiero o di un comportamento che di per sé
sconvolgimento, sovversione di un ordine naturale o dell'intima essenza di una realtà;
3. medie. comportamento sessuale anomalo o devi ante. d'annunzio,
oscenità nel santuario / s'alloggia dunque? o profanati chiostri, / che foste già
uomo riscaldarsi per cose di cui conosce o la perversità o la total vanità?
cose di cui conosce o la perversità o la total vanità?. prov
diatessaron volgar., 272: o generazione infedele e perversa, mentre che
male, alla malvagità, alla perversione o vi è ormai radicato (l'indole,
. muratori, 6-51: questa indole o buona o perversa, questo innato pendio e
, 6-51: questa indole o buona o perversa, questo innato pendio e quasi
pendio e quasi rapimento alle azioni virtuose o viziose, a chi vogliamo noi attribuirlo
, ne è originato; che causa o produce effetti dannosi, maligni, perniciosi
zoppo, gobbo, orbo, o guercio e simili cose. foscolo, ix-1-337
, il perverso? -che rivela o denota cattiveria, malignità. giocosa,
, degradato. baruffaldi, i-31: o tempi! o tempi / perversi ed empi
baruffaldi, i-31: o tempi! o tempi / perversi ed empi! garibaldi
. che è causa di forti sofferenze fisiche o morali; doloroso, straziante, tormentoso
servitore. g. stampa, 73: o mia sventura, o mio perverso fato
stampa, 73: o mia sventura, o mio perverso fato, / o sentenzia
, o mio perverso fato, / o sentenzia nemica del mio bene, / poi
, che rarissime volte si trovano uno o due giorni della settimana che non vi
e rie / che non le avrian salite o volpi o cagne. albertazzi, no
/ che non le avrian salite o volpi o cagne. albertazzi, no: la
villani, che brutti cibi magnano o di menstruo sangue o di ritenuti
cibi magnano o di menstruo sangue o di ritenuti escrementi nell'utero perversi
un po'perverso. -che favorisce o stimola l'inclinazione lasciva verso il piacere
lillipuziani e contraffatti da tenere in vetrina o nell'imbotte delle finestre. 15
lingua; involuzione di un genere letterario o storico). manzoni, fermo e
l'uomo ami cosa veruna quanto iddio o contro a dio o più che dio,
veruna quanto iddio o contro a dio o più che dio, allora perverte l'uomo
776: tu sai che i forestieri, o e'pervertano il 'c'm 'z'.
il 'c'm 'z'... o eglino aggiungano le lettere. guicciardini, 2-2-178
fragilità e tante le occasioni di corrompere o pervertire questo istinto che gli uomini indotti
le parole di mezzo fine e fine unico o principale. cesarotti, 1-xxi-214: perché
si affinò; le rassioni si pervertirono o tacquero. d'annunzio, iv-1-147:
da ambiziose e stravaganti speranze, distratti o anche pervertiti da desideri artificiosi.
i cattivi effetti della lor vista indebolita o pervertita. g. gozzi, 1-359:
2. che è causa di storture filosofiche o pedagogiche. cattaneo, iii-3-159:
idea, in una convinzione (errati o fastidiosi); volto tenacemente a conseguire
volto tenacemente a conseguire uno scopo riprovevole o sciocco; che non sente ragioni,
paziente amatore desterebbe un petrarca del manuzio o del giolito scoperto di colpo fra un
e là si vedevano macchie rosse, o color ruggine, di fogliame secco pervicacemente
-in senso attenuato: ostinazione più o meno ragionevole. busca, 2-253:
2. in senso concreto: idea o atteggiamento caparbio, ostinato. carducci
e agevole (in un organismo vegetale o animale: un'apertura, un canale
: tre... sono le forme o figure... sotto le quali
2. figur. danneggiare gravemente nell'onore o nei beni. - anche assol.
2. bilancia pubblica: luogo o edificio dove si svolgono le operazioni connesse
gualdo priorato, 4-128: la pesa o sia stattera publica posta sopra la piazza
selciata e fa discesa. -dazio o gabella della pesa (anche soltanto pesa)
sulla pesatura pubblica delle merci. -ufficiale o giudice della pesa: funzionario incaricato della
. j: 'pesaliquóri': strumento di vetro o di metallo che serve a determinare la
pesa, che ha un peso elevato o relativamente elevato (anche con riferimento al
gli spalma. -che è soggetto o che esercita forza di gravità. mascardi
lunari e si assunse che niun sale terroso o metallico, formato dall'acido marino o
o metallico, formato dall'acido marino o aereo, infettasse notabilmente i sali concreti
, pingue; carnoso (una persona o, anche, una parte del corpo:
del corpo: anche per indicare forme o lineamenti rozzi, grossolani). f
piccolo. -con riferimento ad animali (o a parti del loro coipo) di
occhi, per indicare una caratteristica somatica o, anche, stanchezza, torpore).
pesanti. -che dà una dolorosa o fastidiosa sensazione di peso. mazzini
qualcheduno di loro, con le gomita o con altro, lo pigiasse a sinistra,
seguito. -tipico di chi è o appare impacciato nei movimenti (anche con
savi, 1-556: girando per le giuncaie o per i gerbai con i cani da
difficili e faticosi i movimenti degli atleti o, nell'ippica, dei cavalli).
/ per i prati bruciati dall'arsura / o pesanti di guazza. piovene, 14-34
una netta prevalenza dei pieni sui vuoti o degli elementi stabili su quelli dinamici (
un'opera d'arte, uno stile o anche l'autore). temanza,
. vialardi, lxvi-2-365: il merluzzo o baccalà, sorta di pesce che si
, pesanti, invernali, della borgogna o di bordeaux. -sostant.
di trovare a berardo, per cinque o sei mesi, qualche lavoro pesante in città
fedele. 13. minaccioso, offensivo o, anche, volgare, triviale (
un discorso, un modo di parlare o di scrivere). siri, iii-59
piena. -che manifesta un sentimento o un'intenzione offensiva o minacciosa; che
manifesta un sentimento o un'intenzione offensiva o minacciosa; che esprime astio, rancore.
una sensazione di oppressione, di torpore o anche di soffocamento, di angoscia (
il cielo velato per tutto da una nuvola o da un nebbione uguale, inerte,
17. figur. difficile da starci o viverci o fermarsi; ostile (un
. figur. difficile da starci o viverci o fermarsi; ostile (un ambiente,
-con partic. riferimento a un sistema o a una situazione politica, o a
sistema o a una situazione politica, o a un determinato provvedimento autoritario, oppressivo
tutti coloro che furono trovati di poco o di niun peso nella stadera del giudicio assistente
difficoltà, l'impegno intellettuale, psicologico o, anche, economico richiesto. g
19. che provoca noia, tedio o anche fastidio, irritazione, disagio col
ove discorre la storia generale d'italia o d'europa [il varchi] è
. -caratterizzato da una civiltà culturale o da un sistema sociale rigido, poco
alle storie le favole e i romanzi, o riducono la storia stessa a favola o
o riducono la storia stessa a favola o a romanzo. -eccessivamente prezioso e ricercato
la lingua ugualmente bisogno di parole sonanti o mute, aspre o soavi, pesanti
di parole sonanti o mute, aspre o soavi, pesanti o agili. carducci,
mute, aspre o soavi, pesanti o agili. carducci, ii-10-44: a me
angosciato, rattristato. mazzeo di ricco o rinicri da palermo, 431: de la
28. milit. dotato di armature massicce o di armi di grosso calibro (un
consolato del mare, 28: se nave o altro legno va in barbaria o in
nave o altro legno va in barbaria o in spagna, o che venghi, il
va in barbaria o in spagna, o che venghi, il mercante non dà
per il prezzo almeno di venti pesanti o dieci ducati d'oro, cioè venti scudi
, alessandria, acri, armenia o in spagna, non è tenuto il padrone
2. con movimenti goffi, pesanti o anche impacciati e faticosi (anche con
, privo di perizia e di eleganza o anche di senso della misura (con
riferimento alla sensazione indotta da un clima o da una giornata particolarmente umida e afosa
agilità, di velocità, di destrezza o anche di armonia e di grazia.
. -in senso concreto: atto o comportamento che denota un marcato appesantimento fisico
, di un sistema filosofico, economico o politico. quarantotti gambini, 10-399:
fìsico caratterizzato da una sensazione di peso o di dolorosa oppressione (anche in relazione
, se non fosse certa pesantezza qua o là di forme stilistiche proprie del secolo
codeste dotte composizioni a dodici, ventiquattro o cento mani è tanta che accade a
falsità dei toni di partenza, la artificiosità o gratuità dei raccordi e trapassi, la
[luciano], iii-1-296: tu, o retore, deponi tanti paroioni e contrapposti
trovare, cioè l'immaginare dappertutto errori o malizie. 10. fis.
. ant. dolorosa sensazione di peso o di oppressione. a. cocchi
per lo più elevato, di un corpo o di una determinata persona. bencivenni
omo qe s'adire de niente. galliziani o rugieri d'amict o giacomo da lentini
de niente. galliziani o rugieri d'amict o giacomo da lentini, 441: und'
con adeguati strumenti il peso di qualcosa o di qualcuno, in base a determinati
si dura di pesare e librare, o vogliam dire bilanciare, che l'indice
e minuzia. -in partic.: analizzare o giungere a conoscere e a determinare l'
giungere a conoscere e a determinare l'intensità o l'incidenza di un valore etico,
valore etico, di una dote morale o intellettuale. giamboni, 10-117: li
prescriva? / chi conta i colpi o la dovuta offesa, / mentre arde
occhiata che pesi esattamente la sua onestà o la sua imbecillità. b. croce
troppa disaguaglianza intra loro manifesta fosse. o. rucellai, 8-22: gli uomini,
di essa, sulle sue doti morali o intellettuali. f f cavalca
effetti di quanto ci si appresta a dire o scrivere; soppesare con molta cura le
... le gittan fuori senza pesarle o considerarle altrimente. giov. soranzo,
le parole prima di aprir bocca, o pesarle. bemari, 7-429: -vostra altezza
(in relazione con un compì, o un aw. che lo indica).
muratori, 9-100: così abbiamo scoperto, o meglio conosciuto, come tana pesi.
male. 7. essere gravoso o troppo gravoso da sollevare, portare,
gravoso da sollevare, portare, indossare o anche sorreggere. - anche: sembrare
se io avessi la maggiore torre di parigi o la maggiore montagna del mondo in su
non può essere sopportato dalle gambe; o stando ferme o cambiando, si piegano prestamente
sopportato dalle gambe; o stando ferme o cambiando, si piegano prestamente; caminano
qualcosa (con riferimento a soggetti inanimati o a entità fisiche). leonardo,
. figur. avere notevole importanza, valore o anche rilievo, incidenza (con riferimento
quale dee pesare più al padre, o la bottega, lo stato, la
bottega, lo stato, la mercatanzia o il bene e salvamento del figliuolo? tebaldeo
de'miracoli. -avere grande influenza o determinare notevoli conseguenze; lasciare una traccia
ai fatti e all'ordinamento d'una provincia o d'una sola città d'italia
io. valere per le doti fisiche o morali, per la fama acquisita;
influire in modo determinante su una situazione o anche sulle opinioni, sulle decisioni,
conoscere fin dove può stendersi la abilità o le forze o l'onestà di uno
dove può stendersi la abilità o le forze o l'onestà di uno si dice:
. -con riferimento a un'autorità o a una situazione costrittiva, oppressiva,
sollecitudine, di impegno, di attenzione o anche di preoccupazione; interessare vivamente,
tenuta incatenata. cavalca, 20-388: o falsi consiglieri, andate a fare le vostre
afflizione, fastidio, insoddisfazione, preoccupazione o anche noia, tedio; tormentare interiormente
, non ti pesa fare / fallimento o villania? chiaro davanzati, li-19: pesami
le membra dell'uomo. -risultare difficile o faticoso a compiersi. dante, inf
che un qualche ingegno pellegrino si svii o si perda..., men male
che una turba di disgraziati s'avventi o pesi sulla società. pratesi, i-118
a una maledizione, a una minaccia o anche a un sospetto, a una
una cosa chi non ne sente fatica o aggravio o rincrescimento, chi la fa
chi non ne sente fatica o aggravio o rincrescimento, chi la fa facile,
pesarése, agg. che è nato o vive a pesaro o nel territorio circostante
. che è nato o vive a pesaro o nel territorio circostante. - anche sostant
sistema di pulegge usato per sollevare pesi o tendere organi meccanici. - a pesaròla
elefante! 3. che agisce o si comporta con ponderazione, circospezione,
che denota cautela, prudenza, saggezza (o ne deriva); meditato con cura
operazioni di pesatura in un determinato lavoro o processo produttivo. -in partic.:
uomo alcuno, quanto si voglia vile o malvagio, discaccia dal suo tribunale, ed
di cappelli in feltro, di lana o in feltro di pelo e prende nota
filatura cardata delle fibre a taglio laniero o per la preparazione di ovatte per fondi
, sf. ricerca e cattura di pesci o in genere di animali che vivono in
acque dolci (pesca d'acqua dolce o in acque interne) o salate { pesca
d'acqua dolce o in acque interne) o salate { pesca marina) effettuata con
, fiocine, reti, trappole fisse o mobili, ecc.; è una
ladri, si provvegga / una bilancia o rete per la pesca, / con una
e scene di amori cittadineschi alla campagna o divertimenti campestri, la caccia e la pesca
-in relazione con un agg. o un compì, che specifica il luogo
v.]: 'pesca d'alto mare'o 'alturiera'o 'di grande altura':
'pesca d'alto mare'o 'alturiera'o 'di grande altura': fatta dapiro o motopescherecci
alturiera'o 'di grande altura': fatta dapiro o motopescherecci di grande potenza, fuori del
per scopi di studio, di ricerca o di sperimentazione tecnologica, da organizzazioni o
o di sperimentazione tecnologica, da organizzazioni o da istituti debitamente riconosciuti e autorizzati dallo
l'appalto d'una pesca del principe bisogna o che trovi modo di tirar i pesci
trovi modo di tirar i pesci nella rete o che rinunzi l'appalto. magalotti,
; pescagione. stigliani, 2-455: o venditori della salsa pesca, / godete
1-11. -figur. denaro guadagnato o ricevuto in dono.
5. vantaggio ottenuto con mezzi ingannevoli o con la frode. manzoni,
di parole nel deposito di una lingua o di ricordi, di aneddoti nella memoria.
. -fatto straordinario ricavato da documenti o cronache. faldella, i-5-156:
spettanti a singoli soggetti (private persone o enti pubblici), di esercitare in
: quelli riconosciuti a taluni enti pubblici o privati a tenore della legge 24 marzo
in partic. in acque vietate (o in cui esiste un diritto esclusivo di
un diritto esclusivo di pesca), o in periodo vietato, o con strumenti
pesca), o in periodo vietato, o con strumenti o modalità vietate (e
in periodo vietato, o con strumenti o modalità vietate (e quest'ultima è
nel 1942 e aderente al c. o. n. i.).
pesco, con polpa gialla, bianca o biancorossastra, alquanto succosa, zuccherina e
più sferica un po'allungata agli apici o, anche, a forma di limone
(nelle forme della varietà typica) o glabro (nelle forme della varietà nucipersica
crudo, usato nella preparazione di dolci o, anche, trasformato in marmellate,
usi a la campana / da otto pèsche o diece la mattina, / che.
c. durante, 2-350: le persiche o pesche sono di più e di diverse
menzione di quella sorte pesche, rodicine o duracine precoci, pesche armenice, che
tonalità di colore simile a quella della buccia o della polpa di tale frutto.
false, teatrali: di rosa pesca o verde pistacchio, proprio da gelati. moravia
occhi quando sono stati percossi da pugna o da altro: e sono di colore azzurriccio
-dare o togliere le pesche: sodomizzare o farsi
-dare o togliere le pesche: sodomizzare o farsi sodomizzare. -anche: ingannare,
sodomizzare. -anche: ingannare, buggerare o essere ingannato, buggerato.
rispose ella, « anzi in quelle poche o assai volte che mi son sute date
2. facile a essere pescato o di cui è consentita la pesca (
profondità della parte immersa di un galleggiante o di un'imbarcazione. -anche, in
pesca (come attività praticata per svago o professionalmente a fini economici).
pesci, molluschi, crostacei, pescati o che si possono pescare. sacchetti,
cadenza e nova pescascióne. ricerca o cattura di persone. ti, 6-ii-89
. 4. opera di proselitismo o di conversione a una dottrina religiosa,
di mantenere ne'soggettati la disciplina cristiana o di propagarla ne'ribelli della croce chi,
capitolo in lode del pescare, xavi-1-129: o gli è ignorante o contadino / chi
, xavi-1-129: o gli è ignorante o contadino / chi non prende piacer di pescagione
corso d'acqua fatto con opere più o meno complesse e stabili allo scopo di
, per deviare una parte delle acque o per rialzarne il livello a monte onde
: il quale in poca distanza dal riparo o pescaia prima di trapassarla si spianerà.
volgere l'acqua verso la bocca del molino o veramente da alcuni agricoltori per volgere l'
agricoltori per volgere l'acqua di un torrente o rivo naturale verso d'una data bocca
di solazi che si facino in bagni o in fiumi o in fonti o in pescaie
si facino in bagni o in fiumi o in fonti o in pescaie. pascoli,
in bagni o in fiumi o in fonti o in pescaie. pascoli, 227:
: per indicare una persona estremamente loquace o che è solita parlare a voce troppo
: e'terrebbe l'invito del diciotto o egli seccherebbe una pescaia. commedia intitolata
[s. v.]: 'assordare o seccare una pescaia': di chi non
: di chi non rifina mai di cicalare o il fa ad alta voce; detto
seguitano i piccoli guadagni con troppo danno o pericolo erano simili alli pescanti con
seguenti modi: i) modi dell'ortografia o della riproduzione; ii) modi della
; iv) modi della verbalizzazione o sintattici. 3. marin. pescaggio
, senza desinenza pèsco). catturare (o adoperarsi per catturare), facendo uso
strumenti e delle tecniche adatte, pesci o, più in genere, animali marini
per lo più allo scopo di cibarsene o di fame commercio. maestro alberto
squisiti pesci: ma quei popoli, poco o nulla apprezzando un tal cibo, nessuna
fiotto degli sgombri, / tutto che vola o che si caccia o pesca / nell'
tutto che vola o che si caccia o pesca / nell'estate infinita, ciò che
infinita, ciò che fu concepito / o nato o morto dentro la musica dei sensi
ciò che fu concepito / o nato o morto dentro la musica dei sensi / non
spugne, dei coralli, delle perle o anche alla raccolta dell'ambra spinta a
anno. -ant. attraversare, percorrere o anche perlustrare dalla riva uno specchio d'
estens. recuperare oggetti caduti in acqua o estrarli dal liquido in cui sono immersi.
tutti i bozzoli. -ripescare (o cercare di ripescare) un naufrago,
2. assol. dedicarsi, professionalmente o per svago, alla pesca; essere
, cacciare, pescare, cavalcare, giucare o mercatare. bibbia volgar., ix-317
sdraiato con un libro sotto un albero o intento sul margine del laghetto a pescare a
trovato. citolini, 421: il pescare o con mano o con rete o con
, 421: il pescare o con mano o con rete o con tossina o con
pescare o con mano o con rete o con tossina o con amo.
mano o con rete o con tossina o con amo. -da, per
, 83: per uno amo da pescare o uno coltello davano 506 galline. catzelu
da fare, adoperarsi per ottenere vantaggi o scopi. pasqualigo, 351: credo
afferrare un oggetto estraendolo da un contenitore o scegliendolo attentamente fra gli altri (o
o scegliendolo attentamente fra gli altri (o anche affidandosi alla casualità, alla fortuna
... e portandomi un confetto o un biscottino che andava a pescare dentro
che andava a pescare dentro una scatola o in un sacchetto. fenoglio, 1-41
i-321: se dopo ho fatto qualche sonettuccio o epigrammuccio, non l'ho scritto;
caso...; se poi lei o sturani ne avesse voglia, si faccia
. 4. reperire un oggetto o uno strumento, per lo più di
. -riuscire a ottenere un bene o un vantaggio. guerrazzi, 1-517:
di novara. 5. cercare o anche trovare, rintracciare (anche telefonicamente
telefonicamente) una persona la cui presenza o la cui collaborazione è indispensabile. -anche
stato mai in qualche relazione di debito o credito col nume banchiere? buzzati,
d'onore! -scegliere una o più persone all'interno di una collettività
. fra la folla chi salutare o è ambizione o meschinità. bonghi, 1-146
folla chi salutare o è ambizione o meschinità. bonghi, 1-146: il machiavelli
-con riferimento all'attività di proselitismo religioso o politico. - anche assol. giuglaris
, un amante, anche occasionale, o un marito, una moglie.
, / perché gli peschino di qua o di là / l'indispensabile cara metà.
abbazia, mi pare. nipote, o cugina, non ricordo bene, di un
se sciolto vezzeggia in sul confine / o del volto o del tergo in vari modi
in sul confine / o del volto o del tergo in vari modi, / pesca
inabissato in queste lagune dove la noia o il mal tempo mi pescheranno quandochessia.
espressione, un concetto in un testo (o anche un'informazione o una notizia svolgendo
un testo (o anche un'informazione o una notizia svolgendo un'inchiesta fra determinate
monti, iii-27: sovvienimi ora (o la memoria m'inganna) d'aver letto
, riconoscere una determinata componente, caratteristica o valore o anche la presenza di un
una determinata componente, caratteristica o valore o anche la presenza di un concetto o
o anche la presenza di un concetto o di un contenuto di pensiero in un'
di pensiero in un'opera d'arte o letteraria. -in partic.: trovare
partic.: trovare, scoprire una parola o un'espressione in un testo letterario.
, desumere, estrapolare concetti, espressioni o parole da un'opera letteraria, da un
., allo scopo di servirsene parlando o scrivendo. calmeta, 107: non
quali può darsi tìtolo più di gramatìci o di metafisici della legge per le scuole
, desumere dalla memoria, dalle letture o dal clima culturale o politico determinate idee
, dalle letture o dal clima culturale o politico determinate idee e suggestioni (per
lo più con una connotazione di casualità o di approssimazione scientifica). -anche:
ricorso a due repertori ugualmente inesauribili: o mi raccontava barzellette in dialetto bolognese,
12. raggiungere una determinata condizione spirituale o esistenziale. b. corsini, 1-68
alletti. lapis, 505: o quanto è difficile a pescar la quiete nelle
14. capire, comprendere, intuire o analizzare o indagare un comportamento, un
. capire, comprendere, intuire o analizzare o indagare un comportamento, un atteggiamento,
se siasi smarrito in qualche codice laurenziano o altrove? 16. intr.
la carena sia in livello all'orizzonte o parallela con la superficie dell'acqua, acciò
, cercare di cogliere (non ricordandole o non avendole sufficientemente studiate) le battute
(anche nelle espressioni pescare in grotta o dentro del cupo). storia di
pescalo!: per indicare che qualcosa o qualcuno non sono più o molto difficilmente
che qualcosa o qualcuno non sono più o molto difficilmente rintracciabili. tommaseo [s
come qualcuno peschi: non potere conoscerne o prevederne le intenzioni. tommaseo [s
nel fondo, fondo, il fondo o addentro: conoscere, comprendere perfettamente un
dotto. bellincioni, ii-12: o signor, perché fui sempre sforzesco,
anche: la quantità di pesce pescato o ciascuna delle parti in cui viene suddivisa
pan grosso a staccio e piccoli pescatelli o formaggio di bufala o fichi verdi. landino
e piccoli pescatelli o formaggio di bufala o fichi verdi. landino [plinio],
dir. ant. tributo in denaro o in natura (parte del pesce pescato)
di una collettivita, di un gruppo o fra più candidati. pirandello, 8-1118
una lingua, da un clima culturale o politico o anche dalla memoria, dalla
, da un clima culturale o politico o anche dalla memoria, dalla fantasia (
bizzarre intraprese, lette dentro a'romanzi o pescate nel torbido fondo del loro ambizioso
e locuzioni antiche... oggi o non si ponno facilmente e comunemente intendere,
intendere, 3 3 o comunque intese non ponno aver faccia di naturali
un linguaggio fiorito, pescato nei libri o nei discorsi e sermoni dei preti che
pesce catturata nel corso di una battuta o di una stagione di pesca. quarantotti
erano già stati scottati in istria o in dalmazia, rimettendoci anche il pescato
, pescaturi). chi per mestiere o anche per diletto esercita l'attività della
persona che ha usato mestiere di diletto o di pigrizia si dee all'oste dilungare.
uno scoglio si stavano, forse tendendo o racconciando lor reti. ottimo, iii-21:
. -agg. dedito alla pesca o al commercio del pesce (una popolazione
, purg., 22-63: qual sole o quai candele / ti stenebraron, sì
espressioni pescatore d'uomini, d'anime o anche della santa chiesa o religioso).
d'anime o anche della santa chiesa o religioso). -in partic.:
capitolo in lode del pescare, xxvi-1-127: o che piacere, o che allegrezza
xxvi-1-127: o che piacere, o che allegrezza estrema / si prende il pescator
-chi si procura fraudolentemente un bene materiale o un diritto. de luca, 1-11-3-39
per via d'inganni e di false o dolose suggestioni. -gerg. ant
adriani, 3-4-188: il pesce pescatore, o volete dire il diavolo marino, è
lor preda. lessona, 1117: 'pescatori'o 'pescatrici'('piscatrices'): famiglia di
oppure, appena leggermente incurvato, più o meno conico, piede natatorio con tarsi corti
utensile che permette di recuperare oggetti caduti o rimasti bloccati in un foro di sonda
. alla pescatora: nel modo tipico, o che si ritiene tale, di chi
marini, a uno stile d'abbigliamento o a un determinato indumento o anche a
d'abbigliamento o a un determinato indumento o anche a un modo di vogare stando
animale vertebrato acquatico con scheletro osseo o cartilagineo appartenente alla classe pesci.
corpo è di norma fusiforme e più o meno compresso, in modo da presentare
e grandezza, può anche essere nuda o coperta di placche ossee; le pinne
lo più costituite di raggi ossei più o meno duri e rigidi congiunti da una membrana
due classi, distinte dallo scheletro osseo o cartilagineo, e in alcune sottoclassi; rivestono
come coltel di scardova le scaglie / o d'altro pesce che più larghe l'abbia
art usi, 325: il pesce squadro o pesce angelo { rhina squatina) è
in figura cilindrica. -pesce argentino o d'argento: salmonide (argentina sphyraena
: nasello, merluzzo (merluccius merluccius o merluccius vulgaris). -menda comune,
pesce rana, spettante a questo genere o famiglia che pare segnare un passaggio tra i
quando vien preso manda un particolare brontolio o grugnito. -pesce caimano: specie
: specie di ganoidi (lepidosteus o lepisosteus osseus), diffusa nelle acque interne
. lessona, 1117: 'pesce caimano'o lepidosteo osseo ('lepidosteus osseus') chiamasi
v. pescecane. -pesce capello o cappello: denominazione comune di alcune specie
presenza alla base della coda di una o più spine erettili taglienti; sono ricercate
a piacimento essere riposto in una scanalatura o drizzato; vive nel mare delle antille e
selaceo raiforme della famiglia batoidei (rhinobatos o rhinobatus rhinobatus-, v. anche chitarra
. -pesce corvo: ombrina (ombrina o sciaena cirrhosa). -anche: corvo
). -anche: corvo (corvina o sciaena nigra; cfr. corvo2)
tal è tra gli altri il piranha o pesce diavolo che tanto frequentemente s'incontra
quelli che sviluppano a lor grado una maggiore o minore quantità d'elettricità.
auratus). -pesce fico, figo o fica, figa: denominazione regionale di
le specie affini a questa son più o meno comuni nei mari delle indie orientali
: v. pescegatto. -pesce giona o di giona: carcaria. lessona,
'pesce giona'venne chiamato un pesce cane o squalo che dicesi arrivare alla mole di io
teleosteo di ciprinodonti. -pesce molle o mollo: mormoro (gadus capelanus),
palla: denominazione volgare di te- traodontidi o tetrodontidi, pesci dei mari tropicali che
, n. io. -pesce paradiso o del paradiso: macropodo. -pesce pavone
: v. rospo. -pesce rosso o dorato, d'oro o d'argento:
-pesce rosso o dorato, d'oro o d'argento: denominazione comune del carassio
carassio. -pesce san pietro, o sampietro o san piero: pesce marino
-pesce san pietro, o sampietro o san piero: pesce marino dell'ordine
di librarsi in volo per tratti di 200 o 300 metri. - anche: pesce
emergono frequenti le pinne dorsali degli squali o balzano improvvisi, a frotte, i
-in relazione con un compì, o un agg. che specifica l'ambiente
. di paduli e d'acque morte o non limpide, si dovranno sfuggire. bicchierai
similitudini, per indicare abilità nel nuoto o agilità nel divincolarsi da una presa.
una situazione, per lo più sentimentale o affettiva, che non presenta vie d'uscita
riferimento a un pesce imprigionato nella rete o che ha abboccato all'amo).
. in senso generico: animale marino (o acquatico in genere). cavalca
un agg. che indica il maggiore o minore pregio. sansovino, 4-2:
confezionato con la carne di tali animali o di altri animali acquatici (che, a
può essere lessa, arrostita, fritta o preparata in umido, insalata, zuppa
di carne e di pane ed erbe, o di radiche come rape o carote,
erbe, o di radiche come rape o carote, o di zucca e in poca
di radiche come rape o carote, o di zucca e in poca carne lessa
di zucca e in poca carne lessa o arrostita o qualche pesce fresco e tenero.
e in poca carne lessa o arrostita o qualche pesce fresco e tenero. massaia,
delle sue parlate. -pesce grosso o maggiore: persona che riveste una posizione
burla che si usa fare il primo o talora l'ultimo giorno d'aprile;
è probabile una derivazione da tradizioni carnevalesche o da riti connessi con l'equinozio primaverile
di attaccare alle spalle pesci di carta o di disegnarveli col gesso, sono più
con segni biformi i pesci trovinsi / o s'accoppian co'gemini per l'etra
per l'etra / del sagittar pel cerchio o della pura / verginetta di spighe portatrice
fin dell'inverno comincia a prender voga: o veramente alla pesca che allor principia a
che dice / l'oroscopo nostro, o il destino? -pesce australe o
o il destino? -pesce australe o austrino: costellazione dell'emisfero australe.
14. tipogr. parola, breve frase o intera riga saltata durante la composizione di
]: 'pesce': dicono gli stampatori una o più parole omesse per isvista dal compositore
che, componendo, si commette tralasciando una o più parole. bianciardi, 3-86:
del settecento, le maniche erano attillattissime o corte sino a mezzo il pesce del
. -andare ai pesci: cadere o essere buttato in mare (un oggetto
valore awerb. dipartendosi radialmente e più o meno obliquamente da un asse centrale (
centrale (con riferimento a un movimento o a una disposizione). g.
di sensibilità, passionalità, calore umano o interessi. tronconi, 5-70: come
si discuta a fine di persuadere o di essere persuasi e che dalla discussione scaturisca
verità è una massima d'ingenuità primitiva o un boccone da gittare ai pesci per
: per alludere scherzosamente all'elevata umidità o piovosità di un luogo o di una
elevata umidità o piovosità di un luogo o di una stagione. giuliani,
pesci. -essere, restare muto o mutolo come o più di un pesce
-essere, restare muto o mutolo come o più di un pesce: osservare il
col l'altro. -essere sano come o più di un pesce, stare come
molto a disagio in una determinata situazione o ambiente. bandelio, 3-2 (ii-261
-fare il pesce in barile: fingere ignoranza o simulare estraneità a un fatto o a
ignoranza o simulare estraneità a un fatto o a una richiesta per evitare conseguenze spiacevoli
a una richiesta per evitare conseguenze spiacevoli o noie. pea, 7-310:
pesci: buttare in mare un cadavere o una persona con l'intento di ucciderla
lanciarsi, buttarsi a pesce su qualcosa o qualcuno: con estrema e immediata bramosia,
con estrema e immediata bramosia, avidità o curiosità. sciascia, 8-96: una
né pesce; non sapere se qualcosa o qualcuno è carne 0 pesce: per indicare
passaggio fra l'infanzia e la maturità o anche incertezza, dubbio, ambiguità.
1-496: non si sa se sia carne o pesce: non si sa quel che
: non si sa quel che sia o quel che vaglia. monosini, 338:
: / non so se ad esser abbia o carne o pesce. lippi, 7-50
so se ad esser abbia o carne o pesce. lippi, 7-50: perché gli
si sa s'ei si sia più carne o pesce. carducci, iii-23-79: con
-non sapere che, quali pesci pigliare o prendere: non sapere che cosa fare
tenere; essere indeciso, irresoluto fra due o più possibilità o eventualità. guerrazzi
, irresoluto fra due o più possibilità o eventualità. guerrazzi, 2-124: il
bistrattarlo; rispondere a una sua richiesta o anche a un'offerta con una ripulsa
n. io. -il pesce grosso o grande divora, inghiottisce, ingoia,
ingoia, si pappa il pesce piccolo o minuto: per indicare che i deboli
tuo cibo: minuti e legumi, o alcuna volta cotali pescerelli per somme delicatezze
galla tornando, nelle vangaiuole aveva otto o dieci pesci otti, tutti di buona
). panzini, iv-508: 'pescecagnina'o 'pescagnetta': la figlia del pescecane.
... li attaccano alla roccia o al corallo con un filamento, una vescichetta
che è proprio, che si riferisce o che è tipico degli affaristi eccessivamente spregiudicati
lo più disonesto arricchirsi di determinate persone o ceti sociali durante guerre o crisi di
determinate persone o ceti sociali durante guerre o crisi di particolare rilevanza. — anche
.. sia ora di salvare la borghesia o almeno prolungarle la vita; e può
17-66: quando uno è di una oppenione o tiene da una parte e poi si
dice: egli ha rivolta la cappa o rivolto il mantello; e per altro
pescisombreri: e circondando il galeone tre o quattro volte, l'ultima volta l'
zucche ili, 83: l'inghiotitore o canale per cui tramandone il cibo allo
la pesca, che a essa attiene più o meno direttamente; che serve per pescare
portassero il male in sommo abbandonamento: o dove più agiatamente, riparassero sotto qualche
peschereccia canna, né rete si stende o nassa riposa. d annunzio, iv-2-16
usi coccola od altre paste onde muoiano o si sbalordiscano i pesci. gioberti,
. piscarìa), si. mercato o negozio dove si vende il pesce. -anche
p. cattaneo, 1-6: la pescaria o luogo dove si vende il pesce.
pescata in una sola volta (retata o battuta di pesca). -anche: minutaglia
eri sera. messisburgo, 4: raine o carpe, persichi, lamprede grande e
soderini, i-259: i vivai, o vogliam dir peschiere, stan bene rasente i
rasente i pratelti se si può, o in altra parte, collocandosi dove sia
a traverso alla peschiera vi saranno da sei o sette reticelli con le sua bacchette lavorate
faustina era occupata nei fatti di casa o giù nelle camere della padrona, sgusciava
padrona, sgusciava via colla pisana nell'orto o in riva alla peschiera. d annunzio
aprire in qualunche fiume e qualunche peschiera o chiusura o condotti, sì che e'
qualunche fiume e qualunche peschiera o chiusura o condotti, sì che e'foderi de'legnami
, quali sono come peschiere bellissime, o ne'fiumi, credendo con questi lavacri di
umani; luogo in cui sono raccolti o convivono particolari tipi di persone.
e della tartaria e non della china o deutndie, e perciò non vuole stare ad
casa d'alcuna persona per conficcare o sconficcare toppe o peschi...,
persona per conficcare o sconficcare toppe o peschi..., tollesse o frodasse
toppe o peschi..., tollesse o frodasse alcuna cosa di quella cotale casa
et a restituzione de la cosa tolta o de la stima d'essa. g.
ammeterrei che quello fu qualche gran pesciaccio o mostro marino. salvini, 10-3-195: buttato
lasciano la città, si da levante o da ponente, calando lo scandaglio fin al
nel gennaio ne compariscono de'branchi più o meno numerosi, i quali s'aggira
e rauco pesciaiolo, / tuo figlio, o di marruche irta bellaria. c.
meno che poteva) per qualche pesciarolo o qualche piazzista. 2. in un
goditi michele, dicevano i pesciatini otto o dieci anni sono! carducci, iii-26-59
di pescio, chiare d'ova, giagra o zuccaro di palme, che si trova
magro, che vi era la tonnino o il pescio. la costellazione dei
. a. cattaneo, i-403: marcantonio o non prendeva nulla o qualche pesciolino della
i-403: marcantonio o non prendeva nulla o qualche pesciolino della più bassa generazione.
. piccolo animale che nella fase giovanile o larvale conduce vita acquatica. r.
all'arciduca. carducci, iii-24-106: o buona e pietosa scuola, tu hai sollevato
: son io come il pesciolino, vivo o morto? -fare pesciolini:
: di chi sguazza nell'acqua con mano o con parte altra del corpo o con
mano o con parte altra del corpo o con tutto: fare pesciolini.
forma di pesce: onde si chiama pescióne o muscolo. = acer,
di civitella, 209: vamgno ^ o ebbe da me la botiga de la
rombo rilucente in etra appaia, / o co'rai in casa al sagittario colga,
rai in casa al sagittario colga, / o nella borealissima pesciosa / carola, ove
. chi vende pesce, come ambulante o in un esercizio stabile. - anche
una corteccia liscia e lucente, verdastra o rossiccia, portano gemme foglifere che producono
colore per lo più rosa, talora bianco o rossiccio; i frutti sono drupe di
i frutti sono drupe di forma tondeggiante o allungata (v. pèsca); si
seme, si innesta su mandorlo, susino o albicocco, inizia a produrre tra il
de'tignere le carte di colore rossigno o squasi color di pesco. venditti, 1-155
lieve barbaresco, / parte correndo, o, vuo'dir, vola in fretta;
l'essere pescoso; presenza più o meno abbondante di pesci in un tratto di
bosco / torma di rochi augelli, o qual talora / da le piscose rive di
) region. diguazzare con le mani o con i piedi nelle pozzanghere. giannini-nieri
proprio, che si riferisce ai pesisti o alla pesistica. péso1 (ant
un essere animato, di una persona, o la pressione, il carico esercitato da
da quelle resulta un peso logicamente, o pur aritmetrica o geometricamente, che vera
un peso logicamente, o pur aritmetrica o geometricamente, che vera e naturalmente non
elementi meccanici, che il peso totale o assoluto del solido d, al momento
di pesantezza, localizzata in determinate parti o organi del corpo. -anche: impressione
la cui esistenza non trova più senso o dignità. caro, 2-1055: assai
a ciascun si fa dare una cosa o un istrumento per quella tal arte accommodato
sfera di metallo (per lo più ferro o ottone) pesante kg 7, 257
il mezzo giorno di andare due insieme o sole alcuna fiata a scaricare naturalmente il
moto a queste macchine deve esser l'artefice o il regolatore al quale sarà consegnata la
un cilindro di piombo, di ferraccio o di pietra) pendente da una corda
piombo che si mette dentro alle bocce o palle da giuoco, acciocché, tirandole
senza che vi sia impresso un moto o sia sede di altre forze. -anche:
, domando se noi potremo senza equivocazione o fallacia affermare la forza ed energia di
privo di valore (in un'opera o in un sistema di pensiero).
di grave impedimento ad altri e più o meno volontariamente li ostacola; chi,
merce per la quale si usa; multiplo o sottomultiplo di essa. -anche: oggetto
di siena, 243: se trovaranno peso o vero misura menova...,
item che omne citatino forestieri tenesse pisi o mesure de qualunca specie se fossero e
specie se fossero e con quelle vendendo o prestandole ad altri per vendere overo comperare
cioè a un tal numero di pesi o quantità di cantari, il padrone sarà
era contrapposto a peso minuto, piccolo o sottile, in uso per le merci di
più. citolini, 342: il peso o a la grossa o a la sottile.
342: il peso o a la grossa o a la sottile. targioni tozzetti,
, 476, 9987, per le robe o merci stimate meno nobili delle altre,
regime di libera domanda e offerta (o che, in un mercato controllato,
amor mio donasse un peso di lino o più a quella vecchia. messisburgo, 58
monete; di forma rotonda, quadrata o esagonale, aveva diametro minore e spesso
-dir. pen. detenzione di misure o pesi illegali; uso o detenzione di
di misure o pesi illegali; uso o detenzione di misure 0 pesi con falsa impronta
; pesatura; pesata; il momento o il luogo in cui tale operazione si
medesimo. -gabella del peso o dei pesi e delle misure (anche
, 796: 'gabella del peso'o 'de'pesi e delle misure': la gabella
una scala stabilita di grandezze ponderali (o, anche, stimabile per approssimazione)
10-118: ogni mattina si vendea in tre o quattro canove per sesto di peso d'
unde apparesse questione che fusse malo filato, o vero che fusse tornato meno a peso
uso col consumo e il loro valore o regolazione dipende dal peso o dal numero o
loro valore o regolazione dipende dal peso o dal numero o dalla misura. b
o regolazione dipende dal peso o dal numero o dalla misura. b. del bene
pesi di seta nera fine, libbre o, soldi 9, denari 8. trattato
el vetro, uno denaio peso o due per libra di cristallo. -buon
la azzione dove troverete... pesare o giusto o falso o buon peso o
dove troverete... pesare o giusto o falso o buon peso o scarso.
.. pesare o giusto o falso o buon peso o scarso. tommaseo [s
o giusto o falso o buon peso o scarso. tommaseo [s. v.
slappolar le lane / e di comporne o giusti o ingiusti pesi / alle povere donne
lane / e di comporne o giusti o ingiusti pesi / alle povere donne paesane
, i-200: di fiorini d'oro nuovi o vecchi o a peso pisano o a
: di fiorini d'oro nuovi o vecchi o a peso pisano o a che peso
nuovi o vecchi o a peso pisano o a che peso si sono che si comperano
a che peso si sono che si comperano o vendono in firenze da ciascuna della parte
: uno intrinseco consistente nella materia stessa o sia peso e quantità, l'altro estrinseco
ambito delle quali si svolgono gl'incontri o le gare; la categoria stessa. -anche
di peculiari esperienze sull'alimentazione), o giovandosi di mezzi indiretti, come la misura
8. figur. stato spiritualmente o fisicamente spiacevole; disagio, fastidio;
, difficilmente tollerabile; conseguenza spiacevole o dolorosa di una situazione, di un fatto
: venite a me, chi ha peso o fatica, / ch'io vi ristori
onorare; cura; l'aspetto più arduo o impegnativo di un'attività, di un
connesso col godimento di appannaggi, rendite o pensioni. novellino, 81 (138
erano veri finora racchiusi in noi stessi o oppressi dal peso della memoria di ricordarsi
stione sia tra esso feudatario e li vassalli o altri particola ri li quali
l'effetto della presunzione circa l'una o respettivamente l'altra qualità... consiste
parte. io. onere, carico o gravame economico; svantaggio economico, passività
; svantaggio economico, passività, spesa o costo da sostenere (come concetto economico
svariate situazioni che, per obbligo legale o morale, necessità pratica o scelta fatta
obbligo legale o morale, necessità pratica o scelta fatta per conseguire certi risultati,
come eredità, proprietà, contratto di mutuo o d'altro genere, matrimonio, gestione
matrimonio, gestione di un ente pubblico o privato, esercizio di pubbliche funzioni,
-anche: vincolo giuridico (con contenuto o riflessi di natura economica); onere (
particolare tipo di clausola di un contratto o di un testamento: v. onere,
spese stravaganti dànno a sua eccellenza poco o niun peso, perché sono fatte dai sudditi
abbia ne'suoi beni u peso dell'usufrutto o degli alimenti a favore di altre persone
dote consiste in quei beni che la moglie o altri per essa apporta espressamente a questo
dote. 11. imposizione tributaria o affine, di qualsiasi specie; il
aggravare alcuno con il peso de tributi o far violenza ad altrui. a.
le porte delle case capaci di carro o di carrozza con peso di pagare per una
in quel che riguarda il debito della gabella o della dogana. relazioni per la comunità
di eguagliare nel peso tributario le società o le persone fisiche. bocchelli, 1-iii-276
(nei confronti di un popolo soggiogato o di una fazione politica sconfitta).
, / come che di ciò pianga o che n'aonti. 12.
mine sepolto può contenersi di far cosa o di dire parola in cui si confessi
del destino, né si possono sfuggire o contendere i voleri degli dei che con la
13. colpa commessa, più o meno grave; gravità di un peccato
carne si voleva scuotere contro all'ubidienza o altro peso, rinnovellavasi cou'arme del
ostacolo preliminare; vizio originario; condizione o stato o complesso di situazioni e di
; vizio originario; condizione o stato o complesso di situazioni e di vicende anche
pregiudizievole nei confronti di una persona o di altri. -anche: pecca, menda
sul collo,... voi, o giovani italiani, state codardamente inerti,
sostentamento, costituendo talora grave carico economico o morale; persona che con le proprie
anno 1496. 16. autorità o perentorietà con cui una persona (o
o perentorietà con cui una persona (o una sua qualità, atteggiamento, comportamento,
prestigio, influenza sociale che una persona o una cerchia di persone esercitano per i
ha, se l'uomo è d'assai o da poco. battista, iv-80: l'
scopo di lucro. -particolare rilievo o significato che la collocazione testuale o il
rilievo o significato che la collocazione testuale o il significato intenzionalmente attribuito da chi parla
già fatte, e non avevano incertezze o ridondanze, oscurità, inceppamenti, spostature,
utile. -peso morto (o a vuotò) di un aeromobile: quello
peso affermato in polizza; peso alvimbarco o accertato in -partenza; peso e contenuto
peso garantito a destino; peso reciproco o mutuo: ciascuna delle varie clausole che per
) si inseriscono nei contratti di compravendita o di trasporto e riguardano i criteri per
dei rispettivi atomi. -peso equivalente o di combinazione di un elemento: la
il suo volume { peso specifico assoluto o reale). -peso specifico relativo: il
aeriformi). -peso specifico apparente (o peso di volume): il peso dell'
unità di volume di materiali non omogenei o incoerenti (in partic. rocce)
si riscontra in ciascun corpo, liquido o solido, quando a volumi uguali,
si riferiscono tacitamente ad un certo tipo o ad un altro tipo di frumento,
altro tipo di frumento, d'inverno o di primavera, duro o tenero, di
d'inverno o di primavera, duro o tenero, di un certo peso specifico
24. gramm. complemento di misura o di peso: v. misura,
28. medie. peso ideale o fisiologico: quello che si stabilisce,
: né misureremo già i libri a peso o a palmi. tommaseo fs. v
, che voi volete fondere, a peso o a misura. -secondo la quantità
(di cose che non hanno, o alle quali non è attribuito, valore
-in partic.: non a pezzatura o in quantità approssimata (in contrasto con
. -a peso di: a onere o carico di. pallacivino, 1-65:
peso, un peso: costituire elemento o motivo non trascurabile o, anche decisivo
: costituire elemento o motivo non trascurabile o, anche decisivo in bene o in
trascurabile o, anche decisivo in bene o in male. -anche: essere oggetto di
importanza che merita, non di più o di meno. segneri, iii-1-230:
stagno: far apparire qualcosa più importante o prezioso di quello che è.
d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è
; decisivo, fondamentale. -con litote o attenuazione: trascurabile, irrilevante.
boccaccio, v-208: come si conviene o si confà a te, oggimai maturo
per fama, autorità, posizione sociale o professionale (anche con litote). -anche
che è di milano, conoscerà più o meno il filo delle cose, avrà delle
-con valore awerb.: senza trascinare o lasciar toccare terra, tenendo completamente sollevato
la collaborazione della persona trasportata; senza o contro la sua volontà; nonostante si
-integralmente, alla lettera, senza correzioni o variazioni testuali, senza modificazioni concettuali.
proterve. serra, iii-228: frasi sottolineate o copiate di peso. -macchinalmente
formolari stampati. -per semplice calco o traslitterazione. leopardi, i-77: questi
l'avresti detta la fiera dei pesi massimi o dei palloni frenati. -essere
minuta; non essere un personaggio di risalto o doti eccezionali. montale, 18-423
avvertire particolarmente la molestia, il disagio o, anche, l'importanza, l'
il proprio peso'è un dare più o meno molestia, noia, dolore.
ch'ei la gira, / otto o dieci sbasiti per la sala: / talché
talché ciascun indietro si ritira, / o per fianco schifandolo fa ala, /
iii-3-349: lo vedesti a notte bruna / o del gallo su 'l cantar? /
: c'è da temere che un giorno o l'altro un nostro fratello ladro provi
unde apparesse questione che fusse malo filato o vero che fusse tornato meno a peso.
. pascoli, 696: poco dopo « o vecchio, » / disse, «
un'opera d'arte, uno stile o anche uno scrittore). tommaseo [
v.]: anche un discorso parlato o scritto può essere pur troppo peso,
scritto può essere pur troppo peso, o così parere ai leggieri. peso lo
d'agilità; pesa la maniera di scultore o pittore; pesa l'architettura d'un
un edifizio. peso lo stesso scrittore o artista. carducci, ii-10-237: io lascio
del fare qualsiasi lavoro con meno prontezza o scioltezza di quello che si converrebbe.
anonimo toscano, lxvi-1-27: togli ceci rotti o interi, poni a cocere con olio
.. non passa in tutto 400 o 500 mila ducati, sebbene si conta non
con aristolochia. = alter, (o forma erronea) di peucedano.
, serve a correggere vizi di posizione o prolassi dell'utero. -pessàrio antifecondativo:
iniezioni nelle parti della donna e negl'intestini o i pessari pur freddi introdottivi. cesarotti
moralmente giusto e buono, eticamente accettabile o lodevole; ingiustissimamente, scelleratissimamente;
perocché, se tu ci stai entro tanto o quanto che tu non esca, egli
difficile impresa intentata fin qui in italia, o tentata pessimamente: ma quanto è scolorito
: ciascheduno secondo il suo arbitrio, o secondo il beneplacito di colui il quale in
-in modo da compromettere totalmente l'integrità o la comprensibilità di un testo. giordani
in modo che crea gravissimo disagio fisico o spirituale, intenso dolore e sofferenza (in
tutto quel che potei; ma, o fosse l'incapacità mia o la qualità
; ma, o fosse l'incapacità mia o la qualità de'materiali, il lavoro
delle cose, in qualche parte del mondo o nella totalità di esso, è il
un complesso di vicende tristi, penose o anche dettate da malvagità e da crudeltà
. disposizione a considerare la vita esclusivamente o prevalentemente in una prospettiva negativa o negli
esclusivamente o prevalentemente in una prospettiva negativa o negli aspetti più sfavorevoli; tendenza a
nei casi dubbi, la soluzione peggiore o più sfavorevole; inclinazione a provare sentimenti
che tende a considerare la vita esclusivamente o prevalentemente sotto l'aspetto negativo; che
nei casi dubbi, la soluzione peggiore o più sfavorevole, nutrendo sentimenti di sfiducia
sfavorevole, nutrendo sentimenti di sfiducia o di disperazione. - anche sostant.
guerra ». 2. che denota o manifesta pessimismo; che ne deriva;
sempre pessimista, anche se pare dolce o allegro. 3. filos.
3. filos. seguace, propugnatore o elaboratore di concezioni filosofiche che si richiamano
avere sbrogliato l'imbroglio delle loro idee, o disperati per tradito o deluso amore o
loro idee, o disperati per tradito o deluso amore o insofferenti dell'inerzia e
o disperati per tradito o deluso amore o insofferenti dell'inerzia e del tedio,
, agg. che è, appare o si considera totalmente cattivo, gravemente imperfetto
sommamente negativo le qualità che sono proprie o connesse; caratterizzato esclusivamente da attributi negativi
. gozzi, i-8-43: tutti costoro, o radamanto, vennero da questo scellerato privati
, che li conduce alla rovina o causa mali gravissimi; che è
-che è segno di animo malvagio e corrotto o ne nasce. f.
puote emendare. -che ha morso o contatto letale; ferocissimo (un animale
. -anche con riferimento ad animali fantastici o immaginari. dante, inf.,
« che giudizio si farebbe di quel pittore o di quello scrittore che così la [
-pessima lingua: persona eccessivamente mordace o anche calunniatrice. -di pessima lingua (
se alcuno morisse fuora, di qualunque grado o dignità egli si fosse, non si
non sapete se vi sia peggiore il cielo o la terra, perocché vi sono pessimi
luogo); sfavoritissimo dalla posizione geografica o dalle condizioni climatiche. a.
tutto scadente dal punto di vista concettuale o estetico; segnato da grave insufficienza culturale
,... fuor che a uno o due, è parso robuccia, mentre
di vista della raffinatezza, della proprietà o, anche, della convenienza, della
una bevanda). -anche: scarsissimo o privo di valore nutritivo. romoli,
12. che si dimostra del tutto inadatto o impari a un compito o a una
tutto inadatto o impari a un compito o a una funzione. -con litote. non
perocché, se tu ci stai entro tanto o quanto, che tu non esca,
., le cure, i pessi o sopposte. = voce dotta, lat
. impronta lasciata sul terreno da animali o persone. -anche: segno di fitto
-per estens. inseguimento di persone o animali; ricerca. - anche:
dove peste umane / non suoneranno, o fittizia doglia, / vigila steso al
/ senza timor di fasce, impiastri o d'uova; / vi va la plebe
. traccia, segno tangibile che il passaggio o la permanenza di una persona lascia su
e che consente di ricostruirne gli spostamenti o di rintracciarla; il cammino che qualcuno
cammino che qualcuno ha seguito per andarsene o per fuggire. petruccelli della gattina,
trovarsi nelle peste, rimanere nelle peste o nella pesta; lasciare nelle peste,
], / per le peste n'andremo o io o panfilo. guerrazzi, 9-i-294
/ per le peste n'andremo o io o panfilo. guerrazzi, 9-i-294: non
-in senso concreto: battuto (di carne o di lardo). messisburgo,
/ la spiaggia, egli medesimo? o il cavallo / in su l'uscita gli
. hanno fino al dì d'oggi o postillate o comentate o fatte ristampar quelle
hanno fino al dì d'oggi o postillate o comentate o fatte ristampar quelle dotte opere
al dì d'oggi o postillate o comentate o fatte ristampar quelle dotte opere,.