non di goa riporti / dono di gemme o di merce altra eletta, / ma
e anche fisica), senza riserve o carenze di alcun genere (l'amore)
1-2-240: qual è quell'uomo o quell'angelo a cui la coscienza potesse rendere
tutti i requisiti caratteristici della propria condizione o natura; che adempie in modo insuperabile
intendendo molti partìculari, facilmente si confonde o varia. betussi, xliv-32: è necessario
alfieri, 5-32: io asserisco che allora o coloro erano perfettissimi e ben incalliti schiavi
coloro erano perfettissimi e ben incalliti schiavi, o ch'io era in quel punto
. -fisicamente integro, senza difetti o imperfezioni. dante, purg.,
: qui si determina rd ^ pr, o sia lo stato perfetto delle nazioni,
legittima e perfetta età d'anni diciotto o di più, e'volle che '
particolare abilità tecnica in una determinata arte o attività; che è di squisita fattura
; che raggiunge un'assoluta validità estetica o, comunque, valori eccezionali. latini
opera di eloquenza è forse la più o una delle più perfette cose del mondo
distaccato dal mondo, dalle sue tentazioni o lusinghe; che pratica una condotta di vita
. cesari, 1-1-343: datemi dieci o anche cinque di questi cristiani perfetti per
dobbiamo sostenere per lo suo amore: o frate leone, scrivi che in questo
gradisce tesor, non cura stato: / o liberalità rara e perfetta! / impara
8-ii-287: osservato ciò che è bello o non è bello, allora, se
pratica tutti i precetti evangelici, virtuosamente o, genericamente, in modo irreprensibile.
. -in tutto simigliante, aderente o ispirato alla realtà o a un determinato
simigliante, aderente o ispirato alla realtà o a un determinato modello. vasari,
perfetto giudicio vostro. -che è tracciato o appare come forma geometrica regolare.
, totale, assoluto; che non ha o non ha più limiti, ombre,
sua non consiste in possessione né in abito o perfetta acquisizione, ma in una certa
perfetto: durame. -forma, stato o stadio perfetto: in micologia, fase del
. targioni tozzetti, i-321: fiori interi o ermafroditi... sono quelli i
descritte parti della fruttificazione. -perfetto amore o amor perfetto: erba perenne della famiglia
radice fusiforme, fiori bianchi, azzurri o porporini, distribuiti in cime irregolari;
: diritto soggettivo formulato nella legge positiva o nella legge naturale regolante la stretta giustizia
e incondizionatamente vincolante (una qualsiasi situazione o relazione giuridica: obbligo o obbligazione perfetta
qualsiasi situazione o relazione giuridica: obbligo o obbligazione perfetta). de luca,
i previsti effetti giuridici (un atto o negozio giuridico: contratto perfetto, testamento
, pur potendo essere impugnato e invalidato o rescisso per ragioni di diritto sostanziale.
cento moggia, dica di venderne diece o venti senza distinguere da qual parte,
nel testamento, il quale puoi esser invalido o imperfetto per l'instituzione dell'erede e
il quale risulti per ragione dell'età o della libertà o della sincerità, in tal
per ragione dell'età o della libertà o della sincerità, in tal caso obliga
che sta alla base di un atto o di un negozio giuridico, in quanto
in quanto non affetto da incapacità naturale o legale del soggetto che lo ha posto
ha posto in essere né da violenza o minaccia, inganno o errore, quindi
né da violenza o minaccia, inganno o errore, quindi pienamente valido ed efficace
, in molte lingue indoeuropee risulta mancante o con scarsissime attestazioni, in latino si
grammatici della lingua volgare indicarono con preterito o passato perfetto il passato remoto, con
passato prossimo, con preterito plusquam perfetto o più che perfetto o con trapassato perfetto
di quest'uomo insertato a bestia, o di questa bestia inceppata ad uomo,
ipostatica unione? 17. funzione o carica ricoperta in una struttura sociale,
degli abitatori di alcune strade della città o del luogo, dicendosi questa università persona
prezzo chi porta la persona del padrone o del re che chi porta quella di
opera letteraria; protagonista di una discussione o di una controversia. latini, rettor
-chi svolge la funzione di parlante o di narrante in un'opera letteraria o
o di narrante in un'opera letteraria o poetica. dante, conv.,
in maniera alcuna essere utile alla germania o con la industria o con la persona,
utile alla germania o con la industria o con la persona, certo è che
individuo partecipante all'atto linguistico, direttamente o indirettamente in quanto designato, si riferiscono
la terza persona, che indica l'individuo o la cosa a cui ci si riferisce
cosa a cui ci si riferisce (o, anche, secondo una particolare tecnica
anche, secondo una particolare tecnica narrativa o allocutoria, può rappresentare, per lo
più enfaticamente, lo stesso soggetto parlante o scrivente); ciascuna di tali suddivisioni
suddivisioni può venire espressa al sing. o al plur. (anche nelle locuz
. awerb. in prima, seconda o terza persona). latini, rettor
nella persona: sottoporre a castighi corporali o, anche, alla pena di morte
se alcun turco passasse in altra setta o in altra religione, saria con grandissima
in persona: sottoporlo a punizioni fisiche o a pene detentive. statuto dei mercanti
scuota senza irritarla. -di piccola o poca persona (con valore aggett.)
bella donna, alla quale disse: o signora, servidore. -disfidare della
persona in bologna. -fare offesa o violenza nella persona a qualcuno, offendere
ad alcuno del popolo che ti faccia o non faccia offesa nella persona. roseo
vengon fatti senza render mal per male o far niuna resistenza a coloro che gli
a coloro che gli han tolto il suo o fatto violenza alcuna nella propria persona.
, sopra qualcuno: riprenderlo, sgridarlo o assumere nei suoi confronti un atteggiamento sprezzante
: personalmente, di presenza; intervenendo o agendo direttamente, senza avvalersi di intermediari
fusse alcuno che avesse de le decte arme o vero arnese e, si si trovasse
arnese e, si si trovasse uno o più, costringerlo realmente in persona,
persona. l. giustinian, 1-189: o secretaria dona, / compagna del mio
. verri, 1-ii-168: si combatteva o in persona ovvero un campione si batteva
giove. -per indicare il parlante o l'autore di un'opera letteraria in
il grado massimo e l'aspetto emblematico o antonomastico di una qualità o del carattere
aspetto emblematico o antonomastico di una qualità o del carattere di qualcuno o di qualcosa
una qualità o del carattere di qualcuno o di qualcosa). manzoni, pr
, che un determinato incarico, ufficio o, anche, funzione viene attribuita o
o, anche, funzione viene attribuita o è assunta dall'individuo menzionato. bembo
considerato come il rappresentante di una comunità o come l'incarnazione di determinati valori.
a cui fanno capo determinati rapporti giuridici o nei confronti del quale si verificano gli
compri col proprio denaro l'officio in testa o in persona di un altro.
fa intervenire e parlare un determinato personaggio o entità astratta personificata in uno scritto o
o entità astratta personificata in uno scritto o in una rappresentazione, facendogli esporre le
si ragiona de'modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione. carducci,
fogli solenni dei memoriali latini una canzone o un sonetto o un serventese, e non
memoriali latini una canzone o un sonetto o un serventese, e non senza arguzia
.: composto per un determinato individuo o grappo (un testo letterario).
condannato. -mettere la persona a o in qualcosa: rischiare la vita,
se non vuoli ch'io muoia, / o perda la persone. -per
, la personalità in una finzione letteraria o teatrale. fiamma, 56: si
alcune virtù, tutte le trovo senza sentimento o desiderio di cristo. -personcina
letter. rappresentazione di un'entità astratta o metafisica come personaggio di un'opera teatrale
metafisica come personaggio di un'opera teatrale o letteraria. - anche, in senso
anche, in senso concreto: personaggio teatrale o letterario che rappresenta, per mezzo del
(anche in relazione con un attributo o con un compì, che ne specifica
, che ne specifica l'attività svolta o l'appartenenza a un determinato ambito sociale
medicina, per se stesso, è o non è un personaggio ragguardevole in un
, per l'eccellenza delle opere (o, anche, per le nefandezze o
o, anche, per le nefandezze o gli errori commessi); chi si
errori commessi); chi si distingue o primeggia in un determinato ambito o attività
distingue o primeggia in un determinato ambito o attività. boterò, 251: alcino
in marmi scolpiti, rappresentati in tele o descritti in carte. manzoni. pr
mazzini. y ciascuna delle persone (o, anche, degli animali più o
o, anche, degli animali più o meno antropomorfizzati) che agiscono o sono
più o meno antropomorfizzati) che agiscono o sono presenti nella finzione di un'opera
e può essere costituito da entità astratte o divinità personificate e da figure allegoriche o
o divinità personificate e da figure allegoriche o essere ispirato a individui reali e alle
a individui reali e alle loro vicende, o essere ripreso da altre opere, spesso
simbolico, di rappresentare un particolare carattere o di svolgere una funzione stereotipa nella vicenda
svolgere una funzione stereotipa nella vicenda narrata o rappresentata). g. m
gliene aggiungerà subito che ne venga richiesto o dal virtuoso o dal di lui protettore
che ne venga richiesto o dal virtuoso o dal di lui protettore. cesari,
. pavese, 10-198: immaginavo un caso o un personaggio e lo facevo svolgersi o
o un personaggio e lo facevo svolgersi o parlare. -scherz. sf. personaggia
anche di ricordarmi in quale mai racconto o libretto d'opera, in quale film
d'opera, in quale film di zingare o di bassifondi potessi aver rivisto 'una personaggia'
, soprattutto per distinguerlo dalle altre interpretazioni o rappresentazioni di cui è stato oggetto.
carattere peculiare in quanto rappresentato scenicamente o letterariamente. savinio, 22-239: il
. protagonista esemplare di una vicenda esistenziale o storica (e può essere anche un
(e può essere anche un oggetto o una cosa). 2 2
arete giucato a caruselli, stato di bufolata o trovato alcuna invenzione gentile, servito in
gentile, servito in palazzo a ricevere dame o fatto altro personaggio dicentesi alla presenza vostra
madre. -parte rivestita in una finzione o in una situazione particolare, assumendo l'
aspetto e il comportamento tipico dell'individuo o del carattere che si impersona.
il singolare e originale modo di agire o di pensare o per l'aspetto e
e originale modo di agire o di pensare o per l'aspetto e il comportamento esteriore
, tanto da suscitare curiosità e interesse o che acquista rilievo per chi parla o
o che acquista rilievo per chi parla o scrive, anche per essere stato protagonista
. alfieri, iii-1-37: la creazione o l'intrusione di questo personaggio [il
il tipo di vita che conduce, ricorda o rievoca una determinata figura letteraria o storica
ricorda o rievoca una determinata figura letteraria o storica o l'interpretazione datane da un
rievoca una determinata figura letteraria o storica o l'interpretazione datane da un autore o,
o l'interpretazione datane da un autore o, anche, quella stereotipa di un
-persona alla quale si è affettivamente legati o alla quale si attribuisce particolare importanza per
. 10. ant. festa o rappresentazione in maschera; mascherata.
cioè non sussistono preclusioni di natura politica o morale: con riferimento a un agente
: con riferimento a un agente diplomatico o consolare che deve avere e conservare tale
(e se tale qualità manca originariamente o viene a mancare nel corso del mandato
interessata che il suo rappresentante è, o è diventato, persona non grata)
distintivo e caratteristico del suo aspetto esteriore o della sua personalità (una facoltà,
. -che presta il proprio lavoro o servizio a una sola persona; che
persona a cui è destinato, rivolto o intestato (un invito, una tessera
non essere né sistematica né personale? o ella vuol combattere un sistema di governo
milano, sia necessaria la presenza personale o qualche documento. 7.
7. svolto personalmente, intervenendo o agendo di persona, impegnandosi direttamente.
-compiuto dalla persona di cui si parla o scrive. castelvetro, 8-2-138:
tutti quelli d'una comunità essere eretici o sospetti, ma la communità non già
materia de'regali si esplicano col termine o vocabolo di angarie e perangarie. de
dal peso di devoluzione. -diritti personali o personalissimi: diritti della personalità (v
sorti, solite chiamarsi con diversi nomi o vocaboli. la più generica distinzione però
legge personale a chi consigliasse, trattasse o parlasse occulto o palese del prender accordo
chi consigliasse, trattasse o parlasse occulto o palese del prender accordo alcuno con la
, 1-11-3-12: quando la renunzia sia traslativa o personale, onde voglia dire l'istesso
si dànno non possono essere che bancarie o personali, giacché le sicurtà reali.
destinata ad un bisogno perpetuo, diretto o ad un ufficio, ad una funzione
allora dicesi reale. fu dessa destinata o annessa ad uno stato, ad una
norma giuridica: in contrapposizione a locale o territoriale con cui si qualificano invece norme
un soggetto in considerazione di una qualità o di condizioni individuali, quindi non trasmissibili
, per l'importanza della carica ricoperta o per l'appartenenza a determinati ordini cavallereschi
uno che all'altro; il quale accostamento o discostamento, essendo privilegio personale,
12. che intercorre direttamente fra due o più persone (un rapporto).
senza voler entrare nella questione se sia o no possibile scrivere soltanto ad uso proprio
palazzeschi e lunghi -anche la vecchia contadina o il vecchio signore di provincia -mostravano l'
. casteivetro, 8-1-73: quelle affezzioni o vizi o virtù dell'animo nostro.
casteivetro, 8-1-73: quelle affezzioni o vizi o virtù dell'animo nostro...
nel proprio svolgimento la presenza di uno o più personaggi (un'opera poetica)
è... necessario che le poesie o niuna persona abbiano del tutto o abbiano
poesie o niuna persona abbiano del tutto o abbiano qualche persona. e questi sono
rapporto che intercorre fra le tre ipostasi o persone della s. trinità. marsilio
amici per campargli d'alcun danno reale o personale. documenti della milizia italiana,
, i-28: alcuna ingiuria personale o vero reale a popolani de le compagnie
popolani de le compagnie per alcuni grandi o vero altra persona in niuno modo si
verbale dipendente da un soggetto, espresso o sottinteso (e si contrappone a quella impersonale
una persona, le sue fattezze (o anche il suo aspetto esteriore, il
più coordinati e regolati da una direzione o ufficio personale o del personale, usato
regolati da una direzione o ufficio personale o del personale, usato anche in espressioni
ellittiche, a cui è preposto un direttore o capo del personale).
. -in relazione con un attributo o un compì, che specifica il tipo
servizio sanitario appartenenti a una potenza belligerante o a uno stato neutrale e i cappellani
servizio, non possono scendere a terra o riposare, ma rimangono a disposizione per
per turno, è concesso il riposo o il diporto a terra. -personale
alcuni pensatori ame ricani, o assumendo un carattere etico-politico nell'opera
azione, atteggiamento, comportamento dettato unicamente o prevalentemente da esigenze o interessi personali
comportamento dettato unicamente o prevalentemente da esigenze o interessi personali, egoistici, anche
marinetti, 2-i-340: vi sarà un parlamentino o un parlamentone con tutte le bassezze
degli eventi, dei sentimenti che riguardano o interessano l'individuo come essere singolo,
qua. momento: dedicato a chi o chi celebrante?. -e ci risei coi
è detto che gli spasimanti personalisti, o esistenzialisti che siano, non cerchino disperatamente
esistenzialisti che siano, non cerchino disperatamente o non sospirino di tornare a credere.
potrebbe chiamarsi materiale, delle loro anime o 'animulae'. 2. che agisce o
o 'animulae'. 2. che agisce o pensa in maniera autonoma e indipendente,
suoi pensieri sull'uomo, sulla società o altri temi generali ('opere ragionative').
in chiave psicologica, introspettiva, memoriale o fantastica. papini, iv-1081: walt
whitman sembra il più personalista dei poeti o, per lo meno, il più sincero
personalismo. 2. che agisce o pensa in maniera autonoma, indipendente;
3. che è dettato da considerazioni o esigenze personali; che deriva da valutazioni
valutazioni puramente soggettive (un atteggiamento pratico o mentale); che mira a interessi
originale elaborazione individuale, anche in contrapposizione o in alternativa a ciò che viene considerato
alternativa a ciò che viene considerato normale o che funge da modello. bocchelli
che mai personale e originale proprio nel ripudio o illusione di ripudiare ogni autorità e originalità
consentendo anche una possibile previsione del comportamento o del modo di reagire a determinati stimoli
vogliamo osservare che i sentimenti di particolarità o di personalità sono appunto in questi casi
gradi di personalità: la personalità diretta o istintiva e la riflessa. carducci,
poco individualizzato, perché la vera individualità o personalità non è dono gratuito della natura
, designandone la natura peculiare e distintiva o il tratto dominante o privilegiato di essa
peculiare e distintiva o il tratto dominante o privilegiato di essa. delfico, i-22
, riflettendo che è egli che sente o ha sentito. rosmini, xxi-66: l'
: attribuire una personalità umana a un piccione o magari a una sveglia è un innocente
originalità (in contrapposizione a tesi collettivistiche o tendenti a sottolineare il carattere eminentemente sociale
storico-culturali, sociali e morali dell'individuo o dei gruppi sociali. romagnosi, 19-542
ecc. -personalità giuridica (o, disus., legale, civile,
: idoneità di un soggetto (persona fisica o ente collettivo) a essere centro di
undùma... ricorse contro abba fessah o, meglio, contro il galla che
di tutti gli 'appartenenti', fossero o non fossero iscritti ai sindacati. codice civile
attentati contro l'integrità, l'indipendenza o l'unità dello stato, lo spionaggio,
. -carattere personale di un atto o di un rapporto giuridico. de
del disponente. 3. comportamento o atteggiamento che costituisce il tratto essenziale,
e gli altri critici umanisti giudicavano severamente o sbeffeggiavano. gozzano, i-1330: quando
.. non era quistione di puntiglio o di personalità. -per estens.
ricca di fascino, di forte carattere o autorevole. bonsanti, 4-119: si
. ascoli, ii-1219: i corpi o le 'persone'... o, diremmo
i corpi o le 'persone'... o, diremmo noi, le personalità o
o, diremmo noi, le personalità o individualità o i soggetti. 10
diremmo noi, le personalità o individualità o i soggetti. 10. il
la natura personale e individuale della divinità o di un'entità trascendente in quanto autonoma
dualismo dell'anima e del corpo, o dello spirito (personalità divina trascendente)
comportamenti, delle disposizioni spirituali, morali o intellettuali di un popolo, di una
di un popolo, di una nazione o, anche, di una classe sociale
se considerata fuori del nesso intemazionale (o sociale). gobetti, 1-i-1070: i
nella quale risuonano anche le corde morali o utilitarie. -valore, significato autonomo
-ciò che caratterizza intimamente una determinata realtà o l'immagine che se ne ha,
. 14. qualità, peculiarità o insieme di caratteristiche distintive possedute o attribuite
peculiarità o insieme di caratteristiche distintive possedute o attribuite a un oggetto o a uno
distintive possedute o attribuite a un oggetto o a uno strumento, determinate anche dal
, determinate anche dal suo particolare funzionamento o dall'uso che occorre fame.
da forti movimenti di massa che determinavano o erano riassunti nella formazione di nuovi ordini
16. condizione elevata, di privilegio o di preminenza in un determinato ambito;
ha semplicemente svegliate le coscienze di 4 o 5 milioni di italiani che tornano oggi
grave, energica, senz'ombra di vanità o presun zione e schietta di
gusto personale, in modo non convenzionale o tradizionale; adattare alla personalità, alle
necessità specifiche, al carattere di una o più persone. cassieri,
coscienze da non deludere. -analizzare o interpretare un evento unicamente in base alla
: sarà certamente cornuto, e / o (peccato che tutto non si possa
di personalizzare), agg. composto o attuato esclusivamente per una determinata persona,
. identificabile chiaramente in una determinata persona o gruppo di persone; non astratto.
riferimento, nell'interpretazione della realtà o degli eventi storici e sociali,
sembra mai un'organizza zione o un ufficio ad agire, bensì un individuo
, con la propria presenza; intervenendo o agendo direttamente, senza delegare alcuno (
sento sì gran dolcezza nella mente, / o figliuoli, o ministri delle spere,
dolcezza nella mente, / o figliuoli, o ministri delle spere, / per isabella
intermediari (la consegna, l'affidamento o il riferire qualcosa a qualcuno).
(per indicare la relazione che unisce o ha unito due persone). foscolo
: se altra volta sarà trovato in fraude o in dolo, debba essere severissimamente punito
, poco robusta, di bassa statura o dall'aspetto gracile, debole, smunto
9-147: to', disse ascanio, o cera d'impiccato, / beccati questa e
lui, io prevedo che un dì o l'altro egli trionferà della magra e malinconica
personcina, cinta di catena d'oro o di coralli: oh busto divisato in mille
guardarlo non sai discemere se è garzone o donzella. -per estens. corpo
un concetto astratto in forma di persona o con caratteristiche e attributi umani.
di personeggiare), agg. raffigurato o rappresentato in un personaggio allegorico.
, un'astrazione, un'entità metafisica o un essere inanimato attribuendogli aspetto e caratteristiche
ma significante) personificare le idee astratte o concrete degli esseri di qualunque sorta?
in sé le aspirazioni di un gruppo o di un popolo. giusti,
agg. rappresentato, descritto, ritratto o immagi nato sotto forma umana
forme mitiche, gesta guerresche di popoli o bande, personificate specialmente in ercole,
che si manifesta nel più alto grado o nella forma più caratteristica in una persona
forma più caratteristica in una persona determinata o anche in un personaggio letterario; vivente
il procedimento della personificazione a entità astratte o anche inanimate, raffigurandole come persone viventi
. rappresentazione di un'entità astratta o metafisica, di un concetto o
entità astratta o metafisica, di un concetto o anche di un fenomeno naturale o
o anche di un fenomeno naturale o di un oggetto concreto, come
che la per sonificazione, o altrimenti la prosopopeia, non appartiene
si formi la rappresentazione stabile di una o di più forze (la personificazione)
personificazione) intese come autrici, direttrici o creatrici dell'ordine naturale che ci sta
un'entità astratta costituito da una persona o da un personaggio letterario. de sanctis
3. con uso enfatico: persona o entità che mostra di possedere in sommo
in sommo grado una qualità, positiva o negativa. tommaseo [s. v
. 2. sm. studioso o esperto di prospettiva. piccolomini, 3-5
finissimo; che sa capire la realtà o antivedere il futuro anche da pochi indizi
antivedere il futuro anche da pochi indizi o da minimi particolari; intelligente, sagace
fortuna. marsilio ficino, xxxi-965: o perspicacissimo consideratore, el qual considerando penetra
volere. borsi, 27: sei [o signore] l'ascoltatore migliore, sei
prontezza di intelligenza; accompagnato da acume o che richiede acume. romagnosi, 3-i-127
gioia, 2-i-455: la necessità o sia una perspicace previsione condanna l'agricoltore a
letter. evidenza espositiva di un discorso o di uno scritto che rappresenta con vivacità
una comprensione perfetta da parte dell'ascoltatore o del lettore; efficacia descrittiva o narrativa
ascoltatore o del lettore; efficacia descrittiva o narrativa, chiarezza. -anche: comprensibilità
-anche: comprensibilità di un'opera letteraria o di un testo; agevole lettura.
intendo se per chiarezza intenda la facilità o quella che da'latini è detta perspicuità,
quella che da'latini è detta perspicuità, o pur lo splendore, per così dire
463): l'informa, con più o meno ordine e chiarezza, degli antecedenti
): lo informa, con più o meno ordine e perspicuità, degli antecedenti]
che può essere facilmente rilevato, capito o individuato; che risulta evidente, chiaro
evidente, chiaro, di agevole comprensione o interpretazione. -anche: persuasivo, convincente
sulla scorta del valturio, ma accrescendo o modificando in più cose il valturio e
2-xxii-390: non vi sono sfoggi lirici o patetici o filosofici. il tono è minore
non vi sono sfoggi lirici o patetici o filosofici. il tono è minore, ma
diffondono il loro lume: diafani, perspicui o trasparenti quelli per entro de'quali può
all'occhio. atrizi, 2-31: o bellezza che a noi discendi perspicua et
e coverto più del solito si generi o dolore o prurito o si vieta il
più del solito si generi o dolore o prurito o si vieta il perspirare di
del solito si generi o dolore o prurito o si vieta il perspirare di quello che
salvini, 39-v-101: quella perspirazióne o traspirazione insensibile, che da tutta la
tutta la vita nostra continuamente pe'meati o pori della cute si rende, siccome impedita
. a. cocchi, 4-1-99: sudore o... perspirazióne sogliono accrescersi coll'
: esalazione insensibile alla superficie della pelle o di una membrana sierosa.
2. per estens. esalazione di vapori o di gas. genovesi, 431:
parole, riassumere; accennare a fatti o a episodi senza soffermarvisi.
pugno, agli inguini, alle ascelle o ai malleoli, allo scopo di
, persuadentissimo). che ha la capacità o l'abilità di persuadere; convincente
, come più persuadente, la trattazione o ritrattazione oggettiva dei punti controversi.
. convin cere l'ascoltatore o il lettore della verità di un'af
verità di un'af fermazione o di una teoria, della fondatezza delle
guadagnare l'assen so altrui o l'adesione di un uditorio, grazie all'
si trovava d'intorno a palepoli o vero in sannio, lo lasciasse
modo del persuadere, quando noi dimostriamo o ci pare aver dimostrato la cosa.
3. indurre a un'azione determinata o a impegnarsi in un'impresa; far
4. presentare come veritiero, certo o plausibile, in partic. a una
, far credere, approvare, accettare o capire per mezzo del ragionamento; cercare
rozzi più facilmente si persuada uno ordine o una opinione nuova, non è però
e sempre inefficace di persuadersi il torto o la ragione. jahier, 128: tu
. verri, 1-ii-143: non risparmiò spesa o cura luchino per attorniare in avignone istesso
. 5. consigliare un comportamento o un'azione determinata; proporre un'impresa
recano gran riputazione a chi le persuade o dissuade. galileo, 5-125: non
ci era alcuno che si fosse mostrato renitente o avesse contradetto a quanto goffredo in questa
dubbi e incertezze e far aderire una o più persone a un'iniziativa, a
dottrina, alla verità di un fatto o a un'idea. dante, purg
ingegni si debbia per bella onorare, o pure in conto alcuno tenersi, sono
le cose che non sono ragionevoli; o, se sono ragionevoli, crederle con più
-famil. piacere, riuscire gradito o rassicurante. tommaseo [s. v
8. far apparire come evidente o vero; attestare, comprovare. -
anzi alle volte dal medesimo creditore, o pure, secondo l'uso de'negozianti,
o un'idea in modo convincente e suggestivo.
cui persuadi / tu con grave dolcezza, o nell'antica / carne dell'uomo troppo
la certezza di un fatto determinato, formarsi o fare propria una convinzione, consentire a
; e loro, credendo il contrario, o almeno non si persuadendo questo, m'
ed ambiziose. 13. decidersi o consentire a compiere un'azione; indursi
persuadévole, agg. letter. che serve o è adatto a persuadere; suasivo.
. persuadiménto, sm. tentativo o sforzo di persuadere. - anche
il semplice atto dell'avere persuaso una o poche volte. carducci, iii-25-125: io
2. che si lascia facilmente persuadere o indurre ad agire secondo la volontà altrui
, l'impegno di persuadere l'ascoltatore o il lettore con il ragionamento e con
propri argomenti della verità di un'affermazione o di una teoria o della convenienza di
verità di un'affermazione o di una teoria o della convenienza di una risoluzione; metodo
costrittivo per indurre altri al comportamento voluto o a dare l'assenso a una proposta.
la più potente parte de'cittadini promovere o col danaro o con la persuasione o
potente parte de'cittadini promovere o col danaro o con la persuasione o con tarmi un
o col danaro o con la persuasione o con tarmi un unico tentativo a indugiar
ogni facoltà di persuasione. -capacità o forza di persuadere, di presentare la
. 2. l'essere persuaso o convinto; assenso volontario a un'affermazione
la ragion conoscitiva che ne ha la mente o per la persuasione che ne prendono i
un misto di persuasione e di passione o illusione. rajbetti, 3-5: lo
riscontri oggettivi, indotto con motivi razionali o no, e che è costituito da
che è costituito da un assenso più o meno fondato nel soggetto. rosmini
persuasione. 3. opinione professata o accettata da una o più persone;
3. opinione professata o accettata da una o più persone; idea molto radicata,
mondo. 4. discorso o ragionamento che ha lo scopo di persuadere
lo scopo di persuadere, di convincere o di indurre a un'azione, di
indurre a un'azione, di stimolare o di distogliere da un'impresa; affermazione
il popolo. savonarola, i-29: o tepidi,... avete destrutto e
biasmano cristo né sogliono usare simili persuasioni o simili spaventi. baldi, 4-2-58:
la forza. 6. impegno o determinazione che nasce da ferma convinzione.
scritto a determinare l'assenso degli ascoltatori o dei lettori; evidenza che produce l'
tuo braccio, nella persuasiva de'tuoi periodi o nelta prudente condotta de'tuoi maneggi?
soave. 3. argomentazione molto valida o ritenuta tale, che ha lo scopo
popolare eloquenza. 4. esortazione o incoraggiamento a compiere un'azione, a
persuasiva di qualcuno: per sua richiesta o sollecitazione. zucchelli, 140: ne'
cose filosofiche in prosa per insegnarle, o se ne parla con dottrina demostrativa e
ne parla con dottrina demostrativa e scientifica o persuasivamente. = comp. di persuasivo
storia non ammette che un avvenimento potesse o non potesse avvenire: per lei tutto dev'
che ha la proprietà, lo scopo o la funzione di persuadere; che determina
l'assenso, l'adesione o il convincimento di una o più persone
, l'adesione o il convincimento di una o più persone; che è o appare
una o più persone; che è o appare molto convincente o inoppugnabile.
persone; che è o appare molto convincente o inoppugnabile. m. villani
me pare de bisogno con longhi sermoni o persuasive ragione te debbia io dar ad
se stessa. 2. capace o efficace nel persuadere o nell'attirare su
2. capace o efficace nel persuadere o nell'attirare su di sé attenzione o
o nell'attirare su di sé attenzione o assenso. pratesi, 5-470: egli
-che esprime certezza, persuasione o incoraggiamento. pratesi, 340: il
ma si capisce che non era per eleganza o per imitazione o per eccesso di signorilità
non era per eleganza o per imitazione o per eccesso di signorilità e stravaganza, dato
. persuasissimo). che professa un'opinione o manifesta un convincimento determinato, in
e sempre a voglia tua non rida o pianga. 3. fatto penetrare
questo paese. 4. provocato o fomentato anche in modo implicito; prospettato
in modo implicito; prospettato come facile o fattibile. guicciardini, iv-2: francesco
5. che denota convincimento profondo o sicurezza nelle proprie affermazioni. carducci
. non persuaso: che denota sospetto o incredulità. borgese, 1-212: qualche
7. locuz. -essere male o poco persuaso: nutrire dubbi, avanzare
argomentazioni. -anche: che consiglia o induce ad agire in un modo determi
non si può dire fornicatore e briaco o qualunque altra cosa di questo male che
che mirano a stimolare i desideri inconsci o repressi del pubblico con forme che
2. che è la causa o il movente di un'azione, di
mali termini. panni, vi-3: o tiranno signore / de'miseri mortali, /
tiranno signore / de'miseri mortali, / o male, o persuasore / orribile di
de'miseri mortali, / o male, o persuasore / orribile di mali, /
i gesti. -che determina o modifica il convincimento di una persona.
persuadono, agg. che ha la funzione o lo scopo di persuadere, di ottenere
persuadere, di ottenere l'approvazione altrui o di indurre ad assentire a un comportamento
è l'origine e il primo motore o sia il primo mobile di tutti i nostri
accenni ad emanciparsi da uno stato compassionevole o considerato tale, come bassa estrazione soggezione
tanto superlativamente. giacomo da lentini o guido delle colonne [var.],
prìncipi e signori scrivendo a mercatanti o ad altri minori mettono dinanzi il nome
all'alba, al sorgere del sole o quando è ancora buio, all'inizio
andasse la mattina per tempo e confessassesi o dal cappellan loro o da qualche prete che
tempo e confessassesi o dal cappellan loro o da qualche prete che il cappellan
in una carrozza, tirata da buoi o pur da cavalli. g. gozzi,
, in anticipo su un tempo prestabilito o nell'ora opportuna. -anche: prematuramente
mia, al quale conviene che per tempo o tardi ciascuno arrivi, non avendo nessuno
l'usato lume / ch'io muti stile o volontà per tempo. =
, esservi connesso in un rapporto naturale o logico; essere di pertinenza o di
naturale o logico; essere di pertinenza o di spettanza, riguardare, concernere.
, 1-45: se 'l consilio serà dubio o al dicto o al facto che pertegna
'l consilio serà dubio o al dicto o al facto che pertegna, sempr'è da
facto che pertegna, sempr'è da tacere o no farllo o alegere piuo tosto
è da tacere o no farllo o alegere piuo tosto lo no che 'l sì
che importano poco. -essere utile o necessario, servire. cavalca, 11-48
a tucti coloro che fanno alcuno traffico o lavoro di fuore da panni, che
e ordiniamo che se avenesse che coiame o calzari o alcuna cosa la quale spectasse o
che se avenesse che coiame o calzari o alcuna cosa la quale spectasse o pertenesse
o calzari o alcuna cosa la quale spectasse o pertenesse alla decta arte nostra, la
nostra, la quale fusse furtivamente soctracta o furata d'alcuno, che quelle cotale cose
. 3. rientrare nelle attribuzioni o nei doveri di una persona o di
attribuzioni o nei doveri di una persona o di una categoria; competere, dipendere.
. dante, conv., ii-xi-9: o uomini, che vedere non potete la
: fare vendecta si pertiene a solo dio o a giudice secolare, ma non a
che diciamo, deono a buona equità pertenere o al filosofo, maestro de'buoni costumi
filosofo, maestro de'buoni costumi, o al ritorico, maestro del ben dire
. 5. appartenere come proprietà o come dominio. testi fiorentini, 241
si pertengono a me per ragione d'ereditate o per compera o per qualunque altra ragione
per ragione d'ereditate o per compera o per qualunque altra ragione,...
rimatore. 6. essere collocabile o compreso in un periodo di tempo,
. 3. appartenere come proprietà o come dominio. sanudo, li-224:
pèrtega, pèrtiga), si. asta o sbarra di legno molto estesa in
elemento nella costruzione di recinti e staccionate o, potendo essere facilmente impugnata e brandita
punti poco accessibili, per sospendervi arnesi o merci voluminose dividendo il peso fra più
espressioni comparative, per indicare lunghezza spropositata o alta statura e magrezza eccessiva.
che sia / più lungo d'una pertica o d'un maio. pascarella, 1-283
rimasta zitella. -come arma offensiva o difensiva o come oggetto contundente. -in
. -come arma offensiva o difensiva o come oggetto contundente. -in partic.
veste da mutare, stese in sulle pertiche o piegate nelle casse? s. bernardino
siena, 860: tu tieni dieci o dodici vestiri, e vèstine e 'goffani
. /... / sonate, o trombe! squilla, o martinella!
/ sonate, o trombe! squilla, o martinella! / inchina a lui [
-grossa trave del torchio a leva o tavola su cui si esercita la pressione
dal suo signore, quando lo vedeva o sentia venire, rallegravasi. trattato di
minuti, misticati con farina d'orzo o di farro, e questo cibo se
costituito da un'asta liscia di legno o di materiale plastico rigido con sezione circolare
parallele, le funi, le pertiche o gli appoggi. 6. bot
rigida, diritta, lunga cinque braccia o altra determinata misura, e serve allo
onze, aut pedi, vel trabuchi o pertiche, seu bubulce. c. bartoli
7-12: la pertica è dieci piedi o 40 palmi. 8. unità
: unità convenzionale pari a io are o 1000 m2. bonavia, 145:
spiagge marine l'alzamento del mare di 4 o 6 braccia solamente fa sparger l'acqua
: una vignetta il giovane, di nove o dieci pertiche. cattaneo, ii-2-287:
moltiplicato per dieci dà il decaro, o pertica metrica censuaria di mille metri quadri.
cantù, 3-204: la pertica metrica o decaro o decima parte dell'ettara è
, 3-204: la pertica metrica o decaro o decima parte dell'ettara è 1000 metri
siepe, per dieci alberi di selva o due pertiche di prato. 9
con una pertica verde! imprecazione ironica o scherzosa. -fare la pertica: eseguire
la pertica. -avere grande formato o notevole estensione materiale. d.
con la pertica. -saltare di palo o di ramo in pertica: passare da
non si devono giudicare dalle apparenze esteriori o dall'aspetto fisico. g. m
a raccattar le castagne che spontaneamente cadono o che si perticano per atterrarle. c
: orsù, volialla a le coltellassate / o con le lande o con gli spontoni
le coltellassate / o con le lande o con gli spontoni, / o vogliàn farla
le lande o con gli spontoni, / o vogliàn farla alle chiavarinate /..
alle chiavarinate /... / o veramente alle perticate / o correggiati.
.. / o veramente alle perticate / o correggiati. nannini [ammiano],
ogni commune. 2. campo o terreno misurato a pertiche. garzoni,
percuoteva il personale in modo che poco o nulla rimaneva da imporsi sul perticato ossia
. raffigurato simbolicamente appollaiato su una pertica o posatoio, su rami d'albero,
l'immediato misuramento lineare di terreno o d'altro, in aiuto dell'agrimensore.
: lungo le pertichette riempi di canne o d'altre verghette. carletti, 80:
mobile posta sul tetto delle vetture tranviarie o dei filobus attraverso la quale avviene il
teatr. personaggio che, rimanendo silenzioso o pronunciando poche battute, sostiene la scena
battute, sostiene la scena (teatrale o musicale) con un altro personaggio più
e denota quel personaggio che, muto o con poche parole, sostiene la scena
, sm. dial. il cavallo (o, anche, un altro animale da
due di fianco che sono la gabbia o cocchio. il trapelo. accademia senese
... trapelo, terzo cavallo o altra bestia che si attacca per rinforzo ad
a operare su oggetti posti in alto o a distanza). -anche: grosso
come ognuno sa, è un bastone o legno assai lungo, che serve a più
d'esso, non si vuole avere, o stigliano, in conto di 'arditezza irremissibile'
tenacia in atteggiamenti, comportamenti, azioni o anche convinzioni, idee, ecc.;
fedele. -anche: che non si arresta o muta atteggiamento o desiste da qualcosa di
che non si arresta o muta atteggiamento o desiste da qualcosa di fronte a ostacoli
pugno. -insensibile alle offerte amorose o all'espressione di un sentimento; scostante
negando, / e pertinace a'preghi o pur costante, / vi porgerà cagion quattro
interrompe, non viene meno, non decade o si dissolve per lusinghe o intimidazioni (
non decade o si dissolve per lusinghe o intimidazioni (un sentimento); che
proprio (un proposito); che ispira o determina comportamenti tenaci, costanti.
si vollono ismuovere. ugurgeri, 124: o pertinace e isvergognato amore, a che
4. che mantiene un atteggiamento o un'opinione con irragionevole, errata o
o un'opinione con irragionevole, errata o colpevole caparbietà; cocciuto nel non volerli
c'è lingua che si possa chiamare o comune d'italia o curiale, perché
che si possa chiamare o comune d'italia o curiale, perché tutte quelle che si
mitigare; che non viene a composizione o a pacificazione, che si protrae accanitamente
di tormentare. canteo, 61: o lagrime infinite, o lungo affanno, /
canteo, 61: o lagrime infinite, o lungo affanno, / e tu,
disagio. -anche: che non migliora o si risolve con le cure e i medicamenti
che determina ricorrenti accessi, disturbi cronici o periodici. libro della cura delle malattie
tunica che nell'occhio si chiama adnata o congiuntiva. a. cocchi, 4-2-51:
che non cessa la propria azione dannosa o letale; che non muta, che si
mutano. -che non è vinto o dissipato dalla luce del sole (l'
; con determinazione e risolutezza (autentiche o apparenti); fermamente, saldamente.
e convinzione; senza esitazioni né dubbi o ambiguità; risolutamente, inflessibilmente, inesorabilmente
bellicosità e violenza inesauste, senza cedere o arretrare, senza pensare a resa, a
riposta tenacia, con irragionevole, errata o colpevole ostinazione, a malgrado dell'evidenza
colpevole ostinazione, a malgrado dell'evidenza o dell'opportunità contraria; in modo opposto
; peccaminosamente. -anche: con maliziosa o malevola insistenza. bartolomeo da s.
, son quegli li quali di dio o delle creature o di cristo e della
quegli li quali di dio o delle creature o di cristo e della chiesa diversamente sentono
. -in senso concreto: singolo atteggiamento o preciso impegno ispirato a tale disposizione d'
eccessivo. -in partic.: il perdurare o il ripetersi costante di un fenomeno fisico
3. ostinato attaccamento a convinzioni o ad atteggiamenti, mantenuto a malgrado dell'
atteggiamenti, mantenuto a malgrado dell'evidenza o dell'opportunità contrarie; irriducibile ostinazione dettata
contrarie; irriducibile ostinazione dettata da malevolenza o da supponenza di sé, totale indisponibilità
exemplo e per spegnimento d'ogni cagione o vista che potesse mutarsi in vizio o
cagione o vista che potesse mutarsi in vizio o potesse dare alcuno aiuto o movimento o
in vizio o potesse dare alcuno aiuto o movimento o pertinacia alle membra della superbia
o potesse dare alcuno aiuto o movimento o pertinacia alle membra della superbia e d'
420: riposarmi delle molte oppressioni o per meglio dire de'lunghi contrasti,
che riguarda, che concerne direttamente qualcosa o qualcuno, che vi attiene strettamente;
a qualcosa, che vi è coerente o congruente, che ben vi si addice
congruente, che ben vi si addice o, anche, che ne consegue logicamente.
diretto e opportuno; che è strumento o schema intellettuale proprio di una determinata disciplina
so se io mi dica fu impaziente o animoso, cioè in opera pertenente a
del tormento, della perdita di tutta o della maggior parte della robba, della
geografico-politica (individuata con riferimento a regioni o stati). g. villani,
proprietà di, spettante a (un bene o un'entrata, specialmente pubblica o feudale
bene o un'entrata, specialmente pubblica o feudale); che fa parte di
di un determinato patrimonio pubblico, feudale o privato. sanudo, lui-171: l'
lui-171: l'anderà parte che niun rettor o camerlendo possi tocar ditti danari pertinenti a
decto testatore, così scritti come stampati, o da lui o da altri composti,
così scritti come stampati, o da lui o da altri composti, si faccia quello
della moglie. -che costituisce attribuzione o competenza specifica di una carica o di
attribuzione o competenza specifica di una carica o di un'autorità. caimo, 31
serve allo svolgimento di una precisa attività o funzione; funzionale rispetto al conseguimento di
si accompagna al prodursi di un evento o di un fenomeno; che serve in
evento; adatto a un certo uso o a un determinato ambiente. -anche:
cerchia, rispondente ai caratteri dei componenti o a quanto in essa si compie. -in
e portamento e parlante senza alcuna fronte o alcuno abito o atto pertinente a condizione di
parlante senza alcuna fronte o alcuno abito o atto pertinente a condizione di donna.
oggetto, che costituisce descrizione di qualcosa o considerazione in merito a essa, studio
a essa, studio, elaborazione scientifica o critica; che contiene la dottrina di una
acciocché del tutto si estinguesse ogni memoria o pretensione che avessero detti luoghi rovinati,
cosa destinata in modo durevole a servizio o a ornamento di un'altra (e può
cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un'altra cosa. ibidem
pertinenze possono formare oggetto di separati atti o rapporti giuridici. la cessazione della qualità
che fa capo a una determinata città o signoria feudale; contado. g.
: omne persona... che immectesse o facesse immectere bino in la dieta terra
. -per estens. territorio che circonda o è vicino a una città o a
circonda o è vicino a una città o a una regione o a un punto
a una città o a una regione o a un punto geografico; dintorni.
. ciò che attiene ideologicamente, logicamente o naturalmente a qualcosa. citolini, 96
umano, ma senza poterne render ragione o prova alcuna che vaglia. milizia, ix-16
essere che un lato diverso di essa o almeno una sua vicinissima pertinenza.
-anche: destinazione di un bene mobile o immobile, di una somma di denaro
de luca, 1-1-103: la lite publica o privata... sopra la sola
... sopra la sola pertinenza o possesso del feudo, senza controvertere il
, e devono essere sottoscritte dal capitano o padrone della nave per provare la proprietà
funzioni, compiti di una determinata autorità o soggetto (una materia, una questione
questioni... sopra la maggiore o minor pertinenza dell'esercizio d'una stessa
stessa giurisdizione abituale overo sopra la maggiore o minor competenza d'un istesso foro laicale
, ii-18-238: ecco ciò che penso o avviso o ricordo. ma la prego
ii-18-238: ecco ciò che penso o avviso o ricordo. ma la prego a non
anni di galera coloro che, scienti o sospettanti l'esistenza d'una setta o la
scienti o sospettanti l'esistenza d'una setta o la pertinenza d'un individuo ad una
5. ciò che attiene direttamente a qualcuno o a qualcosa; caratteristica peculiare; appropriatezza
persona si è dicere della persona nostra, o di coloro per cui noi dicemo,
un batterio gramnegativo detto hemophilus pertussis o bacillo di bordet-gengou; è caratterizzata da
rumorosa che ricorda l'ululato del cane o il raglio dell'asino (da cui il
si distinguono un periodo d'incubazione di una o due settimane, uno stadio catarrale aspecifico
gaspari seguita a raccogliere su memorie inedite o rare e a discutere quel molto che
vien tanto a dire quanto 'pertrazióne'o vero 'sorte', percioché quello che cloto ha
versare da parte a parte formando uno o più pertugi; bucare, forare,
fece pertugiare per vedere se fosseno vote o piene. boccaccio, viii-2-237: pertugiati
e metterle in acqua per quindeci giorni o venti, mutandosegli ogni dì l'acqua.
. 2. ferire di punta o di taglio, trafiggere, squarciare (
in un punto preciso (un muro o una siepe, per praticare un varco
non restò muro in cella né stanza sotteranea o cantina che non fosse pertugiata e tentata
grosso macigno, entrano in mare tre o quattro miglia e quivi, benedicendoli il popolo
marina, aprire a colpi di ascia o di scalpello dei larghi fori nella carena
28-23: già veggia, per mezzul perdere o lulla, / com'io vidi un
pertusxum (v. pertugio) o, secondo altri, da pertùsus (v
in partic. la terra, in profondità o, anche, in estensione orizzontale)
intatta; inadatto a contenere senza fuoruscite o perdite (un recipiente); che
pieno di fori (un organismo vegetale o animale, in partic. una spugna
. 2. fornito di uno o più buchi, in modo funzionale a
riprese, perché, se fallo alcuno o scorso di soverchia allegrezza era stato ne'
vettovaglie e per le riscossioni di alcuni sussidi o rendite del principe. giannone, iii-119
democrazia. alfieri, iii-1-37: la creazione o l'intrusione di questo personaggio [il
lucini, 4-262: far l'una cosa o l'altra significa aumentare la propria potestà
nesciuno si possa mettere in casa senza tua o mia licenzia. gemelli careri, 1-ii-233
. -anche in senso iron. o scherz., con riferimento all'influenza
scherz., con riferimento all'influenza o all'azione esercitata da una forza naturale
all'azione esercitata da una forza naturale o da una condizione esistenziale, da una
animo. poesie bolognesi, xcv-92: o mortai morte mia, malvasitate, /
è una grande podestà. -atteggiamento o gesto autoritario; carattere dispotico.
potestà tribunizia, tribunesca, dei tribuni o di tribuno, quello dei consoli,
quello dei consoli, detto potestà consolare o dei consoli, quello dei decemviri,
quello dei decemviri, detto potestà decemvirati o dei dieci cittadini, e quello di
riferimento alla storica contrapposizione fra potestà ecclesiastica o spirituale o sacra e potestà secolare o
storica contrapposizione fra potestà ecclesiastica o spirituale o sacra e potestà secolare o laicale o
o spirituale o sacra e potestà secolare o laicale o temporale o civile o esterna
o sacra e potestà secolare o laicale o temporale o civile o esterna o politica
e potestà secolare o laicale o temporale o civile o esterna o politica o profana
potestà secolare o laicale o temporale o civile o esterna o politica o profana.
laicale o temporale o civile o esterna o politica o profana. fiamma, 1-586
temporale o civile o esterna o politica o profana. fiamma, 1-586: la
, come in ogn'altra materia giurisdizionale o tra le due podestà, ecclesiastica e
generai distinzion che si dia della giurisdizione o podestà è... tra l'ecclesiastica
podestà è... tra l'ecclesiastica o spiritua le e la profana
spiritua le e la profana o temporale. giannone, 2-ii-191: la maraviglia
-potestà legislativa (disus. potestà legislatrice o del legislatore): autorità investita della
. 2. -disus. potestà giudicativa o giudiziale: poteregiudiziario. de luca,
non sono nulla in niun governo, o per dir meglio sono esseri negativi. a
, esercitato dal capo di una famiglia o di una comunità di tipo domestico sulla
e che non sono in podestà del padre o dell'avo possono avere cotal dignità e
seguitava la donna ad essere sotto il 'mundio'o sia sotto la podestà di chi era
patria potestà (disus. potestà patema o del padre): autorità sui figli minorenni
sui figli minorenni (legittimi, naturali o adottivi) che tradizionalmente spettava al padre
comune accordo (nel caso di separazione o di divorzio, l'esercizio spetta esclusivamente
dei genitori sino all'età maggiore, o all'emancipazione. questa potestà è esercitata
alla potestà dei genitori sino all'età maggiore o alla emancipazione. la potestà è esercitata
dal tutore sul pupillo (orfano minorenne o adulto interdetto per infermità mentale).
.. tirati innanzi dal principe loro o repubblica o re che si sia. conviene
tirati innanzi dal principe loro o repubblica o re che si sia. conviene
. -dio (nell'espressione alta o divina potestà: anche con riferimento al
del male, essendo la faccia vermiglia o l'iniqua volontà in cui si liqua l'
le potestadi invisibdi. -persona o insieme di persone che hanno una notevole
del proprio ascendente, del proprio prestigio o del proprio fascino (e ha valore scherz
di legge perpetua, non già per editto o bandimento, il quale dura durante la
lo fa. 5. ciascuna o l'insieme delle prerogative riservate a chi
quando il prelato eccedesse la sua potestà o scommunicasse senza far prima monizione nissuna.
potestà papale, del papa, pontificia o delle chiavi). falier, lii-3-26
espresso in maniera che non vi sia colore o pretesto di un altro contratto, in
mutuo dev'essere gratuito né può sperarsene o pigliarsene emoluménto alcuno, a segno tale
alcuna in mutazione della forma di quelli o di altre cose essenziali. s. maria
6. facoltà assoluta di fare o di non fare una cosa; possibilità
che sono in sua podestà di fare o di non fare. idem, purg.
che bianco e rosso sia, barbuto o raso. nannini [petrarca], 265
ommettere senza ostacolo ciò che fu comandato o proibito dalla legge medesima. rosmini,
tetri, caustici! nulla di bello o di gentile, intorno: ciò che s'
carducci, iii-7-392: non però dimenticheremo, o italiani, i morti. da poi
che se alcuno la volontà di dio o la podestà chiami fato, che esso
medesimo. -condizione di un costume o di una tradizione che si impone o
o di una tradizione che si impone o che assume importanza in un'attività,
-con riferimento all'attività del demonio o di altra personificazione del male.
10. ant. signoria di amore o della persona amata. federico li
1-ii-349: io me ne vo, o caro compagnone, / con redine a fortuna
-qualità intrinseca di una cosa (o anche di un'attività); proprietà
il suo nome principale, cioè 'vertù'o 'potestà'o 'troni'o qual altro s'abbia
nome principale, cioè 'vertù'o 'potestà'o 'troni'o qual altro s'abbia. libro
, cioè 'vertù'o 'potestà'o 'troni'o qual altro s'abbia. libro della
primo [ordine di intelligenze] animali santi o serafini..., il quinto
che nasce dall'esercizio di un potere o da una facoltà discrezionale; volontario;
facoltà discrezionale; volontario; che deriva o costituisce l'esercizio di una potestà,
di una potestà, di un potere o di un'autorità. romagnosi,
trecento, 83: item se lo potigaro o altro vindituri vindi oglio a cafiso.
za, / ni dizio, poza, o alcun potiménto / per partimento da ciò
ha una parte fondamentale in un'azione o in una faccenda (una persona).
, agg. letter. abitante, originario o nativo dell'antica città di potnia in
la quantità di acqua che una pianta (o un ramo) assorbe in determinate condizioni
stato son già per coperchio / di mille o più tra connellini e potte. guglielmo
/ t'attaccaresti con maggior dilletto, / o alla vitella o al tenerin capretto?
con maggior dilletto, / o alla vitella o al tenerin capretto? / perché so
, rabbia come per imprecazione, insulto o, anche, bestemmia. libri criminali
libri criminali lucchesi, 19: soc ^ o ladrone che me venisti a robbare,
abbia ad essere.. - (o potta del malanno! gli è qui bartolo
, sfoderò egli. firenzuola, 656: o potta di santa nuta di merda,
potta di santa nuta di merda, o ve'come salta di palo in frasca.
quel poltrone! mercati, 76: o potta di san casciano, io ho
di magrino. pasqualigo, 2-40: o potta della nostra, costui è il rivale
sua cara vittoria. grazzini, 4-451: o
(spesso nella locuz. fare del o il pottà). lalli, 12-106
pluto. l. bellini, 6-77: o ch'asinità sciocca / far nel mestier
. v. j: 'pottaionata': detto o atto da pottaione. = deriv
. v.]: 'portata': atto o detto di perso na che
qual è e quando il primo monumento o ricordo di prosa e di rima volgare in
), sm. tose. incollatura o rammendo o ricamo grossolano, mal rifinito,
sm. tose. incollatura o rammendo o ricamo grossolano, mal rifinito, eseguito
sia esso di calza, di ricamo o d'altro simile. tramater [s.
v.]: 'pottiniccio': cucitura o rimendatura mal fatta. fanfani, uso tose
), 2-3, 46]: 'pottiniccio'o 'pottinicchio': cucitura, rimendatura mal fatta
di diversi elementi per lo più liquidi o molli (con partic. riferimento a
, commistione disordinata e confusa di pensieri o di sentimenti. palazzeschi, ii-725:
, agg. disus. che si beve o è da bere; bevibile; potabile
a un vasto piatto / senza strepolo o creppaccio, / e, avaccio avaccio,
. soggetto a una possibilità o a una probabilità. einaudi,
si riferisce, che riguarda il poujadismo o, per estens., altri movimenti che
pound (1885-1972), alla sua opera o alla sua concezione letteraria e filosofica,
opera di e. l. pound o ne imita lo stile e i temi o
o ne imita lo stile e i temi o li richiama alla memoria. - anche
temperato. idem, 1-306: le farfale o sia poveglie... sono
a poventa, sotto l'ira del sole o gl'insulti di borea. pancrazi,
masso, / non cessa il vento o la crudel tempesta. aretino, 1-179:
questo è mestiero di femina da partito o di qualche poveraccia e non da gentildonna
in europa. nievo, 1-505: o poveraglia! schifosa e compassionevole piaga sociale
povera. iacopone, 41-2: o cristo onnipotente, dove site enviato?
parole ricoprire la ignoranzia loro et abbattere o sotterrare quegli altri che, umili e
, monsù, poveraccia piuttosto che arsella o tellina. moretti, iii-586: qualche vecchino
le guerre ricevono danno quelli che poca o niuna colpa hanno, come sono villani
sono presi e rubati e morti, o gravati di dazi o d'altri carichi più
e morti, o gravati di dazi o d'altri carichi più che gli altri.
gli altri, e sian pur saggi o matti, / tanto più quanto egli ha
gli dice che gli dèi agli re ospitali o sien caritatevoli co'poveri viandanti dànno i
dà, nulla mi radono alterati pesi o misure, né venditore il prezzo di
prezzo di mio sostentamento secondo sua ingordigia o di suo capo mi aggrava. nievo
sollecitudine. della casa, 715: o febo poverello! / qual delle muse
quella foggia. marino, 1-12-234: o come è lieve a chi dolor non sente
, 'n poterete, / sarete disprezzati, o poverelli. e. cecchi, 13-282
: per lo più in tono scherzoso o in formule di modestia). petrarca
modestia). petrarca, 125-79: o poverella mia [canzone] come se'
suo figliuolo, al suo cognato o padre, / poi lo baciava con pietoso
diren noi alla tua afflitta madre, / o chi sarà più quel che la conforti
naturalmente si sarebbe schermita, per modestia o mentita o sincera, ed egli si sarebbe
sarebbe schermita, per modestia o mentita o sincera, ed egli si sarebbe potuto
, per l'inettitudine e la goffaggine o per l'eccessiva bonomia. -essere un
, agg. disus. che è proprio o destinato ai poveri. -tassa poverile:
bene? secondo me quella poverina ama o ha amato qualcuno che non ha mai potuto
e come una avarizia senza mal dare o senza mal tenere...; come
nobili in abito semplice e dimesso, o anche logoro e gretto. idem,
suoi minori né di persone povere, inferme o misere. monte, 1-ix-74: ché
128-59: qual colpa, qual giudicio, o qual destino / fastidire il vicino /
pascoli, 1-750: sta allegro, o buon paonazzetto ricco. e non isdegnare gli
che contrafesse livre doe de marchesam, o per ^ ascaduno
sapere che ancora per via della marcantia o cambi tu puoi acquistare marchesati, ducati
farai convito, non apellerai li amici o 'parenti o 'vicini o '
, non apellerai li amici o 'parenti o 'vicini o 'ricchi, perché
li amici o 'parenti o 'vicini o 'ricchi, perché riconvitino te poscia
rendanti vicenda; ma chiamerai li poveri o l'infermi o li ciechi o gli attratti
ma chiamerai li poveri o l'infermi o li ciechi o gli attratti. novellino
li poveri o l'infermi o li ciechi o gli attratti. novellino, 9 (
imbecillità dei prìncipi tutti, l'ignoranza o l'infedeltà di chi li governa,
amici suoi in senato et a molti senatori o poveri di lodata vita concesse dignità tribunizie
della mancanza di lavoro, della solitudine o semplicemente gente di colore venuta qui inseguendo
, che è distaccato dai beni materiali o, secondo altre interpretazioni, conscio della
: tutti i personaggi sono insigni ribaldi o ipocriti o codardi e furbi volgari e poveri
i personaggi sono insigni ribaldi o ipocriti o codardi e furbi volgari e poveri di
carro così bello / rallegrasse affricano, o vero augusto, / ma quel del
poverissimo: forse d'un bracciante o d'un colono. sbarbaro, 1-33:
che polemicamente ricorre a materiali di scarto o di rifiuto o anche, nel proposito
ricorre a materiali di scarto o di rifiuto o anche, nel proposito di evitare ogni
, interviene sulla natura, esibisce animali o esseri umani colti nella più ovvia quotidianità
varie motivazioni (anticonformismo, egualitarismo o semplice ricerca di praticità e risparmio)
imparerei quando una lingua si chiami povera o ricca e che numero di vocabuli si
potremo risolverci se povero fusse il nostro o pur ricco fusse. giraldi cinzio, i-175
: facevo merenda colle vecchie serve di casa o col figliolo di martino, nella povera
sarebbe possibile che fosse molto più ricco o molto più povero. -chim.
commedia. serra, ii-517: 'o cavallina, cavallina stoma.. 'io
eminente, è stata definita virtù perfetta o perfezione della virtù. ma teoricamente, cotesta
dante, cono., hi-v-22: o ineffabile sapienza che così ordinasti, quanto
giudizio. algarotti, 1-ix-242: o di servile età povere menti! / nulla
che lui fece per sé, non seppe o non volle o onestamente non potette negare
per sé, non seppe o non volle o onestamente non potette negare alli amici:
suoi pensieri. carducci, 944: o cuor de'cuori, il sole divino padre
per tranquillarla. graf, 5-124: o mio povero cor, morta è la pace
quel suolo. gozzano, n-127: o il tetro palazzo madama.. / la
de'medici, 76: povera italia, o pecore, che eleggono / che i
povera italia. ghirardacci, 3-25: o povera bologna,... sei
loro proprietà e appartenente a povera gente o al comune. fogazzaro, 1-262:
in quanto esposte alla furia delle intemperie o in quanto soggette ad appassire e morire
: come la morte, bianca, / o sposa dell'aurora, / tornavi dalla
il povero, come altri dice, o, come dico io, il felicissimo enrico
del corpo, ma con sfumatura scherzosa o ironica: offeso, irritato, dolente
qualcheduno che portava un pezzo di cassone o di madia o di frullone, la stanga
un pezzo di cassone o di madia o di frullone, la stanga d'ima gramola
ed è da tenere in poco conto o addirittura da disprezzare); modesto,
modestia, se riferito alle proprie parole o opere). anonimo, i-595:
una professione), inetto (perciò ridicolo o screditato). manzoni, pr.
; in fisiologia, de'poveri fisiologi o piuttosto neanche questi. -anche con
in frasi esclamative, con tono di pietà o di ironia, anche come autocommiserazione.
s'abbandona. -con tono di deprecazione o di minaccia (generalmente seguito da una
. poveraccio. casti, vi-435: o poveruccia! / or raccontami un poco /
). persona di modeste condizioni (o, anche, che assume atteggiamenti di
povertaté), sf. mancanza più o meno completa o accentuata insufficienza dei mezzi
, sf. mancanza più o meno completa o accentuata insufficienza dei mezzi necessari per
le povertadi. giamboni, 10-20: o umana generazione, quanto se'piena di
idem, purg., 20-26: o buon fabrizio, / con povertà volesti anzi
per ciò che essi, il più o da speranza o da povertà ritenuti nelle
che essi, il più o da speranza o da povertà ritenuti nelle lor case,
, non essendo loro ella peso noioso o noia grave fuori di modo. lippomano
la povertà venendo in casa vostra, / o per pasto ebbe parolette e scuse?
tratto v'entrò, fece la gran cerna o separazione dalla falsa. 3
lenità e la mundizia di cuore sia verginità o castità, intendiamo meno come la sete
lo vedi che in masolino da panicale o in un masaccio. — come
. 5. scarso valore venale o economico di un oggetto. -in senso
cavalca, ih-132: io so, o signor mio, che solo coloro che
7. carenza di doti e attitudini intellettuali o di specifiche capacità in determinate attività o
o di specifiche capacità in determinate attività o discipline intellettuali. -anche in formule di
e negli altri amministratori de'pazzi o fatui e dei pròdigi ed altri, a'
di minori, quando per qualche tardità o offuscazione d'intelletto overo per povertà di
d'intelletto overo per povertà di spirito o per altro rispetto si possano paragonare a'
confessione ha subito l'assenso di pochi o molti, che indussero dal saggio di
che indussero dal saggio di quell'orazione o la povertà o l'impoverimento dell'ingegno
dal saggio di quell'orazione o la povertà o l'impoverimento dell'ingegno dell'oratore,
sorelle [di venezia]: siena o cambridge, ad esempio, il loro carattere
par custodito con qualche povertà e tristezza o con una certa monotonia colturale.
la quale non sappiamo determinarci a fare o a dire qualcosa. -insignificanza nei
8. mediocrità letteraria di un autore o della sua opera; limitatezza o fiacchezza
autore o della sua opera; limitatezza o fiacchezza di mezzi espressivi; inadeguatezza di
, 1-205: figùrati ora due milanesi o due piemontesi a parlare insieme italiano.
all'altro con l'aiuto di un dunque o con la ripetizione enfatica di uno stesso
essere stati prima naturali, poi scolpiti o dipinti. algarotti, 1-iv-415: conviene
dopo essersi ritenuto la povertà di tre o quattro mesi quella mia frottola ditirambica,
ditirambica, ricresciuta... di sette o ottocento versi,... me
o esoneri) in cui si trova chi non
risorsa economica e (per ragioni di salute o di età) non è in grado
beni superflui (cioè non strettamente necessari o non convenienti a tale loro condizione ispirata
spirituale... de'religiosi del clero o gierarchia regolare, li quali abbiano solennemente
poveròmini). uomo che ispira compassione o commiserazione per le sue condizioni materiali di
per le sue condizioni materiali di vita o, anche, per la sua pochezza
anche, per la sua pochezza intellettuale o spirituale (e vi può essere connessa
può essere connessa un'idea di disprezzo o, all'opposto, di simpatia).
e'ssé. rinaldo d aquino o rugieri d'amici o giacomo da lentini,
rinaldo d aquino o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 408:
pover uomo, malato per eccesso di lavoro o accasciato dalla miseria e dagli anni,
, 370: introduciamo le scuole serali o almeno le scuole nei giorni festivi; e
e sopra le spalle del pover uomo o del buon uomo, come si dice in
, modesta; uomo di vedute ristrette o di animo gretto e vile. carducci
ti conosco', dice il proverbio toscano. o panciuti zoliani, che ora vi credete
energie in un'attività inutile, inadeguata o velleitaria (e può assumere una connotazione
iron.). -anche: artista o letterato meno valente che attivo. carducci
disgrazia, una sventura, un lutto o che si trova in una situazione di
= comp. da povero e uomo o omo1 (v.).
d'un legname che si chiama arbero o vero povolare che sia ben gentile,
vero povolare che sia ben gentile, o tiglio o saligaro. = deriv
che sia ben gentile, o tiglio o saligaro. = deriv. da
nali tabulari, di colore giallo, bruno o verdastro. = deriv. dal
insegnatemi, di grazia, qualche droga o pozione, perché mi mantegna dritto sul destriero
zuccolo, 1-155: non basta il fregare o l'ungere di fuore il corpo,
pozion quando è l'uom sano, / o sotterra anderà per le scorrenze. da
/ della pozione: / se calda o frigida, / se poca o molta,
se calda o frigida, / se poca o molta, / se in una volta
via di volo per cambiare il cerotto o per versar la pozione al marito.
soluzioni edulcorate, una di bicarbonato sodico o potassico e l'altra di acido citrico
fanno [gli inglesi] la birra o l'ala, la quale fanno con formento
acqua, e possono fare la bevanda più o meno grave, aggiungendovi più frumento e
di tutti noi gringos. -bevanda o filtro magico. guido delle colonne volgar
. congerie caotica di concetti, di parole o espressioni. bocchelli, 10-18:
bocchelli, 10-18: quando poi capitava qualcuno o qualcuna che avesse tinta di teoretico filosofante
giuridica maggiore, prevalente (un diritto o un'altra situazione giuridica vantaggiosa facente capo
del suo soddisfacimento sul patrimonio del debitore o su certi suoi beni); assistito da
, secondo l'ordine della loro anteriorità o poziorità, sopra la quale nemeno si
creditori, li quali siano chiaramente anteriori o poziori, per le dilazioni e calunnie che
e calunnie che si dànno da'posteriori o collusivamente dal medesimo debitore o possessore per
da'posteriori o collusivamente dal medesimo debitore o possessore per impedire la vendita. g.
di qualunque altro creditore, quantunque poziore o anteriore ed ipotecario. 2
. l'essere poziore (un diritto o un'altra situazione giuridica vantaggiosa).
: in senso concreto, posizione preferenziale o privilegiata, causa di prelazione di un
chinazzo, 799: sotto qualsivoglia titolo o di anzianità o di privilegio d'
sotto qualsivoglia titolo o di anzianità o di privilegio d'anteriorità di tempo e poziorità
tavelli, la poziorità che dalle leggi o statuti di brescia viene concessa ai primi
l'orto] una piscina ovvero fonte o pozza, che in luogo di rivo succeda
dei minimi tratti dove affiorava acqua interna o dove ristagnava la piovana a far pozza.
viene fatta defluire l'acqua di scolo o piovana per poterla bere o per bonificare
di scolo o piovana per poterla bere o per bonificare un terreno. sassetti
della bagliva di galatina, 251: fabricando o fando fare pucze e latrine..
tanto da formare una pozzanghera sul suolo o sul pavimento. tommaseo [s.
più peso. questo è lavaggio a mano o a scossa, ma il verno che
miniere di zolfo, vetriolo, allume o altro fetido puzzo per i quali passa
infestato dall'acque che da alcuni pozzali o fori scaturivano spontaneamente alla sua superficie.
a tutte con far buone fosse scoperte o fogne aperte in pozzi smaltitoi o chiassaiuoli
fosse scoperte o fogne aperte in pozzi smaltitoi o chiassaiuoli. saraceni, ii-500: i
, col mio vestito di velluto, o restavo a dipingere sulla mia terrazza,
per indicare un lago di piccole dimensioni o anche il mare. lancellotti, 2-30
al mondo [il lago trasimeno] o gli fosse paruto una vile pozzanghera,
come si chiamava un gruppetto di due o tre capanne o qualche pozzanghera. comisso
un gruppetto di due o tre capanne o qualche pozzanghera. comisso, 5-285:
versato e diffuso a macchia sul terreno o sul pavimento. nievo, 388:
misura? onde in voi tanta oltracotanza, o fastidiosi vermini e lombrichi di cotesta vostra
questo mondo. -situazione morale o esistenziale di grandeabiezione. f. f
dell'angoscia. 7. situazione o ambiente pieno di confusione, di difficoltà
ambiente pieno di confusione, di difficoltà o anche d'ambiguità morale, di pettegolezzi
! 8. attività letteraria limitata o anche spregevole. carducci, iii-19-127:
, tra le dighe della scuola inaridì o stagnò in pozzanghera o lambì, rivoletto tenuissimo
della scuola inaridì o stagnò in pozzanghera o lambì, rivoletto tenuissimo, i fiorellini
micciano... sono due pozzette o sorgenti di certa acqua nera addetta.
e consistente per versarvi dentro sostanze più o meno liquide o molli. -in partic
versarvi dentro sostanze più o meno liquide o molli. -in partic.: fontana
adatti per la preparazione di un dolce o di una pastaalimentare. tommaseo [s
. capuana, 1-i-45: mi basta o un par di occhi o un nasino
: mi basta o un par di occhi o un nasino o una fronte o
par di occhi o un nasino o una fronte o una chioma di capelli o
o un nasino o una fronte o una chioma di capelli o due labbra o
o una fronte o una chioma di capelli o due labbra o una pozzettina del mento
o una chioma di capelli o due labbra o una pozzettina del mento. =
cui si raccolgono le acque di scolo o piovane per essere convogliate nelle fognature (
solide in sospensione. -pozzetto d'ispezione o di spia: condotto posto a intervalli
la rete di canalizzazione di una fognatura o dei servizi urbani, usato per consentirne
persone, altri ve n'ha con due o tre distinte tinozze o pozzetti.
ha con due o tre distinte tinozze o pozzetti. 4. buca o scavo
tinozze o pozzetti. 4. buca o scavo per la postazione di un pezzo
sedile con schienale concavo, di legno o imbottito, il quale forma con i
di tavole fatta a foggia di pulpito o sia di pozzo, in cui sedeva
modo alcuno... spianare o fare spianare mezzanelle o mezzane alla
... spianare o fare spianare mezzanelle o mezzane alla campigiana, né etiam
mezzi tondi per colonne, pozzini o altri simili fuori di squadro senza
per raggiungere una falda di acqua potabile o utilizzabile a scopo irriguo; attualmente può
ha sezione circolare e pareti di mattoni o di cemento armato; la parte più
certa importanza, si ricorre a idrovore o a pompe e, in questo caso,
tubi, è eseguito con scalpelli, trivelle o sistemi rotanti). -con sineddoche:
. -con sineddoche: muretto di protezione o pietra anulare che, per lo più in
acqua si trovi nella sommità della terra o almanco non molto profonda, deesi cavare il
montuosi... far tanti pozzi o cisterne d'acque piovane dentro a la città
acqua pura e allor cavata / da pozzo o da fontana o da piscina / o
cavata / da pozzo o da fontana o da piscina / o da fiume, ma
o da fontana o da piscina / o da fiume, ma ben purificata.
son migliori di quelle nate da deboi vene o di arena o terra. g.
quelle nate da deboi vene o di arena o terra. g. bargagli, 1-72
la servitù del passo alla sua casa o stanza per quella dell'altro vicino, o
o stanza per quella dell'altro vicino, o pure che nel pozzo o fontana del
vicino, o pure che nel pozzo o fontana del vicino possa mettere e tenere
l'ordine di questo intercalare: 'ascendi, o pozzo, canta le sue lodi,
, canta le sue lodi, ascendi o pozzo: i prìncipi lo hanno scavato,
legislatore e col loro bastone; ascendi, o pozzo, canta le sue lodi'.
, n. 1. -pozzo filtrante o freatico: quello che consente 11 prelievo
al felice riuscimento d'un pozzo forato o, come si disse modernamente, d'un
controppone all'acqua sorgiva, di cisterna o di acquedotto). imperato,
beversi acqua pura e semplice di fonte o di buona cisterna o di buon pozzo.
e semplice di fonte o di buona cisterna o di buon pozzo. pascarella, 2-133
. -pozzo a perdere, a smaltitoio o smaltitoio, assorbente: cavità che raccoglie
. con far buone fosse scoperte o fogne aperte in pozzi smaltitoi. targioni tozzetti
quello che dà esito alle acque superflue o all'immondizie. p. cuppari,
s. v.]: 'pozzo assorbente'o 'smaltitoio'o 'a smaltitoio': pozzo
v.]: 'pozzo assorbente'o 'smaltitoio'o 'a smaltitoio': pozzo nel quale
di condurre fuori le acque con canali o di inalzarle con macchine; ma il buon
intrapresa. si chiama pure 'pozzo assorbente'o 'smaltitoio'quello fatto per dare esito alle
da pozzi smaltitoi. -pozzo biologico o chiarificatore: fossa settica, costruita di
: fossa settica, costruita di cemento o con elementi prefabbricati e formata da due
deposito dei fanghi. -pozzo della scea o della scinga: in una ferriera,
. pozzonero. 3. serbatoio sotterraneo o interrato, che serve per riporvi derrate
il grano] a lungo le strade publiche o ne'luoghi propri le cave sotterranee o
o ne'luoghi propri le cave sotterranee o nel tufo overo nel terreno asciutto,
bello, senza che pigli di rancido o di altri cattivi odori e sapori, egli
che è necessario metterlo subito fatto ne'pozzi o nelle pile o coppi ben puliti che
subito fatto ne'pozzi o nelle pile o coppi ben puliti che siano, in stanze
, scavati tutti d'un pezzo, o quadri o cilindrici, e capaci di contenere
tutti d'un pezzo, o quadri o cilindrici, e capaci di contenere sino
asse verticale di sezione ellittica, quadrata o rettangolare, praticato artificialmente e destinato a
gallerie praticate sul declivio di un monte o non convenga ricorrere a discenderie; si
, insieme con quello principale e con o senza l'aiuto di ventilatori, una
in comunicazione fra loro i vari livelli o come via di scampo per il personale
certi profondi pozzi cavati a questo fine o nell'aperture e nelle rovine dei monti
arrostiscono il minerale. -pozzo di petrolio o petrolifero (ant. pozzo d'olio
-con riferimento a giacimenti di gas o a sacche metanifere. redi,
gittasse poi l'uomo una grandissima pietra o altra cosa grave, io dico che
e terreni calcarei; ha sezione più o meno circolare, profondità variabile ed è
come il pozzo di s. patrizio o essere il pozzo di s. patrizio':
empiersi mai. -recipiente, contenitore o anche spazio difficile da riempire, colmare
anche spazio difficile da riempire, colmare o occupare. pauli, 270: 'pozzo
una cosa che mai non si riempie o si sazia. e probabile che un tal
tal dettato abbia avuto origine dal pozzo o piuttosto grotta di quel santo.
di quel santo. -persona o istituzione che ha illimitate possibilità economiche (
-con riferimento a una grande ricchezza interiore o alla profondità oscura del subconscio. montale
vizi. 9. persona dottissima o ricca di idee, di capacità,
10. condizione esistenziale, psicologica o sentimentale piena di angoscia, di affanno
sentimentale piena di angoscia, di affanno o dominata da un sentimento intenso, profondo
sopportare i carichi trasmessi da un edificio o da un'altra struttura. -pozzo
per l'aerazione di una galleria ferroviaria o stradale. cavour, i-351: si
. 20. marin. qualsiasi fossa o locale di un'imbarcazione, stretto e
metterle al sicuro, onde non siano danneggiate o disordinate dai movimenti degli effetti che trovansi
un tempo era costituito da casse di legno o di ferro; anche nell'espressione pozzo
dell'acqua subisce variazioni secondo l'alta o la bassa marea, consentendo il funzionamento
guglielmotti, 428: 'idrometro di marea'o 'misuraflusso': è uno strumento fisso nei
si pratica un pozzo dentro terra o in luogo riparato, che comunica alla libera
e si abbassa, secondo che cresce o cala la marea: e quivi un
contromine e, anche, per vanificarne o ridurne gli effetti. p. cattaneo
per la contramina, facendo cavare fosse o pozzi, l'uno ben vicino dell'altro
a livello, senza avere a salire o scendere... fatto dunque il pozzo
, per fare, per isventare o per riconoscere le mine o le contrammine.
isventare o per riconoscere le mine o le contrammine. -pozzo della mina:
v.]: 'pozzo secco': persona o famiglia così povera o così avida,
secco': persona o famiglia così povera o così avida, che qualunque sussidio è
'essere un pozzo secco': di persona poverissima o con troppi bisogni. -essere
combinato per una figlia, si preannuncia o è risultato disastroso. l. strozzi
per affogarcisi: per indicare una scelta o una decisione rovinosamente sbagliata. p
non vi è nessun motivo di fretta o di urgenza. r. sacchetti,
di colore variabile dal grigio al rosso o al bruno; sono formati da deiezioni
tevertina] stia ben coperta dal sabbione o vuogli dire puzzulana come la chiamano loro
: le calcine similmente fatte d'albazano o d'altra pietra... ben incorporata
con un terzo di calce, subito o dentro o fuori dell'acqua messa in opera
terzo di calce, subito o dentro o fuori dell'acqua messa in opera fa
la sola ottima calcina coll'ottima arena o pozzolana fanno l'ottimo intonaco per li
. il suo colore è rosso-bruno o rossiccio; ma ve n'ha pure della
fase, la fase di semplice emanazione o fase pozzuoliana come io la chiamo da
ha per lo più una pianta circolare o rettangolare e la capacità dev'essere commisurata
; si può costruire di calcestruzzo cementizio o di muratura e, per facilitare la svuotatura
con una comune soletta di cemento armato o con una volta cilindrica di mattoni e
: non occorrerà tanta diligenza di chiaviche o fogne o pozzi neri. note al
occorrerà tanta diligenza di chiaviche o fogne o pozzi neri. note al malmantile,
; ma propriamente 'pozzo nero'è bottino o fogna smaltitoia del cesso, a differenza
neri, ecco che cosa faceva nicastro; o le chiaviche. -con metonimia
e, quando il fusto ha due o tre gradi di foglie, gli somministrano
, sm. pozzo piccolo o stretto (anche in espressioni comparat.)