(una persona o una comunità); proseguire, perdurare
prolungato; mantenere in un determinato ordine o condizione o in una determinata linea.
mantenere in un determinato ordine o condizione o in una determinata linea. bonagiunta,
perseverazion di quiete e di movimento della spada o della vita delli combattenti.
di una particolarità (fonetica, morfologica o sintattica) da una parola a un'
altra che nella frase la segue immediatamente o che a essa si riconnette. 5
caratterizzata da esagerata ripetizione di singoli temi o formule verbali che appesantiscono inutilmente il
di un atteggiamento volto a un fine o di movimenti ritmici coordinati dopo che il
due imposte situate all'esterno di finestre o porte a balcone in modo da attenuare
un'intelaiatura incernierata esternamente di legno o di ferro con montanti verticali fissi o
o di ferro con montanti verticali fissi o mobili, con stecche orizzontali inclinate verso
avvolgibile: quella formata da stecche di legno o di plastica o di metallo, unite
da stecche di legno o di plastica o di metallo, unite strettamente in modo
carica. -confezionato con i materiali o secondo i metodi e i procedimenti caratteristici
vari motivi con perle d'oro o argentate. 2. che è nato
argentate. 2. che è nato o abita in persia, che proviene da
, che proviene da tale regione (o dai territori che appartenevano anticamente alla persia
re dario persienna, / anzi ch'irtania o sichia vincesse. roseo, v-110:
del baccarà. -formato da popolazioni o da personeoriginarie della persia. g.
, iii-3-163: grazie di quest'onore, o re; ed inchinandomi alla persiana io
, creato, preparato secondo le tecniche o il gusto di tali popolazioni.
messisburgo, 64: torta di nespile o persiche. giovio, ii-247: ho in
stavano fuori per qualche settimana, digiunando o mangiandosi qualche cipolla o qualche persica fregata
settimana, digiunando o mangiandosi qualche cipolla o qualche persica fregata ai mercatini. -l'
la persicaia nasce vicino all'acque ferme o presso a quelle che corrono molto piano
. -anche: che vive o abita in persia; originario della persia
. si fa di guscia di mandorle o di persichi arsi. 2.
soderini, hi-551: il 'noce persico'o 'persico noce'è 3 3
lievemente amarognolo, come di mandorla, o, più precisamente di quella mandorla che
sole: pesce teleosteo (eupomotis gibbosus o pomotis aureus) originario delle regioni dell'
lxvi-1-268: lucci, tenche, raine o carpe, persichi, lamprede grandi e
è così poco naturalista che non abbia gustato o non sia disposto a gustare le sardelle
il limite di tempo a partire da cui o verso il quale si estende la durata
che persiste, che dura a lungo o da lungo tempo. -in partic.
-con riferimento a un'alterazione fìsica o psichica. capuana, 1-iii-203:
lei ha bruscamente congedato era lei: o meglio la sinfonia dell'opera comica di
. 6. che non muta disposizione o natura, mantenendosi inalterato; immutabile.
sono dissolubili, ma può essere che o da virtù intrinseca o estrinseca sieno eternamente
può essere che o da virtù intrinseca o estrinseca sieno eternamente persistenti medesimi, per
distinguere le foglie, cioè in 'foglie caduche'o 'annue',... 'foglie perpetue'
'annue',... 'foglie perpetue'o 'persistenti'che vivono alcuni anni e dipoi
perpetua, per lo più rimanendo immutato o subendo variazioni non sostanziali. -anche
: persona che per il proprio comportamento o modo di vivere e di pensare costituisce
modo di vivere e di pensare costituisce o manifesta il perdurare e il tramandarsi di
dei solidi. 2. il perdurare o il prolungarsi di una sensazione fisica.
-il resistere nel tempo di un sentimento o di un atteggiamento. d'annunzio
, 69-182: io vi chiedo, o fratelli, soltanto 'un franco'per la libertà
importuna ed eccessiva, in un comportamento o in un atteggiamento. de roberto,
: malgrado la folla de'suoi nemici o detrattori, io non so cessare d'amarlo
prima giornata di sole dopo forse dieci o dodici giorni di tempo pessimo, non però
massa dei pezzi ci appare il 'persistere attuale o provvisorio'del sistema. -continuare a
ebrezza. 8. continuare a parlare o a scrivere mantenendo un determinato tono o
o a scrivere mantenendo un determinato tono o schema espressivo o insistendo nell'uso di
un determinato tono o schema espressivo o insistendo nell'uso di una particolare figura
parte laterale del collo? o. continuare a essere diffuso e a rivestire
-essere ancora presente come elemento simbolico o rituale. e. cecchi, 8-117
una determinata sillaba nelle differenti voci verbali o nella declinazione (l'accento).
più speranza di ritrovare e di riavere o di rimettere nello stato di prima.
dare e avere. -caduto o tolto di mano (un oggetto, un'
-affondata nel corso di una battaglia o di ima tempesta (un'imbarcazione)
-ant. che non contempla restituzione o rimborso (un'imposta, anche nella
. che non è più in proprio possesso o sotto il proprio dominio (un territorio
lo più in seguito a una guerra o a una battaglia). -in partic.
. 6. 4. venuto meno o gravemente compromesso; ottuso, affievolito (
, una caratteristica, una dote fisica o intellettuale). tanaglia, 1-189:
in piedi. 11. invisibile o scarsamente distinguibile, confuso, indistinto.
una contadina, curva sulla vanga nel campo o a rifar la lettiera in una stalla
-che non risalta in un insieme di oggetti o entità di dimensioni o importanza maggiori.
insieme di oggetti o entità di dimensioni o importanza maggiori. tommaseo [s.
che non sia facile a ritrovare o discemere fra altri oggetti, per la sua
impressionato, turbato profondamente da una passione o anche da un vizio. casalicchio
considerarsi impossibili od assurde. -innato o acquisito (una conoscenza); fatto
dall'uomo ciò ch'egli subbiettivizza più o meno coll'attività o almeno colla cognizione;
egli subbiettivizza più o meno coll'attività o almeno colla cognizione; imposseduto ciò che
potere per la posizione sociale che occupa o per la ricchezza che possiede; che
giove in un con marte / andando o trino, capitani forma / d'esercito e
di fanti; talor gran regi face / o sovrastanti nella patria loro / o ottimi
/ o sovrastanti nella patria loro / o ottimi tra 'popoli e possenti. niccolini
: vede oppresso il pupillo, vedova o men possente. -che esercita un
una grande influenza sulle faccende dello stato o sull'opinione pubblica. d. bartoli
d'amore sia segnore stante, / o che sua forza aggia valimento: / ca
parole e di esemplo edificare / sanza superbia o nulla dazione. cantari, 167:
. -con riferimento a divinità pagane o, anche, al demonio.
possenti numi!: per esprimere impazienza o risentimento. saluzzo roero, 1-i-147:
stato la fedel tua gente, / o sempre invitta in terra e in mar
non è senza maraviglia il vedere venti o trenta cattivi bastimenti scorrer sovranamente sui mari
ch'io vi riveggia ed oda, / o cari sguardi, o parolette accorte,
oda, / o cari sguardi, o parolette accorte, / fiamma dolce e possente
accosta l'intelletto / vi sacro, o donna, un tempio ricco e saldo:
schermo né difesa, / onde vadne o penelope fu presa, / e lega il
tantoché dal tempo siano le catene consumate o infrante dallo sforzo d'una possente ragione
dallo sforzo d'una possente ragione o dal capriccio d'un sostenuto dispetto. pirandello
/ strale che sdegno ti ministri, o giove, / e se dal ciel
di raggiungere l'effetto voluto suscitando emozioni o impressioni forti e immediate; persuasivo,
e possente è. gesualdo, lxv-130: o se benigno amor di sì possenti /
, 11-ii-321: perciocché ogni persuasione si fa o con gli argomenti o movendo gli affetti
persuasione si fa o con gli argomenti o movendo gli affetti o mostrando i costumi
con gli argomenti o movendo gli affetti o mostrando i costumi, dee egli fra
forza le semplici ragioni di persuaderci questa o quell'altra cosa: tuttavia non può
iii-2- 234: dove sono, o bologna, i possenti, / i guerrier
di sé, e scontrandosi nella mandria o greggi di pecore, colla sua mano
; poderoso (una parte del coipo o la complessione). bembo, 10-vi-87
grotte / che t'assecondano, vaste / o anguste, ombrose e amare. /
e possenti. lemene, i-322: vieni o del gran guzmàn brando possente, /
alberi di nave intagliati come bastoni di pastori o di pellegrini, sembrano piantate lì a
/ de'più fedeli ch'abbia duca o prencipe, / forza sarà ch'a me
52: quasi quercia di monte urtata o scossa / da ogni lato e da
12. dotato di eccelse virtù morali o doti spirituali (una persona).
13. che ha grandi doti intellettuali o artistiche, tanto da suscitare entusiasmi e
di abbondanza. cesarotti, 1-ii-252: o tra 'miei duci il primo / gaulo
nel caldo affetto. carducci, iii-4-131: o come quando wagner possente mille anime intona
viventi alcuno, / per darti, o italia, un popolo novello, /
relazione con la prep. a, di o con una prop. dipendente).
paurosi quelli che sono possenti di fare o gran pemizie o gran dolore. marino,
sono possenti di fare o gran pemizie o gran dolore. marino, 1-11-40:
una mole d'acqua pur un capello o altro minore spazio osservabile più di quel
muratori, 6-173: anche il bello o il brutto, anche il vero o il
bello o il brutto, anche il vero o il falso son possenti a mettere in
. idem, par., 23-87: o benigna vertù che sì li 'mprenti
. idem, par., 33-70: o somma luce che tanto ti levi /
. di pouvoir formato sul lat. posse o deriv. direttamente da un lat.
dalla francia quando erano unite, oggidì o divise o possentemente divertite da'svedesi.
quando erano unite, oggidì o divise o possentemente divertite da'svedesi. solaro della
io. 5. con impressione o suggestione travolgente, irresistibile. baretti
10-14: vuol mammone che 'l figliuolo o l'erede manuchi e bea...
da iacopo figliuolo panci per lo pre ^ o ke dett'è. fiori di filosofi
alcuno patrono de vignie, iardine, o altri possessiuni e terreni seminati..
seminati... denunziasse alcuna persona o animali che avessero facto dampno..
dai fondamenti. -figur. cosa o persona che costituisce una fonte di guadagno
(per lo più in senso scherz. o iron.). lorenzino,
suo forretto, mi dirà se sei pudica o no. -alla possessione: nella tenuta
città italiane, imposta sui beni immobili o anche sui loro passaggi di proprietà.
, morale. dante, xlix-42: o cara ancella e pura, / colt'hai
territorio soggetto alla sovranità di un principe o di uno stato o di un popolo;
di un principe o di uno stato o di un popolo; dominio. a
». bibbia volgar., vii-340: o israel, come è grande la casa
sovranità, signoria esercitata su un territorio o su una città in virtù d'una legittima
città in virtù d'una legittima sovranità o con l'impiego della forza militare.
consiglio, si contentò d'avere al sicuro o la possessione di milano o di fiandra
al sicuro o la possessione di milano o di fiandra senza mettere in pericolo il
? -potere sovrano di un principe o di un governante. granucci, 1-121
-periodo durante il quale un principe o un governante esercita il suo dominio.
di stima, la quale alcun possa acquistare o con nessun sua spesa o con tal
possa acquistare o con nessun sua spesa o con tal spesa che gli rendesse frutto
un oggetto (con connotazione scherz. o iron.). faldella, ii-2-5
sicura e permanente di un bene spirituale o morale. mazzeo di ricco, 209
-disponibilità piena di una dote spirituale o intellettuale. p. f.
convinzione maniacale di essere preda del demonio o, in generale, di uno spirito
papini, x-1-371: se infermità dell'anima o possessione diabolica non saprei dire, ma
i cenobi- ti] avesse in possessione o terre o case, le vendeano.
ti] avesse in possessione o terre o case, le vendeano. -tenere
mangiare. -assumere, tramite atti o cerimonie opportune, l'effettivo esercizio di
ch'egli indugiò a fare questa incoronazione o, per meglio dire, seconda cerimonia del
grado. roseo, v-6: o iddio potentissimo, e che si è fatto
nella possessione: rendere di nuovo padrone o signore. statuto del comune di
. attaccamento egoistico a beni, vantaggi o prerogative personali. calvino, 14-95
totale predominio psicologico su una persona amata o anche su un interlocutore, accentrandone l'
su un interlocutore, accentrandone l'attenzione o l'interesse o accattivandosene l'affetto,
, accentrandone l'attenzione o l'interesse o accattivandosene l'affetto, anche con ricatti
una relazione di appartenenza, di dipendenza o di inerenza (una particella del discorso
del discorso, che si considera aggettivo o pronome a seconda che sia usata insieme
sua. -che indica appartenenza o possesso (un complemento). -comportamento
per lo più da un nome proprio o comune, di cui sostituisce il genitivo.
possessivo significa cosa pos- sessa da qualcuno o pertinente ad alcuno, come paterno,
intorno alla quale s'aggira l'azzione o l'azzioni, è da sapere che i
azzioni, è da sapere che i titoli o si formano dalla persona in forma patronimicale
rr] i ^ 'aeneis, achilleis', o in forma possessiva, come 'osixraeta.
violento e geloso (lo sguardo) o che denota una volontà di dominio esclusivo
, a teatro, in un villaggio o nell'infanzia. 3. incline
predominio psicologico su una persona amata, o anche su un interlocutore, accattivandosene l'
affetto anche con pressioni e ricatti affettivi o accentrandone l'attenzione e l'interesse.
. possésso1, sm. detenzione materiale o, comunque, effettiva ed esclusiva disponibilità
, il possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, il possesso ingiustificato
un soggetto su un bene (direttamente o per mezzo di altro soggetto che lo
), che si manifesta in un'attività o in un comportamento corrispondente all'esercizio del
del diritto di proprietà { possesso dominicale o possesso in senso stretto) o di
dominicale o possesso in senso stretto) o di un altro diritto reale (possesso
altro diritto reale (possesso di diritto o quasi possesso) e si accompagna con
bene stesso come oggetto di proprietà (o, rispettivamente, di altro diritto reale
le cose, che non hanno padrone o perché non l'ebbero mai o perché
hanno padrone o perché non l'ebbero mai o perché il legitimo signore ne trascurò il
alle volte questi atti sogliano seguire per amorevolezza o per famigliarità o cortese permissione o per
sogliano seguire per amorevolezza o per famigliarità o cortese permissione o per trascuraggi- ne.
amorevolezza o per famigliarità o cortese permissione o per trascuraggi- ne. segneri, i-555
come imprestati, allogati, affittati o depositati: ed è di beni a cui
per altre che per queste cagioni: o che dilapidi le sue fortune, o che
: o che dilapidi le sue fortune, o che le trascuri, sicché altri se
del dominio'e spiegasi che questo possesso o ubero esercizio quanto alla libertà consiste nel
il possesso è la detenzione di una cosa o il godimento di un diritto, che
godimento di un diritto, che uno ha o per se stesso o per mezzo di
, che uno ha o per se stesso o per mezzo di un altro, il
il rischio di sentirsi rispondere: « o infine, chi t'ha costretto ad anticiparmeli
un'attività corrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale. si può
diritto reale. si può possedere direttamente o per mezzo di altra persona che ha
707: 'possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli'. ibidem, 708:
fa presumere la legittimità del corrispondente diritto o che fa acquistare il diritto stesso per
fa acquistare il diritto stesso per usucapione o prescrizione acquisitiva). de luca
regali non possono aversi da privati o dagl'inferiori senza titolo overo senza concessione del
non quando vi concorresse un possesso immemorabile o almeno centenario. muratori, 7-v-64:
'civile', non per la qualità di giusto o ingiusto, ma pella sola competenza,
primitivo, che si acquista con un atto o un'attività svolta direttamente nella cosa)
quello che continua in capo all'erede o all'acquirente (il quale, ai fini
'occupazione', coll''accessione'o con qualunque altro mezzo nel quale
immaginario: quello acquistato solo simbolicamente o nominalmente (in forza di un
), con l'azione di turbativa o manutenzione { possesso manutenibile o turbabile) '
di turbativa o manutenzione { possesso manutenibile o turbabile) ', può essere recuperabile
recuperabile, nel caso di spoglio clandestino o violento, con l'azione di reintegrazione
violento, con l'azione di reintegrazione o di spoglio { possesso reintegrabile); e
; e, come possesso prescrittibile (o usucapibile o ad usucapionem), può
, come possesso prescrittibile (o usucapibile o ad usucapionem), può dare luogo
della proprietà in virtù di usucapione (o prescrizione acquisitiva) se dura per un
una mera detenzione per ragioni di servizio o di ospitalità, cioè che non sia
per cui deve trattarsi di possesso annuale o ultra-annuale, cioè che duri da almeno
ultra-annuale, cioè che duri da almeno o da oltre un anno; possesso continuo e
continuo e non interrotto; possesso pacifico o non-violento, cioè che non sia stato
, cioè che non sia stato acquistato o conservato con la violenza; possesso pubblico
conservato con la violenza; possesso pubblico o non-clandestino, cioè che non sia stato
, cioè che non sia stato acquistato o conservato in modo clandestino; in altri
di taluni di tali requisiti si parla o si parlava di possesso illigittimo o viziato
si parla o si parlava di possesso illigittimo o viziato o vizioso: cioè di possesso
si parlava di possesso illigittimo o viziato o vizioso: cioè di possesso clandestino, violento
: cioè di possesso clandestino, violento o forzoso, di mala fede, ecc.
dopo che sarà stato tracciato il canale o almeno piantati i limiti del medesimo.
si è ogni possesso il quale sia affetto o da 'violenza'o da 'dolo'o
possesso il quale sia affetto o da 'violenza'o da 'dolo'o da 'clandestinità'o
o da 'violenza'o da 'dolo'o da 'clandestinità'o da 'precarietà'. idem,
o da 'dolo'o da 'clandestinità'o da 'precarietà'. idem, 4-1048: il
. il possesso acquistato in modo violento o clandestino non giova per l'usucapione se
se non dal momento in cui la violenza o la clandestinità è cessata. ibidem,
di un diritto reale sopra un immobile o di un'universalità di mobili può,
, non gravato da oneri, vincoli o limiti. -anche: piena e libera
causata dal non possesso degli strumenti produttivi o dalla sola organizzazione scientifica e dalla suddivisione
lavoro, insomma dovuta al capitalismo o problema anche di una società socialista, l'
giuridica vantaggiosa regolata dal diritto pubblico statale o ecclesiastico; effettivo esercizio di una giurisdizione
ecclesiastico; effettivo esercizio di una giurisdizione o di un potere pubblico; effettiva detenzione
carica o di un ufficio pubblico. -possesso del
tutte le persone ecclesiastiche nominate a'benefici o provedute di essi dalli due re avanti
riconosce tutti i rescritti che vengono di roma o dalla santa sede, sì come le
sua preziosa giurisdizione. -possibilità effettiva o attuazione concreta di un diritto o di
effettiva o attuazione concreta di un diritto o di un privilegio. pallavicino, 10-ii-9
effettivo conseguimento della detenzione di un ufficio o di una carica pubblica; intronizzazione,
di signoria politica, sia essa dotata o no di un titolo legittimo, o in
dotata o no di un titolo legittimo, o in modo temporaneo, a titolo di
modo temporaneo, a titolo di occupazione o controllo militare. -stor. dir.
conseguito in conformità alle norme (reali o presunte) del diritto internazionale.
(per lo più di origine tradizionale o consuetudinario, che ha fondamento soltanto in
temporale fu dato al papa dai cattolici o sia dal popolo, non era un tal
era risoluzione della lega di non offendere o invadere i possessi della chiesa, ma
se in lui l'amore fosse diminuito o aumentato dal possesso. cicognani, 3-198:
cosa egli premendo in seno / che o nell'acuta voluttà vien meno / del
6. godimento di un bene spirituale o intellettuale o affettivo. loredano,
godimento di un bene spirituale o intellettuale o affettivo. loredano, 2-i-57: non
: non paventa gli orrori del sepolcro, o figliuolo, colui che co 'l possesso
-l'avere in sé una dote intellettuale o un complesso di conoscenze. giordani
non spelte: trattenute non per convenienza o generosità; ma perché, una volta
possesso di parma. -diventare possessore o proprietario. loredano, 1-113: era
privata. -assumere, tramite atti o cerimonie opportune, l'effettivo esercizio di
di una giurisdizione, di un ufficio o di un beneficio ecclesiastico. caro,
lasciasse pigliare il piossesso ad alcun arcivescovo o vescovo delle chiese in regno senza l'assenso
la vendeva a qualche altro soldato per due o tre pezze di spagna. calandra,
mente nostra venga in possesso delle idee semplici o essenze delle cose, noi ci troviamo
anzi gli stessi ecclesiastici comunemente lo fomentarono o col- l'approvarlo o col permetterlo.
comunemente lo fomentarono o col- l'approvarlo o col permetterlo. -in relazione con
dell'uomo'? tenere con sé o presso di sé. bemari,
ultimi amanti / pur sentissero amor lungi o d'appresso. -levare di possesso
-levare di possesso: privare della detenzione o della proprietà di un bene.
denina, 1-ii-258: alcune città libere o privilegiate, essendosi mantenute in possesso di
della nave, farà co'marinari alcun contratto o
in modo alcuno a suo proprio nome o particolare autorità a'marinari l'osservanza di
povertà per altre che per queste cagioni: o che dilapidi le sue fortune; o
o che dilapidi le sue fortune; o che le trascuri, sicché altri se ne
agg. ant. tenuto con sé o presso di sé, a disposizione, in
, in base a un diritto legittimo o per semplice appropriazione di fatto (un
appropriazione di fatto (un bene mobile o immobile). spandugino, 167
dominato per esercizio di una legittima sovranità o con l'impiego della forza militare (un
, lii-5-208: pongo anco in questa otto o nove isole, che sono in un
. dir. civ. che detiene o esercita il possesso di un bene.
140: l'altra ispezione o specie di beni vacanti spettanti al fisco
lettera è tirata. il possessore dovrà o negoziarne il ritorno o farlo passare per
. il possessore dovrà o negoziarne il ritorno o farlo passare per le piazze più comode
elementi d'ogni lavoro, terre, credito o capitali; gli altri, privi di
, / salutali in mio nome, o peregrino. panzini, ii-95: mi hanno
ha il possesso legittimo di un bene o ne è proprietario. c. levi
nell'onesta convinzione che essa gli appartenga o, rispettivamente, nella consapevolezza che essa
consapevolezza che essa non gli appartiene (o avendo trascurato, con colpa grave,
la benignità de'canoni ha procurato di ritornare o d'approssimare in molte cose i giudici
approssimare in molte cose i giudici dalla solennità o dalla severità delle leggi civili alla pristina
classe sociale dei proprietari di beni mobili o immobili. nardi, 37: così
i quali hanno in loro dominio e proprietà o fondi di terra o case o mercanzie
dominio e proprietà o fondi di terra o case o mercanzie o merce universale data a
proprietà o fondi di terra o case o mercanzie o merce universale data a censo
fondi di terra o case o mercanzie o merce universale data a censo o sui
mercanzie o merce universale data a censo o sui banchi pubblici o particolari. lastri,
data a censo o sui banchi pubblici o particolari. lastri, i-30: il
mutare natura a qualunque siasi terreno sterile o selvaggio e ridurlo in ottima vigna,
e ridurlo in ottima vigna, uliveto o campo di bionda messe. -persona
a lazzaro compagno. -che custodisce o conserva presso di sé libri, testi
non ha data né spia d'amanuense o di possessore: bensì è decorato a
donati. -che tiene con sé o presso di sé un oggetto. pallavicino
titolare di una carica, di un ufficio o di un beneficio ecclesiastico. de
dell'autorità politica, del controllo militare o anche del predominio economico su un territorio
in sé una virtù, una dote morale o un patrimonio intellettuale. cavalca,
7. conoscitore profondo di una disciplina (o delio scibile intero); cultore esperto
e dottrinali, non solamente quegli che, o poco periti di tai materie o poco
, o poco periti di tai materie o poco padroni e possessori dell'una 0
una 0 dell'altre delle due lingue o veramente d'ammendue, han più tosto
: che attiene alla difesa (manutenzione o recupero) del possesso: azione possessoria,
ordinario del petitorio sopra la pretesa invalidità o reduzione della pensione. pacichelli, 2-57:
a possedimenti terrieri e alla loro amministrazione o ne deriva (ima fonte di reddito
ammissibile, concepibile, prevedibile possa essere o avvenire, secondo le generali esperienze e
secondo le generali esperienze e conoscenze umane o in rapporto con determinate condizioni, pur
, pur non sussistendo ancora di fatto o non presentandosi costantemente e normalmente.
hanno invitato? carducci, iii-8-261: o vero o imaginato che sia il personaggio
invitato? carducci, iii-8-261: o vero o imaginato che sia il personaggio ed il
, incominciarono a sentire la venere umana o pudica. monti, i-463: voi.
ballata l'ha e attesta la preesistenza, o la fa supporre, di simile forma
poetica conformi alla verosimiglianza o alla necessità (secondo la concezione aristotelica
-prevedibile come eventuale conseguenza di un fatto o di una situazione. manzoni, pr
demoni: percioché, se essi sono, o sono sostanze corporee o incorporee o eterne
essi sono, o sono sostanze corporee o incorporee o eterne o corruttibili.
, o sono sostanze corporee o incorporee o eterne o corruttibili. -in una
sono sostanze corporee o incorporee o eterne o corruttibili. -in una proposizione esclamativa
corruttibili. -in una proposizione esclamativa o interrogativa diretta, spesso in costrutto ellittico
, per esprimere stupore, incredulità, o anche riprovazione, esecrazione. tasso
: possibile che non si trovino due o tre uomini che sagrifichino qualche somma un
punto di vista logico non implica contraddizione o non è necessariamente falso; che dal
necessario, a prescindere dal fatto di attuarsi o no. fra giordano,
. e la possibilità solo 'in intellectu'o, meglio, nella rappresentazione.
interno di un determinato codice di leggi o sistema di convenzioni. -intelletto possibile:
è participato de l'intelletto, agente o in atto, angelico o ver divino.
intelletto, agente o in atto, angelico o ver divino. b. segni,
non è propria di questo uomo, o sia platone o socrate o alcibiade.
propria di questo uomo, o sia platone o socrate o alcibiade. sarpi, vii-56
questo uomo, o sia platone o socrate o alcibiade. sarpi, vii-56: sempre
accorgendosi, quando è senza cercare, o non facendo riflessione: così si acquistano
. che può essere compiuto, attuato o conseguito; fattibile. cavalca,
e possibile. -che ha grado o valore massimo in rapporto con determinate condizioni
. -che può essere generalmente osservato o può essere o no osservato in dipendenza
può essere generalmente osservato o può essere o no osservato in dipendenza di una libera
altro ornatissimo, lui credere il troiano paris o menelao dicea possibile. origene volgar.
non t'è impossibile di dire, o dolce amore, quel che ti fu possevole
da se e col verbo essere espresso o sottinteso. boccaccio, dee.,
-in una proposizione comparativa introdotta da come o quanto, per indicare una limitazione obiettiva
4. con valore rafforzativo e più o meno iperbolico, in relazione con un
iperbolico, in relazione con un aggettivo o un avverbio di grado comparativo o superlativo
aggettivo o un avverbio di grado comparativo o superlativo relativo, per lo più in
cader in qual si voglia dubbio di poca o di molta importanza, non vogliamo restare
... si ha un giusto sospetto o una chiara cognizione d'aver contratto il
possibile è così acerbamente da negare, o da affermare il contrario a quella,
questi si era subito esercitato il calcolo o rilevazione statistica degli 'uomini possibili'da parte
(in relazione con un compì, o con un infinito introdotto da a o di
, o con un infinito introdotto da a o di). boccaccio, dee.
dir le cose secondo che sono state o sono, ma, guardando all'universale,
dirle secondo che doverebbero essere state fatte o farsi, e qualmente,...
farsi, e qualmente,... o secondo 'l verisimile o secondo 'l necessario
,... o secondo 'l verisimile o secondo 'l necessario, possibili siano a
. -atto a produrre un effetto o a dare luogo a un evento,
7. sm. ciò che può essere o che può avvenire. latini, rettor
b. pulci, lxxxvtii-ii-326: o tu, che hai l'universal governo,
e purché avessero qualche rapporto di possibile o di verosimile, tutto il resto importava
e l'impossibile a battagliare colla tua ombra o coi mulini di don chisciotte. carducci
il tutto. -ciò che è fattibile o praticabile. loredano, 2-171: il
-ambito di ciò che può essere o avvenire. tommaseo, 11-109: nel
punto di vista logico non implica contraddizione o non è necessariamente falso (possibile logico
non è necessariamente falso (possibile logico o assoluto); ciò che dal punto
. -proposizione logicamente non contraddittoria o non necessariamente falsa. bruno, 3-695
. -al plur.: concetti o enti puramente virtuali. rosmini, ix-278
innanzi tutto nella eterna e assoluta geometria o vogliam dire negli eterni possibili d'ogni
alieno da preclusioni e disponibile a soluzioni o ad alleanze diverse per conseguire le finalità
si ritengono positive per lo stato (o anche, con connotazione negativa, incline
pur non indulgendo a professioni di fede o a programmi, non comprometteva il futuro
movimento politico socialista, un suo appartenente o la sua linea politica, propriamente con
alieno da preclusioni e disponibile a soluzioni o ad alleanze diverse per conseguire finalità immediate
che si ritengono opportune e positive (o anche, con connotazione negativa, incline
fronda. -adattabile a diversi regimi o condizioni politiche. pasolini, 13-92:
, vestono completi 'fumo di londra'o 'principe di galles', hanno in casa scaffali
concepibile, prevedibile che qualcosa possa essere o avvenire, secondo le generali esperienze e
secondo le generali esperienze e conoscenze umane o in rapporto con determinate condizioni, pur
condizioni, pur non sussistendo di fatto o non presentandosi costantemente e normalmente.
-con riferimento agli oggetti dell'invenzione poetica o pittorica, conformi alla verosimiglianza (secondo
per istabilire la possibilità, alla verisimilitudine o alla necessità, poiché non può riguardare
questione di fatto, di possibilità o d'impossibilità. -in senso concreto
-in senso concreto: fatto eventuale o probabile. -possibilità impossibile: evento assolutamente
trovarsi pronto a ogni evenienza, i casi o le possibilità o le probabilità a lui
evenienza, i casi o le possibilità o le probabilità a lui favorevoli?
vivere finalmente senza uno schema, o meglio secondo uno schema di non schema,
punto di vista logico non implica contraddizione o non è necessariamente falso (possibilità logica
non è necessariamente falso (possibilità logica o assoluta) o di ciò che dal
falso (possibilità logica o assoluta) o di ciò che dal punto di vista ontologico
ad attuarsi infallibilmente (possibilità reale) o puramente virtuale, né impossibile, né
bisognerebbe che io vi dichiarassi le possibilità o potenze loiche. piccolomini, 10-392:
'che può essere', che non può fare o esser fatto, non che può patire
. e la possibilità solo 'in intellectu', o meglio nella rappresentazione. ardigò, ii-270
, perché non è di conoscere questa o quella parte soltanto, ma tutto il
i savi che tutte le cose sono o in atto, cioè in opera, overo
, cioè in opera, overo in potenzia o in possibilitade. mamiani, 44:
. -intrinseca capacità di una situazione o di un evento di raggiungere un effetto
-libertà di operare senza soggiacere a vincoli o senza incontrare impedimenti. b. croce
qualità promettente; potenzialità di espressione artistica o letteraria. sbarbaro, 4-40: al
-sviluppo prevedibile nel futuro di una scienza o di una tecnica. alfieri, iii-1-209
394: ha seco tre o quattro schiavi o altri conforme alla possibilità
394: ha seco tre o quattro schiavi o altri conforme alla possibilità ed al soldo
edifìci... si potranno tutte o parte di quelle far di maggiore o
o parte di quelle far di maggiore o minore spazio, secondo che alla dignità del
: adoperarsi con tutte le proprie forze o risorse per conseguire un determinato fine.
. fare sì che qualcosa possa essere o avvenire. s. spaventa,
l'avviso di chi può credere inopportuno o troppo severo il mio parlare.
per quel che può essere o avvenire o è fattibile, attuabile, praticabile
che può essere o avvenire o è fattibile, attuabile, praticabile in
unione federativa fra i diversi stati o l'assoluta unità politica armonizzata coll'ordinamento,
antica carta geografica, un portolano; o la mappa d'un'isola, d'una
e spogliarlo della sua libertà, felicità o dominio giustamente acquistato, se pure il
ne spoglia con qualche contratto, maleficio o altra cagione. 2. persona
beni fondiari dai quali trae in tutto o in parte i mezzi per il proprio
minacce, le violenze, le scomuniche o 'boicottaggi'e i 'sabotaggi', soverchiavano
mercatante dell'infame e merdoso ceto medio o borghesia che tu voglia dirlo, la
dei possidentucci, i quali non hanno o mezzi o capacità di coltivarle, e
possidentucci, i quali non hanno o mezzi o capacità di coltivarle, e ne formano
una conversazioncina, la sera, di quattro o di sei possidentucoli. -acer
. in senso concreto: proprietà terriera (o anche disponibilità di denaro); bene
famiglie di considerabile possidenza, sono tutti o agricoltori o trafficanti di granaglia. monti
considerabile possidenza, sono tutti o agricoltori o trafficanti di granaglia. monti, ii-184
ordine comprendeva i patrizi di poche fortune o di nessuna possidenza, e questi
di alcuni suoi fondi nelle vicinanze di roma o nell'interno; ma credo che la
possidenza francese che far desertare dal bottegone o dal raccolto una cinquantina di gentiluomini bresciani
possesso, signoria su un determinato territorio o luogo. sercambi, iii-263: quine
l'essere piantato; il punto (terreno o buca) in cui si pongono i
buca) in cui si pongono i semi o le piantine; il modo con cui
come che avendosi quest'anno sessanta piante o innesti, pome trenta all'ottobre e
posta d'ottobre non riesce per troppa pioggia o freddo che sopravviene all'invernata, e
: scassi per la sementa delle ghiande o per la posta delle barbatelle. vocabolario di
cialde che radunerete. l'indomani di due o tre di queste postarelle componetene una grande
si pone in ima volta a schiudere o nel pannicello o nella stufa.
in ima volta a schiudere o nel pannicello o nella stufa. -allevamento di
fine, legato in forma di bottone o sacchetto con entro semente di bachi,
di bachi, tenuto fra le materasse o portato in dosso dalle donne per far
. salvini, v-4-1-11: 'posta', coll'o stretto, cioè che posta e
, sf. posto assegnato, riservato o stabilito per fermarsi, per stare, per
più agevolmente una determinata attività, temporaneamente o definitivamente. -in partic.: su
per svolgere le manovre necessarie alla navigazione o quello destinato agli ammalati e ai feriti
, 1-194: i capitani dovendosi combattere o navigare, assegnino la posta o il luoco
combattere o navigare, assegnino la posta o il luoco ad ogn'uno, intendendo
dante, inf., 33-111: o anime crudeli, / tanto che data
la mina (a una tondezza più o meno secondo la posta che si vuol dare
posta. -positura, posizione idonea o amena. lamb. frescobaldi, 1-101-17
. -luogo in cui è collocato o appoggiato un oggetto o la parte di
cui è collocato o appoggiato un oggetto o la parte di un oggetto che poggia su
numero di 'poste'stabili, cioè 'siti'o sieno ovili, col lor pascolo rispettivo
, / dovendo lor mancar poi fieno o paglia. corte, 46: la stanza
buoi converrà che sien dieci piedi larghe o nove le più ristrette. cantoni, 761
di fave. -di posta semplice o di posta doppia (con valore aggett
valore aggett.): con una o due file di animali legati (una
, 7-4: ogni volta che nelle poste o luoghi de'mezzi mediante il concorso de'
metonimia: incontro fissato concordemente fra due o più persone o fra gruppi di persone,
fissato concordemente fra due o più persone o fra gruppi di persone, in un
stabiliti (anche nelle locuz. dare o avere la posta o posta). -in
locuz. dare o avere la posta o posta). -in partic.: appuntamento
, 26-66: il duca ha sudato cinque o sei volte per curarsi il mal franzese
. 3. posto di osservazione o di guardia, affidato a un determinato
valentini. -con metonimia: gruppo o squadra di soldati e, in partic
, soldati del decto comune, abia o avere possa o debbia alla decta o
del decto comune, abia o avere possa o debbia alla decta o in della decta
o avere possa o debbia alla decta o in della decta sua bandiera, cioè quelli
bandiera, cioè quelli che fosse capitano o conostabile di venticinque cavalieri, sua persona
in tutto con gli archibusi da posta o da mano. lupicini, 2-23: un
casa, perditore! / non dormite, o cazatore. -l'appostarsi per catturare
soltanto caccia da posta, passando mattine o nottate appollaiato sul suo ramo.
alla, a posta, porre poste o alle poste). testi fiorentini
machiavelli, 14-i-304: comandi al comachia o ad qualunque altro che presta costì cavalli ad
altro che presta costì cavalli ad corrieri o cavallari, che subito levino via le poste
le poste per ogni spazio di venticinque o trenta miglia che possono con questo modo
condussi a torino, viaggio di 26 o 27 poste. adr. politi, 1-512
posta: termine d'otto miglia, o poco più o meno, di camino,
d'otto miglia, o poco più o meno, di camino, dove si mutano
arrivai finalmente a torino verso l'una o le due dopo mezzo giorno. foscolo,
e mezzo. verga, i-78: una o due poste prima di bovino, l'
l'azione di spedire, di impostare o di imbucare); l'organizzazione che
postale (anche nelle espressioni ufficio di o della posta). -con metonimia: l'
, fan la sovra scritta, le condannano o francano, e le mettono alla posta
alla posta. -palazzo della posta o delle poste: nelle città, l'
in villa, partiva dì firenze a cinque o sei ore di notte in sulle poste
; non so ancora se in posta o in vettura perché abbiamo legni sdrusciti.
, / come un visir sul suo camello o come / un baronetto che viaggia in
del po, sulla neve deu'appennino o le feste di carnevale o la trascuraggine
neve deu'appennino o le feste di carnevale o la trascuraggine di quei maledetti gabellieri di
le poste. -ciascun invio, recapito o ricevimento della corrispondenza che si verifica per
in un giro di posta. o. l'organizzazione del servizio postale, l'
del servizio postale, l'ente pubblico o l'insieme degli organi e degli uffici
generale, direttore, ufficiale delle poste o di posta: persona che dirigeva una
una stazione per il cambio dei cavalli o era responsabile del servizio di trasporto di
posta domanda loro: « arrecate pace o guerra? ». amari, 1-ii-4
poste: la carica ricoperta dal generale o direttore delle poste. s. foscarini
, dei plichi e dei pacchi inviati o ricevuti; corrispondenza. artale, 59
entrano veramente nella buca della posta, o se rimangono invece in qualche saccoccia.
era altro caso. -piccola posta o posta dei lettori: rubrica di un
dei lettori: rubrica di un quotidiano o di un periodico in cui vengono pubblicate
le lettere inviate dai lettori al direttore o allo specifico curatore della rubrica stessa o
o allo specifico curatore della rubrica stessa o all'autore dì un articolo o di
stessa o all'autore dì un articolo o di un servizio. stampa periodica
montale, 3-17: sono le quattro o poco più; alle otto dovrei aver
venticinque 'magazines'americani. -posta militare o poste militari: servizio logistico attuato in
di documenti per mezzo di bossoli spinti o aspirati da aria compressa entro tubazioni metalliche
: sistema particolare di trasmissione di lettere o piccoli pacchi mercé l'opera della forza
opera della forza che ha l'aria compressa o rarefatta. si costituisce una rete di
si fa operare l'aria rarefatta o compressa, la quale attrae o spinge il
rarefatta o compressa, la quale attrae o spinge il recipiente in cui sono le
i-5-183: anche i funghi spuntati più o meno velenosamente ai piedi d'un grande albero
alvaro, 8-274: due pani di dieci o dodici chili ciascuno... non
(anche in proposizioni ellittiche, come ordine o come richiesta). p.
in quel tempo posseduti da lui, o se dal medesimo sono stati per avanti
dal medesimo sono stati per avanti alienati o se egli possedessi altri beni che non sieno
-con metonimia: famiglia, casato o persona soggetta a tale imposta.
dimostrazione commossono gli altri a pagare, o per vergogna o di buon talento che 'l
gli altri a pagare, o per vergogna o di buon talento che 'l facessero,
di denaro investita in determinate operazioni finanziarie o commerciali, accantonata o versata come rateazione
operazioni finanziarie o commerciali, accantonata o versata come rateazione di pagamento. -
immobili. -posta fogna, infognita o vana: quella che non veniva pagata
di non porre detto arbitrio a fogne o a poste vane. cantini, 1-21-48:
sia e di qualunque colore, possa o vero debbia fare alcuna
comunità o unione o lega o setta o cospirazione o
comunità o unione o lega o setta o cospirazione o posta
comunità o unione o lega o setta o cospirazione o posta •
comunità o unione o lega o setta o cospirazione o posta •: on
o unione o lega o setta o cospirazione o posta •: on veruno tegnitore
. 19. unità di fabbricazione o di produzione, costituita da 30-40 fili
di veluto, di raso, di scartato o di damasco, cingendosi in vece di
: la urina delle donne gravide de uno o de doi over di tre mesi deve
25. gioc. somma di denaro o altro valore che si arrischia in un
gioco e che viene attribuito al vincitore o, anche, che si pone come pegno
che perde'per fare poste di 300 fiorini o di più al tratto al davanti con
: dànnovi drento rinforzando le poste più o meno secondo che si trovano più o
o meno secondo che si trovano più o men grosso in mano. d. bartoli
le partite e caricava gl'inviti, o per riscattarsi o per una cotal
e caricava gl'inviti, o per riscattarsi o per una cotal disperazione solita de'
cedole, e dopo avere rischiato tre o quattro poste sulla parola, dovette ritirarsi
tirare, faceva lo smorfioso. - tira o non tira? -insistè il prevosto,
278: mi hanno fatta fallita due o tre poste che mi tenevano a bocca dolce
punti che vengono assegnati dopo ciascun incontro o partita ai fini della classifica di campionato
campionato (anche nella locuz. vincere o perdere la posta, per indicare una
26. liturg. ciascuna delle quindici o delle dodici parti del rosario completo o
o delle dodici parti del rosario completo o delle cinque del rosario abituale, in
dar volta in terra a qualche colonna o scoglio, quando la galea si trova
quando i vascelli stanno fermi in alcun porto o altro luoco. botta, 6-ii-559:
che delle volte si compone di due barche o feluche di io o 16 tonnellate,
di due barche o feluche di io o 16 tonnellate, di due battelli per ogni
posta: filo di seta, di canapa o di crini di cavallo, a cui
lungo filo di seta, di canapa o di crini di cavallo, avente a un
da terra. -pesca di posta o a posta fissa: quella effettuata gettando
di posta': trattandosi di armonia o contrappunto, vale nota usata senza preparazione.
senza farle precedere altra nota che la prepari o la renda facile ad eseguirsi.
bracciolini, 1-5-33: vattene a mezza posta o di portante / ch'io non mi
/ ch'io non mi curo, o mio diletto vento, / se non che
sera cose che ti movino il ventre o finge doglie di fianco, e scappagli da
) che... non credono, o meglio non vogliono che altri creda,
ed una maledetta carabina / almeno quattro o cinque ne impallina. tenca, 1-135:
posta di qualcosa: con determinate limitazioni o condizionamenti. sassetti, 114: così
, a posta delle ricchezze, fama o vero onori, i loro amatori digiunano o
o vero onori, i loro amatori digiunano o non digiunano, odono messa e stanno
festa e sì la rompono, camminano o stanno fermi, parlano o tacciono e
rompono, camminano o stanno fermi, parlano o tacciono e ogni altra cosa fanno?
piacimento, a sua discrezione; a capriccio o arbitrio. monte, 1-ix-151:
figliuoli. alfieri, 1-46: taci, o donna, a tua posta; anche lo
caporali, lxv-82: non saprei se biasmo o loda / meritar debba colei / che
, 27-212: qui non sei nella curia o nel foro quando un tuo motto o
o nel foro quando un tuo motto o un tuo grido piegava a tua posta
: chiunque ha pizzicore, s'ingegna o di grattarselo o di farselo grattare.
pizzicore, s'ingegna o di grattarselo o di farselo grattare. -correre la posta
di farselo grattare. -correre la posta o le poste: compiere un viaggio con
altro! -correre la posta della vita o della morte: vivere o morire
vita o della morte: vivere o morire. fausto da longiano,
la padella] / non errerebbe, o per levar la palla / o rimbeccarla
errerebbe, o per levar la palla / o rimbeccarla di balzo o di posta.
la palla / o rimbeccarla di balzo o di posta. scaino, xcii-ii-316: non
della piazza prolungata distinguerà se sia fallo o caccia. bisteghi, xcii-ii-335: che
tulliana frase arrotata, cercan di entrare o mantenersi in riputazione di letteruti della prima
i quali, come uno te gli adula o di leggiadri o di avvenenti, di
uno te gli adula o di leggiadri o di avvenenti, di posta se lo dipingono
i libri. -direttamente. o. rucellai, 2-13-2-229: i raggi o
o. rucellai, 2-13-2-229: i raggi o vengano a noi di posta dal corpo
a noi di posta dal corpo luminoso o pure di rimbalzo, cioè dal riflesso
cioè dal riflesso del primo riverbero, o finalmente spezzati e rifratti. -con valore
, sulla cima dei gambi di melica o di granoturco nelle colture, sulle piccole
dei dintorni. -fare la posta o le poste a qualcuno, tenere in
e parlargli contro la sua volontà o il suo desiderio o per assalirlo e anche
sua volontà o il suo desiderio o per assalirlo e anche ucciderlo).
-mandare, spedire il cervello, i cervelli o il senno in poste o per le
i cervelli o il senno in poste o per le poste: fare una cosa assurda
cosa assurda, uno sproposito; perdere o far perdere la ragione; diventare o
o far perdere la ragione; diventare o far diventare pazzo. aretino,
hai fatto, / senza studiar zoroastro o la chiave / di salamone, incantatore,
una pica. -per la posta o le poste: col servizio di cavalli
. -pigliare, prendere la posta o le poste: stare di guardia,
ché lasciarò la porta aperta. -pigliare o tenere posta ferma: fermarsi in un
guarini, 369: né ti sdegnare, o diva, che per l'addietro 10
. zool. che si riferisce o che si colloca nel postaddome. =
tali servizi (un effetto da recapitare o da trasferire). monti,
, n. 3. -libretto postale o di risparmio postale: v. libretto
, 669: solo ci giunge ogni sei o sette giorni qualche lettera col mezzo degli
3. disus. percorso da carrozze o da altri mezzi di trasporto che facevano
ciascuna delle consonanti articolate sollevando l'apice o la parte anteriore del dorso della lingua
robba che sarà trovata bagnata in nave o navilio e sarà bagnata per acqua di coperta
navilio e sarà bagnata per acqua di coperta o per murata et ancora per mancamento di
il detto postarne sia più alto o al pari del parangiale. = deriv
delle università, ulteriore appello di esami o prolungamento di un appello, per lo
rialzo del suolo. -disporre truppe o sentinelle o artiglierie nelle opportune postazioni;
suolo. -disporre truppe o sentinelle o artiglierie nelle opportune postazioni; sistemare l'
per rifarle la sera: dopo due o tre giorni, a norma della stagione
: 'item 'che ciascuno postero o altra persona che abbia a condurre o fare
o altra persona che abbia a condurre o fare condurre sale fuora di milano sia
storico, anche con connotazione iron. o scherz.). -anche: che accade
: che accade, che si verifica o che opera in tale periodo (e si
milit. disus. chi dispone rappostamento o l'attestamento di truppe. guglielmotti
guglielmotti, 680: 'postatóre': chi o che posta. = nome d'
letter. movimento let terario o artistico successivo alle avanguardie novecentesche (con
smo, nel cacodannunzianesimo, nell'itnacsurcismo o nella postavanguardia e nell'alessandrinidismo formassero
chi appartiene a un movimento della postavanguardia o scrive e opera nel periodo successivo alla
degli itnacsurci, ma, dalla trappola o dalle trappole dove essa stava, corbelli
camminamenti, dove vengono collocati i soldati o piazzate le armi, in partic.
le armi, in partic. mitragliatrici o pezzi di artiglieria, in modo da
depositi di munizioni, né carri armati o cannoni anticarro in agguato. sereni, 4-42
e l'attrezzatura usati per una registrazione o per una trasmissione in diretta radiofonica o
o per una trasmissione in diretta radiofonica o televisiva. e. cecchi, 3-30
-in partic.: successivo alla prima o alla seconda guerra mondiale.
: non si dica psicosi, più o meno postbellica; non si dica pazzia.
, diciamo così, viscerali e poco o nulla domanda allo stile.
con cui è collegato (e si oppone o equivale ad anticamera).
intervento privato si affianca l'intervento statale o in cui prevalgono forme di produzione programmata
dieci categorie, con le aggiunte cinque o postcategorie, non ci dà nessuna dichiarazione
-ci). successivo all'età classica o a un periodo analogamente caratterizzato dall'accoglimento
.: che si riferisce a movimenti o allo sviluppo di idee posteriori a quelli
come iniziali ed esemplari in una disciplina o in un'attività. einaudi,
accertare in una deficienza funzionale degli spermatozoi o del muco cervicale la causa della sterilità
orazione della messa che il celebrante recita o canta dopo il rito della comunione.
concilio vaticano il -anche: che segue o si uniforma alle decisioni e alle direttive
che è proprio, che si riferisce o che appartiene a una corrente di pensiero
può connettersi alla stessa linea di pensiero o discostarsene anche polemicamente per una diversa evoluzione
. medie. situato dietro l'ulna o nella faccia posteriore dell'avambraccio. =
scritto, in partic. a un documento o a un titolo di credito, una
data posteriore a quella di redazione o di emissione degli stessi (e si oppone
ad un atto, ad uno scritto o ad un documento qualunque una data posteriore
2. per estens. riferire un avvenimento o un'opera a una datazione posteriore a
data posteriore a quella di effettiva redazione o emissione (uno scritto, un documento
. successivo al l'opera o alla voga musicale inaugurata dal compositore francese
, sm. disus. in una stirpe o in una comunità familiare, chi viene
subito dopo il decano, per anzianità o per autorità. cassiano da macerata
. che si manifesta nell'ultima fase o nella convalescenza della difterite. =
. fare la posta a un animale o a una persona; tenere d'occhio,
posta all'altro; viaggiare in carrozza o a cavallo (cfr. pòsta1,
. 3. puntare, mettere o alzare la posta (cfr. pòsta1,
avete, / non dite: vada questo o quello vada. = denom.
da disporlo in sosta in un posteggio o in un tratto di strada pubblica; parcheggiare
.. il rivenditore che ha posto o posteggio all'aperto (roma).
96]: per nuovi mestieri più o meno abusivi: 'posteggiatore', sorvegliante di
occupazione di una porzione di suolo pubblico o privato da parte di banchi di vendita
privato da parte di banchi di vendita o di veicoli; parcheggio. -anche: il
il posto occupato dal banco di vendita o il locale a ciò predisposto in un
tedesco a. einstein (1879-1955) o che intende superarla. p
(ed è voce di uso giornalistico o scherz.). - anche sostant.
postelementare, agg. successivo all'istruzione o alla scuola elementare. gobetti, 1-i-131
, scopertosi un tumore contiguo alla linguetta o cartilagine dello stomaco, fu giudicato da
da intendere che procede da grossa ventositade o da umori grossi e viscosi. beicari
natura calidi. -in espressioni comparative o figur., per indicare l'irregolarità
figur., per indicare l'irregolarità o l'eccezionaiità dell'aspetto o del moto
l'irregolarità o l'eccezionaiità dell'aspetto o del moto di un corpo celeste.
comune malattia / che vien come il vaiolo o le rosselle. oliva, 745:
. ammalarsi, infettarsi con un ascesso o altra formazione purulenta. m
mattio franzesi, xxvt-2-189: due ore o prima avanti mezzodì, / giunti al ponte
medie. ant. affetto da ascessi o da infezioni purulente. -anche: costituzionalmente
. landolfi, 15-xi: dramma o commedia d'incerto scioglimento in un avamprologo
un epilogo e magari in un postepilogo o epiepilogo. = voce dotta,
non corroborato di prestigio da una politica o incompresa ai più e malgrata, o
politica o incompresa ai più e malgrata, o screditata dal fallimento militare d'abissinia.
la parte di dietro d'un mobile o simile. -scherz. parte posteriore del
. 3. rivestimento di legno o di panno per pareti o per lo
di legno o di panno per pareti o per lo schienale di sedili. d'
). letter. tenere in scarsa o minore o nessuna considerazione; trascurare.
letter. tenere in scarsa o minore o nessuna considerazione; trascurare. pietro
. iacopo del pecora, lxxviii-iii-29: o mortai vita e bestiai, chi posterga
discende mai ad idoleggiare due, tre o quattro suoi individui...,
, spregiare. boccaccio, 9-16: o quanto stolta cosa è l'opinione di
ch'altra più stanza non l'appaga o nido. / per questi, quanti al
. lasciare da parte, cessare di fare o di osservare (un impegno, un
); abbandonare per un'altra occupazione o per un altro interesse. iacopo del
rimarcò alcune cose che più per la forma o per il linguaggio che per altro richiedevano
giudicò che si potesse postergare l'intenzione o il preambolo. delfico, i-356:
forti propugnacoli. gonzaga, ii-29: o felicità pregiocondissima il tenersi in braccio stretta
il proprio credito a preferenza del creditore o dei creditori ipotecari iscritti posteriormente),
nelle locuzioni postergazione di grado di ipoteca o postergazione di ipoteca. manzoni,
rif.], 2843: la trasmissione o u vincolo dell'ipoteca per cessione,
surrogazione, pegno, postergazione di grado o costituzione in dote del credito ipotecario,
ipotecario, nonché per sequestro, pignoramento o assegnazione del credito medesimo si deve annotare
in partic. di grani e farine, o di generi di prima necessità.
de'grani ad uso di consumo particolare o di posteria o di prestino. carena
uso di consumo particolare o di posteria o di prestino. carena, 2-77:
quegli che solamente vende grani e farine o semi al minuto, olio, candele
minuto, olio, candele di sego o di quegli che in toscana dicono '
sta dietro, che occupa una posizione opposta o arretrata rispetto a ciò che sta davanti
ancora e non si sa se volgersi indietro o fermar lo sguardo sopra l'innanzi.
forse con maggior proprietà, il gambale o la calcagnata. nievo, 793: me
(ed è di uso eufem. o scherz.). calzabigi, 82
voce era in realtà una voce d'oltretomba o d'oltrenube, una specie di telefonata
i platonici,... di spaili o posteriori, come dicono i thalmudisti.
guerra troiana è posteriore d'una generazione o età d'uomini all'impresa degli argonauti
firenze, sarebbe posteriore appena di ventidue o ventitré anni alla morte del poeta. manzoni
è così secondaria che noi dobbiamo sospettare o che ella sia aggiunta per rispetto a
glorificazione di questo figlio di aphrodite, o che sia appena un avanzo di più larghe
un'altra donna. -che vive o che opera in un'età successiva. -
a questi posteriori per la mala risonanza o per altro non piacquero, vi troveranno
barbarico secolo, se talora i copisti posteriori o chi diede alle stampe gli scritti loro
dei detentori di un titolo di credito o del titolo stesso. de luca
per indicare il secondo, per età o importanza, di due omonimi. donato
favole, variamente descritti da'contemporanei o malamente intesi da'posteriori. 5.
per estens. che segue in una serie o in una successione (di oggetti,
fenomeni, ecc.) ordinata cronologicamente o logicamente. f. pallavicino, 3-i-37
. ma il taglio si fa prima o è anteriore, ma di anteriorità d'ordine
è anteriore, ma di anteriorità d'ordine o di natura, e l'insinuazione si
natura, e l'insinuazione si fa poi o è posteriore, ma di posteriorità pur
, ma di posteriorità pur di natura o d'ordine e non di tempo.
sf. l'essere posteriore nel tempo o successivo in una serie (e si oppone
talmente, che a quella tale anteriorità o posteriorità nella quale ciascuna è, ciascuna
contesto filosofico, con riferimento alla gerarchia o alla successione delle sostanze o delle operazioni
alla gerarchia o alla successione delle sostanze o delle operazioni. rosmini, xxiii-30
. posteriorménte, aw. nel lato o nella parte posteriore, di dietro (
, i-364: sui cappellini di 'crèpe'o di raso si dispone la blonda per modo
, la quale abbiamo a sperare, o almanco a desiderare, che sia perpetua
: quei che vissero dapprima formano l'antichità o gli antenati: quei che vengono dopo
rassegnatissimo la vita, purché fossi certo, o m'illudessi almeno, di lasciare sopra
: alle cose di suddette è qugina o molto parente una dotta, cioè a.
uomo suol chiamare succiessione di lengnaggio, o. llui stabolire solamente per lo termine della
. l'insieme dei seguaci che imitano o che si richiamano all'opera di un importante
l'insieme di tutti i numeri interi uguali o maggiori al numero dato. 6
alla posterità. -rimanere nel ricordo o nell'uso dei posteri. delfico,
cercare la distinzione vera non nelle leggi o norme, che sono un 'postèrius'e
sm. tendenza poetica successiva all'ermetismo o che tende a superarne i modi e
, i-176: regnante tiberio furon puniti o svergognati molti, li cui posteri vivono
che il titolo datogli dal re per grazia o per meriti, così a loro come
3. agg. letter. nutrito o affidato o posseduto dagli uomini delle età
. agg. letter. nutrito o affidato o posseduto dagli uomini delle età future;
cerca e studia e rileva traverso la forma o l'impacciata o torba o lucida e
rileva traverso la forma o l'impacciata o torba o lucida e spedita...
la forma o l'impacciata o torba o lucida e spedita... l'idea
non sarà posteri giorni / taciuto nome, o degna madre, il nome / de
postfazióne, sf. scritto di esplicazione o di commento a un'opera, del
commento a un'opera, del medesimo o di diverso autore di questa, pubblicato
è proprio, che riguarda il superamento o l'evoluzione del movimento femminista.
nel fiore al termine della fioritura o subito dopo. = voce dotta,
dal generale francisco franco (1892-1975) o al regime da lui instaurato in spagna
ganglio alla periferia, a innervare un muscolo o una ghiandola. = voce dotta
). postgènito, agg. generato o nato successivamente al primogenito; cadetto.
geologica, il periodo altrimenti detto olocenico o alluvionale). = voce dotta
in cui ha ragione il più forte (o il nobile o il borghese) e che
ragione il più forte (o il nobile o il borghese) e che sono 'l'
poltrona libera, nel caso che due o tre lirici post-gozzaniani un giorno fossero creduti
sennini, 333: simile non cominciarieno lavorìe o vigne o posticcie di piante,
simile non cominciarieno lavorìe o vigne o posticcie di piante, che tutte non le
assai maggior prezzo. landeschi, 1-101: o il terreno sarà sassoso, e si
, ma si darà maggiore scarpa, o non vi sarà sasso, e si accrescerà
pesticciandolo nell'uno e nell'altro con salci o altre specie di piante che alzino poco
piante che alzino poco per tenerlo in piede o collegato. = denom.
. aggiunto dopo (a caso o ad arte); non naturale, non
partic.: applicato ad arte per simulare o sostituire ciò che per natura non
sostituire ciò che per natura non c'è o non c'è più (i
per dare maggio re grazia o bellezza o maestà a una parie del corpo
maggio re grazia o bellezza o maestà a una parie del corpo.
gidio [crusca]: ornandosi d'oro o d'ariento, né di perle né
scialle e magari l'orologino appuntato sul più o meno prosperoso seno.
dalla vera e propria. -fabbricato o fatto artificialmente, imitando la natura.
lxii-2-iv-133: dietro le statue veniva una jak o bove selvatico posticcio, una tigre,
che volesse colpire, nulla di posticcio o di volgare che potesse urtare, tutto
estraneo alla realtà intima di una persona o alla sua reale condizione (un modo di
reale condizione (un modo di pensare o di sentire, una condizione morale o
pensare o di sentire, una condizione morale o sociale o fisica): artificioso,
sentire, una condizione morale o sociale o fisica): artificioso, simulato. -spesso
dice 'propio'; il posticcio 'metafora'o 'traslazione'. bracciolini, 1-14-28: il detrattor
. s'argomentano di acchetare i figliuoli o col canto o col moto. p.
di acchetare i figliuoli o col canto o col moto. p. verri,
età, in qualche campo sassoso di fiumorbo o di valinco frequente di corvi, tanto
, 6-1-104: inviar traditori che, fìntisi o cattolici o ravveduti, entrassero in istretta
inviar traditori che, fìntisi o cattolici o ravveduti, entrassero in istretta amicizia con essi
, / un non so che d'amfibio o ermafrodito. -contro natura.
starà la moglie sterile sul letto; / o la madre posticcia puramente / fa le
6-91: di che debb'io ricredermi, o posticcio / diogenuccio da cuma? amari
occorrenza sarà facilmente rimosso); collocato o appoggiato senza essere fissato o assicurato in
; collocato o appoggiato senza essere fissato o assicurato in alcun modo (per poter
costruzione: aggiunto dopo, applicato sopra o dall'esterno (e comunque non appartenente
dietro l'altra, tutte abbiano il suolo o il pavimento uguale...;
canaletti s'intagliano alcune fossette tonde, o vero posticcie vi s'attaccano. birago
padiglioni, stesi su la spiaggia, o case posticcie tessute di legname. p.
sorgeva un caffè postìccio, di legname, o più propriamente, con licenza del proprietario
meno disconveniente e postìccio che la scozzese o la furlana. de sanctis, ii-6-115:
si presti denari al padrone della nave o legno, sì si vuole sapere se la
è di colui che mena il padrone o se egli v'è suso padrone posticcio
sm. agric. terra di riporto (o zappata di fresco) dove si coltivavano
si voglion scalzar le viti novelle, o in posticcio o in scrobe o in
scalzar le viti novelle, o in posticcio o in scrobe o in solchi che sien
novelle, o in posticcio o in scrobe o in solchi che sien piantate. crescenzi
] e come morti, non rendendo frutto o poco, et i posticci vi vengono
più agevoleza cavare e trasporre il secondo o il terzo anno. lustri, iv-45
piccoli piantoni devono passare dal piccolo posticcio o semenzaio alla piantonaia. 13.
. 13. manichino, arredo o scenario teatrale. - per simil.
di un piano regolatore senza regola, o ai piedi di qualche posticcio di marmo
ristretto in cui una persona si trova o si colloca; posto esiguo a disposizione
uno spettatore, di un viaggiatore o di un commensale. ghislanzoni, 18-89
? 2. locale pubblico o di divertimento, confortevole, raccolto,
divertimento, confortevole, raccolto, accogliente o arredato con grazia e buon gusto.
scarso impegno richiesto, della poca responsabilità o del ridotto compenso; impiego modesto.
regola. -incarico di scarsa importanza o prestigio (anche come espressione di modestia
, che forse posticipato viene in essa o anticipato. cattaneo, iv-4-275: sono
, 16-ix-255: per lo più posticipavano tre o quattro giorni, ancorché talvolta, sebben
compiuto in ritardo rispetto al tempo consueto o stabilito o dovuto. -con riferimento a
ritardo rispetto al tempo consueto o stabilito o dovuto. -con riferimento a un pagamento
cadere l'usura, per l'anticipato o posticipato pagamento. trinci, 1-206:
del mese d'aprile, pochi giorni prima o dopo, secondo la qualità del suolo
, del clima e della stagione più o meno anticipata e posticipata, allorché si vedono
bisognerebbe per ciò essere più liberi di sé o aver più bisogno di quattrini anche avanzati
e in metacronismi, cioè di posticipazione o di ritardo. manzoni, v-3-559:
colonne nella fronte e così nel postico o parte dietro e da ciaschedun fianco undici
.. doveva, credo, esser laterale o postico. carducci, ii-4-341: quindi
sm. ant. addetto alla raccolta o al trasporto o alla distribuzione della posta
. addetto alla raccolta o al trasporto o alla distribuzione della posta (e in
accezione, coincide con l'attuale 'portalettere'o 'postino'). ghirardacci, 3-46
1-447: furon chiamati 'tabellarii'i postieri o portalettere. f. f.
tutti mi avevate tenuto per cinque ordinari, o piuttosto la negligenza de'postieri lo aveva
i-28: al tempo d'esso remore o vero armata, i gonfalonieri de le
. verri, 1-i-62: la pustèrla, o porta minore, erculea, sorgeva all'
figur.: mezzo subdolo per compiere brogli o trame politiche. niccolò da
, non so s'io mi dica peregrino o postiglione, vo tuttavia girando per le
la colpa si deve unicamente a sei o sette postiglioni, dai quali sono stato mal
sguaiate e stonate. moretti, 15-55: o non gli
testo scritto a mano, a margine o fra le righe, da un lettore.
anche: nota esplicativa, situata a margine o a piè di pagina in un testo
marino, i-129: pochi uomini di grido o d'ingegno grande si sono applicati a
si sono applicati a far postille, annotazioni o scolie sopra libri non composti da loro
la cancellazione di parole fatta nel testo o per introdurvi variazioni o integrazioni (e
parole fatta nel testo o per introdurvi variazioni o integrazioni (e la legge detta per
distinto e facilmente leggibile, senza lacune o spazi vuoti che non siano interlineati,
, senza abbreviature, correzioni, alterazioni o addizioni nel corpo deu'atto e senza raschiature
e senza raschiature. occorrendo di togliere o aggiungere qualche parola prima della sottoscrizione delle
cancellare le parole che si vogliono togliere o variare in modo che si possano sempre
, le parole che si vogliono togliere o variare devono essere interlineate in modo che
c. i. che esegue l'iscrizione o annotazione. -per estens., nel
secolo vetusto / la proscrizione di mario o di siila, / né quella che
di postilla, / la testa dell'amico o del parente / come, bevendo,
a un atto, a un fatto o a una situazione già oggetto di precedente
.. abbia beni descritti in estimo o alla postilla. lucini, 3-60:
e che è la rubrica di 'postille'o polemiche, che si trova in fondo
4. figur. osservazione (spesso ironica o malevola), obiezione, replica ad
hanno cento postille. cesari, ii-157: o che belle postille! ma notate:
in corpo piccolo, tondo, corsivo o neretto che figurano talvolta nei libri per
quali per vetri trasparenti e tersi, / o ver per acque nitide e tranquille,
nostra che ci si rappresenta in acqua o in ispecchio o altro corpo trapassante,
si rappresenta in acqua o in ispecchio o altro corpo trapassante, o vuoli l'
in ispecchio o altro corpo trapassante, o vuoli l'immagine della cosa specchiata della
postille: / nessun, vi dico, o in commune o in privato, /
, vi dico, o in commune o in privato, / partì da lui che
'l remedio. parini, 481: o visto o no, che cosa importa a
remedio. parini, 481: o visto o no, che cosa importa a voi
uno coll'altro vi scrissero sotto due o tre postillaccie di tanta fede e natura
di parole, ma di uno o più tratticeli perpendicolari ai versi, per accennare
per accennare a me stesso se più o meno mi andassero a genio quei pensieri
meno mi andassero a genio quei pensieri o quelle espressioni o quei suoni. foscolo,
a genio quei pensieri o quelle espressioni o quei suoni. foscolo, xv159:
del cesarotti, postillando ov'io leggo o intendo il greco diversamente. pratesi,
2. figur. precisare, accentuare o limitare il già detto con ulteriori discorsi
limitare il già detto con ulteriori discorsi o anche con interiezioni o gesti. -anche
con ulteriori discorsi o anche con interiezioni o gesti. -anche per introdurre il discorso
tale mi adora: vedete un poco, o mio sviscerato, che simpatia possa avere
non sono della vita troppo profondi osservatori o filosofi, troppo acuti: così i fatti
. frugoni, i-406: questi, o consimili, furono di zaleuco i dogmi
. xvii, chi registrava le variazioni o volture di proprietà nel libro della postilla
deve vedersi se vada creditore di maggiore o minor somma. = voce dotta
. ant. accordo segreto fra mercanti o artigiani per alzare i prezzi in modo fraudolento
agric. insieme di giovani piante seminate o piantate in vivaio in vista del trapianto
2. ant. terreno coltivato o destinato a coltura. soderini, i-251
come che avendosi quest'anno sessanta piante o innesti, pome trenta all'ottobre e trenta
cézannismo, c'è stato il postimpressionism o. 2. per estens.
gli incunaboli (cioè nel primo quarto o, al massimo, nella prima metà
postindustriale, agg. che si riferisce o è proprio del periodo storico in cui
un'ideologia adatta fra quelle del post-industriale o se si scioglierà prima. = voce
è venuto il postino con un foglio o due. deledda, i-645: passando,
..., fermato il cavallo o in stalla o fuori, subito gli dislegano
, fermato il cavallo o in stalla o fuori, subito gli dislegano la coda
di queste nuove condizioni di non-storicità, o meglio ancora di postistoricità. = voce
alcuno per violenza venga fatto schiavo da'nemici o da qualunque nazione straniera: se non
se non che se lo schiavo scappi o si ricompri, per una finzione, che
età intermedia, con riferimento ai cittadini o ai sudditi nei cui confronti l'autorità
da parte della potenza nemica occupante (o da parte di un privato in base
di un privato in base a norme o provvedimenti emessi da tale potenza),
beni colà acquistati per ragione di postliminio o quasi, si possano ripetere o restituere
postliminio o quasi, si possano ripetere o restituere. = voce dotta,
eseguirsi al termine di una rappresentazione teatrale o di una funzione religiosa.
dopo un periodo di tempo più o meno lungo, durante il quale avvengono
plur. m. -chi). successivo o posteriore a michelangelo buonarroti (1475-1564)
. longhi, 1-i-1-9: questo confusionismo apatico o febbrile... prelude insomma a
, 32: il termine postmoderno, o post-modemista, sta ottenendo un suo insperato
prendere la critica heideggeriana dell'umanismo, o l'annuncio nietzscheano del nichilismo compiuto,
. in architettura, che si riferisce o è proprio dello stile sorto agli inizi
], 32: il termine post-moderno, o postmodemista, sta ottenendo un suo insperato
-per estens. che deriva da questo stile o è tipico di chi ne è fautore
non per quello che attualmente produce, o che potrà produrre nei prossimi anni,
successivo all'indirizzo neorealistico nell'ambito cinematografico o letterario. pasolini, 17-288: questo
appoggiato, adagiato, sistemato (una cosa o, anche, una persona);
piccoli gigli d'oro. -situato o costruito in una determinata posizione geografica (
posto determinato all'interno di un ordinamento o di una classificazione (anche con riferimento
: 7tapàò£iy (xa se tornò), o vero 7coutou, ex twv nt7rrpa)
potessi uscir fuori a fare alcuna convenzione o mettere dentro alcuno delli cavalieri romani.
dante, purg., 17-75: « o virtù mia, perché sì ti dilegue?
. minghetti, ma quella della fiducia o non fiducia nel gabinetto posta dall'on.
le gabelle con giudizio, e moderarle, o sia riformarle, allorché fussero mal poste
che risiede, che è riposto in qualcosa o in qualcuno (un sentimento, uno
con qualcosa. iacopone, 35-3: o anema mia, creata gentile, / non
testi, i-294: è partito ruggiero o il trattenesti? / in questa sol
jahier, 3-163: per disinteresse, o, per meglio dire, per modestia,
in uno stato d'animo (una persona o un insieme di persone). -anche
suo peccato, quale volea innanzi o essere sempre infermo e in avversità o stare
o essere sempre infermo e in avversità o stare tre dì in purgatorio, elesse
non ti donar sì in preda, o figlia, / al tuo dolor, ché
passa d'acqua, lontani da terra quattro o cinque miglia. -fisso (
si trova una persona per propria scelta o che le è stato assegnato, in
, in partic. rispetto ad altre persone o a punti di riferimento; spazio in
spazio in cui ci si può sistemare o che si occupa temporaneamente. testi
restar al mio posto. -tana o nascondiglio in cui un animale trova riparo
. 2. ciascuno dei sedili (o delle poltrone o delle sedie) che
. ciascuno dei sedili (o delle poltrone o delle sedie) che possono occupare gli
primo piano, è capace di cinque o seicento posti, con due file di
anche rispetto agli altri commensali, invitati o partecipanti (anche nell'espressione posto a
posto d'onore quello alla destra del padrone o della padrona di casa). -anche
i pidocchi. -in un convitto o in un collegio, diritto di essere
. -posto letto: negli ospedali o nelle case di cura, ciascuno dei
3. ciascuno dei sedili di un veicolo o di un mezzo di trasporto collettivo o
o di un mezzo di trasporto collettivo o di un aereo a disposizione dei viaggiatori
rivista e nella vita. -cabina o singolo letto della cabina stessa o altro
-cabina o singolo letto della cabina stessa o altro spazio riservato ai viaggiatori su una
per prendere un posto. nel caso negativo o semidubitativo; piglia, ti prego,
riservato a chi guida (posto guida) o sugli aeromobili al pilota (posto di
aeromobili al pilota (posto di pilotaggio) o agli altri membri dell'equipaggio.
4. luogo in cui è collocato o deve essere messo un oggetto; collocazione
, 16-iii-2: molto spesso ci avviciniamo o ci discostiamo, mutando lume e posto
quello riservato a un'opera d'arte o a una composizione ritenuta di valore eccelso
cimitero, spazio occupato da una tomba o destinato a tale scopo. - anche:
-area adibita al parcheggio di un veicolo o che può essere temporaneamente occupata da
occupare tale area in uno spazio privato o in un'autorimessa; e analogamente si
d'ignoranza ed una causa di errori o almeno di frustrazione dello studio fatto.
eufemistica quel posto per indicare il deretano o, anche, l'apparato sessuale).
bocca » e fece un antipatico sorriso « o tu preferiresti in altri posti? »
pasolini, 1-254: due mori ciociari o salernitani, bagnati di sudore come fontanelle
unità. 7. territorio più o meno vasto; località, zona con
e tu e il tuo benedetto croce o quell'altro là che sta a parigi dite
pranzo, in un qualche posto sul mare o alla pizzeria, egli può senza incontrare
sera magari al cinema. -botteghino o ricevitoria del lotto. serao, i-268
dei veicoli. 9. luogo o punto facilmente accessibile in cui sono installate
sono installate, anche in modo provvisorio o temporaneo, attrezzature adatte a determinati
) nelle stazioni ferroviarie e marittime, o ai turisti in località molto frequentate.
di microfoni per riprese sonore all'aperto o per radiocronache. -posto telefonico: telefono
ordine in servizio, in un edificio o anche all'aperto per effettuare controlli temporanei
per effettuare controlli temporanei; l'edificio o lo spazio che occupa. gentile
di un concorrente in una competizione sportiva o, anche, di una squadra nel
, relativa a meriti artistici, civili o storici di un autore o di una
, civili o storici di un autore o di una personalità. delfico, ii-54
italiano. 12. considerazione più o meno notevole che una persona gode nell'
la capacità di determinare le vicende storiche o il progresso culturale. alvise contarini,
grado di una gerarchia politica, ecclesiastica o sociale; condizione di una persona nella
del posto della fortuna superiore per commando o per dignità. fr. corner,
ancora sei). 14. carica o dignità politica o religiosa che procura prestigio
. 14. carica o dignità politica o religiosa che procura prestigio; funzione importante
di abate. 15. impiego statale o governativo. p. neri, 1-vii-290
qua il bemporad per le sue adunanze o che so io, e verbalmente ha
sapevan di aver poca età, / o perché forse il mio signor papà /
. fis. posto vacante: vacanza atomica o elettronica. 19. marin.
i ruoli di destinazione, devono trovarsi o recarsi, in seguito a comando, i
, anche in forma di ordine, o di chi può occuparla). dizionario
, dato con la voce, col fischio o con segnale di tromba, per disimpegnare
luogo in cui sono collocati determinati attrezzi o apparecchiature o, anche, sono sistemati
cui sono collocati determinati attrezzi o apparecchiature o, anche, sono sistemati gli effetti
nel porto a una nave per sostare o per compiervi operazioni. -posto di fonda
, a un molo, a una boa o anche per ancorare in rada.
assegnata a una nave in un convoglio o in una formazione. g. parriui
. 20. matem. funzione del o di posto: quella che dipende dalle
milit. posizione strategica occupata da truppe o scelta da un contingente militare per accamparsi
contingente militare per accamparsi, per combattere o per difendersi dal nemico, di solito
-luogo assegnato dai superiori a un reparto o a un singolo militare col dovere di
abbandonare, lasciare, difendere il posto o i posti; e vabbandono di posto è
ai militari che hanno compiti di sentinella o comunque di guardia o di servizio).
compiti di sentinella o comunque di guardia o di servizio). b. davanzati
di pace, 118: 'abbandono di posto o violata consegna da parte di un militare
militare in servizio di sentinella, vedetta o scolta'. il militare, che, essendo
che, essendo di sentinella, vedetta o scolta, abbandona il posto o viola la
vedetta o scolta, abbandona il posto o viola la consegna, è punito con
combattimento: quello in cui un militare o un reparto deve operare durante l'azione
-al posto di qualcosa: in sostituzione o in cambio di esso. pascoli,
che non ha preoccupazioni di tipo economico o familiare. c. arrighi, 3-185
. -conforme ai dettami della coscienza o della legge morale; pienamente convinto della
-che non dà adito a rimproveri o accuse. buzzati, 6-174: le
fermasse, addio: non la poesia o la filosofìa sarebbero morte, ma la verità
: esistere la possibilità, l'eventualità o il rischio. fenoglio, 2-198:
nostro signore ci mandi del male a noi o alla campagna. -essere preso
-lasciargli spazio restringendosi in un luogo affollato o su un mezzo pubblico. de amicis
.): collocato in luogo inopportuno o diversamente rispetto all'ordine consueto.
: scacciarlo da sé con male parole o augurargli la rovina. -mantenere, tenere
: vale procedere secondo la propria condizione o carica, non abbassarsi.