da s. c., 29-2-10: o invidia accompagnatrice di vertude, la quale
fortuna per tanti pericoli te persequitano, o figlio della dea? celimi, 2-31
357): quando la perversa fortuna, o sì veramente vogliam dire quella nostra contraria
, al castigo che sono ritenuti giusti o che sono stabiliti per legge, alla
e frati, a petizione di tale offeso o ingiuriato e de'suo'parenti o amici
offeso o ingiuriato e de'suo'parenti o amici, fare punire e perseguitare tale
costanza; respingere con veemenza (una dottrina o un comportamento considerato pernicioso).
concretato in un'apparizione, un'occupazione o un lavoro, il ripetersi di una presenza
attenzioni eccessive, non richieste, sgradite o che, a lungo andare, diventano
parti aveva molto di spazio da fuggirsi o da perseguitare. -sostanti botta
dargli la caccia; braccarlo per catturarlo o ucciderlo. -anche di animali nei confronti
. 11. cercare di conseguire o di ottenere con adeguati comportamenti e opportuni
. continuare nel tempo un particolare atteggiamento o comportamento. s. giovanni crisostomo volgar
in fine a la fine de la condamnagione o vero de l'assoluzione.
perseguitare), agg. che è o è stato oggetto o vittima di persecuzione
. che è o è stato oggetto o vittima di persecuzione (religiosa, politica
di dio godono:... o in fame o in sete, o poveri
godono:... o in fame o in sete, o poveri o afflitti o
. o in fame o in sete, o poveri o afflitti o tribolati o perseguitati
in fame o in sete, o poveri o afflitti o tribolati o perseguitati dalle creature
o in sete, o poveri o afflitti o tribolati o perseguitati dalle creature. leonardo
, o poveri o afflitti o tribolati o perseguitati dalle creature. leonardo mocenigo,
perseguitati da tutte tirannidi, di princìpi o d'opinione. d'annunzio, iii-1-835:
borgese, 1-242: eccesso di difesa? o cattiva coscienza che sopraffaceva il sospetto coi
la sicurezza, la stabilità di persone o cose; insidiatore. - anche:
a perseguirlo, ad applicargli le sanzioni o comunque le conseguenze di legge (un
le conseguenze di legge (un atto civilmente o penalmente illecito; il soggetto che ha
soggetto che ha compiuto un tale atto o che deve comunque risponderne); punito
un gran numero non è perseguito perché o non se ne ha notizia o è impossibile
perseguito perché o non se ne ha notizia o è impossibile ogni accertamento, ecc.
lo perseguitarono. varchi, 6-12: o invidia, mortalissima nemica d'ogni virtù
dial. pertica, stanga per comprimere o fermare il carico di fieno sul carro.
vermi, hai tolta a perservare / dieci o venti anni più che non devevi,
sempre un rimedio valevole al maggior segno o per sanare affatto o per nascondere almeno
valevole al maggior segno o per sanare affatto o per nascondere almeno i nostri difetti.
cara cosa che io abbia nel mondo o che io debbia aver mai.
. che persevera in un determinato comportamento o atteggiamento (per lo più buono o
o atteggiamento (per lo più buono o produttivo di risultati positivi); costante
perseverante, perocché se cessa il diletto o se gli addiviene alcuna tribolazione, sì
con costanza e assiduità, senza interruzione o diminuzione; che non viene meno,
e tenacia, costantemente; senza esitazioni o ripensamenti. cavalca, 9-12
ancora hanno sortito... una longanimità o perseveranza che sola può venire a capo
modo solo, ma in due, cioè o colla confirmazione in grazia ovvero mediante la
vuol salvare, senza attenzione ai meriti o ai demeriti del salvando. vittorini,
tutte le sue / chiare virtuti (o gloriosa schiera!) / e teneansi per
in cui l'opinione pubblica era negativa, o per lo meno passiva, o scettica
, o per lo meno passiva, o scettica e indifferente. 2.
, caparbietà, protervia (nel fare ilmale o cosa riprovevole). giamboni, 8-i-18
ti caglia d'usare, / ch'o starai per giullare / o spenderai quant'essi
, / ch'o starai per giullare / o spenderai quant'essi: /..
costanza in intenzioni, propositi e comportamenti o azioni (specie se volti a fini
a un uso; permanere, intenzionalmente o no, in una condizione. -
: dare attuazione a quanto ci si propone o ci si ripromette. guidotto
negativa e con riferimento a comportamenti moralmente o giuridicamente condannabili o, genericamente, sbagliati
a comportamenti moralmente o giuridicamente condannabili o, genericamente, sbagliati, inutili,
colpevolmente, incallire in vizi, colpe o peccati; permanere in uno stato illegale
illegale, di infrazione a norme stabilite o generalmente accettate. giamboni, 8-1-18:
un fenomeno naturale, uno stato fisiologico o fisico, ecc.). crescenzi
-continuare a essere in una determinata condizione o in un luogo o a compiere un'azione
una determinata condizione o in un luogo o a compiere un'azione
porto una lettera che venisse di calicutte o dal perù. ulloa [f. colombo
restituirla accusando di aver distrutto quelle carte o per paura di chi lo inseguiva o per
carte o per paura di chi lo inseguiva o per altra urgente cagione. tronconi,
porta con sé determinati oggetti in circostanze o con modalità vietate dalla legge (e
modo (es., mazze ferrate) o armi che è vietato portare senza giustificato
(armi improprie, come coltelli) o armi da fuoco per le quali non
(detta licenza di porto d'armi o portodarme: v. portodarme).
porta un'arma fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, è punito
. disus. il fatto di essere indossato o portato come ornamento. f.
matrimonio, si troverà in casa del marito o in potere della moglie apparterrà alla medesima
in potere della moglie apparterrà alla medesima o alli di lei eredi in piena proprietà
acqua. carena, iii-64: 'porto'o porto natante': così in vari luoghi
il porto è formato di due pontoni o due barche appaiate, collegate di fianco
il porto è saldamente amarrato in terra o nel fiume stesso, a monte della
strettezze delle cose porte sommariamente dall'istoria o dalla fama. carducci, iii-6-107:
delle numerose varietà di vino, rosso o bianco, prodotto in portogallo nella regione
ricavato nell'ultimo tratto di canali navigabili o di piccoli fiumi opportunamente arginati e scavati
inferiore di un corso d'acqua, naturale o artificiale, generalmente di poca profondità e
fucini, 759: hanno sequestrato otto o nove fucili a chi non aveva il porto
dimostrato bisogno, licenza di portare rivoltelle o pistole di qualunque misura o bastoni animati
portare rivoltelle o pistole di qualunque misura o bastoni animati la cui lama non abbia
un coppo di spaghetti, da un portodarme o da un passaporto. =
. franchigia doganale (relativa a un luogo o a una merce). bandini
, che ogni dieci passi, o fosse a piede o cavalcasse, si faceva
passi, o fosse a piede o cavalcasse, si faceva da uno dei servidori
), agg. che è nato o vive in portogallo, o ne trae le
è nato o vive in portogallo, o ne trae le origini familiari, etniche
275: parlandosi pochi dì sono del paese o mondo novamente trovato dai marinari portoghesi,
3-815: serva a qualche sollecito portughese o curioso ed avaro britanno, acciò con
4. marin. legatura portoghese o alla portoghese: a due passate,
ed allacciare insieme i capi di due bighe o alberetti che servono ne'porti o nelle
bighe o alberetti che servono ne'porti o nelle navi a manovre od operazioni distaccate
legano le due estremità superiori di una biga o quella d'un ago con un albero
8 e due chiare; odore di vainiglia o di coriandoli o di caffè, che
; odore di vainiglia o di coriandoli o di caffè, che sono quelli che più
, chi eri, / se fosti viva o morta. 6. gerg
argento le più abbondanti. o. dimin. portoghesino. memmo,
delle strade, acciò non sieno occupate o ne sia impedito l'uso. idem
in cui questi dritti si trovano concessi o venduti a'baroni. = deriv
, perché niuna cosa proibita s'immetta o si estragga e perché si esigano i
una provincia si estraggono per trasportarsi nell'altra o fuori del regno, e alcuni di
a uso dei naviganti in forma descrittiva o geografica, contenente tutte le notizie necessarie
se non fosse che tu dici fiandra / o nicea o altro luogo di cui parla
fosse che tu dici fiandra / o nicea o altro luogo di cui parla, /
luogo di cui parla, / terra vera o di sogno, il portolano, /
, che non potrà mangiare a ora o a stagione, e talora gli converrà digiunare
, impedire il transito de'fuorusciti, o d'altra gente sospetta, guardar le
può entrare per il portone d'onore o per la porta di servizio. 2
acqua vien sostentata da certe chiuse o sostegni, i quali consistono in un recinto
in un recinto di qualche ventiquattro o trenta piedi quadrati, fasciato di
bassi che è mastro di stalla maggiore, o almeno capiggi bassi che è capo dei
se averà una notte uguale alla passata o migliore, come sarebbe di ragione,
missionari di sette mistiche, giovani negri o giovani portoricani, per i quali la
un mezzo di trasporto è uno spazio scenico o cinematografico. portorichése, agg
un'infusione di portorico e sandomingo o di ceylon tea è troppo umilian
sorridi come un amico, / o guatemala, o moka, o portorico.
amico, / o guatemala, o moka, o portorico. c. e
/ o guatemala, o moka, o portorico. c. e. gadda,
in un'atmosfera mista di zafferano o portorico tra scatole di biscotti wafer, non
.: imposta sulle merci d'importazione o d'esportazione che passavano per punti determinati
entrata e all'uscita di particolari distretti o città). sarpi, ix-104
il prezzo del traghetto sopra barca o naviglio. = voce dotta,
due porte è detto thirorio, cioè portorio o portale. = deriv.
portòro, agg. che è nato o abita a portovenere. - anche sostant
vene gialle. pilla registra il marmo 'portor'o 'portovenere'come dolomite granellosa gialliccia che trovasi
. negli antichi regni iberici, porto, o luogo di transito, in cui era
una imposta sulle merci che vi sbarcavano o vi transitavano. -anche: l'
, 1180: pilla registra il marmo 'portor'o 'porto- venere'come dolomite granellosa gialliccia
, agg. ant. che è nato o abita a portovenere. - anche sostant
composto dai natanti di servizio al porto o dal naviglio alla fonda.
, esclusivamente delle maestranze costituite nelle compagnie o nei gruppi. -compagnie o gruppi
compagnie o nei gruppi. -compagnie o gruppi portuali: compagnie o gruppi,
-compagnie o gruppi portuali: compagnie o gruppi, aventi personalità giuridica, che
alle operazioni portuali sono costituite in compagnie o in gruppi, soggetti alla vigilanza dell'
delle operazioni portuali è riservata alle compagnie o ai gruppi. -ente portuale:
diventa addirittura un'ossessione. -che abita o frequenta i quartieri (malfamati) prossimi
specie; sono dicotiledoni dialipetale, striscianti o prostrate, carnose, con foglie alterne
diffusa in italia è la portulaca oleracea o porcellana, pianta infestante con fiori poco
], 131: d sandalo colorito o rosso resiste al catarro e alle distillazioni
, e applicato con succo di piantagine o di solatro o di sempreviva o di
con succo di piantagine o di solatro o di sempreviva o di portulaca, è
di piantagine o di solatro o di sempreviva o di portulaca, è utile alle infiammagioni
in grande abondanza vi è della porcellana o portulaca, da signiori portughesi chiamata 'badrucca'
'portunato': il caicco stesso o lo schifo. = etimo incerto
così portuoso. frachetta, 770: o risole sono grandi o picciole; se grandi
frachetta, 770: o risole sono grandi o picciole; se grandi, o
o picciole; se grandi, o sono portuose o senza porti. cuoco,
se grandi, o sono portuose o senza porti. cuoco, 2-ii-197: il
paludicoli, cosmopoliti, di taglia piccola o media, con doppia muta annuale,
un tutto logicamente individuata, mentalmente distinta o, anche, materialmente staccata da esso
da esso e contraposta al tutto o alle singole parti restanti. -in partic.
in genere, antica, porzione inferiore o animale: la parte o componente corporea
porzione inferiore o animale: la parte o componente corporea dell'uomo; porzione superiore
componente corporea dell'uomo; porzione superiore o intellettuale: lo spirito, l'intelletto
la medesima porzione nell'argento vivo, o pure se in parte si solleverà fuori
ne'cadaveri di quei che hanno corrotti o laceri i polmoni s'osserva grandissima quantità
] e dame all'inventore la metà o, trattandosi di roba rigettata dal mare
: linea composta, eccentrica, spirale o involta: quella che con varie porzioni
21-121: fu parimente fabbricato un mastio o porzion conica d'acciaio lavorata al tomo
a dire e a sostenere che tutta o quasi tutta la nostra lingua derivi dalla
la nostra lingua derivi dalla latina antica o dalla corrotta non ne venga qualche altra
per una persona; razione di viveri o di acqua destinata individualmente a militari,
fatte. alla locanda si chiede una o più porzioni di fritto, d'arrosto o
o più porzioni di fritto, d'arrosto o altro. fucini, 731: d
quote ideali (fra di loro eguali o diverse, e aritmeticamente espresse o esprimibili
eguali o diverse, e aritmeticamente espresse o esprimibili con una percentuale o una frazione
aritmeticamente espresse o esprimibili con una percentuale o una frazione) spettanti a ciascuno dei
di una certa situazione giuridico-economica (vantaggiosa o onerosa) materialmente indivisa: quota di
quota di comproprietà in un certo bene o un certo patrimonio, quota di contitolarietà
, quota di un debito da pagare o di una spesa da sopportare, quota
degli utili, a un ente collettivo o a una società o a un'impresa
un ente collettivo o a una società o a un'impresa commerciale, ecc.
., riferirsi anche a situazioni giuridico-ecclesiastiche o giuridico- politiche: quota di dominio o
o giuridico- politiche: quota di dominio o signoria in un certo territorio, o
o signoria in un certo territorio, o a situazioni di puro fatto, anche
dominio, di spese (denaro pagato o da pagare) che risulta dalla suddivisione
di una tale situazione originariamente indivisa (o concepita come tale) e nelle quali rispettivamente
(proprietà, dominio, ecc.) o onerosa di ciascun partecipante: lotto,
di ciascun partecipante: lotto, bene o complesso di beni derivante da una suddivisione
, importo che ciascun partecipante ha pagato o deve pagare per un bene o per
pagato o deve pagare per un bene o per un servizio collettivamente ricevuto. -in
diritto di partecipazione a un ente collettivo o società o impresa commerciale, concepito come
partecipazione a un ente collettivo o società o impresa commerciale, concepito come un bene
san giorgio] si divideva in luoghi o porzioni, le quali vollono che fussero
nome, perché altri si chiamano redditi o rendite annuali, altri censi, monti,
... a guisa d'un banco o negozio sociale, il quale sia costituito
quali in oggi parrebbero raccolta d'antiquario o porzione da masnadiere, leggendosi appo leon
-ciascuna delle quote (stabilite dalla legge o dal defunto con il suo testamento)
eredi. -porzione legittima: quota legittima o di riserva (disposta dalla legge a
capi') dell'eredità operante fra i figli o gli altri stretti congiunti di pari grado
suddivisione per stirpi operante quando ai figli o agli altri stretti congiunti, premorti al
lasciati dal defunto si apre in tutto o in parte la successione legittima nel concorso
{ porzione colonica) e al proprietario o beneficiario { porzione dominicale).
territoriale, che è la più giusta o la sola naturalmente giusta imposizione.
: la parte dei frutti dei beni o dei proventi ecclesiastici destinati a sovvenire agli
procacciarsi da vivere. -porzione parrocchiale o funeraria: la quota, stornata dagli
porzione et intertenimento per travagli che passarono o per servizi che gli fanno: avertite molto
da ciascun partecipante a una coalizione militare o a un'impresa bellica. v
da ciascheduno dei collegati è diversa, più o meno, secondo le forze maggiori o
o meno, secondo le forze maggiori o minori loro. s. cavalli,
-in senso concreto: ciascuno dei soldati o mezzi bellici che concorrono a formare tale
: orsù, al giudizio / venite, o morti, innanzi alla deitate. /
dal vetriolo, rimane come un tartaro o gruma di colore infocato ed acceso,
giusta porzione di acqua, senza fumare o bollire, appoco appoco si riscalda.
dice), con materie men terree o men pesanti, come sono tavole, a
di membri riservato a una classe (o categoria o gruppo) sociale nell'eleggibilità
riservato a una classe (o categoria o gruppo) sociale nell'eleggibilità a una
) sociale nell'eleggibilità a una magistratura o carica o dignità; numero proporzionale di
nell'eleggibilità a una magistratura o carica o dignità; numero proporzionale di rappresentanti per
, per esempio, a una, due o tre persone che affittano, si distrugge
tardorono molto a vendicarsi i nemici, o almeno n'avevano gran pensiero, perché
età, di cultura, di posizione o funzione sociale o economica, ecc.
cultura, di posizione o funzione sociale o economica, ecc.) che lo
) che lo rende precisamente individuabile, o accomunato da uguali intenti, o, anche
, o accomunato da uguali intenti, o, anche, casualmente raggruppato.
, voi foste generalmente per trascuranza viziosa o per false massime di governo allevati nell'
false massime di governo allevati nell'ignoranza o abbandonati all'errore. pananti, iii-17
parti di francia, dove una porzione più o men numerosa della popolazione non conosce che
conosce che un 'patois', non intende o intende poco la lingua francese, quelli che
francese, quelli che scrivono, possano o voglian dir tutto con vocaboli e frasi
prepotenti, dopo che ebbe per astuzia o per forza tolto al restante umano genere ogni
un'opera che possa riescire spiacevole, o peggio urtante, a quella sola porzione del
redi, 16-iv-41: messone una piccola porzione o in un cucchiaio o in una paletta
una piccola porzione o in un cucchiaio o in una paletta di rame...
. che se per avventura alcuna uccideva o offendeva o calunniava o faceva giurare una
che se per avventura alcuna uccideva o offendeva o calunniava o faceva giurare una donna,
avventura alcuna uccideva o offendeva o calunniava o faceva giurare una donna, la pena imposta
prenderne sempre di quelli di che molto scarseggia o è privo affatto il museo di pavia
. anat. parte di un organo (o del corpo umano) caratterizzata da precisi
umano) caratterizzata da precisi rapporti topografici o da una particolare struttura. a.
: chi mai potrebbe tralasciar di amar o non curar l'opera sua ed una
: impossessarsi di quanto, a torto o a ragione, si ritiene spettante,
si ritiene spettante, senza attendere interventi o autorizzazioni di altri. imbriani, 1-32
dei possidentucci, i quali non hanno o mezzi o capacità di coltivarle, e ne
, i quali non hanno o mezzi o capacità di coltivarle, e ne formano grosse
1-263: qualunque persona avesse parte o carate in alcuno navilio e non volesse vivere
in comone con gli altri suoi porzonari o tenere parte in detto navilio, a
e nessun di questi poteva esser parente o consorte de'consoli né porzioniere del carico
fegato. coloro a'quali si gonfiano o s'aprono le vene, pigliando una minima
sf. pausa, interruzione o cessazione di una condizione, di un'attività
una condizione, di un'attività faticosa o gravosa, oppure di uno stato doloroso,
, in modo da riceverne riposo, ristoro o sollievo. iacopone, 24-112:
. strozzi il vecchio, 2-63: o morte pietosa, / morte gentil, che
d. veniero, 45: piacciati, o re della celeste corte, / scevro
suolo oppure appollaiatosi su un ramo, o anche di un insetto volante. jahier
2. sosta di chi cammina o fa un viaggio. c. ghiberti
dove ci si ferma per un periodo più o meno lungo di tempo. pellico
di essa, siccome tonde per l'impeto o posa de'venti. -stato fìsico
di quiete; immobilità di un oggetto o di un corpo celeste. baldi,
affanni o passioni; tranquillità, serenità, pace
-in questo mondo, / breve tempo [o morte] lo fai viver giocondo.
vi vede non truova posa né loco o cosa che porti alcuno refrigerio a tanto suo
troverai posa. carducci, iii-3-170: o diva notte, io non so già che
4. assenza di guerra esterna o civile; pace. giamboni, 4-145
con posa.. pausa nel parlare o nel leggere. roverbia pseudoiacoponici,
: in luogo di fare una piccola posa o fermata, che dà l'anima al
. 7. periodo di tempo più o meno lungo durante il quale il modello
il quale il modello di un quadro o di una statua o il soggetto di
modello di un quadro o di una statua o il soggetto di una fotografia rimane immobile
ritratto in un quadro, in una statua o in una fotografia. gioberti,
. -immobilità di una figura dipinta o scolpita. gatto, 2-66: sembrava
prurito dalla schiena. -rappresentazione o descrizione di maniera. pasolini, 9-30
onta. 8. modo di gestire o di atteggiare il corpo che esprime un'
atteggiare il corpo che esprime un'intenzione o un'attitudine particolare, che riveste una
attitudine particolare, che riveste una bellezza o una grazia singolare o che rivela speciale
che riveste una bellezza o una grazia singolare o che rivela speciale affettazione e compiacimento.
col volto talora celato tra le mani o segnando colla punta dell'ombrello dei segni
forse involontariamente, ella aveva una movenza o una posa o una espressione che nell'
, ella aveva una movenza o una posa o una espressione che nell'alcova avrebbe fatto
, e sotto si scorgeva la natura più o meno rilevata di ciascuna. soldati,
, mosse serpentine. -gesto ricorrente o stereotipo. faldella, i-4-235: egli
e il sire morì. -disposizione o conformazione di un oggetto. praga,
. 9. atteggiamento, comportamento o modo di sentire o di pensare inautentico
atteggiamento, comportamento o modo di sentire o di pensare inautentico, innaturale o fuor
sentire o di pensare inautentico, innaturale o fuor di luogo, ostentato con studiata
ostentato con studiata affettazione, per vanità o presunzione. ghislanzoni, 9-149: la
la si interpretasse per un artifizio oratorio o per una posa drammatica. serao, i-52
mentre si vede che viene dall'officina o dal piccolo artigianato. gobetti, i-74
gobetti, i-74: chi parla di insincerità o di posa nell'adesione di papini al
gaia, senza pose, come un'educanda o come una sartina. 10
letter. ripiano con due gambe appoggiato o fissato a una parete, usato per reggere
12. cinem. giornata o unità di lavoro di un attore cinematografico
unità di lavoro di un attore cinematografico o anche di un figurante. - a
prevede una determinata retribuzione per ogni giornata o unità lavorativa (il contratto di un
. marin. collocazione in mare di mine o di ostruzioni, eseguita da apposite unità
: nave per la posa di sbarramenti o campi di mine... navi.
avvio. -installazione di una tubatura o di un cavo nell'apposita sede,
, 10-184: perché così fatto ultimo canto o ver cantilena si faceva quasi in posa
poeta in quella cantilena quelle sorti di versi o ver di piedi di versi che per
ubbidienti loro. sercambi, 2-ii-112: o fiorita, tu hai stamane motteggiato e
-appoggiato con le zampe al suolo o su un oggetto (un uccello o
o su un oggetto (un uccello o un insetto che ha interrotto il volo
di questo nostro paradiso / goduto, o donna, non avessi intero.
veruna: senza mai sospendere un'azione o un movimento, ininterrottamente. tantini
/ con la vii turba senza posa o metro. leopardi, 23-31: corre
e più s'affretta, / senza posa o ristoro, / lacero, sanguinoso.
sole al tramonto. pascoli, 76: o mani d'oro, di cui l'
sensazione inesprimibile. gozzano, ii-316: o yes! ricerco, aduno senza posa /
cicognani, 9-176: « o che ci prova gusto a pigiarsi la
(un veicolo, un mezzo terrestre o marittimo). -nave posacavi (anche
studiata affettazione un atteggiamento, un comportamento o un modo di sentire o di pensare
un comportamento o un modo di sentire o di pensare inautentico, innaturale o fuor
sentire o di pensare inautentico, innaturale o fuor di luogo, per vanità o presunzione
o fuor di luogo, per vanità o presunzione. popini, ii-263:
popini, ii-263: gli scettici disinteressati sono o troppo ingenui o troppo posaioli, ma
gli scettici disinteressati sono o troppo ingenui o troppo posaioli, ma non condannabili senza
. pezzo di tessuto, di pelle o di metallo opportunamente sagomato sul quale si
posalume': così chiamano un pezzo circolare o quadrangolare, di pelle, di panno
pelle, di panno, d'incerata o anche di metallo, sul quale si posa
quale si posa il lume da conversazione o altra simile lucerna a olio, affinché
sm. ant. base di un oggetto o di una struttura architettonica.
di essa si fermarà sopra un fulcimento o posaménto bene assicurato con barbacani o puntelli
fulcimento o posaménto bene assicurato con barbacani o puntelli et una staffa di ferro.
[gli ossi] se non quanto o quando lor piace da'luoghi dove posan l'
dove posan l'un su l'altro o da'loro nodelli o articolazioni o articoli o
su l'altro o da'loro nodelli o articolazioni o articoli o piegature che dir
l'altro o da'loro nodelli o articolazioni o articoli o piegature che dir vogliamo,
o da'loro nodelli o articolazioni o articoli o piegature che dir vogliamo, giacché con
avviso alla pronunzia, affinché in questa o quella sillaba più o meno si fermi
, affinché in questa o quella sillaba più o meno si fermi, accadendo che da
fermi, accadendo che da un maggiore o minor posaménto un distinto significato può prendere
la scena vota. pace esterna o civile. nuovi documenti intorno a
ritratta una figura in una rappresentazione pittorica o plastica. alberti, ui-70: desidero
che in niuno sia un medesimo gesto o posaménto che nell'altro. vasari,
mare (un'unità militare di superficie o anche subacquea). -nave posamine (
posamine': nave per la posa di sbarramenti o campi di mine. ibidem [s
un determinato atteggiamento (una figura dipinta o scolpita). carducci, iii-21-198:
posapiano, sm. invar. chi cammina o si muove con lentezza.
3. chi evita accuratamente impegni o preoccupazioni, per placido amore di quiete
-persona intellettualmente inerte, conformista o conservatrice o anche eccessivamente meticolosa, scrupolosa
-persona intellettualmente inerte, conformista o conservatrice o anche eccessivamente meticolosa, scrupolosa, pedante
. disus. piccola casa, appartamentino o anche singolo locale usato non come residenza
residenza stabile, ma solo per farvi sosta o pernottarvi saltuariamente. carena,
di mansione, cioè casa, quartiere o anche una sola camera, che si ha
). riposare astenendosi da attività faticose o oziando, per lo più restando fermo
, domandamo: / « che lettera o imbasciata hai d'importanza? », /
dubbio se dal fato / mi si rapisse o traviata errasse / o pur lassa a
/ mi si rapisse o traviata errasse / o pur lassa a posar posta si fosse
. -in relazione con un compì, o con una prop. guittone, i-14-216
all'ombra. leopardi, 23-105: o greggia mia che posi, oh te beata
apena: / s'io mi posi o soggiorni / o vi perda più giorni.
/ s'io mi posi o soggiorni / o vi perda più giorni. ariosto,
, non essere turbato da conflitti esterni o da lotte intestine (una città, uno
stato). giamboni, 10-98: o superbia,... giaci oggimai abbattuta
-avere tregua, scampo da un nemico o da un persecutore. garopoli,
/ sin che con l'arte, inganni o con ingegno / io non acquisti il
die. fausto da longiano, iv-130: o disaventu- rato marito, quando posa lo
, 18-1-140: non per questo si contentò o quietò il popolo, il quale come
il matrimonio suo colla caterina. o. placarsi (una passione, una condizione
una passione, una condizione di turbamento o di disordine interiore). anonimo,
. avrete scelto per piazza, pianta o sedia di tutta la guerra. alfieri
le posate, ne gli farete fare tre o almeno due. barilli, 5-98:
par., 25-135: per cessar fatica o rischio, / li remi, pria
gentil vicenza. -mettersi alla fonda o all'attracco (una nave).
ottobre ci partimmo. pascoli, 292: o fiumi, o delle rupi e dei
. pascoli, 292: o fiumi, o delle rupi e dei ghiacciai / figli
più in relazione con un compì, o con una prop. subord.).
a meno. iacopone, 1-41-2: o amor, devino amore, perché m'ài
terminare; cessare temporaneamente (un'azione o un'attività della mente). dante
piccolomini, ii-45: veggia- mo che o sognando o vegliando potiamo imaginarci d'esser
ii-45: veggia- mo che o sognando o vegliando potiamo imaginarci d'esser fuori di
d'esser fuori di casa essendo dentro, o caminar fuori della città posando in essa
, dallo strazio, / parlate, o morti, al pellegrino sazio! fracchia,
occhiaie. -essere, stare seduto o disteso. dante, par.,
lui posò. -stare appollaiato o appoggiato con le zampe al suolo (
le zampe al suolo (un uccello o un insetto volante). inghilfredi,
i-78: e proprio degli animali il poter o moversi o posarsi secondo che più lor
proprio degli animali il poter o moversi o posarsi secondo che più lor piace.
, intrinseco; risiedere (una virtù o un sentimento, una passione).
in su la quarta si posa o leva la voce, è più grave e
la capacità di posarsi freddamente sopra computi o logiche meditazioni. -ant.
, armonioso equilibrio (una figura pittorica o scultorea). vasari, 1-3-44:
iii-xi-16: chiama enea a ettore: « o luce », ch'è atto,
. discendere al suolo; adagiarsi in basso o sul fondo calando, cadendo o spargendosi
basso o sul fondo calando, cadendo o spargendosi dall'alto. - anche al
pezzo di tela a modo di vela o d'ali sulla testa, due bastoncini
terra, ad appollaiarsi su un ramo o a porre le zampe su un sostegno (
zampe su un sostegno (un uccello o un insetto volante). b.
di giravolta, penso posarmi in padova o in venezia per qualche mese. tomielli
el lascia posare per ispazio d'una ora o due o tre e butta via l'
posare per ispazio d'una ora o due o tre e butta via l'acqua.
la sua fitta ombra non era pianeggiante o dolcemente ondulato..., ma pieno
pressoché immobile, per un tempo più o meno lungo, nell'atteggiamento richiesto da
richiesto da un pittore, da uno scultore o da un fotografo per l'esecuzione di
senso generico: farsi ritrarre, o prestarsi come modello per un pittore,
modello per un pittore, uno scultore o un fotografo. petruccelli della
bene con lei! sta ferma anche una o due ore di seguito. posa senza
faceva posare nuda. buzzati, 6-195: o che laide stessa, pur non avendo
studiata ostentazione un atteggiamento, un comportamento o un modo di sentire o di pensare
un comportamento o un modo di sentire o di pensare inautentico, innaturale o fuor
sentire o di pensare inautentico, innaturale o fuor di luogo, per vanità o presunzione
innaturale o fuor di luogo, per vanità o presunzione o vezzo. de sanctis
di luogo, per vanità o presunzione o vezzo. de sanctis, 9-206:
da una fredda esposizione di fatti, o s'inganna o 'posa'. cameroni, 25
esposizione di fatti, o s'inganna o 'posa'. cameroni, 25: felice
ite in traccia di tirsi, ite, o sospiri. filicaia, 2-2-205: io
dovunque il tuo bel piè percote / o lo pieghi o l'inoltri o lo ritiri
tuo bel piè percote / o lo pieghi o l'inoltri o lo ritiri / o
percote / o lo pieghi o l'inoltri o lo ritiri / o lo sollevi o
o l'inoltri o lo ritiri / o lo sollevi o lo sospenda o posi /
o lo ritiri / o lo sollevi o lo sospenda o posi / fior ch'a
/ o lo sollevi o lo sospenda o posi / fior ch'a gara li dàn
alla ragazza e s'era staccato tre o quattro passi, a sbirciare attraverso un
. -marin. affondare una mina o collocare nelle acque un'ostruzione a scopo
, un modello in una determinata posizione o atteggiamento, per ri trarlo.
posava. 28. porre un principio o una questione; stabilire un concetto.
abbandonare ciò che si reggeva in mano o si teneva con sé (ed è implicita
. gualterio, xxxvi-87: posa [o dameta] la dolce lira, posa
andare un oggetto cedendo a una minaccia o obbedendo a un'intimazione. p
s. v.]: con minaccia o a chi minaccia. 'posa il sasso
, sospendere; porre fine per sempre o temporaneamente. cecco d ascoli, 2321
, come non saper posar le gambe o tener le mani a cintola, ma sempre
gramola che non posa mai: parlare o borbottare incessantemente. p. petrocchi [
non posa mai': di chi parla o brontola sempre. -non lasciarsi posare una
. -posare l'osso: lasciare andare o restituire il maltolto. p
-venire posato l'occhio: vedere per caso o di sfuggita. carducci, iii-9-342
posa: chi procura agli altri difficoltà o preoccupazioni vi si espone egli stesso.
-le mosche si posano addosso ai cani o ai cavalli magri: v. mosca
un atteggiamento, da un comportamento importuno o seccante. angiolieri, vi-333 (32-2
atteggiamento, posa di una figura pittorica o scultorea. l. ghiberti,
conversione. -attitudine di una figura pittorica o scultorea stante, che distribuisce il peso
, 127: 'posare': dicono i pittori o scultori a figura dipinta o scolpita,
i pittori o scultori a figura dipinta o scolpita, quando posa tutt'e due i
levare. -disposizione di una coppia o di un gruppo di figure.
con cui si apparecchia per un commensale o che compaiono su una tavola apparecchiata.
fermarsi interrompendo, per un tempo più o meno breve, un viaggio, una
brevi posate. tommaseo, 2-i-19: o rosa che di napoli venisti, /
né gli spazi. -nelle processioni o in analoghe pratiche devote, sosta in
sosta in una chiesa, in una cappella o dinanzi a un'immagine sacra per dedicarsi
per dedicarsi alle orazioni, alla meditazione o alla celebrazione della messa; stazione.
. -il posarsi di un uccello o di uno stormo (o anche il
di un uccello o di uno stormo (o anche il luogo su cui si posa
3. il posare, l'appoggiare o il lasciar cadere un peso; posa
(ma piegandole), un braccio più o meno da terra, si chiama posata
doni, iii-app. -64: l'arsi o levare di mano occupa due tempi di
di quella [misura] che la tesi o posata ne vuole uno o per il
la tesi o posata ne vuole uno o per il contrario. sacchi, 1-9-13:
troveremo il ballo... e sarà o con arte o senz'arte, e
.. e sarà o con arte o senz'arte, e così le gagliarde,
/ e 'n tavola veder l'arrosto o 'l lesso. siri, ii-1145: giunto
partito da trento, non volle muover o piede o penna per quest'affare,
da trento, non volle muover o piede o penna per quest'affare, ma solo
una fase di stasi, senza muovere o turbare (in partic. un liquido)
calma e di tranquillità, procurata da serenità o da freddezza d'animo, che produce
permette di operare con accortezza e ponderazione o di godere di situazioni comode; compostezza,
che altrove, nelle opinioni della religione o concernenti in qualche guisa la religione si
-con riferimento a un atteggiamento momentaneo o occassionale o a un metodo di indagine
riferimento a un atteggiamento momentaneo o occassionale o a un metodo di indagine, di
necessaria al giudizio per discemere la verità o falsità, la bontà o malizia delle
discemere la verità o falsità, la bontà o malizia delle cose. cesarotti, 1-xxxiv-249
la porta al suo recipiente, o stagno o mare o palude, ove,
al suo recipiente, o stagno o mare o palude, ove, posata per
recipiente, o stagno o mare o palude, ove, posata per la quiete
come di cielo nordico... o forse di colla di silice, posata e
non cotte e cenasson posati con pane o poltiglia semplice. nannini [petrarca]
vita regolata dall'equilibrio e dalla moderazione o dalla consuetudine; calmo, tranquillo. -anche
slanci o smanie, padre di famiglia, nobile di
disposizione di carattere in virtù dell'esperienza o dell'età. vita di cola di
. cattaneo, i-1-247: codeste peculiarità o non sono segni di posata intenzione ma
posata intenzione ma piuttosto di negligenza, o lo son d'affettazione e di leziosità
; privo di espressioni concitate, affannate o eccessive; calmo, controllato (un
dall'oratoria, dai toni troppo alti o dalla concitazione (un modo di scrivere
ma, quando si trattasse di giustizia o di verità combattuta, l'uomo s'
politica ed ogni arte posata riesce non adatta o stucchevole. -informata a equilibrio
parlare e col canto del coro parodo o ver entrante. socchi, 2-7-38:
a un uccello fermo su una figura o al leone appoggiato sulle quattro zampe.
la posizione di una figura umana o di parte di questa in un ritratto;
va innanzi, che l'altro stia fermo o vada indietro; e se la figura
posatóio, sm. luogo naturalmente adatto o appositamente preparato per riposare, per sedersi
riposare, per sedersi, per sostare o per appoggiarvi un oggetto. bresciani
v.]: 'posatoio': oggetto o luogo da posare oggetti o da posarsi.
: oggetto o luogo da posare oggetti o da posarsi. -sedile, posto
2. qualsiasi luogo in cui si posano o stanno appollaiati gli uccelli, come rami
appollaiati gli uccelli, come rami di alberi o pianerottoli rupestri (ed è artificialmente predisposto
soderini, iii-299: d monte, collina o poggio o punta dove s'ha a
iii-299: d monte, collina o poggio o punta dove s'ha a piantare [
abbi arbori grandi attorno che l'occupino o gli faccino noia e, se vi
impianto, come cavi e tubi, o di materiali di rivestimento per l'edilizia
attrezzatura, nella posa di condotte superficiali o sottomarine, in partic. di acquedotti
oleodotti, metanodotti (un mezzo terrestre o navale: nave posatubi). =
maliziosamente facevano la farina assai grossa, o meglio lasciavano una gran parte del grano
deposita nel letto di corsi d'acqua naturali o artificiali per effetto di una diminuzione di
di una diminuzione di velocità della corrente o che si riversa fuori dal letto in
fanno, così ruscelli, rii o fiumi, siano di terra pura densa e
rispondo: se una gioia casca / o sta nel fango e nella posatura, /
i monti... di strati o di tavolati, ma sollevantisi sovra il piano
il fondo ben bene da ogni melma o posatura che dentro vi fosse stata.
delle viscere e di rendere i loro condotti o canali più liberi dalla gruma e da
2. figur. il fondo dell'animo o quanto vi rimane di un sentimento,
nella sua stessa umiltà. -modificazione o accrescimento di una lingua per effetto di
una lingua per effetto di situazioni storiche o politiche. tommaseo, sinon.
(negativa) del diffondersi di idee o concetti. f. casini, ii-284
di una sostanza sottoposta a un trattamento o a una lavorazione; scoria. -anche
in processo di tempo fa sempre qualche residenza o posatura di fecce che a poco a
5. posizione di un arto o dell'intera persona (anche in una
che pel troppo accostarsi a'pilastri potrebbero o penetrar in essi o restar tronchi e
a'pilastri potrebbero o penetrar in essi o restar tronchi e mozzi...,
l'atto e l'effetto di posare o porre alcuna cosa). 8
.: alcune volte gli chiamerem 'segni'o 'note di rispirazione', perché, dove si
2, per avere delle cattive posature o per cagione di quell'io frapposto,
se trovinsi sul fine di qualche parola o in tal luogo di essa ove convenga fare
. -anche: vino di bassa gradazione o di cattiva qualità; vinello.
dose d'aceto in molta acqua pura o qualche leggerissima e chiara decozione di pianta
in acqua, sotto forma d'ossicrato o posca, chiamato in toscana acetella. gualdo
in alcuni luoghi posca chiamano il secondo o anche il primo vinello. r. sacchetti
piaghe, e per acqua calda, semplice o d'orzo o altro, faccia la
acqua calda, semplice o d'orzo o altro, faccia la posca, le faldelle
(anche unito con le prep. da o di: da poscia, di poscia
-in correlazione con altri aw. di tempo o con locuz. temporali. giamboni
in tre parti si divide, che o in certo die, ovvero prima,
con riferimento a una successione nello spazio o in un ordinamento qualsiasi. dante,
-con riferimento a ciò che è o verrà scritto o detto successivamente: sotto
riferimento a ciò che è o verrà scritto o detto successivamente: sotto, oltre.
-per introdurre il seguito del discorso o per cambiare argomento: inoltre, ancora
: qual di voi non ha sentito o letto, poscia, quello che fece alessandro
avesse nel murare tenuto del modo greco o del romano. -quindi,
figurati allusivi al lasciarsi trascinare da passioni o da desideri, al cedere all'attrazione
. cong. introduce una prop. causale o temporale: poiché, giacché, quando
disse queste parole. -introduce o segue una prop. temporale implicita con
demon ch'a terra il tira, / o d'altra oppila- zion che lega l'
: e posciaché saranno piantati per sei o per otto dì, si cerchi i semi
.]: 'poscinùmmio': detto di scrittura o prefazione fatta per chieder denari.
v.]: 'poscondola': piccolo spazio o pratello come si vedono qua e là
si vedono qua e là per i boschi o per le macchie. = probabilmente
iii-397: d'oggi in domani o in poscrilli o in poserai / non mandate
oggi in domani o in poscrilli o in poserai / non mandate le cose,
passeroni, iii-397: d'oggi in domani o in poscrilli o in poserai / non
: d'oggi in domani o in poscrilli o in poserai / non mandate le cose
poscritto, sm. nota, precisazione o aggiunta che segue al testo vero e
titolo de la lettera, la lettera breve o lunga, il tenor de la lettera
edoardo. monti, i-69: dimani o posdimani stenderò un articoletto per il vostro
bonificare il deserto con piantagioni di ginestre o di spartire le terre incolte tra i reduci
cecchi, 1-1-220: spedite via con essa o il norchio o me / che sarem
: spedite via con essa o il norchio o me / che sarem qui domandasera o
o me / che sarem qui domandasera o al più / lungo postdomattina. p
, agg. ant. che può posare o fermar si. -non posevole
è proprio dell'antica città di posidonia o paestum. lanzi, 1-3-507:
... in questo incomparabile semenzaio o acquarium di lirismo collettivo ed elementare che
stessa e la poesia col linguaggio generale o comune, sia pur ridotto in forma di
si metta e tenuti sieno di mettere o fare mettere nella positata cassetta a l'altare
di dedurre la conseguenza di questa ratifica o approvazione non presuntiva, ma di fatto
in aver riposto l'onore in cose o di pochissima rilevanza o positivamente cattive.
l'onore in cose o di pochissima rilevanza o positivamente cattive. desideri, lxii-2-vi-96:
ribaldo ha osato vantarsi che, un giorno o l'altro.. mazzini, 23-371
fauchée l'inventore delle capsule a secco o piuttosto se non fu lui che le ha
in una schiera di colonne con un retroguardo o riserva de'dragoni dell'esercito, senza
e propone un relativo, un tanto o quanto, dove si tratta d'un
ingratitudine si può dire in dui modi o negativamente o positivamente... positiva-
può dire in dui modi o negativamente o positivamente... positiva- mente è
beneficio, e sprezza il tal beneficio o grazia, e così è speziale e
mente. -con risultati positivi o validi. e. cecchi, 13-66
fiat. 5. con l'indicazione o l'intenzione di affermare. piccoiomini,
e modesta; senza sfarzo, pompa o sontuosità; senza lusso, dimessamente.
riducibile alla descrizione di fatti, particolari o generali, la volontà di evitare il
di non trascendere i fatti verso princìpi o enti non verificabili scientificamente, per ottenere
ultimi. -positivismo giuridico: concezione (o, meglio, insieme di concezioni,
ambito di una determinata comunità (autonoma o indipendente) dall'autorità che ne detiene
di termini appropriati ed esatti nel ragionamento o nel discorso. arbasino, 19-107:
. 2. considerazione della vita o del proprio agire in una prospettiva realistica
talora opportunistica, in un'attività professionale o politica. ghislanzoni, 17-17: quale
un nemico comune, la reazione, o nei solenni momenti della patria, sotto l'
-t). che professa le dottrine o i princìpi del positivismo, che ne
conoscibilità dipende dal suo essere, conosciuto o no. -sostant. carducci
. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del positivismo, che ne deriva
una nuova fase: la filosofia naturalistica o positivista. nencioni, 2-97: non
positivisteria, sf. moda della filosofia o del metodo positivistico. b
criteri, i modi, i metodi o i princìpi del positivismo. jahier
. -ci). che si riferisce o è caratteristico del positivismo o dei positivisti;
si riferisce o è caratteristico del positivismo o dei positivisti; ispirato o derivato dal
del positivismo o dei positivisti; ispirato o derivato dal positivismo. soffici,
questa accozzaglia di volgarità che chiamiamo materialistiche o positivistiche e non sono che spurghi dei
capitoletti, fatta dai sacerdoti del positivismo o dell'idealismo positivistico o del neo-kantismo all'
sacerdoti del positivismo o dell'idealismo positivistico o del neo-kantismo all'alunno sciocchino che sgobba
. positività, sf. condizione o carattere di ciò che è o appare
condizione o carattere di ciò che è o appare avere in sé un valore positivo;
; ciò che costituisce un'entità positiva o che adempie a un'utile funzione.
si nega è... l'autonomia o la positività del suo soggetto.
fatti concreti ed è alieno da fantasticherie o idealismi. - anche con riferimento a
non si contenta solo di vane apparenze o di speranze, ma va al vivo delle
rosmini, 1-51: i concetti sono positivi o negativi. positivi sono quelli che si
'in fieri': ove si concepisca come effetto o risultato d'un processo, di esso
pensa che ci sia solo il principio o magari il processo tuttavia in corso,
sue cagioni, e le cagioni sono o materiali o formali o finali o efficienti
cagioni, e le cagioni sono o materiali o formali o finali o efficienti o istrumentali
e le cagioni sono o materiali o formali o finali o efficienti o istrumentali, e
cagioni sono o materiali o formali o finali o efficienti o istrumentali, e per altra
materiali o formali o finali o efficienti o istrumentali, e per altra distinzione o privative
efficienti o istrumentali, e per altra distinzione o privative o positive o impedienti o aiutanti
, e per altra distinzione o privative o positive o impedienti o aiutanti. bruno,
per altra distinzione o privative o positive o impedienti o aiutanti. bruno, 3-1063:
distinzione o privative o positive o impedienti o aiutanti. bruno, 3-1063: sarrebe
1-142: resta stabilito che ogni dolore o inquietudine qualunque è sempre qualche cosa di
il piacere, consistendo quello nell'eccesso o nel difetto di tensione o di moto e
nell'eccesso o nel difetto di tensione o di moto e questo nella semplice rimozione
questo nella semplice rimozione di quell'accesso o di quel difetto. leopardi, i-267
concreto e verificabile da un'autorità politica o religiosa ed è applicato in una comunità
-legge positiva: complesso di norme giuridiche o religiose, in contrapposizione alla legge naturale
religiose, in contrapposizione alla legge naturale o alla coscienza morale (cfr. anche legge
legge esteriore che molti presuppongono, perocché o parliamo della legge naturale o della positiva
, perocché o parliamo della legge naturale o della positiva divina o ver dell'umana
della legge naturale o della positiva divina o ver dell'umana: se della naturale
1-10-83: concedono questa prerogativa di primogenitura o di maggiorasi più per verità naturale che
. pagano, 1-320: la legge umana o positiva vien così detta...
alludere in quel modo alla legge positiva o statuaria. -religione positiva: ciascuna
col filosofo napolitano, della filosofia, o, per dirla col comte, all'età
e 'sentimentale'con quella del tuo, o 'positivo'; dureranno quanto durerà all'italia la
opinioni non motivate, a teorie metafisiche o religiose, a fantasticherie; che bada
: refrattario all'ideale, alla poesia o all'utopia. montanelli, 96:
e non si contenta solo di vane apparenze o di speranze, ma va al vivo
7. che denota spirito pratico o esprime preoccupazioni materiali ed economiche; che
ed economiche; che mira all'utile o al guadagno. mazzini, 12-305:
di scuola. 8. dichiarato o enunciato apertamente; esplicito, formale.
ma che si voleva, furon più complici o ministri d'una moltitudine che, accecata
sapere più di tutti. questa contessa fu o non fu la tua amante?
. boccaccio, viii-1-113: la forma o vero il modo del trattare è poetico
un'azione); che si manifesta o si esprime in un'azione precisa.
la parte che in essa, negativa o positiva, nel perdere la città o nel
negativa o positiva, nel perdere la città o nel riaverla, aveva avuto m.
ma proponevano, secondo i generi, o princìpi del pari astratti quantunque opposti,
princìpi del pari astratti quantunque opposti, o princìpi non abbastanza recisi e determinati da
tabù. nessuno ammette d'essere ipocrita o disonesto. queste parole sono state radiate
vocabolario. 11. che è o appare apprezzabile e degno di lode;
. mamiani, 6-112: dio o l'infinito è tutto, salvo ciò che
ii-13-148: positivo è anche il mero utile o la soddisfazione selvaggia di un impeto passionale
vanno positive senza minimo ornamento di perle o di catena d'oro o d'altro
ornamento di perle o di catena d'oro o d'altro. lippi, 8-19:
. -dappoco, mediocre per capacità o per condizione sociale. cieco,
13. semplice, privo di sfarzo o di lusso; modesto, sobrio;
modesto, sobrio; non troppo elaborato o ornato. s. cavalli, lii-8-34
-radicale positivo: radicale che porta una o più cariche elettriche di tale segno.
. volta, 2-ii-2-47: questa forza o tendenza produce,... se i
geom. verso positivo: in una retta o in una curva su cui si fissa
senza indicazione di grado (un aggettivo o un avverbio, in contrapposizione al comparativo
un avverbio, in contrapposizione al comparativo o al superlativo). p.
quelli che possono avere il comparativo naturalmente, o per lo adverbio 'più', si chiamano
adverbio 'più', si chiamano assoluti, principali o positivi: come grande, piccolo,
21. medie. che conferma una diagnosi o la
organismo di un determinato tipo di microbi o di virus (una prova, un'analisi
con un segno che indica un'affermazione o una scelta. cassieri, 11-148:
? ». si annunzia una doppietta o diade domestica con pronuncia femminile prevaricatrice.
: da vinti soldi in giù, o confessando o negando quelli che fusse richiesto
vinti soldi in giù, o confessando o negando quelli che fusse richiesto, paghi
essere prodotta nel decadimento dei nuclei eccitati o nella trasformazione di radiazione elettromagnetica in coppie
sf. posizione assunta dal corpo umano o dalle membra sia nello spazio sia reciprocamente
fra loro, considerata nell'immobilità o nell'atto di compiere un movimento. -anche
nell'ambito della recitazione e della danza o nell'esecuzione di attività sportive.
come è possibile / che già quattro ore o più nel luogo stesso / e nella
io vi lassai, come di marmo o legno / voi fuste? capoferro, xcii-ii-
ci si accomodasse, verbi grafia bocconi o per lato, non gli riuscirebbe lo
alterazioni di quelle parti stando in piedi o camminando. baretti, 6-269: di
6-269: di radissimo s'abbatte a vedere o a udir cosa che lo paghi di
passo staccato il quale... stacca o slontana quel piede della positura dove si
se sarà, cioè, col capo innanzi o con li piedi o pure alla traversa
col capo innanzi o con li piedi o pure alla traversa, perché poi, conosciuto
-in partic.: lo stare disteso o coricato; giacitura. menzini, 5-204
: « io voglio / andar da gesuita o teatino, /... /
dell'attica. 2. attitudine o atteggiamento di un personaggio raffigurato in pittura
atteggiamento di un personaggio raffigurato in pittura o in scultura. cellini, 2-21 (
a non reiterare una positura di uomo o un gesto più che voi potete e
unite insieme sogliono dar forma a parole o ad armi ed imprese. -atteggiamento
figlia e il poeta in una condizione o positura meno concitata o più comoda di
poeta in una condizione o positura meno concitata o più comoda di quella in che gianciotto
accoppiamento sessuale, in partic. descritta o raffigurata a scopo erotico o pomografico.
partic. descritta o raffigurata a scopo erotico o pomografico. f. pona,
se si prescinda dalla positura a bacìo o altrimenti pregiudiziale, ottimo è in primo
se la positura del cielo sia piovigginosa o fredda o 'l campo grasso e campestre
positura del cielo sia piovigginosa o fredda o 'l campo grasso e campestre e pianura
primavera. 5. punto o zona della volta celeste in cui appare
celeste in cui appare visibile un astro o una costellazione. - anche: posizione
- anche: posizione reciproca delle stelle o dei pianeti considerata a scopo astrologico.
in cielo dalla positura di pianeti insolita o qualche altra cagione là su in cielo
-posto occupato da un corpo fisico o da un oggetto in relazione con altri
da un oggetto in relazione con altri o con un termine di riferimento.
. galileo, 4-3-246: il ceder più o meno può derivare... dalla
g. b. casotti, 1-31: o sia stata trascuraggine o bizzarria o nuovo
casotti, 1-31: o sia stata trascuraggine o bizzarria o nuovo genio di più variare
: o sia stata trascuraggine o bizzarria o nuovo genio di più variare l'antica divisa
martini, 2-1-190: a significare il tuono o il suono individuale... serve
individuale... serve il sito o sia la positura di queste figure più
in una riga che in un'altra, o più tosto in uno che in un
; elle servono a'cannonieri per fare avanzare o rinculare i cannoni e mortai, per
per volgergli a diritta e a sinistra o collocarli in diverse altre positure, o sian
sinistra o collocarli in diverse altre positure, o sian questi montati sopra le loro casse
sian questi montati sopra le loro casse o giacciano scavalcati sopra la nuda terra.
nuda terra. -giacitura di un minerale o di uno strato geologico. scamozzi
e l'andamento delle diverse loro parti o degli strati che le compongono l'intreccio
strategico occupato da truppe in attitudine offensiva o difensiva. siri, viii-704: per
difese. 7. inserzione di brani o episodi all'interno di umopera o di
brani o episodi all'interno di umopera o di una trama; ordine di successione.
ruscelli, 2-347: quantunque la composizione o vogliamo dir disposizione e positura delle parole
alle volte ordinata in questi avverbi distanti o lontani da'verbi loro, non è
e ordinando più pianamente non gli unisca o ravvicini quasi sempre con essi verbi.
, 10-184: perché così fatto ultimo canto o ver cantilena si faceva quasi in posa
in quella cantilena quelle sorti di versi o ver di piedi di versi che per la
, la positura dell'avverbio 'simpliciter'accoppiato o con la parola 'causa'o con il
'simpliciter'accoppiato o con la parola 'causa'o con il verbo 'muoversi'inferisce sempre il
.. e un altro poco dell'azeglio o del de amicis, si mescolano alle
2-211: sono appo i greci le sizigie o maniere de'verbi loro tredici, senza
circostanze che determinano lo svolgimento di fatti o la loro previsione; condizione. -in
. -in partic.: situazione storica o politica di uno stato o di una
situazione storica o politica di uno stato o di una regione. priuli, li-6-54
. -in partic.: situazione economica o finanziaria.
in cui si trova rispetto ad uno stato o di bilancia favorevole o disfavorevole, di
ad uno stato o di bilancia favorevole o disfavorevole, di sua natura porta o
favorevole o disfavorevole, di sua natura porta o toglie la moneta del medesimo. marco
col fratello. 10. possibilità o capacità di compiere un'impresa, di
. 11. l'azione di mettere o porre; l'atto di collocare.
posizionale, agg. che si riferisce o è proprio della posizione che assume o
o è proprio della posizione che assume o viene fatta assumere a una parte del
una parte del corpo; che ne dipende o deriva. bigiaretti, 11-133:
, sm. neol. attaccamento acritico o difesa ostinata della propria posizione ideologica,
tantistico di chi si schiera a destra o a sinistra o al centro, riducendo
chi si schiera a destra o a sinistra o al centro, riducendo così il mondo
. (posiziono). tecn. collocare o sistemare nella posizione desiderata o nel posto
. collocare o sistemare nella posizione desiderata o nel posto prefissato. -in partic.
. -in partic.: spostare una leva o una manopola di regolazione in una delle
po$izionatóre, sm. tecn. meccanismo o dispositivo, spesso automatico, che serve
com'efficienti e le nuvole e vapori o altre cose come materia; e perché
apparenze sarebbono perpetue, la breve dunque o lunga durazion dalla stabilità e posizion della
posizione. -punto di una nave o di un mezzo in navigazione, determinato
in navigazione, determinato dalle coordinate geografiche o rispetto alla terraferma. dizionario di
collocazione di un luogo, di una città o di uno stato in una più vasta
uno stato in una più vasta regione o rispetto a specifici elementi geografici (per
estens. territorio che ha importanza strategica o domina i traffici. colletta, 2-1-131
: nei monti son due sorti di siti o posizioni, cima e costa: cima
, concernente la sua latitudine, temperatura o clima; la posizione fisica, cioè se
alpestre, se in poggio, in colle o in piano, e in conseguenza soggetto
, e in conseguenza soggetto alle più o meno frequenti respettive stravaganze atmosferiche..
quanto dire la posizione del terreno più o meno a solatìo o bacìo.
terreno più o meno a solatìo o bacìo. tarchetti, 6-ii-361: il luogo
che da tali posizioni civili si muovessero o spedissero delle colonie popolatri- ci, le
6. disposizione reciproca di più oggetti o persone in un gruppo. tasso
-con riferimento a una costruzione grammaticale o sintattica.
discorso. -posto in una classifica o graduatoria. b. croce, ii-5-271
che corrisponde al ruolo che gli è affidato o che assume nelle varie fasi del gioco
disposto un oggetto rispetto al suo asse o alla verticale. landolfi, 2-8:
: puntato (un'arma da fuoco) o anche tenuto con la canna orizzontale.
atteggiamento del corpo umano, delle membra o di un arto per compiere un movimento
di un arto per compiere un movimento o anche in stato di quiete. -in partic
, spontaneo per la sua condizione morbosa o disposto ad arte per l'esecuzione di
arte per l'esecuzione di operazioni diagnostiche o terapeutiche (anche in relazione con un
situazione... questo decoro, o vogliam dire posizione, si divide in
6-55: entrerò nella meditazione ponendomi boccone o supino disteso in terra... o
o supino disteso in terra... o in ginocchio o seduto o in piede
in terra... o in ginocchio o seduto o in piede, prendendo quella
... o in ginocchio o seduto o in piede, prendendo quella posizione in
croce, v-21: quanto poi alla posizione o sito dell'infante,...
modo di impugnare tarma a scopo difensivo o offensivo. carena, 1-149: 'posizione'
arma impugnata, quando si è in guardia o si fa un'azione. nella scherma
una certa posizione di tutti i membri o veramente commensurazione e proporzione, con qualche
problema. -in partic.: opinione filosofica o politica, ideologia professata, convinzione.
attribuire una personalità umana a un piccione o magari a una sveglia è un innocente
veduti come idee, atteggiamenti dello spirito o 'posizioni', per dirla con un vocabolo in
portare una posizione alle sue estreme conseguenze o una creatura umana al suo punto più
persona, specie nei rapporti con altri o con la società e per la professione
ciascuna delle varie situazioni giuridiche (favorevoli o sfavorevoli: diritto, facoltà, potere
momento. bocalosi, ii-83: il salire o scendere d'impiego non minora o sublima
salire o scendere d'impiego non minora o sublima il cittadino rispetto al valore che
son io, uello che si conviene o ai bisogni o ai gusti presenti.
uello che si conviene o ai bisogni o ai gusti presenti. attaneo, ii-1-226
elevato nella scala sociale, sistemazione professionale o economica che consente un tenore di vita
alle sue molte virtù. -sistemazione matrimoniale o familiare. tarchetti, 6-ii-577: credi
, fuggitivo, seguito da un altro amore o da una triste indifferenza (doppiamente omicida
mondo. -per simil. autorevolezza o preminenza, specie nella stima degli altri
giudici, 1-225: considerate bene le circostanze o, secondo l'odierno frasario de'ciurmadori
pensato giammai. 14. presentazione o approvazione di una legge. marsilio da
primo, la virtuosa posizione delle leggi o l'osservanza di quelle; secondo, l'
secondo, l'egualità osservata nelle distribuzioni o contrattazioni. romagnosi, 3-141: per
la legge. -inoltro di richiesta o petizione. statuti delle compagnie del popolo
popolo. 15. enunciazione o presentazione adeguata di un problema; esposizione
espressione e parola non sono già manifestazione o rispecchiamento del sentire (espressione in senso
. e banc. stato di un cliente o del suo conto, che può essere
suo conto, che può essere debitorio o creditorio in considerazione del movimento del conto
persona in rapporto con un ente assicurativo o previdenziale (e si dice numero di
, doveva rispondere con una semplice affermazione o negazione. de luca, 1-296:
cui viene predicata 1'esistenza, necessaria o ipotetica, di un concetto, o
o ipotetica, di un concetto, o che istituisce un rapporto fra soggetto conoscente
talvolta una 'posizione', tal altra una credenza o 'fede'. gentile, 3-136: autocoscienza
: io, posizione finita nell'infinito, o, per meglio dire, ignoto nell'
20. geom. giacitura di una retta o di un angolo in un piano.
ima retta orizzontale, ma un'obliqua o una curva qualunque, cavandosi dalla posizione
a seconda del sistema, da una parola o da un carattere (anche nell'espressione
: ciascuno dei punti di una scheda o di una banda in cui può essere
a cui corrispondono un'articolazione più debole o più forte e talora varianti (dette
la consonante si trova fra due vocali o fra una vocale ed una liquida,
si trova ad inizio di parola, o interna dopo altra consonante).
periodo di piena attività, attività ridotta o in riserva, e dalla quale dipende
distingue rispettivamente in posizione amministrativa di armamento o semplicemente armamento, che si indica anche
a; posizione amministrativa di armamento ridotto o semplicemente armamento ridotto, che si indica
r; e in posizione amministrativa di riserva o semplice- mente riserva, che si indica
colonna con che un numero può crescere o diminuir di valore au'infinito.
tono di voce nella pronuncia della sillaba o del piede di un verso: tesi (
da produrre il ritmo di un verso o di un periodo in prosa.
e nelle successive il dito si colloca due o più gradi al di sopra).
ascritto a una delle arti come apprendista o lavorante (e si diceva carta di
di approssimazioni e perfino di errori, o, per lo meno, di eccessi arbitrari
esplicato agl'intendenti di geometria due o più proposizioni d'euclide, soggiugneva ogni giorno
soggiugneva ogni giorno una poslezione da umanista o da filosofo. = voce dotta,
. e tose. condizione di tranquillità o stato di quiete procurato dall'interruzione o
o stato di quiete procurato dall'interruzione o dalla cessazione di un'attività, di un
assenza di turbolenze (di uno stato o di una comunità). guittone,
poco vino, e quello di picciolo poso o da l'acqua indebolito.
me. -sostare, fare tappa o scalo. ulloa [barros],
pepe libre xxxii once v netto, o vero la valsuta... posa
che sostiene lo straccale fissandolo alla sella o al basto. sacchetti,
conseguenze spiacevoli; fastidio, molestia fisica o morale (ed è di uso per lo
qualunque che sia altrui grave alla coscienza o alla borsa. esempio di uno che
posola però. carducci, iii-28-165: o si crederebbe davvero che provincia e comune
un complemento di specificazione: attributo gravoso o offensivo; taccia, nomea. tommaseo
. da pos [t \ 'dopo', o, ancora, la considerano forma femm
e terminando dall'altra con il sottocoda o posolino; groppiera. sacchetti,
. finimento del cavallo da sella o da tiro, dell'asino e del mulo
coda dell'animale per assicurare la sella o il basto, ai quali è collegato mediante
senza posolino, / ché quel servo crudel o contadino / l'avea percosso l'imo
soffici, v-5-690: stelle di ottone o argentate... adomano loro posolini
'asoliere': significa quelle correggie di cuoio o d'altro le quali pendono dalle groppe
cavalli, ch'erano appiccate al posolino o straccale. 2. per simil
. per simil. ant. naso (o punta del naso). a.
meccanismi ancora non completamente conosciuti del metabolismo o del cervello, miglioramenti significativi sono oggi
opprime il galant'uomo fra gli auguri salutevoli o buone bevute nella mensa, portata in
portata in lungo bene spesso per sei o sette ore, apprestando salumi ne'pospasti per
, 2-99: voglio dir: per pospasto o pur per frutto / quattro piccioni ed
-con riferimento a un elemento linguistico o grammaticale. castelvetro, 3-101:
252: certi uomini, pospognendo o dimenticando la propria salute, in progiudicio
anche un puntiglio avrebbe potuto essere posposto o dimenticato. ferd. martini, 5-97:
volle vedere se il giovinotto veramente scendesse o se avesse voluto abbandonare un luogo ove
a quelle posponesse la gloria delle armi o tralasciasse per quelle alcun degno fatto.
sempre il bene particolare d'alcuna città o d'alcun regno al bene universale di tutto
cane? tarchetti, 6-ii-593: assicùrati, o cara, assicùrati che stimo troppo me
per venire nella sommità dei monti sassosi o di pietra non possono esser né minati né
2. spostare a una data o a un momento posteriore a quello stabilito
a un momento posteriore a quello stabilito o previsto; differire a un tempo indeterminato
, maggiormente gli intorbidano, che se avessero o anticipato o posposto, in cambio di
intorbidano, che se avessero o anticipato o posposto, in cambio di dar la morte
: la legge di fuggire la quartadecima o pure il secondo mese non è la
regola di grammatica, a un accorgimento o a una tecnica letteraria oppure a un
tecnica letteraria oppure a un uso grafico o onomastico). alberti, 3-44:
il punto è la più piccola figura o parte che si trovi nella scienzia del
.. per lo più posticipavano tre o quattro giorni, ancorché talvolta, sebben
, anticipassero qualche poco; ma anticipassero o posponessero, la signora sempre in quel
. prenderà i vezzi, i laconismi o qualche piccola posposion necessaria di parole fatta
(postposizióne), sf. il posporre o tessere posposto, in rapporto con una
in rapporto con una gerarchia di valori o con una successione temporale. lanzi
2. collocazione di un elemento grammaticale o sintattico in posizione successiva rispetto a un
, dovuta a caratteristiche intrinseche della lingua o a intenti stilistici di chi parla o scrive
lingua o a intenti stilistici di chi parla o scrive. delminio, i-32: è
3. in linguistica, particella o parola che indica la relazione grammaticale fra
considerazione, trattato con più scarsa attenzione o interesse rispetto ad altri o ad altro
scarsa attenzione o interesse rispetto ad altri o ad altro (per lo più
prove, si trovava escluso dalla pretesa o posposto ad altri e non credeva d'
con partic. riferimento a una regola o a un errore di grammatica, a un
un uso grafico, a un accorgimento o a una tecnica letteraria. castelvetro,
di due maniere, secondo che va prima o poi, l'una delle quali si
cantilenante: crai, poserai, poscrillo (o poscrigno), in modo da rendere
dante, par., 18-87: o diva pegasea che li 'ngegni / fai
carducci, iii-1-44: tu vagavi, o creatrice possa [dante] / o
o creatrice possa [dante] / o ingegno accoglitore / di quanto sparso per lo
chi è in possesso dei requisiti necessari o si trova nella situazione opportuna per raggiungere
in noi possa, / sempre, o regina, all'obbedirti intenti / stiam.
stiam. saluzzo roero, 1-i-110: o mia giuseppa, non ha possa il cuore
membra; piena attività di un organo o di un senso. -anche: energia
(262): quando altri fosse manchevole o debole del corpo e per ricevere la
astinenza ed egli non vi consentisse, o non è egli da credere che fia anzi
sua salute? sacchetti, 47: o chi mi rende le finite posse, /
nembrotto grida e vorrebbe disfogar l'ira o altra passione e fialte si scuote come
flammei soffi. cesarotti, 1-xxxii-19: o francia, / fia dunque solo in
valor? -in contesti iron. o scherz. aretino, 15-17: astolfo
leandreide, ii-4-37: sia quanto puote bianca o bella rosa, / se longo tempo
ogni sua posa. graf, 5-588: o solitario arbusto, / che tra l'
l'esercito stesso, tarmata (terrestre o navale). compagni, 1-13:
. condizione di chi, per doti naturali o prerogative acquisite oppure per il favore delle
propria autorità ed esercitando la propria influenza o il proprio potere di comando; potenza
. andrea da barberino, ii-85: o tancredi, guarda quello che tu fai
disuguale. -con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. serafino aquilano,
occultamente mossa. -preponderanza politica o militare (di una città, di
. lamenti storici pisani, 61: o fiorentini in cui è possa tutta, /
/ né tu da sparta l'avesti, o latino, / la clamide rossa.
[vizi] / che per lor senno o maioranza o possa, / quando una
] / che per lor senno o maioranza o possa, / quando una mischia è
cui posse estreme / più che onori o tesoro / snervan d'oro o d'onor
che onori o tesoro / snervan d'oro o d'onor gli sprezzi invitti. f
doni a casaccio. -capacità persuasiva o dimostrativa della parola, di una scrittura
. -capacità attribuita a un astro o a segno zodiacale di influire sulle cose
. 6. potenza di dio o di una divinità. -anche, con
a posse: secondo le proprie possibilità o capacità. -anche: secondo la propria
: essere alla sua portata, compatibile o effettuabile con le sue caratteristiche.
restare, trovarsi in possa di qualcuno o qualcosa: essere in sua balia, a
che niuna merce di controbando, appartenente o condotta da'neutrali, incontrata in luogo
da'neutrali, incontrata in luogo libero o in territorio alieno, può, sotto
-anche con riferimento a soggetti inanimati o a personificazioni. petrarca, 326-1:
fatto l'estremo di tua possa, / o crudel morte; or hai 'l regno
i fratelli. -in forza dell'autorità o del potere dei quali si dispone;
possa: in misura superiore al normale o al possibile; oltre le capacità umane
sie spirato. -tenere qualcuno o qualcosa in possa: possederlo, disporne
la carica che ricopre in ambito civile o militare o per altra posizione di rilievo
carica che ricopre in ambito civile o militare o per altra posizione di rilievo che occupa
posizione di rilievo che occupa nello stato o nella società, è in grado di imporsi
ateniesi, vi lasciaste sbigottire da un barbaro o, per meglio dir, da una
-in relazione con un compì, o con una prop. che delimitano il
. che delimitano il campo di azione o la sfera di influenza. boiardo
quanto più si mostra, / attonito, o natura, il core esulta.
donna sull'amante. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405: viventi
oppressione. testi fiorentini, 211: o tu, ponpeo, avrai tu senpre sete
inquisitori colà stabilito per vegliare sulle fellonie o delitti di stato, vorrebbe che la
-in senso concreto: la persona o le persone, lo stato, la
né chiedo / vino al mio desco o i tuoi plausi al mio verso, /
dell'industria. camerana, 39: o imperadrice, il pulvinare ascendi / nel femmineo
2. potenza di dio o di una divinità pagana; arcana forza
lui si confida. cammarano, xc-209: o buon dio, la tua possanza /
mio. la spagna, 36-1: o gloriosa vergine maria, / che sei
: le angeliche possanze a te [o maria] ministrano e serveno. -manifestazione
potere attribuito dalla divinità a esseri umani o a creature angeliche. s. gregorio
reo si lavi, / ti diede, o pier, de le sacrate chiavi /
alcuna ebbe possanza / mai di sferrarlo. o. giustinian, 21: già perir
concetto degli uomini di non aver animo o possanza di risentirsi dell'ingiurie e non
se gli occhi di camilla / son occhi o pur due stelle? / -sciocco,
essere e del nonessere dello spirito, o del soggetto e deu'oggetto, quella è
dio ci ha conceduta possanza d'udire o di non udire? -di animali
produrre un dato effetto, a operare o subire modificazioni (di soggetti inanimati).
quella regione. poliziano, 1-748: sdegno o ragione in me non han possanza /
visibile e certa. -proprietà logica o matematica. piccolomini, i-58: ogni
la loro possanza si perde nei tralci o se ne va in propagini. 5
possanza, e lascialo stare un dì o una notte. -virtù di una
saette mie ». guarirli, 191: o arco, mia possanza e mio diletto
aristotelica e scolastica, ciascuna delle specie o parti in cui si possono classificare e
classificare e dividere le attività dell'anima o i princìpi a cui tali attività sono riferite
idem, ii-50: quando una dilettazione o una doglia sopravviene all'anima, che
questa ignota possanza, generatrice dell'estro o del furore poetico, immaginarono la musa
umana intelligenza. mazzini, 1-84: o giovine! tu hai possanza d'immaginazione e
lontananza / dal mio vi scioglia, o leghi a l'altrui nodo. /
e sulle azioni altrui; capacità persuasiva o dimostrativa della parola, di un concetto
-potenza magica che si attribuisce a oggetti o formule e parole. trissino,
- anche: secondo le proprie capacità o possibilità. frate ubertino, ii-36:
per minacce né per amore di parentado o d'amico o d'altra cosa, tu
per amore di parentado o d'amico o d'altra cosa, tu non ti
averlo in propria mano, tenerlo prigioniero o schiavo. boiardo, 1-21: uno
si leva, e ti persegue [o libertà] / di possanza in possanza,
: essere alla sua portata, compatibile o fattibile con le sue forze e capacità
. -mettere, menare qualcuno o qualcosa in possanza di qualcuno: ridurlo
sua mano. sercambi, 2-i-312: o gottifredi, io ti profero che se fai
profero che se fai per tua forsa o ingegno che 'l castello di castri metti in
anche possésso). avere in proprietà o in possesso ricchezze, beni materiali,
, / già non fo mai veduto questo o simel baratto. chiaro davanzati, 1-70-11
. idem, purg., 20-27: o buon fabrizio, / con povertà volesti
possedeva una bella bottega, con cinque o sei lavoranti. g. bassani,
. 3. avere determinate caratteristiche o doti o forze fisiche e vitali.
3. avere determinate caratteristiche o doti o forze fisiche e vitali. anonimo
e intellettuali, doti e virtù spirituali o anche vizi, difetti, ecc.
possiede. bruno, 3-650: aviene, o sofia, che non tutti che medesimamente
gentilezza, / che si potessi acquistare o avere / col senno, col tesoro
. 6. avere come suddito o ai propri ordini. petrarca, 128-26
7. avere in potere un luogo o una regione in quanto compresa in uno
regione in quanto compresa in uno stato o in un dominio; estendere il proprio
eserciti antecedenti, possediamo non per voce o fama, ma col campo e con
ai vescovi di fondare e munire castella o città con licenza dei re per difesa
, la quale dalla natura stessa sovente o da monti o da fiumi o da
quale dalla natura stessa sovente o da monti o da fiumi o da valli vien circondata
stessa sovente o da monti o da fiumi o da valli vien circondata e divisa.
che sorge in italia, domina direttamente o indirettamente tutti i governi italiani e li
; essere il sovrano di un regno o il titolare di un dominio feudale o di
regno o il titolare di un dominio feudale o di un potere giurisdizionale. nardi
-avere sotto di sé, in potere o in godimento (la terra, con
, meschina, che cosa potrei io fare o pensare, che più desiderabile o più
fare o pensare, che più desiderabile o più grata fusse all'innamorata del mio
. 12. godere del favore o dell'amore di una persona (anche
e bel tesoro. buonaccorsi, 178: o felice quel dì che a possedere /
a possedere / li détti el core, o mie benignio fato: / che altra
/ ove che gli occhi giri, o mova il piede, / ogni altrui vista
di s. m.; ma esso o rarissime volte o non mai si suol
m.; ma esso o rarissime volte o non mai si suol inframettere nei negozi
. tarchetti, 6-ii-666: grazie o carlotta, grazie, io sono ancora troppo
g. gozzi, 16: o tu che con abbondanti lacrime e con li
. maria maddalena de'pazzi, i-134: o, amor mio, quando ti possederò
s. maffei, 6-162: questa, o marcello, è la 'dottrina sublime
s. tommaso, tanto è maggiore o minore la possessione quanto è più
minore la possessione quanto è più o meno agevole di ridurre all'atto la cognizione
croce, ii-13-91: possedere una verità o un'azione è appunto viverla energicamente e
esclusivo (con riferimento a soggetti astratti o inanimati). iacopone, 14-25:
. monte, 1-vi-6: quant'o qual è mostrat'ò, -e né-mic'à
. possesso. iacopone, 35-68: o amor caro, che tutto te dài /
essere oggetto di possesso, di proprietà o di altri diritti privati patrimoniali (un
grandi solevano li vescovi dar in commenda o economia li benefici vacanti ad un altro
1-xxv-322: di fatto, qual greco mai o qual barbaro v'è che non sappia
polit. e dir. intemaz. regione o comunità territoriale sottoposta (come colonia o
o comunità territoriale sottoposta (come colonia o ad altro titolo) alla sovranità di
mai sguarnita in compenso di qualche lettera o carta che, senza parere, dava il
3. chi ha una determinata qualità o dote fìsica. boccaccio, 1-i-416:
4. chi possiede buone qualità o doti morali; chi pratica una virtù
chi detiene la sovranità su un luogo o su uno stato. sercambi, 2-iii-37
ch'aspetta il dì di domane senza sollecitudine o pensiero o paura. -con
dì di domane senza sollecitudine o pensiero o paura. -con uso aggett.
della pittura, sa egli disegnar solamente o colorir solamente o qualch'altra parte sola
sa egli disegnar solamente o colorir solamente o qualch'altra parte sola del suo mestiere
pennelli e le cetere posseduti da chi o non sapesse né dipignere né sonare o
o non sapesse né dipignere né sonare o fosse attratto delle mani. foscolo,
molto più re che per le provincie possedute o per le nazioni soggiogate. birago,
di un rapporto sessuale (una donna o anche un uomo, in questo caso con
, in questo caso con valore enfatico o iron.). - anche sostanti
assoggettato. cecco dascoli, 4344: o idolatri, con la gran ricchezza /
mosche. 5. pieno o preso di un sentimento, di una