con partic. riferimento a una sostanza o parte dell'uovo). = comp
gia, che origina organi o strutture organizzate. = deriv. da
': descrizione degli organi d'enti viventi o d'alcuna specie loro.
metodo col quale piorry riconosce l'ampliazione o la diminuzione di volume degli organi sottoposti
l'azione degli ioduri alcoolici sui metalli o sui loro amalgami. questa classe di
. disfunzione a carico di un organo o di un apparato, dovuta a fattori
insieme e alla successione di lesioni molecolari o altre e di stati dinamici o sintomologici
molecolari o altre e di stati dinamici o sintomologici corrispondenti; ma solo stati organopatici
, cioè organi malati in numero più o meno grande, in vario modo, in
': rigenerazione degli organi. -'o. igienica ': arte di fare sviluppare
acconcio esercizio, di produrre la predominanza o la diminuzione e anche la scomparsa di
'organoscopia': osservazione sugli organi vitali, o su ciò che appartiene agli esseri organizzati.
. impiego di organi, di tessuti o di loro estratti a scopo terapeutico;
. che ha affinità per certi organi o tessuti (un agente che vi esplica
e di alcune sostanze per determinati organi o tessuti. = voce dotta,
a inter valli di quarta o di quinta; successivamente si ebbe il
assai elaborate a due, a tre o a quattro voci. = forma
ritorto di seta, costituito da due o più fili torti a destra e poi
di eccitazione, di intensa agitazione nervosa o psichica, di esaltazione; turbamento,
esaltazione; turbamento, inquietudine dei sensi o dell'animo; irrequietezza, concitazione (
io non so se più impietosito o spaventato da quell'orgasmo. molineri, 1-169
/ che sparge a terra secca mota o ruggine / da un parafango, un
intendere come, essendo prodotta l'affluenza o la dimora straordinaria del sangue e quindi
dalla stimolazione delle zone erogene nel coito o, anche, nella masturbazione o in
coito o, anche, nella masturbazione o in altre pratiche sessuali; ma può
(demetra, orfeo e specialmente dioniso o bacco), caratterizzata da particolare sfrenatezza
aveano perpetua e legittima cura dell'orgie o misteri di bacco. m. c
di bacco, chiamate 'orgie 'o 'trieteretiche ',... perché
di un'imitazione degli organi sessuali maschili o femminili). pascoli, 1451
orgie, non prestavasi ad alcun favore o servizio. -scherz. festa agreste
, iii-2-359: gioite, trionfate, / o felici, o potenti, o larve
gioite, trionfate, / o felici, o potenti, o larve! e quando
/ o felici, o potenti, o larve! e quando / il sol nuovo
(di un'idea, di una corrente o di un fenomeno culturale, ecc.
... volontariamente dietro fantastiche o ignobili orgie del pensiero vada vagando per le
di lugubri immagini, la stanza, o a dir meglio, l'antro di ignazio
brano di musica strumentale che si ispira o svolge una tematica analoga. tommaseo [
7. locuz. fare orgia o orge di qualcosa: consumare senza moderazione
. ne andavano persino compilando un dizionario o glossario. = voce dotta,
proprio dell'òrgia come cerimonia dionisiaca (o vi era usato o vi accadeva).
cerimonia dionisiaca (o vi era usato o vi accadeva). d'annunzio
cresmi né inni cantati tra 'sacrifici o in agone o in processione, né
inni cantati tra 'sacrifici o in agone o in processione, né furono tutti orgiali
in processione, né furono tutti orgiali o rappresentati. = deriv. da
. stor. chi partecipava alle orge o le celebrava; chi era iniziato ai
dato di piglio a 'thyrso 'o 'ferula ', si facevano temporari
2. per estens. che provoca o denota un senso di eccitazione, di
di orgasmo; che ne è determinato o caratterizzato. thovez, 1-59:
rappresentazione teatrale sia una specie di mistero o di rito. de pisis, 1-148:
seguito il romanticismo crepuscolare e decadente, o il classicismo più sereno o l'epicureismo più
decadente, o il classicismo più sereno o l'epicureismo più orgiastico.
nulla persona ansa ponere li animali sui o da per sé intrare alli supra- dicti
, i-2610: tu per belle membra / o per bel vestimento / hai preso orgogliaménto
lungo tempo andate orgogliando. mocati o monaco da siena, 441:
apprezzare le proprie qualità personali, reali o presunte; vanità, fatuità.
-considerazione eccessiva, sopravvalutazione delle proprie forze o delle proprie possibilità; presunzione di poter
casa de maganza, tuti cusini, nepoti o vero parenti del conte gaino, che
chi comanda. -ant. atto o pensiero che denota superbia, arroganza.
per qualcosa di cui si è fieri o che torna a onore o a merito
si è fieri o che torna a onore o a merito. c. dati
. -in senso concreto: la cosa o la persona di cui si è
figur. andatura impettita; comportamento vivace o aggressivo (di un animale).
, purg., 2-126: cogliendo biado o loglio, / li colombi adunati a
: s'acceca (le si tolgono due o tre occhi) la vite venuta perfetta
'pelagio ': aggiunto comune delle conchiglie o pesci che non mai o di rado si
delle conchiglie o pesci che non mai o di rado si trovano vicino ai lidi
del genere delle porpore, del cui sangue o sugo gli antichi si servivano a tignere
, si dilungarono ciascuna secondo il più o meno vantaggio dalla sua vela, passò felicemente
delimitata (e considerata in quanto più o meno relativamente prossima a determinate città)
. -per estens.: territorio (o insieme di territori) situato al di
corsi d'acqua; distesa, più o meno ampia, di acque dolci;
/ forse estimar si può ma lingua o stile / nel gran pelago lor guado
un mare asciutto, di fondo dorato o biancastro. -pelago aereo', l'
. 7. figur. condizione o situazione esistenziale diffìcile e travagliata; la
e i pericoli che minacciano, moralmente o materialmente, l'uomo. cavalca,
miserabile, infelice; cumulo di tentazioni o di peccati, di vizi, di
gli dài l'inferno. ma, o amore, quanti son quelli che scendono in
tanto tenebroso. 8. situazione o circostanza complicata, confusa, dolorosa o
o circostanza complicata, confusa, dolorosa o, anche, imbarazzante, che è
. -anche: impresa che presenta difficoltà o rischi non comuni e richiede un impegno
io conosco il rapace / tuo pelago [o amore], le reti e la
casti, 171: tu vorresti, o doride, / che m'ingolfassi anch'io
d'amore. -stato emotivo o condizione interiore caratterizzata da sentimenti, passioni
condizione interiore caratterizzata da sentimenti, passioni o, anche, preoccupazioni di particolare intensità
; profonda e duratura esperienza di passione o di pena. ariosto, 1-iv-79:
per le strade senza alcun riguardo all'età o alla decenza? nievo, 501:
indagine particolarmente vasto, complesso, impegnativo o, anche, che si ritiene eccessivamente
. idem, par., 2-5: o voi che siete in piccioletta barca,
dotata di qualità rilevanti (in bene o in male). leggenda aurea volgar
temendo di quell'aureo pelago d'eloquenza o pur perché la conscienza lo rimordeva di
pelago di sustanzia. reina, ii-244: o incendio d'amore, o abisso di
ii-244: o incendio d'amore, o abisso di pietà, o pelago di clemenza
d'amore, o abisso di pietà, o pelago di clemenza, dove vi condussero
. bronzino, 1-142: non avendo o ponte o guadp / da passar questo
bronzino, 1-142: non avendo o ponte o guadp / da passar questo pelagaccio lordo
che i sartori, / che i calzettari o faces- sino altr'arte / o si
calzettari o faces- sino altr'arte / o si punissin come traditori. b. pino
. b. pino, 3-31: o che 'l diavolo si porte questi traforelli pelamantelli
dei peli che coprono la superficie (o una parte della superficie) del corpo
di che pelame se'tu, biondo o chiaro? emiliani-giudici, 1-273: non
dal pelame def suoi trovieri capelluti, o barbuti, o lautamente baffuti, o
def suoi trovieri capelluti, o barbuti, o lautamente baffuti, o gloriosi di scopettoni
o barbuti, o lautamente baffuti, o gloriosi di scopettoni o basette, bisognosi tutti
lautamente baffuti, o gloriosi di scopettoni o basette, bisognosi tutti, comunque,
lo stesso carattere, la stessa natura o disposizione al mal fare. firenzuola,
colubridi comprendente una sola specie, pelamis o pelamydrus platurus o bicolor, che vive
sola specie, pelamis o pelamydrus platurus o bicolor, che vive nelle zone tropicali
bruno cupo sbiadito, oppure giallo ocra o bianco; la lunghezza totale massima e
. lessona, 1097: 'pelamita 'o 'palamita ': genere di pesci
barbazze all'ordine di un calepino e quattro o sei libri appresso, in un anno
occupa i livelli più bassi della società o di una categoria professionale, prestandosi ai
mio antecessore? era cavaliere? o qualche pelapiedi, qualche cittadinello, fatto di
[pélo). privare una persona o una parte del corpo, con violenza,
, con violenza, dei peli o dei capelli; strappare i peli della
capelli; strappare i peli della barba o i capelli. iacopone, 25-16
una parte del proprio corpo dei capelli o dei peli con gesti rabbiosi o disperati.
capelli o dei peli con gesti rabbiosi o disperati. - per estens.:
a manifestazioni isteriche e scomposte d'ira o di dolore; mostrare un indicibile turbamento
ella aveva potuto fare per parere bella o di lisciare o di pilare, sì aveva
fare per parere bella o di lisciare o di pilare, sì aveva fatto. ca
: quante donne si pelano / passan tutte o le più per le sue forbici.
levarebbe l'amicizia. -rendere calva o glabra una persona provocando la caduta dei
dei peli (una malattia), o, anche, distruggendoli (il fuoco)
/ non pe- liam noi d'agnelli o di capretti, / mentre ci diamo a
2. tirare, strappare i peli o i capelli all'avversario in una lotta
i capelli all'avversario in una lotta o a una persona che si odia o
o a una persona che si odia o si disprezza, in segno di oltraggio,
in segno di oltraggio, di ingiuria o di castigo (anche come minaccia).
in segno di lutto, di collera o disperazione. cavalca, 20-640: battevasi
3. per estens. scottare o intirizzire l'epidermide; produrre una sensazione
una sensazione dolorosa e intensa di caldo o di freddo, dando l'impressione di
. v.]: quando l'acqua o ranno scotta assai, si dice senz'
gagliardo, che porta via i peli o capegli, che par che sbucci la
, una pelle animale preliminarmente alla concia o ad altri usi. f f
scuotare né scarnare, né fare scuotare o vero scarnare alcuna elle, né fare
5. asportare il pelo a un animale o provocarne la caduta. crescendi volgar
., i-1-112: quando lo tuo falcone o sia altro tuo uccello morso ed in
e'non patischino nocumento alcuno dal freddo o dall'aria. cristoforo armeno, 1-288
richieste, sempre soddisfatte, di denaro o di donativi, sfruttando la dabbenaggine o
o di donativi, sfruttando la dabbenaggine o la credulità di una persona, l'
/ infin ch'egli aggia penna in ala o in dosso, /...
rapporto con la qualità della merce venduta o del servizio prestato; ridurre in miseria
pelare la gente, che viaggiava per commercio o per altri motivi, doveva intendersene abbastanza
7-632: cui sarebbe la colpa? nostra o de'giudici? i quali assai delle
delle volte per invidia pelano i ricchi o ingrassano i poveri per carità. -costringere
13. riprendere, stigmatizzare o mettere in ridicolo in maniera particolarmente incisiva
la particella pronom. perdere i peli o i capelli, per cause patologiche o
o i capelli, per cause patologiche o per il sopravvenire della vecchiaia; diventare
si pelino, intingile nella terra intrisa o ver crea. g. m. cecchi
. e 'pelare 'dicono alla pietra o marmo che comincia a scoprir peli,
locuz. -avere, prendere, pigliare (o dare) gatte a pelare: v
io. -castagna da pelare: opera o impresa che comporta gravi difficoltà di attuazione
derubarlo, spillargli quattrini a sua insaputa o in modo tale da non urtarne eccessivamente
. gallina]: 'pelare la gallina (o il pollo) senza farla stridere '
pelargonato, sm. chim. sale o estere derivato dall'acido pelargonico.
comprendente oltre 250 specie di erbe perenni o suffrutici, diffuse per la massima parte
parte in africa meridionale, con foglie intere o pennato-lobate o palmato-lobate o palmato- sette
meridionale, con foglie intere o pennato-lobate o palmato-lobate o palmato- sette, per lo
con foglie intere o pennato-lobate o palmato-lobate o palmato- sette, per lo più opposte
della scena no. - eh! o poco, o molto, le donne pelano
. - eh! o poco, o molto, le donne pelano sempre. boerio
pela, che sa tosar le ale o cavare le penne maestre, che sa
non trovansi se non nelle regioni schifose o nella calcarea primitiva. = deriv
storia, discutendo sulle sue origini pelasgiche o sicane. -che è stato abitato
sicane. -che è stato abitato o fondato o che ha costituito territorio di
-che è stato abitato o fondato o che ha costituito territorio di stanziamento per
del greco, dell'albanese e dell'italico o quello introdotto in italia e nelle zone
i popoli venuti per via del mare o abitatori de'lidi del medesimo. balbo,
; raggranellata di varie schiatte, tutte o quasi tutte semitiche (come pare accennato
ella fu cacciata, ributtata in mare o nel pelago per cui era arrivata,
schiatte primitive, senza che ne rimanesse o niuno o certo non molto sangue. gioberti
, senza che ne rimanesse o niuno o certo non molto sangue. gioberti, i-i-
per tutto si parlava etrusco, aborigene o pelasgo, puri dialetti dell'etrusco.
popolazione; che appartiene alla loro lingua o che ne è traccia in altri sistemi
traccia in altri sistemi linguistici; abitato o fondato da tale popolo. m.
ii-365: perché vaneggiare tanto per sapere o indovinare se una tal lettera fosse pelasga
vidi ancora e dafnoide, overamente pelasgo, o vero eutale ridolente ture. domenichi [
all'anno ducati 3 lire o soldi o. = voce di area
all'anno ducati 3 lire o soldi o. = voce di area ven.
scherz. spogliazione, con l'inganno o con furbesca abilità, di persone ingenue
furbesca abilità, di persone ingenue o sciocche. tommaseo [s. v
franzesi, xxvi-2-111: a chi è calvo o chi per pelatina / ringiovanisce e'non
grazzini, 37: da qualche fante o sudicia sgualdrina, / o se si trova
qualche fante o sudicia sgualdrina, / o se si trova in chiasso peg- gior
pelado, pellato). privo di peli o di capelli; che ha perduto progressivamente
pelata e lisciata. -privato dei capelli o dei peli (o di una parte
-privato dei capelli o dei peli (o di una parte di essi) con
che li ha persi per cause naturali o ne ha subito l'asportazione a opera
3-221: egli portava le scarpette rattacconate o rotte..., la cappa
privo di vegetazione arborea, di erbe o di fiori; brullo (un territorio)
e margherite. -privo di foglie o infiorescenze (una pianta). boccaccio
quanti parti in quelle che più temono o che più delli loro falli arrossano innanzi al
. 5. privato della pelle o del guscio; sbucciato, sgusciato (
':... dicesi di marmo o pietra nella quale vi si scoprano sottilissime
. asportato dalla cute per mezzo di rasoio o forbici oppure strappato (la barba,
, cagionano finalmente questo, che o la più parte o tutti o la più
, che o la più parte o tutti o la più importante almeno s'accorda
o la più parte o tutti o la più importante almeno s'accorda insieme
povere bestie da piazza sono destinate alla carretta o al pelatoio. 3.
pelatóra, sf. disus. donna o domestica ad detta al taglio
polli macellati. guerrazzi, 4-1-80: o non era meglio sentire in questo rocesso
. figur. chi trae guadagno dalla debolezza o dalla dabbenaggine altrui; sfruttatore, imbroglione
dalle pelli animali in seguito all'uccisione o prima della concia. - anche:
combinando l'azione meccanica con agenti chimici o con il calore, di frutti o
o con il calore, di frutti o legumi destinati all'inscatolamento (come i
bachi da seta assicurano i bozzoli alle foglie o agli steli. lastri, v-126
hanno l'abitudine di correre volando, o nuotando, sopra la superficie del mare.
una perforazione progressivamente dilatata del labbro superiore o inferiore; disco labiale. =
proprio dell ^ eroe greco peleo, o anche di suo figlio achille.
pelettàccio, sm. region. pelo ispido o incolto. viani, 19-250
pascoli, 1118: non era ancora. o forse era il divino / efebo cinto
oro è il medesimo che la pelibra o selibra, che pesa 8 once d'oro
nuovo genere sono osservabili pel colore livido o piombino delle loro piume. lessona, 1098
questo genere è la 'pelidna subarquata 'o 'piovanello panciarossa '.
composto si distinguono pel color di piombo o livido del loro dorso. lessona,
con il taglio volto da basso darai tre o quattro tagli per il traverso della fetta
vino, per un fiasco d'aceto o d'oglio davano un indiano.
pellàggine, sf. pelle nuda floscia o pendente. linati, 13-120: il
un bianco latteo, e d'una buccia o pellagióne lustrantissima e... liscia
unilaterale con insufficiente apporto di vitamina pp o nicotinammide; è caratterizzata da eruzioni
'. pellagrosàrio, sm. ospedale o reparto ospedaliero per la cura della pellagra
riguarda, che si riferisce alla pellagra o ai suoi sintomi. -eritema pellagroso:
), sm. scorticatore, conciatore o venditore di pelli. sercambi, 2-i-82
: ciascheduno trattore, tavernaro, pellaio o vero coiaio o stufaiuolo debbiano tenere netto
trattore, tavernaro, pellaio o vero coiaio o stufaiuolo debbiano tenere netto li loro aquai
. insieme di pelli di animali grezze o conciate. statuto della gabella di siena
], grandi come orsi, gialli o bruni, coperti da un pellame denso
queste / d'orfeo le melodie, o di chi vanto / si diè di febo
uomini a pezzo a pezzo, o vero cavano loro le pelli intere. c
passano tutte le prede d'importanza fatte o dagli eserciti o dalle armate di questo
prede d'importanza fatte o dagli eserciti o dalle armate di questo potentissimo imperatore,
qualsiasi stagione, e di color carnicino o, secondo usa chiamarlo, color pelle
i follicoli piliferi, per stimoli fisici o psichici o anche come sintomo di malattie
piliferi, per stimoli fisici o psichici o anche come sintomo di malattie cutanee.
mi facevano venire la pelle anserina, o ciò che si dice più comunemente la
cor. -con metonimia: rivestimento o indumento che si indossa a diretto contatto
arbasino, 9-43: una sessualità di gruppo o di pelle. 3. persona
lo più ha valore di rimprovero benevolo o anche di complimento scherzoso e confidenziale)
pelli colorite. -pelle d'asino o di ciuco: persona particolarmente resistente al
resistente al dolore e agli sforzi fisici o anche testarda, cocciuta. tommaseo
par non senta né fatiche né strapazzi: o piuttosto chi non cura né consigli né
: qui non ha luoco il piangere o novelle, / volendo a questi e a
farebbe egli, quando lo pregasse / o desse premio a lui donna o donzella?
/ o desse premio a lui donna o donzella? / credo, per compiacere
pericolo estremo; ma anco di fatica o di prova che risichi di scemare molto le
variabile che riveste, delimita, contiene o separa i vari organi del corpo umano
, e questi siano formati non di carne o parenchima, ma di pelli sottilissime.
arrosto, pigliate un pezzo di rignonata o della punta della schiena di essa;
specie di animali, ricoperto di peli o no, sottoposto per lo più a
ricavata generalmente da animali di taglia media o grossa, come cavalli, capre,
marchetti, 5-225: con le pelli o con le spoglie / delle fere coprian
legatoria. -in mezza, in piena o tutta pelle: per indicare una rilegatura
ricopre, rispettivamente, solo il dorso o l'intera superficie elei volume.
poetico picciol libretto / che vedi, o candido lettor, pur ora / di liscia
carena, 1-251: 'pelle di pesce'o anche semplice- mente 'pelle 'chiamano
un pezzo della pelle ruvida di squalo o cane di mare, colla quale fregando
da ogni banda. -pelle bastarda o incrociata: quella ricavata da animali che
membrana, pellicola che riveste, esternamente o internamente, un organo animale. -in
è una pelle semplice con due cicute o sieno cannuccie per luna delle quali si dà
le melagrane. leonardo, 2-103: o fico! quanto se'tu men di me
una membrana i granati, con cotica o pelle e carne le ciriegie. crescenzio,
un pomo tondo e la pelle o scorza mette e distende sopra una piana tavola
naturali. 14. strato più o meno spesso e consistente che si forma
e fare sopra di sé una pelle o cotenna, la quale stirata dallo spirito
. di buon olio. -budello o involucro artificiale per insaccati. -in senso
insaccati. -in senso generico: membrana o strato sottile che serve da rivestimento per
sono acquitrinosi. -superficie del mare o di un corso d'acqua. filarete
vede esso orizzonte vicino un mezzo miglio o circa. bontempelli, ii-846: ruggero
estens.: l'insieme degli atteggiamenti o delle caratteristiche di una persona.
17. arald. campo dello scudo o della bandiera che rappresenta, in modo
20. patol. pelle dei contadini o dei marinai: tipo di dermatosi causata
. 22. tess. pelle del o di diavolo: tessuto robusto e ruvido
sue mutande. -striscia di carta o di tela che, in legatoria,
uovo '; nome dato alla brachetta o strisciolina, di carta o di tela,
alla brachetta o strisciolina, di carta o di tela, che serve...
-con uso aggett.: indossato o portato direttamente sulle carni. bresciani
: ora poi che iersera non fu qui o al manco questa mattina al più lungo
esuberante nel manifestare le proprie emozioni o opinioni. barilli, i-205: chi
essere altro che pelle e ossa: avere o assumere un aspetto particolarmente smunto,
ed ossa. -dormire in pelle o in pelle in pelle: dormire un
v.]: 'dormire in pelle 'o 'in pelle in pelle ':
nella pelle. -esserci per il cuoio o per fossa e per la pelle:
. 23. -essere camicia e pelle o pelle e camicia con qualcuno: essere
1-254: 'essere camicia e pelle 'o 'pelle e camicia con uno '
di pelle tenera: essere particolarmente sensibile o suscettibile. bacchetti, 1-iii-448: per
sangue pelle pelle. -trattenuto a stento o in procinto di manifestarsi (una reazione
cosa, e che piuttosto, con due o tre tocchi in pelle in pelle,
-sul punto di subire una determinata trasformazione o processo. palazzeschi, 3-233: un
eglin'mai insegnar lettere latine, toscane o d'altra fatta, ch'e'non ne
ridursi allo stremo delle forze (fisiche o psichiche) o, anche, in
stremo delle forze (fisiche o psichiche) o, anche, in miseria.
in pelle: provocare una determinata sensazione o emozione. sbarbaro, 1-36: gli
primo segno che ciurli nel manico, o che pencoli verso l'indulgenza coi liberali
pencoli verso l'indulgenza coi liberali, o alla severità con noi, senza tanti badalucchi
capire, non rimanere, non stare dentro o nella pelle o starvi appena: provare
, non stare dentro o nella pelle o starvi appena: provare un senti
appena: provare un senti mento o una sensazione o un impulso in modo
un senti mento o una sensazione o un impulso in modo talmente intenso
in modo basso, di chi ha mangiato o pieno il corpo eccedentemente.
assumersi tutta la responsabilità delle proprie azioni o idee, affrontarne di persona le conseguenze
: ai suoi danni, arrecandogli perdite o svantaggi, per lo più al fine
il martello e su l'incudine, o voi forbicioni di piazza, che state sempre
buccia come d'uno, scorpione, o a certi pellecchi, a certe croste
: pigliarai carne di vitello di cossetto o castrone, e la netterai bene da quelle
e può anche essere fissata a giacche o cappotti). carena, 2-34
: se qualcuno esce per legna, / o si sposta a fatica o si sofferma
, / o si sposta a fatica o si sofferma / rattrappito in cappucci e
da scrivere di dimensioni cm 42 x62 o cm 30 x41. 3
religioni che consiste nel recarsi, collettivamente o individualmente, a un santuario o
o individualmente, a un santuario o a un luogo comunque sacro e compiervi atti
edificazione e di pietà, per voto o per penitenza. giamboni, 10-149:
per lei farà far gran processione, / o tu n'andrà in lon- tan pellegrinaggio
più remoti, che non avevano potuto o voluto compiere il pellegrinaggio pedestre. gozzano
a scopo di omaggio, di riverenza o, anche, di studio, di
tenero. foscolo, iv-304: sei o sette giorni addietro s'è iti in pellegrinaggio
che per smaltirla fo questo viaggio; / o dico che lo fo per devozione,
suo sublime pellegrinaggio. -ritorno nostalgico o ricerca di luoghi che ispirarono o ricordano
nostalgico o ricerca di luoghi che ispirarono o ricordano sentimenti ed emozioni particolarmente vive.
3. viaggio di chi ha la tendenza o è costretto a trasferirsi frequentemente, a
per giungere in fine alla salvezza eterna o, almeno, alla pace perpetua.
vita. c. bini, 1-77: o sventura!... non v'
fila di cose collocate una dietro l'altra o una accanto all'altra. ungaretti
di siena, 6: li frati o vero li conversi de l'ospitale non
come un gru / va supra sé o più / pellegrinamente che un falcone. 5
2. che ha la tendenza o che è costretto a spostarsi continuamente;
. prati, ii-285: entrate, o mesti / pellegrinanti. -emigrante.
il palazzo, favoleggiato da romanzieri, o di almida o di alcina. 4
favoleggiato da romanzieri, o di almida o di alcina. 4. per simil
di edificazione e pietà, per voto o penitenza. cavalca, 20-280:
pellegrinaggio vuol adunare contanti con poca fatica o certo vuole fuggir la fatica di lavorare
il capo indocile / al tuo sepolcro, o re! guerrini, 2-183: dobbiamo
luogo, talora senza una meta precisa o una direzione determinata; condurre una vita
perché ti mandammo noi a pellegrinare, o lume de'nostri occhi, bastone della
concepita come un passaggio verso la vita o almeno la pace eterna. cavalca,
di rosana, xxxiv- 667: o dolce buon giesù che già pigliasti / per
diportarvi, non so se più dilettevole o fruttuoso? salvini, 39-ii-68: chi
e sparite le nazioni. -comportare o contenere digressioni, incisi, divagazioni (
, randagio. iacopone, 40-2: o cristo onnipotente, dove site en- viato
di chi è costretto a trasferirsi frequentemente o a condurre una vita raminga. corona
traversie e affanni, verso la salvezza o la pace eterna. cavalca, 22-145
, 65: neuno frate e familiare o vero converso del detto ospitale degga o vero
o vero converso del detto ospitale degga o vero presumisca intrare o vero ire nella
detto ospitale degga o vero presumisca intrare o vero ire nella casa delle donne e
2. novità fascinosa di stile o di argomento; originalità raffinata e suggestiva
usar voci talora d ^ altri dialetti o linguaggi, che forse è quella cosa che
.. vi si occulta. -parola o frase straniera o inconsueta. salvini,
si occulta. -parola o frase straniera o inconsueta. salvini, 39-ii-76: i
, agg. che è solito viaggiare o spostarsi da una località a un'altra
a un'altra; che ha la tendenza o è costretto a condurre una vita errabonda
reca in pellegrinaggio in un luogo sacro o in visita in un luogo o presso
luogo sacro o in visita in un luogo o presso una persona; che compie una
degli apostoli. -che è simbolo o insegna di tali persone. rinaldo d'
ncendo tutta! 2. proprio o peculiare di chi è solito viaggiare;
fior del prato. -che scorre o defluisce (un corso d'acqua);
piangete sanguigne aque pelegrine, / o pietre vive, altissime e divine! b
sofferenze e pene, verso la salvezza o la pace eterna. giamboni, 10-149
pellegrino dell'infinito. graf, 5-564: o miseri che andate / pellegrini pel mondo
località diversa da quella di chi parla o scrive, che ha nazionalità straniera;
1-i-278: sì come tu sai, o giovane donzella, tu, in un
se'pellegrina ». tansillo, 1-98: o mia spinella, o mia sanseverina,
tansillo, 1-98: o mia spinella, o mia sanseverina, / o cara pimentella
spinella, o mia sanseverina, / o cara pimentella, o mia brisegna, /
sanseverina, / o cara pimentella, o mia brisegna, / aitate questa donna
prole. 7. che appartiene o è compreso nei confini di uno stato
territorio). ugurgieri, 176: o palinuro, troppo confidato nel pelago e
di cinabro. -proprio della tradizione o degli usi di un paese straniero.
carlo borromeo, 1-41: vedi pure, o milano, quanto è grande oggidì anco
versato anche in una sola lingua antica o pellegrina è causa di ottenere..
e stima. -che appartiene o deriva o è stato accolto da un'
stima. -che appartiene o deriva o è stato accolto da un'altra lingua
. -che proviene, è fabbricato o, anche, è importato da una
. metastasio, 1-ii-319: -cessi, o germane amate, / questa gara innocente
eccelsa elisa / non l'esperidi frutta o i fior sabei, / ma di lei
insolito, ignoto, non ancora conosciuto o diffuso, anche perché appartenente a culture
culture lontane da quella di chi parla o scrive. boccaccio, iii-373: la
e parli / come a imbelle fanciullo o femminetta, / cui dell'armi il mestiere
qui, dopo qualche malizietta analoga più o meno pellegrina, ripete la sua solita
in quanto non è mai accaduto prima o mai prima si è visto o ben
prima o mai prima si è visto o ben raramente e dato incontrare. refrigerio
7-42: aggiunga che questo è appunto o... sarebbe il mio diletto e
nell'esplicarsi, nell'operare col pensiero o con la fantasia; dotato ai straordinarie,
pele- grino / presto hai lassato, o nobile boldrino, / uscendo fuor di
che un qualche ingegno pellegrino si svii o si perda... men male codesto
che una turba di disgraziati s'avventi o pesi sulla società, e delle proprie
è una della medesima età di erminia, o poco più o meno, di patria
età di erminia, o poco più o meno, di patria mantovana, che marzia
ingegnoso); che denota grande acutezza o vivacità d'ingegno (un pensiero,
adombrando. l. giustinian, 1-6: o costumi lizadri, / o capo d'
, 1-6: o costumi lizadri, / o capo d'oro, o viso pelegrino
, / o capo d'oro, o viso pelegrino, / o dui begli ochi
d'oro, o viso pelegrino, / o dui begli ochi ladri, / che
, che si fabbricava ne gl'ingegni o case villerecce teneva sempre in manica qualche
qualche novella proposta a profitto della compagnia o qualche rarità pellegrina di prezzo e non
peregrini (persone senza cittadinanza romana) o fra peregrini e romani. livio volgar
di falcone, piglia il pellegrino o falcone de marina, lo cui colore sia
cui colore sia negro traente a rossezza o giallezza chiara e che abbia li piedi verdi
si reca in pellegrinaggio, da solo o con altre persone, in luoghi considerati
onde va catuno pele- grinoj ke vada o venga d'oltremare. fiori di filosafi,
. -chi viaggia per motivi culturali o si reca in un luogo a cui
insigne di dottori, voi tutti, o giovani, voi figliuoli non inermi dell'
. chi si reca a rendere omaggio o, anche, a chiedere un parere a
chiedere un parere a una persona illustre o autorevole. tornasi di lampedusa, 130
un altro, senza una meta precisa o una direzione particolare, per lo più
per lo più in località, regioni o territori diversi da quelli in cui è
diversi da quelli in cui è nato o è solito vivere. -in senso generico
anche lunghi e travagliati, per lavoro o per altre ragioni; viaggiatore, viandante
ragioni; viaggiatore, viandante. doria o semprebene, 434: lo pellegrino, ca
. l. giustiniani, 1-273: o venturato lecto, / dove a ponsar
dove a ponsar tu vai, / o beato albergo, / dove tu albergi e
dove tu albergi e stai, / o pelegrina sopra le altre belle! molza,
in giro, chi passa da un posto o da un locale all'altro.
: non per sempre il maestro un dona o vende, / ma il pellegrin sott'
benci, lxxxviii-1-249: tre volte o più quel vaso circunfulse / con passo
pelli-rosse avevano un'anima, mezza anima o niente anima. soldati, v-541:
prima pigliarai carne di vitello di cossetto o castrone e la netterai bene da quelle
palanfra '... è quel pannello o 'pelletica 'che separa i polmoni
n. villani, 2-303: bargiglio o bargiglione si è quella pelletica che dondola
: 'pelletica':... pelle floscia o cascante della persona.
l. bellini, x-2-49: tal tiramento o slontanamento della seconda dalla prima pelletta si
si forma sulla superficie di un liquido o di un metallo fuso. biringuccio,
, cinture, guanti, ecc.) o come ornamento. g
né le masse metalliche italiane producono alfette o ferrari per una clientela proletaria mentre le
per una clientela proletaria mentre le pelletterie o maglierie 'impresentabili 'si rivolgono a una
una ristretta élite. 2. industria o laboratorio artigiano in cui le pelli,
, sm. chi produce, vende o, anche, ripara oggetti di pelletteria
, anche, ripara oggetti di pelletteria o lavora la pelle. proverbia pseudoiacoponici
materiale polverulento e inumidito su dischi o tamburi i quali, con movimento rotatorio
trova per lo più nell'europa sudorientale o nelle regioni settentrionali dell'africa, mentre
l'acqua, dove vengono deposte due o tre uova con il guscio bianco azzurrognolo
nel fiume giordano. pulci, 11-1: o santo pellican, che col tuo sangue
. biringuccio, 1-128: col pelicane o con altri passamenti di distillazione. ricettario
l'oro si mettano in circolatoio di vetro o pellicano. a. neri, i-xvi
.), lat. tardo palecànus o pelicànus, dal gr. tcexexàv -àvo ^
, sf. insieme di pellicce grezze o conciate e lavorate, fino a farne indumenti
e lavorate, fino a farne indumenti o altri capi di abbigliamento. anonimo genovese
lucente castoro. 3. stabilimento o laboratorio artigiano in cui si confezionano indumenti
erano ubicati i negozi di chi comprava o vendeva pelli di animali. note
sono le botteghe di coloro, che comprano o vendono pelli di animali, per foderare
di finissimi vai, od ermellini, o scoiattoli lapponi. bontempelli, i-108: la
non stava in casa affacendata a cucinare o lavorare d'ago, si metteva una pelliccetta
usata un tempo come indumento di selvaggi o di eremiti. gilio, l-n-112:
lo verno. citolini, 431: tagliare o cucir pel- liccie. lubrano, 1-26
lubrano, 1-26: altro vi vuole, o cara mia signora, ad allettar
pelli e usata per ornare, abbellire o rifinire un indumento. bandello,
forma di giaccone, soprabito, mantello o sciarpa da mettere intorno al collo,
palazzo, vestiva pomposamente... o in leggiero ma sempre sfarzoso costume estivo
leggiero ma sempre sfarzoso costume estivo, o, pallida, sotto le gr ^ vi
6-103: era dall'una parte l'antro o la grotta di polifemo; dall'altra
erbosa; parte superficiale di un prato o di un ciglio coll'erba, colle sue
che non finiamo di correre, sono o pellicie del caviale o parenti del culiseo
di correre, sono o pellicie del caviale o parenti del culiseo. 6
mezza cottura. 7. pellicola o strato di schiuma che si forma sulla
carducci, iii-27-202: padroni i chiarissimi o illustrissimi assenzienti di metter la pelliccia del
pellicciame, sm. insieme di pellicce o pelli di animali. algarotti
(pelliccio). foderare con pelliccia o pelle; impellicciare. tramater [s
: * pellicciare ': foderare di pelli o pelliccia. = denom.
. ampio indumento in forma di giacca o di cappotto, confezionato con pellicce,
. -in partic.: indumento femminile o maschile di moda fra il xii e
secolo, foderato con pelliccia di ermellino o vaio se destinato a una donna; era
sui fianchi, lungo fino alle ginocchia o ai piedi e, talora, arricchito da
cioè 'che ha una bella pelle o pelliccia '. imbriani, 6-142:
barbasso (verbascum thapsus). o. targioni tozzetti, ii-149: 'verbascum
spellicinola), sf. sottile membrana o tegumento che ricopre o delimita un organo
. sottile membrana o tegumento che ricopre o delimita un organo anatomico. -anche:
ha muscolo, fil di nervo o di vena, pellicciuòla, ossicello, cosa
sanguinosa. 2. tunica o involucro membranoso o fibroso che avvolge un
2. tunica o involucro membranoso o fibroso che avvolge un organo anatomico o
o fibroso che avvolge un organo anatomico o il corpo di un animale.
sono veridici et inorpellano con sofìstiche tonache o pelliccile quella falsità che dànno ad ingoiar
bozzetti, 7-176: dentro al velo fitto o panno, per mezzo del quale si
conciata di un animale usata come coperta o fodera. valerio massimo volgar.,
anche pellicègli). acaro della scabbia o rogna; pedicello. pietro ispano
di lupini. burchiello, 69: o meleagro, fatti un poco avanti, /
di viventi detti * pedicelli ', o piuttosto 'pelliccili ', come piacque ai
vario spessore che riveste semi, frutti o altre parti di una pianta.
delrinterna pedicina, cuocesi in brodo o nel latte. -membrana, per
più sottile ed elastica, che riveste o delimita i vari organi del corpo umano
delimita i vari organi del corpo umano o animale. firenzuola, 558: non
] di modi pellicine, né languide o fiacche, come se ne vede in
coda per temone. -strato o frammento di cute dell'organo interno di
doversi corregger que'mestrui che sono sierosi o pieni di pellicine. -frenulo.
sonagli. -panno ded'occhio o corneale. domenichi [plinio],
di mezana età, armata di elmo o celata;... ha gli stivaletti
velocissimi e feroci, come di tigri o pantere. -membrana di pelle che
-pellicola costituita da intestino di bue o di montone, usata dai battiloro che
. cassieri, 1-10: « prendere o lasciar », s'impose mordendosi una pellicina
5. piccola e sottile striscia di pelle o di stoffa. scaino, xcii-n-279
che ne consentono la presa per trasportarlo o vuotarlo. cantari, 99:
3. tasca delle reti da pesca o per uccellagione. canti carnascialeschi, 1-90
riserva, tutto ciò che si pensa o che si conosce. burchiello, 160
e fatto a chi ne gli dimanda, o nel potere della giustizia o altrove che
dimanda, o nel potere della giustizia o altrove che sieno, s'usano questi verbi
spessore e struttura che riveste, delimita o contiene i vari organi del corpo umano
di quei minimi vasi in quei lobetti o fini membranosi d'onde si partecipa alla
polvere, data a bere con brodo o in vino alle donne che patiscono il
cartilaginea che unisce le dita dei palmipedi o i tentacoli di alcuni molluschi. g
per., volare, e queste o composte di penne, che unite formano una
penne, che unite formano una tela o di sottili pelicole o de cartilagini o somiglianti
formano una tela o di sottili pelicole o de cartilagini o somiglianti corpi, li
o di sottili pelicole o de cartilagini o somiglianti corpi, li quali non possono
la carne con la sottile pellicola? o. rucellai, 2-40: le similari [
membrana che riveste i semi, i frutti o altre parti di un organismo vegetale.
in dubbio che la sensazione del tatto o dell'occhio si fermi sempre alla superficie,
la lingua nostra conosca soltanto per prossimo o per guscio o per pellicola (come
conosca soltanto per prossimo o per guscio o per pellicola (come d'uovo,
cinem. striscia di triacetato di cellulosa o di poliestere, detto supporto, che
e che, sottoposta per un intervallo più o meno breve all'azione della luce,
in cinematografia presenta perforazioni disposte su una o due file, per consentirne la trazione
consentirne la trazione nell'apparecchio di ripresa o di proiezione, ed è costituita da
essere confezionata in bobine, in rulli o, anche, in appositi caricatori che
per azione elettrica su un'apposita impronta o modello, per riprodurre una composizione tipografica
per azione di corrente elettrica su modello o impronta comunque ricavati da pagina di caratteri
comunque ricavati da pagina di caratteri tipografici o da incisione. 8. locuz
pellolina, sf. piccolo frammento di pelle o di tessuto organico. - anche:
': che fa sopra sé il vino o l'aceto. -strato di
tanto è vera questa osservazione della facilità o, per meglio, della quasi trasparenza e
questo umor nelle peònie / arti, o sia che più tosto sgorghi liquido / o
o sia che più tosto sgorghi liquido / o che pingue s'attacchi, a simiglianza
è pellucido.. sf. membrana o tegumento sottile. livi, 41:
, se sieno poste sopra le bragie o nell'acqua ad una temperatura prossima alla
dal lato aborale per tutta la vita o, perlomeno, nel periodo giovanile;
, come la superficie palmare della mano o quella plantare del piede; è costituito
cranio). - peli del cancro o di schridde: quelli di colore nero
sulle tempie di persone ammalate di carcinoma o in preda a cachessia. patecchio
. -con valore collettivo: la totalità o una parte della peluria che ricopre il
della peluria che ricopre il corpo umano o una determinata regione corporea. -in partic
natura in te, brina non secchi o gelo, / e non s'imbianchi
ciascuno dei fili che compongono una capigliatura o una barba posticcia. ghislanzoni, 16-95
persona in uno stato d'animo, o il totale trasporto con il quale compie
epidermica, che ricoprono, in maggiore o minore abbondanza, la superficie del corpo
-con valore collettivo: manto, vello o pelliccia di un animale. libro
ha bianco / più che latte rappreso o neve alpina. g. del papa,
bue, d'asino, di cavallo o di becco. baldelli, 5-3-157: la
nacchera ': quella specie di cordone o fiocco di pelo forte come seta con cui
. ciascuna delle appendici epidermiche, mono o pluricellulari, per lo più di forma
organismi vegetali (e possono essere semplici o ramosi). -peli ghiandolari: ghiandole
propria e da un peduncolo, più o meno lungo, che la sostiene;
ghiandole è spesso dovuto il caratteristico odore o la viscosità di determinate piante. -peli
di pelo e senza semente dentro. o. targioni pozzetti, i-141: il pelo
delle piante è una produzione dell'epidermide o piuttosto del tessuto cellulare. ungaretti,
, di una stoffa. -pelo morto o pelomorto', nel linguaggio dei conciatori,
879: quei panni di londra e carisee o sono tanto laschi e fini che niente
laschi e fini che niente durano, o tanto grossi che discoperti, che levatosegli
filamenti che costituiscono la cimatura di lana o di seta. -con valore collettivo:
a fendersi, bisogna pigliare della cimatura o borra che si chiami o pelo,
pigliare della cimatura o borra che si chiami o pelo, e nella terra mescolare quella
di distanza in distanza ritengono la seta o l'oro de'drappi a opera o
o l'oro de'drappi a opera o ricamati. -marin. pelo di
-la peluria dei tessuti di lana o di altre fibre. -dare il pelo
, 2-26: vellutati con pelo ricciuto o tagliato a fondo di raso o di ermisino
ricciuto o tagliato a fondo di raso o di ermisino, d'un colore o
o di ermisino, d'un colore o più, a camini o gricce. cantini
un colore o più, a camini o gricce. cantini, 1-27-42: i linaioli
, ottenuta da alcune specie di capra o di camelidi (e viene per lo più
5. sottile e profonda crepatura o fessurazione che si può produrre in una
, 1-302-23: i peli nelle mura, o vero il pendere da'suoi diritti,
volte, perché gli archi spigneranno le mura o perché non saranno bastanti a reggere il
storta, se egli è stato con dado o con trivella forato dritto, se di
è polito, senza porosità, caverne o peli. magalotti, 21-85: si ritornò
avverb. a pelo, anche ripetuto, o a pelo d'acqua). -pelo
limite superiore di un liquido in quiete o in movimento. sanudo, vi-108:
: vanno a pelo dell'acqua, o alte o basse che vadino tonde del mare
a pelo dell'acqua, o alte o basse che vadino tonde del mare. patrizi
. figur. parte, quantità, misura o traccia minima, trascurabile, insignificante;
ivi sono superficialmente, corrono al suo tutto o maggior corpo. vittorini, 6-178:
-pelo d'asino: cosa di scarso valore o utilità. varchi, 3-101: quando
: io non ne darei un paracucchino o veramente buzzago, e con moderne una
un bagattino, una frulla, un baghero o un ghiabaldano de'quali se ne davano
tutte od iscusare agevolmente si possono, o cadono sopra minuzzerie, per iscorger le
, il suo person comportamento morale o sociale (per lo più con
sullo stomaco: per indicare un atteggiamento o un comportamento eccessivamente spregiudicato e privo di
12. citol. peli acustici o auditivi', ciglia rigide presenti nelle cellule
13. farmac. peli emostatici o slittici', filamenti ricavati dalla base e
selvaggina costituita da animali ricoperti di pelliccia o, in genere di pelame più 0
: / qual è bracco di penna o pur ai pelo. a. adriano,
uccelli di passo. mica degli stabili, o della selvaggina da pelo.
uomo aver in don dal cielo / o dalla terra, ch'io qui non contrasto
qualitati a pelo, / che d'esse o buone o ree il conto è vasto
pelo, / che d'esse o buone o ree il conto è vasto.
stessa del vecchio sermento lasceremo una gemma o due. -aggiungere pelo a pelo:
così mente / a un doman per dimane o tal minuzze / se l'uso e
cucuzze, / se il verso ha nervo o s'ha buona testura, / se
buona testura, / se buon soggetto o arguzie alquanto aguzze. g.
3-90: ma sì, quel giorno o un altro, se non era lì era
forte spavento, da una grande paura o emozione. dante, inf.,
mettere il cuore il pelo: essere o divenire insensibile, privo di scrupoli,
nel contempo assumendo atteggiamenti sprezzanti, indifferenti o anche ipocriti e falsi. monti
, 2-91: ancorché 'l barbagianni o l'allocco fosse tondo di pelo, pure
a questa gran tentennata non si mosse o crollò punto e fece vista di crederlo
n. 12. -essere come cavare o togliere un pelo a un bue:
a un bue: essere cosa insignificante o irrilevante. monosini, 334: '
, vi-132: il rubargli un centinaio o due / di scudi, come nulla gli
tu, mio bell'orso di trastevere, o satanasso s'è vestito delle tue polpe
un pelo: essere quasi senza valore o senza doti. nannini [olao magno
, che non fecero giamai quattro sonetti o quattro righe di prosa che si vedesse
-senza tremare un pelo', non provando, o mostrando, la minima paura; impavidamente
nei più minuti particolari. -stimare o non stimare un pelo qualcosa, qualcuno:
qualcuno: non tenerlo in alcuna considerazione o stima, non apprezzarlo per nulla.
qualcuno: arrecargli un minimo danno fisico o morale (ed è usato per lo
lascia il pelo. -il lupo o la volpe cambia, muta o perde il
-il lupo o la volpe cambia, muta o perde il pelo ma non il vizio
perde il pelo ma non il vizio o la natura: v. lupo,
simili a piccoli rospi di colore bruno o olivastro con macchie scure, con lingua
di affondare rapidamente nel terreno sabbioso o nel limo; conducono vita notturna e
costituito da una mescolanza di acqua minerale o di acqua marina con materie organiche o
o di acqua marina con materie organiche o inorganiche che derivano da processi biologici e
tommaseo, 2-ii-106: avvicinati, o cugina, / veni e guarda a feliantone
al peloponneso; che si è svolto o ha avuto origine in tale regione. -
1694) per conquista del peloponneso, o morea, ottenuta in seguito a numerose
, sf. bot. malformazione (totale o parziale) costituita dalla comparsa di fiori
, che si riferisce ai monti peloritani o, anche, al promontorio peloro,
teleostei della famiglia dei catafratti, o guance corazzate, così chiamati per
l'opercolo ed il capo più o meno coperti di spine. la
nel bagno sotto una doccia gelata, o con un ordigno da pesca, cavalcioni sul
peli; comprende le famiglie dei radipidi o tardigradi e dei formichieri o entomofagi.
dei radipidi o tardigradi e dei formichieri o entomofagi. = voce dotta,
dei peli che ricopre il corpo umano o una parte di esso. -in partic.
tormentando, era eli strappare i peli o di far radere a secco gli indiziati
. peluria che ricopre un organismo vegetale o animale. erboiario volgare, 1-109:
di veste vien disegnata enimmaticamente l'irsuzie o pelosità delle foglie di vite. calvino
piana, anche nei suoi agglomerati pelosi o pennuti o nocchieruti come un guscio di
anche nei suoi agglomerati pelosi o pennuti o nocchieruti come un guscio di tartaruga,
guscio di tartaruga, e una tale pelosità o pennu- tezza o nocchierutaggine alle volte pare
e una tale pelosità o pennu- tezza o nocchierutaggine alle volte pare che si muova.
villoso (una persona, il corpo o una parte di esso).
. ariosto, 10-89: sedicimila sono, o poco manco, / de le spelonche
temibile. -con riferimento a personaggi immaginari o a soggetti astratti personificati. giacomino
che cosa si parlerà, di sport o della pelosa. -in partic.
questa erba ha un piede di quattro o cinque palmi alto ed ha le foglie larghe
ix-256: un'erba piatta con quattro o cinque foglie schiacciate sul suolo, pelose
: mongo { phaseolus mungo). o. targioni pozzetti, iii-79: 'phaseolus
sottile lanugine, di una peluria più o meno morbida e fitta (un tessuto
-anche: confezionato con pelli d'animali o con pelliccia. ramusio, cii-11-317:
, ii-15-104: la signora lauretta o il carlino che fosse mi portarono invece della
ricoperto di un sottile strato di muffa o di muschio. cammelli, 80:
facevano odore di cantina; erano marci o pelosi di muffa. -coperto di
5. che presenta leggere fessurazioni o fratture (una pietra).
ipocrita e ambigua, senza farsi scrupoli o remore morali (anche con sineddoche,
non appena fanno, con le buone o con le cattive, un po'di
per indicare il comportamento di chi offende o calunnia qualcuno. s. bernardino da
mani pelose nelle palme: nascondere avidità o disonestà sotto modi formalmente inappuntabili.
monosini, 392: uom peloso, / o matto o avventuroso. proverbi toscani,
392: uom peloso, / o matto o avventuroso. proverbi toscani, 52:
proverbi toscani, 52: uomo peloso, o forca o lussurioso, o matto o
, 52: uomo peloso, o forca o lussurioso, o matto o avventuroso.
uomo peloso, o forca o lussurioso, o matto o avventuroso. -donna
o forca o lussurioso, o matto o avventuroso. -donna pelosa, donna
chiuso, fra squadre composte da due o tre giocatori, su un campo, pavimentato
su un campo, pavimentato con cemento o con piastrelle, che è solitamente di
medie. ciascuna delle strisce di pelle o di tela che completano le docce ortopediche
scudo greco frastagliato, rotondo, ellittico o, anche, in forma di mezza
di mezza luna, coperto con legno o cuoio, che fu usato dalle amazzoni
misti ad un talamo od apotecio reniforme o bislungo, sessile, ed in tutta
, caulinari e ovali, fiori bianchi o rossi, frutti a siliquetta scutiforme.
delle crocifere, che hanno un frutto, o siliqueta fatta a guisa d'un piccolo
(per lo più negli eserciti traci o in formazioni mercenarie).
bot. che ha il picciolo inserito più o meno al centro della lamina (una
peltigera canina, che ha talli grigiobruni o olivastri, larghi fino a 15 cm;
col tallo coriaceo, membranoso, più o meno peloso, e segnato di vene nella
gli organi carpoformi, od apoteci orbicolari o reniformi che si presentano come piccoli scudi
peltro. garzoni, 1-459: stagnarini o peltrari son quelli che lavorano in stagno
piombo, antimonio e, anche, rame o argento in percentuale minima (che servono
usata per farne oggetti di uso domestico o liturgico, spesso ornati con dorature,
cuccuma di non si sa che rame o che stagno. g. bassani, 3-93
di terra, cioè di possessioni, o di peltro o di danari, perché
, cioè di possessioni, o di peltro o di danari, perché tutte le ricchezze
danari, perché tutte le ricchezze consistono o di possessioni o di danari; onde
tutte le ricchezze consistono o di possessioni o di danari; onde disse terra,
nette da ogni contatto di 'terra 'o di 'peltro ', come diceva
-bisogna che ti faccia suo amico, o luisetto -disse l'oste. -si ama la
del peltro. 3. cosa o opera di scarso pregio o valore.
3. cosa o opera di scarso pregio o valore. serventese romagnolo, xxxv-1-881:
aggett.): di scarso pregio o valore, scadente. caro, 16-39
deltuomo sia degli animali sia dei vegetali o, anche, alla leggera lanugine che si
lanugine che si forma su un tessuto o su una magliai. ventura rosetti
per lo più sul volto degli adolescenti o, anche, sul volto e sul corpo
peluginose) nel canto popolaresco del duecento o nei manuali di botanica.
tu volessi conoscere quando la taglieruola straccia o taglia, pon mente al pelo che
e radi diffusi, in misura più o meno accentuata, sul volto e sul
-con riferimento ai peli che coprono più o meno fittamente alcuni insetti. d'
. soderini, ii-280: quando piu o meno son fatti [i poponi],
poponi], si manifesta dal più o manco rintenerimento del fiore, con le
pelli- cina tomentosa che anche chiamano peluia o sansa. rajberti, 5-230: un
: filari altissimi di pioppi ancora nudi o macchie di bosco giovane colla ramaglia rada
si forma, per accumulo di polvere o di fibre di lana, sotto i
sotto i mobili, sotto i letti o, anche, nelle pieghe di indumenti
tutte le sete che bollono mezz'ora o due terzi non vorrebbono istare in molle
. ant. parte, quantità, misura o traccia minima, insignificante (e ha
, insignificante (e ha valore enfatico o iperbolico). f. scarlatti
pianta hanno il nome di 'stiancia 'o 'sala ', e sono adoperate
fusto che termina in una folta spiga o clava divisa in mezzo. =
44 opifici fabricano il panno detto peluscia o tarantola (da taranto). capuana
egiziana di pelusio. -bocca, braccio o ramo pelusiaco: il braccio più orientale
/ né santo ebreo, caldeo, greco o pelùsico / possa quelle guarir glandule offese
quelle guarir glandule offese / con breve o incanto o immagine o cartella.
guarir glandule offese / con breve o incanto o immagine o cartella. peluto,
/ con breve o incanto o immagine o cartella. peluto, agg. coperto
. pelluzzo), sm. pelo o capello corto, morbido, sottile o,
pelo o capello corto, morbido, sottile o, anche, debole, svigorito.
aveva vicino a l'ombilico con sette o otto peluzzi neri come spento carbone,
separando ancora dal tutto un picciolo neo o alcuni pelucci. c. montanini,
lombrichi] più grandetti, divisi in nodi o anelli, e forniti di cinque o
o anelli, e forniti di cinque o sei peluzzi, disposti a modo di
per un semplice contatto? -pelucco o laniccio che si appiccica o si forma
-pelucco o laniccio che si appiccica o si forma sugli abiti. bandello
portogallese, che ogni dieci passi, o fosse a piede o cavalcasse, si faceva
dieci passi, o fosse a piede o cavalcasse, si faceva da uno dei
la lanugine delle foglie, dei fiori o della buccia di alcuni frutti.
raffinato. mattio frarnesi, xxvi-2-158: o perché d'acqua ogni minimo spruzzo /
. figur. parte, quantità, misura o traccia minima, insignificante (e ha
minima, insignificante (e ha valore enfatico o iperbolico). pulci, vi-55
di rame] vasi da bere e pelvi o conche che diciamo. 2
essi reni dentro alla loro cavità, o vogliam dire pelvi, si ritrovi qualche
dire pelvi, si ritrovi qualche pietra o calcolo che per la sua grossezza non
arterie e di vene e di condotti o canali propri minutissimi, che direttamente portandosi
-pelvi della colecisti: tasca sferoide o conica situata nella colecisti al punto di
è delimitato, che vi è compreso o contenuto. pèlvico2, v.
esplorazione digitale, esprimendo mediante un disegno o con nomenclature adatte le caratteristiche della viziatura
esterno del bacino; interna [strumentale o digitale) quando tutti i punti si
', ma tutti presentano più o meno qualche inconveniente. = deriv.
v.]: 'pelvimetro ': strumento o specie di compasso inventato per misurare ne'
, onde conoscere se questa è buona o mal conformata, per decidere se il parto
il parto sarà facile e breve, o difficile, lungo e laborioso, od anche
.]: 'pelvino': ch'è relativo o che appartiene alla pelvi. 'aponeurosi pelvina
; può essere letale. -pemfigo cronico o volgare: forma con decorso cronico e
spesso fatale. -pemfigo epidermico dei neonati o contagioso: impetigine dei neonati, che
una colpa, una mancanza, un errore o ha rovocato un danno più o
o ha rovocato un danno più o meno grave, anche al ne
ne di indurlo a non più commetterlo o per vendetta e per ritorsione (anche
patire, portare, sostenere la pena o le pene e in relazione con una prop
riferimento ai castighi terreni inflitti dalla divinità o dal fato). lacopone,
il seno / col dardo d'oro o fa'per pena, amore, / ch'
ancora morire qualcuno, non volle però o non seppe raffrenare i mancamenti propri né
castigo, punizione inflitta da dio (o anche da divinità pagane) nell'aldilà,
, molto intensa, profonda; condizione o situazione assai sfavorevole e infelice.
-pena del contrappasso: riproduzione per contrasto o per simiglianza, nelle punizioni a cui
. - al figur.: azione o attività contrastante o contrapposta a una determinata
al figur.: azione o attività contrastante o contrapposta a una determinata situazione o comportamento
contrastante o contrapposta a una determinata situazione o comportamento. carducci, iii-18-252: la
arte che il cattolicismo romano nella degenerazione o trasformazione gesuitica desse: i papi furono
-per estens. minaccia, rischio o previsione ed eventualità di subire un danno
previsione ed eventualità di subire un danno o una punizione, di trovarsi in una
in forma ellittica con uso avverb. o nelle locuz. in o sotto pena
uso avverb. o nelle locuz. in o sotto pena in relazione con un compì
pena in relazione con un compì, o con una prop. subord.)
e sotto le medesime pene di peccato o mortale o veniale. c. dati,
le medesime pene di peccato o mortale o veniale. c. dati, 11-119:
il passar per barbari. -evento o conseguenza negativa, sfavorevole, dolorosa,
, giacché ogni uomo ha vedute opposte, o per lo meno diverse. jahier,
categorie di pena medicinale e pena vendicativa o, attualmente, pena espiatoria, e
pena espiatoria, e la pena civile o statale, che a sua volta si
essere a sua volta legale e convenzionale o privata', anche in forma ellittica con
, alla, in, sotto pena o la pena in relazione con un compì,
la pena in relazione con un compì, o con un agg. che specifica la
, sì come è tagliargli alcun membro o farlo d'alcuna spezie di morte morire
cittadinanza, privandolo d'alcuna di queste o di parte d'alcuna o di tutte
di queste o di parte d'alcuna o di tutte. b. pitti, 1-66
re mandò il bando che ciascuno cittadino o vero borghese portasse innanzi il coricare del
è posta nel togliere ad una persona o ad un popolo un diritto ch'egli avea
di un diritto per un diritto violato o per un dovere ommesso. manzoni, pr
parte od una sola si obbliga a prestare o a patire qualche cosa, se non
patire qualche cosa, se non eseguisce o se recede dal contratto. guerrazzi,
sotto la denominazione di * pene detentive 'o 'restrittive della libertà personale 'la
uffici; 20 l'interdizione da una professione o da un'arte; 30 l'interdizione
ella condanna; 50 la perdita o la sospensione dall'esercizio della patria potestà
la sospensione dall'esercizio della patria potestà o dell'autorità maritale. pena accessoria per
la sospensione dall'esercizio di una professione o di un'arte. pena accessoria comune
pena ': meglio che 'penitenziaria 'o 'penitenziario ', ove i colpevoli là scontano
di colpevoli e, forse, uno o due innocenti, e sbalordisce quasi accorgendosi
... tredici staia e mezo di o grano o di farina, qual noi
. tredici staia e mezo di o grano o di farina, qual noi piacese,
tenere lana più che di due maestri o mercatanti, a pena di due soldi
pensavo leggendo il foglio che m'avvertiva o intimava di presentarmi entro le ventiquattro ore
per esempio sono le dote da costituirsi o restituirsi, li lucri, le usure overo
prime. idem, 1-1-220: due sorti o specie di rinovazioni si dànno ne'feudi
, se da colui non si dava o pronto riparo o soddisfacente malleveria, disposero
colui non si dava o pronto riparo o soddisfacente malleveria, disposero che il proprietario
chi n'era minacciato. -imputazione o minaccia di imputazione. statuti dei disciplinati
venuta del principe di oranges, necessitati o di disubidire a'co- mandamenti fatti dalli
fermarsi in firenze sotto pena di rebellione o restare con periculo di essere ammazzati.
sotto pena di falsità? -facoltà o autorità di pronunciare un giudizio, di
conceduta subito al marito. -pena negativa o sorda: provvedimento, rimedio sanzionatorio.
. 3. per estens. sofferenza o afflizione morale o spirituale più o meno
. per estens. sofferenza o afflizione morale o spirituale più o meno intensa, causata
sofferenza o afflizione morale o spirituale più o meno intensa, causata da ansie,
ansie, preoccupazioni, incertezza, insoddisfazione o da un sentimento o da un evento
incertezza, insoddisfazione o da un sentimento o da un evento sentito come negativo;
partic.: mortificazione inflitta allo spirito o al corpo per espiare le colpe commesse
spirituale. -con valore attenuato: molestia o fastidio lieve, fisico o morale.
: molestia o fastidio lieve, fisico o morale. giacomo da lentini, 32
son drento. algarotti, 1-ix-308: o scala, o stanze, o loggia,
algarotti, 1-ix-308: o scala, o stanze, o loggia, o gabinetto,
1-ix-308: o scala, o stanze, o loggia, o gabinetto, / ove
scala, o stanze, o loggia, o gabinetto, / ove sparsa il bel
(con valore aggett.): avvezzo o costretto a soffrire, a faticare.
simile alla nottola, cioè la civetta o vero pipistrello, li quali vanno pure
e fumavano, usavano più leggieri pena o vero pericolo. bellincioni, ii-
ii- 125: ave maria, o d'ogni grazia piena, / per quel
darsi, mettere, prendere la pena o mettersi in pena, in relazione con un
pena, in relazione con un compì, o con una prop. subord.,
subord., spesso con valore enfatico o iron., o in formule di cortesia
con valore enfatico o iron., o in formule di cortesia). ciuccio
condizioni, per l'aspetto malconcio, o per un fatto, una vicenda, uno
una vicenda, uno spettacolo doloroso, o per ciò che è squallido, misero,
] può assumere una connotazione di riprovazione o di compatimento sprezzante per una condizione o
o di compatimento sprezzante per una condizione o per un atteggiamento sgradevole o per ciò
una condizione o per un atteggiamento sgradevole o per ciò che è di infimo valore
per ciò che è di infimo valore o è stato compiuto con imperizia e negligenza)
a gran pena nella nostra pronunzia riconoscerebbero o intenderebbero le proprie lingue loro. alfieri,
v. purgatorio. -valere, valerne o meritare la pena: riuscire utile,
convenire; compensare adeguatamente una fatica o un sacrificio o una sofferenza. sassetti
compensare adeguatamente una fatica o un sacrificio o una sofferenza. sassetti, 114:
/ star su la corda da quattro o cinque ore. -penùccia, penuzza
arrosti. d'annunzio, ii-533: o cortona, l'eroe tuo combattente /
-per estens. che ha aspetto o forma tale da ricordare l'immagine tradizionale
che riguarda, che si riferisce o regola le pene, in partic. quelle
relative a esse; che ha valore o funzione di pena; che prevede una
per riformagione penale che catuno cittadino, o contadino o distrettuale di firenze, infra
penale che catuno cittadino, o contadino o distrettuale di firenze, infra certo tempo
quale si offre al cittadino la scelta o l'adempimento di un sociale dovere o della
scelta o l'adempimento di un sociale dovere o della perdita di un sociale diritto.
essere dato riconoscimento per stabilire la recidiva o un altro effetto penale della condanna.
altro effetto penale della condanna. -clausola o patto penale (anche solo penale,
parte che si rendesse responsabile di ritardo o di inadempimento in ordine alle obbligazioni assunte
conviene che, in caso di inadempimento o di ritardo nell'inadempimento uno dei contraenti
soggetto a pagare anco la penale; una o più penali alle varie scadenze. soldati
internazionale, di ciascun ordinamento giuridico statale o dell'ordinamento
e letter. che è diretto a punire o costituisce la punizione per una determinata
punizione per una determinata trasgressione, colpa o peccato. maestro alberto [tommaseo]
è un altro penale. -destinato o adatto a far espiare una colpa,
li tormenti delli rei? -richiesto o imposto per espiare una colpa. panigarola
si perché i beni di fortuna sono o parte o mezzi dell'umana felicità.
perché i beni di fortuna sono o parte o mezzi dell'umana felicità. zucchelli,
come conseguenza diretta una punizione; degno o suscettibile di punizione (una colpa,
i difetti colpabili e penali, mortali o veniali. battista, vi-4-153: dove fuggi
plur. m. i). studioso o professionista legale specializzato in diritto penale
professionista legale specializzato in diritto penale o in cause penali. tommaseo [
punizione costituita da una diminuzione del punteggio o da uno svantaggio stabilito in seguito a
tormenti. -in partic.: mortificazione o umiliazione inflitta allo spirito o al corpo
: mortificazione o umiliazione inflitta allo spirito o al corpo per espiare le colpe commesse
3-789: l'anima prima va a beatitudine o vero a dannazione, secondo lo suo
a dannazione, secondo lo suo merito o vero demerito. puòsi rispondere che questo
questo è come una caparra di beatitudine o di penalità, secondo che l'omo à
secondo che l'omo à meritato o demeritato. = dal lat. mediev
un concorrente che abbia commesso un fallo o un'irregolarità. m. alfisi
. 2. per estens. ridurre o porre in una condizione sfavorevole, difficile
del diritto penale; per quanto riguarda o in relazione con il codice penale.
2. ant. con la facoltà o con l'autorità di stabilire o di
facoltà o con l'autorità di stabilire o di infliggere una pena. 5.
penare), agg. che soffre o sta soffrendo, che è tormentato, angosciato
(con partic. riferimento a cristo o alle anime nell'oltretomba). -anime
alcuna certo non v'ha che sorpassi o pareggi quella d'un animo nobil e
esseri penanti perseguitati dai rigori del destino o della vendetta degli dei è senza dubbio
essere tormentato da sofferenze fisiche, morali o psicologiche (e si riferisce in partic
/ che disiando perla. ruggerone da palermo o federico ii, 426: di'a
estreme, secondo che in parte più vicina o più lontana dal cuore vengono o trafitti
vicina o più lontana dal cuore vengono o trafitti o infilzati. muratori, 10-ii-21
più lontana dal cuore vengono o trafitti o infilzati. muratori, 10-ii-21: si
e lo sforzo che si impiega, o per l'ansia, le preoccupazioni,
più in relazione con un compì, o con un aw. di tempo e
subord.: anche con valore enfatico o iperbolico). -anche: indugiare, tardare
-durare un tempo più lungo del normale, o, in ogni caso, troppo prolungato
, a compiersi (una funzione fisiologica o un fenomeno fisico) o a trovare
una funzione fisiologica o un fenomeno fisico) o a trovare uno sbocco o una soluzione
fisico) o a trovare uno sbocco o una soluzione positiva. giamboni, 8-i-138
. lorenzo de'medici, 1-81: o sonno placidissimo, ornai vieni / all'
perenne fonte a'pianti mia, / o dolce oblivion, che tanto peni. bembo
il problema se l'anima sia mortale o immortale: che è appunto uno di
reali e al tempo stesso insolubili, o che hanno dovuto penare a lungo prima
cotesto potrebbe essere me'per grazia, o sansovino: pegnare di seguitar questo furore
castelvetro, 8-1-285: nelle cose avenute o trovate dagli altri il poeta non pena
in un lavoro per lo più manuale o in un'azione faticosa. g.
. castelvetro, 8-2-267: gl'iddii penati o famigliari d'enea apparsigli in sogno
lata fra i lauri del loro giardinetto o fra le piante dell'orto era
patria (e può avere valore enfatico o scherz.). -anche: l'ambiente
quadri- gliati, / e quando piove o nevica, staremo / intorno al fuoco
-antenati, progenitori di una famiglia o di una stirpe. carducci,
sacra è la notte di tre selve, o terra / de'miei penati.
/ de'miei penati. -eredità o tradizione culturale e politica. pascoli,
da torture, da tormenti fisici o morali, da stanchezza e affanno.
d'andare a darsi piacere con belluccia o con divizia. serdini, 1-191: che
lassato / la mia vita sconsolata, / o solazo al cor penato! beicari,
penato. lamenti di volterra, 44: o me dolente, misera, penata,
due cantano ancora d'un amore gioito o penato da vicino. 3.
vicino. 3. che prevede o sancisce una sanzione. cronica d'orvieto
in una posizione instabile, malsicura (o ne dà l'impressione). beltramelli
bertini. 5. che rivela o evolve verso una condizione precaria, critica
per forza d'inerzia, ma più o meno corrosa e pencolante. piovene, 10-224
pendere, dando un'impressione di instabilità o minacciando di inclinarsi, di cadere,
in una posizione instabile, malsicura (o darne l'impressione). r.
in piedi per stanchezza, per ubriachezza o per una posizione scomoda e non bene
io non debbo impacciarmi di faccende gravi o pubbliche, ma solamente bere, imbriacare
su una seggiola; e lì si assopisce o pencola dormicchiando. -chinarsi,
sporgersi verso qualcuno (per comunicare, o con atteggiamento confidenziale, con galanteria)
di idee; passare da un'opinione o da un partito a un altro; essere
partito a un altro; essere (o dimostrarsi) incerto, dubbioso, indeciso,
e al primo segno che ciurli nel manico o che pencoli verso l'indulgenza coi liberali
che pencoli verso l'indulgenza coi liberali o alla severità con noi,..
malinconia un po'manierata. -cadere o rischiare di cadere in una tentazione o
o rischiare di cadere in una tentazione o nella disperazione. bandi, 1-i-182:
sm. pencolamento, vacillamento più o meno costante e regolare. =
pencolóne, sm. chi cammina barcollando o in modo dinoccolato.
detto cento volte 'uno che pencola o pende camminando ', e non dissi
, per lo più metallico, applicato o appeso, come decorazione, onorificenza o
o appeso, come decorazione, onorificenza o per ornamento, a un monile, a
a un monile, a un abito o ai finimenti degli animali da tiro o anche
abito o ai finimenti degli animali da tiro o anche a una porta (e può
ogni giovine un congiurato; in ogni moda o foggia di vestimento un segno di congiura
di congiura;... certi nastri o colori o pendagli erano colpe aspramente punite
... certi nastri o colori o pendagli erano colpe aspramente punite. carducci,
del festival dell'unità. -grappolo o tralcio d'uva pendente. -anche:
d'uva, una coppa di castagne o almeno una speranza c'è per tutti
la pesca in mare come le pannole o palamiti, parte a cui vengono applicati
pendaglio. -figur. pendaglio da o di forca: malvivente, canaglia;
, per lo più doppia, di cuoio o di metallo, usata per appendere il
usata per appendere il fodero della spada o della sciabola (e, un tempo,
5. striscia di cuoio, di stoffa o di metallo, per lo più in
anello, che, applicata alle pareti o al tetto di un mezzo di trasporto,
, serve ad aggrappatisi per evitare strattoni o cadute. 6. acer. pendaglióne
so speso fra una pianta o un palo e l'altro.
, che si mandano intrecciati da un albero o palo all'altro) per dicimarle
razza, secondo me, sono gl'infrantoi o, come altri dicono, pendaioli
, come altri dicono, pendaioli o correggiuoli. = deriv. da
di vite sospeso fra una pianta o un palo e l'altro.
predecessore e il successore sopra li frutti pendenti o veramente maturati e non esatti.
di lagrime, gridava. -tenuto o sporto in modo da pendere verso il
viso, per un'espressione di stupore o di malumore). verga, 4-72
duodo, lii-15-203: la metà delle braghesse o bragoni porta sempre slacciati e va
colle mani dirieto. -che è o appare sospeso nel cielo o che in
-che è o appare sospeso nel cielo o che in tale modo è immaginato
, legato a uno strumento di tortura o di esecuzione capitale; impiccato. -
, 38: la morte è frutto o pagamento del peccato pendente da quella legge
l'effetto che desideriamo. -che segue o attende con estrenlo interesse le parole,
persona alla quale si attribuisce particolare credito o importanza. marini, 273:
sempre al fianco, né per assalti o minacce, né per lusinghe o promesse
per assalti o minacce, né per lusinghe o promesse si lascino mai sedurre.
pallavicino, i-92: d'altra maniera o converrebbe ragunar un concilio ecumenico per ogni
ragunar un concilio ecumenico per ogni lite o l'evento d'ogni lite staria pendente,
esistenti presso un determinato ufficio giudiziario o presso ciascuno dei magistrati a esso addetti.
5. inclinato rispetto all'asse verticale o a un piano orizzontale. - in
notti di luna pendente, io sentivo, o amici, mille voci nuove cantarmi in
. figur. indeciso, esitante fra due o più alternative; dubbioso, irresoluto.
idonee alla tragedia non deono esser escessivamente o buone o ree, ma in quel
tragedia non deono esser escessivamente o buone o ree, ma in quel mezo poste
tende a un determinato colore, sfumatura o tonalità. balducci pegolotti, i-378:
, i-378: trementina vuol essere bianca o almeno bionda chiara, e quanto è più
alla carnagione, al colore dei capelli o degli occhi. m. adriani,
rispetto a un punto di riferimento terrestre o incombente a picco su un luogo (il
-che ha mire su un determinato territorio o stato, che minaccia di impadronirsene.
al parer de'grammatici, otto tempi o, per parlare propriamente, tre tempi
16. sm. gioiello, monile o pietra preziosa che pende da un orecchino
. -ciascuno dei capi di una cintura o di un laccio che pendono dal nodo
delle nostre vedove. -ciascuna delle catenelle o delle cinghie che assicuravano alla cintura il
assicuravano alla cintura il fodero della spada o del pugnale. stigliani, ii-256
fodero. -ciascuna delle due vitte o infule della mitra vescovile. monti
e a seconda della tecnica di disposizione o della foggia viene detto pendente a riva
riva, al volo, in cobbia o mantellato). dizionario ai marina [
verticale semplice per la pesca dell'agone o sardella, lunga al massimo m 20
non distesa, ma fatta a borse o mantelli, dove entrano gli agoni.
nel tempo, che non è concluso o, anche, che è oggetto di discussione
anche, che è oggetto di discussione o di dibattimento, essendo irrisolto (nell'espressione
nominare. -condizione di un argomento o di un concetto o di un racconto
di un argomento o di un concetto o di un racconto non sufficientemente approfondito o
o di un racconto non sufficientemente approfondito o considerato. castelvetro, 8-1-40: aristotele
sopra a quelli che lasciò in pendente o a tenere in un troppo faticoso esercizio
. 23. superficie, luogo o oggetto che ha una pendenza più o
o oggetto che ha una pendenza più o meno accentuata. -in partic.:
del torrione a pianelle a quattro acque o a due acque: intendosi che se fanno
dal primo all'ultimo sia un terzo o un braccio in circa o più di
sia un terzo o un braccio in circa o più di pendente verso la bocchetta dove
lasciar fuggire un prigione di tanta stima o a rivolger l'armi contro del suo signore
-condizione di chi è in ansiosa attesa o è tenuto in sospeso. bembo
nella locuz. avere un pendente per qualcuno o qualcosa e con valore scherz.)
. ant. con una determinata pendenza o inclinazione. buonarroti il giovane, i-457
delle costruzioni civili, con pendenza longitudinale o semplicemente pendenza di una strada si indica
aggett.): che è più o meno fortemente inclinato. e. cecchi
-in senso concreto: superficie, terreno o tratto di strada con un'inclinazione più
tratto di strada con un'inclinazione più o meno accentuata. -in partic.:
. -figur. situazione di un affare o di una questione, di carattere legale
di una questione, di carattere legale o economico o politico- diplomatico, in corso
questione, di carattere legale o economico o politico- diplomatico, in corso di trattazione
tre specie più generali d'eccezzioni dilatorie o declinatorie vi è quella del compromesso,
pericolosa, in cui si trova una persona o una collettività; frangente. -anche:
lo più di natura giuridica, economica o politico-diplomatica) non ancora risolta e in
cavallante panzeri con un conto in supplemento o in contraddizione a quello fatto dal cornino,
-propensione, per indole, per convinzione o per istinto, a un determinato comportamento
aristotele, d'esser omero stato solo o primo a fare le imitazioni drammatiche.
di dubbio, di indecisione fra due o più alternative. saraceni, ii-318:
pupille al cielo e disse: « o vergine santissima! ». tarchetti, 6-i-628
, legato a uno strumento di tortura o di esecuzione capitale; essere impiccato.
di te perfettamente. pulci, 3-1: o padre, o giusto, incomprensibil dio
. pulci, 3-1: o padre, o giusto, incomprensibil dio, / illumina
; distintamente, senza ombre di dubbio o di ignoranza. latini, rettor.
la strada e vengono in qualche calamità o confusione, non tornano mai perfettamente al
per esclamazione ellittica, appurando il detto o il fatto da altri: « perfettamente »
di raggiungere un grado supremo di civiltà o di efficienza di funzionamento.
testimonia del fatto che non siamo perfettibili o completabili attraverso gli altri. 2
che ha lo scopo di rendere assolutamente o relativamente perfetto. marsilio da padova
, 2-135: le [legature] assolutive o
». -fare oggetto di giudizi o di apprezzamenti negativi; screditare, diffamare