nismo vivente; fornito, provvisto o, anche, composto di organi
creata, quando (in quello medesimo instante o punto) dicendo la vergine: '
e varie operazioni e non una sola o poche, come fanno le altre creature
. b. busini, lxxxviii-1-338: o infelici e poveretti amanti, /.
galileo, 4-1-89: non perché quella ruota o altre machine faccino che con minor forza
colà una nuova lingua, il 'provenzale o romano ', composto mirabile di elementi
e aveva radici che le gride non toccavano o non potevano smovere. tali eran gli
5-11: gli studenti che avranno osservazioni o richiami da sottoporre al rettore non potranno
organizzatóre, sm.): zona o parte dell'embrione che, durante la
esercita una notevole influenza su altre zone o parti causandone, fra l'altro,
si distingue in organizzatore primario, secondario o terziario). rosmini, 1-125
, appunto perché in essi gli elementi o le molecole sono mobili e possono organarsi
vari elementi in vista di un fine o per compiere un'azione determinata; che
determinata; che predispone, che procura o che è incaricato di provvedere a ciò
a ciò che è necessario, utile o indispensabile per l'attuazione di un'impresa
indispensabile per l'attuazione di un'impresa o di un'opera o per il compimento
attuazione di un'impresa o di un'opera o per il compimento di un avvenimento a
un avvenimento a cui partecipano più persone o per la vita e lo sviluppo di
vita e lo sviluppo di un partito o di un movimento. foscolo, vi-181
l'avvocatone, il rivoluzionario parolaio tipo cavallotti o enrico ferri. era uno studioso,
secondo l'uno de'cinque modi: o essa conserva la superficie de l'occhio
l'occhio in intenzione conveniente e naturale, o essa conserva l'occhio nella sua propria
nella sua propria temperanza e qualità, o essa conserva l'organizazione soa in sua disposizione
i-351: anche gli animali hanno più o meno società, proporzionalmente alla natura rispettiva
società, lo stato, una classe o una categoria sono organizzati in vista di
vista di scopi generali di pubblico vantaggio o di fini specifici di sviluppo, di
stato consiste già nel potere annoverare tre o quattro uomini singolari, ma bensì sua
in forma sistematica un insieme di organi o di elementi, coordinandoli fra loro in
unicamente a quegli atomi separatamente presi, o che faccia men bisogno alla produzione del
bisogno alla produzione del sentimento dell'animale o una prima o seconda o ancor più
del sentimento dell'animale o una prima o seconda o ancor più complicata organizzazione di
dell'animale o una prima o seconda o ancor più complicata organizzazione di que- gl'
. una pianura bianca di cucce a due o tre ripiani, tutte uguali, come
? 7. partito, movimento politico o sindacale organizzato con quadri stabili.
. -organizzazione di massa: partito o associazione a cui è iscritto o di
partito o associazione a cui è iscritto o di cui fa parte un grande numero
accordi fra i governi di più stati o, anche, fra privati, al fine
internazionale, il conseguimento di obiettivi universali o particolari. -organizzazione deeli stati americani:
ogni aiuto e assistenza per prevenire o com battere manifestazioni epidemiche.
9. econ. organizzazione del lavoro o di lavoro: l'insieme coordinato delle
e regolazione delle attività di un'azienda o del relativo assetto organizzativo. 10
embriologico; è costituita da una sola o da poche cellule o, anche,
da una sola o da poche cellule o, anche, da aggregati cellulari composti
i sensi, quando sono alterati da te o col troppo mangiare o col troppo bere
alterati da te o col troppo mangiare o col troppo bere o con la troppa fatica
col troppo mangiare o col troppo bere o con la troppa fatica e con mille
si chiamano organi (cioè strumenti) o sensi certe disposizioni dei nervi, o
o sensi certe disposizioni dei nervi, o piuttosto delle estremità dei nervi, atte
l'indebolimento della memoria, la svogliatezza o anche incapacità dell'applicazione, provano
e gemmate ale, / il nifolo o proboscide, come hanno / gl'indi
grandi, senza una straordinaria suscettività, o dirò meglio, irritabilità dell'organo simpatico
del sentimento e dell'uso vivono più o meno perfetti nell'uomo stesso. cantù,
una [nave] qualunque sia, o da corso a remi o da carico
qualunque sia, o da corso a remi o da carico a vela:..
idea. 5. strumento materiale o intellettuale; mezzo, tramite, via
. casaregi, 1-237: il navicellaio o mulattiere non è altro che un organo o
o mulattiere non è altro che un organo o instrumento per cui si fa pervenire la
, non è possibile il poterla consegnare o restituire di presenza. filangieri, i-498:
, dispositivo, attrezzo; macchinario (o parte di esso). ceredi,
strumento, portavoce, mezzo d'informazione o di propaganda di un partito, di
di un gruppo sociale, economico, politico o culturale. mazzini, 42-15: ho
finanziamento qualsiasi: diversamente sono fatte tacere o dall'indifferenza o dalla riprovazione.
diversamente sono fatte tacere o dall'indifferenza o dalla riprovazione. 7. figur
. 7. figur. persona o insieme di persone che, per propria
di persone che, per propria iniziativa o per incarico ricevuto, manifesta ad altri
sentimenti, il volere di qualcuno, o ne mette in pratica le intenzioni, i
vedi che e cristo benedetto è organo o instrumento d'iddio et i sacerdoti sono instrumenti
l'ambiente, nel quale il filosofo o il poeta opererebbe da organo delegato.
preposto un titolare) appartenenti allo stato o ad altro ente pubblico o privato con
allo stato o ad altro ente pubblico o privato con cui gli uffici stessi si
immedesimano e attraverso i quali lo stato o l'ente determinano la propria volontà (
ogni e qualsiasi manifestazione sportiva, canora o danzante. -organismo o istituzione sociale
canora o danzante. -organismo o istituzione sociale. oriam, x-13-13:
musicale aerofono (detto anche organo pneumatico o fisaulico) di grandi dimensioni, con
esisteva un tipo, detto organo idraulico o ad acqua, provvisto di una tastiera
xviii, che veniva appoggiato per terra o su un tavolo; i primi registri
di tono, oscillatori a tubi termoelettrici o a transistori; nell'organo espressivo è
canne dell'organo non si fanno più grave o più acute per la mutazione della fistola
fistola... nel farla più larga o più stretta, ma sol per la
sol per la mutazion della canna in larga o stretta o in lunga o corta.
mutazion della canna in larga o stretta o in lunga o corta. citolini, 493
in larga o stretta o in lunga o corta. citolini, 493: gl'istrumenti
per ciascuna armonia di due soli sistemi o registri. bettinelli, 3-519: sembra
da fiato, che fanno sonare insieme o in disparte. pascoli, 84: come
come fui in sull'organo, voglia o no, è bisognato suonarlo. moretti,
'organo di campane ': numero più o men grande di campane, accordate sul
contrappunto. 11. fenomeno atmosferico o naturale in genere, caratterizzato da suoni
mondo non mai stupida, ma solamente più o meno razionale, imbattendosi ne'deboli istrumenti
altri nuotatoi son distinti in tre cavità o ventri, come quegli della tinca di mare
]: 'organi ': le grondaie o gorne che si fanno nel primo ponte
canne di piccolo calibro che sparavano contemporaneamente o in momenti successivi (e fra di
tavola orizzontale, sostenuta da un trespolo o da due ruote, la quale si
1-2io: quando si va alla saracinesca, o vero organi, bisogna incaminar prima quelli
incaminar prima quelli che portano il cavaletto o trepiè, e questi siano seguitati dal
effetto, se quest'ostacolo incontra una o due travi, non arresta l'altre
l'altezza di ciascuno risulti studiatamente inferiore o maggiore rispetto a chi sta accanto,
ruba ». -per l'organo o per organo di qualcuno: per suo
organo di qualcuno: per suo mezzo o interessamento; con i suoi buoni uffici
, usato per indicare che la forma o struttura di un essere è determinata dalla
, e se discopre / qualche galera o qualche saettìa, / la segue con
, oppure di colofonia fusa con paraffina o ceresina; è usata per impeciare le
tre porzioni eguali di catrame di fiandra o di scardona, di resina o sia
fiandra o di scardona, di resina o sia pece di spagna e di sevo di
piacerà torre, e altrettanto di sugna o di sevo, e si metta a
: ottenuta da quella liquida per bollitura o essiccazione. ricettario fiorentino, ii-35:
. per simil. acqua scura del mare o di un fiume (anche infernale)
pece comune. carducci, iii-1-134: o galileo, prometeo nostro, e tinse
5. presenza, in un'espressione artistica o letteraria, di imperfezioni che ne sminuiscono
tutto da gente intinta pur troppo più o meno di pece letteraria.
la pece: non riuscire a staccarsi o ad allontanarsi; seguire sempre una persona
par attaccato colla pece ': di persona o cosa che non si stacca da un'
, fragili, di colore giallognolo o bruno nerastro, ha odore lieve ed è
greca è la ragia di pino o di altri alberi, cotta nell'ac
simil. striscia di carta, di cuoio o di altro materiale, per lo più
da filoni peg- matici connessi a graniti o sieniti; i giacimenti principali sono in
. 1093: 'pechblenda': uranio ossidato o uranio nero. e un fossile in cui
di animali appartenenti alla stessa specie o a spe cie molto simili
cie molto simili, dovuto a cause ambientali o climatiche e, in partic.
pecióso, agg. coperto, spalmato o, anche, imbrattato di pece.
dà in toscana al picchio piccolo grigio o cenerino, che nel ravennate chiamasi raparino
cova negli alberi, e pone sei o sette uova di guscio finissimo, tutto
.. anche di persona sempre malata o fastidiosa. = voce di area centrale
le zampe sottili; il pelo è più o meno lungo e morbido e fornisce la
, ricurve e volte indietro, più piccole o assenti nelle femmine; si distinguono in
enigma forte / senza danno di pecore o di biade. cavalca, 20-85: portò
77: nessuno di detti sottoposti occida o vero faccia uccidere né debbia vendere o
o vero faccia uccidere né debbia vendere o vero far vendere pecora o vero carne
né debbia vendere o vero far vendere pecora o vero carne di pecora nella città di
vero carne di pecora nella città di siena o vero presso alla città di siena a
per indicare umiltà, mansuetudine e dolcezza o, anche, incapacità di personali iniziative
duro, / mei foste state qui pecore o zebe! guido da pisa, 1-8
come branco di pecore, di conigli o di porci sottoscrissero e mutoli partirono.
pecora che bruca / pel mondo questo o quello cespo d'erba. -faccia di
di fare scrivare in carte di bambagia o vero di carte di pecora. statuto dell'
, con ogni sorte di libro coperto o di tavole o di pecora, signor mastro
sorte di libro coperto o di tavole o di pecora, signor mastro.
impresa rischiosa, a un pericolo, o che per viltà non ha il coraggio
de'medici, 76: povera italia, o pecore, che eleggono / che i
pecore. tarchetti, 6-i-233: cinque o sei furbi matricolati regolano a bacchetta i
pecora di quanto richiedessero i tempi, o almeno almeno gli esempi paterni. baldini
gruppo di persone occupate nella stessa attività o che si muovono in una stessa direzione
, zoppa: chi, in un ambiente o in un gruppo, costituisce l'elemento
in un gruppo, costituisce l'elemento vizioso o malvagio, che può infettare chi gli
4. chi è privo di discernimento o ha scarse capacità intellettuali; persona sciocca
seco, se io sono la sua amorosa o no? guarini, 315: ve'
, per abitudine, per rispetto umano o che so io. -come epiteto ingiurioso
poteva giungere ad avere su cento pecore due o tre pecore nere e novantasette bianche.
con l'ombrina [sciaena cirrhosà) o con il pesce po- tassolo (micromesistius
nota in male, notata dalla polizia o da qualsivoglia potestà, anche da un
di chi perde il tempo in chiacchiere o in rammarichi inutili. lo dicono anco
se una persona non è in grado o non ha le possibilità di manifestare la
onorare, s'ella fusse bene una pecoraccia o un nicchio. g. m.
* 2. atto, azione o, anche, parola, frase, pensiero
. -servilità nell'imitare un modello o nel ripetere luoghi comuni. milizia
cinque pecore. firenzuola, 357: o guardiani di cavalle, o pecorai,
, 357: o guardiani di cavalle, o pecorai, o bifolchi, noi avemo
guardiani di cavalle, o pecorai, o bifolchi, noi avemo perduta la sventurata caritè
boschi pecoraia. salvini, 34-11: o pecoraro, più suave il tuo / canto
: in egitto erano in odio i pecorai o pastori e mandriani stranieri di qualunque specie
? gozzano, i-230: uscite, o capre, or che la luna attinga
informe. -bastone, verga da o del pecoraio: vincastro. pratesi,
lui servirsi delle parole 'massaro 'o 'pecoraro '. carducci, iii-2-180
monti pur ciancia e del manzoni. / o pecoraio, conta- stù i caproni?
in quel pecorame di servi (eravamo cinque o sei), cor- simo alle finestre
libertà ». carducci, iii-2-410: o graduato militar gen- tame, / o
o graduato militar gen- tame, / o imperiale e reai servitorame, / armato pecorame
-che rivela rozzezza, grossolanità, goffaggine o, anche, stupidità, stolidità.
reclute da spedire in trincea... o si fa brechtianamente dandoci dentro col pecoreccio
non mai più intervenutogli, per vergogna o paura s'uccise. guarini, 426:
letter. pecora di giovane età o, anche, di piccole dimensioni
. 1. fucini, 995: o bianche nuvolette che passate / silenziose al
e le sue pecorelle sono per terra o se fanno bene, e conoscerai se gli
..., doverebbe l'episcopo o il suo prelato muoversi per zelo di carità
-persona che, dopo un litigio o un abbandono, ritorna all'interno di
, senza altra intenzione che di sviluppare o di aggrappare i suoi membri in una
, supina e sciocca conformità a ordini o consuetudini. tommaseo, 11-489: perdevo
è ca ratteristico delle pecore o che loro somiglia. sacchetti,
, che riguarda, che è caratteristico o che si ricava dalle pecore. -cacio
pecorino per le gote tanto quanto il ventre o le gote bastassero. anonimo toscano,
lxvi-1-50: del coppo di latte caprino o pecorino. traitato di falconeria volgar.,
per util trar di quelle / di cacio o buona lana, sia privata / la
quelle facce pecorine, quegli occhi bassi o vaganti, quelle braccia penzoloni, capì
è il numero delli uomini grandi nel bene o nel male; ma immenso è il
comparative, per indicare docilità, remissività o de bolezza.
te piace, j se pronostico bon o reo ne credi. vasari, ii-29:
colombina ne'terreni umidi, con pecorino o cassini di lana. d. sestini
. burchiello, lxxxviii-n-450: fu corso o san giovanni / che ti fé azzuffar
pecorizzare, tr. tradire (la moglie o il marito }; cornificare. -
qu'évitera le sort inevitable? '; o, in buon volgare, pecorizza ancora
il maestro / per un pecoro, o un paio di capponi / diventar gli
, 2-37: se'senza senno, o ver discrezione, / male tu non
-come ingiuria. beccari, xxx-4-276: o pecorone, / non t'avvedevi che
. f. arnolfi, lxxxviii-n-753: o popol vago d'ogni istrano uccello,
dalla larga a dire: oh là, o fratello, aspetta un po'di grazia
moltitudine pecorona (come suole) credette, o mostrò credere, marsia perdente. leoni
persone che ripetono passivamente le idee comuni o quanto altri ha detto. nieri,
, gli scienziati presuntuosi, scettici superficiali o sillogistici, vale a dire tutto quel
. lessona, 1094: 'pectasia 'o 'pet- tasia ': sostanza che
. determina la fermentazione pectica in due o tre giorni, nell'acqua si altera
pettato), sm. chim. sale o estere di un acido pectico.
lessona, 1095: 'pectati 'o 'pettati ': nome generico dei
liberi; si trova allo stato libero o come sale in numerosi tessuti vegetali, e
deme- tilazione con acidi, con alcali o con enzimi. tommaseo [s
fermentazione 'eccetera, giova a denotare o composti o reazioni spettanti a un certo
eccetera, giova a denotare o composti o reazioni spettanti a un certo ordine di
determina la fermentazione pectica in due o tre giorni. idem, 1095: 'pectico
giorni. idem, 1095: 'pectico 'o 'pettico '(acido)
pectinato, sm. chim. sale o estere dell'acido pectinico. =
zool. che ha la dentatura più o meno intimamente connessa con le parti scheletriche
orale (un animale); più o meno intimamente connesso con le parti scheletriche
cio, di colore bianchiccio o grigiastro, che si trova,
miner. che concerne, riguarda o e costituito da pectolite. pècton
dall'azione della pectasia sulla pectina, o sulla pectòsia, quando cioè l'ebbe già
delitto patrimoniale contro lo stato (o comunque la pubblica istituzione), consistente
nell'atto del pubblico funzionario che sottrae o distrae denaro o altri beni di cui
pubblico funzionario che sottrae o distrae denaro o altri beni di cui, per ragione del
, abbia l'amministrazione, la custodia o comunque la possibilità di disporre o maneggiare
custodia o comunque la possibilità di disporre o maneggiare. -in partic.:
consistente nel comportamento del ubblico ufficiale o dell'incaricato di un pub- lico
, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso di denaro o altra
ufficio o servizio il possesso di denaro o altra cosa mobile appartenente alla pubblica amministrazione
da quello istituzionalmente previsto a profitto proprio o altrui [peculato per distrazione).
delitto consiste nell'uso del denaro fiscale o in altra maniera publico. f.
commettere peculato; che ne costituisce soggetto o l'occasione. f. f.
peculato; che ne costituisce l'oggetto o l'occasione. f. f
che è proprio di una determinata cosa o persona (per lo più nel confronto con
suoi piaceri, quale giacente sul fianco, o sul tergo, o supina, onde
giacente sul fianco, o sul tergo, o supina, onde far mostra opportuna delle
sono certo vistosi nelle zone peculiarmente industriali o turistiche. = comjp. di
soprattutto se e accumulata a poco a poco o raggranellata laboriosamente); quantità di denaro
raggranellata laboriosamente); quantità di denaro o di altri beni, per lo più modesta
il peculio a ciò fornito dai socialisti o ritratto dai risparmi dei medesimi scioperanti.
loro ingegni. -ricchezza di meriti o di qualità intellettuali. pallavicino, i-198
non la facoltà di disporre per donazione o testamento (nell'età imperiale fu poi
essi potevano disporre liberamente anche per donazione o testamento; e a partire da costantino
alle somme di denaro che dalla regola o dalla pratica è consentito tenere ai religiosi
è detto castrense, quando da'parenti o da altre persone si dona alcuna cosa per
robbe venduteli,... ceduteli o pure donateli... per contemplazione
... per contemplazione del matrimonio o per promoversi agli ordini sagri,.
non può giuocare le robe del marito o della casa; un figlio di famiglia
denaro che appartiene a un ente pubblico o a una collettività; finanza pubblica;
la pecunia pubblica. -pecunia numerata o annoverata: denaro contante. - anche
. libro di sentenze, 1-42: o la pecunia serve o ella è
sentenze, 1-42: o la pecunia serve o ella è servita.
. disus. che concerne, riguarda o consiste in denaro; pecuniario. guittone
.. in quella penitenzia corporale o pecuniale che parrà loro che si convenga.
dare a'sacerdoti greci nessuna magistratura amministrativa o giudiziaria, ingerenze incompatibili col sacerdozio,
galera, e maggior pena, pecuniaria o corporale, all'arbitrio di sua eccellenza
, 4-11: io dico dell'arte pecuniativa o, vogliam dire, che è intorno
. g. villani, 11-101: o chiesa pecuniosa e vendereccia, come i
da un signore, da un'istituzione o da una comunità in cambio del diritto
un ponte, lungo una via d'acqua o comunque attraverso un passaggio obbligato (e
, particolarmente costose per costruzione, manutenzione o gestione). -anche: la somma
pagano per il passo per qualche ponte o scafa o altro luogo secondo l'uso
per il passo per qualche ponte o scafa o altro luogo secondo l'uso frequente d'
. montanari, ii-324: questo dazio o pedagio non era stato da'prìncipi anteriori
. 3. ramo d'albero o asse di legno gettato da una riva
che son tagliate dal ceppo e lasciate tonde o al più rifesse in due.
dilettar di cotali pedagogherie. -teoria o pratica pedagogica pedantesca e arida.
si atteggia a pedagogo, impartendo ammonizioni o sentenziando. gr azzini, 4-176:
sottosta ad alcuna pedagogia, è libera o fatale come quelle dei poeti. 4
, xxl-8: 'pedagogica ': de'mezzi o sia dell'arte di avvicinare o educare
mezzi o sia dell'arte di avvicinare o educare alla perfezione gli altri uomini individui
e pedagogica, si dimenticò di dare o ridare un'occhiata alle 'letture '.
rivolgimenti. -che riguarda l'introduzione o l'imposizione di determinati valori morali e
, sì anche la cattiva poesia, o la poesia falsa, o la poesia pedagogica
poesia, o la poesia falsa, o la poesia pedagogica o utilitaria o socialistica
la poesia falsa, o la poesia pedagogica o utilitaria o socialistica. b. croce
, o la poesia pedagogica o utilitaria o socialistica. b. croce, iii-32-73:
chi insegna, educa, ammaestra, o pretende farlo (anche con connotazione iron
farlo (anche con connotazione iron. o spreg., a indicare saccenteria o
o spreg., a indicare saccenteria o sufficienza altezzosa). periodici popolari,
saccentemente ammaestramenti e insegna- menti non necessari o non richiesti. -per estens.:
: inclinazione a regolare e indirizzare comportamenti o attività umane per mezzo di un rigido
. propensione a seguire supinamente un sistema o un metodo pedagogico. 4. ant
; la commemorazione tocca a un pedagogista o ad un filosofo. nencioni, 2-170
cresca lo sfrenato e il già duro o appena si possa ovvero non si possa
in casa d'un gentiluomo, pedante o sia pedagogo dei figliuoli di quello.
e gli studi. pascoli, 454: o montanine belle, / lo vedrete il
pedagogo imbelle! d'annunzio, ii-506: o lapidoso letto del bisenzio / ove cercai
, che è un aggettivo di scherno) o di pedagogo. cicognani, v-1-83:
v-1-83: c'era allora l'usanza o, meglio, durava ancora l'usanza
di accompagnare alla scuola, alla palestra o a passeggio i fanciulli, per sorvegliarli
. chi assume con insistenza eccessiva atteggiamenti o toni saccenti, sentenziosi e pedanteschi,
disposizione interiore che detta un determinato comportamento o atteggiamento. pallavicino, 1-510: qui
, i quali, come a maestra o pedagoga, si attribuiscono a lei.
arti, le teorie dei quattro sensi o dell'arte pedagoga che con le teorie
ciclista che per inet titudine o per comportamento irresponsabile si rende pericoloso al
impressa al pedale di una bicicletta o di un altro veicolo mosso dalla forza
rantolo del suo respiro, sforzo tre o quattro pedalate, lo raggiungo e mi
fanfani, i-134: 'pedalata': bussa o colpo dato con pedale da calzolai.
. pucci, ii-291: mandorli poni o semina di gennaio e se vuogli che le
di fico di que'buoni, castagnuoli o grassegli. beicari, 6-106: adas
: • elle scorze del pedale o fusto loro, che fra le frondi sta
unito insieme, si piglino delle scope o altri legnami forti e sottili, come
legnami forti e sottili, come castagno o quercia, e presone quanti comodamente entrano
frugoni, 3-iii-377: per coronarti, o gallia felice, di gloria, non potevi
, tutti quegli i quali peccano per esemplo o suggestione o invitamente overo sforzamento d'altri
i quali peccano per esemplo o suggestione o invitamente overo sforzamento d'altri. tomitano
. giordani, iv-15: non ebbero o di consiglio o di forza assai per divellere
iv-15: non ebbero o di consiglio o di forza assai per divellere il malnato
per produrre i suoni o per regolarne variamente intensità, timbro,
regolarne variamente intensità, timbro, altezza o intonazione. -in partic.:
delle note dell'ottava più bassa, o che, più raramente, sostituivano o
o che, più raramente, sostituivano o integravano i pometti di innesto dei registri
colle dita i corrispondenti tasti della tastiera o col piede si calcano alcuni pedali.
(e si dice pedale di risonanza o del forte quello, situato a destra,
rinforzando il suono; pedale a una corda o del piano quello, situato a sinistra
di colpire una sola corda delle due o tre corrispondenti a ciascun suono, mentre
corde del pianoforte altrettanti pezzetti di pelle o panno morbido, i quali conferiscono ai
, e possono essere abbassate di una o due tacche, alzando il suono corrispondente
suono corrispondente rispettivamente di un semitono o di un tono intero. carena,
, suono tenuto per una durata considerevole o ripetuto per parecchie battute, mentre le
tale suono (e può essere inferiore o grave, centrale o medio o interno,
può essere inferiore o grave, centrale o medio o interno, superiore o acuto
inferiore o grave, centrale o medio o interno, superiore o acuto, semplice
centrale o medio o interno, superiore o acuto, semplice, doppio, armonico,
con bassi, dovranno questi formarsi di due o tre note, al giù ribattute o
o tre note, al giù ribattute o legate in guisa di pedale. lucini,
oppure per azionare un dispositivo di comando o di regolazione (in partic. negli autoveicoli
7. ferrov. dispositivo di sicurezza o di segnalazione azionato dal passaggio dei veicoli
lesinante. pasolini, 3-351: due o tre giovanotti di ponte mammolo..
correggiati] il pedale, / o manico che dir ve lo vogliate, /
pedalièra, sf. parte di una macchina o di un dispositivo costituita da organi
una traversa portante alle estremità le incavature o le staffe in cui i piedi sono infilati
il vecchio tentò di assare. due o tre volte si portò con la ruota anteriore
di caratteri espressivi, di elementi stilistici o tematici. arbasino, 7-448: soprattutto
a foglie semplici, sinuose; fiori ascellari o solitari e frutti drupacei. le pedalinee
e due secondarie più grosse, divaricate o piegate in giù (una foglia);
calza corta per lo più da uomo o da bambino; calzino. pirandello
notturno continuò. ogni sua nota, o non prima formata di suono che spenta,
non prima formata di suono che spenta, o prolungata in una vibrazione sommessa da un
pregio di tanti aspri il moggio, o di pera o di gostantinopoli, e
tanti aspri il moggio, o di pera o di gostantinopoli, e ogni moggio si
e largo pedamento, acciò abbiano a reggere o, per dir meglio, a sostenere
e nessun'altra cosa si mosse sopra o intorno al sommergibile. verso sera si
inclinato, posta davanti a un sedile o sotto un tavolo per appoggiarvi i piedi
-in diverse discipline sportive, striscia o area di terreno variamente delimitata, livellata
, livellata e ricoperta di terra battuta o di materiali sintetici, entro la quale
quale si svolge l'azione dell'atleta o parte di essa (e si dicono pedana
, ecc., lunga 12, 24 o 34 m a seconda della specialità,
le serate si chiudono al cinema, o in baraccone dove un pugilista locale macera le
. 6. asse di legno o lamina metallica collocata per terra davanti a
un caminetto, per proteggere il pavimento o un tappeto da cenere, scintille,
per lo più una lastra di marmo o una lamina di metallo, collocata in
, a preservazione del pavimento di legno o del tappeto della stanza, sul quale
capo di vestiario che striscia sul terreno o è a contatto con le calzature,
rodotto da umore che attacca le nari, o la lingua od i ttoni de'giumenti
pedanca, sf. region. trave o asse di legno gettata da una riva
da una riva all'altra di un ruscello o di un fosso, per consentirne l'
di siena, 240: neuno tessitore o vero tessitrice possa talliare pedanidei panni.
.. presuma in alcun modo tagliar o far tagliar al pedano arbori di castagno.
, i-155: s'usa il vedano (o pedano) quando pedagno *)
mettere insieme un'ossatura, tagliare per testa o per verso del legno, farvi le
del nuovo fanno sull'uso di tale o tale vocabolo, su le consonanti doppie
, d'un pianoforte, di due o tre strumenti simpatici alla musica d'una grande
pedante è colui che non ha (o, meglio, ha in dose scarsissima)
allo spirito...: l'originalità o freschezza di ogni momento. manifesti del
. -chi ostenta una rigorosa moralità o se ne fa custode. cantoni
chiarini, g. t. gargani e o. targioni toz- zetti assunsero, con
di dimenticarne qualcuna. -che rivela o che nasce da ristrettezza di idee,
pedante: essere supinamente soggetto al potere o alla tutela altrui. sarpi, i-1-256
bacchelli, 2-xxii-363: dopo pochi saggi mensili o quindicinali, afflosciti da far pietà,
implica per lo più ristrettezza di mente o supina soggezione all'autorità degli antichi)
gl'italiani non si curano della religione o ne escono fuori e la trapassano come
pedanteggia anche lui. -criticare o censurare in modo troppo minuzioso e severo
che fin allora pargoleggiava nelle rime amorose o giocose o pedanteggiava nelle prose dei *
allora pargoleggiava nelle rime amorose o giocose o pedanteggiava nelle prose dei * dittatori ',
3. tr. opprimere con critiche o con norme eccessivamente minute e rigide.
non diamo in uno di duo diffetti o di affettata pedanteria o di noiosa ostentazione.
di duo diffetti o di affettata pedanteria o di noiosa ostentazione. galileo, 5-227
la mia pedanteria trovò alcun vocabolo e due o tre frasi poco caste e accurate.
si è questa di giudicare di una parola o di un modo, non coll'orecchio
cuore. -zelo, rigore morale o moralistico eccessivo. sarti, i-1-95:
che si vergognasse di venire con me o che mi esponesse a perdere la mia pace
unico pegno ch'io possa consacrarvi [o cacciatori delle alpi] dell'affetto mio in
e dalla invidia di chi fece nulla o poco per l'italia. soffici, v-2-520
nozione, osservazione, argomentazione oziosamente erudita o lambiccata; cavillo, astruseria.
pedanteria, l'incontentabilità, le logomachie o vogliam aire le contese di parole. genovesi
e senza pedanterie. -opera o testo sovraccarico di erudizione per lo più
pedanteria di qualche goffo / guastamestieri, o qualche innamorato / ch'a forza di
, ma anche perché questi studi, o pedanterie, sono dominanti in italia,
di pedanterie erudite su reliquie d'antichità o su varianti di versi classici senza una
contatto della realtà. -idea o concezione antiquata, superata. tommaseo,
naturale dei datteri nel grappolo di datteri o delle banane nel casco di banane.
. per vanagloria di spirito meschinamente innovatore o dotto pedantescamente... ma osa
. muratori, xiii-65: questa erudizione, o sia allusione alle favole rancide, oggidì
lingue, coteste infatuazioni per le nostrali o per le antiche o per le straniere
infatuazioni per le nostrali o per le antiche o per le straniere, sono pure vanità
del burbanzoso. -che ha carattere o contenuto esclusiva- mente e angustamente erudito.
una favoluccia pedantesca che tenesse di predica o di sermone? muratori, 14-158:
locuzione dotta, per lo più latina o latineggiante, o comunque estranea all'uso
, per lo più latina o latineggiante, o comunque estranea all'uso vivo della lingua
v-1-83: c'era allora l'usanza o, meglio, durava ancora l'usanza,
di un'erudizione farraginosa e spesso superficiale o lacunosa, sordidezza nel vestire, grossolanità
ché se il latino ne acconcerà una o due, ne guasterà sicuramente mille nel
zelo repressivo (un tipo di moralità o di religiosità). imbriani, 7-152
pedanteschi. 6. eccessivamente minuzioso o meticoloso. svevo, 8-660: dalla
all'eccesso, di ogni singolo spunto o elemento formale o tematico (lo stile di
di ogni singolo spunto o elemento formale o tematico (lo stile di un artista
oltre misura di latinismi inconsueti, astrusi o spropositati. - anche con uso avverb
. rebora, 3-i-359: io languo o mi dilanio nel pedantismo di questa mia
2. fedeltà supina a canoni o a modelli artistici o letterari tradizionali;
supina a canoni o a modelli artistici o letterari tradizionali; accademismo. cameroni,
in cocchio, come i curali; o piuttosto così detti perché non davano primi
ibant 'aggregandosi all'altrui voto; o anco perché la sedia loro men alta
limitavano a votare, recandosi alla destra o alla sinistra del presidente dell'assemblea:
prodiera delle vele di taglio, auriche o latine. guglielmotti, 633
isabella che scendeva a cercare le forbici o il ditale quando per combinazione c'era
mescolano le carte. -segno rivelatore o manifestazione (della divinità). zanobi
dio e le sue pedate? -comportamento o atteggiamento considerato come esemplare. -in partic
intatto per ancora, dove ormai niuna o quasi niuna di dotte pedate..
lo più una percossa rivolta contro persone o, anche, animali o cose come reazione
contro persone o, anche, animali o cose come reazione violenta o punitiva,
, animali o cose come reazione violenta o punitiva, minaccia o incitamento).
come reazione violenta o punitiva, minaccia o incitamento). menzini, 5-65:
meglio era dargli un sasso / nel capo o una pedata arcisolenne / in quel corpaccio
con una pedata nel ventre. -calcio o colpo inferto da un animale con le
percosse de'porci. giusti, 4-i-253: o chiarissimo ciuco, / o cranio parasito
4-i-253: o chiarissimo ciuco, / o cranio parasito / all'erudita greppia incarognito;
del terreno a quello del piano percorribile o della carreggiata. targioni pozzetti, 3-45
essere, fuggire, porre i piedi o le piante, seguire, tenere, venire
. stigliani, 2-282: seguimi, o mio fede!, seguimi dunque, /
iuola. -imitare il comportamento o l'atteggiamento di qualcuno; seguire l'
atteggiamento di qualcuno; seguire l'insegnamento o l'esempio di una o più persone
l'insegnamento o l'esempio di una o più persone identificate come modelli di vita
, di pensiero, ecc. (o anche di dio). -con valore negativo
. -con valore negativo: seguire esempi o insegnamenti viziosi. bartolomeo da s.
forma di governo, di un'istituzione politica o di una civiltà, ispirandosi al suo
una civiltà, ispirandosi al suo ordinamento o ai suoi princìpi fondamentali; rifarsi al
; rifarsi al modello della cultura letteraria o artistica di un altro popolo, imitandone
non ancor idonea al consolato. -parafrasare o citare le parole di un autore.
pedate; aver mangiato la minestra o lo stufato di fusi. -muovere
qualcuno: non seguirne più l'esempio o l'insegnamento. baldi, 4-1-111:
saranno agli scolari mandate per loro sostentamento o necessità, dritto alcuno di pedàtico,
, dritto alcuno di pedàtico, fondaco o dogana. longano, xviii-5- 402
ramificazioni (una foglia). o. targioni pozzetti, 1-83: pedata o
o. targioni pozzetti, 1-83: pedata o ramosa [la foglia]..
foglia si ritrovano tutti da una parte o si connettono insieme solamente per la parte
situato, che sorge alle falde o ai piedi di una catena o di un
alle falde o ai piedi di una catena o di un gruppo montuoso.
labbra un carme? carducci, iii-30-293: o anima gentil pedemontana, / or ve'
montuosa (una via di comunicazione ferroviaria o stradale). - anche sostant.
), sf. ant. regione o zona situata ai piedi di rilievi montani
situata ai piedi di rilievi montani o collinari. boccamazza, i-1-319: si
supplica appiè il trono del tonante, o pedente, si benignasse permettergli uno albergo
, si benignasse permettergli uno albergo, o alloggio, o recetto, qual fussi
permettergli uno albergo, o alloggio, o recetto, qual fussi propriamente degno di
il grappino, ci sia il pederasta / o i bambini che strillano o il disoccupato
pederasta / o i bambini che strillano o il disoccupato / o una bella ragazza che
bambini che strillano o il disoccupato / o una bella ragazza che passa di fuori
qualora venga a contatto con la pelle o gli occhi. tramater [s
si riferisce, che è proprio di fante o della fanteria. benvenuto da imola
36: sudo fra l'armi, o che di agon pedestre / le mischie io
io segua in marzial steccato, / o che, premendo un corridor frenato,
remoti, che non avevano potuto o voluto compiere il pellegrinaggio pe
per terra possono tenere il lor pedestre viaggio o da gl'innanzi spinte e accompagnate overo
un tipo di stile, di espressione o l'opera che ne sono caratterizzati).
giotto. -che non rivela alcuna originalità o capacità di autonomia, alcuna personale elaborazione
: che manca del tutto di originalità o novità; banale, trito; prosaico.
lanzi, ii-64: non erano baccanali o private cose e pedestri: erano i
umiltà, disadorna semplicità (dello stile o del livello retorico di un testo letterario
'fabrica del mondo 'dell'alunno o 'l vocabolario della crusca o 'l dizzionario
dell'alunno o 'l vocabolario della crusca o 'l dizzionario del pergamino o del politi.
della crusca o 'l dizzionario del pergamino o del politi. = deriv.
= voce dotta, lat. pedetemptim (o pedetentim), comp. da
pes pedis 'piede 'e templare (o tentare) 'tastare, sag
giare, tentare '(o, forse, tendere 'dirigersi ')
abbia ancora inventato una pedeuto- logia, o didascalogia, come pur si potrebbe dire!
, deriv. da 7rai8eó (o 'educo '(da mxu; mxisóc
. zool. che si riferisce al piede o alla zampa di un animale.
esistevano più uomini che non fossero ostetrici o pediatri. arbasino, 19- 277
, le distrofie e le affezioni congenite o acquisite dell'infanzia (per convenzione fino
si riferisce, che riguarda la pediatria o le malattie infantili; che concerne la
. 3. region. avvallamento o depressione del terreno. = lat
. 2. sorta di ceppo o morsa usata un tempo per tenere fermo
s'arrocchia (se ne fan de'rocchi o rotoli) della misura che si
ova... facilmente si ritrovano, o dal vedere partirsene la fagiana per
dal vedere partirsene la fagiana per aria o vero dal pe dinamento che
camminare sul suolo, spostarsi a piccoli passi o a saltelli, zampettare (un uccello
, sm. tipogr. segno, numero o lettera di piccolo formato aggiunto in basso
. nei simboli e nelle formule chimiche o matematiche; deponente. = voce
echini, fornite all'estremità di due o tre espansioni usate dall'animale per afferrare
), sm. acaro della scabbia o rogna, che vive nello strato corneo
frate, / che fa 'l dì quattro o cinque magne biche, / fanno del
tempo non si cavano fuori con un ago o con una spingola, nel modo che
anni) donar de'quattrini a'fanciulli o fanciulle per farsi grattare e cercare in
un genere di viventi detti 'pedicelli 'o piuttosto 'pelliccili '. gargiolli,
'. gargiolli, 257: pedicello o pelliccilo è l'insetto della rogna.
insetto della rogna. -parassita o pidocchio di animali. boccamazza, i-1-505
, i-1-505: quando lo ucello ha pidocchi o pidicelli, piglia strafizaga e battila e
d'un pedicello: derivare conseguenze gravissime o catastrofiche da un inconveniente modesto.
'dicono i botanici a quel picciuolo o piccolo piede o a quella parte a cui
botanici a quel picciuolo o piccolo piede o a quella parte a cui sta appiccato
parte a cui sta appiccato il fiore o la foglia o il frutto. bergantini,
sta appiccato il fiore o la foglia o il frutto. bergantini, 1-107:
compose alcune tragedie e morì di ftiriasi o morbo pedicolare. g. b. martini
altrettanti numeri che andavano in greggia di 8 o di 9 insieme e correvano in su
aggrappate sul corpo alla balena... o piuttosto male pediculare della umanità. d
2. per estens. provocato da pedicelli o acari. -male pedicolare: rogna,
che hanno foglie alterne, opposte o verticillate, di solito pennatosette, fiori vistosi
fiori vistosi di colore giallo, rosso o rosa e riuniti in spighe terminali bratteate
provocherebbe pidocchi nel bestiame). o. targioni pozzetti, ii-538: 'pediculàris palustris'
cui sono seminate le sue foglie, o perché ammazza i pidocchi, secondo linneo
diritto, ramoso; le foglie una o due volte pennate, con foglioline dentate
lessona, 1096: 'pediculati 'o 'pedicolati ': pesci costituenti una
opercoli si aprono con una piccola fessura o con una cavità tonda fra le pinne
in alcuni casi è coperta di bernoccoli ossei o di spine dalla larga base; la
essi pediculi hanno debole ligamento col tronco o fusto della medesima pianta che le produce
medie. infestione da pidocchi del capo o del pube, che colpisce generalmente persone
colpisce generalmente persone trascurate nell'igiene personale o costrette a vivere in luoghi sudici e
e che può avvenire per contatto diretto o attraverso oggetti da toeletta e il vestiario
presenza dei parassiti e delle uova (o 'lendini ') e si manifesta
di parassiti morsica- tori dell'ordine mallofagi o succhiatori dell'ordine anopluri, sugli animali
tutti sanno che vi si distinguevano i pediei o pianigiani, paralii o rivieraschi, e
distinguevano i pediei o pianigiani, paralii o rivieraschi, e diacri o montanari.
, paralii o rivieraschi, e diacri o montanari. = voce dotta,
chi non ha scarpe, dice, o non ha guanti, / chi i pedignoni
non ha guanti, / chi i pedignoni o il granchio ha nelle dita. c
come proprio la natura volle stamparli: o ingenui, oppure miti, o fastosi,
: o ingenui, oppure miti, o fastosi, o lenti nel camminare,
ingenui, oppure miti, o fastosi, o lenti nel camminare, quasi avessero i
speditamente. tommaseo, 2-ii-257: o la mio pedi-lesta / e la mio
in partic. in una soluzione medicamentosa o a scopo terapeutico, per riattivare la
l'apertura di qualche emuntorio negli arti o superiori o inferiori, ma le fregagioni
di qualche emuntorio negli arti o superiori o inferiori, ma le fregagioni agl'inferiori
e involontaria dei piedi in una pozzanghera o anche nel fango (e ha valore
. dischetto con cui si gioca a dama o al tavoliere. -anche: contrassegno o
o al tavoliere. -anche: contrassegno o pezzo a disposizione di un giocatore in
: chi è al servizio di altri o dipende dalla volontà altrui, e ne
volontà altrui, e ne può essere manovrato o strumentalizzato. boterò, i-165:
pieno di pericoli. io vi avverto, o miei buoni amici, guardate di non
grosso ingranaggio. 4. donna o ragazza del popolo, di umile condizione
, e perciò sempre innamorateli© delle pedine o pedrine, comunque siasi. redi,
7. locuz. -dare matto o scacco di pedina: nel gioco degli
-liberarsi risolutamente da una situazione difficile o spiacevole. rosa, 88: questo
pedina a qualcuno: intralciarne i progetti o sottrargli un vantaggio. lippi, 1-1
a passi rapidi e circospetti nel sottobosco o fra l'erba senza alzarsi in volo (
pedina: in su, in giù sei o sette volte da cima al basso del
vita, sulle abitudini, sulle persone frequentate o su eventuali azioni criminose compiute (ed
. una donna, allo scopo di vagheggiarla o di rivolgerle profferte amorose. cicognani
incontri e le visite, per curiosità o anche come misura poliziesca di sorveglianza su
poliziesca di sorveglianza su individui sospetti, o come mezzo di indagine da parte di
un'agenzia di pedinarla; e dopo due o tre giorni scoprii che nei suoi racconti
racconti non c'era niente, o quasi niente, di vero. -assol
, di mostrarle ammirazione o di rivolgerle profferte amorose. tommaseo
era studente, non aveva mai pedinato o fermato donne per la strada.
terra che è sotto i macchioni o fra i cespugli. fucini, 640:
agg. sor vegliato o spiato nei propri spostamenti; sotto
. pedinatore, sm. chi sorveglia o spia gli spostamenti di una persona seguendola
campestre od una altra specie di guardia o forse uri pedinatore privato. =
diminutivo di scarpa, accenna piè piccolo o pedino, una delle bellezze delle donne
2. per estens. perno o stelo di metallo che serve a fissare
carena, 1-125: 'pedini ': tre o quattro pizzi o gambetti, saldati in
: 'pedini ': tre o quattro pizzi o gambetti, saldati in punti equidistanti della
e vi son tenuti saldi con biettina o pernietto ficcato a forza nel forellino trasversale
di carattere amoroso, con piccoli colpi o con una leggera pressione del piede a
pressione del piede a chi siede accanto o allo stesso tavolo. tramater [s
piede per atto d'intelligenza d'amore o simile. = dimin. di piede
ant. metatarso del piede. o. rucellai, 2-128: il piede,
piede, accompagnato da calore locale più o meno sensibile, senza arrossamento né enfiagione
. scompariva il male dopo tre o quattro giorni in seguito a frizioni di oppio
in dodici segmenti, palpi foggiati a clava o a chela e il primo paio
caratterizzata da palpi in forma di braccia o di tanaglie, e che corrisponde agli
. disus. richiedere con tono supplichevole o con insistenza. g. grimani
(anche come segno di devozione o di amore). gonzaga,
. come valletto, come lacchè o come accompagnatore (e nell'antica
. chi si uniforma, per conformismo o interesse, a un regime politico.
, 10-ii-432: coloro che, precursori o pedissequi de'tiranni, alla materia abbandonano
imita atteggiamenti, teorie, istituzioni, o anche motivi letterari e modi stilistici di
modi stilistici di altri, senza mutarli o innovarli. botta, 7-288: un
omo lì? » senza aspettare risposta o spiegazione, lesto, lesto, con un
sempre larghi di vicendevoli sorrisi di approvazione o di conforto, di strette di mano
conforto, di strette di mano felicitanti o solidali, preoccupati addirittura che mazzanti.
5. che deriva, dipende o imita un'altra arte o disciplina;
, dipende o imita un'altra arte o disciplina; che denota aderenza, anche gretta
a un modello, che non si vuole o non si è capaci di rinnovare;
, 2-148: l'arte del giardiniere o paradisistica fu dapprima pedissequa, mancipia ed
del cavallo, osia per cascione di tosire o pe- ditando o movendo ylii, non
per cascione di tosire o pe- ditando o movendo ylii, non si puote curare.
, col sinistro s'appoggi a un gedo o vincastro, baston di pastore. f
secchia] si vede attaccata ad un pedo o pastorale tenuto da un agnello a giacere
. persona flemmatica, che si muove o agisce con lentezza o indifferenza.
che si muove o agisce con lentezza o indifferenza. = comp. da
pedocentrismo, sm. pedag. sistema o teoria che considera il fanciullo, nella
si sviluppa un determinato stadio di vegetazione o climax. = voce dotta, comp
, sf. letter. sistema di vita o società civile in cui sono privilegiati i
erotico per fanciulli impuberi, maschi o femmine, talora limitato al desiderio e
usato per contare i passi di un viaggiatore o di una cavalcatura, quindi conoscere in
; zimbello. sacchetti, 266: o pizzinin, o fantasima fèra, / tu
sacchetti, 266: o pizzinin, o fantasima fèra, / tu se'tra
pedona, le pedone: dare impulso o cercare di affrettare la conclusione di un'
pedona2, sf. ant. ammaccatura o lussazione degli arti di un animale,
boccamazza, i-1-500: come si medica pedona o rottura o deslogatura de membra allo ucello
: come si medica pedona o rottura o deslogatura de membra allo ucello. =
pedonale, agg. riservato al passaggio o al transito dei pedoni; percorribile soltanto
; se il passaggio è regolato da semafori o da agenti, le strisce sono perpendicolari
in terra. si può tenerne conto o no. soldati, 6-272: entriamo in
e si contrapponeva ai cittadini più ricchi o 'cavalieri '). croniche
. chi procede a piedi in un viaggio o nel traffico cittadino; chi cammina o
o nel traffico cittadino; chi cammina o passeggia per una via; passante (
contrappone a chi viaggia su una cavalcatura o su un veicolo o a chi guida
su una cavalcatura o su un veicolo o a chi guida un'automobile).
chi un tempo aveva l'incarico di portare o recapitare lettere e dispacci da un luogo
non fosse possibile l'impiego di cavalcature o di carrozze di posta; corriere,
salute. 7. che procede o viaggia a piedi, con le proprie
tutti pedoni. non ci sono veicoli o cavalcature a zanzibar. -pedonale (
cercarvi la buona fortuna loro, lavorando o facendo qualche servità ad alcuno gentiluomo:
region. parte basale di un albero o di una pianta legnosa, più vicina alle
pedone si eva alto da terra uno o due gomiti. c. durante, 2-180
vetta: per chi comincia male una cosa o si mette in mal mestiero o servitù
cosa o si mette in mal mestiero o servitù, che è bene liberarsene a buon'
. adriano, 454: sia l'ingegniero o soldato esperto nell'astrolabio o in altro
l'ingegniero o soldato esperto nell'astrolabio o in altro istromento per squadrar la lontananza
(termine coniato nel 1905 da o. decroly), comp. dal gr
cui si nutrono i piccoli degli animali o le larve degli insetti. = voce
dossi, ii-229: un angiolo prende o confetti, o giuo- cattoli, o
ii-229: un angiolo prende o confetti, o giuo- cattoli, o volumi e vola
o confetti, o giuo- cattoli, o volumi e vola a deporli nelle scarpine,
e grazioso, appartenente a un bambino o considerato come un requisito della bellezza muliebre
de'polli e de'cavretti e de'ventri o peducci di castrone coll'aceto. vita
striscie sottili, dette cascini, da scatole o da staccio. indi si chiamano cascinai
de'peducci per seggiole, remi, pale o qualch'altro di simile. moretti,
. negli antichi orologi a ruota, perno o dente del meccanismo. giuseppe da
[s. v.]: peduccio o pedino dello spirale è quel piccolo pezzo
pensile, su cui insiste lo spigolo o la nervatura di una volta a vele o
o la nervatura di una volta a vele o a crociera. - anche: imposta
da cui hanno da sorgere i pennacchi o sieno i peducci della volta. d'annunzio
superficie curva di una volta a botte o a crociera, delimitata dagli spigoli di
, divisa in volta e in pareti o facciate che le vogliamo chiamare; la
barbaro, 49: sono alcuni peducci o gatelli che spigne- vano fuori del muro
-mensola da parete su cui poggia un busto o una piccola statua. d'alberti
.]: 'peduccio': piccola base lunga o quadrata o tonda in sminuimento con modanature
'peduccio': piccola base lunga o quadrata o tonda in sminuimento con modanature, che
, che serve a sostenere un busto o una figurina. -zoccolo sporgente di
sopra quello si suole fare il zoccolo o peduccio, il quale sporge più in
presa di energia elettrica in una lampadina o in una valvola termoionica. 9.
un peduccio, fare peduccio: avvalorare o confermare con la propria testimonianza un'affermazione
dicendo il medesimo che ha detto egli o facendo buone e fortificando le sue ragioni a
a me stesso. -costituire un argomento o una prova a favore. benivieni
più bisunto pedante che mai frisse o rifrisse peducci! 10. prov.
fanno le calze quando si rifà loro o rattoppano li peduli, cioè gli scappini
con un rumorìo squillante di gioia cento o centocinquanta vecchie doppie di genova, d'
distinguere gamba da pedule: essere ingenuo o di intelletto limitato. l. bellini
alpin. calzature alte, di pelle o di tela, con suola di gomma (
di gomma (in origine di feltro o stoffa cucita in più strati),
peduli, proprie delle 'menadi 'o baccanti, una certa sorta o non so
menadi 'o baccanti, una certa sorta o non so quali talari intese agazia.
un organo vegetale, che ne deriva o vi è collegato. tramater [s
peduncolate ': che appartiene al peduncolo o tiene del peduncolo. onde dicesi capreolo o
o tiene del peduncolo. onde dicesi capreolo o viticcio peduncolate quello che nasce dal peduncolo
di brachiopodi caratterizzati da un peduncolo tendinoso o fibroso con cui la conchiglia può fissarsi
brachiopodi, caratterizzati da un peduncolo tendinoso o fibroso che sostiene la conchiglia. quest'
. portato all'estremità di un peduncolo o gambo (un organo vegetale].
un organo vegetale]. o. targioni tozzetti, i-268: 'gambettati'(
si dicono i fiori che hanno il gambo o peduncolo, come nel ciliegio. tramater
che sono muniti del rispettivo loro peduncolo o gambo; pericarpi peduncolati quelli che sono guarniti
2. per estens. fornito di uno o più peduncoli; sorretto da un peduncolo
le pareti coperte di seterie tessute d'oro o di pitture in ovatini e pedunculetti
un'infiorescenza, picciuolo di una foglia o di un frutto. lastri,
avvertano a lasciare al grappolo meno peduncolo o parte legnosa che sia possibile e a
non lacerarlo e spicciolarlo prima del tempo. o. targioni tozzetti, i-268: il
rimpicciolito e quasi abortito: è nudo o carico di foglie ridotte allo stato di
esibiscono i dieci peduncoli capaci di accarezzare o di uccidere. -in patol.
ed elastico, che sorregge il corpo o un altro organo di un animale e
olivi, 91: il peduncolo cartilaginoso, o intestino, per cui tutto il loro
. gli artieri toscani, per abbreviatura o per istorpiatura, dicono comunemente pèera,
a cui appartiene lo yak tibetano { poephagus o bos grunniens). tramater
di bue a coda di cavallo, o con quello di vacca grugnante od à muso
si conosce anche sotto i nomi di yach o yoh. è di bassa statura,
. macchiato, contaminato da vizi o da peccati. bonvesin da la
da la riva, xxxv-i-677: tu [o rosa] he in ti tri vitii
prodotto artificiale che imita la pelle o il cuoio. c. e
all'olio in cui erano state infuse foglie o fiori di ruta. =
, che è proprio del mitico pegaso o delle sue vicende leggendarie. -cavallo,
per indicare l'attività di un poetastro o di un verseggiatore inesperto. aretino
elicona. -anche come simbolo della poesia o dell'ispirazione poetica. boccaccio, vii-n
sacra onda. calderoni, lxxxviii-1-344: o della nostra italia unico lume, / o
o della nostra italia unico lume, / o cicerone in artis oratorie, /.
artis oratorie, /... / o voi che '1 fonte pegaseo consume,
che '1 fonte pegaseo consume, / o albergo di tutte le memorie. de jennaro
pegaseo, quando hanno fatto qualche sonetto o altro che non s'intende.
che si riferisce, che attiene alla poesia o all'attività del poeta; poetico.
dante, par., 18-82: o diva pegasea che li 'ngegni / fai
illustrami di te. boccaccio, v-143: o diva pegasea, o alte muse
v-143: o diva pegasea, o alte muse, reggete la debole mente a
. dir. rom. che si riferisce o che è connesso col giureconsulto romano pegaso
favoleggiavano l'esistenza in remote regioni africane o orientali. landino [plinio]
che di solito è usata come cimiero o supporto dello scudo. 5. astron
in modo peggiore, più biasimevole o che denota una piu grave mancanza
, con un risultato più negativo o deludente. - anche: in
e mi dorrebbe essere accolto con silenzio o peggio. misasi, 7-i-32: quando
con la vita: / né vivo resto o morto aitar, ma peggio. firenzuola
7. premesso a un agg. o a un avv., gli conferisce
0; peggio sonanti: e 1 o. lippomano, lii-15-49: le gente d'
dante, conv., iii-xv-17: o peggio che morti che l'amistà di
le categorie della letteratura politica sono vuote o peggio che vuote; non avete uno
xi-321: fabbricare dei cannoni, per lucro o per... alleviare la disoccupazione
. sm. invar. condizione che è o appare, sia relativamente, sia assolutamente
vantaggiosa, conveniente, adatta alle esigenze o più difficile da superare; esito meno
giuglaris, 91: ci siamo noi, o signore, nell'abisso nelle miserie;
appare meno grave rispetto a un'altra o a tutte le possibili; male minore
gramsci, 7-191: 'il male minore o il meno peggio'(da appaiare con
9. trattamento più punitivo, severo o vessatorio; rimbrotto, biasimo particolarmente duro
10. azione più biasimevole; crimine o delitto più efferato. cavalca,
sempre un certo numero d'uomini che, o per un riscaldamento di passione, o
o per un riscaldamento di passione, o per una persuasione fanatica, o per
, o per una persuasione fanatica, o per un disegno scellerato,...
11. danno meno sopportabile; rovina o sventura più grave. iacopone,
senza remeio. monte, 1-vi-7: quant'o qual è mostrat'ò, -e
ne segua, e prego voi, o signore annibaie, che crediate questo, che
feciono cosa che fosse meno che dovuta o poco onore, io me ne pagai
. ciò che è più negativo e spiacevole o anche più dannoso; aspetto peggiore di
di una faccenda; conseguenza più sgradita o funesta. - anche in espressioni indeterminate
funesta. - anche in espressioni indeterminate o allusive. fioretti, 2-19 (55
che il simile non avenga a noi, o ancora peggio. alv. contarini,
lo stesso che dire, inseguitemi, o peggio. mazzini, 14-6: domani è
in mano di estranei esposto a villanie o peggio. piovene, 15-74: il
aggressivo interesse per i propri simili. o peggio, per la propria e l'
. 15. ciò che è o appare di qualità più scadente; merce
ciò che costituisce l'aspetto meno rilevante o più condannabile. - il meno peggio
ha meno qualità positive e doti morali o più gravi difetti e colpe rispetto ad
colpe rispetto ad altri; meno valoroso o abile, peggiore (come comparativo di
io. 19. più condannabile o moralmente grave, più odioso. -anche
. più doloroso, più diffìcile da sopportare o da affrontare. chiaro davanzati,
peggio imbrogli. -più rovinoso o dannoso. giuliani, i-292: il
quel che riguarda l'ordine della società o dello stato; più gravemente lesivo del
; più gravemente lesivo del bene pubblico o privato. bandello, 1-17 (i-204
al cancello. 22. più brutto o spiacevole; più orribile. carducci,
come si fa a giudicare se è meglio o peggio del nostro? -più
-il meno peggio: il più soddisfacente o apprezzabile nella mediocrità generale. carducci
vi. 23. più sgradevole o ripugnante. benzoni, 1-71: vi
qualcuno: per indicare una minaccia indeterminata o la previsione di un danno, di
di sistemarsi. -in qualche modo o misura. c. e. gadda
20. -alla peggio: con trascuratezza o noncuranza, affrettatamente, alla carlona.
detto dal nostro dragomano alla por- chesca o sia alla peggio. martello, 1-32:
e badandovi alla peggio, a quindici o sedici suoi scolari. e. cecchi,
spogli generalmente, con giacche troppo grandi o troppo piccole per la sua figura, riadattate
stare come accampati, accomodandosi alla meglio, o alla peggio. tommaseo, 15-78:
alla peggio. -in maniera stentata o insufficiente. carducci, iii-16-14: era
sbandati e di operai armati alla peggio, o soltanto di pale e picconi con cui
alla peggio. -in modo gravemente scorretto o offensivo, con malvagità. lancellotti
. ojetti, ii-107: lo stanzone o sala di fursy era incomoda come ogni
alla peggio te dame impellicciate di martora o d'ermellino si capiva che quell'incomodità
vada (e può avere valore attenuato o scherz.). dante, purg
la peggio: essere battuto, sconfìtto o sopraffatto. passavanti, 232: di
, ii-195: quello diventa scoria, o ver zolla, il quale, posto nella
a tale che ad ogni poco di scrittura o lettura mi si offusca miseramente.
: determinarsi una condizione sempre più grave o diffìcile, essere avviato alla decadenza o
o diffìcile, essere avviato alla decadenza o al tracollo, peggiorare. pigna,
, tornare col peggio: essere sconfìtto o battuto in uno scontro, riportare un
-contare delle peggio: formulare accuse o calunnie più gravi. guerrazzi,
-in peggio: con un progressivo deterioramento o decadenza o degradazione (anche morale o
: con un progressivo deterioramento o decadenza o degradazione (anche morale o politica)
o decadenza o degradazione (anche morale o politica). inghilfredi, 378:
peggio / l'età dechina. fosco / o, vi-290: il secolo de'tre
carducci, iii-8-186: minute differenze in meglio o in peggio, provenute forse dal dialetto
: per indicare una condizione estremamente spiacevole o pericolosa, o un problema di diffìcile
una condizione estremamente spiacevole o pericolosa, o un problema di diffìcile soluzione.
il peggio: scegliere sempre le soluzioni o i comportamenti peggiori. gelli, 17-208
. -rimanere, toccare il peggio o la peggio a qualcuno: toccargli una
-stare peggio: peggiorare nelle condizioni fìsiche o nel decorso di una malattia. foscolo
-essere afflitto da più gravi pene o preoccupazioni. poliziano, 1-536: ogni
-il peggio passo e quello della soglia o dell'uscio: v. passo1,
deterioramento della situazione sociale, politica o economica può essere utile ai progetti di chi
sm. il peggiorare, il divenire o il rendere peggiore, meno perfetto o
o il rendere peggiore, meno perfetto o più sgradevole; processo verso
2. perdita di denaro (o anche mancato guadagno). f.
ne'debiti. -diminuzione del valore economico o monetario; riduzione della quantità di metallo
aggravamento delle condizioni generali di un malato o di una malattia; crisi del male.
, come ha fatto da tre o quattro giorni in qua, dubito che
tose. pèggioro). rendere peggiore o inferiore in senso qualitativo; condurre a
, meno prospera e sicura una condizione o aggravarla e renderla intollerabile e più dolorosa
, adattandosi a'costumi, li migliorano o li peggiorano. -esercitare più tirannicamente
bello ed espressivo sotto l'aspetto estetico o stilistico; accrescere le imperfezioni di un'
stampa della gazzetta. 3. sminuire o perdere una qualità, una dote,
, una dote, una facoltà morale o intellettuale. intelligenza, 49: chi
nostra posta regolatori e profeti, la migliorano o la peggiorano. -rifl.
per trentotto soldi! egli vale ancora quaranta o più, sì che tu mi piggiorresti
-ridurre in più gravi condizioni di salute o a mal partito; rovinare nella salute
lo pezorò. 6. perdere o fare spendere inutilmente una somma di denaro
particella pronom. (aus. essere o avere). divenire moralmente peggiore,
, perdere buone qualità, attitudini positive o doti intellettuali o fisiche; acquistare difetti
qualità, attitudini positive o doti intellettuali o fisiche; acquistare difetti e vizi,
-corrompersi progressivamente, perdere l'integrità o la purezza originale (il costume).
che mai. -risultare più ostile o avverso. mazzini, iv-3-49: quanto
9. passare a una condizione peggiore o più critica, subire una crisi più
. -in partic.: perdere autorità o potere. g. villani, 7-147
senza più ascoltare parola alcuna di pace o di tregua. pisacane, i-24: cuma
peggiorata. -regredire nell'ambito culturale o artistico; decadere. milizia,
un aggravamento delle condizioni fisiche e funzionali o dello stato generale nel decorso di una
. 11. diventare meno propizio o prospero, più precario e incerto,
forse per questo gli affari di filippo o migliorarono i nostri? pellico, 2-10:
ho lasciato al suo parere il chiedere o no un impiego. leopardi, 3-141:
. 12. essere più trascurato o negletto per disaffezione (un'attività)
» agg. che provoca un aggravamento o un deterioramento delle condizioni generali. -
ha la funzione di alterare un nome o un aggettivo, conferendogli un significato più
di bruttezza, cattiva qualità, grossolanità o trascuratezza, talora a scopo scherzoso.
accrescitivi, che dinotano peggioramento, avvilimento o malvagità, chia- mansi peggiorativi. manni
prima. 3. più malevolo o malizioso (un uso, il senso
che si trova in condizioni più difficili o sfavorevoli, ridotto a peggior partito.
assai gente. -danneggiato negli averi o da una perdita di denaro.
ribattè peggiorata di nuovo il quarto; o per la buona, la trista rendè.
femm. -trice). che apporta o provoca peggioramenti; che rende peggiore,
rende peggiore, meno chiaro, perspicuo o persuasivo. tommaseo [s. v
macchiato di vizi, difetti, colpe o peccati più gravi; che è o appare
colpe o peccati più gravi; che è o appare meno ricco o il meno dotato
; che è o appare meno ricco o il meno dotato di qualità positive; che
qualità positive; che è più distante o il più distante dalla perfezione, meno
paragone, mentre in relazione con tre o più termini ha la funzione di superi
. benissimo che la giustizia si tradisce o si vende; che gli uffizi e gli
-rappresentato sulla scena più vizioso, spregevole o imbecille per raggiungere effetti comici (un
cioè che gli imitatori imitino le persone, o migliori o peggiori o simili / tasso
imitatori imitino le persone, o migliori o peggiori o simili / tasso, n-iii-677:
le persone, o migliori o peggiori o simili / tasso, n-iii-677: senza dubbio
2. meno gagliardo, valoroso o animoso nel- l'affrontare un pericolo;
-meno capace nell'esercizio di una professione o di un'arte; meno esperto.
] non si debbono dalla fatica rimuovere o alleviare, imperocché per tal cagione diventerebbon
divengono. 3. che è o viene considerato meno ragguardevole, più umile
che stima che sia peggior di sé o valer così poco come vai egli. cesari
e risentito; più astioso, maledico o pettegolo. pulci, 5-44: disse
: / se fussi ben la morte o 'l trentamila, / lasciai venir a me
il medesimo discorso. -che denota inimicizia o odio più intenso. s. venier
in veder qual sia peggior disposizione, o quella dell'incontinenzia o quella deltintemperanzia
disposizione, o quella dell'incontinenzia o quella deltintemperanzia. tortora, 1-68: uno
oserei dire. 6. più infelice o più difficile quanto a modo di vita
più difficile quanto a modo di vita o per le conseguenze negative di una situazione
una situazione e di un'azione (o di una serie di errori);
di errori); decaduto, degradato o in grave confusione o pericolo (la
decaduto, degradato o in grave confusione o pericolo (la condizione dello stato o di
o pericolo (la condizione dello stato o di un'istituzione). macinghi strozzi
anno: un altro comincia: migliore o peggiore? fece / », 13-81:
. che provoca più gravi sofferenze fisiche o morali; più doloroso, più penoso
sorgenti della tua vita, suscita, o padre, a ravvivarle il pensiero dei morti
peggiori torture. 9. più minaccioso o foriero di sventure. dante, inf
loro. io. più dannoso o rovinoso, più suscettibile di conseguenze negative
suscettibile di conseguenze negative; più nocivo o molesto. arrighetto, 242: tutte
e lo rosso. -meno utile o proficuo all'interesse comune. guicciardini,
che si cavi di casa, il migliore o pur il piggiore? patrizi, 2-53
né usa alcuna diligenza in misciere o far fare per suo bere bontà o delicatezza
o far fare per suo bere bontà o delicatezza di vino, ma si contenta
in casa. -meno gradevole, appetibile o salubre. crescenzi volgar., 9-75
. che vale di meno in termini monetari o venali. -in partic.: che
. castelvetro, 8-1-142: quella comedia o tragicomedia di plauto ha tanti altri errori
17. sm. ciò che è o appare meno utile e conveniente o più
è o appare meno utile e conveniente o più funesto e dannoso; male più
serrati. -sconfitta in una competizione o in un combattimento. sacchetti, 68-7
partire con la peggiore: essere sconfitto o battuto in uno scontro, uscirne più
. fiore, 63-2: s'a scacchi o vero a tavole giocassi / colla tua
a questo giuoco non interviene alcuna battitura o puntura corporale, ma mentale puote intervenire,
le peggiori. -della peggior sorte o specie: per indicare una valutazione estremamente
'. peggiorìa, sf. diminuzione o perdita del valore intrinseco di una moneta
. in maniera peggiore, meno conveniente o adatta; in modo più biasimevole o
o adatta; in modo più biasimevole o offensivo. seriman, i-108: il
, e che sta col supercilio, o come diciam noi, col pegio levato.
dagli antichi a qualunque macchina, catafalco o altra costruzione elevata, fatta per esporre
dagli antichi a qualunque macchina, catafalco o altra costruzione elevata, fatta per esporre
gladiatori... ornamenti sulle porte o negli atrii de'romani palagi, su
congelazione. vi è la pegmatite comune o granulare, la grafica, la rilassata
proprio della pegmatite, che la contiene o ne deriva. -stadio pegmatitico: nella
). ant. dare come pegno o garanzia di un prestito, impegnare.
(femm. -a). chi presta o an ticipa denaro su pegno
le pistole, i pegni, i iliaci o cinedi. = voce dotta,
da nave, autoveicolo e aeromobile) o un credito, il uale viene consegnato
credito, il uale viene consegnato (o, se si tratta di ere-
viene trasferita) da un debitore (o da un terzo che intervenga a suo favore
per oggetto un bene mobile, un credito o un bene immobile); il contratto
potendo esso sorgere anche per legge o provvedimento del giudice). -in senso generico
avere da lui per un pe ^ o di terra l'aveano pegnio da lui.
tesse, per debiti pubblici o particolari, siano di che sorte
a garanzia dell'obbliga- zione dal debitore o da un terzo per il debitore. possono
cui il cliente di una banca (o un terzo per conto di lui)
favore della banca stessa determinati beni mobili o titoli, a garanzia di un suo
, a garanzia di un suo debito o anche (e più spesso) a garanzia
garanzia di qualsiasi suo debito, presente o futuro, derivante dai suoi rapporti con
convenzionale, pegno legale, pegno giudiziale o pretorio: ciascuno degli svariati tipi di
di qualsiasi genere (appartenenti al debitore o anche, nel caso di pegno convenzionale
costituiti mediante accordo convenzionale (contratto) o, rispettivamente, per diretta disposizione di
rispettivamente, per diretta disposizione di legge o per provvedimento concesso dall'autorità giudiziaria (
col rimedio del salviano, ovvero dell'ipotecaria o dell'associazione, oppure dell'essecuzione o
o dell'associazione, oppure dell'essecuzione o altro simile rimedio usato in quel paese
ha come oggetto una somma di denaro o altri beni mobili strettamente fungibili e di
mobili strettamente fungibili e di valore predeterminato o facilmente determinabile (come titoli di credito
equivalente quando il credito sia stato soddisfatto o, in mancanza di ciò, al
'. -se, a garanzia di uno o più crediti, sono vincolati depositi di
sono vincolati depositi di danaro, merci o titoli che non siano stati individuati o
o titoli che non siano stati individuati o per i quali sia stata conferita alla
la banca deve restituire solo la somma o la parte delle merci o dei titoli
solo la somma o la parte delle merci o dei titoli che eccedono l'ammontare dei
determinata in relazione al valore delle merci o dei titoli al tempo della scadenza dei crediti
una nave mercantile dà in pegno tutta o parte della medesima a un creditore, a
. dir. gabella del pegno e bando o del pegno del bando: nella repubblica
1-iv-121: la moneta non è pura misura o rappresentazione del valore, il che può
, per autorità pubblica fatto dividere in parti o eguali o proporzionali fra loro, i
pubblica fatto dividere in parti o eguali o proporzionali fra loro, i quali si dànno
lo più in un oggetto prezioso (o comunque in una cosa facile da custodire
riferimento al bene consegnato a un usuraio'o finanziatore privato o a un monte di
consegnato a un usuraio'o finanziatore privato o a un monte di pietà).
monte di pietà). -prestito su pegno o sopra pegno: mutuo, generalmente a
l'attività consistente nel concedere (occasionalmente o professionalmente) mutui di tale natura.
su pegno: concedere un prestito (o prestiti) su pegno. -agenzia di pegno
) su pegno. -agenzia di pegno (o di prestiti su pegno):
pegno. - banco di pegno (o dei pegni): agenzia privata o
(o dei pegni): agenzia privata o istituto pubblico che esercita il prestito su
prestito su pegno, monte dei pegni o di credito su pegno: istituto pubblico (
istituto pubblico (attualmente di natura bancaria o comunque collegato con una banca) che
(a favore delle persone meno abbienti o che vengono a trovarsi in ri- strettezze
infra uno mese rendare e ristituire pegnora o denari a colui o coloro di cu'fussero
e ristituire pegnora o denari a colui o coloro di cu'fussero. s. bernardino
farsi pagare qualche poca ricognizione di uno o due per cento l'anno. goldoni
sicurezza, 115: non possono aprirsi o condursi agenzie di prestiti su pegno.
incaricato di custodire i beni giudizialmente pignorati o sequestrati, quelli consegnati in garanzia a
pegno debole: a seconda che equivalga o sia inferiore al credito ottenuto.
a seconda che consista in un animale o in una cosa inanimata. cantini,
. 3. territorio ceduto temporaneamente o occupato a garanzia dell'esecuzione di trattati
occupato a garanzia dell'esecuzione di trattati o dell'osservanza di alleanze e impegni diplomatici
dell'osservanza di alleanze e impegni diplomatici o in cambio di un prestito internazionale.
4. persona che funge da ostaggio o da garante dell'adempimento di un accordo
e desse per pegno i legati morti o prigioni. boterò, 6-164: il duca
stabilito per il vincitore in una scommessa o in un gioco di società, che viene
-anche: penitenza in un gioco fanciullesco o di società. francesco da barberino,
dicci a pari, a chi più salta o meglio corre, se in casa si
corre, se in casa si può fare o altrove nel conspetto tuo, ponendo per
pegno che chi perde dica cotanti paternostri o avemmarie o faccia innanzi a cristo così
chi perde dica cotanti paternostri o avemmarie o faccia innanzi a cristo così le venie
faccia innanzi a cristo così le venie o sia privato non entrare nella cappel- luzza
guanto, cappello, ecc.) consegnato o gettato all'avversario per impegnarsi al combattimento
amendue venivano obbligate a dare un sigurtà o pegno di effettuarla. 7.
sentimento, in partic. l'amore, o una promessa matrimoniale. sacchetti,
morale (e ciò che la rappresenta o ne è simbolo) sulla veridicità di
. -anche: gesto significativo di amore o di riconciliazione. ugieri apugliese, xxxv-1-904
un pegno, / se mi rendi, o nice, il cor, / quanto
morte? fr. gualterotti, 7: o bella, o cara moglie / ricevi
. gualterotti, 7: o bella, o cara moglie / ricevi in questi accenti
un sentimento, in partic. di amore o di amicizia; strumento. g
d'ira del ciel... / o secondo filippo. de sanctis, ii11-
9. creatura su cui converge l'affetto o che è oggetto di amore e di
10. legame affettivo, vincolo di amicizia o di amore o di desiderio.
, vincolo di amicizia o di amore o di desiderio. boccaccio, iv-61:
'alcun apparente pegno in spagna di figliuoli o di moglie che lor facciano pensare al
. presagio di un evento futuro, positivo o anche funesto; profezia, preannuncio,
per il futuro attuarsi di una promessa o di un impegno (e ciò che
(e ciò che ne è segno o simbolo). fiamma, 306:
final terribil pegno, / cantami, o musa. delfico, iii-618: ciò che
si dovrà godere. tommaseo, n-109: o trofeo di passata giustizia! o raggio
: o trofeo di passata giustizia! o raggio di nostre speranze e pegno della
il fiore d'infanzia. -qualità o caratteristica positiva, dote; bene prezioso
15-24: che bisogna far tante postille / o dar per fede a chi noi crede
non si venia nave né legno, / o da fortuna o da altro menati /
né legno, / o da fortuna o da altro menati / che fosser lì,
, i pegni: ricevere una caparra o trattenerla in seguito a inadempienza della controparte
pegno da ogni mercante, marinaro, o passeggiere per li noli. nievo,
incontro un cavallante, andando a -levar pegni o ad affiggere bandi di dazi e di
qualcuno col pegno: considerarlo troppo astuto o infido. pulci, 19-68: disse
questo si chiama preferire che si scavezzi o si imputridisca il paese piuttosto che rinunziare
vuole ingegno; / a uscir danari o pegno. 15. dimin.
de le decte arti e farlo costregnare o de farlo pigliare o pegnoregiare, sì
arti e farlo costregnare o de farlo pigliare o pegnoregiare, sì ch'egli obedisca.
-in partic.: pece nera o navale, usata nei cantieri navali per
le donne sassi abasso giettavano, / o quanti ne restavan presi al laccio, /
, ii-63: dicono alcuni che de'due o de'tre anni una volta, n'
. boerio, 485: 'pece'o 'pegola': ragia di pino tratta o dall'
pece'o 'pegola': ragia di pino tratta o dall'albero per incisione o da pezzi
pino tratta o dall'albero per incisione o da pezzi di. esso per via di
, chiunche di loro cava punto fuora o la testa o qualsivoglia altro membro).
loro cava punto fuora o la testa o qualsivoglia altro membro). monti,
venire al sommo di essa alcuni toscani o lombardi che sono sotto, purché non
: fanno [le api] il melligene o vero pegola di gomma d'arbori,
.. dalla parte dove per l'aquitrino o per lo scolare di poc'acqua imputridiva
ad avvincere, a legare affettivamente, o è oggetto di intenso desiderio. fazio
, ovvero / vi lascerà la sanità o la pelle. bresciani, 6-xii-309: il
10. locuz. trovarsi impaniato o lieto come tordo in pegola: in
io non ho da te consiglio o regola, / sono impaniato come tordo in
2. geol. che è proprio o si riferisce a una formazione sedimentaria di
s. v.]: 'pehlvi 'o 'pehlevi ': denominazione di una lingua
: non pochi altri squarci sembrano parafrasi o forse traduzioni di testi pehlewi, ch'è
; le var-adattamenti ital. { pelvi) o forme sono grafiche fr
e proteggere il sultano turco negli spostamenti o recapitarne celermente i messaggi.
quali, per essergli stata in puerizia o cavata o più tosto con cibi e erbe
per essergli stata in puerizia o cavata o più tosto con cibi e erbe mangiate
pelacanata, sf. dial. comportamento o azione che denota tirchieria, avarizia estrema
, che fa carriera grazie agli imbrogli o alla pratica dell'usura; strozzino,
gli stomachi altrui la mercanzia? / o che bella invenzion da trafficare, /
significare una 'donna pelata e calva o per vecchiaia o per malattia '.
'donna pelata e calva o per vecchiaia o per malattia '. -giocare al
sm. ant. entità di nessuna rilevanza o valore, bazzecola, inezia (nella
: io non ne darei un paracucchino o veramente buzzago. 2. momento
del demonio, / senza potere addur difesa o scusa, / avean tolto a colei
, stagno. -in partic.: vasca o laghetto, spesso popolato da pesci
scopo ornamentale all'interno di un parco o di un giardino.
di casa, dove, trovato qualche ridotto o pelaghetto d'acqua lorda e fangosa,
maturato / ben pigiato, / sia rossiccio o sia biondiccio, / mesci 'n vaso
scandagliando il pelaghetto / con la ciottola o torcetto. -fiotto abbondante di
esterno della * zona litorale '(o scarpata continentale) e, nel senso
: sono gli animali acquatici... o pelagici o sassatili o litorali o fluviatili
gli animali acquatici... o pelagici o sassatili o litorali o fluviatili o marini
... o pelagici o sassatili o litorali o fluviatili o marini. guglielmotti,
. o pelagici o sassatili o litorali o fluviatili o marini. guglielmotti, 634:
pelagici o sassatili o litorali o fluviatili o marini. guglielmotti, 634: '
profondità del mare e degli animali che vivono o trapassano le maggiori distanze dei mari.