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vol. XII Pag.2 - Da ORANGISTA a ORARE (29 risultati)

abbellito da piante di arancio in vaso o in cassone. s. maffei

pomorfica della famiglia pongidi [pongo pygmaeus o simia satyrus) di grande statura (un

alluci brevi; il pelo è bruno o rossiccio, rado sul ventre e più

, quasi esclusivamente sugli alberi, solitario o in piccoli gruppi formati da un maschio,

formati da un maschio, da una o due femmine e dalla prole, e si

aggressiva, se non è provocato o ferito, ed è facilmente addomesticabile.

dell'orango nei libri di zoologia o con l'idea che, in un modo

con l'idea che, in un modo o nell'altro, ciascuno può essersi fatta

tu mi guardi come se vedessi miss baba o il grande orangotano della nuova olanda.

prima vista sembrava anche lui un orso o meglio ancora un orangutango, tale era

di dante. -come espressione ingiuriosa o anche scherz. pirandello, 8-373:

di orano; che ne è originario o vi abita. 2. paletn

. che rivolge preghiere, suppliche o invocazioni alla divinità, che eleva

non ritrovasi cuore sì addormentato nella virtù o inletarghito negli ozi che non si desti

inletarghito negli ozi che non si desti o scuota all'armonia d'una lingua orante

-con riferimento a una raffigurazione in pittura o in scultura (e indica, in partic

. bernardino da siena, i-93: o quando credi tu che sia più grato a

tu che sia più grato a dio, o che tu perdoni a chi t'à

tu perdoni a chi t'à offeso o che tu ori per colui che ti

tu ori per colui che ti perseguita o che tu faccia bene a chi ti fa

tu faccia bene a chi ti fa male o a servirgli di cose temporali? storia

la morta amica almen guarda [o giove] dal cielo, / onde d'

-in relazione con un compì, o con un avv. di modo.

le porte -o dii paterni / e o dee che avete la cittade in cura,

, lxxxviii-1-512: chi si farà omero o virgilio in poesia? chi solone o aristotile

omero o virgilio in poesia? chi solone o aristotile in filosofia? chi demostene o

o aristotile in filosofia? chi demostene o cicerone in retorica e in orare?

de'popoli liberi... nascono o da essere oppressi o da suspizione di avere

.. nascono o da essere oppressi o da suspizione di avere ad essere oppressi

vol. XII Pag.80 - Da ORGANICO a ORGANICO (20 risultati)

proporzione è una misura artificiale e sistematica o uno sviluppo spontaneo ed organico dell'argomento

coerente, funzionale, omogeneo. o. rucellai, 2-40: tutti i membri

seme, oltre le parti più grossolane o materiali, vi sia questa parte spiritosa

più crasse, onde ne sorga la pianta o l'animale. bianconi, xxiii-201:

dover far solo ritratti,... o se concepiscono qualche cosa di più e

uni e gli altri, fondare stati o ampliarne la potenza territoriale e militare.

iii-25-218: così ebbero origine e vita più o meno organica prima i fogli domenicali degli

e d'azione con un gruppo sociale o una classe. gramsci, 4-71:

proprio, che riguarda la struttura interna o vi agisce sensibilmente e profondamente; strutturale

a un ufficio ricoperto da un soggetto o al complesso di uffici di un ente

al complesso di uffici di un ente o di un'istituzione. -rapporto organico:

di un determinato organismo giuridico, ente o istituto. monti, iii-378: ceccarelli

dando concreta attuazione a certi princìpi costituzionali o statutari, regola in modo complessivo e

funzionamento di un organismo giuridico, ente o istituto. papi, 1-2-29: pensava

discutere, prima di disperdersi, le 3 o 4 leggi organiche, di cui

anche organici), di un ente o di un istituto o di un'impresa

, di un ente o di un istituto o di un'impresa, sia pubblica sia

drammatica, esclusi i tecnici assunti giornalmente o gli attori scritturati con un contratto che

complesso degli strumentisti che compone un'orchestra o è utilizzato nell'esecuzione di un brano

[il dewey] nel dichiararsi empirista o prammatista e nel rifiutare e rigettare.

vol. XII Pag.81 - Da ORGANICO-POPOLARE a ORGANISMO (21 risultati)

ha inglobato in sé il grado comparativo o superlativo. 14. mus. musica

naturali e con strumenti musicali a fiato o ad aria, o con il loro accompagnamento

musicali a fiato o ad aria, o con il loro accompagnamento. ottimo,

492: istrumenti da fiato e da mano o volete dire organici e ritmici, come

la troppo semplice accompagnatura della parte organica o instrumentale. salvini, 41-33: fu

, che si eseguisce dagli organi naturali o dagli strumenti artifiziali; altra odica, ministra

pratica, che si eseguisce dagli organi naturali o dagli stromenti artifiziali. -nell'ambito

gli organici il senso, senza avere o niuna o pochissima considerazione alla teorica.

organici il senso, senza avere o niuna o pochissima considerazione alla teorica. -in

lo sgocciolio della cannella che ha cinque o sei 'note 'lente e fa

delle marciate che a lui s'insegnano o fischiando o mediante organini simili a

a lui s'insegnano o fischiando o mediante organini simili a quelli usati per le

occasioni per sonare a conto di questo o di quello... quelle arie secondo

e si secca: organini che han tre o quattro note in corpo e poco fiato

3. foglio politico di informazione o di propaganda, di modeste dimensioni,

sm. qualsiasi essere vivente, animale o vegetale, in quanto dotato di parti,

distinse invece la finalità di un automa o di una macchina da quella dell'organismo

integrazione morfologica e funzionale di diversi organi o apparati. m. leopardi,

, 4-25: secondo i principi professati più o meno chiaramente dalla odierna filosofia,.

dell'organismo importa sempre una commozione più o meno estesa anche nei punti collegati.

anche nell'espressione organismo dell'universo) o della realtà fenomenica circostante. rosmini

vol. XII Pag.82 - Da ORGANISTA a ORGANIZZARE (7 risultati)

a tentare parecchie prove parziali, più o meno estese, più o meno riuscite

, più o meno estese, più o meno riuscite, pur di raggiungere, in

di sonare l'organo in una chiesa o vi si dedica stabilmente. - anche

12: se si avessero ad intavolare o spartire tutte l'o- pere che si

proprio, che riguarda l'organo o, anche, gli or

or ganizzamento del corpo. o. rucellai, 2-8-10-187: l'orga

forma, che struttura. o. targioni pozzetti, i-185: la linfa

vol. XII Pag.83 - Da ORGANIZZATAMENTE a ORGANIZZATIVO (17 risultati)

meritare da alcuno? potete voi, o madri, doppo aver concetto un figliuolo con

adunate in un animaluccio d'un atomo o d'un punto e ordinate ad organizzarlo!

una [nave] qualunque sia, o da corso a remi o da carico a

qualunque sia, o da corso a remi o da carico a vela: la materia

-strutturare il linguaggio secondo regole morfologiche o sintattiche, canoni stilistici, scelte espressive

/ nuove e non conosciute, / o le vecchie fondete in altre forme. e

il necessario per l'esecuzione di qualcosa o perché possano avere luogo nelle condizioni migliori

luogo nelle condizioni migliori, più ordinate o più efficaci una rappresentazione, una manifestazione

. botta, 5-231: conosci, o popolo, la tua forza: la lega

concretare ', organizzare rapidamente a centurie o compagnie i nostri, disposti a mobilizzarsi

non siam sciocchi / vi faremo oggi o domani / uno sciopero coi fiocchi.

via autocarri, lo scacciarci da baracche o da alloggiamenti, lo spogliarci della nostra

la scusa di amministrare od ordinare, o conservar meglio, su tutto quanto gli

7. mus. ant. comporre o eseguire la diafonia. g. b

ed organizzarsi un delubro, un sacrario o qualcosa del genere. 10. costituirsi

gramsci, 1-17: la religione o una determinata chiesa mantiene la sua comunità

-che tende, che ha per fine o che viene svolto per organizzare.

vol. XII Pag.854 - Da PATTEGGIATO a PATTINAGGIO (1 risultato)

scene fugate di pattinaggio, in maschera o senza, che vedevano svolgersi sui laghetti e

vol. XII Pag.855 - Da PATTINAGGIO a PATTO (36 risultati)

; partecipare a competizioni sportive di pattinaggio o di hockey. oriani, x-14-150

persona, talvolta anche per gioco, o un animale! dispacci degli agenti lucchesi

fango fresco. -procedere appoggiando alternamente uno o l'altro sci per imprimere una spinta

(per lo più su un piano o su una discesa poco accentuata).

). -slittare per un'accelerazione improvvisa o per una frenata su strada ghiacciata,

propone di volare? -e il fantino o tsteil... -e il pattinatore de

appaiate a due a due, regolabili o, per le competizioni, fissate alla

competizioni, fissate alla scarpa con viti o telai appositi). - anche:

la scarpa a cui sono fissate le rotelle o la lamina. oriani,

. ciascuna delle due pezze di panno o di feltro, per lo più di forma

feltro, per lo più di forma ovale o rettangolare, che servono per camminare sui

6. aeron. struttura di legno o metallica che permette agli aeroplani di scivolare

; nei velivoli moderni, ruota gommata o pneumatico retrattile, per i velivoli più

un ammortizzatore. -pattino alare, d'ala o di estremità', applicato per lo più

fusoliera di alianti, di velivoli teleguidati o di aeroplani con propulsione a getto.

marinetti, 1-85: pattino di coda o semplicemente pattino: organo accessorio dell'apparecchio

. organo meccanico che con moto rotatorio o traslatorio scorre su una superficie o in

rotatorio o traslatorio scorre su una superficie o in una scanalatura per lo più fissa

idrodinamica, consentire la variazione di velocità o di direzione del moto di organi in

del moto di organi in movimento, o rendere possibile un contatto elettrico nei mezzi

. piccola imbarcazione da diporto a remi o, anche, a pedali, costituita

cosa, avviso io che siano così chiamati o perché i cavalieri che nelle mani

abbiamo ad avere nel luogo di padri, o pur che questa boce per mutazione

natura di patto, di convenzione o accordo (un atto o negozio giuri

convenzione o accordo (un atto o negozio giuri dico);

che fa parte di un patto, accordo o con venzione (una singola

venzione (una singola clausola o condizione); fondato, stabilito

mediante patto, ac cordo o convenzione (anziché mediante una statuizione

gola, un sistema normativo, un criterio o com plesso di criteri di

, sm. accordo fra due o più soggetti, che possono essere persone private

, gruppi sociali, autorità, prìncipi o enti pubblici, per regolare fra loro

pubblici, per regolare fra loro una questione o una situazione o una materia socialmente rilevante

fra loro una questione o una situazione o una materia socialmente rilevante (di natura

moralmente e socialmente vincolanti e che sono o possono essere tali anche di fronte al

in una delle figure tipiche di contratti o altri atti giuridici conosciuti dalla legge;

carte e li pacti e le convenzioni o vero convegne. sacchetti, 211-50: alla

vol. XII Pag.856 - Da PATTO a PATTO (25 risultati)

transito poi le mercanzie dirette a negozianti o spedizionieri che abbiano ottenuto il 'patto

ora, prima della mietitura. perché o i padroni scendono a patti, oppure

-in partic. patto nuziale, coniugale o matrimoniale: convenzione civile, stipulata dagli

sposi al momento di celebrare il matrimonio o il fidanzamento (un tempo anche con

-in senso improprio: inpegno di fidanzamento o di matrimonio; vincolo o rapporto matrimoniale

di fidanzamento o di matrimonio; vincolo o rapporto matrimoniale. anonimo, i-535:

mai di sponsalizio convenir teco / ho possuto o ristringermi a simil pacti. b.

i membri di una famiglia sovrana (o fra gli esponenti dei vari rami di

questo aspetto lei considera importante l'assenza o meglio il mancato invito alla delegazione ufficiale

specie in via amichevole) fra due o più persone per regolare questioni e rapporti

questioni e rapporti personali, per prevenire o risolvere controversie (e spesso e usato

li è molto giovato, disse: - o mucchietto, 10 voglio far teco un

un patto: chi di prima si leva o che parli, sì lavi domattina le

interamente umana. -punto di accordo o compromesso fra opinioni, idee, posizioni

ineluttabilmente accaduta, se essa avesse ceduto o comunque fosse venuta a patti.

costituire il contenuto complessivo di un contratto o di un altro negozio convenzionale di qualsiasi

di qualsiasi genere e natura, pubblica o privata; condizione, clausola; vi

con un contenuto tipico individuato dalla prassi o dalla legge per regolarne gli effetti o

o dalla legge per regolarne gli effetti o, talora, per disconoscerne la validità

taluni degli associati dalla partecipazione agli utili o alle perdite o comunque distribuisce gli uni

dalla partecipazione agli utili o alle perdite o comunque distribuisce gli uni o le altre

alle perdite o comunque distribuisce gli uni o le altre fra gli associati in maniera

costituisca l'unico contenuto di un accordo o la parte di un più ampio accordo

, si può indicare una clausola contrattuale o un particolare tipo di contratto con espressioni

com'io riserva lui / d'altretanto o de plui. compagni, 1-3:

vol. XII Pag.857 - Da PATTO a PATTO (17 risultati)

della settimana dovesse dormir fuor di casa o tu o egli. di costanzo, 1-259

dovesse dormir fuor di casa o tu o egli. di costanzo, 1-259: per

. de luca, 1-4-1-160: questo patto o riserva di facoltà diminuisce il prezzo della

e loro promettere tal patto, pensione o trattenimento quale vedrà essere ragionevole. pallavicino

le sian du'sole. -condizione o limitazione a cui è subordinato il mantenimento

patto. graf, 5-363: mortai donna o dea, / esclamò, a qual

che si contrae nei confronti di una o più persone, in base al quale si

pianeta. berchet, 405: muta, o vergine bella, i tuoi patti;

non dovesse passar mattino senza spese piccole o grosse. 5. relig.

alleanza stabilita da dio con un patriarca o con il popolo d'israele; si ricordano

anche nelle espressioni patto antico, primo o mosaico). -per metonimia: i

. -libro del patto: volume o copia del pentateuco (o anche,

: volume o copia del pentateuco (o anche, in partic., del deuteronomio

anche nelle espressioni patto nuovo, novello o cristiano). - per metonimia:

, la terra tremò, / allora, o custodi del patto novello, / segnovvi

, divina legge. -voto monacale o sacerdotale. dante, par.,

267: tengono addosso... brievi o altre scritture certi nomi, figure e

vol. XII Pag.858 - Da PATTO a PATTO (24 risultati)

e la fonte può essere un accordo o una consuetudine o un atto autorita- tivo

può essere un accordo o una consuetudine o un atto autorita- tivo: anche nella

cesarotti, 1-xxix-251: se un popolo è o fu mai così stolto che ceda spontaneamente

mai così stolto che ceda spontaneamente a uno o a molti i suoi diritti di sovranità

suoi diritti di sovranità e lasci a quello o a questi dominar sopra di sé senza

dominar sopra di sé senza esiger patti o condizioni d'alcuna sorta e senza fissar

regolare e determinare la proprietà de'beni o gli effetti di questa. delfico, i-44

in modo costante un determinato fenomeno naturale o un qualsiasi aspetto della realtà, indipendentemente

prezzo pattuito come compenso perciò che viene acquistato o per un'operazioneeconomica. a. pucci

): che ha un prezzo o comporta una spesa relativamente bassa,

esito (nelle locuz. avere buono o mal patto). niccolò da correggio

ti preoccupi se il denaro ti arriva o no. 14. locuz.

14. locuz. -a, con patto o patti che o di (con valore

. -a, con patto o patti che o di (con valore di cong.

per introdurre una prop. condiz. o un compì, ai limitazione): purcné

): purcné, a condizione che o di. anonimo, i-636: né

arbitrio il restar anco, / vogliate o tutti o parte, ma con patto /

restar anco, / vogliate o tutti o parte, ma con patto / che chi

-a patto che, con tal -batto o patti che (con valore di cong

né pietà verso il coraggio del pensiero o la chiarezza a ogni patto.

: a qualunque condizione, anche svantaggiosa o sfavorevole. storia ai stefano, 18-16

. -a, per nessun patto o (in espressioni negative) a ogni

ogni patto, a, per patto alcuno o veruno: in nessun modo, per

per buon patto: secondo l'accordo o il contratto; volentieri, senza difficoltà

vol. XII Pag.859 - Da PATTO a PATTOVIRE (19 risultati)

di patto di qualcosa, che si faccia o accada qualcosa: approvare, accettare o

o accada qualcosa: approvare, accettare o essere soddisfatto di una condizione considerata più

di una condizione considerata più conveniente o, comunque, meno sfavorevole o dolorosa

conveniente o, comunque, meno sfavorevole o dolorosa di un'altra o, anche

meno sfavorevole o dolorosa di un'altra o, anche, di una condizione sfavorevole,

serrar la stalla. -i colpi o le disgrazie non si danno a patti',

e lo stesso accade quando incominciano avversità o malattie). cellini, 1-73 (

verbi essere, restare, ecc.) o patti pagati, per indicare un'azione

patti pagati, per indicare un'azione o un fatto che ne compensa un altro

v.]: 'vangare a vanga patta o ritta o a punta innanzi 'dicono

]: 'vangare a vanga patta o ritta o a punta innanzi 'dicono i contadini

diversa maniera di premerla col piede perpendicolarmente o obli quamente. =

qui all'infuori delle creazioni regolarmente grecizzanti o latinizzanti... -mane, -mania

cagionare un grossolano alimento di castagnacci o una torta composta di sola farina di castagne

2. per estens. minestra o pietanza scotta, eccessivamente densa.

(femm. -a). chi fa o vende il castagnaccio. -anche: chi

castagnaccio. -anche: chi ne è ghiotto o ne mangia spesso. tommaseo

che doveva aspettarmi presso la patto- naia o il cenciaio. d'annunzio, v-3-93:

del resto, non sapeva se ridere o lamentarsi di quel solenne pattone.

vol. XII Pag.860 - Da PATTOVITO a PATTUIRE (28 risultati)

al vincitore, disse non innanzi sé o della pace avere udito o della triegua

non innanzi sé o della pace avere udito o della triegua pattovito, speranza alcuna avere

83: non t'è [o pisa] d'intorno sì crudele il campo

questa cura che tu hai di me, o ottimo padre, io ti priego che

. colletta, i-140: l'ottenuta o pattovita franchigia, comunque a prezzo di

patùlia), si. gruppo, più o meno consistente, di militari, di

consistente, di militari, di guardie (o, in determinate circostanze storiche, di

determinate circostanze storiche, di civili militarizzati o armati) che, alle dirette dipendenze

il campo tattico, logistico, disciplinare o l'ordine pubblico; si distinguono la

-anche: l'attività, il servizio o ciascun turno di servizio svolto da una

spesso nelle lo- cuz. avverb. o nelle espressioni con valore ag- gett.

espressioni con valore ag- gett. di o in pattuglia). alv.

sbandati, / né sempre siam di guardia o di pattuglia. bisaccioni, 1-142:

limitato adibita a servizi di sorveglianza militare o tributaria. -gara di pattuglia: gara

di persone legate da ideali, da principi o da interessi comuni o associate per svolgere

, da principi o da interessi comuni o associate per svolgere una determinata attività o

o associate per svolgere una determinata attività o per conseguire uno scopo comune.

, sm. complesso delle attività o servizio o turno di servizio svolto da una

. complesso delle attività o servizio o turno di servizio svolto da una pattuglia

svolto da una pattuglia, anche aerea o navale. = nome d'azione da

composta da un numero di militari o di guardie più elevato del solito

pattuisci). stipulare un accordo politico o diplomatico, di interesse pubblico, commerciale

, di interesse pubblico, commerciale o, anche, su questioni private, sia

; fissare le condizioni di un accordo o di un pagamento o anche un prezzo

di un accordo o di un pagamento o anche un prezzo (anche in relazione

che, riserandoli dentro, li averebbero sforzati o a perire per la fame o a

sforzati o a perire per la fame o a patuire la resa. de luca,

quel che dentro i limiti dell'usanza o di vantaggio se gli dia spontaneamente.

vol. XII Pag.861 - Da PATTUITO a PATTUMIERA (14 risultati)

merita grazia e merito alcuno, / o almen la pattuita sua mercede. n

destinato, assegnato in base a un patto o a un accordo. tesauro,

al re di spagna. -stabilito o dovuto per legge. cesarotti, 1-xxvii-340

. cesarotti, 1-xxvii-340: egli, o giudici, gli appaltatori delle gabelle che

: resta ben pattuito che, quando io o altri dovremo fare storia, storia vera

di rifiuto, per lo più urbano o domestico, raccolto per essere eliminato;

, j poi riscontra nel piano erba o pattume. verga, i-275: le comari

là nelle larghe pozzanghere frastagli di case o di cielo. gozzano, i-746:

4. figur. opera scientifica o artistica di nessun valore, o imperfetta

scientifica o artistica di nessun valore, o imperfetta, rozza, volgare. nomi

colpa, peccato; azione, pensiero o situazione peccaminosa, immorale. a.

m. franco, 1-113: fatemi, o muse, lume: /...

sego, zolfo e biacca, ragia o catrame, olio di pesce e simili,

per raccogliere e conservare il pattume domestico o anche, collocato per la strada,

vol. XII Pag.862 - Da PATTUMIERE a PAUCO (19 risultati)

-anche: paletta con manico corto o lungo per raccogliere il pattume con

.]: 'pattumiera arnese di legno o di latta nel quale si raccolgono le

. 4. insieme di opere o di autori di nessun valore. -

arlia, 403: 'patoà 'o 'patuà ': dicono i soliti leziosi

, vernacolo, parlata, parlare, sono o no buone voci? bastano o no

sono o no buone voci? bastano o no? e pure al prof. nerucci

all'inizio del giorno, del mese o del primo mese (ianuarius) in

ma, quando s'apriva, era segno o che guerra era levata o che

segno o che guerra era levata o che guerra si levasse: ed allora si

issa est. 4. studiare o esaminare con eccessivo e troppo minuzioso compiacimento

di concetti sulle carni vive della poesia o un cincischia- mento di sensuali microscopisti che

valeva d'indi uscire... o intrare per questa patula porta. sicinio,

/ come far soglion flessuosi acanti / / o ricche corna d'arcade montone.

scontrosità, di stizza, di malinconia o di rabbia, provocato per lo più

locuz. avere le paturnie, prendere o venire le paturnie a qualcuno).

argento. 2. figur. limitatezza o scarsezza (di idee). baretti

in null'altro consiste che in mancanza o paucità d'idee. = voce dotta

scarso per quantità, (anche numerica o temporale); costituito da una quantità

esigua, da un esiguo numero di parti o di elementi. guittone,

vol. XII Pag.863 - Da PAUGI a PAURA (15 risultati)

e suoi successori nell'isola di mitilene o vero malta, quando fu morsicato da una

, secondo l'insegnamento dell'apostolo paolo o, secondo altri, ispirata al pensiero

non può essere un logogrifo pauliciano o patarino. = voce dotta,

in europa è nota la paulownia tomentosa o imperialis, coltivata come ornamento nei parchi

con ovate, opposte, intere o trilobe; i fiori, in pannocchie

. istituito per fornire assistenza pubblica (o posti di lavoro) a determinate categorie

che vivono in condizioni di grande indigenza o di mendicità. romagnosi, 11-181

si vuole indicare non già la ristrettezza o la miseria accidentale di un individuo,

ma lo stato permanente di una classe più o meno numerosa nelle società moderne..

sembra derivare dalla disuguaglianza nelle fortune, o dal numero troppo ristretto di proprietari,

dal numero troppo ristretto di proprietari, o dallo sviluppo eccessivo dell'industria manifatturiera.

riduzione delle ricchezze economiche di una popolazione o di una classe sociale (e secondo

dell'uomo. gherardi, lxxxviii-1-659: o fonte fonda e nissa d'ignoranza,

che si determina in relazione con situazioni o nei confronti di persone avvertite come minacciose

di persone avvertite come minacciose, pericolose o tali, comunque, da compromettere

vol. XII Pag.864 - Da PAURA a PAURA (33 risultati)

più o meno gravemente la sicurezza o la vita

più o meno gravemente la sicurezza o la vita stessa, indipendentemente dalla realtà

vita stessa, indipendentemente dalla realtà oggettiva o dall'effettiva gravità della minaccia; vi

, smarrimento, ansia che insorgono repentinamente o progressivamente nell'animo in relazione con le

con le circostanze secondo cui si determina o è avvertita la minaccia (e si

credetti che / e'fusse stato un sogno o si qualcuno / che avesse voluto farli

-per estens. espressione del viso o atteggiamento che rivelano tale stato d'animo

. ariosto, 1-34: qual pargoletta o damma o capriuola /... /

, 1-34: qual pargoletta o damma o capriuola /... /.

quale non ci viva con paura, o maschio o femmina o di che età o

ci viva con paura, o maschio o femmina o di che età o condizione si

con paura, o maschio o femmina o di che età o condizione si sia

o maschio o femmina o di che età o condizione si sia. iacopo da cessole

ché altri giudicarebbono che nascesse da incostanzia o da paura. c. i.

. -avere paura ", essere o dimostrarsi vigliacco. jahier, 126:

, 126: morirebbero per quella nappina, o per mostrare che non ha paura l'

nei confronti di chi detiene il potere o rappresenta l'autorità, oppure nei riguardi

incontrollato che può esercitare e che induce o impone il consenso, l'ossequio e

l'obbedienza. -anche: la preoccupazione o l'inquietudine di ordine politico determinate dall'

. 12. -timore di vedere compromesso o insidiato il proprio potere politico.

testi fiorentini, 100: eugenio ter ^ o per paura de'sanatori, i quali

da timore nei confronti di chi esercita o rappresenta l'autorità familiare. nievo

preoccupazione, del verificarsi di un evento o di una situazione spiacevole, dolorosa;

dolorosa; timore di una conseguenza spiacevole o funesta del proprio operato. giamboni,

, perché il tengono sempre in paura o che non si vengano meno o che

paura o che non si vengano meno o che non gli siano tolte. chiaro davanzati

, tirammo alla bocca di cattaro. o. rucettai, 8-7: la paura del

passione di gesù cristo [tommaseo]: o quanto dolore trasse altanimo di maria,

suo ritorno / non l'impedisca o altra ria sciagura. -in costruzioni

me. 5. ipotesi più o meno fondata o, anche, convinzione

5. ipotesi più o meno fondata o, anche, convinzione che qualcosa si

, convinzione che qualcosa si sia determinato o si determinerà in futuro in modo diverso

si determinerà in futuro in modo diverso o peggiore da quanto ci si aspetta.

vol. XII Pag.865 - Da PAURA a PAURA (22 risultati)

.. in un faggio in un cerro o in qualche rovere. mazzini, 35-233

, 8-73: io non la capisco, o piuttosto ho una gran paura di capire

condizionamenti di carattere psicologico che costituiscono impedimento o limitazione di quanto si vorrebbe fare o

o limitazione di quanto si vorrebbe fare o di ciò a cui spontaneamente si tende

ch'io non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'

trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'io perdo amare

teoriche, ideologiche, ecc., o, anche, di determinati comportamenti o

o, anche, di determinati comportamenti o atteggiamenti con i quali si teme di

di alterare la coerenza del proprio pensiero o la validità delle proprie scelte.

far paura ', iperbolicamente di persone o cose mostruose. * un donnone da far

aggett.): per nulla minaccioso o preoccupante, tale da non costituire una

a qualcuno: costituire per lui oggetto o causa di timore. bibbia volgar.

. bibbia volgar., vii-92: o signore,... non mi sia

nel dì della afflizione. -essere o essere stato più la paura che il danno

: essere stata l'aspettativa di difficoltà o danni, ecc. maggiore del reale verificarsi

che danno. -essere paura o di paura: costituire motivo di spavento

i popoli non si movono, perché o sono contenti al materiale, o sono d'

perché o sono contenti al materiale, o sono d'una paura del diavolo.

, anche con esagerazione, come pericolosa o dannosa; costringerlo a un determinato comportamento

: spaventato; timoroso di eventi spiacevoli o disgrazie. baldini, 9-68: si

impulso, in balia di tale emozione o per il condizionamento determinato da essa.

'pisciar la paura 'quand'uno spaventato o impaurito perde quel timore. -senza

vol. XII Pag.866 - Da PAURARA a PAUROSO (19 risultati)

proverbialmente quando s'è scampato un danno o rinvenuto più lieve che non si pareva

fredda: chi ha avuto esperienze spiacevoli o dolorose è incline ad avere timore di

i timori si fondano su motivi immaginari o inconsistenti. -la paura fa novanta',

25. -tal minaccia che vive in o con paura, la paura lo fa

delle salamoie, ch'è luogo a dodici o quattordici miglia da firenze. come 'paura'

. paurosaménte, avv. con atti o espressioni che denotano paura o incertezza,

con atti o espressioni che denotano paura o incertezza, timidezza; in preda alla

.: in modo eccessivo, esagerato o particolarmente grave o impressionante; terribilmente,

modo eccessivo, esagerato o particolarmente grave o impressionante; terribilmente, spaventosamente.

paurosità, sf. letter. carattere o condizione di ciò che incute paura.

d'intraprendere qualcosa per le conseguenze dannose o spiacevoli che gliene possono derivare; trepidante

trepidante, preoccupato, inquieto, angosciato o, anche, guardingo, sospettoso per il

, sospettoso per il timore di qualcosa o di qualcuno. federico ii,

(un animale, un suo atto o comportamento). crescenzi volgar.,

. -con partic. riferimento al timore o alla preoccupazione di mutamenti o rivolgimenti

al timore o alla preoccupazione di mutamenti o rivolgimenti che modifichino o sconvolgano un determinato

preoccupazione di mutamenti o rivolgimenti che modifichino o sconvolgano un determinato assetto politico o sociale

modifichino o sconvolgano un determinato assetto politico o sociale o, anche, una procedura,

sconvolgano un determinato assetto politico o sociale o, anche, una procedura, una

vol. XII Pag.867 - Da PAUROTTO a PAUSA (30 risultati)

momento; 'pauroso 'dice l'abito o il sentimento prolungato. poi l'uomo può

. croce, ii-6-6: ecco il perplesso o pauroso, che, a ogni azione

pauroso. -che ha natura mansueta o molto diffidente (un animale).

prendon così: il cacciator facendo suono o strepito, gli fa fuggir nelle sue

dite che quando siegue ne'boschi pauroso lepre o daino fugace sul dorso di alato corsiero

corsiero, impiumata il capo, seguita o precorsa dal suo indivisibile carlo, ella sembri

campo per le fosche nubi a ghermire o una tenera agnella o una paurosa lepre

fosche nubi a ghermire o una tenera agnella o una paurosa lepre. massaia, i-134

non osa urtare interessi di determinate categorie o di potenze straniere). mazzini,

3. che esprime, manifesta o è suscitato da paura, terrore,

oppure da angoscia, ansia, preoccupazione o soggezione, incertezza, indecisione, sfiducia

animo al presente sollicito e timoroso, o col pensiero innanzi molto a lungi desto

via paurosa, dove si dubita di mascalzoni o d'altre persone che possono fare danno

paurosi quelli che sono possenti di fare o gran pernizie o gran dolore. granucci,

sono possenti di fare o gran pernizie o gran dolore. granucci, 1-167:

orribili... di bestie feroci o le faceva altre paurose dimostrazioni.

, 1-292: in ciel spiegasti, / o sol, tua fronte,...

animali, esseri fantastici, mostri mitologici o allegorici. 5. agostino volgar.

scannata vergine giaceva. -narrato o composto allo scopo di suscitare paura,

. pàusa, sf. interruzione o sospensione tempo ranea di un'

senza indugio e pausa / fende ogn'elmo o lo schiaccia come un uovo. piccolomini

si grattava la testa. -momento o fase di riposo che interrompe un'attività

di riposo che interrompe un'attività lavorativa o intellettuale; quiete (anche nelle espressioni

sistema siffatto si contrappone deformandosi alle stazioni o pause del dato deformantesi. piovene, 14-83

2. temporaneo silenzio che inframmezza o succede a un discorso, a una

breve sospensione che si fa, parlando o leggendo un testo, fra due parole

leggendo un testo, fra due parole o incisi o proposizioni, per riprendere fiato

testo, fra due parole o incisi o proposizioni, per riprendere fiato, per

i nessi logici, per ragioni espressive o di fonetica sintattica (e in un

aspetti una risposta: una confessione, o un'apologià, qualcosa in somma.

vol. XII Pag.868 - Da PAUSABILE a PAUSARIO (25 risultati)

frase sintattica (e si dice sospensiva o di fermata a seconda che implichi un

in funzione di un'intonazione rispettivamente ascendente o discendente). -momento di silenzio che

). -momento di silenzio che indica o costituisce una sospensione in una successione di

banda della marina... suonò tre o quattro pezzi di musica e ad ogni

che interrompe uno stato di sofferenza fisica o morale (anche nell'espressione dare pausa

delle bianche strade. 5. sospensione o interruzione, alquanto lunga, di un'

di un'azione, di un'attività o di un discorso (per lo più

per 'agiata lentezza nell'o- perare o nel camminare '. es.: '

del cuore nel quale le cavità diminuiscono o scompaiono quasi. in breve appare un

11. mus. interruzione del suono o del canto per un determinato periodo di

... sono indicio della taciturnità o silenzio... e sono dell'i-

denominate con l'istesso nome della figura o nota che rappresentano. verucci, 1-47:

l'intervallo di tempo durante il quale uno o parecchi musicanti rimangono senza cantare o senza

uno o parecchi musicanti rimangono senza cantare o senza suonare. è il silenzio di

è il silenzio di una rotonda, o di una battuta in 4 tempi.

non è che il silenzio di una bianca o di una mezza battuta di 4 tempi

sono i tre passi d'ogni intonazione o cantilena colle rette sottoposte all'unione delle

canto fermo, chiamate pause, neume o stanghette. tramater [s. v.

ottavo, quella della croma; respiro o sedicesimo, quella della semicroma; trentaduesimo

una pausa, di un intervallo più o meno ridotto all'interno di un

ridotto all'interno di un discorso o di un'azione. brignetti,

l'ausase, / qe non arma un o doi, sì q'ig autri pau-

rintegra. 2. avere sosta o tregua. siri, x-266: se

interrompere, intervallare con pause un discorso o una lettura. pirandello, ii-2-1044:

over grave, pausando due tempi più o meno. g. b. martini [

vol. XII Pag.869 - Da PAUSATAMENTE a PAVANIGLIA (18 risultati)

a poppa e con la voce o con una mazza scandiva il ritmo

. ant. ponderata lentezza nel parlare o nel recitare un'orazione. zucchetti,

facilmente è puoce, innanzi che scolorisca o intenerisca, con il picciuolo la cogliono.

spiccate a mano, le olive pausee o regie, senza macchia, bianchissime. arici

un tempo per offrire riparo ai soldati o ai viaggiatori durante le soste.

là oltra apresso la citade sia apparecchiato o pavaglión o razi serrati o una chiexia

apresso la citade sia apparecchiato o pavaglión o razi serrati o una chiexia: dove

citade sia apparecchiato o pavaglión o razi serrati o una chiexia: dove possiamo smontare e

il leuto, faceano scalzi la rosina o la pavana o quale altra sorte di ballo

faceano scalzi la rosina o la pavana o quale altra sorte di ballo più l'

satolla, saziarsi di cibo. 'voler torse o cavarse la pavana con uno ':

una quattrinata con uno; volersi sbizzarrire o scapriccire con esso. in altro senso:

cavalli per fuggire l'unione del trotto o con la pavana o col galop- petto

l'unione del trotto o con la pavana o col galop- petto... pavana

alla * follia ', di otto o sedici battute. caroso, ii-37

toletana chitar- riglia, / e tocca o sotto salcio o per campagna / or las

riglia, / e tocca o sotto salcio o per campagna / or las folias or

balletti a noi n'insegna / vogliate luna o ver le due castiglie. ricci,

vol. XII Pag.870 - Da PAVANO a PAVENTARE (28 risultati)

vive, che abita a padova o nei dintorni. - anche sostant.

gomierie. 3. che appartiene o è compreso nel dialetto parlato nelle campagne

comune, solcato di dialetti, veneto o veneto-stradioto -veneto- dalmatino o schiavone, pavano

dialetti, veneto o veneto-stradioto -veneto- dalmatino o schiavone, pavano e bergamasco, come

..., vernacolo bi- barazza o pevarazza... abita nei banchi arenosi

cera dalla parte di sopra l'osso, o tutto o parte, o coll'

parte di sopra l'osso, o tutto o parte, o coll'abbassare detta

, o tutto o parte, o coll'abbassare detta cera o col farci un

, o coll'abbassare detta cera o col farci un buco, s'aggiusta

': paperina, detto anche centonchio o cintonchio, sorta d'erba comunissima,

i pavarini. -tu covi i pavarini? o meschina me, tu avrai rotte tutte

salvar la sostanza da ogni paventabile comminuzione o sgretolamento laterale era in lui..

{ pavènto). prevedere conseguenze negative o funeste, circostanze spiacevoli, inconvenienti o

o funeste, circostanze spiacevoli, inconvenienti o danni; ritenere qualcuno o qualcosa

, inconvenienti o danni; ritenere qualcuno o qualcosa una minaccia per la propria

una minaccia per la propria sicurezza o fortuna, un motivo di umiliazione, di

paventi. -con riferimento a cose o personificazioni. gosellino, 1-345: se

soffrire le conseguenze di una situazione ambientale o climatica sfavorevole o di una tecnica di

di una situazione ambientale o climatica sfavorevole o di una tecnica di coltivazione errata (

le ninfe paventi, / fuggite, o belle ninfe, la forma sua.

anche con la particella pronom. provare o mostrare paura, esitazione, sgomento;

, né seppi mai / posare in pace o paventare in guerra. c.

, ii-65: né paventava io di nemico o di nascosa tigre, ché forte io

virtude. -con riferimento a cose o personificazioni. pindemonte, ii-125: ecco

-nutrire preoccupazione per la sorte di qualcuno o qualcosa; essere in ansia. salvini

a personificazioni. ceresa, 1-5io: o van disio, o mia sperancia accesa,

ceresa, 1-5io: o van disio, o mia sperancia accesa, / non v'

in terra. bandello, ii-840: o benigna fidanza, ecco ch'io sento,

vol. XII Pag.871 - Da PAVENTATO a PAVERA (10 risultati)

. paventatìssimo). che suscita timore o preoccupazione (un evento che comporta rischi

può (e può avere sfumatura aulica o iron.). c.

fino alle ore piccine, l'una o l'altra bottega lo vedeva coinvolto alla rumorosa

. far battaglie festevoli nelle giostre o paventevoli nelle campagne. papi, 1-3-318:

per venti, / fanghi, neve o paventi. dante, xxi-20: de la

. -essere, stare in pavento: vivere o trovarsi in uno stato di apprensione,

un compì, che specifica la causa o l'origine della paura. cino,

agnella, / che varca il rivo, o tardi giunge a riva. cesari,

delle mascalcie, 1-68: tolli del serpente o de le radicie de la pavera o

o de le radicie de la pavera o de le radici d'aloe epatici e

vol. XII Pag.872 - Da PAVERAZZA a PAVESATA (25 risultati)

in relazione con un compì, indiretto o con una prop. subord.).

nostra si mira, la qual piombo o legno / vedendo è chi non pavé.

non pavé. -con riferimento a cose o personificazioni. guidi, i-126: quanto

un poco di pàvero di alcuna candela o qualche scintilla in luogo dove si possa

il pavese, in aiuto all'arciere o al balestriere. -in senso generico:

scudo. giamboni, 7-10: o sia cavaliere o pedone o balestriere o

giamboni, 7-10: o sia cavaliere o pedone o balestriere o pavesare. g

, 7-10: o sia cavaliere o pedone o balestriere o pavesare. g. villani

o sia cavaliere o pedone o balestriere o pavesare. g. villani, 6-40:

lancetti, xii-3-28 ^: palve- sario o palvesaro: soldato munito del palvese. tommaseo

pavesi; acconciare sul bastimento le difese o gli ornamenti dei pavesi: cioè degli

si dice 'alzare la gran gala 'o 'la piccola gala di bandiere '

. ornare di bandiere, di stendardi, o, anche, di tappeti, di

, sf. riparo formato da pavesi o, per estens., da scudi

. serdonati, 9-39: fatta una testudine o palvesata, si cuoprono di maniera tutti

di scudi, di solito dipinti con stemmi o emblemi di colori vivaci, assunse in

.: riparo costituito dall'unione di tavole o di altri elementi difensivi, con funzione

[s. v.]: pavesi o pavesate sono ripari o parapetti di tavole

]: pavesi o pavesate sono ripari o parapetti di tavole che in occa- sion

quella bastita formata ai parapetti con canali o graticci pieni di corde, sacchi,

.). -drappo di tela o di panno o d'altra stoffa,

-drappo di tela o di panno o d'altra stoffa, dipinto a vivaci

a vivaci colori e spesso recante stemmi o motivi decorativi, che, in serie con

i vasalli quadri portano le pavesate di panno o di tela. carena, 2-363:

alla cima di maestro la propria bandiera o quella del sovrano cui si vuol rendere onore

vol. XII Pag.873 - Da PAVESATO a PAVESE (22 risultati)

bandiere, di stendardi, di insegne o di altri elementi decorativi. leoni,

pieno di qualcosa (in modo festoso o variopinto e pittoresco); costellato.

sm. letter. ornamento di bandierine o di decorazioni multicolori in fila.

pavia; che è prodotto a pavia o vi ha sede. foscolo,

pavese. -gastron. zuppa pavese o alla pavese (anche semplicemente pavese,

pavesano]: 'pavesano ': il territorio o contado di pavia; altrimenti 'pavese

2. che è nato, è originario o risiede a pavia; che fa parte

le gno rivestito di pelle o di pergamena dipinte con stemmi,

pergamena dipinte con stemmi, emblemi o decorazioni, o, nei mo

con stemmi, emblemi o decorazioni, o, nei mo delli più

trasformandosi in riparo per l'arciere o il balestriere che vi si celava

copria / come si fa con palvesi o rotelle, / ché sassi non gli faccin

scudi, di solito dipinti con stemmi o emblemi di vivaci colori, assunsero in

difensivo costituito dall'unione di tali scudi o di tavole di forma analoga. -

. v.]: pavesi o pavesate sono ripari o parapetti di tavole,

: pavesi o pavesate sono ripari o parapetti di tavole, che in occasione

servivano a ricoprir le brande nei tempi umidi o piovosi. 'pavese di mal tempo

gala di bandiere). -pavese elettrico o luminoso: gala di lampadine (propria

...: ciascuna banderuola fatta o messa alla maniera de'pavesi, massime sui

. -serie di bandiere, di decorazioni o di panni e di cose varie,

e di cose varie, collocate in fila o comunque raggruppate in modo di solito festoso

in modo di solito festoso, allegro, o, in ogni caso, variopinto,

vol. XII Pag.874 - Da PAVESE a PAVIGLIONE (21 risultati)

significa appresso noi pavimento, ma targa o scudo... improprietà o barbarismo.

ma targa o scudo... improprietà o barbarismo. aleandro, 1-193: pavese

grammatici dicono po veramente lingua, licenzia propria della epopea

dal fr. ant. paveis 'cortile o sala pavimentata, piastrellata '(fine

, con bei racemi di fiori rossi o gialli, coltivati anche in europa come

pe'suoi belli racemi di fiori rossi o gialli, ed appartiene al genere del

dell'africa meridionale, il paviano rosso o sfinge dell'africa occidentale, l'amadriade

-in relazione con un compì, di causa o con una prop. subord.

. subord. boccaccio, iv-77: o dolcissimo sonno, il quale l'umana

buonarroti il giovane, 9-317: di dappoco o di pavido o d'avaro. casini

9-317: di dappoco o di pavido o d'avaro. casini, lvii-69: le

iv-32: quale coloro che ne'sogni, o da caduta o da bestia crudele o

che ne'sogni, o da caduta o da bestia crudele o da altro spaventati,

o da caduta o da bestia crudele o da altro spaventati, subitamente pavidi si

. 2. che esprime paura o sgomento, pieno di timore (il

gesto); che nasce da paura o sgomento, che lascia intravvedere timore,

, che lascia intravvedere timore, paura o anche timidezza (un atteggiamento, una

truce sposo offrirsi / le tazze attossicate o i nudi stili. manzoni, ii-613:

ospitava un sovrano, un condottiero, o, comunque, un personaggio ragguardevole o

o, comunque, un personaggio ragguardevole o un alto ufficiale; padiglione. -per

di viaggiatori, pellegrini, esploratori o come alloggiamento abituale di popoli nomadi.

vol. XII Pag.875 - Da PAVIGLIONE a PAVIMENTO (21 risultati)

a un pavimento; che è fatto o eseguito su pavimento; che costituisce pavimento

eseguito su pavimento; che costituisce pavimento o pavimentazione fmosaici pavimentali, tarsie pavimentali)

ricoprire di pavimento; fornire di pavimento o di pavimentazione. - anche assol.

, 311: di sopra si deve pavimentare o di quadri o a spiche di testole

sopra si deve pavimentare o di quadri o a spiche di testole. salvini, 41-468

sugo, e plinio avvisando che si lastricasse o, come egli dice, si pavimentasse

riferisce a un pavimento; che rappresenta o riproduce iconograficamente un pavimento.

di pavimento; fornito di pavimento o di pavimentazione. -in partic.: corredato

di pavimentazione. -in partic.: corredato o ornato di particolari materiali, oggetti o

o ornato di particolari materiali, oggetti o decorazioni che ne costituiscono il pavimento o

o decorazioni che ne costituiscono il pavimento o la pavimentazione. bandello, 1-49

e. gadda, 529: dodici o quindici scatole di legno, pavimentate ognuna del

(e, a seconda del materiale usato o delle tecniche impiegate, l'ordinamento professionale

(casa, chiesa, ecc.) o per ricoprire una strada di materiali atti

materiali atti a consentire il passaggio pedonale o lo scorrimento del traffico. -per estens

. -copertura del suolo di ambienti o spazi aperti (cortili, piazze,

(cortili, piazze, ecc.) o di vie di comunicazione (strade,

-con meton.: quantità di oggetti o di materiali che si trova depositata su

et olmi / e d'altre piante o da'fior vari han colto, / il

lo spazzo di terra, di pietra, o di che si sia che co'piedi

in questo inferno io intendo certi gradi o vuoi tu dire pavimenti che girano intorno

vol. XII Pag.876 - Da PAVIMENTOSO a PAVONE (13 risultati)

pavimento campagne immense di liquefatti zafiri, o la veglia, che si posa sopra

disposte su uno (pavimentoso semplice) o più strati (pavimentoso composto):

, poi mettila in una cazza stagnata o pignata con libra una di zuccaro e oncia

ferrari, 223: accorri, roteando, o mia pavona: / su 'l mandolino

figur. donna bella e teneramente amata, o anche vanitosamente compiaciuta della propria bellezza

agg. ant. che ha il colore o anche la forma o la disposizione simili

ha il colore o anche la forma o la disposizione simili a quelli delle penne

latinamente si dice 'capella 'o 'vanellus', è un uccello nostrale. tanara

ruota, tenendole erette come il pavone o il tacchino, con un tremolio caratteristico

s. v.]: chiamasi 'pavoncello'o 'colombo tremante di coda larga 'una

rosta, come il pollo d'india o il pavone. 3. figur

(ci sono anche individui completamente bianchi o con ali completamente nere); dal

conoscono due specie: il pavone comune o crestato [pavo cristatus), selvatico

vol. XII Pag.877 - Da PAVONE a PAVONE (18 risultati)

dei corpi. giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo:

giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo: 455: lo paon

con allusione (riferita ad altri animali o anche a persone o cose) sia

ad altri animali o anche a persone o cose) sia all'aspetto e alle caratteristiche

ecc., sia alla connotazione psicologica o comportamentale che, più o meno legittimamente

connotazione psicologica o comportamentale che, più o meno legittimamente, se ne trae e

di vanità, di orgogliosa superbia, o anche di maestosità, di nobiltà.

che par che porti un trave, / o che va sì leggiero / che non

aggett.): ornato di penne o piume disposte posteriormente a ventaglio.

e tessuti preziosi) che riproduce più o meno fedelmente la forma o l'aspetto degli

riproduce più o meno fedelmente la forma o l'aspetto degli ocelli con cui terminano

la mano e di assaggiare del paone o del gallo di numidia, in uno

mostra (anche per esibire l'eleganza o la ricercatezza dell'abbigliamento). moretti

possono trovare nella coda, nell'ala o nella gola di tale uccello, come

azzurro, antonomasticamente, e il violaceo o * paonazzo '). dolce,

8. entom. pavone diurno, maggiore o occhio di pavone: vanessa io.

voglia parte. -labro pavone (o, anche, semplicemente pavone) '.

nome suo: perché in nome di uno o di duoi suoi amici egli ha già

vol. XII Pag.878 - Da PAVONEGGIAMENTO a PAVONIA (27 risultati)

... o voler difendere la passera e perdere il paone

, ecc.) ritenute -a torto o a ragione -positive e ragguardevoli; compiacersi

pedante, con intendere superficialmente i poeti o gl'istorici latini, si pavoneggiava fra

vero iddio, fosser vivuti più morbidamente o meno alla dura che i bonzi, religiosi

-in relazione con una prop. subord. o con un compì, che specificano i

un compì, che specificano i motivi o l'ambito di tale atteggiamento o i

motivi o l'ambito di tale atteggiamento o i mezzi attraverso i quali si estrinseca

1-613: tanto importava alla mordacità dell'invidia o alla premura del spagnuolo sussiego il pavoneggiarsi

... alcuno che con queste due o tre osservazioni sopra tal materia noi ci

l'uomo sfacciato non solo non vela o adombra il suo difetto, ma se ne

con al collo una riviera di brillanti o cinque ranghi di perle. -assumere

anche facendo la ruota (un pavone o, per estens., un altro uccello

. passeroni, iii-284: la pecora o la capra infra la greggia, /

mostrarsi in piena evidenza, risaltare armoniosamente o nettamente. -anche: risplendere, brillare

5. tr. atteggiare in modo vanitoso o esibizionistico, che rivela vanagloria e ostentazione

, che rivela vanagloria e ostentazione, o anche opportunamente aggraziato e armonioso (

bracciolini, 1-12-26: questo mio figliuolo, o ch'ei s'avveggia / ch'altri

s'avveggia / ch'altri lo stimi bello o ch'egli ancora / non sappia ben

isolamento della famiglia il nome degli antenati o pavoneggiano nel deserto gli assurdi titoli di

gli assurdi titoli di marchese, conte o barone. rebora, 58: è di

: deponete le piume de'vostri fasti, o delusi paoneggiatori di voi medesimi.

avendo famiglia non può andare a cheren o a adi ugri-1° che lo presi a

tipico, peculiare di un pavone, o simile o affine a caratteristiche o abitudini

peculiare di un pavone, o simile o affine a caratteristiche o abitudini propri di

, o simile o affine a caratteristiche o abitudini propri di un pavone. -

- al figur.: che esprime o deriva da boria, vanagloria, vanità

piante tropicali della famiglia malvacee, erbacee o arbustacee, diffuse con un centinaio di

vol. XII Pag.879 - Da PAVONIA a PAZIENTE (9 risultati)

per seguire il volo di una pavonia o di una vanessa. = voce

avere pazienza, sopportare pazientemente; trovarsi o porsi in una condizione di paziente attesa

pazientissimo). che pratica la virtù o ha la qualità della pazienza, della

vergogna crescerebbe al suo amico quello ammonendo o menomerebbe suo onore, o conosce l'amico

quello ammonendo o menomerebbe suo onore, o conosce l'amico suo non paziente ma

: molti falsi pazienti... percossi o provocati da altrui ridono o proferiscono l'

. percossi o provocati da altrui ridono o proferiscono l'altra guancia,...

tollerare, a perdonare, a subire o anche ad attendere (anche con riferimento

starsene paziente di qualcuno, di qualcosa o che qualcosa avvenga).

vol. XII Pag.880 - Da PAZIENTE a PAZIENTE (16 risultati)

ama, / e grande offesa tèn parva o niente. boccaccio, viii-2-48: pazientissimo

essere paciente di ciò che dio li fa o li permette. giustino volgar.,

col quale giulia insaporava le proprie offerte o le proprie ripulse all'amante più vero

malati pazienti! -docile a un richiamo o a una richiesta; rispettoso di un

torto, io mi starò zitto, o vi risponderò paziente come giobbe. palazzeschi

per recarsi a chiedere un chiarimento? o doveva aspettare paziente? pavese, 5-141:

della pazienza; che ne è segno o ne deriva. cassiano volgar.,

di un lavoro, di un'attività o di una mansione; che presta molta

anche sostant. bonichi, 130: o che, tiranneggiando, / l'attor per

della continuità, quale estremità, cima o termine proprio dell'atto passivo di lui

effettiva al sole; la vertù paziente o dativa de la materia a la generazione

, compiuta dal soggetto nella diatesi attiva o, in quella passiva, dal complemento

della crusca, 354: per neutri o di significazion neutrale intendiamo que'verbi che

, ammettono un genitivo esprimente la materia o quasi materia dell'azione del verbo. cattaneo

nome,... ma un'azione o agente o paziente che sia.

.. ma un'azione o agente o paziente che sia. 8.

vol. XII Pag.881 - Da PAZIENTEMENTE a PAZIENZA (17 risultati)

¥ -chi è vittima di una passione o di una disgrazia; chi è oggetto

io. chi è condannato a un supplizio o alla tortura o a morte (e

condannato a un supplizio o alla tortura o a morte (e chi subisce le conseguenze

chi subisce le conseguenze di tale condanna o le ha patite). -in partic.

un pezzo di legno in mezzo all'asta o tronco che usciva fuori dalla parte dinanzi

volte i pazienti, uno, due o tre giorni fra doglie indicibili, estreme

estreme, secondo che in parte più vicina o più lontana dal cuore vengono o trafitti

vicina o più lontana dal cuore vengono o trafitti o infilzati, intorcetta, 16

più lontana dal cuore vengono o trafitti o infilzati, intorcetta, 16: sono

giungere alli 20 colpi il povero paziente o tramortisce o poco dopo resta morto.

20 colpi il povero paziente o tramortisce o poco dopo resta morto. a.

et il corpo rimase lì im prexom et o confessò, ma il paciente sì.

con rassegnazione, con spirito di sopportazione o, anche, di espiazione; con tolleranza

, non essendo loro ella peso noioso o noia grave fuori di modo. g

), sf. disposizione d'animo o atteggiamento interiore, abituale o occasionale,

d'animo o atteggiamento interiore, abituale o occasionale, proprio di chi accetta o

o occasionale, proprio di chi accetta o sopporta il dolore, le difficoltà,

vol. XII Pag.882 - Da PAZIENZA a PAZIENZA (14 risultati)

chiamaci et aspettaci. boccaccio, 9-60: o pazienza d'iddio grande! che dirai

coloro a'quali poteva con poche parole o colla sua presenza satisfare. panigarola, 1-156

gagliardia e coraggio. scalvini, 2-14: o venerando / popolo un tempo, e

di virtù. venuti, lxxxviii-11-697: o pazienzia, che passi le stelle / e

pazienza! d'annunzio, i-475: o giusto, è breve fora. / ne

ira, lo sdegno, l'insofferenza o anche la precipitazione, la fretta (

141: io non voglio, o romani, abusarmi della pazienza vostra,

stancata. -abbi, abbia, abbiate o abbiano pazienza: per richiamare l'attenzione

dell'interlocutore su quanto si è detto o si sta per dire. casalicchio,

politica ispirata a prudenza, a moderazione o incline alla mediazione e a concessioni,

non gli dar adito e comodità di pensare o di trattare cose nuove. lippomano,

lavoro, nello svolgere un'attività pratica o intellettuale, nel compiere un'impresa.

. 5. sopportazione paziente delle avversità o resistenza alle fatiche o ai disagi fìsici

paziente delle avversità o resistenza alle fatiche o ai disagi fìsici. giustino volgar.

vol. XII Pag.883 - Da PAZIENZA a PAZIENZA (17 risultati)

strano animale ed intanarvi 'n una caverna o 'n un convento. botta, 4-642

8. ant. patimento, sofferenza fisica o morale. dante, purg.,

sorta d'arbore detto altrimenti 'sicomoro'. o. targioni pozzetti, ii- 370

limitazione dell'esercizio del diritto di proprietà o della sovranità su un determinato territorio (

al piè d'ogni albero. si forma o come cerchione intorno al fusto o come

forma o come cerchione intorno al fusto o come specie di bitta, con due stanti

utilizzato per appoggiare l'antenna ammainata o la randa quando vengono allentati i sartioni.

ch'egli, ch'è suf colli o che vi va almeno ogni giorno, non

: pazienza! foscolo, iv-319: o! la canzoncina di saffo! io

leggendo: né così io vaneggiava, o teresa, quando non mi era conteso

di ira, di stizza, di malcontento o anche come imprecazione. [sostituito

in mano, / venga chi vuole o con danari o senza. p.

, / venga chi vuole o con danari o senza. p. nelli, i-i

alla pazienza, ha domandato il suo o vero buona licenza. -portare, prendere

, 1-2-87: si dice violazione di fede o alterazione del contratto e non prestare la

provincia dell'appalto, senza giusta o necessaria causa del ben publico, ma

del ben publico, ma per guadagno o per altra causa volontaria.

vol. XII Pag.884 - Da PAZIENZIOSO a PAZZEGGIARE (14 risultati)

. la pazienza è la virtù degli asini o de'santi. ibidem, 242:

la refutazione fosse pazzionata e contenesse condizione o riserva proibita, in tal caso cade

tal caso cade la quistione se il patto o condizione vizi et annulli l'atto.

pace a tutta l'umana generazione, o vero pazione che fosse, cioè patto e

2. stoltamente, in modo irragionevole o irrazionale; stupidamente. de'santi

. frugoni, i-6-280: il mondo, o ciacco mio, ti burla e cocca

in bocca / sì pazzamente, o testa mammalucca? g. gozzi, i-10-36

savonarola, i-5: considerate, dico, o peccatori, el gaudio, la letizia

compiere atti bizzarri, chiassosi, stravaganti o, anche, smodati, sfrenati,

ed e altro diletto che del giostrare o pazzeggiare o giucare. alberti, ti-363

altro diletto che del giostrare o pazzeggiare o giucare. alberti, ti-363: noi

: numi vili, che per rubare o per pazzeggiare scendean tratto a tratto dalle

poi incominciò a pazzeggiare. -comportarsi o vivere abitualmente in modo ritenuto strambo o

o vivere abitualmente in modo ritenuto strambo o insensato. burchiello, 51: tu

vol. XII Pag.885 - Da PAZZEGGIATO a PAZZERONE (20 risultati)

senza dar vista di sé ti [o italia] pazzeggiano in seno.

il dettato: 1 marzo marzeggia 'o 'pazzeggia '. -diffondersi rapidamente

si dicono le testic- ciuole d'agnello o di capretto, dopo essere stato levato

modo alquanto sventato, sconsiderato, avventato o, anche, irragionevole e stolto,

(e ha una connotazione di commiserazione o di partecipazione affettiva, soprattutto in espressioni

5. bernardino da siena, 979: o pazaregli e anco voi pazarelle, che

. a. cattaneo, ii-55: o pazzarello, che vuoi tu fare in questa

le fantesche racconti alcuna favola dell'orco o delle fate. 2. malato

che questi miei sospiri / sono amori o deliri, e in questo mio /

questo mio / stato sì stravagante / o pazzarella io sono o sono amante.

stato sì stravagante / o pazzarella io sono o sono amante. milizia, vii-329:

importa che cosa sia veramente il pazzerello o il poveraccio o il tapino, o magari

sia veramente il pazzerello o il poveraccio o il tapino, o magari lo scroccone

pazzerello o il poveraccio o il tapino, o magari lo scroccone, di poirino.

più sostanziali applicazioni, farnetico e mendico o lo caccia a'pazzarelli o lo

mendico o lo caccia a'pazzarelli o lo rinunzia allo spedale. fagiuoli, i-37

un che non sa s'è vivo o morto? /... / è

forse diventato un mastrilli di ter- racina o un fra diavolo della calabria? 4

manicomio. grazzini, 644: o berretton, questa tua frenesia, / ti

292: in pazzerìa, nelle stinche o sì in gabbia / (per non mandarlo

vol. XII Pag.886 - Da PAZZERULLO a PAZZIA (12 risultati)

5. bernardino da siena, 62: o pazaroni, a volere cre- dare quello

di ragione! savonarola, 7-i-118: o pazzerone, tu non ti avvedi che tu

. m. -chi). proprio o tipico di un pazzo, da pazzo (

non avrei potuto averle se non di furto o strappandole di mano con violenza pazzesca a

arte. costui a la pazzesca senza considerazione o differenza niuna cava le vene, e

preferisce il termine complessivo * infermità 'o * malattia mentale ', oppure voci

, / non so se dico pazzia o amore. boccaccio, viii-2-56: bruto,

pazzia temporanea proveniente da una fiera ipocondria o da malinconia adusta. muratori, 4-181

nel cerebro quel disordine che appelliamo insania o pazzia, la mente... può

aspetto della nostra cultura se, due o trecento anni fa, per una meticolosa pazzia

nei luoghi ove si trovano riunite molte fanciulle o donne, alla vista di una persona

, l'eccitamento maniaco, la malinconia o un principio di paralisi generale.

vol. XII Pag.887 - Da PAZZIA a PAZZIA (12 risultati)

, esuberanza, irrequietezza, sventatezza infantile o giovanile. - anche al figur.

4. orgoglio sconsiderato, eccessivo o colpevole. boccaccio, iv-188: febo

, che nasce da alterazione della mente o, più spesso, da estrema sconsideratezza

spesso, da estrema sconsideratezza, stoltezza o ignoranza, oppure da moti dell'animo

, 1-260: laocoone comincio a gridare: o miseri cittadini, che pazzia è quest

voi che li nimici ne siano andati o che questo dono, che v'hanno lasciato

eufem., per indicare l'omicidio o il suicidio). bandello, 1-34

suo peccato per esempio di chi fa quello o peggio. leggenda aurea volgar.,

della filosofia scolastica. -idea o trovata bizzarra, divertente. g.

. g. gozzi, i-23-136: o fanfaluche e pazzie nuove e belle,

pulci, vi-98: molte altre tragedie o etiche e simili cose, cioè pazzie

enormità, sproposito (che si dice o si scrive). campofregoso, 4-19

vol. XII Pag.888 - Da PAZZIARE a PAZZO (16 risultati)

. papini, 40-124: quei cinque o sei libri che mi piacquero fino alla

ciascuno ha la sua pazzia, maggiore o minore, secondo la sua temperatura. proverbi

: supponiamo primieramente un cervello il quale o non riceva o non ritenga sufficientemente.

primieramente un cervello il quale o non riceva o non ritenga sufficientemente...:

cui fosse toccato in partaggio un tal cervello o sarebbe più stupido delle bestie o un

cervello o sarebbe più stupido delle bestie o un pazzo balordo. leopardi, iii-215

fu mai fanciul vago di lucciola / o di pigliar farfalle o girar trottola /.

di lucciola / o di pigliar farfalle o girar trottola /... / o

o girar trottola /... / o di veder quando una pazza sdrucciola /

eterocliti, balzani, stroppiati del cervello o matti spacciati. idem, 7-312:

... si dimandano pazzi sperticati o di tre cotte. -casa,

-casa, ospedale di, dei pazzi (o solo i pazzi, le pazze,

e culminava nell'elezione di un vescovo o di un pontefice burlesco [papa dei

avesse perduto la ragione e agisce sconsideratamente o stoltamente, obbedendo a impulsi ciechi o

o stoltamente, obbedendo a impulsi ciechi o a violente passioni (e si contrappone a

pazzissimo se': ch'e'tuoi desideri o gli altrui seguiti. burchiello, 74:

vol. XII Pag.889 - Da PAZZO a PAZZO (17 risultati)

coven per forfa che para da pa ^ o. bibbiena, 2-65: va',

! guicciardini, 2-1-125: metti sei o otto savi insieme, diventano tanti pazzi

g. c. croce, 223: o balordo, o pazzo, o mentecatto che

. croce, 223: o balordo, o pazzo, o mentecatto che sei!

223: o balordo, o pazzo, o mentecatto che sei! perché non ti

non gli è dato busse dal padre o dalla madre o dal maestro diventa pazzo

è dato busse dal padre o dalla madre o dal maestro diventa pazzo nel troppo bene

stato d'animo, da un sentimento o da una passione particolarmente intensa; stravolto

5. figur. che denota o che ha origine da un grave turbamento

ha origine da un grave turbamento deltanimo o delle facoltà mentali; che nasce da

da stoltezza, irragionevolezza, sconsideratezza, o da violenta passionalità, da cieca temerarietà

da cieca temerarietà, oppure da leggerezza o imprudenza (o ne è caratterizzato);

, oppure da leggerezza o imprudenza (o ne è caratterizzato); privo di

pers, 2-21: io vi lascio, o scelerati alberghi, /...

estremamente ingarbugliato (una situazione sfavorevole o pericolosa). salvini, 31-2-43:

pazzo guaio. fagiuoli, viii-78: o noi sì, che provammo il ciel nemico

con le mitre, piviali ed altri segni o titoli, che a'presbiteriani fan paura

vol. XII Pag.890 - Da PAZZO a PAZZO (9 risultati)

, che pareva una battaglia, o meglio un fuoco di pazza allegria.

una corsa a piedi, con un animale o con un veicolo). bontempelli

de'trogloditi è un lago chiamato insano o pazzo per la sua maligna natura,

. 17. che non dà frutti o fruttifica in modo irregolare (una pianta

lungo e insipido. -anche: vino o latte molto annacquato. burchiello, 2-38

quel dolce linguaggio essere sciocca la minestra o l'intingolo ché chiamasi comunemente da tutti

semplice. -com'a dire di caolo, o di paste? -e di pane scusso

lxxxviii-n-573: fu mai capo d'allocco o di frusone / rustico con sì vana fantasia

dietro, cercare, seguire qualcuno come o più che la pazza al figliuolo: senza

vol. XII Pag.891 - Da PAZZOIDE a PDUPPINO (14 risultati)

figliuolo. allegri, 39: cupido, o tu mi lievi oggi del ruolo /

ruolo / de'cortigiani tuoi, / o tu mi dài concetti / e in-

apprezzarlo moltissimo, provarne vivissimo interesse o desiderio. pagliaresi, xliii-23: stando

, ella aveva adescato quell'ufficiale con due o tre sorrisi di chiaro significato.

pazzo di, per qualcuno: amarlo o ammirarlo moltissimo. lorenzo de'medici,

pazzo: comportarsi in modo assai stravagante o irregolare. fagiuoli, 1-4-55: v'

non sono / giunti al canto de'pazzi o a mezza via? -essere più

s. v.]: a bambino o a giovanetto. 'va'via pazzino '

di'tu pazzino? '... o per eufem. 'è un po'

forse voce semidotta della medicina, alter, o ab- brev. del lat. patìens

molto stravagante, strambo, eccentrico, o anche bizzarramente geniale e originale (e

a osservare attentamente una facciata di chiesa o di palazzo è guardato con leggera ostilità

, agisce in modo sconsiderato, dissennato o imprudente. buonarroti il giovane, i-335

. (femm. -a). fautore o iscritto a tale partito. a

vol. XII Pag.892 - Da PE a PECARI (21 risultati)

partito. pe, sm. o f. invar. ant. nome della

soffiare con forza su una moneta o su un altro oggetto piatto,

da'ragazzi nella frase 'fare o giocare a pe ', il che fanno

2. boccata di fumo dal sigaro o dalla pipa. p. petrocchi [

]: una tirata di fumo dalla pipa o dal sigaro. lasciami fare un pe

2. per estens. gamba o sostegno di un mobile. 5.

, in origine perché allontanasse la peste o una malattia o un'altra calamità,

perché allontanasse la peste o una malattia o un'altra calamità, in seguito come inno

come inno guerresco nell'imminenza del combattimento o dopo la vittoria; successivamente esteso ad

solito eseguito con l'accompagnamento della cetra o anche del flauto, con intonazione grave

degli iddii? -fuorché d'uno, / o madre irreprensibile di tèseo, / fuorché

. per simil. canto festoso di esultanza o celebrativo di una vittoria; esaltazione entusiastica

il peana ad apolline per liberazion di peste o d'altro male. =

6-58: peante, overo peonite, o peàntide, come alcuni dicono, è

da una nave su un'imbarcazione o su una chiatta. = deriv

larvale determinando una diffusa mortalità nell'allevamento o, nei casi meno gravi, un

da seta. i corpuscoli, detti vibranti o di cornalia, che si osservano nella

provenienti dalla alterazione delle parti liquide o solide della loro economia, ma sono bensì

pelliccia lucente di colore giallo, grigio o bruno, molto pregiata. lessona

. = dall'ingl. pecan o pekan, adattamento di una voce algonchina

e il pecari labiato (tayassu pecari o olydosus albirostris), di mole maggiore

vol. XII Pag.893 - Da PECCA a PECCAMINOSAMENTE (19 risultati)

, sf. inclinazione, tendenza al male o al peccato; difetto morale,

valore attenuato: lato spiacevole del carattere o dell'indole o anche dell'aspetto fisico

lato spiacevole del carattere o dell'indole o anche dell'aspetto fisico di una persona

(spesso confessato in espressioni di modestia o per sfoggio di sincerità).

pecca / e se il cuoio sia buono o montonino. bergantini, 1-465: dovendosi

senza pecca. 3. atto o comportamento o atteggiamento moralmente riprovevole e colpevole

. 3. atto o comportamento o atteggiamento moralmente riprovevole e colpevole; taccia

-anche: responsabilità di un fatto grave o ritenuto tale. bondie dietaiuti, 296

perché se 'l perdesse a mia pecca o per provedimento che far si potesse,

dante, inf., 32-137: « o tu che mostri per sì bestiai segno

sbaglio, inesattezza. -anche: dottrina o teoria criticabile. c. papini

chi è peccabile, possibilità di peccare o di errare. tommaseo [s.

peccatiglio), sm. colpa, errore o mancanza di modesta entità, quasi trascurabile

; peccatuccio. - anche: difetto o vizio perdonabile. aretino, iv-6-65:

questi difetti e peccadigli, queste mancanzuole o taccherelle o colpe..., non

e peccadigli, queste mancanzuole o taccherelle o colpe..., non sono di

bonifazia. -con uso iron. colpa o responsabilità grave che si cerca di minimizzare

ii-9-31: hegel, il cui peccato o peccatiglio di conservatorismo sociale e di sudditismo

in un modo che costituisce un peccato o una colpa grave.

vol. XII Pag.894 - Da PECCAMINOSITÀ a PECCARE (21 risultati)

agg. che costituisce un peccato o una grave colpa, perché trasgredisce una

colpa, perché trasgredisce una legge morale o religiosa, gravando sulla coscienza. fra

eppure non si dichiara già per malvagia o peccaminosa in sé, ma solo, a

gustato. -che induce al peccato o al male, o che ne è

-che induce al peccato o al male, o che ne è sede. nievo

senso, che peccaminoso. -incline o esposto o soggetto a peccare. f

che peccaminoso. -incline o esposto o soggetto a peccare. f. f

), agg. che pecca o è in stato di peccato; che trasgredisce

; che trasgredisce la legge morale o religiosa. bonichi, 118:

bocca de'peccanti. beicari, xxxiv-114: o voi, che siete posti all'esercizio

, che viola le leggi della convenienza o dell'arte. castelvetro, 8-1-423:

. 3. che contiene manchevolezze o difetti di una certa entità; imperfetto

-sbagliato, erroneo, aberrante dalla logica o dal senso comune. bembo

: nella teoria degli umori, fluido o liquido fisiologico che risulta eccessivo o dannoso

fluido o liquido fisiologico che risulta eccessivo o dannoso, provoca malattie o uno stato

risulta eccessivo o dannoso, provoca malattie o uno stato di malessere generale e altera

, biasime vole, spiacevole o che danneggia gravemente; difetto,

teol. compiere volontariamente un atto (o anche pronunciare una parola, soffermarsi su

/ contro te pecco, che perdoni, o santo! bernari, 3-130: noi

: noi viviamo nel tuo fiato santissimo, o sacra vergine, eppure pecchiamo e ci

specificazione del comandamento trasgredito, della colpa o del modo di essa. giamboni,

vol. XII Pag.895 - Da PECCARE a PECCARE (19 risultati)

essi sono patroni delli frutti de'benefici o, come le leggi dicono, usufruttuari,

sono amato. carducci, iii-23-51: o querce, o grandi ampie ombrose e pensosamente

carducci, iii-23-51: o querce, o grandi ampie ombrose e pensosamente liete querce

.: abbandonarsi alla concupiscenza della carne o alla lussuria, accondiscendere a richieste o

o alla lussuria, accondiscendere a richieste o a lusinghe amorose; avere rapporti sessuali

lusinghe amorose; avere rapporti sessuali illeciti o fuori del matrimonio, fornicare (anche

. avere un'imperfezione morale, un difetto o un vizio; dimostrarsene macchiato.

di pigrizia. -manifestare una mania o segni di squilibrio. g. m

4. violare la legge civile o una norma giuridica (o, in

legge civile o una norma giuridica (o, in genere, una regola stabilita)

v mi guarderò di none errare, o se pure pigliassi errore per immaginamento,

-con la determinazione dell'errore compiuto o della causa di esso. monte,

ho peccato di generosità. -apparire illogico o falso (un ragionamento, un 'affermazione

controversie sulla preferenza da assegnare al protezionismo o al liberalismo, quale dei due contenga

. -in partic.: violare o non osservare le norme della lingua,

le norme della lingua, della grammatica o anche dei generi letterari, della retorica

di lettere. 6. essere o sentirsi in colpa verso una persona;

. caporali, lxv-87: qui taccio, o magno sire, / e noiarti io

che sminuisce il valore, il pregio o la verità; essere inficiato da un

vol. XII Pag.896 - Da PECCATIGLIO a PECCATO (17 risultati)

-contenere errori o strafalcioni. guerrazzi, 16-115: duoimi

stilistico, espressivo (un'opera artistica o letteraria o una recitazione). -in partic

espressivo (un'opera artistica o letteraria o una recitazione). -in partic.:

concezioni retoriche, violare i canoni stilistici o estetici considerati normativi. caro

guasto e l'altro peccasse in concetti o in lingua. stigliarli, 1-77: pecca

, tutti sono stati segnati di maggiore o minore riprovazione per il loro peccare contro

di dignità. 8. essere superfluo o corrotto in modo da provocare una malattia

le peccata chi si ricorda che inverso dio o inverso il prossimo spesso ha peccato cose

greco stuolo; / comanda, o giove, a la tua gran sorella /

, n. 8. -peccare sette o dieci volte al giorno: essere indotto,

si distingue, a seconda della maggiore o minore gravità, il peccato mortale (per

pubblico..., doverebbe l'episcopo o il suo prelato muoversi per zelo di

i peccati involontari e cagionati dalla necessità o non sono peccati o per lo meno sono

cagionati dalla necessità o non sono peccati o per lo meno sono

su tutti i loro discendenti; stato o condizione in cui nascono tutti gli esseri

è riservata al papa, al vescovo o a un sacerdote autorizzato. -con

-con la determinazione del tipo di colpa o del vizio che la provoca.

vol. XII Pag.897 - Da PECCATO a PECCATO (18 risultati)

della grazia di dio; dice stato abituale o più o meno prolungato. non accostarsi

di dio; dice stato abituale o più o meno prolungato. non accostarsi all'altare

esclamazione, per riconoscere la propria colpevolezza o responsabilità. firenzuola, 646: o

o responsabilità. firenzuola, 646: o padrona, le son cattive; uh,

. 2. atto sessuale illecito o non sanzionato dal matrimonio; fornicazione (

-in partic.: relazione amorosa extraconiugale o prematrimoniale. giacomo da lentini, 49

processare e gastigare i chierici di adulterio o di altro peccato di carne, sono

sergardi, 290: crin venuto di fiandra o di galizia, / ch'ebbe in

nidi e da fronde / ti [o maggio] cantin selve e prati, /

trovato in questa colpa... sia o sotterrato vivo o squartato da quattro cavalli

... sia o sotterrato vivo o squartato da quattro cavalli o impalato,

sotterrato vivo o squartato da quattro cavalli o impalato, ché le altre punizioni son

furto, calunnia, ecc.), o la vita da formarsi e educarsi (

i-108: qual peccato, qual fallo o qual errore / se non d'amarvi

peccato di mio figliuolo, il quale, o per trascuragine o per cortesia, avendo

figliuolo, il quale, o per trascuragine o per cortesia, avendo donato il suo

mai avuto ». -comportamento o atto censurabile; sbaglio, errore.

di razza. -peccato d'origine o originale: difetto congenito. - anche

vol. XII Pag.898 - Da PECCATO a PECCATO (29 risultati)

versi dagli dei o dai figliuoli di dio. saba, 163

. 7. figur. elemento o aspetto negativo che guasta un'opera letteraria

aspetto negativo che guasta un'opera letteraria o artistica o la rende meno perfetta e

che guasta un'opera letteraria o artistica o la rende meno perfetta e pregevole;

, e talora devia egli pure dal senso o al- men dal genio dell'autore,

di pensieri e di parole e chiede premio o incoraggiamento al governo d'italia residente in

peccati poetici pubblici. -imprecisione o strafalcione di lingua; errore di stampa

avendo lasciato d'aggiu- gnervi di componimento o di orazione o alcun'altra cosa simile

aggiu- gnervi di componimento o di orazione o alcun'altra cosa simile, che doveva

, dirsi del- l'offendere, scrivendo o parlando, le norme grammaticali o analogiche

scrivendo o parlando, le norme grammaticali o analogiche dell'uso buono. e così:

per il verificarsi di un evento sfavorevole o dannoso, il rincrescimento per la mancanza

il rammarico per un vantaggio non ottenuto o sfumato. algarotti, i-ix-ii: peccato

e non sur un poculo di solone o del divino alcimedonte. foscolo, iv-

'suol dirsi di abito, scarpe o altro poco portate o poco consunte.

abito, scarpe o altro poco portate o poco consunte. -avere addosso tutti

in qualcosa: averne un'esperienza scarsa o insufficiente o poca abilità. firenzuola,

: averne un'esperienza scarsa o insufficiente o poca abilità. firenzuola, 649:

per non essere colto. -brutto come o più che il peccato: bruttissimo,

: volendo dire d'una qualche persona o cosa laida e sozza, diciamo:

tacendo il nome del protagonista per discrezione o riserbo. de roberto, 10-68

funghisce su sé. -essere aisdicevole o biasimevole o sciocco. nasi, 1-vi-182

sé. -essere aisdicevole o biasimevole o sciocco. nasi, 1-vi-182: se

condizione, a una situazione il cui verificarsi o no suscita rammarico, rincrescimento.

rincrescimento. boccaccio, ii-260: o cara sposa, / nostro figliuol mi

un peccato mortale: ne avrei scrupolo o anche ci avrei ribrezzo. -portare il

amarla senza peccato. -senza esagerazione o iperbole. patrizi, 2-39: la

umana vede, / sanza peccato in vita o in sermoni. bibbia volgar.,

indicare che solo chi è esente da colpe o difetti può giudicare gli altri (e

vol. XII Pag.899 - Da PECCATORA a PECCATRICE (15 risultati)

peccaói, peccauri). che commette o ha commesso uno o più peccati per

). che commette o ha commesso uno o più peccati per lo più di una

che pecca abitualmente contro la legge divina o contro la morale; che vive nel

particolari i castighi sofferti da peccatori impenitenti o eresiarchi. verdinois, 9: capii poco

canoni di ricever alcuna cosa per donazione o per testamento da diverse sorti di publici

scrissi quegli argomenti senza tua saputa, o prudente granello di salomone? tommaseo [

la giustizia perché sii emulo d'innocenti o carnefice di peccatori, ma accioché con una

nei medesimi giorni qualche peccatorello da capponare o qualche altra fausta occasione. -peggior

agg. e sf. che commette o ha commesso peccati, colpevole di gravi

di gravi mancanze contro la legge divina o la morale; che vive in stato

., 128: confortati... o tu anima peccatrice, e dì con

. f. doni, 207: o estrema arroganza de'miseri mortali, credete

dopo? il disinganno di dire cose o già dette assai troppo, o inutili a'

dire cose o già dette assai troppo, o inutili a'discendenti della peccatrice èva,

amico... in un armadio o in una soffitta. -letter. una

vol. XII Pag.900 - Da PECCAVISTI a PECCHIAIOLO (14 risultati)

che. cciò sarebbe natura pecche- ressa o difallire come in più. =

arnie fanno, cioè gli alvei o i vasi ne'quali le pecchie fanno li

amore loro sempre dimorò come fanno l'ape o vero pecchie, le quali delle loro

[a tua moglie] dir oltraggio, o t'apparecchia / cento udirne per uno

passeggiare, che propriamente paiono pecchie, o, come qui si dice, api che

questa è la cera più grossa, o vogliamo dire la parte della cera grossa

, v-166: come si appicca presto 1 o ve'che pecchia! -ubriacone

vecchia / scorri in pria gli scrittori o buoni o rei, / fatto del

/ scorri in pria gli scrittori o buoni o rei, / fatto del mele ascrèo

/ che di'tu, re di farfalle o di pecchie? -schizzare il

miele da una pecchia: ricavare vantaggi o favori da una persona. c.

stuzzica il formicaio, le pecchie, o sì veramente il vespaio.

che non ponghino più di dette tre rasce o quattro per e e

a galla la pecchia (il guscio o la buccia delle olive). gariolli,

vol. XII Pag.901 - Da PECCHIARE a PECE (16 risultati)

{ ophrys apifera). o. targiom pozzetti, iii-224: pecchie,

[ophrys apifera). o. targiom pozzetti, iii-224: pecchie,

api. lastri, v-192: i pecchioni o fuchi sono più grossi delle operaie,

, e sanza violenza / di muffa o ragni, o deve apiaio 'nveri / e'

violenza / di muffa o ragni, o deve apiaio 'nveri / e'pecchion nuovi

nieri, 3-142: 'pecchione': peluria o buccia delle olive frullinata e strizzata da

bot. abete rosso (abies o picea excelsa). boterò, 1-1-26

che arguiscono le selve di peccia. o. targioni tozzetti [ghe- rardini]

: appetirei d'aver doman la irebbe / o ver che mi dolesse un po'la

bot. ant. abete rosso [abies o picea excelsa). ricettario

, pecciuti, né infermi d'occhi o di gambe. buonarroti il giovane,

, che la fatta è di pèccola o, a sprofondare, di porciglione:

), sf. sostanza bituminosa solida o semisolida, naturale o artificiale, di

sostanza bituminosa solida o semisolida, naturale o artificiale, di colore nero lucido (

artificiale, e si cava del ginepro o del pino. mattioli [dioscoride],

nero al vizio e alla colpa) o vischiosità e tenacia. fazio, ii-19-12