sì grande oradha / ke quella nave o el era fo tuta scave- zadha /
per lo più in un proprio laboratorio o bottega (e nell'uso moderno si
giacche limitrofe. -praticato con o nella bocca (l'atto sessuale).
senza risonanza nasale (un suono vocalico o consonantico). 4. medie.
anche in senso aggressivo [fase sadico-orale o fase orale cannibalica). -erotismo orale
. 2. eccles. fanone o velo omerale riservato al papa.
orale 'è come una cassetta di pietra o di cotto, la quale da un
sf. caratteristica di ciò che è orale o verbale, che si serve della parola
non commestibili, per mangiarli, leccarli o fiutarli. = deriv. da orale1
aranci e altri agrumi nei climi settentrionali o
. -fare bocche fino agli orecchi o fare la bocca da un orecchio all'
all'altro: ridere sgangheratamente di qualcuno o di qualcosa. fagiuoli, 1-3-159:
udito con suoni eccessivamente intensi, forti o, anche, sgradevoli. buonarroti il
mora. forteguerri, 30-9: o te felice allor, quanto or meschina,
[risaiole } niun poeta aveva ancora porto o inchinato l'orecchio. -prendere
orecchi altrui quello che l'uomo ha udito o vero creduto. -mettere una zeppa
avverrà che alcuno, benché della plebe o artefice, venga per trattarti di materia appartenente
ignorare volutamente ciò che gli altri dicono o consigliano. rinaldo degli albizzi, i-347
: tirare gli orecchi a uno significa riprenderlo o ammonirlo: cavato da'latini che dicevano
faccia a noi celebrare con qualche regalo o allegria. -fare pagare caro qualcosa
fu portata all'orecchio dalla educazione o dal caso, oserò interrogarlo. -ribadire
tirare gli orecchi a uno significa riprenderlo o ammonirlo...; dicesi ancora
discorso accudendo contemporaneamente ad altre faccende (o mostrando di farlo). g.
negli orecchi, nell'orecchio di qualcuno o a qualcuno', parlare di nascosto,
, v-51: dicesi ancora 'zufolare 'o 'soffiare negli orecchi ad uno ',
(per lo più in frasi imperative o esortative). cambini, lxxxvlii-i-375:
'tirar l'orecchio a prisciano': parlare o scrivere un latino grosso. -togliere gli
: 'dar seccaggine 'significa infastidire o torre il capo altrui col gracchiare.
gl'importuni col far vista di non sentire o non farne stima. fagiuoli, 1-2-192
vale che col far vista di non sentire o non fare stima di ciò che si
ciò che si sente si straccano i maldicenti o gl'importuni. proverbi toscani, 242
di occhielli per il passaggio delle stringhe o dei lacci orecchiuolo.
forse con maggior proprietà, il gambale o la calcagnata; ed orecchioli ovvero orecchiolini
gola, dove venivano legate con ganci o con una fibbia. montecuccoli,
ritornano, ma trasformati come in due mitre o orecchioni, che rendono tutto il composto
-ciascuna delle parti sporgenti di un recipiente o di un vaso, che ne permettono e
che ne permettono e facilitano l'uso o il trasporto; manico, ansa.
tondeggiante, poste ai lati di una macchina o di un suo elemento per renderne più
, e più precisamente orecchioni del cilindro o perni, le due brevi sporgenze che
. -bargiglio. -ciascuno dei guanciali o cuscinetti laterali, per lo più imbottiti
lateralmente a una facciata di un'edificio o è costituito daltallargamento e dalla ripiegatura
angoli superiori della cornice di una porta o di una finestra (e può essere sostenuto
milit. fortificazione esterna di un baluardo o del bastione di una cannoniera, costituita
costituita da un terrapieno di forma quadrata o arrotondata, destinata a proteggere il fianco
rigidi e nei cannoni privi di rinculo, o indirettamente, tramite la culla, negli
a cui si ovvia con equilibratori meccanici o idraulici. f f galileo
di occhielli per il passaggio delle stringhe o dei lacci. giuliani, i-13:
che presenta orecchie di dimensioni spropositate o, anche, sporgenti, a sventola.
11-86: v'è i nicchi di due o d'un sol guscio, / conche
/ se posso aver di te notizia o lume, / io ti farò mutar faccia
/ io ti farò mutar faccia o costume / con un trippa di sua merce
pietre preziose, in un proprio laboratorio o in una bottega; orafo. -anche:
, concedendo a'detti orefici che lavorassino o banchieri che facessino lavorare d'ogni sorte
che sono di loro natura odiose, o dar giudizio, mi averà per iscusato
, orificerìa), sf. arte o tecnica di lavorare i metalli pregiati (
platino) e le pietre preziose, o, anche, leghe e metalli vili dorati
, anche, leghe e metalli vili dorati o argentati, per la produzione di gioielli
, suppellettili di lusso destinate all'arredamento o al culto; l'insieme dei procedimenti
ed erano appunto di oreficeria egiziana o turca. 2. per estens.
numero enorme di oggetti, sui tavoli o in vetrina, oreficerie e stoffe arabe
porcellane cinesi. 3. laboratorio o bottega dell'orefice. cellini, 2-60
si riferisce, che riguarda l'arte o l'attività dell'orefice. m
tic.: il momento della messa o di qualsiasi altro rito nel quale il
nievo, 56: nelle benedizioni solenni o negli oremus il celebrante non si dimenticava
arboree e arbustacee, con foglie semplici o composte e fiori bratteati riuniti a grappolo
composte e fiori bratteati riuniti a grappolo o in formazioni dall'aspetto di pannocchia;
sm. bot. ant. prezzemolo o appio di montagna. landino [plinio
lessona, 1032: 'oreotrochili 'o 'colibrì montani 'di- consi certi colibrì
su questo monte all'altezza di tre o quattro mila metri. = voce
, sf. quantità di oggetti d'oro o di metallo prezioso, lavorati; insieme
avverb. con eloquio solenne, ornato o, anche, eccessivamente altisonante, iperbolico
primitiva permane come categoria dell'angoscia esistenziale o della fantasia nella società evoluta. questa
psicologica (come breve, piacevole, o anche protratta, ecc.).
: ordinariamente ne'monti è più fresco o manco caldo che ne'piani, perché,
orezza quasi sempre, i raggi della reflessione o non v'arrivano o vi giungono più
raggi della reflessione o non v'arrivano o vi giungono più larghi e più aperti.
, 2-18-41: d'un faggio all'orezzo o d'un alloro, / dove letto
orfanèllo, agg. che è o è rimasto privo di uno o
o è rimasto privo di uno o di entrambi i genitori in tenera età.
creditori su la parola di altre due o tre mila. 5. sf
di chi è privo di entrambi o di uno dei genitori. fra
un parente, di una persona amata o, anche, di chi è stato privato
per simil. stato di chi è privato o allontanato da qualcosa di amato, di
chi è orfano, privo di entrambi o di uno dei genitori. buti
astato colpito dalla morte di un parente o di una persona amata. alfieri
, agg. che ha perduto uno o entrambi i genitori (per lo più
., 162-13: difende il padre o l'orfano o le vedove o le chiese
: difende il padre o l'orfano o le vedove o le chiese. plutarco
il padre o l'orfano o le vedove o le chiese. plutarco volgar.,
veniva lanciato da una macchina da guerra o da una balestra, da un arco
aveva messo sotto. ibidem, 434: o madonna, rispondi la parola e ricevi
15-138: qual vo'vu'dite 'corridoi 'o 'passatori 'di nave son larghi
ria a bologna almeno per quattro o cinque giorni. = deriv. da
per il punto del tessuto rotto o particolarmente logoro. -in senso generico:
infilato di seta su un pezzo di drappo o anco panno logoro, per rafforzarlo in
lamelle, che possono venire svolte manualmente o con l'uso di appositi macchinari).
deve essere fatto passare per ciascun dente o liccio del pettine, in modo da
. -passerella che consente di salire o di scendere da un'imbarcazione.
dispositivo costituito da un telaietto fisso o scorrevole che ha lo scopo di
, sm. invar. passaggio, sotterraneo o posto al di sopra del livello della
, qualche spingarda, qualche cerbottana o zibrettone, e qualche passavolano.
che veniva utilizzata per scagliare pietre o altri piccoli proiettili di diverso materiale
sua... di libre 16 o circa. collenuccio, 1-306: da l'
far la breccia senza tante colubrine o passavolanti. = comp. dall'
, re di svezia, concedere passavolanti o piazze morte ai capitani, in tal guisa
secoli in varie parti del globo più o meno radicata, non mai, o rarissimamente
più o meno radicata, non mai, o rarissimamente o passeggeramente, ricevea danni dalla
radicata, non mai, o rarissimamente o passeggeramente, ricevea danni dalla risorta libertà
passeggeria ': ufficio secondario di gabella o dogana fiorentina ove si riscontravano le bollette
236: non erano amorucci passeggeri o triviali. -non grave, non cronico
stabilmente, ma soltanto per il bisogno attuale o dell'accampamento o dell'assedio o del
per il bisogno attuale o dell'accampamento o dell'assedio o del passaggio; e queste
attuale o dell'accampamento o dell'assedio o del passaggio; e queste opere sono
nei particolari, che tratta di passaggio o fuggevolmente un argomento; fuggevole, poco
i-882: talvolta ci accade di osservare o di porre qualche passeggera attenzione a quella
, i quali sono astretti, vogliano o no, a dare loro esito dentro
: vedo che noi tutti abitatori perpetui o passeggeri di firenze siamo personaggi d'una
in qualche pezzo di architettura finta di legno o di verdura per ispettacoli passaggeri.
determinato luogo nel corso di un viaggio o di uno spostamento compiuto per motivi di
per motivi di lavoro, di commercio o, anche, di svago, di conoscenza
. m. casaregi, 2-46: pellegrino o sia passeggierò s'intende quello che paga
, per entrar la cittade, o paghi egli stesso o trovi qualch'un altro
cittade, o paghi egli stesso o trovi qualch'un altro che per lui
se quella vuole levarsi una gran noia o trarre una grande utilità di questi passeggiamenti
metonimia: il rumore provocato da una o più persone che camminano; scalpiccio.
passeggiare), agg. che passa o transita per un determinato luogo, che
andare a spasso, camminare per diporto o, anche, per esercizio fìsico, per
per lo più senza una meta precisa o intenzionale, anche rifacendo più volte lo
anche rifacendo più volte lo stesso percorso o tratto di strada. boccaccio,
altro. -con la particella pronom. o nell'espressione passeggiarsela. ulloa
: è andare su e giù, più o meno oziosamente o con affettazione di boria
e giù, più o meno oziosamente o con affettazione di boria o di galanteria.
meno oziosamente o con affettazione di boria o di galanteria. carducci, ii-8-245:
; e qualche giorno mi piace sedermi o passeggiarmi solitario con l'amor mio anzi
: camminare in compagnia di qualcuno discorrendo o filosofeggiando (con riferimento alla pratica peripatetica
se nella seggia di platone ei sedesse o che, passeggiando, s'affatticasse come
, servendosi di un mezzo di trasporto o di una cavalcatura. castiglione, 193
si consuma sedendo colle braccia in croce o passeggiando per le stanze. pirandello, 8-534
. giusto de'conti, i-123: o passeggiare altero onesto e tardo. c
e indietro nell'attesa di una persona o con l'intento di incontrarla. straparola
del monasterio. muratori, 6-80: quella o zitella o vedova,...
. muratori, 6-80: quella o zitella o vedova,... al vedersi
(anche con riferimento a concetti astratti o personificati). magalotti, 19-12:
territorio nemico, senza incontrare particolare resistenza o difficoltà nell'invaderlo e nell'occuparlo.
schifosa, benché l'aveste fatto passeggiar una o due volte per l'acqua fresca?
reggi / la casa: tu [o granata] sgridi a buon'ora, /
. -procedere nel ragionamento sull'esempio o sullo spunto offerto da altri.
pensier, nel qual ragione / passeggi o stia, seguendo l'appetito, /
, pure., 31-30: quali agevolezze o quali avanzi / ne la fronte de
percorrere una via, attraversare un luogo o un territorio a piedi o, anche,
un luogo o un territorio a piedi o, anche, con un mezzo di
sarà necessario passeggiarlo [il cavallo], o di trotto o di passo a traverso
il cavallo], o di trotto o di passo a traverso, per qualche luogo
destrier sauro. -infestare un territorio o una via con continue azioni criminose.
andar / un prato a passeggiar, / o pur d'un fiumicel / le fresche
camminando avanti e indietro (per irrequietezza o nervosismo). alberti, i-83:
i-83: lionardo... passeggiò due o tre volte tutta la sala. sassetti
-per simil. percorrere un piano o una superficie con movimenti che ricordano o
o una superficie con movimenti che ricordano o simulano l'andatura umana (un automa
-ant. percorrere il terreno di battaglia o il campo sul quale si svolge un
campo sul quale si svolge un duello o una giostra, per lo più sfilando
17. per estens. percorrere un paese o una regione o il mondo intero;
. percorrere un paese o una regione o il mondo intero; visitare (un luogo
-condurre qualcuno con sé nei propri spostamenti o viaggi. savinio, 212: gira
. informare sulle caratteristiche di un luogo o di una regione. f. f
militarmente un territorio senza incontrare particolari difficoltà o resistenze. -anche: percorrere impunemente e
la lama del rasoio, del temperino o d'altri simili ferri taglientissimi, passeggiandola
. nani, li-4-433: oziosi stan ritirati o passeggian la corte. calepio, 1-15
27. plagiare, dominare una persona o una collettività. guerrazzi, 1-859
e vasta esperienza in un determinato ambito o disciplina. marino, xi-23: l'
.; secondo altri, intens. o iter, di passare. passeggiata,
non faticosa, fatta per semplice svago o per esercitare blandamente il fisico.
. -per estens. breve escursione o gita compiuta a cavallo o con un
breve escursione o gita compiuta a cavallo o con un veicolo. p. leopardi
intrattenimento sociale, per lo più serale o festiva, in cui numerose persone si
affollano e percorrono lentamente a piedi, o anche con veicoli, determinati luoghi di
. pen. passeggiata in forma militare (o semplic. passeggiata militare): marcia
. passeggiata militare): marcia in parata o per esercitazione o comunque adunanza di privati
: marcia in parata o per esercitazione o comunque adunanza di privati in divisa e
luogo di passeggio in un centro abitato o nelle immediate vicinanze (anche nell'espressione
tommaseo [s. vj: 'è o non è una passeggiata? ': dicesi
6. marin. spazio libero, più o meno coperto e riparato, disposto lungo
è detto nell'insieme ponte di passeggiata o ponte passeggiata). bartlli, 5-6
se ben non tanto quanto il caminare. o. rucellai, 2-1-11-45: questo veramente
volgar., n-45: il cavallo riscaldato o sudato, niente roda né bea,
secondo piano, ch'è dui passi o tre manco, e si vedono le seconde
). che cammina per semplice svago o per blando esercizio fisico.
per semplice svago, di solito in vie o luoghi molto frequentati. chiabrera
intrattenimento sociale, per lo più serale o festiva, in cui numerose persone percorrono
numerose persone percorrono lentamente a piedi, o anche con veicoli, determinati luoghi pubblici
, via, viale, portico, galleria o altro passaggio che viene usato come luogo
come luogo di passeggiata per particolare ampiezza o amenità, per 10 più in un
per 10 più in un centro abitato o nelle immediate vicinanze, oppure anche in
vigna di lui. lancellotti, 2-219: o gloriisi, o gonfisi l'antichità d'
lancellotti, 2-219: o gloriisi, o gonfisi l'antichità d'aver veduto gli orti
passeggio. -figur. ambito di studio o di discussione assiduamente frequentato e ben noto
or di risposta, con un passeggio superbo o fermo in prima. 6
fiata che, passeggiando per la città o per la campagna, [il cavallo]
passeggio con lo zio e le cuginette o recandosi a scuola o ritornandone, era sempre
e le cuginette o recandosi a scuola o ritornandone, era sempre accesa e come
, di eleganza sobria e contenuta, o gli accessori relativi, calzature, borse,
gli abiti! è provato, sì o no, che uscì dalla pensione in abito
]: 'passeggiucchiare': fare una piccola o delle piccole passeggiate o passeggiare perdendo il
fare una piccola o delle piccole passeggiate o passeggiare perdendo il tempo. =
al ventilar d'un cencio bigio, / o pur d'altro color, da'
le passere che per lo più vanno sole o a due a due, convengono
i grappoli. guglielminetti, 58: l'o ratorio era vuoto. fuori
. -seguito da un agg. o da una specificazione, a indicare altri
ordine passeracei, ma di diverso genere o famiglia. -passera di palude'. uccello
frattaiola: passera scopaiola. -passera lagia o alpestre, montagnina, montanina: uccello
è la montagna onde dicesi passera montanina o montanara, e cammina anco sotto la
fatta di passera domestica e cam- pagnuola o sia salvatica. soffici, v-2-638: abitando
luoghi abitati e spesso spesso si trova o lungo le rive dei fiumi o nelle vallate
trova o lungo le rive dei fiumi o nelle vallate solinghe o fra le balze
le rive dei fiumi o nelle vallate solinghe o fra le balze e i dirupi delle
, 12-82: il passero solitario (o passera, per alcuni trattatisti, '
per alcuni trattatisti, 'monticola cyana o turdus cyanus ') è...
, con la brachetta / a passara o all'antica ch'io la chiami, /
carenati, per lo più di piccole o medie dimensioni, che si divide nei
assordante (per lo più di donne o ragazzi); forte brusio prodotto da
(e di solito ha connotazione più o meno fortemente spreg.). salvini
iii-1-482: -di'che ci porti? stracci o sirventesi? / - meschino me,
. ponte leggero per manente o più spesso temporaneo, gettato su corsi
corsi d'acqua, fasci di binari o altri ostacoli, per consentirne il superamento
, per consentirne il superamento a pedoni o a veicoli leggeri; cavalcavia.
leggero per truppe, che posa su cavalletti o galleggianti. 2. ponte volante
passare da una nave a terra (o anche a un'altra nave).
il transito dei passeggeri che si imbarcano o sbarcano. 3. struttura leggera di
larghezza e sul quale si pongono lampade o apparecchiature varie. 4. passaggio a
). caviceo, 1-79: o love, tengo nelle mani la mia palombella
mia palombella e la dolce passarella. o felice notte, che d'uno morto
familiare). savonarola, 7-ii-269: o felice passerina, che hai trovato il
di cicisbea, alla quale, morendo o il micino o il canino o la passerina
alla quale, morendo o il micino o il canino o la passerina, non
, morendo o il micino o il canino o la passerina, non faccia subito l'
, massime delle uve dette di corinto o uve passerine. = deriv.
somma difficoltà sopra un solo fianco, o destro o sinistro. 4.
sopra un solo fianco, o destro o sinistro. 4. locuz.
dei velieri, per offrire appiglio alle persone o per trattenere oggetti in caso di mare
disteso in modo, che aiuta persona o cosa passante e ne impedisce la caduta
bella posta cinque individui della strige passerina o, come noi diciamo, civetta,
e piedi forti; nidifica sugli alberi o all'interno di cavità, ed è
e si distinguono le specie passero domestico o oltremontano, passero mattugia o campagnolo o
passero domestico o oltremontano, passero mattugia o campagnolo o montano, passero nostrale o
o oltremontano, passero mattugia o campagnolo o montano, passero nostrale o reale:
o campagnolo o montano, passero nostrale o reale: cfr. anche passera1).
86: non poterono discernere s'egli era o passero o rosignuolo. passero, 5-3
poterono discernere s'egli era o passero o rosignuolo. passero, 5-3: qui l'
. -seguito da un agg. o da una specificazione, per designare altri
altra dichiarazione mostra avere a contener cosa sola o abbandonata. musso, 81: gemete
realmente esistente in natura come il passerotto o l'usignolo o il beccafico.
in natura come il passerotto o l'usignolo o il beccafico. -passero turco:
passero giovane, che sta ancora nel nido o che comincia appena a volare. -in
non veddi altre creature viventi che dieci o dodici passerotti, sette o otto capre,
che dieci o dodici passerotti, sette o otto capre, altrettante pecore. carducci
, 631: al contrario ogni cosa! o che bel passerotto! ècci chi abbia
coloro che dicono il tale è letterato o greco o latino, ma non ha
che dicono il tale è letterato o greco o latino, ma non ha giudizio nelle
e morali, / del suo bel passerotto o della sua bambina. borgese, 1-271
qualcuno: farsi confidare subdolamente notizie segrete o riservate. p. nelli, ii-4
di spada d'avantaggio... scorrendo o sdrucciolando con certi passetti, il che
167 m » pari a mezza canna o a due braccia fiorentine, mentre a
determinata, debbinsi misurare con la canna o passetto. canti carnascialeschi, 1-78: i
: i panni vari son qual largo o stretto, / e così la misura:
e stretta che pareva un piccolo corridoio o, come si diceva, un passetto.
. per lo più si fanno d'ottone o d'argento o di ferro brunito.
si fanno d'ottone o d'argento o di ferro brunito. 4. venat
viene loro ri- consegnato munito di timbro o firma di un funzionario, consentendo il
1-114: non puoi sentir niente di bene o di male senza il mezzo della carne
qual esser deve e quanto, / o muse, il vostro affanno, il vostro
di una condanna, di una sanzione o di un'imposta. einaudi, 346
modificazioni, evoluzione, sviluppi (operati o indotti dall'esterno). d'
: nella filosofia aristotelica, intelletto passivo o potenziale (cfr. intelletto1, n
potere intendere, cioè l'intelletto possibile o passibile, e intendere ancor pratico, nondimeno
, che è il raggio divino, angelo o esso dio, è fuori di noi
inferiore, che chiamano intelletto di potenza o possibile o passibile, il quale
chiamano intelletto di potenza o possibile o passibile, il quale è incerto, moltivario
han dato il nome di potenza passiva o di passibilità dell'anima: essa è una
colori, né anco delle loro passibilità o durezza. = voce dotta,
tropicale, e contraddistinte da foglie ovate o oblunghe, grandi fiori azzurro-verdastri o bianchi
ovate o oblunghe, grandi fiori azzurro-verdastri o bianchi, frutti carnosi arancioni commestibili (
(e vengono coltivate per usi ornamentali o per ottenerne un estratto con effetto sedativo
indicare che il dato, la parola o la frase a cui ci si riferisce,
quell'atteggiamento spirituale, si chiami teleologico o pratico, che non coincide con quello morale
maggiori in un soffitto, in un tetto o in un'altra costruzione.
e in toscana, pari a tre o a cinque braccia fiorentine. g.
passi, come dice il villani, o passini, come il malespini. -in
la terra bene, e d'essa trita o rena / pilli, che d'acqua
più composte in musica a sole tre o quattro voci, e codeste composizioni chiamansi
proprio delle passioni; che è suscitato o provocato o deriva da motivazioni o impulsi
passioni; che è suscitato o provocato o deriva da motivazioni o impulsi di ordine
suscitato o provocato o deriva da motivazioni o impulsi di ordine sentimentale, emotivo,
di ordine sentimentale, emotivo, irrazionale o dal prevalere dei sentimenti, dei desideri,
delle emozioni sulla razionalità, sulla riflessione o sulla moderazione, sulla disciplina.
aborrire da ogni moto disordinato di risentimento o d'impazienza, come da ogni altra manifestazione
mente passionale. -che alimenta o arricchisce la vita affettiva. e.
dolore. -che esprime intensità di sentimenti o partecipazione viva e appassionata. einaudi
: i giurati assolvevano i delitti passionali o largheggiavano nelle 'attenuanti '. borgese
sul lago fosse stata un assassinio più o meno passionale. -caratterizzato dalla rappresentazione
classicismo e dall'altro l'informe passionalismo o romanticismo. = deriv. da
rende chiarissimo alla mente un concetto astruso o nuovo. e. cecchi, 8-174
delle passioni. imbriani, 7-27: o che altro significa esser volgo, tranne
. riferimento alla passione di cristo o ai martiri cristiani). fra giordano
umilità superna / che usasti verso noi, o padre pio. savonarola, 8-ii-340:
si leggevano al secondo notturno del mattutino o, anche, durante la messa,
lat. mediev. [liber] passionarius o passionarium, deriv. da passio -ònis
. -con espressione appassionata; in modo o con tono vibrante di passione.
. affetto, colpito (da una malattia o, anche, da un trauma)
lagrime sugli occhi. -che provoca o comporta intimo dolore, afflizione. lacopone
animato da passione; dominato dalle passioni o da una passione determinata; che è in
144: negli esempi rapportati l'intelletto o l'ingegno han lavorato sopra le metafore
la faccia, sono per se stessi ridicoli o disgustosi. -preso da passione
e sì passionato. -che esprime o muove da passione (in par- tic
tic. amorosa), da sentimenti o da emozioni violente o da intima partecipazione
, da sentimenti o da emozioni violente o da intima partecipazione. biffoli, lxxxviii-1-291
. 5. mosso, animato o posto in essere da sentimenti esasperati,
, da violenta faziosità, da spirito o interessi di parte; che manca di obiettività
di giudizio; animoso (una persona o le sue parole, il suo stato
dante uomo di passione e di convinzione, o, se vi piace meglio, di
avidità del piacere. 6. incline o dedito a qualcosa con passione, con
. 7. ispirato, pervaso o reso particolarmente espressivo dal fervore, dall'
patetico (un'opera letteraria, musicale o artistica). dante, conv.
). ant. sofferenza fisica; dolore o tormento intenso, acuto, straziante.
di abramo] benedizione. -narrazione o rappresentazione drammatica del martirio di gesù o
o rappresentazione drammatica del martirio di gesù o di un santo. leggenda aurea volgar
. malattia, infermità. -anche: dolore o sofferenza, afflizione fisica. cecco
modo di mettere una voce più chiara o più usata per le propie de'libri
presto. lapo gianni, xxxv-n-596: o morte, nata di mercé contrara,
, nata di mercé contrara, / o passione amara, / sottil ti credo porre
-azione drammatica che suscita sentimenti di dolore o di commozione. piccolomini, 10-174:
è altro che azzione corruttiva e destruggitrice o ver tale eh'intollerabili dolori apporti,
animo nostro per rispetto de l'obietto amabile o del piacevole: l'una è il
miei compagni più raffinati correvano a pitti o agli uffizi convinti che per ogni genere
varie espressioni dei sentimenti, delle effusioni o passioni. 5.
uomo è sorpreso e ombrato di queste passioni o d'alcuna di queste, sì perde
t'acceca. tasso, n-ii-138: o sia timore o dolore, poco rileva
. tasso, n-ii-138: o sia timore o dolore, poco rileva: basta ch'
particolari incentivi. -sentimento d'amore o desiderio sensuale violento, travolgente. -in
passione sportiva. 8. spirito o interesse di parte, faziosità, tendenziosità.
: viveva anche lui in quell'opinione o in quella passione comune, che la
viene a trovarsi un oggetto (animato o inanimato) rispetto a una determinata azione
una determinata azione alla quale è sottoposto o dalla quale è modificato; fazione stessa
passione di quella cosa che avviene ad esse o vuoi alla mutazione per di fuori.
perpetuo, non soggetto ad alcuna passione o transmutazione. varchi, 13-40: si può
contentasse de la forma presente, nulla alterazione o passione arrebe domino sopra di noi,
(nella declinazione, nella coniugazione, o, anche, per troncamento, elisione
parte a parte del nome le passioni o, come altri dicono, gli accidenti.
. bontempi, 1-2-130: la passione o affezione o movimento non ordinario degl'intervalli
bontempi, 1-2-130: la passione o affezione o movimento non ordinario degl'intervalli era appresso
avrei saputo nuove perfidie; sieno vostre o del signor bolognini, sono sempre sciagurate
agg. ant. che ha la proprietà o anche l'intento dichiarato di suscitare la
di tragedia] si domanda patetica (o ver passionevole), come son quelle
qual è tale intenzione, 'passionevole 'o, come dissero gli antichi, '
tic. sportiva; chi ne è fanatico o patito. cicognani, v-1-335
di mantenere veloce e regolare il passo o l'andatura per molto tempo, esplicando
2. per estens. cucinato o arrostito a fuoco dolce, in modo
. 3. senza intervento o elaborazione propria, per influsso esterno.
donne. 5. in forma o con significato di verbo passivo, con
ha ad esser verbo, se presente o futuro, se attivamente o passivamente o in
se presente o futuro, se attivamente o passivamente o in altra guisa posto,
o futuro, se attivamente o passivamente o in altra guisa posto, meglio suona
a stipulare, così attivamente a suo favore o benefizio come passivamente a suo danno e
che precede la terza persona sing. o plur. del verbo nella frase in cui
, tr. chim. ridurre un elettrodo o un metallo allo stato passivo (v
chim. procedimento con cui un elettrodo o un metallo è ridotto allo stato passivo
di lotta non violenta nei conflitti sociali o privati. 3. omosessualità passiva.
di chi subisce un'azione di altri o riceve una sensazione dall'esterno (e
la passività patologica? 2. condiscendenza o obbedienza ai voleri altrui, anche per
ai voleri altrui, anche per debolezza o indifferenza; remissività, rassegnazione, acquiescenza
spalle. -disposizione a lasciarsi dominare o suggestionare. vittorini, 5-250: riflettere
un bembo da cremona, ad esempio, o di un gaudenzio ferrari che sanno credere
'secondo'controriforma. 3. incapacità o mancanza di volontà di agire; inerzia
. perdita di reattività in una sostanza o in un elemento. -in partic.:
.: stato passivo di un elettrodo o di un metallo. tommaseo [s
6. econ. situazione passiva o deficitaria di un bilancio, di un'
-in senso concreto: ciascuno degli elementi o voci da inserire nella partita del dare
partita del dare di un bilancio aziendale o anche familiare e privato (spese,
, ove manchi di assiduità al lavoro o di salute, non è che una
7. figur. elemento, carattere o aspetto che risulta negativo e svantaggioso.
passivo, agg. che subisce le azioni o le conseguenze di azioni altrui; che
altri, mostrandosi eccessivamente arrendevole, obbediente o compiacente; succubo. s.
-sostant. iacopone, 1-79-13: o amore attivo, / che non trovi
? -che, nel rapporto sessuale o nella funzione generativa, subisce l'azione
guaglione « passivo ». -pronto o disposto a recepire. vittorini, 7-41
indifferente. -proprio di chi subisce o è costretto a subire l'azione o
o è costretto a subire l'azione o il dominio altrui o è in uno stato
subire l'azione o il dominio altrui o è in uno stato di soggezione.
2. incapace di agire, di reagire o di prendere l'iniziativa; inerte,
-che non ha la possibilità di muoversi o di agire liberamente. -anche: sollevato
filos. che subisce l'azione di forze o di agenti esterni, essendo suscettibile di
, essendo suscettibile di ricevere la forma o di essere modificato; indotto o provocato
la forma o di essere modificato; indotto o provocato da una causa esterna (con
saranno comuni ancora tutte le guerre attive o passive che s'intraprenderanno per la difesa
per la difesa dei diritti degli uomini o di un popolo libero. -rinunciatario
stato politico d'una nazione è più o meno attivo o passivo secondo le forze sue
una nazione è più o meno attivo o passivo secondo le forze sue proprie che
sé e offendere in guerra gli altri o aiutarli per via di alleanze.
-che attiene alla posizione di chi è votato o eletto. -elettorato passivo: diritto di
di chi contrasta un'imposizione dell'autorità o un potere giudicati ingiusti non opponendosi con
azione, che non richiede partecipazione attiva o intervento diretto; subito o accolto senza
partecipazione attiva o intervento diretto; subito o accolto senza reagire o operare (un
diretto; subito o accolto senza reagire o operare (un sentimento, un atteggiamento
papini, ii-1245: un ritratto di cézanne o di van gogh... è
. stato passivo: stato di un metallo o di una lega, funzionante da anodo
attiene a quella parte di un bilancio o di altro documento contabile che espone gli
loro importi e gli eventuali privilegi, ipoteche o pegni da cui sono assistiti.
-che comporta esborsi monetari o altri oneri economici (un singolo tipo
è invece rimasta nelle casse dello stato o dell'ente pubblico interessato. einaudi,
senso svantaggioso, su una situazione patrimoniale o situazione giuridica. - in senso tecnico-giuridico
- in senso tecnico-giuridico: che comporta o consiste in un obbligo, in una
in un obbligo, in una limitazione o in una soggezione giuridica. -servitù passiva
ecc.) attinenti a un patrimonio o allo svolgimento di un'attività, all'
-anche: la parte di un bilancio o di una situazione patrimoniale (intesi come
di anzianità (c. 2429) o di quiescenza del personale dipendente; 6°
forza suprema è volentieri definita, compatita o deprecata come 1''irrazionale 'e
. 10. gramm. che esprime o indica un'azione subita dal soggetto grammaticale
2-201: sono... i generi o sorti de'nostri verbi, largamente presi
. 11. medie. che è o sembra provocato dalla debolezza di un organismo
che sembrano dipendere da una diminuzione più o meno notabile delle forze che sono senza
a flogosi della parte in cui succedono o che dipendono da sfiancamento, rilassamento de'
politici in quanto percettori di redditi esigui o debitori insolventi. 13. telecom
-fare il latino per il passivo o i passivi: v. latino,
del passivo', considerare come uno svantaggio o uno scacco. panzini, iii-130:
nella deambulazione e che possono essere più o meno ampi, frequenti e ritmici,
-con un agg. che specifica il ritmo o l'ampiezza di tale movimento oppure lo
dirittura, / muovono i passi misurati o lenti. -di animali.
; viaggio. morovelli, xxxv-1-379: o avenente / madonna mia, / in
: percorso inutile, compiuto per errore o per ingannare il tempo; giro vizioso.
2. movimento dei piedi, delle gambe o anche di tutta la persona nella danza
cadenzata di un reparto militare in marcia o anche di persone (ginnasti, manifestanti
cm con cadenza di 170 al minuto o, per i bersaglieri, a 1
ginnastica, andatura con cadenza di 170 o 180 movimenti delle gambe al minuto,
al minuto, ciascuno pari a 80 o 90 cm, o anche meno nel
ciascuno pari a 80 o 90 cm, o anche meno nel passo ordinario. -passo
movimenti compiuti durante l'assalto per diminuire o aumentare la distanza dall'avversario. vadi
, modo di procedere su terreni piani o in salita facendo forza su un bastone e
su un bastone e strisciando sulla neve o alternando le spinte (e si distinguono
del piede anteriore, il passo accorciato o lento in cui non giunge a coprirla,
cavallo al passo. 7. rumore o scalpiccio di chi cammina (per 10
corrispondente al movimento della gamba nel camminare o compreso fra due appoggi successivi (anche
geometrica si suole e può far diversamente o per molte vie, cioè o con pertiche
far diversamente o per molte vie, cioè o con pertiche o con corde o
vie, cioè o con pertiche o con corde o con passi. tasso,
o con pertiche o con corde o con passi. tasso, n-ii-338: poco
a venezia, mentre il passo andante o naturale o semplice valeva la metà. -
, mentre il passo andante o naturale o semplice valeva la metà. - mille
spazio per ciascun verso di mille passi o poco più. sarpi, viii-264:
147 cm) o anche la metà (gradus di piedi 2
, presso i greci 5 piedi o la 125 parte dello stadio (
, 344: gl'istrumenti da misurare sono o distesi o capaci: i distesi
istrumenti da misurare sono o distesi o capaci: i distesi sono la pertica,
, 1-7: la carrettata di legni o pezzi da cucina, i quali sono lunghi
almeno, viene costituita da una catasta o passo, la misura del quale è lunga
di legna. 12. distanza breve o percorribile a piedi senza difficoltà, tragitto
. tasso, ii-12: tu pur tardi o sole, / inviso sole, e
appressarsi al tramonto. -movimento ritmico o velocità di scorrimento di un liquido.
di millantare e né pur di nominare o i getti preziosi di focione o l'angusto
di nominare o i getti preziosi di focione o l'angusto doglio di diogene. d
: a tutto quanto irene gli diceva o domandava rispondeva che no, che bisognava
un'attività, di un itinerario spirituale o ideologico, di un lavoro, di
di un lavoro, di una carriera o anche dell'esistenza; principio, stadio
il quale, sotto colore di confermare o dar più facile esecuzione al decreto di alessandro
di scomunica. 19. iniziativa o intervento diretto presso una persona o un'
iniziativa o intervento diretto presso una persona o un'autorità allo scopo di far valere i
scopo di far valere i diritti propri o altrui, di sollecitare una pratica,
, l'invito a promuovere un'iniziativa o a far cessare inconvenienti, talora con
. -fase di un processo culturale o mentale. delfico, ii-383: questo
. delfico, ii-383: questo passaggio o metamorfosi poteva per uno stesso popolo accadere
retrogrado: ritorno a una fase anteriore o meno perfetta, regresso, involuzione.
dante, purg., 10-123: o superbi cristian, miseri lassi, /
progressi compiti verso lo scioglimento della questione o s'illudono o deliberatamente deludono. leoni
lo scioglimento della questione o s'illudono o deliberatamente deludono. leoni, 146:
all'appetito rio. -modo stilistico o poetico. cesari, ii-516: esce
. cesari, ii-516: esce, o mi pare, il boccaccio non poco
altrimenti. 22. differenza più o meno accentuata, divario (anche nelle
/ passo a cui non si dee tardi o per tempo / avventurar qual siasi alto
essere lungo tratto, ma breve al desiderio o al timore, alla forza o alla
desiderio o al timore, alla forza o alla debolezza. carducci, iii-8-380:
passo. 23. frase, periodo o brano di un libro, di un'
di un'opera, di uno scritto o di un autore determinato, che attiene
determinato, che attiene a un argomento o può essere citato e riportato come attestazione
può essere citato e riportato come attestazione o essere raccolto in una silloge; punto
, 682: certamente voi siete, o patrizio, maravigliosamente e fuori d'ogni
composizione; passaggio di un'esecuzione vocale o strumentale. patrizi, 2-38: il
: giova rilevare con attenzione que'tratti o particelle, volgarmente passi musicali, nella
nella combinazione delle quali consiste l'idea o il soggetto della cantilena. sacchi, 132-
savinio, 12-114: poi, nel « o magnifico maestro » del coro c'è
e che corrispondono ad altrettanti fotogrammi impressionati o proiettati. -anche, con uso improprio
con uso improprio: formato dei fotogrammi o larghezza della pellicola espressa in millimetri
di 8 e di 16 mm, o anche il cinema praticato da dilettanti e
del lato ritorno e del lato andata o viceversa (rispettivamente passo anteriore e passo
macchina elettrica rotante. -passo di cava o di dentatura', distanza fra due punti
dentatura', distanza fra due punti omologhi o fra le mezzerie di due denti o
o fra le mezzerie di due denti o di due cave consecutive, misurata sulla
dall'uno all'altro dente, verme o risalto: e si dice passo parallelo,
e si dice passo parallelo, crescente o mutevole, secondo che gli spazi intercetti
gli spazi intercetti sieno paralleli, mutevoli o crescenti. dizionario di marina, 596
derivante dal moto di traslazione in avanti o all'indietro). marinetti, 1-84
dovesse correggere un errore di costruzione, o per provare il miglior andamento della nave
passi del tempo: assecondare lo svolgimento o il progresso della storia. romagnosi,
insieme, senza alcun timore di dio o rispetto al suo principe naturale, con mi-
la regina l'ha veduto crescer troppo o. marciare a gran passi al totale acquisto
vittorini, 5-259: la poesia collettiva, o comunque anonima..., non
tropo rato, me al convignevele me ^ o paso. -al passo, a
piedi. pecchi, n-50: tre o quattro villanelle giovani, sode, con
forza dell'ingegno dove non sono. o. rucellai, 8-16: il giudizio
mano a mano che ci si sposta o si proceae. giacomo da lentini,
ogni passo, fra i mattoni smossi o mancanti. -in ogni momento,
delle cose. -in ogni circostanza o occasione, molto spesso. segneri
il mio quore è munto, / o dolci nati miei, e tanto lasso,
ciò, dove, senza corso di cavallo o suon di tromba di rame, alle
-a un passo: con un solo tentativo o sforzo. tommaso da faenza, 1-iv-37
, spendere invano i passi: affaticarsi o agitarsi inutilmente, non ottenere alcun risultato
della composizione. -dare, fare passo o un passo: compiere un movimento per
compiere un movimento per spostarsi, avanzare o indietreggiare. dante, purg.,
da tutte le creature prendeva motivi simbolici o mistici di filosofar santamente e non dava
, parallela- mente, con perfetto accordo o corrispondenza o armonia. buonarroti il
mente, con perfetto accordo o corrispondenza o armonia. buonarroti il giovane,
di tale basso: con questa andatura o velocità nel procedere. ghislanzoni, 16-7
. -in questo modo di comportarsi o di agire; con tale genere o
o di agire; con tale genere o tenore di vita. fagiuoli, ii-77
il bisogno li facesse stradar diritto, o se pure seguitassero di quest'andata (
questo passo. -con tali argomenti o discorsi. pasolini, 1-2 n
i primi passi: imparare a camminare o riprendere a muoversi dopo un periodo di
lunghi e lungh'anni. -comportarsi o agire in un determinato modo o secondo
-comportarsi o agire in un determinato modo o secondo un modello. boccaccio, vii-124
, 124: movete dunque [o giovani innamorati] nel principio il passo /
-cambiare la propria andatura, affrettarla o rallentarla. sercambi, 2-ii-199:
. -di animali adibiti al trasporto o al traino di veicoli. grisone
che esemplarmente religioso. -senza premura o precipitazione. galileo, 1-1-304: vo
il passo a, su qualcuno: tentare o riuscire a superarlo, a soppiantarlo.
papi, 4-175: ombre de'vati, o voi, cui noti sono / gli
ritornare nella narrazione a un momento precedente o a un argomento già trattato.
suoi passi. -mutare una decisione o una scelta già compiuta. massaia,
avidi i passi. -comportarsi o vivere in un certo modo. dante
seguito invan di bradamante i passi. o. vecchi, lxv-176: come suol
alia patria fa ritorno / dal mondo nuovo o dalle fortunate / isole, che gran
, e proprio di chi sguarda attentamente o con maraviglia (come altri vuole),
, egli hanno trovato non so che trecento o quattrocento ducati... oh,
per il fango. -il più difficile o duro o peggio passo è quello della
fango. -il più difficile o duro o peggio passo è quello della soglia o
o peggio passo è quello della soglia o dell'uscio: le maggiori difficoltà si
la servitù del passo alla sua casa o stanza per quella dell'altro vicino,
stanza per quella dell'altro vicino, o pure che nel pozzo o fontana del vicino
altro vicino, o pure che nel pozzo o fontana del vicino possa mettere e tenere
, / han potuto impedir la voglia o '1 passo / a la mia stanca solitaria
. 2. transito di truppe o di un corpo di spedizione, sia
ed assaliscono le genti ch'hanno passato o che passare vogliono. machiavelli, 1-vii-330
balla di lana che venisse sul fiorentino o per rimanere o per passo. v.
che venisse sul fiorentino o per rimanere o per passo. v. gradenigo, lii-5-
pagamento, di transitare per un luogo o per una regione, in partic.
passo e '1 viatico quegli di famuel o di socot. guido da pisa,
, necessario per transitare, per viaggiare o per espatriare; salvacondotto, lasciapassare (
: se potessi avere una carta di passo o passare inosservato, volentieri andrei a bergamo
si può transitare, procedere e salire o anche dove si è costretti a passare in
a benevento, città trenta sole miglia o, secondo alcuni, ventotto discosta da
carrozze, tutto che gli uomini scioperati o banditi abbian reso mal sicuro quel passo
: ove rivolgi, / dove, o sorella, il piè? già chiuso è
di notevole importanza strategica in quanto controlla o domina una via di comunicazione e può
ponte, all'entrata d'un castello o in alcun luogo stretto o difficile,
d'un castello o in alcun luogo stretto o difficile, pronto a combattere con chiunque
. n. franco, 7-389: o filena, già che la squallidezza de la
: tratto di strada difficile, disagevole o pericoloso. firenzuola, 2-213: come
si arrischia. -varco per fuggire o mettersi in salvo. giuliano ae'medici
punto in cui un fiume, una palude o una distesa di acque può essere attraversato
di acque può essere attraversato a nuoto o a guado senza pericolo, o anche in
nuoto o a guado senza pericolo, o anche in cui le rive opposte sono
rive opposte sono collegate da un ponte o da un servizio di traghetto. -
lami, i-i-xiv: i ponti o passi di chiatte che sono presso ed accosto
se non traghettando sulla chiatta, scafa o barcaccia. graf, 5-755: questa
felici dei due dopoguerra, per derubare o assassinare. -passaggio, per lo
il parcheggio). 9. porta o ingresso di un edificio. s.
che consente l'ingresso per la verifica o per la manutenzione in grandi serbatoi,
: il far pagare alli chierici porti o passi è proibito sotto pena di scommunica
prigione, non perché avessero bisogno d'artiglieri o di soldati, ma acciò pagassi il
, ma acciò pagassi il 'giuncone 'o passo, a guisa di bestia.
bestia. -dazio su merci trasportate o introdotte in un luogo; balzello.
.. vi sia alcun corpo solido o fluido il quale... neghi internamente
agli oggetti. 15. conduttore o resistenza in cui passa la corrente elettrica
3-97: la mia stufa marcia a due o a quattro passi e non ne posseggo
. situazione che deriva da azioni volontarie o da eventi fortuiti; condizione in cui si
1-85-3: sed io potesse adimostrarlo fore / o co la lingua dirlo apertamente / el
, un rischio, un danno eventuale o inevitabile, una difficoltà. -mal passo
difficoltà. -mal passo: situazione critica o che è difficile da superare. anonimo
magion del foco. -prova ardua o dolorosa. dante, par.,
quel dubbioso passo. sacchetti, 3-28: o quanta gloria mi ha conceduta la fortuna
leopardi, 1-93: come sì lieta, o figli, / l'ora estrema vi
morte. l. giustinian, 1-158: o duro cor de sasso, / or
breve tempo, alla fine dell'estate o nell'autunno, quando emigrano verso sud
: quivi fu già la terra di menna o maina, ora al passo delle quaglie
soffici, v-2-572: raramente qualche pavoncella o beccaccino: tutti uccelli di passo,
che vi capitano stia in alto sito o in qualunque modo egli si stia,
passo abbondante che ve ne concorrano assai o in frotta o sceveri e spar
che ve ne concorrano assai o in frotta o sceveri e spar pagliati.
a una radura. -stagione o periodo di tale migrazione. tommaseo [
lippi, 12-40: di medaglie dorate o vuoi di rame / un moggio ne
: non consentire l'accesso, l'uscita o il transito per un luogo, in
ostello / il gir chi ti contende o 'l passo chiude? verga, 8-214:
l'uscite che più non rimanesse o retirata o fuga per gli avversari miei.
che più non rimanesse o retirata o fuga per gli avversari miei. -impedire
passo, il passo: lasciare passare o proseguire una o più persone; scostarsi
passo: lasciare passare o proseguire una o più persone; scostarsi al passaggio in
scostarsi al passaggio in segno di omaggio o di cortesia. fiore, 76-9:
a. f. berlini, 1-150: o come ha fatto a entrar mai questo
al ragionatore politico. -lasciar filtrare o penetrare. algarotti, 1-x-237: si
ma quella che dà passo alle piogge, o, er opposto, lungamente le rattiene
dove diamine siamo? in italia, o in una città di passo della svizzera
per conseglio, che mai più soriani o d'altri luoghi che inimici vi sieno,
dalla magona... nessuno possa condurre o far condurre tanto per pascolo che per
dal taglio seguito. -senza soffermarsi o approfondire l'argomento. malvezzi, 6-88
chi fosse venuto dopo lui di emendare o sfuggirne le bizzarrie e le incoerenze,
noia m'è chi va per via o per chiasso / ristando con altrui dov'è
. privato di una parte dell'umore o della linfa naturale per effetto del distacco
del sole, in modo da risultare floscio o raggrinzito; appassito (una foglia,
essiccazione parziale con l'esposizione al sole o a fonti di calore.
): uva lasciata appassire al sole o sottoposta a essiccamento artificiale affinché possa conservarsi
di zucchero ed è commerciata in grappoli o, più spesso, in acini isolati
; è consumata come frutta da tavola o usata nella preparazione di dolci e di
di terra cotta, impeciata e riempila o di passo o di defruto.
, impeciata e riempila o di passo o di defruto. -sm. chicco
di defruto. -sm. chicco o acino di uva passita. antonio latini
in quelli pezzi che tue lo vuoi o piccioli o grandi. piovano arlotto,
quelli pezzi che tue lo vuoi o piccioli o grandi. piovano arlotto, 190:
tempi usati / ch'amon terra sottile o pingue e passa. f
già passo. 6. facile o agevole da sopportare. -anche con uso
] bisogna distinguere se queste sono verdi o passicce o quasi mature. -passòccio
distinguere se queste sono verdi o passicce o quasi mature. -passòccio.
gli agnelli unguanno son vantaggiati di due o tre libbre dall'anno passo (passato)
parliamo noi passo di nostro ben vivare o di nostro mal vivare. =
legano i vitelli entro le mandrie o sia passonaie, e le madri sono co
fra loro) per opere di fondazione o di consolidamento. busca, 257
sicura) con l'aiuto di passonata o di altro lavoro da farsi alla parte opposta
reno per formare una palizzata o per legarvi il bestiame. -in partic
allora come anche adesso, e sempre come o cole o periodi della più antica
, e sempre come o cole o periodi della più antica maniera si trovavano ne'
. -confettura di cotogne. o. targioni tozzetti [gherardini]: l'
una confettura che dicesi * cotognate 'o 'pasta di genova ', ed è
cuoce e si mangia come minestra asciutta o in brodo. fasciculo di medicina volgare
minestre sieno sempre molto liquide di pane o di paste o di riso o di
sempre molto liquide di pane o di paste o di riso o di farro, ma
pane o di paste o di riso o di farro, ma sempre con erbe e
vasti casamenti erano addetti a lavorare l'itria o voglia dir le paste e particolarmente i
lxvi-1-42: forma uccelli di pasta pieni o altri animali che ti piacciano. ramusio,
stato il primo che mangiasse mai pasticci o vero paste. romoli, 138: voi
polpe di capponi, pavoni, fagiani o qual più vi piacerà...
delicato, che si consuma col thè o a merenda; pasticcino (e anche il
di pasta elastica dal color d'ambra o dal color di rosa, sparse di pistacchi
preparano. 6. esca per pesci o per animali selvatici. reina, i-266
ottenuta da solidi stemperati in un liquido o scaldati fino a ottenerne il rammollimento).
sceda, né a forma di cera o di pasta o d'alcuna altra forma
né a forma di cera o di pasta o d'alcuna altra forma. leonardo,
si piglia due terzi di calce di marmo o tevertino e in cambio di rena un
, 374: avviene che ogni massa o di calce o di pasta o di fango
avviene che ogni massa o di calce o di pasta o di fango seccandosi impicciolisca
ogni massa o di calce o di pasta o di fango seccandosi impicciolisca. giuliani,
miscuglio di zucchero e gomma con acqua o con una soluzione medicamentosa (e si
cosparso di zucchero). -anche: cosmetico o profumo di consistenza molle o semisolida.
: cosmetico o profumo di consistenza molle o semisolida. bandella, 2-9 (i-748
.. e di paste per lavare o celare le macchie della pelle. serao,
lino postevi con la colla di carniccio o di pasta. lomazzi, 4-ii-276:
alla 'pasta 'di un giacomo grosso o di un ma- rius pictor.
la di cui pasta è di retinite o d'ossidiana, contenente grani o cristalli di
retinite o d'ossidiana, contenente grani o cristalli di feldspato. c. e
altri minerali per la fabbricazione del vetro o di gemme artificiali; la gemma stessa
parte commutata addirittura con il metallo forastiero o in moneta o in pasta, di
con il metallo forastiero o in moneta o in pasta, di cui va più
mercurio e di magistrale che bisogna aggiungervi o levarne. 17. materiale che
l'uomo può essere violento senza responsabilità o pericolo certo prova un gusto ad esserlo
'ad libitum 'in mostacciuoli di subiaco o in paperine di poggio-mirteto. bacchetti,
. bacchetti, 1-iii-493: angelino, o comprando o vendendo, soleva dire ai contraenti
, 1-iii-493: angelino, o comprando o vendendo, soleva dire ai contraenti che
): persona buona, amabile, docile o, anche, ingenua, credulona.
degli elementi che caratterizzano una realtà culturale o intellettuale, in partic. un testo
, in partic. un testo letterario o musicale, uno stile, un modo
. 25. geol. pasta fondamentale o di fondo: massa fondamentale (v
mani in pasta, per una ragione o per l'altra avevano sempre torto.
con le stesse caratteristiche fondamentali; uguale o molto simile (spesso con una connotazione
iii-7: la canaglia, poco più o poco meno, tutta suol essere di una
.): buono, amabile, docile o, anche, ingenuo, credulone,
tondo di pelo che in otto anni, o poco meno, che egli stette a
altrimenti che se quelle armi fossero di cera o di pasta. -essere molle come
essere la stessa cosa; essere uguale o molto simile. g. giustiniani
gusti. -mettere, porre le mani o mano in pasta: iniziare a fare
(per lo più complicata, rischiosa o non del tutto lecita). sacchetti
rellf] dove non entrano rose finte o paste saporite,... lette
s'acquista / ne'pastaccin, fornai o in treccone. lorenzo de'medici,
, egli hanno trovato non so che trecento o quattrocento ducati. 3.
. messisburgo, 16: pastadelle 1 o 4 di mirasto todesco, cotte nel
antero. 3. locuz. -di o in pastafrolla (con uso aggett.)
minestra ti ci leccan sempre due o tre tacche. pastaiòlo (pastaiuòlo)
agric. residuo della spremitura di limoni o altri agrumi, usato per l'alimentazione
barca da quel vincolo, quando voglia staccarsi o girarsi o dirigersi altrove.
vincolo, quando voglia staccarsi o girarsi o dirigersi altrove. 2. dimin
mezzo di viti sulle crocette di velaccia, o in altre parti dell'alberatura.
consumato durante i pasti (un cibo o una bevanda e, in partic.
certi confetti] qualche bel paggio / o qualche gentildonna di palazzo. r.
: non disegnare che io abbia a donarle o pasteggiarla. b. segni, 11-65
e iperbolico la propria ammirazione per qualcuno o qualcosa. panciatichi, 262: calcari
preparare fritture di carne, di verdura o di pesce. -per estens.: pasta
: marziale [dice] del pastelliere o confettiere. = deriv. da
massa rassodata di sostanze vegetali, animali o minerali macinate e tritate, per lo
fiorentino, 1-88: seccansi i sughi o al sole o al fuoco, tantoché
1-88: seccansi i sughi o al sole o al fuoco, tantoché si spessiscano e
si crea una figura a sedere, ritta o come si vuole. domenichi [plinio
come sono erbolati, frittelletti, frittelle o pastelli. sercambi, 2-ii-267: quando
: componi poi il pastello, fecendo due o tre solari [di polli smembrati]
e le cosse son bone in pastello secco o in polpette. folengo, 1-66:
, decozione di orzo e di lino o sapone di marsiglia; la pasta di
(con valore aggett.): eseguito o ottenuto con tale tecnica. algarotti
matita, a penna, a sanguigna o a pastello il corpo e gli atti famigliari
gli atti famigliari della mia amica nuda o vestita. -di ^ pastello (
il soggetto a un pastello del watteau o dell'angelica kauff- mann. d'annunzio
, papà. » « grazie sì o grazie no? vuoi un caffè e
: pallottole di sudore appastato sulla carne o sulla biancheria. 2. ciascuno dei
'pasterelli 'que'rimasugli di vallonea o d'altro che rimangono attaccati alle pelli
l'aggiunta di qualche 'sprout ', o cavolino di brus- selle, semicrudo,
figur. accordo segreto fra uomini politici o fra partiti per un fine illecito. -in
in corpo. moretti, 3-32: o forse da una dolce puerizia f l'anima
'pasticca ': così chiamasi per ischerzo o per dileggio, la lente che taluni
bruciata in una stanza per profumare l'aria o era portata su di sé come disinfettante
... dall'altra pasticche odorose, o palle di metallo o di legno traforato
pasticche odorose, o palle di metallo o di legno traforato, con dentro spugne inzuppate
4. figur. ciò che costituisce o determina una condizione illusoria e precaria di
una condizione illusoria e precaria di felicità o contentezza. buzzi, lxxv-122:
del suo mare. -parte minima o insignificante. gobetti, ii-160: scrittore
5. tess. piccolo disegno, tondo o tondeggiante, stampato, tessuto o ricamato
tondo o tondeggiante, stampato, tessuto o ricamato su stoffa (per lo più
pasticciarla), sf. l'arte o, anche, l'industria della confezione di
i saporetti né le pasticcierie di francia o d'italia. pananti, ii-101:
a tre cucine e tre pasticcerie. o. rucellai, xxvii-6-66: non che
, malamente riempito. 2. situazione o, anche, questione confusa, imbrogliata,
-occuparsi in attività manuali per imprati- chirvisi o per gioco. pavese, 2-65:
-nel gergo sportivo, compiere una serie più o meno grave di errori di gioco.
uno scriva con entusiasmo una pagina, o anche un libre intero, e poi si
movimenti e nell'esecuzione di determinati gesti o atti. bigiaretti, 11-174: era
pasticci di carne per venderli al pubblico o, anche, chi esercita il commercio
adriani, 3-2-273: l'arte de'cuochi o pasticcieri e queste artificiose salse e savori
'trattore *), che mi porti o mandi a s. carlo un piccolo
sia come dipendente, in un'industria o in un laboratorio artigianale. -anche:
si offerse di ordinarlo al migliore, o almeno al più famoso, pasticciere di trieste
usata per la preparazione di paste farcite o come fondo di torte).
. pasticcinàio, sm. chi confeziona o vende pasticcini. fanfani, i-133:
di pasta ripieno di carne, verdura o altri ingredienti. 1. neri
carducci, iii-3-105: voi sgretolate, o belle, i pasticcini / tra il
zucca che produce frutti piriformi. o. pargioni pozzetti, iii-312: zucca a
, uova, spezie), tritati o sminuzzati, amalgamati fra loro e cotti
, di maccheroni: piatto di lasagne o maccheroni conditi con ragù, cosparsi di
, 4-2-122: pudini all'inglese, torte o pasticci d'erbe o di frutti.
inglese, torte o pasticci d'erbe o di frutti. baretti, 6-163: il
11-144: abbiamo a scegliere tra sette o otto piatti, che ci si dànno -e
, carne, bollita, arrostita, o con salsa, pesce di lago, s'
, con scarsa perizia e capacità, o anche mettendo insieme ingredienti e stili diversi
stili diversi, in modo confuso, o imitando mediocremente altri autori. gigantea
qualche pasticcio, frottola, borlanda / o nella tosca o nella lor favella. monti
frottola, borlanda / o nella tosca o nella lor favella. monti, xi-94:
in questi ultimi anni, e scritti o da uomini infemminiti o da donne con
anni, e scritti o da uomini infemminiti o da donne con maschera e nome virili
venuto voglia di trarne fuora un pasticcio o un intingolo mio... col titolo
architettonica che risponde ai princìpi dell'eclettismo o presenta stili e caratteri disorganicamente e confusamente
e del gozzoli al camposanto di pisa, o nella 'torre di babele 'del
grecia arcaica di cnosso. -opera letteraria o artistica non ancora perfettamente compiuta, che
intricata, di difficile soluzione; azione o insieme di azioni o faccenda complicata,
soluzione; azione o insieme di azioni o faccenda complicata, imbarazzante, irta di
-mescolanza contraddittoria e confusa di aspetti o elementi culturali diversi. baretti, 2-267
più posizioni, a seconda delle convenienze o dell'opportunità del momento. leopardi
moltitudine, se non diventando un pasticcio o del vino dolce. -con uso
e pustule (chiamate in italia petecchie o papule o pasticci) assai cattive.
(chiamate in italia petecchie o papule o pasticci) assai cattive. 9.
difendere una porta di una piazza, o all'intorno dello spalto o avanti a una
una piazza, o all'intorno dello spalto o avanti a una testa di ponte.
frutto della collabo- razione di più autori o costituito da brani tratti da musiche preesistenti
, mettersi, trovarsi in un pasticcio o nei pasticci', finire, per sprovvedutezza
nei pasticci', finire, per sprovvedutezza o per sfortuna, nei guai; trovarsi in
-combinare, fare, imbastire un pasticcio o pasticci: creare situazioni insostenibili, imbarazzanti
. -ficcare, mettere qualcuno nei o in pasticci: metterlo in una situazione
oramai ma le altre, puah, o sfruttavano le ragazze al sangue o le mettevano
puah, o sfruttavano le ragazze al sangue o le mettevano in pasticci. fenoglio,
persona che nelle proprie attività, manuali o intellettuali, opera senza ordine e metodo
senza ordine e metodo, che nel pensare o nell'esprimersi manifesta confusione e mancanza
. pasticcionerìa, sf. tendenza o abitudine di fare confusione, caos,
di fare confusione, caos, disordine o, anche, di creare situazioni complicate
. e. gadda, 373: compatte o scarmigliate matassine, in tutta la gamma
ora biscotti, ora pizze, torte o pastiere, ricciarelli o croccanti.
pizze, torte o pastiere, ricciarelli o croccanti. = deriv. da
legno inchiodato alla sua metà contro la murata o sulla coperta, il quale serve come
'pastiere ': tacchetto ai legno o anche di metallo, che nella parte
nella parte superiore ha due rami dritti o curvi, fissato con la parte inferiore
bordi interni del bastimento, alle bome o a manovre fisse per legarvi manovre correnti
due rami. oggi si chiama castagnola o galloccia. -per estens.:
]: 'pastiere': risalto in ferro o in legno che si applica a un albero
, pastifichi). trasformare la farina o il semolino in pasta alimentare.
i. pastificio, sm. stabilimento o laboratorio artigianale attrezzato per la produzione e
di forma per lo più circolare o ellittica, che si ottiene mescolando i
di gomma adragante o arabica, fino a ottenere una pasta
in una stanza per profumare l'aria o, anche, erano usate per confezionare
monili. magalotti, 1-35: abbruciato o bollito che avete sul talco una pastiglia
a forma di disco. -pastiglia di taglio o di recisione: pezzo cilindrico posto fra
e, per lo più, colorata o dorata. magalotti, 21-55: nella
a b s'attacchi una pastiglia nera o altro bitume di colore scuro. galanti,
-in partic.: pastiglia medicinale o, anche, profumata. fr
i quali, perché tengono forma rotonda o alquanto piana, simile ad una ruota
. - che cosa vuoi? riso o pastine? pascoli, 1-187: ho ricevute
una quindicina di specie di erbe bienni o perenni d'europa, asia e africa
fiori, in ombrelle composte, sono gialli o rossi; il frutto è un diachenio
anonimo veneziano, lxvi-1-70: toi rave o pere et erbe e pastenaie gentile, e
con una penna e con un fistuco o di pastinaga salvatica della quale l'uomo se
passeroni, iii-255: forse parrà che pastinacche o fole / oggi io venda. c
coda, come il pesce pastinaca, o men rozza ed incomposta nello stile.
carota (daucus carota). o. targioni pozzetti, ii-211: 'pastinaca sativa'
insieme un par di buoi / o pastinar, come oggi usiam noi. nomi
porre. d. bartoli, 1-5-11: o vigna santa, fondata nel proprio
cui frutti, che si consumano freschi o seccati, si ottiene un'ottima farina di
. raccomando e me e tutta questa vigna o novo pastino del signore. =
a ore prestabilite secondo l'uso locale o le abitudini personali; assunzione di una
che molto / lasci il dormir, o perder voglia un pasto. berni,
: festini chiama la francia i suoi pasti o vogliam dire repasti (poiché il francese
più, imbandito in onore di qualcuno o a celebrazione di qualche avvenimento o ricorrenza
qualcuno o a celebrazione di qualche avvenimento o ricorrenza. boccaccio, viii-2-67:
guevara], i-62: il banchetto o pasto che fece il cardinale fu generoso
a nutrire, che si può mangiare o somministrare come alimento. ugo di
, una tal nuova / strage cade o nell'acque, o nelle stesse /
nuova / strage cade o nell'acque, o nelle stesse / biade penètra, o
o nelle stesse / biade penètra, o in altri cibi e pasti / d'uomini
mentali. baruffaldi, iii-7: o brasil pasto del cerebro, / non del
cerebro, / non del ventre o de la bocca. -polpa di
pernice e pipioni gie suono conveniente. o frontosa, chi non vorebe essere gravida,
nutritura. 4. cibo o mangime di animali (anche in espressioni
animali (anche in espressioni di maledizione o deprecazione). dante, inf.
l'uom pensa che, morendo, o degli augelli / fia pasto il proprio corpo
/ fia pasto il proprio corpo o delle belve. giannone, i-222: il
di polissena. -mirate che viso! o pasto da corbi, che ti venga il
culturale e all'affinamento del gusto, o anche ciò che purifica dal peccato.
carducci, ii-9-340: a che i languori o il romanticismo? io mi mangio in
-ristoro morale, sollievo dai mali o dalla sofferenza, conforto. -in partic
; prerogativa di una persona; condotta o programma di vita. cavalca, 11-46
[la germania]? -persona o classe sociale soggetta alla volontà e ai
ix. medie. quantità determinata di cibi o di altre sostanze da assumersi a scopo
determinate sostanze in quantità definite, alimentari o no, allo scopo di esplorare le
e secretive dello stomaco. -pasto opaco o radiologico: solfato di bario in sospensione
: solfato di bario in sospensione liquida o semiliquida per lo studio radiologico dell'apparato
, gettare, offrire in pasto: esporre o proporre alla curiosità o al giudizio malevolo
pasto: esporre o proporre alla curiosità o al giudizio malevolo di un pubblico anche
sta / s'egli ci scrive il vero o pur se fa / per dar
, delli quali sempre ne è una parte o di vile animo o di mala
ne è una parte o di vile animo o di mala volontà, né ad
nella fede. -stimolare, provocare o, anche, fomentare. canoniero
pasto. -essere di buono o grande pasto o di piccolo o poco
-essere di buono o grande pasto o di piccolo o poco pasto', mangiare
di buono o grande pasto o di piccolo o poco pasto', mangiare molto, abbondantemente
poco pasto', mangiare molto, abbondantemente o, rispettivamente, poco, scarsamente.
: altro pome me par che appiuolo o gubbio / e maledico i turchi, i
venite drento; / mangiare a pasto o pur vogliate a scotto, / chiedete
'. -fare il pasto dei carcerati o dei passerotti'. mangiare pane e acqua
.]: fare il pasto de'carcerati o de'passerotti: pane e acqua.
è in una determinata condizione di spirito o di vita. cesarotti, 1-xxxii-229:
ne dimandano: ella è stata una pappolata o pippionata o porrata o pastocchia o vero
ella è stata una pappolata o pippionata o porrata o pastocchia o vero pastocchiata.
stata una pappolata o pippionata o porrata o pastocchia o vero pastocchiata. 3
pappolata o pippionata o porrata o pastocchia o vero pastocchiata. 3. scenata
, piazzata. goldoni, vi-560: o noi troviamo messer luca in camera /
fanciulla, e pianto una pastocchia; / o è fuor di casa, com'io
. 2. atrio del tempio o sacrario in cui venivano portate le tecne
loro offerte. 4. archivio ecclesiastico o, anche, sacrestia. magalotti,
processioni portavano entro teche le immagini sacre o sollevavano, nel tempio, il velo
posteriore allo scopo di insegnargli l'ambio o, anche, correggia che si lega al
alla mangiatoia con due redini di canapa o ai cuoio di soatto morbido et arrendevole,
di ferro o fune che si mettono ai piedi de'giumenti
] sopra la gruccia... o facendola volare sciolta, ma con un largo
tenere strettamente e saldamente legati i polsi o le caviglie (anche come strumento di
gli sci] pastoie. -abito o calzatura che intralcia i movimenti. settembrini
], iii-3-33: li ho veduti, o solone, cotesti che rappresentano le tragedie
anche spirituale), a un'azione o a una creazione artistica (e anche
delle potenzialità presenti in una classe sociale o in un momento storico). foscolo
cotal uomo che, sbrigliatosi da pregiudizi o dalle minute credenze della religion cattolica,
salvato dalle pastoie di un materialismo volgare o di uno sterile spiritualismo. gramsci,
febbricoso leone. 4. legge o ordinamento politico o amministrativo di carattere autoritario
4. legge o ordinamento politico o amministrativo di carattere autoritario, repressivo e
carattere autoritario, repressivo e tirannico (o, comunque, oppressivo, condizionante,
famiglia. 6. regola o complesso di norme linguistiche, letterarie,
punto di vista, non più di faccia o per di dietro, ma a picco
monet, sisley e gli altri quattro o cinque pittori che tutti conoscono, si trovarono
; e voi volete che io faccia ragione o no? -a costoro parve essere nelle
una pastoia: impedire i movimenti istintivi o inconsulti. cesari, 7-222: fatevi
miscuglio semisolido di acqua e crusca o farina di granturco, usato come nutrimento
senza sale. -minestra, pastasciutta o riso troppo cotto o rassodato. -in
-minestra, pastasciutta o riso troppo cotto o rassodato. -in senso generico: qualsiasi
. 4. miscuglio di due o più elementi eterogenei, più o meno
due o più elementi eterogenei, più o meno compatto. - in partic.:
potuto comporre... un pastone, o brodaglia, accetto al suo palato.
, mai / né in lino o in lana estese il taglio suo, /
panni pastorai vestito. lemene, i-99: o in pastorali spoglie / nascosta deità,
necessarie alla vita, sia essa pastorale o cacciatrice o agricola. pananti, iii-133:
vita, sia essa pastorale o cacciatrice o agricola. pananti, iii-133: nella
in alto, di metallo, d'oro o d'argento, che è consegnato al
buona forma. burchiello, 33: o roma fioca, quando il manto vacai
-per estens. carica, attività o funzione di pastore spirituale (anche nelle
la spada o lo scettro con il pastorale', insignire
. 5. figur. determinato o ispirato al paesaggio e al mondo agreste
/ che non so se sia pecora o pastore? brusoni, 8-127: avendo cilia
-che è proprio, che si riferisce o è tipico di autori e opere di
e proprio, si riferisce a componimenti o rappresentazioni teatrali di carattere idillico che ebbero
proprio, si riferisce a composizioni vocali o strumentali di ritmo ternario (6 /
cui si indicava il flauto a becco o dolce nei primi secoli della diffusione in
. ovini e caprini, di sua proprietà o di altri. lauda bergamasca
altro mai non ispera. / dimmi, o luna: a che vale / al
delta del nilo). -pastore frigio o troiano: paride. boccaccio,
occhi; è di colore grigio uniforme o a chiazze. -cane da pastore inglese antico
, di colore bianco con sfumature avorio o arancio pallido. -cane da pastore scozzese
fra giordano, 5-50: nullo pastore o reggitore mondano puote essere perfetto pastore per
e laude cortonesi, xxxv-n-54: o ioanni, frese'aurora, / molt'
sù per tutti i paschi: / o difesa di dio, perché pur giaci?
suoi subordinati che scoprisse rei d'avarizia o di negligenza. mamiani, n-14: cominciò
e ha virtù de stiti- car. o. targioni pozzetti, iii-7: borsa pastore
tu credi che nelle palafitte alpine, o altrove, si può chiarire che gli
gli animali pastorecci in europa fossero indigeni o venuti coi nomadi dall'asia.
. ispirato al paesaggio e al mondo agreste o a temi bucolici. - anche sostant
alpestra e cruda. sacchetti, 123: o vaghe montanine pasturelle, / donde venite
, rimatrici petrarchesche, pastorelle d'arcadia o patriottiche vellede. gozzano, i-329:
e una giovane pastora che respinge più o meno sdegnosamente le profferte d'amore (
con le zampo- gne per le strade o eseguita dall'organo in chiesa (anche
) iù non fecero sonetti gli avi cinquecentisti o pastorel- erie gli arcadi padri. de
don luciano, la vostra signoria, o pastorelleria, deh scusi in cortesia questa cacofonia
, deh scusi in cortesia questa cacofonia o sia battologia per amor di talia, divinità
al proprio corpo. goldoni, xiii-15: o vaghe ninfe, o pastorei diletti
goldoni, xiii-15: o vaghe ninfe, o pastorei diletti, / o sol
, o pastorei diletti, / o sol, o luna, o stelle,
pastorei diletti, / o sol, o luna, o stelle,...
, / o sol, o luna, o stelle,... /..
un pastore (per lo più diretto o posto dinanzi alla grotta di betlemme)
. baretti, 6-75: que'tre o quattro componimenti che m'hai mandati quest'
chi lo suona per una politica reazionaria o conservatrice. 5. dimin.
pianura, in collina, in valle o in montagna, e nello sfruttamento dei
, talvolta dissimulata, di apparecchi refrigeranti o, peggio, pastorizzanti. pastorizzare (
, aspetto, carattere di un oggetto o di un materiale che ha consistenza morbida
di morbidezza nei riflessi, nelle tonalità o nell'armonia della luce, di colori,
un testo letterario. -anche: capacità o gusto di un autore nell'ottenere tali
tale pastosità applicando ad esse i termini o di pittura o di scoltura o di altro
ad esse i termini o di pittura o di scoltura o di altro che sia
i termini o di pittura o di scoltura o di altro che sia sensibile, che
raglio [del muletto] fosse corto o roco, no; difettava, nelle note
(superi, pastosissimo). che ha o sembra avere consistenza più o meno morbida
che ha o sembra avere consistenza più o meno morbida, tenera al tatto,
sortono dai vulcani sotto una forma più o meno fluida o pastosa e formano all'
vulcani sotto una forma più o meno fluida o pastosa e formano all'intorno torrenti.
più per una quantità rilevante di grasso o di sostanze aromatiche e saporose (un
aromatiche e saporose (un cibo) o perché ha raggiunto il giusto grado di
armoniosa, forme leggiadramente modellate, sinuose o tondeggianti (il corpo, le membra
2-57: lasciate ch'io vi tocchi. o che manine / pastose come lana.
-di animali. grafi 5-635: o mio caro mucino, / bello, lindo
ombrosa e pastosa, come di violincello o viola a gamba. savinio, 10-252
di quelli in voga, tipo tio pepe o l'amontillado. 10. che
chi alla porta d'un teatro o altro prende e conserva i pastrani.
quello, ma che suole avere due o tre baveri sulle spalle. adesso si vede
, 1-ìv-527: il mulo alternamente / o la pancia affondava nel pantano, / o
o la pancia affondava nel pantano, / o al cava- lier, guazzando in un
erba simile nelle foglie alle carote. o. targioni pozzetti, ii-2x1: '
ancora nel xii del 'paradiso ': o padre suo veramente felice, / o madre
: o padre suo veramente felice, / o madre sua veramente giovanna, / chi
. cicutaria (choerophyllum temulum). o. targioni tozzetti, ii-218: anaci salvatici
pasticciare. 2. lavorare o agire in modo confuso, male.
stroche '= figliastro. o forse da 'pasti 'cadere e '
, 3-42: ne l'osteria dal montone o da l'angelo / il troverò
come... minestra imperiale o napoletana, mangiar bianco, trippe, cara-
, 2-125: come quando, cogliendo biado o loglio, / li colombi adunati a
, che sonnacchiosi, co'cavalli alle pasture o in opere,... erano
si fa a'bracchi. -stato o condizione di animale domestico. dante,
, / non come stata in pastura o in foresta. campanella, 1080: in
tarà fuoco in alcuna pastura del detto comune o de la sua corte...
, s'innamorò d'uno più bianco o più bello toro di tutti li altri.
. targioni tozzetti, 6-76: luoghi o terreni, dove con maggior frutto si
, dove con maggior frutto si coltivano o si possono coltivare diversi legumi...
di sì nobile pastura.. cibo o mangime per animali. hiaro davanzati,
, / prima ch'io ti disami molto o poco. alamanni, 7-i-255: che
di esche dello stesso tipo, animali o vegetali, che vengono gettate in acqua
persona morta in quanto divorato dai vermi o sbranato da bestie feroci. boccaccio,
/ la putrida toa salma, o donna cruda, / or che di spirto
. 6. figur. discorso ingannevole o notizia falsa o evento fìnto, architettato
figur. discorso ingannevole o notizia falsa o evento fìnto, architettato per ingannare altri.
diletto, piacere, appagamento dei sensi o dell'animo (e ciò che lo
animo (e ciò che lo consente o ne costituisce la ragione o la causa
lo consente o ne costituisce la ragione o la causa). dante,
di amore. gosellino, 1-313: o stranio cibo, o mia fiera ventura!
, 1-313: o stranio cibo, o mia fiera ventura! / né di viver
la vista (e anche la persona o l'opera figurativa che la determina).
, par., 27-91: se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi
la mente, / in carne umana o ne le sue pitture, / tutte adunate
dir così, di scena transitoria / o ferma di persone che ci adeschi, /
. 10. organo sessuale maschile o femminile. - più spesso: il
. fanno gran pastura sopra l'ampiezza o la formalità delle parole non badando a
-bottino ricavato da un'azione di guerra o banditesca. sanudo, xxii-117:
-dare in pastura: esporre alla curiosità o al giudizio malevolo della gente.
-levare la pastura: asportare, tutto o in parte, l'intestino della selvaggina
. -trovare aspra pastura', dura punizione o grave danno. serafino aquilano,
danno. serafino aquilano, 55: o mal guidato ocel disceso in terra,
inaffiati dalle acque torbide per il clima o per altro. = dal fr.
che neuna persona possa pasturare con buoi o fare pasturare nelle stoppie del padule da
dal campo vaghi andavano a fare legne o a pasturare. tanaglia, 2-446: scelga
di pesca, gettando in acqua mangime o altre sostanze adatte. 5.
mediante lo spargimento in acqua di mangime o di altre sostanze adatte ad attirare i
in var. tipo di pittura su stoffa o su carta, diffuso nel bengala e