6. marin. galleria (coperta o no) nella poppa delle navi.
sostenuta da un telaio (fissata al soffitto o nell'alto della parete, oppure sorretta
parete, oppure sorretta da quattro o più aste). -baldacchino fisso: anticamente
mensa dell'aitar maggiore. -baldacchino mobile o portatile: sorretto con le aste (
: sorretto con le aste (quattro o sei) nelle funzioni ecclesiastiche, nelle
, 15-110: una delle due: o una donna piace per il suo carattere,
anima, la sua modesta bellezza; o piace quale apparato scenico di concupiscenza ed
pregiato (per lo più di seta o di broccato); lista di questo drappo
il baldacchino: attendersi di ricevere inviti o grandi onori. pulci, 28-145:
fece morgan te col battaglio, o dama rovenza col martello? =
ne schifavano prezzo, per piccolo, o grande che egli fusse. dante, vita
dunque hai tu patito disagio di denari? o perché non me ne richiedevi tu?
multo bene a la nova arte, o vero industria, anzi temeraria baldanza,
dato a costor troppa baldanza, / o carlo, o carlo; e la pena
costor troppa baldanza, / o carlo, o carlo; e la pena io
coi barbari genitori. panzini, ii-84: o quanto mi sdegnai leggendo in quelle sue
un fremito, non una parola di maledizione o ribellione per così barbaro misfatto.
. ariosto, 14-37: come lupo o mastin ch'ultimo giugne / al bue lasciato
carriere su per la ghiaia dell'arno o giri pe'rovetai di maremma. magalotti
di finezza (un'opera d'arte o di musica; un oggetto d'ornamento,
di ordine, che più tosto confusione o disordine si può chiamare. marino,
quali non favellano in alcuna delle lingue nobili o se pure favellano in alcuna d'esse
aveva una casa, una volta ogni tre o quattro anni, e si compiaceva di
3<4p@apoc 'straniero, che parla male o balbetta la lingua greca '. confronta
un qualche moderato studiante di medicina, o forse un qualche barbassoro di medico.
sono magliuoli scelti, rilevati per due o tre anni in un divelto.
, ed abbia per lo meno tre o quattro anni, con molti rami nuovi ben
mettono fuori e consolidano le loro radici o barbe). barbatèllo1, agg.
falanteo galeso il lupo fello, / o quel che soglia del barbato, appresso /
, di ciò ch'io leggo o scrivo, / sempre consiglio, o da
o scrivo, / sempre consiglio, o da latin quel tórre / voglia o
o da latin quel tórre / voglia o da tòsco, o da barbato argivo.
tórre / voglia o da tòsco, o da barbato argivo. berni, 4-5 (
per la pressa, per l'innavertenza o per la malizia de'mozzi, più animali
sabbia bagnata l'acciaio d'un morso o d'un barbazzale, parlava e cantava.
, e poi si trasformano in brendole, o panegliotte o parpegliuole o farfalle o
trasformano in brendole, o panegliotte o parpegliuole o farfalle o barbelli, dove diversi
brendole, o panegliotte o parpegliuole o farfalle o barbelli, dove diversi diversa-
o panegliotte o parpegliuole o farfalle o barbelli, dove diversi diversa- mente le
una rozza si pareggiasse ad un barbero, o un botolo ad un alano; il
dei barberi che si fanno in primavera o sul finir dell'estate, quando il
di altri tempi ricostruito di cera o fissato in una sbiadita fotografia. brancati,
5. bot. piccola barba o radice, barbolina. b. soderini
8. marin. cavo leggero per ormeggiare o rimorchiare un'imbarcazione. 9.
men vezzo di barbino: quella è poca o piccola; questo può esser bello e
sm. abbarbicamene; attecchimento delle radici o barbe. = deriv. da
). abbarbicare: mettere le radici o barbe. -anche al figur.
), sf. piccola barba o radice, barbicella, barbula. salvini
penne degli uccelli): altrimenti detta ciglio o ciglia (plur. ciglia).
'. barbicina, sf. barba o radice sottile (cfr. barbolina).
barbicola2, sf. bot. piccola barba o radice (di quarto o quinto grado
piccola barba o radice (di quarto o quinto grado); ramificazione sottilissima e
... né mai (o barbetta, al maschile).
). si tocchino le maestre o le complesse, particolarmente = nella
faresti me'filar a filatoio barbetto o pezzetta... in firenze, il
... meglio sarebbero le sole ceppaie o barbicale, barbiere d'in sul canto di
la più singolare / che mai fusse descritta o in verso o in prosa. vasari
/ che mai fusse descritta o in verso o in prosa. vasari, ii-413:
pubertà prorompente. parini, 476: o sfregia, sfregia mio, / o
o sfregia, sfregia mio, / o dolce mio barbieri, / o de le
, / o dolce mio barbieri, / o de le guance amor, delizia e
che par che abbia a sbucciar lasche o salacche, / che si ponga a raschiar
i-76: entra ora meco da quel sartore o da quel barbiere e guarda: vedrai
quel barbiere e guarda: vedrai tre o quattro persone dipinte con le facce stupide
calci di bue, d'asino o di mulo. garzoni, 1-856: servono
a vicenda; non vi è individuo furbo o tristo, che non trovi uno più
tristo, che non trovi uno più furbo o tristo di lui. savonarola, iii-68
barbifichi). attecchire con le radici o barbe nel terreno, radicarsi (cfr
. barbine: ornamento di velo o di trina sotto la tesa dei
; appicciato che abbia, questuando, cinque o sei soldi sufficienti a soddisfare il
particolare razza: detto anche piccione indiano o piccione con gli occhiali (perché fornito
se in iscena parlassimo col re enzo, o nell'inferno col thegghiaio, e
congiugne, / presto muore, o rado giugne / all'età vecchia e barbogia
. alfieri, i-351: a rivederci, o lettore, se pur ci rivedremo,
se questa gran voglia di dire venga, o da abbondanza di materia, o da
, o da abbondanza di materia, o da parlantina di barbogio. per andar
. barbogióne. bellincioni, 1-55: o il tuo poco cervello, o forse il
1-55: o il tuo poco cervello, o forse il bere / ti fa sempre
barbe, denominazione collettiva di quelle fila o barboline, di cui sono guerniti ambi i
) che, toltasi la giacca o una maglia, o peggio, vi passano
la giacca o una maglia, o peggio, vi passano in rassegna i
crespo e lanoso (di colore nero, o marrone, anche bianco).
lor rispose: / -cotesto, o miei levrieri, è un grand'imbroglio.
comisso, 1-164: piccoli cani neri o barboncini bianchi, appena solo ci s'avvicina
, cioè sturione... barboni o triglia. = voce docum. a
scient. mullus barbatus (per le barbe o barbigli). barbóne4, sm
barbuto / fra due furie parea caronte o pluto. idem, n-ii-358: non si
ii-i 1-239: che cosa avrà detto, o meglio provato, la regina,.
. di quelle altre quattrocento labbra più o meno barbute, striscianti su la regia sua
deriv. da barboso 4 fornito di barba o radice barbóso, agg. fornito
morti circa dumila uomini e dall'artiglierie o dal fuoco o dal fiume, prese
dumila uomini e dall'artiglierie o dal fuoco o dal fiume, prese sessanta bandiere.
sf. bot. piccola barba o radice. palladio volgar., 3-25
: di coloro i quali per vizio naturale o accidentale non possono proferire la lettera r
dicono fate, si dice non solamente balbotire o balbutire, come i latini, ma
... e più fiorentinamente trogliare o barbugliare, e di più tartagliare.
senza mirar s'ha debil tempra, o dura. berni, 18-18 (ii-102)
. 2. soldato (a piedi o a cavallo) armato di elmo con
'canna', per quella 'mazza 'o * bastone ', che si porta andando
che si porta andando fuori, o per sostegno, o per pura vaghezza,
fuori, o per sostegno, o per pura vaghezza, che alcuni chiamano
la canna, se non per segno o della fragilità e debolezza dell'uomo,
fragilità e debolezza dell'uomo, o della instabilità e della leggerezza del mondo,
della instabilità e della leggerezza del mondo, o della vanità ed apparenza del peccato.
catturare piccoli uccelli (servendosi di richiami o allettamenti). 7. canna metrica
, diritto, lungo quattro braccia, o altra determinata misura, suddiviso in parti
misurare lunghezze sul terreno, muri, o altro. verga, 4-81: quando il
rucellai, 372: non suon di canne o di sottile avena. tausilio, ix-619
né per dolce armonia così lodate / o amarilli, o galatea già furo,
dolce armonia così lodate / o amarilli, o galatea già furo, / com'è
, presuntuoso, apollo. / « o tu » dicea, « che con aurato
de le canne e de le caroselle, o da africa più tosto? -potrei.
una canna alto, è un bottino o conserva grande d'acqua, com- mune
talora, superiormente alla bronzina, o da lato, s'aggiungono altri simili tubi
. canna dell'organo: tubo di metallo o di legno da cui esce il suono
, che quella canna, quel ferro, o quel bronzo forato avventava una palla,
come suol far la balestra, o l'arco. redi, 16-iv-25: nel
italia avesse a durar tuttavia come un museo o un conservatorio di musica...
: ma io non so se angelico o umano ingegno fu quello dell'ollandese che
, 35-19: è inevitabile... o che un corpo liquido, e pesante
luogo sopra 'l livello della circonferenza dovutagli, o che spianandosi alla sua naturai superficie,
del voto... s'alza o s'abbassa l'argentovivo. ojetti, ii-622
20. canna del camino: vano (o anche tubo) lasciato nello spessore dei
, che entra per loro, o caccia il fumo, o fa che egli
, o caccia il fumo, o fa che egli più velocemente se n'esca
canna. cantari cavallereschi, 219: o brutta puttanella / (e trasse lo
di quattro, il giorno, o sei, l'avide canne. straparola,
della valle, 97: andiamo, o figli d'israel, andiamo, / misere
a le voraci canne / di leon o di tigre, / famelica, irritata!
]... che aveva la canna o canale de'polmoni lungo due braccia.
fattamente ch'io credo che un dì o l'altro il rasoio gli caderà di mano
che deriva nella ves- sica del fele o della bile, che li sta appendente:
il miglio, lo stadio l'atto, o minimo, o quadrato, o duplicato
stadio l'atto, o minimo, o quadrato, o duplicato, e poi la
, o minimo, o quadrato, o duplicato, e poi la pertica, la
larga due, e profondo una canna o circa. parini, 675: havvi uno
-tremare come una canna: per freddo o per paura. poliziano, st
ma a foggia di piano inclinato, o a canna, come si suol dire.
tanta smania che penso d'im- pazzime o di creparne. insomma le stampe moderne
della canapa indiana (che ingerita, o respirata sotto forma di vapore, dà
dei mangiatori e fumatori di cannabis indica o hascisc. = voce scient.,
foglie e bei fiori gialli, rossi o aranciati (molte specie come quelle comprese
indica, vengono coltivate per ornamento, o perché hanno rizomi mangerecci). =
con foglie grandi fino a 1 m (o anche, in qualche specie, molto
quant'hanno in sé di dolce / o le canne di cipro o i favi
di dolce / o le canne di cipro o i favi d'ibla; / tutto
midollo e bollendolo se ne fanno torte o stiacciate grande come si vole, ma
campo le fraterne schiere / di pepe o di cannella o d'altro aroma /
fraterne schiere / di pepe o di cannella o d'altro aroma / fatai cagione,
d'altro aroma / fatai cagione, o di melate canne, / o cagion qual
cagione, o di melate canne, / o cagion qual si sia ch'ad auro
.. si fanno le sottomesse, o siano propaggini di viti di buona razza,
di buona razza, i cannai, o come altri dicono canneti. 2
salvini, 41-171: la palaia, o cannaiòla,... con un certo
che gli serve di base. cannarécchia o cannaréccia, sf. bot. specie
dell'agrimensore, ingegnere, architetto, o altri. cannéggio, sm.
.. un podere con un casone o composto di paglia o di canella da
podere con un casone o composto di paglia o di canella da visitar alcuna volta,
l'erogazione dell'acqua per uso pubblico o domestico. matazone da caligano, v-500-158
cannella propriamente detta, e il mastio o chiavetta. codesta appellazione di cannella,
(per lo più di legno, con o senza rubinetto) da cui si estrae
dal cannellino, dal cocchiume, o da qual si sia altro foro. paoletti
di un canale ben chiuso di lamiera o di quoio, il quale prendendo il vino
, che deriva nella vessica del fele o della bile. 9. attrezzo
giovani rami di vari alberi (spontanei o coltivati) delle regioni tropicali: cannella
in campo le fraterne schiere / di pepe o di cannella o d'altro aroma /
schiere / di pepe o di cannella o d'altro aroma / fatai cagione, o
o d'altro aroma / fatai cagione, o di melate canne, / o cagion
, o di melate canne, / o cagion qual si sia ch'ad auro tomi
piccolo cilindro scanalato, d'argento o di piombo, a uso dei chirurgi per
cannella, dal cannellino, dal cocchiume, o da qual si sia altro foro.
dicesi di qualunque piccola canna di vetro o di altro che si usa nei laboratorii
passar la vista nostra per un cannello o anco per un piccolo spiraglio. marino,
'cannelli ', due bocciuoli, o corti tubi di metallo, i quali,
sassetti, 125: vienci l'anile, o vero indaco, la lacca per tignere
fa'che 'l bucciuolo sia aperto, o ver tagliato da capo; e metti
muovere le mani per aprire il quaderno o per infilare il pennino nuovo nel cannello
paia riempirlo ora più ora meno, o per semplice ornamento, o per dare alla
meno, o per semplice ornamento, o per dare alla colonna scanalata una maggiore
colonna scanalata una maggiore solidità reale, o anche solo apparente. 9. tecn
col quale si fa bruciare idrogeno (o acetilene: cannello ossiacetilenico) nell'ossigeno
per ottenere saldature autogene, per forare o tagliare lamiere e corazze d'acciaio,
saldare', è un tubo di vetro o di metallo, irniente in becco sottile ricurvo
fiamma della lampada, e dirigerla sulla materia o parte di essa che si vuole arroventare
è qualche canto nata sghemba o avanzume di terreno che non riquadri,
più indocile alterezza, / sian cannibali o traci o garamanti. cattaneo, ii-
alterezza, / sian cannibali o traci o garamanti. cattaneo, ii- 2-223:
. xv), deriv. da caribi o caraibi (e per alterazione anche canibi
di canne (tenuto insieme con corda o con sala): per riparo,
da una quantità di piccole mazze rotonde o anche quadrate, dette caselle, poste alquanto
cannocchiali, si avvedevano di qualche stella o pianeta, che insino allora per migliaia
e tutti quelli che avevano un cannocchiale o buona vista distinsero con me, vidi
secondo che si guarda da una parte o dall'altra. palazzeschi, 1-210:
fatta da una tavoletta coperta con due o tre panni di flanella, e da uno
tre panni di flanella, e da uno o più tubi di ottone che per una
s'intende un cannocchialétto di madreperla, o che so, a fregi d'oro
con frequenti colpi d'artiglieria il nemico, o un luogo da esso occupato.
morte di un di loro per rappresaglia; o consegnandolo all'ira giusta del popolo.
si meni per condotto murato, o per cannoncelli di piombo. d. bartoli
di ravvolgerlo in un cannoncino di latta o di stenderlo fra due assicelle di legno
: 'cannoncini', tubi di latta o d'altro metallo, i quali fermati contro
menano l'acqua fin presso al suolo o anche sotto di esso, in un condotto
montagna, e viene trasportato da muli o da braccia d'uomini. ojetti, 11-459
canna, bagnando bene ogni formolo, o di legname o terra cotta che sia,
bene ogni formolo, o di legname o terra cotta che sia, perché si
e pestalo in su l'ancudine, o in su il porfido, tenendolo in una
, tenendolo in una gorbia, o cannone di rame, perché quando tu lo
intorno è la lunghezza del cannone, o vogliam dire la distanza che deve esser
, fanno le corna delle chiocciole, o i cannoni de i cannocchiali.
citolini, 419: il vischio, o da sole o d'acqua, i
419: il vischio, o da sole o d'acqua, i cannoni, le
per i cannoni: dare notizie imperfette o false. soldani, 1-54: l'
, / tratta da lor colubrina o cannone. cellini, 1-38 (106)
romba è di cannon che tuona, / o d'una mandra che barrisce ancora,
, iv-106: cannone « monstre », o « kolossal », o « fantasma
», o « kolossal », o « fantasma », o « cannonissimo »
», o « fantasma », o « cannonissimo », o « politico »
fantasma », o « cannonissimo », o « politico », o « gigante
cannonissimo », o « politico », o « gigante ». detto anche,
sodisfatte, come la calamita uno ago, o uno filo di paglia.
cannoneggiatóre, sm. che ordina o esegue un cannoneggiamento. bassani,
, 2-373: 'cannoniera ', barca o lancia da portar cannoni. d'annunzio
'cannoniere ', ufficiale di marina o sott'ufficiale incaricato nella nave dell'artiglieria
di acciaio. -tubo di ghisa o ferro (nelle costruzioni metalliche) entro
trinci, 1-261: si diradano, o, come altri dicono, si scannellano
fusto di canna (per connettere graticci o ripari, per sostenervi piantine o viti
graticci o ripari, per sostenervi piantine o viti, per costruire la zampogna, per
costruire la zampogna, per fare gabbie o altri oggetti); paglia per sorbire una
rappresenta a vivi colori il vesuvio, o un uomo presso una marina, con
marina, con la pipa in bocca, o un'altra finestra con una balaustrata bianca
(della camera da letto maggiore, o del guardaroba) l'apparato per l'
prora e poppa uguali, con uno o al massimo due vogatori, che usano
due vogatori, che usano la pagaia o remo alla battana (ed è tipica delle
scava / nell'arbor le canoe, o marchia il gregge. leopardi, ii-579:
2. sport. imbarcazione da turismo o da regata (e può essere rigida
da regata (e può essere rigida o smontabile): lunga circa 5 m
verri, i-162: « ogni frase o parola poco intesa per tutta l'italia,
ed io, sebbene pochissimo paladino, o per amore o per forza piego la testa
sebbene pochissimo paladino, o per amore o per forza piego la testa. pea,
umane. 2. elenco di autori o di opere considerati come modelli da seguire
: i decreti conciliari in materia dogmatica o disciplinare. giovanni dalle celle
le cose stabilite ne'canoni ecclesiastici, o a dogmi, o a disciplina e riforma
canoni ecclesiastici, o a dogmi, o a disciplina e riforma appartenenti. vico
6. dir. prestazione annua in denaro o in derrata, temporanea o perpetua (
in denaro o in derrata, temporanea o perpetua (quale corrispettivo del godimento di
godimento di un bene preso in affitto o in locazione). vico, 347
che egli commette per cavare frutto dal podere o dalla miniera? boccardo, i-431:
sono proprietà del comune, il quale, o le affitta a compagnie di pesca per
a compagnie di pesca per un annuo cànone o le amministra per suo conto. bocchelli
. composizione contrappuntistica in cui un tema o soggetto, presentato da ima voce vocale
soggetto, presentato da ima voce vocale o strumentale, viene ripetuto, a una
certa distanza, da un'altra voce o da più voci che si imitano l'
, che l'era accanto sulla tavola, o nel grembiule blu cozzante assai con la
, li prelati principali della provincia, o vero alcuno delli vicini raccomandava la chiesa
piene di sdegni,... più o meno lodevoli,... con
lodevoli,... con gusti più o meno canonici od adamitici, donne di
: dove e'si tratta delli sacramenti o altre cose sacre, è più materia teologale
del diritto canonico. -età canonica (o sinodale): l'età minima di
-impedimenti canonici: quelli che rendono impossibile o nullo il matrimonio. -anche con riferimento
matrimonio. -anche con riferimento a elezioni o nomine ecclesiastiche. -visita canonica: quella
sparuto del suo collare, reverendo. o forse... son io venuto
titolo puramente onorario) dei capitoli cattedrali o collegiali (1canonico secolare: e ha
vescovo, ecc.). -canonico prebendato o titolare: canonico secolare che oltre all'
di un canonico titolare impedito per vecchiaia o malattia. -canonici onorari: senza prebenda
non potendola trovare, dicea: « o tu non me l'arrecasti, o io
« o tu non me l'arrecasti, o io te l'ho renduta ».
d'uno abbate, che vi teneva imo o dua cappellani; papa eugenio glie la
ch'e canonici, quando il loro arcivescovo o vescovo muore, ragunati insieme conferiscono il
cento canonici gli stalli, / mugola « o belle torri de la mia cattedrale,
coscienza, che le materie de'giudicii, o altra cosa ne'canoni compresa.
medio evo? ella restituisce l'impero, o lo combatte; ella benedice la cavalleria
combatte; ella benedice la cavalleria, o la scomunica; ella favoreggia i comuni
scomunica; ella favoreggia i comuni, o gl'invade; ella canonizza i dotti
invade; ella canonizza i dotti, o gli brucia. 2. per simil
rinvestir la porpora è tratto da toro o da bufolo. basta ch'ella sia
santo: e dicovi indubitatamente, che o in terra o in cielo il vedremo canonizzato
dicovi indubitatamente, che o in terra o in cielo il vedremo canonizzato.
egizio (di pietra, fittile o ligneo) nel cui interno erano
affacciarsi al davanzale d'una edicola votiva, o solle varsi sul cubito dal
sul cubito dal coperchio di un'urna, o venir su col capo dal rozzo
minatore; operaio addetto alle miniere o alle fornaci. targioni tozzetti,
. guarini, 222: voi, / o devoti pastori a la gran dea,
/ ed ecco suona, e come fiamma o vento, / l'uno di qua
, x-2-11: io di quassù tintesi, o pellegrino / canoro spirito; e desiai
, fra noi pompa novella, / o se ti mostri altrui leggiadra e bella /
se ti mostri altrui leggiadra e bella / o se spieghi talor carmi canori! redi
paglia tondo e basso, per uomo o per donna).
10-118: ogni mattina si vendea in tre o in quattro canove per sesto di peso
da una cànova di vino escirono cinque o sei facchini con i bicchieri in mano
, mi ritrovo / sotto una scala o in cànova o in cucina / o sotto
/ sotto una scala o in cànova o in cucina / o sotto un desco
scala o in cànova o in cucina / o sotto un desco. d. bartoli
che no, alquanto dell'amarognolo, o per lupini, o per altro di che
dell'amarognolo, o per lupini, o per altro di che fosse mischiato il grano
far canova, magazzino, fondaco, o far munizione di vettovaglia. 5
anche le mani, come strofinaccio o cencio, come grembiule da cucina).
respirare, e un abito di canevaccio o di romagnuolo. garzoni, 1-489: e
rina, la lubiana, la canevazza o lombarda. carletti, 178: in
: in caso di morte di padre o madre, mentre sono in qualche governo
ima pezzuola di seta delle peggiori, o dica alle donne di prestarmi un canovaccio
a destra tante ballette di canovaccio nero o bruno, piatte come cassetti, a sinistra
tesi su quattro bacchette e, ogni due o tre sacchi, una donna che disfa
tela a tessuto rado (usata per ricamarvi o fare tappeti, ecc.).
traducendo sgarbatamente il canevas francese: dimentiche o schife che in italiano si dice 'filondente
in italiano si dice 'filondente 'o * filindente '. rigatini [in tommaseo-rigutini
le cucine. 4. fodera o rinforzo negli abiti. tommaseo [s
del dialogo) della commedia dell'arte o a soggetto. 6. figur.
cantiniere. nei conventi: il frate o la monaca incaricati della dispensa.
d'alcune case nelle quali il canevaro o 'l dispensiero sene porta con le chiavi
ancora di sovvenire a'bisogni della famiglia o agli appetiti de'padroni e degli amici
frequente 'vinaio'. guerrazzi, ii-179: viltà o ferocia non monta, a patto che
come lo vedete con la vostra fantasia, o descrivetemi l'impressione che produce sopra di
quando la battaglia ha i capitani, o i caporali che guidano le squadre o alla
, o i caporali che guidano le squadre o alla destra, e questo si chiama
questo si chiama cansare a man destra, o alla sinistra, che si domanda cansare
per una terza, ma per una quinta o un'ottava, purché le procedano elegantemente
strofa; e non era già una tragedia o un poema, era ima composizione lirica
non cantabili (e ci riusciva poco o troppo!). -per simil.
sua anima, su un tema cantabile o declamato, inconclusivo e già quasi esaurito.
mus. nella didascalia musicale, composizione o brano molto melodico. tommaseo [s
, e sotto a qualche verdura, o di rimpetto a un cotal ventolino con
un petrarchino in mano a cantacchiare: 4 o passi sparsi'? p. del rosso
: 4 cantafèra 'è cantilena noiosa, o in versi o in prosa canora
'è cantilena noiosa, o in versi o in prosa canora, e cantacchiata
turbin di maggio sopra ondeggianti piani; / o come quando wagner possente mille anime intona
core. panzini, iii-497: o silvaplana, dolce nome, sei ancora cosi
non è in un congresso il cerimoniale, o la mano tra ambasciadori di varie corone
, un cantante, busca quanto / diciotto o venti consiglier di stato. manzoni,
3-214: l'avrei creduta una attrice o cantante: ma nel vestire,
le convegna cantare per detto del signore o della madre o dalle sue compagne pregata
per detto del signore o della madre o dalle sue compagne pregata un poco prima
: ergasto solo senza alcuna cosa dire o fare, appiè di un albero, dimenticato
ombra e qual d'un monte / o giuoca o danza o fa cosa non vile
qual d'un monte / o giuoca o danza o fa cosa non vile.
d'un monte / o giuoca o danza o fa cosa non vile. castiglione,
a sorvegliare il tresette di monsignore, o intento ad accarezzare marocco, il cane
5. per estens.: di uccelli o di altri animali che emettono suoni più
di altri animali che emettono suoni più o meno armoniosi (cicale, grilli,
. prati, ii-322: semina o mieti, / quando la gru che naviga
/ con suo fil te ne avverte, o la cicala / che con la
, 32: tu non ti levi, o fratei mio. d'amore / cantan
di oggetti che dànno un suono squillante o secco, o stridono o scricchiolano,
dànno un suono squillante o secco, o stridono o scricchiolano, di un motore
un suono squillante o secco, o stridono o scricchiolano, di un motore che funziona
questa frasca di querciolo nella boscaglia o di questo ciliegio che « canta * scarlatto
null'altro amante / uso di bene amare o trapassante. guittone, ii-276: né
molti guai. iacopone, 76-2: o iubelo del core, che fai cantar d'
cantare, altro che delle sue miserie o cattività. stefani, 1-37: secondoché canta
forse pensavo di cantare in rima, / o di ritraimi da ogni altra stiera.
del pubblico; bisogna pensarne seco stesso o cantarne nell'alata poesia che ragiona con gli
dire, per insipienza e imprudenza, o perché costretti con la violenza);
non andarono cantando. prati, ii-4: o ersilia mia, ti cantano / nel
del quale non che si prendesse noia o sdegno, se ne gloriava, facendo
le arie battendole in scena col ventaglio o col piede. muratori, 7-v-17: tanto
del sagrestano. carducci, 711: o belle torri de la mia cattedrale,
aperto mare / canta il tuo canto o genova. 14. per simil.
si canta presente l'imperadore, o quando alcuno cavaliere capitalmente è punito, perché
, 1-310: amo le tue canzoni, o vecchio organetto scordato / da un monco
sannazaro, 1-54: or, poi che o nulli o pochi ti pareggiano / a
1-54: or, poi che o nulli o pochi ti pareggiano / a cantar versi
ed aspro; e nel legger le catilinarie o le verrine, naturalmente fiutando l'aria
. monti, 1-1: cantami, o diva, del pelide achille / l'ira
0 filosofico, che è un'astrazione mentale o intellettuale della vita. l'ariosto se
: il mio paese è l'italia, o nemico più straniero, / e io
io li cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, /
cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte
, e l'ho terminato con dirgli, o che esso non aveva ben letto le
aveva ben letto le lettere di zorzi, o che aveva avuta la disgrazia di non
semplice, aperto senza sentore di scappavia o di gergo cancellieresco. nievo, 158
», qual si fosse il contenuto o, come dice un poeta, « siccome
-cantare a orecchio: segnando istintivamente o a memoria il motivo musicale, senza leggere
musicale, senza leggere la musica (o senza conoscerla). -cantare a qualcuno
53: io gli cantai il mattutino che o volevo ritrovarmi ancor io al gaudeamus nel
ritrovarmi ancor io al gaudeamus nel letto o che io ficcherei il coltello.
non sarà oggi sarà dimani, ma o prima o poi, chi semina la morte
oggi sarà dimani, ma o prima o poi, chi semina la morte raccoglie
tuono, non avendo riguardo se cade ben o male ciò che dicono.
cicala. v-296: io da due o tre giorni sto assai meglio, e se
c'è la rete da uccelli grossi, o non ci s'immischia di nuovo
cantar preciso. maestro alberto, 80: o cantarèllo1, sm. ittiol. nome veneto
propria allegria mandano a pascolare alla tavola o sull'onore degli altri. gli era
, che inanzi al giorno a filare o a tessere si lieva, dal sonno si
e ceppi. aretino, 2-32: o turba errante, io ti dico e ridico
de versi; con questo che cantando o vegnano a deiettare, o vegnano a
questo che cantando o vegnano a deiettare, o vegnano a giovare, o a giovare
deiettare, o vegnano a giovare, o a giovare e deiettare insieme. campanella,
sogliono darsi per la scelta del libretto o sia deff'argomento, quasi niuno per la
insetto coleottero, della famiglia meloidi o vesicantia (lytta vessatoria), di
poliziano, 1-460: ciascun segua, o bacco, te. / io ho
libre, che fanno un cantaro, o una carica. boccardo, 2-309: cantaro
nelle piazze (in occasione di fiere o feste paesane) storie in versi su argomenti
storie in versi su argomenti leggendari storici o della cronaca che abbiano particolarmente colpito l'
mus. composizione vocale eseguita da uno o più solisti, con o senza coro,
da uno o più solisti, con o senza coro, con accompagnamento strumentale,
con accompagnamento strumentale, costituita da una o più arie con i relativi recitativi (
con gli amici e alle dieci o dieci e mezzo a letto e daccapo.
, da gole ricolme e cantative, o garrule come doccia che sgrondi, promulgavano
che sgrondi, promulgavano risate piene, o gorgheggi e ricùrcule di filomele in amore
s'egli avverrà che quel ch'io scrivo o detto, /... /
.. / dalle genti talor cantato o letto, / dopo la morte mia viva
, 680: i santi per quel poco o per quel molto che fanno, si
fanno, si contentano di un vespro o di una messa cantata. carducci,
monti, x-2-294: ma dove, o musa, di sentiero uscita / ti
e letter. chi canta (per diletto o per esprimere un sentimento di gioia,
che a que'tempi era ottimo cantatore o sonatore, fu amico, ed ebbe sua
probo giudice od anche ad un guttemberg o ad un galileo. settembrini, 1-45
omero cantatore delle sue lodi, altrettanto o più teneva egli il suo genitore felice
con lamentevole canto accompagnato dalle tibie, o al letto de'morti, o al portargli
tibie, o al letto de'morti, o al portargli al rogo, formavano un
chi canta canzoni da lui stesso scritte o musicate. montale, 4-337:
mi volesser metter la casa a romore o arricchirmi d'uova. qualche nuova cosa
cantéppola che, quel dì, non senta o non m'avvenga qualche cosa mai pensata
... i nostri genitori o le serve luogotenenti, sgomentati della nostra
collocate le une sopra le altre tre o quattro cassette lunghe che si tirano fuori
e le sole parti visibili sogliono essere impiallacciate o anche ornate d'intarsiature. d'azeglio
nelle acque e dipoi termina in aria o in terra... tali sono i
maniere di zanzare, molte di libelle o cevettoni, alcune canterelle, e scarafaggi,
a piccoli gruppi uno accanto all'altro o in cerchio; poi stavano zitti,
sentire parlando ad alta voce... o, se non
c'era nessuno, tossicchiando o canterellando qualche canzone in voga.
e filli, / d'alessi o coridone / (invenzioni sciocche), /
, carogne, cante relli o cessi, / chi n'ha per masserizi'
cessi, / chi n'ha per masserizi'o men viaggio / non vien a
uccello, un grillo, una cicala, o un altro animale).
letter. componimento poetico di contenuto religioso o anche narrativo, in uno o
o anche narrativo, in uno o più canti. a. pucci,
èva! qual è delle egloghe latine o greche da preferirsi a quella cantica?
-tr. foscolo, iv-319: o! la canzoncina di saffo! io vado
leggendo: né così io vaneggiava, o teresa, quando non mi era conteso
settenne giuseppe ii, grand'uomo sbagliato o tradito dai tempi. verga, 4-135
gorgogliare, mormorare (acque che scorrono o altri liquidi). pascoli, 229
di tono solenne (in origine cantato o declamato da una sola persona e in
salomone, questo fu da lui, o dalla chiesa dopo lui, intitolato per eccellenza
i tripudi, / ed essi tutti o coi lor fiocchi in testa, / o
o coi lor fiocchi in testa, / o con gli ancili e con le tibie
. monti, x-3-316: rammenta, o nume, i cantici / che per tua
. 3. canto degli uccelli o di altri animali (grilli, cicale
. 4. il suono melodioso o festante che si eleva da uno strumento
cantière, sm. marin. opificio o stabilimento scoperto ove si costruiscono, si
scoperto ove si costruiscono, si allestiscono o anche si riparano le navi; arsenale
di abbattimento: la parte della miniera o della cava, dove vengono estratti i minerali
impresa commerciale, di un'opera artistica o letteraria, di un programma politico.
una nave, di un'impresa commerciale o anche di un'opera artistica, di
, cantiere angusto, non bene fornito, o con pochi lavori. =
cavalletti di sostegno delle navi in costruzione o riparazione ». cantile, sm
, che trave, tavole, prufile, o cantile, chianche! =
modulazione monotona e strascicata di chi parla o legge o recita; particolare cadenza di
e strascicata di chi parla o legge o recita; particolare cadenza di un dialetto
letteratura è comunemente creduto la cantilena o canzone di ciullo (diminutivo di vincenzo)
che è simile, per l'intonazione o la modulazione, a una cantilena;
la bibbia, e cantilenò un versetto o due, figurando di leggere.
gli ebrei per leggere testi liturgici o brani in prosa della bibbia. =
che permette di mantenere fresco il vino o altro liquore mediante ghiaccio o neve
vino o altro liquore mediante ghiaccio o neve posti in un vano situato all'interno
nel quale si mettono pezzi di ghiaccio o di neve, per rinfrescarlo. puoti,
cantimplora ', vaso per tener vino, o simili liquori a freddarsi con diaccio.
sf. locale a volta completamente (o solo in parte) sotterraneo, adibito alla
, adibito alla conservazione, all'invecchiamento o anche alla lavorazione del vino; parte
che serve come deposito di materiali vari o alla conservazione del vino o di
vari o alla conservazione del vino o di altre provviste. folgore da san
, ii-252: e se io menassi cinque o sei compagni a bere in cantina,
gatto che sparisce in una cantina o in una chiavica. pavese, 89:
5. ant. la quantità di vino o d'altro liquido conservati in una cantina
cantina: scendere di tono nella recitazione o nel canto. montale, 3-74:
un'opera artistica, un ideale morale o politico, ecc.). giusti
bocca al servitore i modi del padrone, o portando in cattedra la commedia e la
. per un senso di solidarietà inconscia o attratto dal gusto d'osservare i miei compagni
soprattutto per armature leggere, per tetti o per soffitti. garzoni, 1-751
, 1-751: si trova poi la sega o da acqua, o da braccia,
trova poi la sega o da acqua, o da braccia, coi denti suoi e
dietro le quinte per illuminare il palcoscenico o l'ambiente retrostante. = deriv.
per tenere in ghiaccio bottiglie di vino o d'altro liquore. magalotti, 21-98
cantinetta ', vaso di metallo o di terra, in cui si pongono
in cui si pongono le bocce o bottiglie della mensa, circondate d'acqua man
man tenuta fredda col ghiaccio o colla neve; o anche vi si
tenuta fredda col ghiaccio o colla neve; o anche vi si tiene un vano
, nelle caserme, in case patrizie o nelle corti). buonarroti il giovane
2. chi gestisce una rivendita di vino o chi vi lavora come inserviente; vinaio
. dicesi anche chi tiene pubblica cantina o canova per vender vino. jahier, 123
. chi seguiva le truppe in guerra o alle manovre gestendo una cantina.
per lo più una misura ritmica e una o più tonalità; interpretazione vocale della musica
se nuova legge non ti toglie / memoria o uso all'amoroso canto / che mi
pregio è stato a'suoi tempi, o pure a nostri, per le maniere
de'fedeli (il coro) al prete o quando due cori si alternano nel canto
sveglio adesso che durante il giorno, o lo stormire degli abeti sotto il vento
stormire degli abeti sotto il vento estroso o, qualche volta, più raramente la tosse
3. composizione musicale per voci sole o accompagnate da strumenti; canzone.
. carducci, 740: marciate, o de la patria incliti figli, /
-canto nazionale: che interpreta sentimenti o fatti interessanti tutta una nazione ed è cantato
; in una composizione vocale- strumentale (o anche solamente musicale) la parte a
anguillara, 8-12: ma da marmo o d'acciar percosso alquanto, / puro
. ant. cantino (del violino, o di altri strumenti musicali).
al primo piano, è capace di cinque o seicento posti, con due file
arie. e il primo canto, o mascherata, che si cantasse in questa
in tanto. d'annunzio, ii-350: o tu che col tuo canto disveli agli
parti in cui si divide un poema o la cantica di un poema. dante
. cantico. iacofione, 64-1: o novo canto, c'hai morto el pianto
un brutto pezzaccio di pane ammuffito o un bel galluzzo di primo canto con
panciolle, zitto come un olio; / o tirando sbadigli a cantofermo.
formato da due muri, due pareti o due superfici che s'incontrano.
nel petto, metterci canavacci in dosso, o cacciarci le mosche dalle rene, andare
milizia, ii-200: * canto o cantone ', angolo interiore o esteriore
* canto o cantone ', angolo interiore o esteriore di stanza, o capo
interiore o esteriore di stanza, o capo di strada. p. verri,
ov'ella si sostiene, e riposa, o almeno diciamo che sono tre; ché
. papini, 79: presi pe'canti o cocche, o, come si dice
79: presi pe'canti o cocche, o, come si dice, pe'pellicini
amuleti e talismani, gobbi e comi, o bestiole di corallo e madreperla, noci
-canto vivo: angolo esterno retto o acuto formato da due facce piane (
dato danno a'canti vivi delli stipiti o simili con cignerli di funi. vasari,
: a te da canto / susurra, o donna, l'angelo caduto / tenebrose
varchi, 23-130: questo dio, o volemo (per non tirarci addosso
-farsi, ritrarsi da canto o da un canto: farsi da parte
d'intorno; allontanare (una persona o una cosa). ariosto, 29-8
che non possa esser -andare lesto o largo ai canti, volgere, voltare aivecchia
, rare volte la fa male, o almeno e'si duole del caso o di
, o almeno e'si duole del caso o di ogni altra cosa che di se
d'onde può venirti addosso un pericolo o una offesa non preveduta. e figuratamente:
lo lasci trascorrere in strada poco lodata o mal sicura. 10. spreg
di premere col dito l'un canto o l'altro dell'occhio, girandolo a
citema un suolo di ghiaia cantoluta, o di rena del fiume grossa ben lavata.
ant. rinforzo metallico usato per proteggere o anche per adornare gli angoli delle tavole
angolo ottuso, perché se lo fa retto o acuto dicesi cantonata. segneri, ii-107
natalizia. 2. ant. sostegno o ornamento che si pone negli angoli (
. parte, breve tratto di campo o di orto di forma triangolare, che non
se pur v'è qualche cantonata sghemba o avanzume di terreno che non riquadri,
. bartoli [tommaseo]: le cantonate o punte delle pile, che sporgeranno incontro
, i-106: ogni ordine di comici, o cosa che sia diritta ovvero risaltata ed
[s. v.]: pigliare o prendere una cantonata: dicesi di barroccio
prendere una cantonata: dicesi di barroccio o simile, che, svoltando troppo stretto,
camminava in su e in giù, o fermo a reggere una cantonata o un
, o fermo a reggere una cantonata o un lampione. pratolini, 9-201: le
di un locale, formato da due muri o pareti che s'incontrano.
s'imbandivano mense nella sala e in due o tre camere contigue; e s'accendeva
ogni ordine d'architettura tirato per consiglio o modello di questo artefice riuscì sempre ma-
marciapiedi le fiorivano incontro omaggi, o singoli o collettivi, di sguardi: lampi
fiorivano incontro omaggi, o singoli o collettivi, di sguardi: lampi e lucide
di pietra, di muro sgretolato (o d'altro materiale). giamboni,
nelle tasche dei lunghi cappotti azzurri, o rodono un canton di pane con la
angolare, usato come rinforzo e difesa o per ornamento. biringuccio [tommaseo]
parte remota, lontana di un paese o della terra. cavalca, 9-123:
10. tratto di strada ferrata o camionale affidato alla sorveglianza di un cantoniere
scudo; ognuno degli spazi vuoti, quadrati o triangolari, del campo. 12
che qualche plebeo... dicesse, o per isciocchezza o per tristizia, su
.. dicesse, o per isciocchezza o per tristizia, su pe'cantoni, che
favellando dice cose grandi, impossibili! o non verisimili,... s'usa
ch'io atterrito dalla loro autorità, o sbigottito dal profluvio dei loro creduli seguaci,
son rimasti ad aspettare che spiova, o svoltando il cantone della borsa,.
. stimo tutto uno abitar nella soffitta o nella cucina: un cantoncino mi basta
che si spicca da dietro un arbore, o dal cantoncèllo d'una fenestra, o
o dal cantoncèllo d'una fenestra, o sta come sculpito al ventre d'una tazza
[gli argini] di masselli o cantoni, com'al bisenzio per la
. milizia, ii-200: 'canto o cantone sasso grande atto a mettersi nelle
legno, simile a un piccolo armadio o a uno scaffale, a fronte piana
a uno scaffale, a fronte piana o curva, che, per la sua forma
innamorato] usa con una cantoniera, o ella lo assassina troppo, o ella lo
cantoniera, o ella lo assassina troppo, o ella lo ha cacciato di casa.
strada ferrata (cantoniere ferroviario) o di un tratto di strada ordinaria [cantoniere
ovvero lettore, ovvero il cantore, o e'se ne rimangano, ovvero siano
potesse arrivare al colmo qualche attimo prima o più tardi. 2. chi esercita
; cantante; chi canta per diletto o per passatempo. immanuel romano, vi-n-107
né di quelli, l'hanno di cantori o di cantatrici. marino, 4-95:
paragoni a una strofa logaedica di pindaro o a uno stasimon eschilèo, ti appare tutta
nacque. 4. uccello (o altro animale) dalla voce melodiosa.
, non torno. marino, 7-34: o che vezzose, o che pietose rime
marino, 7-34: o che vezzose, o che pietose rime / lascivetto cantor compone
. / or con la pace vostra, o raganelle, / il suon lo chiese
in cui sono disposti i rocchetti o le rocche da cui il filo
rintanava in un cantuccio pensando: « o come sono belle queste due parole: grazie
in qualche cantuccin d'uno stipetto, / o pur nel fondo di qualche sacchetto,
certe fettoline di pane confettato collo zucchero o con altro, ricotte in forno:
un crostino di pane da inzuppare, o mezzo cantuccio di prato nelle giornate di festa
2. pezzetto di pane (o di formaggio) tagliato dalla parte dove
1-337: 'cantuccio', chiamasi un mozziconcino o estremità separata da un pane di forma
gonardo, il canùgiolo, il citiso o avorniello, il dittamo, l'
; bian chezza di capelli o di peli. simintendi, 2-84
indizio della vecchiaia, ma le grinze o crespe o piè d'uccellino sono più
vecchiaia, ma le grinze o crespe o piè d'uccellino sono più certe.
frangia di filo metallico (generalmente dorato o argentato) attorcigliato su se stesso:
delle uniformi militari, per orlare bandiere o stendardi, per eseguire lavori di ricamo
per connettere le lastre a disegno geometrico o figurato, che costituiscono le vetrate.
= deriv. dallo spagn. cahutillo o canutillo (nel 1604),
), dimin. di canuto o canuto (sec. xiii) 'cannello
rar. sm. che ha i capelli o la barba bianca: una persona.
oh quanta speme / precideresti, o giovinetto, a noi / e al venerando
. 4. coperto di capelli o di peli bianchi (la testa,
longitudine di vita. alberti, 87: o stolti, o pazi padri, come
. alberti, 87: o stolti, o pazi padri, come volete voi che
sia di pietre bianche, e dure o rosse... o almeno canute.
e dure o rosse... o almeno canute. palladio volgar., 1-10
a questa età canuta) che appena due o tre sono oggi in italia, che
succede il diavolo cornuto, essere grottesco o piuttosto i diavoli che vanno in frotte
. intr. scherzare, ridere di qualcosa o di qualcuno; dire e fare per
v-47: se alcuno ci dice, o ci chiede cosa, la quale non
-farsi canzonare: attirarsi beffe, derisioni o critiche. giusti, v-207: fortuna
verità di ciò che si sta dicendo o facendo. -anche iron. tommaseo
timido; non can zonatore o vispo, come altre volte.
che mi doveano poi col tempo acquistare o celebrità o canzonatura. pananti, i-38
doveano poi col tempo acquistare o celebrità o canzonatura. pananti, i-38: prendendo
modo non si sapeva se faceva sul serio o per canzonatura. brancoli, 4-127:
altri discorrerebbe del piano d'una campagna o della spedizione d'una colonia. foscolo
d'una colonia. foscolo, iv-319: o! la canzoncina di saffo! io
leggendo: né così io vaneggiava, o teresa, quando non mi era conteso
di versi (endeca sillabi o endecasillabi e settenari), disposti e
che è concluso da un commiato o congedo, generalmente costituito da una
del sonetto non essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione di
essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione di stile volgare,
farei doni / più che d'oro o canzoni. alfieri, i-131: il degnissimo
certe sue canzoni di stile alquanto rettorico, o piuttosto chiesastico e gesuitico, ma di
. oppure qualche canzone cavalleresca, spagnola o francese. -canzone di gesta:
di ciullo? è una tenzone, o dialogo, tra amante che chiede e
in pregio è stato a'suoi tempi, o pure a'nostri, per le maniere
come fosse in fondo a un borro, o intonava motivi d'inni e di canzoni
per simil. modulazione vocale degli uccelli o di altri animali. lorenzo de'medici
esprima con poche parole; siccome canzone o diceria è un ritrovato che si esprime con
varchi, v-47: se alcuno ci dice o ci chiede cosa la quale non volemo
volemo fare, sogliamo dire: e'canzona o c'dice canzone. -essere
libito fan licito in lor legge? o! perché così comanda espressamente il capitolo.
alcuna quistione dubita sempre, e sempre o da beffe o da vero ripiglia le
dubita sempre, e sempre o da beffe o da vero ripiglia le medesime cose,
si dimanda in firenze la 'canzone 'o volete, 'la favola dell'uccellino
.]: c'è delle canzonettaccie sudicie o impertinenti, ma con qualche vivezza di
(e in genere era musicata per una o più voci). patecchio,
il giovane, 9-369: un intermedio, o qualche canzonetta / sentita ho su chitarra
qualche canzonetta / sentita ho su chitarra, o arpicordo. marino, i-32: avrei
tenebre, se alla qualità dell'opera o alla speranza della loda avessi voluto riguardo
le canzonette e frottole, gli strambotti o rispetti d'amore. panzini, iii-574
buon cittadino chi, invece delle insulse o sudicie canzonette dal volgo cantate per le
genere amoroso, di un solo o di vari poeti. grazzini,
il qual somiglia a la sua donna, o quelle altre tante somiglianze descritte ne l'
tante somiglianze descritte ne l'istessa canzona o pur in tutto quel leggiadrissimo canzonièro.
di madonna, l'angelico viso, o il castissimo e soavissimo sguardo di lei
masse squamose di colore bianco (o variamente colo rato se contiene
lino per azione di acque acide calde o fredde. = deriv. da
del gastrico di caolino a polvere, o magistero di bismuto (sottonitrato di bismuto
caorsa è una città di proenza, o vero in tolosana, secondoché si racconta,
salario, ma se d'altra parte sei o otto denari venisser loro alle mani,
sempre hanno ubidito; ma poniamo che o elementi o cieli o corsi che per niuno
ubidito; ma poniamo che o elementi o cieli o corsi che per niuno modo
ma poniamo che o elementi o cieli o corsi che per niuno modo facessero contra
in un luogo, vedendo confusione materiale o morale, sentendo rumori discordanti, o
o morale, sentendo rumori discordanti, o anco canti e suoni arrabbiati: 'che
ii-8-7: la poesia non può copiare o imitare il sentimento, perché questo,
capace, agg. che può contenere persone o cose; che ha lo spazio idoneo
dentro, la quale era capace di duo o tre persone, di modo che pareva
, di modo che pareva proprio un campo o stec cato fatto
animo con allegri pensieri, me ne andava o solo o con essa in visita
, me ne andava o solo o con essa in visita di vari luoghi.
atto a contenere gran quantità di cose o un buon numero di persone; ampio,
sì alta cosa. leonardo, 1-123: o stoltizia umana!... non
si mette la berretta a'piedi, o sul capo le scarpe. caro,
riferisce anche a una disposizione dell'animo o del corpo, alle qualità di un
de la caccia, non sarebbe unione o vero matrimonio, perché l'amor ferino e
comuni usi della vita, sono più o meno capaci di questa bellezza. cuoco,
da ambizione, da cupidigia, da intolleranza o da altro fine mondano e privato,
della signora zia. carducci, 126: o padri antichi, a'vostri petti degno
e tra i più capaci, erano chiamati o andavano dappertutto, e la loro vita
oneste non possono finire che così. o in galera, o all'estero, o
finire che così. o in galera, o all'estero, o costrette a ritirarsi
o in galera, o all'estero, o costrette a ritirarsi a vita privata.
non gli accade poi l'opera tua, o sopravengono anche impedimenti che fanno la scusa
tenere una determinata quantità di cose o persone; ampiezza, capienza.
del vaso, si metton dentro cinque o sei migliara del predetto olio, e
que'corpi, che vibrati, o battuti, si rispondevano quali in ottava,
. firenzuola, 47: che capacità, o di commodo o di religione, ha
: che capacità, o di commodo o di religione, ha in sé questo numero
a compiere un'azione; idoneità fisica o intellettuale, disposizione (allo studio,
particolare impiego, per un determinato risultato o fine. guicciardini, iv-289: io
condotte coi criteri già ricordati, nazionalistici o variamente classicistici, e le altre condotte
le altre condotte coi criteri di una o altra credenza o chiesa religiosa. non
coi criteri di una o altra credenza o chiesa religiosa. non c'è dubbio
cose future, è pazzia parlare: o la scienza non è vera o tutte le
parlare: o la scienza non è vera o tutte le cose necessarie a quella non
necessarie a quella non si possono sapere o la capacità degli uomini non ci arriva
qual volta il loro accordo è impossibile o almeno difficile al corto nostro intendere;
, ma anche ai chiamati già nati o da nascere da matrimoni contratti prima della
vetro. -capacità di un accumulatore o di un condensatore: la quantità di
non ben capacitino gli animi di chi legge o chi ascolta. fagiuoli, 3-2-230:
con esso un abboccamento per capacitarlo, o che mi diciate se il canone offerto si
dire: donna, sii felice, o t'ammazzo. borgese, 1-107:
che quella tal cosa possibile sia o sia stata. capacitività, sf
in casa non che gorbie, o tozzi, o capaguti, o altri ferri
casa non che gorbie, o tozzi, o capaguti, o altri ferri somiglianti
gorbie, o tozzi, o capaguti, o altri ferri somiglianti, ma né
somiglianti, ma né ancora bastoni o mazze appuntate. = comp.
, cioè lasciano loro più rampolli o tralci, ognanno, a capo
provvisorio (e anche come abitazione o come ricovero per il bestiame)
car bonai, dai contadini o dagli alpinisti. - per simil.:
che i bassi tetti delle rustiche chiesicciuole o le umil vermene de'teneri lentischi. tansillo
bifolco, / chiuso nell'umil sua casa o capanna. marino, 234: felici
ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli distesi, o
giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli distesi, o topponi; e balie
o guanciali, o lenzoli distesi, o topponi; e balie e altre donne
dire, un piccolo mucchio di case o capanne di legno, coperte di foglie di
in muratura, per riporre gli attrezzi o i prodotti agricoli. nuovi testi fiorentini
che la provvidenza del club alpino, o l'accortezza di qualche albergatore, costrusse
nei moderni tempi, fuori delle cucine o fucine di metallo, non sono più in
ungere il dente, / e dire: o corpo mio, fatti capanna. note
opera; ovvero se la tempesta, o alcuna fiera, o altra sì fatta cagione
la tempesta, o alcuna fiera, o altra sì fatta cagione non lo caccia;
in silenzio nella sua capannétta informe, o all'aperto, o nelle rotture e
sua capannétta informe, o all'aperto, o nelle rotture e caverne delle rupi e
ove tu pasca, e mai per vento o grandine / la capannuòla tua non si
2. mucchietto di tre noci o birilli accostati su cui è posata un'
su cui è posata un'altra noce o birillo (che deve essere colpita dai
, giocando con loro alle capanelle, o con simili giocolini. note al malmantile,
al malmantile, 272: alle caselle o capannelle. mettono sopra ad un piano tre
altro nocciolo e questa massa dicono casella o capannèlla; e fatto di esse il
parlano fra di loro sulla pubblica via, o ascoltano un oratore improvvisato, o leggono
, o ascoltano un oratore improvvisato, o leggono e commentano giornali, manifesti,
) in cui si appostano i cacciatori o dove si riparano i contadini che stanno
a forma di cupoletta, per terrazze o giardini; chiosco, edicola. -anche
sm. ampia e spaziosa capanna o tettoia per riparare il bestiame, conservare
fabbricarsi malamente un capannon di paglia, o '1 pastore nel piantar male una steccaia
macchine, attrezzi, ecc., o per riporre merci, o anche per
ecc., o per riporre merci, o anche per l'esercizio di attività artigiane
anche per l'esercizio di attività artigiane o industriali. barilli, 2-203:
, ramoscelli fronzuti, ovvero di scopa o d'altra stipa, o anche trùcioli,
ovvero di scopa o d'altra stipa, o anche trùcioli, con cui tra palco
sottoscritto; sicuro, / per forza o per amor la piglierete. =
di sarmenti per il rogo dei condannati o dei cadaveri; anche per il rogo
i ragazzi con cui non si ragiona, o come i pazzi ragionanti. =
fontanella della gola, quel non rispondere, o risponder secco secco, come per forza
/ per tutto quel ch'il vulgo teme o ama. varchi, 18-2-91: potentissima
di dignità, opposte sempre alle furie o alla ferrea ostinazione d'un giovane caparbio
, al carattere di una persona, o anche a un oggetto personificato.
indole mia altera, salda, leale; o piuttosto ineducata, caparbia, imprudente,
bronzino, 1-419: caparbiacci, caponi o capassoni, / e certi caparbiuoli o
o capassoni, / e certi caparbiuoli o caparbietti, / quei che son matti,
forse nata dai capi delle robe, o sia del meglio che si sceglieva. leopardi
capo, cioè cosa per cosa, o scegliere un capo, ossia una cosa,
ossia una cosa, fra altri capi o cose. sinisgalli, 6-30: capare un
sm.). somma di denaro o quantità di cose fungibili che alla conclusione
dice si troverà qualche cosa di buono o se il venditore di questa ne ha tuttavia
l'esecuzione d'un contratto, sia civile o sia commerciale. carducci, i-1127:
vendere con ribasso... villano o baronessa la caparra è quella che conta.
semplice assereto / che, distolto da rògito o caparra / e posto sopra il cassero
: ho già presi e caparrati quindici o sedici muli, che bisognano per condurmivi,
], cavando la lor capassa intera o mezza con tutte le lor barbe e
. grande vaso di creta a due o tre manici, per conservarvi olive o altro
due o tre manici, per conservarvi olive o altro. ventura rosetti, 4:
che non sapete pure se siate vivi o morti, volete disputare di cose che
tu sei. caro, i-150: o che diresti, capassóne, se 'l petrarca
con una capata all'in- nanzi indicante o disprezzo o nausea infinita. 3
capata all'in- nanzi indicante o disprezzo o nausea infinita. 3. locuz
: venire a contrasto con una persona o una cosa troppo più forte, contro
natio senza rimanere obbligati a nessuno, o crepare di stento a loro comodo,
un luogo', andarci un poco; affacciarvisi o per vedere o per faccenda.
poco; affacciarvisi o per vedere o per faccenda. serao i-56: tutti i
e le frequenti capatine notturne in questa o quella casa pandemia si alternavano con ritmo
notizie ghiotte primizie, innamoramenti all'orizzonte o in pieno meriggio [ecc.].
, ricavata dalla prima pettinatura del lino o della canapa (e viene usata specialmente
che chieggo se non lino, stoppa o capecchio da filare. cellini, 1-117 (
tessera, i ferri di diverse sorti, o da cavallo, o da mulo,
di diverse sorti, o da cavallo, o da mulo, o chiappe di
cavallo, o da mulo, o chiappe di bue, o ramponato, o
, o chiappe di bue, o ramponato, o sramponato, o da
o chiappe di bue, o ramponato, o sramponato, o da ghiaccino.
bue, o ramponato, o sramponato, o da ghiaccino. = voce dial
caraffa), di legno, bronzo o terracotta, fornito di manico, che
trovarse a quel rumore, / sciugatoi'capella o vetta / non trovava a quel furore
per la riga del melone o diciamo per lo ciuffetto, e per la
1-262: non usare le affettate conciature o capellature di teste, dov'appresso de
posticcia, ma bensì di zazzera, o capellatura naturale. salvini, 39-v-23ó:
, sono i capelli). o. rucellai, 2-2-14-249: chi ha le
ha bianche, questi l'ha capelline, o bigie, e altri in que'mezzi
, soprattutto nel sesso femminile: liscio o lanoso, rigido o ricciuto; il
sesso femminile: liscio o lanoso, rigido o ricciuto; il colore varia dal biondo
sfumature; con la vecchiaia, o in condizioni particolari, diviene bianco).
più biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino. simintendi [ovidio
e d'ogni tempo, come che piovesse o nevicasse, andava con il capo scoperto
: non so s'io deggia dir corda o capello, / sottil così che si
che si distingue apena / se sia filo o sia nervo, arteria o vena.
sia filo o sia nervo, arteria o vena. d. battoli, 34-282:
male / tenerlo pe'capegli / e sbigottirlo o ritirarlo in parte, / io lo
. egli, appena ha varcato di tre o quattro passi la soglia, si volta
lunghi càmici di satin rosa, bianco o azzurro, ravvivati di fiocchi fiammanti.
il mondo, non che il bargello o i birri abbiano avuto mai di me né
quelle che fanno il motto freddo, o che paia che siano tirate per i
che siano tirate per i capelli, o vero, secondo che avemo detto, che
qui proprietà non solamente quella che, parlando o scrivendo, non usa parole improprie,
angiolieri, 33-9: ché solamente du'o pur tre capegli / contra sua voglia
percuotere la faccia / di bella donna, o romperle un capello. berni, 14-3
imitazioni le più fedeli nel genere letterario o nelle arti, ecc.; ragguagliate cogli
si usa in ogni congiuntura di paragonare o misurare una cosa coll'altra, non
: non si dorme sulle panche / o poveta capellone / porta fuori le tue
capelli molto lunghi come segno di protesta o per distinguersi nei confronti del costume di
guardava al poeta; se era vecchio o giovane, bello o brutto, calvo
; se era vecchio o giovane, bello o brutto, calvo o capelluto, grasso
giovane, bello o brutto, calvo o capelluto, grasso o magro: dove nato
brutto, calvo o capelluto, grasso o magro: dove nato, come cresciuto
vedono andar attorno certe vecchie pittorescamente rugose o certi omaccioni trasandati e capelluti. -figur
capelvenere ne'vomitorì degli anfiteatri a pompei o pozzuoli; fare echeggiare paurosamente di risa
delle capestrarie. guerrazzi, i-107: egli o punto nella sua vanità, ovvero già
: i teologi gallicani coi sottigliumi concettuali o verbali, e colle dialettiche loro capestrerie
3-878: non si volgono a destra o a sinistra, se non secondo la
lezione e raggione che gli dona il capestro o freno che le tien per la gola
freno che le tien per la gola o per la bocca, non caminano se non
, le dissimulazioni, le epoche di cercarsi o di fuggirsi, o di far l'
epoche di cercarsi o di fuggirsi, o di far l'uno o l'altro insieme
fuggirsi, o di far l'uno o l'altro insieme colle carte da visita
fra lor capitali, è con la mannaia o 'l capestro: cosi decapitati o strozzati
mannaia o 'l capestro: cosi decapitati o strozzati i malfattori, pagano il suo
! / per flagelli e capestri, o cordaio, l'acre / canape torci *
se una palla non lo colpì o il capestro non lo raggiunse. slataper,
,... anzi mezzo morto, o più tosto sopravivendo a me medesimo,
rinato dopo la morte mia, o per dir meglio col capestro al collo,
capétto, sm. raro. persona o carattere capriccioso, ostinato.
suo gran fabbricatore data non quadrata, piramidale o cilindrica, ma circolare, molte
di capevole ingegno, né leggeste giamai o udiste dir cosa che non la vi ricordiate
domandò al santo dove mai troverebbe la capezza o la briglia della giumenta che serviva a'
« tieni la lingua a te o ti ciancico la capezza, falso e spia
poco di paglia; i capezzali sì erano o pietra o legno. machiavelli, 205
paglia; i capezzali sì erano o pietra o legno. machiavelli, 205: [
sul capezzale i grilli d'uno scialle o d'un ganzo. pascoli, 146:
, collaretto. sacchetti, 178-89: o quante usanze per la poca fermezza de'
. monticello di sabbia depositato dal mare o da un fiume. targioni tozzetti,
, sf. archit. ant. sporgenza o corona sulla sommità di un muro
dell'uccello, le lor capezzate o corone sarebbero state sollevate, e
che si pone sullo schienale di poltrone o divani. 2. marin.
capezzoli. d'annunzio, iv-2-236: due o tre agnelli saltellavano su le gambe lunghe
,... senza rilevarsi in papille o capezzoli; conforme ho osservato, che
, come le forme delle dita, o dei capezzoli delle capre, i neri serrati
di garanzia per un'operazione di mutuo o di ipoteca. arila, 80:
si servono per dire la * capacità 'o * sufficienza 'di una cosa.
'chiudano tra sé il fuoco, o siano 'chiudi-fuoco '». capigiallo
, ma non però di manera feminile o vana, né più in una cosa
alberti essere meglio detto * capellatura 'o * capigliatura '. tommaseo [
stritolano solamente per la lunghezza di due o di tre dita traverse; rimanendo il restante
in ogni luogo (un'organizzazione industriale o commerciale). e. cecchi,
capillari: vasi sottilissimi, diffusi più o meno fittamente in ogni tessuto, attraverso
nell'organismo vivente mediante il capiuaroscopio (o un comune microscopio).
ha per 10 più un'intenzione spregiativa o scherzosa). bocchelli, 2-326:
primo in una corsa ciclistica a tappe o nella classifica di un campionato. =
questa prima voglia / merto di lode o di biasmo non cape. idem, par
che, ridotte le otto [battaglie o schiere] insieme e, di poi,
, le dieci insieme, cappiano, o quando sono otto o quando sono dieci,
, cappiano, o quando sono otto o quando sono dieci, in quel medesimo
: non vi cape nell'animo [o pittori e scultori] di esser maestri d'
scoperta da lontano la cima di un monte o di una foresta, o cosa tale
un monte o di una foresta, o cosa tale, non capiremo in noi stessi
/ stettero immobili senza a lui fare parola o domanda. / bene egli tutto capì
parlava rapidissimo e in modo ellittico, o per cenni: imponeva a tutti i
imposizione su ciò che si è raccomandato o ordinato. -capire una cosa per un'
, costringere. 5. come esclamazione o intercalare per fermare l'attenzione sulla cosa
? varchi, v-61: quando alcuno o non intende o non vuole intendere alcuna
v-61: quando alcuno o non intende o non vuole intendere alcuna ragione che detta
specie di minestre, come la suppa o grassa, o magra, o capirotta,
, come la suppa o grassa, o magra, o capirotta, o dorata,
la suppa o grassa, o magra, o capirotta, o dorata, o inglese
grassa, o magra, o capirotta, o dorata, o inglese, o acetosa
magra, o capirotta, o dorata, o inglese, o acetosa, o ad
, o dorata, o inglese, o acetosa, o ad altra sorte.
, o inglese, o acetosa, o ad altra sorte. = spagn
ant. chi si è rotto il capo o ha ricevuto una ferita alla testa.
.]: in una bottega di stovigliaio o di vetraio ci sono dei capirotti che
si rimandano alla fornace (oggetti rotti o inservibili). = comp.
comparisca di tal figura solamente nelle sue testate o capitagne, si continui il solco della
, secondo la qualità del diffetto, o più o meno punivano, ora con
secondo la qualità del diffetto, o più o meno punivano, ora con essilio ora
fosse querelato... per omicidio o altro delitto capitale,... non
1-262: non usare le affettate conciature o capellature di teste, dov'appresso de
, non di rado la spiantano, o alla men trista non ne accrescono i
porti ai sette vizi capitali, fermati tanto o quanto, e guardami. oriani,
dove i più de cittadini fossero spensierati o ribaldi, non potrebbe durare, il
alla morte de'preti si suole rubare o guadagnare qualche cosa, e io ho fatto
: capitale. è il fondo o la sorte principale, sopra di cui sono
sopra di cui sono fondati gli assegnamenti o l'entrate, che sono il frutto del
detto, quasi che egli sia come capo o principio di esse entrate. goldoni,
loro forma primitiva sia che le cangi o in altra merce più facile a conservarsi
facile a conservarsi e a cambiarsi, o direttamente in moneta metallica, o anche
, o direttamente in moneta metallica, o anche in un semplice segno e titolo di
tre categorie secondo che hanno una più o meno lunga durata: in prima linea
macchine, monete) che sono più o meno consumabili; da ultimo i capitali personali
conferire nella società per la sua costituzione o per il raggiungimento dei fini sociali.
ma io mi pensavo ch'egli avesse o maritato de'danari la sorella, o fattone
avesse o maritato de'danari la sorella, o fattone capitale. -fare un capitale a
. 2. insieme di denari o di beni posseduti da una persona,
tanto di gravezza, che è bisognato o che patischino nelle cose necessarie, o che
o che patischino nelle cose necessarie, o che consumino el capitale che avevano disegnato
posti a guadagno onesto potrebbe in dieci o in quindici anni fare un capitale da
chi non ha un capitale di cinquanta o cento mila scudi non è in considerazione
: questa voce capitale significa lo stato o sustanza d'uno; v. gr.
capitalista). pascoli, i-351: o patria, tu saprai tra i tuoi figli
che ove tu sia avventuroso, poco frutto o nessuno ti daranno poi quegli acquisti,
capitale ricchezza, figliuoli, istato, o alcune grande o onorevole preminenza
, figliuoli, istato, o alcune grande o onorevole preminenza, quante tu
, svolgendo le contradizioni dell'età capitalistica o borghese, succeduta a quella feudale,
'capitalizzare ': a un frutto, o ad una rendita assegnare in ragione di
classico si canta presente ltmperadore, o quando alcuno cavaliere capitalmente è punito, perché
ii-280: secondo ch'ei giudicava questo o quelli... più atti a
: si criò una compagnia di mille lance o circa, capitanata da lodovico cantelli
prima, quale sia più da temere, o d'uno buono esercito male capitanato,
d'uno buono esercito male capitanato, o d'uno buono capitano accompagnato da cattivo
dal pontefice. giusti, iii-296: o capitanata dalle corone, o capitanata dal
, iii-296: o capitanata dalle corone, o capitanata dal berretto, la discordia civile
sm. ufficio e dignità di capitano militare o civile; la durata dell'ufficio stesso
termine di paese; e a questo bisognava o terminare el paese vostro di nuovo o
o terminare el paese vostro di nuovo o pigliare de'termini suoi antiqui; e
con le potesterie, sendo li altri termini o troppo larghi o troppo stretti.
li altri termini o troppo larghi o troppo stretti. v. borghini, 1-2-476
luoghi, secondo che vi si manda o vicario, o capitano, o podestà.
che vi si manda o vicario, o capitano, o podestà. d'annunzio,
si manda o vicario, o capitano, o podestà. d'annunzio, v-1-916:
battaglia sanza niuno buono ordine di guerra o capitaneria. idem, 11-66: messer
leggenda di s. chiara, 78: o primiceria, o prima capitanessa delle povere
. chiara, 78: o primiceria, o prima capitanessa delle povere donne, la
, 1093: vi son cinque, otto o diece capitani di consiglio di guerra e
savonarola, iii-5: eccoci dunque, o diletti di iesu, qua in campo
altri uficiali che fanno statuti, scrivono o dettano [cose], per le quali
, e senza fare alcuno danno, o atto di guerra, domandassono per lo comune
cui ubbidivano tutti i combattenti della terra, o stranieri. manzoni, 54: il
popolo. -capitano di parte guelfa o di parte: magistrato, eletto nel
ora da questo ora da quello stato o città. -per simil.: persona
vicine, quando i ghiacci si spezzano, o si ammassano, è così orribile il
leggiere, siano esse cagionate da imprevidenza, o dall'imperizia dell'arte sua. bocchelli
privazione di viveri freschi, il beriberi o qualche altra maledizione di epidemia tropicale,
ha il comando di una nave mercantile o da passeggeri. -capitano qualunque: nei
: comandante di nave, da guerra o mercantile. -capitano delle galere, delle
maggior numero di incontri nella squadra (o che ne è il migliore) a cui
, rinnovasse le ritrosie del casto giuseppe o d'ermafrodito verso la putifarre o la
casto giuseppe o d'ermafrodito verso la putifarre o la salmace? c. e.
in corsica, di lì a quindici o sedici anni assistendo in berlino o in vienna
quindici o sedici anni assistendo in berlino o in vienna alla commedia francese avrebbe voluto
-bene, mal capitante: che ha buona o cattiva fortuna. dominici, 1-150
; andare a finire (dopo un più o meno lungo cammino); arrivare,
somma del governo, acciocché non capitasse o ne'signori di borbone... o
o ne'signori di borbone... o... ne'signori di guisa.
3. avere un dato esito, buono o cattivo. -capitare bene, capitare male
-capitare bene, capitare male: essere o non essere fortunato in una data occasione
essere fortunato in una data occasione; fare o non fare una buona fine. -capitar
colpa a giano, cercando di cacciarlo o farlo mal capitare. m. villani,
hanno efficacia veruna qualunque parole dette, o portate addosso scritte,...
.. a capitar bene di piato, o di qualunque altra impresa. bencivenni,
accettare con cautele yananche della guerra. o è pacifista assoluto o guerriero spietato.
della guerra. o è pacifista assoluto o guerriero spietato. l'aria è cruda
spietato. l'aria è cruda: o santi o carnefici. siamo proprio capitati
l'aria è cruda: o santi o carnefici. siamo proprio capitati bene.
capitare l'opportunità di portare di là o di qua qualche compagno, e bisogna
lettera sarà andata a sevilla, o forse mal capitata, o forse non mi
a sevilla, o forse mal capitata, o forse non mi arete risposto. tasso
g. b. nic- colini, o se sapete ch'egli non è in firenze
di vederla il mattino quando capitava, o le feste in mezzo alla baraonda della
essere capitata stoltamente in una delle cinque o sei parole che aveva giurato di non pronunziare
d'oro, mai concludessi il parentado o facessi conto di mai più li capitare
i cattivi compagni: quel russo, o polacco che fosse, pazzo, crapulone,
solo annasando l'essenza dorata del mandarino, o quella paglierina dell'arancio dolce.
alla doretta non era certo per ridere o per piantarla lì al motteggio del primo
2. che ha avuto buono o cattivo esito, buona o cattiva fortuna
avuto buono o cattivo esito, buona o cattiva fortuna. - mal capitato (anche
provincia di canton. carducci, 7: o infelicissimo libro, o sfatato,
7: o infelicissimo libro, o sfatato, / o in man purissime mal
libro, o sfatato, / o in man purissime mal capitato! capitato2
muratori, 7-i-315: quanto alla capitazione o sia testatico o censo personale, da
: quanto alla capitazione o sia testatico o censo personale, da pagarsi da ogni uomo
la capitazione di settanta copicchi circa, o sia trentacinque soldi d'inghilterra per testa
primo principio, che è la capitazione, o sia il tributo sulle terre, o
o sia il tributo sulle terre, o sulla consumazione, ovvero sulle merci.
abita un territorio e paga una capitazione: o presto o tardi si riempiranno le assemblee
territorio e paga una capitazione: o presto o tardi si riempiranno le assemblee di sediziosi
ricerche e per render noto il primo o tultimo vocabolo o il tema del primo o
render noto il primo o tultimo vocabolo o il tema del primo o dell'ultimo
o tultimo vocabolo o il tema del primo o dell'ultimo paragrafo della pagina.
, a raccordo e sostegno dell'architrave o dell'arco. -capitello dorico: composto
ogni altra sorte di machina, d'artificio o d'edificio, e ciascuna parte di
. 3. striscia di pelle o di tela, che si cuce per
', pezzo di carta tinta, o di tela, il quale addoppiato s'
, serve di segno di interrotta lettura, o agevola il ritrovamento di un passo.
i frutti di qualche beneficio semplice, o li sia assegnata mercede della mensa capituiare
sia assegnata mercede della mensa capituiare o episcopale. pallavicino, 3-194: si provvedesse
provvedesse al necessario pagamento della mensa episcopale o capitolare,... sì che
2. stor. attributo di particolari trattati o convenzioni. -lettera capitolare: che espone
, sm. stor. disposizione legislativa o amministrativa promulgata dagli imperatori o re carolingi
legislativa o amministrativa promulgata dagli imperatori o re carolingi. -per estens.:
raccolta delle deliberazioni di un'adunanza ecclesiastica o civile. muratori, 7-i-36:
e di colonia in una determinata provincia o regione agricola. -capitolato d'oneri: documenti
l'amministrazione pubblica e un privato (o l'esercizio di una concessione fatta dall'
con la quale è stipulata la resa totale o parziale delle truppe o di una piazzaforte
la resa totale o parziale delle truppe o di una piazzaforte. guicciardini,
inutile coprirsi di opprobrio per perdere due o trecento infelici. settembrini, 1-152:
. tempo del servizio militare, volontario o di leva. = voce dotta
, e funebri, si fanno, o agli dei delle nazioni, o a'morti
fanno, o agli dei delle nazioni, o a'morti, onde quegli di giove
chiamarono capitolio il loro principal tempio, o il palazzo della città, o la
, o il palazzo della città, o la fortezza. pascoli, 769: alto
trattato, studio critico, testo scientifico o scolastico, ecc.). ristoro
d'usanza, com'egli entrava podestà o capitano, andarvi il rettore con tutti
si riferiscono a un solo cespite, o a un servizio completo, autonomo.
novo col salice, e massimo che biscie o faine sopra sé mai non accettassi,
cominciai questo mio senza più ricordarmi, o non l'avendo forse mai bene osservata
del quale non che si prendesse noia o sdegno, se ne gloriava, facendo
altrettanti sonetti, e sei canzonette, o anacreontiche, e qualche altra cosetta.
di religiosi appartenenti a ordini monastici, o a ordini cavallereschi di origine monastica,
; avere una certa autorità fra colleghi o amici. g. m. cecchi
dilegin capitolino. fagiuoli, 3-3-279: o questo è altro, che mettere in carta
, 1-339: i pochi sterpi di ginestra o di sambuco che eran riusciti ad allignare
del sacro rito era l'anguilla, o il capitone, emblema dell'anno che ritorna
se tali boschi debbano tagliarsi a corona o a capitozze, perché più facilmente rimettano;
. varchi, 18-1-167: nelle processioni o altre raunanze pu- bliche...
d'ogni tempo, come che piovesse o nevicasse, andava con il capo scoperto