-fare, porgere orecchia, orecchie da o di mercante: v. mercante,
; essere teso e attento per udire o riconoscere qualche suono, rumore, voce
a zapparlo conviene andare a sentita, o quasi stare in orecchie, per non offendere
son nel vino fino all'orec- chie o si satolli che crepino. -gonfiare
false presunzioni. varchi, 22-45: o gloria, gloria, che di noi mortali
: rifiutarsi di porgere attenzione a discorsi o consigli. loredano, 1-85: il
da quell'orecchia: rifiutarsi di affrontare o di discutere un determinato argomento o problema
affrontare o di discutere un determinato argomento o problema, non volerne sentire parlare.
di qualcuno: riferire qualcosa di sgradevole o di sconveniente. porzio, 3-206:
al pozzo che vi lascia il manico o l'orecchia. ibidem, 352: chi
, 9-243: una piccola spia della derivazione o più semplicemente delì'orecchiamento leopardiano, ci
-in partic.: che canta o suona a orecchio, senza conoscere la
2. che cerca di raccogliere, più o meno di nascosto, informazioni e notizie
smalto diverso dal corpo (un leone o un altro animale raffigurato in uno stemma
prominente di un og getto o di uno strumento, che abbia qualche si
. per simil. prominenza di un oggetto o di uno strumento, che abbia qualche
3. agric. parte superiore dell'avanvomere o scorticatore. 4. anat.
, da una parte ha un angolo o prominenza triangolare, e dall'altra ha
vitree, di smalto, con gemme o perle e di fogge svariate (a pendaglio
di grande importanza lo avere gli orecchini o belli o brutti. speroni, 1-5-32
grande importanza lo avere gli orecchini o belli o brutti. speroni, 1-5-32: vi
ricci e aver all'orecchie sempre due o tre sorte di pendenti od orecchini, come
ella non portava orecchini. da tre o quattro giorni non portava i soliti orecchini
il cranio raso su cui crescevano creste o code di capelli. 2. ant
2. ant. ciascuna delle strisce o delle liste che pendono lateralmente da un
citolini, 434: le berette, o con piete o senza, e le
434: le berette, o con piete o senza, e le cuffie è gli
e di punizione che si applica alle orecchie o anco alle labbra degli animali equini,
per aver fatto ne'calzari un orecchino o fibbia di meno, insuperbitosi perché apelle
e dimensioni variabili, e dal meato o condotto uditivo esterno, che convoglia verso
orecchi / lunghi, bimbi in silenzio o vecchi. -orecchi a sventola:
in quanto dotata della facoltà dell'udito o considerata nell'atto di ascoltare. cavalca
. predisposizione, capacità, inclinazione naturale o acquisita con l'esercizio, abitudine a
, la cadenza di una particolare dizione o di un tipo di versificazione (in
contare le sillabe dei versi sulle dita o conoscerne il numero coll'orecchio per accorgersi
è questa di giudicare di una parola o di un modo non coll'orecchio né
tutte le bambine di buona famiglia, avessero o no orecchio a disposizione alla musica,
^ poste ai lati di un recipiente tondeggiante o cilindrico, costituita da un anello o
o cilindrico, costituita da un anello o da un elemento di forma circolare utilizzato
di forma circolare utilizzato per afferrare o agganciare il recipiente stesso, per fissarvi
fissarvi l'estremità di un manico, girevole o no, ecc. galileo
senza manichi, simile ad una conca o vaso da lavarsi, differente dal calice
differente dal calice per non aver manichi o orecchi. -ciascuno degli angoli superiori
l'orecchio, come si fanno i gatti o i cagnolini. fagiuoli, v-104:
parti che compongono la penna bifida, o granchio, del martello del falegname.
superiore, della pagina di un libro o di un foglio (e può essere
, per ritrovare il passo che interessa o al quale si è interrotta la lettura
al quale si è interrotta la lettura, o può essere causata da un uso negligente
-parte prominente, di forma tondeggiante o ovoidale, di una macchina o di
tondeggiante o ovoidale, di una macchina o di un elemento di essa, che
per permetterne un equilibrato scorrimento entro staggi o scanalature, per allargarne la base d'
quale lasciato reiteratamente cadere fra due ritti o staggi verticali, detti 'verginelle ',
affonda nel terreno. due 'orecchi 'o 'denti ', fitti, uno
le scarpe. -orecchi d'asino o di ciuco: berretto o benda di
-orecchi d'asino o di ciuco: berretto o benda di carta o di tela fornito
ciuco: berretto o benda di carta o di tela fornito di due lunghi padiglioni
. 7. figur. attenzione o disposizione, sensibilità, facoltà o insieme
attenzione o disposizione, sensibilità, facoltà o insieme delle facoltà che permettono di apprendere
-attenzione, sensibilità nel cogliere l'accadere o lo svilupparsi di un determinato evento o
o lo svilupparsi di un determinato evento o fenomeno culturale o sociale. foscolo,
di un determinato evento o fenomeno culturale o sociale. foscolo, v-362: veggo
. -anche: parte superiore dell'avanvomere o scorticatore; orecchietta. targioni pozzetti,
rispetto a una facciata di un edificio o è costituito dall'allargamento e dalla ripiegatura
angoli superiori della cornice di una porta o di una finestra (e può essere sostenuto
). -orecchio di gatto o di lupo ", pianta della famiglia
sporge, senza peduncolo, orizzontalmente. o. targioni tozzetti, iii-541: 'orecchio di
lanciola (plantago lanceolata). o. targioni tozzetti, ii-94: arnoglosso:
: pelosella (hieracium pilosella). o. targioni tozzetti, iii-140: 'hieracium pilosella
. pianta che ha gli steli più o meno prostrati, pelosi, ramosi; le
: auricola (primula auricula). o. targioni tozzetti, ii-121: 'primula auricula'
: primavera odorosa (primula officinali's o primula veris). 12. marin
milit. fortificazione esterna di un baluardo o del bastione di una cannoniera; orecchione
14. medie. orecchio di macaco o di morel: deformazione dell'orecchio esterno
misuratore di livello di pressione sonora, o un analizzatore posto in collegamento con un
ricevitore telefonico). -orecchiò artificiale normale o assoluto: quello con risposta acustica esattamente
signore. niccolò cieco, lxxxviii-11-213: o ignorante plebe, o turba stolta,
cieco, lxxxviii-11-213: o ignorante plebe, o turba stolta, / che per invidia
chi vuol. -a, con orecchi o orecchio teso: con pronta e vigile
con pronta e vigile attenzione; ascoltando o origliando attentamente. b. davanzali,
: senza una conoscenza teorica della musica o senza leggerla da uno spartito; ripetendo
composti a orecchio, con un gran disprezzo o pieno oblio della quantità latina. pascoli
, dilettantesco; senza la necessaria competenza o esperienza. algarotti, 1-vii-55:
'a orecchio 'qualsifosse scrittore antico o moderno. -basandosi unicamente sulla
, riferendo a orecchio una parola letta o udita. -in modo intuitivo,
uditi da altri e mantenere la riservatezza o la segretezza. bibbia volgar.,
gli benifica ed alla sfuggiasca in qualche cantone o all'orecchio. manzoni, pr.
udire suoni, rumori, parole lontane o smorzate. francesco da barberino, 152
-avere gli orecchi, l'orecchio di qualcuno o essere, stare agli orecchi, all'
eccessivamente fede a ciò che si sente o che si viene a sapere. machiavelli
, essere sordo, non sentire bene o non volere sentire. p. petrocchi
v.]: 'avere il cotone o il cere negli orecchi ': non
cere negli orecchi ': non sentire o non volér sentire. crusca [s.
orecchi ': vale familiarmente essere sordo o sentir poco bene. -avere il fiore
. bibbia volgar., vii-407: o figliuolo d'uomo, tu abiti nel
indicare chi non si accorge di nulla o è privo di discernimento (e ha
, preservandosi dall'ascolto di discorsi peccaminosi o tali da indurre in tentazione.
, prestare orecchi, orecchio a qualcosa o a qualcuno: dare ascolto, stare a
. simintendi, 1-213: forse, o pallas, tu no hai spazio di riposarti
affrontare, di discutere un determinato argomento o problema, non volerne sentir parlare;
non essere disponibile ad ascoltare particolari affermazioni o proposte; non darsi per inteso.
, stare in orecchi, in orecchio o con gli orecchi, con l'orecchio aperto
se d'alcuna cosa gli bisognasse temere o provedersi. sercambi, 1-i-37: essendo
il reo, se tiberio si scopriva o no. siri, 1-v-93: erano in
mal nate. foscolo, ix-1-362: o m'inganno, o l'analogia dell'età
, ix-1-362: o m'inganno, o l'analogia dell'età semibarbare e delle
i-785: accioché il popolo ami un governo o senta profondamente nell'anima sua esser suo
nella amministrazione di fuori non le potette o non seppe partorire. f. pona,
governi meramente populari... hanno partorito o tirannide o ultima mina della loro città
... hanno partorito o tirannide o ultima mina della loro città. ramusio,
'e persino il puro saggio (critico o di costume). -in relazione
facilmente potria partorire che un collegato, o per tedio o per spesa o per
partorire che un collegato, o per tedio o per spesa o per impotenza o per
, o per tedio o per spesa o per impotenza o per altro interesse, si
tedio o per spesa o per impotenza o per altro interesse, si separasse da
ch'altri abbiano, sia per giustizia o per poltroneria, avidamente abbracciato lo scetticismo
. f. scarlatti, lxxxviii-n-619: o pazzi da catene, / chi ha spasso
prov. la montagna partorisce un topo (o un sorcio); la montagna partorisce
aspettativa, l'effetto alle premesse; o, anche, quando promesse solenni e terribili
sostant. lacopone, 2-42: o parto enaudito, lo figliol parturito.
. femm. ant. che ha appena o già partorito (una donna).
(anche artigianalmente) con intenti artistici o, comunque, per scopi decorativi,
avara e rigida. -fatto o lasciato filtrare. cassieri, 117:
g. b. andreini, 87: o donna, o sol di danno / parturitrice
. andreini, 87: o donna, o sol di danno / parturitrice ingorda,
di danno / parturitrice ingorda, / o pomo, o mio fallire, o serpe
parturitrice ingorda, / o pomo, o mio fallire, o serpe, o inganno
/ o pomo, o mio fallire, o serpe, o inganno. salvini,
, o mio fallire, o serpe, o inganno. salvini, 24-320: maschio
partoritrice. 3. che produce o emette particolari sostanze (un animale)
4. figur. che è causa o origine di determinati effetti, risultati,
conseguenze (con riferimento a fenomeni fisici o naturali, a oggetti concreti, a
parucèllo la lava e torci quattro o sei volte, e così la increspa acciò
croce, iii-32: se vi sopravenirà dolor o in- fiammagione, nasce quel male
e che si placa con decotto di lente o portulaca. tramater [s.
rio per effetto di odontalgia o di carie, tanto de'denti
, chambers):... ascesso o infiammazione delle gengive.
nell'ambito del mondo della natura (o del senso comune). gentile,
grecia ellenistica, visita solenne dell'imperatore o di un'autorità di rango elevato in
sembianza; mostra. arrigo testa o giacomo da lentini, 412: se voi
che non rassomiglino alcuna delle predette cose, o vera passata o vera presente o famosa
delle predette cose, o vera passata o vera presente o famosa o parvente o dicevole
, o vera passata o vera presente o famosa o parvente o dicevole, seguita
vera passata o vera presente o famosa o parvente o dicevole, seguita che il
passata o vera presente o famosa o parvente o dicevole, seguita che il poeta altresì
. parvente). pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini,
. pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 417: stato
-in parvente: apertamente. mocati o monaco da siena, 443: perch'acertata
, un fenomeno, una realtà materiale o spirituale; manifestazione visibile.
: gli avvenimenti sono conosciuti solo a metà o alterati, quando si resta alla loro
falbe. -in contrapposizione all'essenza o alla sostanza, in quanto non direttamente
per estens. forma in cui si manifesta o si attua un fenomeno fisico o storico
manifesta o si attua un fenomeno fisico o storico o esistenziale. carducci, iii-7-406
si attua un fenomeno fisico o storico o esistenziale. carducci, iii-7-406: spettatore
. il manifestarsi, per lo più improvviso o inatteso, in forma visibile di oggetti
di oggetti, persone, fenomeni fisici o soprannaturali, fantasmi, ecc.;
in tale modo, che si impone più o meno chiaramente alla vista, che si
, di un concreto correlativo sostanziale, o soltanto come formazione involontaria della sfera
infransero. -immagine elaborata dalla fantasia o dall'intelletto, figura poetica; rappresentazione
intermedi, ai quali appartiene l'intuizione o immaginazione, che ha come prodotto l'immagine
, che ha come prodotto l'immagine o parvenza (schein), media tra la
. 7. ciò che costituisce o rappresenta una quantità minima, una parte
bisogna pure lavorare, esercitavano tutti più o meno qualche parvenza di professione. pratolini
lì verso il tramonto, ogni segno o parvenza della peccatrice perdonata era scomparso.
di fin core non è disiata. mocati o monaco da siena, 442:
6-207: un re di gran faccende o di gran parvenza. -essere in
attenuativo, diminutivo; che implica o comporta un abbas samento di
dell'aggiunzione] è per esaggerazione amplificativa o pacificativa. amplificativa, come in quei
, agg. letter. reso o divenuto piccolo, meschino. papini
senz'altro, onde se un sorso o due altri ne prendesse, non si dirà
papini, x-1-212: quei pezzi parvi o magni di terra che i padroni e gli
. di modesta entità, consistenza, intensità o importanza; di scarso pregio o valore
intensità o importanza; di scarso pregio o valore. guittone, i-36-166: esto
ama, / e grande offesa tèn parva o niente. niccolò cieco, lxxxviii-n-211:
ho suonato a raccolta, / frivola o parva o fantasia di matto.
a raccolta, / frivola o parva o fantasia di matto. -umile.
condizione umile, di grado sociale basso o inferiore. francesco da barberino, i-91
13-iii-52: mirabili i tuoi detti, o buon signore: / mi c'internai col
età infantile; che ha pochi mesi o anni di vita. fra giordano,
17: era il tuo rombo, o notte, ne l'anima parvola. quaglino
tuo focolare. -di modesta entità o importanza. carducci, iii-15-67: fra
voce di area lo'mb. (pressói o persèl de carr), dal lat.
, dal lat. mediev. persellum o persillum, dimin. del class, pertica
partito, fazione, classe, persona o idea o difende una determinata causa;
fazione, classe, persona o idea o difende una determinata causa; che si
si batte per la preminenza di qualcuno o per determinati scopi politici; sostenitore,
fare l'eccellenza vostra è tessere neutrale o parziale fra questi due prìncipi. paruta
-in relazione con un compì, o con un agg. possessivo che ne
che ne specifica la fazione di appartenenza o la persona o la classe che si sostiene
la fazione di appartenenza o la persona o la classe che si sostiene o di
la persona o la classe che si sostiene o di cui si è fautore.
partic.: che in una disputa o in una controversia letteraria o scientifica assume
una disputa o in una controversia letteraria o scientifica assume una posizione favorevole a un
superi, per indicare una particolare fedeltà o pedisse- quità nell'imitazione).
della moda. -devoto di una religione o di un aspetto di essa.
a. cattaneo, ii-269: dichiaratevi, o maria, d'esser nostra parziale e
partic.: rivolto in modo peculiare o inclinato ovvero nutrito da qualcuno nei confronti
nutrito da qualcuno nei confronti di qualcuno o di qualcosa (un sentimento; e può
con un compì, di specificazione soggettivo o oggettivo). g. landò,
4. che agisce, che opera o che giudica con spirito di parte o
o che giudica con spirito di parte o per interesse personale, venendo meno ai
un'opera che possa riescire spiacevole, o peggio urtante, a quella sola porzione del
. -con riferimento a soggetti astratti o a personificazioni. leonardo, 2-333
personificazioni. leonardo, 2-333: o natura instraccurata, perché ti se fatta
parte, da faziosità, nell'interesse o a favore di una delle parti in
è proprio, che si riferisce a una o più arti o elementi; che costituisce
si riferisce a una o più arti o elementi; che costituisce una parte; che
, particolari, parti- celle, particellari o minime. bruno, 3-161: è.
, 468: suppongo che la cooperativa o il sindacato dei ferrovieri garantisca allo stato
allo stato un canone fisso, di 40 o 50 o 60 milioni, a parziale
un canone fisso, di 40 o 50 o 60 milioni, a parziale risarcimento della
-che colpisce una parte del corpo o di un organo (uno stato morboso
di conoscere soltanto una parte della realtà o la realtà per approssimazioni successive e distinte
-che contiene una parte di un'opera o della produzione letteraria o scientifica di uno
di un'opera o della produzione letteraria o scientifica di uno scrittore; che tratta
tratta un argomento in modo circo- scritto o solo in parte, ignorando i rapporti con
parziale traduzione italiana. -che soddisfa o raggiunge un determinato scopo solo in parte
errore di tale confusione è la parziale o parzialissima o minima giustificazione del risorgere dell'
tale confusione è la parziale o parzialissima o minima giustificazione del risorgere dell'empirismo,
dei nuovi mistici. -di limitato valore o intensità; modesto; di poco momento
che formano un frutto multiplo. -gluma o loppa parziale: ciascuna di quelle che
costituiscono un'infiorescenza composta. -invoglio o involucro parziale: quello che circonda esclusivamente
che sostengono un solo e unico fiore o un solo frutto, quando abbiano origine
nelle fasi successive dello sviluppo può sparire o trasformarsi in un residuo quale l'anello
l'anello del gambo). o. targioni pozzetti, i-283: le glume
. targioni pozzetti, i-283: le glume o loppe sono universali o esterne..
: le glume o loppe sono universali o esterne... quelle che sono al
fuori e fanno l'ufficio di invoglio o spata, cuoprendo i fiori...
i fiori...; parziali o interne quelle che sono al di dentro delle
delle altre e più vicine al frutto o cariopside. tramater [s. v.
. v.]: dicesi invoglio o involucro parziale quello che attornia soltanto l'
quello che attornia soltanto l'ombrella parziale o l'ombrelletta; ombrella parziale quella che
baretti, 6-394: cento altri scrittori o parzialacci o poco riflessivi. =
, 6-394: cento altri scrittori o parzialacci o poco riflessivi. = voce dotta
: col pretesto di parzialeggiar per l'uno o per l'altro i servi fomentano le
var. disposizione d'animo di chi propende o è favorevole a qualcuno o a un
chi propende o è favorevole a qualcuno o a un gruppo di persone, anche
perverso desio. 2. atteggiamento o comportamento di chi è parziale, fazioso
comportamento di chi è parziale, fazioso o ostile a priori nei confronti di qualcuno
ostile a priori nei confronti di qualcuno o di qualcosa; posizione prevenuta, preconcetto
, 8-i-322: non state nelle parzialità o ne'rancori, ma concordatevi tutti al
innanzi si piglino, non è considerazione o diligenza sì esatta che sia superflua.
-stor. parzialità catalana e parzialità italiana o latina: durante la dominazione aragonese della
: si diparte tlaxcallan in quattro quartieri o parcialità, che sonno tepetipac, ocotelulco
, atteggiamento favorevole nei confronti di qualcuno o di qualcosa rispetto ad altro o in
qualcuno o di qualcosa rispetto ad altro o in una graduatoria. metastasio, 1-iv-9
che sia degli uomini, di qualunque o nazione o fortuna. s
degli uomini, di qualunque o nazione o fortuna. s s
di un fluido, allo stato liquido o gassoso, in una condotta. =
golazione della portata di un fluido, liquido o gassoso, effettuata mediante la variazione della
3. telecom. in un impianto telefonico o telegrafico automatico, suddivisione degli utenti di
, ma desideroso di comprendervi nella società o in totale, se così vi piace
totale, se così vi piace, o parzialmente per l'acquisto della tenuta della
1-70: sì che il contadino non danneggi o per malizia o per ignoranza i campi
il contadino non danneggi o per malizia o per ignoranza i campi nei quali parziario lavora
: il piccolo contadino (piccolo proprietario o colono parziario) produceva per il proprio
2. dir. diviso in una o più parti. -obbligazione parziaria'. quella
quella in cui ciascuno dei soggetti attivi o passivi implicati può chiedere una parte della
implicati può chiedere una parte della prestazione o essere tenuto a eseguire una parte della
agg. ant. che divide un numero o una quantità in più parti.
contiene oncie dodici ed è moltiplice, o contiene solamente una volta ed una parte
. mar in. possessore di una colonna o di una parte del capitale di una
eh'è accordata a fare un male o una guerra ingiusta o er via di
a fare un male o una guerra ingiusta o er via di parzionalità: appunto staresti
risente dell'influenza delle opere di pascarella o vi si ispira. e
che il far da truffaldino / o pascariel che la panata succia / m'avesse
: occorrono alcune ulcere circa il torace o petto, massime delli uomini, che per
pasci', pass. rem. pascètti o pascti, pascèsti, pascette o pascè
pascètti o pascti, pascèsti, pascette o pascè, pascèmmo, pascèste, pascèttero o
o pascè, pascèmmo, pascèste, pascèttero o pascèrono; part. pass, pasciuto
/ senza temer eh'alcun gli uccida o pigli, / pascano o stiansi rominando
gli uccida o pigli, / pascano o stiansi rominando l'erba. vettori,
m'avessi divorato e pasto / qualche serpente o qualche cocodrilo. papi, 3-ii-90:
., per indicare una grande fame o una condizione di primitività o di abbrutimento
grande fame o una condizione di primitività o di abbrutimento). guittone,
i cavalli. carducci, iii-4-25: o tu che pasci i buoi presso mevania /
di tutte vivande che corpo umano sappia o possa immaginare...; e i
, / e d'altro che di sogni o ghiribizzi. mascardi, 2-28: altri
tacque. -in una visione allegorica o fantastica. dante, vita nuova,
, 1-176: vere cose parlavi, o prometèo; / ma il tuo fato
di male. -favorire l'instaurarsi o il perpetuarsi di un fenomeno o di
instaurarsi o il perpetuarsi di un fenomeno o di una condizione morbosa. arrighetto,
se può dirsi, prezioso liquore, o per condir le vivande o per pascere
prezioso liquore, o per condir le vivande o per pascere il lume acceso?
biasimo come sarebbe pascere in casa draconi o altri animali più terribili, crudeli e
ambiente naturale. petrarca, 303-11: o ninfe, e voi [pesci],
. assicurare il vettovagliamento a una popolazione o alle truppe. -in partic.: rifornire
. lorenzo de'medici, ii-67: o abundante grazia, o mente pia, /
, ii-67: o abundante grazia, o mente pia, / com'esser può
2-274: volgiti ormai alle orazioni nostre, o signore, tu il quale sei pur
madre. g. gozzi, i-22-199: o tu che quanti / son della terra
gloria del paradiso; concedere la grazia o la beatitudine eterna. bonvesin da la
, non con animo di far contratto o negozio alcuno, ma solamente per pascer
, far sviluppare, affinare una facoltà o una qualità con mezzi adeguati; soddisfare
. bernardo volgar., 7-13: o uomo misero, sempre cerchi d'empire il
colla libertà. aretino, v-1-871: o spirito nutrito degli alimenti con cui la
la mente / e tu ne togli o ne sopisci i mali / onde all'uomo
li leggeva più. 13. agire o influire sull'animo e sul comportamento in
modo profondo, determinando una condizione esistenziale o uno stato d'animo che si fanno
, compenetrare l'animo di una persona o un ambiente. monte, 1-iv-19
continova memoria che di voi vive? o. rucellai, 6-124: quali ci
che eleva l'anima al di fuori o al di sopra di sé,..
. che l'agita di pensieri passionali o la pasce di aspirazioni e sogni irrequieti;
che il cibo tuo non pasce, / o pur pascendo accresce fame al core.
sanno coloro all'intelletto de'quali, o nume, tu hai largito le penne
e morte. -colmare di attenzioni o di lusinghe; allettare; cercare di
sentimento, a uno stato costante (o anche a un'inclinazione viziosa);
core. -saziare esteticamente i sensi o l'animo. aretino, v-1-732:
sercambi, 2-i-133: di tale erba o fieno ne fusse pasciuta la nostra ronsina
18. assol. pascolare, essere o andare al pascolo, cibarsi nei pascoli
andare al pascolo, cibarsi nei pascoli o in luoghi erbosi; brucare l'erba
per selva / sì aspra fera, o di notte o di giorno, / come
/ sì aspra fera, o di notte o di giorno, / come costei ch'
felice da massa marittima, xliii-201: o sommo creatore, o alto sire, /
, xliii-201: o sommo creatore, o alto sire, / i miseri mortali
-con riferimento a fenomeni anche mitici o fantastici di antropofagia, di necrofagia o
o fantastici di antropofagia, di necrofagia o di coprofagia. a. pucci
lito, e sempre nuova / donna o donzella, onde si pasca, truova.
fronte. 20. trovare sostentamento o sollievo spirituale; ottenere conforto, appoggio
. f. scarlatti, lxxxviii-n-614: o dolce tempo, a me tanto invidioso
dio). morando, 257: o bella, o dolce e cara / virginità
morando, 257: o bella, o dolce e cara / virginità, fra '
21. condurre la propria esistenza o un periodo di essa in una particolare
psicologica; vivere immerso in un sentimento o in uno stato d'animo; esserne
del danno e delle pene di altri o di un'inclinazione malvagia; trovarvi soddisfazione,
poliziano, st., 1-2: o bello iddio ch'ai cor per gli occhi
città. r. borghini, 3-70: o vituperio del mondo, o figliuola disonesta
3-70: o vituperio del mondo, o figliuola disonesta, con un nostro nemico capitale
e le tue crude voglie satolla, o madrigna. varano, 1-450: delitto lieve
, bearsi. guittone, i-14-156: o che dolci e delettozi e savorevili frutti
, col quale gode delle stesse essenze o concetti del bene; il qual senso non
, 126: non si può nutrire o pascersi l'avaro con toro, perché le
svilupparsi, prendere vigore; trovare sfogo o soddisfazione (un sentimento).
si è legati da vincoli di parentela o di affetto. proverbi toscani, 263
[parrebbe iron. attienti non a'luoghi o alle pers. a cui ti congiunse
veniva attribuito ai figli maggiori dei sultani o ad alti dignitari, come ministri,
: osservai al mio amico che tosto o tardi gordon pascià verrà a sapere simili
lusso, assumendo atteggiamenti languidi e indolenti o incedendo in maniera tronfia e burbanzosa,
incedendo in maniera tronfia e burbanzosa, o ama intrattenere rapporti con più donne contemporaneamente
barilli, 5-147: fumano la pipa corta o van mangiando delle pannocchie di granturco arrostito
carducci, iii-26-188: avanti, avanti, o grande anno. abbatti moschee ed autocrazie
influsso della pronuncia ar. d'egitto o, anche, a confusione con l'
, ovvero in alcun pascialatico della romelia o dell'asia minore? 2.
in turchia, titolo, dignità di pascià o, anche, la durata di tale
passavanti, 91: la persona sa, o crede, che quello confessore sia o
o crede, che quello confessore sia o per vecchiezza rimbambito o per infermità o
quello confessore sia o per vecchiezza rimbambito o per infermità o per naturale condizione smemorato
o per vecchiezza rimbambito o per infermità o per naturale condizione smemorato o scimunito o
per infermità o per naturale condizione smemorato o scimunito o pascibiètola o persona grossa sanza
o per naturale condizione smemorato o scimunito o pascibiètola o persona grossa sanza lettera. a
naturale condizione smemorato o scimunito o pascibiètola o persona grossa sanza lettera. a.
tempo che si parli con esso, o in veglia o in ritruovo ed in una
parli con esso, o in veglia o in ritruovo ed in una strada, qualche
sulla chiglia per incastrarvi madieri e torelli, o primo corso di fasciame alla carena.
figur. ciò che eleva, diletta o appaga lo spirito (anche con riferimento
, la quale è interpetrata solo figliolo o vero il pasciménto di loro, cioè cristo
gli alberi composti di un'imbarcazione o, in genere,
sentito tanto se una pasciona di ventotto o ventinove anni non ci avesse avvezzati male
, mele e pere, compera troie pregne o vero co'tempaiuoli dietro. targioni pozzetti
di noi si osserva che la pasciona o abondanza grande delle faggiuole è in questi
dove per natura sia larga pasciona o vicino alla città, di dove se gli
sono, mi sembra, insufficienti o molesti in tempi grossi e calamitosi.
pasciona, / senza timor di punizione o legge. -stare alla pasciona: al
altro che il mezzo per l'apprensione o l'utilizzo delle erbe entro i limiti
godimento del fondo per un corrispettivo annuale o periodico che prescinde dal quantitativo di erbe
denti. 2. che ha mangiato o è stato nutrito abbondantemente; sazio,
dii tuo molto aloè cum fiele: / o mal pasciuta o mal nutritiva aesca!
aloè cum fiele: / o mal pasciuta o mal nutritiva aesca! 4
vite è pasciuta e dal bue massimamente o dalla capra che han le bocche velenose,
! malatesti, 73: la siepe, o tina, tanto t'è cresciuta /
via, / senza un'ora di pace o di dolcezza. -mantenuto economicamente
per giusto che debba sussistere tal nazione o cotale, pasciuta e vestita dall'incessante fatica
condotta. -anche: allevato, cresciuto o vissuto in una particolare condizione.
d'inezie e falsità bisognava alla fine parlare o, se volete, cantare di ciò
. 9. che ha percepito o appreso un determinato insegnamento, una dottrina
del provetto. -indotto a credere o a sperare qualcosa sul fondamento di illusioni
a sperare qualcosa sul fondamento di illusioni o di menzogne; rabbonito o ingraziato con
di illusioni o di menzogne; rabbonito o ingraziato con discorsi e promesse ingannevoli (
si risolsero all'effetto. -formato o profondamente influenzato da una scuola letteraria o
o profondamente influenzato da una scuola letteraria o da un autore. fr. serafini
è ordinato di vèndare el decto pascuo o ver pastura. marco polo volgar.,
lunghe bande. gozzano, i-252: o morta giovane modista, / dal cimitero
ben divenire per mancamento di latte materno o per lo pasco o per lo caldo.
di latte materno o per lo pasco o per lo caldo. f. f.
si insegna e si diffonde una dottrina o ci si dedica a pratiche di devozione.
107: io dirò co'i cannoni: o gregge mio, / torna a i paschi
1. frugoni, i-15-153: mira [o abate ghidini] qual vien talor su
qua sù per tutti i paschi: / o difesa di dio, perché pur giaci
delle tre specie subalterne per la maggiore o minor facoltà, a quella dell'acque
maestro, magistrato, officiale dei paschi o di sale e paschi: magistratura senese
. che pascola, che è condotto o si trova in un pascolo a brucare
son periti per dare indugio, volendo o ben vendere o tutto vendere, pensando
dare indugio, volendo o ben vendere o tutto vendere, pensando dovere più dare
lo denominò [gesù] * pietro 'o 'pietra ', dichiarando che su
in un prato, in un campo o in un pascolo (un animale erbivoro
redi, 16-iii-270: acciocché le mosche o altri piccoli volanti potessero pascolarsi sopra quei
10. trovare un ambiente o una situazione particolarmente adatta a esplicare le
particolarmente adatta a esplicare le proprie tendenze o abitudini. banti, 9-101: «
. -compiacersi intimamente della propria condizione o di un'idea o di un comportamento
della propria condizione o di un'idea o di un comportamento o di uno stato
di un'idea o di un comportamento o di uno stato d'animo. pirandello
, errato nelle loro lande, pascolate o coltivate, ad anno ad anno,
si credevano poeti se non rimbombavano dannunzieggiando o non pargoleggiavano pascoleggiando. pascolianaménte
dei * canti di castelvecchio 'o meglio dei 'poemetti '. =
,... le prative naturali o artificiali, le schiappive, pascolive. memmo
che presenta nei propri scritti caratteri poetici o aspetti stilistici ed estetici caratteristici dell'opera
l'anno, e il pascolo discontinuo o temporaneo, che viene sfruttato a tale
a menare le bestie sciolte al pascolo o all'abbeveratoio. -canone che viene
i-359: chi osserva auguri d'uccelli bianchi o neri, di rapina o di pascolo
uccelli bianchi o neri, di rapina o di pascolo. -territorio di caccia
. -per estens. zona marina o lacustre adatta al sostentamento della popolazione ittica
quelli animali. carducci, iii-4-114: o salienti da'marini pascoli / vacche del
azioni che un animale compie pascolando (o, per estens., nutrendosi dei
. -dir. servitù del o di pascolo: servitù gravante su un
. codice penale, 636: introduzione o abbandono di animali nel tondo altrui e pascolo
. 5. figur. incentivo o pretesto per un comportamento altrui peccaminoso o
o pretesto per un comportamento altrui peccaminoso o offensivo o per uno stato d'animo
per un comportamento altrui peccaminoso o offensivo o per uno stato d'animo malinconico.
lasciarci più opprimere. -persona o insieme di persone fatte oggetto di crudeltà
insieme di persone fatte oggetto di crudeltà o fra le quali si diffonde facilmente un'
7. figur. nutrimento spirituale o culturale; oggetto di riflessione,
ravvisar ne'lor pari quello che deesi amare o abborrire. alfieri, iii-1-126: leggono
, di discussione, di chiacchiera, o di insinuazioni, di maldicenze, di
di pettegolezzi (e anche la persona o l'avvenimento che ne è og- getto
ii-662: una divisione è sempre uno scandalo o è un rimedio che non ripara nulla
, motivo di soddisfazione, di allettamento o di appagamento per un sentimento, per
tanta canaglia: malatesta baglioni ed imperatori o re per comandarlo o reggerlo.
baglioni ed imperatori o re per comandarlo o reggerlo. -dare libero pascolo: sfogare
v. pasco), sul modello o per incr. con pabulum (v
letter. ant. spasimare di dolore o di desiderio. marino, 1-19-154:
), che contiene erbe, annue o vivaci, dai calami articolati, muniti
cade verso l'inizio di tale periodo o di pasqua alta quando cade verso la
agnello, di uovo, di resurrezione o pasqua maggiore). -pasqua della crocifissione:
soliti scambiare in occasione di tale solennità o nei giorni immediatamente precedenti.
, n. 51. -pasqua della o di pentecoste, di cavalieri, di
cavalieri, di rose, di rugiada o rugiada, novella, rosa, rosada,
niente per le tasche? / qualche trota o salamone / manda per lo postiglione.
lazzaro, marta e maddalena, 85: o grande festa, o grande gaudio,
, 85: o grande festa, o grande gaudio, o grande pasqua, o
grande festa, o grande gaudio, o grande pasqua, o consolata madre totalmente
o grande gaudio, o grande pasqua, o consolata madre totalmente. 5. caterina
1-266: quando avvien ch'io m'attristi o ch'io m'irasca, / il
7. mala pasqua: condizione o situazione di sventura, disagio, sfortuna
cavami tu di questo affanno; / o tu m'insegna com'io abbi a fare
: 'render la pasqua ': riportare o rimandare il polizzino che la parrocchia dava
giorno è passata. pasqua, voglia o non voglia, non fu mai senza
che è proprio della festa di pasqua o del periodo prossimo a questa festività,
, che si svolge in tale ricorrenza o periodo. -in partic.: che
si compiono nella notte del sabato santo o vigilia di pasqua. comprende il lucernario o
o vigilia di pasqua. comprende il lucernario o rito della luce, una liturgia della
viene indossato in occasione di tale ricorrenza o, in genere, di una festività (
anno. -che avviene in occasione o nella prossimità della festa di pasqua.
per estens. che è proprio, riguarda o ricorda l'atmosfera e il clima caratteristico
costituita da un impasto di bietole (o, anche, nella cucina moderna, di
trascorrere, festeggiare, celebrare la pasqua o altra festività religiosa. g
occasione di festeggia menti solenni o di cerimonie sontuose. annotazioni sopra
e di simili alle grezze o per occasione di giorni solenni, che noi
ii-79: ostinate pasquelle, se oggimai / o vecchie sono o sempre furon brutte:
, se oggimai / o vecchie sono o sempre furon brutte: / giovani non saranno
furon brutte: / giovani non saranno o belle mai. = dal nome
2. region. festa dell'epifania o, anche, della pentecoste.
), sm. ant. guardia o ufficiale che, a pisa e a lucca
pubblici e riceveva il pagamento delle fide o ne passava l'elenco al camerlengo per
: 'paschiere': guardiano dei paschi o pascoli. parola che si trova frequente
dorme nella coscienza d'ogni romano; o quasi? e poi d'un x
? e poi d'un x. o d'un y., d'un w
un y., d'un w. o d'uno z. che allora sarebbero
lo più breve, in versi o in prosa, in latino o volgare,
in versi o in prosa, in latino o volgare, che a roma dal xvi
per estens.: qualsiasi componimento, scritto o pronunciato, di tono mordace, ingiurioso
voi mi mandasse qualche pasquinata eccellente, o latina o vulgare, l'arei molto
mandasse qualche pasquinata eccellente, o latina o vulgare, l'arei molto cara.
247: quindi le trovate dei concetti mordaci o pasquinate in roma e altrove contra ogni
che qui venite, / li avete cominciati o li finite? carducci, iii-18-256:
dell'aretino] indifferentemente satiriche, salaci o servili; pasquinate o devozioni. 2
satiriche, salaci o servili; pasquinate o devozioni. 2. ritratto, raffigurazione
che sostiene il corpo di patroclo (o, secondo altre interpretazioni, aiace che sostiene
un sarto che aveva la bottega nei pressi o, in base ad altre tradizioni,
la curia, contro singoli personaggi ecclesiastici o, in genere, contro il governo
di pietro aretino, / del bernia o d'un di questi semidei / che
/ vorrei a star per quatro mesi o sei / costì a piombin, per cavarmi
: fu fatto nella corte un pasquino o libello contra del re. capriata,
. salvini, v-4-4-26: in parlar furbesco o di gergo come 'pasquin peloso '
frequenze comprese entro una banda, più o meno ampia, delimitata fra due frequenze
un valore determinato (frequenza di frontiera o di taglio) e attenua le altre
, pur senza spiccare per particolari caratteristiche o doti. salvini, 41-54: cancella
aio sono insipide, altre due son vecchie o note come la arba d'aronne
cicognani, v-1-538: due stanze o tre decorose, passabili; il resto,
-accettabile per attitudini, pregi, condotta o, anche, per aspetto esteriore (una
tutti i santi giorni da un nusslein o da un martin plaa, non sarebbe
sufficientemente (e precede un agg. o un avv.). goldoni,
danza aulica di probabile origine popolare italiana o spagnola, la cui forma musicale consiste
12-126: nomi in disuso come 'partita'o 'passacaglia'. arbasino, 3-149: quella
, lii-14-404: di palandarie, poi, o passacavalli ne possono avere quanti vogliono.
condotto per il passaggio di cavi correnti o dormienti, di ormeggio, ecc.
per fare passare il cordone nel cuoio o in tessuti particolarmente spessi e resistenti.
spirale eseguita all'estremità di un filo o di un cavo metallico mediante un altro
: ritmo cadenzato eseguito con la chitarra o con altro strumento con cui si accompagnano
). mus. eseguire passaggi o modulazioni con la voce, con uno
, e ripiglia il fiato sulle note sincopate o legate. = denom. da passaggio
spostamento da un luogo a un altro o movimento compiuto all'interno di uno stesso
determinato punto di riferimento geografico, reale o fittizio. -in partic.: transito
compie in un luogo, in una città o in una casa (anche come tappa
iii-243: io credo d'andar a roma o a genova; e qualunque deliberazione io
la salute? -collaborazione (breve o saltuaria). carducci, iii-24-187:
: un bel passaggio j vi tocca, o ghita. il tempo è fermo al
bagnini, ii-226: volendosi partire con navi o altri passaggi,... non
-prezzo pattuito per il trasporto di passeggeri o di merci su un'imbarcazione. gemelli
cuccetta. -ospitalità accordata a una o più persone sul proprio mezzo di trasporto
che nel l'uomo nobile o perfetto ha da essere. -con
una salita, compiuta in arrampicata libera o artificiale, con vario grado di difficoltà
spostamento di truppe armate, di unità o complessi di forze militari; azione,
bellica, incursione. -anche: invasione o penetrazione di contingenti armati nel territorio di
l'impedire che un esercito reale non passi o alpi o fiumi, bisogna procurare non
un esercito reale non passi o alpi o fiumi, bisogna procurare non tanto di far
, quanto di renderli, con l'opposizione o di eserciti grossi o di città gagliarde
con l'opposizione o di eserciti grossi o di città gagliarde, inutili e di nessun
nelle espressioni fare passaggio, il passaggio o il generale passaggio). -passaggio d'oltremare
-transito su una superficie (terrestre o marittima) o in uno spazio aereo
una superficie (terrestre o marittima) o in uno spazio aereo che appartiene,
in sovranità o in proprietà, a un soggetto diverso
transito stesso. - anche: diritto o facoltà di esercitare un tale transito (
. 6. migrazione di popoli o di comunità dal territorio di residenza a
di corsa. -strada, cammino o anche luogo, territorio che, per
territorio che, per la posizione geografica o la conformazione morfologica, consente o facilita
geografica o la conformazione morfologica, consente o facilita l'accesso in una determinata zona
facilita l'accesso in una determinata zona o l'attraversamento di un corso d'acqua
difficoltà di transito dovute a cause naturali o artificiali. - anche: varco,
esser ben facile la mossa di questa brigata o tribù, che dal centro degli orridi
tra foschi passaggi dischiusa, / o pia courmayeur, ti saluto. -passaggio
. -spazio, andito di origine naturale o artificiale, per lo più stretto e
del settentrione. io. luogo o strada il cui transito è sottoposto al
è sottoposto al pagamento di un pedaggio o di un dazio sulle merci trasportate.
tatuimo et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o vero
fare o far fare alcuna steccata o vero passagio... in alcuna fossa
inviano un mastro di casa a rotterdam o leidem, che sono i due passaggi
, merci e veicoli in determinati luoghi o territori e, in partic., per
vostro dominio sanza pagamento di alcuna gabella o passaggio. cantini, 1-3-no:
libera ed esente da ogni gabella, passaggio o dazio. galanti, 1-ii-181: si
. 11. dir. diritto o servitù di passaggio (anche solo passaggio
allora di passaggio coattivo. -passaggio di acqua o di acquedotto: il diritto di far
far passare, in un apposito canale o acquedotto, acqua sul fondo altrui per
fare attraversare un'acqua per il fondo o per il canale altrui onde condurla all'
si toglie servitù di passaggio nell'aia o nel campo, arrotonda il podere ed
pubblica né può procurarsela senza eccessivo dispendio o disagio, ha diritto di ottenere il passaggio
i quali ei chiamò pori, cioè passaggi o vie oltre le grandi cavità e canali
che arrivino al punto del loro concorso, o si prolungheranno in parte lontana ad unirsi
si prolungheranno in parte lontana ad unirsi o eglino calumeranno paralelli o si torneranno a
lontana ad unirsi o eglino calumeranno paralelli o si torneranno a disunire. g. del
. -infiltrazione, penetrazione di un liquido o di un gas in un corpo poroso
di un gas in un corpo poroso o incoerente. magalotti, 21-26: discopre
, per estens., da un ufficio o da una carica a un'altra;
di condizione civile, di posizione sociale o economica. -dir. pen. passaggio al
e particolarmente quello che spetta al padre o alla madre la quale abbia fatto passaggio
anche tra li religiosi di un istesso ordine o religione si davano questi passaggi formali da
-trasferimento, devoluzione di un diritto o di altra posizione giuridica da un soggetto
.. passa con l'eredità diretta o fidecomissaria universale, in quanto che il
-attribuzione a un diverso ente della proprietà o della custodia di un bene. pascoli
come fiume muove / a quella foce, o morte, ove è l'eterno.
vita. -l'insieme delle azioni o delle esperienze compiute nel corso dell'esistenza
quello della publicazione nelle provincie, città o luoghi respettivamente, col passaggio del termine
costanza. gì torti, vii-87: o buona madre, quel tuo figlio santo /
, anche progressivo, della disposizione spirituale o psicologica, deltumore, del comportamento,
è ispirato il modo di vita, o, anche, dell'aspetto esteriore (
fibre in generale. -spostamento reale o apparente di un corpo da una posizione
, di determinati caratteri e inclinazioni, o di un retaggio spirituale, morale.
si solve nel movimento de la madre o 'n quello dell'avola e ne l'
uno stato a un altro; trasformazione o variazione di una determinata entità, realtà
variazione di una determinata entità, realtà o concetto; progressiva specificazione di idee,
1- ^ 66: trovare un passaggio o una connessione tra la spiritualità dell'immagine
a un altro in un'opera letteraria o in una trattazione filosofica e scientifica,
in una trattazione filosofica e scientifica, o anche da un modo espressivo, da
comunemente hanno il nome di 'passaggi 'o 'transizioni '. buonafede, 2-v-100
un esame, di una prova scolastica o, anche, in ambito sportivo, della
23. brano, episodio, passo o, anche, singola frase di uno
per vedere se la febbre fosse proseguita o no, lodando infinitamente chi in tali
agevolmente continuarsi negli altri, poiché tutti o quasi tutti hanno qualche macula che gli
cui si attua un cambiamento di tono o di situazione. de sanctis, i-34
di tono. -connessione di argomento o di ispirazione fra due o più componimenti
di argomento o di ispirazione fra due o più componimenti letterari. pavese, 10-193
mi sono fermato pensieroso davanti ai veri o presunti canzonieri costruiti,... ma
-assunzione in una lingua di un vocabolo o di un'espressione da un'altra lingua
in cui si svolge un'operazione commerciale o una lavorazione industriale. einaudi, 1-187
. 28. periodo di tempo o frangente critico, decisivo. piovene,
di squilibri. 29. percezione o presenza vaga, impalpabile, fugace,
iscritto all'arte stessa e poterla esercitare o, anche, per entrare a fare parte
, possino... acquistare anzianità o commende della religione. 31.
equivalente al fine di operare una semplificazione o la dimostrazione di un teorema, di
innanzi all'altezza loro a cantar villanelle o madrigali, dove flamminio col suo liuto
doppiezza et offoscar la bontà di detta voce o il passaggio che il buon cantante ci
'passaggio ': sotto questo nome o s'intende una specie d'ornamento del
più note, ma espresse leggiadramente; o s'intende il passaggio che fa le
utilizzata per collegare due note d'armonia o reali, per gradi congiunti, diatonici
reali, per gradi congiunti, diatonici o cromatici, verso l'acuto o verso
diatonici o cromatici, verso l'acuto o verso il grave (ed è per lo
è per lo più di durata breve o atona). -passaggio dissonante: nota
note pararmoniche, procedenti per serie diatonica o cromatica, le quali riempiono il vuoto
modulante; ponte. -brano più o meno esteso di una composizione musicale,
a un gruppo peculiare di strumenti (o, anche, a un singolo strumento
maniera che non si oda due o più volte un passaggio, ed
vi danza misuri col desiderio la terra o pur brami d'appropriarsela col possesso inoltrandosi
disprezzarla. 38. region. gesto o frase audace o lasciva rivolta a una
38. region. gesto o frase audace o lasciva rivolta a una donna.
squadra, si lancia la palla (o, nell'hockey su ghiaccio, il
nella prova del salto in alto, o di una barriera in una corsa a
piedi sia con un mezzo di locomozione o il nuoto), nella quale si
tuffatore svolge per slanciarsi dalla piattaforma. o. locuz. -a passaggio: alla posta
che non abita in una determinata città o regione, che vi soggiorna per brevi
urlando avrei richiamato il poliziotto di passaggio o l'agente dislocato in servizio di presidenziale
-che transita occasionalmente in un luogo o, anche, che svolge un regolare
, ben sei volte, ma sempre o di passaggio o per breve soggiorno. bacchetti
volte, ma sempre o di passaggio o per breve soggiorno. bacchetti, 1-iii-765
: per coloro che non conoscono firenze o la conoscono poco, alla sfuggita e di
tropicali, caratterizzati dalla livrea nera o bruna, dal corpo appiattito e dalle brevi
delle antenne. hanno il corpo parallelepipedo o cilindrico con le mandibole forti e dentate
passamanerie. 2. figur. ornamento o insieme di ornamenti caratterizzati da pacchianeria e
, usato per rifinire le cuciture interne o per guarnizione e decorazione di abiti,
passamani, le quai cose tutte o in un modo o in un altro insieme
quai cose tutte o in un modo o in un altro insieme si tes
ma ci mancheranno intorno a dugento o trecento braccia di passamano d'oro
di cavo, di ferro tondo o di ottone, situato ai lati di scala
, per poggiarvi le mani salendo o scendendo. 2. il passarsi
-per estens. gran numero di frustate o di percosse date a una persona.
3. veter. rapida e sommaria pulitura o strigliatura del cavallo. = voce
persona da una passione amorosa, di mitigare o far scordare i tormenti con essa connessi
, 1-3: perché l'acqua sia nera o bianca o rossa o cotali colori,
: perché l'acqua sia nera o bianca o rossa o cotali colori, non è
acqua sia nera o bianca o rossa o cotali colori, non è sozza, ben
6. il passare a un diverso stato o condizione esistenziale (con partic. riferimento
virtude. -perdita di un diritto o sopravvenuta inefficacia di un atto, di
10. liberazione da un sentimento o da uno stato d'animo molesto.
13. apparecchio per la distillazione o il fil- traggio. biringuccio,
. biringuccio, 2-128: col pelicane o con altri passamenti di distillazione.
. 15. locuz. in o per passamento: di sfuggita, frettolosamente
la macedonia e starò appo voi, o vero che io vernerò a ciò che voi
ballo... e sarà o con arte o senz'arte, e così
. e sarà o con arte o senz'arte, e così le gagliarde,
. serie di barrette di merletto o di ricamo adatte a farvi passare attraverso
passare), agg. che passa o transita davanti o accanto a una persona,
agg. che passa o transita davanti o accanto a una persona, per un
. -disposto in modo da attraversare o da toccare un determinato punto.
supera il giocatore che gioca sotto rete o che sta portandosi avanti (e, a
e, a seconda che sia longitudinale o trasversale rispetto al campo, viene detto
al campo, viene detto passante diritto o incrociato; ed è calco dell'ingl
e f. chi si trova a transitare o a passeggiare per un determinato luogo,
. 12. striscia di cuoio o di stoffa piegata e fissata a formare
, i-64: una borsa di cuoio o di pelle, con fibbie, passanti,
d'una fila di remiganti, di marinari o di soldati così che l'uno lo
giugna all'ultimo, senza che niuno o gridi o si muova.
all'ultimo, senza che niuno o gridi o si muova. = comp
più documento, distintivo, medaglia) o condizione che permette di accedere a luoghi
condizione che permette di accedere a luoghi o ambienti altrimenti preclusi o vietati.
accedere a luoghi o ambienti altrimenti preclusi o vietati. petruccelli della gattina, io
in un locale, in un ambiente o, anche, nel risolvere con l'astuzia
specificamente individuata, in esso residente o di cui è cittadino, per autorizzarla a
da un documento denominato carta d'identità) o a espatriare e (con l'autorizzazione
stranieri, che può essere concessa verbalmente o mediante apposito 'visto 'scritto)
reggio, fu poi colto nell'andare o tornar da brescello con lettere in cifra e
milano, sia necessaria la presenza personale o qualche documento e di che sorta.
funzionario a chi sta attraversando un confine o si trova in uno stato estero.
l'accesso a un luogo altrimenti proibito o precluso. marini, ii-173: questo
passaporti della professione. -evento o comportamento che concorre a caratterizzare socialmente o
o comportamento che concorre a caratterizzare socialmente o pubblicamente una determinata persona. alvaro
conservatore. 5. componimento letterario o parte di esso o parola o costruzione
5. componimento letterario o parte di esso o parola o costruzione allegorica che assolve alla
letterario o parte di esso o parola o costruzione allegorica che assolve alla funzione di
uno scritto accettabile dal gusto del lettore o dei censori. foscolo, ix-1-560:
transitare attaverso una regione, di lasciarla o di accedervi o, anche, di
regione, di lasciarla o di accedervi o, anche, di espatriare; salvacondotto
poteva andar per la città senza motto o passaporto o contrasegno de gli ufficiali e
per la città senza motto o passaporto o contrasegno de gli ufficiali e capi delle
permette a una merce di essere trasportata o spedita oltre una frontiera o una dogana
essere trasportata o spedita oltre una frontiera o una dogana. g. c.
: quelli senza vele sono i barcaruoli, o di pope o di mezzo, i
sono i barcaruoli, o di pope o di mezzo, i passaporti, i zattari
a qualcosa: darvi il proprio benestare o avallo, accondiscendervi; ammetterla, credervi
b. croce, iii-26-319: saremmo dinanzi o a una nuova tautologia o a una
saremmo dinanzi o a una nuova tautologia o a una generalità, sotto cui c'è
qual si voglia vento, / diritta passi o si rivolga in giro, / abbia
a tutta forza un pezzo di ghiaccio o di legno, il quale passatogli accosto
2. transitare, obbligatoriamente o per libera scelta, con l'intento
scelta, con l'intento di sostarvi o no, per una determinata località,
una determinata località, regione, zona o città (e indica talvolta il tragitto
, 14: qualunque passarà per campo o vigna d'alcuno iniurio- samente contra volontà
volete passare dal ponte di cassano o sulla chiatta di canonica? borgese, 6-41
-essere tracciato in modo da toccare uno o più punti geometrici (una linea)
b c a una superficie qua- drangulare o tetragona, però che dividendo il lato à
la quale i sentimenti amorosi si recepiscono o si manifestano attraverso gli occhi (o
o si manifestano attraverso gli occhi (o, intellettualisticamente, attraverso la mente)
nuova, 7-3 (23): o voi che per la via d'amor passate
pagarla [la cocciniglia] più dua o meno dua; e per il prezzo che
che fa lui bisogna passare, voglia o non voglia. -servirsi dell'opera
sogliono parlar nell'idioma del loro principe o si servono della latina o francese in
loro principe o si servono della latina o francese in caso che non vogliono passar per
drapperie forestiere di qualsivoglia sorte che venissino o fussino già venute per passo non s'intendino
, 6-14: l'acqua piglia le buone o triste qualità, colori e odori secondo
meglio acqua di fiume che di fontane o pozzi, o passi l'acqua per letame
fiume che di fontane o pozzi, o passi l'acqua per letame o fango
pozzi, o passi l'acqua per letame o fango. romoli, 370: l'
sabbia e i sassi ritengono la viscosità o fangosità e la grossezza terrestre dell'ac-
biringuccio, 2-8: fatto passar il mercurio o per borsa o per boccia. g
: fatto passar il mercurio o per borsa o per boccia. g. f.
irradiarsi, diffondersi attraverso un corpo trasparente o un'apertura (una luce).
] per li quali non passa il lume o la luce, ma, percuotendo in
copiose bevute a passare di acque minerali o acidule o calde alla loro sorgente potrebbero
a passare di acque minerali o acidule o calde alla loro sorgente potrebbero altresì molto
. andare, recarsi in un determinato luogo o città, entrare in una regione,
permanervi per un periodo di tempo più o meno lungo; giungervi, pervenirvi.
: spingersi in un'area geografica diversa o lontana da quella abituale. g.
. muratori, 7-iv-369: son perite o passate in lontane parti le carte di
sempre ne passano. -essere disposto o praticato in modo da collegare due o
o praticato in modo da collegare due o più oggetti o i due lati di un
modo da collegare due o più oggetti o i due lati di un medesimo oggetto
aperta a modo di piè di gatto o svenatura, che dall'uno e dall'altro
-spostarsi, traslocare a una nuova sede o abitazione. c. papini,
uno stato, a scopo di invasione o di conquista; fare una spedizione militare
stare lontano. cavalca, 20-506: o padre mio celestiale, s'essere può,
che, venuto a roma di spagna o d'asia per non dire delle france
guarda e passa, come vedesse una dipintura o statua. gemelli careri, 1-i-83:
attività, a una fase di lavorazione o di studio successiva, all'attuazione pratica
nudo, passava tosto al lavoro del marmo o della creta. rajberti, 2-65:
inchinare il re. -essere avviato o sottoposto a una fase di lavorazione o
o sottoposto a una fase di lavorazione o a un'operazione successiva. calvino,
affrontato in precedenza in una conversazione o in una trattazione, o a una nuova
una conversazione o in una trattazione, o a una nuova lettura. latini,
. 21. assumere, volontariamente o no, uno stato, una condizione
, uno stato, una condizione esistenziale o sociale, un atteggiamento intellettuale, un
atteggiamento intellettuale, un modo di vita o anche uno stato d'animo diverso da
è il passare d'alegrezza in tristizia o d'ira in quiete. alv. contarini
'facilmente, e si conoscono poco o mal sanno dare del 'lei'.
\ -con riferimento a una parola o a un'espressione, nella composizione retorica
al buono, ma dal troppo buono o sia dal corrotto stimo che non si
parte di una fazione, di un partito o anche di un esercito precedentemente considerato
di un esercito precedentemente considerato avversario o nemico. -anche: convertirsi a una
venire ammoniti di farsi cristiani essi pure o di separarsi. ferd. martini, 1-i-307
a maconnen. 23. essere chiamato o accedere a un grado, a una
a una categoria, a una carica o anche a una sede più elevata o
o anche a una sede più elevata o più prestigiosa. giamboni, 10-105:
qualche parente alteri talmente la naturai condizione o il stato delle persone del parentado che
il conquistatore. 24. mutare o anche evolversi in una diversa condizione,
evolversi in una diversa condizione, stato o sentimento. zanobi da strata [s
. -assumere un diverso valore grammaticale o semantico. atti del primo vocabolario
reazione diversa da quella prevista, voluta o considerata normale. marino, 4-215:
8-148: la contusione passi in ascesso o in ulcera. -sfumare, tendere
nero. 26. divenire proprietà o dominio di un'altra persona, ente
dominio di un'altra persona, ente o stato. -in partic.: essere trasmesso
si presume ereditario più tosto che famigliare o gentilizio, e per conseguenza passa con
figli, nei discendenti (caratteristiche fisiche o morali). patrizi, 2-18:
di conoscere le liti che possono occorrere o per confini o per altri affari politici
le liti che possono occorrere o per confini o per altri affari politici fra i prìncipi
al tribunale e giudizio degl'impe- radori o del ministro da essi delegato in italia.
istituti. 27. essere trasmesso o tramandato, venire acquisito o adottato,
essere trasmesso o tramandato, venire acquisito o adottato, entrare a far parte di un
a far parte di un sistema culturale o linguistico. bembo, 2-9: oltra
vau ora vai per u, ora per o, l'o de'fenici, che pur
per u, ora per o, l'o de'fenici, che pur furono cananei
si passa!... ma sono o non sono un cliente come gli altri
riferimento alla trama di un'opera letteraria o teatrale. carducci, iii-14-227: l'
29. ant. agire, comportarsi o vivere in un determinato modo.
. essere promosso (conseguendo una licenza o accedendo alla classe superiore). carducci
pirronista essere dubbiosa la fedeltà dell'intelletto o sia dell'intendimento umano, perché ci
prefissato, torà che si è soliti o si è convenuto di fare qualcosa).
non l'avesse conosciuta per sua ignoranza o che l'avesse lasciata passar per trascurra-
. savonarola, iii-25: quando tu [o firenze] non avessi mai ad avere
che mussolini non sia troppo stupido: o, in caso diverso, che il fascismo
fresco giglio, odorosa / più c'ambra o moscato, / tua freschezza non passa
-superare il grado ottimale di maturazione o di invecchiamento; andare a male,
. g. bargagli, xli-1-446: o vecchio o nuovo che sia il male,
. bargagli, xli-1-446: o vecchio o nuovo che sia il male, o passile
vecchio o nuovo che sia il male, o passile o non passile, sempre
sia il male, o passile o non passile, sempre si direbbe ch'io
invitò. -oltrepassare un ostacolo naturale o artificiale. crescenzi volgar., 1-9
se incontrasse che alcuna valle vi corresse o interponesse, sì si rizzino pile ovvero archi
il vetro, che quello sanza rompere o forare passa. crescenzi volgar., 3-7
innanzi se gl'interpose che il primo morto o pentito non fusse. b. segni
vergogna, / di ragionar coi buoni o d ^ appressarsi. -far attraversare
sue. 40. traghettare persone o merci. boccaccio, vili-1-251: questa
parte del corpo con un'arma bianca o, anche, con un'arma da fuoco
fuor fuore: se per amor della padrona o per paura di sé, non è
refe, guardando nel passargli per diritto o per traverso di non offendere bucando il
, 1-62: non si vanno i leoni o i tori in salto / a dar
uno strumento, a una vite, o al colpo inferto. vasari, i-139
eh'un'armatura non che un giacco o muraglia passarla come una tela di ragno
muraglia passarla come una tela di ragno o carta straccia. brusoni, 4ii- 27
col cannone, ma, veduto che poco o nulla gli offendesse, voltò la batteria
a sedere e, portatogli un anello o cerchio di ferro, capace di poter
. 48. oltrepassare, superare o anche toccare nel corso di un viaggio
anche toccare nel corso di un viaggio o di uno spostamento (una località,
. superare, sopravanzare un'altra persona o anche tutti in un determinato ambito o relativamente
o anche tutti in un determinato ambito o relativamente a una specifica qualità morale o
o relativamente a una specifica qualità morale o fisica (per lo più in relazione
osservanza si rende la ragione a'signori o a'maggiori o a coloro che di
rende la ragione a'signori o a'maggiori o a coloro che di bontà passino gli
di bontà passino gli altri da'loro minori o suggetti. monte, 1-98-16: di
giacomo da lentini, 19: passate [o donna] di bellezze ogn'altra cosa
-con riferimento a una dote fisica o spirituale, a un sentimento, a
a una virtù, ecc., o anche a un'opera, a un'attività
una determinata condizione sociale, una carica o un determinato reddito. castiglione, 220
ve n'è alcuno che passi quattro o cinquemila scudi d'entrata. tiepolo,
dà il denaro nella somma stabilita del quattro o cinque per cento, bisognarebbe presupporre quasi
debbeli / ottanta scudi d'oro in oro o e'passano. 55. superare una
passano. 55. superare una distanza o un'altezza con un salto o con
distanza o un'altezza con un salto o con un lancio. galileo, 3-1-207
le intenzioni originarie, un limite stabilito o che appare giusto e conveniente, per
in modo da trasgredire una norma morale o da compiere un eccesso. ciuccio,
. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti. dante, vita nuova
42: la vita passando in festa o 'n gioco. maffeo venier, lii-13-
58. far trascorrere il tempo o un determinato periodo di tempo in modo
rapido, intrattenendosi in conversazioni, letture o altri svaghi. cavalca, vii-128:
spirituale, una situazione sgradevole, pericolosa o semplicemente avventurosa (anche nelle espressioni passare
strofinare uno straccio, fregare una spazzola o una sostanza detergente, per pulire una
volto, / vedrà s'il color regge o se rinviene. 62. distribuire
sì che quella vuol te! bradamante o si passa i generali o i mozzi di
! bradamante o si passa i generali o i mozzi di stalla! non la
indice il tabacco nel fornellino e tirò due o tre boccate soddisfatte. bernari, 4-184
di continenzia, 64: come volse amore o la fortuna, si riscontrorno questi dui
comportamento, un fatto, una tesi o anche un modo di esprimersi o l'
tesi o anche un modo di esprimersi o l'uso di un determinato vocabolo;
furon passate sì subito. -approvare o non biasimare una persona per il modo
mi astengo da gettarmi in fiume, o simili cose. -permettere il transito
merce per un territorio di propria proprietà o dominio. caro, 12-i-262: io
-intr. essere accettato, ammesso o anche accettabile, ammissibile, tollerabile.
è passata a tal segno questa formalità o superstizione legale che, quando anche la
. promuovere ammettendo a una classe superiore o anche concedendo un diploma di licenza o
o anche concedendo un diploma di licenza o una nomina, per lo più in seguito
68. affrontare un esame, una prova o anche una visita medica (ed è
ulloa [guevara], ii-54: o trono di sapienzia, o vaso eletto
, ii-54: o trono di sapienzia, o vaso eletto, se noi riguardassimo la
determinata mansione, per lo più riferendo o rendendosi interprete di intenzioni e sentimenti di
una mediazione (nell'espressione passare ufficio o uffici). belli, 3:
73. nutrire un determinato stato d'animo o tenere un certo atteggiamento politico nei
in questa lingua non potesse imitar demostene o cicerone, omero o virgilio. tasso
potesse imitar demostene o cicerone, omero o virgilio. tasso, 9-50: passo qui
: essi, se alcuna malinconia, o gravezza di pensieri gli affligge, hanno molti
, hanno molti modi da alleggiare, o da passar quello. navagero, lii12-
(un ordine, un comandamento, o anche la volontà divina). ser
, ché di giove / rubar la mente o passar non si puote.
per primo le proprie intenzioni di gioco o l'entità della puntata (per lo
più 'passo', ma, fermatosi, piglia o un quattrino o un grosso o un
, fermatosi, piglia o un quattrino o un grosso o un giulio...
piglia o un quattrino o un grosso o un giulio... e dice 'vada'
in mano chi segue per ordine invita o passa ancor egli. -passa dieci
conseguire la vittoria in un determinato incontro o partita. 81. telecom. cedere
a transitare per prima attraverso una porta o un passaggio angusto. tommaseo [s
che un altro gli precede nell'entrare o nell'andare': passi lei, passi pure
. -fare passare, passare qualcuno o qualcosa per qualcuno o qualcos'altro:
, passare qualcuno o qualcosa per qualcuno o qualcos'altro: spacciarlo per un'altra
altro: spacciarlo per un'altra persona o per un'altra cosa. manni,
di scriverle ora una lettera di affetto o simile: no, no. lascia
prattica stretta, non dirò con prencipi o con republiche straniere, ma con persone
ch'io l'abbia lasciato per disistima o per altro di simile? l'ho lasciato
, n. io. -passare buono o per buono: accettare, ammettere
ammettere come moralmente positivo un comportamento o come ragionevole un'argomentazione o come abbastanza
comportamento o come ragionevole un'argomentazione o come abbastanza adeguato il modo con cui
n. 21. -passare il modo o i modi: v. modo, n
, ii-3-44: a te che manca, o giulio cesare, se non passare il
prima, in seconda linea: acquisire o, rispettivamente, perdere importanza. r
seconda linea. -passare in qualcosa avanti o più avanti di qualcuno: essergli superiore
mi vorrei far uccellare da chi fa professione o di poeta o di bel dicitore
chi fa professione o di poeta o di bel dicitore, perché oggi dì o
o di bel dicitore, perché oggi dì o bisogna star cheto o far cose che
, perché oggi dì o bisogna star cheto o far cose che passin, come si
pia fu disdegnoso. -passare netto o al netto: v. netto, n
: essere in uso nell'espressione orale o scritta (un vocabolo, un'espressione
-passare, essere passato qualcuno per o come qualcosa o qualcuno: essere ritenuto
essere passato qualcuno per o come qualcosa o qualcuno: essere ritenuto o considerato o
come qualcosa o qualcuno: essere ritenuto o considerato o sembrare tale. pontano
o qualcuno: essere ritenuto o considerato o sembrare tale. pontano, 1-34:
, per le mani, per mano diqualcuno o per diverse mani: v. mano,
ma qua io voglio passare più avanti, o calvino, e dico che, quando
mai senza gastigo. -passare sopra o su qualcosa, a qualcosa: non
qualcuno', essere disposto a qualunque crimine o atto di violenza per vincere la resistenza
se noi avevamo da andare più oltre o stare 15 giorni più al mare,.
passi della bibbia e di dante, o scorri cacciatore ne'monti. -passarsi,
) di, sopra, su qualcosa o qualcosa', attribuirvi nessuna o poca importanza
su qualcosa o qualcosa', attribuirvi nessuna o poca importanza, trascurarlo, non preoccuparsene
. -esimersi, astenersi, evitare o rinunciare a trattare un determinato argomento.
oltre. -occuparsene, trattarne rapidamente o superficialmente. latini, rettor.,
cinquecento dei passar! [fichi] o calestruzzi. lancellotti, 2-86: io
, breve permanenza in un determinato luogo o presso una determinata persona (anche nel
che facesse dinanzi la casa di quella o gli spessi corteggiamenti con quelle disinvolture e
: ogni terzo di..., o con la balestra o con l'archibuso
..., o con la balestra o con l'archibuso in spalla a quel
il penetrare fino a una determinata profondità o oltre un determinato ostacolo (per lo
di passare un attrezzo su un oggetto o su un materiale che deve essere sottoposto
deve essere sottoposto a un determinato trattamento o lavorazione. - anche: ciascuno di
rasoio nell'operazione della rasatura della barba o dei capelli. e. cecchi,
tante volte ch'essa vien passata ne'cardi o capucci. -setacciatura, cernita alquanto grossolana
se v'è dei pezzetti d'allume torbo o di legno o altro sucidume, si
pezzetti d'allume torbo o di legno o altro sucidume, si leva.
9. rapida e leggera verniciatura o tinteggiatura o, anche, rapido trattamento
. rapida e leggera verniciatura o tinteggiatura o, anche, rapido trattamento con una determinata
un libro ': scorrerlo la prima volta o riscorrerlo dopo letto, vale passarci di
dopo letto, vale passarci di fretta o leggermente senza fer- marvisi. giusti,
insieme, tirando col marrone un lembo o, come altri dicono, un ciglio addosso
come altri dicono, un ciglio addosso o per meglio dire appoggiato all'altro, in
che vengano a formare una sola porca o sia passata. giuliani, ii-219:
. gastron. vivanda costituita da patate o altri legumi e verdure lessati e passati
28. marin. ognuno dei giri o dei passaggi coi quali si avvolge una
si avvolge una corda intorno a un cavo o a un'asta nel fare una legatura
un'asta nel fare una legatura, o la si passa entro due occhielli da
: 'passata ': ciascuno dei giri o spire che si fanno con una cordicella intorno
fanno con una cordicella intorno a uno o due cavi per eseguire una legatura o una
uno o due cavi per eseguire una legatura o una cucitura o all'interno di
eseguire una legatura o una cucitura o all'interno di una redancia, degli occhielli
di quest'acqua ne darei due, tre o quattro passate, secondo il prudente e
loderebbero ancora le passate d'acqua, o salsa come la marina dopo un purgante o
o salsa come la marina dopo un purgante o quella del tettuccio. targioni tozzetti,
sgravio di molte materie intestinali. o. mus. transizione, modulazione.
accordi che s'intromette fra due pezzi o fra due parti di un medesimo pezzo
selvaggina, luogo per cui è passata o in cui ha sostato; l'usta
ed astuti che, essendo cacciati da cani o novizi o poco abili, spessissimo gli
, essendo cacciati da cani o novizi o poco abili, spessissimo gli ingannano e fuggono
e non rispondere a chi ti domanda o rispondere meno che non si conviene a
non si conviene a chi t'ha o punto o dimandato di alcuna cosa:
si conviene a chi t'ha o punto o dimandato di alcuna cosa: il che
il che si dice ancora 'dar passata o dare una stagnata '. b.
nemmeno una volta, sia pure di passata o per incidenza, si occuparono della donna
si vuol dar passata ': dare o darla o farla passata d'una mancanza o
dar passata ': dare o darla o farla passata d'una mancanza o d'
o darla o farla passata d'una mancanza o d'uno sbaglio vale non lo gastigare
risolutissimo di dare una passatina per cinque o sei mesi in italia. giuliani, ii-196
origine centro-meridionale in cui i partecipanti eleggono o sorteggiano un 'padrone 'e un
padrone 'e un 'sottopadrone '(o semplicemente 'sotto ') che a
i giocatori di bocce dicono 'dare 'o 'tirare una passatella 'per tirare
[passa tèmpo), sm. occupazione o attività piacevole e divertente, svolta occasionalmente
: modo di occupare gradevolmente il tempo o, anche, di farlo passare senza
volge talora ai libri dei casisti è frivola o di semplice passatempo o non ha qualche
casisti è frivola o di semplice passatempo o non ha qualche motivo più serio?
passatempo presente, non prevedevo l'avvenire o non mi pareva qual che fosse per
arte sua. 3. luogo o costruzione ideata per trascorrervi piacevolmente il tempo
come dicevano, e per distruggere questo o quel tirannotto. 7.
il passatismo più stantio, il conservatorismo o il reazionarismo più autentico, sono i
). letter. che aderisce o è considerato aderente ai valori e all'
denigrante. 2. che è o è considerato caratteristico di concezioni, di
si ispira (un'opera d'arte o letteraria, un comportamento, un gusto
, l'età di cui si parla o scrive; antico, remoto. dante
. -per indicare che una determinata ora o momento del giorno è già trascorso.
immediatamente precedente al tempo di chi parla o scrive; scorso (un periodo di tempo
3. trascorso in un luogo o in un modo determinato (un periodo
esprime uno stato che si è verificato o un'azione che è stata compiuta in
che è stata compiuta in un tempo più o meno lontano (come, nel modo
nel modo indicativo, il passato imperfetto o pendente: v. anche imperfetto, n
prossimo, con riferimento a uno stato o a un'azione verificatosi in un tempo
presente; il passato remoto, perfetto o, in una forma disus.,
a uno stato, a un'azione o a un evento definitivamente concluso; e
tua madre ha 'amata, amato o amate 'le tue sorelle?
composto in un tempo trascorso, più o meno lontano e remoto; che è
celesti movimenti. piccolomini, 10-172: o l'amicizia e benevolenzia passata risorge,
l'amicizia e benevolenzia passata risorge, o ver la nemicizia e l'odio, e
l'odio, e finalmente a felicità o a miseria trapassano. chiari, 2-ii-72:
della storia precedente rispetto a chi parla o scrive. g. gozzi, i-26-21
francese. -in partic.: corrisposto o restituito dopo il termine stabilito; arretrato
scudi passati. 6. precedente, o anche immediatamente antecedente, in una serie
, in un insieme omogeneo di eventi o di fenomeni che si succedono temporalmente o
o di fenomeni che si succedono temporalmente o in una disposizione spaziale; ultimo,
tempo precedente a quello di chi parla o scrive (un uso, un costume,
periodo antecedente a quello di chi parla o scrive. -in partic.: antico
sempre, insieme con i suoi passati, o soldato o raccomandato de'fiorentini. guicciardini
con i suoi passati, o soldato o raccomandato de'fiorentini. guicciardini, 2-2-268
: i fiorentini non ricordevoli di passati o di posteri. mazzini, 1-163: il
10. che ha ricoperto una carica o svolto una determinata funzione o compito nel
una carica o svolto una determinata funzione o compito nel tempo trascorso; che è
ha superato il grado migliore di maturazione o di stagionatura e tende ad avariarsi,
quale di loro due era più cortese, o lui a non lo pigliare passandogli sotto
non lo pigliare passandogli sotto la rete o il topo passato in luogo libero e
parte all'altra un picciol chiodo dorato o d'oro. -avvolto intorno a
17. colato attraverso un filtro o un setaccio per essere depurato di corpi
di loto di sterco, di bue o di cavallo, passato per uno staccio
in un pastrano color passato di lenticchie o giù di lì. 18.
rigirato più volte in una sostanza liquida o farinosa in modo da esserne ricoperto 0
la guerra] fosse finita con l'accordo o la pacificazione che chiamano di gant,
1 loro antenati. -intercorso fra due o più persone (uno scambio epistolare,
. a volermi dar notizia di ciò o mandarmi la copia dello instrutto o scritto
ciò o mandarmi la copia dello instrutto o scritto passato tra loro, se ben non
mie traduzioni sono state solo dal latino o pur dal greco passato nella latinità.
passato è una larva, a cui l'o lio / va scancellando i
un attributo che ne indica la maggiore o minore distanza temporale rispetto a chi parla
minore distanza temporale rispetto a chi parla o scrive. d'annunzio, i-729:
caratterizzato la vita trascorsa di una persona o di un gruppo di individui (anche
(anche in relazione con un compì, o un attributo che ne specifica le caratteristiche
pensar. foscolo, iv- 372: o! come io scorreva teco queste campagne aggrappandomi
u'uomo fae presente- mente è lodato o biasimato, et altressì di ciò che fece
/ purché restasse l'opra scancellata / o ti piacesse o n'avessi desire. pavese
l'opra scancellata / o ti piacesse o n'avessi desire. pavese, 9-14:
. passatóia, sf. passaggio o locale stretto e lungo; corridoio,
2. striscia di tappeto, di stuoia o di altro materiale, che viene distesa
materiale, che viene distesa lungo corridoi o scale o, anche, in una
che viene distesa lungo corridoi o scale o, anche, in una stanza per congiungere
costituito per lo più da uno o più assi di legno, che consente
4-70: sapete ch'avendo a passar passatoi o qualche altro luogo stretto e pericoloso,
, 119: 'passatoio ': pietra o sasso che serve a passar fossi o
o sasso che serve a passar fossi o rigagnoli. -per estens. ponte
. sestini, 53: il passatoio o ponte di pietra è di 36 archi
2. passerella che consente di salire o scendere da un'imbarcazione. bresciani
fosse circondato da una specie di portico o corridoio o passatoio ad uso di fornace
circondato da una specie di portico o corridoio o passatoio ad uso di fornace da mattoni
ambiente destinato a mettere in comunicazione due o più locali. cattaneo, vi-1-320:
roba non liquida, pigliandovela con mestolino o con cucchiaio, per separarne le parti
, per separarne le parti più dure o più grosse. 5. con metafora
vestito di muratore e con la cazzuola o cazzuole in casa le fece con riverenza