. -essere dell'ordine di qualcuno o qualcosa: essere simile; comportarsi in
'. -mettere ordine: stabilire o ristabilire la disciplina; organizzare.
cavalca, 21-3: io da me niente o poco ci metto, se non è
passi nel consegnare le marcanzie al mulattiere o padron di nave, in quello per
in quello per cui ordine restano consegnate o caricate. -per ordine, per ordine
, un errore, un comportamento scorretto o sconveniente perché si corregga; rimproverare.
autorità che gli veniva da quei due o tre anni di più, richiamarlo all'ordine
senta la religione / de la montagna, o che sia fuor d'usanza '.
. avviare la tessitura della tela o di un altro tessuto, di
i fili che formeranno l'ordito o, anche, preparando tali fili
che da sapere divisare un mescolato o fare ordire una tela. bibbia volgar.
76: a qualsivoglia lavoro, manifattura o opera compresi nella dett'arte, e massime
; formare, confezionare mediante intreccio o intessitura. petrarca, 106-5: un
vi ritorte incatenate... di bosso o d'ulivo, strette insieme a modo
1-138: ordisce / serti di fiori o purpurini o gialli. stigliani, 2-170:
ordisce / serti di fiori o purpurini o gialli. stigliani, 2-170: un letto
costruire le strutture portanti di un edificio o di un elemento architettonico. serlio,
alle condizioni necessarie perché qualcosa si compia o avvenga. - anche in relazione con
90: se i nobili non le ordiscono o almeno non le secondano, le rivoluzioni
. petrarca, 40-2: s'amore o morte non dà qualche stroppio / a
/ che fa? dorme egli? o con più ornati fili / tela orde,
opera... fosse piuttosto ordita, o imbastita che noi vo- gliam dire,
. quindi]: nelli primi quattro piedi o versi del sonetto bisogna che tu ordisca
scopra, / né altro i'bramo o penso o altro ordisco. atanagi,
, / né altro i'bramo o penso o altro ordisco. atanagi, xxxvi-185:
: questo è il tempio famoso, / o semidei terreni, / in cui,
mediante il proprio comportamento, un esito o una condizione (positiva o negativa)
un esito o una condizione (positiva o negativa). caro, 10-176:
13. suscitare, provocare più o meno subdolamente e con arte (una
quando fui preso, né mi grava o dole / in sì bel nodo aver legato
tuo t'ingegni. bonarelli, xxx-5-112: o tu se'rincrescevole, che temi?
gli anni / dietro al cigno maggior tosco o latino. gualdo priorato, 3-i-134:
giochi alla pela', chi opera inganni o intrighi deve badare bene a quello che
intrecciato; formato, confezionato mediante intreccio o tessitura. giusto de'conti, ii-7
5. disposto a un determinato fine o effetto; cominciato, preparato; intrapreso
mesta fusse né poco né multo tramata o vero ordita. o. giustinian, 2
né multo tramata o vero ordita. o. giustinian, 2: queste ne
ogni scoperta era uno strappo più o meno doloroso al tessuto effimero, ma già
che viene poi completata con la trama o ripieno). daniello,
chiama il ripieno. fagiuoli, iv-147: o quando fan la tela e sin a
senso osceno. malatesti, 38: o il male dal tener la tela lente /
il male dal tener la tela lente / o dal tirar le calcole è venuto /
dal tirar le calcole è venuto / o dal pettin che or non è più
animato), per timidezza, discrezione o confidenza, o di argomenti futili,
per timidezza, discrezione o confidenza, o di argomenti futili, di scarsa importanza
di scarsa importanza (più persone o una persona con un'altra); confabulare
. serao, i-84: vi erano tre o quattro gentiluomini in piedi, un po'
mai stancarsi, a parlottare con soldati o marinai. pavese, 2-145: tacevamo,
marinai. pavese, 2-145: tacevamo, o parlottavamo di cose indifferenti. luzi,
in modo imperfetto, con scarsa proprietà o conoscenza, una lingua, un dialetto.
parlottìo, sm. chiacchiericcio fra due o più persone fitto, a bassa
in modo imperfetto, con scarsa proprietà o conoscenza una lingua, un dialetto.
gran rivellino, chiamato da loro parma o... scudo della porta.
armato di parma (un cavaliere o un fante dell'esercito romano).
fogliaceo e dagli apoteci di forma appiattita o di coppa più o meno svasata;
apoteci di forma appiattita o di coppa più o meno svasata; alcune specie (parmèlia
di piante della famiglia dei licheni (parmèlia o lecanora), tipo della tribù delle
parmènse, agg. che è nato o vive a parma; che esercita la
che esercita la propria attività a parma o nel territorio circostante. - anche sostant
2. che si svolge, trascorre o è trascorso a parma. carducci
sono alberi, ar busti o liane con viticci fogliari, fiori zigomorfi
, fiori zigomorfi e frutti a bacca o a capsula. -anche: denominazione proposta
), agg. che nato o vive a parma; che esercita la propria
che esercita la propria attività a parma o nel territorio circostante. - anche sostant
d'allora, della vecchia covata, o del sasso, avevano a'miei tempi un'
2. che è proprio, tipico o riguarda parma, i suoi abitanti,
alle patate alla parmigiana. -formaggio o cacio parmigiano (anche parmigiano, sm
.. / ma sia del nostro o sia del parmigiano, / conte tu t'
brodo di cappone? tagliatelle alla bolognese o anche solo al prosciutto, con molto
grattugiato, sugo di pomodoro, mozzarella o pecorino e cotte nel forno.
gallo. 4. che è o era in uso nel territorio politica- mente
uso nel territorio politica- mente, economicamente o culturalmente dipendente da parma (con partic
geograficamente, linguisticamente e amministrativamente fa o faceva capo a parma. machiavelli,
. delle parmole di faggio e di quercia o delle dure terga di tartarughe marine.
= voce dotta, lat. parnasius (o parnassius), dal gr. ilapvàakx
, dal gr. ilapvàakx; (o n l'arte poetica. -anche: mondo o produzione poetica di un autore. l'ombra / sì di parnaso, o bevve in sua cisterna. idem, 4-i-51: al cui tempo temi, o sia la giustizia divina, aveva un tempio frizzi,... senz'altra unità o centro che il suo ghiribizzo. d' '. 2. condizione spirituale o ambientale che ispira o stimola l'attività . condizione spirituale o ambientale che ispira o stimola l'attività poetica; fonte, motivo di una nazione, di un ambiente o di un periodo o, anche, di un ambiente o di un periodo o, anche, dei poeti universalmente riconosciuti . carducci, iii-9-144: quei dieci o dodici anni nei quali un castello di ': titolo di raccolte, più o meno acciarpate, d'italiane poesie. , lat. parnàsos (e parnàsus) o parnàssos (e parnàssus), dal parnàssus), dal gr. ilapvaaó ^ o ilapvaacró ^. parnasòsio, agg
che li imitarono, ne furono influenzati o ne trassero ispirazione. b.
tulle mendès. 2. che sostiene o imita o è fautore delle idee di
. 2. che sostiene o imita o è fautore delle idee di tale gruppo
spezzatini mus- settiani per le donnucce più o meno parnassiane. b. croce,
3. che è proprio, tipico o che riguarda tale scuola, che ne
, gli aspetti tecnici e stilistici, o, anche, l'ambiente, la
e vivono sulle sassifraghe, sui semprevivi o sui sedi, le crisalidi stanno nel
sf. opera letteraria, testo teatrale (o parte anche minima di esso) composto
esso) composto modificando in modo più o meno radicale uno scritto preesistente, uno
con intenzioni comiche, burlesche, satiriche o anche critiche, di variazioni di lessico
, di struttura, di livello stilistico o la trasposizione della narrazione in età,
con valore aggett.): scritto o composto con intenti parodistici nei confronti delle
con intenti parodistici nei confronti delle opere o dei modi espressivi di un determinato autore
di persone, comportamenti, atteggiamenti o anche situazioni, avvenimenti, riti, ecc
-ostentazione, finzione eccessiva e compiaciuta o anche scherzosa e giocosa, di un sentimento
ricorda in modo grottesco e ridicolo (o comunque meno serio e meno drammatico)
, negli atteggiamenti intellettuali, culturali o politici, che risulta grottesco, ridicolo,
di piazza, bufali, zebù ischeletriti o idropici, sciancati, anchilosati, coperti d'
. 5. nelle arti figurative o grafiche, opera che riprende in chiave
intenti di satira politica, un quadro o una scultura di larga notorietà, per
la struttura compositiva e alterando significativamente o sostituendo particolari. 6. mus.
un altro. -per estens.: brano o composizione ottenuta rielaborando una composizione preesistente
preesistente, con interventi che modificano o trasformano più o meno radicalmente le strutture
con interventi che modificano o trasformano più o meno radicalmente le strutture musicali o,
più o meno radicalmente le strutture musicali o, eventualmente, il testo cantato.
che adottava in funzione di canto fermo (o introduceva in maniera più elaborata) un
, scrivere un'opera letteraria, musicale o figurativa che costituisca una parodia di un'
parodia di un'altra opera nota (o anche di un genere). -anche:
imitare, mimare il modo di gestire o di atteggiarsi di una persona o di
gestire o di atteggiarsi di una persona o di una categoria di persone (per
con cattivo gusto, con l'inserimento o l'accostamento di elementi architettonici e di
4. intr. ant. comporre parodie o, in genere, opere scherzose e
seguitò a piacere specialmente nella poesia religiosa o parodiata a usi e accenni profani. e
salse. ma nei caratteri essenziali restano più o meno gli stessi; e nel medesimo
un genere, uno stile letterario, artistico o musicale o un comportamento, un aspetto
uno stile letterario, artistico o musicale o un comportamento, un aspetto del reale
è più suave che il 'melos 'o aria o cantata parodica, cioè il
che il 'melos 'o aria o cantata parodica, cioè il primo cantico del
). matem. disus. crescente o decrescente in progressione aritmetica (un termine
ecc., ove gli esponenti crescono o decrescono in progressione aritmetica.
attore che fa parodie di personaggi famosi o di tipi caratteristici; imitatore.
un'involontaria e grottesca storpiatura dell'opera o del genere assunto a proprio modello.
piccolomini, 10-175: il coro (o ver il canto del coro).
: l'uno è chiamato 'parodo '(o ver entrante e venente) e l'
) e l'altro 'stasimo '(o vogliam dire stabile). arbasino,
parlare e col canto del coro parodo o ver entrante. gravina, 318
l'accesso laterale al luogo della rappresentazione o, in presenza della scena, ognuna
paròdo, sm. letter. autore o attore di parodia; parodista.
recitazione dei parodi, quando i rapsodi o lasciavano o tralasciavano la loro: acciò
parodi, quando i rapsodi o lasciavano o tralasciavano la loro: acciò che gli
elemento fonetico) dotata di una funzione o di un signifi cato autonomo
parole sono legamento ed accozzamento d'una o più sillabe in una voce dimostrativa di
. delfico, ii-204: le prime voci o parole dunque per le quali si mostrò
si mostrò esternamente la piacevolezza della sensazione o dell'interno sentimento dovevano essere caratteristiche,
l'opera e se ogni parola ha questo o quel significato a seconda dell'accento con
, per lo più in funzione interiettiva o esclamativa) unitariamente inteso; affermazione,
, il contenuto di ciò che viene o è stato detto o scritto. -
di ciò che viene o è stato detto o scritto. - per estens.:
che cangia voglia / per donna, o mai per lei s'allegra o dole
donna, o mai per lei s'allegra o dole; j e qual per lei
qual per lei di libertà si spoglia / o crede a sui sembianti, a sue
, trattativa, anche di carattere politico o diplomatico, fra due o più persone.
carattere politico o diplomatico, fra due o più persone. boccaccio, dee.
dirizza mirabilmente, non solamente per scrittura o per parole, ma per essemplo della sua
-rumore, suono prodotto da uno strumento o generato da un fenomeno naturale a cui
a cui è attribuito un particolare significato o valore. de maria, 61:
rabbia delle tue parole / fervere, o mare, nel furente flutto, / e
-in relazione con un agg. o con un compì, che ne specifica
carattere moralmente riprovevole, ingiurioso, blasfemo o, al contrario, pio, elogiativo
elogiativo, consolatorio, dolce, amorevole (o, anche, che tale falsamente appare
le sozze tacere. simintendi, 1-125: o quante volte volle andare a lui con
: espressione di critica, di rimprovero o di recriminazione (anche nella locuz.
, per invitare a un linguaggio più o meno controllato. ariosto, 344:
. -in relazione con un compì, o con un agg. che specifica l'
un agg. che specifica l'argomento o il tono o lo scopo del discorso
che specifica l'argomento o il tono o lo scopo del discorso. bibbia
senza più ascoltare parola alcuna di pace o di tregua. manzoni, pr. sp
consiglio. -in contrapposizione esplicita o implicita con i fatti o con la
contrapposizione esplicita o implicita con i fatti o con la realtà sensibile. chiaro davanzati
di un termine, di un'espressione o, in genere, alla labilità dell'
resto eran parole, per lui, o, come diceva, teatro. -in
interiettive, per affermare la scarsa rilevanza o l'inattendibilità di quanto è stato detto
: a far giudizio di un principio morale o d'altra proposizione filosofica qualsivoglia, egli
di una legge, di un regolamento o anche di un ordine, quale risulta
astrattezza e alla futilità di uno scritto o anche di un discorso, per lo
ai valori formali, retorico, aulico o prolisso, verboso. ber ni,
definisce l'uomo come individuo, psicologicamente o speculativamente, questi problemi del progresso e
del progresso e del divenire sono insolubili o rimangono di mera parola. -funzione
. -al sing. testo poetico o letterario destinato a essere musicato. -anche
ne le porta il vento, / o distruggonsi al sol qual neve o cera.
, / o distruggonsi al sol qual neve o cera. varchi, v-61: quando
: 'elle son parole da donna 'o 'da sera ', ciò è
', ciò è da veglia; o veramente 'elle son favole e novelle '
decisione conclusiva e inappellabile; il diritto o la pretesa di esprimerla a conclusione di
di esprimerla a conclusione di un dibattito o di un confronto (e in una
con tale espressione si indicano il prezzo o la condizione di vendita o di acquisto
il prezzo o la condizione di vendita o di acquisto considerati non ulteriormente trattabili)
a voler sempre, in ogni minuscolo o grosso contrasto e contestazione, l'ultima
di elaborare. -risultato scientifico o critico più avanzato raggiunto in un determinato
(e talora considerato non ulteriormente perfezionabile o mielior abile). carducci,
, rivelata (anche al plur. o semplicemente parola): il complesso dei
complesso dei testi scritti per rivelazione divina o, anche, l'ispirazione divina stessa
i modi e i tempi concordati a voce o, anche, con cui garantisce la
cui garantisce la veridicità di quanto detto o raccontato (anche nelle espressioni raf- forz
parola d'onore, parola sacra d'onore o gran parola, parola sacramentale e nelle
locuz. dare, impegnare, obbligare o avere la parola', e, a seconda
a seconda che l'impegno sia mantenuto o disatteso, nelle locuz. mantenere,
mantenere, osservare, servare la parola o mancare, venir meno di, della,
: promessa, impegno enunciato a voce o anche in uno scritto, in un
d'inter. (con ellissi del verbo o nell'espressioné in parola d'onore)
a la semprice parola de l'accusatore o vero denunziatore. -al superi.
. - parolissima. -parola di o da cavaliere, galantuomo, principe,
per sottolineare l'attendibilità di una promessa o la veridicità di una notizia con l'
che mira a rassicurare, a incoraggiare o a consolare una o più persone; assicurazione
, a incoraggiare o a consolare una o più persone; assicurazione, promessa per
6. brevissima, minima comunicazione orale o scritta; notizia, informazione; cenno,
aspettato, o chiamato. ochino, 177: non trovarai
verbo, come apostrofe rivolta a una o più persone alle quali si intende comunicare
alle quali si intende comunicare una notizia o con le quali si vuole avere una
sola: / mi vorreste per ganzo o per servente? -come invito a
per lo più nelle locuz. perdere o mancare la parola, per indicare una
la parola, per indicare una più o meno temporanea perdita di tale capacità per
per una forte emozione, per stupore, o anche per imbarazzo, timidezza o ignoranza
, o anche per imbarazzo, timidezza o ignoranza). dante, purg.
non è altro che una sensazione visibile o auditiva, che, essendo associata colla
, essendo associata colla sensazione dell'oggetto o dell'idea..., la
idea..., la rieccita o da quella è reciprocamente rieccitata.
pensiero. -parola interiore, interna o mentale: il pensiero organicamente e sintatticamente
e costituisce la base della espressione orale o scritta (e tale espressione, estesasi
per lo stile e la forma dell'espressione o, anche, per la mentalità,
in un'assemblea, in un parlamento o anche in una riunione, in un
lo più nelle locuz. dare, domandare o prendere la parola). pulci
, io vorrei riprendere il fucile, o compagni. bonsanti, 4-383: è
fermiamo che nessuno de la compagnia, o più, possa o debbia ricevere o
de la compagnia, o più, possa o debbia ricevere o acceptare, pregare o
, o più, possa o debbia ricevere o acceptare, pregare o aringare per alcuno
o debbia ricevere o acceptare, pregare o aringare per alcuno o alcuni cacciati di
acceptare, pregare o aringare per alcuno o alcuni cacciati di questa compagnia, sanza
scrivani... nel ricever gli ordini o sia parole da qualunque persona che averà
, la parola voluta. -parola crescente o decrescente, progressiva o regressiva: serie
. -parola crescente o decrescente, progressiva o regressiva: serie di giochi basati sulla ricerca
ricerca di vocaboli che con l'aggiunta o l'eliminazione di lettere o sillabe assumono
l'aggiunta o l'eliminazione di lettere o sillabe assumono significati diversi (ad esempio
(ad esempio mi, mimo, mimosa o, al contrario, bavaria, avaria
interiettive la parola a chi ha aperto o all'apertura, la parola al servito
convenzionale, costituito da un singolo termine o da una breve frase, assunto come
di un posto di guardia e gli ufficiali o sottufficiali incaricati di funzioni di controllo e
, italianamente direbbesi 'parola d'intesa', o semplicemente 'intesa 'o assolutamente *
intesa', o semplicemente 'intesa 'o assolutamente * parola '. in toscana si
dire tipico di un determinato ambiente sociale o professionale. tarchetti, 6-i-454: in
-per estens. motto, breve frase o anche singolo termine che sintetizza un programma
che sintetizza un programma politico, etico o, anche, culturale. mazzini,
agosto bandì la parola di « roma o morte ». gramsci, 6-5: cosa
tema: termine che, ricorrendo frequentemente o in posizione particolarmente forte in un testo
prestare fede a quanto da lui detto o promesso. varchi, v-61: andare
al senso letterale (di un solo vocabolo o anche di una frase, di un
grande fedeltà, alla lettera (riferire o tradurre). bartolomeo da s.
-a parole, di parole, in parole o in parola, per parole: secondo
per parole: secondo quanto viene detto o affermato a voce o per scritto;
quanto viene detto o affermato a voce o per scritto; come enunciazione di intenti
per scritto; come enunciazione di intenti o di principi (per lo più in contraddizione
e i pensieri più profondi e autentici o, anche, con la realtà dei fatti
pei quali dio creò la terra, o ricchi: ricordatevelo. guai a voi
. -cavare, togliere una parola o la parola di bocca a qualcuno',
ingannare; dicesi ancora 'dar paroline 'o 'buone parole 'come fanno coloro che
fortezza. -di poche, rade o molte parole (con valore di agg
dilungarsi in chiacchiere, taciturna, silenziosa o, viceversa, eccessivamente loquace e verbosa
: produrre un'opera artistica, letteraria o filosofica di particolare rilevanza; svolgere una
una parte significativa in un determinato campo o nella storia. moretti, 121:
-dirigere, muovere, rivolgere la parola o le parole a qualcuno: apostrofarlo;
molte: trarre occasione per lunghi discorsi o anche per dispute e litigi da un
servidore. -esserci mezza parola o parole fra due 0 più persone:
idea, un progetto, un programma o un'aspirazione sono difficilmente attuabili (anche
-fare parola di, sopra qualcosa o qualcuno: parlare, trattare, discutere
di un fatto, di una questione o di una persona; farvi riferimento,
esprimere in modo più facile un concetto o un pensiero precedentemente sviluppato); in
. -per denotare il particolare realismo o simi- glianza di una figura umana rappresentata
stesso aveva dato. -menare qualcuno in o per parole, per le parole;
parole; tenere, trattenere qualcuno a o in parole: fargli continue promesse e
scuse e pretesti nell'intento di evitare o di procrastinare un determinato comportamento, una
un determinato comportamento, una situazione o un'azione sgradita, difficile o impossibile.
situazione o un'azione sgradita, difficile o impossibile. anonimo, i-535: per
dire, formare, mettere insieme due o tre parole in fila ', restare senza
per una forte emozione, lo stupore o uno sforzo intenso e prolungato o,
stupore o uno sforzo intenso e prolungato o, anche, per difficoltà di espressione
difficoltà di espressione verbale legate all'ignoranza o alla scarsa brillantezza di spirito.
a parlare, rivolgergli direttamente il discorso o una domanda specifica. binduccio dello
. -mozzare, tagliare le parole di o a qualcuno', rompere, togliere la
, il filo delle parole in bocca o di bocca a qualcuno: interromperlo improvvisamente
se mentre gli altri favellano, egli, o per contar la cosa meglio o per
, o per contar la cosa meglio o per abbreviarla o per mostrar d'averla
contar la cosa meglio o per abbreviarla o per mostrar d'averla compresa, rompesse
v.]: ad uno che tace o che, interrogato, non si cura
si dice: * e'non ha parole o non ha parole fatte '.
morire la parola, le parole in bocca o tra i denti a qualcuno: non
i denti a qualcuno: non provare difficoltà o sogg- gezione a esprimere con facilità e
parlare, di discutere, troncare un colloquio o una discussione andandosene; lasciare un interlocutore
-passare parola: trasmettere un ordine o una notizia da persona a persona fino
-passare parole: essere trattato, discusso o affrontato un determinato argomento di conversazione.
le parole; chi non favella, o poco, le parole pesano a lui.
, riscaldarsi di parole', venire a o in parole con qualcuno', litigare aspramente
acchiappare, chiappare, comprendere in parola o alla parola o sulla parola qualcuno',
, comprendere in parola o alla parola o sulla parola qualcuno', dare assoluto credito
, dare assoluto credito a quanto affermato o promesso, per lo più con leggerezza e
sulla parola. -rilevare un errore o una contraddizione nei discorsi di una persona
formare, barattare, mandar fuori parola o parole', senza parole', tacendo, in
spesso da pentirsi d'aver parlato, o peggio, scritto, che non d'aver
taverna; tragge fuori un picciolo temperino o arme poco più grande, e colpisce
risposta: cioè non bisogna tener conto o levarsi in collera d'ogni minima cosa,
né con fatti in roba né nella vita o nell'onore, né stanziarli o vilipenderli
vita o nell'onore, né stanziarli o vilipenderli in parolacce o soprannomi vili e
, né stanziarli o vilipenderli in parolacce o soprannomi vili e ridicolosi. goldoni,
di parolacce. -parola, espressione o frase che è considerato sconveniente pronunciare o
o frase che è considerato sconveniente pronunciare o scrivere (per lo più in quanto
riferita agli organi e ai comportamenti sessuali o alle funzioni scatologiche indicati con termini volgari
come dice la pare- mia, adagio o proverbio latino,... corrumpunt bonos
da evitare nell'uso in quanto dialettale o straniera o anche perché considerata astrusa,
nell'uso in quanto dialettale o straniera o anche perché considerata astrusa, inadeguata o
o anche perché considerata astrusa, inadeguata o non amata, non gradita.
6-261: misera e minutissima tirannia di paroluzze o parolacce, riboboli e modi di dire
di poca rilevanza, di scarso interesse o, anche, non corrispondente al vero
lo più con foga oratoria e retorica o anche con ampollosità e ridondanza, in
e ridondanza, in dichiarazioni di intenti o di princìpi, in esortazioni o in promesse
intenti o di princìpi, in esortazioni o in promesse demagogiche e mai corrispondenti alla
e mai corrispondenti alla realtà dei fatti o delle intenzioni più profonde. -anche
: persona loquace, chiacchierona, ciarliera o, anche, pettegola e bugiarda, che
avvocatone, il rivoluzionario parolaio tipo cavallotti o enrico ferri. era uno studioso,
, decadente? 2. scrittore o, anche, oratore che si compiace
rimanevano, senza più, semplici parolai o frasaiuoli. -scrittore eccessivamente prolisso e
(e ha una connotazione scherz. o spreg.). algarotti, 1-iv-414
. -che indulge, che è incline o si fonda su una retorica vuota
tempi placidi, diventa facilmente parolaia. o. esclusivamente dominato dalla preoccupazione per gli
parole più adatte a esprimere un concetto o uno stato d'animo. marini,
non sei a tale derata, / o altto inperatore, di questa dama.
a que'novi miracoli immortali / senza spirito o polso è tutto inteso. martello,
, frase, battuta, commento sarcastico o offensivo e ingiurioso. s.
che vi sovrastano, sono così delicati o scrupolosi che si offendono d'ogni minima paroletta
che alcuno dei nostri batta il piede o guardi le travi, crolli il capo o
o guardi le travi, crolli il capo o metta fuori il labbro di sotto in
il labbro di sotto in atto di pensare o lanci parolette maligne. nievo,
soffriva. 2. brevissima comunicazione verbale o scritta; cenno, allusione.
ammazzare un uomo! -comunicazione riservata o secreta. nievo, 3-109: -caro
!...) e farsi baratto o gazzettiere, / totò scelse l'esilio
di scorso gentile, suadente o anche adulatorio, pronunciato nell'intento di
paroline è dar soie e caccabaldole, o per ingannare o per entrare in grazia di
soie e caccabaldole, o per ingannare o per entrare in grazia di chi che
estens.: autore che nell'opera o in un determinato scritto ricorda o precorre
opera o in un determinato scritto ricorda o precorre tale tecnica. -anche con uso
mano una frase, un'espressione o un breve di scorso gentile
varchi, 3-54: così fatte paroline o parolette o parolozze che dicono i contadini
3-54: così fatte paroline o parolette o parolozze che dicono i contadini innamorati.
/ de la giostra i vincitori. / o che dolci paroline! / o che
/ o che dolci paroline! / o che sguardi traditori! foscolo, xvii-135:
rossa non si sa se per le paroline o per il respiro impedito.
-con uso antifrastico: espressione scortese o sconveniente; battuta, commento salace.
parolina. 2. brevissima comunicazione verbale o scritta; cenno, allusione.
paroline è dar soie e caccabaldole, o per ingannare o per entrare in grazia di
soie e caccabaldole, o per ingannare o per entrare in grazia di chi che
quella natura senza sentirsi sconvolgere gli stomachi o aggravare le ciglia da un profondo
è una reale du plicazione o triplicazione della posta. = voce
parola. parolona, sf. termine o anche espressione, frase aulica, pomposa
. ant. parola, frase, discorso o anche breve narrazione di tono popolaresco (
morire a torto? e cosi fatte paroline o parolette o parolozze che dicono i contadini
torto? e cosi fatte paroline o parolette o parolozze che dicono i contadini innamorati.
vissima, sintetica comunicazione orale o scritta; cenno, allusione,
giammai di sua magione una paroluzza disonesta o pur sospetto d'azione biasimevole? siri
secondo delitto. ghislanzoni, 16-184: o la notte ne'sogni, o il giorno
16-184: o la notte ne'sogni, o il giorno nei fanciulleschi sollazzi,.
nei fanciulleschi sollazzi,... o per qualche malcauta paroluzza sfuggita alla governante
: misera e minutissima tirannia di paroluzze o parolacce, riboboli e modi di dire popolareschi
per la distanza da cui è pronunciata o per il tono basso di voce.
. cavo d'ormeggio di grosse dimensioni o impiegato per sospendere e sollevare un'antenna
tesa come una corda di violino, o di alare una parommèlla che ci sarebbe
piccolo capo di ormeggio; piccolo stroppo o braca di antenna per ricevere l'amante
retorica che consiste nell'accostare parole o espressioni ca ratterizzate da una
ratterizzate da una stessa sillaba o lettera ini ziale o finale
sillaba o lettera ini ziale o finale. m. adriani,
ancora i membri nominati paromii, cioè o simili nel principio... o nel
cioè o simili nel principio... o nel fine... spezie del
armonia generata dalla consonanza del principio o del fine nell'uno e nell'altro membretto
sf. rapporto che intercorre fra due o più paronimi. -anche: la confusione,
che è proprio, che si riferisce o che presenta paronimia. = cfr.
consiste nell'accostare parole di suono uguale o molto simile e di significato differente (
significato differente (anche con intenti parodistici o satirici); annominazione, bisticcio.
che fondi tutto lo spirito di questa paranomasia o, co- m'altri dicono, annominazione
muratori, 5-2-109: l'annomina- zione o paranomasia... è quello scherzo di
dalla croce, ii-7: febri ardenti o interpoliate, come terzane e parosismali.
e rotonda in cui apponevansi le vivande o vaso per contener aceto. 2
'l parocismo alle due ore: / o l'ha avut'oggi, e non l'
il resto dell'anno pare che ogni otto o dieci giorni abbino un parasismo di caldo
sopravvenivano accidenti detti dai medici di cardialgia o mordimento della bocca dello stomaco. siri
-per simil. crisi politica, economica o istituzionale di particolare gravità. caporali
membra. -figur. reazione violenta o manifestazione eccessiva che caratterizza il momento di
e di esaurimento di un regime politico o di una civiltà letteraria. garibaldi,
agitazione ed eccitazione causata da un sentimento o da uno stato d'animo di particolare
- anche: impulso, slancio emotivo o passionale. s. degli arienti,
s. degli arienti, 2-389: o fusse svigliato da qualche buffonesco parosismo.
divetta arrotò mai l'erre più ferocemente o fece sibilare più serpigna la zeta.
4. il grado di intensità massima raggiunto o raggiungibile da un sentimento, da uno
sentimento, da uno stato d'animo o da un fenomeno sociale o culturale.
d'animo o da un fenomeno sociale o culturale. de sanctis, 7-142:
violenza. 5. fenomeno fìsico o astronomico di eccezionale intensità e violenza.
, che si riferisce, che è caratterizzato o che corrisponde a un parossismo.
.. è stata da'moderni mostrata o almeno dilucidata mediante lo scoprimento delle glandole
: dimostrava essersi accresciute le glandule parotidi o massiilari. 2. patol.
tumefazione localizzata in una di tali ghiandole o, in genere, nella regione pa-
.]: 'parotidèo ': che appartiene o che è relativo alla parotide; onde
alla parotide; onde è il condotto parotidèo o canale dello stenone. parotidico,
parotidico, che altrimenti dicesi canale o condotto dello stenone ': è formato dall'
in casa farà seguendo un parpaglione tarpato o volgendo uno uovo infiniti mille...
6. agg. che ricorda nel colore o nella minuta pezzatura le ali delle tignole
consiste nell'accostare espressioni e parole simili o nel ripeterle uguali. caro, 5-226
sughero che sostengono una rete da pesca o che, uniti da una corda, formano
viani, 19-634: « aspetta, o marzocco, ora si dà una mano
imperfezione mia vide l'occhio tuo [o vergine maria], e le parpille tue
. 2. ant. upupa o civetta. landino [plinio],
che si riferisce al monte peloponnesiaco parrasio o al territorio circostante, la parrasia (
. buti, 2-482: chi uccide padre o madre o fratello... in
, 2-482: chi uccide padre o madre o fratello... in grammatica si
si dà a li parricidi che il padre o la madre occideno, furono puniti.
da anni. pascoli, 1148: o madre! o madre! o alte mute
pascoli, 1148: o madre! o madre! o alte mute grida / vedendo
1148: o madre! o madre! o alte mute grida / vedendo in sogno
i-176: questo sarà l'ultimo giorno o a'parricidi o a voi. aleardi,
sarà l'ultimo giorno o a'parricidi o a voi. aleardi, 1-321: ei
. 4. agg. che serve o è servito a uccidere il padre o
o è servito a uccidere il padre o un parente stretto. battista, iv-49
5. che uccide un ascendente o un parente stretto. a.
ant. colpevole dell'uccisione del padre o di uno stretto congiunto.
2. esercitato in un parricidio o nell'uccisione di un congiunto.
negativa, di esecrazione etico- religiosa) o di un parente stretto (figlio, fratello
niente. a. verri, ii-142: o giunio, se tu scendendo dal seggio
colpa commessa ai danni del padre (o di uno stretto consanguineo). domenichi
2. per estens. assassinio del principe o di un signore; regicidio.
3. omicidio, delitto o tradimento abominevole, esecrando. landino
abbiano, alla base della loro storia (o della loro leggenda), un fratricidio
pappagallo della specie deroptyus accipitrinus; canoro o ondulato: melopsittaco; del collare:
. 5. maffei, 218: o signora, le torno / a dir che
in due parti, dette parrocchetto inferiore o fisso o basso e parrocchetto superiore o
parti, dette parrocchetto inferiore o fisso o basso e parrocchetto superiore o volante)
inferiore o fisso o basso e parrocchetto superiore o volante). -per estens.:
il d. e. i., o dimin. scherz. di parroco (
territoriali in cui è suddivisa una diocesi o a cui appartengono una propria popolazione di
l'ente giuridico ecclesiastico titolare della dotazione o del atrimonio il cui reddito è goduto
(e si distingue in parrocchia amovibile o inamovibile, a seconda che il suo
a seconda che il suo titolare possa o meno essere rimosso; autonoma o incorporata
possa o meno essere rimosso; autonoma o incorporata, se indipendente oppure dipendente da
dipendente da altra persona giuridica; matrice o filiale, nel caso ne venga distaccata
caso ne venga distaccata una parte, o rispettivamente essa sia costituita da tale parte
, castrense, personale, ovvero familiare o gentilizia, quando i fedeli appartengono a
etnico minoritario, a una forza militare o a una casata nobiliare, e territoriale
nella rispettiva circoscrizione; e ancora regolare o secolare, a seconda che il titolare faccia
il titolare faccia parte del clero regolare o secolare). -per estens. (
territoriale, villaggio (nelle campagne) o rione (nelle città) riunito intorno a
cavalca, 18-105: dèegli lo vescovo fare o incarcerare o flagellare [gli indovini
dèegli lo vescovo fare o incarcerare o flagellare [gli indovini], se sono
gli indovini], se sono servi, o in qualunque stato sieno, gli dee
95 ville e parrocchie, contro francia o portogallo o mori. giuseppe di santa
e parrocchie, contro francia o portogallo o mori. giuseppe di santa maria,
alla parrocchia, in cui sono (o possono essere) suddivisi i vicariati e
2. figur. gruppo più o meno organizzato di persone, legate da
organizzato di persone, legate da affinità o da comuni attività, che si tutelano
ne'secoli barbarici quasi niuna chiesa battesimale o sia parrocchiale si trovava tanto nelle città che
collegiata, con la dignità di priore o di abate. g. gozzi, 1-296
. 2. che è proprio o fa parte della parrocchia; che le
parte della parrocchia; che le spetta o pertiene (un diritto, un'entrata)
un'entrata), ne è gestito o promosso (un ente benefico, una
commende, prebende, benefici, mense vescovili o parrocchiali, padronati, de'quali si
quella innocua rivistuola non so se parrocchiale o missionaria. -casa parrocchiale: edifìcio
comprendente per lo più canonica, oratorio o anche luoghi di riunione per i fedeli
il qual viva dentro li suoi confini o territorio. = deriv. da
anime e le sue pecorelle sono per terra o se fanno bene, e conoscerai se
compreso entro l'ambito limitato di strati o di ambienti sociali inferiori, in una
una persona giuridica, come un ordine o una congregazione religiosa, una chiesa capitolare
(nome d'agente da napé / o) 'somministro '), reinterpretato successivamente
d'amico. volponi, 3-47: tre o quattro fattorini di pullman...
corta spiga di granturco ', riconducibili o da confrontare con l'abr. pire
cioè 'piolo 'e poi 'pane o dolce simigliante al piolo '),
truccature teatrali, per nascondere la calvizie o per semplice abbellimento o ornamento solenne
nascondere la calvizie o per semplice abbellimento o ornamento solenne (e fu d'uso
, 4-66: -o moglie indegna, o perfida, o sleale! / ma chi
-o moglie indegna, o perfida, o sleale! / ma chi è colui,
zazzera posticcia, ma bensì di zazzera o capellatura naturale. ramazzini, 86: non
, 2-i-2-301: il presidente aveva una pemcca o parrucca o pimcca, come vuoi,
il presidente aveva una pemcca o parrucca o pimcca, come vuoi, ma che portento
nelle compagnie comiche le parti da vecchio o, come suol dirsi, da *
diffusione l'uso di tale accessorio, o che s'intende, con connotazione più
che s'intende, con connotazione più o meno iron. o spreg.,
con connotazione più o meno iron. o spreg., legata all'assetto politico
parrucca; i vecchi per celia, o gli uomini del tempo antico contrapposti ai
. pratesi, 3-230: calmatevi, o venerabili parrucche del settecento, e dalla
delle parrucche. -letterato classicista, o genericamente tradizionalista e pedante. guerrazzi
5. dial. sbornia. o. ant. capigliatura naturale molto folta e
richiamerebbe il lat. pilus 'pelo 'o un suo deriv. (un lat
che ha anche mansioni di barbiere, o per signora). redi,
gli omeri a cader; ma, o che natura / a te il nodrisca,
che natura / a te il nodrisca, o che da ignota fronte / il più
letterari facili e corrivi. -anche: autore o critico letterario incompetente (e ha connotazione
(e ha connotazione fortemente iron. o spreg.). carducci, ii-9-7
coprire con una vezzosa menzogna la calvedine o la canizie. 5. dimin.
il sapersi metter pari la croatta o il colare e il pettinarsi bene il perruccone
il colare e il pettinarsi bene il perruccone o perrucchino che sia. sergardi, 313
, 4-70: cosi talvolta una vecchiaccia, o rinsecchita od adiposa, a furia di
grande capigliatura posticcia, alta sul capo o che ricade sulle spalle.
77: portava un perruccone di lana o di crine di cavallo, nero come l'
ecc. (e ha senso iron. o spreg.). bocalosi, ii-102
dignità (e ha senso iron. o spreg., indicandone per lo più
le loro esimie virtù in trentadue figli o figliuole. pratesi, 5-48: quei guardinfanti
185: -musica! sì, bravo; o perché la banda non suona? ehi
alla congiungente astro-sole, sotto un angolo o parallasse di 1 secondo d'arco)
dell'india le sparse famiglie dei parsi o ghebri, che... conservano nell'
roastro, scritte nella lingua degli eeri o battri o zendi. ferd. martini
, scritte nella lingua degli eeri o battri o zendi. ferd. martini, 1-ii-53
parsimonia', con moderazione, in misura o quantità limitata. soderini, iv-407:
, agevolmente stanca l'intelletto dell'uditore o lettore. c. l frugoni, i-15-185
in modo scarso, in esigua misura o quantità. panzini, ii-98:
conseguire nella rappresentazione di concetti anche smisurati o fantastici si può notare nello scritto sulle
caminetto dove bruciavano con parsimoniosa fiamma due o tre ciocchi poco stagionati. c. e
, sostituendole quella dualistica, e parsistica o manichea, della lotta del bene contro
vuol dir solo fargli un rimprovero grave o, famigliarmente, una lavata di testa
ma anche usare, facendogliela, parole aspre o anche villane. bocchelli, 1-i-500:
parole contro chi ha fatto cattivo servizio o cosa dispiacevole. = peggior.
di un territorio, di un possesso o di un'eredità). gualdo
di un territorio, di un possesso o di un'eredità che viene assegnata a
in partaggio qualcosa: riceverlo come prerogativa o qualità privilegiata. passeroni, 2-149:
. -essere il partaggio di qualcuno o qualcosa: essergli proprio, peculiare,
cato in partaggio un tal cervello o sarebbe più stupido delle bestie,
sarebbe più stupido delle bestie, o un pazzo balordo. = dal
. ciò che deriva dalla divisione materiale o quantitativa di un intero, da una
di un intero, da una ripartizione o anche da una separazione spaziale (e
dello scudo e in venezia dello scudo o della giustina. -numero contenuto in
. -numero contenuto in un altro o rapportabile a esso secondo una proporzione data
teorico e indeterminato: quanto è compreso o contenuto in un tutto e ne è inferiore
rettor., 40-15: ogne cosa quasi o è generale, sicché comprende molte
sicché comprende molte altre cose, o è parte di quella generale.
la portiamo a significar la parte, o ver per il contrario dalla parte al
. galluppi, 1-i-334: quando noi consideriamo o l'unità fisica del corpo o l'
consideriamo o l'unità fisica del corpo o l'unità sintetica del pensiere relativamente ad
. -quantità, superficie, estensione o volume inferiore all'intero. rainerio
1-176: i cittadini... o mercanti trafficano dentro e fuori del regno
-ciascuna delle quantità uguali o delle dosi che concorrono a formare una
un normale naso percepisce particelle presenti in 5 o 6 parti per milione.
persuna. 4. suddivisione logica o classificatoria di un concetto, di un'
stesso animo umano considerato nelle varie facoltà o nelle sue trasformazioni e mutazioni nel tempo
mi lacerava il core fin nelle più recondite o delicate sue parti. g. gozzi
/ non sai ch'io sono, o veritiero. parte / di me ti svelo
la personalità umana, cioè quella intellettiva o razionale e quella sensitiva o concupiscibile.
quella intellettiva o razionale e quella sensitiva o concupiscibile. - anche: l'anima
dell'uomo [parte divina, superiore) o il suo corpo (parte inferiore)
e sogliono conculcar la parte divina. o. rucellai, 8-28: [gli]
a un'altra da vincoli di affetto o di sangue. -in partic.: coniuge
così l'eroe: ti rassicura, o degna / parte di me, tutto è
5. suddivisione strutturale di un oggetto o di un edificio. -anche: estremità
, come a dire tutto il piedestilo o tutta la colonna overo tutto l'ornamento,
intendono come basamenti e cimazie de'piedestili o basi o capitelli delle colonne, overo
come basamenti e cimazie de'piedestili o basi o capitelli delle colonne, overo l'architrave
bottoni automatici. -sì, ma, o non si chiamano questa parte maschio e
bastonatura] sarà argomento di quell'omicidio o altro delitto premeditato, particolarmente quando segua
: quella colpita da percosse, traumi o affezioni patologiche. a. cocchi,
era in realtà una voce d'oltretomba o d'oltrenube, una specie di telefonata
distinzione di un'opera scritta, letteraria o storica, di solito in relazione con lo
relazione con lo sviluppo logico e cronologico o con l'affinità di argomento.
, elocuzione, pronunzia e memoria) o della tragedia (mito, costume,
una lettera, di un discorso (o di una sezione di essi).
le ragioni assegnando empie le carte / o le orecchie talor per instituto. -episodio
9. elemento materiale, fisico o chimico, che compone la realtà materiale
chimico, che compone la realtà materiale o fenomenica. bruno, 3-493: lasciamo
marchetti, 5-28: più non sono / o fuoco o fiamma od altro corpo ardente
5-28: più non sono / o fuoco o fiamma od altro corpo ardente / che
che l'uomo sta rinchiuso in camera o in quella passeggia, dia sempre l'occhio
. giambullari, 5-219: questa provincia o parte d'italia che già tanto tempo
. alfieri, 7-55: parto fra cinque o sei giorni per fare un giro fin
marittime da altri. -zona limitrofa o adiacente a una città o a un
-zona limitrofa o adiacente a una città o a un luogo determinato: dintorni,
? ». -luogo di nascita o di residenza abituale (per lo più
tutti e ciascuni popolani del popolo, o vero di popoli, e de le
popoli, e de le contrade, o vero di parte o vero de le parti
de le contrade, o vero di parte o vero de le parti del popolo assegnato
ma c'è. 15. direzione o verso a cui è diretto un moto
verso a cui è diretto un moto o uno spostamento. anonimo, i-562:
infra tre giorni non ricevessero da'parigini o da qualche altra parte conveniente soccorso.
numero indeterminato di persone, di animali o di oggetti numerabili inferiore alla totalità considerata
. dandolo, lii-14-165: quest'armata, o parte o tutta, com'esce dallo
lii-14-165: quest'armata, o parte o tutta, com'esce dallo stretto, apporta
sarebbe più a proposito il descriver leoni o tigri con similitudini prese da uomini di
si forma altinterno di un organismo deliberante o di un'assemblea, in par- tic
di loro, cogli loro consoli, o maggiore parte di loro, statuto,
di persone unite da comuni ideali politici o religiosi o anche da interessi e per
unite da comuni ideali politici o religiosi o anche da interessi e per lo più
che non tenesse con l'una parte o con l'altra. 5. bernardino
s s importasse l'escluderlo o l'ammetterlo alle parti ch'e- rano
, sospirando la sua patria, poteva sperarsi o desiderare di rivederla finché non n'erano
a persona, si rivela per uno o più princìpi che vorrebbe vedere applicati.
fatti, si risolvono sempre, presto o tardi, proprio a danno della parte
-in relazione con un agg. o con un compì, che ne specifica
che le rivoluzioni non si fanno co'settenari o co * decasillabi. b. croce
subornati da francia. -séguito di sostenitori o di fautori (anche nell'espressione avere
-séguito di aderenti in un'assemblea o in un consiglio. machiavelli,
di parte. bambagiuoli, 21: o dolce frutto [l'amicizia] di se-
-con valore di agg.: favorevole o parziale verso una fazione, poco obiettivo
l'istorico se dee essere buono istorico, o vero passionato e parte, quali sono
21. ciascuno di due contendenti o di due potenze belligeranti. -in partic
22. dir. civ. ciascun soggetto o gruppo di soggetti, portatore di propri
interessi omogenei, che stipula un contratto o altro accordo giuridico con un altro soggetto
altro accordo giuridico con un altro soggetto o gruppo di soggetti a sua volta portatore
ciascuno dei due soggetti che contraggono matrimonio o stipulano un contratto di matrimonio per regolare
parti, senza la mistura del sacramento o di quella spiritualità la quale si considera
23. dir. proc. ciascun soggetto o gruppo di soggetti portatori di propri interessi
fronte al giudice, a una controversia o ad altra procedura giudiziaria per fare valere
giudiziaria per fare valere propri diritti (o pretese o richieste) in contrasto (
fare valere propri diritti (o pretese o richieste) in contrasto (almeno potenziale
) con almeno un altro soggetto (o gruppo di soggetti) portatore a sua
resistere alle pretese di un altro soggetto o gruppo omogeneo di soggetti (e nel
tipicamente l'organo della pubblica accusa, o pubblico ministero, che costituisce la parte
siena, 204: esso richiamo e petizione o vero questione diffiniscano e terminino, e
in rapporto di amicizia, di amore o di semplice conoscenza con un'altra.
quota di partecipazione a un patrimonio comune o a un ente collettivo. -in partic.
quota di partecipazione a una società commerciale o a un'impresa economica collettiva.
, 1-263: qualunque persona avesse parte o carate in alcuno navilio e non volesse vivere
quote di partecipazione a una società commerciale o ad altra impresa collettiva; i soci di
si alcuno patrono de vignie, iardine o altri possessiuni e terreni seminati, overo
27. la quota (di capitale o di profitto) che, in rapporto
dei partecipanti in base ai criteri legali o convenzionali che regolano la situazione stessa.
ciascuno degli eredi in un'eredità attuale o anche solo futura. f.
rispetto all'importo complessivo di un credito o di altro diritto. libri di commercio
che a mio giudizio credo fussero quelle parti o provisioni le quali oggidì da'prìncipi si
prìncipi si dànno a loro offìziali o ministri o servitori. parini, vi-77:
dànno a loro offìziali o ministri o servitori. parini, vi-77: gl'infelici
rapitrici / mani nell'altrui parte / o per forza o per arte. -per
nell'altrui parte / o per forza o per arte. -per estens.:
il passivo, a pagare il debito o ad adempiere all'impegno. libri
che spetta di un bene dei sensi o dello spirito. tansillo, 1-268:
8-139: non... giova esagerare o frantendere la parte che spetta a rossini
contendente può far valere in una contesa o in una competizione. zeno, iii-302
partecipazione all'esercizio del potere politico esercitata o rivendicata da ciascuna delle varie componenti (
da ciascuna delle varie componenti (ceti o classi) del corpo sociale; misura
situazione in cui una componente sociale esercita o rivendica una partecipazione al potere politico in
-interesse (anche soltanto affettivo) o influenza esercitata in una determinata situazione
30. caratteristica individuale di una persona o della sua indole. -in partic.:
le parti che acquistano agli uomini amore o almen riverenza, cioè la virtù che
recitazione delle battute che gli sono riservate o da un cantante mediante l'espressione vocale
la differenza più grande nel merito maggiore o minore che passa tra i bravi attori
. -parte improvvisa: battuta estemporanea o improvvisata in una recita a soggetto.
. per il rispetto di convenzioni sociali o per il proprio tornaconto; immagine che
delle parti. -azione poco dignitosa o sgradevole, a cui è annessa una
tue spalle! 33. mansione o funzione che è o deve essere esercitata
33. mansione o funzione che è o deve essere esercitata o assunta da una
funzione che è o deve essere esercitata o assunta da una persona o che è inerente
essere esercitata o assunta da una persona o che è inerente a una carica o
o che è inerente a una carica o a una condizione; ufficio, esercizio
. -funzione propria di una cosa o di uno strumento. giov.
del contratto è questa: che ciascuna o la maggior parte delle cose contrattate hanno
benigna munificenza. 34. atteggiamento o reazione in una determinata condizione; modo
sua vertute fugge fa follia: / prim'o secondo, fermo in trinitate, /
. senso secondo cui si interpretano azioni o parole altrui. -anche: accezione, significato
39. decisione da prendere fra due o più possibili proposte alternative; soluzione.
qual fosse la migliore parte tra disfare o lasciare. fioretti, 2-53 (151
: non sapea qual parte si prendere, o di procedere oltre nella messa o di
, o di procedere oltre nella messa o di aspettare. guicciardini, i-156
voto della pluralità, per l'una o per l'altra parte. -scelta
l'altra parte. -scelta esistenziale o morale. bibbia volgar., ix-363
sopra la uale conviene dire parole, o difendendo l'una parte o icendo contra
dire parole, o difendendo l'una parte o icendo contra l'altra. dante,
. gramm. ciascuno degli elementi variabili o invariabili che compongono la frase (anche
partemezza. 43. matem. sottoinsieme o classe che è contenuta in un insieme
-parte intera', in un numero reale o decimale, il massimo numero intero che
intenderemo le frazioni decimali, cioè frazioni o parti decime. 44.
contrappunto, singola linea melodica (vocale o strumentale) di un testo polifonico,
cantante. -in una composizione vocale o strumentale, la musica assegnata singolarmente a
la musica assegnata singolarmente a uno strumento o a un cantante (che, per la
. -per estens.: il foglio o il fascicolo che la contiene. zarlino
, ciascuna delle variazioni di una partita o di una suite. -colla parte',
per chi accompagna in orchestra un cantante o un solista (sia al clavicembalo sia
a porre attenzione e ad assecondare il solista o il cantante stesso nella sua interpretazione,
. sport. nel golf, un giocatore o i due giocatori che gareggiano in coppia
che, rispettivamente, provocano l'acquisizione o la perdita di un punto).
(e i suoi componenti si dicevano caporali o officiali di parte). g
di legge presentata in un'assemblea votante o, anche, decreto approvato; provvedimento,
decreto approvato; provvedimento, deliberazione avanzata o decisa a maggioranza (anche nelle espressioni
, porre, prendere, proporre, parte o la parte per indicare il mettere ai
parte per indicare il mettere ai voti o l'approvare una proposta, e osservare
l'approvare una proposta, e osservare o rompere la parte per indicare l'osservanza
rompere la parte per indicare l'osservanza o la trasgressione di un decreto).
], 147; de non, o, non sincere, o.
de non, o, non sincere, o. -moneta, valuta alla parte'
parte. rezasco, 761: moneta o valuta alla parte significava la moneta ed
certa misura, in una quantità più o meno cospicua. chiaro davanzati, xvi-34
in espressioni correlate per indicare una suddivisione o una differenziazione interna: in una certa
differenziazione interna: in una certa misura o quantità, per una certa estensione;
e ciò è secondo che a lei o si dà e giugne la particella 'che
e giugne la particella 'che ', o si lascia... et è
, in mala parte: in modo sconveniente o disonesto, malamente. latini,
banda, e così il peso si scarica o in terra o in altro navilio minore
così il peso si scarica o in terra o in altro navilio minore.
come di cose separate d'alcune stalle o rimesse o gra nari o
di cose separate d'alcune stalle o rimesse o gra nari o botteghe di
o rimesse o gra nari o botteghe di sotto. borgese, 1-403:
battuta del discorso pronunciata a mezza voce o rivolta esclusivamente, in tono confidenziale,
in tono confidenziale, a un interlocutore o al pubblico). -anche come didascalia
parte': presenti altri, con uno o con più, non volgendo il discorso a
a parte '. patrone di nave o navilio che porterà la sua nave a parte
li accordi e patti che lui farà o averà fatti con tutti quelli marinari che con
or che parto a te dono, o bella clori, / pegno dell'amor mio
parte: poter disporre di denaro accumulato o risparmiato. carducci, ii-19-108: ora
-avere mala parte: essere malvisto o scarsamente considerato. cavalca, 6-2-78
parte e luogo, la sua parte di o in qualcosa: ricevere come compenso o
o in qualcosa: ricevere come compenso o premio, averne diritto. giacomino
e senza sdegno. -avere probabilità o possibilità di riuscita. girolamo soranzo,
alcun altro. -essere cointeressato o comproprietario. giovanni da empoli, 51
-intervenire con la presenza, con l'opera o con l'espressione della propria volontà;
verria molto minore. -essere occupato o impegnato, avere da fare. n
effetto, costituire una delle cause concomitanti o dei moventi. agostini, 64:
poi, nel ceder che fece, avesse o non avesse parte un po'di debolezza
di dio (come formula di invocazione o di supplica). formula di confessione
mezo. -dalla parte della ragione o del torto: nella condizione di chi
: nella condizione di chi ha ragione o torto. chiari, 2-ii-182: dire
parte non richiedendosi a liberarlo altre forze o altra fatica, fuor che di un
agg.): segreto, particolare o diverso da quello ufficiale. guicciardini,
,... si ridusse in necessità o di sodisfare al pontefice...
di sodisfare al pontefice... o di concordarsi col re di francia.
da trapassare il corpo, un organo o un oggetto. pigafetta, 87
parte di qualcuno', per suo incarico o richiesta, a suo nome, in rappresentanza
lui '. -per sua opera o iniziativa (e introduce un complemento d'
egitto. -per quanto lo riguarda o dipende da lui; dal canto suo
: secondo una determinata linea di ascendenza o grado di parentela. bartolomeo da s
per indicare una contrapposizione, un'antitesi o due situazioni contrastanti. fazio,
situazioni contrastanti. fazio, i-11-52: o donna, per dio non vi noi /
potere nell'ambito di una struttura statale o politica. cronica pisana, 1004:
e autorità. -concedere spazio più o meno ampio, accogliere in un'opera
dall'adesione totale e acritica a un partito o a un'ideologia; che denota settarismo
a perdere la città per l'utile personale o per interesse di parte.
parte: far partecipare a un'impresa o a un piano.
avere diritto alla spartizione di un'eredità o di un guadagno comune. g.
parte. -dover essere diviso fra due o più persone. comisso, iv-312:
toglieansi quegli onori che pacificamente godea, o almanco si facean comuni ad altra persona
di dio non è neuna cosa spiacevole o cagione nulla di scostamento. -essere
del palcoscenico. -essere parte di o in qualcosa: intervenirvi di persona,
forse meglio che la causa fosse commessa o a lucca o a sarzana, sì che
la causa fosse commessa o a lucca o a sarzana, sì che, senza andare
: dividere con altre persone beni economici o guadagni; spartire. ercole bentivoglio,
n. 14. -fare la parte o le parti del diavolo: v. diavolo1
sorella. -comunicare espressioni di ossequio o di saluto. f. f.
, si sono riuniti, in cento o due cento mila, ed hanno innalzato
siamo tutti marionette in mano del fato o delle passioni. più buffe quelle che
stesso. graf, 5-924: tristo o giocondo, / io da me stesso fo
-fare parte di qualcosa: dividere con una o più persone, concedere ad altri.
prego vostra signoria, se ha pomo o altra cosa sì fatta da finir la
con amore, avvertirlo de'suoi difetti o pericoli. carducci, ii-7-194: sai
-farsi da parte: ritirarsi da un'attività o da una posizione di potere o da
attività o da una posizione di potere o da una competizione (anche sentimentale)
muro. -fuori parte: senza faziosità o rancore. chiaro davanzati, xxxiv-4:
, non interamente, in misura minore o ridotta. latini, rettor.,
. ll'azione si tramuti in tutto o in parte. lapo gianni, xxxv-n-576:
85): tutto ciò che si faceva o si diceva in onore del conte duca
per parente. -in modo incerto o non ben distinto. dante, inf
-in disparte, in uno luogo isolato o solitario. dante, inf.,
riprove. -privare del proprio favore o del potere, esautorare. guicciardini
e lasciare lui da parte per sempre o per il tempo che gli piacerà.
alfieri, 4-95: io te fanciullo, o giugurta, te orfano, senza facoltà
de'servitori, e per ogni suo interesse o appetito gli mettono da parte. cicognani
unirsi, associarsi con lui. o. rucellai, 3-21: dovrebbono mettersi a
redditi propri; non avere una professione o un impiego. viani, 14-376:
oi lasso; / loco non ebbi o parte, / trapassata più d'anno.
-non sapere da che parte rifarsi o rivolgersi: non sapere in che modo
sapere in che modo cominciare un discorso o un'azione; essere incerto e dubbioso sulle
persona; mutare la propria scelta affettiva o anche ideologica. cicognani, iii-2-29:
-passare la parte: oltrepassare il segno o la misura, eccedere, essere troppo
in lungo e in largo. mostacci o iacopo d'aquino o anonimo, 420:
largo. mostacci o iacopo d'aquino o anonimo, 420: e io, che
né meno che del proprio ordine, o piuttosto prendon sopra ogni altra la parte dell'
dichiararsi a favore di uno dei contendenti o dei partiti in lotta; prendere posizione
non si pertiene a noi di guerra o di vendetta consigliare, né in tra alcuni
sinistra parte: giudicare in modo sfavorevole o maligno, supponendo intenzioni malvage; considerare
intenzioni malvage; considerare come un'offesa o un affronto personale. guicciardini,
-intendere un vocabolo in senso spregiativo o osceno. ariosto, vi-105: non
l. salviati, 23-i-27: soprabbondevolmente, o girolamo, quanto alla parte mia,
il necessario viene considerato in quell'attore o in quel reo il quale per se stesso
sue parti. -tenere alla parte o le parti con o di qualcuno:
-tenere alla parte o le parti con o di qualcuno: essere favorevole alla sua
tenendo forze da parte, le poche o molte che ha ancora. -tenere parte
son smaruta. -mostrare parzialità o favore. g. villani, 12-47
: qualunque fossero la costanza del congresso o l'opportunità delle sue proposte ai prìncipi forestieri
chi del trono a parte / voleati? o donna, io che tiranno m'odo
concesso, elargito, posto in comune, o anche ottenuto e fatto proprio da più
averi. -che può essere annunciato o comunicato; riferibile. 2.
riferibile. 2. che può ricevere o subire una determinata condizione. campanella
di partecipare di una determinata entità o di averne le caratteristiche; partecipazione.
cui ella è segno, è un derivamento o partecipamento di divinitate. g. averani
contratto di partecipazione a un'impresa artigiana o commerciale. statuto dell'università e arte
non possa fare né permecta che sia fatto o debbia alcuna compagnia, accomunamento o participamènto
fatto o debbia alcuna compagnia, accomunamento o participamènto neuno, per fare o permetta
accomunamento o participamènto neuno, per fare o permetta che sia facto con veruna persona
dalli troiani ch'io fossi stato partecipante o facitore di questo peccato. b. davanzali
riceve un vantaggio, che ne fruisce (o fruisce di un bene, di una
secondo gliordini.. che condivide o approva, sostenitore.. martelli
acqua, distribuirla a ragione di tanti barili o vero botte in quel medesimo tempo:
. 5. che presenta una o più caratteristiche determinate, che ne è
ravventura. altri ci aggiugnerebbono i partecipanti o dimezzo, sì come 'vincitore,
, volendo alcuni ch'ella sia uno o più de'princìpi materiali, et anassagora solo
filosofia. 6. che denota compiacenza o arrendevolezza. c. e. gadda
sf. il partecipare di una qualità o di un vantaggio; partecipazione.
da antica proprietà collettiva di origine privata o pubblica e consistente in una speciale forma
tutti gli abitanti di un certo comune o di una certa frazione (come invece
bene economico che viene suddiviso in parti o di una prerogativa comune a più persone
2. subire con altri conseguenze spiacevoli o dannose. -anche: sobbarcarsi con altri
: sobbarcarsi con altri a un disagio o alla fatica. sanudo, iv-720:
-essere esposto alle conseguenze di un evento o di un fenomeno. galileo, 3-2-396
saranno stati i compagni dal padrone una o più volte se vogliono partecipare, quando
3. collaborare a un'impresa o a un'azione collettiva; intervenirvi di
parole. 4. essere solidale o comprensivo verso un sentimento o uno stato
essere solidale o comprensivo verso un sentimento o uno stato d'animo altrui; condividerlo.
contenti e né pure un caro abbraccio prendere o un caro addio prima di partire?
immobilità. 5. avere rapporti o contatti frequenti con una o più persone
avere rapporti o contatti frequenti con una o più persone. g. villani,
partecipando co'saracini, sempre usò poco o niente la chiesa. passavanti, 106:
. stefano, 1-164: se alcuno o cavaliere o secolare presummerà fraudolen- temente di
, 1-164: se alcuno o cavaliere o secolare presummerà fraudolen- temente di mettere il
il nome suo falsamente in detto arsanale o partecipare segretamente con i predetti ufìziali,
nella pena della confiscazione. -essere complice o connivente. cieco, 18-71: operò
gran premio aspettavano. -essere o dichiararsi d'accordo con un'opinione.
. 6. avere analogie con una o più entità o persone; essere raffrontabile
. avere analogie con una o più entità o persone; essere raffrontabile con esse.
, l'una spirituale, l'altra terrestre o vuoi dire carnale: la spirituale partecipa
uxoricidi. -avere una caratteristica fìsica o somatica. sassetti, 7-418: i
qua sono di due maniere, perché o ci sono venuti da portogallo o nati in
perché o ci sono venuti da portogallo o nati in ueste parti; che se
dubita quale sia più a proposito, o chi participando dell'uno e dell'altro ha
dell'altro ha più del severo, o vero chi ha più dello umano. giacomini
le proprietà accostate, giustapposte, mescolate o fuse di due elementi; essere intermedio
qualità analoghe a quelledi altri enti, corpi o sostanze. s. bonaventura volgar.
gli altri colori di mezzo ripercuotono più o meno lume, secondo- ché eglino participano
secondo- ché eglino participano più del bianco o del nero. buonafede, 2-iv-35:
se la pietra focaia tenga de l'oro o no prima che la si cuoca nel
fornicazioni. 9. essere rivolto o inclinato verso una determinata direzione; protendersi
offrire, concedere ad altri beni materiali o spirituali, vantaggi, diritti, o anche
o spirituali, vantaggi, diritti, o anche doti ed esperienze; porre in
specie di latrocinio egli ad un'altra o ver lei ad un altro participare il
nozione; portare a conoscenza di una o più persone, riferire per scritto o
o più persone, riferire per scritto o a viva voce, far sapere.
che troppo sarei avaro se con voi, o santissimi amici miei, in qualche parte
serietà don gaudenzio. -estendere saluti o ringraziamenti. c. bini, 1-223
sua. -svelare, confidare un segreto o un pensiero. bartolomeo da s.
sue impressioni. -manifestare un sentimento o uno stato d'animo. marini
14. trasmettere una qualità o una proprietà o il movimento.
. trasmettere una qualità o una proprietà o il movimento. leone ebreo, 93
16. fruire di un bene o di un vantaggio insieme con altri;
fine? -possedere con altre cose o con altri concetti una qualità o una
cose o con altri concetti una qualità o una proprietà. fra giordano, 5-11
acqua] cangia di natura col participare o la salsedine o altra qualità dell'acqua
di natura col participare o la salsedine o altra qualità dell'acqua marina. gobetti
della felicità speculativa che da un sol uomo o da pochi e forse non da molti
sentimento, un atteggiamento, il destino o il pericolo; manifestare ad altri la
secondo tale forma di rapporto fra due o più entità. bruno, 3-1122
da un rapporto di partecipazione con una o più entità. -anche: che serve
più entità. -anche: che serve o è atto a instaurare tale rapporto.
participato e l'intelletto, agente o in atto, angelico o ver divino.
intelletto, agente o in atto, angelico o ver divino. gelli, 15-i-80:
risegga in qualche suggetto per se stesso o pur può esser anco in natura senz'altro
conoscere ad altri, comunicato per scritto o a voce. - in partic.:
tutta. -compiuto con il contributo o con l'approvazione di tutti.
bontempi, 3-1-187: si chiama participazione o tem peramento overo sistema temperato
tem peramento overo sistema temperato o participato per ché partecipa e
2. che ha parte di un vantaggio o di un beneficio. 5. agostino
lo merito. 3. che rivela o manifesta un segreto, che comunica una
attore in un'opera cinematografica, televisiva o teatrale, o anche di un artista
opera cinematografica, televisiva o teatrale, o anche di un artista in uno spettacolo
svolta insieme con altri in modo coordinato o concertato, per lo svolgimento di un'
per lo svolgimento di un'attività illecita o il compimento di un atto illecito.
illecito. -in partic.: adesione attiva o contributo dato a un'attività o a
attiva o contributo dato a un'attività o a un atto illecito, la cui
un atto illecito, la cui iniziativa o il cui principale svolgimento o compimento fa
cui iniziativa o il cui principale svolgimento o compimento fa capo a un altro soggetto
dottrine e fossero stati seduttori del popolo o si fossero sollevati con participazione della congiura
le azioni di governo in una collettività o in uno stato, di svolgere una
nelle società democratiche: contributo attivo o intervento diretto dei cittadini nello svolgimento della
participazione de'sudditi col mezzo de'parlamenti o di altre adunanze, siché che l'
specie se costituito in organo collegiale) o a esercitare una funzione o un potere
collegiale) o a esercitare una funzione o un potere. giannotti, 2-2-116:
cause ecclesiastiche. 6. assenso o preventiva approvazione o autorizzazione per una decisione
6. assenso o preventiva approvazione o autorizzazione per una decisione da prendere,
onore; fruizione di una ricompensa morale o spirituale. guicciardini, i-56: tirati
cristo alla sua chiesa. -conferimento o estensione di un diritto, di un
rubicone. -elargizione di una qualità o di una facoltà. cattaneo, v-3-139
dalle banche sui titoli di debito pubblico o sui titoli privati (specie quelli quotati in
rimanessero invenduti; la partecipazione di collocamento o di difesa, per animare il mercato
di un rilevante pacchetto azionario della società o il finanziamento a lunga scadenza concesso alla
a seconda dei casi, in collaborazione o in antagonismo rispetto a essi),
rispetto a essi), al possesso o al godimento di un bene o di
possesso o al godimento di un bene o di un'attività economica, in partic.
quali non avevano che un assegno o una partecipazione ai profitti accadeva talvolta, se
impresa (alla cui attività contribuisce però o col suo lavoro o con un apporto
attività contribuisce però o col suo lavoro o con un apporto finanziario o di beni
suo lavoro o con un apporto finanziario o di beni), prende parte alla
agli ufficiali addetti alla riscossione di multe o di altre pene pecuniarie; diritto di esazione
offiziale della grascia non hab- biano salario o partecipazione alcuna. cantini, 1-6-169:
(e specie di una società commerciale o imprenditoriale): comporta, oltre a
che la società sia a responsabilità limitata o a responsabilità illimitata), il diritto
possiede una parte apprezzabile delle quote o azioni di una società di capitali e che
quando il soggetto possiede tutte le quote o azioni; la partecipazione maggioritaria, quando
maggioranza assoluta; la partecipazione di controllo o di comando, quando ne possiede una
; si parla altresì di partecipazioni incrociate o reciproche per descrivere quella situazione, vietata
cui si presta, in cui due o più società possiedono reciprocamente, in misura
reciprocamente, in misura consistente, quote o azioni l'una dell'altra).
al plur.: il complesso di quote o azioni societarie possedute da un soggetto.
., di cacciarlo de la compagnia o privarlo de la partecipazione de gli altri
: nessun medico... possi avere o tenere partecipazione o compagnia in alcuna bottega
.. possi avere o tenere partecipazione o compagnia in alcuna bottega di speziale. g
a significare a i compagni di quante parti o carati vuol farla. lipparini [in
l'insieme dei pacchetti azionari di maggioranza o comunque di controllo possedute dallo stato italiano
dallo stato italiano in società private imprenditoriali o commerciali dette appunto società a partecipazione
11. l'essere fatto partecipe di qualità o doti per acquisizione o per infusione a
partecipe di qualità o doti per acquisizione o per infusione a opera di un'entità
dio. gioberti, 4-2-88: la mimesi o imitazione pitagorica e la metessi o partecipazione
mimesi o imitazione pitagorica e la metessi o partecipazione platonica sono entrambe vere.
riscaldato. 13. condivisione del dolore o delle pene altrui; compassione, solidarietà
volgar., 5-2 (119): o uomini fedeli e diletti miei, delle
14. adesione sincera alle proprie parole o azioni, impegno totale; tono di
aveva detto di fare come preferivo: o aspettare o venire su dietro di lei
detto di fare come preferivo: o aspettare o venire su dietro di lei. moravia
16. avviso di un fatto o di un avvenimento, informazione, comunicazione
, comunicazione di una notizia anche confidenziale o riservata (anche nell'espressione fare partecipazione
) attraverso cui un atto giuridico (o un fatto giuridicamente rilevante) viene portato
ufficiale e completo, del suo destinatario o del soggetto che ha diritto di averne
partecipazione ed avviso il nome del denunziatore o querelante. leti, 4-18: cesare
-in senso concreto: lettera, foglio o cartoncino stampato che contiene il breve annuncio
né meno in una lettera di partecipazione o circolare. marchesa colombi, 81:
coi madianiti. 18. combinazione o congiunzione di pianeti. -anche: influsso
1-2-152: credo veramente che tal temperamento o participazione sia stata introdotta a caso e non
. fondatore di una delle varie teorie o orientamenti che sostengono una determinata forma
favorevole alla partecipazione del proprio partito (o della propria forza politica) a un
einaudi, 3-8: l'ideale della nazione o quello dell'interesse collettivo, l'aspirazione
dell'interesse collettivo, l'aspirazione collettiva o quella par- tecipazionistica sono tutte formule atte
. che possiede, dispone, fruisce o subisce qualcosa in comune con altri,
con riferimento a beni e valori spirituali o morali). { {
verificabile. 2. coinvolto direttamente o indirettamente in un'azione; corresponsabile dei
4. che condivide con altri o per solidarietà e partecipazione con altri un
condizione esistenziale; che vi è sentimentalmente o intellettualmente coinvolto. -anche: interessato,
petrarca, 242-8: mira quel colle, o stanco mio cor vago: /.
duol, che 'nfin qui crebbe, / o del mio mal participe e presago.
; che partecipa al governo dello stato o a singole attività politiche o amministrative.
dello stato o a singole attività politiche o amministrative. -anche: che prende parte
coloro che son partecipi del governo, o pur ci atterremo al parer de la
in: se il patrone della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento
se il patrone della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento di dio o
patrone della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento di dio o di mare
o tollerà o impedirà impedimento di dio o di mare o di signoria o di
impedirà impedimento di dio o di mare o di signoria o di cattiva gente,
di dio o di mare o di signoria o di cattiva gente, che lui non
casaregi, 1-215: il nuovo partecipe o socio ammesso da uno de'soci di qualche
3. che partecipa al governo dello stato o a singole attività politiche. guiniforto
un bene, per lo più spirituale (o in una condizione, in uno stato
bernardino da siena, 54: eretici o scomunicati... non possono essere partefici
sua grassezza. -che partecipa della natura o dei caratteri di due o più cose
della natura o dei caratteri di due o più cose. giamboni, 10-46:
tutti e mali si fanno alle logge o a'ridotti o nelle case ne sono partefici
si fanno alle logge o a'ridotti o nelle case ne sono partefici chi le
sarai cacciato con questi partefici, pianghi o adonti, voi pur sarete lungo tempo
leggiadro sia più stimabile l'occhio nero o l'azzurro, io stimo essere difficilissima
). che esprime, con le parole o con i fatti, il suo favore
: la festa passò senza notevole disonestà o risse di plebe parteggiante. zane, li-2-289
di volto, non parteggianti per francia o lamagna. g. capponi, 1-i-31
). dare il proprio appoggio diretto o indiretto, il proprio favore, la
una fazione, a un movimento politico o religioso, a un'ideologia, a
situazione che li pone in conflitto più o meno marcato con altri; favorire,
esercito nella giudea, et i giudei o veramente castigargli s'egli avessino tentato di
s'egli avessino tentato di ribellarsi, o veramente confermare la fede di coloro che
lotte civili; militare in un partito o in una fazione. -anche: agire con
spirito di parte; rivaleggiare fra concittadini o connazionali o alleati. novellino, 1-30
parte; rivaleggiare fra concittadini o connazionali o alleati. novellino, 1-30: non
repubbliche? -essere diviso in due o più fazioni o movimenti politici; essere
-essere diviso in due o più fazioni o movimenti politici; essere in preda alle
non debbe, / né per prezzo o per premio esser corrotto. -risultare
gli atti chi gareggia in uno sport o combatte in una giostra o in un duello
uno sport o combatte in una giostra o in un duello; tenere per qualcuno
e tutti parteggiare pei cocchieri nel circo o pei pantomimi nei teatri. òjetti,
una contrattazione, in una causa giudiziaria, o che motivi di carattere personale mettono in
. -simpatizzare per un personaggio storico o letterario. scalvini, 1-238:
: ciò che importa è che, assurdamente o no, per essi [cuccioli]
in una discussione di carattere politico o culturale; polemizzare. - anche sostant.
.. parteggiavano mentalmente per l'una o per l'altra. -esercitare l'
letteratura europea] a disintegrare un ordine o un altro di concetti diventa in questa
causa, di una fede politica o religiosa, di un movimento,
partito, classandoli in tante genìe di giacobini o di realisti quante erano le diverse qualità
di realisti quante erano le diverse qualità o intenzioni de'parteggiatori. carducci, iii-24-155
marinaio che, distintosi per meriti intrinseci o per aver assolto incarichi speciali, veniva
dominio, proprietà. -anche: territorio o spazio annesso o contiguo a un altro.
. -anche: territorio o spazio annesso o contiguo a un altro. guido
metr. verso usato nella lirica monodica o corale greca e costituito da un dimetro
e costituito da un dimetro coriambico acefalo o da un dimetro ionico 'a minore
marin. proprietario di una nave mercantile o della merce imbarcata. minio, lii-14-86
vale più comunemente proprietario di nave mercantile o del suo carico; dicesi però per
'parzenevole ': proprietario di nave mercantile o del suo carico. -disus
472: 'parcenevole ': partecipante o parzionario, si chiama...
agg. verb. da partenere, incrociato o contaminato, per le var. di
carducci, iii-16-291: adesso puoi venire, o marito: la moglie ti è nel
brillante nel viso fiorito come bianca partenice o papavero rosso.
sm. componimento lirico di origine dorica o eolica, molto diffuso nella grecia arcaica
.: aggettivo dato agl inni o cantici composti per cori di vergini e che
le sinistre il grave con l'ipertelie, o veramente per il contrario. g.
la milvina, la puerile, la minima o sinfoniaca, la serrana, la partenia
sinfoniaca, la serrana, la partenia o virginale, il tonorio o concionato- rio
, la partenia o virginale, il tonorio o concionato- rio o fonascico, la paratrete
virginale, il tonorio o concionato- rio o fonascico, la paratrete. = voce
. bot. nome comune del chrysanthemum o matricaria (o meno comunemente pyrethrum)
nome comune del chrysanthemum o matricaria (o meno comunemente pyrethrum) parthenium, della
ne possono soffrir l'odore. o. torrioni tozzetti, iii-187: matricaria parthenium
gravida bee il sugo in vino cotto o mangi le foglie cotte con oglio e
foglie cotte con oglio e sale, o crude con aceto. alcuni la cuocono in
nuovo di terra con elitropio e con due o tre spighe e dànno la decozzione;
bot. genere di piante composte erbacee o arbustacee, della famiglia corimbifere, diffuse
foglie alterne e fiori dai capolini bianchi o giallastri (e vi appartengono il parthenium
ed i semi coronati di minute squame o setole. lessona, 1084: '