e dotate di una propria (più o meno ampia) autonomia amministrativa e finanziaria
lavoratori autonomi, una determinata professione intellettuale o libera professione, che non può essere
80. ant. collegio, organo o autorità collegiale. -ordine d'arbitrato:
. ciascuna delle religioni (ordine religioso o semplicemente ordine), cioè delle associazioni
comune senza voti). -ordine canonicale o dei canonici regolari: quello i cui
femminile di un ordine canonicale, monastico o mendicante (detto anche primo ordine)
a quelli dell'ordine dal quale dipendono o anche secolari (anche nell'espressione avere
reazione della chiesa (comunità dei fedeli o comunità del clero), dall'alto e
. 83. stor. ordine cavalleresco o equestre', nell'età intermedia, ciascuna
finalità militari a sfondo religioso (liberazione o difesa dei luoghi santi o, come nel
(liberazione o difesa dei luoghi santi o, come nel caso dell'ordine dei
conquista e conversione delle popolazioni ancora pagane o comunque non cattoliche dell'europa slava)
, ispirate a ideali cavallereschi, religiosi o di lealtà dinastica, come rispettivamente gli
ordini di sprone, gli ordini di croce o di chiesa e gli ordini di collana'
l'ordine del toson d'oro in francia o progressivamente trasformate negli attuali * ordini di
* ordini di merito 'puramente onorifici o in enti pubblici ospedalieri e assistenziali,
sabaudo ordine dei santi maurizio e lazzaro o ordine mauriziano; una sola, l'
-celebrare, tenere l'ordine', convocare o radunare a consiglio i membri di un'
è ordine seculare. sacchetti, 153-21: o sventurati ordini della cavalleria, quanto sete
-dir. pubbl. ordine equestre, cavalleresco o di cavalleria: nell'età moderna,
delle omonime organizzazioni dell'età intermedia o create dopo la rivoluzione francese da papi
fare uso del titolo di cavaliere (o di titolo superiore, come commendatore,
rossa gli viaggia. / non pare ordine o collare che il re doni al suo
ruscelli, 2-151: in questa stessa schiera o ordine o declinazione si metteranno quei nomi
2-151: in questa stessa schiera o ordine o declinazione si metteranno quei nomi che di
di 360°. 89. atto o dichiarazione (o altra manifestazione, per
. 89. atto o dichiarazione (o altra manifestazione, per es. gestuale
volontà mediante cui un determinato soggetto individuale o collettivo (o, per estens.
un determinato soggetto individuale o collettivo (o, per estens., un'entità impersonale
, per estens., un'entità impersonale o astratta ma concepita o ipostatizzata come un
un'entità impersonale o astratta ma concepita o ipostatizzata come un soggetto, per es
soggetto, per es. la natura o la legge), che è o
natura o la legge), che è o assume di essere in posizione di superiorità
di superiorità rispetto a un altro soggetto o categoria di soggetti, prescrive a quest'
che tale rapporto sia di diritto pubblico o di diritto privato, si distingue l'
, a sua volta, ordine legislativo o normativo, ordine giurisdizionale o giudiziario e
ordine legislativo o normativo, ordine giurisdizionale o giudiziario e ordine amministrativo -e l'ordine
. -anche: la stessa prescrizione (o regola di condotta) di natura vincolante
che non ammettono repliche la propria volontà o quella di altri superiori; non ricevere
ribadire perentoriamente la propria indipendenza o volontà; prendere ordini da qualcuno, esserne
esserne dipendente; nelle frasi di cortesia o di devozione i desideri di qualcuno essere
, 21 (363): partito, o quasi scappato da lucia, dato l'
, così ordine è modo di cortesia o di rispetto, denotante un'espressione dei
vincolante un determinato comportamento concreto per uno o più singoli soggetti; prescrizione vincolante,
individuale (in contrapposto alla legge che è o viene concepita con una prescrizione vincolante
da un'autorità amministrativa, civile o militare (ordine mili tare
obbedienza a un ordine legittimo, o ritenuto tale, proveniente dalla pubblica
penale, 51: 'esercizio di un diritto o adempi mento di un dovere
dovere '. l'esecizio di un diritto o l'adem pimento di un
dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità esclude
partic. milit. comunicazione della volontà o delle deliberazioni di un comando o di
volontà o delle deliberazioni di un comando o di un singolo comandante alle forze sottoposte
: dispaccio, messaggio verbale, scritto o trasmesso attraverso segnali, che contiene il
l'esecuzione di un precedente ordine generico o di un preavviso. -ordine di marcia
le prescrizioni per il trasferimento di truppe o di mezzi. -ordine di operazione,
funzionamento. -ordine sul tamburo: disposizione o complesso di disposizioni da eseguire con immediatezza
: il marescial di campo deve avere tre o quattro aiutanti, l'ufficio de i
per ordinare la liberazione di un imputato o di un condannato detenuto, quando risulta
detenuto, quando risulta che non esiste o è venuto a cessare il titolo legittimo per
a cessare il titolo legittimo per mantenere o continuare lo stato di carcerazione. chiari
di cattura, quando la legge lo prescrive o lo consente, il procuratore della repubblica
lo consente, il procuratore della repubblica o il procuratore generale emette ordine di cattura
, fatta secondo una certa numerazione progressiva o graduazione, degli argomenti e delle questioni
questioni da trattarsi in una determinata seduta o riunione di un'assemblea parlamentare (come
semantico dell'inglese order of thè day) o di qualsiasi organo collegiale pubblico (
consi glio comunale, provinciale o regionale, com missione amministrativa
missione amministrativa, ecc.) o privato (as semblea sociale
semblea sociale di una società o altro ente, consiglio di amministrazione
altro ente, consiglio di amministrazione o direttivo, ecc.) o
di amministrazione o direttivo, ecc.) o in occasione di un congresso,
occasione di un congresso, di un convegno o di altra riunione di un organo
di altra riunione di un organo o di un corpo collettivo temporaneo o occasionale
organo o di un corpo collettivo temporaneo o occasionale; programma di lavoro di una
una riunione di persone fatta per decidere o discutere. -anche: l'insieme di
, nel corso di una determinata seduta o riunione, mira a regolare in un
) sottoposto all'approvazione di un'assemblea o altro collegio e mediante il quale,
previsti nel programma di lavoro della seduta o della riunione (ordine del giorno puro
del giorno puro e semplice), o mediante il quale, con apposita motivazione
valutazioni in merito all'argomento di discussione o a questioni a esso in qualche modo
collegate e al proposito si formulano critiche o censure o si propongono decisioni o si
al proposito si formulano critiche o censure o si propongono decisioni o si esprimono auspici
critiche o censure o si propongono decisioni o si esprimono auspici, ecc.;
quanto approvato con apposita deliberazione dall'assemblea o dal collegio (e, nel caso di
se riguarda materia di competenza dell'assemblea o del collegio, assume valore di direttiva
valore di direttiva nei confronti di esso o nei confronti di organi - come commissioni
alla vita del reparto e alle sanzioni o agli elogi rivolti a militari o al
alle sanzioni o agli elogi rivolti a militari o al reparto stesso, ecc. -ordine
un comando il valore, il coraggio o l'abilità di un militare o di un
coraggio o l'abilità di un militare o di un reparto; anche per estens
estens., con riferimento a persone o fatti segnalati alla stima e all'ammirazione
direttiva, disposizione impartita da una persona o da un ente a cui è riconosciuta autorità
un ente a cui è riconosciuta autorità o competenza circa la condotta da tenere in
condotta da tenere in una determinata situazione o circa il metodo o le modalità da
una determinata situazione o circa il metodo o le modalità da adottare per eseguire un'operazione
un'operazione, per svolgere un compito o una mansione, per organizzare o progettare
compito o una mansione, per organizzare o progettare; istruzione (anche nelle espressioni
gli ordini: contravvenire le disposizioni ricevute o disattenderle). - anche: autorizzazione
atti unilaterali di natura negoziale, pubblica o privata, compiuti in forma scritta,
diritto su un determinato bene (presente o futuro), somma o credito dispone di
(presente o futuro), somma o credito dispone di esso, creando altresì
. dir. amm. ordine (o ordinativo) di pagamento: ciascuno dei
, oltre che in mandati di pagamento o mandati diretti a favore dei creditori e
affinché essi possano utilizzarle direttamente per disporre o eseguire pagamenti). -ordine di portafoglio
cedersi al creditore per via di ordine o di girata, overo di assegnamento.
m. casaregi, 1-21: il mandato o ordine di pagare dato dallo scrivente.
del pagamento chi doveva esigere fusse fallito o in prossimo stato di fallimento. cattaneo,
), vengono emessi dal vettore (o da chi per lui) su richiesta
(ordine di consegna proprio), o dallo stesso caricatore (ordine di consegna
titoli possono essere nominativi, all'ordine o al portatore, e negli ultimi due casi
anziché una somma di denaro, derrate o altre merci precisate in specie, qualità
istituto), titolo di credito atipico o im proprio, creato dalla
prassi commerciale, avente come oggetto derrate o altre merci e che serve a fare
consegna '. - il vettore, o in suo luogo il raccomandatario, quando ciò
ordini di consegna sul comandante della nave o sul raccomandatario, relativi a singole partite
rappresentate dalla polizza ricevuta per l'imbarco o dalla polizza di carico.
, ordine di un'operazione di acquisto o di vendita affidato da un cliente a
cambio con l'indicazione del prezzo massimo o minimo da rispettare. -ordine al meglio
che può essere inserita in un contratto o in un atto negoziale unilaterale (come
come cambiale, assegno, lettera di vettura o ricevuta di carico, ecc.)
di pagare una determinata somma di denaro o di consegnare una determinata quantità di una
quantità di una certa specie di merce o di un determinato bene mobile) stabilisce
apposita clausola all'ordine in esso inserita o (nel caso di cambiale, assegno
con le parole 'non all'ordine 'o altre equivalenti) -può trasferire il titolo
cambiale le parole * non all'ordine 'o un'espressione equivalente, il titolo è
inserita la clausola 'all'ordine 'o altra equivalente, la girata del documento
della lettera di vettura all'ordine o la ricevuta di carico all'ordine, i
perché si esegua senza indugio un'azione o un'operazione le cui modalità sono state
le cui modalità sono state precedentemente spiegate o concordate o perché si assumano posizioni prescritte
modalità sono state precedentemente spiegate o concordate o perché si assumano posizioni prescritte o prestabilite
concordate o perché si assumano posizioni prescritte o prestabilite (con riferimento all'organizzazione militare
secondo ordine: secondo una determinata regola o criterio ordinatore, ordinatamente; secondo
relazione con un avverbio che indichi condizione o qualità o con un complemento di abbondanza
un avverbio che indichi condizione o qualità o con un complemento di abbondanza o di
qualità o con un complemento di abbondanza o di privazione): fornito, provvisto
erta, vigilare (anche come esortazione o comando: sta'all'ordine!).
, 4-352: paiano tutti quanti ripetitori o pedagoghi, tanto vanno a ordine grettamente
dalla naftalina. -in buona o cattiva salute. a. f.
essere in ordine. -di animali o di cose: in buone o cattive
-di animali o di cose: in buone o cattive condizioni. leggenda aurea volgar
grandissimo ordine. -con qualche maggiore o minore ordine: indica il grado di
ordine: indica il grado di approfondimento o di attenzione con il quale un argomento
a l'amorosa / bocca o peonia o anemone vermiglio, / e a la
, / e a la pulita guancia o giglio o rosa, / la peonia
/ e a la pulita guancia o giglio o rosa, / la peonia perdea,
mente ripugna bensì il confondere o pareggiare in nulla le lettere e l'
, che aveva con plebei scherni, o signorili, se vuoisi, contristato l'
d'egitto. pareggiarono il dio amun o ammone a giove. 3.
; fare altrettanto; avere le stesse o analoghe proprietà e caratteristiche fisiche, spirituali
proprietà e caratteristiche fisiche, spirituali o intellettuali (in relazione con un termine
v'è ch'altri 'l poter vinca o pareggi. -di animali.
grosse. -estendere a determinati confini o limiti. ugurgieri, 210: o
o limiti. ugurgieri, 210: o figliuolo, vede che, per l'avenimento
in favor nostro i suffragi degli uomini o almeno non averli contrari. -condividere
demoralizzati. 4. esprimere un concetto o un sentimento in modo adeguato per quanto
(anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati). giamboni, 8-ii-219:
la confidenza. 6. mettere o considerare sullo stesso piano ciascun membro o
o considerare sullo stesso piano ciascun membro o classe di una collettività, stabilendone i
la pena. -far scontare un torto o un'ingiustizia, compiendo per vendetta un'
quella parte di compagnia che ha pareggiato o in tutto o in gran parte il
compagnia che ha pareggiato o in tutto o in gran parte il suo debito ritorca
un contratto. montanari, ii-289: o buono o cattivo che sia il vi-
. montanari, ii-289: o buono o cattivo che sia il vi- glione,
. dante da maiano, 1-5-4: o fresca rosa, a voi chero mercede /
stato la fedel tua gente, / o sempre invitta in terra e in mar,
]: quando il cavallo ha agguagliato o, com 'altri dicono, pareggiato, non
riferimento sia all'ambito materiale sia a quellospirituale o astratto). fra giordano, 3-23
: talor vai alla staffa con cesto o saccozze in spalla: se non pareggi
. v.]: 'pareggiare il piede o l'ugna ': operazione di mascalcia
coll'incastro la suola ed il margine inferiore o plantare della parete, per preparare il
e senza risalti. 2. tagliato o, anche, potato in modo da presentare
che col pennato si possa in due o tre colpi farle la tagliatura senza cincistiare o
o tre colpi farle la tagliatura senza cincistiare o malmenare o troppo brancicar la scorza,
farle la tagliatura senza cincistiare o malmenare o troppo brancicar la scorza, è meglio tagliarla
'1 confino / il turbine vi attende, o mieti- tor. pea, 7-35:
fatto un fuso. -che è posto o che si trova a uguale altezza.
. reso identico; che ha uguale efficacia o porta a uguali risultati; che dà
porta a uguali risultati; che dà o presenta parità fra due contendenti.
). carducci, ii-11-146: martedì o mercoledì parto per perugia, delegato straordinario
passare ad insegnare pedagogia nelle scuole normali o storia nella tecnica d'essa città.
-corsa pareggiata', tipo di competizione ippica o ciclistica nella quale alcuni concorrenti, a
penalizzati con raggiunta di un maggior peso o di un più lungo tratto di percorso da
di supporre l'efficacia del diritto ateniese o di quello mosaico sul romano, come
usavano i 'pareggiatori 'delle leggi o trattatisti del diritto comparato per ispiegare come
tempo alcuni, che furon detti livellatori o pareggiatori, cominciarono apertamente a dire che
pareggiare. paréggio1, sm. uguaglianza o equivalenza fra due entità concrete o astratte
uguaglianza o equivalenza fra due entità concrete o astratte. mamiani, 10-i-555:
2. accordo, fusione di elementi culturali o artistici di diversa origine e natura.
5. sport. risultato, finale o parziale, di una gara sportiva nella
gara sportiva nella quale i due contendenti o le due squadre avversarie hanno conseguito un
, uguale per meriti, qualità o, anche, per condizione, stato,
rosso, 1-367-10: se tal pare? o fie sen9a tempo, po
, 1-406-6: ramango solo nel pare9? o, / und'eo temo di mal
con la particella pronom. farsi uguale o simile. ottimo, iii-575: in
cui un'immagine reale vaga, indistinta o ambi gua (come una
lendo rapporti di similitudine con oggetti o si tuazioni concrete.
radice contiene un alcaloide, detto beberina o pelosina, con proprietà diuretiche (anche
tempo per le proprietà medicinali. o. targioni pozzetti, iii-349: 'menispermum abuta
vedesi di rado nelle spezierie la radice o piuttosto il legno di questa pianta di
. nascono... dalla reflessione o refrazione. soderini, i-29: il
. soderini, i-29: il parelio o sembianza del sole e simulante, la paraselene
della luna, se dalle bande d'ostro o d'aquilone apparirà, da quella parte
apparirà, da quella parte manderà vento o acqua. guiducci, i-3-4-33: lo
in tanti pareli, quanti sono coloro che o dalla lingua o dalla penna son messi
quanti sono coloro che o dalla lingua o dalla penna son messi a parte di tal
alghe: salvi dal loro profilo ellittico o parellittico, che offre, credo, un
filarete, 79: in cento parelli o vuoi dire quadretti. = forma
inciso riferito, anche in modo allusivo o indiretto, al soggetto del discorso.
come dice la pare- mia, adagio o proverbio latino,... corrumpunt bonos
proprio, che si riferisce alla paremiografìa o ai paremio ^ rafi.
parenchima aerifero', aerenchima. -parenchima assimilatore o verde: quello presente nelle foglie e
secretare: quello che presenta fessurazioni o canali nei quali vengono poste e trasportate
crasse, tutte ricchissime di parenchima. o. targioni pozzetti, i-116: sotto
sotto l'epidermide si trova un tessuto cellulare o parenchima verde. 3.
tessuto parenchimatico, dovuto a processi patologici o, anche, a un accumulo eccessivo di
, 82: gli animali testacei nascono coperti o dopo la loro nascita si coprono di
letter. ammonimento, verbale o scritto, che ha lo scopo di fornire
parenesi famigliare: e che fai, o stupido? non ti ravvedi ancora?
ii-128: quel poema... nutetico o parenetico, col quale anfione esortò e
, sf.): genere letterario o insieme di opere che hanno fine esortatorio
landino [plinio], 594: pontirre o secondo altri parenio overo neura fa largo
. (errata) paroenium per poterium o poterion. parensana, v.
quelle cose, che no dè, o per parentà o per amistà o per altra
che no dè, o per parentà o per amistà o per altra casone.
dè, o per parentà o per amistà o per altra casone. garzo, xxxv-n-308
giovani donne, tutte l'una all'altra o per amistà o per vicinanza o per
tutte l'una all'altra o per amistà o per vicinanza o per parentado congiunte.
altra o per amistà o per vicinanza o per parentado congiunte. libro di sentenze,
: di rado / giova in guerra amicizia o parentado. botta, 4-12: i
lo più seguito da un agg. o da un compì, che ne specifica
compì, che ne specifica un maggiore o minore grado di nobiltà o di elevazione
un maggiore o minore grado di nobiltà o di elevazione sociale). -anche: discendenza
chi è membro di una famiglia potente o nobile. alberti, i-iio: nel
-affinità fra persone legate da medesime professioni o interessi. boterò, 234: un
, di corrispondenza, di stretta connessione o di dipendenza fra oggetti, fenomeni materiali
di dipendenza fra oggetti, fenomeni materiali o anche entità spirituali diverse; legame,
volgar., 3-325: che propinquità o parentado può essere tra bene e male?
tra loro ve- run parentado, ma o fossero increate amendue o fosser create da
run parentado, ma o fossero increate amendue o fosser create da due autori nulla fra
origine. -origine, successivo possesso o uso di un oggetto. piccolomini,
del parentado. -complesso di teorie o di lingue che provengono da un'unica
lingue che provengono da un'unica origine o da un unico ceppo. cattaneo,
amicizia. -tenere parentado con qualcosa o con qualcuno: esservi simile, avere
se colle loro concubine tengano qualche parentado o altri impedimenti che potessero irritare il sacramento
, 124: chi non ha poveri o matti nel parentato, è nato o
o matti nel parentato, è nato o di lampo o di tuono. ibidem,
parentato, è nato o di lampo o di tuono. ibidem, 176: il
riferisce, che è proprio dei parenti o del parentado, che è connesso con
il nido della patria. -occupato o riservato ai genitori. landolfi, 12-139
3. dedicato al ricordo dei genitori o dei parenti defunti. v.
parentale: malattia ereditaria trasmessa da uno o da entrambi i genitori. 5.
, per onorare la memoria de'morti o perché congiunti di sangue o perché padri di-
de'morti o perché congiunti di sangue o perché padri di- consi tutti i maggiori
ufficiale di una personalità insigne nell'anniversario o nel centenario della sua morte.
. carducci, iii-24-10: mi dava o mi mandava certe sue cantate storiche.
. persona unita a un'altra (o ad altre) da vincolo di consanguineità,
) da vincolo di consanguineità, consanguineo o anche da un legame puramente giuridico (
-anche in unione con un agg. o un compì, che specifica la natura
uso carnale che si fa co la parente o co la monaca. angiolieri, xxxv-n-391
pontefice... a ognuno suo parente o congiunto volle mai dare istato o signoria
parente o congiunto volle mai dare istato o signoria ignuna. firenzuola, 2-87: niccolò
essendo in valenza ricchissimo mercatante né avendo o figliuoli o altri che più stretto parente
valenza ricchissimo mercatante né avendo o figliuoli o altri che più stretto parente gli fusse
dio. lorenzo de'medici, i-261: o cara patria, or non sia più
i- sole fortunate in occidente, / o dove già peccò il primo parente
entità naturale considerata come causa di fenomeni o della vita sulla terra. -in partic
simiglianze e affinità culturali con una persona o con un gruppo determinato, in partic
che non finiamo di correre: sono o pellicie del caviale o parenti del culiseo.
correre: sono o pellicie del caviale o parenti del culiseo. voglia il cielo
estens. che appartiene alla stessa stirpe o allo stesso ceppo etnico. lacopone,
. 10. che è proprio o caratteristico dei genitori; parentale.
cose di su. ddette è qugina o molto parente una dotta. p. nelli
ne può ricevere:... o ella ci riprende o ella ci difende.
... o ella ci riprende o ella ci difende. parentèla (
), sf. vincolo, legame o rapporto esistente fra le persone che,
da un medesimo soggetto (detto stipite o capostipite), sono fra loro consanguinee
da procreazione avvenuta in costanza di matrimonio o fuori di esso) e misura l'
soggetti considerati discendano l'uno dall'altro o, pur avendo uno stipite comune, non
che lo stipite comune sia un uomo o una donna) e dei gradi di
alcuna pros- simitade avessero a lei, o per familiaritade o per parentela alcuna.
simitade avessero a lei, o per familiaritade o per parentela alcuna. cavalca, 18-272
più persone insieme d'una stessa professione o parentela o compagnia o età. birago
insieme d'una stessa professione o parentela o compagnia o età. birago, 143
una stessa professione o parentela o compagnia o età. birago, 143: questi due
ogni giorno il marito nella situazione turbolenta o di mediatore o di giudice nelle controversie
marito nella situazione turbolenta o di mediatore o di giudice nelle controversie...
, dove prima si faceva per parentela o per amicizia non secondo l'uso della
in quelli che soli esamina; che sono o i geni o i delinquenti. perché
soli esamina; che sono o i geni o i delinquenti. perché in questi due
deriva dall'appartenere a una stessa scuola o corrente artistico-letteraria, dal proporre le stesse
opera si riflette in una stessa temperie o tensione culturale. papini, iv-875:
non posso avere negli occhi la pieve o il sagrato, il cipresso o l'ulivo
la pieve o il sagrato, il cipresso o l'ulivo; sono queste, per
talvolta pagati. 5. attinenza o relazione logica, funzionale o formale;
5. attinenza o relazione logica, funzionale o formale; analogia. dante,
tre, ma con tanto maggior parentela o vicinanza alla divinità, quanto elle sono
che si verifica all'interno di espressioni o concezioni artistiche, letterarie, filosofiche,
mostrare come nei princìpi di democrito, o nei mondi di giordano bruno egli trovasse
7. simiglianza di suono fra due o più lettere; analogia fra più parole
volte. -non ci dicono essere tutte o amore o alcuna parentella, fratellanza o simiglianza
-non ci dicono essere tutte o amore o alcuna parentella, fratellanza o simiglianza con
tutte o amore o alcuna parentella, fratellanza o simiglianza con amore? - per certo
-rapporto che si stabilisce fra due o più lingue che hanno subito svolgimenti e
e sviluppi diversi rispetto all'identica lingua o ceppo linguistico da cui entrambe derivano.
e chi assiste al battesimo some patrino o matrina; e si estende ai loro consanguinei
-aria di parentela', generica rassomiglianza fisionomica o psicologica. de amicis, xii-40:
la solidarietà fra quanti esercitano un mestiere o un'attività analoga. verga, 3-47
introdotto per vie differenti da quella orale o aborale (un farmaco). -introduzione
parenterale: per via intramuscolare, sottocutanea o endovenosa. = voce dotta
questa sua compagna era per copula di matrimonio o d'altra parenteria o spirituale amistade.
copula di matrimonio o d'altra parenteria o spirituale amistade. 2. parentado
, che si riferisce a un parente o a un congiunto. valerio
mariti, con varie differenzie di più o manco, conforme alla vicinità di parentesco
, parèntisi), sf. frase o parola che, sintatticamente autonoma rispetto al
la funzione di introdurre osservazioni, commenti o anche rinvìi a dati marginali
. ruscelli, 2-362: 1 retori o gli oratori hanno ancor essi la loro intergez-
. tasso, 12-680: la parentesi o interposizione che vogliam chiamarla. chiabrera,
-fra, in, tra parentesi (o, in forma ellittica, parentesi)
un inciso, per inserire elementi secondari o accessori e, comunque, non essenziali
in un contesto, per introdurre dati marginali o alternativi o anche richiami e riferimenti;
, per introdurre dati marginali o alternativi o anche richiami e riferimenti; tali segni
loro diverse forme, nelle discipline scientifiche o filologiche; in matematica servono per rinchiudere
concentrazione e l'attività di uno ione o, nelle formule dei composti di coordinazione,
atomo che nella formula lo precede immediatamente o che esso è unito con più di
di un legame a uno stesso atomo o gruppi di atomi; in cristallografia quelle
numeri che rappresentano i simboli degli spigoli o zone, quelle graffe i numeri che simboleggiano
vengono usate quelle quadre per le espunzioni o per la trascrizione fonetica delle singole parole
delle singole parole, quelle ad angolo o uncinate < > per rinchiudere, in
. figur. periodo di tempo, più o meno lungo, che presenta situazioni eccezionali
meno lungo, che presenta situazioni eccezionali o anormali rispetto al consueto svolgimento dell'esistenza
con essa connessi, di un'attività o anche di un momento storico, letterario
anche di un momento storico, letterario o artistico. metastasio, 1-iv-16: vo
costituisce una parentesi, un inciso o, anche, che è contenuto in
ed è compresa graficamente fra due virgole o lineette o parentesi); proposizione incidentale
compresa graficamente fra due virgole o lineette o parentesi); proposizione incidentale.
famiglia e ai sentimenti con essa connessi o, anche, ispirato alla semplicità, all'
e agli affetti propri della vita familiare o che nasce fra parenti. boccaccio
personali, in azzioni dannose parentevoli o amichevoli e in azzioni dannose di cose di
d'ospitale, d'amichevole, di parentevole o protettore dei parenti. =
: comandiamo ke 'l monasterio abbia sindico o procuratore, e faccia tal persona ke
buon fidele; ke non sia odiosa o noiosa o contraria alle monache: e in
; ke non sia odiosa o noiosa o contraria alle monache: e in ciò
. 4. figur. affinità o attinenza ideologica. gioberti, 6-i-193:
6. corrispondenza concettuale fra due o più parole. gioberti, 1-71
1-86-236: de te so'ennamorato, / o sposa, cui tant'amo; /
, su cui sono stampati fiori variopinti o altri vistosi motivi; viene indossato avvolgendolo
f f ruggerone da palermo o federico ii, 425: tutto quanto
arrivava talvolta con le rondini un figlio o una figlia che rallegravano la casa,
intellettuali; fare sfoggio; fare bella o cattiva figura, mettersi in mostra.
: sotto il tuo spirar quante sembianze / o di natura e d'arte / eran
atti, gesti, moti del volto o del corpo o, anche, con
gesti, moti del volto o del corpo o, anche, con parole (i
parole (i sentimenti, le disposizioni o gli stati d'animo, i pensieri
intenzioni, le emozioni, le doti o i difetti). giacomo da lentini
lui la 'nvoglia. tebaldeo, 1-17: o se- cul insensato o secul losco /
, 1-17: o se- cul insensato o secul losco / tu non potrà'mai far
a intendere, provocare una falsa opinione o favorire un'errata convinzione con il proposito
convinzione con il proposito deliberato di ingannare o con la chiara coscienza di essere in
sentire quello che non si sente o più di quel che si senta.
, / qual più li piace, damigella o dama, / abbiane molte che li
io. risultare in base a una conoscenza o a un'esperienza effettuata da una
la persua sione (più o meno ferma) che una cosa, una
soggettiva talora introdotta dalla preposizione di o dalla congiunzione che). chiaro
che d'amor dica s'ha bene o dolore. idem, par., 23-22
, / ché 'n cor venale amor cercate o fede. boccaccio, iv-79: per
relazione con un aggettivo con uso neutro o con un avverbio che esprime un giudizio
: quando la causa fie onesta, o potemo intralasciare lo princìpio o, se ne
onesta, o potemo intralasciare lo princìpio o, se ne pare convenevole, comincieremo
vinci, perdi e mille altre faccende o fai o vedi che ti paiono vere
, perdi e mille altre faccende o fai o vedi che ti paiono vere. cesarotti
. -in proposizioni interrogative, dirette o indirette, per chiedere un giudizio o
o indirette, per chiedere un giudizio o un'opinione su un argomento, su
nei confronti di avvenimenti, fatti lieti o spiacevoli o, anche, per esprimere
di avvenimenti, fatti lieti o spiacevoli o, anche, per esprimere sdegno o
o, anche, per esprimere sdegno o indignazione rispetto al verificarsi degli eventi (
vedrem. mazzini, 14-5: da due o tre giorni fa freddo, e s'
? ». -in periodi ellittici o assoluti per affermare o negare con qualche
-in periodi ellittici o assoluti per affermare o negare con qualche riserva, con qualche dubbio
con qualche riserva, con qualche dubbio o incertezza. deledda, iv-760: -come
. 11. ritenere, stimare o giudicare opportuno, conveniente, utile o
o giudicare opportuno, conveniente, utile o, anche, giusto, vero.
al nostro meglio, paresse di non premiare o impinguare i limosinieri di qua, ah
a lei pare. campofregoso, iii-18: o sciocchi, sempre morte aveti appresso:
, la sensazione, credere di essere o di fare (anche in sogno).
-in relazione con un aggettivo qualificativo o con un avverbio. dante, conv
, 18-117: non parea s'era laico o cherco. d'annunzio, iv-1-47:
esplicarsi, estrinsecarsi (con una caratteristica o una modalità determinata). giacomo
. idem, inf., 2-9: o mente che scrivesti ciò ch'io vidi
idem, par., 18-87: o diva pagasea che li 'ngegni / fai
: or si parrà se grata / o formidabil fia l'alta ambasciata.
patruni, overo fossero trovate per li baglivi o per altra persona, cioè de lo
de lo bestiame, e non parendo dampno o pista, non sia tenuto a pena
, trovarsi in una determinata opera letteraria o in una parte di essa. latini
berto, come carlo in francia / o come il conte in poppi i'sto in
nell'attesa impaziente del verificarsi degli eventi o, anche, che sia trascorso un
. -parere da meno di qualcuno o di qualcosa: v. meno,
non è in poter nostro che ci paia o non ci paia bellezza quella che ci
lussurioso] par male d'avere una infermità o di diventare povero, e più d'
n. 9. -parere ogni ora o un'ora mille o un anno; parere
-parere ogni ora o un'ora mille o un anno; parere un'ora mille
: d'uno il quale non s'intenda o non voglia impacciarsi d'alcuna faccenda,
parere: per non destare l'attenzione o sospetti. grazzini, 9-318: intanto
), sm. modo di pensare o di giudicare che deriva da un'interpretazione
comporta, a seconda dei casi, autorevolezza o influenza irrilevante o modesta), ma
dei casi, autorevolezza o influenza irrilevante o modesta), ma non arbi
escludere la possibilità di un probabile errore o inganno e la plausibilità delle tesi altrui
vengono manifestate intenzioni e propositi su questioni o modi di comportarsi attenendosi, per lo
è in relazione con un aggettivo possessivo o in locuz. come essere del parere,
in relazione con una prop. oggettiva, o nelle espressioni a, al, per
ho lasciato al suo parere il chiedere o non un impiego. -assenso, benestare
un voto! 2. giudizio o valutazione tecnica, consiglio, suggerimento,
consiglio, suggerimento, che si dà o che è richiesto da altri su problemi
è richiesto da altri su problemi professionali o tecnici per cui siano necessarie una particolare
intorno a'verbi che, avendo n o l naturale, ricevono g accidentale in
giudice, nondimeno deve giudicare col voto o parere d'un perito nelle leggi.
'. -ragguaglio (a voce o per scritto) circa i pregi e
e i difetti di un'opera dell'ingegno o dell'arte. bandello, 1-58 (
platen. traducila, se ti piace; o dimmene il parer tuo, ma senza
3. giudizio, valutazione, consiglio o proposta circa l'opportunità di una decisione
di un'assemblea, di un consiglio o di altro organo collegiale a proposito di
deve prendere una decisione; proposta avanzata o voto espresso in tale sede. -anche:
sede. -anche: decisione (consultiva o imperativa) presa da un organo collegiale
imperativa) presa da un organo collegiale o anche da un'autorità individuale (per
più a conclusione di una discussione collegiale o dopo avere sentito l'opinione di altre
proposta che, a causa della persona o dell'ufficio da cui proviene, assume
31-11: che mai vi trattiene, o italiani? quali ostacoli insormontabili fantasticate all'
con conclusiva enunciazione di un giudizio favorevole o sfavorevole o di specifiche indicazioni) a
enunciazione di un giudizio favorevole o sfavorevole o di specifiche indicazioni) a proposito della
chiedere remissione di un tale atto consultivo o invece sia obbligato a chiederlo, si
a quanto indicato nell'atto consultivo, o un parere vincolante, nel senso che il
da un altro ufficio giudiziario (tribunale o altro organo giudicante). -anche:
è richiesto per legge il decreto reale o ministeriale che ne consegue deve avere la
di qualcuno; prendere, pigliare parere o il proprio parere: assumere una posizione
operare secondo la volontà espressa da una o più persone. boccaccio, dee.
parèrgo, sm. (plur. -ghi o -a). ant. ornamento eseguito
. ornamento eseguito su un'opera pittorica o scultorea allo scopo di abbellirla ulteriormente.
la gigantomachia, fusse dipinto uno elefante o una balena, sarebbe vizio dell'arte
, per lo vano d'una finestra o per qualunque altra apertura di lor capriccio
isfuggita. salvini, 6-61: come parerghi o frange e aggiunte di pittori. a
piano vi era qualche altra cosa minuta o 'parergo 'che non si distinguea.
con vigile occhio critico la verità, o anche abolendo e riducendo al minimo la
. stor. condizione giuridico-sociale, stato o insieme di requisiti, prerogative, privilegi
. neol. professionista legale (avvocato o docente universitario in materie giuridiche) che
giuridiche) che esercita in modo esclusivo o prevalente la professione non già assistendo i
circostanziati e approfonditi pareri legali ai privati o ai loro patrocinatori su questioni giuridiche particolarmente
. diminuzione della motilità della muscolatura volontaria o involontaria. -paresi pseudospastica con tremori:
'paresi '...: paralisia leggiera o incipiente, che priva il malato del
paresia ': paralisi leggera con disturbo o privazione del movimento ma non del sentimento
che si manifesta con ritardo nella percezione o con sensazioni speciali (formicolii, crampi
a que'ch'uccellano / al paretaio o all'escato: e'piantano / là le
paretaio / non sa se lui sia lui o uno dei troppi / suoi duplicati.
3. figur. mezzo di relazione amorosa o matrimoniale, allettamento (e anche il
, allettamento (e anche il luogo o la circostanza dove si opera la seduzione
devono diventare vittime per la loro credulità o semplicità). g. b
-maglia da paretaio: insieme di parole o frasi false e ingannevoli con cui si
una sosta durante il cammino. o. rucellai, 2-3-9-143: di grazia ad
anche sm.). muro (o anche steccato o cannicciata) verticale,
). muro (o anche steccato o cannicciata) verticale, o appena
steccato o cannicciata) verticale, o appena inclinato, più lungo e largo che
che separa un ambiente da un altro o dall'esterno (e, talora,
puose a sedere, non domandò mangiare o bere, non si disarmò; ma appoggiatosi
ti guarda di non dire cosa lungo via o lungo parete d'assi o di sottile
lungo via o lungo parete d'assi o di sottile muro, che tu non voglia
vivere un'esistenza monotona, senza interessi o possibilità di cambiamenti o di novità.
, senza interessi o possibilità di cambiamenti o di novità. mazzini, 77-120:
: ciascuna delle due serie di facciate o di muri di edifici che si affacciano su
passero, 2-2: così questa gran siepe o gran parete, / questo che fermamento
scopo; barriera convenzionale fra gli uomini o fra un uomo e il luogo o
o fra un uomo e il luogo o la persona che ama. dante,
spartigione scontenti, useranno continuamente gl'inganni o la forza. nievo, 1-15: quella
di separare tempi diversi in cui fermarsi o scorrere, concentrarsi alternativamente su canali paralleli
, 18-189: estasi una pittura o statua nella parete, e il povero
in cui pensier s'atteggia, / tela o parete si colora e splende. d'
allo scopo di evitare che l'acqua corrente o la pioggia portino via le castagne cadute
superficie che limita e circoscrive una cavità o un organo (animale o vegetale).
una cavità o un organo (animale o vegetale). fasciculo di medicina volgar
sotto due pareti, vengon chiamate ninfe. o. targioni tozzetti, i-19: il
i-19: il tessuto vascolare risulta dai vasi o tubi. 1 vasi sono tubi più
tubi. 1 vasi sono tubi più o meno lunghi dei quali... le
funzione di controllo delle sostanze che entrano o escono dalla cellula medesima; nelle cellule
metà dei fili dell'ordito, inferiori o superiori, a seconda che si alzino o
o superiori, a seconda che si alzino o si abbassino con il movimento del telaio
aprica e solitaria / tenderò le pareti o in selva opaca / i lacciuoli ordirò
; queste si tendono in luogo aperto o poco ingombrato da arbori ed in faccia
[s. v.]: 'parete o muraglia 'dicesi la parte anteriore ed
can da rete e uccellare a parede o a ragna e civetta col vischio.
fanfani, i-131: paretóne di nebbie o di nuvole è appresso que'del contado
che ha con il primo analogie più o meno tenui di suono e significato.
di roccia per lo più di 5 o 6 m che non presenta sporgenze.
mentre spuntavano sul ciglio della paretina quattro o cinque teste. -senza complimenti, prendete
paretònio, sm. tipo di argilla o gesso usato da greci e romani,
291: pargoleggiava taluno entro le culle o pur non era anche uscito a goder
, avere manifestazioni puerili in età adulta o avanzata (per lo più in modo
(per lo più in modo ridicolo o penoso). -anche: atteggiarsi con
lucini, 5-256: costui è forse sciocco o, mignone al marito, pargoleggia irritando
pensiero ha vigor d'ali, / o pargoleggia l'anima fanciulla? pascoli, ii-1112
il cibo tuo non pasce, / o pur pascendo accresce fame al core; /
che fin allora pargoleggiava nelle rime amorose o giocose o pedanteggiava nelle prose dei '
allora pargoleggiava nelle rime amorose o giocose o pedanteggiava nelle prose dei 'dittatori '
si credevano poeti se non rimbombavano dannunzieggiando o non pargoleggiavano pasco- leggiando.
]. romani, 29: mira, o norma, ai tuoi ginocchi / questi
assicuralo / un sì sovran diletto, / o pargoletto amabile, / divino mio signor
, supremo inganno! addio, / o pargoletto mentitor gentile! 2.
, / ad aspettar più colpo, o pargoletta / o altra novità con sì
aspettar più colpo, o pargoletta / o altra novità con sì breve uso
ch'elli fosse ferito da uno simile o quasi simile strale. petrarca, 214-5
4. agg. che è nella fanciullezza o nella prima giovinezza. ariosto,
. ariosto, 1-34: qual pargoletta o damma o capriuola, / che tra
ariosto, 1-34: qual pargoletta o damma o capriuola, / che tra le fronde
abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l petto.
dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l petto. beccari, xxx-4-272: un
, che è in una fase iniziale (o ancora debole, incerta, modesta)
giovane età. ottimo, hi-103: o cristiani, che dovete essere uomini,
, / non a te fido vili pianti o lascivi amori, / strofe diletta.
3. agg. che è nella fanciullezza o nella prima giovinezza. leonardo del
tu ne la man pargola, / o nipote di carlo, in fascio unite /
immaturo, infantile, una mentalità puerile o, anche, che dimostra ingenuità e
per doti, qualità, capacità, o per rango, condizione. bonagiunta
generazione di scriptori trovarsi, e quali o per grandezza d'eloquanzia o per
quali o per grandezza d'eloquanzia o per divinità di sapienzia per alcuno tempo a'
. foscolo, iv-384: ecco, o lorenzo, fuor delle mie labbra il
in camera. piave, xc-248: questa o quella per me pari sono / a
, durata, caratteristiche e aspetti esteriori o per valore economico. francesco da
alberti, i-261: sian le spese pari o minori che la intrata.
siano pari, perché le vanno diminuendo o crescendo secondo la industria e fortuna degli
caratteri e qualità intrinseche, per intensità o gravità. ritmo cassinese, xxxv-1-10:
oh quale ornai vicina abbiamo / corona o di martirio o di vittoria! /
vicina abbiamo / corona o di martirio o di vittoria! / l'una spero
-sostant. (anche a indicare il numero o l'insieme di numeri pari su cui
si può tenere unicamente pel numero nero o pel rosso, pel pari o pel dispari
numero nero o pel rosso, pel pari o pel dispari, fino al diciotto o
o pel dispari, fino al diciotto o dal diciotto in poi. -funzione
pare; / s'egli eran pari o caffo e s'eran sodi. borgese,
-che corrisponde a un numero pari o ne è indicato (l'elemento di
parità (un gioco, una competizione o chi vi prende parte). -anche
capacità necessarie a far fronte a situazioni o eventi sfavorevoli. davila, 132:
lascian la bocca fetida e corrotta, / o neri e pochi restano e mal pari
gobbo, cavo, col rilevo più su o più giù che 'l mezzo, aquilino
139: tu non hai abitacol campo o vigna / che possa la bilancia iu-
10. strettamente affiancato, tenuto vicino o parallelo o stretto o chiuso.
strettamente affiancato, tenuto vicino o parallelo o stretto o chiuso. vadi, xcii-n-174
, tenuto vicino o parallelo o stretto o chiuso. vadi, xcii-n-174: ancor
che appartengono tutte a uno stesso registro o che sono tutte maschili o femminili (
uno stesso registro o che sono tutte maschili o femminili (e si dice coro a
uguale ad altra per condizione, ceto o rango, oppure per caratteristiche, doti
, e spesso con una sfumatura d'orgoglio o una connotazione iron. o spreg.
d'orgoglio o una connotazione iron. o spreg., a sottolineare la particolarità
la particolarità, di volta in volta eletta o riprovevole, di una determinata condizione)
in grado d'eccellenzia, di dignità o di rispetto). r. borghini,
britannico: membro della camera dei pari o dei lord (cioè della camera alta
: la nobiltà forma la camera alta o dei pari. nievo, 750: il
la giustapposizione simmetrica di proposizioni, costrutti o parole fra loro corrispondenti. daniele barbaro
daniele barbaro, 1-78: sono alcune membra o nodi della orazione, i quali hanno
lascia afflitta et egra / la gente, o sia di libia o sia di francia
la gente, o sia di libia o sia di francia: / tutti li mena
-insieme. garopoli, 16-92: o temerario sei, che credi al paro /
, 14-24: ninfe, che pria nasceste o dopo o a paro / de la
: ninfe, che pria nasceste o dopo o a paro / de la gran dea
-alla stessa altezza rispetto al suolo o ad altre persone o oggetti.
rispetto al suolo o ad altre persone o oggetti. dante, inf.,
... stando fuori della piazza o veramente al pari. vasari, i-622:
. -con uguale velocità. o. rinuccini, 102: le palme tendea
, a cui della bibliografìa importa tanto o quanto, possono saltare a piè pari
tanto ampia, che potevano entrarvi diciotto o vent'uomini al pari. -allo stesso
stesso livello per doti, capacità, o per rango, dignità (anche con uso
uguale, eguagliare per quantità, misura o valore. bandello, ii-1148: di
paro. g. stampa, 149: o spirto, in mille guise eccelso e
rosa, 133: non ti dolere, o fo- cion, del volto / burbero
v.]: 'camminar pari 'o * pari pari ostentare compostezza.
alle capacità, all'altezza delle doti o del rango (e può assumere antifrasticamente
e può assumere antifrasticamente senso iron. o spreg. ì. bandello,
un piano di parità; senza soggezione o timore reverenziale. f f
, giorno, i-324: ite, o figli, del par; tu più possente
(in un gioco, in un affare o in una qualsiasi situazione di contrasto)
pugnale. d'annunzio, iii-2-161: o dèspoto, / la spada della femmina non
due giocatori, per tirare a sorte o per vincere una posta, oppure puntare
il mal denaro. / vuo'tu disparo o paro / o fare a buffa
vuo'tu disparo o paro / o fare a buffa? citolini, 482:
sia costume de'fanciulletti giocare a pari o caffo. bacchetti, 2-xxiii-14: quanto
nasconder qualche atto d'invidia, dispiacere o simili. e ironico e spregiativo * bocca
né vantaggio né svantaggio in un affare o in una lotta. berni, 26-55
martiri della chiesa con quegli dell'idolatria o della sinagoga. salvini, vili-161:
salvini, vili-161: tu sei sempre, o apollodoro, il medesimo, e mandi
forse dalla immagine delle stanghe del baroccio o simile. -mandare tutti, tutto
-mandare tutti, tutto alla pari: giudicare o trattare ogni persona o cosa alla stessa
pari: giudicare o trattare ogni persona o cosa alla stessa stregua. magalotti,
stessa stregua. magalotti, 23-179: o sia la materia effigiata in fango o
: o sia la materia effigiata in fango o in rubin, in verme o in
fango o in rubin, in verme o in elefante, in pipistrello e in uccello
in paro. -rimediare a manchevolezze o errori passati, a perdite o sprechi
manchevolezze o errori passati, a perdite o sprechi. moretti, iii-529: c'
-pari pari: precisamente, senza modifiche o aggiunte; letteralmente. nieri,
raccontar pari pari ad eugenia, per lettera o a voce, le cose come stavano
'...: senza scomporsi, o senza turbarsi, senza far mo
sociali non hanno un andamento pari pari o uniformemente crescente o decrescente, ma che
un andamento pari pari o uniformemente crescente o decrescente, ma che hanno invece una
pari a pari: ricambiare un danno o un'offesa, rendere la pariglia.
, al pari: porsi, essere considerato o considerabile sullo stesso piano per caratteristiche
sullo stesso piano per caratteristiche e doti o per rango. bandello, 1-42 (
comparire nel campo visivo d'un bramino o costui aveva facoltà di ucciderlo o di
un bramino o costui aveva facoltà di ucciderlo o di farlo schiavo... il
del tutto subalterna, senza diritti politici o fuori della tutela delle leggi; reietto
= dall'ingl. pariah (o paria), che è dal tamil paraiyan
quasi schiavo di quel signore del feudo o del casale nel quale egli si ritrovava.
v.]: 'pareci': servi pubblici o schiavi che in creta abitavano ne'campi
calcoli] fa la paritaria se la mangi o bevi con vino o vero le polvere
paritaria se la mangi o bevi con vino o vero le polvere de essa beuto con
erba parietaria: eliminare qualcosa di frivolo o di parassitico. calzabigi, 153:
disus. che vive abitualmente su pareti o muri (un animale). spallanzani
alle tasse attuali si aggiungeranno sovrimposte suppletorie o parificanti. parificare, tr.
sullo stesso piano (per qualità esteriori o interiori, per importanza, rango,
matrimonio, e parificante questo al concubinato o al cosiddetto libero amore. e.
quando è equiparato alle scuole pubbliche, o il titolo di studio da esso rilasciato,
(per quantità, valore estrinseco, o per qualità, rango, prerogative),
b. croce, ii-2-213: ai municipi o città benemerite largirono [i romani]
. può essere il voto alle donne o la parificazione della scuola privata a quella
* rostbeaf ', filetti alla parigina o alla salvia. 4. gioc
viene assegnato un certo valore in denaro o in gettoni, a seconda deltammontare delle
. carena, 1-77: carattere microscopico o diamante, perla, parigina.
sorta di buon gusto e di felicità o quasi pariginismo nella cultura italiana.
un vicino stagno di nature morte più o meno pariginizzanti. = deriv. da
pariscino), agg. che è nato o risiede a parigi. pulci,
. che è proprio della città di parigi o che vi si trova o vi si
di parigi o che vi si trova o vi si pubblica. ariosto, 14-26
della cultura, della mentalità, delle abitudini o dell'indole dei suoi abitanti).
linguaggio propri dei raffinati abitanti di parigi o, in genere, dei francesi (anche
di lana si vendono in napoli a pezza o a li- vrate, e se vendi
), sf. contraccambio: azione o oggetto con cui si ricambia quello altrui
adibiti a tirare un carro, una carrozza o anche un pezzo d'artiglieria.
ha per lo più connotazione scherz. o spreg.). tesauro, 2-i-91
.). tesauro, 2-i-91: o coppia infamissima tra le infami, parelia
'pariglia '! pea, 7-74: o belloccia, se io ti sposo,
questo vantaggio, che le coppiette, o sieno pariglie, e l'ultime due carte
il contraccambio in un'azione, positiva o negativa. c. campana, 2-23
ricevuto (per lo più un danno o un'offesa). equicola, 91
. -venire dalla pariglia: offrire o trovarsi nella possibilità del contraccambio.
bene a tutti, perché più presto o più tardi i casi vengono dalla pariglia.
. torricelli, ii-4-21: il cubo o altra dignità di a c, al
dignità di a c, al cubo o altra dignità parigrada di a d, sia
retorica consistente nell'esatto parallelismo di due o più proposizioni di uno stesso periodo.
altrui di sé innamorare già mai che o parimente ella non venga presa d'amore
parimente ella non venga presa d'amore o che ella non si resti almeno verso l'
3. in unione con un agg. o con espressioni di valore aggett.:
parimente e tristamente famosi per soprusi violenze o ruberie commesse nell'appennino pistoiese. b
dell'unità germanica per avversione all'austria o alla prussia, entrambe diversamente ma parimente
montagna venne uno impeto di vento, o vero parimula, secondo li volgari.
stile e delle sue tematiche (satiriche o morali) o vi è analogo.
sue tematiche (satiriche o morali) o vi è analogo. carducci,
3. che riprende o imita nella propria opera lo stile,
riferisce, che è proprio, caratteristico o originario dell'isola greca di paro.
lucente. -con metonimia: monumento o statua fabbricato con tale marmo.
marmo pario? 2. proprio o caratteristico del marmo di paro. carducci
romagnesi, i-176: d'urna paria o corintia son nemico. carducci, iii-3-132:
carducci, iii-3-60: avanti, avanti, o sauro destrier, mio forte amico!
per le scale, mi tocca sentire due o tre delle ragazzine parioline ultime arrivate che
, 1-1-51: in questo sistema eptacordo, o lira di sette corde, overo ordine
sette corde, overo ordine di terpandro o eptacordo si- nemmenon, l'ipate è
la paripate è quarta alla pa- ramese o trite. g. b. martini,
eccellente virtù contro gli incanti e venefici. o. targioni pozzetti, ii-342: 'paris
... come un parigino romanesco o, meglio ancora, un romano parisianato.
... omiologia, para- goge o paralepsis, perelcon, parissologia.
paritade, paritate), sf. analogia o uguaglianza qualitativa fra due o più entità
. analogia o uguaglianza qualitativa fra due o più entità. machiavelli, 1-i-318:
necessariamente parità e disparità, ma bontà o malizia, ricchezze o povertà, nobiltà
, ma bontà o malizia, ricchezze o povertà, nobiltà e ignobiltà non già.
potestà mio antecessore? era cavaliere? o qualche pelapiedi, qualche cittadi- nello,
-trattamento paritetico nell'ambito di un cerimoniale o di un'etichetta. g. ramusio
parità. 3. equivalenza fra forme o cose misurabili. castelvetro, 8-1-469:
misura de'piedi. -quantità o numero uguale. tesauro, 8-87:
collegio elettorale, le rappresentanze di due o più partiti o fazioni politiche.
le rappresentanze di due o più partiti o fazioni politiche. g. giustiniani,
nicola, 190: questa mattina il governo o sia il corpo legislativo si è occupato
, quanto è dire strada di via o letizia di allegrezza, ma egli erra,
i-233: èssi d'avvertire che questa figura o modo di dire è diverso dalla parità
poeti è quella che si dice esempio o paragone o parità, nel che è inimitabile
quella che si dice esempio o paragone o parità, nel che è inimitabile omero
distinzione di razza, sesso, religione o condizione sociale spetta in misura uguale il
n. 5). -parità cambiaria o monetaria: rapporto fra i valori di
confrontate con un'identica quantità d'oro o con la moneta di un terzo paese
valutare se il corso dei cambi sia o no alla pari (e viene detta intrinseca
no alla pari (e viene detta intrinseca o di zecca, se il valore legale
metallo fino che vi è contenuto, o estrinseca, se esso tiene conto anche
i diritti di coniazione); reale o pratica o commerciale, quando se ne diversifica
di coniazione); reale o pratica o commerciale, quando se ne diversifica per
oro nell'una e nell'altra piazza o in conseguenza del tempo necessario perché l'
modo più conveniente per riscuotere un credito o pagare un debito in valuta estera, per
di riferimento (e si dice parità dispari o negativa oppure pari o positiva, a
dice parità dispari o negativa oppure pari o positiva, a seconda rispettivamente che la
a seconda rispettivamente che la funzione cambi o no di segno, quando essa cambia
viene ulteriormente condotto su blocchi di caratteri o di informazioni). -errore di parità:
. -nell'analisi combinatoria, qualità o stato di due numeri determinato dall'essere
di due numeri determinato dall'essere entrambi o soltanto pari o soltanto dispari (e
determinato dall'essere entrambi o soltanto pari o soltanto dispari (e si dicono permutazioni
permutazione fondamentale entrambe con un numero pari o dispari di trasposizioni). 12.
rincorsa sovietica alla 'parità '(o al primato?) negli armamenti.
cui i contendenti hanno conseguito uguale punteggio o raggiunto insieme il traguardo; pareggio (
. -porre in parità con qualcuno o qualcosa: considerare equivalente a esso.
dislivelli vistosi per almeno una generazione o due. = comp. di paritario
sono che interi liberi indiretti in quanto o ci sia una totale identificazione con un
una totale identificazione con un personaggio, o i personaggi siano una pseudo-oggettivazione dell'autore
personaggi siano una pseudo-oggettivazione dell'autore, o i personaggi siano dei meccanismi per esprimere
, sm. invar. etnol. copricapo o indumento fatto di pelli, in uso
in africa ed america. o. targioni pozzetti, ii-359: parkinsònia.
espressione attonita del volto, con riduzione o annullamento della mimica, semiapertura della rima
manifesta in seguito a vasculopatie; encefalitico o postencefalico, quando è conseguenza di un'
quando è conseguenza di un'encefalite epidemica o letargica e produce speciali disturbi mentali in
al 'morbo di parkinson '(o 'paralisi agitante ', descritta da
, a paralocco, alla bassetta: / o topo o vipistrel noi pur sareno.
paralocco, alla bassetta: / o topo o vipistrel noi pur sareno. crusca,
mura e probabilmente adibita ad assemblee civiche o militari. -in partic.: nella
marzo, ove si facéa la fiera o mercato di bestie,... lo
l'uno l'altro, quando parlavano o consigliavano insieme: e 'l detto parlagio
) nelle regioni dell'italia longobarda (o, anche, celtica, gallo-romana)
probabile un'origine longobarda (da bero-lais o bero-laz o bero-leih 'luogo dove si
origine longobarda (da bero-lais o bero-laz o bero-leih 'luogo dove si custodiscono o
o bero-leih 'luogo dove si custodiscono o si cacciano gli orsi ', 'luogo
'luogo per combattimento di orsi 'o, ancora, da bero-laz 'stalla,
1 carri] 'e poi 'corsa o spazio circolare per le quadrighe; anfiteatro
le quadrighe; anfiteatro ', con influsso o accostamento paretimologico a palagio e a parlagione
-in relazione con un discorso diretto o indiretto. b. davanzali, i-14
si dicono coloro i quali nelle diete o ne'consigli favellano per risolvere e diterminare
tali [congressi] son per parlamentare o, vogliamo dire, contribuire a vicenda
gruppo, nell'ambito di una collettività più o meno estesa. l. salviati
.., que'letterati confratelli vostri o difensori dottissimi. 2. mettersi in
rispettive sfere di influenza fra autorità politiche o militari. federico ii volgar. [
-discutere per ottenere da qualcuno concessioni o autorizzazioni o comunque un atteggiamento più disponibile
per ottenere da qualcuno concessioni o autorizzazioni o comunque un atteggiamento più disponibile; venire
, 660: un gruppo di tre o quattro persone parlamentavano col doganiere posto a
segretezza, i particolari di un intrigo o di una decisione impegnativa; confabulare.
comunicare con una nave, chiedere notizie o diramare ordini servendosi della voce.
': in marina, chieder notizia o dar ordini da una nave all'altra
.. / parlamentar qui ti diletti [o riamo], or quando / più
dì seguente, mentre che il viceré o andando o tornando a'parlamentari fuori delle
seguente, mentre che il viceré o andando o tornando a'parlamentari fuori delle mura sarebbe
parlamento, che vi si determina (o, anche, vi si usa).
la particolare composizione di una votazione o di uno schieramento in parlamento. panzini
, sull'approvazione di una data legge o su un indirizzo politico o su una
una data legge o su un indirizzo politico o su una decisione da prendere.
-sconfitta parlamentare', insuccesso di una mozione o di una proposta di legge avanzata dal
una proposta di legge avanzata dal governo o da uno schieramento politico del parlamento in
membri di una camera del parlamento (o di una commissione della camera stessa)
eletti nelle liste di un medesimo partito o movimento politico e che vengono cosi a
che non fanno capo a nessun partito o che fanno capo a partiti che non
per lo più in corrispondenza di festività o ricorrenze o periodi feriali. -pronunciato
più in corrispondenza di festività o ricorrenze o periodi feriali. -pronunciato nel parlamento
rappresentanti eletti al parlamento (un partito o movimento politico, in contrapposto a antiparlamentare
, da parlamentare del * tutto o nulla 'e della perpetua negazione divenne a
: che il governo rappresentativo, o parlamentare che si voglia dire, sia non
'. 2. che riferisce o riporta l'attività che si svolge in
un resoconto scritto, sui quotidiani, o a voce, nelle trasmissioni televisive e
membro effettivo, in qualità di deputato o senatore, eletto dai cittadini di un
. portavoce di un gruppo di dimostranti o rivoltosi. d'annunzio, iv-2-304:
nella guerra marittima e aerea, nave o aeromobile, generalmente provvisto di segni distintivi
provvisto di segni distintivi come bandiere bianche o simili, che viene autorizzato da uno
., 146-12: le predette quattro cose o parti possono essere nel detto del primo
; che deriva dall'attività parlamentare o ne è conseguenza. biondi,
. che fa parte di un parlamento cittadino o nazionale. - anche sostant.
dalle mani. -sostant. o. rucellai, 2-15-5-133: acquistando i parlamentari
decapitare. 4. che afferma teoricamente o che mira a stabilire l'autorità e
segni di riconoscimento, di uno stato o una fazione in lotta o di un'autorità
uno stato o una fazione in lotta o di un'autorità civile o militare,
in lotta o di un'autorità civile o militare, con l'incarico di svolgere
una trattativa svolta fra due parti contendenti o belligeranti. -imbarcazione, vascello parlamentario
: imbarcazione che ospita a bordo uno o più negoziatori o portavoce di una flotta
che ospita a bordo uno o più negoziatori o portavoce di una flotta avversaria o straniera
negoziatori o portavoce di una flotta avversaria o straniera e gode, secondo il diritto
parlamentarie per essere portati a tolone, o restare nel regno, sicuri d'ogni
. non sarebbe oggidì che di celia o d'ironia, come il parlamentarismo,
pascoli, i-538: noi ti festeggiamo, o forte amico [luigi rava],
per estens. chi parla, in pubblico o in privato, in modo prolisso e
non si direbbe se non per celia o ironia, di chi abusa la chiacchera parlamentaria
, di chi abusa la chiacchera parlamentaria o di chi, anco furtivamente parla con prolissa
masse popolari lo ignorano. -comitato centrale o consiglio nazionale di un partito o di
centrale o consiglio nazionale di un partito o di una federazione sindacale. g.
orale); trattazione, ragionamento esposto o espresso (o anche riportato per scritto
trattazione, ragionamento esposto o espresso (o anche riportato per scritto); arringa
giorno di gennaio, non per parlamento o visione alcuna, ma per subita mutazione
sozzasse la mia coscienza per sacrilegio (o per parlamento de'mali spiriti).
farsi capire chiaramente. pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini,
. pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 419: lingua
tono della voce, per l'inflessione o, anche, per ciò che viene
parlamento. attribuito a petrarca, xlvii-177: o dolce sguardo, o parlamento umile,
, xlvii-177: o dolce sguardo, o parlamento umile, / o corpo glorioso,
dolce sguardo, o parlamento umile, / o corpo glorioso, alma gentile, /
udienza (anche nelle locuz. chiamare o venire a parlamento, nel linguaggio marin
complessa e laboriosa, su questioni private o economiche, nella stipulazione di un contratto
a moneta longa ed ora a corta o in altri simili modi, da una città
simili modi, da una città all'altra o da una provincia all'altra. ulloa
lui che parlo in francese. -geloso o no, questo è un parlamento che
condotta in vista di patti, accordi o trattati politici, diplomatici o militari fra
, accordi o trattati politici, diplomatici o militari fra due o più fazioni,
politici, diplomatici o militari fra due o più fazioni, potenze o stati. -anche
fra due o più fazioni, potenze o stati. -anche: l'oggetto della
, banali (e ha valore iron. o scherz.). p.
retta da governanti elettivi) e indipendente o autonoma (come il comune medioevale e
mediante pubblica discussione e mediante deliberazione (o ratifica) popolare delle conseguenti decisioni.
società (spesso nelle locuz. fare parlamento o chiamare, radunare, sonare a
adunanza generale del consiglio di un'arte o di una corporazione. statuto dell'
, in seguito, in modo più o meno periodico in coincidenza con determinate festività
meno periodico in coincidenza con determinate festività o altre ricorrenze) e presieduta dal sovrano
ai dignitari di corte, i grandi o magnati, cioè i più importanti vassalli
riguardanti per lo più abusi delle autorità o delitti particolarmente gravi. -in senso generico
se non il primo assembramento della corte, o come si diceva allora del palazzo dei
come si diceva allora del palazzo dei palatini o paladini, e il secondo, assembramento
ti tolo sia di conte o di barone. -con riferimento agli
era costituito da rappresentanti dei vari ordini o stati, cioè ceti politico-sociali (nobiltà
soprattutto cittadino], si articolava in due o (più spesso) tre entità collegiali
(più spesso) tre entità collegiali parziali o assemblee (dette camere, bracci,
(dette camere, bracci, stati o stamenti) ciascuna delle quali raccoglieva i
, si pose in disputa se dovesse o no ammettere, e nella giornata in
stati moderni con struttura politica (effettiva o anche solo apparente] di democrazia rappresentativa
dello stato e spesso con una preminenza più o meno forte ed effettiva nei confronti del
l'elezione del capo dello stato, o la concessione della fiducia al governo o la
o la concessione della fiducia al governo o la ratifica della nomina dei singoli ministri
mediante l'attività di commissioni, permanenti o temporanee, di controllo e di inchiesta sui
); talora consiste in un'unica camera o assemblea eletta direttamente dai cittadini [
più spesso si articola in due camere o assemblee [parlamento bicamerale), di
dei deputati, come in italia, o camera dei rappresentanti e spesso indicata,
casi, da esponenti di ceti tradizionali o di corpi sociali intermedi o di interessi
ceti tradizionali o di corpi sociali intermedi o di interessi settoriali o da rappresentanti elettivi
corpi sociali intermedi o di interessi settoriali o da rappresentanti elettivi di entità territoriali autonome
membri che vi partecipano; l'edificio o ciascuno degli edifici in cui ha sede
, 2-i-340: vi sarà un parlamentino o un parlamentóne con tutte le bassezze, i
bini, 1-132: dire un motto o due non rpi spiace, se non altro
cecchi, 7-97: con una gonfia mantellina o un bianco capperuccio, s'intravedevano nella
da non essere sicuri se erano uomini o animali parlanti. pratolini, 9-310: «
e allora? chi aveva ragione: lui o il grillo ». « il grillo
: mover come fanciullo / le mani o piedi o la testa o far atti /
come fanciullo / le mani o piedi o la testa o far atti / parlando su
le mani o piedi o la testa o far atti / parlando su gran fatti
che si esprime in una determinata lingua o dialetto. trissino, i-22: la
, con un avv. di modo o con una prop. comparat., per
intenzioni, la mentalità, le tendenze o il tono, il modo di pronunciare,
pronunciare, la capacità, la maggiore o minore attitudine alla loquacità o alla facondia
la maggiore o minore attitudine alla loquacità o alla facondia o il maggiore o minor
minore attitudine alla loquacità o alla facondia o il maggiore o minor grado di proprietà
loquacità o alla facondia o il maggiore o minor grado di proprietà di linguaggio di
meno espeditamente parlante, infìno a tanto che o ra- sciutta o sputata non e.
infìno a tanto che o ra- sciutta o sputata non e. proverbia pseudoiacoponici, 117
. proverbia pseudoiacoponici, 117: muto o troppo parlante mai non potrà piacere. muratori
). zena, 3-38: cinque o sei diavoletti, / schiamazzando per mille
7. che esprime o rivela pensieri, sentimenti, stati d'
sia letteraria sia figurativa sia musicale) o, anche, ritraendo al vero,
con grande espressività (un ritratto pittorico o scultoreo: spesso nell'espressione vivo e
essenziali. 9. che esprime o comunica, allegoricamente o simbolicamente, un'
. che esprime o comunica, allegoricamente o simbolicamente, un'indicazione, un'informazione
partic. uno stemma i cui simboli o figure richiamino sia i nomi gentilizi sia
, parlante: per es. uno o più pani di legno, un cappello
di latta tinta, una parrucca dipinta o altra cosa che indichi e renda immediatamente
al pensiero la cosa che si vende o il lavoro che si fa nella bottega o
o il lavoro che si fa nella bottega o l'arte che vi si esercita.
. segni parlanti son quegli i quali o con vocali o con iscritte parole espongono
son quegli i quali o con vocali o con iscritte parole espongono alla luce il
attiva intuizione, ma quella stessa intuitività o immediatezza spirituale, dialetticamente animata e libera
/ d'olmo la tua parlante ombra o di pino. -vibrante di riflessi
. 15. acust. camera o sala parlante: ambiente dotato di un'
: 'parlante 'dicesi una camera o sala qualunque,... così formata
di lui, il meigret, grammatico, o trovarono nell'uso dei parlanti la regola
. -anche: disposizione abituale (o, talvolta, occasionale) a
ciò che si dice, in modo disordinato o anche presuntuoso, insolente.
, appassionato, pieno di fervore, o, anche, insistente, disordinato.
. dei termini di origine fr. o provenz.; cfr. fr. ant
pappagallo e che alcuna bestia fa atti o vero reggimenti, sì come pare de la
2. esprimersi nella propria lingua o dialetto materno o in una lingua straniera
esprimersi nella propria lingua o dialetto materno o in una lingua straniera conosciuta. dante
dante, inf., 27-20: o tu a cu'io drizzo / la voce
ma semplicemente parlando, forse da vino o da soperchia letizia riscaldato, era venuto
l'altro e a fargli ripetere due o tre volte una cosa quand'egli parlava
e che dices sero bene o male di te, pensavo: livia non
del vostro umore. parini, iv-26: o mio tenero verso, / di chi
dialoghi si posson fare in due maniere; o per corte proposte e risposte, siccome
dialogi di platone,... o per orazioni continuate, nelle quali, dopo
pavese, 10-198: immaginavo un caso o un personaggio e lo facevo svolgersi o
o un personaggio e lo facevo svolgersi o parlare. -così parlò zarathustra:
indovinarà parlando. -all'inizio o alla fine del discorso diretto (o,
inizio o alla fine del discorso diretto (o, anche, incidentalmente), o
o, anche, incidentalmente), o nel riferire o dopo aver riferito un
anche, incidentalmente), o nel riferire o dopo aver riferito un discorso, un'
e parlogli in questo modo: « o dolcissimo e amatissimo giovane, egli è una
-ripetuto con un moto di insofferenza o per esprimere un giudizio iron.
-in relazione con un compì, o con un avv. di modo,
, le intenzioni, lo stato d'animo o la qualità e la forma dell'espressione
la forma dell'espressione, la proprietà o la convenienza del linguaggio del soggetto.
idem, inf., 10-23: o tosco che per la città del foco /
: più corretto vorrei che parlassi, o sofia. bandetto, 1-21 (i-252
di difficile soluzione che si desidera concludere o interrompere o evitare. manzoni, pr
soluzione che si desidera concludere o interrompere o evitare. manzoni, pr. sp
4. esprimersi con un certo tono o timbro di voce, con una determinata
di voce, con una determinata inflessione o pronuncia, con maggiore o minore celerità
determinata inflessione o pronuncia, con maggiore o minore celerità (in relazione con un
(in relazione con un compì, o un avv. di modo).
si crede opportuno e conveniente tacere, o a un giudizio che si preferisce non
a qualcuno per interpellarlo, per chiedergli o dargli informazioni; conversare con qualcuno,
-rivolgersi a un animale per richiamarlo o per vezzeggiarlo. landolfi, 2-58
di una narrazione, di un'esposizione o, anche, di una testimonianza (un
anche, di una testimonianza (un autore o uno scritto letterario, giuridico, epistolare
uno scritto letterario, giuridico, epistolare o giornalistico, per lo più in relazione
secondo ch'ella si procaccia la fede o accende le passioni, ma in quanto
più in relazione con un compì, o con un avv. di modo).
guarito, ei sente, / tale, o signor, fia d'essi. d'
. se l'amicizia, se l'amore o la compassione e la gratitudine ti parlano
animo, suscita forti emozioni e suggestioni o, anche, raffigura o ritrae al
e suggestioni o, anche, raffigura o ritrae al vero, con naturalezza)
mistero sacro. -rivelare una matrice o l'appartenenza a un determinato ambito culturale
popolo italiano. -evocare un'atmosfera o ambito culturale. pavese, 5-109:
bisogna. 12. rumoreggiare più o meno fragorosamente (il mare);
soffiare, sibilare producendo un fruscio più o meno intenso e prolungato (il vento
ò fermo, in queste mie memorie scritte o meglio scarabocchiate in gran fretta e senza
, di non porvi ben poche riflessioni o ragionamenti, poiché parlano i fatti.
? 18. usare una determinata lingua o dialetto per esprimersi. dante,
20. con valore di inter. bada o guarda come parli o con chi parli
inter. bada o guarda come parli o con chi parli!: come invito a
gli impulsi, il tono della voce, o come rimprovero rivolto a chi si esprime
più far paura ». -lasciami o lasciatemi parlare: con valore enfatico e
persona a cui si dà troppa importanza o egli la arroga a sé.
con rosas. -offrire il pretesto o l'occasione per esprimere critiche, giudizi
occasione per esprimere critiche, giudizi negativi o pettegolezzi. rime anonime napoletane del quattrocento
-insegnare a parlare a qualcuno: rimproverarlo o minacciarlo in quanto si esprime in modo
dire. -parlare a braccio o a braccia: tenere un discorso,
sordo. -parlare arabo, ostrogoto o turco: parlare un linguaggio difficile,
un linguaggio difficile, astruso, incomprensibile o confuso, privo di chiarezza.
. panzini, iv-717: 'parlar turco'o 'arabo'o anche 'tedesco': dicesi
panzini, iv-717: 'parlar turco'o 'arabo'o anche 'tedesco': dicesi familiarmente per
ecc.]. -parlare con o per l'abbondanza del cuore: v.
-parlare con sé, da sé o fra sé: esprimersi a voce alta
fra sé: esprimersi a voce alta o mormorando senza rivolgersi a nessuno.
volgendo la parola a chi non è seco o alle cose, ma parla fra sé
-parlare del più e del meno o del meno e del più: v
-parlare francese come una vacca o una gatta spagnola o come un basco
come una vacca o una gatta spagnola o come un basco parla lo spagnolo o la
spagnola o come un basco parla lo spagnolo o la lingua spagnola: v. spagnolo
. -anche: ciò che viene detto o scritto, l'argomento del discorso.
, / non che l'avagli altrui parlar o mio. boccaccio, 21-31-16: deh
mai avessi commesso in pensiero, in parlari o in operazioni. s. bernardo volgar
. vico, 352: tali parlari pistolari o sieno volgari degli egizi si dovettero scrivere
considerato per la pronuncia, il tono o lo stile e la forma dell'espressione
lo stile e la forma dell'espressione o, anche, per la mentalità,
croce, ii-1-214: il parlare bene o male si giudica non con la misura
, purg., 26-117: « o frate », disse, « questi ch'
. manifestazione di un sentimento. galileiani o rinaldo d'aquino, 437: tutto m'
. doni, iii-13-35: il canto sermocinatorio o parlaresco è di questa natura (cioè
una voce all'altra con un continuo calare o crescere di suono, ma con tanta
a. cocchi, 8-211: la paralisi o volgarmente paralisia è ogni pertinace diminuzione o
o volgarmente paralisia è ogni pertinace diminuzione o abolizione di mobilità nei muscoli, insuperabile
mobilità nei muscoli, insuperabile dalla volontà o dalle forze vitali. monti, x-5-57
maggiore per ristorare le languidezze de'corpi o immaginare trascuraggine più biasimevole per non rinvigorire
acuta sensibilità. -condizione di crisi o di debolezza di un'istituzione; scleroticità
. -anche: ciò che viene detto o scritto; l'argomento del discorso.
faldella, i-3-30: per affermare, palliare o negare tale facoltà... si
2. modo di pronunciare le parole o di parlare, considerato sia per l'
sintattici (onde rivela il luogo d'origine o provenienza e il grado d'istruzione di
61: se l'antica poesia italiana assunse o mantenne delle forme aliene dalla parlata toscana
fiorentine. carducci, iii-27-53: è vero o no che il popolo di toscana in
'parlatina ': parlata di rimprovero o arguta. gli ho fatto una parlatina che
: non posso significarti a parole scritte o parlate il bene che mi fanno certi
a considerarne il registro, di petto o di testa, e l'inflessione.
l'inflessione. 2. rappresentato o costituito dal linguaggio orale spontaneo e quotidiano
lo più proprio di un ambiente culturale o di un luogo geograficamente ristretto e ben
in contrapposizione al linguaggio scritto, letterario o ufficiale, di un ambiente colto.
cultura sia in ragion diretta della prossimità o della maggior vicinanza fra parola arlata e
più parlato. 3. film o cinema parlato: sonoro (v. sonoro
zia / vèr cristo ti crucciasti, / o se lo biastemasti, / o se
, / o se lo biastemasti, / o se battesti padre, / od ofendesti
, / od ofendesti a madre, / o cherico sagrato, / o segnore o
, / o cherico sagrato, / o segnore o parlato. monte, 1-ix-96:
o cherico sagrato, / o segnore o parlato. monte, 1-ix-96: parlato,
l'opra e la forza del parlatore (o vo- gliam dire oratore), se
), se le cose apparissero gioconde (o cosa simile) per loro medesime,
, 35: a te mi volgo, o saggia / parlatrice faconda, che
parla molto e volentieri, talvolta eccessivamente o in modo estrema- mente prolisso, o
o in modo estrema- mente prolisso, o facendo discorsi oziosi e vani; chiacchierone
anche in modo maligno e pettegolo) o ha l'incarico di parlare in particolari
l'incarico di parlare in particolari occasioni o circostanze e su determinati argomenti o su
occasioni o circostanze e su determinati argomenti o su specifiche persone. odo delle colonne
buone siano. arrighetto, 232: o vano parlatore, che mi può fare
succedono, secondo che la passione eccita o regge l'animo de'parlatori. nievo,
gran differenzia venir alle loro orecchie maggiore o minor diletto. leopardi, i-13:
proprie della lingua e non di questo o di quello scrittore o parlatore. carducci,
non di questo o di quello scrittore o parlatore. carducci, iii-5-465: lo
le diverse circostanze in cui il parlatore o lo scrittore ritrovasi. 4
loro divisa. -sala di riunione o di convegno per i membri di una
parlatorio, se no per propria necessità o quando di cristo vi si parla.
. 4. ant. luogo o edificio adibito allo svolgimento delle assemblee civiche
edificio adibito allo svolgimento delle assemblee civiche o militari. g. villani, 1-36
e che di qui fusse detto parlagio o parlatorio. n. villani, 4-96
-anche: ciò che viene detto o scritto; l'argomento stesso del discorso.
quello che la sua intenzione ha posto o proposto di dire. lamenti storici,
il modo proprio di pronunziare a tale o tale persona. la parlata toscana in
scritto) dovuto a particolari esigenze emotive o culturali o stilistiche. -anche: lo
dovuto a particolari esigenze emotive o culturali o stilistiche. -anche: lo stile di un
materiale negli scritti di gente vissuta quattro o cinque secoli addietro, disperata affatto
i-83: se tu sedrai in via / o in) iaza con gente, actendi
di che quadra son ima, / o tu li conoscevi o e'son nuovi.
ima, / o tu li conoscevi o e'son nuovi. / la prima e
. ant. discorso; ciò che è o è stato detto. lacopone
finch'e'fu meco, / sempre parleticando o stando bieco, / onde mi roppi
agg. region. colpito da paralisi o dalla sindrome del parkinsonismo (una persona
dalla sindrome del parkinsonismo (una persona o un membro). fazio,
, 15: unguento con- tra parietico o sia nella testa overo in altro membro.
[tommaseo]: perché... o re di grande sicurezza, se'sbigottito
sm. chiacchierata sommessa e più o meno prolungata. bigiaretti, li-m