richiedesse aiuto per uscire d'ordine o far cosa sia contra iddio o stato suo
o far cosa sia contra iddio o stato suo, non lo udire.
ordine pudico. -dominio della ragione o della morale diretto a moderare o a
ragione o della morale diretto a moderare o a impedire i disordini della natura umana
disordini della natura umana regolandone gli impulsi o le inclinazioni e consentendo la convivenza civile
padronanza di sé. -anche: atteggiamento o comportamento che rivela compostezza, disciplina,
sempre per essi una qualità di ordine o un pregiudizio, e non un principio di
di procedere nello svolgimento di una operazione o di un'attività teorica o pratica,
una operazione o di un'attività teorica o pratica, in dipendenza di una norma
un criterio, di un principio direttivo o di un piano prestabilito, utile o
o di un piano prestabilito, utile o ritenuto tale per il conseguimento di un determinato
per il conseguimento di un determinato fine o intento; conformità con un criterio informatore
agire, comportarsi secondo un determinato modo o criterio o disegno). -per estens
comportarsi secondo un determinato modo o criterio o disegno). -per estens.:
-per estens.: concorso di atti o di azioni, secondo un metodo o
o di azioni, secondo un metodo o un criterio informatore, volto al conseguimento
determinato scopo; combinazione metodica di atti o di operazioni necessaria per l'esecuzione di
di un piano, di un lavoro o per l'esercizio di un'attività.
. -in partic.: tecnica o procedimento produttivo o costruttivo. guicciardini
partic.: tecnica o procedimento produttivo o costruttivo. guicciardini, 2-1-111: di
ordine per indicare l'assenza di possibilità o il dubbio che la cosa intrapresa o tentata
o il dubbio che la cosa intrapresa o tentata vada a buon fine secondo i
vada a buon fine secondo i desideri o le speranze). machiavelli, 1-vii-218
, né mai vi fu ordine, o per pioggia o per vento, a farlo
vi fu ordine, o per pioggia o per vento, a farlo andare altrimenti.
-in partic.: piano criminoso o illegale, congiura, macchinazione. -in
in far ordine. -consonanza spirituale o intellettuale che procede da affinità di idee
intellettuale che procede da affinità di idee o di sentimenti. b. croce,
complesso di idee, princìpi, convinzioni o immaginazioni; sistema concettuale, ideologico.
rozzi più facilmente si persuada uno ordine o una opinione nuova, non è però per
-momento di un processo conoscitivo o trascendente. gioberti, 4-2-365: l'
. e procede non con ordine naturale o filosofico, o per gravità di sentenzie o
non con ordine naturale o filosofico, o per gravità di sentenzie o er argomenti
o filosofico, o per gravità di sentenzie o er argomenti spessi, ma come poeta
e ragionato, qual suole seguirsi, o dovrebbe, trattando di scienza. g
54. modo in cui sono disposte o si intende o si prescrive siano disposte
modo in cui sono disposte o si intende o si prescrive siano disposte le parole in
in un componimento poetico, le parti o gli argomenti in un'opera letteraria, in
degli elementi in un'opera d'arte o gli argomenti in un enunciato; l'
e che genera il piacere della fruizione o induce alla convinzione. -ordine diretto:
dante, conv., ii-xi-9: o uomini che vedere non potete la sentenza
. archit. nella trattatistica architettonica classica o di ispirazione classicista, complesso strutturale e
: ionico, dorico, corinzio, composito o romano o latino o italico, tuscanico
dorico, corinzio, composito o romano o latino o italico, tuscanico, figurato,
corinzio, composito o romano o latino o italico, tuscanico, figurato, colossale,
.: unità stilistica di un'opera o di un complesso architettonico. b
convertì parte di due colonne nelle pilastrate o stipiti di tal porta, facendo sopra
: l'ordine d'architettura è un concerto o componimento di varie parti proporzionate fra di
disciplina, regolamentazione. -ordine giuridico o legale: ordinamento giuridico, visto in
, ordine giudiziario (anche ordine legale o semplicemente ordine): nel diritto romano
rectori di facto, senza alcuno processo o ordine iudiciario servato. guidiccioni,
. modo di trattare una causa giudiziaria o, per estens., di svolgere una
contenuto della decisione giudiziaria, delle proposte o degli accordi, ecc.; anche nell'
per la pace con francia sia nell'ordine o nel merito. tommaseo [s.
per noi, la lettera sta contro, o qualche ordinamento accessorio, o non si
contro, o qualche ordinamento accessorio, o non si sia puntualmente osservata qualche formalità
merito ', trattandosi di cause civili o di cose simili, e merito concerne l'
consuetudine. 58. accuratezza nel disporre o nell'appron- tare oggetti, strumenti,
della proprietà di abbigliamento della propria persona o di quelle accudite. poliziano,
tutti que'libri. michelangelo, v-75: o inteso il viaggio grande che fanno le
dei rispettivi uffici spettanti alla data magistratura o carica, la qualità, il numero
di ordine sacro che di spettacolo alcuno o di festa. -regola, norma
, indipendentemente dal fondamento ideologico o politico e dal sistema di governo su cui
gli organi stessi di polizia. -norme o leggi di ordine pubblico: quelle che
pubblico: quelli che offendono (ledono o mettono in pericolo) l'ordine pubblico
vari unguenti per sanarlo... o firenze, questo infermo è el popolo
che un modo di esecuzione di un atto o un modo di esistere d'una capacità
leggi di ordine pubblico sono leggi contemperanti o coordinanti l'esercizio della padronanza coll'ordine
della pace sociale per mezzo di metodi o misure fortemente repressive (fu attribuita dal
fra strati e classi sociali, fra classi o segmenti della popolazione e stato, quali
formazione eco- nomico-sociale, stabilizzandosi per più o meno
di un sistema globale di dominio, o tende a perpetuare una determinata forma di
governo in luogo di possibili alternative; o, all'opposto, a una strutturazione dei
e analoga a modelli storicamente esistenti o esistiti o a un modello ideale che si
analoga a modelli storicamente esistenti o esistiti o a un modello ideale che si vorrebbe
ordine; il termine assume connotazione positiva o negativa a seconda che, sulla base
sulla base di interessi materiali, economici o ideologici e morali, si condivida o
o ideologici e morali, si condivida o avversi tale forma di sistema sociale;
forze politiche e culturali di tendenza conservatrice o moderata. -partito, organizzazione, giornale
e di fantasia, timore della novità o addirittura di inclinazione verso forme politiche autoritarie
. 65. complesso di norme o di leggi, consuetudinarie o convenzionali,
di norme o di leggi, consuetudinarie o convenzionali, che regolano i processi e
un corpo sociale (ordine sociale) o nelle sue particolari componenti strutturali (ordine
. accettarlo. -ant. condizione o modo di vita civile. guido da
ordine e la loro mansuetudine poco affanno o niuno daria alla tua mente.
che informano l'ordinamento di uno stato o una particolare struttura o forma di governo
di uno stato o una particolare struttura o forma di governo. s s
e diversi ordini,... migliorando o togliendo li passati secondo è parso espediente
ordine pubblico in questo senso normativo, o ordine pubblico normativo, costituisce un limite
parla inoltre di ordine pubblico costituzionale, o semplicemente ordine costituzionale, per indicare il
ordinamenti e gli atti di qualunque istituzione o ente, o le private disposizioni e convenzioni
atti di qualunque istituzione o ente, o le private disposizioni e convenzioni possono avere
, quando siano contrari all'ordine pubblico o al buon costume. codice civile,
codice civile, 634: 'condizioni impossibili o illecite '. - nelle disposizioni testamentarie
a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume, salvo quanto è
contraria a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume. 68
. -ant. ciascuno dei corpi o degli apparati istituzionali di uno stato.
organo di governo investito di autorità legislativa o deliberativa o di funzioni consultive.
governo investito di autorità legislativa o deliberativa o di funzioni consultive. g.
volta gli ordini, cioè il senato o i collegi de'magistrati. -modo di
a una qualsiasi forma di associazione stabile o temporanea, che ha come scopo il
tutte le entità di una stessa natura o aventi in comune un carattere fondamentale e
. e sanza nullo ordine di signore o reggimento se non al corso de'conestabili de'
: tali componimenti, siccome quelli che o imitano il dir familiare o intendono a guadagnare
quelli che o imitano il dir familiare o intendono a guadagnare l'assenso degli ascoltanti
: valore numerico di un ente geometrico o di uria grandezza fisica con un certo
, ordine di una curva algebrica piana o sghemba, ordine di una superficie algebrica,
politici ed economici fondamentali di una società o che svolgono una funzione simile nell'organizzazione
detenzione del potere e del prestigio, o sulla base delle attività esercitate);
istituzionalmente riconosciuta di tali classi, categorie o parti sociali. -per estens.:
-insieme di entità di una stessa natura o aventi in comune una qualità, un
comune una qualità, un carattere determinante o una condizione. capellano volgar
quale abbia i natali dell'ordine popolare o che sia povero, precederà li grandi
giorno, i-249: su dunque, o voi, del primo ordine servi / che
che si distinguono per caratteristiche, azioni o funzioni o fini comuni. -in partic
distinguono per caratteristiche, azioni o funzioni o fini comuni. -in partic.:
determinate cariche, a svolgere particolari compiti o che, per riconoscimento o legittimazione pubblica
particolari compiti o che, per riconoscimento o legittimazione pubblica o per imposizione d'autorità
che, per riconoscimento o legittimazione pubblica o per imposizione d'autorità, detengono un
d'autorità, detengono un particolare potere o privilegio o prerogativa. cassiano volgar.
, detengono un particolare potere o privilegio o prerogativa. cassiano volgar., xviii-15
in quelli che soli esamina che sono o i geni o i delinquenti. perché in
soli esamina che sono o i geni o i delinquenti. perché in questi due
ant. dignità connessa con una carica o con una posizione sociale elevata. -in
di cariche pubbliche). -ordine senatorio o dei senatori, ordine equestre o dei
senatorio o dei senatori, ordine equestre o dei cavalieri, ordine plebeo o dei plebei
equestre o dei cavalieri, ordine plebeo o dei plebei o della plebe: ciascuno
dei cavalieri, ordine plebeo o dei plebei o della plebe: ciascuno dei tre grandi
lo stesso consiglio (detto anche curia o senato) attraverso cui gli appartenenti a
, / per cui senza guardar ordini o stati / i seguaci di cristo eran
, in cui si articolava la società o, meglio, i suoi strati superiori
(ordine del clero, ordine della nobiltà o dei nobili, ordine degli artigiani,
dell'anno 1266. 77. corpo o gruppo sociale costituito da persone che (
sociale costituito da persone che (volontariamente o, in certi casi, per necessità
cui ambito appartengono, cioè dalla chiesa o dallo stato), non di rado conducono
rado conducono in comune la loro vita o certi aspetti e momenti di essa e
l'ordinamento interno di un tale corpo o gruppo sociale. -nell'età comunale,
-nell'età comunale, ciascuna delle arti o corporazioni. -ordine del mare: arte,
'ordine del mare ': arte o collegio che si componeva di tutti quelli
donne o pulcelle, che fossino eziandio o no di gran paraggio, fossino condotte
e un'anima. -pari abilità o successo in un'attività. caro,
. -condizione di equilibrio fra due o più potenze politiche sulla scena internazionale,
sollevava al folgore della porpora tanti sudditi o dipendenti del re di spagna, non
meglio, / che dentro a un sasso o nel troncon d'un faggio.
2. prova, cimento fra due o più avversari in condizioni di parità.
confronto, comparazione, paragone fra due o più entità concrete o astratte, persone,
paragone fra due o più entità concrete o astratte, persone, oggetti, caratteristiche
nelle espressioni fare paraggio, porre a o al paraggio, porsi a paraggio, valere
un pazzo e talor anche d'una simia o d'un cane! redi, 16-i-18
che non so dir s'egli è / o gioia o pur desio. memini,
dir s'egli è / o gioia o pur desio. memini, ii-93: ogni
, d'un paraggio: in pari maniera o misura, nello stesso modo, ugualmente
di paragio amar fosse credente, / o di voi fermamente aver balìa. proverbia
della germania. -essere, stare a o di paraggio a, con qualcuno o
a o di paraggio a, con qualcuno o qualcosa: uguagliare, essere alla pari
cogli altri. -fare paraggio a qualcuno o qualcosa: paragonargli, uguagliare.
. -fare paraggio di qualcuno o qualcosa: sperimentare o sfoggiare in un
paraggio di qualcuno o qualcosa: sperimentare o sfoggiare in un combattimento. gonzaga,
l'anima e corpo fa5o oma? o, / tuto mi dono sol no mi
elo mi fa beato oltra para? o. a. pucci, cent.,
la prua e le gomene dal contatto o dall'urto dei ghiacci. 2
comuni in sardegna e nelle contrade calde o temperate, e principalmente sulle coste di
canottaggio, anello di gomma, cuoio o altro materiale, che si fissa sull'
a un liquido (olio, un liquore o altro), contenuto in una bottiglia
altro), contenuto in una bottiglia o in una teiera, di sgocciolare lungo
metrica consistente nell'aggiunta di una lettera o di una sillaba in fine di parola
proprio, che si riferisce alla paragòge o la costituisce. musso,
famose che dafne fusse trasformata in lauro o in una giovenca, eco in quella
consente, è atto a essere confrontato o anche assimilato a uno o a più
essere confrontato o anche assimilato a uno o a più elementi per lo più affini e
. (paragono). saggiare toro o altri metalli preziosi facendo ricorso alla pietra
preziosi facendo ricorso alla pietra di paragone o ad altri metodi per verificarne il valore
imperiali, 4-502: fra l'aspre o fra le placide riviere, /..
, una cosa, una realtà intellettuale o spirituale a paragone e confronto con una
spirituale a paragone e confronto con una o più altre persone o cose o realtà intellettuali
confronto con una o più altre persone o cose o realtà intellettuali e spirituali al
con una o più altre persone o cose o realtà intellettuali e spirituali al fine di
fine di stabilire un criterio di simiglianza o diversità, di superiorità o inferiorità,
di simiglianza o diversità, di superiorità o inferiorità, ecc.; confrontare, comparare
bene; e poi col dito più presso o più lontano fare ombre più scure o
o più lontano fare ombre più scure o più chiare, le quali sempre paragona
è morta, se vi sia confacevole o no? n. franco, 7-298:
confronto grandezze matematiche, valori numerici, o, in statistica, due dati o
o, in statistica, due dati o due serie di dati statistici per dedurne
, dichiarare una persona, una cosa o una realtà intellettuale o spirituale simile o
, una cosa o una realtà intellettuale o spirituale simile o analoga (relativamente a
o una realtà intellettuale o spirituale simile o analoga (relativamente a una determinata scala
estetici, ecc.) a una o più altre persone, cose o realtà intellettuali
a una o più altre persone, cose o realtà intellettuali o spirituali; assimigliare,
altre persone, cose o realtà intellettuali o spirituali; assimigliare, equiparare. guicciardini
saggiato facendo ricorso alla pietra di paragone o a un altro metodo per verificarne il valore
3. messo a confronto con uno o più altri termini di paragone al fine
al fine di stabilire criteri di simiglianza o diversità, di superiorità o inferiorità,
di simiglianza o diversità, di superiorità o inferiorità, ecc.; raffrontato,
i quali v'è qualche prossima relazione o connessione nella fantasia. pascoli, i-51
appositivo nelle espressioni pietra paragone, da o di paragone. - per estens.
prova stessa, il saggio che dell'oro o di un altro metallo pregiato si fa
/ d'un or ch'è ventiquattro o più carati. pulci, 19-99:
, intellettuale, affettivo, sociale, o anche pratico, tecnico (anche nelle
[parti] possono soddisfare, più o meno precisamente, l'esigenza logica; ma
: scontro armato, cimento fra due o più guerrieri, nel corso di combattimenti o
o più guerrieri, nel corso di combattimenti o di tornei. - in partic.
tesauro, 5-5: ecco l'alba, o siviglia, ecco la bella / messaggiera
viventi cittadelle: allora brandivano le spade o altre armi, e venivano al secondo paragone
con cui si pongono a confronto due o più persone, oggetti, concetti,
, ecc., per formulare una scelta o un giudizio, in partic. di
giudizio, in partic. di simiglianza o diversità, di superiorità o inferiorità,
di simiglianza o diversità, di superiorità o inferiorità, di preferenza, di valore,
del fine lieto e del mesto nelle tragedie o recitate o non recitate. galileo,
e del mesto nelle tragedie o recitate o non recitate. galileo, 1091: nel
10 posso senza nota di falsa modestia o d'orgoglio dare un suffragio sommario nella
. cattaneo, v-2-203: comparazione (o paragone) è tatto con cui la mente
mente, fermando l'attenzione sopra due o più oggetti ovvero sopra due o più
due o più oggetti ovvero sopra due o più parti d'un oggetto, si sforza
paragone 'è tatto e il risultamento o coscienza di quello. la 'comparazione'
andare in algeri. -termine del o di paragone: le persone, le
. quando tra due oggetti non c'è o non si trova termini di paragone,
fatto all'argento et all'oro, o quanti amarebbono meno di quel che amano
parnaso'(1612-13). -opera letteraria o scientifica che ha per oggetto il confronto
per oggetto il confronto sistematico fra due o più temi, argomenti culturali, ambito
dal secondo termine preceduto da un aggettivo o da un avverbio di grado comparativo (
latino è costruito con il caso ablativo o con la congiunzione quam e il caso
nozione che costituisce un termine di confronto o, anche, un metro di giudizio
ciascun ch'ave in canoscenza loco / o che di pregio porti loda o vanto.
loco / o che di pregio porti loda o vanto. giov. cavalcanti, 377
poeti è quella che si dice esempio o paragone o parità, nel che è inimitabile
quella che si dice esempio o paragone o parità, nel che è inimitabile omero
riconoscimento dell'identità di due cognizioni (o rappresentazioni) congiunto alla cognizione che una
tutto il suo pensiero, in qualche fatto o spettacolo più nuovo e strano, s'
-persona, opera, istituzione che è o si considera esempio o modello in un
istituzione che è o si considera esempio o modello in un determinato ambito o campo
esempio o modello in un determinato ambito o campo di attività; esemplare insigne.
. b. tasso, i-257: o d'eterna beltà bel paragone. c.
altra (per aspetto, doti morali o intellettuali, ecc.). n
rettangolare, per lo più di ghisa (o di pietra dura, come granito nero
talvolta può essere anche un piano inclinabile o una piattaforma magnetica, realizzata con un
magnetica, realizzata con un magnete permanente o un elettromagnete, sulla quale aderiscono i
progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante, perla,...
-a, al paragone di qualcuno o di qualcosa: come, similmente a
qualcosa: come, similmente a qualcuno o a qualcosa. michele del dogante
. -andare a paragone di qualcuno o di qualcosa: essergli simile, stargli
paragone. -fare paragone a qualcuno o a qualcosa: essergli paragonabile.
non trovare paragone: non esserci nulla o nessuno che possa uguagliare una cosa o
nulla o nessuno che possa uguagliare una cosa o una persona; essere fuori dell'ordinario
non ha. -non esserci paragone o possibilità di paragone: per affermare l'
per affermare l'assoluta superiorità di qualcosa o di qualcuno. buonarroti il giovane,
che l'una è incomparabilmente più buona o bella o utile; intendiamo cioè di pregio
una è incomparabilmente più buona o bella o utile; intendiamo cioè di pregio prevalente
pregio prevalente, non di peggiore difetto o vizio. e per ellissi, a
per sottolineare l'assoluta superiorità di qualcuno o di qualcosa nei confronti di altre persone
di qualcosa nei confronti di altre persone o altre cose. carducci, ii-13-116:
aggett.: non paragonabile ad altri o ad altro, che non ha uguale (
-stare al paragone: cimentarsi in battaglia o in duello, affrontare in armi.
. -reggere al confronto con qualcuno o qualcosa senza sfigurare, senza riuscire inferiore
. zanotti, 1-7- 143: o pittura, o scultura, nobilissime arti e
1-7- 143: o pittura, o scultura, nobilissime arti e divine, qual
le differenze. -i paragoni sono sempre o tutti odiosi: per sottolineare l'estrema
sottolineare l'estrema sgradevolezza di un confronto o di un accostamento. panigarola, 1-90
. carena, 1-77: carattere microscopico o diamante, perla, parigina,.
, avente la forza di corpo di 18 o di 20 punti. =
mica- scisti sotto forma di scagliette grige o giallognole; è presente nel canton ticino
, 7-83: talune lettere tecniche, o contratti di cessione di terreni, o d'
, o contratti di cessione di terreni, o d'ipoteche,... o
o d'ipoteche,... o atti statutari di enti e di società,
atti statutari di enti e di società, o stesure di sentenze de'tribunali..
scrittura propria di documenti ufficiali (divisi o contrassegnati da paragrafi).
v'intoppavano con qualche lor sa- bellico o tiburtino disagio. = deriv. da
consiste nell'uso ripetuto di vocaboli impropri o di gruppi di lettere impronunciabili (ed
). letter. che ha forma o aspetto simile a quello del segno di paragrafo
, per segnalare una divisione nel testo o una pausa, come, per es.
distinguere le parti di responsione nel coro o nella parabasi delle tragedie e delle commedie
, parti di elenchi, ecc., o per indicare una divisione nel testo quando
suddivisa un'opera, uno scritto, o un capitolo, una sezione dell'opera
un capitolo, una sezione dell'opera o dello scritto stessi. dominici,
indica una certa partizione del discorso scritto o stampato. tommaseo [s. v
brevi, in cui è suddiviso un capitolo o una più ampia partizione di un'opera
una più ampia partizione di un'opera o di uno scritto (trattato scientifico,
più al plur.). l'attività o la professione giuridica o legale; l'
. l'attività o la professione giuridica o legale; l'ambito del diritto,
cannoni, decreti, / clementine, statuti o decretali /... / non
. / non bartoli, non baldi o questi tali / venuti con paragrafi e
legista, / ma qui non vai paragrafo o ricetta. -in lessicografia, ciascuna
, che registra una particolare accezione (o un gruppo di accezioni assai prossime)
, suddivisione, settore di una scienza o anche di un complesso di norme o
scienza o anche di un complesso di norme o della memoria. dante, vita
. plur. -t). apparecchio o congegno che ha la funzione di impedire
funzione di impedire la formazione della grandine o di cercare di limitarne i danni.
, sm. invar. persona, cosa o istituzione capace di scongiurare pericoli, costituendo
bibbia... tutto è inutile o fatto male, fuorché leggere la bibbia;
. -anche, scherz.: sopravveste o mantello che ricopre un abito brutto o
o mantello che ricopre un abito brutto o eccessivamente usato. tommaseo, app.
di usare una volta il mese, o poco meno, l'infusione dell'erba
in un ciccolat- tiere d'argento, o in altro vaso appropriato, sufficiente quantità
si leva il vaso dal fuoco. o. targioni pozzetti, iii-114:
, / chiedendo un po'di mancia o paraguanto, / e veder che il padrone
dal concessionario di un'enfiteusi al proprietario o concedente in occasione della stipulazione del relativo
di particolare stipulazione vi è il pagamento o la promessa (impegno) di una
laudemio di ingresso, buoningresso, premio o buona mano o paraguanto.
, buoningresso, premio o buona mano o paraguanto. 3. locuz.
medie. qualsiasi alterazione quantitativa (aumento o diminuzione)
o qualitativa (cromidrosi o ematidrosi) della
o qualitativa (cromidrosi o ematidrosi) della secrezione sudorale.
un elemento proprio della paratassi (o coordinazione), in modo che si
una proposizione secondaria retta da un gerundio o introdotta da se, quando, poiché
e, sì (= così) o con altro termine pleonastico. =
si riferisce alla paraipotassi; che deriva o è conforme a criteri di paraipotassi.
assonanti, omofoni, ecc.) o da sinonimi. = voce dotta
quando fingiamo di voler passare sotto silenzio o di non sapere o disdegnar di dire
voler passare sotto silenzio o di non sapere o disdegnar di dire quello che appunto allora
che consiste nella sostituzione anomala di parole o sillabe del testo in modo da formare
. paraletteràrio, agg. che sta o è giudicato ai margini di quanto si
a testi che non raggiungono valori espressivi o stilistici, o non si pongono intenzionalmente
non raggiungono valori espressivi o stilistici, o non si pongono intenzionalmente fini di arte
essendo, gli altri due, i pediei o abitanti ricchi della pianura, e i
ricchi della pianura, e i diacri o abitanti poveri della regione montuosa):
sanno che vi si distinguevano in pediei o pianigiani, parali o rivieraschi e diacri o
distinguevano in pediei o pianigiani, parali o rivieraschi e diacri o montanari.
o pianigiani, parali o rivieraschi e diacri o montanari. = voce dotta
. ambiente, bacino paralico: ambiente o bacino, per lo più carbonifero,
. d'annunzio, ii-191: o bei fiori paràlii, / dominazioni
, trasportava gli ambasciatori ateniesi in missione o i rappresentanti di atene in territori dove
, scritto, testo che costituisce (o si immagina o si finge costituisca) la
testo che costituisce (o si immagina o si finge costituisca) la continuazione,
l'integrazione, il completamento di una o più altre opere o scritti precedenti.
completamento di una o più altre opere o scritti precedenti. -anche come titolo di
. -anche come titolo di tali opere o scritti (come * paralipomeni della batracomiomachia
due tomi di supplementi scritti nella vecchiaia o i primi scritti nella gioventù? leopardi
sf. invar. medie. limitazione più o meno grave ed estesa o perdita totale
limitazione più o meno grave ed estesa o perdita totale della capacità di compiere movimenti
da cause funzionali [parafai isterica) o, anche, da alterazioni dei processi
paresi, quando la limitazione riguarda uno o più movimenti; vemiplegia, quando è
lesi i neuroni del sistema nervoso centrale o quelli periferici si distinguono le parafai centrali
quelli periferici si distinguono le parafai centrali o spastiche e le parafai periferiche o flaccide
centrali o spastiche e le parafai periferiche o flaccide o atrofiche). -in partic
spastiche e le parafai periferiche o flaccide o atrofiche). -in partic. parafai
bare acuta: malattia a decorso acuto o acutissimo ed esito per lo più mortale
(e comprendono soprattutto la parafai periodica o parossistica familiare e le parafai periodiche dell'
0 culo motore). - parafai progressiva o generale: tipica affezione di origine luetica
variamente caratterizzate (possono essere permanenti o transitorie, cutanee o viscerali),
(possono essere permanenti o transitorie, cutanee o viscerali), che implicano la perdita
genera allora un'infermità chiamata * stupore 'o 'paralisi ', che importa immobilità
così efficaci... nelle emiplegie o paralisi della metà del corpo. monti,
vorrei pur finir degnamente, non d'asma o paralisi in terreno straniero. nievo,
. -in senso generico: cessazione parziale o totale, temporanea o definitiva, del
: cessazione parziale o totale, temporanea o definitiva, del funzionamento di un organo,
sia riducibile a qualche grado dell'amaurosi o sia paralisi dei minimi moti delle parti
veter. ogni sorta di affezione, più o meno analoga a quella che colpisce l'
per lo più di forme, complete o incomplete, a carico del treno posteriore
quelle lattifere, al termine della gravidanza o subito dopo il parto: di genesi
genesi oscura, è caratterizzata da diminuzione o perdita della sensibilità, ipocalcemia, condizioni
3. per estens. allentamento, temporaneo o definitivo, delle facoltà intellettuali, psichiche
arresto, interruzione, cessazione (temporanea o definitiva, parziale o totale) di un'
cessazione (temporanea o definitiva, parziale o totale) di un'attività, di
un'attività, di un lavoro, o delle normali funzioni di un'organizzazione sociale
politica, industriale, ecc., o del funzionamento di una macchina o di
., o del funzionamento di una macchina o di un congegno. -anche: condizione
gialli di farfalla, fiori d'erba paralisis o primulaveris di fior turchino ».
è proprio della paralisi, che ne deriva o che la provoca; accompagnato dalla perdita
, 96: nelle malattìe paralitiche universali o quasi universali. d'annunzio, iv-1-331
che si verifica in seguito alla paralisi o all'interruzione dei nervi che vanno alla
, costretto all'immobilità per la menomazione o per la perdita della funzionalità degli arti
sola sarà offesa la spinai midolla, o destra o sinistra ch'ella sia, saranno
offesa la spinai midolla, o destra o sinistra ch'ella sia, saranno paralitici
forze e di energie fisiche, indebolito o parzialmente impedito per malattia o vecchiaia.
, indebolito o parzialmente impedito per malattia o vecchiaia. - anche sostant. foscolo
smorfia?... / comprendo, o vecchio avaro... / a qualche
. incapace di muoversi, di agire o di reagire per effetto di una forte emozione
, in partic. della paura, o per ignavia. cavalca, vii-11:
4. figur. privo di poteri effettivi o della possibilità di agire; debole,
italia aspettare dalla repubblica paralitica del cavaignac o dalla convulsa de'rossi. mazzini,
più caldo; giova gandemente ai tremori o paraletichi. magalotti, 26-102: li
di provocare la paralisi in un organismo o in un arto. rajberti,
2. figur. che impedisce di agire o di prendere una decisione, che toglie
: rendere paralitico, la persona tutta o parte del corpo. piovene, 14-24:
simil. mettere nell'impossibilità di muoversi o di camminare. di giacomo, i-480
da così vivo terrore che per due o tre secondi i suoi movimenti ne vennero
3. figur. ostacolare una persona o un'istituzione nel raggiungimento dei suoi scopi
dei suoi scopi; vanificarne l'agire o i progetti. - anche assol.
con una sola confidenza a un'amica o allo sposo futuro aveva di che renderlo
turbare profondamente e di bloccare ogni reazione o iniziativa; sospendere o rendere difficile da
bloccare ogni reazione o iniziativa; sospendere o rendere difficile da attuare un progetto;
difficile da attuare un progetto; impedire o trattenere almeno temporaneamente un impulso, un
paralizzare anche totalmente i lavori per due o più mesi. piovene, 7-27:
casi d'idioti portati a votare, o vecchie moribonde, o paralizzati dall'arteriosclerosi.
a votare, o vecchie moribonde, o paralizzati dall'arteriosclerosi. 2
4. incapace di reagire, di continuare o di intraprendere un'azione, di rispondere
ostinazione, impedisce il funzionamento delle istituzioni o di un organismo politico. - anche
politico. - anche: che blocca o intralcia con la sua azione moderata un
paralizzatóre. 3. che ostacola o fa cessare totalmente per un certo periodo
periodo il normale svolgimento delle attività umane o di una determinata azione. bacchetti,
,... prosopodosis, proteseon o parallage. b. croce, i-1-522:
. medie. spostamento di un osso o di frammenti ossei. = voce dotta
rapporto a quelli che gli stanno dietro o davanti, quando esso oggetto si osservi da
occhio sinistro. -nella tecnica fotografica o cinematografica, divario fra l'immagine osservata
punti di vista (e può essere corretto o eliminato con opportuni dispositivi).
. figur. musura, criterio di giudizio o di valutazione (nella locuz. perdere
), avv. su una linea o in un piano parallelo a quello di riferimento
iv-165: ecconio teneasi a i fianchi, o per parentela o per simpatia, certi
a i fianchi, o per parentela o per simpatia, certi spionotti, educati
un rettangolo). -anche: raffigurazione grafica o pittorica di tale solido.
a. cocchi, 8-81: minuti prismi o parallelepipedi in sembianza di sale. bossi
di pietra serena. -costruzione, palazzo o complesso edilizio con pianta rettangolare e forma
. solidi parallelepipedi fatti degli stessi metalli o di diverse pietre o di marmi.
fatti degli stessi metalli o di diverse pietre o di marmi. grandi, 8-217:
porzioni parallelepipede proporzionali alle loro lunghezze o altezze a e, e b.
. relazione reciproca esistente fra due o più enti geometrici che hanno i
posizione parallela rispetto a una linea o a un piano di riferimento.
smo: ciascuna delle relazioni analitiche o grafi che che due enti
nel moto dell'asse di questa punta o di perfetto adattamento allo spigolo. cattaneo
. corrispondenza fra due situazioni, fatti o modi di agire che si svolgono contemporaneamente
modi di agire che si svolgono contemporaneamente o che presentano simiglianze pur restando indipendenti;
distrarci, ci basti accennare la fratellanza o il parallelismo speciale della nostra libertà e
può essere collocato in una posizione parallela o distribuito secondo direzioni parallele fra loro.
, a uguale distanza da una linea o da un piano di riferimento.
. 2. figur. considerare o comparare per stabilire un'analogia, una
porre, nella risposta, due cause o ragioni: la natura e l'arte
1-iv-14: il cristianesimo... parallelizza o più presto s'accosta colla ragione,
il disporre secondo direzioni parallele fra loro o rispetto a una linea data.
esso; che si estende in lunghezza o è collocato secondo una linea equidistante da
la parola parallelo il medesimo che equidistante o ugualmente lontano. crescenzio, 2-1-113: s
di campiglia, trovammo spati calcari bianchissimi o piani e a filamenti paralelli, o
o piani e a filamenti paralelli, o tubercolosi. -che avviene o si
, o tubercolosi. -che avviene o si compie secondo direzioni o traiettorie equidistanti
-che avviene o si compie secondo direzioni o traiettorie equidistanti (un moto, una caduta
2. figur. che avviene o si compie nello stesso tempo sebbene in
gli antichi solevano comunemente distinguere gli stili o in 'mezzano, austero 'e
si parlasse di 'incontri paralleli 'o 'in parallelo ', e nella pratica
senza far negativamente scontrare suscettibilità e divergenze o contrasti. 3. che ha
. 4. che esprime opinioni o concetti analoghi. gozzano, i-1339:
: passi che nelle opere di uno o di più autori compaiono nella stessa forma
di più autori compaiono nella stessa forma o in forma molto simile. arneudo [
parallela, sf.): linea o retta giacente nello stesso piano di un'
e nella geometria euclidea tali due linee o i loro prolungamenti non si incontrano mai
la questione delle parallele, sulla dimostrabilità o no di tale postulato e sulla sua indi-
rette parallele si incontrano in un punto o in due punti distinti). -parallela a
): ciascuna delle linee di assedio o trincee (di solito tre) che
spalti; parallela posticcia una trincea temporanea o provvisoria). brusoni, 4-i-34:
variazione in altezza del canto (ascendente o discendente) accompagnata da un'analoga variazione
sussistere le diversità e i contrasti di metodo o il convergere di forze politiche opposte su
ciascuno dei cerchi minori dell'equatore celeste o terrestre, che risultano dall'intersezione della
che risultano dall'intersezione della sfera celeste o terrestre con piani equidistanti da quello dell'
equatore e perpendicolari all'asse del mondo o alrasse di rotazione della terra (e
i punti aventi la stessa latitudine nord o sud, formando graficamente con i meridiani
[s. v.]: 'parallelo o circolo parallelo magnetico ': linea che
. 17. confronto fra due o più entità, persone, fatti,
di rilevarne le simiglianze e le diversità o anche di stabilire una graduatoria di merito
-per estens. fatto, esempio o caso che appare molto simile a un
per tracciare linee equidistanti da una data o per riscontrare distanze e misure sulle carte
un paralello. -essere simile o pari. f. pallavicino, 3-ii-34
mondo. -formare i paralleli: crescere o diminuire nella stessa misura. gualdo
prediche di abulpharagio, algiuzi di alsanna o d'altro orator musul- manno con le
. -tenere parallelo', potersi misurare o confrontare senza temere di apparire inferiore.
in direzione la risultante dei due vettori o delle due forze, conformemente alla cosiddetta
v.]: * parallelogrammo delle forze o delle velocità parallelogrammo che si costruisce colle
proprio della parallergia, che ne deriva o che la provoca. paralo,
usavasi che per importanti affari di stato o di religione. 2. per
8-1-473: paralogisimo è stimare quando, essendo o facendosi prima una cosa, ne seguita
che, essendo seguita, sia ancora o sia fatta la prima; come se,
di un raziocinio (paralogismo logico) o anche ragionamento erroneo [paralogismo trascendentale)
. 2. figur. esempio o fatto assurdo, che implica una contraddizione
, che implica una contraddizione di termini o che provoca deduzioni errate. pallavicino
massimo de'paralogismi umani. -comportamento o provvedimento irrazionale, illogico, inadeguato alle
, nome d'agente da 7rapaxoyl ^ o (jiai (v. paralogizzare).
galileo, 3-4-258: nelle dimostrazioni necessarie o indubitabilmente si conchiude o inescusabilmente si paralogizza
nelle dimostrazioni necessarie o indubitabilmente si conchiude o inescusabilmente si paralogizza. sassetti, 7-443
scienza dell'infinito la scienza dei finiti o rompono nel panteismo o lungamente paralogizzano.
scienza dei finiti o rompono nel panteismo o lungamente paralogizzano. -sostant.
7rapà * contro 'e xoyt ^ o ^ ai 'ragiono '.
. fotogr. dispositivo di forma cilindro-conica o di piramide tronca con spigoli smussati,
spigoli smussati, verniciato di nero opaco o fabbricato con materia plastica nera, che
applica all'obiettivo di un apparecchio fotografico o cinematografico per proteggerlo dai riflessi o dalla
fotografico o cinematografico per proteggerlo dai riflessi o dalla luce troppo intensa, in partic
determinate direzioni, intercettandola totalmente o attenuandola (e, a seconda dei diversi
, di campana, di tronco piramidale o conico). carena, 2-323:
ventola ': pezzo piano di latta o d'altra materia per lo più opaca che
più opaca che, mediante un bracciuolo o gambo, si adatta a qualsiasi lume per
. 2. figur. persona o istituzione che copre gli interessi di altri
interessi di altri, favorendone le azioni o i progetti anche illeciti. -in partic
sali neutri e acidi dell'acido paramaleico o fumarico. sono notevoli per la loro
artificialmente scaldando a 150° gli acidi malico o maleico. è bibasico cristallizzato.
sm. parte dell'impugnatura della spada o della sciabola di forma ricurva per proteggere
paramano2, sm. risvolto di stoffa o anche di pelliccia applicato alla parte terminale
si facean la sontuosa guarnacca di velluto o di rasone, con quei gran paramano a
in vista, senza bisogno di intonaco o di rivestimento (anche nell'espressione mattone
delle marre, quando si gitta l'àncora o si salpa. 2. sorta
). medie. che si trova o è localizzato presso il mediastino.
. medie. alterazione del ritmo o del flusso mestruale. = voce dotta
. letter. che presenta ualche analogia o simiglianza con fattività ella mente; che
. letter. rivestire di abiti sontuosi o di paramenti sacri. - anche rifl
a'tempi sua che per cagioni impure o per necessità contingenti l'abbate o 'l
impure o per necessità contingenti l'abbate o 'l papa l'abbino potuto paramentarsi di quegli
ornato di una veste sontuosa da cerimonia o dell'uniforme da parata.
confezionati con stoffe riccamente ornate di ricami o dipinte (arazzi, tappeti, baldacchini,
e i luoghi di culto in modo permanente o anche in particolari ricorrenze, in segno
particolari ricorrenze, in segno di festa o di lutto: fra essi si distinguono i
, nero) secondo il ciclo liturgico o il carattere della funzione. capitoli della
càmici per 10 paramento e chi tovaglie o sciugatoie. 2. abito ricco
e sfarzoso. -anche: veste solenne o da parata che vale come insegna di una
in. 3. arredo domestico o di uso personale (di stoffa,
positiva di una persona; dote spirituale o morale. seneca volgar., 3-379
struttura muraria, che può essere intonacata o lasciata in vista (paramento al rustico',
, a mosaico, a corsi regolari o irregolari', in quello laterizio il paramento
l'applicazione di lastre (di marmo o di pietra), di piastrelle, di
seconda dell'orientamento si dice a monte o a valle). -nel taglio dei
che è proprio, che riguarda uno o più parametri. 2. burocr
le coordinate dei punti di una curva o di una superficie in funzione di una
di una superficie in funzione di una o più variabili indipendenti. paramètrio, sm
parametrizzare, tr. matem. esprimere o indicare gli elementi di un insieme per
in un'espressione analitica, variabile indipendente o coordinata che può assumere tutti i valori
che può assumere tutti i valori reali o complessi. grandi, 3-57:
durante il normale funzionamento di una macchina o di un impianto (anche nell'espressione
figur. criterio fisso nella valutazione oggettiva o soggettiva; norma di giudizio, canone.
, 24: infra li patroni delle navi o navili e li mercanti non possa esser
in questo modo, che ogni nave o navilio, nel quale il postarne sarà
postarne sarà più alto che il parangiale o che sia pari pare del parangiale..
: il detto postarne sia più alto o al pari del parangiale o paramigiale. guglielmotti
più alto o al pari del parangiale o paramigiale. guglielmotti, 620:
proprie di un esercito, con divise o distintivi, spesso con armi e con
legittimo per le finalità patriottiche, tollerato o illegale per il carattere eversivo, come
di un'unità in navigazione) o alla poppa di una cacciatorpediniera (nel
servono per distruggere un campo minato o per sgom brare dalle mine
soggettivi, in conseguenza di disturbi emotivi o della dinamica affettiva subconscia, in partic
proprio dei vocaboli e nell'emissione erronea o casuale dei suoni che formano le parole
, soma. magri, 123: ventolo o paramósche: stromento fatto di penne
stromento fatto di penne di pavone o di sottilissima tela, con il
molto fine, di forma emisferica, o coperchio di vetro o di altro materiale
forma emisferica, o coperchio di vetro o di altro materiale, che serve a
coperchio emisferico od ovale, fatto di rete o di tela metallica, che sovrapponesi
afasia che consiste nell'incapacità di esprimere o riprodurre correttamente i suoni musicali.
formato da una parte superiore, fissa o scorrevole su guide orizzontali, e da
il carico, e che può salire o scendere secondo la trazione di un capo
di un capo del cavo, manuale o per mezzo di motori; il tipo più
per compiere varie manovre e per caricare o scaricare merci (e si dice sotto paranco
cima di un pennone maggiore per imbarcare o sbarcare le lance od altri gravi pesi
perdendosi gran tempo in attender le barche o paranchi della cafila, eh'erano di
[p] o£ 'renna 'o 'alce ', di origine orientale;
, da stecconate, da file di alberi o da una copertura di calcestruzzo su pilastri
accessorio a forma di ghetta, di cuoio o di tessuto impermeabile, usato da alpinisti
-ci). che è affine o che ha manifestazioni simili alla nevrosi.
sospetto metafisico, de'suoi stati nevrotici o paranevròtici. = voce dotta, comp
vettovaglie, di prootti e di merci o per il recapito di messaggi.
insegna nel dovere con propri animali e carri o altri stromenti trasportare i virtuali o altre
carri o altri stromenti trasportare i virtuali o altre robbe del signore, al quale
proibitivi di molini, di trappeti comprati o usurpati, le tante angarie e parangarie
molestia. colletta, iii-156: parecchie angarie o perangarie, come il lavoro di contadini
. croce, ii-2-232: i censuanti o gli 'angari 'e 'perangari '
tempo era pronunciato da uno degli accompagnatori o presentatori nella cerimonia di conferimento della laurea
in vece de'pilastri di ponevano uomini o ninfe o matrone che sostenessero qualche cornice
de'pilastri di ponevano uomini o ninfe o matrone che sostenessero qualche cornice.
la precedeva con una torcia di pino o teda). -anche: maestro delle
e se la conduceva sopra un carro o a piedi con gran corteggio, accompagnata dalla
-per estens. chi si intrattiene o conversa con una dama a scopo di
e il reciproco gradimento di due persone o cercando di appianare le difficoltà che si
. per simil. ant. guida spirituale o morale, consigliere. leggenda di
6. figur. mezzo di conquista amorosa o di seduzione; pretesto per manifestare l'
seduzione; pretesto per manifestare l'amore o per intrecciare una relazione; occasione favorevole
mio 'candelaio '? a chi, o gran destino, ti piace ch'io intitoli
che è dal gr. 7rapdcvopxpo <; o trapocvuppioc;, comp. da roepà
sm. e f. nipote alla lontana o acquisito; persona di cui si afferma
grado di parentela per motivi di comodo o affettivi. brignetti, 3-39:
, dalla risolutezza con cui la paracugina o paranipóte si soddisfaceva del governo della canonica
. region. grembiule rettangolare da lavoro o da cucina. moretti,
logica consequenzialità a partire da dati falsi o erroneamente interpretati; pur derivandone irrigidimento
. che è affine, che presenta o rivela sintomi della paranoia (schizofrenia,
. che è proprio, si riferisce o è inerente a conoscenza o a esperienze
si riferisce o è inerente a conoscenza o a esperienze acquisite tramite forme di percezione
e non soggette alle leggi fisiche, o comunque irriducibili ai metodi d'indagine scientifica
in prismi lunghi e diritti, di 4 o di 8 faccie, talvolta scabri
compagnia di persone legate da interessi comuni o associate in comuni attività lavorative o commerciali
comuni o associate in comuni attività lavorative o commerciali. -essere paranza: essere amico
. -essere paranza: essere amico inseparabile o compagno di affari. baldini, 12-23
'. -a napoli, gruppo o sezione di camorristi. pasolini, 10-239
e compreso tra due pareti dette braccia o vanne, lunghe da m 50 a 120
per davanti un sistema di corde o mazzette di sparto attorcigliate tra loro e convergenti
vele alla paranza: abbandonare inclinazioni riprovevoli o pericolose. p. petrocchi [s
sm. pescatore imbarcato sulla paranza o sulla paranzella. viani, 13-461
senza coperta, nelle quali vanno 120 o 130 uomini con i rematori. garzoni,
, ai lati degli occhi del cavallo o di altro animale da soma o da tiro
cavallo o di altro animale da soma o da tiro, in modo tale da
campo visivo, impedendo che si imbizzarrisca o si adombri. borgnis, 140
2. visiera usata da impiegati, scrivani o anche registi cinematografici e televisivi per proteggere
dalla luce diretta delle lampade da tavolo o da ripresa. barilli, 5-102:
, per lo più di forma ovoidale o rotonda, che viene posto sull'oculare
, che viene imposto da rigidezza dogmatica o da volontà autocensoria, oppure da forze
azionisti 'del mondo son due tipi: o son come prezzolini ed hanno parecchi,
son come prezzolini ed hanno parecchi, o son come rebora e di occhi ne
marin. asse di legno o lamiera, per lo più a forma di
sm. invar. finimento per cavalli o altri animali da tiro, che copre le
2. risvolto di tessuto pesante, lana o pelliccia unito con un copricapo o anche
lana o pelliccia unito con un copricapo o anche separato, per proteggere le orecchie
ghiandole specializzate, ma da particolari cellule o da determinati tipi di tessuti.
parapedèsi, sf. medie. escrezione o secrezione che avviene per vie abnormi.
parainvidia, qual che paracalunnie o paraperfìdia o parafrodi. = comp.
qual che paracalunnie o paraperfìdia o parafrodi. = comp. dall'imp
tre lati, a simulare una stanza o un qualsiasi ambiente chiuso. c
riparo continuo, spesso da uno a tre o più metri, alto quanto o poco
tre o più metri, alto quanto o poco meno di un uomo, di
un uomo, di legno, pietra o muratura, e munito di aperture,
di riporto dello scavo di un fossato o di una trincea, rinforzato a volte con
trincea, rinforzato a volte con gabbioni o terrapieni (parapetto terrapienato), oppure
tempi recenti, con sacchetti di terra o sabbia. g. villani,
paura. -per estens. riparo naturale o artificiale. m. adriani, iii-79
architettonica di pietra, legno, muratura o metallo, per lo più di altezza prossima
al metro, piena e continua, o a elementi (pilastrini, balaustrini)
a elementi (pilastrini, balaustrini) o traforata, che viene costruita sull'orlo
costruita sull'orlo estremo di uno sporto o di una superficie che si affaccia direttamente
su un forte strapiombo, una cavità o uno specchio d'acqua, allo scopo
3. balaustrata che separa due ambienti o delimita un'unità architettonica; muricciolo basso
un'unità architettonica; muricciolo basso o transenna che isola e racchiude uno spazio,
si obbri- gano a fare la forma o vero appoggiatoio o vero parapetto di detto
gano a fare la forma o vero appoggiatoio o vero parapetto di detto coro. campofregoso
palladio, 4-5: quei tre o più vani che saranno tra i pilastri si
tra i pilastri si serreranno con tavole o parapetti di marmo, lasciandovi però le aperture
non vengano vedute dai spettatori le machine o altro che doverà servire sotto il palco
crescenzio, 5-535: causa questo riparo o parapetto della bocca... che
porto sia guardato d'ogni traversìa o restìa. bellori, i-173: condusse.
, ecc. è fornito di aperture o sportelli { parapetto abbattibile). crescenzio
di pianto esclamava: -o madre! o madre mia! d'annunzio, ii-934
, sm. sport. guaina di feltro o di cuoio imbottito, rinforzata con
che sconvolgono il corso consueto delle cose o sovvertono regole e norme usuali. manzoni
3. figur. stato di confusione mentale o di incertezza interiore; groviglio di pensieri
di incertezza interiore; groviglio di pensieri o intenzioni contrastanti. guerrazzi, 2-235
parapiglia? 6. congerie di espressioni o concetti incoerenti. bonghi, 1-125:
contendenti in una lotta, perché schivino o assestino i colpi. f. f
: in alcune province chiamanlo anche parapioggia o paracqua, quando si fa servire a quest'
2. marin. striscia di legno o ferro che evita l'ingresso dell'acqua
parapioggia ': listello, in legno o in metallo, per proteggere dalla entrata della
per proteggere dalla entrata della pioggia aperture o fori di murata allorché i portelli sono
delle sostanze non viventi, di riserva o di rifiuto, contenute nel protoplasma cellulare
diminuzione della sensibilità, causata da traumi o affezioni del midollo spinale.
altro che una fortissima repentina convulsione universale o partico- lar delle parti.
.]: 'parapleurisia: falsa pleurisia o pleurodinia, dolore cioè simulante l'infiammazione
estens.: qualsiasi opera idraulica o corso d'acqua naturale che abbia per scopo
per scopo lo sgombero di materiali terrosi o il deflusso di acque in eccesso da
esagerata dell'attenzione su determinate rappresentazioni o idee. = voce dotta, comp
). psicol. che è proprio o si riferisce alla parapsicologia. parapsicòlogo,
(per lo più in modo solenne o signorile). cantari cavallereschi, 237
le pareti di una stanza con tappezzerie o tessuti diversi. rappresentazione di rosana,
. rappresentazione di rosana, xxxiv-656: o sacerdoti, i'sono a voi mandato
. ornare di bellezze stilistiche un'espressione o un componimento letterario. navarro della miraglia
bembo, iii-375: non posso, o donne, aguagliar con parole le pene con
, opponendo a esso l'arma propria o un altro oggetto. - per lo
altri si metta in riparo, parata o guardia. verdinois, 102: le
para l'acqua. pascoli, 217: o casa buona, messa su dagli avi
tanto comodo parar gli appunti d'ignoranza o di mala destrezza, dicendo di fare
non so s'io dica chiedere un favore o parare un rimprovero. massaia, ii-34
fare fronte a eventi e circostanze difficili o ad atteggiamenti ostili. siri, 1-iii-302
e moderni), arrestare, bloccare o respingere la sfera tirata dall'avversario,
avversario, impedendo che raggiunga la porta o un'altra meta stabilita. - anche
un tronco d'albero dietro cui pararsi o contro cui proteggersi le spalle. pavese,
del suo braccio in parare col fazzoletto o col ventaglio le zanzare a sé ed
monti, ebbe commercio con un cavaliere o un angiolo. viani, 10-157:
persone (e ha senso scherz. o iron.). nievo, 1-65
più all'imp., come comando o esortazione ad arrestare e afferrare una persona
esortazione ad arrestare e afferrare una persona o un animale in fuga). -
. credere. lippi, 2-14: o questa... è veramente / da
costituendo ostacolo, opporsi a un attacco o all'avanzata di una massa di persone
all'avanzata di una massa di persone o di animali; sbarrare il passo in
animali; sbarrare il passo in atteggiamento o con intenzioni aggressive. anonimo [
e sconciarsi e tombolare su i pavimenti, o abbracciare fuor d'ogni senso qualunque cosa
composizioni, dandone anche un saggio, o tacerne senz'altro? carducci, iii-16-220
, a una meta, nell'azione o nel discorso; avere un determinato esito
nel discorso; avere un determinato esito o conclusione (in partic. nell'espressione
guardia a una vigna per impedire furti o danneggiamenti del raccolto. cassola, 5-88
carattel di vino: para via, o rustico! -continuare, proseguire.
. opera di difesa costituita da traversoni o terrapieni posti fra un pezzo e l'
) destinato a proteggere truppe, edifici o posizioni importanti dalle schegge proiettate dall'esplosione
m. -ci). che aspira o pretende alla fondatezza, all'obiettività e
organizza attività a carattere culturale, educativo o sportivo destinate agli allievi delle scuole.
soderini, i-29: il parelio o sembianza del sole e si
, se dalle bande d'ostro o d'aquilone apparirà, da quella parte manderà
aquilone apparirà, da quella parte manderà vento o acqua. = voce dotta,
invar. marin. che protegge una o più navi dai siluri (per lo più
2. marin. tenda di cotonina o altro materiale stesa al di sopra dei
]: parasoli sono tendaletti di cottonina o d'altra materia che si mettono alla poppa
. sport. protezione imbottita di gomma o feltro che i giocatori di hockey su
edil. profilato di metallo, plastica o legno, con sezione a forma di l
. autom. lastre rettangolari di gomma o di plastica, che sono fissate al
e presso famiglie aristocrati che o comunque benestanti. -anche come epi
bottiglieri, servitori. mercati, 1-43: o ruberto, dov'è la tua prudenza
svolge un'attività priva di utilità sociale o senza impegnarsi come dovuto. fabbroni,
-chi si serve di un'attività o di un principio ideale per fini utilitaristici
di un principio ideale per fini utilitaristici o economici, chi si mette al servizio
chi si avvale di influenti appoggi politici o sfrutta determinate situazioni politiche e sociali per
nell'aria. -sfruttatore di paesi o popoli soggetti. monelli, 2-95:
non dar retta a chi ti [o dante] vuol fra noi: / i
per vivere da un altro essere vivente o si serve di questo come supporto materiale
necessità { pioparassiti, come la cuscuta o la peronosporaì o soltanto parziale (emiparassiti
, come la cuscuta o la peronosporaì o soltanto parziale (emiparassiti, come il
vivere anche a spese di organismi morti o in dissoluzione (come la maggior parte
in grado di penetrarvi soltanto attraverso rotture o lesioni dei tessuti; in parassiti polifagi
lesioni dei tessuti; in parassiti polifagi o plurivari, quando sfruttano specie vegetali diverse
alterazioni fisiologiche, a fenomeni di soffocamento o di intossicazione o alla morte stessa;
a fenomeni di soffocamento o di intossicazione o alla morte stessa; vi appartengono alcune
quali alcuni assai dannosi per le coltivazioni o anche per l'uomo e per gli
di appositi organi quali ventose, proboscidi o uncini: ne esistono molte specie tra
in ectoparassiti, quando aderiscono alla pelle o a cavità esterne del corpo dell'ospite
endoparassiti, quando s'insinuano nelle viscere o nei muscoli o nel sangue di questo
quando s'insinuano nelle viscere o nei muscoli o nel sangue di questo; in monosseni
, in riferimento a pidocchi, cimici o pulci, che infestano l'uomo o
o pulci, che infestano l'uomo o l'ambiente in cui abita.
(di cui forse amministrava le rendite o le offerte in frumento) o di
le rendite o le offerte in frumento) o di sedere a tavola con i magistrati
potente, vivendo a sue spese (o vive di accattonaggio); che vive
; che non svolge un'attività produttiva o esercita un'attività priva di utilità sociale
. 12. che trae vantaggio o sostentamento da altri esseri viventi, che
che se ne nutre (una pianta o un animale). lastri, iii-20
vita. 15. circondato da fama o gloria sproporzionata al merito; usurpatore di
al quale è agganciato sotto la fusoliera o fissato per mezzo delle ali ripiegate.
dinaria) prodotto accidentalmente durante la lettura o la registrazione in memorie magnetiche (anche
24. ling. che è superfluo o aggiunto rispetto alla normale derivazione etimologica (
è capace di vivere da solo (o autosita). 26. radiotecn.
-rumore parassita: nelle trasmissioni radiofoniche o televisive, suono di varia origine o
o televisive, suono di varia origine o natura che può disturbare la ricezione.
(parasitàggine), sf. comportamento o atto da parassita. grillo, 679
grillo, 679: quel vostro tale o cotale officiale in erba ci è riuscito
parassita a spese di un ricco signore o di un ospite munifico; farsi mantenere
un parassita, sfruttando il lavoro o le risorse al trui.
nell'aria smeraldina. -originato o caratterizzato dall'azione di un organismo parassita
eziologia può dipendere da una causa ereditaria o parassitarla, è d'indole progressiva.
che vive improduttivamente a spese della società o di un gruppo politico. ferd.
. -che implica lo spreco di ricchezze o risorse senza produrne altre. cardarelli
, una posizione, un'importanza marginale o secondaria nell'ambito di un quadro generale
non è in grado di riconoscere differenze o priorità all'interno del reale (un
. parassitammo, sm. parassitismo sociale o economico. gobetti, 1-42:
; che reca su di sé o dentro di sé un parassita.
. parassiterìa, sf. vita o comportamento da pa rassita;
i-279: non so se questa sarà inerzia o pa- rassiteria. arlia, 397:
-i). sostanza liquida, solida o gassosa atta a eliminare la presenza dei
dalle coltivazioni; a seconda dell'azione o dello specifico impiego può essere distinto in
mangiando alla tavola di un ricco signore o di un principe. -arte parasitica (
[luciano], iii-3-2: dunque, o simone, la parassitica è un'arte
di ogni forma parassitica... o volgarmente spreconeccia... di ricchezza
. -che rappresenta un fenomeno secondario o una formazione posteriore a quella primitiva.
e dura a carico di un'istituzione o di un'idea. mazzini, 39-375
). 5. geol. cono o colata parassitica: quelli che hanno origine
vuote. olivi, 48: parasitici o abitanti nei testacei e a coda nuda
biol. che ospita un organismo parassita o ne subisce l'aggressione. lessona,
propria di molti esseri viventi, animali o vegetali, che, incapaci di procurarsi
nutrimento necessario, lo assumono, parzialmente o totalmente, da altri organismi sottoposti alla
'. nel primo indica lo stato o la condizione di un essere organizzato che vive
sopra un altro essere organizzato alle spese o aiutato della sua propria sostanza. nel
certo numero di altri esseri viventi sani o ammalati. 2. condizione di
condizione di chi, stipendiato dalla società o dallo stato, non riesce o non vuole
società o dallo stato, non riesce o non vuole rendersi utile in modo proporzionato
rendersi utile in modo proporzionato ai doveri o alla retribuzione (con partic. riferimento
gli spostati. -stato, condizione o atteggiamento di chi assorbe risorse materiali comuni
atteggiamento di chi assorbe risorse materiali comuni o pubbliche senza svolgere una correlativa attività produttiva
attività produttiva adeguata all'onere finanziario imposto o ai fini del vantaggio collettivo, spesso
partic. riferimento a una classe sociale o a una categoria economica).
al tempo dei feudi e della manomorta o dell'assolutismo regio. gramsci, 4-24
mio parassitismo. 3. imitazione o ripresa di temi o caratteri non originali
3. imitazione o ripresa di temi o caratteri non originali, propri di altri
non originali, propri di altri autori o opere. e. cecchi, 6-113
, compaiono di regola parassitismi, più o meno consapevoli e velati, autimitazioni,
di altri. -carattere di una scienza o di una dottrina che si avvale dell'
che si avvale dell'apporto di altre scienze o dottrine, senza imporsi come autonoma.
considerata come un semplice paragrafo dell'entomologia o, peggio ancora, della parassitologia.
). che è attinente alla parassitologia o ne è parte. parassitòlogo, sm
, sf. medie. stato morboso più o meno grave o semplice disturbo causato in
. stato morboso più o meno grave o semplice disturbo causato in un organismo umano
causato in un organismo umano, animale o vegetale dalla presenza di uno o più
animale o vegetale dalla presenza di uno o più parassiti: a seconda che
che uesti siano localizzati all'esterno o all'interno ell'organismo, si
organismo, si classifica come ectoparassitosi o endoparassitosi, quest'ultima a sua volta distinta
rio, provocato per lo più da alcool o da cocaina, in cui il paziente
agg. farmac. che agisce unicamente o prevalentemente sugli agenti morbosi di natura parassitaria
può servire di rinforzo a una parete o come elemento di appoggio per un arco
colonna, una trave, una finestra o un peduccio di volta. -in senso improprio
. richiedeva che le * ante 'o 'parastate 'delle porte fossero tutte
usato da vitruvio per indicare que'pilastri o parastadi che stavano negli angoli della cella
parastadi che stavano negli angoli della cella o innanzi al pronao de'templi. r.
legno che sostenevano lateralmente il braccio mobile o l'arco. barbaro, 472:
impiegati dei ministeri e delle amministrazioni locali o parastatali. regio decreto legge 18 novembre
. e f. dipendente di un ente o di un istituto di tale natura.
gli stinchi dalle conseguenze di violente cadute o di scontri con gli avversari.
-i). letter. che imita o si rifà agli stilemi del surrealismo (
massa di terra che si alza dinanzi o dietro a checchessia per difesa, ed
s'intende più particolarmente di quelle traverse o mantelletti che si alzano neh'interno d'
, maschi, rocche. -stanga o altro ostacolo posto orizzontalmente su una strada
posto orizzontalmente su una strada per limitarne o escluderne l'accesso in caso di lavori
fermata orizzontalmente tra due colonnini, piuoli o pali verticali e che attraversa una via
pali verticali e che attraversa una via o una parte di essa per impedimento di
di passarvi specialmente con bestie da soma o con carri, quando vi si rifà
esterno del bastimento per ripararlo dall'attrito o dall'urto di altri bastimenti, palischermi
dall'urto di altri bastimenti, palischermi o corpi duri: e si intende di
a questo fine: massime delle reti o crinoline contro le torpedini. -ant
mio perseo. -tettoia di legno o lamiera, per lo più affiancata alle
per proteggere il bestiame, il fieno o gli attrezzi. tramater [s.
eseguita con la propria lama per frenare o deviare i colpi dell'avversario: ne
fermare i colpi dell'avversario col pugno o col braccio. -nei giochi con la
portiere che ha lo scopo di bloccare o allontanare la palla o il disco lanciati
scopo di bloccare o allontanare la palla o il disco lanciati dall'avversario verso la
difesa da un colpo di qualsiasi origine o natura (in una collutazione).
dalla chiesa per offrire rinfreschi agli sposi o averne mance e regali. statuti
militari, in occasione di particolari ricorrenze o per onorare un'autorità civile o militare
ricorrenze o per onorare un'autorità civile o militare; rivista. -in senso improprio
dicesi il luogo dove si adunano le truppe o si schierano, e più propriamente la
sul ponte di una nave, ferma o in moto, sui pennoni o sulle
ferma o in moto, sui pennoni o sulle sartie, quando incontri un'imbarcazione
che rechi a bordo autorità civili o militari o semplicemente per il saluto alla
rechi a bordo autorità civili o militari o semplicemente per il saluto alla voce.
. 9. per estens. sfilata o esibizione di maschere, di carri carnevaleschi
/ per darle fiato [alla giumenta] o per vostro conforto, / si fermi
lungo la quale si sono appostati i cacciatori o sono state tese le reti.
'paràda ': lo scacciare co'sassi o con altro nelle ragnaie gli uccelli intimoriti
feste, ricevimenti, balli, ecc. o usato in occasioni solenni, per cerimonie
, ordinato, schierato per una rassegna o una sfilata. e. durante,
in parata. -assumere un atteggiamento sospettoso o difensivo. leopardi, iii-118:
sulle parate: in un atteggiamento difensivo o guardingo nei confronti di persone o situazioni
difensivo o guardingo nei confronti di persone o situazioni. lippi, 10-56: paride
bisogna sempre star sulla parata, perche o viene una truppa di buoi..
paratasche, sm. invar. guarnizione o rinforzo di tessuto per le tasche di
di tessuto per le tasche di un abito o un soprabito maschile. carena
, sf. ling. ordinamento di due o più proposizioni in rapporto di coordinazione,
in rapporto di coordinazione, mediante congiunzioni o per semplice accostamento. b
di maggiore riflessione... la paratassi o la sintassi, il dittongamento e simili
sia ipotattica (cioè complessa, rotonda) o paratattica (cioè semplice, breve)
braccia, alta un mezzo braccio o poco più. = alter,
, ren dendo più alte o più basse le paratelle. =
pressi dell'eminenza tenare della mano o del piede. -muscolo paratenare: muscolo
parete che separa trasversal mente o longitudinalmente settori e locali all'interno di
2-353: 'paratia ': separazione ai tavole o di tela a poppa e a prua
costituita da palancole di legno, ferro o cemento armato, oppure da un'unica
costruita per deviare un corso d'acqua o parte di esso. bacchetti, 9-227
fregio, non cintura dipinta di bianco o di vermiglio sotto le paratie, la [
. stor. corporazione medievale di mercanti o artigiani. gride degli stati di parma
p. verri, 3-iv-43: università o sia paratici, cioè quei corpi delle
mantova esistono anche le così dette arti o paratici. cantxi, 196: una
= da parelio, incr. o accostato a parare1, parata.
militari (e ha connotazione iron. o spreg., indi cando
corteggio. -per estens. vestito o adornato con sfarzo vistoso ed esagerata ricercatezza
alla confessione, come andassono a convito o a nozze. settembrini [luciano],
. addobbato solennemente con paramenti, drappi o altro (una chiesa, un altare,
di roseo damasco. -addobbato vivacemente o in modo lussuoso; rivestito di tappezzerie
: hanno [le facciate] andar parate o di panni d'arazzo o d'altro
andar parate o di panni d'arazzo o d'altro. g. m. cecchi
e parate da prìncipi / è tenuto o mendico o un furbo. selva, 5-149
da prìncipi / è tenuto o mendico o un furbo. selva, 5-149: le
, disposto, risoluto; decisamente incline o propenso (anche nelle espressioni parato a
, 23-261: dispongono i fati che o tu sii costretto a pigliare il benifizio o
o tu sii costretto a pigliare il benifizio o io a darlo, dialo quegli che
. -destinato a un determinato scopo o funzione. beicari, 6-45: questo
-che è a disposizione, pronto all'uso o a una determinata funzione o a ottenere
all'uso o a una determinata funzione o a ottenere un particolare risultato.
. cellini, 1-36 (100): o scannapane, se voi non vi levate
non ha piume, / né cura o vede che quel raggio acceso / è fiaccola
parato: trovarsi in una situazione difficile o pericolosa. m. villani, 9-65
. rivestimento di tessuto, arazzo o tappezzeria di stoffa o di carta con cui
, arazzo o tappezzeria di stoffa o di carta con cui si ricoprono le
potere trovare dei parati vecchi di damasco o verde o giallo o rosso. gnoli,
dei parati vecchi di damasco o verde o giallo o rosso. gnoli, 1-162:
vecchi di damasco o verde o giallo o rosso. gnoli, 1-162: antico
paramento sacro, usato come veste sacerdotale o come addobbo di una chiesa, oppure
erano state ornate da de'vicini benestanti, o a pubbliche spese; dove in luogo
la fabbrica de'legni sarà lo scquerro o l'arsenale, il cominciare alcun legno,
cecchi, 19-10: manderai per due some o tre di verzura in villa, che
di sbarramento, consistente in una saracinesca o in un diaframma di legno o,
una saracinesca o in un diaframma di legno o, nei moderni impianti di grandi dimensioni
pianta è determinato da stimoli esterni luminosi o termici. = voce dotta,
, sm. invar. protezione di lamiera o di altro materiale, a forma di
di altro materiale, a forma di disco o di imbuto, posta sui cavi d'
sm. che è addetto, per mestiere o occasionalmente, all'addobbo di chiese
occasionalmente, all'addobbo di chiese o locali pubblici in occasioni festive o solenni
chiese o locali pubblici in occasioni festive o solenni. guerrazzi, 10-182: alcuni
rinforzarle. 3. region. custode o conduttore di greggi. - anche:
della versilia cercava di prevenire effetti anormali o pericolosi nello scoppio delle mine. giuliani
7. venat. battitore che sospinge animali o uccelli verso i cacciatori. =
colligamenti si smuove [l'articolazione] o infino alla sponda della sua concavità,
la citaristria,... la partenia o virginale, il tonorio o concionatorio o
la partenia o virginale, il tonorio o concionatorio o fonascico, la paratrete.
o virginale, il tonorio o concionatorio o fonascico, la paratrete. gianelli,
delle cosce prodotte dallo sfregamento nel cavalcare o nel camminare. lessona, 1080
, spesso munita di rostri gommati, o da un'ampia fascia di materiale plastico
dentro la rimessa luccica il paraurti della o. m. levi, 2-307: si
. pretesto nel quale si cerca giustificazione o conferma di qualsiasi atteggiamento o posizione.
giustificazione o conferma di qualsiasi atteggiamento o posizione. arbasino, 19-180: l'
barriera costituita da basse palizzate, muretti o intelaiature metalliche, costruita su pendìi montani
grandi masse nevose. -anche: tettoia o galleria di legno, ferro, muratura
galleria di legno, ferro, muratura o cemento armato, destinata a proteggere dalla
proteggere dalla caduta di valanghe le strade o le linee ferroviarie tracciate lungo i fianchi
telai di legno coperti di stoffa, carta o legno leggero, di solito con decorazioni
stanza come riparo da correnti d'aria o come tramezza divisoria. del
aperto. -in partic.: siepe o filare di alberi piantati per difendere le
nascondere difetti, colpe, interessi speculativi o attività illecite. verga, 8-227
celano le vere ragioni di un comportamento o di un'attività. - anche:
primitiva costituita da un graticcio di rami o da una stuoia intrecciata tenuta sollevata e
sollevata e tesa contro il vento da uno o più pali confitti nel terreno.
i-37: con la sinistra tiene il parazonio o sia stocco militare. zeno, iv-176
al mondo dura! nappi, xxxviii-222: o danno, o disonor, o crudel
nappi, xxxviii-222: o danno, o disonor, o crudel parca. serafino aquilano
: o danno, o disonor, o crudel parca. serafino aquilano, 135:
montale, 14-37: ora venite, o tre / sorelle parche, ora venite a
. per simil. donna intenta a filare o anche a cucire o rammendare.
intenta a filare o anche a cucire o rammendare. morando, i-286: agghiacciata
vede sta in dubbio sella è concia o no. daniello, 1-90: simili modi
ditirambi]...; qualche parola o modo ne muterò, lasciando del resto
fiorito di roselline giapponesi. -in misura o in quantità moderata. taegio, lxvi-2-7
parcamente, il carro non si moveva o camminava con noiosa lentezza. linati,
collocarle in file ravvicinate in un campo o lungo una strada, in modo da
sf. suddistinzione del terreno in parcelle o particelle catastali (cioè in appezzamenti,
dio verace. sacchetti, 114: o fra'minori e o ingrato coro, /
sacchetti, 114: o fra'minori e o ingrato coro, / mai che dal
son corso / dinanzi a tuo clemenza, o degno fiore, / la tuo virtù
enfatico, per sollecitare atteggiamenti più comprensivi o meno inflessibili nei confronti di qualcuno che
morti, ricordandone colpe e difetti, o, anche, con uso per lo più
un veicolo per un periodo di tempo più o meno lungo in una piazza o in
più o meno lungo in una piazza o in una via e, in partic
2. figur. che vive più o meno lungamente in una condizione di inferiorità
la custodia può essere affidata al comune o data in concessione a terzi; per legge
attesa di assurgere a più alte responsabilità o, anche, di svolgere attività diverse
ultimo parcheggio '. -figur. luogo o istituzione dove si fanno sostare in attesa
su tavola, operazione volta a prevenire o a correggere le eventuali deformazioni del supporto
felice da massa marittima, xliii-241: o iesù cristo, amor, perdona a tutti
caratteristico di una persona frugale, parsimoniosa o, anche, avara. dante,
a ciò che si dovrebbe, sarebbe giusto o conveniente fare; scarso, manchevole.
-che usa raramente un determinato espediente stilistico o retorico (un autore); che ne
, / non amor del re bano o d'altri suoi, / del quale or
almeno, occhio fedel, non parco o tardo / compensa il core e fa che
un godimento, a manifestare un sentimento, o a infliggere una pena, a causare
parchi. -con riferimento a dio o a una personificazione. nappi, xxxviii-256
vita liberale e parca / sanza avarizia o molta industria d'arte. bisticci', 1-i-278
parche esequie sepolto. 5. composto o imbandito di vivande semplici, sane,
segue 'l duce. -che contiene o dà poca quantità di una determinata sostanza
dà poca quantità di una determinata sostanza o energia. mattioli [dioscoride],
è allevata la selvaggina, con divieto o riserva di caccia. g.
secondo un nesso logico di composizione geometrica o no che varia in base alle regioni
dimore principesche, destinato al passeggio privato o, nei tempi moderni, anche pubblico
dello stesso tasso, esemplato sul parco o barco presso torino, piantato per ordine
. lastri, i-207: le zolle o piote che si alzano dai pastori intorno
. 4. tratto di mare o pescaia naturale o artificiale in riva al
4. tratto di mare o pescaia naturale o artificiale in riva al mare, riservati
tratto di mare limitato da piuoli o da reti. 'parco ittico': parco di
mare. 'parco di mare': pescaie naturali o artificiali, per pescare in riva
gionari nelle terre africane. -area o deposito di uno stabilimento in cui vengono
, in una regione, in una nazione o anche nel mondo, in un determinato
usati per l'immagazzinamento dei prodotti primari o finiti. 9. aeron. parco
legnami: settore recintato di un canale o di un fosso pieno di acqua di mare
un reparto di un arsenale, coperto o scoperto, con o senza recinto.
un arsenale, coperto o scoperto, con o senza recinto. -l'insieme di armi
automobilistico). - parco di artiglieria o di artiglierie: il patrimonio di artiglierie
di animali in dotazione a un esercito o a un'unità operativa per il traino o
o a un'unità operativa per il traino o il trasporto di materiali bellici e,
sala della cancelleria pontificia. -abbreviatore di o del parco maggiore (o con espressioni
-abbreviatore di o del parco maggiore (o con espressioni latineggiante abbreviatore di parco
con espressioni latineggiante abbreviatore di parco maioris o de parco maiori): addetto alla
documenti redatti in cancelleria. -abbreviatore di o del parco minore (o con espressione
-abbreviatore di o del parco minore (o con espressione latineggiante abbreviatore de parco minori
prelatina (da una forma * parra o * barra 'confine 'e 'recinto
, sf. letter. pelle di leopardo o di pantera che nell'iconografia classica è
). ant. moneta d'oro o d'argento delle indie portoghesi, coniata
estremo d'esse tende a bigio scuro o sia pardiglio. 2. sm
peraiglio. imperato, 1-25-8: marmo bigio o pardiglio. il bigio o pardiglio,
marmo bigio o pardiglio. il bigio o pardiglio, così detto dal suo colore,
alla velocità e all'agilità nella corsa o alla screziatura del mantello, alla ferocia
boiardo, 3-55: più veloce che cervo o pardo o tigre, /.
più veloce che cervo o pardo o tigre, /... / fugito
cenerò. 3. esporre un fatto o una circostanza, sottoponendolo al giudizio altrui
-t). che costituisce una categoria o un gruppo numeroso di persone, di
pluralità indefinita di individui, di oggetti o di entità; per lo più senza articolo
parecchie centinaia di fanciulli, acciocché tre o quattro d'essi riescano celebri sulle scene d'
tu replicare a chi ti rimprovera, o sordido peccatore, il quale tante volte
in voga. -con il sost. o il compì, partitivo, a cui si
. 2. notevole per quantità o per importanza (con riferimento sia all'
ambito materiale, sia a quello morale o intellettuale, in relazione con un compì
molto 'dal direttore della * tribuna 'o. malagodi all'atto di pubblicare la
, 15-18: come quando da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio
simile a un'altra per caratteristiche fisiche o psichiche. -anche con riferimento ad animali
ad animali. boccaccio, ii-319: o figliuol, del tuo padre specchio, /
al suo baiardo nell'orecchio: / o buon cavai fra gli altri al mondo solo
qualche opera d'arte, noi diciamo o intendiamo o facciamo involontariamente credere d'aver
d'arte, noi diciamo o intendiamo o facciamo involontariamente credere d'aver tolto qualche
. eccessiva distensione di una cavità corporea o di altro organo. \ —
]: 'parèctasi ': sublussazione violenta o spontanea. = voce dotta,
, i quali venivono scelti dall'arconte o dal re o dal polemarco quand'erano
quali venivono scelti dall'arconte o dal re o dal polemarco quand'erano troppo giovani ed
pareggiaménto, sm. il rendere o il consi derare pari,
, di quiete di un sistema fisico o chimico. mamiani, 10-ii-402: il
e la soppressioni di qual sia privilegio o individuale o di corpo. oriani, x-13-
soppressioni di qual sia privilegio o individuale o di corpo. oriani, x-13- 135
insegnamento della lingua ufficiale di uno stato o di una regione. tommaseo [s
nel pubblico insegnamento, laddove due lingue o più siano parlate nel paese medesimo.
, di simiglianza, avendo la stessa o analoga forza, intensità, consistenza numerica
quantità); essere pari, identico o simile (anche in relazione con un compì
, / qual havvi affetto che pareggi o vinca / quel dolce fremer di pietà
so ancora se il peccato superò il tormento o se il castigo pareggiò il delitto.
la notte. -compensare la spinta o il peso di un corpo. galileo
giunchi marini sono meglio che i salci o olmo..., e 'l moro
questi. -ridurre alla stessa lunghezza o altezza. soderini, ii-42: traspiantandolo
basse, rasente i vialetti degli orti o giardini segreti e tosato e pareggiato colle
postivi entro sassi piccioli o nuda ghiaia, pareggiarle, gettandovi sopra
e si tramuta / con le pale o valletti e cestinelle. / la pareggiano,
avvenisse che alcun monte vi s'interponesse o l'acqua si meni intorno alle sue costiere
meni intorno alle sue costiere ovvero lati o si pareggino caverne al capo dell'acqua.
si addrizzan con quelli che, in quattro o sei passi quasi correndo fatti, a
la cadeva levarne qualche pezzo di legne o pareggiarla..., egli vi
di pari dignità, di pari valore o importanza; mettere a confronto su un
] niuno altro amore si dee pareggiare o agguagliare. ariosto, 15-25: del
/ nessun valor, di cui si parli o scriva. varchi, v-21: a
talor pareggiando a l'amorosa / bocca o peonia o anemone vermiglio, / e