, i-82: era destinato che, o per beneficio della fortuna o per ordinazione
destinato che, o per beneficio della fortuna o per ordinazione di altra più alta potestà
10. prescrizione riguardante la terapia o la profilassi di una malattia.
commercio librario; il commissionare una merce o una fornitura, il dare lavoro a
, il dare lavoro a un'azienda o a un artigiano. -anche: prenotazione
, sottoscrizione; contratto commerciale di vendita o fornitura. g. gozzi, i-14-176
locale pubblico perché gli sia servito un cibo o una bevanda (anche nelle espressioni chiedere
, non è un formatore di mattoni o di tegole, e non riceve,
tegole, e non riceve, o non dovrebbe ricevere, ordinazioni o mandati imperativi
o non dovrebbe ricevere, ordinazioni o mandati imperativi da nessuno. pascarella,
valore di agg.): richiesto o imposto da un committente (quindi privo
-per, su ordinazione: per sollecitazione o richiesta di un'altra persona, anziché
persona, anziché per libera creazione artistica o per spontanea scelta. carducci, iii-25-229
in somma, non scrivo per ordinazione o a richiesta. calvino, 6-113: -se
. conferimento degli ordini sacri, minori o maggiori, e in partic. del sacerdozio
(e ordinariamente cade in una domenica o in una festa di rito doppio per gli
minori; nei sabati delle quattro tempora o in quelli precedenti la domenica di passione
qual grandissima somma è stata tutta spesa o dissipata da voi senza nulla ordinazione.
in rapporto fra loro secondo una relazione o un sistema di relazioni esprimibile in modo
., e risponde ai princìpi di causalità o di finalità o a funzioni specificamente determinate
ai princìpi di causalità o di finalità o a funzioni specificamente determinate); norma
norma, criterio che informa tale relazione o sistema di relazioni. francesco da
., 10-21: se dal dritto più o men lontano / fosse 'l partire,
riferimento a strutture biologiche, a organi o tessuti, vegetali o animali. mattioli
, a organi o tessuti, vegetali o animali. mattioli [dioscoride],
presidio. -con riferimento a elementi o a strutture architettoniche. -anche: ala
p. cattaneo, 8-11: parete o profilo dell'edificio si presuppone la linea
1-ii-285: questo palazzo ha sette ordini o piani, l'ultimo de'quali è
costruzione a cui ne corrisponde un'altra o altre aventi la medesima funzione. -
in partic.: parte di un macchinario o di un impianto composta da una serie
e ogni altro pezzo necessario a filare o al torcere la seta. e
mettendo in ogni ordine d'inchiodatura due o tre piastre sopraposte. floriani, i-17
, aerei secondo i dettami dell'arte o delle tecniche della guerra, i criteri
della guerra, i criteri della tattica o le particolari decisioni di un comando in
gli ordini', rispettare lo schieramento prestabilito o iniziale). -per estens. e
combattimento. -ordine di marcia', disposizione o formazione assunta da reparti o da unità
, disposizione o formazione assunta da reparti o da unità per l'ordinario trasferimento,
estrema destra se in linea di fronte o in testa se in linea di fila.
gli ordini fatti non si debbiano mutare o vero del suo luogo ad un altro
. modo secondo il quale si succedono o si dispongono gli elementi di un insieme
la parte grave del primo ordine, o una quinta più acuta o una quarta più
ordine, o una quinta più acuta o una quarta più grave; e se
grave; e se sia piagale, o una quinta più grave o una quarta più
sia piagale, o una quinta più grave o una quarta più acuta. sacchi,
ordine e talvolta eptacordo, scala armonica o musica, e darogli altro tal nome,
secondo un piano teleologico di tipo immanente o provvidenziale o storico, secondo la relazione
piano teleologico di tipo immanente o provvidenziale o storico, secondo la relazione di causa
; il susseguirsi delle fasi di un fenomeno o di un'azione o di un'operazione
di un fenomeno o di un'azione o di un'operazione. -per estens.
, azioni, fenomeni fra loro connessi o la successione delle diverse fasi di un processo
la successione delle diverse fasi di un processo o di un'azione (anche in una
difficoltà delle pecunie e secondo qual ordine o con che misura si debbano a'privati
, tocca per ordine a me 'o * tocca a me '. -dir
omogenee (soggetti, oggetti, diritti o altre posizioni giuridiche) in modo che
in partic., quelli di precedenza o preferenza) dipendano dalle loro rispettive posizioni
di protocollo, delle posizioni (più o meno eminenti) delle cariche pubbliche e
nelle cerimonie ufficiali. -ordine dei diritti o cause di prelazione: la graduazione (
overo con la qualità de'titoli maggiori o minori. idem, 1-10-97: si
parte di una medesima serie, collezione o raccolta (per es., a base
un sistema ritenuto oggettivamente valido e fondato o secondo un n criterio di valutazione sia
criterio di valutazione sia individuale sia diffusamente o universalmente condiviso, che si esprime con
). -per estens.: la pluralità o l'insieme di enti distinto secondo tale
insieme di enti distinto secondo tale sistema o criterio valutativo; il sistema o il
sistema o criterio valutativo; il sistema o il criterio di distinzione. -in partic
risedere in un prelato costituito nell'ordine vescovale o archiepiscopale o patriarcale. muratori, 7-i-62
prelato costituito nell'ordine vescovale o archiepiscopale o patriarcale. muratori, 7-i-62: il du-
-collocazione spaziale corrispondente a una distinzione gerarchica o a gradi differenti di importanza.
ecclesiastici concepiti come disposti secondo una gradazione o scala gerarchica, in cui si trovano
complesso la gerarchia ecclesiastica { ordine clericale o ecclesiastico o sacerdotale o sacro o semplic
gerarchia ecclesiastica { ordine clericale o ecclesiastico o sacerdotale o sacro o semplic. ordine
{ ordine clericale o ecclesiastico o sacerdotale o sacro o semplic. ordine).
clericale o ecclesiastico o sacerdotale o sacro o semplic. ordine). -in senso
secondo due scale o serie di gradi, di cui una
sul potere di governo e di insegnamento o potere di giurisdizione -e questa ha al
l'ordine arcivescovile, l'ordine vescovile o episcopale, ecc., i quali,
costituisce nel suo complesso l'ordine sacro o ordine per antonomasia. dante, inf
... in persona ordinata, o prete o diacono, secondamente che l'
. in persona ordinata, o prete o diacono, secondamente che l'ordine è
e di compiti di natura sacerdotale (o comunque pastorale) in materia di amministrazione
magistrati: nell'antica roma, gradazione o scala gerarchica in cui erano distribuite le
gerarchica in cui erano distribuite le magistrature o cariche pubbliche elettive, di modo che
il che configurava la carriera politica ufficiale o cursus honorum). -dir.
si distribuiscono i cardinali (ordine episcopale o dei vescovi, ordine presbiterale o dei preti
episcopale o dei vescovi, ordine presbiterale o dei preti, ordine diaconale o dei
presbiterale o dei preti, ordine diaconale o dei diaconi) a seconda dell'ufficio
diocesi suburbicaria, chiesa -'titolo 'o diaconia -della diocesi di roma) a
30. in relazione con un aggettivo ordinale o qualificativo di grado comparativo o superlativo
aggettivo ordinale o qualificativo di grado comparativo o superlativo indica la qualità, il valore
con altri elementi di una serie omogenea o di un insieme preso in esame,
, per connotare inferiorità, trascurabilità, o qualità, pessima; anche con valore
quantità e la qualità dei servizi offerti o ne indicano la categoria. galileo,
d'ordine: apposta a una missiva o a un documento ufficiale da un funzionario
più in rapporto graduale di intensità crescente o decrescente; gamma. tommaseo [
. rispondenza di un'entità ai propri fini o alle proprie funzioni, derivante dalla relazione
alle proprie funzioni, derivante dalla relazione o dal sistema di relazioni fra gli elementi costitutivi
elementi; reciproca influenza di varie forze o tendenze o fenomeni tale che non si
reciproca influenza di varie forze o tendenze o fenomeni tale che non si verifichi alcuna
fisico; equilibrio su cui si fonda o si ritiene sia fondata resistenza dell'universo
provvidenza, ecc.) di tipo provvidenziale o immanente alle cose o alla natura o
di tipo provvidenziale o immanente alle cose o alla natura o alla storia e tendente
o immanente alle cose o alla natura o alla storia e tendente a un fine
manchevole e discorde a se stesso. o. rucellai, 2-5-15-165: il fato
dell'infinita fatica. -legge fisica o naturale. tasso, n-iii-830: è
. relazione. -in partic.: relazione o sistema di relazioni che determina l'organicità
strutturato e coerente secondo un determinato criterio o principio o modo; assetto (per
coerente secondo un determinato criterio o principio o modo; assetto (per lo più
strumento della ragione). -ordine soprannaturale o della grazia: complesso e disposizione delle
, 5-185: il prodi o è un evento speciale sopra natura, come
la sola regola uniforme all'archetipo, o sia all'ordine che servir deve di
di comportamento (ritenuti di origine naturale o divina a seconda delle varie interpretazioni
filosofiche e religiose), la cui osservanza o pratica indirizza l'azione dell'uomo al
(diversamente individuati dalle specifiche concezioni filosofiche o religiose). dante, conv.
... un ordine morale più o men perfetto, secondo che meno o
o men perfetto, secondo che meno o più la violenza v'ha parte, secondo
violenza v'ha parte, secondo che più o meno v'è libera la pubblica volontà
la promulgazione sia di essenza alla legge o no, mostrano di non sentir bene come
economi. de luca, 1-10-84: o per legge scritta e per consuetudine overo
dell'uomo, la successione nelle robbe o nelle ragioni... deve aver luogo
una persona solamente, con l'ordine o con la regola della primogenitura o del
ordine o con la regola della primogenitura o del maggiorasco. botta, 6-1-147:
estens. rete disposta orizzontalmente su stagni o paludi per catturare le anatre. crescerai
il largo dorso. -striato o chiazzato come il manto di una pantera
altrimenti pan porcino e pan terreno. o. targioni tozzetti, ii-122: ciclamino.
. 2. che è nato o vive a pantelleria. -anche sostant.
tempio votato al culto degli dèi, noti o sconosciuti, e, in partic.
. 2. per estens. chiesa o edificio che ospita le tombe di persone
forse la breve salita al panteon (o cimitero) di tepeyac. -luogo
-luogo in cui sono riuniti quadri, libri o altri oggetti preziosi. loredano,
4. figur. luogo reale o ideale dove sono raccolti per una suprema
e principi riconosciuti fondamentali per un'età o per un popolo. capuana,
= voce dotta, lat. panthèum (o pantheon), dal gr. nàvd-eov
pantheon), dal gr. nàvd-eov o nàv9xi. ov [lepóv] '[
bandolo prendeva il nome di 'pantino 'o 'pantìne ', dal quale veniva
e greche ortodosse al centro della cupola o nel catino absidale. bacchelli,
sm. possibilità di esistere in due o più forme differentemente colorate. = voce
maschile e femminile, di pelle morbida o di tessuto, per l'inverno per
pieghevole con busta assortita dove riporla) o per l'eleganza, con profili di struzzo
per l'eleganza, con profili di struzzo o di pelliccia o con nodi di nastro
con profili di struzzo o di pelliccia o con nodi di nastro (e un tempo
tempo era usata sopra le calze solate o le calzature leggere, sia per rialzare
una grossa suola di legno e uno o due tacchi alti, sia per garantirsi
alti, sia per garantirsi dal fango o dalla polvere delle
più pantufole e cappelli che ferri o frange. ariosto, 365:
365: qualche par di scarpaccie o di pantofole. castiglione, 126
ritornerà forse e troverà la prigione vota, o se vi sarà qualch'altro ospite,
rivelato,... da certi oggetti o indumenti d'uso ch'egli ha lasciato
è chi, scomodato nella sua pigrizia o desiderio di vita in pantofole, impreca
majus). -pantofole della madonna: ranuncolo o rapa di s. antonio (ranunculus
cpexxó ^ 'su grande o in piccolo, secondo la posizione data alla
-a). chi confeziona, fabbrica o vende pantofole. 2. figur
il quieto vivere e rifugge per indolenza o apatia dalla vita attiva. linati
. stabilimento dove si fabbricano le pantofole o, anche, negozio in cui si
; può essere applicato a un pianoforte o a un organo (ed è, per
maggior perfezione. ambidue gli strumenti, uniti o separati, si può adattarli in pochi
adattarli in pochi minuti a qualunque organo o pianoforte. = voce dotta,
con il pantografo stampi e modelli metallici o su vetro. la stampa [27-1-1983
semplice, da quattro aste di legno o metalliche articolate a cerniera, in modo
posto un rullo che porta il disegno o la fotografia e, sull'altro, il
di disegni e di incisioni, riducendoli o amplificandoli nella proporzione che si desidera.
al pantografo. -pantografo utensile o macchina a pantografo: strumento usato in
, dal suff. dei radicali alchilici o acilici e da taurina (v.)
dell'acido pantotenico (e si può ottenere o dalla condensazione di formaldeide o aldeide,
può ottenere o dalla condensazione di formaldeide o aldeide, o per trasformazione della cianidrina
dalla condensazione di formaldeide o aldeide, o per trasformazione della cianidrina per mezzo dell'
ballo da teatro e in ballo nobile o, come dicono, da sala. questo
avea fatte venir ballerine per offrire spettacolo o peggio a'suoi ospiti saraceni: e
quali si cerca di comunicare in segreto o fra persone che parlano lingue diverse o
o fra persone che parlano lingue diverse o che si accompagna al discorso per conferirgli
gli europei, che non s'intendevano o riuscivano a intendersi per via di vere
vuole dare a intendere qualcosa di falso o di non facilmente credibile. proverbi toscani
. locuz. fare una pantomima: comportarsi o agitarsi in modo teatrale e artificioso,
per lo più allo scopo di commuovere o di trarre in inganno qualcuno.
proprio, che si riferisce alla pantomima o ai pantomimi. -anche: espresso con
somministrati dalle percezioni della vista parte imitativi o pantomimici, parte convenzionali. =
. tansillo, 3-184: come i muti o i pantomimi / soleano far là nelle
, mi sembra, già del secondo o terzo secolo, in onore d'un pantomimo
2. chi sa comunicare con una o più persone solamente tramite i gesti,
. pantomimus, dal gr. trav-ró ^ o ^, comp. da noc toxvtó
cose fini. fagiuoli, 1-3-220: o guarda dentini da pan tondo!
largo, messovi tramezzo burro con acciughe o prosciutto o salame, riuniti i due
messovi tramezzo burro con acciughe o prosciutto o salame, riuniti i due pezzi e
occhi di pantondo: spalancati per sorpresa o per stupore o, anche, molto grossi
: spalancati per sorpresa o per stupore o, anche, molto grossi e sporgenti.
). pagnotta imbottita di vario cibo o, anche, della sua stessa mollica
: le incisioni e le pantotipie di due o tre generazioni di pessimi allievi.
si tratta di contare / una favola o pantracola, / ha più ciarle che una
in apparenza, non ha nessuna attinenza o relazione con gli altri. = dal
. massa compatta di prodotti alimentari consistenti o di altre sostanze, confezionata in forme
, confezionata in forme di piccoli parallelepipedi o cilindri. palladio volgar., n-21
arrostendo e di cui assorbe i grassi o, anche, condita con olio crudo
si tramezzano con una foglietta, di alloro o di salvia non importa, e dipoi
accesi, si dà a volgere alla fante o al garzone o ad un compagno e
dà a volgere alla fante o al garzone o ad un compagno e si piglia intanto
e fattone due parti, con la forchetta o col coltello infilzandone una, si mette
a crostini e posto sotto l'arrosto o sotto 1 rocchi di salsiccia. -mastro
161: la maggior di costor faccenda o impiccio / studiar la pippa e leggere
-essere, parere un panunto: essere o sembrare un partito vantaggioso, una soluzione
panvasculite, sf. medie. flogosi sistematica o generalizzata dei vasi sanguigni o linfatici.
flogosi sistematica o generalizzata dei vasi sanguigni o linfatici. = voce dotta,
panzana1, sf. affermazione, notizia o rac conto, orale o
o rac conto, orale o scritto, che per le evidenti esagerazioni
per le evidenti esagerazioni risulta poco credibile o falso; fandonia, frottola spropositata.
. sono talvolta idee tradizionali di famiglia o frutti di panzane udite fin dalla puerizia
avevo dato a luce altre panzanelle più o meno indigeste. = dimin.
panzanella ', tre once di ventresca o di cacio scarse,... e
dormono, per questo ardire di poetare o formare panzaniche e filostroccole tali in pergamo
che col pensare solamente ad alcune, che o io ho sentite o da chi fha
alcune, che o io ho sentite o da chi fha sentite mi sono state riferite
, non so se mi venga maggiore o vergogna o colera. = deriv
so se mi venga maggiore o vergogna o colera. = deriv. da
ingredienti quali ricotta, mozzarella e prosciutto o, anche, farcito di marmellata (e
, pugliese e campana, deriv. o propr. dimin. di panza (var
panciera. panzierina, sf. fascia o cintura in cui si ripongono valori,
è stato edificato sotto il suo pontificato o per suo desiderio (un edificio)
appartiene alla pia società di san paolo o alla compagnia di san paolo (e
2. figur. persona stupida o ingenua e inesperta, che si lascia
per lo più nell'espressione nuovo paolino o nelle locuz. pigliare, prendere un
quantità, numero infinito (in una similitudine o come secondo termine di paragone).
fortunati que'soli che, essendo piccoli o di poca crescenza, avevano il furore
4. locuz. essere, chiamarsi o farsi chiamare della casa di san paolo
guardarsi da costoro percioché tutto quello che dicono o fanno è con fraude, con malizia
che pochi paoli per pagare il pubblico scrivano o notaro. fr. morelli, 17
d'un paolo per un buon giorno o una scappellata. baretti, 6-376: o
o una scappellata. baretti, 6-376: o principe don luigi! e come puoi
uso ha fatto de la bellezza? o quale spreco? di tanto gentile bellezza?
mantrugiasse e stazzonasse come ragazze a cinque o tre paoli. -prete da paoli
.]: 'paoli alle scarpe 'o 'le scarpe coi paoli ':
paoli di trentotto ': di due persone o cose che si equivalgono coi difetti.
letter. condizione morale e intellettuale o anche comportamento proprio del paolotto,
è membro della compagnia, della società o delle conferenze di s. vincenzo de'
realtà sociali più dure e misere) o anche, più raramente, della congregazione
anche, più raramente, della congregazione o di pie associazioni intitolate a s.
ne domandate sempre l'amnistia alla piazza, o paolotti coi preti, o filantropi coi
piazza, o paolotti coi preti, o filantropi coi borghesi. 2.
. carducci, iii-3-69: [o de'valori pubblici, un'amante / paolotta
vecchio paolotto di bergamo. -ispirato o dettato da moralistica ipocrisia (un atteggiamento
croce, 17: qualche imitazione dannunziana / o dei versi un po'nuovi e paolotti
dei professori chiamati era gesuita, ma o laici o preti secolari o d'
chiamati era gesuita, ma o laici o preti secolari o d'altre religioni
ma o laici o preti secolari o d'altre religioni, paolotti, domenicani.
scuro, violaceo, di una tonalità più o meno tendente al porpora o al bluastro
tonalità più o meno tendente al porpora o al bluastro, spesso con sfumature variegate
cennini, 27: la carta morella o ver pagonazza. trattati dell'arte del
martino, lxvi-1-156: mostarda roscia o pavonaza. bellincioni, i-202: senza alcuno
.. è pietra di colore vermiglio o pagonaccio. montigiano, 138: tra le
que'fiori son prodotte altrettante coccole rosse o paonazze. g. averani, ii-171:
. che presenta riflessi, luminescenze violacee o rosate hi cielo, l'aria, l'
che non era persa, cioè paonazza o morella. campanella, 4-290: passando
una carica pubblica, della dignità vescovile o cardinalizia). sacchetti, 212-35:
vorrei potercele portare purpuree da cardinale, o almeno pavonacce da vescovo. c
, v-1-623: atleti in maglia paonazza o azzurra. alvaro, 10-106: da
azione di elementi meteorologici, sforzi violenti o prolungati, emozioni intense, ecc.
pagonazzo / non cura fiaschi, carratelli o botte. lippi, 5-51: tutto
colore bluastro che possono assumere le labbra o la lingua in condizioni di alterazione patologica
rossiccio (la capigliatura, la barba o, anche, il pelame di un animale
per metonimia: ciascuna delle sostanze naturali o artificiali, minerali o organiche che conferiscono
delle sostanze naturali o artificiali, minerali o organiche che conferiscono agli oggetti sottoposti a
pura è di color di pagonazzo o ver morello. trattato dell'arte della seta
sono teneri, perché stanno col giallo o col verzino adosso alle volte uno dì o
o col verzino adosso alle volte uno dì o dua così molli. leonardo, 7-i-137
convengono insieme sono il verde col rosso o paonazzo o biffa e il giallo coll'
sono il verde col rosso o paonazzo o biffa e il giallo coll'azzurro.
. 9. stoffa, panno o abito di tale colore. m.
bruno, senza alcuno ornamento d'oro o d'argento o di pietre preziose, andava
alcuno ornamento d'oro o d'argento o di pietre preziose, andava con molta
pavonazzo. 10. marmo rossiccio o violaceo estratto in emilia e in veneto
per indicare la ferocia di una attaglia o di un duello). pulci,
l'abito paonazzo: accedere alla carriera o alla dignità prelatizia. leopardi, iii-413
ufficiale si usa l'espressione romano pontefice o sommo pontefice). -anche: l'
. -anche: l'ufficio, la dignità o la carica (ecclesiastica o anche ecclesiastica
la dignità o la carica (ecclesiastica o anche ecclesiastica e politica) ricoperta dal
aprirono al servo manomesso dall'aristocrazia signorile o dalla potenza straniera, io v'ho
regga: il papa. -seguito o, anticamente, preceduto dal nome proprio
, anticamente, preceduto dal nome proprio o da quello assunto all'atto dell'insediamento.
della col- locazione politica di chi parla o scrive, può assumere connotazioni positive o
o scrive, può assumere connotazioni positive o negative). foscolo, viii-224:
fizio del sacerdozio e del prete, o vuoi tu del papa. fazio,
estens. chi ricopre un grado superiore o il primo grado in una scala gerarchica.
: non riuscire, per incapacità propria o per cause oggettive, a ottenere un
notare che d'una cosa s'è tralasciato o non si è potuto ottenere ciò che
-essere ridotto papa sei: valere poco o nulla, avere scarsissimo credito e potere
-tornare di papa vescovo: passare o ritornare da una condizione superiore a una
. -dopo un papa, morto o se muore un papa, se ne
muore un papa, se ne fa o ne viene fatto un altro: nessuno è
fatto un altro: nessuno è insostituibile o indispensabile. batacchi, 2-85: se
fa un altro; papa per caso o per compenso; lascerà il tempo che trova
papa), dal gr. izómat; o tciunvou; (biz. 7 ra7
). aretino, vi-18: o dio, che consolazione, che dolcezza
ha esercitato una spiccata influenza nella politica o sulla cultura di un determinato periodo storico
passato essere eletto anche un semplice sacerdote o un laico). -anche so- stant
che ha buone possibilità di essere eletto o nominato a una carica civile (per
violento dato con la mano aperta o anche col pugno chiuso sul viso di
la papaia, il casù, il giambù o jambo. vincenzo maria di s.
, 1-iii-100: 'las pa- payas 'o papaye che produce stanno come grappoli d'
sulle molecole proteiche a carica elettrica nulla o limitata. = deriv. da
licenza papale. -che si riferisce o è proprio del periodo storico del potere
distaccandosi dalle mura. -fondato o patrocinato da un papa. carducci,
di un papa, in quanto di qualità o di fattura eccelsa; sfarzoso, lussuoso
usi ogni diligenza per averla tale, o sia di forma reale o imperiale overo
averla tale, o sia di forma reale o imperiale overo papale. baldi, 6-46
cadere negli artigli delle polizie regie papali o ducali. 5. che parteggia per
progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante, perla,...
alla papale, / senza impegnarvi supplica o preghiera. fogazzaro, 5-63: l'onest'
mercantile, erano soliti portare in casa o sul posto di lavoro o, anche
in casa o sul posto di lavoro o, anche, più raramente, all'aperto
. portasi di giorno da persone vecchie o cagionevoli. manzoni, pr. sp.
, sf. tess. tipo di stoffa o di tela molto fine e leggera.
, la patria di monaldo, recanati o la marca papalina, per cui non occorre
. buonarroti il giovane, 9-711: o papaline / di sì puro metallo e
cinquecento fanti. tommaseo, 2-i-92: o quante volte l'ho desiderato / d'
vene ziano parente del papa o, anche, di un cardi
del governo relative ad affari commerciali o a rapporti po litici con
beva per la loro psiche da brigante o da sicario i papaioni sfegatati.
assistente contrario era una brava persona, o forse non ci vedeva bene, perché
e molto di gallo, ha grandissime barbe o pa- pare, che si mutano di
io, livio millefiorini, scalcagnatissimo fotografo o paparazzo che dir si voglia, aspiri
: e può anche indicare il marito o l'amante non più giovane).
dire scappar di casa! ho ragione sì o no..., paparino?
varchi] così rea opinione che bestemmi o che paganeggi o che pa- pascimieggi.
rea opinione che bestemmi o che paganeggi o che pa- pascimieggi. =
pe'chiassi, / per la vergogna o ver lungo le mura / e in si-
3. chi si distingue, primeggia o ritiene di primeggiare per competenza e abilità
esce da conto uno con due sonettiozzi o con un canzoncino, sono stato per dire
nel linguaggio di fedeli di altre religioni o con una connotazione spreg.).
. = dal gr. biz. o 7ra7nrà <; per il class,]
turco papas, papaz 'prete cristiano o musulmano '(o * anche, lo
'prete cristiano o musulmano '(o * anche, lo spagn. papaz)
. malaparte, ii-13: « o il papa che c'entra? in casa
pagani di maumetto. -figur. dono o favore preziosissimo. vasari, 4-i-133:
5. locuz. -godere, godersi il o un papato: fruire di una condizione
ordine readali, dotate di latice bianco o colorato, con foglie alterne intere o
o colorato, con foglie alterne intere o lobate o divise, senza stipule, fiori
, con foglie alterne intere o lobate o divise, senza stipule, fiori solitari
divise, senza stipule, fiori solitari o in gruppi, actinomorfi o più raramente
fiori solitari o in gruppi, actinomorfi o più raramente zigomorfi, con due sepali
zigomorfi, con due sepali caduchi e quattro o sei petali; il frutto è costituito
costituito da una capsula con deiscenza vaivare o poricida. tramater [s.
semplice e scapi- forme, foglie semplici o composte, alterne e talvolta terminanti in
papaveràceo, agg. proprio, tipico o simile al papavero; contenuto o estratto
tipico o simile al papavero; contenuto o estratto dal papavero; che ha azione
, preparato con papavero, con semi o derivati del papavero. o.
semi o derivati del papavero. o. targioni tozzetti [gherardini]: le
noiosissimo (un discorso, un argomento o, anche, una persona, un modo
334: un infarcimento di ciarle che o spacciate in prosa o in verso non perdono
di ciarle che o spacciate in prosa o in verso non perdono mai la loro
3-4-14: si frange il tenero lupino / o il fusto de'papaveri ne l'orto
r9-57: qual papavere suol, da falce o vento / tronco il gambo, languir
di porsi a letto ella bevesse quattro o cinque once di acqua stillata dai rosolacci rossi
fra sorgenti papaveri. pascoli, 234: o primavera! con quel verde d'agli
(conosciuto nell'antichità come papavero nero o negro per il colore dei semi)
solitari, di grandi dimensioni, bianchi o rosei o screziati di violetto, e dal
di grandi dimensioni, bianchi o rosei o screziati di violetto, e dal frutto
, condensato, costituisce l'oppio, o per raccogliere i semi usati come alimento
per raccogliere i semi usati come alimento o in pasticceria (e in farmacia, sotto
le piccole quantità d'oppio contenute) o anche per ricavarne un olio usato come
commestibile ma soprattutto nella preparazione di colori o, ancora, per la bellezza dei
farmaceutico, pozione a base di papavero o dei suoi derivati; sonnifero, calmante
il cervello. -ragionamento, discorso o argomento di una noia insopportabile.
4. discorso, pensiero, ragionamento o, anche, prassi politica che tende
tende a dissuadere da una determinata iniziativa o, anche, da ogni spinta innovativa
rapaci lupi, i quali, fattisi ministri o cagnotti dei ministri del popolo, a
5. per estens. papavero cornuto o marino: pianta della famiglia papaveracee [
luteum) con radici carnose, foglie lobate o pennatifide, fiori gialli o rossi e
foglie lobate o pennatifide, fiori gialli o rossi e frutti a capsula, diffusa
per l'aspetto ornamentale. -papavero spinoso o messicano: argemone del messico (argemon
]: altra specie è il papavero spinoso o messicano, detto anche argemone.
stati bene avveduti in questa parte, o non uccidevano cesare o avrebbero decimati tutti
in questa parte, o non uccidevano cesare o avrebbero decimati tutti i papaveri più alti
. bechi, 45: sono quei due o tre papaveri grossi in ogni paese la
dalla papaverina per riscaldamento con acido cloridrico o iodidrico. = deriv.
quarto cerchio, incominciò a gridare: o satan, o satan, ah!
, incominciò a gridare: o satan, o satan, ah! 'pape satan
! che nebbia è mai questa? / o siam centro in cieche grotte, /
siam centro in cieche grotte, / o 'l meriggio è de la notte.
altri materiali, della lanterna a olio o della candela; stoppino. -in partic
s. v. l: 'papeo 'o 'papio ': quella parte del
. disse allora il figliuolo: « o come si chiamano? ». il padre
a cui il giovane domandando disse: « o son così fatte le male cose?
le papere almeno? -donna stupida o fatua. -anche come epiteto. sbarbaro
laide così spirituale laidi moderne, dotte o papere. 4. errore materiale
involontario che si commette scrivendo, parlando o, soprattutto, recitando. -in partic
errore consistente nello scambio di due parole o di alcune sillabe di due parole,
da alterare totalmente il senso del contesto o da creare parole inesistenti, ma di
parole inesistenti, ma di effetto comico o equivoco. bontempelli, 19-106: il
sono pronto ». -inesattezza storica o scientifica. pratesi, 1-128: pensò
ad libitum 'in mostacciuoli di subiaco o in paperine di poggio-mirteto. 2
là schiamazza, / senza travagli dietro o pur con pene. = dimin.
senso generico: oca adulta, maschio o femmina. nuovi testi fiorentini, 438
, 23: d'ogne cappone o gallina, oca o paparo o vero anatre
: d'ogne cappone o gallina, oca o paparo o vero anatre, 1 denaio
ogne cappone o gallina, oca o paparo o vero anatre, 1 denaio kabella.
modo di muoversi di tale animale, o, anche, alla sua tradizionale stupidità
lxvi-1-32: taglia la gola al paparo o oca, pelalo bene e bruscia; taglia
persona ottusa, sprovveduta, sempliciotta, o anche meschina, spregevole. petruccelli della
. region. gioco infantile con le noci o le nocciole. -anche: la prima
nocciole. -anche: la prima delle noci o delle nocciole, in fila, che
messer gismondo è corrivo e uso alle chiacchiere o in lombardo alle berte: però è
è uso di panberare la mattina due o tre volte e merendare e poi cenare la
pulci, iv-22: quella lattuga, o dolce paperotto, / i'rido che
guscio e coperto del solo panno o membrana dell'albume... i napoletani
e il cavaignac pendeva fra due se avesse o no a buttarsi nelle braccia dei clericali
ipotetica, può essere elevata al pontificato o, in particolari situazioni, avrebbe assunto
se per saper finora / potè, o donne, vantare il vostro sesso /
, che gode di particolare reverenza (o che conduce vita assai agiata).
corrono continuamente il pericolo di divinizzare (o qualcosa di simile) la donna che hanno
, 6-215: credo sia da un anno o anche piu che quella papessa da tarocchi
2 paoli (ovvero un quinto di scudo o 20 baiocchi), coniata per la
(per lo più in senso scherz. o spreg.). c
il quale vengono cotte costolette di vitello o filetti di sogliola. -alla, in papigliòtta
... 'corolla papiglionacea 'o 'farfallina 'o 'a farfalla
'corolla papiglionacea 'o 'farfallina 'o 'a farfalla 'dicesi la polipetala
la polipetala irregolare, composta di quattro o cinque petali, il cui insieme rappresenta in
comprende molte fra le farfalle più belle o di maggiori dimensioni, fornite di antenne
forma solitamente conica, situata sulla pelle o su mucose, per lo più sede
di papille in rilievo, di grana spessa o minuta, sparse sulla superficie d'un'
sono forate nel centro e sono l'orlo o l'estremità o la bocca dei pori
centro e sono l'orlo o l'estremità o la bocca dei pori o dei vasi
l'estremità o la bocca dei pori o dei vasi inalanti ed escretori delle piante
dànno i critto- gamisti a quelle protuberanze o gonfiamenti entro a cui vengono contenute le
come le minime particelle de'corpi, o sciogliendosi sopra la lingua... o
o sciogliendosi sopra la lingua... o sollevandosi sino alle piccole papillette che sono
sue naturali prestazioni cioè da quell'attività o per più acconcio dire passività papillante che
anat. che è costituito da papille o ne ha la forma. -linea papillare:
sf. chirurg. asportazione di una o più papille. = comp.
. bot. cosparso di papille. o: targioni tozzetti, i-64: [il
si dice]... papilloso o glanduloso..., ricoperto di carpicciuoli
.., ricoperto di carpicciuoli, globosi o squammosi, picciolati o sessili, callosi
carpicciuoli, globosi o squammosi, picciolati o sessili, callosi o glandulosi. papillostomìa
squammosi, picciolati o sessili, callosi o glandulosi. papillostomìa, sf. chirurg
); che ne caratterizza lo stile o il pensiero. ojetii, i-35
e limitazioni giuridiche alle persone non sposate o senza prole. -in senso generico:
normalmente. 5. ant. simile o affine alla pianta del papiro. fr
qualità di tattico e di stratega, o, anche, al figlio di questi,
che riproduce in forma stilizzata il fusto o il fiore del papiro (e il
papiro nasce nelli luoghi palustri dell'egitto o dove si quietano e stagnano tacque del nilo
e vi si scriveva con un giunco o un calamo; recto era la faccia del
nelle eterne vertigini. 4. testo o documento antico scritto su materiale papiraceo.
stati d-'una repubblica di san marino o quelli d'un margravio di baden, che
senza papiri dovrà cercarsi un altro nome o dovrà andare in giro con quel misero
, dichiarazioni, disegni per lo più osceni o caricaturali, rilasciato dagli studenti anziani
ant. stoppino, lucignolo di una candela o di una lucerna a olio.
firenzuola, 994: séte papista o pur luteriano? b. davanzali,
inquisizione. 2. che sostiene o esalta la funzione e le prerogative tradizionali
provare che non siete stati mai repubblicani o monarchici o papisti. guerrazzi, 1-228
non siete stati mai repubblicani o monarchici o papisti. guerrazzi, 1-228: gli
delle ingiurie cui quotidianamente i deputati rurali o scrivani della reazione vomitano contro di noi
m. -ci). che è proprio o caratteristico dei papisti; cattolico (e
papóne, sm. papa energico e autorevole o dotato di imponente prestanza fisica.
di pane cotta in acqua, brodo o latte, densa e omogenea, facilmente
a bambini in tenera età, a malati o anche ad anziani privi di denti.
bambini in collo cantar delle canzoni, o con l'invidia o altro affetto stimolar
cantar delle canzoni, o con l'invidia o altro affetto stimolar gli animi loro volendo
stimolar gli animi loro volendo che poppino o mangino la pappa. lanci, 4-110
di quest'infermi è una scodella di lente o una pappa di farina. redi,
e pomodoro. carducci, iii-24-405: o dolcissima scuola [toscana] che fissava
avvezzo a cibarsi di carne fresca o di sangue dànno la pappa coll'uovo.
pappa divina. borga, xl-103: o facchinaccio, villanzon da zappa, /
pappa c'è dentro! o. esposizione di concetti o narrazione farraginosa,
! o. esposizione di concetti o narrazione farraginosa, melensa, insulsa (
(per lo più ottenuto con mezzi illeciti o subdoli, oppure grazie a privilegi)
, magari dopo la pappa di bario o idrografia discendente. 14. locuz.
pronta, scodellata, smaltita', desiderare o conseguire risultati senza compiere alcuno sforzo.
da lei la pappa fatta, l'era o un sogno da disperati o una lusinga
l'era o un sogno da disperati o una lusinga proprio da donnicciuole. carducci,
-essere pappa sciapa, senza sale: persona o cosa priva di attrattiva, piatta e
cantar dunque a mio senno, / o maledetti critici? -è da matto / il
-al figur.: sovrastarlo per intelligenza o per astuzia; riuscirgli superiore. giuliani
al figur.: essere tardo di mente o ignorante. fazio, i-7-87: formerò
che copriva il volto proteggendolo dal freddo o dal vento, ed era indossato soprattutto
cavallo. cammelli, 13: o sancto padre, fa'i tuoi preti sperti
testa e pappafichi. lippi, n-23: o traditor, che cosa è questa?
sul volto, indossata per protezione dal freddo o per nascondere le fattezze del viso.
, 4-36: se di faccia spiacevole o gradita / fusse la dama, il cavaliere
con lo pappafico vorrebbe essere di due o tre doppi e fodrato e cucito molto bene
sul quale si trova -trinchetto, maestra o mezzana -è detta anche, rispettivamente,
, pizzetto (anche nell'espressione barba o pizzo a pappafico). pirandello,
v-6-382: mi trovai davanti a quattro o cinque 'borghesi 'di aspetto professorale
minacciato in blocco quei pappafichi, maschi o femmine che fossero, di ridurli seduta
presentarsi in pappafico: in forma anonima o dissimulata. machiavelli, 1-vi-228: una
fr. derivate da nomi di uccelli o di insetti (per esempio, vela di
umano, di slancio e vivacità, o insensibile e difficile a commuoversi.
imitare meccanicamente atti e gesti, o ripetere a memoria parole o idee altrui
gesti, o ripetere a memoria parole o idee altrui. -in partic.: riprendere
dettami di autorità, di mode imperanti o di orientamenti culturali o ideologici dominanti
mode imperanti o di orientamenti culturali o ideologici dominanti. guadagnoli, 1-ii-287:
), agg. ripetuto meccanicamente o con supino e ottuso esercizio mnemonico
che imita meccanicamente atti e gesti o ripete mnemonicamente concetti altrui. papini
ripetere meccanicamente, a memoria, parole o idee altrui. gherardini,
. pappagalleria, sf. abitudine o inclinazione a far propri e a ripetere
e a ripetere ottusamente atti, concetti o argomenti altrui. botta, 7-233
che comporta l'imitazione meccanica di atti o gesti o la ripetizione meramente mnemonica e
l'imitazione meccanica di atti o gesti o la ripetizione meramente mnemonica e ottusa di
ripetizione meramente mnemonica e ottusa di parole o concetti altrui. fortis, xl-506
, superficiale e acritico, di espressioni o concetti altrui. roberti, ix-272
roberti, ix-272: un alunno di baldo o di avicenna /... dal
e fa propri pedestremente, nel parlare o nello scrivere, concetti, argomenti o
o nello scrivere, concetti, argomenti o espressioni altrui. soffici, v-5-559:
. g. barrili] tracce galliche o pappagalliche. = deriv. da pappagallo
pappagallismo, sm. inclinazione a imitare o ripetere con supina meccanicità atti, gesti
atti, gesti, parole di altri o concetti e argomenti altrui, per lo
per lo più imposti da una moda o da un orientamento culturale o ideologico predominante
una moda o da un orientamento culturale o ideologico predominante. papini, 31-230
2. abitudine d'importunare donne o ragazze sconosciute con gesti, frasi,
, frasi, proposte insistenti di carattere o a sfondo sessuale. = deriv.
, e che alcuna bestia fa atti o vero reggimenti,... rispondo
parte di popoli primitivi, come indumento o come guarnizione di oggetti. michele da
come bersaglio dai tiratori con l'arco o l'archibugio. siri, iii-697:
voci solamente perché si leggono in questo o in quel libro, senza abburattarle nel
trovato eco nelle masse, e venti o trenta pappagalli del giornalismo l'avrebbero stampata
compiacciono di accusare quelli che non leggono o non vogliono leggere hegel di 'pigrizia
tanti periodi di pappagalli, discorrevamo allegramente o lavoravamo insieme a cose più umane.
. 5. persona che balbetta o storpia malamente le parole. romei
sopranome il pappagallo, / perché, parlasse o greco o italiano, / balbo
/ perché, parlasse o greco o italiano, / balbo, facea ad ognor
! 6. chi importuna donne o ragazze sconosciute con gesti, parole o
o ragazze sconosciute con gesti, parole o proposte insistenti a carattere o a sfondo
, parole o proposte insistenti a carattere o a sfondo sessuale. -anche nell'espressione
disoccupati. 7. persona sciocca o vecchia e scontenta. g. m
, un barbagiannij e un pazzo spacciato o cotto fracido / se'tu davanzo? c
anche nell'espressione erba pappagallo. o. targioni pozzetti, iii-252: 'amaranthus trico-
in ponta di piedi come un pappagallo, o '1 mio galante giovine, fresco,
delle facoltà mnemoniche e supinamente rifacendo modi o riprendendo parole o concetti altrui.
e supinamente rifacendo modi o riprendendo parole o concetti altrui. r. martini,
ripetere in modo ottuso e supino atti o parole altrui. pirandello, 8-298:
tengo un fortissimo debole per ogni gracchione o papagallina di cattedra. -spreg.
nulla. nieri, 3-139: 'pappagnocco'o 'pappagnoccoro ': goffo,
37: 'pappagnocco'...: ragazzo o ragazza di temperamento freddo e poco sveglio
ingiurioso. grazzini, 249: o giove trafurello, / o mercurio bastardo,
, 249: o giove trafurello, / o mercurio bastardo, / o marte pappalardo
, / o mercurio bastardo, / o marte pappalardo, / o voi tutti altri
, / o marte pappalardo, / o voi tutti altri dei, /..
a farvi frati. monti, 5-45: o maliardo / direttor di fanciulle e confessore
. -cutrettola, zinzella (motacilla flava o alba). -muscicapa [muscicapa
ed un altro beccafico che chiamiamo pappamuschino o beccastecchi. = voce di area
lasagne, che vengono cotte in acqua o brodo, e sono condite di solito con
un'improvvisata / per mangiare i tortelli o le frittelle, / or per fare una
per fare una bella scapponata, / o per la lepre con le pappardelle. paolieri
. 4. figur. discorso o scritto prolisso e farraginoso, privo di
. pappardóne. lalli, 11-156: o toscan pappardone insolentaccio. = deriv.
non ti esserciti in qualche virtù spirituale o morale, diventi come un porco in
zone di mare son coperte d'uova gialle o di banchi di sardine -i capodogli avanzano
, per lo più in modo subdolo o illecito, oppure grazie a privilegi.
tu t'inganni (disse), o scauro, perché io non dico che magio
un compenso, uno stipendio senza merito o lavorando poco o nulla. jtajberti,
uno stipendio senza merito o lavorando poco o nulla. jtajberti, 2-28: con
, divertimento, godimento da un fatto o da una circostanza. petruccelli della gattina
settembrini [luciano], iii-3-369: o grammatica, salve; salve, o
o grammatica, salve; salve, o musa, / che pur trovasti il bel
/ farci pappar il * canta tira, o dea '. 9. possedere
-pappare in pace: ignorare volutamente situazioni o eventi lesivi della dignità e dell'onore
e dell'onore, per quieto vivere o per tornaconto. nievo, 795:
in modo illecito, si lascia corrompere o compie appropriazioni indebite di pubblico denaro.
ne papperai per indicare che le speranze o i progetti di una persona non sono
amore del quieto vivere, per viltà o per salvaguardare i propri interessi, è
è disposta a tollerare umiliazioni, offese o ad accettare situazioni moralmente imbarazzanti. -in
partic.: marito che per interesse o stupidità accetta e favorisce indirettamente l'infedeltà
senza far rumore. 'febbre del pappataci'o di 'tre giorni ': malattia dovuta
allora, febbre dei tre giorni, o, anche, dei pappataci.
per freddezza di temperamento e di modi o che finga di esser tale. cagliaritano,
dieci miglia per un desinare: / o che si faccia l'ufizio de'morti /
che si faccia l'ufizio de'morti / o la festa del santo titolare, /
costituita tradizionalmente da pane cotto in acqua o, anche, in brodo di carne
, anche, in brodo di carne o nel latte, e insaporita talvolta
una ramanzina; dirgli qualcosa d'amaro o d'acerbo, stemperato in molte parole
sempre 'bombo, pappo '(bere o mangiare), e bisogna dargliene,
per esortare a non avere pensieri o preoccupazioni di sorta). francesco
parte del calice trasformata in peli semplici o piumosi, in setole talvolta assai rigide
setole talvolta assai rigide, in squame o in una coron- cina membranosa, caratteristica
del nido] ordinariamente in pappi o lanugini di frutti di pioppo e della tifa
2. figur. discorso, scritto o argomentazione sciocca, vana, insensata (
'l giorno cantepola e componicchia qualche ballata o sonettaccio o simil altre papolate. bruno
cantepola e componicchia qualche ballata o sonettaccio o simil altre papolate. bruno, 2-24:
pappolata filosofica ». -espressione o locuzione insulsa, ridicola. a.
dicendole 'cavami il core 'e due o tre altre pappolate da innamorati sciocchi.
altri, utilizzando accuse false e tendenziose o espedienti moralmente illeciti. savonarola,
trae profitti illeciti a spese di altri o di un bene pubblico; scroccone, parassita
seme paposo, piumoso e picciolissimo. o. targioni pozzetti, i-38: pap-
targioni pozzetti, i-38: pap- posi o pennacchiuti... [i semi]
capsicum annuum). è peperone rosso o peperoncino (napoli e calabria).
trattare, nei fatti, di aspetti mafiorristici o camafiosi in mafia. 2
fra nero e giallo. 'popu 'o 'papua ', negri della nuova
dovuta a processi prolifera tivi o degenerativi che interessano l'epidermide e /
degenerativi che interessano l'epidermide e / o il derma superficiale ed è frequente nella
nome dato alla migliore specie di caucciù o gomma elastica: si prepara specialmente nell'
centrale e meridionale, in sottilissimi strati o fogli. gozzano, i-665: rappresentanza
prendemmo... alloggio in una gorgotta o trattoria greca, ove fu il nostro
dire nella lingua portoghese 'battaglia 'o 'disfida ', nella quale si ha
trapianti di organi). -parabiosi disarmonica o eterogenea: quella caratterizzata da un antagonismo
parablepsìa, sf. medie. visione falsa o alterata. = voce dotta, comp
più facile comprensione desunto dalla natura o dalla vita reale; ha scopo didattico e
all'allegoria che riposa su una metafora o un complesso di metafore in cui anche
, ragionare per parabole, in parabole o in parabola: esprimersi in modo velato
): intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire
intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo
raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo. passavanti
vuol sapere il vero... o a chi non può capirlo, si parla
1-iv-72: in effetto quanti versi superflui o posticci, quante viziose circonlocuzioni,.
a chi ha tempo da sprecare, o... a chi, meno sapendo
crudeli di diana, disperde le ninfe o le costringe ai matrimoni, e fonda
. / non so se e indovinello / o paratola strana. pasolini, 8-176:
uno zitello. aretino, 20-182: cadendoti o il fazzoletto o il guanto, lo
aretino, 20-182: cadendoti o il fazzoletto o il guanto, lo ricolgano con le
generatrici (ed è propriamente detta parabola o parabola definita o parabola del 20 ordine
è propriamente detta parabola o parabola definita o parabola del 20 ordine, la conica
dicono 'di secondo grado ', o sezione conica, e le cui proprietà
, immagine con contorni ricurvi, più o meno accentuati. palazzeschi, 4-127:
, letteraria, politica che si svolge o si suppone svolgersi dapprima in ascesa (
, raggiunto l'acme, successivamente tende o si crede tendere al declino e talvolta
l'individuo compiono dal momento del concepimento o da quello della nascita, nella fase
lo più nell'espressione parabola della vita o vitale). massaia, viii-8:
panzini, i-134: gli uomini o devono raggiungere questo alto scopo o devono morire
o devono raggiungere questo alto scopo o devono morire, cioè svolgere sino alla
2. che esprime, manifesta, deriva o è caratterizzato da falsità, da vacuità
, qual concetto formeremo della nostra fede o morta o moribonda che tiene per libri
qual concetto formeremo della nostra fede o morta o moribonda che tiene per libri falliti gli
di barbe tagliatori, / parabolani o esposti forma, e ma
il corpo de'chierici parabo- lari o parabolani. = voce dotta,
alla contagione, il corpo de'chierici parabolari o parabolani. boccardo, 2-597: giustiniano
esprime, rappresenta, descrive, raffigura o richiama un concetto per mezzo di parabole
in base a un rapporto di analogia o di simiglianza, a un concetto diverso
diverso da quello significato nell'accezione propria o contestuale. anonimo fiorentino, i-9
proprio, che si riferisce alla parabola o, per estens., a
classificazioni, geometria euclidea. -linea o curva parabolica (anche solo parabolica,
quella libera descritta da una sonda spaziale o da un'astronave nel campo gravitazionale di
alla sommità (una foglia). o. targioni pozzetti, i-80: 'parabolica'.
un unico punto all'infinito reale, o paraboloide iperbolico o a sella, se
all'infinito reale, o paraboloide iperbolico o a sella, se possiede una totalità di
aperto, installato su un'antenna telefonica o radiofonica, che consente la trasmissione di
. marin. riparo di forma cilindrica o sferica, di sughero o di plastica (
forma cilindrica o sferica, di sughero o di plastica (costituito talvolta da uno
per attutirne gli urti con altre imbarcazioni o contro le banchine dei porti. -parabordo
. -parabordo fisso: quello di legno o di altro materiale che viene disposto lungo
difuori dei bastimenti per garantirli dall'attrito o dall'urto contro altri bastimenti, sbarcatoi
dall'urto contro altri bastimenti, sbarcatoi o corpi duri. moretti, i-369: a
utilizzato per contenere la brace nel caminetto o nel focolare. = comp
per lo più infrangibile, piana o curva, che protegge il pilota e i
di un autoveicolo, di un natante o di un aeromobile, dagli agenti atmosferici
: lanciare da un aereo una persona o un oggetto muniti di paracadute. p.
costituito da una calotta semisferica, rettangolare o triangolare, in tessuto di cotone,
di cotone, di seta, di rayon o di nylon, e da una serie
imbracatura; può essere dorsale, ventrale o a seggiolino e ad apertura automatica o
o a seggiolino e ad apertura automatica o comandata', è utilizzato come mezzo di
: quello con calotta munita di aperture o ugelli che il paracadutista manovra per ottenere
paracadutista manovra per ottenere azione di frenaggio o di spostamento ascensionale o orizzontale. -paracadute
azione di frenaggio o di spostamento ascensionale o orizzontale. -paracadute di soccorso, di
di soccorso, di emergenza, ausiliario o pilota'. quello azionabile dall'utilizzatore in
: la locomozione animale è terrestre o acquatica o aerea. l'aerea è il
locomozione animale è terrestre o acquatica o aerea. l'aerea è il volo,
l'aerea è il volo, con ali o paracadute (pipistrello, alcune specie di
-persona che si presta a portare o può costituire un aiuto per chi si
un aiuto per chi si trova in difficoltà o, anche, proteggerlo dalle conseguenze di
(per lo più nelle locuz. fare o servire da paracadute a qualcuno).
-avere garbo del paracadute: essere inutile o di scarsa efficacia. guerrazzi, 4-359
. paracadutismo, sm. attività militare o sportiva riguardante il lancio con il paracadute
: 'paracalli ': riparo di stoffa o simili, ai calli dei piedi.
invar. letter. persona, circostanza o espediente che evita o limita le conseguenze
persona, circostanza o espediente che evita o limita le conseguenze di un'attività denigratoria
, ualche parainvidia, qualche paracalùnnie o paraperfi- ia o parafrodi. =
parainvidia, qualche paracalùnnie o paraperfi- ia o parafrodi. = comp. dall'imp
'paracamminètto': arnese di cartone, legno o altro che serve per chiudere la bocca
': arnese di cartone, legno o altro che serve per chiudere la bocca del
paracapézzolo, sm. protezione di vetro o di materiale plastico, per lo più
utilizzata per prevenire la formazione di ragadi o altre lesioni al capezzolo, durante l'
concresciuti soltanto lungo i margini del frutto o dell'ovario sincarpico. = voce dotta
di altrepassarli, in corrispondenza di parapetti o, anche, lungo le strade urbane,
ruote. -anche: segnalimite di cemento o di plastica, posto sulle strade extraurbane
tragedia greca, la variazione di ritmo o di tono dal canto al recitativo (
si scioglie nel 'reattivo di schroeitzer 'o 'rame ammoniacale ', se
paracenere, guardacenere': lamina di ferro o d'ottone, talora ornata, che si
versamento sia molto abbondante. -paracentesi pericardica o del pericardio: quella praticata in caso
chiamata 'spillare '. consiste nell'aprire o fare un pic- ciol buco nel basso
farne uscire tacque raccolte nella sua cavità o tra i tegumenti in un ascite o
cavità o tra i tegumenti in un ascite o idrope acquoso... 'paracentesi
da alcuni autori a tutte le operazioni o colla lancetta o coll'ago o col
a tutte le operazioni o colla lancetta o coll'ago o col punteruolo, senza eccettuare
operazioni o colla lancetta o coll'ago o col punteruolo, senza eccettuare l'operazione
un pianeta rivolgentesi s'accosta più vicino o recede più lontano dal sole o dal
vicino o recede più lontano dal sole o dal centro dell'attrazione. =
destinato a raccogliere il colaticcio del cero o della candela accesi, proteggendo la mano
;... le parti sono o de '1 tronco o de gli estremi;
le parti sono o de '1 tronco o de gli estremi; quelle de '1
'paracielo d'una carrozza ', più o men basso. = comp
lat. tardo ed eccles. paraclètus (o paraclitus, secondo la pronuncia itacistica del
della prassi del comunismo internazionale o del partito comunista italiano, pur non rico-
. -ci). che si riferisce o che è proprio dei paracomunisti.
sui sospetti di simpatie e compromissioni prò o filo o paracomunistiche. paracònico,
di simpatie e compromissioni prò o filo o paracomunistiche. paracònico, agg.
che si trova presso la corda dorsale o ai lati di questa. -cartilagine paracordale
sm. invar. gerg. giacca o soprabito. p. petrocchi [
an che 'parapioggia 'o 'paracqua ', quando si fa servire
essere, -lo ha detto / amleto. o piove, ed ecco il desiderio /
ed ecco il desiderio / del paracqua; o non piove,... ecco
13-166: non servirsi mai dell'ombrello o paralacqua, o piova o nevichi. ber
servirsi mai dell'ombrello o paralacqua, o piova o nevichi. ber nari, 4-114
dell'ombrello o paralacqua, o piova o nevichi. ber nari, 4-114:
trattiene nell'interno del proprio soma parte o tutta la sostanza colorata secreta.
paracugina, sf. cugina alla lontana o acquisita; persona di cui si afferma
grado di parentela per motivi di comodo o affettivi. brignetti, 3-39:
, dalla risolutezza con cui la paracugina o paranipote si soddisfaceva del governo della canonica
. - al figur.: azione o battuta maliziosa, furba. arbasino,
tu t'affacci a la finestra, j o traditora, e ch'io mi sto
qualità del suono (paracusia tonale) o la localizzazione della sua provenienza (paracusia
orecchi nel quale si sentono rumori immaginari o almeno rumori che non esistono che nell'
sf. telecom. diafonia misurata o rilevata vicino alla sorgente del disturbo.
, situazione, circostanza proposta all'imitazione o all'ammirazione altrui, o riconosciuta degna
all'imitazione o all'ammirazione altrui, o riconosciuta degna di essere imitata o ammirata
, o riconosciuta degna di essere imitata o ammirata, in quanto è considerata una
in quanto è considerata una lezione morale o pratica di vita. -anche: norma
, per le capacità professionali è indicato o proposto come esempio degno di ammirazione
è cambiato. 3. autore o opera che costituisce un archetipo per la
considerato perfetto, degno di essere imitato o, anche, espressione somma di una
4. tendenza culturale, artistica, letteraria o, anche, scelta stilistica di un
-schema teorico che esprime un ente fìsico o un fenomeno sperimentale di natura primaria
. modello di declinazione, di coniugazione o delle forme fondamentali della flessione verbale,
loro la trascrizione del paradigma di due o trecento versi latini. 7.
un fatto, una circostanza fìssati storicamente o mitologicamente o letterariamente. bontempi, 1-1-17
, una circostanza fìssati storicamente o mitologicamente o letterariamente. bontempi, 1-1-17: le
che consiste nell'esposizione d'un detto o d'un fatto altrui che torni al
appartenenti alla stessa classe morfosintattica e / o semantica (e in tale senso si oppone
, ciascuna delle quali ne alberga una o più specie. da secoli gli indigeni vendono
.. dai quali zampilla un'aigrette o una paradisea che farebbe la delizia delle nostre
di chitarre. 2. luogo o situazione esistenziale con caratteristiche di piacevolezza o
o situazione esistenziale con caratteristiche di piacevolezza o tranquillità simili a quelle idealmente collocate nel
due sole specie, la paradisia liliastrum o giglio di s. bruno, presente nell'
dotta, lat. scient. paradisia (o paradisea), dal nome di g
beatitudine ultraterrena secondo le concezioni cristiane o della loro raffigurazione tradizionale (e anche
del paradiso terrestre); che si trova o che ha sede nel paradiso.
paradisiaco -di un paradiso, in cielo o in terra, -ma che non si
d'annunzio, iv-2-500: puoi tu, o poeta, raffigurarti egle aretusa e ipertusa
da tranquillità e talora anche da estasi o da semincoscienza. carducci, ii-7-277:
di esseri al di là, o al di qua, del sesso.
de sanctis, 9-202: la donna olimpica o paradisiaca qui cede il posto alla donna
non oserebbero sfiorarle la punta delle dita o il gomito o i ginocchi. tutti
sfiorarle la punta delle dita o il gomito o i ginocchi. tutti i desideri paiono
e in grandezza da valico alcuno paradisiale o stigio. papini, vi-303: i
.]: 'paradisino': titolo d'albergo o caffè in luogo ameno o che si
d'albergo o caffè in luogo ameno o che si dà per ameno. fogazzaro,
reprobi e situato nelle profondità della terra, o è semplicemente richiamato come sede ideale
! ': quando è morto un bambino o, ironicamente, di qualche morto uggioso
: cielo. firenzuola, 861: o belle donne, prendavi pietade /..
nella concezione di altre religioni, condizione o stato di felicità permanente, variamente immaginato
tutti o in parte, i defunti. -in partic
i morti rinasceranno e andranno in paradiso o all'inferno, per ricevervi la ricompensa
all'inferno, per ricevervi la ricompensa o il castigo che avranno meritato...
paradiso. -sovrabbondanza di doti eccelse o di beni spirituali. scapuccini,
ideale per un determinato tipo di esistenza o che si presta in modo particolare a
offre (e può avere valore iron. o scherz.). -anche: oasi
in terra / che solo i nostri botri o i disseccati / ruscelli pirenaici riconducono /
gioia senza dolore. 8. luogo o condizione originaria, aurorale dell'esistenza;
, aurorale dell'esistenza; stato primitivo o infantile di semplicità, innocenza, ecc
ottima di vita per tutti gli uomini o anche per una categoria, o sorte prospera
uomini o anche per una categoria, o sorte prospera, piacevole, fortunata,
appagamento sentimentale, non travagliata da angosce o preoccupazioni. - anche: prospettiva lieta
attributi fisici) che risveglia tali sentimenti o sensazioni; persona amata. monte
napoletane del quattrocento, lxiv-44: o triunfo, o paradiso, / per
del quattrocento, lxiv-44: o triunfo, o paradiso, / per cui lo
siano sciagurati che han bisogno di vino o di droghe per annegare in paradisi artificiali.
. 16. archit. cortile o atrio quadriportico situato di fronte alle basiliche
, nome volgare del chrysanthemum leucanthemum o margherita dei prati. 18. chim
talvolta in una sola nave erano due o tre paradisi. -per estens.
esteso alle altre specie del genere paradisea o a tutti i componenti della famiglia pa-
paradiso. -con sineddoche: piume o piumaggio caratteristici di tali uccelli, assai
recintato e annesso a dimore aristocratiche o principesche, in partic. in oriente.
del faraone] era contiguo il giardino o 'paradiso ', usato e caro anche
, buona, in partic. bambino o giovane donna (e ha connotazione affettiva
di donna giovane, buona e bella, o pur buona, ch'è spirituale e
, e '1 paradiso / corromperieno, o in un modo o in un altro.
paradiso / corromperieno, o in un modo o in un altro. -dare fuoco anche
paradiso': anco senza riguardo alla bellezza o gaiezza del luogo, ma alla pace
tempo). foscolo, xiv-227: o momenti di paradiso! io vi aspetto
ricci, ii-69: come i grandi particolarmente o quasi tutti non credono altra vita che
né tregua con lui e che presto o io mandarò lui all'inferno od egli mandarà
, capire ed effettuar cose altissime, o perché fa grandi, almeno in apparenza
.. / quell'età d'oro, o vera o fabulosa, / io non
/ quell'età d'oro, o vera o fabulosa, / io non ti chiederò
, giamai, / né altro paradiso o altra cosa. f. pona, 4-368
una persona (e ha valore eufemistico o affettuoso). tommaseo [s.
luogo dove la propria presenza è inopportuna o sgradita. manuzzi [s. vjj
in alcun luogo ove si sia poco o niente graditi. giorgini-broglio [s. v
di denaro, la vita eterna (o cose che non si possiedono).
santi', voler essere accolti in un ambiente o occupare una posizione nonostante l'ostilità degli
vedersi fare / un saluto di spalla o arcigno viso; / ossia, piuttosto che
, che si riferisce al paradiso o alla sua raffigura zione tradizionale
, usualmente distinto in paradiso comune o d'orléans e paradiso giallo o di metz
comune o d'orléans e paradiso giallo o di metz, piccolo arbusto con rami
moravia, 22-32: nei periodi di dittatura o paradittatura il realismo langue e scompare e
paradivino, agg. che ha caratteri o connotati assimilabili a quelli di una divinità
affezione di origine infettiva, tossica o degenerativa che investe i tessuti dentari
ri spettivamente, etiologia infettiva o tossico dismetabolica).
la riem pitura per arginare o governare le acque correnti, i
le acque correnti, i pennelli o guardiani in mare. = nome
guidato da una rigorosa logica di comportamento o di pensiero; illogico, privo di
, che si ribella a una naturale o prevedibile successione di eventi, spesso risultandone
volutamente in contrasto con l'opinione corrente o con l'attesa comune, esprimendo verità
con l'attesa comune, esprimendo verità o affermazioni contrarie a essa; che dà
essa; che dà luogo a paradossi o è di per sé un paradosso (
. 3. che sostiene opinioni o proposte apparentemente assurde e comunque contrarie al
-anche: che si compiace di affermazioni o battute bizzarre, spregiudicate, anticonformistiche,
una persona, per lo più scrittore o pensatore). manzoni, v-1-335:
i processi intimi. -abbigliato o acconciato in modo stravagante o inconsueto,
-abbigliato o acconciato in modo stravagante o inconsueto, che vuole colpire l'attenzione.
paradossalità, sf. l'essere o l'apparire contrario all'opinione o all'
essere o l'apparire contrario all'opinione o all'immaginazione corrente. - anche:
di espressioni che sembrano contrarie alla verosimiglianza o all'opinione corrente. b.
contrasto, anche clamoroso, con premesse o altri fattori concomitanti che indurrebbero a immaginare
che indurrebbero a immaginare effetti, conseguenze o conclusioni opposte. -con valore attenuato:
ant. dire, fare o sostenere paradossi. speroni, 1-1-298:
[paradossèggio). ant. dire o scrivere paradossi. b. fioretti
grisostomo, il quale pare che poco o nulla si discosti da seneca e giuvenale e
forma di dire assai enfatica e spiritosa o di qualche sentimento laconico, paradossico e
trapassarla. 2. che ama o ricerca i paradossi. b. fioretti
la comune opinione, immaginazione, aspettativa o prassi, apparendo sorprendente, inatteso,
inatteso, audace, ma anche assurdo o insensato; paradossale (una decisione,
7-599: a molti paiono queste cose iperbole o paradosse, dette o per accrescere la
queste cose iperbole o paradosse, dette o per accrescere la verità o per dir
paradosse, dette o per accrescere la verità o per dir cose fuora d'oppenione.
creduti ristagni della colmata di bellavista, o purificarono e rinsaccarono tutte le altre acque
altre acque ferme e morte della valdinievole o le ridussero acqua lanfa.
coscienza nel soggetto e da una intera o parziale ripugnanza morale. -che ama
parziale ripugnanza morale. -che ama o ricerca le discussioni astruse, le interpretazioni
sieroagglutinazione che si presenti tendenzialmente negativo o nettamente positivo a seconda, rispettivamente,
degli specifici anticorpi avvenga in dosi minime o massime. -iscuria paradossa', espulsione per
seguito a ritenzione vescicale. -polso paradosso o sintomo di kussmaul: debole frequenza,
opera di aderenze che la collegano più o meno direttamente con la parete toracica e
formulata nell'ambito di un discorso etico o dottrinale, che contrasta con l'opinione
di credenze a cui si fa riferimento o con principi o conoscenze che sono o
cui si fa riferimento o con principi o conoscenze che sono o si dànno per
o con principi o conoscenze che sono o si dànno per acquisiti (e spesso
sofisma, creato per amore di eccentricità o per fare sfoggio di abilità dialettica;
farsi beffe di chi credea esser grande o di saper pur assai. varchi,
, il piacere di spargere nuova dottrina o la vanità di atterrare una opinione comune
pure questo nome ad una verità morale o scientifica che a primo aspetto fa impressione
verità quando se ne comprende il senso o se ne studia la dimostrazione. ardigò
comun parere: opera dello scrittore milanese o. landò (15121560 c.)
, tipo di riflessione, di esposizione o confronto dialettico, che si risolve in
paradosso che tu gli hai aggiunto, o che, per dir meglio, a
. 6. figur. azione o situazione o realtà di fatto almeno apparentemente
6. figur. azione o situazione o realtà di fatto almeno apparentemente assurda,
patire trova, in compenso, la letizia o almeno la pace. e. cecchi
e audace nei confronti di criteri estetici o tecnici comunemente accettati. lucini,
famosi si possono citare il paradosso idrostatico o di pascal, relativo alla pressione dei
liquidi, e il paradosso degli orologi o dei gemelli, mediante il quale viene rilevata
, attribuiti a eubulide, di eòimenide o del cretese bugiardo; e in età moderna
risulta in contrasto con risultati già noti o princìpi ritenuti inconfutabili (e ciò avviene
tacita ammissione di ipotesi non sempre fondate o sulla dimostrazione che un principio universalmente vero
l'illusione ottica che un corpo sferico o biconico vi salga spontaneamente (e il
breve narrazione di fatti e aneddoti meravigliosi o bizzarri tratti dalla natura e dalla storia
e collegante il muro perimetrale al colmareccio o al muro di spina nei tetti a
di spina nei tetti a due spioventi o i due muri perimetrali nel tetto a
a storie, fatti e aneddoti stupefacenti o bizzarri della natura e della storia,
, per lo più raccolti in sillogi o compilazioni. = deriv. da
. patol. disturbo di secrezione o di escrezione. = voce dotta,
l'elica da urti contro la banchina o altri galleggianti. dizionario di marina
per lato allo scafo delle navi a due o più eliche nella parte poppiera sulle ordinate
questa nelle manovre di attraccaggio ai moli o banchine. = comp. dall'
alla nascita, attraverso emorragie ombelicali, o in seguito sotto forma di ecchimosi,
sangue per l'azione di agenti tossici o tossinfettivi. = voce dotta, comp
abnorme dell'emoglobina, come la metemoglobina o, più raramente, la solfoemoglobina
plur. -ghi). pezzo di cuoio o gomma o diverso materiale che copriva la
). pezzo di cuoio o gomma o diverso materiale che copriva la parte frontale
frontale di una carrozza, di un calesse o di altro veicolo a trazione animale per
moderni di veicoli a traino, sagoma metallica o di plastica che svolge analoghe funzioni.
. ciò che protegge da situazioni spiacevoli o disonorevoli. arbasino, 19-180: l'
in via provvisoria (un documento o atto notarile, un accordo internazionale).
di un documento), non 'parafa o parafasi '(!).
qualche ultima sigla di maestà, di crocefissi o di santi giganteschi. = dal
alleato del fascismo, che lo difende o comunque mantiene posizioni ideologiche a esso affini
di parole storpiate dall'introduzione di sillabe o lettere inappropriate [par afasia sillabica o
o lettere inappropriate [par afasia sillabica o letterale o par agrammatismo) o di
inappropriate [par afasia sillabica o letterale o par agrammatismo) o di termini del
sillabica o letterale o par agrammatismo) o di termini del tutto diversi da quelli che
si vorrebbero usare [parafasia verbale) o invertiti nell'ordine, sicché nella forma
nella forma più acuta della malattia, o gergoafasia, il discorso risulta incomprensibile.
si pronunzia una parola per un'altra o si stroppia una parola pronunziandola. piovene
ratificato, sottoscritto per mezzo di uno o più parafi. cavour, vii-273:
cui vengono usate nel discorso parole inesatte o comunque non corrispondenti al concetto.
la sposa da diverse persone, amici o parenti, le quali cose non per-
. quelli da essa ricevuti, per donazione o eredità, dalla propria famiglia d'origine
altra condizione giuridica (come patrimonio familiare o comunione) che comporti per legge la
idrocarburi alitatici saturi, a catena lineare o ramificata, con numero di atomi di
si tratti di paraffina molle, media o dura; ha un peso specifico inferiore
qualche mio collega. -olio di paraffina o paraffina liquida: v. olio,
scoprire se l'indiziato ha fatto uso o no di un'arma da fuoco (
carbonio contenuto può essere gassoso, liquido o solido, quindi impiegabile rispettivamente come combustibile
impiegabile rispettivamente come combustibile, come carburante o lubrificante, come materiale isolante.
rivestimento superficiale di un velo di paraffina o l'impregnazione con tale sostanza.
oggetti di vario tipo con paraffina fusa o rivestirli con uno strato superficiale di essa
di certe stoffe, di tipi di carta o cartone, dell'interno dei fusti da
dei fusti da vino, ecc., o per renderne più facile e regolare la
a un trattamento di paraffinaggio; ricoperto o impregnato di paraffina (un tipo di
di paraffina (un tipo di carta o di fiammiferi). paraffinatóre,
con paraffina, per es. di fusti o filati. = nome d'azione
plur. m. -ci). relativo o analogo alla paraffina (un composto chimico
, sm. invar. paratia di acciaio o altro materiale non infiammabile impiegata
materiale non infiammabile impiegata per separare vani o locali in costruzioni industriali, fusoliere di
., dove esiste pericolo di scoppio o di propagazione di incendi, per la
istinto sessuale; forma moderata di deviazione o perversione sessuale. = voce dotta
(individuata in base alla posizione economico-sociale o professionale o all'utenza di un certo
in base alla posizione economico-sociale o professionale o all'utenza di un certo servizio,
gestioni della sicurezza sociale (trattamento pensionistico o per infortunio di lavoro e malattie professionali
. formazione di cellule sterili, filamentose o globoidali, mescolate con le cellule fertili
con le cellule fertili portatrici di spore o di gameti, in qualsiasi fruttificazione o
o di gameti, in qualsiasi fruttificazione o soro delle crittogame. -in partic.
ife sterili che stanno intramezzate agli aschi o ai basidi, prendendo parte alla costituzione
stesso; nei muschi, elemento clavato o filamentoso, sterile, che si trova
, che si trova frammisto agli anteridi o agli archegoni. tramater [
': nome che danno hedwig o wildenow a quelle specie di fili sugosi ed
un documento, un atto notarile, o un capitolo, una sezione dell'opera
testo (per lo più giuridico) o anche annotazione, chiosa, postilla (
commerci odierni. 3. svolazzo o ghirigoro che si aggiunge a una firma
lo più illeggibile che un'autorità civile o militare, un notaio, ecc.,
. panzini, iv-488: 'paraffo o paraffa ': così i grafologi hanno
. = dal fr. paraphe o parafe (nel 1390), che è
del primo medioevo, intervallo di quarta o di quinta, inteso come consonanza perfetta
parafonia2, sf. patol. indebolimento o alterazione, specialmente nel tono, della
due suoni distanti fra loro una quarta o una quinta (un intervallo, una
altro suono, un intervallo di quarta o di quinta (un singolo suono,
contenuti essenziali di una determinata opera letteraria o dottrinale, che si traduce o commenta
opera letteraria o dottrinale, che si traduce o commenta o che si cita come testo
dottrinale, che si traduce o commenta o che si cita come testo di riferimento,
, com'a dire traducendo, commentando o vero sponendo, annotando, parafrizando e
distico della sbornia l'ha egli parafrasato o l'ha male interpretato? parafrasato intanto
d'ispirazione, traendone spunti e motivi o utilizzandone formule tipiche e stilemi.
, iii-15-222: il fantoni principiava parafrasando o imitando di quelle odi epicuree che più
la chiave di tutta una storia. o come si potrebbe dire parafrasando lo stesso
il doni, che anche quando faceva poco o nulla non scuffiò pagnotta che non fosse
2. per estens. ripetere un concetto o un'affermazione, usando parole o espressioni
concetto o un'affermazione, usando parole o espressioni diverse. p. petrocchi [
questo omerico notabilissimo verso? -esposto o spiegato in forma di parafrasi, con
una lingua all'altra, lo amplifica o ne muta più o meno profondamente la
, lo amplifica o ne muta più o meno profondamente la sintassi, lo stile
.. a mostrarsi più tosto spositori o parafrizatori che traduttori. 2.
testo, per lo più scritto, o di un discorso, di un pensiero,
, di più facile comprensione, aggiunte o digressioni esplicative, circonlocuzioni che ne amplificano
spesso più ampia fascia di lettori o uditori. -in partic.: traduzione condotta
uomo, in mille parafrasi, più o meno ipocrite, le parole delserpente a èva
. libera imitazione in ambito archi- tettonico o figurativo. savinio, 267: la
4. metr. il distico o il gruppo di distici che concludono il
in forma rapsodica e con sviluppi più o meno virtuosistici, materiale melodico preesistente,
come un 'cantus firmus 'gregoriano o un corale luterano o una miscellanea di
firmus 'gregoriano o un corale luterano o una miscellanea di melodie orecchiabili tratte da
tratte da un'opera lirica molto popolare o da un'operetta. savinio, 12-184
, per lo più a livello ironico o parodico. savinio, 12-184:
proprie un testo altrui, un'idea o un concetto già noti, spesso introducendovi
. 2. figur. autore o pensatore che riduce il proprio contributo alla
'trahit auras 'volesse dire 'trarre o lanciare o aventar soffioni di fuoco '
auras 'volesse dire 'trarre o lanciare o aventar soffioni di fuoco ', ma
cocchi, 8-163: altri mali sono tumori o stagnamenti sanguigni occulti nati nelle parti interiori
... la parafrenitide nel diaframma o nelle adiacenze del cuore o nel cuore
nel diaframma o nelle adiacenze del cuore o nel cuore istesso. dizionario di sanità,
, qualche parainvidia, qualche paraca- lunnie o paraperfidia o parafròdi. = comp
parainvidia, qualche paraca- lunnie o paraperfidia o parafròdi. = comp. dall'
da un'asta metallica terminante in una o più punte di argento, oro
più punte di argento, oro o platino rivolte verso l'alto,
di rame con un terreno umido o l'acqua di un pozzo (e si
2. figur. riparo contro possibili pericoli o danni. tommaseo [s
-affermazione che vale a calmare la collera o il biasimo altrui; scusante. borgese
di prevenire lo scoppio di una lite o placare contrasti, dissapori, rivalità.
accumulatosi nei confronti di qualcuno più potente o non avvicinabile; capro espiatorio. tornasi
. disus. schermo di tela cerata o lamiera che nelle navi di un tempo
pannello mobile per lo più di metallo o legno, di forma rettangolare o ovale
di metallo o legno, di forma rettangolare o ovale e sostenuto su due o tre
rettangolare o ovale e sostenuto su due o tre piedi, spesso artisticamente decorato con
pitture, stucchi, lavori di cesello o di intaglio, arazzi, ecc.,
scorsi veniva posto di fronte al caminetto o alla stufa accesi per riparare l'ambiente
fuoco (e si chiamava parafuoco fisso o a telaietto il modello costituito da un
il modello costituito da un panno di seta o altra stoffa, spesso ricamato, teso
un paravento in foggia d'un paragatto o parafuoco che stia sopra un perno diritto.
pittura, che si apponga al cammino o su o giù, o dentro o fuori
che si apponga al cammino o su o giù, o dentro o fuori, e
al cammino o su o giù, o dentro o fuori, e fino al para
cammino o su o giù, o dentro o fuori, e fino al para fuoco
ciascuno di quei portelli la cui maggiore o minore apertura regola la combustione.
quei portelli del cenerario che si aprono o si chiudono più o meno per regolare
che si aprono o si chiudono più o meno per regolare la combustione nei fornelli
lancio dai colpi dei tiratori. o. area o corridoio d'isolamento più o
colpi dei tiratori. o. area o corridoio d'isolamento più o meno estesi
o. area o corridoio d'isolamento più o meno estesi, creati ai margini di
di terreno posta lungo una linea ferroviaria o stradale, tenuta sgombra da erbe o
o stradale, tenuta sgombra da erbe o foglie secche, per evitare che eventuali
per evitare che eventuali scintille, carboni o mozziconi accesi provochino focolai d'incendio.
provveduto ad eliminare la vegetazione mediante falciatura o diserbanti o a isolare il bosco con
eliminare la vegetazione mediante falciatura o diserbanti o a isolare il bosco con un corridoio
paragammacismo, sm. patol. alterata o mancata pronuncia del fonema ga e sua
, di cellule cromaffini { paragangliòma ipertensivo o feocromocitoma) o nervose che si manifesta
cromaffini { paragangliòma ipertensivo o feocromocitoma) o nervose che si manifesta principalmente nelle
un paravento in foggia d'un paragatto o parafuoco. = comp. dall'imp
geol. associazione di minerali formatisi contemporaneamente o quasi in un dato giacimento, grazie
ottenuta sperimentalmente attraverso mezzi chimici, fisici o biologici allo scopo di accertare la natura
di estensione e caratteristiche indefinite, adiacente o circostante a un dato punto di riferimento
essere un luogo preciso, una persona o un gruppo di cui questa fa parte
, estrazione, lignaggio associati alla nascita o alla discendenza (anche nelle espressioni a
quando noi scrivemo a'maggiori di noi o di nostro paraggio o di minore grado,
maggiori di noi o di nostro paraggio o di minore grado, noi dovemo mandarne
-in partic.: dote che il genitore o, in caso di morte di questo
maggiore doveva costituire in favore della figlia o della sorella esclusa dai diritti di successione
'dote di paraggio ', o solamente 'paraggio ', diceasi quella dote
, diceasi quella dote che il genitore o il fratello era in obbligo di dare alla
fon de roma de gran para? o. novellino, vi-106: le donne e
volgar., 75: tutte le donne o pulcelle, che fossino eziandio o no