, che venga compiuta una data azione o tenuto un determinato comportamento (spesso in
vii-183: i'non so per qual cielo o per qual fato, / o qual
cielo o per qual fato, / o qual fortuna o qual distino in terra,
qual fato, / o qual fortuna o qual distino in terra, / o per
fortuna o qual distino in terra, / o per qual stella mi fosse ordinato /
de le donne del detto ospitale, o vero de le suore, sia dipu-
doppia. i. andreini, 1-175: o giudiziosissimi persi quanto ben faceste quando formaste
le predette cose sarà fatto, stabilito o ordinato sia come se fatto fussi pe'
, ma proibire che non si paghino o esigano le lettere che vengono da fuori
, politica, economica, religiosa (o anche un rito), culturale.
scelta da parte di un'autorità superiore o elezione da parte di un corpo collegiale
li diede n'avesse uno denaio tolto o soccelato. domenichi, 2-328: una città
, 11-246: a lui... o a chi da lui sarà ordinato potrà
sé, che fu l'i d'agosto o il 31 di luglio. 20
sacro, da messa, in sacri o in sacro).
vescovi l'ordinasse. giuelaris, 13: o lutero, o calvino sono pur queste
. giuelaris, 13: o lutero, o calvino sono pur queste vostre dottrine?
od almeno sacra. -consacrare vescovo o papa. leggenda aurea volgar.,
alcuna volta per accidente di qualche guerra o peste che alcuno si ordinasse prima che
designare ufficialmente, incaricare, destinare una o più persone per un servizio, una
tenerne scritti pochi [uomini] o tenerne assai. conclusesi fussi meglio ordinarne assai
animale a un determinato uso, servizio o attività. crescenzi volgar., 9-62
qualcuno al servizio di un personaggio pubblico o comunque di una persona degna di particolari
. 23. dare come indicazione o precetto; prescrivere l'osservanza di determinate
pie che ci sono ordinate dalla chiesa o ricordate da'frati. segneri, 5-42:
medicina, un rimedio, una dieta o, anche, un modo di vita
una 'nsalata, / ovvero una cipolla, o un ramolaccio, / quand'io l'
/ quand'io l'ordino un brodo o un'orzata. fagiuoli, i-128:
costume, una festività, una ricorrenza o, anche, una cerimonia sacra,
festa, un gioco, una giostra o, anche, una lega. boccaccio
si offerse di ordinarlo al migliore, o almeno al più famoso, pasticciere di
. -con riferimento a opere letterarie o artistiche. bottari, 5-198: io
, gli ho risposto come agli altri o non gli ho risposto. r. longhi
che venga preparata, portata in tavola o, semplicemente, servita al banco,
banco, una vivanda, una bevanda o, anche, un pranzo completo.
diavola. 28. indirizzare, indurre o educare a un determinato comportamento, a
modo di vivere, a una moralità o, anche, al raggiungimento di un
, al raggiungimento di un determinato obiettivo o risultato (anche con riferimento a concetti
, al raggiungimento di un determinato scopo o fine. dante, conv.,
, destinarono quei poeti il tempo di tre o quattro ore alla rappresentazione: e ordinarono
l'uomo non può corregere in se medesimo o vero in altri, debbe sostenere pazientemente
, 'vel 'intonando più alto o più basso. -predisporre una strategia
e con lui ordino quello che a fare o a dire avesse. sercambi, 1-i-160
tutti i termini siano in ordine crescente o decrescente. -raggruppare le cifre di un
con la particella pronom. prepararsi materialmente o moralmente a una determinata situazione, occorrenza
moralmente a una determinata situazione, occorrenza o necessità. m. villani, 1-51
innanzi a sé può avere avverbi determinativi o di misura, come molto, più,
che vuol dire ordinariamente 'dar noia o impaccio '. -secondo il linguaggio comune
sulle questioni della china. -secondo o con una procedura legale o ufficiale;
-secondo o con una procedura legale o ufficiale; secondo una norma giuridica;
che li fusse fatto torto, ne seguita o poco o nissuno disordine in la republica
fatto torto, ne seguita o poco o nissuno disordine in la republica. nardi,
dico che non è espediente al principe o al regno di far fare tanta quantità di
vita organica; secondo i compiti istituzionali o inerenti alla vita dell'uomo e alla
siano atti a governare i popoli. o. rucellai, 8-16: l'ingegno ordinariamente
fagiuoli, 1-5-51: mi pare, o signore, che siate un po'malinconico?
ordinariamente. 3. in modo o in misura appena o non completamente soddisfacente
3. in modo o in misura appena o non completamente soddisfacente o sufficiente; mediocremente
in misura appena o non completamente soddisfacente o sufficiente; mediocremente. machiavelli, 1-iii-592
4. ant. con un corriere o con una corsa ordinaria (v.
, si pratica, accade, si verifica o è usato frequentemente o abitualmente, con
, si verifica o è usato frequentemente o abitualmente, con scadenze regolari o in
frequentemente o abitualmente, con scadenze regolari o in modo stabile e continuo; che
adottato, fissato, assunto, riconosciuto o accettato normalmente, nella maggior parte dei
e non sai se sei in cielo o in terra. misasi, 4-31: l'
quante altre eran capitate ai suoi amici o aveva letto nei libri. pirandello,
assemblea ordinaria: quella di una società o di un ente che si riunisce almeno una
su altre questioni che incidono sulla struttura o sulla stessa esistenza dell'organizzazione).
civile, 2363: l'assemblea è ordinaria o straordinaria. -dir. e
a chi, come genitore, tutore o amministratore di un ente, amministra un
correnti, di non grande rilevanza giuridica o amministrativa (per lo più nell'espressione
condizione di ciò che ha scarso valore o importanza, e suscita scarso interesse,
importanza, e suscita scarso interesse, o di chi non ha nulla di singolare e
i contratti con i quali si concedono o si acquistano diritti personali di godimento,
che viene corrisposto, elargito, devoluto o ricavato normalmente, corrente- mente, con
bisticci, 3-45: a ognuno suo parente o congiunto volle mai dare istato o signoria
parente o congiunto volle mai dare istato o signoria ignuna, se non uffici a
, 2-1-349: e piaciuto a dio, o è così il circulo ordinario del mondo
in luoghi bassi vallivi, con tre o quattro ova. il suo canto ordinario è
comune psicologia della maggior parte degli uomini o nei limiti e nei difetti più diffusi
difetti più diffusi; che è atteggiamento o sentimento abituale di una persona.
secondo orari regolari e itinerari, fermate o scali prestabiliti e con tariffe prefissate (
una prestazione limitata a un tempo determinato o per un acquisto (un abbonamento per
per ricevere giornali, ecc.) o acquistato con la corresponsione di una tariffa
provvisto di un tale tipo di abbonamento o di biglietto. -per estens. che
è di un tipo, di una specie o di un genere molto diffuso, conosciuto
un genere molto diffuso, conosciuto ovunque o in vaste zone (una pianta,
. -che ha una grande (o maggiore rispetto ad altro) diffusione o
o maggiore rispetto ad altro) diffusione o divulgazione (un testo, una lezione
un'ora in cui si deve svolgere o compiere qualcosa, o ciò che si deve
si deve svolgere o compiere qualcosa, o ciò che si deve compiere o svolgere
, o ciò che si deve compiere o svolgere, o solitamente si compie o
che si deve compiere o svolgere, o solitamente si compie o si svolge,
compiere o svolgere, o solitamente si compie o si svolge, entro un certo tempo
entro un certo tempo, una certa ora o una data). -anche: dedicato
si tiene alla fine di un anno o di un corso scolastico. ojetti,
8. che si riferisce al livello o alla portata normale, consueta di un
si bagnano sedendo sul pavimento del bagno o poco più alto. 9.
9. che è abitualmente consultato o utilizzato per un servizio, per una
-che si comporta in un dato modo o svolge una particolare attività o frequenta un
dato modo o svolge una particolare attività o frequenta un luogo abitualmente. - anche
: che si riferisce a tale dimensione o quantità media. p. cattaneo,
quella nella quale le pietre riquadrate, o vero le mezzane o più presto le molto
pietre riquadrate, o vero le mezzane o più presto le molto grandi, si
. 11. investito di un'autorità o di un potere limitato. m
; che è di qualità andante, scadente o meno pregiata rispetto ad altro; che
porticciuola da camere, fatta di ferro o di diamanti. b. corsini, 18-39
e pellegrine / merci ei racchiuda, o se ordinarie e vili. magalotti,
negativa, con riferimento alla qualità scadente o alla confezione poco accurata, sia una
: s'allor mi fosser venuti otto o diece forestieri a casa, oltre un
a far alcun verso più e men grave o più e meno acuto di quello che
13. che non ha nulla di singolare o di particolare; che non esce dalla
, privo di doti pratiche, intellettuali o morali spiccate (una persona).
: che possiede doti pratiche, intellettuali o morali particolarmente spiccate. giuglaris,
-che è proprio, che si riferisce o che rivela grossolanità, rozzezza, volgarità
mediocrità, mancanza di doti particolarmente spiccate o, anche, umiltà o appartenenza a una
particolarmente spiccate o, anche, umiltà o appartenenza a una condizione sociale modesta (
subire personalmente le conseguenze di un'azione o di un discorso. gioberti, i-276
, n. 8. -dal cattivo o mal pagatore, 0 aceto 0 cercone'.
. punizione. iacopone, 1-30-96: o avare, fatt'ài onferno, / mentre
di cui viene munito ciascun alunno o studente di scuola elementare o superiore,
ciascun alunno o studente di scuola elementare o superiore, sul quale vengono riportati
dell'anno scolastico (determinati da scrutini o esami), il numero delle assenze
più mediante un punteggio) delle prestazioni o delle capacità di una persona appartenente a
categoria, della qualità, della validità o dell'efficienza di un oggetto o di un
validità o dell'efficienza di un oggetto o di un elemento inserito in una certa
, la sua appartenenza a una congregazione o a un'associazione (in partic.
cedola, scheda stampata che, compilata o completata nelle parti richieste, assume valore
, colorazione rosata, argentata, giallastra o bruna, e dimensioni che possono variare
. magalotti, 9-2-106: appena uscito o per dir meglio scacciato di paggeria dove
, invece di dire 'luogo 'o 'piaggia volta a mezzogiorno ', dicono
vece di dire 'volta a tramontana 'o 'a settentrione ', dicono '
settentrione ', dicono 'a bacio 'o 'a paggino ', che è
servitore addetto al servizio di un signore o di una dama, con particolare distinzione
medioevale... un paggio, o un trovatore, le si faceva incontro e
arme i giovanetti subito che escon di paggi o della scuola. m. adriani,
, 11-81: ciascuno di loro avea uno o due paggetti, e tali più secondo
toxisiov 'giovi netto 'o dal lat. popol. * pagicus,
i fiorentini dicono 'bacìo'. nome del sito o piaggia volta a tramontana.
di questi luoghi qui vicini sette o otto naviletti, che si domandono 'pagheis
. pagliétta, sf. piccola paga o emolumento (con partic. riferimento al
di un foglio di carta isolato o facente parte di un tac
ne avrebbe un idillio sublime di gessner o una pagina non indegna di klop- stock
cioè degno di lui: una pagina o un verso, la forma d'una mano
un verso, la forma d'una mano o il suono d'una voce.
queste pagine al conte di a. o al duca di b. o al
a. o al duca di b. o al principe di f...
che si stampa. -pagina pari o falsa pagina: quella che costituisce il
un numero pari). -pagina impari o dispari o bella pagina: quella che
pari). -pagina impari o dispari o bella pagina: quella che costituisce il
ciascuno dei lati di una foglia. o. targioni tozzetti, i-224: le foglie
: dovevo frequentare la scuola anziché leggicchiare o scribacchiare qualche paginùccia nello studio dello zio
progressivamente (le pagine di un libro o di un manoscritto). monti
per lo più a un servizio illustrato o a una grande fotografia. moravia
animali, per rinforzare impasti di terra o d'argilla, per formare lo strame
, 30: d'ogne soma di pallia o di stoppione o di felce, j
d'ogne soma di pallia o di stoppione o di felce, j denaio. boccaccio
senza strepito corrono a coricarsi sulla paglia o sur un sudicio materasso. carducci,
3. figur. a indicare estrema leggerezza o, anche, scarsa importanza, scarsa
. baldelli, 3-93: a voi, o re, questi son danari e a
: ella non cura s'i'ho gioi'o ene, / men eh'una paglia
, privo di energia e di volontà o che, pur non contando realmente nulla
. figur. parte peggiore, aspetto inutile o negativo. landino, 250:
si serve condita con sugo di pomodoro o di carne). 13. stor
sospetto, sapendo di essere in colpa o di avere qualche difetto. mazzini,
non grano: recare fatiche senza guadagni o vantaggi adeguati. lalli, 2-3-80:
alle tentazioni che derivano dall'essere insieme o vicine due persone di sesso diverso.
-mangiarsi l'erba e la paglia sotto o di sotto: sperperare tutto ciò che
di scarsa importanza e di poco peso o effetto (per lo più in proposizioni
:... un giorno o l'altro finirà sulla paglia. bacchelli
non ha. proverbi toscani, 311: o di paglia o di fieno,
, 311: o di paglia o di fieno, purché il corpo sia pieno
189: per san pietro... o paglia o fieno. -poca favilla
per san pietro... o paglia o fieno. -poca favilla accende molta
e da loro qualche cosa di pagliaccia o pula al piede. = voce
l'arena e tutte le esibizioni pagliaccesche o ginnastiche che vi hanno luogo.
scoppiata -per esempio, in etiopia o in spagna -allora sembrava un 'nonsense
: capitava anche che cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna.
anche che cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna. 4.
alfonso ii d'este, 175: pagliaccia o pagliaccio: saccone pieno di paglia per
comica, inserita in un'esibizione scenica o di circo. de amicis, x-204
2. per estens. azione o comportamento caratterizzato da un vuoto e grottesco
e mazzarini, per uno come me o come pulino, a cui non importa più
alfonso ii d'este, 175: pagliaccia o pagliaccio: saccone pieno di paglia per
subito del costo di que'letti, o piuttosto pagliacci, che i poveri marchigiani
farle [le propaggini] di febbraio o di marzo, quando la vite è intenerita
... e dar loro loppa o pagliaccio. 3. stuoia di
. 3. stuoia di paglia o di tela grezza. milizia, viii-302
pagliacci, beati loro! fuor della filologia o dei manifestini non ci capiscon niente.
cambiate affatto, mica sono un pagliaccio o un rinnegato! -come epiteto ingiurioso
, in modo da suscitare l'ilarità o da attirare l'attenzione, mettersi in
, sf. capanna costruita di paglia o ricoperta da un tetto di paglia o
o ricoperta da un tetto di paglia o di canniccio. - anche: pagliaio,
bestie dalla inclemenza delle stagioni sotto graticci o pagliaie e nelle grotte. =
a volte ricoprendolo sulla sommità con frasche o canniccio per ripararlo dalla pioggia.
fieno, di grano, di strame o di altri foraggi. - anche: bica
altro fieno. -cumulo di paglia o di strame ammucchiato per terra, sul
e facto fare tanti pagliai di paglia o d'altri strami, quanti sono e'
una semplice tettoia, da un porticato o, anche, da un locale chiuso (
: dormendo la notte sul nudo terreno o in qualche pagliaio abbandonato pel rigore dell'
(pagliaiòlo), sm. chi lavora o commercia la paglia. -in partic.
mercanzia, 28: maniscalchi, osti o pagliaiuoli. g. m. cecchi,
forestieri, e le case a settimane o sieno pagliaiuoli per lo stallaggio delle bestie
per lo più nell'espressione cocchin o cochin pagliardo: v. anche cochino)
pagliarèlla, sf. stuoia di paglia intrecciata o di canniccio retta su pali di legno
di canniccio retta su pali di legno o su strutture metalliche che serve da riparo
letter. costruito, edificato con paglia o, anche, con frasche, cannicci
capite. -con riferimento al nido o, in genere, al ricovero di
guadagnoli, 1-ii-113: un cappel pagliato o nero. c. arri
col pileo in mano, i guanti più o meno pagliati. 2
lavorata (un abito). o. rucellai, 5-18: avea veste di
come pacciamatura, per farvi asciugare o seccare la frutta, ecc.).
di campagna, in capanne e baracche o, anche, come giaciglio per i
da un telaio di legno, più o meno rilevato, con una sottile imbottitura
. gorani, xviii-3-556: ai nobili o civili un letto consistente in un pagliariccio
cicognani, 3-28: ci era stato cinque o sei mesi, qualche ora al giorno
conoscevano tutti per il grande 'paglietta 'o avvocato dei preti e dei poveri.
, pulire, levigare oggetti di alluminio o utensili di cucina, per lucidare i
d'oro velato a volta a volta o ravvivato da un tenue e vivido velo e
abito nero con parrucca tonda, cappottino o pagliettino in gola i professori.
marin. stuoia confezionata con cavetti nuovi o usati ritorti e intrecciati fra loro,
manovra e per impedire che si taglino o si consumino. moretti, i-369:
paiuòlla), sf. piccolo stelo o frammento di paglia; pagliuzza, festuca
croce, iii-53: occorrono certe furfure o paiole che seguono la erosione della sola
quantità di merce che può essere contenuta o raccolta in un pagliolo. gugliemotti,
. insieme di tavole di legno o di lamiere di ferro, per lo
la vincenza, giovenecta de xiii anni o circa, de prima pangliolatura. =
1-135: il biscotto lo dà il pagliolèro o lo scri- vanello. vocabolario nautico [
(ed e costituito da tavole di legno o, anche, da lamiere amovibili)
pavimentazione. -anche: strato di tavole o di stuoie utilizzato nelle operazioni di stivaggio
fine di tenere separate le diverse merci o di mantenerle asciutte. balbi,
-pagliolo del chirurgo, dei cerusici o dei malati: tavolato posto sotto il
'pagliuolo de'malati spazio tra i due ponti o sul falso ponte, riservato ai malati
falso ponte. -pagliolo di poppa o di prua: vano coperto usato nelle
. v.]: 'pagliuolo ai poppa o di prua ': ripostigli coperti a
': ripostigli coperti a modo di cassero o di castello di prua, usati per
, usati per collocarvi le robe dei marinai o altri effetti, nelle scialuppe e nelle
; si fanno di due sorti, o di tavoloni over di pietra: va
dormono sempre sul sofà ovvero paglione, o in terra. 3. paglia trita
si cuopra [il letamaio] con tavole o doppio paglione. 4.
. 4. mucchio di paglia o di steli secchi. savi, 1-556
pagliards ', quindi palione appelarti dèi o paiuolo di vitupero. 6. locuz
pagliosità, sf. il presentare un'abbondanza o un eccesso di paglia (un raccolto
eccesso di paglia (un raccolto di grano o di altri cereali).
. 2. processo necrotico parziale o totale a carico delle pine del pino
necatrix, può manifestarsi nel periodo primaverile o autunnale (ed è particolarmente diffuso nelle
di paglia (un raccolto di grano o di altri cereali). salvini,
conti, 1-295: amava raccogliere nei campi o sugli steli pagliosi dei canneti..
quando tutte insieme si riducono nei porti o sopra il lito, è segno di
19-122: sulla barba e sui capelli o pagliuche o immondizie. giuliani, i-435:
sulla barba e sui capelli o pagliuche o immondizie. giuliani, i-435: non
perché non ne sfugga la gomena o catena. fincati dice 'pa
3. bot. palea. o. tarsioni pozzetti, i-318: paleaceo [
ricettacolo]... con palee o pagliucole o squame. = dimin.
... con palee o pagliucole o squame. = dimin. di pagliuca
letter. costruito, edificato con paglie o con frasche. imperiali, 4-577
barbaro, 187: il secondo pagménto o imposta sia un telaro dalla parte di
. casti, i-1-306: incontrò bifolco o pecoraio, / comprossi un po'di cacio
pecoraio, / comprossi un po'di cacio o una pagnotta. manzoni, fermo e
di umiliante sottomissione a un'attività o a un lavoro che dia il minimo necessario
concessa per tacitare pressanti richieste e rivendicazioni o per guadagnarsi la complicità di qualcuno.
pagnotte a tradimento: vivere sul lavoro o sulla disponibilità finanziaria altrui. p.
servon a pagnotta. -stare per o sulla pagnotta: lavorare mirando unicamente all'
modo. nievo, 9-25: o che cuore / pien d'amore! /
che cuore / pien d'amore! / o che fiore di candore! / che
m. -ghi). che si trova o crede di trovarsi in una condizione di
-in relazione con un compì, o con una prop. subord. che
fedi / onde un'anima è paga o irrequieta. soffici, v-1-348: il cuore
. -con riferimento alla natura personificata o animata. bandello, ii-1102:
spinge / dove aperto si scorge il seno o 'l grembo. fogazzaro, 5-459:
1-viii-200: deh se cortese / fosti, o giove, a'miei voti, e
dànno all'occhio quell'ali di legno o di bronzo di quel puttino..
-in relazione con una prop. finale implicita o esplicita: non essere sufficiente, non
stessa stirpe e costituito da diversi villaggi o borghi. - per estens.: cantone
xviii-5- 591: i soli nobili o capi de'paghi godevano della proprietà de'
. balzelli, 5-2-76: quella contrada o pago. campanella, 1004: ragazzi
del culto induista e del buddismo indiano o indocinese e, più in partic.
cinese e giapponese, costruite di muratura o di legno (in giappone),
), presentano pianta quadrata, esagonale o ottagonale, sono caratterizzate da un numero
e persino tredici) di piani o tetti spioventi con cavi verso
.; qualun que edificio o chiosco che rammenti i modelli orientali
.): che ha forme o aspetto tali da ricordare gli edifici
tutti traforati come tombe di famiglia o pagode di stazioni balneari.
stazioni balneari. -copricapo o acconciatura che presenta una conformazione verticale molto
delle campanelle del pagode udito di notte o di sera dopo la cena stando in letto
orientale. -per estens.: idoletto o figurina per lo più di porcellana,
mobile, che, di origine cinese o indiana, fu assai di moda in
gemelli cateti, 1-iii-197: i ragià o regoli gentili ne'loro stati fan battere
verso l'alto propri delle pagode cinesi o giapponesi. marinetti, 2-iii-9:
. bossi, 202: lardite o 'pietra di lardo ': steatite,
pietra di color verde in vari gradi o rosso-carneo, alcune volte gialla o giallobruna;
vari gradi o rosso-carneo, alcune volte gialla o giallobruna; untuosa al tatto. questa
(pagrus pagrus), con dorso rosso o rosa, fianchi argentei, lungo sino
= voce dotta, lat. pager o pagrus (passato nel linguaggio scient.
l'ultimo segmento e mimetizzandosi con spugne o attinie; fra i generi più diffusi
eupagurus bernhardus, detto anche paguro bernardo o bernardo l'eremita. g.
di meraviglia, non priva di ironia o disprezzo. menzini, 5-289: pah
(e comprende essenzialmente il pahari orientale o naipali, il pahari centrale o kumaoni,
orientale o naipali, il pahari centrale o kumaoni, e il pahari occidentale o
o kumaoni, e il pahari occidentale o iunsari). = dal sanscrito pahari
paiarina, la lubiana, la canevazza, o lombarda, o vercellese. = voce
lubiana, la canevazza, o lombarda, o vercellese. = voce di area sett
a paia, paglia, per il colore o per la trama). paiarizzo,
= forse da un lat. * pagidire o * paidire (r. e. w
372: si trova un giovanottino di sedici o diciassette anni con certi. baffetti che
alla tesa del cappello, avevano poco o niente della paina pretensiosità che tradisce l'uomo
, con una connotazione che ne indica o ne sottolinea la stretta connessione (anche
sottolinea la stretta connessione (anche tecnica o strumentale); coppia. s
che sono per natura sempre due, o il cui funzionamento, uso, sfruttamento,
degni farmi grazia di farmi avere otto o diece para di guanti profumati da genoa
]: dicesi 'paio vago 'o 'vagante 'quel paio di nervi che
e con un paro di molli, o altro modo, in urina, o acqua
, o altro modo, in urina, o acqua fresca comune dentro ogni cosa versate
4. disus. complesso di parti o oggetti o pezzi che concorrono a formare
. disus. complesso di parti o oggetti o pezzi che concorrono a formare un tutto
pittura paia più presto un tappeto colorito o un paro di carte da giocare che
lo più con riferimento a relazioni temporali o spaziali). avisi del giapone,
anidino molti palombi è necessario mettercene cinque o sei para de gioveni. a. f
il misero cocco non sapeva se dormiva o no, tutto stordito diceva tra sé:
sì grande come quello de l'orizzonte o quello del mezzo cielo, lo quale
di minuti insetti a paio a paio / o a sette a sette ogni maniera venne
: essere straordinariamente simili, presentare caratteri o natura comune (anche con valore spreg
aggiustato. -fare, formare il o un paio; fare lo stesso paio:
paio: costituire una coppia molto affiatata o, anche, molto simile per determinati
simile a lui, condividerne (volontariamente o no) la natura, le idee
, le idee, gli atteggiamenti, o anche gli aspetti negativi, riprovevoli.
disus. fascio composto da più decine o dozzine di fili d'ordito, avvolti
, 27-69-15: s'ordischino paiole cinquantadua o si mettino in telaio quarti diciassette in
per poter ben rimestare con la mestola o la spatola la roba sul fuoco. viani
trasporto delle scorie provenienti dall'altoforno o dal convertitore. 3. ant.
chi fabbrica, ripara, vende paioli o, in genere, recipienti o caldaie
vende paioli o, in genere, recipienti o caldaie di rame. ghirardacci,
che si pone in un paiolo, o, in partic., che sta cuocendo
, in partic., che sta cuocendo o si è cotta in un paiolo.
: quantità di roba che si cuoce o che entra in un paiuolo. tommaseo
cibo che vi è contenuta, vi cuoce o vi è stata cotta.
. cappello a cencio da uomo, o di feltro; dalla forma. =
paruòlo), sm. recipiente di rame o talora di terra, largo e profondo
cuocervi cibi (tradizionalmente la polenta) o, anche, per bollirvi l'acqua
anche, per bollirvi l'acqua o effettuarvi determinate cotture. cavalca, 20-554
mettealo [l'uncino] nel laveggio o paiolo o pentola; e ciò che l'
l'uncino] nel laveggio o paiolo o pentola; e ciò che l'uncino pigliava
pentola ': detto di chi brontola o borbotta. silone, 4-240: vicino al
. 2. quantità di cibo o di un determinato materiale che è contenuta
determinato materiale che è contenuta, cuoce o è stata cotta in tale recipiente;
1'disegno di cuocere / una tegghia o un paiuol di musera- gnoli. buonarroti
piglia piglia 'l pu- leggio, / o tu t'aspetta da questa 'mpannata / un
d'assedio, piattaforma costituita da travi o tavolato di legno sulla quale si disponeva
pezzo si discopre, quando il suo letto o paiuolo fosse orizzontale, ma facendo più
. locuz. alegare il paiolo in capo o col paiolo in capo: negare clamorosamente
dice al paiolo che non la tinga o di farsi in là; il paiolo tinge
riferimento a chi riprende in altri vizi o difetti di cui è lui stesso macchiato in
26: d'ogne due paioletti, o vero caldarette piccole j denaio. testi volgari
diminuzione della superfìcie velica e velocità minima o presso che nulla). ulloa
seconda guerra mondiale, si rivolgevano familiarmente o scherzosamente ad abitanti delle zone occupate,
chiamati nell'italia meridionale 'paisà 'o 'paesani ': vocativo adoperato dapprima
caratteristico del pakistan; che è nativo o risiede in pakistan (una persona)
recante a un'estremità una parte piatta o leggermente concava per lo più ai ferro
più ai ferro, atto allo spostamento o al carico di materiali incoerenti (terre
: badile. - pala da forno o del fornaio: attrezzo di legno,
allungato, usato dai panificatori per infornare o sfornare il pane. s
sfondo dorato) sempre allusiva, più o meno direttamente, al pane, al
direttamente, al pane, al grano o alla farina, lo pseudonimo assunto dall'
per lo più da un emistichio dantesco o petrarchesco. -per estens. mestola.
del binario. -tecn. pala caricatrice o meccanica (anche semplicemente pala) '
una variazione della quantità di moto, o del momento della quantità di moto, di
del fluido sulla superficie stessa, una forza o una coppia, che rappresentano l'effetto
per generare un moto alternativo rettilineo o angolare. zonca, 16: ritorniamo
viene a spingere la galea innanti, più o manco secondo la forza con che il
parti espanse di un mulino a vento o di un'analoga apparecchiatura che sfrutti l'
. -parte dell'elica di nave o di aeromobile (o, per estens
dell'elica di nave o di aeromobile (o, per estens., di un
. paletta delle corna dei cervidi. o. pitt. pittura su tavola o tela
o. pitt. pittura su tavola o tela sistemata su un altare o,
tavola o tela sistemata su un altare o, in origine, sulla parete retrostante
qualcuno che, per incapacità, negligenza o distrazione, non riesce a condurlo a
proverbio che si dice di chi è rovinato o in sul rovinare ed anche di chi
. nelle espressioni fare pala di qualcuno o di qualcosa: metterlo in mostra,
ha, talvolta, una connotazione iron. o scherz.). - da paladina'
proprio, si riferisce ai paladini o a un paladino (e può avere
montavano. lamenti storici, iii-385: o mia baroni, o gentil ciptadini,
storici, iii-385: o mia baroni, o gentil ciptadini, / poco onor fate
e coraggio, ardire in battaglia, o anche portamento, aspetto nobile e solenne,
el libro noma. -rappresentazione iconografica o simulacro che riproduce uno dei dodici baroni
un'ideologia, di una teoria, o anche di un partito politico, di
. 6. prov. non avere o non creare tanti paladini da farne oste
numero esiguo, non valgono a ottenere o conseguire quanto può soltanto una massa consistente
sf. struttura di pali di legno (o, in tempi più recenti,
la violenza di acque (soprattutto lacustri o portuali), di rafforzare argini,
. 2. fascio di pali o insieme di fasci di pali di consistenza
di fondazione su cui poggia una struttura o una costruzione di mole rilevante (i
sistema è preferito in presenza d'acqua o per notevoli profondità, sino anche a
palafitte da farsi per fondamenti in fiumi o in pantani sopravanza ogni altro albero.
far muri a calcina su'pali, o senza, o di far palafitte reali.
calcina su'pali, o senza, o di far palafitte reali. baldinucci, 116
. 3. ognuno dei pali o insieme di pali di legno 0 di
0 di altro materiale, infìssi nel terreno o, più frequentemente, in un fondale
qualche villino con scivoli a cavatu- raccioli o palafitte di due longarine. moravia, 14-177
con il pavimento (che risulta più o meno sopraelevato sul piano di campagna)
difendersi dal pericolo di frequenti inondazioni periodiche o dall'assalto dei nemici o degli animali
inondazioni periodiche o dall'assalto dei nemici o degli animali feroci. -anche, per
(intese sia come struttura di riparo o di rinforzo, sia come elemento di
(a scopo di riparo, sostegno o fondamento). baldinucci, 116
di travi d'alno, d'olivo o di quercia abbrustolati, conficcandoli bene con
per lo più abitualmente, in capanne o in villaggi costruiti su palafitte; abitatore
ant. che è usato per trasporto o per viaggio e non per la guerra o
o per viaggio e non per la guerra o la corsa (un animale).
governava e aveva cura di un palafreno o, in genere, di un cavallo da
essi. -valletto con funzioni di staffiere o di lacchè che accompagnava a piedi o
o di lacchè che accompagnava a piedi o a cavallo una carrozza (o,
piedi o a cavallo una carrozza (o, talvolta, vi montava sopra, collocandosi
collocandosi a cassetta a fianco del cocchiere o posteriormente). redi,
papa) seduto su un apposito seggio o adagiato su una lettiga. m.
, impiegato dai cavalieri medievali per viaggio o nel corso di parate. - per
-cavallo da battaglia, da giostra o da caccia. novelle adespote, vi-385
(di origine gallica), con influsso o accostamento secondario a freno] cfr.
i-intr. (11v- 19): o quanti gran palagi, quante belle case,
porte. -seguito dal nome dell'edifìcio o della famiglia che lo possiede o a
edifìcio o della famiglia che lo possiede o a cui è appartenuto. testi fiorentini
zamorino che è nel mezzo d'una cerchia o corte grandissima. g. grimani,
cavalca, 20-70: beato è, o signore iddio, quegli lo quale tu
persone di ceto elevato che vi abitano o, anche, il re, l'imperatore
t'alletti il vicino palagio, / o pellegrino. -con significato osceno:
intorno al palagio della ve o pubblico (anche solo palagio): quello
quello in cui avevano sede la signoria o le magistrature più importanti di un comune
le magistrature più importanti di un comune o di uno stato. boccaccio, dee
popolo. -palagio civile e criminale o di ragione (anche solo palagio)
palagio. chiose cagliaritane, 127: o insensata cura, chi dietro a contendere
cima di volterra aveva / un palagiòtto o vero un torrione. = dimin
; costituisce la maggior parte dei tufi o brecce palagonitiche sottomarine o subglaciali.
parte dei tufi o brecce palagonitiche sottomarine o subglaciali. lessona, suppl.
una vera specie minerale. è bruna o giallastra o quasi nera; la polvere
vera specie minerale. è bruna o giallastra o quasi nera; la polvere ne è
per uso di selve che per farne polloneti o, come altri dicono, palaie o
o, come altri dicono, palaie o vernacchiaie. 2. mucchio di
, caratterizzata dall'abitudine di forare canne o pali per deporvi le uova.
. salvini, 41-171: la palaia o cannaiola, perché con un certo
e a sfrondarli. -chi vende canne o pali per sostenere le piante di vite
tirando ne'corpi per cacciarsi al fondo o nelle palamènta e nella corsia per romperle.
(v. palamedea), personaggio più o meno comico del teatro dei burattini,
stato favorito da un incrocio con palandrana o con paludamento. palamina, sf.
, fra le quali la sarda sarda o pelamys sarda, con due pinne
medi- terraneo, e la katsuwonus pelamys o scomber pelamys, molto rara.
che ho trovati non aver tal vescica o nuotatoio sono la lampreda...,
xapu <; -ó8o <; o 7rqxanl <; -18o <;, di
di giorno, la palamitara di giorno o di notte. = deriv.
cala corfù non era prudente calare tramagli o palamiti per causa del fondo ronchioso.
pollanca), sf. gran palo o trave lunga e robusta. -in partic.
. baldinucci, 116: lavoro o opera di palanche... suole esser
villaggi, paesi, città da assalti o scorrerie improvvise. -con sineddoche: il
il castello istesso è d'una palanca o palificata di travi inviminati e incrostati
palanche sono un recinto di siepe o di palificata con un fosso avanti o torre
o di palificata con un fosso avanti o torre o casa antica barrata o una
di palificata con un fosso avanti o torre o casa antica barrata o una gabbia innalzata
avanti o torre o casa antica barrata o una gabbia innalzata sopra pilastri di legno o
o una gabbia innalzata sopra pilastri di legno o pareti di travi insieme incastrate ed impiastricciate
travi insieme incastrate ed impiastricciate di terra o cosa altra simile per alloggio di guardie ed
3. marin. ciascuna delle tavole o dei rulli, unti di sego,
sotto il fondo della barca in costruzione o sulla spiaggia per far scorrere le imbarcazioni
per far scorrere le imbarcazioni nel vararle o nel rientrarle. sanudo, liv-219:
un padrone di nave palanche, vasi o argani per tirarla o vararla, se
nave palanche, vasi o argani per tirarla o vararla, se nel servirsene si rompessero
vararla, se nel servirsene si rompessero o si guastassero, non è tenuto ad
torlo di un'imbarcazione e la terra o fra due imbarcazioni. guglielmotti, 608
, sf. popol. moneta da uno o da due soldi in liguria, in
lei a firenze non li trova; o, se li trova, per meno di
.. tutte e due pregano dio o la palanca, coi piedi per poterne dispensare
bucata. -non valere una palanca bucata o greca: non valere nulla o assai
bucata o greca: non valere nulla o assai poco. p. petrocchi [
e del l'altra cinque o sei mesi. = var.
marin. azionare i paranchi per imbarcare o sbarcare merci. tommaseo [s.
'palancare': servirsi di palanchi per imbarcare o sbarcare alcun collo. -gettare le
-gettare le palanche per lo sbarco o per il trasbordo. guglielmotti,
sm. nelle antiche fortificazioni, recinzione o sbarramento costituito per lo più di tronchi
tra loro, si dilettano di fare torre o altra magione di pietre molto forte,
cittadi: e fannovi fossi, palancati o mura e merli e ponti levatoi e
2. per estens. recinzione di pali o assi costruita per lo più all'aperto
assi costruita per lo più all'aperto o all'interno di stalle, di scuderie
la custodia e il riparo di animali o, eccezionalmente, per concentrarvi persone in
un prato, / d'amore canti, o saltimpalo. linati, 20-58: lungo
erano tirate su siepi di filo spinato o palancati a chiudere coltivi, pascoli o
o palancati a chiudere coltivi, pascoli o vigneti. -recinto predisposto per lo
, dove la traversia del vento di terra o rena el porto riempie. allora per
': gran palancato di tavole, coperto o di tela o di tegoli, che
di tavole, coperto o di tela o di tegoli, che suol rizzarsi presso al
dell'albero di trinchetto affinché siano tese o lente. vocabolario nautico [s.
arbore del trinchetto, accioché stiano tese o lente secondo le occorrenze. ibidem [
portatori con una pertica appoggiata sulla spalla o adagiata sul dorso di cammelli e di
che si chiamano palanchini, da due o quattro uomini schiavi. p. della valle
formate in varie guise, da coricarvisi o sedervi)... addobbato di
, sf. dial. siepe di canne o piante vive intorno a un orto
piante vive intorno a un orto o a una casa. pea,
falconi, 1-9: bisogna caricare la piatta o altro vas- sello con un palanco
fatta eguale, acciò che i palanchi o curii, che si mettono sotto il letto
: 'palancola ': è un tavolone o pancone, anche una trave spianata di
, posta a traverso di una gora o di altro simile canale d'acqua per
è chi li tura e'poderi interi o con mura o con palancole. 2
tura e'poderi interi o con mura o con palancole. 2. piattaforma di
utilizzate per impedire il passaggio dell'acqua o per contenere terre incoerenti. 4.
, per lo più di seta o di cammellotto, portata in seguito
levante, per il trasporto di cavalli o di merci varie. c.
e largo, in partic. mantello o cappotto, privo di garbo (e
... è quel pannello o 'pelletica 'che separa i polmoni dagli
piante di ulivo] con una canna o paletto sottile per mantenerle diritte. ricciarelli
vigna. 2. rinforzare con pali o travi. crescerai volgar., 1-11
: 'palastre ': chiazze di color ramoso o terreo che vengono per la faccia talvolta
2. l'azione utile di un remo o dell'intero palamento dal momento in cui
-palata falsa: quella effettuata immergendo troppo o poco in acqua il remo. dizionario
': del vogatore che tuffa troppo o troppo poco il remo. -colpo
da ciascuna delle traverse di una ruota o delle ali dell'elica di un piroscafo,
dal giro di ogni traversa nella ruota o di ogni ala nell'elice dei piroscafi.
, colpo di remo di ogni vogatore o, anche, razione combinata di tutto l'
... rappresentano fare una palata o pignone da s. lorenzino segnata. zuliani
di due parti: il palatinato propriamente detto o basso palatinato o palatinato inferiore o palatinato
il palatinato propriamente detto o basso palatinato o palatinato inferiore o palatinato renano, lungo
detto o basso palatinato o palatinato inferiore o palatinato renano, lungo il reno (
, più a oriente, valto palatinato o palatinato superiore che aveva per capitale amberg
. che è addetto al palazzo imperiale o reale; che vi svolge determinati incarichi
reale; che vi svolge determinati incarichi o attività; che vi risiede; che
risiede; che fa parte della corte o della famiglia imperiale o reale (con
parte della corte o della famiglia imperiale o reale (con partic. riferimento ai principi
(anche nell'espressione l'elettore palatino o il palatino, sm.).
. che gode di privilegi imperiali, reali o del sovrano (un'associazione).
sovrano (un'associazione). -accademia o società palatina di milano: società editrice
sacra famiglia). 3. posseduto o appartenuto a una biblioteca che si fregia
modena,... il regio o imperiale o nazionale di parigi...
... il regio o imperiale o nazionale di parigi..., il
ai suoi uffici; che vi risiede o che lo frequenta assiduamente. -guardia palatina
. zani, 16: il vajiuoda o palatino smolensko indi porrossi a riverire gli
schiavi che quei * palatini '(o * voievoda ') spesso mettevano come poste
pilastri del palato. -arteria palatina ascendente o inferiore: quella che prende origine dall'
gli archi palatini. -arteria palatina discendente o superiore'. quella che trae origine dall'
tonsilla palatina e la faringe. -canale o condotto palatino accessorio: ciascuno dei canalicoli
dell'osso palatino dal canale palatino posteriore o dalla fossa pterigomascellare alla parte mediale dell'
apofisi piramidale dell'osso. -canale o condotto palatino anteriore e posteriore: canale
e posteriore: canale nasopalatino. -canale o condotto palatino posteriore o discendente: quello
nasopalatino. -canale o condotto palatino posteriore o discendente: quello verticale formato dalla giustapposizione
lo sfenoide e con l'etmoide. -rate o stria palatina', stretto solco decorrente in
linea mediale del palato. - regione o fossa palatina', palato. -tonsilla palatina:
classi: gutturali, palatine, linguali o cerebrali... dentali, labiali,
del senso del gusto. -palato ogivo o ogivale: deformazione della parte ossea che
: nel più bel del mangiare, o ti scotta qualche troppo caldo boccone, di
che bisogna cacciarlo de bel nuovo fuora, o piangendo e lagrimando mandarlo vagheggiando per il
... è stata da'moderni mostrata o almeno dilucidata mediante lo scoprimento delle glandole
: il piacere che si prova mangiando o bevendo. giamboni, 8-ii-148: sia
] il palato d'al- cuno male o umore, sì ha mal giudicio delle cose
, benché preciosi e delicati siano. o. rucellai, 8-10: per questi
.. entrano le cose di fuori, o che si veggono o che si odono
cose di fuori, o che si veggono o che si odono o che si odorano
che si veggono o che si odono o che si odorano o che dànno gusto o
che si odono o che si odorano o che dànno gusto o disgusto al palato
o che si odorano o che dànno gusto o disgusto al palato. moniglia, lvii-132
s'intenda solamente de'vini di novellara o di bologna... s'egli ha
dotata di un spiccato senso del gusto o golosa. cavalca, vii-149: al
di un'azione, di un comportamento o, anche, circa l'opportunità o
o, anche, circa l'opportunità o la convenienza di compiere determinate cose,
la parola non va serbata se non quando o come ci torni più a conto.
fiato. 4. disposizione (o capacità o attitudine) a giudicare,
4. disposizione (o capacità o attitudine) a giudicare, valutare,
ciò che è bello; gusto estetico o linguistico. -anche: sentimento del bello
appunto un indolcirti maggiormente il palato, o mio girupeno, essendo ella un tutto
la persona considerata nella sua attività estetica o filosofica o genericamente culturale. guarini
considerata nella sua attività estetica o filosofica o genericamente culturale. guarini, 2-103
acrimonia, che non gusta ad ogni palato o non è cibo almen d'ogni stomaco
. parini, giorno, i-602: o de la francia proteo multiforme, / voltaire
dato da chaussier all'arteria mascellare esterna o facciale. 2. fonet.
. chirurg. operazione plastica per correggere o ricostruire la volta del palato, per
. paralisi del palato molle, bilaterale o unilaterale, che determina rinolalia, paracusia
del palato consistente in una fessurazione più o meno estesa, bilaterale o unilaterale, che
fessurazione più o meno estesa, bilaterale o unilaterale, che può essere associata a
si riferisce, che riguarda l'età o lo stile dei grandi palazzi della civiltà
questo giovamento e aiuto che dalla palazióne o dal sostegno degli alberi ricevono le viti.
, sm. palazzo cadente, fatiscente o, anche, di aspetto sinistro.
residenza di un sovrano, del pontefice o di un'autorità per curare i propri
risente dell'influenza delle opere di palazzeschi o vi si ispira. pasolini, 9-284
. -seguito dal nome dell'edificio o del proprietario. pratesi, 5-172:
moderna tipologia edilizia è costituita da quattro o cinque piani con uno o due appartamenti
da quattro o cinque piani con uno o due appartamenti per piano, distribuiti intorno
. -sede di manifestazioni culturali, mostre o esposizioni. la stampa [4-xi-1982
nobiliari o signorili o anche a sede di uffici
nobiliari o signorili o anche a sede di uffici pubblici (
risalgono i primi esemplari urbani eretti isolatamente o a schiera lungo la via e destinati
estens.: grande edificio urbano privato o pubblico, costituito da più appartamenti o
o pubblico, costituito da più appartamenti o uffici, disposti su vari piani o
o uffici, disposti su vari piani o adibito a esposizioni e mostre.
: qui non palazzi, non teatro o loggia. boccaccio, dee., 2-5
ed agiato palazzo. aretino, vi-64: o che bella macchina è il palazzio che
nome dell'edificio di cui si tratta o della famiglia che lo possiede e lo abita
famiglia che lo possiede e lo abita o a cui è appartenuto. testi fiorentini
le mura, e ricrebbe il pala5? o di laterano. gir. priuli,
di hockey, esibizioni di pattinaggio artistico o anche evoluzioni di pattinatori dilettanti.
. 2. residenza del sovrano o di chi lo rappresenta; reggia,
lo rappresenta; reggia, corte reale o principesca (anche nelle espressioni palazzo del
alcuni che nella fortezza sia una rocca o palazzo forte per il signore. g
potere considerato negli aspetti negativi, autoritari o prevaricatori, isolato dai cittadini e incapace
tasso, v-122: andrò in palazzo o a napoli? né roma mi potrà chiamare
potrà chiamare a sé con altra speranza o per altro servigio che per quello di
del sovrano, contro la sua persona o i suoi familiari o la sua autorità
contro la sua persona o i suoi familiari o la sua autorità o a danno di
i suoi familiari o la sua autorità o a danno di ministri e di dignitari,
sale minori al piano terreno e da una o più grandi sale al primo piano,
in cui nel medioevo risiedeva la signoria o il magistrato principale del comune o dello
signoria o il magistrato principale del comune o dello stato (anche nelle espressioni palazzo
, i-364: el palazzo del signore o signoria sia sopra alli altri elevato et
la piazza è una nebbia sì folta o un muro sì grosso che non vi penetrando
-segretario di palazzo: cancelliere del comune o della signoria. guicciardini, 2-2-283:
abbi autorità di... mandare imbasciadori o commessari se non in caso di una
loro libri. -due di palazzo o due eccellentissimi di palazzo: a genova
e le assenze degli ufficiali del comune o di quelli che risiedevano nel palazzo comunale
-contare quanto salvestruccio in palazzo: poco o nulla. nieri, 2-128: contare
galileo, 3-1-79: lasciamo star questi palazzi o, per dir meglio, castelli in
-chi non sa la somma d'azzo o chi non ha azzo, non vada
non ha azzo, non vada a o in palazzo: chi non ha i rudimenti
di conoscere la 'summa 'di azzone o azzo de'porci, glossatore bolognese del
molti scrupoli morali per frequentare determinate persone o ambienti. proverbi toscani, 152
di detta piazza si potrà far un o due palazzoti publici per ricetto di molti
ischia ce n'andremo a capodimonte. o quel capodimonte è pur la bella cosa.
una singola scena nella divisione dell'azione o dell'opera teatrale. castelvetro,
del gr. omerico e (saaex|j. o <;, comp. dal
2. per estens. incedere, camminare o, anche, gesticolare in modo teatrale
chi di spone per proprietà o per abbonamento di un palchetto teatrale
le persone che vi prendono posto o gli avvenimenti che vi si svolgono o,
posto o gli avvenimenti che vi si svolgono o, vi ceversa, a
a spettacoli, rap presentazioni o riti. ó. villani,
. 3. podio di un oratore o di un predicatore. durazzo, 1-12
.: disponibilità, uso, affitto o possesso di tale posto. brusoni,
, e prendevano un palchetto al comunale o all'alfieri. manzini, 17-139:
[i buccheri] in acqua chiara una o più volte, e poi gli distendono
gli distendono su i palchetti di certi armadi o più tosto scansie senza sportelli. fagiuoli
agricole, sul versante di un monte o di una collina. magalotti, 20-123
bisogni andarsi arrampicando di castagno in castagno o di masso in masso come le capre,
palchetti che, serpeggiando a piano, o quasi a piano, per le varie pieghe
si sale per una piccola scala stabile o anche portatile. 9. balcone
palchétto2, sm. ciascuna delle assicelle o delle tavolette di un pavimento di legno
). chi dispone, per proprietà o per abbonamento, di un palco teatrale
comando centrale, manovra e sorveglia una o più macchine di un laminatoio.
., 1-9: se fai palco o spazzo da verno, fallo o di mattoni
palco o spazzo da verno, fallo o di mattoni o d'altro si fatto
spazzo da verno, fallo o di mattoni o d'altro si fatto, che a
viene per primo dopo il tetto, o l'ultimo della casa di sotto in su
': quello in cui i conventi o commessure delle assi o dei panconcelli..
cui i conventi o commessure delle assi o dei panconcelli... dalla banda
banda di sotto son ricoperte di regolini o semplici, cioè solamente riquadrati, ovvero
. ciascuno dei piani di un edificio (o, anche, di una costruzione di
80 piedi di giro con nove palchi o appartamenti, divisi al di fuori con altrettanti
secondo alcuni, gli supportichi e lamie o loggie. ghirardacci, 3-22: gli
, soprattutto quelle deteriorabili dall'umidità, o, anche, in un locale di abitazione
9-13: debb'esser ne la stalla o dorme o grattasi / la pancia sopra
debb'esser ne la stalla o dorme o grattasi / la pancia sopra il palco
bachi da seta. i palchi sono o di tavolato o di graticcio o di
seta. i palchi sono o di tavolato o di graticcio o di caniccio. pascoli
palchi sono o di tavolato o di graticcio o di caniccio. pascoli, 522:
ed occupa la quarta parte della camera o poco meno. gemelli careri, 1-i-223:
1-i-223: il superiore, co'dervis o religiosi, passò dalla moschea a una
scaffale; mensola con funzioni di sostegno o di ornamento. bandello, ii-1081:
-ripiano, terrazzo ricavato per esigenze agricole o edilizie dal versante di un monte o di
agricole o edilizie dal versante di un monte o di una collina. santi,
, fissato al mozzo, palco superiore o coperchio e palco inferiore o fondo,
palco superiore o coperchio e palco inferiore o fondo, mobili). carena,
di legno, che si monta per costruire o riparare un edificio, una statua,
lavoro. 8. tribuna fissa o provvisoria che ha la funzione di permettere
a un numero ristretto di persone) o anche di partecipare a un'assemblea,
a seconda della collocazione, delle dimensioni o della destinazione assume denominazioni differenti come palco
come palco di primo, di secondo o di terzo ordine, palco di proscenio,
, palco di proscenio, palco reale o ducale, o municipale, o d'onore
proscenio, palco reale o ducale, o municipale, o d'onore, ecc.
reale o ducale, o municipale, o d'onore, ecc.).
-per estens. disponibilità, uso, affitto o possesso, occasionale, stagionale o perpetuo
affitto o possesso, occasionale, stagionale o perpetuo, di tale locale. -in
mazzini, 32-130: fui al teatro due o tre sere addietro, e udii i
: in palco... due o tre persone non posson ragionevolmente alzar la
alzar la voce, perché altrimenti parrebber o sorde o pazze. tasso, 14-61
voce, perché altrimenti parrebber o sorde o pazze. tasso, 14-61: così dal
così dal palco di notturna scena / o ninfa o dea, tarda sorgendo appare.
palco di notturna scena / o ninfa o dea, tarda sorgendo appare. scenari
maleficio, del supplizio, di morte o mortale). -talora in relazione con verbi
degli imputati. carducci, iii-5-70: o carissimi e santissimi martiri dello spielberg,
diaframma che divide un recipiente in due o più parti. novellino, vi-203:
della parola filone per indicare i tavolati o palchi differenti di pietre e terre che compongono
tutte le cose e persone il comandante o l'ufficiale di guardia. -disus
20. zool. ciascuno dei rami o delle ramificazioni delle corna dei cervidi maschi
redi, 16-iv-104: il numero de'rami o palchi [delle corna dei cervi]
falsificherebbe, se loro si attribuissero atti o parole nobili.
solaro fusse maggiore si dia fare volte o palchi soffitti e morti per re- durla
, le quinte e le passerelle, o occasionali come i praticabili e i trabocchetti
occasionali come i praticabili e i trabocchetti o ancora annessi alla parte in muratura dell'
-per estens.: ogni sorta di struttura o di spazio entro il quale viene rappresentata
: cotesto eroe da salone, per puntiglio o per vanità, si sentì capace di
3. ambiente geografico, sociale o storico in cui si svolge la vicenda
palcoscenico, non potevano ammettere la goffaggine o la timidità d'un attore improvvisato che
diverse: nelle composte quella di brattea o paglietta, nelle graminacee quella di glumella
in forma di piccole scaglie. o. targioni pozzetti, i-318: palee o
o. targioni pozzetti, i-318: palee o pagliucole o squamine. 7>araater [s
targioni pozzetti, i-318: palee o pagliucole o squamine. 7>araater [s. v
(un organo vegetale). o. targioni tozzetti, i-318: paleaceo [
[il ricettacolo], con palee o pagliucole o squamine. tramate ^ [s
ricettacolo], con palee o pagliucole o squamine. tramate ^ [s. v
pala materiali sciolti come ghiaia, sabbia o granaglie. -in partic.: l'
scaricare dalla nave i grani, il sale o altre materie che si muovono colla pala
la pala; arieggiare, ventilare il grano o altri cereali. -in partic.:
. -in partic.: scaricare granaglie (o altri materiali che possono essere rimossi con
[il riso] netto e senza tega o resta, più volte paleggiandolo e ventilandolo
paleggiatura, sf. l'operazione o l'insieme di operazioni del rivoltare il
appassita, dà al fieno. o. targioni tozzetti, ii-29: 'paleino'.
congiungere ta vole di legno o fogli di compensato operando un taglio obliquo
a metà della lunghezza del taglio un dente o una linguella che ne aumentano la resistenza
assume le denominazioni di palella a dente o a chiave).
pratica, nella costruzione, di due tavole o altri legnami, con fare incastri reciproci
girone sufficientemente corto perché un solo rematore o due affiancati ne possano manovrare una coppia
luoghi in cui fu venerato come dio o, anche, ai giochi, più noti
cicognani, v-1-341: [l'aquilone] o non prendeva quota abbiosciandosi a terra o
o non prendeva quota abbiosciandosi a terra o pazzamente si dava a rotare come paleo
-per denotare la rapidità del movimento rotatorio o circolare di una persona (e può essere
cassola, 1-14: qual rapido paleo / o qual rotante vortice vorace, / discordia
affannarsi. lamenti storici, iii-344: o mondo traditor, chi 'n te si
e sumerso, / e qual palèo o trotola s'agira! lippi, 2-23:
, che fornisce un discreto foraggio. o. targioni pozzetti, ii-58: paleo,
, { palilo e pals [r] o) ed emil. (patera,
che è proprio, che si riferisce o che appartiene al gruppo di popolazioni,
con riferimento a un momento immediatamente successivo o addirittura coincidente con la rivoluzione industriale,
. - *). che presenta o esprime le caratteristiche ideologiche e culturali del
biol. endemismo di una specie vegetale o animale che risale a tempi antichi.
. -t). specie animale o vegetale la cui presenza nel territorio di cui
. paleofascismo, sm. fase o componente arcaica del fascismo; ideologia,
, cultura che a essa si ispira o è più o meno consciamente vicina. -
a essa si ispira o è più o meno consciamente vicina. - per estens
che è proprio, che si riferisce o che si ispira, è informato o
riferisce o che si ispira, è informato o anche più o meno inconsciamente vicino alle
ispira, è informato o anche più o meno inconsciamente vicino alle tesi e all'
tesi e all'ideologia del primo fascismo o comunque a princìpi reazionari, retrivi.
nelle infami colonne di un giornaletto neofascista o paleofascista. 2. sm.
in qualche modo connesse con i princìpi o anche con la prassi del primo
vuol... esser versato nella paleografia o sia maniera di delineare i caratteri di
quale ambito linguistico, storico, geografico o settore specifico si applichi tale disciplina.
organizzazione e di sviluppo statale che presenta o ricorda tali caratteristiche. pasolini,
al primo sviluppo industriale; che appartiene o costituisce il ceto imprenditoriale protagonista della prima
corolla, dette altrimenti 'glumelole 'o 'glumette '. = deriv
. vittorini, 7-259: i paleolitici o mesolitici in cui s'imbatte, i
il complesso delle proprietà magnetiche di rocce o, anche, materiali del passato.
e dalla frequente presenza di elementi australoidi o, anche, europoidi (oltre ai caratteri
che è proprio, che si riferisce o appartiene al gruppo razziale paleonegride (con
famiglia patriarcale, dall'abitazione ad alveare o cilindrica con tetto conico, dall'agricoltura
, si distingue in paleozoologia, paleofitologia o paleobotanica, paleoantropologia, ecc.)
dei reperti fossili di una determinata area o regione. cattaneo, vi-1-150: l'
avvenimento, episodio lontano nel tempo (o come tale percepito; ed è espressione
ecc. di popolazioni antiche, preistoriche o protostoriche sulle quali altre testimonianze manchino o
o protostoriche sulle quali altre testimonianze manchino o siano insufficienti. = dal fr.
dell'india, variamente avvicinata allo scimpanzè o al gibbone (a seconda delle interpretazioni
montale, 4-311: in questione, o meglio sotto accusa, era l'ermetismo
conosciuta come slavo ecclesiastico e antico slavo o, anche, antico bulgaro e veteroslavo)
in epoca geologica da frane, alluvioni o eruzioni, i caratteri che presentava prima
ambiente geologico al momento della sua formazione o trasformazione (ed è determinata sia con
2. agg. che appartiene o si riferisce a tale era. stoppani
uno strato geologico che risale a tale era o, anche, a un'area particolarmente
alle prime manifestazioni di un indirizzo artistico o letterario; ed è presente una forte
, agg. ant. che è nato o vive a palermo; palermitano. -
palermitano, agg. che è nato o vive a palermo o nel territorio circostante
che è nato o vive a palermo o nel territorio circostante; che vi esercita
2. che è proprio, tipico o si riferisce a palermo o ai suoi
, tipico o si riferisce a palermo o ai suoi abitanti, alla loro cultura,
sm. letter. ant. il rendere o il divenire palese, noto; il
-a palesamento: per sancire ufficialmente o notificare una decisione ufficiale. siri
, riferire, rendere noto a voce o per scritto (una notizia, un'
notaio] alcuna cosa che ritornasse in danno o vero contra l'onore del rectore o
o vero contra l'onore del rectore o vero de li frati o vero de
onore del rectore o vero de li frati o vero de le donne del detto ospitale
'l convento come la ragione è renduta. o bene o male e in che modo
come la ragione è renduta. o bene o male e in che modo. vita
. boiardo, 1-204: ti prego, o cara madre, che con verità a
, acciò che palesassino se egli avessono o oro o ariento. bibbiena, 2-52:
che palesassino se egli avessono o oro o ariento. bibbiena, 2-52: se paleso
, 1-i-15: -o palesa il tuo nome o ch'io... / -qual
vi sono infinitamente obbligato e che, o vi tenghiate occulto o palesiate il nome
obbligato e che, o vi tenghiate occulto o palesiate il nome vostro, voi mi
esprimere, comunicare esplicitamente, a voce o per scritto (o anche col proprio
esplicitamente, a voce o per scritto (o anche col proprio comportamento), la
amore, el cielo e mio destino o sorte, / ch'or possa al duro
il suo pensiero in mente, / o sia perché d'alcun stima non faccia,
perché d'alcun stima non faccia, / o perché tema, se 'l pensier palesa
i-192: nissuno si fidava di scoprirsi o di palesar l'animo suo al compagno
qual intenzione avete? / ci sposeremo o no? foscolo, xiii-i- 569
il giudizio. 6. lasciar trasparire o dimostrare uno stato d'animo nei confronti
d'animo nei confronti di una persona o di una situazione, una dote spirituale
, una facoltà, un'attitudine, o anche un atteggiamento filosofico, culturale,
essi primieri avessono speculando trovata alcuna scienza o arte e non presa da filosofo niuno
conoscere, indicare, tradire, svelare o lasciar supporre una caratteristica o una dote
, svelare o lasciar supporre una caratteristica o una dote spirituale, un atteggiamento morale
, l'appartenenza a un determinato popolo o classe sociale, uno stato d'animo
espressione, l'atteggiamento, il comportamento o, anche, i discorsi, il
chiarezza (con riferimento a soggetti inanimati o astratti). c. dati,
egli intender cosa alcuna appartenente a palesare o non palesare così fatti patimenti in scena
in scena. 12. presentare o rivelare alla vista, lasciar vedere (
di essere in una determinata condizione spirituale o psicologica o in un particolare stato d'
in una determinata condizione spirituale o psicologica o in un particolare stato d'animo,
in un particolare stato d'animo, o di collocarsi in un determinato ambito culturale
il proprio pensiero; significare l'appartenenza o la vicinanza a una determinata parte o
o la vicinanza a una determinata parte o fazione politica; professare la propria religione
la propria storia, la propria condizione o dignità sociale; confessare la propria condizione
.); giungere in vista (una o più persone). cicerchia, xliii-322
rendere manifesto, di rivelare; usato o impiegato a tale scopo. pallavicino,
non la quantità palesata gli generi agguati o invidia. sanudo, liii-367: ritruovo che
si può, per palesarsi allora / o che, non palesate, il mal s'
, il mal s'accresce, / o fraude può stimarsi in chi le tace.
-trice). che rivela un segreto o un fatto altrimenti ignoto, che lo
ant. -e). conosciuto da una o più persone determinate o da chicchessia,
conosciuto da una o più persone determinate o da chicchessia, per esperienza diretta
da chicchessia, per esperienza diretta o per informazione; venuto o portato a conoscenza
diretta o per informazione; venuto o portato a conoscenza di tutti o in
venuto o portato a conoscenza di tutti o in un ambito molto vasto; che
che ha perso qualsiasi carattere di segretezza o di mistero; noto, risaputo.
vani e piuttosto nocivi tutti i medicamenti o secreti o palesi che si celebrano per
piuttosto nocivi tutti i medicamenti o secreti o palesi che si celebrano per rompere le
per rompere le pietre dentro ai reni o alla vescica. 2. espresso o
o alla vescica. 2. espresso o manifestato apertamente; esternato. pannuccio
non doveva il desiderio avere, occulto o palese, lo scopo generativo imposto dalla
de'nostri feudi, dati con tacito o palese patto di servire coll'armi al
3. compiuto alla presenza di molti, o anche senza cautela e ritegno, in
stima. s. maffei, 7-98: o cielo! io soffrirò che al vivo
offesa? -condotto in modo aperto o frontalmente; che avviene in campo aperto
4. che può essere rilevato, riconosciuto o intuito immediatamente per la propria perspicuità;
se le cose deboli per se stesse (o almeno di una forza non palese a
-che può essere facilmente capito, compreso o interpretato; che ha un significato chiaro.
sposizione questa sentenza fia sufficientemente palese. o. giustinian, 67: ne le divine
5. ben visibile allo sguardo o all'osservazione; che si offre alla
romoli, 8: questo officio o stanza del panattiere non darà noia che sia
del panattiere non darà noia che sia secreto o palese per le poche facende sue.
7. che agisce scopertamente, senza misteri o simulazioni; che manifesta sinceramente le
; che manifesta sinceramente le proprie intenzioni o la propria identità. a. pucci
con preghiere, ai governi d'italia o lega o passo o neutralità. massaia
, ai governi d'italia o lega o passo o neutralità. massaia, xii-105
ai governi d'italia o lega o passo o neutralità. massaia, xii-105: dopo
esse / del correr già non sièno / o tardar più che dièno / dal popul
banda? / se sei persona incognita o palese, / se 'motu proprio '
palese, / se 'motu proprio 'o pur scaltri ti manda. fagiuoli,
premio certo avea. -riconosciuto pubblicamente o da tutti come appartenente a una determinata
come appartenente a una determinata categoria o parte ideologica; notorio. fra giordano
modo scoperto, apertamente, alla vista o in presenza di tutti, pubblicamente.
detestabile vizio della superbia... o palese o occultamente procura di accompagnarsi con
vizio della superbia... o palese o occultamente procura di accompagnarsi con tutte le
alla luce del sole, senza infingimenti o tentativi di nascondersi. anonimo, i-536
case tue / per dolo ucciderai, o alla palese. -andare in palese
riferire, portare a conoscenza una notizia o un fatto. monte, 1-88-9:
, / per cui senza guardar ordini o stati / i seguaci di cristo eran
casti, 17-1: tu fammi, o musa, il gran mister palese / che
palese / difficil mi si rende, o mia signora. -rendersi visibile.
assemblea per palesargliene le ragioni in segreto o in palese com'essa deciderà.
essa deciderà. -in modo aperto o scoperto, con tutta franchezza, senza
, con tutta franchezza, senza dissimulare o nascondersi. rustico, xxxv-n-359: e'
. dante, inf., 27-39: o anima che se'là giù nascosta,
che lemosine loro / fanno palesemente / o digiuno apparente. dante, conv.,
. 6. in modo visibile o sensibile. marsilio ficino, 5-137:
ha la forza di 22 o 24 punti e che trova impiego in
è nato, che è originario o vive nella palestina. -in partic.:
palestiniano, agg. letter. che richiama o evoca aspetti caratteristici o elementi paesistici
. che richiama o evoca aspetti caratteristici o elementi paesistici della palestina.
. che è nato, vive o abita nella palestina; che ne è originario
alla sintassi mostri l'etrusco più affine o al celtico o al palestino che al
mostri l'etrusco più affine o al celtico o al palestino che al greco.
era circondato da un portico con esedre o era inserito nel complesso delle terme.
che viene frequentato per praticare attività atletica o motoria o per mantenere o recuperare l'
frequentato per praticare attività atletica o motoria o per mantenere o recuperare l'efficienza fisica
attività atletica o motoria o per mantenere o recuperare l'efficienza fisica: per lo
lo svolgimento delle lezioni di educazione fisica o è gestito da società sportive o da
fisica o è gestito da società sportive o da enti collettivi (e può essere riservato
, 31: come ora ci sono, o ci dovrebbero essere, le palestre ginnastiche
seduti ammirare i nostri figli in corsa o in lotta. de roberto, 609:
calzoni. 3. esercizio fisico o ginnico, attività atletica. -anche:
. lomazzi, 4-ii-571: la palestra, o vogliam dir il giuoco della lotta,
si poteva giudicare s'ella era fanciulla o fanciullo, tanto facevasi vaga. marchetti
luogo in cui si compiono attività fisiche o si esercitano le membra. tasso,
. 5. fig. luogo o ambiente in cui si svolge un'attività
spesso in competizione con altre persone, o si manifestano le attitudini e le qualità
. zappata, 216: parla tu, o gloriosissima grotta di marsiglia,..
la classe dirigente italiana. -cerchia o consesso di persone, uditorio. battista
sua più grande palestra. -tipo o esercizio di attività intellettuale. refrigerio,
, la palestra: entrare in lizza o in competizione con altri concorrenti.
è proprio della palestra; che si svolge o che è compiuto nella palestra.
pentatlo, portavano vittoria solamente di tre o quattro giuochi. monti, x-5-65:
quantità di materiali solidi, in polvere o spezzettati (e serve per usi domestici
spezzettati (e serve per usi domestici o anche come giocattolo per bambini).
per trasportare la brace e il carbone o per asportare la cenere da un camino
da un camino, da una stufa o da un braciere. statuto della
tu dovevi la paletta / portar teco o un cencio almeno: / vuoi portare
alla schiumarola, ma di forma trapezoidale o rettangolare, che serve per voltare le
le vivande durante la cottura in padella o in tegame. burchiello, 2-1:
torta (talora anche per tagliarle) o per portare via le briciole di pane
-strumento dell'orefice, usato per indorare o lavorare a smalto. cennini,
per segnalazioni manuali relative al traffico ferroviario o stradale (in partic. per ordinare
antica tecnica costruttiva degli orologi, dente o aletta fissato perpendicolarmente sull'asta della bilancia
aletta fissato perpendicolarmente sull'asta della bilancia o sulla circonferenza di una ruota in modo
paletta a squadro. -nottolino o salterello che impedisce il movimento altindietro di
del cucchiaino: placchetta di metallo lucido o verniciato, per lo più ovale, mobile
verniciato, per lo più ovale, mobile o girevole intorno all'amo e che funge
parte larga della piccozza opposta alla punta o becco. -chiodo a paletta: chiodo a
: caggiami la paletta della spalla. o. rucellai, 2-172: l'uso della
10. bot. cladodio spinoso dell'opunzia o fico d'india. 11.
palertone. 15. pitt. pala o tavola di dimensioni molto ridotte o anche
pala o tavola di dimensioni molto ridotte o anche di modesto valore. r.
potrà servire uno strumento di legno, paletta o mescolo che si voglia dire.
resistenza, la pressione d'una condotta o lo spessore d'un serbatoio, la
, la curva interna d'una paletta o la sua inclinazione sul raggio, io
. maniglia con cui il torcoliere alza o abbassa la fraschetta del torchio. carena
dello stampare. -assicella di legno o di zinco con manico che, circondata
scanalature, forma la balestra per trasportare o fare scorrere una composizione. arneudo
] t 'palette ': nome della foglia o anima della balestra. -paletta
sono appiccicate esternamente sulla pelle due penne o palette ossee di figura per appunto delle mestole
accingersi a un'impresa con mezzi inadeguati o con una preparazione insufficiente. allegri,
, tr. (palétto). sostenere o far cre scere con paletti
) sarchiare... palettandogli o in altro modo rattorcendogli, sì che fra
di farina. 2. percossa o colpo inferto con una paletta. manuzzi
da un supporto di piombo con cinque o sei palette sottili di rame. cellini
un dito, e se ne fa cinque o sei. = deriv. da
corto e di sezione ridotta (circolare o quadrangolare), di legno o di metallo
(circolare o quadrangolare), di legno o di metallo e per lo più appuntito
.. e da principio sino a sette o otto anni bisogna avvezzarle a ciò con
anni bisogna avvezzarle a ciò con canna o paletto a star e reggersi in piedi
piantano, a ciascheduno un piccolo paletto o canna, dove si fermano tirati su dritti
2. sbarretta di ferro scorrevole entro anelli o guide per assicurare la chiusura dall'interno
paletto apposto internamente all'uscio di casa o all'appartamento, ma che si tira dalla
.. ma nessuno tirava il paletto o s'affacciava in istrada, o dalla finestra
il paletto o s'affacciava in istrada, o dalla finestra gridava chi fosse.
. leva di ferro con l'estremità appuntita o appiattita, talora terminante con un'unghia
appiattita, talora terminante con un'unghia o con un granchio. - in partic
china. gioberti, iii-56: il pali o idioma magadino... era già
giovane e prode. pascoli, i-205: o generosi socialisti, che andaste a combattere
senza fare col mahavanso dell'idioma magadino o palico * la radice di tutte le
in vista della fondazione di un edificio o per costruire una palizzata di protezione o
o per costruire una palizzata di protezione o di difesa. leonardo, 3-449:
. figur. cercare di correggere, emendare o educare una o più persone.
di correggere, emendare o educare una o più persone. b. minerbetti,
chi con sorelle si grattò la rogna / o madre o zia, con atto criminale
si grattò la rogna / o madre o zia, con atto criminale; / altri
serve a impedire il passaggio di persone o di animali; palizzata. -in partic.
carattere militare, talora costruita con tronchi o rami collegati fra loro come barriera esterna
altri edifizi di legno non s'accosti o per salir sopra le mura o per battere
s'accosti o per salir sopra le mura o per battere, si faranno palificate e
strettamente uniti, per difenderle dall'erosione o per chiudere provvisoriamente una falla.
un corso d'acqua, alzarne il livello o impedirvi la navigazione. porta,
serre 'e qualche volta 'steccaie 'o 'steccate ', credo principalmente
tavole. -per estens. riparo o chiusa di sassi. balbi, lxii-4-78
di legno conficcati verticalmente nel suolo melmoso o incoerente e collegati da elementi orizzontali,
pali sono per lo più di calcestruzzo o di cemento armato). p.
riscaldarlo a poco a poco nelle stufe o nella sabbia calda o al sole o
poco nelle stufe o nella sabbia calda o al sole o anco al fuoco coll'abbrostolirlo
o nella sabbia calda o al sole o anco al fuoco coll'abbrostolirlo: ma quest'
per sostenere una linea elettrica, telegrafica o telefonica. = deriv. da
. in senso concreto: insieme, fila o serie ordinata di pali confitti verticalmente nel
per sorreggere una linea elettrica, telegrafica o telefonica. -anche: palificata di fondazione
scrittura che consiste nella ripetizione di lettere o parole. = voce dotta, comp
che consiste nella ripetizione continua di parole o frasi. = voce dotta,
roma (anche nell'espressione feste palili o parili). lomazzi, 4-ii-302
dovean forse essere quelle feste che parili o palili appo romani eran dette, istituite
= voce dotta, lat. palilia (o, per dissimilazione, parilia),
omocoptoton, omoteleuton,... metabole o polip- toton, opiiosis, oros,
: vi ricordate il bacchio, il palimbacchio o rodio, l'alato pirrichio,
si voglino lasciar crescere ad alto vento o per palina. targioni pozzetti, 11-1-244
-bot. castagno selvatico. o. targioni pozzetti, iii-269: castagno salvatico
. strumento costituito da un'asta cilindrica o poligonale verniciata vistosamente di strisce bianche e
vistosamente di strisce bianche e rosse (o, anche, gialle e nere)
avvertire gli operari, quando devono alzare o abbassare le paline per farle aggiustare che
più di metallo, che indica percorsi o direzioni da seguire, limiti, confini
, installato per lo più sui muri o sulle terrazze dei fabbricati (ed è impiegato
(ed è impiegato sulle reti telefoniche o elettriche). -sostegno a palina (
), sm. verso, vocabolo o breve proposizione che, letta alla rovescia
1-1-23: il palindromon... avanti o dopo si può leggere o nello stesso
. avanti o dopo si può leggere o nello stesso senso o in senso differente.
si può leggere o nello stesso senso o in senso differente. tramater [s
: 'palindromo ': sorta di verso o di prosa che dice sempre lo stesso
prosa che dice sempre lo stesso, o si legga da dritta a sinistra
si legga da dritta a sinistra o dalla sinistra alla dritta. 2.
sen sibilità dopo un'anestesia o uno stato di coma. =
amico dell'indipendenza del continente ammira, o sire, e commenda l'ispana restaurazione
a confessare che lo spirito del petrarca o l'anima sia passata nel suo corpo
nel suo corpo secondo la palingenesia pitagorica o caballistica. marino, vii-123: questa
sione nel quale il poeta ritratta fatti o senti menti precedentemente espressi:
correzione di quanto si è precedentemente affermato o sostenuto; atto scritto o orale col
precedentemente affermato o sostenuto; atto scritto o orale col quale si sconfessa una propria
col quale si sconfessa una propria posizione o opinione; ammissione di un proprio errore
262: quanti con la geometria o co'prismi alla mano aveano attaccato il
sm. paleogr. manoscritto di papiro o, più spesso, di pergamena,
antica è stata cancellata, mediante raschiatura o scoloritura, e sostituita da un'altra
più recente, disposta nello stesso senso o, più frequentemente, in senso trasversale
e talvolta, con particolari metodi chimici o fisici, è possibile recuperare la scrittura
3. per simil. vecchio foglio o quaderno liso, sgualcito, dilavato;
minuti dedicati alle singole trasmissioni radiofoniche o televisive, con le relative caratteristiche tecniche
pereopodi oppure soltanto in parte di essi o, anche, in nessuno; hanno addome
10 più in una corsa a cavallo o, più raramente, a piedi.
si tenevano in occasione di feste patronali o per celebrare avvenimenti particolarmente importanti e fortunati
ricompensa, premio meritato mediante determinate azioni o comportamenti; risultato, scopo conseguito o
o comportamenti; risultato, scopo conseguito o da conseguire; esito raggiunto o da
conseguito o da conseguire; esito raggiunto o da raggiungere. f f
e di sottomissione a un potente signore o a un sovrano. storie pistoiesi,
6. ant. gualdrappa del cavallo (o di un altro animale).
. muratori, 7-iii-302: un panno o drappo di seta, prezioso talvolta per
al palio: essere portato a compimento o alle estreme conseguenze; avere un esito
far correre la cavallina, se non che o io fossi bella e giovane come sei
fossi bella e giovane come sei tu o tu fossi scaltrita e scozzonata come sono
la gente della foruncolosi d'un boxeur o della cintura lonsdale messa in palio?
) contro un avversario designato dalla federazione o scelto dal campione stesso; il vincitore
dal campione stesso; il vincitore conserverà o conquisterò, il titolo di campione.