esaminavano gli ordinandi, se capaci fossero o non di ricevere i sacri ordini.
di più membretta con la medesima forma o maniera. dante: « diverse voci,
1-164: non parlo per anco della natura o del moto del cielo, né dell'
campanella, i-38: da te [o dio] dipende il fato e l'ordinanza
3. organizzazione di un sistema sociale o politico. egidio romano volgar.
romano volgar., i-2-11: la città o il reame non è se non una
, di una truppa, di un esercito o, anche, di una flotta militare
in ordine di battaglia, di marcia o di parata; schieramento, disposizione.
in ordine di battaglia, di marcia o di parata; mantenendo uno schieramento rigido
in ordine di battaglia, di marcia o anche di parata (un reparto di
truppe sono schierate in ordine di battaglia o di marcia. b. davanzati,
. -in relazione con un agg. o con un compì, che specifica il
un compì, che specifica il tipo o la forma dello schieramento, la qualità
capacità di combattere mantenendo uno schieramento ordinato o, anche, di disporre le truppe
dal ventre della madre che per giudizio o pratica ch'eglino abbiano alcuna di guerra
grave e fermo. -teoria o pratica di disporre le truppe, di
. schiera di soldati, reparto, esercito o, anche, flotta militare disposta in
in ordine di battaglia, di marcia o di parata. machiavelli, 1-ii-215:
è la forma corporea, il prencipe o il generale è a guisa dell'anima
-con riferimento a un'associazione civile o mercantile. broggia, 171:
broggia, 171: affinché un'arte o professione camini di bene in meglio sì
in 14 compagnie, chiamate le bande o le compagnie di ordinanza. denina,
stabili che allora si chiamavano di presidio o stanziali e nei presenti tempi si conoscono
di servizio. -stor. ordinanza di o della montagna: milizia istituita nel 1541
12. milit. disus. soldato semplice o marinaio addetto (fino a pochi anni
al servizio e all'assistenza di uno o più ufficiali; attendente (anche nell'
giulio. guglielmotti, 592: 'soldato o marinaro di ordinanza 'si chiamava non
non ha guari ciascuno di que'marinari o soldati che erano dispensati dal servizio comune
erano dispensati dal servizio comune di piazza o di bordo e solamente addetti al servigio
'ordinanza ': soldato di cavalleria o di fanteria che porta gli ordini,
gli ordini, le lettere all'uffiziale o generale, presso il quale è mandato
addetto all'assistenza personale di un generale o di un'alta carica militare.
atti che venivano emessi dal potere sovrano o da un'altra pubblica autorità civile,
da un'altra pubblica autorità civile, militare o religiosa e avevano natura formalmente diversa
ai bandi emessi dall'autorità militare, o di atti normativi secondari con la funzione
leggi, come gli attuali regolamenti, o di provvedimenti amministrativi; il termine si
-in partic. ordinanza di pagamento: ordine o mandato di pagamento. tramater [
-dir. amm. ordinanza di necessità o di urgenza o di necessità e urgenza
. ordinanza di necessità o di urgenza o di necessità e urgenza o contingibile e urgente
di urgenza o di necessità e urgenza o contingibile e urgente: atto generale o
o contingibile e urgente: atto generale o particolare emesso in caso di urgente necessità
governo (cioè da un singolo ministro o dal prefetto, dal sindaco, ecc.
(come ordine pubblico, sicurezza edilizia o sanitaria, ecc.), ma
e igiene, per motivi di sanità o di sicurezza pubblica interessanti l'intera provincia
di sicurezza pubblica interessanti l'intera provincia o più comuni della medesima. le ordinanze
.., ordinanza... o decreto. ibidem, 134: 'forma,
data e della sotto- scrizione del giudice o, quando questo è collegiale, del
l'ordine cominciato e senza mutare materia o persona se ne va tutta continovata in
strumento, un passo, ecc.) o, anche, per estens.
di fronte, a mo'di panoplia o di trofeo, ricordo della campagna del
, mi saluta. -fuori ordinanza o d'ordinanza (con valore aggettivale)
): che si discosta in modo più o meno ampio da quanto previsto dal regolamento
più raffinate ed eleganti di quelle ordinarie o, anche, a un segnale di tromba
, suonato in occasione di particolari avvenimenti o ricorrenze). soffici, ii-129:
un reparto di soldati, un esercito o, anche, una flotta; disporli in
in ordine di battaglia, di marcia o di parata. nardi, 14:
dopo la seconda fila s'ordina la terza o la quarta, e così seguendo,
. loredano, 2-199: mossi forse o da necessità o da vergogna, rissolverono di
2-199: mossi forse o da necessità o da vergogna, rissolverono di porsi in
ordinare molte stampe e molti disegni, o affatto trasandati o disposti in modo da
e molti disegni, o affatto trasandati o disposti in modo da non appagare l'artista
. -con riferimento all'intervento divino o della natura nella disposizione del mondo.
un gruppo di soldati, un esercito o, anche, una flotta militare,
in ordine di battaglia, di marcia o di parata. guidotto da bologna,
un compì, che specifica la forma o il tipo di schieramento. trissino,
dando un assetto istituzionale politico e giuridico o fornendo di regolamenti e di leggi,
città, un paese, un'istituzione o un'associazione culturale, religiosa, politica,
: acciò che non lasciasse alcuna giustizia o ragione a corrompere, ordinò corsali.
in modo da poter sussistere senza commercio o con poco. mazzini, 30-315: bisogna
fra noi di conquistare un grado minore o maggiore di miglioramento materiale o di progresso
grado minore o maggiore di miglioramento materiale o di progresso morale; si tratta di
-organizzare uno spettacolo, una festa o, anche, un'impresa, curandone
. 4. dividere, suddividere o, anche, organizzare, raggruppare un
rendere razionalmente coerente una serie di pensieri o di valutazioni; ripensare con ordine.
della retorica, uno scritto, un discorso o, anche, la materia, i
in guisa che l'una con l'altra o come simile o come pari s'accordi
l'una con l'altra o come simile o come pari s'accordi o come contraria
come simile o come pari s'accordi o come contraria risponda. galileo, 4-2-104:
le lingue che sono insin ora state o che per l'avvenir saranno mai, le
vocaboli si sentono differentemente variate, furono o da chi le cominciò a parlare così prima
le cominciò a parlare così prima ordinate o sono poscia nate da la corruzione de l'
cronologico testi, opere letterarie di uno o più autori, leggi, ecc.
. disciplinare una persona in senso morale o anche pratico; regolarne i costumi, le
cose che gli indù- cessino a umilitade o che ordinassino i loro costumi in tranquillitade
progettare, ideare, disegnare una costruzione o, anche, un'opera d'arte curando
. 12. fare, costruire o far costruire un manufatto, in partic
poter de gli uomini, quando costituirono o costituiscono le monete, in qual si
-in partic.: armare una nave o una flotta, provvederla di tutto ciò
tutto ciò che è necessario alla navigazione o a un'azione bellica. giraldi cinzio
vele e cum dicto vento si feceva sette o ver octo miglia per ora.
da parte di chi ha maggior potere o di chi è investito di maggiore autorità
bardatura, che non toccavo da cinque o sei giorni, feci paccottaggio, insellai
che contengono un numero determinato di scatole o buste di fiammiferi. = deriv.
pacchetti di qui stanno talvolta per via sei o octo dì. berni, 313:
. -confezione di tabacco, di sigari o di sigarette. c. i
-confezione-di una quantità determinata di oggetti o di un determinato prodotto. messisburgo,
3. econ. pacchetto di azioni o azionario: numero considerevole di azioni di
controllate da una medesima persona, impresa o banca. einaudi, 411: occorre
antisommergibili lanciate insieme. -pacchetto di caricatori o di cartucce', confezione di cartone o
o di cartucce', confezione di cartone o di materia plastica, di piccole dimensioni
. polit. insieme di proposte, condizioni o concessioni che, durante una trattativa,
aventi una determinata funzione, di difesa o di attacco. g. pignata
-in espressioni esclamative per indicare compiacimento o speranza di eventuali vantaggi. e.
-in espressioni esclamative per indicare golosità o pregustazione di un'abbondante mangiata. pancrazi
? il letto molle? / o co'tripudi, i pacchiamenti e il vino
2. in senso concreto: azione o atteggiamento che denota ostentazione di sfarzo priva
nel vestire, senza pacchianerie. -espressione o, anche, opera letteraria pretenziosa,
dallo spettacolo d'una edilità pacchiana, curùle o ple bea, rifuggivo con
pe voltarese indietro perdé la sua euridice o euridice. linati, 16-140: portava
). contadino che indossa il costume o l'abito tradizionale dai ricchi e vivaci
secondo alcuni, sarebbe affine a pacchiare o derivato da pacchia; secondo altri, deriverebbe
2. fare rumore con la bocca mangiando o, anche, nell'attesa di pregustare
(femm. -a). ragazzo o giovane robusto e un po'goffo.
tirati, / corrersi a empier come salsiccie o boldi. vignali, 1-5-12: se
costituita da paglia, erba, strame o, anche, da una lamina plastificata per
di proteggere le colture da eccessivo freddo o da troppo calore e, anche,
vegetali che si accumulano spontaneamente sul terreno o nelle acque stagnanti. -anche: massa
delle erbe infestanti, come riparo dal gelo o come concime a lenta decomposizione.
ripieni attorno e circondati d'arena fresca o terra cotta in quel pertuso ove si
, anzi che di vinaccia... o d'altro pacciame. targioni pozzetti,
bene e presto raggiunti, porgli nei gabbioni o cassetta detta; e saranno, quanto
-troppo amando. serdini, xxxix-1-73: o trista me, già diventata paccia /
paci. 2. che è segno o nasce da pazzia. boiardo, 1-17-34
sfami allor l'ortolano il suol digiuno / o con pingue pacciume o ver con sodo
suol digiuno / o con pingue pacciume o ver con sodo / letame d'asinelio.
confezionati, per lo più mediante uno o più fogli di carta per imballaggio,
spago allo scopo di agevolarne il trasporto o la spedizione. -pacco dono: involto
prima necessità distribuito da enti di assistenza o beneficenza a persone bisognose o, anche
di assistenza o beneficenza a persone bisognose o, anche, insieme di oggetti dati
attualmente in vigore è imballato con cartone o scatola di politilene, legato con corda
di politilene, legato con corda o reggetta plastificata, sigillato con piombini,
piombini, piastrelle metalliche, marche gommate o suggelli di ceralacca; il peso può
contenenti libri e spediti da case editrici o librerie). leopardi, iii-36:
. moretti, ii-849: siccome prima o poi tutto arriva,... così
locuz. -a pacchi: in masse voluminose o prominenti. pasolini, 1-45:
pacco a qualcuno: cercare di nuocere o di mettere in cattiva luce una persona.
di opere letterarie, artistiche, filosofiche o scientifiche di scarso o trascurabile valore.
artistiche, filosofiche o scientifiche di scarso o trascurabile valore. papini, 39-192
paccottiglia, trasportare gratuitamente sulla nave stessa o per proprio conto (per farne poi
sbarco: trasporto di paccottiglia), o per conto di un terzo (spedizione
dirimere un conflitto di interessi, pretese o diritti) e dal reciproco rispetto di
scambi commerciali e culturali e collaborazione politica o almeno dialettica politica che non fa uso
delle speciali persone corrono per due stati o di pace o di guerra. compagni,
corrono per due stati o di pace o di guerra. compagni, 2-14:
dormono. i popoli non si movono perché o sono contenti al materiale o sono d'
movono perché o sono contenti al materiale o sono d'una paura del diavolo. pace
(in contrapposto al diritto internazionale bellico o di guerra, costituito dalle norme internazionali
uliva / vieni, deh vieni, o sospirata pace. c. 1. frugoni
, per esprimere il concetto che chi rompe o attenta alla pace in qualsiasi punto della
: quella determinata senza condizione di tempo o di altro genere, piena, assoluta
comune buona, onesta e utile pacie, o vinta la guerra. fra bartolomeo della
non sapevano al certo s'ella era tregua o pace libera. rinaldo degli albizzi,
non potea l'un popolo trattar tregua o pace o sorte alcuna dàmi- cizia o
l'un popolo trattar tregua o pace o sorte alcuna dàmi- cizia o accordo senza
o pace o sorte alcuna dàmi- cizia o accordo senza espressa saputa e consentimento dell'
ambasciatori ai loro nemici per trattar la pace o la tregua, sonando la cetra e
pace', conferenza internazionale che si occupa o di ristabilire la condizione normale dei rapporti
di un apposito trattato di pace, o di conservarla, rafforzarla e garantirla mediante
3. tranquillità interna di uno stato o di una città.. -anche:
: assenza di competizione fra i cittadini o di conflittualità fra i partiti che reggono
in lotta all'interno di uno stato o di una città o dopo una guerra
interno di uno stato o di una città o dopo una guerra civile. velluti
assenza di turbamenti, affanni e passioni o alla capacità di dominare sensazioni ed emozioni
di quella... chi ha o arà offeso alcuno abbia la pace dell'offeso
. m. cecchi, 1-11-215: o domenico mio, dio vi dia pace.
necessità di disfarsi di una persona (o di una cosa) antipatica, noiosa
tanta malora, che qui la pace, o fratello, tu ce la rompi a
praterie nordamericane costituito da una lunga canna o legno forato, per lo più con il
giace. / altro naviglio non dimando o chiegio, / che mi conduca alla tua
di calma e serenità di un paesaggio o della natura in genere, che provoca
inferiori non si possono far le grazie o remissioni quando anco competesse tal facoltà [
[di dispensa] senza la pace o la remissione della parte. 16
perdono reciproco suggerito dall'orazione domenicale o, in altre liturgie, prima dell'offerto-
soltanto pace): tavoletta di legno o di metallo prezioso, di varie forme
la messa in luogo dell'ammasso di pace o del bacio liturgico (e oggi
- anche nella locuz. dare o baciare la pace. cellini,
xiii e il xv secolo, magistrati o funzionari il cui compito era quello di
ed eventualmente punire qualsiasi tipo di trasgressione o violazione di essa. a. navagero
impero carolingio, stabilì per porre fine o limitare il gran numero di violenze che
le terre ecclesiastiche e a chi uccideva o catturava i contadini a esse addetti;
, iii-9-24: la instituzione della pace 'o 'tregua di dio 'e le
. pucci, cent., 43-37: o noi morrem tutti quanti in comuno /
noi morrem tutti quanti in comuno / o noi arem col re sì buona pace /
. -avere, trovare pace: vivere o trovarsi in una situazione caratterizzata da assenza
, 27-28: dimmi se romagnuoli han pace o guerra. -ottenere la cessazione
pace. -trovare un luogo sicuro o un riparo. giuliano de'medici,
nuativa per introdurre un'affermazione sgradevole o contrastante con l'opinione espressa da tale
con l'opinione espressa da tale persona o attribuitale. dante, conv.,
tasso, 10-51: se più questi o s'altri a lui simile, / a
-contendere pace: rifiutare l'accordo o la riconciliazione. chiaro davanzati, 104-3
petrarca, 274-1: datemi pace, o duri miei pensieri. attribuito a petrarca
. -dare, pigliare il o del buono per la pace; mettere
ben per la pace e che per forza o per amore io mi plachi.
accettare una condizione per lo più negativa o dannosa o anche non desiderata; rassegnarsi
condizione per lo più negativa o dannosa o anche non desiderata; rassegnarsi.
: inteso a far cessare una guerra o adatto a un tempo in cui non
pace con qualcuno: non avere guerra o contrasti. delfico, i-349: siccome
moltitudine di barbari gli circondò. -essere o fare pace: concludere un gioco alla
pace: concludere un gioco alla pari o, durante il gioco, essere nella situazione
v.]: 'far pace 'o 'esser pace ': diciamo nel
nel giuoco quando due hanno il punto pari o sono egualmente distanti da un certo segno
certo segno. -non esser debitore o creditore di nessuno. a. verri
in tre paci: nel gioco degli aliossi o dei dadi, riuscire al terzo colpo
contemplare questo divin misterio. -in o nel tempo di o della pace: durante
misterio. -in o nel tempo di o della pace: durante un periodo di
disturbato, con proprio agio, comodamente o, anche, quando circostanze e impegni
in pace. -senza mostrare aggressività o ferocia. giacomo da lentini, 20
lascia i sudditi in pace, sarà avaro o prodigo, ma non tiranno.
serbarmi la tua tenerezza. -non biasimare o accusare più di nulla. bacchelli,
san pietro. -cessare di affliggere o turbare. 5. maffei, 7-72
. 5. maffei, 7-72: o fiere larve, o pensier foschi e tristi
maffei, 7-72: o fiere larve, o pensier foschi e tristi, / quando
mandarla in pace. -troncare domande o richieste indiscrete. manzoni, pr.
conservarvi la tranquillità interna senza contrasti o conflitti. rinaldo d'aquino, 107
xv [rezasco], 120: o santu patri, tu lu quali tuttu
-mettere in pace: riconciliare due o più avversari. storia nerbonese volgar.
far qualche cosa per scacciare il risentimento o per correr laggiù a rimetter le paci
con rassegnazione e pazienza, senza rammarico o risentimento, una condizione o una situazione
senza rammarico o risentimento, una condizione o una situazione spiacevole o negativa o,
, una condizione o una situazione spiacevole o negativa o, comunque, non voluta
condizione o una situazione spiacevole o negativa o, comunque, non voluta e non
giù qualcuna, fingendo di non accorgersene o di pigliarsela in pace. -rendere
'l sol tace. -stare in o a pace: stare tranquillo, non agitarsi
ogni sera. -non entrare in guerra o non parteciparvi. brusoni, 910:
: riconciliarsi. cavalca, iii-8: o ammirabile ed umile carità di dio che
/ e chi va pel mondo ha guerra o pace. idem, 366: in
fa poca pecunia: per indicare un'iniziativa o un'azione inutile, che dà scarsi
sf. patol. ispessimento di una o di entrambe le palpebre, che interessa
ed è causato per lo più da congiuntivite o da blefarite cronica).
per infiammazione cronica, sia per tubercoli o escrescenze qualsiansi sviluppatesi sul margine libero.
, con un piumaggio di colore grigiastro o bruno, caratteristici delle zone boscose della
tipi cellulari di apparire, compieta- mente o in alcune parti, intensamente colorati.
'? al toro 'crassipelle 'o 'coriato 'che 'pachiderme '?
hanno proposto la scissione. -da o di pachiderma (con valore aggett.)
d'ordinazione per cimiteri di lusso, o nel far ritratti a re ventruti e
la 'critica della ragion pura 'o la 'critica della ragion pratica 'di
. processo infiammatorio della dura madre spinale o cerebrale che può essere accompagnato o no
spinale o cerebrale che può essere accompagnato o no da versamento ematico, purulento o
o no da versamento ematico, purulento o liquorale negli spazi epidurali e subdurali;
(con riferimento alle raffigurazioni umane dipinte o incise che comparvero nel paleolitico superiore)
nelle quali possono raccogliersi versamenti sierosi o emorragici. = voce dotta, comp
e fiori pedi- celiati di colore violetto o blu; sono coltivate in europa a
flogosi cronica accompagnata da emorragie, traumatiche o spontanee, nella parete o sulla superficie
, traumatiche o spontanee, nella parete o sulla superficie della tunica vaginale.
, comp. dal gr. tto / o? 'grosso, spesso '
sf. miner. minerale monoclino bianco o incolore, costituito da fluoruro idrato di
; si presenta in cristalli prismatici allungati o in masse granulari. = voce dotta
letter. chi, in ambito politico o diplomatico, interpone i suoi buoni uffici
fece con oro, e non col coltello o con sua astuzia, il che è
: chi, nei rapporti fra due o più persone, presta assistenza e aiuto al
ciascuno degli ufficiali ordinari di un comune o di una città, incaricati di risolvere le
una missione pacificatrice nei confronti di città o stati in lotta fra loro; paciere
creato [carlo di valois] pacificatore, o, come gli antichi costumarono di dire
come mediatore per comporre una controversia o un litigio, procurando la riconciliazione fra
per raggiungere un accordo fra stati belligeranti o fazioni in lotta; chi svolge una
lotta; chi svolge una missione diplomatica o anche un'azione costante per salvaguardare la
e il governo. -chi assume o ostenta una posizione equilibrata o imparziale.
-chi assume o ostenta una posizione equilibrata o imparziale. cattaneo, nl-2-141: all'
con prese e in memoria o ricordamento ritenute e diligien- temente guardate
ricordamento ritenute e diligien- temente guardate o. sservate, sarà salvo i reami e
dimmi) ei nella destra il brando / o il pa cifero ulivo?
, sm. liturg. tavoletta di legno o di metallo prezioso anche riccamente gemmata e
in sostituzione del- l'amplesso di pace o del bacio liturgico. = voce dotta
2. in maniera da non opporre o da non trovare resistenza; in modo
resistenza; in modo da non subire o da non suscitare contestazioni; con il
suscitare contestazioni; con il comune consenso o con il consenso delle persone interessate.
di pace, in assenza di conflitti o guerre. ugurgieri, 227: non
. in modo placido, tranquillo, sereno o indi- sturbato; in tutta sicurezza,
; in tutta sicurezza, senza preoccupazioni o timori. bibbia volgar., viii-624
, che si lasciava tirare per la coda o per la criniera pacificamente.
dirimere, ricomporre le controversie fra due o più contendenti in ambito privato o all'
due o più contendenti in ambito privato o all'interno di un gruppo; riconciliare.
-risolvere i contrasti fra due stati o due gruppi politici. storie pistoiesi
vostri: a voi la conviene pacificare o la città perirà. niccolò del rosso
un comportamento benevolo verso se stessi una o più persone per ottenerne il consenso o
o più persone per ottenerne il consenso o l'appoggio, per conquistarsene il favore
pacificato tutti gli altri popoli con danari o col timore, venne nel contado de'volcari
4. riportare con la forza o, anche, con mezzi diplomatici in
di levante. carducci, iii-7-176: o italiani, sollevate e liberate l'agricoltura,
5. indurre una persona adirata o irritata a placarsi, ad acquietarsi;
. rappresentazione di rosana, xxxiv-709: o doloroso a me, che poss'i'
figlio è sì forte crucciato? / o consiglier mie car, che ve ne pare
pacifica. 7. acquietare, placare o mitigare un sentimento, una disposizione d'
emfiati mari. idem, 40: o greci, voi pacificaste li venti con sangue
lui. 11. stipulare la pace o, anche, una tregua con gli
ponendo fine alle discordie, ai conflitti o a uno stato di guerra. compagni
, credete, con la soppressione di questo o di quello, ma con la persuasione
insomma, un mistero altrettanto grande, o almeno così mi pareva, che quelli
che ha ricostituito un vincolo di solidarietà o di affetto; amicato. giamboni
, a lotte civili, a sommosse o a guerre fra stati. - in
2. riportato con la forza o con l'abilità diplomatica in una condizione
proprio atteggiamento ostile; che ha deposto o mitigato il proprio atteggiamento avverso.
antagoniste, la pacificazione fra potenze nemiche o belligeranti; che opera come mediatore,
abbisognano fuorché d'un pacificatore che, o deliberatamente o senza volerlo, gli riconcili
d'un pacificatore che, o deliberatamente o senza volerlo, gli riconcili e ricongiunga
-che si adopera per creare, per ristabilire o per mantenere una situazione di pace o
o per mantenere una situazione di pace o di normalità istituzionale in uno stato,
. guido da pisa, 1-218: o tu, domatore delle fiere sal- vatiche
fazzione e pacificatore del regno che capo o sedutore. maironi da ponte, 1-i-104
2. che ha come effetto o come fine il ristabilimento della pace e
a quietarlo, sedando preoccupazioni, assilli o pensieri angosciosi. de roberto,
della sera. -che apporta riposo o sollievo dalla fatica. d'annunzio,
a uno stato di guerra fra potenze o stati nemici. -anche con valore attenuato:
il superamento di un contrasto politico o diplomatico. g. michiel, lii-4-397
la guerra] fosse finita con l'accordo o la pacificazione che chiamano di gant,
la pacificazione. -processo atto o tendente a risolvere le discordie intestine,
? 2. riconciliazione fra due o più persone susseguente a un litigio,
a un litigio, a un disaccordo o a una situazione di attrito, di
serenità spirituale, che deriva dall'appianamento o dal superamento di pensieri angosciosi, di
una rispondenza allo stato del mio spirito o una rivelazione o una pacificazione. tecchi,
stato del mio spirito o una rivelazione o una pacificazione. tecchi, 11-
. poco curandosi di editti di pacificazione o d'altro comandamento regio, cercavano con
pacifìcità, sf. letter. lo svolgersi o l'essere compiuto senza fretta, con
da ogni for ma di violenza o dall'uso della forza; che vive
trattava di un pacifico passante, bastavano due o tre occhiatacce a fargli abbassar gli occhi
rapporti collettivi; che non nutre ostilità o inimicizie. -anche: che assume un
contrasti, indisturbato, di un bene o di una condizione favorevole; non molestato
la fama del petrarca, del bembo o d'altro d'u- gual nome,
di pace, che non è sconvolto o caratterizzato da azioni o da avvenimenti che
non è sconvolto o caratterizzato da azioni o da avvenimenti che ne alterino la normale
politica). - anche: abitato o frequentato da persone di indole mite,
ha luogo alcuno pacifico, in terra o in mare, non è ricevuto da città
in mare, non è ricevuto da città o terra alcuna. 6. temperato
-che non è agitato dal vento o dalle tempeste, calmo, in bonaccia
sollazzi vivendo, di ogni minimo ferimento o questioncella spavento prendono. davila, 125
altre religioni? scalvini, 1-58: o mio figlio, la mia vita e quella
di pace e concordia; che lo indica o 10 simboleggia (come l'ulivo)
che avviene nella pace, che si avvale o è compiuto con mezzi non violenti;
pacifichi? bruni, 337: sian pacifici o bellici gli agoni, / sempre la
alessandro... e poi tolommeo lago o per diritto di guerra o per allettamenti
tolommeo lago o per diritto di guerra o per allettamenti pacifici condussero in egitto samaritani
terra, ma che sarebbero queste voci crudeli o sanguinose tra i ragionamenti pacifici e quieti
11. che procura serenità d'animo o, comunque, non provoca turbamento.
in aspetto. fontanella, i-244: o bel monte fra 'monti, / per
fuggitivo, di piacere rubato, preveduto o improvviso, esteriore o interiore, turbolento
rubato, preveduto o improvviso, esteriore o interiore, turbolento o pacifico. e.
improvviso, esteriore o interiore, turbolento o pacifico. e. cecchi, 5-27
processionale, che ha per cadenza: 'o santa vergine prega per me '.
12. non soggetto a contestazioni o a opposizioni. capitoli della compagnia della
arte e concerne solo l'estrinsecazione pratica o materiale dell'arte? 14. ant
né alle persone né alle cose) o che, essendo cessato il modo violento con
la non interruzione e con la pubblicità o non clandestinità, uno dei requisiti del
.: dominio, potere politico conseguito o conservato ed esercitato senza violenza, mediante
tanto non so perché il signor alessandro o suo agente faccia intendere ai lavoratori che
. turba, con violenza alla persona o con minaccia, l'altrui pacifico possesso di
, ma la giustapposizione di sei placche o zolle che sostengono i continenti e gli
eccles. sostenitori dell'editto di unione o henotikón promulgato dall'imperatore bizantino zenone nel
[s. v.]: 'pacifici'o 'pacificatori'furono appellati nel secolo sesto quei
: in seguito a un accordo diplomatico o comunque con mezzi diversi dalla conquista armata
fratello. -tenere pacifico: impedire o prevenire una manifestazione di dissenso, di
pacifismo, sm. polit. dottrina, o anche soltanto insieme di idee, che
internazionali e considera la pace permanente o perpetua fra gli stati come fine possibile e
con la conquista e la soggezione, politica o economica, dei più deboli; si
unità soprannazionale degli appartenenti alla stessa classe o partito). -anche: movimento organizzato
da una generica aspirazione alla pace universale o dal desiderio di evitare il rischio della
nel linguaggio polemico dei fautori della guerra o della politica di potenza). -in
. -in partic.: il rifiutare o l'osteggiare l'intervento diretto del proprio
afferma che un governo composto di donne o sostenuto dalle donne ci trascinerebbe fatalmente,
più in quanto seguace di una dottrina o di un movimento antimilitarista; che
antimilitarista; che si adopera per ristabilire o mantenere la pace. -anche: che è
del proprio paese) in una controversia o in un conflitto internazionale (con partic.
proprio del pacifismo; che si ispira o trae origine dai fondamenti, dai presupposti
origine dai fondamenti, dai presupposti ideologici o morali del pacifismo (una teoria,
czar alessandro i, come un sogno o un'utopia su motivi conservatori, pacifisti,
pasolini, 8-153: anziché negli scioperi o nelle altre forme di
.: lentezza nel compiere un lavoro o un'opera. pavese, ii-fl-351
letter. che stipula un patto o un accordo; contraente. - anche sostant
-per simil. insieme, più o meno compatto, di oggetti galleggianti su
zool. disus. alpaca (lama o auchenia pachios). gaiucci [
. l'essere padano; natura o qualità della pianura padana, di ciò che
, di ciò che vi si trova o anche di chi vi abita. -per estens
di tale area geografica. -pianura o valle padana: quella situata fra le
cui il padda propriamente detto [padda o munia oryzivora), dalle dimensioni di
/ membra di ciacco, poste a lesso o fritte, / onore a le padelle
(anche nell'espressione padella delle bruciate o da bruciate). romoli, 297
10 può in pezzi come un ciocco o sbusciar come una padella di caldarostaro.
v.]: 'padella delle bruciate o 'da bruciate ': dicesi un vaso
persone; graticola. -anche: la condanna o la pena che comporta l'uso di
3. crogiuolo usato nella fusione di metalli o altre sostanze (e, in partic
zecchini di padella.. cucurbita o caldaia dell'alambicco. rescenzi volpar
. 7. recipiente di terracotta o, in tempi più recenti, di
. 8. recipiente di ceramica o, recentemente, di resine sintetiche,
nome a un vaso di terra cotta o di maiolica di forma alquanto ampia e
dalla fantasia come 'il pappagallo 'o se richiamante l'allegra cucina come '
. loredano, 5-250: comanda, o giove, a la tua gran sorella,
il fico), sente ancora il chiovo o vogliamo dire fango o padella: questo
ancora il chiovo o vogliamo dire fango o padella: questo è adustione di sole.
riferimento all'esito negativo di un'azione o di una gara in un altro sport
-tenere, avere l'occhio alla padella [o, in espressioni esortative, occhio alla
fare affidamento su quanto si riteneva acquisito o sicuro.
, sm. chi fabbrica o vende padelle. ricordi di una famiglia
tenuti grandissimi. 2. cacciatore o tiratore di scarsa abilità, che manca
cibo contenuta in una padella, o che si cuoce o è stata cotta in
una padella, o che si cuoce o è stata cotta in una sola volta
. -in senso generico: vivanda arrostita o fritta in padella. sercambi,
padellata di macaroni. burchiello, 64: o maestro abbachista, or dimmi tue /
padellétta, sf. piccola padella per cuocere o friggere alimenti. libro della cura
con padellette. -strumento di legno o di metallo, costituito da un piatto
sf. piccola padella, di metallo o di terracotta, fornita di manico di
piccolo piatto metallico posto sotto una lucerna o un candeliere per raccogliervi l'olio o
lucerna o un candeliere per raccogliervi l'olio o la cera che ne colano.
'il piattello di latta, di cristallo o d'altro, che si mette sotto
, che si mette sotto il lume o sul candeliere per riparar l'olio o
o sul candeliere per riparar l'olio o la cera. -per estens.
basse sponde nel quale si strugge lo stagno o il piombo. barilli, 5-103:
vetro. 2. cacciatore o tiratore di scarsa abilità, che manca
sm. grande padella, di metallo o di terracotta, priva di manico.
, costituito da una serie di quattro o cinque lampade racchiuse in un contenitore
serve a conferire diffusa luminosità alla scena o a illuminare fondali, retro- scene,
e metti in forno di riverberazione per 3 o 4 ore, e poi metti in
alloggi degli ufficiali e dei comandanti o per consentirne il ritrovo o, anche,
comandanti o per consentirne il ritrovo o, anche, per ospitare personaggi importanti
insegna con l'aquila d'oro o d'argento. botta, 6-ii-598: arrivò
di semplici padiglioni stesi su la spiaggia o case posticcie tessute di legname. zucchelli,
-con riferimento alla sede della divinità o di personaggi soprannaturali. fr.
2. sorta di baldacchino, di drappo o di panno, che un tempo,
sopra del trono, di determinati seggi o, anche, sopra porte e finestre
finestre negli arredamenti di lusso; cortinaggio o drappo o baldacchino posto per riparo dal sole
arredamenti di lusso; cortinaggio o drappo o baldacchino posto per riparo dal sole o
o baldacchino posto per riparo dal sole o dalle intemperie in un balcone, in un
in un giardino, in una piazza o anche in una stanza. seneca volgar
fagiuoli, ii-39: gli cade un padiglione o sia mantello / dagli omeri a'talloni
spezialmente i più preziosi lavorieri di seta o di lana o di ricamo adoperati negli
preziosi lavorieri di seta o di lana o di ricamo adoperati negli antichi secoli per
assistere a cerimonie, giostre, tornei o eventi spettacolari. cesari, 1-2-304:
separata dal corpo centrale di un edificio o collegata con esso da locali comuni,
attività, in partic. lavorative, o in cui sono alloggiati reparti militari o
o in cui sono alloggiati reparti militari o è sistemata una sezione ai una struttura
della simiglianza ch'egli ha colle tende o padiglioni degli eserciti. -santuario.
sole / ti mando inferia, o puro, o forte, o bello /
/ ti mando inferia, o puro, o forte, o bello / massimiliano.
inferia, o puro, o forte, o bello / massimiliano. -loculo
per lo più in uno spazio libero o annesso ad altra costruzione, utilizzato per
utilizzato per mostre, esposizioni, fiere o, anche, come ritrovo per riunioni
, posando i parpaglioni su qualche fiore o erba e stendendo quelle lor grand'ali
alterna vita alle mortali / cose dispensi, o sole, e regni immoto; /
carducci, iii-1-347: come sei bella, o mia firenze! azzurro / sempre ride
del suo sforzo, anche quando talune o parecchie delle sue affermazioni siano dubbie o
o parecchie delle sue affermazioni siano dubbie o provvisorie o errate, la serve assai
delle sue affermazioni siano dubbie o provvisorie o errate, la serve assai meglio di
meglio di coloro che innalzano palagi incantati o padiglioni di cartapesta validi per l'« effetto
compagno. -padiglione della tromba uterina o della tuba del falloppio: apertura peritoneale
. citolini, 387: la volta o a botte o a catino o a croce
, 387: la volta o a botte o a catino o a croce o a
la volta o a botte o a catino o a croce o a lunette o a
a botte o a catino o a croce o a lunette o a padiglione o a
catino o a croce o a lunette o a padiglione o a terz'acuto. vasari
croce o a lunette o a padiglione o a terz'acuto. vasari, i-604:
, 1-284: le volte a conca o a padiglione, quanto saran meno svelte
a padiglione: copertura a pianta rettangolare o poligonale costituita da un numero di falde
, 2-130: 'tetto a padiglione 'o a 'quattro acque 'dicesi quello
e tuttora padiglione r. t. o padiglione radiotelegrafico è detto, in marina,
dispositivo che nella cuffia del telefono o di un apparecchio ricevente permette l'ascolto
imitazione, e fu g. carino o, secondo altri, luigi leo o
carino o, secondo altri, luigi leo o leone detto il padovano. =
. disus. modo provinciale di pronunciare o scrivere il latino, proprio dei patavini
che esercita la propria attività a padova o nel territorio circostante. dante
chi mai ti crede a tue promesse o a salvocondotto! / ché tu l'hai
per una padovana. -che è o era in uso nel territorio politica- mente
era in uso nel territorio politica- mente o economicamente dipendente da tale città (un
3. zoot. pollo o pallina padovana (anche padovana, sf
, il cui ordito è di canapa o di lino, molto fini, e la
seta e spesso di borra di seta o di bavetta. 6. il
. 6. il dialetto parlato o scritto nella città di padova e nel
del maestro. leonardo, 2-120: o quante infelici madri e padri furon private
35: la parte di 'padre 'o di 'tiranno '(quando sia
, 6: un padre, o dio, che muore ucciso, ascolta:
: / aggiungi alla lor vita, o benedetto, / quella che un uomo,
quando non sia preceduto da altro agg. o non si trovi in particolari contesti enfatici
era più padre, disse: « o icaro, o icaro, ove se'?
padre, disse: « o icaro, o icaro, ove se'? ». savonarola
quanto, attraverso l'unione sessuale (o comunque mediante il proprio seme virile),
motivata dall'incidenza delle condizioni economiche, o sociali, o familiari sulla salute della
delle condizioni economiche, o sociali, o familiari sulla salute della gestante, di esaminare
, n. 1. -padre adottivo o secondo la legge', quello che ha
adottato un bambino. -padre carnale, vero o naturale', quello i cui figli sono
, n. 4. -padre putativo o di puro nome: quello che è
virgilio, il padre enea / quattro o cinque per notte ne facea. vittorini,
progenitore dell'umanità (nelle espressioni primo o antico padre, primo padre naturale)
. idem, par., 26-92: o pomo che maturo / solo prodotto fosti
pomo che maturo / solo prodotto fosti, o padre antico / a cui ciascuna sposa
sol dormiva il nostro antico padre, / o noi felici miseri viventi! massaia,
una nazione; benefattore di un popolo o chi è riconosciuto e celebrato come il
celebrato come il fondatore di una nazione o come colui che l'ha salvata o
o come colui che l'ha salvata o l'ha riportata alla precedente felicità dopo
alla precedente felicità dopo un evento infelice o disastroso. -padre della patria: titolo
la giustizia perché sii emulo d'innocenti o carnefice di peccatori, ma ac- cioché
4. persona di cui si ha stima o di cui si riconoscono l'autorità,
; maestro. -in partic.: pensatore o scrittore o artista in genere che ha
-in partic.: pensatore o scrittore o artista in genere che ha raggiunto una
una fama eccezionale in un determinato ambito o disciplina, in cui è universalmente riconosciuto
dante, purg., 4-44: o dolce padre, volgiti, e rimira /
s'intende accader allora quando dalla bocca o dalla penna di coloro che, come
quando può... intendere il principale o vogliamo dire l'autore e il padre
è anche un vanto domestico a cui nessuni o pochissimi possono essere agguagliati nel mondo.
e 9. cavalca, 20-68: o padre d'ogni inganno e d'ogni
e pericoli. 5. monaco o frate a cui sia stata conferita l'
ne specificano la posizione gerarchica nell'ordine o nella congregazione religiosa di appartenenza. -padre
priore: il superiore di una comunità religiosa o, anche, talvolta, chi lo
da raccontare, di bovo d'antona o de'padri del deserto. -il
. alcuni scrittori che non furono santi o che in qualche periodo della loro vita
virtù, le quali avea imprese per fondamento o dalle costituzioni de'monasteri o dalla dottrina
per fondamento o dalle costituzioni de'monasteri o dalla dottrina degli antichissimi padri. castelvetro
. balbo, i-90: greci o latini, i maggiori di tutti questi son
vili-1-239: « lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate », dentro di me
inferno. 7. padre spirituale o di anime: direttore spirituale. -in
romolo... ordinò cento senatori, o perché questo numero era assai sufficiente o
o perché questo numero era assai sufficiente o forse non aveva più uomini che di
, di governo, di assemblee consultive o deliberative, proprie di vari stati e
l'incarico di riferire i propri deliberati o a rappresentarlo. nuovi documenti intorno a
dante, purg., ii-i: o padre nostro, che ne'cieli stai.
nome tuo. pulci, 6-1: o padre nostro che ne'cieli stai, /
galle nelle gambe che procedono dal padre o dalla madre che l'hanno. caro,
senza passione, suol dare sempre della vita o morte delle scritture giusta sentenzia. porzio
del porro e cantargli il vespro 'o 'il mattutino degli ermini 'significa riprenderlo
che non si è disposti a regalare nulla o a ribassare oltremodo il prezzo.
: a chi vorrebbe come in regalo o quasi. -tal pera mangia il padre
voce dotta, lat. pater familias (o familìae). padreggiarne (part
anche 'patrizzare ') d'un figliolo o d'una figliola che somiglia al padre
una figliola che somiglia al padre, o, come si dice famigliarmente, che
del concilio vaticano ii, era recitato o cantato dal solo sacerdote; attualmente è
. che ha caratteristiche fisiche, fisionomia o atteggiamenti propri di un vegliardo, simili
padreternizzato, agg. letter. reso o considerato estremamente potente (e ha valore
del lettore, lungi dal provocargli l'angoscia o la nausea, lo rassicurava al contrario
dominatrice del mondo. sua? o di dio? certo di dio come
un grosso mastino, apparve il padreterno o, per esser più precisi, il
grande importanza, molto influente e potente o che si dà l'aria di essere tale
.: che in un determinato ambito o attività gode di autorevolezza e prestigio o
o attività gode di autorevolezza e prestigio o che si dà molte arie. e
influente nella conclusione di compromessi di potere o di affari da cui derivano profitti illeciti
-ci). che richiama nell'aspetto o negli atteggiamenti di compiaciuta e ostentata protezione
la figura del padrino come capo mafioso o maneggione influente. arbasino,
detta madrina) un battezzando (maschio o femmina) o, da solo,
un battezzando (maschio o femmina) o, da solo, un cresimando di
cavalleresche, un combattente alle prime armi o vigila sullo svolgimento regolare di un torneo
che si giunga a uno scontro armato o duello, vi assistono e ne tengono un
peralta il sacramento s'avea addosso brevi o incanti che lo guardassero da esser ferito
che non si trovi in mezzo a due o tre duelli, padrino di professione.
. codice penale, 396: ai padrini o secondi e alle persone che hanno agevolato
una cerimonia ufficiale, di carattere civile o laico. carducci, ii-17-277:
fornisce a una persona aiuto, appoggio o protezione, particolarmente nelle circostanze difficili dell'
: ai padri insegnorno queste cortesie doi o tre cinesi di origine loro saraceni.
un gran mucchio di colpe, delle quali o altre volte fu od allora è in
nell'ambito letterario; chi dà l'ispirazione o l'incoraggiamento alla composizione di un'opera
l'incoraggiamento alla composizione di un'opera o anche la presenta al pubblico. carducci
esso passa per le mani di quindici o centomila italiani. pirandello, 5-511:
per altrettanti... giornali straordinari o numeri unici. io avevo pensato di mandare
. sacerdote appartenente a un ordine monastico o a una congregazione religiosa (anche come
(anche come appellativo reverente, affettuoso o scherz.). cielo d'
propria au torità sui servitori o su altri subalterni (anche nell'
ente, si sarebbe data a fare una o una altra cosa in ma
marito che un suo bambino, o bambina che si fusse, si sentiva male
. 2. colei che conduce o dirige un'azienda, un laboratorio artigianale
cecilia. 3. donna (o anche dea) che nutre o alleva
donna (o anche dea) che nutre o alleva animali. firenzuola, 315
largo, persino le donne, vedove o zitelle, sapendo che ora, fatta
. potenza dominatrice in un determinato territorio o ambito geografico. porzio, 3-28:
certamente pessima compagna di libertà. -persona o società di persone a cui spetta la
cui spetta la proprietà di beni mobili o immobili. m. correr, li-8-138
7. figur. attività umana che è o appare più importante rispetto ad altre,
appare più importante rispetto ad altre, o entità psicologica o morale o spirituale che
rispetto ad altre, o entità psicologica o morale o spirituale che determina l'agire
altre, o entità psicologica o morale o spirituale che determina l'agire umano;
ora se tu volessi dar legge quando debba o stare a partire colei, la quale
padrona è la paura. -condizione politica o esistenziale o anche fisica che predomina in
la paura. -condizione politica o esistenziale o anche fisica che predomina in un luogo
'padrona': la seconda galera, galeazza o nave di ogni armata o squadra.
galera, galeazza o nave di ogni armata o squadra. la prima si chiamava capitana
reale si chiamava la seconda galera o nave di un'armata regia,
piccole squadre, di piccoli stati o di private persone. io.
di calibro; non hanno bandoliere o patrone, onde più tempo mettono a
carica per l'ordinario con un terzo o con la metà della polvere del peso
chiari, 2-ii-227: padrona lasciandovi di credere o di non credere quanto vi dico.
-padronina. buzzi, 43: o piccolo cane reale, / o mansueto lion-
43: o piccolo cane reale, / o mansueto lion- cello di casa, tutto
diritto feudale di patronato su una chiesa o su un ente ecclesiastico spettante al fondatore
su un ente ecclesiastico spettante al fondatore o ai suoi eredi o a un'altra autorità
spettante al fondatore o ai suoi eredi o a un'altra autorità, in partic
2. condizione di chi è padrone o può esercitare il proprio dominio.
sopra che qualunque altro a cui la sorte o il caso solamente tal possessione contese?
. per estens. patronato di una divinità o di un santo protettore. anonimo
sull'agire umano da una condizione fisica o spirituale o da un sentimento.
umano da una condizione fisica o spirituale o da un sentimento. m. adriani
patronale), agg. che si riferisce o che deriva dalla condizione di padrone,
, dalle sue prerogative giuridiche di proprietario o dalla sua autorità nei confronti dei dipendenti
nei confronti dei dipendenti, dei familiari o di altre persone; che denota, talora
, le quali abbiano annessa qualche giurisdizione o preminenza padronale, come per esempio sono
donde desumeva chi sa che autorità maritale o padronale sulla donna di cui presentiva 1'
2. riservato all'uso esclusivo del padrone o di una famiglia, in partic.
centro, in corsivo, un monogramma o uno stemma padronale. e. cecchi,
incorporandosi a quella che veniva titolata villa o palazzo. -autista padronale: stipendiato
è proprio della categoria sociale dei padroni o datori di lavoro, in partic. dell'
. dell'industria, che li riunisce o li rappresenta; imprenditoriale. gramsci,
far riconoscere loro un potere accanto o contro il potere padronale. arbasino, 19-97
-appartenente all'industria privata, non statalizzato o nazionalizzato. b. croce, iii-27-206
padroname, sm. insieme di padroni o di gente che impone la propria
sottoposti; prerogativa, autorità di padrone o di padrona di casa. pallavicino
sia in ciascun di noi il potere o mirar la facciata leggiadra di qualche palazzo o
o mirar la facciata leggiadra di qualche palazzo o ricever caldo nella pubblica strada da un
. -padronaggio su un ente ecclesiastico o su una fondazione pia. lami
. autorità politica assoluta, potere dispotico o oppressivo; predominio o determinante influsso economico
, potere dispotico o oppressivo; predominio o determinante influsso economico. malvezzi,
interni avremo imminente, inevitabile, presto o tardi. l'influenza, la padronanza
. -il servirsi di una funzione o carica a proprio arbitrio. salvini
ascendente di natura psicologica esercitato su una o più persone. -in partic.:
. -in partic.: dominio affettivo o sentimentale. panigarola, 1-166: gran
di lui molta padronanza. -dominio o controllo su animali; l'esserne il
favore di una persona di rango inferiore o che si dichiara tale, anche in
, degli istinti, delle facoltà intellettuali o anche dei gesti, del comportamento.
-predominio esercitato da una facoltà intellettuale o da un istinto. segneri, iv-95
corpo stesso nel soggettarlo a i dolori o nel disprezzarlo, mandandolo fin incontro all'
: modo di dire fine, elegante o ricercato; fiore di lingua. faldella
plur. -chi). ant. rendita o omaggio, per lo più simbolico,
al titolare del padronaggio su una chiesa o su un ente ecclesiastico.
una chiesa, di un monastero o di un ente ecclesiastico, agli eredi
di un ente ecclesiastico, agli eredi o anche a un'autorità civile o
o anche a un'autorità civile o religiosa, di poter disporre di esso,
. -con metonimia: edificio sacro o fondazione ecclesiastica su cui è esercitato tale
. 2. per estens. sovranità o dominio regale esercitato su un territorio.
. condizione giuridica dell'ex-pa- drone (o patronus) nei riguardi del servo da lui
. 4. tose. terreno o fondo agricolo posseduto a titolo di proprietà
diversi tempi, cioè in beni pubblici o comunitativi ed in padronati o signorili o
in beni pubblici o comunitativi ed in padronati o signorili o privati. cantini, 1-24-288
o comunitativi ed in padronati o signorili o privati. cantini, 1-24-288: questa descrizione
, i-128: si dice 'carrozza 'o 'legno di padro nato
padro nato 'quella carrozza o legno non di vettura o di quelle
'quella carrozza o legno non di vettura o di quelle che stanno per le piazze
se ne serve a solo suo uso o per comodo o per lusso.
a solo suo uso o per comodo o per lusso. 6. classe
sociale, costituita dai datori di lavoro o imprenditori, che si contrappone alle masse
e costituisce la controparte nei conflitti sindacali o nelle lotte del lavoro (ed è
ant. protezione esercitata da una divinità o da un santo. ottimo, i-254
: figlio del padrone in età infantile o giovanile. b. davanzati,
la casa guarda quel che si dica o faccia, presente il padroncino. a.
giornalistico, titolare di una piccola azienda o di un laboratorio artigianale; modesto imprenditore
voce romanesca, padrone di alcuni tassì o autocarri. propriamente, era il vetturino
. chi tiene alle proprie dipendenze una o più persone retribuite con salario, in
, in genere addette ai servizi domestici o come collaboratrici in altre attività con mansioni
patrone! ». garisendi, xxxviiii-311: o quanti servi iniqui e incuriosi / cacciati
tra buoni, / dicon che sono ingrati o furiosi. firenzuola, 643: io
gli schiavi, accioché non succedesse disordine o tumulto, con prudenza mitigò la legge.
usare di esso liberamente, concederlo ad altri o alienarlo; proprietario.
dicto arboro tene sempre allo pede 50 o 60 figlioli, e li patroni pigliano de
animale, in partic. domestico, o se ne serve in un'attività.
spesso, dapoi che aranno fatto due o tre battute d'ale, lasciaranno l'uccello
lavoro; proprietario di un laboratorio artigianale o di una bottega. -al plur.
stanno nelle botteghe su le porte, o vero sopra la strada. statuto di
per cui si nutre stima e rispetto o si manifesta sottomissione e obbedienza e al
nel passato, persone di condizione inferiore o artisti e letterati, altinterno di una
, ogni volta che amazzarà un porco o vero un caprio in la campa- gnia
come al tempo fascistico, bollettini ufficiali o voci del padrone. e. cecchi,
, smembrarla, sostituendo padroni a padroni o appoggiando ambizioni di pretendenti stranieri. giusti
è forse un padrone? pensaci, o popolo, e trema. -con
strategica, la occupa con le truppe o la conquista; dominatore. roseo,
contro quei che negano il male esistente o dichiarano che, ov'anche esista,
chi scorrazza liberamente in un luogo, o è il solo a trattenervisi. alvaro
non è vostro padrone anch'egli, o non è padron dei padroni? muratori,
solo padrone, voi solo altissimo, o gesù cristo. bresciani, 2-iii-46: lasciamo
che vale come norma di un'attività o ne costituisce la regola. b.
, 1-204: l'uso, padrone o testimone della lingua. -facoltà che domina
-elemento naturale che determina le condizioni meteorologiche o che appare invincibile all'uomo.
al trasporto di merci e di passeggeri o alla pesca (e può anche esserne
(e può anche esserne il proprietario o l'armatore). - anche:
boiardo, 2-6-3: ma lui destina o ver di esser sumerso, / o ver
destina o ver di esser sumerso, / o ver passare in terra cristiana, /
al patrone / che voi passare, o voglia il vento o none. idem,
voi passare, o voglia il vento o none. idem, 2-6-29: non sa
officiale, che si chiama il patrone o lo scrivano di razione. g. moro
casaregi, 157: perdendosi lo schifo o battello per mancanza di cavi, o le
schifo o battello per mancanza di cavi, o le ancore per mancanza di gomene,
ufficiale incaricato della conservazione di un mezzo o di una scialuppa. tramater [
'padrone d'imbarcazione ': graduato nocchiere o marinaio, al quale, nella marina
11. ant. chi protegge una persona o una collettività, ne tutela gli interessi
una collettività, ne tutela gli interessi o ne appoggia le richieste; patrono.
12. protettore soprannaturale di una città o di un'istituzione; santo patrono.
chi esercita il giuspatronato su una chiesa o su un ente ecclesiastico. g.
serenissimo granmaestro e quelle che da'padroni o fondatori si daranno non debbino essere a
-che può disporre liberamente di qualcosa o ricavarne un vantaggio. goldoni,
una persona determinata guidandone le scelte (o tale autorità gli è riconosciuta dallo stesso
r. borghini, 2-75: -sopportatela o non sopportatela, e fate quel che
.: che può ridurre ai suoi voleri o possedere una donna. castiglione,
proprio giudizio, compiere un'azione determinata o rifiutarsi di compierla, libero (ed
lo più in relazione con un inf. o, anche, in espressioni idiomatiche,
espressioni idiomatiche, nominali, ellittiche, o in costruzione anacolutica). ugo di
di volervi insegnare a impastare i colori o a modellar la creta. svevo, 6-429
passare al servizio di un'altra persona o alle dipendenze di un altro datore di
tenere soggetto alla propria potestà o autorità, in partic. politica; avere
principe chi padroneggia lo stato, sia uno o molti o pochi o tutti. cesari
padroneggia lo stato, sia uno o molti o pochi o tutti. cesari, ii-115
, sia uno o molti o pochi o tutti. cesari, ii-115: dante.
-avere il dominio di un territorio o di uno spazio geografico. siri
rendere possibile il dominio di una regione o di un tratto di mare (una posizione
[la balsamina] ancora un frutice o arboscello che gli sia al piede; e
5. figur. contenere un impulso o un sentimento, reprimere un pensiero o
o un sentimento, reprimere un pensiero o un'idea, superare un turbamento.
scomparsa civiltà. -servire a esprimere o a descrivere in modo adeguato.
elemento naturale, asservirlo ai propri scopi o alle necessità pratiche. imbriani, 2-105
eccitazione, l'ira, lo sdegno o un sentimento; reprimere una reazione violenta
un sentimento; reprimere una reazione violenta o un istinto; mantenere o riprendere il
reazione violenta o un istinto; mantenere o riprendere il dominio di sé e delle
. avere le caratteristiche, le prerogative o il titolo di padrone; poter disporre liberamente
nel x secolo al tempo delle teodore o di marozia, genetrici, elettrici e
. proprietario agricolo di condizioni molto modeste o che si trova in strettezze economiche (
economiche (e ha valore iron. o spreg.). fanfani, i-128
nato su un ente, su un edificio o su un beneficio ecclesiastico. - anche
padronità, sf. ant. condizione o caratteristica di chi è il padrone.
non bea l'oste acque inferme o vero di paduli, perché le male
paduli. lubrano, 2-383: l'acque o rimboccano di rottissime da nuvoli
rimboccano di rottissime da nuvoli o ristagnano pantanose ne'paduli. gorani
e da cui le acque piovane scolano o sgrondano nel padule medesimo. -in
orgia. grandi, 242: padule o lago di fucecchio. de nicola, 422
chi si buttava alla macchia nella maremma o nei paduli di fucecchio o di bientina
nella maremma o nei paduli di fucecchio o di bientina. -padule di meotide
. boccaccio, 9-41: aliga o ulva di padule. libello per
: fieno grossolano, da vacche o da vaccine, di padule, grosso,
targioni'pozzetti, 12-5-246: delle pannocchie o pani- cole [delle canne palustri]
all'atmosfera pestilenziale putrida del grande stagno o padule o pozzanghera ministeriale di piazza castello
pestilenziale putrida del grande stagno o padule o pozzanghera ministeriale di piazza castello. idem
pescato di più specioso nel mar della scienza o nei paduli della sofistica.
di terreno riempito d'acqua, dolce o salmastra, che rimane stagnante.
, 2-83: in e luoghi padulosi o d'altre arie grosse la bon- barda
la valle della lupara voriano stare reti o vero tele, e questo è per
perché quand'altri sente / tattoli ricordar o forte o piano, / nome gli par
altri sente / tattoli ricordar o forte o piano, / nome gli par di un
co'vicini in sorte alcuna di traffico o di maneggio. -nazione dove si
. -nazione dove si vive male o si è politica- mente oppressi.
ciò che un osservatore (fermo o in movimento) può vedere dei luoghi che
cui si trova in un determinato momento o via via si colloca. -anche: ambiente
uno sguardo. linati, 11-73: o tu la più bella delle creature viventi,
se per lo più in tempi lunghi o anche lunghissimi) da una certa forma
in modo statico, quasi come quadri o opere d'arte naturali eventualmente inglobanti manufatti
anche e soprattutto controllo e direzione diretta o indiretta, per fini culturalmente e socialmente
intellettuale e culturale di una persona singola o di un gruppo (sociale, etnico
propria disperazione. 3. dipinto o bassorilievo che rappresenta vedute della realtà naturale
in partic. gli aspetti campestri, o li compone in modo ideale o pittoricamente
, o li compone in modo ideale o pittoricamente fantastico secondo una certa illusione spaziale
pittoricamente fantastico secondo una certa illusione spaziale o prospettica. -anche: sfondo o scorcio
spaziale o prospettica. -anche: sfondo o scorcio paesistico di un quadro. lampsonio
per lo vano d'una finestra, o per qualunque altra apertura di lor capriccio
dica alla pittura di paesaggi o in essa è specia lizzato
, scelti e disposti secondo tale gusto o tecnica; che ne ha l'aspetto
, 12-11: tutto questo quadretto o affresco pastorale, nella sua incante
d'ogni cu pezza carceraria o repressiva. = deriv. da
. quantità di paesaggi pittorici eseguiti mediocremente o in modo scadente, e secondo schemi
(anche con riferimento a opere artistiche o letterarie). alvaro, 8-40:
-a). chi è nativo o abitante di un paese, di una regione
per quella ragione la quale i cittadini o paesani sono usati di tenere i. lloro
sono usati di tenere i. lloro uso o in loro costuduti. g. villani
tempo; quelli si sogliono domandare paesani o cittadini, e questi forestieri o viandanti
paesani o cittadini, e questi forestieri o viandanti. marino, 1-20-20: paesani non
perché si giudica brutta in un paesano tale o tal parlata, mossa, costume,
virtuose né che più onorasse cavalier paesani o forestieri. storia di stefano, 12-6
teatro intorno, / ove la gente, o paesana o esterna / che inferma vi
, / ove la gente, o paesana o esterna / che inferma vi venia,
luogo, di un territorio occupato militarmente o teatro di operazioni militari (in opposizione
, alla patria; che le è dedicato o ne è ispirato; che è simbolo
partic., di quello del soggetto parlante o a cui fa riferimento il narratore come
un personaggio), che vi cresce o vive, che fa parte della flora
sono in pietre paesane, cioè in tevertino o in tufo o in peperino, le
, cioè in tevertino o in tufo o in peperino, le quali spezie di pietre
radicato nel patrimonio culturale, storico o, anche, etico di esso (un
delizie e magnificenze paesane e peregrine che o seppe inventare l'antichità o praticare l'
peregrine che o seppe inventare l'antichità o praticare l'uso de'nostri tempi.
esigenze comunicative di una ben determinata società o nazione. guazzo, 1-87: io
tosco. 5. abitante o, anche, originario, di un piccolo
e privilegia la cultura provinciale, popolare o, anche, contadina, rusticale (un
un autore); che è espressione o manifestazione di tale scelta, popolaresco (
tipo e fosse paesano e trovato acconcio o preferibile nella gran conversazione delle intelligenze nazionali
... sarebbe passato per non meno o pure più legittimo di ciò che spettava
... la sua prima conscienza o apprensione del sentimento, del pensiero,
dance è voce inglese, e vale danza o ballo della contrada, cioè del paese
si conduce; che vi si svolge o vi è celebrato; che manifesta profonde
più in unione con un agg. possessivo o, anche, con un compì,
compatrioti, che da essi è tributato o inflitto. carducci, iii-6-249: il
-precisato da un complemento di denominazione o da una proposizione relativa. latini,
. si sogliono chiamare i paesi bassi o i paesi della fiandra... confinano
. 2. con uso antonomastico o in unione con un aggettivo possessivo (
in unione con un aggettivo possessivo (o altra determinazione che faccia riferimento al soggetto
determinazione che faccia riferimento al soggetto parlante o alla persona di cui si parla)
], paragonato a'regni di francia o di spagna, di piccolo paese,
di un'autorità costituita e riconosciuta o su cui si estende il dominio e il
; territorio occupato stabilmente da un popolo o, anche, statalmente organizzato.
'paese': una divisione di più o men grande misura; divisione non sempre
tre stati. -paesi di capitolazioni o fuori cristianità: quelli dell'oriente musulmano
opportunità di farsi ammirare per l'eloquenza o il valore o le dignità, la
farsi ammirare per l'eloquenza o il valore o le dignità, la signorile eleganza.
(e tali denominazioni hanno intenti elogiativi o ironici, a seconda del campo politico
fortemente polemica). -paesi industrializzati o ricchi o sviluppati'. quelli che,
polemica). -paesi industrializzati o ricchi o sviluppati'. quelli che, indipendentemente dall'
, indipendentemente dall'appartenenza al mondo capitalista o a quello socialista, fondano la propria
industriale. -paesi in via di sviluppo o paesi emergenti'. quelli del cosiddetto terzo
delle abitazioni sparse e distinte in vichi o aperti villaggi e la terza quella dei paesi
.. dicesi: andare al paese o simile, senza pronome o altro, intendesi
al paese o simile, senza pronome o altro, intendesi ancora più chiaro paese
non invece a canelli, a barbaresco o in alba. 10. estensione di
estensione di territorio che un osservatore fermo o in movimento può percepire con lo sguardo
d'intatte nevi. -panorama, o parte di panorama, che appare particolarmente
appare particolarmente adatto alla rappresentazione pittorica o, anche, letteraria. tommaseo,
dai pittori trascegliersi per essere dipinto, o che potrebbe trascegliersi. l'italia presenta
è l'accessorio d'un quadro, o storico o fantastico, con figure. cinelli
accessorio d'un quadro, o storico o fantastico, con figure. cinelli, 2-34
che seguì. « che fa, figura o paese? ». 12. marmo
d'uomini, d'animali, d'alberi o d'altra simil cosa appropriata alla macchia
s. v.]: ber paesi o a paesi si dice del giudicar la
s. v.]: di edifizio o casamento grande oltre al solito: è
nelle midolle mie. / che faccio, o misero? duro figlio, durissima madre
a scoprirsi, a rivelare quanto più o meno consciamente vorrebbe tenere celato.
/ ch'ei sgombri dal paese: o ch'io me n'innamoro.
e a'costumi dei luoghi dove va o dimora. proverbi toscani, 205:
donna, n. 17. -fra o in cent'anni e cento mesi l'acqua
e ridente. -con uso antonomastico (o in unione con un agg. possessivo
natio (e può essere connotato affettivamente o ironicamente). s s
dice: non guardare. oppure salassati. o torna al tuo paesello.
monti in giro, i paesini -quattro o cinquecento anime o meno - vanno a
giro, i paesini -quattro o cinquecento anime o meno - vanno a scala, minuscoli
vi si veggono disegni naturali di alberi o di cespugli. questo avviene singolarmente nelle
come pure in molte altre pietre calcaree o mongacee. tommaseo [s. v.
di gusto, complessiva di un periodo o di una scuola o particolare di un
complessiva di un periodo o di una scuola o particolare di un artista; paesaggismo.
storicamente determinato, di un particolare luogo o regione; che in esso consiste, che
risulta. -dir. vincolo paesistico: limitazione o divieto posto dalla legge, nel quadro
impiastricciar d'affreschi non so che cupola o parete o volta di chiesa. verga,
affreschi non so che cupola o parete o volta di chiesa. verga, 2-231:
un passo, da uno schiaffo, o, anche, un tonfo sordo,
': suono imitativo di colpo dato o ricevuto, di cosa che cade o scoppia
dato o ricevuto, di cosa che cade o scoppia. pascoli, 5-157: poff
inopinato, sgradevole, che provoca stupore o disappunto. casti, 1-2-108: un
nel terreno e per spezzare la roccia o, come leva, per sollevare pesi e
lascia la branca: per indicare che presto o tardi chi si ostina a compiere azioni
interpellollo. -in una raffigurazione di pittura o di scultura. carducci, iii-3-69:
. riferimento all'uso gastronomico di essi o di loro parti. f. f
patria oziosi, schierati sopra una piazza o ragunati entro qual- ch'officina, son
, sf. letter. modo di fare o di comportarsi estremamente rozzo e grossolano.
paflagone, agg. letter. nato o abitante nell'antica regione della paflagonia,
continuativa, con scadenza regolare (settimanale o, per lo più, mensile)
in tal tempo che passasse uno mese o due, che in quel tempo solo si
misera paga / un par di soldi o di gazzette il dì. statuti della
et i capitani debbano commettere le polize o mandatorie delli salariati del comune a paga
dipendenti e le retribuzioni a essi corrisposte o dovute. -di paga (con
delle retribuzioni (un giorno della settimana o del mese). viani, 13-75
corrisposta ai militari fuori del servizio effettivo o per punizione o anche per scarsità di
fuori del servizio effettivo o per punizione o anche per scarsità di fondi. -paga
scarsità di fondi. -paga corsa, decorsa o passata: quella non corrisposta alla scadenza
passata: quella non corrisposta alla scadenza o arretrata. -paga doppia: costituita da
mensilità dello stipendio pattuito. -paga grande o grossa: più elevata e cospicua di
: li soldati hanno la paga ordinaria servendo o non servendo, della quale sono puntualmente
generico: ricompensa per una prestazione saltuaria o per un lavoro occasionale; compenso.
: 'paga ': specialmente in un giuoco o in una gara qualunque.
terra n'allarga /... / o prezzo immenso di tal compra paga!
? battista, vi-3-25: ben intendi, o neron, che non si paga /
* fargli una tamburata, dargli le croste o le paghe e le briscole '.
per indicare il pagamento puntuale, sostenere o tenere le paghe per indicarne la sospensione
alle spese colle borse de'cittadini, cioè o col porre gravezze o col tenere le
cittadini, cioè o col porre gravezze o col tenere le paghe del monte. varchi
non ci è mutuo perché le marche o altra moneta che si compra non è né
a guisa della compra di frutti futuri o delle paghe acerbe. -a genova,
di un fiorino sul provento; lira o moneta di paghe quella usata per anticipare
e disporla, in biglietti di banca o in assegno, nelle apposite buste per
, sm. e f. chi abitualmente o accidentalmente, per prodigalità o dabbenaggine,
chi abitualmente o accidentalmente, per prodigalità o dabbenaggine, si fa carico delle spese
pagàbile, agg. che può essere pagato o rimborsato; che può essere scambiato con
sappia la mia dote essere di sei o sette mila scudi e pagabile a oneste rate
una pagaccia ': chi non paga mai o male i suoi debiti. de amicis
ant. pacamènto), sm. consegna o versamento di una somma di denaro che
delle crisi finanziarie troppo frequenti da due o tre anni. svevo, 5-29:
, che indica a favore di chi o per quale prestazione è corrisposta una retribuzione
quello che ha luogo (in denaro o titolo equivalente) alla consegna della merce
all'atto dell'ordinazione di una merce o comunque prima della sua consegna. -pagamento
: quello che si compie mediante prodotti o prestazioni ip luogo dei mezzi monetari,
prestazioni ip luogo dei mezzi monetari, o per mezzo di un baratto o di
, o per mezzo di un baratto o di uno scambio. -pagamento maturo,
sogliono ancora piantare delle partite di pagamento o di altro credito a favore del medesimo
dalla banca giratoria. -pagamento per intervento o per occorrendo', quello compiuto per conto
mandato2, n. 5. -modo o sistema di pagamento: procedimento con cui
3. somma pattuita; valore venale o prezzo di una merce. cavalca
si portarono si malamente che in cinque o sei fogli fecero più di cinquecento errori
all'escita de le porte, uno o vero mezzo staio di biada et una
. 4. compenso in denaro o in altri beni per un servizio o
o in altri beni per un servizio o una prestazione. cassiano volgar.,
ritratto del suo corpo senza premio veruno o pagamento rappresentare, non volle mai ciò
miseramente la vita. papini, i-151: o mia vita perduta fin qui senza pagamenti
16-48: di questa ricompensa, pagamento o guiderdone parlano in più... luoghi
del redentore. fiamma, 1-281: o carne beata, materia della mia felicità,
. san carlo borromeo, 1-80: o figliuoli, dice egli, questo è
la materia. -offerta di sé o della preghiera a dio. dominici,
, 38: la morte è frutto o pagamento del peccato pendente da quella legge
dietro versamento di una somma di aenaro o con la consegna di un valore corrispondente
-che può essere usato, frequentato o ricevuto dietro versamento di una somma di
girava fra il pubblico un inserviente, o forse un discepolo dei due maestri,
cattivo pagamento: essere pagato in ritardo o in misura insufficiente. g. villani
cor per pagamento. -come compenso o premio. poliziano, 1-708: se
aver commessi. -per manifestare gratitudine o come manifestazione di riconoscenza. pasqualigo
in pagamento: accontentarsi della buona intenzione o della gratitudine di una persona.
cifra con cui va retribuito un servizio o un lavoro. ghirardacci, 3-277:
morto. paganali, sm. o f. plur. stor. feste romane
per celebrare il riordinamento dei distretti rurali o pagi di roma, che avevano carattere di
feste così dette perché celebravansi ne'pagi o villaggi, in onore di cerere e
; secondo i canoni, i princìpi o, anche, i riti, i procedimenti
era il tempo buttavano i loro uccelli o lassavano i cani e l'andare a questo
paganeggiare), agg. chi manifesta o, anche, ostenta, nel proprio
anche, ostenta, nel proprio comportamento o nelle opere, una concezione della vita
partic. di quello greco e romano, o, in genere, estranei a quelli
2. che si ispira, più o meno esplicitamente e programmaticamente, ai modelli
, intr. [paganeggio). assumere o, anche, ostentare comportamenti o atteggiamenti
assumere o, anche, ostentare comportamenti o atteggiamenti pratici e spirituali più o meno
comportamenti o atteggiamenti pratici e spirituali più o meno convenzionalmente ispirati ai valori, alle
, concetti ripresi da sistemi filosofici pagani o che con essi concordano, in opposizione
varchi] così rea opinione che bestemmi o che paganeggi o che pa- pascimieggi.
rea opinione che bestemmi o che paganeggi o che pa- pascimieggi. d'annunzio,
(1-2): e1 gran tartaro o soldano, / segnor de l'universo
, 4-146: se sia del paganésmo o cristianesimo / colui, noi so. pananti
che torni al paganesimo / la spagna o sbattezzar chi avea battesimo. brusantini,
ai suoi princìpi e ai suoi dogmi o che tende a travisarli in forme di
basata su superstizioni e credenze popolari o caratterizzata da una visione materialistica ed edonistica
religiosità, poniamo, delle plebi spagnuole o di quelle napoletane, nelle quali basta
della cultura classica greca e latina, o che ne derivano. carducci, iii-14-205
5. bernardino da siena, 1062: o come non ebe egli rivelazione ch'e'
2. con valore collettivo: gente pagana o infedele; l'esercito dei saraceni.
i giovani uscissero soverchiamente ripienii virgilio d'orazio o di livio, come ai tempi un po'
5-287: una di quelle statue di ninfe o di vendemmiatrici che si veggono nei giardini
). paganizzare, tr. ridurre o ricondurre una o più persone o una
paganizzare, tr. ridurre o ricondurre una o più persone o una popolazione, con
ridurre o ricondurre una o più persone o una popolazione, con la persuasione o
o una popolazione, con la persuasione o con la violenza, a una religione non
paganizzazióne, sf. il ridurre una o più persone o una popolazione a una
. il ridurre una o più persone o una popolazione a una religione non cristiana
religione cristiana, che segue dottrine religiose o culti estranei al cristianesimo (con partic
e romano, professava il politeismo tradizionale o, soprattutto nell'ambito della poesia cavalleresca,
della poesia cavalleresca, ai musulmani, o ai seguaci di religioni genericamente animiste e
. i galla sono e rimangono pagani o si volgono, se mai all'islamismo.
, gli antichi pagani sognarono che innocente o casto fosse il mondo. levi,
la mondiale costituzione secondo la credenza pagana o vero de li gentili. cantari cavallereschi
. castelvetro, 8-1-73: quelle affezzioni o vizi o virtù dell'animo nostro..
, 8-1-73: quelle affezzioni o vizi o virtù dell'animo nostro...
, 2-17: credo c'hai la verbena o l'elitropio / o la mano pagana
c'hai la verbena o l'elitropio / o la mano pagana adosso.
pellico, 2-468: ei mi trovava o errando sotto le volte di qualche tempio
le volte di qualche tempio pagano, o declamando nel foro deserto le orazioni di
4. abitato da gente di fede politeista o musulmana (un territorio, una città
alla cultura che a esse si connetteva o si ispirava. ottimo, i-107:
costituisce espressione dei valori spirituali e morali o della cultura e della civiltà del mondo
8. che rivela nel proprio comportamento o nelle opere una concezione della realtà estranea
una rete da pescatori. -non ispirato o fondato da elementi di carattere religioso,
a posizioni filosofiche e a concezioni spirituali o artistiche che riprendono o ricordano quelle del
a concezioni spirituali o artistiche che riprendono o ricordano quelle del mondo classico. tenca
rinascimento è una reazione pagana mescolata più o meno di cattoli- cismo. carducci,
, negli occhi delle persone, felicità o estasi religiosa, ma una specie di
dalle celle, 4-1-57: se 'l marito o la moglie caggia in resia, ovvero
dell'assistenza di un ente previdenziale sociale o di un istituto di beneficenza). -pubblico
pagante: quello che, per assistere o partecipare a uno spettacolo, a una
gli spetta (secondo gli accordi stipulati o le norme, le tariffe o i prezzi
stipulati o le norme, le tariffe o i prezzi vigenti) per un servizio
tempi schiavi è pagato per istruire rado o non mai si sacrifica al vero e al
di denaro, secondo gli accordi stipulati o le tariffe vigenti. sercambi, 2-i-140
la villeggiatura. -ottenere un favore o una facilitazione versando una somma di denaro
, corrispondere una somma di denaro (o, anche, una certa quantità equivalente
impegno finanziario che deriva da un contratto o da una tassazione. breve di montieri
del comandamento facto a lui da'signori o dal camarlengo. castelvetro, 8-2-236:
due giorni il prestito scadeva, così bisognava o riscattarli o pagare la proroga.
prestito scadeva, così bisognava o riscattarli o pagare la proroga. -offrire (
, ma proibire che non si paghino o esigano le lettere che vengono da fuori
loro danari. 7. offrire o donare qualcosa a qualcuno, caricandosi della
(indicando vendetta, castigo, punizione o, anche, ingratitudine, ingiustizia,
in un punto chi egli è incontro o rintoppa? schiatta pallavillani, 1-73-27:
, un delitto, una colpa (o un atto giudicato colpevole) subendone la
atto giudicato colpevole) subendone la pena o addossandosela vo lontariamente; sottostare a una
un errore, di un'azione incauta o anche semplicemente di un atto o di
incauta o anche semplicemente di un atto o di un comportamento da cui sono derivati
un comportamento da cui sono derivati inconvenienti o effetti dannosi (anche nell'espressione pagare
. rendere conto a qualcuno di un danno o di un'ingiuria arrecata; riparare a
£ascun se pagarà; / e ben o mal q'el diga, tut a lui
che respira. -pagare a rate o in rate: v. rata.
, di pari moneta, di quella moneta o di tale moneta', v. moneta
n. 6. -pagare lo scotto o gli scotti: v. scotto.
giustizia di una lunga serie di misfatti o di iniquità o può compensare molti guai
lunga serie di misfatti o di iniquità o può compensare molti guai. lorenzmo
alcuna cosa dare ad altrui in presto o vero pagarla. testi sangimignanesi,
; che ha ricevuto la sua retribuzione o il prezzo stabilito per la vendita di
corresponsione del relativo prezzo (un bene o un servizio]. c.
in natura fino alla decorrenza di quindici o venti lire,... davano sulla
collusione concorre nel caso della valuta compensata o rincontrata che nel caso della valuta realmente
. 5. che riceve più o meno regolarmente una paga, una retribuzione
più di quaranta mila cavalli, pagati o con danaro corrente o con timarro.
mila cavalli, pagati o con danaro corrente o con timarro. giacomo soranzo, lii-13-206
92-94: ne gazzettieri pagati né soppressioni o chiusura d'archivi né codardìa d'ingegni immemori
pagati satelliti ogni notte cancellassero quel nome o vi aggiungessero scherni. -ben pagato:
pratesi, 5-50: un mensuale di venticinque o trenta lire era quanto si potevano stendere
altri. ponzela gaia, 8: o anema mia, / de ti mi tegno
, 2-ii-214: sarai pur cuntenta, o morte, / sarai pur cheta e
pagata. / la famiglia alibertini, / o morte, l'hai sommata / l'
bastonata. -patti e pagati o patti pagati: v. patto2.
pagatore: che paga con ritardo o in modo insoddisfacente; che non paga
fosse fatto scientemente e non per errore o ignoranza, perché sapesse il pagatore di non
di pagare regolarmente, secondo le consuetudini o gli ordini ricevuti, determinate spese o
o gli ordini ricevuti, determinate spese o contribuzioni; che è preposto al pagamento
li costumi umani lascia e prendeli / o di lupo o di volpe o di alcun
umani lascia e prendeli / o di lupo o di volpe o di alcun nibio?
prendeli / o di lupo o di volpe o di alcun nibio? guicciardini, 13-v-46
olocausto ti offri a dio soprano, / o largo pagator dell'altrui fio. gigli
ripaga, contraccambia (in senso positivo o negativo). - anche nell'espressione