formazione combattente ottomana, araba, africana o appartenente a popolazioni considerate barbare e non
potentissimo impero cadrà, fra quattrocento anni o poco più, sotto gli urti di
i giannizzeri divisi in tante orde o camere o compagnie di trecento o quattrocento in
divisi in tante orde o camere o compagnie di trecento o quattrocento in mille
o camere o compagnie di trecento o quattrocento in mille uomini l'uno.
per simil. gruppo disordinato di armati o, anche, esercito, formazione paramilitare,
(e vi è connesso un giudizio morale o politico di severa condanna).
con dell'acqua di cordone, quattro o sei rottami di bucchero di guadala- xara
verso la chiesa; dai tetti di due o tre case già scoppiavano le fiamme;
professa determinate idee politiche con particolare veemenza o, anche, movimento culturale che pretende
lo più nella forma del duello giudiziario o anche in altre forme, quali le cosiddette
prove del fuoco, dell'acqua bollente o fredda, del ferro rovente, del duello
, fatto di legno, di ferro o di altro materiale, progettato, costruito
volgar., 2-3 (38): o lo dio della natura sostiene pena o
o lo dio della natura sostiene pena o l'ordigno del mondo si scioglie.
in partic.: rete per l'uccellagione o per la pesca; lenza, amo
scendere dall'alto sulla scena una divinità o un personaggio, introdotti per sciogliere il
nelle cose che sono fuori della rappresentazione o in quelle che sono passate, le
quali non è possibile che uomo sappia o in quelle che sono a venire, le
in ogni effetto /... / o maladetto, o abominoso ordigno, /
/... / o maladetto, o abominoso ordigno, / che fabricato nel
morte. battista, vi-i-ii: lascia, o morte, la falce, inutil pondo
oggetto che serve per svolgere determinate operazioni o per assolvere a determinate funzioni, per
più di forma complessa e alquanto inusitata o ritenuta tale in relazione con le proprie
, 4-70: così talvolta una vecchiaccia, o rinsecchita od adiposa, a furia di
con i rasoi, scalpri, overo ciclischi o pha- coti overo con altro ordigno di
a caso, col / favore della musa o d'un ordegno, / ritorna lieta
d'un ordegno, / ritorna lieta o triste. -ciascuna delle due mani
adoprano altro ordegno / che la mano o una ciotola di legno. tarchetti,
. apparecchio destinato a esperimenti di laboratorio o all'esame di fenomeni astronomici o atmosferici
laboratorio o all'esame di fenomeni astronomici o atmosferici o all'ingrandimento di oggetti invisibili
all'esame di fenomeni astronomici o atmosferici o all'ingrandimento di oggetti invisibili a occhio
un ordigno, il quale porta la immagine o il quadro di che che sia e
7. ciascuno degli elementi di un congegno o di una macchina che, fra loro
quali muo- vensi con altri ordigni adattati o da acqua o da vento o da
vensi con altri ordigni adattati o da acqua o da vento o da giumenti o da
ordigni adattati o da acqua o da vento o da giumenti o da uomini. griselini
acqua o da vento o da giumenti o da uomini. griselini, xviii-7-145: un
] può essere da due bande irritato o solleticato, e ciò vale a dire o
o solleticato, e ciò vale a dire o da'corpi o da'pensieri. batacchi
e ciò vale a dire o da'corpi o da'pensieri. batacchi, 2-235:
fomento alle loro pretensioni. -espediente o scappatoia legislativa. p. verri,
suoi fini. venuti, lxxxviii-n-688: o leggiadri, preclari e alti ingegni,
uno scopo per lo più non onesto o ingannevole. tassoni, 12-18: quel
. 11. persona che, volontariamente o no, si fa strumento della volontà
attuazione di fini per lo più disonesti o malvagi. pallavicino, ii-456: volle
d'ingegno quale sei tu, sarà sempre o l'ordigno del fazioso o la vittima
sarà sempre o l'ordigno del fazioso o la vittima del potente. petruccelli della gattina
. figur. strumento intellettuale di ricerca o di conoscenza; facoltà intellettiva, volitiva;
/ teh, ponila al pertugio, o domno andrea. bontempelli, 19-48:
fili destinati a formare la larghezza o l'altezza di un tessuto; ordito (
fibre di un tessuto istologico. o. rucellai, 2-67: l'esperienza conferma
che insieme s'intes- sono in più o minor numero. 2. per simil
risulti dall'ordimento de gli accidenti. o. rucellai, 2-12-4-241: le guerre
animale. baroni, 21: sotterra o a teti / in seno oppur ne'cavi
lo più segreta e con fini di violenza o d'inganno. -anche in senso concreto
ordinato; organizzatale secondo un determinato ordine o per un determinato fine. ottimo
di elementi disposti secondo un certo ordine o modello astratto, composizione strutturale e funzionale
a sua volta concepito sia come normativo o comunque assiolo- gico sia come puramente logico-concettuale
di principi e di norme giuridiche (o, secondo altre concezioni, di princìpi
realtà conformata a un certo ordine (naturale o normativo-sociale); creazione (del mondo
per formato, per materie, sistematico o storico). -anche: la sistemazione
8-168: nel vecchio ordinamento, tre o quattro sale accoglievano... le famose
ma di scriverla. -progetto o programma per lo svolgimento di un'attività
di un'operazione militare; piano strategico o tattico; strategia, stratagemma bellico.
5. organizzazione di un complesso di dati o di eventi secondo una successione e una
una sequenza logico-concettuale (in un discorso o in un'altra attività intellettuale) o
o in un'altra attività intellettuale) o naturalistica- causale (nel mondo fisico o
o naturalistica- causale (nel mondo fisico o naturale). arrigo baldonasco, 397
può avere un ordinamento parziale, totale o buono, a seconda che si tratti rispettivamente
di un insieme parzialmente, totalmente o ben ordinato). -ordinamento lessicografico'.
dati secondo una certa sequenza, crescente o decrescente, prestabilita. -anche: il
... tenere il comando o dirigere le opere di ordinamento. -riorganizzazione
autorità, di natura legislativa oppure giudiziaria o amministrativa, che stabilisce una certa prescrizione
cioè una norma generale e astratta (o un insieme di tali norme), oppure
, regola di condotta sociale, morale o religiosa fondata sulla consuetudine, sulla tradizione
, sulla tradizione e su concezioni etico-filosofiche o religiose che ritengono di esprimere la natura
1-3-21: tutte queste instituzioni ed ordinamenti o sono delli uomini ovvero delli demoni. t
. s. degli arienti, 1-315: o conubio sancto de questa regina, quanto
. - anche: lo stesso statuto o insieme di statuti che contenevano tale regolamentazione
a'grandi e possenti, che facessono forze o violenze contro a'popolani, raddoppiando le
: qualunque persona passarà per la città o vero per lo distrecto d'a- rezzo
e ordini civili. spesso bisogna correggere o mutare gli ordinamenti preteriti, altra volta
regolano in modo organico (e più o meno stabile) una data materia per
il funzionamento di determinati insiemi di uffici o istituzioni e la regolamentazione del personale
ordinamento militare, ordinamento scolastico), o la disciplina dell'attività e dell'organizzazione
di liberi professionisti (ordinamenti professionali) o la disciplina di un'altra attività o
o la disciplina di un'altra attività o fenomeno sociale (ordinamento del lavoro,
struttura organizzativa e funzionale di uno stato o di un'altra comunità politica (come
che ne risulta. -anche: l'atto o documento che contiene tali norme; costituzione
di ordinamento liberale nelle relazioni dei popoli o degli stati, introdotto sin da tempi
, che si chiama diritto delle genti o diritto internazionale. 12. l'insieme
di una particolare istituzione politica, sociale o economica, come un esercito, un
, come un esercito, un partito o un sindacato, un'impresa commerciale.
alla storia; che discende, che proviene o che appartiene a tale popolo.
e può avere un valore spreg. o, anche, una connotazione scherz. di
astruso, incomprensibile, inusitato, insolito o, anche, scorretto, improprio (un
classificare sotto la voce 'ordinamento comunistico o socialistico '... una semplice
. una semplice aspirazione ad una più o meno ampia giustizia sociale o ad una
una più o meno ampia giustizia sociale o ad una statizzazione (o municipalizzazione o
giustizia sociale o ad una statizzazione (o municipalizzazione o pubblicizzazione e mi si perdoni
o ad una statizzazione (o municipalizzazione o pubblicizzazione e mi si perdoni la parola
voce dotta, lat. tardo ostrogóthus (o austrogòthus), comp. dal germ
nervi si ritrovi qualche materia ostruente o compri mente. a.
dere, interrompere, sbarrare (totalmente o in parte) un accesso,
avvolgimenti delle glandole e nei loro seni o follicoli. 2. figur.
chiuso, interrotto, sbarrato totalmente o in parte (un accesso, una via
, 4-2-207: letti di fiumi ostrutti o mutati. targioni tozzetti, 12-1-232: la
e dalla radice dell'imperatoria (peucedanum o imperatoria ostruthium): si presenta sotto
. dal lat. scient. [peucedanum o imperatoriaf] ostruthium; è registr.
otturato, sbarrato, intasato (totalmente o in parte) o di un luogo
, intasato (totalmente o in parte) o di un luogo ingombro per il traffico
fenomeni (anche nelle espressioni fare ostruzione o dell'ostruzione). -in partic.,
. -anche: stenosi di un orifizio o di un canale anatomico; congestione delle
vie respiratorie. -con metonimia: aggregazione o concrezione che si forma in un canale
concrezione che si forma in un canale o in un orifizio anatomico e che provoca
in un orifizio anatomico e che provoca o è provocata da una condizione patologica.
: questo impedimento di vista è suffusione o pure una compiuta ostruz- zione del nervo
1-349: restano voti qualche volta tutti, o solo alcuni, granellini di una spiga
da qualche ostruzione fattasi nelle vene, o nelle radici, ovvero da mala separazion
. 2. figur. atteggiamento o azione (per lo più volontaria)
con cui si ostacola il pieno svolgimento o l'esercizio di un'attività.
di mezzi bellici (terrestri, aerei o navali: in questo caso, fino alla
ai porti: ostruzione a catena) o il passaggio di truppe nemiche. d'
). ostruzionismo, sm. comportamento o atteggiamento di chi, occupando una posizione
atteggiamento di chi, occupando una posizione o svolgendo una funzione che comporta la sua
conseguire un certo scopo, cerca di impedire o comunque di ritardare il normale e proficuo
facendo sostanzialmente mancare la propria collaborazione (o addirittura frapponendo difficoltà e ostacoli),
ritardare enormemente e rendere in pratica impossibile o privo di effettivi risultati lo svolgimento dell'
parlamentare: attività svolta da singoli parlamentari o, più spesso, da gruppi minoritari di
quei tiranni socialistici ci vietino di portar gulì o trovino le valigie troppo grandi etc.
. che è proprio, che riguarda o è ispirato ad azioni di ostruzionismo (
da fècamp volgar., xxi-614: o fratelli, chi non ostupiscerà sopra tanta
dell'otalgia; che interessa l'orecchio o la zona auricolare (un dolore).
- anche: che serve a curare o a sedare l'otalgia (un farmaco
cevole umore assalisce... l'orecchie o l'occhio convertesi nel male che si
convertesi nel male che si chiama otalgico o vero oftalmico. tramater [s.
qualche cagione straordinaria come sono le otarde o galli di montagna. savi, 2-ii-275
è l'otaria leonina [otaria byronia o iubatà), detta anche leone di
se ne conoscono parecchie specie di maggiore o minor mole. i maschi hanno sul
sf. chirurg. asportazione dei tessuti o degli organi dell'orecchio medio o interno.
tessuti o degli organi dell'orecchio medio o interno. = voce dotta, comp
di tale capsula, delle ossa otiche o petrose. -ganglio otico: v. ganglio
serve a curare le affezioni dell'orecchio o a sedarne i dolori (un medicamento)
comprendente l'otarda e la gallina prataiola o otarda minore (otistetrax). -in
. scient. othiorrhynchus (e otiorhyncus o othiorhynchus), comp. dal gr
carico dell'orecchio, con decorso acuto o cronico, che può essere causato da
distingue in esterna, media, interna o labirintite). panzini, iii-810
l'assione, chiamato d'altro nome oto o nittico- race, manda la voce simile
sf. letter. turgore localizzato intorno o al di sotto delle orecchie.
, comp. dal gr. o ^ < òtó <; 'orecchio 'e
abbozzo del labirinto membranoso; vescicola auricolare o otica. = voce dotta (
nei cristalli che si formano nell'organismo o nei liquidi che si traggono da questo.
voce dotta, comp. dal gr. o \ 5 <; o>tó <; '
non avevano per adulterio avere molte mogli o serve, né esse avevano pena di
l'andare lo sposo a casa sua o menarla seco e metterle un otoio nel piede
bot. genere di piante composite erbacee o arbustacee, con foglie carnose e fiori
foglie carnose e fiori di colore bluastro o giallo, solitari o a corimbi,
fiori di colore bluastro o giallo, solitari o a corimbi, comprendente circa 80 specie
otopièsi, sf. medie. depressione o affossamento della membrana timpanica dell'orecchio
18-96: lo specialista di malattie cutanee o di otorinolaringoiatria. = deriv. da
orecchio esterno, al timpano, o di focolai emorragici di stanti
'otorrea ': scolo sieroso, mucoso o purulento del condotto uditivo esterno,
terno, e qualche volta delle meningi o dello stesso cer vello.
manifesta nelle infiammazioni catarrali, flemmonose o periostiche del condotto uditivo, con
con complicatezza di corpi estranei viventi o no che sono rimasti un certo
del timpano, nell'otite gottosa o sifilitica, nel catarro dell'o
otite gottosa o sifilitica, nel catarro dell'o recchio medio, ecc.
uditive causate da turbe del sistema neurovegetativo o da lesioni localizzate intorno al trigemino.
. lorenzi, 1-35: empie un orciuolo o un antico utre. monti, 3-327
tutti i venti ne le spelonche di eolo o ne gli otri dtjlisse. pindemonte,
, come galleggianti per zattere e natanti o, anche, come sal- vagenti.
pienezza e rotondità di forme del corpo o di una sua parte, o la flaccidità
corpo o di una sua parte, o la flaccidità o la viz- zosità di
di una sua parte, o la flaccidità o la viz- zosità di esso (con
riferimento al ventre, al viso) o, anche, un atteggiamento tronfio, uno
s'introduce per via d'un mantachetto o soffietto che egli va gremendo col braccio
catturare gli insetti, si trasforma parzialmente o totalmente in ascidio.. marin.
. distinta chiaramente in cuticola e libro o cute, colle sue fibre legnose e
sugo invecchiato, mettendovi spesso l'utriaca o altra cosa. g. morelli,
qualche cosa secondo lo stomaco che hai: o un poco di pane...
un poco di pane... o una pillola appropiata a ciò o un poco
.. o una pillola appropiata a ciò o un poco d'u- triaca. s
tu che quando se'morso da serpente o da scarpione o da cosa velenosa,
se'morso da serpente o da scarpione o da cosa velenosa, che subitamente corri
una condizione di peccaminosità e di corruzione o di correggere un comportamento moralmente riprovevole
per simil. organo anatomico che contiene o nel quale transita un fluido, un gas
polmoni della salamandra sono due sacchetti, o dir vogliamo otricelli membranosi, stesi alla
verde... sparsa di otricelli o vescichette piene d'aria che la rendono
presenta elementi vescicolari (un organo vegetale o animale). spallanzani, ii-343
quanto che sono composti di otri- coletti o vescichette. o. targioni tozzetti, i-18
composti di otri- coletti o vescichette. o. targioni tozzetti, i-18: tutte
organi elementari, cioè dal tessuto cellulare o utricolare e dal tessuto vascolare o tubulare
cellulare o utricolare e dal tessuto vascolare o tubulare. 2. anat.
. parte cava di ijn organismo vegetale o animale di forma tondeggiante, contenente per
: vedria tutti li vegetabili avere li vasi o le fibre lignee, \ a serie
muovono, apparendo col tempo mere grana o utricoli ritondi di soli semi ripieni.
piante. trinci, 1-131: il succhio o l'accagliato liquore, che sano,
centro, che è quanto dire negli utricoli o valvole, concotto poi dal caldo sotterraneo
tempo istesso... scoppiato dall'utrìcolo o valvola in giù verso il terreno,
5. bot. achenio con pericarpo membranoso o, comunque, molto sottile.
, comunque, molto sottile. o. targioni tozzetti, i-361: l'otricolo
ora (con riferimento al tempo più o meno precisamente misurato o considerato).
al tempo più o meno precisamente misurato o considerato). dante, inf
g. m. cecchi, 17-84: o vedi, a che otta suona nona in
. in relazione con una prop. relativa o con un compì., indica ciò
un compì., indica ciò che avviene o si fa, abitualmente o incidentalmente,
che avviene o si fa, abitualmente o incidentalmente, in quel dato momento o
o incidentalmente, in quel dato momento o punto del giorno. novelle anonime del
otta / che morir dèe sanza peccato o merto. -circostanza, volta.
. 6. momento giusto, opportuno o stabilito per fare qualcosa. cavalca
, in piccola d'otta, in poca o pochissima d'otta, in poche d'
lira di otto corde, ovvero l'ottacordo o diezeugmenon, cioè disgiunto. gianelli,
. gianelli, iii-18: ottaccordo: strumento o sistema di musica composto di otto voci
sistema di musica composto di otto voci o corde, tale era la lira di
di quello regolare. -gruppo dell'ottaedro o ottaedrale'. gruppo costituito da ventiquattro elementi
dell'ottaedro, rade volte falliscono, o non mai. tramater [s. v
'...: corpo solido o cristallizzato, terminato da otto facce triangolari,
angoli. -anche: che ha una o entrambe le basi di tale forma (un
(e può essere letterale, sillabico o a frase). 4.
. -in partic.: che ha una o entrambe le basi ottagonali (un solido
ottagonale. -anche: che ha una o entrambe le basi di tale forma (
ancora i pavimenti semplicemente ammattonati di mattoni o quadroni a spinapesce e di terra cotta ottangolare
-anche: struttura architettonica, spazio o oggetto di forma ottagonale. leonardo
tondo, altri dicono ch'è lungo o otàngolo o quadrato. palladio, 2-3
, altri dicono ch'è lungo o otàngolo o quadrato. palladio, 2-3: negli
-con valore avverb.: con una struttura o con una figura ottagonale. soderini
= comp. da ott [o] e da un deriv. da anno
contenente. = comp. da o / / [o] e annata (
= comp. da o / / [o] e annata (v.).
del potere antidetonante dei carburanti. -numero o indice di ottano: indice che costituisce
di eptano, con numero di ottano o, che, provata con metodo unificato
d'ottanta anni, / e quattordici o manco ha la pulzella. pigafetta,
, ma d'ottanzette... poliziani o agelli..., d'ottanzette
d'ottanzette, dico di nuovo, poliziani o agellì che ottanzette anni vivuti fossero ciascun
sessant'anni, ma addirittura settanta, o quasi. adesso, doveva essere vicina
di scoppio angusta. -pezzo da o di ottanta', pezzo di artiglieria di
, pezzo di artiglieria di tale calibro o, in genere, di calibro elevato.
a sostenere una grossa spesa di sessanta o ottanta mila ducati il mese, sarebbe
: istromento astronomico, fatto di legno o di metallo, per misurare la distanza
distanza angolare degli astri dall'orizzonte o tra loro, non ostante il moto de'
di 45 gradi, guarnito d'un perno o d'una lunetta e di due specchi
persone affette da malattie contagiose, infettive o ritenute tali. redi,
, avanti finisca la sua ottantèna, o per dir meglio quarantena duplicata, mi
ottanta, che occupa in una progressione o in una serie il posto corrispondente al
da ottanta unità, in misura esatta o anche approssimata. - in partic.
il desiderio. caviceo, 1-133: o mia sola speranza dolce violante, più
voce dotta, comp. da off [o], per il numero dei tentacoli,
alcune lingue che esprime desiderio e possibilità o potenzialità (e nelle lingue della famiglia
dello indicativo dal futuro dell'ottativo o vero dal presente del soggiuntivo? l.
la terza dico, quando per troncamento o per natura viene a cadere in 'ro
i-132: tacciansi i tempi dell'imperativo o sia comandativo e sì dell'infinito,
... non quei già dell'ottativo o desiderativo, ove noi abbiamo sul bel
b. croce, i-2-101: formola ottativa o desiderativa, lirismo dello spirito, indirizzato
lirismo dello spirito, indirizzato all'ideale o all'avvenire. papini, 40-128:
che maturano presto, e alcuni settembrini o autunnali che maturano più anticipatamente degli altri
sono gli ot- tati, gli albanelli o siano albi. metastasio, 1-iv-296: se
del mondo a dio) che segue o, talvolta, precede una determinata ricorrenza
e durante il quale si prolungano (o si svolgono) particolari festeggiamenti, riti
si svolgono negli otto giorni che seguono o precedono una determinata ricorrenza liturgica. -anche
nel componimento letterario popolare, detto strambotto o rispetto, come forma lirica, probabilmente
prescrive l'esecuzione, di un brano o di un passaggio, più grave o più
brano o di un passaggio, più grave o più acuto di un tale intervallo (
specificazione: all'ottava bassa, grave o sotto o inferiore; all'ottava alta,
all'ottava bassa, grave o sotto o inferiore; all'ottava alta, acuta
inferiore; all'ottava alta, acuta o sopra o superiore). -nella musica greca
all'ottava alta, acuta o sopra o superiore). -nella musica greca classica
bontempi, 3-2-222: la prima regola o norma o canone è che ogni cantilena si
3-2-222: la prima regola o norma o canone è che ogni cantilena si debba
è che ogni cantilena si debba cominciare o in unisono o in consonanza perfetta, ciò
cantilena si debba cominciare o in unisono o in consonanza perfetta, ciò è in
consonanza perfetta, ciò è in quinta o in ottava e nelle loro replicazioni sopra
canzonette 'particolarmente in 'contralto 'o 'mezzo soprano ', che i '
', che i 'bassi accompagnino o suonino'la medesima dell''ottava bassa'
alta'. gianelli, i-92: suoni o tropi si sono detti certe modulazioni di voci
certe modulazioni di voci differenti nel grave o nell'acuto, la piena unione de'
dei suoni che consiste nell'apporre cifre o apici al nome della nota o alla lettera
cifre o apici al nome della nota o alla lettera che la contraddistingue (e
. ottave di cayley: ottetto. o. metrol. sottomultiplo di alcune unità di
ufficialmente alla verifica degli strumenti di misura o altro. ulloa [guevara],
che emette un suono di un'ottava o di due ottave sopra la parte notata
strumento a fiato (detto anche flautino o flauto piccolo) di legno o di
anche flautino o flauto piccolo) di legno o di metallo, con tubo aperto,
la musica sonata con tale strumento (o il suono che ne viene emesso).
di otto, che occupa in una progressione o in una serie il posto corrispondente al
); può essere indicato anche con 8° o vili. francesco da barberino,
. l'ottava parte (di un numero o anche di una misura specifica, di
non può non riuscire d'un due o tre fogli di stampa ordinaria, cioè
volentieri cambierei con tanti tomettini in 12 o anche in ottavo purché fossero leggibili.
ottazioni e sugli impieghi dei loro mariti o congiunti. = lat. optatio -ónis
s. agostino volgar., 1-6-193: o uomo virilmente usante le femmine, la
norme giuridiche stabilite dall'autorità legislativa o politica o, in genere, da regole
giuridiche stabilite dall'autorità legislativa o politica o, in genere, da regole o da
politica o, in genere, da regole o da un complesso di regole di
, di costume, da princìpi religiosi o sociali (ed è termine proprio del
le derivano da un precedente giudicato civile o amministrativo (e in tale giudizio il
legge, a una norma; conformare o adeguare il proprio atteggiamento o la propria
; conformare o adeguare il proprio atteggiamento o la propria condotta al volere, agli
volere, agli ordini, alle direttive o, anche, ai consigli, alle
consigli, alle richieste di una persona o di un ente collettivo al cui potere
buio; privare di luce; o parzialmente pervadere di oscuro,
sole non ci cagiona mai veruna sollecitudine o dubbietà che, per isciagura, quel
, come il sole, con ravvivare o con ottenebrare tutto il mondo. pananti,
fregio dei sifni si posarono sguardi che winckelmann o thorwaldsen non erano riusciti a ottenebrare.
convivio l'esule intese svelare agli spregianti o incuriosi la grandezza sua ch'era ottenebrata
(ant. obtenebrato). privato completamente o in parte della luce emessa o ricevuta
completamente o in parte della luce emessa o ricevuta; avvolto dalle tenebre; oscurato
tempo alcuno intento a leggere un libro o ritrarre qualche cosa o fare altro atto che
leggere un libro o ritrarre qualche cosa o fare altro atto che ricerchi chiara luce
di qualche torre, palazzo, piazza o giardino, viene a formare in uno specchio
2-56: gli occhi miei sono ottenebrati o offuscati per lo pianto. de roberto,
ottenebrato. a. orlandi, xxxix-n-78: o mente obtenebrata, or non t'acorgi
eranci per lo peccato troppo ottenebràti. o. rucellai, 2-5-14-56: gran forza
, poco chiara, indistinta. o. rucellai, 2-8-10-36: la mente o
o. rucellai, 2-8-10-36: la mente o scorge le cose confuse e ottenebrate.
cose confuse e ottenebrate... o le vede pe'sensi. 5.
vista. morgagni, 54: due o tre giorni d'ottenebrazione della vista.
obtènto). riuscire a conseguire o a possedere ciò che si desidera, si
un intento, a ricavare un vantaggio o un utile anche materiale, sia grazie
materiale, sia grazie alla propria iniziativa o merito sia per concessione di altri.
. -acquisire, ricevere, per elezione o per concessione di un'autorità superiore,
una carica, un ufficio (pubblico o ecclesiastico), una dignità, un
fa ottenere la dignità ad un'altro o gli è cortese di un titolo o mostra
altro o gli è cortese di un titolo o mostra la via al passaggiero, si
intellettuali ottennero dalla natura uno sviluppo tardo o incompleto. -avere conferita o
o incompleto. -avere conferita o riconosciuta una posizione di prestigio, un
si bagnano sedendo sul pavimento del bagno o poco più alto. targioni tozzetti,
se non dai fatti. -mettere o costringere in una posizione adatta a un
. 2. ricevere risposta favorevole o affermativa a una domanda, a una
, in brevi giri il volga, / o se in bosco s'avvolga / folto
dalli sudetti dodici mila dovuti al padre o alla madre. -avere assegnato qualcuno
abito naturale, ottenibile da qualunque sforzo o sia della volontà o sia dell'immaginazione
da qualunque sforzo o sia della volontà o sia dell'immaginazione degli uomini, che anzi
sm. e {.: bambino o bambina di otto anni d'età.
sm. ant. scopo di un'azione o di un'attività; intento.
agevolmente che prima che un pubblico di uroni o di ottentotti senta il merito di newton
ottentotto. = dall'oland. hottentot o ottentot, di origine onomatopeica (per
segneri, i-28: questo si offeriva o per ottener qualche benefizio, come pace
, come pace, prosperità, sanità, o per ringraziamento dell'ottenuto.
. per estens. complesso di otto elementi o unità (in chimica, fisica,
e della rifrazione). -ottica fisica o ondulatoria: che si basa sul concetto
della grandezza degli oggetti è l'angolo ottico o visuale, formato da'raggi ottici o
o visuale, formato da'raggi ottici o visuali che dalle estremità d'un oggetto
li fa vorticare. -cono o pennello ottico: l'insieme dei raggi
, 2-70: io non so se angelico o umano [ingegno] fu quello dell'
trattazione; che fa parte dell'ottica o se ne serve (una scienza, una
di idrogeno. = deriv. da o / / [a « o],
. da o / / [a « o], col suff. dei radicali monovalenti
largo e vario, applicandosi a situazioni morali o pratiche, spirituali o materiali).
a situazioni morali o pratiche, spirituali o materiali). dante, conv
posizione di primo piano per potenza economica o politica, per autorità, per cultura,
per condizione sociale, per censo, o riveste una dignità elevata in una scala
una dignità elevata in una scala gerarchica o sociale o in un'organizzazione, e
elevata in una scala gerarchica o sociale o in un'organizzazione, e vi svolge
vi svolge mansioni uffi ciali o di comando; notabile, maggiorente. -
, 5-189: quivi ancora gli ottimati, o che amassero la libertà o che avessero
ottimati, o che amassero la libertà o che avessero gelosia contro i patrizi veneti
che avessero gelosia contro i patrizi veneti o che solamente si fossero lasciati stravolgere dalla
, se questo vostro ovidio era aborto o parto ottimestre, perché non aspettavate voi
misura la forza della visione nei miopi o presbiti, la curva delle lenti concave
presbiti, la curva delle lenti concave o convesse, lo spettro dei colori, la
mondo attuale è... il migliore o, in altri termini, rottimo fra
cioè tipo di perfezione, nessun essere o specie è più perfetta di un'altra)
. disposizione a considerare la vita esclusivamente o prevalentemente in una prospettiva positiva o negli
esclusivamente o prevalentemente in una prospettiva positiva o negli aspetti più favorevoli; tendenza a
nei casi dubbi, la soluzione migliore o più favorevole; inclinazione a provare sentimenti
che tende a considerare la vita esclusivamente o prevalentemente sotto l'aspetto positivo; che
nei casi dubbi, la soluzione migliore o più favorevole; che ha disposizione a
anche in relazione con un ambito delimitato o con un singolo evento).
: hai conosciute di vista, / o, per lo meno, hai sognate,
3. filos. seguace, propugnatore o elaboratore di concezioni filosofiche che si richiamano
dei più forti, dei più adatti o dei migliori. ojetti, ii-479: chi
. riferimento all'organizzazione di un sistema o di una società, alla gestione di
attuazione delle condizioni ottimali in un'attività o in un'a zienda.
), agg. che è, appare o si considera eccezionalmente buono, superiore
attuale è... il migliore o, in altri termini, l'ottimo fra
e di doti morali; che è o appare molto onesto, virtuoso, retto
imparentassero persone ottime, né che dessero o ricevessero da lui i maggior beni che si
che si allontana tanto da suo radicale o voce primitiva che ne cangiò spesso il senso
, e ho fra loro anche due o tre, credo, ottimi e vecchi amici
di un'attività; fornito di grande perizia o di vasta esperienza; molto dotto o
o di vasta esperienza; molto dotto o sapiente; che ha grandi capacità creative
, elevato, nobile nell'ambito morale o spirituale; degno della massima considerazione e
e del massimo rispetto; di grande o sommo valore, di estrema onestà e
salute; che non presenta alcun difetto o sintomo di malattia. a. cocchi
e durano contra ogni ira, potente o impotente sia ella, purch'essi sian
della lingua e la grandezza degli scrittori o degli artisti (un periodo storico)
merce). -anche: molto efficace o funzionale (un oggetto); molto utile
quale sia pervenuta in uomo per arte o per studio o per usanza o per forza
in uomo per arte o per studio o per usanza o per forza di natura,
per arte o per studio o per usanza o per forza di natura, noi troveremo
avanza. guicciardini, 2-1-125: metti sei o otto savi insieme, diventano tanti pazzi
otto once di siero di latte di vacca o di pecora. manzoni, pr.
tutti in salita. -in espressioni frazionali o percentuali. latini, rettor.
, lii-5-208: pongo anco in questa otto o nove isole, che sono in
, 26 (455): tra otto o nove mesi ci rivedremo. cassola
-il segno grafico del numero (o una figura o un tracciato che gli
segno grafico del numero (o una figura o un tracciato che gli assomigli).
che raggiungeva gli acuti con certe virate o controvirate a otto. -carta da gioco
garzoni, 1-564: le carte comuni o tarocchi... ove si vedono
scolastico che indica un profitto buono o molto buono. carducci, iii-27-247:
punta con timoniere (anche semplicemente otto o otto con): nel canottaggio,
tale cifra (su un piano orizzontale o verticale). marinetti, 1-59:
carattere tipografico che ha il corpo - o spessore - fuso su otto punti.
... presuma ponere... o da per sé intrare pecore,
ottocentescherìa, sf. letter. concezione o comportamento tipici dell'ottocento.
risce, che è proprio o caratteristico dell'ottocento e della sua civiltà
, indicando arretratezza rispetto ai tempi odierni o anche eccesso di moralismo, limitatezza di
ottocento, che occupa in una progressione o in una serie il posto corrispondente al
retratezza rispetto ai tempi odierni o eccessivo moralismo o anche noiosa limitatezza di
rispetto ai tempi odierni o eccessivo moralismo o anche noiosa limitatezza di idee).
specializzato nella corsa degli ottocento m piani o negli ottocento m di nuoto a stile
letter. che concerne l'ottocento o vi appartiene. carducci, iii-5-16
san piero maggiore, e saranno ottocento o più. pigafetta, 152: battezzassemo
: in forza di sostantivo il numero o la somma di ottocento. 4
come fosse un lirico italiano del cinque o dell'ottocento. saba, 1-39: l'
-con valore di attributo: che si ispira o si richiama allo stile, alla mentalità
si richiama allo stile, alla mentalità o alla cultura ottocentesca. sbarbaro
una casa privata, di barone locale o governatore, e un'auretta molto ottocento
dell'ottocento. 5. artista o scrittore che segue la tradizione ottocentesca.
cittadini (detto anche consiglio del popolo o consiglio generale) che governava la città
: corpo solido cristallizzato con diciotto basi o facce. = voce dotta, comp
con la spalliera costituita da un materasso o da uno o più cuscini mobili, che
costituita da un materasso o da uno o più cuscini mobili, che possono essere
-ci). ant. che concerne o è proprio degli ottomani; ottomano.
[turchi] nella lingua ebrea significa vagabondo o fuoruscito, nella ottomanica rusticano o bifolco
vagabondo o fuoruscito, nella ottomanica rusticano o bifolco. l. f. marsili,
, che chi gli dona più tesoro o, come noi diciamo, più denaro,
. -agg. che è proprio o riguarda i turchi; che fa parte
una quantità numerica); che indica o occupa un posto pari a otto migliaia
ottone (mediante procedimenti meccanici, chimici o elettrolitici). tommaseo [s
': far deporre per via elettrica o con qualche bagno chimico una patina o
elettrica o con qualche bagno chimico una patina o crosticina di ottone aderente sui lavori metallici
otto unità, che contiene l'otto o un suo multiplo; composto di otto
tetrametro, l'altro è il settenario, o vero eptasillabo. b. alamanni,
catalettici e acatalettici, secondo l'abbondanza o 'l mancamento di qualche sillaba. caro
, mentre il secondo può essere piano o tronco (e fu usato dal carducci
una sola metrica linea di otto piedi o sedici sillabe: in somma non è altro
zinco nei crogiuoli di forni elettrici ad arco o a induzione, oppure in forni a
all'acqua marina. -ottone comune o binario: ottone composto esclusivamente da rame
ponzio macchi. 2. oggetto o finimento costituito da tale lega metallica.
parlo, sono come ottone che suona o cembalo tinniente. canti carnascialeschi, 1-251
viii-210: marinai che lucidavano gli ottoni o lavavano il ponte. 3.
fantasia dei miniatori irlandesi, * carolingi 'o persino 'ottomani ce ne manca.
ottoraggiato, agg. che presenta otto raggi o punte. spallanzani, 4-iii-42:
plur. tavole recanti lettere, cifre o simboli stampati di grandezze diverse, che
. 2. per simil. tracciato o percorso stradale in cui si susseguono curve
. ant. concessione di una prerogativa o di un potere, autorizzazione. marsilio
. -manifestare consenso a una proposta o a un'affermazione, convenire (in
4. attribuire a una persona caratteristiche o doti. imbriani, 2-6: ahimè
., i-xv-4: la causa secondaria o istromentuale ed essequtiva è il sengnoreggiante e
promulgato da un organo rappresentativo dei cittadini o da un'assemblea costituente).
italiano '. 2. che comprende o è costituito da un periodo di ottanta
. 3. formato da persone ottantenni o molto anziane. piovene, 7-192
che ottunde, che sminuisce l'acutezza o la capacità di penetrazione. -in partic
). rendere meno aguzza la punta o meno affilato il taglio di uno strumento
meno affilato il taglio di uno strumento o di un'arma; spuntare, smussare.
avere la proprietà di danneggiare le punte o il taglio con la propria durezza.
sminuire l'acutezza di una facoltà intellettuale o spirituale, intorpidire.
. 3. avere la proprietà o l'effetto di indebolire una capacità sensoria
una capacità sensoria, una facoltà intellettuale o spirituale, l'intensità di un sentimento.
in una persona uno stato di smarrimento o di confusione. cassieri, 113:
dimostra come nelle parti illese per tempo più o meno breve duri senso e vita.
4. rendere poco udibile un suono o modificarne la tonalità. serao,
la particella pronom. perdere la sensibilità o una capacità sensoriale. -anche con riferimento
ed euforia che gli eteromàni conoscono quando fiutano o bevono etere le prime volte, perché
alterarsi, degradarsi (una facoltà intellettuale o spirituale). d'azeglio, 1-325
, sm. diminuzione delle capacità psichiche o spirituali, in partic. della vivacità
che la corda renda un suono otto o dieci volte più gagliardo converrà che la
fis. che ha otto poli magnetici o elettromagnetici. = deriv. da
chiusura in modo stabile di un'apertura o di un foro; riempimento di una
otturare, tr. chiudere un foro o un condotto per impedire la comunicazione con
accumulare materiali davanti a un'apertura praticabile o costruirvi un muro. barbaro, 16
colmare la cavità di un dente cariato o ricostruirlo nella forma primitiva con l'impiego
-impedire la funzionalità di un organo (o anche chiuderne o ripararne le aperture
di un organo (o anche chiuderne o ripararne le aperture esterne per difenderle da
essere stata una minutissima 'crypta 'o cavità..., il di cui
.., il di cui emuntorio o canale escretorio siasi otturato. -interrarsi
orecchie a qualcuno: impedirgli di vedere o di ricevere informazioni, tenere all'oscuro
chiuso in modo da impedire il passaggio o la comunicazione con l'esterno; intasato,
che intorno / sia da cera otturato o assai ben chiuso. graf, 5-821:
. -che non presenta la cavità o il foro normale. palazzeschi, 1-242
della culatta dopo l'introduzione del bossolo o della cartuccia e contiene il congegno
ne palpavano co'piccoli diti il calcio o l'otturatore! d'annunzio, v-1-881:
coscia (anche muscolo otturatore). o. rucellai, 2-128: sei muscoli tirano
otturatori si dicono, e sono esteriori o interni e s'inseriscono nel magno trocantere
si distribuisce ai muscoli della parte anteriore o superiore della coscia; 'membrana otturatrice
nei veicoli ferroviari, dispositivo di feltro o anche di resina polivinilica che, applicato
e può essere sincronizzato con il lampeggiatore o, nelle macchine da presa, con
afflusso di un fluido occupando in parte o interamente la sezione di un condotto.
piastra per lo più circolare di vetro o di metallo posta sull'imboccatura di un recipiente
metallo posta sull'imboccatura di un recipiente o usata per chiudere un'apertura. tramater
arti per indicare certe piastre di vetro o di metallo destinate ad otturare qualche orifizio
al foro otturato, che lo attraversa o vi è contiguo (un'arteria,
otturazióne, sf. chiusura di un foro o di una cavità. -in partic.
di sostanza dei denti provocata dalla carie o da erosioni, che può interessare la
.. pare non si conoscano, o non si usino ancora, gli speciali
usino ancora, gli speciali cementi più o meno bianchi per le otturazioni dentarie.
sensibilità e intelligenza, mancanza di perspicacia o anche passività. - anche: stoltamente
un ottuso,... ottusangolo o ambligonio. cassieri, 1-17: due linee
, sf. letter. l'essere smussato o privo di spigoli vivi; qualità di
qualità di ciò che ha forma tozza o arrotondata. baldi, 409:
1-88: poco avrebbe quello impedimento curato o vogliam dire quella ottusione d'ingegno.
né meno alle spirituali meditazioni e contemplazioni o alla lettura de'libri. = voce
, sf. l'essere poco tagliente o aguzzo; l'avere gli spigoli smussati.
. materialità di un corpo naturale. o. rucellai, 2-14-8-533: l'acqua alla
lo più temporaneo, delle facoltà psichiche o dei sensi, dipendente da cause naturali
, dipendente da cause naturali, ambientali o patologi- giche. - anche: insensibilità
quando l'aria è ingombrata di nuvoli o gravata di nebbia. a. cocchi,
di copia del sangue nei particolari rami o sparsi per la membrana del meato auditorio esterno
. i. nelli, iii-43: o che non sanno il proverbio: che non
. 3. incapacità permanente, difficoltà o lentezza nel comprendere un fatto, una
di acume e di perspicacia, diminuzione o riduzione delle capacità mentali; freddezza sentimentale
. -caratteristica di un animale tardo o poco intelligente. moretti, ii-486
pensiero, affermazione teorica che denota incomprensione o limitatezza intellettuale. d'annunzio,
storici quando in loro si notano ottusità o eventuali mancamenti nel senso morale o pratico
ottusità o eventuali mancamenti nel senso morale o pratico o logico o estetico.
eventuali mancamenti nel senso morale o pratico o logico o estetico. 5.
nel senso morale o pratico o logico o estetico. 5. medie.
5. medie. in semeiotica, diminuzione o assenza della risonanza alla percussione propria
parti carnose, di cavità piene di liquido o di organi congesti e indurati.
). che ha la punta o il taglio consumato dall'uso; meno penetrante
dall'uso; meno penetrante e aguzzo o tagliente; spuntato, privo di taglio
piccolomini, 10-410: diciamo esser rintuzzato o vero ottuso un coltello o un pugnale,
esser rintuzzato o vero ottuso un coltello o un pugnale, quando non acuta,
. 2. per estens. ingrossato o arrotondato all'estremità, convesso, largo
il naso? / avranno il guardo affabile o severo, / purché senz'occhi non
punte (una foglia). o. targioni pozzetti, 1-88: 'ottusa'[
3. figur. che ha intelligenza limitata o lenta nella sua attività; che afferra
nella sua attività; che afferra a stento o con lentezza idee e concetti; che
e incerte agli stimoli esterni, limitata o quasi assente vivacità di movimenti fisici e
-in relazione con un compì, di limitazione o con un avv. roseo,
gualdo priorato, 9-11: certi ottusi o flemmatici serviranno a conservare il posto:
per impresa commune alzava una cote versatile o ruota da affinar il taglio a lame et
sottratto alla nota d'ottuso nella cognizione o del merito suo o del zelo di papa
ottuso nella cognizione o del merito suo o del zelo di papa alessandro. malerba
-per estens. fornito di scarsa intelligenza o di poca capacità di intendere i comandi
volontà, la vita. -restio o incapace di nutrire sentimenti. bandello,
uso delle facoltà intellettuali per l'affaticamento o per cause contingenti o patologiche; intontito
per l'affaticamento o per cause contingenti o patologiche; intontito. altissimo, 31
stimoli esterni in modo incompleto, insoddisfacente o inesatto; poco sensibile, menomato da
. 7. che ha uno o più sensi poco sviluppati (un animale
talpe. 8. che indica o pare denotare scarsità di intelligenza o difficoltà
indica o pare denotare scarsità di intelligenza o difficoltà di comprensione; che non è
accompagnato da un'adeguata capacità di discernimento o da un'effettiva intensità di stimoli dei
nota ch'egli è certa ignoranzia ottusa / o crassa o pigra, accidiosa e trista
è certa ignoranzia ottusa / o crassa o pigra, accidiosa e trista, / che
. che non produce le conseguenze previste o desiderate; che raggiunge soltanto in parte lo
meno capace di suscitare una reazione emotiva o un sentimento (uno stimolo).
l'uso / in natura si cangi, o cuor più forte / dàmmi o 'l
cangi, o cuor più forte / dàmmi o 'l ferro del duol più rendi ottuso
piaceri insipidi, le loro relazioni familiari o di amicizia o di patria ottuse e vuote
le loro relazioni familiari o di amicizia o di patria ottuse e vuote.
lontane. -che produce un suono grave o sgradevole. gianelli, ii-54: sì
. -che ha poca sonorità o cattiva acustica (un ambiente).
20. prov. il dormire troppo o il sonno soverchio fa la testa ottusa
feci... essendo in e ed o, lettere vocali, due pronunzie,
costui bisognerà pronunziare quel 'pie 'o quel 'sie 'un poco più ottusètto
quel 'sie 'un poco più ottusètto o più aperto che non patiscon le dette
espressione per indicare ammirazione e meraviglia o anche per richiamare l'attenzione, talora
: « ou! ou! » tre o quattro volte. b. davanzati
ii-277: tutta quella lode dura un dì o due, come erba segata o fiore
dì o due, come erba segata o fiore che non allega: non se ne
care fastidio, impazienza, rincrescimento o an che la stanchezza derivante
avente la funzione di produrre i gameti o cellule- uovo che attraverso l'ovidutto passano
nell'utero (negli animali vivipari) o all'esterno (negli animali ovipari)
uova che si trovano ne'testicoli femminili o ovaie de'quadrupedi. salvini, 41-86
forma di mandorla della lunghezza di 3 o 4 cm, è situata ai lati dell'
donna vi sieno germi di soli maschi o di sole femmine. de roberto,
: vasetto della forma di mezz'uovo o di metallo o di maiolica, col suo
forma di mezz'uovo o di metallo o di maiolica, col suo piede. tarchetti
ovaiare, agg. che ha forma o aspetto volumetrico simile a quello di un
riproduce in modo approssimato, nella superficie o nel contorno curvilineo, la sezione longitudinale
li stremi; che restan di figura ovale o sperica, di termini confusi. cellini
galileo, 3-4-183: è dunque necessario, o che l'istesso movimento sia or circolare
, secondo il bisogno del sarsi, o ch'ei confessi la difesa pel suo
simmetriche (una foglia). o. targioni pozzetti, i-78: ovale o
o. targioni pozzetti, i-78: ovale o ellittica... è [la foglia
. 7. sm. forma o superficie ellittica di un oggetto. spallanzani
conferva] lunghi... due o tre pollici: tirano alquanto al piatto;
; i lembi longitudinali sono per tutto o quasi per tutto equidistanti, a riserva
pesce e di lancia. -apertura o vano che presenta tale forma. e
una vetrina. -tela di forma ellittica o delimitata da una cornice ellittica o spazio
ellittica o delimitata da una cornice ellittica o spazio ellittico coperto di affreschi o contenente
ellittica o spazio ellittico coperto di affreschi o contenente una tela come elemento decorativo di
umano, in partic. femminile, o di una sua parte, vista di prospetto
che rappresentasse tra 'romani il trionfo o l'ovazione e a chi fusse permesso il
ovazione e a chi fusse permesso il trionfare o l'ovare e del modo e ordine
che è proprio dell'ovario, che riguarda o attiene alla gonade femminile; secreto da
, sf. asportazione chirurgica di una o di entrambe le ovaie, in partic.
partic. nel caso di malattie degenerative o di neoplasie (e l'operazione può
di alcuni animali domestici per motivi analoghi o anche per scopi zootecnici).
è costituito dalla porzione basale di una o più foglie carpellari concresciute al margine e
livello; a seconda delle cavità o loculi che contiene, si dice uniloculare,
biloculare, ecc. j. o. targioni pozzetti, i-311: l'ovario
, che è proprio dell'ovaia o che vi è annesso. cestoni
, 1054: 'ovariocele ': ernia o tumore dell'ovaia. = voce
. biol. che ha la proprietà o la funzione di arrestare o di impedire
la proprietà o la funzione di arrestare o di impedire la normale ovulazione (un
ovaia allo scopo di asportare una cisti o un tumore di piccole dimensioni.
colla quale si esportano le ovaie ammalate o spostate in seguito ad un'apertura erniale
. è caratterizzata da un dolore più o meno forte nella cavità del bacino, che
: piazza ovata, / quasi di circo o di teatro a foggia. v.
le loro qualità, s'egli erano quadri o di quanti anguli o tondi perfetti o
s'egli erano quadri o di quanti anguli o tondi perfetti o ovati o di che
o di quanti anguli o tondi perfetti o ovati o di che condizione. g.
quanti anguli o tondi perfetti o ovati o di che condizione. g. de'bardi
la pelle e la carne del membro due o tre sonagli grossi come una grossa nocciuola
se fia lungo l'ingegno, ovato o tondo. 3. bot. che
in quella vece squamine ovato-deltoidee succiliate. o. targioni pozzetti, i-78: quanto
il medesimo ordine formar due, tre o più figure ovali l'una fuor dell'altra
1-385: dato il diametro di un cerchio o l'asse maggiore e minore di un'
: essendo il teatro una metà dell'ellisse o ovato dell'anfiteatro, viene ad esserne
per nostro ammaestramento egli descriva l'eccentrico o l'ovato nominati da lui.
da lui. 5. superficie o spazio delimitato da un contorno ovale.
6. spazio ellittico usato per affreschi o per contenere dipinti di tale forma;
di forma ellittica; dipinto, disegno o bassorilievo condotto su una superficie ovale o
o bassorilievo condotto su una superficie ovale o racchiuso in una cornice ellittica.
e da altre fibre molto sottili) o animale (borra di seta, carda di
lana) che si presenta in falde o in fiocchi molto leggeri e morbidi;
: ovatta: è questa una pelliccia o una fodera, la quale si fa
due fodere imbottita, incamutata e trapunta o di cottone battuto o di filaticcio. desideri
incamutata e trapunta o di cottone battuto o di filaticcio. desideri, lxii2- vi-83
avuto troppo sanguinante. -capacità difensiva o apologetica. faldella, i-4-288: sfoderò
laproni, 4-49: caddero / (o parve) uno / dietro l'altro.
annunzio, v-3-651: udite, udite, o inghilesi assordati dalla indigena ovatta.
dentro il tepore protettivo di numerose madri o zie. -di ovatta (con
né meno in una lettera di partecipazione o circolare. = dal fr. ouate
sedili, ecc., con ovatta o con altro materiale analogo.
di un suono per assenza di risonanza o di eco di un ambiente.
, di una trapunta, di un vestito o il rivestimento di sedili e divani;
ovattata. -protetto da un'imbottitura o da un coltrone. oriani, x-1-292
. 3. privato di suoni o di echi, isolato dai rumori del
. -che produce un suono attutito o non dà rumore, silenzioso.
che fu sempre di roma, più o meno ovattata e più o meno acre.
roma, più o meno ovattata e più o meno acre. -che allontana dal
vittoriosi di ribelli, schiavi, pirati o di una guerra facile e senza regolare
toga pretesta, era condotto a cavallo o a piedi in campidoglio, fra gli
grida entusiastiche da parte di una folla o di un gruppo di persone, in
serdini, 1-116: più acaronte, flegetòn o stige / leve potrebbe ill'usitato corso
potrebbe ill'usitato corso / volgere, o di fra le ove averter orso [
. in proposizioni inter- rog. dirette o indirette, con valore di compì, di
di compì, di stato in luogo o di moto a luogo: in che luogo
in che luogo, in quale posto o regione; verso quale direzione.
de'medici, 162: spacciati siamo, o vecchio: / ov'è da fuggire
. foscolo, sep., 62: o bella musa, ove sei tu? carducci
/ a spada e lanza in terra o mare. anonimo, 1-616: non
in parte quella / o'stato sia giorn'o semana o anno. giamboni, 10-86
/ o'stato sia giorn'o semana o anno. giamboni, 10-86: la fede
una campagna / mi ride al cuore (o piange), severino: / il
. -in relazione con un toponimo o con un nome geografico. chiaro
voglio -con mi. guido delle colonne o anonimo, 428: escito son del senno
, perciocché va da ove vuoli alto o vuoli basso. carducci, iii-25-367:
ove si truovi / il mele infuso o 'l dolce umor de l'uva. patrizi
indicare un'opera letteraria, uno scritto o un determinato passo. latini, rettor
cognizione del senso, ma la memoria o quella notizia che s'ha per fama
la scelta della persona, ove tommaseo o aleardi non accettassero. tarchetti, 6-i-474:
opera, un oratorio, una cantata (o anche una più vasta composizione strumentale)
a nord (si abbrevia col simbolo o; è anche chiamato ponente e occidente
punto opposito a questo il chiamano favonio o zefiro, così detto dal favore o
o zefiro, così detto dal favore o aiuto che tal vento porge alla vita
quello [vento] del mezo giorno o polo antartico chiamano sur; quello che
od ovest, ma, sotto, affrico o sud-ovest. targioni pozzetti, 1-6:
presi dai quattro punti cardinali, cioè nord o settentrione, est o levante, sud
, cioè nord o settentrione, est o levante, sud o mezzogiorno e ovest o
settentrione, est o levante, sud o mezzogiorno e ovest o ponente. massaia
o levante, sud o mezzogiorno e ovest o ponente. massaia, ii-99: dopo
dei paesi occidentali rispetto al continente europeo o della parte occidentale dell'europa. -anche
pozzetti, 1-7: l'ovest nord ovest o ponente maestro o coro o cauro o
l'ovest nord ovest o ponente maestro o coro o cauro o argeste o aitino.
nord ovest o ponente maestro o coro o cauro o argeste o aitino. soffici,
o ponente maestro o coro o cauro o argeste o aitino. soffici, v-2-
maestro o coro o cauro o argeste o aitino. soffici, v-2- 677
, sono: 1, il sud o mezzogiorno...; 4, l'
; 4, l'ovest sud ovest, o ponente garbino, o ponente libeccio.
sud ovest, o ponente garbino, o ponente libeccio. = comp. da
[infusori] si debba ascrivere ad ovetti o semi o corpicciuoli preorganizzati che dir li
] si debba ascrivere ad ovetti o semi o corpicciuoli preorganizzati che dir li vogliamo.
, la sua opera; che si rifà o richiama la sua opera, il suo
, l'edizione che contiene l'opera o parte dell'opera di tale autore.
« femminili, denominati anche trombe uterine o trombe di falloppio (e il termine
dell'utero istesso dette 'tube 'o 'ovidutti '. faldella, i-5-217: nelle
— in senso generico: ricovero o luogo di sosta di animali; tana
e all'autorità religiosa di un vescovo o di un sacerdote, anche organizzata in
sacerdote, anche organizzata in una diocesi o in una parrocchia o in un ordine
in una diocesi o in una parrocchia o in un ordine religioso; l'universalità
princìpi di fede accettati da una comunità o da una chiesa.
zio a te pur venne, / o del mistico ovil novel pastore, /
familiare, in cui una persona vive o svolge la propria attività (e può avere
padre? ». -ambiente culturale o professionale. carducci, iii-15-120: ma
, ascendere nell'ovile per le finestre o non entrare nell'ovile per l'uscio,
a conseguire uno scopo con l'inganno o con mezzi illeciti e disonesti. savonarola
ascende nello ovile per le finestre o d'altronde che per la porta, quello
, che riguarda, che è caratteristico o che si ricava dalle pecore (o
caratteristico o che si ricava dalle pecore (o dalle capre). -al figur.
.: che ne ricorda la docilità o i caratteri somatici (con riferimento alla
con riferimento alla mitezza, alla remissività o, in senso iron. o spreg
alla remissività o, in senso iron. o spreg., all'espressione stupida del
emette le uova lasciandole libere sul suolo o nell'acqua o proteggendole con nidi o
lasciandole libere sul suolo o nell'acqua o proteggendole con nidi o con ooteche (
o nell'acqua o proteggendole con nidi o con ooteche (con riferimen
embrionale è di mag giore o minore durata a seconda dell'abbondan
i-276: e 'n generar di nuovo / o di concetto o d'ovo / o
'n generar di nuovo / o di concetto o d'ovo / o d'altra incomincianza
o di concetto o d'ovo / o d'altra incomincianza, / ciascuna a sua
dalla mosca è depositato in una gemma o in una parte tenera della pianta uno o
o in una parte tenera della pianta uno o più ova. trinci, 1-293:
(con valore aggett.): confezionato o cucinato con uova. borgese,
semplice per un problema considerato diffìcile o insolubile. pascoli, i-828: per
, 5-952: non fare troppo apparecchio [o novo giorno] à in isgusciare dall'
ovale, ellittica, in modo più o meno approssimato, o ha forma simile
in modo più o meno approssimato, o ha forma simile a quella di un
. riferimento alla forma di un volto o a una persona obesa, con valore
simile a quella di un uovo più o meno regolare. tommaseo [s.
]: 'ovoide', sf.: corpo o figura di forma simile all'ovale,
2. che ha forma ellittica più o meno regolare; che rappresenta la sezione
, sani e vigorosi, presi da uovolaia o da verziere ben custodito. lastri,
per lo più venendo da propagazione indiretta o d'ovolaia e barbicando perciò a fior
. bot. ovolaia. o. targioni tozzetti [gherardini]: lo
caratterizzato dal cappello conico di colore giallo o rosso tendente all'arancio, da lamelle
intorno al gambo; l'ovolo malefico o moscario, detto anche ovolaccio [amanita
detto ovolo bastardo). o. targiom tozzetti, iii-528: 'amanita
uovolo, ovolo 'e 'cocco 'o 'uovo 'che ad esso
lxvi-2-307: ovoli all'italiana: prendete otto o dieci ovoli, nettateli bene, pelateli
protuberanza tondeggiante che si trova sul pedale o, talvolta, sul tronco dell'olivo
talvolta, sul tronco dell'olivo (o, anche, di altre piante);
piantato per la riproduzione agamica. o. targioni tozzetti [gherardini]: la
.): di forma ovale più o meno regolare. viani, 19-128:
determinate azioni nello svolgimento di un'attività o di una funzione o è incaricato di
di un'attività o di una funzione o è incaricato di un compito o dell'esecuzione
funzione o è incaricato di un compito o dell'esecuzione di ordini e prescrizioni.
possedere una personalità, e quando ovula o mestrua esige che in casa ci sia
nella cavità vaginale, contenente sostanze medicamentose o, anche, agenti spermicidi. 5
6. figura di forma ovale più o meno regolare. sinisgalli, 6-159:
quella di un uovo, più o meno regolare; ellissoidale. c
di luogo. in qualunque luogo (o punto o parte o direzione) dove,
. in qualunque luogo (o punto o parte o direzione) dove, in cui
qualunque luogo (o punto o parte o direzione) dove, in cui
direzione) dove, in cui o verso cui (ed è avv. di
. -preceduto dalla prep. per o dall'avv. là. chiaro davanzati
ogni parte, in qualsiasi luogo (o, anche, occasione). gallo
veramente), cong. disus. o, oppure, altrimenti (e può avere
, di scelta equivalente, di approssimazione o, anche, indicare un contrasto,
incompatibilità, un'alternativa netta fra due o più termini. sconfitta di monteaperto
istesso uccidesse volendo esser sepelito in terra o vero che incontinente saltasse nel mare. v
non fanno che andar a caccia, o veramente si mettono a rubar alla strada.
quelle congiunzioni che i latini chiamavano disgiuntive o più tosto sottodisgiuntive, come 'aut
'e 'sive ', cioè 'o ', * o vero ', '
', cioè 'o ', * o vero ', 'o veramente '.
', * o vero ', 'o veramente '. de luca, 1-13-2-16
dal vero e ornarlo dipoi con belli edifizi o tolti di qua e di là,
chiarimento di un concetto precedentemente espresso o collega sinonimi o espressioni equivalenti: cioè
un concetto precedentemente espresso o collega sinonimi o espressioni equivalenti: cioè, ossia.
per me ne facciate un'altra, o veramente come fa il cacciatore, che getta
. 3. introduce la correzione o la limitazione di un concetto precedentemente espresso
. unisce diversi elementi di una proposizione o diverse proposizioni coordinate, indicando una distinzione
può essere rafforzata da che): o. oppure. ricordi di una
14-14 (60): sarebbe indarno o vero di soperchio. idem, purg
resistenza si dibarba / robusto cerro, o vero al nostral vento, / o vero
, o vero al nostral vento, / o vero a quel de la terra di
: avea avuto dal re di francia o in dono ovvero in presto centomila fiorini d'
era, diero per moglie ad acerba o sicheo che si chiamasse, o vero si-
ad acerba o sicheo che si chiamasse, o vero si- carba, il quale era
sotto un bel mare acuto scoglioi / o ver tra'fiori un giovincel serpente /
chiarimento di un concetto precedentemente espresso o collega sinonimi o espressioni equivalenti: cioè
un concetto precedentemente espresso o collega sinonimi o espressioni equivalenti: cioè, ossia,
avere udito ricordare il re carlo vecchio, o ver primo, per la cui magnifica
intenzione di chi fa guerra per elezione o vero per ambizione è acquistare e mantenere
ancipiti. 3. unisce due o più numerali indicando un'approssimazione fra essi
una buona giara ovvero due di acqua pura o di acqua di orzo o di acqua
acqua pura o di acqua di orzo o di acqua di viole. 4.
. se, indica incertezza fra due o più possibilità. cesari, i-146:
incompatibilità, un'alternativa netta fra due o più termini per cui la presenza o
o più termini per cui la presenza o l'affermazione di uno di essi implica l'
di uno di essi implica l'assenza o la negazione degli altri, escludendo, in
altri, escludendo, in modo più o meno assoluto, qualsiasi possibilità diversa da
purg., 4-1: quando per dilettanze o ver per doglie / che alcuna virtù
si dilettano? bembo, 5-8: ella o a fuggir sarebbe stata constretta, overo
inamorati... amano infelicissimamente perché o vero non conseguono mai li desideri loro
li desideri loro,... o ver, se gli consegueno, si trovano
male. tasso, 2-52: siasi questa o giustizia over perdono, / innocenti gli
giacomo soranzo, lii-3-75: esso reo o confessa il delitto che gli si appone
difende da se stesso senza altro avvocato o consultore. cesari, 1-1-160: avea.
1-1-160: avea... veduto o con gli occhi del corpo, ovvero per
il chiarimento di un concetto precedentemente espresso o collega sinonimi o espressioni equivalenti: cioè
un concetto precedentemente espresso o collega sinonimi o espressioni equivalenti: cioè, ossia,
ad affrettarsi, a giungere a un risultato o a una conclusione o, anche,
a un risultato o a una conclusione o, anche, per esprimere disappunto,
mente; senza bisogno di dimostrazione o di altre considerazioni; evidentemente.
, che si dirige incontro a qualcuno o a qualcosa. ugurgieri, 341
comportarsi in modo da prevenire, contrastare o impedire un'azione o un'iniziativa,
prevenire, contrastare o impedire un'azione o un'iniziativa, o da porre rimedio
impedire un'azione o un'iniziativa, o da porre rimedio a una situazione negativa
eliminare la possibilità che un fatto avvenga o che si attui un desiderio che si
considera foriero di danni a sé o ad altri; provvedere a problemi, difficoltà
opporsi a un evento che appare negativo o pericoloso. giustino volgar., 392
. adimari, 3-99: lungi dunque, o signor, peste sì ria, /
sia. -con riferimento a soggetto astratto o inanimato. leonardo, 2-82: questo
destriere ovvia. 2. opporsi o cercare di opporsi a una persona,
ostacolandola nelle inclinazioni e nelle attitudini o nel conseguimento delle aspirazioni e nello svolgimento
nello svolgimento di azioni e attività che sono o sono stimate dannose a sé o alla
sono o sono stimate dannose a sé o alla comunità; essere in contrasto o
o alla comunità; essere in contrasto o in concorrenza con essa. bibbia volgar
evento, un'azione considerati a sé o ad altri pericolosi o dannosi, eliminando
considerati a sé o ad altri pericolosi o dannosi, eliminando la possibilità che avvengano
dannosi, eliminando la possibilità che avvengano o si attuino; rendere inoperante, inefficace,
inefficace, vano ovvero difficoltoso; impedire o evitare che perduri una situazione negativa,
sul proprio cammino, incontrare qualcuno casualmente o, anche, andargli incontro in segno
, andargli incontro in segno di omaggio o per salutarlo o accoglierlo. m
incontro in segno di omaggio o per salutarlo o accoglierlo. m. villani,
-trice). ant. che trova o è in grado di trovare rimedi a situazioni
grado di trovare rimedi a situazioni dannose o pericolose. trattato delle mascalcie [crusca
2. che viene incontro a una persona o alle sue esigenze e vi provvede.
norma, che av viene o si verifica normalmente; che non pre
poco rimota da firenze, poiché scrive o parla comunque, in ogni occasione per
si siano scancellati. -sm. condizione o atteggiamento che non si discosta dalla norma
, che non presenta caratteri di eccezionalità o di originalità, prevedibile o, anche
di eccezionalità o di originalità, prevedibile o, anche, eccessivamente comune, banale.
. alquanto diffuso, frequente, comune (o comunemente noto e raffigurato).
ovvuòi, cong. ant. o, ovvero, oppure. cassiano
testimonianza degli apostoli e dei profeti, o vuoi le tegnamo secondo che intere e perfette
paesi prevalgono pur troppo, per errore o passione dei capi, sistemi di
, comp. dal gr. 6e, o <; 'aceto 'e gxaiov
, per lo più colorato con righe o quadri e sottoposto a cilindratura per ottenere
eccessivamente affettato); che è nato o vive a oxford. - anche sostant.
anche esso. 2. composto o trascritto o conservato a oxford. carducci
esso. 2. composto o trascritto o conservato a oxford. carducci, iii-8-374
[proprio] sangue bagnavano le punte o lancette e dipoi le mettevano fra i
i merli del cortile ficcate in un globo o balla di paglia, perché tutti la
proprio, caratteristico di chi vive oziando o anche di chi vive lontano dalla vita pratica
, neghittosamente, rifuggendo da ogni impegno o da ogni attività eccessivamente gravosa (anche
. -anche: dedicarsi ad attività intellettuali o alla vita contemplativa, tenendosi lontani da
alla storia: a me si conviene o l'opera eccelsa o l'oziare.
me si conviene o l'opera eccelsa o l'oziare. -con sineddoche.
avverb. iacopone, 79-42: o * tempo, tempo, tempo, en
con la sua corta bacchettina d'ebano o di giunco sotto l'ascella,..
lat. ozjmum, var. di ocimum o ocymum (v. ocimo1).
plur. anche -a). condizione o inclinazione di chi poco o nulla cura
). condizione o inclinazione di chi poco o nulla cura il lavoro e l'attività
vivere senza fare nulla anche per debolezza o assenza di forza morale e di volontà
volontà. -anche: periodo, più o meno prolungato, trascorso oziosamente.
è un vivere trascurato senza far nulla o pensare a nulla che risulti a beneficio publico
pensare a nulla che risulti a beneficio publico o privato. brusoni, 2-168: guardati
): che non fa nulla o non ha nulla da fare, che ozia
cotale ragionamento. -ozio dell'anima o dei sensi: il sonno. tasso
2. in partic.: tendenza o sistema di vita improntato alla ricerca indiscriminata
fare nulla, senza ottenere alcun vantaggio o risultato. mazzini, 44-101: non
. inattività, inoperosità (soprattutto politica o militare) o periodo di inattività imposto,
inoperosità (soprattutto politica o militare) o periodo di inattività imposto, forzoso e
inattività imposto, forzoso e non voluto o, anche, conseguente a determinate condizioni
qualche imagine. refrigerio, xxxviii-127: periculo o fatica lui non teme, / anzi
degno / ob- bietto non intende, o che all'intento / giunger mai non
ozio che gli impongono certi stati dell'anima o le privazioni o lo sconforto, colma
certi stati dell'anima o le privazioni o lo sconforto, colma il vuoto del suo
come una vacanza (e anche il periodo o il momento in cui si verificano tali
sicuramente, sanza essere gravato di dazi o essere maneggiato in modo alcuno: le quali
libero trascorso in tale modo, dedicato o da dedicare a tali occupazioni o attività
dedicato o da dedicare a tali occupazioni o attività. dante, conv.,
spesso mi maraviglio cosi avere passate tre o quattro ore. landino, 38
'monumenti ravennati '. gozzano, i-56: o nonno! e tu non mi perdoneresti
innesti! saba, 86: l'arte o non ebbe / ozi, o, se
l'arte o non ebbe / ozi, o, se c'è, c'è
, di serenità, di abbandono procurata o colta in aspetti particolarmente suggestivi della natura
colta in aspetti particolarmente suggestivi della natura o in peculiari ore della giornata (e
ore della giornata (e anche il paesaggio o l'ora che suscitano tale sentimento!
, 3-252: voi che vivete, o fior, nell'ozio blando, / l'
7. per estens. inattività o riduzione o interruzione del lavoro di un'
7. per estens. inattività o riduzione o interruzione del lavoro di un'industria.
vita attiva ch'è la necessità di custodire o di aumentare i comodi della vita
e di gran corruzione. -condizione o periodo di decadenza sociale, culturale,
fusse tutta una vasta solitudine d'arena o una massa di diaspro... dove
dove mai non nascesse né si alterasse o si mutasse cosa veruna, io la stimerei
cui non si ha nulla da fare o nulla di più importante da fare.
... così per passar ozio o vogliam dire per far prova se sapevo
oziosàggine, sf. disposizione abituale o tendenza all'ozio, all'inerzia,
. 2. senza intraprendere imprese o azioni militari, senza parteciparvi, restando
parteciparvi, restando nell'attesa dello svolgimento o del verificarsi dei fatti. - anche
. 3. senza uno scopo preciso o determinato, senza motivo, tanto per
, senza motivo, tanto per dire o per fare; per passare il tempo
passare il tempo, indugiando in modo più o meno compiaciuto in un pensiero, in
nelle navi de'troiani e arderle, o intendeva privarne i troiani perché con esse
troiani perché con esse non potessono fuggire o perché non po- tessono mandarle a prender
parte di gente e di vittoaglie, o intendeva d'arderle oziosamente e senza consiglio
che no. -senza una precisa ragione o funzione. fasciculo di medicina volgare,
1-269: nessun di quelli che hanno voluto o persuadere o dottrinare e non ispassare oziosamente
di quelli che hanno voluto o persuadere o dottrinare e non ispassare oziosamente i lettori
tranquillamente, senza l'assillo di affanni o preoccupazioni; serenamente. frizzo, 2-32
oziosamente dal margine ombroso del ruscello o dal balcone fiorito dell'amante. 6
oziositade), sf. tendenza o abitudine di vivere nell'ozio o nell'inattività
o abitudine di vivere nell'ozio o nell'inattività per pigrizia o anche per
nell'ozio o nell'inattività per pigrizia o anche per cause non dipendenti dalla volontà
di oziare, di perdere il tempo o, anche, occupazione che non ha
, un movimento (per cause patologiche o emotive). sacchi, 132-115:
4. in senso concreto: espressione o discorso che appare superfluo ovvero di scarsa
che appare superfluo ovvero di scarsa importanza o ispirato dall'ozio. b. fioretti
nata pigrizia, per indolenza o, anche, per mo
non si impegna in un'attività o si trova nell'impossi bilità
rete i pericoli delle guerre o del navicare o dell'altre cose
rete i pericoli delle guerre o del navicare o dell'altre cose necessarie all'uso
bartolomeo da s. c„ 34-2-a: o ^ ni ozioso è in desideri.
ingannavano, truffavano e che bisognava minacciare, o peggio, per liberarsene, era uno
eventi non prende iniziative in una guerra o non prende parte a un combattimento.
, iv-96: ella nulla ha dell'antico o nel volto o ne'simboli; e
ella nulla ha dell'antico o nel volto o ne'simboli; e perciò nelle interpretazioni
di argomenti e problemi futili e banali o attribuisce loro un'importanza eccessiva.
5. incapace o lento e fiacco nel compiere la propria
persone inoperose, che non hanno possibilità o necessità di lavorare; caratterizzato da scarsa
di lavorare; caratterizzato da scarsa attività o da attività scarsamente operosa. -anche:
operosa. -anche: dove si è costretti o si sceglie di rimanere inattivi, inoperosi
e nelli eserciti come se fusse a nozze o a feste nelle oziose città. dottori
. giordani, ii-41: perché a tante o lascivie o favole l'ozioso luogo non
, ii-41: perché a tante o lascivie o favole l'ozioso luogo non toglie qualche
in occupazioni pratiche, ma è dedicato o al riposo o alla contemplazione o alle
, ma è dedicato o al riposo o alla contemplazione o alle attività intellettuali.
dedicato o al riposo o alla contemplazione o alle attività intellettuali. boccaccio, v-81
ozioso sonno. metastasio, xxiii-33: l'o ziosa... tranquillità
, con negligenza, in modo trascurato o con risultati di scarsa o nessuna utilità
modo trascurato o con risultati di scarsa o nessuna utilità (un'attività). -anche
tempi di riposo, che si riferisce o è tipico delle attività intellettuali. cassiano
, che le stelle sono grandi, o a dir meglio se ne rimettono con ozioso
l'ozio, che induce alla pigrizia o alla mollezza o ne è il simbolo.
che induce alla pigrizia o alla mollezza o ne è il simbolo. petrarca,
scopo per cui è fabbricato, costruito o predisposto. -in partic.: abbandonato
del secolo corrente di non tenere ozioso o morto il denaro, ma di cavarne il
infecondi solchi. -che ha sospeso o fermato la propria produzione (un impianto
15. che non serve ad alcun bisogno o all'uso a cui è destinato o
o all'uso a cui è destinato o per cui è stato istituito; che
e neppure vale a raggiungere il miglioramento o la perfezione interiore propria o di altri
il miglioramento o la perfezione interiore propria o di altri; inutile, vano, superfluo
... nell'esser fuor di luogo o fuor di proposito, ociose o replicate
luogo o fuor di proposito, ociose o replicate. ammirato, 1-ii-227: a me
in disputa se i romani avrebbon fatto o non fatto le cose che fecero quando si
hanno nessun fine buono per la propria o altrui edificazione. a. boito, 7
edificazione. a. boito, 7: o creature fragili / dal genio onnipossente!
era ella intenta a quell'atto ozioso o assorta in una perplessità? b
può stare ociosa. -che si fa o si dice o sorge nei momenti d'ozio
. -che si fa o si dice o sorge nei momenti d'ozio, per
ingannare il tempo e senza nessuno scopo o nessuna vera ragione. g.
, 1-5-178: né crediate già, o madama, che questo uso abbia luogo
e fortuita. 16. che è o appare fuori luogo, inopportuno (un
e al significato di un testo letterario o anche alla struttura di una lingua (
inutilmente inserito, fino a suscitare noia o fastidio). ristoro, ii-14:
essere quelle le quali contengono cose umili o vili o non maravigliose e simili. piccolomini
le quali contengono cose umili o vili o non maravigliose e simili. piccolomini,
dir che la cassa notasse sopra tonde o sopra il mare. aleandro, 2-95:
maniere, esse sono assai spesso oscure o ambigue nell'applicazione, oziose nell'effetto
lo stigliane che gli episodi sono oziosi o male appartenenti. cesarotti, 1-xxxvi-53: la
carbone. = comp. da o? c [« o] e bromo
comp. da o? c [« o] e bromo (v.).
v.]: 'stampe ozobromiche 'o 'ozobromie 'si dicono le copie
, di colore giallo chiaro, verde o bruno scuro e con odore di bitume;
alcalino; sono sostanze esplosive, liquide o solide, stabili a bassa temperatura e
la preparazione dell'ozono mediante scariche elettriche o per irradiazioni ultraviolette che agiscono sull'ossigeno
ogni corrente d'aria. la tinta più o meno azzurra che acquista la carta quando
g. m. cecchi, 19-18: o pandolfo, pan fresco, midollo- naccio
occupa il quattordicesimo posto (il quindicesimo o il sedicesimo se si comprendono anche la
la j e la k) fra la o e la q e corrisponde alla p
intensità: tenue (in posizione intervocalica o fra vocale e liquida), media
preconsonantica, a eccezione per r o l, e postconsonantica), forte (
es. la b diviene facilmente p o f, e viceversa. gozzano, i-728
un grande s, che significherà strangolare o ap piccare; nell'altra
p di sulla fronte di dante sono rasi o spenti da un batter dell'ale,
, e alcuni suoi affiliati, veri o presunti tali, sono stati coinvolti in uno
8-1-1982], 16: -lei è stato o è iscritto alla p2? -no,
14. epigr. abbreviazione di pose o, anche, del lat. posuit
17. geom. p greca (o n): simbolo del rapporto fra
) * i vostri fanali sono spenti o ardono male '. 19.
i territori si sogliono dividere in tre o quattro parti, una delle quali, detta
con siepe secca; e i proprietarii, o quelli a cui il comune l'affitta
alla parte del terreno che viene seminata o che è piena di vegetazione; l'
piena di vegetazione; l'altra, o piuttosto le altre, che sono in
? = voce sarda (logudorese pabarile o paborile, campi- danese pabarili o pobarili
pabarile o paborile, campi- danese pabarili o pobarili, centrale paperile: cfr. a
'nel senso che i paperiles (o le ter ras de paper os) erano
, in contrapposizione ai maiores, primates o optimates), che essi possedevano a
. dolce sardo a forma di cono o losanga, fatto di farina, pinoli,
ed ancora per molti mesi senza prender cibo o nutrimento veruno, imperciocché in questo loro
4. materia che alimenta una fiamma o una sorgente luminosa. galileo,
che a quella lucidezza precede una negrezza o dirò oscurezza del pabulo di quella luce
spirituale, di un consumo culturale (o anche dell'azione del tempo).
istrici- formi, notturni (cuniculus paca o coelogenys paca) ', lunghi circa
. = voce di origine tupi o quechua, attraverso lo spagn. e
, rendere tranquilla una situazione pubblica agitata o confusa. machiavelli, 1-i-81: poiché
di giudizio, senza fretta nella decisione o nella scelta, in modo equo, imparziale
. 2. in modo moderato o controllato; mostrando di non voler cogliere
non voler cogliere provocazioni; senza affanno o ira nel parlare; senza fare ricorso
2. caratteristica di un discorso o di un modo di esprimersi che rifugge
interiore; che non è mai turbato o agitato (e non si lascia turbare
agitato (e non si lascia turbare o agitare) da pensieri molesti, timori,
del godimento. -che denota serenità o l'equilibrio raggiunto (l'aspetto)
ampollosità, dall'enfaticità, dalla retoricità o, anche, da toni polemici (un
-che è in condizione di stasi o è caratterizzato da movimenti lenti.
né la vita mi corre sì lieta o pacata ch'io possa a ogni modo assegnare
pacate: dopo avere sistemato una situazione o risolto una difficoltà. alfieri, 7-261
pacca a qualcuno: superarlo, essergli o risultargli superiore. c. arrighi,
che ti do una 'manata 'o uno 'scapaccione '-, all'orecchio
ratto, vincendoli non so qual furia o fuoco o foia, gli s'inalberava
vincendoli non so qual furia o fuoco o foia, gli s'inalberava lo scatapocchio
che quando una mano morta, all'arenula o al farnese, le paccava le sentiva
. nave per il servizio della posta o, anche, dei passeggeri. -in