. -che ha forma di cerchio o di disco; disposto in circolo.
, è bene far l'ordinanza orbicolare o rotonda per non esser combattuti dai fianchi
rotonda per non esser combattuti dai fianchi o alle spalle. monti, 20-328: vibrò
/ l'orbicolar rotella all'orlo estremo. o. targioni bozzetti, i-22: il
figura diversa nelle diverse piante. orbicolare o in figura di disco si riscontra nelle gigliose
3. che ha forma di globo o di solido tondeggiante; sferico, sferoidale
. -per estens. costituito da elementi o da particelle sferoidali. guglielmini,
con riferimento a rocce metamorfiche ed eruttive o alla loro struttura). = voce
. ant. in senso circolare o rotatorio; in tondo, secondo una figura
, secondo una figura circolare, sferica o ellittica. sarpi, 1-74: è
suono sfericamente non diffondesi, ma orbicolarmente o meglio per superficie sferica naturale, cioè
, i quali perché tengono forma rotonda o alquanto piana, simile ad una ruota
e orbicoli. 3. foro o apertura circolare. barbaro, 432:
barbaro, 432: nel coltello e taglio o fronte che si dica del timpano minore
. letter. che descrive una circonferenza o una linea curva; circolare. baruffaldi
/ il giro vario / orbiculàrio / o che spingono o che frenano. =
giro vario / orbiculàrio / o che spingono o che frenano. = voce dotta,
non abbia copia / per te o per autor sentito o morbido '.
per te o per autor sentito o morbido '. = deriv. da
agg. geom. che ha figura ovale o ellittica. = voce dotta,
. ant. che ha forma tondeggiante o ellittica. lomazzi, 4-ii-224: l'
e l'aspetto umile e dimesso, o avere un valore affettivo, di compassione)
ellisse per i pianeti; ellisse, parabola o iperbole per le comete) nel fuoco
fuoco della quale è posto il sole o la stella principale, e risulta perturbata
nel fuoco si trova rispettivamente la terra o il sole o un astro; la velocità
trova rispettivamente la terra o il sole o un astro; la velocità di percorrenza
percorrenza è data dalla legge delle aree o seconda legge di keplero (e si
confermando non so che legge di keplero o di newton, prova la verità di
, di una sonda, di una capsula o di un satellite artificiale lanciato nello spazio
in modo da ruotare intorno alla terra o a un altro corpo celeste secondo velocità,
e inclinazione determinate, descrivendo una circonferenza o un'ellisse (e si dice mettere in
al piano dell'equatore, orbite stazionarie o geostazionarie quando la velocità angolare è pari
attesa di staccarsene per ritornare sulla terra o procedere verso altri corpi celesti).
estatiche orbite iscritte nel loro destino, o entravano a quando a quando, avvinti,
, le loro orbite. -segno o pennellata che descrive una linea curva.
superflui e trascurabili. -modo normale o usuale di vivere. g. ferrari
dell'orbita costituzionale. -classe o gruppo sociale. alvaro, 10-138:
. 6. dipendenza, più o meno stretta, da un'altra persona
meno stretta, da un'altra persona o da una potenza politica; sistema di
attorno l'occhio per formargli la cassa o 1 " orbita ', come la chiamano
condotta morale e di perfezione; norma o regola di vita. dante, par
; incapacità funzionale degli occhi, temporanea o permanente. -anche con riferimento ad animali
tobia. 2. mancanza o perdita di congiunti, in par- tic
, in par- tic. dei figli o dei genitori; condizione di chi è
condizione di chi è privo di discendenti o è orfano. giustino volgar.,
. mancanza di ciò a cui si tiene o che si desidera particolarmente. magalotti
, ruota nel campo gravitazionale del sole o un satellite intorno al proprio pianeta.
che si svolge lungo una traiettoria circolare o ellittica intorno alla terra o a un
traiettoria circolare o ellittica intorno alla terra o a un altro corpo celeste, per
moto, il volo di satelliti artificiali o di veicoli spaziali). g.
.. la scienza degli intervalli pieni o vastamente orbitali a dominare tra le figure.
terra (nel caso di un satellite artificiale o di un veicolo spaziale). -anche
. -anche con riferimento a un pilota o a un astronauta. bacchelli, 20-162
. muoversi intorno a un centro attrattivo o direttivo. c. e. gadda
. e. gadda, 6-182: torbi o sereni, ma tutti convocati nel suo
essa, che partecipa alla sua formazione o ne è contenuto; orbitale. -lobo
, liberi, orbico- lari, piani o concavi, internamente porosi, che si trovano
la facoltà visiva per la malformazione o per lesioni gravi degli occhi; cieco.
losco, / né vecchiezza gli fu tormento o doglia. bernardo, lii-13-391: il
-con riferimento a una raffigurazione mitologica o allegorica. niccolò del rosso, 1-242-41
. niccolò del rosso, 1-242-41: o [amore] figura pinta, orba
de'colori, / che mai sentenzia o vero dubio solve. de jennaro, 70
lo più attirando l'attenzione dei passanti o ricompensandone l'offerta con il canto o
o ricompensandone l'offerta con il canto o con il suono di uno strumento.
organo visivo, in partic. strabismo o miopia; che ha la vista corta
miopia; che ha la vista corta o debole, menomato nella vista. -anche
, piccol frate * / chi sordo o orbo o chi diventa muto. groto
piccol frate * / chi sordo o orbo o chi diventa muto. groto, 2-52
lavò. -privo di aperture esterne o di finestre (un edificio, un
. 4. privo di luce o di luminosità, non illuminato dagli astri
figur. incapace di comprendere la verità o il bene per limitatezza di intelletto o per
o il bene per limitatezza di intelletto o per ignoranza; privo di discernimento e
a creder sete e stolti, / o gente grossa, infedele e orba, /
che non per inabilità di naturale impotenza o per privazion d'ingegno e disciplina, ma
dio su te mormora e rugge, / o italia, o donna sonnolenta ed orba
mormora e rugge, / o italia, o donna sonnolenta ed orba. nievo,
-sopraffatto, sconvolto da una passione o dall'ira. - anche sostant.
tasso, 4-61: a te rifuggo, o sire, / io misera fanciulla,
/ di passer solitario in alcun tetto / o d'orba tortorefia in ramo assisa.
7. per estens. rimasto privo o sprovvisto di qualcosa; che manca o
o sprovvisto di qualcosa; che manca o che ha perduto una proprietà, una
proprietà, una prerogativa, un elemento utile o necessario. storia di stefano,
orbe di figlie. -privato di potere o dei territori che ne costituivano il dominio
dei territori che ne costituivano il dominio o anche di chi ne era il sostegno
di chi ne era il sostegno principale o, comunque, una parte importante della
orba di frati. leopardi, 238: o un successore è dato a quella sede
sia da lor concordemente eletto, / o partono essi re pieni di fede /
percosse da orbo per una pelle di renna o una testa di foca. verga,
ossuta carogna. -compiuto a sproposito o stoltamente, senza alcuna regola o limitazione
sproposito o stoltamente, senza alcuna regola o limitazione. batacchi, i-252: io
come i ciechi da bologna, da ferrara o da milano, a cui suol dirsi
dunque il picciol legno in compagnia, o, per meglio dire, in soccorso
, una vela di civada, e tre o quattro fiocchi della portata di 60-200 tonnellate
dal giallo e dall'arancio in rosso o verdone. r. longhi, 14:
2. lawsonia (lawsonia alba o inermis). = cfr. orcanetta
l'alcool, in luogo dell'alcanna vera o lausonia inermis, le cui foglie sono
una sostanza colorante; oricello. o. targioni tozzetti, 2-144: il [
una proposizione subordinata temporale con una maggiore o minore sfumatura causale: in questo momento
tutto quel movimento della persona col quale o s'alza ella da terra, o altro
quale o s'alza ella da terra, o altro, e con le mani dimena
altro, e con le mani dimena o vibra o crispa o qual si voglia
e con le mani dimena o vibra o crispa o qual si voglia altra voce
con le mani dimena o vibra o crispa o qual si voglia altra voce che il
discorso, melodia, armonia e ritmo o 'orchesi ', cioè saltazione.
e sì tenaci e duri / per voti o prieghi mai nessun si piega. ricci
mopeia '(metrica, armonica e orchestica o ritmica), sarà da vedere ciascheduna
. salvini, 6-74: l orchestica 'o saltatoria è imitazione di ciò che si
di ciò che si dice, per figure o gesti. = voce dotta,
, originariamente in forma circolare, trapezoidale o poligonale e, successivamente, semicircolare,
similmente più profonda, ma il pulpito o palco... era più stretto appresso
, aderisce all'opinione comunemente ritenuta vera o comunque prevalente (una persona, anche
corrente letteraria, di una scuola artistica o filosofica, di una scienza. foscolo
6. che segue, professa o si accosta alla dottrina di una di
tardo orthodoxus, dal gr. òp9-68oj; o <;, comp. da òp5>ó
'. ortodossografìa, sf. opera o insieme di opere che trattano dei dogmi
., 1 io: 'ortodromica 'o 'ortodromia ': l'arte di
'diritto, retto 'e 8póp. o <; 'corsa '; cfr.
., 1 io: 'ortodromica 'o 'ortodromia '. =
quella che sia diretta ai punti cardinali, o vero obliqua ai medesimi. dizionario di
dovuti a imperfezioni organiche dei parlanti, o dai particolari effetti ottenuti da una dizione
siffatti titoli, questa potrebbe suonare trattato o scienza d'una rettitudine; in
concerne che l'armonia de'vocaboli parlati o scritti. ortologia, men proprio d'
della frutta e delle piante da fiore o da fogliame. migliorini, 2-45
tal caso è sinon. di ortoepia) o di alterazioni causate da difetti, da
; che non produce la minima distorsione o alterazione (un apparecchio elettroacustico).
tale composto è anche definito ortoformio nuovo o ortocaina, per distinguerlo dall'isomero denominato
órtofosfato, sm. chim. sale o estere dell'acido ortofosforico. =
ortogonale: quella svolta su un piano o su un asse secondo la direzione perpendicolare
asse secondo la direzione perpendicolare al piano o all'asse stesso. -simmetria ortogonale:
due punti simmetrici è perpendicolare al piano o all'asse di simmetria. -vettori ortogonali
ortonormale a partire da un insieme finito o numerabile di vettori linearmente indipendente e procedendo
. 3. simile, analogo o corrispondente. lucini, 4-33: io
triangolo). -anche: che ha uno o più angoli retti (una figura geometrica
ragioni: la prima è triangolo equilatero o vero oxigono, seconda si chiama equicrurio
vero oxigono, seconda si chiama equicrurio o vero ortogono, terza si chiama di-
ortogono, terza si chiama di- versilatero o vero ambigonio. giacomini, 2-20: leggesi
, per ben capirlo: gli equilateri o triquetri, le linee strette rette o
o triquetri, le linee strette rette o distorte, l'isoscele o l'isopleura,
strette rette o distorte, l'isoscele o l'isopleura, l'ortofonia o lo
isoscele o l'isopleura, l'ortofonia o lo scaleno. manfredi, 2-11: se
. castelli, 2-65: chi vorrà o potrà mai dimostrare una proprietà o passione
chi vorrà o potrà mai dimostrare una proprietà o passione dell'isoscele, dell'ortogonio,
passione dell'isoscele, dell'ortogonio, ambligonio o del- l'oxigonio, se prima non
: quella che utilizza segni grafici interponendoli o ponendoli sopra o sotto una lettera,
utilizza segni grafici interponendoli o ponendoli sopra o sotto una lettera, una parola,
, per metterne in rilievo particolari caratteristiche o funzioni filologiche (come per segnalarne l'
integrazione proposta, ecc.), o per indicare il suono, diverso da
di un codice, di un manoscritto) o di una lingua, considerata anche indipendentemente
sa se io voglia intendere iddee per idee o per iddee in astratto, che l'
volle intendere soltanto voci corrotte nella pronunzia o nella ortografia. -grafia di
3. per estens. sistema segnico o grafico, volto alla formalizzazione di un
a seconda che raffiguri una delle parti o degli elementi esteriori o interni di una
una delle parti o degli elementi esteriori o interni di una costruzione); alzato (
: della 'pianta ', o sia 'icnografia ', dell''alzato
icnografia ', dell''alzato ', o sia prospetto tanto della fronte esteriore,
lui, deciderà in favore del- l'o sfrattato, e coll'interdetto 'unde '
laberinti ortografici. magalotti, 9-1-88: o per ho ed a per ha è stata
... alcune lettere amorose più o meno invenezianate e cosperse di errori ortografici
visuali prospettiche (e può essere polare o normale se il centro della carta è
è un polo, meridiana, equatoriale o inversa se il centro della carta è
orizzontale, zenitale, intermedia, trasversa o obliqua, se il centro della carta
pratica misura del suolo ridotta in pianta o, come suol dirsi, in '
. chi è dedito, per mestiere o per conto proprio, alla coltivazione e
ortaggi, alla cura di un orto o anche di un giardino; orticoltore,
, in esercizio, per lo più, o di cercante o di portinaio o di
per lo più, o di cercante o di portinaio o di ortolano, tutti uffizi
, o di cercante o di portinaio o di ortolano, tutti uffizi che insegnano
. bruno, 3-291: come, o antico nostro protoplaste, essendo tu un
melano cephala). -ortolano d'acqua o dei canneti', migliarino di palude [
'..., migliarino di padule o ortolano o monachino di padule.
.., migliarino di padule o ortolano o monachino di padule. -ortolano
plectrophanes lapponica). -ortolano di montagna o nivale: zigolo della neve [plectrophanes
'..., ortolano nivale o di montagna. -ortolano giallo:
testa una libidinuzza accademica, di strenne o altre sì fatte insalatuzze, vengono a seccar
8. prov. maggio ortolano, assai o molta paglia e poco grano: v
-ci). filosofo che ragiona, o reputa di ragionare, in modo logico.
2. correzione apportata per via chirurgica o meccanica a deformazioni fìsiche e, in
, 1042: 'ortomorfìa arte di prevenire o correggere le difformità del corpo.
riferimento a un sistema ortogonale di vettori o di funzioni). =
dell'apparato osteo-articolare, e la prevenzione o la correzione per via meccanica o chirurgica
prevenzione o la correzione per via meccanica o chirurgica delle sue alterazioni o malformazioni anatomiche
via meccanica o chirurgica delle sue alterazioni o malformazioni anatomiche e funzionali, congenite o
o malformazioni anatomiche e funzionali, congenite o acquisite per cause patologiche o traumatiche.
, congenite o acquisite per cause patologiche o traumatiche. tramater [s.
.]: 'ortopedia': arte di prevenire o correggere con mezzi meccanici e vizi di
quelli d'una irregolare direzione delle ossa o delle superficie articolari. quest'arte è
stato dello scheletro e delle sue articolazioni, o di ristabilirle quando sono alterate. brignetti
donzia. 2. laboratorio o negozio nel quale si fabbricano, si
.. lasciarsi scivolare lungo un pendio o buttarsi col ventre su una slitta che sfreccia
congenite del tronco e degli arti, o anche la riduzione dei danni e delle
e delle malformazioni causate da lesioni traumatiche o da amputazione (un apparecchio).
: bisognava proprio venire con uno scafandro o con le membra ortopediche. -scarpa
nella riparazione di apparecchi atti alla correzione o alla riduzione di deformazioni e alterazioni osteo-articolari
ortopedista e lo specialista di malattie cutanee o di otorinolaringoiatria. ortopènso, sm.
posizione distesa, costringendolo a mantenersi eretto o seduto. gualdo, xl-188:
non si può respirare che sedendo, o in piedi, tenendo alte le spalle.
chi spetta il primato: all'ortodossia o all'ortoprassi? è più importante credere
cosa conta in difinitiva: il credere o il fare? = voce dotta
a piccole quantità di albite, anortite o labradorite, oligoclasio, ecc. è incoloro
incoloro nelle varietà pure e limpide, o leggermente gialliccio; bianco periato, grigio
perlacea sulle basi; è diafano o translucido. cristallizza nel sistema monoclino e presenta
l'ortosia instabile, color grigio cenerino o rossastro. = voce dotta,
ortosilicato, sm. chim. sale o estere dell'acido ortosilicico. =
sua forma più semplice è un romboide o un paralellepipedo romboidale, e talvolta un
fenomeni di differenziazione di masse magmatiche sienitiche o granitiche. = deriv. da ortose
ortòstata, sm. archit. blocco o lastra di pietra che, posto per
un edificio, generalmente di altezza doppia o tripla rispetto ai filari posti superiormente.
(un fenomeno, un processo fisiologico o patologico). -albuminuria ortostatica', ortoalbum
secondo le quali sono disposte le foglie o altri organi omologhi di una pianta (
prende per asse principale, gli spigoli o gli angoli assiali sono alternativamente uno acuto
strette e generalmente brevi, è bene arrotondata o graduata; il piede robusto, con
avviene verso la sorgente dello stimolo, o negativo in caso contrario).
d'insetti comprendente numerose specie di grandi o medie dimensioni, alate o attere,
di grandi o medie dimensioni, alate o attere, con apparato boccale masticatore e
; sono caratterizzate da ali anteriori spesse o opache, dette elitre o pseudoelitre o
anteriori spesse o opache, dette elitre o pseudoelitre o tegmine che, in posizione
spesse o opache, dette elitre o pseudoelitre o tegmine che, in posizione di riposo
da malformazioni funzionali mediante particolari esercizi o, anche, con l'applicazione di lenti
, sf. ant. oggetto d'oro o di metallo prezioso; gioiello (
avv. interiezione esortativa per esprimere incoraggiamento o, anche, impazienza, per invitare
, impazienza, per invitare a svolgere o a portare a termine o a interrompere
a svolgere o a portare a termine o a interrompere un'azione, un compito:
orvetano), agg. che è nato o vive, risiede a orvieto. -
sostant. carducci, iii-3-81: o mie storie ispide e tese, / o
o mie storie ispide e tese, / o mio duro latino, / cediamo il
/ lo scotto e l'orvietano / o altro salutifero segreto, / datemi per
e di strapazzi, una piccola porzioncella o di olio contro veleni o di triaca
piccola porzioncella o di olio contro veleni o di triaca o di mitridato o di orvietano
di olio contro veleni o di triaca o di mitridato o di orvietano? nomi,
veleni o di triaca o di mitridato o di orvietano? nomi, 3-7:
. imbozzimare la regione del cuore con triaca o mitridato o orvietano, disciolto con acquavite
regione del cuore con triaca o mitridato o orvietano, disciolto con acquavite o con
mitridato o orvietano, disciolto con acquavite o con aceto. g. gozzi,
4. figur. ciarlataneria intellettuale o letteraria; chiacchiera. baretti,
si riferisce soprattutto all'orvieto dolce, o abboccato, o amabile: e trascura il
all'orvieto dolce, o abboccato, o amabile: e trascura il secco,
volo, / di quando in quando, o dio, ne spaventava / l'immergersi
da man sinistra. -orza a prora o davanti: paranco utilizzato con le grandi
in ogni bisogno. -orza a o di poppa: canapo che serve a
a poggia e orza, da poggia o da poppa e da orza, ora a
poppa e da orza, ora a poggia o a poppa ora all'or za,
, ardente all'orza, equilibrato al lasco o in poppa. -per estens.
disgrazia in favore. -a o all'orza! ', ordine di disporre
a orza! ». -barra o timone all'orza /: ordine rivolto al
della nave. -niente orza o all'orza! '. ordine dato al
massima precauzione per non venire all'orza o al vento della rotta. -una o
o al vento della rotta. -una o più caviglie all'orza'. quanto deve essere
calcolato sul numero delle caviglie da spostare o su quello dei giri da fare compiere
di marina, 550: 'una, due o più caviglie all'orza ': quantità
fissata dal numero delle caviglie della ruota o dal numero dei giri di essa.
dei giri di essa. -una o più caviglie o giri all'orza! '
essa. -una o più caviglie o giri all'orza! '. ordine per
sì averso che gli è forza / o di tornare o d'ir girando all'orza
gli è forza / o di tornare o d'ir girando all'orza. falconi,
il vento. -alternare, cambiare o trasmutare da poggia a orza, di
da poggia a orza, di orza o di poggia, di poggia e d'orza
-navigare. baldi, i-115: o marinar che da noiosa calma / nel
, / senza anzi alternar d'orza o di poggia. -cercare di destreggiarsi fra
mai. -andare, venire a o all'orza'. manovrare per porre la
con riferimento a un natante in genere o a un velivolo. sanudo, lvlli-725
concordarsi. -procedere in modo errato o inesatto. boschini, 1: la
poggia, a poggia e a orza, o da poggia 0 da orza, ora
da una parte ora dall'altra; o dall'uno o dall'altro. -
parte ora dall'altra; o dall'uno o dall'altro. - anche: da
/ trepido varca. -da una persona o da un'altra. nievo, 432
noi: e gli aiuti non devono mancare o da poggia o da orza!
aiuti non devono mancare o da poggia o da orza! -buttare
piacer di lei. -caricare o scaricare l'orza: mantenere teso,
l'orza: mantenere teso, alare o mollare, lascare tale cavo (v.
molto furore / e vanno volteggiando un'ora o dua. crescenzio, 2-1-125: mutandosi
può '(senza curarsi del cammino o della deriva): in marineria, si
caustico e corrosivo che fin oggidì in erba o in pianta si abbia veduto, e
fa quell'opera che farebbe il solimato o risagallo. c. durante, 2-325:
dovuto a un processo infiammatorio da stafilococchi o streptococchi che si forma nello spessore della
si apre nell'orlo libero di questa o sulla superficie congiuntivaie, e può interessare
del meibomio (< orzaiuolo interno) o di zein (orzaiuolo esterno) '
, si risolve ordinariamente in modo spontaneo o con l'applicazione di antibiotici o di
spontaneo o con l'applicazione di antibiotici o di impacchi caldi, e solo raramente è
con riferimento a un natante in genere o a un velivolo. g
fortuna, chi disarborare, chi ammainare o caricar la vela; e orza e poggia
mossa repentina, principalmente del timone, o per virare, o per schifare ostacoli
del timone, o per virare, o per schifare ostacoli. -orza per
cioè, ad ogni colpo, buffo o rifolo di vento, perché il bastimento
non è scoglio, sasso, cespuglio o fosso a cui non vada a pagar il
orzo germogliato, con semi di melone o, anche, secondo un procedimento attualmente
quali si aggiungono acqua e zucchero, o con latte di cocco; la bevanda
zione di tale sciroppo in acqua naturale o gassata, nel latte, anche insieme
, decotto preparato con semi d'orzo o facendo sciogliere in acqua la farina d'
. -anche: il movimento, volontario o causato da inconvenienti, che provoca tale
: succede violento per urto di onde o di ostacoli: succede per difetto del bastimento
per difetto del bastimento nella sua costruzione o nella stiva. -colpo di vento
, come... minestra imperiale o napoletana, mangiar bianco, trippe,
tra giorno solamente qualche bevuta d'acqua o pura o limonata, orzata, ma
solamente qualche bevuta d'acqua o pura o limonata, orzata, ma meglio pura
. òrzeo, v. òr? o. orzeruòlo, sm. zool.
spira il vento (un'imbarcazione a vela o, anche, un natante non veliero
la barra sopravvento. dipende da costruzione o stiva; o dalle speciali condizioni della velatura
. dipende da costruzione o stiva; o dalle speciali condizioni della velatura, del
più diffusa e coltivata è vhordeum vulgare o sativum, cespitoso, con culmo eretto e
francese, di galaria, di siberia o siberico, con due sole file di spighette
hordeum zeocriton), detto anche tedesco o di germania, con spighe corte e
caso del tetrastico [hordeum tetrastichum) o su sei nel caso dell'esastico [hordeum
), a cui appartiene l'orzo maschio o di lapponia, caratteristico delle regioni a
periodo della semina si distingue quello autunnale o vernino da quello primaverile o marzuolo,
quello autunnale o vernino da quello primaverile o marzuolo, mentre a seconda della maggiore
marzuolo, mentre a seconda della maggiore o minore aderenza delle glumette alla cariosside si
alla cariosside si indicano i tipi vestiti o nudi. -in partic.:
per la preparazione di zuppe e minestre o, in campo farmacologico, di decotti
sole specie: cioè l'orzo maschio o esastico, l'orzo mondo e ror-
, per indicare diverse specie e varietà o una determinata quantità di semi di tale
, di che fanno pane ottimo. o. targioni tozzetti, ii-70: 'hordeum murinum
infuso ottenuto con i chicchi di tale pianta o con la farina che se ne ricava
giara, ovvero due, di acqua pura o di acqua di orzo. g.
iii-3-64: chi di quell'orzo pascesi, o nobile corsiero, / ha forti nervi
denti di qualcuno'. essere cosa adatta o accessibile per le forze, le possibilità
. algarotti, 1-ix-66: toltone due o tre cinquecentisti, che furono veramente capo
paoletti, 1-1-277: l'orzo mondo o l'orzuola, volgarmente detta scandela.
. 'osi 'viene a dire 'salva 'o vero 'fa'salvi ', 'anna
salvi »; ed intendesi il popolo tuo o tutto il mondo. pulci, 7-1
mondo. pulci, 7-1: osanna, o re del sempiterno regno, / che
ebraica vale quello che tra noi: « o signore, fammi salvo ».
-scritto volto a celebrare, a esaltare o a promuovere un'azione, un ideale
. che canta, che intona osanna o, in genere, un inno di
s'accoppiano / al tuo nome, o maria, / nel trono osannante del sole
lucini, 3-151: carmagnola! / o tu sola ne consola, / danza
, ardisce, si permette di dire o fare. -anche con metonimia.
l'audacia, la forza d'animo o la sconsideratezza di compiere un atto,
inizio a un'impresa, di pronunciare o di sostenere afferma zioni rischiose
temerarie, pericolose, ardite, inconsuete o tali da richiedere uno sforzo per vincere
, di insicurezza, il timore reverenziale o, anche, una sensazione sgradevole di
ardire, arrischiare; permettersi di dire o fare (in quest'ultimo caso,
oso: / son sventuroso -di quanti sono o fòro. dante, v-15: està
oso mirar che irata non si volga / o sia sciocca o sia scaltra o brutta
irata non si volga / o sia sciocca o sia scaltra o brutta o bella.
/ o sia sciocca o sia scaltra o brutta o bella. tasso, 3-5:
sia sciocca o sia scaltra o brutta o bella. tasso, 3-5: osano a
] con la loro unione internazionale, o sulla borghesia, che non l'avrebbe osata
caporali, lxv-87: qui taccio, o magno sire, / e noiarti io
non oso. -per indicare reticenza o incertezza, per lo più in modo
sta in dubbio s'ella è concia o no, che un'altra empiastrata tanto
ma in nessuno rinvenni la parure verde o gialla. ve ne erano delle scarlatte
graziosissime, ma tu mi dicesti gialle o verdi. io non osai comprarle.
, l'impron- titudine, la sfacciataggine o prendersi la libertà di comportarsi in maniera
offensiva, priva di misura, vergognosa, o anche di svolgere azioni disdicevoli (o
o anche di svolgere azioni disdicevoli (o ritenute tali), di sostenere idee
una forma espressiva, un termine inusitato o, anche, bizzarro, peregrino.
: chi osa -loda divisare / simili o pare -di lei, non si trova.
foglie intere, fiori di colore rossiccio o violaceo; e caratteristico delle regioni tropicali
violaceo; e caratteristico delle regioni tropicali o temperate del continente asiatico o africano.
regioni tropicali o temperate del continente asiatico o africano. tramater [s.
e sguaiata, dovuta a un sorriso o a uno sbadiglio. dossi,
sangue. 6. senza tacere o nascondere nulla di ciò che vi è
quasi tutta la generazione nata col secolo o poco dopo, cresciuta nell'orgoglio della minaccia
delle sue opere e con la dissoluta morale o con l'irreligione in alcune altre,
col nome di realismo o naturalismo, e si estende e invade
narrazione, opera letteraria, rappresentazione pittorica o scenica sconcia, oscena, che indulge
ha modo di parlar disonesto, proprio o figurato, scoperto o coperto, che
parlar disonesto, proprio o figurato, scoperto o coperto, che non sia stato fedelmente
registro. pratesi, 1-403: erano due o tre giovani praticanti che, giunti ai
scritto privo di qualsiasi valore e significato o anche scritto critico fastidiosamente pettegolo e inutilmente
è il ragionare di cose oscene, o il cantarle? -è peccato grave, se
-è peccato grave, se il ragionare o il cantarne provoca a dilettazione cattiva chi parla
il cantarne provoca a dilettazione cattiva chi parla o chi ascolta. leoni, 52:
sue funzioni considerate come realtà intrinsecamente negative o che, comunque, non possono (
le madri ten- gan gli occhi chiusi o che esse non possano dalle oscene parti
. in partic.: che lascia scoperte o mette in evidenza quelle parti del corpo
fanno menzione che il nome di satira o realmente derivi o debba verisimilmente derivare da'
il nome di satira o realmente derivi o debba verisimilmente derivare da'satiri: i
impudico (una figura in un quadro o una statua). gozzano, i-404
deriva da una radicata lascivia d'animo o di comportamento. f. f.
lasciò mai che lo svenassero fuchi lascivi o che lo seccassero fuochi profani né che
profani né che l'affievolisse calor osceno o che l'adduggiasse vizio gelante. idem
, dagli appetiti sessuali, lussurioso (o, anche, illegittimo, contrario alle
. 6. che viene esercitato o fatto valere per dare sfogo, anche
lo più con allusione agli organi genitali o ad atteggiamenti e ad azioni propri dell'
-gesto osceno', quello compiuto con le mani o con le braccia, generalmente con evidenti
, per fini offensivi, di sprezzo o di provocazione. palazzeschi, 1-249:
riferisce, che allude in maniera più o meno evidente agli organi o ai comportamenti
maniera più o meno evidente agli organi o ai comportamenti sessuali (un motto,
. \ non volle mai soffrire alcun discorso o empio o osceno. buonafede, i-117
volle mai soffrire alcun discorso o empio o osceno. buonafede, i-117: aristotile,
il putrido. -che assume atteggiamenti o espressioni di volgare grossolanità. imbriani
indarno s'udiro urli interrotti, / o d'importuni augelli stridor turbò le notti.
. commedia di aristippia, 9: o l'è brutta cosa et obscena che una
il divora. -acquistato con atti o comportamenti sfrontati, disonesti, disonorevoli (
legge). caviceo, 1-137: o dio, o signora, qual lege al
caviceo, 1-137: o dio, o signora, qual lege al mondo è
o afferrati ad una statua vi facevano un'oscena
benivieni, 1-107: qual pestifer aspetto o qual obscena / lingua, qual invido
obscena / lingua, qual invido occhio o qual inganno / gli affli- t'arment'
, vi-4-191: siasi lieto l'augello o siasi osceno, / fortunati su l'
= voce dotta, lat. obscenus (o obscaenus) 'infausto, di malaugurio
oscheocalasìa, sf. patol. dilatazione o elefantiasi dello scroto. = voce
che consiste nella discesa dell'intestino solo o dell'epiploo nello scroto, o d'
solo o dell'epiploo nello scroto, o d'amendue. nel primo caso dicesi enteroscheo-
ma la maggior parte, che saranno doi o tre milioni, stanno ne'sopradetti tempi
e di limosine che continuamente gli dànno o con quello che guadagnano con sua industria
organo ha in sé la forza oscillante o sfiancante o movente, anche subito reciso
in sé la forza oscillante o sfiancante o movente, anche subito reciso o morto
sfiancante o movente, anche subito reciso o morto l'animale di fresco, qualche poco
dei porti. -che si muove o procede sobbalzando. serra, iii-595:
], non si vedeva se umana o bestiale, spuntavano lunghe corna ramificate oscillanti
5. che appare sdoppiato alla vista o con contorni non ben netti e definiti
con contorni non ben netti e definiti o immerso in una luce vaga e tremula
è un recitativo oscillante su tre o quattro note. -che non mantiene un
, la mia voce sarebbe uscita oscillante, o forse strangolata da un impeto di pianto
.: era quindi oscillante tra l'andare o il rifiutare. betteioni, iii-433:
. -che partecipa alternamente di due o più condizioni. lucini, 4-13
partecipa di posizioni e concezioni teoriche diverse o, anche, opposte, inconciliabili,
la sua filosofia, a dir così, o, meglio, la ragione morale o
o, meglio, la ragione morale o immorale ch'ei si facea della vita
ling. che, in una prospettiva sincronica o diacronica, non si presenta sempre uguale
dei colori. -essere prossimo per eccesso o per difetto a una misura media o
o per difetto a una misura media o paradigmatica. c. e. gadda
-tr. muovere ritmicamente avanti e indietro o di lato (una parte del corpo,
. apparire in movimento per illusione ottica o sensoriale in genere o, anche, dell'
per illusione ottica o sensoriale in genere o, anche, dell'imma- ginazione;
fiamma di una candela. -emettere o riflettere luce con discontinuità; apparire diretto
1-165: perché giù nel profondo, / o anima, oscilli smarrita? faldella,
debba considerarsi già donna provata dall'uomo o ragazza virginale e da non turbare,
; passare alternamente da una condizione spirituale o emotiva a un'altra opposta. -
l'ironia. -essere incerto, dubbio o instabile. montale, 10-35: ora
. ammettere indifferentemente, in prospettiva sincronica o diacronica, due o più usi o
in prospettiva sincronica o diacronica, due o più usi o forme diverse.
o diacronica, due o più usi o forme diverse. = voce dotta,
conveniente eccitazione, si determinano oscillazioni meccaniche o correnti elettriche oscillanti. -oscillatore elettrico:
sensibilmente alternata, mentre voscillatore non sinusoidale o a rilasciamento è basato su fenomeni di
non sensibilmente alternata; l'oscillatore persistente o periodico si distingue da quello non persistente
periodico si distingue da quello non persistente o pseudoperiodico a seconda che la corrente
pseudoperiodico a seconda che la corrente mantenga o no ampiezza costante nel tempo, e
la frequenza della corrente possa essere variata o no). -oscillatore elettronico:
cui l'energia è meccanica, cinetica o potenziale (e in questo caso può
essere di gravità, come nel pendolo, o elastica, come in particolari corpi e
onde sonore, si ha voscillatore acustico o sonoro (ne sono esempi gli strumenti musicali
esempi gli strumenti musicali a corde percosse o pizzicate, che producono oscillazioni quasi sinusoidali
sinusoidali, e quelli a corde strofinate o ad ancia, classificabili come oscillatori di
filamentose, prevalentemente in acque termali o sudice; hanno guaina sottile e si spostano
pera con battute e movimenti o percosse eguali nel tempo di andare e
d'un'agitazione molecolare, d'un avvicinamento o scostamento delle molecole e di possibili moti
molecole e di possibili moti oscillatori o vibratori o rotatori variamente veloci. -con
di possibili moti oscillatori o vibratori o rotatori variamente veloci. -con partic.
si muove secondo contrazioni e rilasciamenti alterni o, anche, con pulsazioni ritmiche.
, iii-321: perché questo moto oscillatorio, o di diastole e sistole, che nel
spostamento massimo dalla posizione d'equilibrio, o ampiezza dell'oscillazione; oscillazione completa o
o ampiezza dell'oscillazione; oscillazione completa o, anche, doppia, è lo
risultandone valore medio nullo. -oscillazione libera o naturale: di un sistema che,
di quest'ultima). -oscillazione sinusoidale o armonica', con funzione di tipo sinusoidale.
di tipo sinusoidale. -oscillazione non sinusoidale o complessa'. con forma non sinusoidale
un corpo qualsiasi. l'oscillazione è semplice o doppia: la prima consta di una
di gravità. -centro delle oscillazioni o d'oscillazione', in un sistema pendolare
in un pendolo con un filo, o verga inflessibile c b, il punto d
, a seconda del punto di quiete o dell'asse intorno al quale avvengono,
avvengono, si distinguono oscillazioni di beccheggio o longitudinali, di rollio o trasversali,
di beccheggio o longitudinali, di rollio o trasversali, sussultorie o verticali, ecc
, di rollio o trasversali, sussultorie o verticali, ecc.). dizionario
viva, acquisita. 'oscillazioni di beccheggio o longitudinali ': quelle che avvengono intorno
durante il rollio. 'oscillazioni di rollio o trasversali ': quelle che avvengono intorno
centro di gravità, detto 'quiescente o tranquillo '. * oscillazioni sussultorie o
o tranquillo '. * oscillazioni sussultorie o verticali quelle dovute alla variazione di immersione
generati durante una oscillazione semplice a destra o a sinistra della verticale.
sobbalzo verso l'alto od in basso o violenta oscillazione che riceve l'apparecchio in
in volo a causa dei vuoti d'aria o delle raffiche di vento.
moto conserva le cose; l'arrestarlo o il precipitarlo ne travolge il corso e
una grandezza, anche non precisamente misurabile o quantificabile, fra aumento e diminuzione
nello spostamento ritmico e ripetuto in avanti o indietro o lateralmente di arti o di
ritmico e ripetuto in avanti o indietro o lateralmente di arti o di tutto il corpo
avanti o indietro o lateralmente di arti o di tutto il corpo (con partic
il popolo, stanchi dell'oscillazione del ministero o meglio dire della nota propensione di lui
accenni ad emanciparsi da uno stato compassionevole o considerato tale,... inferisce a
parte all'altra della pianta. o. targioni tozzetti, i-184: la marck
sotto il qual nome intende un moto o translocazione da una parte all'altra dei
formata dai conduttori di una linea elettrica o telefonica, che si basa sulla relazione
di forme e usi diversi attestata sincronicamente o diacronicamente. 13. matem. oscillazione
di oscillazione, con valori compresi fra o e 1, si ottiene dividendo o
o e 1, si ottiene dividendo o per il massimo valore che l'indice
. archeol. disco ligneo, fittile o metallico, che recava la rappresentazione di
, che recava la rappresentazione di maschere o personaggi ed era munito di un foro
romani usavano appenderlo ai rami degli alberi o in portici e intercolumni perché dondolasse mosso
'contro, verso 'e cillère o cillère 'muovere': cfr. oscillum 'altalena')
per lo più di fenomeni oscillatori meccanici o elettrici (con partic. riferimento al
variabile è convertita in un corrispondente spostamento o rotazione di un organo meccanico, proporzionale
un raggio luminoso incidente su una pellicola o su una striscia di carta fotosensibile).
oscilloscopio (e osservabile diretta- mente) o con l'oscillografo (e ne risulta impressa
(e ne risulta impressa su pellicola o carta sensibile). -medie.:
trasduttore, possa essere trasformata in tensione o corrente elettrica. = voce dotta
si traggono presagi (in partic. corvo o civetta, secondo la credenza pliniana,
loro e bisognosi di qualch'esame per conciliarli o per rifiutarli. delfico, ii-402:
esito, e si dee ammirare la cecità o l'oscitanza d'europa che aiuta e
nome del popolo degli osci (o opsci o opici; gr. 'omxol)
popolo degli osci (o opsci o opici; gr. 'omxol).
, che ne è manifestazione, attestazione o eredità in altri sistemi linguistici.
matem. avere un contatto tripunto (due o di volontà non facilmente piegabile e d'intelletto
vostri lumi 'ntellettuali zione con una curva o una superficie non infe-non "? ai oscu
-an- i raggi° di tale cerchio, o raggi° di curvatura * do non univoco,
, di cui quel cerchio è combaciante o, come dicono, 'osculatore '.
che avesse il celebrante a baciare una croce o un altro istrumento, detto osculatorio,
un altro istrumento, detto osculatorio, tavola o simbolo della pace, in cui era
]: * osculatorio ': la tabella o imagine per dar la pace al popolo
, sf. matem. condizione di due o iù enti (in partic. curve
. nel senso generale: dell'anastomosi o combaciamento delle vene. = voce dotta
, corrispondente allo sbocco della cavità interna o dei grandi canali afferenti, che serve
quello posto alla sommità dell'ascon, o più di uno come negli altri tipi di
conseguenza molto oscuramente dia segno d'alzarsi o d'abbassarsi. spallanzani, 4-iv-
preminenza pubblica, senza rivestire importanza storica o politica, in modo privato e alquanto
notte. pascoli, n: o madre! il cielo si riversa in pianto
puote essere se non da che è piena o rotonda. d. bartoli, 1-2-66
e scomparsa; mancata pronuncia, voluta o incidentale (di singoli fonemi, di
pascoli, i-975: sta bene che più o meno esse [le atone prima e
che costituisce luce spirituale, insegnamento morale o precisa co gnizione scientifica;
è oscuramento più grande. -degradazione o decadenza culturale e civile. carducci,
popolari, i-563: voi intanto, o toscani, andate di molto debitori alla magnanima
tr. rendere oscuro, privare totalmente o parzialmente di luminosità, pervadere di tenebre
. -chiudere, schermare con imposte o tendaggi pesanti perché non traspaia all'esterno
dei muri... portano a ricordare o a inventare una fase nella vicenda dell'
2. coprire con colore scuro, annerire o, anche, sporcare, macchiare;
poi il poeta ebbe per giuseppe ii o la gratitudine che sentì per la pensione
alla dimenticanza; cancellare dalla memoria individuale o, anche, collettiva, storica.
-porre in ombra, non lasciar comprendere o conoscere appieno; nascondere, occultare.
ottomano, lii-12-468: le opere eccelse o sepolte o consumate o rovinate rimangono,
lii-12-468: le opere eccelse o sepolte o consumate o rovinate rimangono, come che
le opere eccelse o sepolte o consumate o rovinate rimangono, come che la barbara
altera i fatti, cioè li esagera o li attenua, li ommette, li scambia
di espressione dolorosa, mesta, piangente o, anche, atteggiare a espressione torva
fioco, poco luminoso, meno splendente o meno candido al confronto; confondere,
vinci, abbagli, oscuri, abbatti, o nive, / pallade, citerea,
chiamasi d'accordo l'università di perugia o quella di padova. flaminio, 32:
opinioni sia più vera:... o la nostra, che illustra il beneficio
beneficio di cristo..., o l'altra, la quale, dicendo
inimicizia della fortuna... a snervare o ad oscurare il vigore di quell'ingegno
, un nome, divenendo men noto o meno splendido di quel che era, ma
d'autori comentata, illustrata, corretta o pure maggiormente oscurata l'arte del lullo
, perdere lustro, eccellenza, preminenza o, anche, benessere, prosperità.
che per antichissimi tempi fosse colà venuto o più tosto caduto un ramo, pur
infervorare i seguaci se splende, infettarli o abbattergli se s'oscura. -perdere
, molto oscuratamente dia segno d'alzarsi o abbassarsi. 3. in modo
. obscurato). privato in tutto o in parte della luce ricevuta o emessa
tutto o in parte della luce ricevuta o emessa; eclissato, tramontato (un
altro, il loro amore. gennaio o febbraio, la città tutta oscurata.
tal contrapposizione resta annichilata in tutto, o molto oscurata, l'evidenza del flusso e
altri ben letti et intesi, e non o per debole intelligenza oscurati o per male
e non o per debole intelligenza oscurati o per male intenzione calunniati. -macchiato,
, degradato. -anche: non registrato o menzionato. bisticci, 1-i-588:
accendono. -che impedisce la conoscenza o la diffusione della verità, la
'oscuratore ': coperchio interno in ferro o in ottone, girevole a cerniera verticale
eclissi. -anche: atto di smorzare o spegnere una luce artificiale.
si vede quando si spegne un lume o quando si accende in un luogo ove sia
che a quella lucidezza precede una negrezza o dirò oscurezza del pabulo di quella luce
perspicuità nell'in- tuire, nel percepire o nell'esprimersi, di chiarezza, di
di lucidità mentale; condizione di ignoranza o di incertezza, di perplessità propria di
di decidere; carattere di un pensiero o di un concetto confuso, complesso,
confuso, complesso, difficile da capire o da esprimere, di ciò che è
di ciò che è astruso e incomprensibile o genera dubbi, incertezze. aretino,
riga deciderà un delitto di penna, o che la frase non spicca con nobiltà
frase non spicca con nobiltà di galanteria o che il concetto rimane morto nel- l'
concreto: pensiero, concetto, principio o espressione complessa, difficile da comprendere o
o espressione complessa, difficile da comprendere o da spiegare. panigarola, 3-ii-649:
possono agevolmente ridurre, conciosiacosa che o esse in alcuna parola singolare e per
e per se medesima considerata consistono, o nella composizione e mistura che noi faciamo
stilistici ed espressivi che richiamano l'ermetismo o che gli sono propri. montale,
montale, 4-28: in fatto di oscurismo o ermetismo che dir si voglia,.
modi stilistici ed espressivi che richiamano termetismo o che gli sono propri. montale
politiche in piemonte in quattro grandi frazioni o partiti che contraddistingue col nome di '
letter. anche oscuritate). mancanza o scarsità di luce, buio, ombra,
notturna (considerata anche nella diminuzione o nell'aumento progressivo della luce, anche al
.). -anche: zona d'ombra o di buio più o meno accentuata;
: zona d'ombra o di buio più o meno accentuata; spazio riparato da una
della materia tra 'l sole e noi o da uno superchio lume. straparola,
di un luogo, di un ambiente o di una parte di un ambiente chiuso
riferimento alla tonalità che in un dipinto o in un disegno rappresenta zone più o
o in un disegno rappresenta zone più o meno scure, ombrose). -anche:
. di varie maniere di colori, cioè o bigi o verdi o paonazzi o rossigni
varie maniere di colori, cioè o bigi o verdi o paonazzi o rossigni..
di colori, cioè o bigi o verdi o paonazzi o rossigni...,
cioè o bigi o verdi o paonazzi o rossigni..., per potere sopra
fare i loro disegni lumeggiati con biacca o con oro,... acciocché
voce, di un suono poco chiaro o flebile, sommesso. g.
l'oscurità. -mancanza di nitidezza o lacuna di un testo. s
dubbi, incertezze, riserve per questioni o situazioni poco chiare, di chi è
nel comunicare (talvolta intenzionale e ambigua o, anche, derivata dall'ecces- siva
l'evento che suscita tali condizioni psicologiche o mentali. fra giordano, 7-425:
, xxi-642: io ti veggio [o signore] in ispecchio e in oscuritade
per tutti quelli che sono in prigione o in miseria o in obscurità delle anime
quelli che sono in prigione o in miseria o in obscurità delle anime e de'corpi
anime e de'corpi di là da mare o di qua, che el signore iddio
colpa degli scrittori, ma per la profondità o la novità dei sentimenti da un lato
di notizie, non avendo che due o tre giornali austriaci. fogazzaro, vi-287
, difficile da capire, da spiegare o da esprimere tanto da generare dubbi e
(in un testo letterario, filosofico o storico o anche legislativo e scientifico)
un testo letterario, filosofico o storico o anche legislativo e scientifico); astrusità
anche legislativo e scientifico); astrusità o incomprensibilità o grande difficoltà testuale, anche
e scientifico); astrusità o incomprensibilità o grande difficoltà testuale, anche ricercata come
anche ricercata come modo di espressione letteraria o di esposizione filosofica e scientifica (sia
distacco dalla comunicatività consueta, giudicata volgare o non abbastanza decorosa per l'altezza dell'
dell'altezza e della sublimità dell'argomento o dello stile). -anche: carattere
non si sa, non si conosce o di ciò che è imprevedibile, arcano
guicciardini, 2-1-185: per la malignità o ignoranza de'giudici e ancora per la
oscurità nasce non tanto dalle parole rimote o dal favellare del volgo,...
ci sono di due maniere di velami o d'oscurità. l'una è quando s'
quando s'insegna sotto allegorie per parabole o favole o numeri o suoni o figure
insegna sotto allegorie per parabole o favole o numeri o suoni o figure rispondenti alla
allegorie per parabole o favole o numeri o suoni o figure rispondenti alla cosa insegnata
per parabole o favole o numeri o suoni o figure rispondenti alla cosa insegnata proporzionalmente.
oscurità enigmatica ne'brevi cresmi delle risposte o da oracoli, o da uomini di
brevi cresmi delle risposte o da oracoli, o da uomini di fuora o da donne
oracoli, o da uomini di fuora o da donne ciati altrui, ma anco ne'
.. un'oscurità gloriosa che deriva o dalla profondità della dottrina o dalla brevità
che deriva o dalla profondità della dottrina o dalla brevità delle parole colle quali si
. croce, i-3-369: l'oscurità o la poca chiarezza che regna intorno alla
di significato oscuro; espressione, concetto o realtà incomprensibile, astrusa; faccenda,
[della concordia] fosse fabbricato da camillo o gjsteriormente per lustrar la città dalle stragi
; perché io non intendo il senso o non ne sono sicuro. montano, 445
-mancanza di notizie (per l'antichità o l'assenza di documenti); mistero
-condizione di chi vive nel peccato o nella tentazione; vizio. zanobi
di notorietà, condizione di chi vive o è vissuto senza segnalarsi per particolari attitudini
è vissuto senza segnalarsi per particolari attitudini o per azioni degne di nota. b
iv -438: io tornerò a voi, o sacre terre, che prime udiste
sopravanzarono alla ruina, per gli esili o celatisi nella domestica oscurità. luzi,
7. condizione di un popolo o di uno stato rimasto al di fùori
rimasto al di fùori della storia (o, almeno, delle vicende più significative
per ordinario che dal genio d'uno o pochi individui. carducci, iii-7-180:
buonarroti il giovane, i-475: tu, o cambi, o stritolato accademico nostro,
, i-475: tu, o cambi, o stritolato accademico nostro,...
-indizio, segno di un fenomeno negativo (o considerato tale). maestro alberto
vecchiezza. -negatività di una situazione o di una circostanza sfavorevole. lorenzo
-annullamento di ogni facoltà fisica, psichica o intellettuale propria di chi è morto.
, cessato. carducci, iii-9-233: o dio! come sono oscuriti i chiari
superi, oscurissimo). non illuminato o scarsamente illuminato, senza luce, buio
e con riferimento alle viscere della terra o alla rappresentazione tradizionale del regno infernale,
alla condizione di penombra, di semioscurità o di buio di un ambiente o di
semioscurità o di buio di un ambiente o di una parte di un ambiente chiuso,
un ambiente chiuso, privo di finestre o scarsamente illuminato o non illuminato per nulla
, privo di finestre o scarsamente illuminato o non illuminato per nulla (e vi
scuro, cupo, tendente al nero o, anche, nero (e può essere
29-1: verdi panni sanguigni, oscuri o persi. boccaccio, dee., 3-7
splende manco si chiama ombroso, oscuro o nero. allegri, 251: azzimo il
-con uso avverb.: con abiti neri o scuri. ceresa, 1-1951: tal
, di color di zaffiro, alquanto rossi o oscuri, di color di oro mischio
di rado de'pezzi di selce verdescura o rossiccia attraversare le grandi stratificazioni della roccia
. bruni, 131: v'è pietra o gemma in suo splendore oscura / ne
oscuro. 3. non luminoso o splendente (o poco luminoso);
3. non luminoso o splendente (o poco luminoso); non illuminato.
non illuminato. cariteo, 113: o dolce onor, dolce presidio mio, /
non attendendo all'altre cose meno luminose o pure ancora oscure, non le veggono.
6. figur. confuso, impreciso o difficile da capire, da spiegare,
.. sia bello e non sozzo o rio, sia aperto e non oscuro né
alcuna cosa chiara nascondiamo sotto alcuna comperazione o traslazione oscura, sì come fanno per
sempre alla fine di una grande epoca o stagione letteraria, e perciò annunzia o
o stagione letteraria, e perciò annunzia o accompagna il tempo della stanchezza, dell'
si conosce, di cui si sa poco o nulla o non si ha o
cui si sa poco o nulla o non si ha o non si è mai
o nulla o non si ha o non si è mai avuta notizia; ignoto
mai avuta notizia; ignoto, sconosciuto o poco conosciuto; ignorato. dante,
tre rotte, e nell'ultima, o mentre combatteva o nella fuga (perché
, e nell'ultima, o mentre combatteva o nella fuga (perché fu oscuro il
castelvetro, 8-2-228: quanto le cose o l'arti o le scienze sono più
8-2-228: quanto le cose o l'arti o le scienze sono più lontane dall'esperienza
/ perde la sera d'aranci / o d'oleandri. -filos. non chiaro
; ed entrambi dalla sensazione, impressione o commozione che era detta conoscenza oscura.
modo ambiguo, enigmatico (talvolta intenzionalmente o, anche, per l'eccessiva profondità
che è dubbioso, incerto per questioni o situazioni poco chiare; che è incapace
-anche: che non è a conoscenza o non ha nozione di qualcosa; ignorante
si fa in quattro modi: cioè o dicendo più o dicendo oscuro, cioè favellando
quattro modi: cioè o dicendo più o dicendo oscuro, cioè favellando doppio o
o dicendo oscuro, cioè favellando doppio o dicendo pur quello che si segue, o
o dicendo pur quello che si segue, o il detto suo ridicendo, cioè non
l'uomo, quando è domandato, nieghi o taccia od oscuro risponda. boccaccio,
-non illuminato dalla luce della civiltà (o anche della fede). bassani
8. che provoca, suscita, esprime o è caratterizzato da dolore, da angoscia
alla morte personificata); che trascorre o è trascorso fra sofferenze, miserie,
. lla fallanza che fe la slealtà o pura / e crudele, a guisa d'
amoroso. lapo gianni, xxxv-n-594: o morte oscura di laida sembianza. dante
medici, 1-146: per me luce o splendor fuor non è uscito. / ond'
renderti / in povertade oscura, / o primo inimitabile / pittor della natura? c
sappiamo quale sortiremo / domani, oscuro o lieto. -che esprime una minaccia inquietante
mi trovo vinto. firenzuola, 2-83: o giovane cortese, / qual mia ventura
tristezza, timore, irritazione, insoddisfazione o, anche, collera, ira,
di suocera procura / a te, o nice, il nome ingrato * / improvvisa
stessi, / che non pur roma o le latine spoglie / del vostro vituperio
pascoli] fosse uno dei vinti, o almeno uno degli afflitti, degli oscuri
di maledizioni. io. che rivela o è compiuto o ottenuto con un intento
io. che rivela o è compiuto o ottenuto con un intento o con un
è compiuto o ottenuto con un intento o con un comportamento peccaminoso, lascivo o
o con un comportamento peccaminoso, lascivo o, anche, disonesto, subdolo, malvagio
la vostra coscienza? -dominato o trascorso nel peccato, nella corruzione,
che satanasso sia il mio iddio, / o se v'è altro diavol più oscuro
., 14-123 [var.]: o ugolin de'fantolin, sicuro / è
spirituali (anche nell'espressione oscura valle o selva). -anche: mortale,
, di fama, di considerazione (o che non vede riconosciuti i propri meriti
che conduce una vita solitaria, appartata o anche povera, misera; che si
, se non la durezza d'un materasso o un pensiero della sorella di catalina!
margine delle canzoni di gloria libica, o costrinsi nella terza rima, i nomi
. -con riferimento a soggetti astratti o inanimati: che non serve o noi
astratti o inanimati: che non serve o noi! è sufficiente per procurare fama
è segno di modestia, di umiltà o di mediocrità; che passa in secondo
riverenza] sia oscura ed ignobile, o pur d'ogni gloria e nominanza chiarissima?
e malinconie, e penserò a insegnar grammatica o a trovare un impiegatuccio a cesena,
g. b. casaregi, 255: o torri di betlemme e non oscuri /
-con partic. riferimento a un luogo o a una località poco nota, che
che non ha alcun motivo d'attrazione o, anche, isolata, poco frequentata,
stato veneto. -che trascorre o è trascorso, vissuto o esercitato con
-che trascorre o è trascorso, vissuto o esercitato con umiltà, con modestia,
con modestia, senza aspirazioni e soddisfazioni o, anche, senza emozioni e passioni
parco prescrisse. chiabrera, 1-i-147: o chiaro o vile o per grand'or
. chiabrera, 1-i-147: o chiaro o vile o per grand'or
chiabrera, 1-i-147: o chiaro o vile o per grand'or
felice / o lagrimoso in povertate oscurai / a'bei
in vecchiezza oscura e sola, / o poeta di gracco e mascheroni. tarchetti
son partecipi del governo della repubblica, o di chiaro o d'oscuro sangue che
governo della repubblica, o di chiaro o d'oscuro sangue che sieno, portano
-con litote. chiabrera, 1-iii-35: o sommo / re de'toscani, alto
. -che non è più esercitato o è esercitato in modo rozzo, primitivo
una voce sola. cinuzzi, lxv-166: o d'elicona dee, che dall'oscuro
di quassù circonda? pascoli, 1272: o tomba oscura e forte, / in
, che appartiene a un passato più o meno remoto, talvolta immerso nel mito,
sampogna e cacciò oscure note, / o mai suonando puote / umili gli orsi
b. martini, 2-3-432: l'o, meno dell'a, ha un suono
ed oscuro / a chi lo tenta o lo percota a caso. -con
con partic. riferimento alla notte inoltrata o al caos, prima della creazione della
il grado di oscurità di un colore o il carattere di ciò che ha tonalità
. -in partic.: in un dipinto o in un disegno, tonalità che rappresenta
, tonalità che rappresenta, col colore o col tratteggio, zone più o meno scure
colore o col tratteggio, zone più o meno scure, ombrose, tenebrose;
questa degradazione di chiari ed oscuri, o vogliam dire de'lumi ed ombre,
20. ciò che è difficile da capire o da spiegare, da esprimere; ciò
: modo di esprimersi difficile, complesso o, anche, ambiguo, intenzionalmente fuor-
): che non è a conoscenza o non ha nozione di qualcosa; poco
di qualcosa; poco edotto, poco o per nulla informato (per lo più in
e nelle locuz. essere, trovarsi o tenere all'oscuro). volpi,
del fidanzamento. -condizione di diminuzione o di annullamento delle facoltà fisiche e psichiche
126: di qualche vocabolo più oscurètto o strano o vecchio vorrei dare la spiegazione
: di qualche vocabolo più oscurètto o strano o vecchio vorrei dare la spiegazione o certa
strano o vecchio vorrei dare la spiegazione o certa o probabile. -dimin.
vecchio vorrei dare la spiegazione o certa o probabile. -dimin. e spreg
. numism. moneta veneziana d'argento o, più raramente, d'oro, coniata
il valore di un quarto di ducato o di 31 soldi, e portava figurazioni
imagino che tu, senza pensar punto o poco al colera, anderai per cotesti
. organo di senso, probabilmente olfattivo o gustativo, che si trova nella cavità
comprendente alcune specie allevate a scopo alimentare o ornamentale. = voce dotta,
voce dotta, lat. scient. osphromenidae o osphronemidae, dal nome del genere osphromenus
osphronemidae, dal nome del genere osphromenus o osphronemus (v. osfromeno)
voce dotta, lat. scient. osphromenus o osphronemus, deriv. dal gr.
andreas hòsemann, detto umanisticamente osiander o osiandro (1498-1552), basate sulla
dolce, 6-41: draconite, overo deacrite o draconio overo osiano, il quale si
òso), sm. chim. monosaccaride o zucchero semplice, che in seguito a
del suff. chim. dei carboidrati -osio o -òso, che è a sua volta
foglie nere, come di lino. o. targioni tozzetti, ii-539: osiride.
connesso forse al nome della divinità wsjr o usir 'osiride, osiri '(
m. -ci). che riguarda o è caratteristico dei turchi ottomani.
ottomano, turco dell'anatolia. -stato o sultanato osmanli: l'impero ottomano.
opposte, intere, coriacee, ovali o lanceolate, e con fiori piccoli,
spandono; sono distinti dal capo semplicemente ovale o allargato, il secondo articolo de'
l'osmiamato di bario con acido solforico o l'o- smiamato d'argento con
osmicato, agg. chim. colorato o impregnato con acido osmico. =
che con tiene osmio esavalente o ottovalente (un composto chimico).
larve, igrofite, vivono fra i muschi o sotto le pietre e lungo le sponde
a marine piantate, osmilo scorse / o polpo, intorno a ramora di frutti /
ha l'aspetto di una polvere nera o azzurra, ma l'ossido è solubile nell'
. che si colora elettivamente con osmio o acido osmico [un preparato).
che non si colora con l'osmio o con l'acido osmico (un preparato
di provocare sensazioni olfattive (un atomo o un gruppo); odoroforo.
, a parità di volume di soluzione o di peso di solvente, ne determina l'
diversa concentrazione, attraverso un setto poroso o una membrana separatoria, semipermeabile o permeabile
poroso o una membrana separatoria, semipermeabile o permeabile ai due mezzi (e può
concentrazione, anche da cause termiche o elettriche). lessona, 1044
interscambio fra persone di diversa estrazione sociale o razziale o appartenenti a categorie diverse o
persone di diversa estrazione sociale o razziale o appartenenti a categorie diverse o fra elementi
o razziale o appartenenti a categorie diverse o fra elementi diversi; scambievole compenetrazione di
linguaggio della scienza. -influenza psichica o fisica esercitata da un individuo su un
sm. fisiol. movimento di sostanze o cellule determinato dalla loro concentrazione nei liquidi
dei soluti (e può essere positivo o negativo). = voce dotta,
un intimo e reciproco scambio fra persone o elementi diversi; caratterizzato da una scambievole
è coltivata a scopo ornamentale nelle vasche o nei ruscelli dei parchi).
nei ruscelli dei parchi). o. targioni tozzetti, iii-412: osmunda.
con rizoma generalmente strisciante, fronde erette o espanse, sporangi radunati in segmenti fertili
2. che denota, dimostra o deriva da coraggio, ardimento, audacia
da coraggio, ardimento, audacia, o anche, in senso negativo, da
, l'audacia, l'ardire, o anche, in senso negativo, la
osolare, intr. (óso / o). region. ant. stare in
... tralasciavansi provvedimenti di utilità o di ornamento:... sorgevano
, ecc.). -ospedale pediatrico o infantile: istituto destinato al ricovero e
e alla cura di persone anziane ammalate o affette da morbi tipici dell'età senile.
4-64: scendeva per le sue spesucce o per l'armaiolo o per le visite di
le sue spesucce o per l'armaiolo o per le visite di controllo all'ospedale
gestita da società nazionali della croce rossa o, anche, da società di soccorso
da società di soccorso riconosciute ufficialmente, o da semplici privati; deve recare segni
possono farne oggetto del diritto di preda o di violenza bellica. pantera, i-m
, si deve in ogni modo tenere una o più galee... che abbiano
persone anziane e bisognose, non autosufficienti o, comunque, prive di mezzi di
. fazio, iv-10-97: albergo od ospidale o monasteri© / non vi trovai e però
gli animali ammalati fino alla loro morte o alla loro guarifione (e si tratta
gli animali ammalati perché possano guarirvi o morirvi in pace. lo spettacolo (e
ronzini di piazza, bufali, zebù ischeletriti o idropici, sciancati, anchilosati, coperti
. = lat. hospitàle (o, anche, hospitàlis [domus \)
agg. che concerne, riguarda un ospedale o un insieme di ospedali (un'organizzazione
medico che presta la sua opera esclusivamente o prevalentemente altinterno di un ospedale. -
(un ordine religioso, un suo membro o adepto). - anche sostant.
psicologici derivanti dalla degenza in ospedali o in istituti di assistenza (e si manifesta
ospitalare, intr. ant. dare o ricevere ospitalità. - anche sostant.
esercizio della carità (un ordine religioso o cavalleresco, un suo membro, un
determinato. -anche: che ha relazione o attinenza con l'ospitalità; che riguarda
; che riguarda, concerne l'ospitalità o gli ospiti. livio volgar.,
vece del supplicio i doni del forestiere o, come dicono, ospitali. brusoni,
. berchet, 361: salve, o bella città [milano]; più bella
soccorso. g. gozzi, 1-8-161: o giove amico e ospitale e sociale
una casa ospitale a prò'delle vedove o degli orfani dei caduti nelle battaglie della
esercizio della carità (un ordine religioso o, anche, cavalleresco; un suo
anche, cavalleresco; un suo membro o adepto). - anche sostant.
animo di chi è ospitale, accogliendo o ricevendo volentieri e con liberalità gli ospiti
accoglienza di estranei presso di sé o nella propria dimora. -anche con riferimento
viene a creare quando si accolgono ospiti o si è accolti come ospiti. -anche:
pindemonte, 1-238: nuovo / giungi, o al mio ge- nitor t'unisce il
ospitalità. titolo quarto. dell'ospitalità o vero di curare gl'infermi. boccardo,
tenere stabilmente in casa propria un parente o un amico. montale, 3-58:
4. prevedere la partecipazione di una o più persone a uno spettacolo, a
zio. massaia, iv-24: due o tre persone poco disturbo ed interesse possono
sosta di un esercito in un villaggio o in una città. manzoni, pr
di un parente, di un conoscente o, anche, di un forestiero,
-camera degli ospiti: in una casa o in un alloggio, quella destinata stabilmente
cantano e battono. -chi è ricevuto o alloggiato in un'osteria, in una
virtù, disposizione spirituale che si trova o si manifesta nell'intimo di una persona
iii-16-202: il pensiero della morte, assiduo o imminente ospite tra i diletti che infioran
: a'tuoi superbi regni / vile, o natura, e grave ospite addetta,
dalla città, per andare a vivere o a morire altrove, in libertà almeno;
4. letter. parassita (un animale o un vegetale!. gnislanzoni, 1-116
di un parente, di un conoscente o, anche, di un forestiero, di
le gemme né gli ori / fornisco, o dolce ospite: è vero; /
duri / t'oc- corser casi, o giovinetto, al certo, / poiché di
. in parassitologia, individuo (vegetale o animale) nel quale, sul quale,
, resta / tra noi, cantando, o passero. -allogiato. piovene
si comprende / nel tuo cospetto, o maiestà divina, / non ch'io
dante, inf., 5-16: « o tu che vieni al doloroso ospizio »,
un luogo appartato con nome d'ospizio o di foresteria. galanti, 1-ii-308:
: ammirai... l'ospizio novello o vogliam dir lazzaretto de'mendicanti. manzoni
sono destinati al commodo de'passeggieri, o quante volte dei passeggieri son la mina!
felicità] mal soccorsa / dalle ignote o neglette arti di regno, / con
assente nell'uomo; può essere più o meno sviluppato, ed è in genere rettilineo
sviluppato, ed è in genere rettilineo o arcuato (e la sua forma è importante
ossalato, sm. chim. sale o estere dell'acido ossalico (e
organiche più svariate, contenenti due o più atomi di carbonio, e
tropicali; sono per lo più erbe acauli o caulescenti, con fusto sotterraneo rizomatoso e
acetosa utilmente si dà bere in acqua o in vino. soderini, ii-36:
': è aceto misto con salamoia o sale marino nell'acqua, di cui ser-
antichi esteriormente per guarir rogna, tigna o simili. = voce dotta,
ammasso, cumulo di ossa umane o animali prive di carne o mineralizzate in seguito
umane o animali prive di carne o mineralizzate in seguito all'inumazione; quantità
è ben deciso se distinguasi dall'elefante o se sia la cosa stessa: la specie
costituito in partic. da colonne spezzate o gettate a terra. pascoli, 1-422
... non so se l'ignudo o l'ossame della nave sono chiamati.
alberti per significar le cantonate, pilastrate o colonnate o altra simil cosa che in cambio
significar le cantonate, pilastrate o colonnate o altra simil cosa che in cambio di
azotato, formato da un radicale alifatico o aromatico unito a un gruppo amminico
sepolture temporanee, in un deposito collettivo o anche in piccoli loculi. -in partic
: cappella annessa a un edifìcio sacro o conventuale, usata un tempo come luogo
delle ossa che si trovano nel corpo umano o in una parte di esso, considerate
di sostegno delle membra e nella forma o nella struttura che concorrono a dare alla
per simil. impalcatura di travi di legno o anche di ferro saldamente collegate fra loro
travatura. - anche: intreccio di pali o di rami. v. borghini,
fu l'ossatura del bellissimo e saldissimo palco o ponte, la quale, lasciando tutto
porta. -telaio di un congegno o di uno strumento. l. pascoli
/ ossatura di vecchio legno / rabescato più o meno guasta. savinio, 10-45:
. anima interna di una statua di creta o di altro materiale cedevole. cellini
: fatte disotto l'ossature delle figure o d'altro che si voglia fare e
si voglia fare e coperte di calcina o di stucco, si ricuopre il di fuori
guisa di musaico di pietre di marmo bianco o d'altro colore. r. borghini
un edificio priva di accessori e rivestimenti o ridotta agli elementi portanti. -anche:
az- zuri, verdastri, arancioni; o di striscio, rilevandone le ossature perpendicolari
targioni pozzetti, 12-1-17: la struttura o ossatura di questo monte corrisponde in tutto
prediche del padre maruffi. la ossatura, o orditura, è ottima; il ripieno
iii-9-65: l'osservazione dell'elemento pratico o di mestiere... fa sì che
l'ossatura del partito è fatalmente nota o facilmente sospettata dai governi. -assetto
sospettata dai governi. -assetto politico o sociale. gramsci, 12-318: il
intima di una facoltà spirituale; motivazione o direzione di un processo psicologico, mentale
dotato delle qualità necessarie per una professione o per un compito determinato. bigiaretti,
rivolta alla divinità per ottenere una grazia o un favore particolare; supplica.
cioè affermare per le cose sacre di te o de'tuoi figliuoli o delle cose di
sacre di te o de'tuoi figliuoli o delle cose di dio. 3.
roma, cerimonia pubblica indetta dal senato o dai pontefici per placare gli dèi in
nella piccola lor coda alcuni peli, o per dir meglio setole nere, trasparenti,
. cocchi, 4-1-102: un tumore o gonfiamento osseo sulla fronte che va insensibilmente
2. formato dalle ossa dello scheletro o da alcune di esse. baldinucci
ossea. 3. che colpisce o riguarda le ossa, che si manifesta
4. che è proprio delle ossa o ne ricorda le caratteristiche. manzini,
, te di pan bicorne / figlio, o sileno. onofri, 11-52: i
: quelli forniti di endo- scheletro totalmente o parzialmente ossificato (e si contrappongono ai
e il rispetto dovuto a una persona o a un'autorità superiore; che si attiene
superiore; che si attiene alle decisioni o alla volontà di altri, eseguendone gli
rispettoso e fedele come suddito di un signore o di un'autorità politica (anche con
doveroso adeguarsi alle decisioni politiche degli elettori o di un'assemblea rappresentativa; rispettoso.
suoi operai, così rispettosi, ossequienti o intimoriti quando egli entrava nel laboratorio,
uomini. 2. accondiscendente o arrendevole ai desideri altrui, pronto a
sempre un uomo posato, senza grandi slanci o smanie, padre di famiglia, nobile
leggi. 4. che denota o manifesta ossequio e devozione; che deriva
. locuz. fare dell'ossequente: mostrare o affettare rispetto, devozione, sudditanza.
che denota rispetto, devozione, reverenza o alta stima per una persona; con
ossèquio). significare stima, rispetto o devozione a chi è ritenuto superiore per
a chi è ritenuto superiore per autorità o per grado, con parole, con atti
con parole, con atti di omaggio o con una visita di cortesia; rendergli
2. celebrare con alte lodi o con adulazioni. - anche sostant.
considerazione di alto rispetto riferita a una o più persone per l'età, per
l'autorità che rappresentano, per i meriti o per 11 prestigio di cui godono,
i. frugoni, i-3-238: imparate, o semplicetti, / il risparmio de 1
venerazione, riguardo, dipendenza, plauso o anche adulazione per una persona determinata;
indicare il troncamento brusco di una relazione o di una conversazione. pirandello, 8-252
marini, iii-116: i vostri meriti, o signora, dànno qualità di tributo agli
passati. 6. obbedienza passiva o servile a un'autorità; servilismo.
: siamo veramente putrefatti nell'ossequio imperiale o, meglio, instupiditi e corrotti.
e positivo, riconoscimento di una qualità o di una virtù. mascardi, 4
8. dir. canon. ossequio maritale o matrimoniale: il reciproco rispetto che i
. stor. nell'età comunale, servizio o prestazione personale a cui erano tenuti i
rendere ossequio: manifestare stima, devozione o sudditanza; ossequiare. melosio, 3-i-237
d'ossequio in gen. e a tale o tale pers. sovente oltre al dovere
manifesta rispetto e ossequio verso una persona o verso un'istituzione nella convinzione, reale
verso un'istituzione nella convinzione, reale o anche simulata, della supe
cose dove non restasse violata la libertà o alterato il governo. d. bartoli,
-in espressioni proprie dello stile epistolare. o. rucellai, 3-45: sono servitore così
. lemene, ii-37: china, o mortai, l'ossequiosa fronte / a
-che vale come atto di adorazione o di culto. campailla, 11-5:
. 3. incline al servilismo o all'adulazione. cattaneo, iii-4-30:
di rispetto, di devozione; imposto o suggerito da tali sentimenti, compiuto con
il contegno poco ossequioso d'uno smemorato o d'un temerario. fogazzaro, 11-233
ossequiosi di donna sara alàimo. -usato o maneggiato per rendere omaggio. lemene,
signor peri gli faccio ossequiosissima reverenza. o. rucellai, 3-25: le faccio
che può essere riscontrato in una categoria o in una situazione determinata. c.
cosa. 3. che assume aspetti o dimensioni di cui ci si può rendere
. -suscettibile di studio per testimonianze o notizie al riguardo. manzoni,
fors'an- che il più osservabile, o, almeno, c'è più campo di
4. che si può dire o far notare. faldella, i-5-324:
da vedere, ammirevole per pregi estetici o artistici. gualdo priorato, 5-ii-123:
svizzera. 6. che è o appare degno di nota e di attenzione;
stima e considerazione; illustre per fama o per notorietà. c. gozzi,
8. che può valere come norma o regola da seguire; che può essere
voler conservare un regno, una repubblica o una setta è necessario ritirarli spesso verso i
9. che può essere adempiuto o soddisfatto (un impegno, una promessa
che ciascuno in ciascuna ora dovesse fugire o seguitare per non offendere le osservabili volontà
può essere osservato, visto, notato o rilevato. = deriv. da osservabile
una legge, di una norma giuridica o morale; obbedienza, osservanza. giamboni
il proprio comportamento a una determinata norma o legge, sia giuridica, sia religiosa
legge, sia giuridica, sia religiosa o di costume. -anche: che rispetta un
patriarca e fondatore,... continuarono o pure cominciarono a menare una vita più
5. che segue le norme grammaticali o i precetti retorici; che usa un
6. rispettoso e devoto a una o più persone, ossequente a un'autorità
esecutrice de gli ordini di dio. o. rucellai, 2-8-15-643: questo mondo
9. sm. chi compie un'osservazione o una rilevazione, in partic. scientifica
a quanto è prescritto da una regola o da un complesso di regole di condotta
di regole di condotta (norme religiose o morali o giuridiche o sociali 0 di
di condotta (norme religiose o morali o giuridiche o sociali 0 di costume)
(norme religiose o morali o giuridiche o sociali 0 di costume); obbedienza
un magistrato sull'esecuzione di una legge o di un determinato provvedimento. cantini
3. adesione a una religione o a una chiesa, che si manifesta
credito overo per l'osservanza dell'obligo o del contratto, così se tasserò contro
]. 7. legge morale o religiosa, anche imposta positivamente; precetto
]: dicesi * osservanza religiosa 'o 'ecclesiastica 'il complesso di
il complesso di quegli usi che o furono comandati da qualche legge positiva della
comandati da qualche legge positiva della chiesa o stabiliti da una tradizione di cui non
e utile nell'esercizio di un'arte o di una professione. giamboni,
passavanti, 251: voi non mi intendeste o voi non faceste bene l'arte [
le vacche non s'empiano di mangiare o di bere innanzi che si faccian coprire
se ne può nondimeno formare alcuna osservanza o perizia, la qual, se pur
di chirurgia, restare subito morto sulla botta o almeno almeno isvenire fuori di sé.
fuori di sé. -norma giuridica o istituzionale. varchi, 8-2-66: a
, 8-2-66: a volere che alcuno stato o reggimento non tosto si guasti e corrompa
anche da'giuristi una specie d'osservanza o consuetudine, la quale si dice interpretativa
consiste in avere una osservanzia di due o tre o diece parole poste d'altra sorte
avere una osservanzia di due o tre o diece parole poste d'altra sorte che non
9. regola prescritta da una congregazione o da un ordine religioso; modo di
46: era il problema: quale virtù o quale osservanza fosse la più efficace e
ch'io non tassi / scoperto, o per produr testi mon falsi / o far
, o per produr testi mon falsi / o far far testamenti ingiusti.
11. rispetto per una persona o per un'autorità che si manifesta negli
deferenza. -anche: accondiscendenza alla volontà o ai desideri altrui; sottomissione, obbedienza
osservanza si rende la ragione a'signori o a'maggiori o a coloro che di
rende la ragione a'signori o a'maggiori o a coloro che di bontà passino gli
di bontà passino gli altri da'loro minori o suggetti. giamboni, io-m: per
della chiesa. ariosto, 44-42: o pur la riverenzia e l'osservanza / ch'
con osservanza * / mentre il maestro o il padre gli bastona. / se e'
12. in senso concreto: segno o manifestazione di ossequio, di sudditanza.
fraticello, da principio attribuì ad errore o semplicità, poi vedendolo pur seguitare nella
13. rilievo dato a un fatto o a una persona; attenzione prestata a
persona; attenzione prestata a un fenomeno o a una serie di fenomeni in un
l'uso, come se vi foste nato o nodrito dentro o che l'usanza e
se vi foste nato o nodrito dentro o che l'usanza e 'l modo tutto,
ulteriormente in piccola osservanza e in grande o stretta osservanza, a seconda del rigore)
'picciola 'dalla 'grande 'o 'stretta osservanza ', fondata da s
si cerca di produrre un effetto mirabile o comunque favorevole (o di evitare eventi
un effetto mirabile o comunque favorevole (o di evitare eventi dannosi) con l'
intervento demoniaco, invocato in modo esplicito o implicito, o comunque con l'illusorio
invocato in modo esplicito o implicito, o comunque con l'illusorio controllo di presunte
l'illusorio controllo di presunte forze soprannaturali o paranormali (e vi appartengono l'arte
avere veruna efficacia per istituzione di dio o della chiesa. 18. locuz
dimostrare ossequio e stima per una persona o per un'istituzione; trattare rispettosamente.
scrupolo e con rigore a una teoria o a un'ideologia; perfettamente allineato sulle
impuntarsi qua e là su qualche improprietà o inesattezza di termini o di giudizi. moretti
su qualche improprietà o inesattezza di termini o di giudizi. moretti, ii-931:
montale, 3-239: presbiteriani di stretta osservanza o arminiani di manica larga, battisti,
senza le solennità prescritte dal- l'una o l'altra legge, anche in quei luoghi
in osservanza, in vigore degl'indulti o de'privilegi particolari del proprio prìncipe.
di un fenomeno fisico, della struttura o della classificazione di un animale o di
struttura o della classificazione di un animale o di un vegetale, della composizione di
di una sostanza, ecc., o, anche, per trarre auspici e responsi
, la psicologia, i comportamenti umani o anche un fenomeno sociale, un momento