Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XII Pag.6 - Da ORATORIO a ORAZIANAMENTE (20 risultati)

di un convento, di un collegio o di un palazzo gentilizio, che può

palazzo gentilizio, che può essere privato o semipubblico, se alle funzioni possono essere

essere ammesse soltanto determinate persone della famiglia o della comunità per cui è stato costruito

vano ricoperto a soffitto, a volta o a cupola, fornito di un solo altare

spesso è la sede di una confraternita o di una compagnia religiosa.

, che aveva in camera, orando o leggendo qualche spiritual libro. ramusio,

private, come esistenti dentro le case o li palazzi de privati. milizia,

, per lo più gestito da ecclesiastici o da una parrocchia, in cui sono accolti

messa. 4. congregazione di religiosi o confraternita di laici che si riunisce,

1612, i cui membri, detti padri o preti dell'oratorio, praticano la vita

tic. biblico, adatto alla lettura drammatica o anche a essere musicato; azione sacra

eterna il settecento più che in marmi o ritratti, / in un motivo lieve di

riferimento all'esecuzione concertistica di opere liriche o drammi musicali, senza cioè l'apparato

son per dirvi oltraggio, / villania o dispregio, / ma faccione oratoro e

ufficiale (e ha valore scherz. o iron., con riferimento alla retorica

particella pronom. trasformarsi in esercizio retorico o propagandistico a scapito del rigore scientifico (

oro, doratura. -anche: oggetto dorato o inorpellato. statuti suntuari, 15:

statuti suntuari, 15: senza oro o ariento o alcuna oratura o inarientatura.

suntuari, 15: senza oro o ariento o alcuna oratura o inarientatura. leandreide,

senza oro o ariento o alcuna oratura o inarientatura. leandreide, lxxviii-n-283: ha

vol. XII Pag.7 - Da ORAZIANISMO a ORAZIONE (16 risultati)

sacramenti. -sm. verso o espressione di orazio passato in proverbio.

. 2. che appare derivato o imitato dalle opere di orazio, in

orazio, che lo imita in poesia o nell'atteggiamento epicureo e nella predilezione per

delettazioni di lui e de'nostri prossimi o procciane, astinenzie, misericordie, dibonarietà,

dibonarietà, orragioni, oblazioni per pietà o per la coltura del servigio divino.

dai fedeli e può anche essere trascritta o stampata (anche nelle espressioni dire,

nelle espressioni dire, recitare l'orazione o le orazioni). - anche:

orazioni). - anche: lezione o frase prescritta dalla liturgia nel compimento di

, di solito scritta su un foglietto o su un amuleto, a cui si

, a cui si attribuiscono poteri magici o taumaturgici; scongiuro. lancia,

3. discorso tenuto in pubblico o a un gruppo di persone, scritto

a un gruppo di persone, scritto o talora anche composto come esercizio retorico,

pronuncia e i generi deliberativo, dimostrativo o epidittico, giudiziario ed encomiastico; le

celebrativo ed encomiastico pronunciato per onorare uno o più defunti, per ricordarne i meriti

sacrificio, durante la cerimonia delle esequie o in una commemorazione successiva. tolomei

. -per estens. punto conclusivo o dichiarazione di chiusura di un evento,

vol. XII Pag.8 - Da ORBACCA a ORBACE (17 risultati)

fanno. 4. esposizione orale o scritta, trattazione, racconto, parlata

si posson fare in due maniere: o per corte proposte e risposte, siccome sono

dialogi di platone,... o per orazioni continuate, nelle quali dopo

quella la quale commuove gli animi degli auditori o ad ira e odio o ad misericordia

degli auditori o ad ira e odio o ad misericordia e compassione. speroni,

il di dentro, cioè gli animi o più tosto gli effetti de gli animi,

significato compiuto che esprime, a voce o per scritto, il pensiero di una

ella è dunque la copula la parola o sillaba 'e, ed ', il

che burla e sorride, quella che piange o che sanguina: dopo il cinismo,

di questa lingua. -orazione sciolta o solata: espressione libera dagli schemi dei

misurata, a cui si accompagna la musica o la melodia. zarlino, 1-2-96

numero e dell'orazione, cioè del parlare o delle arole che se le accompagnano

sovrani ellenistici (con riferimento alla proskynesis o prostrazione). giustino volgar.,

mettersi, porsi in orazione: cominciare o accingersi a pregare fervorosamente; inginocchiarsi per

fanno orazione. -stare in o a orazione: trascorrere il tempo pregando

a orazione: trascorrere il tempo pregando o meditando, in atteggiamento devoto. giamboni

alla follatura e alla tintura in nero o in grigio, e risulta molto resistente

vol. XII Pag.9 - Da ORBACO a ORBE (19 risultati)

. di un congiunto, di un familiare o di un amico, provocandone la morte

suo fratello. casoni, 5-1-461: o morte crudele, rapire in una volta

10-i-179: anco l'orbare di figlio o d'altra persona diletta può dirsi un

ad inferno. idem, xxvi-96: o sommo ben... /..

figli, dei genitori, del coniuge o anche di un amico; privato

la vita. fuggi di qui, o caro amico, senza niuno indugio. non

in forse se credere alla lettera, o giudicarla una vendetta di donna disperata ed

de mia vita orbata in stento, / o fortuna fallace, ingrata e vile.

: canzon, se sei d'ingegno o stile orbata, / pur stimo nissun dotto

. figur. incapace di discernere il vero o il bene; privo del lume della

ma, siccome orbati per superbia o per altro abbominevole vizio, poiché trovato l'

con probabile allusione alla tendenza a nascondere o a simulare qualcosa).

perfetta che. lla privazione di quella o orbazione. = voce dotta, lat

oggetto di forma circolare, corpo rotondo o, anche, sferico; figura tondeggiante,

visibile, circolare e luminosa, degli astri o dei pianeti. j

bruno, 3-389: ciascuno de li astri o orbi, come ti piace dire,

piomba. -ruota di un veicolo o di un congegno. preti, 1-61

graf, 5-514: internati di scabri tufi o di scure piante, / ancor piscine

pianeta nel suo moto di rivoluzione (o, apparentemente, dal sole); orbita

vol. XII Pag.10 - Da ORBELLO a ORBICOLARE (28 risultati)

fanioni, i-223: se il giorno nasce o se alla notte cede / metà dell'

donna, senza alcuna resistenza d'opposizione o d'aspetto o di congiunzione corporale o

alcuna resistenza d'opposizione o d'aspetto o di congiunzione corporale o per l'orbe

opposizione o d'aspetto o di congiunzione corporale o per l'orbe d'altro pianeta,

natività. ottimo, iii-328: la grossezza o la quantitade della sua rotonditade [di

6. popolazione mondiale, umanità o parte notevole di essa (anche in

notevole di essa (anche in senso enfatico o iperbolico). carducci, iii-9-133:

a cui si rivolge un'attività intellettuale o lo studio; totalità di un campo di

torbe delle scienze, sia egli avvenuto o perché egli non ha voluto, o,

avvenuto o perché egli non ha voluto, o, se ha voluto, sia provvenuto

, sia provvenuto per difetto de'maestri o di buon ordine di studiare o di

maestri o di buon ordine di studiare o di fine degli studi. romagnosi, 3-ii-705

sociale. -zona di influenza politica o culturale. guerrazzi, 1-95: dopoché

formato da una lama rettangolare di metallo o di vetro fissata per uno dei lati

presso a due dita, lunga un palmo o poco più, uno dei lati più

così da'coiai una piastra d'acciaio o di vetro incassata in manico tondo sporgente

di orvieto; che ne è originario o che vi risiede. - anche sostant.

a 50 cm, grigio bruno o giallastro, con linee longitudinali più scure;

. 2. chi non percepisce o dissimula le offese al proprio onore;

di prima qualità: orbetto vero o finto, per disgrazia o per malizia.

vero o finto, per disgrazia o per malizia. 3. zool.

quale furia e ribrezzo brandiva la zappetta o il rastrello per ammazzarla.

. figur. incapacità di discernere la verità o il bene per ignoranza o stoltezza;

la verità o il bene per ignoranza o stoltezza; annebbiamento delle facoltà mentali,

agg. che descrive una curva circolare o ellittica, che ha direzione circolare (

ma non ebbero fondamento da saperlo fare o forze da poterlo mettere in esecuzione.

in esecuzione. 2. proprio o caratteristico del cerchio geometrico; circolare,

8-1-522: che i cieli abbiano figura sperica o, per più veramente dire, orbiculare

vol. XII Pag.117 - Da ORLEANESE a ORLO (18 risultati)

proprio del re luigi filippo d'orléans o del suo regno. carducci, iii-23-413

di un'apertura, di una superficie o di un oggetto spezzato. -anche:

. 2. crosta di pane o pezzetto di essa; crostino. bellincioni

s. v.]: orlicci o cercini chiamansi alcune escrescenze o gonfiamenti circolari

: orlicci o cercini chiamansi alcune escrescenze o gonfiamenti circolari che si formano a'margini

si formano a'margini d'un taglio o d'una piaga naturale od artifiziale di alcuna

/ or se'in tanto onore, / o santo ferro e prezioso orfico * /

, 20-392: dovunque saranno le tue orliquie o letto il libro della tua passione e

riferimento a un oggetto di culto idolatrico o superstizioso. g. villani, 3-1

! 2. figur. resto o traccia. fra giordano [manuzzi]

, sm. parte estrema, laterale o inferiore che termina una stoffa, una

nato con tessuto, un capo di abbigliamento o una pelliccia e che, generalmente di

in modo opportuno per impedire lo sfilacciamento o rinforzata con l'applicazione di una fodera

di materiale diverso, di una frangia, o rifinita con la ripiegatura dello stesso tessuto

di mare: l'urlo di la vesta o il seno di la gonna. d

di un tessuto, di un abito o di un oggetto di abbigliamento eseguita con

orlo a impuntura quello eseguito togliendo uno o due fili del tessuto; orlo a

cucitura di un lembo rivoltato in tondo o in piano. pascoli, 1515: spesso

vol. XII Pag.118 - Da ORLO a ORLO (18 risultati)

n. io. -striscia di pelliccia o di stoffa riportata su un capo di

orlo di porpora la distingueva dalla toga pura o virile. d'annunzio, iv-1-273:

superficie piana; parte estrema di terreno o di mare, che confina con l'

, che confina con l'opposto elemento (o anche col cielo). d

'limbo ': l'orlo estremo del sole o della luna, e si dice principalmente

del loro disco è oscurato per qualche ecclisse o pel passaggio di qualche macchia. dicesi

. -anche: parte estrema, finale o sporgente. boccaccio, dee.,

e sarà questo orlo chiuso d'una o di più linee. -profilo,

, ha 'giovanni pascoli 'nell'orlo o esergo, non nel piano, come

s. v.]: dicesi orlo o panchetta la tavola inchiodata sopra gli schermotti

tavola inchiodata sopra gli schermotti delle barche o simili, a guisa d'orlo da

6. sponda di una distesa o di un corso d'acqua; riva

tambernicchi / vi fosse sù caduto, o pietrapana, / non avria [il ghiaccio

conchiglie. 7. imboccatura circolare o poligonale di un recipiente o di un'

imboccatura circolare o poligonale di un recipiente o di un'apertura. burchiello, 2-46

di un territorio, di una città o dal punto dove si svolge un evento

sui lembi, l'uso, più o meno, si fa discorde. linati,

dei due lati esterni di una strada o di un passaggio. carducci, iii-3-121

vol. XII Pag.119 - Da ORLOGGIO a ORMA (25 risultati)

anche, da alcuni moderni, orlo o dado. 12. locuz.

un determinato evento, con la possibilità o la probabilità che si compia. torini

trovarsi sull'orlo', essere in procinto o sul punto di compiere o subire una determinata

in procinto o sul punto di compiere o subire una determinata azione. giuseppe

arido ossicin ti viene a'denti / o qualche orluzzo di muffata crosta,; /

, / un oriuccio di terra, o gran signora / neve. = lat

. scherz. oro lucente delle monete o degli oggetti preziosi (nell'espressione studiare

riferimento alla pratica del commercio dei preziosi o, anche, dell'usura).

órmora). segno più o meno netto e completo lasciato sul terreno

sul terreno dalla zampa di un animale o dal piede di un uomo (e

è impresso, può risultare come incavo o come macchia o come deposito di materiale

può risultare come incavo o come macchia o come deposito di materiale estraneo evidente sulla

dalla leggenda al passaggio di una divinità o di un essere soprannaturale. cavalca,

bandello, ii-1050: di rota o di cavai non scemi l'orma,

, / né v'è piede uman vestigio o forma. parini, xvi-3: se

sangue, lasciata da una persona ferita o da un animale, che permette di

aria dopo il passaggio di una persona o di un animale. salvini, 23-41

traccia anche indefinibile e vaga del passaggio o della presenza di una persona in un

un luogo. -anche: presenza più o meno protratta nel tempo di una persona o

o meno protratta nel tempo di una persona o di un personaggio storico in un luogo

può essere proposto come modello da seguire o da evitare. dante, par.

-esempio, modello artistico, letterario o poetico. -in partic.: forma

attività, del pensiero di una persona o di un gruppo di persone che permane

, nell'evoluzione di una determinata disciplina o arte o anche semplicemente nel ricordo.

evoluzione di una determinata disciplina o arte o anche semplicemente nel ricordo. meo di

vol. XII Pag.120 - Da ORMA a ORMA (22 risultati)

in sino al tempo dello abate paolo o vero dello abate antonio. e di questi

particolare e personale di uno stile letterario o artistico. bonghi, 1-168: lo

una dote morale, di una ualità o, anche, di un sentimento (e

che diede fine a sì diverse forme. o. rucellai, 6-31: in que'

orme del genio. -segno o espressione lasciati sul volto da un sentimento

dirotte. berchet, 384: piangesti, o cara, e tuttavia contrista / torma

: traccia, vestigio, segno visibile o percepibile lasciato da un avvenimento storico,

una civiltà, da un fenomeno fìsico o naturale. simintendi, 2-195: ora

ve n'ho saputo quivi riconoscere orma o indizio alcuno. leopardi, 1-127: mostrando

sul pavimento della stanza un'orma luminosa o vogliam dire una picciola immagine del sole medesimo

minima (e può avere valore enfatico o iperbolico soprattutto in espressioni negative).

, i-151: mortai bellezza in questo o in quel soggetto / de la celeste

piede. parini, 307: o sonno placido, che con liev'orme /

orma: copiare, ricalcare uno scritto o un disegno. monti, vi-185:

porre, segnare, stampare l'orma o le orme in, su un determinato

. i. frugoni, i-2-163: o giardin fortunato, / dove ad intatte vergini

ricalcare, seguire, seguitare l'orma o le orme di qualcuno; andare, avviarsi

correre, mettersi, passeggiare, mettere o porre il piede, venire dietro alla o

o porre il piede, venire dietro alla o alle, per la, o per

alla o alle, per la, o per le, sulla o sulle orme di

per la, o per le, sulla o sulle orme di qualcuno: seguirlo a

riferimento a itinerari seguiti da personaggi storici o mitici). dante, inf.

vol. XII Pag.121 - Da ORMAI a ORMAI (23 risultati)

-comportarsi in modo conforme all'insegnamento o altesempio di una o più persone identificate

conforme all'insegnamento o altesempio di una o più persone identificate come modelli di vita

dee., 7-4 (1-iv-606): o amore, chenti e quali sono le

filosofo, quale artista mai avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli accorgimenti, quegli avvedimenti

comportamenti prescritti da una determinata dottrina o, anche, alle forme di una cultura

a'topi. -dare l'orma o le orme, mettere le orme in

in mano a qualcuno: dargli indicazioni o precetti; suggerirgli, consigliargli determinati comportamenti

, e la grecia. imitano l'inimitabile o il non imitabile. -giacere

manzoni, 5: deh fa [o musa] che, s'io cadrò sul

in qualcosa: compromettersi in una situazione o in una faccenda eticamente riprovevole; sporcarsi

-muovere, mutare, segnare, stampare orma o le orme; venire sulle orme:

frugoni, i-3_i79: m'inganno? o quei che primo / vien su torme

il primo. -non lasciare orma o orme: per indicare che il passo

indicare che il passo di un animale o di una persona è estremamente leggero,

leggiero / che, corresse per piani o per pendici, / come ai piè

, / non lasciava nel corso orma o signale. b. corsini, 7-63:

, all'inse- gnamento di un maestro o, anche, rispetto a una tradizione

. -versarsi sulle orme di qualcuno o di qualcosa: esserne fautore incondizionato.

della situazione presente. -anche: in questo o in quel momento, a questa o

o in quel momento, a questa o a quell'ora del giorno, a

quell'ora del giorno, a questo o a quel punto della stagione.

innanzi, a partire da questo momento o, anche, da questo punto, nel

lassi. pazzi de'medici, 130: o dolcissime spoglie in sin che i fati

vol. XII Pag.122 - Da ORMARE a ORMEGGIARE (28 risultati)

che nel momento in cui si parla o si scrive un'azione è compiuta, un

, irreversibile (talvolta in modo enfatico o, anche, con una connotazione di

una connotazione di disappunto, di rassegnazione o di stupore). anonimo, i-489

che decida, che richiami / il principio o la fine; uguale sorte, /

ormando e cercando per questo bosco, o più tosto selva, e uno suo

una persona, per lo più perché sospetta o ritenuta pericolosa. papi, 1-1-294

figur. seguire l'esempio di una persona o di un determinato gruppo, imitarne il

ora / che più negra tu regni [o notte]... à.

che segue le tracce di un animale o, anche, di una persona. -milit

. v.]: 'ormatore': chi o che orma. botta, 6-ii-50:

azione del vento, del moto ondoso o delle correnti la sposti se non nei

122- 295: questa necessità d'ormeggiare o rimburchiare le navi fa vedere che nel

al modo istesso assicurati alla riva, o vero alla poppa, o allo stangone

riva, o vero alla poppa, o allo stangone di posta dei loro bastimenti

-attaccare, legare, annodare un cavo o una catena d'ormeggio a una bitta

una catena d'ormeggio a una bitta o a un anello della banchina o,

bitta o a un anello della banchina o, anche, all'ancora.

. -aeron. assicurare un aeroplano o un elicottero al suolo per evitare che

il vento lo sposti, lo trascini o lo danneggi; ancorare un dirigibile al

anche con la particella pronom. venire o trovarsi assicurato a una banchina o alla

venire o trovarsi assicurato a una banchina o alla riva (un'imbarcazione, una

: entrando più navi in un porto o altro luogo, dovrà ormeggiarsi ognuna di

con la propria imbarcazione in un porto o in un altro approdo. pigafetta,

-vincolarsi, legarsi a una persona o a un partito, a una posizione

con tenacia e ostinazione un animale o una persona seguendone le orme, le tracce

., con riferimento all'imitazione più o meno pedissequa di un comportamento, di

un'opera, di uno stile letterario o artistico assunto a proprio modello.?

celebrate, che sono di scuola straniera o la vanno ormeggiando con faticosa insistenza,

vol. XII Pag.123 - Da ORMEGGIATO a ORMOGANGLINA (21 risultati)

). -anche con riferimento all'equipaggio o agli occupanti. luca pulci,

: patrone di nave, che piglierà o farà pigliare segnali, gaiatelli o rase

che piglierà o farà pigliare segnali, gaiatelli o rase d'ancore di alcune nave o

o rase d'ancore di alcune nave o navilio che appresso di lui sarà ormeggiato

addetto ad assicurare con funi, cavi o catene le navi e le imbarcazioni in

e le imbarcazioni in genere alle banchine o ai moli dei porti. guglielmotti

e di poppa; l'ormeggio a ruota o su un'ancora, con la nave

; l'ormeggio a barba di gatto o ad afforco o su due ancore, con

a barba di gatto o ad afforco o su due ancore, con le catene

, gavitello, catena, gomena, o altro ritegno, che gli ufficiali di

le àncore già affondate in mare, o con le cime già assicurate ai moli,

per lo più all'interno di un porto o di un golfo, in cui un'

necessarie ad assicurare al terreno un aeroplano o un elicottero, ad ancorare un idrovolante

un elicottero, ad ancorare un idrovolante o a trattenere al suolo un aerostato;

di drappi e indumenti di gran pregio o, anche, per foderare internamente abiti

con ceroto muschiato, steso su l'ormosino o distemperato su 'l raso. cassiano da

. tose. oro d'ormia: metallo o altro materiale dorato con l'orminiaco;

mordente impiegata per dorare oggetti di legno o di cuoio, stoffe, ecc.

penduli con calice violetto e corolla rosa o bianco-violetta che viene coltivata per ornamento di

et il fusto alto un gombito quadrato. o. targioni tozzetti, ii-26: '

bene i parterre per la chioma violetta o rossa che termina ciascun ramo. dizionario

vol. XII Pag.124 - Da ORMOGONIO a ORNAMENTO (22 risultati)

funzione di de terminate cellule o organi (e, in base alla

determinati ormoni dovuta alla presenza di antiormoni o di fattori antagonistici. =

a scopo terapeutico di princìpi ormonici estrattivi o sintetici attuata sia come terapia sostitutiva,

nel trattamento di alcuni tumori maligni o del collasso circolatorio. = voce

raccoglier le ceneri, sepellirle ne l'orna o sepoltura. 2. per estens

ornamentale, agg. che ha esclusiva o preva lente funzione di ornamento

uno scritto, a un'opera letteraria o a una sua parte, a un motivo

di scudi, d'achille per esempio o d'enea, dalle pitture virgiliane della

fiori, per l'imponenza del fogliame o per il portamento elegante (una pianta

ornamentazióne, sf. atto, azione o com plesso di azioni che

idea della popolazione d'una goccia d'acqua o di sangue guardata al microscopio.

letteratura, nell'opera di un autore o in un singolo componimento letterario, di

decorano gli spazi vuoti, i margini o le iniziali. -anche, per estens.

errore di stampa che deforma una parola o cresce sillabe a un verso, l'ornamentazione

ornamentazione stonata ecc., rappresentano più o men gravi bestialità e profanazioni d'un

ornamentazione. -in partic.: l'artista o l'artigiano che decora, per lo

, v-5-42: il 'pittore puro 'o ornamentista o decoratore, come è meglio

: il 'pittore puro 'o ornamentista o decoratore, come è meglio indicato,

chi è addetto a rifinire, a mano o a macchina, le calzature eseguendo la

dentellatura lungo l'orlo superiore della suola o sul guardolo. = deriv. da

. anche ornamenta). l'azione o anche il modo, la tecnica di ornare

ornare, di abbellire, di ingentilire o di rendere più maestoso e solenne,

vol. XII Pag.125 - Da ORNAMENTO a ORNAMENTO (24 risultati)

.. vasi da oprar ne la tavola o da por ne la credenza per ornamento

se questo era per principio di religione o per ornamento. ojetti, iii-27:

giovani. 2. motivo o elemento decorativo, per lo più plasticamente

adorna le parti strutturali di un edificio o che caratterizza uno stile, un ordine

: e1 peregrino giunto al tempio o di roma o del sepolcro o di san

peregrino giunto al tempio o di roma o del sepolcro o di san iacobo, dove

tempio o di roma o del sepolcro o di san iacobo, dove per voto

monumento, statua, fontana, decorazione o anche palazzo, edificio di particolare valore

rubare tutte le belle cose che vidde o di marmo o di bronzo o di pittura

belle cose che vidde o di marmo o di bronzo o di pittura e ogni

che vidde o di marmo o di bronzo o di pittura e ogni altro ornamento insino

arredi, dei mobili, delle suppellettili o, anche, delle opere d'arte usate

per l'addobbo di un edificio pubblico o destinato al culto o di un'abitazione

un edificio pubblico o destinato al culto o di un'abitazione privata (anche con valore

non si diletta [dio] di templi o di dorati ornamenti, ma di anima

4. ciò che in una composizione pittorica o scultorea, in un oggetto, in

., completa e arricchisce l'impostazione o la struttura generale; elemento decorativo,

là non vorrei avessino festoni di fiori o frutti, ma di cose di mare

è impiegato neltintento di rendere più attraente o anche più maestosa e più imponente una

relative alle singole parole, alle frasi o ai periodi, o anche ciascuna delle

, alle frasi o ai periodi, o anche ciascuna delle digressioni e delle divagazioni

uno scritto, in un componimento letterario o in un discorso, assolvono a una

per altro come per purità di parole o per ornamenti di figure e per suono

impiegati nella poesia descrittiva, le comparazioni o similitudini sono il più splendido. cesari,

vol. XII Pag.126 - Da ORNAMENTO a ORNAMENTO (32 risultati)

, da stampatore fidatissimo, due migliaia o più. leopardi, 900: quei giovani

l'eccessivo al moderato, il superbo o il vezzoso dei modi e degli ornamenti

semplice ornamento e non ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. b.

e non ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. b. croce,

ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. b. croce, ii-1-313

espressione del pensiero. -intervento o aggiunta arbitraria, chiosa apposta a un

ornatezza, compiutezza formale di uno scritto o di un discorso; modo di comporre

di un discorso; modo di comporre o di ornare con le figure della retorica

di questa è usato alcuna volta ancora o il numero o il suono insieme per

usato alcuna volta ancora o il numero o il suono insieme per imitar et esprimere

e dimostrare come l'erudizione le sia necessaria o le giovi, con darle polso,

una dote fisica, morale, spirituale o intellettuale innata o acquisita, di una

, morale, spirituale o intellettuale innata o acquisita, di una vasta cultura o

o acquisita, di una vasta cultura o di una conoscenza determinata, dall'appartenenza

125: il governo de la casa, o margarita, quando gli è ben guidato

discipline. metastasio, 1-i-14: o. sostegno del mondo, / degli uomini

spasso e divertimento. 9. persona o categoria di persone che, per i

le opere, costituisce motivo di vanto o di gloria per il paese o la città

vanto o di gloria per il paese o la città in cui nacque, per

in cui nacque, per la famiglia o il gruppo sociale a cui appartiene,

veronese guarino. -chi, per bellezza o per vivacità, ingentilisce la città,

petrarca, 326-6: or nai spogliata [o morte] nostra vita, e scossa

f. m. zanotti, 1-7-105: o pittura, o scultura, ornamento del

zanotti, 1-7-105: o pittura, o scultura, ornamento del mondo, lume e

. g. gozzi, i-23-15: o valli, o boschi, o fertili e

gozzi, i-23-15: o valli, o boschi, o fertili e beati / campi

i-23-15: o valli, o boschi, o fertili e beati / campi, quanti

, guai se non vive circondato di staffieri o di cortigiane; il povero muore di

segno di appartenenza a un determinato stato o condizione sociale. lomazzo, 4-ii-123:

... senz'ornamento d'armi o di cavalli. g. ramusio, lii-

il timbro, le distinzioni di dignità o contrassegni d'onore, i sostegni,

acconciamente possono dividersi tutti gli enti creati o increati... in tre modi

vol. XII Pag.127 - Da ORNANTE a ORNARE (9 risultati)

19. mus. ogni nota isolata o gruppo di note o andamento melodico che

. ogni nota isolata o gruppo di note o andamento melodico che, inserito fra i

cosa de'passaggi e di altri ornamenti o condimenti del canto, come trilli,

che sono tempo, accento e fiato o vero aspirazione. -ant. in

accessori vari che conferiscono bellezza, eleganza o, anche, si addicono a una determinata

fatati guerrieri. mascheroni, 8-161: o bell'aurora, lèvati: / togli di

3. atteggiare a un'espressione o a una positura che abbellisce, addolcisce

contra conscienza parla. petrarca, i-4-71: o qual coppia d'amici! che né

di un grado, di una dignità o, anche, dei segni esteriori di

vol. XII Pag.128 - Da ORNARE a ORNARE (15 risultati)

erano state ornate da de'vicini benestanti o a pubbliche spese. tarchetti, iv-55

. -anche: incrementare i pregi artistici o urbanistici di un luogo. giuseppe

8. caratterizzare in senso retorico, oratorio o poetico il discorso o un testo scritto

retorico, oratorio o poetico il discorso o un testo scritto per mezzo dell'opportuna

de sanctis, n-37: il pensiero, o me lo prendete nella sua severa astrattezza

lo prendete nella sua severa astrattezza, o me tornate di figure e di tropi

tornate di figure e di tropi, o me lo vestite di un leggiadro velo

muratori '... non aveva potuto o saputo ornarsi di fiori e di fronzoli

saputo ornarsi di fiori e di fronzoli, o perché penorme lavoro glie ne lasciasse il

lavoro glie ne lasciasse il tempo, o perché la 'scintilla 'gli fosse

lungo le vigne camminando a paro * / o, ne l'ombra, tibullo e

si tramutasse nella persona di un istrione o di un rappresenta- tore di tragedie,

mostro? 9. rendere piacevole o allettante attraverso un'opera di travisamento o

o allettante attraverso un'opera di travisamento o di mistificazione; falsare, simulare.

delle virtù religiose, penitenziali, ascetiche o, anche, di quelle mondanamente apprezzate

vol. XII Pag.129 - Da ORNATA a ORNATIVO (12 risultati)

. segni, 11-35: la piccola prosperità o la piccola avversità di fortuna non gli

dei repubblicani. -costituire pregio fìsico o spirituale, titolo di merito, motivo

, motivo di gloria (di una persona o di una cerchia sociale, di una

ornasse la trave. bassani, 23: o altero e festo die! /.

in manica angusta a cui vermiglio / o cilestro velluto orni gli estremi. foscolo,

alla comodità, all'uso migliore, o conferisce splendore, magnificenza alfinsieme (allestire

di dir cose nuove né di esporre invenzioni o pensieri che appartenessero a loro più che

stilistico (di forbitezza, di raffinatezza o di copiosità) che ne deriva.

voci squisite e talora mescolata di parole o antiche o forestiere ci fa gioire di tale

e talora mescolata di parole o antiche o forestiere ci fa gioire di tale orna-

). chi esegue ornati, plastici o pittorici. -in partic.: pittore

ornativo ':... che tende o vale a ornare, segnatamente nel senso

vol. XII Pag.130 - Da ORNATO a ORNATO (16 risultati)

, ornatissimo). corredato di parti o di elementi non indispensabili funzionalmente ma atti

funzionalmente ma atti a rendere più piacevole o anche più lussuoso, più splendido l'

collina ornati di neve. -circondato o cosparso di fiori; infiorato, fiorito.

colonna, 1-41: né più scorgo pianeta o vaga stella / chiari i raggi rotar

); che reca sulla persona oggetti o accessori scelti e disposti opportunamente per rendere

. cavalca, 18-32: volgi, o uomo, la faccia della femmina ornata

con un frenello d'occhi di pesce o osso d'ostrica che si chiama madre

una perla. -cinto, inghirlandato o, anche, ricoperto (il capo

esso); arricchito di ornamenti pittorici o plastici che decorano e abbelliscono le superfici

i-115: appresso ad ascalone edificò nimfei o vero laghi e bagni ornatissimi. pulci,

volgo rimoto, / alcun vergilio o tullio o livio splende, / diletta i

, / alcun vergilio o tullio o livio splende, / diletta i saggi insieme

dovunque collocato, atto a ospitare una o più persone o a consentire lo svolgersi

, atto a ospitare una o più persone o a consentire lo svolgersi della vita o

o a consentire lo svolgersi della vita o di singoli aspetti di essa);

che venga si tiene la casa ispazzata o ornata tutta. panziera, 1-41:

vol. XII Pag.131 - Da ORNATO a ORNATO (28 risultati)

lo determina, comprende insediamenti umani più o meno vasti e organizzati, che conferiscono

5. fornito di doti fisiche, spirituali o intellettuali che determinano particolare valore personale

con un complemento che indica in quali virtù o attributi consista il particolare pregio di una

consista il particolare pregio di una persona o di un aspetto di essa. giacomo

di prerogative che tutte in un solo o mai o di rado ritrovansi. algarotti

che tutte in un solo o mai o di rado ritrovansi. algarotti, 1-viii-260

-ricoperto, contornato (di barba o baffi: il viso, il mento

a una nazione, a un popolo o, anche, a una particolare temperie

anche, a una particolare temperie culturale o morale storicamente determinata. guicciardini, i-2

era di stampare libri di dottrina audace o di squisita ornata cultura o di aneddotica

di dottrina audace o di squisita ornata cultura o di aneddotica di crociano nitore.

-anche: con riferimento a concetti astratti o a personificazioni. finfo del buono,

ragguardevole, pregiato (come termine encomiastico o di cortesia). guicciardini, v-183

idee non solo di bellezza ma di sodezza o di forza. s. spaventa

usa un canto semplice e con poco o nessun condimento, si dirà semplice;

retorici; caratterizzato da tono elevato (o, anche, dall'armoniosa corrispondenza delle

i-4: savete giudicar vostra ragione, / o om che pregio di saver portate;

10-293: tutte ancor le parole sono o proprie o forestiere o metaforiche o ornate o

tutte ancor le parole sono o proprie o forestiere o metaforiche o ornate o fatte o

le parole sono o proprie o forestiere o metaforiche o ornate o fatte o allungate

sono o proprie o forestiere o metaforiche o ornate o fatte o allungate o scemate

o proprie o forestiere o metaforiche o ornate o fatte o allungate o scemate o alterate

o forestiere o metaforiche o ornate o fatte o allungate o scemate o alterate o rimutate

metaforiche o ornate o fatte o allungate o scemate o alterate o rimutate. vasari,

ornate o fatte o allungate o scemate o alterate o rimutate. vasari, iii-

fatte o allungate o scemate o alterate o rimutate. vasari, iii- 761:

, in quella ch'io parlo, o fiorentina o toscana ch'ella sia,

quella ch'io parlo, o fiorentina o toscana ch'ella sia,..

vol. XII Pag.132 - Da ORNATO a ORNATO (20 risultati)

dì nostri, il ragionare de'metafisici o si allarga in discorso ornato e rotondo

complemento che indica in che cosa consiste o da che cosa deriva il pregio retorico

deriva il pregio retorico del testo, o anche a quale fine è usato l'

come in un principesco lamento di medea o di didone, si stemperavano nell'innocenza

ne l'oppinion di chi l'ode; o vero è me'dire ch'e'non

nome... consiste nel suono o nel significato '. e poco più

14. che è in grado di esprimersi o di scrivere in modo retoricamente costruito,

di ornamenti, di figure retoriche (o anche, attraverso questi, piacevole,

16. locuz. andare ornato (o vestito ornato o ornato della persona)

locuz. andare ornato (o vestito ornato o ornato della persona): essere abitualmente

, sm. motivo ornamentale plasticamente più o meno rilevato, costituito da forme geometriche

meno rilevato, costituito da forme geometriche o naturalistiche rese astratte che, ripetendosi sulle

per ornato intendo tutto quel pulimento che o si soprappone al vivo d'una fabbrica

si soprappone al vivo d'una fabbrica o si pone in vece di esso..

fabbriche si deveno intendere tutti i modani o intagli, come plinti o zocchi,

i modani o intagli, come plinti o zocchi, base, colonne, capitelli,

-per estens. decorazione di interni o, anche, di arredi, suppellettili

(per lo più di grandi dimensioni o, anche, monumentale).

il panforte solo. -complicazione grafica o plastica di linee o strutture essenziali.

-complicazione grafica o plastica di linee o strutture essenziali. -anche: tendenza alla

vol. XII Pag.133 - Da ORNATORE a ORNATURA (26 risultati)

, a trafori, contornata in curve ellittiche o altre, non descrivibili col compasso.

ornato. -scuola di ornato (o degli ornati): nella quale si

quelle di origine per lo più regolamentare o amministrativa (comunale), che disciplinavano

l'attività edilizia e urbanistica. -commissione o giunta d'ornato', organo collegiale pubblico

particolare a cui è preposto, o sia intorno a contratti o intorno all'ornato

, o sia intorno a contratti o intorno all'ornato della città overo ad

ancora per alcuni dottori, per ragione o intenzione della legge comune, questo retrato

publico, cioè che alcuno voglia fare o perfezionare un palazzo overo un altro edificio

il vicino, il quale abbia qualche sito o edificio ignobile, ricusi di venderlo a

costrurre, in quanto che la costruzione o demolizione loro contribuisce alla bellezza e salubrità

privati. -per estens.: commissione o giunta d'ornato. documenti

il deturpamento delle vie con edifizi sconci o mal collocati. -in senso generico

6. retor. artificio concettuale o verbale impiegato per conferire bellezza, pregio

artistico elevato all'espressione linguistica verbale o scritta; l'insieme degli artifici retorici

forma 'nuda '(^ txrj) o meramente 'grammaticale 'distinsero la forma

che dissero l'ornato, il xóa ^ o ^. baldini, i-267: fornì

che costituisce ornamento di qualcosa, carattere o elemento non essenziale ma di pregio evidente

sono in dua differen- zie, cioè o a necessità o ad ornato e commodo di

differen- zie, cioè o a necessità o ad ornato e commodo di quel

similmente erano foglie d'alberi che i marmorai o per ornato o per interpunzione vi aggiugnevano

alberi che i marmorai o per ornato o per interpunzione vi aggiugnevano. -da

. lorenzo de'medici, i-134: o come ciel seren col suo colore, /

letter. chi orna, chi appresta o dispone ornamenti; chi esegue le parti

qualcosa. boccaccio, iv-135: o mani inique e possenti ad ogni male

-in partic.: chi esegue ornati pittorici o plastici. lanzi, iv-270:

ornamento. -in partic.: oggetto o insieme di oggetti che servono, a

vol. XII Pag.134 - Da ORNAVERTO a ORNITOGALO (14 risultati)

che in massa presenta colore verde scuro o nero, e in sezioni sottili colore

e si coltiva (dalla regione marittima o dell'olivo fino a 1800 m) per

legno, per fare pali da vite o legna da ardere o carbone e,

fare pali da vite o legna da ardere o carbone e, dai rami opportunamente incisi

conosciuta è l'orneodes hexadactylus di latreille o pterophorus exadactylus di fabricio. =

gr. ópvi9fa <; [&vep. o <;] 'vento che porta gli

ornitorinco (classe dei 'monotremi 'o, come altri vogliono, 'ornitodelfi

generalmente poco numerosi, riuniti in racemi o co t t

ombrelliformi, terminali, bianchi, gialli o rossicci; il perianzio è persistente, di

capsula loculicida, contenente pochi semi neri o di colore scuro; nel mondo antico

yornithogalum umbellatum, volgarmente latte di gallina o cipollone bianco (con folie lineari,

bianco. la radice è cipolla con tre o quattro figliuoli. mattioli [dioscoride]

, alto quasi un sommesso con tre o quattro talluzzi teneri anche loro. ginanni

i fiori in corimbo in numero di sette o otto, bianco-lattei internamente, verdi al

vol. XII Pag.135 - Da ORNITOGAMIA a ORNITURICO (14 risultati)

avifauna di una regione geografica più o meno estesa; titolo di tale opera.

. -scherz. breve descrizione più o meno sistematica di uccelli. magalotti

. l'insieme degli uccelli che sono citati o rappresentati in un'opera, in partic

opera, in partic. letteraria, o nel complesso delle opere di un autore,

5. decorazione di uccelli finti o di piume d'uccello posta sui cappelli

, fremano essi dai sassolini dei mosaici o corrano pei campi o sui lastrici

dei mosaici o corrano pei campi o sui lastrici, sono animali veri, proprio

tartara, 174: questo vivaio o stanza o vero ornitone ove si conservano

tartara, 174: questo vivaio o stanza o vero ornitone ove si conservano i tordi

piccoli fiori di colore rosa, bianco o giallo, riuniti in grappoli o in ombrelle

bianco o giallo, riuniti in grappoli o in ombrelle peduncolate, se; mono

, roditori), enterica (vitelli) o abortiva (ovini) e, nell'

forze aero- dinamiche generate dal moto alterno o remigante di superfici o ali battenti;

dal moto alterno o remigante di superfici o ali battenti; ortottero. d'

vol. XII Pag.136 - Da ORNO a ORO (27 risultati)

basso, / ma in guisa pur dyabete o d'orno leve / l'uom vi

trova per lo più in aggregati dentritici o in pagliuzze e in granuli (nelle sabbie

quando truovi in su una ricepta oro o ariento, debbi torre la limatura più

impastati con gomme e messo in conchiglie o in piccoli piatti di porcellana (ed è

a monete coniate con tale metallo prezioso o, anche, a somme rapportate al

che in alcuna sorte di drappi d'oro o di seta non si possa metter

seta non si possa metter filaticci o filugelli, sotto l'infrascritte pene.

2. in relazione con un agg. o con un'espressione che indica il grado

privo della presenza di altri metalli o di scorie, raffinato al massimo grado

chi vuole determinare se toro è fine o quanto manca da sua finezza, annovera

da sua finezza, annovera i gradi o veramente carati, e se truova essere

si diparte da quello vigesimo quarto grado o vero carato. boiardo, 1-11:

d'oro di venti- quattro carati, o vogliamo dire fino e senza aggiunta di

della natura, 1-vi-158: quando toro o l'argento sono notabilmente inferiori al marco

carati: lega metallica contenente la metà o, rispettivamente, 23 parti su 24

: taglia un mezzo pezzo d'oro fino o d'oro di metà o d'ariento

oro fino o d'oro di metà o d'ariento. breve dell'arte dei pittori

lavori che facesse altro oro e ariento o colori che avesse promesso, si come oro

. -con riferimento al modo di lavorazione o all'uso a cui è destinato.

lavorato a martello e ridotto in lamine o foglie. balducci pegolotti, i-297:

eccettó che in quelli nelli quali andrà oro o ariento filato, o tirato, stiacciato

quali andrà oro o ariento filato, o tirato, stiacciato. relazione anonima della guerra

, lii-12-226: portano in testa un cappello o berretto...: è in

sottile di metallo, usata nella tessitura o nel ricamo. tommaseo [s.

s. v. liscio]: oro o argento liscio vale lama di tali metalli

di tali metalli con cui si ricama o si tessono drappi. -oro matto

-oro matto: non sottoposto a lucidatura o brunitura, privo di lucentezza.

vol. XII Pag.137 - Da ORO a ORO (17 risultati)

né tardarono molto ad occuparsi, più o meno ingenuamente, di quelle lustre di

lo stagno, e qui sarà quell'oro o argento stagnuolo e '1 dipingerlo.

cremisine con ori. poerio, 3-478: o cittadino il vii delitto mostri, /

miseri, anche se indossavano abiti eleganti o uniformi piene di alamari e di ori.

un nostro pari va dietro a oro o a ariento, non può essare buono

del mal ch'avesse / per l'or o non paresse, / folle saria quell'

. dante, inf., 19-4: o simon mago, o miseri seguaci /

, 19-4: o simon mago, o miseri seguaci / che le cose di dio

margarita, 90: i nobili coll'influenza o, se doviziosi, coll'oro alimentano

dotata di un potere soprannaturale di abbreviare o di allungare le distanze determinate ed

, con questa misura di falsità, o si pregiudica il pubblico o i particolari.

falsità, o si pregiudica il pubblico o i particolari. -per estens.

la fortuna] che, qual fumo o polve, / la gloria di qua giuso

, anche se appartiene alla banca centrale o di stato). 9. per

tempo è già che fermiate * / o miei draghi fedel, dal lungo corso

aggettivale: che ha colore giallo intenso o dorato. bisticci, 3-13: il

, / sì lucido ne rendi [o luna] e sì inargenti, / che

vol. XII Pag.138 - Da ORO a ORO (11 risultati)

di pers, 3-42: l'etade, o lidia, al crin gli ori ti

12. vino di colore dorato o paglierino (anche nell'espressione oro potabile

bel vino. 13. voce o suono soave e armonioso. faldella,

assistenti, e questo s'addimanda oro tonante o fulminante, diaforetico, di grandissima virtù

. tasso, aminta, 656: o bella età de l'oro, / non

, e gli angui errar senz'ira o tosco, /... / ma

-per estens. periodo particolarmente lieto o prospero nella vita di una persona o

o prospero nella vita di una persona o di una collettività o di un'istituzione

di una persona o di una collettività o di un'istituzione per l'attuarsi delle

in oro: trovare sempre nuovi spunti o immagini di alto valore artistico, poetico

corona d'oro, e non di fronde o d'erbe. -avere l'oro

vol. XII Pag.139 - Da ORO a ORO (11 risultati)

flore. -che è particolarmente favorevole o il più favorevole, propizio o felice

favorevole o il più favorevole, propizio o felice (un periodo di tempo,

il contenuto, per l'argomento svolto o per la forma stilistica. c.

. d. bartoli, 9-24-2-16: o giovani, che avete tanti di voi

nel lavoro. pascoli, 76: o mani d'oro, le cui tenui dita

in oro, / non vale inacetarsi o mangiar l'aglio. grazzini,

era oro. -del tutto veritiero o profìcuo (e anche perfettamente espresso)

-essere, sembrare un oro: essere o apparire persona di grande qualità.

oro: ricompensare molto generosamente un servizio o un favore di scarsa importanza o valore

servizio o un favore di scarsa importanza o valore. francesco da barberino, ii-29

anche con la promessa di una ricompensa o di un guadagno molto ingente (per

vol. XII Pag.140 - Da OROBANCACEE a OROFILATO (17 risultati)

l'infilzano ne'lor consulti o nelle lor decisioni. amari, 1-iii-557

la provvidenza che mi ha dato la forza o la capacità di riuscirvi ».

, lo cerca co'piedi (mendicando o esulando). ibidem, 318: il

clorofilla, di color bianco, violaceo o roseo, con foglie ridotte a squame,

partic.: succiamele (1orobanche crenata o speciosa). landino [plinio

e si chiama vulgarmente coda di lione o pisciacane, et è la orobanche di

che le nascono intorno e vicine o che per lo meno ella le faccia seccare

regione intorno al lago di como, o degli abitanti attuali delle province di

, agg. letter. che è nato o risiede nella città o nel territorio di

che è nato o risiede nella città o nel territorio di bergamo; che è

tipico, peculiare di chi è nato o risiede in tale città o territorio.

è nato o risiede in tale città o territorio. fogazzaro, 7-80:

calcaree, ha foglie composte di quattro o otto foglioline, fiori a grappolo di color

, fiori a grappolo di color porpora o ceruleo, frutti allungati; ervo,

seme di tale pianta che, macinato o ridotto in farina, trova impiego come

fiorentino, ii-34: l'orobo, o vero ervo, è quello che in toscana

orobòni, sm. ant. resina o gomma di lenti- sco (nell'espressione

vol. XII Pag.141 - Da OROFILO a OROLOGIO (12 risultati)

letter. legato in oro, incastonato o circondato da una montatura d'oro.

* ororegio ': lo stesso che orolegio o lauro regio. = voce di area

orologerìa, sf. arte di costruire o riparare orologi. 2

che tu chiamasti saggezza e anche superbia o alterigia intellettuale o spirito di contraddizione e

saggezza e anche superbia o alterigia intellettuale o spirito di contraddizione e anche rinunzia evangelica

manzoni, v-3-347: il termine comune o prevalente in firenze, è orologiere, orologiaro

prevalente in firenze, è orologiere, orologiaro o oriolaio? ojetti, ii-301: a

come anche del maschio risvolto del bavero o della panciatica e orolo- giata autorità del

passaggio uniforme di una sostanza (acqua o sabbia) da un contenitore a un

) da un contenitore a un altro o anche del consumo regolare di una candela

anche in relazione con un compì, o con un agg. che indica la

che indica la collocazione, l'uso o il tipo dello strumento.

vol. XII Pag.142 - Da OROLOGIO a OROLOGIO (15 risultati)

suono, per gli orologi da camera o da tavola. manzoni, pr. sp

. montale, 2-26: è carnevale / o il dicembre s'indugia ancora? penso

-orologio a peso, a contrappeso o a corda: quello che funziona mediante

ore ne gli orologi a contrappesi, o a corde. tasso, ii-480: spesso

'. malpighi, 42: un'orologio o molino egualmente è mosso da un pendolo

egualmente è mosso da un pendolo di piombo o sasso. carducci, iii-22-170: rassegna

mezzo della chiave e per forza di mano o di braccia, ravvolta su di sé

potrebbe che il veronese fosse orologio da polve o da acqua, da cui l'ore

da cui l'ore della notte si mostrassero o col lume della lucerna o col tocco

si mostrassero o col lume della lucerna o col tocco di qualche campanella. guerrazzi,

la calamita de gli orologi ad ombra o a sole, che oggi usiamo, mostra

la conversione sincronica di frequenza mediante demoltiplicazione o sintesi; da amplificatori elettronici e da

un cristallo piezoelettrico a forma di sbarra o di anello; si costruisce anche in

poi altri due girarrosti portatili a molla o come anche dicesi 'ad orologio '.

: potrai dirigere la casa da te o affidarne, se più ti piace,

vol. XII Pag.143 - Da OROLOGIUTO a OROSCOPO (17 risultati)

e magari l'orologino appuntato sul più o meno prosperoso seno. g. bassani

riferisce, che è proprio degli óromo o galla, popolazione etiopica dell'africa nord-orientale

africa nord-orientale; che è parlato o scritto da tale popolazione (una lingua

conside rate; nomi corrispondenti o derivati da sostantivi che talora possono assumere

orottère), sm. ott. piano o superficie curva contenente tutti i punti,

occhi un punto che giaccia sul piano o sulla superficie stessi. tramater

]: orottere: il termine della visione o linea retta tirata per mezzo il punto

[s. v.]: oroptere o orottere: piano o superficie curva che

.]: oroptere o orottere: piano o superficie curva che contiene tutti i punti

, omoteleuton,... metabole o poliptoton, omiosis, oros, paligogia.

letter. ant. studiare un astro o un pianeta per ricavare oroscopi.

sua vita; il che dicevasi fare o tirare l'oroscopo. = voce

riferisce agli oroscopi; che serve o è impiegato per ricavare oroscopi. tommaseo

nato deve esser ricco e di che facultà o donde gli debbano venire, se la

semicircolo orientale dell'orizzonte, dicesi oroscopo o ascendente. goldoni, ix-1187: oroscopo

circolare a 360° suddiviso in dodici case o campi, ognuna occupata dai segni dello

diedero gli dei, / né tentare, o leuconòe, / gli oroscòpi babiloni,

vol. XII Pag.144 - Da OROSCOPO a ORPELLO (10 risultati)

a prevedere il futuro; che ha o può avere influsso sul destino umano;

sedum della famiglia crassulacee (sedum spinosum o crassula spinosa). tramater

guadagnoli, 1-i-18: perché non vi spiaccia o desti orrore, / l'orpellerà [

una situazione imbarazzante, un fatto molesto o sgradito (anche nell'espressione orpellarla)

, v-163: ogni cosa si può scusare o orpellare da chi vuole e ha l'

è fare a credere ad alcuno le cose o picciole o false o brutte essere grandi

a credere ad alcuno le cose o picciole o false o brutte essere grandi, vere

alcuno le cose o picciole o false o brutte essere grandi, vere e belle.

scopo di rendere più gradita, accetta o allettante una determinata realtà che si vuole

allettante una determinata realtà che si vuole o si deve prospettare; perifrasi, circonlocuzione

vol. XII Pag.145 - Da ORPIMENTO a ORRABILE (14 risultati)

lamine colorate). -anche: lamine o filo costituite di tale lega.

cervio, lxvi-2-107: li tavolini saranno inargentati o dorati d'orpello, lavorati a rabeschi

rispetto all'oro. graf, 5-951: o novo giorno..., spunti

può in giochi di luce. -titolo o dignità meramente onorifica. amari, 1-iii-284

ma in sostanza ingannevole e falso (o anche precario); ciò che appare

in realtà negativo, dannoso, anche malvagio o tale da condurre al male.

come sta, / né parlar con orpello o falsità. -espressione attenuativa, circonlocuzione

gambini, x-51: non scrivono più, o scrivono cose appesantite, piene di orpello

detto l'arte dover servire di orpello o di lenocinio al vizio, ma sì.

orpello: dare a intendere una situazione o una realtà positiva che non sussiste.

altra via di fare oro dell'auripigmento o vogliamo dire orpimento, il quale si

, e non è mescolato con altre pietre o terre. fannosi degli artificiali, cioè

sé tutte le genti. -polvere o crema depilatoria. a. f.

per la persona con mollette, orpimenti o rasoietti. = dal fr. orpiment

vol. XII Pag.146 - Da ORRACA a ORRENDO (11 risultati)

. d. bartoli, 8-38: o se pur l'invitava a dirgli alcuna cosa

idem, inf., 4-74: o tu ch'onori scienza e arte, /

onrato e imbalsamato per collocarlo in borgogna o a napoli. = dal provenz.

2. acquistato con atti o comportamenti onorevoli, virtuosi, valorosi (

. crudelmente; in modo da suscitare o da incutere orrore, paura, terrore

completo rigetto dal punto di vista estetico o linguistico. galileo, 5-211:.

superi, orrendissimo). che suscita o procura un sentimento di orrore o di

suscita o procura un sentimento di orrore o di terrore; angoscioso, terribile,

. -con riferimento a personaggi mitologici o fantastici e al loro aspetto.

2-38: tosto che 'l ladro, o sia mortale, o sia / una de

che 'l ladro, o sia mortale, o sia / una de l'infernali anime

vol. XII Pag.147 - Da ORRENDO a ORRENDO (13 risultati)

comisso, vi-194: uomini camminavano lenti o stavano seduti accanto agli ingressi in compagnia

orrendo. -improntato alla massima severità o anche a crudeltà (una legge,

eccessi, non esclamassi gemendo: « o cielo, costi pur caro a chi

. che suscita un senso di vertiginoso orrore o terrore (uno spettacolo o un fenomeno

vertiginoso orrore o terrore (uno spettacolo o un fenomeno naturale). caro,

. g. gozzi, i-18-203: o notte, orrenda notte, / puoi tu

. g. gozzi, i-7-246: o donna a me più cara / in questo

che ha un riflesso morale estremamente negativo o ne è frutto; ignobile, riprovevole,

l'orso iroso, / la golpe astuta o superbo il bone, / o '

golpe astuta o superbo il bone, / o 'l selvaggio cignial è lussurioso,

'l selvaggio cignial è lussurioso, / o rapace il falcone: / che l'

che il padre sia sbranato dal figliuolo o che la madre mangi le proprie figlie.

suscita una viva reazione di riprovazione morale o politica, un senso di violenta protesta

vol. XII Pag.148 - Da ORRENZIA a ORREVOLE (17 risultati)

6. che provoca una grave sofferenza fìsica o morale; insopportabile (un dolore)

creator d'orrende / romantiche leggende / o del poema nero / di faust o

o del poema nero / di faust o d'assuero. b. croce, ii-5-124

regno e l'orrend'acque / lascia, o re di co- cito, e

. i. frugoni, i-1-66: tardi o tosto in su l'orrenda riva

detestare, aborrire. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 402: se non

rispetto. serdini, 1-15: o clarità, costanza, olimpo aspetto * /

qualità personali, per la moralità specchiata o per la condizione sociale; che gode

quali fosser più che da un diece o dodici de'suoi vicini alla chiesa accompagnato;

sociale elevata, ragguardevole per potere economico o politico. -in partic.: appartenente

a viva forza non ristava di vituperare o recar infamia alle caste donzelle sì della

3. formato da persone di alto rango o insigni per valore, capacità, virtù

molti pisani, in numero di 300 o più, ed era diputato si rassegnassono ogni

a tutto il rimanente de l'orrevole o brigata o academia che vo- gliam nominarla

il rimanente de l'orrevole o brigata o academia che vo- gliam nominarla. passeroni

confacente al proprio grado; abbigliato decorosamente o anche con eleganza e sontuosità. -

: e beato quelli che più bello o orevole v'era potuto comparire. ser

vol. XII Pag.149 - Da ORREVOLEZZA a ORREVOLMENTE (14 risultati)

, breve 5. che dà o procura onore, che torna a onore

e la rispettabilità; conforme alle leggi o al sentimento dell'onore. ariosto

mandandolo. -che denota rispetto o deferenza. p. segni, 1-75

9. che ha grande pregio estetico o anche valore venale; prezioso. -

principali terre d'italia, istanovi venticinque o trenta fratri. allegri, 5-27:

baruffaldi, i-71: tu puntella, / o con tegola o petrella, / il

: tu puntella, / o con tegola o petrella, / il paiuol che non

il temanza] si guardi come architetto o come idraulico o come scrittore d'opere

si guardi come architetto o come idraulico o come scrittore d'opere attenenti ad ambe

rispetto e di onore per le qualità o per le opere insigni; onoratezza di

-segno, espressione di onore, di riguardo o di deferenza verso una persona; gentilezza

splendidezza, fasto di una condizione sociale o civile. castelvetro, 8-1-405: troppo

queste anime hanno più orrevolezza di stato o di lume che l'altre.

fasto, eleganza e magnificenza di abbigliamento o di arredamento; lussuosamente. boccaccio,

vol. XII Pag.150 - Da ORREZIONE a ORRIBILE (11 risultati)

, mediante un rescritto, una dispensa o altro privilegio a titolo personale (e

l'invalidità per il vizio d'obrezione o della sobre- zione. giannone, 1-i-139

di raccapriccio, di orrore, di sgomento o di disgusto; che fa inorridire,

orribile. -che annuncia una sventura o un fatto atroce. brusoni,

a mostri mitologici, a esseri leggendari o soprannaturali. fra giordano, 1-233:

un aspetto sinistro, squallido, inameno o selvaggio; che evoca immagini di morte

selvaggio; che evoca immagini di morte o di sofferenza (un luogo, un edificio

dante, inf., 9-92: « o cacciati del ciel, gente dispetta »

solitudine orribile. fiamma, 1-114: o che abissi profondi, larghi e orribili

-caratterizzato da condizioni climatiche avverse e proibitive o da freddo intenso (il tempo,

il morire di spavento, al vedere o sentire i ministri de'lazzeretti e i

vol. XII Pag.151 - Da ORRIBIUSTA a ORRIBILITÀ (16 risultati)

. che provoca una gravissima sofferenza fisica o morale; doloroso, tormentoso; angoscioso

faccia dell'orribil servitù non ispaventi. o. rucellai, 6-63: ancorché la

, angoscia. dottori, 3-123: o d'agrigento orribili muggiti, / che

severità, a rigore, a risentimento o a crudeltà; durissimo. dante,

bene potrebbe diminuire ai suoi venturi figli o successori quel suo illimitato orribil potere

giov. soranzo, 120: o la di costor man l'eterno giove /

gravemente colpevole, ripugnante per malvagità o crudeltà; nefando. -in partic.:

odir, che, incontenente ch'elo avese o vìse cosa chi li despiaxise, biastemà

cosa. 12. che è o appare odioso a una persona per il

per la malvagità, per la crudeltà o anche per l'esercizio rigoroso della giustizia

una personificazione. parini, vi-4: o tiranno signore / de'miseri mortali, /

signore / de'miseri mortali, / o male, o persuasore / orribile di mali

miseri mortali, / o male, o persuasore / orribile di mali, / bisogno

. -che esprime severità, collera o minaccia. vasari, iii-458: èvvi

. che ritiene orribile 1'esistenza umana o la propria vita, che ne vede

sf. caratteristica di ciò che è o appare

vol. XII Pag.152 - Da ORRIBILMENTE a ORRIDAMENTE (13 risultati)

che provoca orrore, ripugnanza, disgusto o raccapriccio. castelvetro, 8-1-324: la

scorpione per la sua orribilità non vi piacessi o vi spaventassi farei in suo cambio una

bencivenni, 7-9: per debeleza del stomaco o per orribilità della medicina tu temi vomito

emendazione, cioè la orribilità della difficultà o vero la fatica della battaglia.

, 3-155: dicono che dio non voglia o non possa perdonare li suoi peccati per

possa perdonare li suoi peccati per la moltitudine o orribilità d'essi. guiniforto, 5

9. in senso concreto: azione nefanda o efferata, fatto atroce, crimine,

niera da provocare orrore, ripugnanza o disgu sto o da incutere

, ripugnanza o disgu sto o da incutere terrore; paurosamente, spa

il duca afferra, / mosso da noia o da delirio, il crine / di

immani forze naturali; in modo catastrofico o rovinoso. baldi, 30: cupa

legni / orribilmente assorba e si divori. o. ariosto, lvi-212: orribilmente move

orridamente amene, non so se aperture o serragli di scoscese montagne, per le

vol. XII Pag.153 - Da ORRIDEZZA a ORRIDO (25 risultati)

violenza, per effetto di eccezionali fenomeni o forze naturali; in modo straordinario.

/ non può farvi veder di fiori o d'oro / l'alma terra adornarsi il

4. in attitudine di sfida o di minaccia. dottori, 3-21:

, sf. caratteristica di ciò che è o appare orrido, pauroso, terrificante,

appare orrido, pauroso, terrificante, o che impressiona fortemente provocando un senso di

risvegliandosi al compatire di quei funesti oggetti o della memoria degli anni, agita tutta

orridezza e la deformità nelle rappresentazioni scritte o effigiate si connette alle volte coll'oltranaturale.

4. bruttezza fisica, aspetto ripugnante o trascurato di una persona. d

di eleganza, grossolanità di una lingua o di un'espressione (o anche di

di una lingua o di un'espressione (o anche di una dottrina).

vicino quattrocento. -trascuratezza di stile o di scrittura. leopardi, iii-341:

in spagna. lubrano, 2-88: o fede santa dove sei, che non

non appoggiati dal viceré [erano] o spaventati dalla potenza e dall'orridezza de'

dalla potenza e dall'orridezza de'misfatti o abbagliati dagli splendori dell'oro. varano

alla nostra casa. -espressione ingiuriosa o blasfema. dossi, 11-66: respirando

contrario allo encomiastico e da operazioni nasce o istoriche o favolose anch'egli, ma

allo encomiastico e da operazioni nasce o istoriche o favolose anch'egli, ma contrarie alle

, ma contrarie alle primiere, di vizi o volontari o naturali. =

alle primiere, di vizi o volontari o naturali. = deriv. da

aspetto di un luogo che provoca orrore o spavento. fed. della valle,

1-120: non è giusto che tanto possa o l'orridità del luogo o l'acerbità

tanto possa o l'orridità del luogo o l'acerbità del caso. b. fioretti

che provoca un'emozione violenta di orrore o di terrore, che turba nel profondo,

(ma talora può anche risultare attraente o interessante proprio per la reazione intensa che

non paventa. -che denota terrore o ne deriva. brusoni, 4-i-10:

vol. XII Pag.154 - Da ORRIDO a ORRIDO (17 risultati)

a te stesso / se l'orrido o l'ameno a te più piaccia. d

dir brieve quanto or sia dell'orrido o dell'ameno il capriccio gli somministra al

roccia). bembo, 1-230: o pria sì cara al ciel del mondo parte

cigne e 'l sasso orrido serra; / o lieta sovra ogni altra e dolce terra

: che offende il senso estetico (o anche quello logico); privo di ogni

brutto, deforme, di fattezze repellenti o tali da incutere spavento. - anche

giovane piaciuto / per doni, per lusinghe o per favella? / forse perché io

. -con riferimento a una personificazione o a un essere mitologico. lorenzo

fracasso. -che ha suono aspro o duro (un fonema). lenzoni

, leggiadra e sonora, ma doppia o moltiplicata, diventa dura, orrida, ruvida

fieri. -che ha grande intensità o forza distruttiva; che determina conseguenze gravemente

: l'airone schiva / la tempesta o la pioggia, / onde volando ei poggia

, 213: da l'orride tempeste / o quante messi dissipate, o quante /

tempeste / o quante messi dissipate, o quante / rotte e divette piante,

le abitudini sanguinarie, l'istinto subdolo o l'aspetto ripulsivo (un animale)

grande forze alarico, altro re de'goti o sia delle nazioni boreali, che,

12. che provoca gravissima sofferenza fisica o morale; pieno di angoscia e dolore,

vol. XII Pag.155 - Da ORRIDULO a ORRIPILARE (11 risultati)

mio marito a giocare e in cinque o sei volte perse con un'orrida disdetta tre

ma inaspettata no. foscolo, ii-116: o forsennati, forsennati! io veggio /

14. letter. che cresce selvatico o allo stato spontaneo, in modo disordinato

sole. -con riferimento a una selva o a una boscaglia praticabile con estrema difficoltà

: come chi visto abbia, l'aprile o il maggio / giardin di frondi e

15. per estens. ricoperto di peli o di setole; irsuto, villoso,

mahona, lxv-162: se d'oro o gemme, ornate le mie sponde *

sottoposto, come sono rime sdrucciole, o vero non voler replicar rime per lungo

medesimi prìncipi, i quali oggidì svegliano o riso o ammirazione in chi gli ascolta,

, i quali oggidì svegliano o riso o ammirazione in chi gli ascolta, ma

. che offende gravemente il senso estetico o la ragione. b. croce,

vol. XII Pag.156 - Da ORRIPILAZIONE a ORRORE (16 risultati)

a leggere. orripilavi. o per meglio dire, orrìpili oggi che

dei peli per lo stimolo del freddo o di emozioni violente di orrore, raccapriccio

letter. che produce un suono o un fragore tremendo, lacerante o pauroso;

o un fragore tremendo, lacerante o pauroso; che risuona orribilmente. -anche

mazza, ii-165: per lui nacque, o mio bravo sputaforza, / quel di

rappresenta la reazione spontanea a una situazione o a uno spettacolo pauroso, crudele,

uno spettacolo pauroso, crudele, ributtante, o a un'azione che implica una severa

da una narrazione truculenta e macabra, o perseguita intenzionalmente da una rappresentazione drammatica

-in senso concreto: brivido di freddo o di febbre. a.

cuore, le vigilie, gli orrori o brividi e tutte le altre cose che è

2. sensazione di una presenza soprannaturale o divina temibile e misteriosa; rispetto profondo

per lo più da un pericolo gravissimo o da un evento o da una situazione

da un pericolo gravissimo o da un evento o da una situazione inattesa e raccapricciante,

i. frugoni, i-5-181: mira, o caro comandante, / il contrito mio

e dall'orrore. -condizione di infelicità o di angoscia. petrarca, 276-3:

che provoca ripugnanza, avversione, paura o terrore; capacità di suscitare tali sensazioni

vol. XII Pag.157 - Da ORRORE a ORRORE (16 risultati)

grato orror dipinte. graf, 5-588: o solitario arbusto. / che, tra

che provoca ripugnanza, raccapriccio e terrore o che ne è la causa; avvenimento

tanto meno dovrebbero essere dramma... o gli orrori delle tragedie greche? d'

8. violenza di un elemento o di un fenomeno naturale. baldi

tuoi. 9. ombra fìtta o impenetrabile al sole e allo sguardo,

spopolata, priva di vita, desolata o squallida. -anche: elemento naturale che

accessibile per la disposizione del terreno o della vegetazione; recesso. bonfadio,

fin desio: / addio selve, o prati, addio; / in solingo orror

. con uso iperb.: oggetto brutto o privo di gusto; opera, in

e linguisticamente un orrore. -teoria o affermazione grossolanamente er ronea.

'. ¦ * -critica feroce o calunniosa, insinuazione acrimoniosa. ghislanzoni

: provare timore, spavento, ripugnanza o repulsione. lauro, 2-74:

forma concepiamo, si muove il corpo nostro o con diletto overo fuggendo e avendone orrore

ivi è ogni opera prava... o quanto è necessario che tu ad

venire in orrore: provocare ripugnanza fìsica o morale; venire in odio.

natura, dell'universo: riuscire orrido o ripugnante a tutti. fiacchi, 143

vol. XII Pag.158 - Da ORROREAZIONE a ORSACCHIOTTO (9 risultati)

: fa orrore, e fu sacrilego insieme o privo di senno, chi pensò.

. 2. che è provocato o si accompagna a pensieri cupi, terrificanti

pensieri cupi, terrificanti, a sensazioni o a sentimenti di terrore, di paura

.: che ha scarsissimo valore estetico o espressivo; particolarmente brutto. gramsci

morbido il nido dei suoi nati, o l'orsa, che li incoraggia ad

stella polare, è detta orsa minore o orsa cinosuride, il cui gruppo principale è

. m. zanotti, 1-8-58: o felice e reai terra, che senti /

) sgarbata, intrattabile, scontrosa, o che ha aspetto (anche solo accidentalmente

-giovane dall'aspetto sgraziato e goffo o molto selvatico. d'annunzio,

vol. XII Pag.159 - Da ORSACCINO a ORSO (20 risultati)

orsàio, sm. colui che addestra o ammaestra gli orsi e li esibisce al

di tanto padre, orsatto e lupacchiotto o falchetto che fosse, preso in trappola vi

. 3. figur. espressione o composizione poetica 'in fieri ',

: tagliate a fettine del formaggio dolce o d'orsera della grandezza e grossezza della

non se cognose se l'è buffaloto o vero orsetto.

figur. brusco, aspro, scontroso (o proprio di chi è tale).

. 4. ricoperto della pelliccia o travestito da orso per motivi rituali.

fiori penduli, foglie alterne, obovate o lanceolate, coriacee, persistenti, simili

7. sf. berretto da camera o da notte, generalmente di lana o

o da notte, generalmente di lana o seta, simile alla papalina. =

l'uomo se non uando è spaventato o ferito; vive mediamente no a 50

scure sono più pregiate. -orso bianco o polare o marino: specie artica circumpolare

sono più pregiate. -orso bianco o polare o marino: specie artica circumpolare (thalarctos

tibetanus), detta anche orso torquato o tibetano o dell'himdlaya, vive in

, detta anche orso torquato o tibetano o dell'himdlaya, vive in asia. -orso

vive in asia. -orso delle caverne o spelèo o grande orso: animale fossile del

asia. -orso delle caverne o spelèo o grande orso: animale fossile del quaternario

); fornisce una pelliccia grigia più o meno chiara, assai ricercata. -orso labiato

, la qual tuttavia gli pareva vedere o da orso o da lupo strangolare.

tuttavia gli pareva vedere o da orso o da lupo strangolare. landino [plinio

vol. XII Pag.160 - Da ORSO a ORSO (18 risultati)

* rosignolo '. -orso bianco o polare: chi riesce a resistere a

detto. -orso bandiera, orso formichiere o formigaro: formichiere gigante. -orso d'

: formichiere gigante. -orso d'australia o orso marsupiale: koala. -orso del

: panda gigante. -orso felino rosso o orso gatto: panda minore. -orso

, ombrosa, eccessivamente scontrosa, scorbutica o, anche, sgraziata, grossolana,

la fi gura dell'orso o del 'santificete '. vailini, 75

amore. / non son qui lupo o orso, / ma son tuo amatore.

esser promosso al grado di prima donna o d'orso danzante. -cuore

, freddo, poco sensibile all'amore o alla pietà. petrarca, 283-14:

d'uom, un cor di tigre o d'orso. giusto de'conti, i-87

quai cor de leon fer, d'orsi o de tigri / non seguirren l'eccelsa

s'elli gli dà di morso / o della zampa per campar suo vita.

orso a modena: intraprendere un lavoro o un'azione che presenta rischi e difficoltà

difficoltà e dalla quale si ricava poco o nessun vantaggio. firenzuola, 23

-essere pieno di vigoria di stile o di forza satirica. redi,

standosi a sedere. -toccare o stuzzicare il naso all'orso quando fuma

su progetti e aspirazioni difficili da attuare o da raggiungere. g. m

che l'orso sia stato preso, o di dir quattro prima di averlo nel

vol. XII Pag.161 - Da ORSO a ORTALE (24 risultati)

... e in questo / mentre o ci morrà l'orso o chi gl'

/ mentre o ci morrà l'orso o chi gl'insegna. 7. dimin

zabaglia, 6-4: orso di peperino o d'altra pietra ruvida, nell'incavo

effetto fattovi, si ferma il bastone o manico con una zeppa. note al malmantile

, 2-788: 'fare screpolare 'o 'rompere l'orso ', che si

dotta, lat. scient. orsodacne (o orsodacna), dal gr. òpoosóocv

calavrese, cioè quella seta fatta condurre o valicare per ordire le tele, e in

soiata nulla più si ritrae che una rendita o un valsente di cento mila lire.

mercadante a cui fie renduta seta o testoio o orsoio o seta da fregio e

cui fie renduta seta o testoio o orsoio o seta da fregio e soriana.

renduta seta o testoio o orsoio o seta da fregio e soriana. statuti dell'

filo di seta, composto di due o tre fili di seta grezza, prima torti

calavrese, cioè quella seta fatta condurre o valicare per ordire le tele.

2. figur. insieme di fibre o di vasi nella formazione di un embrione

univa in un disegno ordinato (poema o dramma che fosse) quelle immagini e

. 2. agg. che vive o studia in un educandato di tali religiose

di arrivare a una qualche conclusione, o, anche, con valore conclusivo:

i-549: -orsù, voi tutti, o spiriti, in coorte / sorgete da

che si coltiva negli orti per alimentazione o condimento (e anche la parte commestibile

condimento (e anche la parte commestibile o i frutti di tali piante, posti

di tali piante, posti in vendita o usati in cucina). firenzuola

, delle piante commestibili poste in vendita o usate in cucina. citolini,

teleostei: mola. -anche ortagorisco lunato o ortagorisco luna. landino [plinio

della vergine luna cade virtù d'essiccare o sempiternar le sorgenti e i verdi alberi

vol. XII Pag.162 - Da ORTALIDE a ORTICA (24 risultati)

la lunghezza di quel terreno in tre porzioni o spa- zii quadrangolari, e forma del

naviglio, spazio occupato da orti (o se volete da ortali, che sarà

messisburgo, 39: io non spenderò tempo o fatica in descrivere diverse minestre d'

in descrivere diverse minestre d'ortami o legumi. ghirardacci, 3-75: fu

si chiama ortampelo ha bisogno di albero o di pali, perché ella si sostiene da

). ortatòria, sf. lettera o scritto di ammonizione rivolta da un'autorità

genere deliberativo, oltre alle consi- gliative o sconsigliative, si riducono tutte le suasorie o

o sconsigliative, si riducono tutte le suasorie o dissuasorie, le ortatorie, ammonitorie,

rimento a lettera, scritto o discorso organizzati secondo i canoni della retorica

prima dal collaterale lettera ortatoria al vescovo o suo vicario, che non proceda alla

pietrose,... le prative naturali o artificiali, le schiappive, pascolive,

, pascolive,... le vignate o senza viti,... le

che riguarda le piante coltivate negli orti o nei giardini. bergantini, 1-319:

loro depongono dentro la costa di mezzo o maggior delle foglie. bergamini, 1-449

trattino le piante con solfato di ferro o con altri composti apportatori di ioni di

fiore di tale pianta. o. targioni tozzetti, ii-391: ortensia.

. medie. condizione di normale attività o funzione. = voce dotta, comp

, eretto; foglie opposte, ovato-lanceolate o ovate, dentato-seghettate; fiori per lo

a loro volta disposti in spighe più o meno ramose; le parti aeree sono

urtica dioica, detta anche ortica comune o maschia) si ricavano fibre tessili simili

le proprietà medicamentose; una specie annua o bienne è quella romana (urtica pilulifera

mai sì ben coltivato che in esso o ortica o triboli o alcun pruno non

ben coltivato che in esso o ortica o triboli o alcun pruno non si trovasse

coltivato che in esso o ortica o triboli o alcun pruno non si trovasse mescolato tra

vol. XII Pag.163 - Da ORTICACCIA a ORTICANTE (11 risultati)

, / che fa 'l dì quattro o cinque magne biche, / fanno del

simili a tale pianta. -ortica morta o mora: galiopsi (lamium maculatum)

partic. nell'espressione ortica d'amore o dolce ortica: le pene d'amore

tu m'hai punto il core, / o astarotte, con sì dolce ortica /

i tartufi del deserto] in insalata o fritti; senza essere lo stesso, il

, il sapore ricorda i funghi, o anche certi molluschi, come le anemoni marine

: abbandonare una determinata condizione, stato o atteggiamento; liberarsi di un condizionamento psicologico

. -essere conosciuto come l'ortica o più che l'ortica al buio:

bot. tose. luppolo. o. targioni tozzetti, iii-334: luppolo:

, diclini, con perigonio di 4 o 5 tepali, altrettanti stami opposti ai

ai tepali, il frutto è una noce o una drupa; comprende quasi 600 specie

vol. XII Pag.164 - Da ORTICARE a ORTIGALE (15 risultati)

di colorito pallido, circondati da cute normale o rosea, pruriginosi; è generalmente provocata

provocata da allergia nei confronti di sostanze o stimoli diversi. tommaseo [

cutanea causata da sostanze urticanti (o la causa che la determina).

-orticello delle muse: la parte di attività o di vita consacrata alle arti, alla

digiuna all'aria aperta, perché ostesse rigide o gelose temettero che il marito od il

1-488: le tele poi ch'essi fanno o sono di lino o di canape o

poi ch'essi fanno o sono di lino o di canape o di bambace filato o

o sono di lino o di canape o di bambace filato o di lana o d'

o di canape o di bambace filato o di lana o d'ortichino.

canape o di bambace filato o di lana o d'ortichino. = deriv.

altra un braccio e mezzo, negli orticini o in aiuole di grasso terreno ben letamato

questi rotti, mettere all'ottobre in orticini o buche di mura, che dentro o

o buche di mura, che dentro o sotto trovino il terreno. 3.

ii-34: vasi di grandezza più che ordinaria o orticini grandi di terra cotta ripieni di

proprio, che si riferisce alla passione o all'attività di coltivare ortaggi. fogazzaro

vol. XII Pag.165 - Da ORTIGHETTA a ORTO (19 risultati)

, ciascuna della quali prese il suo nome o da ritmi, come l'ortia e

, come l'ortia e la trochea, o da modi o vero costumi, come

ortia e la trochea, o da modi o vero costumi, come l'acuta e

. manfredi, 1-20: l'arco cm o cn d'orizzonte in sfera obbliqua o

o cn d'orizzonte in sfera obbliqua o retta, compreso fra il cardine orientale

retta, compreso fra il cardine orientale o pure occidentale e la sezione m o n

orientale o pure occidentale e la sezione m o n d'un parallelo...

. coll'orizzonte, dicesi amplitudine ortiva o occidentale. galluppi, 4-iii-192: supponiamo.

costituita essenzialmente da fenocristalli di pirosseni o anfiboli in una pasta di fondo

proprietaria, recintato da un muro o da una siepe, è detto

destinati al mercato, si dice orto industriale o di speculazione).

): in modo da produrre ortaggi o alberi da frutto. ferd. martini

. -da orto, di orto o degli orti (con valore aggett.

sé... un quadro grande, o in altra forma, per gli erbaggi

terreno in cui si coltivano piante comuni o rare, indigene ed esotiche, e

i princìpi dell'idroponica. -orto dei o di semplici ", terreno in cui si

: 'orto di guerra ': terreno incolto o giardino trasformato in orto per aumentare la

-orto pensile ", situato su una terrazza o su una parte elevata di una costruzione

i-108: nella raccolta delle piante, o nell'orto secco, per dirla botanicamente

vol. XII Pag.166 - Da ORTO a ORTO (10 risultati)

(anche nell'espressione orto del getsemani o degli olivi). bibbia volgar.

m'apra / l'uscio degli orti esperidi o d'alcinoo. marchetti, 5-190:

. diodati [bibbia], 1-589: o sposa, sorella mia, tu sei

nella siepe che impruna il suo orto, o al più nella croce che segna i

ha paura a metter fuori le gambe, o semplice- mente le gruccie, dal suo

eliminare, allontanare da un determinato luogo o ambiente. aretino, 1-58: anco

di abramo: trovarsi in un paese o in un territorio particolarmente prospero e ricco

la via dell'orto. -prendere per o parere la via dell'orto: giudicare

compiere un azione che si ritiene dannosa o faticosa e che si rivelerà invece proficua

avviene ciò che meno uno si aspetta o desidera. giuliani, ii-305:

vol. XII Pag.167 - Da ORTO a ORTOCERATIDI (15 risultati)

. nato, disceso da un progenitore o da un capostipite. sacchetti, 288

verso l'occaso. 2. territorio o regione che si trova a oriente rispetto

trova a oriente rispetto ad altri territori o regioni (anche con riferimento alla popolazione

/ l'espero, ch'è vicino, o quanto è nero! g. l.

che dànno gli orti, per esempio, o gli occasi delle stelle intorno alla mutazione

tasso, 13-ii-282: ovunque io miri, o sia toc- caso o torto / del

io miri, o sia toc- caso o torto / del tuo corso vital, divino

azione dell'acqua sul pentacloruro di antimonio o da quella dell'acido nitrico su composti

dell'uovo coincidente con quello dell'adulto o dell'embrione allo stadio di gastrula o

o dell'embrione allo stadio di gastrula o della larva (con riferimento ad alcuni

ortoborato, sm. chim. sale o estere dell'acido ortoborico. =

ortocarbonato, sm. chim. sale o estere dell'acido ortocarbonico. =

, che presenta una struttura conica eretta o debolmente ricurva. tramater [

riunire tutte le conchiglie tramezzate dritte, o che, dopo una curvatura più o

o che, dopo una curvatura più o meno pronunciata, prendono una linea retta,

vol. XII Pag.168 - Da ORTOCERI a ORTODOSSISMO (13 risultati)

caratterizzati da conchiglia eretta o leggermente arcuata con una vasta camera d'

non retrattili, vivono in acque ferme o correnti o in zone umide di terreno,

, vivono in acque ferme o correnti o in zone umide di terreno, nutrendosi

nel sistema monoclino in forma generalmente prismatica o in masse granulari, spatiche, con

granulari, spatiche, con aspetto incolore o con tonalità bianche, rosee, giallastre

radiologica che, potendo essere ribaltata orizzontalmente o verticalmente, viene utilizzata per svolgere rilievi

radiografici con il paziente in posizione eretta o orizzontale. = voce dotta,

eguali proporzioni e mantenute chiuse da due o quattro muscoli adduttori. lessona,

sostanza colorante, senza che questa muti o alteri la propria tinta. =

fotografica ordinaria che ricopre le comuni lastre o pellicole fotografiche. migliorini, 2-180:

del dentista che tratta delle difformità congenite o accidentali dei denti. =

un'idea, a una dottrina religiosa o filosofica o a un pensiero, seguiti

idea, a una dottrina religiosa o filosofica o a un pensiero, seguiti dalla maggioranza

vol. XII Pag.169 - Da ORTODOSSO a ORTOEPIA (4 risultati)

la quale, come non produsse pensatori o li produsse eterodossi o poco ortodossi,

non produsse pensatori o li produsse eterodossi o poco ortodossi, così non ebbe in italia

2. conforme alle concezioni, alle opinioni o alle istituzioni di una dottrina religiosa,

di sentenziare sui pregi e sul valore scientifico o letterario delle sue scritture. b.