Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XII Pag.5 - Da ORATORIA a ORATORIO (34 risultati)

. emissario incaricato di svolgere una trattativa o di consegnare un messaggio; chi va

e * sindaci 'quelli delle provincie o territori. 4. ant. chi

le son grati. dominici, 1-100: o donna, piglia per tua guida ed

in battaglia, che avvenga ch'egli sia o punto o percosso dal suo nimico,

, che avvenga ch'egli sia o punto o percosso dal suo nimico, non si

, una sollecitazione, una supplica verbale o scritta. cellini, 4-513: non

'. oratòria, sf. arte o tecnica del parlare in pubblico e in

fini, si distingue in oratoria politica o deliberativa, giudiziaria o forense, epidittica

in oratoria politica o deliberativa, giudiziaria o forense, epidittica o dimostrativa).

deliberativa, giudiziaria o forense, epidittica o dimostrativa). -anche: esercizio di

. -anche: esercizio di tale arte o forma e tecnica particolare di eloquenza;

varchi, 8-1-174: niun'altra o scienza o arte è così atta e

varchi, 8-1-174: niun'altra o scienza o arte è così atta e giovevole ad

necessità di dimostrare qual si voglia cosa o per via del silogismo o per via

si voglia cosa o per via del silogismo o per via della induzzione,..

antichi lasciato in essa alcun trattato espresso o compiuto. gioberti, 4-1-632: il

degli oratori di un determinato periodo storico o delle loro opere. montale,

verità filosofica, storica, scientifica, o di indurre all'azione (e si

tra l'espressione che è puro sentimento o pura intuizione (poesia), l'

che è strumento di commozione degli affetti o di azione (oratoria).

riferisce, che è proprio dell'oratorio o del genere musicale che esso rappresenta;

. -anche: in stile elevato, aulico o enfatico; con artificio retorico.

benignità, potendoci fare un verme o niente, ci aveva fatti uomini, onde

dell'oratorio di s. filippo neri o, anche, all'analoga istituzione francese

si riferisce, che è proprio o caratteristico dell'oratore, della sua tecnica di

oratore, della sua tecnica di persuasione o anche del discorso pronunciato davanti a un

davanti a un uditorio; che si addice o conviene a chi parla in pubblico;

chi parla in pubblico; che è utile o necessario al raggiungimento dei fini che si

tali poemi li medesimi quasi confini, o molto vicini, con quelli del parlare

la si interpretasse per un artifizio oratorio o per una posa drammatica. jovine, 2-24

bramava egli... una storia oratoria o drammatica nella quale gli attori venissero in

corso dell'elaborazione, le nostre simpatie o antipatie (la nostra storia poetica)

che dal grande esempio del manzoni inventore o innovatore pareva fermato in una quasi solennità

sempre il pericolo di cadere nell'oratorio o nel lirismo. -che usa uno

vol. XII Pag.105 - Da ORIGINARIZZAZIONE a ORIGINE (27 risultati)

che era invece arte del passato, o meglio, del primitivo ed originario,

. 3. insito nell'uomo o in una persona determinata; innato (

gode dei diritti politici nella loro pienezza o di privilegi particolari, da cui sono esclusi

proibito a qual si voglia donna originaria o forestiera [ecc.]. buonarroti il

il friuli ubbidiva tuttavia a sessanta o settanta famiglie, originarie d'oltralpi e naturate

5. che appartiene alla fauna o alla flora tipica di una regione;

7. proprio di un paese o di un ambito culturale. tommaseo,

. buommattei, 69: i nomi o sono originari o domestici e natii di

, 69: i nomi o sono originari o domestici e natii di quella lingua che

natii di quella lingua che gli parla, o vi son trasportati da altre lingue.

12. dir. civ. modo (o titolo) originario di acquisto o acquisto

(o titolo) originario di acquisto o acquisto a titolo originario: modo o titolo

o acquisto a titolo originario: modo o titolo di acquisto, in capo a

un determinato soggetto, della proprietà (o di altro diritto reale o assoluto)

della proprietà (o di altro diritto reale o assoluto) su un determinato bene,

avviene invece nel modo derivativo di acquisto o acquisto a titolo derivativo, per es

, per es. mediante compra- vendita o successione ereditaria), bensì dipende esclusivamente

precedente titolare (e sono tipici modi o titoli originari di acquisto l'occupazione,

riportare alle origini un fenomeno in evoluzione o coglierne il significato originario. vittorini

'originarizzazione '= naturalizzazione) di uno o un altro processo storico.

ha la proprietà di produrre un effetto o una conseguenza. gioberti, i-44

origine da un capostipite; che proviene o è oriundo di un determinato luogo.

da iano, giustamente lo chiama padre o genitor suo. goldoni, x-mo: il

. derivazione di un vocabolo o di un'espressione; etimologia. varchi

sa quanto spesso fatichinsi anche un vossio o un menagio o un ferrari per la originazione

fatichinsi anche un vossio o un menagio o un ferrari per la originazione de'vocaboli

sm.). condizione, circostanza o insieme di elementi, per lo più

vol. XII Pag.106 - Da ORIGINE a ORIGINE (17 risultati)

cor d'ansia mi stringi, / o torrentello. / tutto il tuo corso è

centro abitato, fondazione di una città o di un organismo statale. gregorio dati

li greci. cammelli, 18: o città, nido mio, pistoia vecchia> /

el bianco. -plur. momento o fase iniziale di un fenomeno storico o

o fase iniziale di un fenomeno storico o culturale durevole nel tempo; primordi.

l'oscurità su le italiche origini, o sia sul riconoscimento del popolo che si

città e d'abitazione, né per adozzione o per altri simili accidenti può essere mutata

croce, senza guardare a sua origine o nazione. d'annunzio, iv-1-764: erano

le gramigne. -luogo di nascita o di provenienza di una persona.

. -appartenenza a un gruppo etnico o a una città; nazionalità.

sua. mazzini, iii-1-206: bartolommeo o baccio del bene, fiorentino d'origine

, generazione, riproduzione di un animale o di una specie. baldi, 414

compagnia). -prima costituzione o istituzione di una categoria professionale.

origine. 7. fondamento logico o ideologico che dà ragione di una situazione

degli enti concreti, astratti, reali o immaginari, o anche la memoria e il

, astratti, reali o immaginari, o anche la memoria e il ricordo;

; modo con cui l'intelletto riceve o forma in sé le idee.

vol. XII Pag.107 - Da ORIGINE a ORIGINE (22 risultati)

) che provoca una conseguenza; forza o elemento o evento che determina un fenomeno

provoca una conseguenza; forza o elemento o evento che determina un fenomeno fìsico,

fenomeno fìsico, ma più spesso morale o psicologico o sociale, o concorre in

, ma più spesso morale o psicologico o sociale, o concorre in modo decisivo

spesso morale o psicologico o sociale, o concorre in modo decisivo alla formazione di

, mero strumento, a giacere con uno o più uomini a sua volontà. bernari

lascivia e di mordacità. -ispirazione o spunto iniziale o occasione di un'opera

mordacità. -ispirazione o spunto iniziale o occasione di un'opera letteraria.

chi prende l'iniziativa di un'azione o capeggia un gruppo di persone; animatore,

l'opera tutta viene da'gesuiti, o almeno che loro sono il principio ed

statua. g. gozzi, i-1-223: o cane sciagurato, è egli però 11

quasi favole. 11. termine o punto di partenza, sezione iniziale.

ma non se ne vede l'origine o l'esito; e tutto questo è fatto

i nomi e cavarne t etimologie, o, a dire a nostro modo, l'

14. esemplare autentico di un documento o di un'opera d'arte (e

-anche: arme nella quale una figura o uno smalto richiamano il luogo da cui

controllata (spesso nella sigla d. o. c.): denominazione di un

, riservata alla produzione di una regione o di una località determinata in quanto essa

essere garantita (con sigla d. o. c. g.), per

semiretta. - in un segmento orientato o in un vettore, la prima estremità

. -figur. elemento di corruzione o di colpa. lucini, 4-202:

coste dell'africa. -essere distillato o secreto. s. maria maddalena de'

vol. XII Pag.108 - Da ORIGIONTE a ORIGLIERE (15 risultati)

la tua vita? -essere inventato o ideato. g. forteguerri, 106

: discendere, appartenere a una famiglia o a una stirpe. frezzi,

, l'origine-, derivare per stirpe o per dinastia, appartenere a una determinata

erano appresso ad- domandati s'erano indigeni o se pur avevan cavata l'origine di

3-369: noi vogliamo far il senso giudice o pur donargli quella prima che gli conviene

ogni notizia prende origine da lui. o. rucellai, 8-7: il timor

nostri, e gli altri con medesimo o diverso nome simili in altri paesi, prendono

nuovi contrasti sociali. -essere ideato o progettato. ammirato, 430: il

anche se in seguito essi rinnegano, o credono di rinnegare, la spinta d'origine

-essere origine: costituire la causa o l'impulso. guicciardini, i-307:

altro non è stato in origine che gruma o tartaro di qualche fonte. rosmini,

in partic. dietro una porta o una finestra, da una serratura, ecc

: 'origliare 'è quando due o più, ritiratisi in alcun luogo, favellano

cui si posa il capo per dormire o riposare sul letto. boccaccio,

n. franco, 7-166: o origliere carissimo, fossi tu almeno la

vol. XII Pag.109 - Da ORIGO a ORINALE (22 risultati)

8-87: più bella se gridi o taci / nell'onda dei capelli / che

/ su di un viso ridente / o su un viso di neve / che sopra

collocare, in un tempio, il busto o la statua di una divinità su particolari

statua di una divinità su particolari cuscini o letti (anche nell'espressione origliere sacro

, iii-3-45: il vostro sangue, o eroi, nudrì le rose / di tiranni

. -con metonimia: il sonno (o ciò che lo concilia). lupis

stanca e sola etate, / o gentile, il tuo pensier. idem,

2. per simil. qualsiasi oggetto o anche parte del corpo o il corpo

qualsiasi oggetto o anche parte del corpo o il corpo di un'altra persona su cui

cui si poggia il capo per riposare o per dormire in occasioni di fortuna o

o per dormire in occasioni di fortuna o in guerra o in viaggio. alamanni

in occasioni di fortuna o in guerra o in viaggio. alamanni, 6-14-198:

iv-1-986: era un fanciullo di otto o nove anni, biondiccio, gracile,

ecc.) su cui ci si siede o su cui ci si inginocchia o che

siede o su cui ci si inginocchia o che serve per posarvi i piedi.

va. darebbono più indietro un origliere o cuscino che si chiama. siri,

cui semplice origuéla / chiude, o a molti colori oro dipinto.

credi ch'io / guarisca della tossa o dell'orina, / usando spesso questa

orinalata, sf. quantità di orina o altro liquido contenuto in un orinale.

bocca e manico, di ferro smaltato o di porcellana e anticamente anche di altri

notte. cino, xxxv-11-675: o gente senza alcuna cortesia, / la

ed ogni ben s'oblia; / o vii malizia, a te, perché t'

vol. XII Pag.110 - Da ORINALIERA a ORIOLAIO (28 risultati)

2. per simil. vaso o boccia (per lo più di vetro)

grandi di vetro lutati in fondo a cenere o rena in fornelli. redi, 16-iv-36

. cerinte (cerinthe maior). o. targioni tozzetti, ii-116: cerinthe maior

l'imp.): come esclamazione o imprecazione di ira, di stizza,

orinali e a'candelieri. -specchiarsi o guardare negli orinali', con riferimento all'

vuol male, / processo, donna o orinale '... frugaliter esse vivendum

fiorentino, 294: qual vaso deve essere o un or inalino con suo antenitorio o

o un or inalino con suo antenitorio o una cucurbita. redi, 16- ix-343

fiori. orinalièra, sf. cesta o cassetta in cui si tengono gli orinali

di cassetta bipartita in cui tenere uno o due orinali vestiti, altrimenti soggetti a

165: le orine mi s'ingorgano: o non posso orinare, o orino trenta

s'ingorgano: o non posso orinare, o orino trenta volte per ora, e

, che era desto, dice: « o proposto, tu ci desti ogni notte

bruno, 3-803: che farrete, o dei, del mio favorito, del

2. tr. espellere l'orina o altre sostanze insieme con l'orina (

; che serve a espellere l'orina o la contiene. dalla croce,

dall'ulcera fatta nel collo della vesica o nel canale orinario nascer sogliono. malpigli

. emesso, espulso (l'orina o altre sostanze con l'orina).

suol essere una specie di nicchia semitonda o profondamente angolare, per lo più di

1 mori... beono prima due o tre bic chieri d'olio

di moto per indicare enfaticamente la destinazione o la provenienza). firenzuola,

salvini, 22-182: stolido sei, o forestiere, o pure f vieni d'

22-182: stolido sei, o forestiere, o pure f vieni d'oringi che sì

oringi che sì mi comandi / ch'io o tema gli dei o pur gli schivi

comandi / ch'io o tema gli dei o pur gli schivi. =

a quello incomincia ad unirsi e più o meno a stretta- mente combaciarsi la parte

, e letter. chi costruisce, vende o ripara orologi; orologiaio. grazzini

manzoni, v-3-347: il termine comune o prevalente in firenze è 'orologiere ', 'orologiaro

vol. XII Pag.111 - Da ORIOLIDI a ORITTOGRAFIA (13 risultati)

o 'oriolaio tommaseo, i-328: ora stava per

pochi cede, da noi chiamasi regabio o vero argabio, da'nostri vicini galbedro

.. dicean cantando a gara: / o raro, o chiaro, o caro

cantando a gara: / o raro, o chiaro, o caro * / o

/ o raro, o chiaro, o caro * / o nostrissimo gradito * /

o chiaro, o caro * / o nostrissimo gradito * / che in tazze

. -formarsi, manifestarsi nella mente o nell'animo. niccolò del rosso,

(come epiteto omerico della dea era o giunone). s. maffei

voce dotta, lat. scient. oryssidae o orussidae, dal nome del genere oryssus

voce dotta, lat. scient. oryssus o orussus, deriv. dal gr.

prestate, anziché con uno stipendio fisso o a cottimo. arneudo [

alla siderite con colorazione bruna, nera o verde, a cui gli antichi attribuivano

unghie, pelame fitto di colore biancogialliccio o grigiastro, prive di orecchie esterne;

vol. XII Pag.112 - Da ORITTOGRAFICO a ORIUOLO (13 risultati)

grafia; che ha per scopo o argomento la descri zione dei

lagomorfi con la sola specie oryctolagus cuniculus o coniglio selvatico, da cui, con l'

da un determinato luogo per esservi nato o, più spesso, per esserne originari

spesso, per esserne originari i genitori o gli avi, emigrati poi altrove.

, eh'erano stati battezzati da'preti, o parocchi oriondi 'ab antiquo 'da

, e 'libertini, i quali approvano o deridon tutte le sentenze, conforme luciano

, conforme luciano. -che imita o si può accostare a un'istituzione precedente

le penne gialle. -in espressioni comparative o in similitudini. dante, par.

qualche oriuolo a suono per essere là stimatissimi o qualche oriuolo a dondolo, perché di

, ii-28: fingete un poco, o signori, di aver tutti in pugno un

rendeva l'oriuolo privo d'ogni strepito o cicalamento degli urti e delle percosse del

eguali, truova sempre ovunque vada, o verso borea o verso ostro, i giorni

sempre ovunque vada, o verso borea o verso ostro, i giorni ineguali.

vol. XII Pag.113 - Da ORIPE a ORIZZONTALE (10 risultati)

l'orivuolo in corpo, detto propriamente o con ischerzo di quelli che per la vegnente

che si presenta come un vermicello minuto o un'anguillula nuotante nel liquido (e

agg. che è parallelo all'orizzonte o, in pratica, alla superficie di un

: né per tremore, né per moto o perpendicolare o orizzontale, né per isbilanciamento

tremore, né per moto o perpendicolare o orizzontale, né per isbilanciamento, può mai

rn, sta alla forza per> endicolare o orizzontale come yn ad nr, cioè come

tutti riuniti. 4. compiuto o trascorso stando sdraiato o coricato.

4. compiuto o trascorso stando sdraiato o coricato. govoni, 7-113:

7. che avviene fra persone o gruppi dello stesso tipo o livello;

fra persone o gruppi dello stesso tipo o livello; che concerne i rapporti fra

vol. XII Pag.114 - Da ORIZZONTALISMO a ORIZZONTE (15 risultati)

produzione da parte di più aziende, o anche all'associazione delle aziende dello stesso

la linea dell'orizzonte, il cielo o il panorama in lontananza. l.

11. sf. linea, segmento o tratto di disegno che risulta parallelo al

termina nel toccamento c, sia perpendicolare o vogliamo dire a squadra sopra l'orizzontale

, che qualunque altra caduta a c maggiore o minore, con lo stesso moto nell'

orizontalménte), avv. in senso o in posizione orizzontale; in un piano,

che equivale al peso d'una sfera o di se medesima. manzoni, pr

, sm. disposizione di un oggetto o di un edificio rispetto ai punti cardinali;

; solaio. -anche: copertura inclinata o a volta; sottofondo di una pavimentazione

ci si trova rispetto ai punti cardinali o a punti noti di riferimento; orientarsi.

, orientato; costruito con la facciata o l'ingresso verso un punto di riferimento.

orizzòn), sm. linea arcuata o circolare o variamente ondulata per la presenza

, sm. linea arcuata o circolare o variamente ondulata per la presenza di rilievi

dividere in lontananza il cielo dalla terra o dal mare; limite estremo a cui giunge

centro della terra [orizzonte geocentrico) o che taglia idealmente il globo terrestre e

vol. XII Pag.115 - Da ORIZZONTE a ORIZZONTE (20 risultati)

, uno retto simil al meridiano, o vero meridiano, passando egli per poli

non veduta. 4. superfìcie o piano perpendicolare alla verticale (e coincide

, 4: in una sfaldatura o lazza, probabilmente assai recente, trovansi

regolabile in modo da riuscire perfettamente orizzontale o superfìcie liquida usata un tempo per rilevazioni

': superficie perfettamente piana di vetro o di metallo che si dispone orizzontalmente per

detto e usato da noi pittori per origionte o termine, ed è simile a quel

7. figur. linea di separazione o termine intermedio. gelli, 15-i-20:

. prospettiva che si presenta alla considerazione o all'attenzione, possibilità per il futuro.

-ambito in cui si svolge l'esistenza o l'attività; settore, campo d'

8-267: ci fu sempre un fiume o un torrente a delimitare l'orizzonte delle

orizzonte. -futuro di una persona o di una nazione. foscolo, 1-300

insieme di circostanze generali, situazione presente o futura. bocalosi, ii-57: queste

vegetazione, caratterizzata dalla prevalenza di una o più specie. 12. econ

caratteristiche litiche, mineralogiche e paleontologiche o per il colore. -orizzonte stratigrafico:

il quale instrumento è di tre parti o membra, cioè che egli è fatto di

teatr. fondale di colore chiaro (celeste o grigio) usato per indicare il cielo

presentarsi come una possibilità, un'eventualità o una minaccia futura. maironi da ponte

possibilità di un grande progresso dell'umanità o di una scienza o di una disciplina.

progresso dell'umanità o di una scienza o di una disciplina. lucini, 4-245

orizzonte: vivere in un ambiente ristretto o isolato. caro, 12-i-217: or

vol. XII Pag.116 - Da ORLANDERIA a ORLATURA (30 risultati)

-vedere all'orizzonte: prevedere come prossimo o attuabile in futuro. palazzeschi, 1-235

orizzonte: disporre su un piano orizzontale o allo stesso livello. montanari, 3-17

è una sottile lastretta d'ottone n o c b nella quale sono fatti più

orlanderìa, sf. letter. gesto o impresa da eroe, atto di valore

ria del paladino orlando, o che ne ricorda i tratti eroici

. letter. dare prova di pazzia o di stoltezza, agire o parlare dissennatamente

di pazzia o di stoltezza, agire o parlare dissennatamente, impazzare. b

2-5-312: quantunque volte l'infelicissimo critico o contr'il boccaccio o contro la lingua fiorentina

l'infelicissimo critico o contr'il boccaccio o contro la lingua fiorentina egli aristarcheggia,

). mettere in evidenza un'apertura o la parte estrema di un oggetto fornendola

un oggetto fornendola di un orlo rilevato o di una striscia diversamente colorata, o

o di una striscia diversamente colorata, o anche ripiegandone un lembo.

. sia lavorata in modo con orlare o spianare il taglio de'labbri che si

tessuto, di un capo di abbigliamento o di un accessorio, o anche decorarlo

di abbigliamento o di un accessorio, o anche decorarlo con l'applicazione di un

3. formare, costituire un orlo o anche un alone luminoso intorno a un

cappello: arrecare danno con l'astuzia o la frode, giocare un tiro o una

astuzia o la frode, giocare un tiro o una beffa. latini, i-2640

eventualmente linguette e fodere e praticandovi fori o frastagliature ornamentali; aggiuntatrice.

. fornito di orlo a scopo decorativo o per necessità pratiche; lavorato e decorato

un motivo ornamentale ricavato nel tessuto stesso o ricamato, o una guarnizione applicata longitudinalmente

ricavato nel tessuto stesso o ricamato, o una guarnizione applicata longitudinalmente con punti di

la mantellina di panno azzurro cupo, o bianco, nero nel lutto,..

estens. circondato da un anello livido o dalle palpebre arrossate; cerchiato (l'occhio

. -che ha il margine macchiato o non uniforme (un foglio di carta

-trice e -tóra). operaio o artigiano addetto a confezionare l'orlo di vari

pelletterie, pellicce, ecc.) o a effettuare la cucitura dei lembi estremi

cucitura dei lembi estremi, a mano o, più spesso, con speciali macchine

ripiegare il lembo estremo di una lamiera o di un tubo metallico o di due

una lamiera o di un tubo metallico o di due lamiere sovrapposte per congiungerle.

vol. XII Pag.117 - Da ORLEANESE a ORLO (6 risultati)

di chiusura dei bossoli (di cartone o di materia plastica) contenenti la polvere

ripiegare la parte superiore su un dischetto o nel pieghettarla, per lo più in sei

prio della città francese di orléans o del suo territorio. - anche:

. - anche: che ne è nativo o vi risiede. carducci, iii-3-332:

, non so se della ristaurazione borbonica o del regime orleanese. faldella, 9-296

francia luigi filippo d'orléans (1830-1848) o anche, dopo la fine della '

vol. XII Pag.1108 - Da PERDERE a PERDERE (15 risultati)

di un arto, di un organo o della sua funzionalità. leonardo, 2-169

20 ottobre a pagare lire mille di moneta o a perdere te mano destra qualunque volta

luci. -con riferimento a oggetti o attrezzi mancanti di una parte.

28-22: già veggia, per mezzul perdere o lulla, / conrio vidi un,

capelli, con l'avanzare dell'età o anche per cause patologiche o congenite.

dell'età o anche per cause patologiche o congenite. moravia, ix-230; avete

6. versare sangue per una ferita o per un'emorragia. romanzo di tristano

perde te pipì. -lasciar colare o trasudare. - anche assol. g

d'aria, prendi vesciche di porco o di altri animali, e gonfiale fresche

7. non essere più dotato, totalmente o parzialmente, in modo definitivo o transitorio

totalmente o parzialmente, in modo definitivo o transitorio, di una facoltà, di

una facoltà, di una dote fisica o intellettuale, di una funzione; cessare

a lui fosser date. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: meglio

per due cagioni si può perdere, o per non sapere quale essa si sia o

o per non sapere quale essa si sia o per non volere quella seguitare. idem

vol. XII Pag.1109 - Da PERDERE a PERDERE (19 risultati)

. -con riferimento a soggetti astratti o inanimati. anonimo, i-489: oi

... le quali, riferite, o non sono quelle medesime o, se

riferite, o non sono quelle medesime o, se pur s'accostano, perdono il

-non raggiungere più il livello, l'intensità o la velocità precedente. marinetti,

loro grandezza. -non essere più percepito o riconosciuto nella propria vera natura o origine

percepito o riconosciuto nella propria vera natura o origine. trissino, i-41: né

romani che de'secoli barbarici, le quali o hanno perduto il nome o son decadute

le quali o hanno perduto il nome o son decadute assaissimo o hanno cangiato sito

perduto il nome o son decadute assaissimo o hanno cangiato sito. -non

il ritmo, il tempo musicale, o la giusta cadenza nella danza. -causare

cadenza nella danza. -causare la perdita o l'ottundimento di una facoltà.

sonno. marchetti, 5-242: da morbo o da noiose / cure infestati, il

lentini, 13: non trovo pietanza / o per paura o per dottare, /

non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'io perdo amare

. fagiuoli, xiv-80: ti riesce, o interesse, ogni disegno: / fai

22: non so se la curiosità o la speranza che questa avventura mi liberasse

10. non godere più di fama o di credito o della considerazione, del

non godere più di fama o di credito o della considerazione, del favore, della

sofisma. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti. aretino, v-1-25:

vol. XII Pag.1110 - Da PERDERE a PERDERE (22 risultati)

. non mantenere una determinata posizione strategica o un ordine di marcia. garimberto,

, 1-107: le prime file come disarmate o senza sperienza d'armi, non possendo

di un familiare, di un amico o, in genere, di una persona

di una persona, del suo amore o affetto. anonimo, i-463: de

amici, per tempo, fortuna, desideri o errori si perdono, se ne vanno

errori si perdono, se ne vanno o ti mancano alcune volte. tasso,

despina, / non cercò di capestro o di coltello / per fare al suo

non annoverare più in una determinata categoria o fra il proprio pubblico, i propri

impegno, le proprie facoltà, energie o doti intellettuali o fisiche. -anche:

proprie facoltà, energie o doti intellettuali o fisiche. -anche: dissiparle, disperderle

, svolgere una mansione senza ottenerne retribuzione o compenso. sermini, xv-726: vannino

, concetti parlando a chi non ascolta o non capisce. monte, 1-55-io:

un'occasione, un momento favorevole, o anche un'opportunità piacevole di svago,

, l'occasione di pronunciare una battuta o un motto di spirito. berni,

. -non sfruttare una condizione ambientale o atmosferica particolarmente positiva. pigafetta,

inutilmente, senza costrutto, nell'ozio o in attività di scarso interesse o marginali

ozio o in attività di scarso interesse o marginali rispetto a un ipotetico fine o

o marginali rispetto a un ipotetico fine o obiettivo o, anche, rimandando un'

rispetto a un ipotetico fine o obiettivo o, anche, rimandando un'attività,

rimandando un'attività, un impegno materiale o intellettuale (anche nelle espressioni fraseologiche

: non mi faccia perder tempo: firma o non firma? deledda, ii-940:

più travaglio. -trascorrere ore o giorni in un'occupazione piacevole smarrendo il

vol. XII Pag.1111 - Da PERDERE a PERDERE (33 risultati)

modo totale ed esclusivo il proprio tempo o un periodo della vita in una determinata

, ecc.) una determinata persona o cosa; non averla più nel proprio

dante, par., 2-6: o voi che siete in piccioletta barca, /

ed al pianto. e diceva: o signore idio padre potentissimo, a voi piacque

-non riuscire più a toccare un oggetto o una superficie. sassetti, 270

sassetti, 270: andammo fino a mezzogiorno o poco appresso, ché perdemmo il fondo

tommaseo, 3-i-152: e lingua attinta o da libri o da pochi parlanti,

3-i-152: e lingua attinta o da libri o da pochi parlanti, che la perderebbero

a ottenere un determinato risultato, scopo o obiettivo (in partic. la beatitudine

/ ca aissi mi perderà lo sola9? o e lo diportto. giamboni, 10-12

felicità perdiamo la felicità, perché non conosciamo o non usiamo que'mezzi i quali a

non usiamo que'mezzi i quali a lei o più agevolmente o più sicuramente conducono.

mezzi i quali a lei o più agevolmente o più sicuramente conducono. -non

di denaro che si è soliti incassare o che normalmente spetterebbe in rapporto col lavoro

che normalmente spetterebbe in rapporto col lavoro o con l'attività svolta. castelvetro,

quantità pari a ciò che è previsto o possibile. romoli, 291: non

25. non giungere in tempo per assistere o partecipare a un avvenimento (in partic

rito, alla sua fase iniziale) o per valersi di un mezzo di trasporto

.; mancare tali occasioni per un ritardo o contrattempo. ariosto, 1-1v-452:

partic.: non riuscire a capire o a seguire una frase, un discorso

quivi porre il mettere scomessa e vincerla o perderla. l. strozzi, 1-66

denti, / lo avere e cieli o contrari o propizi / è da vincere

, / lo avere e cieli o contrari o propizi / è da vincere o perdere

contrari o propizi / è da vincere o perdere questa impresa. chiabrera, 3-166:

di denaro, a un bene giocato o scommesso. boccaccio, dee.,

massimamente se le avesse perdute al giuoco o fuggendo [ecc.]. g.

a un pezzo nel gioco degli scacchi o della dama. venuti, lxxxviii-n-733:

, perduta / c'ha la donna o taluno. 28. letter.

dante, conv., iv-xxviii-7: o miseri e vili che con le vele

imperio maggiore che non ebbe alessandro magno o i romani, se tu perdi te

vi-1-97: dà. mmi il fulmine, o giove. a cor lascivo, /

; possono perderci. -in espressioni ingiuriose o di minaccia. pasqualigo, 2-39:

un'abitudine moralmente riprovevole e negativa o controproducente.

vol. XII Pag.1112 - Da PERDERE a PERDERE (20 risultati)

30. econ. valere una determinata cifra o percentuale in meno di quella precedente o

o percentuale in meno di quella precedente o nominale. leoni, 296:

296: furono emanati i 'boni 'o carta-moneta per 70 milioni, ma senza

il cavallo nel far la corvetta, o perdere il tempo, o tenersi il tempo

corvetta, o perdere il tempo, o tenersi il tempo. perdere il tempo

subire una perdita finanziaria in un commercio o in una transazione economica; scapitare,

-subire un danno, una perdita morale o di dignità. francesco da barberino

usando del pennello, / vi perde tiziano o raffaello? 36. anche con

/ ché, quand'egli arà ben perduto o vinto, / dificil fia che si

pensier perde. 37. risultare inferiore o peggiore; non reggere al paragone,

carro, e mille che condusse / cocchio o carretta a fine acerbo e reo.

, 4-79: come pernice, come starna o quaglia, /... /

voluttà! -subire una menomazione parziale o totale (un arto).

levati i primi medicamenti all'ammiraglio, o che fosse vero o fatto dir così,

all'ammiraglio, o che fosse vero o fatto dir così, si pubblicò che

si può, se non si perde / o di laconia o di messenia il nome

se non si perde / o di laconia o di messenia il nome. bertola,

si perdé. -venire dimenticato o abbandonato (una tradizione, una lingua

i medicamenti di me- lampo si perdettero o non ebber più forza contro i furori

fiore). -con valore attenuato: essere o divenire improduttivo, non giungere a fruttificare

vol. XII Pag.1113 - Da PERDERE a PERDERE (12 risultati)

e talora per il freddo dell'inverno o troppo umido si perdono. b.

, invecchia al massimo per altri due o tre: a poco a poco si fa

, vanificarsi. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 432: solamente

48. < -edere alle tentazioni o alle seduzioni amorose, rovinandosi moralmente o

o alle seduzioni amorose, rovinandosi moralmente o nell'opinione della società o provocando gravi

rovinandosi moralmente o nell'opinione della società o provocando gravi conseguenze di ordine sociale;

ampiezza, complessità, drammaticità della situazione o deh'argomento affrontato, o anche per

della situazione o deh'argomento affrontato, o anche per indole, per carattere (anche

istando sulla debita guardia prima del pericolo o perdutosi di consiglio, quando ei sopravvenne

affievolirsi, svanire (una dote fisica o intellettuale, uno stato d'animo,

lontananza, per il frapporsi di un ostacolo o per altre cause fisiche. porcacchi

perde. -non essere più riscontrabile o accertato (la continuità di un determinato

vol. XII Pag.1114 - Da PERDERE a PERDERE (25 risultati)

di qualcuno allontanandosi dal suo campo visivo o entrando in una zona buia.

passanti. 53. essere dipinto o disegnato in modo da suggerire un effetto

bene continuata insieme, senza termine o tramezzo di ornamento, che le cose

, andare a confondersi con lo sfondo o con altri oggetti; scomparire alla vista

55. essere inserito in uno spazio o in un contenitore eccessivamente ampio; stare

ampio; stare largo in un abito o in una calzatura, nuotarvi dentro.

che fanno i corpi dei battaglioni muoia o si perda o venesse infermo e che

i corpi dei battaglioni muoia o si perda o venesse infermo e che il suo luoco

voti. -inoltrarsi in una zona o in un locale, per lo più

un locale, per lo più sconosciuto o buio (o che comunque dà una

per lo più sconosciuto o buio (o che comunque dà una certa impressione di

dimenticarmi lungo l'appia e la flaminia o sul gianicolo, o per il deserto

appia e la flaminia o sul gianicolo, o per il deserto tra il foro e

sentimento, a uno stato d'animo o anche a un atteggiamento, a un

sì minuto squadrata con occhi insaziabili, o cominciando allora, scarico d'ogni pensiero

-dilungarsi in discorsi inutili, irrilevanti o divagatori. f. m.

, 5-116: senza perdersi in ciarle o in pensieri, fece una risoluzione e

proficue, a un campo di interessi o di studi di scarsa rilevanza, disperdendo

a un'imposta che non contempla restituzione o rimborso. capponi, 324:

metti una petizione di pagare il terzo o due quinti a perdere. -avere

perdere: per indicare condizioni di maggiore o minore disponibilità psicologica (dipendenti da quanto

(dipendenti da quanto materialmente si possiede o da situazioni politiche, esistenziali, affettive

-non perdere d'occhio, dagli occhi qualcosa o qualcuno: v. occhio, n

merita alcun interesse, attenzione, rispetto o fatica, che non costituisce serio motivo

serio motivo di rimpianto il non potervi o avervi potuto assistere, partecipare, ecc

vol. XII Pag.1115 - Da PERDERE a PERDERE (19 risultati)

bernardino da siena, 53: eimmè, o non consideri tu che se tu perdi

a salvazione? beicari, 7-88: o anima accecata, / che non truovi riposo

il filo. -perdere il latino o il proprio latino: v. latino,

. l. giustinian, 1-153: o tu che vai spudando / sì tarde

6. -perdere la memoria di qualcuno o di qualcosa: v. memoria,

: trascorrerla senza dormire, in attività o divertimenti. mazzini, 23-3: ricordo

che un determinato problema è di difficile o impossibile soluzione o interpretazione).

problema è di difficile o impossibile soluzione o interpretazione). storia dei santi barlaam

dimenticandosi di quello ch'ei volessero lasciare o portare e perdendo il cervello, domandavano

qual volta qualcuno de'miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino

punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle.

testa. -perdere la testa per o dietro a qualcuno; perdersi dietro a

pavese, 8-63: per possedere qualcosa o qualcuno, occorre non abbandonarglisi, non

. -perdere le bave per qualcosa o qualcuno: dimostrare un entusiasmo o una

qualcosa o qualcuno: dimostrare un entusiasmo o una propensione eccessiva. fenoglio, 2-219

-perdere ombra: essere caratterizzato dall'assenza o dalla brevità delle ombre (le regioni

un sacco. -perderla con qualcuno o con qualcosa: risultare perdente in una

qualcosa: risultare perdente in una competizione o in una gara, o inferiore in

una competizione o in una gara, o inferiore in un confronto. abriani,

vol. XII Pag.1116 - Da PERDEROTTO a PERDIGIORNATA (14 risultati)

alcuni ancora si perdono dietro a studi o vani o poco utili, quando avrebbono lena

si perdono dietro a studi o vani o poco utili, quando avrebbono lena di

spirituale. bembo, iii-415: o istolto, quanto sarebbe meglio...

, per lo più di valore asseverativo o rafforzativo. fanfani, i-135:

esprime stupore, meraviglia, ammirazione o disappunto, irritazione (e talora

e talora ha semplice valore asseverativo o rafforzativo). manzoni, pr

. perdiàvolo, inter. come esclamazione o imprecazione. fanfani, i-135

: poy prendi... una perdis o un puveri o un altro ociello di

.. una perdis o un puveri o un altro ociello di questo grande, e

di perdici ed ova fresche, tre o quattro volte il giorno. commedia del desiderato

si può trarre vantaggio mediante l'inganno o che può essere facilmente vittima di un

e nei pascoli, cibandosi di grani o di insetti (ed è rappresentato tipicamente

velocità (con riferimento a un veicolo o a chi lo guida). buzzati

perde il proprio tempo nell'ozio o in attività inconcludenti; poltrone. aretino

vol. XII Pag.1117 - Da PERDIGIORNO a PERDIMENTO (28 risultati)

pro prio tempo nel lavoro o in attività redditizie; scioperato,

chi si dedica a occupazioni vane o giudicate comunemente tali, conducendo una

frivola. firenzuola, 734: o quanti ce ne sono di questi perdi-

non vuol perdigiorni / sgraziati e goffi o di cervel mendico. piccolomini, 1-240

i torniamenti, i giuochi e simili riguarderanno o le favole e le novelle troppo ingordamente

favole e le novelle troppo ingordamente ascolteranno o diranno, non per questo intemperati,

ogni terzo dì questo perdigiorno, o con la balestra o con l'archibuso in

perdigiorno, o con la balestra o con l'archibuso in spalla a quel suo

vergognosissimi perdigiorni, non c'invigilando nessuno o, chi lo faceva, nulla intendendovi.

su le guglie gotiche ti adorni [o luna] à di lattei languori,

marina, senonché per la struttura de'piedi o delle dita dee essere annoverato fra '

: in modo da perdere il ricordo o la memoria di un fatto.

. ant. e letter. perdita o sottrazione di un bene economico; tesserne

comune predecto possa da oggi inanti domandare o avere menda d'alcuno cavallo morto,

cavallo morto, occiso perduto, magagnato o tolto per li inimici del comune predecto,

-per estens. caduta di una lettera o di una sillaba. castelvetro,

dell'accorciato si doveva poter dare seperatamente o nell'abbreviamento della vocale lunga o nel

seperatamente o nell'abbreviamento della vocale lunga o nel perdimento d'una sillaba o nell'abbreviamento

vocale lunga o nel perdimento d'una sillaba o nell'abbreviamento della vocale lunga e nel

. 3. dissolvimento di linee o di colori; sfumatura. leonardo,

loro, et insieme de gl'inalzamenti o perdimenti che li vogliamo chiamare.

chiamare. 4. danno gravissimo o rovina totale. anonimo, i-528:

lo consolato. -morte di una o più persone; eccidio, strage.

vettovaglia. 5. mancata conservazione o scomparsa per lo più progressiva e inarrestabile

una persona è colpita per sua colpa o per cause esterne; mancato conseguimento di

né quegli si possono variare né queste accrescere o sminuire senza perdimento di quella sua prima

13-80: sensualità, cioè perdimento di coscienza o abbandono, sia in una carne,

v-13: che il salasso sino alla sincope o vogliamo dire al perdimento dell'animo conceder

vol. XII Pag.1118 - Da PERDIMORANTE a PERDIROBA (24 risultati)

. degradazione morale che deriva dal vizio o dal peccato; perdizione. -in partic.

a, in perdimento: riuscire vano o inutile; andare perduto. bondie dietaiuti

a bada ', cioè tenere in tedio o a requisizione o a perdimento di

tenere in tedio o a requisizione o a perdimento di tempo. atti del primo

il perdimento dell'asino: prendere provvedimenti o precauzioni tardive dopo aver subito un danno

? a. pulci, xxxiv-553: o sventurata me! per qual peccato /

senza cagion, patir tormento? / o dolce padre, dove hai tu mandato /

. l'eretico, cismatico o non fedele altro chichessia trassgressore o

o non fedele altro chichessia trassgressore o. ttrapassante la leggie evangielica, e in

, perbacco (per esprimere disappunto o dispetto). tommaseo [s

. spreg. autore di opere o di versi prolissi e di scarso valore,

con forza e dare espressività alla frase o per indicare meraviglia e stupore o anche

frase o per indicare meraviglia e stupore o anche impazienza e dispetto (anche nell'

pare a me che tu dovresti, o popolo, sentire la dignità della tua

siete proprio sicuro? -perdinci bacco! o che n'hanno a aver fatto? tozzi

valore di esortazione, di richiesta o di supplica: in nome di dio,

pronunciare, perdio, questa parola, o non contento di seguirti, io ti precedo

2. con valore asseverativo, per affermare o negare con maggior forza o sicurezza:

per affermare o negare con maggior forza o sicurezza: davvero, certamente!

3. per esprimere stupore e meraviglia o anche come sfogo del dispetto, della

non una lettera! perdio! o da te, o da altri, è

perdio! o da te, o da altri, è impossibile che non abbia

.). espressione violenta d'ira o d'impazienza; imprecazione, bestemmia.

persona che per trascuratezza e negligenza smarrisce o lascia sparpagliate e in disordine le proprie

vol. XII Pag.1119 - Da PERDISEME a PERDITA (30 risultati)

in partic., di un bene economico o di un patrimonio o parte di esso

un bene economico o di un patrimonio o parte di esso) a favore di un

determinato soggetto a causa di eventi naturali o di atti illeciti di un terzo (

atti illeciti di un terzo (distruzione fìsica o comunque economica come incendio, alluvione,

., oppure sottrazione, ecc.) o di irresponsabili atti di disposizione da parte

sopravvenuta mancanza di disponibilità, in tutto o in parte, di un bene o valore

tutto o in parte, di un bene o valore economico (o di un patrimonio

di un bene o valore economico (o di un patrimonio o di parte di esso

valore economico (o di un patrimonio o di parte di esso) e dell'

di esso) e dell'equivalente monetario o comunque patrimoniale a favore del possessore a

truffa, insolvenza, ecc.) o, più spesso, a causa di operazioni

del possessore nel compiere le operazioni stesse o per imprevedibili vicende del mercato, della

economico passivo di un singolo atto economico o di una complessiva attività economica. -contab

negli altri documenti contabili di un'impresa o altro ente mediante artificiose operazioni ed espedienti

passive minori di quanto siano in realtà o fanno apparire risultanze attive in realtà inesistenti

apparire risultanze attive in realtà inesistenti (o esistenti in misura minore). -conto

completa il bilancio annuale di un'impresa o altro ente e nel quale sono analiticamente

patrimoniale della società e degli utili conseguiti o le perdite sofferte. -somma di denaro

. -somma di denaro perduta al gioco o in una scommessa. mascardi

perversità di tempo né perdita d'amici o di parenti ne paura di se medesimi

i tedeschi. 3. assenza o allontanamento di una persona, che provoca

.]: di persona che per lontananza o per altro non ci possa piu assistere

per altro non ci possa piu assistere o consolare dicesi assolutamente: è una perdita

. 4. il venir meno o tessere privati di un bene a cui

, di un privilegio, di doti o qualità morali, di un diritto, ecc

nei quali la ima- gine delle conquiste o delle perdite di amore sono tratte dagli

, c'è l'idea della vergogna o, come si dice correntemente, della '

donazione, di abbandono, di esproprio o anche per disposizione della legge penale.

la morte d'alcune sue minutissime parti che o svaporano o si corrompono. campailla,

alcune sue minutissime parti che o svaporano o si corrompono. campailla, 11-86: l'

vol. XII Pag.1120 - Da PERDITA a PERDITA (26 risultati)

5. impiego di tempo che appare inutile o eccessivo rispetto alla necessita. -anche:

. dalla croce, iii-18: senza dilazione o perdita di tempo, perché la dilazione

. 6. eliminazione di truppe o di materiali subita da una delle due

militare, di un fatto d'arme o di una guerra (e con perdite

fuori combattimento in quanto morti, feriti o dispersi; con perdite di mezzi i

armi e le munizioni distrutti, abbandonati o resi inservibili). giamboni, 10-82

.. per la perdita d'inghilterra o, sotto leone, d'alcuna parte di

sino alla delawara. -l'essere battuto o superato in una competizione sportiva.

. danno subito, anche di natura psicologica o morale; svantaggio molto grave, risultato

: decadimento da una condizione di benessere o di superiorità, rovina; sciagura.

poi che da quelle può causare il mantenimento o la perdita delle città edificate.

di scarsa entità, di un liquido o di un gas da un serbatoio o

o di un gas da un serbatoio o da tubazioni. -versamento esterno di un

10. sopravvenuta mancanza di un oggetto o di un'altra realtà fisica (energia

energia, ecc.) nel luogo o nella condizione (stato fisico o chimico)

luogo o nella condizione (stato fisico o chimico) in cui prima si trovava

a causa di eventi materiali, naturali o provocati (come sgocciolamento, liquefazione,

liquefazione, evaporazione, trasformazione chimica o fisica). -anche: quantità di materia

di metallo che nella fusione si ossida o si trasforma in scoria, perdita volumetrica

fuoruscita di un fluido da una macchina o da una tubazione). magalotti,

ella [caraffa] dimostrasse votamento o perdita fatta d'alcuna cosa (se pur

uno dei più considerabili è la perdita o la diminuzione della pendenza, alla quale

fibre e a resistere alla loro elasticità o alla reazione, prima ch'ella possa

ch'ella possa giungere alla punta del palo o a penetrare il terreno. questa perdita

. restrizione della grandezza di una figura o di uno spazio; scorcio pittorico.

, derivante dalla riscossione di un titolo o di un effetto e in partic. dalla

vol. XII Pag.1121 - Da PERDITAMENTE a PERDITORE (23 risultati)

perdita degli alberi ': rottura degli alberi o di un albero. 'perdita del

perdita del carico di una nave, o parte di esso, caduto in mare per

di esso, caduto in mare per tempesta o naufragio, o distrutto o reso inservibile

in mare per tempesta o naufragio, o distrutto o reso inservibile per incendio,

per tempesta o naufragio, o distrutto o reso inservibile per incendio, investimento ecc

per incendio, investimento ecc., o predato. 'perdita della nave': quella

che dipende da naufragio, rottura, preda o confisca. 'perdita totale ':

; anche invar.). causa o occasione per sciupare il proprio tempo;

per sciupare il proprio tempo; azione o serie di azioni senza costrutto, senza

ingiuria alla fame. -argomento che è o appare fuori luogo, futile, privo

troppo incerti di estetica e alle questioni o ai rumori odierni su l'idealismo e il

soprattutto se confrontato con un risultato mediocre o deludente; perdita di tempo.

capovolta sarebbe stata una favola. favola o no, è adatta a suscitare l'indignazione

chi vive nell'ozio, senza lavorare, o dedicandosi a occupazioni futili; fannullone,

. che impiega futilmente il proprio tempo o non ha nulla da fare. boine

leggero che pareva roba a buon mercato o inutile ninnolo da femmine perditempo.

, perditìssimo). ant. malvagio o immorale in mocfo irrimediabile; scellerato,

... si distribuivano per favori o in persone incapaci per la età o in

o in persone incapaci per la età o in uomini vacui al tutto di dottrina

in un combattimento (anche spirituale) o in guerra; sconfitto dall'avversario.

. caterina da siena, iv-89: o quanto è gloriosa questa battaglia! che,

francesi. 2. perdente al gioco o in una scommessa; che deve sottostare

che deve sottostare al pagamento del pegno o all'esecuzione di una penitenza.

vol. XII Pag.1122 - Da PERDITORIO a PERDIZIONE (25 risultati)

caro, 5-505: e qui niso: o signor, disse, di tanto /

cicala. 3. che è o appare meno convincente in una polemica,

perditori nei dogmi della fede cercano vincere o patteggiare con la scissura ed abbassamento del

5. che ha subito un danno grave o la privazione di un bene o,

grave o la privazione di un bene o, anche, di una dote morale.

letter. che provoca la rovina morale o la dannazione di una persona. s

conserveresti vergine? -che risulta funesto o dannoso (un evento). g

rovina irreparabile e totale che colpisce una o più persone; situazione di estrema gravità

segrete di più persone contra il prencipe o altro capo che governi, dirizzate o

o altro capo che governi, dirizzate o semplicemente alla perdizione di lui o a distruggere

dirizzate o semplicemente alla perdizione di lui o a distruggere insieme con quello la forma

di distruzione. carducci, iii-3-329: o passion degli albigesi, o lenta /

, iii-3-329: o passion degli albigesi, o lenta / de gli ugonotti nobil passione

chiunque è segregato dalla chiesa cattolica o aborrisce i suoi dogmi, questo sol dubbio

s. agostino volgar., 4-31: o pace..., maladetto chi

vi piaccia d'ubbidir a dio, / o voi intrisi in tanto tristo vizio:

. -luogo di perdizione: luogo o ambiente che offre occasione di vita dissipata

di vita dissipata e di divertimento sfrenato o anche tentazioni e allettamenti al vizio (

e può avere una connotazione scherz. o iperbolica). moretti, i-63:

metonimia: chi è responsabile del traviamento o della rovina morale altrui. silone,

. privazione subita di un bene; sottrazione o smarrimento di un oggetto. maestro

vostra signoria non ho lettere niune. o la mia o le vostre si sono perdute

non ho lettere niune. o la mia o le vostre si sono perdute. quanto

passasse di mano in mano a gente o negligente o infedele potrebbe smarrirsi...

mano in mano a gente o negligente o infedele potrebbe smarrirsi... non

vol. XII Pag.1123 - Da PERDONABILE a PERDONAMENTO (15 risultati)

alli poveri. -soppressione di sillabe o di parole in un discorso.

ciò che un tempo si diceva entusiasmo o mania poetica, e modernamente si suol

a, in perdizione: subire conseguenze o danni gravissimi e irreparabili; andare in

/ è poi amato -che 'l ben fare o dire, / poiché di gir -savemo

riprensione / -potrebbe om dire -, o che color dirai? / vorrei ciascuno

dono di dio pensi che si posseda o che si possa comperare per pecunia. g

malvagie che voi siete. -essere sconfitto o sbaragliato. m. adriani, vi-42

guerra, si vedeva il duca costretto o di andare in ultima perdizione o accordarsi

costretto o di andare in ultima perdizione o accordarsi co'francesi. cattaneo, iii-4-177

va in perdizion. -essere demolito o distrutto. gemelli careri, 1-ii-306:

anno nuovo, per indovinare il pari o caffo de'monticelli di monete, in che

(un comportamento, un modo di procedere o di agire generalmente ritenuto scorretto, importuno

'sviorno 'per 'sviarono 'o non sono errori, perché hanno degli esempi

, perché hanno degli esempi, o sono errori perdonabili al quindicesimo secolo, che

considerazione della propria intrinseca debolezza, fallibilità o immaturità (una persona). praga

vol. XII Pag.1124 - Da PERDONANTE a PERDONANZA (16 risultati)

]. canigiani, 1-115: o 'ncreato padre, inchina alquanto la tua

grazia, prima convenia tornare in essa o per simplice cortesia di dio perdonante in

cortesia di dio perdonante in tutto, o per se medesimo, satisfacendo tanto con

siena, ii-305: e1 primo amore o prima parola è perdonante che disse:

comportamenti biasimevoli nei confronti di qualcuno o, anche, della verità o dell'ortodossia

qualcuno o, anche, della verità o dell'ortodossia. anonimo, i-620

domandare perdonanza. lacopone, 4-16: o falso amore proprio, c'hai tutto

il mio dante sentenzio. -l'atto o l'esercizio del perdonare. nievo

estens. inclinazione a perdonare le colpe o i difetti altrui; pietà, compassione,

un'autorità, a favore di subordinati o di sudditi riconosciuti colpevoli, di ribelli

sua perdonanza. -licenza di uscire o di allontanarsi; commiato, congedo.

degli ordini religiosi, 'rendere 'o 'chiedere la perdo nanza

cavalca, 20 542: o messer gesù cristo, ricevi la nostra penitenzia

questa uguaglianza. mamiani, 1-391: o immenso, inesauribile / sator di perdonanza

tutti i suoi peccati, essendo confesso o si confessasse, di colpa e di pena

una chiesa fuori di parigi due forse o tre piccole miglia, dove vi andava quasi

vol. XII Pag.1125 - Da PERDONARE a PERDONARE (27 risultati)

di andare alle frittate di monte oliveto o alli pani bianchi di cesena o di

monte oliveto o alli pani bianchi di cesena o di vedere le perdonanze di roma.

; riuscire a sopportare in una persona o in un'opera aspetti negativi, manchevolezze

ogni colpa, dove non per difetto o di memoria o di giudicio o di

dove non per difetto o di memoria o di giudicio o di cortesia avesse lasciato

per difetto o di memoria o di giudicio o di cortesia avesse lasciato di ballar con

che pare offensivo, urtante, poco opportuno o inadeguato al momento, alle circostanze

abbia potuto tarmivi giustamente apprendere per punto o formalizzato, vi prego la prima cosa

v.]: modi di modestia o di riguardo o di cortesia. 'mi si

]: modi di modestia o di riguardo o di cortesia. 'mi si perdoni quest'

proposizione che può parere non ben misurata o una locuzione ch'esca un po'dall'uso

dire: 'mi si perdoni la parola 'o simile. mazzini, iv-5-213: la

denanti ala mossa. tasso, 1-2: o musa... /...

'l vitupera che quella del coltello. o. rinuccini, 94: se tema talor

cui si è, sia pure indirettamente o involontariamente, responsabili; non correggere,

recargli danno. -scusare una mancanza o una colpa o un modo di fare

-scusare una mancanza o una colpa o un modo di fare attribuendolo a circostanze

alla volontà di chi l'ha commessa o a uno stato d'animo eccessivo, ma

doveva e si deve risentire il movimento o il progresso di ciascun ramo di studi

, di un danno, di un torto o a trarre soddisfazione o a vendicarsi di

di un torto o a trarre soddisfazione o a vendicarsi di un offensore o di un

soddisfazione o a vendicarsi di un offensore o di un nemico; mostrargli benevolenza e

e comprensione; riaccettarlo nella propria amicizia o nel proprio amore; riconciliarsi con lui

dialetto nostro che vi venne alla lingua o anzi in vero studio, come fosse

]: facendo un'obbiezione con tutto riguardo o domanda o preghiera: « mi perdoni

un'obbiezione con tutto riguardo o domanda o preghiera: « mi perdoni ». -interrompendo

l'altrui discorso, chiedendo permissione di passare o simile, senz'altro, « perdoni

vol. XII Pag.1126 - Da PERDONARE a PERDONARE (18 risultati)

. pascoli, 6: un padre, o dio, che muore ucciso, ascolta

ha commesso un reato contro la legge o la persona del sovrano, chi si

a perdonare ogni merito overo dono dato o che si desse, ciascuno anno intra gli

, un'umiliazione, una sofferenza, o, anche, un obbligo gravoso,

una fatica; non infliggere a un luogo o a un edificio un danno materiale,

7. intr. avere riguardo o pietà per determinate persone; risparmiarle da

non manomet terli, non danneggiarli o distruggerli (per lo più in espressioni

da imposizioni, castighi, misure coercitive o repressive. g. visconti, ii-3-4

con riferimento a una malattia terribilmente contagiosa o grave, dolorosa o addirittura mortale,

malattia terribilmente contagiosa o grave, dolorosa o addirittura mortale, o alla morte,

grave, dolorosa o addirittura mortale, o alla morte, in quanto calamità universale

in quanto calamità universale e inesorabile, o all'impulso irresistibile dell'amore, all'

natura, ecc. -anche assol. o nella forma pleonastica perdonarla. petrarca

sono inclinatissimi ad amare, sia questo o vertù o vizio; questa inclinazione è

ad amare, sia questo o vertù o vizio; questa inclinazione è una infermità

, pure che d'uomo sia, che o tardi o per tempo a le volte

d'uomo sia, che o tardi o per tempo a le volte non senta gli

bianche vele. -astenersi da critiche o maldicenze nei confronti di persone, fatti

vol. XII Pag.1127 - Da PERDONATO a PERDONATORE (27 risultati)

(anche a se stesso) di riposarsi o di ritemprarsi; lasciare che rimanga in

non voglio riferire pur una delle tante inezie o delle tante temerarie o insussistenti sentenze che

delle tante inezie o delle tante temerarie o insussistenti sentenze che hanno profferito e pubblicato

teologi. -concedere tregua a un'attività o a una fatica, rallentandone il ritmo

servirsi di qualcosa per compiere un'azione o a servirsene con eccessiva frequenza (in

al coltello. 10. astenersi o desistere da un comportamento, in partic

uno sforzo e una difficoltà non comuni o che appaia moralmente riprovevole (per lo

, ii-129: non perdonerebbe a spesa o fatica, infino che 'l romano imperio

che fare contro a'nimici si suole o puote perdonorono. piccolomini, 3-9: a

l'orazione in peccato...: o perciò che l'uomo non cessa di

l'uomo non cessa di male fare o perciò che l'uomo non si vuole perdonare

perdoni! ', come energico rimprovero o critica all'operato altrui. boccaccio

come espressione di cordoglio per un defunto o, anche, di indulgenza e compassione

v.]: a modo d'esclamazione o di preghiera. 'quel disgraziato,

espressione che appare un po ^ blasfema o irriverente nei riguardi del sacro o,

blasfema o irriverente nei riguardi del sacro o, anche, in funzione di scongiuro

usata, con intenti eu- fem. o iron., in riferimento a prostitute o

o iron., in riferimento a prostitute o, anche, a persone dallo zelo

chi ha offeso; risparmiato da punizioni o vendette. -anche: graziato, amnistiato,

3. prov. peccato celato o confessato è mezzo perdonato: v.

confronti. iacopone, 4-12: o mirabile odio, d'onne pena segnore!

): se tu non sarai paziente o perdonator d'ingiurie, il frate non

. corona de'monaci, 9: o [dio] perdonatore, o amico,

9: o [dio] perdonatore, o amico, o amoroso, o castissimo

[dio] perdonatore, o amico, o amoroso, o castissimo sposo, o

perdonatore, o amico, o amoroso, o castissimo sposo, o aiutatore e difenditore

o amoroso, o castissimo sposo, o aiutatore e difenditore da'nemici. zanobi

vol. XII Pag.1128 - Da PERDONAZIONE a PERDONO (21 risultati)

nei confronti di tendenze negative del proprio o dell'altrui comportamento; che segue passivamente

giudicato. -che fa grazia della vita o dei beni a chi sarebbe condannato a

ogni forma di rivalsa, di punizione o di vendetta nei confronti di un offensore.

estens.: indulgenza verso le debolezze o le difficoltà altrui, commiserazione, benevolenza

: chi chiede perdono d'un errore o lo scusa non dee dir cosa per

per la quale debba chiederlo di nuovo errore o pure de la scusa istessa. tassoni

perdono [è] un libero donativo o vogliam dire volontario dispogliamento di quella satisfazione

si teme di offendere col proprio linguaggio o comportamento, sia pure in lieve misura

forma di cortesia, anco nel semplice contradire o fare un'obbiezione: talvolta ironicamente.

qui meno che altrove il lettore potrà o vorrà dire: che me ne importa del

individuale di clemenza con cui un sovrano o una pubblica autorità (civile, religiosa o

o una pubblica autorità (civile, religiosa o militare) condona una colpa a un

militare) condona una colpa a un suddito o a un sottoposto o esime un cospiratore

a un suddito o a un sottoposto o esime un cospiratore, un ribelle, un

legge manifesta / che chiunque porta scudo o ver cimerò / d'un altro campione

ver cimerò / d'un altro campione o d ^ altra gesta, / è disfamato

di interesse pubblico, si dichiarano estinti o si sospende la persecuzione di determinate categorie

per lo più di natura politica) o si rimettono le relative sanzioni nei confronti

varie furono l'opinioni circa il perdono o il gastigo de'volterrani. tortora,

quali... avanti gli ufficiali civili o militari della corona si rappresentassero, dichiarando

peccati, assoluzione dalle colpe contro dio o la chiesa. finfo del buono,

vol. XII Pag.1129 - Da PERDOTOEPERDOTTO a PERDURABILE (27 risultati)

compianto de " templi acherontei, / o ricovrarsi sotto le grandi ale / del

d'iddio. -indulgenza, plenaria o parziale, temporanea o perpetua, concessa

-indulgenza, plenaria o parziale, temporanea o perpetua, concessa dalla chiesa in relazione

ricorrenza (per es. il giubileo) o con un luogo per lo più di

pigliare, prendere, togliere il perdono, o nell'espressione ridondante perdono dell'indulgenza)

. -in partic. perdono di agosto o di assisi o della porziuncola: indulgenza

partic. perdono di agosto o di assisi o della porziuncola: indulgenza plenaria, di

. maria degli angeli presso assisi (o anche, secondo più recenti disposizioni,

.]: 'il perdono d'agosto o perdono d'assisi '. 'prendere il

strozzi, 1-168: non ci è feste o perdoni ove costei / non corra com'

per motteggiar talora onestamente qualche lor parente o vicina. d'annunzio, v-2-

, un vezzo / sarebbe 'l fatto, o qualcosa di prezzo. salvini, vii-1-1

sopra una piccola moneta d'un quattrino o simile. manuzzi [s. v.

anche quella piccola elemosina d'un quattrino o simile che altri lascia sull'altare nel

'vale fargli un regalo di niuno o piccol pregio. -ciò che si

amore di ciascuno, del dono, merito o guiderdone overo interesse per l'anno presente

* capro emissario '. o. locuz. -avere, pigliare, prendere

prendere il perdono con, su qualcuno o qualcosa: voler toccare o prendere ciò

, su qualcuno o qualcosa: voler toccare o prendere ciò che sarebbe proibito.

]: 'prender il perdono su una persona o cosa ': quando la voglion toccare

con l'opinione espressa da tale persona o a lei attribuita. pigafetta, 115

, dove, quando davasi l'indulgenza o il perdono, soleva concorrere gran numero

luogo in cui è avvenuto, avviene o si prevede che avvenga un determinato fatto

esprimere meraviglia, impazienza, disappunto o per sottolineare un giuramento. marrini,

in età imperiale, anche qualsiasi attentato o offesa alla persona del principe).

animo si movea contra il suo principe o contra la sua repubblica. baldasseroni, 411

4-1-220: se non crederono, avvisate; o come accusano di perduellione me, che

vol. XII Pag.1130 - Da PERDURABILITÀ a PERDURRE (10 risultati)

sostant. balbo, i-13: uomo o nazione, niuno vive bene senza uno

continuare a sussistere, ad avere effetto o validità. maestro alberto, 122

a tal uso, il colonnato non abbia o prima o poi a sofferirne.

uso, il colonnato non abbia o prima o poi a sofferirne. -rimanere

è generalmente indicata da un compì, o da un'espressione verbale). boccaccio

in situazioni particolarmente dure e difficili o contro avversari preponderanti (per lo più

perdurevole. -privo di pause o soste (un movimento). r

. figur. condurre in una certa condizione o stato; far accedere a un luogo

stato; far accedere a un luogo o a un'esistenza ideali, in partic

. -anche con riferimento a soggetti inanimati o a concetti astratti. bartolomeo da

vol. XII Pag.1131 - Da PERDUTA a PERDUTO (16 risultati)

3. esortare con efficacia, persuadere o istigare a un determinato comportamento; influenzare

; spingere, indurre a determinati sentimenti o reazioni emotive. cavalca, 20-73:

quali tu vai, perducerebbono senza alcuno ordine o regola le cose di sotto, che

, portare a termine secondo il desiderio o il progetto iniziale, ottenendo gli scopi

perduciere ad effetto, niuna cosa maggiore o più potente potrebbe avvenire al popolo di

. -con dedizione assoluta, esclusiva o anche ossessiva e maniacale. tommaseo

: dovrebbe ordinariamente savio essere e costumato o almeno non perdutamente e in cor -

, disperatamente; con atti, comportamenti o parole che esprimono disperazione, sconforto,

cioè quando l'uomo piange la pecunia perduta o altro danno temporale. libri di

questa unica copia, e tutti (o quasi) sono in questa ste

. che non è più in proprio possesso o sotto il proprio dominio (un territorio

lo più in seguito a una guerra o a una battaglia). -in partic.

: papa clemente in ispazio di quattro o sei ore ebbe nuova del perduto e

sotto la dominazione di uno stato straniero o dalla quale si è esiliati.

dante, conv., iii-xi-16: o consolazione de le cose e de la

cose e de la patria perduta, o onore del mio servigio. nardi, 24

vol. XII Pag.1132 - Da PERDUTO a PERDUTO (17 risultati)

morrebbe. 6. venuto meno o gravemente compromesso, in modo definitivo o

o gravemente compromesso, in modo definitivo o anche solo transitorio (una facoltà,

facoltà, una funzione, una caratteristica fisica o intellettuale; anche con valore iperbolico)

amico, il che per perduta bellezza o per infermità o per cambiamento di costumi

che per perduta bellezza o per infermità o per cambiamento di costumi può accascare.

spume alla bocca. dottori, 3-9: o qual corona ho intorno! o qual

: o qual corona ho intorno! o qual m'ingombra / tema nel rischio di'

donato ». -con riferimento a facoltà o caratteristiche ataviche. landolfi, 2-47

condizione, uno stato, una situazione o, anche, un diritto, una

sostiene. g. gozzi, i-23-67: o splendida del ciel divina figlia, /

, 200: uccidere un cane rabbioso o un ingiusto di perduta speranza condannato dalle

, dacia, germania, pannonia per temerità o viltà de'capitani. 10.

; non più annoverabile fra gli amici o gli alleati. campanella, 963:

ch'io mi perderei / a battezzare o marrani o giudei. -pane perduto

mi perderei / a battezzare o marrani o giudei. -pane perduto: v

. antonio da ferrara, 98: o passi miei perduti e reverenti, / onestà

i-29: non è certo opera perduta o senza premio il considerare la varietà de'

vol. XII Pag.1133 - Da PERDUTO a PERDUTO (13 risultati)

la città cortese / piaceri appresta, o de'solinghi campi / abitatori, qual

signori perduti. 16. invisibile o scarsamente distinguibile, confuso, indistinto a

causa della lontananza, di condizioni fisiche o ambientali, della presenza di un ostacolo

perduti. -che non viene compreso o capito (una parola, una frase

un insieme di oggetti di dimensioni maggiori o di colori più vivi. algarotti,

si mostra brioso negli azzurri, smonta o smarrisce ne'verdi e più ancora ne'

. -con riferimento a un suono o a un grido che si disperde in

stato d'animo, in una fantasticheria, o, anche, nella contemplazione di qualcosa

lui. -fisso nella contemplazione di qualcosa o di qualcuno o anche del nulla,

nella contemplazione di qualcosa o di qualcuno o anche del nulla, del vuoto (lo

osser- vare i punti del tempo bene o male agurati e consigliarsi d'ogni suo

avuto / esito infausto, taci, o sei perduto. cesari, 1-2-149: questo

. svevo, 6-121: datemi le gioie o io sono una donna perduta! albertazzi

vol. XII Pag.1134 - Da PERDUTO a PERDUTO (16 risultati)

,... fingendo d'esser infermi o stroppiati o gentiluomini caduti in povertà o

. fingendo d'esser infermi o stroppiati o gentiluomini caduti in povertà o pazzi o spiritati

o stroppiati o gentiluomini caduti in povertà o pazzi o spiritati,...

o gentiluomini caduti in povertà o pazzi o spiritati,... vanno per

in una battaglia, in una guerra o anche in un gioco, in un dibattito

calimala, 2-22: se niuna petizione o proposta o altro fatto che si ponesse a

2-22: se niuna petizione o proposta o altro fatto che si ponesse a consiglio

a consiglio dell'arte una volta, o vinta o perduta che fosse, si possa

dell'arte una volta, o vinta o perduta che fosse, si possa

spacciato; destinato a una morte prossima o che la lascia supporre per le condizioni

(un'imbarcazione che sta per affondare o che si ritiene già affondata).

. -estinto (una specie animale o vegetale). carducci, iiì-12-4:

prevengono prima che siert presi da debolezza o perduti in alcun membro, così che

tutti che non siano perduti della vista o affetti da oftalmica indisposizione. d'annunzio

-donna, femmina, ragazza perduta o di nome perduto (anche semplicemente perduta

. -che discende, che deriva o è improntato a dissolutezza e immoralità (

vol. XII Pag.1135 - Da PERDUTO a PEREGRINANTE (10 risultati)

grandezza fisica e la sua risultante ridotta o diminuita. guglielmini, 2-45:

: quella che, in una macchina o in un impianto, non è sfruttabile per

e con cascio tagliato e ova perdute o ova dibattute. 34. milit

perduto: navigare in balìa del vento o di una corrente, senza riuscire a governare

le religioni che consiste nel recarsi collettivamente o individualmente a un santuario o a un

recarsi collettivamente o individualmente a un santuario o a un luogo comunque sacro a compiervi

edificazione e di pietà, per voto o per penitenza. g. villani

anzi cedendo alla lusinga di alcune teoriche o di alcune sentimentali implicazioni odierne, ogni

. letter. che ha la tendenza o che e costretto a spostarsi continuamente;

parini, giorno, i-624: questi, o signore, i tuoi studiati autori /

vol. XII Pag.1136 - Da PEREGRINARE a PEREGRINAZIONE (7 risultati)

da una località a un'altra o, anche, all'interno di una medesima

lora senza una meta precisa o una direzione determinata; condurre una

: da un treno all'altro, o nella sua elegantissima automobile. fracchia,

per edificazione e devozione, per voto o penitenza. ulloa [guevara],

a rendere omaggio a una persona illustre o al suo sepolcro. pascoli, ii-782

concepita come un passaggio verso la vita o, almeno, la pace eterna.

spostandosi da una località all'altra o, anche, all'interno di uno

vol. XII Pag.1137 - Da PEREGRINAZZO a PEREGRINO (22 risultati)

si sarebbe doluta della sua tanto lunga o solitudine o peregrinazione. 4.

doluta della sua tanto lunga o solitudine o peregrinazione. 4. per simil

salvezza eterna. cavalca, 20-491: o santo viatico della nostra peregrinazione, per

in lecti tutti li infermi li quali verrano o serano portati o vero serano menati

li quali verrano o serano portati o vero serano menati al detto ospidale, se

messi a'lecti, secondo che lo rectore o vero lo detto frate peregrinieri crederà che

. letter. novità fascinosa di stile o di argomento, originalità raffinata e suggestiva;

. ma non si tratta della maggiore o minore originalità o peregrinità del concetto,

si tratta della maggiore o minore originalità o peregrinità del concetto, in questo caso

... per qualche tintura fuggitiva o apparente di colorito straniero deesi tosto tacciare,

, come suol farsi dai critici superstiziosi o maligni, di viziosa peregrinità quelle giudiziose

di stile, che la sublimità dei concetti o l'accensione dell'entusiasmo slanciano talor sulla

ne risulterà un altro talora usato da greci o da latini di buoni secoli. gioberti

-in senso concreto: idea, teoria o concetto eccentrico, strano, curioso.

3. caratteristica di una struttura linguistica o di un vocabolo che ne denota l'origine

, agg. che è solito viaggiare o spostarsi da una località a un'altra

.: che ha la tendenza o è costretto a condurre una vita errabonda,

è uccello peregrino. -proprio o peculiare di chi è solito viaggiare;

si accosta con atteggiamento reverenziale a opere o testimonianze di culture lontane nel tempo o

o testimonianze di culture lontane nel tempo o nello spazio. carducci, iii-21-184:

quante / ferme n'ha il cielo, o peregrine, alcuna. fucini, 976

venere!... ti saluto, o peregrina / voluttuosa stella.

vol. XII Pag.1138 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (16 risultati)

, che sia. graf, 5-681: o mutabili forme, o lievi peregrine [

, 5-681: o mutabili forme, o lievi peregrine [nuvole], / dove

quest'etra infinita? -che scorre o defluisce (un corso d'acqua).

dante, purg., 13-96: o frate mio, ciascuna è cittadina /

-che si estrania dalle cose terrene o dal consorzio umano. abate isaac

località diversa da quella di chi parla o scrive; che proviene da un luogo diverso

nazionalità straniera; forestiero (una persona o un gruppo, un popolo).

furore. 7. che appartiene o è compreso nei confini di uno stato

nelle loro case varie sorti d'animali peregrini o mostri che si trovavano nei paesi vinti

penne, ma dall'ali della peregrina fenice o pur della fama. passeroni, 3-52

una zona geografica lontana da chi parla o scrive (il vento). dante

-che proviene, che è fabbricato o, anche, che è importato da

, bizzarro, bislacco, cervellotico (o che appare tale: un argomento,

scongiurare i morti che allora erano vivi o vero indovinare con quelli che si stimano d'

perché le maschere si vendano di carnevale, o qualche altra cosa non meno peregrina di

270: da principio si giudicava inutile o bizzarra quell'idea di un pellegrinaggio patriottico

vol. XII Pag.1139 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (11 risultati)

partito che scegliere un'azione accaduta in tempi o almeno in paesi da'nostri remoti e

sfatto trombonismo. betocchi, 5-33: o fratello erbivendolo / che la tua merce gridi

landolfi, 8-210: per qualche segreto istinto o qualche poco peregrina reminiscenza, io mi

, raro, prezioso; che è conosciuto o è alla portata solo di poche e

neltesplicarsi, nell'operare con il pensiero o con la fantasia; dotato di straordinarie

genio. g. chiarini, 22: o peregrino artefice di teoremi arditi, /

in- ventività, che denota grande acutezza o vivacità di ingegno; che presenta viva

, una trovata, un argomento letterario o artistico, ecc.). boccaccio

autore, come a fine di grandezza o d'altra forma, si fa talor procaccio

, si fa talor procaccio del peregrino o d'altro. -che si compiace di

19. nobile per elevatezza morale o intellettuale. serdini, xxxix-1-24: donne

vol. XII Pag.1140 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (16 risultati)

lettura, fatta da uomini 'lettori o raccontatori 'per mestiere, era il più

civili e commerciali degli stranieri fra di loro o fra loro e cittadini romani (in

attualmente in una giurisdizione ecclesiastica (diocesi o parrocchia) fuori della sua fissa dimora

falcon peregrino / voltarsi così destro, o altro uccello. poliziano, 1-273: ve-

a un altro, senza una meta precisa o una direzione particolare, per lo più

, per lo più in località, regioni o territori diversi da quelli in cui è

territori diversi da quelli in cui è nato o è solito vivere. -in senso generico

viaggi anche lunghi e travagliati, per lavoro o per altre ragioni; viaggiatore, viandante

chi si reca in pellegrinaggio, da solo o con altre persone, in luoghi considerati

va verso la casa di sa'iacopo o riede. idem, vita nuova, 40-9

e aiutargli quando per voto, penitenzia o altra necessità, vanno in cammino,

che indica la località verso cui avviene o è avvenuto il pellegrinaggio. ariosto

alato. g. chiarini, 323: o peregrin felice [il cuculo], /

s'addice? / augel sei forse o modulato errore? -peregrina del nilo

, / sì come là dove cometa o stella, / non più vista di giorno

animo accendono / l'urne de'forti, o pindemonte; e bella e santa fanno

vol. XII Pag.1141 - Da PEREGRINOSO a PERENNE (14 risultati)

32. ant. ogni realtà o entità che sia staccata, separata o

o entità che sia staccata, separata o lontana, distanziata (o anche estranea,

, separata o lontana, distanziata (o anche estranea, esterna) rispetto a

esterna) rispetto a un'altra realtà o entità di cui può anche costituire una

. dal portogli. [/ * * o] òereiro, nome della pianta da

... omiologia, para- goge o paralepsis, perelcon, parissologia, paromoeon,

de'nomi i quali rammemorassero qualche eroe o qualche avvenimento di cui volevano perennar la

durare per un periodo di tempo lungo o illimitato. j j

precario. -che ha, avrà o conferisce fama imperitura. muratori, 14-73

a lungo lo stesso atteggiamento, nutre o mostra per lunghissimo tempo lo stesso sentimento

qual è manifestamente il tuo, chiunque, o italia, t'insegnerà a ben odiare

da una perenne mentalità che le coordina o, a dir più esatto, le preordina

. 2. privo di pause o interruzioni; continuo, incessante, persistente

; che costituisce costante motivo di ispirazione o punto di riferimento; che è causa

vol. XII Pag.1142 - Da PERENNEMENTE a PERENTORIO (22 risultati)

, sf.): pianta erbacea o legnosa che vive più di due anni

vive più di due anni. o. targioni tozzetti, i-15: il nome

gli scolastici e altri pensatori, cristiani o no, che hanno in comune alcune fondamentali

suggestionato dal mio ospite, dalla sua vera o appaiente euforia, quale il suo sorriso

purità e limpidezza. -coefficiente o grado di perennità', nell'idraulica fluviale

magra annuale. 2. durata illimitata o, comunque, lunghissima nel tempo.

esemplarità e del valore di un'arte o di una filosofia o di una civiltà

valore di un'arte o di una filosofia o di una civiltà. rosmini,

che potete, da la san butolfo o prima. = secondo il d

sveglia per le energie creative, assopite o inclinate a poltrire nella comodità di estetiche

. con natura ed efficacia di atto o di termine perentorio. -in partic.

ritardi (talora in senso iron. o scherz.). baretti, 6-322

nel quale perentoriamente è scritto che, o via da casa quella tartaruga, o via

, o via da casa quella tartaruga, o via lei. cicognani, 13-257:

termine perentorio (sotto comminatoria di decadenza o di altra sfavorevole conseguenza legale).

perentorietà, sf. tono di parlare o modo di agire autoritario, categorico,

campanello con la timidezza d'un mendicante o con la perentorietà d'un fattorino del telegrafo

3. l'essere perentorio, indiscutibile o non soggetto a proroghe. sbarbaro

è assistito da una sanzione (pena o conseguenza giuridica sfavorevole) per il caso

ottemperare a un ordine di un'autorità o di comparire in giudizio dietro citazione di

lippi, 6-87: sia detto, o senator, con vostra pace, / tan-

che costituisca una sorta di imperativo esistenziale o morale]. davila, 462:

vol. XII Pag.1143 - Da PERENTORO a PEREQUARE (28 risultati)

la vita non aveva mai potuto credere o pensare la stessa cosa due giorni di seguito

lontana che mai. -sm. richiamo o ordine energico e ultimativo di carattere morale

ordine energico e ultimativo di carattere morale o esistenziale. cavalca, 21-126: la

, rinunzi a questa pubblica funzione; o, se non vuole rinunziare, si stia

4. che ha un comportamento o un tono di voce autoritario, dispotico

e violento. -che denota o nasce da una personalità o da un

-che denota o nasce da una personalità o da un carattere autoritario, imperioso.

5. che denota autorità e autorevolezza, o la volontà di imporre la propria opinione

e perentoria. -privo di dubbi o ambiguità. ojetti, i-35: il

non disdegnano ma vantano la laurea, o almeno non la nascondono. bigiaretti, 8-69

solo quello così espressamente qualificato dalla legge o dal giudice in forza di un'apposita

luigi soncini professor nel liceo, o ginnasio che sia, di lovere, petizione

i termini perentori non possono essere abbreviati o prorogati nemmeno sull'accordo delle parti.

deciso ed energico, senza ammettere repliche o obiezioni. bacchelli, 19-230: occhigaia

perenzióne, sf. sopravvenuta mancanza o indisponibilità materiale di un bene a causa

bene a causa di distruzione, smarrimento o sottrazione. de luca, 1-5-3-72

de luca, 1-5-3-72: cessa in tutto o in parte il censo, anche senza

atto dell'estinzione, per la rovina o per altra perenzione del fondo censito quando

istituti della cancellazione della causa dal ruolo o dell'estinzione del processo). -in senso

di un diritto, di una facoltà o di un potere per inutile decorso del

termine entro cui esso doveva essere esercitato o fatto valere. cantini, 1-io-174:

.. ma ne allega la perdita o la cessazione di quelle strade che sono

. come per esempio sia la perenzione o la confusione delle azioni o pure l'imaginaria

la perenzione o la confusione delle azioni o pure l'imaginaria o presunta soluzione

delle azioni o pure l'imaginaria o presunta soluzione overamente l'incapacità dell'attore

presunta soluzione overamente l'incapacità dell'attore o la persona penale per qualche delitto o contra-

o la persona penale per qualche delitto o contra- venzione della legge. =

perequazione, in partic. quella tributaria o quella monetaria. bacchelli,

vol. XII Pag.1144 - Da PEREQUATAMENTE a PEREZARE (24 risultati)

di contribuente, ma di contributi perequativi o compensativi messi a carico di un gruppo di

, sf. distribuzione di vantaggi economici o di pesi (in partic. contributivi)

l'eguaglianza venga intesa in senso formale o in senso sostanziale, in modo assoluto

in senso sostanziale, in modo assoluto o corretto da criteri di proporzionalità, di

. -perequazione fiscale, impositiva, tributaria o delle imposte: nel linguaggio politico e

. cecchi, 6-207: per uno spingarn o un johnson, si capiva come,

2. bilanciamento fra un'offesa o un'ingiustizia e la sanzione inflitta a

perequazione. il marito doveva sborsare brevemente o tutto d'un colpo una sofferenza pari

di materiale vario e di forma tondeggiante o allungata che pende da un sostegno (

, ovati, perette e simili; forati o da una parte sola da legargli in

per adattargli a pendenti da orecchi, o da tutt'e due, per infilargli

in fili da avvolgergli ai capelli, o soli o tramezzati con perle o con gastoni

da avvolgergli ai capelli, o soli o tramezzati con perle o con gastoni d'

capelli, o soli o tramezzati con perle o con gastoni d'altre gioie. l

grandi e chi rotondità più perfetta di quelle o chi chiarezza simile in tutte loro?

materiale dielettrico, in forma di goccia o pera, collegato all'estremità o a un

goccia o pera, collegato all'estremità o a un punto intermedio di un filo

filo elettrico; è usato per accendere o spegnere una lampada, per azionare un

, un tempo, si poneva sul dorso o al sottocoda dei cavalli per stimolarli a

ornamento di materiale vario di forma tondeggiante o allungata che pende da un sostegno.

ferro che un tempo si poneva sul dorso o al sottocoda dei cavalli per stimolarli alla

timpano a volta, cioè due peretti o campanelletti per ogni banda.

. interruttore a pulsante applicato all'estremità o in un punto intermedio di un filo

per azionare un campanello, per accendere o spegnere una lampada, ecc. comisso