Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XII Pag.95 - Da ORICELLARE a ORIENTALE (3 risultati)

rosate dita. -che ha il piumaggio o la criniera fulva. chiabrera, 1-ii-335

i primi che lo partirono. -india o indie orientali', nome con cui venivano

, il tuo / campo s'appoggia, o sire. idem, pr. sp

vol. XII Pag.96 - Da ORIENTALEGGIANTE a ORIENTALEGGIANTE (15 risultati)

ma né anco i fatti verso oriente o verso occidente riu- scirebber giusti, ma

^ accordare al sole un movimento apparente o reale, per cui si allontana dalle stelle

. 4. che è nato o abita in territori situati in oriente;

, lo zendado d'una danzatrice orientale, o piuttosto il velluto d'una occidentale.

. 5. che si produce o si usa o si fabbrica nell'oriente

5. che si produce o si usa o si fabbrica nell'oriente asiatico (o

o si fabbrica nell'oriente asiatico (o ne proviene: e vi è spesso

dalla tradizione dell'oriente asiatico; caratterizzato o ispirato ai temi, alla sensibilità,

. -che guarda verso l'oriente europeo o asiatico come al proprio ambito di interessi

umane dell'oriente; tipico, nell'aspetto o nel carattere (indifferente, volubile,

facile da voltare. -tipico o proprio degli usi, dei costumi, del

di ricamo, detto anche punto romanico o punto rumeno, che si esegue nel

nel senso della lunghezza, prendendo quattro o cinque fili del tessuto, tenendo il filo

fili più sotto e prendendo poi quattro o cinque fili del tessuto in basso,

rivela caratteristiche tipiche delle civiltà dell'orienteeuropeo o più spesso asiatico.

vol. XII Pag.97 - Da ORIENTALEGGIARE a ORIENTAMENTO (27 risultati)

influssi tipici delle civiltà dell'oriente europeo o asiatico. carducci, iii-5-143:

grecità decadente e d'orientalismo: alessandria o bisanzio. -in partic.

orientale (nei suoi aspetti di pensiero o di arte). gioberti, 4-2-538

-in senso concreto: forma concettuale o espressione linguistica di derivazione orientale.

plur. m. -i). studioso o esperto conoscitore di orientalistica, delle discipline

, delle discipline attinenti alle civiltà orientali o delle lingue dell'asia.

3. agg. improntato all'interesse o anche alla mania per le civiltà orientali

alla mentalità dei popoli dell'oriente europeo o asiatico. 2. intr.

e caratteristiche delle civiltà dell'oriente europeo o asiatico. b. croce, iii-26-270

se ne avessero molte, una sequela o addirittura un sistema, la civiltà europea

sistema, la civiltà europea si orientalizzerebbe più o meno largamente. = denom.

caratteristiche e si uniformano, in modo più o meno profondo, alle usanze, ai

i costumi dei popoli dell'oriente europeo o asiatico. rovani, i-956:

. 2. lo stabilire con esattezza o con approssimazione la posizione in cui ci

ci si trova rispetto ai punti cardinali o a un altro sistema di riferimento,

osservazione di elementi astronomici come il sole o la stella polare, dell'ambiente o

o la stella polare, dell'ambiente o di strumenti appositi come la bussola).

. 3. figur. guida o avviamento a una determinata attività. -orientamento

a facilitare una scelta consapevole degli studi o della professione da seguire, a seconda

degli uomini. 4. posizione o indirizzo filosofico, ideologico, politico,

verso la poesia recente. -avvicinamento o convergenza con una determinata linea politica.

. 5. modo di comprendere o interpretare la realtà; ricerca di un

in cerca del cibo, della tana o del nido, del compagno, della

di rettangolo verticale, a strisce orizzontali o oblique bianche e nere, che preavvisa

tendenza delle molecole di un corpo dielettrico o paramagnetico a disporsi in modo che il

momento intrinseco risulti parallelo al campo elettrico o magnetico. 10. mar in.

11. matem. attribuzione di una direzione o di un verso a un ente geometrico

vol. XII Pag.98 - Da ORIENTARE a ORIENTAZIONE (26 risultati)

un edificio secondo un asse prefissato o anche con la facciata rivolta a oriente.

. -anche: collocare in una direzione o verso un punto qualsiasi. bernari

del richiamo. -disporre una carta geografica o topografica con la parte superiore verso il

massima efficacia (e si dice orientare bene o male a seconda dei modi in cui

che si dice pure stretti al vento o al più presso del vento, significa

, indurre alla formazione di una mentalità o anche a intraprendere una determinata attività.

. 4. indirizzare verso un ambito o uno scopo preciso. c.

la propria posizione rispetto ai punti cardinali o a qualsiasi elemento di riferimento; riconoscere

[l'uomo], lasciatelo osare, o canuti portinai dei ricoveri, o tetri

, o canuti portinai dei ricoveri, o tetri proibitori. lasciate che storienti,

offensiva. -imparare ciò che è necessario o utile allo svolgimento di un compito o

o utile allo svolgimento di un compito o degli studi. jovine, 5-416:

8. rivolgere la propria attività o il proprio interesse verso un ambito determinato

di orientare), agg. disposto o collocato secondo una direzione determinata dai punti

verso, di un senso di rotazione o di percorrenza (rispettivamente una retta,

sa districarsi abilmente in una situazione complessa o difficile. baldini, i-619: ©dentatissimo

serve a orientare secondo una direzione determinata o rispetto ai punti cardinali (con partic

'orientatóre ':... chi o che orienta. 2. tecn

una direzione rispetto ai punti cardinali o a qualsiasi altro punto di riferimento;

di un edificio, dell'asse principale o degli ambienti in rapporto col sole e

atteggiamento prescritto ai fedeli durante la preghiera o altri riti). e.

si dice 'riconoscimento della costa 'o della propria posizione rispetto a questa.

attribuire a un ente geometrico una direzione o un verso. 2. figur.

nell'ambito delle idee filosofiche, artistiche o politiche. castelnuovo, 2-39: -hanno

archeologici ed estetici. -impulso o costrizione esercitata su una facoltà spirituale.

. -idea guida nell'indagine filosofica o critica. b. croce, i-1-410

vol. XII Pag.99 - Da ORIENTE a ORIENTE (9 risultati)

. ant. e letter. che sorge o spunta sull'orizzonte, nascente (il

3-398: ovunque corra il mio pensiero o posi / la tua soave imago / mi

. -in partic.: settore o parte orientale del cielo interessato da fenomeni

fenomeni luminosi connessi col sorgere del sole o con la presenza di perturbazioni atmosferiche.

. territorio che, rispetto a una regione o a un determinato paese, si trova

giudea, l'egitto e l'africa o quasi tutte le provincie cristiane d'oriente.

, principio, inizio di una condizione o di una situazione, destinata per lo

per lo più a uno sviluppo positivo o, addirittura, glorioso. -anche:

suo colmo che nel cominciare a montare o nel calare. testi, ii-160: a

vol. XII Pag.100 - Da ORIFERO a ORIGAMISTA (7 risultati)

, xii- 617: niun principe ereditario o elettivo... poteva esimersi,

pericolo, dall'offerire omaggio di vassallaggio o all'imperadore d'occidente o a quel d'

di vassallaggio o all'imperadore d'occidente o a quel d'oriente. -questione d'

. tipo di insegna rettangolare con due o più punte usata anche come decorazione nelle

usata anche come decorazione nelle sfilate cavalleresche o nelle processioni. - in senso generico

. -in partic.: striscia con una o due punte avente i colori nazionali e

. anat. apertura in una cavità con o senza funzione di entrata o di uscita

vol. XII Pag.1013 - Da PENITENZA a PENITENZA (22 risultati)

pure di far assai per il paradiso, o divoti religiosi, o ferventi penitenti.

il paradiso, o divoti religiosi, o ferventi penitenti. casti, i-1-279: s'

. -per simil. che mostra o finge pentimento e sottomissione. ferd

e della vita dissoluta condotta in precedenza o la conversione e l'assistenza di persone

. che si riferisce, che è proprio o caratteristico di chi fa penitenza. -in

. e f. persona che si accosta o si prepara al sacramento della confessione o

o si prepara al sacramento della confessione o che ha un determinato confessore.

. 6. membro di una compagnia o confraternita di disciplinati, dedita in partic

espiazione di un'offesa fatta alla divinità o del peccato com messo,

, in segno di penitenza, abbrunati, o scalzi e in cappati,

.): che ha lo scopo o l'intento di espiare i peccati o di

scopo o l'intento di espiare i peccati o di invocare la misericordia di dio;

quando s'intraprendono come un'opera laboriosa o di penitenza, ma per una superstiziosa

-giorni di penitenza: quelli di quaresima, o anche quelli in cui sono prescritti il

anche quelli in cui sono prescritti il digiuno o l'astinenza dalle carni. c

di nodi e usato come rozza cintura o come cilicio. viani, 19-693:

.) compiute per espiare il peccato o per reprimere gli istinti peccaminosi. -anche

pittura / a roma, in francia, o per altra provenzia, / a quella

per paura, / de digiunare, o de altra penitenzia. groto, 1-12:

, l'orazione, il digiuno e altre o virtù o azioni o penitenze sono sante

, il digiuno e altre o virtù o azioni o penitenze sono sante, sono mezzi

digiuno e altre o virtù o azioni o penitenze sono sante, sono mezzi e

vol. XII Pag.1014 - Da PENITENZA a PENITENZA (20 risultati)

: dedito all'espiazione dei propri peccati o a vita ascetica. bibbia volgar.

che intendesse espiare qualsiasi tipo di colpa o di peccato). -suore della penitenza

di vita comtemplativa. 3. atto o abito della virtù interiore per cui il

cui il peccatore detesta il male voluto o commesso deliberatamente e si impegna per il

non solo per interesse umano e sociale o per timore di un'eventuale punizione soprannaturale

l'essenza di esso come offesa diretta o indiretta contro dio; ravvedimento, pentimento,

noi voglia fare. beicari, xxxiv-91: o caro padre, questo sappi certo,

dove si pone una donna che sia o la ragione o la penitenza, che

pone una donna che sia o la ragione o la penitenza, che abbia intorno sette

. 4. per estens. rincrescimento o dispiacere per un errore commesso, per

sacramento (ed è costituito dal confessore o, per casi particolari, dal penitenziere

, dal penitenziere di una chiesa cattedrale o dalla sacra peniten- zieria apostolica di roma

e la confessione, con numerosi esempi o racconti; a esse seguono brevi trattati

ebbe una certa diffusione la penitenza canonica o pubblica, in seguito si affermò quella privata

punizione che segue a un'azione colpevole o sconsiderata, a un errore, a uno

farò almen che fien murati, / o darò lor sì dure penitenze / che

penitenza. boiardo, 2-13-6: fusse o per l'error de sua scienzia,

l'error de sua scienzia, / o per strenger lo incanto oltra misura, /

sbanditi e qualunque altro avesse commesso omicidio o furto o altra cosa per che egli

qualunque altro avesse commesso omicidio o furto o altra cosa per che egli temesse publica

vol. XII Pag.1015 - Da PENITENZA a PENITENZA (22 risultati)

non ne riporta. groto, 3-19: o penitenzia / grande è pur l'aspettare

e che sta in dubio / d'averla o no. gemelli careri, 1-i-52:

l'uomo è molto affaticato da uno o da qualche cosa...: tu

, anche corporale, inflitto a ragazzi o a scolari per una marachella (anche nelle

mettere in penitenza, per indicare punizione o repressione). p. petrocchi [

]: 'penitenza ': gastigo agli scolari o a'ragazzi. è stato messo in

d'occhio e talora messo in penitenza o addirittura soppresso. io. in un

. io. in un gioco infantile o di società, atto imbarazzante e ridicolo

di società, atto imbarazzante e ridicolo o prova di abilità imposta da chi dirige

il gioco a colui che risulta perdente o vuole ricuperare il pegno. g

le penitenze che si dànno consistono, o in aver a far qualche cosa per sodisfaz-

a far qualche cosa per sodisfaz- zione o in averle a dire, e quindi nasce

penitenza: volete ch'io vi domandi o ch'io vi comandi? assarino,

falli. -soffrire gravi dolori fisici o disagi. pier della vigna 0 stefano

. pier della vigna 0 stefano protonotaro o giacomo da lentini, 418: assai

per invitare alla propria mensa). o. rucellai, 2-6-1-189: udendo com'egli

usato per umiltà nell'invitar uno a desinare o cenar con noi, quasi dicessimo:

giuglaris, 359: seguitate, o giovani, a rompere il cavezzone e

vuol gastigare uno di qualche mancamento commesso o da chi si vuol vendicare di un

dichiararsi pentito e disposto a riparare peccati o offese. agostini, 85: felice

l'assoluzione. anonimo, i-462: o dio, chi lo mi 'ntenza / mora

venire a penitenza', pentirsi dei peccati o di un comportamento colpevole; redimersi.

vol. XII Pag.1016 - Da PENITENZIALE a PENITENZIERE (15 risultati)

attiene all'amministrazione del sacramento della penitenza o all'imposizione della pena satisfattoria.

sec. xiii, dai primi trattati o somme di teologia morale. giannone,

cristianesimo civile. 2. dedicato o riservato alla penitenza, alla pratica ascetica

quivi bene spesso si trovava l'uno o l'altro de'fratelli, onde, approssimandosi

i-549: portar il cilizio, la catenuzza o altri tali istromenti penitenziali.

è stipulato il diritto di recesso per una o per entrambe le parti, la caparra

, il recedente perde la caparra data o deve restituire il doppio di quella che

penitenza, a un atto riparato- rio o alla mortificazione ascetica; castigare con provvedimenti

; castigare con provvedimenti disciplinari i peccatori o persone soggette all'autorità ecclesiastica e incorse

in loco pubicamente in presenzia del superiore o comunità di frati enitenziare li novizi,

né meno pigliarne senza licenza di monsignore o del camarlingo, ma li possa penitenziare

cerne l'esecuzione delle pene detentive o la pratica della carcerazione; che riguarda

ch'egli pensa a stabilirvi quanche penitenziario o qualche asilo di coatti. jovine,

perché apparisse più applicata a qualche parola o a qualche cosa che il penitenziato o altri

parola o a qualche cosa che il penitenziato o altri avesse detto in proposito del giuoco

vol. XII Pag.1017 - Da PENITENZIERIA a PENNA (15 risultati)

corte, si debbono confessare al papa o al penitenziere...; i cappellani

di licenza de'loro signori... o di licenza del papa o del sommo

.. o di licenza del papa o del sommo penitenziere. bisticci, 1-i-160:

.]: 'gran penitenziere 'o 'penitenziere maggiore 'dicesi quel cardinale

), sf. eccles. gruppo o collegio di penitenzieri. -sacra penitenzieria apostolica

fedele, può assolvere da ogni peccato o censura anche nei casi riservati; può

il camerlengato. 3. ambiente o locale attiguo a una chiesa e riservato

mute periodiche che avvengono in modo più o meno graduale. -penne copritrici'. v

racchiuse. -in una figura allegorica o con riferimento a esseri mitologici o fantastici

allegorica o con riferimento a esseri mitologici o fantastici. dante, xlvii-101: canzone

soprassalti. -come accessorio di abbigliamento o per ornamento. boccaccio, dee.

. -come strumento usato per spargere o per stendere una sostanza liquida o semiliquida

spargere o per stendere una sostanza liquida o semiliquida, o per versarla a goccia

stendere una sostanza liquida o semiliquida, o per versarla a goccia a goccia dosandone

panno bianco, di poi piglia una penna o dua et imbratta la tua opera al

vol. XII Pag.1018 - Da PENNA a PENNA (25 risultati)

(anche con riferimento a esseri mitologici o fantastici o agli angeli).

con riferimento a esseri mitologici o fantastici o agli angeli). dante

. castelvetro, 8-2-186: se l'uomo o il cavallo aves- sono le penne sarebbono

/ che in van lo seguiria lampo o saetta. c. i. frugoni,

: / qual è bracco di penna o pur di pelo. pratesi, 1-154:

: in cima di essa [antenna] o di ben grossa penna / uccel

grossa penna / uccel si lega o tenero capretto. -calzato dalla penna:

un trapasso da la penna a le penne o a le piume che vogliam dirle;

posta all'estremità posteriore di una freccia o di un'arma simile per stabilizzarne la

sostituito da una sottile lamina di metallo o di materia plastica). -anche, con

] che sarà più vicina alla bulletta o di penna o di legno. d'annunzio

più vicina alla bulletta o di penna o di legno. d'annunzio, v-1-300

capo scoperto, ma con almeno una o due penne d'istrice o piume

una o due penne d'istrice o piume d'uccelli. 5. plur

questo intervenga, piglia una penna forata o naturale o fatta parte de alcuno metallo

intervenga, piglia una penna forata o naturale o fatta parte de alcuno metallo e mettila

giuso, / ad aspettar più colpo, o pargoletta j o altra novità con sì

aspettar più colpo, o pargoletta j o altra novità con sì breve uso. idem

81-13: qual grazia, qual amore o qual destino / mi darà penne in guisa

: all'intelletto..., o nume, tu hai largito le penne onde

curvatura asseconda la mano dello scrivente) o di un altro uccello, opportunamente temperata

in cui è inserita una lancetta d'acciaio o di altro materiale resistente (detta pennino

aderenti: si usa intingendo la punta o il pennino nell'inchiostro e facendolo quindi

.: qualsiasi strumento, di forma più o meno simile, usato per scrivere a

.. ci turbiamo con la penna o con alcuno altro strumento, non potendolo

vol. XII Pag.1019 - Da PENNA a PENNA (28 risultati)

penna: usando tale strumento per scrivere o per disegnare. ceredi, 33:

, errore di scrittura dovuto a distrazione o a sbadatezza. v. borghini,

: che e'non sia scorso di penna o postoci per errore, ma a bella

qualche lieve trasformazione dialettale e qualche scorso o di memoria o di penna, è buona

dialettale e qualche scorso o di memoria o di penna, è buona. pratesi,

: bastoncino composto di una pietra dura o di altra sostanza adatta, usato per

altra sostanza adatta, usato per disegnare o scrivere (cfr. lapis1, n.

necessario porvi per giungere a risultati validi o alla desiderata completezza e chiarezza.

color vivo. cino, xxxv-11-675: o gente senza alcuna cortesia, / la

ed ogni ben s'oblia; / o vii malizia, a te, perché t'

penna, mantennero. gherardi, ii-44: o felicissimi giovani, tanto leggiadramente cantati per

s'intende accader allora quando dalla bocca o dalla penna di coloro che come padri

penna, non altrimenti d'uno scrittore o giornalista laico. palazzeschi, ii-11:

bellezza di giulia gonzaga] la dipinga o scriva? guarini, 2-180: i quali

scarpelli od i pen nelli o le penne greche, latine ed italiane,

alle 'penne d'oca 'del pedantismo o delle consorterie. lucini, 6-15:

(talvolta illecito) che un ufficiale o un ministro ricava dall'esercizio del suo

carta tracciando un diagramma. -penna elettrica o orografica: apparecchio, inventato da t

il quale è possibile riprodurre la scrittura o il disegno. arneudo [s.

inventato da edison per moltiplicare la scrittura o i disegni: modificato dall'inglese wilson,

al risalire, al montarne alto la penna o star pari. cantù, 380:

linguaggio delle galere, mandare un marinaro o un mozzo alla cima dell'antenna o

o un mozzo alla cima dell'antenna o tirarvelo su imbracato, affinché meglio scoprisse

vedere sull'orizzonte per difesa, offesa o navigazione. -parte superiore della

, della vela aurica, del fiocco o della vela di straglio. carena,

ciascuna delle estremità più sottili dell'antenna o la sommità della stessa vela latina.

fa bel tempo sulla penna dell'antenna o dell'angolo della vela latina, che corrisponde

qualità di coltellaccio triangolare. -fare penna o la penna: alzare l'antenna. -

vol. XII Pag.1020 - Da PENNA a PENNA (19 risultati)

, 1271: 'penna, filza di piumini o di stamigne volanti, che si mettono

le penne, e cosi di due o di quattro rami. dizionario di marina

di calcina facendoli la penna a scarpa o cresta di qua e di là da scolar

biforcato, che si oppone alla testa o bocca (cfr. bocca, n.

fare alcuno... lavorio di tanaglie o martellini per ferrare sanza l'acciaio,

hanno diversa maniera dagli altri di penna o deta. gianelli, iii-21: '

pasta alimentare corta, da cucinare asciutta o in brodo, di forma simile a

con scanalature longitudinali (penne rigate) o senza (penne lisce). arbasino

quale, fermata da un capo con chiodi o viti sulla capretta, s'innalza

attaccato alla buccia; la seconda a penna o coronetta; e la terza a spacco

coronetta; e la terza a spacco o fessolo. giuliani, i-415: gli

pulci, 13-51: morte ha cinquecento o più persone / un gran cavai co'

gli indiani] per lato come noi o come gli ebrei, ma per lo lungo

partic. riferimento al diffondersi della luce o delle tenebre o di un suono,

al diffondersi della luce o delle tenebre o di un suono, al propagarsi della fama

di un suono, al propagarsi della fama o di una notizia, di un'usanza

più senza la necessaria cura e meditazione o, anche, per caso o per sbaglio

meditazione o, anche, per caso o per sbaglio). loredano, 2-89

professore ha strappate e dipelate all'usignolo o al falco alemanno le penne maestre.

vol. XII Pag.1021 - Da PENNA a PENNA (15 risultati)

primi deporremmo la penna, afferreremmo una spada o una lancia, scenderemmo in campo.

le penne altrui: giovarsi dei meriti o delle fatiche di un altro; appropriarsi

nella scrittura (volontaria mente o per distrazione o sbadataggine).

volontaria mente o per distrazione o sbadataggine). francesco da barberino

penne maestre: subire un grave danno o una pesante sconfitta. -anche: morire

mise l'aurate e le purpuree penne? o. rinuccini, 82: vie più

più della scopa: incontrare grande fatica o difficoltà nello scrivere. a.

scrittura, non essere scritto (volontariamente o per distrazione o sbadatezza). strinati

essere scritto (volontariamente o per distrazione o sbadatezza). strinati, 116:

guicciardini, 13-iii-114: parendomi bello tratto, o vero o creduto, non ho

parendomi bello tratto, o vero o creduto, non ho voluto resti nella penna

di penna, come la penna getta o porta: scrivere di getto, senza artificio

manoscritto] data né spia d'amanuense o di possessore: bensì è decorato a

xviii-268: quando il demonio della malinconia o dell'ozio o dell cindare attorno mi viene

il demonio della malinconia o dell'ozio o dell cindare attorno mi viene ad invadere,

vol. XII Pag.1022 - Da PENNA a PENNACCHIO (17 risultati)

sotto la penna: presentarsi un tema o un argomento di scrittura (per lo più

(per lo più in modo casuale o incidentale). pacichelli, 1-173:

spada: lo scrivere in modo incauto o avventato, oppure con cattiveria o acrimonia

incauto o avventato, oppure con cattiveria o acrimonia o in modo calunnioso, può

avventato, oppure con cattiveria o acrimonia o in modo calunnioso, può provocare danni

ombra del celebre scialle tabaccoso spuntino cinque o sei... pennoline angeliche.

narici. savi, 2-i-44: la pennuzza o caligine... è perfettamente sviluppata

: s'io non so quanti calami o pennucciole, / n'è cagion ch'io

. pennùccia. caro, i-154: o sucide pennacce, irte e caduche! p

colorate posto sull'elmo, sulla celata o su un altro copricapo o, anche,

sulla celata o su un altro copricapo o, anche, sulla testiera del cavallo

di orefici, speciali, testori, pennacchieri o piumaiuoli, drappieri, pittori e pellattieri

8-809: erba che spunta sulle prode o a piè delle muricce, lunghi fili d'

cipressi svettanti in un cielo da primitivi o col pennacchietto da sembrar tolti a una tavola

ciuffo di penne (di un uccello) o di peli (di un insetto)

. garzoni, 1-696: de'galanti o innamorati o pennachini e de'puttanieri.

garzoni, 1-696: de'galanti o innamorati o pennachini e de'puttanieri. idem,

vol. XII Pag.1023 - Da PENNACCHIO a PENNACCHIO (16 risultati)

sull'elmo o su copricapi di varia foggia, o,

elmo o su copricapi di varia foggia, o, anche, sulla testiera del cavallo

, costituito da un mazzo di penne o da un altro oggetto di forma simile

-figur. per indicare un abbigliamento o un atteggiamento vano, borioso, fatuo

raffaello barbiera. -come simbolo di predominio o di autorità. bacchetti, 2-126:

bigliamento (e in partic. del cappello o dell'acconciatura femminile), costituito da

, costituito da un mazzo di penne o da un altro oggetto che ne richiami la

ramusio, iii-312: aveva veduto cinque o sei canoe d'indiani che passavano da

di un cavallo che traina una vettura o un carro. pascarella, 1-155:

5. chioma di un albero o infiorescenza di forma allungata e ricadente.

di questa chioma [della palma] o pennacchio nasce ogni mese una punta lunga

: non farò così già io della lanugine o pennacchio o pappos... che

così già io della lanugine o pennacchio o pappos... che m'avete mandata

pianta manca del carattere essenziale del pappo o pennacchio stipitato e piumoso. bacchi detta

invescano negli uomeni per beltà, sapere o gentilezza, ma per esser guarniti di

, donde mirano ciuffetti di fiori bianchi o porporini, ovvero si staccavano, portati

vol. XII Pag.1024 - Da PENNACCHIO a PENNATO (25 risultati)

). disus. artigiano che lavora o vende penne a scopo ornamentale.

pennaiuolo ': colui, colei che acconcia o vende penne a uso di ornamento.

pennaruòlo), sm. vasetto, boccetta o altro tipo di contenitore da scrivania in

le penne, anche quelle di struzzo o altro per ornamento. 3

per marito e per sovrano quel musico sfiatato o lo scas- sinator di cembali o l'

sfiatato o lo scas- sinator di cembali o l'imbratta tele o quel tagliacantoni del

sinator di cembali o l'imbratta tele o quel tagliacantoni del generai tremarella od uno

10-54: non era egoismo d'esteta o di pennaiuolo, che tira a sfruttare

di penna con tratto più o meno spesso, costituito da una cannuccia,

è formata da uno stoppino di feltro o di altro materiale che assorbe l'inchiostro

. spreg. chi scrive, disegna o dipinge senza capacità, in maniera mediocre

momento: e può essere il militare o 'l politico, il porporato o il

militare o 'l politico, il porporato o il mestapopolo, il signor di castello o

o il mestapopolo, il signor di castello o il padron di bottega o il pennarulo

di castello o il padron di bottega o il pennarulo in gazzetta. =

518: tra gl'istrumenti sarà la penna o calamo, il calamaio, l'inchiostro

. tratto, linea, frego, più o meno lungo e spesso, tracciato con

, tracciato con una penna su carta o su qualsiasi altra superficie per cancellare o

o su qualsiasi altra superficie per cancellare o sottolineare una parola o un brano di

superficie per cancellare o sottolineare una parola o un brano di un testo.

cilindro, segnino con palline di cera o con una pennata d'inchiostro il luogo

contadino userà l'accetta, la pennata o altri grandi strumenti da taglio. tommaseo [

provvisoria di sassi, usata come deposito o come riparo. giannone, 1-iv-594:

pennatata, sf. taglio, colpo o ferita inferta col pennato. tommaseo

. pazzi de'medici, 70: o dispietata iniqua fama / quanto sei mostro

vol. XII Pag.1025 - Da PENNATO a PENNELLARE (23 risultati)

-formato da foglie di tale tipo. o. tareioni tozzetti, i-279: per cagione

come le barbe di una penna. o. targioni tozzetti, i-425: il caule

i rami sono disposti sopra il surculo o tronco primario dei muschi, a guisa

. lastri, ii-119: questa diramatura o potatura dèe farsi dentro il febbraio con

, sofferenza. cesareo, 457: o fosca ala dell'anima, dolore! /

pennati: per indicare un fatto straordinario o un tempo remoto (e ha valore

del picciolo (una fogliai. o. targioni tozzetti, i-85: pennatofessa [

pennatofessa ': dicèsi in botanica delle foglie o fogliole che sono disposte dai due lati

per 10 più nei mari caldi o temperati e detti anche piuma o

o temperati e detti anche piuma o penna di mare a causa della conforma

è un genere di polipi etenoceri o coralliari, così chiamati per la loro

sm. quantità di lino, canapa o altra fibra tessile che, acconciata in

forma di cono, viene avvolta o appoggiata intorno alla rocca per essere filata

a poco a poco tira giù lo lino o la stoppa tanto che fa lo filo

e filastrocche semina, / girando il naspo o dispiccando il bioccolo / giù dal pennecchio

anche con allusione alle virtù domestiche femminili o alla condizione di emarginazione della donna)

sughero, ma un fiocco di bambagia o pennecchio di stoppa. g. g.

. ant. e letter. disegnare o dipingere tratteggiando con una penna o con

disegnare o dipingere tratteggiando con una penna o con un pennello fornito di una punta

e i visi, come facessi col pennello o come facessi con la penna che si

i pittori i loro quadri, scrivendo o pennellando il seguente successo, degno d'

figur. descrivere, rappreséntare, & voce o per scritto, in modo vivido ed

al quale è attaccata un'altra àncora o un ancorotto, e gettare a fondo anche

vol. XII Pag.1026 - Da PENNELLATA a PENNELLEGGIARE (15 risultati)

lore steso con un pennello su una tela o, in ge nere,

giorgio, che ha di quella mano o aria che io voglia dire fiamminga di

-per simil. pennellatila di sostanza medicamentosa o anestetica. moretti, i-427: è

di sole. 3. macchia o, anche, fascia, striscia di colore

4. brano di uno scritto o di un discorso, espressione, particolare

tratteggiare con rapidità ed energia un personaggio o una situazione). galileo, 5-244

tutte pennellate da pittori di sgabelli. o. rucellai, 2-2-6-304: sapendo [dio

alcune pennellate maestre. nomi, 10-69: o stemperato inchiostro col giulebbe, /.

elemento, componente di una determinata realtà o di un modo d'essere. palazzeschi

bacchelli, 2-xxii-118: è l'ultima invenzione o, meglio, è il complemento e

non sapranno essi distinguere in miglior forma o colorire con migliori pennellature o condurre a

miglior forma o colorire con migliori pennellature o condurre a maggior perfezione quella casa rustica

, 1-155: 'pennellatura 'dicesi il colpo o la tirata di pennello.

estens. descrivere, narrare, oralmente o per scritto, per lo più in maniera

. n. villani, 4-168: o dell'animo mio nuova pittrice, / che

vol. XII Pag.1027 - Da PENNELLEGGIATA a PENNELLO (24 risultati)

i. frugoni, i-1-228: mira, o signor, su questi industri fogli /

ramuscel [euterpe] porta arricchita. o. rucellai, 2-3-7-152: quantunque bellissime

5. per estens. narrato, o rappresentato oralmente o per scritto, per

estens. narrato, o rappresentato oralmente o per scritto, per lo più con tratti

imbriani, 7-154: bisogna ch'io ridipinga o riscolpisca con la mente il pennelleggiato o

o riscolpisca con la mente il pennelleggiato o l'intarsiato dall'artefice; ch'io

femm. -trice). artista o artigiano che esegue lavori di decorazione. -

di uguale lunghezza, usato per imbiancare o verniciare ampie superfici. tommaseo [

cima di due pezzi di cartone, o incastrato nella latta: lo adoperano i

la completa. ti veste un uomo o una donna con pochi sdruccioloni di pennellessa

, sm. stabilimento industriale o laboratorio artigianale in cui si fabbricano pennelli

costituito da un insieme di crini vegetali o di peli animali (o, anche,

di crini vegetali o di peli animali (o, anche, artificiali), disposti

e, in genere, per stendere o spalmare uno strato di sostanza liquida,

uno strato di sostanza liquida, più o meno spessa, su una superficie

meno spessa, su una superficie o, anche, per spolve

): per stendere sul viso la schiuma o il sapone nel corso della rasatura.

usato per stendere sul viso la cipria o altre polveri o sostanze cosmetiche. guarini

sul viso la cipria o altre polveri o sostanze cosmetiche. guarini, 70:

ed occultar le mende / di natura o del tempo. -a pennello (

mano, senza esser guidata da studio o arte alcuna, vada per se stessa al

, 1-395: basta che a fargli o dirietro o davanti, / e traverso,

: basta che a fargli o dirietro o davanti, / e traverso, in iscorcio

davanti, / e traverso, in iscorcio o in prospettiva, / s'adopera il

vol. XII Pag.1028 - Da PENNELLO a PENNELLO (20 risultati)

le favole pagane. corazzini, 4-46: o primavera, sandro botticelli / sentì fiorire

un giardin profondo io stetti, / o pier della francesca, innanzi al puro

torcono le donne per le doglie del parto o per il mal de la madre.

di scrivere. -anche: ispirazione poetica o letteraria; capacità descrittiva; mezzo espressivo

mie mal vergate carte / posson poco o niente alzare il volo / del chiaro nome

: se ognuno di questi canti essenziali o interposti presentano lo stile istesso, perché attribuir

-ispirazione soprannaturale. pulci, 16-1: o gloriosa figlia di davitte, /..

trasversalmente a un litorale marino, fluviale o lacustre, generalmente appoggiata alla sponda e

sporgente dall'alveo, allo scopo di allontanare o frenare le correnti, o con la

di allontanare o frenare le correnti, o con la funzione attiva di deposito dei

acquisto loro per via di puntoni e penelli o altre opere manufatte. lecchi, 415

tralascio per brevità molte proprietà de'guardiani o pennelli di mare, i quali in qualche

ancora da pennello). -ancora a o in pennello'. per indicare l'àncora

dell'àncora quando è 'capponata 'o sospesa alla grue di cappone e le

più forte e meno soggetta a cedere o a sfiancarsi. dizionario di marina, 606

varchi, 3-102: chi ha detto o fatto alcuna cosa in quel modo a

noi disideravamo, si chiama aver dipinto o fattola a pennelo. testi, 1-382:

che basta per il soggiorno di due o tre giorni. -comodamente.

-in ogni particolare, alla perfezione. o. rucellai, xxvii-6-70: sembra egli stesso

lor detti, / guitton, campane o chi ma'fé sonetti, / presti

vol. XII Pag.1029 - Da PENNELLO a PENNINO (14 risultati)

città del giglio. cieco, 14-77: o mambrian, rivolgi il tuo pennello /

sansovino, 4-154: vanno inanzi diversi pennelli o insegne di scuole o fraterne.

inanzi diversi pennelli o insegne di scuole o fraterne. -nella raffigurazione di personaggi

levando 'l suo penello. -pennelli o tassa dei pennelli: la tassa che a

: in verona, stendardo delle scuole o confraternite. 2. marin. piccola

guglielmotti, 636: 'occhio al pennello o alla penna ', che significa

sei rimasto franco come penello di torre o segno di campanile mosso da ogni vento.

è oggetto di una costante passione, o che costituisce un esempio, un modello

è marinaro di prua per essere penese o pilotto per esser patron di nave.

vitto della ciurma; il parone o agozzino, che commanda i servizi

verno schiacciare il suo sonnellino post-prandiale, o, come si diceva e dice

stipa (stipa pennata). o. targioni pozzetti, ii-55: 'stipa

picciuolo si prolunga in una nervatura media o corta che emette a destra e a sinistra

l'inchiostro direttamente da un calamaio) o fisso, come nelle penne stilo- grafiche

vol. XII Pag.1030 - Da PENNINO a PENNONCINO (18 risultati)

serbatoio o da una cartuccia posta interna

pennoni e pennini, che chiamano argironi o aeroni, e delle tante livree con le

cavare in qualche altezza le campagne aperte o qualche pennino luogo... quella

foraggio, per la produzione delle cariossidi o a scopo ornamentale. lessona,

, che contiene specie dal calamo semplice o ramoso, a foglie piane e a

pezzo di pennito infuso insieme con mele o latte. libro della cura delle malattie

cura de peniti, anco di melle o bieda o uno sterco di sorze iè avantezata

peniti, anco di melle o bieda o uno sterco di sorze iè avantezata medicina.

. (femm. -a). scrittore o giornalista che subordina a fini utilitaristici o

o giornalista che subordina a fini utilitaristici o venali la propria attività, ponendosi al

i proventi della propria attività di scrittore o di giornalista, comportandosi in modo venale

. ed ha per il più cinque pende o fibre, acciò che cinga lo stomaco

, 1103: in marina, le pennòle o antennelle sono i pennoncini delle vele delle

nievo, 1-417: rovinano dentro quattro o cinque giovinastri bene avvinazzati e pieni di

-pennacchio della testiera di un cavallo o, anche, del calesse da esso

più si combatte per bianco e bigio o per opinioni da quegli nate che per la

opinioni da quegli nate che per la gloria o verità divina. 6.

sagole per le bandiere di segnalazione, o, anche, come supporto per le

vol. XII Pag.1031 - Da PENNONE a PENNUTO (25 risultati)

pennoni e le bandiere, certamente tutti o gran parte delli siccesi avrebbeno mutata lor

so se di sfida all'altra sponda, o di proclamazione d'indipendenza locale.

. -labaro fissato a una tromba o, in genere, a uno strumento

4. mar in. antenna di legno o di ferro rastremata alle due estremità,

presenta un'asta metallica, detta guida o figlietta, alla quale si inserisce la vela

struttura di ferro a collare, fissa o scorrevole, detta trozza, che ne

parte manco, e tanto saranno i pennoni o antenne grandi. giuseppe di santa maria

: queyche dice cosa che mi spiaccia / o vero a que'che seguor mi'pennone

, / e'convien che sia morto o messo in caccia. sacchetti, 269:

, vessillifero di una formazione militare o di una corporazione. -in partic.:

quello del suo terzo per tempo de romore o novità: e lo decto offizio sieno

, 1-vii-180: ad ogni gonfaloniere duoi o tre, i quali chiamorono pennonieri,

': colui che si adopera o lavora sul pennone, specialmente assegnatogli.

piana, anche nei suoi agglomerati pelosi o pennuti o nocchieruti come un guscio di

anche nei suoi agglomerati pelosi o pennuti o nocchieruti come un guscio di tartaruga,

di tartaruga, e una tale pelosità o pennutezza o noc- chierutaggine alle volte pare

tartaruga, e una tale pelosità o pennutezza o noc- chierutaggine alle volte pare che si

silvestre corte / de l'alata famiglia o gir vagando / o star pomposa in varie

l'alata famiglia o gir vagando / o star pomposa in varie schiere unita,

purg., 31-62: novo augelletto due o tre aspetta; / ma dinanzi da

i pennuti / rete si spiega indarno o si saetta. crescenzi volgar., 9-86

polli piccoli da por sono al sole o in sul letame, acciocché entro vi si

, si deono ridurre a seguitare una o due galline, acciocché l'altre tornino a

tuo dante, 'rete si spiega indarno o si saetta '. govoni, 2-126

subito la invola. stigliani, 2-109: o verde au- gel dalla favella umana,

vol. XII Pag.1032 - Da PENO a PENOMBROSO (12 risultati)

cupido, mercurio e la fama, o, anche, degli angeli).

pennuti. -che indossa un indumento o porta un'acconciatura ornata di penne.

ancorché indistinta, e determina obiettivamente frescura o ne suscita l'impressione soggettiva, unita

, 5-109: nel tumulto d'una festa o d'una apoteosi, uno si sente

fra il chiaro e lo scuro; massa o oggetto che appare più scuro in confronto

. figur. vaghezza del ricordo di fatti o persone più o meno lontani nel tempo

del ricordo di fatti o persone più o meno lontani nel tempo; indeterminatezza.

signora renata seripa rimangono nell'ombra, o sia pure nella penombra? 5

dell'animo umano; vicenda, storica o spirituale, di angosciosa incertezza.

predilige l'analisi dei segreti dell'anima o ne nasce. bacchelli, 3-230:

supporre più che spiegare. o. penombre: titolo della prima ed.

del vero è sempre difettuosa, più o meno mescolata d'errore, vaga,

vol. XII Pag.1033 - Da PENONE a PENOSO (15 risultati)

. penosissimaménte). avvertendo pena fìsica o spirituale (per lo piu intensa e

sua gioventù. pascoli, 1219: o tu, che or mo'fra queste

. in modo da causare sofferenze ad altri o da suscitare compassione o, anche,

sofferenze ad altri o da suscitare compassione o, anche, disgusto. fra giordano

faticoso, che rivela fastidio, sofferenza o ne è determinato. -anche: senza

-in modo goffo, maldestro, inopportuno, o, anche, che rivela incapacità,

compiuto (e può insorgere all'inizio o accompagnare il protrarsi di una lavoro,

. che arreca pena e dolore fisico o spirituale, che comporta sofferenza, angustia

sofferenza, angustia, travaglio, fatica o, anche, disagio più o meno intenso

fatica o, anche, disagio più o meno intenso. -in partic.

cosa che sia lor commandata per difficile o penosa che sia. g. bentivoglio

: tutto quello che ci avviene di prospero o di pen- noso ci viene dalle mani

laudario di borgo san sepolcro, xciv-180: o santo sebastiano, / a noi purgi

naturale). lacopone, 24-1: o vita penosa, continua battaglia! /

-che è sede di tormenti e dolori o ne è occasione e stimolo (un

vol. XII Pag.1034 - Da PENRE a PENSAMENTO (14 risultati)

un lamento, la vista di cose o di persone); che determina un

, malinconico. iacopone, 65-209: o dolce vita mia, non me far star

pur come sole. cicerchia, xlii-346: o figliuol mie, di toccarti mi sazia

di pianti, di dolori e di credute o sognate sventure. -con metonimia

, 17-224: non le tue furie, o uomo d'affari, / né i

solo spignere qualunque cosa dal difuori solamente o in qualunque altra non pensabil maniera.

secondo che si riferisce al pensiero increato o al pensiero creato. in ordine al

rosminiana di v. gioberti, caratteristica o condizione di ciò che è pensabile dal

tragedia avesse a lettori e a spettatori o tutto popolo o tutti periti dell'arte

a lettori e a spettatori o tutto popolo o tutti periti dell'arte, non il

: i pensacchiatori mediocri, i raccozzatori o travestitori delle idee altrui, tiravano innanzi

penzamento, / e s'io veglio o dormento -sent'amore. latini, rettor

243): se per veruno subito pensamento o per leggere alcuno buono libro ci venisse

a colpi di bellezza altri non more. o. rucellai, 6-13: qual è

vol. XII Pag.1035 - Da PENSAMENTO a PENSAMENTO (35 risultati)

connessa, la concreta espressione, verbale o scritta, in cui si manifesta;

tempo per pensare. giacomo da leniini o guido delle colonne, 405: quella

è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa che a fare la piccola

4. opinione, giudizio, parere più o meno fondato, articolato, definitivo,

; convinzione; ipotesi, congettura scientifica o filosofica; intuizione. latini, rettor

onde la via si dee fare, o per pensamento o vero ad occhio. dante

si dee fare, o per pensamento o vero ad occhio. dante, conv

cognoscete gli iddei, ma non avete pensamento o credenza alcuna che sieno. castelvetro,

che sieno. castelvetro, 8-1-172: sentenzia o pensamento è quella invenzione per la quale

parole, si pruova che alcuna cosa sia o non sia o si profera alcuna

alcuna cosa sia o non sia o si profera alcuna sentenzia universalmente o s'accresce

o si profera alcuna sentenzia universalmente o s'accresce o si diminuisce alcuna cosa

profera alcuna sentenzia universalmente o s'accresce o si diminuisce alcuna cosa o si muovono gli

s'accresce o si diminuisce alcuna cosa o si muovono gli affetti con misericordia o

o si muovono gli affetti con misericordia o sdegno o simili. siri, x-403:

muovono gli affetti con misericordia o sdegno o simili. siri, x-403: ciò era

8-1-197: appare che r \ siàvota, o 'sentenzia 'o * pensamento 'che

r \ siàvota, o 'sentenzia 'o * pensamento 'che ci piaccia di nominare

, che per sottigliezza d'umano pensamento o d'altro. -elucubrazione (vana

d'altro. -elucubrazione (vana o inutilmente complicata); idea peregrina,

scurità della notte non puote ascondere [o catilina] li tuoi maliziosi pensamenti.

impossibile cosa che non si pecchi, o per ignoranza o per negligenza o per

che non si pecchi, o per ignoranza o per negligenza o per vanità o per

pecchi, o per ignoranza o per negligenza o per vanità o per inganno o per

ignoranza o per negligenza o per vanità o per inganno o per pensamento o per necessità

negligenza o per vanità o per inganno o per pensamento o per necessità o per

per vanità o per inganno o per pensamento o per necessità o per dimenticanza.

inganno o per pensamento o per necessità o per dimenticanza. -senza pensamento,

è nociva, non lo fate affermando o negando per via di discorso, ché

ne è una parte di vile animo o di mala volontà. guicciardini, 13-vi-177:

questo pensamento sia superfluo, perché facilmente o sarà fatto el papa a tempo,

sarà fatto el papa a tempo, o el duca sarà partito o el viceluogotenente

a tempo, o el duca sarà partito o el viceluogotenente con le gente spagnole sariano

diritta seguitando il viaggio, mai si rivoltorono o si fermorono che si ritrovorono sotto casoli

ritrovorono sotto casoli, senza saputa o pensamento alcuno del marchese. frachetta, 636

vol. XII Pag.1036 - Da PENSANTE a PENSARE (17 risultati)

latini, i-598: chi che neghi o dica, / tutta la gran fatica

la gran fatica, / la doglia o '1 marrimento, / lo danno e '1

qual dà gran pensamento a questo turco. o. rucellai, 6-122: non esilio

permutazione appellar dobbiamo quella che, costretti o volentieri, d'una terra in un'

da quest'una. tommaseo, 2-i-124: o tu che dormi e riposata stai /

essere come vedova; e nessuno affetto o gioia novella la distrae dal pensamento del

è in grado di pensare, di ragionare o di esprimere il pensiero; che costituisce

, in quanto abbia accesso all'istruzione o alle professioni). -anche sostant.

genere umano, aveva a lungo creduto, o almen ripetuto, che noi avessimo idee

litote. non pensante: che non può o non vuole esprimere una posizione politica.

e ha spesso una connotazione iron. o spreg.). mazzini, 32-4

, preso di petto da qualche stravaganza o bizzarria di concetto o di forma, che

da qualche stravaganza o bizzarria di concetto o di forma, che rara manca in

rara manca in tali manifestazioni, s'indigna o ride (1907) mentre la

meditare (anche in contrapposizione, esplicita o implicita, con intuire, con agire,

mano in sul petto e stette una pezza o pensò e disse. monte, 1-23-4

lo possiede: tutt'al più presume o spera di possederlo. gentile, 3-159

vol. XII Pag.1037 - Da PENSARE a PENSARE (18 risultati)

tutta la rilevanza che è loro propria o, anche, nella stranezza, nella

che lascia all'immaginazione del lettore (o dell'interlocutore) quanto non si descrive

parole maladette. boccaccio, 1-ii-91: o dolce notte e molto disiata, / chente

cavalca, 18-28: l'uomo pecca o col cuore pensando e volendo, o

o col cuore pensando e volendo, o colla lingua parlando, o coll'opera mal

e volendo, o colla lingua parlando, o coll'opera mal fac- cendo, o

o coll'opera mal fac- cendo, o per negligenzia lo bene che dovea fare non

alla propria statura? -farsi o avere un'opinione, elaborare o accettare

-farsi o avere un'opinione, elaborare o accettare un giudizio secondo una determinata

precisazione, costituita da un avv. o da un compì., dell'indirizzo

pascoli, i-46: sempre, pensando o scrivendo, siamo distratti dalla preoccupazione dell'

relazione con un compì, ogg. (o, anche, con una prop.

nelle navi de'troiani e arderle, o intendeva privarne i troiani,..

privarne i troiani,... o intendeva d'arderle oziosamente e senza consiglio

a l'animo di noi due: o il vostro ne lo esser pur vero ciò

immaginare qualcosa quale si ritiene sia stato o si sia verificato o, anche, quale

ritiene sia stato o si sia verificato o, anche, quale dovrebbe verificarsi.

va meditando da quali prime necessità o utilità comuni a sì fatta natura d'uomini

vol. XII Pag.1038 - Da PENSARE a PENSARE (10 risultati)

malvoglienza / vèr cristo ti crucciasti, / o se lo biaste- masti. g.

pensarci: con riferimento a situazioni o eventi che suscitino emozione e turbamento anche

emozione e turbamento anche soltanto a prefigurarli o a ricordarli. muratori, iii-329:

, al solo pensarle non che al vederle o provarle, empiono di malinconia. forteguerri

pensa che de la cosa può incontrare o che uscita la cosa può avere.

-intr. applicarsi a un problema, teorico o pratico. pallavicino, 6-1-135:

formula che indica la sospensione del giudizio o che costituisce reticenza per un rifiuto,

, / se puoi, tua morte. o non pensarci più. -non poterci pensare

per decidere, insomma, se accettavo o meno la sua interpretazione. -con partic

ci penso e più... (o meno...): con riferimento

vol. XII Pag.1039 - Da PENSARE a PENSARE (16 risultati)

lo più a connotare la peculiare intenzione o l'intensità (specie amorosa) del

intensità (specie amorosa) del pensiero o della meditazione o, anche, desiderio

amorosa) del pensiero o della meditazione o, anche, desiderio, avidità;

più dolce: vedere la donna amata o pensarne? -ant. in relazione con

ritenere, supporre, dare per possibile o per probabile, immaginare; aspettarsi,

indica che qualcosa avviene in misura superiore o inferiore all'aspettativa o, anche,

in misura superiore o inferiore all'aspettativa o, anche, connota iperbolicamente un affermazione,

indica la non dubitabilità che qualcosa avvenga o sia fatto o, anche, si

dubitabilità che qualcosa avvenga o sia fatto o, anche, si determini in un modo

resto si pensa: è facilmente immaginabile o prevedibile come logica conseguenza. parabosco,

, 1-91: furono proposti e scelti due o tre giuochi che di far si disegnava

. 6. avere un'opinione o una convinzione, ritenere, giudicare,

interpretazione determinata in merito a precisi fatti o circostanze o, anche, circa il

in merito a precisi fatti o circostanze o, anche, circa il comportamento di

, ch'io sia ubbriaco, pazzo o simili. aleardi, 1-194: errai.

amor non so pensare, / o d'altra cosa che d'amor non sente

vol. XII Pag.1040 - Da PENSARE a PENSARE (17 risultati)

-con uso impers. (o con sogg. collettivi indefiniti) indica

è opinione comune, generalmente diffusa (o, anche, presunta ma non verificata)

essere convinto di fare una cosa (o che questa accada o che si determini

fare una cosa (o che questa accada o che si determini in un particolare modo

invece se ne sta facendo un'altra (o ne accade un'altra, o quella

(o ne accade un'altra, o quella stessa si verifica in modo diverso

8. proporsi che qualcosa avvenga o no o che si determini in modo

8. proporsi che qualcosa avvenga o no o che si determini in modo ben preciso

gentil e peregrina, / che per fraude o per forza fa più acquisto; /

cose mie. -assumere iniziative politiche o militari in vista del raggiungimento di uno

non pensi se io ho da fare o no, se mi scomoda: intendo di

brieve tempo quasi povero divenuto, pensò o morire o rubando ristorare i danni suoi

quasi povero divenuto, pensò o morire o rubando ristorare i danni suoi. esopo

i romani giureconsulti in tante minute spezie o casi di cotal diritto,...

pensare a niente', senza avere preoccupazioni (o anche in modo completamente parassitario).

'; cioè, sarà mia la cura o la spesa del provvedere il pane;

in compagnia). pascoli, 466: o ciaramelle

vol. XII Pag.1041 - Da PENSARE a PENSARE (20 risultati)

assicurare di provvedimento in generale chi teme o dubita: 'ci penso io 'o

o dubita: 'ci penso io 'o 'penso io '. o anco

'o 'penso io '. o anco di spese da fare, di faccenduole

proprie attenzioni a qualcuno (se stesso o altri), occuparsene attivamente; provvedere

spiacevoli, dolorose, guai, affanni o, anche, di provvedere col lavoro

sospetti (anche con riferimento a situazioni o a problemi politici). g

con attenuazione: non costituire un impegno o un problema gravoso, non causare preoccupazioni

. nella forma pensa e ripensa (o, anche, pensa pensa), talora

]: coll''a ', sospettare o dell'altrui volontà o di sventura che

', sospettare o dell'altrui volontà o di sventura che temasi sia per seguire.

pensato male? straparola, ii-13: o messer compare mio, di grazia, vi

ha opinione conforme alla mia in tale o tal cosa; o sentimenti e opinioni

alla mia in tale o tal cosa; o sentimenti e opinioni in generale.

ricevuto picciolo premio d'alcuna sua fatica o non vorrebbe fare alcuna cosa o dubita

fatica o non vorrebbe fare alcuna cosa o dubita se la vuol fare o non,

alcuna cosa o dubita se la vuol fare o non, mostrando che egli la farebbe

egli la farebbe, se maggior prezzo dato o promesso gli fusse, si dice e'

. -una farne e una (o cento) pensarne: macchinare sempre qualche

macchinare sempre qualche nuova azione malvagia (o, anche, bizzarra, inattesa)

preoccupazioni finisce ad andare a cercarsele (o, anche, a concepire propositi stolti)

vol. XII Pag.1042 - Da PENSARE a PENSATIVO (16 risultati)

il pensiero stesso, un preciso indirizzo o un particolare oggetto al quale si

un particolare oggetto al quale si volge o l'oggetto che si rappresenta. -

: la riflessione che precede la parola o l'azione. dante, xxxix-2:

del pensare [delle loro poesie] o la rubberia delle forme non mi spariva.

, posizione ideologica (di una persona o di un gruppo di persone o, anche

persona o di un gruppo di persone o, anche, degli organi di espressione

ant. penzata), sf. pensiero o connes sione di pensieri tendenti

tendenti all'attuazione di un progetto o al conseguimento di uno scopo. -an

e talora ha connotazione scherz. o ironicamente antifrastica, che con

in modo da preordinare razionalmente un comportamento o un atto o da sortire un effetto

preordinare razionalmente un comportamento o un atto o da sortire un effetto voluto. -anche

suo detto. guittone, i-24-26: o albore che fioriscie e frutta secco!

essere ammazzato, ovunque fosse trovato, o nel campo o nella via, nella

ovunque fosse trovato, o nel campo o nella via, nella città, in

tecnica consumata; coerentemente con un'interpretazione o con una teorizzazione organica, nell'ambito

4. per sola forza di pensiero o atto di volontà. vangeli volgar.

vol. XII Pag.1043 - Da PENSATO a PENSATO (17 risultati)

pensatissimo). che e fatto oggetto o che è frutto di pensiero, di ri

immaginato, vagheggiato (indipendentemente dalla realtà o contrariamente a essa).

pensatissimo ': non per moto di istinto o di passione subita: aggrava la colpa

-in partic.: che è oggetto o, anche, frutto dell'attività razionale

pensato è l'altro dal pensiero, o quel termine innanzi al quale sentiamo che

-non attuato, ma solo ipotizzato o desiderato o temuto. -anche: non

attuato, ma solo ipotizzato o desiderato o temuto. -anche: non abbozzato o steso

o temuto. -anche: non abbozzato o steso per scritto; che non ha

-che è frutto di una disposizione o di un calcolo intellettualistico. tommaseo

possono in tre maniere ricogliere: ché o vegnono da pura fortuna, sì come

fortuna, sì come quando sanza intenzione o speranza vegnono per invenzione alcuna non pensata

vegnono per invenzione alcuna non pensata; o vegnono da fortuna che è da ragione

è da ragione aiutata;... o vegnono da fortuna aiu- tatrice di ragione

manca qualche cosa non pensata per la cucina o credenza. davila, 627: il

caso che i manoscritti non fossero stampati o non gli fossero restituiti per qual si

restituiti per qual si voglia accidente pensato o non pensato anche per parte o cagione

pensato o non pensato anche per parte o cagione del principe. é. ant

vol. XII Pag.1044 - Da PENSATOIO a PENSIERETTO (13 risultati)

senso di cosa che dà da pensare o della mente occupata in pensare. 2

riduce la signora quando vuole starsene sola o intertenersi con intime persone. papini, i-837

pensatore: pensare. pier detta vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini,

. pier detta vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 419: lingua

queste immagini non sono appoggiate a fatto o a spe- rienze tali da renderne contento

che si occupa di altri, che pensa o provvede a loro. luca di

da padova volgar., i-xm-3: tutti o molti sono di sana pensea e di

rosmini, lxxix-1-317: se altrui dispiace o la mia serietà e pensieràggine o il

dispiace o la mia serietà e pensieràggine o il silenzio o l'empito o la fretta

mia serietà e pensieràggine o il silenzio o l'empito o la fretta o

e pensieràggine o il silenzio o l'empito o la fretta o la grossezza e

o l'empito o la fretta o la grossezza e rusticità de'costumi..

. pensiero, idea di poco conto o, anche, estemporanea, insinuante, maliziosa

vol. XII Pag.1045 - Da PENSIERI a PENSIERO (11 risultati)

con loro. 2. concetto o immagine poetica leggiadra, gentile o,

concetto o immagine poetica leggiadra, gentile o, anche, frivola. benvoglienti [

dieci miglia e venti, / un pensierino o due forse raggiungo. -con

mentali, delle facoltà intellettive; coscienza o atteggiamento mentale, mentalità; qualità etica

l'effetto dei fenomeni fisici, esterni o interni, che agiscono sui relativi organi

neanche * la facoltà di ragionare 'o lo 'spirito 'ha creato unità e

ma ciò che realmente si pensa unisce o differenzia gli uomini. -il principio razionale

regni sulla terra siccome nel cielo, o meglio che la terra sia una preparazione

accortezza, sagacia, risorsa (intellettuale o pratica). -per estens.:

mezzo, strumento di una particolare scienza o disciplina. boccaccio, vii-io 1:

della realtà proprio di un determinato filosofo o pensatore. -anche: il patrimonio collettivo

vol. XII Pag.1046 - Da PENSIERO a PENSIERO (21 risultati)

: 'il pensiero italiano quel che domina o par dominare gl'intelletti della nazione in

gl'intelletti della nazione in un tempo o di consueto; il modo dell'esercitare il

modo dell'esercitare il pensiero nella scienza o nelle opere della vita. mazzini,

, al quale si deve una formulazione o un'enunciazione particolarmente significativa o perspicua)

formulazione o un'enunciazione particolarmente significativa o perspicua); la struttura mentale che

richiesta per un determinato campo del sapere o che in esso si acquisisce. mazzini

: può'tu sapere se egli è nero o bianco o giallo o ritondo o quadro

tu sapere se egli è nero o bianco o giallo o ritondo o quadro o no

egli è nero o bianco o giallo o ritondo o quadro o no? adunque non

nero o bianco o giallo o ritondo o quadro o no? adunque non ti pare

bianco o giallo o ritondo o quadro o no? adunque non ti pare egli

/ che speranze, che cori, o silvia mia! idem, 26-tit.:

cui l'individuo pensante concentra il complesso o una parte della sua intelligenza sopra un

concepisce ed elabora intorno a particolari oggetti o problemi; ragionamento su un particolare argomento

; processo mentale tipico di una scienza o disciplina. - anche: espressione,

espressione, testimonianza di vita spirituale individuale o collettiva. guittone, 236-1: omo

oggi dalla troppo turbata mia mente, o voi più ameni pensieri: non è

. 5. ferrari, 209: o ramo d'oro, o albero fiorito,

, 209: o ramo d'oro, o albero fiorito, / a l'ombra

e, anche, all'espressione verbale o scritta, da esse distinto, a

e trasmessa all'animo di chi vede o di chi legge per via del discorso

vol. XII Pag.1047 - Da PENSIERO a PENSIERO (8 risultati)

felice sarei, candida luna. / o forse erra dal vero, / mirando all'

7. proposito; progetto, piano o, anche, trovata, idea,

/ pensando èl cò, él me? o et en la fino / de la

pensa pensieri di pace. -intenzione o disposizione amorosa verso una persona; desiderio

/ l'amoroso pensiero / in questa parte o 'n quella / ondeggiando trabocchi.

. pucci, cent., 47-90: o quanto egli era errato suo pensiere,

8. motivo ispiratore di un'opera artistica o filosofica, contenuto concettuale, invenzione o

o filosofica, contenuto concettuale, invenzione o concezione che si concreta nella forma artistica

vol. XII Pag.1048 - Da PENSIERO a PENSIERO (8 risultati)

jennard], 26: se peziere o la pagura / te fa. ffare contra

pensiero: sospetto. ruggerone da palermo o federico ii, 426: è, mi

abonda, non dura la detta amistà, o per invidia di chi sta dallato o

o per invidia di chi sta dallato o per mal pensiero o per altre sciagure

di chi sta dallato o per mal pensiero o per altre sciagure, che sono molte

noto ed acconcio a spiegare la considerazione o contemplazione che fa l'intelletto sopra le cose

e coscienza di doveri e apprensioni di danni o pericoli, e semplicemente soggetto di grave

che vi bisogneranno di qui a un anno o due. caro, i-293: assai

vol. XII Pag.1049 - Da PENSIERO a PENSIERO (6 risultati)

mente; formarsi in lui una convinzione o un progetto intorno a un preciso problema

sieno di figura piramidale. -essere donna o cosa dei pensieri di qualcuno: essere

preoccupato, in apprensione (per qualcuno o a causa di qualcosa). zanobi

-essere levato dal pensiero di qualcuno o di qualcosa: esserne distolto.

le mani e far pensiero di morire o vincere, attendendo sopra ogni cosa a

suo, ecc.: saranno preoccupazioni o problemi miei, tuoi, suoi, ecc

vol. XII Pag.1050 - Da PENSIERO a PENSIERO (8 risultati)

pensiero: cancellarlo dalla mente. galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini,

mente. galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 439: lo

che alcuna ne passi senza l'intervento o saputa sua. l. priuli,

altr'uomo deliberatamente; può l'uomo o la cosa mettere in pensiero ', dar

', dar da pensare con più o meno dolorosa tema. tarchetti, 6-ii-167:

di fare alcuni tondi piccioli di penna o di chiaro oscuro disegnati. -mettersi pensiero

gregge pasca; / né cred. o che di me pensier si mettano.

di una cosa: preoccuparsi di farla o di come va fatta. varchi,

vol. XII Pag.1051 - Da PENSIERO a PENSILE (17 risultati)

'niun pensiero non pagò mai debito 'o similmente: per affliggersi non si ripara al

1-607: siamo preoccupati da alcuni pensieri o pensieracci che mi turbano nel mio lavoro

stanno il dì tutto tra le femminelle o che si pigliano ad animo tali simili

, per lo più seri, gravi o, anche, tristi, preoccupati; impensierito

, che esprime tale disposizione d'animo o, anche, gravità, ponderatezza (l'

mi sono fermato pensieroso davanti ai veri o presunti canzonieri costruiti. -propenso alla

al porto della felicità -a roma moriva o da poco era morto. piovene, 1-186

-di animali. pindemonte, ii-35: o pensieroso augel [il gufo], di

raccoglimento. d'annunzio, ii-1021: o aquileia, donna di tristezza, sovrana

orti pensili, i quali furono fatti o da semirami o da ciro, re

i quali furono fatti o da semirami o da ciro, re d'assiria.

assiria. soderini, ii-33: i giardini o orti pensili... si fanno

cadon talor dalle finestre a soma / o le scorze di cavolo o di

a soma / o le scorze di cavolo o di rapo, / e un

in aria per miracolo, illusione ottica o magia. galileo, 3-1-432: che

tiene [la donna] una situla o sia un vaso pensile, quale si vede

globo diffonde / le forme inseguo, o ignota diva, tue. soffici, v-6-

vol. XII Pag.1052 - Da PENSILINA a PENSIONALO (20 risultati)

ricadente (un vegetale, le fronde o, anche, le radici aeree).

4. archit. non sostenuto da colonne o da pilastri; che non ha funzione

archit. struttura sporgente da un muro o indipendente, che serve a riparare persone

-anche: condizione della parte di stipendio o del numero di anni lavorativi che servono

e produttive, avviene rispettivamente prima o dopo il termine normale. svevo

. chi vive in una pensione stabilmente o per un periodo più o meno lungo.

pensione stabilmente o per un periodo più o meno lungo. - anche: chi

la pensione derivante da un ufficio civile o da un beneficio eccle siastico

politicamente gl'interessi, in patria o in ambito internazionale). - per

: della quantità della distribuzione degli gentiluomini o pensionari non è numero, ma non si

si tassa per accordo, secondo la maggior o minor età del pensionàrio. biondi,

de'cadetti..., o essi avranno in capitale la loro porzione o

o essi avranno in capitale la loro porzione o saranno pensionari. a. verri,

che gl'impiegati al servizio della corte o dello stato non potessero essere ammessi a

è voce latina formata dalla pensione o salario che essi hanno), li quali

, li quali pensionari ordinariamente sono dottori o licenziati e pratichi del governo, onde

gualdo priorato, 4-35: il pensionàrio o sindico d'olanda è adesso il signor di

l'assister ciascuno nel suo abito, o nero o di colore, alle funzioni

ciascuno nel suo abito, o nero o di colore, alle funzioni pubbliche con

trono del re ne'ricevimenti degli ambasciatori o accompagnandolo quand'egli dalle sue stanze va

vol. XII Pag.1053 - Da PENSIONATICO a PENSIONE (14 risultati)

pensionari se ne lamentavano. -proprietario o gestore di una pensione. -

il pagamento annuale d'un piccolo canone o pensione; diritto talvolta privativo fino al

studi, per compiere un'opera artistica o letteraria. -anche: che fruisce di

chi m'accusasse al governo sardo, o lo stesso governo finse ch'io tramavo rivoluzioni

in quel tempo, a servizio regio o pensionata. giusti, 4-i- 162

-figur. che ha abbandonato, più o meno volontariamente, un atteggiamento, una

, una convinzione, un ideale, o, anche, che ha perduto il vigore

. la commissione che dalle scuole primarie o comunali a queste dei licei sarebbe stato

ed indicò sotto il nome di ginnasi o pensionati altre scuole intermedie atte a fornir

, vassalli; sti pendio o appannaggio connesso con una carica;

, tutti sono servi, per timore o per pensione. non crederò che mai

amore né odio a cane della scala o al poeta non troverà, parmi, vestigio

parmi, vestigio di pensione assegnata, o sdegnata. termometro politico, lv-376:

consistente nel pagamento, al superiore ecclesiastico o a un terzo beneficiario, di una

vol. XII Pag.1054 - Da PENSIONE a PENSIONE (42 risultati)

. ariosto, sat., 1-183: o mover liti in benefici, quando /

tassa per accordo, secondo la maggior o minor età del pensionano. de luca

la quale si riserva sopra li benefici o sopra le chiese... si distingue

. diritto a una quota dei frutti (o, in genere, del reddito)

di un bene, di un patrimonio o di un beneficio ecclesiastico che colui (

che colui (proprietario, signore feudale o autorità ecclesiastica) che concede tale bene

a un altro riserva a se stesso o a un terzo (detto pensionar io

è di farsi in una certa quantità o cota de'frutti, come, per esempio

si riservi a favore del pensionario una terza o una quarta parte de frutti,.

come dipendente dal futuro evento delle maggiori o minori raccolte. e questa specie di riserva

corrisposta, per particolare disposizione del sovrano o in base a regole prestabilite, a

un soggetto che avesse prestato servizio pubblico o si fosse altrimenti reso benemerito, in

cessato dal servizio per ragioni di età o di salute veniva detta pensione di ritiro o

o di salute veniva detta pensione di ritiro o di riposo). -nella società moderna

) che il datore di lavoro pubblico o privato, o chi per esso (

il datore di lavoro pubblico o privato, o chi per esso (nel caso dei

diversi dallo stato vi provvedono appositi istituti o organizzazioni previdenziali), corrisponde dopo la

proprio dipendente (¦ pensione diretta) o a certi stretti congiunti (come

della retribuzione percepita durante il servizio (o all'importo dei contributi previdenziali versati)

di vecchiaia, pensione di anzianità) o in considerazione delle ragioni di salute che

vengono erogate a persone che, per età o per invalidità, non sono più in

invalidità per servizio militare prestato in guerra o ai suoi stretti congiunti; pensione agli

ai lavoratori autonomi che, per età o condizioni di salute, non sono più in

, 1-145: coloro c'hanno servito, o dànno a crederlo almeno, più non

de luca, 1-13-2-10: queste termine o vocabolo di pensione... conviene anche

una pensione al benemerito, la paga o soldo al soldato. manzoni, v-2-76:

riposo) p alle vedove e figli loro o a chi, anche senza avere esercitato

la mutua pensioni. -reversibilità (o, disus., regresso) della pensione

) della pensione: passaggio, totale o, più spesso, parziale, della

più spesso, parziale, della pensione o del diritto di ottenerla dal diretto titolare

primo. -stor. pensione di grazia o straordinaria: concessa in via straordinaria da

in via straordinaria da un sovrano (o, nello stato moderno, con apposita

singola persona particolarmente benemerita della cosa pubblica o alla vedova, ecc.).

di chi, per ragioni di età o di invalidità, ha cessato la propria

(a prescindere dal fatto che percepisca o no un'erogazione periodica di denaro in

pronto a scattare appena imprecisioni, dubbi o critiche sfiorassero in qualche modo l'esercito

che cannuccie, s'affittavano in perpetuo o a longhissimo tempo per leggerissima pensione rispondente

de luca, 1-13-2-io: questo termine o vocabolo di pensione... conviene

la pigione de beni dati in affitto o a livello. -retta.

impresa e avente sede in un edificio o in un complesso di locali, in

modesto albergo di villeggiatura; vedificio stesso o l'insieme di locali in cui ha

una specie di pensione privata, dodici o tredici anni fa. cicognani, 6-166:

vol. XII Pag.1055 - Da PENSIONISTA a PENSOSO (24 risultati)

e dove abiti? hai già una casa o stai ancora in pensione?

è frequentemente ospite di qualcuno a pranzo o a casa. 10. convitto,

. 10. convitto, collegio (o, anticamente, anche convento) in

condizione di chi vi vive, ricevendovi o impartendovi istruzione. documenti su margherita luisa

, 32: mi procacciate una litigiosa pensioncella o qualcuno altro magherò trattenimento. galileo,

chi vive stando a pensione in casa altrui o in un collegio o in un istituto

in casa altrui o in un collegio o in un istituto di istruzione privata;

che hanno cessato il rapporto di lavoro o che lo stato concede a determinate categorie

pensivo nella giostra. -che rivela o esprime pensosità (lo sguardo).

g. belli, 440: il cavalletto o almeno il penso era subito decretato a

e ha in genere connotazione scherz. o iron.). cesarotti, 1-xxxix-70

pensieri per lo più gravi, malinconici o dolorosi; riflettendo, meditando profondamente.

induce sentimenti, stati d'animo meditativi o malinconici. carducci, iii-23-50: o

o malinconici. carducci, iii-23-50: o querce, o grandi ampie ombrose e

carducci, iii-23-50: o querce, o grandi ampie ombrose e pensosamente liete querce

. pensosità, sf. espressione o atteggiamento proprio di chi è profondamente assorto

pensieri per lo più gravi, malinconici o dolorosi. - anche: condizione di

2. sollecitudine, interesse assiduo o affettuoso per qualcuno o qualcosa.

, interesse assiduo o affettuoso per qualcuno o qualcosa. beltramelli, iii-149: ella

è assorto in pensieri gravi, malinconici o dolorosi, o nutre dentro di sé

pensieri gravi, malinconici o dolorosi, o nutre dentro di sé preoccupazioni, dubbi

nutre dentro di sé preoccupazioni, dubbi o sospetti (una persona, il suo

. -anche: immerso in profonde riflessioni o meditazioni; pensieroso, cogitabondo, meditabondo

: non v'è occhiata che impegni o lasci pensoso chi passa, più di quella

vol. XII Pag.1056 - Da PENSTEMONE a PENTACLOROETANO (27 risultati)

pensiero, / penso a che pensi, o bella mia pensosa. d. bartoli

femine sono molto grate al maschio narcissico o esibitor di sé, oltreché al furfantello

relazione con un compì, di specificazione o di causa o con una prop. subordinata

compì, di specificazione o di causa o con una prop. subordinata: che

subordinata: che si preoccupa per qualcuno o qualcosa con viva sollecitudine o con dolorosa

per qualcuno o qualcosa con viva sollecitudine o con dolorosa partecipazione o ne è angosciato

con viva sollecitudine o con dolorosa partecipazione o ne è angosciato o afflitto. mostacci

con dolorosa partecipazione o ne è angosciato o afflitto. mostacci, 150: umile

noi! -che rivolge il pensiero o l'attenzione a qualcuno o a qualcosa

il pensiero o l'attenzione a qualcuno o a qualcosa, che se ne occupa,

interessa; tutto inteso a determinati pensieri o sentimenti, o a preoccupazioni pratiche.

inteso a determinati pensieri o sentimenti, o a preoccupazioni pratiche. chiaro davanzati,

che toglie svelta / né cura tinta o forma. -attento. -anche con

471: nell'angolo il giorno tu [o granata] resti, / pensosa del

esprime preoccupata inquietudine, gravità di pensieri o assorta riflessività (lo sguardo, il

beltà della marina / la pensosa mestizia o la nascente / trepida cura di nodrir [

trova ne'tedeschi. carducci, iii-3-170: o diva notte, io non so già

. -che è fonte di inquietudine o di affanno. odo delle colonne,

melpomene / spirarmi estro divino, / o superbo appennino, / su per l'

dei nostri attori pensosi, zac- coni o ruggeri, carlini o de sanctis, saprebbe

, zac- coni o ruggeri, carlini o de sanctis, saprebbe scendere una scala

. 6. che suscita sentimenti o stati d'animo meditativi o malinconici (

suscita sentimenti o stati d'animo meditativi o malinconici (un oggetto inanimato, un

balze e mesti piani / ombri, o quercia pensosa, io più non amo,

mite ramo. idem, iii-4-223: o dileguanti via su la marina / tra

, nella riflessione, nel raccoglimento, o nell'attività intellettuale (un periodo di

. bot. che presenta cinque verticilli o cicli (un fiore). =

vol. XII Pag.1057 - Da PENTACLOROFENOLO a PENTAEDRALE (12 risultati)

clorurazione del tetracloroetano (o del triclo- roetilene o del cloruro

tetracloroetano (o del triclo- roetilene o del cloruro di etile), che si

lo più accompagnata da altri simboli o parole, a cui era attribuito

pezzi di pergamena, di pietra o di metallo da portare appesi al collo

applicando sulla parte dolente un prezioso pentàcolo o amuleto. d'annunzio, iv-1-854: le

, separati da intervalli di un tono o di un semitono, e si congiungono

) - alfieri, 5-149: o i pentarchi farannosi pantarchi, / o i

: o i pentarchi farannosi pantarchi, / o i pentacòsi li faran staurarchi.

superavano i cinquecento me- dimni di grano o un eguale numero di metreti di vino

un eguale numero di metreti di vino o di olio. m. adriani

foglie opposte ovali, fiori rosei o violacei. = voce dotta,

), agg. mattone pentadoro (o solo pentadoro, sm.): prodotto

vol. XII Pag.1058 - Da PENTAEDRICO a PENTALOGIA (17 risultati)

pentafarmaco, sm. (plur. -chi o -ci). gastron. ant.

, cinque sepali (un calice) o altrettanti petali (una corolla).

hanno fiori con cinque pistilli. o targioni tozzetti, fl-252: 'pentaginia cinque

. -anche: che ha una o entrambe le basi di tale forma (un

, posta nel piano, con tre porte o entrate. c. bartoli, 2-90

svolge con la partecipazione di cinque società o di cinque squadre nazionali (una competizione

sono di tre, quattro, cinque o più lati, i prismi si dicono '

, cioè figura di cinque lati, o eguali o ineguali, che equivalerà a

cioè figura di cinque lati, o eguali o ineguali, che equivalerà a sei angoli

apotema del pentagono. 2. edificio o struttura architettonica con pianta pentagonale.

(e può essere letterale, sillabico o a frase). 4. agg

di giunture trasversali connesse quasi a ginglimo o cerniera. guerrazzi, 2-459: è

pentagònus (agg.) e pentagdnum o pentagonium (neutro sostant.), dal

agg. che reca tracciati a mano o stampati i pentagrammi (un foglio di

che nelle risipole non crede al pentalfa o sia segno-salamone... ah!

. soldati, 6-192: tralci più o meno angolosi, foglie trilobate o pentalobate

più o meno angolosi, foglie trilobate o pentalobate. = voce dotta, comp

vol. XII Pag.1059 - Da PENTALOGO a PENTARCHICO (28 risultati)

biol. condizione di un organo animale o vegetale costituito da cinque parti. -

biol. suddiviso in cinque parti uguali o equivalenti (un organismo vegetale o animale

uguali o equivalenti (un organismo vegetale o animale, un organo o la sua struttura

organismo vegetale o animale, un organo o la sua struttura). 2

presenta cinque filli (un verticillo fogliare o fiorale). 3. sm.

, iii-23-452: dopo queste muse napolitane, o ad una con esse, il basile

usati sono il giambico, il trocaico o saffico, il dattilico... l'

hanno fiori con cinque stami. o. targioni pozzetti, ii-109: 'pentandria':

pascoli, i-1005: pentapodie: faleceo o endecasillabo. un trocheo o giambo o

: faleceo o endecasillabo. un trocheo o giambo o spondeo, un dattilo e tre

o endecasillabo. un trocheo o giambo o spondeo, un dattilo e tre trochei.

e tre trochei... saffico o endecasillabo saffico. due dipodie trocaiche con

unite per motivi di ordine religioso, politico o amministrativo (e fu denominazione di diverse

la rende visibile nel mirino senza capovolgerla o invertirla. = voce dotta, comp

terminazioni (un sostantivo, un aggettivo o un pronome). citolini

, 516: questi [casi] sono o uniformi, o d'un caso solo

questi [casi] sono o uniformi, o d'un caso solo o di due

uniformi, o d'un caso solo o di due o di tre o di quattro

d'un caso solo o di due o di tre o di quattro o di cinque

solo o di due o di tre o di quattro o di cinque o di sei

di due o di tre o di quattro o di cinque o di sei, che

di tre o di quattro o di cinque o di sei, che da'greci son

, si presentano in numero di cinque (o di un suo multiplo).

chi fa parte di un organo politico o di un governo composto da cinque membri

pentarchia, sf. stor. organo politico o di governo formato da cinque membri.

dire che ogni popolo è libero di accedere o no alle massime convenute, approvare o

o no alle massime convenute, approvare o no alcune deliberazioni intorno all'assettamento dei

ciò non basterà a vincere la pentarchia o meglio tetrarchia europea, nuovamente collegata a

vol. XII Pag.1060 - Da PENTARMONICO a PENTECOSTE (19 risultati)

tre, che si diranno triarmonici; o quattro tetrarmonici; ovvero cinque pentarmonici.

la canzone tragica,... o che almeno gli endecasillabi superino di numero

: 'le iniziali'di parola quadrisillaba piana o trisillaba tronca o pentasillaba sdrucciola. =

di parola quadrisillaba piana o trisillaba tronca o pentasillaba sdrucciola. = voce dotta,

]: 'pentàstico': componimento, epigramma o madrigale di cinque versi.. archit

sostenuto da cinque ordini di colonne, o portico, qual fu quello cominciato dall'

hanno il corpo lunghetto, rotondato, o depresso. bocca tra 'pori disposti

mida, dal nome del genere pentastoma o pentastomum (v. pentastoma);

1-1-21: dalle strofe poi che sono riprese o riassunzioni che si fanno quando si ritorna

(corsa, salto, tiro del giavellotto o a volte pugilato, lancio del disco

parte a una gara di pentathlon, o che abitualmente pratica tale specialità atletica.

nome dato altre volte a quell'atomo o radicale, semplice o composto, che è

a quell'atomo o radicale, semplice o composto, che è atto a combinarsi

composto, che è atto a combinarsi o a sostituirsi a 5 atomi d'idrogeno.

consonanti [intervalli] sono il tritono o intervallo di tre tuoni; il tetratono o

o intervallo di tre tuoni; il tetratono o intervallo di quattro tuoni; il pentatono

intervallo di quattro tuoni; il pentatono o intervallo di cinque tuoni. gianelli,

sf. offerta dei fedeli al parroco, o delle chiese minori alla chiesa madre,

volta dalle chiese inferiori alla chiesa principale o matrice. = dall'ingl.

vol. XII Pag.1061 - Da PENTECOSTIA a PENTIMENTO (17 risultati)

risurrezione del redentore, della sua nascita o manifestazione a'gentili, del suo glorioso

esodo dall'egitto (anche pentecoste ebraica o ebrea). compendio dell'antico testamento

bisognava che la pentecoste ebrea si finisse o terminasse nella cristiana, il che si

che segue un lungo periodo di tristezza o di preoccupazione. leopardi, iii-330:

proprio, si riferisce, è caratteristico o originario del monte pentelico, situato in

finte saranno anco le parti sue, o trimimere o pentemimere o eptemimere. =

anco le parti sue, o trimimere o pentemimere o eptemimere. = voce dotta

parti sue, o trimimere o pentemimere o eptemimere. = voce dotta, lat

pevole trasgressione di una legge morale o reli giosa a cui si

cattolica può es sere perfetto o imperfetto, a seconda che nasca

nasca da puro amore di dio o da semplice detesta zione del

semplice detesta zione del peccato o dal timore delle pene ch'esso

ch'esso comporta, e formale o virtuale, a seconda che venga

a seconda che venga espresso esplicitamente o sia solo deducibile da un atto

253: là senza un pentimento / (o non sa ch'altri spia?)

un'azione che si rimpiange di avere o non avere compiuto; insoddisfazione, scontento

avverte nei confronti di un proprio atto o del proprio operato. andrea da grosseto

vol. XII Pag.1062 - Da PENTIMERONE a PENTIRE (16 risultati)

un autore a un testo già compiuto o alla riedizione di uno scritto.

bolognesi, xcv-96: se io vo faccio o dicco fallimento / sì. nde chero

5. dir. pen. pentimento operoso o attuoso: ravvedimento operoso (v.

la colpevole trasgressione di una legge morale o religiosa, ripromettendosi di farne ammenda e

, 17: chi a torto batte, o fa 'ncre- scenza, / di far

risortoli, lxxxviii-11-379: né le pompe o disiri o mortai voglie / alcun fanno lassù

lxxxviii-11-379: né le pompe o disiri o mortai voglie / alcun fanno lassù degno

morire / lor bestemmie non udire, / o dator del buon pentire. pascoli,

2. per estens. provare rammarico o rincrescimento per un'azione che si rimpiange

un'azione che si rimpiange di avere o non avere compiuta; essere insoddisfatto o

o non avere compiuta; essere insoddisfatto o scontento di un proprio atto o del proprio

insoddisfatto o scontento di un proprio atto o del proprio operato. giacomo da

tardi si pente, / se d'altrui o da sé è consigliato. angiolieri,

e incredibile, mai di tuo alcuno detto o fatto arai da penterti. aretino,

ma il matrimonio non si farà, o... » e qui una buona

» e qui una buona bestemmia, « o chi lo farà non se ne pentirà