a muovere; ma come si può o muovere o dilettare senza l'eloquenza?
muovere; ma come si può o muovere o dilettare senza l'eloquenza? minturno,
virtù, una passione, un desiderio o, anche, un gesto, una
a persone sia a princìpi attivi mentali o morali sia a una causa affettiva,
hanno in sé gli animi nostri ed accenderli o moverli secondo il bisogno. b.
arrabattarsi a quel moao, fanno pietà o movon le risa. nievo, 1-565
/ e chi lo contraria / o ver lui move intenza, / ispesso lo
. -rendere operante, attivo; stimolare o impiegare opportunamente, esercitare, esplicare,
. idem, purg., 17-17: o imaginativa, che ne rube / tal
ciel s'informa, / per sé o per voler che giù lo scorge. scala
pietoso uficio, e non propria ambizione o cupidità. salvini, 40-469: non
scritti che hanno a muovere il cuore o l'immaginativa. -andare meditando o
o l'immaginativa. -andare meditando o volgendo per la mente (un
ma il suo sollevare, porre o far nascere, contribuire a far
(un'opinione, un o una de nata).
; avanzare, penetrare in un luogo o, anche, cetto);
. car iniziare un trasferimento o una mossa secondo ducci, iii-1-332
poliziano, st., 2-41: o sacrosanta dea, figlia di giove, /
opra. a segno di terra o di stella. petrarca, 16-1: movesi
rire (un vizio, una colpa o una tendenza, un uso,
si poteva facilmente congetturare da quali consigli o per quali casi o con quali armi
congetturare da quali consigli o per quali casi o con quali armi s'avesse a muovere
di luce. ariosto, 3-15: o che natura sia d'alcuni marmi / che
l'ombre a guisa di facelle, / o forza pur di suffumigi e carmi.
. -determinare un contrasto di forme o di colori. bertola, 102
per un luogo determinato, a piedi o per mezzo di un veicolo, talvolta
veicolo, talvolta per compiere un'azione o per venere fra tanto in altro lato
de la reai città de la sirena. o. rucellai, 3-5: quando si
movo, infra me stesso / dico: o nerina, a radunanze, a feste
. pananti, iii-106: si adunano venti o trenta cacciatori a cavallo, e forzano
, e, così si muove movimento o più movimenti, per lo più perl'amore
, fatto. un'impressione o, anche, per conferire maggiore16. spostarsi
, anche, per conferire maggiore16. spostarsi o essere spostato, rimosso o traespressività alla
maggiore16. spostarsi o essere spostato, rimosso o traespressività alla parola (anche con riferimentosportato
dante, purg., 6-63: o anima lombarda, / come ti stavi
e tu lo ignori. -accennare o compiere un gesto, fare un cenno
-per estens. compiere un'attività o un movimento involontario nelle funzioni fisiologiche o
o un movimento involontario nelle funzioni fisiologiche o nella vita vegetativa (talvolta a causa
(talvolta a causa di alterazioni patologiche o di impulsi emotivi). -in partic
dalla croce, 1v-9: luxazione perfetta o compiuta è quando l'osso s'è
mosse come se un soffio di vento o una mano leggiera lo sospingesse.
-con riferimento ai movimenti, effettivi o apparenti, dei corpi celesti e,
dipendere le vicende terrene dai moti apparenti o reali degli astri e delle sfere celesti.
e noti con diligenzia ciò che fece o farà mai la natura, finché '1 cielo
sia allogata, e s'ella stia ferma o si muova. galileo, 3-2-m:
perpetui: l'uno, cioè, comune o diurno, con cui in un giorno
il fresco. -mettersi in moto o in azione o incominciare a mettersi in
-mettersi in moto o in azione o incominciare a mettersi in moto (un
in moto (un veicolo); funzionare o incominciare a funzionare (un meccanismo,
l'acqua nella parte superiore del fiume o per derivarla o per servirsene ad uso di
parte superiore del fiume o per derivarla o per servirsene ad uso di navigazione o
o per servirsene ad uso di navigazione o per far muovere diverse macchine idrauliche.
di qua da trento l'adice percosse / o per tremoto o per sostegno manco;
trento l'adice percosse / o per tremoto o per sostegno manco; / che da
origine (una tempesta); verificarsi o incominciare a verificarsi (un fenomeno atmosferico
luogo aperto e senza rifugio d'arbori o case, mossesi un terribil tempo,
né sempre mai convien desgrazie piovano. o. ariosto, lvi-211: sì crudel
: dove di cristal move ruscello / o dove in lieto piano acqua ristagna.
/ secondo ch'è percosso fuori o dentro. ottimo, i-35: la pietra
18. vegetare, germogliare, iniziare o riprene non pensate, donna, onde
quelle cominciano a muovere, e facendo poche o assai uve secondo che quelle ne fanno
in specie e generi, e più o meno domati o frenati nella loro furia
e generi, e più o meno domati o frenati nella loro furia individualistica, ma
n * r. (i-iv-ii): o che natura del malore noi patisse o
o che natura del malore noi patisse o che la ignoranza de'medicanti...
condizione). pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini,
pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 417: amor
ti ho indirizzate non movono da consigli o suggerimenti di cotesti signori: io sono
. andare da un luogo a un altro o essere diretto a un luogo determinato (
in una data direzione (una costruzione o un ele19. essere proferito, essere
disposizione, talvolta presentando ripetuta- minato o da una fonte sonora (un suono,
, bella sirena / a l'arenose sirti o a moveva una fregiatura alta e magnifica.
quella [melodia] che muove assai o usa note veloci si direbbe 'motoria '
accingersi, prepararsi, disporsi, incominciare o accennare a compiere un'azione o un
incominciare o accennare a compiere un'azione o un atto, a intraprendere un'impresa
partic. bellica), ad applicarsi o a esercitare un'attività, a comportarsi
il bottaccio,... l'onda o vero la gola. barbaro, 254
la lisi, che onda, cimasa o gola si può chiamare. baldinuccì,
allora si dice onda a gola rovescia o gola torta, e si descrive il suo
periodico (e a seconda della durata o lunghezza del ciclo si distinguono onde lunghe
ciclo si distinguono onde lunghe e onde brevi o corte). 43. econ
abbondanti, al rapido scioglimento delle nevi o ad altre cause. la stampa
: essere trasmesso (un'emissione radiofonica o televisiva). la stampa [3-v-1981
l'util talor tempra l'onesto, / o fa * 1 giudice irato, allegro
fa * 1 giudice irato, allegro o mesto, / o loda o danna sempre
irato, allegro o mesto, / o loda o danna sempre ad onda piena.
allegro o mesto, / o loda o danna sempre ad onda piena.
onda: trasmettere (un'emissione radiofonica o televisiva). -fare venire in mente
: 'ondaiolo ': chi è nato o abita nella contrada dell'onda.
dante volgar., 58: asciuga, o, bellissima [italia], le tue
piano ci è grandissima difficultà, perché o ^ ni poco che lo istrumento [per
, l'urto che tale massa produce o provoca. giov. croce, 121
fasi successive e in modo continuo, o si riversano, urtano, si diffondono
nord, abbian fondato sul mare, o poco discosto dal mare, colonie:
fino al completo travolgimento delle difese o delle postazioni avversarie. -per estens.:
linea possono frazionarsi in un numero maggiore o minore di 'ondate ', di
che si avvicendano nel bersaglio a maggiore o minore distanza di tempo.
. 6. emissione particolarmente vivace o impetuosa, scroscio, scoppio (di
forte e intensa di un sentimento (individuale o collettivo), di una sensazione,
una malattia, di un disturbo fisico o di un sintomo di esso; manifestazione
, economico, letterario, ecc., o un determinato aspetto di un'attività o
o un determinato aspetto di un'attività o di una situazione più generale. -in
., l'espressione ondata del, di o al ribasso indicò un improvviso calo dei
, 141: l'istesso fanno le linee o, per dir meglio, l'ondate
ornamentale, decorazione eseguita su una superficie o all'interno di un materiale (di
corre tosto col pensiero ad alcun sagrato o cimitero, dove i colmi o alzate
sagrato o cimitero, dove i colmi o alzate della terra fanno per tutto vario e
/ come su la tua guancia [o ermione] / ondata il velo / insolito
santi, ii-265: la rupe di alabastro o candido o grigio o giallo o venato
: la rupe di alabastro o candido o grigio o giallo o venato o ondato.
rupe di alabastro o candido o grigio o giallo o venato o ondato.
alabastro o candido o grigio o giallo o venato o ondato. -che presenta
candido o grigio o giallo o venato o ondato. -che presenta motivi ornamentali
curve e sfumature variformi, a uno o più colori. -vetro ondato', vetro
la coda piatta; e differisce dal pilori o ratto muscato delle antille per questa conformazione
produce sulla superficie di acque marine o lacustri; movimento ondeggiante, on
non fossero stati ossi, ma nervi, o, lenti, non avrebbono riportato il
avrebbono riportato il suono a ragione; o, tesi, l'avreb- bono con
. -in una proposizione interrogativa diretta o indiretta. dante, purg.
1-125: « onde vien, figlio, o qual n'apporti nuove? »,
più mi ricordo d'avere in questa o 'n altra parte veduto? -a
parte veduto? -a indicare separazione o allontanamento. dante, purg.,
lo svolgersi da una base di appoggio o da un sostegno. ugurgieri, 55
questo [manto] d'un velo o vero d'un taffetà scuro cangiante
vero d'un taffetà scuro cangiante o vero d'un buratto di seta nera,
luce. -in una proposizione interrogativa diretta o indiretta. arrighetto, 219:
s -in una proposizione interrogativa diretta o indiretta. dante, purg.
anche in una proposizione interrogativa diretta o indiretta. giacomo da lentini, 42
dolce pensamento -tutte l'ore. stefano protonotaro o pier della vigna, 416: s'
.. descritta in modo di colloquio o ragionamento trattato da più persone, di
dante, purg., 7-18: o pregio etterno del loco ond'io fui,
loco ond'io fui, / qual merito o qual grazia mi ti mostra? idem
dante, inf., 9-93: o cacciati del ciel, gente dispetta, /
ella possa venire in bassanza. doria o semprebene, 435: quella c'avanza
7. a indicare l'agente o la causa efficiente: da cui,
? (in una proposizione interrogativa diretta o indiretta). inghilfredi, 389:
marino. 11. a indicare modo o maniera: nel quale modo, con
s'acquistano le cose si è per battaglia o per combattere. s. giovanni
cuore pare cenerà spenta. onde, o carissimo, onde potrò accendere in altrui questa
apprese e se le appropria l'artista o gli artisti che le hanno messe in
una compagnia e brigate di mille uomini o più. boccaccio, i-526: se io
5-52: gir fra i nemici, ivi o cipresso o palma / acquistar per la
gir fra i nemici, ivi o cipresso o palma / acquistar per la fede ond'
quello onde tu sia in dubitanza sia bene o male, ché bontà riluce per se
tante, / ché là onde vada o vegna, / donami insegna - pur d'
partic. nelle locuz. avere onde o d'onde, avere ben d'onde
d'onde, avere ben d'onde o d'onde). dante, purg
forte. ónde il custode: « o gryllo / figlio di gryllo, tu che
denom. da onda, forse sul modello o per influsso del fr. ondoyant.
(e può indicare moto da luogo o, anche, provenienza, origine)
che egli torni, che che egli oda o vegga, niuna novella, altra che
, i-16: ondeché si tragga vento, o da mano ritta o da sinistra,
tragga vento, o da mano ritta o da sinistra, se la ragione della mente
, onde che vengano, di giù o di sù, di destra o di sinistra
di giù o di sù, di destra o di sinistra. 2. cong.
. undeché ciò ch'ella sapeva pensare o chiedere, di robbe o drappi o
ella sapeva pensare o chiedere, di robbe o drappi o fregiature o addornamenti o d'
pensare o chiedere, di robbe o drappi o fregiature o addornamenti o d'oro o
, di robbe o drappi o fregiature o addornamenti o d'oro o d'ariento o
robbe o drappi o fregiature o addornamenti o d'oro o d'ariento o di perle
o fregiature o addornamenti o d'oro o d'ariento o di perle, tutto
o addornamenti o d'oro o d'ariento o di perle, tutto pienamente l'aveva
de'medici, i-146: per me luce o splendor fuor non è uscito. /
fluttuazione (della superficie di uno specchio o di un corso d'acqua);
suso a'colli più alti senza ondeggiamento o tempesta. michelini, 423: passando
ivi si potrà osservare saranno alcuni cavalloni o ondeggiamenti nel luogo soprastante al pignone.
pendoli. l. pascoli, ii-374: o che le funi [dell'altalena]
funi [dell'altalena] fossero vecchie o pel soverchio uso consumate o dal calore
fossero vecchie o pel soverchio uso consumate o dal calore rose e indebolite, nel più
movimento simultaneo di un gruppo di persone o, anche, del loro sguardo.
e armonioso, per lo più sensuale o lascivo, del corpo umano o di una
sensuale o lascivo, del corpo umano o di una sua parte. bandello
una sensazione, di una reazione nervosa o sensoriale. redi, 16-iii-179: si
toccare consistono e nel percuotere per questa o per quella via, ad eccitare ondeggiamento
: l'endecasillabo sciolto non istor- pia o snerva le idee, come il legato dalla
15. figur. turbamento della mente o dell'animo; dubbio, angoscia;
varia e mutevole, alternanza di situazioni o di posizioni opposte. segneri, iv-68
7-413: alcune opere d'arte furono ritirate o semi-sottratte alla vista, e i rapporti
perpetuo ondeggiamento, un andare e venire più o meno manifesto della terra. b.
come per i processi febbrili dell'organismo o per gli ondeggiamenti della terra, le
\ moto dell'arco del violino (o di un altro strumento ad arco) mediante
arco, didascalia che prescrive l'aumento o la diminuzione dell'intensità dei suoni mediante
produce, nella medesima arcata, intensificandone o riducendone l'intensità, donde il carattere
conca d'acqua / a l'opposta parete o sotto il tetto / vi dipinge mille
: se diciamo le biade ondeggianti o il desiderio caldo,... vengono
al già maturo e dolce frutto, / o danno fare a tondeggianti spighe. cesarotti
(il profilo di una catena di colline o di montagne). - anche sostant
lasciare in dubbio se ritengano più dell'ondeggiante o del piano. bertola, 45:
armoniosi, ritmici; sussultante (più o meno dolcemente). patrizi, 2-28
vede alcuna rilevatura sconcia di grosse mammelle o alcun tremore di ondeggianti, ma.
: un sussurro d'augelli a stormi o di foglie secche ondeggianti. carducci,
frontiera. -coperto di veli o di vesti che fluttuano nell'aria (
al lor sorriso / le labbra, o le dischiudi alla parola / calma ondeggiante
e dell'inferigno? li chiameremo maliziosi o ignoranti? la mente è ancora ondeggiante nel
credevano ingiusto. foscolo, 1-89: o menelao, superba alma ondeggiante, /
non so se più palpitando di timore o di gioia lo siegue con le pupille
non sa se debba detestar ancora / o amar costui. leoni, 400: la
che rivela incostanza, instabilità, volubilità o ne deriva (un sentimento, un atteggiamento
/... / date ornai pace o triegua al lungo affanno. f.
contrarietà, pericoli, difficoltà (materiali o spirituali); esposto a tentazioni,
umane diventano silfi, gnomi, fate o cherubini. de sanctis, ii-293: le
vita e l'amore: tale è silvia o nerina. salvo queste poche creature fuggitive
dell'india ondeggiavano come il mare. o. rucellai, 8-19: ondeggiando a
mare una nicchia del color della madreperla. o. rucellai, 5-12: fra tanto
nell'acqua, nuotare (una persona o un animale). petrarca, i-2-172
, 270: anco per poco ondeggerete, o chiome / de la canapa verde,
. -oscillare, vibrare; muoversi più o meno ritmicamente. -anche con riferimento al
alla tortora / quando ondeggia sui tralci o sopra i fili / dell'alta tensione
vento e serpeggiando per l'aria, o voglian dire ondeggiando, rendono una molto
. leopardi, 32-279: ridi, o tenera prole: a te serbato / è
. corsini, 8-62: non fu borgo o castello o villa o tetto / che
, 8-62: non fu borgo o castello o villa o tetto / che non mandasse
: non fu borgo o castello o villa o tetto / che non mandasse fuori armi
, iii-3-272: com'eri bella, o giovinetta, quando / tra l'ondeggiar de'
. monti, x-2-121: d'armi vide o d'armati tuttaquanta / ondeggiar la pianura
17. oscillare fra diverse tendenze o partiti o realtà politiche; partecipare di
17. oscillare fra diverse tendenze o partiti o realtà politiche; partecipare di diverse correnti
, 5-33: tu vedi, o carissima,... in qual pericoloso
delusa. 23. far muovere o piegare; agitare, far sventolare;
camerana, 254: tu sarai lontana, o giovinetta. / pallida ondina, in
del fragore delle onde del mare o della corrente di un fiume. fr
onduleggiante). letter. che ondeggia più o meno lievemente, che oscilla dolcemente.
le maggiori e minori, di galilea o giudea, dai piani verdi o dai colli
di galilea o giudea, dai piani verdi o dai colli onduleggianti, salutano nazaret.
ondoleggio). letter. ondeggiare più o meno lievemente, oscillare dolcemente, dondolare
, iii-17: tu puoi / sola [o dea] a gli eterei spirti e
rini forma per di sopra certe ondosità o gobbi molto rilevati. 2
interiore). boine, ii-195: o anarchia, o mare, o agitata ondosità
boine, ii-195: o anarchia, o mare, o agitata ondosità del mio
ii-195: o anarchia, o mare, o agitata ondosità del mio cuore! bacchetti
turbano il seno / dell'ampia terra o l'oceano ondoso. vittorelli, i-43:
-battuto, bagnato dalle onde del mare o da un fiume (una spiaggia,
che abita, che vive nel mare o in un fiume. boccaccio, 1-i-356
può questo segreto anco sapere / egli o i tritoni o le sue ninfe ondose.
anco sapere / egli o i tritoni o le sue ninfe ondose. melosio,
plur.): la superfìcie del mare o di un lago; il mare stesso
marmo compatto, tavole gigantesche di bianco o di nero. 7. che
. 7. che ha movimento o andatura ondeggiante; che si muove armoniosamente
muove armoniosamente. giovio, i-327: o quanto voluntera vorrei vedere... il
ondosa, che non produceva che pesci o monti celli d'arena. 11
girolamo. bandello, ii-1073: « o stella », / diss'io, «
. v.]: * imparare, o simili, 'nell'ondua ':
lento, nell'aria; ondeggiamento tende o bandie (dei re. capelli
, nelle viuzze disegnantisi in vaghi ondulamenti o in ordine più rigido e arguto.
-melodioso. zanoia, 311: o greche scene, o pulpiti romani, /
zanoia, 311: o greche scene, o pulpiti romani, / sol di gemiti
protozoi che provoca il movimento dell'animale o l'avanzamento delle particelle alimentari verso il
: sparavo anche al volo a qualche tortora o verdone, che fischiettava ed ondulava fra
. 13. subire forti variazioni o modificazioni. oriani, x-13-56: la
e alquanto ondula - tiva nel volgersi o nel porgere. 2. che passa
: marmo con larghe strisce ondulate bianche o verdi. molineri, 2-43: sopra il
4. che presenta ondulazione (naturale o ottenuta artificialmente); pettinato a onde
,... fabbricato con nastri (o fogli) di carta gialla ordinaria di
filetto ondulato: filetto costituito da una o più linee serpeggianti. arneudo [s
. sm. tess. filato di seta o di raion formato da due fili,
fabbricazione delle lamiere ondulate con la calandra o con la pressa. 2.
. per la registrazione di segnali telegrafici o radiotelegrafici). = nome d'agente
piccola orbita, rettilinea, circolare, elittica o d'altra forma. il suono è
è propagato per moto ondulatorio nell'aria o negli altri mezzi atti a trasmetterlo. la
il tan-tan è un ampio disco di bronzo o di rame, forse tirato a martello
, battesi nel centro con una mazza o bacchetta, che ha in cima una palla
vostri capelli siano spartiti alla foggia antica o no; ma ho benissimo impresse le ondula
targioni tozzetti, 6-50: moto di undulazióne o vogliamo dire ondate. d'annunzio,
curva, scabrosità, gibbosità; linea o profilo irregolare, ondulato. zabaglia,
, caratterizzata dalla presenza di capelli arricciati o con andamento sinuoso (e può essere
trapezisti] si attiravano come saette. o fingevano di cercarsi ed eludersi con lente
9. movimento sinuoso e serpeggiante o, anche, sensuale, lascivo.
suono in onde successive, con intermittenze o variazioni d'intensità. milizia, 158
11. medie. disus. pulsazione debole o irregolare. de roberto, 8-257:
, brivido che nasce da una sensazione o da un'emozione intensa. bertola,
. - anche: onda (elastica o elettromagnetica). rosmini, 2-193:
(e può indicare moto da luogo o provenienza). federico ii,
semplice acqua, ondunque ella s'attinga, o da fontane o da fiumi o dal
ella s'attinga, o da fontane o da fiumi o dal mare, v'arda
, o da fontane o da fiumi o dal mare, v'arda innanzi [
che si riferisce, che è proprio o appartiene alltionduras; che è nato o
o appartiene alltionduras; che è nato o risiede nelltiondu- ras, che ne è
ci parve, leggera / come fasélo o liburna. monelli, 2-270.: quando
.: quando le provviste in italia o a roma cominciavano a farsi scarse,
riferi mento a un bene o, in genere, a una situazione
una prestazione a favore dello stesso beneficiante o di un terzo (v. onere,
carico degli eredi ovvero a carico di uno o più legatari. quando il testatore non
grava in proporzione della rispettiva quota ereditaria o del legato, se il testatore non ha
ònere, sm. peso, carico o gravame di natura sociale (in contrapposto
una determinata attività, qualifica, posizione o situazione; consiste nell'effettuazione di una
natura economica, e specie pecuniaria, o di natura personale) o nella sopportazione
pecuniaria, o di natura personale) o nella sopportazione di determinate attività o altre
) o nella sopportazione di determinate attività o altre ingerenze di terzi nella propria sfera
altre ingerenze di terzi nella propria sfera o nella presenza di determinati limiti e vincoli
determinati limiti e vincoli alla propria attività o, in genere, al proprio modo
vita (e tale connessione può dipendere o da ragioni puramente tecniche e sociali,
, intrinsecamente inerenti alla natura dell'attività o della situazione considerata, che richiede un
, che richiede un determinato costo; o da ragioni puramente normative, cioè di
normative, cioè di una norma giuridica o di altra natura che stabilisce un obbligo;
1489: 'cosa gravata da oneri o da diritti di godimento di terzi '
se la cosa venduta è gravata da oneri o da diritti reali o personali non apparenti
gravata da oneri o da diritti reali o personali non apparenti che ne diminuiscono il
, imposti a favore del sovrano (o della pubblica autorità in genere);
.) derivanti in modo inscindibile (o che dovrebbe essere tale) da una determinata
immobile e comportante per il proprietario (o, in genere, per il soggetto che
il godimento in virtù di un diritto reale o di possesso) l'obbligo di effettuare
, determinate prestazioni periodiche (in denaro o in natura) a favore di un
una determinata prestazione a favore del beneficiante o di un terzo; lo stesso obbligo
vengono anche designati col termine latino modus o, meno propriamente, col termine italiano
l'opportunità, può imporre all'erede o al legatario gravato dall'onere una cauzione.
onere una cauzione. l'onere impossibile o illecito si considera non apposto. ibidem
donazione, può essere domandata dal donante o dai suoi eredi. 8.
. dir. proc. onere della prova o probatorio: la necessità legale, che
, che può presentare difficoltà pratiche più o meno gravi e a volte anche insuperabili
valere in sede giudiziaria un proprio diritto o, in genere, una propria pretesa,
genere, una propria pretesa, eccezione o difesa, di offrire la prova dei fatti
di tale diritto, pretesa, eccezione o difesa. -anche con riferimento al carico
essa invoca a giustificazione delle proprie pretese o delle proprie difese volte a paralizzare le
(e con riguardo a una futura o già attuale controversia giudiziaria che la riguardi
, a un patto fra le parti o all'unilaterale decisione processuale di una delle
l'inversione convenzionale, l'inversione unilaterale o processuale dell'onere probatorio).
eccepisce che il diritto si è modificato o estinto deve provare i fatti su cui l'
di cui le parti non possono disporre o quando l'inversione o la modificazione ha
non possono disporre o quando l'inversione o la modificazione ha per effetto di rendere
corruccio delle vergini, t'adoro, / o delizia scontrosa / del sacro onere nudo
parti sia a esecuzione continuata, periodica o differita, situazione che può verificarsi nel
e che consiste nel sopravvenuto eccessivo costo o valore economico della prestazione di una delle
economico sia dal punto di vista fisico o psicologico. ottimo, i-523:
oneroso, causa onerosa, contratto oneroso o a titolo oneroso, acquisto a titolo oneroso
che ferisca il titolo oneroso della fondazione o della dotazione. g. m. casaregi
quando questi fa figura di terzo, o perché sia creditore o perché abbia avute le
di terzo, o perché sia creditore o perché abbia avute le lettere per titolo
-gravato da un onere (un legato o un'altra disposizione testamentaria o una donazione
un legato o un'altra disposizione testamentaria o una donazione, ecc.).
onesto; qualità, caratteristica di chi o, anche, di ciò che è onesto
e incredibile, mai di tuo alcuno detto o fatto arai da penterti. guidiccioni,
arai da penterti. guidiccioni, i-47: o rara e viva fonte d'onestate,
la nostra età si specchia e mira! o. rucellai, 2-11- proem-34: rimanendo
soldi. -qualità che partecipa, o si ritiene che partecipi, dell'
causa di colui che accusa il furo o che difende il padre o l'orfano
accusa il furo o che difende il padre o l'orfano o le vedove o
difende il padre o l'orfano o le vedove o le chiese. maestro alberto
o l'orfano o le vedove o le chiese. maestro alberto, 36:
che ad alcuni di così fatti beni o in prò dell'operante o d'altrui
fatti beni o in prò dell'operante o d'altrui non sia finalmente ordinata, non
non essere disonesti quanto a'costumi, o nella vita sociale inonesti; lo strettissimo
. carattere, indole, tendenza, costume o condotta o comportamento privato o pubblico,
indole, tendenza, costume o condotta o comportamento privato o pubblico, di una
, costume o condotta o comportamento privato o pubblico, di una persona o di
privato o pubblico, di una persona o di un gruppo sociale, improntato all'
rettitudine, della lealtà, della probità, o anche soltanto al rispetto formale e passivo
burchiello, lxxxviii-11-455: rosei mio caro, o che- rica appostolica, / il pivo
di animo nobile, onorata, rispettabile o anche di condizione elevata; decoro.
62: chi vestì mai più gravemente o con maggiore semplicità e onestà che i
da dire delli libri che contengono facezie o motti mordaci che direttamente o obliquamente offendono
contengono facezie o motti mordaci che direttamente o obliquamente offendono alcuno e se insegnano cattivi
. 5. disus. atto o espressione di omaggio, di cortesia,
, / senza onestà mai cose belle o care. boccaccio, dee., i-intr
seguitare. se una donna è d'onestade o ch'entri in monasterio, non è
. 7. contegno, atteggiamento o anche condizione che rivela superiorità, elevatezza
compostezza, a dignità, a decoro o, anche, a leggiadria, a bellezza
di viltate. cesari, ii-505: o! dante, che è immaginato uomo
onestà nostra e tua, abbi pazienzia quattro o cinque giorni, che tu non pratichi
un matrimonio invalido (sia esso consumato o no) oppure da un pubblico o notorio
o no) oppure da un pubblico o notorio concubinato e che sussiste fra l'
l'uomo e i parenti della donna o fra questa e i parenti di quello;
morale e della rettitudine; senza violarli o derogarvi minimamente. giamboni,
: non vogliate pensare che il ricevere o prendere sia guadagno, il dare, discapito
-in modo apparentemente e infintamente onesto o tale che onesto risulti; senza che appaia
al di fuori l'illeceità di un comportamento o di un'intenzione. boccaccio
atteggiamento, con contegno improntato a compostezza o, anche, a modestia, a
senza venir meno alle convenienze sociali o morali. compagni, 2-25: messer
. 5. in misura o quantità conveniente o anche sufficiente, bastante
5. in misura o quantità conveniente o anche sufficiente, bastante; entro limiti
, un'azione, un comportamento proprio o di altri fornendo ragioni e spiegazioni apparentemente
di convenienza e di opportunità ad atti o a situazioni che in verità tali non
situazioni che in verità tali non sono o non appaiono in modo assoluto; fornire
cambiarono u nome e la chiamarono cambio o beneficenza. pagliari dal bosco, 44:
notabili si onestano col nome di sussidi o di donativi. baldi, 3-3-148:
. carcano, 124: l'illecito guadagno o il prezzo della frode non viene onestato
pietà., dalla carità, dalla convenienza o dalla necessità. papini, x-1-268:
con argomentazioni legittime, valide, plausibili o ritenute tali, le ragioni che inducono
ragioni che inducono un determinato comportamento (o anche il significato di un testo);
plausibile, comprensibile, adducendo le cause o le ragioni che l'hanno determinato.
mannelli, 164: manderete a lui, o prima o poi, ambasciadori a onestare
164: manderete a lui, o prima o poi, ambasciadori a onestare la causa
suo e non parere d'animo enervato o femminile, accusare o la iniquità di suoi
d'animo enervato o femminile, accusare o la iniquità di suoi nimici o la
accusare o la iniquità di suoi nimici o la perfidia di chi si sia. guarini
veggo una donna che s'onesti / o in viso o in capo o in panno
donna che s'onesti / o in viso o in capo o in panno che la
onesti / o in viso o in capo o in panno che la vesti.
, come nell'espressione troppo onesto, o indicare enfaticamente eccessiva generosità, per lo
, se fare si puote, o per alcuna buona persona onesta che stata vi
se perde però ma per piacere / o per utel che sente. boccaccio,
e spiegazioni, nella sostanza, artificiose o pretepiù a fondo. « e mio
sineddoche, per lo più nell'uso retorico o vazione de'privilegi del parlamento.
2. dare parvenza di onestà o di legittimità ad ese 'thè honest
parto virile, dalla figliuola sperato, o almeno della nipote già nata.
dovere, per ripassare determinati limiti morali o stabiliti spetto di sé e degli
la propria merce a prezzi ritenuti equi o, anche, che non inganna riguardo
, alla qualità della merce venduta (o che deriva da tale comportamento).
». -con valore iron. o enfatico, per indicare chi esercita la
quale sia pervenuta in uomo per arte o per studio o per usanza o per forza
in uomo per arte o per studio o per usanza o per forza di natura,
per arte o per studio o per usanza o per forza di natura, noi troveremo
del mio discorso che il bene onesto, o morale che vogliam dire, non è
è volto alla ricerca del proprio tornaconto o del proprio piacere ma è sollecito del
e virtuoso, qualunque essi siano, o poveri o ricchi, non è generato nel
, qualunque essi siano, o poveri o ricchi, non è generato nel desiderio
dell'onestà, della rettitudine, della lealtà o anche in attività lecite, non contrarie
gravi e pubblici impieghi, in tutto o in parte, alcuna volta libero ho respirato
. aleardi, 1-400: ti deporrà [o letto] nell'umile mia cella /
compassione grandissima ch'io porto, o compagni miei, alle miserabili rovine di questa
qualche depredazione in su quello di pisa o sotto qualche nuovo disegno. guicciardini,
ci cale oramai di sapere se siano apologisti o critici di tiberio, se credano al
critici di tiberio, se credano al vizio o alla virtù, e fino a qual
e fino a qual punto sia onesta o disonesta la loro dappocaggine.
guadagno); fatto per finanziare imprese o attività lecite (unaspesa); che
oltra sul castello, / e tranne uno o due amici, e lascia il resto
vivo senso della propria dignità sociale o anche morale e lo mostra nei
). bellincioni, ii-165: o moderne eloquenzie oneste e dive,
dante, inf., 10-23: o tosco che per la città del foco /
riferimento a chi è di condizione nobile) o la fa apparire tale; che rivela
animo; che manifesta elevatezza di pensiero o di sentimento, profondità di contenuto,
in di costanzo, 123]: o cupidigia d'oro infame e ria, /
l'uomo nelle oneste e gentili conversazioni o nell'età giovenile o nella vecchiaia o
e gentili conversazioni o nell'età giovenile o nella vecchiaia o nelle amicizie o nelle
o nell'età giovenile o nella vecchiaia o nelle amicizie o nelle parentele. monti,
giovenile o nella vecchiaia o nelle amicizie o nelle parentele. monti, x-4-406:
per sempre. -confacente all'età o alla condizione di persona nobile, onorevole
alla condizione di persona nobile, onorevole o anche di condizione media e di vita
, si contentò d'avere al sicuro o la possessione di milano o di fiandra
avere al sicuro o la possessione di milano o di fiandra senza mettere in pericolo il
. finiron la giocondissima cena. o. vecchi, lxv-185: il
un soggetto letteconsiglio, senza far motto o dir cosa alcuna,... infino
che io averei 9. che è conforme o è permesso o, anche, messo
9. che è conforme o è permesso o, anche, messo l'animo altrove
dito anella avean per aventura, / o ne le borse o nel giubbon contanti
per aventura, / o ne le borse o nel giubbon contanti. bellori, i-200
poco oneste. 7. volto o ordinato al perseguimento di scopi volponi,
altrui lingua favelle / di lor cosa o non vera o non onesta.
/ di lor cosa o non vera o non onesta. -con uso neutro
core / tezza, all'elevatezza o anche all'austerità di tali non
signor direttore simpatia, rispetto, o, anche, alle condizioni, alle
ca dignità, a decoro o, anche, a leggiadria, a bel
in gente onesta / di vita spiritale / o in abito che di scienza tiene.
onesto, poco onesto', che deriva o denota impudicizia; impudico. cavalca
. idem, purg., 6-63: o anima lombarda, / come ti stavi
a giovanni nelli il quale me la diede o fare che il padre e la madre
. 14. originato, determinato o, anche, giustificato da validi motivi
queste così oneste e sobrie comessazioni, o conviti che vogliam dire, come i
sappia 'la mia dote essere di sei o sette mila scudi, e pagabile a
(un prezzo), di un prestito o di un mutuo (un interesse)
a un interesse onesto, del cinque o del sei per cento. carducci,
eligibile, è anco degno di lode, o vero quello eh'essendo bene, è
scordare ogni giusto e ogni onesto! o. rucellai, 8-3: la ragione ha
poter disporre di ciò che è necessario o bastevole (per lo più sotto forma di
dell'onesto ': cioè del doveroso o convenevole. -far l'onesta da
. croce, ii-6-93: il tipo medio o volgare dell'onest'uomo procura..
si può ritenere una varietà di augite o un membro della serie diopside-giadeite.
e ne'rami fa certi cerchi di cinque o di sei foglie con intervalli.
sono per lo più arbusti rampicanti o volubili, con frutti carnosi,
si riferisce, che riguarda l'ombelico o le affezioni che lo colpiscono.
calipso, detta onfalo del mare, o, fra gli altri da pindaro, il
). -in partic. onfalo di delfi o della terra: punto contrassegnato da una
lana intrecciata, circondata da due colombe o da due aquile d'oro);
sm. medie. ernia ombelicale congenita o acquisita a causa di malformazioni locali;
dell'america centrale; sono erbe perenni o annue con foglie picciolate, ovate o
o annue con foglie picciolate, ovate o cordiformi, con fiori bianchi e blu
, sf. invar. medie. procidenza o prolasso del cordone ombelicale. =
sf. medie. emorragia dall'ombelico o dal cordone ombelicale. tramater [
, quando siasi allentata l'allacciatura, o siasi avvizzito il tessuto cellulare, o
, o siasi avvizzito il tessuto cellulare, o sia stato lacerato qualche vaso, ec
onfalorrèa, sf. medie. flusso purulento o sieroso dall'ombelico. = voce
sf. medie. rottura dell'ombelico o del cordone ombelicale. tramater [s
viene rotto. mancano di moltissimi organi o li hanno imperfettissimi. = voce
per lo più attaccata sul cordone ombelicale o sulla placenta di un gemello normale,
chirurg. riduzione di un'ernia ombelicale o del cordone ombelicale prolassato.
e torti. pagliaresi, xliii-20: o somma sapienza, o padre et- terno
pagliaresi, xliii-20: o somma sapienza, o padre et- terno, / che sì
al sottordine neogasteropodi (murex infìatus o ramosus), diffusi sulle coste dal mar
quas vacant onas » (altri leggono onias o omas). onìccio (onìcio
asse di fuori: di poi poni alberi o onicci dentro a essa palificata una spanna
a strati sovrapposti, che presentano striature o zonature caratte rizzate da forti
celeste e giallo, fra nero e rosso o anche fra bianco e grigio (ne
per fabbricare vasi e coppe montate d'oro o d'argento dorato. -onice calcareo',
di strati piani e paralleli di due o di più colori diversi. memorie per
detti affricani. foscolo, vi-386: o voi, cui teda nuzial congiunge /
perle deperite, una collana di onici o di altra pietra anch'esse sciupate
269: nella bocca boccheggiante della calzatura o sandalo (bocca di pesce dietro il vetro
, sf. medie. atrofia di una o più unghie. = voce
. chirurg. intervento di asportazione parziale o totale di un'unghia. = voce
del bombice siano bambacine sottili overo onichino o bisso che seta come la nostra prodotta
strite. questo nome era derivato dall'unghia o dal colore dell'unghia. =
autosomica dominante, caratterizzata da aplasia o ipoplasia della rotula, da rigidità articolare
. invar. medie. rottura patologica o traumatica di un'unghia. = voce
. chirurg. escissione di una o più unghie. = voce dotta,
onicogenia, sf. istol. formazione o sviluppo delle unghie; onicogenesi.
, sf. medie. scollamento, più o meno accentuato, del bordo libero delle
). medie. tumore delle unghie o della radice ungueale. = voce dotta
nell'antichità con lo sfregamento di fuliggine o, anche, di olio e di
, che ne provocano l'ispessimento o l'assottigliamento, lo scoloramento e
invar. medie. divisione, fessurazione o esfoliazione delle unghie. = voce dotta
praticata per asportare una formazione patologica o un corpo estraneo subungueale. = voce
, ecc.) e probabilmente accostato o interpretato come onì ^ cè] grosso.
si riferisce, che è tipico del sogno o dei sogni; che ha caratteristiche analoghe
. per estens. che induce a sognare o, anche, che evoca immagini irreali
che il lavoro d'incisione sul legno o su pietra, su rame o su zinco
legno o su pietra, su rame o su zinco, ha dato al segno e
, dove non sono che mere possibilità o ombre di comunicazione meccanica e onirica.
), che presso numerose popolazioni antiche o primitive (o considerate tali)
presso numerose popolazioni antiche o primitive (o considerate tali) sono ritenuti rivelatori
papini, ii-387: i libri di meteorologia o i manuali di oniromanzia o le utopie
di meteorologia o i manuali di oniromanzia o le utopie dei riformatori. =
massi per vedervi spulezzar via la scolopendra o appallottolarsi l'onisco. 2.
landino [plinio], 646: millepoda o centipeda e da altri multipeda è una
di crostacei acquatici appartenenti alla famiglia aselloti o asellidi. tramater [s
la radice sola né per il solo frutto o sugo, ma per più di
quanto tale. iacopone, 1-32-4: o vergen piu ca femena, / santa
, 25-88: dico oni corpo mosso o percosso ritiene in sé alquanto spazio la natura
alquanto spazio la natura d'essa percussione o movimento. capitoli della bagliva di galatina
che intercorre fra il verificarsi di azioni o fatti simili o, anche, la scadenza
il verificarsi di azioni o fatti simili o, anche, la scadenza periodica con
scadenza periodica con la quale si ripetono o vengono compiuti. -onne anno: ognanno
, inimmaginabile, di una dote spirituale o intellettuale, di una virtù o di
spirituale o intellettuale, di una virtù o di un vizio: tutto il possibile;
, consigli]. idem, 1-11-13: o amirabile odio, d'onne pena signore
rappresentare alcune divinità con orecchie lunghe o con diverse paia di orecchie e ad attribuire
completamente tutti gli elementi di un insieme o, anche, di riferirsi in modo
ciascuna delle parti che costituiscono una totalità o le competono per qualsiasi motivo.
al 1970. 2. atto o volto a intendere, a comprendere e a
in toscana, 14-1-338: francesco nigetti o nighetti,... di professione musico
la coscienza universale -con dio creatore (o col dio creaturale). = voce
, traffici, attività per trarne vantaggio o utile; che non si arresta di
, agg. letter. che ha o può assumere tutte le forme della realtà;
[la biblioteca] di opere onnigene o delle più reputate edizioni.
incompetenza, questa è di diverse sorti o specie; primieramente, cioè quella la
anche il consenso delle parti possa togliere o sanare tal difetto. = voce dotta
1-300: io non scio se apollo o altra musa pietosa a i casi miei hanno
delle colonne volgar. [tommaseo]: o nobilissima cittate di troia, perché così
1-88: non ha bisogno iddio di spada o lancia per vincere, pendendo omninamente dalle
omninamente dalle mani di lui ogni vittoria o guerra. galileo, 3-3-104: la parte
, 16-iii-206: due erano le trachee o canne dei polmoni; due per conseguenza
a fondo. gonzaga, ii-71: o se mi desse fra le mani quella
, xxxviii-226: non so se fato o ver fortuna instatile / o quella mobil stella
se fato o ver fortuna instatile / o quella mobil stella del capriculo / o
o quella mobil stella del capriculo / o el quadrato de marte o a chi el
capriculo / o el quadrato de marte o a chi el testuculo / el figlio
chi el testuculo / el figlio incise o cosa più execrabile / determini che ommino
partiranno [le genti spagnole] omnino domenica o lunedì infallanter. v. quirini,
che quello che si mette in animo, o con risi o con pianti, omnino
mette in animo, o con risi o con pianti, omnino lo vuole ottenere.
che si insinua ovunque; che penetra o giunge in ogni coscienza.
illimitato, che ha un'autorità grandissima o i mezzi per imporre la propria volontà
rossini. a. boito, 7: o creature fragili / dal genio onnipossente!
: prego non valse, forza, arte o valore, / onde scampar da'lacci
non mi pare / per te [o tempo], onnipossente! -che non
onnipossente! -che non si può reprimere o soffocare; incoercibile. goldoni, ix-ni
della terra / esterminasse inesorabilmente, / o scellerati mantici di guerra! cesari, 1-2-62
. -con riferimento a divinità pagane o a entità personificate. leggenda aurea
co 'nebriato. cavalca, 9-20: o umile lagrima, tua è la potenza
volontari erano intenti ad addestrarsi nei depositi o accampati intorno al vietato tirolo. luigi
3. che ha un valore o una potenza eccezionale, che serve perfettamente
che serve perfettamente a ottenere un risultato o a imporre la propria volontà; infallibile.
in attributi, non escluso quello, esplicito o sottinteso, d'onnipotente.
il tuo forte onnipotente strale / forza o ragion non vale. foscolo, iv-332:
buoni, ma eziandio li rei. o. rucellai, 2-3-3-139: delira chi non
e non rappresenta una contraddizione nei termini o l'assoluta negazione dell'essere (e
delle masse e all'onnipotenza popolare, o non sarà gran fatto serio difensore della
fatto serio difensore della libertà e della giustizia o all'una e all'altra sarà in
ii-15-207: non c'è qui alcuno, o signori, il quale ammetta la teoria
sep., 183: più beata [o firenze] ché in un tempio accolte
del destino. carducci, iii-5-31: o italiani, torniamo al passato; poiché
. attività frenetica nell'ambito del lavoro o del commercio. c. e
le circostanze e situazioni, facendo sentire o anche pesare la propria presenza; che
-che è presente in tutti gli uomini o in ogni tempo, che ha carattere
ogni tempo, che ha carattere universale o generale. saba, 338: con
segno e un'immagine del gran contenente divino o che tu il chiami divina immensità ed
parla qui... di quell'immagine o ispirazione centrale, formalmente inconfondibile, cui
/ nell'eterno supplicio ancor sapesti [o signore] / siccome vero onnisapiente.
2. per estens. che ha o pretende di avere conoscenze vastissime in ogni
2. figur. che ha o ritiene di avere una conoscenza vastissima,
(e può avere valore scherz. o iron.). ghislanzoni, 18-62
, filosofo e filologo, onnisciente o poco meno, non c'è terreno che
(talora con una connotazione scherz. o iron., con riferimento alla superficialità,
tutto, che ha una conoscenza vastissima o una cultura enciclopedica o anche la presunzione
conoscenza vastissima o una cultura enciclopedica o anche la presunzione del sapere (e talora
e talora ha una connotazione scherz. o iron.). tesauro,
e conservatrice del mondo. -compilato o redatto in modo da racchiudere tutto lo
. letter. possibilità per un fatto o un fenomeno di essere collocato in ogni
dell'islamismo oravano dal pulpito i calin o gli emiri delle province.
rispettosamente una persona a un atteggiamento determinato o a concedere un favore. - anche
4. implorare con la preghiera un grazia o un aiuto soprannaturale; impetrare.
lei [in italia] nasceste, o santi, / tregua orate al suo dolor
mai declina, / orate requie, o figli morti, ai vivi!
., 4-447: facondissimo era tenuto, o in alcuna cosa che fosse da orare
in alcuna cosa che fosse da orare o nel senato o appo il popolo di
cosa che fosse da orare o nel senato o appo il popolo di suadere o di
senato o appo il popolo di suadere o di dissuadere fosse luogo. sansovino,
-che dura lo spazio di un'ora soltanto o per un tempo molto breve.
delle linee che in un orologio solare o meridiana indicano le ore. tesauro,
: indicante le ore in cui tali o tali cose hanno a farsi o a seguire
cui tali o tali cose hanno a farsi o a seguire. -velocità oraria',
gli orologi distribuiti in grandi complessi pubblici o industriali. -segnale orario: suono che
quello trasmesso sul territorio nazionale dalla radio o dalla televisione). pratolini,
rotazione di un punto su una circonferenza o di un solido intorno a un asse
percorso in un'ora da un moto reale o apparente. ruscelli, 3-50:
certo periodo di tempo, in generale o per determinate categorie di persone, delle
ore della giornata in cui si possono o si devono compiere talune operazioni, per
, per lo più di carattere pubblico o collettivo; norma particolareggiata che regola le
e l'arrivo di un mezzo, o anche dei veicoli in servizio su una
dei veicoli in servizio su una linea o su una rete (automobilistica, aerea
-anche: ora prescritta per la partenza o l'arrivo. giusti, iii-355:
. 2. tabellone, prospetto o fascicolo stampato su cui è riportata l'
indicazione delle ore previste per il funzionamento o l'attuazione di un servizio, in
, in partic. di trasporto pubblico, o l'accesso a un determinato luogo.
al personale di macchina, di scorta o di stazione, che contiene anche dati
3. tempo complessivo prescritto, dedicato o richiesto dall'esercizio di un'attività,
, 8 ore al giorno, e 48 o 40 ore alla settimana pari a 6
40 ore alla settimana pari a 6 o 5 giorni alla settimana), durante il
metallurgici di milano? bisogna che, o nell'orario e nella costituzione delle commissioni
e nella costituzione delle commissioni di fabbrica o nei salari minimi o nel caroviveri,
commissioni di fabbrica o nei salari minimi o nel caroviveri, essi abbiano qualcosa di
, perché presago / di tempesta il nocchiero o fugga 0 s'armi / contra il
1-479: qual servo monterebbe in orgoglio o verso il padrone o verso 1 conservi
servo monterebbe in orgoglio o verso il padrone o verso 1 conservi perch'egli avesse portato
farà. -sopravvalutando le proprie capacità o le proprie forze; presuntuosamente.
orgoglioso. orgogliosità, sf. comportamento o azione boriosa, ribelle. segneri
attribuisce tanto che non patisce che alcuno o se gli opponga o contradica ad alcuna
non patisce che alcuno o se gli opponga o contradica ad alcuna sua sentenza o lo
opponga o contradica ad alcuna sua sentenza o lo tocchi per nesun verso. ariosto
ecc.). arrigo testa o giacomo da lentini, 409: vostr'orgo-
vivono prevalentemente sotto la corteccia degli alberi o sotto i muschi. = voce
. giovio, ii-iii: papa ormisda o papa zefirino... cantavano messa
berni, 183: non arem troppi stagni o oricalchi, / ma quantità di piattelli
; hanno l'aspetto di ciuffi filamentosi o laminari lunghi parecchi centimetri.
16: la soma de l'oricello, o vero pòlvare d'esso: 1 soldo
). ant. e letter. gomma o latice prodotto da alcune piante rosacee,
': gomma di ciriegio, di pesco o di susino,... della
c. i. frugoni, 1-8-196: o nume, a cui fu padre / l'
: i congiurati / dai merli, o arnolfo, di tua vecchia mole / penderan
3. figur. essere condizionato o legato da un rapporto di subordinazione anche
che il loro [dei prìncipi] giovare o nuocere pendono dal loro assoluto volere,
dalla fazione del cardinal di volterra. o. rucelai, 6-96: l'esser signore
liberi ed assoluti da ogni condanna- gione o bando che avesseno,... e
voler fare le nostre prove, debbano cinque o sei cento ducati, pendente lite,
, perché, fin al suo segno o a quello del periodo, sempre pende
. ssi conviene muova la questione, o non la muove contra cui si conviene,
la muove contra cui si conviene, o non appo coloro che. ssi conviene,
. essere inclinato rispetto all'asse verticale o a un piano orizzontale. dante,
vinto. -scorrere con una determinata pendenza o verso una determinata direzione. dante
7. piegarsi, inclinarsi; essere o stare inclinato (una persona, una
pendeva alquanto da una parte. -assumere o tenere posizioni o atteggiamenti sgraziati, goffi
una parte. -assumere o tenere posizioni o atteggiamenti sgraziati, goffi, contorti.
8. stare chino e intento a osservare o a contemplare qualcosa o qualcuno o a
intento a osservare o a contemplare qualcosa o qualcuno o a compiere un'attività intellettuale
osservare o a contemplare qualcosa o qualcuno o a compiere un'attività intellettuale o manuale
qualcuno o a compiere un'attività intellettuale o manuale che richiede particolare attenzione o studio
intellettuale o manuale che richiede particolare attenzione o studio. cesarotti, 1-viii-231: ei
leg- gea / in tua mente agitata o che cacciavi / brutto pitocco de la
cacciavi / brutto pitocco de la casa o il micio, / l'emulo micio nelle
. 9. essere, stare o muoversi, spostarsi, incedere sul ciglio
, incedere sul ciglio di un dirupo o di un precipizio o su un pendio
ciglio di un dirupo o di un precipizio o su un pendio particolarmente scosceso (per
, / come a mirar si suol giostra o torneo, / di curiose turbe spettatrici
rimetteva; quando qualche dissoluta capra danneggiava o da qualche pericoloso greppo pendeva, cloe
esitante, non saper decidere fra due o più alternative (per lo più in
/ il volto suo varie sembianze rende. o. giustinian, 12: sempre in
, 1-ii-166: in così grande, o numi, / uguaglianza di merti incerto
12. propendere, inclinare per indole o per convinzione a un comportamento, a
del vero pende piuttosto verso l'osservazione o verso la contemplazione, tarpa una delle
volessero accordar quest'onore a qualche altra città o isola della costa d'asia. foscolo
. -evolversi verso un determinato stato o condizione. chiabrera, 3-290:
, iii-298: non penderai a dextra o a sinistra. monosini, 418: non
ora a gli altri, gli aiuti, o deboli o vigorosi conforme hanno veduto che
gli altri, gli aiuti, o deboli o vigorosi conforme hanno veduto che la bilancia
, 279: gli sparigi son temperati o pendono alquanto alla calidità. giuseppe degli
tendere a un determinato colore, sfumatura o tonalità. cennini, 3-58: se
ascesa / nulla vi sa trovar l'occhio o 1 pensiero. pananti, i-156:
era nascoso. leopardi, 14-4: o graziosa luna,... / tu
-figur. fondarsi su un determinato concetto o principio o su una determinata istituzione.
fondarsi su un determinato concetto o principio o su una determinata istituzione. cavalca,
tenere inclinato, storto (un oggetto o, anche, una parte del corpo)
. soderini, i-514: infilzare otto o dieci aranci forti, che sien senza scorza
24. assol. sopportare il castigo o le conseguenze di una colpa; pagare
lor mani, ond'elli converràe che rendano o che pendano, ché, siccome dice
ché, siccome dice la scrittura, o rendere o pendere. 25
, siccome dice la scrittura, o rendere o pendere. 25. locuz
dalla bocca, dalla lingua, dal ciglio o dagli atti, dalle parole, dai
ascoltare, seguirecon estrema attenzione e interesse, o attenderecon grande trepidazione le parole, i discorsi
attenderecon grande trepidazione le parole, i discorsi o, anche, gli scritti di una
1-88: non ha bisogno iddio di spada o lancia per vincere, pendendo omninamente dalle
omninamente dalle mani di lui ogni vittoria o guerra. -pendere dal petto,
dal petto, dal seno, dalle poppe o alla mammella: essere intento a suggere
alla mammella. -pendere dal volto o nel volto, dal viso, dagli occhi
: guardo gentil, due rai lucenti (o rai / onde pende mia vita!
di origine indeuropea, probabilmente per influsso o confusione con pendere 'sospendere, pesare
[i capeglf] tal fiata si possono o da sottil velo tener coverti o da
possono o da sottil velo tener coverti o da vago trinzante con pendevole fiocchetto ne
pendìa, sf. dial. tralcio o insieme di tralci; pendana.
ambo le pendici, cioè gli argini o margini del predetto fiumicello, erano divenuti
più scenderò teco le pendici, / o fiumicel, che dal mio pianto hai
e delle spiaggie provenzali, inondate di sole o spazzate dai larghi venti del mediterraneo.
sia nella città di firenze un anno o due, perché prima offende la romagna
due, perché prima offende la romagna o la lombardia che la città nostra, e
l'anno vegniente ell'è in firenze; o almeno il verno dinanzi te ne sentirai
il verno dinanzi te ne sentirai qualche isprazzo o nel contado o nelle pendici della terra
ne sentirai qualche isprazzo o nel contado o nelle pendici della terra. cantari cavallereschi,
5. per simil. terrapieno costruito o adattato per scopi difensivi. a
se ordinò tanti pendici / per discazarme o ver farmi morire. -condizione sociale o
o ver farmi morire. -condizione sociale o esistenziale negativa. antonio da ferrara,
che s'amanta / a porre amore o credere a nessuna, / perché non ne
2. elettr. nelle linee elettriche o telefoniche, tirante metallico, la cui
temanza, 67: pel suddetto cavamento o sia canale, che ora brentone si chiama
, l'acqua avrebbe assai minore discesa o pendio... che per l'
6-53: diversità dei materiali che portano o depositano secondo i differenti pendìi. manzoni
pongono sopra le muraglie e tetti, o siano ferme sopra travi o sopra volte,
e tetti, o siano ferme sopra travi o sopra volte, deono avere il pendìo
noi ritroveremo in tutti un pendio più o meno sensibile. gioberti, 1-iv-93:
contrastabile verso una sempre maggiore degradazione morale o sociale in seguito a una prima colpa
in seguito a una prima colpa commessa o verso le ultime conseguenze di una passione
5. progressivo deterioramento della situazione politica o della società; minaccia e prima avvisaglia
sicurezza delle istituzioni e della compagine sociale o per lo sviluppo di un movimento.
tendenza a compiere scelte tematiche, stilistiche o strutturali, in un'opera letteraria o
o strutturali, in un'opera letteraria o storica, in direzioni in qualche misura
come ce n'è tante, trascurarle o caricarle. tucidide schiva molto più di
-anche: progressivo declino fisico, morale o intellettuale di una persona, di un popolo
civiltà, legato all'approssimarsi della vecchiaia o al trascorrere del tempo. forteguerri,
descrittiva, proiezione graduata di una retta o, con riferimento a un piano,
il taglio sia alla loro base, obliquo o pendìo. 16. locuz.
. 16. locuz. -a o in pendio (con valore ag- gett
stalla de'buoi dee esser di rena o lastricata di pietre, alquanto a pendio acciocché
dai lumi delle strade anguste, brevi o lunghe, tortuose, in pendio,
delle radici, purché nell'arida terra o in quella ch'è posta a pendio ovvero
risale al lat. appendix -ìcis (o, meglio, al mediev. appendicium)
fare il postulante; richiedere un ufficio o un titolo onorifico.
il dondolarsi ch'altri fa sopra un'asse o cuscino sospeso tra due funi raccomandate a
tra due funi raccomandate a due alberi o a due travi del palco, com'
, sf. orologio a pendolo da muro o da tavolo (e in tale caso
pendola col cuccù per chiamare la felicità o la morte. pirandello, 8-859:
, sm. movimento oscillante del pendolo o di altro oggetto. 2.
due sensi una determinata zona per vigilanza o per attesa. = nome d'azione
letter. pendere oscillando come un pendolo o anche liberamente. bacchetti, 17-259
pendolare, non capivo bene se volontario o involontario, la spingeva ogni tanto contro di
; che si ripete a intervalli più o meno lunghi; caratterizzato dal ripetersi a
; caratterizzato dal ripetersi a intervalli più o meno regolari di fenomeni o di circostanze
intervalli più o meno regolari di fenomeni o di circostanze per lo più contrastanti,
, in un determinato ambito di attività o di creazione poetica o di concezioni politiche
ambito di attività o di creazione poetica o di concezioni politiche o filosofiche. montale
di creazione poetica o di concezioni politiche o filosofiche. montale, 12-429: un
non risiedendo nel luogo in cui presta o svolge la propria attività o in cui frequenta
cui presta o svolge la propria attività o in cui frequenta corsi di istruzione,
per motivi di lavoro, di commercio o di studio, si sposta da un
. 5. che muta idee o opinioni con facilità, incostante. moravia
da un luogo a un altro quotidianamente o a intervalli regolari. soldati
). persona che pratica la radioestesia o la rabdomanzia, usando per le proprie
piccolo uccello (an thoscopus o remiz pendulinus) dell'ordine passe- racei
un corpo sia f f o no elettrizzato e con quale segno; è
>er mezzo di un filo di seta o un sostegno isoante. = dimin.
massa. -pendolo semplice, piano, circolare o matematico: massa puntiforme, soggetta al
un filo). -pendolo composto o fisico: corpo, soggetto al solo
una bocca da fuoco. -pendolo cicloidale o di huygens: punto materiale, soggetto
sua posizione di equilibrio. -pendolo geodetico o gravimetrico: strumento utilizzato per la misurazione
o relativa dell'accelerazione di gravità terrestre.
accelerazione di gravità terrestre. -pendolo reversibile o invertibile di kater: quello usato per
teoria della navigazione inerziale. -pendolo sferico o conico: massa puntiforme, soggetta al
per misurare la resilienza di un metallo o di una lega. galileo, 3-1-250
questo più giusto strumento possa essere il pendolo o dondolo che dir vogliamo. campailla,
5-123: se due pendoli cg, o f si rimovono ad angoli eguali g c
ad angoli eguali g c a, f o d da'loro perpendicoli, indi si
ragione subduplicata de'raggi c a, o d. v. riccati, 280:
. malpighi, 42: un orologio o molino egualmente è mosso da un pendolo
è mosso da un pendolo di piombo o sasso. tarchetti, 6-ii- 151
punto fisso (anche nell'espressione orologio o oriuolo a pendolo: cfr. anche
ottone. 2. ant. grappolo o insieme di grappoli pendenti da un tralcio
insieme di grappoli pendenti da un tralcio o sospesi a un trave per conservarli a
comportamento, modo di considerare l'esistenza o un aspetto di essa. moravia,
caso è detta pendolo semplice), o, fissato a un chiodo o a uno
, o, fissato a un chiodo o a uno spuntone, con una corda
a fisarmonica della via balba futtuta: o guerra a pendolo, se più vi aggarba
. politi, 1-490: far un penzolo o pendolo (modo basso) vale esser
pendolonè. -nella posizione propria dell'impiccato o di chi è appeso a un sostegno
musco. 2. striscia di cuoio o di tessuto a cui è appesa la
cinto un pendone cui s'agguancia il trafiere o daga o pugnale corto, aguzzo e
pendone cui s'agguancia il trafiere o daga o pugnale corto, aguzzo e bitagliente.
-finimento del cavallo da sella, di cuoio o di stoffa, che orna la bardatura
guarino guarini, 1-234: la lesena o contracolonna s scanalata per traverso dentro un
modo ch'ella stia pendola in aria o messa in bilico a guisa d'ago
le pendule tappezzerie. -che ha fiori o frutti o rami pendenti, non eretti
tappezzerie. -che ha fiori o frutti o rami pendenti, non eretti (una
l'amico a l'ombra / pace, o signore! d'annunzio, iv-i-
: un'aria pendula di fiocchi, / o bianchi o rosa, o l'uno
pendula di fiocchi, / o bianchi o rosa, o l'uno o l'altro
, / o bianchi o rosa, o l'uno o l'altro: meli,
bianchi o rosa, o l'uno o l'altro: meli, / floridi peri
occhi. -che ricade verso terra o su se stesso; afflosciato (un
omeri, da sottiletto cerchiello d'oro o da ghirlandetta di fronda novella sono sopra
ne 'l fiume. gozzano, i-252: o morta giovane modista, / dal cimitero
mare. 4. che è o sembra sospeso o fluttuante nell'aria.
4. che è o sembra sospeso o fluttuante nell'aria. - anche:
e gli aquilon diserra? -che cade o è sul punto di cadere dall'alto.
in ammirazione estatica (ed eccessiva) o in tensione spirituale. metastasio, 1-iv-135
ne'fizii delli pennei mai, / o d'appio ne'nemei ricevuta, / o
o d'appio ne'nemei ricevuta, / o di pin negli stimii, ch'ad
, gr. il7] ve- xó7teta o iiy) vexó7c7) (lat. penelope
alla famiglia cracidi, con abito nero o variegato di bianco, nero, bruno
variegato di bianco, nero, bruno o verde oliva, di dimensioni simili a
la 'penelope cristata 'di latreille o 'meleagris cristata 'di linneo.
'yacou, perché, quando sente bisogno o dolore, manda un suono lamentevole.
le undici corde mostrate, da'nominati o da altri musici ridotti al numero di
si taglia le pènnere (la pennerata o il fondo della tela).
, i-404: le pènnere (la pennerata o il fondo della tela). gargiolli
alcuno texi- tore alcuna pezza di panno o tela, se a la detta pezza o
o tela, se a la detta pezza o tela non sono appiccati i peneri là
bue, d'asino, di cavallo o di becco. salvini, 16-652: assai
de'parati e e o simili. bersezio, 192: tende di
tai corpi divisibili e penetrabili dal foco o dal calor di quello, che pur è
non gli stringesse, diranno che venere o risplenda per se stessa o sia di sustanza
che venere o risplenda per se stessa o sia di sustanza penetrabile dai raggi solari
brignole sale, 2-104: non di ferro o di diamante un muro / contro le
anche le più gravi e degnissime dell'eternità o vengono a mano d'ignoranti signori che
a mano d'ignoranti signori che le disperdono o da troppo avari eredi sono cacciate in
.. che può essere avvinto o convinto. uzzini, lxxx-4-390:
penetrabili soltanto per opera dell'arte del politico o dell'apostolo, sono energie nuove capaci
gli eventi felici; non sempre, o ravvolti in mal penetrabile velame, quelli
... ben spesso stordisce gli omini o gli fa paralitici o stupidi o asmatici
stordisce gli omini o gli fa paralitici o stupidi o asmatici et in più altre infermità
omini o gli fa paralitici o stupidi o asmatici et in più altre infermità li
presenza, morrò. caviceo, 1-64: o parola più acuta e penetrabile che fulgore
acuta e penetrabile che fulgore de love, o sa- gitta del cor mio! savonarola
del cor mio! savonarola, 13-19: o vivo sguardo, o penetrabel verbo,
savonarola, 13-19: o vivo sguardo, o penetrabel verbo, / che fai maria
cui erano conservati i simulacri dei penati o del dio (e vi era connesso
sono i luoghi più segreti ne'templi o nelle case. dottori, 205:
pietra e pur vive nei viali di sogno o che improvvise appariscono nei penetrali fìtti delle
: nessun atto della potestà ecclesiastica deve o sottrarre i colpevoli alla giustizia o cagionar
deve o sottrarre i colpevoli alla giustizia o cagionar commozioni pubbliche o uscir tanto dall'
colpevoli alla giustizia o cagionar commozioni pubbliche o uscir tanto dall'intimo penetrale della coscienza
di un'arte, di un concetto o anche di fatti, di eventi, di
di situazioni esistenziali, segreti, celati o molto difficili da capire, ardui da
difficili da capire, ardui da intendere o del tutto incomprensibili a chi non possegga
prìncipi. e quando bene si voglia, o non si può o non si
voglia, o non si può o non si deve entrar ne'più occulti e
delfico, iii-477: quante cose si travedono o si sospettano appena! i fluidi elettrico
stelle, ma certi fori tutti penetrali o rari,... per li quali
salvini, 39-v-168: il quale spirito o aere o vento che il chiamiamo,
, 39-v-168: il quale spirito o aere o vento che il chiamiamo, essendo di
odore); che emana un odore o un aroma siffatto (un liquido).
impressione di aver compreso perfettamente la situazione o le intenzioni altrui o di volerle indagare
perfettamente la situazione o le intenzioni altrui o di volerle indagare e scoprire (una
neri di quella chiara e dolce negrezza o vero azzurri; allegri e ridenti e
, seducente. sacchetti, vi-55: o penetrante venus chiara e bella, /
, anzi alcune città, l'una più o meno dell'altra, sogliono produrre uomini
debile, viene ancora ad essere più o meno atta la persona a raziocinare e riflettere
sebbene generalmente si parli di geni più o meno penetranti o espressivi, si deve
si parli di geni più o meno penetranti o espressivi, si deve notare che probabilmente
una misura quantitativa, indicando la frequenza o probabilità con cui il gene manifesta la
in un luogo, in un ambiente riservato o ri stretto, fra un
lo più a fatica, superando ostacoli o difese o attraversando uno stretto passaggio o
a fatica, superando ostacoli o difese o attraversando uno stretto passaggio o anche furtiva
o difese o attraversando uno stretto passaggio o anche furtiva mente e di
tattica nel corso di una spedizione militare o di un'invasione, superando la resistenza
poco in un corpo, in un luogo o in un ambiente chiuso, attraverso i
le soluzioni di continuità, un interstizio o una fessura. -in partic.:
irradiarsi, giungere a illuminare una stanza o un altro luogo prima oscuro (la lucei
dividerlo [il grano] in due o tre parti, acciò meglio gli penetri il
tinte cangianti. pascoli, i-224: o sublime follia di carlo cafiero, il
-estendersi verso l'interno del corpo umano o di un'apertura o di una cavità di
del corpo umano o di un'apertura o di una cavità di esso; entrarvi
-aprirsi la via in un corpo più o meno compatto; entrarvi dentro.
, viene a spingere la galea innanti più o manco, secondo la forza con che
, bisogna che sia iù grieve o leggeri; se fia più grieve, caderà
incantesimo / potè penetrar? -essere digerito o assimilato (il cibo). romoli
7. diffondersi in un ambiente o in una regione, propagarsi, divenire
quel che si era mosso era tutto o parte dello esercito spa- gnuolo, perché
e impedendo che nella città non penetrassero o vettovaglie o soccorsi. gualdo priorato,
che nella città non penetrassero o vettovaglie o soccorsi. gualdo priorato, 3-ii-34:
, fino a provocarvi una determinata sensazione o reazione (anche pericolose per la salute
il cattivo fiato degli appestati non penetrasse o, penetrando, restasse corretto dall'altro odore
intellettuali, con le facoltà della mente o col raziocinio; riuscire a conoscere,
ad afferrare il significato di un discorso o di un comportamento, a interpretare un
un comportamento, a interpretare un concetto o una dottrina; avere piena contezza di
contento. marsilio ficino, xxxi-965: o perspicacissimo consideratore, el qual considerando penetra
arcani delli gesuiti non è una curiosità o vanità, ma il più utile,
-indagare (e giungere a risultati più o meno rilevanti, ma sempre lodevoli)
xi-2-606: sì fatto scrittore non conosce o non vuole penetrare nel cuore umano.
. giungere a vedere con lo sguardo (o anche, per estens., con
estens., con la forza della mente o dell'immaginazione o nella visione estatica)
la forza della mente o dell'immaginazione o nella visione estatica), anche superando
. tasso, 4-32: come per acqua o per cristallo intero / trapassa il raggio
trapassa il raggio, e no 'l divide o parte, / per entro il chiuso
/ che in van lo seguiria lampo o saetta, / e pronto fin colà giugner
12. insinuarsi nei sensi, nella mente o nel cuore in modo per lo più
, pensieri che li condizionano fortemente o giungono anche a pervaderli interamente. s
che penetravano nel profondo. -provocare irritazione o stupore; turbare profondamente. aretino
servito da lui, il che, o da dovero o fintamente che fosse detto
lui, il che, o da dovero o fintamente che fosse detto, gli penetrò
un ragionamento, andando oltre limiti fissati o che si credevano insuperabili; progredire oltre
progredire oltre il punto di uno studio o di un'attività raggiunto da altri.
. 19. occupare lo spazio o il volume di un altro corpo o
o il volume di un altro corpo o di parte di esso. varchi,
le sta sotto non fosse da angolo o da sommità alcuna rilevata della terra diviso
ali servire per volare, e queste o composte di penne, che unite formano
, che unite formano una tela, o di sottili pelicole o de cartilagini o somiglianti
una tela, o di sottili pelicole o de cartilagini o somiglianti corpi, li
, o di sottili pelicole o de cartilagini o somiglianti corpi, li quali non possono
raggio penetrare / puote la terra o 1 mare o grosso fiume. giov
la terra o 1 mare o grosso fiume. giov. cavalcanti, 102
conservarlo altrove che in vaso d'argento o di vetro o di stagno o pure in
in vaso d'argento o di vetro o di stagno o pure in cosa vetriata,
d'argento o di vetro o di stagno o pure in cosa vetriata, perché tutto
, ii-85: usbergo miglior di piastra o maglia / veste, cui nullo è
l'atmosfera, in partic. a volo o secondo una traiettoria; avanzare in un
. 22. pervadere il corpo o una sua parte producendovi una sensazione fisica
lo sguardo; fissare e discernere dentro o al di là di un ostacolo o di
dentro o al di là di un ostacolo o di un mezzo (anche con la
confesso) e temo / che la lingua o la fronte mi condanni / appresso il
/ m'esamina colui. guatami, o stolto! / penetrarmi non puoi. d'
permettere che resti alcun vestigio d'odio o rancore o altro. leti, 5-i-103:
resti alcun vestigio d'odio o rancore o altro. leti, 5-i-103: penetrare al
natura della febre, s'è maligna o vero intermittente. algarotti, 1-v-6: di
, naturale bisogno, non per vezzo o capriccio, attratto a penetrarne l'atteggiamento
. 27. comprendere con la mente o con l'intelligenza in maniera approfondita;
vita. savinio, 459: tu, o clemente, perché non penetrasti l'innocenza
29. intuire in modo istintivo o anche sommario; presentire con la propria
'. penetrativa, sf. capacità o attitudine a capire, a intendere;
di penetrare, di insinuarsi attraverso fessure o pori, di occupare altro spazio,
di occupare altro spazio, di diffondersi o di propagarsi. -in partic.:
partic.: che penetra nelle ossa (o anche sottile e frizzante: l'aria
penetrativo del nostro, generato di legna o di simil materia. g. averani
un organo (con allusione scherz. o oscena). aretino, xxvi-3-45:
5. bonaventura volgar., 3-162: o parole deifiche e più penetrative che ogni
e conosce se costui va in verità o no e giudica con l'intelletto penetrativo
discorra, e discprrendo produca effetto, o in male o in bene. caro,
discprrendo produca effetto, o in male o in bene. caro, 11-94: perché
). che è entrato in un luogo o in un ambiente ristretto, che vi
sì fattamente dove ella andava che bisognava o fuggir lontano o restare e suggetto e
dove ella andava che bisognava o fuggir lontano o restare e suggetto e schiavo d'una
2. che si è insinuato in fessure o interstizi. redi, 16-iii-161: l'
cosa essere effetto stimarono che della maggiore o minore velocità, del maggiore o minore
maggiore o minore velocità, del maggiore o minore numero de'medesimi corpic- ciuoli e
, penetrata appo noi per cronache scritte o per tradizione di ciarle, quando la
8. introdotto in una lingua o in un'opera letteraria. muratori,
anche oggidì... alcune parole o spagnuole o franzesi penetrate in italia.
... alcune parole o spagnuole o franzesi penetrate in italia. tenca,
10. preso interamente da un sentimento o dalla situazione che lo determina; colpito
nel fondo dell'animo da un atteggiamento o da uno stato d'animo d'altri
ero così penetrato di lei come adesso, o almeno v'ero penetrato in un modo
: anche uomini giovani in atteggiamento ingenuo o troppo penetrati dalla parte. -persuaso
11. che nasce da un sentimento o da un pensiero assorbente e intenso;
assorbente e intenso; che ne è pervaso o informato o vi si adegua.
; che ne è pervaso o informato o vi si adegua. de sanctis,
femm. -trice). che penetra o avanza in un luogo o in un elemento
che penetra o avanza in un luogo o in un elemento. leonardo, 3-284
e capire anche ciò che appare nascosto o superiore alle possibilità dell'intelligenza; conoscitore
g. b. casaregi, 234: o del ciel ornamento, angiol supremo,
di penetrare, di insinuarsi attraverso fessure o pori o attraverso una parete elastica in
, di insinuarsi attraverso fessure o pori o attraverso una parete elastica in un altro
la minima resistenza all'avanzamento nell'acqua o nell'aria. d'annunzio, v-1-952
: attitudine di un corpo aereo dinamico o di un aereo ad incontrare poca resistenza
-per simil. mescolanza, commistione di due o più elementi eterogenei. r.
mistico. -inserimento del pene nella vagina o in altra cavità del corpo femminile durante
. 3. capacità di insinuarsi o di agire nell'organismo; assorbibilità di
corpo. -digestione di un cibo o di una bevanda. pisanelli, 168
di uno stato su una determinata regione o territorio, anche con mezzi pacifici e
6. diffusione, propagazione di idee o teorie. silone, 8-27: questa
lo amore non è terminato da luogo o tempo, 'maxime 'quello di idio
. galileo, 3-1-359: per mancamento o dell'astronomia o delle mattematiche o di
, 3-1-359: per mancamento o dell'astronomia o delle mattematiche o di qual altra facoltà
mancamento o dell'astronomia o delle mattematiche o di qual altra facoltà si sia che
.. faceva non sai più se peso o dispetto o paura. piovene, 7-451
faceva non sai più se peso o dispetto o paura. piovene, 7-451: decadente
non viceversa (penetrazione semplice), o quando ogni generatrice dell'uno incontra l'
lo spessore dello strato avente durezza pari o superiore a 50). 13.
di un corpo, in una fessura o in un interstizio. bandello,
6. che può essere trafitto o lacerato. lancellotti, 1-71: né
penetrevolézza, sf. letter. proprietà o capacità di penetrare, di insinuarsi,
cui fibre si allargano a guisa di fiocco o pennello nella pelle del mento ch'esse
. 2. bot. costituito o terminato da un ciuffetto di fibre o
o terminato da un ciuffetto di fibre o di peli. = voce dotta,
specie (alcune note nella forma perfetta o ascosporica, altre solo nella forma co-
pennello, da conidi lisci, rugosi o spinulosi con forma cilindrica, ovale o
o spinulosi con forma cilindrica, ovale o globosa e riuniti in catene, da abbondante
, con l'aspetto di muffe parassite o saprofite e attaccano materiali di varia
il contributo alla decomposizione delle sostanze organiche o per essere usati nella preparazione e maturazione
formaggi [penicillium roqueforti e camemberti) o nella produzione di acidi organici e di
penicillio. penicillo, sm. fungo o muffa del genere penicillio. bacchelli,
aperta con lichini, pulvilli, penicilli o turunde, dette da'greci tahemata e
= voce dotta, lat. penicillus (o penicillum), dimin. di penicùlus
geografiche. -anche: che vi abita o vi risiede, che vi svolge traffici
penisola italiana, a tutta l'italia o anche alla parte centrale e meridionale di
peninsularità, sf. caratteristica di ciò o di chi è peninsulare e, in
e circondata su tre lati dal mare o da una distesa di acque (e
di terra che si protende in mare o in un bacino lacustre. -penisola di
dai latini si dice peninsula, e così o nell'uno o nell'altro modo,
peninsula, e così o nell'uno o nell'altro modo, cioè o chersoneso o
nell'uno o nell'altro modo, cioè o chersoneso o peninsola convien dirsi ancor nella
o nell'altro modo, cioè o chersoneso o peninsola convien dirsi ancor nella nostra lingua
che possa dirsi. caro, 12-i-281: o quel capodimonte è pur la bella cosa
chiare lettere sesquipedali, / domani, o perfido, j riporterai e. cecchi
penisolano, agg. che risiede o è nativo di una penisola, che
si pente delle proprie colpe, falli o peccati, dimostrando contrizione e ravvedimento e
e cercando di espiare con pratiche devote o ascetiche, con l'umiliazione, con rinunce
; che fa penitenza conducendo vita austera o eremitica. dante, conv.