, terreni molto porosi, climi aridi o con temperatura rigida) o essere procurata
climi aridi o con temperatura rigida) o essere procurata con procedimenti artificiali (come
l'esposizione al fuoco, al sole o all'aria gelida, l'affumicazione,
con sostanze chimiche, balsamiche, resinose o conservanti) che sono connessi con i
di aromi, erano poste in vasi o canopi), l'immersione per circa 70
in una soluzione di carbonato di sodio o in oli pregiati, l'acconciatura del
di lino imbevute di olio di ricino o di gomma o di resina di terebinto
di olio di ricino o di gomma o di resina di terebinto (e la
. -in senso concreto: corpo o membro mummificato. d'annunzio, 1-99
. alterazione di frutti (come la pera o la mela), che diventano di
, raggrinziti e anneriti; cancrena secca o ischemia. -in partic.: disseccamento
analoghe a quelle di un primo ministro o di un viceré, nel sec. xvi
tutte passano sotto il nome di anitrelle, o anitrette. = voce di
quella persiana, genere analogo alla tenzone o al contrasto, fra due personaggi o
o al contrasto, fra due personaggi o fra due oggetti. = adattamento di
muncherìa, sf. disus. tendenza o inclinazione a scimmiottare, a imitare in
in qua. onde 'budget 'o 'buggetto 'manderà via 'bilancio
cose che l'uomo mette e trae o passa per gli luoghi, paesi e terre
orfani, a corporazioni, a comunità o a chiese, mediante lettere patenti della
. -in senso concreto: l'atto o le lettere patenti con cui veniva accordata
vigore e la forza di quelle protezioni o mundiburdi, che si accordavano allora ai secolari
marito, fratello, ecc.) o, in mancanza, dal sovrano (e
che il marito acquistasse il 'mundio 'o tutela della medesima; ma necessario era
così dire, dal padre, fratello, o altro parente d'essa, mediante il
, i-281: sistema del mundio (o tutela), una delle più remote
padre, a cui spettava il mundio o tutela dell'ucciso liutberto, e che
chi intratteneva relazioni mondane con le monache o con le donzelle nobili nei monasteri,
monasteri, ne frequentava assiduamente i parlatori o, anche, vi si introduceva furtivamente
personale, come il servizio militare, o patrimoniale, imposte ai cittadini durante l'
). sottoporre alla mungitura (manuale o meccanica) le femmine di animali lattiferi
a. f. doni, 132: o pastori, tornate, vi prego,
poppare (con riferimento a un bambino o a un animale lattante). imperiali
i cagnuoli / fresca poppa di capre o pecorelle. -rifl. alleggerirsi di
eccessiva quantità di latte con la spremitura o col massaggio (una nutrice).
. 3. per simil. evacuare o contribuire a far evacuare, a far
partic. le lacrime. -anche: indurre o costringere al pianto. dante,
e aguzza l'unghione. -prendere o attingere da un recipiente (e ha
familiarità, di confidenza eccessiva, fastidiosa o, anche, irriguardosa. tansillo,
forze, le facoltà fisiche, morali o intellettuali di una persona o, anche,
, morali o intellettuali di una persona o, anche, di una collettività;
pochi n'avea lasciati che avessono polso o forma d'uomo e con averli munti
, 2-34: se un reai ingegnere o un architetto / ci munge fino all'ultimo
poi bandire tre grida... o quattro prammatiche a napoli: tali i governi
, per lo più con mezzi disonesti o con l'astuzia; sfruttare continuamente o
o con l'astuzia; sfruttare continuamente o avidamente, ricavando un utile eccessivo con
utile eccessivo con l'approfittare della generosità o dell'ingenuità altrui (e anche col
più senza l'intenzione di restituirli, o col farsi dare una quantità di denaro
miseria. ritmo nenciale, 1-145: o nencia, io non ho più vita né
pochissimi: e tutti quelli che conosco o gli ho già munti o ne hanno meno
che conosco o gli ho già munti o ne hanno meno di me. pirandello
. -vacca da mungere: persona o, anche, popolazione che costituisce una
popolazione che costituisce una fonte di guadagno o di sfruttamento o un mezzo per arricchirsi
una fonte di guadagno o di sfruttamento o un mezzo per arricchirsi, considerata con
mungere. 9. spillare denaro o beni materiali in continuazione, con l'
materiali in continuazione, con l'astuzia o, anche, con la frode.
sotto la macine ritta da frantoio d'olive o da vallonea il seme colla sua loppa
piante dalle quali si colse a mano o, come si dice, * si munse
si dice, * si munse ', o si separò col mezzo del correggiato.
disfarsi di una persona antipatica, importuna o odiosa; mandarla al diavolo, a
mungitóia, agg. femm. che può o che deve essere munta (una femmina
negli allevamenti di bestiame lattifero, reparto o locale fornito di poste per gli animali
avida che sfrutta e approfitta della generosità o dell'ingenuità altrui. = nome
lattiferi e la cisterna del latte, o mediante una macchina mungitrice; è compiuta
mungono ogni giorno tre volte le vacche o le capre o i cammelli; due
giorno tre volte le vacche o le capre o i cammelli; due mungiture per gli
gestito, è amministrato, è a carico o fa capo al comune; comunale.
proprio, appartiene, riguarda un municipio o il territorio determinato (per lo più
le mura municipali senza licenzia dello imperadore o del preside. de luca, i-proem.
: per acquistarne la sola notizia scolastica o teorica vi è necessario il tempo di
puttane. -scherz. noto o famoso in tutto il comune. di
spese dei municipi per collegamento fra loro o con le vie militari e consolari,
tosto a ricercare se quella famiglia era patrizia o plebea o ad annoverare i consolati de'
se quella famiglia era patrizia o plebea o ad annoverare i consolati de'quali andò fastosa
; alla prima cioè quelle che si sa o si crede essere state fatte dalla repubblica
crede essere state fatte dalla repubblica romana o dagl'imperatori, e queste per maggior
valor de'vocaboli debb'essere universale, o sia a tutti comune; e comune non
che ha importanza locale; che ha carattere o modi affetti da provincialismo. berchet
. 4. che è originario o vive in un determinato comune e,
per estens., in un piccolo centro o nell'ambito di una collettività contraddistinta
esser questo diritto naturale dei soli municipali o provinciali di quel dialetto, ne risulterà
5. tenacemente legato al proprio comune o al paese natio; affetto da municipalismo
talvolta esasperata) affezione per il paese o il territorio natio, dall'orgoglio di
campanilistico. - anche: che nasce o denota una visione angusta e limitata delle
sempre da princìpi derivati da una critica o municipale o provinciale o tutta al più
da princìpi derivati da una critica o municipale o provinciale o tutta al più nazionale,
da una critica o municipale o provinciale o tutta al più nazionale, credettero di poter
anima alla forza, che impone, o all'opulenza che paga; -son quei,
di un determinato luogo; termine dialettale o usato secondo l'accezione locale, idiotismo
una varia qualità e gradazione di oppressori o di avversari, austriaci e borbonici e granducali
, cioè i 'nazionalisti piemontesi esclusivisti 'o municipalisti. 2. stor.
e chiusa a una visione più generale o di ampiezza nazionale. b.
terreno dagli impedimenti del passato, municipalistici o chiesastici che fossero. gramsci, 12-14:
una comunità locale organizzata come municipio o comune; consiglio comunale. -anche: la
stessa comunità, in quanto amministrativamente (o politicamente) organizzata. galanti,
sotto il vergognoso giogo di un dittatore o di una municipalità orgogliosa o di una
all'altare dedicato al santo patrono (o anche a divinità pagane).
concordia. -d'offerta: come oblazione o donativo. testi pratesi, 314:
staia di biada. -fare offerta o offerte: gratificare con donativi. latini
). proposto, presentato, profferte o dato, ceduto, messo a disposizione
comunicato come offerta, mezzo di scambio o di pagamento, dono, pegno, possibilità
dono, pegno, possibilità di partecipazione o di fruizione, attestazione di rispetto,
grazia, per ottenere l'intercessione divina o per il mantenimento dell'istituzione religiosa (
dedicato alla divinità (un bene morale o spirituale, la rinuncia, la sofferenza,
zoppicante, / incapace di starsi avanti o indietro, / teme la realtà calda
abilità. 3. consacrato alla divinità o al servizio religioso (una persona)
spedale di siena, 69: nullo frate o vero suora, offerto o vero offerta
nullo frate o vero suora, offerto o vero offerta del detto ospitale,..
del detto ospitale,... possa o vero degga in alcuno modo avere o
o vero degga in alcuno modo avere o vero tenere mobile in pecunia numerata oltra
il pane e il vino per la celebrazione o altri doni e offerte per la
, comportamenti (per lo più deliberata o derivante da insensibilità d'animo, da
prepotenza, da abitudine alla violenza, o dalla necessità di far prevalere determinati interessi
determinati interessi) di un danno materiale o morale la cui entità reale o l'
danno materiale o morale la cui entità reale o l'importanza soggettivamente attribuita è tale
convincimento che sia stato leso un interesse o un valore fondamentale, tanto è vero
sdegno, di risentimento per l'ingiustizia o il torto ricevuto, che spesso generano
rancore, odio, propositi di rivalsa o di vendetta contro l'offensore. -in
violazione, violenza, prevaricazione, esercitata o sentita come tale da chi la subisce
stima di sé e di altri, o ai sentimenti derivanti dai legami di sangue
ai sentimenti derivanti dai legami di sangue o di identità etnica e culturale, dall'attac
, ideologici riconosciuti come propri, o a quelli connessi con i beni materiali che
la sopravvivenza e la continuità sica o che assumono un valore simbolico o
sica o che assumono un valore simbolico o evocativo; ingiuria, vilipendio,
, comportamento, espressione che provoca o mira a provocare tale danno materiale
mira a provocare tale danno materiale o morale; atto di violenza, di
vedeva affatto un'offesa alla propria dignità o ai propri sentimenti, ma semplicemente un
gesto, espressione che urta la suscettibilità o la sensibilità di una persona, di
l'aspra offesa, / voi chiamata, o gran donna, / avriano in lor
della gravità in offesa semplice, grave o atroce). 2. dir.
2. dir. pen. lesione o messa in pericolo di un bene o
o messa in pericolo di un bene o di un interesse giudicato dalla legge meritevole
presidente della repubblica, offesa all'onore o al prestigio del presidente della repubblica,
offesa alla memoria di un defunto, o di gruppi o categorie di reati,
memoria di un defunto, o di gruppi o categorie di reati, come offese al
... aggrava bensì il guidrigildo o prezzo di composizione per le offese private,
penale, 278: 'offese all'onore o al prestigio del presidente della repubblica '
. levata d'offese: divieto di perseguitare o danneggiare una persona che l'autorità giudiziaria
la minaccia di gravi sanzioni a un nemico o a un avversario di questa. -per
cantini, 1-1-361: ciascuno de'compresi o che per l'avvenire si comprenderanno in
3. per estens. danno materiale o morale causato dall'azione dell'offensore e
quella di chi avea ricevuto il danno o l'offesa. galluppi, 1-ii-481:
alle pene che il sentimento d'amore o l'angoscia della morte, personificati nel
ira prescriva? / chi conta i colpi o la dovuta offesa, / mentre arde
6. contraddizione di un principio ontologico o logico o di una legge di natura
contraddizione di un principio ontologico o logico o di una legge di natura; contrasto con
di natura; contrasto con i princìpi o i fondamenti metodologici o i risultati di
con i princìpi o i fondamenti metodologici o i risultati di una dottrina o di
metodologici o i risultati di una dottrina o di una scienza. bontempi, 1-1-4
il tentativo gli sembri addirittura un'offesa o una sfida al moderno sapere è abbastanza
... possa avere facile scusa, o perdono, presso i più, lo
con il quale si contrasta con tali princìpi o leggi- guidiccioni, 5-98:
per esperienza quanta diversità cagioni il troncare o no [le parole] a suo luogo
contristi l'orecchio per offesa o ne giubbili per diletto. guasti,
9. contravvenzione a una norma o a un modo di comportamento, all'
un modo di comportamento, all'educazione o al gusto considerati corretti comunemente o in
educazione o al gusto considerati corretti comunemente o in un determinato ambiente. -per estens
ineducato, scorretto, contrario alla sensibilità o ai gusti dell'ambiente in cui si
di non usar bugia, in confessione o in visitazione di prelati, di quello
sovversione, ribellione contro un sistema politico o istituzionale, un ordinamento sociale, l'
13. l'infliggere un danno fisico o materiale per lo più con uno strumento
contundere, a spezzare; azione di artiglieria o di altre armi da getto; colpo
, molesta (di un agente fisico o chimico, di un fenomeno meteorologico,
, e lieve lieve, / senza offesa o sentor della regina, / al petto
organica; malattia, ferita; diminuzione o alterazione di una funzione fisiologica (per
complemento di specificazione che indica l'organo o la funzione lesi). - in partic
molto discosto dal palagio, con poca o nulla offesa dei nimici. tansillo,
-per simil. perdita di integrità espressiva o strutturale; alterazione (di un testo
. ant. e letter. disagio fisico o psicologico. - anche: malessere,
con le armi; azione, operazione o complesso di operazioni militari, tattiche o
o complesso di operazioni militari, tattiche o strategiche, rivolte a infliggere al nemico
e perdite, a occuparne i territori o le posizioni, a impedirne i rifornimenti (
difesa ', intesa come singola azione o insieme di operazioni volte alla salva- guardia
ordigni bellici adoperati per assalire il nemico o le sue posizioni e fortificazioni; apparato
alle mura per sé overamente con ale o muri angulati, della grossezza et altezza
diffesa. muzio, ii-4: le arme o sono da difesa o da offesa:
: le arme o sono da difesa o da offesa: e quelle da difesa hanno
e delle tecniche per condurre un'operazione o una guerra offensiva. baldinucci, 8-203
l'arti della guerra, né quelle offese o quei ripari che insegnò la malizia e
riferimento a una strategia commerciale, iniziativa o complesso di iniziative produttive, commerciali,
mercato la vendita di un determinato prodotto o la diffusione della sua immagine.
poi, solite furono di far guerra, o per difesa o per offesa, coi
furono di far guerra, o per difesa o per offesa, coi loro propri cittadini
infliggere ferite (con riferimento alla funzione o all'uso di un'arma).
ha subito un'offesa; che è o che ritiene ai essere stato moralmente o
è o che ritiene ai essere stato moralmente o materialmente danneggiato dall'azione, dal
materialmente danneggiato dall'azione, dal comportamento o dal giudizio altrui (una persona,
2. dir. persona offesa dal reato o parte offesa: il soggetto portatore del
offesa: il soggetto portatore del bene o delrinteresse penalmente tutelato da una norma incriminatrice
dal reato commesso, con conseguente lesione o messa in pericolo di tale bene o
o messa in pericolo di tale bene o dell'interesse (e tale soggetto è legittimato
, ecc.; diversa invece è, o può essere, la figura della parte
, riguarda il punto se si possa o no procedere per inquisizione e ad instanza del
reato per cui non debba procedersi d'ufficio o dietro richiesta o istanza ha diritto di
debba procedersi d'ufficio o dietro richiesta o istanza ha diritto di querela. 3
, una norma, una legge morale o positiva). chiari, ii-15:
le sante leggi dell'onestà dall'una o dall'altra di noi si riputassero offese.
: mai nel petto dell'invidioso seccarsi o venir meno, ma sempre vivere e starvi
quanto più rimane offeso lo spettatore se poco o assai vi manchi il poeta. casti
ombre del colle coprivano, erano uccisi o feriti; e sì che, arretrandosi,
, lasciando alcune ascolte che presto cadevano o fuggivano perché da tutti i nostri mirate
di una lesione di natura traumatica chimica o fisica; afflitto da una malattia,
da una malattia, dalle sue manifestazioni o dalla perdita o dall'alterazione di una
, dalle sue manifestazioni o dalla perdita o dall'alterazione di una facoltà fisica o
o dall'alterazione di una facoltà fisica o psichica (una persona, un animale:
di limitazione che indica la parte lesa o la facoltà alterata); tagliato,
ha sperimentato di restar offeso nella testa o col passar una tal misura o nel
testa o col passar una tal misura o nel bever digiuno o nel bere la tale
una tal misura o nel bever digiuno o nel bere la tale qualità 'di vino
cocchi, 4-1-16: nasce la febbre o acuta veemente e mortale o per lo più
nasce la febbre o acuta veemente e mortale o per lo più ettica purulenta che fa
più ettica purulenta che fa quella tabe o marasmo col quale sogliono finire le loro
ferito, contuso; affetto da un male o da un'alterazione istologica, anatomica o
o da un'alterazione istologica, anatomica o funzionale (un organo, un tessuto
); alterato (una facoltà fìsica o psichica, una funzione fisiologica).
zione, qualora s'incontrino piante rotte o in altra forma offese. giuliani,
un altro uccello al visco preso / o ne la rete far lamento o crido,
preso / o ne la rete far lamento o crido, / non va in quel
sensi, da uno stimolo fisico eccessivo o psicologicamente sgradevole). mascardi, 3-1
quando realmente non furono altro che sogni o illusioni d'un'offesa fantasia.
assai edifici, né quasi fu chiesa o casa in volta che non restasse offesa
. bruni, 46: s'altri, o pompa d'amore, amor de'cori
ch'adoro almen l'imago adori, / o che s'ingemmi il mare o 'l
/ o che s'ingemmi il mare o 'l suol s'infiori, / d'ambo
officianti. 2. sm. sacerdote o altro ministro di culto che celebra una
sacerdote celebrante. -anche: sacerdote incaricato o preposto alle celebrazioni religiose in un determinato
. addetto a un'attività particolarmente solenne o circondata di mistero e di rispetto.
celebrazione religiosa. -anche: essere incaricato o preposto alle celebrazioni religiose in un determinato
: i monaci non lasciavano niuno simoniaco o brutto di mortale peccato uficiare la loro chiesa
s'offizia / qual proceda di loro o sia più lente. 9.
; officiante. anche: sacerdote incaricato o preposto alle celebrazioni religiose in un determinato
le officina). edificio, locale o insieme di locali attrezzati in modo artigianale
insieme di locali attrezzati in modo artigianale o industriale per la lavorazione di materiali grezzi
industriale per la lavorazione di materiali grezzi o semigrezzi, per la produzione di oggetti
macchine, di organi e parti meccaniche o strutturali o, anche, per manutenzioni
di organi e parti meccaniche o strutturali o, anche, per manutenzioni, revisioni
italia. -milit. officina campale o leggera o mobile: laboratorio attrezzato cne
-milit. officina campale o leggera o mobile: laboratorio attrezzato cne segue un
del lotto. 3. studio o laboratorio medico o farmaceutico. - anche
3. studio o laboratorio medico o farmaceutico. - anche: spezieria,
quali corrono da un ammalato all'altro o gli aspettano nelle loro officine. cesarotti
, vi-3-88: presso il laboratorio medesimo o presso l'ospitale potrebbe promuoversi l'istituzione
e la zecca erano in campidoglio dentro o vicino al tempio di giunone moneta. lanzi
1-2-94: le varie lettere possono essere o distintivi di officine di una città o
o distintivi di officine di una città o iniziali di città varie, concorse a
per estens. organo del corpo dell'uomo o di un animale. landino [
sia un orologio (per così dire) o macchina semovente, architettato di innumerabili canali
di carne, da noi chiamati officine o botteghe, come lo stomaco, il
milza, il polmone et altre. o. rucellai, 2-2-12-188: né gli
forme della vita da parte della natura (o dei suoi particolari aspetti) o della
(o dei suoi particolari aspetti) o della divinità o di sue prerogative o
suoi particolari aspetti) o della divinità o di sue prerogative o qualità. -anche
o della divinità o di sue prerogative o qualità. -anche: l'universo fisico
qualità. -anche: l'universo fisico o una parte di esso, considerato nelle attività
si compiono. campofregoso, 6-27: o mirabil paese! o di natura /
campofregoso, 6-27: o mirabil paese! o di natura / officina gentil,
individuo esce dall'officina della natura così o così foggiato e non altramente. bettini
ne sei lieta. marinetti, 2-iii-141: o reginella quando sarai ritornata nella tua pampa
si svolge l'attività di uno scrittore o di un poeta (e anche la
con molti pezzi elaborati, cesellati: decorazione o mitologia, o eroica, o erotica
, cesellati: decorazione o mitologia, o eroica, o erotica. catullo non aveva
decorazione o mitologia, o eroica, o erotica. catullo non aveva officina.
di manifestazioni artistiche, di movimenti culturali o spirituali. solaro della margarita, 167
specie di programma poetico di 'officina ': o almeno con una definizione fiancheggiatrice del lavoro
= voce dotta (l'allotropo popol. o semidotto è fucina), lat.
officinale, agg. che è prodotto o preparato in farmacia (e indica in
sei sommi generi, cioè cereali o panizzabili, leguminose, oleracee o culinarie,
o panizzabili, leguminose, oleracee o culinarie, esculente, pratensi ed officinali
concepimento, a scelte e compiute ricerche o ad una ben intesa ed animata composizione
meco essere né con altri parere perturbato o in parte alcuna commosso o concitato a mala
parere perturbato o in parte alcuna commosso o concitato a mala ira e inutile sdegno
, ant. e letter. òffero o offerisco, offerisci', ant. offrisco
off risei', pass. rem. offrii o off èrsi', ant. e letter
mettere a disposizione di qualcuno un oggetto o, anche, una possibilità,
persona; rendere un servizio che sia o si ritenga essere particolarmente utile o gradito
sia o si ritenga essere particolarmente utile o gradito (e vi è connessa l'
, senza la richiesta di un compenso o di una contropartita).
di siena, 76: neuno possa o degga essere ricevuto in frate del detto
li soi beni, senza alcuna excezione o vero reservazione. girone il cortese volgar
1-vii-522: non fu cittadino che armato o disarmato non andasse alle case di lorenzo
-a ssol. fagiuoli, v-165: o gran bugiardi (io con ragion ripiglio)
iii-9-341: fino a qui la pastorella o la forese è desiderata anzi che desideri
è desiderata anzi che desideri ella, o al più lascia fare. ma in
. presentare, immettere in una compagnia o in un gruppo. dante, purg
prezzo per l'acquisto di un bene o un compenso per un servizio. -anche
, le quali si affittano ogni quattro o cinque anni a chi più offerisce. r
, i_3_32: ~ o quanto vuol dare? -offerisca. -un soldo
non sa con la virtù superarvi, o cittadini, richiede i suoi prigioni ed in
6. porgere gentilmente un oggetto (o anche un aiuto spontaneo) di cui
si pensa che l'interlocutore abbia bisogno o gli sia gradito; dare in omaggio
regalo; donare. -anche: porgere o pagare o preparare o far preparare a
donare. -anche: porgere o pagare o preparare o far preparare a proprie spese
-anche: porgere o pagare o preparare o far preparare a proprie spese una consumazione
far preparare a proprie spese una consumazione o un pasto a una persona o a
consumazione o un pasto a una persona o a un gruppo di persone. leggenda
cavalli, altri de'vasi d'argento o pur delle gioie. fortis, xxiii-
va con altro piede, / se dritta o torta va, non è suo merto
al nemico in combattimento (un'arma o una parte del corpo). docciolini
in segno di omaggio, di stima o di affetto, il risultato della propria
a comportamenti egoistici, a vantaggi particolari o anche a impulsi e atteggiamenti negativi e
della borsa comune ebbe in tutto ducati iv o grossi vii. s. maria
. -immolare, sacrificare (a dio o a una divinità in genere o anche
dio o a una divinità in genere o anche a un principio morale o a
in genere o anche a un principio morale o a interessi politici, ecc.)
petto aperse / le schiere de'nemici: o fiero voto, / che 'l padre
/ e di ruine e di fiaccate o rase / ossa e di membra luride tessuta
quelli che offrono meno varianti e correzioni o nessuna. b. croce, ii-6-186
produrre (con riferimento a soggetti inanimati o astratti). fausto da longiano
se l'adevegnisse che alcuno fosse preso o carcerato..., per alcuno modo
cose che infra le loro abbino più care o delle quali vegghino lui più deiettarsi.
mia suppellettile cosa quale io abbia più cara o tanto esistimi, quanto la condizione delle
oferto, apparecchiato d'ingannare per frode o di morire. caro, 2-107:
, un lavoro; accettare di fare o ricoprire una parte. -anche: affrontare (
dio per la natura inferma: / o divino olocausto, / per l'uom sì
si erano offerti, come diceva lei, o per non aver mai trovato un cane
in segno di saluto e di riconciliazione, o per porgere un aiuto, un sostegno
, 131: la causa dell'offuscamento o nebbia apparente, che accompagnano l'ingrandimento
corruzione de'doni, acciocché a nessun giudice o amministratore de'pubblici negozi sien prezzo di
torbidare. -anche: rendere invisibile o poco visibile (una sorgente luminosa,
in processo di tempo fa sempre qualche residenza o posatura di fecce, ché a poco
. aggrottare (le ciglia: per minacciare o incutere paura). lomazzi,
di partito, non ho alcuna speranza o scopo personale, nulla che mi possa
personale, nulla che mi possa offuscare o sviare la mente. borgese, 1-263:
et offoscar la bontà di detta voce o il passaggio che il buon cantante ci fa
lo insegni nella sua purità onde l'ignoranza o l'errore non abbiano ad offuscarlo o
o l'errore non abbiano ad offuscarlo o corromperlo. albertazzi, 179: meditò
la gloria, la rinomanza di qualcuno o di qualcosa, superandolo con imprese o
o di qualcosa, superandolo con imprese o virtù maggiori. boccaccio, dee.
, seco propose con maggior liberalità quella o annullare o offuscare. s. giovanni
propose con maggior liberalità quella o annullare o offuscare. s. giovanni crisostomo volgar
fatti la lor fama cerchiamo di sottrarre o di menimare o d'offuscare. guiniforto
lor fama cerchiamo di sottrarre o di menimare o d'offuscare. guiniforto, 561:
la sua figura, come un furto o che so io. 10.
, scuro, buio; diminuire la luce o la luminosità; perdere totalmente o in
luce o la luminosità; perdere totalmente o in parte la luce o la luminosità
perdere totalmente o in parte la luce o la luminosità; oscurarsi, velarsi; annebbiarsi
l. bellini, 5-2-m: sfiatando o, come ancora dichiamo, alitando sopra
affisa gli occhi contra il sole, / o sia nel verno o pur ne i
il sole, / o sia nel verno o pur ne i mesi gai, /
v-440: per ogni poco di leggere o scrivere mi si offusca il vedere.
. che dipende dall'offuscamento della vista o dell'intelligenza. 5. bernardino
ècci colpa? e questa è del sole o dell'ochio? certo non del sole
. 3. reso meno acuto o gravemente miope; intorbidito (la vista
pensando quanto spesso le umane menti, o da'grandi onori o da vane speranze innalzate
umane menti, o da'grandi onori o da vane speranze innalzate, se stesse
: appetto alle quali [tele], o misera aragne, le tue sarebbero parate
, l'offuscarsi; il rendere o il diventare scuro, buio; oscuramento,
tutto puro era quive l'aire senza nebbia o nugolo o altra offuscazione o turbulenzia
l'aire senza nebbia o nugolo o altra offuscazione o turbulenzia di vento. de'
nebbia o nugolo o altra offuscazione o turbulenzia di vento. de'sommi
dolce, 1-7: la macchia, o diciamo offuscazion della luna, non è
del sole. 3. indebolimento o intorbidimento della vista. landino, 414
, 297: l'intelletto dell'uomo, o per debolezza di vedere o per offuscazione
uomo, o per debolezza di vedere o per offuscazione d'affetti o per poca prudenza
di vedere o per offuscazione d'affetti o per poca prudenza, può essere impedito
: non è deserto scoglio / né valle o selva offusca, / che non sian
grande a piacere se lo faresti, o pietro, a nararmi queste cose, dille
molto evidenti, spesso munite di aculei o di granuli; sono diffusi in quasi
.]: 'ofìasi': specie di alopecia o di calvizie parziale, in cui gli
, in cui gli spazi privi di capelli o di peli hanno la forma di sinuosità
pietrosa, che forma la base delrofite o serpentina degli antichi o del porfido verde
forma la base delrofite o serpentina degli antichi o del porfido verde antico. =
con il nome commerciale di marmo verde o rosso. bossi, 249: 'oficalce
roccia, composta di serpentina, talco o clorite, con base di calcaria. tramater
per lo più dalla tuba bassa o dal trombone contrabbasso). tramater [
di vipera di mare, biscia di mare o anguilla serpente. tramater [
voce dotta, lat. scient. ophiocephalidae o ophicephalidae, dal nome del genere ophiocephalus
ophicephalidae, dal nome del genere ophiocephalus o ophicephalus (v. ofiocefalo);
voce dotta, lat. scient. ophiocephalus o ophicephalus, comp. dal gr.
sorta di lucertole con palpebre rudimentali o assenti. = voce dotta,
erette con una lamina sterile sessile o picciolata e una spiga o una
lamina sterile sessile o picciolata e una spiga o una pannocchia fertile che porta gli
per mezzo di una fessura trasversale o obliqua; due specie sono presenti
foglia sterile a forma di lingua e una o più foglie fertili simili a spighe,
. l: dicesi 'ofioglosso volgare 'o 'lingua serpentina 'quella pianta comunissima
consi steva nel trarre buoni o tristi presagi da'diversi movi
ofiomòrfo, agg. che ha forma o sembianza di serpente.
hanno l'addomine molto compresso più o meno arcuato a guisa di falciuola,
ciuffo e fiori bianchi, azzurri o violetti; sono coltivate a scopo orna
e 6pl ^ 'p ^ o '. ofisàuro, sm.
yophisurus serpens, detta anguilla serpente o vipera di mare, lunga fino
, acrostici, versi anaciclici, sotadici o ricorrenti, ofiti o serpentini, correlativi,
anaciclici, sotadici o ricorrenti, ofiti o serpentini, correlativi, ecc.)
gli ofiuchi et i procioni, / o s'altro più di fuoco e venen arse
al venerato scorpio / fuor della chela o bocca sua tremenda, / strisciando d'ofiuco
del disco, lunghe e sottili, più o meno cilindriche, flessibili come serpentelli e
entom. genere di insetti coleotteri ntofagi o, più raramente, zoofagi, comprendente
colori diversi, raccolti in spighe o racemi con brattee erbacee. tramater
così denominate dal loro labello cigliato o peloso. = voce dotta,
vii-843: chi fosse per perdere la vista o per difetto di catarrate o di ungelle
la vista o per difetto di catarrate o di ungelle o per oftalmia o per
per difetto di catarrate o di ungelle o per oftalmia o per altro accidente [
di catarrate o di ungelle o per oftalmia o per altro accidente [ecc.]
calda e in qualche scottatura di fuoco o in qualche infìammagione, le rinfresca sommamente.
l'ot- talmla è infiammazione della membrana o tunica esterna degli occhi, cioè stagnamento
cefalalgia, e quando assalisce l'orecchie o l'occhio convertesi nel male che si chiama
convertesi nel male che si chiama otalgico o vero oftalmico. -che è affetto
sappia quali sieno i germi / oftalmici, o pur quai sieno i narcotici? a
. -clinica oftalmica: ospedale o reparto di ospedale dove vengono curate le
, n. 1. -nervo oftalmico o branca oftalmica ", prima branca del
s'avvolgesse la benda per formare i piumacci o cartocci. = voce dotta,
che consiste nello scolo di un materiale più o meno denso dagli occhi, ordinariamente di
retine di immagini ineguali per grandezza o forma), nonché gli errori di rifrazione
(oftalmolito), sm medie. calcolo o concrezione nelle vie lacrimali. =
a localizzazione oculare, causata dalle uova o dalle larve di oestrus ovis; provoca
plur. -chi). medie. tumore o tumefazione dei globi oculari.
sf. medie. deficienza parziale o completa della motilità del globo oculare durante
della motilità del globo oculare durante paresi o paralisi. = voce dotta, comp
di percossa, di caduta; o di cause interne, come il ristringimento non
dopo instillazione di tossine della febbre tifoide o della tubercolosi, che appare più evidente
, sf. medie. rottura o lacerazione del bulbo oculare. = voce
fatti a guisa d'uncino ottuso o di cerchio, destinati a mantenere le palpebre
, sf. medie. incisione chirurgica o enucleazione del globo oculare. tramater [
di produrre una deformazione del globo oculare o la resistenza che oppone il globo a
parlamentarismo, raccattando paradossi in oga magoga o nei romanzi che servirono d'anticamera al
lettere consonanti sono costituite da tratti perpendicolari o obliqui rispetto allo spigolo
vita divina) che costituiscono il pleroma o pie nezza di vita divina
che si ritrovano nell'anima in quella o formalmente o suggettivamente, oggettivamente o comparativamente
ritrovano nell'anima in quella o formalmente o suggettivamente, oggettivamente o comparativamente..
quella o formalmente o suggettivamente, oggettivamente o comparativamente... vi sono oggettivamente
tutte l'altre nature delle cose naturali o sopranaturali che ponno essere oggetti.
lavoro che fa la riflessione sulle relazioni o sul sentimento, altro è quell'oggetto
(e indica lo sforzo di dire o rappresentare le cose come sono, senza
innanzi a se stesso e analizzarsi da filosofo o effondersi nella lirica e nella confessione (
nella lirica e nella confessione (nella poesia o nell'aprirsi a un cuore amico)
3. trasformare in un oggetto o in una cosa; privare della dignità
b. croce, i-3-10: il critico o lo storico... fa la critica
5. perdere la propria personalità o attenuarne 11 rilievo. e.
oggetto, concretato in una forma determinata o in un comportamento. e.
, ii-1-179: per l'uomo primitivo, o pregrammaticale che si dica, ossia nella
zio: vi sono nient'altro che impressioni o commozioni, sintetizzate e oggettivate in una
, sintetizzate e oggettivate in una formola o proposizione. oggettiva2ióne, sf. filos
espressione, in forma concreta e oggettiva o anche in immagini, di pensieri, sentimenti
oggettivismo, sm. filos. dottrina o teoria che sottrae l'attività del soggetto
psicologiche, per farla dipendere da entità o da valori reali e indipendenti dal soggetto
. spaventa, 1-50: se l'essenza o la verità non è né nell'oggetto
che si riferisce, che è proprio o caratteristico dell'oggetti- vismo; che accoglie
l'oggettivismo come criterio dell'attività speculativa o artistica. -in par- tic.:
. è anche oggi in pieno fiore o vigore: la critica oggettivistica...
orientata e ansiosa di garentire l'oggettività o estrasoggettività dell'oggetto, può contestare è
tremenda della memoria. -metodo espositivo o narrativo che intende descrivere fedelmente la realtà
la realtà senza lasciare trapelare i sentimenti o le convinzioni dell'autore. ojetti,
-anche: rendere oggettivo; attribuire consistenza o realtà a un'idea, a un
: l'artista... non scrive o dipinge, ecc., cioè non
, vengono portati nella zona alta, o altissima, ed elaborati in funzione espressiva
altissima, ed elaborati in funzione espressiva o espressionistica. 2. intr.
intr. con la particella pronom. attuarsi o presentarsi in forme o modi oggettivi;
pronom. attuarsi o presentarsi in forme o modi oggettivi; assumere le caratteristiche di
assumere le caratteristiche di oggetto della conoscenza o della rappresentazione, uscendo dallo stadio
oggettivizzare), agg. rappresentato concretamente o materialmente; riferito in modo esclusivo a
, che non dipende dalla percezione soggettiva o da forme mentali dell'individuo; che
punto di vista che sia meramente particolare o di gruppo. calvino, 5-66: non
soggettivo vuol dire non il meramente individuale o capriccioso, ma, per l'appunto,
. croce, i-4-101: che del trascurare o conservare, in cui si esplica la
criteri riguardanti l'oggetto di una situazione o di un rapporto. einaudi, 1-462
v. responsabilità. 3. determinato o fondato su criteri di equità e di
e di imparzialità; non dettato da passioni o interessi personali; spassionato, equilibrato.
distaccato, marcatamente oggettivo. -puramente teorico o razionale. pareto, 310: per
lo scetticismo scientifico. -che sa o che intende giudicare con imparzialità, alieno
solamente storico. -sentito come estraneo o lontano. pavese, n-i-648: per
. vittorini, 7-69: un pasolini o... un carlo e. gadda
arte, in partic. letteraria, o al metodo descrittivo. carducci, iii-23-365
quando si dice realismo, arte realistica, o si dice non arte o si usa
realistica, o si dice non arte o si usa la parola in senso empirico per
esplicita (introdotta delle cong. che) o implicita, col verbo all'infinito (
secondo [cristallo] convesso si dice obbiettivo o oggettivo, perché riceve le specie che
. termine di qualsiasi operazione, attiva o passiva, pratica, conoscitiva o linguistica
attiva o passiva, pratica, conoscitiva o linguistica, che presuppone un correlato indispensabile
pensiero, si configura come realtà pensata o pensabile, come tutto il reale a
tutto il reale a eccezione del pensiero o in contrapposizione a esso e può essere
il soggetto è inteso come io empirico o individuo singolo attuale, si presenta come
stanze) e misurato matematicamente o in rela zione con un
in quanto raggiunto con la conoscenza o conoscibile, e l'oggetto etico
l'oggetto etico, cioè il valore o disvalore che il soggetto tende a
sto all 'oggetto per noi o fenomeno, che è costi
oggetto che noi figuriamo suscettibile di aumento o di decremento. galluppi, 2-141:
oggetto si può considerare in due modi: o come oggetto assoluto o come oggetto ideale
due modi: o come oggetto assoluto o come oggetto ideale, quale sta presente
, 11-iii-146: tutti i filosofi, o almen la più parte, intendono per nome
roba da vestire. quando dicono di merce o di checchesia che trasportasi da luogo a
. -oggetto dì commercio: genere o articolo di commercio.
comune, introdotto nelle composizioni del dadaismo o anchepresentato isolatamente come opera d'arte.
che si presume essere un veicolo aereo o spaziale, forse di origine extra-terrestre (
considerata nella purafisicità, privata della propria dignità o ridotta a strumento. ariosto,
a lasciarsi godere per un'ora o due. 5. termine a cui
attenzione, i progetti di una persona o a cui è rivolto un sentimento o
persona o a cui è rivolto un sentimento o con cui si configura un rapporto.
della prestazione: la situazione (bene o servizio! del mondo esterno che presenta
soggetto e che è tutelata dal diritto o, rispettivamente, dedotta in un'obbligazione
, rispettivamente, dedotta in un'obbligazione o attuata mediante una prestazione. -dir.
pen. oggetto giuridico del reato (o, semplicemente, oggetto del reato)
materiale del reato è l'entità -cosa o persona -in cui cade l'attività fisica
regolamento di rapporti patrimoniali quale previsto o attuato mediante il contratto. - anche
deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile. 6. affare,
v. v. e. e. o per confinazioni appunto del friuli o per
. o per confinazioni appunto del friuli o per maggiori oggetti in que'contorni.
7. motivo, occasione di una reazione o di un comportamento determinato. piccolomini
in questo cerchietto si vendicano: zione o che è sottoposta a un determinato tratgli
, i suicidi, che tamento o che suscita un particolare sentimento.
dell'ignoranza, l'ilarità sua muta oggetto o si esercita alle spalle di chi deride
: persona a cui è rivolto l'affetto o oggetto che dee prefiggersi la scuola o
o oggetto che dee prefiggersi la scuola o sia la confrater l'amore
sei rozzo ancora. goldoni, xiii-748: o l'amorosa face / non scaldò ancora
scaldò ancora di rosane il petto, / o la scaltra donzella ama altro oggetto.
, / della critica spesso intemperante / o della invidia altrui non sono oggetto.
, scopo a cui tende un'azione o è rivolta un'attività; finalità pratica
- chi subisce vessazioni, angherie o persecutale e matematico, felicemente introdotto in
di una trattazione, di un racconto o anche di un discorso, di una
di cui si parla, si dibatte o si scrive. -anche: ambito di
, 174: doveva stile il ciel darne o pensiero / conforme a sì sublime e
a sì sublime e raro oggetto, / o non fuor del mortale uso intagliarti.
illustrativo. -argomento primario di conversazione o di pettegolezzo. da ponte,
lemene, i-258: dimmi, è terreno o pur celeste oggetto / questo che in
diventa pregnante, e s'usa senza oggetto o con l'oggetto indiretto.
15. ott. sorgente da cui provengono o sembrano provenire i raggi luminosi che formano
all'oggetto di qualcosa: allo scopo o con l'intendimento di ottenere un risultato
-a proposito, riguardo a un fatto o a un argomento.
salute ': meglio 'per ragione o cagione di salute 'o 'per
'per ragione o cagione di salute 'o 'per salute 'e senz'
mio animo venne / parlando per oggetto o per figura, / i'prego apollo
gingillo da appendere al bavero del cappotto o da appuntarsi sul golf. -oggettùccio.
si pone in relazione con un oggetto o con gli oggetti; che appartiene alla
che lo fanno ritenere opera di uno o più eccentrici, o, peggio,
ritenere opera di uno o più eccentrici, o, peggio, mercificatori.
gli oggetti materiali, che li descrive o li rappresenta realisticamente e con estrema precisione
; che ha lo scopo di contestare o controbattereuna tesi, una testimonianza.
d'un pensiero il quale forse avuto hai o avere potresti nell'animo, solvendoti una
a questa tacita oggezione dicendo: « o voi che spenti dal desio de intendere
ad una forte oggez- zione che, o dal vostro o da qualche altro spiritoso
oggez- zione che, o dal vostro o da qualche altro spiritoso intelletto, si
nel giorno solarein cui si trova chi parla o scrive, in questogiorno, entro la giornata
1578. -in correlazione con domani o con ieri, indica la ripetizione di
4. nell'età contemporanea a chi parla o scrive; nel nostro tempo, modernamente
.., come che oggi poche o niuna donna rimasa ci sia, la quale
niuna donna rimasa ci sia, la quale o ne 'ntenda alcun leggiadro o a
quale o ne 'ntenda alcun leggiadro o a quello, se pur lo 'ntendesse,
il giorno in cui si trova chi parla o scrive, questo giorno. -anche:
consultare, supposto che esistano, inventari o cataloghi, come l'amelung vaticano,
181: le leghe a'oggi, o con prìncipi o con repubbliche, penano
le leghe a'oggi, o con prìncipi o con repubbliche, penano tanto a sciogliersi
sciogliersi, e non più, quanto dura o 'l bisogno o l'utilità.
più, quanto dura o 'l bisogno o l'utilità. foscolo, ix-1-403:
nell'età in cui vive chi parla o scrive, nel tempo attuale, al
-in oggi: al tempo di chi parla o scrive, ainostri giorni. cavalca,
, 4-i-109: in oggi educare, / o almeno far vista, / è moda
d'essere a varramista e passarvi otto o dieci giorni. -oggi come oggi
modo che oggidì gli uomini di parigi o di filadelfia abbiano generalmente tutta la perfezione
, che è proprio del nostro tempo o dell'età di chi parla o scrive
tempo o dell'età di chi parla o scrive; odierno, moderno. castiglione
vien di tanagra. -che vive o onera nel tempo presente. loredano,
letter. ant. espressione di biasimo o lamentela preconcetta sul tempo presente, unita
che si riferisce, che è proprio o caratteristico dell'età attuale, dei tempi
1200 anni sono i laici erano maldicenti o invidiosi di qualche comodezza degli ecclesiastici,
che vive nel tempo di chi parla o scrive; contemporaneo. redi, 16-iv-172
che ^ li psilli, i marsi o gli ofiogeni di que'tempi avessero più particolare
d'oggigiorno. -che è proprio o caratteristico del tempo presente: odierno.
, nascano? erizzo, 29: o crudele, inesorabile e ingiuriosa fortuna,
indicare che un'azione è stata compiuta o che un fatto è accaduto, talora
fatto è accaduto, talora con stupore o rassegnazione). giamboni, 10-34:
iii-10-205: sono oggimai uarant'anni, o cesare, ch'io co'l discorso delle
a svariati elementi archi- tettonici e decorativi o, anche, a interi edifici caratterizzati
balist. la parte anteriore di un proiettile o di un missile, caratterizzata dalla forma
del proiettile di un arco di cerchio o, recentemente, di una retta più
, recentemente, di una retta più o meno inclinata), che ha lo
il carico utile costituito da strumenti vari o anche da astronavi, in quelli bellici
, in quelli bellici alloggia esplosivi convenzionali o nucleari, nel quale caso assume la
che presentano tale carattere in misura minore o pari al valore prefissato in ordinata.
3. per estens. gotico o, anche, neogotico (un edificio
. a. boito, 1-9: o fastigi! o torri! o mura!
. boito, 1-9: o fastigi! o torri! o mura! / irti merli
1-9: o fastigi! o torri! o mura! / irti merli e snelli
indicano rispettivamente l'appartenenza alla cavalleria pesante o a quella leggera).
ogliapodrida (anche nelle espressioni oglia spagnola o alla spagnola). chiabrera, 1-ii-437
2. figur. insieme di elementi o di oggetti o, anche, di
figur. insieme di elementi o di oggetti o, anche, di idee o componimenti
oggetti o, anche, di idee o componimenti o generi letterari mescolati insieme alla
, anche, di idee o componimenti o generi letterari mescolati insieme alla rinfusa;
congerie (anche nell'espressione fare ogliapodrida o un'ogliapodrida). s s
sm. ant. venditore, mercante d'o lio; oliandolo.
impresa. saba, 73: o mia figliola, tu non sei dei sogni
ne'suoi pregi, bensì ne'falli veri o falsi degli altri. leopardi, 22-124
rettor., 40-14: ogne cosa quasi o è generale, sicché comprende molte altre
, sicché comprende molte altre cose, o è parte di quella generale. angiolieri
ogni pesanti. lancia, i-497: o ninfe, delle quali procede ogni generazioni
che intercorre fra il ripetersi di azioni o fatti simili o, anche, la scadenza
il ripetersi di azioni o fatti simili o, anche, la scadenza costante con
scadenza costante con la quale si verificano o vengono compiuti. cavalca, 20-394
regnante. -con riferimento a unità o a quantità determinate. marco polo volgar
riferimento a concetti astratti, doti spirituali o intellettuali). aldobrandino di cambio,
ne'sogni alcuna fede, per ciò che o per soperchio di cibo o per mancamento
ciò che o per soperchio di cibo o per mancamento di quello avvenieno, ed esser
ognintorno. -ogni modo: checché avvenga o si dica o si pensi; comunque
-ogni modo: checché avvenga o si dica o si pensi; comunque sia.
1-iv-588): egli ognindì, quando andasse o tornasse da un suo luogo che alquanto
/ qualche notte quieta in qualche villa / o qualche vento al suo camin gioioso:
acque, non permetta che con armate o con esserciti andar vi si possa.
suoi frutti. sacchetti, 178: o pensier cieco ignorante e vano, /
per illusione di dimonia... o per detto d'alcuna creatura voi non
cong. tutte le volte che si verifica o si ripete
(anche nelle espressioni dì d'ognissanti o degli ognissanti', festa, giorno d'
tanto), avv. a intervalli più o meno ravvicinati e regolari; di tanto
qualcheduno che portava un pezzo di cassone, o di madia, o di frullone.
di cassone, o di madia, o di frullone... qualche cosa in
ogni volta che per qualche giorno, o anche soltanto poche ore, m'accade
or fortemente palpitando. saba, 75: o regina, o signora, / la
. saba, 75: o regina, o signora, / la cui grazia fu
parte del gnippo, della collettività più o meno ampia a cui ci si riferisce
ampia a cui ci si riferisce (o anche della totalità del genere umano)
: a quante porte si picchiava, o non si avea risposta per esser ognuno a
risposta per esser ognuno a dormire, o se alcuno si levava ne rispondeva con qualche
di altri fanciulli nobili parenti suoi. o. rinuccini, 35: ogn'una di
damigelle, e ognuna / persona, o paesana o viandante, / che qui sua
e ognuna / persona, o paesana o viandante, / che qui sua volontà
, / che qui sua volontà meni o fortuna. corazzini, 4-112: lo spasimo
, smeraldo e giaquinto. guido delle colonne o mazzeo di ricco, 406: sovr'
fende / il sol le nube di luglio o d'ogosto, / o quando un
di luglio o d'ogosto, / o quando un lampeggiar dal ciel discende, /
rafforzate enfaticamente con la ripetizione della 'o * e / o della 'h
la ripetizione della 'o * e / o della 'h '), inter
per indicare meraviglia, stupore, sorpresa o, anche, incredulità. dante
. agostino volgar., 4-177: o che grande cosa è questa, che l'
aver costanza per allontanare le illusioni? o! noi non lo avremmo giammai pensato
di un fenomeno, di una condizione o, anche, di un oggetto, di
idem, par., 33-124: o luce etterna, che sola in te sidi
dee., 4-7 (1-iv-409): o felici anime, alle quali in un
terminare! bufi, 3-632: questo 'o 'è interiezione che significa ammirazione e
de'cavallieri antiqui! baldi, 78: o te felice, o fortunato a pieno
, 78: o te felice, o fortunato a pieno / d'augusto genitore augusto
esprimere la gioia, il piacevole stupore o, anche, il sollievo che si prova
mettiti la parrucca per bene adesso: o così. pratesi, 1-347:
per gioia, e mettendo un grande o o, e le mani aperte alzando
gioia, e mettendo un grande o o, e le mani aperte alzando alle
paura, sgomento, sconforto, disperazione o, anche, dispiacere, rincrescimento,
vendetta croscia! simintendi, 3-19: o pietà! come fu io allora misero e
quore come padre. petrarca, 329-1: o giorno, o ora, o ultimo
. petrarca, 329-1: o giorno, o ora, o ultimo momento, /
329-1: o giorno, o ora, o ultimo momento, / o stelle congiurate
ora, o ultimo momento, / o stelle congiurate a 'mpoverirme! machiavelli,
lasso! che 'nvan te chiamo [o sonno] e queste oscure / e gelide
/ e gelide ombre invan lusingo: o piume / d'asprezza colme! o
: o piume / d'asprezza colme! o notti acerbe e dure! segneri,
indicare pena e compassione per la condizione o la sorte di una o più persone o
la condizione o la sorte di una o più persone o per una situazione storica
o la sorte di una o più persone o per una situazione storica. dante
! idem, purg., 11-91: o vanagloria de l'umane posse! /
sdegno, indignazione, rimprovero, ammonizione o, anche, ironia e sarcasmo.
e sarcasmo. novellino, 1-38: o cattivo, disse la feminella. or tu
muoio di freddo. la donna disse: o sì che io so che tu se'
caterina da siena, vi-24: o di quanta confusione sarebbe degno quel cavaliere che
. c. dati, 9-7: o, taccian confusi coloro i quali non conoscono
brunetti. 3. per esprimere desiderio o rimpianto. cavalca, 18-181: oh
che fugge. petrarca, 349-9: o felice quel dì che del terreno / carcere
disse col più vivo del cuore: o fussi pure quello io! foscolo,
di assenso, di conferma, di dissenso o, anche, di esortazione (ed
e io a lui: « qual forza o qual ventura / ti traviò sì fuor
posarsi! -per rafforzare una negazione o un'affermazione olofrastica. ghislanzoni,
. in un'espressione incidentale di invocazione o di imprecazione. sacchetti, 97-19:
villani croi e grossi diceano: - o nella mal'ora, a che ci tiene
all'altare? ariosto, 10-27: o perfido bireno, o malaaetto / giorno
ariosto, 10-27: o perfido bireno, o malaaetto / giorno ch'ai mondo generata
diavolo! / che ciarlavi tu d'oro o muschi? carducci, ii-18-280: il
6. per richiamare l'attenzione di una o più persone. poesie musicali del
ritirando il braccio. « oste! o l'oste! ». [ediz.
». -come grido di incitamento o anche di protesta, di allarme,
nostro dispreza l / oo sorelle! o o! diamogli morte. manzoni, pr
dispreza l / oo sorelle! o o! diamogli morte. manzoni, pr.
rossa, / non correrebbe d'ognintorno un o, o, / un o,
/ non correrebbe d'ognintorno un o, o, / un o, o,
un o, o, / un o, o, sì fattamente come un tuono
, o, / un o, o, sì fattamente come un tuono?
per attirare l'attenzione della persona o del gruppo di persone a cui ci si
mente sia in relazione con un nome o con un epiteto).
-per richiamare l'attenzione su un fatto o su una notizia, sottolineandone il carattere
2. per esprimere sdegno, disappunto, o anche meraviglia, stupore. manzoni
voce d'incitamento per animali da tiro o da soma. - anche sostant.
per esprimere una condizione di sofferenza fìsica o spirituale, pena, angoscia, preoccupazione
2. per commiserare la condizione o il destino di una persona, di
, per attirare l'attenzione della persona o del gruppo di persone a cui ci si
...; per riprensione o disapprovazione, 'oibò! non fate tal
rifiuto per lo più sdegnato e risentito o, anche, la ferma opposizione a
ratte, che non fosse egli o '1 pistoia suo servidore. -oibò, va
3. locuz. dire ohibò a qualcuno o a qualcosa: biasimarlo manifestando apertamente il
biasimarlo manifestando apertamente il proprio sdegno o disgusto. carducci, iii-24-301: il
dal fonosimbolo bò, che indica incertezza o meraviglia. ohilà, v. o11a
indiretto narrativo), manifesta afflizione fìsica o spirituale e ne sottolinea enfaticamente l'intensità
, sgomento, disappunto, rammarico, o dolorosa sor presa, angosciosa
posizione di evidenza, all'inizio o alla fine di una frase, o in
o alla fine di una frase, o in inciso). chiaro davanzati,
18-51: dicono molti: oimè! o perché è peccato la cotale cosaì tedaldi,
fed. della valle, 255: o mio sostegno, o vita / di mille
valle, 255: o mio sostegno, o vita / di mille genti e mille
s s -in unione con uno o più aggettivi che indicano infelicità, sofferenza
lxxxviii-n-443: quello ch'occhio non vede o veder possa / se non per lungo
(1-iv-41): oimè, messere, o voi mi parete uom di dio:
-ant. regge il genitivo della persona o cosa di cui ci si lamenta.
a misurare resistenze elettriche in un conduttore o in un circuito, sia quando svolga
. per esprimere un grande dolore fisico o spirituale o anche stizza, rabbia,
esprimere un grande dolore fisico o spirituale o anche stizza, rabbia, sottolineandone enfaticamente
incitamento (per lo più reciproco) o di comando rivolta a persona intenta a
s'affatica a picchiare con accetta, mazza o simili. = comp. da oh
. ohi. ói, v. o. oì, v. oll.
= voce dotta, deriv. da o [rtod] iazina (v.)
dotta, lat. scient. oidemia (o oedemia), deriv. dal gr
della pianta, facendo cader l'uva o lasciandola crescere a stento.
per frammentazione del nucleo di un fungo o di un particolare tipo di ifa.
oilà (ohilà), inter. preceduto o seguito da altra inter., quando
inter., quando si canta distrattamente o sopra pensiero, per lo più senza
pensiero, per lo più senza un ritmo o una melodia determinata, per esprimere gioia
canticchia senza riferimento ad alcun particolare ritmo o melodia (ed è iterato più volte
oilì, inter. iterato più volte o insieme con altre inter., come
= forma sostant. dell'inter. o [a] t. 0102
[gli indiani] una tunica o camisia e un manto tondo in cima,
discorso indiretto, una grande afflizione fìsica o spirituale o anche commiserazione, e ne
, una grande afflizione fìsica o spirituale o anche commiserazione, e ne sottolinea enfaticamente
intensità (ed è collocata in posizione iniziale o finale o, come inciso, in
è collocata in posizione iniziale o finale o, come inciso, in un discorso)
imbolato. -in unione con uno o più aggettivi, che indicano infelicità,
e grama! = comp. da o [/ j] t e sé (
, impiegato come olio essicativo al posto o in aggiunta ad altri oli. =
, una grande afflizione fìsica e spirituale o anche commiserazione, e ne sottolinea enfaticamente
tai cose. = comp. da o [h] i e tu (v
tu (v.). o. k. [oukèi, okèì]
va bene. panzini, iv-463: o. k.: sigla usata dagli americani
[s. v.]: 'o. k. ': durante l'occupazione
, dicendole sempre il vecchio: « o là, o là! » e aperta
sempre il vecchio: « o là, o là! » e aperta la camera
, tè, tè, / - o là, o là, o là,
tè, / - o là, o là, o là, / qual è
/ - o là, o là, o là, / qual è, qual è
/ e gridò da la squadra: o là, fermate. moneti, 2-36:
il suo avversario co 'l quale avesse querela o in colera o in altra maniera,
co 'l quale avesse querela o in colera o in altra maniera, se un terzo
in altra maniera, se un terzo grida o là con intenzion di spartirgli [ecc
! che faif perché ti aggiri, o febo, / a questa reggia innanzi?
hanno gli opercoli tutto all'intorno dentati o spinosi. hanno un gran pungiglione nell'
delle indie. le specie principali sono l'o. coronato ('ho- lacantha isabellita
fiori piccoli e con frutti a drupa o a bacca. tramater [s
fiori quasi poligami, col calice intiero o trilobo, la corolla di circa sei petali
de'filamenti, tre stami fertili e cinque o sei sterili, lo stilo trilobo,
appendere alla parete, formato da 6 o 12 fogli contenenti ognuno due o un
6 o 12 fogli contenenti ognuno due o un mese e nei quali i giorni sono
anche semplice- mente olandese, sm. o f.): macchina per il trattamento
è costituita da una vasca di metallo o di cemento armato, aperta superiormente e
ne esistono diversi tipi: volandese raffinatore o raffinatrice (sm. e f.)
adatte alla fabbricazione del tipo di carta o cartone desiderato; v olandese spacciatore o
o cartone desiderato; v olandese spacciatore o sfilacciatrice (sm. e f.
preventivamente lisciviati; l'olandese imbiancatore o imbiancatrice o di sbianca (sm. e
lisciviati; l'olandese imbiancatore o imbiancatrice o di sbianca (sm. e f.
esegue l'imbianchimento; l'olandese mescolatore o mescolatrice (sm. e f.
s. v.]: 'pile o cilindri olandesi ': vasche ovali costruite
': vasche ovali costruite con pietra o cemento e anche ghisa ricoperta con smalto
cemento e anche ghisa ricoperta con smalto o vernice... v i hanno pertanto
di spremere il materiale imbevuto d'acqua o di altro liquido depositato sul fondo, costituito
taglia, caratterizzata da un mantello nero o grigio con ampia cintura bianca. -gallina
. 3. che è nato o abita in olanda; che è cittadino
-chim. disus. olio degli olandesi o dei chimici olandesi: il dicloroetano simmetrico
olandiglia, di cambray, di paglia o d'erbe. = dallo spagn.
è sostenuta per lo più da sugheri o da una pertica ed è lunga da
di ossa. = voce creata da o. unverdorben (nel 1826), deriv
orzo restuto. questa legata intorno al capo o intorno al braccio cava le reste del
), agg. che è nato o vive a oldemburgo o nella regione omonima;
che è nato o vive a oldemburgo o nella regione omonima; che esercita la
che esercita la propria attività a oldemburgo o nel territorio circostante. r.
. bot. genere di piante arbustacee o erbacee della famiglia rubiacee, con oltre
tropicali; hanno fiori bianchi, azzurri o rosei; dalla radice de \ y oldenlandia
parecchie specie, fra le quali menzioneremo l'o. a ombrelle o 'hedyotis '
quali menzioneremo l'o. a ombrelle o 'hedyotis ', pianta dalla radice fibrosa
, 4-16: sia la tua mano [o maria] pronta a soccorrermi e la
e cantata all'unisono battendo le mani o con accompagnamento di nacchere. =
= spagn. ole, di origine espressiva o, forse, deriv. daltar.
sf. bot. genere di piante arboree o arbustive sempreverdi, appartenenti alla famiglia
-pianta del genere osmanto (osmanthus o olea fragrans), originaria della cina
piante dicotiledoni dell'ordine ligustrali, legnose o lanose, raramente erbacee, con foglie
e frutti a bacca, a drupa o a capsula; è diffusa nelle regioni
ordinariamente verdastre, fiori gialli, bianchi o violacei, in grappoli o in panicoli
, bianchi o violacei, in grappoli o in panicoli, di odore sovente gradevole.
proprio, che si riferisce all'olio o anche all'olivo e all'oliva, in
il colore; simile, affine all'olio o all'olivo; che contiene olio;
, intinti nell'olio, sego o altra materia oleacea e bituminosa, il quale
= voce dotta, lat. oleaginus (o oleaginéus) 'simile all'olivo o
o oleaginéus) 'simile all'olivo o all'oliva; color d'oliva', deriv
non si ritiri dentro al cuore, o vogliamo dire al midollo, e lo fa
che 1 copal. -untuoso al tatto o alla vista. l. f.
oleaginoso. 2. che contiene olio o altre sostanze oleose e le produce (
dotta, deriv. dal lat. oleaginus o oleaginéus (v. oleàgino),
voce dotta, lat. scient. oleandreae o oleandro, deriv. da oleander (
oleandro, sm. bot. arbusto o alberello della famiglia apocinacee [nerium
di san giuseppe, lauro d'india o indiano. fr. colonna,
portata di candia in queste parti. o. targioni pozzetti, ii-189: mazza
suppone che fosse il * buccinum olearium 'o il 'turbo olearius '.
che si riferisce all'olio di oliva o anche ad altri oli vegetali.
aggiunto di quella pianta dal cui frutto o seme si cava olio. 4
, deriv. dal lat. olus (o holus) -èris * erbaggi '.
gli olimpici erano corone d'oleastro, o perché questa pianta... fosse consecrata
virtù e del valore..., o pure perché i rami dell'oleastro s'
rami dell'oleastro s'usassero nelle supplicazioni, o perché... l'olio sia
oleato2, sm. chim. sale o estere dell'acido oleico; quelli metallici
ma non nell'alcool, nel benzene o nell'etere; trovano applicazioni industriali nella
plastificanti e come solventi di medicinali oleosi o oleosolubili. tramater [s. vj
). gerg. cospargere di olio o di altre sostanze grasse; ungere.
l'olecrano. -cavità, fossa o fossetta olecranica', depressione sulla parte posteriore
. v.]: 'cavità 'o 'fossa olecranica 'dicesi quella depressione
nella cavità olecranica dell'omero. o. rucellai, 2-174: questa ghianda,
. rucellai, 2-174: questa ghianda, o corona, è chiamata da galeno olicrano
oleìfero, agg. che contiene o produce olio. - piante oleifere:
in alcune parti, specialmente nei frutti o nei semi, contengono una certa quantità
e servire a scopo commestibile, medicinale o industriale (e tali sono l'arachide
il ricino, il pistacchio di terra o arachide, il papavero, il sesamo
, per distillazione in corrente di vapore o per cristallizzazione e pressatura; si presenta
carena, 2-326: la composizione chimica o elementare del grasso o del sego e
la composizione chimica o elementare del grasso o del sego e dell'olio stesso è di
meno d'ossigeno. la composizione fisica o immediata è di due sustanze, dette
] è più ogliente che balsimo né oncenso o che altra buona spezia.
2. per estens. formato o occupato da piante che diffondono profumi,
profumi, aromi; che accoglie alberi o piante odorifere (un luogo, un giardino
finita; / saralo tuta zente, / o rosa mia olente, / anima,
mezzi per lo più violenti, illeciti o immorali con cui è stato conseguito (
tale alterazione presentano macchie gialle, verdi o brune, per lo più depresse;
della chimica che studia le sostanze oleose o grasse. = voce dotta,
. impianto costituito da una tubazione interrata o sottomarina, con elementi saldati, utilizzato
ai porti e da questi alle raffinerie o direttamente dai campi petroliferi alle raffinerie;
iv -464: 'oleodotto ': tubo o condotto per i motori...
, 10-ii-564: la stessa logica vostra, o signori, induttiva sperimentale ed empirica vi
cromolitografica, in cui, mediante goffratura o sovrastampa, viene aggiunto il motivo
3. per estens. scritto o rappresentato o descritto in modo convenzionale,
3. per estens. scritto o rappresentato o descritto in modo convenzionale, stereotipo (
talvolta anche oli minerali, prodotti sintetici o di origine animale. = voce
voce dotta, deriv. dal lat. o / ^ um] 'olio ',
per misurare la densità di un olio o di altri liquidi con densità analoga a
esterificata con un acido grasso superiore saturo o insaturo che consente di migliorare le proprietà
(un ammortizzatore, un freno idraulico o, anche, qualsiasi apparecchiatura che utilizza
zucchero sulla corteccia fresca di un limone o di un arancio, o triturando zucchero
un limone o di un arancio, o triturando zucchero polverizzato con una data quantità
sf. invar. consistenza, costituzione o aspetto oleoso, untuoso o, anche,
, costituzione o aspetto oleoso, untuoso o, anche, bituminoso, fangoso,
concreto: ciò che è oleoso, untuoso o anche fangoso, melmoso.
prima che pigliano segno alcuno di voler arrossire o diventar nere e che non siano oliose
cioè quelli che stillano gomma, pace o simili liquori oleosi. 2.
quali i lipidi, da oli minerali o vegetali (una sostanza, una sua
qualche vapore oleoso che le rende lubriche o di qualche altro acido che le allega
la tonica de'vasi, a covare o tener caldo, inumidire e mollificare il
che è meno abbondante di parti oleose o pingui sono molto ragionevoli rimedi. c
la gabbia dell'ascensore. 'bajancfo 'o 'subiendo ', è sempre lo
ed incrassante. 3. che contiene o è condito in abbondanza con sostanze untuose
da cibi ricchi di olio e di grassi o anche conseguente alla loro ingestione.
che è atto a produrre soverchio moto o troppa coesione o acredine oleosa o salina
a produrre soverchio moto o troppa coesione o acredine oleosa o salina. cavacchioli,
moto o troppa coesione o acredine oleosa o salina. cavacchioli, lxxv-215: poi,
da cosmetici a base di olio vegetale o minerale o anche a causa della secrezione
a base di olio vegetale o minerale o anche a causa della secrezione delle ghiandole
lo più indizio di scarsa igiene personale o di volgare ricerca di eleganza).
dall'acqua oleosa scotendo il capo stupido o i moncherini delle ali. e.
insana filosofia. 12. proprio o caratteristico di chi cerca con mezzi suadenti
-proprio di chi è lento di riflessi o anche di intelligenza limitata; ottuso.
di uno pneumotorace con olio di oliva o di paraffina (e a seconda della
pianta); che trasporta effluvi profumati o ne è pervaso (il vento, l'
che olezzante aria rin- nove / timo o rosa o viola in croco tinta, /
aria rin- nove / timo o rosa o viola in croco tinta, / che gli
freschezza, di leggiadria, di soavità o anche di gioia, di serenità spirituale
a una pianta, a un'essenza o anche una vivanda); trasportare il
e da'fiori. giovannini, 5-85: o come olezano [questi invogli di carte
olezano [questi invogli di carte], o che odore muschiato! redi, 16-viii-109
/ di numide pietruzze arabo smalto, / o erbetta verde e fior di color mille
. assarino, 3-58: veggio, o signori, che, mentovando soli e
delle mascalcie, 1-263: empi uno sacchello o sacconcino con queste foglie, cioè della
qualche selvaggio dono per lei. erano o frutta dagli ingenui gusti o gagliardi fiori
lei. erano o frutta dagli ingenui gusti o gagliardi fiori olezzanti il pericolo.
talvolta la caratteristica di un determinato ambiente o luogo) o anche da cibi, da
di un determinato ambiente o luogo) o anche da cibi, da vivande cucinate
, e d'altri effluvi ed olezzi più o meno marzolini, ch'era una delizia
. vittorelli, ii-257: sentirete, o genitori, / dilatarsi in ogni banda
bontà. 4. valore scientifico o estetico; carattere o insieme delle caratteristiche
4. valore scientifico o estetico; carattere o insieme delle caratteristiche, anche stilistiche,
, anche stilistiche, di un'opera o di un periodo letterario. monti,
di una condizione, di una circostanza o anche di un fatto che sta per
di un fatto che sta per verificarsi o deve accadere; sentore (e può
(e può avere valore iron. o spreg.). cantoni, 799
avv. letter. per quanto riguarda o attiene al senso dell'olfatto. oriani
si riferisce, che riguarda l'olfatto o la funzione sensitiva dell'olfatto; olfattorio
pe duncolo, tratto olfattivo o circonvoluzione olfattiva comune: fascio di fibre
di un prolungamento periferico, detto bastoncino o bastoncello olfattivo, e di uno centrale
detto filetto olfattivo. -circonvoluzione olfattiva esterna o giro olfattivo laterale: circonvoluzione situata davanti
passaggio frontoinsu- lare. -circonvoluzione olfattiva interna o giro olfattivo mediale: circonvoluzione che accompagna
centro di broca. -circonvoluzione olfattiva laterale o seconda circonvoluzione olfattiva ", circonvoluzione
è meno preciso. -circonvoluzione olfattiva mediale o interna o prima circonvoluzione olfattiva: quella
preciso. -circonvoluzione olfattiva mediale o interna o prima circonvoluzione olfattiva: quella che occupa
sostanza perforata anteriore. -stria olfattiva mediale o stria mediale d. trigono olfattivo: pic
il nucleo settale mediale. -trigono olfattivo o piramide olfattiva ", parte del lobo
all'area perforata anteriore. -trigono olfattivo o tubercolo olfattivo o tuberosità olfattiva:
. -trigono olfattivo o tubercolo olfattivo o tuberosità olfattiva: rigonfiamento triangolare della benderella
- fisiol. adattamento olfattivo: attenuazione o scomparsa della percezione olfattiva in seguito
distinguere fra loro, i diversi odori o anche un particolare gruppo di essi.
formare una lacerazione negli organi dell'olfatto o della respirazione. nievo, 395:
alto, subito cade all'olfato di quello o si perturba. -effluvio; odore
potete entrare in quelle stamberghe desolate, o ricchi! e infatti come si fa egli
olio. -aggiungere, in un fiasco o in una damigiana contenenti vino, una
si tengono ben serrati e caldi gli oliari o siano coppaie o magazzini, acciò non
e caldi gli oliari o siano coppaie o magazzini, acciò non s'accagli mai l'
/ sia nuvolo, sia sole o luna, / che le rande e i
., con riferimento al funzionamento più o meno agevole di una struttura, di un
stato trattato con sostanze oleose, grasse o anche gommose; che ne è impregnato.
, cappucci, scarponi, tutta roba gialla o rossa, di tela oleata, secca
mi dicevo. 3. condito o cucinato con abbondante quantità di olio (
preso la tessera, ma, socialisti o comunisti, e per questo picchiati e
poi la macinava con le macine o la pestava nel mortoio: e la coceva
nel mortoio: e la coceva in pentole o ne facea delle focacce: ed il
= dal lat. tardo oledtus * condito o fatto con olio ', deriv.
lamiera metallica, provvisto di becco o di cannuccia diritta o curva, con foro
di becco o di cannuccia diritta o curva, con foro terminale di
: l'olio affluisce a gocce o a filetti sottili per effetto della gravità o
o a filetti sottili per effetto della gravità o per deformazione elastica delle pareti,
parti d'una mac china o su altro strumento di ferro soggetto allo sfrega
marinetti, 2-iii-157: io liquido ruscello o poeta aromatico oliatore di silenzi.
con una lancia munita di ugelli nebulizzatori o in speciali apparecchiature. = nome d'
scarto della lavorazione dell'olio d'oliva o anche di altre sostanze commestibili; morchia
ant. e letter. gommoresina incolore o di colore giallastro o bruno che bruciando
. gommoresina incolore o di colore giallastro o bruno che bruciando produce fumo odoroso;
, 5-153: puleggio con mele e olibano o coccole d'alloro e olibano con sugo
d'alloro e olibano con sugo di ruta o d'aneto. crescenzi volgar.,
olibano. d'annunzio, i-152: o giovinetti, alzatemi / qui un verde cespite
è un liquido dall'odore balsamico, incolore o di colore giallo. = voce
sf. oggetto di metallo, di legno o di maiolica, da porre sulla mensa
); ampolliera. -anche: ampolla o altro recipiente, usato a tavola,
metallo, di cristallo, di maiolica o anche di legno da tenervi come incastrate
. v.]: 'oliere': vasetti o ampolle di cui servonsi nelle navi per
non annunciato da ragli / di olifanti o da cozzi di durlindane. 2
. verri, 1-iii-24: i repubblicani, o, per nominarli con maggiore proprietà,
(e può avere valore spreg. o fortemente polemico). foscolo, xiii-2-237
e di ogni uomo che le piglia o le vende o le compera nel deserto.
uomo che le piglia o le vende o le compera nel deserto. di brente
son forse li tuoi adiposi oligarchi, o sono i tristi che vociferavan libertà e
vociferavan libertà e ti recarono scabia, o sono i tuoi assiderati scrittori inefficaci quelli
quattro forme di degenerazione dell'aristocrazia o governo dei filosofi, insieme con la timocrazia
indebitamente in quanto non ne avrebbero diritto o in quanto lo deterrebbero violando le leggi
in quanto lo deterrebbero violando le leggi o in quanto favorirebbero interessi particolaristici a
antica grecia come successori di governi aristocratici o tirannici, venne riconosciuta come forma di
oligarchia, ossia il governo de'pochi o per ricchezza o per nobiltà sollevati al governo
il governo de'pochi o per ricchezza o per nobiltà sollevati al governo. nievo
ordinati. 2. regime o governo oligarchico di uno stato. foscolo
sofferte e rovesciate, di signorie invocate o cacciate. bernari, 8-144: scorgeva
3. per estens. classe sociale o gruppo di persone, costituito da pochi
potere economico e politico in una società (o in una parte di essa) o
o in una parte di essa) o in un determinato stato, ed è
sotto il vergognoso giogo di un dittatore o di una municipalità orgogliosa o di una
un dittatore o di una municipalità orgogliosa o di una sanguinaria oligarchia. m.
della forza; e riuscirete in pochi, o prima o poi, a riprendere le
; e riuscirete in pochi, o prima o poi, a riprendere le redini per
. -potere esercitato da tale classe o categoria sociale. a. monti
una società) per superiorità d'ingegno o di cultura o per particolari doti,
) per superiorità d'ingegno o di cultura o per particolari doti, e che costituisce
si riferisce all'oligarchia in quanto tale o a un regime che a essa si ispira
inclinazione di casta, più che malizia o malafede. -retto, governato da
che può ben essere una monarchia costituzionale o parlamentare, ma non è una cosiddetta
seguace, sostenitore dell'oligarchia come istituto o di una determinata oligarchia. - anche
particolaristici di casta, di classe, o anche intellettuali, culturali. -in partic
oligarchismo, sm. atteggiamento politico o mentalità sociale di sostegno, di appoggio
bollir che tutta l'umidità olige- nea o altra che vi si trova, vapori e
bossi, 149: gli ossidi neri o bruni, come il ferro ossidulato,
grado di salinità (una specie animale o vegetale). = voce dotta,
; suddiviso nei tre piani cattiano, o oligocene superiore, ru- peliano, o
o oligocene superiore, ru- peliano, o oligocene medio, lattorfiano, o oligocene
peliano, o oligocene medio, lattorfiano, o oligocene inferiore, è considerato dalla maggior
transizione fra l'eocene e il miocene o, secondo altri, una sezione dell'
che si riferisce, che è proprio o caratteristico dell'oligocene. oligochèti, sm
detriti e solo alcune specie sono commensali o parassite. lessona, suppl.
oligocrazia, sf. predominio politico, sociale o economico di una minoranza di persone (
. medie. assenza congenita di uno o più dita. = voce dotta,
dell'acqua, detti da galeno oligofori. o. targioni pozzetti [gherardini]:
^ 'poco ', da fosfat [o] (v.) e da
causato da eccessivo riassorbimento del liquido o da un difetto di produzione del liquido stesso
. invar. medie. deficienza congenita o acquisita di secrezione sudorale. = voce
sf. medie. respirazione lenta e / o superficiale; bradipnea. = voce
indifferenza del prezzo (prezzo unico) o gli acquirenti si rivolgono senza preferenze all'
acquirenti si rivolgono senza preferenze all'uno o all'altro degli offerenti (e tali
sono dette di oligopolio puro, indifferenziato o concentrato); se invece la merce
sono indotti a dirigersi verso l'uno o verso l'altro di essi (e
e tale forma è detta di oligopolio imperfetto o oligopoloide) ', in tutti questi
oligopolio di domanda, di offerta, o bilaterale (sia dal lato della domanda,
2. per simil. gruppo di persone o ambiente che esercita un predominio culturale,
, in modo ritenuto arbitrario, scelte o interpretazioni affatto soggettive. arbasino,
plur. m. -i). persona o azienda o gruppo imprenditoriale che agisce in
. -i). persona o azienda o gruppo imprenditoriale che agisce in situazione di
oligopoloide, sm. econ. forma o situazione di mercato oligopolistica, in cui
oligopolistica, in cui l'offerta di beni o di servizi non uguali fra loro pone
limitato di acquirenti per un determinato bene o servizio offerto da venditori in perfetta concorrenza
determinare la domanda totale di un bene o di un servizio su un determinato
provoca la diminuzione del numero aei semi o un loro ridotto sviluppo. tramater
per cui producono semi in minor numero o piti piccoli del solito.
classe ciliati, con ciglia ridotte o mancanti; presentano un corpo di forma
; presentano un corpo di forma ovoidale o sferica, vivono soprattutto fra la sabbia
tardo -tpix0? 'che ha pochi capelli o pochi peli ', comp. da òxly°c
s. v.]: 'oligotrofia difetto o scarsezza di nutrimento.
quella dovuta a insufficiente ingestione di liquidi o a perdita eccessiva di liquidi attraverso altri
proprio, che si riferisce alle olimpiadi o alla regione di olimpia nell'antica grecia
; chi riusciva vincitore in tre gare o nei cinque esercizi del pentathlon, veniva
nell'altis; furono soppresse nel 393 o 394 d. c., alla cccx-
olimpici, presentato dal c. i. o. (comitato internazionale olimpico, con
nove facoltative, ma con l'introduzione o l'abolizione di alcune di queste di
corrente dopo l'istituzione delle olimpiadi, o, per dir meglio, dopo quel tempo
olimpicaménte, avv. con atteggiamento o con espressione serena e sicura; pacatamente
olimpico. olimpicità, sf. atteggiamento o espressione serena, imperturbabile, sicura (